aCesena Winter 2015

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IL MAGAZINE anno3 numero2

winter2015 E4,50

UNA

FINESTRA

SULLA

C I T TĂ€

TEATRO BONCI 170 anni di applausi MISTER CABRINI A tutto campo A CESENA Winter 2015

A TAVOLA La tradizione nel piatto

anno3 numero2 PrimaPaginaEditore



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a PAOLO LUCCHI Sindaco di Cesena Nel cuore dell’inverno il periodo delle festività è un momento cruciale per la vita della nostra città, che diventa sfavillante di luminarie e si anima di molteplici iniziative. E quest’anno, il programma natalizio messo a punto da Zona A con il sostegno dell’Amministrazione comunale si presenta particolarmente ricco e attrattivo: c’è il grande presepe meccanico allestito dalla famiglia Gualtieri nella Galleria ex Pescheria, che non mancherà di incantare piccoli e grandi, mentre altre Natività ormai tradizionali vengono allestite a Roversano e a Celincordia; la pista di pattinaggio in piazza Almerici diventa fulcro di incontro soprattutto per i ragazzi e l’immancabile trenino scorazza per il centro carico di piccoli viaggiatori. Sicuramente una delle novità più scenografiche di quest’anno è il grande albero di Natale fatto di luci che svetta su piazza del Popolo e che è diventato fin da subito il soggetto prediletto per foto ricordo e ‘selfie’. Senza dimenticare i momenti di animazione e musica previsti per tutto il periodo, a cominciare dalla rassegna “Cesena Canta” che vede protagonisti i cori di Cesena coordinati dal Conservatorio Maderna, per passare ai vari appuntamenti programmati proprio nelle vie e nelle piazze del cuore della città. Sono certo che questo articolato ventaglio di proposte saprà rendere il nostro centro storico ancora più attrattivo per un vasto pubblico di cesenati e non solo. Ma uno degli aspetti che mi piace sottolineare è come, nell’elaborazione del programma, abbia giocato un ruolo di particolare rilievo la collaborazione pubblico - privato che ha saputo unire la pianificazione turistico culturale della città alle iniziative di carattere privato realizzate in centro storico. È proprio attraverso una proposta di qualità e, soprattutto, con una sinergia che vede collaborare imprese ed Amministrazione comunale, che possiamo dare del centro storico di Cesena l’immagine che tutti abbiamo nel cuore: un luogo vivo, in cui è assolutamente piacevole trascorrere alcune ore in compagnia, per incontrarsi, fare shopping o fermarsi in uno dei tanti locali e bar. E’ dalla collaborazione positiva che, insieme, possiamo continuare a rendere il centro di Cesena un luogo tanto gradito ed in grado di restare nel cuore dei cesenati e, più in generale, dei tanti che scelgono di visitarlo. Auspico che tutti i cittadini e le attività commerciali del centro storico possano apprezzare una programmazione di questo tipo, volta a rendere ancor più piacevole un periodo dell’anno nel quale luci e colori rendono accattivante ed assolutamente particolare il centro della nostra città. E a questo auspicio unisco i miei più calorosi auguri di buon Natale

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ANNA MARIA PIRACCINI Presidente delle Associazioni CesenArmonica e Perledonne Sono nata e vissuta a Cesena ed il mio ruolo professionale e il contesto sociale in cui vivo mi consentono di esprimere un parere a tutto tondo sulla mia città di cui vado orgogliosa. A Cesena la voce del cittadino trova considerazione ed ha un ruolo importante nel miglioramento dei servizi e delle politiche per la salute: è una città in cui ogni persona sente di poter far parte di quel capitale sociale necessario alla modernizzazione di ogni ambito cittadino. E ancora, a Cesena l’attenzione dell’ amministrazione ai bisogni delle categorie più fragili ed alle politiche femminili si mantiene vigile: il lavoro in rete per il contrasto alla violenza di genere è notevole e voglio ricordare, a questo proposito, oltre al Concorso per le scuole “Cesena città per le donne”, il progetto “VIVI, per imparare a gestire la rabbia”, promosso appunto dall’Associazione Perledonne in alcune scuole della città, con il patrocinio del Comune. In ambito culturale, Cesena custodisce un grande patrimonio artistico che, beneficiando nel tempo della massima attenzione delle amministrazioni che si sono avvicendate, ha proiettato la nostra città in una dimensione culturale metropolitana, una dimensione in cui, mi auguro, anche la musica classica possa trovare uno spazio vitale, e possano essere valorizzati ensamble e formazioni orchestrali fino ad ora lasciati un po’ in disparte.


CHRISTIAN CASTORRI Assessore alla Cultura La mia Cesena è la città ricca di tesori storici e artistici che ne contraddistinguono la fisionomia, a partire dall’incantevole Biblioteca Malatestiana e dalla possente Rocca. Ma è anche la città dei mille talenti e dei molteplici interessi. Sono convinto che, in realtà, i due aspetti siano strettamente collegati, e che la vivacità intellettuale dimostrata dalle innumerevoli realtà attive a Cesena negli ambiti più diversi, affondi le radici nell’orgogliosa consapevolezza della propria identità culturale. La sfida che ho raccolto, diventando Assessore, è quella di valorizzare entrambe queste caratteristiche. Così, da un lato, l’impegno è quello di far conoscere sempre di più Cesena, favorendo le occasioni di visita da parte dei turisti. Dall’altro ho cercato e cerco di mettere in rete le idee, le energie, le capacità espresse dal territorio (alcune di vera e propria eccellenza) per moltiplicarne la forza. In questo modo, ad esempio, è nato l’interessantissimo progetto per restituire il Ridotto del Bonci alla sua vocazione teatrale, e molte altre iniziative di qualità. E chissà che, nel tempo, tutto questo contribuisca a richiamare a Cesena nuovi visitatori.

MIRNA FOSCHI Libraia Il profumo di carta ti avvolge quando entri in libreria, praticamente fa parte dei miei profumi famigliari, perché sono cresciuta in una libreria, un ebook non avrà mai questo profumo e non cambierà mai il mio mestiere. Il mestiere del Libraio antico quanto Guttemberg, ma affascinante ancora oggi, difficile da svolgere, ma bellissimo. L’immagine del mio lavoro appare romantica, ma questa è la parte poetica del mestiere. Il libraio non è quello che si mette in un angolo della libreria a leggere un bel libro, ma scarica scatole, inserisce e cataloga a computer, divide i libri per argomento e infine sistema negli scaffali i suoi libri. La parte più piacevole? Quella di scegliere un libro sapendo già a chi potremmo destinarlo. Sicuramente nel nostro mestiere la psicologia è fondamentale, conoscere un cliente e consigliare un romanzo cercando di interpretare quello che il cliente in quel momento ha bisogno. Una specie di medicina per l’anima. Raccontare favole ai bimbi che con i loro occhi esprimono meraviglie di mondi incantati. Queste sono le caratteristiche che distinguono un libraio da un mercato online e il mio mestiere sia pur con cambiamenti radicali avvenuti negli anni, non potrà mai essere diverso. Il contatto con il cliente-amico rimane unico, come unico rimane il rapporto con Cesena la mia città, dove amo fare questo mestiere.

MICHELANGELO BUCCI Giornalista Vivo a Cesena da sempre ed ho sempre vissuto la città di Cesena. Sin da bambino ho cercato di conoscere meglio la città per entrare in sintonia con essa. Tanto che, al tempo delle scuole medie, nei pomeriggi liberi mi divertivo a prendere degli autobus a caso per scoprire nuove zone e nuove frazioni. Un giorno poi alla biblioteca Malatestiana, sezione ragazzi, mi regalarono copia di un volumetto finito lì chissà come: “La via Emilia: strada/città”. Quel libro mi spinse ad approfondire la storia di Cesena, ripercorsa fino ai giorni nostri attraverso la sua più importante via di comunicazione. Da allora non ho smesso un attimo di seguire l’evoluzione del tessuto urbanistico. Ricordo un’adolescenza ricca di passeggiate notturne in centro, leggendo le epigrafi sui palazzi, e lunghi giri in bicicletta alla scoperta di pezzi di città ancora ignoti. Andando alla ricerca del passato di Cesena ho scoperto il continuo mutare del suo presente. Oggi vivo a un passo dal centro storico, fortunatamente sempre più a misura di pedone, e il fascino di questa città non cessa di ammaliarmi.

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VETRINA IN SCENA

Teatro Bonci, 170 anni di applausi IL PERSONAGGIO

Silviana Fallisi, one woman show FESTIVITÀ

A Cesena è già Natale TRA CIBO E VINO

A tavola, la tradizione nel piatto

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IN FIERA

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SALUTE E BENESSERE

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SALUTE E BENESSERE

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APPUNTAMENTI

L’APPUNTAMENTO

Al Teatro Verdi Cesena in Bolla CESENA SPORTIVA

Mister Cabrini a tutto campo CESENA CULT

Visioni d’arte CULTURA

• Nel nome di Novello. Custodi di antichi tesori • Eroico manoscritto. Un libro da record

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Cesena Fiera guarda al futuro LA STORIA

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COMUNE DI CESENA

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PRESENTAZIONE

Il numero invernale di ACesena esce in piena atmosfera natalizia, un Natale ancora più luminoso ed effervescente tra le vie del centro. Sfogliando le pagine si incontrano personaggi noti e meno noti, che abbiamo inteso raccontare, incontrandoli nei loro luoghi di lavoro o in occasione del loro arrivo in Romagna, come l’attrice comica Silvana Fallisi o Mister Cabrini, allenatore della Nazionale Femminile. Apriamo con un servizio dedicato al Teatro Bonci, il teatro della città da 170 anni, proponendo un viaggio al suo interno che è insieme scoperta dei luoghi e dei grandi che lo hanno reso vivo. Continua il nostro viaggio nella Cesena più estrosa, della quale ci piace raccontare storie che hanno fatto della loro passione un’occasione professionale originale e, come sempre, questa Cesena curiosa non manca di stupire per la sua vivacità creativa. Presentiamo nuove rassegne ed eventi che sperano di bissare il successo ottenuto, stuzzichiamo il palato con i consigli dei ristoratori per la tavola delle Feste. Insomma abbiamo cercato di raccontare ancora una volta tendenze, storia, cultura, personaggi e avvenimenti per coloro che amano Cesena, per coloro che la visitano, per gli imprenditori che vi operano e per tutti quelli che, in queste pagine, troveranno un motivo nuovo per scoprire ACesena winter 2015. Questo è l’auspicio di CesenaLive, società cittadina che ha come partner aziende del territorio: Media Consulting, PrimaPagina, Balestri&Balestri e Camac. Per Cesena Live Luigi Angelini, Andrea Balestri, Giulia Fellini, Maurizio Magni, Giorgio Tosi

ANNO 3 NUMERO 2 Direttore responsabile Maurizio Magni magni@agenziaprimapagina.it Comitato di redazione: Luigi Angelini, Andrea Balestri, Carlotta Benini, Giulia Fellini Maurizio Magni, Maria Luisa Pieri,Federica Bianchi Redazione: PrimaPagina via Sacchi, 31 Cesena t. 0547 24284 www.agenziaprimapagina.it Grafica e impaginazione: Silvia Zoffoli grafica@agenziaprimapagina.it Letizia Campori pubbli@agenziaprimapagina.it Hanno collaborato: Carlotta Benini, Filippo Fabbri, Alice Magnani, Cristina Zani, Claudia Rocchi, Claudia Ugolini Pubblicità Balestri&Balestri via Trieste, 20 Forlì t. 0543 30343 www.balestriebalestri.it Marketing manager: Andrea Balestri andrea@balestriebalestri.it Marketing: Benedetta Ancarani, Alessandro Vicini Internet Mediaconsulting srl Viale Bovio, 100 Cesena t. 0547 21349 www.mconweb.it Web marketing manager Luigi Angelini angelini@mconweb.it Internet/App/Social Sara D’Andrizza, Diego Gonzalez, Loris Lunedei, Luca Bartolini internet@mconweb.it Traduzioni: Emma Lucy Tavasso Fotografie: Marco Anconelli Art Immagine, Archivio Comune di Cesena, Pippo Foto, Archivio Teatro Bonci, Romagna Iniziative Copertina ph. Marco Anconelli (ArtImmagine) Editore PrimaPagina Cesena Stampa: Nuova Tipografia Forlimpopoli Reg. Trib. di Forlì n.9/2013 chiuso in redazione 4/12/2015 Proprietà Editoriale: Cesena Live srl Informativa ai sensi della Legge 675 del 31/12/96 In relazione ai Suoi dati in nostro possesso e in conformità con le disposizioni della legge 675 per la tutela dei dati personali, La informiamo che: 1. i dati sono stati raccolti esclusivamente ai fini dell’invio della rivista 2. il trattamento dei dati è effettuato da PrimaPagina ai soli fini della spedizione; 3. Lei può esercitare in ogni momento i diritti di cui all’art. 13 della Legge, in particolare ha il diritto di opporsi al trattamento dei dati personali che la riguardano, esercitando gratuitamente tale diritto; 4. Titolare del trattamento è PrimaPagina scrl, via Sacchi, 31, 47023 Cesena

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PROMESSA MANTENUTA: I FOOFIGHTERS A CESENA Dopo il concerto-dedica ‘Rockin’ 1000’ tenutosi la scorsa estate al parco Ippodromo di Cesena, la band di Dave Grohl ha mantenuto la promessa ed è arrivata a Cesena lo scorso 3 novembre per esibirsi al Carisport. Erano in 4000 ad ascoltare e cantare a squarciagola le note rock della band statunitense, che si è esibita per tre ore senza interruzioni con tutti i più grandi successi finora prodotti, come ‘Learn to fly’, ‘Best of you’ e ‘My Hero’, dedicata a Fabio Zaffagnini, ideatore dell’iniziativa. Durante il concerto, il pubblico ha dialogato più volte con il leader Dave, che si è divertito a pronunciare diverse frasi in italiano. Aspettative più che soddisfatte per fan ed organizzatori.

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1 1. TANIA CAGNOTTO TESTIMONIAL AL MACFRUT 2015 L’altoatesina, campionessa mondiale di tuffi, unica donna italiana ad aver vinto una medaglia d’oro nello sport dominato da sempre dalle cinesi, è stata testimonial d’eccezione al Macfrut 2015 nell’ambito della campagna di sensibilizzazione ideata da Agrinsieme per incentivare il consumo di frutta e verdura. Nell’ambito dell’incontro, la tuffatrice ha ricordato a tutti l’importanza di un’alimentazione varia, basata sul consumo di frutta e verdura fresche. Al Macfrut, la campionessa italiana si è guadagnata una medaglia d’oro, un bel pomodoro fresco, un alimento ricco dal punto di vista nutrizionale e simbolo di uno stile di vita sano.

(Concerto Foo Fighters, Cesena, 3 novembre, Nicola D’Almo, Rockin’1000)

2 2. GIUSEPPE BATTISTON OSPITE A PIAZZE DI CINEMA 2015 L’attore e regista friulano Giuseppe Battiston è stato ospite lo scorso luglio alla rassegna cesenate dedicata alla settima arte “Piazze di Cinema” per raccontare i momenti più significativi della sua prestigiosa carriera. In particolare, Battiston ha raccontato la sua esperienza sui set dei film che sono stati proposti a Piazze di Cinema: “Pane e tulipani” di Silvio Soldini, “Zoran, il mio nipote scemo”, “Agata e la tempesta” di Silvio Soldini e “La passione” di Matteo Oleotto.

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3 3. GIULIO BABBI Un 2015 decisamente da incorniciare per Giulio Babbi, padre dei dolci waferini, profeta in patria nella sua Cesena. L’amministrazione comunale gli ha conferito il Premio Malatesta Novello, assegnato a illustri personalità della città che si sono distinte per il loro operato. Il riconoscimento si aggiunge ad altri importanti premi ricevuti quest’anno da Babbi, dal Premio Nazionale Galvanina nella sezione imprenditoria nell’ambito del Festival della Cucina Italiana, al Premio Marietta ad Honorem nella città artusiana di Forlimpopoli. Azienda giunta alla quarta generazione, le dolci prelibatezze di Babbi hanno fatto impazzire l’Italia intera, imponendosi oltreconfine e ovviamente nella sua amata città.

4 4. I CALCIATORI DEL CESENA IN VISITA A PEDIATRIA Nel mese di ottobre una delegazione bianconera composta da Francesco Renzetti, Davide Succi, Daniele Capelli, Luca Garritano e Alfred Gomis ha visitato il Reparto pediatrico dell’ospedale Bufalini partecipando all’iniziativa della Lega Serie B “Un giorno per la nostra Città” giunta quest’anno alla terza edizione. Durante la visita, i ragazzi bianconeri hanno donato ai piccoli pazienti alcuni libri. La Società che da alcuni anni è partner del Progetto “Pediatria a misura di bambino” dell’Ospedale Bufalini , ha infatti aderito al programma dello stesso reparto denominato “Liberaunlibro”, che ha lo scopo di raccogliere libri nuovi e usati per arricchire gli angoli lettura dei reparti pediatrici dell’ospedale e delle sale di attesa degli ambulatori. Nella foto i giocatori insieme alla Dott.ssa Elisabetta Montesi, Responsabile del Progetto “Pediatria a misura di Bambino” e la Caposala Dott.ssa Paola Sama.


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TEATRO BONCI

170 ANNI DI APPLAUSI

Nel 2016 le celebrazioni per un luogo dello spettacolo che è vanto della città e ‘piazza’ amata e temuta da artisti e compagnie

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di Giulia Fellini

iemergono le voci, i gesti, i volti, le maschere dei personaggi, gli inchini. Si accalcano su quella linea che separa il palcoscenico dal pubblico, lì dove ogni sera alla fine dello spettacolo, terminata la finzione, si ricompone e si esalta l’incontro. Sono in tanti attori, ballerini, cantanti, musicisti - a tornare all’applauso, impossibile farne l’elenco, rappresentano tutti insieme i 170 anni del Teatro Bonci. Hanno calcato le assi di uno dei palcoscenici più grandi d’Italia, in un edificio che alla sua apertura fu salutato come un mirabile esempio di teatro all’Italiana, con un’acustica perfetta, elegante e funzionale in ogni sua parte.

