Peter hide 311065 my world 2012-16

Page 1

PETER HIDE 311065 MY WORLD 2012-2016



PETER HIDE 311065

IN COPERTINA: NEGAZIONE tecnica mista, banconote, bruciature ed inserti in tela blu YK su tela 2015 cm. 150 x 104 x 4 In quarta di copertina il suo retro


2

BORDER LINE tecnica mista, banconote e filo spinato su tavola 2013 cm. 90 x 40 x 4


PETER HIDE 311065 MY WORLD 2012 – 2016

http://peterhide311065.blogspot.it


4

Testi: Luca Caricato Chiara Frangi Maurizio Gnali Cristiana Elena Iannelli Erika La Rosa Lucia Landoni Ruggero Maggi Lorenzo Piemonti I. Palmira Rigamonti Melina Scalise Showcases Gallery Flavia Soldato P. Charlotte Stein Infantellina

Progetto grafico: Showcases Gallery - Franco Crugnola studio di architettura Foto: Isabella Rigamonti Franco Crugnola

In collaborazione con: SHOWCASES GALLERY FRANCO CRUGNOLA STUDIO DI ARCHITETTURA Via San Martino della Battaglia, 11 21100 Varese (Italy) EU (+39) 0332 237529


Franco Crugnola in arte PETER HIDE 311065 conserva in sé i due aspetti della natura umana benigna e maligna. Ogni uomo possiede queste due essenze: il proprio carattere inconscio e quello conscio. L'inconscio è la nostra parte nascosta, "Hide", ma è anche la più potente, quella che ha maggior influenza sulle nostre scelte. L'ibrido dell'ibrido, prodotto di due ibridi: Peter Pan e Dottor Jekyll and Mr. Hide. Nello "strano caso del Dottor Jekyll e Mr. Hide" il conflitto tra bene e male è palese ma nella favola di Peter Pan è celato, come è celato il messaggio che dovrebbe avere ogni opera d'arte. Peter è l'eterno fanciullo ma Pan è "tutto", la divinità talmente brutta da essere abbandonata dalla madre che lo ha appena partorito. Il fauno che porta la luce, la primavera, la musica ma che spaventa le ninfe per le sue fattezze umane e animali. Una divinità positiva che cederà all'iconografia sacra cristiana i caratteri somatici del diavolo. Peter Hide ci mostra il fascino del potere. Lo brucia, lo accartoccia, lo dipinge o lo sporca di colore, lo lascia integro ma relegato dietro ad un filo spinato. I soldi rappresentano la nostra schiavitù, la nostra rincorsa quotidiana. L'artista li cattura e li mortifica per asservirli all'uomo che non è più schiavo di quella materia e del suo valore estrinseco ma ne diviene spettatore. L'arte di Peter Hide sembra esaltare il dio denaro ma non fa altro che chiudere questo mostro dietro le sue cornici, esorcizzandone il suo potere. I dollari, gli euro e l'arrivismo sono la tela per i colori di un dipinto che vuole omaggiare la cultura dell'avanguardia ispirandosi al grande Pollock. Il filo spinato, le bruciature e le colature di colore sui dollari e sugli euro ricordano il contributo che l'arte e la cultura dell'avanguardia hanno dato nella Guerra Fredda. Mentre il mondo correva nella folle direzione degli armamenti nucleari, la CIA decise di puntare anche sul movimento artistico dell'espressionismo astratto per aggiudicare agli Stati Uniti d'America il primato della vivacità culturale a discapito dell'austerità culturale sovietica. Peter vuole giocosamente scherzare sull'eccessiva importanza che stiamo dando al denaro, mentre Hide prova a scioccarci mostrandoci quanto siano fragili le nostre ambizioni: la nostra felicità e le nostre speranze non devono risiedere nella ricerca spasmodica del successo. Le esigenze dell'essere umano sono più autentiche nel fanciullo che nell'adulto, non lasciamoci intorbidire gli animi da Mr. Hide e riappropriamoci delle nostre vite. Luca Caricato Critico e storico dell’arte

BLOOD MONEY tecnica mista e banconote su tela 2013 cm. 70 x 50 x 5


6

THE END OF GOD (omaggio a L. F.) tecnica mista e banconote su tela sagomata ovale 2015 cm. 65 x 47 x 6


l percorso artistico di PETER HIDE 311065 da diversi anni si ė sviluppato e focalizzato intorno al tema del denaro, alla sua mistificazione ed al tema monito di non "amare il denaro sopra ogni cosa". Le sue opere ed in particolare le scatole-teche (qui presentata) sono delle vere e proprie accumulazioni di banconote in cui l'artista posiziona in ordine casuale il denaro accartocciato che appare sospeso nella leggerezza dello spazio interno richiuso dalla teca. Le banconote acquistano una consistenza scultorea, diventano una materia viva, vibrante e preponderante sul vuoto ed acquistano una materialità che dilata lo spazio che le contiene. PETER HIDE 311065 costruisce direttamente e personalmente i telai, le sue scatole, le plasma volutamente imperfette, le rende vive nella loro tridimensionalità decorandole anche sul retro e le trasforma in un moderno reliquiario dove frontalmente campeggia la scritta "TO LOVE MONEY OVER EVERYTHING!". Il contrasto tra le banconote e il colore di fondo, netto e deciso, fosforescente, fluorescente, forte, ha la funzione di rendere giocoso e leggero un messaggio serio e preoccupante. A PETER HIDE 311065 piace giocare con i contrasti, con le citazioni, a doppio filo con lo spettatore ed ironicamente vuole sottolineare il gioco sottile tra il valore di un'opera d'arte e il denaro che contiene: per l'artista un'opera d'arte vale per il valore artistico che presenta non per il valore economico dettato dal mercato. PETER HIDE 311065 ė ben consapevole che i due aspetti non sono necessariamente divergenti ma che rappresentano in modo speculare l'attrazione umana e naturale nei confronti del denaro e del potere che da esso scaturisce, la contemporanea consapevolezza di quanto questa attrazione sia difficile da gestire in modo equilibrato. I. P. Rigamonti TO LOVE MONEY OVER EVERYTHING! (NAKED) tecnica mista, banconote e copertura in plexiglass dipinta su tela 2015 cm. 50 x 50 x 2,5


