il Gallo numero 28_09

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Periodico indipendente, Anno XIV, Numero 28 (411), 28 novembre/4 dicembre 2009 -distribuzione gratuita

Spedizione in AP 70%

A R U T L AGRICO

“A rischio rottamazione” Piccinno (Coldiretti): “Produttori penalizzati dalla filiera” L’assessore regionale Stefàno: “Impariamo a fare da soli” antaleo Piccinno, assessore regionale P presidente provinDario Stefàno: “Non L’ ciale della Coldiretti: abbiamo una filiera nostra e “La situazione è disastrosa! Soffriamo da diversi anni, con un netto peggioramento negli ultimi tempi, di un’insostenibilità economica dell’attività agricola”.

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gran parte delle olive salentine vengono vendute fuori regione e poi inserite nel sistema distributivo con marchi che non ci appartengono. Anche se le olive sono le nostre, visto che la Puglia produce il 40% del totale nazionale”.

Giuseppe Cerfeda da pag.

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“Artigiani, riuniamoci”

Il

segretario leccese di Confartigianato, Vadrucci: “Proviamo a creare un sistema autonomo. Purtroppo non abbiamo la mentalità industriale, ma una cultura prettamente agricola che non ci consente di aprirci ad un disegno nuovo, oggi indispensabile”. A PAGINA 24

Maglie, politica: le grandi manovre In vista di Regionali ed Amministrative, si decidono le strategie. Tutti guardano al Centro di Casini e mentre in città si profila il duello Cesari - A. Fitto, per la Regione spunta l’ipotesi D’Alema!

Il

PD ha già scelto il suo candidato alla poltrona di Sindaco: Raffaele Cesari. L’IdV di Enzo Puzzovio potrebbe formare una lista collegata al PD. Potrebbe anche correre da solo per conquistare un posto in Consiglio. E mentre veleggia invece verso la ricandidatura Antonio Fitto del Popolo drelle Libertà, in casa dei centristi magliesi di Francesco Chirilli e dello stesso PdL si guarda agli accordi baresi e soprattutto alle decisioni romane del premier Silvio Berlusconi. Pierferdinando Casini dell’UdC gioca con il PdL e con il PD. Potrebbe addirittura avere già incartato con Massimo D’Alema un accordo per la presidenza della Regione Puglia. Tra veti e candidature, presto il gioco delle tre carte finirà. CRISTINA PACELLA

A PAG.

TROVA I GALLETTI E VINCI

R. Fitto

Casini

D’Alema

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10

Chirilli

A. Fitto

Cesari

Cerca i galletti e telefona lunedì 30 novembre dalle ore 9. Tra i primi 50 che prenderanno la linea sarà sorteggiata una cena per due presso Ariacorte a Marittima. I biglietti per il cinema e tanti altri premi in palio. REGOLAMENTO A PAG. 30

Po g gi a r d o : l o s t a d io “ Co mu n a l e” d i v e n ta “ Ni n o D e Sa n ti s ”

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il Gallo, via Aldo Moro, 73039 Tricase (Le). Tel 0833/545 777, Fax 0833/545 800. E-mail: info@ilgallo.it - Internet: www.ilgallo.it - SMS 380/4584 800


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carnet

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Le farfalle di don Tonino: eccole!

S

pett.le Redazione, mentre leggevo il vostro Periodico mi imbatto nell’articolo “Le farfalle di don Tonino” (pag. 14, n. 26, 31 ottobre/13 novembre 2009)... Credevo stessi leggendo male, così ho riletto più volte il titolo, pensando ad una parola che somigliasse a farfalle... Davvero, non ci credevo... perchè quel che ha raccontato il sig.

De Giuseppe è successo anche a me, a noi, gruppo di Azione Cattolica di una Parrocchia di Casarano. “Le farfalle di don Tonino” giravano continuamente, nonostante il cielo nuvoloso e minaccioso di pioggia... con la differenza che qualche scatto sono riuscito a farlo! Cordiali saluti. Francesco Cosimo Orsini

Sant’Andrea a Presicce e Tricase C ome da

profonda tradizione, Presicce festeggia il Patrono Sant’Andrea Apostolo. Non mancherà il suggestivo suono de “Lu Tammurreddhu”, che ogni mattina, alle prime luci, fino a domenica 29 novembre, riecheggerà per le vie del paese. Sempre domenica 29, la Vigilia, a caratterizzare la festa saranno prima la solenne Processione e l’accensione della “Focara” e poi seguire la “Sagra del pesce”, allietata dalla pizzica del gruppo “Canzoniere Greganico Salentino” in concerto. Lunedì 30 si aprirà con l’attesa Fiera Mercato e per l’intera giornata presterà servizio il Concerto Bandistico Città di Squinzano. In serata, a chiudere la ricorrenza, lo spettacolo dei fuochi pirotecnici.

P re s i c c e

S

ono la Parrocchia “Sant’Andrea Apostolo”, diretta da don William Del Vecchio, ed il Comitato Festa 2009 ad organizzare i solenni festeggiamenti patronali per Sant’Andrea a Caprarica di Tricase. Festeggiamenti che saranno preceduti, da venerdì 27 a domenica 29 novembre, dal Triduo predicato da don Gionatan De Marco (“Ciò che l’anima è nel corpo, questo devono essere i cristiani nel mondo”). Clou del programma civile sarà ovviamente, domenica 29, la tradizionale Fiera sin dalle prime luci dell’alba e fino alla tarda mattinata. Poi, lunedì 30, giorno della ricorrenza, le Sante Messe si svolgeranno alle 7 ed alle 11; nel pomerig-

C a p r a r i c a d i T ri c a s e

gio, alle 17, è previsto il Santo Rosario ed alle 17,30 la Processione, al rientro della quale, alle 18,30 circa, sarà celebrata la Messa con Panegirico. In seguito si potrà ammirare prima lo spettacolo pirotecnico e poi, intorno alle 20, l’accensione della “Focareddha” a simboleggiare l’arrivo dell’inverno. Ad allietare il tutto ci penserà per l’intera giornata il Concerto Bandistico Città di Specchia

“Rocco Zippo” (che in mattinata sosterà anche davanti alla scuola materna “Regina Pacis” per la gioia dei più piccoli) ed in serata il concerto del gruppo musicale “Giorgio e la sua Band”, con musica leggera, liscio e balli di gruppo che coinvolgeranno quanti interverranno. Inutile dire che non mancherà l’occasione per gettarsi già nel clima natalizio, degustando le “pittule”, accompagnate da buon vino.

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“il Gallo” lo puoi sfogliare anche on line pia dop zeta

vogliamoci un po’ più di bene

n Italia muoiono 80mila Ipersone all’anno per i danni provocati dal fumo e 40mila a causa dell’alcool. Anche senza voler considerare i casi limite, l’assunzione di eccitanti di qualsiasi tipo (da quelli apparentemente innocui, come la caffeina, ai più dannosi, come gli oppiacei) non può che turbare l’equilibrio psicofisico della persona che, dopo un’iniziale eccitazione, piomba in uno stato di profonda depressione, malattia oggi non a caso largamente diffusa: quattrocento milioni nel mondo i casi solamente diagnosticati. Ciò porta di conseguenza all’insorgere di gravi disturbi del fisico e della personalità: nevrosi, psicosi e demenza senile, oggi tutti in continua crescita. Vogliamoci un po’ più di bene...


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dai Comuni

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Casarano: l’eredità del cardiologo Giacinto Pettinati è stato per anni il primario dell’eccellente reparto del “Ferrari” e ora, per raggiunti limiti d’età, ne ha dovuto lasciare la guida

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icono che chi trova un amico trova un tesoro, ma dicono pure che chi trova l’amico del cuore ha trovato… il cardiologo. Fra le varie specializzazioni che la medicina moderna prevede, quella del cardiologo è indubbiamente una fra le più affascinanti e prestigiose. Al “Ferrari” di Casarano l’Unità Operativa di Cardiologia è divenuta negli anni, volendo utilizzare un termine molto di moda, una vera e propria “nicchia di eccellenza”, un settore cioè dove, a dispetto di tutti i casi di malasanità che riempiono i giornali del sud, si sono raggiunti negli anni risultati di tutto rispetto che l’hanno posta fra le più importanti in Italia. Ed un’affermazione così impegnativa non deve certo meravigliare se solo si ricordano alcuni dei servizi resi dall’Unità casaranese, come ad esempio il Biotronic - Home Monitoring, servizio all’avanguardia su brevetto tedesco, utilizzato solo in pochissimi centri ospedalieri in Italia e di cui parlammo sulle colonne di questo giornale un paio di anni fa. Ovviamente, anche se non in maniera esclusiva, la maggior parte del merito di questi successi è sicuramente da ascriversi all’impegno ed alla preparazione del prof. Giacinto Pettinati, che del reparto di Cardiologia è stato per anni il primario e che ora, per raggiunti limiti d’età, ne ha dovuto lasciare la guida. Indubbiamente non sarà un’eredità facile quella che il suo successore è costretto a raccogliere ed indubbiamente è sempre difficile su-

bentrare, in qualsiasi campo, ad un “grande” che ti ha preceduto. E il 30 novembre prossimo si terrà il concorso per stabilire a chi toccherà questo arduo compito ed, ovviamente, i candidati a raccogliere tale eredità sono molteplici: per la precisione dieci. Ma come avverrà questa selezione? C’è una Commissione di esperti che esaminerà i curriculum dei candidati e cercherà di trovare “il migliore”; l’ultima parola, però, come prassi, spetterà al direttore generale dell’Asl Lecce, Guido Scoditti, che appunto avrà il compito e la responsabilità dell’individuazione finale. Noi siamo sicuri che l’analisi dei titoli e la decisione finale verranno effettuate con la massima libertà ed indipendenza sia da parte della Commissione, sia soprattutto da parte del Direttore Generale, e questo al di là di ogni semplicistica ed ironica affermazione. La considerazione appena fatta, apparentemente sterile, è però necessaria perché quel che accadrà il 30 novembre,

e che accade forse ogni giorno qua e là per l’Italia, è sempre a forte rischio di ingerenza politica. Non riveliamo, infatti, nessun segreto se affermiamo che spesso, generalizzando, anche le nomine dei vari Primari entrano a pieno titolo in quel gioco, tipicamente politico, delle spartizioni delle poltrone e delle poltroncine. Che ciò accada, dunque, lo si sa e qui al sud, abituati come siamo ad avere dei reparti mediocri in ospedali mediocri, non facciamo caso più di tanto se a guidarli sono dei Primari altrettanto mediocri. A Casarano, però, come detto prima, il reparto in questione non rientra certo tra quelli giudicati tali, mentre, volendo a tutti i costi ascoltare le “infondatissime” voci dei soliti che si ritengono sempre ben informati, il nome di colui che “dovrebbe” essere prescelto, a dispetto di molti altri candidati veramente in possesso di requisiti di primo piano, impersonerebbe proprio l’essenza della mediocrità. La gestione di una complessa azienda come l’Asl è materia certamente delicata e che presuppone il possesso di qualità che sino ad ora il dr Scoditti ha ampiamente dimostrato di avere; e siamo sicuri che anche in questo caso agirà in maniera tale da non consegnare questa bella realtà ad un “Guido Tersilli” qualunque, quel medico della mutua interpretato da Alberto Sordi più arrivista che professionale e che, come solo lui sapeva fare, ha identificato un’intera classe di… mediocri. Antonio Memmi

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A LLISTE : ECCO LA B IBLIOTECA

Un luogo dove trascorrere il proprio

tempo immersi nella cultura: è la nuova Biblioteca Comunale di Alliste e Felline denominata “Centro AAPE Alliste Archivio Prodotti di Eccellenza”, inaugurata dal sindaco Antonio Ermenegildo Renna e dall’assessore delegato, Donato Scanderebech. La Biblioteca è situata in via Valentini, in un edificio costruito intorno alla fine del 1800 ed utilizzato come scuola fino agli anni ’70. Lo stabile, appartenente alla memoria collettiva di tutti gli abitanti, è sede, oltre che della Biblioteca, di un centro di aggregazione giovanile e si pone, quindi, come un ambiente flessibile aperto a tutti e fruibile in diversi modi. La Biblioteca nasce dalla necessità di abbandonare il concetto comune di biblioteca, che identifica la stessa come semplice deposito di libri, e si propone di esaltare il servizio attraverso l’introduzione di una sezione specialistica dedicata alla conoscenza ed alla valorizzazione del settore agro-alimentare. La Biblioteca contiene testi, materiale informativo e di ricerca sull’agricoltura sostenibile, sulla cultura del cibo, la biodiversità, la gastronomia e particolare rilievo hanno ed avranno le tematiche riguardanti la mediterraneità della cultura agro-alimentare. L’obiettivo è far conoscere e soprattutto diffondere la cultura dello sviluppo sostenibile senza tralasciare una delle principali funzioni che da sempre ha identificato le biblioteche, ovvero l’essere una “raccolta di libri”. All’interno della Biblioteca vi è, oltre ad uno spazio di lettura e studio libero, una caffetteria con internet point ed un giardino per l’attività all’esterno. La Biblioteca dispone anche di un sito internet (aapealliste.it) dal quale è possibile consultare on line il catalogo dei testi disponibili, e di una pagina su facebook che terrà costantemente informati gli utenti sulle attività che vi si svolgeranno.

