Acqua sara' privatizzata

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tuttO quellO che gli Altri NON dicONO ANNO xii - N° 18 dOmeNicA 24 geNNAiO 2016 - diStribuziONe grAtuitA

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GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggio

Enrico Perretta L’Oscar del giorno lo assegniamo a Enrico Perretta. L’imprenditore campobassano che a Peschici, dove la sua azienda gestisce il servizio di raccolta rifiuti, si è vista bruciato un mezzo adibito al servizio. Il fatto, dopo che due uomini armati hanno fatto scendere dallo stesso gli autisti per, poi, portare il camion fuori comune e incendiarlo. Al tenace imprenditore, la nostra solidarietà.

IL TAPIRO DEL GIORNO

L’OSCAR DEL GIORNO

reStA AggiOrNAtO, Seguici ANche Su FAcebOOk

Cristiano Di Pietro Il Tapiro del giorno lo assegniamo a Cristiano Di Pietro. Il consigliere regionale di Molise di tutti, è caduto nel silenzio più assoluto. Forse, finalmente, si sarà accorto degli sfracelli politici della Giunta regionale? Forse, finalmente, avrà annotato la desertificazione sociale ed economica verso la quale ci sta conducendo la sua stessa maggioranza? Noi lo auspichiamo anche se così non è.

Grazie alla Regione, i molisani pagheranno di più L’assurdo, in una terra ricca d’acqua Servizio a pagina 3

Lo trovi in tutte le edicole e librerie della regione I Comuni molisani sotto il simbolo del Littorio Amministrazioni, podestà e politica nella costruzione del consenso Per informazioni telefonare al 339.2733334


TAaglio lto

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Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

24 gennaio 2016

La difficoltà nel portare a compimento uno strumento legislativo per tutelare e salvaguardare l’intero territorio molisano

Noi della Gazzetta del Molise non molliamo. Sono anni che siamo sulle piste del Piano paesaggistico regionale, vale a dire da quando abbiano avuto notizia della Convenzione della Regione Molise con l’università del Molise “per la redazione del Piano paesaggistico regionale”. Iniziativa del governo regionale presieduto da Michele, cui il governo regionale presieduto da Paolo di Laura Frattura ha voluto dare continuità concedendo ai 33 mesi assegnati da Iorio una proroga (nel 2014) di altri 6 mesi. Trascorsi i quali, abbiamo ripreso l’argomento chiedendo di conoscere se il tempo assegnato fosse stato sufficiente all’università per redigere il Piano paesaggistico, quindi per consegnarlo e, quindi ancora, alla Regione di acquisirlo e, magari, a renderlo noto ai molisani con un convegno ad hoc. L’evento lo meriterebbe. Ma per quante volte lo abbiamo chiesto, dalla Regione e, peggio, dall’università, non c’è stata risposta. Il Piano paesaggistico regionale pare si sia inabissato. Ma è dovere ineludibile della Regione e dell’università dare conto di questa faccenda, trattandosi di un incarico professionale, di una convenzione sottoscritta, quindi di obblighi reciproci da rispettare tra le parti. Vogliamo sapere - lo chiediamo per l’ennesima volta - che fine ha fatto il Piano paesaggistico, quanti soldi sono stati spesi finora, e se mai sarà lo strumento di programmazione della Regione per contenere gli scempi paesaggistici, naturali e ambientali che stanno distruggendo l’identità naturale del Molise. Chiediamo di sapere se il direttore del Dipartimento di Bioscienze e territorio dell’università, Paolo Marchetti, sta continuando a elaborare il Piano e se ha intenzione di concluderlo. Chiediamo di sapere se da parte della Regione Molise sono state poste in essere le iniziative necessarie a salvaguardare i propri interessi in questa storia che sta assumendo aspetti kafkiani. Abbiano scritto, e lo ripetiamo; se il Molise avesse disposto di un Piano paesaggistico regionale, probabilmente avrebbe potuto meglio difendersi dalle ag-

CAMPOBASSO. Gam, il Tribunale di Campobasso ha omologato la proposta di concordato preventivo. A firmare il decreto, i giudici Michele Russo, presidente estensore, Barbara Previati e Margherita Cardona Albini. Lo comunica il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura. La proposta di concordato preventivo, munita del parere favorevole dei commissari giudiziali, ha riportato il voto favorevole della maggioranza dei creditori. Nessuna opposizione alla richiesta omologazione. “Oggi un risultato atteso ed essenziale per il rilancio della filiera avicola”, dichiara il presidente Frattura. “Mettiamo in sicurezza il comparto. Un lavoro delicato, complesso, per nulla scontato, portato

A.A.A. Piano paesaggistico cercasi Scuola, impoverimento dei docenti

gressioni degli speculatori di ogni risma, specie dai tycoon delle pale eoliche e dei pannelli solari che hanno manomesso lo sky-line molisano e il paesaggio, e sottratto vaste aree territoriali di natura agricola alla coltivazione. Scempio destinato a continuare potendo facilmente passare tra le maglie larghe della rete delle complicità degli amministratori locali, che per incassare poche centinaia di euro, non si fanno scrupolo di cedere i terreni per l’infissione delle pale eoliche e per la collocazione dei pannelli solari. Sono fonti energetiche alternative che vanno incentivate non essendo inquinanti, ma su appositi spazi e con appositi disciplinari. Il vero colpevole del massacro del paesaggio molisano nelle sue più originali espressioni di bellezza, diciamolo, sono la Regione Molise e gli ineffabili componenti la commissione per la valutazione dell’impatto ambientale. Il Piano paesaggistico regionale sarebbe lo strumento di programmazione a salvaguardia del territorio e dei

valori ambientali, evitando di lasciare spazi alla discrezionalità che, come è stato fin qui dimostrato, sono serviti solamente ad assicurare ai massacratori del territorio di avere mano libera. Diversamente sarebbe stato, se il Piano paesaggistico regionale, come da convenzione sottoscritta dalla Regione e dall’università, fosse stato agibile e soprattutto applicabile, non solo in termini di negazione alle richieste di pale eoliche e pannelli solari, quanto per autorizzazioni, ma in linea con gli interessi generali corrispondenti alla Storia del Molise quale insieme dei suoi valori fondamentali: ambientali, paesaggistici, culturali. Che certo non collimano con l’impianto di pale eoliche a ridosso dei maggiori siti archeologici né con la distruzione di ampie zone agricole sottomesse ai pannelli solari per la produzione di energia alternativa peraltro, allo stato di fatto, molto al di sopra delle necessità energetiche del Molise. Dardo