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inScen Oggi il Teatro Bonci nell’ambito della gestione ERT è teatro Nazionale, e con ciò teatro di produzione, un riconoscimento che giunge a coronamento della sua lunga storia fatta di grande lirica, grande prosa d’autore e Il 15 agosto 1846 nomi famosi. venne inaugurato con Nell’agosto del 2016 un’opera di Donizetti saranno ben 170 gli e la danzatrice anni di vita. Le croFanny Essler nache cittadine raccontano di un’estate afosa in quel 1846, ma il giorno della fiera d’agosto il caldo non impedì la celebrazione solenne con cui i cesenati vollero sancire un evento importante per la loro città: l’apertura del nuovo teatro comunale il 15 agosto 1846. Il resto è storia, passata in numerosi libri: la rappresentazione dell’opera Maria di Rohan di Gaetano Donizetti, a seguire il balletto Beatrice di Gand con la famosa Fanny Essler, attesa e acclamata grande diva. Allora l’arrivo degli attori e delle compagnie era un evento per la città, si formavano cortei nelle strade, il popolo accompagnava festante, ma andiamo con ordine… Il Teatro Comunale di Cesena nasce da un grande orgoglio cittadino, quello che portò il Gonfaloniere, la Deputazione teatrale e il Consiglio della città a investire la somma, allora enorme, di L. 487.432. Si voleva recuperare il tempo perduto nei confronti delle altre città romagnole che già vantavano veri teatri e lo si fece alla grande. A progettare tale imponente edificio fu chiamato l’architetto Vincenzo Ghinelli, marchigiano, che stava realizzando, soprattutto nelle Marche, numerose fabbriche teatrali. Ghinelli non deluse le aspettative dei cesenati: sull’ex Teatro Spada sorse in appena 3 anni un grandioso e splendido fabbricato, che divenne ben presto il simbolo della città e che arrivava a contenere un pubblico di 1600 persone, ‘sia cesenate che foresto’ come raccontano le fonti del tempo. Allora i teatri, anche quello che solo in seguito si sarebbe chiamato Bonci, erano qualcosa di più di

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luoghi deputati alla rappresentazione, avevano una funzione sociale e politica. Potevano divenire luoghi di fervore patriottico come accadde nel periodo risorgimentale quando gli ideali di libertà e le aspirazioni nazionali furono diffusi attraverso il melodramma. Nel corso dei suoi 170 anni il Teatro Bonci può annoverare numerosi incontri importanti. Tra questi l’incontro con l’artista di cui ancor oggi porta il nome: Alessandro Bonci, tenore dalla straordinaria carriera che lo portò a debuttare al Regio di Parma, ad affermarsi alla Scala di Milano e a trionfare

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in tutti i teatri del mondo. A Cese- ri, Ernesto Rossi, Ermete Novelli. na Bonci tornò nel 1904 e cantò I primi decenni del 1900 coincinel Faust di Gounod come ricor- dono con una felice stagione per da una lapide il Bonci che nell’atrio del diventa il centro di un’aniteatro e qui Quando nel palco 25 mata attività chiuse la sua sedeva Renato Serra culturale e cicarriera il 1° e in platea Toscanini vile. Oltre alla settembre del e Benedetto Croce programmazio1927, serata ne con le più in cui il Comunale venne intitolato a suo nome. famose Compagnie drammatiche Accanto alla lirica che dominava, del tempo e i grandi della lirica di nella seonda parte dell’800 si im- allora, il Teatro ospitava iniziatiposero serate di prosa che porta- ve politiche, culturali, addirittura rono a Cesena i grandi della scena, sportive, ma non mancavano proTommaso Salvini, Adelaide Risto- iezioni di film, esibizioni di illusio-


nisti. Fortissimo il legame di Renato Serra con il Teatro cesenate, che frequentava dal palco 25 del 1° Ordine e dove tenne le celebri conferenze in ricordo di Giovanni Pascoli (1912) e di Giosué Carducci (1914). Era un’attività davvero ricca, seguita tra I’altro da spettatori non solo locali (in platea per la commemorazione di Wagner e Verdi sedevano Arturo Toscanini e Benedetto Croce). Nei decenni si susseguirono anche i cambiamenti. Uno dei più radicali fu quello dell’arrivo dell’illuminazione prima a gas e in seguito elettrica, poi le trasformazioni che

mutarono lo spazio del proscenio con l’orchestra nascosta nel cosidddetto ‘golfo mistico’ di wagneriana memoria, l’introduzione dei velluti, il cambio dei colori, la messa in soffitta delle macchine teatrali. L’ultimo restauro importante che ci ha regalato il volto odierno del teatro è degli anni Novanta. Quando il Bonci riaprì nel gennaio del 1996, il rosso era scomparso per far posto ad un elegante verde in dialogo perfetto con le decorazioni color oro. Dal secondo dopoguerra si ebbe uno straordinario sviluppo del tea tro drammatico con memorabi-

In alto un’intensa espressione di Carmelo Bene, più volte sul palcoscenico del Bonci, nella foto sotto a destra lo storico custode del Teatro Danilo Settefonti immortalato con il mimo Marcel Marceau, sotto due spettacoli recenti, a sinistra Laura Marinoni interpreta Fedra per la regia di De Rosa, produzione Ert che ha debuttato in prima nazionale al Bonci nel novembre 2015. Alessio Boni e Alessandro Haber in Il Visitatore, dramma che ha riscosso grande successo nella passata stagione (ph. T. Le Pera)

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inScen li “prime” di Visconti e Gassman, nei decenni successivi i debutti di Gabriele Lavia, di Paolo Poli, di Carmelo Bene, di Milva. Tutte le grandi compagnie di prosa si sono fermate a Cesena con i più importanti attori dell’universo teatrale nazionale (Giorgio Albertazzi, Eduardo De Filippo, Tino Buazzelli, Glauco Mauri, Paolo Stoppa, il trio Marchesini – Solenghi – Lopez, Umberto Orsini), si sono intensificati i rapporti con i Teatri stabili più famosi, uno per tutti Il Piccolo di Milano. I cartelloni sono sempre più caratterizzati da un’offerta eterogenea che ha nella Prosa il suo elemento cardine, ma affiancata dalla Danza (i grandi della danza classica e contemporanea hanno calcato il palcoscenico cesenate) dalla musica (Uto Ughi, Rostropovic, Accardo, Nyman, Bregovic, Giorgio Gaber), dal teatro d’avanguardia, che proprio a Cesena ha visto nascere due realtà affermati-

tano Bernasconi ispirati alla mitologia classica che raffigurano, accanto a Apollo al centro, le muse Talia, Melpomene, Clio, Calliope, Polimnia e Tersicore e le divinità IN VISITA Il Teatro Bonci si affaccia su piaz- Bacco, Ercole e Venere. All’interno za Guidazzi, presentando una fac- la sala è preceduta da un ampio ciata in stile neoclassico, dalle ri- atrio dominato da uno splendido lampadario; da gorose e armoqui si dipananiche proporno due scaloni zioni e un lungo Guardando il teatro che portano ai portico su cui si dal suo immenso palchi e diverse apre la balcopalcoscenico vuoto salette laterali. nata. La visita Nel corso delguidata che vi la nostra visita proponiamo in all’interno del collaborazione con l’Associazione culturale Studio Artemisia, parte Bonci incontriamo tanti protaproprio dall’osservazione della fac- gonisti che hanno fatto la storia ciata esterna che nella parte più di questo tempio dello spettacoelevata è caratterizzata da un tim- lo dal vivo: ecco il busto dedicapano triangolare con lo stemma del to a Alessandro Bonci, l’omaggio Comune e ai lati le figure dei fiumi al progettista Ghinelli, le effigi ai Savio e Rubicone personificate. L’ lati dell’entrata in platea c ricoraspetto decorativo della facciata è dano due grandi: Verdi il cigno di completato dai bassorilievi di Gae- Busseto e il compositore tedesco si in campo nazionale e internazionale come il Teatro della Valdoca e la Societas Raffaello Sanzio.

La locandina dell’opera messa in scena per l’inaugurazione del Teatro nel 1846, sotto l’effige che omaggia Richard Wagner nell’atrio del Bonci, insieme alla gemella che celebra il cigno di Busseto. L’immagine grande rappresenta un momento della Fanciulla del West, si può ancora vedere l’orchestra in platea e il largo proscenio che giunge fino ai promi palchi (Foto Archivio Teatro Bonci)



NUOVA VITA PER IL RIDOTTO DEL TEATRO Nuova vita per il Ridotto del teatro Bonci. Nel giro di pochi mesi l’Urbanistica del Comune, finora collocata in questo spazio, si sposterà e così, entro il 2016, il Ridotto tornerà luogo di cultura. Per decidere quali attività svolgere al suo interno è stato creato un gruppo di lavoro che ha coinvolto Chiara Guidi (co-fondatrice della “Socìetas Raffaello Sanzio”), Enrico Malatesta (musicista, esperto di musica contemporanea), Cesare Ronconi (co-fondatore del teatro “Valdoca”), Mariangela Gualtieri (poetessa e drammaturga), Roberta Ioli (esperta di teatro antico), Lorella Barlaam (scrittrice, drammaturga e giornalista), Paolo Chiavacci (direttore del Conservatorio Maderna), Franco Pollini (direttore del teatro Bonci) Antonio Maraldi (esperto di cinema, curatore di rassegne), Elisabetta Bovero (dirigente del Settore Biblioteca Malatestiana, Cultura e Turismo). Il progetto messo a punto da questo comitato prevede che il Ridotto del Teatro diventi sede del futuro Istituto per le arti sceniche e performative, destinato a sviluppare la creatività giovanile. Accanto all’attività dell’Istituto, c’è anche l’intenzione di aprire il Ridotto del Teatro alle realtà culturali della città per la realizzazione di attività pubbliche. Inoltre, sulla base dell’accordo raggiunto con Ert, al suo interno verranno individuati spazi opportunamente definiti in cui trasferire gli uffici del Teatro (oggi collocati all’interno del San Biagio).

Richard Wagner, uniti nel ricordo dei rispettivi centenari e in qualche modo anche nell’eterna diatriba che divise i melomani sostenitori dell’uno e dell’altro compositore in due vere fazioni. Ed eccoci in platea: nella sala si riconosce il classico impianto a ferro di cavallo, che si conclude con l’immenso palcoscenico. L’interno è arricchito dalle decorazioni del ferrarese Franceso Migliari, con le balconate e gli interni dei palchi ornate da elementi decorativi e ornamentali ispirati a animali e fitomorfi, alternati a stucchi dorati. Alzando gli occhi si è sorpresi dalla bellezza del soffitto. È davvero di grande effetto, interamente affrescato e dipinto con disegni monocromi. Vi campeggiano quattro tondi raffiguranti la personificazione delle arti e alcuni riquadri dove sono raccontati alcuni episodi della Divina Commedia: l’incontro di Dante e Virgilio con le tre furie, il conte Ugolino che uccide i figli, ancora Da sinistra Carla Fracci, un giovanissimo Dario Fo, Monica Guerritore, MIlva, Luciano Pavarotti e Paolo Poli (Foto Archivio Teatro Bonci)

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Dante e Virglio in Purgatorio e Dante e Beatrice in Paradiso. Domina l’arcoscenio un grande orologio. Siamo così giunti al palcoscenico, che contiene tutti i dispositivi scenotecnici indispensabili per lo svolgimento dello spettacolo. Èun palcoscenico di grandi dimensioni, uno dei più grandi d’Italia, dobbiamo pensare che il teatro nacque per la lirica e doveva quindi consentire allestimenti complessi. Le misure possono fornire un’idea sull’ampiezza dello spazio

a disposizione: 25 m la larghezza, 25 m la profondità, 18 m l’altezza. Quest’ultima consente di utilizzare le scene a scomparsa, che possono essere sollevate e quindi permettere numerosi cambi di scena. Una visita sul palcoscenico vuoto è un’ affascinante esperienza che ti permette di immaginare la creazione dello spettacolo, sono visibili corde e carrucole, il graticcio con una struttura in legno e travi che servono per muovere e sostenere le scene. Qui la finzione nasce e

muore. Nelle salette laterali e nella sala Morellini sono raccolte numerose testimonianze della lunga attività del Bonci, una sorta di museo diffuso nel ventre del teatro stesso. La nostra visita non può che concludersi seguendo questo itinerario fatto di fotografie autografate, locandine, documenti d’epoca, foto di scena, spartiti, immagini delle macchine sceniche e degli allestimenti. Tornano i volti noti, le maschere, i costumi, rieccheggiano gli applausi, si alza il sipario…

Da sinistra: Diceria dell’untore con Luigi Lo Cascio e Vincenzo Pirrotta, una scena di Ti regalo la mia morte, Veronica produzione Ert per la regia di Antonio Latella (ph Brunella Giolivo), infine un spettacolo di danza classica. Sopra il soffitto del Bonci con i riquadri che raccontano episodi della Divina Commedia

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libreri 170 YEARS OF APPLAUSES There are many actors, dancers, singers and musicians who have come together to grace one of the biggest stages in Italy for the 170 year anniversary of Teatro Bonci (The Bonci theatre). On it inauguration, the theatre was hailed as an admirable example of Italian theatre. The perfect acoustics, elegance and the fact that it was functional in every aspect, all added to its glory. Today the Bonci theatre is managed by ERT and is part of the national heritage. This acknowledgment has crowned the theatre’s long history which has seen outstanding opera, writer’s prose, great music and ballets. The 170th anniversary will be marked in August, 2016. The architect Vincenzo Ghinelli was assigned the project of designing the Teatro Comunale of Cesena (Bonci). Vincenzo Ghinelli didn’t disappoint the citizens of Cesena, in just 3 years, he had constructed a gloriously impressive building, which soon became an important symbol of the city managing to hold 1600 members of the public. Theatres, including Teatro Bonci, came to represent more than a place which only showed theatrical performances, it also had a social and polticial purpose. They could have become places laden with patriotic fervour, just like what happened during the Italian unification; It was a period when freedom and national hope were portrayed in melodrama productions in theatres. The first few decades of the 1900’s coincided with a fruitful period for the Bonci theatre, which became a centre for cultural and civil events. The theatre was also host to political, cultural and even sporting initiatives (films, conferences, magic performances, Greek-Roman battles). Changes were to follow as the decades passed. One of the most radical changes came with the invention of electrical lighting, then came the introdution of the material velvet, the change of colours and the stage equipment, which was secured up on the ceiling. The last considerable restoration , which came in the 1990’s, was the facade of the building that can be seen today. When the Bonci theatre reopened, its old red colour had been replaced by an elegant green, which matched perfectly to the golden decorations. There was an extraordinary development to dramas after the second world war with memorable show premieres by Visconti and Gassman. The following decades saw the debut of Gabriele Lavia, Paolo Poli, Carmelo Bene, Milva. The big theatre production companies and the most famous Italian actors at that time took to the theatre in Cesena (Giorgio Albertazzi, Eduardo De Filippo, Glauco Mauri, Paolo Stoppa, the Marchesini trio: Solenghi, Lopez, Umberto Orsini). The playbills are becoming increasingly caracterised by heterogeneous productions, which have the key points in their prose and are flanked by dance, music (Uto Ughi, Rostropovic, Accardo, Nyman, Bregovic, Giorgio Gaber) and avant-garde theatre.

CESENA CURIOSA

Quarantatrè schede dedicate ad aspetti e personaggi significativi della vita, storia e arte della città cesenate sono state raccolte nel libro di Franco Spazzoli “Cesena Curiosa”, edito da “Il Ponte Vecchio”. Come spiega l’autore “Il titolo ha una finalità divulgativa e vuole incentivare nei lettori il gusto di guardare la città con occhi meno distratti, di passeggiare per la città con maggiore consapevolezza delle tracce di storia e bellezza che i nostri concittadini ci hanno lasciato. Cesena è una città degna di essere amata perché ricca di storia, cultura e arte, oltre che di bellezze naturali e tradizioni eno-gastronomiche. Questo libro vuole essere un omaggio a Cesena e ai cesenati di ieri che l’hanno conosciuta e arricchita di cultura ed un aiuto a tutti coloro che oggi vogliono conoscere meglio e amare questa città dal fascino discreto e sorprendente”.

QUEL PRETE DALLE SCARPE ROTTE

A 40 anni dalla morte di don Carlo Baronio, la sua figura viene ricordata in modo originale dal libro “Quel prete dalle scarpe rotte. Don Baronio a fumetti”, scritto da Camillo Acerbi, Emanuelle Caillat e Mauro Guidi. Di famiglia benestante, tre lauree nel cassetto, Don Baronio abbandonò tutto per dedicarsi alla sua opera di carità, affidandosi completamente alla provvidenza e alla generosità della città: aiutò senza sosta i diseredati e gli abbandonati come i tanti orfanelli che vivevano per strada e che lui accoglieva nei suoi istituti facendo da madre e da padre. Il volume a fumetti, stampato da Stilgraf, ha l’obiettivo di far conoscere questa straordinaria figura soprattutto alle giovani generazioni.

LA BANDA DELLA CULLA

Si intitola “La banda della culla”il romanzo d’esordio di Francesca Fornario, edito da Einaudi. Una satira tenera e spietata sulla difficoltà che incontrano tre coppie di giovani di 20, 30 e 40 anni unite da un desiderio che in Italia si rivela proibitivo: mettere su famiglia. I lavori «a progetto» che impediscono di fare progetti, le leggi che negano i diritti invece di assicurarli, l’indice di fertilità che cala con gli anni. Per farcela serve un piano. E una banda di criminali disposta a metterlo in pratica. Giornalista, scrittrice, autrice satirica e videomaker, l’autrice scrive per Il Manifesto, Il Fatto Quotidiano e Micromega. Collabora alla trasmissione Un giorno da pecora in onda su Radio 2, mentre per la con la 7.it ha ideato la web serie Marxisti tendenza groucho.

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ilPerson ggio

SILVANA FALLISI

ONE WOMAN SHOW L’attrice lanciata dal trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo è stata protagonista al Teatro Verdi per una serata a scopo benefico di Carlotta Benini

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suoi debutti artistici più importanti - un po’ per scelta e un po’ forse anche per destino - avvengono tutti in terra romagnola, a Cesena in particolare, una città a cui si sente particolarmente affezionata e di cui apprezza molto il calore l’accoglienza genuina. Un’accoglienza che lei ricambia con simpatia ed esuberanza, e con tutta l’energia che la avvolge e che sa trasmettere al pubblico quando sale sul palco, mentre dà vita ai suoi umoristici one woman show. Lei è Silvana Fallisi e il 15 ottobre scorso è stata protagonista al Teatro Verdi di una serata a scopo benefico a sostegno dell’associazione cesenate Balò, onlus attiva dal 2006 a Calcutta per dare un futuro migliore ai bambini e alle donne delle baraccopoli indiane. Al centro della serata lo spettacolo ‘La morte balla sui tacchi a spillo’, una commedia noir dove l’attrice di origini siciliane, lanciata dal trio comico Aldo Giovanni e Giacomo, si improvvisa anche autrice teatrale dedicando un omaggio alla sua terra. In scena la Fallisi veste i panni di donna Tanina, maestra in un piccolo paese sul finire degli anni Sessanta: un personaggio esilarante, grottesco e dalle oscure passioni, che incarna lo spirito di una terra in viaggio verso la modernità, ma ancora densa di tradizioni, di contradIn Romagna e in particolare dizioni e di tabù. Si è riso tanto, a Cesena sono avvenuti in platea, ma di quel sorriso a i debutti artistici più volte amaro che ci fa riflettere importanti della Fallisi sui mali della società. Come ha conosciuto Balò? “Elisabetta Ravaioli e Maurizio Magni, presidente e vice, sono amici miei e di mio marito (Aldo Baglio, ndr) da tanto tempo. Abbiamo fatto una prima iniziativa insieme un po’ di anni fa, quando Aldo, che ogni tanto si improvvisa pittore, ha realizzato una mostra di beneficienza, i cui incassi permisero a Balò di completare l’acquisto di una scuola a Calcutta. Ora, con questa nuova iniziativa, abbiamo voluto dare il nostro contributo alla realizzazione di una seconda scuola in una baraccopoli. Sono sempre molto emozionata quando torno in Romagna, ogni occasione per me è un nuovo debutto”. Cosa intende? “La prima del ‘La morte balla sui tacchi a spillo’, che ho scritto insieme all’autrice Silvia Tilli e al regista Corrado Accordino, si è tenuta a gennaio 2015 proprio in Romagna. E’ una terra a cui mi sento particolarmente legata, la vostra: siete sempre così sorridenti, calorosi e genuini. E se l’accoglienza è sempre la stessa, ben venga che ogni mio debutto si tenga dalle vostre parti!”.

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ilPerson ggio BALÒ ONLUS È UN’ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO NATA A CESENA NEL 2006 L’associazione opera a Pilkhana Howrah una zona periferica di Calcutta fra le più popolate al mondo dove la gente vive ammassata in condizioni igienico sanitarie inaccettabili e i bambini e le donne sono le prime vittime dell’indigenza. Balò interviene per evitare che questo accada, aiutando i bambini all’interno delle loro famiglie. La scuola, la mensa, il centro diurno e la sartoria sono solo alcuni dei progetti attraverso i quali Balò offre ai bambini e alle donne della baraccopoli la speranza in un futuro migliore. In particolare i capi di abbigliamento realizzati dalla sartoria di Balò con design italiano e preziose stoffe indiane, decorazioni natalizie e piccoli accessori per la casa, sono esposti e possono essere acquistati in uno temporary store solidale aperto a Cesena nel periodo natalizio al numero 1 di via Albizzi, in pieno centro storico. Una soluzione diversa, unica e solidale per acquistare i propri regali di Natale.