Vincenzo Longo


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dai Comuni

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Casarano: quando la graduatoria è... trasparente “Lo stato di disuguaglianza tra uomini e popoli non soltanto perdura, ma aumenta. Avviene tuttora che, accanto a coloro che sono agiati e vivono nell’abbondanza, esistono quelli che vivono nell’indigenza”. Sono passati ormai alcuni anni da quando uno degli uomini che cambiò la storia, già Santo nei cuori di tutti, come Papa Giovanni Paolo II, pronunciò questa frase. E si pensi che all’epoca non erano ancora crollate le Borse del mondo e la nostra grande e soprattutto piccola economia non aveva ancora raggiunto questo livello quasi comatoso. Capita così che padri e madri che un tempo potevano tirare la propria esistenza in maniera quantomeno dignitosa, da un po’ di tempo a questa parte sono invece costretti ad andare a chiedere un qualunque lavoro al prete o “sul Comune” se non addirittura un sussidio; pochi spiccioli indispensabili per continuare a tirare la carretta. Chi invece “sul Comune” ci sta e ci lavora, ha un altro problema: vorrebbe sicuramente fare qualcosa per tutti e dare un qualcosa a tutti, ma non può. Da dare c’è poco ed allora per distribuire quantomeno equamente quel poco a disposizione, servono delle regole, ma soprattutto serve una caratteristica indispensabile che va sotto l’inflazionato nome di trasparenza. Ora, senza voler fare il solito cecchino pronto ad attaccare sempre la passata Amministrazione, occorre però riconoscere che a Casarano è quantomeno necessario cominciare a dare un qualche segnale di cambiamento. Sino ad ora,

Prevista la formazione di un apposito elenco, valutato e graduato secondo dei criteri economico-sociali e costituito da nominativi da cui attingere per effettuare lavori che rivestono carattere di emergenza, nel settore Lavori Pubblici, per tutto il 2010

infatti, capire i criteri di assegnazione dei lavori di piccola entità per conto del Comune era praticamente impossibile: le nomine dirette, di norma riservate ai professionisti, riguardavano anche e soprattutto i semplici operai chiamati saltuariamente a fare appunto le piccole faccende. I maligni dicono che è uno dei tanti metodi per creare clientela, io mi limito a dire che forse è solo un modo di operare con un po’ troppa superficialità. Il nuovo esecutivo casaranese in campagna elettorale ci ha promesso un cambiamento rispetto al passato ma in verità, sino ad ora, a parte le tante manifestazioni di buona volontà e qualche operazione di maquillage, non è che si sia poi visto molto. Qualche giorno fa, invece, spulciando il sito istituzionale nella categoria “Delibere di Giunta”, ho avuto modo di leggere qualcosa di interessante e che forse comincia a dare i primi segni di un qualcosa che si muove nel verso giusto. Si tratta di una delibera, la n. 308 del 12 novembre, in-

titolata semplicemente “Istituzione elenco nominativi per lavori di modesta entità sul patrimonio comunale”; dopo aver letto la breve introduzione, tratta dalla relazione dell’assessore ai Lavori Pubblici, Marcello Torsello, e nella quale si ricostruisce né più ne meno lo stesso scenario di emergenza a cui abbiamo fatto riferimento prima, ci si accorge che qualcosa si sta muovendo. Con questo ovviamente non si intende che la Giunta abbia trovato la soluzione alla crisi, ma quantomeno forse una soluzione a quella tanto sospirata trasparenza. Si tratta di procedere alla formazione di un apposito elenco, valutato e graduato secondo dei criteri economico-sociali e costituito da nominativi da cui attingere per effettuare lavori che rivestono carattere di emergenza, nel settore Lavori Pubblici, per tutto l’anno 2010. “Un elenco così composto non lascia certo spazio alle cosiddette manovre poco chiare e tutti potranno valutare l’operato dell’Amministrazione”, ha dichiarato l’asses-

sore Torsello, “e soprattutto contribuisce anche all’inserimento o al reinserimento nel mondo del lavoro di persone che vivono in condizioni di svantaggio socio-economico. Sono cosciente che tale sostegno è temporaneo e non certo risolutivo, ma oltre che fornire un qualcosa di concreto e di tangibile, consente di dare primi e concreti segnali di trasparenza, campo in cui il sindaco Ivan De Masi è fortemente impegnato”. In concreto si tratta dell’applicazione in campo amministrativo dell’innovativo mezzo dei “Buoni di Lavoro”. Concepiti poco tempo fa dall’Inps, hanno un valore nominale di 10,00 euro ed ognuno di essi, riscuotibile dall’interessato presso qualunque Ufficio Postale, già contiene una quota di previdenza ed una di assicurazione sugli infortuni (Inail). Al di là, poi, della “comodità” offerta da questa soluzione, c’è un altro fatto più pratico e che renderà dura la vita dei “furbetti”: verranno corrisposti i buoni solo in base alle ore di lavoro effettivamente prestato. Anche se questa può sembrare un’affermazione scontata, diviene invece interessante se si pensa che, con i metodi di nomina tradizionali, qualora ad esempio un operaio fosse nominato per la durata di dieci giorni e magari al secondo, casualmente, si ammalasse, verrebbe sempre e comunque pagato (con il risultato di avere soldi versati e lavori mai fatti). C’è voluto forse un po’ troppo tempo per cominciare a vedere i primi passi di questo esecutivo, ma la direzione (per ora) sembra quella giusta. Antonio Memmi


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amministrative 2010

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Elezioni a Maglie: per ora c’è Cesari Mentre il PD ha già reso noto il suo candidato, in casa dei centristi di Chirilli e del PdL di Antonio Fitto (quasi certo ricandidato) si guarda agli accordi baresi e alle decisioni romane di Berlusconi Casini dell’UdC gioca con il PdL e con il PD. Potrebbe addirittura avere già incartato con D’Alema un accordo per la presidenza della Regione Puglia

di Cristina Pacella

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quattro mesi dal rinnovo del Consiglio Comunale di Maglie, i partiti scaldano i motori. Il PD ha già scelto il suo candidato alla poltrona di Sindaco. “Il Coordinamento del Circolo di Maglie”, si legge nella nota del PD, “compatto e all’ unanimità, si è espresso per Raffaele Cesari, avvocato, da un anno segretario del Circolo magliese. Cesari ha già manifestato il suo interesse competente e fattivo per i temi sociali, in primo luogo per quello della salute pubblica e dell’ambiente. E’ la prima volta nella storia recente della città che un candidato Sindaco del centrosinistra venga indicato ufficialmente con sufficiente anticipo. Si offre, in questo modo, a tutta la città la possibilità di scegliere un Sindaco giovane, preparato, attento ai problemi del territorio e della gente. Presentandolo a quattro mesi dalle elezioni amministrative, si dà modo a tutti di conoscerlo e di valutarne le innegabili doti. Presto aprirà un dialogo con quanti hanno ancora voglia di confrontarsi su temi seri e fondamentali per il bene di tutti. Il PD, ufficializzando la sua candidatura, assicura pieno sostegno e condivisione”. Cesari potrebbe contare sull’appoggio di Roberta Culiersi, consigliere comunale a Maglie, membro della Direzione Nazionale del MRE e neosegretario regionale del Movimento Repubblicani Europei. “Le alleanze con il centrosinistra”, dice la Culiersi, “non sono poi così scontate, né

in Puglia, né a Maglie, in quanto per i Repubblicani è prioritaria l’intesa sui programmi. Prima i programmi, poi le alleanze, poi la scelta del candidato. In una Puglia in cui il centrosinistra eredita i vizi del centrodestra, e il centrodestra è suddito della Lega, i Repubblicani non possono che avere uno scatto di reni e lavorare per offrire una proposta politica seria. A Maglie, dove per la prima volta dopo tanti anni c’è un fermento nuovo e tanta voglia di partecipazione, mi muoverò per non deludere tante persone piene di entusiasmo che si stanno avvicinando al mio partito, che hanno voglia di essere coinvolte sui programmi e che non condividono alleanze fatte esclusivamente su nomi di candidati già decisi a tavolino, senza che mai si sia discusso di nuove idee per la città. Mi auguro che ci possano essere le con-

dizioni per costruire con queste persone una lista civica che, individuate le linee programmatiche, possa contribuire alla vittoria del candidato Sindaco il cui programma sarà maggiormente condiviso. Per Maglie, sogno il modello Ferrarese. Al momento però nulla si muove. Credo nella logica di squadra. E la squadra, per vincere, deve essere costituita prima dalle idee e poi dagli uomini e dalle donne migliori. I Repubblicani magliesi lavoreranno per raggiungere questo obiettivo”. L’IdV di Enzo Puzzovio potrebbe formare una lista collegata al PD. Potrebbe anche correre da solo per conquistare un posto in Consiglio. La corsa di Cesari per la poltrona di primo cittadino, al momento, appare solitaria. In casa dei centristi magliesi di Francesco Chirilli e del PdL di Antonio Fitto si guarda agli accordi baresi e soprattutto

alle decisioni romane del premier Silvio Berlusconi. Pierferdinando Casini dell’UdC gioca con il PdL e con il PD. Potrebbe addirittura avere già incartato con Massimo D’Alema un accordo per la presidenza della Regione Puglia. Tra veti e candidature, presto il gioco delle tre carte finirà. Solo allora il centrista Chirilli si muoverà. Veleggia invece verso la riconferma del secondo mandato a sindaco di Maglie Antonio Fitto. La sua candidatura ancora non è stata ufficializzata dal PdL. Si attende l’accordo tra PdL e UdC, se ci sarà. Fitto intanto a bordo campo scalda i muscoli. La sua riconferma è quasi doverosa, per poter portare a termine il programma avviato cinque anni fa e soprattutto per garantire compattezza nel centrodestra. C’è troppa gente che scalpita nella compagine di Fitto: Marcontonio Scarpello, assessore uscente ai Lavori pubblici, vuole più visibilità per accaparrarsi i voti dei centristi delusi da Casini; Antonio Giannuzzi, capogruppo di AN in Consiglio, naviga verso altri lidi. Poi ci sono i “Cincinnati” del PdL, quelli che non si ricandidano: Antonio Lio, patron del “Mercatino del Gusto”, l’evento enogastronomico di successo dell’estate pugliese, e Vanni Leone, capogruppo di Forza Italia in Consiglio, che presto siederà sulla poltrona della Mta (Maglie Territorio Ambiente) occupata da Antonio Leucci. Quest’ultimo lascerà presto la presidenza dell’Mta per correre con Fitto. Insomma, con le elezioni alle porte c’è un gran da fare per tessere la tela di accordi e candidature per comporre le liste.


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attualità

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TRICASE: ACCORATA LETTERA DI VINCENZO RUBERTO

“No alla beffa oltre al danno” “Sia ben chiaro: il sottoscritto ha provveduto ad “arrotolarsi le maniche” e a svolgere l’incarico già 2 giorni dopo l’accettazione della relativa delega”

P

regiatissimo Direttore, mi corre l’obbligo, a tutela della mia persona, della mia figura professionale e tale da non dare adito a facili speculazioni, ribattere su quanto riportato sul manifesto affisso in questi giorni nella nostra città a firma della locale sezione PD. L’attenta lettura del manifesto evidenzia la matrice ovviamente politica, a sfondo squisitamente polemico, sulle “… alchimie maldestre …” del primo cittadino, espressa dalla minoranza presente a Palazzo Gallone, come è loro diritto-dovere istituzionale. Ma, a mio avviso, una disattenta quanto inesatta lettura dei due testi può dare adito al lettore, mi si permetta sprovveduto, a facili quanto ovvi “commenti da bar” sugli assessori fantasma, rei di aver percepita l’indennità di un intero mese senza “…aver mai operato”. Contesto, dunque, per quel che mi riguarda, questo specifico passaggio del testo riportato sul manifesto, in quanto: il sottoscritto, nominato Assessore il 01.10.2009 con delega ai Lavori Pubblici (e, beninteso, non per motivi politici ma per la professionalità riconosciutami dal sindaco Musarò!), ha provveduto ad “arrotolarsi le maniche” e cominciare a svolgere l’autorevole incarico già due giorni dopo l’accettazione della relativa delega amministrativa. Ne sono testimoni lo stesso dirigente ed i funzionari tutti dell’Ufficio Lavori Pubblici e Manu-

Un manifesto che potrebbe dare adito a facili quanto ovvi “commenti da bar” sugli assessori fantasma, rei di aver percepita l’indennità di un intero mese senza “…aver mai operato”

tenzione, con i quali mi sono confrontato giornalmente durante tutto il mandato, oltre ai vari funzionari degli Enti presso i quali, da Assessore, ho dovuto necessariamente incontrare, dallo IACP e dall’ASI di Lecce sino alla sede regionale dei Lavori Pubblici a Bari, oltre agli addetti incontrati durante i vari e tanti sopralluoghi nei can-

DISSERVIZIO POSTA A CALIMERA L’ ’Amministrazione Comunale di Calimera, tramite una lettera, ha segnalato all’Ente Poste i disservizi che ultimamente si stanno verificando in paese a causa della ritardata o addirittura mancata consegna della corrispondenza, che, in taluni casi, sottopone i cittadini al pagamento di interessi di mora su bollette consegnate dopo la data di scadenza. “Nella nostra nota”, spiega il sindaco Giuseppe Rosato, “abbiamo ovviamente chiesto l’immediata risoluzione dei problemi, dovuti in particolar modo all’avvicendamento di postini che conoscono poco il territorio ed i suoi abitanti ed alla esiguità del personale preposto a tale compito. Tuttavia”, aggiunge il primo cittadino di Calimera, “si rende necessario sollecitare anche la cittadinanza a contribuire al miglioramento del servizio di consegna della corrispondenza, apponendo il giusto numero civico sulla propria abitazione e comunicando ai vari fornitori di servizi il numero esatto”. Attraverso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico del Comune di Calimera si può comunicare la variazione di numero civico a Enel, Aqp, Inps e Rai (per l’abbonamento).

tieri pubblici presenti sul nostro territorio, come per i lavori in Piazza Comi a Lucugnano, per la rotatoria di via Olimpica, sul complesso ACAIT, presso il Cimitero comunale, sull’impianto comunale di smaltimento delle acque nere, senza contare, inoltre, le numerose riunioni con il Sindaco, con il Segretario Generale, con il Ragioniere Capo, con amministratori dei Comuni limitrofi, ecc., ecc., oltre a far fronte, con l’azione professionale dell’intero settore Lavori Pubblici, ai danni provocati dalle eccezionali piogge del mese scorso, ai disagi causati dalla manutenzione di alcune strade e, non per ultimo, a cercare di fornire riscontro alle istanze di tanti cittadini in merito ai numerosi problemi che questi ultimi sono costretti ad affrontare giornalmente, inerenti l’Ufficio. Se a tutto questo vogliamo aggiungere, infine, il tempo che il sottoscritto ha sottratto ai propri affetti e alla propria attività professionale per adempiere ad un doveroso servizio sociale che, da semplice cittadino, mi augurerei venisse svolto con identico spirito, professionalità e diligenza da chiunque presta la propria attività lavorativa e/o professionale a tutti i livelli amministrativi, ebbene, mi seccherebbe non poco aggiungere oltre al danno anche la beffa. Sentitamente ringrazio.

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CONFAGRICOLTURA LECCE: SANATORIA POZZI

C onfagricoltura Lecce informa, mediante i suoi servizi tecnici, le aziende agricole salentine che è possibile presentare istanza fino al 31 dicembre 2009 per la domanda di “Sanatoria dei pozzi non dichiarati” sia per uso domestico che irriguo. Onde evitare di vedersi applicate sanzioni importanti, a seguito di controlli sul territorio effettuati dalle autorità competenti, l’organizzazione invita gli imprenditori agricoli a rivolgersi presso i propri uffici a Lecce (in via M. Bernardini) ed a Casarano (P.zzi Jeca) per l’area sud Salento per attingere le adeguate informazioni e inoltrare la richiesta. “In un periodo di crisi economica”, dichiara il dott. Antonio Stea dalla sede di Casarano, “l’occasione di regolarizzare le posizioni in tema di emungimento delle acque per fini aziendali è un opportunità da cogliere per evitare ulteriori criticità all’economia del sistema aziendale agricolo salentino. La regolarizzazione, tra l’altro, obbliga le aziende agricole ad eseguire analisi delle stesse acque aziendali, così da poter verificare i parametri ed incidere maggiormente sulla conduzione agronomica delle stesse aziende”.

