Poster Giornata Mondiale della Scienza per la Pace e lo Sviluppo

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giornata mondiale della scienza

Università degli Studi di Napoli Federico II Fac. Agraria

per la pace e lo sviluppo

GuluNap Agraria La Facoltà di Agraria e dell'Ambiente presso l'Università di Gulu, avviata nel 2005, ha un ruolo chiave per lo sviluppo dell'Uganda, la cui economia è largamente basata sul settore primario. La popolazione studentesca attuale della Facoltà di Agraria è di circa 200 unità. Il progetto GuluNap fra la Facoltà di Agraria di Portici e quella di Gulu è partito nel 2007, secondo le seguenti attività: • Scambio di personale accademico In linea con le esigenze dell'insegnamento delle Facoltà, lo scambio è organizzato come una visita di 3-4 settimane di professori dell'Università di Napoli Federico II a Gulu, durante la quale viene svolta attività didattica frontale nell’ambito di un corso completo.

• Dottorato L’ammissione di studenti ugandesi presso la Scuola di Dottorato della Facoltà di Agraria consente di formare ricercatori di alta qualificazione e di mantenere un collegamento permanente fra le due sedi. Con l’intento di rafforzare le competenze in discipline diverse, i dottorati riguardano le seguenti aree tematiche prioritarie: tecnologie post-raccolta, tecniche irrigue a piccola scala, gestione delle risorse forestali, utilizzazione e gestione di scarti della produzione a fini energetici, economia agraria e sviluppo rurale, produzione animale. • Sviluppo di attività di ricerca e laboratori I progetti dimostrativi agrari potranno svolgere un ruolo importante nello sviluppare l’imprenditoria locale attraverso l’adozione di nuove tecnologie, dall’introduzione di nuove pratiche colturali ed agronomiche, alla trasformazione e commercializzazione di prodotti, all’utilizzo ottimale delle risorse ambientali.

area tematica > EDUCAZIONE

area geografica > NORD UGANDA


giornata mondiale della scienza per la pace e lo sviluppo

CLUVA (CLimate change and Urban Vulnerability in Africa) Lo studio della vulnerabilità da cambiamenti climatici in Africa è l’ambizioso obiettivo del Progetto Europeo FP7-CLUVA (CLimate change and Urban Vulnerability in Africa). Il progetto, di durata triennale, è partito il 1 dicembre 2010 e vede impegnati, oltre al capofila AMRACentro di Analisi e Monitoraggio del Rischio Ambientale, centri di ricerca europei del settore ed omologhi enti di ricerca africani: l’Università di Copenaghen, l’Università di Manchester, il Politecnico di Monaco, il Centro Euromediterraneo sui Cambiamenti Climatici, il Centro Helmholtz per la Ricerca Ambientale, l’Istituto Norvegese per la ricerca urbana e regionale, l’Università “Gaston Berger” di St. Louis-Senegal, l’Università di Ouagadougou-Burkina Faso, l’Università di Yaounde-Cameroun, l’Ardhi University-Tanzania, l’Università di Addis Ababa-Etiopia, il Centro per la ricerca scientifica ed industriale del Sud Africa.

CLUVA sta conducendo studi prospettici per l’analisi dei rischi e vulnerabilità di aree campione africane, valutando gli eventuali danni indotti da alluvioni, innalzamento del livello del mare, siccità, ondate di calore, desertificazione. Lo scopo è quello di definire strategie di gestione del territorio e di adattamento ai cambiamenti climatici, contribuendo così allo sviluppo delle capacità e conoscenze di istituzioni scientifiche, amministrazioni e società civile, per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici e perseguire lo sviluppo sostenibile delle città africane. www.amracenter.com

area tematica > AMBIENTE

area geografica > AFRICA


giornata mondiale della scienza per la pace e lo sviluppo

LA CARDIOCHIRURGIA IN IRAQ Ad agosto del 2012, l’equipe di Cardiochirurgia dell’Università Federico II di Napoli è stata invitata dalle autorità irachene a svolgere una missione umanitaria presso il Teaching Cardiac Center di Najaf. Scopo della missione, è operare in loco pazienti cardiopatici adulti e pediatrici in collaborazione con il personale locale. La missione rappresenta il punto di partenza di una collaborazione per la formazione del personale sanitario locale, soprattutto nell’ambito della cardiochirurgia pediatrica e neonatale, data la notevole incidenza di cardiopatie congenite nei paesi mediorientali. Durante la missione umanitaria sono stati eseguiti 25 interventi di cardiochirurgia e 160 visite ambulatoriali per la diagnosi e l’inquadramento terapeutico dei pazienti affetti da cardiopatia e bisognosi di intervento. Sono stati anche tenuti dei seminari per illustrare nuove tecniche cardiochirurgiche presso l’Università Kufa.

Gli ottimi risultati clinici e didattici ottenuti hanno spinto il rettore dell’Università Kufa ed il rappresentante del Governo iracheno giunto da Baghdad - Dr. Radhwan - a dare vita ad una collaborazione permanente con l’Università Federico II. È stata così avviata una collaborazione scientifica tra i due atenei, non limitata solo alla facoltà di Medicina ma aperta anche alle altre facoltà, tanto che gli stessi partner iracheni saranno a Napoli per pianificare sia l’attività scientifica che l’attività chirurgica nell’ambito della cardiochirurgia. La cooperazione no-profit con un paese appena uscito da un periodo storico drammatico ed in riassetto economico-sociale aiuta a nostro avviso a creare rapporti di rispetto tra culture profondamente diverse.

area tematica > SALUTE

area geografica > NAJAF (IRAQ) NAPOLI (ITALIA)


giornata mondiale della scienza per la pace e lo sviluppo

Autocostruzione e Partecipazione tra Italia e Messico Archintorno si propone di realizzare progetti integrati di cooperazione allo sviluppo, che possano migliorare le condizioni di vita all’interno delle comunità in cui si opera ed innescare meccanismi di autosviluppo sostenibile. I principi che ci ispirano sono la valorizzazione delle risorse locali, delle tradizioni culturali a rischio di estinzione ed il rispetto delle forme di sussistenza autoctone. In sei anni l’associazione ha promosso 3 progetti che hanno coinvolto oltre 120 studenti italiani e stranieri attraverso le università di Napoli, Politecnico di Torino, UNAM di Città del Messico. L’organizzazione dei progetti segue lo stesso iter diviso per fasi: • Sopralluogo per studiare le caratteristiche architettoniche del villaggio e prendere accordi con i partner locali.

• Workshop con studenti per elaborare proposte progettuali adeguate al contesto in cui si lavorerà. Il corso produce un ventaglio di possibilità progettuali inviate alle comunità, che scelgono la più appropriata. • Cantiere didattico in cui una selezione di studenti e popolazione locale, guidati da architetti dell’associazione, costruiscono il progetto scelto. • Divulgazione dell’esperienza attraverso pubblicazioni, video-documentari e mostre. Il filo conduttore di ogni attività svolta è stato quello di creare una rete di cooperazione e solidarietà coinvolgendo attori privati, istituzionali, rappresentanti della società civile e tecnici del settore. www.archintorno.org

area tematica > AMBIENTE

area geografica > MESSICO


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CONOSCERCI La maggior parte delle persone che arrivano in Italia non hanno consapevolezza dell'importanza di un supporto psicologico necessario per affrontare e superare le difficoltà iniziali legate al viaggio e al trasferimento in un nuovo Paese. L’associazione ha tra i suoi obiettivi la sensibilizzazione dei migranti e dei rifugiati residenti in Campania circa la propria salute psico-fisica e trasmettere elementi di Educazione Civica e conoscenza dei principi normativi generali vigenti in Italia. Attività: • incontri con psicologi esperti; • corsi di conoscenza della cultura locale; • corsi sui diritti e i doveri del Paese di accoglienza.

area tematica > SALUTE

area geografica > NAPOLI (ITALIA)


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Banda senza frontiere 2012 Music Therapy and Social care, primo modulo del progetto Banda senza frontiere presentato lo scorso anno, mira all’inserimento della musicoterapia nei centri di salute mentale dell’ONG palestinese partner, attraverso la formazione di operatori locali e l’assistenza al lavoro clinico per la fascia d’età infanzia-adolescenza. Importanti ricerche internazionali riconoscono l’efficacia dell’applicazione terapeutica della musica in zone di conflitto, per migliorare le risorse psico-affettive, sostenere l’autostima e sviluppare il senso di ‘agency’, elementi essenziali per una sopravvivenza psicologica sana. Avviato nel giugno 2012, proseguirà per 1 anno. Banda senza frontiere ha iniziato anche il secondo modulo, “EL BUSS DoReMi”, approccio alla musica per 48 bambini e contemporanea formazione, come educatori musicali, di giovani musicisti locali autodidatti.

Uno dei ragazzi attualmente prosegue la formazione in Italia presso i laboratori dell’Associazione Prima Materia, partner del progetto. La filosofia del progetto è che per avvicinarsi alla musica occorre innanzitutto fare musica: regole e teoria creano soltanto rigidità quando vengono proposte come introduzione all’apprendimento creativo. L’uso della parola per spiegare la musica è efficace soltanto a posteriori, quando cioè essa chiarisce concettualmente ciò che è stato già sperimentato artisticamente: insegnare un’arte creativa in un modo non creativo è un’aberrazione che ha fatto tante vittime fra giovani e meno giovani. La diffusione capillare della MUSICA come forza dinamica di cambiamento è ormai una certezza, come dimostra l’esperienza Abreu, grazie alla quale essa si colloca tra le scienze sociali moderne. Lanciamo un appello per la formazione di un ampio partenariato (Conservatori, Istituzioni, Associazioni) per un intervento sistematico e ramificato nei campi profughi palestinesi del Libano. www.ulaia.org

area tematica > EDUCAZIONE

area geografica > CAMPI PROFUGHI PALESTINESI DEL LIBANO


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Presidio di pace Napoli/Nablus Il Governatorato di Nablus presenta unasituazione economica difficile, con tassi elevati di disoccupazione e povertà come maggiori effetti dell’occupazione e delle ripetute incursioni israeliane nella città di Nablus, nei suoi campi profughi e nei villaggi circostanti. La città di Nablus ha un’economia tradizionalmente fondata sull’agricoltura, caratterizzata sopratutto dalla coltivazione dell’olivo e del tabacco, tanto da avere fama, fino ad oggi, di capitale del sapone all’olio di oliva e del miglior tabacco della Palestina. In questi anni il governatorato è stato soggetto alla confisca di migliaia di ettari di terra, sottratti per la costruzione del Muro di Separazione e delle colonie. Come risultato un ingente numero di agricoltori ha perso le proprie terre e conseguentemente la loro fonte di sostentamento. Il centro storico della città, inoltre, è stato più volte oggetto degli attacchi dell’esercito israeliano, che hanno distrutto le antiche fabbriche di sapone della città vecchia.

