Peter hide 311065 to love money 2012

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Organizzazione mostra: METAMUSA arte ed eventi culturali Via C. Battisti, 9 21013 Gallarate (VA) Testi: Dott.sa Erika La Rosa P. Charlotte Stein Infantellina Dott.sa Fabrizia Buzio Negri Dott.sa Flavia Soldato Luigi Piatti Dott.sa Isabella Rigamonti Progetto grafico: Franco Crugnola studio di architettura Dott.sa Isabella Rigamonti Foto: Dott.sa Isabella Rigamonti Dott. arch. Franco Crugnola Traduzioni: Federica Maragno Gabriella Peano Ringraziamenti: META MUSA arte ed eventi culturali SPAZIO ZERO Erika, Monica, Paola Andrea, Edoardo e Giuliana Crugnola Silv ia e Luigi Maragno Martina e Federica Maragno Alessandra Manciuria Dott.sa Isabella Rigamonti Dott.sa Marina Zibetti

Col patrocinio di:

FRANCO CRUGNOLA STUDIO DI ARCHITETTURA Via San Martino della Battaglia, 11 21100 Varese (Italy ) EU (+39) 0332 237529

FRANCO CRUGNOLA STUDIO DI ARCHITETTURA

In collaborazione con:

COPERTINA: BORDER LINE - tec nica mista ed applicazioni su tavola c m. 30 x 20 x 4 (particolare)


TO LOVE MONEY PETER HIDE - 311065

SPAZIO ZERO Via Ronchetti, 6 21013 Gallarate (VA) ITALIA - EU

05-05-2012 / 25-05-2012


TO LOVE MONEY - fotografi a cm. 20 x 30

TO LOVE MONEY PETER HIDE - 311065 C’è chi lo adora, chi lo disprezza, chi lo accumula e chi lo sperpera. Se è vero che il denaro non fa la felicità (ma ti fa essere infelice in posti meravigliosi) il denaro fa girare il mondo “ The Money makes the w orld go around” cantava Lisa Minelli in una delle parabole più riuscite dedicate alla ricchezza. Il denaro è uno strumento economico imprescindibile con cui fare i conti tutti i giorni. Il denaro ci riguarda, fa parte della nostra vita: poco, tanto o abbastanza. Il denaro può far paura e la sete di ricchezza far perdere la testa. Il denaro ha, oltre a un valore commerciale, un valore simbolico. Non è solo un mezzo di scambio ma l’unità di misura (ahimè) per valutare prestigio, popolarità, classe e soprattutto potere. Avere soldi spesso dà l’illusione di poter raggiungere qualsiasi obbiettivo, la banconota è diventata un simbolo di una società “commerciale”, appunto. Ecco dunque che per esorcizzare il potere dei soldi la cosa migliore è enfatizzarli: farli diventare un’opera d’arte, incorniciali, riprodurli, macchiarli di colore, inscatolarli. Peter Hide 311065, lavora in questa direzione da diversi anni. Sceglie l’immagine più comune del nostro vivere quotidiano e la rielabora, esaltandola con ironia. “ To love money” è un ciclo di lavori che si sviluppa allo Spazio Zero di Gallarate attraverso opere a parete, la performance “Bagno di soldi” già presentata con successo a Berlino e Venezia e un progetto tutto nuovo “Ad ognuno il suo” con lavori che enfatizzano attraverso l’opera il concetto di compartecipazione di colpa. Tutti gli individui di questa società condividono un pensiero ed un modello economico di sfruttamento dei molti, a favore dell’arricchimento di pochi. Tutti cercano di avere di più a scapito degli altri. In un area riservata il visitatore è invitato a impugnare un fucile, prendere la mira e sparare. Gli obbiettivi sono banconote appese a parete. Quel famoso denaro tanto amato e odiato, quel piccolo pezzo di carta che può valere moltissimo, quell’oggetto che “fa girare il mondo”. In quella mira si possono riversare le emozioni più diverse: liberazione, rabbia, gioia, sdegno, divertimento. L’uomo da una parte, il denaro dall’altra. La stessa mano che tende al denaro diventa il suo boia. Se il proiettile centra l’obbiettivo il denaro sanguina, segna sulla parete bianca la sua lenta agonia, lascia una traccia come se avesse una vita propria. Ed ecco che la parete insanguinata rimanda alla serie di lavori Blood Money (Soldi insanguinati) che Peter Hide comincia a


produrre dopo le elezioni in Iran del 2009 ed in seguito ai tumulti finiti nel sangue scaturiti da lì a breve. Opere forti, di denuncia che ricordano quanto di fronte alla fame di ricchezza con esistano ideali religiosi o politici giustificabili. Non importa se quelle guerre sono lontane da noi, non possono lasciarci indifferenti perchè ognuno di noi “ha il suo pezzo di colpa” nella ricerca del denaro. La capacità di Peter Hide 311065 di esaltare e al tempo stesso denunciare “l’oggetto denaro” attraversa con ironia tutta la sua produzione. Sia nelle grandi installazioni che nei quadri di piccolo formato. Il dollaro, il franco svizzero o l’euro abbandonano per un attimo il sistema capitalistico per diventare quadri o sculture, per fare bella mostra di sé in “scatole- vetrina”, mutano natura e diventano pubblicità di sé stesse con un invito spregiudicato al pubblico: “To love money” amare i soldi.