8

MONOCROMO ROSA EURO tecnica mista e banconote su tela su tavola 2014 cm. 75 x 55 x 8


MONOCROMO VERDE DOLLARO tecnica mista e banconote su tela su tavola 2014 cm. 75 x 55 x 8


10

BORDER LINE tecnica mista, banconote e filo spinato su tavola 2013 cm. 90 x 80 x 5


NEGAZIONE (DENIAL) tecnica mista, bruciature ed inserti in tela blu YK su tela 2012 cm. 100 x 70 x 4


12

TO LOVE MONEY OVER EVERYTHING! tecnica mista, banconote e copertura in plexiglass dipinta su tela 2016 cm. 50 x 50 x 5 cad.


TO LOVE MONEY OVER EVERYTHING! tecnica mista, banconote e copertura in plexiglass dipinta su tela 2016 cm. 50 x 50 x 5


14

SKULL + FLOWER (Skulls and flowers series) tecnica mista e banconote su cartone montato su telaio 2014 cm. 50 x 35 x 4 Cad. (n. 4 pezzi)


GIOCA CON MODERAZIONE, GIOCA IL GIUSTO tecnica mista, biglietti “gratta e vinci” vincenti su tela 2012 cm. 100 x 70 x 4


16

IN GOD WE TRUST tecnica mista e “crumplage” di banconote su tela 2016 cm. 70 x 50 x 5


IN GOD WE TRUST tecnica mista e “crumplage” di banconote su cartoncino – MONOTIPO 2016 cm. 28,3 x 28,3 x 1 Opera presentata alla 7° Biennale della grafica di Tetovo (Macedonia)


18

Bouquet decorati con dollari e banconote da 100, 200 o addirittura 500 euro come portafortuna per una vita di prosperità: l'idea è venuta all'artista varesino Peter Hide 311065, che ormai da anni con i suoi lavori punta a far riflettere sullo strapotere del denaro nella nostra società. Le creazioni floreali, disegnate da lui e realizzate da FlorArt di Vedano Olona (in provincia di Varese), sono state presentate per la prima volta in occasione della Notte degli Artisti di Vedano. Il costo va dai 10 ai 20 euro per ogni bouquet e le banconote sono ovviamente false. Articolo a cura di Lucia Landoni pubblicato sul quotidiano “La Repubblica” del 17-07-2016

PERFORMANCE In collaborazione con FLORART si sono realizzati dei bouquet utilizzando fiori e banconote Vedano Olona 15-07-2016


BATH OF MONEY Chi non vorrebbe tutte le mattine fare un bagno in una piscina piena di banconote proprio come Mr. Paperon De Paperoni? L’idea nasce da questo. Una vasca da collocare nelle piazze importanti d’Italia piena di banconote a cui viene garantito l’accesso a tutti per un “BENEFICO” bagno. Da questo bagno le persone escono contente e gratificate ... se basta così poco... F.C. Showcases Gallery

... Di Peter Hide 311065 mi interessa l’ironia sul concetto del denaro e le teatrali performance... “Bath of money”, tematiche largamente elaborate... con personale fantasia e creatività. Lorenzo Piemonti Artista MADI

Progetto Bath of money 2009

PERFORMANCE “BATH OF MONEY” DREAMING OF LUCIDITY, sala personale a Palazzo Zenobio degli Armeni Venezia, dal 03-12-2011 al 14-01-2012


20

Il maestro Lorenzo Piemonti attivo durante la performance

PERFORMANCE “AD OGNUNO LA SUA COLPA” TO LOVE MONEY, mostra personale alla galleria Spazio Zero Gallarate, dal 05-05-2012 al 25-05-2012


