Happy Aquatics & Wellness n.5 2021

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S E T TE M B R E - OT TO B R E 2021

UN SISTEMA DA RILANCIARE INTERVISTE Leadership - La nuova idea di atleta, sport, comunicazione: Stefano De Alessi

MANAGEMENT

A n n o XXI I I N U M ER O 05

Bonus Terme sì, Bonus Palestre no: analisi di un successo. E di una disfatta Le novità per ASD e SSD da gennaio 2022

AQUAPOOL La piscina da primato: Riviera Brno Modello PPP e investitore privato: connubio possibile? Il piano economico-finanziario della gestione della piscina POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - EURO 2,00 - 45% ART.2 COMMA 20/B LEGGE 662/96 - DCI PADOVA


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SOMMA RIO ANNO XXIII - NUM ER O 0 5 - SE T T E MB RE - OT TOB RE 202 1 NEWS

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Happy Aquatics News

FITNESS

POOLS

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Il piano economico-finanziario della gestione di una piscina Rossana Prola

30

Un sistema in crisi (e resilienza agli sgoccioli) Andrea Pambianchi

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Innovare per ri-portare la clientela nel Club Gerardo Ruberto

13

EAA News

14

Acquanet News CIWAS News

22

16

Modello PPP e investitore privato: connubio possibile? Ciro Lo Giudice

ANIF News

46

Il mondo istruttori all’epoca Covid Stefano Candidoni

26

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Riviera Brno, il modello di impianto acquatico moderno, inclusivo e da primato Ciro Lo Giudice

Bonus terme sì, bonus palestre no: analisi di un successo. E di una disfatta Luigi Angelini

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Pianificazione degli investimenti sul digitale Roberto Di Giacomo

L’era della digitalizzazione delle piscine pubbliche in Francia La Redazione

MANAGEMENT

56 62

66

La gestione dei voucher per i gestori di attività sportive Donato Foresta La riforma dello sport: il “mini” project financing per ASD e SSD Lorenzo Bolognini Le novità per le ASD e SSD da gennaio 2022 Alberto Succi

EXTRA

LE ADERSHIP

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Stefano De Alessi: la nuova idea di atleta, sport e comunicazione Marco Tornatore

INSERZIONISTI II AQQUATIX 3 PROMINENT 5 BERNDORF BÄDERBAU 7 TEAM SYSTEM 9 POLIMPIANTI 11 BLUFITNESS 15 HEITZ SYSTEM 17 ACQUANET 19 TECNOPISCINE 29 DIGI PROJECT 33 WIBIT 39 PROFESSIONE ACQUA 45 EAA 55 AQUARAPID/AQQUATIX 61 NEXT 69 ANIF 73 WBOX III AQUARAPID IV MYRTHA POOLS

POOL &GYM

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Editoriale - Risollevarsi dalla tempesta perfetta Marco Tornatore

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Shop 2.0 in piscina – Aquarapid HA Innovation Calendario EAA – Eventi/Fiere

Foto di Copertina: La piscina come luogo di armonia e bellezza (foto archivio Myrtha Pool) Una vasca originale, suggestiva e dall’architettura ricercata e raffinata, indica che piscina non è solo nuotare, ma vero ambito dove interpretare il benessere in tutte le sue declinazioni per essere la piscina per tutte le categorie di persone che ancora non frequentano i centri acquatici, senza escludere la clientela tradizionale. In questa fase difficile, il concept trasversale di vasca è una delle risposte giuste per risollevarsi dopo il terremoto pandemico.

VERSIONE ONLINE DISPONIBILE SU:

HAPPY AQUATICS & WELLNESS / HAPPY AQUATICS CONSTRUCTION Sede Legale: via Rossi 3F - 35030 Rubano (PD) / Registrazione Tribunale di Padova n. 1727 del 9 marzo 2007 / redazione@euroaquatic.it PER LA PUBBLICITÀ Professione Acqua srl - ferrario@professioneacqua.it DIRETTORE RESPONSABILE Marco Tornatore COME RICEVERE HAPPY AQUATICS & WELLNESS - HA&W Per ricevere la rivista al proprio indirizzo, basta associarsi a EAA, al costo di 30€/anno (eaa@euroaquatic.it). Come soci EAA si ha diritto a ricevere 4 numeri/anno, owero le edizioni di Happy Aquatics & Wellness; per le uscite degli speciali Happy Aquatics - Construction (due numeri/anno), chi fosse interessato deve farne specifica richiesta a redazione@euroaquatic.it. Possibilità di aderire con Formula EAA Club ricevendo nr 02 copie ad uscita per tutti i 6 numeri, inclusi gli speciali Construction: € 700/anno. NOTE ESPLICATIVE DELLA NUOVA IMPOSTAZIONE DI HA&W Le quattro uscite di HA&W prevedono servizi e interviste su management, attività in piscina e nuove tendenze, integrate da approfondimenti per area Fitness e nuovi trend, a cura di Fitness Network Italia, e, per la sezione Pool, curati da Professione Acqua, sulla piscina in chiave più tecnologica e/o manutentiva. Le due uscite HA-CONSTRUCTION dedicano 50 pagine circa alla piscina, sotto il coordinamento di Professione Acqua con focus su progettazione, tecnologia, manutenzione e realizzazione di piscine e spa. COMITATO DI REDAZIONE: Stefano Candidoni, Alessandro Favero, Linda Marabello, Luca Salvatori – completano il Comitato di Redazione per l’edizione Construction di Happy Aquatics: Rossana Prola, Giuliana Bassini, Paolo Ferrario HANNO COLLABORATO: Andrea Pambianchi, Luigi Angelini, Gerardo Ruberto, Roberto Di Giacomo, Donato Foresta, Lorenzo Bolognini, Alberto Succi, Rossana Prola, Lorenzo Paffi, Stefano De Alessi, Ciro Lo Giudice PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE: Jump Comunicazione - www.jumpcomunicazione.com STAMPA: NUOVA JOLLY (SRL) – RUBANO (PD) - Chiuso in tipografia: 24/09/2021 AN N O XXI I I - N UM E RO 05 - SET TEMBRE - OT TO BRE 202 1


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EDI TO R I ALE Per tutti gli attori del settore nasce W.BOX il contenitore che racconta, sostiene e facilita l’economia dello sport

RISOLLEVARSI DALLA TEMPESTA PERFETTA Le straordinarie imprese dei nostri atleti alle Paralimpiadi e alle Olimpiadi hanno emozionato una nazione, orgogliosa di cotanti successi, con puntuale corsa di politici ed istituzioni ad apparire glorificando lo sport. Un copione noto. Politici e vertici istituzionali si dimenticano con altrettanta puntualità che campioni e performance si costruiscono nelle società e centri sportivi che, in Italia, a differenza di tanti altri Paesi, sono gestiti da privati: è rilevante la differenza fra sport come diritto pubblico (vedi in Francia) e quello che non avviene in Italia. Economia e Diritto allo Sport - Le posizioni di Berruto e del Senatore Barbaro, favorevoli all’inserimento dello Sport nella costituzione, o quella di Malagò sul necessario Ministero dello Sport, sono condivise da chi nello sport crede, investe e ne capisce il valore sociale e di mercato. Si parla di ripresa economica sorprendente, scordandosi di un settore che è tragicamente fermo, lontanissimo da flussi e numeri pre covid. Giusto, non siamo degni di una dimensione economica, il che fa il paio con la non cultura sportiva del Paese e della politica: così siamo al quintultimo posto

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nell’UE per l’attività fisica giovanile e fanalino di coda per l’obesità infantile. Un costo socio-sanitario altissimo per chi mastica economia; ma lo sport nazionale eccelle, nonostante il movimento di base e la crescita dei nostri campioni dipendano da società no profit, in un Paese che scarica sul privato la promozione e lo sviluppo dello sport, abbandonandolo alle sue difficoltà. Diluvia (troppo) sul bagnato - Noi, che finiamo in un calderone cui vengono assegnati 140 milioni che significano elemosine effimere, che sentiamo parlare di Recovery Fund di 1 miliardo quando il sistema impiantistico sportivo richiederebbe almeno otto volte tanto; noi che siamo iper limitati dal Green Pass (ne condividiamo l’utilità) e dalle regole che riducono la clientela al 40%-50%, che siamo stati tacciati di essere non essenziali e veicolo di contagio da

una classe politica vergognosa e incompetente, che subiremo l’ulteriore danno per gli aumenti di energia, gas, materie prime, che dai club alla filiera non abbiamo avuto un sostegno significativo, che saremo schiacciati dalle tariffe insostenibili delle grandi catene straniere (70 euro/mese per tutta la famiglia); noi che abbiamo perso fino al 35% dei collaboratori e che arranchiamo con la digitalizzazione…, dobbiamo concludere che l’unica possibilità per salvarsi è arrangiarsi. W.BOX - Arrangiarsi signif ica essere più coesi e il nostro segnale unitario è il nuovo portale wbox.it, il primo progetto di informazione e di lobby funzionale a sviluppo, cambiamento, relazioni e network, per individuare risposte e soluzioni in un mondo che, da solo, deve risollevarsi. Marco Tornatore

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HAPPY AQUATICS AI COMUNI D’ITALIA 3° PARTE

PISCINE PUBBLICHE: PERCORSO PER COMUNI, POLITICI LOCALI E FUNZIONARI La campagna informativa, di aggiornamento e sensibilizzazione rivolta agli Enti Locali Happy Aquatics & Wellness si rivolge ancora alle amministrazioni locali con una serie di articoli, perché maturino competenze o, ove mancassero, si deleghi a professionisti e aziende qualificate in materia di assegnazione, realizzazione, ammodernamento di impianti acquatici pubblici. Il fine è quello di rilanciare un settore in pesantissima crisi e garantire ai cittadini servizi eccellenti e strutture sportive ben conservate e gestionalmente sostenibili. Tutti i Comuni con più di 10.000 abitanti ricevono Happy Aquatics e presto potranno accedere ad Happy Aquatics Digitale grazie alla nuova piattaforma W.BOX (www.wbox.it). Il percorso prevede che alcuni articoli, evidenziati dall’ icona SPECIALE “PERCORSO PER GLI ENTI LOCALI/TERRITORIALI” aiutino in questo impegno comune e decisivo per il futuro degli impianti sportivi nazionali: HA&W è un alleato di chi agisce per il bene del Sistema Sport Nazionale.

Che Piscina Pubblica non sia solo una corsa al taglio del nastro, ma un messaggio di salute e certezze per la popolazione

HA NEWS SPLASH & GYM NEWS

LA SCELTA DEL PROGETTO AD IMPATTO ZERO PER IL VILLAGGIO OLIMPICO MILANO-CORTINA 2026 Mentre in Francia si realizzano gli impianti olimpici per il 2024, in Italia per il Villaggio dell’Olimpiade invernale 2026, fra tanti progetti presentati, è stata selezionata la proposta degli architetti Skidmore, Owings & Merrill (SOM): dovrebbe essere pronto a luglio 2025 e sarà ad impatto ambientale zero, riconvertibile quindi a chiusura dei Giochi invernali. Secondo lo studio, a quattro mesi dalla fine della manifestazione è assicurata l’immediata riconversione del complesso, destinato agli studenti universitari (1.000 posti letto, oltre a co working ed altro nelle aree esterne). Il master plan è frutto della sinergia COIMA SGR & Partners, Comune di Milano, Regione Lombardia e Fondazione Milano Cortina. Il Villaggio Olimpico, che sorgerà nella zona dello scalo di Porta Romana su una superficie di 60.000 mq, ospiterà 1.300 atleti.

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HA NEWS SPLASH & GYM NEWS

30,2 MILIONI DI EURO PER IL NUOVO "L'ODYSSÉE" DI AULNAY-SOUS-BOIS FRANCIA L’Odyssèe, omonimo del grande complesso di Chartres da 70 milioni di euro (in Francia le opere sportive pubbliche contano su budget per noi impensabili), è un impianto realizzato per accogliere i nuotatori dell’Olimpiade 2024: rilevare come i francesi siano in anticipo sul completamento di complessi sportivi in confronto ai ritardi cronici italiani in occasione dei grandi eventi, avvilisce un po’. All’inaugurazione, oltre al primo ministro, Jean Castex, non poteva mancare la ex nuotatrice argento olimpico e attuale ministro dello sport, Roxana Maracineanu. Superficie complessiva 6.935mq e scelte tecnologiche tali da assicurare la riduzione del 30% del consumo energetico rispetto ad un complesso acquatico convenzionale: 30 milioni ben spesi, se pensiamo che comunque questa struttura realizzata per l’Olimpiade 2024 sarà utilizzata non solo da nuotatori e società sportive, ma anche da ordinari bagnanti parigini che potranno godere degli spazi leisure affiancati alle vasche natatorie.

Il nuovo Centro Acquatico L'Odyssée di Aulnay-sous-Bois

INCONTRO A RIMINIWELLNESS DELLE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA Nel corso della kermesse riminese in edizione autunnale, dopo oltre 18 mesi di videocall, il 24 settembre si sono incontrate in presenza le quindici Associazioni di Categoria che da tempo hanno avviato un costruttivo percorso caratterizzato da convergenze, dialogo ed un’unità progettuale un tempo impensabile. Fra le ragioni principali dell’incontro: le intese in fase di perfezionamento con il Ministero della Salute per una campagna mediatica a sostegno dello sport, la necessità di essere riconosciuti (anche) come comparto economico, il dialogo con le Istituzioni e la società commerciale nello sport come uno dei traguardi da inserire nella riforma del settore. A seguire i rappresentanti hanno seguito il convegno ANIF ospitato da Riminiwellness.

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PISCINA (E PALESTRA) DA PRIMATO NELL’ADDRESS BEACH RESORT DI DUBAI

NEXT BY FORUMPISCINE: BOLOGNA, 12-13 OTTOBRE 2021 Va in scena all’interno del distretto fieristico di Bologna, nei nuovissimi spazi dell’Exhibition Hall e al Palazzo dei Congressi, l’inedito appuntamento con NEXT by ForumPiscine: aziende e professionisti dell’industria della piscina e delle spa si ritrovano in presenza per individuare – attraverso il dialogo e il confronto con gli esperti del settore – risposte concrete alle sfide e agli scenari che si profilano post emergenza sanitaria. NEXT by ForumPiscine si articola in area espositiva e congresso, entrambi a ingresso gratuito. L’Expo, che si svolgerà in concomitanza con la 22a edizione di ForumClub - International Congress & Expo for fitness, sport & wellness clubs, metterà in mostra prodotti e servizi per la gestione, la manutenzione e l’efficientamento di piscine pubbliche e private, centri sportivi, aree fitness e wellness. Con uno spazio riservato alle tecnologie green all’interno dell'Innovation Area. Workshop e convegni in programma proporranno contributi a tema risorse idriche, energy management, sviluppo sostenibile e aggiornamenti normativi, con la partecipazione, tra gli altri, di rappresentanti dell'Istituto Superiore della Sanità, Federnuoto, Università Roma Foro Italico e Regione Emilia-Romagna. E, dopo la due giorni di ottobre, si tornerà in Fiera a Bologna, questa volta al padiglione 19, per la 13° edizione di ForumPiscine, in programma dal 23 al 25 febbraio 2022. Per aggiornamenti: www.forumpiscine.it Facebook e Linkedin

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La palestra al 75° piano con affaccio sulla spiaggia

E’ un vero hotel da primato, non solo per il lusso e l’architettura ardita (due torri unite da un paio di ponti di collegamento che valgono il primo record), comuni denominatori di molti hotel di Dubai, ma sicuramente per la piscina a sfioro più alta al mondo. Infatti al piano 77 dell’hotel extra lusso si affaccia sul mare la suggestiva “Infinity pool”, a quasi 300 metri d’altezza: un nuovo primato mondiale reso più apprezzabile dalle dimensioni della vasca che è di 560 metri quadri – la profondità massima è di 120 cm. L’offerta wellness viene completata dalla palestra al 75° piano, modernamente attrezzata e con vetrate che regalano un landscape mozzafiato. Vicino alla spiaggia il resort assicura divertimento anche per i bambini con un ampio spray park. Per saperne di più o prenotare un soggiorno in questo hotel dotato di esclusive e panoramiche palestra e piscina www.addresshotels.com

La piscina da primato al piano 77 dell'Address Beach Resort di Dubai © D I R I T T I R I S E R VAT I



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FLUIDRA ACQUISISCE L’AMERICANA S.R. SMITH E RAFFORZA LA PROPRIA POSIZIONE Con l’obiettivo di crescita in diversi segmenti di mercato su scala internazionale e di essere il miglior partner per ogni cliente, Fluidra, rafforza la propria leadership mondiale con l’acquisto di S.R. Smith, produttore statunitense di attrezzature e accessori per piscine commerciali e residenziali. Un’ operazione da 240 milioni di dollari. Mentre S.R. Smith con sede in Oregon potrà comunque agire in modo autonomo, Fluidra, quotata nella borsa spagnola, con questa nuova acquisizione esprime un valore di fatturato pari a 1,5 miliardi di dollari e può puntare ad un volume complessivo di ricavi di oltre 2,18 miliardi di dollari nel 2022, ad un Ebitda del 25,5% e all’aumento delle vendite del 37%-42%, ribadendo di essere decisamente il gruppo numero uno del settore piscina.

L’ANNEGAMENTO UCCIDE TROPPI BAMBINI Nel mondo le morti per annegamento sono oltre 360.000 all’anno e sono la terza causa di decesso degli under 15. Da una ricerca del nostro osservatorio W.BOX, meno del 2% della popolazione italiana sa veramente nuotare, ovvero ha un’autonomia di almeno 1.000 metri in acque libere. Il problema è assai più marcato fra i minorenni come segnala il pediatra Italo Farnetani in un’intervista a Huffpost- huffingthonpost.it- in merito alle morti per annegamento dei bambini: “Questo accade perchè in Italia si nuota malissimo: fra 5 e 18 anni solo il 30% sa nuotare in maniera sufficiente mentre un altro 30% sa stare a galla, ma alla minima difficoltà è indifeso; inoltre, il 10% sa nuotare solo in piscina”. Fra i 7 e i 18 anni esiste una vera emergenza nuoto “fare i corsi di nuoto è una garanzia di sicurezza e si salvano tante vite”. Nonostante campagne televisive stagionali sulla prevenzione (tardive: diffuse ad agosto e non in primavera) e l’impegno emotivo post olimpico di introdurre lo sport nelle scuole primarie – l’insegnamento del nuoto dovrebbe essere materia curriculare come avviene nei Paesi più evoluti – le nostre estati registrano un numero inaccettabile di decessi dei minori, ancor più gravi se si verificano in piscine dove la sorveglianza dovrebbe essere massima. La migliore prevenzione è l’insegnamento del nuoto. Chissà se la politica, oltre alle promesse, saprà pianificare un percorso istituzionale che guidi famiglie e bambini verso un programma educativo, preventivo finanziato.