Dal 2004 ad oggi l’Assopace ha dato il via a numerosi progetti di sviluppo e solidarietà nel Governatorato di Nablus, con l’obiettivo di alleviare il peso delle pressioni economiche attraverso il sostegno alle donne per renderle, almeno in parte, economicamente indipendenti. L’associazione ha anche assicurato la presenza di volontari in grado di fornire sostegno ai contadini nella raccolta delle olive e nella raccolta del tabacco ed ha fornito il supporto mediatico necessario per comunicare a livello internazionale la situazione di gravità in cui versano le fabbriche di sapone di Nablus e il prezioso patrimonio di archeologia tradizionale e industriale della città. Obiettivi del progetto: 1. Fornire opportunità di lavoro a donne e che mantengono economicamente le loro famiglie, in modo tale da alleviarne la povertà. 2. Consolidare il ruolo delle donne e rafforzare le loro capacità di affrontare le difficoltà. 3. Promuovere la partecipazione delle donne provenienti dalle aree rurali alle attività produttive e offrire loro delle opportunità di creazione di piccoli progetti. 4. Sviluppare capacità innovative e iniziative economiche in cui le donne siano la forza produttiva. 5. Promuovere la partecipazione femminile ai processi di sviluppo attraverso la formazione e il miglioramento delle loro competenze. www.assopacenapoli.org

area tematica > EDUCAZIONE

area geografica > PALESTINA


giornata mondiale della scienza per la pace e lo sviluppo

Kyoto anch’io? Si, tu si! La sostenibilità non è solo compito dei governi, ma necessita anche del contributo dei singoli cittadini. Diverse azioni quotidiane: accendere la luce, far funzionare gli elettrodomestici, accendere l’impianto di riscaldamento, andare in auto, gettare i rifiuti, hanno ricadute ambientali non trascurabili. Nell’ambito della Pace e dello Sviluppo, al fine di tutelare e valorizzare le risorse naturali e per un loro utilizzo equo e responsabile, la Formazione e la Scuola devono divenire, ancor più, luoghi di elaborazione culturale, fattori attivi di cambiamento, che siano “stimolo” per gli adulti e modello di sviluppo “alternativo” possibile per gli studenti, sempre più protagonisti del loro divenire.

L’intento è quello di proporre alcuni aspetti possibili del risparmio energetico, che ciascuno può attuare con il proprio comportamento individuale, consolidando, in tal modo, un sistema coerente e stabile di educazione alla sostenibilità nel quale essere coinvolti da “cittadini”. L’Associazione "Bottega della Comunicazione e della Didattica" presenta il progetto: Kyoto anch’io? Si, tu si!, che, nell’ottica di un cambiamento dello stile di vita e di consumo, propone: 1. la compilazione online di un questionario sui consumi e sulle scelte possibili per risparmiare energia riducendo “l’effetto Serra” 2. un successivo possibile impegno personale nei comportamenti, (memorizzato in real time in banca dati) sul sito www.bottegacd.it . 3. la pubblicazione, nella giornata mondiale del 2013, delle statistiche elaborate

area tematica > EDUCAZIONE

area geografica > NAPOLI (ITALIA)


giornata mondiale della scienza per la pace e lo sviluppo

Napoli-Calcutta-Scienza Il progetto si inserisce nell’ambito della consolidata dinamicità di relazioni tra Italia ed India, in particolare nell’ambito del protocollo di intesa firmato tra i sindaci di Napoli e Calcutta nel 2005 con il comune interesse di voler investire in cultura, scienza ed educazione, come motori di sviluppo economico e sociale per le loro regioni. Nel 2011 Città della Scienza rilancia questa intesa con la sottoscrizione, avvenuta a Cape Town durante la VI conferenza mondiale dei Science Centre, di un memorandum of understanding con il National Council of Science Museum che ha dato il via al progetto di cooperazione Napoli-Calcutta-Scienza.

Napoli-Calcutta-Scienza, che ha ricevuto il supporto del Ministero Italiano dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, è un progetto che si rivolge alle comunità scientifiche, agli insegnanti e ai ragazzi di queste due metropoli che pur convivendo con problematiche e contraddizioni profonde, sono, al contempo, caratterizzate da rara vivacità culturale e da una comune voglia di riscatto che trova nell’istruzione e nella cultura i suoi punti di maggiore risalto. Il progetto parte dall’esigenza di stabilire un canale di dialogo, basato sulla scienza e la tecnologia, utilizzando gli Science Centre di Napoli e Calcutta - realtà museali interattive, frequentate ogni anno da centinaia di migliaia di giovani e studenti - come volani della comunicazione scientifica. Il progetto prevede il coinvolgimento delle scuole e la formazione degli insegnanti delle due città su temi di frontiera, come le nanoscienze e le nanotecnologie. I docenti saranno protagonisti attivi durante tutto lo sviluppo del progetto, sia nella co-progettazione dei laboratori didattici sia nella fase di diffusione del progetto verso colleghi di altre scuole. Una volta sperimentato il modello di intervento nei due contesti locali verrà lanciato un concorso tra le classi per la realizzazione del miglior prodotto di comunicazione relativo alle attività sviluppate nei laboratori. Chiuderanno il progetto due grandi eventi ,a Napoli e Calcutta, che vedranno reciprocamente la partecipazione dei vincitori con le delegazioni delle città gemellate. www.cittadellascienza.it

area tematica > EDUCAZIONE

area geografica > INDIA


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PROHerbalCARE PROHerbalCARE: Prodotti per la cura della pelle e igiene orale sulla base di combinazioni di piante medicinali e probiotici. Un progetto di ricerca e cooperazione imprenditoriale solidale, promosso da un team internazionale di dottorandi dell’Università di Camerino e ricercatori dell’Università di Dschang, Camerun. PROHerbalCARE è un’idea imprenditoriale riguardante lo sviluppo e la produzione di preparati per la cura della pelle e l'igiene orale a base di probiotici e piante medicinali, destinati al mercato europeo e africano. La proposta è stata elaborata da un team internazionale di 13 giovani ricercatori dell’Università di Camerino (UNICAM), per la maggior parte dottorandi, con competenze che spaziano in un ampio ventaglio di discipline. PROHerbalCARE intende sfruttare l’attività sinergica tra componenti di origine vegetale e probiotici per progettare, validare e produrre combinazioni con un’efficacia scientificamente provata.

Attualmente, PROHerbalCARE si sta costituendo come s.r.l. internazionale che include come partner e collaboratori lo spin off camerunese AfroInnova, un’associazione di guaritori locali (Replament) e ricercatori dell’Università di Dschang (Camerun). La vision è creare innovazione dalla tradizione attraverso la ricerca, valorizzare le conoscenze della medicina tradizionale per sviluppare prodotti efficaci, sicuri e accessibile per chi ne ha bisogno. La materia prima cioè le piante medicinali, saranno scelte dagli esperti camerunesi e coltivate a Dschang, ceppi probiotici idonei saranno selezionati da ricercatori a Camerino; la fase di ricerca e sviluppo prodotti sarà portata avanti da tutto il team a Camerino ed a Dschang. La produzione e la commercializzazione dei prodotti sarà avviata sia in Italia che in Camerun, creando delle opportunità di lavoro in entrambi i paesi. Siamo fiduciosi di poter contribuire con questo progetto di “cooperazione imprenditoriale solidale” a promuovere un modello di sviluppo globale intelligente, sostenibile e inclusivo. www.unicam.it

area tematica > SALUTE

area geografica > MARCHE (ITALIA) DSCHANG (CAMERUN)


giornata mondiale della scienza per la pace e lo sviluppo

Tavolo sulla cittadinanza Nell’anno trascorso dall’insediamento, l’Amministrazione comunale ha moltiplicato buone pratiche e occasioni di incontro con la società civile. Tra queste - sui temi della cooperazione decentrata, della salvaguardia dei diritti e del pieno esercizio della cittadinanza attiva - si è promossa la costituzione di due tavoli: il tavolo per la definizione di una legge regionale per la cooperazione allo sviluppo e il tavolo sulla cittadinanza. Si è scelto di presentare quest’ultimo, considerato che il 2013 sarà l’anno europeo della cittadinanza. Il tavolo sulla cittadinanza nasce in seguito alla celebrazione della Giornata Mondiale del Rifugiato del 20 giugno 2012. Coordinato dal Servizio Cooperazione decentrata, Legalità e Pace/CEICC - Europe Direct, il tavolo vede coinvolti i seguenti soggetti: ONG CISS, ONG LTM, LESS, CIDIS onlus, ASI, Associazione Rifugiati Napoli, RESet, Noi@Europe, Garibaldi 101.

Il tavolo, di recente istituito, intende raggiungere i seguenti obiettivi: • reciproca conoscenza, scambio di buone pratiche e attivazione di nuove sinergie tra attori diversi che lavorano nell'ambito dell’educazione alla cittadinanza; • favorire la disseminazione di un “confronto reale tra culture” in città, cercando di far incontrare mondi che spesso sono percepiti come “lontani”; • promuovere la formazione e il confronto degli operatori che lavorano nel settore della cittadinanza attiva europea e mondiale; • coordinamento, progettazione condivisa e supporto di iniziative ed interventi negli ambiti suindicati. Da questa collaborazione sono nate alcune iniziative tra cui la Giornata Europea delle Lingue (26 settembre u.s.) che ha visto la celebrazione di alcune delle tantissime lingue parlate nell’Unione Europea, al fine di mettere in luce la ricchezza culturale data dalle lingue autoctone e quelle dei migranti. I soggetti del tavolo hanno iniziato un percorso di ricerca-azione finalizzato alla realizzazione di iniziative il cui filo conduttore è il diritto alla cittadinanza; iniziative che culmineranno nella celebrazione della Giornata Mondiale del Rifugiato 2013. www.comune.napoli.it/ceicc

area tematica > EDUCAZIONE

area geografica > NAPOLI (ITALIA)


giornata mondiale della scienza per la pace e lo sviluppo

37 lattine x 1 caffettiera.

