Estratto Settembre Ottobre 2014 Furettomania Informa

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Anno 15 - n.89

FURETTOMANIA INFORMA

SETTEMBRE OTTOBRE 2014

PERIODICO BIMESTRALE DI INFORMAZIONE MUSTELIDE riservato ai soci di Furettomania ONLUS SETTEMBRE OTTOBRE 2014 LA PROSSIMA USCITA: 10 NOVEMBRE

Hanno collaborato a questo numero Dott. sse Marzia Possenti e Miriam D'ovidio medici veterinari Valentina Novelli Socia Furettomania ONLUS Daniela Zarinato volontaria Furettomania ONLUS

DIRETTIVO NEWS VARIAZIONI ANAGRAFE FURETTOMANIA ONLUS Cambio di gestione per l'Anagrafe di FM ONLUS, al dimissionario Tommaso Bobini, per incompatibilitĂ con i propri impegni di lavoro, subentra la volontaria Simonetta Gini, coadiuvata dal Presidente Viviana Puzone cui resta la custodia dell'archivio cartaceo a cui inviare i moduli.

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per informazioni:

anagrafe@furettomania.com

REDAZIONE Direzione e Supervisione: Consiglio Direttivo Furettomania ONLUS

2 SOMMARIO-REDAZIONE-DIRETTIVO NEWS 3 EDITORIALE 6 FORSE NON TUTTI SANNO CHE... 11 DICA POT POT 14 PARENTI MUSTELIDI 22 MOLTO RUMORE PER NULLA 26 VISTO PER VOI 27 GRAN BAZAR 28 FOCUS ON: LO STAFF&I SOCI RACCONTANO 33 BRICOFERRET 35 ADOZIONI 38 IL PONTE DELL'ARCOBALENO 42 IL FUROSCOPO 45 PASSAPAROLA: IL PROSSIMO EVENTO 48 PASSAPAROLA: LA CAMPAGNA DEL MESE 49 VOLONTARI IN FM 50 RESPONSABILI FM-CARTA AZZURRA SERVIZI

Capo Redattori: Ariela Trovato e Patrizia Puccetti Consulente Scientifico: Claudio Cermelli FurettoMania Informa Edizioni Furettomania Onlus Via Petrarca n.12 21012 Cassano Magnago (Varese)

Collaboratori di Redazione: Lo Staff e i Soci Impaginazione e Grafica: Patrizia Puccetti Spedizioni web: Gaia Franzoso

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EDITORIALE Da ZERO a...? di Patrizia Puccetti -Ufficio Centrale Adozioni con Daniela Zarinato volontaria Furettomania ONLUS

Lui era stato ridotto a ZERO, e noi siamo partiti da ZERO, recuperandolo in condizioni spaventose, abbiamo dovuto farlo in tempo ZERO, la persona nel cui giardino si era rifugiato doveva partire, era l’ora di pranzo di una domenica d’agosto, ma grazie al lavoro di squadra delle varie volontarie che si sono prestate, ZERO è stato tratto in salvo! Grazie ad Antonella, ad Ambra, a Daniela ed ad Antonio, ognuno ha fatto la sua parte senza tirarsi indietro, anche se era scomodo, difficile, sgradevole, ma non ci si può sottrarre davanti a queste situazioni. All’inizio non sapevamo se ce l’avrebbe fatta, denutrito, disidratato, con una brutta ferita sotto il mento gonfia, che perdeva pus, gli dava dolore. ZERO all’inizio dormiva quasi sempre senza svegliarsi nemmeno se stimolato, se toccato mordeva per il dolore, aveva il respiro affannato, perdeva pipì e bava ed era coperto di zecche, sul corpo e nelle orecchie che ne erano pienissime, aveva le pulci, era pelle e ossa, il pelo rovinatissimo e non si teneva sulle zampe, dormiva irrigidito per il dolore.

Subito messo sotto antibiotici, antidolorifici, trattato per i parassiti, sia chimicamente, che con il paziente lavoro delle volontarie che lo hanno ripulito e medicato in tutti gli oltre 30 morsi che presentava.