DA CONFLAVORO, NUOVO CONTRATTO PER I COLLABORATORI SPORTIVI Da inizio agosto sono in vigore le modifiche e le integrazioni al CCNL Impianti sportivi e Attività sportive siglato da Conflavoro PMI, ASI, MSA, CNS Libertas, FISE, FIS e Fesica Confsal. Novità resesi necessarie per un rapido rilancio di aziende e lavoratori del comparto sportivo, fortemente condizionati dalla crisi pandemica. I principali cambiamenti riguardano: contratti a tempo determinato; apprendistato e welfare aziendale; malattie e ferie. Per saperne di più: https://www.conflavoro.it/sport

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Il workshop “Prima la Salute” organizzato da Polo della Salute e tenuto da Gerardo Ruberto è un’opportunità per ogni club/piscina, inteso come Impresa, di avvicinare nuovi target. Medical wellness è l’ approccio che rivoluzionerà il mondo del fitness e si esaminerà come promuovere ed organizzare la salute nel Terzo Millennio, alimentando la consapevolezza in tutte le persone che l’esercizio fisico è un «farmaco» per prevenire e «curare» malattie metaboliche legate a sedentarietà e stili di vita sbagliati. Polo della Salute è un metodo per offrire servizi adeguati a tutte le categorie di consumatori che fino ad oggi non sono mai state in centri wellness/palestre e piscine. Inizierà Il tour il 7 ottobre 2021 e toccherà queste città: Belluno, Roma, Reggio Emilia, Genova, Bari, Messina, Bologna, Sacile (Pn), Vicenza, Milano con sedi da definire secondo interesse ad ospitare il workshop: info@smilingcoachsystem.it www.polodellasalutemethod.it

E.A.A. NEWS

Lo scorso 28 agosto si è tenuto un meeting online degli esponenti di sedici scuole di altrettante nazioni: è emersa la volontà condivisa di definire nuovi percorsi VAS che superino l’approccio datato di fitness acquatico caro ai nostalgici conservativi, per interpretare al meglio le esigenze di novità e di sostanza da riservare alla popolazione aquafitness abituale e a quella da avvicinare alle piscine; un programma ancor più fondamentale in questa fase condizionata dalla pandemia. Confermata la guida del progetto di Francisco Estevao, Fabrizio Cantarini e Annarita Misciglia, come prima tappa 2021-22 è stata fissata quella dell’evento IAA Marathon online il 23-24 ottobre gratuito e aperto a tutti gli istruttori (per iscrizioni dall’Italia: eaa@euroaquatic.it ). Al novero delle scuole già selezionate, si sono aggiunti i rappresentanti di UK, Turchia, mentre sono in fase di ingresso scuole di Qatar, Marocco, Belgio e Svizzera per dare ancor più peso internazionale al progetto e allargare il confronto fra esperti del settore. www.euroaquatic.it o www.i-a-a.org per dare spunti di operatività, per condividere nuove ricerche e sperimentazioni sul campo. Info: eaa@euroaquatic.it

Uno degli incontri online delle Scuole internazionali IAA

E.A.A 2021-22 AL FIANCO DI ISTRUTTORI E CLUB PER UNA RIPRESA PROFESSIONALMENTE CERTIFICATA Il programma formativo di EAA non si ferma, anzi, viene rilanciato fra corsi online, prevalenti come richiesto dagli stessi operatori - vedi articolo a pag 46 - , e in presenza, in occasione di momenti più rivolti alla parte pratica e alle verifiche in vasca. Non mancheranno le novità volte a sviluppare una professionalità evoluta che formi il tecnico secondo obiettivi nuovi e rispondenti alle attese di allievi abituali o da appassionare all’acqua: un assist quindi anche per piscine e club consapevoli delle sfide che ci attendono per superare questa crisi. Pure il programma degli eventi di EAA subirà cambiamenti, il più significativo dei quali sembra essere una novità da inserire nella kermesse di Riminiwellness: presto le indicazioni su quanto EAA sta pianificando. Per informazioni e anticipazioni o iscrizioni ai corsi www.euroaquatic.it

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HA NEWS ACQUANET NEWS

ACQUANET A NEXT CON STAND E SESSIONI CONVEGNISTICHE – BOLOGNA 12-13 OTTOBRE Acquanet avrà un ruolo rilevante anche all’attesa edizione Next di ForumPiscine a Bologna: sarà infatti presente con un proprio stand per accogliere soci e operatori del settore. Per gestori di piscine pubbliche ed amministratori locali, Acquanet il 13 ottobre alle ore 12.00 organizzerà invece una tavola rotonda in presenza, dal titolo “Come sta cambiando la piscina pubblica” alla quale parteciperanno i rappresentanti di due dei player protagonisti della trasformazione del comparto: Paolo Calvi, Amministratore e socio di P&G/Aquamore e, per la prima volta ad un convegno nazionale, Ignacio Triana, presidente del gruppo spagnolo Forus. Due aziende che stanno imponendosi perché interpreti di nuovi modelli gestionali e soluzioni volte a rivisitare il PPP e il sistema di concessioni di impianti pubblici, in ragione di idee nuove, strategie imprenditoriali misurate e di una solidità finanziaria decisiva per assicurare risultati premianti per tutte le parti coinvolte. Per informazioni sul programma e per potersi prenotare: info@acquanetpiscine.it o www.acquanetpiscine.it

Ignacio Triana - Forus

Paolo Calvi - P&G-Aquamore

CIWAS NEWS

CASA ACQUANET AL CONVEGNO D’AUTUNNO

140 MILIONI DI PREOCCUPAZIONI

Il 16 e 17 novembre Acquanet Associazione Piscine parteciperà alla 7° edizione del Convegno d’Autunno, che quest’anno si svolgerà a Mesagne (BR) nella splendida cornice della masseria Tenuta Moreno. “Casa Acquanet” sarà quindi il luogo di ritrovo per Associati e non Associati, uno spazio esclusivo all’interno della manifestazione in cui i consulenti dell’Associazione risponderanno, in forma privata, a domande e quesiti dei presenti. Il Convegno d’Autunno sarà anche l’occasione per presentare il Progetto “Professionista della Piscina”, dedicato a costruttori e manutentori di piscine pubbliche e private. La sera prima del Convegno d’Autunno, Acquanet organizzerà anche un evento di benvenuto al Castello di Mesagne, magnifico esempio di architettura medievale, oggi sede del Comune. www.acquanetpiscine.it Brindisi - 16 e 17 novembre

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La stagione è iniziata con l’annuncio dell’attivazione di un fondo del MEF da 140 milioni di euro. Cifra all’apparenza importante ma che poi suddivisa tra palestre, piscine, impianti, discoteche, teatri, impianti di risalita eccetera risulta assolutamente insufficiente. Un debole segnale di supporto ma che comunque fa sperare che la questione aiuti alle Strutture Sportive sia passata in secondo piano con la riapertura. Certo è che per la ripresa del settore sono necessari ben altri provvedimenti; come il Bonus Wellness e Sport, proposto da CIWAS ed arrivato come ordine del giorno in Parlamento lo scorso 18 dicembre 2020 (odg. N. 9/2828/84), che purtroppo ad oggi si è arenato ma che speriamo il Governo Draghi riprenda in mano. Poi è assolutamente necessario per il futuro convergere su un nuovo schema che delinei e valorizzi le Imprese Sportive, in tutte le loro declinazioni; gli esperimenti del passato riguardo questo argomento fanno riflettere, molti sono gli aspetti da migliorare rispetto a quell’esperienza per trovare un giusto equilibrio tra mondo commerciale e mondo associativo che sia condiviso e realmente sostenibile, onde evitare il default del 90% delle attuali strutture sportive. www.ciwas.it

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HA NEWS ANIF NEWS

ANIF - SETTIMANA EUROPEA DELLO SPORT E LA PROMOZIONE DI STILI DI VITA ATTIVI La Settimana Europea dello Sport, tenutasi il 23-30 settembre, è un’iniziativa della Commissione Europea, sostenuta e gestita da EuropeActive con l’obiettivo di promuovere lo sport e l’attività fisica in tutta Europa, con un payoff chiaro e diretto: #BeActive. ANIF è da sempre partner del progetto europeo e coinvolge i club in iniziative e attività all’intero delle strutture associate. Tutti hanno potuto partecipare con l’obiettivo di essere ambasciatori di uno stile di vita sano, facendo al contempo da megafono per comunicare all’unisono alle istituzioni che lo sport fa bene alla salute fisica e mentale. L’obiettivo è creare un #BeActive mood che non si limiti ad una settimana ma che, anzi, possa durare tutto l’anno! Palestre, piscine e circoli da testimonial della European Week of Sport possono continuare a sensibilizzare sempre più persone ad adottare uno stile di vita attivo allenandosi in maniera costante e controllata all’interno di una struttura sportiva. Per un ruolo attivo in questa missione, scrivi ad ANIF (segreteria@anifeurowellness.it)

CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DI LAVORO PER I COLLABORATORI COORDINATI E CONTINUATIVI DELLE SSD E ASD

Giampaolo Duregon, presidente ANIF, sempre in prima linea per sostenere il settore sport

Iniziato nel 2019, questo importante contratto ha subìto con il Covid un momento di arresto, ma è stato finalmente firmato dalle parti. “Riteniamo sia molto importante in questo momento poiché il contratto, che proprio con il Decreto Sostegni ha dimostrato essere utilizzato da più di 300.000 collaboratori a vario titolo, è anche oggetto della Riforma dello Sport” afferma Giampaolo Duregon, Presidente ANIF “Stiamo dialogando con il mondo delle istituzioni per far sì che tali stanziamenti siano economicamente sostenibili e abbiamo fissato a Bologna per il prossimo 13 ottobre un incontro con i nostri consulenti, l’Avv. Alberto Succi e la Dott.ssa Commercialista Daniela Ilacqua, per sviscerare i dettagli operativi”. Il settore sportivo è fortemente impegnato nel sociale (avviamento allo sport dei giovani, esercizio fisico controllato per prevenire le malattie croniche e “produzione” dei futuri campioni delle Olimpiadi), pertanto merita, anche ai fini della contribuzione, agevolazioni dedicate e/o finanziamenti, onde evitare che il peso economico rappresentato risulti, purtroppo, insostenibile. www.anifeurowellness.it

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ACQUANET, DAL 2012, SI PONE L’OBIETTIVO DI CREARE UN GRUPPO DI AZIENDE DEL SETTORE PISCINE CHE LAVORINO INSIEME SU TEMI IMPORTANTI E CONDIVISI. AD OGGI, CONTA PIU' DI 200 ASSOCIATI. DIVERSE ANIME, ACCOMUNATE PERÒ DALLO STESSO OBIETTIVO:

MIGLIORARSI E MIGLIORARE IL SETTORE. l’Associazione offre diversi servizi ai propri Soci. Alcuni esempi: - Consulenza in tempo reale relativamente ad aspetti legislativi, normativi, tecnici. Consultazione gratuita delle norme tecniche UNI. - Organizzazione di corsi di formazione gratuiti per i propri associati. - Partecipazione attiva alla scrittura delle norme tecniche, sia italiane che europee, sulla costruzione e sulla gestione delle piscine pubbliche. - Consulenza gratuita di professionisti esterni, al fine di poter rispondere in modo adeguato ad ogni quesito nel più breve tempo possibile (su temi legali, amministrativi e tecnici). ACQUANET ADERISCE A CONFLAVORO PMI E CIWAS - CONFEDERAZIONE ITALIANA WELLNESS E ATTIVITÀ SPORTIVE

Per saperne di più sull’Associazione è possibile consultare il nostro sito (www.acquanetpiscine.it), scriverci una mail ad info@acquanetpiscine.it oppure chiamarci al 0376854931 - 3335259383 . Saremo lieti di risolvere qualsiasi vostro dubbio!


L ' OPINIO NE 1

7’

Rossana Prola PERCORSO PER GLI ENTI LOCALI/TERRITORIALI

prola@professioneacqua.it

AQ UA POOL

Tempo di lettura

IL PIANO ECONOMICOFINANZIARIO DELLA GESTIONE DI UNA PISCINA Gli ultimi due anni hanno profondamente cambiato la situazione della gestione delle piscine pubbliche in Italia. La chiusura prolungata degli impianti ha drasticamente ridotto gli incassi dei gestori, che hanno dovuto comunque sostenere costi, relativamente ai canoni di gestione, ai mutui, ai costi fissi delle bollette, alle tasse. La stagione autunnale che è appena iniziata non si preannuncia facile, in quanto l’obbligo di green pass (e la confusione che accompagna questa disposizione) molto probabilmente ridurrà ulteriormente il numero degli utenti. Sempre che le Regioni non si colorino troppo, nel qual caso le piscine coperte saranno costrette a chiudere di nuovo. Tutto ciò ha prodotto e produrrà ingenti danni, che già sono sfociati in alcuni casi in fallimenti veri e propri. Il termine imminente della moratoria sui mutui concessa dalle banche renderà la situazione ancora più critica nei prossimi mesi. Come tutte le situazioni di crisi, anche la difficoltà che stiamo vivendo può offrire una possibilità di crescita e di miglioramento.

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Rancho Cordova City - ph LPA

Uno strumento fondamentale dal quale derivano le scelte importanti per il futuro dell’impianto sportivo

Ogni Amministrazione Comunale dovrebbe evitare di commettere l’errore di sottovalutare il problema, affrontandolo apertamente e cercando le soluzioni più opportune per evitare di trovarsi, nell’immediato o nel futuro, con la gestione della piscina in sofferenza o, peggio, senza nessuna gestione. Non © D I R I T T I R I S E R VAT I

va mai dimenticato, infatti, che una gestione in sofferenza ricade inevitabilmente sui servizi all’utenza. Trovarsi, inoltre, a dover cercare una soluzione alternativa ad una società di gestione che fallisce è senza dubbio una situazione molto critica, che dovrebbe essere evitata in ogni modo.


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Per analizzare correttamente la situazione globale della gestione della piscina, è necessario valutare molti aspetti, e un approfondimento della situazione economica è di fondamentale importanza in questa fase estremamente critica. La legislazione vigente sugli appalti consente infatti di rivedere il piano economico-finanziario in situazioni particolari, come quella che stiamo vivendo. Le concessioni possono essere modificate secondo quanto previsto e nei limiti indicati all’art. 175 del Dlgs 50/2016 “Modifica dei contratti durante il periodo di efficacia”. La giustificazione di una modifica delle condizioni contrattuali in essere è riconducibile a quanto indicato al comma 6 dell’art. 165 del Dlgs 50/2016 che prevede “… Il verificarsi di fatti non riconducibili al concessionario, che incidono sull'equilibrio del piano economico finanziario, può comportare la sua

È INDISPENSABILE CHE CHI REDIGE IL PIANO CONOSCA BENE I CENTRI DI RICAVO, QUELLI DI COSTO E ABBIA ANCHE UNA COMPETENZA IN TERMINI ECONOMICI

revisione da attuare mediante la rideterminazione delle condizioni di equilibrio. La revisione deve consentire la permanenza dei rischi trasferiti in capo all'operatore economico e delle condizioni di equilibrio economico finanziario relative al contratto…”. Sfruttare questa possibilità dovrebbe essere un dovere per ogni Amministrazione, se non altro per avere il tempo necessario per ripensare e riformulare la gestione dell’impianto sportivo. Purtroppo, invece, non sempre questa possibilità è

OGNI AMMINISTRAZIONE COMUNALE DOVREBBE EVITARE L’ERRORE DI SOTTOVALUTARE IL PROBLEMA, AFFRONTANDOLO APERTAMENTE E CERCANDO LE SOLUZIONI PIÙ OPPORTUNE PER EVITARE LA CHIUSURA DEGLI IMPIANTI

stata sfruttata dalle amministrazioni pubbliche locali, causando non pochi problemi. Il piano economico-finanziario è lo strumento fondamentale da adottare per poter procedere alle opportune valutazioni. Molto spesso però né il gestore né l’amministrazione pubblica sono in grado di redigerlo in modo corretto. Può capitare che il gestore non conosca le proprie entrate e i propri costi in modo analitico, che l’amministrazione si affidi a società esterne le quali, purtroppo, non possiedono quasi mai una competenza specifica del settore. Il risultato è che le decisioni vengono prese sulla base di documenti che non corrispondono alla realtà e, di conseguenza, sono sbagliate. Non si tratta di un problema da poco, anzi. Da piani economico-finanziari errati derivano scelte di affidamento sbagliate, appalti sovrastimati che, troppo spesso, trovano comunque concorrenti disponibili, ma impreparati e destinati a fallire. Allo stesso modo, piani economico-finanziari sbagliati portano a sottovalutare il problema della difficoltà della gestione, che invece è dietro l’angolo ed arriva in modo improvviso.

ph Artem Podrez by Pexels

Quali sono i motivi che portano a redigere il piano economico-finanziario in modo non corretto?

Un piano economico finanziario è materia per professionisti o gestori molto preparati

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Prima di tutto il fatto che, dal punto di vista della liquidità, una piscina incassa molto prima di spendere e diff icilmente si arriva a percepire la difficoltà economica, rilevabile solo se il bilancio viene fatto per competenza e non per cassa. Ma, per la forma giuridica di società di gestione, nella stragrande maggioranza associazioni o società sportive, non vengono stilati bilanci per competenza, poiché il consulente non è in grado di farlo ed il gestore non lo fa.


AQUAPOOL ph Fluidra

ROSSANA PROLA

I complessi acquatici sono impianti molto impegnatvi che richiedono di essere assegnati a gestori di comprovate capacità

DA PIANI ECONOMICO-FINANZIARI ERRATI DERIVANO SCELTE DI AFFIDAMENTO SBAGLIATE, APPALTI SOVRASTIMATI CHE, TROPPO SPESSO, TROVANO COMUNQUE CONCORRENTI DISPONIBILI, MA IMPREPARATI E DESTINATI A FALLIRE

Inoltre, la parte relativa alla tassazione è di difficile comprensione per i non addetti ai lavori e viene trascurata dal gestore che prepara una bozza per l’amministrazione; così come da parte delle società di servizi che producono un’ipotesi di piano economico-finanziario i ricavi ed i costi vengono stimati non correttamente, essendo la piscina un’attività del tutto particolare. In questo modo, a volte ci si trova davanti a veri e propri “morti che camminano” (dal punto di vista economico, naturalmente): soggetti che, se fermassero oggi l’attività, non avrebbero la possibilità di chiudere il bilancio a pareggio. Per realizzare quindi un piano economico-finanziario corretto è necessaria, per prima cosa, una profonda competenza specifica.

Ipotizzare i ricavi non è semplice, ma ancora più difficile è stimare correttamente i costi. Normalmente, entrambi vengono sottostimati: i ricavi perché ci si concentra sul numero di utenti e non sulle presenze, i costi perché non si conoscono le dinamiche relative agli spaventosi costi per l’energia, per il personale e per la manutenzione, sia ordinaria che straordinaria. Per questo è indispensabile che chi redige il piano conosca bene i centri di ricavo e quelli di costo. Ma non è sufficiente, perché è necessaria anche una competenza in termini economici, per posizionare le voci di costi e ricavi in modo corretto all’interno dell’anno solare. Se si effettuano un’analisi ed una stima corrette del piano economico si riesce senza difficoltà ad ipotizzare lo scenario a breve e medio termi-

ne. Su quello a lungo termine, oltre i cinque anni per capirci, sarebbe meglio non spingersi mai o, se lo si fa, è necessario introdurre riserve importanti, o corrette garanzie, per evitare che situazioni come quella relativa al Covid-19 rendano carta straccia qualunque previsione. Fare bene i conti è quindi il primo passo per poter avviare una contrattazione tra il gestore e l’amministrazione pubblica. Sul risultato economico si basano le decisioni, si valutano gli interventi correttivi e si decide, in sostanza, il futuro di una attività e di un servizio i fondamentale importanza. 

IL PIANO ECONOMICOFINANZIARIO È LO STRUMENTO FONDAMENTALE DA ADOTTARE PER POTER PROCEDERE ALLE OPPORTUNE VALUTAZIONI


8’ Tempo di lettura

Ciro Lo Giudice PERCORSO PER GLI ENTI LOCALI/TERRITORIALI

redazione@quroaquatic.it

AQ UA POOL

MODELLO PPP E INVESTITORE PRIVATO: CONNUBIO POSSIBILE? Gli errori del passato, le difficoltà sistemiche accentuatesi con il Covid e la necessità di rilanciare l’impiantistica natatoria nazionale impongono nuove soluzioni premianti per tutte le parti coinvolte e per il cittadino

IL NUOVO MODELLO CHE DÀ GARANZIE E CERTEZZE DETERMINA UNA SITUAZIONE WINWIN-WIN

Gli impianti sportivi pubblici in generale e le piscine in particolare sono sovente in difficoltà o mal conservati. Le difficoltà maggiori per l’ente locale sono da individuare in un’impreparazione di fondo in materia impiantistica. Dallo spreco frequente di risorse pubbliche per sovradimensionamento del complesso sportivo a gare d’appalto dove si premia solamente chi fa l’offerta (al ribasso) migliore, senza verificare con certezza l’idoneità a gestire un bene pubblico da parte di una società privata. Sovente anche l’impresa di costruzione, cui sono affidati i lavori per la realizzazione, non è all’altezza o vince l’appalto a condizioni non sostenibili pur di ottenere la commessa.

