ATLETICA VENETA_MAGGIO 2013

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maggio 013


EDITORIALE

ESORDIENTI, MA SENZA FRETTA R

itengo opportuno tornare su un argomento che è all'origine di discussioni e che rappresenta un passaggio fondamentale nel contesto della pratica sportiva: il modello di impostazione dell'attività sportiva in rapporto alle diverse fasce d'età. Lo spunto mi viene dalle pressanti richieste pervenutemi nei giorni scorsi dagli organizzatori di una manifestazione di corsa su strada, il “Grand Prix Giovani” affiancato al “Grand Prix strade d'Italia”, che si sviluppa su un circuito di appuntamenti organizzati tra Veneto, Friuli e Trentino.

IN QUESTO NUMERO GARA DEL MESE Un mare di talenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3 Gli altri appuntamenti di maggio. . . . . . . . 4 PRIMO PIANO Il Veneto corre nel futuro. . . . . . . . . . . . . . 5 A BORDO CAMPO Commissione tecnica regionale: obiettivi e metodi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 Le speranza della corsa in montagna . . . 9 METRO E CRONOMETRO Tre record in rosa. . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10 ON THE ROAD Un Santo che parla brasiliano . . . . . . . . . 11 Quando lo sport non è a prova di bomba 12 “La mia Boston mancata ”. . . . . . . . . . . . 13 IL PERSONAGGIO Morini va all'Olimpiade (di matematica) . 14 PHOTOGALLERY . . . . . . . . . . . . . . . . 15

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Il “Grand Prix Giovani” contempla la partecipazione anche della categoria esordienti, partecipazione che va in contrasto con la norma del Regolamento Regionale del Settore Promozionale che prevede per questa categoria attività solamente a livello provinciale. Le ragioni di questa scelta sono contenute nel modello complessivo di attività sopra accennato che il Comitato regionale veneto vuole promuovere ed è tracciato nelle “linee guida per le attività regionali” del 2010 che si fondano sulla considerazione di alcuni elementi sia di ordine pratico, la cui esposizione qui tralascio, sia, soprattutto, metodologico che mi preme invece esporre: o La necessità di indicare, avendo come riferimento i principi basilari della pedagogia, della didattica e della metodologia dell'avviamento alla pratica sportiva, i punti cardine del percorso proiettato alla formazione equilibrata delle competenze relazionali, delle abilità motorie e delle capacità fisiche di seguito richiamati: o Impostazione su base ludica dell'attività rivolta alle prime fasce d'età. o Realizzazione di occasioni di autovalutazione e di confronto con gli altri inserite nella routine dell'attività con introduzione di momenti di competizione che da una iniziale connotazione “ludica”, gradualmente si

Paolo Valente

orientino alla dimensione “agonistica” alla quale arrivare con ragionata gradualità per passaggi successivi. o Sul piano didattico/metodologico attuazione di una proposta orientata alla polivalenza ed alla multilateralità da cui partire per “scoprire” le attitudini psicomotorie individuali sulla base delle quali, nelle successive fasi, orientare la scelta prima del gruppo di discipline e poi della specialità ad esse meglio corrispondenti.

Registrazione presso il Tribunale di Padova n. 763 del 7 aprile 1983 Direttore Paolo Valente (presidente@fidalveneto.it) Direttore responsabile Mauro Ferraro (stampa@fidalveneto.it) Fotografie Sergio Bottega, Giancarlo Colombo/FIDAL, Gian Franco Grazioli, Giancarlo Marchetto, Gabriele Marsura, Francesco Michelacci, Gs Quantin. Archivio: Assindustria Padova, Gs Fiamme Oro. Redazione Fidal - Comitato Regionale Veneto Via Nereo Rocco - 35135 PADOVA Tel. 049-8658350 - Fax: 049-8658348 www.fidalveneto.it - cr.veneto@fidal.it In copertina Alcune immagini della presentazione e del primo raduno dello Junior Team 2013 Questo numero è stato chiuso l'8 maggio 2013

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EDITORIALE o Con questi presupposti e finalità risulta assolutamente opportuno per gli esordienti costruire la dimensione “agonistica” prevalentemente programmando appuntamenti riservati esclusivamente alla categoria, distribuiti nell'arco di tutto l'anno, gestiti magari tra Società viciniori in maniera informale e con il coinvolgimento attivo dei genitori evitando nel modo più assoluto modelli organizzativi che ricalchino gli schemi dell'attività delle categorie successive. o L'attuazione di queste linee indubbiamente facilita la realizzazione dei presupposti per un adeguato controllo dell'ansia e dell'emotività legate al confronto ed alla “gara” e contemporaneamente è utile anche per contrastare la specializzazione precoce; appare però indispensabile che i contenuti dell'attività risultino comunque significativi sotto il profilo degli adattamenti necessari per lo sviluppo delle competenze relazionali, delle abilità motorie e delle capacità fisiche. Troppo spesso ci troviamo invece di fronte a proposte scorrette per aspetti diametralmente opposti: monodirezionali, prematuramente specialistiche ed eccessivamente pesanti sotto il profilo dei carichi di lavoro o, al contrario, evanescenti sotto il profilo della motricità e poco significative per quanto riguarda l'impegno degli apparati organici e motori e quindi poco incisive in ordine allo sviluppo delle abilità e capacità motorie. o Il senso delle indicazioni in causa sta nell'esortazione alle Società di concentrarsi su un lavoro di costruzione,

