Fumettopenìa speciale Stealth Team

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Fumettopenìa SPECIALE Stealth Team

Brutti, sporchi e cattivi. (E segreti). La Suicide Squad, la Justice League Elite, la X-Force, quella di Cable e quella di Psylocke. I Dark Avengers i Thunderbolts, nel mondo dei fumetti ormai le squadre segrete vanno di moda e pullulano. Nel p r i m o s p e c i a l e d i fumettopenìa,siamo orgogliosi di raccogliere le opinioni su alcune

Sommario Justice League Elite Uncanny X-force New 52—Suicide Squad Marvel Now Thunderbolts Cable and the X-Force

Occhi puntati su: • La collezione storica a colori di Dylan Dog

La Justice League Elite.

• Johns lascia Green Lantern dopo otto anni

Negli anni Õ80 Alan Moore diede umanità alle

• Le voci di corridoio su una nuova antologica che ristampa il Batman di Morrison • Torna Kick Ass, Millar ha finito i soldi?

calzamaglie, unÕumanità intesa come spessore psicologico, non come come pietà, compassione ed altruismo, quello le calzamaglie ce lÕhanno sempre avuta, ed a palate anche. (Continua all’interno.)

Numero 01


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Fumettopenìa

La Justice League Elite di Kelly. Rese più umani gli dei, più inclini

dovevano scappare nel nostro

universale, vale in tutto, perchè il mondo del fumetto dovrebbe

mondo, gli autori non dovevano

dalla pagina dei comics, lo privò di quella noiosa bidimensionalità

sfuggirle? Negli anni novanta, con

più stupire, era diventata una cosa

“The Authority”, si è fatto un

comportamentale, buoni e cattivi,

ulteriore passo in avanti, il

troppo difficile, al contrario dovevano rendere quei personaggi

il binaco e nero, aggiungendo una

supereroe è ritornato nei fumetti,

scala di grigi, rendendolo, più

deriso, è diventato un personaggio

vivo, più vero. Per quanto possa essere

di fantasia, mentre i super-esseri del nuovo secolo sono diventati

insopportabile, spocchioso, snob, non gli si dirà mai grazie

“meta” sta per: ” Io sono in grado

allÕerrore, tirò fuori il supereroe

abbastanza al signor Moore, per quel che ha fatto al fumetto negli anni Õ80.

metaumani , dove il suffisso

veri, credibili, plausibili, auspicabili, possibili. In “Monsters e Co.”, sublime lungometraggio della Pixar i mostri sono in crisi perchè i bambini non riescono più a provare paura. QuantÕè vero.

di fare cose incredibili” è “umano”

.

sta per ” e scelgo di farle per ciò

Joe Kelly, ha seguito il corso

che io credo sia giusto”, sia questo

naturale delle cose, anche lui è

Moore sta al fumetto, come

rapinare una banca, o bruciare

Fleming è stato alla medicina, non

vivo un omicida.

stato un evoluzionista, tremendo Manchester Black, nascee sulle pagine di Superman come

è stato solo rivoluzionario, è stato

“Ora capisco perchè la nemesi di questÕultimo.

Justice

fondamentale, inequivocabilmente

EÕ il motivo per cui il l serial

un bene, necessario, per la

televisivo

narrativa illustrata.

nella prima stagione, ci ha tenuti

(hanno sorta di semprepersino con gliuna imbecilli con

Come la ruota o il fuoco o lo

incollati davanti al televisore. La grande vittoria degli autori della nuova generazione è stata

astronave-casa senziente) amorale

sciaquone per il genere umano. .Negli anni a venire la progenie di Moore ha continuato ad

Heroes , per lo meno

Questa formazione originaria deve

of America se ladi prende League molto a The Authority Ellis,

l’elmetto a punta che vogliono

ed estremista, più volte ricorre

questa: rendere credibile un

allÕomicidio risolvere le dominare ilper mondo. I cattivi dispute con terroristi o

veri

innovare, vedi Pat Mills con

telepate, o un mutante, o un

supercriminali.