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Cantiere dell'impianto di Spinea - una garanzia di esito finale ottimo, ma non sempre è così per gli impianti comunali

Dall’altra parte, il soggetto gestore spesso non ha la struttura organizzativo-aziendale per sostenere gli oneri di gestione ed è finanziariamente vulnerabile o inesperto nel pianificare il business. Il risultato delle mancate competenze è un pessimo servizio (a volte perfino copiato pedissequamente da © D I R I T T I R I S E R VAT I

realtà analoghe) con lavori di manutenzione ridotti all’osso o mai affrontati e un degrado progressivo dell’impianto che si traduce in un danno per la collettività e per il territorio. Oggi più di ieri, anche per gli effetti della crisi pandemica che ha


AQUAPOOL MARCO TORNATORE

IL MODELLO PREVALENTE DI ASSEGNAZIONE/ GESTIONE PRE COVID-19 ERA INFATTI GIÀ MOLTO DEBOLE E, DOPO QUESTI MESI DI PESANTI CRITICITÀ E CHIUSURE, È NECESSARIO UN CAMBIO DI PASSO colpito il comparto. Il modello prevalente di assegnazione/gestione pre Covid-19 era infatti già molto debole e, dopo questi mesi di pesanti criticità e chiusure, è quindi necessario un cambio di passo.

Alla luce di quanto sopra, risulta determinante orientare il modello di progettazione/costruzione/ gestione su soluzioni e scelte che all’estero si sono già imposti, ma che per ragioni sistemiche in Ita-

lia stanno tardando ad affermarsi. Del PPP, in questa sede, tralasciamo in parte il ruolo del Pubblico, in genere proprietario dell’impianto sportivo, per concentrarci sul soggetto gestore e su chi deve costruire in perfetta armonia con tutte le parti coinvolte (quindi anche le Amministrazioni Locali) e con l’obiettivo della piena sostenibilità, proiettando ogni sforzo realizzativo al lungo periodo. Il che è un problema per il Comune stesso, perché oggi più di ieri le amministrazioni locali hanno molte meno risorse disponibili ed è molto difficile fare fronte non solo all’investimento iniziale per la realizzazione del complesso o il suo ammodernamento, ma anche subentrare al gestore incapace di onorare gli impegni assunti o per coprire la rata del mutuo non pagata, pena il fallimento, come

La vasca da 25 del complesso Aquamore di Spinea © D I R I T T I R I S E R VAT I

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è accaduto e sta accadendo con diverse piscine pubbliche. LE SOLUZIONI NAZIONALI PER SUPERARE LE DIFFICOLTA’ Oltre a queste considerazioni, non è così scontato poter individuare Pubbliche Amministrazioni in grado di sostenere la propria quota di investimento nello sviluppo di operazioni di partenariato pubblico privato. La ristrettezza delle disponibilità economiche e finanziarie talvolta rappresenta un ostacolo insormontabile per il successo di un PPP. Individuare quindi anche forme differenti di copertura dell’investimento, in grado però di mutuare le logiche del partenariato pubblico privato, diventa una scelta decisiva per la buona riuscita di alcune operazioni. È questo un approccio - certamente non nuovo ma recentemente aff inato in termini di modello che pochi selezionati e affermati gruppi stanno sviluppando. Diversi sono stranieri, ma in Italia si sta stagliando con crescente successo P&G. La domanda di partenza è piuttosto semplice: chi, Pubblica Amministrazione a parte, può essere interessato a realizzare ed investire in un Centro natatorio senza che il ritorno economico sia il driver principale dell’operazione? Esiste un mercato di investitori coinvolti in progetti più ampi (immobiliari, commerciali o di altra natura) in cui l’infrastruttura sportiva rappresenta un costo necessario, spesso a scomputo oneri. In questo tipo di operazioni, infatti, la Pubblica Amministrazione consente investimenti privati a fronte dell’acquisizione, a scomputo oneri, di strutture che abbiano un ritorno sociale. Il modello, fino ad oggi, tuttavia si è spesso fermato a questo step, ignorando però la

Il cantiere della piscina di Spinea a fine agosto

CHI, PUBBLICA AMMINISTRAZIONE A PARTE, PUÒ ESSERE INTERESSATO A REALIZZARE ED INVESTIRE IN UN CENTRO NATATORIO SENZA CHE IL RITORNO ECONOMICO SIA IL DRIVER PRINCIPALE DELL’OPERAZIONE? fase successiva alla conclusione dell’esecuzione dei lavori. Il nuovo modello – in parte di alcune aziende estere, ma in particolare del menzionato gruppo italiano- che dà garanzie e certezze si inserisce perfettamente in questo scenario determinando una situazione win-win-win: si affianca infatti in ogni fase dell’operazione, proprio come nel modello tradizionale di PPP e - Garantisce un valore alla Pubblica Amministrazione, in quanto non è sufficiente costruire una struttura sportiva ma è necessario poi gestirla, con la certezza che la stessa resti un valore e non diventi un costo per la collettività; - Garantisce un valore all’investitore, indirizzandone le scelte realizzative e contribuendo a ridurre

NON È COSÌ SCONTATO POTER INDIVIDUARE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI IN GRADO DI SOSTENERE LA PROPRIA QUOTA DI INVESTIMENTO NELLO SVILUPPO DI OPERAZIONI DI PARTENARIATO PUBBLICO PRIVATO

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il costo che l’investimento sociale ha sul business plan di riferimento; - Garantisce al proponente la gestione di un Centro orientato al modello gestionale selezionato ed in grado di offrire stabilità nel tempo. Il modello in verità ha la forza di essere variabile secondo la tipologia di intervento, indicativamente con tre soluzioni che rientrano nel percorso da seguire per progettare, finanziare, realizzare, gestire un impianto con la certezza del risultato positivo per ogni fase considerata a sé, escludendo i rischi e i flop crescenti del passato con grave danno d’immagine per l’AP e per la collettività. L’ESEMPIO: IL PPP SECONDO UN NUOVO MODELLO Un caso di specie in fase di imminente completamento è quello applicato alla Città di Spinea, 30.000 abitanti circa nell’hinterland veneziano, nota per aver dato i natali a Federica Pellegrini, nella quale Tempo Libero S.r.l. sta realizzando un nuovo centro commerciale e, a scomputo oneri, un nuovo centro natatorio coperto dotato di 3


Partiti da fornitori, abbiamo saputo recepire, come per il “progetto Bocconi” di Milano, l’esigenza dell’investitore di avere un partner in grado non solo di realizzare gli impianti specialistici, ma anche, in funzione dei contenuti e del budget disponibile, di garantire la gestione e consentire il parziale ritorno dell’investimento mediante il canone di locazione.

DATI PROGETTO gentilmente offerti da P&G - Aquamore

Quale particolarità di questo modello?

Pubblica Amministrazione in questo modo, e di fatto a costo zero, si trova infatti una struttura realizzata secondo logiche guidate dal gestore ed un gestore serio in grado di dare valore sociale all’attività. Sicuramente questo rappresenta un filone che ci aspettiamo possa svilupparsi ulteriormente nei prossimi anni. 

Si tratta di un’evoluzione di quanto già facciamo nelle operazioni di PPP ordinarie. La particolarità è quella di poter scardinare per l’investitore privato il concetto di costo puro per le operazioni a scomputo oneri, e al tempo stesso togliere alla Pubblica Amministrazione la preoccupazione della gestione. La

PISCINA

TECNOLOGIA

LUNGHEZZA

LARGHEZZA

PROFONDITÀ

NUOTO

MYRTHA STRUCTURAL

25,025

12,50

1,35-1,65

Aquamore Spinea

RICREATIVA

MYRTHA STRUCTURAL

12,50

6,00

1,22

Aquamore Spinea è un nuovo centro natatorio indoor dotato di 3 vasche, tutte realizzate con tecnologia Myrtha. Di particolare rilevanza è la presenza della vasca riabilitativa, inserita in un ambiente compartimentato dal punto di vista acustico e accessibile anche dagli spogliatoi del centro fisioterapico che completa la struttura.

RIABILITATIVA

MYRTHA THERAPY

6,00

4,00

1,05

MARCO TORNATORE

Come è nato il progetto Spinea?

LA PARTICOLARITÀ È QUELLA DI POTER SCARDINARE PER L’INVESTITORE PRIVATO IL CONCETTO DI COSTO PURO PER LE OPERAZIONI A SCOMPUTO ONERI, E AL TEMPO STESSO TOGLIERE ALLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE LA PREOCCUPAZIONE DELLA GESTIONE

AQUAPOOL

piscine Myrtha Pools. Fra le parti coinvolte P&G, appunto, e al cui rappresentante, Lorenzo Paffi (Key Account Manager Myrtha Pools) rivolgiamo un paio di domande per capire come si è sviluppata la collaborazione Pubblico-Privato, connotata da certezze, solidità del progetto e sostenibilità in prospettiva, con pieno rispetto dei tempi di realizzazione.

SUPERFICIE SUPERFICIE COPERTA

2.000MQ

SUPERFICIE COMPLESSIVA

7.000MQ

NUMERO PARCHEGGI DEDICATI

150

CANTIERE INIZIO LAVORI

GENNAIO 2021

FINE LAVORI

NOVEMBRE 2021

PROGETTAZIONE STUDIO TECO+ DIREZIONE LAVORI E COORDINAMENTO SICUREZZA IN FASE ESECUTIVA S.I.I.S. S.R.L.

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L' O PIN IONE 2

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Luigi Angelini

luigiangelini@hotmail.com

Tempo di lettura

POOL &GYM

BONUS TERME SÌ, BONUS PALESTRE NO: ANALISI DI UN SUCCESSO. E DI UNA DISFATTA

ph MUV di Lecce

Mentre il nostro settore, colpito pesantemente dalla crisi, non trova soluzioni per essere sostenuto e per avere ascolto, il sistema termale insegna che essere uniti è altamente premiante, con ricadute positive in caso di difficoltà e considerazione piena di istituzioni e media

hoc di 53 Milioni di Euro, che rende quindi fruibile questa opportunità da parte di 26 milioni di italiani, oltre il 40% della popolazione totale del Paese.

Le palestre sono ambienti ideali per la prevenzione e la salute, ma non hanno la considerazione riconosciuta ai centri termali

Indignazione, invidia, rabbia e soprattutto molta, molta frustrazione. Sono i sentimenti che hanno attraversato gli operatori del nostro settore alla notizia che il Decreto “Sostegni bis” ha istituito il cosiddetto “bonus terme”, vale a

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dire un voucher che permette a qualsiasi cittadino italiano di usufruire di servizi termali a carico dello Stato fino a un valore massimo di 200 Euro ma senza limiti di età né di reddito. Per finanziare il bonus è stato istituito un fondo ad © D I R I T T I R I S E R VAT I

La profonda frustrazione che ha colpito gli operatori di palestre, piscine e centri sportivi è data dal fatto che da oltre un anno e mezzo diverse Associazioni del settore, in ordine rigorosamente sparso, stanno cercando di ottenere esattamente la stessa misura per incentivare gli italiani ad iscriversi e tentare così di colmare almeno in parte il disastro economico della pandemia. Risultati concreti zero.


LUIGI ANGELINI

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POOL&GYM

Termalismo e relax si declinano bene con turismo ed economia; anche lo sport, ma con considerazione diversa

LE RAGIONI FONDAMENTALI DEL SUCCESSO DEL SETTORE TERMALE SPIEGANO, DI CONVERSO, LA DISFATTA DEL NOSTRO SETTORE DI FRONTE ALLA STESSA SFIDA

Lasciando da parte i sentimenti più “viscerali” può essere invece opportuno analizzare un po’ più in dettaglio le ragioni fondamentali di questo successo del settore termale. Ragioni che spiegano, di converso, la disfatta del nostro settore di fronte alla stessa sfida. Tre sono, a mio modo di vedere, i temi fondamentali da prendere in seria considerazione e da mettere al centro del dibattito del nostro settore. 1) Il Sistema termale è parte integrante del Sistema Sanitario Nazionale, con il quale collabora da decenni. Già dal 1994 (ben 27 anni!) il Ministero della Salute ha identificato le prestazioni termali a carico dello Stato di cui il cittadino può godere dietro presentazione di ricetta medica. Non basta: ogni anno qualsiasi nostro connazionale ha diritto ad un ciclo di cure termali rimborsate dal SSN. Il Ministero della Salute, attraverso il Decreto Ministeriale del 15 Dicembre

1994, ha elencato in maniera precisa quali sono le patologie che danno accesso a questa opportunità. È evidente quindi che questo profondo legame con le Istituzioni della Salute ha ampiamente favorito il sistema termale nell’ottenere un bonus dedicato alla ripartenza delle strutture, facendo leva sulla necessità di benessere e di salute degli italiani dopo oltre un anno e mezzo di pandemia. Il paradosso è che anche l’esercizio fisico che si svolge in palestre, piscine e strutture sportive viene riconosciuto come farmaco dalla comunità medica e scientifica e da parte del Ministero della Salute. E allo stesso modo è già prevista da tempo la sua prescrizione medica per la prevenzione e il trattamento delle malattie croniche, ma il no-

stro settore è lontano anni luce dalla collaborazione con il Sistema Sanitario Nazionale e da tutti i vantaggi (di reputazione, di comunicazione ed economici) che ne deriverebbero. Perché questa situazione? Perché il settore per primo non crede nel principio “exercise is medicine!” e non cambia il proprio modello di comunicazione e di business di conseguenza. Quindi restiamo incasellati nel mondo del “cazzeggio” e del tempo libero, quindi, qualcosa di cui l’Italia e gli italiani possono fare a meno senza che sia un grosso problema. In una parola è un problema di Cultura del settore. 2) Le terme sono imprese a tutti gli effetti. Le stazioni termali sono gestite da srl o da spa e nella maggioranza dei casi hanno al proprio interno un hotel o un resort anch’esso gestito attraverso una società profit. Questo, agli occhi delle Istituzioni significa imprese, dipendenti, lavoro, fatturato, tasse, IVA e, in ultima analisi, economia. Che c’entra questo? Molto, anzi moltissimo, perché l’essere imprese permette al sistema termale di

IL SISTEMA DELLE TERME PARLA CON UNA VOCE UNICA

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ph Anna Tarazevich da Pexels

IL NOSTRO SETTORE PER PRIMO NON CREDE NEL PRINCIPIO “EXERCISE IS MEDICINE!” E NON CAMBIA IL PROPRIO MODELLO DI COMUNICAZIONE E DI BUSINESS DI CONSEGUENZA

le Istituzioni in maniera univoca e coerente. Quello di palestre, piscine e centri sportivi è invece un “coro” stonato e cacofonico in cui ognuno canta la propria nota e alza sempre di più la voce per sovrastare quella degli altri. La totale ininfluenza del settore davanti alle Istituzioni e le batoste prese nel 2020 e nel 2021 parlano chiaro su questo punto. Quello dell’associazionismo è un tema che prima o poi si dovrà affrontare all’interno del settore, se non si vuole che le

Associazioni restino ciò che sono oggi: “macchine” da pubbliche relazioni buone solo per chi le guida. So, avendo diversi amici all’interno del sistema termale, che anche in quel mondo esistono litigi, antipatie personali, visioni diverse, lotte di potere e divisioni. Ma alla domanda “Come fate a restare comunque uniti?” più di uno mi ha risposto: “È la paura di tornare indietro di trent’anni e di fare la fine del vostro settore”. 

3) Il punto più “doloroso” per chi crede nel settore: il sistema delle terme parla con una voce unica. Federterme è l’unica associazione di riferimento della categoria, parla con una voce sola, tratta con

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ph Elizaveta Chayko da Pexels

essere percepito e trattato come un’industria, qualcosa che contribuisce alla crescita sociale ed economica del Paese. È forse un caso che il “bonus terme” venga gestito dal Ministero dello Sviluppo Economico? Evidentemente non lo è. In più, il settore termale è stato molto efficace nell’associarsi al mondo del turismo - altra industria trainante del nostro Paese - e può fare leva quindi anche su questo argomento per ottenere dalle istituzioni non solo ascolto ma anche benefici e aiuti. L’obiezione più naturale a questa considerazione è: “ma anche lo sport è turismo. Anzi, la vita attiva è una motivazione al viaggio che pesa sempre di più all’interno dell’industria turistica nazionale”. Obiezione verissima, peccato che la maggior parte degli eventi sportivi che muovono turisti siano organizzate da realtà ufficialmente “no profit” e che, di conseguenza, la percezione del settore continua a essere quella di qualcosa che non incide sulla ricchezza e sul benessere nazionali.

I centri termali sono collegati da sempre a salute e benessere

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7’

Andrea Pambianchi andrea@dabliu.com

FITN ESS

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UN SISTEMA IN CRISI (E RESILIENZA AGLI SGOCCIOLI) Le pesanti difficoltà del Wellness dovute alla pandemia toccano tutte le nazioni, con perdite di posti di lavoro e di clienti, chiusure definitive di club e piscine, con un futuro di incertezze rese ancor più insidiose nel nostro Paese dalla poca considerazione delle istituzioni “Resilienza”, una parola che sto iniziando a detestare. Totalmente abusata, oramai priva di forza e piena solo di vuota retorica; mentre il mondo sembra più attivo, l’home fitness fa numeri da capogiro ed escono app ogni giorno, palestre, piscine e centri sportivi chiudono i battenti, creando un’onda lunga di disoccupazione ed un effetto domino su tutte le aziende della filiera, dagli aggregatori ai fornitori.

Questa è la realtà. Può non piacerci ma non possiamo ignorarla In un recente report di NHFA – National Health and Fitness Alliance - leggiamo che il 22% dei centri benessere e degli studi negli Stati Uniti ha chiuso definitivamente dall'inizio della pandemia di COVID-19 e l'industria del fitness negli Stati Uniti ha perso 29,2 miliardi di dollari di entrate.

Negli States l'industria del fitness aveva registrato 10 anni di crescita dei ricavi prima della pandemia. Causa COVID-19 le entrate del settore sono diminuite del 52% nel 2020 rispetto al 2019, pari a una perdita di 29,2 miliardi da marzo 2020 a giugno 2021, dovuta anche alle chiusure obbligatorie dei centri benessere in molti Stati per cercare di fermare la diffusione del virus. La perdita di entrate è stata senza dubbio un fattore che ha contribuito alla chiusura permanente del 22% dei centri benessere e degli studi dal 2019. Con le chiusure temporanee e le successive chiusure permanenti di centri benessere e studi, circa 1,5 milioni di persone hanno perso il lavoro nel settore. Ciò equivale al 47% dei posti di lavoro persi nelle palestre. Tutto ciò accade nel Paese che sin dal lontano 1961 ha inventato il concetto di Wellness e che da sempre ha registrato le migliori performance di settore.

L'impatto della crisi negli States - ricerca NHFA

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FITNESS ph Andrea Piacquadio da Pexels

ANDREA PAMBIANCHI

Il ritorno in palestra o piscina sembra piuttosto lento

In Italia, come in altri Stati la situazione non è diversa La riapertura non è coincisa con la ripartenza ed il peso dei mesi estivi si è fatto sentire. Il protrarsi delle chiusure ha messo a dura prova la sopravvivenza delle organizzazioni sportive, molte delle quali, circa 8.000 hanno già cessato definitivamente la propria attività ed un altro 27% delle strutture è a rischio chiusura nei prossimi mesi.

IL 22% DEI CENTRI BENESSERE NEGLI USA HA CHIUSO DEFINITIVAMENTE DALL'INIZIO DELLA PANDEMIA E L'INDUSTRIA DEL FITNESS NEGLI STATI UNITI HA PERSO $ 29,2 MILIARDI DI ENTRATE.

Gli oltre 300 giorni di serrata, le limitazioni sulla capienza, le procedure di sanificazione ed il controllo giornaliero del Green Pass stanno portando gli utenti sempre più lontano da palestre e piscine. Già sono andati in fumo oltre 12 miliardi di euro, ma l’impatto più importante lo si registra sul calo drammatico di affluenza: nel periodo maggio 2020-febbraio 2021, più di 9 organizzazioni su 10 hanno riscontrato una perdita di utenza e, tra questi, il 40% afferma di aver perso oltre la metà dei propri praticanti. L'impatto devastante sulla sedentarietà in Italia - Ipsos

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ph Yan Krukov da Pexels

Il richiamo dell'allenamento in gruppo in palestra potrebbe riavvicinare vecchia e nuova clientela

La Resilienza non basta più, ora bisogna essere Eroi! Ma torniamo all’inizio, alla resilienza… Non è più sufficiente, ora è necessario essere Eroi. La capacità di sostenere gli urti senza spezzarsi, questo è il significato etimologico di resilienza: un concetto legato all’elasticità, alla capacità di assorbire gli impatti negativi per poi tornare rapidamente alla forma originaria. La forma originaria…bel concetto, bella retorica ma credo sia chiaro e lampante che questa ipotesi, almeno per il nostro settore, non sia percorribile (purtroppo). Nell'uso contemporaneo, il termine eroe, piuttosto che per sottolineare virtù fisiche come la forza, la prestanza (nella mitologia greca classica l'eroe era un semidio che compiva gesta leggendarie), è usato per indicare virtù morali quali il coraggio, l'abnegazione, l'accettazione di esporsi al rischio e a volte anche al sacrificio. Ecco io credo che in questo momento tutti gli Operatori del Wellness siano EROI, soprattutto quelli

che con coraggio hanno optato per soluzioni drastiche e magari abbassato la saracinesca. È per tutti questi EROI che il Settore si sta battendo per cercare di ottenere misure realmente efficaci come il Bonus Wellness e Sport e affinchè tutto il Comparto venga elevato a presidio della salute. 