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nei bambini-esordienti, di quelle abilità pre-sportive che abbisognano di un prolungato e metodico lavoro nel quale le fasi di costruzione delle abilità, gli “allenamenti”, si alternino a momenti dove queste abilità vengono messe alla prova, le “gare”; momenti questi ultimi da prevedere frequenti e informali e quindi facilmente realizzabili, non manifestazioni che richiedono un forte impegno in termine di tempo ed energie. o In definitiva, l'obiettivo a cui puntare con la categoria esordienti consiste nell'avviare un percorso attraverso il quale gradualmente il “bambino” sia aiutato a plasmare l'“atleta” che ha in sé nel quadro determinato sia dalle potenzialità che dai limiti individuali che altrettanto gradualmente dovrà essere condotto a scoprire, riconoscere ed accettare. In definitiva quanto sopra non fa che richiamare un principio, universalmente condiviso, riguardante l'attività sportiva nelle prime fasce d'età che va progettata e programmata non sul modello di quella degli atleti adulti adeguando semplicemente pesi, misure e distanze, ma deve prevedere peculiari percorsi ai quali vanno dedicati tempi e spazi specifici e propri. In questi percorsi indubbiamente possono trovare collocazione anche momenti particolari inclusi in manifestazioni agonistiche per le categorie superiori, ma questi trovano la loro giustificazione in quanto episodi estemporanei previsti nel contesto di un progetto complessivo; solo in quanto tali possono così concretamente acquisire un valore promozionale per la pratica sportiva. In caso contrario mi sembra che l'inserimento di “gare”, per-

ché di questo si tratterebbe, riservate agli esordienti nel contesto delle manifestazioni dei “grandi” appare strumentale più alla promozione della manifestazione stessa che della pratica dell'atletica leggera. Indubbiamente appartiene alle singole Società il compito di inserire la partecipazione alle “gare” di cui sopra all'interno di un corretto progetto di avviamento all'atletica leggera; ritengo però che gli organizzatori dovrebbero prevedere alcuni accorgimenti orientati almeno a contenere eventuali distorsioni come, per esempio, prevedere premiazioni individuali esclusivamente basate sulla partecipazione, evitare ogni enfasi sui risultati individuali, studiare formule che possano maggiormente caratterizzare in modo ludico la partecipazione degli esordienti (staffette, circuiti, ecc.), non prevedere premiazioni individuali finali sostituendole, se del caso, con riconoscimenti alle Società con criteri basati sulla partecipazione o altro. In conclusione ribadisco quanto all'inizio accennato: sul piano organizzativo l'indicazione della limitazione al livello provinciale dell'attività esordienti contenuta nelle linee di indirizzo del 2010 e successivamente ribadita come prescrizione nel regolamento annualmente pubblicato per il Settore Promozionale, riguarda in modo particolare l'attività su pista. Resta comunque in ogni caso forte la sollecitazione alle Società ed agli organizzatori di qualsiasi tipologia di manifestazione di proporre per il Settore Promozionale, in particolar modo per la categoria esordienti, attività ed iniziative rispettose delle peculiarità emotive, psichiche, fisiche proprie delle diverse fasce d'età ed in particolare di quelle più giovani. Paolo Valente Presidente Comitato Regionale Veneto

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LA GARA DEL MESE Il 26 maggio è in programma il 3° Trofeo Città di Caorle. Otto rappresentative juniores vanno all'inseguimento di uno dei più significativi traguardi della prima parte di stagione

UN MARE DI TALENTI U

n mare di talenti si prepara a fare passerella a Caorle. Domenica 26 maggio, lo stadio Chiggiato ospiterà la terza edizione di uno degli appuntamenti più interessanti della prima parte dell'annata su pista. Il 3° Trofeo Città di Caorle sarà il primo crocevia importante di una stagione che, per gli juniores, culminerà con gli Europei di Rieti (18-21 luglio). A metà strada tra Caorle e la rassegna continentale cadranno però anche i campionati italiani di categoria, in programma sempre a Rieti, dal 14 al 16 giugno). Insomma, si può dire che dall'affascinante località turistica veneziana inizierà la rincorsa dei nostri migliori talenti verso i traguardi più prestigiosi del 2013. Lo stesso Trofeo Città di Caorle, a ben vedere, sarà uno di questi. La rassegna dello stadio Chiggiato, nel 2012 vinta dalla rappresentativa veneta, quest'anno vedrà in pista otto rappresentative regionali: i francesi di Rhone Alpes, l'Alto Adige, l'Emilia-Romagna, il Friuli-Venezia Giulia, la Lombardia, le Marche e il Trentino, oltre alla selezione nostrana guidata da Enzo Agostini. Venti le gare in cartellone: dieci maschili (100, 400, 800, 10 km di marcia, 400 ostacoli, alto, lungo, giavellotto, peso e 4x100), e altrettante femminili (100, 400, 800, 5 km di marcia, 100 ostacoli, lungo, asta, disco, peso e 4x100). Ogni rappresentativa presenterà due atleti per gara, ma il tasso tecnico della manifestazione sarà impreziosito dalla presenza di giovani non facenti parte

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delle otto formazioni impegnate nel Trofeo, ma in possesso di determinati standard di partecipazione. Compresi alcuni atleti tedeschi del Bayern. Organizzata dal Comitato regionale della Fidal nell'ambito del Progetto Junior, la manifestazione è anche inserita nel contesto dei Giochi del Veneto, prestigiosa rassegna allestita dal Comitato regionale del Coni. E per Caorle, città in cui l'amministrazione comunale è sempre particolarmente vicina all'atletica leggera, sarà anche il modo per rinnovare un feeling di vecchia data. Sin da quando - ormai diversi anni fa - in città veniva organizzato un meeting internazionale tra i più qualificati.

