Su Patiu n. 19

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Aprile 2011

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PASQUA: INNO ALLA VITA “Cantiamo al Signore: è veramente glorioso!”

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Pietro e Giovanni trovano il sepolcro vuoto. Particolare vetrate Seminario Vescovile

uesto è il giorno che ha fatto il Signore. Esultiamo insieme”. Per i cristiani il motivo della gioia pasquale è la Risurrezione di Gesù Cristo. Con la sua morte e risurrezione ha sconfitto il peccato e ha inserito l’umanità nella creazione nuova. “Sì, fratelli, la Pasqua è la vera salvezza dell’umanità! Se Cristo – l’Agnello di Dio – non avesse versato il suo Sangue per noi, non avremmo alcuna speranza, il destino nostro e del mondo intero sarebbe inevitabilmente la morte. Ma la Pasqua ha invertito la tendenza: la Su Patiu - Aprile 2011 - n. 19

Risurrezione di Cristo è una nuova creazione, come un innesto che può rigenerare tutta la pianta. E’ un avvenimento che ha modificato l’orientamento profondo della storia, sbilanciandola una volta per tutte dalla parte del bene, della vita, del perdono. Siamo liberi, siamo salvi! Ecco perché dall’intimo del cuore esultiamo: “Cantiamo al Signore: è veramente glorioso!” (Benedetto XVI, 4 aprile 2010). Anche in questa Pasqua l’invito alla gioia della festa sembra stridere con le situazioni di crisi e di difficoltà che sono presenti nel

mondo e nella nostra comunità. Proprio in questo periodo sono riecheggiati i rumori e le tragedie della guerra e della violenza nella vicina Libia e in tutto il Nord Africa, il dramma di tante persone costrette a lasciare la loro terra in cerca di sicurezza e di lavoro. Sono presenti le immagini di devastazione nel Giappone con l’incubo del disastro nucleare, le violenze contro i cristiani in varie parti del mondo. Le difficoltà e la crisi del mondo del lavoro nella nostra terra. La Pasqua ci assicura che l’ingiustizia, la violenza, la morte, sono state vinte dalla forza dell’amore. La sequenza pasquale ha una significativa immagine per comunicare questa realtà: ”Morte e vita si sono affrontate in un prodigioso duello. Il Signore della vita era morto; ma ora vivo trionfa”. Come credenti dobbiamo essere capaci di trasmettere questa fede nella vita nuova, questa luce proveniente dalla Pasqua, capace di disperdere le tenebre del mondo. Certo “La Pasqua non opera alcuna magia. Come al di là del Mar Rosso gli ebrei trovarono il deserto, così la Chiesa, dopo la Risurrezione, trova sempre la storia con le sue gioie e le sue speranze, i suoi dolori e le sue angosce. E tuttavia, questa storia è cambiata, è segnata da un’alleanza nuova ed eterna, è realmente aperta al futuro. Per questo, salvati nella speranza, proseguiamo il nostro pellegrinaggio, portando nel cuore il canto antico e sempre nuovo: “Cantiamo al Signore: è veramente glorioso!” (Benedetto XVI). Con questi sentimenti vi auguriamo Buona Pasqua!

Don Giuseppe Mattana Don Luciano Monni Don Tomaso Puddu pag. 1


Cronaca di Vita Parrocchiale Avvenimenti vissuti nella nostra comunità dal 19 settembre 2011 al mese di marzo 2011

- Il 19 settembre hanno inizio le celebrazioni in vista del Congresso Eucaristico Diocesano.

- Il 26 dicembre, nella Chiesa Parrocchiale, la Polifonica Olianese presenta il Concerto di Natale insieme al coro di Torpè.

- Il 26 settembre solenne Concelebrazione a Nuoro, presso l’Anfiteatro Comunale, per la conclusione del Congresso Eucaristico Diocesano. Presiede la Celebrazione il Card. Salvatore De Giorgi. Sono presenti i Vescovi della Sardegna e i sacerdoti della diocesi. Nutrita la partecipazione della comunità di Oliena. - Il 10 ottobre si svolge nel Santuario di N.S. di Monserrata il Ritiro parrocchiale per l’inizio del nuovo Anno Pastorale: “Dio è il vero educatore del suo popolo”. - Il 19 ottobre si riunisce il Consiglio parrocchiale di Azione Cattolica. - Dal 29 al 30 ottobre l’ACR parrocchiale partecipa al raduno nazionale a Roma per incontrare Benedetto XVI. - Il 30 ottobre Don Giuseppe Mattana benedice il campo della Protezione Civile a Lanaittu, in occasione delle esercitazioni di pronto intervento. - Il 4 novembre, con la presenza dell’Amministrazione Comunale, delle autorità militari e dei rappresentanti della Scuola, viene celebrata la S. Messa in suffragio

NOTIZIARIO della Parrocchia Sant’Ignazio di Loyola - OLIENA Direttore Responsabile: GIUSEPPE MATTANA Gruppo Redazione: LUCIANO MONNI ANTONELLO PULIGHEDDU PEPPINO NIEDDU FRANCO GARDU ANNA FRANCA PAU Stampa: SERISTAMPA - OLIENA Aprile 2011 - n. 19 Iscrizione Reg. G. e P. N. del Trib. di Nuoro n. 03/2004 del 20 Ottobre 2004

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- Il 31 dicembre si celebra nella Chiesa Parrocchiale il Te Deum di Ringraziamento. - L’otto gennaio inizia il Corso di preparazione al matrimonio.

dei Caduti di tutte le guerre. - Il 7 novembre, nel Santuario di N.S. di Monserrata, si svolge l’incontro del Consiglio Pastorale Parrocchiale per la presentazione degli Orientamenti Pastorali dell’Episcopato Italiano per il prossimo decennio: “Educare alla vita buona del Vangelo”. - Il 13 novembre si svolge a Mamoiada l’incontro dei sacerdoti della Forania. - Dal 21 al 26 novembre il Parroco è a Foligno per partecipare agli Esercizi Spirituali. - Il 29 novembre inizia la Novena in preparazione alla Solennità dell’Immacolata. - Il 13 dicembre si tiene in parrocchia la Celebrazione comunitaria della Penitenza. - Il 13 dicembre si riunisce il Comitato di N.S. di Monserrata per l’accoglienza delle nuove coppie: Giuseppe Manca e Rossana Onnis, Gian Lussorio Pische e Pierina Ritzu, Giuseppe Secchi e Manuele Putzu, Efisio Piras e Pasquina Cugusi, Antonio Gabbas e Pina Congiu. - Il 18 dicembre viene celebrato il Natale degli uomini. - Il 21 dicembre i bambini della Scuola Materna Parrocchiale, accompagnati dalle insegnanti e dal personale della scuola, nella Biblioteca Comunale svolgono la rappresentazione di Natale.