Le pesanti ricadute estremamente negative della pandemia sul settore

ITALIA: NEL PERIODO MAGGIO 2020-FEBBRAIO 2021, PIÙ DI 9 ORGANIZZAZIONI SU 10 HANNO PERSO UTENZA; PER IL 40% DEI CLUB, OLTRE LA METÀ DEI PROPRI PRATICANTI

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USA: 1,5 MILIONI DI PERSONE HANNO PERSO IL LAVORO NEL SETTORE WELLNESS (47% DI DIPENDENTI)

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Gerardo Ruberto

info@smilingcoachsystem.it

FITN ESS

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INNOVARE PER RI-PORTARE LA CLIENTELA NEL CLUB

PA RTE 2

Le nuove scelte strategiche, volte a comprendere le mutate esigenze dei clienti dopo il lockdown, rompono con la routine di ieri per proiettarsi ad un domani con servizi ripensati e maggiori sinergie sistemiche Segue dall’articolo del numero 04 di HA&W

ph Julia Larson by Pexels

Sempre tenendo come linee guida le “priorità”, consiglierei di porre l’attenzione all’innovazione dei servizi, questo semplicemente perché la pandemia ha rimodellato le aspettative dei consumatori (vedi ad esempio acquisti online e attività di ogni genere seguite sempre online, fra cui anche l’esercizio fisico).

Anche l'Istruttore dovrà aggiornare abitudini e attenzioni da riservare ad una clientela più esigente e selettiva

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È vero che le aziende di servizi di default hanno la massima attenzione per le novità, tuttavia, bisogna adoperarsi per comprendere meglio le nuove esigenze dei clienti (da non confondere con la quantità di attività proposte) e di conseguenza adeguare il portafoglio prodotti/servizi. Sono certo che il cambiamento, determinato dalla pandemia, nell’agire dei consumatori preveda una richie-

sta di servizi e prodotti in tempi rapidi, informazioni dettagliate, attenzione e risoluzione di eventuali problemi, sicurezza e fiducia. Per essere più chiaro in quello che sto scrivendo, porto ad esempio alcune modifiche messe in atto da società di altri comparti lavorativi: società di cosmetica sono passate alla creazione di prodotti, le aziende di moda hanno iniziato a produrre mascherine ed infine aziende manufatturiere hanno iniziato a produrre ventilatori. È vero che queste attività sono temporanee per alcune imprese, ma per altre l’innovazione dei prodotti determinata da questa crisi rappresenta un cambiamento fondamentale alla domanda del mercato La sfida per gli imprenditori è quella di determinare innovazione di servizi per il successo dei propri club in un mondo post pandemia.

LA SFIDA PER GLI IMPRENDITORI È QUELLA DI DETERMINARE INNOVAZIONE DI SERVIZI PER IL SUCCESSO DEI PROPRI CLUB IN UN MONDO POST PANDEMIA © D I R I T T I R I S E R VAT I


GERARDO RUBERTO

ph Yan Krukov da Pexels

FITNESS

Idee e soluzioni nuove per far tornare la gente in palestra

NON ASPETTATEVI CHE TUTTO TORNI DA SOLO DOPO IL COVID-19, USCITE DALLE VECCHIE ROUTINE PER INCONTRARE I VOSTRI CLIENTI

COMPRENDERE MEGLIO LE NUOVE ESIGENZE DEI CLIENTI ADEGUANDO IL PORTAFOGLIO PRODOTTI/SERVIZI Un suggerimento a tutto il settore del fitness palestre, piscine e sport: è giunto il momento di dare vita ad alleanze strategiche, che in altri comparti di servizi hanno già attivato, perché le partnership aiutano il settore e le singole imprese; è necessario smettere di fare lotte e battaglie a suon di ribassi dei prezzi, screditando la concorrenza. La crisi ci ha fatto capire quanto il settore sia formato da tanti feudi, ognuno a se stante, e quanto siamo stati poco ascoltati e considerati dai governanti: di questo tutti si sono lamentati nel proprio spazio, tante azioni sono state avviate, ma senza ottenere quello che spetterebbe ad un settore che offre lavoro ad oltre un milione di persone; che ha fornito prove ampie e varie sui danni che la pandemia ha arrecato. Fare campagne finanziate dall’istituto pubblicità progresso, ad esempio, potrebbe essere un’idea da cavalcare unitariamente. Cari operatori del settore vi lascio con una domanda, con l’augurio che possa essere da stimolo per il futuro: “cosa serve per rendere la mia attività a prova di futuro?” © D I R I T T I R I S E R VAT I

I punti che ho esaminato in questo articolo diviso in due parti sono alcuni degli elementi indispensabili per la ripresa e lo sviluppo, con l’auspicio che possano fornire una piccola agenda per costruire resilienza, guidare una crescita sostenibile e riformulare il futuro delle vostre aziende: indistintamente piscine, palestre, centri sportivi. 

ph Flickr

Una terza priorità è riferita all’analisi dei dati, che sebbene sia un’analisi che tutte le imprese avrebbero dovuto già effettuare pre-pandemia, negli ultimi mesi ha preso il senso di “urgenza” e di conseguenza è necessario per i manager mettere in campo tutte le abilità di controllo dei numeri (in particolar modo) e di analisi dell’andamento del nuovo mercato riferito alle esigenze delle persone e ai nuovi modelli di acquisto dei clienti, con specifico riferimento al comportamento e ai livelli di soddisfazione misurati in modo tempestivo e accurato. Sulla base di questi dati, sarete in grado di valutare le campagne di marketing e raggiungere nuovamente i clienti; così facendo vi dimostrerete i loro partners e assistenti affidabili. Non aspettatevi che tutto torni da solo dopo il Covid-19, uscite dalle vecchie routine per incontrare i vostri clienti.

Digital Health Wearables - sport e salute viaggiano sullo stesso binario e vanno interpretati in modo innovativo H A P P Y A Q U AT I C S & W E L L N E S S - 5 / 2 0 2 1

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Marco Tornatore

redazione@euroaquatic.it

L EA D ERSHIP

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5 DOMANDE AD OPINION LEADER DEL SETTORE

STEFANO DE ALESSI: LA NUOVA IDEA DI ATLETA, SPORT E COMUNICAZIONE L’imprenditore che ha portato ai vertici mediatici campioni e sport in passato destinati a posizioni marginali ed oggi considerati rispettivamente testimonial insostituibili e discipline di richiamo per tante aziende e sponsor Dalle bracciate giovanili di buon nuotatore alla guida della DAO SpA, gruppo di riferimento dei grandi campioni e per gli eventi sportivi di cartello, a riconferma che, se si hanno talento, le giuste intuizioni e la determinazione del fuoriclasse, il nuoto può essere la base per costruire percorsi imprenditoriali e ideativi unici. L’esempio del grande self-made man capace di percorrere strade nuove con traguardi raggiunti o in prospettiva che pochissimi saprebbero conseguire o considerare. De Alessi è l’imprenditore che lavora sette giorni su sette: nonostante il carico di impegni, lo troviamo affabilmente disponibile, mentre percorre le strade romane per raggiungere la sede dell’ennesimo incontro, e capace di risposte brillanti rivelatrici del corso di fatti ed eventi che hanno fatto di DAO l’azienda capace di reinventare il valore dell’atleta e dello sport. Quando nasce l’idea della DAO, le tappe decisive per la sua progressiva affermazione e i momenti e le personalità che ritiene più significativi nella sua esperienza imprenditoriale? DAO nasce un po’ dal caso; è quello che è seguito che è stato meno casuale. La genesi di questa storia la individuerei nella Roma Calcio e nella persona del presidente Franco Sensi, anzi, ancor più di sua figlia Rossella. Ambedue personaggi significativi nel mio percorso e parte fondamentale nella fase in cui è iniziata una collaborazione prodromica alla nascita della DAO. Io lavoravo in Havas, colosso francese della comunicazione dove approdai a 32 anni; nel 2001 mi venne proposto di diventare AD

De Alessi ad un convegno

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LEADERSHIP MARCO TORNATORE De Alessi, presente a tanti eventi, qui con Giuseppe Castagna, AD di Banco BPM - anche lui ex nuotatore -, e i grandi campioni Felugo e Campriani, ex atleta del Team DAO

FRANCO E ROSSELLA SENSI NEL 2004 MI SPINSERO A CREARE LA DAO: DA QUEL MOMENTO HO IMPARATO IN FRETTA A FARE L’IMPRENDITORE di Havas Italia e trasferirmi a Roma per occuparmi della direzione commerciale della Roma Calcio: accettai con entusiasmo. Da quella esperienza ho cambiato il mio modo di lavorare, trasformandomi. La Roma, quotata in borsa, ad un certo punto ebbe l’esigenza di assegnare ad una società terza la gestione del brand e della parte che seguivo: quindi Rossella Sensi mi spinse a creare la DAO. Correva l’anno 2004 e da quel momento ho imparato in fretta a fare l’imprenditore, condividendo questo cammino con un socio, Edoardo Ottaviani: DAO, infatti, è l’acronimo delle nostre iniziali. Con lui ho condiviso il progetto per 17 anni, dal 2003 ad inizio 2021. Lui era un manager dotato e insieme abbiamo dato vita ad un connubio vincente con varie tappe che hanno fatto crescere DAO. Le circostanze hanno anche portato alla chiusura di questa intesa completata proprio nei primi mesi di quest’anno. Tornando però al cammino di

imprenditore e alle fasi topiche di questo percorso, la Roma mi ha permesso anche di incontrare un personaggio altrettanto decisivo per dare una rotta precisa alla mia

navigazione verso nuovi orizzonti. Nel 2005 a Roma, in occasione degli Europei di Volley - vinti dalla nostra nazionale sotto la guida deli’ ottimo coach Giampaolo Montali -, il presidente del Comitato Organizzatore aveva necessità di uomo capace di trovare sponsorizzazioni per l’evento. Quel presidente era Giovanni Malagò, allora al vertice anche del CC Aniene, società storica del nuoto che forgiava inarrivabili campioni sotto la sapiente guida tecnica di Gianni Nagni. Una

Stefano De Alessi fra immagini, ricordi e oggetti che documentano la sua ascesa © D I R I T T I R I S E R VAT I

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DAO HA SAPUTO FARE UNA COSA CHE NON È RIUSCITA AD ALTRI: GLI ATLETI AVEVANO BISOGNO DI QUALCUNO CHE LI AFFIANCASSE E CHE LI AIUTASSE NEL LORO PERCORSO EXTRA SPORTIVO

Giovani Malagò e Federica Pellegrini, due personaggi che hanno segnato positivamente l'ascesa di DAO - fonte CONI

sommatoria di elementi che, da ex nuotatore, mi ben disponeva verso questa società e il suo presidente. Giovanni Malagò, fra l’altro tifosissimo della Roma e vicino alla dirigenza, individuò in me la persona da incaricare per gli Europei di Volley e non lo feci pentire della scelta. La fase due del percorso convergente con Giovanni Malagò fu ai mondiali di nuoto di Melbourne nel 2007: li seguii per 6 giorni per capacitarmi del

modello organizzativo australiano in vista dei Mondiali di Nuoto di Roma del 2009, di cui avevo acquisito i diritti commerciali grazie all’assenso congiunto di Malagò stesso e Paolo Barelli, allora dirigenti ancora in buona sintonia. In quella rassegna iridata aussie, una ragazzina di 17 anni fece il suo primo record mondiale: fu il primo strepitoso acuto cronometrico di Federica Pellegrini, la quale, il giorno dopo quel trionfo, fu invita-

GIOVANNI MALAGÒ SUGGERÌ A FEDERICA PELLEGRINI DI METTERSI NELLE MANI DI UN MANAGER CAPACE COME DE ALESSI: QUEL GIORNO È INIZIATA LA STORIA STRAORDINARIA FRA LEI E LA DAO, RESA TALE DALL’ UNICITÀ DELL’ATLETA

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© D I R I T T I R I S E R VAT I

ta ad un pranzo da Giovanni Malagò, cui fui coinvolto: eravamo al ristorante Donovan sulla spiaggia, lo ricordo come se fosse adesso, e, per favorire la sua crescita, nella circostanza Giovanni suggerì a Federica di mettersi nelle mani di un manager capace come De Alessi. Lei, fidandosi ciecamente del suo presidente, acconsentì senza esitazione. Da quel giorno è iniziata la storia straordinaria fra lei e la DAO, resa tale dall’ unicità dell’atleta: senza cedere ad un’enfasi prevedibile, pur avendo una società che annovera tanti grandi campioni, sono onorato di averla da quattordici anni come testimonial, splendida cliente, simbolo dello sport, diventato il benchmark nella gestione degli atleti. In che misura il suo vissuto di nuotatore ha inciso sulla sua affermazione e sulla sua crescita e che idea ha del suo Team DAO la cui composizione palesa ancora una grande attenzione per gli sport acquatici? Dell’atleta che fui ritrovo nella mia esperienza imprenditoriale l’abnegazione, il piglio, lo spirito della sfida da vincere. Come nuotatore non sono stato eccelso e all’altezza dei campioni che oggi sono parte del Team DAO – ndr: invero è stato comunque un eccellente nuotatore nelle categorie giovanili, tesserato per la Libertas SAFA di Torino sotto la guida tecnica di Corrado Rosso e Marco Durante – ma di sicuro l’esperienza di nuotatore mi ha avviato al mondo dello sport che è tuttora il terreno su cui mi



OGGI DAO PORTA 40 ATLETI SUI MEDIA STRATEGICAMENTE IMPORTANTI PER ELEVARE LA LORO IMMAGINE E LA FORZA ATTRATTIVA PER GLI SPONSOR misuro, non più come atleta, ma come imprenditore e manager full time. Dell’atleta ho mantenuto la capacità di reggere il sacrificio quotidiano e una costante proiezione allo sviluppo, paragonabile al record da raggiungere per un nuotatore. E del nuotatore è rimasta la passione verso questo sport che mi ha permesso di conoscere ed entrare in sintonia con i migliori campioni del nuoto, per poi seguire atleti vincenti di altre discipline: da quelli come Pennetta, Sensini, Piccinini grandi campioni dello sport di ieri ma personaggi attualissimi, ai neo medagliati olimpici come Busà, Viviani, Ganna, Garozzo. Il nuoto resta comunque una fucina di campioni cui guardiamo con attenzione e molti sono nel Team DAO: Pellegrini e Paltrinieri sono le punte, ma gli emergenti Quadarella, Miressi, Martinenghi, per citarne alcuni, sono il futuro del nuoto e dello sport nazionale.

De Alessi, l'imprenditore

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Grazie alla DAO oggi godono di visibilità mediatica e rilevanti ritorni campioni che un tempo erano relegati ai margini delle cronache: come è riuscito in questa impresa e quali le nuove sfide che si appresta ad affrontare? DAO ha soprattutto saputo fare una cosa che non è riuscita ad altri: gli atleti avevano bisogno di qualcuno che li affiancasse e che li aiutasse nel loro percorso extra sportivo, inteso come allenamento e gara, perché non c’è solo la performance che compete a tecnici, società e federazioni. DAO oggi ha un ruolo preciso nello Sport System: acquisisce i diritti di immagine (commerciali, di comunicazione e marketing, nonché ufficio stampa) degli atleti che rappresenta. Noi non siamo procuratori sportivi e non negoziamo compensi loro spettanti. Cerchiamo sponsor che conseguono alla valorizzazione piena dell’immagine dell’atleta. Da qui, per noi è fondamentale contribuire alla visibilità mediatica e di brand testimonial di ogni atleta che si affida a noi. Tornando alle circostanze che hanno favorito il nostro progetto, i passaggi e i personaggi sopra menzionati sono stati propedeutici alla mia crescita e a quella di DAO, ma oggi sono gli atleti e gli eventi che organizziamo che ci permettono di guardare lontano. Non c’è un atleta per noi ideale: oggi DAO porta 40 atleti sui media strategicamente importanti per elevare la loro immagine e forza attrattiva per gli sponsor che li possono affiancare. Il nostro compito è di individuare un’azienda il cui brand è collegabile ad un certo atleta. Abbiamo diversi atleti target: ovvio che quelli molto forti ci interessino e in prospettiva anche il fenomeno Jacobs potrebbe essere per noi considerabile, ancor più come leader della gara iconica per lo sport. Dipenderà anche da come lui si muoverà nel mondo mediatico. Ma sovente l’ideale è individuare il talento © D I R I T T I R I S E R VAT I

emergente ed accompagnarlo alla grande impresa. Oggi possiamo contare su atleti che a Parigi 2024 saranno sicuri protagonisti. In particolare personalmente punto su due grandi leader del proscenio sportivo mondiale e punte del nostro DAO Team: Gregorio Paltrinieri e Paola Egonu. Il primo per quello che ha dimostrato anche a Tokyo, dove si è superato nonostante una condizione di salute e fisica impossibile: è stato immenso. La Egonu perché è solo all’inizio di un percorso già rilevante, è una vera star che sa trascinare il gruppo. E, fra i giovani emergenti, la mia attenzione cade soprattutto su Martinenghi e Miressi, ambedue sicuri protagonisti alla prossima Olimpiade. Sulla scia delle considerazioni che possiamo fare sui nostri atleti costruiamo i nostri piani di sviluppo, cui si accostano anche quelli sui grandi eventi. Ci può spiegare come si articola la sua attività imprenditoriale, la giornata tipo di un top manager sotto pressione sette giorni su sette (lo sport non chiude mai) e le difficoltà che ha dovuto o deve ancora oggi affrontare per ottenere i risultati cui punta? L’azienda è ed è stata la mia vita, lo dico attribuendole un’accezione negativa, perché è un impegno totalizzante, cui non mi sottraggo mai per lo spirito che ho e per il desiderio di portare ancora più in alto DAO e chi ne è parte, soprattutto gli atleti. Al contempo, consideri che la mia socia è Alessandra Guerra, mia compagna di vita da 14 anni; con lei ho tre figli due suoi e una mia, avuti dai precedenti matrimoni. Quindi la mia vita familiare prosegue anche in DAO; anzi, Alessandra è la manager che guida il Team DAO ed è la manager al fianco di Federica Pellegrini, la quale si fida solo di Alessandra. Tanti sacrifici, ho dato tutta la mia vita: mia figlia l’ho vista crescere a distanza perché lei vive a Torino con la mia ex moglie e io sono sempre con la valigia in mano, diviso fra le nostre sedi di Roma, Milano e l’ufficio di Torino Oggi sono Presidente e AD dell’azienda e, da solo, devo prendere in ogni momento decisioni mai banali, soprattutto in questa fase


pandemica comprensibilmente molto complicata anche per il nostro lavoro. E la solitudine dell’Imprenditore nel prendere decisioni è una parte pesante del mio mestiere. Fra le cose che rendono più lieve l’impegno quotidiano ci sono gli incontri con gruppi di imprenditori: in genere interessa molto di più quello che faccio io nello e per lo sport, tanto da prevalere sulle esperienze in altri settori dei miei colleghi. Gli aneddoti sui campioni richiamano l’attenzione di tutti, il che gratifica perché l’ambiente di cui mi occupo è effettivamente affascinante. La mia giornata è dedicata a parlare con clienti e persone che mi possano aiutare a fare sviluppo: noi che ci occupiamo di marketing ed eventi, lo facciamo attraverso le aziende ed è necessario incontrarle per dialogare ogni giorno e trovare intese con i rispettivi manager. Non mi occupo di PR ma ho un preciso modus operandi cui mi attengo, cercando di presenziare nelle occasioni necessarie: un

con una sede a Londra: ci sto pensando e sono consapevole che per questo nuovo step sarà importante selezionare le persone giuste e contare su un management di alto livello. La sfida è il pane dello sport, e lo sport non ha confini: DAO che incarna questo spirito e che, come accennavo, è forse nata casualmente e, sempre per qualche caso, ha avuto occasioni che l’hanno fatta crescere, continuerà a seguire la sua strada che è orientata allo sviluppo costante. 

