VINCENZO COSENZA Cacciatore di bolle

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a Matteo


Progetto:

Direzione: Gianfranco Matarazzo

A cura di: Simona Barucco

Testo: Simona Barucco

Fondatori: Sara Cancellieri

Traduzione:

Igor Verrilli

Marilia Santalucia

Crediti fotografici: Tommaso Iuliano

Grafica: GiaMaArt studio - Vitulano (BN)

Allestimento: Achille Capobianco

Si ringrazia: Sara Cancellieri Tommaso De Maria Roberto Fragnito Nicola Frattasi Antonio Limata Maria Teresa Carmen Melillo Raffaelina Peluso Igor Verrilli

Opera in copertina:

Cacciatore di bolle Pigmenti in polvere ed acrilici su carta intelata, cm. 140 x 88, 2013

Copyright Š GiaMaArt studio 2014 Tutti i diritti riservati - All rights reserved


Simona Barucco


Ti prendo Pigmenti in polvere su tavola ingessata, cm. 32 x 32, 2012


CACCIATORE DI BOLLE Simona Barucco

L'idea che abbiamo anatomicamente di noi stessi è straordinariamente lontana da ciò che la natura può produrre e da ciò che è realmente necessario per essere e sentirsi "completi". Tracciamo il nostro schema identificativo animale su presupposti simmetrici bilaterali, uniformi, volutamente identici. Ogni essere vivente si è evoluto secondo questo schema, dalla disposizione di parti specularmente uguali rispetto a un punto, a un asse o a un piano, ma anche con quella che si determina con la ripetizione di una struttura lungo l'asse del corpo o per un evento prodottosi nel corso del tempo. Eppure tutto ciò riguarda solo lo schema esterno di un corpo: se ne guardiamo l'anatomia interna, la prospettiva cambia sensibilmente. Alcuni organi sono posti asimmetricamente rispetto la linea mediana e spesso non hanno struttura simmetrica essi stessi. Ciò che pensiamo debba essere necessario, può non esserlo, perché dipende dalla funzione e dal lavoro assegnato a tale organo, nesso, arto, sistema. Se consideriamo, poi, cosa sia necessario per vivere, ci si accorge che proprio gli elementi asimmetrici sono fondamentali: sistema digerente e circolatorio, cervello, cuore, stomaco, fegato, pancreas, milza, per citarne alcuni. L'asimmetria è ciò che determina l'unicità dell'individuo vivente, ne consente la stabilità e la rigenerazione. Un corpo, esteriormente asimmetrico, è come se lasciasse trasparire in superfice parte delle risorse interiori. E' come se portasse all'esterno il grande messaggio della vita rendendolo visibile e non ignorabile. Un corpo asimmetrico o "discordante" è già un corpo che prefigura il futuro, anela al Post-Human, ove l'apparente mancanza non è altro che la condizione necessaria affinché si realizzi l'evoluzione biologica successiva, per esaudire altri bisogni, per rinnovare un'anatomia ormai logora e insufficiente. L'anatomia processa, compensa, elabora ciò


che può essere utile o elimina, trasforma, ciò che è un dispendio inutile di energie per l'organismo. Vincenzo Cosenza affronta questo tema con inquietante lucidità. L'uso di pigmenti in polvere e acquerello, olii su tela, carta e tavole ingessate producono uno straniamento nell'osservatore che guarda all'opera cercando una figurazione non ostile, ma restandone subito sconcertato. L'artista non omette ma al contrario esalta, in un continuo gioco di ombre, luci, riflessi, false trasparenze, apparenti cinetismi, le anatomie proiettate al futuro, non più condizionate dall'impossibilità dell'ordine, ma libere e già pronte al passo successivo. L'ibridazione tra naturale e artificiale è una realtà sempre più presente. Ove non arriva l'uomo biologico, arriva l'uomo tecnologico: nei lavori questa dimensione è appena accennata. I piccoli oggetti che "arredano" gli spazi angusti e strettamente circoscritti nei quali gravita e si muove la figura, sono solo un indizio, in una chiave figurativa, di questi nuovi mondi estetici in cui realtà e finzione, artificiale e reale sono separati da un confine sempre più sottile, fino a confondersi in una totale perdita di differenza nella quale è sempre più difficile distinguere l'organico dal postorganico, l'originale dal clonato. Gli spazi claustrofobici di Cosenza, circolari, anellari, compressi e schiacciati nelle prospettive accelerate, nelle inquadrature spinte sul soggetto dall'alto, quasi in caduta, o dal basso, ove si dilatano e si disperdono i dettagli nella visione laterale, tendono a spingere il confine materiale che li trattiene oltre ogni prefigurazione. Insieme ai soggetti si ha l'impressione che è tutto il mondo circostante a essersi trasformato: i parametri sono invertiti e il corpo si adegua atrofizzandosi in un'esasperata ricerca d'identificazione con una realtà nuova. E' questa la vera natura dell'odierno significato di "completo".