SHOT!! - tecnica mista, collage e cera sparata su c.g. cm. 27 x 21

C’è chi lo adora, chi lo disprezza, chi lo accumula e chi lo sperpera. Se è vero che il denaro non fa la felicità (ma ti fa essere infelice in posti meravigliosi) il denaro fa girare il mondo “The Money makes the world go around” cantava Lisa Minelli in una delle parabole più riuscite dedicate alla ricchezza. Il denaro è uno strumento economico imprescindibile con cui fare i conti tutti i giorni. Il denaro ci riguarda, fa parte della nostra vita: poco, tanto o abbastanza. Il denaro può far paura e la sete di ricchezza far perdere la testa. Il denaro ha, oltre a un valore commerciale, un valore simbolico. Non è solo un mezzo di scambio ma l’unità di misura (ahimè) per valutare prestigio, popolarità, classe e soprattutto potere. Avere soldi spesso dà l’illusione di poter raggiungere qualsiasi obbiettivo, la banconota è diventata un simbolo di una società “commerciale”, appunto. Ecco dunque che per esorcizzare il potere dei soldi la cosa migliore è enfatizzarli: farli diventare un’opera d’arte, incorniciali, riprodurli, macchiarli di colore, inscatolarli. Peter Hide 311065, lavora in questa direzione da diversi anni. Sceglie l’immagine più comune del nostro vivere quotidiano e la rielabora, esaltandola con ironia. “To love money” è un ciclo di lavori che si sviluppa allo Spazio Zero di Gallarate attraverso opere a parete, la performance “Bagno di soldi” già presentata con successo a Berlino e Venezia e un progetto tutto nuovo “Ad ognuno la sua colpa” con lavori che enfatizzano attraverso l’opera il concetto di compartecipazione di colpa. Tutti gli individui di questa società condividono un pensiero ed un modello economico di sfruttamento dei molti, a favore dell’arricchimento di pochi. Tutti cercano di avere di più a scapito degli altri. In un’area riservata il visitatore è invitato a impugnare un fucile, prendere la mira e sparare. Gli obbiettivi sono banconote appese a parete. Quel famoso denaro tanto amato e odiato, quel piccolo pezzo di carta che può valere moltissimo, quell’oggetto che “fa girare il mondo”. In quella mira si possono riversare le emozioni più diverse: liberazione, rabbia, gioia, sdegno, divertimento. L’uomo da una parte, il denaro dall’altra. La stessa mano che tende al denaro diventa il suo boia. Se il proiettile centra l’obbiettivo il denaro sanguina, segna sulla parete bianca la sua lenta agonia, lascia una traccia come se avesse una vita propria. Ed ecco che la parete insanguinata rimanda alla serie di lavori Blood Money (Soldi insanguinati) che Peter Hide 311065 comincia a produrre dopo le elezioni in Iran del 2009 ed in seguito ai tumulti finiti nel sangue scaturiti da lì a breve. Opere forti, di denuncia che ricordano quanto di fronte alla fame di ricchezza con esistano ideali religiosi o politici giustificabili. Non importa se quelle guerre sono lontane da noi, non possono lasciarci indifferenti perché ognuno di noi “ha il suo pezzo di colpa” nella ricerca del denaro. La capacità di Peter Hide 311065 di esaltare e al tempo stesso denunciare “l’oggetto denaro” attraversa con ironia tutta la sua produzione. Sia nelle grandi installazioni che nei quadri di piccolo formato. Il dollaro, il franco svizzero o l’euro abbandonano per un attimo il sistema capitalistico per diventare quadri o sculture, per fare bella mostra di sé in “scatole- vetrina”, mutano natura e diventano pubblicità di sé stesse con un invito spregiudicato al pubblico: “To love money” amare i soldi. Erika La Rosa


22

THE END OF GOD (omaggio a L. F.) tecnica mista e banconote su tela ovale 2016 cm. 140 x 95 x 5


FLOWER (Skulls and flowers series) - DAI DIAMANTI NON NASCE NIENTE, DAL LETAME NASCONO I FIORI… tecnica mista e banconote su tela 2012 cm. 100 x 100 x 4


24

ACCUMULATION - TO LOVE MONEY OVER EVERYTHING! tecnica mista e banconote su tela 2013 cm. 70 x 50 x 4


NEGAZIONE tecnica mista e banconote su tela 2013 cm. 70 x 50 x 4


26

(…) Perfettamente incastrata all’interno del tessuto contemporaneo l’arte di Peter Hide 311065, nome d’arte di Franco Crugnola, sviluppa una poetica ben salda che affonda le sue radici nella figura retorica dell’ossimoro, tracciando un filo conduttore all’interno dell’opera stessa. L’antitesi, l’inconciliabile, divengono provocazioni nell’arte di Hide, compatibili soltanto in apparenza e nella loro natura quotidiana, per poi mostrare il loto lato nascosto, celato, dall’inglese Hide appunto. Il loro lato nascosto quasi sempre corrisponde all’irrazionale, all’opposto. L’artista propone una riflessione attraverso gli opposti che il Dio denaro genera; la ricerca bramosa e costante del potere materiale che muove il mondo e al contrario, il decadimento generato dalla perdita o dalla mancanza del denaro stesso. E la provocazione nella sua opera arriva fino alla più violenta conseguenza, la guerra, espressa in quel colore schizzato in maniera quasi violenta e impulsiva, consacrato ad una gestualità pura che come sangue imbratta quel denaro. E ancora, la provocante serie di Skulls & Flowers, teschi e fiori che combinati insieme dominano le celebri banconote di Hide; gli opposti ancora una volta. Accartocciate, bruciate e imbrattate di colore, sono sempre le banconote a fare da sfondo alle tele, protagoniste della sua opera; il loro potere si avverte, forte come quel filo spinato che le protegge, ma al tempo stesso le imprigiona confinando loro un ruolo marginale, limite, borderline diremmo oggi, nel quale lo spettatore riesce a guardarle con distacco e riflettere, pur consapevole del fascino e allo stesso tempo del pericolo che quel simbolo esercita su di lui. Cristiana Elena Iannelli

BLOOD MONEY tecnica mista e banconote su tela 2013 cm. 50 x 70 x 4


Grintosa creatività contemporanea quella di Peter Hide 311065, che attraverso un personale “mixer” di elementi figurali giustamente inseriti nell’opera, rendono oggettivamente interessante la sua ricerca, valicando i confini concettuali, oramai soffocati del panorama artistico. Maurizio Gnali Critico d’arte – gallerista

TO LOVE MONEY OVER EVERYTHING! tecnica mista, banconote e copertura in plexiglass dipinta su tela 2013 cm. 100 x 100 x 5


28

BORDER LINE tecnica mista, banconote e filo spinato su tavola 2013 cm. 80 x 90 x 5


SKULL -skulls and flowers seriestecnica mista e banconote su cartone pesante montato su telaio 2014 cm. 100 x 70 x 5


30

Da lontano ti sembra di vedere il vero valore ma da vicino tutto svanisce. Il valore dei soldi è un’illusione.