Vincenzo Ruberto

Farmer ’s Market a Matino

A

ll’interno degli interventi per il Piano Strategico di Area Vasta “Salento 2020”, il Comune di Matino presenta il progetto di sviluppo e diffusione “Farmer’s Market” per la valorizzazione delle tipicità locali nell’area mercatale. I “Farmer’s Market” sono una rete di “Mercati dei Contadini” per mezzo dei quali si potrà consentire la vendita diretta dei prodotti tipici locali con conseguente beneficio per gli acquirenti visto l’accorciamento della filiera di vendita. Queste infrastrutture, se verranno opportunamente messe in rete dal punto di vista commerciale e se saranno supportate da una giusta campagna di marketing, potranno produrre immediati e significativi vantaggi

sia dal punto di vista sociale che economico per tutto il territorio. Il progetto, che avrà un costo complessivo di 700mila euro, sarà realizzato all’interno della struttura comunale polivalentente (già recintata e dotata di servizi per il pubblico) denominata “Matino Sport”, attraverso la realizzazione di una struttura coperta in legno di circa 1500 mq. Questo permetterà di svolgere la vendita dei prodotti locali in tutte le condizioni atmosferiche, consentendo una continuità del servizio tale da non far pesare sugli acquirenti gli eventuali costi aggiuntivi dovuti alla mancanza di introiti che i contadini potrebbero subire per le condizioni metereologiche avverse. Vincenzo Longo

L’Adelfia e il Natale: Mostra ad Andrano

Le

feste sono alle porte ed anche quest’anno i ragazzi dei Laboratori del “Centro Diurno Don Tonino Bello” di Andrano e della Comunità Socio Riabilitativa “ZO è” di Castiglione hanno deciso di mettere a disposizione di tutti il loro impegno. Sono infatti trascorsi mesi da quando hanno iniziato a manipolare argilla, a giocare con i colori, ad inventare forme, a lavorare lino e stoffe variopinte. E tutto questo oggi ha preso forma! Così, da martedì 1 a

domenica 20 dicembre, dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 16 alle 19, presso il Castello Spinola-Caracciolo di Andrano, ci sarà la possibilità di visitare la loro Mostra: angeli, tovaglie, ricami e pendagli per fare regali a piccoli e grandi. Arte, impegno e creatività per trascorrere insieme un Natale di solidarietà. Inaugurazione martedì 1 dicembre, alle 17. L’Adelfia è presente sul territorio dal 1982 e conta dodici strutture inerenti la riabilitazione psichiatrica, sparse in tutta la provincia di Lecce: “Dopo un

primo periodo di osservazione delle attitudini personali di ogni singolo utente, confrontate con le risorse umane, strutturali e organizzative della Comunità, sono stati pianificati i diversi Laboratori, che hanno l’obiettivo di avviare i ragazzi ad apprendere le diverse tecniche producendo oggetti di varie forme e dimensioni, con l’utilizzo di diversi materiali, puntando sulla socializzazione e il rispetto dell’altro e della regola, imparando anche a confrontarsi con gli altri”.


“M

con Body Age Evo? “Dimagrimento; Rassodamento; Sviluppo Addome; Rimodellamento; Anti Cellulite; Drenaggio Avanzato; Tonificazione. E’ particolarmente indicato per chi ha seri problemi di grasso all’addome: con questo trattamento trova dei miglioramenti sin da subito”.

“S

e non dovesse bastare c’è poi Cellutrim e il concetto di corpo attivo. Il nostro corpo ha insito i fattori che portano all’autoguarigione, i quali sono stimolati nell’applicazione di Cellutrim. Con poche sedute si combattono adipociti, interstizio, noduli fibrosi. Ribadisco, a garanzia del cliente, che quanti sono a venuti a testare GRATUITAMENTE i trattamenti di Body Age o di Cellutrim, sono rimasti sbalorditi: con una visita nel nostro Istituto di Bellezza e una semplice richiesta, abbiamo dimostrato che ciò che andiamo reclamizzando è semplice verità”. eventy, la prima macchina contro gli inestetismi. E’ un mix di tecnologie avanzate contro i segni del tempo e gli inestetismi della cellulite, della cellulite fibrosa, dell’adiposità localizzata, dell’atonia. Seventy è una tecnologia applicata agli inestetismi del viso e del corpo con interventi mirati e personalizzati. E’ un prodigio della tecnica, testata da medici e personale qualificato. È l’ultimo ritrovato in fatto di bellezza: chi lo proverà non crederà ai suoi occhi, dopo essersi guardata allo specchio”.

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novità del momento si chiama Linea Viso Archè! Un nuovissimo trattamento che permette, con poco, di avere una pelle stupenda”. Un’affermazione che non lascia adito a dubbi quella della prof.ssa Antonella Greco, direttrice dell’Istituto di Bellezza Cleopatra (con sede a Maglie, in via Ospedale, 30), che descrive questo trattamento per il viso uomo-donna con l’alta professionalità e l’esperienza che la contraddistinguono. “Questa Linea Archè nasce da basi scientifiche certe e, diversamente dalla cosmetica tradizionale, si concentra su una visione completa del tessuto quale origine di un organismo: preparando, allenando e stimolando la pelle per ottimizzare l’azione dei princìpi attivi. Da qui il principio di agire sulle cause dei problemi e non solo sulle conseguenze, tentando di riportare la pella alla sua origine: Archè appunto. Questo termine in greco antico significa infatti “principio - origine” e contraddistingue quindi l’inizio di ogni trattamento”. E non è tutto! “No, abbiamo studiato delle particolari offerte: coloro che sottoscriveranno un paccheto viso avranno in regalo un cofanetto con prodotti di mantenimento della Linea Archè; chi sceglierà invece il pacchetto viso uomo-donna della linea Declèor, riceverà in omaggio un cofanetto della stessa linea con prodotti di mantenimento”.

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DONNE. Modellare il proprio corpo, avere un addome super scolpito per gli uomini (la famosa “tartaruga”), una pancia piatta e creste iliache in evidenza per le donne, per sentirsi delle ninfe. E’ un ritrovato che riduce i trattamenti in pochi passaggi ben organizzati e triplica, in poco tempo, i risultati. Abbatte la microcellula del grasso ed ha incorporati alcuni trattamenti come i raggi infrarossi e l’ultracavitazione; inoltre legge, durante la seduta, il grasso e i liquidi adiposi, senza traccia di effetti collaterali”. Risultati miracolosi, quindi,

FAR RITROVARE CON POCO LA FORMA A UOMINI E

ancano oramai pochi giorni al Natale. E allora perchè non pensare di farsi o fare un bel regalo? Quale? Un Natale esclusivo con i trattamenti di Cleopatra, un regalo di bellezza e benessere per riscoprire la forma. Oppure potete pensare di far trovare sotto l’albero un pacchetto sensazionale: un trattamento, una cura dimagrante, un esame del DNA per capire come difendersi dall’aggressione del tempo, una sinergia di trattamenti che possano ridare slancio e vitalità alle vostre giornate, facendovi ritrovare la serenità e la gioia di vivere grazie alla bellezza che rispecchierete in voi. Il primo particolare trattamento che potrete testare si chiama Body Age Evo, trattamento che in poco tempo dà risultati sensazionali. Cos’è? E’ uno straordinario ritrovato ideato PER DIMAGRIRE E

Cellutrim e Seventy, scolpire il corpo si può!

La prof.ssa Greco: “Un Natale esclusivo con i trattamenti di Cleopatra, un regalo di bellezza e benessere per ritrovare la forma”

A Natale regalati o regala un “volto nuovo” 10 - il Gallo 28 novembre/4 novembre/4 dicembre dicembre 2009 2009 28


dai Comuni

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Casarano in corsa per la zona industriale Serviranno circa 4 milioni di euro per strade, marciapiedi e parcheggi, illuminazione, predisposizione per le reti di telefonia ed energia elettrica, rete idrica, rete fognante di acque nere e di acque bianche

Il

Comune di Casarano parteciperà al bando regionale per realizzare le infrastrutture di supporto dell’ampliamento della zona industriale. L’esecutivo ha infatti approvato nei giorni scorsi il progetto definitivo e la documentazione a corredo per partecipare al bando ed ottenere il relativo finanziamento. Secondo il progetto elaborato dall’Ufficio Tecnico serviranno circa 4 milioni di euro per costruire le sedi stradali con i marciapiedi e i parcheggi; la pubblica illuminazione e la predisposizione dei cavidotti per la distribuzione di reti di telefonia ed energia elettrica; la rete idrica, la rete fognante delle acque nere e delle acque bianche. Insomma, tutte le infrastrutture primarie e quanto deve servire per mettere nelle migliori condizioni le imprese a svolgere la propria attività per creare profitti e occupazione. “Il bando in questione è quello relativo alla linea di intervento 6.2, ossia iniziative per le infrastrutture di supporto degli insediamenti produttivi”, spiega Francesca Fersino, assessora alle Attività produttive, “per l’intervento in questione, oltre alla delibera per il pro-

E IL C OMUNE ADERISCE AL G.A.L. S ERRE S ALENTINE

N ella seduta di Consiglio Comunale del 13

getto, la Regione ci ha imposto anche una delibera per spiegare le modalità di svolgimento del servizio, dei criteri di calcolo degli oneri a carico delle imprese insediate e delle modalità di riscossione. La zona interessata all’ampliamento dell’area industriale, e quindi anche a questo finanziamento, è quella adiacente alla strada provinciale che porta a Maglie, di fronte agli impianti sportivi. L’area è già stata in parte destinata alle 17 aziende che formano il “Consorzio Insediamenti produttivi Sud Salento”, che da diversi anni aspettano di attuare il loro programma di investimento”. Prima della corrente crisi economica, il programma del consorzio era piuttosto ambizioso: 12 milioni di euro in infrastrutture e 8 milioni in macchinari, con la possibilità di dare lavoro

a 250 persone, di cui 100 nell’indotto. I settori delle aziende sono diversi: manifatturiero, edilizia, commercio, servizi, industria vinicola e del legno. “In caso di finanziamento”, aggiunge la Fersino, “l’obiettivo del Comune è quello di dare una mano agli investitori, abbattendo i costi. E’ chiaro che se ci finanziano il progetto, potremo decurtare questi costi dal valore di vendita dei nuovi lotti, che è già fissato a 26 euro per metro quadro. Per fare un esempio: con lotti minimi di 2.500 metri quadrati, fanno circa 65mila euro per lotto. E’ una bella spesa. Nel prezzo sono incluse le opere di urbanizzazione primaria, ma se ci finanziano il progetto, i costi diminuiranno. Non so di quanto, ma sicuramente diminuiranno”.

novembre scorso, è stata approvata all’unanimità l’adesione del Comune di Casarano al G.A.L. delle Serre Salentine, che ha come obiettivo principale la valorizzazione delle risorse di imprenditorialità, storia, cultura e natura presenti nel Salento meridionale e specificatamente in quei Comuni caratterizzati dalla presenza delle serre salentine. In 14 hanno già manifestato la volontà di aderire al GAL: Alezio, Alliste, Casarano, Collepasso, Galatone, Gallipoli, Matino, Melissano, Neviano, Parabita, Racale, Sannicola,Taviano e Tuglie. “La nostra adesione al GAL”, commenta Francesca Fersino, assessora alle Attività produttive del Comune di Casarano, “consentirà di veicolare sul nostro territorio i fondi previsti dal Programma Leader del Piano di Sviluppo Rurale Puglia 2007-2013, nell’ambito delle varie direttrici d’intervento previste. E’ nostra intenzione promuovere, ad esempio, il recupero di immobili nel centro storico, che insieme ad uno degli immobili comunali possa costituire una struttura ricettiva o individuare percorsi naturalistici che si integrino con le aziende agricole o agrituristiche già esistenti o, ancora, individuare quella produzione artigiana di qualità che possa aspirare alla individuazione di un marchio identificativo del nostro territorio. L’adesione al GAL delle Serre Salentine è anche dimostrazione della consapevolezza che lo sviluppo non può più immaginarsi quale prerogativa di una sola municipalità, ma deve essere progettato in sinergia per consentire la crescita complessiva e duratura della nostra terra”.


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Torre Mozza: “Denaro sprecato!” l’Ufficio Rec l a mi

“Dicevano che stavano realizzando una piazza, parco giochi, parcheggi Ed invece trovo un... bellissimo parco acquatico! Un obbrobrio”

S

pett.le Redazione, scrivo a nome di un gruppo di cittadini che hanno l’abitazione a Torre Mozza, marina di Ugento. Vi preghiamo di pubblicare interamente questa nostra, in modo da dare voce a chi, di solito, non viene mai ascoltato. Siamo consapevoli che il fatto di prendere casa ed abitare in un centro minore, comporti dei sacrifici o delle rinunce. Infatti, tanti servizi sono mancanti e le strade, verde pubblico, marciapiedi, ecc., lasciano ovviamente a desiderare. E fin qui quasi tutto, purtroppo, “nella norma”. Ma qualche tempo fa, in occasione degli ultimi acquazzoni, ritornando a Torre Mozza dopo un periodo di assenza… sconcerto. Avevo lasciato dei lavori in atto sul lungomare dove si stavano realizzando una piazza, parco giochi, parcheggi, ecc. (almeno così dicevano), ed invece trovo un bellissimo parco acquatico. Questo è il solo modo per definire quell’obbrobrio che si è andato a realizzare con enorme sperpero di denaro pubblico. Siamo alle

50enni cercasi a Tricase Un nutrito gruppo di “ragazzi” nati nel 1959 sta organizzando per fine anno una “festa particolare” per celebrare i 50 anni. Quanti nati o residenti a Tricase volessero partecipare a questo particolare evento, possono chiamare e chiedere lumi ai seguenti numeri: 338/4358925 - 3201824780

solite, non solo è difficilissimo trovare dei fondi per lavori di abbellimento e completamento dei nostri paesi, ma quando eccezionalmente si trovano, abbiamo la capacità (perchè ci vuole impegno) a dilapidare miliardi nel peggiore dei modi. Ora io mi chiedo: questi progettisti e direttori dei lavori hanno pure studiato per realizzare quello schifo? Hanno il coraggio di definirsi “professionisti”? Ho cercato di informarmi per capire chi ne avesse la responsabilità e su tutti, due: l’ingegnere e progettista dei Lavori pubblici, Marrella (Gabriela Marrella, Ndr) ed il consigliere Scarcia (in realtà è l’assessore Carlo Scarcia, Ndr), che non so con quale coraggio dice di tenere tanto a Torre Mozza (sicuramente solo in periodo elettorale). Spero che questa mia presente venga interamente pubblicata e che qualcuno avvii qualche indagine per individuare le colpe di tanto spreco a danno dei cittadini. Lettera Firmata

La Protezione Civile a Surano Il presidente Giuseppe Rizzo: “Portiamo avanti attività di prevenzione e soccorso in materia di pubblica calamità”

P

ur nata da poco, è già una realtà molto affermata la Protezione Civile a Surano. E’ operativa dallo scorso 24 luglio, sostenuta odiernamente da circa 20 soci, la maggior parte giovani, anche donne, tutti motivati da un grande interesse e volontà. Il Direttivo è formato dal presidente Giuseppe Rizzo, dal vice presidente Dario Rizzo, dal coordinatore Giuseppe Galati, dal segretario Gianluigi Galati e dal magazziniere Giancarlo Rizzo. “Portiamo avanti attività di prevenzione e soccorso in materia di pubblica calamità e di protezione civile”, spiega il presidente Giuseppe Rizzo, “contribuendo alla diffusione di una cultura e di una sensibilità soprattutto rispetto all’educazione al rischio ambientale. La nostra Associazione è sorta dall’esigenza di un gruppo di 9 giovani di creare soprattutto qualcosa di utile per tutta la cittadinanza, così alla fine dello scorso luglio ci siamo messi in moto per costituirla, autofinanziandoci per sopportare le spese di registrazione e dell’acquisto del materiale necessario per cominciare l’attività. Da subito

siamo stati impegnati quotidianamente in servizi anche a livello provinciale, oltre a quelli a Surano e nei paesi limitrofi, come Botrugno e San Cassiano”. L’11 ottobre scorso, quattro volontari della Prociv di Surano hanno partecipato ad una esercitazione a Gorizia nell’ambito dell’antincendio boschivo, fornendo un supporto logistico ed imparando tutte le tecniche di spegnimento dell’incendio e di bonifica del territorio. “A questo proposito”, RAGAZZA

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aggiunge il Presidente, “vogliamo ringraziare i volontari di Gorizia per l’ospitalità e l’Amministrazione Comunale di Surano per aver sopportato le spese di viaggio. Un particolare ringraziamento va anche a tutti gli sponsor che ci hanno permesso di acquistare materiale e vestiario e a tutte quelle persone che stanno contribuendo alla nostra crescita, anche attraverso la donazione di una sede e di materiale di ogni genere”. Per quanto riguarda gli impegni futuri, Giuseppe Rizzo che tra le priorità ci sono “la diffusione della cultura di protezione civile a tutta la cittadinanza di Surano, con il coinvolgimento in attività e manifestazioni di carattere ambientale di tutte le fasce d’età; e poi, la formazione e l’addestramento dei nostri volontari e l’iscrizione di altri, purchè sia gente valida e motivata, che collabori attivamente all’interno del nostro gruppo”. E’ bene ricordare, allora, che le iscrizioni sono sempre aperte, anche a persone di altri Comuni: la Protezione Civile di Surano si trova in via San Rocco, al civico 5 (cell. 348/8134062).