- L’11 gennaio si svolge l’incontro unitario di Azione Cattolica in vista del rinnovo del Consiglio Parrocchiale. Il 14 gennaio il P. Umberto Zucca, Assistente Regionale del Terz’Ordine Secolare, visita la fraternità di Oliena. - Il 15 gennaio viene benedetto il fuoco nel cortile della Scuola Materna di “Predu Murta” e in vari altri rioni. - Il 15 gennaio vengono benedetti i nuovi mezzi di soccorso dell’ASO. - Il 23 gennaio si svolge la questua per il Santuario di N.S. di Monserrata. - Il 23 gennaio si svolgono le votazioni per il rinnovo del Consiglio Parrocchiale di Azione cattolica e per l’elezione del Presidente parrocchiale. Al termine delle votazioni risulta

Sono Stati Battezzati in Cristo Manca Elena Pische Giovannantonio Mula Riccardo Corrias Giovanni Antonio Fele Nicola Corrias Alice Lei Antonio Tedde Matteo Soddu Gloria Langiu Gabriele Fenu Cristian Manca Edoardo Zanda Sofia Sini Greta Deiana Martina Fele Marcello Carai Matteo Zola Maria Chiara Nieddu Matteo Pala Samuele Carente Michela Mula Martina Gaia Francesco Aresu Sebastiano 2011 Chiefalà Nicholas Piu Lorenzo Solinas Marianna Tuffu Giovanni Paolo Cabboi Benedetta Sanna Antonella Lande Michele Capeddu Isaia Sanna Chiara Mula Alessia Picca Riccardo Fele Chiara Puddu Pier Davide

INDIRIZZI e NUMERI TELEFONICI

Parrocchia Sant’Ignazio di Loyola Piazza Collegio, 7 - 08025 OLIENA (Nu) Tel. e Fax 0784.285655 Indirizzo e-mail: p.santignazio@tiscali.it Don Mattana tel. Don Luciano tel. Don Puddu Suore

0784.285655 - 340.7661593 338.3310434 tel. 0784.288707 tel. 0784.287555

Per le vostre eventuali offerte: Conto Corrente Postale n. 13151071 intestato a: Parrocchia S. Ignazio di Loyola - Oliena

Avviso ai lettori: Ai sensi della legge D.Lgs 30.6.2003 n. 196 per la tutela dei dati personali, comunichiamo che gli indirizzi di quanti ricevono questo periodico fanno parte dell’archivio della Parrocchia S. Ignazio di Loyola in Oliena e sono utilizzati esclusivamente per l’invio del predetto periodico o di altre comunicazioni sulle nostre attività.

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Cronaca di Vita Parrocchiale Sono ritornati alla casa del Padre Fele Pietro Forzinetti Maria Fele Giuseppa Raimonda Palimodde Assunta Cappeddu Raimondo Salis Mariantonia Rubanu Angelo Cucca Maria Agata Bettarelli Giacinta Ticca Anna Rosa Manconi Carmine (Tomaso) Ticca Mariangela Garippa Antonio Piga Graziano Fele Francesco Pulloni Antonio Maria Congiu Pietro Salis Grazia Fele Nunziata Carrone Giuseppe Costa Antonina Cucca Giovanni Palimodde Cesare Fadda giovanna Massaiu Antonio (2011) Sotgia Maria Antonietta Salis Stefano Congiu Graziano Nonne Mario Salis Antoniangela Puddu Salvatore Biscu Mathias Columbu Giovanna Pettorru Salvatore Secchi Antonio Monserrato Catte Giovanna Fele Giovanna Carrone Salvatore Ticca Giuseppa Tupponi Maria Ignazia Fele Sebastiano Corbeddu Antonio Michele Putzu Peppina Raffaela Massaiu Pietro Antonio Biscu Giuseppa Massaiu Francesco eletta Presidente Parrocchiale Immacolata Piga. - Dal 26 al 28 gennaio Don Giuseppe Mattana, come rappresentante della Diocesi, partecipa ad Ancona al Convegno Nazionale in preparazione del Congresso Eucaristico Nazionale che si terrà proprio ad Ancona dal 4 all’11

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settembre. - Il 29 gennaio viene benedetta e inaugurata la Fiera degli sposi. - Il 31 gennaio si svolge nei locali della Provincia l’incontro dei gestori delle Scuole Materne non statali. - Il 3 febbraio inizia il Corso parrocchiale per la formazione dei lettori. - L’11 febbraio viene celebrata in Parrocchia la Giornata del Malato con la partecipazione e la collaborazione dei volontari dell’ADI. - Il 13 febbraio viene celebrata la Giornata della Pace da parte dell’ACR parrocchiale con la partecipazione dell’ACR di Orgosolo. - Il 20 febbraio si svolge a Nuoro l’Assemblea Diocesana dell’Azione Cattolica Italiana e a Gavoi la Giornata del Pensiero da parte dell’AGESCI. - Il 21 febbraio si riunisce il Consiglio Pastorale Parrocchiale per programmare gli impegni quaresimali e per prendere visione della situazione della Scuola materna parrocchiale. - Il 26 febbraio, su iniziativa dei gruppi coppia della parrocchia, si tiene nel salone della Casa del giovane un incontro conferenza sugli aspetti positivi e negativi di Internet, tenuto dal Dott. Piero Luigi Sanna della Polizia Postale. - Mercoledì 9 marzo, inizio della Quaresima con l’imposizione delle Ceneri.

per una giornata di Ritiro Spirituale presso la Casa di Spiritualità delle Suore Figlie di S. Giuseppe a Donigala (Oristano). - Il 19 marzo, festa di S. Giuseppe, inizia il suo cammino un nuovo gruppo di giovani coppie. - Dal 25 al 27 marzo si svolgono in Parrocchia le Sante Quarantore. - Il 26 e il 27 marzo si svolge nel

- Il 27 marzo si svolge la Questua per la festa di S. Giovanni, a cura del Comitato. - Il 26 e il 27 marzo si svolge a Oliena la Giornata del FAI (Fondo Ambientale Italiano) con visita alla riaperta Casa Calamida e al Palazzo ex Gesuitico con il Museo parrocchiale.

Si sono uniti in matrimonio Carmelo Cucca e Maria Giuseppina Elce Andrea Mastrone e Simonetta Fancello Salvatore Zola e Gianfranca Congiu Graziano Corrias e Cristina Porcu Francesco Curreli e Giovanna Congiu Giancarlo Musella e Pamela Congiu Tomaso Carai e Rossana Di Domenico

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- Il 10 marzo inizia la novena in preparazione alla festa di S. Giuseppe - L’11 marzo, venerdì, si svolge la Via Crucis nella zona di Monte Mannu. - Il 12 e il 13 marzo i gruppi coppie della parrocchia si ritrovano

Santuario di N.S. di Monserrata un Ritiro spirituali per i ragazzi del catechismo.

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Vita parrocchiale

OLIENA CON ORGOSOLO PER LA PACE

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Quasi 400 ragazzi, circa 50 educatori: questi i numeri della giornata

ncontrarsi, gioire, riflettere e conoscersi meglio, queste sono le prerogative che caratterizzano ogni appuntamento con l’acr. Quasi 400 ragazzi, circa 50 educatori: questi i numeri della giornata, le cui attività sono state ispirate dallo slogan di quest’anno “La pace ha tutti i numeri”, l’obiettivo era far capire che la pace si deve e si può fare con i numeri diventando tutti protagonisti. La conoscenza tra i ragazzi di parrocchie diverse concorre a nutrire sentimenti comuni quali la speranza e la gioia nello stare insieme. Quest’anno la festa della pace si è svolta nel nostro paese assieme al gruppo ACR di Orgosolo. Era il 13 febbraio 2011 e ci siamo ritrovati tutti assieme grandi e piccini ad accogliere il gruppo dei ragazzi di Orgosolo, che è arrivato di buon mattino in piazza San Giuseppe accompagnato dagli educatori . Dopo la S. Messa celebrata dai sacerdoti delle due comunità sono state svolte le attività in programma per la giornata nelle varie piazze. Arrivata l’ora di pranzo e ci siamo spostati alla Casa del Giovane che si è di-

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mostrata capace di contenere la grande folla di bambini, ragazzi e educatori accompagnati dalla preziosa presenza dei Sacerdoti Don Mattana, Don Luciano e Don Antonello . Nel pomeriggio allietato dalla giornata di sole abbiamo continuato con le attività suddivise per arco di età. I ragazzi festosi in giro per le strade hanno saputo coinvolgere diversi passanti giovani e meno giovani. Molto apprezzato il lavoro svolto dal gruppo medie di Orgosolo assieme alle educatrici: “Il Murales della Pace”, un significativo ricordo di una giornata trascorsa assieme; interessante anche il lavoro svolto dal gruppo 12/14 che ha visitato 14 famiglie che hanno visto le loro case invase dai ragazzi pieni di entusiasmo. Un ringraziamento particolare ai genitori che come sempre hanno dimostrato grande spirito di collaborazione per la riuscita della festa, preparando golosità di ogni genere. A chiusura della giornata non poteva mancare la fiaccolata della Pace, alla quale erano presenti tutte le associazioni e gruppi della comunità che hanno partecipato numerosi portando per le vie

del paese una luce nuova di unità e condivisione. Per concludere i ragazzi si sono salutati scambiandosi messaggi di pace da loro preparati per l’occasione su fiori, girandole e matite colorate in ricordo di una giornata indimenticabile. L’AC ringrazia tutti coloro che hanno collaborato alla riuscita della FESTA.

