Furettomania Informa Marzo Aprile 2013

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Furettomania Informa


Anno 14 - n. 81

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Furettomania Informa

,MARZO - APRILE 2013 Periodico bimestrale di informazione mustelide riservato ai Soci di Furettomania

Sommario pag. 1 Sommario pag. 1 Redazione

Redazione

pag. 2 Direttivo News pag. 3 Editoriale

Direzione e Supervisione: Consiglio Direttivo Furettomania ONLUS

pag. 4 Resoconti dagli uffici

Capo Redattori: Ariela Trovato e Patrizia Puccetti

pag. 9 Dica Pot Pot

Consulente Scientifico: Claudio Cermelli Collaboratori di Redazione: Lo Staff e i Soci

pag. 7 Forse non tutti sanno che...

pag. 11 Parenti mustelidi pag. 14 Molto rumore per nulla pag. 16 Intervistate per voi

Impaginazione e Grafica: Chiara Vercesi

pag. 20 Gran Bazar

Spedizioni web: Gaia Franzoso

pag.23 Focus on: lo staff racconta

Hanno collaborato in questo numero: Maria Giovanna Modoni - socia nr 1400 Francesca Floris -volontaria regione Sardegna Stefano -volontario FM Simona Mazzanti- medico veterinario Furettomania informa Edizioni Furettomania onlus Via Petrarca n.12 21012 Cassano Magnago (Varese)

pag.25 Focus on: I soci raccontano: Time-lapse life pag 28 Cercano ancora casa pag. 29 Bricoferret pag. 30 Adozioni Gennaio - Febbraio pag. 32 Il ponte dell’arcobaleno pag.34 Volontari in FM pag.35 Il Furoscopo pag. 37 La campagna del mese: Ferret sitting pag. 39 Passaparola:


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Direttivo News Il Concorso Fotografico 2013 si svolgerà a Busto Arsizio (Vs) il 19 maggio durante la specialissima Carica dei Cercafamiglia. Verranno scelte, come ogni anno, le 13 fotografie che saranno protagoniste del CALENDARIO 2014 di Furettomania. Per info: ambra.gianotti@furettomania.com.

Regolamento 1. sono ammessi al concorso solo foto di soci in regola con l’iscrizione 2013 2. ogni proprietario ha diritto a partecipare al massimo con 3 fotografie; 3. si potranno inviare le foto tramite posta elettronica all’indirizzo ambra.gianotti@furettomania.com con oggetto “Concorso fotografico 2013”; 4. per ogni proprietario partecipante dovranno essere riportati i seguenti dati: nome e cognome del proprietario del/i furetto/i, numero di tessera di Furettomania, indirizzo completo di posta, numero di cellulare ed indirizzo e-mail, e per ogni foto anche il nome del furetto ritratto;

8. le fotografie dovranno essere inviate entro e non oltre il 15/05/2013; 9. Le fotografie pervenute nei tempi richiesti saranno numerate e verranno esposte il 19/05/13 nel corso della manifestazione e ogni persona presente potrà votare, attraverso una scheda personale, le 3 foto più belle!!!!

5. sono ammesse solo foto digitali di formato min 640X480 – max 2400x1800 pixel. Si ricorda che si tratta di un concorso fotografico in cui, oltre al soggetto, è molto importante anche la qualità della fotografia stessa;

10. Al termine della manifestazione, verrà fatto il conto dei voti e saranno comunicate le 13 foto vincitrici che comporranno il calendario, inoltre, verranno premiate le 3 fotografie che avranno totalizzato più voti;

6. In nessun caso verranno ritenute valide fotografie in cui il furetto risulti in pericolo oppure maltrattato. E’ altresì vietato tagliare, colorare e/o incollare pelo e baffi dei furetti;

11. La prima fotografia classificata sarà la copertina del calendario.

7. saranno accettate fotografie “ritoccate” ma solo per ottenere un miglioramento della fotografia (es. sistemazione della messa a fuoco) con programmi appositi (es. Photoshop), e non un cambiamento radicale dell’immagine (es. cambio colori, cambio sfondo, ecc.);

Buoni scatti a tutti... e, mi raccomando... vi aspettiamo come sempre numerosissimi!!!!!


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Editoriale Resoconto dell’assemblea annuale soci Il 23 marzo 2013 nel pomeriggio si è tenuta a Gambolò (PV) l’assemblea annuale dei soci. In queste assemblee si discute dell’andamento delle attività dell’Associazione nell’ultimo anno trascorso e si cerca di programmare l’anno in corso, prevedendo un bilancio, programmando gli eventi di raccolta fondi e discutendo di nuove iniziative che possano migliorare il nostro modo di fare volontariato per garantire sempre il nostro massimo impegno nell’aiutare i furetti più sfortunati di quelli che sono a casa con te in questo momento, amati, sfamati e coccolati. Abbiamo cominciato come sempre con la lettura e l’approvazione del bilancio 2012. Senza dubbio la maggior parte delle entrate viene impiegata nelle spese veterinarie; come sapete, in un’adozione, le spese da rimborsare obbligatoriamente sono solo l’inserimento del microchip di identificazione, la sterilizzazione e le vaccinazioni; ma spesso il furetto ha bisogno di esami più specifici o addirittura di un intervento. Di tutto questo l’Associazione si fa totalmente carico non chiedendo alcun rimborso all’adottante. Trattandosi questo anno di 96 furetti recuperati capite da voi l’entità delle spese veterinarie che ci troviamo ad affrontare. Questo è il motivo principale per cui vi incentiviamo a prenotare, con donazione minima, i nostri gadget e a darci una mano, quando potete, anche con pochi euro. Aiutateci anche voi già soci, parlate con i vostri amici che hanno furetti ma che magari non conoscono Furettomania Onlus, invitateli ad un nostro evento e spiegate loro quanto sarebbe importante aiutare i furetti abbandonati anche solo con la quota associativa, diffondete la voce: anche questo è un modo per aiutare quei musini sconsolati che vedete spesso sul nostro sito o sulla nostra pagina Facebook. Un’iniziativa importantissima che da quest’anno rientra nel nostro bilancio è il 5x1000. E’ possibile donare attraverso questa formula già dal 2010: nel 2012 abbiamo ricevuto i primi proventi, e siamo felici ed orgogliosi di annunciarvi che ha avuto successo, l’ammontare delle donazioni ricevute con il 5x1000 del 2010 è di € 1.057,84! Ora speriamo di vedere incrementare questa cifra ogni anno: il periodo delle dichiarazioni dei redditi si avvicina, ricordatevi di noi! Un’iniziativa importantissima che da quest’anno rientra nel nostro bilancio è il 5x1000. E’ possibile donare attraverso questa formula già dal 2010: nel 2012 abbiamo ricevuto i

primi proventi, e siamo felici ed orgogliosi di annunciarvi che ha avuto successo, l’ammontare delle donazioni ricevute con il 5x1000 del 2010 è di € 1.057,84! Ora speriamo di vedere incrementare questa cifra ogni anno: il periodo delle dichiarazioni dei redditi si avvicina, ricordatevi di noi! La partecipazione alle nostre raccolte fondi è un altro modo per darci una mano. Nel 2012 quella che ha avuto più successo senza ombra di dubbio è stata il Concorso di Bellezza e gran parte del merito va ai nostri soci che hanno messo a disposizione le loro bellissime creazioni per i nostri banchetti. Ed ecco un altro modo per aiutarci: se sai costruire o decorare oggetti, o ti diletti nel cucito, rendici partecipi delle tue creazioni, portale tu stesso ai nostri eventi o recapitale a un membro dello staff, le esporremo con donazione minima e il ricavato andrà speso per le cure dei furetti abbandonati. Non possiamo fare a meno di notare nel corso degli anni un calo nei tesseramenti che invece per Furettomania sono linfa vitale. Abbiamo quindi pensato di fare di più per i nostri soci, oltre al bimestrale a voi riservato ed il concorso fotografico organizzato ogni anno. Da quest’anno per esempio c’è più scelta tra i gadget che è possibile scegliere se ci si associa come socio sostenitore o avere con donazione minina, facendone richiesta all’ufficio tesseramenti: come sempre il calendario fatto dalle vostre foto più votate al concorso fotografico annuale, c’è maggiore varietà tra le magliette da scegliere, abbiamo realizzato l’Almanacco con le foto di tutti i furetti adottati nel 2012 ed in ogni mese un prezioso consiglio per il benessere del vostro furetto e la simpaticissima chiavetta USB con il logo dell’associazione. Tutti i nostri gadget sono disponibili con donazione minima anche ai non-soci o ai soci ordinari. Sono stati aboliti i certificati di merito perché il Concorso Standard è stato integrato al Concorso di Bellezza vero e proprio. È ancora in corso la raccolta dati per l’istituzione di un Concorso per i furetti Angora. A breve verrà fatto un meeting con giudici, ufficio certificati e direttivo per discutere il prossimo concorso di bellezza di Novembre e verrà discussa anche la posizione dei furetti Angora. Il giornalino bimestrale dagli ultimi numeri de 2012 ha diverse rubriche in più e uscite speciali e dal 2013 abbiamo deciso di pubblicare degli estratti del nostro giornalino visibili a tutti, in modo che anche i non-soci possano avere


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un’idea più chiara del nostro operato e perché no, magari decidere di associarsi. Inoltre uno dei nostri obiettivi principali è quello di sensibilizzare le persone alla gestione corretta del furetto e gli articoli del nostro giornale ci aiutano molto in questo. Parliamo ora di adozioni, il nostro scopo principe. Come anticipato prima, quest’anno sono stati recuperati 96 furetti, sempre per la maggior parte interi piuttosto che sterilizzati e c’è stato un incremento di furetti trovati per strada.