L’A SSESSORE : “C HE C ’ ENTRA IL C OMUNE SE SI TRATTA DI UNA LOTTIZZAZIONE ?”

Naturalmente abbiamo cercato di raccogliere qualche replica. Ecco quella di Carlo Scarcia, assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Ugento. “La zona in questione è una lottizzazione”, spiega, “quindi il Comune non ha responsabilità in proposito. Solo nel momento in cui i lottizzanti formalizzeranno la consegna, all’atto del collaudo, allora il Comune potrà chiedere di risolvere il problema. A ridosso della zona interessata, il Comune ha realizzato una piazza, con un centro informazioni e servizi pubblici, che non sembra avere problemi. Contiamo comunque di risolvere tutto entro l’estate prossima”.

MIGLIORARE LA VITA DEGLI ANZIANI: CONVEGNO A TIGGIANO

D omenica 29 novembre, alle 19, presso il Salone parrocchiale di Tiggiano, si terrà il convegno dal titolo “Migliorare la qualità della vita dei nostri anziani: i nuovi servizi nel Salento”. La serata è organizzata da “Il Sollievo”, nuova struttura che si occupa di fornire servizi socio assistenziali domiciliari a favore degli anziani, avvalendosi dell’operato di personale qualificato. Interverranno don Lucio Ciardo, parroco di Tiggiano; Donato Ciardo, coordinatore de “Il Sollievo”; Giovanni Calabrese, responsabile economico e tecnico de “Il Sollievo”; Ippazio Antonio Morciano, sindaco di Tiggiano; Giuseppe Negro, direttore dell’ASCLA di Casarano.

LA CORRIDA SPECCHIESE

S ono aperte le iscrizioni a Specchia per la seconda edizione della ““Corrida Show Specchiese”. Lo comunicano l’Associazione Culturale Sportiva “Eugenia Ravasco” e il Gruppo Giovanile “Eugenia Ravasco”, organizzatori dell’evento in programma sabato 2 gennaio 2010, alle 20,30, presso il Palazzetto della Scuola Media, con il patrocinio della Provincia di Lecce e del Comune di Specchia. Vi potranno prendere parte artisti di ambo i sessi, di età superiore a 15 anni, a condizione che siano dilettanti e che oltre al talento abbiano tanta ironia e voglia di stare insieme. Tutti i concorrenti saranno apprezzati a suon di pentole, campanacci, fischietti, coperchi e da scroscianti ed intensi applausi del pubblico. Una giuria, a fine serata, premierà il concorrente più bravo e quello… più fischiato! Per informazioni in merito alla partecipazione: 339/1603065 - 339/1603065 - 328/2815010 328/2815010 (iscrizioni entro il prossimo 21 dicembre). Dopo il successo ottenuto lo scorso anno, un nutrito gruppo di dilettanti si esibirà per accaparrarsi il trofeo della seconda edizione, che sarà presentata da Angelo Placì e Federica Ricchiuto, coadiuvati dalla valletta Ippazia e con la partecipazione straordinaria di Antonio Pepe (vincitore de “La Corrida” 2007 su Canale 5) e di Uccio Show (già a “La Corrida” ed a “C’è posta per te” su Canale 5). Nel corso della serata sarà presente anche il gruppo “i MalfAttori”, comici cabarettisti diretti dal mitico Gian Paolo Viva, oltre ad altri ospiti a sorpresa, mentre le coreografie saranno curate dalla Scuola di Ballo “Giselle” di Specchia. Funzionerà anche un servizio gastronomia, mentre il servizio sicurezza sarà garantito dalla Protezione Civile Auxlium Miggiano-Specchia.


attualità

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Confindustria: Delle Donne presidente ANCE Lecce

È

Nicola Delle Donne il nuovo presidente della Sezione Ance di Confindustria Lecce. Lo scorso 21 novembre, presso la sede sociale, si è svolta l’assemblea che lo ha eletto per il prossimo triennio. Sposato, due figli, Nicola Delle Donne è imprenditore edile di seconda generazione ed è impegnato anche nei settori dell’energia rinnovabile e delle telecomunicazioni. “Sono emozionato ed orgoglioso per la fiducia accordatami”, ha detto subito dopo l’elezione Delle Donne, “ma, al contempo, sono consapevole di raccogliere un’eredità importante, sia perché chi mi passa il testimone, l’architetto Sergio Gof-

VERNOLE: I REVISORI CONTABILI DA TRE A UNO Il

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REDAZIONE via Aldo Moro, 7 TRICASE (Le) Tel. 0833/545 777 fax 0833/545 800 www.ilgallo.it info@ilgallo.it

La Fiusis (zona P.I.P. di Calimera) produrrà 1 MWe utilizzando cippato di legno vergine proveniente dalla potatura degli alberi Energia dal Legno

N

egli ultimi decenni il consumo di energia è cresciuto in modo esponenziale nei Paesi occidentali ed in quelli in via di sviluppo; le previsioni da qui al 2050 parlano di un trend che porterà il consumo totale di energia al quadruplo di quello attuale. Per scongiurare il rischio di un ricorso sempre più massiccio alle fonti fossili non rinnovabili (carbone, petrolio, gas) ed un ritorno al Nucleare, con le ovvie conseguenze su ambiente e salute, si auspica una convinta politica di efficienza energetica e lo sviluppo delle fonti rinnovabili. L’uso energetico delle biomasse legnose è definito dall’Unione Europea uno dei più efficienti sistemi per ridurre le emissioni di gas serra. La biomassa legnosa è una fonte di energia estremamente importante e facilmente reperibile, inoltre può essere immagazzinata per lunghi periodi e soprattutto è una risorsa totalDirettore Responsabile L UIGI Z ITO (liz@ilgallo.it) Coordinatore di Redazione G IUSEPPE C ERFEDA (gicer@ilgallo.it)

Redazione & Internet: F EDERICO S CARASCIA (feder@ilgallo.it) In Redazione M ARIA C ONSIGLIA P ODO FRANCESCA CAPARROTTI (francesca@ilgallo.it) E LISA B RAMATO (elisa@ilgallo.it) Responsabile Distribuzione PASQUALE Z ITO

mente rinnovabile e sostenibile. Considerando l’enorme disponibilità di legno proveniente dalla potatura di alberi di ulivo presenti nel Salento, si può ben capire la grandissima potenzialità di recupero energetico a nostra disposizione. L’impianto sarà alimentato esclusivamente con cippato di legno di ulivo vergine e, utilizzando la filiera corta entro un raggio di 70 km., costituirà un riferimento impor-

CORRISPONDENTI Mauro Bortone Antonella Corvino Vito Lecci Vincenzo Longo Ilaria Marinaci Fiorella Mastria Antonio Memmi Cristina Pacella Vito Palanga Attilio Palma Sandra Papa Paola Portaluri Carlo Quaranta Stefano Tanisi

tante per la valorizzazione economica degli scarti di potatura, garantendo ai produttori un consistente beneficio economico trasformando ciò che era uno scarto, ingombrante ed oneroso, in una risorsa.

Azienda ed impianto

S

oci di Fiusis srl sono giovani imprenditori salentini, che per anni hanno maturato esperienza nel settore della produzione di energia da fonti rinnovabili, in special modo nel campo delle Biomasse legnose. Ognuno di loro ha potuto acquisire conoscenze sia teoriche che pratiche in ambito logistico, meccanico, tecnico, impiantistico e

La collaborazione sotto qualsiasi forma è Gratuita. La Direzione si riserva di rifiutare insindacabilmente qualsiasi testo e qualsiasi inserzione. Foto e manoscritti, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Riproduzione vietata. Stampa: MASTER PRINTING Srl 080/5857439 via delle Margherite 22 70026 Zona Industriale Modugno - Bari Iscritto al N° 648 Registro Nazionale Stampa Autorizzazione Tribunale Lecce del 9.12.1996

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forte e condivisa di Ance Lecce. Il mio primo impegno da presidente”, ha concluso Delle Donne, “sarà certamente quello di rendere Ance Lecce ancora più rappresentativa, grazie ad un’azione capillare di sviluppo associativo, che renda la nostra voce sempre più autorevole”. Nella stessa seduta sono stati eletti Daniele Ingrosso alla carica di vice presidente di Ance Lecce e Carlo Garrisi nel ruolo di tesoriere. Comporranno il Consiglio di Sezione: Mino Centonze; Vincenzo De Bellis; Mauro De Vitis; Antonio Mengoli; Michele Morelli; Cinzia Ricchiuto; Antonio Riezzo; Emanuele Rizzo; Antonio Stefanelli; Osvaldo Troso.

Microgenerazione dagli ulivi del Salento

Consiglio Comunale ha nominato la dottoressa Anna De Gaetanis revisore unico economico finanziario. Laureata in Economia e Commercio nel 1999 presso l’Università del Salento, dopo la laurea la De Gaetanis ha frequentato sei corsi di formazione e master; svolge attività professionale nel Comune di Vernole dal 2004; è sindaco presso Società private ed ha svolto l’attività di docente per Commissione di verifica per praticanti dottori commercialisti presso l’Ordine dei Dottori Commercialisti ed altre docenze per corsi di formazione. Ha collaborato con diversi Studi professionali. Il sindaco di Vernole, Mario Mangione, ha ringraziato il dott. Patrizio Simone di Lecce, il rag. Gianfranco Sciolti di Cavallino ed il rag. Giuseppe Palano di Martano, “professionisti che hanno appena concluso il loro mandato di Revisori dei Conti”. Ha poi aggiunto il primo cittadino: “E’ motivo di soddisfazione prendere atto della decisione del Consiglio Comunale, che ha ritenuto in questa tornata di individuare in professionalità locali la nuova figura di Revisore dei Conti. L’aver ridotto, conformemente alle disposizioni di legge, da tre ad un professionista l’organo di Revisione Contabile determinerà un considerevole snellimento delle procedure amministrative, nonchè un notevole risparmio economico perchè dalla spesa consolidata di 16.159,61 euro annui si passerà ad una spesa di 7.917,80 euro”. La dott.ssa Anna De Gaetanis, nuovo Revisore dei Conti, entrerà nelle sue funzioni il prossimo 1° dicembre. La nomina è triennale e pertanto scadrà a novembre 2012. Associati

fredo, ha saputo guidare Ance Lecce con accortezza e grande senso di responsabilità, sia perché l’Associazione ha raggiunto risultati notevoli sul versante del rapporto con le istituzioni, con i sindacati, con le imprese e con i diversi livelli associativi. Il mio obiettivo è quello di continuare nella scia di quanto fatto finora, cercando di cogliere tutte le opportunità che la ripresa economica riserverà al comparto edile. Il piano casa, il Pug, le infrastrutture, il monitoraggio degli appalti, così come la formazione e la sicurezza rappresentano tutti fronti sui quali mi confronterò con i colleghi per portare all’esterno la posizione

commerciale. La loro assidua frequentazione a convegni, studi, fiere di settore e presso aziende già operanti sul mercato italiano ed estero, ha contribuito a rendere il proprio bagaglio conoscitivo sempre più ricco ed all’avanguardia con le tecnologie disponibili più innovative. L’impianto ha sede nella zona P.I.P. di Calimera e produrrà 1 MWe utilizzando cippato di legno vergine proveniente dalla potatura degli alberi di ulivo salentini; adotta la tecnologia più moderna presente attualmente in Europa. Particolare cura ed attenzione è stata riservata ai sofisticatissimi ed efficientissimi filtri (oltre 700) dell’impianto, monitorato h.24, che riescono ad assicurare emissioni di molto inferiori ai limiti minimi previsti dalla legge. Inoltre tale impianto, grazie all’energia prodotta da legno vergine a bilancio neutro di anidride carbonica, contribuirà a ridurre l’effetto serra evitando emissioni in atmosfera di circa 4.500 tonnellate/anno di CO2.

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dai Comuni

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Nasce l’ArcheoClub Casarano

Si

è formalmente costituita, lo scorso 15 ottobre, l’Associazione culturale ArcheoClub Casarano, con sede in viale Francesco Ferrari. Nasce con l’intento di valorizzare i beni architettonici del luogo; è un laboratorio culturale al di là di ogni appartenenza politica. Nello Statuto sono stati presi in considerazione molti punti fondamentali ed interessanti, quali ad esempio promuovere,

ALESSANO, TAEKWONDO CAMPIONATO REGIONALE

L’ A.S. Taekwondo Dynamic Martella Alessano (del maestro Carmine Martella) organizza per domenica 29 novembre, a partire dalle 9,30, presso la Palestra comunale “Don Tonino Bello” di Alessano (con ingresso gratuito), il primo Campionato Regionale da Combattimento dedicato ai bambini dai 4 ai 9 anni (categorie Novizi ed Esordienti). E’ prevista la partecipazione di almeno 200 piccoli atleti, i quali si confronteranno in una divertente sfida. La manifestazione ha lo scopo di promuovere il taekwondo come disciplina che aiuta a sviluppare le capacità formative e socializzanti di chi lo pratica.

valorizzare e tutelare il territorio, divulgare l’interesse tra i giovani per i beni culturali ed ambientali, organizzare corsi di formazione, progettare e diffondere materiale didattico, organizzare visite guidate e viaggi di carattere culturale. Tante le iniziative di carattere culturale (già svolta “ArcheoDomeniche” in collaborazione con la Pro Loco del Salento di Casarano, visitando il Castello di Acaya e la città messapica

di Ugento), fra cui “I Sabati Culturali”, la presentazione di libri, la partecipazione a Chiese Aperte, manifestazione di carattere nazionale che si svolge a maggio. Presidente dell’ArcheoClub Cararano è il Alessandro De Marco; il vice è Marilena Legittimo; del Direttivo fanno parte Beatrice Arcano (segretaria), Elisa Colella, Chiara Colella, Pasquale Franco Meraglia, Biagio Lupo, Benedetta D’Amico,

Alliste: 100 anni per due Straordinario traguardo per nonna Maria e nonna Giuditta

Si

sono festeggiati, ad Alliste e Felline, i 100 anni di nonna Maria Barlabà (il 10 novembre) e di nonna Giuditta Ferocino (l’11 novembre). L’Amministrazione ha organizzato per entrambe la Santa Messa, rispettivamente nella Chiesa parrocchiale di San Quintino per nonna Maria e nella Chiesa parrocchiale di San Leucio per nonna Giuditta. Poi, grandi torte di compleanno e tante foto per ricordare lo splendido traguardo. “Ho trascorso due interi pomeriggi con le nonne di Alliste”, dice il sindaco Antonio Ermenegildo Renna, “ed ho potuto constatare l’intraprendenza e la praticità che contraddistingue le nostre vivaci centenarie. Un grande augurio da parte mia e di tutta la cittadinanza”. Il primo cittadino ha consegnato a nonna Maria e nonna Giuditta una pergamena ricordo. v.l.

