X Inside Magazine NUMERO 4

Page 1

www.xinsidemagazine.com

Numero 03

MX Gp Portugal

Interview Angelo Pellegrini


Photo Shoot



Sommario TRIAL Sommario MX 10 INTERVIEW 01 MXGP Portugal

ANDREA RIVA

02 INTERVIEW

Sommario SM 06 INTERNATIONAL SERIES

BUTRON

Latina

Special 08 HONDA M.Y. 2014

03 INTERVIEW SX

07 INTERVIEW

CRF 250R

Angelo PELLEGRINI

Davide GOZZINI

Special AMA  04 Salt Lake City Las Vegas

05 X-FIGHTERS 2013

09 KTM M.Y. 2014 11 GIRL 12 Crash Photo


Intro La copertina e la second cover abbiamo voluto dedicarla ad Angelo Pellegrini pilota di casa nostra che da anni è il miglior interprete della scuola europea del Supercross, un personaggio che dovrebbe avere più spazio sulle pagine dei giornali. Siamo passati per un’altro grande fine settimana di motocross dove Antonio Cairoli per la seconda volta consecutiva ha dovuto lasciare il trono del vincitore a favore di quel Gautier Paulin che sembra essere l’unico in grado di impensierire il sei volte campione del mondo. Potete anche gustarvi le novità per il 2014 di Honda e Ktm che hanno presentato i loro nuovi modelli. X inside magazine sta cercando di crescere insieme a voi cercando sempre di fornirvi notizie golose e delle super fotografie A risentirci tra 15 giorni.

Davide Messora responsabile Xinsidemagazine

xinsidemagazine

www.xinsidemagazine.com dm@xinsidemagazine.com

Davide Messora responsabile Xinsidemagazine Adriano Dondi responsabile Xinsidemagazine Riccardo Tagliabue International director Elisa Domenici Giulia Gariboldi Iniziative speciali Giulia Azzalini Riprese video Fabio Principe responsabile sito web Gianmarco Cicuzza responsabile attività social



W W W. VA L E N T I R A C I N G . C O M

PRENOTALA SUBITO DAL TUO CONCESSIONARIO. INSIEME TI VERRÀ FORNITO IL KIT AGGIUNTIVO CHE COMPRENDE : PISTONE COMPLETO, SERIE GUARNIZIONI, PASTIGLIE FRENO POSTERIORI, FILTRO ARIA. UN’ESCLUSIVA SUZUKI-VALENTI.

Vi consiglia lubrificanti

SEGUICI SU






MX WORLD CHAMPION


SHIP


MXGP Portugal testo G.G. Foto Davide Messora

Due settimane di pausa dopo la tappa del Mondiale Motocross in Bulgaria si riprende con il GP del Portogallo, ad Agueda. Sul tracciato portoghese, conosciuto per la sua particolarissima terra rossa, oltre al Campionato Mondiale Mx1 e Mx2, si sono disputati anche i Campionati Europei 125 e 250. Per fortuna le condizioni meteorologiche sono state favorevoli e un caldo sole iberico ha scaldato questo weekend di gare. Siamo quasi giunti al giro di boa del campionato mondiale e in entrambe le classi, Mx1 e Mx2, continua il dominio KTM, rispettivamente con l’italiano Antonio Cairoli e con l’olandese Jeffrey Herlings. Dietro di loro, nella classifica generale di campionato, la bagarre è sempre accesa. Sono in molti a contendersi il podio. Sono in molti a lottare per segnare punti “importanti”. Al sabato, Clement Desalle e Jeffrey Herlings si aggiudicano le rispettive manches di qualifica. Tentativo di rientro per il

01

russo Evgeny Bobryshev (Honda) che, nonostante il forte conseguente alla frattura subita prima del GP ad Arco di Trento, ha deciso di prendere parte alla manche di qualifica. Bobryshev è partito male e, cercando di recuperare posizioni, è caduto su un triplo; quindi ha deciso di fermarsi ancora e non allinearsi insieme dietro al cancelletto per le gare della domenica. In Mx2, in gara 1, Jeffrey Herlings centra l’holeshot, con un ottimo scatto in partenza e un grande inserimento alla prima curva. In testa sin dal primo giro, inizia a guadagnare terreno sugli avversari. L’olandese volante fa segnare tempi impressionanti e il suo ritmo di gara è elevatissimo. Nessuno degli altri piloti sembra poterlo impensierire. Addirittura dopo quindici minuti di gara, Herlings ha talmente tanto distacco rispetto al secondo che si permette di regalare spettacolo salutando il pubblico sui salti del tracciato.


Guarda il video


Guarda il video Dietro al leader del campionato infuria la bagarre. Dean Ferris sulla sua Yamaha riesce a portarsi subito in seconda posizione che manterrà fino a dieci minuti dal traguardo quando, a causa di un errore, cade e chiude sesto. Jake Nicholls parte quinto, ingaggia duelli su duelli con i suoi diretti avversari senza mai tirarsi indietro e chiude in seconda posizione; l’inglese è seguito dallo spagnolo Jose Butron che conduce la sua solita gara “tutta grinta”. Jordi Tixier, invece, sembra un po’ sottotono: non parte bene come al solito e commette diversi errori, soprattutto nei confronti diretti con altri piloti, finendo settimo. In gara 2, Herlings replica la performance precedente. Prende immediatamente il comando della gara e, giro dopo giro, disperde gli avversari e, nonostante due piccole scivolate causate da distrazione, vince la manche. Il giovane olandese procede con successo nella realizzazione della “stagione perfetta”. Seguono Dean Ferris e Jordi Tixier. Nicholls parte nelle prime po-