La grande atletica giovanile farà tappa a Caorle il 26 maggio

Il Veneto ha vinto l’edizione 2012 del Trofeo: obiettivo bis

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LA GARA DEL MESE

GLI ALTRI APPUNTAMENTI DI MAGGIO Sabato 11 e domenica 12 Campionati italiani assoluti di società - fase unica regionale Marcon (Venezia) - Campo “Nereo Rocco” Organizzazione: Atl. Biotekna Marcon (Boschiero, tel. 3463841214) Inizio gare: ore 14.15 (1^ giornata); ore 14.45 (2^ giornata; marcia alle 10) Si alza il sipario, con la fase regionale, sui campionati italiani assoluti di società. Due giorni di spettacolo, a Marcon, validi anche per il 1° Trofeo “Melcalin Vita”.

Sabato 18 e domenica 19 Campionati italiani allievi di società - seconda fase regionale Vicenza - Campo Scuola “G. Perraro” Organizzazione: Atletica Vicentina (Zovico, tel. 3470705242)

Inizio gare: ore 14.50 (1^ giornata); ore 14.15 (2^ giornata) Due settimane dopo il bel fine settimana di Montebelluna, tornano in scena i campionati italiani allievi di società: due giornate di gara decisive per l’ammissione alle finali nazionali dell’8 e 9 giugno.

Sabato 25 3^ Moonlight Half Marathon (www.venicemarathon.it) Jesolo Lido (Venezia) O r g a n i z z a z i o n e : Venicemarathon Club (tel. 0415321871) Partenza: ore 19.45 da Cavallino Treporti Si corre tra mare e laguna in una delle più affollate mezze maratone venete. Arrivo nella centralissima Piazza Mazzini. E la collaudata organizzazione di Venicemarathon.

Domenica 26 Campionato regionale individuale ragazzi Vicenza - Campo Scuola “G.

Perraro” Organizzazione: Csi Fiamm Vicenza (Cestonaro, tel. 3485807544) La prima grande rassegna della stagione su pista dedicata agli under 14: in palio i titoli veneti individuali. “4 passi per el tajo” Taglio di Po (Rovigo) Organizzazione: Gp Avis Taglio di Po (Fabbri, tel. 0426-660829) Partenza: ore 9.30 E’ la terza tappa stagionale del Circuito Adriatic LNG: si corre sulla distanza di 9,1 km

Mercoledì 29 10^ Memorial Mario Carraro Treviso - Impianti Sportivi di San Lazzaro Organizzazione: Trevisatletica (R. Zuccon, tel. 370-1036535) Inizio gare: ore 17.30 Il mese si chiude con la decima edizione del meeting di Treviso. In pista, il settore giovanile e assoluto. L’appuntamento è anche valido come terza tappa del Trofeo Provincia di Treviso.

LE VOSTRE LETTERE Atletica Veneta Comunicati è anche uno spazio a disposizione degli appassionati. Scrivete al Comitato regionale della Fidal e le lettere d'interesse più generale saranno pubblicate nei prossimi numeri della rivista. Le lettere - firmate con nome, cognome e città, e di lunghezza non superiore ai 1.500 caratteri - vanno inviate a: Comitato Regionale Veneto della Fidal, via Nereo Rocco, 35135 Padova. Fax: 049-8658348. E-mail: cr.veneto@fidal.it.


PRIMO PIANO Presentata a Schio l'edizione 2013 dello Junior Team Fidal Veneto: 35 talenti in rampa di lancio

IL VENETO CORRE NEL FUTURO L

'atletica incontra il suo futuro. Il 20 aprile, al Centro di preparazione olimpica di Schio (Vicenza), si è alzato il sipario sulla seconda stagione dello Junior Team Fidal Veneto. L'iniziativa, promossa dal Comitato regionale della Fidal, punta a tutelare e valorizzare i talenti emergenti del Veneto, offrendo loro uno speciale supporto tecnico-agonistico e motivazionale. A Schio, per il battesimo dello Junior Team Fidal Veneto 2013, c'erano anche due campioni olimpici: Stefano Baldini, ora Direttore Tecnico del settore giovanile della Fidal, e la bassanese Gabriella Dorio, tutor delle babysperanze azzurre. Tra i presenti, oltre al presidente del Comitato regionale, Paolo Valente, e ai tecnici della struttura regionale guidata da Enzo Agostini, anche il Consigliere nazionale della Fidal, Sergio Baldo, a sua volta ex atleta azzurro del salto in alto. “Il Veneto è una regione leader nel panorama dell'atletica nazionale, un modello che andrebbe esportato anche in altre parti d'Italia - ha detto Baldini -. In questa stagione, come Federazione, monitoreremo l'attività di trecento giovani, ma il movimento è molto più ampio. Lo Junior Team Fidal Veneto servirà anche a rinsaldare i legami tra il centro e la periferia, in un momento in cui le risorse sono inferiori alle necessità”. Lo Junior Team Fidal Veneto, nel 2013, coinvolgerà 35 atleti di età compresa tra i 17 e 19 anni. In pratica, il secondo anno della categoria allievi e le due stagioni

