La casa a corte

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Tipologie dell’abitare

LA CASA A CORTE

I materiali inclusi nella dispensa hanno scopo esclusivamente esemplificativo e didattico. Non è possibile la loro divulgazione, riproduzione o pubblicazione se non espressamente autorizzata dall’autore.


L’uomo ha bisogno di uno spazio di pace e di raccolta che lo protegga dallo spazio esteriore, ostile e sconosciuto, che però, nononostante questo, sia partecipe del giorno e della notte, del sole e della luna, del caldo, del freddo e della pioggia Johannes Spalt

El hombre necesita un espacio de paz y de recogimiento que lo proteja del espacio exterior, hostil y desconocido, pero que, sin embargo, partecipe del dĂŹa y de la noche, del sol y de la luna, del calor, del frio y de la lluvia.




origini e sviluppi della casa a corte







La casa a corte moderna e contemporanea


Casa Kidosaki, Tadao Ando Setagaya Tokio 1982-1986


Citè Industrielle, 1901. Tony Garnier


Chicago 1967, David Haid


Tipo di casa ad L ampliabile per successive aggi unte fino a quattro. Hibelseimer 1931


Casa a tre corti. Mies Van der Rohe

Casa temporanea con patio aperto nell’espozione Berliese del 1931


studio ed evoluzione della casa a corte in italia.


Diotallevi, Marescotti, Pagano.



Il quartiere Tuscolano a Roma (1950-60), Adalberto Libera



A marsiglia le Corbusier ha costruito l’unità d’abitazione verticale, un blocco edilizio unico mastodontodico, un edificio città in cui trovano posto 1500 abitanti e tutti I servizi pubblici a loro necessari. Ecco il tentative che ho fatto io: capovolgere il metodo di le Corbusier per raggiungere lo stesso risultato. Ho steso a terra un grattacielo. Questa è l’unita di abitazione orizzontale.”


S. Mornati, F. Cerrini Tuscolano I 1) M. Paniconi; 2) G. Pediconi; 3) Favini; 4) M. Pallottini; 5) F. Minissi; 6) L. Orestano; 7) C. Dall ’Olio; 8) Plinio Marconi; 9) M. Castellazzi; 10) P. Barucci; 11) Serangeli; 12) Morresi; 13) B. Di Gaddo; 14) F. Barbaliscia.; 15) R. Marino; 16) A. Gatti; 17) A. Mainardi; 18) O. Fasolo; 19) L. Ciarlini; 20) R. Venturi; 21) M. Tavanti; 22) G. Fioroni; 23) F. Dinelli; 24) Angelini; 25) G. Nicolosi; 26) G. Minnucci; 27) R. Landriscina; 28) progetto d ’ufficio I.A.C.P.

Area: ha 35,5 Alloggi: 3.150 (circa 17.000 vani) Abitanti: 25.000 Tipi edilizi - case a torre (9-10 piani, 2 o 4 alloggi per piano) - case in linea (4-5-6 piani) - case isolate - case a patio - edificio a ballatoio (3 piani) Tuscolano I Il primo nucleo, che si innesta sulla trama regolare definita dal nuovo strumento urbanistico, è prevalentemente com- posto da edifici in linea, da 4 a 6 piani, realizzati con strut- tura portante in cemento armato e tamponature in mattoni. I serramenti originari erano in legno e le finiture esterne erano realizzate con intonaco civile. Tuscolano II E’ costruito negli anni 1952-1957 su un’area molto vasta e anche in questo caso sono molte le imprese incaricate. L’impianto urbanistico è curato da M. De Renzi e S. Muratori, entrambi chiamati fin dai primi anni di attività dell’INA Casa a progettare i nuovi quartieri; Tuscolano III Di fronte alle torri e agli smisurati edifici in linea di Muratori e De Renzi, Libera, sceglie di sviluppare le potenzialità della casa bassa, dando vita ad uno dei più riusciti ed isolati esempi della sua attività nel dopoguerra.

Tuscolano II a) M. De Renzi e S. Muratori; b) M. De Renzi; c) S. Muratori; d) L. Cambellotti e G. Perugini; e) D. Tassotti; f) L. Vagnetti; g) M. De Renzi e R. Nicolini;

Tuscolano III h) A. Libera

Fig. 1 - Planimetria generale, con l ’individuazione dei tre settori

Foto d ’epoca del quartiere Figg. 2, 3 - Caserma e Commissariato di Pubblica Sicurezza in via M. V. Corvo (Landriscina, 1957), a sinistra; edificio su largo Spartaco (De Renzi e Muratori, 1953), a destra Figg. 4, 5, 6 - Edificio in linea su via Sagunto (De Renzi e Muratori, 1951), a sinistra; gli edifici a torre di via Cartagine (De Renzi e Muratori, 1950), al centro; le case in linea (Tassotti e Vagnetti, 1950), a destra. Tra i corpi di fabbrica erano previsti ampi spazi verdi comuni

Figg. 7, 8 - Unità di abitazione orizzontale (Libera, 1950): foto aerea del complesso, a sinistra; il grande atrio voltato, in asse con via Sagunto, che immette alla corte interna, sotto


1.

L’unità d’abitazione verticale

2.

Edifici in linea da 3 - 10 piani

3.

L’unità d’abitazione orizzontale





L’edificio si sviluppa su tre livelli, serviti da un corpo scala che divide asimmetricamente il fabbricato e conduce ai ballatoi. Il prospetto principale, rivolto sulla corte, rivela il ritmo serra- to dei dodici portali della struttura, in cemento armato a vista, con interasse tra piedritti di m 8,64 e due sbalzi di 2 m.







Bibliografia L’alternativa Tipologica, contributi e proposte, Case a patio e case a terrazzo,Vittorio Chiaia, Dedalo libri ,1979. Patios : 5000 anos de evolucion desde la antiguedad hasta nuestros dias / Werner Blaser. - Barcelona, G. Gili, 1997. La civiltà e la casa, in «Costruzioni-Casabella», n. 148, G. Pagano, Aprile 1940. Storia dell’architettura moderna,Leonardo Benevolo, Laterza, 2009. Unità d’abitazione orizzontale, progettazione urbanistica ed edilizia: Adalberto Libera, estratto da Architettura Cantiere n.16, 1957. Il grattacielo sdraiato, Bruno Zevi, L’Espresso 8, 22 Febbraio, 1955. Mies van der Rohe, Ludwig Hilberseimer, Città Studi edizioni, Monestiroli A. (a cura di), Milano, 1993. Adalberto Libera: un’idea di città, lezione di Nicola di Battista, Zurigo, Dicembre 1996. Storia dell’Architettura Moderna,Kenneth Frampton, Zanichelli, Bologna 1993. Courtyard Houses, a Housing typology, Gunter Pfeifer, Per Brauneck, Birkhauser, Berlino,2008.

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