Com’è andata la serata al Verdi? “Ho trovato un pubblico molto accogliente e interessato, allo spettacolo ma anche alla causa sociale. E’ stata una serata molto bella e sempre ricca di emozioni. Anche la cena, in un clima famigliare, è stata molto piacevole: è stato come ritrovarsi fra amici”. Un successo, insomma. “Sono molto contenta di avere sposato teatro a beneficenza, credo che per Balò si debba fare molto e anche di più. E non escludo che nascerà presto un nuovo progetto di collaborazione con l’associazione”. Crede che il sorriso possa essere la chiave anche per far riflettere anche su tematiche serie? “Sono giunta a un punto della mia carriera in cui non riesco più a intendere la risata fine a se stessa. In questo spettacolo si parla, a piccoli cenni, anche di piazze divise fra comunisti e democristiani, di lotta politica, di delitti della mafia, tutto filtrato dalla lente della comicità. In futuro vorrei proseguire in questa direzione, affrontando altri temi che mi stanno a cuore, come la violenza sulle donne”. Nuovi progetti in cantiere? “Attualmente sono impegnata sul nuovo set cinematografico di Aldo, Giovanni e Giacomo: per ora non posso rivelare di più, ma posso dire che arriverà nelle sale fra due anni ed è legato allo spettacolo teatrale che nel 2016 festeggia i 25 anni di carriera del trio”. Nello show sarà presente anche una band romagnola, i Good Fellas, in cui milita il trombettista cesenate Enrico Farnedi. Li conosce? “Come no, sono fortissimi! Hanno partecipato come band live anche a ‘Tel chì el telùn’, nel 2009, e poi hanno realizzato parte della colonna sonora del film ‘La leggenda di Al, John e Jack’. Mi fanno sempre divertire quando suonano in scena con noi, e sapere di averli di nuovo come compagni in questa avventura, mi riempie di gioia”.

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Quindi lei parteciperà anche allo spettacolo teatrale? “Potevo io lasciare questi pazzi scatenati musicisti suonare da soli sul palco? Ovvio che no. Quindi, anche se inizialmente non era previsto, sarò anche io nello spettacolo. Probabilmente avrò un ruolo musicale insieme a loro. Ma tutto è ancora in divenire”. SILVANA FALLISI, ONE WOMAN SHOW The actress, who was launched by the comedy trio Aldo, Giovanni and Giacomo, took centre stage for a charity evening at the Verdi theatre. On the 15th October, the actress Silvana Fallisi was the star at the Verdi theatre for a charity evening in support of the Balò association in Cesena. The Sicilian actress, who was launched by the comic trio Aldo, Giovanni and Giacomo, took to the stage for the black comedy ‘Death dances on stiletto heels’ . During the middle of the evening show, the actress even improvised as a playwright when dedicating a tribute to her homeland. The audience has laughed aloud many times, but from that smile, which is bitter at times, can’t help but make us reflect on the evils of society. Do you believe that your smile can be the key to help us reflect on more serious themes as well? “I have reached a point in my career where I can no longer listen to laughter for laughter’s sake. The show drops hints at times about our streets and squares being divided by the Communists and Christian Democrats, the political struggle, Mafia crimes, all which have been filtered through a comedy lens. In the future, I’d like to continue in this direction and address other issues which are important to me, such as violence against women”. Any new projects in the pipeline? “I’m currently working on set for Aldo, Giovanni and Giacomo’s new film. I can’t let on anything else, but I can say that it’ll be in cinemas in two years. It’s linked to the theatrical show, which in 2016 will celebrate 25 years of the comedy trio’s career”.



Festivit

A CESENA È GIÀ NATALE

di Claudia Ugolini

‘A

Cesena è già Natale!’ è lo slogan scelto quest’anno per il ricco ventaglio di iniziative che accenderanno l’atmosfera natalizia a Cesena. All’insegna della tradizione non mancheranno i presepi, i mercatini, un grande albero fatto tutto di luci, concerti natalizi e le luminarie che valorizzeranno strade e piazze regalando un fascino particolare. Anche per questo Natale è stata scelta una illuminazione a basso consumo, ma a luce calda, con i “lampadari” come filo conduttore. Fra le tante iniziative organizzate ogni anno per le feste dal consorzio Cesena in Centro, ci saranno la Giostra dei Piccoli e il trenino dei Bimbi a favore dell’A.N.F.F.A.S, che animerà le vie del centro storico con partenza quest’anno dal capolinea di Piazza Alboni, nelle giornate del 29 novembre, 6, 8, 13 e 20 dicembre.

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Un suggestivo albero di luci in piazza del Popolo e il grande presepe meccanico all’ex Pescheria tra le novità delle Feste

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Festivit

Nelle giornate del 29 novembre del 6 e del 13 dicem- e quelli sconto per la pista di pattinaggio, la giobre il trenino sarà accompagnato da esibizioni canore stra e il presepe meccanico si possono ritirare e dal karaoke a tema natalizio, dai piccoli grandi ta- presso i negozi del centro che hanno supportato lenti di “Vivi la Voce”.. le luminarie e le iniziative natalize. Dalla fine di novembre, passeggiando per la cit- Una grande novità sarà il Presepe meccanico tà si potrà ritrovare di fronte al Duomo il tradi- della Città di Cesena, alla Galleria Ex Pescheria, zionale presepe allestito dalla Fondazione Cassa a cura dell’Associazione Presepi famiglia Gualdi Risparmio di Cesena, mentre uno più piccolo tieri che viene inaugurato il 5 dicembre e si può visitare per tutto il periodo sarà collocato di fronte alla delle feste. pista su ghiaccio, in piazza E’ uno dei presepi meccaAlmerici. Atmosfere natalizie nici più grandi d’Italia, con Ad abbellire il cuore della tra shopping, luminarie un’estensione di circa 80mq città si aggiungerà quest’anno in Piazza del Popolo il e conterà decine di persoe animazioni per naggi meccanici di altezza grande albero luminoso, i più piccoli variabile dai 20 ai 110 centutto realizzato con luci a timetri. basso consumo (led), alto Torna molto suggestivo il una quindicina di metri e con un diametro di 7 metri. È sempre molto at- presepe di Roversano, arrivato alla sua 14ª editesa l’accensione delle luminarie il 21 novembre. zione e realizzato da un gruppo di pensionati e Per tutte le festività non mancherà la pista di volontari sotto l’egida del gruppo parrocchiale di pattinaggio su ghiaccio in Piazza Almerici, pro- San Carlo. Si tratta di un presepe della tradimossa da Zona A, anche quest’anno al coperto. zione romagnola e contadina, all’aperto, con la I biglietti omaggio sia per il Trenino e il cinema Natività nella grotta, illuminato e suggestivo, in

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IL GRANDE PRESEPE MECCANICO Nel settore dei presepi da oltre cinquant’anni, la storia della famiglia Gualtieri inizia dal 1956 quando Quarto, a soli 12 anni vinse il concorso parrocchiale del presepe più bello. Una passione inarrestabile la sua, condivisa con la moglie Giuseppina: con lei costruì presepi sempre più

grandi prima su un tavolo, poi su due, su tre…La figlia Meris portò i compagni di classe a vedere il suo presepe, raccogliendo entusiasmo. L’anno di svolta fu però il 1981 quando il sindaco di Montiano chiese a Quarto di allestire il suo presepe

all’interno del centro culturale paesano. Arrivarono i primi mestieri meccanizzati e a Montiano si creò uno dei presepi più grandi della Romagna, con migliaia di visitatori annui fino ai presepi odierni a Roma, Longiano, Gambettola, Predappio, Ferrara e Cesena.

(ph. Famiglia Gualtieri)

particolare di sera. La sua particolarità? Oltre a rappresentare la Natività, è ambientato nella Romagna degli anni ’50. Partito all’inizio degli anni Duemila con sei statue, ad ogni edizione si è via via arricchito di nuove immagini e di nuovi soggetti: oggi ne conta oltre 90, a dimensione naturale e vestiti di stoffa, ispirati soprattutto al mondo rurale della metà del secolo scorso. Ci sono la piadinara romagnola, raccontastorie e musicisti popolari come Vittorio Borghesi. Quest’anno tra le statue si aggiungeranno il poeta Bruchìn, il pittore e professore Malmerendi, la figura del padrone con calesse e cavallo, mentre il contadino guida un baroccio trainato da un asino. Inaugura l’8 dicembre alle ore 15 e si può visitare tutti i giorni fino a domenica 17 gennaio, dalle 9 alle 23. Appena fuori dal centro, la tradizione della natività si rinnova nella piccola chiesa di Celincordia, grazie al presepe animato di padre Severino, oggi risistemato dall’associazione Conoscere Cesena (visitabile dall’8 dicembre fino al 10 gennaio). Richiama sempre molti cesenati la Natività

Qui una scena del presepe di Roversano. In alto i presepi della Famiglia Gualtieri

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vivente della Fondazione Sacro Cuore, pronta a Tantissime le idee regalo che si potranno trovare sfilare il 18 dicembre per le vie del centro. fra i banchi degli ambulanti, un’occasione per E per chi vuole scoprire le tradizioni del Natale e una passeggiata in centro storico fra le luci delle le sue tante sfaccettature, domenica 13 dicem- luminarie ed i colori della città in abbinamento bre, dalle ore 16.30, la rassegna “Rocca Gira e alle aperture straordinarie dei negozi. Gioca” rivolta a bambini e famiglie proporrà un Per dare il benvenuto al nuovo anno torna l’apincontro ludico-didattico, dal titolo “ L’Albero puntamento con “Impjazza - Capodanno 2015”, di Natale: origini e racconti”, a cura di Roberto in programma il 31 dicembre con il concerto e il consueto brindisi in Piazza Fabbri.. del Popolo. Storie, leggende, usanze e Ai partecipanti verranno oftradizioni di Natale saranno Natale tra i presepi ferti thè caldo, ciambella e raccontate nella sala teatro e Capodanno panettone. da simpatici pupazzini. in piazza del Popolo L’evento è organizzato La prenotazione è obbligatoria chiamando i numeri dall’associazione “Vivere il 0547-22409 – 347 7748822. Tempo”. In programma l’orLe Fiere di Natale con il mercato ambulante (fino chestra Luca Bergamini che garantirà musica e alle ore 20 in Piazza del Popolo, viale Mazzoni balli per tutti, fino allo scoccare della mezzanote vie limitrofe) è un altro appuntamento molto te, quando si brinderà al nuovo anno e si proseatteso per gli ultimi acquisti da mettere sotto guirà con la band “Joe Dibrutto”. Per la prima volta si brinderà al Centro Cinema l’albero. Quest’anno la Fiera replica il 6, il 13 e il 20 San Biagio in via Aldini, con la proiezione di due dicembre: le tre domeniche prima della Festa. film a tema Capodanno, dalle 23 a notte fonda.

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CESENA CANTA Il Conservatorio B. Maderna coordina per la prima volta il ricco cartellone di attività concertistiche e corali della città di Cesena, per un vero e proprio cartellone di Natale grazie alle tante e ricche realtà attive sul territorio. Il 3 gennaio al Teatro Bonci alle21.00 GRAN FINALE con il Concerto delle corali riunite della città. Insieme all’ Orchestra del Conservatorio ‘Maderna’, una festa per la città con musiche di J.S.Bach, W:A: Mozart, C. Saint-Saens, J. Strauss. Ingresso libero e gartuito PROGRAMMA 8 DICEMBRE ORE 16.30. Chiesa di S.Egidio Concerto dell’immacolata per grandi e piccini. Coro accademia Musicaesena e coro di voci bianche delle classi quinte della scuola primaria Don Milani. Musiche di F. Durante, Da Vittoria, G. Caccini, canoni, spiritual e brani natalizi. Dirige Silvia Biasini 9 DICEMBRE ORE 21 Chiesa di San Bartolo Ensemble barocco del Conservatorio “Maderna”. Concertmeister G. Raspanti. Musiche di G. F. Haendel, J. S. Bach, A. Corelli

CHRISTMAS ATMOSPHERE IN CESENA It’s already Christmas in Cesena! This is the slogan which has been chosen for all the festive fun that will light up the Christmas atmosphere in Cesena. True to tradition, there will be cribs, markets, a large tree decorated with lights, Christmas concerts and illuminations; These will be put up along the roads and in the streets giving the whole city a magical charm. All the traditional events will take place again this year: A carousel for small children, a children’s train offering them the chance to jump on for a truly enjoyable ride, the indoor ice rink, cribs and choir concerts. To further add to all the wonder these celebrations will bring to the city, a large Christmas tree will be the centre piece in Piazza del Popolo. Low-powered lights (LED) will be used and the tree will be around fifteen metres in height. The Associazione Presepi famiglia Gualtieri (The Gualtieri Crib Association) have made a mechanical crib that will be a new addition to the Christmas festivities this year. The crib, which is one of the largest mechanical nativity scenes in Italy, can be found in the former fish market.

13 DICEMBRE ORE 18 Chiesa del Suffragio Coro Musica Enchiriadis. Direttore Pia Zanca. Canti gregoriani e devozionali antichi, brani di H. von Bingen, T. L. da Victoria, G. Rossini, M. Lauridsen 13 DICEMBRE ORE 21 Chiesa dei Servi Coro Accademia Musicaesena. “Family Concert”Il Carnevale degli Animali di C.S. Saens il e il Trittico Botticelliano di O. Respighi DOMENICA 13 DICEMBRE ORE 21 la Chiesa di S.Maria delle Grazie dell’Osservanza Coro Alio Modo Canticum. Direttore A. Scala. Tastiere M° C.Scala. Concerto natalizio con musiche di autori classici e della tradizione popolare 19 DICEMBRE ORE 21 Pieve di San Vittore Coro VoxAnimae. Direttore

Antonella Casalboni organista Alberto Salimbeni. Brani di J.S.Bach, A.Vivaldi, W.A.Mozart, G.Fauré, C.Saint-Saens, B.Britten e altri della tradizione popolare 19 DICEMBRE ORE 21 Chiesa di San Bartolo Coro Alio Modo Canticum. Direttore A. Scala. Tastiere M° C.Scala. Concerto natalizio con musiche di autori classici e della tradizione popolare 20 DICEMBRE ORE 18 Chiesa Suffragio Coro VoxAnimae. Direttore Antonella Casalboni. Organista Alberto Salimbeni. Brani di J.S.Bach, A.Vivaldi, W.A.Mozart, G.Fauré, C.Saint-Saens, B.Britten e altri della tradizione popolare 20 DICEMBRE ORE 21 Chiesa San Bartolo Coro CAI. Direttore e organista Gianni della Vittoria. Musiche di Bach e brani tradizione popolare della montagna 20 DICEMBRE ORE 21 chiesa Maria Immacolata di Case Finali Coro Araba Fenice. Direttore Barbara Amaduzzi. Tenore P. Gabellini Pianista Pia Zanca. Musiche di Mozart, Puccini, Rossini, Verdi 22 DICEMBRE ORE 21 chiesa di San Domenico L’organo Malamini e gli archi barocchi del Conservatorio“Maderna” 24 DICEMBRE Chiesa Suffragio Coro Alio Modo Canticum direttore A. Scala. Tastiere M° C.Scala musiche di Bach, Brams e della tradizione popolare natalizia 27 DICEMBRE ORE 21 Chiesa San Bartolo Coro Santa Cecilia direttore e organista Gianni della Vittoria 3 GENNAIO ORE 21 Teatro Bonci Salutiamo insieme il nuovo anno Corali riunite della città Orchestra del Conservatorio “Maderna” Direttore Paolo Manetti musiche di J.S.Bach, W:A: Mozart, C. Saint-Saens, J. Strauss Ingresso libero e gartuito

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Tr cibo e Vino

A TAVOLA

LA TRADIZIONE NEL PIATTO

Per le feste la proposta di tre ristoratori cesenati esalta ricette classiche ma con un pizzico di creatività innvativa

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Natale presso ogni famiglia si fa una minestra di pasta col ripieno di ricotta che chiamasi cappelletti. L’avidità di tale minestra è così generale che da tutti, e massime dai preti, si fanno delle scommesse di chi ne mangia una maggior quantità, e si arriva da alcuni fino al numero di 400 o 500”. Così scriveva il prefetto locale nel lontano 1811 per contribuire a un’indagine sulle tradizioni, le usanze, i dialetti e le superstizioni delle campagne. E ancora oggi, 204 anni dopo, nessuno si azzarda a togliere i cappelletti dal menù di Natale. Chi li fa in casa dalla pasta al ripieno, chi li compra già fatti, chi li mangia al ristorante: non importa il come ma

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solo consumarli, perchè mangiare i cappelletti in Romagna non è più solo un costume culinario ma una vera e propria tradizione familiare che riunisce tutti, dai nonni ai piccini, davanti a un piatto fumante e tante chiacchere conviviali. Attenzione però a rispettare gli ingredienti: così come diceva già Pellegrino Artusi nella sua ricetta, i ‘Cappelletti all’uso di Romagna’ (ricetta n. 7) prevedono un ripieno a base di ricotta, o ricotta e raviggiolo, e solo un poco di petto di cappone, il tutto è poi da cuocere nel brodo di cappone. Da non confondere con i bolognesi tortellini, che prevedono un ripieno di carne e sono generalmente di dimensione più piccola. Se vogliamo essere

tradizionali, in Romagna i cappelletti diventano i ‘caplèt’ mentre il loro ripieno di formaggio prende il nome di ‘compenso’: a produrli è una cosiddetta ‘arzdora’ che, con tanta cura, prepara la sfoglia, il ripieno e poi chiude i cappelletti uno ad uno, per non farne uscire il prezioso ripieno durante la cottura. Figure tradizionali a parte, i cappelletti non smettono di riscuotere successo nemmeno tra le giovani generazioni, per questo i ristoratori sanno bene che sotto le festività sono un piatto che non può mancare. C’è chi rispettando la ricetta originaria li cuoce in brodo e chi sperimenta nuovi metodi di cottura ma, una cosa è certa: senza cappelletti non è Natale!


