FOR YOU MAGAZINE_FEBBRAIO 2015

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Febbraio 2015

Attualità Siamo il Paese più corrotto d’Europa

Salute Giusti rimedi per curare il torcicollo

Viaggio Le spiagge della Thailandia

Moda Elie Saab

Life Superstizioni e credenze nel mondo

Musica Lorenzo Jovanotti ...e molto altro ancora all’interno




Editoriale di RAFFAELLAPATRICELLI

LA STORIA LA FANNO GLI UOMINI. Anno 6 - Numero 2 Febbraio 2015

Cari lettori, è per me impossibile non aprire il nostro magazine facendo rife-

For You Magazine

rimento ai fatti accaduti a Parigi il sette gennaio scorso. Il tempo

Vicolo Brenta, 1 - Aprilia Tel. 333.6024565

passa, ma il ricordo di quella strage, di un attentato alla libertà

Editore e Direttore Creativo Alessandro Immordino

che ha visto la Francia e l’Europa reagire con un’imponente mani-

di espressione dell’intero occidente resta forte. Un evento tragico

a.immordino@foryoumagazine.it

festazione e con un acceso dibattito su cosa sia giusto permettere

Direttore Responsabile Raffaella Patricelli

mamente delicato. Parlare di religione è sempre difficile. Ma da

alla satira, soprattutto oggi che viviamo in un periodo storico estre-

direttore@foryoumagazine.it

queste colonne voglio solo ricordare. Ricordare Charlie Hebdo.

Collaboratori

Parlarne ancora, per non smettere di credere nei valori che scaturi-

Tiziana Sacchetti, Pamela Polizzi Silvestro Bellobono, Giovanna Testa Gianluca Rini, Alessandra Cafaro Daniele Lisi, Eleonora Casula

rono dalla Rivoluzione Francese, anche se in molti la forza di quei

Stampa Arti Grafiche Europa Via Vaccareccia, 57 - Pomezia

principi si sta spegnendo. In questi anni così bui, soprattutto dal punto di vista culturale e sentimentale, io preferisco sperare in un futuro migliore fatto di persone libere (spero ce ne siano sempre di più anche in quelle parti del Mondo troppo spesso dimenticate) e di vita. Il giornalismo è sempre più schiacciato dalle critiche, av-

Per la tua pubblicità su FOR YOU MAGAZINE redazione@foryoumagazine.it

volto in un sentimento di sfiducia generale. Io, che ho scelto di far

www.foryoumagazine.it

democrazia ed uguaglianza. La storia la fanno gli uomini. Spesso

E’ vietata la riproduzione anche parziale di testi, grafica, immagini e spazi pubblicitari realizzati da For You Magazine Salvo accordi scritti le collaborazioni a For You Magazine sono da ritenersi gratuite e non retribuite

del giornalismo la mia professione, credo fermamente che debba essere invece un nuovo punto di partenza per garantire a tutti sono proprio le reazioni che gli uomini manifestano in relazione agli imprevisti che capitano nel corso degli anni a cambiare la storia. Imprevisti più o meno tragici, più o meno sconvolgenti. La forza interiore per noi deve, invece, rappresentare la marcia in più per poter raggiungere la svolta positiva che tanto si sogna.

Registrazione al Tribunale di Latina Nr. 927 del 23/07/2010

Raffaella Patricelli

Distribuzione gratuita

direttore@foryoumagazine.it



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8 Focus:

Pillole di conoscenza.

10 Attualità:

Sigarette, nuovi divieti nei parchi, in auto e nelle spiagge.

12 Attualità:

Transparency 2014: L’Italia risulta il Paese più corrotto d’Europa.

14 Life:

Superstizioni e strane credenze nel mondo.

18 Salute:

Influenza e raffreddore: come curarli con l’omeopatia.

20 Salute:

Il batterio Helicobacter: la dieta consigliata da seguire.

24 Salute:

Dolore e sintomo del torcicollo. Il giusto rimedio per curarlo.

26 Estetica:

Mani rosse: le cause e i rimedi di questo disturbo.

32 Alimentazione:

Impariamo a conoscere gli zuccheri presenti nella frutta.

34 Personaggio:

Alexis Tsipras. Il nuovo condottiero di Atene.