Marshal Law, vedi Warren Ellis con

cyborg,

La seconda, nata dalle ceneri di

la sua Authority, hanno continuato

Lee, Kirby, Dikto, Fox, Kane,

il processo di rivoluzione,

Shuster e compagnia cantanteÉ e

concentrandosi anche sul contesto, sul mondo dove i loro personaggi

beh loro

questa, non è più gruppo qualche tempo fa rivoluzionò la indipendente ma è una cellula Justice League, donandole una segreta della Justice League, ed formazione più consona ai tempi, opera in segreto. riprendendo il nuovo e prolifico

vivevano le loro storie, rendendolo più realistico, più simile al nostro. Vedi il futuro dove vive Marshal Law, Mills cÕha privato delle bianche, asettiche, utopiche città di Asimov, e ci ha rifilato un

fanno schifo!” Ð Madre Superiora

dovevano limitarsi a

stupire , era diverso, erano altri tempi, erano le prime incursioni in una miniera ricca di filoni dÕoro nascosti, era diverso il lettore, era il lettore a rifugiarsi nelle pagine dei

pulps , esigeva evasione, di

essere stupitodÕessere stupito, altrimenti perchè chiamarle

filone scoperto da Ellis e Hitch, ideò la miniserie “Justice League Elite”, un gruppo di supereroi, beg your pardon, METAUMANI che svolgeva missioni sotto copertura, tutte quelle missioni dai risvolti etici e morali discutibili delle quali non si potevano

futuro violento, cinico, pericoloso e

“Amazing” o “Astonishing”?

corrotto.

Poi le cose sono cambiate, cÕè

occupare i membri onorari.

LÕevoluzione non si ferma, guai, si

stata un inversione, ed è finita che

.

soccomberebbe, è una regola

gli eroi, che per sopravvivere

La prima Elite, capinata dal


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Vera Lynn Black (Madre Superiora,

visto, Wally West.

contemporanee, incalzanti, taglienti

sorella di Manchester), Coldcast,

Nonostante lÕinfelice paragone alla

e realistici, come i personaggi

Managerie, Maggiore Disastro,

ben più imponente

Corvo Manitù, la misteriosa Kasumi e il direttore delle operazioni arabo esperto in spionaggio Naif

Authority , Justice League Elite a mio parere resta un prodotto

carismatici: Ecco cosa dirà Madre Superiora al

al-Sheikh, si affiancheranno agli unici due membri fondatori della lega capaci di sopportare il peso di passare il

limite

e dare

appoggio a questo oscuro gruppo: Un Oliver Queen particolarmente marpione, ed il miglior Flash che la casata dei velocisti abbia mai

The

decisamente godibile, intrighi interni, spacciatori di droga spaziali e perfidi dittatori, sono una parte degli eventi che il buon Kelly confeziona per le avide anse del nostro famelico cervello.I dialoghi hanno ben poco da invidiare alle produzioni

dittatore del Changsha: “Lei ospita terroristi. gasa il suo stesso popolo, massacra anche chiunque la guardi di traverso, adesso basta!” E lui: “Altrimenti cosa? Mi denunciate ad Amnesty International? O alle Nazioni Unite? cosa vi fa credere che non lo sappiano già? Cosa vi fa credere che possa interessargli? Non abbiamo petrolio o oro qui. La giustizia costa cara mia

Justice League Elite miniserie di 6 numeri, di J. Kelly - D. Mahnke - T. Nguyven - albi spillati 48 pp col. € 2,95 cad. + il Prologo di 80 pagine a colori da € 3,95 Ð Planeta De Agostini cara, a meno che qualcuno non sia pronto a pagare, niente cambierà mai” Kelly, in mezza pagina, ci spiega perchè siamo sempre pronti ad esportare la democrazia

solo in

alcuni paesi pittosto che in altri. Insomma la perfetta lettura per il pubblico smaliziato di oggi. . Il tratto pulito e preciso di Mahnke illustra più che bene il lavoro di Kelly, di questo autore abbiamo già avuto modo di parlarne in passato, quindi non mi dilungherò oltre, personalmente lo adoro così tanto che mi basta vedere il suo nome su una copertina per comprare un

più un indispensabile

prologo

poco di questi tempi.

pubblicate le origini dellÕElite e lo

Baci ai pupi.

scontro con Superman. . Quindi 7 albi in totale, con qualche dÕanni sulle spalle, ma reperibili, il fatto che io li ho trovati in fiera in blocco ad un prezzo scontato, dovrebbe mettere in guardia i curiosi dai soliti squali e mercenari. A cercar bene troverere anche chi ve la vende per qualche euro a numero, magari privati e/o fumetterie ansiose di svuotare gli scaffali, quindi lasciate perdere per un attimo i siti porno e

Ngyiven, per il suo lavoro ai

cominciate a cercare, e tenete

colori.

