Wilhelm Reich

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M\Al~ ER~P\ t-~~ S~v~~

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p S ij c: (Q) A[:~ o~ [= ~ S ~


1929 .


Esiste un qualche legame tra la psicoanalisi di Freud e il materialismo dialettico di Marx ed Engels? Rispondere a questa domanda,

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,

!

scop~ire

questi leg ami, se essi

es~stono,

è lo scopo che ci proponiamo. La nostra risposta ci auto _ riz~erà

anche a dire se s i po ssa aprire una di s cussione sui

rapporti della psicoanalisi con la ri~oluzione proletaria e la lotta di clas s e. Quando si abbandona iL. terreno peculi are della psicoa ~ ­ naliai e speci almente quando si tenta di applicarla ai Dro ........... ···ìilemi sociali, la si trasforma . iJ1llllediatamente in una WeItan . schauung, una concezione del mondo , una specie di filosofia;

essa prende allora la forma di sistema psicologico, di sis tema che, contrariament e al marxismo , preconizza il regno--

della r agi one e pretende di migliorare il divenire sociale per mezzo di una regolamentazionc dei rapporti umani e di

Una educazione alla padronanza·. degli istinti. Questo razio nal"'. smo utopistico _ che tradisce d 'alt ronde una ocrlcazio:

ne individUalistica del fenome no Bociale _ non · è nè

o~igi_

naIe, nè rivoluzionario ed e sula dalla oompetenza del~~ psicoanalisi. Quest 'ultima , secondo l a definizione del suo stesso fo ndat.o re, à BaI t a nto un metodo psicologico che t SO::::' vendo s i di proced1.menti scientific i , cerca di descr i vero e di 's'Piegare l a vi ta psi chi ca intesa come un donq.ni o par_ ticolare della natura. Poi chè non è un Biste~ f i lo8oficro, po~chà non è nemmeno capace di g€norarnQ uno, l a y u 1coana ~-"-- li8i non potrebbe nè sostituiro, nè COmpletare la c,oncb-& 'i.o. ne mat~r~alistica della storia . Scienza naturale, essa non ha niante in comune con le conc ezi oni storiche di Marx. Il v.ero oggotto della psic.oo.nalisi., t utilavia è la vi_ t a psiehica dall'uomo divenuto esser(e aociale . Es sa non si oCCUlla della llsicnlogia. delle mas se so non in quando vi apllal ono fenomoni indivi duali (problema de l capo, ~or ese~ _ pio) , e in quanto, gr azie alle sue esperienze sull'indiv!-

duo, es sa può spiegare le manifesilazioni dell ' anima del l e masso quali la paura , il panico, l ' obbedi e nza , ecc .. Ma il fanomeno dell a co s cienza di clae se sembra e sse~

le appena acces sibile, e problemi come i l movimento di massa , la politi c a , lo sciope ro, che sono di com~ cte n za ~e lla sociologia , sfuggono al metodo psi coanali stic o. Esso

non può. quindi s osti 1<uirsi alla s ociologi a , nè trarre da sè una dottrina sociologica. Tuttavia , rispetto alla socio


- 2 -

-

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logis , può rappr esentaro la parte di s cienza ausiliaria , sotto forma di psi cologia sociale , per esempio . La psicoanal isi può. s o.oprire l e c aus e 1·r razionali clte spingono una. natura di capo (l) , ad ac co stars:IJ. a l s oci ali_ smO"' piuttost.o che a l naziona li smo , e viceversa ; essa. può " anche distingue re l ' i nfluenza delle ideologie sociali sul _ lo svi l u ppo pRichic o deH ' indi v1 duo , Le critiche marxiste hl;l))ncS ~ dunque ragione . qua ndo rimp r overa lJ.o a mcI tii psicoanE. _ li s ti di voler spiegare qu ell o chlf con il loro metodo, non è spiegabile j ma hanno torto quando idontific-anò il meto6.o com coloro che lo applicano o quandò g li fanno cari co d? gli errori ~ommes s i d&quest~. ult imi. Bìi.sogn&_ fare una dis ti nzi one nece ssaria '_- ma ~nol'lsé::r. pre chia ra nella ' letteratur a marxista _ fra Ul marxismc _so ciologia , dunque s cienza , e iL mnrxi smo consid'erato COIù.9 metodo e s istema filosofi co (2) , La sociologia marxi sta è i l risultato dell ' app licaz~o _ ne del metodo marxj stA. a lla vita s oci ale . In qu a ndo scien_ za , l a psicoanal isi è. l ' eqUivalente della sociologia mar~L sta : l ' una tra tta dci :eenomeni pSi chici , l ' altra dei feno _ ' lnnni oocia.l i J e, se ac ca de loro di assi R 1. C;:J.l'Oi. mutrual.mente , è s olta nt o in quanto il fatto sociA..le deve essere espl or'3. _ to nello ' psichismo individuale, e inversamente . Il nlaI"Y..:SIllO non po·t,-rebbe mai spi egare , infatti , una nevros i , uno S C C!llpiglio dell ' atti tu di'ne al lav.oro ~ o un ' impulso della seSBìl..e. .li t à . Ma le c.o se sono div.er s e se si 'ttr'atta del ma:ttcri alism? di alettico . Il conf ro nto dei due metodi è possibile e +e a~ ternative Bono due . O I n psic oanali s i, come metodo a l tar_ xismo _ os sa sarebbe i n tal caso t idea listica , ed an ti ~a _ letti cn,_ oppure, nel suo campo prlrticolrlre , la p sicoanaJ...:.. si ha effettivamente scoperto il materialismo di s lettico è svil uppat o. delLe teorie o or:I'ts:po~dent:l.i : · inconsapevolmente t d I altronde , come tant.c al tre scienze n:ltur al i . Dal punto di vis~~ mcto dolog1co l a psicp an~ l isi no~ può . opporsi al marxismo o in quadr a rsi inl esso . Nel pri mo --;- --ca'SO t . ossia se le conclu sioni dell a psicoanalisi non SOI.o dialettiche o ~~teri a listichc ; ' il mnrx~smo dpY0 ~spi~ga~a que sta dottrina ; m:l nel secondo C3S0 esso S1. di tr . . V'1.r9 ~ difDAnte '1.d un~ sc icn z~ che non è 1m contraddizione co l 90 _ ci '\lismo . Due obi l'3 zioni sono s t 1.tc fitto d'\i ID.'1.rxisti all'l ps ic "'. _ n.1.1isi ClWJ.le do ttri nél da ':l.ffi l.ncU'o ~ l s oci llismo :

(:IJ.) _ Vedi E . Kohn : 1:1ss,,11e ! l e c hef , Edi t ions p si cha nali _

tiqu es internationalo s , 1926. (2) - N'1.tural me ntc i l metodo e l~ scienza non s ono prfl.ticrl _ monte isol~bili l ' uno d:lll ' ul tra ; ossi si compenetrano. La distinzione non serv;:e che a.lla c ompre nsi one delle nozion:' .


L _ Essa s a r ebbe ttn' fenome no ~de.9..Qmpos i z io ne della borghesia dc cn dent e.

Q.uosta obiezione tra.disce un ' insufficiente comprensio_ ne dell ' orig ina dialettica

doll ~ psioo ~nali. i.

L~

dottrina ·

sociale m'3.rxiata non è statf1. anch I essa un "fenomeno di do_ compos1zione 1l della borghesi').? Ess::l. è sta te. " fenomeno di

decomposizione " 1m quanto non avrebbe mai potuto sorgere s onza la contra ddizione fra l e forze produttive e i r ~ppor ti di"produzione del capi t a l ismo ; mA essn è a nche stata i l ric onoscimento , e t nollo stosso tempo , i l ger me ideologico dol nuovo ordine economico che si sviluppava i n seno ~ll ' nn t ic o . Noi torneremo più t a rdi sul punto di vis"tn s oclo1ogico dell 'l psicoa n'llisl ; per il momento fnremo appello 8.1 m'.' l.rxi_ s t a Wi tilfogel. (l) ·che discute quost ' obiezionc meglico di qu".!! to avremmo potuto ~are noi. "Alcuni critici marxisti _ gli i conoclasti _ non si scn to nm affat~o imb ~r~zz~i a : giudic~re l ~ s cienza nttu~l e. Con voci' e gesti t aglienti essi a fferm'lno! s c ienza borghe _ se ! E per lo r e queste due pn.role ri solv ono tut"tla l'l. qu est:l.o ne . Un tale metodo (so c o sì lo s i può chi ~ m~rG) lìvora con lo strument0 dci b 'lr bo.ri . Dj 1hrx e del s uo pensiero di'i _ lettico esso non h~ preso , ~mè , che il nomo . Il di~lett i c o sa che l~ cultura non è m'1. 8 SB uniforme . Esso so. c ho ogni aretine sociale ha le proprie cont r a ddizi oni c cho nel suo seno cre s c ono i germi delle nuove epoche snci~l i; di cons~ gucnza i l dialettico non consider a come valori infe ri ori e non mette da p a rte come inutilizz~bili nella futura socie _ tà quel che le mani borghesi ha nno crcnto 9011 ' op('\cr,t, delll'\. borghesia.: " .

...

2 _ Essa s nrebbe una

scien z ~

idea lista

Una conoscenz~ u n pò più estesa avrebbe risp~rmi~to ~ i critici que sto giudi zi o j con un pò di obiottività es s i" non wwr obboro dimentioato c he , nella società borghose, dà luo _ go, 0 dove darlo, a de:f;ormazio ni id r"a listiche . Nella f o rm~ ziano d c ll ~ teori a , non a ppena c i s i a llontan~ noccssari~ _ pIcnto , per qu.,,~~ -t. ') p oc o , èf.\ll ' empi r ismo , s 1 c oncepi s ce unI).

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doviazi one ide~l1st ic a senza che per questo l ~ rù~le n~tu _ r a ' della scienza possa essere progiudica t a . Jurinetz si ~ ' dato t1.o1 to do. fare por c'oreare di sottolincnro propri o le ' (0-)) _ Wittfogel: l a scienza ne lla . s ocietà borghese , P . 18.

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Certo v e ne sono , e r},nche numer'J s c; m'l non s tà. qui lr:t que stione ; in: roaltà sono in c uus ~ gli clomenti de lla t e oria , le c oncezi~ ni fondllmont o.li dei f.enolileni psichi ci. Molto s pcsso La psicoannlisi si trova ' evoca to. nelle ~ scussioni delle correnti politiche ri~ormisto . Si trae argo mento da l fatto che la fil osofia riformistel si rimett e vo l entieri ~l giudizio àblla , psic oanlllisi: de M~n, per esem_ pi o , ei è servito in modo rO"lzi on"lrio "della psiconn'\lisii. contro i l m~rxismo . Ora io affermo _ o posso riferirmi qui deform~zioni

i de~li 8tiche

dcll ~ psic o~n~li s i .

a dci marxist i di sinistra _ che si può , qua ndo si vuole ,

servir si ·del "marxismo l1 contro il marxismo in modo al tret _ tanto reazionario .. Ma un critico che cono s ces s e r ealmente la psi coanalisi non ,avrebbe mai avuto l'idea di stabil~rs un legame qual s iasi fra la "p si coanalisi!! di de. Man e la psicoanali si di Freud . Ci si domanda che cosa il ,socialismo sentimentale di de Man po ssa avere in comune con la teoria della libido,. anche quando egli invoca l a psicoanalisi che non ha mai compr e s o . Ne ll'ultimo c api to lo cercherà di dimo at rare che nelle mani dei ri fo rmisti l a ps icoanali si 'ha su bito la stessa Borte del mar~ismo ort odos s o: a~limento liquefazione. Noi studieremo nell'ordine: l . La base materialistica della teor ia paicoanali ti.c a . 2 . La dialettic,," della vita mentale. 3 . La pO Sizione sociologica dell ~ psicoanali si .

o

.

11 . LE NOZIONI MATERI ALISTE DELLA PSI _ COANALISI E QUALCHE DEFORMAZION;l IDEALISTICA . Prima di mD s trare quale grande progres s o l a ps icoanali si rappresenti in senso materialistico nei confronti della p Sicologia 8 0prat tu t~0 i dealistica e formali stica che l'ha preceduta , conviene mettere da parte, una volta per tut te, una concezione "materialistica" erronea della vita psichi_ c a , concezione ancora molto diffusa perfino negli ambi"enti marxiati . Essa è il materialismo meccanicistico quale fu patrocinato dai material isti france si del XVIII secolo e quale sopravvive nella conc ezione volgare del materi ali s mo(l) Secondo que s ta concezione i proc essi pSichici non hanno al cuna re altà in s e stessi ; il materialista conseguente nondeve trovar.o nel mondo materiale che fenomeni" e s clusivamen te fisi.ci . Per alcuni materiali sti la s~la nozione di " spi r i to " appare come un errore idealistico, il che . è , certa' :mente, 'wmtl . eazione estrema contro l'idealismo platonico ." l .

(l) _ "Il materiali smo dol secolo scorso ora in g;an parto


- 5 Non è lo spirito a d ess~rc rea le o materiale - a tfe r _ cano essi _ ma i da ti fisici cho gli cOlri spondono , vale a dire II dati non s ogge t ~lvi, ma o1ic ttivi, misurabi li e ponderabili . L ' err ora mo ccani ci stic o sta nel fat to di ièe.!}l tificarc con l a materia ciò c ho è DlÌ s u.l'abilo o pon del "abil c , o ssia tangibile . Il princ ipale difetto di , utte l e teori e mater i a l isti c.'>.e dol pFls sato , _ seri ve Mar" ( 2 ) _ compre sa 'luella di Fourbach , è che l' oggetto , l a realtà , il mondo sensibile , non s ono con s iderati che come oggetto e conce t to , e non in quant o attivi tà umana , in quan t o prati ca . E ci ò spiega perehè l ' a spe t ta a t tivo della roaltà fu lumeggiato soprattutto dall' i dea l i sm.o i n opposizi one al ~ terialismo , m<:1 so l o astrattame nte , poichè l ' ide a lismo nat~ ralmente , non conosce l ' attivd tà pratl ca reale in quanto tale . · Feucrba eh vede gli ogge t t i raa l.::1cntc distinti, degli oggetti dol pons iero , ma non considera l ' attività umana stossa como attiv:ttà ob:iottiv a . " Per ~~rx , la ~uestionc dell ' obiettività , dun'lue della realtà ma.tertalc de l l ' a.ttività pSichica ("dcI pensiero urna noli) ,. è una questione purame n t e scola3tica quo.ndi> la si 16 0 1 j nAJ.l n. pratica . .. " la teoria IIlFI.terialistica de l 6ambi a mònt o de l le c i roos tanze c doll~ educazione non ti e ne cont o del f at to che 1ecircostanze s ono mo di fic at o dr.e l i v.omi n i , o che a.nc he l ' e _ duc a to re ha bisogno di eS Ser e educato ". ~n ne ssun luogo rfurx parlu di negare l a realtà m'lteri!!. le d~l l ' at tivit à mentale . Se s i rico noscono curne p~oticn_ ment~ materiali i feno meni de l la p sicologia uman~ , s ! è p& r ò o~bligati a d aIT~e t to re i p so _f ~cto la p03 nibilità t eori : ca df una" l'È3ic.ologif'.. l!1.a.te rialistic o. , a nche e ssa no n spie ga qltest ' attivi tè. ment ale per me zzo dei pr oc essi organi ci .-

se

- ------- ----------m~ccanicisti c o

-- -

--------- -

perchè a que ll ' epoca , di tutte l e scienze natur ali , s ol tanto l a meccani ea •. . . o.ra giunta a qua lche ri sultato . La chimica no n e si s t eva cha nella sua forma pri _miti Ta , f l ogi sti ca . La biologia er.a ancora i n fas ce . L ' organismo v egetale e ammal e non era stato ancora studiato se non g rossola~ a mento non ve niva spiaga to ch e p~r mezzo di ca use puraID;n te neccaniche . Per i material~ sti del XVlllo sec ., l ' uomoera una maochina , proprio come l ' a nimale p er Descar tes . Que sta ~pplice z ione esclus iva della meccanica e de ~ fe nomoni d" ordino chimico c orga nico , in cui agiscono , s l , c ertamente , l e leggi neceanich e , ma sono poste in secondry piano da leggi di ordine supe~iore , co s tituisc e una restri ziano specifica , ma inevitabi l e de l material ismo franc e se elasRi e,o " • (F. ll.~els J LudwingFeurbeh ..!'..i> l a fin d ~ la philo s op,"i ~ cla!!. s ~ quc. 10s Rev.ues, P. 60 .). . . ( 2) Marx , Tc siL su Feucrbac h, clnne ssa all ' opera di F . E:l1gel s ,

e

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Non ammettere questo punto di vista signifi ca i nterdirsi di discutere marxi stic amente un metodo pursmente psi colog~ co. Ma per essero logici, non s i dovrà più parlare di co scienza di class e , di volontà rnvoluzionaria , di ideologia religiosa , ecc.; ci si contenterà semplicemente di a ttende

re che la chimica a bbia fi ssato i n formule tutti i fellome _ ni p sicologici corri spondenti , o che l a riflessologia abbia scoperto i riflossi ion questione . Una psicologia di questo genere , dovendo restare neces sariamente fissata,. entro un formalismo causale, s,e nza dare accesso al contenuto pratico delle idee Q dei sentimenti , non giung erà affatto ad una migliore comprensione del pia_ cere , della sofferenza, o dalla cosci enza di clas s e. Queste considerazioni risolvono la questione : nel sistema del mar xismo appare indispensabile una psicologia che. analizzi i fenomeni psichici per mezzo eti. un. metodo psicologico e non organico . Certamente non basterà per qual ificare come materialis ' ta una psicologia , che e ssa si occupi dei .dati materiali della vita mentale . Bisognerà soprattutto che esse ai dica chiaramente se consi dera. l'attività psi chica come un dato metafisico, ossia al di là della vita organica, come una t:nn 7.ione sevoIldaria che si innes ta sull ' organi smo fisico cd è l egata alla sua esistenza. Secondo Engels, nell ' opera già citata , l ' ide alismo e il materbalismo si distinguono essen zialmente l'uno dall 'altro in quanto il primo dà la precedenza allo Il spiri tO~I, i l secondo alla materia (organi ca), alla natura ; ed Engels sottolinea che non usa queste due nozioni in un altro senso . In Materialismo ed empiriocriticismo (1) I.e.n i n hA. pre _ so come oggetto dei suoi studi critici UTHl seconda diffe'X'en za: l ' attitudine, osservata nei con~ronti della tGorj~ del~ la conosconza . E ' reale, il mondo , esi s te e sso a l di fuori e i ndipendentemente da l no s tro pensiero (materi l=l.l ismo), e non esi ste che nel nostro spirito, come rappresentazione , sensazione e percezione (idealismo)? Una terza differenza , legata alle precedenti, sta in ~uosta domanda: è l ' organicho ehe edifica il mentale? o ~. ceversa? Tutt.e que st e doman de v anno po s t .e anche alla psicoanali si . Invece di dar loro una risposta generica, cominc e remo con l ' csporre le teorie fondamùntali della psicoanalisi . Non corcheremo di dimostrarl e, perchè un impegno di ques_ to genera supererebbl~ il programma di questo lavoro e sa_