Gautier Paulin si è dimostrato il pilota che può impensierire Antonio Cairoli. Il francese ha vinto il suo secondo Gp consecutivo

sizioni, ma cade ed è costretto alla rimonta finendo diciottesimo. Jose Butron punta ancora sulla regolarità e termina sesto, avvicinandosi sempre di più nella classifica generale alla terza piazza, occupata da Glenn Coldenhoff (13°+4°). Sul gradino più alto del podio sale per la sesta volta consecutiva Jeffrey Herlings, seguito dall’australiano Dean Ferris (Yamaha) e dallo spagnolo Jose Butron (Ktm). Dopo il primo podio mondiale a Sevlievo, il nostro Ale Lupino tenta la replica. Tuttavia, dopo essere scattato in ottava posizione e aver cominciato a inseguire i piloti di testa, commette un errore e cade; nonostante il dolore al costato, non abbandona la gara ma coraggiosamente cerca di raccogliere qualche punto. Finisce ventunesimo. Nella seconda manche, Lupino parte intorno alla quattordicesima posizione e rimonta fino alla settima stringendo i denti fino alla bandiera a scacchi. Fuori dalla zona punti gli altri due italiani: Ivo Monticelli


Guarda il video


MXGP Portugal

(22°+25°) e Giacomo Del Segato (24°+24°). In Mx1, Cairoli centra i due holeshot, ma non riesce ad aggiudicarsi la vittoria del GP. Infatti, è il francese Gautier Paulin sulla sua Kawasaki ad avere la meglio. In gara 1, dopo sette minuti, Paulin riesce a togliere a Tony il comando della gara e cerca di allungare sull’avversario, ma senza successo. TC222 lo segue a pochi metri e cerca di cambiare traiettorie in continuazione per cercare di strappare la leadership della gara e aggiudicarsi la manche. All’ultimo giro però Tony cade e rompe la pompa del freno anteriore e termina la gara tenendo in mano la parte danneggiata dell’impianto frenante. Il sei volte iridato chiude in terza posizione dietro a Clement Desalle che per tutta la durata della heat ha seguito la bagarre tra i due leader a qualche secondo di distanza. Degna di nota è anche la rimonta di Ken De Dycker che, dopo essere ca-

duto in partenza, recupera fino alla settima posizione. Quarto finisce il pilota Honda Maximilian Nagl, seguito dalle due “verdone”, rispettivamente Jeremy Van Horebeek e Tommy Searle. In gara 2, Cairoli parte in testa e sembra non avere alcuna intenzione di lasciare spazio agli avversari. Nonostante sia inseguito per tutta la manche dal diretto avversario a pochissimi secondi, Tony taglia il traguardo per primo. Paulin si deve accontentare della seconda piazza, mentre Desalle, che era in terza posizione, all’ultimo giro è lo sfortunato protagonista di un cappottamento spettacolare sul panettone centrale e, dopo aver ripreso con fatica la sua Suzuki, termina quinto, dietro a De Dycker e Searle. Gautier Paulin (Kawasaki) si aggiudica il secondo Gran Premio consecutivo; medaglia d’argento per il nostro Tony Cairoli e medaglia di bronzo per Clement Desalle. David Philippaerts ottiene una


MXGP Portugal

buonissima ottava posizione assoluta (8°+8°), conducendo due gare consistenti e regolari, ma soprattutto ci ha fatto sognare durante la partenza della seconda manche dove, alla prima curva, scatta ruota a ruota con Tony e si inserisce poi in seconda posizione. Davide Guarneri termina in quattordicesima posizione assoluta (14°+13°). Al via della prima prova di Campionato Europeo 250, salgono sul podio: Valentin Guillod, Graulus e Seewer. Tre sono i piloti italiani andati a punti: Simone Furlotti (11°), Andrea Cervellin (14°) e Stefano Pezzuto (20°). Fuori dalla zona punti, invece, troviamo Samuele Bernardini, Simone Zecchina e Davide Bonini. Nell’Europeo 125 troviamo tre giovanissimi italiani nelle prime venti posizioni: Riccardo Righi (6°), Emanuele Facchetti (10°) e Thomas Marini (17°).


“Jeffrey Helings vola sui panettoni di Arco di Trento dando prova di grande classe�

Guarda il video


Gallery MXGP Portugal


Guarda il video


Gallery MXGP Portugal



Gallery MXGP Portugal



Gallery MXGP Portugal



Abbiamo rivolto qualche domanda al giovane pilota spagnola del Team Silver Action Josè Butron. Data di nascita: 27/01/1991 Artista musicale David Guetta

preferito:

Personaggio sportivo preferito: Miguel Indurain Pista preferita: Talavera de la Reina Quali sono le tue condizioni fisiche al momento?

“Sono davvero in buona forma, mi sto allenando duramente, mi piace molto andare in bici, nuotare e fare palestra. Penso che ora come ora le mie condizioni fisiche siano migliori che mai. Mi sento forte e sicuro quando guido la mia moto.” Come ti sei allenato in preparazione della stagione 2013?

“Mi sono allenato nel sud della Spagna (vivo a Cadiz), dove il tempo atmosferico è fantastico per allenarsi in inverno. Ci sono molti tipi di piste, dai terreni più sabbiosi a quelli più duri. La mia tabella di allenamento è normale, niente di folle, giusto quattro volte a settimana di allenamenti in moto e poi il programma per la preparazione fisica. Non sarò di sicuro il ragazzo che si è allenato di più in assoluto lo

02

scorso inverno, ma sono uno dei più forti per quanto riguarda il fattore “testa”. In estate, invece, fa talmente caldo qui in Spagna, ci sono circa 40 gradi, così vado in Belgio per gli allenamenti.” Che tipo di allenamenti fai tra un GP e l’altro?