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SETTEMBRE OTTOBRE 2014 Zero ce l’ha messa proprio tutta, si è sentito al sicuro, curato ed ha scelto di lottare, ha preso a mangiare come un maialino, tanto da rigettare persino per quanto si ingozzava troppo e troppo velocemente, ha talmente sofferto la fame che scambia qualunque gesto per l’arrivo del cibo, e fa una cosa tenerissima e adorabile, qualunque cosa ti vede in mano, spalanca la bocca, come gli uccellini piccoli, per essere imboccato, che siano le gocce per le orecchie o qualunque altra cosa, nel dubbio, lui, SPALANCA!

Ma ZERO è un cucciolone, probabilmente non arriva ad avere un anno, è un maschio, intero, in calore, teoricamente grosso, ma all’arrivo forse non raggiungeva i 700 gr, ora già supera abbondantemente il kg! Ha tanta voglia di vivere ed un tenerissimo entusiasmo nell’aver avuto un altra occasione.

Piano piano ha cominciato a reagire, il suo primo desiderio è stata l’acqua, ne ha bevuta una quantità enorme, e poi si è tuffato sul cibo, mangiando tutto, anche col dolore in bocca, sbavando, stringendo i denti, ma lottando per sopravvivere. Gradualmente ha cominciato a tirare fuori la testina quando sentiva arrivare la volontaria che si prende cura di lui, piano piano ha smesso di urinarsi addosso, di sbavare, in certi momenti di paura o dolore ha morso, ma è più che comprensibile, ed ha persino accettato le cure senza ribellarsi, persino alle iniezioni che bruciavano.

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fa il minimo indispensabile per proteggerli, ed in ogni situazione come questa, in ogni storia come quella di ZERO, deve sentirsi la brutta persona che è, perché di sicuro è successo anche a qualche suo cucciolo, e di sicuro qualcuno non è potuto tornare a casa per colpa, sì COLPA, della sua superficialità e negligenza. Basta girarci intorno, basta scuse, mettete il microchip ad i vostri furetti, proteggeteli, è una spesa minima, una sola volta nella vita, e la registrazione è gratuita. Niente scuse, non sono più accettabili. Ci rendiamo conto che ci saranno persone addolorate per queste parole, famiglie (gli allevatori non hanno nessuna scusante) che hanno commesso l'errore, magari "ingenuo" di non microchippare, sabotando così lo strumento per elezione perché le creature di cui avevano la responsabilità potessero essere ricondotte a casa. Sappiamo che chi ha sbagliato involontariamente ha ben imparato la lezione, ma sono pochi casi isolati che non fanno la norma.

L’ora della carne è spassosa, anche se dorme, come passi con il piattino, in tempo ZERO si sveglia e corre ad aspettarlo al suo posto, pronto per mangiare! E’ veramente un amore, divertente, bellissimo, buffo, un cucciolone che deve ripartire da ZERO, e deve avere una vita splendida, DEVE!

Il termine di custodia di due mesi dal ritrovamento è il 3 Ottobre, ma è possibile da subito adottarlo in preaffido, certo potrebbe sempre saltare fuori la sua famiglia, potrebbe avere un motivo valido per non averlo cercato, o almeno per non averlo fatto nei canali e modi corretti. Per esperienza se una famiglia cerca il furetto che ha smarrito al massimo in una settimana arriva a Furettomania ONLUS, arriva alla Polizia Municipale, lo ritrova, se lo cerca, e non ha fatto una brutta fine, lo trova. Noi speriamo sempre, ma intanto non è giusto che ZERO debba pagare oltre colpe non sue, e quindi cominciamo a cercargli una famiglia amorevole ed attenta alle sue necessità di tutela come furetto, meravigliosa, scemotta, buffa creatura, che ci ha rubato il cuore, se l’è portato sotto il divano e non ce lo restituisce più! Per diventare la sua nuova famiglia contattare