°

rebbo d ' altronde s terile . Il lett ore troverà delle prove nella propria persGnalc esperienza .

(LUdwig Feuorbach et la fin de l a philosophie Las Revucs , P . 141) .

cl assi~ue .

(l) Lenin, opore c.o mplete, t . XIII ; ::Jdizione Sociale s ITlt er

nationales .


_7 1. LA DOTTRINA

1>~COANALITICA

DEGLI I STI NTI.

La teoria degli istinti costi t uisce l'ossatura delle

-dottrine psi coanaliticha; l'elemento più solido di essa è la -teoria della libido, ~uella della dinamica dolla, vata sessuale .

L'istinto è una ''nozione limi te ,fra lo peichico e il somatico". l'reud., per libido, intende l'energia dell' iètim ~o sessuale . SecondO lui la sorgente délla libido è un pr~ ceBso·~l conosciuto che si svolge nell'organismo, part~ colarm.ente nell t apparato -sessuale e nelle zone d'G·t te "erE, __ gene" '; ossi a nelle parti dell'organismo partic·o l.armente ------ sensibi l i all 'eccitazione sessuale e dove que sta e1 conce~

o

. _ ~-_

tra . Su ~ueste basi sdifica la possente superstruttura del le funzi'on:l psichi che della libido: ~uesta struttura res_t a legata alle. base, s i mo dif.1.ç.~.....9 0n e s sa, sia qu.a.rrtli La't!. varnante che qualifi.cativamente _ rièIla--pu:bertà , per esellL pio _ e comincia ad e s tendersi con es s a, co:me -o.opo la m&...( . . no-paues . La libido si rifle tte nella co s cienza co"rne -une, •____---.,.. tendenza fisi ca'_ e psichica alla soddisfazione sessual e. ..... . . }l'reud ha e spresso la speranza di vedere un gi5orTlo :'a .JH ù l ,Ql1.nali si si stemata su di uni fondamento organico; El, 'la: idea del chimismo s essuale rappresenta , a t i t olo di nO ~\a ne ausiliaria, una parte importan te della sua teoria d~l_~ ~

la libido. Comun~ue sia, la psicoanaliiali

110m

~-,

puil> abborde_

"-.~~

re metodicamente i fenomeni organici concreti: IqUGsto et..!

dio rimane riservato alla.. fisiologia. Il ,valore eiti'ettivo materiale, della nce"ione delle 11 bi do elaborata da Freud appare molto beno dal :fl/l;tto cilO la Bua teoria della s easualità infantile è s t ata , dopo ~ allora , completament~ confermata dai fisiologi che hanno '

scoperto dei processi evolutivi perfino nell'apparato se. s uale dei neonati. ..... Freud ha fat t o tabula · rasa della c,onC02',j one Rcoon'do la quale un i s tihto' s BBsuale non ei: sveglia che alla pu _ bertà; egli ha mostrato ohe f~ della nascita l a 11bi ~o passava per determina100 tappe di sviluppo prima. di raggl '.ll!]

gere lo stadio della sessuali tà generale.

-

ci ha dato ,

Egli

una nozione di sessualità comprendente tutte le

fUnzion~

del piacere cho non sono legate alla sfera genitale, ma ch. oono innegabilmente di natura s essuale, come le t.endenze erotiche orali, anali occ . Le formo infantili "preg enitai1 , , "

vengono più tarPi subord:lnate alla preponderanza del geni _ tale, alla supremazi a dell' apparato sessuale

propriament~

detto. 'Ciascuna delle fasi d:l snluppo della li bi do _ e torneremo

p1~

avanti sul carattere

dialet~eo

di questq

sviluppo _ è caratterizzata dalle cond:lzioni di vita deì bambino; cosi, la fase orale, ha origine con l'ingestion~ del nutr~mento t la ~se anale con. l'insegnamento dalla ne ~ tazza. La scienza, imbevuta di morale borghese, ha purame~

-


te o semplioemente trascurato questi fatti, confermando la concezione :popolare dalla "nettozza " del bambino. La rimo_ zione sessuale di origine sociale era ormai divenuta un os

tacolo all 'indagine scientifica. Fra gli istinti Freud disti ngue due gruppi principeli , psicologicamente indivisibili: l'istinto di conservazione e l'istinto sessuale, conformandosi così alla distinzione popolare tra fame e amore. Tutti gli altri istinti _ volo n tà di potenza, ambizione, avidità di guadagno ecc. non so: no, per Freud, che formazioni secondarie, derivate da ques ti due bisogni fonqamentali. Freud scriese in qualche luo: go che l 'istinto sessuale sembrava fondauo soltanto sull 'i stinto di nutrizione; questa frase rivestirebbe la massima importanza per la psicologia sociale se si arrivasse a tro vare in essa una corrispondenza con quella t esi analoga di Marx secondo la g.uale nella ' vi ta social ....il bisogno di nu_.-_ trimento è ana be la· base delle funzioni genital~ della so

cietà .

-

Più tardi Freud ha contrapposto l 'istinto sessuale al _

l'istinto di distruzione e collegato l'istinto di nutrizio ne neli leros in quanto funzione dlamore delilio (narcisis:

ma di conservazione dell'io) (l) . I rapporti fra la nuova teoria degli istinti· e 11 antii.ca non sono ancora chiaramente determinati. Le nuove nozi~ ni della teoria degli istinti: istinti dell'eros e i stinto

di morte , (istinto sessuale e ietinto di distruzione) sono Ftati definliti con le due funzioni fondamentali delle sos_ tanza organica : assimilazioni (costruZione) e disassimilez ione (distruzione); l 'eros raccoglie tutte le tendenze del l ' organismo psichico che costrui s cono, accumulano, s t imola no; llistinto di distruziono riunisc e al contrario le t en_ denze che distruggono, disperdono , riporta,no allo stato o~

igi nari·o. 10 sviluppo psichico risulterebbe così da une lo tta fra queste due tendenze antagonistiche; ed ecco una co

ncezione essenzi almente diale ttica dello sviluppo . Ma la difficoltà non è g.ui. Mentre la base fisica dell istinto sessuale e delilistinto di nutrizione è evidente , manca alla nozione di istinto di morte un fondaccnto mator ialo altrettantìo chiaro : il richiamo al processo organico dell a disassimilazione rappresenta in questo caso più un I

analogia formale cbe una affinità di contenuto effe tivo . L' "istinto di morte " è materialistico soltanto se un r eale rapporto lo ric ongiungo ai processi di autodistruzio _ ne nell'organismo. Ma non s i potrebbe negare che il suo co

ntanuto improciso e l 'i mpossibilità di c oneiderarlo da g.ue (l)

Al di là del principio del piacere _ c _ l'io e l'es ; Payot. Parigi.


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ne fanno facilmente il r i f ugio di specula zioni i deali st i c~ e e metafisiche sulla vita pSichica . Essa ha già su s citato nella psicOlogia più di un malinteso, portato a delle teo~ 1e finali sticho e a , delle esagerazioni delle funzion~ mo _ rali. cosa che noi consideriamo como una deviazione ideali etica della psicoanali si. Seoondo lo stesso Freud , l '"i stinto di morte Il è un I iP.2. tesi extra_clinica, ma non è per caso che ci si destreggia così faci lmente con esso e ch I esso ha aperto , i'n paieoanal 1s1, la porta a specul azioni inutili . Per reagire alla CO~ rente idealistica che si è sviluppata nella pSicoanalisi c on la nuova ipotesi degli istint-i, l ' autore di queste righ e ha tentato di concepire l ' istinto di distruzione come di ]endente dalla libido . di sistemarlo dunque entro la teori a matcrbalistica della libido . Questo te ntativo poggia sull ' osservazione clinica; ci si convince che le dispo sizioni ostili di un individuo e i suoi sentimenti di colp:evolezza dipendono t almeno per qua!! to riguarda la .J.oro intensi tà, dallo stato della lihi do; l i nsoddisfazioné sessuale aumenta l ' aggre ssività , la soddi~ fazione la diminuisce • . Secondo questa concezione l'istinto di di struzione è E si cologic amente una reazione alla mancanza di soddi s faziò n e sessuale , e la sua . base materiale è lo spos t amento dB l:~ eccita zione libidinale convogliata verso il si s tema musc o~ ru::&. .

, ,-

Ma è innegabile che l ' i stinto aggressivo è anche uno ~ trumento dalI ' istint~o di nutrizione e che e sso si ri nf or za particolarmente quando il bisogno di nutriment o non è abb~ s tanza soddisfatto . A mio parere l 'i stinto di di s truztione è una formazione secondaria . e tardiva dell ' organi smo, de t~ rminata dalle condizioni inl cu~ l ' istinto dn nutrizione e di seesualità sono soddisfatti . Regolatore della vita istintiva è il "principiO piace!:. e _dispiacere ". L' istinto ricerca il piacere e tende a d eVi tare il dispiacere . La tensione sgradevole deldesiderio no n può essere soppre ssa che per mezzo della s oddisfazione d el bisogno che ne è l a causa . Lo scopo dell ' i s tinto è duni ue di sopprimere la tensione sopprimendo l ' eccitazione che origina l ' istinto. Questa soddisfazione è procu~ata dal pi acere . Una eccitazione fisica nella zo na genitale , per e~~ mpio , provoca una eccitaznone che genera , a sua volta , un bisogno (un ist into) di sopprimere ls . tensi"one cr.eat.asi . Un ' eccitazione fisica degli organi della nutrizione genera la fame e spinge alll' ingestione di nutrimento . Questa con_ siderazione ca4sale comporta la considerazione finale, lo scopo a cui tende l ' istinto essendo determina to da lla fon! e delI; I ecci t a zi one . Qui , 1."1. psic o'"ln.:lli si , si oppone compI..§. t nmente ulln psicologia individua le di Alfred Adler. , a ori entarnento esclusivamente fi:,<:\.listico . Tutto ciò che provoc~ il piacere attira , tutto ciò che Pl"'o~TQc.a dispiacere respinge, _~ s ì :ilI prinoipio del pi,acere "

' .,


determina il movimento, la trasformazione dello stato di c ose esistente. La fonte di questa funzione è l'apparato or

ganico degli istinti, in particolare il chimismo sessuale: Soddisfatto il bi sogno, sopravviene un periodo di riposo ~ lla fine del ~uale l'apparato degli istinti sD. tende di nu ovo. Alla base di ~uesta tensione noi troveremo dei feno~ ni di'assimilazione e disassimilazione. Ma il modo del funzionamento dei due bisogni fondamen_ tali umani assume la sua forma precisa soltanto nell'esis_ tenza sociale dell 'individuo: ~uest!ultima, in effetti, 11 mi ta la soddis:t:azione degli'_ istJ;nt!i. Nell 'enunciare il "pr incip:!;o di realtà", Freud ha raccolto fin. esso tut1l:e le li_ mitazioni e tutti contrasti sociali ohe tendono a limitare i bisogni o a ri tardarne la soddisfazione. I)uesto "prinoi_ pio di realtà" si oppono dun~ue in parte al prinoipio di l!. iaccroo, nella misura in cui esso interdice completamente ~ erte soddiB~azioni; ma esso lo modifica, ancbe, in quanto costringe l'individuo a rioercare delle soddisfazioni di E.. ompenso o a ritardarne determinate soddisfazioni. Il lattante, per esempio, non deve succhiare il suo nu trimento che ad ore stabilite; la ragazza pubere, nell'a~ tuale società non può soddisfare immodiatamente i suoi bi_ s ogni!. sessuali . Gli interessi economici (il borghese direbbe "interos_ si culturali u ) la costringono a conservare la propria ver_ ginità fino al matrimonio sotto pena di iincorrere nel pub_ blico disprezzo o a riscÀio di non trovare marito. Il divieto della soddisfazione diretua dell'erotismo a naIe, come lo pratica il bambino, è ugualmente la consegu~ nza del principio di realtà. Ma la definizione del principiO di realmtà come osigeE za della società resta formale se eSBa Don mette im c~ar o che il principio della realtà, sotto la forma ch'esso ri veete per noi, è il principio della soci età attuale. 50nonumerose le deVllazioni della psicoanal;t;.si' per ·quanto rfgua rda il modò di aDncepire ~ principiO di realtà . E così es so è spesso prese nta~o come un dato assoluto . Per adat~ nto alla roaltà si intende semplicemente l'adattamento all a società, il che in pedagogia e nella terapoutica delle ~ avrosi, costituisce innegabilmente una formulazione reazi~ naria. ·Co.ncretamente: i l princip:!fo di realtà nell'epoca ce pi talistè. impone al proletari.at.o una limi taziono estreme ii ai Buoi bisogni, non senza invocare a qucs~o scopo gli ob: blighi religiosi di umiltà e modestia. Esso impone anche l a forma sassualè monogami ca e ben altre cose ancora . ]l tu tto è basato sulle condizioni economiche; la classe domina nte possiede un principio di roaltà che serve alla conse~~ vazione del suo dominio. Inculcare questo principio al p~ letario, farglielo ammettere como assolutamente valido in nome della cultura, equivale a fargli sottoscrivere 11 pro prio sfruttamento, a fargli accettare la società capitali.


4

te . Bisogna veder (J chi a ramen"t,c che il principio dii realtà quale è conceJìi to oggigi orno da numet'ofli 1' 31 ooan,'1.1 i. s 1.i CO,!: risponde ad un · s 'b.ti t,udine con 8 erv l:~:L.l·ice (benchè incose! ent

e , fo r se ) c si trova così in contraddizione con il carette re obbirfrttivamentc rivoluzionario della p s icoanalisi. Il E. rincipio di realtà aveva in origine un al tra contenuto " e~

so s i modificherà nella misura in cui si modficberà l ' ardi ne so ciale . Naturalmente anche il contenuto c.o noreto del principio eTi piac.ere non è assoluto e cambia con il. modo diI. vi ta so _ cd.ale . In un'epoca cui si consacra', una grande attenzione !!