PIXEL MONEY (cad. cm. 20 x 10,5 stampa al laser su carta - multiplo a 100 esemplari non numerati) – 2011


Mentre a New York gli artisti scendono in piazza per la manifestazione Occupy Waal Street e oggi centinaia di italiani, in particolare giovani, sfilano nelle piazze romane come Indignados, un gruppo di artisti pone l’accento sul valore dei soldi e della cultura. Dal 6 dicembre 2011 all'11 febbraio 2012 lo Spazio Tadini esporrà monete e banconote coniate da artisti. Durante l’esposizione produrrà multipli dalle matrici trasformando l’associazione in una “zecca” dove il valore dei soldi è dato solo ed esclusivamente dal lavoro creativo dell’artista/uomo. I tagli pubblici alla cultura e la ridotta capacità d’acquisto delle famiglie gettano in sofferenza il settore artistico. Il risultato è un impoverimento anche di “ricette anticrisi” che inficiano l’umore delle persone, la loro capacità di trovare soluzioni creative, di sognare, di ideare. La mostra “Soldi” non urla nelle piazze, né vuole avvicinarsi alla volgarità sociale catturata da Cattelan e fatta monumento in Piazza Affari, ma semplicemente invogliare le persone ad attribuire un valore alla creatività, alle idee, alle persone, prima ancora che ai soldi. Il ricavato di vendite e offerte ricevute per i Soldi d’artista è un gesto di recupero del valore umano nel processo di produzione e un piccolo contributo/aiuto al mondo dell’arte e della cultura. Carta dei soldi d’artista Il crollo delle borse del ‘29 segnò il primo capitolo nero della storia economica mondiale. Fu definito: la grande depressione. Dovrebbe far riflettere a tutti questa definizione perché sottolineò la stretta relazione tra denaro e individuo: a una crisi economica corrispondeva uno stato d’animo che, in psichiatria, è una malattia. Oggi, a distanza di tanti anni, questa malattia sociale colpisce di nuovo tutti. Le borse crollano e noi ci affliggiamo, perdiamo prospettive, ci chiudiamo in noi stessi, abbiamo paura, ci sentiamo vittime di un sistema contro il quale ci sembra di non poter fare nulla e ci sentiamo privi di forza, come rassegnati all’inevitabile. In sintesi: perdiamo soldi o non abbiamo soldi e ci sentiamo tristi e svalutati, senza un posto nel mondo. Attraverso il denaro leggiamo la misura del nostro valore sociale e misuriamo il nostro successo. Tanto più una società è depressa, tanto più svaluta le potenzialità dell’individuo e non lo aiuta a reagire, ideare, sognare, generare, creare. In pratica si verifica il fenomeno a cui oggi assistiamo: una forte crisi di denaro corrisponde a una forte crisi di ideali e a una diminuzione degli investimenti sull’uomo. Si resta catturati dal teatrino del mercato borsistico dove, con accanimento, si osserva il denaro come una sorta di alter ego dal quale si dipende, mentre si perde la percezione di noi stessi quali creatori di valore. La mostra che noi di Spazio Tadini abbiamo organizzato ha l’ambizione di cercare di riportare l’attenzione sull’uomo: il vero protagonista della “crisi”. Una società che non investe più in cultura, arte, teatro, danza, musica, letteratura, educazione, ricerca, non può generare nuovo valore, non può trovare idee innovative capaci di disegnare nuovi futuri possibili. Bisogna cercare di distogliere lo sguardo dai grafici di Wall Street, bisogna uscire dalla volgarità sociale catturata da Cattelan e fatta monumento in Piazza Affari. L’invito di “Soldi d’artista” è quello di far uscire l’uomo dalla depressione e stimolarlo a ricominciare a osservare un quadro, leggere un romanzo, seguire uno spettacolo teatrale in uno spazio di periferia, sollevare lo sguardo da terra insieme all’elevazione di un danzatore, ascoltare un brano musicale e lasciare che tutto ciò lo trasporti al piacere di sentirsi vivo e produttivo. I soldi siamo noi. Noi siamo l’unico titolo azionario su cui dobbiamo investire per ricominciare a produrre denaro e migliorare la qualità della nostra vita, l’unico con il quale non funzionano menzogne e speculazioni. In “Soldi d’artista” un gruppo di artisti di conia nuove monete e banconote da vendere. Ad ognuno è data libertà espressiva, l’importante è che il lavoro non sia intelaiato e assolvi alla funzione di trasportabilità proprio della moneta. Pertanto può essere in carta o tela, in ceramica o metallo. Saranno prodotte matrici e multipli trasformando Spazio Tadini in una sorta di “zecca” e i lavori si potranno acquistare anche senza usare denaro, ma con un semplice baratto concordato con l’artista. Il ricavato sarà devoluto a sostegno della cultura ovvero in parte agli artisti autori delle opere, in parte all’associazione culturale non profit Spazio Tadini che destinerà i proventi per altri eventi artistici (danza, musica, teatro o altro ancora), in parte a tutte le altre realtà culturali del territorio che aderiranno all’iniziativa. (Estratto dal Blog di Spazio Tadini, testi di Francesco Tadini e Melina Scalise) Mostra tenutasi a SPAZIO TADINI di Milano dal 06-12-2011 al 11-02-2012


32

BLOOD MONEY - WAR tecnica mista e banconote su tela mimetica 2012 cm. 100 x 70 x 4