Ha passato già l’inferno in pochi mesi di vita, è arrivato ad un passo dal morire, non deve più succedergli niente di brutto! Inutile dirlo, non ha il microchip, nessuno lo ha cercato, nessuno ha risposto agli appelli, la denuncia alla polizia municipale non ha trovato riscontri di smarrimenti denunciati.

ufficio.adozioni@furettomania.com

E lo diciamo senza mezzi termini: chi mette al mondo dei cuccioli e non li microchippa è un imbecille, un delinquente, un cretino, ed è responsabile di questi scempi. Che un furetto scappi è purtroppo un eventualità molto frequente (per non parlare poi degli abbandoni volontari veri e propri) ma che quando ci viene portato il trovatello spessissimo non abbia il chip e non possiamo ricondurlo a nessuno è una mostruosità, di cui ogni allevatore, amatoriale, improvvisato o di qualunque specie, ed in seconda battuta qualunque “proprietario” deve vergognarsi, ma di brutto, deve sentirsi una persona senza etica, incivile, che può anche riempirsi la bocca di quanto ama i suoi cuccioli, ma non

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FORSE NON TUTTI SANNO CHE... Quando i furetti vanno in vacanza -10 furetti a Pietra Liguredi Lisa Cecchini -Consigliere Direttivo Furettomania ONLUS- & Loredana Molinari -volontaria Furettomania ONLUSI furetti: Zelda, Nanuq, Arturo, Ugo, Maya, Buddy, Demon, Oliver, Axl e Cake

Cosa accade quando una famiglia, in vista dell'estate, comincia ad organizzare la propria vacanza? Sicuramente decine e decine di considerazioni in merito alla destinazione, alla logistica, alla spesa... E se questa famiglia oltre a marito, moglie, figli e magari pure un cane comprendesse anche un certo numero di meravigliose pallette di pelo fuffose? La vacanza sarebbe ugualmente possibile? Quali sono le vere rinunce a cui si va in contro e cosa si può invece ugualmente fare con i giusti accorgimenti ?

Stilammo presto entrambe una serie di punti a cui fare attenzione durante i preparativi per la partenza: - Innanzitutto abbiamo entrambe preferito affittare un piccolo appartamento per poter meglio organizzare gli spazi - Abbiamo preferito portare da casa la lettiera in quanto i prodotti che solitamente utilizziamo sono già di difficile reperibilità nelle grandi catene di distribuzione, figuriamoci in piccoli paesini del lungomare ligure... Oltretutto un cambio lettiera con conseguenti possibili allergie/intolleranze alle polveri sarebbe stato difficile da gestire. Abbiamo dunque quantificato i kg di lettiera necessaria e fatto scorta (ovviamente l'ingombro di questo prodotto all'interno dell'auto è ahimè da tenere in considerazione durante la preparazione delle restanti valigie...)

Quest'anno, per la prima volta dopo 7 anni, ho avuto la possibilità di poter portare la mia famiglia al mare durante il mese di agosto, ovviamente, quali facenti parte del nucleo famigliare, occorreva cercare una soluzione che permettesse di vivere serenamente fuori casa anche a tutta la truppa , e precisamente: 1 adulto, 2 bambini, 1 cane e 6 furetti. Essendo la mia prima esperienza di "prolissa trasferta" ho chiesto consiglio a chi di vacanze fuori casa con i propri furetti ne aveva già affrontare: Loredana, adottiva e volontaria dello staff FM, ad organizzare anch'essa le sue vacanze accompagnata da marito figlia e dai suoi 4 splendidi furetti.

