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lfi e P R O F E S S I O N a L

gli isolanti vincono la sfida con il rumore come realizzare una facciata ventilata soluzioni per i sistemi di posa tutti i colori delle finiture

LUGLIO 2016

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SOMMARIO

EDITORIALE 3 Il valore della collaborazione

di Roberto Anghinoni

AREA TECNICA   4 Gli Isolanti vincono

la battaglia contro il rumore di Davide Astuti

8 Facciata ventilata; che cos’è

e come si può realizzare (da RISTRUTTURACONMADE.IT)

INTERVENTI 10 SIKA

I sistemi di posa tradizionali; problematiche e soluzioni

14 MAPEI

Dursilite e Colorite, le finiture per una casa protetta e colorata

GRIGOLIN Muri e umidità, non è solo un problema estetico

28 FONTANOT

Lafont, sapere artigianale e precisione industriale

Case History

30 SCHLÜTER SYSTEMS

16 WIENERBERGER

Schlüter – Ditra 25, l’esperienza che conta

18 DÖRKEN

POLYGLASS Le membrane autoadesive Adeso

Tecnologia e risparmio energetico Delta Alpina per un tetto a Pinzolo Edificio residenziale Civitanova Marche Il nuovo Mountain Design Hotel

Colophon

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Superfici contemporanee District

DALLA PRODUZIONE

22 LIGNOALP

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26 LEA CERAMICHE

FAKRO La tenda parasole AMZ comandata a distanza

20 GYPROC

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Nuovi Prodotti

32 ISOVER

Saint- Gobain Isover Par4+

PROFILITEC Leveltec, non solo un accessorio

DULCIS IN FUNDO 34 Il mercato va al mercato

di Roberto Anghinoni

“Made Life” è il Web Magazine di Gruppo Made. Grafica e impaginazione: Sillabario Srl – Milano Gruppo Made è un marchio di Made Italia Srl, con sede legale a Milano, Via della Moscova, 47/A - 20121 Milano (MI). Made Italia Srl – Sede di Bologna - Via Piero Gobetti, 52/3 - 40129 Bologna Tel: +39 051.760041 | Fax: +39 051.6056789. Made Italia Srl – Sede di Pero (Mi) - Via Amerigo Vespucci, 10 - 20016 Pero (MI) Tel: +39 02.93909301 | Fax: +39 02.93906184.


EDITORIALE

IL VALORE DELLA

COLLABORAZIONE Confrontarsi e operare insieme per raggiungere il comune obiettivo della soddisfazione del cliente. Il mercato è più selettivo, il cliente più attento al valore della sua casa di Roberto Anghinoni

I

n occasione delle celebrazioni dei settant’anni di Ance – Associazione Nazionale Costruttori Edili – il presidente Claudio De Albertis ha avuto ancora l’opportunità di ribadire un concetto che sta ormai prendendo piede in un po’ tutte le attività produttive e dei servizi, ovvero, un invito alla collaborazione fra gli attori della filiera del settore delle costruzioni, partendo dalla progettazione fino agli operatori che lavorano nei cantieri. L’evoluzione del mercato, come molti di voi si saranno certamente accorti, e come anche il nuovo Codice degli Appalti è lì a ricordarcelo, sta portando seppur lentamente a una repentina trasformazione dell’approccio al prodotto edilizio: la progettazione assume un ruolo determinante per la salvaguardia delle regole previste dalle normative, ma anche per la scelta dei prodotti o, meglio, dei sistemi costruttivi; la distribuzione utilizza la collaborazione con i produttori di livello per offrire servizi specifici, spesso anche molto importanti per le imprese; queste ultime, ma non ultime, hanno il compito di rendere reali i progetti, di concretizzare il prodotto edilizio, soddisfacendo le richieste di una committenza (il cliente che acquista la casa) che oggi sa spesso esattamente ciò che vuole, e pretende giustamente determinate garanzie. La collaborazione di filiera è importante per garantire la bontà del prodotto finale, che dovrebbe essere l’obiettivo di tutti, come si diceva, dal progettista agli operatori edili. Il tempo dei furbetti è insomma finito, e non si capisce perché ci siano ancora molte imprese edili che non accettano questo passaggio epocale, che si ostinano a lavorare come trent’anni fa, in nome di una tradizione che magari è anche poetico perpetrare, ma che è oggi assolutamente superata perché non più in linea con le attese. La domanda è poca, l’offerta è eccessiva. Si costruisce sempre meno, si richiede sempre più specializzazione. Un’impresa che lavora bene avrà sempre nuovi cantieri in cui impegnarsi. Diversamente, chi lavora male sarà sempre più emarginato. Ecco perché è importante collaborare, perché le esperienze degli altri sono la nostra vera ricchezza. Abbiamo tutti un cliente comune da conquistare, e oggi, perché ciò possa avvenire, sono necessari competenza, trasparenza, serietà professionale e una grande attenzione perché la casa che si va a costruire, più facilmente oggi a ristrutturare, sia performante e sicura. Parliamone.


AREA TECNICA

GLI ISOLANTI VINCONO

LA BATTAGLIA CONTRO IL RUMORE Qual è il materiale isolante migliore di tutti? Non esistono prodotti adatti a tutte le occasioni, ma una serie di soluzioni specifiche e altamente performanti. Ne esaminiamo alcune

di Davide Astuti

aerogel

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isolante sughero

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N

on esiste in assoluto un materiale migliore degli altri per realizzare un isolamento a regola d’arte. Come è logico immaginare, per ogni applicazione si possono ipotizzare molteplici soluzioni che garantiscono la stessa prestazione: il miglior isolante per ogni applicazione è quello che ha le caratteristiche adeguate al risultato che ci si è preposti. Ne consegue che, oggi più che mai, è importante che il progettista sappia governare le scelte legate alle tecniche di isolamento dell’involucro edilizio, scelte che si addentrano nello specifico della stratigrafia da adottare. Conviene quindi schematizzare la tre principali famiglie di stratigrafie degli involucri edilizi valutando

di volta in volta i pregi e i difetti di ciascun caso. ISOLAMENTO A CAPPOTTO In questo tipo di parete lo strato isolante viene posizionato nella parte esterna della struttura; è il sistema migliore per proteggere la casa dai ponti termici (le fughe di calore generate dalle discontinuità costruttive e dall’accostamento di diversi materiali). Nella stagione invernale il calore interno rimane intrappolato nella massa della parete e anche quando il riscaldamento è spento gli ambienti rimangono confortevoli a lungo in quanto le pareti “calde” proteggono dal freddo esterno. Vantaggi e svantaggi: è adatto agli ambienti che vengono riscaldati in modo continuativo, meglio in quelli dotati di impianti radianti, ma non per le seconde case in quanto la massa della parete fredda impiega alcuni giorni per riscaldarsi. è adatto quando si vogliono affrontare lavori di efficientamento sull’involucro di edifici già esistenti senza intervenire sugli impianti all’interno del fabbricato. Va protetto molto bene con uno strato che sia impermeabile all’acqua piovana che resistente dal danneggiamento da urti.