SHOT!! - tecnica mista, collage e c era sparata su c artongess o cm. 27 x 21

Erika La Rosa


Charlotte Stein Infantellina Gallerista Fin dal primo momento che ho visionato le opere di Peter Hide, queste hanno attirato la mia attenzione avendo, in qualità di collezionista, un debole per la pop-art. Il nome d'arte è l'avamposto che attrae senza ancora avere visto il materiale. I richiami alla grande pop-art degli anni '6 0 sono chiari ma Peter Hide, con funambolesca capacità ed evidente freschezza interpretativa, fa proprio il mezzo assoggettandolo ai propri progetti in coreografie sempre sorprendenti. Le banconote sono il simbolo di diversi poteri che regolano ineluttabilmente la vita di ognuno di noi (almeno nel mondo industrializzato), il denaro rappresenta ciò che permette di raggiungere traguardi, di mostrarsi, di concedersi ciò che altri possono solo sognare, possederlo significa potere non solo sull'a mbiente bensì su persone e menti. Questo ultimo aspetto, oscuro e quasi malefico per le insite peculiarità, scatena in Peter Hide un rifiuto: senza vergogna né remore rende schiavo il denaro duplicandolo e crocifiggendolo, bruciandolo, cospargendolo di colore, trattandolo come mera spazzatura e nel contempo proponendolo come una reliquia che nulla può, essendo scevra da magiche sacralità, come manifesto del suo volere di non sottomettersi allo scontato, rimanendo fedele alla natura pura in cui il valore è dato dall'e ssere e non dall'a pparenza, facendo proprio il detto “ Il valore di un uomo si misura dalle poche cose che crea, non dai molti beni che accumula (kahlil Gibran). Peter Hide reinterpreta ironicamente, pur senza offesa, quanto proposto per secoli dalle “Indulgenze”, non più fogli di carta firmati da un potere derivato dal divino bensì pillole o foglietti, confezionati in accattivanti packaging, che promettono, dietro compenso del dovuto, felicità e fortuna; Peter Hide offre un'opera d'arte al posto di una ricevuta di giocata: le probabilità di vincere sono molto simili! Al di là dell'arguzia le sue opere invitano a riflettere su quanto ruota attorno al denaro, quanti crimini vengono commessi nel suo nome, quante vite e diritti vengono calpestati al fine di appropriarsene inducendo forse a soggettivi cambiamenti. L'artista dapprima attira, nelle sue performance, con irriverente spudoratezza espositiva, il subdolo interesse del pubblico che inevitabilmente viene abbagliato da mucchi di banconote che distrattamente, senza padrone, cospargono gli ambienti in attesa di essere raccolte; quindi istiga al contatto, al posse sso, all'uso non convenzionale di ciò per cui ognuno di noi ha, tristemente ma irrimediabilmente, riverente rispetto ed infine mortifica le banconote calpestandole o buttandole in aria riattribuendo il valore di “carta straccia”. Il risultato è un partecipazione in cui tutti sono coinvolti in un'euforica ebbrezza e durante la quale si manifestano diverse fasi di metabolizzazione interiore, resistere è impossibile anche per la persona più pragmatica poiché è l'o ccasione per sfogare i propri sentimenti e pensamenti, rispetto al significato del denaro, ma avendo la possibilità non di condannare bensì di giocare a mettere al rogo e distruggere ed accartocciare ciò di cui pensiamo di non potere fare a meno.

Dott.ssa Fabrizia Buzio Negri Storica dell’arte – critica - giornalista Peter Hide (alias Franco Crugnola, architetto) mette in gioco passioni, suggestioni, ovvietà, malesseri del nostro tempo, tra Peter Pan (l’eterno bambino buono) e Mister Hyde (la forza del male). Così nasce il suo pseudonimo. Nella sua ricerca il denaro, ossessione e valenza simbolica, è messo in mostra per rappresentare il cammino pericoloso verso la decadenza morale. Peter Hide sceglie accuratamente le valute che maggiormente evocano potenza economica, accartoccia i soldi per metterli in scatolevetrina, quasi fossero reliquie della società contemporanea. Il lavoro artistico così presentato riduce il suo impatto, diventa leggero, coinvolge lo spettatore in una dimensione ironica, scanzonata, quasi da spot pubblicitario.


