1° Numero Il Ruggito - Novembre 2016

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E D I T O R I A L E 4

EPISTOLA NON ERUBESCIT. Buongiorno a tutti, vorrei occupare le prime righe dell’editoriale per presentarmi: sono Niccolò Panella e sarò il direttore de “Il Ruggito” per l’anno sociale 2016/2017. Devo dire la verità, non mi sono mai occupato di riviste e, perciò, questo è il primo esperimento che faccio. Ho avuto timore quando Valentina mi ha chiesto di occuparmi de Il Ruggito durante la sua annata (non so mettere in ordine la mia stanza, figuriamoci se so come ci si occupa di una rivista…) ma ho accettato ben volentieri la sfida. In questo momento state leggendo il mio primissimo editoriale nel mio primo numero: devo ringraziare Caterina Maramai (alla grafica) e Francesca Tumolillo (che mi aiuta con gli articoli) per avermi aiutato. Rispetto all’anno scorso sono cambiate un po’ di cose, ve ne potete accorgere guardando la copertina e l’impaginatura: grazie alle idee di Caterina abbiamo deciso di uscire con un numero “minimal”, stando attenti a non esagerare nella grafica. Ringrazio, inoltre, tutti coloro che mi hanno inviato gli articoli e compilato le rubriche, lavorando insieme con i giusti tempi possiamo modellare a nostro piacimento questa rivista rendendola più divertente da gestire e più rilassate da leggere. Buona lettura

NICCOLÒ PANELLA, Direttore rivista distrettuale “Il Ruggito” CATERINA MARAMAI, Grafica della rivista distrettuale “Il Ruggito” FRANCESCA TUMOLILLO, Co-Direttore della rivista distrettuale “Il Ruggito”

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C

ari amici Leo

Con un po’ di emozione mi appresto a scrivere il primo articolo da Presidente Distrettuale sulla nostra rivista; emozionata non solo per il ruolo ma anche, e soprattutto, perché mi ritrovo a scrivere sulle pagine del Ruggito col quale io stessa ho iniziato la mia avventura

PRESIDENTE MULTIDISTRETTUALE

distrettuale. Pagine che – sinceramente – ho sempre difeso e sulle quali ho sempre cercato di riversare la mia passione leonistica fin da 4 anni fa quando esordii come Direttore della Rivista. Non è la prima volta che mi viene chiesto di scrivere qualche riga per il Ruggito e ogni volta È un sentimento che proverà sicuramente chi mi ha preceduto e chi è venuto dopo di me

è sempre un immenso piacere.

a ricoprire questo ruolo; l’attaccamento alla rivista distrettuale non parte da una semplice

Questi miei saluti vorrei che vi arrivassero sì da parte del Presidente del Multidistretto, ma

presa di posizione affettiva ma dalla consapevolezza che ha un ruolo fondamentale per la

anche e soprattutto da parte di un’amica.

comunicazione e lo scambio di informazioni nel nostro Distretto.

Il Ruggito è uno strumento fantastico che permette a tutti voi soci del Distretto Leo 108 LA

La comunicazione stimola la partecipazione e l’informazione sviluppa l’unità d’intenti che

di conoscere ancora meglio le singole realtà dei club e sentirvi ancora più uniti e vicini nel

sono gli obbiettivi di cui ho fatto tesoro per questa annata e che ripetitivamente espongo

servire.

durante le mie visite.

COMUNICARE e CONDIVIDERE sono obiettivi che anche il Multidistretto si è posto per

E quindi non posso non approfittare di questo spazio per ricordare a tutti che rimanere

quest’anno sociale. Per fare ciò sono state create ampie aree di progetto (Macroaree) con

informati sulle attività leonistiche dei club, del distretto e – perché no – anche multidistret-

l’obiettivo di realizzare un fattivo interscambio tra i diversi service; è stato ampliato il Coor-

tuali serve ad accrescere lo spirito di servizio, a sviluppare l’orgoglio d’appartenenza e, di

dinamento Comunicazione e creato il Coordinamento Sport; per migliorare la conoscenza

conseguenza, a stimolare quella partecipazione che sta alla base dello sviluppo della nostra

reciproca tra distretti e per aumentare il senso di appartenenza al nostro Multidistretto Leo

associazione.

si stanno sviluppando alcuni service durante gli eventi del Multidistretto ed è iniziata la sfida per cui entro l’anno ogni distretto dovrà mettere in atto un service caratteristico di un altro

Al motto di «partecipiamo tutti» vi invito a Sansepolcro il 19 novembre quando rinnoveremo

distretto scelto.

il gemellaggio col Distretto 108A, in una serata importante sia per accrescere l’amicizia tra

Le opportunità sono tante e il mio invito è che possiate farle vostre e coglierle con entusia-

di noi sia per conoscere altri amici Leo che condividono i nostri stessi ideali. Sono convinta

smo, partecipando anche in maniera attiva agli appuntamenti del Multidistretto.

che chi sarà presente potrà divertirsi ed accrescere – al tempo stesso – le proprie amicizie

Concludo riportandovi il mio motto, che sia d’augurio per questo anno sociale: “Non importa

“di qualità”. I ragazzi di Arezzo e Sansepolcro si stanno impegnando molto per farci vivere

quanto si fa, ma quanto amore si mette nel fare”. Vi auguro di vivere l’associazione al massi-

un esperienza bellissima!

mo, ricordando che i risultati sono importanti, ma ciò che conta ancora di più è il sapere di aver messo il cuore nelle azioni che compiamo ogni giorno. Quando il sentimento è autenti-

Vista la premessa non posso esimermi dal ringraziare in modo particolarmente affettuoso

co, ogni sfida è vinta in partenza.

la redazione del Ruggito di quest’anno che ha iniziato l’annata con impegno e grande entusiasmo, anche cercando di apportare delle lievi migliorie al progetto della rivista che – speLAURA SCUCCATO

ro – sia gradita e letta da tutti voi.

PRESIDENTE MULTIDISTRETTO LEO 108 ITALY Buona lettura!

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VALENTINA PANELLA

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PERCHE' UN TOD DI NOME SAM ? 8

C’erano una volta una bambina appassionata di scherma, un tifoso della fiorentina, un’adolescente amante dello sport ed un ragazzo innamorato della montagna…

correre. Sì perché Andrea, a distanza di un anno dalla malattia, ha imparato a gareggiare sulle lame vincendo 4 medaglie d’oro e adesso punta convinto le prossime Paralimpiadi.

Questo, a seconda del lettore, potrebbe essere l’incipit di una favola o di una barzelletta, ma, in realtà, è l’inizio di quattro storie di lotta, coraggio e voglia di ripartire che si intrecciano a causa di una terribile malattia.

A prendere l’aperitivo in centro a Firenze ci raggiunge Tommy (Tommaso Nistri) ormai famosissimo nel distretto 108LA e socio onorario del club Leo Firenze Sud. Tommi ha avuto una forma forse ancora più grave di meningite e ha perso le braccia e le gambe, come Bebe. Io sono preso dall’organizzazione della cena di chiusura del club e li lascio a chiacchierare. Al ritorno vedo Tommy con un sorriso radioso che mi guarda e mi dice: “oh Marco allora ci siamo organizzati. Andrea mi presta le lame da corsa così posso provare anche io a correre!”. “Cavolo, ma sei sicuro?!”, esclamo. “Ma certo. Anzi ora devo studiare un modo per tornare anche sulla bicicletta perché Andrea mi ha vedere le foto ed è ganzissimo!”

Bebe, Tommi, Yoko e Andrea sono i loro nomi; i nomi di coloro che hanno affrontato una rara e terribile forma di meningite che li ha costretti a lunghi periodi di ospedale ed a gravi interventi di amputazione. Bebe (Beatrice Vio) ha rappresentato l’Italia alle Paralimpiadi di Rio conquistando l’oro ed il cuore di tutti coloro che l’hanno vista. Non è facile spiegare in poche righe la forza di volontà e la determinazione che questa ragazza sprigiona, conoscerla e ascoltarla è un’esperienza che ti porta a valutare la tua vita da un’ ottica totalmente diversa. Leggete il suo libro “Mi hanno regalato un sogno” e credetemi vi conquisterà. Anche Veronica Yoko Plebani è stata a Rio con la sua canoa, dimostrando a tutti una forza ed una tenacia impressionante. E’ la determinazione che colpisce quando li conosci, impassibili rispetto a quanto la malattia gli ha tolto e con gli occhi di chi vuole vincere e riscattarsi.

Come dice Andrea “con le protesi giuste si può fare ogni cosa”. E’ in quel preciso istante che ho pensato a come poter aiutare questi ragazzi. Hanno bisogno di una protesi specifica per ogni cosa, per ogni attività che vogliono fare e sopratutto per fare sport. Perché un ragazzo a cui la vita ha tolto le gambe e le braccia merita indubbiamente che ci si adoperi per dargli un’altra possibilità, il meglio che possiamo fare è indubbiamente finanziare i loro sogni e la loro voglia di lottare.

Vi voglio però parlare di altri due ragazzi straordinari…

E’ così che è nato S.A.M.