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Il Centro di preparazione olimpica di Schio ha ospitato il primo raduno dello Junior Team 2013

Il tecnico Lazzarin con una parte dei giovani talenti dello Junior Team

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PRIMO PIANO

Il fiduciario tecnico regionale Enzo Agostini

Esercizi sugli ostacoli con i tecnici Lahbi e Rossi

da juniores. Vi fanno parte cinque velocisti, due ostacolisti, nove mezzofondisti, otto saltatori, altrettanti lanciatori, una marciatrice e due specialisti delle prove multiple. A Schio, in concomitanza con la presentazione del gruppo (25 i volti nuovi rispetto al 2012, a

fronte di dieci conferme), si è anche svolto il primo raduno di una stagione che culminerà con i Mondiali allievi di Donetsk (1014 luglio) e gli Europei juniores di Rieti (18-21 luglio). Mentre, in Veneto, uno dei momenti clou è in calendario per il 26 maggio, quando Caorle ospiterà il Trofeo

internazionale per rappresentative, italiane e straniere, della categoria juniores. Con l'appartenenza allo Junior Team Fidal Veneto i 35 giovani talenti della regione entrano in una nuova dimensione. “E' un punto d'arrivo, ma anche di partenza - ha detto il presidente del Comitato regionale della Fidal, Valente -. E' il momento in cui l'atletica comincia a diventare una cosa seria, a richiedere impegno e dedizione”. Magari seguendo il consiglio di Gabriella Dorio, che ha invitato i ragazzi a “mantenere viva la gioia per quello che fanno: a quel punto, anche i sacrifici non sono

I ragazzi dello Junior Team insieme ai tecnici della struttura regionale

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PRIMO PIANO

L’edizione 2013 dello Junior Team comprende 35 atleti veneti tra i 17 e i 19 anni

più tali”. Valente - presente anche l'assessore allo Sport del Comune di Schio, Gabriele Terragin - ha pure annunciato il sospirato inizio dei

lavori per il rifacimento del rettilineo coperto del Centro di preparazione olimpica. Per lo Junior Team Fidal Veneto, non poteva esserci partenza migliore.

Gabriella Dorio e Stefano Baldini: due olimpionici per il rinnovato Junior Team

Lo Junior Team Fidal Veneto 2013 Ecco la composizione dello Junior Team Fidal Veneto 2013 (tra parentesi la società dell’atleta e il nome del tecnico). VELOCITA’. Conferme: Martina Favaretto (G.A. Aristide Coin Venezia; Mario Del Giudice); Johanelis Herrera Abreu (Bentegodi Vr; Ernesto Paiola); Francesca Scapin (Atl. Vicentina; Luciano Caravani). Nuovi ingressi: Leonardo Vanzo (Insieme New Foods Vr; Diego Appoloni); Farias Zin (Assindustria Pd; Alessandra Pietrogrande). MEZZOFONDO. Conferme: Federica Del Buono (Atl. Vicentina; Rossella Gramola); Silvia Pento (Atl. Vicentina; Enrico Pento); Emilio Perco (Ana Feltre; Valerio Stach); Enrico Riccobon (Athletic Club Belluno; Roberto Celato). Nuovi ingressi: Tommaso Biondani (Bentegodi Vr; Armando Zambaldo); Riccardo Donè (Atl. Mogliano; Faouzi Lahbi); Rebecca Lonedo (Atl. Vicentina; Diana Tomasi); Carolina Michielin (Silca Conegliano; Lionello Bettin); Alessio Morini (Atl. Vicentina; Diana Tomasi). OSTACOLI. Solo nuovi ingressi: Matteo Beria (Atl. Vicentina; Lorenzo Muraro); Virginia Morassutti (Assindustria Pd; Alessandra Pietrogrande). SALTI. Conferme: Ottavia Cestonaro (Atl. Vicentina; Sergio Cestonaro); Riccardo Pagan

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(G.A. Aristide Coin Venezia; Enrico Lazzarin). Nuovi ingressi: Eleonora Andreis (Lib. Valpolicella Lupatotina; Mariano Tagliapietra); Federico Ayres Da Motta (Vis Abano; Antonio Beretta); Edoardo Gambaretto (Atl. Vicentina, Lorenzo Zoccante); Francesca Marconati (G.A. Aristide Coin Venezia; Enrico Lazzarin); Elisa Molinarolo (Assindustria Pd; Marco Chiarello); Niccolò Mumelter (Silca Ultralite Tv; Giampaolo Scottà). LANCI. Conferme: Andrea Caiaffa (Fiamme Oro Pd; Gianluca Cusin). Nuovi ingressi: Luciano Boidi (Trevisatletica; Sergio Maleville); Giulia Camporese (Cus Padova; Stefano Grossele); Michele Friso (Assindustria Pd; Renzo Roverato); Marco Piva (Atl. Vicentina; Sergio Cestonaro); Filippo Vaidanis (Atl. Vicentina; Pietro Bordignon); Omar Venuda (G.A. Aristide Coin Venezia; Raffaele Sartorato); Lorenzo Vesentini (Lib. Valpolicella Lupatotina; Sergio Vesentini). MARCIA. Conferme: Marta Stach (Ana Feltre; Valerio Stach). PROVE MULTIPLE. Conferme: Harold Barruecos Millet (Atl. Vicentina; Umberto Pegoraro). Nuovi ingressi: Giacomo Zuccon (Trevisatletica; Rolando Zuccon).