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fibra di legno

lana di pecora

lana di roccia

lana di vetro

perlite espansa

polietilene espanso

polistirene espanso

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vermiculite

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ISOLAMENTO INTERNO Tra i sistemi isolanti quello posizionato subito sotto l’intonaco della parete interna è il più adatto agli spazi che vengono riscaldati in modo discontinuo. Dato che il calore non penetra nello spessore della parete, già dopo pochi minuti dall’accensione del riscaldamento si noterà un cambiamento della temperatura. Vantaggi e svantaggi: è adatto alle seconde case, che hanno bisogno di venire riscaldate velocemente in brevi periodi dell’anno, o agli uffici, che durante la notte hanno gli impianti di riscaldamento spenti. è adatto negli edifici dalle facciate sottoposte a vincoli dovuti alla valenza storica od estetica dove non si può intervenire con opere di efficientamento all’interno della massa della parete né tantomeno all’esterno. È un intervento che richiede molta attenzione nello studio della probabile formazione di condense interne. Tra i sistemi isolanti è quello dai costi più contenuti. ISOLANTE NELL’INTERCAPEDINE Questo metodo rappresenta una via di mezzo tra i sistemi isolanti interno ed esterno e trae i vantaggi dell’uno e dell’altro. La massa della parete è riscaldata per metà, quindi mantiene il calore quando il sistema di riscaldamento è spento ma l’abitazione arriva ad una temperatura di comfort in tempi abbastanza contenuti. Porre un’intercapedine vuota di per sé è una buona strategia per migliorare la trasmittanza di una parete, riempirla con materiale isolante non può che aumentarne le prestazioni. Vantaggi e svantaggi: l’isolante può essere inserito per insufflaggio nell’intercapedine non isolata di una struttura esistente. Praticando un foro in uno dei due strati di laterizio si possono inserire fiocchi di isolante, in grado di abbassare sensibilmente la trasmittanza termica della parete. L’isolante viene protetto dalla condensa interna ed esterna dalla stessa parete, il che ne garantisce le prestazioni e lo mantiene a lungo in buone condizioni.

Se posto per insufflaggio in una parete esistente permette di migliorare la trasmittanza mantenendo inalterato lo spessore del pacchetto murario. ISOLANTI SUL MERCATO Il mercato edile degli isolanti offre oggi moltissimi prodotti sia di origine naturale biologica (cellulosa, lana di pecora, fibra di legno, sughero…) che minerale (lana di roccia o di vetro, grafite, perlite, vermiculite…) che, non ultimo, di origine chimica (polistirene, polistirolo, polietilene, aerogel, e così via). Da segnalare, dal punto di vista produttivo, la grande sfida sulla ricerca di isolanti termici con elevate prestazioni coibenti, caratterizzati da spessori sempre più ridotti. La sperimentazione più recente nel campo dei pacchetti tecnologici vede l’applicazione di materiali isolanti multistrato di spessore estremamente contenuto che sfruttano, per esempio, lo sfasamento termico e la termoriflettenza. Fra i materiali più innovativi attualmente in produzione, seppur ancora poco diffusi, si collocano i materiali a cambiamento di fase, quelli trasparenti, come l’aerogel, i pannelli sottovuoto, che permettono di ottenere, in spessori molto contenuti, elevati valori di coibenza nelle soluzioni di involucro. Si sottolinea che questi isolanti di nuova generazione non sono paragonabili ai materiali isolanti tradizionali, perché di fatto sono dei veri e propri sistemi tecnologici costituiti dall’accoppiamento di più componenti; pur tuttavia meritano tutta l’attenzione perché aprono la strada a sperimentazioni interessanti, ormai confortate anche dalle prime realizzazioni. In ogni caso la ricerca si sta spingendo verso la definizione di un “sistema isolante” che sfruttando la composizione di più materiali con singole caratteristiche peculiari, isolanti e costruttive porterà a realizzare, soprattutto sulle nuove costruzioni, un complesso stratigrafico unico corrispondente a tutti i requisiti prestazionali richiesti: l’isolamento in inverno, in estate, le prestazioni termoigrometriche, quelle acustiche, la ■ resistenza al fuoco e la sostenibilità.



AREA TECNICA

FACCIATA VENTILATA: CHE COS’È E COME SI PUÒ REALIZZARE

Spesso, specialmente in ambito di bioedilizia ed edilizia a emissioni zero o quasi zero, si sente nominare la facciata ventilata. Ma di che cosa si tratta di preciso? E’ possibile costruire una facciata ventilata in ogni situazione? E soprattutto, quali sono i suoi vantaggi? A questi e ad altre quesiti cercheremo di dare una risposta

DA ristrutturaconmade.it

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protezione e traspirabilità

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Che cosa sono e come funzionano le facciate ventilate La facciata ventilata è un sistema di rivestimento degli edifici che unisce due caratteristiche apparentemente inconciliabili: la protezione dagli agenti atmosferici e la traspirabilità. Si tratta di contropareti applicate a una certa distanza dalla facciata dell’edificio, lasciando un’intercapedine che

permette il passaggio dell’aria. Le pareti ventilate sfruttano il naturale moto ascensionale dell’aria calda per creare un “effetto camino” che trascina via l’aria calda e stabilizza la temperatura del rivestimento dell’edificio, garantendo una migliore prestazione climatica delle strutture con conseguenti vantaggi per la salubrità e la temperatura degli ambienti. Facile intuire come questo sistema di raffrescamento che nasce nell’architettura più antica, abbia trovato terreno fertile nello sviluppo della bioedilizia contemporanea. Le pareti ventilate permettono di ottenere ottime prestazioni termoisolanti senza ricorrere a sistemi complessi anche se, come vedremo, realizzare pareti ventilate richiede una certa perizia nel campo edile. Come e quando realizzare una facciata ventilata Prima di considerare l’ipotesi di una facciata ventilata è necessario osservare con attenzione la geometria su cui si andrà a intervenire. Come ci insegna la bioedilizia, l’effetto camino dà il meglio di sé con superfici lisce e sgombre da impedimenti: balconi, particolari geometrie e sbalzi sono un punto a sfavore delle facciate ventilate.


Facciata ventilata, vantaggi per la salute dell’ambiente e della casa La facciata ventilata è un sistema di ricambio naturale dell’aria, il che permette, durante l’estate, di far scivolare via l’aria calda dal rivestimento grazie all’effetto camino e di sfruttare, nei mesi invernali, il flusso naturale per evitare il ristagno di acqua e la derivante fredda umidità. La bioedilizia sposa questa gestione della igrotermia superficiale, poiché stabilizza in maniera congiura ai tempi della natura le condizioni termiche e igrometriche degli edifici, con benefici non solo sul consumo energetico ma anche sulla salubrità degli spazi che viviamo ogni giorno, dando al nostro corpo il tempo di adattarsi piacevolmente alla naturale variazione climatica. ■

Un sistema per il ricambio naturale dell’aria

La stratificazione muraria

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Posto che il funzionamento di una facciata ventilata è molto semplice ed efficace, la sua realizzazione richiede un lavoro se non complesso quantomeno laborioso. Si tratta infatti di creare un’intercapedine, peraltro di una ampiezza calibrata sull’intera superficie da controfacciare, montando listelli su cui verranno agganciati i pannelli di rivestimento. È un lavoro che richiede l’impianto di un cantiere e di relativa impalcatura, ma i passaggi fondamentali sono riassumibili in questi punti: • preparazione della parete dove andrà applicata la struttura di sostegno con posizionamento di adeguato manto isolante • attento studio della geometria della struttura: deve essere progettata in modo da avere quanti meno tagli sul rivestimento finale possibile. Prestare attenzione alla geometria e alle dimensioni della struttura di finitura! • applicazione della struttura di sostegno in listelli per applicazione del rivestimento mediante ancoraggio alla prete di facciata • ancoraggio e fissaggio delle finitura mediante specifici ganci applicati sui listelli A lavoro ultimato la stratificazione muraria si configura così: 1. strato di supporto murario 2. strato di isolamento 3. strato di ventilazione 4. struttura portante 5. strato di finitura esterno

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INTERVENTI

I sistemi di posa tradizionali: problematiche e soluzioni

I tradizionali sistemi di posa, cioè massetto impermeabilizzante e adesivo cementizio, sono ormai da decenni entrati nell’uso comune e sono parte della conoscenza degli attori della filiera: produttori, distributori, applicatori e utenti finali