Andrea Lanfri ha perso le gambe e le dita delle mani a causa del meningocco, ma la prima volta che l’ho incontrato mi ha chiamato e mi ha detto: “se vuoi passo io a prenderti in macchina?”.”Passa a prenderci lui?”, abbiamo pensato io e mio fratello. Beh, quando sono sceso di casa e l’ho visto alla guida, mi sono reso conto che il fatto che quella domanda mi avesse potuto sorprendere per un secondo non aveva alcun senso, non c’era niente di diverso che se lo avesse chiesto un qualsiasi mio amico. Siamo andati a prenderci un aperitivo ed ha iniziato a raccontarmi della sua passione per la montagna, per le scalate e di come riusciva ad arrampicarsi addirittura con la testa in giù. “E adesso? Come fai?”, è stata la domanda sciocca ma istintiva che gli ho fatto. “Adesso non è cambiato niente”, mi ha risposto sorridendo. Grazie alle sue protesi è riuscito a tornare a scalare e subito si diverte a mostrarmi l’ ultimo ritrovato dell’ingegneria ortopedica, aggiungendo “con queste fai tutto!”. Anche

MARCO CONTI E ALBERTO MASCITELLI

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“In omnibus autem negotiis priusquam adgrediare, adhibenda est preparatio diligens” scriveva Cicerone. Credo

frizzante, sicuramente positiva ai prossimi mesi di attività. E

sia il modo migliore per spiegare lo spirito con cui il Leo Club

questi tratti per tutto il corso dell’annata.

Lucca ha affrontato i primi mesi di quest’anno sociale. Fin da

I programmi per il futuro sono molti, ci occuperemo del service

Luglio, un incontro dopo l’altro, abbiamo costruito un progetto

Progetto Martina con una conferenza che coinvolgerà le scuo-

che, speriamo, possa portare e portarci tutto il bene che siamo

le della zona, condivideremo con il nostro Lions Club padrino

in grado di fare.

la natalizia cena degli auguri, per poi buttarci nel nuovo anno

Questa nostra aspirazione ci ha permesso, già in breve tem-

solare con un impegno tutto “green” e, in Maggio, l’evento Leo

po, di organizzare eventi di cui andiamo intimamente fieri. A

Love Insulina a cui vi consigliamo di non mancare!

partire dal pranzo con i ragazzi del Campo Toscana Disabili di

Un ringraziamento è dovuto a chi ha partecipato ai nostri eventi

Luglio, il Leo Summer Party di fine Agosto insieme agli amici

e a chi vi parteciperà,

del Leo Club Viareggio-Versilia e la consegna del defibrillatore

con l’augurio a tutti di un buon anno Leonistico.

non possiamo che auspicare una collaborazione che mantenga

alla Misericordia locale agli inizi di Ottobre. Passando anche per la Cena di Apertura di Area 3, che ci ha visto inaugurare il nostro percorso e quello del Leo Club Viareggio-Versilia nella location della Tenuta Spadaro, in compagnia di ospiti che hanno

LEO CLUB AREZZO

LEO CLUB LUCCA

Eccoci nuovamente qua, alle idi di un nuovo anno sociale, con la presidenza del distretto 108LA di Valentina Panella, nell’anno del centenario dell’organizzazione LIONS. Molte saranno quindi le commemorazioni sparse per tutto il nostro distretto durante tutto l’anno sociale, ma per quanto riguarda più strettamente il club di Arezzo, sabato 8 Ottobre c’è stata la cena di apertura assieme al neo-ri-nato club di Sansepolcro e al club Valli Senesi; la nuova area 5 del distretto 108 LA. Mentre nel pomeriggio dello stesso giorno, si è tenuta la visita alla fortezza medievale dellà città di Arezzo, il cui ricavato verrà interamente donato alle vittime del terribile terremoto del centro Italia. La storia ed i risvolti “sociali”, antropologici ed alcuni aspetti militari della Fortezza di San Donato di Arezzo; questi erano gli aspetti principali della visita pomeridiana, attraverso la quale, quindi, è stato deciso di continuare sulla strada intrapresa già da qualche tempo: l’organizzazione di eventi culturali ambientati nel centro storico della città di Arezzo.

Infatti lo scopo del ciclo di conferenze, iniziato con quella dal titolo: “La Pieve nell’immaginario collettivo aretino”, tenutasi lo scorso 9 aprile, è proprio quello di dare visibilità e cercare di spiegare, se non proprio scoprire, anche attraverso la lettura di brani ed episodi tratti dalle cronache del basso medioevo in luoghi simbolici del capoluogo da cui trae origine la civiltà aretina, la stessa vita cittadina, all’interno delle mura di cinta della città originaria. La visita, tenuta dal socio Marco Giustini, esperto conoscitore della città di Arezzo, si è svolta, tra l’altro, in un momento particolare, in quanto adesso è in corso nei locali della fortezza medicea, una mostra d’arte, che ancora di più, ci ha accompagnato nel nostro “viaggio” o visita alla scoperta di questo luogo (recentemente finito di restaurare) da cui ebbe origine il primordiale agglomerato urbano della città di Arezzo, benché le condizioni atmosferiche non ci abbiano aiutato, la visita è più che riuscita, attirando vari target di pubblico, non solo LEO.

reso la serata gradevolissima. Le figure e i discorsi del nostro presidente Iacopo Politi, del presidente del Club Viareggio-Versilia Ilaria Corazza e della delegata d’area Barbara Bilotta, insieme con tutti gli altri, hanno dato un’impronta seria, ma anche

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FRANCESCA TUMMOLILLO

STEFANO TILLI

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LEO CLUB SAENA CLANTE Pronti, partenza e… VIA ,per questo nuovo anno

sociale! Il Leo Club Saena Clante Valdelsa, dopo soli nove mesi dalla sua riapertura, è pronto a mettersi in gioco con tante nuove idee e attività. Il Club è sempre sotto la guida del presidente Francesco Orlandi che, lo scorso anno, ha letteralmente preso un treno in corsa ed è riuscito fin da subito, con l’aiuto di tutti i soci, a portare a termine attività anche molto impegnative. Non solo la presenza all’evento “Discoteca Analcolica” in collaborazione Lions Club padrino, ma anche in piazza per Pasqua, con il service “Un uovo per Francesco”, e in occasione del Giro d’Italia, passato occasionalmente per il centro di Castellina in Chianti lo scorso maggio. Il nostro impegno è stato apprezzato fin da subito dal Distretto in cui, per questo nuovo anno sociale, saranno presenti come Officer del gabinetto alcuni nostri soci: Caterina Maramai, come responsabile grafica del Ruggito, Francesco Landi, come welco-

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LEO CLUB SAN MINIATO

me officer, e Giuditta Casprini, come responsabile

posti l’obiettivo di partecipare maggiormente ai ser-

del TON. Inoltre, con grande piacere, abbiamo ac-

vice distrettuali e nazionali, a partire dalla vendita

cettato la proposta del nostro PD Valentina Panella

C

pasticcera!).

Miniato: è presto per i dettagli, ma siamo certi che

iao a tutti amici Leo! Eccoci finalmente pronti

dei pandorini per il prossimo Natale a favore del

Il nostro Club non mancherà inoltre di riproporre i

ne sarete entusiasti!

ad un nuovo anno insieme, un anno ricco di progetti

Perciò, cari amici, STAY TUNED e buon inizio anno

di organizzare la prossima distrettuale di gennaio.

TON Leo4Children. Purtroppo, anche vista la no-

services già consolidati nel corso degli anni, tra cui

che il Leo Club San Miniato non vede l’ora di affron-

dell’anno sociale a tutti!!

Eccitati, e forse un po’ incoscienti (…chissà cosa ci

stra “giovane età”, siamo in attesa di due sole scato-

la vendita dei cioccolatini e delle arance per l’AIRC,

tare con la solita voglia di fare tanto e bene!

aspetta!), speriamo di poter portare a termine nel

le, ma speriamo di poter presto scendere in piazza

nonché l’allestimento, in collaborazione con il Lions

La meravigliosa e partecipatissima apertura d’area

migliore dei modi questo impegno.

molto più forniti!

Club di San Miniato, del Lions Point, durante la Fe-

Perciò, anche per quest’anno la voglia di fare è tan-

Inoltre, siamo intenzionati a proseguire la collabora-

è stata il migliore degli inizi possibile: ci ha confer-

sta del tartufo che si tiene ogni anno tra ottobre e

ta e i programmi non sono sicuramente pochi. L’an-

zione con il nostro Lions Club padrino, in particola-

mato quanto sia bello e proficuo uscire dai nostri

novembre: è un’importante occasione per far cono-

no è cominciato lo scorso 14 ottobre in occasione

re con l’organizzazione della “Discoteca Analcolica”.

confini territoriali e collaborare con i club più vicini,

scere l’associazione e i suoi obiettivi, e vi consiglia-

dell’apertura con gli altri Club di Area 6, una serata

In attesa di organizzare al meglio le tante idee che

stringendo sinergie ed amicizie che ci impegneremo

mo caldamente di venirci a trovare, approfittandone

in cui sono stati raccolti fondi da inviare agli abi-

stanno bollendo in pentola, auguriamo a tutti un

a rendere sempre più salde nel corso dell’anno.

per assaggiare questa vera prelibatezza tipica del

tanti delle zone colpite dal terremoto dello scorso

buon lavoro e un buon anno leonistico. Ci auguria-

Proprio in quest’ottica ci siamo già attivati, insieme

nostro territorio!