Ila nettezza, la soddisfa~ionc anale , per fare un e sempio , sarè più debole, la tendenza a ~uesta soddisfazione più f~ rto che irn una società primitiva ; questa differenza si eSE rime anche quali t a ti v;ament.e nella formazione di determina~ i tratti d"el carattere . Che si pensi soltanto all'estet.is~ o edificato sull ' erotismo anale ed al diverso significato che esso possiede nella società borghese , nella società p~ imitiva , o nel medioevo . Alcuni aspetti della tendenza al piacere sono condannati più energica mente , altri più debol monte ; questo dipende naturalmente dalla classe a cui appa r tione il bambino . Così le tondenze anali sembrano molto ~ in ~roDunziate nella borghesia che noI proletari a to , ment~ e , al contrariaI gli impulsi genitali sono molto pi~ inter. si nel proletariato . Ma anche l'educazione e le condizi oni di abi tazione entrano n el conto . La differenza, nelle disposizioni biologiche t non ff0~ essere , senza dubbio , nè troppo grande nè troppo det'ermina ta . Ma , fin dalla nascita , l ' ambiente sociale comincia a m odellare il contenuto del principia del piacero . Le future ricerche ci di r a nno forse se le differenze nelle condizio _ ni di nutrizione non agiscono sul germe stosso e non de ~~ r minino la ~ua lità degli impulsi . •

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2. _ LA TiCOHIA DELL'INCONSCIO li: D.olLLA RIMOZIONE Nell' apparato psicbico Freud distinse tre sistemi . Anz itut to il "conscio " che abbraccia la funzione di percezio _ ne dell ' apparato scnsoriale c l ' insi eme delle rappr ese nta~ ioni e dei sentimenti coscienti . Poi , il "precon s cio Il , che accoglie tutte lo r a ppresentazioni inconsce in un determi~ ato momento " ma che possono diveniro o ridiventare roscian ti in ogni momnnto . Questi due sistemi erano ben conosciu _ ti dall a psicologia preanalitica. Quello che gli studiosi no n psicoanalisti classificano como "inc.a.nscio" (paracosci ente , subco s ciente) fà parle a ncora intcgralmen-t.c del sis: tema del "preconscio ", di Freud. La vera scop('rta di Freud riguarda il terzo sistema , l' "inc ons cio ", caratt.eriJ.z zeto d:.. · a l fatto cho i suoi contenuti non pos sono divenire coscien


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ti , poichè una censura. "preconscia " sbarra loro l'accesso all a coscienza . questa c ensura non ha nul la di mistico : e~ sa attinge d'll mondo esterno un i-nsieme di proibizioni e d i ,egole . L' inconscio non abbraccia soltanto i desideri e le ra ppresent.,azioni pro! bi te', incapaci di di vantare coscienti , ma anche (veroSimilme nte ) delle rappresentazioni ataviche, a cui corrispondono i si mboli. Anc he l'inc onscio , però, si modifica con 11 ~cmpo : La esperienza clinica mostra infat _ "t i ch'esso ric ava dei nuovi simboli dello sviluppo della t e aDica ; così; ai tempi degli zeppe l in , numerose donne BOg: navano que::!..le navi aeree come rappresentazion e dell'organo sessuale maschile . Poichè le ricerche avevano dimostrato che l'inconscio contiene molto di più che l a zona v era e propria degli is _ tinti rimo ssi, Freud si deci se a comple tare la sua teoria sulla struttura dell ' apparato psi chi co. Egl~ distinguo'l'oe 1 110 o il supar_io. L ' e s da parte sua , non è a l di sopra dei sensi; esso ~ aprirne la porziono bi ologica della personalità . Una zona d i esso è co sti tui to dall ' inconscio nel senso precedenteme,!! te definito, dalla zona propriamente detta della rimozione. Che co s ' è dunque l a rimozione? E l un proce sso che si s volgb fra l ' io e le aspirazioni dell ' es. Ogni bambino po~ a con sè , n~~cAndo , degli istinti e ac~uista nella sua pri ma età dei de si deri che no n pu ò s o ddisfare , perchè la gran.. de s ocietà e la piccola _ la famiglia _ non lo p ermettono ( desideri incestuosi , an(L~i esi bizioni sti ci , sadici , ecc . ) . La s ocietà , nella persona del l ' eùucatore , esi ge i nfatti da l bambino Ch ' egli reprima i suoi desi derii ., Il b a mbino do_ tato di un io debole ed obbediente . di preferenza al princi pio di pi ac ere, non v.a riesce spesso, cheeliminando i pro _ pri desidcrii dalla coscienza e ignorandoli volontariamen _ te . Per mezzo della rimozione i suoi dcsm derii divengono i nconsci. Un altro modo _ soci ale _ di soppr essione dei de _ s ideri irrealiz zabi li è la 3ublimazi one , cont ropartita del . la rimozione : invece di essere rimosso , l ' istinto è sol tan to devia t ,o verso un ' atti vi tà so ciale possi bile . Noi; vediamo dunque che la psicoanalisi non può concepi re il bambino senza la s ocietà ; il bambino non 0siste per lei che come essere sociale. La società esercita sugli i s _ t inti primitivi un ' azione continua: limitatrice, modific a _ trice , accelleratrice. I due isti nt i f.ondamentali. . si_.pom _ portano d ' altronde i n modo diver so . La: fame è più rigida , pi ù implacabile , esige più imperio sament e dell'istinto se! suale una soddisfaz~ne i mmediata : in nessun modo essa può essere rimossa come quco~'alti mo . L ' istinto sessuale è modificabile plastico , sublimabi _ le; le sue tendenze fon damentali sono trasformabili nei l~ ro contrarii , ma tuttiavia non po ssono rinunciare ad ogni soddisfazi one •. L ' energia dedic ata alle a ttività so ci ali , i I

\


~

~ ompre s e

quel l e c h e s oddi s t\.. r!o l ' i s t.i nno s essllal e , pro _ vi e n e dalla libi..d'::> . Dal ù tOI'Th ,Cl t o in c d 13Sm.~ ca è -e s o t t o l ' ~ fluenza de l l a s oc i età , cu·.-1,cnc ::" 1 ;:J')':;or,) dolIo Rv . l t:.:ppo psi V..J..

chi co. I l moto r e de lla :':"'i P10 ~, i 0ne ì:~ l ' i s '"; i.nto c'li (!ons e rva zi one dell 'io. Es so domin:..: l ' i e.bi n to se ssu "'.1 o j da.l l oro confli t_ t ,) risu lta lo svi l u 1?po }}s ichi '!o . ~ la t .Jv a as t r a zi on e da l su o me ccani s mo e dai su u:!.. effe t ti, l e. ~imo z ion e è Ul'l:. pr oblema s oc iale p i~ r ch è i su C'i c O:l t e nuti e i suoi mo di dipen don o ml l a vi t a s o c i al a de l l ' ~. n di v i duo • Essa è i dc ol ogi ca.mente con c ent rata i r.. una. S Olmùa di f or mul e , d~ pres crizi oni (;: inter _ dizioni . nt::! l sup e r _i .,2.: J.!ol j. c .G-'ln di I ,orzioni, n e ~o d'al _

tron de inc os ci ent i .

·.

La p s i c oa n al i si ri con du(. ~ t _,J. . t.r.. lt e tic e. '. .unana a l l e i n _ fluenz.e de l l ' edu c azi on e e r:!.f.iu t a c ODì di Q.t t r it;:;.i r e al l a mora l e um ca r c tte r r:: mc t a f.i s i co , Q.'lì. i"\ l (; h e ce,s a , l)f'!r e f.l \:3IDpio , come l a noz:!. one mora l e , (imp era t i vo c atieg ori c o ) dii Kant . Es sa ana l iz'Z,e l a mora l e C 0 11 ':t no :. :ç>iri t o materi a l i stico , me!. te ndola i n, rapporto .-:c n. l ' Hs p·;,ri en Z13. a o::" Ol n l ' isti nto di con s erva zi cne , o a nch e c on t I t i mol'e de l c a s t i go . Ne l bo.mbi no l a. moral e a pllare 1 o conte pau r a dell a puni zione , o co me amo l' C'J per gli . e duca t ori . Qu a ndo i n f'i ne }'rC':Jd p a rl a di u na IImQ r ul e i \n co n s cia ll e dc i " s e n ti me nti i nco nsci di c o lpe~,ro l~ ZZ~I,' egli i n tende dire s oltar.to c on r. ucsto che , as sieme ~ l d b s~ derli pro i bi t i , sono e nc he r·im::> ::: .. i a:!.~u n:' e l ementi è:.l sen: ' s o di c olpa : i l che è , p e r ose ~ ic, c i ò c h e succe 5e con l a pr oi b1zione de ll ' i nce s t o . JUJ..~ l nG tz n'lTI ha c ompre s 'J nu.lla della no zio n e del s e n t t me n co i n ~~ o s c i Br.·~e di c ol'Pa qu an do eg li pensa c he , c on esse , si a l!r':1tta in c!i ra t ·~am& n te un 'e s _ s e nza morale o ri gina~ ia de l l ' i o , una s pecie di pec c a t o me _ t afi s i c o . 1I1..al grado l e. P;'.:i:.c.oana l :Lsi c he a p pli.o.ca.:no J e p e r non s i sa Clua li r agio ni , a l c uni a Ml i s ti po ss:) no c r e dere n e l l a mo ral e e n ella di v in i~"h ori g ina r ia de.:!::ì.. I' llLomo , ma e~ s i no n de r i vano c ert o qu es·::-c.. t'cd.-"! da ll ··. p ::;:~ c o a n é).l i si . Al co n t rarlo l a psic oanali s i d:i Gt ru g.g8 r a di calmcn t.a e sc:i.enti f ica mente u na s imile c r e den za , n ega.ndo c. ) la f i l o s of i éi i l di ri t t o di di scute r e della mor t e . La sci a mo che og ni p s-icoanalista r i _ solva a modo pr opri o i l c or..t .li t -!.<.J". \ f r a l a sua c l'e 6/;ìnza in u na mor ale matafi s io a e i n u n Di r; e l e sue c o .n v in ~io nl !S i coanali t i c h e . Non è fonda t o i n qu i e t arsi per l a p sic oanali: s i fi n c h è e ssa n o n co mi n ci a a sIlIa r :c i r s i n elle s pec u l a ? ioni metafi sich e . J.,a te oria del S'JnS0 i nconsci o di c olpa non d'a mo l i s c e qui ndi l a teor i a dell ' i n c onsc i o c ome t ome J u r i n 3tz, pOich è , a l c.ontrari o , e 3 3a rS. tn...\ll da a b a s i ma::;erj.aJj . l ' s p p§:. ~ i z ion e de l l a ffiora la . Noi abbi a mo !JJostra t o fin 'or ? c he l ' o s , co me i l f.:up e !" _io , sono b en lo nta ni dall ' e nsare dell e c o ztru zi on i mctafi s iche e che i l l oro c o nte nu te s i può :i'i >::' ondurr e c omp le t ame !lta a bisogni c a d a tti v i tà r eal i de l mo ndo o 9teriore . Corto , 1 10p era di Fre u d I "Al di l à de l p ri ncipio de l


piacere " si pre stE-va a f a r nas c ere c el le conc e zioni error.ee sulla psicoanalisi . Il suo &u t ore s t es so ha criticato,però ,

:,

\ '.

que s to lavoro sia oralmente cho per iscritto , spocificando che esso non s1 t rova affa t to su l t erreno della paieoeneli si clinica. Se , ci ò no nostante , esso è stato il punto di partenza di spaculazioni completamento inconsistenti lega_ te all'ipotesi dell'isti nto di morte , questo dipende dal fatto c he la teoria della libido è molto scomoda per l. 'i d"9_ 10g1 a borghese cd essa la cambi a ben volentieri cornunl i p~ tesi meno scabrosa. La natura materiale dell ' io .n on può es s ere me ssa i n d tb bio per il fatto stesso che ess a è legata a tutto il si a te

ma percettivo degli organi sen sor iali. In s egui t o, e come abbiamo già detto l'io deriva per Freud dall'i nfl ue nza del l e eccitazioni materiali sull ' apparato degli istinti. Esso non è per lui che una · porzione ~ ~rtieo larme nte differ0.nzia ta dall ' ee , un paraurti, una specie di organo protettivo fra l ' es e il mondo raalG. L '\1 0 non è libero, nel proprio modo di agire ; · es so dipen de dall'es e dal super-io , vale a di re dal biologico e dal sociale. La p s ico analisi combat te dunque il libero arbitrio e la s ua concezione qua dra co~ t a mente con quella di Engels: I l li boro a rbitrio no n è n1.en te altro che l ' attitu dine a poter decidere con cognizionedi cau sa '!. La corri s pon denza è c osì por fetta eh ' es sa si es prime perfino nella concezi one f undamontale de lla tcraupeUl tica ana litica delle nevrosi: pr~n dcn do conosc enza di ci òche è rimo s so, riconducen do a lla co s cien za il suo inconscio, il mal ato raggi unge la po ssibili t à di decidere "con miglior cognizzione di causa " di quando l o sue tendenze es s en zi a li ro s tavano incoscien ti . Natura l me nte que s to non è ancora il libero arbitrio nel s e nso in cui l'int endono i mo tafi s icÌ' j eSSO è cempre limita ta da lle esig e nze dei bisogni na t ur ali . Quando i desideri se s sua li, per esempio s ono divenu t i co _ sci enti , 11 malato non può decidersi a r i muoverli di nu ovo; gli è t~~a lnent6 impossibile di ~isolv8r s ll a lla co nt i ne nza dur evole, ma egli PUQ proporsi di vivere inl ast ine n~a per un certo tempo . Dopo un'analisi r ius cita l ' io no m ha affa t to s crollato ill legame che lo subordina a l ' e s e a lla s oci e tà, ha soltanto appreso a r i s olver e meglio i conflitti. Dalle condizioni cho pre sie dono a lla loro a pparizione risulta che l'io (in parte ) o il supcr~o (per intero ) co~ pren dono ne l lor o contenuto completo ista nze tra t te dalla l oro vita soci a le. All ' epoca di Platone il super_io femmi _ nile è es senzialment e different e da ciò che e s so è nella S.2. cietà capitalista e i contenuti del super_io si modificano naturalmente nella misura in cui , in U:la so ciotà data , è 1.&:0 logicamente in prepa razio ne la socie t à ch e seguirà . ~u esto processo vale per la morale ses suale come valo per l'ideo _ logia della proprietà sacrosan ta. Eeso v a ria anche a secorn da de l posto cho occupa l ' indivi duo nel processo di produ _ Il

, .


zione . Ma , in qua l mod o l ' i deo logi a s oci a le , agi s ce sullo La sociolog1a marxis t a ha dovuto scartare ques_ t a questione come non di sua compe t enza : imcompenso la psi coa naliai può risp ondere ad eS Sa : l a famigli a , tutta i~be _ vuta dell 1 ideol ogie s oci a le , e ch e a nzi della s ocietà. costi tU!. s oe la basilare cellu la ideolog ic a della societ à , r a;,presen ta. la società stessa agli occhi del bambino fi nc hè egli non sia entrato nel processo dì produzione. Il r a ppar to edj.pic o comporta solo a tte ggi a men t i istintivi; il mo io in cui i l bambino reagisce a l comple s so di Edipo e lo sup ~ ra è infa tto condizionato indiret t a ment e t a nto dal l ' ide ~ lo ' gi a s ociale che dal po sto occu pato d.ai ,g e nitori ne l la pr o_ duzione , di modo che, i destini de l complesso di Edi po , co me t u t to i l re s to , dipendono i n ulti ma ana li s i da l l a s '~ ru1 t ura economica della s ocietà . Ma c ' è di più :. il f atto s t e ~ so ch e :Ll complesso di Edi po po ssa apparire, è imputa bi l e alla par t icola r e s t ruttu ra de l la f ami g li a , deter minata ùal la società . Dovremo at tendere il pro s si mo capi t olo p er giunge re a l mo mont o di s tudiare l a natur a s torica , non s ol t an t o de l l e for me, ma anc he dell ' esi s tenza , de l c o ~p l e s so e di pic o . indiv~duo?

l

1,

3 . _ LA DIHETTICA DELM VITA MENTALE

Pe.s s iamo ora a d un nu.ovo prob l ema; le nozio ni mate ria_ li s tiche dell ' ana l i si hanno esse r ivelat o l a dialctt ica nci proce s si psi chicl ? Prima di ri spo ndere r i cordiamo i pr i ncl pi e s se nziali del me t odo diale tti co , qua le fu ela borat o d g Marx e d !":ngels ed a pplic ato dai l oro di s cepoli. La diale t _ tica matp ri a listica di A~rx a p pa~ e c ome il reciproc o del _ l a diale ttica ideali sti c a di Hege J. , ve r o e propr i o f ondatE. re del me t o do di a letti c o . Heg a l c onsidera va l a diale tti c a dei conce tti come il fattor e pr imo dello sv iluppo stori co e non ve deva nel ma n do reale cha i l r i f le s so dell e i dee e concetti che si evolvono di a l e t t ica me nte. Marx , l ui , rove _ s ci ò in s enso mate ri ali s tic o que s t a c oncezione de l mondo j pe r u s are l a sua e spre ssione og l i ri mi s e "i n pi edi dal l e fondament a li tutto l ' e dif icio h l3gcli ano t r ic onos cen do ne l f e nomeno mate r i a le il f a ttore pri mo a cui s ono sub ordinate1e idee . Ma prendendo i n presti t o d!3. Hegal la conc ezione dia _ le t t i ca del fenomeno egli s pa z zò via a d u n t empo , e l ' i de~ l ismo rnctfi s ico di Hegel e il materiali omo mec canicisti co del XVI II o s ec . I principi e s sonziali ' .de l ma teri ali smo di~ lett i co s ono i seguenti: I . _ La diale ttic a non è s ol t a nto una f or me. de l p e nsiero; e s sa e s iste nella materia in dipe nden te ment e da l pe ro si oro ; detto di versamente, i l movimento de lla di a l e t t ica ~ obietti v a ment e dlal e tti co. I l di a l e tti co materi a li s tica n::n pone nella materi a ciò che si t r ova soltan to nella sua s f e


ra ; ma c on l' ausilio dci suoi scnsi c del suo pensiero _ es so s tes s o sogg otto alle leggi della dialettica _ egl irobrac cia direttament e i l fenomeno mate~iale della r ealtà obiet _ tiva. E t chiaro che questo punto di vist~ si trova oSRtta _ mente ag li a ntipo di dell ' ideali s mo kantiano . 2 . _ Lo svi l uppo , non s olta nt o della s ocietà , ma en~ che di tutti gli a ltri fcnoll!en1 , COn:.PI '0 Si i fe nomeni nav). _ rali, non deriva , c ome affe r mano i me "tafisici (siano e s si. matez:iali stì o idealisti) da un "princi pio di svi l upp o l! o da una " tendenza a llo sviluppo " inerente in tutte le c ose;

questo sviluppo deriva da u na contraddizione interiorejda!