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- stessa quantificazione per il cibo secco e per le confezioni di umido, vista la scarsa reperibilità anche per questi prodotti abbiamo fatto scorta a casa e poi trasportato in vacanza - per la carne cruda occorre fare un discorso a parte, si sarebbe potuto pensare di trasportare confezioni di carne già miste e porzionate, tante quanto i giorni di vacanza, ma sinceramente pensavamo di riuscire a trovare nei supermercati una certa varietà di carni adatte ai nostri furetti. Purtroppo oltre al pollo, disponibile più o meno dappertutto, ed al coniglio, disponibile nei supermercati un pochino più grandi, ci siamo dovute spostare non poco per riuscire a trovare quantomeno la quaglia, oca e anatra assolutamente introvabili. Con il senno di poi, per evitare questa continua ricerca, sarebbe effettivamente stato più facile trasportare in una grande borsa frigo anche questo genere di prodotti (ma avremmo dovuto, causa mancanza di spazio in auto, lasciare a casa uno dei figli hihihihihihi). - per l'alloggiamento abbiamo entrambe puntato al recinto playpen, soluzione che adottiamo anche in casa quando occorre isolare i fuffi. Facile da pulire, bene arieggiato e decisamente poco ingombrante per il trasporto in auto - coperte, cucce, ciotole, forbicine per le unghie, premietti e giochini a volontà, qualche coperta anche "un po' vissuta e con un po' di odore" per combattere gli odori a volte un po' forti dei detersivi disinfettanti con cui vengono lavati gli appartamenti in affitto per farli profumare. Un po' di "odore di casa" li avrebbe aiutati a nostro avviso a stare più sereni durante il viaggio e durante le prime giornate di permanenza. Una volta in vacanza ovviamente gli spazi ed i tempi a cui normalmente siamo abituati vengono sconvolti, e lo stesso accade anche ai nostri furetti. È praticamente impossibile trovare un appartamento a prova di furetto e quindi occorrerà ispezionare scrupolosamente le stanze ed individuare quantomeno uno spazio sicuro dove poter far trotterellare i nostri fuffi in maniera sicura, mai comunque senza supervisione... Per quanto si possa controllare una stanza sappiamo bene che i furetti riescono a trovar qualcosa di pericoloso dappertutto, come Maya che è riuscita, passando da un cassetto, a trovare un vecchio retino di qualche precedente affittuario finito di taglio dietro ad un armadio...

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Per quanto riguarda invece le passeggiate e visite sulla spiaggia occorre prestare attenzione alle ordinanze comunali che regolano l'accesso degli animali in spiaggia e che cambiano appunto, da comune a comune. In molte spiagge della Liguria purtroppo è vietato l'accesso alle zone balneari in tutta la stagione estiva, se non nelle spiagge esplicitamente dedicate agli animali (veramente queste, o quantomeno quelle nei pressi dei nostri alloggi, sono dedicate ai cani, non vengono assolutamente menzionati o presi lontanamente in considerazione altri animali). In queste spiagge "libere ma attrezzate" occorre ovviamente affittare lettino ed ombrellone all'interno di questo spazio che doveva essere pubblico ma che invece è completamente privatizzato e ci si trova costretti ad alloggiare i propri furetti in uno spazio assai ristretto (quello di un lettino da spiaggia) circondati da numerosi cani anch'essi su di giri per il poco spazio disponibile...

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SETTEMBRE OTTOBRE 2014 saltellando eccitati sulla sabbia. Un'esperienza eccitante per noi furomamme ed educativa per tutte le persone che riunite intorno alle playpen ci hanno ascoltate descrivere i comportamenti e le abitudini dei nostri piccoli folletti saltellanti.

E così, scartata la possibilità di poter convivere all'interno di un fazzoletto di sabbia con 10 furetti ci siamo armate di santa santissima pazienza ed abbiamo cominciato a fare telefonate per capire se sarebbe mai stato possibile, previa autorizzazione, portare i nostri piccoletti in spiaggia almeno una volta, magari in orario serale. Interpellati gli uffici comunali e la capitaneria di porto (ci sono volute due settimane) siamo riuscite ad ottenere il permesso per una serata sulla spiaggia ed a fine agosto abbiamo potuto portare i nostri 10 furetti sulla spiaggia, ma ovviamente mica potevamo fare le cose in piccolo noi no? Assolutamente, sarà lo spirito d'informazione, sarà l'orgoglio che proviamo verso i nostri bimbi pelosi, abbiamo voluto informare i bagnanti dell'evento ed abbiamo creato "Furetti On The Beach" con tanto di cartelloni che pubblicizzavano l'evento e persone incuriosite che chiedevano ingenuamente quanto sarebbe costato partecipare!