24 agosto. Come nostra prima apertura dell’anno

mo di vedervi numerosi alla prossima distrettuale di

a tutta l’Area 4, per proporvi il MasterChef Leo,

La guida della nuova presidentessa Giulia Casani,

sociale è stata sicuramente una piacevole serata.

gennaio.

una cena in cui, come avrete già capito, a cucinare

propositiva e piena di energia, l’entusiasmo delle

saremo proprio noi!

nuove leve che hanno sostituito gli indimenticabili

Sarà un modo originale e divertente per scambiarci

soci storici del club e la forte voglia di novità e cre-

gli auguri di Natale, partecipate numerosi e mostra-

scita ci hanno poi spinto a scegliere di sorprendervi,

teci cosa sapete fare ai fornelli (è aperta la sfida

quest’anno, con un evento tutto nuovo che sostitu-

con la nostra socia Benetta, davvero una provetta

irà la consueta festa di halloween del Leo Club San

Peccato solo che, da bravi “novellini”, siamo stati subito derubati della nostra campana e siamo in attesa di sapere il riscatto da pagare per poterla riavere! Per quanto riguarda i prossimi mesi, oltre che all’organizzazione della distrettuale di gennaio, ci siamo

MARTINA BUCCIARELLI

LARA SALVADORI

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“E’ stata un’esperienza intensa. L’organizzazione di una distrettuale impegna

mo fare qualcosa che possa essere realmente utile, un contributo tangibile!”

un Club a 360°. Sono moltissimi, infatti, gli aspetti da curare nel dettaglio, e questo ci ha impegnato anche durante tutto il mese d’agosto. Per noi è

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stato un onore essere scelti dalla nostra Presidente Distrettuale per ‘aprire’

lante collaborazione con la VAB – Vigilanza Anticendi Boschivi

la sua annata, ci ha affidato una grande responsabilità. Si è fidata di noi..

o.n.l.u.s. Sappiamo che questa sinergia ha consentito di racco-

speriamo di non averla delusa! L’evento si è svolto presso l’hotel Astoria, in

gliere i fondi sufficienti all’acquisto di una cucina da campo, che

pieno centro storico, tutto è andato per il verso giusto…per fortuna!!! Per

verrà utilizzata durante i soccorsi dai volontari della protezione

quanto mi riguarda, è stato un modo per rompere il ghiaccio e mettermi

civile. Una grande soddisfazione! Dicci di più!

Dall’anno scorso il Club ha iniziato una proficua e stimo-

subito alla prova.” “L’anno scorso di questi tempi, parlavamo di questa collaborazione come di un’ipo-

2_Quali sono i progetti di quest’anno?

tesi, nessuno si aspettava che in così poco tempo riuscissimo a realizzare l’intero progetto. Con i ragazzi della VAB è nata una bella sinergia, abbiamo molto in

LEO CLUB FIRENZE INTERVISTA AL PRESID ENTE D EL LEO CLUB FIRENZE

C

comune e per questo ci troviamo molto bene a lavorare insieme. Aver contribuito

remo sulla strada intrapresa già ormai da tre anni con il progetto God Save

alla loro attività con l’acquisto di una cucina da campo è stata una grande soddi-

the Green, ma non abbiamo intenzione di fermarci a questo. Abbiamo in

sfazione, è stato il miglior modo per veder concretizzati i nostri sforzi. Siamo stati

programma un progetto di ispirazione artistico/culturale legato al territorio

presenti personalmente alla giornata VAB dell’11 settembre scorso, nel corso della

fiorentino. Inoltre quest’anno celebreremo i 45 anni del Club, un traguardo

quale la cucina, che è già pienamente operativa e disponibile per qualsiasi urgen-

davvero importante! Infine speriamo di poter realizzare un evento in colla-

za, è stata inaugurata. Siamo entusiasti!”

borazione con il nostro Lions, un progetto che possa avvicinarci ancor di più ai nostri padrini.”

eccoci di nuovo qua, ad iniziare insieme una nuova avventura. Anche quest’anno ho il piacere di essere la portavoce del mio Club e di tenervi aggiornati sulle nostre iniziative. E allora, quale miglior modo di iniziare l’annata se non con una breve intervista al nostro Presidente, Marco Biagiotti, che si è già messo al lavoro e ha proposto ai soci un programma davvero intenso e stimolante.

3_Quindi anche quest’anno il Leo Club Firenze riproporrà

Sembra che il Club abbia le idee molto chiare e che l’annata appena iniziata pro“Si, anche quest’anno il progetto sarà riproposto. Ormai questo evento fa

metta interessanti sorprese.

parte del Club. E’ un tema che non vogliamo assolutamente abbandonare, in

Un in bocca al lupo a tutti, ed un affettuoso e sincero augurio di “buona annata” al

cui crediamo molto e che vogliamo sviluppare di anno in anno.”

nostro Presidente Marco!

4_Avete già in mente qualcosa?

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“Beh, questa è una sorpresa! Scherzi a parte… abbiamo già qualche idea!

Ciao Marco, l’annata è partita a pieno ritmo e stato impegnato nell’organizzazione

della prima distrettuale! Che ci puoi dire?

mo sviluppare. Work in progress...”

l’evento God Save the Green?

Vediamo insieme quali sono le maggiori novità.

il Club è già

6_La collaborazione con la VAB continuerà anche quest’anno? “Assolutamente! Abbiamo già in mente qualche idea che dobbia-

ari Amici,

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“Beh, già adesso stiamo lavorando su diversi fronti. Ovviamente prosegui-

Come è noto l’individuazione di un progetto che possa essere concretamente realizzato comporta notevoli sforzi, in particolare per le problematiche burocratiche che si devono affrontare. Anche quest’anno, comunque, vogliaELENA LANFRANCHI

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l 15 ottobre 2016 a Villa Vecchia, in occasione della cena di apertura di

e coinvolgono in qualsiasi iniziativa. Fin da subito, col presidente di quest’an-

Area 1, si è festeggiato anche il secondo “compleanno” del Leo Club Mugel-

nata Giuseppe Bacci ci siamo trovati bene ed abbiamo iniziato a pianificare

lo. Come la maggior parte di voi saprà, quest’anno il presidente del Club è

quello che sarà quest’annata sociale.

Francesca Guazzi, molti di voi già la conoscono ma oggi vorrei raccontarvi qualcosa in più su di lei.

Adesso svelaci, cos’ha in programma il Leo Club Mugello? Beh, manteniamo certamente gli eventi classici. “La Notte da Leoni”, in

T

ra le attività principali che il leo club Viareggio Versilia si e’

prefissato di realizzare sicuramente risalta agli occhi il service che ha ad oggetto la storica villa Argentina. Essa è una dimora signorile, situata in via A. Fratti a Viareggio. La villa, tra le più belle nella città, risale al 1926 e conta di numerosissime decorazioni realizzate dal pittore Galileo Chini. Di notevole importanza architettonica e artistica, villa Argentina inoltre è sede di importanti mostre. I leo, venuti a conoscenza delle carenti risorse della provincia, insufficienti a fornire un servizio di sorveglianza continuo alla villa, ha deciso di mettere a disposizione le proprie energie e forze: i ragazzi si sono ripartiti in più turni in modo tale che la villa non rimanga mai incustodita.

GIACOMO TURRINI

LEO CLUB MUGELLO

LEO CLUB VIAREGGIO- VERSILIA 16

I

drino. Ci hanno fortemente voluto ed altrettanto fortemente ci supportano

Francesca, ci parli un po’ di te?

collaborazione con il nostro Lions padrino, cena e dopocena dentro i box

Ciao ragazzi. Mi chiamo Francesca Guazzi. Sono nata l’8 novembre del 1988

dell’Autodromo del Mugello il cui ricavato viene destinato ad associazioni del

e vivo a Scarperia da sempre. Mi sono appena laureata in Architettura (pri-

territorio, tra cui AVO, l’Associazione Volontari Ospedalieri di Borgo San

mo motivo della mia latitanza degli ultimi mesi, ma ero sotto studio “matto

Lorenzo che è un po’ il nostro “TOC” – il Tema Operativo di Club. Poi come

e disperatissimo”). Sportiva da sempre, ex nuotatrice, almeno prima di un

sempre a breve vi inviteremo al “Leo in mostra”, il concorso fotografico che

infortunio dello scorso maggio… Diciamo che l’avventura da presidente non

organizziamo ogni anno, pur reinventandolo parzialmente… Ovviamente, ci

è iniziata con la fortuna dalla mia parte. Che altro dirvi di me. Sono appas-

stiamo già lavorando.

sionata di cose belle… d’arte, di teatro… e ovviamente, di moda.

Dobbiamo organizzare inoltre il terzo evento per il “Leo4green”… Ci sono già un sacco di idee, tra cui la caccia al tesoro che non si è tenuta per la Chiu-

Perché hai deciso di diventare presidente?

sura a causa del maltempo. Claudia Calamai, la nostra past-presidente, è

Ho scelto di fare il presidente perché credo molto nel mio Club e in quello

poi addetta al coordinamento Area Fame, quindi la seguiremo senza dubbio

che abbiamo fatto in pochi anni di attività. Dopo essermi laureata ho pen-

nell’organizzazione di un evento a tema, probabilmente a gennaio.

sato che potesse essere il momento giusto per dedicare un po’ di tempo a

E ancora, un evento di sensibilizzazione sulla donazione del Midollo, il clas-

questo incarico, considerando anche che, per età, mi restano pochi anni di

sico appuntamento con Scatta alle Cascine… Insomma, sarà senza dubbio

associazionismo.

un’annata piena. Ma sono sicura che con l’impegno che ci abbiamo sempre messo e l’amicizia che ci lega, sarà anche una bellissima annata.