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Ci proponiamo di pubblicizzare di più l’attività dell’Associazione anche attraverso enti e veterinari. Vengono approvati i nuovi soci iscritti finora nell’anno 2013 e l’esclusione di altri. Continua il lavoro che si sta svolgendo per la realizzazione di un gestionale in cui accomunare tutti i dati dei diversi uffici per una più facile e veloce gestione degli stessi. Come ogni anno anche nel 2014 ci sarà l’assemblea dei soci, partecipate numerosi perché con le vostre opinioni possiamo migliorarci ancora!

di Ambra Gianotti - Consigliere Direttivo Furettomania ONLUS

Resoconti dagli uffici Ufficio Certificati: Resoconto Anno 2012 Prima di tutto i numeri del nostro ufficio: Nell’anno 2012 sono stati emessi: • Nr. 2 Certificati Riproduttori • Nr. 12 Certificati di Origine • Nr. 14 Certificati di Merito Nr. 16 Furetti avevano diritto al Certificato di origine ma non è stato richiesto dall’allevatore o dal proprietario per cui rimangono registrati ma senza emissione di Certificato. Nel 2011 avevamo emesso: • Nr. 2 Certificati Riproduttori • Nr. 4 Certificati di Origine • Nr. 30 Certificati di Merito Solo per nr. 8 Furetti che avevano diritto al Certificato di origine non è stato richiesto. Possiamo notare un netto calo dei certificati di merito, dovuta soprattutto all’abolizione di tale concorso già da novembre 2012. La diminuzione dei Certificati di Origine sta nel fatto che molti allevatori hanno iniziato a usare riproduttori angora che non sono in possesso di un certificato di riproduttori, in quanto nei nostri concorsi non sono accettati tali esemplari, ma fortunatamente continuano a inviare i documenti per registrare le proprie cucciolate. Il costo per l’emissione dei Certificati di origine rimane invariato da qualche anno ma dato lo scarso nr. di richieste io consiglierei di non aumentarlo ulteriormente.

Proposte: 1) Visto l’aumento dei riproduttori angora, si potrebbe iniziare a compilare uno standard per riproduttori maschi angora (no femmine per via del loro difetto di mancanza di latte per nutrire i cuccioli) visto che tali soggetti non hanno problemi di salute più gravi rispetto agli esemplari a pelo corto. 2) Eliminare dal regolamento la possibilità di emettere i certificati di origine ai cuccioli che hanno un genitore senza certificato e l’altro con solo il certificato di origine, ma darli solo a chi ha entrambi i genitori con certificato riproduttori oppure con un genitore con certificato riproduttori e l’altro con certificato di origine. (al massimo accettare la possibilità di avere un genitore con certificato riproduttori e l’altro senza certificati ma con genealogia riconosciuta almeno fino ai nonni di entrambi i genitori dei cuccioli)

Dati Ufficio Anagrafe: Iscrizioni anagrafe: Furetti iscritti in un anno: 145 Furetti iscritti 2012: 120 Furetti iscritti 2013: 25 Furetti iscritti adottati da Fm: 82 Furetti iscritti dai proprietari: 63


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Forse non tutti sanno che... Dai chiari sottintesi enigmistici, in questo spazio avremo cura di argomentare e motivare le linee guida dell’Associazione. Un piccolo passo per rendere più consapevoli e partecipi i soci delle ragioni delle scelte che ogni giorno lo staff con i responsabili ed i volontari attivi si trovano a compiere.

...Ogni spesa per l’affido temporaneo dei furetti abbandonati è rimborsabile. Quando chiediamo a un socio di fare un affido, o un collaboratore viene contattato per una cessione di un furetto e relativo recupero, viene garantita la copertura totale delle spese di gestione del furetto: vitto e alloggio, spese sul recupero (eventuale benzina/pedaggio autostradale), medicinali, visite veterinarie. Tutto ciò che viene speso per i furetti a noi affidati è rimborsabile: ma COME? Fondamentale è tenere traccia delle spese in modo preciso e dettagliato: scontrini, fatture.

Senza questi giustificativi non è possibile richiedere il rimborso, perché a livello contabile amministrativo e per una chiarezza a bilancio è imperativa la trasparenza, oltre che sarebbe impossibile giustificare poi a bilancio un’uscita di cassa dalla banca senza avere un giustificativo scritto (scontrino, fattura, ecc). Tutti i rimborsi vengono effettuati con un bonifico bancario tracciabile. E’ ovviamente importante e imperativo avvisare preventivamente l’Ufficio Centrale (Viviana e Patrizia) che comunicheranno all’amministrazione (Gaia) che per il furetto “Pallino” vi sarà un rimborso da coprire al socio/ collaboratore. COSA può essere rimborsato?

Tutto: dal cibo alla lettiera, dalla benzina al pedaggio autostradale spesi per il recupero o per andare e tornare dal veterinario. Dai medicinali al materiale di consumo. Precisiamo che non sempre, anzi quasi mai, il socio o il collaboratore richiede un rimborso spese quali cibo, lettiera o benzina, sono solitamente una donazione spontanea e per questo non finiremo mai di ringraziarvi tutti.

Le spese del Veterinario sono direttamente a carico di Furettomania: vi sono infatti accordi presi con alcuni specialisti che fatturano direttamente all’Associazione che poi effettua i pagamenti a mezzo bonifico. Nel caso in cui il veterinario non fosse con noi “convenzionato”, se la fattura viene pagata dal socio/ collaboratore può essere rimborsata, consegnando copia del giustificativo all’amministrazione di Furettomania che provvederà al rimborso. QUANDO avviene il rimborso? I rimborsi vengono saldati con bonifico bancario, tracciabile, a seguito della presa visione e comunicazione di scontrini/ fatture. Qualche volta un affido può essere lungo e così si


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Vogliamo ringraziare tutti voi, per aiutare Furettomania a crescere e a credere nell’operato che ogni giorno, da 14 anni portiamo avanti con passione e dedizione per far conoscere e tutelare questo meraviglioso animale che è il Furetto, unico nel suo genere per anima e affezione. Ogni nostro gesto, ogni nostra azione è per la sua tutela e informazione relativa e lo diciamo con fierezza, soprattutto per salvare quelli che nessuno vuole più. Il nostro impegno è per loro, sempre.

decide di cumulare i vari giustificativi ed effettuare un solo rimborso quando il furetto viene poi adottato. Tutti i bonifici vengono fatti via home-banking dall’Amministrazione e dal Presidente per la conferma codici di sicurezza. I furetti abbandonati sono da sempre la spesa principale e più onerosa a bilancio di Furettomania, ed è solo grazie alle donazioni, alle quote delle iscrizioni e dei rinnovi, alle raccolte fondi che facciamo durante gli eventi da noi organizzati, che Furettomania riesce a coprire tutte queste spese e le fatture dei veterinari che venendoci incontro, riescono a farci prezzi un po’ scontati riconoscendo il nostro operato come Onlus. Siamo molto fieri del nostro staff, dei soci e dei volontari che ogni anno contribuiscono a salvare centinaia di furetti di cui altrimenti nessuno si prenderebbe cura, ma non dobbiamo mai fermarci né con l’informazione corretta e le campagne relative, né con l’organizzazione di eventi, fondamentali per la raccolta fondi, l’informazione e l’aggregazione che ne deriva. Ed è per questo che abbiamo bisogno sempre di volontari, idee, e una zampa in ogni nostro settore, dai recuperi agli affidi, dagli eventi ai banchetti informativi, e così via.

Nella foto Derby, un furetto in affido trovato vagante per strada in pieno inverno, deceduto prima di trovare un’adozione.

di Viviana Puzone - Presidente Furettomania ONLUS

Furantasia di Giancarla Anigoni

Dedicato ai furetti e non! http://furantasia.jimdo.com/ Tutto il ricavato viene devoluto per i furetti abbandonati


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Dica pot pot Lo sappiamo, la salute del furetto è un aspetto centrale nell’esperienza di vita condivisa con queste incredibili creature. Non sono animali molto longevi e di quei pochi anni spesso una buona parte viene trascorsa nella gestione delle patologie a cui sono soggetti. Eccoci ad ospitare i migliori veterinari esperti e specializzati in furetti che in Italia ci assistono e supportano nel percorso delle cure. Di volta in volta si avvicenderanno, offrendo la loro esperienza in ogni aspetto per contribuire a fare corretta informazione ed avvicinare i soci ai giusti approcci ed alla consapevolezza di quello che accade ai loro piccoli compagni di vita.

La filariosi Simona Mazzanti, Medico Veterinario, Vignola (Mo) Claudio Cermelli, Docente di Microbiologia, Università di Modena e Reggio Emilia

prima di migrare nei tubuli di Malpighi (reni) dove rimangono circa 12 giorni andando incontro a diversi stadi larvali. Successivamente perforano i tubuli del Malpighi e raggiungono l’apparato buccale dell’insetto e durante il pasto di sangue vengono trasmesse all’ospite vertebrato recettivo nel cui sangue le larve vanno incontro a successivi stadi localizzandosi nel giro di 3-4 mesi nelle arterie polmonari. Nei successivi 2-3 mesi danno origine ad adulti sessualmente maturi e migrano verso il ventricolo destro e l’atrio destro del cuore. In casi estremamente gravi, i parassiti adulti possono localizzarsi sino nel lume della vena cava. Quando sono presenti entrambi i sessi del parassita, si avrà l’accoppiamento e le femmine, dopo la fecondazione, partoriranno le microfilarie che invadono il torrente circolatorio. I parassiti adulti possono rimanere vitali e produrre microfilarie fino a 5-7 anni nel cane e fino a 2-3 anni nel gatto.