Percorsi artisticoeducativi di educazione ambientale e allo sviluppo sostenibile

II progetto 37 lattine x 1 caffettiera parte dalla pratica del riciclo per diffondere la coscienza della necessità di modificare la relazione uomo-natura e promuovere cambiamenti individuali e collettivi per tutelare l’ambiente e migliorare la qualità della vita. Le metodologie e gli strumenti che abbiamo scelto promuovono processi intenzionali e condivisi di cambiamento attraverso l’educazione, la progettazione, l’ecodesign e la creatività, per affrontare in particolare il problema dei rifiuti, integrando 3 fattori pluridimensionali: sviluppo sostenibile, tutela dell’ambiente e responsabilità sociale. Una strategia “creativa” e partecipata che mira al consumo responsabile, alla lotta alle ecomafie, alla riduzione della produzione di rifiuti, all’impiego di materiali Eco-innovativi e di criteri di design guidati dai principi della sostenibilità ambientale.

La campagna 37x1 prevede attività di formazione e sensibilizzazione su tutto il territorio nazionale: • cinque workshop su eco-design con esperti del settore che si svolgeranno a Palermo, Cosenza, Bari, Napoli e Milano • percorsi didattico/laboratoriali su lotta alle ecomafie, educazione ambientale, sviluppo sostenibile, consumi responsabili, rifiuti e atelier di riciclo creativo che avranno luogo in cinque scuole secondarie superiori delle stesse città coinvolte nei workshop • un concorso nazionale di grafica, i cui lavori selezionati andranno a comporre la mostra itinerante • la realizzazione di 37x 1, l’agenda 2013 dedicata all'educazione ambientale e allo sviluppo sostenibile. Tutte le attività sono progettate e realizzate dal CISS in collaborazione con Aiap - Associazione italiana design della comunicazione visiva. Il progetto é cofinanziato dal Ministero dell’Ambiente. www.cissong.org

area tematica > AMBIENTE

area geografica > NAPOLI, BARI, PALERMO (ITALIA)


giornata mondiale della scienza per la pace e lo sviluppo

La sostenibilità ambientale per i bambini in guerra e non È un concorso che prevede i seguenti obiettivi: • promuovere tra gli studenti la consapevolezza che curare e tutelare l’ambiente significa salvaguardare il diritto alla vita, allo sviluppo e al futuro senza farsi sopraffare dalla situazione politica che li circonda • promuovere la conoscenza delle cause del degrado ambientale nella propria realtà, favorendo negli alunni la riflessione e la partecipazione consapevole alla tutela dell’ambiente • promuovere la cooperazione tra soggetti istituzionali interessati alla cura e alla salvaguardia dell’ambiente, ponendo la scuola al centro del processo. Ogni classe, gruppo o singolo alunno parteciperà al concorso realizzando uno spot, un tema o un disegno su uno dei seguenti argomenti:

• la cura dell’acqua, risorsa vitale, bene di tutti • la gestione dei rifiuti come risorsa • la salute nasce dalla buona alimentazione. Si prevede la partecipazione di alunni di quarta, quinta e sesta elementare e di alunni delle classi medie. Saranno premiati il tema, il disegno e lo spot migliori.

area tematica > SALUTE

area geografica > PERIFERIA DI NAPOLI (ITALIA)


giornata mondiale della scienza per la pace e lo sviluppo

Una nuova cultura per la Pace e l’Integrazione La Comunità di Sant’Egidio è impegnata per la pace e la cooperazione fra i popoli. L’impegno per la pace si è esplicitato nel ruolo che la Comunità ha svolto come mediatrice fra le parti nella guerra civile in Mozambico. Oggi la Comunità è spesso sede di trattative di pace fra Paesi e gruppi in lotta fra loro. Si sono poi approntati aiuti per le popolazioni che vivono in una situazione di difficoltà. Il progetto Dream (Drug Resource Enhancement against AIDS and Malnutrition) assicura la cura gratuita per i malati di AIDS in Africa. Dal 2002 sono circa 1 milione le persone che hanno usufruito di Dream in 10 Paesi.

A Napoli, l’incontro con popoli differenti si realizza nella Scuola di Lingua e Cultura Italiana. La crescente partecipazione ai corsi gratuiti della Scuola manifesta un primario bisogno di integrazione. Molti studenti vogliono sentirsi cittadini del nostro Paese. A Scuola si discute di razzismo, pace e guerra, favorendo rapporti tra persone diverse. Il movimento Genti di Pace è il frutto della nostra scuola, con al centro il sogno che nessuno sia più straniero.

area tematica > EDUCAZIONE

area geografica > EURAFRICA


giornata mondiale della scienza per la pace e lo sviluppo

DUE SPONDE Sviluppo economico e promozione di imprese socialmente orientate nelle zone d’origine dell’emigrazione peruviana in Italia. A Huaycàn, alla periferia di Lima, la CPS ha in corso un progetto per promuovere lo sviluppo locale attraverso l’avvio di piccole imprese sociali. Il progetto comprende due attività parallele e complementari: 1. la realizzazione di un asilo/ludoteca 2. la coltivazione e la somministrazione delle foglie di moringa, sotto forma di polvere a un gruppo di bambini che presenta deficit nutritivi, nonché il monitoraggio delle loro condizioni di salute

L’asilo-ludoteca sopperisce alla mancanza di strutture di tale genere a Lima, soprattutto nelle zone molto povere come Huaycàn, dove la popolazione vive in condizioni molto disagiate. Molte famiglie non possiedono un’abitazione in muratura; quasi tutte le strade sono in terra battuta; il livello di istruzione è basso; le condizioni igienico-sanitarie sono precarie; buona parte della popolazione ha problemi di denutrizione. L’asilo nasce per offrire alle mamme che lavorano la possibilità di lasciare i propri bambini in una struttura sicura, con personale qualificato e attento ai loro bisogni. La Moringa oleifera è una pianta originaria dell’India, molto utile nei casi di carenze alimentari. Le foglie possono essere consumate sia fresche sia essiccate e polverizzate, mantenendo elevate proprietà nutritive: 100 g di foglie fresche contengono 3 volte il ferro contenuto nella stessa quantità di spinaci, tante proteine quanto 100 g di uova. Sono commestibili anche i semi, i fiori, le radici e i frutti. L’attività è realizzata in collaborazione con diverse scuole e con l’Università Nazionale Agraria di Lima. www.cps-ong.it

area tematica > SALUTE

area geografica > PERÙ


giornata mondiale della scienza per la pace e lo sviluppo

EL BAB Il progetto El bab (“porta” in lingua araba) si rivolge ai minori stranieri non accompagnati con la finalità di favorirne l’accesso a condizioni stabili di cittadinanza. Il tentativo è quello di aprire una porta di scambio e relazione che favorisca l’incontro tra due universi, quello dei minori e quello delle nostre società, che di frequente non si conoscono, non si parlano e tendono a percepirsi reciprocamente come elemento di rischio o preoccupazione. La finalità di El Bab è, da un lato, favorire l’incontro, accompagnando e orientando i giovani migranti attraverso il sistema dei servizi e norme che regolamentano l’immigrazione nel nostro Paese; dall’altro promuovere e attivare azioni di informazione e scambio culturale, rivolte a tutti, capaci di andare oltre approcci superficiali per rimuovere stigma e pregiudizi. Il progetto propone un insieme di attività che partendo dal lavoro di prossimità realizzato in strada dai mediatori culturali e passando per l’offerta di diversi spazi di ospitalità e accoglienza, arriva fino all’orientamento e sostegno all’inserimento lavorativo.

Il progetto si avvale di operatori e mediatori culturali esperti e degli spazi del Centro interculturale”Nana” e del Centro educativo interculturale, che nei fatti rappresentano i luoghi di incontro e di svolgimento delle attività, oltre che di monitoraggio e valutazione di tutte le azioni progettuali. Con i suoi laboratori, i suoi corsi, i suoi momenti di socializzazione e creatività il Centro non solo viene vissuto come punto di riferimento culturale per le diverse azioni progettuali, ma diventa lo spazio dove i giovani migranti possono ritrovare momenti di gioco e divertimento quasi sempre negati dalla durezza della loro esperienza e dalla responsabilità di avere sulle spalle il peso di un progetto migratorio sul quale ha investito tutto il nucleo familiare. Infine, altro terreno particolarmente problematico, è quello dei minori stranieri non accompagnati inseriti all’interno del circuito penale minorile. Questo spetto viene affrontato in integrazione con il personale educativo degli IPM e dell’USSM del CGM della Campania, mediante interventi di mediazione culturale e di affiancamento per percorsi di reinserimento sociale ed educativo. www.coopdedalus.it

area tematica > EDUCAZIONE

area geografica > NAPOLI (ITALIA)


giornata mondiale della scienza

associazione di volontariato DUNIA

per la pace e lo sviluppo

sostenere ed informare L’associazione DUNIA ha proposto e realizzato percorsi di integrazione e socializzazione rivolti ai minori sia immigrati che italiani. DUNIA ha realizzato azioni di informazione e sensibilizzazione dei migranti sui loro diritti e sulle opportunità formative e lavorative, offrendo loro sostegno e orientamento. L’associazione ha organizzato momenti di aggregazione, animazione e incontro di reciproco sostegno tra migranti e di scambio di idee ed esperienze. Abbiamo inoltre attivato un doposcuola pomeridiano aperto sia ai figli dei migranti che ai figli degli italiani e dal novembre 2011 abbiamo aperto uno sportello di orientamento per il permesso di soggiorno. Abbiamo anche attivato un centro di informazione e prevenzione sanitaria sulle procedure da seguire per la fruizione delle prestazioni mediche.

area tematica > EDUCAZIONE

area geografica > NAPOLI (ITALIA)


giornata mondiale della scienza per la pace e lo sviluppo

Tutti a tavola: un viaggio tra tradizione e diversità culturale alimentare Partners : Associazione Culturale EURIOS, V Minucipalità di Napoli Vomero-Arenella, Fondazione De Martino, Rogiosi Editore Tra i compiti più critici ed impegnativi che la scuola oggi è chiamata ad affrontare, come filtro tra le diverse ed eterogenee culture, c’è anche l’educazione alimentare, dalla scuola dell’infanzia all’università, dal singolo alle comunità. L’alimentazione è una componente fondamentale nella vita dell’uomo e concorre ai processi di sviluppo dell’organismo, fornendo i principi energetici e quelli regolatori di varie funzioni biologiche, fisiche ed intellettuali.