,

le contraddizi oni contenute nella materia , da un conflitto fra ques t o contraddizioni , conflitto che no n pub essere r!. solto nel modo di esistenza at tuale e che quindi l e corrbBd dizioni spe zzano per crearne un a ltro, in cui appaiono nU2 ve contraddizioni , e vi a di segu5. to . 3 . - Obiettivamente , ei ò che genera lo svi luppo dia _ letti co non è nè buono nè cattivo, ma inevitabile e neces _ sario . TuttaVia ciò che ha cominciato col fa vori ra lo svilup _ po I1Uò finire col pa ralizzarlo . :~o sì , il modo di produzio_ ne capitalistico , ha dato da pprima un I energia spinta a l l o sviluppo delle forze produttivo dell a tecnica , per diveni _ re in seguito , per il g i oco dell e contraddizioni immanenti , un impa ccio a que sto sviluppo . Il modo di produzi one socia ] ista libero lo sviluppo da ques t o impaccio. 4. _ Lo sviluppo dialettic o risultante dalle contra d dizioni fa sì , che niente s ia du~ev o le; tutto ciò c he è ,~ ta i n s è il germe de lla propl'ia aspirazione. Come l rx hadimo strato, una classe che vuoI consc'lliùare il proprio do _ minio ncn può accettare la concezione dialettica sotto pe_ na di condannare a morte se ste ssa . Nel suo bA.lzo in avan_ t i la borghesia ha pr ocreato una classe , il proleta riato , le cui c ondizioni di esi st enza i mplicano la spa rizi one del capi talismo . i:d è sol o per qu e sto che la clas se proletaria può ricono scere praticamente e i ntegra lmente la dia let t ica , mentre la borghesi a ùeve neces s ariamente marcire nell 'i dea lismo assoluto . 5 . _ Ugni sviluppo è l ' espressione e l a conoeeuenza di una doppia negaziOllCj negazio ne dell~. negazione . Pren "_ diamo , 'lnc ora une. volta u n esempio de ll ' evoluzione sociale . La pzoduzione del mercantilismo fu la negazi on e fu la nega _ zione del comunismo primitivo, i n cui non si producevano ~he valori d ' uso . L ' ordi ne economic o socialista è la nega _ zione della pr~ mitiva negazione ; e~ s o noga la produzione moreantilistica e giunge , per v ia indiretta , ad una tappa superiore , all ' affermazi one di ciò c he f u negato , a l la pro duzi one dei valor i d ' USO , al comuni s mo . 6 .' _ Le co ntraddizioni non sono as s olute , ma si com_ penetrano l ' un l ' altra ; a d un momento det erminato , la quan tità si trasforma in qualità " Ogni causa di un dato effet _ t o è nell o stesso tempo effetto di quest ' ultimo che aei s ce cQme caus a . Non v ' è semplicemente azione reciproca di fenomeni n t·. "';

,

I


tamente separati, ma compenetraz i one di questi fe nomeni t ~ ziano e reazione dell ' uno sull ' altro . Inoltre , in dete rmi_ (

nate condizio ni, un elornanto può trasformarsi nel propri o

••

contrario . 7 . _ Lo sviluppo dialetti co è progressi vo, ma in ceIti momenti eseo avanza per sbalzi . Raffreddata progre s siv~

!

monte, l ' acqua di viene ghiaccio a poco a poco; ma , c d un cert.o punto t la 'quali tà acqua s 1 trasforma bruscamente :t n qualità ghiaccio. Questo non significa che il cambiamento sia sorto allo improvviso dal niente; esso si è infatt i 8vilu~patD a poco a poco , dialotticamen'te', fin o a l aa lto. ~d ecco c ome l a ~ lattica ri s olv.e anche, senza sopprimerls, la c ontra ddizio_ ne evoluzione-rivo lu zionaria . La trasformazi one dell ' ordi _ ne sociale è dapprima prepar ata dall ' evoluzione (socializ _ zazio ne ) del l avoro, proletarizzazione della maggioranza , ecc .), poi rea liz zat a dal~a rivoluzi one .

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Proviamo ora, studi ando alcuni f enomeni tipici della vita mentale rivela t i dall ' analisi , a . @e t t ere in evidenza l a loro dialettica, l a quale, l o ripetiamo , non avrebbe P2 tu ta rivelarsi se nza la psicoanali si . Prendi a mo pri ma di tutt o come esempio la fOrmazione a~ lettica del si ntomo nella nevrosi, descritta per l a prima volta da Freu d . Secondo Froud il sintomo nevrotico prende origine dal fatto che l'io , social mente sottome ss o, si di_ fende dapprima contro un i mpuls o i stintivo e poi lo rimuo_ ve . Ma la rimozione di un i mpul s o i s tintivo noncosti tui 3ce da sola un sintomo; occore per questo che l'i stinto rim~ E _ so t enti di tornare di nuovo alla r ibalta sotto una fo ~oe mascher a ta , di venuto così sintomo . Secondo Freud i l si nto _ mo contiene nell'i stesso tempo sia l'impuls o contro cu:· 1 2sogget .to s i difende c l a difesa stessa; il si ntomo t ie ne conto de l le due tendenze oppos t e . I n che risiede, dunque , l a diale ttic a del modo di f or _ mazione dal si ntomo ? L'i o del l ' i ndividuo è s ottopo sto a lla pressione di un "confli tto _psichi co". La si tuazione co t~ dittoria , creata da una parte dell ' impulSO i stintivo , dall ' altra dalla re altà , che r ifiuta o punisce l a soddis fazio~e, esige una s oluzi one . Llio è troppo debole pe r sfida r e l a realtà , troppo debole , anche , per domina re l 'i s tin t o . Questa debole zza , conseguenza a sua volta di u na ev o l~ zione anteri ore di cui l a trasformazi one d ~ l sintomo non rappresenta che una f a se, è dun~u e il te rre no su cu i sl svolge il c onflitto; quest ' ulti mo è ris ol t o nella s eguente maniera: obbedendo a lle esigenze sociali , in r ealtà per non sparire o per no n essere punito, ossia per istinto di con_ servazione , l'io rimuove l ' istinto in cau sa . La r imozione è dunque l a conseguenza di una c ontra ddizionn insolubile per la coscienza . Poichè l'i sti nto è diventato incosciente, il conflitto ha trova to u na temporanea soluzione , per la veri


tà , pato logica . Seco nda faElc : :;)ape l a rimozione d'el

d o siid~

ric , nello stesso t .e mpo negato e d a ff e rmato dall'ilo, l ' io stesso si trova modifi ca-'l1O: la. sua co s cienza si è impoYeri ta di uwelemento (l ' istinL o ) e arric chito di un altro (l a paci ficazione passeggera ). &9. , s ia e 830 l~l mosso o cO flc i oJn _ te , l'istinto no n pU<J rinunzi a:ce alla propia soddisfazione ; lo può ancor meno i ,m quant.o ri mosso , dato che nom è più ooit tomesso a l controllo della coscienza . La rimozione si evol v e verso l a . sua spari zi orl8 : e ssa dà luogo , infatti , ad una

,

.'

forte accumulazione di energia i stintiva che finisce per sfogarsi rompendo l a rimozione . Questo nuovo processo è il risultato della cuntraddizione fra la rimozione e l ' accumu lezione di energia ; proprio come la rimozione stessa eraà conseguenza della contradài-..e.ione fra il desiderio istinti _ vo e il divieto del mondo esteri ore (sotto l E'. condizione : àebol ez 7.8 dell' io). Non e Eliste dnnque una II t .e ndenza ll all a. for ma zio ne del sint omo : c ome abbia mo potuto vedere , lo ~\.~. _ luppo risulta dalle contra ddizi o n~ del conflitto psichico . Assieme al la rimozione noi abbiano la condizione che pre _ lude alla sua rottu:r a : l ' ac cl.lrrn:t lo di. cn".-re:; a ded.-,... ., nte dal l ' is·tinto insodflisfat·Uo . La rotl.q:r'A,. ùella r imo7.ionc nelJ.aseconda fase non ci l'ipo:r I;a allo stato p:::-imi ti va? Sì e n o . Sì , in quanto l ' ist-into domina di nuovo l ' io ; no , i n quar._ ~o e sso si trov a nella co s cienza s otto f onma modificata~~ cher ata , sotto f orma di s int omo . Que s t ' u l timo c ont i ene l '~ lemento antico , l ' isti nto , e nell o s t e sso te mpo i l suo e o~ trario , la r e sidenza dell ' io . Nell a terza fas e (s intomù), gli elementi antag onistici inizial i! sono dunque riuniti; i n uno stesso fenomeno . Quest ' u ltimo è la negazi one (rottura) del la nogazione (rimozione ). Arrc Gtiamoc i un momento per:il. lus t rare c on un esempio concreto l ' esperienza psicoa nali tica . Prendiamo i l caso di una donns sposata che ha paura Qt essero assalita da banditi immsgi ~ arii a oolpi di coltello . Essa non può star sola in una sta nza , o sospet.ta che ogni angolo nasco n da. un feroce criIDinf'l.l e . L ' analisi rivela qua!!.. to segue : Prima fase: conflitto psic hic o e rimozione - Prima del suo matrimonio questa donna ha c ono s ciuto u n uomo che l e fa eeV'a delle proposte a cui ell a avrebbe volentieri ac cons en tito se non fos s e stata mor alme nte impedita . Essa ha potu _ to liqu.:idare questo conflitto cons ola ndosi con l a pro spe t _ tiva del natrimonio . Ma l ' uomo la l a sciò ; e s sa ne spos ò un altro s e nza riuscire a dimen t icaro il prime , La cui immagi ne non smetteva di tormontarla . Dopo a verlo i ncontrato di nuovo ella fu in preda a un grav e c onf lit t o fra il suo d,') _ siderio e i l suo rispetto della f edeltà c oni ugale . I n qu c~ te condizioni il conflitto ora in ~ opp ort abilc e insolubile, p oich~ il suo de siderio era alt r e ttant o forte che i suoi princlpl mor ali . Dssa comi nci ò ad ovita re l'uomo (re sist c~ za ), poi finì por dim8nti ca rlo . In rea lth non si t r attava

.

..


di vero oblio, 'ma di una rimozione. Ella 9i credette guari ta e non pensò più .8 lui , almeno c.o sc icntemf!nto. S~conda fase: rottura della rimozione _ Qualche tempo dopo ossa ebbo una violenta. li t 'e con suo marito pcrchè flir tava con un'altra donna . Come apparve molto più tardi essafece questo ragionamento du.rante la li te: uSe tu hai il d.!.. ritto io sarei ben stupida a non permettormi la stes sa c o sa "; s,otto i suoi occhi SIi. era allora disegnata l ' immagine del primo uomo amato. Ma l'idea era troppo pericolosa; non avrebbe potuto revocare tutto l'antico conflitto? E allcra questa idea cosciente cessò di occuparla; essa l' aveva di nuovo rimos sa . Ma nel corso della notte seguente apparve uno stato di angoscia; essa ebbe bruscamente l'impre s sione che uno s traniero sci volas s e ver so il suo letto· per vi ol"ar la . 'L' istinto era tornato a lla co s cienza s otto una forma mascherata, sotto l ' aspetto del suo dire tt o cont rario: lo straniero non è più desiderato, ma temuto. 1ue s to travesti mento (terza fase) era l a base della f ormazio ne del sinto: mo . Se noi analizziamo ora il sin tomo s te sso ,. vediamo nel fatto che un uomo scivoli verso il letto della donna dura,!! te la notte l a realiz zazione di un desideri o ri mosso , quel lo di commette-re l ' adul terio ' . (1' analisi attenta rivelò che senza saperlo , e $~a aveva re alizzato l 'immagine del· suo ~ mo amore:la statura , il colore dei capol1i .ccc. erano iden tiche). Ma il sintomo in Q.uestione contie!le anche la reais'".: tenza, il timore dell ' istinto-che appare come la paura del l'uomo. Più tardi l ' elemento "es s ere violata " fu sostitui _ to con l a paura di "es s ere assassina t a li corri s pondepte per . conseguenza ad. un nuovo travesti me nto de l contenuto fit;1 'or~ troppo trasparente .d el sintomQ . qle st o esempio oi mostra non s oltanto ·l a fusione in un eolo fenomeno di due contraddizioni inizialmenta sepa ra te , ma anche la trasformazione del fe nomeno nel suo contrario, dol de s ià~fio in angoscia . Questa trasfo=mazione d a ll'e n e~ gia sessuale in angoscia, una delle pri ncipali e fonda!IlCn_ tali scoperte - di Freud , presume che, in determinate con di_ zioni, la stessa energi a possa produrre un risultato con _ trario a quello che essa produrr-e bbe in al tre c ondizio ni. Nel nostro esempio sì e sprime anche un altro princi pio di esperienza dialettica . Il nuovo (il si ntomo) co ntie ne an ° che l 'antico (la libido); tutt avi a l ' antic o non è più iden tico a se ste~soj esso è nello ~te s Bo tempo divenuto qua l: che c0 9a di interamente nuovo, os s i a l'ang oscia . ~m l a c on traddizione dialettica tra l a libido e l ' angoscia . si · riso~ ve anch'essa in un ' altro modo par te~d o dalla contraddizio_ ne fra l'io e l ' ambi ente. Prima di abbordare questo argomn' to citiamo qualche piccolo esempi o per illustran.e anche ~ glio la dialettica dello psichismo . Prendiamo il passaggio della quantità alla qualità ; la rimozi one o il semplice oct focamento di un impulso i stintiv o è , f ino ad un certo pun_


,

te , piacevole per I lio, poich~ e sso soppr ime il conflitt o, ma, a partire da un grado dot e rminato, il piac ere si tra s _ forma in dispiacere. l,a leggera ecc i ta:d one di una zona e:o gena i ncapace di dar luogo alla s oddisfazi one finale è pia cevole; :!lP. che l ' eccitazioni si prol u nghi , i l piacere si trasfo::-ma· in dispiacere . . l a tensione e la diste nsione a 'Js titulscono dei fe nome _ 'n i e de lle nozioni dialetti c he . Ni e nte mette questo in evi 'da nze meglio dell tistinto sessuale . La tenstone di una ec citazione sessuale accresce il deside ri o , ma l a soddisfazb ne, r aggi unta propri o nel corso de ll'eccitazione, diminui _ s ce que sta te nsione, che è dunque, nello stes s o tempo , di~ tensione . La tensione di uno sforzo prepara l a Bua disten _

sione.

