GS Ottobre 2010

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Anno XXVII - N. 10 - 2010 MENSILE DI ATTUALITÀ CULTURA E INFORMAZIONE

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L'eccellenza dei formaggi in passerella a CASEUS VENETI in Villa Farsetti CITTADINANZA ONORARIA Al giornalista Gregori della Gazzetta dello sport

S. Maria di Sala Intervista al nuovo parroco don Paolo

MOUNTAIN BIKE Madrina l'olimpionica Paola Pezzo


SPECIALE STIGLIACRONACA

CASEUS VENETI: il formaggio testimoniaL Dell'identità E della qualità ambientale

F

ormaggi, freschi, stagionati, erborinati, celebri e sconosciuti: un mondo affascinante di prodotti che ci è stato svelato a Caseus Veneti, la manifestazione itinerante organizzata da A.Pro.La.V. (Ass. Produttori Latte del Veneto), con il coordinamento degli 8 consorzi di tutela dei formaggi Dop regionali. Per due giorni (2 e 3 ottobre) Villa Farsetti ha ospitato la 6ª edizione di "Caseus Veneti", importante appuntamento regionale che mette in mostra (e in gola) l'eccellenza dei formaggi prodotti con latte degli allevamenti della Regione del Veneto. Sono stati due giorni di mostra, concorso, degustazioni che hanno visto in gara 333 formaggi di 80 produttori veneti, suddivisi in 35 categorie e valutati da un'apposita commissione di esperti presieduta e coordinata da Veneto Agricoltura. A tagliare il nastro e a premiare i vincitori sono stati il presidente della Giunta Regionale Luca Zaia, affiancato dall'assessore regionale al turismo Marino Finozzi, dall'assessore all'agricoltura della Provincia di Venezia Massimiliano Malaspina, dal sindaco di Santa Maria di Sala Paolo Bertoldo, dal presidente di Aprolav Terenzio Borga e dalla madrina della manifestazione Eleonora Daniele, presentatrice di Uno Mattina. Caseus Veneti Shop, il mercato dei produttori,

Nella foto in alto Luca Zaia con le autorità mentre taglia il nastro all'inaugurazione di Caseus Veneti. Sopra il sindaco e sotto Eleonora Daniele durante il loro intervento. In basso il pubblico inn sala teatro.

ha offerto ai visitatori l'opportunità di portare a casa dei formaggi e, nel settore "Forme di solidarietà", di vendere del formaggio il cui introito è andato per sostenere due importanti ONLUS: Life Inside, presieduta da Eleonora Daniele e la Città della Speranza. A fare gli onori di casa il sindaco Paolo Bertoldo che, ringraziando gli intervenuti e gli organizzatori per aver scelto Santa Maria di Sala e in particolare Villa Farsetti per questa importante manifestazione regionale che da lustro al nostro comune, non ha perso l'occasione per esporre la storia e le vicissitudini di questa Villa realizzata nella seconda metà del

'700 dall'architetto Paolo Posi per conto del nobile Filippo Farsetti. L'assessore provinciale Massimiliano Malaspina nel suo intervento ha auspicato che i commercianti, nel proporre agli acquirenti i prodotti caseari, mettano maggiore impegno nel proporre quelli veneti che sono di altissima qualità e per i quali molti tentano di copiare ma non ci riescono perchè frutto di una sapiente e accurata ricerca che fonda le basi nell'esperienza di una lunga tradizione. “Da soli si fa prima, assieme si fa molta più strada" - ha esordito il presidente del Veneto Luca Zaia - affermando che quì c'è una dimostrazione lampante di come si stia facendo squadra per ottenere risultati molto importan-

DIRETTORE RESPONSABILE: GRAZIANO BUSATTO Direzione, Redazione e Amministrazione: Associazione Culturale “GENTE SALESE” Via dei Tigli, 10 - Santa Maria di Sala (Venezia) Telefono 041.486369 PRESIDENTE: LILIANA DAL LAGO Registrazione Tribunale di Venezia, n° 770 del 17 gennaio 1984 Tipografia: GRAFICHE QUATTRO S. Maria di Sala (VE)

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Nella foto in alto a sinistra Luca Zaia durante il suo intervento. Sopra, con tutti i premiati del concorso. A sinistra mentre presenta "Forme di solidarietà" il cui ricavato è andato in beneficenza. Sotto: guarda una coppia di buoi che hanno fatto bella mostra in Villa Farsetti.

ti. "Se il Veneto è terra di grande turismo, io dico e me ne assumo tutte le responsabilità ha detto il governatore del Veneto - è perchè si mangia e si beve bene. Dove si mangia e si beve male non si fa turismo. Il Veneto è una regione che, grazie agli agricoltori – ha sottolineato ancora Zaia – fa 62 milioni di presenze turistiche per un fatturato di 12 miliardi di euro. Quando si compra un formaggio veneto si compra il nostro territorio, si degusta un sapore unico e mai standardizzato, si è garantiti della sicurezza alimentare". E anche il governatore ha puntato il dito sui consumatori affermando che "abbiamo bisogno di consumatori attenti che quando vanno nei punti vendita chiedano prodotti del terri-

Tutta la sala teatro era addobbata con piante e fiori di FloraSi e la bellezza delle composizioni dava un tocco di classe a tutta la manifestazione . Luciana Busatto torio, sappiano comprare prodotti di stagione. La nostra battaglia è di investire nella nostra biodiversità, sulla nostra specificità, su tutto quello che è la storia del nostro territorio sapendo che dietro a ogni prodotto c'è una storia della comunità. Ecco perchè la nostra agricoltura avrà un futuro - ha concluso Zaia - perché è unica, variegata, eccellente, di qualità e i consumatori saranno sicuramente dalla nostra parte".

Marco Salin sbaraglia tutti Premiato da Zaia con la medaglia d'oro

Solidarietà alla Life Inside Eleonora Daniele ritira l'assegno

Il 1° concorso gastronomico CASEUS VENETI per la valorizzazione dei formaggi veneti, con lo scopo di creare una ricetta che esprimesse l’essenza gastronomica della nostra regione valorizzandone i prodotti lattierocaseari, ha coinvolto oltre 50 chef provenienti da tutto il Veneto divisi in due categorie: chef professionisti e allievi degli Istituti alberghieri. A sbaragliare la concorrenza sono stati

Lo stand "Forme di solidarietà" offriva ai visitatori l'opportunità di acquistare diversi tipi di formaggi il cui introito è andato per sostenere due importanti ONLUS: Life Inside e la Città della Speranza.

i professionisti del Team Veneto Chef. Lo chef pasticciere Carlo Inama si è infatti aggiudicato la medaglia di bronzo col piatto “Cheese Cake variegato”, e il collega amico Marco Salin (nella foto) ha conquistato la medaglia d’oro con i suoi “Tortelli di farina di mais farciti di Morlacco e crispy di pancetta nostrana su crema di fagioli borlotti Levada alla Santoreggia e porro croccante”.

Nella foto Eleonora Daniele riceve dal presidente di Aprolav Terenzio Borga e dai suoi colaboratori un assegno simbolico di 4000,00 Euro in favore dell'associazione che presiede. Bertilla Ceccato

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CRONACA

I diversamente abili a scuola con i computer La "Scuola per Genitori" fa il pieno che il Comune ha messo loro a disposizione Il prossimo incontro con don Mazzi La sala delle Cedraie e nel riquadro il momento della consegna dei computer.

L’

Istituto Comprensivo "Cordenons" ha istituito un gruppo di lavoro per promuovere delle attività didattiche specifiche per gli alunni con disabilità o con bisogni educativi speciali al fine di favorire una maggiore integrazione con gli altri alunni. Questo Progetto, che ha come referente l’insegnante Lisa Longo, mira a dare un effettivo sostegno agli alunni diversamente abili ed alle loro famiglie, non poche nel nostro Comune. In quest’ottica l'Amministrazione comunale si propone di promuovere una collaborazione

attiva fra scuola, famiglia ed enti locali. E proprio per sostenere concretamente questo progetto l’Amministrazione Comunale e la Consulta delle Pari Opportunità, su iniziativa dell’Assessore alla pubblica istruzione Francesca Scatto, sono stati consegnati alla scuola in comodato d’uso gratuito tre personal computer da riservare a questo progetto. Con questa consegna l'assessore Scatto precisa che "questo atto non vuol essere una semplice donazione ma l'intento è di sostenere con attività concrete l'intero progetto".