QUEL CASTELLO DI DIEGARO La tradizione non può mancare al Castello di Diegaro, un ambiente classico e raffinato dove la cura dei dettagli si ritrova nell’accoglienza e nei piatti proposti. Per il menù di Natale ci lasciamo guidare dal titolare Lorenzo Illotta che commenta: “Anche per noi ristoratori il Natale rappresenta un bellissimo momento di festa e condivisione, nonostante lo trascorriamo lavorando. Per chi fa il nostro mestiere da due generazioni (quest’anno festeggiamo 35 anni di attività), i clienti rappresentano una grande famiglia. E questo vale anche per lo staff di sala e cucina, che lavorano insieme a noi da tanti anni: forse è questo il segreto del nostro successo. Ma questo mestiere ti priva spesso di tanti piacevoli momenti di condivisione domestica: i pranzi, le cene, le festività appunto...tutto viene “sacrificato”. Per tutti questi motivi, anche noi abbiamo bisogno di Rispettare il Natale, le regole, l’atmosfera e i tempi: il Natale è una festa, ma anche

un momento di riflessione. Volen- zazione interamente a mano, che do parlarne da un punto di vista trovo ancora oggi commovente. laico (e gastronomico!) i tempi del Il piatto proposto da Il Castello di pranzo sono un po’ più distesi. Diegaro sono appunto i CappelletNelle tavole serviamo tutta la fa- ti in brodo (per 6 persone). La base miglia che parte dai nonni e arriva dei cappelletti è un’ottima sfoglia, ai più piccini. Tempi diversi che ottenuta da un impasto omogeneo non devono essere imbrigliati. Per di 1 Kg di farina 00, 9 uova intere questo motivo, da anni, al Castello e 1 tuorlo, sale e olio q.b. (mettere realizziamo per la farina su un il pranzo natavolo e formare talizio un bufun mucchietto, Per noi i clienti fet di aperitivi fare un buco al rappresentano una che permette a centro, inserire grande famiglia tutti gli ospiti le uova una ad di arrivare con una e il tuorlo, molta calma aggiungere sale e, allo stesso e olio e sbattetempo, di cominciare a smangiuc- re delicatamente le uova con una chiare e a creare condivisione. Il forchetta incorporando pian piano nostro menù natalizio sarà super tutta la farina). L’impasto va poi tradizionale, anche se abbiamo diviso in più parti e steso con il voluto svecchiarlo un poco. Ma i mattarello su un piano di lavoro cappelletti in brodo non mancano infarinato, fino ad ottenere una dal menù. Loretta, la sfoglina che sfoglia il più fine possibile. lavora con noi da tantissimi anni, Sui quadretti di pasta tagliati inprepara un fantastico ripieno di serire al centro la farcia (250 gr. carne e li chiude molto piccoli, di lombo di maiale, 25 gr. di morperfetti per il brodo: una realiz- tadella, 80 gr. di ricotta fresca di

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San Patrignano, 45 gr. di parmigiano reggiano di almeno 24 mesi, noce moscata e sale q.b., 1’uovo intero) e chiudere a forma di piccoli cappelletti. Una volta preparata la pasta, cuocere in un buon brodo di cappone

ANITA IN CITTÀ Per molti ristoratori oggi la tradizione fa rima con innovazione e i piatti tradizionali vengono rivisitati in piccoli tocchi, aggiungendo ingredienti nuovi o semplicemente cambiando il metodo di cottura. Un po’ come succede nelle proposte di Anita in Città, dove il titolare Marco Bertozi è sempre alla ricerca di nuove gustose proposte, adatte ad un pubblico giovane ma anche ai tradizionalisti più curiosi. È qui, tra vecchie credenze romagnole che si contrappongono al moderno ambiente del Foro Annonario, che i tradizionali cappelletti si possono assaggiare in una nuova veste: i Cappelletti all’uso di Romagna in cartoccio con verza e tartufo nero. Per preparare il piatto, occore fare una sfoglia (4 uova da allevamento a terra,

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400gr di farina) formando la clas- oliva con uno spicchio di aglio che sica fontana di farina sul tagliere poi andrete a rimuovere. ed impastarla con cura finchè non Per tirare la pasta usate una belrisulterà elastica, lasciar riposare la padella antiaderente con una mezzora, poi stendere con il mat- noce di burro, anche tipo wok, la tarello fino al raggiungimento del- verza e poi una spolverata di Parlo spessore desiderato. migiano; il tutto così ben condito Tagliare con la rotella dentata e va messo in un foglio di carta da formare dei quadrati di circa tre/ forno ma, prima di chiuderlo con quattro centimelo spago bianco da tri, mettere con un arrosti, mettete la Cappelletti cucchiaio da cucivostra dose di felina in ogni quadrato al cartoccio cità e buonumore di sfoglia la quanla nuova proposta con tanto tartufo tità desiderata di bianco o nero come di Anita in Città compenso (200 gr più vi piace. Legate di ricotta fresca, con lo spago e in100 gr di parmigiano, 100 gr di fornate per 2 minuti a 180 C°. formaggio vaccino semitenero, 1 Quando sarà il momento apriteli uovo, noce moscata, sale e pepe a rigorosamente a tavola, sprigionepiacere, il tutto amalgamato bene) ranno tutto il loro inconfondibile e procedure alla chiusura con le aroma. mani formando prima un triangolo e chiudendo bene i margini e poi I MACERI ripiegare gli angoli a formare l’om- E dopo un piatto tradizionale come i cappelletti, non può mancare un belico di Venere. Cuocere in abbondante acqua leg- ricco secondo di carne come quelli germente salata i cappelletti aven- proposti dalla Trattoria I Maceri, do cura di tenerli appena al dente. un locale cresciuto sull’esperienA parte, scottare per 5 minuti la za del titolare Roberto Bagnoli, verza tagliata a listarelle in acqua che punta sulla genuinità degli e saltarla in olio extravergine di ingredienti, sul rispetto dei piatti


tradizionali e su un’accoglienza sapori che si sviluppa con una cordiale ma schietta, puramente selezione di ingredienti certificati romagnola. “Vogliamo arricchire la e una loro cottura separata sono tradizione, vera mamma di tutte le le caratteristiche fondamentali di guide, senza recedere il filo che a tutti i loro piatti come i Bocconcilei ci unisce – spiega il titolare - il ni di sella di coniglio disossato alle nostro obiettivo è fare del territorio erbe aromatiche su cavolo nero e della tradizione una bandiera e saltato allo scalogno accompagnauna ragion d’essere, e lo facciamo ti da triangoli di polenta grigliaattraverso la masta. Per preparare sima attenzione i bocconcini, sofper gli ingredienti Rinnoviamo sempre friggere i tranci di che utilizziamo in i nostri piatti, coniglio disossati cucina, con proporispettando in olio extravergine ste che rinnoviamo di oliva con aglio e la tradizione quotidianamente rosmarino, appena con creatività midorati, sfumare con surata, sempre mantenendo fermi vino bianco e proseguire la cottura i capisaldi della tradizione”. De ‘I con brodo di carne. Maceri’ si scriveva già nel 1967 nel A cottura quasi ultimata, inserilibro ‘Viaggio in Romagna’ di Dario re le erbe aromatiche (bacche di Zanasi: “...Prima della colazione, ginepro, salvia, timo, rosmarino, nonostante la temperatura sibe- origano fresco, finocchietto selriana, andammo con un gruppo di vatico, dragoncello) fino ad otteamici a giocare alle bocce ai Ma- nere una riduzione di consistenceri, lungo la via di Roversano...”. za cremosa. Lessare leggermente Non solo una trattoria quindi, ma il cavolo nero, per poi saltarlo in un vero e proprio punto di riferi- padella con scalogno e olio evo. mento per l’intera città, rifugio per Spessorare la polenta di 1 cm ciri palati più golosi e luogo d’incon- ca, tagliare in triangoli e grigliare tro per due chiacchere in compa- per poi accompagnare la carne e gnia. La tradizione e l’identità dei le verdure.

CHRISTMAS TRADITIONAL DISHES The traditional dish from the Romagna region is Cappelletti. This is a firstcourse dish which consists of puff pastry filled with ricotta and other cheeses, it is then cooked in a meat broth, preferably that of capon. As well as eating this traditional dish, the Cappelletti represents valuable family time, when all the members, from the youngest to the oldest, get to spend time with one another around the table. This is a time when stories, experiences and advice can be exchanged. We interviewed various restaurateurs in Cesena and the quintessential dish for this period is Cappelletti. The “Quel Castelli di Diegaro” restaurant offers the classic version of the dish, which is cooked in a capon broth. In contrast, the restaurant, “Anita in città” has introduced a new and extremely tasty version of the dish: The Cappelletti from Romagna is the main ingredient, which are then baked in a wrapper or foil together with Savoy cabbage and black truffles. However, the main course remains true to tradition: boneless quartered rabbit morsels with fresh herbs on a bed of black cabbage shallots, served with grilled polenta triangles. This delicious dish can be ordered at the Trattoria “I Maceri”.

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l’ ppuntamento

TEATRO VERDI

CESENA IN BOLLA

ECCELLENZE SPUMANTISTICHE & FOOD LUNEDÌ 1 FEBBRAIO DALLE 15 ALLE 22

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opo il successo della 1ª edizione, TASTE PRODUCTION ripropone Cesena in bolla 2016. Cesena in bolla è una Manifestazione dedicata a tutti gli appassionati e gli operatori del settore Ho.Re.Ca. Circa 50 Produttori coinvolti in un assaggio dedicato solo ed esclusivamente al mondo degli Sparkling in un percorso di degustazione unico. In abbinamento a questo percorso saranno presenti anche banchi d’assaggio di eccellenze gastronomiche. L’appuntamento di Cesena in bolla 2016 è fissato per il prossimo 1 Febbraio 2016 in una location di grande richiamo come il TEATRO VERDI. Lo scopo dell’evento è quello di aprire un dialogo sul mondo delle bollicine, generando un incontro diretto e costruttivo, un’occasione di confronto e formazione per valorizzare un segmento in continua crescita. La manifestazione è aperta a tutti dalle 15.00 alle 22.00, previo gettone d’ingresso di 16 euro per il quale si avrà diritto agli assaggi di vino e food. Per info. 347.1355083 TASTE PRODUCTION di IVAN TESEI ‘CESENA IN BOLLA’ AT THE VERDI THEATRE ‘Cesena in bolla’ is an event which is dedicated to all the fans and representatives of the Ho.Re.Ca sector. About 50 producers were involved in a unique tasting experience, which is entirely dedicated to the Sparkling world of wine.In conjunction with this event, stalls offering excellent gastronomic tasters will also be set up. Cesena in bolla will take place on 1st February 2016 in the very appealing Verdi Theatre. The event will be open to the public from 15.00 to 22.00. Admission to the wine and food tasting costs 16 Euros.

L’Acqua Goccia di Carnia è un prodotto della natura di altissima qualità, fonte di salute e benessere che viene bevuta pura, esattamente come all’origine. Sgorga dalla Fonte di Fleons a 1370 metri di quota nel cuore delle Alpi Carniche.

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Anche in questa edizione Banca Mediolanum con le strutture di Forlì e Cesena, collaborerà con l’organizzazione di Taste Production al buon esito dell’ evento dimostrando ancora una volta l’interesse e il coinvolgimento per gli eventi organizzati sul territorio per coccolare i propri attuali e futuri clienti. Banca Mediolanum, grazie a queste collaborazioni con le realtà del territorio, rafforza i contatti e le sinergie con la città.

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cesen sportiva

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MISTER CABRINI

A TUTTO CAMPO Il bell’Antonio da tre anni guida la Nazionale di Calcio femminile tra le otto squadre più forti d’Europa. Dal calcio di rigore a Spagna ’82 a Cesena all’Orogel Stadium: una vita nel pallone il bell’Antonio oggi atletico signore 58 enne, si plendori e miserie del gioco del calcio” di è reinventato nel calcio e in una vita creativa. cui narrava lo scrittore poeta Eduardo Dopo aver allenato club minori, ha affrontato Galeano, si consumano nel recinto do- un’esperienza “formativa” nella Nazionale della rato dello stadio, e al di fuori corrono con “splen- oggi martoriata Siria (2007-2008) da cui se ne dori e miserie” di una città e della sua gente. andò dopo pochi mesi: “Non si poteva lavorare Rinchiusi in un tempo umano che avvolge e nella più totale disorganizzazione”, disse. destina, collegando in circolo passato con pre- Così nel 2008 si sperimentò nell’avventura da sente. L’Orogel Stadium “Dino reality tivù “L’Isola dei famosi”, Manuzzi” ha visto sul prato lasciandola per una sopragverde baciato da un sole ottoIl ‘cittì’ ha pubblicato giunta ernia, per intraprendebrino, un ex campione d’Italia re una avventura di penna. Ha anche un giallo quale è stato Antonio Cabrini, scritto la sua opera prima nel ‘Ricatto perfetto’ quello della Nazionale azzurra 2008, il giallo “Ricatto perfetdi Bearzot, quello dei Mondiali to”. E ha continuato nel 2014 di Spagna, di Italia-Germania con il manuale di vita “Non 3-1, quello che l’11 luglio 1982 sbagliò a inizio avere paura di tirare un calcio di rigore”, che gara un calcio di rigore, ma che al fischio fina- racchiude il suo spirito libero. le, con i suoi, fece impazzire l’Italia sulle strade, Spirito che nell’aprile 2012 lo ha spinto ad accocon la Coppa del Mondo in mano. gliere una nuova avventura innovativa, del monIl destino di Cabrini, sul campo terzino sinistro, do della pelota: con l’istinto che gli viene dalla si è consumato anche sul binario che viaggia in sferica palla, ha scelto di fare il “cittì” della parallelo per tanti vip. Nazionale di calcio femminile. Diventò il “bell’Antonio” di rotocalchi, copertine, A ottobre è entrato all’Orogel Stadium per dirimondanità che nutrono l’immaginario dei sogni gere allenamenti e disputare Italia – Svizzera di chi li legge. Citato per flirt amorosi compreso (finita 3 a 0 per la Svizzera ), incontro di qualifiquello, si scrisse, con la nota attrice di soap ope- cazione per gli Europei femminili 2017. ra, Sonia Braga. Appesi gli scarpini al chiodo, Negli stessi giorni in Municipio, i cesenati si di Claudia Rocchi

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La Nazionale Femminile allenata da Antonio Cabrini

mettevano in fila per ammirare le quattro Cop- La Romagna è terra che frequenta da lunghi pe del Mondo vinte in settant’anni. È stato un anni. La trova cambiata, come tutto il resto? passaggio poco fortunato per le azzurre, quello “Mah – risponde Cabrini - quello che mi semsul campo cesenate, ma ha aggiunto importanza bra rimanere una costante di questa terra, è che a un percorso agonistico che, al femminile, sta la Romagna si è sempre dimostrata una regione dove alla fine, nel bene e nel innovando il gioco del pallone. male, qualsiasi problema viene La squadra azzurra ha incontrato ragazzine che si allenano risolto. Con la Nazionale al calcio con l’obiettivo di enContinua a distinguersi ai miei femminile il gioco trare un giorno in Nazionale. come terra ove esistono del pallone si rinnova occhi Le giovani leve hanno chiesto risorse umane importanti, ma consigli, hanno pranzato con le soprattutto è una terra di grandi lavoratori. E questo è un seAzzurre. Grazie alla Nazionale rosa, Cabrini è tornato in Romagna, terra a lui gno di garanzia”. familiare. Milano Marittima. dove la squadra ha In questi tre anni con le Azzurre, ha scoperto alloggiato, è il paese della sua ex moglie Consue- un mondo che l’ha sorpresa? lo Benzi (di nota famiglia di albergatori) che in “Più o meno è stato come mi aspettavo, il modo 16 anni di matrimonio gli ha dato i figli Martina, di essere delle ragazze si avvicina molto a quello oggi 31, ed Edoardo, 27 anni. del gruppo maschile, le differenze dipendono dai Insomma, giorni di lavoro per Cabrini a Cesena, singoli elementi. Io punto molto sul gruppo, che rivedendo anche vecchi amici. A bordo campo, per me deve venire prima della squadra”. prima di entrare per la messa a punto delle sue E su che tipo di squadra può contare? ragazze, il cittì azzurro ha rilasciato alcune bat- “Su una compagine già entrata fra le 8 migliori tute. squadre d’Europa. Ora puntiamo agli Europei

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del 2017, non male. Le differenze con le altre squadre sono di ordine fisico: da un lato possiamo superarle intensificando la preparazione, dall’altro però manca una mentalità atletico sportiva che da noi non viene formata”. Perché? “I programmi sportivi dovrebbero essere sviluppati anche dalla scuola, luogo fondamentale dell’educazione. All’estero si scelgono i college anche in base alla squadra in cui si vuole giocare. Da noi invece lo sport a scuola è pressoché inesistente, e quando si comincia a fare sul serio è ormai tardi, è passato il tempo di costruire una filosofia sportiva. Così ci capita di incontrare squadre che, anche se inferiori tecnicamente, ci schiacciano sul piano fisico”. Le cose stanno cambiando ora che la Federazione parla di tesseramenti al femminile, del fatto che entro due anni le società di calcio maschili devono affiancare anche squadre femminili? “La Federazione ci crede, sta facendo una programmazione che porterà risultati, ma fra alcuni anni. Fra le società, non tutte stanno investendo allo stesso modo. Chi ci crede è la Fiorentina di Della Valle. Ma è solo un anello di un movimento che deve crescere in modo diffuso, per arrivare a un professionismo competitivo”. Esistono le raccomandazioni nel calcio femminile? “No, tanto meno nella Nazionale, noi valutiamo giocatrici su tutto il territorio italiano, dai primi campionati alla serie A, magari ci può sfuggire qualcosa, ma non esistono raccomandazioni. Chi non sa giocare a calcio, sta a casa”. C’è il rischio, con l’ascesa del calcio donne, di assistere tra le fan, a dimostrazioni estreme negative, analoghe a quelle di certa tifoseria maschile? “Penso che le generazioni future avranno un diverso tipo di comportamento e di educazione. Sono generazioni che cambiano in fretta, che migliorano, mi sembrano più quadrate, cadranno molti pregiudizi, anche sul calcio femminile”. Che dire infine di lei che oltre al calcio ha fatto esperienze “estreme” come l’Isola e la scrittura; solo un caso, o voglia di aprirsi al nuovo? “Legga il mio ultimo libro, poi ne riparliamo… vedrà, capirà molte cose!”.


cesen sportiva

Nella sala degli specchi del Comune di Cesena sono state esposte le quattro coppe del mondo vinte dall’Italia in settant’anni (foto sopra), sotto un momento dell’allenamento della Nazionale Femminile e a destra Cabrini in Comune

THE COACH ANTONIO CABRINI The Orogel football stadium ‘Dino Manuzzi’ has witnessed an ex-Italian champion on its pitch, that very champion was Antonio Cabrini. He’s the champion who played for Italy under Bearzot, in the world cup in Spain, in the Italy-Germany match (score: 3-1), and is the player whose foul resulted in a penalty at the beginning of the match on the 11th July 1982, but on the final whistle, managed to add to the euphoria on the streets in Italy with the world cup trophy in his hands. Today Cabrini coaches the Italy women’s national football team. Last October he was in Cesena to train and encourage the team for the Italy – Switzerland (final score 3 – 0 to Switzerland) match, which was to qualify the teams for the Women’s European Championship

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in 2017. During Cabrini’s stay in Cesena, the residents queued up to admire the four world cups which were won in the 1960’s. The Italy-Switzerland game wasn’t the luckiest of times for the Italy woman’s national football team, but it was still a valued lesson on a professional scale and it showed how women are changing the game of football. The Italy women’s national football team met numerous girls who play football with the hope of one day playing for Italy. The aspiring football players asked for advice and they were also lucky enough to have dinner with the national team. With due thanks to the women’s football team, Cabrini has returned to the region of Romagna, a place which is very familiar and dear to him.