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e trasformazioni del mercato dell’edilizia degli ultimi anni – periodo dopo crisi, dal 2008 in poi hanno fatto sì che la realizzazione di nuove costruzioni sia diminuita sempre più e quello delle ristrutturazioni sia cresciuta in maniera proporzionale: ormai quasi il 75% dei sistemi di posa sono destinati a questa tipologia di lavoro. È facile intuire che i volumi dei prodotti in gioco e le metrature medie sono drasticamente diminuiti e che al contrario siano aumentati il numero degli interventi di piccole dimensioni. Questa frammentazione ha portato a richieste da parte degli utilizzatori finali con particolare attenzione alla qualità del lavoro, alla

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riduzione dei tempi di esecuzione e alla disponibilità immediata dei prodotti e della manodopera. In un quadro come quello descritto, tutti gli attori della filiera si stanno adeguando: sempre più imprese di piccole dimensioni – piccoli artigiani – trovano spazio per inserirsi nel mercato, la rete distributiva deve pensare a una diversa gestione del magazzino, della disponibilità immediata dei prodotti e della completezza del servizio offerto, i produttori di materiali per l’edilizia devono innovare, proponendo ai propri clienti nuovi prodotti che soddisfino al meglio le loro esigenze. Prodotti monocomponenti, facili da utilizzare e applicare, che facilitino la gestione del magazzino e riducano drasticamente i tempi di posa, magari semplificando anche i sistemi tradizionali, sono sicuramente la soluzione migliore per supportare le richieste. Problematica: come ottimizzare le scorte a magazzino, risparmiando spazio e semplificando la logistica SikaCeram®-500 Ceralastic è utilizzabile come adesivo per piastrelle, impermeabilizzante rapido, o come prodotto polivalente per impermeabilizzare e posare ceramiche di diverso formato. Grazie alla sua versatilità,


bagni, la successiva fase di stuccatura può avvenire già dopo circa tre, quattro ore. Con SikaCeram®-500 Ceralastic è possibile consegnare, ad esempio, un balcone di media metratura di una nuova costruzione realizzando l’impermeabilizzazione e la posa di ceramiche in un solo pomeriggio. L’intervento su vecchie strutture che hanno perso l’impermeabilità risulta ancora più vantaggioso, se si considera che SikaCeram®500 Ceralastic può essere tranquillamente applicato in sovrapposizione su vecchi rivestimenti, senza demolizioni e costi per lo smaltimento in discarica dei vecchi sottofondi… tutto questo sempre ■ in tempi rapidissimi.

Alcune fasi dell’applicazione dei prodotti Sika

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è possibile ridurre lo spazio di stoccaggio di almeno la metà se paragonato all’uso di almeno due prodotti tradizionali per garantire l’impermeabilizzazione e la posa. Questo permette di risparmiare circa il 45% di materiale a magazzino, sia per il rivenditore ma soprattutto per l’applicatore. Inoltre, l’uso di un solo prodotto per più fasi di lavorazione facilita sia la vendita ma anche l’applicazione in cantiere, dove spesso le condizioni di stoccaggio e movimentazione dei prodotti da usare non è di semplice gestione. Problematica: come ridurre i costi di applicazione Grazie all’uso della speciale spatola, specificatamente creata per l’applicazione di SikaCeram®-500 Ceralastic, si possono dimezzare i costi di applicazione unendo in una sola mano di posa l’impermeabilizzazione dei supporti e l’incollaggio delle ceramiche. La spatola, usata correttamente, garantirà uno spessore minimo di prodotto al di sotto delle piastrelle, per costituire una barriera all’acqua continua e di spessore uniforme su tutta la superficie di posa. L’estrema flessibilità e l’alta resistenza meccanica di SikaCeram®-500 Ceralastic permette di evitare l’uso della rete di rinforzo nello spessore del prodotto applicato, contribuendo ad abbassare i costi di applicazione. È solo richiesta una preliminare fase di regolarizzazione dei supporti e posa di bandelle impermeabilizzanti nelle zone critiche e di giunto, operazione che è normalmente fatta dagli applicatori più attenti come preparazione del cantiere prima di ogni intervento di questo genere. Problematica: riduzione dei tempi di consegna del cantiere e velocità di posa. SikaCeram®-500 Ceralastic è un prodotto rapido. Se utilizzato ad esempio solo come impermeabilizzante, può essere calpestato dopo circa tre ore dalla posa. Se, invece, grazie all’utilizzo della speciale spatola si impiega il prodotto per impermeabilizzare il supporto e posare le ceramiche su balconi, terrazzi, in ambienti umidi interni quali cucine o

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INTERVENTI

Dursilite e Colorite, le finiture

per una casa protetta e colorata Le idropitture murali Dursilite e Colorite sono le proposte di Mapei per proteggere e decorare gli ambienti interni. Grazie alle formulazioni, che contengono particolari resine, acriliche o sintetiche, sono altamente performanti e hanno un’ottima durabilità. Grazie alla bassa ritenzione dello sporco si mantengono più pulite senza interventi di riverniciatura: infatti è sufficiente un colpo di spugna per eliminare le macchie

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ursilite e Colorite sono facili da usare e sono disponibili in diversi colori: toni delicati e leggeri per ambienti rilassanti e calmi; colori accessi e forti per rallegrare e dare carattere agli spazi più conviviali. Dursilite Plus è un’idropittura murale igienizzante per interni a elevata copertura, opacità e punto di bianco, a base di resine acriliche modificate in dispersione acquosa, cariche selezionate e speciali additivi che conferiscono

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Colorite Matt 20kg

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Colorite Performance 20k

al prodotto un’ottima resistenza alla formazione di muffe. Dursilite Plus si applica su tutte le superfici interne vecchie, nuove o già verniciate, purché coese, ben aderite e non sfarinanti, dove si vuole conferire al supporto resistenza alla crescita delle muffe abbinando un piacevole aspetto estetico liscio, opaco, con bassa ritenzione dello sporco ed elevato punto di bianco. Dursilite è un’idropittura lavabile per interni a base di resine acriliche

Dursilite 20kg


Dursilite Base Coat 20kg

risparmiare nei tempi di esecuzione, riducendo il numero di mani. Colorite Matt è un’idropittura murale traspirante per interni a base di resine sintetiche in dispersione acquosa, dall’effetto estetico liscio e opaco. L’elevata traspirabilità e il suo buon potere mascherante la rendono particolarmente adatta per la prima imbiancatura ad airless di edifici civili e industriali di nuova costruzione, per la verniciatura di soffitti, bagni, cucine, cantine, vani scale, locali di servizio, garage e capannoni. Colorite Matt si applica su tutte le superfici interne e su tutti i tipi di supporto, siano essi cementizi, a base calce, gesso, vecchi, nuovi o già verniciati purché ben aderenti.   Dursilite Base Coat è un fondo pigmentato a base di resine acriliche modificate in dispersione acquosa e cariche selezionate che una volta applicato uniforma l’assorbimento del supporto e promuove l’adesione delle pitture della linea Dursilite e Colorite. Colorite Performance è una pittura murale per esterno e interno composta da resine acriliche pure insaponificabili in dispersione acquosa. Resiste a tutte le condizioni climatiche, non teme l’aggressione dello smog, della salsedine, dei raggi solari e conferisce al supporto una protezione durevole nel tempo. ■