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Lo scorso 8 ottobre è iniziata la “Scuola Genitori”, organizzata dall’Assessorato alla P.I. grazie anche alla collaborazione dei Lyon’s Club della Riviera del Brenta, Spinea e Noale. Tale iniziativa è scaturita a seguito dell'incontro con Paolo Crepet durante il quale i genitori avevano auspicato il proseguimento di simili incontri sul tema dell’emergenza educativa. Con non poche difficoltà, è stata avviata la prima “Scuola Genitori” della Provincia di Venezia (che ha come fondatore il Professor Crepet), con il primo dei tre incontri in cui il Relatore ha affrontato alcune tematiche. Nel dare delle “linee guida”, ha approfondito i problemi legati all’educazione con il metodo che lo contraddistingue, e cioè fornendo delle indicazioni come fossero dei piccoli pezzi di un grande puzzle che poi i genitori dovranno costruire mettendo insieme le informazioni avute. Ha posto l’accento su come l’ambiente in cui i ragazzi vivono influenzi anche le loro azioni: difficilmente, - sostiene Crepet - chi vive circondato da ambienti “belli”,

in un paese curato, anche dal punto di vista paesaggistico, si comporta in modo incivile, mentre chi è costretto a vivere in mezzo alla povertà, attorniato da persone povere di spirito, in qualche modo esprime solo negatività. Da ciò discende pertanto l’importanza di un ambiente scolastico che permetta ai ragazzi di esprimersi al meglio, che non sia fatiscente nella struttura e che li aiuti a “tirare fuori” il bello che c’è in loro. Il relatore ha poi toccato il tema delle scelte che i nostri ragazzi devono compiere sì sotto il nostro occhio vigile, ma liberamente e, soprattutto, consapevolmente: dobbiamo lasciarli liberi di scegliere, conseguentemente, di sbagliare, perché solo così li renderemo responsabili e li faremo crescere. Nessuno è nato professore e anche genitori non si nasce ma si diventa e quindi tutti dobbiamo fare esperienza ma c'è una cosa da non trascurare: trovare sempre il tempo per parlare con i nostri ragazzi, per ascoltarli. Loro hanno sempre tante cose da dirci… Il prossimo appuntamento sarà con Don Mazzi, il 18 novembre.


CRONACA

La viabilità nel centro di Sant'Angelo dalla sperimentazione alla realizzazione

N

el rispetto degli impegni presi con la cittadinanza di S.Angelo, il Sindaco Paolo Bertoldo e l’Assessore ai LL.PP. Michele Granziero, il 30 Settembre u.s. hanno indetto un incontro presso il Centro Parrocchiale di S. Angelo per analizzare, a tre mesi dall’avvio della fase sperimentale della nuova viabilità del Centro di Sant'Angelo, eventuali problematiche emerse e soprattutto la validità dell’intervento in corso. All’incontro, erano presenti circa 50 cittadini ivi compresi i rappresentanti del Comitato a suo tempo costituito, e non sicuramente favorevole all’intervento. Ricordiamo che l’intervento di ristrutturazione della viabilità e arredo urbano lungo la S.P. 33 Via Desman nel centro della frazione di Sant'Angelo, ha come obiettivo finale di dare adeguate risposte ai cittadini in termini di riqualificazione urbana e infrastrutturale tendenti a limitare la velocità del traffico in transito e riorganizzare due nodi viari quali quello tra la via Desman e le Vie Stradona e Via Vallotto, oltre alla già realizzata sistemazione del Sagrato antistante la Chiesa. Dal dibattito, apertosi con le premesse del Sindaco Bertoldo e i doverosi ringraziamenti dello stesso al parroco Don Pietro per la consueta ospitalità, sono emerse alcune criticità dovute per lo più alla attuale fase sperimentale, quali la ristrettezza delle corsie di marcia che provoca difficoltà nell’accesso di alcune proprietà frontiste. L’Assessore ai LL.PP. Granziero ha assicurato che tale problema è intrinseco alla fase sperimentale,

realizzata senza poter precludere più soluzioni in base agli esiti, ma che la definitiva sistemazione a intervento ultimato, che prevede le corsie di marcia larghe 4,25 m. e l’interruzione nei punti critici dello spartitraffico centrale, risolverà la criticità evidenziata. Altre osservazioni, tralasciando quelle, peraltro poche e inconsistenti, di carattere puramente strumentale e politico, sono state poste in merito alla difficoltà di percorrenza della rotatoria su via Vallotto per gli autoarticolati; problema che verrà risolto modificando la cordonata di bordo sul lato Sud verso via Vallotto in maniera da creare una banchina sormontabile per i mezzi pesanti. L’Amministrazione ha inoltre comunicato che verrà spostata l’isola ecologica esistente di fronte alla scuola per la quale si sta studiando

assieme a Veritas la miglior collocazione. Apprezzamenti sono venuti dall’assemblea in merito all’efficacia dell’intervento che ha sicuramente rallentato e di molto la velocità di percorrenza del tratto stradale sia per i veicoli che ancor più per i mezzi pesanti. Il Sindaco Bertoldo nel merito non ha nascosto la speranza di non veder più transitare mezzi pesanti per Sant'Angelo, suo paese natale. In conclusione, l’Assessore Granziero ha sottolineato che, salvo le previste e dovute sistemazioni e accorgimenti, sono giunte all’Amministrazione numerose conferme

sulla bontà dell’intervento in realizzazione anche da altre frazioni per le quali la cittadinanza auspica l’esecuzione di interventi per la messa in sicurezza dei centri urbani da troppo tempo tralasciati. “Quando si interviene sulla viabilità - ha concluso Granziero -l’esperienza insegna che non esiste né la certezza della riuscita dell’intervento né soprattutto la condivisione totale su tali opere. L’importante è che venga congruamente valutato il rapporto costi/ benefici al di là di personalismi e interessi di pochi a svantaggio di quelli di molti. I pochi col tempo capiranno…….”

Le terze medie studiano i temi ambientali con il progetto "Biomonitoraggio dell'Aria" Sensibile alle tematiche ambientali ed il linea con i programmi scolastici che danno sempre più spazio ai temi ecologici, l'Amministrazione Comunale, su proposta dell’Assessore all’Ambiente Enrico Merlo e dell’Assessore alla Pubblica Istruzione Francesca Scatto, ha promosso un progetto di Educazione Ambientale di “Biomonitoraggio dell’Aria” riservato alle terze medie per l’anno scolastico 2010/2011 (da ottobre ad aprile) . L’obiettivo principale della iniziativa è quello di promuovere la conoscenza dell’ambiente naturale e del suo “sta-

to di salute” coinvolgendo i ragazzi in un vero e proprio studio scientifico sulla qualità dell’aria applicando gli stessi metodi e strumenti dei professionisti del settore, con particolare attenzione alle metodiche basate sull’uso di bioindicatori (muschi-licheni). In sintesi il progetto si propone di ampliare le conoscenze sull’ambiente naturale, educare all’osservazione attenta del mondo vivente, trasmettere i principi del metodo di indagine scientifica ed infine di appassionare i ragazzi alle Scienze Naturali. Le attività si articoleranno in quattro fasi: un primo

intervento in aula con presentazione del progetto, un secondo intervento sempre in aula con lo studio dei licheni ed indicazioni sull’uso del microscopio, una uscita sul campo per rilevamenti sui licheni ed infine l’analisi dei risultati ed il loro confronto con i dati ufficiali diffusi dagli Enti deputati quali ARPAV, Regione ecc. La nostra scuola ha risposto alla proposta formativa aderendo al progetto con solo tre classi medie. Il progetto sarà seguito da Hyla Formazione Scientifica della prof.ssa Costanza Sartori.

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CRONACA GrEST

Una piacevole gita nella Val Lagarina ad Ala e Rovereto

P

er la tradizionale gita di Fine Anno, Gente Salese propone quest’anno un itinerario nella Val Lagarina, media valle dell’Adige. La mattinata si svolgerà ad Ala, cittadina agricola, patria del Marzemino, già antico posto di confine con l’Austria. Ad Ala, chi lo vorrà, potrà partecipare alla S. Messa nella chiesa di San Giovanni. Seguirà il pranzo nell’Hotel Città di Ala con il consueto intrattenimento e scambio di auguri natalizi. Nel pomeriggio ci sarà il tempo per visitare il centro storico di

Rovereto, graziosa cittadina della Val Lagarina, centro industriale e storico, importante snodo di comunicazione fra nord e sud. Nel mese di dicembre la cittadina si adorna di fantasmagoriche decorazioni natalizie e propone un caratteristico mercatino natalizio. Nel corso principale, lungo le vie e le piazzette storiche della città, il tradizionale mercatino propone prelibatezze e prodotti dell’artigianato locale e non solo. Nelle strade, nelle piazze, nelle corti e nei palazzi l’atmosfera natalizia mitteleuropea si incontra e si mescola con quella del sud d’Italia.