CACCIATORE DI BOLLE Simona Barucco

The idea we have of ourselves from an anatomical point of view is far away from what nature can produce and from what is really essential to be and to feel complete. Let’s draw our animal scheme symmetrically, bilaterally, equally and voluntary identical. Every human being evolved following this scheme, from the disposition of identical parts compared with a point, an axis or a surface, but also with the repetition of a structure along the body axis or for an event created from the time. All this concerns only the external side of the body: if we look at the internal side, the perspective changes substantially. Some organs are asymmetrical compared with the median line and they often do not have symmetrical structures themselves. What we think is essential could not be so because it depends from the function and work given to every organ, connection, limb or system. If we consider what is essential to survive, we notice that the asymmetrical systems are of primary importance: digestive and circulatory system, brain, heart, stomach, liver, pancreas, spleen.... Asymmetry is what determines distinctiveness in a human being. It permits solidity and renewal. A body, asymmetrical outside, let us show through part of its internal resources on the surface. It is as if it brought the message of life outwardly making it visible and not overlooking. An asymmetrical and contrasting body is a body that calls the future, it longs for the Post-Human, where the apparent lack is the essential condition to make real the biological evolution, to satisfy other needs, to renew an insufficient and tired anatomy. Anatomy processes, balances, develops what can be useful or erases and transforms what is a useless waste of energies for the body. Vincenzo Cosenza faces this theme with disquieting awareness. His use of dust and water colours, oil painting, paper and plaster works, gives


alienation to those who look at his works, looking for a non-hostile representation, but being suddenly bewildered. The painter does not omit, but inflames, in a restless play of lights and shadows, false transparencies, unreal movements, anatomies projected to the future, no more influenced by the impossibility of order, but free and ready to the next step. The crossbreeding between natural and artificial worlds is always present. Where the biological man does not arrive, here is the technological one: this condition is slightly present in his works. The small objects , that decorate the small and strictly delimited spaces where the body moves, are just an evidence, in a symbolic way, of these new esthetical worlds where reality and fiction are separated from a slighter border until they mix up in a total loss of difference in which it is more and more difficult to discern the organic from the post-organic, the original from the copy. Cosenza’s claustrophobic spaces are circular, constricted and compressed in claustrophobic perspectives, in the framings on the subject from above, as they are falling, or from the low where details in a lateral vision broaden and burn off. They tend to widen the boarders beyond every prefiguration. We have the sensation that all the world around us has changed. The parameters are inverted and our body adapts, wasting in an endless research in order to identify with the new reality. This is the true nature of the modern meaning of the word “complete”.

Solo per un pò Pigmenti in polvere, acrilici e carta gommata su carta intelata, cm. 85 x 147, 2012



Capire Pigmento in polvere, nastro adesivo ed acquerello su tavola incartata, cm. 100x140, 2013



Il fabbrica bolle (2) Pigmenti in polvere, nastro adesivo e gessetto su tavola incartata, cm. 40 x 27,5, 2013


Il cacciatore di bolle Pigmenti in polvere, nastro adesivo e gessetto su tavola incartata, cm. 27,5 x 19, 2013


L'attesa Pigmenti in polvere, nastro adesivo e gessetto su tavola incartata, cm. 19 x 27,5, 2013



Il cacciatore di bolle (3) Pigmenti in polvere, nastro adesivo e gessetto su tavola incartata, cm. 19 x 27,5, 2013


Il cacciatore di bolle (2) Pigmenti in polvere, nastro adesivo e gessetto su tavola incartata, cm. 19 x 27.5, 2013


Se solo Pigmenti in polvere, nastro adesivo e gessetto su tavola incartata, cm. 19 x 27.5, 2013


Il fabbricatore di bolle Pigmenti in polvere, nastro adesivo e gessetto su tavola incartata, cm. 19 x 27.5, 2013




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Prima o poi Pigmenti in polvere, nastro adesivo ed acquerello su tavola incartata, cm. 140 x 100, 2013

Non voglio aver pi첫 sete Pigmenti in polvere ed acquerello su tavola incartata, cm 100 x 140, 2013



Pi첫 veloce di te Pigmenti in polvere ed acquerello su tavola incartata, cm. 70 x 100, 2013


L'agguato Pigmenti in polvere ed acquerello su tavola incartata, cm. 70 x 100, 2013




Con ogni mezzo Pigmenti in polvere su tavola ingessata, cm. 32 x 32, 2012


Ti prendo Pigmenti in polvere su tavola ingessata, cm. 32 x 32, 2012




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Ti prendo Pigmenti in polvere, nastro adesivo ed acquerello su tavola incartata, cm. 100 x 140, 2013

Dove è andata Pigmenti in polvere ed acquerello su tavola incartata, cm 100 x 140, 2013






VINCENZO COSENZA Nasce a Pozzuoli (NA) nel 1967. Vive e lavora a Poggiomarino (NA). Ha frequentato l'Accademia di Belle Arti di Napoli, conseguendo il diploma in Pittura nel 1991. Was born in Pozzuoli (NA) in 1967, he lives and works in Poggiomarino (NA). He attended Accademia delle Belle Arti in Naples graduating in Painting in 1991.