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SPAZIO ASSOCIAZIONI

RITIRO SPIRITUALE GRUPPI FAMIGLIA

La famiglia cristiana ha l’impegno di partecipare alla missione della Chiesa Molte volte il ritiro spirituale è necessario per assestare la propria coscienza; per ritemprarsi nel fervore; per vivere un’intimità spirituale con il proprio coniuge intensamente; è necessario, perché è una grazia preziosa, rara, speciale. S. Gregorio Magno osservava che siccome l’acqua fermata nel suo corso da una chiusa, cresce e s’innalza, così l’anima umana, chiusa nel ritiro, s’innalza verso il cielo; mentre lasciata libera, si divaga in mille inutilità e frivolezze e si perde. In un ritiro spirituale la coppia, se vuole, ritrova la forza, la speranza, la luce, la libertà, la riconciliazione, il con-

forto della grazia, la gioia. Con pazienza e amore riuscirà ad introdurre un filo di novità, tenerezza, sorpresa nella relazione coniugale. Con questi sentimenti i Gruppi Famiglie della nostra comunità si sono ritrovati nel centro di spiritualità N.S.del Rimedio di Donigala – Oristano, per vivere un momento di preghiera e condivisione. Un momento in cui fare, per ogni gruppo, sia il punto nel proprio cammino di crescita, sia per condividere i propri percorsi all’interno dell’unica realtà parrocchiale in cui si è chiamati a dare il proprio servizio e testimonianza. L’alternanza di mo-

Ditta MULA ALESSANDRO qui si muore dal caldo... non mi resta che chiamare Sandro

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menti di preghiera e confronto, in questi due giorni ci ha reso consapevoli che tutti siamo dei chiamati, ognuno secondo i propri talenti, sia nella vita di ogni singola famiglia che come gruppi-famiglia. Del resto la famiglia, consacrata da Cristo, si configura come prima e vitale cellula della società. E’ protagonista della civiltà dell’amore. Trasmette in modo vitale i valori che vive (cultura dell’essere, della persona, dell’amore, della vita, della comunione). Promuove la società umanizzandola e personalizzandola, assume impegni concreti di servizio. Tuttavia, nella diversità dei percorsi, delle proposte o delle iniziative che ogni gruppo porta avanti, si veda altro articolo in questo stesso numero, abbiamo la consapevolezza che vivendo all’ombra dello stesso campanile, siamo chiamati a dare la nostra testimonianza ed il nostro servizio per e nella parrocchia. Perché la famiglia cristiana ha un impegno preciso: partecipare alla vita e alla missione della Chiesa come comunità coniugale e familiare, attraverso la concretezza dell’amore coniugale e familiare. L’amore coniugale è un bene da coltivare per tutti. Gli sposi possono donare alla Chiesa un volto più umano, anzi sono il paradigma di essa. Essi possono aiutare la società a diventare famiglia. Mario Mula

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Iniziative Parrocchiali

INTERNET UN NUOVO AMBIENTE EDUCATIVO TRA UTILITA’ e PERICOLI Nuova iniziativa del Gruppo Coppie in seno alla comunità di Oliena

Il Progetto Famiglia Genitorialità Educazione. Un nuovo progetto orientato ai problemi della famiglia moderna ha preso il via ad Oliena. Una serie di incontri-dibatto, tenuti da relatori scelti e preparati, mirati a tutti coloro che nella nostra comunità si occupano di educazione e formazione. Il Progetto Famiglia Genitorialità Educazione si ispira ai principi che hanno portato alla formazione dei gruppi coppie nella nostra comunità e, pertanto, intende proporre e testimoniare un modello di famiglia e di educazione orientato agli insegnamenti del Vangelo, mantenendo tuttavia uno stretto contatto con la realtà della comunità e con le esigenze dell’odierna società. Internet, un nuovo ambiente educativo tra utilità e pericoli. Per primo è stato affrontato un soggetto molto interessante: INTERNET. Un tema molto ampio che ha richiesto l’organizzazione di ben due incontri. Con essi si è cercato di informare e creare una consistente consapevolezza sulle enormi potenzialità di questo strumento e avere una giusta percezione dei pericoli e delle insidie che si possono celare nella rete. L’intenzione non è quindi quella di demonizzare internet, ma quella di educare ad un uso corretto e responsabile delle nuove tecnologie, sfruttandone le potenzialità e limitandone i pericoli. I relatori sono stato il dott. Piero Luigi SANNA, Sostituto Commissario della Polizia di Stato e dal 2005 responsabile provinciale per la Polizia delle Comunicazioni e la prof. Clotilde Merlin, pedagogista esperta di educazione e tecniche di comunicazione. I relatori hanno parlato di internet come di un mondo parallelo, un mondo virtuale che, come il quello reale, ha personaggi, storie, leggi e regole, reati e criminali. Pertanto accingendosi ad entrare in questo mondo bisogna essere ben consapevoli di ciò che si può incontrare. È importante che genitori ed educatori facciano le opportune raccomandazioni, come per il mondo reale, quando un ragazzo si appresta a navigare in questo ambiente. Il dott. Sanna ha evidenziato che la

criminalità che prima si trovava per strada ora si sta progressivamente riversando sulla rete, perché internet consente dei guadagni abnormi con rischi minimi, evitando conflitti a fuoco e perpetrando azioni criminose dalla

te lotterie che unite al phishing (il furto dei dati personali) svuotano le tasche e il conto in banca a ignari utenti senza che questi possano rendersene conto. Rilanciamo la Speranza. Questo il bellissimo messaggio lanciato nel secondo incontro dalla prof.ssa Clotilde che ha esordito parlando dell’evoluzione dei sistemi di comunicazione, di insegnamento e di apprendimento. La trasformazione del mondo giovanile e dei media caratterizzato da una cultura prontamente disponibile, ma allo stesso tempo veloce ed effimera. Ciò è causato da un sovraccarico cognitivo che è direttamente proporzionale alla limitazione della capacità di concentrazione. Come già fatto dal dott. Sanna, la prof.ssa Merlin ha sottolineato che come nelle favole non bisogna avere paura del bosco (internet), ma dei lupi e degli orchi (i malfattori) che vi si nascondono. Bisogna saper scegliere la giusta strada e non deviare nei percorsi alternativi, spesso più accattivanti e ammalianti. Il desiderio di appartenenza ad propria scrivania. un gruppo e di condivisione delle idee è una È rilevante la non corretta percezio- propensione naturale, ma è fondamentale che ne della gravità delle proprie azioni da parte questo avvenga con il gruppo giusto e non dei giovani, cui si aggiunge un atteggiamento con uno deviato o deviante. È qui che è moldisinformato e superficiale dei genitori anche to importante la presenza dei genitori e degli a fronte di reati gravi e pene particolarmente educatori, anche per individuare prontamensevere. La famiglia, frequentemente igna- te i sintomi di un eventuale disagio. Gli edura, non riconosce i figli in quella condotta, catori devono essere consapevoli dell’utilizsottovalutando la pericolosità del mezzo e la zo che si fa dello strumento internet, devono gravità di comportamenti che costituiscono porre regole e limiti, che non devono essere reato. Pirateria audiovisiva e pedopornogra- spostati troppo in là al fine di non perdere il fia non sono nate con internet, ma hanno tro- senso del limite e della realtà. Risulta quindi vato nel web il più potente e capillare mezzo basilare crescere in famiglia ed educare con i di diffusione. Lo scambio di video e foto di media ai media. ragazze e ragazzi nudi sul web o con sms sui Nei due incontri sono stati ricorrenti cellulari, spesso barattate per pochi euro, ab- due concetti: Responsabilizzazione e Consabraccia in pieno questo reato nonostante tali pevolezza. Si è evitato di demonizzare interazioni sono condotte con estrema superficia- net, strumento versatile e dalle enormi potenlità. Così si è parlato di cyber-bullismo, di zialità, esortando ad una corretta educazione siti, blog e forum pro-anoressia (PRO-ANA per un uso consapevole e responsabile della e PRO-MIA) e di altri che inneggiano al sui- rete, ribadendo che è meglio consentire l’accidio, al razzismo, alla xenofobia, ecc… Poi cesso e l’utilizzazione di internet in ambito le frodi on line attraverso i siti e-commerce, familiare, ove i ragazzi possono essere guigli incauti acquisti in rete e le vincite a fin- dati e controllati. Antonio Massaiu