Dursilite Matt 20kg

Dursilite Plus 20kg

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modificate in dispersione acquosa, di qualità superiore, dal gradevole aspetto estetico liscio, vellutato e opaco. Grazie alla sua bassa ritenzione dello sporco e all’elevato punto di bianco, è indicata per la decorazione di tutti gli ambienti interni come soggiorni, camere, uffici, locali pubblici e privati, dove si voglia realizzare una finitura di pregio. Con è possibile realizzare un’illimitata gamma di colori dai toni pastello, per creare un ambiente sereno e rilassante, oppure raffinati colori vivaci, per un ambiente più dinamico e stimolante. Dursilite si applica su tutte le superfici interne ed anche esterne purché in condizioni ambientali non critiche (al di sotto di zone coperte o parzialmente riparate); è adatta a tutti i tipi di supporto, siano essi cementizi, a base calce, gesso, vecchi, nuovi o già verniciati. Dursilite Matt è un’idropittura murale con eccellente punto di bianco ed elevata opacità, a base di resine acriliche modificate in dispersione acquosa e cariche selezionate, è ideale come finitura bianca e colorata di interni. Dursilite Matt conferisce al supporto un piacevole effetto estetico, liscio, opaco, con bassa ritenzione dello sporco ed elevato punto di bianco. Dursilite Matt ha un’ottima adesione su tutti i tipi di supporti interni come cartongesso, gesso e intonaco civile. Dursilite Matt ha una elevata copertura e quindi consente di

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CASE HISTORY

WIENERBERGER

Complesso residenziale “Casainverde”: Tecnologia e risparmio energetico

Composto da due edifici bifamiliari e da due palazzine, è immerso nel verde di un tranquillo quartiere residenziale a Carignano (PR). Il progetto dello studio di architettura DOSER, realizzato dall’impresa Boraschi di… parte dall’idea di uno spazio protetto che garantisca ai proprietari delle abitazioni privacy e sicurezza; l’intero complesso è recintato e l’accesso avviene attraverso una strada privata

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e soluzioni tecniche adottate prevedono i più moderni standard tecnologici finalizzati al risparmio energetico e all’ottenere la classificazione di efficienza energetica Classe A. Le bifamiliari, disposte su due livelli, vedono la zona giorno al piano terra (con ampio soggiorno e cucina abitabile) e la zona notte al piano nobile. In ciascuna abitazione, un balcone al primo piano dà vita a un portico al piano terra, che costituisce un continuum della zona living. Gli interni dialogano così direttamente con il vasto giardino privato, a sua volta in completa armonia con il verde che lo circonda. Le palazzine sono progettate all’insegna della luminosità e della funzionalità degli appartamenti che le compongono. Ogni singola soluzione è appositamente studiata per rispondere alle esigenze dell’abitare contemporaneo nel rispetto della completa privacy degli abitanti. In particolare:

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PALAZZINE CONDOMINIALI Le due palazzine condominiali sono composte da due piani fuori terra per 6 alloggi, oltre un piano interrato destina-

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to ad autorimesse e cantine. Per quanto riguarda il rivestimento esterno, l’obiettivo è stato quello di raggiungere la classificazione energetica in Classe A. A tale scopo per l’involucro esterno è stato scelto il laterizio da tamponamento Porotherm PLANA+ 36,5 T – 0,09 di Wienerberger. La particolarità di questo blocco risiede nella sua composizione, infatti, grazie ai fori riempiti con la lana di roccia è possibile ottenere eccellenti valori di isolamento termico per un risparmio energetico che dura tutto l’anno. Il Porotherm PLANA+ con spessore 36,5, infatti, permette di raggiungere un livello di conducibilità λ=0,09 W/mK assicurando una grande inerzia termica senza la necessità di aggiungere ulteriori coibentazioni. L’unico elemento che si è deciso di aggiungere alla stratigrafia è puramente di carattere estetico, ovvero il laterizio faccia a vista Agora Titaangrijs della gamma

TERCA di Wienerberger. Questa soluzione scelta per la finitura esterna conferisce all’edificio delle tonalità calde e intense che si legano perfettamente all’ambiente circostante. EDIFICI BIFAMILIARI Gli edifici bifamiliari sono composti da 2 unità residenziali formate da un pian terreno con zona giorno, autorimessa e locali accessori.Al fine di fornire il maggior comfort interno agli abitati dei due edifici bifamiliari, per l’involucro esterno è stata realizzata una struttura a telaio in cemento armato, abbinata ad una muratura da tamponamento in laterizio, e solai di piano e di copertura in latero-cemento. In particolare per quanto riguarda la muratura da tamponamento sono stati scelti i laterizi Porotherm BIO PLAN 42,5 T - 0,09 di Wienerberger. Il laterizio Porotherm BIO PLAN 42,5 T – 0,09 di Wienerberger rappresenta un’efficacie soluzione monostrato per proget-

tare edifici dalle elevate prestazioni energetiche, garantendo, su una parete semplicemente intonacata, una trasmittanza U pari a 0,20 W/m²K. Il successo di questo sistema in laterizio è decretato dalla combinazione della tecnologia della rettifica a quella dei setti sottili. Grazie alla rettifica è possibile realizzare giunti di malta di appena 1 mm, andando a eliminare completamente il ponte termico della malta e incrementando le performance energetiche. Parallelamente, i setti sottili permettono di aumentare le file dei fori e la percentuale di foratura, migliorando quindi le prestazioni energetiche rispetto ad un normale laterizio. Inoltre, per creare coerenza con lo stile architettonico della palazzina vicina, sono stati scelti i laterizi faccia a vista Agora Titaangrijs della gamma TERCA di Wienerberger. Questa soluzione sulle tonalità grigie conferisce una linea moderna all’edificio.



CASE HISTORY

DÖRKEN

Delta Alpina per un Tetto a Pinzolo

Una villa sulle Dolomiti del Trentino, nella località sciistica di Pinzolo, cambia faccia e si ristruttura per accogliere le nuove esigenze abitative e adeguarsi alle più attuali normative. Il progetto riguarda la ristrutturazione con ampliamento e sopraelevazione dell’abitazione per il ricavare due nuove unità abitative da adibire a residenza ordinaria e “prima casa” e creare un’adeguata autorimessa pertinenziale

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IL PROGETTO L’intervento, iniziato nell’estate 2015, interesserà sia l’involucro esterno, mediante lavori finalizzati a un miglioramento dell’efficienza energetica dell’edificio con il rifacimento della copertura, la realizzazione dell’isolamento delle murature esterne e la sostituzione dei serramenti, sia l’interno, mediante la realizzazione di nuove partizioni e impianti tecnologici per il ricavo di due nuove unità abitative e la ristrutturazione di quella esistente. Le scelte operate in fase progettuale dallo Studio tecnico Cereghini di Pinzolo (TN), relativamente alla distribuzione funzionale degli alloggi, hanno tenuto in considerazione i parametri bioenergetici della zona cercando di assicurare, per quanto possibile, la massima esposizione dei locali in rapporto alla morfologia dello stato dei luoghi. Particolare attenzione all’uso dei materiali in modo da evidenziare le caratteristiche estetiche dell’edificio caratterizzato da una tipologia tradizionale che privilegia l’uso del legno e della pietra locale per le finiture esterne.

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INTERVENTO E MATERIALI UTILIZZATI Molti i lavori che hanno riguardato tra le altre cose la rimozione della copertura e demolizione delle murature, la realizzazione di pareti esterne e copertura in legno certificato C.o.C. – PEFC., installazione di due lucernari, isolamento termico e impianti di riscaldamento a pavimento oltre che impianto elettrico, idrico-sanitario e di riscaldamento oltre ai 6 pannelli solari in copertura. Coinvolte nella realizzazione alcune aziende di Trento: l’impresa Gallazzini Costuzioni di Porte di Rendena, la carpenteria Gaggio di Collini Steano & C di Pinzolo e la lattoneria Bergspenglerei di Pellegrini Roberto & C. Snc di Massimeno. FOCUS COPERTURA Particolare attenzione è stata posta nella realizzazione della copertura in legno, dotata di doppio tavolato. Lo schema tetto ha previsto la posa di un perlinato interno, quindi dello schermo e membrana traspirante DELTA®-FOL