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A BORDO CAMPO La Commissione Tecnica Regionale detta finalità, obiettivi e metodi per il nuovo quadriennio

Commissione Tecnica Regionale Quadriennio 2013 - 2016

FINALITA’ GENERALI DA PERSEGUIRE -

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Dare la possibilità, ai giovani atleti veneti, in un contesto educativo, di poter sviluppare al meglio le loro potenzialità, tramite: il riconoscimento delle loro qualità, l’analisi con i tecnici personali dei punti di forza e debolezza, il confronto con ragazzi di pari livello, la possibilità di continuità dell’attività sportiva. Collaborare con le associazioni di atletica del veneto, per formare e aggiornare i tecnici all’interno di un ambito pedagogico, cercando di favorire la crescita dei giovani e l’impegno in ambito regionale dei tecnici donna Offrire ai tecnici occasioni di migliorare le loro conoscenze dando modo di confrontarsi e poter venire in contatto con diverse esperienze

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Collaborare con le associazioni per agevolare i contatti con la scuola primaria e secondaria e favorire il dialogo con gli insegnanti finalizzato a far conoscere la nostra disciplina sportiva e l’offerta specifica del territorio Rapportarsi con i corsi di scienze motorie nel veneto per migliorare il livello della ricerca nell’ambito della nostra disciplina e la cultura sportiva generale Collaborare con gli organizzatori per programmare l’attività agonistica a livello regionale e provinciale in funzione delle esigenze dell’attività promozionale e di quella giovanile Favorire il confronto con il G.G.G. per collaborare insieme nell’offrire un ambiente sereno nel momento delle competizioni.

OBIETTIVI E CONTENUTI SPECIFICI DA SVILUPPARE Formazione dei Tecnici: - Corsi Aspiranti tecnici - Corsi per Istruttori - Corsi Allenatori - Corsi Allenatori Specialisti Aggiornamento tecnico: - Incontri per gruppi di specialità ad inizio stagione - Incontri per aggiornamento attività con i giovanissimi nelle provincie - Serate dedicate a tecnici con esperienze particolari: prassi, diari di lavoro - Incontri con tecnici altre nazioni - Partecipazione tecnici ad aggiornamenti all’estero poi relazionare - Dispense tecniche con inserimento anche di lavori

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A BORDO CAMPO -

significativi di tecnici veneti Filmati tecnici girati in occasione dei raduni regionali. Rapporti più stretti con i corsi di scienze motorie: possibilità di svolgere tirocini nelle nostre società o comitati

Raduni per gli atleti: - Mini raduni giornalieri - Raduni nei fine settimana - Raduni di più giorni nel periodo estivo - Agevolare la valutazione funzionale degli atleti con i nuovi strumenti tecnici Rappresentative Regionali: - Attività istituzionali: campionati italiani per regioni su pista e campestre

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Attività concordate con altri comitati regionali Attività concordate con altre nazioni

Attività nelle commissioni regionali: - Regolamenti e programmi gare - Attività scolastica: riprendere gli incontri con i coordinatori di educazione fisica Attività di supporto nelle manifestazioni: - Verifica percorsi nell’attività di corsa campestre - Funzione di Delegati del S.T.R. - Particolare attenzione va fatta sull’attivazione dei regolamenti dell’attività promozionale - Confronto con i giudici di gara in riferimento alle modalità educative di rapporto con gli atleti

METODO -

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Condivisione finalità e obiettivi con i Componenti del Consiglio Regionale Confronto con il Fiduciario GGG Dialogo continuo con i tecnici veneti attuato in momenti specifici e negli incontri durante l’attività Collegialità nelle scelte operative tenendo conto dei diversi ambiti di attività, specializzazione tecnica e localizzazione territoriale Decentramento tecnico a livello provinciale, stimolando la formazione di gruppi di lavoro con il coinvolgimento dei tecnici più giovani Rapporto continuo con il responsabile tecnico nazionale e responsabile tecnico nazionale giovanile

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Lavoro di comunicazione attuato tramite la segreteria del CRV, il responsabile del Sito, l’addetto stampa.

LE SPERANZE DELLA CORSA IN MONTAGNA

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on la primavera è ripartita anche la stagione della corsa in montagna, che in Veneto, e nel Bellunese in particolare, ha grosse tradizioni. Il 27 aprile, a Quantin, dove il fine settimana successivo sono stati assegnati i titoli regionali giovanili e assoluti, si è svolto un raduno regionale per i giovani talenti della specialità, organizzato dal nuovo responsabile di settore, Elio Dal Magro. Tra i partecipanti, tutti molto giovani, anche tre juniores bellunesi arrivare alla maglia azzurra nel 2012: Ilaria Dal Magro, Samantha Bottega e Iris Facchin.