Hai detto che credi molto nel Club, qual è la carta vincente del Leo Club Mugello? La nostra carta vincente è stata sempre quella dell’unione e l’amicizia. Siamo riusciti a creare un gruppo di amici, di persone che si stimano reciprocamente e si portano rispetto al fine di un obiettivo comune. Insieme ci divertiamo e così siamo efficienti nell’operato di club. E per quanto riguarda i Lions? Non ci possiamo lamentare del rapporto che abbiamo col nostro Lions pa-

CLAUDIA CALAMAI

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LEO CLUB SAN SEPOLCRO

UN PRFIQUO INCOTRO

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D

opo il ritorno nel mondo del Leo Club, siamo stati

la Distrettuale, che si terrà nei pressi di Sansepolcro

lieti di partecipare alla serata svoltasi sabato 8 Ottobre

nel giorno 19 Novembre 2016 e che permetterà un

presso Arezzo. Un incontro interessante che ci ha per-

fruttuoso confronto di idee e opinioni, in un ambiente

messo di conoscere e approfondire le nostre amicizie

amichevole e stimolante, e la preparazione di un inte-

con i componenti del Leo Club Arezzo e Leo Club Valli

ressante progetto promosso da noi giovani soci: la rea-

Senesi.

lizzazione di un’iniziativa che possa permettere a molti

Qualche componente Lions ci ha accompagnato in una

di conoscere al meglio il mondo emergente e sempre

giornata che ha previsto, nel pomeriggio, la deliziosa

più significativo delle start-up.

scoperta delle bellezze e dei paesaggi offertici dalla for-

Il nostro desiderio di attivarci e renderci utili é frut-

tezza di Arezzo e, nella sera, un viaggio tra i tipici sapori

to di continue scoperte e idee, in circostanze che ci

toscani, in compagnia di amici e nuove conoscenze.

LEO CLUB MONTECATINI TERME I

l Leo Club Montecatini Terme ha inaugurato l’a.s.

una serie di attività sportive e di divertimento per

pandorini e colombine a favore del TOD.

2016/17 il 9 settembre scorso, giorno nel quale ha

dimostrare l’assenza di barriere nello sport e che

Non mancheranno sicuramente collaborazioni con

trovano sempre calorosamente accolti dagli altri Leo

festeggiato anche la sua 7^ Charter Night. La no-

ha visto l’intervento anche del delegato provinciale

altri Leo Clubs durante l’annata, teneteci d’occhio

La Cena di Apertura dell’Area 5 per l’anno sociale

Club, nostri amici, e dall’attenta presenza Lions, che

stra presidentessa (Letizia Meoni) ha avuto modo di

del CONI. Il Campo Disabili rappresenta un Ser-

perché vi faremo divertire, come sempre per un

2016/2017 ha permesso a noi componenti Leo Club

con sguardo supervisore ammira i nostri passi e le no-

presentare, durante questa occasione, le idee per

vice che da sempre ci sta molto a cuore. Per dare

buon fine! Perciò: stay tuned!

Sansepolcro di proiettarci in un’ottica di service, azioni

stre decisioni.

un’annata ricca di attività e già lo scopo benefico

invece un’occhiata al futuro, stiamo attualmente la-

e iniziative, al più presto, realizzabili.

Affinché tutto vada per il meglio, é nostro compito ren-

della serata è stato importante: sostenere le popo-

vorando alla realizzazione di una “cena con delitto”:

Le proposte sono tante, le opportunità sono indubbia-

dere le occasioni che ci legano sempre più incorag-

lazioni vittime del terremoto di Amatrice. A questo

il 22 novembre presso il ristorante “Le Maschere”

mente numerose e la voglia di mettere in atto i nostri

gianti e ricche di novità, tante splendide occasioni ci

proposito, alcuni soci hanno anche inviato beni di

a Montecatini Alto si svolgerà una cena diverten-

progetti cresce quotidianamente insieme al nostro Club.

vedranno uniti e collaboranti.

prima necessità nelle zone colpite.

te intervallata dalle indagini su un delitto sospetto,

Facciamo però un passo indietro: a luglio scorso,

inscenato da alcuni nostri “leoncini”. Siete curiosi,

attiva é stata la partecipazione del club al Campo

vero? Allora non mancate, riceverete presto la lo-

Disabili Toscana a Marina di Massa, che vede coin-

candina con l’invito! Guardando poi al 2017, imman-

volti, come ogni anno, Lions e Leo della regione in

cabile sarà l’appuntamento a marzo con il nostro

attività che aiutano i ragazzi disabili a sviluppare

ormai consueto San Patrileo, un’occasione per fare

le proprie potenzialità. In particolare, in occasio-

del bene con una serata all’insegna della birra: non

ne della visita a Pistoia abbiamo organizzato per il

ci si può tirare indietro! A Natale e Pasqua, anco-

secondo anno consecutivo l’evento “Cuore di Leo”,

ra, ci troverete in piazza per la consueta vendita di

É già in atto, a questo proposito, la preparazione per

ELEONORA FORNI

SARA BERTELLI

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moto, kart ed il resto non vado pazza) che ci ha

dere la patente. Esatto, tutte quelle croci di vero e

permesso di dimostrare ancora una volta come si

falso che tanto fanno ammattire i neomaggiorenni,

possa far del bene divertendosi. Il ricavato ha infatti

anche stavolta hanno lasciato il segno (inutile dire

consentito di effettuare un service in collaborazione

che la maggior parte di noi dovrebbe ripassare il

con la Federazione AMI Prato per la realizzazione

libro di teoria, ma questo non diciamolo troppo in

di una ludoteca multimediale presso l’U.O. Pediatri-

giro..). E per concludere, abbiamo avuto anche una

ca del nuovo Ospedale di Prato S. Stefano.

mascotte speciale: Otto, che con la sua criniera da

È vero che il tempo non ha aiutato, facendoci so-

leone ha conquistato tutti quanti!

spendere la gara nel pomeriggio, e ci ha impedito

Una bella giornata nonostante il brutto il tempo, ma

di realizzare il nostro sogno di formula uno, ma non

si sa che quando la squadra funziona, il sole lo por-

ha comunque frenato l’entusiasmo ed il divertimen-

tiamo noi! Squadra che vince non si cambia! Gra-

to, e non ha frenato soprattutto i piloti: la definirei

zie infinite ai Lions che ci hanno coinvolto in questo

una specie di “Running in the Rain” invece del clas-

evento, ai membri del mio club che si sono impe-

sico “Singing in the Rain”, giusto per ribattezzarlo.

gnati tantissimo ottenendo dei risultati fantastici, e

donato e la pioggia ci ha fatto compagnia per tutta

Il ritrovo alle ore 8.00 ha significato sveglia all’alba

soprattutto grazie a chi ha partecipato!

la giornata, insieme alle risate ed al sano spirito di

dopo una serata di baldoria. Baldanzosamente ci

Il luccichio dei caschi sotto il sole. La tuta ed i guanti

competizione, di quello che fa bene, che non varca

siamo precipitati all’autodromo pronti ad affrontare

che avvolgono gli uomini che camminano dirigendosi

la linea sottile che lo fa sfociare in qualcosa di “dan-

il gelo per dimostrare chi è il più veloce. I piloti sono

verso i loro veicoli. L’asfalto che ribolle e che presto

noso”. È cosi che sabato 8 ottobre presso l’auto-

stati tutti bravissimi e professionali, e noi giovani

vedrà solo fumo della velocità con cui le ruote sci-

dromo del Mugello si è svolta la gara (oserei dire)

leoncini ci abbiamo messo del nostro come al solito:

volano sull’asfalto. I piloti prendono posto, le visiere

dell’anno: “The Lions Race”. Un evento che ha visto

un bel gazebo sulla sicurezza stradale, addobbato

si abbassano. I motori si accendono. Mancano solo

mettersi in gioco piloti non professionisti Lions. L’i-

da cartelli ed attività varie. Il percorso ad ostacoli

pochi secondi. Via, sono partiti!

dea nasce già in estate dall’unione dei Lions club

con gli occhiali che simulano l’effetto dello stato di

Ammettiamolo, tutti quanti quando abbiamo sentito

pratesi, e la chiamata per noi giovani Leo non tarda

ebbrezza è stato sicuramente il pezzo forte della

parlare di gara sui go-kart ci siamo immaginati que-

ad arrivare! Una giornata dedicata agli amanti delle

giornata! Per non parlare della Leo-Patente: un quiz

sta scena, ed invece! Il gelo non ci ha mai abban

corse (credetemi, mi sono divertita anche io che di

strutturato proprio come quello ufficiale per pren-

LEO CLUB PRATO T

20

he Lions Race: running in the rain

ELEONORA CIONI

21


LEO CLUB firenze michelangelo E

22

Game su cui ben presto avrete notizie; stiamo colla-

affianca l’idea dell’ambiente al tema del riciclo dei

ccoci qui, pronti per ripartire per un nuovo

borando con il nostro Lions padrino per la riuscita

materiali, tramite scatti fotografici effettuati (a noi

anno leonistico, più carichi che mai! Il nostro club,

dello spettacolo “La voce serve” pensato da Beppe

membri di club) da un esperto professionista che,

quest’anno, ha iniziato alla grande partecipando alla

Dati per coinvolgere giovani cantanti che avrà luogo

in futuro, metterà in mostra il lavoro svolto. Insom-

distrettuale nella nostra amata Firenze e alla cena

il 28 novembre. Come potremmo non partecipare

ma stiamo lavorando…e l’acqua che bolle in pentola

di apertura della nostra Area a Villa Vecchia Impe-

alla maratona che fa correre Firenze?! Immancabile

è tanta! A prestissimo!!!

riale per sostenere i terremotati. Abbiamo l’arduo

appuntamento dell’annata! Per rimanere sull’onda

compito di avere nel club il Presidente Distrettuale

dell’anno passato non vogliamo abbandonare il tema

e, dunque, anche noi soci ci siamo imposti di essere

del buon vino, infatti stiamo pensando di organiz-

presenti a più eventi possibili per l’anno 2016/2017.

zare una gita domenicale per visitare una cantina

I progetti del nostro club, per il futuro, sono tanti:

vinicola. In cantiere è previsto anche un evento Gre-

non può mancare l’oramai consueto evento del Laser

en diverso dal solito: un progetto fotografico che

NICCOLÒ PANELLA

LEO CLUB FIRENZE SUD

P

roprio in Kosovo, avete contribuito alla cura tanti

Ma arriviamo allo spettacolo e al calendario di bene-

bambini ma mi domando, come avete fatto considerando

ficienza? come mai Leonardo insieme a Panariello e

che il vostro ridotto staff medico e infermieristico?