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Per aumentare la raccolta differenziata e contrastare l'abusivismo

A sud del Comune l'esperimento ha dato buoni risultati Ora si estende l'iniziativa anche nelle altre frazioni

A

cinque mesi dall’avvio del progetto sperimentale dell’utilizzo dei cassonetti a calotta, il vicesindaco Enrico Merlo, che del progetto è stato il principale promotore e sostenitore, ha presentato un primo bilancio consuntivo della attività. Ricordiamo che l’esperimento riguarda l’area a sud del nostro Comune tra le frazioni di Caselle e Caltana ed interessa circa il 10 % della popolazione. In alternativa al tradizionale sistema di raccolta dei rifiuti “porta a porta” sono state installate diciassette piazzole ecologiche con dei contenitori per il secco muniti di apposita chiusura che, oltre a richiedere una chiave per l’apertura, rende difficoltoso il conferimento di materiali ingombranti favorendo così l’uso della raccolta differenziata ed il conferimento all’Ecocentro. I dati forniti da Veritas evidenziano come nel periodo maggio-agosto 2010, rispetto all’analogo periodo 2009, nella zona interessata dal “sistema a calotta” siano sensibilmente aumentate le quantità dei rifiuti riciclabili conferiti (multi materiale + 89%, carta +85% e umido + 92%) con contestuale diminuzione del secco non riciclabile (- 63%) e del

PERIODO DAL AL

29 OTTOBRE

5 NOVEMBRE

12 NOVEMBRE

19 NOVEMBRE

5 NOVEMBRE

19 NOVEMBRE 26 NOVEMBRE 3 DICEMBRE

10 DICEMBRE

conferimento globale, diminuito del 26%. “Questi numeri -sottolinea Merlodimostrano come si stia migliorando la quota di raccolta differenziata (passata in pochi mesi dal 44 al 47% a livello comunale) e come si stia riducendo drasticamente il fenomeno del deposito di rifiuti da parte di non residenti (nel periodo considerato quasi 100 tonnellate raccolte in meno).” Forte di questi risultati la Giunta Comunale ha deliberato di estendere questo sistema di raccolta anche nella

I cassonetti tradizionali e nel tondo l'assessore Enrico Merlo

parte ovest e nord del Comune (S.Angelo, Stigliano ed in Parte Veternigo) al fine di arrivare in poco tempo a raggiungere il 50% di raccolta differenziata. Per questo si prevede il posizionamento nelle aree interessate di 52 piazzole ecologiche in ognuna delle quali l’utente troverà la disponibilità di

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conferimento delle quattro principali tipologie di rifiuti urbani domestici: umido, carta, multi materiale e secco non riciclabile. Con lo stesso intento la Giunta ha deliberato di passare al servizio “porta a porta” per i rifiuti non pericolosi assimilabili a quelli urbani prodotti dalle utenze non domestiche (zona industriale). Il sistema prevede, in sostituzione dei classici cassonetti, la consegna ad ogni ditta di un contenitore carellato per ogni tipo di rifiuto: frazione secca non riciclabile, carta e cartone, umido e multimateriale ed il prelievo periodico a tempi stabiliti. “Con questi interventi – conclude il Vicesindaco - si prevede di raggiungere a regime la soglia richiesta per legge del 60% di raccolta differenziata. Con indubbi benefici sociali ed economici. Il risparmio così ottenuto potrà anche sopperire ai nuovi costi di impianto del sistema a calotta senza ulteriori spese per i cittadini.”

TURNI DELLE FARMACIE Città

Farmacia

Città

Farmacia

Città

Farmacia

CASELLE

DORIGO

SPINEA

CAMOZZI SNC

FIESSO D'ARTICO

CATTIN

12 NOVEMBRE

MIRANO

ROSSI

GAMBARARE

VIANELLO

STRÀ

MORI

SPINEA

COMUNALE

ORIAGO

COMUNALE

DOLO

PINZERATO

26 NOVEMBRE

MIRANO

VOLPATO E.

MARTELLAGO

ROSA

FIESSO D'ARTICO

PAVAN

3 DICEMBRE

NOALE

BERTONCELLO

SCALTENIGO

MISTRORIGO

SPINEA

BEGHETTO

10 DICEMBRE

CAMPOCROCE

ZAFFINO

SALZANO

BOTTACIN

MIRA

DE GOETZEN

17 DICEMBRE

S. MARIA DI SALA

MIRCI

MAERNE

COLACCI

MARANO

GRINFAN

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CRONACA GrEST

Maggioranza alla prova per il Centro Scolastico

C

he la Commissione Consiliare sul nuovo Centro Scolastico, voluta a fine aprile da una inedita, quanto improvvida maggioranza trasversale, non avesse approdato a nulla era facile a prevedersi visti gli opposti intendimenti dei partecipanti. E così è puntualmente stato. Tanto che per superare l’empasse e riprendere l’iter della improrogabile realizzazione del complesso scolastico del capoluogo, l’amministrazione comunale ha dovuto presentare in Consiglio Comunale del 28 settembre scorso una delibera che con un compromesso formale riuscisse a compattare la mag-

gioranza sulla concreta ripresa dell’iter per la costruzione (per il momento) della scuola media. “Scuola media che sola potremo oggettivamente realizzare in questa fase -precisa il sindaco Paolo Bertoldo- senza peraltro rinnegare il progetto complessivo del Centro Scolastico che potrà essere realizzato per stralci successivi”. Su questo compromesso che ha visto ricompattarsi la maggioranza (contrario Giuseppe Masetto, Fidenzio Dal Corso astenuto) si sono scatenate le opposizioni (Lega e Per Crescere in testa) che, sovvertendo ogni precedente presa di posizione critica sul Centro

Scolastico, si sono offerte di sostenere una proposta di delibera apparentemente a difesa del Centro stesso ma il cui testo avrebbe spaccato irreparabilmente la maggioranza ed affossato definitivamente il progetto della nuova scuola; la classica “polpetta avvelenata” che mira ad ottenere l’effetto contrario di quello che apparentemente dichiara.

Superato questo insidioso scoglio, ora attendiamo l'Amministrazione Bertoldo alla prova della concretezza su un intervento così importante e non più dilazionabile che dovrebbe vedere unite maggioranza ed opposizione superando almeno una volta con responsabile senso civico le “convenienze” di parte che spesso fanno, invece, passare in second’ordine l’interesse generale.

LETTERA

Lo sfogo di una mamma che non sopporta le lungaggini dell'iter del Centro Scolastico

Sono la mamma di una bambina che frequenta la 3° elementare presso l’Istituto comprensivo Cordenons a Santa Maria di Sala, e sul n°9 di Gente Salese ho letto, con sorpresa, dell’inaugurazione dei nuovi locali scolastici nelle frazioni di Sant’Angelo e Stigliano. Subito mi è sorta spontanea una domanda: e le scuole del Capoluogo? Avete dedicato più di quattro colonne su come sia stata brava la nostra amministrazione a ristrutturare ben tre scuole elementari, mentre un semplice trafiletto a fine pagina spiega che il centro scolastico del Capoluogo fino ad ora non si è fatto, perché la vicenda è collegata al PAT, agli accordi di programma ed alla coesione della maggioranza di governo del Comune. Mi sembra un po’ poco come spiegazione, lo considero un argomento sul quale potrebbero essere scritte fiumi di parole, molte delle quali proprio dai nostri bambini che vivono sulla loro pelle questo disagio. Il 13 settembre per loro non ci sono state belle sorprese, ma la solita scuola vecchia, la solita palestra fatiscente e un’aula che sembra uno sgabuzzino. Mi chiedo se almeno siano state fatte delle pulizie generali, considerato che fino a qualche giorno prima dell’inizio delle lezioni, gli spazi erano occupati dal centro estivo “Alba Chiara”, quindi non capisco come materialmente abbiano igienizzato i locali prima del 13 settembre, sempre che qualcuno non lo abbia fatto di notte, ben si intende. La scuola è un diritto, un diritto primario, i bambini hanno diritto ad andare a scuola, di essere in un ambiente sano, di fare attività fisica in orario

