Il reporter-Rignano-Marzo 2012

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speciale salute

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allergie/1. Come combattere questo male di stagione. Prima e durante

È primavera, tempo di starnuti Giulia Righi

Intolleranze alimentari, quello che c’è da sapere

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hi ne soffre lo sa bene, e all’appuntamento si era preparato da tempo. Con l’arrivo della primavera per gli allergici comincia la stagione dei tormenti. Pollini, graminacee, cipressi e olivi nel periodo della fioritura diventano “nemici”, e si vanno ad aggiungere alla parietaria, che invece sa essere offensiva persino d’inverno. Il corollario di sintomi che colpiscono gli allergici è fastidiosamente noto: starnuti, congiuntiviti, lacrimazione infinita. Naso e occhi sono i bersagli di questo male di stagione che però, fortunatamente, oggi è (almeno in parte) prevenibile e curabile: “La Toscana è una delle poche regioni d’Italia – spiega il dottor Oliviero Rossi del dipartimento di Immunoallergologia di Careggi – che offre gratis il vaccino per le graminacee ai pazienti che si presentano con una richiesta del medico specialista”. Per non pagare il vaccino non basta dunque la prescrizione del medico di famiglia, ma occorre la visita preventiva di uno specialista, che attesti l’effettiva presenza di un’allergia. Questo vaccino, che oggi è somministrato soprattutto attraverso gocce o pasticche sublinguali, ha dei tempi di somministrazione ben precisi: “Si tratta di uno schema pre e co-stagionale – chiarisce il dottor Rossi – occorre iniziare a prenderlo da 3/4 mesi prima della fioritura e continuare durante la fioritura stessa e quindi ad aprile, maggio e giugno”. Allo stesso modo (ma

allergie/2. Dal glutine al lattosio

in questo caso non sono dispensati dal sistema sanitario regionale) esistono i vaccini per prevenire le allergie all’olivo, al cipresso e alla parietaria. Accanto alla prevenzione c’è poi la terapia vera e propria. Tra i farmaci cosiddetti “sintomatici” (utili cioè per alleviare i sintomi, ma non risolutivi) ci sono gli antistaminici: “Quelli di nuova generazione hanno effetti collaterali molto ridotti – spiega il dottore – sono ben tollerati e non causano sonnolenza”. Già, perché proprio quel senso di “intorpidimento mentale” che gli allergici conoscono bene è da sempre uno dei fastidi associati a starnuti & Co. Ma a questo tipo di farmaci occorre associarne anche di “curativi” veri e propri: “Gli spray nasali, a base derivati cortisonici, rappresentano un

ottimo sistema antinfiammatorio. La Toscana è tra l’altro l’unica regione in Italia a dispensarli gratuitamente”. Anche in questo caso la terapia deve essere anche preventiva: per il cipresso va iniziata già dai primi di gennaio, per le graminacee si va da metà marzo a metà a giugno. Con una raccomandazione: “Le allergie possono comparire all’improvviso e tendono a peggiorare, ragion per cui occorre non sottovalutarle e, se si manifestano sintomi specifici, fare i test allergologici, facilmente accessibili”. Altra cosa da tener presente: essere allergici a certi pollini non significa (salvo casi specifici) esserlo anche agli alimenti corrispondenti. E sbaglia, ad esempio, chi pensa di non poter consumare olio solo perché è allergico ai fiori dell’olivo.

poi ci sono le allergie e le intolleranze alimentari. Per prima cosa una precisazione basilare, che mette a posto un errore del parlar comune: “Alla base delle allergie c’è un meccanismo immunologicamente mediato – spiega il dottor Massimo Gola, responsabile della Dermatologia allergologica dell’azienda sanitaria fiorentina, convenzionata con l’Università di Firenze – altra cosa sono le intolleranze, problema di natura sostanzialmente non immunitaria”. Tra le più famose intolleranze dei tempi nostri ci sono quella al glutine (la celiachia, che merita un discorso a sé) e il malassorbimento del lattosio. Quest’ultimo appare un disturbo in crescita negli ultimi anni, e di identificazione relativamente facile: “Per diagnosticare il malassorbimento del lattosio si utilizza il ‘breath test’, che verifica la presenza di anidride carbonica nel respiro dopo la somministrazione di latte”. Ma è l’unico caso, insieme alla celiachia, in cui un’intolleranza è identificabile univocamente. Altro discorso sono i test per rilevare la presenza di allergie vere e proprie: “In questi casi si utilizza il ‘prick test’ – spiega il