“Faccio come fanno tutti: se il GP successivo è su una pista sabbiosa come Valkenswaard, vado a girare su piste sabbiose; al contrario se devo correre su terreni duri come Agueda, cerco di trovare una pista con un terreno simile. Giro in moto giusto un giorno, di solito di mercoledì. Un allenamento in tutto relax. Ora per me ciò che conta davvero è fare una buona ripresa tra i vari GP più che allenarmi. Qual è stata la miglior gara della stagione 2013 e perché? Penso il GP del Trentino, ad Arco di Trento; ho fatto del mio meglio perché corro per un team italiano con sponsor italiani ed è sempre bello renderli felici con ottime prestazioni.” Cosa senti che ti manca per salire costantemente sul podio o addirittura per migliorare rispetto a una terza posizione?

“Sinceramente non mi importa molto di salire sul podio o entrare nella top five. Corro per il campionato e cerco di essere costante. Non sono il pilota che in una manche entra


Interview

Josè BUTRON testo G.G. Foto Davide Messora


nei primi cinque e la manche successiva finisce in ventesima posizione, preferisco piuttosto finire nei primi sette in tutte le manche del campionato.” La prima parte della stagione è stata molto positiva. Quali sono ora i tuoi obiettivi? “Il mio scopo al momento è quello di non cambiare niente, solo restare costante nelle mie performance, divertirmi quando vado a girare, restare felice e essere amichevole… i risultati poi verranno da soli.” Cos’è necessario per battere Herlings?

“Primo, allenarsi come lui; secondo, essere forte di “testa” come lui; terzo, fregarsene di tutto come fa lui… quarto, non chiudere il gas nelle curve come lui ahahah!!!” Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

“Voglio finire nella top five per questa stagione 2013 e poi battermi per il titolo mondiale Mx2 nel 2014 (sempre che non cambino le regole di gara e si faccia la “manche unica”). Poi correrò in Mx1. Penso di poter guidare bene in entrambe le classi, la 450 non rappresenta un grande problema per me.”



Interview

Angelo PELLEGRINI

03


Guarda il video


Interview

Angelo PELLEGRINI In una delle prime calde giornate di primavera ci siamo recati a Bagnolo Mella, piccola città in provincia di Brescia, che in tanti conoscono per il servizio sulla barista molto spigliata andato in onda sulle Iene, ma per noi appassionati di moto, quando si parla del paese lombardo, ci torna alla mente il numero 941 di Angelo Pellegrini. Angelo ci ha ospitato sulla sua pista privata e abbiamo trascorso una bellissima giornata!

Ciao Angelo, come stai dopo il brutto infortunio a pochi giorni da Genova Supercross del 2012?

“Adesso sto bene, mi sono ripreso, ho subìto un brutto infortunio ad una vertebra, una micro frattura. Ho ricominciato ad allenarmi e sta andando tutto bene, anche se ho qualche piccolo problema agli avambracci e ho perso un po' di velocità in pista, ma stiamo lavorando per superare questi problemi.” Angelo come hai gestito la tua preparazione fisica in questo lungo periodo di inattività?

“All'inizio ho dovuto fare due mesi senza neanche muovere un muscolo, il primo mese a letto e per 60 giorni ho tenuto il busto per cui ho passato tanto tempo davanti alla televisione e a Facebook. Negli altri tre mesi mi sono allenato tanto in piscina, corsa a piedi e palestra, mi sono messo sotto con gli allenamenti fisici per riprendere la condizione e il tono muscolare.” Manca un mese all'inizio del SX 2013 come dividi la tua preparazione tra palestra e moto?

“In questo periodo e fino a 15 giorni fa ho spinto tanto in palestra; infatti, dopo tanti mesi fermo, ho perso molta massa muscolare e ho dovuto darci dentro per tornare al 100%, ma adesso che ho recuperato bene sono ritornato in moto, ho diminuito i carichi in palestra e sto aumentando le sessioni e gli allenamenti per tornare sciolto e veloce sulla moto.” Che differenza tra la preparazione del SX al Motocross outdoor? “Io paragono il Supercross ai

03



400 metri e il Motocross alla maratona, è un po' tutto diverso. La preparazione stessa cambia: nel SX fai dieci minuti tiratissimi a 190/200 battiti di frequenza cardiaca, invece nel Motocross su quaranta minuti non puoi tenere i ritmi del Supercross, per il SX bisogna essere esplosivi agili sulla moto, la preparazione è tutta improntata sulle ripetute sia in palestra sia in piscina, l'unica cosa difficile è fare il “fondo” e quello si riesce a farlo nel motocross tradizionale. Dopo il mio lungo stop ho iniziato a girare nelle piste tradizionali per trovare la giusta condizione e poi tornerò a girare nelle piste da supercross.” La prima prova degli Internazionali SX si correrà nell'ippodromo di Padova e per te sarà la pista di casa poiché il tuo team ha la sede lì vicino, che cosa ti aspetti da questa gara?

“Io sono super contento per la decisione della Off Road Pro Racing e del mio team di organizzare questo evento all'interno di un posto fantastico con una bellissima tribuna. Penso che sarà la gara più bella dell'anno, ho voglia di scendere in pista, ci sarà sicuramente tantissimo pubblico e speriamo che ci saranno anche tanti piloti che potranno mettere in mostra un grande spettacolo.” Che cosa ti aspetti dalla stagione 2013?

“Come negli ultimi anni parto per vincere. Ho vinto bene nel 2012 e cercherò di fare ancora meglio. Il campionato può crescere e, se si lavorerà bene con la comunicazione, si potranno fare dei passi in avanti. Anche nelle gare in cui non si è riuscita a fare una grossa comunicazione, la gente è comunque venuta. Il supercross ha dei vantaggi: si corre di sera, il programma non è troppo lungo e secondo me può e deve avere un futuro.” Cosa significa per Angelo Pellegrini fare il professionista?