MARCO TORNATORE

Paltrinieri, punta del DAO Team, qui con il Dott Cammillieri

esempio, in cui ho fatto violenza alla mia indole, è stata la mia esperienza come revenue manager per la candidatura di Roma olimpica naufragata per l’opposizione della sindaca di Roma. Nella circostanza, per presentare la nostra candidatura, andai a Rio nel 2016 all’inaugurazione di Casa Italia: erano presenti tanti grandissimi manager ed è stato un momento alto di incontro e condivisione, occasione per cui mi sono detto “ne valeva la pena” anche se successivamente la candidatura olimpica è evaporata. Ma presenziare a questi incontri non è la mia inclinazione. In ogni momento della giornata, io vivo di relazioni e costruisco relazioni coerenti con i nostri piani di sviluppo.

LEADERSHIP

LA MIA GIORNATA È DEDICATA A PARLARE CON CLIENTI E PERSONE CHE MI POSSANO AIUTARE A FARE SVILUPPO

Per conoscere altri risvolti e aneddoti di Stefano De Alessi e della DAO non perdete l’ “intervista in versione digitale” sul nuovo portale W.BOX, nella sezione HA Digital.

La sua idea di sport fedele agli obiettivi di DAO, società che fino a 17 anni fa non esisteva ed oggi ha rivoluzionato lo sport system nazionale assegnando un nuovo valore all’atleta e alle discipline extra calcistiche. La DAO di oggi è riconoscibile e forte: in 17 anni da piccola agenzia è diventata Impresa – ndr: che raggiunge fatturati superiori ai 10 milioni di euro -, da Srl l’ho portata ad essere una SpA, da un ufficetto oggi siamo passati a due sedi ufficiali a Milano e Roma, più quella di Torino funzionale all’acquisizione dei diritti per l’ATP Finals di tennis fino al 2025. Se guardo indietro sono soddisfatto di questo percorso, ma non mi sento certo arrivato, anzi. Il passo successivo sarà l’avvio all’ internazionalizzazione della DAO,

LA DAO DI OGGI È RICONOSCIBILE E FORTE: CONTINUERÀ A SEGUIRE LA SUA STRADA CHE È ORIENTATA ALLO SVILUPPO COSTANTE Stefano De Alessi

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7’

Roberto di Giacomo PERCORSO PER GLI ENTI LOCALI/TERRITORIALI

r.digiacomo@teamsystem.com

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POOL &GYM

PIANIFICAZIONE DEGLI INVESTIMENTI SUL DIGITALE

PA RTE 2

L’approfondimento sulle ottime ragioni per investire sulla digitalizzazione, non solo per colmare un gap di modernizzazione e operativo, ma per i grandi vantaggi pratici e funzionali, per il cliente e per il club, il quale può misurare le risorse destinabili secondo le proprie esigenze Segue dall’articolo del numero 04 di HA&W È ormai chiaro a tutti che il rendimento della propria piscina o del proprio centro wellness dipende da quanto è stato investito in ottica di automatismi e di transizione al digitale.

La digitalizzazione permette, infatti, di velocizzare diversi aspetti della vita della struttura sia in termini di gestione ordinaria che di promozione di abbonamenti e servizi volti ad aumentare il portafoglio clienti.

Gestionale per piscine, palestre e impianti polivalenti

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Quali sono i vantaggi della digitalizzazione? Partiamo dal fatto che le soluzioni digitali da preferire devono esser caratterizzate da usabilità, sicurezza, assistenza e sviluppo. Da qui possiamo dire che i vantaggi sono molteplici e su più fronti. Una funzionalità che è molto sentita è il monitoraggio degli accessi. Poi ci sono tutti gli aspetti legati alla comunicazione con i propri clienti. L’archiviazione digitale ha un impatto importante, oltre che sulle procedure interne, anche sulla salvaguardia dell’ambiente. Tutto affiancato alla gestione economica, quindi incassi delle rate, delle quote associative fino ad arrivare alle attività self-service dove l’utente può acquistare o prenotarsi da solo. Infine, la possibilità di avere rapidamente statistiche e dati certi e gestire la contabilità delle società di gestione, SSD e ASD in modo semplice così come i compensi per i collaboratori sportivi. Gli strumenti digitali sono in grado di accelerare e semplificare pro-


POOL&GYM

ph Canva Studio by Pexels

ROBERTO DI GIACOMO

La digitalizzazione è un processo che riguarda tutto il team

LA DIGITALIZZAZIONE PERMETTE DI VELOCIZZARE DIVERSI ASPETTI DELLA VITA DELLA STRUTTURA SIA IN TERMINI DI GESTIONE ORDINARIA CHE DI PROMOZIONE DI ABBONAMENTI E SERVIZI cessi che alle volte possono divenire anche molto complessi. Immaginiamo di monitorare il numero massimo di utenti presenti all’interno di una piscina, far prenotare il corso nuoto all’orario corretto, avere magari la piscina estiva in cui nello stesso orario posso avere ticket adulti, ticket bambini, ticket famiglia. Logicamente tutto questo si può fare anche a mano, ma con lo strumento digitale è molto più semplice e anche molto più preciso. Andando sul pratico, ad esempio nella gestione degli spazi, molto sentita in questa fase di ripartenza post Covid, è la possibilità di prenotare il proprio accesso all’impianto sportivo, per il corso di nuoto piut-

tosto che la lezione di fitness acquatico; in questo modo l’utente sa che quando arriverà nella struttura potrà tranquillamente entrare evitando inutili attese. Anche la parte di controllo accessi è automatizzata con il digitale: permette di monitorare l’ingresso e l’uscita e quindi eventualmente anche i tempi di permanenza. Inoltre, con le soluzioni digitali più strutturate, è possibile esporre, sia nell’app che nella piscina stessa, il numero delle persone presenti nell’impianto. In questo modo se voglio andare in piscina posso prima verificare che ci siano posti disponibili e magari decidere di scegliere un altro momento meno affollato. © D I R I T T I R I S E R VAT I

Ma in pratica, questo investimento cosa comporta? Com’è composto? Andando un po’ sul pratico, l’investimento dipende innanzitutto dalla struttura, ovvero da: • • • • •

Numero di postazioni di lavoro Numero di utenti della piscina/ centro sportivo Numero di lettori Tipologia dei varchi Numero di docce / phon ed armadietti

Tipicamente l’investimento è ripagato, come abbiamo detto sopra, dal tempo risparmiato per gestire le pratiche quotidiane e nel migliorare il controllo dei pagamenti. Inoltre, cosa non da poco, l’investimento nel digitale permette di accedere a nuovi modelli di business quali abbonamenti ricorrenti, pagamenti automatici, vendite online stimolate da attività di marketing. Banalmente l’imprenditore guadagna almeno 3 ore al giorno da sfruttare in attività di aumento del H A P P Y A Q U AT I C S & W E L L N E S S - 5 / 2 0 2 1

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portafoglio clienti. Il calcolo è presto fatto! Un altro esempio pratico di rientro è nei casi dove si introduce il controllo automatico di docce e phon. Infatti i sistemi collegati nativamente al gestionale permettono, grazie ad elettroniche specifiche, ai titolari di ottimizzare sia la rotazione all’interno dello spogliatoio che di ridurre i consumi. Infatti, nella gestione economica di phon e docce, l’azienda sportiva può permettersi di fornirli anche gratuitamente ai propri tesserati

se, ad esempio, viene attivato un abbonamento con addebito su carta di credito: quindi si ottiene il doppio vantaggio di avere un risparmio tempo per incassare (non devo inseguirti) e l’aggancio marketing dell’offrire la doccia ed il phon gratis per ogni allenamento (o per ogni lezione di un corso). Oppure ancora si possono gestire anche tempi diversi, nell’erogazione dell’acqua, tra uomini, donne e bambini. Tutto senza necessità di intervenire sull’hardware ma direttamente da software gestionale. E questo, in particolare, è un

L’INVESTIMENTO È RIPAGATO, FRA L’ALTRO, DAL TEMPO RISPARMIATO PER GESTIRE LE PRATICHE QUOTIDIANE E NEL MIGLIORARE IL CONTROLLO DEI PAGAMENTI

modello di ottimizzazione delle risorse idriche nonché di risparmio pratico sulla bolletta dell’acqua e dell’energia elettrica e gas. Dai dati condivisi dai nostri clienti con riferimento alla piscina, l’investimento per automatizzare docce e phon si ripaga completamente dai 4 ai 6 mesi (dipende dalle politiche di vendita/gratuità dei servizi) e successivamente a questo tempo si ha un guadagno ulteriore e/o una riduzione dei costi. Quanto sopra sono solo esempi di infinite soluzioni di attività di richiamo e di fidelizzazione dello sportivo alla piscina o al centro sportivo. Vantaggi di investire in partnership con l’azienda fornitrice Un’azienda qualificata nella digitalizzazione supporta le strutture con:

ph Tim Douglas da Pexels

Investimento di licenza con canoni mensili senza immobilizzare capitale (omnicomprensivo sia di licenza software che di canone di assistenza ed aggiornamenti) Investimento in lettori, varchi con pagamenti dilazionati senza la necessità di introdurre finanziarie o altro

In pratica due modalità a seconda di cosa preferisca il cliente: l’azienda più flessibile è ben disposta sia per il concetto classico di licenza, che implica quindi che il cliente acquisti la licenza che diventa di sua proprietà, sia, se il cliente preferisce evitare un investimento iniziale, per pagare semplicemente un canone di licenza fino a quando utilizzerà il software. 

L’INVESTIMENTO PER AUTOMATIZZARE DOCCE E PHON È RECUPERABILE COMPLETAMENTE IN 4 - 6 MESI Automatismi e controlli con mascherina e green pass in palestra e piscina

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Formazione Formazione e Informazione e Informazione daldal 1996 1996 Formazione e Informazione dal 1996

Da Da25 25anni annisiamo siamoalalservizio serviziodella dellatua tuaProfessionalità Professionalità Da 25 anni siamo al servizio della tua Professionalità √√ Aquafitness Aquafitness √ Aquafitness √√ Aquabike Aquabike √ Aquabike

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euroaquatic.it euroaquatic.it euroaquatic.it #eaa25 #eaa25 #eaa25

Certificazioni Certificazioni riconosciute riconosciute daldal CONI CONI Certificazioni riconosciute dal CONI


6’ Stefano Candidoni

stefanocandidoni@gmail.com

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AQ UA POOL

IL MONDO ISTRUTTORI ALL’EPOCA COVID In attesa della definizione di un quadro preciso sul ruolo delle attività sportive amatoriali e dei tecnici dedicati, EAA ha intervistato coloro che negli ultimi due anni hanno partecipato a corsi di formazione al fine di fotografare un momento non certo semplice Al termine di una stagione, 2020/2021, che ha rivoluzionato tanti aspetti della formazione tecnica, abbiamo voluto riflettere su quanto fatto, sul futuro, e la migliore strada per farlo è stata quella di rendere protagonisti gli operatori degli impianti natatori, coloro che, in mezzo ad enormi difficoltà, hanno cercato di rimanere legati a questo mondo nei lunghi mesi condizionati dalla pandemia.

Ben oltre 100 persone hanno aderito all’invito di rispondere a poche domande, in forma del tutto anonima, dandoci modo di conoscere meglio la realtà che si è venuta a delineare in epoca Covid. Primo dato decisamente da rimarcare è quello dell’età di coloro che hanno risposto: il 47,7% ha più di 45 anni ed un altro 30,8% è in una fascia tra 36 e 45. Leggiamo questo

dato come un segnale della maturità del settore tecnico, di tante persone che stanno investendo nel mondo dell’attività fisica in acqua, non legata al nuoto classico. Un segno distintivo che sembra continuare nella sua costanza è quello di genere: 8 persone su 10, tra coloro che hanno risposto, sono donne. L’84,1% ha dichiarato di essere ancora operativo all’interno degli impianti natatori, magari con altre mansioni, a significare, per contro, che una buona fetta di tecnici ha abbandonato (quasi il 17%), speriamo in modo temporaneo, il mondo acqua. La stragrande maggioranza delle risposte è arrivata da coloro che svolgono solo la mansione di istruttore, sicuramente tra i soggetti più vulnerabili in un contesto dove sono iniziate a mancare tante certezze, dove da febbraio 2020 gli impianti sono stati costretti a chiudere due volte per tanti mesi e affrontare altrettante traballanti riaperture.

Anche i più qualificati trainer del settore piscina stanno riaggiornandosi per affrontare le nuove sfide che attendono istruttori e professionisti

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Il 47,7% ha, nonostante tutto, seguito corsi di formazione nella stagione 2020/2021. Un dato apparentemente positivo, che però ha il suo


AQUAPOOL STEFANO CANDIDONI

L’84,1% HA DICHIARATO DI ESSERE ANCORA OPERATIVO ALL’INTERNO DEGLI IMPIANTI NATATORI, UNA BUONA FETTA DI TECNICI HA ABBANDONATO (QUASI IL 17%) Aggiornarsi per mantenere alti gli standard professionali sarà più semplice online e oggi conta più di ieri

contraltare nell’oltre 52% che si è fermato. È stato facile per molte figure di spicco del settore affermare che il fermo delle attività poteva essere valutato come un’opportunità per dare più spazio alla propria crescita personale; la realtà dei fatti ci dice che per una persona su due non è stato possibile o non c’è stato quello slancio positivo alla formazione per compensare il pessimismo, a volte sfociato in rassegnazione, che ha aleggiato per tanti mesi.

contesti e target specifici. Contenuti e non più solo apparenza. Mai come in questo momento c’è richiesta di istruttori per fitness acquatico, significa che qualcosa in questo mondo è cambiato, e ci pia-

ce pensare che questa mancanza possa almeno far riflettere adeguatamente gli imprenditori, i gestori, sulla necessità strutturare il rapporto con i tecnici in maniera più responsabile: sono un tassello fondamentale nell’offerta dei servizi. 

DELL’ETÀ DI COLORO CHE HANNO RISPOSTO: IL 47,7% HA PIÙ DI 45 ANNI ED UN ALTRO 30,8% È IN UNA FASCIA TRA 36 E 45

Tra coloro che hanno scelto di cogliere l’opportunità formativa, il 95% lo ha fatto online, diciamo anche in modo obbligato. Il 28% ha apprezzato al massimo questa nuova, per tanti aspetti, procedura di corsi e un altro 67% ha comunque dato un giudizio positivo sull’offerta di formazione a distanza. Una persona su due continua a credere nella bontà dei corsi in presenza, magari contestualizzata ad alcune tipologie di formazione difficilmente adattabili al mondo online. Un plebiscito (quasi il 91% degli intervistati) afferma che c’è necessità di approfondimenti sulle caratteristiche degli attrezzi da utilizzare in acqua. Infine, come si usa dire "non ultimo per importanza", il dato forse più rilevante sul quale riflettere: l’84,1% di coloro che hanno avuto la pazienza di completare il questionario, afferma che sarebbe molto favorevole a ricevere pacchetti di lezioni pre impostate che però abbiano un obiettivo concreto da raggiungere, per

I tecnici, dopo la sospensione delle attività, sono chiamati ad un ritorno cambiando abitudini e priorità © D I R I T T I R I S E R VAT I

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6’ Ciro Lo Giudice PERCORSO PER GLI ENTI LOCALI/TERRITORIALI

redazione@quroaquatic.it

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AQ UA POOL

RIVIERA BRNO, IL MODELLO DI IMPIANTO ACQUATICO MODERNO, INCLUSIVO E DA PRIMATO

ph Berndorf Bäderbau

Un complesso acquatico della Repubblica Ceca che indica nuove strade e soluzioni per ammodernare o realizzare impianti rispondenti ai bisogni della collettività e che assicurino la massima durata ed interventi manutentivi ridotti RIVIERA BRNO È UN GRANDE CENTRO PER BALNEAZIONE, LE CUI VASCHE COMPLESSIVAMENTE RAGGIUNGONO UNA SUPERFICIE DI 6.510 METRI QUADRI

Il grande scivolo in inox che si immette nella lunghissima piscina di 383 metri

Per comprendere meglio le carenze nazionali in materia di impiantistica sportiva, in particolare natatoria, risulta utile guardare ad altri Paesi, senza necessariamente considerare quelli più ricchi. Un esercizio comparativo che riguar-

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da tutti gli addetti ai lavori, in primis le amministrazioni pubbliche, spesso causa di scelte infelici che si traducono in impianti mediocri, mal realizzati e manutenuti peggio, con grave danno per la collettività. In questa sede prendiamo © D I R I T T I R I S E R VAT I

in esame un complesso acquatico notevole della Repubblica Ceca, realizzato da un’azienda austriaca a Brno, città di 389.000 abitanti, seconda solo a Praga per dimensioni. Fra le attrazioni di questa città, sicuramente si staglia Riviera Brno,


AQUAPOOL ph Berndorf Bäderbau

CIRO LO GIUDICE

La gigantesca vasca che si snoda come un fiume per 383 metri

un grande centro per balneazione, le cui vasche complessivamente raggiungono una superficie di 6.510 metri quadri, che vale il primato mondiale per dimensioni in questa tecnologia. Si tratta di un complesso sorto recuperando una

vecchia struttura: un’opera di riqualificazione, ammodernamento e potenziamento dell’esistente, tema molto attuale in Italia per le piscine pubbliche, per il 70% troppo datate e spesso in cattiva condizione strutturale e manutentiva.

ph Berndorf Bäderbau

LA SCELTA PIÙ RILEVANTE, È STATA QUELLA DI PASSARE DA VASCHE IN CEMENTO E GRES PORCELLANATO, ALLA BEN PIÙ DURATURA E SOLIDA TECNOLOGIA IN ACCIAIO INOX

Una delle zone più ludiche con la parete da arrampicata su un lato della vasca ricreativa © D I R I T T I R I S E R VAT I

Alla realizzazione del moderno e sontuoso Riviera Brno ha dato un sostanziale contributo Berndorf Bäderbau. Quello che colpisce di questo progetto così evoluto non è solo la dimensione, che ne fa appunto il centro di balneazione più grande della Repubblica Ceca, ma sono soprattutto lo standard qualitativo e l’armonia con l’ambiente. Se in passato la vasca si distingueva per la forma “fluviale” perfettamente calata nel contesto naturale della foresta che connota il territorio, con i nuovi interventi il complesso ha guadagnato in ulteriore qualità ed esclusività. Infatti, la scelta più rilevante e ben interpretata dall’azienda austriaca, è stata quella di passare da vasche in cemento e gres porcellanato, deterioratesi prematuramente con ingenti perdite d’acqua per infiltrazioni insanabili – possiamo immaginare i costi e lo spreco di acqua – alla ben più duratura e solida tecnologia in acciaio inox a vista senza rivestimento, con una lavorazione di acciaio per complessive 200 tonnellate. E’ stata una scelta ragionata e lungimirante della municipalità di Brno – a proposito di Comuni italiani incapaci di certe decisioni, per privilegiare costi al ribasso …- che ha H A P P Y A Q U AT I C S & W E L L N E S S - 5 / 2 0 2 1

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ph Berndorf Bäderbau

La vasca da primato tutta rivestita in inox e con giochi sempre in acciaio

UN IMPIANTO DA PRIMATO, CON VASCHE IN INOX, CAPACE DI OSPITARE FINO A 7.800 PERSONE/DIE E DOTATO DI UNA PISCINA CHE SI ESTENDE PER 383 METRI

Una garanzia facile da comprovare. Infatti, dalle prime vasche in acciaio inox a vista, realizzate dalla medesima azienda, è passato mezzo secolo (iniziò nel 1970). Oggi sono ancora in funzione e per di più in perfette condizioni, senza nessun segno di degrado e senza nessun euro speso per il mantenimento, tranne, ovviamente, per la pulizia ordinaria. L’investimento per un complesso tanto grande non è nemmeno così fuori portata: stiamo parlando di 8,5 milioni di Euro, quando troppo spesso impianti di pari valore in Italia si sono presto rivelati carenti per materiali impiegati, con un prematuro degrado, ulteriori investimenti e cattiva soluzione dei problemi. La differenza l’ha fatta l’azienda costruttrice, che, secondo standard di alta qualità, ha ricostruito tutte le tre vasche, affiancate da nuove piscine, rivestendole di acciaio inox, aggiungendo ulteriori elementi ludici (scivoli, pontili e diverse attrazioni) destinati ai più piccoli.