Cesena cult

CREATIVITÀ

VISIONI D’ARTE

Quattro cesenati ci raccontano come hanno coltivato le loro passioni fino a farne una professione FRANCESCA LEONI, L’ARTE PASSA DAL VIDEO Fare poesia con una telecamera. Catturare gli spettatori non con roboanti effetti speciali, ma con la forza di un’idea. Coniugare il linguaggio più antico, quello del corpo, con il linguaggio più moderno, quello del video, per creare opere affascinanti e sorprendenti. E’ questa la sfida di Francesca Leoni, giornalista per lavoro, videoartista per vocazione. Da anni è un volto storico dell’informazione di Teleromagna; la sua passione per l’arte cinematografica e il teatro, però, ha radici ben più

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lontane, e risale all’epoca degli studi, svolti fra il Brasile e gli Stati Uniti, quando ha partecipato a produzioni teatrali e di cortometraggi. Una passione che ha continuato a coltivare tornando in Italia e che l’ha portata, fra le altre cose, a studiare cinema con il regista Marco Bellocchio. Nel 2011 ha dato vita, insieme al compagno Davide Mastrangelo, al gruppo artistico Con.Tatto, producendo brevi video originali e pieni di intensità, volti soprattutto a scandagliare le dinamiche di coppia. “È questo il territorio su cui prediligiamo sperimentare quando lavoriamo insieme – raccon-


Angelo Palmieri P H O T O G R A P H Y

In apertura del servizio la video performance ‘Androgynous’ (1° premio del Concorso Internazionale di Videoarte ‘Maurizio Cosua’) realizzato da Francesca Leoni. Sopra l’artista durante la realizzazione di alcune Installazioni video

ta Francesca Leoni – ma, contemporaneamente porto avanti progetti autonomi, con i quali mi dedico a una riflessione più centrata sula condizione femminile”. Nove quelli realizzati finora, che stanno conquistando consensi in importanti manifestazioni dedicate alla video arte. Uno dei riconoscimenti più prestigiosi è sicuramente quello conquistato nel 2015 dalla loro video performance “Androgynous”, che ha vinto il primo premio del concorso internazionale di videoarte “Maurizio Cosua”, promosso all’interno del video concorso “Francesco Pasinetti” di Venezia, e che è stato presentato nel settembre scorso sull’importante palcoscenico della Mostra del Cinema. “Una bella soddisfazione – ammette Francesca – anche perché non è facile conquistarsi uno spazio nel mondo della video arte. I nostri video durano pochi minuti, ma dietro a ognuno di essi c’è un lavoro impegnativo e complesso: non si tratta solo di elaborare il progetto, ma anche di trovare le location, chiedere gli eventuali permessi, affrontare tutti gli aspetti tecnici. Ma

non finisce qui: quando il video è ultimato si apre un’altra fase, altrettanto impegnativa, per accompagnarlo nel circuito delle manifestazioni italiane e straniere dedicate a questa forma espressiva, recandoci anche personalmente nelle varie città. Per fortuna, in questi anni ci siamo fatti conoscere, e oggi sempre più spesso anziché essere noi a dover bussare alle porte, sono gli organizzatori di festival, rassegne, esposizioni, a invitarci. Il vero problema è conciliare questa attività con il nostro lavoro ”. Così come non è facile far capire ai profani cos’è la video arte. “E’ vero” sospira Francesca Leoni – prima ancora di far conoscere il nostro progetto, spesso dobbiamo far capire in che contesto si inserisce, e comunque molti ancora faticano a considerare la nostra come forma d’arte, anche in Romagna, dove non ci sono ancora molti eventi in questo ambito. Basti dire che quando ci sono state le candidature per la capitale europea della cultura, pur essendo in lizza anche Ravenna, noi siamo stati chiamati a collaborare da Cagliari”.

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Lucia Bilancioni autrice del blog ‘i diari dell’appartamento’ (www.idiaridellappartamento.it) e alcune delle sue creazioni per la casa, come il comodino reinventato con il riciclo

LUCIA BILANCIONI, BLOGGER DEI ‘DIARI DELL’APPARTAMENTO’ A volte la creatività si fa strada nei contesti più improbabili. Ad esempio fra gli scatoloni di un trasloco. E’ nato così il blog “I diari dell’appartamento” (www.idiaridellappartamento.it) in cui la cesenate Lucia Bilancioni (complice il compagno Erich) racconta le sue esperienze di arredo, decoro d’interni, riciclo e recupero, a cominciare da quelle realizzate per la sua casa. Un’attività partita nel 2013 quasi per gioco, ma che ha conquistato centinaia di followers sui social network e ha attirato l’attenzione di ‘Casa Facile’, una delle più popolari riviste di arredamento italiane, che ha selezionato Lucia fra le ‘sue’ 12 blogger. “L’avventura dei ‘Diari dell’appartamento’ è cominciata – racconta - quando siamo entrati nella nostra prima casa. Eravamo in affitto e desideravamo personalizzarla, rispettando però il nostro budget decisamente ristretto. Così, visto che sporcarci le mani piace a tutti e due, abbiamo provato a fare da soli, prima con qualche piccolo intervento decorativo, poi con lavori sempre più impegnativi. E abbiamo continuato quando ci siamo trasferiti. Il blog è stato il passo successivo: amici e parenti seguivano i nostri

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progressi con molta curiosità e interesse e ho pensato di tenerli aggiornati in questo modo”. Di post in post, con semplicità e ironia, i padroni di casa (che non indietreggiano neppure di fronte alle imprese più ardue, come il recupero dei vecchi infissi) raccontano, anche con suggerimenti pratici e veri e propri tutorial, come hanno trasformato i loro 65 metri quadrati, dalla tinteggiatura delle pareti alla posa di un pavimento in pvc, fino alle idee deco, davvero deliziose. Tutto (è proprio il caso di dirlo) fatto in casa. E con un motto ben preciso: “Non si butta via niente!”. “Il riuso e il riciclo sono il mio pallino – ammette Lucia -. Cerco sempre di vedere una seconda vita negli oggetti e quando ci riesco è una grande soddisfazione. Anche perché a volte basta veramente poco per dare un tocco nuovo. In realtà, quello che serve davvero è metterci un po’ di amore”. Ma anche – aggiungiamo noi – fantasia, buon gusto, pazienza. E, naturalmente, una buona dose di manualità, che la nostra blogger ha cominciato a coltivare molto presto. “Ho ‘spaciugato’ con legni e vernici fin da quando ero ragazzina e sono praticamente autodidatta: solo anno scorso ho seguito un corso da una restauratrice per il recupero dei mobili. Ma sono paziente e testarda e questo mi ha aiu-


Sopra Denis Medri mentre lavora ai suoi fumetti, una copertina da lui disegnata e alcuni particolari dei suoi fumetti

tato in molti progetti”. Progetti che ora, sempre più spesso, si riferiscono anche a case di parenti e amici (oppure all’allestimento di mostre, come è capitato di recente con “Buon compleanno Alice”, alla Biblioteca Malatestiana fino al 10 gennaio 2016), e anch’essi sono raccontati nei “Diari dell’appartamento”. E poi c’è la collaborazione con Casa Facile. “Cercavano blogger che rappresentassero il loro stile e mi sono candidata più che altro per curiosità. Essere stata scelta è stata una sorpresa bellissima” confessa Lucia, che intanto già pensa ai suoi nuovi progetti. Perché stare con le mani in mano non è proprio nel suo stile.

DENIS MEDRI, DISEGNANDO UNA PROFESSIONE Dall’arte del riciclo degli oggetti domestici a quella dei fumetti di Denis Medri, classe ’79 originario di San Carlo che, fin da piccolissimo, ha sempre saputo che avrebbe voluto fare del disegno la sua professione. Il punto di svolta, come racconta, è stato a 7 anni con la scoperta del fumetto Dylan Dog grazie ad un vicino di casa: è subito diventato il suo preferito e in quel momento ha scoperto la sua vocazione. “Per me il fumetto, e il disegno in generale, rappresentano

un modo di esprimermi, di dare sfogo alla mia fantasia o semplicemente di rilassarmi”. Denis studia per due anni alla Scuola di Fumetto di Milano, dove apprende le basi del suo lavoro che oggi svolge da casa. Fino allo scorso anno, lavorava in maniera tradizionale con carta, matita e china, utilizzando programmi di grafica solo per ritocchi e scansioni. “Oggi produco i miei fumetti tramite una Wacom Cintiq: una sorta di schermo lcd collegato al computer in cui ci si disegna sopra con una penna apposita, questo strumento mi permette di realizzare il lavoro, dagli schizzi al definitivo, direttamente in digitale - spiega Denis – ma non ho abbandonato del tutto le tecniche tradizionali e non lo farò neanche in futuro”. La sua passione per il fumetto è continua ed in costante trasformazione perchè “nel fumetto c’è spazio per tutti i gusti” ammette Denis. “Oggi il fumetto sta attraversando un periodo di transizione e le vendite non sono più quelle di una volta: le nuove generazioni sono più attratte da videogames e altre cose, ma credo che il fumetto possa ancora fare la sua parte”. Che il web e le nuove tecnologie aiutino la diffusione dei fumetti o di altre produzioni artistiche è cosa ormai nota. Anche Denis ha investito molto nel web tramite il suo blog

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cult

che aggiorna costantemente da 10 anni: “Gran parte delle mie collaborazioni sono nate tramite il web, come il mio lavoro per Marvel Comics o quello per la serie “Red Hood / Arsenal” per DC Comics. Il web è un mezzo immediato e a costo zero, per noi autori rappresenta un vero e proprio trampolino di lancio, oltre che una vetrina dove mostrare i nostri lavori”. Attualmente Denis sta lavorando per un editore americano sul primo numero di una miniserie a tema Steampunk e sta realizzando il character design di un gioco online per uno studio dell’Europa dell’Est. “Il mio obiettivo è sempre stato diventare autore completo e poter lavorare sulle mie storie, ho tanti progetti miei in cantiere e spero un giorno di poterli realizzare. Penso che il bello del fumetto sia avere la possibilità di spaziare su tanti generi, argomenti e stili ed è quello che voglio fare in futuro, intanto continuo il mio lavoro come freelance”.

L’ARTE DEI MURALES L’arte sotto ogni punto di vista. L’arte come sperimentazione e come progetto terapeutico per chi è in difficoltà ma anche come integrazione. L’arte vista da chi artista non si sente ma che in realtà lo è. Abbiamo incontrato Alex Cavallucci e Franco Pozzi, due degli artisti che stanno realizzando il grande murales che campeggerà sulla parete esterna della sede del custode del Carisport.Un’iniziativa, promossa dall’Associazione Michelangelo di cui Cavallucci è presidente,

in collaborazione con il Collettivo FX di Reggio Emilia e con il Progetto Giovani del Comune di Cesena che si inserisce nell’ambito del progetto itinerante “Dietro ogni Matto c’è un Villaggio”. Da Bolzano a Marsala il Collettivo FX sta infatti attraversando l’Italia per dipingere i “Matti del villaggio”, personaggi caratteristici conosciuti da tutta la comunità, persone che portano allegria e positività. A Cesena sarà ricordato Birimbo (al secolo Enzo Mazzoni) indimenticato vagabondo che girava per la città e la campagna con la sua fisarmonica, e accanto a lui due grandi protagonisti della cultura cesenate caduti nella Prima Guerra Mondiale: il grande critico Renato Serra e il pittore Gino Barbieri. A realizzare questo murales insieme allo street artist Casear di Imola ci sono appunto Alex Cavallucci, pittore, ricercatore e critico d’arte cesenate, appassionato di pittura antica e dei grandi maestri del passato, in particolare della scuola bolognese del ‘600 come Carracci e Guercino e i ragazzi del progetto “Integrarti” (uno dei progetti di promozione sociale dell’Associazione Michelangelo). Il riminese Franco Pozzi è stato coinvolto in questo progetto per tradurre e adattare sul muro i bozzetti realizzati da Casear e Cavallucci. Pozzi è un’artista che ama sperimentare nuovi materiali e che come racconta lui stesso, cerca di non avere uno sguardo lineare ma trasversale, creando ad esempio degli inciampi visivi. (a cura di Federica Bianchi, Alice Magnani, Cristina Zani)

Sopra Alex Cavallucci e Franco Pozzi mentre lavorano al murales sulla parete esterna del Carisport, basandosi sui bozzetti dello street artist Casear di Imola, in collaborazione con il Collettivo FX di Reggio Emilia e con il Progetto Giovani del Comune di Cesena

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Testata testatina

NEL NOME DI NOVELLO

CUSTODI di ANTICHI TESORI

Sono circa 400 i codici miniati custoditi alla Biblioteca Malatestiana di Cesena, alcuni dei quali richiedono cure e restauri. Ecco il loro percorso verso la rinascita 50


di Alice Magnani

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n occasione delle celebrazioni per il 550° anniversario della morte di Malatesta Novello, nelle giornate di venerdì 20 e sabato 21 novembre nella Sala Manoscritti della Biblioteca è stato possibile assistere in diretta al prezioso lavoro dei restauratori su alcuni codici della Biblioteca Malatestiana. I codici della Malatestiana si sono conservati molto bene nel tempo grazie alla resistenza del materiale pergamena, alla cura prestata negli anni e al microclima dell’ambiente. Nonostante questi privilegi, alcuni codici necessitano oggi di trattamenti di restauro, interventi conservativi che bloccano i danni senza stravolgere l’integrità dei volumi stessi. Tutti gli interventi sono inoltre svolti con materiali reversibili, ovvero che possono essere eliminati con facilità in qualsiasi momento con l’utilizzo di acqua o dei medesimi materiali, senza che questa operazione vada a danneggiare la struttura originaria. Ma come funziona il restauro degli antichi codici? Ce

lo siamo fatto raccontare da Roberta e Silvia, dipendenti di Formula Servizi, con 25 anni di esperienza di restauro di documenti tutelati alle spalle. “Le nostre competenze – spiegano – derivano dalla pratica e dai numerosi corsi di specializzazione che abbiamo seguito. Abbiamo iniziato riparando i volumi che portavamo da casa, poi ci siamo specializzate nei codici manoscritti: oggi ne restauriamo circa una quindicina all’anno. Per fare il nostro lavoro, servono molta manualità e pazienza”.

LE FASI DEL RESTAURO Prima di procedere con il restauro, a tutti i codici viene fatto un accurato esame dei danni, quindi viene eseguita una spolveratura con un pennello giapponese a setole morbide. Poi si passa ad una pulizia a secco, effettuata con specifiche gomme che eliminano lo sporco più tenace, come la polvere che si accumula agli angoli e sui margini delle pagine dei volumi. Solo a questo punto, si procede con il risarcimento dei danni, classi-

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testat cultur

Testata testatina

ficati su una scala che va dai piccoli strappi alle grandi per renderla il più possibile simile al colore della pelle lacerazioni. Gli strappi vengono rinsaldati con un velo usata per la copertina. Nel caso in cui ci si trovi davanti ad una lacerazione del dorso, di carta giapponese, mentre le lacune con carta giapponese di adeguasi procede con l’applicazione di un to spessore e colore; la colla usata è nuovo pezzo di pelle, che sarà inIl restauro dei codici serita sotto la pelle originale dopo una metilcellulosa a PH neutro irreconsiste in interventi versibile. Un’attenzione particolare esser stata accuratamente assotticonservativi gliata. Questa è una delle fasi più è richiesta per le miniature che, se che bloccano i danni delicate del restauro perchè spesso necessario, vanno trattate nei punti di distacco dell’oro e dei pigmenti necessita di uno smontaggio comcon microscopiche gocce di colla. Una volta terminato pleto del volume. il restauro delle pagine e delle parti interne al volume, si passa ad esaminare la copertura esterna, valutando IL RESTAURO ALLA MALATESTIANA la solidità dei nervi e l’integrità dei capitelli. Nel caso Il lavoro di restauro dei Codici della Biblioteca Maladi piccoli fori da tarlo o di altre piccole parti rovina- testiana viene svolto dagli specialisti del settore prevate, si procede con l’applicazione di pasta ottenuta con lentemente presso la Biblioteca stessa, per non andare carta giapponese, che viene poi dipinta con acquarelli a gravare sui costi assicurativi e di trasporto dei codici.

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DIVENTARE MECENATI CON ‘ART BONUS’ Diventare Mecenati della cultura della propria città non è più privilegio di pochi grazie ad ‘Art Bonus’ , le agevolazioni per chi finanzia la cultura: in un solo gesto si può contribuire al restauro dei manosceitti e all’acquisto dei nuovi libri della Biblioteca Malatestiana, ottenendo sgravi fiscali fino al 65%. Questo bonus a favore di chi contribuisce alla conservazione e allo sviluppo della cultura in Italia, è stato introdotto dal decreto legge 83/2014 e permette a imprese e privati che effettuano donazioni per iniziative a tutela del patrimonio culturale e per lo sviluppo della cultura di beneficiare di

Solo se il codice necessita uno smontaggio completo, allora viene portato in laboratorio. Tutti i restauri svolti sugli antichi codici della Biblioteca Malatestiana, vengono eseguiti solamente dopo un’autorizzazione della Sovrintendenza dei Beni Archivistici e prevedono, al termine, un controllo da parte dello stesso organo. Tutti i lavori sono documentati con foto e relazioni scritte dei passaggi fatti, le quali vengono consegnate sia alla Biblioteca sia al committente del lavoro. THE 550TH ANNIVERSARY OF MALATESTA NOVELLO It was the mid 1400’s when Malatesta Novello, the Lord of Cesena, and his wife, the Countess of Montefeltro, invested all their wealth in building the Malatesta library, which was the first public library in the world. On the 20th November, 1465, Malatesta died and left the library to the city, which became part of the Unesco ‘Memory of

un credito di imposta al 65% per l’anno 2015 e al 50% per il 2016, da recuperare in tre anni. Con ‘Art Bonus’ possono essere finanziati, anche in parte, interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici e a sostegno degli Istituti e dei luoghi della cultura di appartenenza pubblica. Se doni per la cultura hai non solo un vantaggio fiscale, ma anche e soprattutto l’orgoglio di prenderti cura del patrimomio culturale della città. Per informazioni: www.comune.cesena.fc.it/malatestiana/artbonus

the World’ in 2005. On the 20th November of this year, Cesena honoured the 55th anniversary of Malatesta Novello’s death with a weekend of celebrations. During these festivities, it was possible to try out the valuable work of the restorers whilst following certain codes of the Malatesta library. The library is home to the book ‘Eroico Manoscritto alla città’ (A Heroic Manuscript to the city), which holds a record in the Guinness World Records for its size (210cm page length by 14cm in width) amounting to a total weight of 200kg). This was created by Artexplora , in collaboration with some pupils from schools in Cesena, in partnership with the Council of Cesena and was financed by some companies in and around the area. The manuscript and the work put into making this book can be seen in the ‘L’Eroico Manoscritto verso il futuro’ (The heroic manuscript for the future) exhibition in the Malatesta library until the 20th December.

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cultur

EROICO MANOSCRITTO

UN LIBRO DA RECORD E ra la metà del 1400 quando il signore di Cesena Malatesta Novello e sua moglie Violante, contessa di Montefeltro, investirono tutte le loro ricchezze nella realizzazione della Biblioteca Malatestiana, la prima biblioteca pubblica al mondo. Il 20 novembre 1465 Malatesta Novello morì e decise di lasciare alla città la sua biblioteca, che dal 2005 è stata inserita dall’Unesco nel registro “Memoria del Mondo”. Lo scorso 20 novembre si sono festeggiati i 550 anni della Biblioteca Malatestiana e, per ricambiare il regalo fatto da Malatesta Novello, è stato consegnato alla città l’Eroico Manoscritto: un libro entrato nel guiness dei primati come ‘il più grande manoscritto al mondo’ per le sue dimensioni (pagine alte 210 cm e larghe 140 cm per un peso totale di oltre 200 Kg), scritto e decorato a mano dagli studenti di diverse scuole di Cesena ed arricchito dalle opere di numerosi artisti romagnoli fra cui Lucia Baldini, Silvano Barducci, Kiril Cholakov, Alberto Cosenti-

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no, Lorenzo di Lucido, Sabrina Foschini, Federico Guerri, Tinin Mantegazza, Dacia Manto, Olivia Marani, Massimo Modula, Mauro Moscatelli, Luca Piovaccari, Franco Pozzi, Denis Riva, Erich Turroni. Tutti i cittadini hanno poi avuto l’occasione di firmare il manoscritto, come a lasciare un segno della propria presenza nella storia della nostra città. La realizzazione de l’Eroico Manoscritto è stata promossa da Artexplora (un’associazione che tramite il gioco si occupa di insegnare l’arte ai bambini e ragazzi), mentre l’ideatore è stato Claudio Cavalli, autore di spettacoli teatrali per ragazzi. Il progetto è stato realizzato con la partnership e il patrocinio di Comune e Biblioteca Malatestiana, il sostegno economico di aziende ed enti tra cui la Fondazione Casa di Risparmio di Cesena, la collaborazione delle aziende del territorio alla costruzione, la collaborazione delle Associazioni all’ideazione e alla realizzazione degli eventi collaterali e all’organizzazione delle celebrazioni.