Conti vi hanno concesso di creare un calendario della

Ci siamo riusciti perché Cure 2 Children e i suoi medici

serata per raccogliere fondi?

ed infermieri non sostituiscono mai medici e paramedici

Leonardo Pieraccioni è un nostro amico e fervente so-

locali ma li supportano. La fondazione in queste realtà

stenitore da anni ed è stato lui ad affermare che “Nulla

si impegna a dare il supporto medico scientifico inizia-

è più importante di un Bambino. Nulla è più importante

le, acquistare i primi farmaci salvavita e null’altro. Le

di curare un Bambino”. che poi è diventato uno dei no-

dirò di più e ci tengo a precisare, Cure2Children NON

stri slogan.

crede nella beneficenza ma piuttosto nella capacità di

Siamo stati fortunati perché Leonardo, Giorgio e Carlo

estendere le cure per le malattie gravi dei bambini in

hanno dimostrato una sensibilità incredibile schieran-

modo sostenibile e realistico. Cure2Children crede che

dosi da tempo in favore della nostra causa.

le strategie terapeutiche devono essere adattate alle

E’ proprio grazie alla loro immagine che una fondazione

realtà locali sulla base di esperienze concrete. Ricerca

“piccola”, se confrontata con tante altre che investono

e sviluppo sono da sempre state indispensabili per la

importanti somme di denaro in pubblicità, riesce senza

sostenibilità professionale e finanziaria nei paesi ricchi

fare gli stessi faraonici investimenti a devolvere ogni

e non vi è motivo di pensare che lo stesso non valga an-

centesimo incassato in cure salvavita.

che per realtà in via di sviluppo. Tornando alla domanda,

Concedimi infine di ringraziare anche voi ragazzi dei

questi sono i motivi che ci permettono di supportare

Leo perché vedere giovani che si impegnano per aiu-

moltissime realtà, perché non ci sostituiamo ai medici

tarci riempie il nostro cuore e quello dei nostri bambini

locali e accade così che, bambini mai curati prima nella

di gioia.

loro paese, grazie a Cure 2 Children e a medici locali che hanno saputo non perdere l’occasione offerta che in modo, del tutto gratuito, noi gli abbiamo dato per collaborare e raggiungere obbiettivi comuni: salvare la vita ai loro bambini.

MARCO CONTI

23


La nostra associazione è fatta di persone; oltre ai titoli, al Prof. Ing. Arch. Avv., è fatta di persone che lavorano insieme per costruire qualcosa; noi Leo dare chi oggi non c’è più, ma c’era quel 4 novembre e che si rimboccò le maniche per ridare a Firenze lo splendore che da sempre le appartiene. Erano i nostri nonni, Lions e non, non importava appartenere ad una o ad un’altra associazione, c’era lo spirito di lavorare insieme per qualcosa. Da questo ricordo nasce il nostro motto per l’a.s 2016/2017: TOGETHER IS BETTER «…Questa stessa gioventù [...] oggi ha dato, [...] , un esempio meraviglioso, spinta dalla gioia di mostrarsi utile, di prestare la propria forza e il proprio entusiasmo per la salvezza di un bene comune”. Onore ai beats, onore agli angeli del fango.»

LEO CLUB firenze bargello C

24

(Giovanni Grazzini)

me ai nostri Lions stiamo cercando di guardare al ari Amici Leo, sappiamo che ad ogni primo nu-

passato per farlo tornare presente. Anche stavolta,

mero del Ruggito sarebbe buona creanza raccon-

non possiamo anticiparvi nulla: non per crudeltà, ma

tarvi quelli che saranno i nostri progetti, ma ahimè,

perché non sappiamo se il nostro progetto andrà in

non siamo ancora pronti! All’inizio di ogni nuova

porto; ma vorremmo utilizzare questo spazio per un

stagione ci si trova a far fronte a due possibilità: o

#throwbackmoment, per far tornare alla memoria

non si hanno idee, o se ne hanno troppe; ma non

qualcosa…

sempre avere troppe idee è sinonimo di una buona

Il 4 novembre 1966 Firenze si svegliò con l’Arno

riuscita: per farle tutte si rischia di farle male, op-

che dimostrò come non fosse sbagliato definirlo “un

pure (ed è questo il nostro caso!) di essere ancora

torrente con le ambizioni da fiume”: invase la città,

indecisi su quale scegliere.

lasciando fango ed acqua, portandosi via in cambio

Sappiamo quali saranno i temi che vorremmo

opere d’arte e alcune vite. Il come, cosa, il quando e

fare nostri: il Progetto Martina, il Diabete Mellito

il perché ben lo conosciamo dai libri di storia. Quello

Giovanile, il TOD, la Vista, l’Ambiente. E poi insie-

che ci piace ricordare oggi, è il “chi”.

CHIARA FERRI (PRESIDENTE LEO CLUB FIRENZE BARGELLO)

LEO CLUB francesco iannitelli__ grosseto

siamo giovani ma in questo spazio, vorremmo ricor-

U

n altro anno è iniziato anche per noi del “Francesco

medie, vogliamo proporre un progetto per la sicurez-

Iannitelli” Grosseto e abbiamo cominciato in un modo

za dei giovani su internet, soprattutto dopo molti fatti

un po’ particolare. Per tutti le cene di Apertura si sono

tristi successi da poco e riguardanti il cyber bullismo.

aperte con tutti i propositi e le pianificazioni, mentre noi,

Ovviamente, proseguiremo con i nostri service green,

abbiamo cominciato con il passaggio della Campana tra

riproponendo la raccolta di cibo per gli animali e in Pri-

il nostro Past President Francesca Pacella e il nostro

mavera un biciclettata nel Parco naturale dell’Uccellina.

attuale Presidente Rebecca Macchione. Sicuramente

Insomma, speriamo che sia un anno ricco di service e

è stata un’occasione particolare, strana forse, ma co-

di collaborazione con gli altri club della nostra area,

munque toccante ed emozionante, anzi forse chiudere

soprattutto con il Saena Clante, di cui deteniamo orgo-

ed aprire nella stessa serata da ancora di più il senso

gliosamente la Campana!!!

di continuità ed amicizia che contraddistingue noi Leo. Questa fine/inizio è stata poi perfettamente incorniciata dalla prima cena della nuova Area 6. L’unione dei tre club, Grosseto, Siena e Saena Clante Valdelsa si è sentita fin dalla prima riunione e siamo davvero felici di aver trovato dei compagni di viaggio così pieni di energia e fantasia. Sarà sicuramente l’idea di essere un’Area nuova, ma tutti e tre i club sono pervasi da un vento di novità, di voglia di fare, di far valere la propria Area e questo si è sentito soprattutto nei discorsi conclusivi dei tre presidenti, tutti hanno presentato tantissimi progetti sia sociali che culturali. Rebecca in particolare ha presentato i progetti di Grosseto partendo da quello che ci sta più a cuore, il Progetto Martina, che quest’anno verrà ampliato e proposto a nuovi istituti. Per i ragazzi più piccoli, quindi nelle scuole

ANNA CHIARA PACELLA

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rubriche rubriche rubriche rubriche rubriche rubriche rubriche rubriche rubriche rubriche rubriche rubriche rubriche rubriche rubriche rubriche rubriche

cinema

glie morente. Due sorelle a cui viene strappata l’infanzia in pochi giorni,

le ferree e ben poca autonomia, un business studiato e pianificato nei minimi

Chiyo (la più piccola) con i suoi particolarissimi occhi pieni di acqua viene

dettagli, in cui gli uomini sembrano quasi in balia delle tecniche studiate ed

destinata ad un’okiya a Gion, Satsu ad un bordello. Così inizia “Memorie di

affinate dalle ragazze di Gion. È un libro ricco, che coinvolge sia per la storia

una Geisha”, libro di Arthur Golden del 1997 trasformato poi in film da Rob

che per i costumi descritti, una narrazione fluida in cui ci si trova ad affezio-

Marshall nel 2005. Arthur Golden, per riuscire a descriverci con dovizia

narsi a determinati personaggi.

di particolari e in modo coinvolgente la cultura giapponese legata al mondo

Il film, vincitore di tre premi Oscar e un Golden Globe, è molto ben fatto,

delle geishe, ha studiato a fondo le loro tradizioni, entrando in contatto con

colorato, ci mostra un Giappone elegante e nostalgico. Cerca di riprendere

una delle più celebri geishe della sua epoca, Mineko Iwasaki.. Seppur con

molto dalla fotografia tipica di alcuni film giapponesi, visualmente sempre

qualche libertà letteraria il romanzo ci descrive ogni momento dell’arduo

molto suggestiva.

addestramento a cui sono sottoposte le geishe, che non sono assolutamente

Come sempre non vi racconto la storia per intero, vi lascio con la voglia di

“prostitute di élite” bensì raffinatissime artiste: cantanti, ballerine, musiciste,

imbarcarvi in un viaggio nella terra del Sol Levante e di inebriarvi di una

sottoposte ad estenuanti corsi di portamento, a portare vesti pesantissime,

storia antica, di un mondo che ormai non esiste più.

una geisha diventa tale solo dopo un lungo processo in cui viene affiancata

“Conduciamo la nostra esistenza come acqua che scende lungo una collina,

da una geisha più esperta, una “sorella maggiore”.

andando più o meno in un’unica direzione finché non urtiamo contro qualco-

Chiyo si ritrova a fare la domestica inizialmente nell’okiya dove abita la gei-

sa che ci costringe a trovare un nuovo corso”.

sha più in voga di Gion, Hatsumomo. Tenta la fuga con la sorella, senza successo, e a causa del tentativo si ritrova senza più speranze di cambiare il suo destino. Ma, in un pomeriggio di rabbia e lacrime, farà un incontro che le cambierà la vita, dandole la motivazione necessaria a non abbandonarsi al

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MEMORIE DI UNA GEISHA

suo destino.