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METRO E CRONOMETRO La stagione su pista è iniziata con tre migliori prestazioni italiane di categoria. Sugli scudi l'ostacolista Gioi Spinello, la mezzofondista Elena Bellò e la martellista Giulia Camporese

TRE RECORD IN ROSA T

re ragazze, altrettanti record. La stagione su pista, in Veneto, è iniziata con gli exploit di tre under 18, che hanno riscritto altrettanti primati nazionali. A dar fuoco alle polveri, la padovana Gioi Spinello, talento del settore giovanile delle Fiamme Oro, che il 13 aprile, in una gara provinciale a Padova, ha corso i 300 ostacoli in 43”2, miglior prestazione italiana per la categorie cadette. Un risultato che ha sorpreso molti. Anche se le qualità dell'allieva del tecnico Gianluca Cusin, protagonista durante l'inverno anche sulle barriere alte, sono note da tempo. E c'è da scommettere che presto Gioi - 15 anni ancora da compiere, residente a San Luca di Tribano - farà ancora meglio. Una settimana dopo, il 20 aprile, sull'onda di una stagione al coperto ad altissimo livello, ha fatto parlare di sé la vicentina Elena Bellò che a Rovereto ha corso i 600 metri in 1'32”65, pri-

La padovana Camporese ha lanciato il martello a 63.02

mato italiano allieve. La distanza è spuria e poco frequentata, le statistiche non sono precisissime (esisterebbe una prestazione della marchigiana Eleonora Vandi migliore di quella realizzata dalla Bellò, ma l'elenco ufficiale dei primati italiani considera come record il tempo della vicentina). Fatto sta che l'allieva di Gianni Faccin, uscita dal vivaio d e l l a Polisportiva Dueville e ora in forza all'Atletica Vicentina, lascia intravvedere doti non comuni

La padovana Spinello, talento emergente negli ostacoli

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(vedi anche il 2'10” e spiccioli siglato negli 800 nella seconda apertura regionale di Vicenza), che sembrano destinarla ad un 2013 ad altissimo livello. Il 25 aprile, infine, a Conegliano, splendido 63.02 della padovana Giulia Camporese nel martello, prestazione che vale, anche in questo caso, il miglior risultato di sempre per la categoria. L'atleta del Cus Padova, allenata dall'ex marciatore Stefano Grosselle, è in piena evoluzione e, nell'ultimo periodo, i suoi lanci oltre i 60 metri si sono sprecati. Una continuità di rendimento che fa ben sperare anche in vista dei Mondiali allievi di Donetsk, dove Giulia sarà, con ogni probabilità, una delle punte della squadra azzurra. Intanto, metro e cronometro, in Veneto, non possono che sorridere.

La vincentina Bellò, 600 metri da record

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ON THE ROAD La maratona di Padova è stata vinta, per la prima volta, da un atleta proveniente dal Paese carioca. E, grazie al successo di Paulo Roberto Paula, cresce il fascino internazionale di uno degli appuntamenti più popolari di primavera

UN SANTO CHE PARLA BRASILIANO P

iù forte della pioggia. Mai, nelle sue precedenti edizioni, la Maratona S.Antonio aveva incontrato condizioni atmosferiche tanto avverse, eppure, nonostante il maltempo, Padova ha risposto “presente” all'appello del più importante evento popolare organizzato nel territorio. “Per anni ci hanno detto che quella di Padova è una maratona bellissima, perfetta, ma con un piccolo difetto: a volte fa troppo caldo. A quanto pare, questa volta siamo riusciti a fare meglio scherza Federico de' Stefani, presidente di Assindustria Sport, la società organizzatrice -. Battute a parte, credo che in un certo senso la pioggia abbia messo alla prova la passione podistica del territorio. Padova ama la corsa e lo dimostra proprio l'entusiasmo riscontrato anche quest'anno malgrado la pioggia: è salito il numero degli arrivati sia nella maratona che nella mezza maratona arrivando a un totale di 3.542, di oltre cento unità superiore al 2012, ma è bello sottolineare che in una giornata fredda, anche le Stracittadine sono state riscaldate dal calore della gente. I giornali scrivono di una “festa per ventimila persone”, e direi che questo è il senso dell'evento: Padova è sempre più la capitale del running”. Da un punto di vista tecnico, questa 14^ edizione rafforza ulteriormente il legame con il Brasile, paese che, non dimentichiamolo, ospiterà la prossima edizione dei Giochi Olimpici, con Rio de Janeiro 2016. Ci riesce grazie alla vittoria di Paulo