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scolastico. La mia bambina fa scuola in un aula piccolissima, visionata più volte dall’assessore alla cultura Scatto e dai suoi tecnici, i quali hanno proposto di abbassare ulteriormente la parete che divide l’aula dal corridoio che permette l’accesso all’uscita di emergenza, rendendola ancora più pericolosa, in quanto i bambini si potrebbero arrampicare e cadere. Alla nostra proposta di spostare l’uscita di emergenza, in modo da poter togliere definitivamente il muro, hanno risposto che non ci sono soldi da spendere in una scuola vecchia quando ce n’è una nuova che deve partire, la stessa che doveva partire già diversi anni fa. Adesso propongono di mettere i bambini in giardino nei prefabbricati, ai quali avevano già pensato considerato che il prossimo anno le classi saranno di più. Per quanto riguarda la palestra, della quale si serve tanto la scuola elementare quanto la scuola media, quest’anno i bambini la useranno ogni quindici giorni, il che vuol dire che se sarà un inverno piovoso non ci andranno praticamente mai, perché, fino ad ora, se pioveva in palestra non si andava. Qui a Santa Maria di Sala non ci sono le aule, non c’è la mensa, non si fa il tempo pieno e neanche un rientro pomeridiano. Mi chiedo dove sono stati trovati i soldi e soprattutto la buona volontà di risolvere i problemi per le altre frazioni del territorio, quando per il Capoluogo non c’è l’impegno a dare una scuola sana ai nostri bambini, il Capoluogo che dovrebbe essere il biglietto da visita di questa amministrazione.

L’unica cosa da fare per noi genitori sarebbe iscrivere i nostri figli in una delle meravigliose scuole che il sindaco Paolo Bertoldo ha regalato a Stigliano, Sant’Angelo e Veternigo, anche se poi dovranno tornare comunque nella sovrappopolata scuola di Santa Maria di Sala, l’unica in tutto il territorio. Per quanto riguarda invece la “Scuola per genitori”, di cui trattate sempre nello stesso numero del vostro mensile, ci tengo a fare qualche osservazione. Gli incontri formativi non si terranno presso la sala teatro di Villa Farsetti, ma si terranno presso la chiesa di Santa Maria di Sala, questo al fine di ospitare il maggior numero di persone possibile, che se non erro dovrebbe trattarsi di circa duecentocinquanta posti, di cui cinquanta riservati agli ospiti dei Lions Club. Mi sono recata personalmente all’Ufficio che accettava le adesioni a questa iniziativa, dove mi è stato risposto che era già tutto al completo con notevole anticipo rispetto alla data di chiusura delle iscrizioni. Quindi da una parte mi sembra lodevole l’iniziativa, dall’altra mi sembra ridicolo che sia limitata ad un numero così ristretto di partecipanti, considerato che veniva richiesto un contributo di venti euro a persona si sarebbe potuto sceglier un luogo più capiente. Spero che questa mia lettera non sia cestinata, ma che abbia una qualche risposta da parte vostra, perché le stesse notizie che possono essere belle ed entusiasmanti per qualcuno, ad altri possono fare solo rabbia. Jenny Rossi

Gent.ma lettrice, visto che è una mamma e buona amministratrice, le chiedo se a casa sua acquista tutto ciò che le piacerebbe o programma gli acquisti in base alle disponibilità? Decide tutto da sola o con i familiari? E se acquista un vestito nuovo per un figlio ha piacere che l'altro si arrabbi o le ha insegnato di aver pazienza che la prossima volta sarà lui quello che potrà sfoggiare l'abito nuovo? Se abbiamo raccontato che alcuni alunni si sono trovati con nuove aule ci sembra di aver fatto il nostro dovere come quello di aver sempre sostenuto e in diverse occasioni e articoli (forse lei era disattenta) della bontà del progetto del Centro Scolastico del capoluogo perché crediamo che gli investimenti per la cultura in generale e per la scuola in particolare siano doverosi per far crescere i figli nella verità. Perché se sanno, diranno certamente la verità. E noi non abbiamo paura della verità. Non siamo come coloro che menano il can per l'aia facendo finta di volere una cosa e in realtà agiscono in maniera contraria. Infine i ragazzi che hanno partecipato ai centri estivi organizzati da “Alba Chiara” sono degli alieni o sono dei ragazzi comuni che vanno anche a scuola? Non bastano le pulizie ben fatte? La scuola per genitori? Viste le domande vuol dire che hanno centrato l'interesse dei genitori. I posti al Lions Club? Doverosi per il sostanzioso contributo offerto per l'iniziativa, altrimenti i genitori avrebbero pagato molto di più. Distintamente la saluto. G.B.


Il nuovo parroco di S. Maria di Sala

"Voglio una comunità convinta della bellezza dello stare insieme"

V

ogliamo dare il benvenuto a don Paolo Cecchetto, da poco insediatosi alla guida pastorale della parrocchia di Santa Maria di Sala e offrire ai lettori salesi un'intervista che ha concesso gentilmente. Lo trovo in chiesa mentre attende i fedeli per il sacramento della riconciliazione o per la direzione spirituale. La musica classica accarezza le nostre orecchie, ci riempie di gioia e sembra che tutta la chiesa ci accolga per un incontro con un uomo che ha una nuova responsabilità pastorale. Come ha vissuto, don Paolo, questo primo approccio nel veneziano? "Il primo approccio che ho avuto con i confratelli del vicariato di Noale è stato ottimo. La congrega è stata molto ben gestita da don Mario che evidentemente ha una capacità di coinvolgimento. Il clima che ho trovato nei sacerdoti mi è molto piaciuto ed è stato un piacere ritrovare amici sacerdoti alcuni dei quali, come don Mario, essendo nativo di Mirano, ho conosciuto anche la sua famiglia quando ho prestato servizio a Mirano per tre anni, dal 1996 al 1999, con l’allora parroco mons. Mario Facchinello, ottimo prete, con le idee chiare. È stata una generazione di sacerdoti che ha fatto il suo tempo per un verso perché al giorno d'oggi è più giusto passare per una capacità di coinvolgimento di tutti i laici e quindi una maggiore collaborazione, però quella generazione di parroci molto capaci e molto decisi nelle loro scelte ha fatto procedere la chiesa con linee ben chiare. La chiesa ama la democrazia perché è giusto ascoltare tutti, però dopo ha sempre avuto il coraggio di prendersi le sue responsabilità ed è giusto che ci sia qualcuno che coordina queste forze e le convogli verso un unico progetto. Io ho una visione molto ottimistica della vita. Io credo che tutti possono portare un approccio positivo per arricchire la vita parrocchiale, quindi basta soltanto dare degli obiettivi comuni da raggiungere e poi invitare ciascuno a perseguirli partendo dalla sua originalità. Credo che non si possa chiedere a tutti di fare alla stessa maniera la stessa cosa: è giusto differenziare e raggiungere il suo

obiettivo con la sua originalità, con la sua metodologia. Mortificare la sua creatività credo sia comunque un male. Anche per quanto riguarda la musica, mi piace sentire l’organo, anzi lo considero uno strumento meraviglioso, però anche domenica scorsa abbiamo animato la messa dei ragazzi con le chitarre, perché loro hanno questa sensibilità, e io sono felicissimo. L’obiettivo è quello di portare la gente in chiesa poi, a seconda della sensibilità e dell’età, si possono usare strumenti o mezzi diversi. Non credo che questo mortifichi né la democrazia né la giusta acquisizione delle proprie responsabilità". Può descrivermi che tipo di comunità ha trovato a Santa Maria di Sala? "Emerge molto la sensibilità che don Mario ha dato alla parrocchia: una sensibilità caritativa e missionaria. Vorrei dire che ci sono anche delle ottime linee guida, per esempio dall’incontro dei ragazzi delle superiori si vede chiaramente che erano impostati in maniera intelligente, per fascia, dove ogni fascia ha il suo buon riquadro dentro il quale poter stare. Il mio obiettivo è di alimentare tutte queste energie che vedo (il patronato, i gruppi famiglie, il gruppo missionario, il gruppo Caritas, il gruppo liturgico, gruppo adolescenti, ecc.), le potenzialità ci sono tutte e la mia sensazione è che sia un paese vivo. Domenica scorsa, ascoltando le istanze dei genitori, abbiamo avviato la messa appositamente per i ragazzi alle 9.30. Era un orario un po' insolito però la chiesa era piena. È un esperimento che continuiamo a proporre e poi tireremo le conclusioni se vale la pena o no tenerla in questo orario. Se dovessi guardare al risultato di domenica scorsa, devo dire che era attesa da lungo tempo". Ha notato dei settori più carenti? "Ho trovato che nell'ultimo anno avevano discusso su come rilanciare l’attività di patronato e gli scout che è sempre una bella realtà, ma essendo spartito nel graticolato salese, forse ha bisogno di essere rivitalizzato. Nell’ultimo numero del giornalino parrocchiale, appunto, c’era questa richiesta lanciata dai genitori di ripartire con nuove forze, con nuove energie. Nel