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ommario 46

Febbraio

duemilaquindici

36 Viaggio: Thailandia, la terra del sorriso. 42 Moda donna: Collezione Haute couture di Elie Saab. 46 Shopping donna: Gli accessori dedicati a “Lei”. 48 Shopping uomo: Le nuove tendenze di moda. 50 Arte: Ditology. Il progetto di Dito Von Tease. 54 Teatro: La Famiglia Addams all’Auditorium. 56 Cinema: Johnny Depp in “Mortdecai”. 60 Motori: Nuova Audi Q3.

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Pillole di conoscenza >

È vero che le donne hanno il cuore più robusto degli uomini?

Rispetto agli uomini, hanno però anche una reazione più emotiva allo stress, un fattore che ha spesso un ruolo di primo piano nelle cardiopatie. Quando si subisce un evento stressante, nel sangue aumentano le catecolamine e il cortisolo, ormoni che provocano modificazioni metaboliche e cardiocircolatorie. Questo aumento era utile nell’uomo primitivo, perché preparava il corpo alla reazione di difesa, di lotta oppure di fuga. Oggi si tende a dominare, o addirittura a negare, questo tipo di risposta, soprattutto se lo

stress è di tipo psicologico. Le risposte muscolari e comportamentali vengono controllate e frenate, ma le reazioni biochimiche comunque procedono. Risultato: i livelli di cortisolo e catecolamine rimangono alti, e possono portare a squilibri nel metabolismo glucidico, lipidico e a lesioni del tessuto dei vasi sanguigni, favorendo la formazione della placca arteriosclerotica e l’ipertensione arteriosa. L’uomo è meno efficiente nel metabolizzare lo stress perché accumula maggiore tensione, che favorisce l’occlusione acuta di una coronaria e contribuisce, nel tempo, allo sviluppo dell’ipertensione arteriosa.

Fonte: www.focus.it

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e donne sono in generale meno predisposte ai problemi cardiocircolatori. Hanno infatti a disposizione una più alta concentrazione di estrogeni, ormoni sessuali femminili, che esercitano un’azione protettiva sulle arterie.

Che cosa sono e come compaiono sulla pelle le lentiggini?

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e macchioline marroncine che compaiono sul volto dopo l’esposizione al sole, comunemente indicate come lentiggini, si chiamano in realtà efelidi. Sono minuscoli accumuli di melanina, il pigmento che fornisce la colorazione alla pelle. Nelle persone predisposte (in genere chi ha la pelle chiara), questa sostanza viene prodotta in eccesso in seguito alla stimolazione dei melanociti (le cellule che sinte8

tizzano la melanina) da parte della luce solare. Infatti i melanociti di queste persone, pur essendo presenti in numero normale, sono più grandi e più attivi della media. Le lentiggini vere e proprie, invece, sono macchioline marroni, più scure delle efelidi, che possono manifestarsi in diverse parti del corpo non necessariamente in seguito all’esposizione al sole. Sono anch’esse il risultato di un’eccessiva produzione di melanina, dovuta però alla presenza di un maggior numero di melanociti rispetto al normale.


Perché la città di New York è chiamata anche “Big Apple”?

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l nome “The Big Apple” (Grande Mela) fu sentito per la prima volta da John FitzGerald, redattore di ippica del New York Morning Telegraph, sulla bocca di due stallieri afroamericani di New Orleans, che però definivano così l’ippodromo di New York. Era il gennaio 1920. A FitzGerald piacque l’espressione e la usò sul suo giornale, riferendola sempre all’ippodromo. E chiamò la sua rubrica di corse “Around The Big Apple”. Un’origine controversa. Nel 1930 un gruppo di musicisti jazz neri iniziò a chiamare “The Big Apple” Harlem e, più in generale la città di New York, perché capitale del jazz nel mondo.

Nel 1971 Charles Gillet, presidente dell’ufficio del turismo, usò il termine nella campagna di promozione della metropoli. L’origine, però, non è chiara: alcuni ritengono che sia una locuzione tipica dell’ambiente jazz, altri che fosse un ballo. Solo negli ultimi anni è stata attribuita la piena paternità del soprannome a John FitzGerald. Nel 1997, infatti, l’allora sindaco Giuliani ha voluto ricordarlo chiamando “Big Apple Corner” l’angolo sud-ovest tra la 540 strada ovest e Broadway, dove lo stesso FitzGerald abitò dal 1934 al 1963..