Siamo in primavera ed è quindi tempo di pensare a proteggere i nostri furetti dal rischio filariosi. Vediamo che cos’è questa malattia e cosa possiamo fare per prevenirla o, eventualmente, curarla. Si tratta di una parassitosi causata da un verme cilindrico, quindi della classe dei Nematodi, chiamato Dirofilaria immitis. Nel ciclo vitale di questo parassita si distingue una fase larvale (microfilaria) e una fase da adulto (macrofilaria). Nell’animale infestato le macrofilarie si localizzano nell’arteria polmonare principale e nelle sue diramazioni, nel ventricolo destro e nell’atrio destro del cuore Il numero di parassiti adulti, in sede cardiopolmonare varia in modo considerevole e si può osservare la presenza di 3 fino a 50 parassiti anche se a volte possono essere più di 100. I vermi adulti si presentano con un corpo allungato e sottile di sezione circolare e di colore biancastro. Il maschio è più piccolo (12-17 cm X 0,7-0,9 mm) e la femmina è più grande (30 cm X 1-1,3 mm). Le microfilarie misurano 0,3 mm di lunghezza. La loro sopravvivenza nel torrente circolatorio può raggiungere 2,5-3 anni, durante i quali, in seguito anche a sovrainfestazioni, si possono accumulare nel circolo periferico fino ad arrivare a 105/ml microfilarie. Per svilupparsi a parassita adulto D. immitis necessita di una fase di sviluppo in una zanzara, che funge da ospite intermedio. Le femmine di zanzara, durante il pasto di sangue su un animale infestato, assumono le microfilarie dal circolo periferico. Queste giungono nell’intestino medio della zanzara vettore, dove rimangono per circa 24

Microfilarie in striscio di sangue, ingrandimento 100x La filariosi cardiopolmonare ha una distribuzione ubiquitaria; nel bacino del Mediterraneo la più estesa area endemica è situata nel Nord Italia, negli areali della Pianura Padana. Studi epidemiologici condotti a partire dalla fine degli anni ’80 hanno dimostrato un aumento progressivo della diffusione di questo parassita: in Italia la prevalenza nei cani è stimata tra il 45% e il 65%. L’infestazione da D. immitis è stata segnalata in un’ampia varietà di specie animali; più di 30: cane, furetto, coyote, volpe, dingo, lupo, altri canidi selvatici, roditori, leone marino, cavallo, cammello, felini domestici, selvatici e primati. Il cane è considerato l’ospite definitivo e anche il serbatoio della parassitosi. L’uomo, come altri mammiferi, può fungere da ospite accidentale, nel quale il ciclo del parassita non si completa e quindi l’uomo non è sorgente di infezione, anche se può ammalarsi.


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Considerata la pericolosità della malattia risulta evidente che una adeguata profilassi è nel furetto di vitale importanza. Nelle aree endemiche questo riguarda anche i soggetti che vivono esclusivamente in casa dove , di norma, l’insetto vettore ha più o meno libero accesso. La profilassi farmacologica ha un’ottima efficacia ed agisce sulle larve infestanti che si trovano in circolo e che sono state introdotte dalle zanzare durante il mese precedente la somministrazione. Esistono tre protocolli di prevenzione : per bocca, spot-on, per via iniettabile.

Cuore di cane con numerose macrofilarie La gravità delle manifestazioni cliniche dipende da diversi fattori tra cui il numero di vermi infestanti e la taglia dell’animale. Pertanto, in animali piccoli come i furetti, bastano anche poche filarie (1-10). I sintomi comprendono: tosse, dispnea (difficoltà respiratoria), scarso rendimento fisico, sincope, insufficienza cardiaca destra, emottisi (sangue nell’espettorato), ascite (addome rigonfio per presenza di liquido infiammatorio nella cavità peritoneale), tachicardia, cachessia (estrema debolezza), edemi periferici, decesso. La morte può avvenire improvvisamente anche senza una sintomatologia precedente. In passato la diagnosi di laboratorio per confermare un sospetto clinico era basata sulla ricerca microscopica delle micro filarie nel sangue periferico. Tuttavia la negatività al test non esclude una filariosi senza microfilaremia (infestazione occulta, evento abbastanza frequente). Pertanto ora si preferiscono i test sierologici (E.L.I.S.A. e immunocromatografia) che ricercano gli antigeni del verme presenti nel sangue e sono dotati di altissima sensibilità e specificità (cioè raramente danno risultati falsi negativi o falsi positivi). E’ importante sottolineare che il test andrebbe eseguito ogni 2 anni, anche per verificare l’efficacia del trattamento profilattico utilizzato.

di Claudio Cermelli - Consigliere Direttivo Furettomania ONLUS

Le molecole coinvolte nella prima opzione sono ivermectina (17- 20 mcg a soggetto) o milbemicina ossima (2,3 mg/kg ) che vanno somministrate regolarmente e puntualmente una volta al mese perché passato questo lasso di tempo le larve non sono più aggredibili dal farmaco stesso. Normalmente la somministrazione mensile inizia ad aprile-maggio per concludersi in novembre-dicembre. Questo vale anche per la somm in spot-on di selamectina ( 18 mg/kg) che va applicata tra le scapole cercando il maggior contatto possibile tra il farmaco e la cute del soggetto. Personalmente ci avvaliamo della formulazione iniettabile di moxidectina ritardo alla dose di 0,1 ml ogni 12 mesi a soggetto perché la riteniamo più sicura in quanto non sottoposta ad eventuali alterazioni dell’assorbimento del principio attivo dovute ad es. a problematiche gastrointestinali quali vomito e/o diarrea oppure a possibili dimenticanze o a non corretta somministrazione da parte del proprietario. Abbiamo optato per questa soluzione nel 2010, quindi abbiamo l’esperienza di tre anni di profilassi nei nostri pazienti che hanno dato ottimi risultati valutati con il test elisa che non ha rilevato nessuna positivita’. Per il momento nessuno dei soggetti trattati ha manifestato effetti collaterali ed ottima è risultata anche la compliance da parte dei proprietari.

di Simona Mazzanti Cuore di furetto con numerose macrofialrie


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Parenti mustelidi Nuova rubrica fissa per presentare e conoscere anche il resto della famiglia!

L’ermellino Mi capita spesso di dire che più studio i mustelidi, più li conosco, più li amo. Ognuno di loro mi insegna qualcosa e tramite loro imparo a guardare i miei furetti sotto una luce nuova. Dal protagonista di questa volta, l’ermellino, ho imparato il significato della danza della guerra, che ho ingenuamente creduto solo un innocente sfogo dei furetti, o al limite un modo per apparire più grossi o minacciosi. Come invece si capisce dai video di cui vi ho elencato i link a fine articolo, la danza della guerra nasce con uno scopo ben preciso, in quanto è uno dei metodi di caccia che i cuccioli, tramite il gioco e l’osservazione, apprendono dalla madre (insieme al morso preciso e letale sul collo, agli appostamenti e all’ispezione del terreno di caccia) e poi sviluppano confrontandosi tra di loro. Il primo metodo è ovviamente quello di inseguire la preda fino a sfiancarla, affiancarla e aggredirla.

Il secondo, etologicamente ben più interessante, vede l’ermellino impegnato in salti, capriole pazze, balzi che lo allontanano (e poi, impercettibilmente, riavvicinano) e corse a zig zag di fronte al coniglio, preda per eccellenza, che attonito e quasi ipnotizzato non muove muscolo di fronte a questa folle e imperscrutabile coreografia… Fino a che è troppo tardi: l’ultimo balzo dell’ermellino lo ha portato sulla vittima che non ha più scampo. È per questo che in alcuni documentari viene definito “il killer giocoso”. Velleità sanguinarie a parte, questo mi ha dato da riflettere quando, giocando, i miei furetti hanno tentato di ipnotizzarmi… Con almeno trentanove sottospecie conosciute, l’ermellino è presente nell’emisfero settentrionale, coprendo la fascia

temperata fino a quella artica di America, Europa e Asia, con la predilezione per l’ambiente boschivo ricco di sottobosco, anche se non disdegna brughiere e praterie. In Italia, in particolar modo, è presente in maniera discontinua sul solo arco alpino fino ad altezze ragguardevoli. Da un punto di vista morfologico, l’ermellino assomiglia alla donnola (forse il suo parente più stretto a livello evolutivo), anche se di dimensioni più piccole, dai ventidue ai trentadue centimetri di lunghezza del corpo, coda esclusa; le femmine sono sensibilmente più piccole dei maschi; il corpo è affusolato, con zampe corte, larghi artigli non retrattili, testa e collo molto allungati e una dentatura non molto pronunciata ma dal morso potente; gli occhi sono neri, rotondi, grandi, le vibrisse molto lunghe, le orecchie piccole e tonde. La coda solitamente è lunga intorno ai nove centimetri.

Ma il tratto che caratterizza maggiormente questo mustelide è (nel bene e nel male) la sua pelliccia, la sua capacità di variare colore dall’estate all’inverno; mentre nella bella stagione l’ermellino è di un pacato tono cannella o bruno, con pancia e sottogola color crema, durante il periodo freddo assume il suo famoso bianco immacolato e serico (come purtroppo ci ricordano le pellicce di reali e papi); unica costante: la punta della coda nera. Sono ottimi scalatori di alberi, scavatori e discreti nuotatori ed hanno olfatto vista ed udito finemente sviluppati, il che contribuisce a renderli temibili cacciatori.


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possono accoppiarsi; questo ovviamente, è un espediente biologico per tenere alto il numero delle nascite e contemporaneamente inibire l’accoppiamento tra consanguinei già nel nido.

Come la loro fama indica e come si arguisce dalla loro dentatura sono predatori carnivori: la loro dieta si basa preferibilmente su animali a sangue caldo, per lo più piccoli e medi roditori, anche se non disdegnano uova e pesci. Hanno una vita breve (intorno ai due anni circa) con abitudini sia diurne che notturne vivono in tane espropriate alle prede uccise (con le cui pelli foderano il nido per i cuccioli), come anche buche sotto gli alberi, cataste di legna e rifugi che adattano alle loro necessità scavando gallerie e condotti. Sono tendenzialmente stanziali, marcando un territorio che si estende in base alle condizioni climatiche e alle risorse trofiche; solitamente il territorio di un maschio comprende quelli di più femmine. I due sessi non vivono insieme ma vicino. Non vi è monogamia.

Durante l’anno il periodo degli amori si può verificare in primavera o in estate; come per altre specie di mustelidi, nel secondo caso si ha una gestazione molto lunga a seguito di un temporaneo “blocco” dello sviluppo degli embrioni, in modo da far nascere i cuccioli alla primavera successiva; i piccoli nascono ciechi, sordi, senza denti e dotati di scarsa termoregolazione. Affidati alle sole cure materne, crescono e sviluppano velocemente e già a dodici settimane lo svezzamento è completo e le tecniche di caccia apprese. La maturità sessuale per i maschi arriva circa agli undici mesi, mentre le femmine sono già sessualmente mature intorno alle tre settimane e già prima dello svezzamento

A livello comunicativo l’ermellino è solitamente silenzioso, anche se può produrre una gamma di suoni che vanno dal mugolio del neonato agli squittii eccitati degli adulti o al minaccioso borbottio del periodo degli accoppiamenti. Se infastidito o nervoso, l’ermellino soffia e sibila e può arrivare ad emettere una sorta di acuto latrato se diventa aggressivo. Non vorrei soffermarmi su quanto riguarda la persecuzione perpetrata ai danni dell’ermellino per il suo pregiato mantello, in quanto forse è uno dei casi più noti ed in vista della sanguinaria macchina della moda della pellicceria.