“Ahh... Fare il professionista in questo mondo è davvero dura, ti impegna un sacco, stai in giro dei giorni interi e, quando torni a casa, hai speso dei soldi e non hai guadagnato niente. Faccio le gare di supercross perchè si guadagnano dei soldi. Tanti mi chiedono perché non faccio le gare di motocross, ma con le gare di SX riesco a tirarmi fuori uno stipendio. Tanti sacrifici e sforzi che sono poi ripagati con la soddisfazione della gara.” Nel 2012 sei stato in America a correre nel SX, secondo te come mai ha così tanto seguito?

“La comunicazione è impressionante, dopo la gara di Toronto, dove avevo fatto una brutta caduta, mi sono rivisto in televisione a distanza di qualche giorno: agli ameri-



cani piace stare comodi, mangiare e bere in tranquillità e questo è quello che il Supercross propone, 3 ore di intenso spettacolo. Solo la presentazione è una cosa che ti emoziona e che ti rimane dentro e sono sicuro che tutti quelli che hanno visto la cerimonia di apertura se la ricorderanno per tutta la vita. Il clima è accogliente e, quando finisce la gara, la gente già pensa all’anno successivo.” Come è stata la tua esperienza in America?

“Un disastro!!! Ero d'accordo con una persona che mi doveva dare una mano per tutto farmi trovare tutto pronto e non è stato così. Ero con un amico che è anche il mio meccanico e mi sono comprato tutto. Vorrei tornare per dimostrare cosa potrei fare con il giusto appoggio. Comunque, se dovessi tornare indietro, rifarei le stesse cose, la soddisfazione più grossa è stata durante la prima gara a Dallas in cui mi sono qualificato per il main event. In Italia erano le quattro del mattino e ho chiamato Luca e gli ho detto “Luca, tuo fratello corre il SX”… quella è stata una grande soddisfazione.” Ci racconti un aneddoto delle tue scorribande con Marco?

“Marco ha cominciato a venire alle gare a darmi una mano, ma quando eravamo in America mi ha dato una grossa mano, anche perché

non avevo niente di meglio dice Angelo ridendo - ed ha imparato a gestirmi la moto. Una volta, dopo una gara in Francia, il venerdì sera, ci siamo messi in macchina per andare a correre in Italia guidando tutta notte senza fermarci, siamo arrivati alla gara sabato pomeriggio per correre e poi di nuovo in macchina per tornare a casa!” Con Luca avete intuito le grosse potenzialità dei social network secondo te è una parte importante del tuo lavoro e quanto ti impegna?

“Se devo essere sincero io ci perdo pochissimo tempo, Luca è bravissimo e si occupa lui di queste cose. È stato uno dei primi a sfruttare i social ed è importantissimo che un atleta abbia qualcuno che faccia questo lavoro, anche perché pochi si alzano al mattino e vanno a vedere il sito web di Angelo Pellegrini, ma sui social le persone vanno a vedere le pagine e guardano le notizie. Non devi aspettare che il pubblico vada a cercare le notizie ma devi fargliele trovare tu.” Cosa si può fare per incentivare i giovani ad avvicinarsi al SX?

“Me lo chiedo sempre anch’io, vedo tanti ragazzi bravi che guidano molto bene, ma che non vogliono avvicinarsi al Supercross. In America e in Francia ci sono un sacco di gare e tanti giovani, ma in Ita-




lia non c'è questa cultura, in Italia non ci sono piste vere da Supercross dove potersi allenare, io ho dato la disponibilità a chi vuole di girare sulla mia pista ma in pochi sono venuti. Ormai i piloti del mondiale MX guidano molto con uno stile del supercross, guardate solo cosa fa Herlings sui salti e un pilota per essere completo deve fare Supercross.” Quando Luca viene a vederti alle gare, sembra che tu abbia una marcia in più, ci puoi dire perché?

“In realtà, siamo in due sulla moto! Diverse volte le gare sono andate bene quando Luca è stato presente. Mi ricordo che a Marsiglia il venerdì ho fatto una brutta gara e il sabato, quando c'era Luca, sono andato fortissimo. Mi da un grandissimo sostegno morale e mi fa credere in me stesso!” Quali saranno gli appuntamenti per te fondamentali di questa stagione?

“Sicuramente Genova, Bercy e Ginevra, ma anche la gara di Padova e in accordo con il team correrò il mondiale a Maggiora.” Cosa ne pensi del fatto che Bercy e la finale ad Eicma siano concomitanti?

“Ah, non lo sapevo... Vedremo più avanti perché dovrò considerare la mia posizione nei vari campionati e poi prenderò una decisione.”