La risposta sociale a ogni domanda è sola e solamente una: il denaro. Il denaro ci fa macchiare di ogni nefandezza e di ogni bassezza inimmaginabile. Per il denaro ci danniamo e soffriamo, per il denaro ci prostituiamo. I valori morali, etici e religiosi non esistono più. Se è vero che la risposta a ogni domanda è il denaro con il denaro si risolve il problema... E’ così che con un azione dissacratoria creo un prodotto “rimedio”, il denaro stesso. Lo insacchetto, lo connoto con un’immagine “prodotto” e lo vendo come un qualsiasi altro bene di consumo con un’etichette accattivante, pop, commercialmente desiderabile. Pensato come un assurdo; in un punto vendita, esposto come un qualsiasi altro prodotto, appare il bene per eccellenza: Il denaro. Col denaro si compra il denaro. Con “fresh money”, ho deciso di creare un nuovo prodotto alimentare, una confezione di soldi, racchiusa all’interno di un sacchetto trasparente, (tipico dell’industria alimentare artigianale) coronata da un’etichetta colorata, che ne ricorda la novità e la freschezza del contenuto. In questo modo ho raffigurato l'universalità del prodotto alimentare, sempre meno accessibile a tutti gratuitamente e sempre più assoggettato alle leggi economiche e mercantilistiche che governano il mondo (... Il cibo come il denaro...). Il denaro, come il prodotto alimentare è sempre meno disponibile ai più e genera nell'uomo atteggiamenti compulsivi, il desiderio sfrenato di possesso, di accumulo, il consumo eccessivo e lo spreco. Realizzando queste opere vorrei attualizzare la riflessione sull’importanza di un consumo equilibrato del cibo e sulla necessita che possa in futuro, in un mondo sempre più sovrappopolato, essere invece una risorsa disponibile e non sia come il denaro, destinato universalmente solo a pochi. F.C. Showcases Gallery

PETER HIDE 311065 HA RICEVUTO ER QUESTO LAVORO UNA MENZIONE SPECIALE DELLA GIURIA


34

NEGAZIONE (DENIAL) tecnica mista, banconote, bruciature con inserti in tela argentata, su tela 2013 cm. 70 x 50 x 4


Installazione di SKULLS e FLOWERS nello stand della galleria Biancoscuro a ArtePavia 2014 tecnica mista e banconote su cartone montato su telaio di legno rotondo 2014 Dimensioni variabili


36 Peter Hide 311065 mi ha dato un compito difficile, ma altrettanto seducente, affidandomi la prefazione di questo libro. Seguo il suo lavoro da diverso tempo, affascinata dalla sua ricerca artistica di denuncia che ha la qualità della leggerezza, la capacità di essere ironica, divertente e coinvolgente per il pubblico, pur trattando temi sociali di alto spessore. Con le sue installazioni, i suoi quadri e le sculture, Peter Hide 311065 invita il pubblico a riflettere sul valore del denaro: su ciò che ci regala e su ciò di cui ci priva. Sulla dipendenza, anche involontaria, che il “banale” pezzo di carta può causare. Dopo averlo incorniciato, accoltellato, regalato, impacchettato, impallinato ora l’artista con questo progetto decide di “impaginarlo” in una edizione piccola e raffinata. Un libro tascabile, agevole, curato in ogni dettaglio di stampa. In questo nuovo lavoro Peter Hide 311065 imprigiona il denaro tra le molecole della cellulosa e il suo motto “To love money over everything” si trasforma in inchiostro, aderisce alla pagina bianca e scorre lungo 119 Pagine, 16 Capitoli, numerose note e una ricca bibliografia. Scorre senza arrestarsi, senza cedimenti, acquistando altresì sempre più forza. Venticinque lettere t-o-l-o-v-e-m-o-n-e-y-o-v-e-r-e-v-e-r-y-t-h-i-n-g si ripetono ossessivamente e vengono scandite in successione come un mantra. To love money over everything To love money over everything To love money over everything To love money over everything To love money over everything. Una sequenza ossessionante che ricorda, volutamente nelle intenzioni dell’artista, “All work and no play makes Jack a dull boy” (frase che fu tradotta, nella versione cinematografica italiana, in “il mattino ha l’oro in bocca”) ripetuta all’infinito nel volume scritto dall’aspirante scrittore Jack Torrance, che accettò l’incarico di custode invernale dell’Overlook Hotel nel magistrale libro di Stephen King “Shining”. Nella trasposizione perfetta, su pellicola, che ne fece Stanley Kubrick bastano pochissimi frame perché la giovane moglie comprenda che il confine tra ragione e follia è stato superato. Nello scorrere le pagine dattiloscritte, una dopo l’altra, la storia del libro si è fermata a quella frase che riempie centinaia di fogli. In quell’istante nasce l’intuizione che nulla è più come prima, che non c’è un ritorno. Peter Hide 311065 avrebbe potuto sostituire solo due parole e usare la stessa asserzione “All money and no play makes man a dull boy”. Avrebbe calzato a pennello al suo progetto ma sceglie di non farlo. Il finale di quella storia, sappiamo tutti, fu drammatico. Quello di questo libro vuole essere diverso, nonostante sia chiaro che un pizzico di follia sia spalmata sopra come una manciata di zucchero a velo. La successione di “To love money over everything” costruisce un’architettura fatta di paragrafi, virgole, punti, citazioni. Queste semplici parole raccontano una storia, hanno bisogno di capitoli e di tempo di lettura per comprenderla, necessitano delle pause giuste, dei puntini di sospensione, della traccia editoriale perché assumano significato. Non è un gioco, è una cosa seria, anche se l’idea può apparire alquanto bizzarra. Spesso bastano poche parole per raccontare molto. In uno slogan si racchiude il senso di un prodotto, quello che il venditore vuol fare arrivare al pubblico, l’essenza di ciò che è.