PVG PLUS su cui è stato posato l’isolamento in lana di roccia (8+8 cm), seguita da un’intercapedine d’aria di 6 cm, assito da 25 cm, posa dell’SMT DELTA®-VENT S PLUS, ulteriore camera d’aria di 2,5 cm, tavolato in legno, posa dell’SMT hitech DELTA ALPINA. Strategica l’applicazione sul secondo tavolato in legno del prodotto DELTA®- ALPINA, uno degli ultimi nati in casa Dörken, la multinazionale tedesca leader nel settore della produzione di SMT, studiato per l’applicazione in contesti estremi come quelli montani. Il prodotto pesa 350 grammi/mq, è traspirante grazie a un valore Sd 0,30 e il particolare materiale hi-tech con cui viene prodotto consente di essere saldato con getto di aria calda o solvente. Sono queste le caratteristiche

che rendono il prodotto ideale per l’applicazione in alta montagna, in condizioni estreme e in generale ovunque vi sia la necessità di un materiale capace di resistere a tutto senza perdere le sue qualità intrinseche. Per fissare DELTA®- ALPINA è stato utilizzato il solvente per la sigillatura delle sovrapposizioni DELTA®- ALPINA QSM. Nella stratigrafia del tetto sono stati inoltre inseriti il DELTA®-FOL PVG PLUS, freno al vapore extra plus, impermeabile e traspirante, ideale per la posa su tavolato in legno con doppia banda adesiva integrata; DELTA®-VENT S PLUS, membrana impermeabile e altamente traspirante per tetti in pendenza anche senza ventilazione interna, ideale per la posa a diretto contatto con qualsiasi isolamento termico e su tavolato in legno, con la doppia banda adesiva integrata per una perfetta ermeticità. A completamento, dove necessario, è stata utilizzata la speciale banda adesiva universale DELTA®- MULTIBAND ad alto potere adesivo, dotata di pratica banda di svolgimento, altamente resistente all’invecchiamento, adatta sia per interni sia per esterni.



CASE HISTORY

GYPROC

Edificio residenziale Civitanova Marche (MC)

Il nuovo e tecnologico edificio che si è aggiudicato il primo posto nella competizione Trofeo Gyproc Italia - categoria “RESIDENZIALE” sorge sul Lungomare Nord di Civitanova Marche, in un’area contraddistinta dalla presenza di molti limiti artificiali quali l’autostrada A14, la Statale Adriatica e la linea ferroviaria Milano-Lecce, che corrono a ridosso del litorale e rappresentano una forte criticità per gran parte del tessuto urbano circostante

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intervento rappresenta l’inizio di un più vasto processo di riqualificazione urbanistica della zona attraverso l’inserimento di un’architettura complessa e variegata, progettata proprio in funzione delle particolarità del contesto e articolata con forme e volumi differenti a seconda dei diversi fronti. La facciata est, ad esempio, si apre completamente sul mare con grandi trasparenze e ampi terrazzi che diventano il naturale proseguo delle unità abitative, ampliandone le visuali e la fruibilità; il fronte ovest, rivolto verso la ferrovia, è invece trattato come un grande “ingranaggio” tecnologico, costituito da strutture in acciaio a vista che sorreggono una doppia vetrata che filtra e protegge gli appartamenti. All’interno tutte le unità abitative sono energeticamente sostenibili e studiate in ogni minimo dettaglio per garantire comfort abitativo, qualità e innovazione. L’esigenza del committente di avere pareti interne, contropareti e controsoffitti a secco per assicurare isolamento acustico, resistenza meccanica e velocità di esecuzione è stata soddisfat-

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ta dai sistemi a secco Saint-Gobain Gyproc per divisori interni, contropareti e controsoffitti

continui in lastre, progettati specificatamente per la funzione residenziale e in grado di

Gyproc Easy2 Activ’Air® La lastra in cartongesso Gyproc Easy2 Activ’Air® è la soluzione ideale per tutti i lavori di ristrutturazione e fai da te. Le dimensioni ridotte - larghezza 900 mm per lunghezza 1800 mm – la rendono molto facile da movimentare: si riesce ad esempio a trasportare nel baule di auto di medie dimensioni o all’interno dell’ascensore. Notevole maneggevolezza quindi, ma anche facilità di trasporto e finitura estetica eccellente. La larghezza di 900 mm consente inoltre di ridurre le operazioni di posa, grazie all’applicazione dei montanti della struttura metallica verticale posti ad interasse di 900 mm (da verificare sempre sulla base dell’altezza della parete/controparete), con un risparmio economico per il minor tempo speso e struttura metallica utilizzata. Easy2 Activ’Air® è una lastra di tipo H2, idonea per tutti gli ambienti interni, compresi quelli con elevata presenza di umidità, come bagni e cucine. E’ di tipo F, contribuisce quindi ad aumentare la resistenza al fuoco dei sistemi in cui è installata. E’ di tipo D I, con incrementata densità del nucleo, additivata con fibre di vetro. Queste caratteristiche conferiscono alla lastra elevata resistenza meccanica, durezza superficiale, resistenza agli urti e portata ai carichi. Inoltre, grazie alla tecnologia Activ’Air®, brevetto internazionale Saint-Gobain e certificato da laboratori esterni, Easy2 è in grado di assorbire e neutralizzare la formaldeide, uno dei principali inquinanti presenti all’interno degli ambienti chiusi, dove passiamo il 90% del nostro tempo: casa, ufficio, scuola, palestra...

ridurre notevolmente i tempi di esecuzione, garantendo estrema pulizia e razionalità durante le varie fasi del cantiere. L’utilizzo di lastre Gyproc Wallboard e pannelli isolanti Isover Par 4+ garantiscono prestazioni nettamente migliori rispetto ai sistemi in muratura, soprattutto dal punto di vista acustico. Nella centrale termica le lastre Gyproc Fireline e Gyproc Lisaflam, grazie alla presenza di gesso additivato con fibre di vetro e vermiculite, permettono di aumentare la capacità di resistenza al fuoco dei tramezzi. Per alcune unità immobiliari la richiesta progettuale era creare soluzioni particolari di Interior Design: arredi su misura, porte scorrevoli a tutta altezza, armadi a muro, soluzioni a secco per bagni, controsoffitti e ribassamenti, velette, nicchie, scuretti e incassi per i corpi illuminanti, il tutto realizzato grazie alla flessibilità e alla versatilità delle lastre in gesso rivestito Gyproc Wallboard e Gyproc Rigidur, con il supporto di un’accuratissima progettazione degli spazi interni curata da esperti architetti e di una perfetta posa in opera da parte di maestranze altamente qualificate.



CASE HISTORY

LIGNOALP

Il nuovo Mountain Design Hotel Eden Selva in Val Gardena

Il progetto per l’ampliamento quantitativo e qualitativo di un albergo a Selva di Val Gardena è il risultato di un concorso di idee a invito. Il progetto vincitore degli architetti Sarah Gasparotto e Paolo De Martin è stato elaborato sulla base di un concetto innovativo di hotel che tenesse conto della specifica realtà locale e del protocollo tipo di Climahotel dell’Agenzia CasaClima della Provincia di Bolzano: basso impatto ambientale complessivo, alta efficienza energetica e l’uso prevalente di materiali naturali

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a scelta architettonica è stata determinata dal paesaggio naturale del luogo e dall’architettura locale originaria, rivisitando le forme e i materiali della tradizione locale rurale come il legno. Si è cercato di ritrovare nel volume nuovo un’identità locale autentica ma anche innovativa che evitasse riproposizioni stilistiche consuete e fuori contesto, e che rendesse coerente l’architettura stessa con il programma funzionale e di concetto turistico. La forma complessiva è definita da due livelli compositivi: il piano terra in muratura e i tre piani delle stanze costruiti interamente in legno caratterizzati da uno sbalzo continuo composto da vuoti e pieni, integrati nel loro andamento variabile da un sistema di rivestimento a listelli verticali in legno, elementi che riprendono trame e figure tipiche dell’architettura rurale locale reinterpretandola in chiave contemporanea. Le lamelle in multistrato di sfogliati di legno

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incollati (LVL) sono poste davanti ad una facciata con finitura in intonaco. Disposte a interassi variabili in funzione delle luce e delle viste le lamelle confe-

riscono al volume costruttivo leggerezza formale e fungono da frangisole e filtro visivo ed estetico e al contempo da apertura da e verso il paesaggio.