L’artista ha esposto in molte gallerie in Italia e all’estero. Ha collaborato con Malcon Gibson in “Real Art” (Cumbria–Inghilterra), rivista-portfolio d’arte, producendo lavori esposti e venduti al Beacon Museum, Whitehaven e alla British Gallery di Londra. Ha partecipato alla 1° Biennale Internazionale d’arte di Malta.

Dott.sa Flavia Soldato Critica - storica dell’arte Il denaro non ha odore per Serge Latouche, esso è strumento barbaro e anonimo di una giustizia meccanica, cumulativa e automatica. Il denaro non assolve e non emana le sofferenze ed il sangue da esso provocato. Esso è denominato da Shakespeare “il grumo di terra maledetta”. Visibile appare il maligno tragitto verso la decadenza morale e culturale segnata dal denaro nelle opere simboliche di Peter Hide. Il suo pseudonimo nasce dal connubio di Peter Pan, immagine di un mondo di innocenza e ilarità con Mr. Hide, la parte malvagia del Dottor Jekill. Esso annuncia il suo intento artistico di riprodurre la minaccia del male mediante un ideazione velata da ironia. L’artista denuncia la nostra società contemporanea, qualificata dal denaro, dove l’effimero assurge alla misura di un valore. Con un gesto quotidiano Peter Hide accartoccia il denaro e lo preserva in una scatola, come fosse una reliquia, annullandone il nefasto potere con una semplice impronta. La dichiarazione di amore deviato è un segno amaro della debolezza umana, vulnerabile innanzi al colore ambiguo dei soldi. La piccola e portatile dimensione delle opere consente loro di sistemarsi in qualsivoglia spazio e di dialogare con la dinamica della luce. Le opere, scherzi in miniatura, provocano lo spettatore e lo inducono alla riflessione. L’ambivalenza giocosa e seria dei lavori dell’autore è enfatizzata da formati di tele grezze e da spessi telai, arricchiti da schizzi e figure, sì da deformare la solidità di un’opera d’arte e svelarne l’ingannevole apparenza.

Luigi Piatti Storico dell’arte - critico Soldi, soldi, soldi: da sempre rappresentano la fame dell’uomo. Per alcuni averne tanti per spenderli, per altri per conservarli come trofeo di vittoria. Franco Crugnola, battezzatosi in arte Peter Hide – 311065, cerca di sdrammatizzare: il suo lavoro artistico io lo vedo come un invito ad allontanare le preoccupazioni, a prendere la vita senza darsi troppi fastidi e queste sue intenzioni sono da accogliere con entusiasmo per vivere al meglio. Io ricordo la felicità immensa di quei ragazzini che sguazzavano in una sala di una mostra a Varese che era un mare di dollari (ndr. “TO LOVE MONEY OVER EVERYTHING” palazzo Nicolini, Varese 06-21 novembre 2010); gioia immensa anche per chi li stava a guardare. E a me anche l’idea di Peter Hide – 311065 di incapsulare il denaro in scatole o di macchiarlo con pennellate rossa stre m’induce a riflessioni allegre e mi solleva da eventuali tristi pensieri. Si, “amare il denaro sopra ogni cosa” è una frase che fa riflettere per la grande ironia che contiene, per far capire che non si deve essere schiavi del denaro. Esserlo è pericoloso. “Auri sacra fames”, la tremebonda fame dell’oro, si diceva ai tempi della Roma imperiale. E per difendersi i romani inventarono in metallo meno nobile (argento) i “se sterzi”; perché già allora essi erano consapevoli che “se non sterzi” vai a sbattere contro il muro. Credo proprio che ciò è l’insegnamento che Peter Hide – 311065 ci passa con la sua allegria. Grazie, Hide!