Ed è così che quest'estate 10 furetti sono andati in vacanza, questo è stato possibile grazie ad un po' di organizzazione ed alla forza di volontà di chi come noi dei suoi bimbi pelosi e puzzotti non rinuncerebbe mai...

Tantissime le persone interessate che aspettavano il nostro arrivo in spiaggia, decine e decine i bambini che ci hanno coperto di domande, hanno accarezzato i nostri furetti, hanno voluto fare foto e video, ed i nostri piccoletti ovviamente non si sono tirati indietro alle coccole ed ai grattini, alternando momenti di carezze alla standing ovation a momenti di alto spettacolo scavando, facendo gallerie, giocando come matti, potpottando e

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E di rinunce e di responsabilità ci siamo trovare a parlare io e Loredana sul finire della stesura di questo articolo: acquistato o adottato un animale è una responsabilità enorme, e come ogni scelta che si rispetti anche quella di tenere con se' un animale è una scelta che comporta tante tantissime gioie ma anche alcune rinunce, a volte scelte di poco conto come quella di non poter permettersi di tenere in salotto la pianta tanto desiderata, a volte scelte più importanti come quella di dover considerare località di villeggiatura non troppo lontane da casa perché uno dei nostri animali soffre in maniera eccessiva il mal d'auto... Sono tutte scelte, sono splendide medaglie con bellissimi fronti ma con dei retro che alcune persone non considerano presi dalla foga di avere un compagno di vita, che questo sia un cane, un gatto o un furetto. Anche in questo caso l'importanza di una scelta ponderata e consapevole si fa spazio nelle nostre menti e un po' per piacere un po' per senso del dovere ci organizziamo per passeggiare con furetti al guinzaglio così da poter far conoscere questo splendido animale, per rispondere alle assurde domande dei passanti, per incontrare quelle persone a cui di punto in bianco vedi brillare gli occhi, vedi scattare la scintilla, quelle persone che affascinate ti riempiono di domande sensate e curiose...Perché in tutta sincerità sono queste le persone che spero di rincontrare a qualche evento furettoso, quelle che alla domanda "quando hai capito di volere un furetto?" Ti rispondono di averne visto uno una volta al guinzaglio e di essersene innamorati...

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DICA POT POT Parlare giocando: comunicare con il furetto attraverso il gioco Dott. Marzia Possenti, medico veterinario esperto in comportamento e in medicina e chirurgia dei piccoli mammiferi, www.arcaveterinaria.it www.traccedellarca.it Dott. Miriam D’Ovidio, medico veterinario, master in medicina del comportamento cognitivo-zooantropologica, istruttore cinofilo, www.arcaveterinaria.it www.traccedellarca.it Il gioco è un modo divertente, per furetto e uomo, per imparare a comprendersi: proprio perché è divertente acquista una marcia in più. Il divertimento ci rende più disponibili, più positivi, e ci spinge a superare i nostri limiti pur di proseguire in un’attività che ci fa stare bene. Ecco perché il gioco ha una marcia in più quando si tratta di imparare qualcosa, ed ecco perché abbiamo scelto questa modalità per insegnare ai gruppi famigliari che hanno adottato un furetto a comunicare fra di loro. Per il furetto poi il gioco è una componente fondamentale della vita, di tutta la vita: i furetti amano giocare e divertirsi anche quando sono anziani.