AMA SX: SALT LAKE CITY LAS VEGAS Testo Francesco Pellegrini

04


Photo Garth Milan/Red Bull Content Pool

Round 16: Salt Lake City La capitale dello Utah ospita la penultima prova del campionato. Ancora protagonista la Lites West con ancora aperta LA sfida tra Roczen e Tomac. Roczen è saldamente in testa al campionato grazie ad un Tomac partito fortissimo a inizio stagione ma molto impreciso da quando son ripartite le ostilità nella precedente gara. Il campionato aveva preso la classica lunga pausa per dare spazio alla East, ed è ripartito con una serie di colpi di scena che continuano anche in questa serata. Davalos vince abilmente la Heat 1, Tomac si qualifica nelle retrovie. Roczen invece butta letteralmente via la sua intruppandosi alla prima curva e continua sempre peggio investendo una Suzuki abbandonata sulle woops da un concorrente caduto in traiettoria. Dopo questo secondo episodio Kenny si ritira, non si capi-

sce se per scoramento o per problemi alla sua kappa, decidendo di giocarsi tutto nel LCQ. La heat è vinta da Malcom Stewart, fratello minore di Bubba, per la prima volta sul gradino più alto, seguito da Anderson. La sfiga è in agguato stasera per k-roc. Nella partenza del last chance il numero 94 viene spazzato via, insieme ad altri, da una arrembante privato. Roczen riparte sospinto anche da un uomo ktm,che lo butta letteralmente sulla moto, e si lancia furiosamente all’inseguimento delle prime 2 posizioni che gli consentirebbero l’accesso alla finale. La clamorosa rimonta lo porta a 2 secondi dalla qualifica ma purtroppo rimane out e la sua faccia all’arrivo esprime tutta la sua disperazione ed incredulità. La finale sembra già scritta ma un Tomac improvvisamente “bloccato” non approfitta e si lascia risucchiare fino al nono posto in preda


Photo Garth Milan/Red Bull Content Pool


ad un inspiegabile “braccino”. Anderson fugge sulla sua Rockstar Suzuki e nessuno mette in dubbio la sua supremazia per stasera. Dietro si difendono bene Seely, Davalos e Stewart. Tomac recupererà fino al 6 posto e perde l’occasione per passare in testa al campionato. Si giocherà tutto nell’ultima gara, Nella SX Dungey vince heat 1. Milsaps fa primo nella 2 dimostrando una rinnovata aggressività andando all’attacco e battendo Villopoto. Reed vince LCQ dopo problemi precedenti con il freno posteriore. Nel main, Dungey riesce a stare davanti una curva, poi Villo lo infila. Milsaps inizia a tallonare la Kappa numero 5 e dopo aver sbrigato la pratica “arancione” si butta sul leader tallonandolo con ferocia. Fino alla fine rimane attaccato ma non riesce mai a mettergli le ruote davanti, anche se sulle woops sembra ben superiore ed arriva proprio a pochissimo dall’affiancarsi.

Ryan vince la gara e si conferma campione, per Milsaps era l’ultima occasione di opporsi alla matematica. Dungey terzo. Round 17: Las Vegas E’ siamo all’ultimo appuntamento della stagione. Las Vegas da sempre ospita nel suo Sam Boyd stadium la finalissima di campionato. Da un paio di anni oltre allo Shot out (la sfida tra east e west lites riunite) si svolge anche l’ultima gara dei rispettivi campionati minori. Quest’anno la sfida è ancora più attesa visto che mancano ancora i nomi dei due campioni. Musquin insegue Hann e deve vincere sperando che si infili qualcuno tra lui ed il pilota Honda Dall’altra parte Roczen è in testa di 7 punti graziato da Tomac che non ha approfittato la settimana precedente del clamoroso tonfo del tedesco (non si era qualificato per il main event). La east parte con Faith e Vincent che tentano una sporadica e breve fuga.


Vengono riassorbiti da Bowers, che si conferma in palla, e un po alla volta anche dagli altri. Il campione arena cross non si lascia scappare l’occasione e fugge, Tomac e Musquin li dietro fanno a gara a sbagliare la difficile sezione ritmica e rimangono sempre lontano dal leader. Musquin attacca Hann e per un momento si pensa che il francese voglia giocarla sporca, ma una successiva inquadratura fa capire che il semi contatto non è cercato ma solo frutto delle rispettive traiettorie. Musquin si lancia all’inseguimento del pilota Kawasaki ma non riuscirà mai ad impensierirlo. Hann terzo è campione ed all’arrivo festeggia e ringrazia Bowers con calorosi abbracci come se fosse un fratello tornato dalla guerra. Nella west è Davalos a seminare tutti e tentare la solitaria fuga ma dietro ci sono i due contendenti al titolo preceduti da Malcom Stewart che per qualche giro tiene un ottimo ritmo. I due si tengono sotto tiro. Tomac passa davanti a Roczen che giustamente si attacca nella speranza di non farlo scappare, ma giustamente Eli non può permet-

tersi un finale cosi’. Cambia il passo, và a prendere Davalos e lo passa. Kenny sembra per un attimo perso e non in grado di resistere a questo ritmo , ma negli ultimi 5 giri si mette ben in testa che ha bisogno di passare almeno il numero 40 Pro Circuit. All’ultimo giro, sull‘ultima sezione ritmica, dopo averlo rosolato ben bene, k-roc fa doppio, triplo, tirplo e molla i freni come se non ci fosse la curva successiva. Infila e finisce secondo. Il tedesco è campione. Nella sfida east west i due ktm ufficiali inscenano un paio di giri iniziali “hot” fianco a fianco, finchè Musquin cede e lascia al numero 94 la leadership. Finirà con Musquin passato anche da Cunningham con l’unica Yamaha che durante l’hanno è riuscita a farsi notare. Sarebbe interessante vedere se questo giovane, su una moto più performante della 3 diapason (l’unica rimasta a carburatore), sarebbe in grado di impensierire gli ufficiali. Classe Sx senza importanti spunti in palio, oramai tutto è stato deciso una settimana fà. Assente Alessi, probabil-