.. • •

Inversamente , la dist'3 ns ione si produ ce al maximum del la tens ione, ~ per osempio nell ' att o Aes suale o a tea tro , nella scena che preparano l o sciog limento _ pur essendo a.12 che i l punto di parten za di u na nuova t ens ione. Il 1=-incipio dell ' i dontit·à,. dci contrarii a ppare nella nozi ono della libido ' narc isistica e della li bido dell'ogg~ to . Se condo Freud l ' amore di sè e l ' amore dell ' ogge t tp non sono che ùei contrarii; l' amore dell ' ogge tto proviene dalla libido nar ci3iatica e si può in og ni momento ritornare a l suo punto di partenza ; ma nella misura in cui entrambi raE pre sentano delle tende nze amorose, essi sono iden tici ; mcI to spesso e ssi tornano ad u na sorg e nt e comune, l ' appar ato s e ssuale somatico e il "narcisismo pri mi t ivo ". Prendiamo o ra l e nozioni di "c onsci o" e "i nconscio ". Esse s ono dci a,;-n trar1; ma , nelle nevrosi coatte, si dimos tra che essi pos: sono es s e re nello stes so te mpo contrar ii e identici. I ~s lati c~e sono colpiti ri muovono delle r appresenta_ zioni nella TnaI)iera seguente : es s i si contentano di disto_ gliere dé. esse la proprja att e nzio ne, di s pogliarlc dei lo l'O ornau2nti affettiw.i ; l a r appre s enta zione "ri mo ssa" è nel lo ste 93 0 t empo cO $ci antQ o tuttavia inco s ciente; val e am re che i l malato l a può produrre ma ne i gnora il si g nific~ to . L" no zi oni dell ' io r.] del s è espri mono p._nc h' osse c1.3i C!l. trari j_dc ntici: l ' io non è "C.Ìlc una frazione part icol~r _ men t e differe nz iat a da ll ' os; ma in cer te speciali condi zi o ni esso ne di vione l ' avver saria , l ' antagoni sta f unzion.1.1e . Il conc e tto dell 1 idnntifi caziono corrispondo non s01a_ mr nt o a d un f rynomeno dialettic o ma anche ad una identità di c ontra r ii . Per Freud l ' identifi cazione c onsisto no l f8. t , t o che il soegett o "si appr opria li i l suo cd'ucat6rc (o si i dentifi ca c on eS80); questo eduo ~ to r o è amato e odi a t o ~ lo stesso tempo e il soggetto fa propr ii i pri n c~p1~ e l e quali tà di quest ' ul t i mo . In gener e l a rela ziono di ogge1tb spari scp. a questo punt o . L ' ~de nt ificazi on e mat t e f ine allo stato di relazi.ono d ' ogget to i esso. è di cons eguonza il Sl.[) c ontrario , l~ sua negazione; tut tavia essa mantiene qu e sta relazio ne d ' o Bg ett~ sotto u'n ' al t r a fOrLla e costi t .lÌsc0 pe r

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conseguen za anche un 1 affermazi one .,. •..: Si trova alla bas e di questa situazione il conflitto seguente: il Io aTllo Xj educatore , egli mi vieta molte cose e perci ò io lo odio e vorrei dis truggerlo , soppriUlsrlo j ma:iD lo a mo, ed è per questo che i o vorrei anche c onservarlo . Questa contraddizione contraddittoria, che non potrebbe ~ s istere Cl.u.a.le e ssa è a partire dal momento in cui g li im pulsi antago nistici r aggiungono una cer t a intensità , si p~ risol vere nel modo seguente : "10 lo assorbo , io· mi i denti _ fi c o a lui , io l o distruggo (vale a dire io distruggo i miei r apporti c on l Ui) nell ' a mbi ente , ma lo conservo in me, modificato ; io l ' ho distrutto e nello stesso tempo conser _ vato " . He lla nozione psicoanali tica d I ambivalenza , quella di concorni tanza e non c oncoIDi tan za , s i trova egual mente una 1òl la di fenome ni dialettici di cui noi sottolineeremo qui i più s alienti, la trasfo rmazione dell ' amore in odio e vice _ versa. _ ., . . '. Odio può significare in realtà amore e viceversa . 1ue~ te due tendenze sono identiche nella misura in cui permet _ tono entrambi, dei rapporti intensi co n l ' altra persona . La tra sfor mazione nel contrario è una proprietà che Fr eud attribuisce agli istinti in genere . TUttavia, in questa trasformazione , l ' antic o non s parisc e: esso rimane inte~ me nte conservato nel suo po sto . Nello strsso mo do , i contrari i perversioni e nevrosi a riso lvono di aletticame nte in quanto ogni nevrosi è una per versi one o vi ceversa . La rimozione sessuale secolare ci mostr a un bell' esem_ pio di sviluppo dialettico . Fra i primitivi esiste un vio_ lento antagonismo fra il tabù dell ' incesto riguardante la sorella (e la madre) e la licenza sessuale riguardo al l e al tre donne . Ma la limitazione ses suale si estende sempre ~ù , prima ai cugini , poi a tutte le donne dello stesso clan , poi, estendendosi ancora , finisce per t rasformar s i qualitativ8 _ mente , dando luogo ad una nuova a t titudine ve r s o la Bassua lità in genere : questo è ci ò che accade per esempio con il patri arC a to e in particola re con l ' isti tuzi one del cristi ~ nesimo. A sua vol t a , la rimozione acce ntuata dalla sessuu_ lità in genere provoca i l suo contrario , nel fat t o che i l tabù delle re l azioni infantili fr a fra telli e sorelle è ef fet tivamen te spezzato . A causa della rimozione se ssuale ~~ 1'0 pronunciate , gli adulti non sanno più nulla della ses _ sualità infantile, e i giochi s e ssuali f r a fr a telli e so relle non sono più considerati ses suali c sono ammes s i co me co se naturalissime nelle famiglie piÙ " distinte " . . 11 pr imitivo non ha neppure il dirit t o di guardare sua sorella ; quanto a l resto egli è c ompletame nte libero dal punto di vist a sessuale ; il civilizza to , lui , esaurisce la propria sessualità infanti l e sulla sorella ; quanto a l resto


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è ostacolato da severi principi morali . Vediamo ora in quale misura la p:3i coana 11~1 abbi a rive lato l a dialetti ca della p s i cologia anc he per quanto ri guar da lo s \~ luppo generale dell'individuo nella soc ie tà . In quest'ordine d ' idee noi dovremmo considerare due ~u cst ioni importantl : Prima di tutto: si può derivare la dialettica dei feno meni peicmci dalla contraddizione primitiva (di nuovo ri: solvibile)f ra l'io(istinto) e l' a mbiente? Poi, como avviene che la concezi one r azionale o l a co~ c czione irrazionale delle qual ità indi viduali si contraJ _ dieanQ l ' un l ' altra e passi no tut tavia dall ' una all ' a l t r a ? Abbiamo già esposto nel pri mo capitolo la c onc e zione della psicoanalisi freudiana secon do la quale, psichi cam3n te, l ' i n dividuo viene al mondo come un fascio di bisogni e di i sti nt i corrispondenti a questi bisogni . :::': ssere soci ale, egli si inserisce immediatamente con i suoi bisogui nella società , non soltanto nella socie tà ristret~a della fami _ glia , ma indirettamente, per l ' intermediario dei bisogni economici dell ' esistenza famiglia r e , ne l la società nel s e~ BO largo della parola. Riportata a lla sua puù semplice es pressione, la struttura economica della società _ grazie a nume ro si legami : clas s e sociale dei genitori , condizioni economiche della famiglia , ideolog ia , rapporti dei gp.nit o_ rì fra di loro , ecc . _ agisce sull'isti ntO dell ' io de l ne~ nato. Se que sto modifica il suo ambi ente, ·q uesto ambiente mo dificato reagì Bce B. .s ua .voI t a su di lui. L 1 armonia regna se se gli isti nti sono pa rzialmente so ddisfatti. ~~ nella mag gior parte dei casi sorge una co nt raddizione fra ·i b isogn ~ istintivi e l ' ordine sociale di cui , come abbiamo detto , la f amiglia (più tardi la scuola) sono le rappresentanti J !ues ta contraddizione mette capo ad un confli,tto , punto d 1 ori _ ginG delle mOdificaziohij et poichè l ' individuo è l ' a vver_ sari o più debole,queste modificazi oni sopravvengono nella sua struttura psichica. Simili conflitti risultanti da c DE.. traddizioni che sarebbero insolubili se i l bambi no fosse !- J tato di una strutt ura iwnutabile, variano ogni gio~no , a d ogni ora e costituiscono de i v e ri e propri clementi motori . Si parla , è vero , in psicologi a , di una disposizione , di -ren danza allo sviluppo , ecc. , ma i fatti rivelati fin ' ora n~ lo sviluppo della prima "infan zia militano un ica~ent a in f~_ vore dello :6viluppo dialettico descritto sopra , in favo re dello sviluppo per contra d di z ioni. di tappa in tappa . Si dis ti~guono delle fas i nello sviluppo della libido: si dice dOO la libido attraversa queste fasi di sviluppo, ma l ' osserv~ zione dimostra che, senza il rifiuto della soddisfazione dell'istinto , nessuna fase potr ebbe realmente succedere al la prece~cnte. Così il rifiuto della soddisfazione dell ' istintD, per


,

il conflitto che gen nra noI ba mbino , divione il motore del suo s vi l uppo . lHe t ti a mo da u n lato la par'Le di quost o s V,i.l'-;Y? po determina ta dal l ' eredi tà, pa r t e che s i può diff ici lmen_ te rappresentare, p er esem,io la dis posizi one dello zone e rogene e doll ' a pparato perce ttivo . Il probloroa ·de lla natura della sua dial ettic a no n si affron ta qui . Dovremo fare i cont i c on es sa , ma, ci contentiamo dal 2.a fo rmula di Fr eud se eonilo l a quale l a. pr edi . posiziolJG_.degli istinti he. la ste,!! sa i mpor t a nza dell ' espe rienza nello sViluppo. A fianco delle soddi s fazioni dell ' istinto , le proi bizi o ni rappresentano una part e di. primo piano coma fattori di sviluppo . La contraddizione f ra l'i s tinto dell ' i o e il mo$ do esterno f i ni s cono per divenire una ' co nt r a ddizio ne inteE na ; proprio sott o l ' influenza del mondo ester iore c onincia a sviluppar si nell'appara t o psi chico un el omento mo Qe r at ~~} il super _io. Ci ò che era dappr i ma il ti more de l castigo di viene di vie to morale . II conflitto fra l ' i s t into e il wc ndo esterno dive nta c onfli t t o f r a l ' io e i l super _i o . Non d i ~ tichiamo tu~tavi a che t u tti e due s ono di natu r a ma ~e r i n l i , _ poichè il primo si nutro del l a vita or ganica , i l seco ndo m è edi f ic a to , in ul t ima ana l i si , sullti o , nell ' i sti nt o dj ~ s erva zi one. L'istinto di c o n s e rv~zio ne (narci s ismo) limita l ' i sti n to e l'aggres s ività . Co s ì , due bisogni fo ndament ali c hù ,ù&~ prima, _ nel lattante e più tar dii 1m numero se s i tuazi o!rl: no n ne :Banno che uno , entrano i n opposiziorre e , di confllttt to in confli t to , spronano allo sviluppo ; e questo nonl a c~ so , ma a causa proprio del l a co s 1:lri zj.one so ci ale . Se i eon fl i t t i interiori ed estor i ori de Ucr 'nano i n mo do generiCO lo s~luppo , l' e si st e nza ri emp ~e dali e sue r approsen tazio_ ni c dc; suoi contenuti a ttuali s~ i f ini i st i nti ~ c~e ~ diVi et i mo r ali. La p s ic Dan ~ l -s~ _p'uò quindi c onf ormare inte ramente l e tes~ di Marx sec ondo l a qual e è prc cis amen ~e l a esistenza so ci ale che determi na l a "coscienza ", va l o a di re le r a ppre s entazi oni , i f ini degli i s t i nti, l e i deol ogie so ciali, ac e ., c non il. contrari o . Essa · dà a ques ta t esi un c ont enuto co ncreto per quelche riguarda l o sviluppo infantile . Ci ò non e s cludo tu t tavi a che l ' inte ns i t à dei bi sog ni (condizi ona.ti somatica me nt c) e p.""l.....:. che alcune difforenze qualitative dello sviluppo si ~ no de_ termina te dall ' a ppar a to ses suale . No n vi è qui l a " l:.Avi ez1o ne i ·dea l isti ca " _ rimprov.Bro che mi hanno fat t o mo lti mar _ xii.sti~ _ ma acc ordo completo con l a t es i di Marx seconde la quale gli uomini fanno la p r opr ia stori e , ma s ol ta nt o in6e termina te condizioni sociali . In unc %Lettera Engel s prot :·!!.. t u contro questa ide a che l a pro duzio rrq econo ID ea e la n-. produzione della vita r eale co s titui s cono i l s olo fat t cro determi nante nal lo svi luppo de l le ideologie. Zs so co sti ·~i s cono questo f at tore indetermi na to , ma sol tanto i n ulti ma ~ t anza . (l)


Tradotta in Bccial -gis , l a tesi ~ rincipale di Freud , qJ~1 la (l.ell'importanza del c omplesso di Edipo per lo sviluppo dell ' indi vi duo , signifi c a mc I t .o sel':lplicemente che l 'e s i sta.!! za so ciale determina que s to sviluppo . Le tendenze e gIn i~ tin t i umani, forme vuoto pronte El. ricev0!'0 de i cont'3:l1uti ~~ cial i , s u bi scono un I elaborazione (sociale ) nei r apporti col p a dre , la madre f . i maestri, e sol tanto allora assumo no la

loro forma e il loro contenut o defi nitivo .

TJa dial"attica dello s \d..luppo psichicD non appare s oJ:tan to dal f a t t o che u n con:elitto è susce t ti bile , a seco nao del rapporto di forz e delle contraddizioni presenti f di. d:lr lu'p_

go a ri sultatk opl'oatti , ma anche da quest ' altro fatto, di e s pe!"'ienz a cli ni c a , che i tra tti caratterali possono, i "n ·un dato conflitto, trasfornnrs i noI l oro diretto oppo s t o , pre .. sente già in germe de lla prima s oluzi one del confli t 't o • Un b ambi no crudele può di ycn tar o l ' adulto più se nsi bilo, ben cbè un ' anali si penetrante po s sa s coprire l' ant4ca crude l tà ne l l a sua sen s ibili tà . Il bambi no più su dicio può , divenu. .:.:. to grande , es s e r e un maniac o de lla nettezza ; i l curj.oso di v anterà il più scrupoloso dei d isc reti. La sens ibili tà s i trasforma facilmente in as c etismo . Più una propriotà si ma nife s ta con inte nsità e più facilmente essa s i trasforma ne l suo contrario in determinate circostanze (reazione Ma con lo s~lupp o e la trasfor~zione l ' antic o non ~ ri sc c del tutto . Mentrc una parto doll a quali tà s i c a mbia per dar luog o alla. qualità contr a ri a , l ' a ltra parte rimane int atta , benchè . s u bisca coL tem~) o delle modifiche morfolo _ gicho , dovuto a i nru.tamenti di ~utta l a p ersona li tà . La no_o ztono freudiana di r ipeti zio ne rapprosenta una parte :: mpo!" tante nella psico l ogia dello svi luppo mental e e a ppa re come perfettamente dialet ti c a ad un profonda esamc. In ciò che • sta~o riprodotto noi troviamo ciò che è vecchio e m ò ohe è completamente nuovo , l ' anti c o avvolto in p a nni nuovi , i n una nuova funzione . L ' abbi amo già visto ne l s i n t o41o . Ed accade la ste ssa co sa ne lla subli ma zione . Pren diamo un ba mbino che gi ocava volentieri com glt es crementi; r. ~ e si dive r tiva più tar di a d edificare castelli conl de lla sabbi.~ umi da e ch e, di v enuto a dulto , f ini Bc e per manifestare una se.d.q. inclina zi!one per l ' a rchite t tura; n ~ l le t re fa s i , si trOY.8 lb. Dr imi ti..va , o tuttav·i a sotto u na forma od u na funzi one di v erSa . Un a l t ro e sempio ci è f orni to dal l a storia del chirurgo e d e~ ~'nocologo : jl primo ~ blima il proprio sadi s mo (tagli a r e ), i l ~~~nndo il ~~Q nia core infa ntile visuale e t a t ~i le. Il g iudi care que s ti fa t_ ti non . può es ser e opera c he della c riti ca empirica e , in ness un modo , de lla cri ti ca metodolog ica . Chi non ha ana l izza to un_c hirurg o non ha il di ri t to di

r.,

.