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Vorrei invece fornirvi qualche nota sul folklore e la mitologia che coinvolgono questo letale e leggiadro mammifero. Nella tradizione irlandese, gli ermellini sono visti antropomorficamente come animali con famiglie, che svolgono rituali per i loro morti; o come fastidiosi animali sempre pronti a rubare e si dice che la loro saliva possa avvelenare un uomo adulto; incontrare un ermellino mentre ci si prepara per un viaggio è considerato di cattivo auspicio, ma si può rimediare a questo se lo si saluta come se fosse un vicino di casa; si crede anche che gli ermellini raccolgano le anime dei bambini deceduti prima del battesimo.

In Russia, invece, gli ermellini sono considerati il simbolo delle giovani donne belle e desiderabili. Per il Zoroastrismo, religione di origine persiana, l’ermellino è un animale sacro e il suo manto bianco rappresenta la purezza. In alcune opere d’arte del rinascimento, Minerva, dea romana della saggezza è raffigurata con un ermellino, simbolo di virtù. Nell’arte cristiana, il manto di Maria Maddalena è talvolta di ermellino, a indicare che l’antica prostituta aveva riformato i propri costumi e si era convertita ad una vita casta. Secondo una leggenda, un duca bretone del X secolo è stato incitato ad opporsi ed a fermare le incursioni Vichinghe quando ha visto un ermellino inseguito da una volpe girarsi improvvisamente ed attaccare l’animale più grande di lui. Un successivo duca , Giovanni IV, creò un Ordine denominato “Chivalric del Ermine” nel 1381.

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Un’altra leggenda dice che la duchessa Anna di Bretagna vide un ermellino bianco che preferì morire piuttosto che sporcare il proprio bel pelo bianco nel fango. La duchessa ha adottato così i blasoni con le ciocche nere, che deriverebbero dalla coda dell’ermellino. Non si conosce esattamente l’origine di questa usanza, ma ha certamente qualcosa a che fare con gli inizi dell’ordinamento araldico quando gli scudi dovettero essere rinforzati. Questi punti di nero erano forse inizialmente rinforzi chiodati. Il motto del ducato di Bretagna è comunque “Potius mori quam foedari”, in bretone, “Kentoc’h mervet eget am zoatran” (“Piuttosto morto che sporco”).

Gli ermellini sono animali schivi e sospettosi, veloci a fuggire e a nascondersi. La loro naturale curiosità però spesso prevale ed è per questo che, nell’incontro con l’uomo, dopo un primo momento di paura, spesso ci guardano da lontano e ci studiano con la loro espressione da folletto sanguinario, da tenero assassino, da adorabile killer. Direi che va bene, fino a che non li vediamo ballare per noi… http://www.youtube.com/watch?v=eB_1WG0w85E http://www.youtube.com/watch?v=CYNafAQgCzI http://www.youtube.com/watch?v=HNbqvqf3-14 http://www.youtube.com/watch?v=ODEUK5sB5vE

di Ariela Trovato - Consigliere Direttivo Furettomania ONLUS


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Molto rumore per nulla Un’altra nuova rubrica per aiutare a barcamenarsi con le piccole complicazioni quotidiane. Dal riconoscimento dei segnali insoliti al taglio delle unghie alla Edward Mani Di Forbice, dalla somministrazione dei farmaci alla pulizia delle orecchie che si trasformano in incontri di wrestling! Dove non arriva il Manuale Delle Giovani Marmotte subentriamo noi!

Le mute Nei furetti le mute sono molto meno frequenti e continue che in cani e gatti e questo dal punto di vista della gestione e convivenza è un discreto vantaggio, solo per brevi periodi ci troveremo il pelo caduto in giro per casa, è anche abbastanza rara la formazione di boli di pelo dovuti all’ingestione. Di massima ci sono 2 mute l’anno, di base una all’inizio della primavera ed una all’inizio dell’autunno.

La prima per alleggerire il manto in concomitanza con il rialzo delle temperature stagionali, viene infatti perso il sottopelo, quello più soffice e lanoso e chiaro. Mentre la muta invernale aggiunge molto sottopelo per il motivo opposto. Altra ragione di muta è l’impianto di Suprerolin per la sterilizzazione/castrazione chimica: dopo alcune settimane si verifica una muta repentina dovuta allo sbalzo ormonale. Ancora un altro tipo di muta è quella durante la gravidanza, qualche giorno prima del parto le furette si “spogliano”. Non è chiaramente considerabile “muta” la perdita di pelo dovuta a patologie. La muta influisce sull’aspetto estetico oltre che in volume del pelo anche dando una colorazione più scura al manto, dato che il sottopelo che si perde è nella maggior parte quello più chiaro, un furetto può quindi cambiare molto le sue sembianze in questo periodo.

MUTA INVERNALE (Furetto Dodo)

MUTA ESTIVA (Furetto Dodo)

MUTA INVERNALE (Furetto Noodles)

MUTA ESTIVA (Furetto Noodles)


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Laddove la muta sia successiva alla castrazione chirurgica o chimica, la tipica colorazione giallo/arancio del sottopelo dovuta al sebo iper stimolato dagli ormoni, verrà perduta insieme al pelo vecchio . Non ci sono particolari attenzioni da avere se non l’uso di qualche pasta a base di malto di uso tipico per le mute dei

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gatti, che si può usare, con moderazione, se si teme che il piccolo possa ingerire il pelo e comunque come scrupolo preventivo, e, per non impazzire a cercare di togliere i peli dalle cucce, è utile, nei periodi di muta usarne di tessuti poco “adesivi” per il pelo, ad esempio di denim o tela robusta, questo anche onde evita intasamenti dello scarico della lavatrice quando poi si vanno a lavare i panni.

Furetto Faramir durante la muta post impianto castrazione chimica di Patrizia Puccetti Ufficio Adozioni Centrale

Lo staff e il Direttivo di Furettomania Onlus ritengono importante sottolineare che in questa rubrica sono contenute solo generiche indicazioni per una conoscenza personale utile alla comprensione delle caratteristiche dei furetti e delle pratiche consigliabili per le loro routine di igiene e di medicazione, ma al momento dell’insorgenza di eventuali sintomi o malesseri è sempre doveroso trovare riscontro nella competenza di un veterinario specializzato.

Pot Pot accessori di Cristina Battistini

Originalissime cucce per i nostri amici, dalle forme e colori sorprendenti! https://www.facebook.com/pot.pot.accessori.per.furetti Parte del ricavato delle creazioni vendute durante le manifestazioni di FM viene devoluto per i furetti abbandonati


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Intervistate per voi Jules ci scrive dall’Inghilterra. Insieme al marito hanno adottato due furetti, Dill (femmina mascherina) e Custard (maschio albino), entrambi di circa due anni. D. Che cosa ci vuoi raccontare di te e dei tuoi furetti? R. Quello che vorrei condividere è che avere dei furetti è stata un’esperienza davvero positiva per me e per mio marito. Soffro di depressione e stati d’ansia, e i furetti sono stati per me una fonte di conforto e di gioia. C’è molta disinformazione in giro, perciò vorrei anche sfatare un po’ di miti. D. Come sono alloggiati i tuoi furetti? R. Hanno una stanza tutta per loro, con una gabbia a due livelli, di sotto il bagno, di sopra un’amaca e un sacco nanna che ho cucito per loro, con un beverino. Hanno anche altre ciotole fuori dalla gabbia per cibo e acqua. La gabbia è sempre aperta, e possono scalare le loro scatole. Ho molte scatole di cartone, quindi di tanto in tanto costruisco qualche gioco per loro. Costa meno di comprare giocattoli e ci divertiamo tutti di più. Poi, quando si sono stufati, puoi staccare le scatole e creare qualcos’altro: un labirinto connesso da tubi, una nave spaziale, un condominio. Adesso hanno una scatola per scavare, sulla quale c’è una scatola per la nanna e in cima ce n’è una piena di giocattoli. Un paio d’ore al mattino e una di sera, apriamo la porta in modo che possano venire al piano di sopra da noi.

D. Quando e perché avete deciso di adottare dei furetti? Perché avete scelto quella particolare struttura? R. Ho desiderato furetti per anni, il difficile è stato convincere anche mio marito! Quando tre anni fa ho visto dei furetti da caccia in uno show, il mio desiderio si è rafforzato. Credo fortemente nei diritti degli animali e ho sempre cercato di adottarli, piuttosto che di comprarli da allevatori o negozi. Ho scelto Hull & East Riding Ferret Rescue perché si occupano di aiutare furetti abbandonati e maltrattati.

http://www.ferretrescue.org.uk/page.php D. Puoi darci maggiori informazioni su di loro? R. Il rifugio è gestito da una coppia di marito e moglie amanti dei furetti, che si occupano di recuperare, prendersi cura e dare in adozione i furetti. Partecipano a molti eventi pubblici per far conoscere i furetti. Incoraggiano i futuri proprietari ad incontrare diversi furetti, dando loro dettagli sulle loro necessità, esigenze personali, ecc. E alla fine permettono a te e ai furetti di prendere una decisione. Quando li abbiamo contattati, abbiamo fatto una lunga chiacchierata su cosa cercavamo (quanti furetti, come potevamo tenerli, gli altri animali che avevamo in casa e così via), e abbiamo fissato un incontro. La donna con cui abbiamo parlato, Jill, aveva selezionato quattro coppie di furetti. Mio marito ed io abbiamo conosciuto ciascuna coppia separatamente e abbiamo interagito con loro. Dill & Custard sono stati l’ultima coppia ed è stato amore a prima vista! Nel giro di qualche minuto, Dill si era accoccolata tra le braccia di mio marito, mentre Custard e io ci inseguivamo per tutta la stanza. Jill è stata di grande aiuto, abbiamo parlato di esigenze alimentari, mi ha fatto vedere come tagliare le unghie, cosa usare come premietti e via dicendo. Siamo andati via con due furetti, la loro coperta preferita, una bottiglia di olio di fegato e una scorta di croccantini.