Con il massiccio flusso migratorio dai paesi dell’Est Europa, dall’Africa e dall’Asia, stanno cambiando le abitudini alimentari non solo degli italiani ma anche degli immigrati, i quali a volte esagerano nel consumo irrazionale di un cibo al quale non sono abituati. Questo progetto risponde a tante domande che ci pervengono dagli italiani e dagli immigrati e si propone i seguenti obiettivi e finalità: • Trasmettere conoscenza sul come e dove fare la spesa dei prodotti alimentari, in modo razionale e risparmiando: un occhio alla spesa ed uno al portafoglio • Trasmettere consapevolezza su risparmio-qualità, su sicurezza-salute nel campo alimentare: cosa mettiamo oggi nel piatto? • Confrontare le abitudini alimentari attraverso la cucina napoletana e quella etnica: ricette multiculturali • Creare una nuova “comunità di pace” attraverso l’incontro tra le tradizioni e le diversità culturali alimentari, che fanno parte della nostra vita • Favorire attraverso l’integrazione alimentare una nuova forma di “cittadinanza multipla” • Impegnare la scuola di ogni ordine e grado ed anche l’università - a partire dagli stessi servizi forniti agli studenti - ad un rinnovamento delle competenze, per un nuovo stile di educazione alimentare, tenendo conto delle matrici e delle diversità culturali, derivanti dalla complessità sociale dell’immigrazione in Italia

area tematica > EDUCAZIONE

area geografica > NAPOLI (ITALIA)


giornata mondiale della scienza per la pace e lo sviluppo

educarsi al futuro ENEA , in collaborazione con il MIUR, ha avviato un progetto di collaborazione scientifica con le scuole per: • offrire agli studenti un quadro aggiornato di conoscenze sullo stato del nostro ecosistema e sulle innovazioni scientifiche e tecnologiche necessarie per costruire un futuro sostenibile; • promuovere partenariati tra scuole italiane e africane finalizzati a scambi didattici e formativi tra docenti e studenti nonché a progetti di cooperazione per l’elettrificazione fotovoltaica in scuole e villaggi rurali.

L’obiettivo principale è realizzare, attraverso il lavoro comune di ricercatori, docenti e studenti, nuovi materiali didattici dedicati alle tematiche dello sviluppo sostenibile, con linguaggio multimediale e da divulgare attraverso il web. Il progetto ha inoltre avviato, in collaborazione con IFAD (ONU), la Campagna SUSTAIN SUstainable future Students African Italian Network - che ha già permesso, grazie alla donazione di kit fotovoltaici da parte di Consulte degli Studenti e scuole, l’elettrificazione di venti scuole rurali della Mauritania e del Burkina Faso. In questi mesi, in accordo con l’Ambasciata del Burkina Faso, oltre a predisporre l’installazione di altri quindici impianti presso scuole rurali prive di energia, stiamo avviando il “Centro di formazione tecnica per lo sviluppo rurale sostenibile” a Fada N’Gourma, finalizzato alla creazione di giovani tecnici e microimprese locali in grado di supportare la diffusione di fonti rinnovabili e di nuove tecnologie, indispensabili per lo sviluppo sostenibile del contesto rurale. www.educarsialfuturo.it Campagna SUstain: http://www.educarsialfuturo.it/sustain.html

area tematica > EDUCAZIONE

area geografica > ITALIA - AFRICA


giornata mondiale della scienza

Università degli Studi di Napoli Federico II Facoltà di scienze

per la pace e lo sviluppo

gulunap science GuluNap-Science è un ramo di GuluNap, un progetto di collaborazione scientifica-didattica iniziato nel 2004 tra l’Università di Napoli “Federico II” e l’Università di Gulu in Nord Uganda, un territorio devastato da moltissimi anni di guerriglia tra i ribelli del Lord Resistance Army e l’Esercito Governativo. Obiettivo principale di GuluNap-Science è la ricostruzione delle conoscenze scientifiche di base indispensabili alla formazione di una classe dirigente sia in campo medico che in agro-business e sicurezza alimentare. Impostazione, Valori e Caratteristiche • Metodo innovativo di formazione centrato sullo studente; • Intervento sui futuri insegnanti, studenti del Bachelor in Science Education, tramite: - riformulazione dei curricula - ottimizzazione, riorganizzazione dei laboratori ed utilizzo di low/no cost lab - formazione dei giovani lecturers - uso e rielaborazione di materiali derivanti dalla Science Education Research

• Intervento sugli insegnanti in servizio nelle scuole secondarie. Oltre il 50% è assolutamente non qualificato (dotato solo di diploma di scuola superiore), questo limita fortemente l’accesso degli studenti nord ugandesi alla formazione superiore (solo il 3% dei vincitori di borse di studio governative sono studenti nord ugandesi contro un 12% della popolazione): l’attività viene condotta tramite i NUTS (Northern Uganda Teachers of Science) Workshops, un programma residenziale di formazione a carattere esperienziale e di immersione totale teso alla: - ricostruzione delle conoscenze disciplinari - familiarizzazione al lavoro di gruppo - realizzazione di esperimenti riproducibili, a basso costo e basati su materiali locali • Produzione di note da utilizzare come libri di testo.

area tematica > EDUCAZIONE

area geografica > UGANDA


giornata mondiale della scienza per la pace e lo sviluppo

Sportello informativo sull’Energia Rinnovabile “XAM XAMLE” Lo Sportello informativo per l’energia rinnovabile ha il compito di promuovere la costruzione di una rete informativa attraverso le seguenti azioni: accoglienza, ascolto, decodifica della domanda, presa in carico dell’utente per creare più chiarezza sul significato delle energia rinnovabile • fornire informazioni agli utenti in merito • mettere in contatto gli utenti con gli enti interessati alla creazione di sistemi ecosostenibili • coordinare e assemblare i dati da smistare una volta aggiornati ai terminali di riferimento • compagnie informative e seminari

www.federconsumatoricampania.it www.coopcasba.org

area tematica > AMBIENTE

area geografica > NAPOLI E PROVINCIA (ITALIA)


giornata mondiale della scienza per la pace e lo sviluppo

FESTIVAL DEL CINEMA DEI DIRITTI UMANI DI NAPOLI Il Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli è nato nel novembre del 2008 su iniziativa dell'associazione “Cinema e Diritti”, dando vita ad una formula nuova e partecipata che estende la creazione dell’evento alle associazioni che operano nei quartieri periferici di Napoli (Scampia, Ponticelli, Pianura, Soccavo, Sanità) e della sua area metropolitana (Ercolano, Portici, Torre del Greco, Castellammare, Pozzuoli). Il festival è stato progettato in forma itinerante (ogni giorno un quartiere diverso, ogni giorno un diverso tema di diritto) per invitare i cittadini napoletani a conoscere il lavoro delle associazioni che operano ai margini della città, ignorate dai media ufficiali. Questa formula è integrata dalla nutrita serie di iniziative organizzate in Università e scuole medie inferiori e superiori, al fine di estendere agli studenti di ogni ordine e grado il dibattito sui Diritti Umani.

Il Festival è stato ammesso dal 2009 allo Human Rights Film Network che comprende 30 città del mondo in cui si celebrano manifestazioni di questo genere ed è sostenuto da Amnesty International e Human Rights Watch. Il Festival di Napoli è anche promotore e fondatore della Rete del Caffè Sospeso che raccoglie 7 festival culturali italiani animati dal desiderio di distribuire e valorizzare opere dell’ingegno umano a costi accessibili. www.cinemaediritti.org

area tematica > EDUCAZIONE DIRITTI UMANI

area geografica > CAMPANIA, EUROPA, SUDAMERICA, ASIA


giornata mondiale della scienza per la pace e lo sviluppo

Ideas for Peace Lab.

Laboratorio creativo di progetti e ricerche per la cooperazione internazionale

Ideas for Peace Lab. Laboratorio creativo di progetti e ricerche per la cooperazione internazionale Coordinamento scientifico: Prof. Patrizia Ranzo Research team: Manuela Marani, Maria Antonietta Sbordone,Rosanna Veneziano Il laboratorio Ideas for Peace nasce nel 2008 a seguito del protocollo di intesa tra la Provincia di Napoli, Assessorato alla Pace e alla Cooperazione Internazionale e Immigrazione, e la Seconda Università degli Studi di Napoli (SUN), Dipartimento Ideas, Industrial Design, Ambiente e Storia, con lo scopo di confrontarsi su esperienze e buone prassi nel campo della cooperazione internazionale e la gestione delle emergenze umanitarie. Il laboratorio contribuisce a creare un ecosistema creativo con l’obiettivo di promuovere progetti che, superando i limiti del territorio locale, si affermano per il valore intrinseco di conoscenze ed esperienze maturate nell’ambito dello sviluppo cooperativo.

Il tema del World Design, come approccio orientato alla conoscenza condivisa di modi di vita di radicate appartenenze, predispone gli strumenti teorici per affrontare consapevolmente i programmi di cooperazione internazionale. Il “laboratorio creativo” di progetti e ricerche, Ideas for Peace Lab, sostiene le attività di attori istituzionali e privati che operano nel panorama dello sviluppo cooperativo, allo scopo di favorire l’utilizzo di network per la formazione e la divulgazione dei temi della cooperazione internazionale. Le occasioni di confronto e di collaborazione tra i differenti soggetti coinvolti hanno lo scopo di facilitare il trasferimento dei risultati alle imprese e di creare modelli progettuali partecipativi e reiterabili. www.dipartimentoideas.it

area tematica > AMBIENTE

area geografica > NAPOLI (ITALIA)


giornata mondiale della scienza

Università degli Studi di Napoli Federico II INGEGNERIA SENZA FRONTIERE

per la pace e lo sviluppo

Uso di dati radar ad alta risoluzione per la gestione delle risorse idriche in Burkina Faso (WARM-SAR) L’idea che scienza e tecnologia possono (o meglio devono) essere a servizio di tutti, è alla base del progetto presentato da ricercatori delle Università di Napoli, Salerno e Ouagadougou (Burkina Faso) e da Ingegneria Senza Frontiere - Napoli sull’impiego di dati radar satellitari ad alta risoluzione a supporto di attività agricole nel Sahel. Un progetto pilota è stato sviluppato in Burkina Faso, uno dei paesi più poveri dell’Africa occidentale e dell’intero pianeta, caratterizzato da un clima semi arido, con l’alternanza di pochi mesi di pioggia intensa (da giugno a settembre) e lunghi periodi di siccità (da ottobre a maggio).