presente questa miniserie, non badate troppo a commenti tipo

spillati da 48 pagine da 2.95 euro,

ed è scorrevole, e scusate se è

80 pagine a 3.95 euro in cui sono

fumetto. Dieci e lode anche per

LÕedizione Planeta contava sei

di

Clone di Authority , JLE diverte


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Fumettopenìa

Cable and the X-Force. Hopeless & Larroca rileggerle le trovereste iper-

Si chiama Marvel Now, ma quel che racconta ricorda molto il

ridicole, e se così non fosse mi

Marvel Yesterday. Ormai dopo le delusioni passate mi accosto ai fumetti Marvel

iper-preoccuperei, dicevo allora la nemesi principale di Cable era Stryfe ed il suo Fronte di

terribilmente scettico, ed è bello vedere che ogni tanto sono ancora

Liberazione Mutant, ricordate?

in grado di sorprendermi, e si dopo il nuovo Deadpool disegnato da Tony Moore, ed il Thor illustrato da Ribic, perchè ricordatevi che Ribic non disegna, Ribic illustra, mi sono letto un poco della nuova X-Force post rivoluzione Marvel, ma non quella

ci è dato, è il fatto che stavolta la terra sia minacciata dal caro vecchio virus tecnorganico, lo stesso che lo aveva reso un mezzo cyborg, il nuovo Cable infatti, la cui ultima morte dovrebbe risalire

Ed oggi? Non vi dico niente! Oggi il suo cruccio principale è come sempre la salvaguardia del genere umanoe non sulla solita mutevole linea temporale della

alla fine di Secondo Avvento, ma

continuity Marvel. E la nemesi principale sembra essere ancora avvolta nelle nebbie

qualsiasi apparato cibernetico, è

del mistero, anzi a giudicare dal secondo numero nella solita zona

potrei sbagliarmi, l'aldilà nel mondo del fumetto ha decisamente le porte girevoli, è privo di solo carne, ossa, e barba incolta. Sia chiaro: non è che in appena 3 numeri, la trama sia già così ben definita, e nemmeno ho intenzione

quella di Cable.

d'ombra della solita stanza nascosta chissà dove dalla quale il villain di turno tira i fili delle sue

Confusi? E si anche io lo ero agli

marionette, cÕentri in qualche

Hopeless, ha strutturato il tutto giocando sulla personalità di

inizi, non che adesso nel mio cervello splenda chiaro il sole

modo quello lì, ma no dai non

Cable, il duro per il quale una

spoilero nulla. L'unico indizio che

parola è poca e due sono troppe,

con Fantomex con la vagina,

della sapienza, ma dopo essermi letto tre numeri, ne so sicuramente di più di quando ne parlavo limitandomi a leggere rumors in rete. Siccome le Stealth Squad, i gruppi ombra, gli sporchi e cattivi insomma vanno tanto di moda e spaccano (vedi anche la nuova Suicide Squad per par condicio) , alla Marvel, la X-force raddoppia, e si, e tra loro non comunicano nemmeno tanto, la X-force che ho letto io è quella di Cable, quindi se vogliamo è la X-force originale, quella che lo stesso Cable tanti anni fa ormai plasmò dalle ceneri dei Nuovi Mutanti. Allora in quelle ipercinetiche ed ipertofiche storie firmate Liefeld e Nicieza,, per lo meno tanto iper se le leggevi all'età giusta, ora con 30 anni sul groppone, a

di rivelare chissà cosa, Dennis


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Cable and the X-Force. Hopeless & Larroca quindi piùinocasa meno la arrivata Panini, e sperare sceneggiatura gioca sul con fattoalmeno che che finisca in un albo come sempre l'unico avere il un comprimario che ad valga il costo del fumetto. quadro completo è il leader. Quindi se non ho intenzione di Baci ai pupi. dirvi nulla della trama, cosa che riterrei alquanto scorretta cosa diciamo? Diciamo che questa X-Force per

ala ricerca di un fumetto di Mutanti, che sia d'azione con tanta Sci-Fi, elementi spionistici, con personaggi ben definiti ed anche una buona dose di dialgohi pompati di testosterone, direi che potete sfanculare la bnuova serie di Bendis (che al contrario è solo dialoghi snervanti ed aspettative deluse) e ripiegare su questo

ora, non è niente male, Hopeless, a dispetto del suo cognome, fa sperare di tirare su una godibile arc, tutto azione e dialoghi incalzanti, con qualche sprazzo di approfondimenti psicologici, niente da manuale però. Non chiedete la luna. Ai disegni un diligentissimo

