Aiutaci a salvare una vita

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“Un giorno per la vita” In collaborazione con la CRI e Comune di Chieri

Atti semplici per salvare una vita Da molti anni ci occupiamo di emergenza sanitaria e abbiamo la convinzione dopo tante rianimazioni nell’adulto e nel bambino, che si può fare di più. Fornire a tutta la cittadinanza, non solo Chierese, ma a qualsiasi individuo, una preparazione minima ma sufficiente per affrontare le situazioni di emergenza che quotidianamente si possono presentare.

Da ciò è derivato il nostro motto:: ATTI SEMPLICI PER SALVARE UNA VITA – 1° NON NUOCERE. Cosa ci fa capire questa frase, unicamente che non serve essere medici, infermieri per salvare una vita, bastano pochi movimenti semplici e qualora non ce la sentiamo di farlo, nessuno ci condannerà, consapevoli comunque di non aver eseguito manovre sbagliate che al contrario possono arrecare danni anche irreversibili. Per noi favorire l’educazione sanitaria della popolazione in generale, attraverso lo svolgimento di corsi di primo soccorso tenuti da personale esperto e qualificato e dai volontari della CRI di Chieri, rappresenta uno degli obiettivi prioritari. Cercare di concorrere a creare un’adeguata cultura del primo soccorso e della corretta attivazione dei soccorsi qualificati è sicuramente l’obiettivo primario. Per citare un esempio esplicativo: l’arresto cardiaco che avviene al di fuori dell’ospedale ha come punto critico la tempestività di attivazione dei soccorsi ed il sostegno delle funzioni vitali in attesa del soccorso avanzato. Cosa significa. L’importanza del fattore tempo e di un’adeguata conoscenza delle pratiche di primo soccorso sono quindi determinanti nell’arresto cardiaco così come in altri eventi come incidenti o infortuni che rappresentano, purtroppo, un alto tasso di cause di mortalità. Spesso, per


mancanza di adeguate conoscenze, il tempo che intercorre tra il riconoscimento dell’arresto e la chiamata del 118 è di parecchi minuti e questo si riflette sulle possibilità di sopravvivenza del paziente che si riducono del 10% ad ogni minuto che passa dall’arresto cardiaco. Negli ultimi anni l’arresto cardiaco è divenuto un evento dagli effetti drammatici nel panorama delle problematiche mediche che affliggono la collettività richiedendo risposte adeguate ed urgenti che possano contrastarne la diffusione . Da ciò deriva l’importanza di formare soccorritori in possesso della cultura dell’emergenza cardiologica che consenta un intervento adeguato in caso di arresto cardiaco extraospedaliero. In tali casi l’attuazione di rapide manovre di rianimazione cardiopolmonare e la defibrillazione cardiaca precoce salvano la vita umana! Un’adeguata attività didattica di formazione può essere svolta con diverse modalità, ad esempio con corsi di primo soccorso dedicati alla popolazione adulta, oppure creando un percorso formativo a partire dai bambini e ragazzi effettuando incontri nelle scuole elementari e medie inferiori. Le attività saranno naturalmente differenziate a seconda dell’età in considerazione anche delle modalità e tempi di svolgimento in accordo con il Dirigente Scolastico ed i Docenti. L’obiettivo educativo generale è quindi quello di fare acquisire agli alunni, anno dopo anno, conoscenze e competenze per gestire i vari eventi e per allertare correttamente la centrale 118 favorendo altresì l’educazione globale alla salute. Da ciò deriva estremamente importante formare ed addestrare un numero sempre più elevato di persone, capaci di svolgere le prime manovre della “catena della sopravvivenza”, cioè dall’allarme alla rianimazione cardiopolmonare. Il nostro progetto denominato “ATTI ATTI SEMPLICI PER SALVARE UNA VITA“ viene orientato principalmente verso i giovani per diffondere la conoscenza delle tecniche di rianimazione cardiopolmonare RCP e di diffondere in tutta la nostra area di influenza la cultura del 1° soccorso come attività di volontariato giovanile. Quattro sono le fasi del processo di rianimazione cardiopolmonare: 1. Allarme immediato; 2. Rianimazione cardiopolmonare; 3. Defibrillazione precoce; 4. Soccorso avanzato. Delle quattro fasi le prime due sono le più delicate: fondamentale è la tempestività nell’avvertire i mezzi di soccorso e la capacità di effettuare le manovre RCP che prolungano il tempo utile ai soccorritori per arrivare e prestare le cure necessarie. E’ dovere di tutti conoscere ed attivare questa “catena della sopravvivenza”, fondamentale per salvare una persona colpita da arresto cardiaco. Il progetto prevede l’informazione, con momenti di addestramento per gli studenti delle scuole di vario livello, con un piccolo manichino didattico denominato “Mini Anne”. Permettere loro di coniugare la risposta ai bisogni degli altri è un modo per fornire un importante momento di crescita personale al fine di:


Acquisire maggior senso di responsabilità

Sviluppare capacità organizzative

Potenziare le individuali capacità relazionali

Esprimere la propria progettualità creativa e il proprio impegno solidale.

Considerato l’alto valore etico di tale iniziativa, unitamente alla gratuità dell’intero progetto, sarà a totale carico della nostra società delta 3.


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