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R. La sterilizzazione con deslorelin non è molto usata. Si usa quella chirurgica. Le ghiandole perianali non sono rimosse nel Regno Unito (sono rimasta sconvolta quando ho letto che in nazioni come gli Stati Uniti è prassi comune!), a meno che non ci sia una valida ragione medica. Grazie a organizzazioni come la RSPCA [Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals, la principale organizzazione inglese per il benessere degli animali, NdT], procedure mediche non necessarie sono molto rare. D. Fai parte di associazioni simili a Furettomania? R. No, mi piacerebbe molto, ma non ne esistono nella mia zona. D. Pensi che i furetti siano un animale domestico comune nel Regno Unito? R. I furetti non sono rari nelle zone rurali, ma sono spesso animali da caccia e non d’affezione. E’ insolito che i ragazzi li abbiano nella loro stanza come potrebbe essere con un criceto. Dal momento che la pratica della caccia con il furetto è sempre meno comune, e che sono rari come animali domestici, non ci sono furetti in vendita nei negozi di animali. Di solito si possono trovare presso allevatori privati che li vendono online o sui giornali locali. D. Pensi che i tuoi connazionali conoscano bisogni e caratteristiche dei furetti? R. No, penso ci sia molta disinformazione sui furetti nel Regno Unito, soprattutto tra gli abitanti di città e cittadine che non ne hanno mai visto uno, figurarsi una donnola o una puzzola.

D. Riesci a trovare nei negozi quello che ti serve per i tuoi furetti? R. No, il cibo per furetti non si trova nei supermercati, quindi visito negozi specializzati nelle grandi città o compro online tutto quello che mi serve. Pearl ha 29 anni, è un’assistente sociale e vive a Madison, nel Wisconsin (USA). Ha due gatti e due furetti. D. Pearl, raccontaci dei tuoi animali. R. Ho due gatti, Nesta e Hendrix, adottati dalla strada quando avevano poche settimane. Due anni fa ho adottato due furetti, Milo e Phoebe, dalla Humane Society. Milo e Phoebe erano già una coppia affiatata e hanno entrambi cinque anni. Vivo in un piccolo bilocale con il mio coinquilino, i nostri animali sono come dei figli per noi. D. Quando e perché hai deciso di adottare degli animali? R. Un’estate, il mio coinquilino ha trovato un cucciolo di procione per strada (probabilmente, sua madre era stata investita). Lo abbiamo nutrito e amato e ha perfino dormito con noi. Più avanti, lo abbiamo dato a qualcuno che potesse

D. Come proprietaria di furetti, cosa esige la legge da te? R. Nel Regno Unito, l’Animal Welfare Act prevede che tutti i proprietari di animali provvedano a cinque bisogni essenziali: alloggio adeguato, dieta appropriata e acqua fresca sempre disponibile, possibilità di esprimere il comportamento naturale, socializzazione e protezione da malattie e incidenti. Questo atto copre tutti gli animali, furetti inclusi. D. Come sono sterilizzati i furetti, di norma? I furetti vengono deghiandolati nel tuo Paese?


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prendersene cura, e se l’è cavata alla grande. Ma ci mancava, perciò l’anno dopo abbiamo adottato Nesta e il successivo Hendrix. I furetti ci sembravano simili al nostro cucciolo di procione, perciò qualche anno dopo ho iniziato a interessarmi a loro come animali domestici. Abbiamo anche trovato una gabbia per furetti abbandonata sul marciapiede. Volevamo adottarli, e non comprarli in un negozio, quindi abbiamo provato a vedere se la sede locale della Humane Society avesse furetti. Avevano solo Miloe e Phoebe e ci siamo innamorati di loro.Siamo andati a trovarli per un paio di giorni, abbiamo giocato con loro e alla fine li abbiamo portati a casa con noi.

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Ogni anno, accolgono circa 7000 animali (domestici, da fattoria, esotici e fauna selvatica che è rimasta ferita o ha perso la madre). Si occupano anche di animali randagi e smarriti. Offrono anche altri servizi come assistenza veterinaria, formazione, adozioni e recupero della fauna selvatica. Sono collegati con altre organizzazioni per la gestione degli animali in soprannumero. D. I furetti sono molto comuni negli USA? R. Sì, sono un animale domestico comune. Tuttavia, penso siano più diffusi in città che in campagna. E penso che chi non ne ha mai avuti non possa capirli. D. Pensi che siano poco conosciuti? R. Penso che la maggior parte della gente non ne sappia molto. Spesso chi non ha mai avuto furetti mi fa molte domande, perché non ne sa molto. Ci sono molti miti e fraintendimenti, e le persone ci credono. Personalmente, mi sento in dovere di parlare agli altri dei furetti, chiarendo quali sono i miti al riguardo e dando informazioni corrette.

D. Come se la cavano gatti e furetti insieme? R. Pensavamo che sarebbero piaciuti a Hendrix, perché gli piacciono i gattini, ma purtroppo non è così. Entrambi i gatti sono ancora gelosi dei furetti. Di solito mantengono le distanze ma, se i furetti si avvicinano troppo, ricevono una zampata in testa (giusto per far vedere chi comanda). Milo e Phoebe escono dalla gabbia per almeno due ore al mattino e due la sera. Nei giorni in cui non lavoro e sono a casa, sono liberi tutto il giorno con me. Di solito, appena sveglia, Phoebe cerca di rubare la colazione dei gatti (cibo umido) mentre Milo preferisce l’uvetta. D. Cosa ci puoi dire della Humane Society? R. La Dane County Humane Society (DCHS) un’organizzazione molto conosciuta, un’organizzazione privata senza scopo di lucro costituita nel 1921, una delle più vecchie organizzazioni statunitensi per il benessere degli animali. E’ un rifugio per animali ad ammissione libera, accettano tutti gli animali che necessitano di assistenza.

D. Cosa conosci della legislazione degli Stati Uniti e del tuo Stato riguardo ai furetti? R. Ho il dovere di prendermi cura dei miei furetti, assicurandomi che siano sani e felici. Un tempo era proibito avere furetti in molti degli Stati Uniti, ma queste leggi sono state abrogate negli anni ‘80-’90 e così sono diventati animali domestici diffusi. Sono tuttora illegali in California, nelle Hawaii (in quanto possibili portatori di rabbia) e nel territorio di Puerto Rico. Ci sono delle restrizioni in alcune città, come Washington DC e New York e in degli stati come il Rhode Island. Sono proibiti nelle basi milari. In Illinois non serve un permesso per averli, ma per allevarli. In passato era illegale avere furetti a Dallas, Texas, ma l’attuale legislazione prevede una regolamentazione per le vaccinazioni dei furetti. Penso che molte di queste leggi siano basate su dei miti senza fondamento né valore. E’ una vergogna non poterle cambiare! So che in California ci sono pressioni al riguardo da parecchi anni.


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D. Riesci a trovare facilmente alimenti e accessori per i tuoi furetti? R. Nella mia città ci sono molti negozi di animali. E’ facile trovare prodotti quali alimenti realmente appropriati, giocattoli e premietti adatti ai furetti.

di Maria Giovanna Modoni - socia nr 1400 -

La carta azzurra dei servizi Diversi Soci in tutta Italia che posseggono negozi o altre attività, offrono sconti per i Soci di Furettomania che si presenteranno con la tessera valida per l’anno in corso. I Soci interessati ad offrire sconti ed agevolazioni ad altri Soci, possono contattare la Redazione via e-mail a Redazione@furettomania.com. Dai presenti servizi sono escluse tutte le attività inerenti il commercio di animali. L’Associazione precisa che il presente servizio è riservato ai Soci dell’Associazione stessa e dichiara di non percepire alcun compenso per questo servizio. Le agevolazioni offerte verranno comunicate di volta in volta sul Giornalino. • La pasticceria s.a.s. di Benvenuto Emanuele, Piazza Adua, 8/B - Biella. Sconto 10%. Per Informazioni: Riccardo, tel. 015-8492685. • Bar Croce Bianca di Aries Emilia, Via dei Pescatori, 1 -Cerro di Laveno Mombello (VA). Sconto 10% sulle consumazioni. Per informazioni: Emilia, tel. 338-7562220. • Polleria girarrosto di Angela Masso Mercato- P.zza Borromini n.48 Torino Tel 347 4900848 Orario: dalle 8 alle 14 Carni tritate (compreso la quaglia intera) o a pezzi secondo le esigenze. In estate le quaglie esclusivamente su ordinazione. E’ consigliata la prenotazione. • Al cantun d’lè fiur (l’angolo dei fiori) Negozio di fiori e piante di Mauro Garelli C.so Casale 192/a Torino Tel. 011 8980166 Sconto del 10% su tutti gli articoli escluso faxiflora. • Azienda Agrituristica Arcadia (Rita, Graziano e Gabriele) Ospitalità e territorio: per le vostre vacanze: camere, cene, eventi, vendita prodotti biologici di stagione. La struttura accetta animali e i furetti sono benvenuti l’azienda offre uno sconto ai soci di Furettomania del 10% sututti i servizi. Via Cornetta 491 Poggetto di San Pietro in Casale (Bologna) Tel: 051 813176 Cel: 347 9161584 www.arcadia-agriturismo.it arcadia_bb@libero.it Riservata ai soci di Furettomania Onlus


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Gran Bazar Curiosità, gadget e chincaglieria varia e furettosa raccolta dal mondo e nel mondo e portata a voi!

Chincaglieria di gran classe: furetti e affini nell’arte La vetrina del gran bazar di questo numero è di quelle che non si possono avere. Mia madre utilizza di solito l’espressione “ciucciare barattoli vuoti”, per indicare che, sostanzialmente, il desiderio rimane insoddisfatto. Gli articoli che vi propongo, sebbene con un po’ di sforzo siano visibili, non possono essere acquistati, in quanto si tratta di una selezione di opere di artisti più o meno famosi. Iniziamo con uno dei miei pittori preferiti, Tiziano, che ritrae Eleonora Gonzaga della Rovere in un quadro ad olio esposto agli Uffizi di Firenze. Alla cintura della nobildonna è appesa una martora con la testagioiello, in oro con perle e rubini incastonati: la duchessa ne accarezza con la mano destra la pelliccia scura. Domenico di Bartolo è invece l’autore di “Il pontefice Celestino III concede privilegi di autonomia all’ospedale”, custodito in Santa Maria della Scala a Siena. Difficile individuare il furetto? Vi do un indizio: il collo del tipo di spalle in entro alla scena.