I dati provenienti dal sensore Cosmo-Skymed, acquisiti dall’Agenzia Spaziale Italiana per il progetto, hanno fornito una visione sinottica del territorio e consentito di estrarre informazioni fisiche di interesse agricolo. Si sono, infatti, acquisite informazioni sulla topografia, la copertura del territorio e sugli effetti di tecniche tradizionali antierosive senza alcun costo per i beneficiari. Risultato non secondario è costituito dall’opportunità per studenti, ricercatori e tecnici - italiani e burkinabè - di condividere idee e soluzioni con un arricchimento reciproco non solo dal punto di vista tecnico, ma anche umano e culturale. La prossima fase del progetto prevede la formazione di ricercatori in grado di sfruttare per progetti umanitari i dati che saranno messi a disposizione gratuitamente dalle prossime missioni dell’Agenzia Spaziale Europea. www.isf-napoli.org

area tematica > AMBIENTE

area geografica > BURKINA FASO


giornata mondiale della scienza per la pace e lo sviluppo

Protesi di mano low cost destinata ai paesi in via di sviluppo La protesi di mano realizzata in questo lavoro permette di ottenere, con un costo inferiore ai 40, un impianto protesico al tempo stesso funzionale, semplice da usare, da tenere efficiente e particolarmente adatto a pazienti molto giovani. Tale progetto mira a rendere accessibile alle popolazioni dei paesi in via di sviluppo una tecnologia già esistente nei paesi industrializzati, ma estremamente costosa (1000-20000). L’idea è nata in considerazione del crescente numero di bambini vittime di mine antiuomo e di mutilazioni che si registra tra le popolazioni dei paesi del terzo mondo.

L’arto artificiale, costituito da una pinza in alluminio elettroattuata tramite un motorino governato da un circuito elettronico, permette di praticare le funzioni basi sostitutive di quello mancante. Il sistema di controllo sviluppato consente al paziente di gestire la forza e la velocità della stretta in funzione della contrazione di un qualsiasi muscolo su cui vengono applicati dei semplici elettrodi. L’apparato può essere tarato facilmente dallo stesso paziente così da essere subito pronto all'uso, senza dover ricorrere a complicate procedure di set o a lunghi e costosi trattamenti di fisiokinesiterapia. La protesi è caratterizzata dal bassissimo costo di realizzazione, dalla facile manutenzione effettuabile con strumenti e componenti ovunque reperibili, e dall’estrema semplicità di utilizzo. Il sistema è stato realizzato con software freeware ed il progetto è pensato per essere totalmente open-source. www.isf-napoli.org

area tematica > SALUTE

area geografica > PAESI IN VIA DI SVILUPPO


giornata mondiale della scienza per la pace e lo sviluppo

PROGETTO MICROEOLICO Questo lavoro nasce, all’interno del progetto Microeolico di ISF Napoli. Obiettivo del progetto è quello di realizzare micro turbine eoliche (al di sotto di 1Kw) utilizzando materiali a basso costo in grado di garantire approvvigionamento energetico in comunità svantaggiate ed essere eventualmente di supporto alle ONG che lavorano in zone non servite dalla rete elettrica. Un ulteriore step prevede il trasferimento del know-how acquisito alle comunità locali. In questo lavoro ci si è quindi occupati della progettazione di una piccola turbina eolica e dell’accoppiamento con il relativo generatore. Si è cercato di realizzare un generatore sincrono a magneti permanenti modificando un alternatore di autovettura. Particolare attenzione è stata prestata all’utilizzo di materiali a basso costo e di facile reperibilità; in tale ottica le pale sono state realizzate sagomando un tubo in PVC, per applicazioni idrauliche; si è poi realizzato un sistema di controllo e messa in sicurezza completamente meccanico.

L’attività di ricerca e sperimentazione elettrica è stata condotta presso il Dipartimento di Ingegneria Elettrica della Facoltà di Ingegneria. Il Department of Mechanical Engineering e il Risø National Labs for Sustainable Energy della Technical University of Denmark, hanno concesso i codici di calcolo Matlab, necessari per la determinazione delle caratteristiche geometriche del rotore e per la previsione del comportamento aerodinamico delle pale e del timone. Il prototipo è stato realizzato presso la sede di Ingegneria Senza Frontiere Napoli. Risultati ottenuti La curva di potenza ottenuta lascia ben sperare sulle produzioni energetiche che dovrebbero essere raggiunte dall’aerogeneratore,tutti i risultati però sono attualmente solo teorici,e necessitano di essere valutati sul campo. L’aerogeneratore risulta efficiente strutturalmente e aerodinamicamente. La pratica ha mostrato che con una spesa di 280e è possibile realizzare un aerogeneratore completo con 4 giorni di lavoro. www.isf-napoli.org

area tematica > AMBIENTE

area geografica > MALI


giornata mondiale della scienza per la pace e lo sviluppo

Nuvola d’acqua e d’aria Un viaggio percettivo, gestuale e ludico che coinvolge tutti i 5 sensi, dentro una nuvola di tessuto bianco. Il progetto nasce dall’idea che il teatro possa essere una formula insolita e accattivante per comunicare concetti a carattere scientifico, anche ai più piccoli senza barriere legate alla lingua. I bambini saranno un po’ protagonisti di ciò che avviene all’acqua in tutte le sue innumerevoli trasformazioni e un po’ osservatori dei paesaggi che l’acqua disegna nel mondo. Dai cubetti di ghiaccio che si chiamano ‘igloo’ dove vivono gli eschimesi che si salutano strofinandosi naso contro naso alle oasi nelle distese di sabbia e sole dove vanno ad abbeverarsi i cammelli insieme ai beduini, la nuvola cambierà mille volte aspetto, facendosi bianca come panna montata per portare la primavera o scura e pesante a piangere di pioggia. E proprio come pioggia si stenderà nei letti dei fiumi per arrivare fino al mare dove l’acqua è tanta, tantissima e così… salata! www.lenuvole.com

area tematica > AMBIENTE

area geografica > NAPOLI (ITALIA) TUNISIA -LIBANO


giornata mondiale della scienza per la pace e lo sviluppo

Pace per il Messico - Mexico por la Paz La Campagna “Pace per il Messico - Mexico por la Paz” che LIBERA International intende lanciare ha l’obiettivo di far conoscere in Italia la drammatica situazione di questo Paese, ma anche di sostenere quelle coraggiose realtà messicane che, già in consorzio con LIBERA, sono dedite alla costruzione del Messico di domani. LIBERA International, tramite un’azione congiunta con queste realtà, vuole offrire delle risposte efficaci alla drammatica situazione del Messico, segnata da processi democratici falsati e influenzati dalla corruzione, da un susseguirsi di minacce e violenze contro la popolazione e da un’economia drogata dal crimine.

Lo scopo generale della campagna è praticare l’antimafia sociale contrastando tutti quei fenomeni illegali, palesi o latenti, che minano lo stato di diritto e la democrazia di questo paese. Il titolo della campagna denota che l’azione nasce “per il Messico” ma anche “dal Messico”, perché se da una parte si basa sulle conoscenze e l’esperienza di Libera nel contesto italiano, è cruciale anche il ruolo della società civile messicana, che diventa protagonista del cambiamento. Nell’ottica del riscatto e della giustizia sociale in Italia, come in Messico. LIBERA è infatti convinta che la campagna possa garantire un primo passo verso una società più organizzata e consapevole dei propri diritti, capace di contrastare le violenze con gli strumenti della cultura e dell’educazione, accompagnata da una comunità internazionale più vigile di quella attuale. www.libera.it

area tematica > EDUCAZIONE DIRITTI UMANI

area geografica > ITALIA -MESSICO


giornata mondiale della scienza per la pace e lo sviluppo

Orchestra Multietnica Mediterranea - OMM Nello sviluppo di una società multiculturale, le Orchestre Multietniche si prospettano come una nuova ed importante risorsa. Patrimonio musicale e socio-culturale di grande valore. L’Orchestra Multietnica Mediterranea (OMM) di Napoli è una delle oltre 20 orchestre che operano su tutto il territorio nazionale, così come emerso nel primo convegno sulle Orchestre Multietniche che si è svolto a Faenza il 30 ottobre u.s. A un anno dalla presentazione della Carta di Napoli per la cooperazione ed il dialogo interculturale, la OMM si presenta come una delle migliori risposte a una visione problematica della convivenza tra popoli, valorizzando, attraverso l’espressione musicale, l’importanza dell’incontro tra culture diverse.