-

(l) _ "Se ora si volga la que sti,one p re sentando il fattor e economic o come il so1:o dete rm:i.flante , s i giunge a fare di questa fras e una frase as tra tta , assurda , che norr s ignifi_ -~~a ". ( EnÀe~_l!:.s'U.)'" _ . _ _ _ _ ______________ _


nogar e qucst ' afferJ!1.El.zio no . Ma d:ll punto ai vi s t a mc todo lo _ g io o , si possono formularo so r ie obiczi:jni : p e r es empi oclV l ' a ttivi tà umana di p endo d'lllc co ndizi c ni eco .1omiche di .... é

sistonza . Ora , la psicoanalisi , prc t c!1de solo che tale o tal ' a ltra fo rma sia r al)prcs Gn tata nalla r eel tà . Affi auco di questo punto s ogge t t ivo , l a ~o rma di s ubli ~azionc è, non

occor re di rlo ,intoramcntc determinat a dalle condi zi oni

oc~

nomi c he ; difatti è soprattutto l a posiziono economica dium individuo che lo port e rà a subl imare il suo sadi smo come macellaio ,. c omo chir urgo o como poliz zio tto . Una tale Bublli maz l one pu ò anche

• I

di ~ntar c

p OSSibile per delle ragioni 82

eial i j da cui il malconte nto nCL riguardi della po s i z~ ne imposta dallo condizioni soci ali . Da l punto di vista mc to _ dologi co bisogna anche domandarsi come il carattere innega bilmentc raziona le dell ' attività si eoncilii col suo si ~ n i . f.ieato irrazionale cne è pur esso i nnegabile . E l per guada gna r si l a vita , dunque per delle r agioni e~ on0mi che , r az~o . n ali , ch e il pittore dipinge , che l ' ingegnere c ostruisce, che iJ c h.i:irur~o opera e che il gi nc e·)l ogo assiste . Il l a~T2... r o , inoltre , è un f attore Bacialo f . quindi per fettamente r~ zional e . Come si può conciliare questo fatto con l a spieg~ ziano p si coanali ti c l'l. secondo l a qua le l ' individuo , nel prQ,. pr~o l avo ro , subl ima un istinto , ch ' egli soddisfa pe r que~ ta via indiretta? Molti p sic..oanalisti non a pprez zano nel suo gi u sto va;~ o r e il daratterc razLonale ' GelI ' atti vi tà UIDalJf). . S j ! ttrov:a :Es. diessi u na uonfusi one fil osmfic a che non vuole vedere nei prodotti dell ' attivi tà umana se no n la proiezione e la so ~ distazione d ' i stinti . Una ana lista per ò , ha fatt o notare , ironicamente , che un ae rcoplano era c ertD un simbolo del ~ ne , ma che nello stesso tempo pot eva servire a volare da Berli no a Vienna . Il probl ema dei r a pporti fra il r a zionp.lc e l ' i rrazio _ nale (l) si pone anche in un altro ordine di fatti . I lavo ri della terra si tratti di aratur a o di semina , per la so cietà come per l ' individuo , a ppai ono come produzione dll mi me nti . Ma. questi atti mnno anche il senso siIlb:llic o di un i nc e sto con la madre ( "1a terra , madre nutrice n ) (2) . lIra zionale attira il simpoli co, si r iempie di significato si m bolieo . Il r a pporto fra l ' attività razi ona le e i l 5~g~~fi _ cato irr azionale , si mboli co , c h e essa pOSSiede , appare nel ri tmo di duo fun zioni j re netrazi one di uno strument.o in ur.aqua lsi asi materia , piantagi one di un germe e produzione di un fru t tn da pa rte della materia l a vorata in questo modo . Co s ì il simbol ismo è s iustific ato . Il ratto c he la madTo •

(l) _ "Razionale" ha qui il senso di opportuno , uti l e ; " In razionale " i l senso di inopportuno , inuti le. (2) _ Naturalmente por l ' individilo che c ompi e ques t o lavo_ ro ; non per l a colle tttvità. .


dot ba , come la terra , p ortare i suoi frutt~ dopo e ss er e ~~ ta lavorata c.om uno str'lmcnto (s i mòo l o aGI pelle) mo stra ch9 ci ò che se mbrava privo di s e ns o , l le PO SSi8 d0 , cha tu t~o il s imbolismo poggia sul f o ndo di r eal t à . ?\-Iol te p l) p ~)l a zio n i pI'imiti va erigono da i falli. _ lOji n.boli di f e c o ndità _ s u i

.'

,·'

campi che ha nno s ominati, € qu es t o att o magico , obic "lJtiv a _ mc.mt o inuti lG J chiarisco un c orto aspott~ dci rappo rti fra il razi onale c l'i rra zi onale : s i tra t ta qui di un tentativo magico fatt o per meg l i o r aggiu nger e u n d c term1na~o scopo ,

mettendo in azione dci mez zi irrazional i . L' atto razi onale , in que s to c a so lavoro c sem:1ina, non è pe r q uesto "t;rascurato . Il rapporto se ssu a l e che appare i rragionoYolme nte 1101 _ l ' a gric ùltura come un eleme nto simbolico , è , in se stes s o uti l e ~ sensat~ , s e rve a lla s oddisfazione del bisogn0 S? U_ suale , .come l ' a t to di semina re se rve a ll ' isti nto di conscr vazi ono . Una volta ancora noi ' vediamo che nom vi s ono del _ le contraddizioni as s ol u te e ch e l a c ontra ddizi one f r a il razional a e l ' irrazion al~ è ri s ol t3 c osi in~ modo dial etti _ co . I l 1'att.o di alettico che noI razionale sii trov:ti. dell ' jjr ra zionale , o viceversa , dev ' e sge re conside rato più da vici no . L ' e s perienza psic o8119.1i ti ca permette di d3.rc a qu e s t o disc orso una risposta . 3 5sa in sagna che l e a t ti vit ~ umane s oci alment e u ti li po ssonC'. acqui star ~ un sig nificato s imb o _ li~ o , ma n on l' a cquista n') nece !'l s a ria mon te . :: co sì a ccado ne l sogno , per esempio , qu ando sorge l ' i~~gin o di un col _ t .ell o o di un alber.:> : e sso può essere u n s i mbolo del pe ne , ma no n lo è necossnri~mente , p oi chè il sogget t o pu ò ave r pensato a d un colt ello o ad un albe ro reale . ~ quando i l si mbol o a ppa r e nel s ogno il sens o razionale non ne è ~ffa~_ to escluso: i nfatti, se si cerca di s~pere a tt r averso l ' a _ nalisi pcrchè i l pene è stato r apprcs c nt ~ t o proprio so tto l a forma di un coltello Q di un altero , i nvec e ch e come un

-

del ùa Sl , una spl egazione ra z iona ~ e . E ' così che ~na n ~n ìo 'JI.lJ ~1 e ~i. "llBstu rbava ~Ol1 11n c Ol 1;Allo , che , S'Jn'i'. El. dubbio, ""' ~.r: p) <::;tl:3 e n ""'; a:J8 u n pene . i~ la ~ c eJ t, e. '-,al ~'ol tc l ~<) er,: :~ t ::o.t a ,'2termi nata da ] . "fR.l.tl C ch e sua ma dre le aveva u n giorno l q, n::l:~ to un co) tGllo che l ' ::\V~"'o. fo ri t e . Nella su a fl);\ s "tu.r ":Jazi c ne predomi.nava l ' idea che e s sa dO"V tlooc rli.s trllgg cre il suo or _ g~nismo . Questo modo di agire , divenuto più t ardi irra zi o_ nale , e r a dapprima de l tut to r a zionale c sGrviva alla sod_ di s fa zi one ses suale . Al l a luc e di que s ti esempi che potrenmlO mol t ipl i c a re:il. l ' infinito , si ve de che t u t t i g li atti c he appaiono irr&lo nali al mome nto del l ' esa me h anno avuto , i n un de t ermi na to morr~nto , un signifi cato r azi onale . Og ni si ntomo , i r r a ziona l e i n se stesso , pOS Si e de un sco so , qu an do l ' a nali sta I L Ba mettere im rapporto con l a sua origine . Il r :!. sul tato di ~s t a concezione è che tutta l ' nzi one info. ntilG_i s t inti va. che 'c orrispondo alla tende nza r a ziona le verso il pi acere divie


dcl-ba , c ome la t er ra , por tare i s u oi f r u t t:' dr)po esser e sitr:\. ta l a vorata c.om uno str1 1fficn t o ( s imoo10 ò.cl p l,;ùe) mostra ch'3 ci ò che sembrava p rivo di RGnS O , "" pos s i ., do , eh" tut èo i l simbolismo poggi a s u l fond o dì r eai t;à . lifoi te p opola zioni pI'imi t i vu erigono no i fall i _ c;i nlòoli di fecondità _ sui campi che h a nno 8oIl"..inati, o qu cnto atto Ina!Jico, obic"~tiva _

.'

,

mento inuti le f chiarisce un c erto a ap0 t t~ dci rapporti fra il razionale c l ' i rrazi onale : si trat ta qui di un ~entativo magico fatto per mogli o r aggiunger e un de terminato scopo , mettendo in azione dci me zzi irrazional i . L' atto razionale, in ques to ca so lavoro c s em:iina , non è p er q l1es to t rasc urato. I l rapporto ses sual e che appare i rragionoYo l mem te 1101 _ l ' ngric 01tura c ome un element o simbolico , è , in se stes so utile ~ sensat~ , serve a lla soddisfazione del bisogn0 S ~ ~ _ suale , .come l ' atto di seminare serva a ll ' isti n to di C1) n SiJr vazione . Una vol ta a ncora noi, \. . ediamo che nom vi, sonn del _ le contraddizioni as s ol ute e c he la contra ddizione f ra il razionala e l ' ilrrazionalC" è ri Solt9. co s ì 1m modo dialetti_

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co . I l fat to di aletti co che noI r azionale sli

de ll ' $r ra zionale , viceversa , dev ' es s e re considerato più da vici no . L ' esper ienza psico a n9.l i tie a permette di d3.rc a q.u e sto di sc or s o una risposta . ~ ssa ins egna che le a t tività umane s oci alme nte uti li pos s on~ acquistar~ un significato sim Q_ lioo , ma non l ' a cquistan ") nece ~ sariamcnte . ""; c osì accade n oI sogno , per esempio , quando sorge l ' i~gin o di un co1_ t .o llo o di un albar.J : esso pu ò es s ere un simbo lo del p e ne , ma non lo è n c cos snri ~rnente, p oichè il s ogget t o può av e r pensato a d un colt ello o ~d un a lbero reale . ~ quando i l simbol o appare nel s ogno il se nso razionale non ne è ~ff a!_ to escluso : infa tti, se si ce r ca di s ~pere att r a vers o l ' a_ nalisi per chè il pene è s t a t o rappro sc nt.!i t o proprio sotto l a forma di un c oltello ('I di un nlue ro , i nvec€ ch G come un 1.,.~ .. . ~.,_ :. ," 1";.·· •. ' ."!t ..·('\ n. ,-,-; - ... ...... , ... . ; ·" :'"'"\t- '''. ' : . . . ~..:;-:.-J- ;:' . . ;-...-, del c: aS:l , una spl egazione ra ZiOna.L0 . E ' così che t.<.na n.ln± o .De s i 'I1e..s"turba va JOl1 lln 001t ol 10 , che , s ')n'~a dubbi o , .... a~ p:, · a ~ en"'";a.~,a un pene . 158 l a Bee ] l,e, '-,al -·01 t Cl.J.) er,:. ,-.h .. t u "2t erminata dal "fr.tl. t1 C che sua mad re l o aveva u n giorno l '\n·~~ to un coltGllo che l ' av~~a feri t a . Nella s u~ m~snlr~a z i c ne :predomi nava. l'idea che essa doveooo riistrngger 0 il suo or _ gqnismo . Questo modo di agire , divenu to più t a rdi irrazio _ nale , era dapprima del tutto razionale o serviva a lla s od _ disfazione sessuale . Alla luce di questi esempi che potremmo moltiplicareì l ' infinito , si ve de che t utt i gli a tti che appaiono irraz.l.o nali al mo me nto dell ' esame h~nno avu to , in un determinato morr. llnto , un signtficato razi onale . Ogni si ntomo , irraziona le in se s tesso , pOS Si e de un senso, qu an do l ' a nali sta l e.. SA. mettere im rapporto con l a sua origino . Il r :!' sul tato di ~s t e concezione è che tutta l ' azione in fa ntiI 8 _i~tin ti v a c he 'c orrisponde a lla tendenza r a ziona le verso il piacere divie

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n? azi one irr a ~ion~ l ~ qu a ndo h l S ').t:~. t ') u na r i L.:07,~ (.l!.~C o . sorte ana logA. L,. ~j'''O:: 0 nt o I_r i nu t i \P O t: riunnv .... "' , ':'f1'~; ' t::~ J.. e , Prendi a mo .:li.: e S0mPlu :1. ....... _ ... v ... ..... .... .L >J d '; ~ OC 'lr~j C B; v oi Trr via:no de[: li ele!f!.e nti i r r azi. C'l n'lli, .... O:rlC l ' '!Is 901vimer.t 0 s j ID b oli eo 6.t un. desiùe ;oio inc ons ci C' (t; fJ m;.re pa:r l a ndo dell ' in gegnerc i' s ola to) _ Il che vuo i c.::. r e c he I nella subli rm. ziO: ne , u r:.a f orzo. istintiva che F,LVCY Il e ià nell ' inf anzi a aspi _o rat0 alla E:oddisfa zj.01'l0 si è tr ovata de viata ò.aJ. suo fine primi ti v e dell ' educazione e si è oril3nte,t n. i n un ' a l tra dj mcnz..i. one. :Ma l ' impulso è di vp.nt n. t o irraz~ onale nel mo;ncn _ to i n cui il sogg etto h a reallIi.9nte ri nunciato "lllo s copo pri mi t i v o , pu r continua n do a t OlJlÌe r c ver 30 di CSDO nella sua j.mmaginazione . Se l 'j.s t into trova n ~ ll a nu bl i Jll.'l. zi . :>ne un t.:ù ie t ·l.i vo nuov o , il v ec -:: hio impulso di ve :1U t r , .L rr';;' :,-"~ OlHi le si co nfonde c o n l a nuov a a ~ ic. n e r A.ziona lc a p.ppa re c o s ì C0 111G la sua g ius -:'- ific3'Zio ne irr azio na le:: . -:--o qu esto è eli mos t r ato sche maticame n t o a nc he dall :i sti n t o de l l a c o n OE c ~n za che s i Ho ddis f a più ta.rdi., n:- ll 1atti v i tà de l mc d.i. co I "{; fr esempi o .

-

P:'1mn f nE: c : l ' j ::;t i nto s e9 s u ('~ C".l di c ono s c e n ze. è r3.zi o _ na l me nte o ri ~n t~ t o v er so l ' os s erv3zio ,c de : corpo c dogli organi Be ni tal i . Scoyo r a zionale: soddi s f a zi ono doll ' isti!lt o di conos cen z "l ~ Seconda -tinto non è

_.

fase: la sodeli sfazio ne diretta è Gsclus a . .i~'i~· più s Odàisfa t t o , l ' i :.J.pu l s o cliVl. c no irrar.. ..:.(l~ 1. _ l e n elle condizi o ni social i c si s uc nti. Te r za f aso : l ' istin t o trovo:.l. u na nu ove. f ort:a di a -~ t i vi t à c ho p re se nta u na anel ~g i~ di ~ on te nu t o con l a p ri ~s .Il soggetto di v anta medi co e c o n tc ~::ù'l di nuo vo dc i co rp': e degli organi g e ni tali, c omo a l tra vo l .Jlia de. bambino . :gli fa du.nqu e la s te ssa c osa o t uttavi;. qualc :c.c cosa di di v e!: so ; r.ella mi eu r'a j n cui 1ft SUa a',,: ti vi tà. de r i v a d a ll ~ Sl'tua zi one iafa:1ti l o e ssa è i nu ti l e etl i l 'l'azi on:l-l e ; p C!' t ..u an to riguar da. l a sua a ttu al ~;. funzi one s ,o c::i. a l c , cs~ a è s ons;d a. I l ci 'J s i g ni f ica du n':luo ch :! :.<1 fun zio ne s l)c:!.alc G3 ~ :'. _ de òz l cara tt e re r aziona le o i r rezie ne.l e d: una at t iv:' t à , n elle s ~.; ~ sso modo che l .:t trasf ormaz ione da l ca :r a t t ~ r '; "'li un ' attivi t à , c:ho pa s s a d:-.t.l ra zional e a,l l lirra zio nal o € 7Ì cf;vc rsa, dipon de' dall a pO f-l j.zio ne so ciale clell ' indilll du o .in qU0.1 momG!1 to dct0rlT'j . na t o ~ Lo s t e s so modo di agir') d el ml)_ dico, ..!ho può csser e prive ùi s:::!nso r~o l Z'l O gabi r. e tto di consul t a zione , ru.vie ne scns a t J noll& sua v i t~ priva ta , per csempi o, nell ' atto s essuale : o qu e l cr.r:: era se nsato nel suo Gab i n~t t o , per do questo carattere lh)l la s 'toss a s i tuazio ne pt"ivo.ta . ' ~'.t1. qUOS·tH cons i dm.'8zi oni autorizza no a d ;:if '(e:::'mar e r h l) l a l)sicoa na lisi, graz ie a l suo mot o do _ 0:1C l e pt1rmc tt .J è_ scop ri re l e l'adic i i s tint i vi:; del l ' at t i vi tè. umana deJ l , :i.!ì _