Photo Garth Milan/Red Bull Content Pool


Photo Garth Milan/Red Bull Content Pool


mente sta rifiatando in attesa del National che dovrebbe essere il suo obbiettivo principale della stagione, ci pensa Weimer a segnare l’holeshot, e a comandare per un paio di giri. Finalmente al secondo di casa Kawasaki si accende una lampadina dopo una stagione sotto tono. Dopo di che Vilopoto, partito non benissimo, si riaffaccia li davanti. Weimer con il passare dei giri sfila e ritorna nei suoi ranghi, mentre si affacciano Dungey e Milsaps. Reed, alla probabile ultima gara nel SX, sta nelle prime posizioni solo per i primi giri e poi si accontenta di un modesto piazzamento. Finale un po’più frizzante con Dungey che tenta di colmare il gap con il campione, all’ultimo giro arriva sotto i 2 secondi ma senza preoccupare un freddo Villopoto. Il campionato termina qui. Tutto sommato è stata una ottima annata, con diversi vincitori nella classe maggiore (Villo, Dungey, Milsaps, Barcia e Stewart) e molte emozioni e colpi di scena nelle 2 lites. Delusioni per Bubba, mai “on fire”, Reed, mai ripresosi mentalmente dalla scorsa stagione o forse non in sitonia

con la nuova Honda. Weimer, era atteso ma non pervenuto. Nelle lites, la sorpresa è stato Roczen che ha colmato il gap psicologico e di velocità rispetto allo scorso anno. Anche se la verità sembra sia stata la sua maggior consistenza rispetto ad un Tomac che messo sotto pressione realmente è andato completamente nel pallone. Musquin fallisce il raddoppio ktm di fronte ad un Hann che gli aveva concesso più di un opportunità. Risultato 1 pari tra Honda e Kappa. Rivelazioni, i Rockstar Wharton ed Anderson; anche se non ancora pronti a lottare per una stagione. Delusione i Procircuit; Wilson infortunatosi troppo presto, Davalos incompleto anche se veloce. Salva parzialemente il bilancio la mini stagione di Bowers, sostituto dello scozzese alla ripresa del campionato West e subito nei primi 3 con finale vittorioso.

Francesco Pellegrini


Red Bull X-Fighters World Tour 2013

05


Jรถrg Mitter/Red Bull Content Pool


Red Bull X-Fighters World Tour 2013


Jรถrg Mitter/Red Bull Content Pool


Supermoto



Guarda il video 06


International Series Latina Foto Davide Messora - Testo Gianmarco Cicuzza

Mauno Hermunen: presente! È questa la risposta del biondo finlandese al termine della seconda prova della S1 International Series disputata il 18 e 19 Maggio sul circuito internazionale il Sagittario di Latina. È stato il week end dei verdetti senza mezze misure. Infatti, è risultato subito evidente che Hermunen non avrebbe fatto sconti a nessuno. Dopo la pole position del Sabato – ottenuta in soli 2 giri – Mauno mette un sigillo a pieni punti alla prova del Supermoto di Latina dominando Gara 1 e Gara 2. Molto valida la prova anche di un ritrovato Lazzarini che chiude secondo di giornata con un ottimo secondo posto

in Gara 1 e un terzo in Gara 2 dietro Vorliceck. Teo Monticelli – che mantiene la Tabella Rossa di leader della classifica generale – è apparso leggermente in difficoltà nel mantenere il passo di gara del prepotente Hermunen e di un buon Lazzarini. Giornata di gara completamente da dimenticare per Thomas Chareyre che viene ancora tradito dall’affidabilità della sua TM in Gara 1. Poi la sfortuna da il colpo di grazia alla sua prestazione sia in Gara 1 che 2. La moto del francese si spegne, infatti, al primo giro di Gara 1 all’interno dello sterrato nella landing zone del salto 2. Thomas viene a questo punto inavvertitatemente centrato da Vorliceck ed è il francese


ad avere la peggio non potendo continuare la gara e rimediando una botta al braccio destro che lo porta direttamente in infermeria. Nonostante il dolore, Thomas sale in sella per Gara 2 e termina la sua gara con una scivolata senza conseguenze quando era al secondo posto - all’inseguimento di Hermunen. In S2 Diego Monticelli mette la sua moto davanti a tutti dominando in modo assoluto sia in Gara 1 che 2. Alle sue spalle si alternano Mitchell Thomas e Salstola che chiudono rispettivamente in 2° e 3° posizione di giornata. Salmaso – in S3 – centra il bersaglio grosso sia in gara 1 che gara 2. Nel week end di gara è andata in scena anche la S4 che vede Venturi sul gradino più alto del podio e la S4 Junior che si chiude con il trionfo di Promutico – che va veramente forte girando a soli 4” da Hermunen. Una bella promessa per il futuro di questo sport!


Così si chiude anche il secondo round degli Internazionali d’Italia Supermoto. In un week end caldo e soleggiato, Latina saluta la Supermoto e da appuntamento alla prossima prova di Battipaglia non dimenticando che il 13 e 14 Luglio i centauri del Mondiale Supermoto torneranno sull’agro pontino per sfidarsi nuovamente al Sagittario. Da un punto di vista prettamente personale Latina sta diventando un appuntamento fisso nella mia agenda – oramai da tre anni – da quando ho deciso di trasformare la mia passione di fotoreporter sportivo in qualcosa di più articolato. Calcare la pista anno dopo anno mi riporta a quando tutto è iniziato e anche alle soddisfazioni acquisite. E’ sempre un grandissimo piacere esserci e inizio a considerarla un pò la gara di casa. Diciamo che è un abitudine che non voglio perdere e mi emoziona ogni anno di più.




Photo Shoot



TM 660 Anno 2009

07


Interview

Davide GOZZINI UNA VITA DI TRAVERSO


Interview

Davide GOZZINI Davide Gozzini un personaggio a cui non puoi non voler bene, un pilota che ha sempre dato cuore anima durante le gare ecco perchè ha sempre avuto un grosso seguito, il pilota dal sorpasso impossibile o della caduta nell'ultimo giro. Il “Gozzo” è così onesto e sincero tanto nelle gare che in pista, lo abbiamo raggiunto telefonicamente perchè a lui internet non funziona e gli abbiamo rivolto qualche domanda. Prima di tutto come stai?