Nelle foto, l’arrivo dell’Eroico Manoscritto in Biblioteca e alcune pagine decorate da scuole e artisti cesenati (in alto, un pop up che rappresenta una biblioteca). Nell’ultima foto Claudio Cavalli, ideatore di tutto il progetto, sotto l’ultima pagina del Manoscritto.

L’ARRIVO DEL MANOSCRITTO IN BIBLIOTECA Il Manoscritto è stato portato in Biblioteca Malatestiana sabato 22 novembre, dopo essere stato scortato in un lungo corteo da Piazza Popolo, accompagnato da moto storiche, bambini, famiglie, volontari, studenti e autorità come il sindaco di Cesena Paolo Lucchi, l’Assessore alla Cultura Christian Castorri, la dirigente responsabile della Biblioteca Malatestiana Elisabetta Bovero, la responsabile del servizio conservazione della Biblioteca Malatestiana Paola Errani, i rappresentanti di tutte le scuole che hanno partecipato al progetto e i rappresentanti del comitato scientifico del progetto. Una volta arrivato in Biblioteca, è stato accuratamente misurato per verificare le sue dimensioni da record: con i suoi 210 cm di altezza e 140 cm di larghezza, il libro è infatti entrato nel Guiness dei Primati mondiale. In seguito, gli addetti ai lavori hanno proceduto a sfogliare il volume, mostrando alla cittadinanza presente i testi con le miniature dipinte e decorazioni varie che illustrano la storia di Cesena per la difesa e la conservazione della sua Biblioteca dal 1465 ad oggi. La stessa biblioteca,

luogo di cultura per eccellenza, è rappresentata in maniera astratta al centro del manoscritto con un pop-up (nella foto sopra). Una volta sistemato il manoscritto in Biblioteca, si è ufficialmente aperta la mostra “L’Eroico Manoscritto verso il futuro”, con tutti i progetti e le opere che hanno contribuito alla realizzazione dell’opera. L’esposizione rimarrà allestita fino al 20 dicembre. (A.M.)

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CESENA FIERA

SI GUARDA AL FUTURO Il Presidente Renzo Piraccini racconta lo spostamento di Macfrut a Rimini e i progetti futuri come l’accordo con Madrid e la nascita di nuove manifestazioni come ‘Sono Romagnolo’ di Matteo Fabris

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e il Piraccini mediano (Adriano) è stato l’infaticabile centrocampista cesenate che ha macinato chilometri su e giù per il rettangolo verde, Renzo possiamo definirlo il regista di una delle scelte tra le più difficili della città: lo spostamento di Macfrut a Rimini. I numeri danno decisamente ragione a Renzo Piraccini, tant’è che oggi la kermesse sempre in capo a Cesena Fiera ha l’unanime consenso di fiera dell’ortofrutta italiana, tanto da mettere nell’angolo Milano nell’anno dell’Expo (la principale concorrente è stata spostata al 2017, insomma una resa). Cesenate, 65 anni, manager di lungo corso nell’agroalimentare italiano, il nome di Piraccini

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è l’emblema del self made man cresciuto nel tessuto cooperativo della Romagna, Apofruit nello specifico. Partito nel 1975 come tecnico di campagna, nel 1995 è arrivato al ruolo di Direttore generale, carica gestita sino al 2014. Ha portato questo gruppo in 20 anni da 80 a 230 milioni di euro di fatturato e ad oltre 100 milioni il patrimonio netto. Da un anno è presidente di Cesena Fiera, realtà che è un tutt’uno con Macfrut, il 75% del suo bilancio arriva da lì. Piraccini, a 65 anni chi gliel’ha fatto fare di imbarcarsi in quest’avventura? “La conoscenza del settore unita all’amore per la città. Dare nuovo impulso a Macfrut significa rimettere Cesena al centro della scena ortofrut-


ticola italiana e rilanciare la Fiera”. Ha avuto dei tentennamenti in questo percorso? “Assolutamente no, anzi mi sono assai divertito, favorito dal pieno sostegno del sindaco di Cesena, Paolo Lucchi. Quando la politica ha le idee chiare, le scelte tecniche arrivano di conseguenza. Tenga conto che questa non è stata la scelta di un uomo solo al comando ma un percorso condiviso con le istituzioni, il territorio, gli operatori”. Qualche numero della prima riminese del Macfrut. “Aumento della superficie espositiva del 50% e crescita dei ricavi del 57%, passati da 2 milioni e 51 mila euro del 2014 a 3 milioni e 230 mila euro quest’anno. Ma ancor più interessante è la crescita del margine lordo della manifestazione da 520mila a oltre 1 milione di euro. Guardando i bilanci dei vari enti fieristici italiani siamo un’oasi felice”. Dunque, tanti soldi in più. Cosa se ne farà la Fiera? “Saranno per gran parte reinvestiti nelle strutture di Pievesestina, ed è questo il vero valore aggiunto che il territorio cesenate acquista grazie

CESENA FIERA IN CIFRE Cesena Fiera è una struttura piuttosto agile il cui perno è costituito da Macfrut che rappresenta oltre il 75% del bilancio. Oltre alla kermesse dell’ortofrutta, cinque sono gli appuntamenti gestiti direttamente (Hobby Farmer, Cesena in Fiera, Sposi in Cesena, Cesena in Tavola, Ruotando), a cui si aggiungono nel 2016 due nuove fiere: Sono Romagnolo (26-28 febbraio) e Wellness Food Festival (2-3 aprile). Numerosi gli eventi promossi da enti e associazioni come C’era una volta l’Antiquariato, la Fiera dell’Elettronica, la Mostra Ornitologica Internazionale e tante altre.

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all’attuale strategia di sviluppo di Macfrut. Ab- pale volano in Italia per l’internazionalizzazione biamo già rinnovato la sala dei Tre Papi da 250 e l’innovazione di un settore che rappresenta la posti e ristrutturato il capannone centrale con seconda voce dell’export agroalimentare italiaun investimento di 500mila euro. Entro la fine no”. del 2016 l’intera struttura di Cesena Fiera sarà Torniamo in Italia, sono previste nuove fiere? rinnovata anche con la creazione di un centro “Abbiamo in cantiere a fine febbraio una fiera enogastronomico di eccellenza in partnership dedicata alle Sagre e alle tradizioni, ‘Sono Romacon il Gambero Rosso. Parliamo di un investi- gnolo’. Si tratta di un evento unico nel panoramento complessivo di oltre 2,5 milioni di euro, ma regionale sul tema dell’identità romagnola. cifra ingente se si pensa che il bilancio della fiera Stiamo valutando anche un altro evento in pridel 2014 è stato di poco più di 3 milioni di euro”. mavera, legato al benessere, e puntiamo a coinA proposito di questo: com’è stata possibile volgere imprenditori privati per una serie di altre l’alleanza di Cesena con un colosso fieristico iniziative”. Cesenate doc: com’è cambiata come Madrid? la città in questi ultimi decen“Fermandosi ai numeri in effetti ni? è quasi irreale: noi fattureremo +50% espositori “Penso che Cesena, come tutte le nel 2015 poco più di 4 milioni, +57% ricavi città che si sono evolute asseconloro 160. Per arrivare a un risulper Macfrut tato come questo bisogna avere dando lo sviluppo globale di questi anni, negli ultimi 20 anni sia una credibilità internazionale, molto cambiata. Trovo che sia micosa che ci siamo guadagnati sul campo con Macfrut. Questo accordo infatti non gliorata nel senso della vivibilità, della sostenibisolo crea una nuova fiera, Mac Fruit Attraction, lità ambientale, dello stile di vita dei suoi cittadiche si terrà al Cairo nel maggio prossimo, ma dà ni. Ha influito in questo una migliore viabilità, la vita a un network globale per l’internazionaliz- creazione di nuovi parchi e spazi verdi, più piste zazione del settore ortofrutticolo verso i merca- ciclabili, un’attenzione evidente verso l’architetti strategici emergenti del Golfo Persico e Nord tura, la conservazione del suo patrimonio antico Africa”. senza ingessare quello che andava ristrutturato Cesena, dunque ancora sulla scena interna- e preservando le aree agricole che sono preziose zionale. per l’equilibrio del territorio. Penso che tutto ciò “Più precisamente Cesena Fiera diviene il princi- abbia influito anche sui rapporti sociali e sulla

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vivacità culturale che, mi sento di dirlo, non mi era mai sembrata tanto frizzante. Molte cose possono ancora migliorare e penso che gli spazi e le occasione per farlo non mancheranno negli anni futuri. Fra questi c’è di certo la riqualificazione della fiera che stimolerà una maggiore vivacità anche nel settore economico e produttivo”. È un grande appassionato di moto: scriverà anche lei i suoi diari della motocicletta? “Sono un appassionato di moto da lungo tempo. A 20 anni possedevo una Vespa 150 e sono arrivato fino al sud dell’Algeria. Poi un Duca-

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ti Scrambler e altre moto fino all’attuale Bmw 1200. Purtroppo pratico questa passione meno di quello che vorrei. Negli ultimi due anni sono stato con mia moglie in ferie in moto – nel 2014 in Bosnia Erzegovina e nel 2015 in Grecia e Albania - ed è una esperienza che mi piacerebbe ripetere ancora in futuro. Spero solo che la mia schiena regga! Non credo proprio che scriverò dei diari sui miei viaggi in moto passati perché sono interessato soprattutto a quelli che devo ancora fare. Nonostante l’età mi appassiona ancora molto il futuro”.


THE TRADE FAIR IN CESENA He’s a 65 year old manager from Cesena, who has worked in the Italian agricultural and food processing industry for many years. Renzo Piraccini is the emblem of the self-made man who professionally grew whilst working in a cooperative from the Romagna region, Aprofruit to be more specific. He started as a farming technician in 1975 and in 1995 managed to obtain the position of General Manager, which he held until 2014. During his 20 year reign in the company, he managed to boost sales from 80 to 230 million euros and to over 100 million euros in equity. He was also president of Cesena Fiera, which is an organisation that hosts Macfrut, the Italian fruit and vegetable fair. For the first time last year it was held in the pavilions in Rimini Fiera, an exhibition centre for many important trade shows. The move from Cesena to Rimini was indeed a tough choice and led to many a debate in the city. The figures from the move back Piraccini’s choice: “A 50% increase in exhibition space and a revenue growth of 57% from 2 million and 51 thousand euros in 2014 to 3 million and 51 thousand euros this year. Furthermore, there has been an increase in the gross margin of the event from 520 million to over 1 million euros”. Cesena Fiera has also made an agreement with the trade fair in Madrid. This agreement has given lead to the new Mac Fruit Attraction exhibition and will be held in Cairo next May. The project aims to create a global network in order to internationalise the fruit and vegetable sector in the Persian Gulf and North Africa, which are emerging strategic markets. The trade fair in Cesena will also be renewed and revamped thanks to an investment of over 2 million euros. Cesena Fiera will also be home to a new gastronomic centre of excellence, which is in partnership with Gambero Rosso. There are also the new exhibitions “Sono Romagnolo” (I am from Romagna) starting in February, which celebrate the cultural identity of the Romagna region.

“SONO ROMAGNOLO” E ME NE VANTO! A Cesena Fiera dal 26 al 28 febbraio 2016 Una Fiera dedicata all’identità della Romagna, ai sapori, alla cultura, alle tradizioni. È “Sono Romagnolo” novità del cartellone di Cesena Fiera, proposta dall’ente fieristico insieme a Media Consulting. Una tre giorni, da venerdì 26 a domenica 28 febbraio 2016 (ingresso libero), all’insegna della tradizione enogastronomica e del folklore, in una terra di Romagna che ha fatto della tipicità il suo tratto distintivo. L’evento sarà suddiviso in aree tematiche. Un padiglione sarà dedicato alle sagre, un’area in cui i protagonisti saranno gli eventi del territorio, gli appuntamenti e le feste che promuovono le tradizioni romagnole, con particolare attenzione all’enogastronomia, dove sarà possibile assaggiare i prodotti tipici della cucina romagnola, riscoprire le ricette locali e i profumi della cucina di campagna. Particolare attenzione sarà dedicata ai vini, in collaborazione con la Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli di Forlì e Cesena, grazie anche alla presenza di una trentina di cantine del territorio. A cui si aggiunge un’area dedicata alle “bionde” con Romagna Beer Fest, 40 tipi di birre artigianali della Romagna tutte da degustare. Un padiglione, invece, sarà dedicato ai giochi e alle gare con il primo torneo di Maraffone-Beccaccino da record. Venerdì 26 febbraio infatti andrà in scena il tentativo di raccogliere il maggior numero di partecipanti alla manifestazione, arrivando a 500 coppie e iscrivendo così il nome nel Guiness dei primati. Infine, ma non meno importante, un padiglione dedicato agli espositori insieme ai produttori locali del tipico che metteranno in vendita i loro prodotti. Info: www.sonoromagnolo.it

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STUDIO PORFIRI

VITA DA NOTAIO

Sessant’anni di professione, tre generazioni, un importante osservatorio che ha accompagnato lo sviluppo economico e sociale cesenate. Ne parliamo con i notai Antonio e Marcello Porfiri

di Giulia Fellini

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all’atto notarile scritto a mano a quello informatico sono tre le generazioni passate nello Studio Porfiri in via Albertini. Famiglia di notai da sempre, o meglio da quando nel 1956 inizia la sua attività Orfeo Porfiri, rispettivamente padre e nonno di Antonio e Marcello. In realtà il capostipite non apre il suo primo studio a Cesena. Nonno Orfeo è originario di Urbino e inizia nelle Marche la professione. I suoi primi atti vengono ancora trascritti a mano, ben presto arriverà la macchina da scrivere. Nel frattempo matura l’idea di trasferirsi a Cesena, realtà in forte sviluppo rispetto a un territorio marchigiano poco dinamico. Da allora sono passati decenni, il 2016 segnerà i sessanta anni di attività dello Studio notarile Porfiri, che oggi opera su tre sedi: Cesena, Cesenatico e Savignano sul Rubicone. Con i notai Antonio e Marcello collabora da oltre 25 anni un altro componente della famiglia Porfiri, l’avvocato Luca, fratello di Antonio, al quale spetta la consulenza più strettamente legale dello studio. Storia insieme di una famiglia e di una città, poiché lo Studio di via Albertini ha senza dubbio accompagnato un importante pezzo di vita economico-sociale del cesenate. Come raccontano a due voci i notai Antonio e Marcello, che hanno raccolto in questo lungo percorso l’eredità di Orfeo Porfiri. Quanto e cosa è cambiato nella vostra professione? “Ho affiancato mio padre nel 1978 - precisa il dottor Antonio - Fare il notaio a fine anni Settanta significava dedicarsi a una professione di prestigio, ma decisamente più semplice nello svolgimento. Meno leggi, minor burocrazia e meno formalità. Un atto stipulato da mio padre Orfeo era compreso in 2/3 pagine, oggi vengono redatti atti di 10/12, finanche 20 pagine. L’ampiezza è direttamente proporzionale alla complessità degli adempimenti. Ci stiamo trasformando in un paese di common law, con una normativa e pronunce giurisprudenziali in continua evoluzione, ma anche la società e i costumi sono altri. Solo per fare un esempio: con le doppie famiglie il nostro lavoro a volte è un vero esercizio di ingegneria giuridica”. Antonio Porfiri, classe 1948, ci accoglie nel suo studio. Dietro alla scrivania uno splendido arazzo, accanto un intero scaffale di libri antichi di giurisprudenza, testimonianza della sua passione per le cose belle, che tutti gli ambienti dello Studio confermano, come la stessa Stanza degli atti al primo piano, dominata da una enorme libreria che,

I notai Antonio e Marcello, padre e figlio, seconda e terza generazione dello Studio notarile Porfiri in Cesena

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laStori

Marcello Porfiri, quarantenne, nel suo ufficio che fu del nonno Orfeo, capostipite di questa famiglia di notai. A destra il notaio Antonio, oggi e nella istantanea in basso a fine anni Settanta quando affiancò il padre nella professione

aneddoto curioso, è stata anche nello studio notarile di via Albertioccasionale location cinematogra- ni, dove occupa l’ufficio che fu del fica per un film mai terminato con nonno Orfeo. protagonisti Giancarlo Giannini e Una scelta inevitabile la sua, Maria Grazie Cucinotta. dopo il nonno e il papà? “Oggi al notaio è richiesto an- “Quando mi sono laureato non ero che un compito di controllore, ad così sicuro di voler fare il notaio, esempio nel caso del controllo an- anche per questo sono andato netiriciclaggio - interviene Marcel- gli Stati Uniti e, confesso, l’idea era lo Porfiri - dobbiamo svolgere un quella di rimanerci. Dalla mia averuolo ispettivo su regolarità e pro- vo una famiglia che non mi facevenienza del danaro. Di fronte ad va pressione. È una strada lunga, una normativa in richiede uno studio continua trasforimpegnativo prima La trasformazione mazione c’è l’esidi svolgere la prodi una professione genza di un aggiorfessione, forse per che richiede sempre namento continuo, questo oggi non più aggiornamento mentre in passato attrae i giovani più il notaio procedeva di tanto. A un certo per anni grazie alla punto però, preso competenza acquisita”. Marcello da un forte senso di responsabilità, Porfiri, 40 anni, una passione per ho pensato che fosse giusto tornala pallacanestro (che lo ha portato re e non mi sono mai pentito”. giovanissimo a giocare in Serie C), Quale il rapporto con la città per per le gare automobilistiche e per uno Studio così ‘longevo’? il Cesena Calcio, per l’arte e i viag- “Abbiamo visto nascere, evolversi e gi, dal 2010 è al fianco del padre. crescere, a volte purtroppo anche Rappresenta la terza generazione morire, imprese importanti - rac-

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conta Antonio Porfiri - con molti di questi imprenditori si è instaurato un rapporto di fiducia che è andato oltre l’aspetto professionale. La Sfir era cliente del nonno Orfeo, i tre fratelli Amadori costituirono da noi la loro prima attività, qui si è costituita una piccola società per palificazioni speciali, l’antesignana di ciò che diverrà un’eccellenza mondiale quale la Trevi. E lo stesso possiamo dire per il percorso della Technogym, altra eccellenza a livello mondiale, o di Orogel o Paresa o ancora la Cassa di Risparmio, nonchè per infiniti atti notarili che hanno accompagnato le vicende di tante famiglie cesenati…” Come vedete Cesena dal vostro osservatorio? “Cesena in questi decenni è cambiata enormemente - continua Porfiri senior- prima la crisi dell’ortofrutta, poi quella degli autotrasportatori, per non parlare di quella dell’era globalizzata che ha portato negli ultimi anni a una vera e propria paralisi, con significative con-


seguenze anche per la nostra professione. Soltanto in tempi recentissimi possiamo dire che il lavoro stia tornando a muoversi, anche il settore immobiliare dà qualche segnale positivo”. E il dottor Marcello non ha dubbi, anche il ruolo del notaio si sta modificando rapidamente: “Dopo la crisi economica che ha colpito il Paese, la nostra professione ha registrato un altro cambiamento importante, siamo sempre più consulenti, ed è una consulenza a 360° quella richiesta dalle grandi aziende, che necessitano di molti servizi, spesso a domicilio e di grande rapidità. Tuttavia mi piace credere che, seppur nell’era digitale e della globalizzazione, quello del notaio sia ancora un lavoro sartoriale, una prestazione professionale tagliata su misura, per rispondere al meglio alle esigenze del cliente. E la conferma di ciò è data dai clienti che ritornano. Abbiamo clienti alla terza generazione, è una soddisfazione e una gratificazione che supera qualsiasi discorso economico. È il riconoscimento della professionalità non solo nostra, ma anche del nostro fortissimo “team” di collaboratori, senza

i quali il nostro studio non sarebbe quello che è”. Padre e figlio, uno più riflessivo, l’altro più esuberante. Quale il vostro rapporto sul lavoro? “Ottimo, ciò non significa che non manchino spesso scontri interpretativi, in fondo siamo notai appartenenti a 2 differenti generazioni, ma da queste visioni diverse arrivano le soluzioni migliori (almeno si spera)”. THREE GENERATIONS OF NOTARIES From handwritten Notarial agreements to the computerised versions, the Studio Porfiri in Via Albertini in Cesena, has witnessed three generations of notaries who have worked there. Orfeo Porfiri, who founded Studio Porfiri, is Antonio’s father and Marcello’s grandfather. The father and son still work at these notary offices which opened in 1956, the year 2016 marks the 60th anniversary. Studio Porfiri is about a family and a city in unison. The notary office in Via Albertini has undoubtedly contributed to the socioeconomic life in Cesena. This is a short account told by the two notaries Antonio and Marcello, who have inherited and joined Orfeo Porfiri’s legacy.