dottor Gola – che consiste nel mettere delle gocce dell’estratto allergenico a contatto con la cute del paziente. Esiste poi anche il ‘prick by prick’: in questo caso si mettono a contatto con la cute del paziente direttamente alcuni alimenti freschi. Ma è bene utilizzare i test cutanei solo dopo aver fatto gli esami del sangue, che possono da soli essere dirimenti”. Per il malassorbimento del lattosio non esistono vaccini veri e propri, ma è possibile che il medico consigli una cura “iposensibilizzante” per stimolare, progressivamente, la tolleranza immunologica somministrando il latte a piccole dosi. Tra i “fastidi” legati agli alimenti c’è anche un altro tipo di reazioni: quelle che possono avvenire, ad esempio, dopo l’ingestione di alimenti allergizzanti come fragole, gamberi, tonno, funghi o vino bianco, che causa una massiccia liberazione di istamina con conseguente prurito, etc. Ma questo non vuol dire necessariamente essere allergici: “Circa un quarto della popolazione mondiale riferisce disturbi collegati alle allergie – spiega ancora il dottor Gola – in realtà si stima che, tra gli adulti, non si superi il 4% di allergici”. Cosa fare nel caso si abbia il sospetto di avere intolleranze o allergie? “È bene parlarne col medico, per scoprire quale sia il problema ed evitare reazioni più gravi come shock anafilattici e angioedemi – conclude il dottor Gola - viceversa, le autodiagnosi sono pericolose, e privandosi di cibi a cui magari non si è affatto allergici, si rischia un’evitabile /G.R. malnutrizione”.

LA NOVITÀ. Sbarca anche a Firenze il servizio di consegna a domicilio dei medicinali

“FarExpress”, e i farmaci arrivano a casa La tessera annuale per aderire al progetto costa trentacinque euro, più alcune spese in base alle tempistiche e alle prestazioni richieste, che vanno dai prelievi di sangue a prenotazioni di analisi e riabilitazione

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ra già sbarcato in altre città, e adesso decolla anche a Firenze. Si tratta di un servizio, a pagamento, di consegna farmaci a domicilio. È il progetto “FarExpress” che, attraverso una tessera annuale del costo di 35 euro, offre ai suoi abbonati la possibilità di ricevere i farmaci direttamente a domicilio, grazie a un servizio completo. Come funziona? Il cittadino che ha bisogno di un farmaco lo richiede direttamente al numero verde della società (800.131.749) o al proprio medico di base. Quest’ultimo prepara la ricetta e la inserisce in una cassetta postale dedicata, che il fattorino di FarExpress passerà poi a ritirare, portandola quindi alla farmacia competente per territorio per ritirare il farmaco. Fatto questo, non resta che la consegna a casa del richiedente. I costi? Oltre all’abbonamento annuale di 35 euro, variano in base al servizio richiesto, che può riguardare i farmaci ma anche una serie di altre prestazioni sanitarie. Per il pacchet-

to che comprende il ritiro della ricetta, l’acquisto dei medicinali e la consegna a domicilio, la tariffa base è di 50 centesimi se si vuole completare l’operazione in 48 ore (con codice “bianco”, per utilizzare un termine a cui ci hanno abituati le scale di gravità per l’accesso al pronto soccorso). Tariffa che sale a 1.50 euro se si vuol snellire il tutto e farlo entro 24 ore (codice verde), a 2.50 per il completamento entro 12 ore (codice arancione) e a 5 euro se si richiede la consegna entro 6 ore (codice rosso). Ma attraverso questo “pony express” dei farmaci si possono richiedere, ad esempio, anche prelievi di sangue a domicilio: in questo caso il costo, oltre a quello per la tessera annuale, è di 10-15 euro. Tra gli altri servizi offerti da questa nuova realtà ci sono anche il servizio infermieristico domiciliare, l’assistenza ospedaliera, l’assistenza domiciliare, il servizio navetta, la diagnostica per immagini, le prenotazioni di analisi e la riabilitazione. Il tutto previa compilazione di una serie di moduli, per garantire il rispetto della privacy e disciplinare le deleghe per il ritiro dei farmaci. Per richiedere la tessera e iscriversi al servizio si può utilizzare il numero verde o consultare il sito /B.S. internet www.farexpress.it.


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