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chi manager del posto ci hanno chiesto di poter inserire i loro atleti tra i top runners in gara. Si è aperto un nuovo straordinario canale che credo potrà aumentare ancora la sua portata. E' una soddisfazione per Padova che così acquista Paulo Roberto Paula taglia il traguardo in Prato della Valle importanza in un paese che è tra i Roberto Paula, nel 2012 finalista pochi a contrastare l'Africa nella a Londra dopo il terzo posto alla maratona, come testimoniano i Maratona S.Antonio, selezionato nomi di Marilson dos Santos l'ulper la rassegna a cinque cerchi timo vincitore non africano a proprio grazie al risultato colto New York, nel 2006 e nel 2008 sul traguardo di Prato della Valle. e Ronaldo da Costa - l'ultimo pri“Devo molto a Padova - ha matista mondiale non africano sui commentato il nazionale verde42,195 chilometri. Ma, in fondo, oro - perché quel risultato ha dato questa è anche l'occasione per una svolta alla mia carriera: per un piccolo tributo a Sant'Antonio, questo tenevo molto a esserci e che era di madrelingua portoghesono pronto a tornare nel 2014, se ed è molto venerato in impostando la mia stagione attorBrasile”. no a questo appuntamento, sulla strada che spero mi porterà a Rio”. Parole da cui prende s p u n t o Federico de' Stefani: “La nostra maratona si è accreditata nei confronti della federazione brasiliana e già negli scorsi La maratona di Padova ha reso omaggio alle vittime dell'attentato di Boston mesi parec-

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ON THE ROAD L'attentato alla maratona di Boston richiama alla memoria due episodi terroristici che, alla fine degli anni '90, hanno sfiorato l'ex maratoneta vicentino Mario Binato

QUANDO LO SPORT NON E' A PROVA DI BOMBA U

na decina di maglie azzurre all'attivo pur in una carriera sportiva avviata tardivamente, Mario Binato ha nella corsa prolungata, record di 2 ore 19' nella maratona, e nel ciclismo su strada le proprie due anime sportive. L'ultima maratona l'ha corsa nel 2011 a Milano ma non ha mai attaccato le scarpe al chiodo come pure l'amata bici da corsa e a 73 anni continua a correre e pedalare. Il terribile dramma accaduto il 15 aprile alla maratona di Boston colpita dagli attentati terroristici

che sono costati la vita a 3 persone, tra le quali un bambino, e numerosissimi feriti, ha risvegliato nell'ex azzurro vicentino ricordi terribili dello sport preso di mira dalla violenza cieca del terrorismo. “Mi trovavo a Atlanta per i Giochi del '96 quando, nel Centennial Olympic Park, mentre alle due di notte del 27 luglio 1996 era in corso un concerto rock esplose, una bomba che uccise una donna e causò oltre 100 feriti. Un attentato vile del quale venne accusato un fanatico ultrareligioso, tale Rudolph oggi

in carcere con ben cinque ergastoli�. L'anno successivo Binato ha seguito i Mondiali di ciclismo su strada dei professionisti a San Sebastian nei Paesi Baschi, sempre in veste di supporter di aziende dell'abbigliamento sportivo. Le prove iridate erano caratterizzate da un grande spiegamento di forze dell'ordine per timore di attentati da parte dell'Eta, l'organizzazione separatista basca. Tutte le contromisure messe in atto nella capitale basca non sono riuscite ad evitare che nel corso della gara femminile scop-

Mario Binato e la carcassa dell'autobomba fatta esplodere dall'Eta ai Mondiali di ciclismo del 1997

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ON THE ROAD piasse, proprio all'interno del circuito, un'autobomba, fortunatamente senza danni alle persone. Per Vicenza quella di San Sebastian fu comunque un'edizione che andò in archivio con un risultato strepitoso perché Alessandra Cappellotto vince il titolo iridato nella prova in linea. “Avrei dovuto vestire la maglia azzurra nella maratona dei Giochi del 1972 di Monaco, quelli segnati dall'attentato dei terroristi palestinesi di 'Settembre

Nero' il cui bilancio di sangue fu di 11 atleti israeliani, dall'agente di guardia tedesco e dei 5 fedayyin, ma per beghe interne alla federazione venne scelto un terzetto (Antonio Brutti, Renato Martini e Franco De Menego, ndr) perché io, a 32 anni ero ritenuto troppo …vecchio. Oggi a 32 anni chi corre la maratona è troppo giovane, comunque i tre azzurri decisamente andarono male con il migliore del terzetto, Brutti, solo 21^ in 2 ore 22'. Fu

“LA MIA BOSTON MANCATA”

Roberto Borin, giornalista e grande appassionato di podismo

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un'Olimpiade comunque da non ricordare perché macchiata di sangue innocente e perché lo sport sta agli antipodi alla violenza”. La maratona di Boston è una vicenda triste che offende lo sport, da sempre ambasciatore di pace, e lascia tutti allibiti e sfiduciati poi diventa sempre più difficile ripartire. Giancarlo Marchetto

Roberto Borin è un giornalista trevigiano, grande appassionato di corsa, che tiene un seguitissimo blog d'argomento podistico correlato al sito del quotidiano “La Tribuna”. Doveva essere alla maratona di Boston, il 15 aprile. Poi, però, ha cambiato idea. Oggi ringrazia quella scelta che l'ha tenuto lontano da una tragedia. E che, all'indomani degli attentati, ha raccontato così.