Perché OK vuol dire che tutto va bene? ’origine di questa popolare forma verbale risale probabilmente alle truppe statunitensi, durante la Seconda guerra mondiale. Quando un reparto andava in missione, al suo ritorno doveva segnalare le eventuali perdite in vite umane. Nel caso in cui tutti i militari fossero rientrati alla base, il comandante faceva rapporto ai suoi superiori usando l’acronimo O.K. come abbreviazione di zero killed, ovvero

“nessun (militare) ucciso”. La sigla ha quindi incominciato ad assumere il significato di conferma positiva, equivalente al modo di dire “tutto va bene”. Al contrario, la sigla K.O. è nata nel mondo del pugilato ed è l’abbreviazione della forma inglese knock out, che significa “fuori combattimento”.

Fonte: www.focus.it

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Come e quando sono nati i segni astrologici?

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segni astrologici, come li conosciamo oggi, furono codificati dai babilonesi intorno al IV secolo avanti Cristo, ma fin dal 3000 a.C. in Mesopotamia si facevano previsioni in base alla posizione del Sole, della Luna e dei cinque pianeti più vicini alla Terra. I babilonesi divisero il cielo che circonda l’osservatore (lo zodiaco) in dodici sezioni, in ognuna delle quali si trovava una costellazione. Ogni mese il Sole, nel suo moto apparente intorno alla Terra, ne attraversa una

diversa. I segni zodiacali presero il nome da queste costellazioni. A ogni segno venivano attribuite caratteristiche legate sia al simbolo del segno (per esempio: Leone = potenza) sia all’evoluzione psicologica legata al mutare delle stagioni, così per esempio l’Ariete rappresenta l’impetuosità del risveglio della primavera, il Cancro la fecondità dell’estate, la Bilancia, la calma dell’autunno e il Capricorno l’energia sotterranea dell’inverno. 9


Attualità > di Pamela Polizzi

divieto nei parchi, in auto e nelle spiagge

sigarette

linea dura del ministero della Salute

Niente sigarette nei parchi pubblici, negli stadi, in macchina con bambini a bordo, nei film e nelle serie tv nazionali se accese in troppe scene.

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dieci anni dall’entrata in vigore della legge Sirchia, legge che ha rivoluzionato i costumi italiani vietando il fumo nei luoghi chiusi, si vociferano ulteriori restrizioni al fine di ridurre il numero dei fumatori. “Ci sarà una stretta ulteriore” ha dichiarato il ministro della salute Beatrice Lorenzin “partiremo da film e auto con minori e poi studieremo eventuali nuove misure. È una materia da approfondire, su cui eventualmente aprire un confronto”. Anche gli spazi aperti, dunque, diventeranno off limits per gli abituali consumatori di sigarette. “Il fumo uccide, dobbiamo essere tutti consapevoli di questo - continua il ministro - sono convinta che sia fondamentale agire sui giovani in via prioritaria per evitare che entrino nella spirale di questo vizio. L’Oms ha rilevato come si determini una oscillazione a favore dell’abitudine al fumo quando vengono meno le campagne di sensibilizzazione”. A tal proposito il ministero avvierà una serie di iniziative di comunicazione rivolte ai giovani non solo contro il fumo ma anche contro alcol, droga e malattie sessualmente trasmissibili. “Le statistiche dicono che c’è stato un incremento importante tra i fumatori giovanissimi, in età 11-12 anni, e questo vuol dire che si è abbassato il livello di guardia