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REGOLAMENTO: fai una fotocopia di questa pagina e spediscila in busta chiusa con i tuoi dati a: Redazione “Su Patiu” - Piazza Collegio 7 - 08025 Oliena Verranno premiati i primi 3 classificati ad estrazione.

Concorso a Premi

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Tema:Chiesa delle origini

INSERTO A “SU PATIU” PARROCCHIALE a cura di don Peppe e don Luzianu


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OLIENA GIORNATA DELLA PACE 2011 I Commenti dei ragazzi

1- Il 13 febbraio 2011 è stato un giorno bellissimo non ho mai provato un emozione così , è stato interessante e abbiamo conosciuto anche ragazze della nostra età. Elisa C. 2- Mi sono divertita moltissimo ho fatto nuove amicizie e nuovi amori. E’ stato bello anche perché abbiamo fatto giochi molto divertenti soprattutto quando siamo andati nelle case altrui e poi qualche caramella ricevuta dalle signore vecchie. Marzia 3- La giornata di domenica è stata bellissima abbiamo fatto nuove amicizie con le ragazze dell’acr di Orgosolo….. Ci siamo divertiti tantissimo, ed è stato bellissimo il momento della fiaccolata…… era uno spettacolo. Daniela S. 4- Questo incontro con l’acr di Orgosolo è stato bellissimo.. Mi sono divertita tantissimo abbiamo fatto amicizie con un sacco di ragazze che si sono dimostrate troppo simpatiche. Abbiamo conosciuto anche un paio di ragazzi con cui ci siamo divertite molto. Questo ricordo rimarrà per sempre, è stata un’esperienza bellissima e spero di ripeterla in futuro. Sara 5- Il 13 febbraio 2011 è stata una giornata bellissima un esperienza unica…. Questa unione è stata molto utile e inoltre abbiamo conosciuto molta gente della nostra età e anche più grandi, non è stata nemmeno stancante!! Ci siamo divertite un mondo!! Spero che rifaremo questa esperienza. Mara 6- Il 13 febbraio è venuta l’acr di Orgosolo. E’ stato bellissimo ci siamo divertite molto e abbiamo fatto amicizia con ragazzi e ragazze della nostra età. Abbiamo fatto molte attività e giochi e infine la fiaccolata che è stata splendida. Spero di farne tante altre. Chiara 7- Il 13 febbraio insieme ai ragazzi dell’azione cattolica di Orgosolo abbiamo trascorso insieme la giornata della pace. Abbiamo conosciuto tantissimi ragazzi di ogni età, è stata davvero un’esperienza unica passata giocando parlando divertendoci in ogni modo. Questi incontri ci danno sempre più gioia e felicità. Elisa C. 8- Il 13 febbraio abbiamo fatto un convegno a Oliena con l’acr di Orgosolo, è stata un’esperienza bellissima, abbiamo conosciuto ragazzini e ragazzine troppo simpatiche spero proprio che rifacciamo un convegno con loro. Eliana 9- Il 13 febbraio è stata festeggiata la giornata della pace, era bellissimo ci siamo divertiti molto e abbiamo conosciuto tante persone. Dop essere andati a messa abbiamo fatto tante attività e anche una fiaccolata dove uno dei momenti più significativi è stato quando siamo passati davanti a casa di Mathias. E’ stata una giornata fantastica. Benedetta

- Pierino e la nonna vanno al supermercato. Dopo un po’ che camminano Pierino vede un soldatino e lo vuole prendere, ma la nonna lo ferma e gli dice: <<Le cose a terra non si raccolgono.>> Al ritorno la nonna casca a terra ed urla: <<Pierino aiutami!>> Pierino risponde: <<No nonna, tu mi hai detto che le cose per terra non si raccolgono!

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BARZELLETTANDO!!!

Una bambina fa saltellare in mano una pallina e canta: “Io ho la caramellina! Io ho la caramellina! Io ho la caramellina!” Il fratello arriva da dietro, agguanta la caramella al volo e la mangia: “Adesso non ce l’hai piùùù!” La piccola, senza scomporsi, si mette un dito nel naso: “E io me ne faccio un’altra ...”

- Pierino chiede alla maestra: <<Maestra, chi è il Dio del Mare?>> La maestra: <<Nettuno>> <<Non è POTTIBILE qualcuno dovrà pur ETTERE>>

Lo psichiatra domanda a un suo paziente: Le capita mai di sentire voci senza vedere nessuno? Il paziente: Sì, piuttosto spesso. Lo psichiatra: E quando in particolare? Il paziente: Quando parlo al telefono!

Passando per una strada parallela alla ferrovia, un automobilista assiste ad una scena alquanto curiosa. Sul prato antistante c’è un gruppo di mucche distese sulla schiena con le zampe all’aria. Oh Dio, pensa, sono morte? Stanno male? Li vicino c’è un pastore che indifferente succhia un filo d’erba. Allora l’automobilista frena e preso dalla curiosità s’informa: “Scusi, ma che è successo? C’è stata una moria, il virus della mucca pazza?” “Ma no - risponde flemmatico il pastore - Siccome oggi c’è lo sciopero dei treni, per non annoiarsi guardano gli aerei”

Pierino chiede al professore: cosa vuol dire: <<I don’t know?>> Il professore risponde: <<NON LO SO>>. Pierino: <<Allora lo chiederò a qualcun’altro!!!>>

Pilato agli ebrei: “Chi volete libero Gesù o Barabba?” Gli ebrei: “Barabba... Barabba” Pilato: “Ok, Barabba libero e Gesù in porta!!!”

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I Bambini del gruppo A.C.R.

Il 31 Marzo del 2010 un gruppo A.C.R. con un’educatrice decide di andare a visitare l’allestimento dei “Sepolcri” portando in dono dei vasetti di grano preparati in A.C.R. circa 20 giorni prima, il cosiddetto “vrore di mesagustu” usato nella Settimana Santa quando vengono allestiti i Sepolcri come decorazione.Abbiamo visitato tre oratori: Il primo quello di “Nostra Segnora”, le prioresse erano impegnate nell’allestimento, però ci hanno accolto con gioia e sono rimaste contente del nostro dono. Ci hanno fatto vedere la Madonna e ci hanno spiegato perché era vestita di nero. Lo stesso è successo negli altri due oratori, quello di “San Francesco” e quello di “Santa Croce”. Le prioresse sono rimaste molto contente della nostra visita e hanno gradito tantissimo i vasetti da noi preparati. E’ stata una bella esperienza per noi bambini che non abbiamo mai avuto occasione di vedere l’allestimento dei “Sepolcri” anche perché in Settimana Santa non si fa A.C.R., ma quest’anno abbiamo avuto l’opportunità di incontrarci per vivere questo momento!