(…) Sono giunto ora a destinazione e mentre aspettavo i tagliolini al ristorante mi apprestavo a leggere il tuo libro... ma mi hai fregato! TO LOVE MONEY OVER EVERYTHING è un'onda fluttuante e ricca di energie positive ironiche e creative in uno sconfinato oceano FLUXUS! Forse la mia è' una descrizione un po' enfatica ma credo renda bene l'idea... A presto matto d'un Peter Hide 311065! Ruggero maggi

Peter Hide 311065 TO LOVE MONEY OVER EVERYTHING! Prefazione di Erika La Rosa Edizione Ti Pubblica 132 Pagine BN 2013

Il messaggio breve e sintetico spesso si rivela molto più efficace di molte parole. La scelta non è ovvia: fermarsi alla prima pagina o continuare per vedere come va a finire? Ciascuno è libero di rischiare. I più audaci rischieranno trovando, io credo, una risposta. Non univoca, non scontata e nemmeno banale. Il fascino dell’arte sta proprio in questo: vedere il mondo da una prospettiva diversa, da occhi nuovi, che aiutano a liberarci dalla nostra razionalità per riflettere, emozionarsi o abbandonarsi. Lasciarsi guidare è una scelta coraggiosa, che permette di rompere quella scorza che spesso ci protegge, che ci aiuta a filtrare le emozioni, che crea un dentro e un fuori di noi. È una predisposizione ad accogliere l’inaspettato. Molto probabilmente è quello che succederà a chi aprirà e sfoglierà questo libro. Stupore, divertimento, piacere, ironia, fastidio, irritazione, risentimento sono solo alcune delle possibili emozioni che questo libro potrà suscitare. Come quelle sensazioni così diverse e antitetiche, così dolci e così amare, che il denaro, come Peter Hide 311065 ci racconta nelle sue opere, suscita in tutti noi. C’è chi lo adora, chi lo disprezza, chi lo accumula e chi lo sperpera. Se è vero che il denaro non fa la felicità (ma ti fa essere infelice in posti meravigliosi) il denaro fa girare il mondo “The Money makes the world go around” cantava Lisa Minnelli in una delle parabole più riuscite dedicate alla ricchezza. Il denaro è uno strumento economico imprescindibile con cui fare i conti tutti i giorni. Il denaro ci riguarda, fa parte della nostra vita: poco, tanto o abbastanza. Il denaro conta, nonostante tutto. Può non piacerci, ma nella nostra società “commerciale”, con esso si misura prestigio, popolarità, classe e soprattutto potere. Prenderlo in giro, dissacrarlo, ironizzare su di esso, forse può essere la ricetta più opportuna per mantenere la giusta distanza. Ecco perché la ricerca di Peter Hide 311065 diventa interessante, assume la forza di raccontare con leggerezza un cammino lungo e faticoso. I suoi lavori semplici e diretti, coloratissimi, duri e ironici, ci fanno capire cosa può essere una banconota. Questo libro può essere inteso come una provocazione, e forse lo è. È quello che non ti aspetti, quello che non pensavi di trovare, ciò a cui non eri pronto. È un atto performativo in cui il vero protagonista non è l’artista ma il lettore. E’ nelle sue mani la chiave di lettura, l’interpretazione più vera. E così le storie che racconta saranno tantissime e tutte diverse. Una per ogni lettore audace che avrà la forza di arrivare all’ultimo capoverso. Erika La Rosa


38 Peter Hide 311065, artista consolidato, noto per le sue performance e opere in cui utilizza in modo ricorrente il denaro, la cui matericità unita al tratto e al colore diviene forma espressiva, prosegue il suo percorso nel libro d'arte proponendo una pubblicazione dedicata all'art therapy. Si tratta di una duplice vera e propria forma d'arte, dove si richiama in modo ironico il soggetto preferito dall'artista, le banconote e le monete e dall'altro si propone al pubblico di colorarlo. In questo modo l'artista associa il suo messaggio "to love money over everything!" (Amare il denaro sopra ogni cosa) al concetto del denaro visto come cura. Il suo è un invito ad immergersi completamente nell'azione del colorare, a scegliere i colori e i loro accostamenti con cura, a rispettare la delimitazione degli spazi e a sgomberare la mente rilassando il corpo. In questo modo si lascia fluire liberamente le emozioni e si diminuisce la tendenza all'eccessivo controllo che è causa dello stress quotidiano. Peter Hide 311065 è però un artista ironico e giocoso e come tale ci invita a risvegliare il nostro primordiale istinto verso la creatività e ci lascia liberi di proporre una nostra scala cromatica per il denaro, osando, se lo desideriamo, accostamenti di colori nu ovi anche lontani dal reale. L'artista, per una volta, ci invita ad utilizzare il denaro come pretesto per la ricerca di un nuovo equilibrio interiore legato all'art therapy e a ricercare nei suoi confronti un rapporto quotidiano personale, costruttivo, positivo ed equilibrato. I. Palmira Rigamonti


DECORO ACCENDINI BIC 2013


40

MONOCROMO VERDE DOLLARO tecnica mista e banconote su tela 2014 cm. 50 x 35 x 4


WALL PAPER (Blood money) Smalto su banconote 2013 L’ARTE AL TEMPO DELLA CRISI, Triennale di Milano dal 28-02-2014 al 23-03-2014