.dividuo _ e grazio a l la sua t30ria di rtln~ti,:: a dcg:Li ;i st.i. n ti, è chi a.mata !ld i llumi nar;:) r.'01 dcttagl~o l :..~ r:;'pcrcufl s.i-O· ni psichi c he è,ei rapp orti 11')01 -3.11 o.i produzio ne , o ss':" a a spiegare l a fortl1il, zione dolle i fc oloEi o II na lla t estb. uma.na " . Fra qu esti due cstrèmi: l a strut t u r a e c onomica della so ci età c la su-porstru ttu ra i dcolo 3 i ca , di cui l a c r)n c ez ~_o

no

ma t0r~alistica della storia ha defi ni to ne l comples s o rapporti causali , la concezion~ psi coanali ti éa della Y~. co l oe;ic. dell ' uomo soci ale ; inserisce una seri e di arl0111 i nte:rmeò! . ns sl'\. può mostrare c hç l a struttura economic9. à0.11a ED ciet à no n s i trasforma dir('!ttR.:~c ntc in ideologia " nella tes t a uman a " ; i l bisog no di nutrimento, inf3.tti le C'u j. t e": mc di e spressio ne di p endono dal l e condizioni (~conol!li c h e _ agis ce , modific~n d 0 l e , sulle funz i oni de ll ' o~ 0 reia sessua l e, molto r i ù plastica, c Q.ucst 'l reazione socia.le a i 11i 30 gni Eessuali , ch ' CS3a lim·te nei l oro fini diretti , dà. ~ go contin""..lamento , S0t.tO forma di. libido sublimata, a nuove forze proè.uttivc nel pro;!c::iSO del l a v oro s00jalo , i n p::\r _ te dire t t::lmente, sotto form...-.. di forza di lavoro, 1::1 parto indirettument e I sotto forma di risultati a l t·1.rr.e ntc sv'::"luE pati d011a sutlimazione sOBsualo , come l a rnlibiono, la no raLC in eenere, l ~ mo r ale sess uale in particolare, la s~ Z8. , ccc,. I n questo mod.') la psicoa nai.isi s i j. nDcriGco ra _ zionalmen t e nell'l co nce zione ra zional:"st:i. ca dcII.;} stori :. i n un ~~nto prociso e determinat o: nel u nto in cui Co ìC ~ ci a!1o a presentarsi i p!'oblomi :- sicologic i , q'.l.ei pro'"" lo'Ti evocati da fl,iarx nella frase in r... ui dice cho il mode ùi' vi ta ma·",er':' ale si tra6forrna in i d~o nel cervello umano . r: pro cesso della libi do nello sviluppo s ociale è, per eonse guen z .::. , oe c ondario j CS gO dip ende da ~u('st o svi lupp o s ocia lo, bcnchè i ntervenga ~n es s o i n tn:=lniera decisiva , p')ichè la libido sublimata divieno for.:..a di l avo ro c.: forza proòut t i v a. Ma , ac i l processo Clel I a l i bi à :-> ~ l ' c lement o D3co nda _ ri o , "bisogna alloi'a chi e do r s i qL.ale s i a i l senso s "torj.co de l compl esso di ~ d i po . Si è vi st, che la psicoana li oi e~~ c epi sce i n modo dialet t ico, nn~ hc se inconsapc v ol mentQ , tu.tt i i processi me nt .a li j solo il complesso di -'di po S0"Jl._ b':a BS8e renelia sua t.eorin , u n isolotto fi sso in me z z;,) 3.i f enomeni che si tr.uavono . E f ) rse il c omples3o di E d~. ~o c~ ccpi to .in mo do non s tori co, ccm'3 ~ualche c osa di illlr.!u tabi l e, c ome un dato fi s so della natura unana? O pi.utto sto ,non è l a forma familiare bJ.se del comples so di Edipo che si mantiene relativamente t'is s :!. da secoli? Jones sembr,J, armno-ct ere la prima ipote si j in una dis _ cu ss j.one con Mali no wski sul compl e sso di Edipo nelle sacie tà matri a rcali , egli afferma c he questo comples s o è l a 1I ~_et ori.z2." di tu.tto . :'"'!uo s ta conce zio ne è se n z~ du bbio id€'alistj.ca , perchè p~ e sen t arf3 i rappor ~d d<;l bambi no c en

i

-'

,

I


il :padre e la II'.a dr e , r a pp orti che cesti t ui Beono un.::. S0 0IE!' ta conte l1l.por anea , come ide ntici in tutte le s ocietà , l"!'lui vale ad a mmett e re che il mo do di e si st e nza 60ciale è inv a r iabi le.

Supporre che i l c omple suo di Edipo sia et erno, s 31'e b _ be ore dere che l a forma della fami g l i a c he g l i serve di sostegno sia assoluta ed immutabil e , e d e<luj.var r ebbe a P3n

,,

s a r e che l ' umanità ,. per natura , S i 'll sempra stata tal e e qual q ossa ci appare oggi . I l complesso di Edipo v ~ l e per tuttG le soc i età patr iarca l i; ma , seconèo le ricer cllG

. Mai linowski , 1 13 relazi oni f r a ba mbi ni e g(!nitori

\

5 0:10

di

co-

s ì di versa ne l le soci età matri arcali che non A! ;mò quas i parlare de l complesso di }~dipo :l n queste 50cie :t-à . Seconlo qU~ dt o autore _ il complesso di ~~ d ip o è un fatto det'ermi n8.. _ t o s oci ologi camente , l a cui forma s i mo difico. co n In s tr·~ tur a soc iale. In una socie t à socialista il comple ~so di . Edipo deve s parl.re , purchè l n,' sua base s ociale, lo. fami g li a patriarcale, perda l a propria ragion d'es s ere e spa _ risce . E l ' sducazione collettiv ~ d ~i ragaz zi è talment e sfavorevole allo sviluppo delle i de~ morali quali si mos _ trar!o ora nella famiglia, le rAlaz io ni dei ba mbini fra di loro e con e li educ at ori t :tlmente mol t epli ci e mo bi li , d e la nozione di t! complesso di Ddipo " _ che s i gni .fica che si desidera lo. p rop r i a madre e che si vu ole ucci dere il !)ro .. p r io padre , il rivale _ perde oc ni s ens o . Si trat t e ci iD. t cndersi s u lle definiz i oni e di sapere se si chi amer~ l100m ple960 edipico " l ' i nce s t o r eale, qual e esisteva a i t enpi pri1!'i tivi ,. o se si riserva a que sta espres si one a l òJ.1 si d!L r io di ince st o rimoss o e all a rivalità con il padre ~eale . Ques to s ignifica so l tabto che u r.a de lle tesi fon damen tali della psicoa nali'si vedrà la pro pria v a lidi t à restringer ~ i a delle form& sociali determinate . ')uesto signifi ca anche cho i l complesso di Edipo è cC!. r a tte ri stico , alme no nE'Ila sua forma attuale , come f a tto socialmente , e , in ul ti ma. ana li si , e c onolILi cam3nte , c;endi _ zionato. Date le divergenz e degli ttnoJ.ce1 è a"'..tualmonte ar.cora impo s s ibil e riso::"vere il problema dell ' origin:: ! dc,! l a rimozi one sessual e. :Ma J. l osservazi one della società me.tri a rcal e non ha mo_ trato chiaramente nes suna traccia . Secondo le ricerc he d:li Bachofern.....\'lorgan_.Engels, è pos s i bil e concepire i l c omples _ so ccli pico e l a f or ma farrdliarc che è ~ lla su a base come u na conseguenza della ri mozi c no se ssuale . In ogni modo la psicoanalisi si privercbbe certament e di nuove possiibili tà di investiga zione nel campc soci a l e e pe dagogi cD SG vole~. se negare l ~ dialettica ch e ha essa stessa mes s o 1m e vi dm za nella vite mentale . IV _ LA POSIZ I ONE PSI COLOGICA DELLA

P S I CANAL ~51

, 1


Se pre n di amo ora l a psi coa n'3.1i s1 (;o me oge etto (~ i c ,Jn_ si ùc razioni s ociologic he, ci trovi a mo di f r onte II'! s eguen. ti quest ioni. I . A quale f at to s ociologico l a pSi coa nal i s i deve l a sua nas cita? 1ual ' è i l suo si gnificato s oci ale? 2 . lua l ' è i l suo posto nella s ociet:l attuale?

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i l s uo c ompi to nel

s oci ali smo ?

Rispondiamo a Ciue s t e do mande: I . Come tutti gli :lItri fe'nomoni soci a li, 1 ~ p si coana li~i ~ legat a ad u na data tappa dello svi l uppo soci ale j anch ' e ssa appa re ad u n d e ter ndn ~ to s t a di o dei r a ppor Gi di pro du zion e . Como il marxi smo , essa è un pro dot t o dell ' er a ca pi t a lis t ica, ma e ssa non è di re ttamente l egata , come il marxi s mo, alla s truttura econoII'Ò. ca della s ocie t à . Tuttavi a i legami indirett i che l i cO l lega no pos s ono esser mes si chiara mente in evide nza : es s.:l è una r eazione all a supt'!rs truttura ideologic a , .').lle condi zi oni eu::" tura 11 e rr.oral i che formano l ' atmosf era dell ' uomo s oci al e . Si tr.:ltta qui del le condizioni se s sua li quali d ~ ri va n o d ~llc ideol ogi e r eligi o s e i n a r goment o . La rivolu zi one borgh ~ a e del XIXo s ec olo spazzò via i n gra n pa r te il modo di produ ziano fe uda l e e oppose l e pr opri e i dee libe r al i al l a r~li gione e a lle sue l r.ggi mor a li . i la l a r ottura co n l a mora_ le re lig i osa si prepa r ava gi à (i n Franci a per ose mpi o )ùe l l ' epoc a dalla rivoluzi one f r anc e se ; l a borghesi a s QPlbr ava porta re in s è il germe di una mo r a l e , particola rment e di una: morale se s suale , oppo s t a a quel la de l l a Chi e s ::t . Fa , u na volta co ns olida t o i l pr oprio pot er e c l ' econa mia capi t alistica, la b o rgh~ s i a di ven ne r eaziona r ia, si ri concili ò con l a reli gione , di cu i av eva bisJgno per man te ner e nell ' oppres s ionB il pro le tari ato app·a ... . so r:tl l a ri'oru t a l e r i pres e anche, s ot t o u na fo r ma u n pò moùifi cat9. ma in f ondo intatta, la morale sessua l o de l l a Chi es a . La c on danna della s cssua lità " l a ma nogarni a , l a ca.sti _ t à pre co ni ugal c , e, per con s egue nza l e di sper s ioni dt.l la sessuali t à maschile ebbero ~ui n à~ un nuovo s igni f~ca t o ec~ nomico , capitali s ta, que s t a vol t ~ . La borghe s i a , che a veva rovesciau.o i l feudal e s i mo , ripre se in g ~an part e le a bi t ~ dini e i bis ogni culturali d ~ ll a fe udalit~ j e ssa dov e t t e egual me nt e distinguers i dal "popolo " con leg3'i morali adat t e , che ra stringeva no a nc he s empre più. i primi tivi bi,sogni se s sual i. Nel l a cla s se bor gh eèe , per ragi oni economiche , la lib.::r t à sessuale è comple t a mente s of'foca t a fino al ma tri _ monio , e la gi o ~ entù maschile c orc a l e soddisfazioni dei s onai fra le do nne e l e r agaz ze del prol eta ri a t o . Cos i , su


di una b a se capi t al i.s t ic .:I. , è ri a pp1.!"sa l a dop piJa mor ale .

morale infradicisc G l a s 0 9 su ~ lità dell iuomo ~ di~ . quolla della donna, della donna che, propri o in vi~ tù dal la sua evoluzione, ècyc resta r "ca sta " nel matrimo_ ni o , v ale a di re frigida , poco attraente , ~ddirittura ri _ pugnante; il che ribadisce l a doppia mo!"alc; l tuomo conti nus ' a cercare la soddisfazione fra le donne del proletaria te, che egli di sprezza, per sentimGnto di,. classe, e v e llo stesso temp o è obbligato a s a lva re le a~paronzo di una limo rali tà 1! irreprensibilsj dentro di, sè egli si ribel l a con _ tro la moglie, ma, esteriormente ~a mostra di s e ntimenti ~u e sta

t rugg~

esat"liamente contrari. e inculoa la sua ideologia E'.l f i gli o e alla figlia . Mr. la rimo zione l ' avvili mento sQ8suale du _

/

revole , diviene dial ettic a mento un elornanto distruttore de l ltistituzione coniugal e e dell tideo l ogia sessuale . S~ comin cia con l a prima tappa dall'istr u zione della mOl'al~ borghese: le ma2.a ttie mentali si mol t iplica no . La scienze. borghese , imbevuta a nch ' essa di pregiu dizi ,. dis _ prezza l a sessualità come ogget t o di indagine e l asc i a c~ dero uno sguardo sdegnoso sugl i autori che si impp-gna no 1n questi acottanti argomenti con se mpre maggiore in~ou s it~. Delle affezioni mentali dell ' i steria e del nervosi smo g e_ neral e, in continuo aumento, essa fu pur amente e semp]ic~ men t e il risul tato dell'ecces s o di l avoro . Alla fine dr;l XIXO s(:lc . , prende forma una ribe l b .one cont ro l a scienza inchiodata f. degli impedimenti morali , ed è Clu e sta l a Eie _ conda fase , l~ fase sc i entific a del declino dell a mo rale borghese . Dal seno stes 80 della clas se borghese sorS0 uno studioso ad affermare che t l ne r vosismo è la p onsegue nza della morale ses suale culturale e che le nevr <Jsi . i n gener e 'sono, per il l oro caratt ere specifico, mal a tt·ie se s suali , ebe hanno origine da una ecces si va reazi .one s e ssuale .'lue~ to s~udioso , Freud, vi e ne dispre zzato , mes s o a l bRndo da l la scienza , tratta to come un ci a rlatano . Ma eg li ma ntiene l e sue po s izioni e, por doz zi ne d ' a ro ni , resta solo . In' que st ' epoca nas ce l a. psicoa na lis i , og_ getto di disgusto ed' orrore no n s ol t a nt.o per l a scienza , ma per tut t o il mondo borghe s e , perchè e ssa min~ c c ia le radici della ri mozi one se ssuale che è uno dci pila stri di numerose i-deologie conserv:a"tric.ii (religione, morale~ ecc ..). Essa f a la sua apparizione nella vita sociale nel mo mento in cui , nello stes s o campo borghese, si rivela no gli indi di un movimento r i volu zionario contr o queste i deo l o g i~ . 10. Bioventù borghese protesta contro la. ca sa paterna ~ crea il proprirQ movimento, "moviment.o della gioventù ", il cui senso na scosto è la tendenza alla libertà sessuale . Ma, poichè non si è avvicina to al pro l etari a to , questo movi _ mento div iene in si g nifi ca n.te o spa risce dopo aver raggi unto parzialmente i suoi~ obiettivi.•. I gior~ a li, borghe si l~._ berali,. a~evano a tt-ac.c .ato sempre più violenteme nte i pro _ giu dizi religio s h. La letteratura horghese comin~ì ava ad

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adot èare dcL punti di vista sempre più l'1.rghi. sulle q '.le s .!.. t ioni morali . Tutti questi fenomeni , che prec edettero o ~c co mpagne.rorro l ' apparizione della psicoa nalisi , si '3.t t onua:.: rono. I l fatto è c he , q,ua ndo l e coso divontano se=~. e , ne.:!. suno osa andare più fino a l noc ciolo del prOblema El trar_ r e le c onclusioni che si impongono . L ' interesse eco n o~~co prevale e provoca perfino un' alleanza fra il li berali'sm o llO.J.'ghe's c El la Chie sa . Socio] ogicamente il marx1smo signtfi'ca che l "uomo 00 rninclava a prender coscienza delle legGi economiche, del _ lo sfrutta mento di ~na di una maggioranza da parte di una minoranza ; e anche la pSicoanalisi signi ficava che 31 cominciava a prender cosc i enza d ~ lla rimozione s e ss~ale sociale . E questo è, dal punto di vi s t a soc i ale I il .:;enso fondamentale dalla psicoanalisi fr8udiana . Esiste tu tta~ una differenza e sse nzi alo . Quando una cl~sse sfrutta, e . ~ , l ' al tra è sfruttata ,. l a rimoziono è un fenomeno CODUlne a tutte e due le classi . Storicamente la rimozione è a nche pitl antica dello sfruttamento di una c l a sse da pa rte di un,' a ltra. Ma essa non è qua ntitativamcnte uguale nelle due cla ssi . .Agl i i .nizi del capitalismo , non vi sono stat e , quasi , limi tazioni o rimozioni della s e ssuaJ_i t à nel prole tariato , a giudicare dal Ca pi tale: di I..arx c da l] Fl Si t uazione delle cla ssi dci l avoratori in Ingh11 t -e:!'ra, di E.1gala. La forza sessuale de l prol etar i ato e ra c ~ r att eriz z a ta e i nfl u e nzata s ol tanto dalla sto. ~ l a mentevole si tua :~ iono sociale (Si può dire a l trettant o a ncora oggi , d'al tfonde , del sott 0_prol etari ato) . Ma nel corso dello sviluppo ca pi talistico , quando la classe domi na nte I nell a misura in rui, i su oi propri interessi lo e si g e vano l . si acci nse a prcnò!!. re doi provvedimenti sociali ,. cominciò un inborghesimcnto continuo del proleta ri at o . La rimozio ne sessua le operò a l lora la .sua rovina nella classe operaia , sen2ja tuttav.La assume r e le proporzioni consider evoli che aV0va r ag(;iunto nella p iccola borghesia : sempre più r nalista dAl Re e 05 _ serva l ' ideale morale de l suo modello , (l a gr a nde borgh0. si a ), più scrupolo samc nta di q~~ nto non lo f a c ci a qu ~ st ' ul ti mo , che , nella sua coscienza interiore, ha gi \ respinto de lungo t e mpo questa mora l e. La s orte' d.mll a.psiooon3.1isi nella tl ocie t à borgtc ne è dun ~ue l egata all ' atteggi amento della borghesia vers o l a rimozio ne ses suale e la sua soppr essi one . •