Laboratorio musicale permanente incentrato sul dialogo interculturale, la OMM è un progetto attivo sul territorio, nato per proporre Napoli come simbolo di città multietnica e dell’integrazione. Si intende avviare, così, un percorso che si sviluppi abbracciando tutti i popoli che in qualche modo hanno attraversato il Mediterraneo, dal Sud America alla Spagna al Nord Africa alla Grecia, dall’Asia all’Europa dell’est. La OMM, composta da musicisti di tutto il mondo, trae linfa vitale dai rifugiati e richiedenti asilo presenti nell’orchestra e si pone come base di ricerca di lavoro e riscatto sociale. Nata dalla collaborazione tra le Associazioni “Liberi Pensatori” e “Garibaldi 101”, l’orchestra si pone l’obiettivo di essere luogo di incontro, dialogo e sintesi di tutti i popoli e di veicolare, mediante il linguaggio universale della musica, un messaggio di pace, armonia e rispetto favorendo i processi e le relazioni di scambio culturale attraverso l’esperienza musicale offerta dalla partecipazione all’Orchestra.

area tematica > EDUCAZIONE INTEGRAZIONE

area geografica > NAPOLI (ITALIA)


giornata mondiale della scienza per la pace e lo sviluppo

Mostra “8 è il numero perfetto” La mostra “8 è il numero perfetto” fa parte del progetto “Educazione allo Sviluppo: strategie territoriali per una sfida globale”. Si tratta di un progetto di LTM ONG in partenariato con l’Università degli studi di Napoli L’Orientale, con il COASIC (Coordinamento delle ONG e associazioni di solidarietà della Campania), con le ONG ASI, CISS, CPS, Mani Tese, N:EA, UNACREP e con la partecipazione della Regione Campania (Ufficio Scolastico Regionale e Archivio Pace e Diritti Umani) e del Comune di Napoli (CEICC e Servizio Educazione alla Pace). Il progetto è co-finanziato dall’Unione Europea per il coinvolgimento di tutte le componenti della società civile ed istituzionale campana nel raggiungimento degli 8 Obiettivi di Sviluppo del Millennio definiti nel 2000 dall’ONU. Nel 2000 i 191 stati membri dell’Onu hanno sottoscritto gli 8 Obiettivi del Millennio: 8 Obiettivi da raggiungere entro il 2015 per rendere il nostro pianeta definitivamente migliore. Il traguardo si avvicina, è il momento di raccogliere gli sforzi, in tutto il mondo e anche nella nostra regione. Per questo motivo nel prossimo mese di novembre una mostra itinerante e multimediale toccherà tutte le province della Campania con l’obiettivo di raccontare le attività in corso in tutto il mondo, i traguardi già raggiunti e quelli che si avvicinano. 8 è il numero perfetto, questo il nome della mostra, si rivolge soprattutto ai ragazzi più giovani e agli adolescenti. A loro racconta con un linguaggio moderno, veloce eppure emozionale, come si sta lavorando per migliorare le condizioni di vita nel nostro pianeta, e perché. Un allestimento innovativo, colorato, con un ampio impiego di supporti multimediali ed interattivi crea un percorso a misura di ragazzo, e proprio per questo capace di coinvolgere il pubblico di ogni età, consentendo a ciascuno di toccare con mano com’è la vita di chi sopporta ogni giorno la mancanza di cibo, acqua, assistenza medica o istruzione. L’intento che ci proponiamo è quello di creare un reale punto di contatto tra i nostri ragazzi e i loro coetanei che vivono nella parte meno fortunata del mondo, per avvicinare i nostri mondi che, come nel logo della mostra, sono parte dello stesso “8” eppure spesso vivono divisi e ignari uno dell’altro. www.ltmong.org

area tematica > EDUCAZIONE

area geografica > CAMPANIA


giornata mondiale della scienza per la pace e lo sviluppo

Prevenzione della malnutrizione infantile L’obiettivo generale del progetto consiste nel contribuire al miglioramento della salute e dello stato nutrizionale dei bambini al di sotto dei 5 anni ed al miglioramento delle potenzialità di apprendimento dei bambini delle scuole materne e primarie. Nello specifico, il progetto è volto a ripristinare la piena funzionalità produttiva e sociale di una fabbrica di farine iperproteiche e vitaminizzate per lo svezzamento dei bambini e assicurare la normalizzazione delle condizioni di apprendimento in dieci scuole materne e primarie dei Dipartimenti amministrativi dell’Ouemé e del Plateau.

Beneficiari dell’intervento sono: circa 50.000 bambini/anno di tutto il paese, di età a partire da 4 mesi, che si alimentano con le farine iperproteiche e vitaminizzate; 1.250 alunni/anno delle scuole materne di dieci villaggi che beneficiano di una colazione quotidiana con farine iperproteiche; due comunità che beneficiano della delle infrastrutture scolastiche; le comunità di 10 villaggi che beneficiano delle azioni di sorveglianza ed educazione nutrizionale. Le principali attività previste per ripristinare la funzionalità produttiva e sociale della fabbrica sono le seguenti: a) Intervento di manutenzione straordinaria e installazione dei nuovi macchinari; b) Approvvigionamento di materie e imballaggi per la produzione di 85 tonnellate di farine per lo svezzamento; c) Elaborazione e applicazione del piano di qualità per la produzione; d) Promozione e distribuzione delle farine per lo svezzamento dei bambini. Le principali attività previste per la normalizzazione delle condizioni di apprendimento nelle scuole materne e primarie sono le seguenti: f) Distribuzione di un pasto quotidiano a base di farine iperproteiche e vitaminizzate e controllo dello stato nutrizionale degli alunni della scuola materna; g) Educazione nutrizionale a insegnanti e genitori delle scuole materne e primarie; h) Costruzione e equipaggiamento di due scuole. www.ltmong.org

area tematica > SALUTE

area geografica > BENIN


giornata mondiale della scienza

Università degli Studi di Napoli Federico II Fac. MEDICINA

per la pace e lo sviluppo

GULUNAP MEDICINA LA NASCITA DEL PROGETTO Per far fronte alle conseguenze della guerra, il Governo Ugandese accolse il suggerimento della Cooperazione Italiana di iniziare una ‘Battaglia per la Pace’ investendo in Alta Formazione nel Nord Uganda con la fondazione nel 2002 l’Università di Gulu. Il Prof. Luigi Greco, presente sul posto dal 2002, impegnato ad affrontare il gravissimo fenomeno della malnutrizione infantile, si fece promotore di un accordo quadro di cooperazione per sostenere, nell’ambito di un progetto denominato GULU-NAP, lo sviluppo di una nuova Facoltà di Medicina nel Nord Uganda. Nel 2004 l’Università di Napoli Federico II e l’Università di Gulu hanno sottoscritto un accordo di cooperazione, dedicato alla fondazione ed allo sviluppo di una Facoltà di Medicina a Gulu. Nasce così il progetto GULUNAP.

I RISULTATI • inaugurazione di un grande edificio per la didattica (3 piani con 9 aule, vari laboratori ed una biblioteca) • nel 2010 il funzionamento delle strutture didattiche e scientifiche dedicate alla Facoltà di Medicina era a pieno regime con solo personale ugandese. Nel 2011 la Facoltà è ormai consolidata, con circa 400 studenti • due Poli Clinici (Teaching Hospital): l’Ospedale Regionale di Gulu e l’Ospedale missionario italiano di St. Mary’s Hospital Lacor • 85% degli studenti ha superato tutti gli esami del Corso di Medicina con risultati giudicati positivamente a livello internazionale • il 23 gennaio 2010 si sono laureati i primi 40 Medici, il 22 Gennaio 2011 altri 62 Medici e 51 nel 2012. I laureati sono tutti al lavoro in Uganda in ogni regione del paese. Gli studenti hanno ideato e prodotto il ‘Gulu Medical Journal’ attualmente alla 6° edizione ed hanno organizzato il primo Congresso Internazionale di Salute Mentale in Uganda.

area tematica > SALUTE

area geografica > NORD UGANDA


giornata mondiale della scienza per la pace e lo sviluppo

N:EAGORA' 7 PIAZZE La N:EA, (NAPOLI: EUROPA AFRICA) associazione ONLUS, fondata a Napoli nel 1987, dall’architetto Fabrizio Caròla, organizza ogni anno dei work shop di formazione per la costruzione di strutture curve: archi volte e cupole. Questi corsi sono per giovani architetti, studenti e laureati, con lo scopo di aprirgli la strada verso nuove architetture destinate principalmente ai paesi in via di sviluppo e all’auto costru-zione per facilitare, anche in Europa, la soluzione del problema dei “senza-tetto”. Sotto la guida dell’architetto Caròla e dei suoi collaboratori, gli studenti affrontano una esperienza manuale e diretta di cantiere per la realizzazione di una cupola in mattoni. Dopo una prima esperienza,vengono invitati a proseguire l’esperienza in un cantiere in Africa. www.neaculture.it

area tematica > AMBIENTE area geografica > SAN POTITO SANNITICO (CE), ITALIA - AFRICA


giornata mondiale della scienza per la pace e lo sviluppo

Corpi Civili di Pace in Kosovo Approvato con delibera di Giunta Comunale di Napoli n. 1029 il 20 Ottobre 2011, il progetto “Corpi Civili di Pace” in Kosovo, è stato realizzato tra l’Ottobre 2011 e l’Ottobre 2012, Si è articolato in diverse fasi. Una prima fase di start-up (contenuti di cooperazione, redazione condivisa dell’agenda, costituzione del gruppo di lavoro) e programmazione (training di capacity building per la trasformazione dei conflitti, organizzazione del gruppo di lavoro in forma di Corpi Civili di Pace, predisposizione delle misure di follow-up).

Una seconda fase di training con i partner (“Community Building Mitrovica”, l’“Association for Peace Kosovo” e con la collaborazione del Dipartimento di Sociologia nella Facoltà di Filosofia dell’Università di Pristina e in particolare con la cattedra di epistemologia del prof. Kadri Metaj), in forma di scambio paritario peer-to-peer di concetto, seguendo metodologia e pratiche per i Corpi Civili di Pace, in ragione del carattere nonviolento del lavoro di gestione dei conflitti, dell’orientamento costruttivo nel lavoro di peace-building civile, quale ipotesi di community building, e dell’azione a supporto delle peace-constituencies (“potenziali di pace”), come presupposto dell’intervento degli attori di pace locali ai diversi livelli del post-conflitto kosovaro. Una terza fase, infine, condotta nell’Ottobre 2012, di tavole rotonde e focus group finalizzati allo sviluppo di ulteriori ipotesi di collaborazione, soprattutto nel senso del dialogo positivo dentro e tra le comunità. www.operatoridipacecampania.it

area tematica > EDUCAZIONE

area geografica > KOSOVO - SERBIA


giornata mondiale della scienza per la pace e lo sviluppo

Bosnia ed Erzegovina: i Volti, le Storie Il progetto consiste in una ricerca-azione sulle condizioni sociali e culturali in Bosnia Erzegovina a venti anni dal conflitto (1992-1995) e in particolare in occasione del ventennale del tragico assedio, durato oltre 1400 giorni, della capitale Sarajevo, crocevia di popoli, religioni e culture.