Il pontefice Celestino III concede privilegi di autonomia all’ospedale, Domenico di Bartolo, affresco, 1536-1538, Santa Maria della Scala, Siena

Ritratto di Eleonora Gonzaga Della Rovere, Tiziano, olio su tela (114x103 cm), 1536-1538, Galleria degli Uffizi, Firenze Nel ritratti di John the Fearless del Louvre (autore sconosciuto) il furetto non fa una bella fine, dato che in questo caso sembra essere stato usato come rivestimento per l’abito del duca.

John the Fearless, Autore sconosciuto, olio su tavola (29.2 × 21 cm cm), 1404-1405, Louvre, Parigi


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Miglior sorte tocca all’ermellino di Elisabetta I dipinta da Nicholas Hilliard (Hatfield, Gran Bretagna): qui l’animale è perfino incoronato!

Scene di ferreting Mentre le opere di John James Audubon hanno più un carattere naturalistico, facendo parte di cataloghi di illustrazioni destinate ad illustrare le specie animali. Nell’ordine qui troviamo dei visoni, una donnola e un furetto dai piedi neri. Ermine, Ritratto di Elizabeth I, Nicholas Hilliard, (114x103 cm), 1585, Hatfield House, Hatfield UK Ovviamente, essendo il furetto utilizzato per la caccia, troviamo molti dipinti che ritraggono scene di ferreting, per lo più di autori francesi e inglesi.


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Questa invece è un’illustrazione di un furetto domestico tratta dal libro di Conrad Gesner “Historiae Animalium” del 1551.

E come chiudere in bellezza se non con uno dei più grandi ed eclettici artisti mondiali di tutti i tempi, Leonardo da Vinci? La sua “Dama con ermellino” altro non è se non una dama con furetto come da tempo sostengono i critici; basta guardare alla struttura della testa (potete a confronto riguardarvi le foto dell’articolo sui mustelidi sempre in questo numero), al colore della pelliccia e alle dimensioni dell’animale.

Dama con ermellino, Leonardo Da Vinci, (54,8×40,3cm), 1488-1490, olio su tavola, Castello del Wawel, Cracovia

di Ariela Trovato - Consigliere Direttivo Furettomania ONLUS

Ago, filo e fantasia di Lucilla De Nardi

Divani, tappeti gioco,cucce originali e resistenti, tutte per la comodità dei nostri piccoli! denardilucilla@hotmail.it tel. 3929793600 Parte del ricavato viene devoluto per i furetti abbandonati


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Focus on Lo staff racconta Come promesso racconto la mia esperienza con una straordinaria furetta, Alice. Arrivata da me ad Aprile 2012, spelacchiata e magrissima con alle spalle una storia che purtroppo si ripete troppo spesso, frutto di un allevamento senza criteri.... lei non era altro che una furetta ritenuta mordace relegata in una gabbia per mesi senza avere contatti con l’esterno. Eh già mordace, come mai? Ve la immaginate una furetta che si sente profondamente sola, che non conosce né tenerezza né amore come può dare una leccatina ad una mano che si avvicina al suo piccolo corpicino pelle e ossa. I primi giorni li ha trascorsi sul fondo della gabbia nonostante avessi sistemato una bella amaca e un cubo nanna e mangiava come una pazza sino a che non vuotava la ciotola. In men che non si dica ha capito l’utilità dell’amaca, della lettiera ed è diventata la padrona del suo piccolo mondo tant’è che se solo poggiavo la mano nelle sbarre della gabbia erano morsi, aveva sempre un sonno leggero pronta a difendersi...

Le prime settimane sono state difficili, troppo presto ho creduto che si potesse fidare di me ed ho ricevuto dei morsi che mai mi era capitato di ricevere, stringeva più che poteva senza mollare la presa e lì ho pensato che sarebbe stato impossibile insegnarle a riconoscere una mano amica.... poi sia la spinta di chi ha avuto maggiori esperienze di me sia la voglia di non darmi per vinta che come al solito in ogni situazione prende la meglio, è iniziato il lungo percorso della conoscenza. Ogni giorno la liberavo e la lasciavo girovagare per la camera poi entravo in scena cercando di farla giocare con una copertina, inizialmente si avventava sulle scarpe poi nei giorni seguenti ha iniziato a saltellare seguendo la copertina e dopo sono arrivati anche i primi potpotii. Ogni giorno per molto tempo l’accarezzavo attraverso la copertina e le piaceva ma allo stesso tempo potevo percepire il timore di abbandonarsi completamente alle coccole sino a che un giorno ho provato ad avvicinare la mia mano e lei non mi ha morso....è stata una gran conquista, mi ha riempito il cuore vederla così profondamente trasformata anche se ad oggi dimostra un pò di diffidenza nei confronti di chi non conosce ma soprattutto la voce maschile la porta ad essere ancora aggressiva. Durante il percorso Alice è stata presa per il coppino una sola volta e mi ha fatto capire che non era la via giusta, si era talmente dimenata che era riuscita comunque a mordermi con forza e successivamente la ho rimproverata solo dicendo “No”. Nel frattempo è anche sbocciata esteticamente dopo l’impianto ed una sana alimentazione diventando così:

prima settimana


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Per diverso tempo ho cercato una famiglia adatta a lei, ma purtroppo non è arrivata e visto che oramai ci eravamo tanto legate ho deciso che doveva far parte della mia famiglia! Però il suo annuncio mi ha fatto incontrare nuove persone e dato la possibilità di far adottare un’altra furetta, Ambra. Ho voluto raccontare quest’esperienza per rimarcare il fatto che non esistono animali cattivi ma solo cattivi padroni che li rendono tali e che ci vuole tempo e tanta pazienza per recuperarli. Non fermatevi alle prime difficoltà, date il tempo ai furetti di conoscere i loro nuovi spazi e poi presentatevi senza essere invadenti e vedrete che non ve ne pentirete, diventeranno la vostra ombra e vi regaleranno tutto il loro amore e non potrete più fare a meno di loro.

di Francesca Floris - volontaria regione Sardegna Maggio 2012

Gennaio 2013

Responsabili uffici di furettomania E-mail centrale: info@furettomania.com •Consiglio Direttivo: Viviana Puzone (Presidente) 339-1158668, Ariela Trovato (Consigliere)334-8586875, Claudio Cermelli (Consigliere) 340-5226910, Ambra Gianotti (Consigliere) 340-3172621 Gaia Franzoso (Tesoriere) 333-8911991 Consiglio.direttivo@furettomania.com •Ufficio Tesseramenti e Iscrizioni: Gaia Franzoso 333-89119991 Tesseramenti@furettomania.com •Ufficio Adozioni: Patrizia Puccetti 335/6678218, Viviana Puzone 339-1158668 Ufficio.adozioni@furettomania.com •Ufficio Amministrativo: Gaia Franzoso 333-89119991 Amministrazione@furettomania.com •Ufficio Anagrafe (Microchip e Albo): Tommaso Bobini 345/6103451 anagrafe@furettomania.com •Ufficio Certificati: Claudia Segafredo 338-5430132 Certificati@furettomania.com •Ufficio Grafica: Chiara Vercesi chiara.vercesi@furettomania.com •Ufficio Manifestazioni: Manifestazioni@furettomania.com •Ufficio Redazione Giornalino: Redazione@furettomania.com


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I soci raccontano

Time-lapse life Da quando i primi furetti sono entrati in casa nostra sono passati dodici anni. Dodici anni per noi homo sapiens sono un periodo lungo ma non lunghissimo, normalmente un periodo di questa lunghezza rappresenta una porzione significativa della nostra esistenza ma niente di più che una porzione. Invece, in questi dodici anni, nelle stanze del nostro appartamento si sono avvicendate (almeno) tre generazioni di furetti. E’ un aspetto sul quale forse non si riflette abbastanza. E, al contrario di quello che normalmente si pensa, uno dei grandi doni che i furetti ci fanno. Provo a spiegarmi. La nostra dimensione temporale è tarata sul nostro orologio biologico e sulla nostra esperienza di vita. Cultura e natura cercano di ingannarci facendoci credere che il ciclo della vita sia così lungo da (quasi) non riguardarci, come qualcosa che non esistesse. Prima vediamo morire i nostri nonni, poi i nostri zii e i nostri genitori, e poi anche i nostri coetanei, ma tutto questo viene percepito in maniera attutita, accade così sporadicamente e in maniera così lontana da noi (prima perché siamo troppo piccoli per occuparcene, poi perché deleghiamo a terzi tutte le funzioni relative all’assistenza di chi sta morendo e alle pratiche per la sepoltura) che quasi non ci rendiamo conto di quanto invece la morte ci circondi e segni la nostra vita. Tutto ci appare da un lato come naturale (la morte di un nonno o di un genitore viene percepita da chi gli sopravvive come “corretta”, come fosse ben inserita nell’ordine delle cose) e dall’altro (quando non ce l’aspettiamo o quando muore qualcuno “troppo presto”) come uno scherzo cinico del destino, un torto che subiamo da una qualche entità potente e superiore. In ogni caso fatichiamo a renderci correttamente conto di come il ciclo vita-morte sia uno dei fondamenti sui quali si basa la vita biologica su questo pianeta. Cani e gatti hanno, normalmente, una vita “troppo lunga” per non essere compresi nel contesto che ho appena descritto, altri animali hanno invece una troppo scarsa interazione con gli umani perché la loro morte possa assumere un significato forte e profondo.

