GUSTARE L'ITALIA 13 - GIUGNO 2011

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schiava di sparire. Erano presenti pochissime piante, coltivate da persone anziane. Cosa vuol dire coltivare un frutto così delicato? Ci saranno molti imprevisti e anche molte difficoltà… Paola: Sì, è molto impegnativo e ogni anno dal 2004 abbiamo incontrato un problema agronomico diverso…

Patrizia Lodi è nata nel 1958 ed è agricoltore dal 1979 nell’azienda di famiglia; è lei che si occupa di tutto, dalla produzione delle fragole all’allevamento fino alla coltura dei cereali. Paola coltiva le fragole dal 2004, Patrizia da prima, già nel 2002-2003, più o meno dalla nascita dal consorzio. Abbiamo chiesto loro come sia nata questa avventura ed entrambe non riescono a non parlare dell’ex sindaco Giuseppe Bonavoglia, uno storico appassionato che credeva molto nel territorio e riusciva a motivare le persone.

Il lavoro di raccolta delle fragole è da sempre un lavoro prevalentemente femminile e anche oggi la maggior parte dei soci sono donne. Una specie di ritorno al passato? Patrizia: Sono sempre state le donne a svolgere un lavoro che richiede grazia, manualità e delicatezza. Prima della guerra erano le donne che provvedevano alla raccolta della grande quantità di fragole che c’era, successivamente pensa che le fabbriche manifatturiere chiudevano per permettere a loro di dedicarsi alla

Paola: Sono stata convocata con alcuni altri agricoltori in comune a Tortona dall’allora sindaco che cercava “volenterosi” disposti a seguire Patrizia Lodi nel recupero della coltivazione della fragola profumata e mi è sembrata una sfida accattivante. Patrizia: Per curiosità, mi piaceva sperimentare, occuparmi di biodiversità e poi in quel periodo avevo molto tempo libero da occupare. Ho iniziato prendendo tutto come un’avventura, un po’ per gioco, poi era molto affascinante l’idea di recuperare un frutto che ri-

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