La proposta consiste nell’esporre i risultati della ricerca-azione in forza della pubblicazione scientifica ospitata in: www.pacedifesa.org/canale.asp?id=406 e illustrata dalle foto di reportage presentate in: www.operatoripacecampania.it/viewphoto.php?folder=bosnia con particolare riferimento alla presentazione di metodologie per il peace-building basate sulla ricerca a sfondo culturale. Ci si propone in particolare di: a) definire la ricerca-azione come metodologia “sostenibile” per il lavoro di pace positiva, diritti umani e riconciliazione, b) rappresentare la validità per il lavoro di peace-building degli strumenti multimediali propri della ricerca-azione a sfondo socio-culturale, c) presentare il contenuto del c.d. “culture-oriented peace-building” come prassi di indagine e criterio di relazione sociale a base culturale. www.operatoridipacecampania.it

area tematica > EDUCAZIONE

area geografica > BOSNIA ERZEGOVINA BALCANI OCCIDENTALI


giornata mondiale della scienza per la pace e lo sviluppo

Strengthening workers’ rights and representation in Vietnam Il progetto è co-finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito dello European Instrument for Democracy and Human Rights e partirà il 1 novembre 2012. Il partenariato è composto dall’Orientale (coordinatore), la Confederazione Generale del Lavoro del VIetnam, l’Accademia delle Scienze Sociali del Vietnam, l’Università del Sindacato del Vietnam, IRES-CGIL e Comisiones Obreras. L’obiettivo è rafforzare la capacità operativa del sindacato vietnamita a livello nazionale e locale (in tre province pilota) attraverso la creazione di centri di informazione e assistenza per i lavoratori del paese.

Questo progetto si basa sull’esperienza positiva di un progetto appena concluso - sempre con il sostegno della Commissione Europea e portato avanti con gli stessi partner - che ha consentito di rafforzare gli strumenti di ricerca sociale del sindacato vietnamita e di aprire un dibattito sulle condizioni di lavoro nelle nuove aree industriali. Il progetto consentirà a circa duemila lavoratori di ricevere assistenza diretta e consoliderà la capacità operativa di tre centri pilota, con un possibile e probabile effetto moltiplicatore. La sostenibilità viene garantita dal fatto che il progetto opera all’interno delle strutture del sindacato del paese ed è portato avanti con una forte owenership dei partner vietnamiti.

area tematica > EDUCAZIONE

area geografica > VIETNAM


giornata mondiale della scienza per la pace e lo sviluppo

Un nuovo modo di fare ricerca oltre la convenzionalità degli schemi interpretativi Reset è un associazione composta da soggetti provenienti dai diversi mondi della ricerca, da quello Universitario, dal terzo settore, dal pubblico e dal privato. Il suo scopo è fare ricerca partendo dall’idea che oggi giorno uno studioso di scienze sociali che voglia intraprendere un percorso di ricerca su tematiche che non siano confinate a canoni strettamente teorici, si trova di fronte a difficoltà che spesso ne frustrano l’intenzione. Il settore dell’economia è di certo il terreno in cui la conservazione si presenta con particolare evidenza: per quanto le teorie convenzionali di matrice liberista siano sempre meno capaci di comprendere la complessità della crisi che attraversa le economie di mercato e per quanto le implicazioni di policy di tali teorie abbiano concorso in maniera significativa a produrre la situazione attuale, il modello di riferimento degli interventi rimane il medesimo, come se fosse possibile riparare i danni con i medesimi strumenti che hanno contribuito a crearli. Il singolo studioso, che di tale contraddizione è consapevole, si trova di fronte a un bivio angustiante: avventurarsi “in solitaria” sui terreni insicuri dell’eterodossia o rifugiarsi sulla sponda protetta del conformismo. Segue che la validazione delle teorie prevalenti dipende sempre di più dalla numerosità dei suoi cantori, piuttosto che da un’intrinseca capacità di comprensione. Assistiamo quindi a due fenomeni svilenti: da un lato la riduzione dei Dipartimenti a casermoni eterogenei finalizzati alla compressione e alla “razionalizzazione” delle spese di funzionamento; dall’altro la pratica di misurare la bontà di uno studio, e di un ricercatore, in base al discutibile criterio del numero di citazioni. Fenomeno che rimanda alla convenzionalità degli schemi interpretativi, ovvero proprio ciò che la ricerca accademica dovrebbe tendere a evitare. In passato organizzazioni politiche e sindacali facevano, direttamente o indirettamente, affidamento su centri di ricerca, di dipartimenti e luoghi d’incontro ai quali si demandava il compito di fornire indicazioni di non breve periodo e nei quali mettere in (relativa) discussione le scelte concrete che si operavano. Tale forma di “accountability” è venuta a poco a poco annullandosi. Prevale oggi il “modello delle fondazioni”, ovvero la costituzione di centri che, sotto forma di istituto di ricerca, pubblicizzano interessi e formano lobby mediatiche. Nessuno può pensare che sia possibile anche il solo attenuare queste difficoltà senza un ripensamento sociale sistemico. Quel che è possibile è che ricercatori che siano consapevoli e soffrano tali vincoli decidano di operare insieme. RESet ambisce a fornire un contesto di riferimento a chi vuol rifuggire dall’omologazione e guardare all’economia e alla società, al territorio privo delle lenti deformate del conformismo. www.resetricerca.org

area tematica > EDUCAZIONE RICERCA SOCIALE

area geografica > EUROPA


giornata mondiale della scienza per la pace e lo sviluppo

SHEMERA: Il contributo delle donne alla ricerca nei Paesi del Mediterraneo Nel Mediterraneo di oggi, teatro di tumultuose trasformazioni, scienziate di entrambe le sponde di questo mare stanno lavorando al progetto SHEMERA, il cui obiettivo è rafforzare il ruolo delle donne nella ricerca. Coordinato dal Centro spagnolo per la Ricerca nel Mediterraneo, questo progetto vede la partecipazione di tutti i paesi della sponda sud: dall’Università Hassan II di Casablanca al Centro Algerino per i Diritti delle donne, Université de Carthage, l’Università di Alessandria, la Royal Society Giordana, l’Università di Aleppo in Siria, l’Università Saint Joseph di Beirut e l’Università Birzeit di Ramallah.

Scopo principale, è quello di analizzare il contributo delle donne alla ricerca nei Paesi Terzi del Mediterraneo e associare questi paesi allo sforzo realizzato, negli anni passati, nell’Unione Europea per promuovere e rafforzare il ruolo delle donne nella scienza. Cuore del progetto è una ricerca tesa a fotografare la situazione attuale nei suddetti paesi, sia attraverso la raccolta di dati statistici sulla segregazione verticale ed orizzontale, sia attraverso l’identificazione delle politiche ed azioni positive che promuovono le donne nella ricerca, e l’analisi della letteratura esistente sulla dimensione di genere. La ricerca è accompagnata da attività di networking nazionale in ciascun paese del sud del Mediterraneo - dove sono state attivate delle task force su questa tematica - e di networking internazionale tra i paesi delle due sponde, con l’organizzazione di un workshop euro-mediterraneo a Napoli. Il progetto che dura fino all’inizio del 2014 mira a sensibilizzare le istituzioni e i decisori politici sulla necessità di rafforzare la presenza delle donne nei settori della ricerca e ad elaborare raccomandazioni per incoraggiare le azioni di mainstreaming di genere attraverso l’attuazione di politiche, misure, pratiche (decisioni e azioni) in grado di stimolare mutamenti della società. Con SHEMERA le diciassette organizzazioni partners lavorano ad un obiettivo comune: rafforzare il contributo delle donne scienziate nel Mediterraneo per lo sviluppo di una società più inclusiva, dove la scienza, linguaggio universale, sia veicolo di dialogo e di pace. Per ulteriori informazioni e ricevere la e-newsletter del progetto: www.shemera.eu www.cittadellascienza.it

area tematica > EDUCAZIONE

area geografica > NORD AFRICA MEDIORIENTE


giornata mondiale della scienza per la pace e lo sviluppo

SIAM Il SIAM, Associazione di volontariato in Italia, che fa parte del “Fondo Nazionale di Solidarietà (FNS)” del Burkina Faso, si occupa dei problemi che riguardano la prima accoglienza dei lavoratori extracomunitari. Il SIAM ha ricevuto l’incarico da Enti Governativi del Burkina Faso per realizzare un progetto di sviluppo sociale. È stato individuato dal Governo del Burkina Faso e dalla Banca Mondiale un’area di 500.000 ettari, con un bacino idrico di 1,7 miliardi di metri cubi di acqua, nella zona del Bagrè, situata nel centro-est del Paese.

Questo territorio, Bagrè-Pole, sarà adibito alla coltivazione agro-alimentare in genere, alla pescicultura, ed anche come zona turistica. Il progetto è fondamentale per incrementare lo sviluppo sociale di questa nazione estremamente povera, creando generi alimentari di prima necessità per la popolazione indigente. Il Governo del Burkina Faso, inoltre, ha messo a disposizione del SIAM, sempre in questa area geografica, una zona da adibire alla coltivazione del riso, col cui ricavato si provvederà ad investire in consistenti aiuti a “orfani e vedove”. Gli aiuti che necessitano servono per acquistare trattori, pompe per l’estrazione di acqua, semi, fertilizzanti, ed altro materiale per l’agricoltura. Questo progetto, inoltre, servirà all’ingresso nel mondo del lavoro di 200-300 persone, che significa rispondere alle necessità di 200-300 famiglie. Questa è l’idea del SIAM per combattere la fame nel Burkina Faso!

area tematica > SALUTE

area geografica > BURKINA FASO


giornata mondiale della scienza per la pace e lo sviluppo

OLTRE IL PIL, quale sviluppo? La ricerca evidenzia l’utilizzo e la composizione degli indicatori economici, in particolare il PIl, come indicatore del paradigma termoindustriale e causa efficiente che conteggia al proprio interno lo sviluppo economico delle nazioni, composta anche dalle guerre e dall’inquinamento ambientale. La stampa nazionale dal 2010 ha dato risalto al tema, ma poco è stato fatto nel nostro Paese, anche se ci sono iniziative interessanti in termini Statistici. Il tema è stato sviluppato in Francia con la sperimentazione di indicatori come l’impronta ecologica e l’indice di sviluppo umano, sperimentato dall’UNEP. Nell’ultimo rapporto dell’UE, relativo allo sviluppo, è stata ribadita la necessità di sperimentare e strutturare indicatori che evidenzino le azioni per lo sviluppo e la pace degli Stati membri.