I tre piani delle stanze sono stati realizzati da Damiani-Holz&KO S.p.A., azienda leader nella costruzione di edifici e tetti in legno contraddistinti dal marchio registrato LignoAlp, con un sistema misto di struttura in legno massiccio e leggero, con pareti a telaio con lastre di fibrogesso e solai e copertura massicci in X-Lam. La struttura è stata dimensionata in modo che in futuro possa essere ampliata di un ulteriore piano. Particolare attenzione è stata data all’isolamento acustico tra le stanze e dall’esterno ed all’isolamento anticalpestio ottenendo ottimi risultati nelle misurazioni acustiche dopo il completamento dell’opera. L’impronta complessiva del nuovo Hotel Eden Selva è quella di un edificio sensibile all’ambiente (certificato CasaClima A e ClimaHotel) e inserito nella tradizione locale dell’autenticità del luogo, caratteristica di attrattività anche dell’attività ricettiva turistica.


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NUOVI PRODOTTI

LEA CERAMICHE

Superfici contemporanee District La collezione si completa con una gamma di decori declinata in motivi grafici che rimandano a suggestioni della tradizione. Le figure geometriche o gli stilizzati motivi floreali possono combinarsi tra loro o essere posati singolarmente, la modularità del progetto consente di creare molteplici varianti interpretative del tema decorativo.

Fonte di ispirazione estetica e terreno di sperimentazione tecnologica, l’effetto cemento viene reinterpretato e ridefinito dalla nuova collezione District di Lea Ceramiche. Quattro varianti cromatiche che spazia-

no dal beige al grigio, tonalità essenziali che “annullano” il colore ma che si arricchiscono di contenuto materico. Quattro formati con moduli dalle dimensioni anche importanti, 90x90 cm e 45x90 cm, dispo-

nibili nella finitura naturale e grip per spazi esterni, District rappresenta la nuova proposta dal gusto metropolitano con cui i progettisti possono esprimere la propria creatività progettuale.

GRIGOLIN

Muri e umidità: non è solo un problema estetico

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Macchie di umidità e muffe troppo spesso fanno capolino sia sui muri di case da poco edificate che su strutture antiche. Bisogna precisare che gli antiestetici aloni non sono dovuti solo a materiali scadenti o non correttamente utilizzati per la costruzione dell’immobile: tanti sono i modi in cui l’acqua può infiltrarsi danneggiando le strutture. Per evitare importanti patologie strutturali, ancora più severe in presenza di sali, è importate intervenire con prodotti specifici che contrastino in maniera efficace le concentrazioni saline all’interno dei muri. Fornaci Calce Grigolin, azienda presente sul mercato da oltre 50 anni, è in continuo sviluppo grazie alla ricerca e all’innovazione costante. L’azienda vanta un’offerta di prodotti tra le più complete e vaste che ci siano sul mercato dell’edilizia. Tra i suoi prodotti propone le Linee Grigonova e Palladio: due differenti sistemi per contrastare ed eliminare il problema dell’umidità. Linea Grigonova è costituita da vari prodotti studiati per intervenire con cicli specifici su

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costruzioni contemporanee e garantisce una durata all’umidità di risalita dieci volte superiore a un normale intonaco, mentre i prodotti della linea Palladio, essendo a base di calce idraulica naturale NHL 3,5 certificata, sono particolarmente indicati per il restauro e il rifacimento degli intonaci di edifici di interesse storico e per gli interventi in bio-edilizia. Fornaci Calce Grigolin non si limita a fornire due differenti soluzioni di intervento, ma consiglia, a seconda delle ‘esigenze’ e delle condizioni riscontrabili volta per volta, cicli applicativi ad hoc, per ottenere un risultato ottimale ancora più sorprendente.


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LaFont, sapere artigianale e precisione industriale LaFont non è un modello di scala, è un sistema di scale: ogni LaFont viene realizzata interpretando i bisogni di ogni singolo cliente garantendo la qualità, il design e la tecnologia del prodotto industriale. Il calore del legno, l’eleganza del cristallo o dell’acciaio diventano veicolo della personalità di ogni interior in cui la scala è elemento aggregante e non più puramente funzionale. LaFont è un progetto di squadra: dal disegno all’installazione, Fontanot segue i desideri del cliente sia esso un privato o un’azienda. Si parte quindi da un progetto “artigianale” basato sulle richieste specifiche del cliente; attraverso molteplici fasi di affinamento viene studiato ogni dettaglio in termini di design, di materiali, di trattamenti delle superfici, di conformità alle normative vigenti, per arrivare alla realizzazione di un prodotto “industriale” completo nella qualità dei materiali, nella accuratezza della fabbricazione e nei servizi pre - post vendita al cliente. Connettere gli spazi comunicando lo stile Fontanot, trattare la scala come una scultura e non come un componente strutturale sono i presupposti che fanno di LaFont un progetto vincente, protagonista del nuovo skyline milanese. Sono, infatti, LaFont le scale di alcune delle architetture che hanno contribuito alla riqualificazione urbana della città: Bosco Verticale, Unicredit Pavillion e Torre Allianz. La sicurezza di affidarsi a un’azienda leader nel campo che, da oltre 50 anni, indaga il mondo scala studiando soluzioni innovative e tecnologiche, garantisce uno scrupoloso rispetto dei tempi oltre che l’utilizzo di materiali di certificata qualità. Il respiro internazionale dell’azienda permette agli architetti, agli interior designer e agli installatori di poter contare su un partner più che su un fornitore. Questo è il valore di Fontanot e LaFont non è altro che il riassunto formato scala di ciò che l’azienda è in grado di offrire. Per tutte le informazioni: www.fontanot.it

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FONTANOT

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FAKRO

La tenda parasole AMZ comandata a distanza

Secondo player mondiale nel settore delle finestre da tetto, il Gruppo Fakro ha recentemente arricchito la sua ampia gamma di accessori con la nuova tenda parasole AMZ. Posizionata all’esterno del serramento, questa tenda è in grado di filtrare i raggi del sole e limitare il passaggio del caldo afoso estivo verso l’interno. Dotata di un comfort davvero innovativo, nella versione elettrica la tenda parasole esterna AMZ è equipaggiata con modulo Z-Wave, che ne consente l’azionamento attraverso l’uso di un comodo telecomando, oppure tramite un semplice interruttore a parete. Attualmente utilizzato a livello mondiale da molteplici produttori di componenti e sistemi per l’edilizia, il protocollo Z-Wave è integrato in moltissimi prodotti elettrici oggi sul mercato dedicati al comfort dell’abitazione, tra cui termostati, climatizzatori e persino allarmi. Tutti questi prodotti, così come tanti altri, possono quindi essere comandati a distanza da un unico radiocomando e possono persino essere collegati in un’unica rete. Grazie al rivoluzionario sistema wireless a radiofrequenza Z-Wave, anche la tenda parasole esterna AMZ può quindi essere comodamente gestita a distanza e senza necessità di aprire la finestra. Pensata appositamente per mantenere la mansarda più fresca, questa tenda è capace di proteggere gli ambienti interni con un’efficacia fino a 8 volte superiore rispetto alle tende interne di qualsiasi tipo. Infatti, mentre le tendine oscuranti interne riducono la luminosità in entrata senza però influire sulla quantità di calore in ingresso, la tenda esterna AMZ è in grado di schermare l’irraggiamento solare prima del vetro, trattenendo il calore all’esterno (in linea con la norma DIN 5034-1). Grazie alla sua efficacia, l’accessorio AMZ riduce tra l’altro l’uso di energia per gli impianti di condizionamento e, di conseguenza, l’emissione di anidride carbonica nell’atmosfera. Realizzata in tessuto con fibre vetrose in PVC durevoli resistenti agli agenti atmosferici, la tenda AMZ FAKRO riduce anche il riflesso del sole, assicura una distribuzione uniforme dell’intensità della luce e aumenta il comfort visivo, garantendo la visibilità interna durante il giorno e consentendo una buona visibilità verso l’esterno, “tutelando” allo stesso tempo l’esclusività domestica. Proposta in 8 diversi colori e idonea per le varie tipologie di finestra – dalla vasistas alla bilico, dalla panoramica alla combinata – AMZ è progettata per essere più ampia rispetto alla misura del vetro della finestra e consente perciò una migliore ombreggiatura dell’interno.