Hopeless, tutt'altro che Hopeless. Ancora una volta ed inspiegabilmente la Marvel mi delude con i Big, evidentemente pilotati nella stesura delle proprie storie a vantaggio di eventi corali che intetressino tutte le testate, e mi entusiasma con i titoli più sottovalutati, resterebbe da capire dove finirà questa serie una volta

Larroca, che butta giù, prospettive, tagli di tavole, anatomie e caratterizzazione dei personaggi

L’altra X-Force, quella brutta. (di S. Humphries)

sempre di un certo livello, e di gran lunga sopra la media, se questa nuova serie raggiunge l'otto pieno come voto, dopo appena Cable and the X-Force è ancora inedita in Italia, dove probabilmente arriverà in giugno o giu di lì. Si spera integralmente e saltuariamente su X-Men De Luxe Presenta.

solo tre numeri, è anche per le sue dannatissime matite. Cable per il nuovo team arruola ovviamente Domino, Colosso, Forge,, ed un audacissimo Dr Nemesis.. La caratterizzazione dei personaggi, è estremamente appetibile, ed dialoghi sono veramente ben strutturati, se siete

Magari potreste avere ragione voi, magari sono troppo precipitoso, o magari no. Ma che brutta la nuova X-Force, che brutte le prime pagine di Humphries, ricordo che le prime pagine del duo RemenderOpena, con Deadpool, che saltava nel vuoto alla ricerca della nuova base di Apocalisse, mi fecero letteralmente innamorare, qui in queste pagine nemmeno la matita di Ron Garney riesce a tenere alta l'appetibilità, forse questa XForce doveva rimanere defunta nel reboot Marvel, e lasciare il campo alla indiscutibilmente più


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Anche la nuova Uncanny X-Force post Marvel Now, è ancora inedita in Italia, ed arriverà in casa Panini solo inizio estate.

interessante X-Force di Cable, di Hopeless e Larroca. Psylocke, Tempesta, Puck (per chi non lo conoscesse è un nano agilissimo, già membro della Alpha Flight originale di J. Byrne), Spiral (la teleport proveniente dalla dimensione di Mojo), ed una versione di Fantomex soggetta a sindrome premestruale. 4 donne ed un nano, a caccia probabilmente- (a parte di uno scopo) di Alfiere, ormai snaturato dal suo ruolo di difensore del futuro mutante per il quale fu creato (sempre da ByrnePortacio, nei lontani anni'90), perso nelle sue decine di contraddittori personalissimi reboot, e ridotto ad un villain con uno scopo in via di elaborazione. Non male per un personaggio proveniente da futuro. 6 personaggi in cerca di una storia che per ora non c'è. Se il buongiorno si vede dal mattino, prevedo nuvole sul futuro di questa nuova serie Marvel Now, così imbarazzantemente anni '90, quando nei fumetti, la matita contava di più della sceneggiatura, in quale altro modo vi spieghereste altrumenti l'ascesa della IMAGE se no?

La destrutturazione dei personaggi non è un problema solo di Alfiere, e tra l'altro è inutile accanirsi con Humphries, per quel che conscerne Bishop, che è dai tempi di Civil War che non trova una linea comportamentale che sia lienare e coerente, le forzature a cui ci sottopone lo scrittore per dare il via alla sua run non sono poche, ma la più fastidiosa di tutte, è a come riduce il rapporto LoganBetty, qualsiasi cosa ci stia tenendo in caldo Remender alla fine della sua run, non credo giustifichi il modo in cui il buon vecchio Wolverine liquida la sua adorata telepate ninja, non dopo aver condiviso una run di omicidi e sventramenti, questo preside ripulito puzza di continuity stuprata. 6 personaggi in cerca di un autore - mai Pirandello fu più appropriato - Humprhies pesca nel calderone dei personaggi Marvel e tira fuori l'ennesimo improbabile gruppo, per un editore che ormai, sui gruppi ci campa alla grande, ed a volte immeritatamente, non dimentichiamoci gli Young Avengers, come se di Avengers non ne avessimo le palle

fatto?) se continua così credo sarà tra le cose che chiuderanno i battenti presto, il tempo che i colleghi nerd oltreoceano si rendano conto di stare a leggere il nulla. Magari fungeranno da carne da cannone in qualche altro