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Forse solo i furetti, che, come dicono alcuni, “durano poco”, possono raccontarci le leggi del mondo con tanta forza ed efficacia. Ettore arrivò da noi che era un piccolo (e bellissimo) cucciolo piagnone. All’inizio il suo (futuro) compagno di giochi e di vita, Clean, neanche lo sopportava e lo scansava, poi, forse per affinità, forse per mancanza di qualcosa di meglio, i due fecero coppia fissa e diventarono indivisibili. In un batter d’occhio Ettore si trasformò in un furettone iper-atletico capace di arrivare ovunque e farsi male nei modi più impensati (rimanendo peraltro piuttosto indifferente alle ferite e ai danni che si procurava). Arrivò la nuova stagione e si autonominò capobranco e la sera, prima di rientrare nella sua amaca, faceva il giro della casa per controllare che tutti noi (io, mia moglie e Clean) fossimo ai nostri posti e tutto fosse in ordine. Nel giro di altri pochi mesi divenne un furetto adulto, infastidito dagli altri furetti, disponibile a giocare e stare solo con Clean (che presto l’avrebbe, e ci avrebbe, prematuramente lasciato).Ancora un battito di ciglia e ci ritrovammo Ettore in versione furetto anziano, sorprendentemente tollerante con gli altri furetti e decisamente meno attivo che in gioventù. Infine la morte, giunta dopo otto anni e mezzo di vita, di cui oltre otto passati con noi. Infine la morte, giunta dopo otto anni e mezzo di vita, di cui oltre otto passati con noi. Questi otto anni sono stati un vortice di sensazioni, emozioni, gioie e dolori che è passato come un uragano nella mia vita. E’ stato vivere in soli otto anni una vita intera, con tutte le sue cose belle e le sue cose brutte. Una vita completa in tutto e per tutto ma allo stesso tempo accelerata, rapida, travolgente e intensa. Quello che mi ha fatto Ettore è stato un dono immenso. Attraverso la SUA vita, e la SUA morte, io ho avuto la consapevolezza di cosa sia la NOSTRA vita mortale in una maniera che i film, i libri o gli insegnanti non saranno mai capaci di darmi. Nella mia carne sono stati scavati solchi che hanno cambiato la mia visione del mondo rendendola più completa, più profonda, più vera. E come Ettore anche gli altri furetti che sono passati per la nostra casa, e che ora riposano con lui all’ombra di un antico ulivo dominando una verde valle del Lazio, hanno scavato altri solchi nella mia carne, con l’unica differenza di aver condiviso il loro cammino con noi per un periodo più breve, essendo arrivati da noi non più cuccioli. Ma tutti, compresa Piccola Miss, l’ultima ad averci lasciato, hanno compiuto con noi il loro ciclo vitale (questo loro ciclo vitale) ed a tutti loro posso e devo essere riconoscente.

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Viviamo in una società che ha cancellato la morte dal nostro orizzonte, e dal vocabolario, come fossimo immortali, obbligati solo a vivere per consumare infinitamente e indefinitamente, impossibilitati a pensare in termini di impermanenza ma incoraggiati a pensarci eternamente giovani, eternamente ragazzi. E’ perlomeno singolare che a farci sollevare il velo che ci nasconde la realtà possa essere la relazione con un piccolo mustelide, ma questo può accadere se questa relazione viene vissuta con l’intensità e la profondità che essa merita, con l’attenzione e l’onestà intellettuale che la nostra stessa vita merita.

La nascita non è un principio la morte non è una fine la memoria si risveglia di Stefano -volontario FM -

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Cercano ancora casa Nomi: Kiwi&Fico Età: circa 5 lei e circa 4 anni lui Sesso: Femmina (S) e maschio (impianto ormonale) Colore: Mascherina Arrivato: Gennaio 2013 Dove: Roma Ci si strappa il cuore a fare questo annuncio, non avremmo mai, mai, mai voluto farlo, questi due furetti sono speciali, una storica e solida adozione, lei, una speciale passerottina, intelligentissima simpatica, buffa, adorabile, lui grande grosso, bello e bonaccione. Non doveva finire così, ma a volte anche le adozioni più riuscite ci tradiscono, le vite cambiano, diventano complicate e si getta la spugna, Kiwi e Fico sono meravigliosi, senza colpe ed ora hanno bisogno urgente di chi gli faccia posto nella propria vita e se ne prenda cura fino in fondo. Kiwi ha un problema di surrenale finora trattato con impianto con scarsi risultati e sarà presto valutata per maggiori cure, Fico è in gran forma, non sono certo dei cuccioloni ma hanno ancora anni da vivere e tanto da dare. Sono fantastici e chi saprà guardarli negli occhi e vederlo non si pentirà di avergli aperto le porte di casa e del cuore. -Per maggiori informazioni su questa adozione contattare Patrizia: patrizia.puccetti@furettomania.com http://www.furettomania.it/pages/abbandonati/documenti/ FORM2011.doc -Per maggiori informazioni su come adottare: http://www. furettomania.com/forum/topic.asp?TOPIC_ID=17243

Nomi: Falkor

Non fatevi ingannare dall’aspetto, Falkor é un furetto molto vivace e gioioso, il tumore al surrene destro gli ha tolto un bel po’ di pelo ma non di certo la sua voglia di vivere! Ha un buon appetito, preferisce curiosare allo stare fermo in braccio come ogni furetto che si rispetti, inoltre é molto socievole e ben educato anche se l’età gli ha portato via la vista all’occhietto sinistro. Certo che conquisterà il cuore di tutti, il “fortunadrago” é pronto per una nuova e accogliente casina! -Per maggiori informazioni su questa adozione contattare: Gessica Stagni 349/8803333 gessica.stagni@furettomania.com -Per iniziare il percorso adottivo spedire il questionario: http://www.furettomania.it/pages/abbandonati/documenti/ FORM2011.doc -Per maggiori informazioni su come adottare: http://www.furettomania.com/forum/topic.asp?TOPIC_ ID=17243


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Bricoferret Mille idee e mille consigli su come allestire tutto ciò che rende la vita del nostro furetto più sicura, più comoda e più divertente. di Patrizia Puccetti - Ufficio Adozioni Centrale Quando si porta fuori il furetto, dal veterinario, per spostamenti vari, ma soprattutto quando si fa un viaggio non così lungo da imporre una gabbia attrezzata, ma non così breve da non rendere indispensabili degli accessori, il trasportino è bene sceglierlo ed organizzarlo al meglio. Ancora di più se si viaggia in treno, dove lo spazio è

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limitato e la convivenza impone una gestione ragionata. Ideale suddividere a metà l’altezza del trasportino con un amaca, in modo da dare divisione tra una zona pulita dove il/i furetto/i possa sostare e riposare senza rischiare di sporcarsi con le cacche che, assai probabilmente (... anzi certamente!) vista la frequenza con cui i furetti evacuano, ci troveremo a portare in giro, e per quanto ci si possa attrezzare negli sballottolamenti nel trasportino che i piccoli ci finiscano sopra e si sporchino è tutt’altro che un evento raro. Perfetti, soprattutto in caso di più di un furetto, sono i trasportini con ruote e maniglione da traino, di più facile utilizzo, e se grandi a sufficienza, possono prevedere persino una piccola lettiera, insieme o in alternativa sul fondo si possono mettere tappetini igienici o giornali.


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Per i furetti particolarmente infastiditi dalla chiusura nel trasportino, se d’aiuto per calmarli, si può confezionare una copertina che oscuri il trasportino. Laddove il numero di furetti da trasportare sia elevato, un buon metodo è impilare

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due o tre trasportini legandoli uno all’altro, o usando come base un trasportino con ruote o, se tutti sprovvisti, usando un carrellino da bagagli. Da non dimenticare per il completo allestimento beverini e ciotole fissate alla porticina.

Congratulazioni a Papà Cristian e mamma Ae, benvenuto Manuel!

Benvenuto al piccolo Filippo di Claudia e Rocco


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Adozioni Marzo - Aprile 2013

INO (ora Popoff): che sia la genetica, il destino o più probabilmente l’amore, è indubbio che quel cosacco di Popoff scivolando sulla pancia è arrivato proprio dove doveva stare... Angelo, Claudio, Poldo e Polpetta: un grande grazie per aver accolto a piene braccia e zampe con voi questo sdentatone amoroso!

Budino:

Grazie a Laura e alla sua famiglia per aver accolto Budino!!!

Chupito: Un tornado di furetto è andato a sconvolgere

Jacky: all’amore non si comanda! Colpo di fulmine per

la vita di Alessandra e degli amici pelosi che di certo non si annoieranno mai! Grazie per questa adozione ad Alessandra e sua mamma.

Barbara e Jacky! Ora felice e coccolatissimo

Nettuno: grazie a Vincenzo ora Nettuno conosce l’amore di una vera famiglia!

Brandy: grazie a mamma Iris per l’adozione di Brandy, amatissimo e ora finalmente felice!


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Adozioni Gennaio - Febbraio 2013

Spike: grazie a Carla e suo marito Giancarlo per questa Trevor: il dolce Trevor ora Miele non è più solo! Grazie splendida adozione tanto desiderata! Ora Spike ha una famiglia a papà Gianluca, mamma Elena, Gabriele, Camilla, Catedefinitiva e tre sorelline che lo coccolano e urlano nelle rina, Viviana, Mina, la gatta ed Amelie la cagnolina. orecchie da brave femminucce! Grazie!

Piplup: Piplup (ora Arturo) se la spassa col suo amichetto Nanuq, le principesse Zelda e Phoebe, i piccoli umani Manu e Rebecca, papà Marco e mamma Lisa. Ugo (ex Soufflè): ringraziamo Monica e la sua famiglia per aver adottato Ugo che ora è felice e beato insieme ai suoi fratellini.

Camilla: grazie a Daniela e marito per l’adozione di Camilla che ha un po’ movimentato la loro quotidianità!


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Ponte dell’arcobaleno

Teddirusa (Phoebe): un grande abbraccio a LISA, la piccola Phoebe è stata fortunata a trovare una famiglia che l’ha amata tanto e non la dimenticherà.

Alfredo: In ricordo di Alfredo che riposa sotto un letto di tulipani rossi e gialli

Ranino: ha raggiunto il suo amico Willy per non separarsi mai più,, ti siamo vicini Alessia

Justus: Bellissimo JUSTUS ora corre sul ponte insieme

ai tanti fratellini che ANJA e Walter hanno accolto prima di lui. Musetta: la piccola Musetta è volata sul ponte dell’arcobaleno all’improvviso... eri una pelosetta speciale... sarai sempre nel cuore del tuo papà e e della tua mamma Daniela. Raphael: Buon viaggio Raphael, Antonella non ti dimenticherà. Poppy: un abbraccio a Paola per la perdita di Poppy Raphael: Buon viaggio Raphael, Antonella non ti dimenticherà.