È in corso la sperimentazione di indicatori in linea con le raccomandazioni UE per alcune aree del nostro Paese, cogliendo in tal modo l’opportunità offerta per una diversa lettura dello sviluppo e far risaltare l’urgente necessità di un cambiamento di paradigma.

area tematica > AMBIENTE

area geografica > NAPOLI (ITALIA)


giornata mondiale della scienza per la pace e lo sviluppo

Assistenza, Formazione e Accompagnamento per i ragazzi alla periferia di Lomè in Togo L’Associazione Uguali e Diversi in ricordo di Rino del Guerra, costituita come organizzazione non lucrativa di utilità sociale, si basa su una struttura laica e democratica, ha finalità rivolte esclusivamente alla solidarietà, realizza progetti per l’istruzione e la formazione professionale destinati a ragazzi appartenenti alle categorie più svantaggiate, promuove iniziative dirette alla cultura della pace, dell’uguaglianza ed alla valorizzazione della diversità.

Il progetto in Togo si inserisce in uno scenario fortemente caratterizzato dall’abbandono dei bambini nella strada e dalla presenza di ragazzi orfani, lasciati in balìa di loro stessi a causa dello stato di miseria e di degrado sociale in cui versa il Paese. Al di là degli interventi puramente assistenziali, ma anch’essi importanti perchè non si ragiona con lo stomaco vuoto, la formazione, la conoscenza e il lavoro costituiscono il sistema migliore e più efficace per far emergere la personalità dei ragazzi, per far crescere in loro l’autostima e una nuova identità socioculturale per combattere il degrado, la miseria e la disoccupazione. L’Associazione vorrebbe sostenere interventi di alta formazione per lo sviluppo socio-ecosostenibile attraverso la scienza, ma purtroppo ci sono delle situazioni di povertà estrema da cui non si può prescindere. www.ugualiediversi.org

area tematica > EDUCAZIONE

area geografica > TOGO - LOMÈ


giornata mondiale della scienza per la pace e lo sviluppo

la casa dei libri La casa dei libri è un progetto di salvaguardia del patrimonio culturale iracheno attraverso l’uso di tecnologie sostenibili. Nel 2003 la Biblioteca Nazionale di Baghdad fu incendiata ed allagata. Molti testi secolari furono distrutti ed alcuni rubati. La Biblioteca di Baghdad ha tra i suoi tesori i testi di Avicenna ed Averroè e la prima mappa geografica del mondo conosciuto. Attraverso un lungo percorso di formazione del personale e l’invio di materiali Un ponte per... ha provveduto a formare i tecnici, installare un laboratorio di restauro all’avanguardia e recentemente contribuire alla completa digitalizzazione dei testi della biblioteca, in modo da salvarli da future devastazioni.

Al momento si sta lavorando alla creazione di una vera e propria biblioteca digitale che possa mettere a disposizione degli studiosi di tutto il mondo il patrimonio librario, musicale e archivistico del paese. Nella consapevolezza che la cultura è pace. www.unponteper.it

area tematica > EDUCAZIONE

area geografica > IRAQ


giornata mondiale della scienza

USPID

per la pace e lo sviluppo

www.uspid.org


giornata mondiale della scienza per la pace e lo sviluppo

Progetto I.A.R.A. - Integrazione e Acco g l i e n z a pe r R i f u g i a t i e richiedenti Asilo Il progetto I.A.R.A. affidato al Comune di Napoli e gestito dall’Associazione L.E.S.S. onlus è inserito nella rete nazionale del Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR). Il progetto intende garantire ai richiedenti e titolari di protezione internazionale interventi di “accoglienza integrata” che superino la sola distribuzione di vitto e alloggio, prevedendo in modo complementare anche misure di informazione, accompagnamento, assistenza e orientamento ai servizi.

I.A.R.A., attivo a Napoli dal 2004, nel corso della sua storia ha preso in carico più di un centinaio di migranti forzati, uomini, donne e famiglie, che sono stati accolti presso le strutture abitative del progetto e hanno avviato contemporaneamente percorsi individualizzati di integrazione sociale e professionale finalizzati alla piena autonomia e all’inserimento sul territorio. Inoltre, nella logica di garantire la più ampia fruizione dei diritti, il progetto ha esteso le proprie attività a tutti i migranti umanitari che necessitino di assistenza, informazioni e orientamento, istituendo uno Sportello per l’Integrazione ed il Monitoraggio. Lo Sportello, attraverso la sua equipe di operatori legali, fornisce in primo luogo informazioni e orientamento in merito alla procedura per il riconoscimento dello status e assistenza e accompagnamento ai servizi territoriali. Il progetto I.A.R.A. è riuscito nel corso degli anni a instaurare una proficua collaborazione con organizzazioni ed enti che in provincia di Napoli si occupano di tutela e protezione dei migranti forzati dando vita ad una vera e propria rete territoriale di supporto all’integrazione dei richiedenti e titolari di protezione. www.less-onlus.org Progetto finanziato dal Fondo Nazionale per le Politiche e i Servizi dell’Asilo - Ministero dell’Interno Ente Attuatore: Comune di Napoli - Ente Gestore: Associazione L.E.S.S. Onlus - Anno di attuazione: 2004 - in corso

area tematica > EDUCAZIONE

area geografica > NAPOLI E PROVINCIA (ITALIA)


giornata mondiale della scienza

Università degli Studi di Napoli Federico II

per la pace e lo sviluppo

Using Geographic Object Based Image Analysis (GEOBIA) for soil sealing change detection in order to evaluate the loss of soil biomass production function The PhD project’s general idea is about saving our soil from the continuous urbanization encroachments. Urbanization, soil sealing and urban sprawl, all the three different terms are describing the same problem which is covering the soil with impermeable materials and losing all its functions. The project is an attempt to use novel remote sensing and GIS techniques to improve monitoring soil sealing in order to control the encroachments on agricultural land. In the project, a new technique is used to classify the satellite images and aerial photos to enhance the classification process. This technique is called Geographic Object Based Image Analysis (GEOBIA). Its idea is partitioning the image into meaningful objects based on its characteristics and the surrounding objects. This gives more advantage to the classification results more than the pixel based classification. My country (Egypt) suffers from high soil sealing rate even thought the agriculture land resources are low. This project will give great help to decision makers to use new technologies to overcome one of the big problems of Egypt. It will also help to improve the quality of data used in the process which consequently will improve the final output.

Dr. Ahmed Harb Rabia is an Assistant Lecturer at Faculty of Agriculture, University of Damanhur, Egypt. He holds a Master’s Degree in Geomatics and Natural Resources Evaluation got at Florence University Faculty of Agriculture in Italy, a Master’s Degree in Soil and Water Science from Alexandria University (2007) and a Bachelor of Science from Faculty of Agriculture at Alexandria University (2001). He is currently a PhD scholar at university of Naples “Federico II” in Italy. His PhD is about improvement and management of agricultural resources and forests. His main fields of scientific interests include soil science, GIS and remote sensing, Impacts of Climate change on soils, land use change and climate change modeling.

area tematica > AMBIENTE

area geografica > EGITTO


giornata mondiale della scienza

UniversitĂ degli Studi di Napoli Federico II

per la pace e lo sviluppo

Assessing the sustainability of bio-energy pathways in developing countries: the case study of Uganda Adequate supply of energy is crucial for the development of any nation. Currently, fossil fuels are the main global energy source. However, their use is associated with greenhouse gas emission which is blamed for global warming and climate change. Negative impact of climate change is expected to be stronger in developing countries where adequate coping mechanisms are lacking in most cases. Therefore, attention is currently focused on renewable energy sources such as biomass, solar, wind and tidal energy. In particular, biomass is thought to be a possible substitute to fossil fuels and many countries are striving to increase its proportion as a primary energy supply. New efforts towards a rise of bio-energy exploitation are expected to have positive social, economic and environmental effects such as job creation and rural incomes increasing. On the contrary, if not managed in a sustainable way, it might have a negative impact on societies and economic systems of developing countries, as it can lead to an increased deforestation and biodiversity loss, depletion of water resources and competition in food production. Consequently, there is an urgent need to spread principles of sustainable development in bio-energy use within developing countries. Nevertheless, the concept of sustainability is continuously evolving and not well understood in developing countries.

This study therefore aims at working out a framework for assessing the sustainability of bioenergy development in these countries. This framework should be able to consider social, technological, economic and environmental concerns about alternative bio-energy pathways. Collins Okello, Uganda, UniversitĂ degli Studi di Napoli Federico II

area tematica > AMBIENTE

area geografica > UGANDA


giornata mondiale della scienza per la pace e lo sviluppo

Ruolo dei movimenti sociali nella costruzione di una nuova identità andina Il mio progetto di tesi di dottorato si propone l’osservazione dei dispositivi retorici utilizzati dai principali movimenti sociali andini, finalizzati al rafforzamento di una coscienza identitaria di popolo e, quindi, sovrannazionale. In particolare, si analizzeranno i risultati raggiunti fino ad oggi, l’insieme delle rivendicazioni e il protagonismo che essi hanno acquisito negli ultimi dieci anni, come attori del proprio sviluppo e come interlocutori di diritto con i rispettivi governi, in Ecuador, Perù e Bolivia. L’obiettivo ultimo di questi movimenti è il riconoscimento, che comporta il riconoscimento e rispetto del diritto al territorio, della sovranità sui beni naturali esistenti, il riconoscimento dei diritti collettivi e individuali, come ad esempio il diritto ai servizi sanitari con un approccio interculturale, quello all’educazione in generale e al bilinguismo in particolare in modo che si valorizzino i saperi ancestrali, nel rispetto delle caratteristiche proprie di ogni comunità (lingua, tradizioni e usanze).

La nuova linea di comunicazione identitaria che si sta profilando, grazie in particolare a questi movimenti, chiede che si abbandoni l’idea di uno stato mono-culturale e mono-etnico, che dagli anni 20 sceglie di prendersi cura in modo paternalistico di una ‘minoranza indigena da proteggere’, per lasciare spazio ad una nuova visione identitaria e nazionale, integrata e multietnica. Yeny Yohana Atoche Monterola, Perù, Università degli studi di Napoli L’Orientale

area tematica > EDUCAZIONE

area geografica > ECUADOR PERÙ - BOLIVIA


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