L´accorpamento delle classi di concorso, stabilito dal Regolamento approvato la scorsa notte dal Consiglio dei Ministri, prefigura un impoverimento dei contenuti disciplinari con ricadute negative sulla professionalità docente e soprattutto sull´offerta formativa e sulla qualità dell´insegnamento rivolto agli studenti. Non si tratta di semplificare, come hanno detto Renzi e Giannini, ma di ´annacquare´: non sempre, infatti, un professore utilizzato per insegnare una materia affine alla propria ha davvero le competenze necessarie per farlo”. A dichiararlo è il coordinatore regionale della Gilda degli Insegnanti del Molise, Michele Paduano. “La conferenza stampa di questa mattina a Palazzo Chigi è stata l´ennesimo spot elettorale del premier. I 63.712 insegnanti che entreranno in ruolo con il prossimo concorso – spiega Paduano – non rappresentano nuove assunzioni, ma semplicemente la copertura del turn over per sostituire i docenti che andranno in pensione. Non c´è, dunque, alcun nuovo investimento. E´ uno spot elettorale anche sbandierare come eccezionale questo concorso: ricordiamo al presidente del Consiglio e al ministro dell´Istruzione che l´ultimo si è svolto tre anni fa”. Quanto alle dichiarazioni sull´organico del potenziamento, Paduano definisce uno scaricabarile le parole di Renzi: “Affermare che dipende da come la singola scuola si organizza, significa lavarsi le mani di un problema provocato da una cattiva riforma che il Governo ha voluto ostinatamente portare avanti”.

“Gam, omologato il concordato” Il presidente della Giunta, Frattura, sottolinea la bontà del provvedimento a compimento grazie all’impegno e all’alta professionalità di tutti gli attori che hanno contributo, in silenzio e con serietà, alla costruzione di una procedura che i giudici hanno ritenuto legittima e regolare”. Nel riconoscere che la prosecuzione temporanea dell’attività di impresa della Gam limitatamente all’incubatoio ha rappresentato solo uno strumento al servizio della finalità perseguita dal socio pubblico, consistente nel rilancio della filiera avicola attraverso la collocazione sul mercato, il Tribunale di Campobasso, pur a fronte di tutte le difficoltà connesse alla frammentazione della titolarità dei vari elementi che costituiscono la filiera stessa, ha in-

teso valorizzare la positiva convergenza di intenti emersa in questi mesi di proficuo lavoro tra il socio pubblico, la società Gam e gli altri soggetti titolari dei diversi rami che costituiscono la filiera

stessa. “Il decreto di omologazione, che ci consente di avviare le procedure previste di liquidazione e fitto di rami d’azienda, smentisce e zittisce chi in questi mesi ha so-

stenuto che la Regione si fosse arenata non preoccupandosi più di uno dei settori principali del nostro sistema produttivo. Rispondiamo con i fatti, eccoli. Davanti a noi prospettive nuove che realizzeremo a breve”, assicura Frattura. La liquidazione dei beni avverrà nel più breve tempo possibile. “Ci impegneremo tutti in questo senso – conclude il presidente della Regione –, così da avvalerci anche per il rilancio della filiera avicola di tutti gli strumenti a nostra disposizione con il riconoscimento dell’area di crisi complessa, ottenuta proprio per il grande valore che nell’economia molisana riveste il mondo dell’agroalimentare”.


TAaglio lto “Uniformare le tariffe dell’acqua per tutti i cittadini molisani e offrire pari qualità del servizio a tutti”: sarebbero gli obiettivi principali della riforma che la Regione Molise sta costruendo, essa dice insieme agli amministratori locali, dimenticando che 22 comuni non hanno aderito all’Egam, l’Ente che gestirà la distribuzione dell’acqua in forma pubblica (ma pochi ci credono), verso i quali sarebbero pronti i poteri sostitutivi della Regione, alla faccia del rispetto delle autonomie locali, dello Stato di diritto e dei valori democratici. Come pensano di uniformare le tariffe e offrire pari qualità del servizio, al momento, è un arcano, essendo che le reti idriche comunali sono una diversa dall’altra e tutte, con più o meno perdite ragguardevoli in percentuale. Potrebbe pertanto verificarsi che i comuni virtuosi, che hanno le reti non un colabrodo, che assicurano tariffe moderate ai propri cittadini, si potranno vedere penalizzati dalla perequazione che dovrà essere fatta per rimediare ai costi e alla inefficienze dei servizi idrici degli altri. L’Egam intanto è ancora da realizzare nella sua pienezza funzionale e però il presidente Frattura e l’assessore Nagni guardano oltre, certi che la loro determinazione non troverà ostacoli da parte della maggioranza delle amministrazioni comunali che vestono lo stesso abito politico e partitico (centrosinistra e Pd). A colpi di maggioranza, come sono adusi, pensano di andare avanti nel considerare l’acqua un bene economico e commerciale e non un bene comune inalienabile, essenziale alla vita della gente: non a caso le risorse idriche e la loro utilizzazione da parte dei grandi gruppi economici vengono considerate l’alternativa più prossima alla risorse e all’utilizzazione del pe-

Caro Direttore, e’ iniziato ,e male un nuovo anno per il nostro Molise, non di tutti Ma prima di tutto vorrei tornare con la mente a oltre 50 anni addietro, perché “ chi non si ric orda della storia e’, forse, condannato a riviverla. Credo che 50 anni, passati ad un ritmo sostenuto, specialmente gli ultimi lustri, con tutti i rivolgimenti storici e politici chesono intervenuti, sia un buon periodo per porlo a confronto con l’attuale stato dellan ostra regione.Questa nostra regione, che un mio lontano professore di Verona diceva di essere “” a culo

3 24 gennaio 2016

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Dopo l’Egam la Regione appronta nuove disposizioni in materia di risorse idriche

L’acqua molisana a passo svelto verso la privatizzazione e l’aumento delle tariffe