“Un gruppo A.C.R. visita i Sepolcri”

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10- Domenica 13 febbraio per la giornata della pace sono venuti i ragazzi di Orgosolo a Oliena! E’ stata un’esperienza bellissima! Ho fatto un sacco di amicizie nuove. La mattina siamo andati a messa, il pomeriggio ci siamo divisi in 4 gruppi, Oliena e Orgosolo siamo andati in giro per il paese in cerca di pezzi di puzzle che alla fine messi insieme hanno composto le figure di : S. Francesco, Madre Teresa di Calcutta, Papa Giovanni Paolo II e Beata Antonia Mesina. La sera abbiamo fatto la fiaccolata che è stato un momento significativo della giornata. L’acr xs Ilaria 11- Domenica 13 febbraio abbiamo festeggiato la giornata della pace qui a Oliena e sono venuti i ragazzi di Orgosolo…. Abbiamo fatto molte amicizie, giocato tutti insieme e ascoltato la messa celebrata dai sacerdoti delle due comunità. Ci siamo divertite tanto, abbiamo cantato mangiato e fatto corse a destra e sinistra facendo giochi vari nelle diverse vie del paese. I ragazzi dell’acr delle elementari erano nella piazza del comune e stavano ballando e cantando. E’ stato bellissimo… Michela 12- Il giorno 13 febbraio sono venuti a Oliena quelli dell’acr di Orgosolo per il giorno della pace noi abbiamo fatto nuove amicizie. Abbiamo fatto delle attività molto belle. Mi sono divertita tantissimo. Francesca 13- Domenica 13 febbraio Giornata della Pace Non vidi così tante persone in chiesa da un sacco di tempo. Gli orgolesi e gli olianesi sprigionavano tanta di quella gioia da illuminare una stanza buia. Tra nuove amicizie e divertenti attività, abbiamo passato una giornata all’insegna della pace e della solidarietà. Darerca 14- Domenica 13 febbraio le mie compagne hanno ospitato i ragazzi dell’acr di Orgosolo, io non sono potuta andare ero malata, mi hanno raccontato che si sono divertite davvero tanto, mi hanno detto che hanno conosciuto molte persone nuove e simpatiche. Soprattutto un ragazzo carino: Andrea. Hanno fatto anche amicizia con delle ragazze: Rita, Kecca, MariKa, Nania e Mariantonia. Da quanto ho capito erano molto simpatiche si sono scambiate il numero e ora mi stanno stressando con i loro sms. Si chiamano addirittura “tesò” , “amò” e robe sdolcinate come fanno loro, hanno ballato e cantato molto, ho visto i loro video e il giorno dopo erano molto stanche…… sarei voluta andare anche io e divertirmi facendo tante amicizie nuove. Monica 15- è la giornata della pace e Oliena la ha vissuta con Orgosolo. Bellissima giornata, abbiamo conosciuto molte ragazze e ragazzi simpaticissimi abbiamo fatto tante attività di gruppo e ci siamo divertiti. La giornata si è conclusa con la fiaccolata con tante candele e tanti ragazzi. Elisa L. 16- Con i ragazzi di Orgosolo mi sono divertito tanto e ho fatto anche alcune conoscenze. È stata una bella esperienza e si potrebbe anche ripetere. Enrico L

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“Poesie” composte dai ragazzi il giorno della Pace Gruppo Gialli:

Tutti insieme andate nelle case e pace portate, e se insieme staremo un nuovo mondo costruiremo.

Gruppo Verdi:

All’acr noi siamo e insieme festa facciamo Se nelle strade passerai La pace troverai Vorrei essere un lumicino Per illuminare il tuo cammino.

Gruppo Rossi:

La brace ci riscalda come la brace di un fuoco vivace Se l’amore vuoi portare con gli amici devi cantare Se la pace vuoi costruire non devi stare a dormire Ma ti devi impegnare se la pace vuoi provare La pace è una cosa meravigliosa ma fragile come una rosa Si distrugge facilmente e per questo devi esse re prudente. Orgolesi e Olianesi stiamo assieme e se uniti noi saremo la pace porteremo.

Carlo Acutis

(1991-2006)

era un adolescente del nostro tempo, simile a molti altri. Impegnato nella scuola, tra gli amici, grande appassionato di personal computers. Allo stesso tempo era un grande amico di Gesù Cristo, partecipava ogni giorno all’Eucaristia e si affidava alla Vergine Maria. Morto a soli 15 anni per una leucemia fulminante, ha offerto la sua vita per il Papa e per la Chiesa. La sua vicenda ha suscitato profonda ammirazione da parte di chi l’ha conosciuto.

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Carlo cerca di aiutare soprattutto coloro che vivono lontani da Gesù, immersi nell’indifferenza per Lui e nel peccato. Spesso si offre, prega e ripara i peccati e le offese compiute contro l’amore divino, contro il Cuore di Gesù, che sente vivo e palpitante nell’Ostia consacrata. Si comunica tutti i primi venerdì del mese per riparare i peccati e meritarsi il Paradiso. Tra i suoi scritti, le sue “note di anima”, forse l’affermazione più bella è proprio questa: “L’Eucarestia? È la mia autostrada per il Cielo!”. Gesù gli fa bruciare le tappe nel suo cammino di ascesa. Ora ne conosciamo il perché: la sua esistenza sarebbe stata breve e la via della perfezione doveva essere percorsa da lui in poco tempo. Carlo non si sottrae e non si tira indietro e, pur sapendo di essere così diverso dalla società che lo circonda, sa anche che la santità è in realtà la norma della vita: si lascia condurre per mano, sicuro che Gesù ha scelto per lui la parte migliore che non gli verrà tolta. Prova dentro di sé la certezza di essere amato da Dio e tanto gli basta per essere a sua volta apostolo della Verità e dell’Amore, che è Gesù.

Passione eucaristica La vita di Carlo Acutis è interamente eucaristica: non solo ama e adora profondamente il Corpo e il Sangue di Gesù, ma ne accoglie in sé l’aspetto oblativo e sacrificale. Prima ancora della sua Prima Comunione, poi sempre di più, alimenta una grande devozione al SS.mo Sacramento dell’altare, in cui sa e crede che Gesù è realmente presente accanto alle sue creature. Partecipa alla Messa e alla Comunione – incredibile, ma vero, anche per un ragazzo di oggi – tutti i giorni. Dedica molto tempo alla preghiera silenziosa davanti al Tabernacolo, dove sembra come rapito dall’amore. Già, proprio così: dal Mistero eucaristico, impara a comprendere l’infinito amore di Gesù per ogni uomo. Tutto questo è per lui una continua scuola di amore così che non gli basta essere onesto e buono, ma sente che deve fare assai di più: deve donarsi a Dio e servire i fratelli. Essere santo! Tendere alla santità. Nasce di lì il suo zelo per la salvezza delle anime. Non si limita a pregare, ciò che è già grande cosa, ma parla spesso di Gesù, della Madonna, dei Novissimi (= le cose ultime: morte, giudizio, inferno e paradiso) e del rischio di perdersi con il peccato

L’autostrada per il cielo

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NOTE STORICHE

QUESTIONARIO CORONGIU - quinta parte

Continua la pubblicazione di un vecchio documento in lingua spagnola, datato 1777 noto come “questionario Corongiu” dal nome del Vicario Generale dell’Arcidiocesi di Cagliari che a suo tempo aveva formulato un questionario sulla consistenza delle parrocchie e chiese dei villaggi e delle risposte scritte dal Vicario perpetuo Salvatore Lovico riguardante la villa (villaggio) di Oliena. Libera traduzione dallo spagnolo del Prof. Stefano Deledda