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Nonostante il grande freddo invernale, i lavori di ristrutturazione sono durati solo 8 mesi, riconsegnando alla città di Brno ad aprile 2018 un impianto da primato, con vasche in inox, capace di ospitare fino a 7.800 persone/die e dotato di una piscina che si estende per 383 metri, rigorosamente in acciaio garantito dalla tecnologia austriaca. Qui si può ovviamente nuotare negli spazi dedicati, ma l’inclusività di questo grande parco dell’acqua è stata pensata per tutti, la famiglia in particolare: da spazi di evasione favoriti da diversi giochi d’acqua nella vasca polivalente, a

Riviera Brno è un modello che deve indurre ad una riflessione, comprendendo come debba connotarsi una piscina moderna e su quali tecnologie puntare per assicurare lunga vita ad un impianto pubblico. 

LA DURATA MINIMA DELLE VASCHE IN ACCIAIO È DI ALMENO CINQUANT’ANNI

ph Berndorf Bäderbau

puntato sulla garanzia di durata minima delle vasche in acciaio, indicata in almeno cinquant’anni.

zone più divertenti ed adrenaliniche, avventurandosi sullo scivolo gigante lungo 75 metri o arrampicandosi sulla parete attrezzata. Il centro acquatico, la cui storia risale al XIX secolo, oggi gode di soluzioni e modernità che fanno felici la popolazione locale e i turisti richiamati numerosi da tale grande attrazione.

Oltre all'originale sontuosità, Riviera Brno si apprezza per la bellissima vegetazione e il verde in cui è calato © D I R I T T I R I S E R VAT I


PUBBLIREDAZIONALE

SHOP 2.0 IN PISCINA – AQUARAPID

Dal presidente di Aquarapid, Stefano Geminiani, alcune indicazioni su come sta modificandosi la domanda del consumatore, che, nel momento in cui frequenta una piscina o un centro sportivo, ha l’esigenza di vedersi offrire servizi ritenuti irrinunciabili. Un processo di ammodernamento dei servizi e della piscina decisivo per rilanciare l’esercizio gestionale dell’impianto con ottimi risultati sugli incassi e sulla qualità del servizio. - Aquarapid, che vanta una leadership indiscutibile nella vendita retail, ha avviato negli ultimi due anni una serie di novità che aiutano ogni piscina ad interpretare e soddisfare al meglio chi la frequenta. Può sintetizzare i punti chiave di questa strategia volta alla partnership piscina/Aquarapid? La piscina è la sede naturale per la vita dei nostri prodotti e quindi è stato abbastanza semplice e direi “naturale” pensare alla crea-

zione di veri punti vendita all’interno degli impianti sfruttando la nostra pluriennale esperienza nel mondo retail. - Cosa cambia per il cliente di una piscina se può contare su una serie di servizi su misura, dove anche la scelta dell’accessorio o del costume è un’opzione importante? Anche per il cliente dell’impianto, così come già detto precedentemente, è naturale e spontaneo, nel momento in cui si reca nel luogo dove si svolge la sua attività sportiva, valutare l’acquisto di prodotti inerenti alle proprie passioni e presso il nostro shop potrà trovare tutte le novità ed i prodotti che AQUARAPID e AQRACE mettono a sua disposizione in modo chiaro ed organizzato - Parlare di Proshop 2.0 come un punto vendita è riduttivo visti l’unicità del progetto e i grandi benefici per il cliente, ma soprattutto per la piscina, che può contare su un elemento importante in chiave business a rischio zero. Perché? AQUARAPID vuole creare una vera e profonda collaborazione con

l’impianto e, dopo aver concordato con lo stesso le strategie di base, si occuperà non solo dell’installazione dello shop ma anche della parte visual e di riassortimento dello stesso, oltre all’immissione delle novità senza che il gestore dell’impianto debba essere costretto a stoccare quantitativi a volte ingenti di merce. Questo è possibile attraverso la gestione di un potente strumento come il nostro B2B che continua ad essere oggetto di costante sviluppo e novità da parte nostra. - Proshop e servizio al club: come vengono coniugati da Aquarapid e quali le differenze rispetto al rapporto ordinario fornitore/cliente, che voi meglio configurte come partnership? Attraverso i nostri brands AQUARAPID e AQRACE ci proponiamo come partner unico per l’attività dell’impianto e delle eventuali squadre agonistiche che vi ruotano intorno: creiamo sia con la piscina sia con le squadre una a partnership “attiva” che prevede tutta una serie di iniziative mirate dal punto di vista commerciale e di iniziative del mondo agonistico come aiuto nell’organizzazione di trofei o di manifestazioni dove ci proponiamo come partner non solo tecnico ma anche propositivo. Insomma non vogliamo solo vendere i nostri prodotti, ma aiutare la piscina a gestire a far crescere i propri servizi e la soddisfazione dei propri iscritti oltre a garantire alla stessa una fonte di ulteriori ricavi che può diventare veramente interessante.

aquarapid.com www.aquarapid.com

Stefano Geminiani

contatti: info@aquarapid.it


6’ La Redazione

redazione@euroaquatic.it

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AQ UA POOL

L’ERA DELLA DIGITALIZZAZIONE DELLE PISCINE PUBBLICHE IN FRANCIA Dal controllo accessi al marketing, il mercato francese si distingue per un processo di digitalizzazione maturo e in forte crescita che non ritroviamo ancora così diffusamente negli impianti acquatici nazionali L’esperienza delle piscine pubbliche francesi rappresenta sicuramente un modello per il settore. E’ notorio che il mercato della piscina francese, per i numeri e la qualità dei centri acquatici che esprime, è un riferimento per tutta l’Europa. In Italia, oltre a disporre di meno impianti, sovente più datati o superati di quelli transalpini, l’ammodernamento di sistema, che passa dalla digitalizzazione, è fenomeno lento e in ritardo rispetto a quanto avviene in Francia e in altri Paesi europei. In Francia, negli ultimi anni, anche nella gestione pubblica, la svolta verso l’automazione e la digitalizzazione dell’esperienza del centro e del cliente ha fatto notevoli passi avanti.

Il terminale di vendita, alternativo alla reception

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Sistemi di accesso Tra le soluzioni attuali troviamo materiale di design adeguato ai vincoli tecnici e ambientali di ogni struttura: tripodi, porte scorrevoli a vetri, corridoi di accesso con tempi di apertura e chiusura dei bracci particolarmente rapidi che offrono agli utenti un passaggio agevole anche in caso di grande affollamento. Inoltre, i supporti devono essere più eco-responsabili e riutilizzabili, nell'era del cashless i braccialetti “contactless” stanno diventando più “sostenibili”. Sono molto adatti all'ambiente acquatico e consentono ai visitatori di accedere alle vasche e, a seconda del tipo di abbonamento, di godere delle aree benessere a loro disposizione.

I FORNITORI DI CONTROLLO ACCESSI METTONO A DISPOSIZIONE DEI PROPRI CLIENTI SITI PERSONALIZZABILI SU CUI SCEGLIERE I SERVIZI, SIA NELLA FORMA CHE NELLA SOSTANZA © D I R I T T I R I S E R VAT I


AQUAPOOL LA REDAZIONE

Lo storico Aquaboulevard di Parigi, immenso complesso acquatico privato che è in grado di accogliere 15.000 bagnanti/die in estate

Negli ultimi anni le piscine pubbliche francesi sono diventate dei veri e propri centri multiservizio con molteplici attività (balneoterapia, fitness, ecc.) e servizi a più alto valore aggiunto, che consentono di ridurre i deficit di bilancio. Pertan-

NELL'ERA DEL CASHLESS I BRACCIALETTI “CONTACTLESS” STANNO DIVENTANDO PIÙ “SOSTENIBILI” to, è importante che il sistema di biglietteria e controllo degli accessi supporti questa diversità di servizi

e la flessibilità che ne deriva: impostazione di un sistema di addebito automatico, messa a punto delle offerte di prezzo promosse, disponibilità dell’utilizzo di piattaforme online per l’acquisto e il rinnovo, ecc. Veri strumenti di marketing

ph Fitness Park

Un'offerta sempre più sofisticata e molto diversificata da configurare

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Ora, anche i sistemi di gestione e controllo accessi svolgono un ruolo chiave nel marketing. Consentono infatti di inviare email di massa per promuovere eventi, inviare promemoria (via sms o email) per i corsi, quando gli abbonamenti stanno per scadere, o in caso di promozione. In alcune realtà francesi più evolute, soprattutto quando la gestione raggruppa più impianti, possono svolgere anche funzioni di coordinamento e di servizio, andando ad inviare un messaggio H A P P Y A Q U AT I C S & W E L L N E S S - 5 / 2 0 2 1

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agli utenti per indirizzarli verso un'altra piscina della città in caso di raggiungimento della Massima Presenza Istantanea (FMI) su una di esse. Inoltre, questi sistemi promuovono l'analisi dei dati sulle abitudini di presenza, consentendo così di prevedere i picchi. Si tratta, ad esempio, di un'informazione interessante per anticipare il numero di bagnini in determinate fasce orarie. Lo sviluppo del multiuso ... Inoltre, sempre più piscine sono gestite da autorità intercomunali. Queste ultime hanno quindi bisogno di centralizzare le operazioni e gli usi. In questo modo è possibile avere un server che centralizza i servizi per tutte le piscine di un territorio. Ad esempio, l'utente acquista una quota di entrate, come un abbonamento alle lezioni di acquagym, e può accedere senza problemi a qualsiasi piscina della community per seguire la propria lezione. Quando l’utente presenta il suo supporto di accesso (badge o altro), il server controllerà i suoi diritti di utente e, in caso di accesso consentito, il passaggio viene conteggiato. Inoltre, questa pluriattività si riflette anche nella volontà di molte comunità (principalmente aree metropolitane o grandi agglomerati) di istituire un'unica carta per i diversi servizi all'interno del territorio. ...e digitalizzazione La digitalizzazione sta progressivamente diventando più democratica e fruibile in forme diverse, sia in termini di access media che di soluzioni di vendita.

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Innanzitutto, il tempo del semplice biglietto cartaceo è finito e negli ultimi anni sono state sviluppate molte soluzioni, tra cui badge RFID o codici QR tramite smartphone. Esistono altre soluzioni come il controllo degli accessi mobile (sotto forma di smartphone o tablet) che può essere gestito da un operatore all'ingresso di un determinato spazio all'interno dello stabilimento, ad esempio nell'ambito di un evento. Diverse aziende offrono questa tecnologia. Poi, sempre più gestori di piscine pubbliche hanno terminali automatici installati all'ingresso del loro stabilimento. H A P P Y A Q U AT I C S & W E L L N E S S - 5 / 2 0 2 1

Les Bains des Docks, centro acquatico pubblico francese a Le Harvre

LE PISCINE PUBBLICHE FRANCESI SONO DEI VERI E PROPRI CENTRI MULTISERVIZIO CON MOLTEPLICI ATTIVITÀ (BALNEOTERAPIA, FITNESS, ECC.) E SERVIZI A PIÙ ALTO VALORE AGGIUNTO, CHE CONSENTONO DI RIDURRE I DEFICIT DI BILANCIO

Si moltiplicano, infine, le vendite online: i fornitori di controllo accessi mettono a disposizione dei propri clienti siti personalizzabili su cui scegliere i servizi, sia nella forma (colore, ergonomia, ecc.) che nella © D I R I T T I R I S E R VAT I

sostanza (vendita unità di biglietti, ricarica tessera abbonamento…). Alcuni operatori stanno anche sviluppando la propria applicazione o sito web (con un fornitore di servizi specializzato) ed è abbastanza semplice interfacciarsi con il sistema di controllo degli accessi. 


aquarapid.com

aqquatix.com © AQQUATIX SRL | photo: Michele Barcaro


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Donato Foresta

donato.foresta@5sportconsulting.com

M A N AGEM ENT

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LA GESTIONE DEI VOUCHER PER I GESTORI DI ATTIVITÀ SPORTIVE L’interpretazione esaustiva di come regolarsi con i rimborsi, chiarendo in che misura possa prevalere la discrezionalità del gestore su rifusione o voucher, il cui valore può essere determinato anche considerando i costi fissi sostenuti durante il lockdown

ph Mike Laurence by Flicker

Riparte a settembre una nuova stagione sportiva che ci si augura sia senza nuove interruzioni. Tra timori, incertezze, adeguamenti a protocolli, spese in dispositivi di tutela della salute, controlli green pass, si devono fare i conti anche con rimborsi e voucher agli utenti, replicando le problematiche gestorie dello scorso anno, in un contesto ancora più esiguo di risorse finanziarie per le società sportive. Analizziamone prima di tutto gli aspetti normativi per poi affrontare gli effetti economici e finanziari.

L’IMPIANTO DELLA NORMATIVA TUTELA A LIVELLO DI PRINCIPIO L’UTENTE SPECIFICANDO L’OBBLIGO IN CAPO ALLA SOCIETÀ SPORTIVA DI “RESTITUZIONE” DELLA CONTROPRESTAZIONE RICEVUTA

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Nella tabella che segue riportiamo le due norme a confronto che hanno trattato il tema dei rimborsi agli utenti: ci riferiamo al “vecchio” comma 4 dell’art. 216 del DL 34/2020 (“decreto Rilancio”) e al “nuovo” comma 4 del medesimo art.4 del medesimo DL 34/2020 come modificato dall’art.36 ter del DL 41/2021 (“decreto Sostegni”).


DONATO FORESTA

ph Andrea Piacquadio da Pexels

MANAGEMENT

La reception è la zona dove in genere il cliente reclama per rimborsi o voucher

In sostanza lo scorso anno ci si basava su una norma oggi aggiornata e sostituita dal nuovo testo introdotto dal decreto “Sostegni” che, pertanto, di fatto rappresenta ora l’unica

normativa esistente per la gestione dei rimborsi, sia per quelli pregressi e cioè del primo lockdown eventualmente non ancora utilizzati, che per il secondo lockdown

riferito alle chiusure imposte dal 24 ottobre 2020 (e con durata variabile in funzione della fascia regionale di appartenenza).

Art. 216 del decreto legge 19 maggio 2020, n.34 Art. 216 del decreto legge 19 maggio 2020, n.34 (c.d. “decreto Rilancio) – versione in vigore fino al (c.d. “decreto Rilancio) – versione in vigore dal 22 21 maggio 2021 maggio 2021, come modificato dall’art. 36 ter del DL 41/2021 (c.d. decreto Sostegni) A seguito della sospensione delle attività sportive, disposta con i decreti del Presidente del Consiglio dei ministri attuativi dei citati decreti legge 23 febbraio 2020, n. 6, e 25 marzo 2020, n. 19, e a decorrere dalla data di entrata in vigore degli stessi, ricorre la sopravvenuta impossibilità della prestazione dovuta in relazione ai contratti di abbonamento per l'accesso ai servizi offerti da palestre, piscine e impianti sportivi di ogni tipo, ai sensi e per gli effetti dell'articolo 1463 del codice civile. I soggetti acquirenti possono presentare, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, istanza di rimborso del corrispettivo già versato per tali periodi di sospensione dell'attività sportiva, allegando il relativo titolo di acquisto o la prova del versamento effettuato. Il gestore dell'impianto sportivo, entro trenta

La sospensione delle attività sportive determinata dalle disposizioni emergenziali connesse all'epidemia di COVID-19

si qualifica come sopravvenuta impossibilità della prestazione in relazione ai contratti di abbonamento per l'ac-

cesso ai servizi offerti da palestre, piscine e impianti sportivi di ogni tipo, ai sensi e per gli effetti dell'articolo 1463 del codice civile. I soggetti che offrono servizi sportivi possono

riconoscere agli acquirenti dei servizi sportivi stessi, alternativamente al rimborso o allo svolgimento delle attività con modalità a distanza quando realizzabili, un voucher di valore pari al credito vantato utilizzabile entro sei mesi dalla fine dello stato di emergenza nazionale.

giorni dalla presentazione dell'istanza di cui al periodo precedente, in alternativa al rimborso del corrispettivo, può rilasciare un voucher di pari valore incondizionatamente utilizzabile presso la stessa struttura entro un anno dalla cessazione delle predette misure di sospensione dell'attività sportiva.

IL DIRITTO-POTERE DI SCEGLIERE SE RIMBORSARE LA QUOTA NON GODUTA CON DENARO O OFFRENDO ALL’UTENTE UN VOUCHER È DI ASSOLUTO APPANNAGGIO DEL GESTORE DELLE ATTIVITÀ SPORTIVE, NON DELL’UTENTE © D I R I T T I R I S E R VAT I

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Prima constatazione: entrambe le disposizioni indicano che la sospensione delle attività sportive determinata dalle normative emergenziali (i vari Decreti Legge e DPCM che si sono succeduti nel tempo anche con valenza territoriale), è causa di “sopravvenuta impossibilità” all’espletamento della prestazione di erogazione del servizio sportivo e ciò ai sensi e per gli effetti dell’art. 1463 del codice civile. Secondo questa norma del codice civile, chi non può adempiere ai propri obblighi contrattualmente concordati a favore dell’altra parte – nella fattispecie la società sportiva nei confronti dell’utente che ha sottoscritto un abbonamento o l’iscrizione alle attività sportive – non può chiedere la controprestazione, rappresentata qui dal pagamento del corrispettivo (quota di iscrizione, quota di abbonamento), e se la controprestazione sia già stata eseguita, e cioè se l’iscrizione o se l’abbonamento siano già stati interamente pagati, deve restituirla.

ph Alesia Kozik by Pexels

L’impianto quindi della normativa,

Le perdite per piscine e palestre sono state pesantissime e peggiorate da voucher e rimborsi dovuti alla clientela

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L’INTERESSATO POTRÀ UTILIZZARE IL VOUCHER PER UN NUOVO ACQUISTO SCALANDO DALL’IMPORTO DI TALE NUOVO ACQUISTO IL VALORE ATTRIBUITO AL “BUONO”

sia nella prima che nella seconda versione, tutela a livello di principio l’utente specificando l’obbligo in capo alla società sportiva di “restituzione” della controprestazione ricevuta, rappresentata, come detto, dall’incasso dell’abbonamento o dell’iscrizione. Al fine tuttavia di mitigare l’impatto “finanziario” in capo alle società sportive causato dal rimborso delle quote di abbonamento o iscrizione non godute dagli utenti per la chiusura degli impianti e delle attività, entrambe le normative in commento attribuiscono al gestore delle attività sportive il diritto di offrire all’utente un voucher, in luogo del rimborso in denaro. E questo è il primo aspetto da enfatizzare a fronte di tante polemiche e contestazioni legali di cui si è avuta conoscenza nel corso di questi ultimi mesi: il diritto-potere di scegliere se rimborsare la quota non goduta con denaro o offrendo all’utente un voucher è di assoluto appannaggio del gestore delle attività sportive, non dell’utente. In altri termini spetta al gestore la scelta tra rendere denaro o erogare un “buono” (voucher) all’utente valido a tutti gli effetti come “restituzione della controprestazione” ai sensi del citato art. 1463 del codice civile. Pertanto ogni contestazione avanzata in questi mesi volta alla restituzione della quota di iscrizione con denaro non solo è pretestuosa ma è da definirsi, allo stato attuale della normativa in esame, priva di fondamento giuridico. Ciò premesso, evidenziamo ancora due elementi di rilievo. Il primo riguarda la determinazione del valore del voucher e il secondo attiene al termine di validità del voucher. In merito al primo elemento si sottolinea che: © D I R I T T I R I S E R VAT I