AMARE I SOLDI SOPRA OGNI COSA - RELIQUIARINon voglio rappresentare graficamente o pittoricamente la povertà, la violenza fisica o psicologica, il degrado am bientale, m a neppure la bellezza generata solo ed unicam ente dalla m anipolazione della ricchezza, la sensazione di potenza quasi divina ed il sogno di felicità, m a voglio far riflettere su che cosa genera ciò per cui tutti noi ci affanniam o e spesso viviamo. Per questo utilizzo come “m ateria pittorica” non i colori o la grafia, m a le riproduzioni di banconote stesse, che scelgo con cura, sofferm andom i sulle valute che m aggiormente evocano in me l'imm agine della potenza econom ica e del sistem a capitalistico (Dollari Americani, Euro, Franchi Svizzeri) e lo “accumulo”, in un gesto che fa parte orm ai della nostra vita quotidiana. E’ proprio in questo momento, dove tutto appare razionalmente controllato che affiora in me il gesto di ribellione: lo accartoccio volutamente, quasi in un gesto di sopraffazione e di rivincita interiore, e lo metto in scatola, quasi come un prodotto commerciale, a proteggerm i dalla sua influenza, e in modo tale da creare uno spazio di distanza e di riflessione tra me e ciò che rappresenta “lui”. Ed allora ritorno con la mente a tutto quello che i reliquiari mi ricordano, alla devozione che hanno suscitato o suscitano ancora in noi, alla loro capacità di evocazione del potere divino. Allora penso che farò della m ia opera una sorta di reliquiario prim ordiale, di legno, fatto anche a m ano, come veniva anticamente fatto e per il gioco degli opposti gli appongo la m ia im pronta, per ricordare che in questo reliquiario non c'è nulla di divino, m a solo la debolezza dell'uomo. Lo chiudo con del m ateriale trasparente, proprio come in un reliquiario prezioso, come in una vetrina in cui il prodotto esposto è am bito da tanti, m a anche come in uno scrigno, verso un camm ino pericoloso che stiam o percorrendo e per enfatizzare il "m al scritto" e quanto tutto può negare l'apparenza delle cose, gli dichiaro con un carattere volutamente spigoloso il m io am ore ed il m io proselitismo”.

TO LOVE MONEY OVER EVERY THING! - tecniche miste e banconote su tela CAD. cm. 30 x 20 x 4


TO LOVE MONEY OVER EVERYTHING tec niche miste e banconote s u tel a c m. 50 x 50 x 5


TO LOVE MONEY OVER EVERY THING tecnica mista e banconote su tela cm 32 x 22 x 4


BLOOD MONEY (SOLDI INSANGUINATI) Questa è una serie di lavori nati dopo le elezioni “forzate” in Iran nei prim i mesi del 2009 e ai tum ulti finiti nel sangue scaturiti da li a breve. Tali lavori sono tutti ad essi dedicati. Tutti i lavori denunciano in m odo netto ed esplicito gli om icidi ed il sangue versato in nome e per conto del denaro. Purtroppo non esistono ideali religiosi o politici, l’unica cosa che conta veramente è la ricchezza. “AD OGNUNO IL SUO” è una serie di lavori nati e concepiti in stretta correlazione alla serie “blood m oney” che enfatizza attraverso l’opera il concetto di com partecipazione di colpa che appartiene ad una società di individui, che condivide un pensiero ed un modello econom ico di sfruttamento dei m olti, a favore dell’arricchimento di pochi. Di fatto alle opere dedicate a questo tem a, do un forte spessore alla tela, rendo i quadri quasi dei piccoli totem in grado di sostenersi, e rappresento anteriormente un tutto suddiviso in parti m inori. Le banconote vengono accostate in modo ordinato, m a poi il senso di compiaciuta arm onia che ne deriva, viene infranto dalla gestualità del tratto, rapido ed incalzante, che tinge in m odo indelebile le banconote di “colpa”. Quindi nella m ia m ente affiora il pensiero che ad ognuno viene dato il “suo pezzo di colpa” pur di ottenere la sua parte di “blood m oney”. Questa serie è stata poi ripetuta anche dopo questo specifico periodo, quando Israele, Tunisia, Egitto, Libia, Siria, Afghanistan e tutta l’Africa nera, m a anche Cina, Indonesia e Sud America, m ostrano col passare del tempo che purtroppo questo m odello socio-economico continua ad appartenere a m olto. I “blood money” imperversano e a tutti non interessa, basta accumularli!!.

BIG BLOOD MONEY – tecnica mista su tela cm. 85 x 102 x 4


BIG BLOOD MONEY - tecnica mista su tela cm. 85 x 102 x 4

BIG BLOOD MONEY - tec nica mista e collage s u tela cm. 107 x 103 x 4


BLOOD MONEY – tecnica mista su tela cm. 25 x 19 x 3,5

BLOOD MONEY – tecnica mista su tela cm. 25 x 19 x 3,5

BLOOD MONEY – tecnica mista su tela cm. 25 x 19 x 3,5

BLOOD MONEY – tecnica mista su tela cm. 25 x 19 x 3,5


BLOOD MONEY - tecnica mista e banconote su tela cm. 85 x 102 x H 4


BLOOD MONEY - tecniche miste e banconote su cartoncino pesante cm. 42 x 62 e cm. 47 x 61