NONNA MARIA

NONNA GIUDITTA

Antonio Fabbiano, Giuseppe Botrugno, Elena Valente, Fernando Casciaro, Alfredo Manganaro, Verdiana D’Amico, Luisa Scorrano e la più giovane dei soci fondatori, Eugenia Lupo, di soli 12 anni. L’Associazione è aperta a tutti i cittadini o interessati che ne vogliono far parte.

PERCORSO CICLOPEDONALE AD ALLISTE

N

ell’ambito dei piani di riqualificazione promossi dall’Amministrazione Comunale di Alliste, al fine di migliorare la qualità della vita e valorizzare l’identità delle marine, sono stati inaugurati i lavori relativi al primo tratto della “passeggiata” ciclopedonale tra le località Capilungo e Cisternella. Il progetto, completamente finanziato dalla Provincia di Lecce, prevede la realizzazione di un percorso ciclopedonale ad andamento naturalistico come collegamento tra le varie zone del litorale. “Gli abitanti di Alliste e Felline”, spiega il sindaco Ermenegildo Antonio Renna, “possono avvalersi di una nuova struttura per muoversi in sicurezza, con un mezzo funzionale ed alternativo all’auto, quale la bicicletta. È uno dei numerosi interventi realizzati o in fase di realizzazione in questa come in altre parti del territorio urbano che la mia Amministrazione sta tentato di presentare come un centro vitale, ricco di identità,di storia e di vita comune. Questo obiettivo si realizza anche con strutture come questa, che favoriscono la mobilità alternativa, la tutela del verde e lo sviluppo della vita di relazione”. La realizzazione del percorso ciclopedonale ad andamento sinuoso è anche l’occasione per riconoscere l’elevata qualità naturalistica dei luoghi, godendo della molteplicità dei suoni e dei profumi dell’ambiente litoraneo e della minuta, ma preziosa, qualità della vegetazione pioniera di gariga e macchia. Vincenzo Longo


16 - il Gallo P ROGETTO P D L A C ASTRIGNANO DEL C APO

L’ obiettivo è di promuovere la più ampia partecipazione popolare alla costituzione in paese del Partito del Popolo della Libertà. “Abbiamo dato vita ad una energica aggregazione di uomini e donne di buona volontà”, spiegano dirigenti locali del circolo di Alleanza Nazionale, esponenti del Circolo della Libertà e simpatizzanti di Forza Italia, “non già una sezione di partito ma un “cantiere aperto”. Non un pacchetto preconfezionato di proposte, ma un modello di partecipazione attiva alla politica locale. Il centrodestra a Castrignano annovera una platea di elettori molto vasta ed eterogenea ma, soprattutto, disorganizzata. “Progetto PDL”, dunque, si propone di rappresentare un momento di aggregazione qualificato per i cittadini, sfidando la concezione “élitaria” della politica, ancora molto radicata nel nostro Comune. Castrignano del Capo deve tornare ad essere il “paese importante” che era 40 anni fa, affrontando con coraggio le sfide della modernità. Perché ciò avvenga, occorre liberare nuove energie, capaci di alimentare quel fermento creativo di cui si avverte fortemente il bisogno. Al movimento”, aggiungono, “partecipano già, con le loro idee e la loro indipendenza intellettuale, numerosi lavoratori, professionisti, disoccupati, imprenditori e studenti. Tutti animati dal desiderio di rivitalizzare il tessuto economico e sociale dei nostri magnifici borghi. Gli amministratori comunali saranno invitati, pertanto, a confrontarsi su tutti i problemi irrisolti in materia di politiche sociali, urbanistica, viabilità, ambiente, turismo, edilizia scolastica, artigianato e commercio. Lavoriamo insieme, per ricomporre gli interessi generali della nostra comunità!”. La sede di “Progetto PDL” è in via Sant’Antonio ed è aperta il martedì ed il venerdì dalle 18,30 alle 20,30.

l’intervento

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“Provincia ok, nonostante i debiti” Il capogruppo del PdL, Biagio Ciardo: “Quattro mesi positivi”

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ntervento di Biagio Ciardo, capogruppo del PdL in Consiglio provinciale, a circa 4 mesi dall’insediamento dell’Amministrazione Provinciale guidata dal presidente Antonio Gabellone. “Tra i primi atti abbiamo mantenuto l’impegno con i salentini circa la riduzione dei costi della politica. Abbiamo sottoposto la Provincia ad una “dieta dimagrante”, a partire dalla riduzione dei costi dello staff presidenziale per giungere alla diminuzione delle indennità dei consiglieri e della Giunta. A questa consistente sforbiciata si sono aggiunti altri provvedimenti, resisi, peraltro, necessari dalla pesantissima eredità finanziaria lasciataci in dono dalla passata gestione. Dopo l’attenta analisi del bilancio ci si è resi conto che quello che veniva descritto come un Ente in ottima salute, aveva invece contratto circa 17 milioni di debiti. Davanti alla cruda realtà dei numeri abbiamo predisposto una riduzione dei costi di gestione e nominato un gruppo di lavoro per il contenimento delle spese. Quest’attività di verifica, controllo e risanamento della finanza provinciale non ha, d’altro canto, impedito di affrontare molti dei problemi sul tappeto. Il Presidente Gabellone ha dovuto mettere mano, con oculatezza e decisione, all’emergenza rifiuti. E per far questo si è inteso coinvolgere tutti gli attori istituzionali e le forze sociali per evitare che oltre 2mila tonnellate di rifiuti finissero sulle strade. L’esito dell’operazione è stato un successo per il Salento e per la sua immagine. L’azione in campo ambientale d’altronde non si è limitata a questo. E’ sufficiente guardare all’attività di pressione nei confronti dell’Enel per essere inclusi nel tavolo istituzionale sul futuro di Cerano per avere l’idea dell’impegno della Provincia di Lecce in questo settore. La stessa azione sinergica è stata realizzata nella programmazione turistica. Si è cercato di combinare i segni identitari delle municipalità e dei singoli territori con un disegno complessivo che fosse attrattivo per il flusso turistico. Sappiamo bene che lo sviluppo rischia di rimanere un sogno vacuo se non si mette mano alla dotazione infrastrutturale ed è per questo motivo che molte delle economie realizzate sono state impiegate nel varo di importanti provvedimenti. Proprio in questa prospettiva abbiamo rilanciato la sinergia con le Province di Brindisi e Taranto affinché l’idea del Grande Salento non sia uno slogan stucchevole, ma rappresenti un progetto dai contenuti pregnanti che permetta di inserirci nei traffici commerciali

del Mediterraneo svolgendo un ruolo da protagonisti. Infine, tutta la maggioranza a Palazzo dei Celestini, in primis il Presidente Gabellone, è stata costantemente attenta a tutti i tavoli di trattativa istituiti per affrontare le emergenze occupazionali esplose nel Salento, in omaggio a quanto dichiarato in sede di discussione delle linee programmatiche. In pratica, armonizzare e mettere a sistema le volontà che nel territorio ci sono: Comuni, Camera di Commercio, Organizzazioni Territoriali, Università. In tal modo non intendiamo più che l’Ente Provincia sia la semplice somma dei nostri cento campanili, ma, diventi il terminale delle esigenze e delle soluzioni delle varie articolazioni della società salentina. A tal proposito cito a titolo d’esempio la partecipazione personale del Presidente della Provincia a tutti i tentativi di concertazione a più voci volti alla soluzione della Crisi Adelchi. Non potevamo essere indifferenti al grido di dolore proveniente dal Capo di Leuca e che coinvolgeva circa 300 famiglie con il loro carico di ansie ed angosce per una prospettiva lavorativa sempre più flebile ed incerta. La Provincia, anche in questo caso, ha svolto appieno la propria parte cercando di far dialogare tutti gli attori direttamente interessati. Appunto, coordinare, promuovere, armonizzare, stimolare, superando persino le stesse competenze. Ecco il nuovo ruolo che prende forma e discontinuità dal passato. Siamo, però, consapevoli che non basta più salvare l’esistente, ma è necessario trovare presto altri sbocchi occupazionali. Ecco perché stiamo attuando al meglio la delega in materia di formazione professionale impiegando oltre 11 milioni di euro per approntare dei percorsi formativi che permettano di creare profili professionali utili ad intercettare le istanze del mercato del lavoro. In questo primissimo scorcio di consiliatura, che vede il centrodestra per la prima volta alla guida della Provincia, il gruppo del Popolo della Libertà che mi onoro di presiedere ha sempre svolto un ruolo di supporto all’azione amministrativa e di rafforzamento della maggioranza, senza mai far mancare il proprio contributo propositivo. Di certo non sarebbe corretto descrivere tutto come fossimo nel paese delle meraviglie, ma abbiamo la volontà di continuare la nostra azione cercando di amministrare l’esistente programmando il futuro, senza mai dimenticare il rapporto con i salentini e con le loro esigenze ed aspettative”.


da non perdere

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Natale in Fiera a Galatina LA MADONNA DI FATIMA A CASTRO Salone regionale che attira ogni anno migliaia di visitatori: vi troverete mille idee regalo, per tutte le fasce di costo

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Quartiere Fieristico di Galatina le mille idee regalo più attese. Torna, infatti, l’esclusivo appuntamento con la “festa dei regali”, dal 5 all’8 dicembre. E’ la settima edizione di “Natale in fiera”, Salone regionale realizzato dalla “Pubblivela”, che attira ogni anno migliaia di visitatori (50mila persone artigianato , in quattro giorni il dato del 2008). E enogastronomia, non potrebbe espastic ceria; sere altrimenti: a b b i g l i a m e n t o , l’informatica, la tel’atmosfera ric a l z a t u re , lefonia, la creata per l’occag i o c a t t o l i . . . cosmesi, i sione e il periodo a gioielli, ecc. ecc. ridosso delle festività In tutto, più di 180 natalizie generano la giusta aziende pugliesi e non solo. attenzione per un evento che Mille e più idee speciali e rinon ha eguali in Puglia. L’ecercatissime per colorare di sposizione è tra le più variemagiche sfumature il Natale gate e permette al visitatore di 2009. Luci e personaggi di spaziare tra mille idee regalo, questa tanto attesa festività poper tutte le fasce di costo. Tra i poleranno il Salone natalizio: settori merceologici in mostra Babbo Natale e la sua slitta spicca senza dubbio l’artigiaemozioneranno i più piccoli nato, locale e non; l’enogastrocon dolci regali e fantastiche nomia tipica e la pasticceria foto; la Natività suggestionerà pugliesi, calabre, siciliane, con la sua mistica atmosfera campane, abruzzesi, lucane; la tutto il pubblico, che, dato il regalistica e l’oggettistica in periodo di svolgimento della genere; e poi ancora l’abbirassegna (la festività dell’Imgliamento, le calzature, i giomacolata), la materia trattata e cattoli, i complementi la varietà e qualità dell’offerta, d’arredo, le agenzie viaggi,

si prevede si attesti intorno alle 60mila unità. Tra le attrazioni, il suggestivo Presepe Vivente di Corigliano d’Otranto. E come ogni evento targato “Pubblivela”, anche “Natale in Fiera” 2009 si svolgerà insieme all’Associazione Onlus “Amahoro” di Ruffano, che si occupa di adozioni a distanza dei bambini del Ruanda ed a cui saranno devoluti 50 centesimi di euro per ogni biglietto omaggio presentato al botteghino. Questi gli orari d’apertura: sabato 5 e lunedì 7 dalle 16 alle 22; domenica 6 e martedì 8 dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 16 alle 22. L’inaugurazione della manifestazione (ufficialmente sponsorizzata da MSC Crociere) è prevista sabato 5, alle 17.

Il simulacro della Santa Vergine arriverà su un elicottero della Polizia

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iorni di grande fervore religioso a Castro per l’arrivo della statua della Madonna di Fatima, pellegrina nel mondo, che sosterrà nella “Perla del Salento” da venerdì 4 a martedì 8 dicembre. L’evento è stato organizzato dalla Parrocchia Maria Santissima Annunziata e prevede l’arrivo del simulacro della Santa Vergine su di un elicottero della Polizia di Stato, che atterrerà alle 15 di venerdì 4 nei pressi del campo sportivo “Dott. Vitale Nuzzo” di Castro. Saranno presenti diverse autorità civili e militari, l’Associazione Marinai d’Italia e la Confraternita del Santissimo Sacramento di Castro, numerose altre Confraternite e Parrocchie della Vicaria di Castro. Dopo il saluto del sindaco Luigi Carrozzo e gli onori della Banda, ci sarà l’incoronazione della Madonna ed in processione si proseguirà per la chiesa ex Cattedrale per la Messa solenne. Nei giorni a seguire, da sabato 5 a lunedì 7, si terranno le Messe in mattinata e poi alle 17; seguirà dalle 18, ogni sera, una suggestiva fiaccolata per le diverse strade di Castro, con rientro in Cattedrale. La Madonna lascerà la cittadina nella serata di martedì 8, dopo la Santa Messa delle 17 e con il saluto di congedo da parte del parroco don Fabiano Leone.


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AGRICOLTURA ARTIGIANATO

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Agricoltura: “Siamo (quasi) alla rottamazione!” Il presidente di Coldiretti, Pantaleo Piccinni: “Ed è davvero un peccato perché negli ultimi anni ha esercitato una forte attrazione nei confronti dei giovani, ma è un treno che si rischia di perdere” di Giuseppe Cerfeda

Il problema è che posto 100 il costo dei prodotti finiti, di questo solo 17 va alla parte agricola; il resto si disperde lungo la filiera. E senza un risparmio per il consumatore!