« Una storia come la mia non andrebbe mai raccontata, perché il

La rivalità tra geishe, legate economicamente all’okiya dove vivono e costret-

mio mondo è tanto proibito quanto fragile, senza i suoi misteri non

te a ripagare ogni ora di lezione, ogni kimono o monile indossato, è il punto

può sopravvivere. Di certo non ero nata per una vita da geisha,

di partenza della storia di Chiyo, il cui nome da geisha diverrà Sayuri.

come molte cose nella mia strana vita ci fui trasportata dalla corren-

La storia qui si dirama su varie tematiche: vi è l’ambito “familiare” dell’okiya

te. La prima volta che seppi che mia madre stava male fu quando

Nitta, le dinamiche tra Sayuri, Zucca, la Madre e Hatsumomo, l’ambito dell’i-

mio padre ributtò in mare i pesci. Quella sera soffrimmo la fame,

struzione di Sayuri da parte di Mameha, gli uomini, la guerra che si abbatte

“per capire il vuoto”, lui ci disse. Mia madre diceva sempre che mia

su questa specie di oasi felice fatta di salotti dove si bevono the, sakè e si

sorella Satsu era come il legno, radicata al terreno come un albero

chiacchiera spensierati. Arriva la fame, la distruzione, e con essa svaniscono

sakura. Ma a me diceva che ero come l’acqua: l’acqua si scava la

le speranze di Sayuri di conquistare colui per il quale ha affrontato un per-

strada attraverso la pietra e, quando è intrappolata, l’acqua si crea

corso faticoso, ricco di frustrazioni e di dolore.

un nuovo varco. »

Memorie di una Geisha è un romanzo che racconta di forti personaggi fem-

Giappone, fine anni ’20. In un villaggio di pescatori due bambine

minili in un mondo di sottomissione e dell’evoluzione della sua protagonista,

vengono vendute da un padre in difficoltà economiche e con la mo-

Chiyo. Il mondo delle geishe è un mondo mandato avanti da donne, con regoMARTINA CECCHI

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rubriche rubriche rubriche rubriche rubriche rubriche rubriche rubriche rubriche rubriche rubriche rubriche rubriche rubriche rubriche rubriche rubriche

scienza

si fa riferimento all’atomo di idrogeno, che ha il nucleo costituito da un pro-

menti magnetici tendono ad allinearsi con B0 (Figura 3).

tone (Figura 1).

magnetiche differenti tra di loro, pertanto i parametri che vengono usati per descrivere il segnale MR variano da un tessuto ad un altro e questo consente di ottenere quelle immagini anatomiche che sono tanto utili in campo medico (Figura 5).

L’IMAGING TRAMITE RISONANZA MAGNETICA (MRI) Al giorno d’oggi è molto comune sentir parlare di “risonanza magnetica”, infatti spesso si sente dire da un parente o da un amico: “Il medico mi ha detto di fare una risonanza magnetica”. In questi casi il medico si riferisce all’imaging tramite risonanza magnetica MRI (dall’acronimo inglese Magnetic Resonance Imaging), cioè un metodo di acquisizioni di immagi-

Figura 1: L’atomo di idrogeno.

Figura 3: (A) In assenza di un B0, i nuclei atomici hanno un orientamento casuale; (B) In pre-

ni anatomiche, che sfrutta il fenomeno fisico della risonanza magnetica

Questo elemento è molto comune all’interno del corpo umano, che risulta

senza di B0 i nuclei tendono ad allinearsi con il campo magnetico esterno.

nucleare NMR (acronimo inglese per Nuclear Magnetic Resonance),

essere composto per il 70% da acqua, una molecola costituita da due atomi

A questo punto consideriamo l’effetto combinato di tutti i nuclei presenti nel

tecnica usata per ottenere informazioni di carattere microscopico, fisico

di idrogeno e da uno di ossigeno. Facendo un’analogia meccanica, è possibile

campione in esame: si studia quindi la somma di tutti i momenti magnetici

e chimico sulle molecole.

pensare al nucleo dell’atomo di idrogeno come ad una massa con una carica

detta magnetizzazione totale M.

La scoperta della risonanza magnetica risale al 1946, quando due gruppi

elettrica che ruota attorno al proprio asse, generando così un piccolo campo

In presenza di un campo magnetico esterno B0 il vettore magnetizzazione

di scienziati, uno diretto da Felix Bloch e l’altro da Edward Mills Purcell,

magnetico con una propria direzione ed un proprio verso. La rotazione di

M risulta parallelo a B0, pertanto per rilevare M è necessario perturbare il

osservarono il fenomeno indipendentemente. L’importanza di questi stu-

una particella subatomica attorno al proprio asse è detta “spin” che, come la

sistema che stiamo studiando con un altro campo magnetico B1 perpendico-

di portò Bloch e Purcell a vincere il premio Nobel per la fisica nel 1952.

massa e la carica, è una proprietà delle particelle subatomiche. Lo spin fa sì

lare a B0 e rotante attorno a B0 in modo da costringere M ad allontanarsi

Tra gli anni ‘50 e gli anni ’70 del secolo scorso, la NMR fu utilizzata per

che il nucleo possegga un momento magnetico µ (Figura 2) e che il nucleo

da B0 (Figura 4). D’ora in avanti chiameremo il campo magnetico B1 impulso

condurre analisi molecolari chimiche e fisiche. Nel 1971 Raymond Dama-

possa interagire con campi magnetici esterni.

a radiofrequenza RF.

dian dimostrò che tessuti sani e tessuti tumorali presentavano caratte-

Figura 5: Esempio di immagine ottenuta tramite risonanza magnetica.

Per selezionare un distretto corporeo da analizzare tramite MRI, in aggiunta al campo magnetico B0 vengono usati altri tre campi magnetici perpendicolari tra loro variabili nello spazio e nel tempo. Questi campi vengono chiamati gradienti di campo magnetico ed hanno lo scopo di identificare l’area di indagine in ogni momento di un

ristiche diverse in termini di MRN, stimolando la comunità scientifica a

esame MRI.

prendere in considerazione la risonanza magnetica come uno strumento diagnostico. Due anni più tardi, nel 1973, Paul Lauterbur riuscì ad ottenere le prime immagini con risonanza magnetica, usando come oggetto

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test delle provette contenenti acqua. Mentre la prima sperimentazione

Figura 4: Il campo aggiuntivo B1 tende a disallineare M dal campo magnetico esterno B0.

sull’intero corpo umano risale al 1977 ad opera dello stesso Raymond

Dopo aver rimosso l’impulso RF, il vettore magnetizzazione M genera esso

Damadian.

stesso un campo magnetico oscillante che può essere rilevato. Infatti, que-

Vediamo adesso, in maniera molto semplificata, in cosa consiste il feno-

sto campo magnetico oscillante è capace di indurre una corrente elettrica

meno della NMR e come può essere sfruttato per ottenere quelle imma-

Figura 2: Schematizzazione di una massa elettricamente carica che ruota attorno al proprio

alternata in una bobina. Questo segnale derivante dalla magnetizzazione

gini anatomiche, molto utili nel processo di formulazione di una diagnosi

asse e del momento magnetico risultante.

è massimo subito dopo la rimozione dell’impulso RF e decade a zero man

da parte del medico.

Considerando un campione di atomi di idrogeno, in assenza di un campo

mano che M torna ad essere parallelo a B0. Con questo segnale vengono

In generale, la risonanza magnetica può essere studiata utilizzando di-

magnetico esterno B0 i momenti magnetici dei nuclei hanno un’orientazione

costruite le immagini durante l’MRI ed è pertanto chiamato segnale MR. I

versi tipi di nuclei atomici, ma per l’acquisizione di immagini anatomiche

casuale, non appena viene applicato un campo magnetico esterno B0, i mo-

tessuti del corpo umano (muscoli, tendini, cartilagini ecc.) hanno proprietà

Figura 6: Un sistema per imaging tramite risonanza magnetica.

29


rubriche rubriche rubriche rubriche rubriche rubriche rubriche rubriche rubriche rubriche rubriche rubriche rubriche rubriche rubriche rubriche rubriche I principali componenti di un sistema MRI (Figura 6) sono:

MRA e la risonanza magnetica funzionale fMRI.

Un magnete che produce il campo magnetico statico B0;

L’angiografia è una tecnica che fornisce immagini del sangue mentre scorre

Tre bobine che producono i gradienti;

nelle arterie e nelle vene del corpo. La particolarità dell’MRA rispetto alle

Una bobina che produce l’impulso RF e rileva il segnale del vettore

classiche tecniche di angiografia consiste nel fornire immagini di flussi san-

magnetizzazione M.

guigni in movimento nelle quali l’intensità è proporzionale alla velocità del

flusso. Grazie all’MRA è possibile identificare anomalie nei vasi e la presen-

Un sistema computerizzato per controllare tutti i componenti e visua-

lizzare le immagini anatomiche.

za di placche aterosclerotiche. Un esempio di immagine di immagine ottenuta tramite MRA è mostrato in Figura 9.