How much and what has changed in your profession? I started working with my father in 1978, explains Antonio. Working as a notary at the end of the 1970’s meant committing yourself to a prestigious profession, but the work was definitely more simple: less laws, bureaucracy and formalities. A notary act which was stipulated by my father Orfeo was about 2/3 pages in length, nowadays it is usually comprised of 10-12 and sometimes even 20 pages. “Today notaries are asked to audit documents, for example, anti-laundering, intervenes Marcello Porfiri. There is a need for constant adjournments, whereas in the past, the notary carried on for years thanks to the skills and experience which had already been acquired”. What relationship is needed in order to have such a long-lived notary office? “We have seen companies starting out, evolving and expanding, unfortunately we have also seen the ones who didn’t make it and were unsuccessful. We have built up much trust with these companies, which has been exceeded on a professional note. We can also say the same for the infinite notarial acts which have involved many families from Cesena…”.


Vi Testata testatina testat ggiare Viaggi Manuzzi a cura di

POLINESIA E AUSTRALIA

LA LUNA DI MIELE DA SOGNO

Un continente e un arcipelago mitici, dove il concetto di spazio si trasforma e la natura incontaminata diventa esperienza da vivere. Consigli e proposte di viaggio illustrate dai consulenti di Viaggi Manuzzi in collaborazione con Hotelplan

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segreti di una Luna di Miele perfetta? Senza dubbio l’amore, il feeling, il desiderio, ma irrinunciabile per il viaggio di nozze da cartolina è una meta da sogno. Paesi tropicali, tour alla scoperta di grandi continenti, mete culturali, spiagge da favola, nature experience, metropoli di grido. Matrimonio e viaggio è forse il più romantico dei connubi, colmo di aspettative e ricco di emozioni indimenticabili. Il desiderio di scoprire il mondo è il motore per intraprendere qualsiasi tipo di viaggio, ma in queste pagine proponiamo ai lettori alcune mete da sogno pensate per la luna di miele attraverso il racconto e l’esperienza di due consulenti

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di viaggio di Hotelplan, ospiti di Viaggi Manuzzi, nella suggestiva cornice di Casa Celincordia durante l’evento sposi organizzato in Novembre. Un brand storico nel mondo del turismo quello di Hotelplan, che opera da oltre 90 anni proponendo una vastissima scelta di destinazioni, con l’obiettivo di “tagliare” per ogni cliente – viaggiatore il proprio viaggio su misura. Paola Broggini, product manager di Hotelplan, ci accompagna nell’isola-continente Australia e Michele Bisogno, rappresentante per la Polinesia, racconta di questo straordinario arcipelago che stregò artisti e viaggiatori, da Stevenson a Melville, da Darwin a Gauguin.


Destinazione la lontana Australia, oggi un viaggio che non spaventa più. È forse diventata più vicina? “Senza dubbio si è modificata la percezione - spiega Paola Broggini - Oggi molti giovani europei fanno esperienza lavorativa o di studio in Australia e questo grazie anche a politiche sui visti meno restrittive, certamente è un fenomeno che ha contribuito ad avvicinare il continente più lontano. L’Australia è paese dagli spazi enormi, oltre 7 milioni e mezzo di chilometri quadrati, in cui vivono solo 20 milioni di abitanti, l’80 % dei quali sulla costa e nelle grandi città. Possiamo pensarla come la più grande isola del mondo e al contempo

come il continente più piccolo. E’ comunque un paese sicuro che offre la possibilità di fare diverse esperienze di viaggio. Inoltre l’aumento dei collegamenti aerei con vettori interni sta agevolando gli spostamenti tra una zona e l’altra del continente”. Come orientarsi nella scelta di un viaggio di nozze da sogno targato Australia? “In Australia la prima proposta in assoluto è l’esperienza natura, ma sempre legandola a una delle metropoli di grande appeal, penso ad esempio a Sidney e Melbourne. Le città vanno viste, oltre che per le loro specifiche attrattive, anche come punti di partenza per

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affascinanti itinerari in paesaggi naturali unici: il deserto, la natura incontaminata, la foresta pluviale, la Grande barriera corallina e la particolarissima fauna che abita queste terre. Sempre con la possibilità di abbinare un mare e una spiaggia da sogno”. In luna di miele a… “A Sidney, ideale porta d’ingresso dell’isola-continente, oggi metropoli moderna e cosmopolita, pur essendo la più antica città d’Australia. Immancabile il giro della baia, una delle più belle al mondo con l’Harbour bridge, icona della città. Si può praticare surf, fare un bel giro della città in bicicletta, scalare il ponte, visitare il mercato del pesce… Oppure a Melbourne, calma, elegante, con i suoi splendidi parchi e giardini, i ristoranti e i graziosi caffè all’aperto. Melbourne si propone come la capitale culturale della Australia, in cui trova spazio anche l’eredità culturale aborigena. Si può scegliere di fare un’esperienza di incontro con la realtà aborigena lungo l’Aboriginal Heritage Walk, la passeggiata con guida aborigena. Da Melbourne si parte per una escursione in auto lungo la Great Ocean Road nel Victoria, una regione spettacolare, con viste mozzafiato ad ogni curva. Un’altra proposta classica è quella che abbina Adelaide, in South Australia, con Kangaroo island, dove sono presenti quasi tutti i gioielli della fauna australiana. Dai canguri ai leoni marini, dai koala all’ornitorinco, ai pinguini. Adelaide è la città nata libera, nessuna colonia penale nella sua storia, progettata urbanisticamente quasi a tavolino, pensata come un giardino in mezzo al deserto. Da Cairns, porta d’accesso al nord tropicale del Queensaland, si va invece alla scoperta della Grande Barriera Corallina e della foresta pluviale di Daintree, due habitat unici per indimenticabili nature experience”. C’è anche un’Australia suggestiva che pare portarci alle origini dell’umanità e alla sacralità della natura. “In questo caso impossibile non citare il mito numero uno dell’Australia turistica: l’Ayers Rock o Uluru, il monolito sacro degli aborigeni, uno dei luoghi fondanti del mito del Tempo del Sogno. Siamo nel Northern territory, culla della cultura aborigena”. Da un mito all’altro, la seconda destinazione per una luna di miele straordinaria sono i Mari del Sud, raccontati dalle

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parole di Michele Bisogno nella sua veste di rappresentante Hotelplan per la Polinesia. “La Polinesia è costituita da 120 isole, dislocate su un territorio immenso e solo il 10% è sfruttato turisticamente. Siamo di fronte a un vero paradiso naturale, che diventa anche esperienza di vita - precisa Bisogno - La Nuova Zelanda è a 4000 chilometri, l’Oceano Pacifico è grande quanto l’Indiano e l’Atlantico insieme. Sono piccoli esempi per far comprendere come anche il turismo qui si rapporti con percezioni diverse dello spazio, con le grandi distanze e l’isolamento, concetti meno familiari soprattutto per noi europei. Il mito della Polinesia è ancora vivo così come lo hanno creato nel 1800 artisti e esploratori ad iniziare da Gauguin, ma non dimentichiamo Melville, Stevenson, Darwin che spiegò la lunga storia naturale degli arcipelaghi polinesiani con queste parole: ‘Prima la potenza della lava, poi la forza delle onde, infine il trionfo della vita sottomarina”. In questi arcipelaghi continuano a mescolarsi suggestioni letterarie, desiderio di conoscenza e di scoperta del mondo primitivo, della natura incontaminata inseguendo il mito del buon selvaggio insieme a quello del Paradiso terrestre. Uno speciale contributo alla leggenda è poi venuto dal cinema, che ha scelto alcune di queste isole come set cinematografici di film divenuti pietre miliari. Una proposta classica per la luna di miele? “Una vacanza di 10-12 giorni per avere la possibilità di esplorare due o tre isole differenti l’una dall’altra, tra piantagioni di frutta tropicale, cascate, siti archeologici, terre vulcaniche, un incontro con la cultura Maori e naturalmente spiagge bianche e mare turchese, vere icone dei Mari del Sud”. È qui la vacanza da sogno per la coppia di sposi? “È il viaggio perfetto per la coppia che ama il mare, un mare davvero speciale come quello con l’acqua di sette colori che lambisce l’isola di Bora Bora, giustamente una delle più famose dell’arcipelago, insieme a Tahiti l’isola mito della Polinesia francese con la sua capitale Pepeete vivace e allegra. Siamo in presenza di una natura splendida e ancora incontaminata, tra le mete tropicali la destinazione Polinesia è forse quella che regala un’esperienza in più, facendoti sentire padrone di questi luoghi fatti per pochi”.


i consigli di Viaggi

Manuzzi

LA CONOSCENZA CHE FA LA DIFFERENZA I consulenti della Viaggi Manuzzi verificano sempre di persona ogni meta che propongono. Un valore aggiunto per ogni tipo di vacanza, in particolare per la luna di miele così carica di aspettative. E per chi cerca una cornice da sogno per la cerimonia si organizzano suggestivi matrimoni all’estero “La conoscenza diretta fa la differenza”. Non ha dubbi Gianluca Manuzzi, AD della Viaggi Manuzzi di Cesena, agenzia che da sempre si occupa dell’organizzazione di viaggi di nozze in tutto il mondo. “Proponiamo tutte le destinazioni - come ama precisare - direttamente testate. È un kowhow vero, costruito con approfondimenti sul posto. I nostri collaboratori viaggiano, testano e verificano di persona resort e sistemazioni. Questo vale per ogni viaggio, sia per affari, sia per piacere, compresi i viaggi di nozze che sono emotivamente così carichi di attese e costituiscono un segmento di attività importante per la nostra attività. Per noi la meta è il mondo che i nostri consulenti di viaggio hanno la missione di verificare: in Africa, negli Stati Uniti, negli Emirati Arabi, in Oriente come ai Caraibi, ma direi davvero in tutti i continenti e per ogni meta, ogni settimana, i nostri consulenti sono impegnati a selezionare la location giusta da proporre”. Esperienza diretta. Ma oggi tutto il mondo si raggiunge con un click.. “Sono sessanta anni che operiamo nel settore e questo know how si costruisce nel

tempo, ovviamente oggi siamo affiancati dalla tecnologia che consente di avere tutto il mondo a portata di mouse. Per chi opera nel nostro settore il web è diventato un alleato strategico, ma il viaggio giusto, quello che risponde a tutte le aspettative di chi investe emotivamente in una vacanza, è quello che nasce dall’equilibrato mix tra tecnologia, conoscenza diretta e professionalità”. Vale anche per il viaggio di nozze? “Certamente, soprattutto perché spesso è percepito come il viaggio della vita, la vita di coppia che inizia, una specie di viaggio simbolico, particolarmente carico di aspettative. Tutto deve essere perfetto, tutto deve funzionare e tradursi in emozioni indimenticabili. A questa motivazione speciale Viaggi Manuzzi dedica da alcuni anni veri e propri eventi, come quello realizzato a novembre a Casa Celincordia a Cesena, una due giorni rivolta ai futuri sposi mettendo insieme tutti gli ingredienti del wedding: abito, addobbi floreali, il catering, l’accompagnamento musicale e soprattutto la luna di miele”. Il viaggio di nozze indimenticabile?

Per i giovani sposi la preferenza va spesso alla vacanza mare, il viaggio di nozze romantico, spiagge da favola, mare turchese come ad esempio quello dell’Oceano Indiano… Chi ha qualche anno in più è maggiormente orientato ad un tour, magari abbinato a un soggiorno mare, e gli Stati Uniti sono ancora molto selezionati, ma funzionano anche il Sudamerica, l’Oriente e i Paesi del Nord Europa”. E chi desidera una cornice da film anche per la cerimonia? “Tra le iniziative speciali che Viaggi Manuzzi cura da qualche tempo con sempre maggior soddisfazione c’è l’organizzazione del matrimonio all’estero, selezionando suggestive atmosfere per pronunciare il fatidico si in angoli di paradiso, a piedi nudi sulla sabbia, guardando l’oceano.. Offriamo ai futuri sposi anche tutta l’assistenza burocratica per l’organizzazione del matrimonio all’estero. Le mete preferite sono tutte le isole dei Caraibi, Seychelles e Mauritius, se necessario assicuriamo anche l’assistenza in loco perchè ogni dettaglio deve essere curato alla perfezione per un matrimonio indimenticabile”.

In apertura di servizio Taha in Polinesia, nella pagina a sinistra Sidney con l’ Opera House e l’Harbour Bridge icona della città e le scogliere mozzafiato sulla Great Ocean Road. In questa pagina altre splendide mete per un viaggio di nozze indimenticabile: Rockfeller Center a New York e foto safari in Sud Africa

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VISO E CORPO MODELLATI... CON UN FILO

Nuovo trattamento per i primi cedimenti dei tessuti del viso e di altri distretti corporei DOTT. LUCA MORELLINI Specialista in Medicina Termale Perfezionato in Medicina Estetica e Chirurgia Estetica Laser Direttore Sanitario del Poliambulatorio ESCULAPIO DR. MORELLINI Piazzale G. Biguzzi 20, Cesena Info e prenotazioni 0547 27534 cell. 393.9427473 www.poliambulatorioesculapio.com - www.lucamorellini.it

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n’innovativa tecnica che ricorre all’utilizzo dei cosiddetti fili di sospensione e che permette di risollevare i tessuti contrastando la lassità e ridefinendo i profili. E oggi oltre a trattare il viso e il collo, è possibile intervenire anche su altre parti del corpo come cosce, pancia, braccia, glutei. Dr. Morellini, Cosa sono e come funziona questa tecnica? “Sono fili sottilissimi, costituiti da materiale totalmente riassorbibile in PDO, che permettono di ottenere un effetto di trazione e biostimolazione della pelle con aumento della produzione di collagene, rendendo più tonici i tessuti e ridefinendo i profili del viso e la shilouette del corpo. I fili vengono posizionati nel sottocute con l’aiuto di un ago estremamente affilato riducendo al minimo il disagio percepito.” In quali zone è indicato l’utilizzo di questi fili e quanto dura il risultato ottenuto “Con tale tecnica possiamo risollevare le guance, le sopracciglia, ridefinire l’angolo mandibolare e il collo. La novità è che gli stessi effetti ottenuti sul viso di miglioramento del tono e del profilo con ringiovanimento dei tessuti, oggi con l’affinamento della tecnica e dei materiali possiamo ottenerli

anche su ginocchia, interno cosce, interno braccia, pancia e glutei. La durata dei risultati ottenuti varia in funzione dei fili utilizzati e della qualità del tessuto della persona trattata, in media circa 1 anno. Diciamo che nell’arco di 12-18 mesi si perde ogni traccia del filo, ma nel frattempo si è prodotto nuovo collagene che ha ricompattato, tonificato e riempito la pelle. Un effetto che inizia a vedersi nei primi giorni e continua a migliorare progressivamente per 2-4 mesi. Naturalmente il trattamento può essere ripetuto più volte”. E chi già fa o ha intenzione di fare altri trattamenti di medicina estetica, può associarli a questa tecnica? “Direi proprio di si, anzi è consigliabile associare tale tipo di trattamento ad altre tecniche come la tossina botulinica, l’acido jaluronico, i filler, il peeling cutaneo che il medico valuterà da caso a caso. Da un anno noi del Poliambulatorio Esculapio di Cesena abbiamo riscontrato che per il rilassamento cutaneo di viso e corpo risultati più rapidi e duraturi si ottengono dall’abbinamento dei fili di sospensione con la radiofrequenza n° 1 al mondo nota come Thermage. Questo ottimizza gli effetti del trattamento e la naturalezza del risultato”.

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PER UN SORRISO PERFETTO Una nuova tecnica senza anestesia e senza dolore non invasiva per i denti estremamente consumati a causa del bruxismo e serramento DOTT.SSA EMMA FABBRI Studio Dentistico - Via Mulino 99, 47522 Borello (FC) Info e prenotazioni 0547 372615 - emma.fabbri@alice.it - dentistaemmafabbri.jimdo.com dott Emma Fabbri

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isto l’interesse che ha suscitato la volta precedente l’argomento sull’usura dentale ho deciso di riproporlo, perché sempre più persone sembrano avere questo problema. Da anni ci concentriamo sulle necessità di ognuno, mi piace ascoltare i pazienti, e creare per ognuno di loro il piano di trattamento migliore. È stato proprio questo saper valutare la situazione insieme al paziente a spingermi a cercare soluzioni semplici per casi complessi. Ad esempio nei casi di severa abrasione, quando cioè i denti sono estremamente consumati a causa del bruxismo e serramento, con denti praticamente inesistenti, fino a qualche anno fa, l’unica alternativa era devitalizzare, fare perni moncone e ceramiche, con grande impegno da parte del paziente, sia economico che biologico. Oggi riusciamo invece a far fronte a

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questo problema con restauri di tipo adesivo. In questa tecnica si prevede una prima fase provvisoria e la successiva definitiva. Occorrono pochi appuntamenti per riabilitare un’intera bocca. Il trattamento è semplice e funzionale. Non c’è anestesia, non c’è dolore, quindi minima invasività e minima o nulla preparazione dei denti ed un risultato sicuro. Questo comunque è uno dei trattamenti, in studio offriamo tutti i tipi di sevizi: odontoiatria estetica, faccette minimamente invasive, protesi fissa e mobile, ortodonzia tradizionale e miofunzionale, pedodonzia conservativa, chirurgia guidata per denti fissi in un giorno, laser terapia, radiologia e tac conebeam, chirurgia parodontale, implantologia, sempre però con un approccio ‘ad personam’ e soprattutto pensando che quel paziente potrei essere io.

Nella foto sotto lo staff dello studio dentistico Emma Fabbri, sopra un esempio (prima e dopo) del trattamento proposto nei casi di severa abrasione con la tecnica adesiva.


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appunt menti testatina testat Testata scelto per voi

dal 21 Novembre

5-12-19-26 Dicembre

“A CESENA E’ GIA’ NATALE” L’atmosfera natalizia si accende nel centro di Cesena grazie all’atmosfera creata dalle luminarie, la giostra dei piccoli, il trenino con Babbo Natale che quest’anno partirà da piazza Alboni, la pista del ghiaccio in Piazza Almerici, il grande albero di Natale luminoso in Piazza del Popolo, laboratori per adolescenti e bambini

IL SALOTTO DEL CUSTODE Sere di musica libri e sapori alla Rocca Malatestiana. Dalle ore 19 alle ore 23.00 dj set, aperitivo e cena. Dalle ore 22.00 alle ore 24.00 dj set e live.