42

Fin dal primo momento che ho visionato le opere di Peter Hide 311065, queste hanno attirato la mia attenzione avendo, in qualità di collezionista, un debole per la pop-art. Il nome d'arte è l'avamposto che attrae senza ancora avere visto il materiale. I richiami alla grande pop-art degli anni '60 sono chiari ma Peter Hide 311065, con funambolesca capacità ed evidente freschezza interpretativa, fa proprio il mezzo assoggettandolo ai propri progetti in coreografie sempre sorprendenti. Le banconote sono il simbolo di diversi poteri che regolano ineluttabilmente la vita di ognuno di noi (almeno nel mondo industrializzato), il denaro rappresenta ciò che permette di raggiungere traguardi, di mostrarsi, di concedersi ciò che altri possono solo sognare, possederlo significa potere non solo sull'ambiente bensì su persone e menti. Questo ultimo aspetto, oscuro e quasi malefico per le insite peculiarità, scatena in Peter Hide 311065 un rifiuto: senza vergogna né remore rende schiavo il denaro duplicandolo e crocifiggendolo, bruciandolo, cospargendolo di colore, trattandolo come mera spazzatura e nel contempo proponendolo come una reliquia che nulla può, essendo scevra da magiche sacralità, come manifesto del suo volere di non sottomettersi allo scontato, rimanendo fedele alla natura pura in cui il valore è dato dall'essere e non dall'apparenza, facendo proprio il detto “ Il valore di un uomo si misura dalle poche cose che crea, non dai molti beni che accumula (kahlil Gibran). Peter Hide 311065 reinterpreta ironicamente, pur senza offesa, quanto proposto per secoli dalle “Indulgenze”, non più fogli di carta firmati da un potere derivato dal divino bensì pillole o foglietti, confezionati in accattivanti packaging, che promettono, dietro compenso del dovuto, felicità e fortuna; Peter Hide 311065 offre un'opera d'arte al posto di una ricevuta di giocata: le probabilità di vincere sono molto simili! Al di là dell'arguzia le sue opere invitano a riflettere su quanto ruota attorno al denaro, quanti crimini vengono commessi nel suo nome, quante vite e diritti vengono calpestati al fine di appropriarsene inducendo forse a soggettivi cambiamenti. L'artista dapprima attira, nelle sue performance, con irriverente spudoratezza espositiva, il subdolo interesse del pubblico che inevitabilmente viene abbagliato da mucchi di banconote che distrattamente, senza padrone, cospargono gli ambienti in attesa di essere raccolte; quindi istiga al contatto, al possesso, all'uso non convenzionale di ciò per cui ognuno di noi ha, tristemente ma irrimediabilmente, riverente rispetto ed infine mortifica le banconote calpestandole o buttandole in aria riattribuendo il valore di “carta straccia”. Il risultato è una partecipazione in cui tutti sono coinvolti in un'euforica ebbrezza e durante la quale si manifestano diverse fasi di metabolizzazione interiore, resistere è impossibile anche per la persona più pragmatica poiché è l'occasione per sfogare i propri sentimenti e pensamenti, rispetto al significato del denaro, ma avendo la possibilità non di condannare bensì di giocare a mettere al rogo e distruggere ed accartocciare ciò di cui pensiamo di non potere fare a meno. Charlotte Stein Infantellina Gallerista


TAVOLO tecnica mista e banconote su legno e copertura in vetro 2015 cm. 160 x 80 x altezza variabile

PICCOLE SCULTURE Tecnica mista e “cumplage” di banconote 2012

INSTALLAZIONE BORDER LINE 2011


44

Il denaro non ha odore per Serge Latouche, esso è strumento barbaro e anonimo di una giustizia meccanica, cumulativa e automatica. Il denaro non assolve e non emana le sofferenze ed il sangue da esso provocato. Esso è denominato da Shakespeare “il grumo di terra maledetta”. Visibile appare il maligno tragitto verso la decadenza morale e culturale segnata dal denaro nelle opere simboliche di Peter Hide 311065. Il suo pseudonimo nasce dal connubio di Peter Pan, immagine di un mondo di innocenza e ilarità con Mr. Hide, la parte malvagia del Dottor Jekill. Esso annuncia il suo intento artistico di riprodurre la minaccia del male mediante un’ideazione velata da ironia. L’artista denuncia la nostra società contemporanea, qualificata dal denaro, dove l’effimero assurge alla misura di un valore. Con un gesto quotidiano Peter Hide 311065 accartoccia il denaro e lo preserva in una scatola, come fosse una reliquia, annullandone il nefasto potere con una semplice impronta. La dichiarazione di amore deviato è un segno amaro della debolezza umana, vulnerabile innanzi al colore ambiguo dei soldi. La piccola e portatile dimensione delle opere consente loro di sistemarsi in qualsivoglia spazio e di dialogare con la dinamica della luce. Le opere, scherzi in miniatura, provocano lo spettatore e lo inducono alla riflessione. L’ambivalenza giocosa e seria dei lavori dell’autore è enfatizzata da formati di tele grezze e da spessi telai, arricchiti da schizzi e figure, sì da deformare la solidità di un’opera d’arte e svelarne l’ingannevole apparenza. Flavia Soldato Critica - storica dell’arte TO LOVE MONEY OVER EVERYTHING! tecnica mista, banconote e copertura in plexiglass dipinta su tela 2014 cm. 50 x 50 x 5


SKULL (Skulls and flowers series) Tecnica mista e banconote su cartone montato su telaio 2014 Diametro cm. 60

FLOWER (Skulls and flowers series) Tecnica mista e banconote su cartone montato su telaio 2014 Diametro cm. 45

TO LOVE MONEY OVER EVERYTHING! - SCULTURA tecnica mista, banconote e copertura in plexiglass dipinta entro scatola dipinta di legno 2015 cm. 35 x 26 x 18