TO LOVE MONEY (AMARE I SOLDI) In questa serie di lavori che ho chiam ato “to love m oney” ho raccolto un gruppo di quadri di piccolo form ato che misurano al m assimo 20 x 20 cm . e m olto colorati. Si tratta di realizzazioni bidimensionali con percezione però tridimensionale, create dalla “stratificazione del denaro” rappresentata in modo molto ordinato e ammiccante, che si accum ula per sovrapposizione, fisso a generare una superficie finale che va a dialogare direttamente con le scritte in rilievo. Queste ultime sono realizzate con colori molto accesi, in contrasto netto con la superficie e spesso sono visibili anche al buio, come il pensiero rivolto al denaro, che ci accom pagna il giorno, m a spesso anche la notte. L’effetto è quello di un quadro scultura, un dolce “bon bon” capace di auto sostenersi con uno spessore proprio, in grado di dialogare con la luce e lo spazio circostante e che rappresenta la dolce tentazione che il denaro esercita su di noi e nella nostra vita. In m olti di questi lavori, oltre alla presenza della m ia im pronta digitale (a garanzia di autenticità), ho inserito lateralmente dei cuori realizzati con oggetti di recupero, scultorei e metallici, delle “accum ulazioni” prelevate dal m ondo inerte della tecnologia. E’ un inserimento in contrasto con la dolcezza dell’aspetto, che ben si arm onizza con la superficie del bordo che lo ospita su cui il colore sembra colare, come una glassa sul bordo di una torta. Una sorta di rappresentazione del pensiero um ano, attraverso le m acchine che ha creato, che convive e che cerca di trovare un equilibrio con la dolcezza persuasiva del denaro e con le dinam iche da esso create.

BIG TO LOVE MONEY - tecnica mista su tela cm. 43 x 42,5 X 15


T O LOVE MONEY - tecnica mista e banconote su tela cm. 17x19x10

T O LOVE MONEY - tecnica mista e banconote su tela cm. 17x18x10

T O LOVE MONEY - tecnica mista e banconote su tela cm. 17x18x9

T O LOVE MONEY - tecnica mista e banconote su tela cm. 18x20x10

T O LOVE MONEY - tecnica mista e banconote su tela cm. 17x18x9

T O LOVE MONEY - tecnica mista e banconote su tela cm. 18x19x9


TO LOVE MONEY – tecnica mista e banconote su tela cm. 18 x 19 x 10

TO LOVE MONEY - tecnica mista e banconote su tela cm. 17 x 18 x 10


SAFE (CASSAFORTE) Con le m ie opere “SAFE” ho fatto una riflessione sulla m ancanza di sicurezza e stabilità che pervade la nostra esperienza um ana. Imm aginando un oggetto di uso comune capace di trasform are il senso di protezione e di custodia, ho pensato alla cassaforte, oggetto emblem atico, accom pagnato sem pre da una gestualità teatrale, rassicurante e dal vago sapore di oggetto post industriale. Nella m ia imm aginazione quest’oggetto rassicurante, appare “violato” e “violabile”, im possibile da chiudere, incapace di proteggere il denaro e il senso di sicurezza e potere che deriva dal suo possesso. Ad un tratto ai m iei occhi appare inconsistente di fronte al m utare degli eventi che ci circonda. Il suo sportello pesante che appare leggero e il denaro in essa contenuto, invade lo spazio circostante. E’ quasi un m utamento im provviso, im possibile da contenere, la stabilità del possedere denaro diventa ad un tratto instabilità ed acquista una sua forza invasiva. Basta guardare le m ie opere studio-progetto per vedere un denaro quasi scultoreo, presente, m ateriale che passa visivamente da una dimensione bidimensionale ad una tridimensionale, quasi a voler dire “nulla si può proteggere” e considerare “immutabile all’infinito”. Ogni cosa è, o può essere, in sim biosi; la cassaforte con il suo denaro, m a non lo rim arrà per sem pre.

SAFE - tecnica mista e banconote su tela sagomata cm. 80 x 60 x 7


SAFE PROJECT – tecnica mista e banconote su cartoncino pesante cm. 43 x 63 e 42 x 62


NEGAZIONE Bruciare la bandiera di uno stato significa bruciare uno stato, significa voler negare totalmente una cultura, il simbolo del senso dell’unità nazionale che va in cenere È un gesto di una gravità sim bolica incontestabile, che si potrebbe definire ultim ativa: chi brucia una bandiera nazionale "brucia" un popolo. E bruciare il denaro, simbolo non di una nazione m a di un sistem a econom ico “m alato”, “deviato” cosa m i rappresenta?, cosi come bruciare una bandiera è un atto vile e anarchico, Peter Hide al contrario, bruciando i soldi attua una ribellione coraggiosa mettendo in discussione tutto il sistema capitalistico contemporaneo. Questi lavori, perdendo la scanzonata irriverenza tipica dell’artista, perdendo l’aspetto ludico e giocoso, caricano ancor più la serietà del tem a rappresentato. La situazione è dramm atica, bisogna cam biare le persone, bisogna cam biare la mentalità dom inante della società capitalistica ed arrivistica del mondo contem poraneo. Bisogno passare ad am are sempre più le persone e sempre meno il denaro. Amo i soldi non per il potere/ricchezza che da esso ne deriva, m a per la tranquillità interiore che da esso scaturisce in una società attuale dove i valori autentici sono totalmente rovesciati.

