Il mondo di Elisa Salerno. Femminista cristiana - A cura di Annalisa Lombardo e Donatella Mottin

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Centro Documentazione e Studi “Presenza Donna”

1. Il femmismo cristiano di Elisa Salerno e le sue prospettive 2. Al bivio. Elisa Salerno oltre il bivio: tra giornalismo e romanzo 3. Comunicazione: alle frontiere della profezia. Maria Pasini “Porrò inimicizia fra te e la donna” 4. Per la riabilitazione della donna. Donne e chiesa 5. Nata troppo presto. Elisa Salerno, “Pro muliere”. Programma di studio e azione 6. La donna in san Paolo Apostolo 7. Commenti critici alle note bibliche antifemministe 8. Il mondo di Elisa Salerno. Femminista cristiana


IL MONDO DI ELISA SALERNO Femminista cristiana

Annalisa

a cura di Lombardo e Donatella Mottin

Saggi di Antonia Arslan, Alba Lazzaretto, Lidia Maggi, Pietro Nonis, Elisabetta Giampaola Periotto, Marinella Perroni, Ermenegildo Reato, Sergio Spiller, Dario Vivian


Questo libro è stato pubblicato anche con il contributo 8xmille della Chiesa Cattolica. © Il Segno dei Gabrielli editori 2021 Via Cengia, 67 – 37029 San Pietro in Cariano (Verona) tel. 045 7725543 – fax 045 6858595 info@gabriellieditori.it www.gabriellieditori.it ISBN 978-88-6099-448-6 Stampa Mediagraf spa (Padova), febbraio 2021 Tutti i diritti sono riservati a norma di legge e a norma delle convenzioni internazionali. Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta con sistemi elettronici, meccanici o altro senza l’autorizzazione scritta dell’Editore.


SOMMARIO

Presentazione

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Profilo biografico di Elisa Salerno

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Una vita per la causa della donna Maria Luisa Bertuzzo

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La riscoperta e la riabilitazione Annalisa Lombardo

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Saggi

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Vicenza nel primo Novecento. Appunti socio-religiosi Ermenegildo Reato

43

Una donna “nata troppo presto” Alba Lazzaretto

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Elisa Salerno tra le voci del suo tempo Antonia Arslan

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Il giornale “La Donna e il Lavoro” e la condizione materiale delle donne lavoratrici Sergio Spiller

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La profezia di Elisa Salerno Elisabetta Giampaola Periotto

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Donne e Scritture. Elisabetta Salerno e la Bibbia Marinella Perroni

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Elisa Salerno e “La donna in San Paolo Apostolo� Lidia Maggi e Dario Vivian

145

Domando scusa a questa donna Pietro Nonis

167

Profili degli autori

175

Bibliografia

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PRESENTAZIONE

Questa miscellanea contiene la riedizione di una serie di saggi sull’opera della femminista cristiana Elisa Salerno, usciti fra l’ultimo decennio degli anni Novanta e la prima decade del Duemila. Sono comparsi, in prima edizione, in atti e pubblicazioni curati dal Centro Documentazione e Studi “Presenza Donna”, cui è affidato il Fondo Archivistico Salerno, e purtroppo sono ormai introvabili sul mercato librario, sia per il tempo trascorso, sia per l’assenza di identificativi atti a reperirli nei canali distributivi. Nonostante la loro datazione, questi saggi mantengono, anche nella loro eterogeneità e forse proprio per questo, una straordinaria carica di attualità, non solo per le intuizioni decisive dei loro autori sulla poliedrica personalità della Salerno, ma anche per la vivida fotografia, restituita ai lettori di oggi, delle posizioni critiche di venti o trenta anni fa sulla controversa e divisiva figura di questa scrittrice, giornalista, pensatrice e teologa, vissuta a cavallo fra fine Ottocento e metà del Novecento, e che con la sua opera attirò su di sé le vessazioni della chiesa e i rigori della censura fascista. La riproposizione dei testi qui raccolti coincide con i quaranta anni di attività del Centro Documentazione e Studi “Presenza Donna”, voluto dalla congregazione delle Suore Orsoline del Sacro Cuore di Maria nel 1980 con la finalità di approfondire i temi del femminile e gli studi sulla condizione della donna. In questo ambito si è collocato, a partire dal 1986, anche il compito di promuovere e di valorizzare il Fondo Archivistico Salerno, giunto in eredità alla congregazione, e contenente documenti, carte e memorie di Elisa Salerno, strenua combattente in favore del riconoscimento e dell’af7


fermazione dei diritti delle donne nella chiesa e nella società civile. Va a merito del CDS “Presenza Donna” l’aver negli anni coinvolto, nella riscoperta e nella rilettura della figura della scrittrice femminista, studiosi ed esponenti di diverse discipline, dalla storia alla letteratura, dal giornalismo alla sociologia, dalle scienze bibliche a quelle teologiche, al fine di “dipanare la matassa” del mondo complesso e sfaccettato, e spessissimo visionario e anticipatore, di Elisa Salerno, morta dimenticata e in povertà nel 1957. Le curatrici hanno pensato di anteporre ai saggi un ampio profilo biografico della scrittrice, che consenta, anche a chi si accostasse per la prima volta ad Elisa Salerno, di conoscerne la vicenda, e di proporre, in chiusura, una bibliografia utile a quanti, stimolati e incuriositi dalla lettura della miscellanea, desiderassero approfondire la personalità e l’opera di questa figura coraggiosa e determinata che dedicò tutta la vita, senza se e senza ma, alla causa della donna. Annalisa Lombardo e Donatella Mottin

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PROFILO BIOGRAFICO DI ELISA SALERNO



UNA VITA PER LA CAUSA DELLA DONNA Maria Luisa Bertuzzo

Elisa Salerno, femminista cristiana, nasce a Vicenza il 16 giugno 1873. È stata la prima donna in Italia a fondare un giornale per le lavoratrici, “La Donna e il Lavoro” uscito dal 1909 al 1918 e che, con il titolo “Problemi Femminili”, continua fino al 1927. Impegnata a difendere e promuovere la dignità e i diritti della donna, è autrice di romanzi e saggi, oltre che editrice e giornalista. Muore in povertà a Vicenza il 15 febbraio 1957, vedendo realizzate pochissime delle conquiste per le quali si era battuta con le uniche armi del suo pensiero e della sua penna.