Parlare con un furetto attraverso il gioco è un po’ come mettersi al suo livello, offrirgli una comunicazione in cui è abile e sa dare il meglio di se. Certo una persona, di qualsiasi specie sia, deve sentirsi bene fisicamente, non avere paura o preoccupazioni e non aver fame o sete per poter giocare come si deve: se ci si sente male, se si è in ansia o si ha paura, se si ha fame o sete, non si ha voglia di giocare. Ecco perché il gioco ha un potere così grande: perché per giocare è richiesto di star bene, con la mente e con il corpo. Se vogliamo giocare con il nostro furetto ma lui non ha voglia di giocare con noi vuol dire che anche soltanto una delle condizioni sopra citate manca, magari perché il furetto ha sonno (dormire è un bisogno primario

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come mangiare e bere) e preferisce continuare a dormire piuttosto che giocare con noi. Insomma per giocare bisogna desiderarlo davvero, aderire ad una proposta volontariamente, lasciarsi andare, mettersi in gioco e, soprattutto, essere pronti a divertirsi. Ma cosa spinge un furetto a comportarsi in un certo modo, a fare determinate scelte, come possiamo comprendere cosa desidera, di cosa ha bisogno, come si sente e cosa prova, in base a come si comporta?

Il comportamento di un animale, anche dell’uomo, è influenzato da tanti elementi: le emozioni, le previsioni, gli scopi, le conoscenze e le informazioni che gli derivano dall’ambiente e dalle persone che lo circondano. Analizziamoli tutti, uno per uno. Tutti gli animali provano emozioni e non è possibile non provarle: sono un po’ la colonna sonora della nostra vita e sono anche il motore principale delle nostre azioni. Ogni persona cerca di stare bene, di provare emozioni positive, in definitiva di essere felice. Ecco perché le azioni sono mosse dalle emozioni, anche quelle non impulsive.


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Siamo portati a pensare che le emozioni portino ad azioni impulsive, che ci facciano agire senza prima riflettere, ma non è così. Alcune emozioni, soprattutto quelle che riguardano la nostra sopravvivenza come la paura e il dolore, possono portarci ad agire d’impulso per “salvarci la vita”, ma nella maggior parte dei casi noi riflettiamo e studiamo strategie volte al nostro benessere, a sentirci meglio, insomma a provare emozioni positive. È proprio questo tendere a provare emozioni quali la gioia, la calma, la serenità, l’appagamento, e a rifuggire l’ansia, il dolore, la sofferenza, il timore o la paura, che ci spinge a fare determinate scelte. Se un vostro amico vi proponesse di andare al cinema a vedere un film che vi presenta come favoloso ma voi vi annoiaste a morte durante la proiezione, cosa fareste la prossima volta che ve lo propone? Di certo non sareste entusiasti e molto probabilmente cerchereste delle scuse per non andare: non un’azione impulsiva ma un piano ragionato per evitare di provare ancora l’emozione noia.

Ecco perché quando un furetto non vuole esplorare un oggetto, ad esempio si blocca davanti ad una scatola, è importante pensare che possa esserne spaventato o che comunque non si trovi a suo agio nell’avvicinarsi ad essa: spesso siamo portati a pensare che un furetto non faccia qualcosa perché non ne ha voglia, ma dietro il “non aver voglia” si nascondono emozioni molto più complesse e, soprattutto, poco piacevoli. Non è certo insistendo che lo aiuteremo a superare l’ostacolo: possiamo invece aiutarlo esplorandolo noi, senza chiedergli di avvicinarsi. A volte però la paura è così forte che è meglio allontanare l’oggetto che l’ha causata, proteggendo il nostro furetto da ciò che lo spaventa. Un furetto è in grado di prevedere le conseguenze di una scelta, insomma di comprendere “dove va a parare” una certa situazione.