Il centrosinistra ha una voglia incontenibile di realizzarsi in chiave liberista. Incontro di Frattura e Nagni coi sindaci trolio: dall’oro nero all’oro blu, come piace agli speculatori alludere al passaggio dal petrolio all’acqua, fonte di arricchimento. L’incontro di Frattura e Nagni con gli amministratori locali ha fatto perno sulla presentazione delle “Disposizioni in materia di risorse idriche” che i due si accingono a mettere nero su bianco: una lezioncina leziosa, la loro, leggera, ammiccante e accattivante, favorita dall’assenza dei sindaci di quei 22 comuni che fanno argine alla deriva privati-

stica delle risorse idriche molisane. Frattura e Nagni all’unisono agli astanti, consegnandogli la bozza del testo della legge perché fosse letto, analizzato, meditato e, soprattutto, approvato, s’intende, hanno detto: “Come per la costituzione dell’Egam, anche per la legge di riordino del servizio idrico, scegliamo la strada del confronto per arrivare a un provvedimento finale il più condiviso possibile”. Ai sindaci è stato concesso un breve lasso di tempo perché poi restituiscano in

fretta il testo con le eventuali osservazioni, avendo cura di avvertirli che la contrapposizione tra amministrazioni non li appassiona. Quindi, allineati in riga, e pedalare alla formulazione del “testo di riordino, atteso e necessario”. Da parte della Regione Molise versione centrosinistra, c’è una voglia incontenibile di realizzarsi in chiave liberista “per offrire ai cittadini un servizio migliore, anche in termini economici, con la ferma garanzia della gestione pubblica”. “Le vostre

valutazioni ci saranno di grande utilità”, è stata la conclusione di Frattura e Nagni appena prima che il gruppo di lavoro incaricato di definire il nuovo assetto istituzionale del comparto “Servizio idrico integrato”, composto dal commissario straordinario dell’Egam, Mauro Di Muzio, dall’ingegnere Agostino Francischelli e dagli avvocati Mario Ferocino e Francesco Caruso, illustrassero i contenuti del disegno di legge. Dardo

Il Molise, impoverito delle sue risorse all’insu’”“ per il suo modo di agire e pensare, soffre, ed ancora avra’ da soffrire per i rivolgimenti ritardanti che si incastrano nelle varie regioni d’Italia. Non e’ un caso che molti comuni della moltitudine molisana sono in via di spopolamento per mancanza dim Humus e, niente, nemmeno la “new economy” come moda impone,avra’ ragione di cio’ che mai sara’ molisano. Un sacro concetto della terra e dell’appartenenza, nel bene e nel male,alla sua identita’ storica che ci tramanda il nostro modo di pensare e di agire a meno di traslare tali geni e mutarli.

Ebbene, per tornare al tempo,mi soffermo sulle vecchie concezioni economiche che facevano di “terra, capitale e lavoro”i fulcri della economia politica.Oggi concezione superata perché una cosa e’la politica e d altro, lontana, e’ l’economia.. Vorrei riportare qualche passo del discorso sul PIL che fece Robert Kennedy in quel periodo. “Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base del prodotto interno lordo. Il Pil non tiene conto della salute delle nostre famiglie,della qualita’ della loro educazione:non comprende la bellezza della nostra poesia e della solidita’ dei

valori familiari, l’intelligenza del nostro dibattere o l’onesta’ dei nostri pubblici dipendenti.Non tiene conto né della giustizia nei nostri tribunali né dell’equita’ nei rapporti tra noi” Non mi dilungo perché sarebbe noioso, pero’ non ci vediamo qualche messaggio, dagli Usa, non recepito? Il Molise si e’ depauperato delle migliori speranze che aveva riposto nei suoi figli migliori che ora arricchiscono i paesi stranieri con la loro sagacia,intelligenza,cultura. E’ passato in silenzio un nostro cervello che attualmente e’ all’universita’ di

YALE!!!! un astrofisico - si chiama di cognome Del Sordo - Invece siamo tornati nel medioevo industriale , con una ferrovia che - nata sui sacrifici di tutti i vecchi ferrovieri adesso e’ una “cosa” che non si sa cos’e. Pero’ fra poco iniziera’ la costruzione di una metropolitana leggera - si fara’-Forse si sono perse le speranza perche’ come dice Kennedy “”il Pil non misura la nostra arguzia né il nostro coraggio, né la nostra saggezza né la nostra devozione al nostro paese. Misura tutto, eccetto cio’ che rende la vita veramente veraaaaa Un saluto AA’


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TAaglio lto

4 24 gennaio 2016

Sabato 30 gennaio all’università del Molise il gotha del mondo accademico, istituzionale ed economico

Effetto Boccia sull’università e per il Molise Della Riforma del Bilancio dello Stato parleranno il presidente emerito della Corte Costituzionale e già ministro delle Finanze, Franco Gallo, Raffaele Squitieri, presidente della Corte dei Conti, e Biagio Mazzotta, ispettore generale del Bilancio presso la Ragioneria generale dello Stato Beh, la carica di presidente del Centro di Ricerca su Governance e Public Policies dell’università del Molise dell’onorevole del Pd, Francesco Boccia, Presidente della V Commissione (Bilancio, tesoro e programmazione) della Camera dei Deputati, qualcosa doveva pure significare e produrre per l’università e per il Molise. Pochi mesi di acclimatamento e l’onorevole coniuge della collega parlamentare, Nunzia De Girolamo, commissario di Berlusconi nel Molise per rilanciare Forza Italia, ha provveduto a dare senso, significato e spessore alla carica, e un giorno di alta qualità tecnica e scientifica ai molisani, invitando a Campobasso “autorevolissimi esponenti del mondo accademico, istituzionale ed economico”, a essere protagonisti del convegno dal titolo “La Riforma del Bilancio dello Stato”. Accadrà sabato 30 gennaio 2016, a partire dalle ore 10.30, nell’Aula Magna “Vincenzo Cuoco” del Dipartimento Giuridico, in Viale Manzoni. Presenze autorevolissime, non c’è

Siamo, per davvero, una regione strana. Plaudiamo perchè il Rettore dell'università del Molise diventa capo del sistema bibliotecario universitario nazionale e restiamo a guardare alla lenta morte della biblioteca Albino di Campobasso. Sorta all'indomani dell'Unità d'Italia oggi è un'istituzione che la Regione non guarda nemmeno. Ci ha pensato la Provincia, fino ad oggi, a mantenerla attiva. Poi, la grande idea di sciogliere le Province e questo è solo uno dei pessimi risultati raggiunti. C’è forse un modo migliore per uccidere in culla la prossima generazione di lettori, ricercatori, studiosi e sognatori? Per assicurarci l’apocalisse culturale? Un modo migliore per evidenziare la mancanza di lungimiranza della classe dirigente? E' quello che si vuole? La Biblioteca Albino, al pari, di altre, era nata proprio per garantire il diritto alla lettura. A tutti. . I libri, soprattutto quelli nuovi, costano. E il compito più importante di una biblioteca è quello di renderli alla portata di tutti. Tutti, giovani e vecchi, dovrebbero avere la possibilità di leggere quello che vogliono, quando vogliono, indipendentemente dalla loro disponibilità economica. Perché i libri sono come l’ossigeno, il sole e l’acqua: tutti dovrebbero potervi accedere per

dubbio, impegnate a illustrare un tema di stringente attualità, che coinvolge il governo italiano ed ha riflessi diretti e concreti sulle politiche europee. Un tema per iniziati, per esperti, per operatori di alto bordo economico e finanziario, ma non per questo estraneo al cittadino comune, comunque una iniziativa validissima a qualificare l’attrattività dell’università del Molise, e a

dare un primo apporto al Centro di Ricerche Interdisciplinare in direzione di una sua progressiva affermazione a tutto tondo nel mondo accademico nazionale. La giornata: dopo il saluto del rettore, il presidente emerito della Corte Costituzionale e già ministro delle Finanze, Franco Gallo, aprirà i lavori, quindi interverranno Raffaele Squitieri, presidente della Corte dei Conti, e