SACERDOTI IN OLIENA Il Vicario della Parrocchia di Oliena è Salvatore Giuseppe Lovicu, dell’età di anni 60, della Diocesi di Galtellì, nominato Vicario perpetuo da Monsignor Delbequi nell’anno 1770. In questo Comune ci sono 9 Curati: Sebastiano Dezola di anni 69; Giuseppe Maria Salis di 62; Giovanni Maria Fenu di 60; Giovanni Nicola Pes di 40; Giovanni Giuseppe Cossu di 56; Giovanni Battista Solinas di 48; Salvatore Pau di 45; Costantino Cossu di 38 e Antonio Michele Boi di 33. Tutti sono nativi della diocesi di Galtellì. ………. Si conservano i quinque libri nella stessa forma e ordine del rituale romano. Il volume che attualmente c’è nella Parrocchia inzia nell’anno 1763 Ci sono oltre che i menzionati curati altri due sacerdoti, uno dell’età di 69, l’altro di 61 entrambi nativi di Oliena. Inoltre ci sono tre sacerdoti ex gesuiti, due Olianesi e l’altro proveniente dalla Riviera di Genova. Uno degli Olianesi si chiama Gabriele Pau, l’altro Antonio Pirella, il terzo Ferro. Un’altro sacerdote è Francesco Querenti nativo di Oliena ma proveniente da Cagliari. In questo comune ci sono tre sacerdoti senza carica specifica tutti e tre nativi di Oliena: Francesco Boi di 69 anni, Biagio Boi di 61 e Francisco Guerenti (dal 1779 fu curato ad Orgosolo dove morì nel 1780)

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Altri sacerdoti di Oliena in servizio in altre Parrocchie e Diocesi sono: Pietro Deledda Vicario in Teulada; Sebastiano Lovicu rettore in Lodè; Pietro Leone Solinas nella chiesa di San Giacomo in Cagliari; Antonio Francesco Biancu curato in Orgosolo; Giovanni Nicola Manca curato in Galtellì; Giovanni Nicola Massaiu e Pietro Maria Salis curati in Orosei; Antonio Ignazio Salis curato in Lodè; Ignazio Salis che vive a Bosa. Il primo dei sopraddetti avrà 72 anni e manca da Oliena da oltre 40 anni, il secondo 58,Il terzo manca da questo comune da quando era fanciullo, ne avrà 48.Il quarto 45 e manca da 15 anni. Il quinto ne avrà 58 e manca da quando era fanciullo.Il sesto ne ha 44 e manca da 1 anno. Il settimo ne ha 48 e manca da 2 anni. L’ottavo ne ha 34 e manca da 10 anni. Il nono ha 30 anni ed abita ad Oliena. L’ultimo ha 43 ed è a Bosa di cui è oriundo e manca da Oliena da 8 anni. Di tutti questi che vivono nella diocesi prestando servizio di curato hanno la dovuta licenza del superiore. Quelli che sono in altra Diocesi non mi risultano che abbiano tale licenza.

Note redazionali : Ai complessivi 17 sacerdoti residenti in Oliena (Parroco Compreso) è da aggiungere anche il Sacerdote Canudu Juan Battista, nativo di Oliena, che sarà nominato Parroco nel 1782; morrà nel settembre del 1805e verrà sepolto in Parrocchia. Durante il suo vicariato farà erigere il campanile della Parrocchiale di S.Ignazio.-

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AMMENTOS

STORIE DI PRETI ASSASSINATI di scomuniche e di sentieri di montagna

Non oseranno! Non oseranno stendere le mani sul consacrato del Signore (Samuele 24,7) avrà pensato il Sacerdote, Paolo Canudu, allorquando quattro individui armati e mascherati entrati a viva forza nella sua abitazione, lo trascinano fuori, nei pressi della scuola pubblica ed in mezzo ad una folla tumultante con ripetuti colpi di bastone e con “istrumentu de ferru” lo trucidano . Oliena, Giovedì grasso, 21 febbraio 1805, alle ore sette di sera.(1) Le popolazioni della diocesi Galtellì-Nuoro, in quegli anni, erano at-

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tanagliate da crescenti difficoltà; annate agrarie disastrose, moria di bestiame e malessere diffuso sovente erano sfociati in episodi di violenza. Non erano certo infrequenti atti intimidatori e spari contro le abitazioni di Religiosi; il Vescovo Mons. Solinas con l’intento di riportare il clero all’esatta osservanza dell’ecclesiastica disciplina, manda la sua prima circolare ai parroci della Diocesi, poiché; ”non pochi gravi abusi frequentemente venivano commessi da parte di molti sacerdoti e chierici, con notevole scandalo dei fedeli…” Ed è in questo clima che si

inserisce forse l’omicidio di Don Paolo Canudu. Le indagini, allora subito intraprese, non portarono ad alcun risultato utile, complici l’atavica omertà della gente, che forse in quell’esecrando gesto, aveva colto un atto, tra virgolette, di giustizia. In questo contesto Il Vescovo Mons. Solinas-Nurra volendo scuotere violentemente le coscienze, prende una tremenda decisione, e da Mamoiada il 20 Marzo 1805, promulga una solenne scomunica ordinando che la stessa venga fulminata in Cattedrale il 25 Marzo e nelle altre parrocchie, Oliena compresa, il giorno 31 dello stesso mese, a sas deghe de manzanu de dittu die festivu e santu, declaramus, iscomunicados e anatematizzados tottu sos supradittos occisores cun sas maledissiones in limba sarda vulgare. Il terrificante rituale prevedeva che i parroci vestiti del “Piviale” nero, assistiti da due collaterali rivestiti con Dalmatica nera, con il volto coperto da un velo, esso pure nero, con avanti, la croce Parrocchiale coperta di drappo nero e 3 candele accese poste vicino ad un bacile colmo d’acqua, dovevano fulminare la scomunica, mentre il popolo e tutto il restante clero in Nigris, dovevano rispondere Amen a cada maledissione : Maledittos sian, dittos iscomunicados e anatemattizzados, dae Deus nostru Segnore e dae sa Beneitta Mamma Maria Santissima-Amen; Maledittos siana custos tales dae sa Santissima Trinidade, Babbu, Fizzu e Ispiridu Santu, de manera chi sa potenzia de su Babbu los destruat, sa Sapienza de su Fizzu los confundat, s’amore de s’Ispiridu santu los aborrescat dae custu istante pro ttottu s’eternidade- Amen; Sian maledittos dae tottus sos Santos de su Chelu-Amen; Su samben de Nostru Segnore Gesus derramadu in sa Santa passione Sua servat pro cundennassione insoro- Amen; Orfanos si bidan sos fizzos ei sas muzzere insoro viudas- Amen; Pedinde sa lemusina anden de porta in porta e non tenzan chie lis fagat beneAmen; Sas pragas chi imbiesit Deus, Segnore Su Patiu - Aprile 2011 - n. 19