- il voucher rappresenta a tutti gli effetti una sorta di “buono-sconto finanziario” che si basa su un “valore” (importo) determinato dallo stesso gestore dell’attività sportiva. Non rappresenta quindi un equivalente del tempo perso (ad esempio: essendo stati chiusi 6 mesi, non spettano 6 mesi all’interessato, ma il controvalore dei 6 mesi di chiusura rapportati all’abbonamento/quota di iscrizione a suo tempo sottoscritti). Pertanto l’interessato potrà utilizzare questo “buono” (voucher) per un nuovo acquisto scalando dall’importo di tale nuovo acquisto il valore attribuito al voucher. Libera la volontà delle parti (gestore-utente) di far utilizzare il voucher anche per servizi diversi da quelli inizialmente sottoscritti (ad esempio: per i centri estivi o per altri servizi non presenti prima nel palinsesto offerto), andando a “scalare” l’importo da pagare con l’importo del voucher. Nulla vieta ovviamente al gestore dell’attività sportiva di concedere agli utenti a titolo di ristoro un equivalente periodo non goduto, ma, ripetiamo, la normativa in commento specifica che il voucher si sostanzia in un “valore” da definire a cura dello stesso gestore dell’attività sportiva. Volendo fare un esempio, si supponga di aver sottoscritto un abbonamento annuale di 600 euro per 12 mesi. Avendo chiuso l’attività per 6 mesi, il controvalore del voucher sarà di 300 euro. Se nella nuova stagione l’abbonamento annuale fosse di 620 euro, l’interessato in possesso del voucher dovrà corrispondere un importo di 320 euro a saldo del nuovo abbonamento e non potrà pretendere di fare 6 mesi senza pagare nulla utilizzando il voucher. Ove sussistesse un abbonamento semestrale (sempre a titolo di esempio di 350 euro), se l’utente in possesso del voucher di 300 euro fosse interessato a questo, dovrebbe pagare a saldo un importo di 50 euro e non pretendere, come sopra evidenziato, di voler tale abbonamento senza pagar nulla. Ribadiamo che ogni politica “commerciale” a favore dell’utente è sempre


MANAGEMENT ph Technogym

DONATO FORESTA

Grandi impianti sportivi significano costi fissi alti anche se chiusi

IL VOUCHER PUÒ ESSERE CEDUTO, MA IN CASO DI CESSIONE BISOGNA VERIFICARE SE IL NUOVO UTILIZZATORE ABBIA LE CONDIZIONI “FISCALI” DEL CEDENTE ammessa, ma quanto riportato è ciò che prevede la normativa in merito ai servizi sportivi non goduti. - il voucher può essere ceduto, ma in caso di cessione bisogna verificare se il nuovo utilizzatore abbia le condizioni “fiscali” del cedente così da poter confermare la qualifica di “istituzionale” al corrispettivo originariamente incassato, ove appunto l’originario abbonamento avesse originato un incasso non assoggettato a tassazione sia ai fini IRES (art. 148 DPR 917/1986) che ai fini IVA (art. 4 DPR 633/72). Ove non fosse così, occorrerà applicare l’IVA a scorporo nel valore del voucher ceduto (Es. voucher di 100 euro se ceduto ad altro associato/tesserato per servizi istituzionali resta ricavo “istituzionale”; se ceduto ad un NON associato / Non tesserato o per l’acquisto di servizi NON istituzionali il voucher di 100 euro determinerà un ricavo “commerciale” di cui euro 81,97 imponibile ed euro 18,03 di iva); - Nella quantificazione del voucher, già a seguito del primo lockdown,

alcuni gestori ci risulta abbiano applicato anche riduzioni in misura fissa (solitamente una percentuale fissa) per tener conto di una quota parte dei propri costi fissi. Ricorrendo all’esempio precedente, pur a fronte di un potenziale controvalore di 300 euro (pari ai 6 mesi dell’abbonamento originario non godu-

to), si indica che il valore effettivo del voucher sia di euro 250 così da recuperare anche una serie di costi fissi comunque sostenuti dal gestore nel corso del periodo di chiusura delle attività (si pensi ai canoni di locazione, ai costi del personale se non in cassa integrazione, ai costi delle consulenze, ai costi di manutenzione indifferibili ecc.). In proposito si evidenzia che la legge nulla dice, limitandosi a richiedere in sostanza la determinazione del valore corrispondente al periodo di sospensione delle attività rapportato appunto al valore della quota di abbonamento/iscrizione sottoscritta. Pur comprendendo l’ipotesi di ridurre di una quota fissa il valo-

Piscine chiuse, un'imposizione governativa protrattasi per troppo tempo © D I R I T T I R I S E R VAT I

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ph D. Arnamnart

Palestre e piscine sono rimaste vuote per troppi mesi ed ora la ripartenza non si presenta finanziariamente semplice

re del voucher, al momento appare oltre quanto previsto dalla legge. Pur tuttavia non v’è dubbio che la determinazione dell’importo del voucher viene rimessa al gestore e, in tal senso, sarà opportuno avere criteri di determinazione precisi da far valere nei confronti degli interessati che dovessero richiederne spiegazioni o chiarimenti. Ciò al fine di evitare personalismi non utili in questa fase anche in un’ottica meramente fiscale di disparità di trattamento con le possibili conseguenze negative in caso di verifiche fiscali. In merito al termine di validità del voucher la nuova versione del decreto indica chiaramente che il voucher può essere “utilizzato” entro 6 mesi dalla fine dello stato di emergenza nazionale. A seguito dell’art. 1 del DL 23.7.2021, n.105, lo stato di emergenza nazionale è stato prorogato fino al 31.12.2021. Pertanto ad oggi il voucher potrà essere utilizzato entro il 30 giugno 2022. Rispetto alla prima versione non è più ribadito l’obbligo di utilizzo “incondizionato” presso la struttura sportiva di origine, ma si ritiene che tale riferimento sia pleonastico se si voglia riferirlo al soggetto gestore, non potendosi ritenere utilizzabile il voucher presso altri soggetti che li ab-

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IL VOUCHER PUÒ ESSERE “UTILIZZATO” ENTRO 6 MESI DALLA FINE DELLO STATO DI EMERGENZA NAZIONALE, AD OGGI, ENTRO IL 30 GIUGNO 2022

biano originati, ritenendo di contro assolutamente possibile l’utilizzo presso altre strutture aggiungendo però "purchè gestite dal medesimo soggetto". Inoltre evidenziamo rispetto alla prima versione della normativa che, nel nuovo testo, non occorre una previa richiesta dell’interessato da presentare entro uno specifico termine. Questo significa che gli interessati potranno richiedere il voucher fino all’ultimo giorno di potenziale utilizzo ed il gestore deve riconoscerglielo. Infine un’annotazione di carattere economico che riguarda i bilanci delle società che chiudono il loro esercizio sociale infrannuale e non al 31.12 (esempio al 30 giugno o 31 agosto). Queste società dovranno ridurre i propri ricavi di competenza dell’esercizio in chiusura (eserci© D I R I T T I R I S E R VAT I

zio 2020-2021) per un importo pari al potenziale debito per il totale dei voucher utilizzabili dagli utenti nel corso dell’esercizio successivo (esercizio 2021-2022). Tali voucher non avranno un impatto contabile sulla liquidità al termine dell’esercizio in chiusura e quindi nel bilancio dell’esercizio 2020-2021, ma avranno in tale esercizio un impatto sui ricavi che saranno ridotti in misura tanto più significativa quanto più alto è il controvalore totale dei voucher utilizzabili nell’esercizio successivo. Per le società di capitali (srl in primis, tra cui le SSD), questo potrebbe comportare una perdita di esercizio per la quale si applicherà comunque la disposizione dell’art. 6 del DL 23/2020 riguardo alla possibilità di intervenire in copertura entro il quinto esercizio successivo. 


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MA N AGEM ENT

Tempo di lettura

LA RIFORMA DELLO SPORT: IL “MINI” PROJECT FINANCING PER ASD E SSD Da gennaio 2023 sarà possibile affidare direttamente la riqualificazione o la gestione dell’impianto, orientamento che suscita diversi dubbi perché in antitesi con la disciplina dell’affidamento degli impianti pubblici

ph Hines Constructions

Ormai la c.d. Riforma dello Sport e i suoi 5 decreti attuativi (noi ci concentriamo sul d.Lgs. n. 38 del 28.2.2022, recante “misure in materia di riordino e riforma delle norme di sicurezza per la costruzione e l'esercizio degli impianti sportivi e della normativa in materia di ammodernamento o costruzione di impianti sportivi”) si può dire che è cosa vecchia perché la relativa pubblicazione risale ad alcuni mesi fa.

Al di là di quello che esplicita il testo, è difficile non fare riferimento anche ad uno schema di convenzione e ad un progetto gestionale

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Si è però scelto di non commentarla subito perché, con il balletto dei rinvii riguardanti la sua entrata in vigore e le relative modifiche, è parso opportuno attendere che la situazione si stabilizzasse, cosa che pare essere avvenuta con la conversione del decreto Sostegni bis che ha fissato al 1.1.2023 l’entrata in vigore del d.Lgs. 38/2021. A questo punto, anche se manca ancora oltre un anno da quando le norme saranno applicabili, può


MANAGEMENT ph Myrtha Pools

LORENZO BOLOGNINI

L'affidamento diretto di progetti di riqualificazione di impianti sportivi, stride con i principi dei contratti pubblici

“MINI” PROJECT FINANCING: IL PRIVATO PRESENTA UNA PROPOSTA AD UNA PA FUNZIONALE A “RIGENERARE, RIQUALIFICARE O AMMODERNARE” UN IMPIANTO SPORTIVO valere la pena iniziare ad assimilarle per farci trovare pronti a tempo debito (sperando che non ci saranno altri cambiamenti) e ciò a partire dall’art. 5 del decreto che si riferisce ad una procedura che io chiamo (impropriamente) “mini” project financing. Riporto di seguito le poche righe nelle quali si sostanzia tale art. 5: “Le Associazioni e le Società Sportive senza fini di lucro possono presentare all'ente locale, sul cui territorio insiste l'impianto sportivo da rigenerare, riqualificare o ammodernare, un progetto prelimi-

nare accompagnato da un piano di fattibilità economico finanziaria per la rigenerazione, la riqualificazione e l'ammodernamento e per la successiva gestione con la previsione di un utilizzo teso a favorire l'aggregazione e l'inclusione sociale e giovanile. Se l'ente locale riconosce l'interesse pubblico del progetto, affida direttamente la gestione gratuita dell'impianto all'associazione o alla società sportiva per una durata proporzionalmente corrispondente al valore dell'intervento e comunque non inferiore a cinque anni”.

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Parlo di “mini” project financing perché abbiamo sempre l’iniziativa del privato che presenta una proposta ad una PA (un Ente Locale) funzionale a “rigenerare, riqualificare o ammodernare” un impianto sportivo (cosicché, la norma non può essere utilizzata per costruire impianti ex novo ma solo per intervenire su quelli già esistenti) ancorché, in questo caso, almeno apparentemente, la proposta deve essere composta di due soli documenti, vale a dire un progetto preliminare ed un “piano di fattibilità economico finanziaria” senza che si faccia alcun riferimento, peraltro, alla necessità di asseverare tale piano. Si tratta di una proposta piuttosto semplice, pertanto, considerato che il rapporto contrattuale che dovesse instaurarsi nel caso di buon esito della stessa quasi certamente è da inquadrare tra i contratti di concessione, diventa difficile pensare che non occorra fare riferimento anche ad H A P P Y A Q U AT I C S & W E L L N E S S - 5 / 2 0 2 1

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uno schema di convenzione e ad un progetto gestionale; conseguentemente è facile immaginare che, nella prassi, il proponente includa nella proposta anche tali documenti come avviene nella finanza di progetto “tradizionale”, ad iniziativa privata. La peculiarità di questa norma sta nella espressa previsione secondo la quale, nel caso in cui l’Ente Locale che riceve la proposta la valuti di pubblico interesse (il riconoscimento del pubblico interesse, come noto, è un passaggio fondamentale anche nella finanza di progetto “tradizionale”, senza il quale la proposta non può andare avanti) lo stesso Ente “affida direttamente la gestione gratuita dell’impianto”. Quindi, non è prevista alcuna gara, alcuna procedura selettiva, ma l’affidamento diretto: in sostanza, quando la proposta – completa di tutti di documenti previsti - proviene da una ASD o da una SSD,

DIFFICILE PENSARE CHE NON OCCORRA FARE RIFERIMENTO ANCHE AD UNO SCHEMA DI CONVENZIONE E AD UN PROGETTO GESTIONALE

si riferisce ad un impianto sportivo esistente e riguarda la sua rigenerazione, riqualificazione o il suo ammodernamento, l’Ente Locale può procedere all’affidamento diretto della relativa concessione se ed in quanto valuti di pubblico interesse tale proposta. La previsione dell’affidamento diretto è del tutto peculiare, quasi “sorprendente”, ancorché la legge delegata, sulla base della quale il d.Lgs. 38/2021 è stato emesso (vale a dire la legge n. 86/2019), includa tra i “principi direttivi” da seguire nell’attuazione della delega, quello consistente nell’“individuazione

La previsione dell’affidamento diretto, in via di principio nella legge delega, e, in via specifica, nel decreto attuativo, sorprende perché risulta del tutto incoerente – o meglio, in antitesi – rispetto alla disciplina generale inerente gli affidamenti dei contratti pubblici di cui al Codice dei Contratti Pubblici (d.Lgs. n. 50/2016) ed all’interpretazione che di tale disciplina è stata data dalle fonti più autorevoli, a partire dalla Giurisprudenza Amministrativa, sino ad arrivare all’ANAC. Detto questo, la norma c’è o, almeno, è stata pubblicata con previsio-

ph Sport&Impianti

LA PECULIARITÀ DI QUESTA NORMA STA NELLA ESPRESSA PREVISIONE SECONDO LA QUALE LO STESSO ENTE “AFFIDA DIRETTAMENTE LA GESTIONE GRATUITA DELL’IMPIANTO”

di un sistema che preveda il preventivo accordo con la federazione sportiva nazionale, la disciplina sportiva associata, l'ente di promozione sportiva o la società o associazione sportiva utilizzatori e la possibilità di affidamento diretto dell'impianto già esistente…” (art. 7, c. 2, lett. f).

Da questo mini project financing risulterebbero premiate ASD e SSD spesso sottocapitalizzate - impianto di Codogno

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MANAGEMENT LORENZO BOLOGNINI Affidare impianti pubblici, patrimonio collettivo, deve prevedere regole chiare e garantiste del miglior risultato - Stadio Cozzoli di Molfetta - ph Sport&Impianti_Franco Pasini

NON È PREVISTA ALCUNA GARA, ALCUNA PROCEDURA SELETTIVA MA L’AFFIDAMENTO DIRETTO ne dell’entrata in vigore a partire dal 1.1.2023, dovendosi comunque mettere in conto il rischio che, ove sarà attivata una procedura sulla base dell’art. 5 del d.Lgs. n. 38/2021, l’affidamento diretto del progetto di riqualificazione e di gestione dell’impianto sportivo potrebbe comunque essere sottoposto all’esame dei massimi Organi decisionali (v. Corte di Giustizia dell’Unione Europea), dotati delle funzioni che potrebbero mettere in seria discussione la possibilità di interpretare ed applicare tale art. 5 ammettendo l’affidamento diretto di una concessione relativa ad un impianto sportivo pubblico. Oggi, questa riflessione non può non essere fatta anche se, come detto, la questione pratica si porrà tra oltre un anno, quando la norma entrerà in vigore. Attualmente, abbiamo la vigenza di una norma pressoché identi-

ca a quella di cui all’art. 5 più volte citato, che si trova nel D.L. n. 185/2015 (conv. con L. n. 9/2016), all’art. 15, c. 6: confrontando i testi si potrà riscontrare che sono sostanzialmente sovrapponibili salva l’unica (forse non trascurabile) differenza data dal fatto che, nel richiamato art. 15, c. 6, non troviamo l’avverbio “direttamente” riferito all’affidamento del progetto di riqualificazione e gestione dell’impianto sportivo (ci si limita a prevedere l’affidamento, senza specificare se lo stesso possa avvenire in via diretta o richieda il preventivo espletamento di una procedura di gara). L’assenza di tale avverbio ha fatto sì che, molto spesso, nella prassi, l’applicazione dell’art. 15, c. 6, del D.L. 185/2015 abbia visto l’avvio di procedure selettive a fronte del riconoscimento del pubblico interesse della proposta: come avviene nel project financing tradi-

zionale, presentata una proposta e riconosciutone il pubblico interesse, l’Ente Locale indice una gara basandola su quella proposta e l’affidamento avviene a favore del miglior offerente nell’ambito di tale gara. Tuttavia, pur con la permanenza dei dubbi sopra esposti in merito alla coerenza con i principi generali inerenti l’affidamento dei contratti pubblici, non c’è dubbio che la pubblicazione del d.Lgs. n. 38/2021 (in vigore dal 1.1.2023), contenente una norma identica, salvo essere stata integrata del solo avverbio “direttamente”, possa suggerire di interpretare l’attuale D.L. 185/2015 nel senso di ammettere l’affidamento diretto dei progetti di riqualificazione e gestione di impianti sportivi a favore delle ASD e delle SSD quando queste ultime abbiano presentato una proposta valutata di pubblico interesse. 

LA PREVISIONE DELL’AFFIDAMENTO DIRETTO SORPRENDE PERCHÉ RISULTA IN ANTITESI CON LA DISCIPLINA GENERALE INERENTE GLI AFFIDAMENTI DEI CONTRATTI PUBBLICI

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Alberto Succi

avvalbertosucci@gmail.com

MA N AGEM ENT

Tempo di lettura

LE NOVITÀ PER LE ASD E SSD DA GENNAIO 2022 La certificazione della natura dilettantistica dell’attività svolta dalle società sportive dipenderà dal Dipartimento per lo Sport e non più dal CONI, con ricadute positive in caso di verifiche di enti previdenziali o AE A partire dal 1 gennaio 2022 saranno applicabili importanti novità riguardanti il riconoscimento delle società e delle associazioni sportive dilettantistiche.

ph Mikhail Nilov by Pexels

L'articolo 51 del decreto legislativo 36 del 2021, recante la riforma dello sport, ha infatti stabilito che da quella data sarà operativo l'articolo 10 che innova radicalmente la materia.

Secondo tale disposizione dal 1 gennaio 2022 le ASD e SSD dovranno acquisire il "riconoscimento ai fini sportivi" dalle Federazioni sportive nazionali, dalle Discipline sportive associate e dagli Enti di promozione sportiva. Ciò vuol dire che per far parte dell'ordinamento sportivo e partecipare alle gare da questo organizzate le ASD e SSD dovranno avere i requisiti previsti dalle diverse Federazioni, Discipli-

Lo sport come attività dovrà rispettare precise regole, pena la revoca della qualifica di ente dilettantistico

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ne Associate o Enti di promozione sportiva, che provvederanno al loro riconoscimento. Occorre subito rilevare che la norma in esame precisa che tale riconoscimento è soltanto "ai fini sportivi". Ma la novità importante introdotta dall'articolo 10 è rappresentata dal fatto che la "certificazione" della effettiva natura dilettantistica dell'attività svolta dalle ASD e SSD viene attribuita al Dipartimento per lo Sport presso la Presidenza del Consiglio dei ministri e non più al CONI. Sarà infatti il Dipartimento che gestirà il Registro Nazionale delle Attività Sportive Dilettantistiche, al quale devono essere

LA "CERTIFICAZIONE" NON RIGUARDA PIÙ IL SOGGETTO (SOCIETÀ O ASSOCIAZIONE SPORTIVA), MA L'OGGETTO, CIOÈ L'ATTIVITÀ


MANAGEMENT ph Andrea Piacquadio da Pexels

ALBERTO SUCCI

Lo sport dilettantistico, inteso come attività promossa da ASD e SSD, sarà certificato dal Dipartimento per lo Sport

iscritte le ASD e SSD ai fini delle norme che l'ordinamento statale ricollega alla qualifica dilettantistica dell'attività sportiva. Due sono gli aspetti di particolare interesse: 1. Sono tenuti distinti i concetti di "Riconoscimento" e di "Certificazione" e ne sono posti i limiti e le finalità: il primo è circoscritto nell'ambito sportivo, il secondo ha valenza nell'ordinamento statale per l'applicazione delle norme sullo sport dilettantistico. 2. La "certificazione" non riguarda più il soggetto (società o associazione sportiva), ma l'oggetto, cioè l'attività. Il Dipartimento, infatti, certificherà la "effettiva natura dilettantistica dell'attività svolta dalle associazioni e dalle società sportive dilettantistiche" (art.10, secondo comma).