Biagio Mazzotta, ispettore generale del Bilancio presso la Ragioneria generale dello Stato. Crediamo sia il top della scienza amministrativa e finanziaria che per un giorno e, per una felice combinazione e circostanza, si cala in una realtà purtroppo povera economicamente, depressa socialmente, minata culturalmente e debole politicamente, con enormi difficoltà di bilancio a livello regionale. Condizione che potrebbe essere rimossa, certamente migliorata, qualora l’apporto scientifico dell’università, soprattutto espresso ai massimi livelli, venisse compreso, appreso e fatto proprio dal sistema politico e amministrativo regionale. Invece università e Regione; università e l’intera organizzazione socio/economica/culturale del Molise rimangono estranei, hanno notevoli difficoltà a interagire, a creare punti di contatto per una osmosi utile a entrambe. Tornando all’attualità, le finalità istituzionali del Centro di Ricerche Interdisciplinare presieduto dall’onorevole Francesco Boc-

cia su Governance e Public Policies, sono creare un moderno contenitore di iniziative, di analisi e proposte rilevanti per le politiche pubbliche e per i processi di riforma e di rinnovamento delle istituzioni e dei sistemi di welfare. Il Centro: una fonte d’informazione che un governo regionale accorto e intelligente farebbe di tutto per volgerla in suo favore là dove ipotizza riforme e rinnovamento e un diverso sistema di assistenza alla collettività, per essere aiutato a realizzarli. La giornata di sabato annovera anche la trattazione di temi di analisi economica con Alberto Franco Pozzolo Ordinario di Economia politica presso il Dipartimento di Economia, gestione, società e istituzioni dell’Ateneo molisano, e giuridici con Michele Della Morte, direttore del Centro di Ricerca Interdisciplinare su Governance e Public Policies e Ordinario di Diritto costituzionale presso il Dipartimento giuridico dell’Università del Molise.

A nessuno ‘frega’ dell’Albino Con la chiusura delle Province restano scoperti i 400.000 euro di costo di gestione. Sorda la Regione, ancora di più il delegato alla cultura Nico Ioffredi nutrire l’anima. Ovviamente le biblioteche non servono solo a prendere in prestito i libri. Sono luoghi sereni e confortevoli in cui rifugiarsi per sfuggire al mondo, in cui pensare e sognare. Sono luoghi d’incontro, di scambio, di studio. Per alcuni, sono il cuore pulsante di un quartiere, di un paese, di una città. E' quello che ho sentito ogni qualvolta ho avuto l'opportunità di andare. Oggi, siamo a un bivio: una strada porta verso le tenebre, l’altra verso la luce. E voi sapete già qual è quella giusta.. Con l’ultimo suo respiro la Provincia di Campobasso porterà con sé nel cimitero delle istituzioni novecentesche anche la biblioteca provinciale “P. Albino” di Campobasso. Niente è per sempre, questo è certo, ma vale la pena ragionare su cosa si perde e, soprattutto, sul perché. Pur non avendo mai pulsato come un cuore e spinto sangue fresco nelle vene di Campobasso e di tutta la regione, la biblioteca “P. Albino” è sempre stata presente nella vita di moltissimi di noi. Come quelle vecchie zie che si vedono nelle occasioni di festa, ma

sempre volentieri. Perché ti fanno sorprese gradite o succulenti manicaretti. Così la biblioteca è servita per ricerche, convegni, assemblee tra le più disparate in ben centocinquanta anni della storia del capoluogo ma, ripetiamo, dell’intera regione. Sono moltissimi coloro che hanno cercato tra gli scaffali le risposte che cercavano, per gli studi, le passioni o le manie che impegnavano le loro esistenze. La biblioteca in una comunità rappresenta quel valore di formazione

dell’identità comune di cui si sentirà la mancanza e si percepirà il valore solo nel momento in cui la si perdrà. E noi la perderemo per 400.000 euro di costo di gestione, che la Regione Molise s’è guardata bene dal sostenere come istituzione supplente una volta dipartita la Provincia. 400.000 euro possono sempreare una bella cifra presi come valore assoluto ma in relazione al bilancio dell’ente regione sono poco più che una paghetta, a ben guardare si potrebbero coprire

rinunciando a due o tre di quelle consulenze che hanno prodotto ben poco per il pubblico interesse se non qualche ulcera da stress. Eppure dai palazzi della Regione nei mesi passati nessun orecchio interessato s’è levato ad ascoltare le richieste di aiuto e di intervento che da più parti si sono levate. Men che meno quelle del delegato alla cultura Nico Ioffredi. In altre regioni, invece, sono intervenuti. In Abruzzo le tre biblioteche principali sono state riunite in un unico polo regionale. Cosa che qui ci si è guardati bene dal fare, magari coinvolgendo il Comune di Campobasso che qualcosa spende per la sua biblioteca comunale che poteva benissimo essere incorporata nell’ “Albino” creando così un’unione virtuora di intenti con la Regione. Ma questa è solo una delle mille soluzioni che una volontà decisa avrebbe potuto trovare. Invece ci apprestiamo a salutare un’istituzione che dopo centocinquanta anni cede alle ingiurie del tempo e dei tempi che cambiano.