“Benone, molto bene!!” E' un po' di tempo che non si sente parlare di te cosa hai fatto in questo periodo?

“Cazzo che brutta domanda!!!! Niente di che, mi diverto a fare il papà e sto finendo il mio primo campionato con gli amatori di calcio con la squa-

dra del mio paese, passo le mie domeniche con la mia compagna e mio figlio e aspetto che i miei amici si liberino per riuscire a vederli.” Decisone importante quella di non correre nel 2013 ci spieghi questa decisione?

“Per una serie di motivi molto semplici prima di tutto il gioco non valeva più la candela, non c'è più la disponibilità economica del passato, diverse squadre sono sparite dalla scena e penso che arrivati a quel punto era ora di smettere. Avevo già manifestato la mia decisione a fine 2010 e nei seguenti 2 anni mi hanno convinto a smettere, nel 2011 un infortunio stupido alla mano e nel 2012 non è andata meglio allora ho deciso di smettere.” Chi può raccontare perché sia in Ktm che in Apri-



Husqvarna 450 Anno 2004


Interview

Davide GOZZINI lia le cose non sono funzionate?

“Non sono andate bene perchè l'ultimo team professionale con cui ho lavorato è stata la TM, negli altri team la situazione era molto “arabattata” e non hanno portato niente di buono ne a me e neanche alla squadra si pensava di poter raggiungere degli obbiettivi che non erano alla nostra portata, se però guardiamo le squadra con cui ho corso nel 2011 e nel 2012 si sono ritirate.” Che rapporti hai mantenuto con l'ambiente della Supermoto?

“Assolutamente nessuno con l'ambiente perchè mi sono tirato fuori, mi fa piacere però sentire ancora molta gente che mi contatta su Fb per farmi i complimenti per quello che ho fatto, con Andrea Occhini e Messora ci sentiamo spesso e spero di

vederli presto e i ragazzi della Nuova Zelanda, mi manca il divertimento e l'adrenalina però compenso con quello che sto vivendo a casa con mio figlio ed è davvero molto bello.” Ci può essere un tuo ripensamento per la prossima stagione se arrivasse una proposta seria?

“Se arriva una proposta seria sarebbe molto bello, già quest'anno mi era arrivata una proposta dell'ultimo minuto forse troppo veloce da parte di un vecchio amico ma non siamo riusciti a metterci d'accordo, ma comunque con una proposta seria ternerei volentieri a correre.” Passiamo a qualcosa di più simpatico un tuo ricordo particolare di un GP?

“Il mo ricordo numero uno è il richiamo ufficiali in di-


Husqvarna 450 Anno 2006


rezione gara perchè sono stato aiutato da un fotografo (Davide Messora) a far ripartire la moto e mi hanno squalificato (Mondiale Ottobiano 2009), con il senno di poi mi è costato il secondo posto in classifica del mondiale, ammetto di aver io chiesto il suo aiuto tanto da solo non sarei mai riuscito a riavviare la moto.” Ci puoi raccontare un aneddoto di qualche trasferta?

“Una cosa simpatica mi ricordo Andorra 2009, quell'anno ne abbiamo fatte di cazzate, viaggio in furgone con Occhini e suo padre, giorni veramente brutti il tempo non è stato clemente e dopo la gara prima di partire io avevo tutta la faccia screpolata sembrava che ero andato al Tonale a sciare e il Renato Occhini, un mito, mi dice che ha una crema apposta presa in albergo io mi spalmo la crema che ha uno strano sapore di mentolo, era dentifricio!!!!!! Facevo la schiuma dalla faccia!”

Il viaggio più strano che hai fatto grazie al mondo delle corse? “Il Giappone a Tokio fine del 2005, Martino Bianchi mi chiamò a pochi giorni dalla partenza, e la cosa più bella della telefonata è che ero a Rovato al mercato del bestiame e mentre parlavo con Martino una mucca mi mugiva nel telefono e Martino per un attimo ci rimase male....Così parti per il Giappone, loro mi aspettavano per correre ma io ero infortunato e loro furono molto dispiaciuti.” La tua gara più bella?

“Ce ne sono tante, ricordo le ultime gare del mondiale 2010, se devo ricordarne qualcuna in particolare Torino 2008 che ho goduto un sacco a Castelletto sempre 2008 sotto la pioggia, la Sicilia 2010 dove Occhini mi ha rotto un dito sul podio, Alcarras 2007 e Latina Italiano 2007 dopo una brutta gara di Francia-


corta dove dopo uno scontro con Mariani ho cercato di ripartire con la sua moto vedevo Mariani che mi veniva in contro e io ho pensato “guarda Lorenzo che gentile che mi viene ad aiutarmi, invece mi urlava che la moto era la sua!”. Un'altro bel ricordo prima gara S2 con 450 del 2004 che ho vinto tutte e tre le manche prima gara da pilota ufficiale, era la prima gara della categoria con le 450. Il ricordo più brutto che hai delle corse? Sono talmente pochi rispetto ai bei ricordi che non voglio dirne neanche uno!!!! Hai qualcuno da ringraziamento particolare da fare in questi anni?