NEGAZIONE - tecnica mista e banconote su tela cad. cm. 23 x 19 x 3,5


NEGAZIONE - tecnica mista e banconote su tela cm. 23 x 19 x 4,5


BIG NEGAZIONE - tecnica mista e banconote su tela cm. 80 x 57 x 4


NEGAZIONE - tecnica mista su c artone Ø cm. 60 x 5

NEGAZ IONE - tec nica mista s u tela cm. 23 x 19 x 4,5

NEGAZIONE - tecnica mista su tela cm. 23 x 19 x 4,5


BAGNO DI SOLDI Chi non vorrebbe tutte le m attine fare un bagno in una piscina piena di banconote proprio come Mr. Paperon De Paperoni? L’idea nasce da questo. Una vasca da collocare nelle piazze im portanti d’Italia piena di banconote a cui viene garantito l’accesso a tutti per un BENEFICO bagno. Da questo bagno le persone escono contente e gratificate... se basta così poco...


“GIOCA CON MODERAZIONE” In questa nuova raccolta di opere ho voluto rappresentare l’attim o in cui l’individuo si confronta con il gioco, non come esercizio ludico fine a se stesso m a come breve frazione di tempo in cui, facendo un bilancio delle proprie necessità, proietta desideri e speranze. Così facendo è come se facessi un’istantanea su come si a cam biato il concetto di gioco negli ultim i decenni e di come la partecipazione attiva richiesta, fatta di abilità, arguzia, strategia e a volte conoscenze sia stata sostituita dalla passività e dal mero calcolo delle probabilità. Ho scelto di applicare sulle m ie tele nere dei veri biglietti vincenti, allineando tipologie di gioco differenti, tutti accom unati dalla non riscossione del prem io, dove ho scelto di “congelare” la concretizzazione inaspettata del denaro e l’istante di disim pegnata leggerezza che ne deriva.

“GIOCA CON MODERAZIONE” – tecnica mista su tela cm 80 x 60 x 4


“GIOCA CON MODERAZIONE” - tecnica mista e c ollage su tel a cm 23,5 X 35,5 X 4

“GIOCA CON MODERAZIONE” - tec nica mista e collage su tela cm 30 x 34 X 4


“GIOCA CON MODERAZIONE” – tecniche miste e collage su tela


BORDER LINE

BORDER LINE - tecnica mista e banconote con applicazioni su tavola cm 50 x 40 x 4

Quando guardo il filo spinato penso ai confini tra gli stati m a anche ai confini econom ici, ideologici e culturali che hanno attraversato la storia moderna. Penso immediatamente ad una situazione di pericolo, ad un concetto di allontanamento e di separazione. Il filo spinato rappresenta per me una linea sottile ed essenziale, tra un “prim a” e un “dopo”, tra la possibilità del fare e la scelta della negazione e della perdita della libertà. E’ sedimentato nella m ia memoria visiva ed appartiene più in generale ad aspetti diversi di lim ite e di confine nella vita di ogni individuo. In questa serie di lavori ho voluto inserire tutti questi aspetti, concentrandom i sul concetto di confine e di pericolosità, al fine di voler ricordare che per tutti esiste una “linea di confine” individuale che rappresenta il lim ite da non oltrepassare.


PETER HIDE BORDER LINE - tecnica mista e banconote su tav ola cm. -20311065 x 30 x 15

