Seconda serata

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IL CORPO SVELA

Questa sera parleremo di :  linguaggio del corpo  atteggiamenti posturali  comportamento spaziale  cinesica


LINGUAGGIO DEL CORPO

A. LOWEN S. FREUD

W. REICH


LINGUAGGIO DEL CORPO

Lowen dirige la sua attenzione verso la classe d’esercizi bioenergetici, una esperienza di gruppo rivolta a persone di tutte le fasce d’età, partendo da alcune considerazioni di base: 1. Ogni stress produce uno stato di tensione corporeo ed emotivo che dovrebbe scomparire al cessare della situazione stressante.


LINGUAGGIO DEL CORPO

Questo non può avvenire se ci sono tensioni muscolari croniche che determinano una diminuzione dell’energia disponibile per la persona attraverso una ridotta mobilità e una ridotta respirazione. L'origine di questa rigidità non è fisica ma emotiva.


LINGUAGGIO DEL CORPO

Lo scopo della classe d’esercizi è appunto quello di aumentare la mobilità generale corporea e l’ampiezza dell’onda respiratoria al fine di garantire una salute ”vibrante” ossia la capacità di fluire dalla tensione al riposo in maniera adeguata rispetto agli stressor che incontriamo. 2. Ciò che sperimentiamo a livello mentale si riflette su ciò che accade nel corpo e viceversa.


LINGUAGGIO DEL CORPO

Per questa ragione la nostra capacità di contatto con la realtà non è solo espressione di una funzione cognitiva ma anche di una funzione corporea. 3. La nostra esperienza corporea è la base sulla quale strutturiamo il nostro approccio alla vita.


LINGUAGGIO DEL CORPO


LINGUAGGIO DEL CORPO


LINGUAGGIO DEL CORPO


LINGUAGGIO DEL CORPO


ESPERIENZA PRATICA


ATTEGGIAMENTI POSTURALI

I segnali posturali possono essere indicatori sociali di : etĂ , sesso, appartenenza sociale ed etnica, livello di attenzione, stato d'animo della persona.


UN SACCO BELLO, CARLO VERDONE, 1980


ATTEGGIAMENTI POSTURALI

Gli atteggiamenti posturali inducono la gestione prossemica dello spazio, spazio che si forma e si modifica

attraverso le relazioni fra le persone ed è il frutto di rapporti e convenzioni sociali.


ATTEGGIAMENTI POSTURALI

Stare piÚ o meno a distanza da un'altra persona, toccarsi i capelli o accavallare le gambe ‌ sono tutti segnali di confini che stabiliamo fra noi e gli altri: lo spazio che ci circonda ha un suo significato sulla comunicazione.


ATTEGGIAMENTI POSTURALI

In sostanza è come se ognuno di noi fosse circondato da una"bolla spazio-temporale” che si espande o si restringe a seconda delle situazioni e che ha dimensioni influenzate dall'età, dal sesso e dalle caratteristiche psicologiche di ciascuno. Lo spazio personale è strettamente connesso ai confini del sé e viene utilizzato come mezzo di controllo e regolamentazione dell’interazione sociale desiderata.


ATTEGGIAMENTI POSTURALI

Il distare è soprattutto una dimensione affettiva e ognuno a seconda del proprio modo di porsi in relazione può percepire lo spazio vicino o distante, chiuso o aperto, sicuro o soffocante, pieno o vuoto, luminoso oppure scuro ed ignoto.


ATTEGGIAMENTI POSTURALI

Ognuno di questi aspetti dello spazio coinvolge l’organizzazione posturale. La postura è sempre un posizionarsi nello spazio. Alcuni autori hanno individuato la presenza di una zona cuscinetto che circonda il corpo del soggetto e questa zona è stata chiamata spazio personale e riguarda sia la definizione dei confini che le relazioni interpersonali.


ESPERIENZA PRATICA


COMPORTAMENTO SPAZIALE

Ma quali sono le leggi non scritte che regolano il nostro comportamento spaziale? Seguendo lo schema proposto da Hall, possiamo ripartire lo spazio in quattro specifiche zone:  intima;  personale;  sociale;  pubblica.


COMPORTAMENTO SPAZIALE

La zona pubblica interessa in generale le occasioni pubbliche e può essere la distanza che separa l’ insegnante dalla sua classe o un manager dai suoi subalterni. Si tratta di una distanza che non implica necessariamente uno scambio attivo ed è di solito regolata da precisi protocolli....