piene, ed all'appello badate, mancano ancora Guardian of the Galaxy, di Bendis e McNiven, con un procione antropomorfo che risponde al nome di Rocket Racoon spalla a spalla con J. Storm, quindi c'è poco da stare tranquilli. Se il primo numero di Thunderbolts, per quanto fossi scettico sui suoi membri, (odio Red Hulk, trovo strano il Punitore che fa gioco di squadra, Elektra ha fatto il suo tempo, e Deadpool...beh è Deadpool, dipende da chi lo scrive), mi ha lasciato curioso di leggere il seguito, questa nuova X-force invece è bocciata al primo numero. Troppo anni '90, troppo tanto fumo e niente arrosto, poca caratterizzazione dei personaggi minori, (avevamo davvero bisogno di Puck e Spiral?) ed altrettanto povera, la caratterizzazione dei peronasggi più importanti, (Tempesta non aveva crocifisso Scott per la rinascita della X-Force a suo tempo? Ed al di là di quello, l'ex regina del Wakanda con la cresta punk? Di nuovo? God Save the Marvel. E tutto il lavoro di Remender su Psylocke che fine ha

megaeventoide, altra cosa che alla Marvel ultimamente non manca mai. Baci ai pupi.


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La Suicide Squad nel New52 DC. L’evoluzione della Sporca Dozzina, o a voler essere più cinefili, a voler apparire anche un pochetto più acculturati, potrei dirvi anche una rivisitazione dei Sette Samurai, a far un esempio più terra terra invece, potrei citarvi “Armageddon”, quella ridicola americanata, in cui la terra era condannata per l’arrivo di un mega-meteorite, che, se guardate in compagnia di una donna, non fate altro che “tzare” come Zio Paperone, per darvi un tono, ma che se rivedete da soli, vi fomentate come pupi, brutti vigliacchi che non siete altro. Tutte varianti dello stesso tema: gli stronzi ci salveranno. Ma poi i tempi sono cambiati, è nato lo spionaggio sporco, i team stealth, invisibili e spietati, dai quanti fumetti ultimamamente avete letto su q u e s t o g e n e r e ? Quello che ricordo con più piacere, è la Justice League Elite, miniserie di qualche tempo fa edita in Italia sotto marchio Planeta, di cui parlai anche su fumettidicarta.

Cosa è per esempio la Uncanny X-Force, se non l’ennesima collana che arricchisce questo filone? La DC col suo new52, ha rispolverato tutte, ma proprio tutte le sue testate, anche quelle chiuse da decenni, pensate che hanno rilanciato robe come

dopo, è tutta roba che ha radici nel giardino del nemico, lo zoccolo duro degli ultrà della Marvel di questo devono farsi una ragione, la Suicide Squad (apparsa la prima volta nel 1959- e la seconda incarnazione 1987) è la mamma di tutte le squadre sotto copertura.

Amethist – Princess of Gemworld, che qui in Italia se non erro, vedemmo solo nelle pagine di Crisis on Infinite Worlds, anzi su una sola pagina, mentre il suo mondo delle gemme veniva divorato dall’antimateria, porella. Persino la serie Horror I...Vampire, ha rivisto la luce, nonostante luce e vampiri non vadano tanto d’accordo. Quindi volete che quei furbacchioni della DC non trovavano il modo per riportare in scena uno dei primi Stealth Team in mutandoni? E si perché diciamolo, i Thunderbolts (nati nel 1997), o i Vendicatori Oscuri nati anche

E noi italiani la conoscemmo per la prima volta sulle pagine del mensile della Play Press dedicato alla Justice League, che ospitò nei primi tre numeri la bellissima miniserie Legends di Byrne, prima pietra del nuovo universo DC dopo il maxi-evento di PerezWolfman. Si esattamente, un altro reboot. Ed eccola qui la nuova Suicide Squad, figlia del suo tempo, così


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La nuova Suicide Squad. gotica, violenta e caciarona. Che arriverà nelle fumetterie italiane, più o meno nel momeno in cui state leggendo questo pezzo, nel formato brossurato, presumo, gia adottato per le varie serie “minori” ma quasi tutte valide, come Deadman,, Justice League Dark, Animal Man e Batwoman Mi sono letto per voi, i primi sei numeri della miniserie dedicata al rilancio della squadra suicida di Amanda Waller. 130 pagine,

pagina più pagina meno che dovrebbero essere contenute nel primo volume dell’editore italiano, e le ho trovate, una lettura evasiva, leggera nonostante l’enorme quantità di sangue che si riversa sulle pareti e sui pavimenti delle sale in cui si combatte selvaggiamente, cazzeggio puro senza troppe pretese, ma divertente quanto basta per non farvi prendere dalle crisi mistiche in caso di

acquisto. Non è certo un capolavoro di cui parleranno i posteri, ma considerando quello che vi leggete (e vi fate pure andar bene) di solito non è malaccio: azione, violenza, qualche parentesi abbastanza splatter, il tutto condito da dialoghi sboroni ma funzionali.