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oston, pettorale 8685. Volo LZ 1663 Venezia Boston via Zurigo, Swiss Air. Sono numeri che mi appartengono. Dovevo esserci, dovevo correre, ieri alla Boston Marathon. Avevo ottenuto la qualificazione con un buon tempo a Treviso, l'anno scorso, ed ero così orgoglioso di partecipare alla più antica e prestigiosa maratona del mondo che ho maledetto la sorte, il 3 marzo scorso, quando ai campionati italiani master di cross a Monza mi sono lesionato il bicipite femorale. Ma poi ho riflettuto, oltre l'emozione, oltre la delusione. Ho voluto correre malgrado il dolore, quel giorno, pur conscio dei rischi. Perché? Che fosse un segnale? Un segnale del corpo alla mente, o viceversa? O un segnale dello spirito? Mi sono messo tranquillo, e ho fatto altro in questo mese e mezzo. Ho pensato ad altro. E a chi mi suggeriva un recupero affrettato pur di partecipare alla maratona più bella del mondo, ho risposto, sereno, di no: correrla senza allenamento avrebbe significato finirla attorno alle 4 ore. Avrei potuto farlo. Qualcosa, o qualcuno, mi ha suggerito di rinunciare. L'ho fatto senza rimpianti. La prima bomba a Boston è esplosa 4 ore e 9 minuti dall'inizio della gara. Probabilmente sarei stato lì al traguardo, in quel momento. Ieri sera alle 22 il mio primo pensiero è stato per gli amici che sono partiti senza di me. Li ho raggiunti telefonicamente, stanno bene. Poi la commozione per le vittime, i morti e i feriti. Poi, consentitemi, ho acceso un incenso al Buddha Amitabha. Per quel segnale, il 3 marzo. Roberto Borin

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IL PERSONAGGIO Il forte mezzofondista dell'Atletica Vicentina Frattin Auto è anche uno studente modello. Con una passione per i numeri

MORINI VA ALL'OLIMPIADE (DI MATEMATICA) I

l sogno olimpico si sta avverando per Alessio Morini, uno dei migliori talenti del mezzofondo dell'atletica italiana under 20, nonché punto di forza dell'Atletica Vicentina Frattin Auto. Non proprio quello sportivo, tra l'altro ancora prematuro, di Rio de Janeiro 2016, per il quale il talento berico seguito dalla professoressa Diana Tomasi ha ancora un triennio a disposizione per

centrare l'obiettivo (ma andrebbero bene anche quelle del 2020…). Ancora junior, Alessio Morini, specialista dei 3000 siepi, prossimo alla maturità classica presso il liceo Pigafetta di Vicenza, ha acquisito il diritto di prendere parte alle finali nazionali delle Olimpiadi di matematica che si terranno l'11 maggio presso l'Università Bocconi di Milano. Per l'atleta, la famiglia che ha

Alessio Morini, un mezzofondista dai numeri giusti

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sempre agevolato la sua passione sportiva, il proprio istituto, il liceo classico Pigafetta di Vicenza, e non ultima la sua società dell'Atletica Vicentina Frattin Auto, una soddisfazione giustificata. Tanto più che il credo societario del team berico è che sport e studio vanno perfettamente d'accordo. Morini infatti fa parte di quella vasta schiera di atleti dell'Atletica Vicentina Frattin Auto che vantano una media di rendimento scolastico superiore all'otto e nella scorsa stagione ha vinto la medaglia di bronzo ai Tricolori juniores dei 3000 siepi. L'atleta non è proprio soddisfatto della data programmata per la selezione olimpica, in quanto viene a cadere proprio nel giorno dei regionali Societari assoluti, in cui avrebbe dovuto gareggiare a fianco dei compagni di società dell'Atletica Vicentina Frattin Auto per accumulare punti in vista delle finali tricolori. Il regolamento comunque consente di poter utilizzare il risultato colto in altre manifestazioni ufficiali per arricchire il punteggio di squadra. Calcoli complessi, intanto, attendono Alessio Morini, che dovrà far lavorare il cervello per cercare di passare le selezioni all'ateneo milanese e al diavolo l'antico detto che chi non ha testa ha gambe, Alessio corre forte e…fa correre anche il cervello. Giancarlo Marchetto

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a Maratonina Riviera dei Dogi (1), il 7 aprile (partenza e arrivo a Fiesso d’Artico), ha oltrepassato la soglia dei 1.900 classificati, incoronando il marchigiano Gabriele Carletti (1h05’20”) e la padovana Giovanna Ricotta (1h18’28”). Sul traguardo, da spettatrici, anche due volti noti dell’atletica azzurra: la star di casa, Manuela Levorato, e la maratoneta Anna

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Incerti, in dolce attesa. Un bel modo per festeggiare una domenica che gli organizzatori guidati da Michele Stellon, non a caso, hanno dedicato alle donne d’Italia. Il 28 aprile, a Conegliano, grande partecipazione al campionato regionale di staffette (2): circa 270 le squadre in pista nell’arco di un’intera giornata di gare, protagonisti soprattutto i club trevigiani. Il 1° maggio, a Oderzo, si è rinnovato l’appuntamento con l’affascinante Circuito Internazionale Città Archeologica (3).

Vittorie per due outsider: l’italomarocchino Ahmed Mazoury, che ha sconfitto, tra gli altri, il campione europeo di cross, Andrea Lalli, e la russa Solovyeva, finita davanti alle azzurre Weissteiner e Maraoui. Il 7 maggio, sui saliscendi di Quantin, il classico Trofeo Trattoria 1° Novembre (4) ha assegnato i titoli regionali giovanili e assoluti di corsa in montagna. Netta la supremazia degli atleti bellunesi, ma tra i vincitori si è inserito anche il cadetto vicentino Mirko Cocco, uno dei protagonisti dell’inverno sui prati, bravo però anche quando i sentieri iniziano a salire.

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