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e di consapevolezza ma anche di stigmatizzazione del fumo”. L’aumento dei divieti non è, comunque, l’unico intervento previsto; ulteriori indicazioni per il controllo della dipendenza da tabacco arrivano dall’Organizzazione mondiale della Sanità che ha suggerito, come strategie efficaci nella lotta al tabagismo, il regolare aumento dei prezzi di sigarette e tabacco, unitamente alla possibilità di consentire la destinazione diretta di una parte delle tasse sul tabacco ad azioni mirate di prevenzione, e l’applicazione di immagini dissuasive sul 65% della superficie dei pacchetti. Si spera, dunque, che le nuove proibizioni possano avere esito positivo e condurre, a dispetto di critiche e perplessità, agli stessi ottimi risultati raggiunti con la Legge Sirchia del 2005; a dieci anni di distanza dalla sua entrata in vigore, infatti, è diminuita del 18% la prevalenza dei fumatori (dal 23,8% del 2003 al 19,5% del 2014, secondo i dati ISTAT), si sono ridotti del 5% annuo i ricoveri per infarto ed è diminuita del 25% la vendite dei prodotti del tabacco. Il fumo non è solo una cattiva abitudine, è la prima causa di morte evitabile, seconda causa di morte nel mondo. di Pamela Polizzi



Attualità > di Pamela Polizzi

l’Italia In europa e’ il primo paese per

corruzione Transparency accende il radar anti-mazzette e lancia l’allarme anticorruzione; in Italia messo a punto un nuovo strumento che farà luce, grazie alle segnalazioni dei cittadini, sui casi di malaffare nel privato e nella pubblica amministrazione.

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n fatto di corruzione non c’è storia: i campioni indiscussi sono gli italiani. Il Belpaese precipita in ultima posizione nella classifica europea della corruzione percepita mentre a livello globale, stando alle valutazioni degli osservatori internazionali sul livello di corruzione di 175 paesi del mondo, scivola al 69esimo posto insieme a Romania, Grecia e Bulgaria. A metterlo nero su bianco è il Corruption Perception Index 2014 stilato dall’organizzazione non governativa Transparency International; rispetto al passato l’Italia ferma la sua rovinosa discesa verso il basso, i valori sono infatti uguali al 2011 e al 2013, ma si conferma maglia nera tra gli Stati occidentali. Inoltre nel panorama globale, in una scala da zero (gravemente corrotto) a 100 (assolutamente pulito), il nostro paese con i suoi 43 punti si colloca tra le nazioni al mondo che non raggiungono la sufficienza in fatto di trasparenza. Non poteva essere altrimenti dopo i tre grandi scandali che hanno visto avvicendarsi sulle scene “tangentari” di destra e di sinistra: prima gli appalti inquinati e dirottati del Mose a Venezia, poi quelli di Expo Milano e infine quelli di Mafia Capitale. Nessuna sorpresa, quindi, per i cittadini italiani che in occasione dell’annuale report Ue “Anticorruption” hanno espresso chiaramente il loro punto di vista: il 97% pensa che la corruzione sia un fenomeno dilagante e ben radicato nel paese mentre oltre l’88% crede che la “mazzetta” sia la via più facile per ottenere servizi e favori dalla pubblica amministrazione.

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Il sentore comune è che in Italia la tangente sia ancora di casa; e se appare faticosa e in salita la strada del riscatto etico, più facilmente percorribile è la via dell’indifferenza e dell’omertà. Difatti i dati forniti dal Barometro Globale della Corruzione 2013 indicano che solo il 56% degli italiani sarebbe disposto a segnalare un episodio di corruzione, contro una media europea che si aggira attorno al 71%. Evidentemente, a causa di retaggi culturali, persiste ancora l’idea che non si debba “fare la spia” e che sia meglio badare ai fatti propri. Poiché la sfiducia, la paura e la convinzione che nulla possa cambiare hanno nella scelta di denunciare o meno un ruolo determinante, Transparency ha lanciato in Italia il servizio Allerta Anticorruzione: si tratta di una piattaforma online (alac.transparency.it) alla quale il cittadino può accedere anche anonimamente per segnalare presunti casi di malaffare. Uno strumento semplice ed intuitivo ideato per prevenire un fenomeno verso il quale è indispensabile aumentare il grado generale di consapevolezza: “la lotta alla corruzione” come ha spiegato Virginio Carnevali presidente di Transparency Italia “ha bisogno di un cambiamento culturale e di un rinnovato senso civico. Perciò mettiamo in rete il servizio Alac, per raccogliere le testimonianze di chi vorrebbe parlare ma ha timore di farlo.”



Life > di Kati Irrente (www.nanopress.it)

Superstizioni e strane credenze nel

mondo

Vi sembrerà strano, ma in giro c’è ancora tanta gente che crede alle superstizioni. Strane credenze continuano a circolare nel mondo, nonostante l’essere superstiziosi non sia più di moda.