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Ecco perché, se iniziamo a prepararci per uscire e il nostro amico è solito uscire con noi, inizierà a girarci intorno interessato, magari guardando spesso il posto in cui teniamo la sua pettorina e il suo guinzaglio. Questa capacità di previsione tiene in considerazione lo svolgersi di fatti avvenuti in passato: se ogni volta che ci prepariamo mettendoci determinati abiti o scarpe poi lo portiamo con noi si aspetterà di uscire quando li indosseremo. Ecco perché è così importante che i furetti facciano non tanto molte esperienze quanto esperienze il più possibile positive, ovvero marcate da emozioni positive. In questo modo saranno più facilmente ben disposti nei confronti di esperienze simili. Quando portate il vostro furetto con voi chiedetevi sempre se si sente a suo agio, se si sta divertendo, se è incuriosito, se è calmo e soddisfatto: sono queste le emozioni da ricercare perché il vostro furetto consideri questa esperienza positiva e desideri farne altre simili.

Ogni persona ha degli scopi e cerca di ottenerli, anche i furetti. Alcuni scopi sono facilmente identificabili (spingere una pallina che contiene cibo perché rotolando ne faccia uscire un po’) altri meno. A volte tendiamo a semplificare troppo gli scopi del comportamento di un furetto: ad esempio pensiamo che faccia rotolare la pallina di cui sopra soltanto per prendere il premio che contiene. Eppure molti furetti continuano a farla rotolare anche se non contiene nulla, senza spazientirsi se non


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ricevono la loro ricompensa (soltanto per divertirsi), altri invece si rifiutano di avvicinarsi ad una nuova palla-gioco anche se contiene i loro premi preferiti. Un’emozione positiva è una ricompensa molto più forte del cibo, così come un’emozione negativa è un ostacolo a volte insormontabile. Quando cerchiamo di comprendere gli scopi di un determinato comportamento del nostro furetto dobbiamo sempre tenere in considerazione che il provare un’emozione piacevole è uno scopo molto, molto forte.

Anche la presenza i altri furetti conosciuti e con cui ha un legame di amicizia, se questi si mostrano tranquilli, lo aiuterà a rilassarsi e dedicarsi prima ad attività di esplorazione e di gioco.

Le informazioni che un furetto riceve dall’ambiente che lo circonda sono tantissime e, trattandosi di una specie che ha la duplice identità di predatore-preda, possono anche salvargli la vita: ecco perché un furetto ha bisogno innanzitutto di mappare l’ambiente in cui si trova. Per questo motivo chiedere a un furetto di giocare appena arrivati in un posto nuovo è inutile: non ci ascolterà affatto perché è impegnato a controllare che l’ambiente sia sicuro e di quali risorse dispone per proteggersi e, perché no, anche per divertirsi. Anche se si tratta di un posto conosciuto in passato il furetto sentirà la necessità di mapparlo: nel frattempo in quel posto saranno avvenute delle cose, ci saranno passate delle persone, magari di specie diverse, lasciando i loro odori e forse spostando degli oggetti. Le informazioni che un furetto riceve dalle persone, di qualsiasi specie, con cui è in relazione sono importanti tanto se non più di quelle che riceve dall’ambiente. Mostrarsi tranquilli in un ambiente nuovo, sedersi in un angolo defilato e lasciare che il nostro furetto esplori comunica al nostro amico che riteniamo il luogo sicuro e riduce il tempo che trascorrerà a controllare l’ambiente prima di tranquillizzarsi.

In definitiva il gioco è un ottimo mezzo per favorire l’esplorazione, la socializzazione, la comunicazione e l’apprendimento di nuove competenze: per questo motivo preferiamo proporre un ambiente piacevole, colorato, vario, ricco di oggetti da esplorare e insegniamo ai gruppi famigliari che ci seguono l’arte di giocare e divertirsi con i loro furetti.

Per vedere delle sessioni di incontro:

https://www.youtube.com/watch?v=rlq5Pu6_uQI 13


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Questo bimestrale non è pubblicato a scopo di lucro e non intende ledere in alcun modo i diritti d'autore. Eventuali immagini o brani pubblicati, tratti dal web, sono valutati di pubblico dominio e/o ne è stato chiesta la concessione; qualora il loro uso violasse involontariamente diritti d’autore, lo si comunichi alla redazione, che provvederà alla loro 51 pronta rimozione. Grazie


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