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NUOVI PRODOTTI

SCHLÜTER-SYSTEMS

Schlüter®-DITRA 25, l’esperienza che conta Da più di 25 anni la tecnologia brevettata Schlüter®DITRA è sinonimo di guaina di separazione e di impermeabilizzazione dei supporti per superfici in ceramica e pietre naturali. Schlüter®-DITRA 25 è una guaina in polietilene con quadratini sagomati a coda

di rondine, ricoperta sul retro con tessuto non tessuto, che neutralizza le tensioni tra sottofondo e rivestimento evitando così fastidiose crepe sulla superficie piastrellata. In interno garantisce l’assenza di crepe nella pavimentazione, in esterno crea inoltre un siste-

ma di impermeabilizzazione del sottofondo. Le principali funzioni: Desolidarizzazione: la particolare geometria dei canali tra i quadratini sagomati consente una compensazione uniforme delle tensioni tra il sottofondo e il rivestimento, in tutte le direzioni. Fungendo da ponte sulle crepe, evita che queste possano raggiungere lo strato superficiale. Impermeabilizzazione: Schlüter®-DITRA 25 è una guaina impermeabile per la realizzazione di impermeabilizzazioni veloci e affidabili. In esterno, utilizzata in abbinamento a Schlüter®-KERDIKEBA e Schlüter®-KERDI. COLL-L, offre la soluzione per impermeabilizzare il sottofondo di balconi e terrazzi. Dispo-

nibili inoltre diverse soluzioni di scarico e una vasta scelta di chiusura dei frontali. Sfogo della pressione del vapore: i canali intercomunicanti presenti sul retro di Schlüter®DITRA 25 consentono la compensazione della pressione del vapore derivante da sottofondi umidi. La guaina può essere così installata anche su massetti non stagionati, appena calpestabili, evitando così tempi morti in cantiere. Distribuzione del carico: il manto ceramico poggia su 1600 quadratini/mq che formano altrettante colonnine, per una distribuzione omogenea dei carichi. La lunga esperienza SchlüterSystems vi dà la sicurezza di un sistema brevettato e testato nel tempo.

POLYGLASS

Le membrane autoadesive Adeso Le membrane autoadesive ADESO® sono il prodotto impermeabilizzante bituminoso più innovativo del settore. Rispondono alle necessità di sicurezza, velocità di realizzazione, versatilità d’uso tipiche delle tecnologie costruttive moderne. La facilità di posa su strutture delicate come il legno, l’applicazione sicura su pannelli isolanti sensibili alla fiamma o la semplicità di interventi di ripristino del manto impermeabile, costituiscono solo alcuni tra i vantaggi del sistema autoadesivo proposto da POLYGLASS®. Le membrane autoadesive con tecnologia ADESO® sono applicate senza uso di fiamma. L’applicazione dei prodotti con tecnologia ADESO® è facile e veloce. I film monosiliconati asportabili, e un allineamento preciso dei teli, rendono il lavoro sicuro, piacevole ed esteticamente eccellente. Le membrane autoadesive ADESO® rispettano l’ambiente. Durante l’applicazione non producono fumi, odori e rumori. Nella linea sono disponibili membrane di natura SBS e APP, barriere al vapore bi-adesive, sottotegola con finitura antiscivolo e membrane per applicazioni su muri contro terra, dotate di finitura in HDPE.

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VANTAGGI DELLA TECNOLOGIA ADESO - Eccellente adesione a tutte le superfici cementizie, metalliche, lignee e isolanti, - Eccezionale flessibilità a freddo,

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- Contenuto elevato di polimeri (oltre il 30%), - Elevata durabilità data l’assenza di deterioramento dovuto a sfiammatura, - Aumento compatibilità bitume-polimero/migliore dispersione, - Elevati valori di peeling e pull-out, - Eccellente resistenza delle giunzioni, - Cimose di sovrapposizione sia laterali che di testa con tecnologia SEALllap®, - Ottima capacità di adattamento ai movimenti del supporto, - Assenza di scivolamento, - Migliore adesione della graniglia.


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NUOVI PRODOTTI

PROFILITEC

ISOVER

Leveltec® è il rivoluzionario sistema di Profilitec per livellare pavimenti e rivestimenti, particolarmente indicato per le piastrelle di grande formato. È stato presentato per la prima volta nel 2015 ed è stato subito un successo tanto che a oggi sono state introdotte 12 varianti di tiranti di diverso tipo e spessore che permettono quindi di diversificare la posa e di realizzare fughe da 1 a 5 mm. Leveltec®, grazie al suo sistema “click & level”, consente di effettuare un lavoro preciso e veloce con un risparmio di tempo del 50% rispetto ad altri sistemi di livellamento, non richiede utilizzo di pinze o svitatori e il tirante, più ergonomico e sottile, oltre a permettere la naturale dilatazione termica delle piastrelle risulta facilmente rimovibile senza lasciare alcun residuo tra le fughe. La manopola, con una superficie estesa alla base, permette la distribuzione di una pressione omogenea per livellare ed è quindi garanzia di un risultato sempre ottimale.

Il Gruppo SaintGobain, con la sua esperienza nel campo dei materiali da costruzione, si è sempre distinto per la capacità di innovazione che gli ha permesso di adattarsi alle richieste del mercato per più di 350 anni. Saint-Gobain ISOVER è un ottimo esempio di questa capacità per tanti dei suoi prodotti, e uno di questi è ISOVER PAR 4+, specificamente concepito per l’isolamento dei sistemi a secco. “PAR” sta per Pannello Arrotolato: pratico, compatto, leggero e facile da posare. Morbido al tatto, è facilmente manipolabile per poterlo adattare agli spazi di applicazione. Non si spacca né si sbriciola, e il passaggio delle canaline per gli impianti è ancora più facile e veloce rispetto ai pannelli tradizionali. “4+” è la lana di vetro ideata e prodotta da ISOVER che grazie allo speciale legante brevettato a base di materie prime organiche e rinnovabili, fornisce più benessere, più attenzione all’ambiente, più protezione degli spazi a livello termico ed acustico, e infine più comfort. La lana di vetro 4+ è prodotta in Italia, nello stabilimento SaintGobain ISOVER di Vidalengo di Caravaggio (BG), utilizzando un’elevata percentuale di materie prime naturali (sabbia), riciclate (vetro riciclato) e rinnovabili. Oltre al grande contributo che questo materiale fornisce alla qualità dell’aria interna, che la rende perfetta per le applicazioni nell’ambito residenziale, le performance di ISOVER PAR4+ a livello di isolamento acustico e di resistenza al fuoco ne fanno un prodotto spesso impiegato per la realizzazione di pareti a secco nel settore terziario. La versione PAR GOLD, invece, è destinata alle contropareti perimetrali, in quanto assomma alle capacità di isolamento acustico anche performance termiche, sempre garantendo la resistenza al fuoco Info: www.isover.it

Leveltec, non solo un accessorio

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A oggi, tra i vari livellatori, è sicuramente il prodotto più versatile e veloce sul mercato e il grande successo che lo ha accompagnato ci dà conferma dell’importanza di essere innovativi, pur mantenendo la semplicità di utilizzo dei nostri prodotti. Cuore pulsante dell’azienda rimangono comunque i profili per rivestimento e pavimento, la cui gamma è stata ampliata e diversificata con nuove finiture sublimate, molate e spazzolate per un effetto raffinato e moderno. Profilitec dimostra quindi di essere un’azienda capace di incontrare le esigenze di tutti i suoi clienti.