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5 24 gennaio 2016

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Ricerche petrolifere in mare e in terra nel Molise

Movimento 5 Stelle e “Possibile”: opporsi e combattere Come dare corpo al referendum popolare e come fermare le trivelle Lunedì’ Michele Durante, presidente del consiglio comunale di Campobasso, consigliere provinciale ed esponente locale di “Possibile”; martedì il consiglio regionale, con la mozione dei consiglieri del Movimento 5 Stelle Manzo e Federico, saranno protagonisti impegnati ad affrontare, da angolature diverse, gli ultimi sviluppi politici (come dare corpo al referendum popolare sulle trivellazioni petrolifere) e amministrativi (come fermare l’autorizzazione a trivellare il mare antistante a Termoli e nei pressi delle Isole Tremiti). Il Molise è pesantemente coinvolto in questo “attacco” ambientale da parte del Governo nazionale e, pur essendo tra le 9 Regioni che hanno indetto il referendum popolare, stramente rimane quella più defilata, la meno reattiva, la meno convinta della necessità di una battaglia di civiltà da condurre contro il progetto di distruzione ambientale (in mare e in terra), figlio del decreto “Sblocca

Italia”. La scena politica italiana in difesa dei valori ambientali, della biodiversità e della vocazione turistica del nostro Paese, se la sono presa il previdente della Puglia, Emiliano, e del Veneto, Zaia. Il presidente dell’Abruzzo, D’Alfonso, s’è ritirato (per non inimicarsi Renzi), e il presidente del Molise, che generalmente lo segue, pur non avendo ritirato la propria firma in

Tornano ad alzare i consiglieri del centrodestra in consiglio regionale in merito alla formazione continua. “Ancora una volta, nostro malgrado, – scrivono Iorio, Fusco, Sabusco e Cavaliere – ci vediamo costretti a sollevare presso il Governo regionale la questione dell’avviso pubblico per la presentazione di progetti di formazione continua per l’anno 2014, oramai in una situazione di empasse generale dal lontano 21 ottobre 2013, ultimo giorno utile per la presentazione delle domande. Così mentre da un lato il Jobs Act connota come strumento fondamentale la formazione continua, che assume un ruolo determinante per le imprese che vogliono essere competitive sul mercato utilizzando al meglio le proprie risorse, dall’altro in Molise non si riesce a dare pieno espletamento ad un intervento nato con l’intento di contrastare il fenomeno del lavoro precario e dare risposte e dignità all’intero territorio regionale. Uno strumento di salvaguardia dei posti di lavoro e di sostegno alle aziende che nel recente passato aveva raggiunto risultati importanti, testimoniati da dati oggettivi e che sono sotto gli occhi di tutti; per le annualità 2009/2010 furono ammessi a finanziamento 82 progetti per un contributo totale di € 1.805.788,67 mentre per le annualità 2011/2012 parliamo di 119 progetti per un impegno di € 2.170.784,00. Ora ci troviamo con 87 domande presen-

calce alla richiesta del referendum, se ne sta zitto ed acquattato, senza aprir bocca o battere ciglio. Niente. Eppure, come accennavamo, il Molise è il territorio italiano che percentualmente subisce più di tutti gli altri territori italiani l’aggregazione dei “trivellatori”, mettendo a rischio finanche la sua natura geomorfologica: le ricerche petrolifere in atto in una vasta area centrale del

territorio regionale, in coincidenza con gli effetti dello sciame sismico che sta tenendo in ansia i molisani, potrebbero accentuare il fenomeno, comunque avere un riflesso o determinare un effetto collaterale. Non c’è certezza scientifica, ma nemmeno una dichiarazione scientifica contraria. Siamo inerti e indifesi tra l’incudine di uno sciame che allarma, e il martello delle trivelle che bu-

cano il terreno e mandano onde ad elevatissimo potenziale in profondità . Senza dire che nelle stesse zone interessate dalle ricerche sussistono condizioni ambientali molto delicate e di pregio, e valori storici e documentali della civiltà sannita di assoluta importanza. Niente di niente: le trivelle continuano a trivellare, lo sciame sismico a preoccupare, e il governo regionale a latitare. Almeno sino a domani, perché poi, Michele Durante e gli aderenti al movimento “Possibile”, e i consiglieri regionali di Palazzo Moffa, Manzo e Federico, usciranno allo scoperto ad aggiungere motivi e valori in difesa del territorio e della costa, a meglio definire le assenze istituzionali e le responsabilità, e come sollecitare le coscienze dei molisani a sostegno del referendum e contro le ricerche petrolifere che, dagli studi effettuati, non darebbero alcun apporto all’economia del Paese, ma solo danni. Dardo

“Formazione continua, la Regione dorme” I consiglieri regionale di centrodestra denunciano i ritardi del programma tate da enti, aziende, cooperative, nello specifico 164 progetti, che attendono ancora di sapere se saranno valutati positivamente, e quindi se saranno finanziati; risorse che potrebbero rappresentare una boccata d’ossigeno per le imprese segnate dalle profonde difficoltà economiche del momento e che con coraggio hanno deciso di investire sulla formazione dei propri lavoratori. Il finanziamento di € 1.367.336,47 programmato con delibera di Giunta regionale n. 345/2013 – si legge ancora nella nota – è tuttora congelato, fondo che, per inciso, è stato incrementato di ulteriori € 130.155,30 grazie al reperimento di nuovi fondi ministeriali con deliberazione n. 533/2015; un incremento motivato dal fatto che lo stanziamento iniziale non sarebbe stato in grado di coprire l’intera richiesta delle ditte che hanno risposto all’Avviso Pubblico, come dalla lettura del documento istruttorio della delibera. Bene, d’altra parte anche noi avevamo suggerito di incrementare le risorse a disposizione per rispondere a tutte le domande pervenute, successivamente il nuovo impegno di spesa è stato assunto con determinazione n. 7186/2015, ma di fatto ad oggi la situazione ancora non è

stata sbloccata nonostante le rassicurazioni dateci a suo tempo dal Governo regionale. Ricordiamo, infatti, che nella seduta consiliare del 17 marzo 2015, ponemmo all’allora Assessore Petraroia questo quesito: “qual è lo stato attuale delle fase di verifica di ammissibilità e di valutazione di merito delle domande pervenute per l’avviso della Formazione Continua?” Ottenemmo in cambio una risposta piuttosto ondivaga, da “le strutture stanno proseguendo le attività connesse” fino a “scontiamo una criticità anche in termini di carenza di organico e di personale”, chiusa però con un chiaro impegno “rispetto a questa problematica ci sarà una rapida definizione”. Da queste affermazioni è passato quasi un altro anno, ed è davvero inspiegabile come ancora non si riesca a dare piena attuazione a questo strumento indispensabile per l’acquisizione di competenze e che può rappresentare un fattore determinante per lo sviluppo e l’innovazione per le imprese e i lavoratori, un’iniziativa che parimenti assume un ruolo ancor più centrale alla luce dei recenti dati elaborati e pubblicati dall’Ufficio Studi e Ricerche Unioncamere Molise su dati Movimprese,