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’è ancora qualcuno che si ostina a credere a leggende inverosimili e strane storie che nulla hanno a che vedere con l’essere razionale. Dai gatti neri che portano jella, agli ombrelli da aprire solo fuori dalle mura domestiche, ecco una carrellata di credenze popolari che hanno a che fare con la sfortuna e i gesti scaramantici più comuni. Vedere un gatto nero Un gatto nero che attraversa la strada è un evento sfortunatissimo che impone di stare immobili e non incrociare il percorso del felino per non incorrere in qualche maleficio orribile. Inutile dire che è una credenza senza fondamento, e in nome di tale pretesto ci sono molti sadici in giro che uccidono incolpevoli gatti neri randagi. Passare sotto una scala Se non volete attirarvi addosso la sfortuna, non passate sotto a una scala. Quante volte avete sentito dire qualcosa del genere? Tale credenza giunge a noi dall’antico Egitto, dove la figura del triangolo era sacra. Proprio oltrepassare questa figura (formata dalla scala) significa mettersi contro gli dei. Colore viola Il colore viola è considerato tabù per molti artisti, perché, nel medioevo, nel periodo della Quaresima, erano vietati gli spettacoli teatrali. Questo significava una forzata inattività che gravava le condizioni di attori e saltimbanchi. Ancora oggi, nel mondo dello spettacolo, il viola viene volutamente evitato. 14

Venerdì 13 o 17? In vari paesi, soprattutto di tradizione anglosassone, si dice che porti sfortuna il giorno 13 del mese, in relazione al fatto che all’ultima cena sedevano 12 apostoli e un tredicesimo invitato che finì poi crocefisso. Il venerdì presso alcune popolazioni porta sfortuna proprio perché il giorno della crocefissione fu un venerdì. Il 17 porta tradizionalmente sfortuna perché in numeri romani veniva scritto VIXI, cioè “ho vissuto e ora sono morto”. Anno bisestile Anno bisesto, anno funesto, recita il noto proverbio. Gli anni bisestili sono infatti considerati come periodo molto sfortunati. Mettere il cappello sul letto Poggiare sul letto il proprio cappello porta male perchè questo gesto veniva fatto dal medico che visitata il paziente gravemente malato, o dal prete che ne officiava l’estrema unzione. Quindi un cappello sul letto è presagio di lutto in famiglia. Augurare buona fortuna Augurare ‘buona fortuna’ o addirittura ‘auguri’ a qualcuno, prima di un evento importante, porta sicuramente male, per via della credenza scaramantica per cui se si parla di un evento questo non accadrà. Similmente è considerato di brutto augurio dire ‘buona caccia’ a un cacciatore o ‘buona pesca’ a un pescatore. In genere, in questi casi, molti esprimono l’augurio dicendo semplicemente ‘in bocca al lupo’.


NELLA TRADIZIONE POPOLARE UNO JETTATORE (O IETTATORE) È UNA PERSONA ALLA QUALE SI ATTRIBUISCE IL POTERE NEFASTO DI ARRECARE PIÙ O MENO VOLONTARIAMENTE SVENTURA AL PROSSIMO. Festeggiare il compleanno in anticipo Festeggiare il proprio compleanno prima del giorno effettivo in cui si compiono gli anni, secondo la superstizione, porta molto male, perchè non è detto che si arrivi a vivere tale ricorrenza. Fare cadere il sale Far cadere il sale o il recipiente che lo contiene, porta male pure se non si sparge sul tavolo o per terra. Questo perché in antichità il sale era una merce rara e preziosa e sprecarlo gettandolo per terra era considerato di cattivo auspicio. Niente pericolo, è previsto un antidoto, infatti la sfortuna si combatte prontamente gettando un pizzico di sale dietro le spalle. Vedere una suora alla guida Incrociare una suora alla guida di un automobile, per molti, è una situazione che porta sfortuna. Questo deriva dal fatto che, pare che le suore siano un po’ negligenti e non si comportino da buone automobiliste. Insomma, il rischio di incidente potrebbe aumentare. Uccidere una coccinella Se vedere una coccinella porta fortuna, uccidere una coccinella, più o meno accidentalmente, è considerato di malaugurio. Infatti questi insetti sono molto apprezzati dagli agricoltori, visto che svolgono azione di controllo per i parassiti delle piante. Incrociare la stretta di mano Incrociare la stretta di mano quando quattro persone si salutano si ritiene di cattivo auspicio, perché facendo così si verrà a creare la forma di una croce con le braccia. Rompere uno specchio Si dice che rompere uno specchio porti sette anni di disgrazie. Oltre all’elemento magico simboleggiato dalla superficie riflettente, essendo lo specchio un oggetto molto prezioso, in passato, la sua rottura avrebbe comportato una grande spesa per poterlo sostituire. Ecco la necessità di fare attenzione nel maneggiarlo. 15