“La mia famiglia che mi ha sempre seguito, Valentina anche se l'ho conosciuta tardi nella mia carriera, i miei amici che mi hanno sostenuto, la famiglia Occhini, Messora, i miei grandi meccanici Al-

berto Bosio, Massimo Del Maestro, Marco DellaChiara, Graziano Rispoli una spalla fondamentale negli ultimi anni, i ragazzi della Tm e di Husqvarna i fratelli Bivio che sono stati i primi a darmi la possibilità di correre in un team ufficiale, Alpina Raggi, Andreani Group e la Adler e chiedo scusa se ho dimenticato qualcuno.” Prima di mettere giù il telefono ci urla che ci dobbiamo vedere per una mangiata tutti insieme!


TM 660 Anno 2007


Photo Shoot



HONDA M.Y. 2014 CRF 250R

08



HONDA M.Y. 2014 CRF 250R


Per creare la CRF250R 2013 i progettisti avevano sviluppato il modello dell’anno precedente, una moto capace di vincere entrambi i titoli statunitensi Supercross Lites 2012. In un campionato molto equilibrato, la CRF250R ha dimostrato così di essere una moto vincente, perfetta combinazione tra potenza, controllo e agilità, doti che l’hanno resa incredibilmente veloce e performante. Per il nuovo modello 2014, gli ingegneri HRC hanno puntato su scelte rivoluzionarie piuttosto che su un'evoluzione del modello precedente: la CRF250R è stata così aggiornata introducendo il telaio con struttura a semi-doppio trave in alluminio, con focus sulla centralizzazione delle masse, introdotto lo scorso anno sulla nuova CRF450R. Lo sviluppo ha interessato anche il motore e il si-

stema di iniezione elettronica PGM-FI, aggiornati per massimizzare la sfruttabilità della potenza, la coppia e il controllo dell'erogazione, con una contestuale riduzione di peso.La novità più importante della CRF250R 2014 è il telaio con struttura a semi-doppio trave in alluminio che ha esordito sulla CRF450R YM13. Grazie al baricentro basso e alla minore inerzia in curva assicurati dal nuovo telaio, è stata ulteriormente migliorata la già eccezionale maneggevolezza a terra e, cosa forse ancor più importante, in volo durante i salti. Gli aggiornamenti delle sospensioni hanno interessato la forcella Showa da 48 mm, l’introduzione di un nuovo compatto monoammortizzatore Showa, il rinnovato disegno dell’articolazione Pro-Link e il nuovo design del forcellone in alluminio.


HONDA M.Y. 2014 CRF 250R


La novità più importante della CRF250R 2014 è il telaio con struttura a semi-doppio trave in alluminio che ha esordito sulla CRF450R YM13. Grazie al baricentro basso e alla minore inerzia in curva assicurati dal nuovo telaio, è stata ulteriormente migliorata la già eccezionale maneggevolezza a terra e, cosa forse ancor più importante, in volo durante i salti. Gli aggiornamenti delle sospensioni hanno interessato la forcella Showa da 48 mm, l’introduzione di un nuovo compatto monoammortizzatore Showa, il rinnovatodisegno dell’articolazione Pro-Link e il nuovo design del forcellone in alluminio. Il motore da 249 cc resta un gioiello di trattabilità, che assicura trazione e controllo incredibili su tutto l'ampio range di giri grazie agli aggiornamenti introdotti dagli ingegneri HRC, che si sono

concentrati in particolare sul sistema di iniezione elettronica PGM-FI, sui flussi che attraversano la testata, oltre che sull'efficienza dei sistemi di aspirazione e scarico, ora con doppo silenziatore. La nuova CRF250R è stata evoluta per raggiungere un livello ancor più elevato di perfezione e, ancora una volta, Honda è riuscita a creare una moto da cross incredibilmente equilibrata, davvero il massimo sia per i professionisti che per i piloti amatori.


HONDA M.Y. 2014 CRF 250R



09


KTM M.Y. 2014 Foto Paolo Vacca












Trial



Andrea Riva

10




Andrea Riva

cletta e poi tutto è venuto di conseguenza”

Nome: Andrea Cognome: Riva Età: 16 anni a settembre Artista musicale rito:............

Che gare farei in questa stagione, sia bici che moto?

prefe-

Ateleta preferito: Tony Bou Andrea da quanti anni pratichi il trial?

“La bici dal 2007 che ho fatto la prima gara ma già andavo in bicicletta da un paio d'anni.” Che cosa ti ha portato prima ad usare la bici da trial e poi la moto?

“Principalmente mio padre che faceva enduro e trial percui è stato lui a regalarmi la mia prima bici-

“Solo con la moto, fine stagione 2012 ho deciso di dedicarmi solo alla moto anche se continuerò ad allenarmi con la moto perchè è molto importante questo tipo di allenamento, farò il campionato italiano e il regionale.” Quali sono i tuoi obbiettivi per la stagione 2013?

“Per me questo 2013 sarà un anno di apprendistato non mi pone degli obbiettivi, voglio allenarmi tanto e fare tanta esperienza.” Quali sono stati i tuoi risul-



Andrea Riva

tati con la bici?

“Ho vinto il campionato del mondo nella categoria mini e campione italiano nella categoria elite” Perche hai deciso di non andare avanti con la bici?

“Perchè se avessi aspettato sicuramente me ne sarei pentito e allora ho deciso di passare alla moto subito per non perdere tempo” Cosa ne pensi della regola non-stop?

“Io essendo dentro nel mondo delle gare di trial da poco non mi ha cambiato molto, ma comunque può essere un vantaggio e uno svantaggio, il vantaggio era che si

partiva tutti dallo stesso piano e lo svantaggio per me è che venendo dalla bici avrei fatto un po' di fatica, diciamo che sono sfavorevole a questa regola.” Quale è il segreto di Tony Bou? “Il suo segreto è l'allenamento con la bici!” Secondo te c'è qualcuno che può batterlo?

“In questo momento nessuno lo può battere.”


GIRL

11







www.xinsidemagazine.com


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.