Questa novità spiega i suoi effetti positivi anche in sede di verifica da parte di enti previdenziali o dell'Agenzia delle Entrate e in sede contenziosa, poiché pone un chiaro riferimento normativo dal quale partire. Infatti non dovrebbe essere più utilizzabile la contestazione circa la natura giuridica della società sportiva dilettantistica perché ai fini della norma assume rilevanza la natura dell'attività, che deve essere sportiva dilettantistica, e non la natura soggettiva riferita

alla società, elemento, questo, che perderebbe il valore che finora gli veniva attribuito. Ovviamente la società sportiva dilettantistica per essere tale deve comunque essere in possesso dei requisiti previsti dalle norme pro tempore vigenti. La natura dilettantistica dell'attività è certificata dal Dipartimento dello Sport e tale certificazione, in quanto proveniente da un ente pubblico, è assistita dalla presunzione di veridicità, con la

DAL 2022 LE ASD E SSD DOVRANNO ACQUISIRE IL "RICONOSCIMENTO AI FINI SPORTIVI" DALLE FEDERAZIONI SPORTIVE NAZIONALI, DALLE DISCIPLINE SPORTIVE ASSOCIATE E DAGLI EPS

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ph Swim England

Novità importanti per SSD e ASD da gennaio 2022

Un ulteriore aspetto positivo è rappresentato dalla disciplina dei controlli che sembra tesa a salvaguardare l'attività delle ASD e SSD. Il Dipartimento per lo sport, avvalendosi della società Sport e Salute S.p.A., esercita le funzioni ispettive, al fine di verificare il rispetto dalla normativa di settore. In caso di violazione delle disposizioni il Dipartimento per lo Sport diffida gli organi di amministrazione degli enti dilettantistici a regolarizzare comportamenti illegittimi entro un congruo termine, comunque non inferiore a venti giorni. Nel caso di irregolarità non sanabili o non sanate entro i termini prescritti, il Dipartimento per lo Sport revoca la qualifica di ente dilettantistico. È evidente che il legislatore, prima di revocare la qualifica di ente

LA "CERTIFICAZIONE" DELLA EFFETTIVA NATURA DILETTANTISTICA DELL'ATTIVITÀ SVOLTA DALLE ASD E SSD VIENE ATTRIBUITA AL DIPARTIMENTO PER LO SPORT E NON PIÙ AL CONI

ph Patrick Case da Pexels

conseguenza che, chi intendesse disconoscere (ad esempio in sede ispettiva) la natura dilettantistica dell'attività svolta dalla società sportiva in possesso della certificazione, deve farlo soltanto mediante la querela di falso.

dilettantistico, tende a far sanare eventuali irregolarità. Sotto questo aspetto appare opportuno rilevare la responsabilità degli organi amministrativi delle ASD o SSD e

NEL CASO DI IRREGOLARITÀ NON SANABILI O NON SANATE ENTRO I TERMINI PRESCRITTI, IL DIPARTIMENTO PER LO SPORT REVOCA LA QUALIFICA DI ENTE DILETTANTISTICO

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la necessità che essi esercitino un controllo costante sull'osservanza delle disposizioni di settore e sulla permanenza dei requisiti richiesti dalle norme per la sussistenza della natura dilettantistica dell'attività sportiva svolta. In fase di riapertura, un check-up su questi aspetti appare utile in vista dell'approssimarsi della data (1 gennaio 2022) di applicazione della disciplina illustrata. 



HA INNOVATION W.BOX, LA PIATTAFORMA BUSINESS-MATCHING CHE LANCIA HAPPY AQUATICS DIGITALE

L’annunciato portale del mondo acqua e wellness, inteso come Osservatorio business, sistemico ed economico del comparto piscina e benessere, esordisce su www.wbox.it. Per ogni azienda, professionista, club, operatore, ente locale W.BOX è un modo nuovo, digitale e semplice di essere, con un click, nel cuore del settore/mercato al fine di sviluppare relazioni altrimenti non possibili, facilitare l’incontro di domanda e offerta, selezionare fornitori, individuare nuovi clienti, accedere ad informazioni e data base decisivi per sviluppi strategici, facilitando processi di internazionalizzazione e di network. Se questa sarà l’area accessibile solo se accreditati, Happy Aquatics Digitale sarà invece la “piazza” aperta a tutti, per essere ogni giorno informati ed aggiornati secondo un modello di comunicazione digitale e smart, dove si intrecceranno notizie, interviste, sondaggi, video, nonché opinioni ed editoriali o post di Esperti, Professionisti ed Opinion Leaders che renderanno il nuovo magazine digitale un riferimento nazionale ed internazionale per il settore Piscina e Wellness. Happy Aquatics proseguirà nelle sue edizioni cartacee di Construction e Wellness, per una lettura più approfondita e misurata, mentre HA Digitale sarà la voce online veicolata anche dai social in tempo reale. Per Informazioni e anticipazioni: www.wbox.it

redazione@euroaquatic.it

AQUAFAB: PER VIVERE L’ACQUA NEL MODO PIÙ NATURALE!

Il percorso educativo di una scuola nuoto dovrebbe permettere al bambino di sentirsi a proprio agio in acqua sin dalla prima lezione. Purtroppo la didattica del nuoto è rimasta ancorata a vecchi attrezzi: braccioli, tavolette e tubi che non consentono al bambino di prendere confidenza con il proprio corpo in acqua. La Blufitness Aquawellness di Giulianova, ha brevettato AquaFab: un ausilio didattico che permette un galleggiamento orizzontale. La cinturina, allacciata in vita con un velcro morbido ma resistente, ha due camere d’aria che vengono posizionate sul dorso. L’innalzamento del baricentro crea uno sbilanciamento del corpo tale da stimolare l’allungamento delle braccia e lo spostamento autonomo dal primo ingresso in vasca. Aquafab migliora il lavoro dell’istruttore: il suo corretto utilizzo permette tempi ridotti nell’apprendimento del nuoto. Aquafab può davvero fare la differenza nella riuscita dei corsi in piscina! www.aquafab.it

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HA INNOVATION PROMINENT: PASSA AL “CLORO NATURALE” A KM ZERO La clorazione è il metodo per eccellenza utilizzato in piscina per la disinfezione dell’acqua. La discriminante per una buona disinfezione passa attraverso l’utilizzo di un cloro di qualità. La tecnologia di produzione di cloro naturale IN SITU, partendo dal sale di ProMinent, permette di avere un biocida ad altissima qualità, prodotto fresco al momento e dosato tramite i normali sistemi di dosaggio utilizzati dal mercato. Alcune caratteristiche tecniche del nostro Chlorinsitu CIIa sono: • Rispetto della Norma EN UNI 901 “prodotti chimici utilizzati al trattamento delle acque destinate al consumo umano” con % di Clorati inferiori al 5,4% del cloro libero generato. • Rispetto della BPR (regolamento EU 528/2012) sulla produzione di biocidi in SITU. • Cloruri nel rispetto della norma EN UNI 901 • Titolo certo del cloro prodotto • Nessuna necessità di certificazione ATEX (sicurezza dell’ambiente) • Tecnologia Plug & Play Passa al cloro naturale anche con la formula del “Noleggio Operativo” per rendere GREEN il tuo impianto natatorio. www.prominent.it

info@prominent.it

AQUARAPID – SHOP 2.0: IL SERVIZIO STUDIATO PER LA PISCINA E IL SUO CLIENTE

Aquarapid, grazie alla sua consolidata leadership nell’abbigliamento tecnico da piscina, con il progetto SHOP 2.0 e la linea agonistica per il Team, AQRACE, è il partner ideale per ogni club e piscina alla ricerca delle giuste soluzioni per la clientela e per i propri atleti. La vera grande novità è decisamente SHOP 2.0, ideato per dare un nuovo slancio alla piscina in ragione della ricchezza dell’offerta e della valorizzazione di un servizio particolarmente apprezzato da ogni cliente; ma anche e soprattutto perché dà sostegno all’obiettivo di rendere più allargato e senza rischi il business di qualsiasi impianto. SHOP 2.0 un vero è proprio negozio (swim specialist) al servizio di ogni cliente e personalizzato per ciascuna piscina. Una opportunità unica per i gestori, favorita da una partnership di livello che permette di alzare l’asticella e la percezione del consumatore nei confronti del mondo dell’acqua. www.aquarapid.com

DA TOKYO A NAPOLI: MYRTHA POOLS OFFICIAL PARTNER DELL’ISL

Myrtha Pools è lieta di essere nuovamente protagonista dell’International Swimming League. Dopo la gran finale ISL di Las Vegas – dove l’azienda italiana aveva stupito tutti installando in tempo record una piscina da competizione con una parete trasparente per aumentare lo spettacolo di tv e telespettatori – l’ISL è tornata in Italia. Dal 26 agosto al 30 settembre a Napoli, città che aveva già ospitato la seconda tappa dell’allora neonata ISL, si è aperta la 3º stagione della Champions del nuoto. 320 gli atleti presenti tra i quali spiccavano ben 90 medaglie dell’Olimpiade giapponese. Campioni che durante le settimane di gare si sono allenati nella piscina Myrtha del complesso Felice Scandone, già protagonista nel 2019 delle Universiadi. Ancora una volta Myrtha Pools si conferma al fianco del nuoto e dei suoi campioni, un valore aggiunto tangibile anche nei progetti realizzati in centri natatori italiani.

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HA INNOVATION ISOROLL, LA COPERTURA ISOTERMICA DI POLIMPIANTI

PROFESSIONE ACQUA: IL PARTNER IDEALE PER I COMUNI Le piscine pubbliche rappresentano un investimento importante per i Comuni, soprattutto per quelli più piccoli. La buona riuscita dell’investimento è quindi un aspetto fondamentale, affinché la soddisfazione degli utenti possa gratificare gli sforzi affrontati. Le cose da fare e da pensare sono tante: dallo sviluppo del piano economico-finanziario alla progettazione, alla verifica delle complesse fasi della costruzione, per finire con l’affidamento della gestione. Durante la vita dell’impianto sportivo, inoltre, può essere necessario procedere ad una verifica della rispondenza normativa dell’impianto e ad una successiva ristrutturazione, o ad un cambio di gestione. Trovare all’interno della struttura pubblica tutte le competenze necessarie è molto difficile, perché quello della piscina è un impianto complesso, che necessita di molte competenze diverse ma interconnesse. Ecco che affidarsi ad una società di consulenza specializzata, che da vent’anni opera solamente nel settore delle piscine pubbliche, dalle gare di appalto alla verifica normativa, alla progettazione, alla consulenza sulla verifica della gestione, può davvero fare la differenza tra il fallimento di un impianto mal realizzato o mal gestito e una piscina felice.

La copertura isotermica Isoroll di Polimpianti è la scelta ottimale per la vostra piscina volta all’efficientamento energetico: conforme alla Normativa UNI 11718, garantisce il massimo del risparmio energetico unitamente ad una elevata resistenza a strappi, lacerazioni e all’attacco di cloro, alghe e sviluppo di microrganismi grazie ai suoi tre strati accoppiati a fiamma, inseparabili tra loro (strato superiore di rinforzo costituito da una lamina in P.E. armato totalmente impermeabile, strato isolante intermedio formato da una mousse in P.E. a cellule chiuse, membrana inferiore in P.E. con funzione di barriera). Bloccando il fenomeno dell’evaporazione e la dispersione del calore, Isoroll elimina la necessità di rabboccare il livello dell’acqua e riduce i tempi per la messa in temperatura: un notevole risparmio energetico a cui si aggiunge la preservazione dell’impianto. Il conseguente minor consumo di prodotti chimici, oltre a diminuire costi e tempi per la pulizia, contribuisce significativamente alla tutela ambientale. www.polimpianti.it info@polimpianti.it

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V12 DI HEITZ SYSTEM: CONNESSIONE MASSIMA, MODULARITÀ, SEMPLICITÀ Semplice, modulabile, ultra connesso. Sono queste le caratteristiche del sistema gestionale V12 di Heitz System, la soluzione software per palestre, piscine e centri sportivi. Semplice perché permette di ottimizzare e personalizzare tutte le funzioni, in modo da gestire le operazioni di controllo, vendita, marketing e di reportistica in pochissimi click. Modulabile perché, in base alle esigenze di ogni cliente, Heitz propone la soluzione “su misura”, offrendo moduli software dedicati e integrabili anche nel tempo. Dalla semplice gestione del controllo d’accesso di una singola struttura, alla soluzione per catene o gruppi di impianti. Ultra connesso perché, nell’era delle app e dell’on demand, il sistema V12 consente al cliente di vivere un’esperienza a 360 gradi, permettendogli di gestire tutti i servizi proposti dal centro dal proprio smartphone o dal proprio PC. Prenotazione, acquisto, rinnovo, corsi online. Tutto, come essere in struttura! www.heitzsystem.con/it

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in versione online con la nuova piattaforma per accendere il business con un click Il contenitore che racconta, sostiene e facilita l’economia dello sport

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HA INNOVATION UN NUOVO ACQUAPARK AL PALALANCIA DI CHIVASSO CON TANTE COLORATE NOVITÀ TECNOPISCINE Il Palalancia di Chivasso, in provincia di Torino, è il posto perfetto per vivere il divertimento in famiglia o in compagnia di amici. In soli sei mesi di lavoro abbiamo trasformato gli impianti natatori esterni al palazzetto dello sport, realizzando un vero e proprio parco acquatico destinato a un’utenza ampia e alle famiglie. La laguna dedicata ai bambini ha un ingresso a spiaggia ed è dominata da un Playslide a tema "jungla", ossia un castello con quattro diversi acquascivoli: un aquaslide, un idrotubo, un miniwave e un multitrack. Con la botte ad acqua rotante e il fiore sorridente a spruzzo che completano l’attrazione, il divertimento è assicurato! Oltre al castello è presente anche un Acqua Circle, coloratissimo gioco composto da tre archi di altezza variabile che generano una barriera d’acqua, una cupola in grado di creare un "ombrello" d’acqua, geyser, cannoni e tanti animaletti con giochi acquatici. La laguna bambini e l’acquascivolo family multipista a quattro corsie sono pronti ad accogliere grandi e piccini! Per informazioni: tel 011.9170092 www.tecnopiscineint.com info@tecnopiscineint.com

WIBIT, YOUR AQUATIC PARTNER FOR HAPPINESS

Anche quest’estate i molteplici Sports Park acquatici hanno registrato il tutto esaurito con Wibit che, con il suo potere magnetico, attrae quotidianamente migliaia di visitatori in spiagge e laghi dell’intera penisola. Con Wibit gli ingressi nelle piscine, siano esse open o indoor, si moltiplicano riconquistando un pubblico ancora intimorito dalle implicazioni pandemiche. Infatti, se il must di Wibit è divertire in piena sicurezza, le rinomate proposte dell’azienda tedesca, certificata TUV, sono una certezza di grande forza attrattiva per target trasversali dai 4 anni in su. Perché Wibit è molto più di un semplice gonfiabile in acqua: la varietà di giochi ed eventi che puoi organizzare promuovono l’interazione sociale, l’equilibrio, la coordinazione, lo sviluppo delle abilità motorie per ogni età e per ogni livello di difficoltà. Il nostro staff è pronto a supportarti nella realizzazione di ogni tuo progetto. Non fermarti, con Wibit si può! Contattaci su info@aqquatixfun.com e visita il sito www.aqquatix.com

BERNDORF BÄDERBAU TEMPI DI COSTRUZIONE BREVI E ALTO LIVELLO DI COMPETENZA Il centro natatorio dello stadio di Vienna è uno degli impianti più grandi d'Europa in cui vengono svolti regolarmente Campionati Mondiali ed Europei di Nuoto. L’impianto offre le migliori condizioni di allenamento ed è dotato tra l’altro di una nuovissima piscina olimpionica da 50 m, una piscina pallanuoto e una vasca tuffi. La piscina olimpionica di nuova costruzione doveva soddisfare tutti i requisiti per le gare di nuoto internazionali e l'allenamento professionale. Criteri fondamentali richiesti per l’affidamento erano: massima qualità e durabilità, mantenimento del valore della struttura nel tempo, efficienza economica nel funzionamento, tempi di costruzione brevi e rispetto del budget. Berndorf Bäderbau si è aggiudicato l’appalto con un'offerta convincente. Grazie al suo altissimo livello di competenza, Berndorf Bäderbau è stato in grado di consegnare la piscina allo stadio di Vienna nei tempi stabiliti e con la massima qualità. www.berndorf-baederbau.com

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HA INNOVATION AQQUATIX: HTS E BPM AQUABIKE IL BINOMIO CHE RIVOLUZIONA L’ATTIVITA’ IN PISCINA HTS, il sistema che proietta al futuro e che monitora e trasmette su un display i dati di allenamento sull’esclusiva e performante BPM Aquabike, è richiestissima negli impianti che puntano su novità di sostanza: novità che piacciono alla clientela e fanno una grande differenza nel servizio offerto. Il passaggio epocale che avvicina la digitalizzazione del training in acqua. Un’esclusiva che fa la differenza e che Aqquatix rende accessibile a tutti, attraverso il noleggio operativo e altre forme agevolate personalizzate perché ogni piscina possa affrontare la fase di rilancio, nonostante il momento difficile per il settore: soluzioni che sorprendano ed entusiasmino ogni cliente, da quello abituale, ai tanti, troppi che non si sono mai iscritti in piscina. HTS è la tecnologia semplice e automatica che rende innovativo anche il centro acquatico più tradizionale. HTS è completato da assistenza tecnica e manutentiva di Aqquatix e da corsi di formazione EAA offerti ad Istruttori e Piscine che puntano su questa grande novità mondiale. Per informazioni: www.aqquatix.com

info@aqquatix.com

TEAMSYSTEM WELLNESS AQUAE, IL GESTIONALE PER LA PISCINA TeamSystem Wellness Aquae è il software gestionale specifico per piscine e impianti natatori. Lo strumento è progettato e realizzato per raggiungere i più elevati livelli di prestazione, controllo e sicurezza nella gestione del piano vasca e delle attività a corsi. E’ estremamente semplice per l’operatore rispondere in modo veloce alle richieste dell’utenza, individuando i corsi pieni, i corsi con liste d’attesa, gli utenti con pagamenti da saldare, le associazioni corso/livello/istruttore e le situazioni non standard (ad esempio i corsi “lunedì-giovedì” o solo lunedì o solo giovedì). E’ possibile gestire rapidamente tutte le casistiche collegate anche alle utenze occasionali/giornaliere delle piscine ludiche e dei parchi acquatici, pure in presenza di grandi flussi di persone. Gli utenti del centro possono inoltre accedere ad una serie di sistemi self-service, APP, web e casse automatiche, per acquistare e prenotare ed andare direttamente ai tornelli accedendo con il QRCode direttamente dal proprio smartphone. www.teamsystem.com/wellness/inforyou-aquae/

SOLLEVATORE BLUONE: QUALITÀ E SICUREZZA MADE IN ITALY DI DIGI PROJECT Dal 2005 l’azienda DiGi Project di Pegognaga (MN) rappresenta un punto di riferimento unico nel mondo dell’accessibilità negli ambienti acquatici, contraddistinguendosi sin da subito per la qualità e il design dei suoi prodotti. L’azienda mantovana oggigiorno opera in oltre 40 Paesi del mondo realizzando ausili che agevolano l’immersione in acqua delle persone disabili o con difficoltà motorie. Fra le attrezzature che distinguono l’azienda nel mondo vi è BluOne: il primo sollevatore mobile in grado di trasportare e sollevare contemporaneamente l’utente. È il prodotto più richiesto e venduto in quanto si tratta di un ausilio mobile che risponde alle esigenze di tutti. Ingombra poco più di una carrozzina, è utilizzabile dallo spogliatoio alla piscina e rende gradevole e comodo l’ingresso in acqua dell’utente. Richiestissimo soprattutto da onlus, associazioni e privati. Passate sul nostro sito web per scoprire maggiori dettagli su BluOne e sulla gamma completa DiGi Project. www.digiproject.biz info@digiproject.biz

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Attenzione: date e sedi del calendario potrebbero variare per motivi organizzativi, suggeriamo di verificare sempre sul menu Calendario Corsi del sito euroaquatic.it Calendario aggiornato il giorno: 15 SETTEMBRE 2021

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LA RIVOLUZIONE DEL WELLNESS. C’era bisogno di una rivoluzione nel mondo del benessere e il suo nome è Myrtha Wellness. Dare nuova e lunga vita a Spa e centri wellness era una sfida complessa, la soluzione vincente è stata quella di applicare al benessere la tecnologia che da decenni ha permesso a Myrtha di imporsi nel mondo delle piscine da competizione e di design. Myrtha Wellness unisce l’anima d’acciaio al design made in Italy di una linea wellness completa di bagni di vapore, frigidarium, hammam, bagni romani, docce emozionali, vasche Kneipp, vitality pool, plunge pool e relax pool. www.myrthapools.com


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