mio trascorso, lo scoutismo mi ha sempre affascinato e quindi cercherò di dare questo contributo. Il patronato è sempre stato la mia gioia più grande quindi sicuramente su queste due realtà darò il meglio. Un settore a cui credo molto è quello del coinvolgimento dei genitori nelle varie attività. La parrocchia e la famiglia sono due realtà che devono lavorare in simbiosi e con gioia perché è essenziale per l’educazione della vita della famiglia stessa. Quindi l’entusiasmo con cui partecipano deve trasparire in modo che i ragazzi vedano che è una cosa che apprezzano e che stimano. Quindi questa gioia devono trasmetterla anche nella famiglia perché, in tempi di crisi come l’attuale, c’è bisogno di ottimismo e di positività. Io per natura sono ottimista e per natura quando faccio qualcosa ci metto il cuore e vado in fondo finché non riesco ad ottenerlo e non mi scoraggio di fronte agli insuccessi che possono essere legittimi, anzi li metto già in conto. Non pretendo e non credo di essere così bravo da non avere insuccessi, però, di fronte a un insuccesso, mi chiedo se ho sbagliato l’approccio e riparto". Quest’anno il tema dell’anno pastorale è l’educazione. Ritiene che c’è, da parte dei genitori, una voglia di saper educare? "La mia sensazione è che ormai tutti, a forza di ascoltare dibattiti ecc, sono sufficientemente infarinati delle cose che si potrebbero fare. La cosa difficile è come poterle attuare. Che ci sia bisogno del dialogo, che ci sia bisogno di accogliere, ecc è risaputo ma la cosa difficile però è che le agenzie informative (tv, internet, ecc.) hanno molta più incidenza rispetto alle indicazioni dei genitori. Da questo punto di vista la parrocchia può collaborare e aiutare. Quindi se i genitori vogliono educare devono spendere più tempo e più dialogo con i figli. C’è la necessità di lasciar perder dei particolarismi o aspettative di chissà che genere e ritornare a lavorare insieme attorno a piccoli progetti che diano entusiasmo. Tutti ormai siamo abituati ad avere tutto dal cielo, tutto ciò che si dovrebbe avere perché ognuno guarda nel giardino dell’altro e vede cose meravigliose e quasi vive

nell’aspettativa che per forza ci debbano essere ma credo che invece dobbiamo partire da ciò che c’è ed essere entusiasti di ciò che siamo e di ciò che abbiamo e ritrovare in queste cose la gioia semplice. La relazione di poter stare insieme con una certa serenità alla fine ti appaga di più che avere delle grosse strutture o edifici perché sono tutte cose che ti permettono di fare delle cose ma l’importante è l’essere che passa attraverso la relazione, lo stare insieme, avere occasioni per passare del tempo insieme e qui c’è ancora molto spazio per lavorare. Credo che il mio lavoro sarà di creare queste occasioni di fraternità, e attorno a quelle nascerà poi tutto il resto". Una prospettiva di lavoro non semplice! "Credo che avrò molto lavoro per la sistemazione della chiesa, ma prima ancora di tutti i soldi che dovrò pagare, che diventa un problema secondario, dovrò costruire una comunità che è convita della bellezza dello stare insieme. Se stare insieme è bello, per la chiesa materiale è anche più facile trovare i finanziamenti. Diversamente posso anche fare una chiesa bella, ma se non ho la comunità, la chiesa non serve a niente. Da questo punto di vista, credo che le opportunità per lavorare bene ci siano. Io non mi fermerò, al limite del possibile, in nessuna bega o particolarismo e invece ogni volta che vedrò delle opportunità di condivisione mi troveranno sempre partecipe perché anche il mondo laico credo abbia tante risorse e che su certe cose ci si può trovare perfettamente d’accordo. Io cercherò sempre il dialogo e non mi scaglierò mai contro chissà chi e cercherò di valorizzare tutte quelle strade che mi sembrano percorribili per fare qualcosa insieme. La cosa che mi propongo è di rimuovere tutti gli eventuali ostacoli alla collaborazione". Graziano Busatto

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cronaca CRONACA

Inaugurato il nuovo Atelièr “Modacapelli Dario”

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n momenti non certo facili come quelli presenti, assistere al successo di iniziative coraggiose portate avanti da imprenditori giovani e ben noti alla comunità locale, non può che riempire d’ottimismo e di intima soddisfazione. Questo è probabilmente il sentimento più comunemente percepito all’inaugurazione della nuova sede di Modacapelli Dario, studio di hair design ormai attivo da 16 anni nella frazione di Caltana e che ora ha trovato nuova e più ampia collocazione lungo la principale via Marinoni. All’evento, che ha avuto luogo lo scorso 19 settembre, non potevano certo mancare saluti e auguri dell’Amministrazione comunale Salese, intervenuta per l’occasione con un’ampia rappresentanza, guidata dal vicesindaco Merlo; così come irrinunciabile era la benedizione di rito portata dal parroco Don Luigi. A piacevole cornice, come nella migliore tradizione, ricco buffèt e scenografica sfilata di un gruppo di modelle e modelli, pronti ad illustrare le nuove iniziative dell’atelièr. Non è comunque facile comprendere il successo di una simile iniziativa imprenditoriale senza conoscerne, almeno per sommi tratti, la storia. Il titolare, Dario Rocco, può contare su di un curriculum professionale di tutto rispetto: prima di avventurarsi nell’attività in proprio, ha avuto modo di lavorare nel settore dell’alta moda, specializzandosi nell’acconciatura pre-sfilata e lavorando a fianco di stilisti tra i più celebrati nello scenario attuale. Nel corso degli anni non sono mancati prestigiosi riconoscimenti tra cui, il premio Sergio Valente al miglior giovane acconciatore d’Italia. Nel 1994 apre il primo studio in via Fil-

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zi ed è subito un grande successo: più volte lo vediamo lavorare sino a tarda sera. La clientela si amplia, arrivano i primi collaboratori ed il gruppo si accresce progressivamente negli anni, sino a giungere agli attuali 9 dipendenti. La ricerca di nuovi e più ampi spazi di lavoro ha condotto Modacapelli Dario a rilevare lo stabile un tempo occupato dal vecchio market alimentare di Caltana. La nuova sede è luminosa, moderna; la distribuzione degli spazi e la scelta negli arredi coinvolgono il cliente in un’atmosfera di confort e relax assoluto. Alla tradizionale attività di acconciatura si sono aggiunte un reparto estetico e a breve aprirà anche la zona solarium. I tempi cambiano, le crisi

si susseguono ma il messaggio che il successo di Modacapelli Dario ci invia è chiaro: bisogna aver fede nelle proprie possibilità, investire nella continua crescita professionale ed imprenditoriale. Sedersi, attendere, stagnare sono lussi che non è più possibile concedersi. A Dario e a tutto il suo staff i più sinceri auguri di poter proseguire su questa linea ancora per molti anni a venire. Daniele Dal Corso

LETTERA - A proposito del fortunale Spett.le redazione, in riferimento all’articolo sul fortunale faccio presente che le perplessità sul danno subito dalla palestra sono legittime visto che si tratta di un edificio di recente costruzione e che le abitazioni in zona non hanno subito nessun danno ai tetti. Se volete fare del buon giornalismo dovreste cercare di dare una risposta ai cittadini che si chiedono perché è capitato un simile danno e se c’è il rischio che si ripeta nuovamente in caso di vento forte... non si tratta di semplici chiacchiere da bar come avete riportato in modo superficiale.Cordiali saluti. Michele Zanella

Gent.mo Michele, il nostro giornale non ha una redazione con giornalisti a tempo pieno in grado di fare inchieste e quant’altro. Abbiamo volontari che mettono a disposizione il loro tempo per offrire della cronaca sugli avvenimenti che si susseguono nel nostro comune. Se entriamo nel campo dei consigli penso che potremmo rimetterci di credibilità se non siamo ben preparati. Non le pare? Mi pare, però, che lei sia afferrato in materia. Le chiedo: perché non ci da una mano a dare risposte ai cittadini senza essere superficiali e più professionali? Sarebbe un'occasione per essere utili alla comunità. Ci pensi. Distinti saluti. G.B.