dai quali si evince che le procedure fallimentari aperte tra gennaio e novembre 2015 sono state 61 contro le 42 del corrispondente periodo del 2014, per un aumento in termini percentuali pari al 45,1%, dato fortemente in controtendenza rispetto al valore nazionale, che vede invece diminuire i fallimenti del 5%, con il Molise che primeggia in questa speciale classifica, un primato negativo che apre scenari piuttosto preoccupanti sulla ripresa del nostro tessuto economico e imprenditoriale. A che punto è la fase di verifica di ammissibilità e di valutazione di merito delle domande pervenute? Quanto tempo ancora dovranno aspettare le imprese che hanno partecipato all’avviso? Si riuscirà a finanziare tutti i progetti ammissibili? Nel caso in cui i fondi programmati non siano sufficienti si sta valutando, di concerto con i ministeri competenti, la presenza di ulteriori economie da poter impegnare? Questa volta – concludono dal centrodestra – speriamo di avere risposte chiare, soprattutto ci auguriamo che tutto venga concluso il prima possibile, perché le imprese non si possono permettere di aspettare ulteriore tempo, pena la loro stessa sopravvivenza”.


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Campobasso

7 24 gennaio 2016

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Tolta la neve è di nuovo agibile il terreno del Romagnoli

C’è la Jesina per tornare quarti di Gennaro Ventresca Si gioca. Alla faccia della neve che si era messa di traverso, per fare un ulteriore dispetto a una stagione piena di lapsus e di refusi. Si gioca, verosimilmente al cospetto di un pubblico ridotto ai minimi storici. Sono lontani i tempi in cui, dopo ogni eroica spalata dell’impianto, il popolo rossoblù non poteva mancare assolutamente sui gradoni del Romagnoli. E, per tutta risposta, i nostri ragazzi erano così volitivi e sodi da regalargli prestazioni piene di punti esclamativi. Arriva la Jesina, all’andata l’incerta formazione di Cappellacci le fece tre pere, a domicilio. Si scrissero elogi a favore dei rossoblù, dubitando persino della valenza del nostro successo: fu facile pensare che più dei meriti dei nostri prevalsero i demeriti dei marchigiani. Che però, qualche tempo dopo, hanno fatto ricredere un po’ tutti, come certifica la loro invidiabile classifica che li pone addirittura davanti alla nostra squadra. Storia vecchia quella della spalatura a braccia. Storia romantica che abbiamo riportato anche in

questi giorni, facendo riemergere dagli abissi dei ricordi la vigilia di Campobasso-Livorno, di Serie C1. Quei tempi, inutile nasconderlo, non sono destinati a tornare. Troppe cose sono cambiate radicalmente, la tv, l’accresciuto benessere, il lievitare dell’autostima hanno modificato lo scenario. Così, la piccola squadra di

provincia, si vede costretta a indossare nuovamente gli abiti di scena del passato, nella speranza di poter rispolverare l’orgoglio dei giorni garruli. Mette tristezza vedere il Romagnoli virtualmente “vuoto”. Oltre agli abbonati sono sempre meno i tifosi che acquistano il ticket domenicale. Colpa della modesta

classifica e dell’amore che va esaurendosi. Comunque sia, si gioca e si spera che i nostri ragazzi, dopo la beffa di domenica a San Benedetto, possano ritrovare la vittoria che potrebbe riportarli al quarto posto. Che serve quel che serve, ma è sempre meglio attestarsi nelle zone alte che marcire nel

magma della pancia del gruppo. Non stiamo qui a parlare dei play off, sui quali non abbiamo una gran stima. Ma non sarebbe male allungare il campionato attraverso gli spareggi. In qualche modo, potrebbe servire per aggiungere nuove referenze sul curriculum del nostro club, in caso di ripescaggio in Lega Pro.

Mezzo della Ecogreen incendiato a Peschici

L’impresa di Campobasso gestisce la raccolta dei rifiuti nella cittadina garganica PESCHICI. Misterioso atto incendiario, a Peschici, ai danni della ditta che si occupa della raccolta dei rifiuti nella cittadina garganica. Il fatto è successo nel primo pomeriggio di venerdì in località Valle Croci, poco dopo le 15. Secondo quanto fino ad ora ricostruito, un’auto con a bordo due uomini, con il volto travisato, uno dei quali armato di pistola, hanno affiancato e bloccato un autocompattatore della ditta Ecogreen Srl di Campobasso incaricata della raccolta rifiuti in città. I due, dietro minaccia dell’arma, hanno costretto i dipendenti a scendere dal mezzo e si sono poi allontanati con l’autocompattatore, la cui carcassa è stata ritrovata - completamente distrutta dalle fiamme poco dopo lungo la stradina interna che conduce al Villaggio Moresco. Sul posto è stato necessario l’intervento di una squadra dei vigili del fuoco del distaccamento di Vico del Gargano che ha bonificato e messo in sicurezza l’area. Sull’accaduto sono in corso le indagini dei carabinieri. Per i dipendenti dell’azienda, solo tanta paura ma nessuna conseguenza fisica. Indagini in corso.

Parco del Matese, qualcosa si muove Il delegato al Turismo, Domenico Di Nunzio, pronto a presentare una mozione in Consiglio regionale CAMPOBASSO. “Il PD molisano, che ha animato la discussione sui territori, incontrando cittadini e amministratori, assieme alle associazioni ambientaliste, in particolare Legambiente, ha presentato, grazie al Consigliere Domenico Di Nunzio, in Consiglio Regionale una mozione per l’Istituzione del Parco Nazionale del

Matese.” A dichiararlo è Antonio Tomassone, responsabile Energia del PD Molise, a nome di tutta la Segreteria Regionale. Una mozione che vede in prima linea il Consigliere Regionale del PD Domenico Di Nunzio che, dice Tomassone “ha raccolto fin dall’inizio la proposta che, d’intesa con il Presidente Frattura, l’assessore

Facciolla ed il gruppo PD in Consiglio, raccoglieranno la voce del territorio portandola a Roma per raggiungere l’obiettivo del Parco. Il metodo messo in campo dalla nostra segreteria, attraverso una regia condivisa con altre associazioni ambientaliste, sulla istituzione del Parco del Matese, conferma un approccio buttom up, attraverso

l’ascolto di tutti gli stakeholders e chiedendo l’impegno di tutti per raggiungere il traguardo del Parco Nazionale del Matese. Adesso bisogna insistere su un grande lavoro di squadra, bipartisan, insieme ai consiglieri regionali, parlamentari e al Presidente Frattura”, chiude rilanciando Tomassone. “Un lavoro, questo, che parte dai

Comuni, passando per la Regione e arrivando a Roma. La sfida quindi è alla concretezza. L’Istituzione del Parco Nazionale del Matese è un tassello fondamentale per il futuro della nostra regione. Per questo il PD chiede a tutti i soggetti coinvolti di guardare oltre lo steccato e raccordarsi per raggiungere l’obiettivo.”