Life> di Silvestro Bellobono

TRA SCIENZA E FANTASCIENZA:

cRIONICA Si tratta di una tecnica sperimentale, comunemente nota come ibernazione, che permette di preservare il corpo umano nella speranza che le tecnologie del futuro possano riportarlo in vita.

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pesso la letteratura e il cinema hanno provato ad anticipare la vita reale con esiti talvolta sorprendenti: l’opportunità che l’ibernazione umana diventi scientificamente possibile è uno di questi. Dai romanzi di Philip K. Dick ai film di fantascienza come 2001: Odissea nello spazio, Alien, il recente Interstellar, il congelamento dell’uomo nel “criosonno” seguito da un tranquillo risveglio è sempre stato presentato come un qualcosa di fattibile e non traumatico. Nella realtà però le cose sono molto più complicate. Si definisce crionica quella procedura sperimentale che consente di conservare un essere vivente grazie alle tecnologie oggi disponibili, allo scopo di salvargli l’esistenza quando le sue funzioni vitali sono in stato critico (ad esempio coma irreversibile, stato vegetativo). La crioconservazione prevede l’immersione del corpo nell’azoto liquido a una temperatura di meno 196 gradi: il battito cardiaco si riduce, la respirazione rallenta, il metabolismo diminuisce. Insomma, un’ipotermia guidata simile al letargo degli animali. Ma la moderna scienza si è spinta oltre: il congelamento umano è possibile anche dopo la morte, con l’intento di ripristinare in futuro le condizioni vitali preesistenti al decesso. Ovviamente subentrano alcuni temi etici e religiosi che toccano la coscienza individuale. Negli Stati Uniti la legge permette di applicare a un paziente le tecniche di crionica solo dopo averne ac16

certato la morte legale. In altri Paesi invece è lecito ibernare soltanto alcune parti di organi (spermatozoi, embrioni) per finalità mediche già disciplinate. Anche perché vi sono tuttora ostacoli clinici che rendono impraticabile preservare un intero organismo, su tutti l’ischemia cerebrale e la solidificazione delle strutture cellulari. Ma un caposaldo dei “crionicisti” è proprio la certezza che la futura medicina sarà così avanzata da permettere di riparare i danni cellulari-molecolari riportando in vita gli uomini. Sembra fantascienza ma è bene ricordare che negli Usa esistono due aziende esperte nel settore: la Alcor (nata in Arizona nel 1972) e il Cryonics Institute (fondato in Michighan nel 1976 da Robert Ettinger); anche in Russia ce n’è una (la Kryorus). Queste società contano già 200 corpi ibernati e oltre 2000 persone (inclusi alcuni italiani) che hanno sottoscritto un contratto post mortem per essere criopreservate: i prezzi variano dai 28mila ai 150mila euro (spesso frutto di assicurazioni sulla vita). Molte informazioni sulla crionica viaggiano rapidamente sul web dove si è creata una rete di divulgazione che vanta sostenitori soprattutto in Inghilterra e Germania. Anche in Italia esiste un movimento che rivendica il diritto alla crioconservazione umana: per ora è una speranza, in futuro chissà…


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Salute > di Camilla Buffoli (www.tantasalute.it)

omeopatia per curare raffredore e

influenza Influenza e raffreddore si presentano con sintomi molto fastidiosi: naso che cola, congestione delle vie aeree superiori, starnuti, brividi, febbre.