AMMENTOS Nostru, supra de su rennu de Egittu benzan supra de issos-Amen; Maledittos sian sos fruttos de sas’intragnas insoro-Amen; Sa maledissione de Sodomia, Gomorra, Datania e Albirone benzat supra de issos, chi pro sos peccados insoro si los ait ingurtidos sa terra bivos- Amen; Maledittos sian intrende e bessende dae sas domos insoro- Amen; Inbiet su Segnore supra de issos famene, sidiu, peste, povertade, frittu e calentura in estremu-Amen; Sa aèra chi respiran siat infettada e corrumpia- Amen; Su chelu supra de issos siat brunzu e i sa terra chi los sustenet de ferru- Amen; Sos Animales terrestres e i sas Aves si che los mannichene bivos e den sepoltura a sos corpos insoro-Amen; Frabbichen domos e no las’abitenAmen; Pranten binzas e olivarios e collan nessunu fruttu- Amen; Sian Ulcerosos, flagados e pudios in tottus sos membros insoro, copertos dae testa a pes de lebra e pragas senza chi tenzan remediu ne alleviu – Amen; Permitat Deus nostru chi inghiriados dae sos inimicos insoro e opprimidos dae su famine si che mandichen sas carres de sos propios fizzos- Amen; e finalmente dopo un’altra decina di maledizioni che tralascieremo di pubblicare, l’anatema terminava con : finalmente ruan e benzan supra de issos, tottu sas maledissiones de su bezzu e nou testamentu e sian maledittos comente a Giudas traittore e sos diaulos de s’inferru isten sempre a manu destra de issosAmen Promulgadas chi sian qustas maledissiones, sonende sempre sas campanas,(a mortu) e ghettende sa supra dittas, candelas in s’abba, nerzat su Parrachu, “comente s’istudan e morin custas candelas in s’abba, morgian sas animas de custos iscomunicados e anatematizzados e ruan in s’inferru comente a Giudas apostata”- Amen De sa propria manera cumandamus, chi luego pubblicadas dittas maleddisiones, si cantet dae tottus sos Parrachos e Cleru a paga a pagu, su Salmu “Deus laude mea ne taccueris”in su corpus de sa Ecclesia senza chi cessen de sonare sas campanas finzas a sa conclusione. Su Patiu - Aprile 2011 - n. 19

+ fra Albertu Maria Episcopi de Galtellì rebbero stati autori, complici o esecutori di detto clericidio ma che si sarebbero e Nuoro. fatti risultare in causa, piuttosto per sug Dopo questi accadimenti i paren- gestioni persuasive e suborni degli stesti del defunto Don Canudu, convinti da si delinquenti e loro emuli..per queste testimonianze e delazioni che continua- motivazioni ( i parenti) presi da rimorso mente venivano loro suggerite, denun- della propria coscienza, mal soffrendo di ciano alla “giustizia” quali uccisori del vederli condannati innocenti, vogliono loro congiunto tali, Antonio Boi Marras, che siano liberi da ogni pena e colpa….. Pietro Corrias, Pietro Salis e Pietro Lo- accordano e concedono in loro favore che che ovviamente si danno alla lati- il presente desistimiento(remissione di tanza. Gli stessi verranno condannati in querela) non per altro fine particolare, contumacia, alla pena di morte i primi ma per la loro scoperta e verificata indue e gli altri al carcere a vita poiché mi- nocenza e perchè il presente(atto) possa servire di titolo giustificativo e difensivo norenni. Malgrado le condanne, emesse, i ai su accennati inquisiti, ed in tal guisa congiunti di Don Canudu, la madre Maria possano del medesimo avvalersi presso Castellana Congiu ed il figlio Francesco, il superiore Governo in ogni modo lecito forse non paghi o convinti della giustizia .. .affermano e giurano.ottenuta, non si danno pace e continuano Ed a tal fine la sig.ra Congiu Male indagini per conto loro e dopo tre lun- ghi anni vengono a convincersi con loro ria Castellana (vedova Canudu) ed il suo grande sorpresa che: … i su accennati figlio Francesco, per dare valore giuridiinquisiti e condannati, sebbene presenti co e probatorio, alle argomentazioni di all’atto del commesso delitto, trovandosi cui sopra, alla presenza di due testimoin mezzo al tumulto della gente, non sa- ni tali, Francesco Ignazio Salis chirurgo

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AMMENTOS e Pietro Giuseppe Corrias agricoltore, in data 14 Marzo 1808 le redigono confermano e sottoscrivono in forza di atto notarile:- Documento rogato da Josephus Manca, regio notaro: EPILOGO Dopo tale coraggioso ed umanitario atto, si è appreso che i condannati furono scagionati e tornarono a circolare liberi, ma per Antonio Marras la ruota del destino, ormai, si era messa in moto; aveva in serbo per Lui qualcosa di ineluttabile, era sfuggito miracolosamente alla forca che gli aveva preparato il Regio Governo, per cadere vittima, per mano assassina, sul sentiero di montagna che da “sas puntas de Mancosu” porta al Supramonte di Oliena. Quello stesso sentiero che migliaia di volte aveva sceso, durante la lunga latitanza, per incontrare persone amiche e care oppure aveva dovuto ascendere, molte volte col fiato in gola, per mettersi al riparo dai molti nemici che lo volevano privare della vita in nome di una Legge venuta da lontano; sentiero che per ironia della sorte, da quel giorno porta il suo nome “S’ishala è Marras” appunto.L’Associazione culturale “Centro Studi Ricerche e Documentazione Padre G.A. Solinas” organizza e allestisce una collettiva di Arte Sacra intitolata “Sulla Superficie della Croce”. L’intento è quello di rappresentare appunto “Sulla Superficie della Croce” la massima espressione della nostra cultura religiosa, coinvolgendo artisti provenienti da ogni parte dell’isola. La mostra si terrà ad Oliena, presso i locali dell’ex collegio dei gesuiti, in via canonico P. Bisi, nel periodo della settimana santa 2011. Gli artisti avranno a disposizione un sup-

Alcune note.1.a)-Dopo anni di indagini riusciamo a collocare l’abitazione del Sacerdote Paolo Canudu sicuramente nell’attuale Via Dott. Puligheddu angolo Via Massaua, nel gruppo di domos oggi di proprietà della Fam. Salis- Canudu-Fancello ed ex Curcighesu. Lo stesso Sacerdote risultava essere Curato (V.Parroco) della Chiesa di Nostra Segnora ( N.S. d’Itria)1.b)-Don Paolo venne barbaramente assassinato, durante il carnevale da persone ignote, “nella contrada posta nel vicinato del Collegio ex Gesuitico dentro questa popolazione” lo si evince dall’atto notarile sopra menzionato; Per cui la scuola citata all’epoca dei fatti, poteva essere collocata: -o nella piazzetta anticamente denominata “sa untanedda de su salihe”dove insisteva il vecchio Municipio- oppure più verosimilmente –nelle vecchie aule ex gesuitiche, oggi demolite, poste a ridosso dell’abitazione delle sorelle Puligheddu (su Boia) denominate “sa domo de su daziu” sulla cui parete esterna, fino agli anni sessanta era collocata la lapide dei Caduti in Guerra,

questo si evince da una rara fotografia dei primi anni del secolo, sulla cui sommità si intravede ancora l’arco dove certamente insisteva una campana per il richiamo degli alunni.-

Peppino Nieddu

MOSTRA COLLETTIVA DI ARTE SACRA Allestita nell’ex Collegio dei Gesuiti

porto ligneo appositamente predisposto dall’associazione e si potranno esprimere con i materiali e le tecniche che riterranno più opportune. “La superficie della Croce” è intesa come spazio simbolico, in cui le forze espressive si concentrano e si contraggono come nello sforzo rappresentativo dell’attimo della passione, attimo dilatato nel tempo, tanto da essere eterno, spazio infinito nell’anima ma

finito e delimitato nella “Superficie della Croce”, in cui linea, forma, dimensione e colore traggono linfa vitale dalla interpretazione soggettiva del gesto: spazio sacro di tortuosi percorsi, di cadute, di morte e rinascita, di immenso dolore e infinita gioia.