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Isernia

Tutto quello che gli altri non dicono

24 gennaio 2016

senza alcun finanziamento pubblico

“Il centrosinistra regionale ha fallito” Sel delinea il percorso politico per le prossime elezioni comunali di Isernia ISERNIA. “Ad ogni livello istituzionale, in Molise, dopo il fallimento del centrodestra, le più recenti competizioni elettorali hanno visto prevalere un centrosinistra che, per i motivi genetici e strutturali, ha purtroppo perso la sfida con il governo della Regione e delle città. La storia politico-istituzionale recente di Isernia, dimostra come le coalizioni elettorali tradizionali, che si sono alternate alla guida della Città, sono solo accordi tra ceti politici, senza contenuto, programmi e progetti, senza alcun collegamento con il territorio e le persone“. Sinistra e libertà guarda in maniera diversa alle elezioni comunali di Isernia alla luce degli scarsi risultati avuti dal centrosinistra alla guida della Regione.

“I tempi sono ormai maturi per tracciare un bilancio politico che risulta, all’evidenza, negativo. Sono state deluse le aspettative di cambiamento, di rinnovamento, di modernità e di costruzione del futuro. Riteniamo opportuno dover investire idee, speranze, energie e persone in un progetto completamente nuovo. Vogliamo indirizzare le nostre risorse, la nostra comunità di uomini e donne attivi sul territorio, verso la realizzazione di una proposta alternativa per la città di Isernia, che vada oltre gli schemi tradizionali e rimetta nell’agenda politica la vita delle persone. Vogliamo portare nella scena pubblica le buone pratiche della partecipazione attiva e condivisa, attraverso il coinvolgimento delle tante realtà associative, dei co-

mitati, delle intelligenze e delle professionalità, con cui da sempre (non solo in campagna elettorale) collaboriamo. Siamo disponibili al confronto aperto e costruttivo con tutte le forze politiche progressiste, i gruppi sociali comunque organizzati e le singole persone interessate a costruire una vera alternativa di governo per la Città di Isernia. Sarà una alleanza di popolo, un progetto inedito, innovativo, coinvolgente, scevro da politicismo, ricco di soggettività, che attraverso un processo democratico, potrà elaborare un vero progetto di futuro e, nel contempo, individuare la figura del candidato o della candidata alla carica di Sindaco/a in grado di rappresentare le vere esigenze di tutti e di tutte.

Blitz antidroga dei Carabinieri Una persona arrestata, una denunciata in stato di libertà e decine di persone sospette sottoposte a controlli Nell’ambito di una operazione dei Carabinieri che ha interessato alcune zone di Isernia e comuni limitrofi, finalizzata a contrastare reati in materia di stupefacenti, in particolare l’attività di spaccio e il consumo delle predette sostanze, una persona è stata arrestata e una è stata denunciata all’Autorità Giudiziaria, mentre decine sono stati i controlli eseguiti. Nel dettaglio, a Frosolone, i militari della locale Stazione, hanno rintracciato e tratto in arresto un 45enne del luogo, in quanto

ritenuto responsabile di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo marijuana e hashish, attività criminosa commessa nel recente passato e per la quale la competente Autorità Giudiziaria ha emesso una ordinanza di detenzione domiciliare. Il 45enne, dopo le formalità di rito espletate in Caserma è stato trasferito ai “domiciliari” dove ora si trova ristretto. Ad Isernia, in pieno centro storico, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia, hanno sorpreso un

20enne del posto, alla guida dell’auto intestata ad un suo familiare, sotto l’influenza di sostanze stupefacenti del tipo cocaina e senza aver mai conseguito la prescritta patente di guida, mettendo così tra l’altro, in gravissimo pericolo l’incolumità degli altri utenti della strada. Nei confronti del giovane, che è stato fermato ed accompagnato in Caserma per le formalità di rito, è scattata la denuncia alla competente Autorità Giudiziaria ed il sequestro del veicolo. Istituiti anche nume-

rosi posti di blocco, che oltre il capoluogo “pentro”, hanno anche interessato le principali arterie di collegamento con i comuni dell’alto casertano, quali Capriati a Volturno, Gallo Matese, Ciorlano, Presenzano, San Pietro Infine, Letino, nel corso dei quali sono stati controllati ottanta veicoli in transito, identificate centodieci persone tra conducenti e passeggeri e nei casi sospetti eseguite perquisizioni per la ricerca di armi, droga e refurtiva.

Trasferita la San Giovanni Bosco Dal monitoraggio ambientale, rilevati composti organici volatili ISERNIA. presso i locali della tipografia Cicchetti, individuati come nuova sede della scuola dell’infanzia S. Giovanni Bosco, sono stati eseguiti rilievi strumentali al fine di verificare la presenza di sostanze organiche volatili nelle aule.

La rilevazione è stata effettuata con l’utilizzo di un P.I.D. (rilevatore a fotoionizzazione). Le analisi effettuate hanno dato esito completamente negativo. “Questa Istituzione Scolastica ha conferito l’incarico di eseguire periodicamente i monitoraggi ambientali ad uno studio

tecnico specializzato. Si informa, altresì, che è stata richiesta all’Amministrazione Comunale la disponibilità ad organizzare un servizio navetta che faciliti il trasporto degli alunni dal plesso S. Giovanni Bosco alla nuova sede di viale 3 marzo 1970“.