Mostre Personali / Solo exhibitions 2014 Cacciatore di bolle, progetto GiaMaArt studio, La casa di Schiele, Benevento; 2011 "Installazioni permanenti", Chiesa di S.Giuseppe, Boscoreale (Na); 2009 "Installazioni permanenti", Chiesa di S.Antonio di Padova, Poggiomarino (Na); 2008 "Vincenzo Cosenza", Associazione Culturale “Archè” Poggiomarino (Na); 2007 "Il quotidiano in sospensione", Pagea art, Angri (Sa); 2003 "Vincenzo Cosenza", Galleria Eclectica, Mestre (VE); 2002 "Opere recenti", Associazione culturale Brambati Arte, Vaprio d'Adda (MI); 2001 "Vincenzo Cosenza", Comune di Imbersago, Palazzo Comunale, Imbersago (LC); 2001 " Vincenzo Cosenza", Nordest Caffè via Borsieri 35 Milano; 1998 "Paesaggi fuori centro", ArteXArte, Villaricca (NA); 1998 "Sacropalescente", Pagea Art, Angri (SA); 1997 "Vincenzo Cosenza", Congrega di S.M. Margherita, Cimitero di Angri (SA); 1996 "Vincenzo Cosenza", Associazione Culturale Pagea Art, Angri (SA); 1994 "Compresenze", Aurora Art Gallery, Scafati (SA).

Mostre Collettive / Group exhibitions 1998 "Sacropalescente", Pagea Art, Angri (SA); 1997 "Collettiva" Congrega di S.M. Margherita, Cimitero di Angri (SA); 1996 "Collettiva" Associazione Culturale Pagea Art, Angri (SA); 1994 "Compresenze", Aurora Art Gallery, Scafati (SA). 2001 "Uova di Struzzo", ArteXArte, Villaricca (NA); 2001 "OVO", Nugae spazio d'arte, Saviano (NA); 2000 "ARTISSIMA", Fiera Internazionale dell'Arte Contemporanea, Torino; 2000 "Premio Nazionale Donato Frisia", Palazzo Albini, Merate (LC); 2000 "Cartolina per Napoli", Palazzo Reale, Appartamento del Ciambellano, Napoli; 2000 "Libro d'Artista", progetto ArteXArte, Galassia Gutenberg, Mostra d'Oltremare (NA); 1999 "Premio Morlotti, Imbersago" 4° edizione, Comune di Imbersago (LC); 1998 "Premio Nazionale Donato Frisia", Palazzo Albini, Merate (LC); 1998 "I colori del libro", Biblioteca Comunale di Lusciano, Lusciano (CE); 1998 "Libro '98", Giornate Europee del Libro e della Cultura, Fortezza da Basso, Firenze; 1998 "Libro d'Artista", progetto ArteXArte, Galassia Gutenberg, Mostra d'Oltremare (NA); 1998 "Libro d'Artista", presentato da ArteXArte, Villaricca (NA); 1998 "Nuove rotte", Associazione culturale Dedalos, San Severo (FG); 1997 "Premio Morlotti", Comune di Imbersago (LC); 1997 "Teche della memoria", Associazione Culturale "Il Ponte", Nocera Inferiore (SA); 1997 "Premio Morlotti", Comune di Imbersago (LC); 1995 "XXII Premio Sulmona", Palazzo dell'Annunziata, Sulmona (AQ); 1993 "Natale a Realvalle", S.Pietro di Scafati (SA); 1993 "Centro Internazionale di Formazione dell'Organizzazione del Lavoro", Padiglione L, Torino; 1993 "L'incisione e le Accademie", Navata di S.Evasio, Carassonne Mondovì (CN); 1993 "Artisti per la resistenza 93", Villa Comunale, Scafati (SA); 1992 "Primo Premio Immaginaria", Immaginaria '92, Milano. Hanno scritto di lui / People who have written about him: Giorgio Agnisola, Simona Barucco, Ada Patrizia Fiorillo, Sara Fontana, Vitaliano Corbi, Giorgio Di Genova, Rosario Pinto, Marina Pizzaiolo, Anna Pumpo, Giorgio Seveso.




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