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Saint-Gobain ISOVER PAR4+


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Dulcis In Fundo

IL MERCATO VA AL MERCATO di Roberto Anghinoni

Una congiuntura di Un mercato con poche soddisfazioni, una ripresa che latita, sempre alla ricerca di qualche indizio per trovare la fiducia necessaria per cambiare la rotta. Abbiamo ancora molti obiettivi da centrare, ma il settore deve trovare la forza di collaborare, a tutti i livelli

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Roberto Anghinoni

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osì, anche secondo l’Ance, i primi sei mesi dell’anno non hanno confermato le aspettative: la crescita seppur minima paventata non si è ancora concretizzata e fanno fatica tutti, dalla progettazione che nel mese di maggio ha avuto una brusca frenata – ma la “colpa” è l’entrata in vigore del nuovo Codice degli Appalti – fino alla produzione, alla distribuzione e anche alle imprese. A sentir parlare la gente, il processo definito di “semplificazione” sta ingarbugliando ulteriormente le carte, tanto che l’Associazione Nazionale dei Costruttori si è sentita in dovere di presentare al governo un documento dal titolo “Una politica industriale per il settore delle costruzioni - Le proposte dell’Ance” dove, tra l’altro ma è solo l’incipit, si informa che “In Italia, il tessuto produttivo industriale del settore delle costruzioni conta 549.846 imprese, pari al 12,5% del totale dei settori industriali e dei servizi, e occupa circa 1,4 milioni di addetti”. Ma anche che “Tra il 2008 e il 2013, le costruzioni hanno subito la fuoriuscita dal sistema di quasi 80.000 imprese, cifra che corrisponde a un calo in termini percentuali del -12,7%”. Sono dati indicativi dell’andazzo, ma il documento parla soprattutto di ciò che

si può fare per cambiare un po’ il trend: parlare di ripresa, di ripartenza, è facile, poi però bisogna anche confrontarsi con la realtà. Nel Paese delle Tasse, dove nonostante tutto il debito Pubblico viaggia serenamente al 130%, la prima cosa da fare è ovviamente quella di ridurle. L’Ance parla di “fiscalità di vantaggio” e questa volta il vantaggio dovrebbe essere per le imprese, ma anche per i privati, perché la “sostituzione edilizia” deve essere incentivata anche fiscalmente. Il mercato non è mai stato così mercato. Senza agevolazioni fiscali non si va più nemmeno a fare la spesa. D’altra parte, non ci sono molte alternative: se lavoriamo sei mesi per pagare le tasse, negli altri sei ci dovranno dare una mano per tirare avanti, no?. I miei amici rivenditori stanno vivendo un periodo di forti preoccupazioni. Mi è già capitato di scrivere, ma lo ribadisco senza incertezze, che il settore dell’edilizia, distribuzione compresa, stia barcamenandosi fra mondi paralleli che per ora non riescono a incontrarsi: la quotidianità, con tutte le sue contraddizioni e lentezze, e una visone futuribile tanto affascinante quanto al momento scarsamente praticabile. L’orientamento al cliente privato lo


pulita, è li a dimostrarlo. I dati dell’Ance sopra riportati (80.000 imprese uscite dal sistema) non so se considera che magari di queste 80.000 hanno riaperto gran parte con altra ragione sociale. Sarebbe solo il perpetuarsi della consuetudine del nostro settore, niente di nuovo. Il Nuovo Codice degli Appalti sta creando perplessità, ma è normale, forse, una volta a regime, sarà anche utile per contribuire a un ridimensionamento verso l’alto della qualità della manodopera. La fase di passaggio – ricordiamoci la lentezza del settore – è un conciliabolo di lamentazioni e quindi, tutto considerato, pare riflesso positivo. Di una cosa sono profondamente convinto: a tutti i livelli (progettuale, distributivo, associativo, operativo) è necessaria una comunione d’intenti. Nessuno si può più permettere di andare avanti da solo. La via della cooperazione verso obiettivi comuni è l’unica percorribile per sfruttare nel modo migliore le varie opportunità. La visione del nostro mondo deve essere complessiva, virtù deve chiamare virtù, le eccellenze si devono incontrare e trovare il modo di andare avanti insieme. I benefici, anche economici, penso che si materializzerebbero in tempi brevissimi. Il nostro è un mondo complesso, rivestito da una patina di semplicità. Ma vedo anche che i discorsi sono sempre quelli, le preoccupazioni anche. Fino a quando il credito non sarà in qualche modo davvero tutelato sarà difficile anche solo pensare di diventare virtuosi. Inoltre, se i nostri governanti troveranno il tempo di occuparsene, ci sarebbe anche il problema dell’edilizia sociale, perché anche la presenza demografica è cambiata, il divario fra poveri e benestanti è ancora più profondo. Siamo in ritardo anche con l’efficientamento energetico rispetto agli obiettivi del 2020, anche se le famiglie italiane negli ultimi sette/ otto anni hanno speso 28 miliardi di euro per rendere meno energivore le loro abitazioni. Quante cose ci sono ancora da realizzare. La buona notizia è che con un po’ di buona volontà ce la possiamo anche fare. ■ luglio 2016

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consideriamo cosa fatta e più o meno accettata da tutti, anche se gran parte questi tutti non è in grado di dare risposte adeguate. In sé, il mercato è favorevole alla distribuzione edile, come testimonia il trend che vuole la rigenerazione urbana, la ristrutturazione e l’efficienza energetica, che prevede spesso anche interventi strutturali, come i mercati dominanti. Eppure, l’ombra della crisi non si è ancora completamente dissolta. Forse la mancanza del “nuovo” un po’ destabilizza, ma sono trascorsi ormai anni dal crollo di questo mercato, e il tempo per riposizionarsi tecnicamente c’è stato, ma non so dire quanti l’abbiano compreso e siano corsi ai ripari. Di fatto, dobbiamo affrontare un 2016 ancora decisamente difficile. È evidente che, per quanto utili nel breve, i provvedimenti per sostenere la ripresa non siano sufficienti per creare stabilità e fiducia. Il nostro settore ha tempi lunghi, qualche volta lunghissimi, e i problemi non si possono risolvere con degli spot. La cura deve essere strutturale, la ripresa va progettata, e non per niente l’Ance ha predisposto un documento di politica industriale, perché è proprio la politica industriale di settore che oggi è assente, il mercato delle toppe non regge più perché il tessuto è liso. Poi è logico che accanto alle agevolazioni fiscali, o meglio a una razionalizzazione strutturale del settore, ci debba anche essere la volontà di cambiare registro da parte dei vari attori. Voglio dire e per esempio: se a Roma il 60% degli interventi di manutenzione delle strade è fatto male, il problema non sono la presenza o meno degli incentivi o la politica industriale. Il settore, in generale, tollera ancora operatori imbarazzanti, gente che trovi ovunque e a tutti i livelli, che non ha niente a che spartire con il futuro del nostro settore. Poiché sono tanti, rappresentano una zavorra non indifferente nel processo di “ammodernamento” generale. L’idea che prima o poi questa gente abbandonerà il campo rimane a mio avviso alquanto remota, e la crisi degli ultimi anni, che nelle previsioni avrebbe dovuto fare piazza

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