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i solito non vediamo l’ora di rimediare a questo quadro sintomatologico, per riuscire a trovare un po’ di sollievo. Le cure messe a disposizione dalla medicina tradizionale rappresentano comunque soltanto un’alternativa, perché possiamo provare anche con l’omeopatia. Sono tante le soluzioni omeopatiche a cui possiamo fare riferimento. Scopriamo insieme tutti i rimedi che possono fare al caso nostro. L’influenza Curare l’influenza con l’omeopatia significa ricorrere, ad esempio, all’Arsenicum album. Va preso soprattutto in presenza di una forte congestione nasale, quando, comunque, l’esordio della febbre si dimostra più graduale. Molto utile è quando la sindrome influenzale si rivela debilitante, interessando anche con sintomi ben specifici, come bruciore alla gola, mal di stomaco, nausea, vomito e diarrea. Possiamo ricorrere anche all’Oscillococcinum, un vero vaccino antinfluenzale omeopatico. Questa sostanza è utile soprattutto per la prevenzione dell’influenza, infatti riduce la possibilità di ammalarsi anche nei soggetti particolarmente sensibili, come i bambini e gli anziani. Nel caso ci si sia già ammalati, l’Oscillococcinum può ridurre l’intensità dei sintomi influenzali e la durata della malattia. In questi casi se ne può assumere una dose, da ripetere ogni 6 ore fino a 3 volte al giorno. All’Oscillococcinum può essere abbinata l’Echinacea angustifolia in tintura madre: ne bastano 30 gocce ogni volta per 20 giorni. Da

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non dimenticare anche la Belladonna. Si tratta di un rimedio indicato soprattutto quando la febbre compare all’improvviso e si attesta su valori elevati. In questi casi il paziente può presentare cefalea e non sopporta né la luce né i rumori. Questo rimedio è indicato soprattutto quando si ha un forte mal di gola, senza che ci sia la presenza di pus. Infine va ricordata la Nux vomica. Essa si usa quando il paziente sente molto freddo, ha brividi determinati dalla febbre, mal di testa e fotofobia. Il raffreddore Secondo la concezione della medicina omeopatica, la malattia e quindi anche il raffreddore rappresenterebbero un tentativo da parte dell’organismo di ripristinare il suo equilibrio generale, che è andato perso. Curare il raffreddore con l’omeopatia significa prendere in considerazione i sintomi presentati dal paziente e in particolare la rinorrea. Per rimediare occorrono delle sostanze, la cui azione si faccia sentire soprattutto per il rafforzamento delle difese immunitarie. Anche in questo caso possono andare bene l’Oscillococcinum o il Ribes nigrum. Se il soggetto starnutisce in continuazione e ha un’intensa lacrimazione può essere utile l’Allium cepa. Se la rinorrea è liquida e il soggetto presenta, oltre che mal di testa, anche un malessere diffuso, va utilizzato il Gelsemium. Per contrastare la sensazione di ostruzione alla radice del naso è ottimo il Kallum iodatum; se c’è un coinvolgimento dell’orecchio, è meglio ricorrere al Kallum muriaticum.



Salute> di Elisabetta Parise (www.tantasalute.it)

il batterio spiraliforme

Helicobacter

la dieta consigliata da seguire

Cos’è l’helicobacter e qual è la dieta consigliata da seguire? L’helicobacter pylori è un batterio spiraliforme che può colonizzare la mucosa gastrica, ovvero il rivestimento dello stomaco.

L

’infezione è spesso asintomatica, ma talvolta può provocare gastrite e ulcere a livello dello stomaco o del duodeno, il primo tratto dell’intestino. Le modalità con cui l’helicobacter si trasmette sono ancora sconosciute, ma alcuni studiosi sostengono che la più probabile via di contagio sia quella orale, così come il contatto con acque o con strumenti endoscopici contaminati. Il sintomo più comune dell’ulcera gastroduodenale è un bruciore o dolore nella parte superiore dell’addome, soprattutto quando lo stomaco è vuoto. Anche la gastrite da helicobacter presenta sintomi simili a quelli dell’ulcera, quali nausea, reflusso gastroesofageo, difficile digestione, vomito e dolore addominale. Alimenti consigliati In caso di gastrite o ulcera da helicobacter è consigliato masticare lentamente gli alimenti per favorire la digestione. L’eccesso di cibo, inoltre, stimola una superproduzione di succhi gastrici ed esercita una pressione sullo stomaco facilitando il reflusso acido. Anche saltare i pasti, però, può essere nocivo: lo stomaco, infatti, secerne periodicamente acidi che non possono essere assorbiti in assenza di cibo. Gli alimenti grassi, l’alcol e la cioccolata tendono a far refluire i succhi gastrici, mentre gli alimenti troppo caldi o troppo freddi e quelli salati (insaccati, conserve, sottaceti, cibi affumicati e molti formaggi) tendono a eccitare la secrezione gastrica. Pertanto, cosa si deve mangiare? Tra gli alimenti consigliati per chi soffre