PRIMA DELL’ALBA, R. LINKLATER, 1995


COMPORTAMENTO SPAZIALE

La zona sociale che corrisponde normalmente alla somma delle zone personali dei due interlocutori è riservata a contatti sociali di tipo formale. In essa non ci si confida, non si parla di problemi intimi, ma si parla di lavoro, si offre consulenza, si negozia, si contratta.


PRIMA DELL’ALBA, R. LINKLATER, 1995


COMPORTAMENTO SPAZIALE

La zona personale, che corrisponde di solito alla distanza che intercorre tra il margine estremo della zona intima e il confine segnato dall’intero braccio proteso a partire dal nostro corpo, regola le transazioni sociali caratterizzate da familiarità . In questa zona possono accedere tutte quelle persone, familiari, amici, colleghi, che non hanno con noi un rapporto intimo, ma con le quali normalmente comunichiamo affabilmente.


COMPORTAMENTO SPAZIALE

La zona personale, come la zona intima, non può essere invasa brutalmente ed è rischioso entrarvi se prima non si è verificata la disponibilità dell’altro.


PRIMA DELL’ALBA, R. LINKLATER, 1995


COMPORTAMENTO SPAZIALE

La zona intima, concepita come un’area dai confini invisibili che circonda il corpo di ognuno, è la più prossima al nostro corpo, è quella “seconda pelle” nella quale avvengono fenomeni emozionali di abbandono, tenerezza, affetto e protezione; all’interno di essa possono accedere soltanto coloro con i quali abbiamo stabilito un rapporto di intima fiducia.


COMPORTAMENTO SPAZIALE

Chiunque vi accede senza il nostro consenso viene percepito come aggressore. L’ampiezza della zona intima varia sia in rapporto al tipo di relazione che abbiamo stabilito sia a seconda dello stato d’animo in cui ci troviamo. Quanto più ci sentiamo sicuri tanto meno temiamo l’aggressione altrui.


PRIMA DELL’ALBA, R. LINKLATER, 1995


PRIMA DELL’ALBA, R. LINKLATER, 1995


PRIMA DELL’ALBA, R. LINKLATER, 1995


CINESICA

La cinesica riguarda i movimenti prodotti da una parte del corpo: gli esempi di cinesica pi첫 noti sono i "gesti", ma appartegono a questa classe anche i movimenti del collo, del tronco, del naso (es. un arricciamento), della bocca, dei piedi (ad esempio, pestarsi i piedi, artigliare le dita, sollevare i talloni, ecc)., delle dita o delle gambe, degli occhi.


CINESICA

La maggior parte dei movimenti cinesici sono involontari e legati all'emozione che si prova al momento; altri accompagnano il discorso, lo sostituiscono, lo completano. Alcuni comportamenti cinesici hanno la funzione di regolare il flusso della conversazione; indicano al locutore di ampliare quanto dice, di cambiare discorso, di ripetere, di affrettarsi, di passare la parola, ecc.


CINESICA

Percepiamo il significato di ogni messaggio che ci giunge in questa percentuale: il 7% verbale, cioè ricavato dalle parole; il 38% vocale, elementi del parlato quali inflessioni dei toni, timbro e ritmo; il 55% non verbale, tutto ciò che deduciamo dal linguaggio visivo del corpo (gesti, posture e mimica facciale). Quindi il 93% del nostro messaggio viene percepito dal corpo e non dalle parole.


QUEL MOSTRO DI SUOCERA, ROBERT LUKETIC , 2005


QUEL MOSTRO DI SUOCERA, ROBERT LUKETIC , 2005


CINESICA

Tali gesti sono suddivisi in categorie : Emblemi : atti non verbali che hanno una traduzione verbale immediata, conosciuta e condivisa dai membri di un gruppo, di una classe, di una cultura: hanno un significato concordato. Illustratori : direttamente collegati al discorso e servono ad illustrare ciò che viene detto: solitamente vengono prodotti in contemporaneità con il discorso.


CINESICA

Dimostratori di emozioni : sono movimenti dei muscoli facciali e corporei in associazione alle emozioni primarie (Sorpresa, Paura, Collera, Disgusto, Tristezza e FelicitĂ , ..) Regolatori : sono azioni che mantengono e regolano l’alternarsi dei turni di conversazione (cioè dei momenti in cui si prende o si passa la parola) nella conversazione.


CINESICA

Adattatori: movimenti appresi originariamente come sforzo di adattamento per soddisfare bisogni psichici o fisici o per esprimere emozioni atte a mantenere o sviluppare contatti personali. Gli adattatori sono inconsci, legati all’abitudine e privi di intenzioni comunicative.


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