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ual è oggi lo stato di salute dell’agricoltura salentina? Lo abbiamo chiesto a chi, per il ruolo che ricopre, quotidianamente tocca con mano le difficoltà degli operatori del settore. Pantaleo Piccinno, presidente provinciale della Coldiretti, non esita neanche un istante: “La situazione è disastrosa! Soffriamo da diversi anni, con un netto peggioramento negli ultimi tempi, di un’insostenibilità economica dell’attività agricola”. Cosa intende per insostenibilità economica? “Che in condizioni di normalità, con un imprenditore normalmente capace e bravo, il reddito proveniente dall’attività agricola è assolutamente negativo”. Quello a cui si riferisce è un po’ quanto accade oggi per le olive: raccoglierle quasi non conviene più. “I prezzi alla produzione”, spiega Piccinno, “sono diminuiti notevolmente nel corso degli ultimi anni, con una media del 15% annuo, e questo nonostante i costi dei prodotti alimentari finiti siano aumentati ben più del tasso di inflazione annuo complessivo. Basti pensare che l’inflazione dell’agroalimentare è decisamente superiore a quella degli altri settori. E non solo: i costi di produzione aumentano a vista d’occhio”. Un quadro a tinte fosche… “Ancora oggi l’agricoltura salentina è fortemente sostenuta dal meccanismo di contribuzione dell’Unione Europea derivante dallo storico delle produzioni di sistema, in particolare quelle olivicole. Sistema che resisterà fino al 2013, ma poi bisognerà vedere cosa succederà a livello di politica agricola

comunitaria. La sensazione, ma è quasi una certezza, è che si voglia tagliare sulla percentuale destinata al nostro settore, che oggi impegna il 50% del bilancio. In più, ci sono incertezze su come le risorse destinate andranno distribuite: c’è la possibilità che le risorse vengano omogeneizzate indipendentemente dal tipo di coltura praticata e senza rapporti storici. Questo vorrebbe dire che la coltivazione di un ettaro a grano darebbe diritto allo stesso sostegno finanziario di un ettaro di oliveto”. Quindi in queste condizioni il settore, dopo il 2013, rischierà seriamente il tracollo. “Il tracollo c’è già! Quello che si rischia è la rottamazione. Ed è davvero un peccato perché negli ultimi anni il settore ha esercitato una forte attrazione nei confronti dei giovani, ma è un treno che si rischia di perdere disperdendo l’entusiasmo che si era creato intorno alle potenzialità di territori di periferia come il Salento”. Cosa si può fare per tentare un’inver-

sione di tendenza? “Come rappresentante istituzionale della maggiore organizzazione di categoria e soprattutto da imprenditore agricolo che vuole avere un futuro per la propria azienda, dico che abbiamo due possibilità. La prima è quella di andare in strada con i trattori e gridare la nostra rabbia contro chi ci amministra ad ogni livello. Ma in questo modo, oltre a non ottenere un granché, rischieremmo anche di essere strumentalizzati da questa o quella fazione politica in vista delle sempre imminenti elezioni. Meglio cercare di capire cosa si può fare. Il problema è che posto 100 il costo dei prodotti finiti, di questo solo 17 (“fino a tre anni fa la quota spettante alla produzione agricola era del 23%”) va alla parte agricola; il resto si disperde lungo tutta la filiera. E, si badi bene, questo calo del guadagno dell’agricoltore non si tramuta in un risparmio per il consumatore, che anzi è chiamato a pagare sempre più caro i suoi prodotti. Se non risol-

viamo il problema della filiera, l’agricoltura non avrà più futuro”. Concretamente come si può intervenire? “Innanzitutto, come Coldiretti sta già facendo, occorre spingere per la rintracciabilità dei prodotti con un’etichettatura che ne specifichi tutte le caratteristiche. Oggi c’è grande sensibilità per il consumo del prodotto locale (i cosiddetti “a km zero”, Ndr), inteso oltre che come cibo genuino e fresco, anche come sistema sostenibile di sviluppo. L’altra strada da percorrere è quella di cercare di avere come mondo agricolo più potere contrattuale nella filiera. Sostanzialmente, parliamoci chiaro, quella che dovremo condurre sarà una battaglia contro la grande distribuzione”. E per fare questo sarà indispensabile rivedere la “spartizione” della filiera. “Così com’è oggi, non ci guadagnano gli agricoltori ma nemmeno i consumatori, invece ci sta guadagnando qualcun altro. Si pensi che nel Salento, dove si produce il 10% dell’olio nazionale, nella media e grande distribuzione non c’è una sola bottiglia di olio salentino. Questa è una vergogna! Bisogna riappropriarsi degli spazi e della libertà di impresa, che vuol dire anche libertà di vendere”.

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Diossina - CoperSalento: “Che mazzata!”

“Per poter definire il futuro, bisogna avere chiarezza di quello che è successo e se emergeranno responsabilità, la Magistratura dovrà intervenire pesantemente su chi ha procurato il danno” CONTINUA DA PAGINA

La salsa come si faceva una volta

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gricoltura salentina che paga anche la questione diossina-CoperSalento... “E’ una pagina amara”, dice Pantaleo Piccinno, presidente provinciale della Coldiretti, “che abbiamo vissuto in maniera diretta con le tante aziende nostre associate, molte delle quali guidate da giovani finiti in lacrime perché al danno economico contingente derivato dall’abbattimento del bestiame, si deve aggiungere quello dell’estinzione di tutta una selezione genetica operata nel corso di decenni. Un’autentica mazzata! La situazione resta fortemente complessa, penso che la Magistratura, nella quale, sia chiaro, ripongo la massima fiducia, debba fare i giusti accertamenti sia per l’azienda che per il territorio. Il problema è che si parla troppo di quello che bisognerà fare in futuro e poco su quello che è successo prima. E per poter definire la destinazione d’uso della CoperSalento, bisogna avere chiarezza di quello che è successo e se emergeranno responsabilità, bisognerà intervenire pesantemente su chi ha

C’è una richiesta notevolissima di salsa artigianale prodotta con pomodori locali e con i metodi tradizionali

procurato il danno”. Seppur in un panorama non propriamente felice, esiste un prodotto di nicchia che ha un buon riscontro sul mercato? “Le uniche buone notizie, sia per l’agricoltore che per il consumatore, arrivano dalla vendita diretta di qualsiasi tipo di prodotto. Mi piace poi sottolineare la soddisfazione dei farmers market e delle aziende che partecipano all’iniziativa di Coldiretti “Campagna Amica”. E’ necessario stabilizzare le aziende perche ci sia sempre offerta per i consumatori e reddito continuativo per le aziende. Da non sottovalutare, inoltre, l’esportazione delle nostre eccellenze. È impensabile bere tutto il vino che produciamo, così com’è assurdo che non si trovi un litro di olio nostrano nei nostri supermercati”.

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i sono prodotti nuovi che hanno preso piede? “Più che prodotti nuovi”, spiega Pantaleo Piccinno, “come Coldiretti, ed insieme ad una serie di aziende, stiamo lavorando sulla produzione di prodotti tipici che stanno riscuotendo l’interesse dei consumatori. Noi salentini abbiamo la tradizione della salsa di pomodoro fatta in casa, che per una serie di motivi si fa sempre di meno. C’è quindi una richiesta notevolissima di salsa artigianale prodotta con pomodori locali e con i metodi tradizionali. Da un paio d’anni, ad esempio, è partita l’iniziativa della Cooperativa “Nuova generazione” di Martano, che quest’anno ha anche la codifica del Co.Di.Le. (Consorzio di Difesa delle Produzioni Intensive) che ne certifica la genuinità: è arrivata a produrre 200mila bottiglie. Un inizio incoraggiante. Stiamo anche lavorando molto sul recupero di cereali come il farro e di tutti i legumi tradizionali. Assurdo offrire ai turisti “ciceri e tria” con il grosso cece cileno! Se dev’essere un piatto

tradizionale, i ceci devono essere quelli salentini. Su questo ci stiamo impegnando molto, anche perché la trasformazione e la valorizzazione dei maestri ristoratori potrebbe essere per noi una carta vincente”. Piccinno poi sottolinea un altro aspetto importante: “Nel corso del 2009 il Salento ha registrato l’arrivo di 800mila persone, venute da noi per starci da un giorno ad un mese. Grazie alla nostra vocazione turistica, potremmo fare l’internazionalizzazione dei nostri prodotti a costo zero, attraverso un sistema produttivo coeso. 800mila contatti sono un’enormità… Pensate che impulso se, ad esempio, ognuno di loro, al termine della vacanza, si portasse dietro un litro di olio: sarebbe 8mila quintali venduti, che risolverebbero gran parte dei problemi dell’agricoltura salentina”. Il presidente della Coldiretti lancia infine un avvertimento a chi deve prendere le decisioni dall’alto: “Senza agricoltura non c’è turismo, non c’è Salento: non rimane nulla!”.


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Stefàno: “Impariamo a camminare da soli” “Paradossalmente questo periodo di crisi può diventare una buona palestra. Ristrutturiamo e rinnoviamo il sistema per reggere il colpo quando dall’Unione Europea non ci saranno più aiuti” di Giuseppe Cerfeda

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nche con l’assessore regionale Dario Stefàno abbiamo cercato di analizzare lo stato di salute dell’agricoltura salentina. Per Stefàno “altri settori sono riusciti a tenere meglio testa alla situazione congiunturale particolarmente negativa. C’è un generale stato di sofferenza che deriva dal fatto che quella congiuntura ha incrociato gli effetti di un’apertura globalizzata dai mercati, mal governata e che ha scaricato sui territori tutta una serie di effetti di concorrenza sleale, mettendo in difficoltà soprattutto i sistemi fragili, come quello pugliese, ancora troppo frammentato. Lo stato di sofferenza dell’agricoltura pugliese è comunque in linea con quello delle altre regioni italiane. E l’azione di tutti gli Assessori regionali al ramo è unitaria e chiama il Governo ad adottare misure straordinarie ed urgenti”. Secondo la Coldiretti leccese una delle cause della sofferenza dell’agricoltura salentina sarebbe la filiera troppo lunga, che lascia solo le briciole ai produttori. “Condivido la lamentela. Ma verso chi? A mio parere le Associazioni di categoria avrebbero già dovuto avere un ruolo da protagonista nella costruzione ed organizzazione di una filiera pugliese. Molto spesso per grandi quantità di produzioni siamo produttori di materia prima che viene inserita in filiere, che però non sono le nostre. In questo modo perdiamo il valore ag-

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Quelle esperienze che, invece, hanno già realizzato un minino di filiera, riescono a soffrire di meno questo momento delicato. Come per il vino, dove il discorso è ben avviato...

giunto costituito dai passaggi della catena di produzione. E questo non ci consente di ridistribuire redditività”. Nella media e grande distribuzione scarseggiano i prodotti salentini. Ormai famoso il riferimento all’olio… “Perché non abbiamo una filiera nostra e gran parte delle olive salentine vengono vendute fuori regione e poi inserite nel sistema distributivo con marchi che non ci appartengono. Anche se le olive sono le nostre, visto che la Puglia produce il 40% del totale nazionale. Quelle esperienze che, invece, hanno già realizzato un minino di filiera, riescono a soffrire di meno questo momento delicato. Ma restano comunque disaggregate: la Puglia è piena di frantoi, ma ognuno macina per sé. E dovendo sostenere quel costo di produzione così alto per produrre le olive e poi macinarle quasi per sé... diventa difficile produrre reddito. Invece in altri settori, come per il vino, si è cominciato a ragionare in maniera

diversa. Non che ci sia da essere già soddisfatti, ma almeno il discorso è stato avviato”. Caso CoperSalento con tante aziende messe in ginocchio dalla diossisna. Com’è la situazione? “Stando ai dati riferiti dagli organismi deputati al controllo, la situazione sarebbe in miglioramento. Ma quelle aziende e quel territorio hanno scontato la responsabilità di tantissimi anni di disattenzione (lui la chiama così, Ndr) e questa responsabilità non può essere scaricata in testa alle aziende agricole e agli allevatori, ai quali va dato rispetto e soprattutto vanno date risposte concrete in termini di risarcimento. E non vanno chieste alla Regione, ma a chi ha avuto la responsabilità di determinare quello stato dei fatti che ha compromesso fortemente la vocazione del territorio, derivante da anni di azione produttiva”. Nonostante la sua fresca nomina, in molti le hanno riconosciuto di aver compreso i problemi e di

lavorare nel modo giusto. Cosa ci vorrebbe per dare una ventata di freschezza alla nostra agricoltura? “Una serie di misure che il Governo nazionale deve concepire e che creino una situazione di contesto meno disagevole. Ma nel contempo il comparto agricolo salentino deve assumersi la responsabilità di un cambiamento profondo. In un’economia globalizzata non si può più immaginare di fare impresa agricola così come si faceva 50 anni fa. Quindi, aggregazione nella produzione, strumenti in grado di organizzare l’offerta e di renderla competitiva e quindi lo sviluppo di filiere che siano locali, sapendo che abbiamo elementi importanti per avere quest’ambizione: un background derivante da una tradizione millenaria nel settore agricolo ed una sapienza produttiva che oggi ci porta ad affermare con cognizione di causa che abbiamo un paniere di prodotti che hanno raggiunto standard qualitativi importanti e sui quali ci possiamo giocare la competitività. In definitiva, dobbiamo puntare su qualità e tracciabilità e imparare a camminare da soli”. Ed in vista di un netto taglio delle sovvenzioni della Comunità Europea sembra l’unica strada... “Paradossalmente questo periodo di crisi può diventare una buona palestra. E sfruttando le risorse del Programma di Sviluppo Rurale potremo ristrutturare e rinnovare tutto il sistema ed essere pronti a camminare da soli quando dall’Unione Europea non ci saranno più aiuti”.


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Vadrucci: “Creiamo un sistema autonomo” Il segretario leccese di Confartigianato: “Non abbiamo la mentalità industriale, ma una cultura prettamente agricola che non ci consente di aprirci ad un disegno nuovo, oggi indispensabile” ario Vadrucci, segretario generale della Confartigianato di Lecce dal 1988 (e consigliere regionale) ha le idee chiare: “I nostri artigiani devono farsi arrivare quasi per intero i componenti e, a lavoro finito, rimandare sugli stessi i mercati i prodotti. C’è quindi un aumento esponenziale dei costi con il trasporto che ha un’incidenza sempre più pesante. Faccio un esempio: chi fa cucine componibili giù da noi deve far arrivare la gran parte dei componenti dal Veneto, dalla Lombardia, ecc. Quindi i componenti scendono giù, poi facciamo le cucine e queste devono risalire su. Nonostante tutti gli incentivi che ci sono stati, non c’è mai stata la ferma volontà di studiare, di promuovere un sistema integrato facendo nascere delle aziende che potessero ridurre questo handicap. Un sistema autonomo perché l’indotto sia davvero tale; da noi, invece, nasce un’azienda ma intorno non ha nulla”. Quali sono i settori che in questo senso avrebbero più potenzialità? “Quello del legno e dell’arredamento avrebbe sicura-

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Occorre promuovere un sistema integrato facendo nascere delle aziende che possano ridurre questo handicap. Un sistema autonomo perché l’indotto sia davvero tale mente i numeri, soprattutto nella zona Miggiano, Specchia Tricase ed Alessano, per riuscire. Ma lo stesso discorso può valere per l’agroalimentare e la pasticceria mentre oggi la gran parte

delle aziende che realizzano prodotti pronti per la pasticceria sono tutte del nord”. Lei e la Confartigianato questa esigenza la state sottolineando da anni. Per colpa di chi o di cosa fino ad oggi non sono

stati fatti passi avanti? “Semplicemente che noi salentini, noi del sud non abbiamo la mentalità industriale. Abbiamo una cultura prettamente agricola che non ci consente di aprirci ad un disegno nuovo oggi indispensabile”. Intanto l’Artigianato salentino a differenza ad esempio proprio dell’agricoltura sembra reggere alla crisi congiunturale che ha interessato tutto il Pianeta. “Visti gli ultimi dati dell’OCSE che nel giro di un mese sono passati dalle stime tendenziali negative al +1,1% per il 2010 mi chiedo quanto possano essere affidabili le previsioni di questi analisti. Con il risultato

DOLCE IN SALENTO IN TOUR AD ANCONA

“Dolce in Salento in tour” sbarca ad Ancona dove parteciperà con un ruolo da protagonista a “Choco Marche”, la nota rassegna dedicata al cioccolato. Da venerdì 27 a domenica 29 novembre, si susseguiranno degustazioni, dimostrazioni pratiche in laboratori, dimostrazione dirette di lavorazione, realizzazioni di sculture di cioccolato, concorsi ed altro ancora, per promuovere e valorizzare la produzione di dolci a base di cacao. Nell’occasione, saranno esposti anche manufatti artigianali salentini di cartapesta, ceramica e terracotta. Il Consorzio Artigiani, dopo la positiva esperienza di AGROGEPACIOK, è stato poi invitato dall'Associazione Pasticceri Salentini a consolidare il percorso di avvicinamento ad un nuovo canale di sbocco per gli artigiani locali: le confezioni regalo. Ad Ancona, dunque, da venerdì 27 a domenica 29 novembre, oltre alle delizie per il palato, saranno presentate nuove idee regalo che abbinano arte e gusto... del Salento.