29 Novembre

Buon compleanno Alice

“Buon compleanno Alice” è il nome della mostra curata da Giulia Quintabà e Maria Luisa Pieri per festeggiare i 150 anni della creazione di Lewis Carrol. L’allestimento propone un’ampia selezione di edizioni italiane e straniere (circa un centinaio) del capolavoro di Lewis Carroll, insieme a fotografie, oggettistica, filmati. In esposizione anche 34 disegni realizzati da illustratori e fumettisti in collaborazione con il Treviso Comic Book Festival. Dal 1865, anno della prima edizione di “Alice nel Paese delle Meraviglie”, la bambina enigmatica e ribelle, si è imposta come un’icona di infantile innocenza, ma anche personificazione antesignana delle future filosofie del linguaggio e dell’avanguardia surrealista, creatura senza tempo capace di incantare adulti e bambini di tutto il mondo e di tutte le epoche. La mostra rimarrà allestita nella Sala San Giorgio della Biblioteca Malatestiana fino al 10 gennaio.

CESENA OLIMPIC DREAM ON ICE A partire dalle 17,30 nella pista di pattinaggio di Piazza Almerici si esibiranno campioni e promesse del pattinaggio sul ghiaccio, capitanate dal campione della nazionale italiana Paolo Bacchini

29 Novembre 6-8-13-20 Dicembre TRENINO DI BABBO NATALE Per le vie del centro torna il trenino di Natale con partenza dalla Piazzetta Alboni, vicino alla Barriera dalle ore 10.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.30

3-10-17 dicembre KAMPUZ FESTA DELLE ASSOCIAZIONI UNIVERSITARIE Tutti i giovedì dalle ore 18 serata a cura delle Associazioni Universitarie di Cesena: ANALYSIS, A.ST.I.CE, MYs.T.A., SPAZI E S.P.R.I.TE. Ingresso libero.

dal 4 Dicembre al 10 Gennaio MOSTRA “UNA VITA DI SCATTI” EMANUELE SIROTTI Al Foyer del Teatro Bonci la mostra rende omaggio al lavoro del fotografo Emanuele Sirotti, scomparso di recente, attraverso il figlio Stefano. In esposizione circa 150 foto riguardanti i 50 anni di Tour de France e Giro d’Italia ai quali Sirotti partecipò come fotoreporter. Orari di apertura: in occasione degli spettacoli in programmazione e da martedì a sabato dalle ore 16.30 alle 19.00.

5 Dicembre MERCATINO DEI RICORDI Fino alle ore 19. C.so Garibaldi, C.so Mazzini, Galleria OIR.

dal 5 Dicembre al 17 Gennaio PRESEPE MECCANICO DELLA CITTA’ DI CESENA L’Associazione Culturale Presepi Famiglia Gualtieri alla Galleria Ex Pescheria. Orari di apertura: festivi, prefestivi e il mercoledì dalle ore 9 alle 12 e dalle 14.30 alle 19. Feriali dalle 15 alle 19. Info: www.presepigualtieri.it

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5-12-19 Dicembre CINEMA CRISMAS In occasione delle festività natalizie nella sala rossa del San Biagio si proietteranno tre film d’animazione per bambini, dalle ore 15 alle 16.30. Ingresso libero con biglietto da ritirare presso i negozi del centro aderenti alle iniziative del Natale.

dal 5 Dicembre al 3 Gennaio MOSTRA PERSONALE DI RINO MARALDI Inaugurazione sabato 5 dicembre alle ore 17, alla Galleria d’Arte del Ridotto. Presentazione di circa 40 opere pittoriche di Maraldi scandite in due fasi: la prima dedicata al lavoro degli anni ’70, la seconda sui risultati più recenti del “ritorno alla pittura”. Orari: martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19. Lunedì e giovedì chiuso.Apertura straordinaria: 24 e 31 Dicembre.

6-13-20-27 Dicembre ROCCA GIRA E GIOCA Laboratori, Giochi, Film, spettacoli per bambini dalle ore 16.00 alla Rocca Malatestiana.

6-13-20 Dicembre FIERA DEL NATALE Mercato ambulante tutto il giorno in Piazza del Popolo, viale Mazzoni, via Pio Battistini. Fino alle 20.

6-10-17-24 Dicembre ROCCA GIRA E GIOCA Laboratori, Giochi, Film, spettacoli per bambini dalle ore 16.30 alla Rocca Malatestiana.

8 Dicembre CONCERTO DELL’IMMACOLATA Coro accademia Musicaesena e coro di voci bianche delle classi quinte della scuola primaria “Don Milani”. Musiche di F.Durante, Da Vittoria, G. Caccini, canoni, spiritual e brani natalizi. Dirige Silvia Biasini. Chiesa di S.Egidio. Inizio ore 16.30

dal 12 Dicembre al 27 Dicembre MOSTRA “OLTRE IL CONTEMPORANEO” Inaugurazione sabato 12 alle ore 17.30, nella chiesa di Santa Cristina (in via Chiaramonti 93) dove interverrà il professore Daniele Degli Angeli, mentre Ilario Sirri leggerà Jean Clai. Espongono

Francesco Belli, Lucio Cangini, Anna Maria Nanni, Luciano Navacchia, Luciano Paganelli, Massimo Rovereti, Ilario Sirri e Andrea Artusi. Orari di apertura: tutti i giorni dalle ore 16.30 alle 19.

13 Dicembre CHRISTMAS PARADE Ogni ora, a partire dalle16,00, figuranti e ballerini animeranno le vie del centor storico con un originale coreografia.

18 Dicembre PRESEPE VIVENTE IN CENTRO A cura della Fondazione Sacro Cuore ore 16.30 – 18 in vari luoghi del centro storico

21-22-23 Dicembre MERCATINO DEI RICORDI Fino alle ore 19. C.so Garibaldi, C.so Mazzini, Galleria OIR.

27 Dicembre MERCATO STRAORDINARIO Mercato ambulante dalle ore 8 alle ore 15.

31 Dicembre CAPODANNO DAL CUSTODE CAPODANNO PER FAMIGLIE Alla Rocca Malatestiana si brinderà al nuovo anno con il tradizionale cenone e tante attività per i più piccoli. Posti limitati. Le prenotazioni si apriranno lunedì 7 dicembre. Info: 0547 22409 oppure www.roccamalatestianadicesena.it

31 Dicembre CAPODANNO A CESENA IMPJAZZA - CAPODANNO 2015! Tradizionale veglione in piazza del Popolo con brindisi, dolci, musica dal vivo e allegria. Info: IAT Cesena 0547-356327.

31 Dicembre MARATONA DI FILM E BRINDISI AL CINEMA SAN BIAGIO Al Centro Cinema San Biagio (in via Aldini 24) dopo il brindisi di mezzanotte si festeggia il nuovo anno con la proiezione di due film, a tema capodanno. Dalle ore 23 fino alle 4, fino ad esaurimento posti.

2 Gennaio MERCATINO DEI RICORDI Fino alle ore 19. Corso Garibaldi, C.so Mazzini, Galleria OIR.

3 Gennaio CONCERTO DELLE CORALI RIUNITE DELLA CITTÀ Insieme all’Orchestra del Conservatorio “Bruno Maderna” una festa per la città con musiche di J.S.Bach, W.A. Mozart, C. SaintSaens e J.Strauss. Dirige Paolo


Manetti. Inizio ore 21 al teatro Bonci. Ingresso gratuito.

9 Gennaio ENRICO BRIGNANO AL TEATRO NUOVO CARISPORT Con ‘Evolushow’ Enrico Brignano torna a raccontare i nostri tempi con uno show tutto nuovo, dedicato all’evoluzione dei comportamenti e al nostro rapporto ormai vitale con la tecnologia. In due ore, Brignano racconterà millenni di storia, dal paradiso terrestre al digitale terrestre, dalla mela di Adamo alla mela di Jobs, dal fossile al missile.

Fino al 10 Gennaio BUON COMPLEANNO ALICE Nella Sala del San Giorgio, in Biblioteca Malatestiana, una mostra per festeggiare 150 anni nel Paese delle Meraviglie. Orari: lunedì 14-18.30, da martedì a sabato 9.00 – 18.30; domenica 15 – 18.30.

Fino al 10 Gennaio ESPOSIZIONE DEL ‘DATARIO ASTRONOMICO DELLA CASUALITÀ’ Nel Loggiato del Comune di Cesena esporrà l’artista Delio Piccioni con le sue originali creazioni realizzate grazie alle sue passioni elettroniche e meccaniche. Secondo una leggenda, nel Rinascimento per conoscere il futuro oltre a consultare oracoli, cartomanti, e astrologi venivano utilizzate strane macchine chiamate “Datari astronomici della casualità”.

16-17 Gennaio C’ERA UNA VOLTA ANTIQUARIATO Sabato 16 e domenica 17 Gennaio, dalle 10 fino alle 19, negli spazi di Cesena Fiera torna il grande happening mensile di antiquariato. In vendita si trovano varie tipologie di articoli, dai piccolo oggetti ai pezzi più importanti come mobili, quadri, ceramiche, libri e altro dal Seicento fino al secolo scorso.

31 Gennaio ‘STORIE SONORE A VILLA SILVIA-CARDUCCI’ La rassegna curata da Roberto Fabbri presenta (propone) lo spettacolo “Il Gigante e la Bambina”. Ore 16: ritrovo dei partecipanti alla biglietteria di Villa Silvia-Carducci; ore 16.30 inizio spettacolo. Alle 17.30 piccola merenda per tutti e animazioni con gli organetti del museo Musicalia. Dalle 15 alle 18 si potrà effettuare la visitra guidata al museo Musicalia. Costo: 5 euro (comprensivo di merenda), gratis per bimbi da 0 a 2 anni. Per

prenotarsi info@ammi-italia.com oppure telefonare al numero 0547 323425.

di un’area espositiva ampia, coperta e riscaldata. Info: www. ceraunavoltantiquariato.it

8 Febbraio

26-27-28 Febbraio

CARNEVALE SENZA FRONTIERE Domenica 8 febbraio il Nuovo Teatro Carisport di Cesena tornerà ad ospitare il Carnevale senza Frontiere, realizzato grazie al sodalizio tra l’associazione “L’Aquilone di Iqbal” e Romagna Iniziative, con il patrocinio del Comune. Ricco il programma che prenderà il via dalle 15, con baby dance, gonfiabile, sculture di palloncini, trucca bimbi e sketch dei clown-dottori. Spettacoli e animazioni si alterneranno sul palco e nel parterre per tutto il pomeriggio Ingresso a offerta libera. Per informazioni, 0547353968 (dalle 9 alle 13), www. aquiloneiqbal.it

A CESENA FIERA ‘SONO ROMAGNOLO’ Novità del cartellone di Cesena Fiera, “Sono Romagnolo” è una tre giorni (ingresso libero) proposta dall’ente fieristico insieme a Media Consulting, all’insegna della tradizione enogastronomica e al folklore. Un padiglione sarà dedicato alle sagre, dove sarà possibile assaggiare i prodotti tipici della cucina romagnola, i vini, del territorio e 40 tipi di birre artigianali della Romagna. Un padiglione, invece, sarà dedicato ai giochi e alle gare con il primo torneo di Maraffone-Beccaccino da record e un terzo padiglione è dedicato agli espositori. Info: www.sonorimagnolo. it

20 Febbraio

3 Marzo

CARMEN CONSOLI AL NUOVO TEATRO CARISPORT A quasi un anno dall’uscita dell’ultimo album Disco d’Oro “L’abitudine di tornare”, Carmen Consoli riparte con il nuovo tour teatrale che attraverserà tutta l’Italia portando uno show esclusivo, suggestivo e carico di energia. Sabato 20 febbraio, alle ore 21, l’artista catanese si esibirà al Nuovo Teatro Carisport di Cesena.

BATTIATO E ALICE IN CONCERTO AL CARISPORT In questo tour che fa tappa anche a Cesena il Maestro siciliano si riunirà con la sua musa degli anni ’80. Giovedì 3 marzo, alle ore 21, Franco Battiato e Alice saranno in concerto al Nuovo Teatro Carisport di Cesena, accompagnati dall’Ensemble Symphony Orchestra diretta da Carlo Guaitoli e composta da Angelo Privitera (tastiere e programmazione), Davide Ferrario e Antonello D’Urso (chitarre), Andrea Torresani (basso) e Giordano Colombo (batteria). Info: www.ticketone.it - www.ciaotickets. com

23 Febbraio AL TEATRO VERDI CESENA IN BOLLA ‘Cesena in bolla’ promosso e organizzato dall’Associazione Italiana Sommelier Romagna e da Mangiaperitivo di Ivan Tesei con l’agenzia Balestri&Balestri e Banca Mediolanum, offre a tutti gli appassionati una degustazione di spumanti con esperti sommelier. Insieme alle grandi bollicine si potranno degustare formaggi e pani dell’azienda agricola di San Patrignano, i salumi dal Friuli (Lovison); prosciutti di Parma (Ghirardi Onesto); la pasta di Gragnano, i menù dell’l’Osteria La Campanara; il cioccolato d’autore di Gardini. La manifestazione si svolgerà lunedì 23 febbraio presso il Teatro Verdi di Cesena dalle 12.00 alle 22.00.

20-21 Febbraio C’ERA UNA VOLTA ANTIQUARIATO Mobili restaurati e non, oggettistica, quadri, cornici e molto altro saranno in esposizione a Cesena Fiera. Il fascino del mercatino di strada si intreccerà con la comodità per il visitatore di disporre

29 Marzo FIERA DI PRIMAVERA Piazza del Popolo, Viale Mazzoni, Via P. Battistini

11-12 Aprile HOBBY FARMER Cesena Fiera e Blu Nautilus presentano la terza edizione di Hobby Farmer, la Fiera degli Orti e dei Giardini.

15-17 Aprile ROMAGNA WINE FESTIVAL Torna anche quest’anno in città il Romagna Wine Festival. E per tre giorni Cesena diventa la capitale romagnola del vino. Si comincia alle 18 di venerdì 15 aprile con un ‘giro’ di aperitivi a tema nei locali del centro storico poi la manifestazione entra nel vivo il sabato e la domenica con convegni, momenti di intrattenimento fra vino e cultura, degustazioni e show cooking.

sotto la lente Week end del gusto con il Romagna Wine Festival

Cesena – Torna anche quest’anno in città il Romagna Wine Festival. Per tre giorni Cesena diventa la capitale romagnola del vino dove gastronauti, vignaioli, giornalisti, winelovers, cuochi, degustatori e appassionati del buon vivere sono attesi per la quarta edizione del Wine Festival che quest’anno si tinge dei colori della primavera. Da venerdì 15 a domenica 17 aprile 2016 infatti il cuore di Cesena, si trasforma in una grande arena del gusto dove il Romagna Sangiovese e gli altri vini del territorio duettano con i prodotti della gastronomia locale e con tanti ospiti eccellenti provenienti da altre regioni del Belpaese. Si comincia alle 18 di venerdì con un ‘giro’ di aperitivi a tema nei locali del centro storico per cominciare a conoscere i protagonisti del Festival. Poi la manifestazione entra nel vivo il sabato e la domenica con convegni, momenti di intrattenimento fra vino e cultura, degustazioni e show cooking. Tanti i “centri di gravità” del Festival, la Biblioteca Malatestiana, il Palazzo del Ridotto, il Foro Annonario, il portico del Palazzo comunale e la piazza del Popolo dove si alterneranno degustazioni mirate di vini e cibi romagnoli e tante sorprese enogastronomiche provenienti da altri territori. E fra gli eventi del festival non mancherà neppure quest’anno il Derby del Sangiovese, dove il vitigno simbolo della Romagna si scontrerà con i vini di un altro territorio italiano che ha fatto del sangiovese il suo punto di forza.

Per informazioni sulla stagione teatrale del Teatro Bonci consultare il sito: www.teatrobonci.it

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info e numeri utili Generici

Comune di Cesena Piazza del Popolo, 10 Centralino t 0547 356111 Ufficio Relazioni con il Cittadino t 0547 356235 www.cesenadialoga.it

IAT - Ufficio turistico Piazza del Popolo, 15 t 0547 356327 iat@comune.cesena.fc.it

Informagiovani Piazza del Popolo, 8 2° piano Foro Annonario t 0547 356228

Protezione Civile c/o Comune di Cesena, Piazza del Popolo 10 t 0547/356365-4

Centro per l’impiego Via Fornaci, 170 t 0547 621011

Università degli Studi di Bologna Polo di Cesena Segreteria Studenti: Via Montalti, 69 t 0547 338850 Ufficio Relazioni col Pubblico Via Montalti, 69 t 0547 338900

Caritas Diocesana Via Martiri d’Ungheria, 1 t 0547 26775

Cesena Fiera Via Dismano, 3845 t 0547 317435

Poste Italiane Subb. F. Comandini, 79 t 0547649803

Canile Comunale Via Cesuola 1351 t 0547 27730 cell. 338 2065977

Taxi

servizio 24h Piazzale Sanguinetti t 0547 21995 / 610710 80

Cultura e tempo libero

Museo di Scienze Naturali

P.zza Bufalini, 1 Per info e prenotazioni: t 0547 610892 pre-festivi e festivi cell. 348 2556100

Museo Archeologico

Biblioteca Malatestiana

Teatro Bonci Piazza Mario Giudazzi, 9 t 0547 355911 www.teatrobonci.it

Centro Cinema San Biagio Via Aldini 24 t 0547 355712

Cinema Eliseo Viale G. Carducci, 7 Cesena t 0547 21520

Cinema Aladdin Via Assano, 587 Cesena t 0547 21520

Pinacoteca Comunale Via Aldini, 26 Museo t 0547 355713 IAT t 0547 356327

Rocca Malatestiana Via Cia degli Ordelaffi, 8 Rocca t 0547 22409 cell. 347 7748822

Museo di Storia dell’Agricoltura

P.zza Zangheri, 6 Museo t 0547 356445 IAT t 0547 356327 Via Montalti Chiostro di S. Francesco IAT tel. 0547 356327 Ufficio Cultura t 0547 355730

Guardia Medica t 848 800865

Farmacie di turno t 0547 612621

Centro per i diritti del malato t 0547 352980 t 0547 352890

Viale Carducci, 29 Visita su appuntamento IAT t 0547 356327

Croce Rossa Italiana

Villa Silvia-Carducci & Museo Musica Meccanica

Croce Verde

Via Lizzano 1241 Villa Silvia Per info e prenotazioni: AMMI t 0547 323425 IAT t 0547 356327

Carisport P.le Paolo Tordi, 99 (Zona Ippodromo) Per info: Consorzio Romagna Iniziative t 0547 22311

Via Zuccherificio, 85 t 0547 611111 Via della Cooperazione 170 t 0547 632615 cell. 339 7930944

Guardia Medica Veterinaria Animali d’Affezione Diurno t 0547 352111 Notturno/Festivo cell. 333 9025929

Sicurezza

Stadio Comunale

Commissariato Polizia di Sato

Rotonda dello Stadio, 124 t 0547 646279

Via Don Minzoni, 350 t 0547 368911 Soccorso 113

Ippodromo di Cesena Hippo Group

Carabinieri

Centro Natatorio Comunale di Cesena

Polizia Stradale

Viale Gramsci t 0547 343411

Abbazia di S. Maria del Monte

Via G. Di Vittorio, 2 t 390 547331002

Via del Monte, 999 t 0547 302061 Visite guidate: Loris Pasini cell. 338 6962846

Servizi sanitari

C.so Mazzini presso il Duomo. Per info e prenotazioni t 0547 613304

Viale Ghirotti, 286 Centralino t 0547 352111

Casa Museo Renato Serra

presso Rocca Malatestiana Ufficio IAT t 0547 356327 Rocca t 0547 22409

Museo della Cattedrale

Ospedale M. Bufalini

AUSL di Cesena

Piazza L. Sciascia, 111 Uff Relazioni col Pubblico: t 0547 24714 Numero Verde Regionale: 800 033033

Via C. Montanari, 6 t 0547 364000 Emergenze 112 Centro Addestramento Via IV Novembre, 303 t 0547 616111

Vigili del Fuoco Via Enzo Ferrari, 6 t 0547 383535 Emergenze 115

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