ASTROFILI Proseguono gli incontri di approfondimento scientifico organizzati nella sala delle conferenze dell'Osservatorio Astronomico di S. Maria di Sala, con inizio alle ore 21.00. Questo il programma degli incontri: Giovedì 04 novembre Mario Favaro tratterà il tema " Curiosità dai cataloghi stellari". Giovedì 11 novembre Tiziano Abbà relazionerà su "Pillole di Meccanica celeste". Giovedì 25 novembre e il 2 dicembre Stefano Rizzato approfondirà il tema " Lo spazio, il tempo e il secchio. Giovedì 09 dicembre Danilo Zardin parlerà del "3° raduno telescopico". Giovedì 16 dicembre Fabrizio Marchi esporrà su "I 20 anni di Hubble". Giovedì 30 dicembre Stefano Ceccato metterà in luce "Osservazione con Dobson "


"Mano Amica" festeggia gli anziani

A S. Maria di Sala la Festa provinciale per ricordare le vittime del lavoro

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ANMIL, Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi del Lavoro, domenica 10 ottobre 2010, ha organizzato a S. Maria di Sala la 60° “Giornata Provinciale delle Vittime del Lavoro” finendo con una cerimonia civile in sala teatro della Villa Farsetti con la consegna, da parte dell’INAIL,

dei brevetti e distintivi d’onore ai nuovi grandi invalidi. Il Sindaco Paolo Bertoldo ha ricordato come la diminuzione degli incidenti sul lavoro passi attraverso una sempre più alta presa di coscienza da parte di tutte le componenti il lavoro. Intensificare la promozione e l'attuazione delle norme sulla

sicurezza dei luoghi del lavoro è stato anche il tema sviluppato da Don Paolo Cecchetto durante l’omelia; dall’Assessore Provinciale al lavoro D’Anna e dagli altri oratori intervenuti durante la successiva cerimonia civile. Il Presidente dell’ANMIL, Lino Ghion, ha tracciato un bilancio della intensa attività di sostegno, da parte dell’Associazione, ai propri aderenti, evidenziando anche le carenze legislative ancora in essere e le attese della categoria. L’On.le Baretta ha relazionato circa lo stato dell’iter legislativo in corso relativo a provvedimenti legislativi a favore dei Mutilati ed Invalidi del Lavoro. P.B.

Il ricordo delle vittime di Treponti per seminare sentimenti di pace

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ome ormai di consueto anche quest’anno il 26 ottobre la comunità di Tre ponti ha volto ricordare le 27 vittime della deflagrazione del 26 ottobre 1944 di un camion di esplosivo tedesco. La cerimonia di suffragio quest’anno è stata celebrata da Don Paolo Cecchetto, nuovo parroco di Santa Maria di Sala, alla presenza del sindaco Paolo Bertoldo, degli assessori

Primo Bertoldo e Giovanni Vanzetto che assieme al presidente del Consiglio Comunale Michele Vecchiato hanno portato il saluto della Amministrazione esprimendo anche un sentito ringraziamento alle brave persone di Tre ponti, in primis la Signora Pierina, che con tanto amore e dedizione

L’Associazione di Volontariato “MANO AMICA” Gruppo Salese di Impegno Sociale di Santa Maria di Sala, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, ha organizzato domenica 24 Ottobre, la 17° edizione della Festa dell’anziano presso il Ristorante “Napoleone”. A fare gli onori di casa, oltre al Presidente dell’Associazione Giancarlo Zamengo, erano presenti il Sindaco Paolo Bertoldo, l’Assessore ai servizi sociali Primo Bertoldo, l’Assessore al bilancio Giovanni Vanzetto e l’Assessore all’ambiente Enrico Merlo. Nel saluto delle autorità politiche, è stato ribadito l’interesse dell’Amministrazione Comunale a sostenere questo tipo di manifestazioni in quanto sono feste attese e vissute da tutte le persone della nostra comunità. Tra un piatto e l’altro del ricco menù, le fisarmoniche di Italo Salizzato e di Daniele, suo allievo, hanno allietato i commensali, coinvolgendo nella parte finale della festa, tutti i partecipanti con canzoni popolari e della tradizione veneziana.

custodiscono il sacello votivo e con esso la memoria delle tante vittime innocenti. Don Paolo ha auspicato che il ricordo di tanto strazio fisico e psicologico serva a seminare per il futuro sentimenti di pace.

Auguri a nonna Aldina De Franceschi per i suoi 101 anni La signora Aldina De Franceschi, di Caltana, prima di 11 figli, di cui 5 tuttora viventi, ha festeggiato 101 anni nella casa di riposo Mariutto di Mirano. La residenza per anziani mirane-

se ha riservato a nonna Aldina una grande festa con gli ospiti e la partecipazione del complesso musicale “Gli amici della musica. Erano presenti i famigliari di nonna Aldina, fra cui i figli Graziano e Ma-

rilena, le sorelle ed alcuni nipoti. Anche l’Amministrazione comunale, attraverso l’assessore ai servizi sociali Primo Bertoldo, ha consegnato il tradizionale omaggio floreale che nonna Aldina ha accolto con soddisfazione.

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CICLISMO

Claudio Gregori insignito della cittadinanza onoraria

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Claudio Gregori, una delle firme più prestigiose della Gazzetta dello Sport, che ha seguito ben 23 Giri d’Italia, 12 Olimpiadi, 3 Tours de France e tantissime altre manifestazioni sportive, che ha intervistato "i grandi" del mondo, nel corso di un consiglio comunale straordinario organizzato il 23 ottobre 2010, nella gremitissima sala teatro di S. Maria di Sala, è stata conferita dal sindaco Paolo Bertoldo gli ha conferito la cittadinanza onoraria del Comune perché attraverso i suoi libri ha reso lustro a questo comune che ha dato i natali ai campioni del ciclismo quali Toni Bevilacqua e Mario Vallotto. Per questi Gregori ha raccolto importanti testimonianze che sono scritte nel volume “Labron”, edito alcuni anni fa e ora nel libro “aBiCi” L’alfabeto e la storia della bicicletta - Museo Toni Bevilacqua di Sergio Sanvido, che è stato presentato nel corso di questo consiglio comunale. L’assessore Francesca Scatto, nel motivare il premio ha affermato che “la maestria, la sensibilità dello scrittore Gregori ci porta dentro l’animo e la personalità del nostro amato Bevilacqua: nello scorrere le righe del libro “Labron” mi sembrava di sentire il vento nei capelli, proprio quel vento che sul Mont Ventoux ha sentito Toni e, prima di lui, i poeti rinascimentali, perché a Toni piaceva studiare i classici. Quei classici che, a piedi e in bicicletta, amava ed i cui ideali aveva fatto suoi, in particola-

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re la nota massima di Sofocle, come scrive l’autore, secondo cui “non c’è grandezza senza dolore”, e lui lo sapeva bene quando si dilaniava per gli sforzi sui pedali”. Francesca Scatto ha sottolineato come Gregori ha fatto “vivere per sempre il nostro Labron, descrivendolo, prima che un grande Campione, come un Grande Uomo. Non a caso Gino Bartali lo descrisse come meglio non si sarebbe potuto: “Toni aveva un cuore grande come la sua valigia”. Siamo pertanto onorati – ha concluso l’assessore Scatto - di insignire Claudio Gregori della Cittadinanza Onoraria, in quanto è per noi vero motivo di orgoglio il poterlo considerare “nostro concittadino”, proprio come lo fu il nostro Toni”. “Mi sento del tutto impari al regalo che l’Amministrazione comunale di S. Maria di Sala mi ha dato, però, lo accetto con umiltà e gratitudine. Il grande merito va ai politici di questo comune – ha risposto Gregori - che hanno saputo valorizzare i loro atleti. Ora però devo mettere le cose al loro posto: non sono io che faccio la grandezza di questo piccolo paese di campagna, ma sono gli atleti del calibro di Toni Bevilacqua, Mario Vallotto, i fratelli Arturo ed Alfredo Sabbadin, Attilio Benfatto, Aurelio Cestari e Giorgio Furlan che ci hanno permesso di scrivere sul vostro paese”.