che a furia di sentirne parlare la crisi ce la sentiamo addosso più di quanto in effetti lo sia. Sicuramente una difficoltà finanziaria c’è, ma che è stata per certi versi acuita perché le banche, per paura hanno stretto i cordoni. Pare quasi un cane che si morde la coda…questa crisi, lo dico in tutta sincerità nel settore artigianato, la stiamo ancora aspettando. Escluse alcune grandi aziende manifatturiere che hanno ridotto le commesse ma per loro deficit naturale per gli altri settori a giudicare dai nostri dati ma anche da quelli della Confcommercio non mi risulta. C’è forse una crisi di liquidità, poco denaro che gira, quello si”. In conclusione Vadrucci dice anche che “stiamo cercando tutti insieme un maggior coordinamento delle forze in campo per effettuare un’analisi a tappeto del territorio perché certe volte si fanno nascere delle aziende strampalate mentre ci sarebbe disegno di aziende che hanno un loro mercato nella nostra zona ed hanno un senso logico inserite nel sistema economico”. Giuseppe Cerfeda


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26 - il Gallo MORCIANO PER IL POTENZIAMENTO ECONOMICO DELL’AREA LITORANEA

torrevado.info

Il sindaco Giuseppe Picci e l’assessore ai Lavori Pubblici, Franco Bisanti, rendono noto dallo scorso 20 novembre il Comune di Morciano di Leuca, attraverso la stesura del Piano Comunale delle Coste, ha iniziato il procedimento per la Valutazione Ambientale Strategica per la messa in sicurezza ambientale e potenziamento economico dell’area litoranea (come previsto dalla Direttiva Comunitaria 2001/42/CE e recepita nella parte seconda dal Decreto Legislativo 152 del 03/04/2006 entrata in vigore il 31 luglio 2007, modificata e integrata dal D.Lgs. 16 Gennaio 2008, n°4). La VAS è un procedimento di analisi preventiva dell’impatto ambientale derivante dall’attuazione degli strumenti di pianificazione, al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile e proteggere l’ambiente; individua le misure di pianificazione volte ad impedire, mitigare o compensare l’incremento delle eventuali criticità ambientali già presenti e i potenziali impatti negativi delle scelte operate dal PCC. La procedura è dunque orientata a fornire specifici elementi valutativi, da condividere con un più vasto pubblico, fondati su un robusto e articolato sistema di conoscenze, circa la coerenza delle scelte strategiche del PCC con le finalità fondamentali sancite dall’articolo 1 della LR 20/2001: lo sviluppo sostenibile della comunità regionale con la tutela dei valori ambientali, storici e culturali espressi dal territorio e la sua riqualificazione. Il processo ha inizio con il documento di Scoping, finalizzato alla definizione delle informazioni da includere nel Rapporto Ambientale e del loro livello di dettaglio. Con il rapporto di Scoping si attiva anche la fase di consultazione delle autorità competenti in materia ambientale (tale fase dura 90 giorni) affinché diano il loro contributo da tener conto nella successiva fase di redazione del Rapporto Ambientale. Con questo atto l’Amministrazione Comunale di Morciano di Leuca vuole dimostrare la sua particolare attenzione alla compatibilità dei piani da implementare per lo sviluppo del territorio con la tutela dell’ambiente ed il coinvolgimento di tutti gli attori interessati.

Capo di Leuca

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“I nostri paesi si spopolano” “Il nostro un contesto malinconico e caratterizzato dalla scarsa propensione a socializzare e a solidarizzare con il prossimo”

La

crisi economica avanza e i nostri paesi si spopolano. In questi giorni, sto prendendo atto di questa amara realtà, osservando in particolare il panorama desolante che mi si presenta ogni volta che tento di approcciarmi alle piccole realtà socio culturali dei paesi del Capo di Leuca. Un contesto, questo, malinconico e caratterizzato dalla scarsa propensione a socializzare e a solidarizzare con il prossimo. Eppure, non molti anni fa i nostri paesi rappresentavano delle piccole isole felici sotto il profilo dei rapporti umani. A differenza della realtà complessa dei grandi centri urbani, infatti, l’atmosfera semplice e familiare dei nostri Comuni aveva il pregio di favorire gli incontri e il dialogo tra i cittadini, indipendentemente dalla cultura politica e dall’estrazione sociale. Questo calore in fondo ci consolava, alleviando il peso della mancanza di grosse opportunità culturali e occupazionali. Questo modo di intendere i legami sociali gradualmente sta scomparendo nell’apatia e nell’individualismo. Ognuno tende così a chiudersi nel proprio alveo, forse per cercare un

FRANCESCO VILLANOVA

Altro brutto effetto della crisi: ognuno tende a chiudersi nel proprio alveo, forse per cercare un conforto più intimo, ma meno solido

conforto più intimo, ma meno solido. La crisi economica sta influendo, a mio avviso, su questa nuova mentalità che si sta formando all’interno delle famiglie e delle altre realtà. Con i problemi legati alla disoccupazione, al potere di acquisto e alle incertezze e alla paura per il futuro dei giovani, l’attuale congiuntura sta portando con sé una crisi di valori culturali, spirituali ed etici. La paura di non farcela e il sentimento dell’invidia che cova soprattutto in coloro che amano il

proprio ego ed il proprio status, inibiscono quelle doti umane che fino a poco tempo fa caratterizzavano la nostra indole di abitanti di piccoli centri. Se il primo stato d’animo è comprensibile ed è giustificato dal timore di essere risucchiati dal tunnel della crisi, il secondo, invece, è da deprecare in quanto sentimento di insofferenza e di disprezzo nei confronti degli altri, e sintomo di una grave malattia sociale che ottenebra le coscienze, allontanandole da tutto e tutti. Questa malattia scaturisce dall’ignoranza dei sentimenti e dall’incapacità di confrontarsi apertamente con il cuore in mano nello sforzo di aiutarsi e sostenersi reciprocamente. Il difficile momento storico che stiamo attraversando dovrebbe invece farci sentire più uniti poiché la lotta per la sopravvivenza non implica l’annientamento di valori come il dialogo, la solidarietà, la capacità di ascolto. Questi valori, che rappresentano per tutti lo scudo con cui proteggersi da ogni forma di egoismo e di sopruso, dovrebbero animare le istituzioni, le associazioni e le piazze. Francesco Villanova (Salve)


- il Gallo

punti di vista

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Il parroco: “Giù le mani dal Crocefisso” E

“Presente in dei luoghi pubblici, ha la funzione di ricordarmi che un giusto è stato condannato ingiustamente, che al di sopra di tutto c’è l’amore, il concetto di prossimo, di perdono, di non violenza e quindi della pace”

gregio Direttore, ho avuto modo di leggere l’articolo apparso su “il Gallo” del 14/27 novembre 2009 a firma di Alfredo De Giuseppe, dal titolo “Crocefisso in classe, chi lo vuole e chi no” (...) e credo che tratti la questione in maniera impropria. La sentenza sul Crocefisso emanata dalla Corte Europea per i Diritti dell’Uomo ha suscitato nell’opinione pubblica, come era ovvio, un vespaio di polemiche, provocando uno schieramento di favorevoli o contrari. Ciò che non condivido è ritenere tale sentenza il proseguimento dell’eterna lotta tra religione e laicità. Discutere mettendo alla base la motivazione che “l’icona cristiana lede il diritto della libertà di fede e religione”, come è stato scritto nell’articolo di De Giuseppe, significa non aver centrato il problema. Il Crocefisso fuori dai luoghi sacri della religione cristiana è visto come un simbolo che nasce dal contesto religioso, ma che è stato assunto dalla cultura italiana. La presenza del Crocefisso in dei luoghi pubblici esprime a tutti i fruitori di quel posto alcuni principi o valori, che sono nati prettamente nel contesto cristiano, ma di seguito sono stati assimilati dalla cultura del nostro Paese. Quando De Giuseppe dice che quella del Crocefisso è “una consuetudine tutta italiana” ha ragione, ma lo è in quanto aspetto oramai culturale del Paese. Di questo non ne sono convinto solo io, ma anche un noto ateo come Massimo Cacciari, che nel 2001 spiegava ad un musulmano che non voleva il Crocefisso nelle aule scolastiche: “Ma che lei, da musulmano, ignori che quel simbolo significa perdono senza rappresaglia, amore senza ricompensa, essere innalzati nella sconfitta. E che tutto questo, poi, sia stato tradito miliardi di volte dalla cristianità… miliardi di volte. Tanto che l’ultimo Papa (Giovanni Paolo II) chiede perdono. Ma che tutto questo lei non lo dica da musulmano, da fratello musulmano, questo darà fiato alle peggiori trombe di questo Paese” (Dalla trasmissione “Porta a porta”, 5 novembre 2001). Il Crocefisso presente in dei luoghi pubblici, dunque, ha la funzione di ricordarmi che un giusto è stato condannato ingiustamente, che al di sopra di tutto c’è l’amore, il concetto di prossimo, di perdono, di non violenza e quindi della

pace. Potremmo aggiungere altro, ma rimane il fatto che questi sono concetti appartenenti alla cultura italiana e anche europea pur nascendo in ambito cristiano. Anche la laica Francia ha come motto “Uguaglianza, Fraternità e Libertà”, sono principi propri e approfonditi dalla cristianità, ma sono stati anche assimilati all’interno della cultura francese, tanto da essere scritti in ogni luogo pubblico. Altro aspetto totalmente inesatto nell’articolo di De Giuseppe è che la corte “è formata da ben 47 membri […] e ha preso questa decisione alla unanimità”. Prima di tutto i membri della Commissione Europea per i Diritti dell’Uomo credo siano 41 (http://www.coe.int/) e poi la sentenza è stata emanata da 7 giudici: Francoise Tulkens (Belgio, presidente), Vladimiro Zagrebelsky (Italia), Ireneu Cabral Barreto (Portogallo), Danute Jociene (Lituania), Dragoljub Popovic (Serbia), Andras Sajò (Ungheria), e Isil Karakas (Turchia). La Corte Europea è stata voluta da grandi personalità politiche come De Gasperi, i quali sapevano bene oltre a quello che sostiene De Giuseppe che valori e principi propriamente religiosi hanno contaminato il nostro costume e la nostra cultura; prima di loro già Benedetto Croce sosteneva che non possiamo non dirci cristiani in Europa; ultimamente anche l’ateo Odifreddi ha dichiarato ciò. Come giustamente ha sostenuto lei, direttore Zito, stando a quanto è detto da De Giuseppe dovremmo indicare, ad

esempio, sui cartelloni stradali il cimitero con un altro simbolo oppure cambiare quello della “Croce Rossa” che si dichiara associazione a-religiosa oppure quello del pronto soccorso, oppure la croce che è posta nei luoghi dove sono avvenuti eccidi, stermini, uccisioni di guerre e quel luogo ritenuto sacro da tutta la nazione dovrebbe essere simboleggiato da qualcos’altro. La religione non può essere vissuta solo nel privato perché se uno si dice laico e se con il pensiero relativista è disposto ad accettare l’opinione di tutti, allora si deve accettare anche chi ispira i suoi atteggiamenti a valori e principi religiosi. Laico stando al termine, indica proprio questo. De Giuseppe non può dire in una cultura laica chi deve parlare e chi no, non fa altro che affermare in maniera brutale il suo pensiero, quindi tutto è, meno che laico. Riguardo poi alla questione del Concilio di Quinisesto, è stato convocato da un Imperatore e non dal Papa, quindi illegittimo e mai riconosciuto, tuttavia se De Giuseppe non ci crede venga alla Messa e sentirà dire: “Ecco l’agnello di Dio che toglie i peccati del mondo” oppure vedrà la simbologia dell’agnello dove è conservata l’Eucarestia, tutta la liturgia pasquale riprende la tematica dell’agnello. Quella del Crocefisso poi non è proprio una consuetudine in quanto la sua presenza nelle aule scolastiche è voluta dalla legge: Articolo 140 del Regio Decreto n. 4336 del 15 settembre 1860 del Regno di Piemonte e Sardegna; Circolare del Ministero della Pubblica Istruzione n. 68 del 22 novembre 1922; Circolare del Ministero della Pubblica Istruzione n. 2134-1867 del 26 maggio 1926; Articolo 118 del Regio Decreto n. 965 del 30 aprile 1924; Articolo 119 del Regio Decreto n. 1297 del 26 aprile 1928. Queste disposizioni sono state sempre ritenute valide. “Basta essere un po’ intellettualmente onesti…”, ha scritto De Giuseppe, “per riconoscere la veridicità della sentenza sul Crocefisso”. Io credo che il suo relativismo tanto corretto non sia, visto i tanti argomenti che ha trattato senza poi conoscerli proprio per bene, per questo mi si lasci pensare che la sua penna, più che da quello che lui ritiene “onesto”, è stata forse motivata anche da un po’ di faziosità. Don Luca De Santis


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attualità

S

Otranto: grandi ospiti all’Alba dei Popoli

aranno Goran Bregovic e Giuliano Palma & The Bluebeaters gli ospiti che scalderanno il pubblico dell’XI edizione dell’Alba dei Popoli, l’attesa rassegna culturale e musicale di Otranto di fine anno: il gruppo italiano del cosiddetto ritmo in levare si esibirà la sera del 31 dicembre, mentre l’artista internazionale sarà sul palco del Lungomare degli Eroi il 2 gennaio, a partire dalle 20. L’evento, dunque, torna a connotarsi con scelte artistiche (in particolare con la presenza del cantante serbo-croato Bregovic) di quelle caratteristiche che ne avevano ispirato le origini, con particolare attenzione al tema della tolleranza e del dialogo di culture,

oltre al semplice appuntamento festaiolo. “Il calendario ci ha permesso”, ha sottolineato l’assessore Salvatore Sindaco, “di massimizzare una proposta grazie all’appetibile lungo ponte di Capodanno; inoltre, abbiamo inteso valorizzare il senso stesso del ventennale della caduta del Muro di Berlino, riportando d’attualità in questa festa il tema della tolleranza e dell’integrazione, che ha rappresentato fin dall’origine il senso proprio dell’Alba dei Popoli”. Tra gli appuntamenti in cartello ci saranno due concerti (uno di gospel ed un secondo organizzato dall’Associazione “Hydruntum Art” nella Cattedrale).

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Giovedì 31 dicembre, oltre al concerto di Giuliano Palma e della sua band sul palco del Lungomare degli Eroi, ci saranno le selezioni musicali con i Dj Klaus, Sergio Petio ed Adriano Belmonte, oltre ad uno spettacolo pirotecnico intorno alla mezzanotte. Venerdì 1° gennaio sarà il turno dell’esibizione dei baby fenomeni “Tamburellisti di Otranto” dell’Associazione “Musicando”, a partire dalle 17, mentre alle 19 suonerà la “Sugar’s Band”, con tributi a Zucchero. Sabato 2 appuntamento, come sottolineato, con i suggestivi suoni di Goran Bregovic, dalle 20. Domenica 3 , in Cattedrale, alle 19, “Tam Tam Gospel Children”, concerto gospel con i

maestri Tyna Maria Casalini, Massimo Panarese, Clorinda Stefanelli, i “Tamburellisti di Otranto”, il Coro della Cattedrale di Otranto e con la partecipazione straordinaria dell’apprezzata jazz vocalist Barbara Errico, e dell’attrice Carla Guido. Mercoledì 6 , per i più piccoli, la “Festa della Befana”, con intermezzi di giocoleria, spettacoli di fuoco e la distribuzione di caramelle e dolci. La rassegna si arricchisce di un momento enogastronomico dal titolo “Cibo… non solo sapori”, con un convegno, martedì 29 dicembre, dalle 17,30, dal titolo “Enoturismo: realtà e prospettive” e degustazione di vini e cibi pugliesi.