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FLASH... DAL RITIRO DI CATECHISMO

SPAZIO ASSOCIAZIONI

La famiglia cristiana ha l’impegno partecipare alla missione della Chiesa Il 26 e 27 marzo tre classi di catechismo (2 quinte e 1 prima media ) hanno partecipato ad un ritiro di preghiera nel santuario di Monserrata per compiere il primo passo di un itinerario quaresimale che sarà centrato sulla preghiera, sulla carità e sulla riscoperta del nostro battesimo. Grazie di cuore ai nostri sacerdoti che hanno incoraggiato l’iniziativa e ai ragazzi che hanno partecipato con grande entusiasmo. In questi due giorni di ritiro mi sono divertita molto. Era tutto bellissimo, abbiamo giocato molto ma siamo stati anche seri nei momenti di preghiera. Le catechiste hanno saputo tirar fuori il loro lato giocoso e si sono divertite insieme a noi. Persino don Luciano si è “mimetizzato” con noi, sembrava veramente un ragazzino (in senso buono). Nicole Questo ritiro aveva lo spirito di gioco ma anche di preghiera, ringrazio le catechiste e soprattutto don Luciano perché non solo si è reso simpatico e divertente con tutti ma ci ha fatto capire che la preghiera non è una cosa noiosa ma divertente e che Gesù ci ama perché siamo gioiosi. Se lo rifate alle Medie sarò più felice che mai! Alessandro Questi due giorni non sono stati solo di giochi ma anche di riflessione perché abbiamo creato delle piccole preghiere riguardo ai sacerdoti, ai bambini libici e giapponesi che poi abbiamo letto

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durante la messa.

Silvia

Giochi, letture, salti, bevute e mangiate non sono mancate nel nostro ritiro. Ciò che però ha veramente segnato queste due giornate sono state le preghiere e le nostre intenzioni. Sono stati 2 giorni veramente fantastici!!! Pietro F. All’inizio con la parola “ritiro spirituale” pensavo si intendesse solo preghiere, chiesa, ecc, invece è stata proprio un’esperienza da ricordare, abbiamo giocato, parlato, e inventato preghiere: una vera lezione di catechismo all’aperto! Chiara

Abbiamo trascorso due belle giornate. Abbiamo giocato, mangiato e pregato. Mi sono divertito molto e un’esperienza simile la vorrei ripetere. Pietro P. Mi sono piaciute tanto le attività e soprattutto la caccia al tesoro dei dodici apostoli. E’ stato veramente divertente. Greta

Mi sono divertita un sacco ed è stata un’esperienza fantastica, abbiamo pregato, giocato e mangiato cose deli A me è piaciuto molto soprattutto ziose. Spero che si ripeta più di una volta quando abbiamo giocato a calcio e letto però che sia un ritiro più lungo. la storia del pallone rosso e del pallone Martina blu. Abbiamo mangiato cose buonissime e fatto giochi bellissimi. In pratica un ri- Sono stata molto bene in questi tiro indimenticabile. due giorni, ero molto felice, è stato stu Giuseppe pendo! Dorothy Questi due giorni di ritiro mi sono veramente serviti; infatti mi sono diverti- Mi sono divertita un sacco, non volevo to molto e ho pregato per tutti. Consiglio più andarmene. Le camere erano fantastia tutti di partecipare quando capiterà di che. nuovo. Annalisa Salvatore Don Luciano era impazzito giocando a Mi è piaciuto molto inventare le calcio preghiere dei fedeli e ho scoperto che mi Loredana piace il calcio. Rita …e mi sono anche stupita della pazienza immensa delle catechiste che sono riuscite a sopportare noi, insopportabili bambini di dieci anni… Lisa Maria

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PREPARAZIONE ALLA SETTIMANA SANTA

L’imminenza delle celebrazioni pasquali sollecita i fedeli a preparasi con cura e impegno a questo momento centrale della vita ecclesiale. Da parte del popolo, in questo periodo c’è un forte coinvolgimento che porta ad accostare momenti e tradizioni tipici della pietà popolare con le celebrazioni liturgiche. Basti pensare alla grande partecipazione di fedeli al pio esercizio della Via Crucis per le varie vie del nostro paese e alle celebrazioni del venerdì santo con la Processione dei Misteri e i riti del “S’Incravamentu” e del S’Iscravamentu”. Ritorna sempre opportuno, in questo ultimo periodo della quaresima, prepararsi in modo conveniente per vivere e celebrare bene la Settimana Santa e il Triduo pasquale. A questo scopo è di grande attualità rileggere la “Lettera Circolare sulla preparazione e celebrazione delle feste pasquali” della Congregazione del Culto Divino. Prima di tutto viene ricordato che: “27. Nella settimana santa la chiesa celebra i misteri della salvezza portati a compimento da Cristo negli ultimi giorni della sua vita, a cominciare dal suo ingresso messianico in Gerusalemme. Il tempo quaresimale continua fino al giovedì santo. Dalla messa vespertina «nella cena del Signore» inizia il triduo pasquale, che continua il venerdì santo «nella passione del Signore» e il sabato santo, ha il suo centro nella veglia pasquale e termina ai vespri della domenica di risurrezione. «Le ferie della settimana santa, dal lunedì al giovedì incluso, hanno la precedenza su tutte le altre celebrazioni». È opportuno che in questi giorni non si celebri né il battesimo né la cresima.

28. La settimana santa ha inizio con «la domenica delle palme della passione del Signore» che unisce insieme il trionfo regale di Cristo e l’annunzio della passione. Nella celebrazione e nella catechesi di questo giorno venga messo in luce l’uno e l’altro aspetto del mistero pasquale. Fin dall’antichità si commemora l’ingresso del Signore in Gerusalemme con la solenne processione, con cui i cristiani celebrano questo evento, imitando le acclamazioni e i gesti dei fanciulli ebrei, andati incontro al Signore al canto dell’«Osanna». La processione sia una soltanto e fatta sempre prima della messa con maggiore concorso di popolo, anche nelle ore vespertine, sia del sabato che della domenica. Per compierla si raccolgano i fedeli in qualche chiesa minore o in altro luogo adatto fuori della chiesa,

verso la quale la processione è diretta. 29. I fedeli partecipano a questa processione portando rami di palma o di altri alberi. Il sacerdote e i ministri precedono il popolo portando anch’essi le palme. La benedizione delle palme o dei rami si fa per portarli in processione. Conservate nelle case, le palme richiamano alla mente dei fedeli la vittoria di Cristo celebrata con la stessa processione. I pastori si adoperino affinché questa processione in onore di Cristo re sia preparata e celebrata in modo fruttuoso per la vita spirituale dei fedeli. 30. Il Messale romano, per celebrare la commemorazione dell’ingresso del Signore in Gerusalemme, oltre la processione solenne sopra descritta, presenta altre due forme, non per indulgere alla comodità e alla facilità, ma tenuto conto delle difficoltà che possono impedire la processione. La seconda forma di commemorazione è l’ingresso solenne, quando non può farsi la processione fuori della chiesa. La terza forma è l’ingresso semplice che si fa in tutte le messe della domenica, in cui non si svolge l’ingresso solenne. 33. La storia della passione riveste particolare solennità. Si provveda affinché sia cantata o letta secondo il modo tradizionale, cioè da tre persone che rivestono la parte di Cristo, dello storico e del popolo. La passione viene cantata o letta dai diaconi o dai sacerdoti o, in loro mancanza, dai lettori; nel qual caso la parte di Cristo deve essere riservata al sacerdote. La proclamazione della passione si fa senza candelieri, senza incenso, senza il saluto del popolo e senza segnare il libro; solo i diaconi domandano la benedizione del sacerdote, come le altre volte prima del Vangelo. Per il bene spirituale dei fedeli è opportuno che la storia della passione sia letta integralmente e non vengano omesse le letture che la precedono. 34. Finita la storia della passione, non si ometta l’omelia… 37.

È opportuno che il tempo

quaresimale venga concluso, sia per i singoli fedeli che per tutta la comunità cristiana, con una celebrazione penitenziale per prepararsi a una più intensa partecipazione del mistero pasquale. Nella nostra comunità di Oliena questa indicazione viene recepita con la celebrazione del sacramento della Riconciliazione nelle varie chiese, la settimana precedente il Triduo Pasquale.

A cura di Giuseppe Mattana

Anche quest’anno si rinnova l’appuntamento per la

PASQUA degli UOMINI pag. 16

Sabato 16 Aprile - dalle ore 18.30 - Confessioni • ore 20.30 - Santa Messa NON MANCARE!!! Su Patiu - Aprile 2011 - n. 19


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