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PREFAZIONE di Paola Milani

PREFAZIONE di Paola Milani

È un vero privilegio prefare questo volume di Giorgio Bertini e Paolo Dalla Vecchia, uno psicologo e un educatore profondamente in dialogo, da molti anni oramai, con i genitori, nei diversi servizi territoriali del welfare dei bambini e delle famiglie in cui operano. Un dialogo finalizzato ad accompagnare i genitori nell’esercizio del loro ruolo, che ogni giorno, in questa società complessa, rapida e multiforme, si fa sempre più impegnativo.

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Ma loro non giudicano, hanno scelto di ascoltare e accompagnare. Accompagnare, ossia mangiare il pane con, stare a fianco, non un passo indietro e non un passo avanti, partecipare alle sfide e alle fatiche che i genitori affrontano nell’incedere quotidiano.

In questo denso volume, di piacevolissima lettura, ci propongono di entrare nella loro esperienza, singolare e illuminante, di professionisti uomini che accompagnano padri, solo padri.

Da tempo Paolo e Giorgio sanno che si fa tanto nel nostro paese per sostenere la genitorialità, ma che troppo spesso nei diversi contesti in cui si realizza questo sostegno in realtà sono presenti, in misura di gran lunga maggiore, le madri, piuttosto che i padri, e che era quindi necessario costruire un luogo, o meglio uno spazio-tempo, dedicato ai soli padri, accompagnato da professionisti uomini e padri. Un luogo di ascolto reciproco, basato sulla possibilità di narrare l’esperienza quotidiana, per irrorarla di riflessività. Infatti, come genitori, quando possiamo sostare con altri genitori,

ascoltare le esperienze altrui, narrare le nostre, rifletterci sopra, si genera un piccolo miracolo: l’essere con altri, in un tempo di parola, permette all’esperienza di disvelare il suo potenziale e di rendere manifeste le soluzioni nascoste nelle pieghe del quotidiano.

Si parla molto di padri, oggi, nella letteratura scientifica, nei media e nel discorso pubblico: spesso come padri assenti, deleganti o, all’opposto, permissivi e iperprotettivi, o autoritari e incapaci di trovare il punto di equilibrio fra regole, affetti e valori. Padri, mammi o papà?

Paolo e Giorgio vanno oltre questo tipo di discorso, non si limitano alle analisi. Ascoltano, si siedono a fianco, raccolgono storie, documentano, restituiscono. Nella prima parte di questo volume c’è tutto questo: un insieme plurale e aperto di figure paterne che costituisce un ritratto dinamico e sostanziale della poliedrica realtà familiare, che ci è dato di vivere in questo tempo.

Ma non basta. Non raccolgono solo storie, fanno un altro passo. Il passo che fanno in quanto operatori e attenzione a questo termine: gli operatori nei servizi pubblici non stanno fermi a guardare, a fare diagnosi e restituire valutazioni, ma operano: fanno vivere le analisi e le diagnosi nei progetti, nei percorsi di cambiamento che co-costruiscono con le famiglie. Gli operatori fanno dell’operosità la loro cifra, che consiste nel rimboccarsi le maniche e nel costruire spazi di gruppo dove le esperienze non solo possono essere dette e, così, farsi storie, ma possono trasformarsi in azioni riflesse e sensate, ossia in progetti, che danno un nuovo significato a quelle stesse storie perché si sono cercate le possibilità di un agire diverso e generativo, e per questo educativo, nascosto dentro quelle storie, che ha aperto a nuove possibilità.

Quindi è vero e concreto il titolo di questo libro

Nascita di un padre. Esperienze di sostegno alla genitorialità paterna: Giorgio e Paolo fanno nascere i padri. Li fanno nascere riconoscendo l’importanza ineguagliabile della funzione paterna all’interno di uno spazio pubblico, il gruppo, che offre piena cittadinanza ai loro percorsi, talvolta maldestri e sofferti, volti ad apprendere ad l’esercizio di un ruolo che nella società del XXI secolo si è fatto esigente e impervio. Millenni di storia delle generazioni precedenti, infatti, non sono stati sufficienti a preparare i padri al confronto con le/i compagne/i di oggi, con i figli di oggi, con le avversità di oggi, non ultima la pandemia. Giorgio e Paolo sono lì, ad attenderli, la sera dopo il lavoro, on line o in presenza, in quel contesto di gruppo in cui la libertà di essere fra soli uomini rende aperto e franco il confronto, promettente l’ascolto, sempre possibile e fertile l’educare.

Paola Milani, Ph.D., professore ordinario di Pedagogia Sociale e Pedagogia delle Famiglie, research leader di LabRIEF, il Laboratorio di Ricerca e Intervento in Educazione Familiare dell’Università di Padova, responsabile scientifico nazionale di P.I.P.P.I., Programma di Intervento Per Prevenire l’Istituzionalizzazione, il più ampio programma mai finanziato nella storia delle politiche sociali in Italia per il contrasto alla vulnerabilità familiare. Dal 2019 rappresentante italiano nella COST Action della Commissione Europea, The European Family Support Network, dal 2020 esperto di nomina del Ministro nell’Osservatorio nazionale Infanzia e Adolescenza. Autrice di più di 200 pubblicazioni scientifiche, sia a livello nazionale che internazionale, fra cui Educazione e famiglie. Ricerche e nuove pratiche per la genitorialità, per i tipi Carocci.