2 . Il prOblema Ch0 si impone è i l segue nte : la borghe_ sia può s opportare la psicoana l i s i sonza , a lungo andare , subi re dei danni S C I si intendc, le nozioni e le formul e ]) sica nalistiche non si li (lUefanno e no n perdono a poco a 17~ . co tutto il loro signific a to? Lo stesso crea toro della psicoanalisi non ha prede t to


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va che i l mondo , non poten do sopporta rlo , avrobbe in una ~ or ma qualsi a si le 3(.\C sc opert e. E I c hiar o non all udeva che ad una pa r te dalla so ci età, a lla borghesQ; il prole t ariato no n ne sa ancora ni f)nt e

s minuito ch I eg li classe dc ll&, prl.

coanalis1j os so non ha ancora imparato a conosc e rla . Se non po ssiamo ancora sapere qU 31e sarù il suo atteggi amento VC~ s o l a psi canalisi , una quantità suftici onte di indizi ci permattono già di stu di are ~uello del mo ndo borghese. Il s i snificato socia l ~ della ri mo zione sessuale spi~ga perchè la psi c oana li si no n sia a rr~essa . Ma che co sa ne f a , il mondo borghese , della psicoanali si, nG lla mi sur a in cui esso non l a condanna? Ci s ono due setto ri da conai dor a r o: da una parte la s<!ÌlE za , soprattu tto l a psic ol ogi a o l a peichi , tri a , dall ' altra il pubblico profano. Il dubbio c he Freu d espr ess e un gi or_ no in forma ironic a , vale per l ' u na e per l' a ltro : so si ~ cetta la psicoa na lisi, diceva eg li, s"lr à per mantcncrla o pe r distru g ~ nr l~. Quando si i nc ontra la ps ico 3.n1.1i si rima neggi 9.ta da coloro che no n l a conoscono r ealme nte , non s i trov~ più l ' o_ per a di Freud : per la sessuali tà , pa ssi a nc ora , ma pe nsate alle esagerazioni .. . • E che cosa ne fate dell ' eti ca umana? L ' analisi ? .~ol to giusto , ma • •• .• l a sinte si non è meno n e _ ce ssaria . E quando Freud s i mise a d ~ difica r e la sua dottrl na de ll'io sulla sua tecnica sessu ale , il mondo s cientifi_ co t irò un sospiro di sollievo: f i nalmente Freud comincia·_ va a mettere un freno a lle sue as s ur dità ; fi nal mente i l dw corso ri tornava a quanto vi è di super iore ti nel l 'uomo , e 1im particola r e alla morale ...... E non passò molto tempo pri_ ma cho non si sentis s e parlare d' altro d~ll ' id eal e del l ' iO , mentre l a ses sual ità , era "natu r a l me nte s ottinte sa", Si p~ l ò di una nuova era dell ' a nalisi , di u na Rinas ce nza . In una p a rola , la ps icoanalisi dive nne socialmente ammis s i bile .. No n meno desolante , e pi ù ripugnante , è l ~ situ~ z ione dol gros s o pubb l ico . Sotto l a pres sione della mo rale s e8s~ le borghese , es s o si è appropriato d ~ lla psic oanalisi come di una moda che gli permett e di soddisfar e la sua lubrici _ t à . Si analiz zano l'un l' a ltro i loro comples s i; in s a lot_ to; all ' ora del thè , si par l a del simpo l ismo de l sogno. Si disc ute , s eoza l a mini ma"' o'ampet.en58. . Si è per , o cont ro l a analisi . E l ' uno s1,. entusi a sma per la grandiosa "ipotesi ", mentre l'altro , non me no i gnar o , è c onvinto che Freud è un ciar latano e l a sua t eoria una semplice bolla di sapone . "Del res t o " _ domand& i l "critico " _ cosa vuol dire qu es t a ipe rtrofia esclusiva dt=dla ses sual i te come se non ci fo Sse niente di più eleva to? " _ E anche l ui non Sa piÙ p.'U'l a r di a ltro che di ses sualità. In America si formano delle associazioni e dei alub e ili discussioni ps1coanalitic he : il mome nto è favorevole, biso

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gna che sia mes so a profitt o: s i :iJposa la propria s es sual!. tà insoddisfatta e si guanAgnau o ill"tanto molti argomenti per ··mezzo di una pratj ca che osa cbiamarsi p sico an!lli s i. La psicoa nalisi è diventate. u n buon af far'3 . Abbiamo appena visto come stanno l e c ose fu ori de l l a 1's1c08.nA.11 91 . Come stan no nella. p s icoana l isi? Diserzj.one su diserzi"one j i ricercatori non re sis t ono alla pressione della r :!.mo zione sessu a le . Jung mette sottocopr a tutta la

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teori a pSicoa nalitica , tuttavi a sempre soli daroont~ pi cn t~ ta sui suoi piedi , per f a rne una r e l igi one dove non si f a più nessuna ,:tu6stione di se s sua li t à . E la rimozione sessu~le port a i n Adl er alla tesi c he l a sessualità non è che u na mani festazi one d ~ ll'iatinto ~ potenza , e co n tale affe r mazione egl i si s t ac ca dalla psi coanalisi . Ra nk , che e ra s t a to uno degli a llievi ~'liù dota ti di J!"reud , diluisce il concet to de l la l i bido nella psi _ colo ~ ia dell ' io, gi unge a lla sua teo r i a del corp e m~terno e Q<?:. trauma de l la na sci te , fin endo per rinnrgare le nozi2., nj. 'f o ndamenta li dr:- lla psicoanalisi . E il lavoro di raddol ciT!l.ento c di atte nuazio.çl8 , tenden,t e a l c omprome ss o , ese _ guito dagli psi c oanali st i stess i , mos t ra 1uanto questi u} timi siano socialmente ed e conomi c 3mente asse rviti . Dopo la comparsa df'> ll'opera di Freud inti t ola t a II L ' io e l ' es " si parlu a nc or a a malap e na della l ibido , e si cerca di r ! condurre al l ' io tutt a la teoria della nevrosi; si procla_ ma che la scoperta del s enso di colpa costituisce la pri _ ma autentica gloria di Freud e che s oltanto ora s i a r r iva al fondo dollo cose . La te nde nza al co mpromesso e la capi tolazi one davanti a l la moral e sessuale borghese appare nel modo più net t o : nella t eraupeti c a delle nevrosi , dove si t r a tta di appli _ care praticamente all ' indivi duo , nella società c apit a lis _ tica , una teor ia altament e rivo luzi onRria . La situa zione sociale de llo p s ico a ~al1 sta gli i mpedisce di spi eGa re f r An camente che l a morale sessua l e di oggi, che il matrimonio , la fami g li a Qorghese , l ' educ a zi one borgh ese , non possono concili ars i con la cura p s ico ~ na liti ca radi cale d ~ l le ne _ vrosi . Si h ~ un bel ri conoscere che ~e condizioni familia ri sono de s ola nt i , c h e l'ambi e nte dol mala to è di soli to il maggior ostacolo a l l a sua guari g ione , si esita .. p ar delle ragioni fac ili a comprender s i _ a tra r re da qu e ste constatazioni le conclusioni c he es se richiedono. t',i giun ge anche a snatura re i l senso de l pr inc ipio di r e a ltà e de l l ' a dat tame nto a ll a realtà , intendendo con e sso la tot~ . le s ot t omissi one a lla e sigen ze so ciali ch~ ha nno ge norato la nevrosi . L ' at~uale moèo , ne t t a mente c cpitali stic o, di sopravvi v enza de l l a psicoe naliSli , l a soffoca dunque 1 da l di d'm _ tro e dal di fuori . Freud ha. r agi o!1e : l .e:l. su a sci::m za dp.cJ1. na . Ma noi aggiungi a mo : nel~a soc ie tà borghes e.


Se e3::Ja non vi si a datta. " la p s ic oanali s i non subirà danni ; ma se es sa ·v i s i adatta , l ' attende la ste~sa morte de l IIiar xism.o no ] l e mA.ni d e i socialisti ri fo::'InÌsti., ossia la morte per lenta degenet"a ziono, s opr a ttutto a cau sa del_ l ' abb3. ndono della teori a dèlla li bi do . I.a sci en za uffi ci a le, nè prima nè dopo il suo adattamento , non ne vorr à mai se nti.r parl a r e , perchè ' · j l ~uu QUbcJ..""V"; -:TI!=' .ato speci a le l e impodi sce di adottarla . Gli psicoanalisti , cn~ 1.0. di t'fu _ sione della psicoanalisi rende ottimisti, sbagliano gros _ solanamente : questa di f~usione seg na p ro pri o l ' ~nizio ~~l suo declino io Poichè la psic oanali si appl i cata senza nessuna a tte '~ nuazione scalza l'ideologia borghe s e; poichè , inoltre , la e conomia so ci ali sta cost itui sce l a bas e di un libero spi~ garsi dell ' intelletto e della sc s 9ualità , la psicoanalisi non può avere avvenire che nel s oci a lismo .

3 . - Abbiamo visto che l a psi coanali s i non può t rarre da s e ste ssa una concezione del mondo , un sistema fil os o_ f ico , e, per conseguen za , chm'e ssa non può rimpi a zzare ne~ suno dei Sistemi filo s ofici esi s tenti; ma e ssa porta con s è una revisione dei v.alori ; applicata praticame nte al l~ divi duo , distrugge l a reli gione, .l' ideologia sessuale bo,!:. ghese , e libera la sess~alità . Or a , ques te, sono proprio le funzio ni ideologiche del marxi smo . Anch ' e sso rov~sci a i v ecchi valori con la ri voluzione economica e la sua fi_ l osofia materialistic a ; l a psicoanalisi fa , o potrebbe f a re lo stes s o , nel camro psicolo ~ico . Ma , condannata a re~ tare socialment e ineffi cace nell a società borghese , essa no n può divenire efficiente che dopo il successo dell a ri v olu zione sociale . Molti a nalisti cre dono c h ' es sa pos sa trasformare.'. il mondo pe r via d ' evoluzio ne e sostituire aE. che l a rivoluzione soci a le . E ' un'utopia, fonda ta su ll ' a~ soluta i gnoranza dr Ile cose ec onomi c he e politic ~e (e an_. che del l 'i n~luenza soci ale sulla vita i stintiva) . L importa nza sociale fu tura della .psi coana li si s (~ mbra conce ntrarsi in tre campi di s~ ~dio : I

I. _ Nell ' esplora zi one della storia dell ' umanità pri~ tiva , come sci e nza ausiliaria nel quadro del mater:Lalismo stori co . La storia primitiva, condensat a nei miti~ l e abi tudini c i costumi delle p opo l azioni primitive a t tu a l~ , non s ono ac ces sibi li dal punto di vist a mctodologic o·, all a do ttri na social e di Marx . Questo l a voro può di ve nire fe _ condo soltanto se gli a nalisti ricevo no una soli dis sima forn~z i ~n e socialo ed economica e rinunci a no alle conce zi~ ni i ndividualistiche e i dealisti che dello sV!i..luppo stori_. co , 2. _ Nel campo dell ' igiene montale , c he non s i può

s ~ri


, luppa ro che sul l a bas €) di una e c ono mia ('f ('lc i n.li .e t l-.:a. In una ec o n o mia orG.in ~ t a s:i può p~~et cn nc l' e u n ' cl:0nomi a l i bidinalc ardi na t a , co s a compl etament e i mposs ihi le i n reg i me borghc:;ce, o a ccessi bi l e , tu tt ' al pitl ~ a que.:ì.. ch e i ndiv i duo i sola t o. E l s olta.1} t o nel s oci a lismo ch e la t e ~a peutic a i ndivi dua le de l le ne vrosi può tro va r e un campo d ' azione degna di essa . 3. - NoI campo dell ' educazi one , come ba s e ps icologi ca della edu cazione socia liatica . Data l a s u a conoscenze dello svi l u r po me ntal ~ de l bambino , la ps i c oanal i s i deve es ser e co nsi dera t a COllle indispensabil e . Nella società borg hese oss a è , co me s ci e!!: za aueiliaria della pe dagogi a, condanna t a alla s te ri l ità , se non a qual cosa di peggi o . In qU2s t a so c i e tà non s i pu ò educare il ba mbi no in al t r o modo che s ec ondo l o s pi rito bor g he30 ; cambiD r o un s i s t ema educa t ivo con u n alt r o è dedi car s i ad una modificazi one i llu so ri a f inchè sus sis te i l r egime ; così , prima del l a r i voluzi on e , la pe dagogi 3 psi coanalitica non può esser e applicata c he n el se nso della so c i e t à bo rgheB ~ . E i pedag ogh i ch e s i impegnano n oI modifi ca re ques t a soci e t à ri s chi a no la stessa sort o di que l pr e te che , a ve ndo visitato un a Gont e di a~ s iourazi oni a t eo i n pun to di mor te, lo l a sci ò s en za a ver l o c o~ ve rtito, ma no n Se nza a ver f i r mato , lui , un~ pOli z za di a s s ic~ r azio ne . La soci e tà è pi ù forte d e ll e a s piraz i oni di qualcu no dci s u oi membr i i c olati . F

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Lui gi De Marc hi : SOCIOLOG I A DEL SESSO t:. ;,. %>1" ; f: . 800 Wilhe lm Roich LA TEORIA DELl, ' ORGASi,1O R.. f, . ,:!,:!,:! ; 1.800 Rivo l g el'si - a :nomc dol Movi ment o Tie j uh lun o <1i Na poli _ alla organi ZZ8.7,j.t)ne libr ari a lI Più l i bri :' , r./o or. Sa u~:.~ _..s..~ "'T a{d ni _ ~4.. Ir:IJo!.4.NO 1_ Vi.!'- Psmte à i Leg u..9..t.-...3.. Ef fettu ar e lJ. :pag~ruL .. " '''' . L. .... t. ••I:AflOOe; n o . T,e spesb' ~', ~t 2. 1i SurnY,'1.0 di 5:. 300 , q ual S l 3. S ~ s .J. .... il numero d e i J.:"'h-r"l ri chic b ... .i... B ' riser vato i noltre un ul t eri rrc sconto de l 30/~ per (,;. X'(l i nazio ni - d l ....1 1YlP,no 30 c opio (per ciascun titol o) . == ;= == =====~===~==== == = ==

Legge t e. " abbo nate vi a LA VIA FElUilll ILE - 20 122 Milano , Via Ba r oz zi, 7. Abboname nto a quattro nUi.l.or i- (a parti re da qualsi a si nu mer o ) lire 2 . 000 . C/C pos t a le n . 3/28472.

========================= Finito di ciclostil ara i l 23 novembr e 1970 . Quarta

~~~~~~~~===============-==

======._===-================ CIC ]~OS1\I L ATO

IN PROPH IO =:=:====-===="' ,-:::-::= == = = = ====~ =: =.:::: =


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LE NOZIONI ~!ATER I ALIS TI C HE DELLA PSICOANALISI E QUl.LCHE DEFORMAZI Ol<E I DEALI STIC A,

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I . LA DOTTRINA PSICOANALITICA DEG LI I STINTI.

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ne della borghesia decadÙl.lte .

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una scie nza i deal is tica .

II. LA TEORIA DELL ' INCONSCIO E DELI.A RIMOZIOI<E. III . LA DIALET'rICA DELLA VITA MENT,ILE . IV. M

POS IZIONE PS I COWGICA DEI,I,A l'S I COANALISI

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