Dal punto di vista grafico, le

senza l’abuso di steroidi con cui è solito gonfiare le anatomie dei suoi personaggi. E’ ora di raccontarvi un minimo di storia senza troppi spoiler:

tanto sconosciuti quanto carismatici, i personaggi di cui usufruisce e che caratterizza gradevolmente: Bello il suo

tavole dell’argentino Federico Dall’Occhio, sono terribilmente valide, uno stile dinamico ed allo stesso tempo realistico che rende sicuramente più appetibile il volume. Buone anche le incursioni di Clayton Henry, le sue chine più cicciotte e nette ricordano vagamente McGuinnes, ma senza la sua eccessiva vena da cartoonist e

Adam Glass co-autore del terrificante Deadpool - Suicide Kings, in questo caso, struttura una storia ed una sceneggiatura, se vogliamo borderline, ossia piacevole senza scadere eccessivamente nell’assurdo,

Diablo, un pirocinetico, capace di comandare le fiamme ed il fuoco, attraverso i suoi tatuaggi, ed il suo potere sembra avere più un origine mistica che organica, o almeno è quello che ho capito io dal mio inglese non proprio di livello madrelingua,

Suicide Squad n° 1—Ed. RW Lion Brossurato 160 pag. colori. 13,95€ già visto comunque nelle pagine di Flashpoint. King Shark, è un vecchio nemico di Superboy, uno squalo umanoide, il forzuto della truppa, che preferisce sistemare i suoi nemici con le sue mandibole piuttosto che con i suoi muscoli.

Savant, il solito vigilante esperto in svariate arti marziali nonchè abile all’uso di tutte le armi

supervillain di Batman. A questi si aggiungono

conosciute, Voltaic, capace di emettere scariche elettriche tali da fulminare le sue vittime, e

Deadshoot, il mercenario che non sbaglia un colpo, che è un veterano della squadra, e la bella, sexy e letale

Ragno Nero, sconosciutissimo, vengono tutti dall’universo dei

Harleyquinn, interessante intro della serie, e chiaramente vera


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first lady, alla quale l’autore presta particolare attenzione, curandone più degli altri la caratterizzazione. Questa è l’allegra sociopatica e violenta brigata messa su da Glass, per la nuova Suicide Squad, direttamente dal carcere di massima sicurezza di Belle Reeve, sugli scaffali delle nostre fumetterie se va tutto bene a gennaio. Unica nota dolente? Amanda Waller… Nel restyling del personaggio, da adorabile donnona che era nella versione

di Byrne, qui è la solita silfide, bella per gli occhi, ma che perde insieme ai suoi chili di troppo anche il carisma, che le faceva tenere testa alla peggiore feccia dell’universo DC, nonche a tipi tosti come Flagg o Batman. In definitiva, una buona miniserie senza troppe pretese, a voi e al vostro portafoglio vedere se vale la pena spenderci dei soldi! Baci ai pupi


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“Last but absolutely not Least.”

Thunderbolts di Daniel Way.

I Thunderbolts di Way e Dillon, testata che avevo etichettato come una cagata pazzesca dalla copertina, fondamentalmente per via del Punitore in un gruppo, e che piazzo al quinto posto con riserva di ripensarci. Per quanto incoerente, il primo numero di questa serie in cui Way ci racconta l'arruolamento della sua Task Force, mi ha decisamente incuriosito, con dialoghi telegrafici e glaciali ed uno stile pulp quel tanto che basta. Way fa quello che un autore di fumetti deve fare di questi tempi, invogliarti a seguirlo per vedere dove vuole andare parare. Il nuovo gruppo formato da Red Hulk, Punisher, il nuovo Venom, Deadpool ed Elektra, potrà sembrare eccessivamente eterogeneo, eppure ha vinto gli stanziamenti per un budget per il numero due. Ottimo Dillon, pulito, preciso e splatter come ai bei tempi del Punisher (MAX) con Ennis. L' edizione italiana? - speriamo finisca su Marvel Mix


Piaciuta questa versione ISSUU di FumettoPenĂŹĂ ? Fatemi sapere, magari organizziamo qualche altro speciale!


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