Gli esordi

«Diedi la mia preferenza alla Causa della Donna, perché fra tutte è la più bisognosa di difesa, la più trascurata e disamata».

(lettera a Giuseppe Arena, 18 maggio 1944)

Elisa Salerno nasce in una famiglia abbastanza agiata di piccoli industriali e commercianti. Sesta di nove figli, si mostra subito una bambina non qualunque, appassionata allo studio in maniera straordinaria. Frequenta fino alla terza elementare; interrompe poi la scuola per motivi di salute, e fa gli esami di quinta elementare a quindici anni. Da quel momento studia da sola, imparando anche il latino, il francese e il tedesco. Pur essendo occupata nel pastificio di casa, in tutti i momenti liberi continua a studiare, arrivando così ad approfondire anche materie come la teologia e la filosofia, a quel tempo interdette alle donne. 11


Dice lei stessa di nutrire fin da piccola «un forte amore per ogni sorta d’infelici». Nel romanzo autobiografico Un piccolo mondo cattolico, pubblicato nel 1908 con lo pseudonimo Lucilla Ardens, aggiunge che il suo sentimento più forte, che quasi si direbbe passione, è la carità verso il prossimo. Questo amore e questa forte passione prendono ben presto una fisionomia chiara nell’impegno per le donne, soprattutto le operaie. A partire dall’attenzione alla questione operaia, precaria e scottante al contempo alla fine del 1800 e agli inizi del 1900, Elisa matura pian piano una sensibilità particolare per i problemi femminili, tanto da sentirsi chiamata ad una missione speciale, quella per la riabilitazione della donna. Osservando la realtà sociale che la circonda, si rende conto di quante e quali privazioni sia vittima la donna e come viva in uno stato di schiavitù materiale e morale. Di questo ritiene colpevoli gli uomini, le donne stesse e la Chiesa, tutti responsabili di tenerla priva dei diritti fondamentali, quali la dignità, un lavoro giustamente retribuito, lo studio, il voto. Come afferma la studiosa Alba Lazzaretto, queste problematiche solo da qualche decennio andavano facendosi strada tra le femministe inglesi e francesi, nei gruppi socialisti e in alcuni circoli del femminismo cristiano milanese. Ciò che stupisce, avvicinandosi ad Elisa Salerno, è il capire come abbia potuto, da sola, in una città di provincia quale era Vicenza, innescare un tale movimento di idee. Lei stessa descrive il lento maturare di questa sensibilità, fino alla coscienza di essere chiamata ad una “vocazione” speciale per la riabilitazione della donna. Ma ad un certo punto tutto ciò subisce una battuta d’arresto. Il desiderio di rinunciare alle inutili attrattive del mondo viene espresso al padre in una lettera scritta nel 1900, dove chiede di poter «rinunciare ad ogni ombra di vanità». Ma l’«attende tibi» – è la Salerno stessa a definirlo così – che si impose per cinque anni non le dà l’intima libertà che lei cercava, perciò – sono sempre parole tratte dal suo ro12


manzo autobiografico Un piccolo mondo cattolico – «ella giunse a persuadersi che per lei perfezione cristiana e apostolato sociale erano inseparabili: e si tolse senz’altro da quello stato di segregazione, dal quale si era figurata di non uscire giammai». Nel 1905 Elisa riceve l’invito del suo parroco a tenere nel coro della chiesa dell’Araceli una conferenza sul tema della donna e il lavoro. Così si rivolge al pubblico femminile che la ascolta: «…Studiamo la nostra causa, mettiamo al corrente dei bisogni della nostra epoca, persuase e convinte che se saremo istruite, saremo anche stimate e onorate, se saremo istruite saremo veramente coscienti, e mediante l’istruzione entreremo nel campo dell’azione…». È il manifesto della sua discesa in campo «per la causa santa della donna». Elisa non trascura tuttavia di coltivare scrupolosamente anche la sua vita spirituale e di mantenersi sempre fermamente unita alla chiesa. Già nel 1898 è iscritta alla Pia Società della S. Via Crucis Perpetua, e la devozione alla meditazione dei misteri della passione e morte di Cristo ha avuto in lei sempre una grande preminenza su altre devozioni. Altre iscrizioni attestano la sensibilità religiosa di Elisa Salerno, legata alle forme di devozione suggerite dalla spiritualità del tempo: negli anni 1909 e 1927 la troviamo tra le iscritte alla Pia Associazione delle Lampade Eucaristiche, e nel 1914 nella Congregazione degli Operai di San Giuseppe. Quanto Elisa Salerno aveva detto, che «per lei perfezione cristiana e apostolato sociale erano inseparabili», lo seppe poi dimostrare con la vita, nella concretezza di un agire profondamente ispirato alla fede cristiana, per il bene e la redenzione della “causa femminile”. continua....

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