Gregori è un fiume in piena e sciorina una serie di anedotti o ricordi come il fatto che Orianna Fallaci, all’inizio della sua carriera giornalistica, è venuta a Santa Maria di Sala ad intervistare Toni Bevilacqua. Oppure del grande Gianni Brera, direttore della Gazzetta dello Sport, che aveva una particolare simpatia per Toni (Labron) perché in una tappa, avvicinatosi al corridore veneziano gli confidò di avere il taccuino vuoto. Toni, lo rincuorò dicendogli “ghe penso mi” e dopo aver mangiato un panino, riuscì, con una sorprendente invenzione, a rivitalizzare la tappa e far scrivere fiumi di parole a tutti i cronisti. Gregori è un giornalista sportivo ma il ciclismo deve averlo nel sangue perché “la bicicletta è più che mai viva – ha detto. Gli americani vengono in Italia per scoprire i nostri paesaggi ma scoprono lo sterrato, non vanno sull’asfalto. La bicicletta ormai è flessibile, è così sofisticata e così bella perché è oggetto di design ed è strumento del futuro. Siamo in tempi di crisi energetica e abbiamo un grande inquinamento. Per rispondere adeguatamente a questi problemi la bicicletta è una soluzione semplice". E a credere alla bicicletta è il cav Bruno Carraro, il trait d’union tra Gregori e l’Amministrazione comunale di Santa Maria di Sala, che continua a spendere grandi energie per lo sport e per le due ruote. Nel presentare il suo ultimo lavoro Claudio Gregori ha detto che “L’ABiCi - L’Alfabeto e la storia

della bicicletta”, questo gioco di parole non è la guida di un museo ma racconta l’avventura che riguarda la bicicletta che ha fatto sbocciare l’invenzione. Autore dell’invenzione è Sergio Sanvido, un meccanico, che ha messo insieme una straordinaria collezione e, con la sua passione, ha trasformato Cesiomaggiore (Belluno) nel paese della bicicletta”. L’opera parla del Museo Storico della Bicicletta dedicato al ricordo del mitico campione veneziano degli anni Quaranta e Cinquanta, Toni Bevilacqua, che ha collezionato ben 53 vittorie, tra cui una Parigi-Rubaix (nel 1951). “Bevilacqua è un uomo modesto - ha proseguito Gregori - ma campione straordinario e generoso e la copertina del libro riporta la preziosa immagine, recuperata da Francesco Miloso, del Tour del 1948 quando Bevilacqua trascinò letteralmente, afferrandolo dai tubolari che aveva in spalla, il francese Louison Bobet in evidente crisi durante una difficilissima salita". Gregori ha concluso così; “avendo la cittadinanza di Santa Maria di Sala, in questo piccolo paese di campagna tra Padova e Venezia mi sembra di essere divenuto un piccolo nipotino di Galileo che tra Venezia e Padova, con le sue osservazioni, ha scoperto i quattro satelliti di Giove o un nipotino di Marco Polo che è andato in Cina per la via della seta. Qui c’è il graticolato romano, qui c’è una cultura millenaria, una storia straordinaria e Villa Farsetti è un documento di pietra della bellezza e della grandezza di questo paese. La grandezza, però, si costruisce ogni giorno in prospettiva futura e intende che lo sport è diventato un valore, uno strumento di civiltà, di conoscenza e di cultura. E a S. Maria di Sala lo sport si pratica e allo sport si da onore". Graziano Busatto


I corridori non temono la pioggia, il vento e il freddo

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l 17 Ottobre 2010 è stata una giornata indimenticabile per quanto riguarda gli eventi climatici (pioggia, vento, e freddo a go go), e i 120 partecipanti alla 14ª Pedalata Ecologica di Caselle, inserita nel 10° Trofeo ADMO e 8° Trofeo FIDAS, non si sono arresi alle proibitive condizioni metereologiche. La manifestazione è stata perfettamente organizzata dal G.S. Fenice Caselle in collaborazione con l'ADMO, l'A.DI.MI, il Mondo Agricolo di Caselle de’

Ruffi e la FIDAS sez. di Caselle su un percorso di 7 Km che si è ripetuto per 3 volte in mezzo alla campagna adiacente Via Gardan dov'era posto il traguardo. Un percorso molto impegnativo ha messo a dura prova i garreti degli atleti in gara. Pur trattandosi di una pedalata ecologica è stata stilata una classifica in vetta alla quale spiccano i nomi di Enrico Lazzaro per i maschi, Graziella Barison per le feminucce oltre che per la clas-

sifica di partecipazione che vede al primo posto il G.S. Fossò, e ai posti d'onore il V.C. FTP di S. Maria di Sala ed il MTB Biga. E’ stata premiata anche la società proveniente da più lontano ed esattamente la Zanolini Bike Professional di Bolzano. A dire il vero è dal 1984 che il Fenice organizza questa interes-

sante manifestazione, nata però sotto il profilo agonistico, poi tramutatasi con l'andar degli anni nella pedalata ecologica. Con l'auspicio che Pluvio l'anno prossimo decida di ancorare le tende da un'altra parte, desidero fare un plauso agli organizzatori per l'impegno profuso. Tiziano Marzaro

Bici, che passione, per Giulia Moro

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o avuto il piacere di incontrare Giulia Moro una ragazzina di 15 anni tutto pepe e allegria e con il ciclismo sul sangue. Ha uno stile perfetto e, soprattutto, il carattere necessario per poter raggiungere certi traguardi. Giulia ha iniziato a pedalare ad appena 6 anni nella categoria G1 con la Società Cicli Bernardi, dove ci è rimasta per ben 4 anni. Poi è passata al G.C. Robegano. Il salto di qualità l’ha fatto l’anno successivo cogliendo

il terzo posto al Campionato Italiano Strada di Mondovì (CN). Un’altra grande impresa l’ha ottenuta quando gareggiava nella Cat. 2° anno Esordienti, e militava nel Giorgione Rosa di Castelfranco Veneto, arrivando terza nella famosissima Coppa di Sera, gara da paragonare alla Coppa d’Oro competizione riservata ad allievi sia maschile che femminile. Basti pensare che questa gara è stata vinta nel 1993 da un certo Ivan Bas-

so recente vincitore del Giro d’Italia professionisti. Quest’anno l'inizio era promettente poi l'infortunio al ginocchio che l’ha costretta ad uno stop temporale. L’atleta Salese riesce ad amalgamare con successo lo studio con la bici: frequenta con profitto il 2° anno di Ragioneria all’8 Marzo di Mirano. Ha due validissimi tifosi, il papà Silvano e la mamma Cristina, i quali tifano alla grande. T. M.

Giulia Moro

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TACCUINO L'amministrazione comunale incontra i cittadini salesi Per avere un filo diretto con i cittadini, per tenerli informati sui programmi in corso di realizzazione, per far conoscere le difficoltà nell'espletamento dell'attività amministrativa, per poter raccogliere importanti idee, suggerimenti, valutazioni e, perchè no, anche critiche, il sindaco con la giunta hanno organizzato una serie di appuntamenti (si veda il riquadro qui a destra) nei vari paesi per incontrare i cittadini. La democrazia è partecipazione e quindi c'è bisogno dell'interessamento di tutti. Solo allora si potranno valutare con cognizione di causa le scelte amministrative. Tutti gli incontri si terranno alle ore 20.30.