Artista

BORDER LINE - tecnica mista e banconote su tavola cm 25 x 20 x 4

BORDER LINE - tecnica mista e banconote su tavola cm 25 x 20 x 4


Ho scelto diversi anni fa il nome d’arte PET ER HIDE 311065 (mi chiamo Franco Crugnola) derivandolo dall’ossimoro tra PET ER PAN (noto sempiterno bambino buono) e Mr. HYDE (la parte brutale e “cattiva” del Dottor Jekyll). I due nomi hanno la stessa notorietà e rappresentano il primo il bene, l’innocenza, la purezza e la bellezza, il secondo il male, la cruenta e la forza bruta. Come nel romanzo di R. Stevenson ove la lotta impari che oppone il bene e il male tra Jekyll a Hyde, mette in gioco temi di grande suggestione, la metamorfosi e il doppio, lo specchio e il sosia, fino a toccare le corde più segrete e inconfessate dell'animo umano, cosi nei miei lavori cerco di ricreare il male che può prevaricarci attraverso un’immagine allegra e scanzonata. Cerco di rappresentare attraverso immagini che fanno parte del nostro vivere quotidiano, ed apparentemente concilianti, gli opposti che esse stesse rappresentano, e di aprire nella mente dello spettatore che vorrà approfondirne la lettura, una porta immaginaria verso il pericolo della soprafazione dell'effimero. In una società contemporanea, dove tutto è misurabile dal denaro, e dove spesso si ha la sensazione che non solo il mater iale ne sia soggiogato, ma anche l'immateriale, la parte più unica che contraddistingue l'individuo, il denaro, ha per me il valore simbolico di rappresentare il pericolo di una vasta decadenza culturale, e per opposto il degrado che la sua mancanza ne produce. Non voglio rappresentare graficamente la povertà, la violenza fisica o psicologica, il degrado ambientale, ma neppure la bellezza generata solo ed unicamente dalla manipolazione della ricchezza, la sensazione di potenza quasi divina ed il sogno di felicità, ma voglio far riflettere su che cosa genera ciò per cui tutti noi ci affanniamo, viviamo e a volte moriamo: Il denaro. Lo scelgo con cura, specialmente nelle valute che maggior mente evocano in me l'immagine della potenza economica e del sistema capitalistico. Lo accumulo, in un gesto che fa parte or mai della nostra vita quotidiana, lo accartoccio volutamente in segno di ribellione, quasi in un gesto di sopraffazione e di rivincita interiore e lo metto in scatola, quasi come un prodotto o una reliquia della società contemporanea e per il gioco degli opposti gli appongo la mia impronta, per ricordare che in questo reliquiario non c'è nulla di divino ma solo la debolezza dell'uomo e gli dedico con un carattere volutamente spigoloso il mio amore ed il mio proselitismo. Il formato dei singoli lavori è ridotto, leggero, trasportabile, spesso mai superiori al 50 x 50 ed hanno una loro percezione tridimensionale e mater ica, che interagiscono con la luce e con l'ambiente circostante, che hanno una loro presenza reale e che si compongono in una sorta di spazio devozionale nel tentativo di coinvolgere lo spettatore in un momento di riflessione ludica e scanzonata. I lavori sono eseguiti su ritagli di tele grezze, senza spessore alcuno, o tele montate su spessi telai che fanno da supporto a scritte, didascalie e a volte ulteriori figure che soverchiano l’ordine dello stesso quadro. I telai sono eseguiti da me, in modo grezzo, irregolare, a volte cucendo le tele, assemblando ritagli, unendo legni. Le tele in siffatta maniera enfatizzano il “mal fatto”, o meglio in questo caso il “ mal scritto” e ancora una volta contravviene in antitesi la forma del quadro classico (regolare, ben fatto da incorniciare in modo regolare) a quanto appunto scritto: il tutto nega l’apparenza, il tutto è il contrario di tutto, quello che sembra e il suo opposto.


ESPOSIZIONI PERSONALI E COLLETTIVE

2012 “TO LOVE MONEY” mostra personale organizzata da META MUSA presso SPAZIO Z ERO di via Ronchetti, 6 a Gallarate (VA), dal 05 al 20 Maggio 2012.

2011 “BIANDRONNO ATMOSFERE” mostra collettiva organizzata dal “Circolo artisti Varesini” presso Villa Borghi a Biandronno (VA) dal 25 giugno al 17 luglio 2011.

2012 “LA POETICA DEL LAGO tra Piero Chiara e Vittorio Sereni” mostra collettiva organizzata dal “Circolo artisti Varesini” presso Palazzo Verbania di via D. Alighieri, 6 a Luino (VA), 6 dal 14 Aprile al 06 Maggio 2012.

2011 “MINAMI SANRIKU!” mostra collettiva benefica organizzata dal “Circolo artisti Varesini” e dalla ”associazione dei liberi artisti di Varese”, dall’assessore alla cultura della Prov. di Varese Avv. Francesca Brianza, dalla direttrice del MAGA di Gallarate Dott.sa Emma Zanella. Promotore Marcello Morandini. Mostra tenutasi nel Civico Museo di Arte Moderna e Contemporanea del Castello di Masnago (VA) dal 09 al 19 giugno 2011.