Attività di prevenzione della Polizia di Stato con pattuglioni straordinari Nel corso dell’ultima settimana la costante attività di prevenzione della Polizia di Stato di Isernia ha fatto registrare ulteriori risultati positivi. In particolare sono stati predisposti, dal Questore del capoluogo pentro, specifici servizi di controllo con i c.d. pattuglioni straordinari dove sono stati impegnati non solo gli uomini della Polizia di Stato della Questura di Isernia ma anche la locale Sezione di Polizia Stradale. Durante tale attività sono stati effettuati 70 posti di controllo, identificate 790 persone, alcune delle quali con pregiudizi di polizia, controllati 450 veicoli, contestate 119 infrazioni al codice della strada e ritirati 4 documenti di circolazione non in

regola. Sono stati, inoltre, effettuati 11 controlli domiciliari nel corso dei quali sono stati denunciati due cittadini isernini, entrambi con molteplici precedenti penali, per inosservanza delle prescrizioni di Pubblica Sicurezza. La Squadra Mobile della Questura, a seguito di indagini scaturite da una querela, ha denunciato in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria, B.G., beneventano di anni 30, per il reato di truffa e falsità in scrittura privata. Nel mese di marzo l’indagato si presentava a casa del querelante qualificandosi come dipendente ENEL e, dopo aver controllato il contatore della corrente, chiedeva un documento di riconoscimento fotografandolo con il

cellulare; mesi dopo la vittima veniva a conoscenza del cambio di gestione della fornitura di energia elettrica, senza aver mai sottoscritto alcun contratto in merito; si riusciva in seguito a risalire all’indagato ed al contratto dove erano state apposte false firme del querelante. La Polizia di Stato ha, inoltre, eseguito una “Revoca di Decreto di Sospensione di Ordine di Esecuzione per la carcerazione e ripristino dell’Ordine medesimo” emesso dalla Procura Generale presso la Corte di appello di Campobasso, a carico di F.L.G., di anni 39, che dopo le formalità di rito, è stato associato presso la locale Casa Circondariale. Isernia, 23 gennaio 2016.



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Termoli

24 gennaio 2016

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Zuccherificio, in attesa del bando di vendita In settimana il giudice delegato del tribunale di Larino renderanno note le decisioni TERMOLI. Le novità si conosceranno solo la settimana prossima quando il giudice delegato del tribunale di Larino e i curatori fallimentari della Spa renderanno note le loro decisioni riguardo al prolungamento del fitto del ramo di azienda per lo Zuccherificio del Molise. L’incertezza regna ancora sovrana presso lo stabilimento saccarifero di Termoli. Giudice e curatori, infatti, sono al lavoro sia per stabilire l’eventuale nuovo bando di vendita e il relativo prezzo, sia per la definizione della campagna 2016 per

la quale le strade da poter attuare sarebbero diverse. Intanto è la Regione a farsi carico di traghettare lo Zuccherificio alla ricerca di una soluzione che sia a lungo termine. Vivo confronto tra l’assessore Facciolla e i sindacati che stanno lavorando a una sorta di incentivo per chiunque volesse comprare lo Zuccherificio attraverso bonus e sgravi da ricercarsi nei fondi del Psr e del Fesr regionale. L’auspicio dei lavoratori è quello che si arrivi al prolungamento dell’affitto del ramo tra la

vecchia e la nuova società, affinché si possa iniziare a preparare il campo per la campagna 2016, l’ultima con il regime delle quote zucchero remunerate. Come affermato durante l’incontro di ieri, solo attraverso la semina tra febbraio e marzo, si potrebbe arrivare ad avere lo stesso quantitativo di ettari che hanno portato alla produzione di 15mila quintali di sugo che quest’anno hanno consentito allo stabilimento saccarifero di mantenere la propria quota zucchero.

Basso Molise, controlli per la sicurezza Continua incessante l’azione della Polizia sul territorio provinciale TERMOLI. Continua l’attività di prevenzione posta in essere dalla Polizia di Stato di Campobasso per garantire il rispetto della legalità ed il pieno soddisfacimento delle attese di sicurezza da parte dei cittadini. Dopo la progettualità che ha interessato recentemente questo Capoluogo in occasione delle festività natalizie, il Questore Pagano ha disposto ulteriori e mirati servizi straordinari di controllo del territorio che hanno riguardato la città di Termoli ed i Comuni di Petacciato, Montenero di Bisaccia, Guglionesi, San Martino in Pensilis, Portocannone ed Ururi. Finalizzato a contrastare, in modo adeguato, i reati che destano maggiore allarme sociale - quali furti, rapine ed altre simili tipologie di reati – aumentando, nel contempo, la presenza e la visibilità della

Polizia di Stato con una maggiore attenzione alla sicurezza per i cittadini, il dispositivo è stato attuato - nei giorni scorsi – con il concorso del personale del Commissariato di P.S. di Termoli e della Squadra Mobile del Capoluogo, coadiuvato da equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine “Abruzzo”. L’attività, espletata mediante una incisiva azione coordinata tra le varie componenti impiegate che hanno operato controlli dinamici in ambito cittadino e su strada, ha prodotto i seguenti risultati: persone identificate, 72, veicoli controllati, 55, posti di controllo, 9, persone con precedenti, 9, infrazioni al Codice della strada, 3. Tali tipologie di servizi continueranno ad essere attuate anche nei prossimi giorni, interessando di volta in volta diverse località della provincia.

Tornano i rintocchi al Castello L’iniziativa è stata portata avanti dagli studenti dell’istituto “Tiberio” TERMOLI. Arrivano buone nuove, di quelle che davvero non ti aspetti. Siamo stati chiamati dal professor Elio Scutti, docente dell’Istituto Tecnico e Nautico per Geometri “Ugo Tiberio”, il quale ha esordito in questo modo: “Siamo venuti a conoscenza che amministri un profilo Facebook intitolato ‘Rivogliamo sentire i rintocchi delle ore al Castello’. Bene, noi dell’Ugo Tiberio vogliamo, insieme a te e ai membri di questo gruppo che sappiamo già essere un buon numero, far sì che ciò possa realizzarsi. Per questa evenienza – ha aggiunto – ci stiamo già lavorando da parecchio e con la mia classe della sezione Geometri, la V B, stiamo lavorando fin dal terzo anno dal punto di vista storico e dal punto di vista tecnico della situazione legata al funzionamento dell’orologio del castello di Termoli che era associata a una struttura campanaria sopra al castello

stesso che scandiva la cadenza delle ore ogni quarto e ogni ora.

Questo studio con i ragazzi lo abbiamo fatto con elaborazioni di

carattere tecnico, tenendo come termine di paragone con strutture

simili all’interno del territorio nazionale perché questo campanile è stato costruito da un certo Giuseppe Sommaruga di Milano ed era l’anno 1889. Guida di allora della città er ail sindaco Benedetto Ragni”. Allora, da oggi quella che poteva essere solo una flebile speranza di riuscire nell’intento può diventare realtà al punto che il campanile sarà nuovamente funzionante”. Da parte mia il pieno stupore: non potete immaginare quanto questa notizia che ci hanno dato all’Ugo Tiberio ci abbia fatto felice; questo vuol dire che i quasi 300 membri del gruppo pubblico di Facebook “Rivogliamo risentire i rintocchi delle ore al Castello”, da oggi grazie agli studenti, i docenti e tutti coloro che ci hanno messo tempo e passione per questo desiderio, hanno concrete possibilità di vedere realizzato questo piccolo sogno.


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