Figura 10: Esempio di immagine ottenuta tramite fMRI in cui vengono evidenziate in rosso le aree cerebrali attivate durante lo svolgimento di un determinato compito.

Figura 7: Schema di un sistema MRI.

In conclusione è possibile affermare che la tecnica MRI è in continua evolu-

Dallo schema in Figura 7 si nota che il magnete (Figura 8 A) che produce

zione ed è in grado di fornire molte informazioni utili. Questo articolo non

il campo magnetico statico B0 risulta essere il componente esterno. Al suo

pretende di fornire una descrizione esaustiva dell’imaging tramite risonanza

interno si trovano le bobine (Figura 8 B) per produrre i gradienti di campo,

magnetica, ma vuole fornire qualche spunto per stimolare la curiosità del

mentre nella posizione più interna troviamo la bobina di radiofrequenza (Fi-

lettore riguardo una tecnica diagnostica molto potente.

gura 8 C). Figura 9: Esempio di immagine ottenuta tramite MRA in cui è possibile notare i vasi sanguigni compresi nel tratto tra l’arco aortico ed il poligono di Willis alla base della scatola cranica.

La fMRI consente di individuare quali aree del cervello vengono attivate durante lo svolgimento di un determinato compito. Un aumento dell’attività cerebrale ha come conseguenza una maggiore richiesta da parte dei Figura 8: (A) Il magnete che produce il campo magnetico statico; (B) Le bobine gradienti; (C) La

NEUroni di energia, con conseguente maggiore necessità di ossigeno e di

bobina di radiofrequenza che produce l’impulso RF rileva il segnale del vettore M.

glucosio. Questo si traduce in un aumento del flusso sanguigno nelle zone

Il paziente viene posizionato all’interno del magnete tramite l’uso di un letti-

cerebrali interessate, dove sarà presente una quantità maggiore di sangue

no, la cui posizione è controllata da un computer.

ricco di ossigeno, rispetto alla condizione di riposo. Il sangue ricco di ossige-

Come detto in precedenza, l’MRI è una tecnica con cui si possono ottenere

no, presenta un comportamento magnetico diverso rispetto a quello povero

immagini in cui vengono evidenziati i diversi tessuti di un segmento corpo-

di ossigeno e ciò causa delle variazioni nel segnale MRI. In Figura 10 viene

reo. Le applicazioni della metodo MRI crescono di anno in anno, aprendo

riportato un esempio di immagine ottenuta tramite fMRI.

nuove opportunità di imaging tramite risonanza magnetica. Vediamo adesso

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un paio di esempi di queste applicazioni: l’angiografia a risonanza magnetica

MATTEO ROCCHI

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rubriche rubriche rubriche rubriche rubriche rubriche rubriche rubriche rubriche rubriche rubriche rubriche rubriche rubriche rubriche rubriche rubriche

moda

in ogni stagione!) iniziamo dalla base: la camicia. Essa prima di tutto deve

2) gilet e bretelle non stanno mai insieme… l’uno sostituisce l’altro. Oltre

essere pulita e stirata, con colletto (come una polo o un colletto abbottona-

a dare un pessimo effetto estetico insieme, vi faranno sembrare un uomo

Quando un uomo legge su un invito il dress code “smart casual” di solito

to) e fantasia regolare; in alternativa oxford, scozzese, e poplin sono un po’

indeciso… Qualità che solitamente le donne non apprezzano affatto

Eccoci giunti all’inizio di una nuova annata leonistica, quella 2016/2017…

sceglie tra due interpretazioni: si chiede cosa significhi o lo prende come

meno formali ma vanno benissimo.

3) cappello e locali chiusi: imperativo togliersi il cappello appena si entra

Nuovi soci, nuovi presidenti, nuovi eventi… Stessa rubrica. Ciò significa che

un “posso vestirmi come mi pare”. Qual è la cosa giusta da fare? Vestirsi

La camicia nello smart casual non vuole di solito la cravatta. Essa si accom-

in un ambiente chiuso.”

- cari i nostri uomini - anche quest’anno saremo al vostro fianco per darvi i

smart casual, ovviamente!

pagna alla giacca (evitate i tagli troppo eleganti), o in alternativa a un ma-

giusti consigli di stile per essere impeccabili in ogni occasione.

Perché lo smart casual, che potremmo tradurre “sportivo con eleganza”, è

glione o un gilet. I maglioni con il collo a ‘V’ stanno benissimo con il colletto

Il nostro primo articolo è un gioiellino, un vademecum in pillole su come in-

un vero e proprio codice d’abito come gli altri. Esso è generalmente il look

della camicia. I maglioncini a dolcevita possono essere a loro volta abbinati

terpretare i vari tipi di dress code: come ben sapete, quasi ogni evento Leo

del tempo libero e ha la funzione di far sembrare le persone ben messe,

a una giacca, per un look più raffinato e originale.

Raramente - forse mai - vi capiterà invece di trovare soltanto l’aggettivo

ne richiede uno, e quando esso non è esplicitato, di solito dobbiamo inten-

ma in un ambiente leggermente più rilassato.

Tre grandi classici vanno a nozze con lo smart casual. Primo, nella stagione

“casual”. Significa semplicemente che si consiglia di non vestirsi eleganti, in

derlo come un generico “è gradita l’eleganza”.

Quindi la domanda è… Come ci si veste smart casual? Il primo passo - che

giusta un’alternativa alla camicia è la POLO, la maglia che prende nome

quanto probabilmente quell’evento sarà estremamente informale. Al bando

Per coloro che non sono ancora avvezzi al termine, dress code appare un’e-

poi è un vero e proprio imperativo – è SPEZZARE. “Nella vita c’è un dress

dall’omonimo sport. Essa può essere a due o tre bottoni, in piquet di co-

dunque abiti, cravatte e giacche (a meno che non siano estremamente spor-

spressione spaventosa. E adesso cosa mi metto? Cosa vorrà dire?

code da seguire, non può essere 24 hours giacca e cravatta, perfetto per

tone, molto resistente: si differenzia dalla classica t-shirt grazie al colletto.

tive), senza alcun dubbio l’abbigliamento casual per eccellenza è costituito

In realtà, il dress code non è nostro nemico, anzi: è il nostro più prezioso

l’occasione di lavoro ma tutti gli altri campi? (…) Vogliamo provare a rom-

Abbinamento ad hoc per la polo – e il secondo grande classico - sono i

dal jeans, accompagnato da polo e golf.

alleato per non essere mai fuori luogo, e - una volta imparato a decifrarne le

pere un po’ gli schemi? Passiamo dal completo, per esempio, allo SPEZZA-

‘CHINOS’ (si pronuncia ‘cinos’), che in spagnolo significa cinesi, poiché

In realtà, quando un evento richiede un abbigliamento casual - o meglio, non

varie sfumature - in realtà rende più semplice la nostra scelta.

TO. Non è traumatico, lo spezzato giacca in un modo, pantalone in un altro

questo tipo di pantalone era usato originariamente dai contadini cinesi e

richiede un abbigliamento elegante - probabilmente non troverete scritto

Avere delle indicazioni ci permette di non cadere nei due rischi più comuni:

modo”.

filippini. Fatti di un cotone molto resistente e in una vasta gamma di colo-

niente. Certo è che quando il Leo Club Pescia vi chiederà di misurarvi nelle

l’abbigliamento “sotto tono” o - al contrario - essere vestiti in modo molto più

Pantalone e giacca diversi…. Diversi sì, ma non troppo! Quindi, prima di

ri - nero o marroncino rimangono comunque i preferiti -, asciutti senza

sue Leolimpiadi, vi sarà chiaro che i gemelli vanno lasciati a casa.

elegante del dovuto. Perché anche se Claudia ama dire che “non si è mai

tutto, qualche regola per ABBINARE I COLORI… Perché il colore è un

pieghe e con tasche a filo, generalmente da arrotolare sul fondo (ebbene

troppo eleganti”, in realtà se vi presenterete al brunch di apertura del Leo

importante alleato dell’uomo elegante, ma per non esagerare o cadere nel

sì ragazzi, RISVOLTINO!!! SENZA ESAGERARE ovviamente… non state

Club Prato in smoking susciterete senz’altro qualche perplessità.

ridicolo occorre usarlo e dosarlo con cognizione di causa! Ecco una piccola

andando a pescare!), danno quell’aria smart casual e anche un po’ chic.

guida alla scelta e all’abbinamento dei colori in base a occasione e stagione:

Anche i Jeans sono accettati – senza strappi, GRAZIE – ma si preferisce

Dress Code, Vademecum

“Dress Code: Smart Casual, ed è subito SMARRIMENTO!

1. Smart Casual

32

2. Casual

3. Abito scuro

comunque il pantalone.

Un altro classico vero e proprio, lo leggiamo spesso negli inviti che i nostri

Partiamo dal dress code più utilizzato, ma sopratutto più incompreso: spes-

COLORI DA GIORNO

Il terzo è – doverosa – la CINTURA: il grande accessorio dello smart ca-

cari Lions ci inviano per le loro cene ed eventi.

so finisce che ognuno si veste un po’ come gli pare, generando il ‘panico in

Kaki, varie nuance dei blu e dei grigi.

sual… E’ preferibile semplice e di pelle scura – marrone o nero andranno

Dunque, una serata dove si richiede ‘l’abito scuro’ sarà elegante, ma non

sala’, visto che chi ha optato per un jeans è probabile che si trovi davanti un

COLORI DA SERA

benissimo.

elegantissima. Le scelte più appropriate ricadono su un completo nei colori

amico in abito e cravatta…

Blu notte e grigio, anche su tessuti più lucidi e preziosi.