46

SMALL SIZE cm. 20 x 15 x 4


SMALL SIZE cm. 20 x 15 x 4


48

Al buio

SKULL - TO LOVE MONEY OVER EVERYTHING! (Skulls and flowers series) tecnica mista, banconote e pittura glowing in the dark su tela 2012 cm. 70 x 70 x 5


SAFE PROJECT tecnica mista, miniature di banconote a collage su cartoncino 2012 Cm 50 x 70 (sopra) - Cm 42 x 62 (sotto)


50


NEGAZIONE (DENIAL) tecnica mista, banconote, bruciature con inserti in tela blu YK su tela 2013 Cm. 100 x 150 x 4


52

Il filo spinato che avviluppa il denaro e diventa metafora dei confini economici, ma nello stesso tempo anche ideologici e culturali che caratterizzano la società attuale: è il tema dell'ultima provocazione di Peter Hide (nome d'arte dell'architetto varesino Franco Crugnola). Nella serie di opere 'Border line', l'artista vuole far riflettere l'osservatore sul confine che esiste tra le molteplici possibilità garantite dai soldi e la schiavitù a cui è costretto chi li mette al centro della propria vita. "Il filo spinato rappresenta in questo caso il limite che ciascuno deve sempre ricordarsi di non oltrepassare" spiega l'artista, che da anni lavora sul tema del ruolo del denaro nella realtà contemporanea. Articolo a cura di Lucia Landoni pubblicato sul quotidiano “La Repubblica” del 01-03-15

La pillola della felicità non esiste, quella per vincere al Superenalotto sì. La distribuisce in apposite bustine un artista Varesino, Peter Hide 311065; ce ne sono di vari tipi, ci si può trasformare anche in re Mida. “La gente è attratta irresistibilmente dal denaro? Bene, io glielo prometto senza fatica – dice l’artista – Chiaro che è una provocazione: per un attimo si ha l’illusione di aver raggiunto la felicità e la serenità che solo il denaro sembra poter dare”. (…) I soldi sembrano essere la panacea di tutti i mali: ecco il perché delle pillole. “Siamo tutti alla ricerca della felicità facile, la mia vuole essere una rivalsa nei confronti di chi ci prende in giro ogni giorno garantendoci di “vincere facile”, con una promessa di felicità sotto forma di denaro, e in realtà ci fa versare una tassa volontaria allo Stato”. Articolo a cura di Chiara Frangi pubblicato sul quotidiano “La Provincia di Varese” del 30-08-11



54

TO LOVE MONEY OVER EVERYTHING! tecnica mista, banconote e copertura in plexiglass dipinta su tela 2015 cm. 100 x 100 x 5


BIOGRAFIA Ho scelto diversi anni fa il nome d’arte Peter Hide 311065 (mi chiamo Franco Crugnola) derivandolo dall’ossimoro tra Peter pan (noto sempiterno bambino buono) e mr. Hyde (la parte brutale e “cattiva” del dottor Jekyll). i due nomi hanno la stessa notorietà e rappresentano il primo il bene, l’innocenza, la purezza e la bellezza, il secondo il male, la cruenta e la forza bruta. come nel romanzo di R. Stevenson ove la lotta impari che oppone il bene e il male tra Jekyll a Hyde, mette in gioco temi di grande suggestione, la metamorfosi e il doppio, lo specchio e il sosia, fino a toccare le corde più segrete e inconfessate dell'animo umano, cosi nei miei lavori cerco di ricreare il male che può prevaricarci attraverso un’immagine allegra e scanzonata. Cerco di rappresentare attraverso immagini che fanno parte del nostro vivere quotidiano, ed apparentemente concilianti, gli opposti che esse stesse rappresentano, e di aprire nella mente dello spettatore che vorrà approfondirne la lettura, una porta immaginaria verso il pericolo della sopraffazione dell'effimero. In una società contemporanea, dove tutto è misurabile col e dal denaro, e dove spesso si ha la sensazione che non solo il materiale ne sia soggiogato, ma anche l'immateriale, la parte più unica che contraddistingue l'individuo, il denaro, ha per me il valore simbolico di rappresentare il pericolo di una vasta decadenza culturale, e per opposto il degrado che la sua mancanza ne produce. Non voglio rappresentare graficamente la povertà, la violenza fisica o psicologica, il degrado ambientale, ma neppure la bellezza generata solo ed unicamente dalla manipolazione della ricchezza, la sensazione di potenza quasi divina ed il sogno di felicità, ma voglio far riflettere su che cosa genera ciò per cui tutti noi ci affanniamo, viviamo e a volte moriamo: il denaro. Peter Hide 311065 (Franco Crugnola) nasce a Varese nel 1965 e si laurea a Milano in architettura-design nel 1994. Creativo di professione, concepisce e progetta insieme a I. Rigamonti il primo e-book della storia nel 1992. Espone alla prima Biennale di Malta nel 1995 e vince il secondo premio. Espone a Londra nel 2003, Varese nel 2010, Berlino e Venezia nel 2011 e nello stesso anno inizia ad esporre nelle gallerie del gruppo Orler, a Milano, Brescia e a Gallarate nel 2012, alla Triennale di Milano nel 2014, a Lugano e Porto Cervo nel 2015 e a Varese nel 2016, sempre con importanti collettive e ben riuscite personali ove mette in “mostra” il denaro e il malessere della nostra società in maniera scherzosa ed irriverente, in tutte le sue accezioni.


Edizione: G.V.E. (Grafica Varese Edizioni) – Varese

Stampa: TIPOGRAFIA ESSEZETA – Varese Finito di stampare Ottobre 2016




Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.