2012 “MAGIC!” Mostra collettiva con “OFFICINA LOMBARDA” realizzata presso Palazzo Fenaroli, P.zza Martiri Libertà, 21 a Rudiano (BS) dal 03 al 25 Marzo 2012. Mostra curata dalla Dott.sa Fabrizia Buzio Negri. 2012 “SPREA D ART” mostra collettiva organizzata da ARTETIV Ulab e Spazi Possibili presso la galleria COMBINES XL Milano dal 23 Febbraio al 23 Marzo 2012 2011-2012 “SOLDI D’ARTISTA” collettiva con performance finale di Peter Hide 311065, mostra organizzata da SPAZIO TA DINI via Jommelli, 24 Milano dal 06 Dicembre 2011 al 11 Febbraio 2012. 2011-2012 “DREAMING OF LUCIDITY” sala personale all’interno della mostra organizzata da Infantellina Contemporary Gallery di Berlino presso Palazzo Zenobio, Dotrsoduro ai Car mini 2596, Venezia dal 03 Dicembre 2011 al 14 Gennaio 2012. 2011 “OLTRE 90” mostra collettiva organizzata dal “Circolo artisti Varesini” presso la galleria SPAZIO Z ERO di Gallarate (VA) via Ronchetti, 6 dal 02 al 09 Dicembre 2011. 2011 “PETER HIDE-311065” Esposizione personale presso la “GALLERIA ORLER” di San Martino di Castrozza (TN) dal 01 Luglio al 30 Settembre 2011.

2011 “BERLIN ALERT!” Mostra collettiva con “OFFICINA LOMBARDA” realizzata presso la galleria Infantellina Contemporary Gallery, Taubenstrasse 20-22 Berlino dal 16 al 30 Aprile 2011. Mostra curata dalla Dott.sa Fabrizia Buzio Negri. 2010 “TO LOV E MONEY OV ER EV ERYTHING”. Mostra personale svolta presso le sale del Palazzo Nicolini, Via Nicolini 2, Varese dal 6 al 21 Novembre 2010. 2003 Mostra collettiva inerente al concorso internazionale in terza edizione “18.24”, presso Hotel Casa Bianca del Mare a Lido di Jesolo, evento ideato ed organizzato dal Circolo Artistico di Jesolo, dall’Hotel Casa Bianca del Mare e dal Comune di Jesolo. Jesolo dal 14 al 28 settembre 2003 2002-2003 Mostra collettiva “ARTISTS BOOKS & RELATED ART WORK”, una retrospettiva di lavori pubblicati ed eseguiti negli anni per il libro-portfolio d’arte REAL ART. Mostra organizzata da REAL ART al Beacon Museum and art gallery, West Strand, Whitehaven, Cumbria, INGHILTERRA dal 24 novembre 2002 al 28 gennaio 2003 2001 Mostra collettiva inerente i progetti partecipanti alla selezione “PROSPETTIV E DI ARCHITETTURA, uno scorcio sull’attività progettuale dei giovani


architetti varesini e comaschi”, mostra tenutasi presso la Sala Tramogge di Tecnocity, Busto Arsizio (VA), 30 novembre 2001 1997 Mostra collettiva inerente i progetti partecipanti al “concorso Regionale per la progettazione di un nuovo organis mo edilizio per attrezzature di interesse comune in Contrada dei Bonanomi a Como”; San Pietro in atrio, Via Odescalchi, Como dal 27 Settembre al 07 Ottobre 1997. 1995 Mostra collettiva inerente ai progetti selezionati nel concorso “Cosmopack 1995”. Esposizione presso il “COSMOPROF”, Fiera Internazionale del profumo e del cosmetico. Fiera di Bologna, dal 21 al 26 Aprile 1995. 1995 Mostra collettiva “ Prima Biennale Internazionale d’Arte, Architettura e Design di Malta”. II° Classificato (con Isabella Rigamonti) Mediterranean Conference Centre, Valletta, Malta dal 20 al 26 Maggio 1995.

1995 Mostra collettiva “Libero abitabile possibile”, Supervisore della mostra Dott. Arch. G. Zuco, organizzazione N. Pratti. Sala esposizioni Politecnico di Milano, Facoltà di Architettura, dal 13 al 17 Novembre 1995. 1994-1995 Mostra collettiva “ Premio S. Carlo Borromeo 1994, Regione Lomabardia Architettura/Design”. Mostra inerente ai progetti selezionati all’omonimo concorso Regionale promosso dall’Assessorato alla Cultura della regione Lombardia e dalla società per le Belle Arti ed esposizione Per manente di Milano. Museo della Per manente, Via Turati 34, Milano, dal 30 Novembre 1994 al 08 Gennaio 1995. 1993 Mostra collettiva “ Giovani & oltre, ideali e realtà giovanili”. Mostra collettiva a scopo non competitivo indetta dall’Assessorato alla cultura e dall’Assessorato ai Servizi sociali di Vedano Olona, Varese. Spazio mostre Villa Faraforni, Vedano Olona (VA) dal 10 al 30 Maggio 1993.

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