Scegliete poi delle scarpe di pelle, e non dimenticatevi di mettere i calzini.

del grigio scuro, grigio antracite o blu notte; consigliamo l’intramontabile ca-

No. La verità è che lo smart casual è un vero e proprio stile, su cui l’anno

COLORI IN INVERNO

Anche scarpe basse, allacciate, e mocassino sono un’ottima scelta. MAI

micia bianca, considerata la più elegante, e gli accessori non eccessivi: vanno

scorso abbiamo scritto un esauriente articolo nel secondo numero del Rug-

Grigi, fumè, neri.

SCARPE DA TENNIS (lasciamo a casa Converse e Stan Smith).

bene calzini e cravatta coordinati, ma rimanete sempre sobri, niente fantasie

gito, al quale vi rimandiamo se volete rileggerlo completo di immagini (Rug-

COLORI IN ESTATE

Siete adesso pronti per la vostra serata smart casual… Attenzione soltan-

o colori eccentrici.

gito n 2 pag. 26), altrimenti ve lo riportiamo qui sotto:

Ispiratevi ai colori della natura

to agli epic fail:

Le “stringate” nere o marroni andranno benissimo, così come un’eventuale

Una volta scelto il colore prevalente (evitate, vi prego, i colori da semaforo…

1)

cintura coordinata di pelle.

NON accostate fantasie o colori che fanno rabbrividire insieme

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rubriche rubriche rubriche rubriche rubriche rubriche rubriche rubriche rubriche rubriche rubriche rubriche rubriche rubriche rubriche rubriche rubriche 4. Smoking o black tie
Le serate VERAMENTE eleganti, come alcune cene di

La giacca tipica è monopetto ad unico bottone, che deve di regola chiudersi

gemelli;

gala - vi capiterà di trovarne poche, ma noi vogliamo prepararvi ad ogni occa-

(se si ha il panciotto è ammesso aprirla in particolare per sedersi o guardare

sione - richiedono lo SMOKING, che si può trovare anche sotto forma della

l’orologio). Esiste la variante doppiopetto a due bottoni, da tenersi sempre

(plissettatura). Si tratta di una serie di pieghe verticali del tessuto, di scopo

Un consiglio spassionato? Scegliete la seconda strada, perché se an-

dicitura BLACK TIE. In tale occasione potete appellarvi all’articolo che abbiamo

abbottonata. MAI TRE BOTTONI, si rischia di sembrare il cameriere che

puramente ornamentale, che serve in qualche modo a movimentare e ren-

che Internet potrà darvi degli utili suggerimenti, soprattutto grazie a

scritto l’anno scorso, pubblicato nel primo numero del ruggito 2015/2016 (pag.

versa lo champagne.

dere otticamente gradevole lo spazio vuoto al di sotto del farfallino;

una ricerca tramite immagini, la Guazzi avrà il merito di suscitare in

29-30 articolo con foto) e che ad occhio e croce doveva anche esser fatto mol-

I revers sono in satin di seta, possono essere sia lancia che a scialle (versio-

voi un entusiasmo che non pensavate di avere per queste cose. Vi

to bene, visto che una sartoria fiorentina ne ha presi molti pezzi copiandocelo

ne più simile all’originale “smoking jacket” o giacca da fumo) e i bottoni sono

pure coperti da una striscia di stoffa.

trasmetterà il suo. Chiedetelo a chiunque abbia partecipato a una

palesemente:

ricoperti dello stesso tessuto.

Il colletto può essere invece ribattuto verso il basso o in Italia preferibilmen-

festa a tema con lei e ve lo confermerà.

Lo smoking non deve avere spacchi, né pattine o tasche di tipo sportivo.

te ad alette rovesciate.

net, o telefonate direttamente alla regina dei travestimenti per le feste lo sparato può essere liscio o a ‘pieghine’ sulla parte anteriore

i bottoni, che dovrebbero essere di madreperla sono visibili op-

a tema… una delle due autrici di questo articolo, Francesca.

Elemento fondamentale dello smoking è il FARFALLINO (papillon) di seta o “Sulla traduzione della parola smoking dall’inglese non ci sono dubbi. Significa

Il colore tradizionale è il nero, anche se ne esistono versioni in tartan o rosse

raso (satin), cui si deve l’espressione “cravatta nera” (inglese: black tie) sui

fumare.

mentre, negli anni sessanta, si vedevano smoking di ogni colore.

cartoncini d’invito.

Ma perché mai il simbolo d’eleganza maschile ha questo nome?

Tuttavia l’unica variante ammissibile, secondo i canoni dell’eleganza, è la ver-

Proprio perché l’occasione in cui si indossa si chiama black tie, deve essere

Per scoprirlo bisogna tornare un po’ indietro nel tempo.

sione “blu notte”, introdotta dal duca di Windsor, mentre quelle colorate sono

nero. Mai bianco perché è il colore riservato al frac.

Il termine “smoking” deriva dall’inglese smoking jacket (“giacca da fumo”). In

da riservarsi esclusivamente ai cabarettisti.

Il papillon dovrebbe essere sempre annodato a mano: quello preconfeziona-

origine si trattava difatti di una veste da camera che veniva indossata dagli

Per quanto riguarda i tessuti, la scelta è ampia e spazia dalla lana alla vigo-

to SAREBBE ammissibile solo in caso d’emergenza, quando non si disponga

uomini nelle stanze per fumatori, con lo scopo di preservare l’abito dall’odore

gna, all’alpaca e al twill, in base ai gusti di chi indossi l’abito.

di quello normale.”

del tabacco.

La manica ha di regola quattro bottoni ricoperti di seta.

Ora il black tie è un abito sinonimo di eleganza, da curare fin nei minimi detta-

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5. La festa a tema

gli, dal cravattino nero da annodare rigorosamente a mano (cosa che nessuno

Al di sotto della giacca da smoking si può indossare il PANCIOTTO o gilet,

Non è un vero e proprio dress code, ma è senza dubbio un grande classi-

ormai fa più), all’abbinamento con la scarpa, tirata a lucido come il cofano di una

dello stesso tessuto dello smoking. Il gilet ha un taglio completamente diver-

co delle feste Leo: la festa a tema. I classici sono gli anni ’60 o gli anni ’90,

berlina nuova fiammante.

so dai panciotti tipici degli abiti completi, in quanto ha uno scollo molto più

anche se senza dubbio il tema che il multidistretto ama di più è il “kitsch”,

In realtà oggigiorno lo smoking non è un abito rigidamente codificato, e nella

svasato, può essere sciallato, ha tre bottoni e si abbottona solo sul ventre; la

soprattutto dopo aver visto l’outfit della Guazzi al nazionale di Loano 2015.

sua storia è stato aggiornato e modificato molte volte.

parte superiore scompare sotto la giacca, lasciando visibile lo sparato della

Chi non ricorda i fuseaux di plastica d’oro in tinta con gli accessori, corredati

Ricordiamo il bizzarro accostamento firmato

camicia. Si indossa SOLO nel caso in cui non si utilizzi la fusciacca.

dalla fantasia leopardata di maglia e felpa? Era il giusto mix tra una “nobil-

Federico Fellini che nel 1990 fece indossare, ne “La voce della luna”, giacca

Il punto vita deve essere ricoperto dalla FUSCIACCA o cummerbund, una

donna” e Snoop Dog.

smoking e Superga a Roberto Benigni. Tuttavia una sapiente giustapposizione

A parte queste meravigliose rimembranze, quello che vogliamo dirvi è: se

degli accessori, e il rispetto di alcune regole sartoriali sono i modi per valutare

c’è scritto festa a tema, vestitevi a tema, per favore. Non c’è niente più fuori

uno smoking elegante.

La CAMICIA da smoking è rigorosamente bianca, di cotone o seta e a mani-

luogo di una persona che si veste normale (magari persino elegante!) nel

Il pericolo di sembrare un “pinguino con i vestiti di un altro” è sempre molto alto,

che lunghe e presenta caratteristiche precise:

mezzo di una rievocazione di Beverly Hills.

per questo vi diamo qualche consiglio per ‘azzerare il rischio’.

Se non sapete da che parte rifarvi, due sono le soluzioni: consultate Inter-

i polsi doppi, che vanno rivoltati verso l’esterno e chiusi con i

CLAUDIA CALAMAI

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rubriche rubriche rubriche rubriche rubriche rubriche rubriche rubriche rubriche rubriche

musica

Eccone un piccolo estratto: “[...]You have to give a little or you can give a lot Let them know that they’re not forgot Let’s open us for a heart that all the violence sees Let’s all come together on this day of peace If we are one for all and all for one Then there is only love when all is said and done We’re living in a world that’s constantly creating So it last within a song, children are waiting Now the time has come, time has come for everyone To leave all your weapons, live a life of peace and love.” Spero davvero che possa piacervi, e che vi riconosciate in queste parole come è capitato a me.

#HugForPeace Da trentacinque anni, per volere dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il 21 Settembre viene festeggiata la Giornata Internazionale della Pace — con l’istituzione della quale si voleva invitare tutti i Paesi membri della Nazioni Unite a cessare ogni ostilità almeno per un giorno. E’ questa l’occasione che ha spinto Ringo Starr, celeberrimo batterista dei Beatles, a pubblicare una nuova creazione. Si tratta ovviamente di una canzone sulla pace e sull’amore, dal titolo Now The Time Has Come. Il pezzo, che vede come autori Ringo e Bruce Sugar, è stato realizzato in collaborazione con numerosi artisti come Richard Page, Casey McPherson e Collin Hay. E,ascoltandone il testo, non ho potuto non collegarlo all’esperienza Leo e a tutto l’impegno e la dedizione che ognuno di noi mette in questo progetto ogni giorno.

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FRANCESCA TUMMOLILLO

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