Mauro Bortone

Dizionario dei Sentimenti con Franco Simone Nel suo programma su Sky dopo Gegè Telesforo e Fausta Vetere ospiti gli Aram Quartet

Ha

per titolo “Dizionario dei sentimenti” ed è il programma televisivo che, dai primi di novembre, Franco Simone conduce sul canale Roma Sat (851 di Sky). Il cantautore non ha mai nascosto l’attaccamento al Salento, sua terra d’origine. Non stupisce, perciò, che spesso nei suoi programmi parli con affetto della sua gente, compresi gli artisti, che sempre più numerosi fioriscono in questo lembo del tacco d’Italia. Per la prossima puntata, in onda domenica 29 novembre, dalle 12,30 alle 14 (con replica lunedì 30, a partire dalle 23), Simone ha invitato gli Aram Quartet, il gruppo di giovanissimi salentini che hanno trionfato alla prima edizione di “X Factor”. “Credo che siano ancora tutti da scoprire”, afferma Franco Simone, “per la bellezza della loro vocalità, la padronanza scenica e quella passionalità tutta mediterranea che mettono in ogni loro prestazione”. Da parte loro, gli Aram Quartet hanno risposto con entusiasmo all’invito e non ci sarà da stupirsi se dall’incontro nascerà qualche improvvisazione musicale inedita. Il programma di Simone, di settimana in settimana, sta conquistando pubblico e critica per la sua

FRANCO SIMONE

CON GLI

ARAM QUARTET

unicità. Si parla con compostezza di tutto, non si urla, non vi compare nessuno che non sappia fare davvero qualcosa, si ascolta molta buona musica, di tutti i generi. Gli ospiti si sono trovati tutti a loro agio. Mariella Nava, raffinatissima cantautrice, nel lasciare gli studi televisivi, ha detto di Simone: “Riempie di entusiasmo tutto lo spazio… è una bella scoperta umana ed una riconferma artistica!”. Un altro ospite, il poliedrico vocalist Gegè Telesforo, maestro riconosciuto della speciale tecnica vocale detta scat, ha aggiunto: “Non partecipavo da anni ad una rubrica televisiva dedi-

cata alla musica così piacevole ed elegante come quella che Franco Simone conduce con la naturalezza e la competenza di un grande artista”. Infine Fausta Vetere, la mitica cantante della Nuova Compagnia di Canto Popolare, ha dichiarato: “Nella voce di Franco sento il mare e le sue origini, la sua bella terra… Franco è poesia e aristocrazia popolare…”. Tornando agli Aram Quartet, Simone ha dichiarato in più occasioni di averli invitati con insistenza al suo programma. Adesso, finalmente, l’incontro avverrà e, a giudicare dall’entusiasmo della vigilia, c’è da aspettarsi una grande festa televisiva… tutta salentina! Ricordiamo che, grazie al favore con cui è stato accolto, “Dizionario dei sentimenti”, il programma di Franco Simone, continuerà a godere di una vetrina quotidiana di cinque minuti, inserita tra il telegiornale nazionale e quello regionale, ogni giorno alle 19,10, dal lunedì al sabato, dal titolo “Una pagina del dizionario dei sentimenti”. Il canale Roma Sat, oltre che su Sky (851), è visibile in chiaro con una qualunque parabola, in tutta Europa, nel bacino del Mediterraneo, fino a diversi Paesi orientali.


- il Gallo

la dedica

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Poggiardo: lo stadio della memoria Il prossimo 8 dicembre il campo sportivo locale sarà intitolato alla memoria del presidente Nino De Santis, protagonista degli anni d’oro e tragicamente scomparso in una sciagura aerea

Un

riconoscimento forse anche tardivo, ma certamente doveroso per ciò che ha rappresentato e rappresenta tuttora nell’immaginario collettivo popolare poggiardese la figura del presidente Nino De Santis, l’artefice principe degli anni d’oro dell’Unione Sportiva Poggiardo nel decennio 1962-1972. L’occasione è data dal completamento dei recenti lavori di ristrutturazione del campo sportivo, che hanno visto tra le altre cose il rifacimento del terreno di gioco, ora in erba sintetica. Così martedì 8 dicembre sarà il giorno in cui il vecchio stadio comunale verrà ufficialmente intitolato alla memoria dell’indimenticato Presidente, nel corso di una cerimonia che vedrà la partecipazione dei protagonisti di quella squadra: i vari Daccico, Tondo, Cannone, Treglia, Guardavaccaro, Verzin sono nomi che i meno giovani del paese ricordano e citano a menadito, come se stessero recitando un rosario. Si ritroveranno alle 10, presso il Palazzo della Cultura, dove sarà proiettato un dvd contenente immagini e ricordi dell’epoca ed in particolar modo degli anni in cui il Poggiardo militò in serie D, sfiorando persino la promozione in C in un testa a testa col Brindisi e cimentandosi con realtà ben più consistenti di una cittadina di 5mila anime, tra le quali Pescara, Barletta, Vasto, Andria, Teramo, Campobasso. Nello stesso Palazzo verrà allestita per alcuni giorni una Mostra con immagini, cimeli e trofei, tra i quali la Coppa Italia Regionale conquistata a spese del Manfredonia al termine della stagione 1966-67. Alle 12, alla presenza delle autorità, verrà scoperta, sulla facciata d’ingresso dello stadio, una targa che sancirà l’intitolazione dell’impianto alla memoria di Nino De Santis, fondatore nel 1962 di quella Società che regalò tante gioie (e non solo ai poggiardesi), partendo dalla Terza Categoria e giungendo in soli cinque anni, sotto la guida sapiente dell’allenatore Uccio Cillo, a disputare il primo campionato di serie D della sua storia, rimanendovi sei anni, dal 1967-68 al 1972-73,

FOTO D’EPOCA: DA SIN. IL CAV. LUIGI SORGE (CASSIERE), IL PRESIDENTE NINO DE SANTIS, UCCIO CILLO (ALLENATORE) E RAFFAELE MERICO (DIRIGENTE)

praticamente cioè fino alla stagione in cui si concluse in modo tragico ed inatteso l’esperienza terrena di Nino De Santis, vittima di una disgrazia aerea: il 30 ottobre 1972, al ritorno da Milano insieme alla moglie ed alla fidanzata del figlio Paolo (il quale aveva prestato giuramento militare qualche giorno prima), il destino volle che l’aereo sul quale viaggiavano si schiantasse sulla Murgia barese, a pochi km. dall’aeroporto di Palese. “Fu quello l’ultimo grande gesto d’amore di mio padre verso la famiglia”, ricorda il figlio Paolo, “anche perché, per la prima volta in dieci anni, mancò all’appuntamento con una partita in casa del Poggiardo per essere presente al mio giuramento, prima di fermarsi a Pisa per sistemare gli ultimi dettagli universitari di mia sorella. Conservo ancora gelosamente l’intervento del sindaco dell’epoca, Raffaele Pascarito, il giorno delle esequie, nel

quale emergevano le sue doti di padre e lavoratore esemplare ed il suo carisma sportivo con il quale riusciva a coinvolgere la popolazione al punto tale che la domenica intere famiglie andavano allo stadio per seguire la squadra. Ed il tutto era vissuto come una festa. Addirittura riusciva a coinvolgere anche gli emigranti che da ogni parte d’Italia e d’Europa mandavano il loro contributo per sostenere una squadra che era divenuta per tutti motivo di vanto ed orgoglio”. E così, trentasette anni dopo, la nuova Amministrazione Comunale ha voluto dedicare l’intestazione del campo sportivo a quella personalità che più di ogni altra si è spesa e contraddistinta nella valorizzazione della locale squadra di calcio e, come ci spiega il neo assessore allo Sport, Fernando Rausa, “l’impegno non consiste soltanto nell’intitolazione del campo, quanto piuttosto nel raccontare una storia importante per lo sport della nostra città, una storia che ha dato lustro a Poggiardo e che è assolutamente meritoria di essere tramandata con ogni mezzo alle nuove generazioni. Questo il motivo della mostra e della digitalizzazione di tutto il materiale recuperato, allo scopo di favorirne a chiunque l’accesso in futuro”. Dal prossimo 8 dicembre, dunque, quell’uomo e quel modello sportivo da lui rappresentato (già in quegli anni citato e preso ad esempio anche da realtà del nord) e portato all’apice del successo saranno ricordati e lasciati in eredità alle nuove generazioni, col suggello dell’intitolazione del nuovo campo sportivo affinché non si dimentichino l’impegno, la passione e soprattutto i valori oramai desueti che venivano veicolati anche attraverso uno sport come il calcio, che nel suo ultracentenario cammino non ha mancato di raccontare storie di grandi successi dal tragico epilogo, come questa di Nino De Santis o come quelle del “Grande Torino” e del Manchester United, solo apparentemente conclusesi con uno schianto aereo, ma di fatto consegnate alla leggenda. Carlo Quaranta


tempo libero

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NOME E COGNOME: Lidia Caggiula NATA A: Parabita VIVI A: Parabita SEGNO ZOD.: Vergine

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la prima cosa che ti salta in mente se parliamo di... MATRIMONIO: “Per sempre” DIO: “A modo mio” ALCOL: “Solo un pochino, qualche volta, per sorridere in compagnia, ma senza esagerare!” SIGARETTA: “Ti tradisce senza che te ne accorgi” IL LAVORO: “Tanta, tanta passione” L’UOMO: “Sincero, presente, premuroso... hai visto il film “Ufficiale e gentiluomo?”

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TROVA I GALLETTI

16,45 - 19,15 - 21,45 scrizione dei sintomi, della diagnosi e della terapia da seguire. Dopo essere stata protagonista, come paziente e come medico, di una battaglia vittoriosa contro un tumore del sangue, l’autrice condivide altre testimonianze di malattie tumorali vissute, e per la maggior parte superate, da personaggi noti che non hanno esitato a rendere pubblico il loro dramma privato. Perché solo parlandone, di quella che ancora viene chiamata la malattia del secolo, si stimola la prevenzione medica.

lo dicono le stelle

IL REGOLAMENTO

T ra i primi 50 che prenderanno la linea sarà sorteggiata una CENA PER DUE presso ARIACORTE a MARITTIMA di Diso. Cerca tra le pubblicità e individua i 3 galletti “mimetizzati”. Telefona lunedì 30 novembre alle ore 9. In palio anche: i BIGLIETTI per i CINEMA di GALLIPOLI e TRICASE; INTIMO DONNA; una MANICURE, una PEDICURE ed una SEDUTA TRUCCO presso l’ISTITUTO DI BELLEZZA CLEOPATRA a MAGLIE; una CREMA CORPO IDRATANTE ALL’ALOE VERA offerta da ACCOTO COSMESI ad Andrano; 5 CONI DI GELATO ARTIGIANALE da DOLCE ARTE a CUTROFIANO; due aperitivi al BAR MAL GLEF a MIGGIANO; Pizza e bevanda da BORGO VECCHIO a MIGGIANO; un PUPAZZO DI PALLONCINI da EUROSHOP RUFFANO; un contenitore TUPPERWARE offerto da CONCESSIONARIA IVANA GRECUCCIO (0833/524018); DUE APERITIVI presso DOLCI FANTASIE di SAN CASSIANO; 1 BUONO SCONTO DI EURO 50 da applicare sull’acquisto di occhiali da sole o da vista presso OTTICA MORCIANO TRICASE, TIGGIANO E CASTRO; una BOTTIGLIA DI VINO offerta da LE VIGNE DEL SALENTO di SALVE; UN TELO MARE offerto da IMPERIAL JOLLY LIGHT CASINÒ di TRICASE. TELEFONA

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NON SONO AMMESSI GLI STESSI VINCITORI PER ALMENO 3 CONCORSI CONSECUTIVI. NON SI ACCETTANO NOMINATIVI DELLA STESSA FAMIGLIA

di Eugenio Musarò (www.myspace.com/eugeniomusaro)

dal 28 novembre al 4 dicembre 2009

IL TUO OROSCOPO

ARIETE

LEONE

SAGITTARIO

TORO

VERGINE

CAPRICORNO

GEMELLI

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ACQUARIO

VENERE, MARTE, GIOVE

E NETTUNO IN ASPETTO POSITIVO. OK ENERGIA FISICA E BUON UMORE, MA NON PER LA PRIMA DECADE, CHE HA SATURNO CONTRO.

MARTE, VENERE, GIOVE

E NETTUNO IN QUADRATURA NEGATIVA. FORSE VI SENTIRETE STANCHI, DEMOTIVATI E UN PO’ NERVOSETTI. PAZIENTATE.

LA

QUADRATURA DI URANO BLOCCA O INFASTIDISCE SOLO LA TERZA DECADE. TUTTI GLI ALTRI POSSONO GODERE ANCORA DEI TRIGONI DI GIOVE E NETTUNO.

CANCRO LA

PRIMA DECADE RESTA UN PO’ BLOCCATA DALLA DURA OPPOSIZIONE DI PLUTONE E DALLA QUADRATURA DI SATURNO. PER GLI ALTRI LA VIA È LIBERA.

SATURNO HA INIZIATO A LAVORARE BENEFICAMENTE SULLA PRIMA DECADE: È IL MOMENTO DI PROGETTARE. TUTTI GLI ALTRI ANCORA PROVATI DALL’AZIONE DI GIOVE.

LA QUADRATURA DI VENERE POTREBBE PORTARE QUALCHE MALANNO DI STAGIONE, SOPRATTUTTO SE QUESTO SEGNO VI CADE NELLA SESTA CASA ASTROLOGICA DEL TEMA NATALE.

LA PRIMA DECADE SU DI GIRI PER

LA NEGATIVA QUADRATURA DI PLUTONE E SATURNO CONGIUNTO. SATURNO VUOLE CHIAREZZA. GLI ALTRI HANNO GIOVE A FAVORE.

SCORPIONE

ANCORA LA QUADRATURA NEGATIVA E NERVOSA DI MARTE, MA PLUTONE E URANOSONO A VOSTRO FAVORE. IMPEGNATEVI.

PROSEGUE

CONTINUA L’AZIONE COSTRUTTIVA DI SATURNO ALLA PRIMA DECADE: PROGETTATE PERCHÉ L’EVENTO È A FAVORE. MARTE REGALA ENERGIA FISICA A TUTTI GLI ALTRI.

IL VOSTRO PIANETA GUIDA (SATURNO) È DIVENTATO VOSTRO NEMICO, MA PER ORA PICCHIA SOLO LA PRIMA DECADE. URANO, INVECE, AIUTA MOLTI ALTRI DI VOI. GIOVE (PIANETA DELLA FORTUNA, DELLA GIOIA DI VIVERE, DEL DENARO, ECC.) STA PER FINIRE LA SUA CORSA IN CONGIUNZIONE. FATE UN BILANCIO.

PESCI TRA

POCHE SETTIMANE GIOVE ENTRERÀ NEL SEGNO E VI REGALERÀ NEL 2010 NOVITÀ INTERESSANTI NEL CAMPO IN CUI VI IMPEGNERETE DI PIÙ.


- il Gallo

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ultima

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