Cody (nella cuccia a forma di cuore): Ciao dolce Cody,

hai lottato tanto e mamma Maria ti ha amato moltissimo, buon viaggio piccolo!


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Ponte dell’arcobaleno

Kira: Kira è stata forte più che ha potuto ma il suo fragile corpicino non ha sopportato più, ora è libera di correre sul ponte.

Derby: a volte non arriviamo in tempo, a volte diventate angeli prima di assaporare il calore di una vera famiglia, ma tu Derby maltrattato e buttato via come uno straccio vecchio, hai trovato sul tuo cammino due famiglie, quelle dei nostri volontari, che ti hanno recuperato e tenuto in affido, e che ti hanno amato moltissimo. Un grazie a Simo e Cif e a Chiara e sua mamma Paola per averti accudito con amore e dedizione. Buon viaggio dolcissimo patatone.

Niky: Dolce Niky resterai per sempre nei cuori di mamma Alexia e della sua famiglia!

Biru: la piccolissima e tenerissima Biru è stata

Ilia: ciao Ilia, arrivederci tesoro e nell’ attesa ricorda.... io porto il tuo cuore nel mio e non lo lascio mai... ovunque io vada tu vai... io porto il tuo cuore nel mio per sempre, tua gg.

felicemente accolta da Laura, Pietro e i bimbi solo un mese fa... Troppo poco tempo ha passato felice e coccolata nella sua nuova famiglia. Dalla visita che le avevamo fatto fare era emerso un cuoricino che non funzionava proprio bene... e forse lo stress dell’abbandono, forse se fosse stata portata dal veterinario prima, dalla sua vecchia famiglia... ma il cuoricino non ha retto e ci ha lasciato mentre si stava ambientando nella sua casa nuova con i suoi fratellini acquisiti, Pluto e Budino, e con la sua nuova ed affettuosissima famiglia. Ciao Biru... sarai sempre nei nostri cuori e soprattutto nei cuori di Laura e Pietro che ti volevano bene come se avessi vissuto con loro da sempre.


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Il Furoscopo di Sibilla Putoria

Pesci 20 febbraio – 21 marzo Sensibile, emotivo, sentimentale. Volendo fare un paragone stagionale, il furetto dei Pesci è come quel seme che per tutto l’inverno ha dormito sotto terra e all’arrivo della primavera sta provando a uscire fuori: è la promessa di una piantina, delicata… E… Ho già detto sensibile? Pago del suo passato e curioso verso il futuro, il furetto dei Pesci vive per i sentimenti; non è difficile cogliere in lui quella vena di affetto e malinconia che lo rende un assiduo scalatore delle vostre gambe, per trovare un caldo rifugio tra le vostre braccia: voi siete il suo principe azzurro dalla splendente armatura, voi lo proteggerete… Poco importa se dal raffreddore (il furetto dei Pesci ama lamentarsi, fosse anche per un’unghia scheggiata), dal cattivo labirinto di tubi (essendo dotato di scarsissimo senso pratico si perde in un bicchier d’acqua) o da quel giocattolo cattivo che durante la lotta gli si è rivoltato addosso (sì, ha anche una buona dose di autocompiacimento vittimista). Lo so cosa state pensando: che il furetto dei Pesci sia un po’ una palla al piede. Ma vi sbagliate.


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Vi bacia con slanci affettuosi, vi sta accanto quando state male come se fosse una piccola infermiera, è assolutamente dedito e attento al vostro umore. Anche se sa difendere le proprie comodità, è un animale adattabile, socievole, desideroso del contatto con altri esseri viventi in un armonioso contesto di solidarietà e empatia: il soggetto perfetto da inserire come “stato cuscinetto” per portare pace ed equilibrio anche in quei branchi furettici un po’ turbolenti. È il tipo di furetto che aspetta che gli altri dormano per poterli abbracciare tutti con le sue zampe, stretti caldi caldi nella cuccia.

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So cosa state pensando adesso: che sia un furetto delizioso. Ed è così. Ma vi do un ultimo avvertimento: il furetto dei Pesci ha un estro artistico non trascurabile, un’intensa fantasia creativa; occhio a dove lasciate incustoditi gli oggetti, potrebbero diventare parte di una composizione degna di Picasso, mischiati a cibo e altri componenti di natura organica di cui forse preferireste ignorare la provenienza…

Ariete 22 marzo – 20 aprile carpiato sul divano sottostante. Si è spiaccicato al suolo già tre volte? Poco importa! Imparare dalle esperienze passate è una cosa da smidollati, alla quarta andrà meglio! Provare a fermarlo o a fargli cambiare idea è impossibile: riesce ad essere contemporaneamente una forza inarrestabile ed un oggetto inamovibile, tanto è energico e testardo oltre ogni dire. Può incaponirsi per ore nel vano (ma non ai suoi occhi) tentativo di spostare una parete che nella sua ottica intralcia il suo cammino. È così testardo che questo si ripercuote anche nelle sue abitudini di vita, infatti è consigliabile non tentare di cambiare la sua routine, è utile dargli poche regole e ben chiare per la convivenza. Perché, diciamocelo, non è un furetto da riflessioni filosofiche, da training per trucchi da circo: se proverete ad insegnargli “rotola!” al massimo vi guarderà con sospetto, per poi correre a lottare con i suoi simili. Sempre facendo un paragone con i cicli vitali della natura, il furetto dell’Ariete arriva con la primavera, con lo sbocciare della vita, con l’esaltazione delle lunghe e belle giornate: la piantina ha bisogno di una grande energia (in una certa misura quasi aggressiva) per erompere dalla terra ed affacciarsi sul mondo. E quindi? Quindi il furetto dell’Ariete affronta a testa bassa e corna in avanti la sua intera esistenza. Scarsamente riflessivo, sprezzante verso il pericolo, lo potete trovare arrampicato in cima alla sua stessa gabbia mentre esegue un triplo tuffo

Se la capacità di concentrazione non è il suo forte, del resto lo è la sua lealtà: dal suo punto di vista fate parte dello stesso branco dal momento in cui ha varcato la porta della vostra casa (decidendo arbitrariamente di essere il vertice della gerarchia); niente gli farà cambiare idea su questo, perché quando il furetto dell’Ariete si sarà convinto di una cosa, sarà per sempre. Ok, è spartano, brusco e materiale… Ma per chi sa guardare oltre l’apparenza è un compagno di vita ineguagliabile, unico: magari, invece che con i baci, vi dimostrerà il suo affetto con le testate!


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La campagna del mese

Scambio Ferret Sitting La banca dell’ospitalità Quando si convive con degli amici pelosi organizzarsi per tempo per le vacanze estive è d’obbligo: se non si possono portare con sé, all’ultimo momento si rischia di non trovare la situazione adatta cui lasciarli in sicurezza, soprattutto quando questi amici sono poco conosciuti e di gestione complessa come i furetti. Riceviamo regolarmente innumerevoli richieste di aiuto per gestire i furetti nei periodi di vacanza, ma non potendocene occupare come associazione, anche perché già oberati dagli abbandoni, abbiamo da tempo messo a disposizione per i soci la possibilità all’atto dell’iscrizione di aderire all’iniziativa “LA BANCA DELL’OSPITALITA’ “ in modo da poter offrire e richiedere ospitalità per i propri furetti durante le ferie segnalandolo al proprio collaboratore di zona che metterà in contatto i soci disponibili quando richiesto, aiutando così la comunità delle famiglie con furetti a crearsi un punto di riferimento per l’ospitalità organizzandosi autonomamente. I membri dello staff che dovessero rendersi disponibili alle pensioni lo faranno a titolo privato e ne risponderanno personalmente. Furettomania non è e non sarà responsabile in nessun modo degli accordi ne delle loro conseguenze. Non supervisiona contrattazioni di alcun genere né discussioni sui singoli esiti delle pensioni, che dovranno necessariamente essere risolti in via privata.

Abbiamo comunque cercato di dare dei suggerimenti di base su quali aspetti curare nel prendere accordi per la pensione, a questo fine alleghiamo un prototipo di contratto in cui si è tentato di racchiudere le precauzioni per i più comuni eventuali imprevisti. La reciproca valutazione dell’affidabilità tra proprietario e ferret sitter e la richiesta o meno di tariffe per la pensione è a totale discrezione degli accordi presi tra privati. Naturalmente sono indicazioni generali che tentano di coprire una casistica più ampia possibile, ma non possono prevedere ogni caso, come pure ognuno discrezionalmente deciderà se e a quali aspetti non attenersi nel prendere accordi. Chiaramente mentre è opzionale chiedere o meno una caparra per le eventuali cure, certamente non dovrebbe esserlo che il furetto sia in regola con vaccino e microchip. Speriamo di far cosa utile e gradita a molti, essendo questa una delle maggiori complicazioni della gestione di un furetto. Non è necessario dare disponibilità per lunghi periodi o numerosi furetti, a volte anche un solo weekend può essere molto utile e contribuire in modo risolutivo a risolvere un esigenza. Buone vacanze a tutti.

Lo staff di Furettomania


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Passaparola Il prossimo evento

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POT POT presenta OPERAZIONE 100% LOVE! Ogni furetto merita una cuccia POT POT, anche se sono tempi duri: ecco perchè, ESCLUSIVAMENTE in occasione della Carica dei Cercafamiglia, potrete trovare tantissime nanne SCONTATISSIME, di ogni forma, e colore…un’occasione da non perdere! VENITE A TROVARCI DOMENICA 19 MAGGIO ALLA CARICA DEI CERCAFAMIGLIA, COLONIA ELIOTERAPICA - BUSTO ARSIZIO (VA)


Questo bimestrale non è pubblicato a scopo di lucro e non intende ledere in alcun modo i diritti d’autore. Eventuali immagini o brani pubblicati, tratti dal web, sono valutati di pubblico dominio e/o ne è stato chiesta la concessione; qualora il loro uso violasse involontariamente diritti d’autore, lo si comunichi alla redazione, che provvederà alla loro pronta rimozione. Grazie


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