IL PROGRAMMA DEGLI INCONTRI SANTA MARIA DI SALA MARTEDI’ 09.11.2010 presso EX SALA CONSILIARE *** STIGLIANO GIOVEDI’ 11.11.2010 presso SALA PARROCCHIALE *** CASELLE VENERDI’ 12.11.2010 presso SALA SCUOLA MATERNA *** VETERNIGO LUNEDI’ 15.11.2010 presso SALA SCUOLA MATERNA *** CALTANA MARTEDI’ 16.11.2010 presso SALA CINEMA *** S. ANGELO VENERDI’ 19.11.2010 presso SALA PARROCCHIALE

u LAUREA A MARCO DI BATTISTA Marco Di Battista, per gli amici il “Diba", l'8 ottobre 2010, presso la facoltà di Scienze Statistiche dell’Università degli Studi di Padova, si è laureato in Statistica e Tecnologie Informatiche con il voto di 110 e lode, discutendo la tesi: “Calcolo della dimensione campionaria ottimale ai fini del controllo dell’errore di stima in alcuni piani ottimi di estrapolazione e con applicazioni anche alla gestione del personale” con il relatore il Ch.mo Prof. Giorgio Celant. Al neo dottore le congratulazioni del

papà Agostino, della mamma Silvana, dei fratelli, della fidanzata Rosanna, dei parenti e amici.

u LAUREA A FEDERICA SARTORATO Federica Sartorato il 15 ottobre 2010, presso l’Università degli Studi di Padova, dopo il corso magistrale di Laurea in Medicina e Chirurgia, si è laureata discutendo la tesi: “Tubercolosi polmonare pediatrica: segni radiologici ed importanza della TC" con il relatore il Ch.mo Prof. Leopoldo Rubaltelli. Alla neo dottoressa i complimenti e le congratulazioni del papà Paolo, della mamma Carla, delle nonne e

parenti tutti nonchè l'incrocio di Tre Ponti.

u BUON 90° COMPLEANNO A CLARA FAVARO

u NOZZE D'ORO DI LINO MOGNO E GRAZIELLA GALLO

Il 12 settembre Clara Favaro ha compiuto 90 anni. Un traguardo ambito se si è in salute e attorniati da cure e affetti di familiari. Per questo i famigliari e quanti gli vogliono bene vogliono far giungere attraverso il nostro giornale gli auguri più sinceri di Buon Compleanno nella speranza di festeggiarne ancora molti altri. Auguri nonna Clara!

Il 18 aprile 2010 Lino Mogno e Graziella Gallo attorniati dai famigliari, hanno festeggiato le nozze d’oro. Ne è uscita una bella festa nella quale i figli, il genero, le nuore, i nipoti e gli amici hanno espresso ai festeggiati gli auguri più sinceri di tanta felicità per lunghi anni ancora.

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PENSIERI ED EMOZIONI

a cura della Dr.ssa Vallj VECCHIATO

BISOGNI ALTRUI E DESIDERI PERSONALI F abio mi chiede un appuntamento perché spesso gli gira la testa, ha paura di svenire, di stare in mezzo alla gente, di prendere decisioni, si sente stanchissimo e ha paura di non farcela. Mi chiede se deve prendere dei medicinali. Gli rispondo che se il suo malessere è causato da problemi relazionali/ psicologici non c’è bisogno, è sufficiente lavorare insieme per cercare di capire come sia arrivato a tanto accumulo di disagio. Fabio si sposò presto, a 23 anni, con una ragazza straniera. Dopo 2 anni ebbero una figlia. La bambina nacque con gravi problemi neurologici. La giovane moglie era in Italia da sola e da poco tempo quindi non aveva né parenti né amici cui rivolgersi e lei si sentiva incapace di seguire la figlia; i genitori di lui, separati, erano distratti dai loro problemi e comunque lui non li sentiva affidabili. I medici dell’ospedale si alternavano continuamente e lui non riusciva ad avere una figura di riferimento cui appoggiarsi. Fabio si sentì solo e disarmato con tutto il peso della responsabilità della situazione, ma dovette tener duro e affrontare tutti i

problemi che si presentarono. Lasciò il lavoro con i cavalli che a lui piaceva moltissimo perché spesso lo teneva lontano di casa. Passarono mesi estremamente faticosi, poi la bambina cominciò a migliorare e le cose cominciarono ad andare per il meglio. Dopo 3 anni la moglie restò incinta. Lui andò in crisi perché terrorizzato che si ripetesse lo stesso calvario. Nacque una bambina sana e tutto andò per il meglio. Sono passati 2 anni dalla nascita della seconda figlia. Le due bambine crescono bene, con la moglie va tutto bene, il nuovo lavoro procede normalmente, insomma

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ci sono solo le solite incombenze del quotidiano, ma adesso Fabio è in crisi e non capisce perché, inoltre si sente in colpa perché ciò lo distrae dai bisogni della famiglia. Gli dico: “Ma sa che lei ha affrontato una situazione faticosissima per qualsiasi genitore, e aveva solo 25 anni! Ma chi aiutava lei in quei momenti? Con chi parlava? Chi la sosteneva?”. Fabio scoppiò a piangere, poi disse: “Non parlavo con nessuno, non potevo fare affidamento su nessuno neanche su mia moglie, anzi, con lei dovevo farmi vedere tranquillo perché era depressa e non sapeva cosa fare”. Dissi: “E chissà con quanta ansia ha vissuto la seconda gravidanza di sua moglie”. Rispose: “È vero, in tutto quel periodo avevo sempre lo stomaco chiuso e facevo fatica a mangiare”. “E anche questa volta non ha parlato con nessuno: si è tenuto tutto dentro”. “Sì, anche da piccolo quando aspettavo che mia madre tornasse non parlavo con nessuno”. Qui Fabio cominciò a raccontare la sua storia. Primo di due fratelli, era cresciuto con i nonni perché i genitori dovevano lavorare per avviare una loro attività e

comprarsi la casa. A 9 anni Fabio lasciò i nonni e andò ad abitare con i genitori nella nuova casa. I genitori non erano abituati a occuparsi dei figli perché a loro avevano sempre pensato i nonni ma ora i nonni erano lontani e Fabio dovette arrangiarsi da solo e occuparsi anche del fratello di 2 anni più piccolo. Raccontò di quando a casa da solo con il fratello camminava con frenesia per la casa e non riusciva a staccare il pensiero dalla madre finché questa non arrivava. Solo quando la sentiva arrivare si metteva tranquillo e poteva occuparsi dei suoi compiti. Quando ebbe 14 anni il padre se ne andò di casa e cominciarono i problemi economici. Fabio lasciò la scuola e andò a lavorare. Gli dico: “Ha cominciato presto a occuparsi degli altri, anzi a rinunciare ai suoi desideri e bisogni per assumersi le responsabilità degli altri". “Sì, mi sto rendendo conto adesso, parlando con lei, che ho sempre messo i bisogni degli altri davanti”. “Ed è dovuto arrivare a stare molto male prima di sentire che c’è anche lei, che anche lei ha dei bisogni”. Fabio si allungò sulla sedia e finalmente pianse tranquillamente.

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OPEN SPORT

Un successo studiato e preparato con cura

L’

Assessore allo Sport Giuseppe Sambati e i suoi collaboratori ce l'hanno messa tutta per organizzare l'Open Sport. E visti i risultati di partecipazione delle società e del pubblico bisogna dire che hanno avuto ragione. Sono state ben 22 le società sportive partecipanti: Ass. Albachiara; Asd Ala Salese; Tennis Club S. Maria di Sala; ASD Aiace; ASD Atletico Sala; ASD del Graticolato; ASD Centro Karate Interstile; ASD Centro Minibasket; ASD Jolly Basket; ASD Salese Calcio; ASD US San Marco Stigliano; ASD Volley Salese; Cirdolo Arci Pirola; Circo Scacchistico l’Alfiere; CPS Vaironi; GS Fenice Caselle; GS S. Angelo; G.S. S.Marco; M.C. Green Cross; ASD B.I.G. Basket Insieme Graticolato; ASD New Racing Model; A.S.D. Sorriso Disabili, con i rispettivi piccoli atleti e 450 i ragazzi delle scuole comunali. Le due giornate dell’Open Sport sono iniziate con un incontro sulla sicurezza degli impianti sportivi che ha visto l’attiva partecipazione dei rappresentanti del CONI Regionale e della Regione del Ve-

FABBRICA DIVANI POLTRONE E LETTI PRODUZIONE E SPACCIO AZIENDALE

neto. Si sono svolte le esibizioni di tante discipline sportive, ben presentate dal bravo speaker Raffaele Sartorato, al termine delle quali ci sono state le premiazioni da parte del Sindaco Paolo Bertoldo. Apprezzata è stata la solidarietà realizzata dal gruppo “I Grifoni” il quale, ha donato i proventi di un torneo di “Risiko” all’Associazione dei diversamente abili “Il Sorriso”. Molta curiosità e interesse ha destato la presenza sul parco della Villa Farsetti di due elicotteri che hanno consentito a molti di fare un giro di sorvolo del territorio salese. Questa presenza di elicotteri è stata, anzi, l’occasione per comunicare ai presenti che molto probabilmente la società Ala Salese potrebbe, nel prossimo futuro, avviare la prima scuola per elicotteristi del territorio. Per gli appassionati di modellismo e per la gioia di grandi e piccini, Bordin Luca, salese, ha presentato, sul selciato di Villa Farsetti, un modello dei famosi Truck, camion Americani Peterbilt 359, funzionante e in scala 1:4. P. B.

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