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di gastrite o ulcera ci sono il latte (parzialmente scremato), lo yogurt magro, le carni bianche e il pesce magro, le verdure e la frutta. Vanno evitati, invece, le carni e i pesci grassi, lo scatolame, le bibite gassate o alcoliche, il caffè e il tè e i cibi fritti. Gli alimenti, inoltre, devono essere preparati con metodi di cottura leggeri (a vapore, in padella con cotture brevi, alla griglia facendo attenzione a non bruciare l’alimento). Dieta consigliata Quale alimentazione deve essere seguita da un paziente che soffre di queste patologie? Un menù tipo in questi casi è costituito da una colazione caratterizzata da un bicchiere di latte parzialmente scremato, accompagnato da del pane su cui si possono spalmare del formaggio magro o poca marmellata alla frutta. Per lo spuntino di metà mattina o di metà pomeriggio, invece, si possono assumere liberamente frutta di stagione o un paio di fette biscottate con del miele. A pranzo devono essere predilette le verdure cotte o crude (anche minestroni o zuppe) unitamente alla carne o al pesce magro lessato o bollito. La cena deve essere particolarmente leggera: la verdura cotta può essere accompagnata dal prosciutto cotto sgrassato o da una porzione di formaggio magro. La frutta o lo yogurt magro possono essere considerati dessert da consumare occasionalmente.



Salute > di Elisabetta Parise (www.tantasalute.it)

cattive abitudini che rovinano

la vista

l’ipovisione è un fenomeno in costante crescita e di un’importanza tale da essere diventato un problema rilevante per i servizi sanitari di tutti i Paesi coinvolti.

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’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS WHO) ha reso noto che oltre il 60% della popolazione occidentale non si prende adeguatamente cura dei propri occhi, perpetuando nel tempo comportamenti errati che possono compromettere la salute oculare. Di conseguenza, l’ipovisione è un fenomeno in costante crescita e di un’importanza tale da essere diventato un problema rilevante per i servizi sanitari di tutti i Paesi coinvolti. L’OMS ha stimato, inoltre, che 39 milioni di persone al Mondo siano cieche e 246 ipovedenti. Non ascoltare i segnali del corpo Anche nel caso di cattive abitudini legate alla vista, il corpo lancia inevitabilmente dei segnali. E’ molto importante, quindi, prestare particolare attenzione se compaiono anomale irritazioni, fastidiosi arrossamenti o disfunzioni lacrimali. Nei casi più lievi può essere sufficiente intervenire tempestivamente con rimedi naturali, impacchi freddi, antistaminici o utilizzando colliri specifici. Qualora, però, il disturbo continui a persistere anche dopo qualche giorno, è bene rivolgersi ad uno specialista per una visita di controllo. Non sottoporsi a controlli periodici Sottoporsi a dei controlli periodici per la vista è una sana e corretta abitudine. In assenza di problemi specifici, tra i 21 e i 45 anni è sufficiente andare dall’oculista ogni due anni. Dopo i 45 anni, invece, gli

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specialisti consigliano un controllo annuale. Così facendo, possono essere individuate tempestivamente serie patologie asintomatiche e silenti (come ad esempio il glaucoma), ma anche problemi visivi minori. Non fare un uso corretto delle lenti a contatto Le lenti a contatto devono essere utilizzate con moderazione e vanno tolte prima di andare a letto. Dormire indossandole, infatti, aumenta il rischio d’infezioni e può causare danni permanenti alla vista. Le lenti, inoltre, vanno conservate in un contenitore apposito e per la loro applicazione vanno utilizzate soluzioni saline idonee che le rendono sterili e, allo stesso tempo, idratano l’occhio. E’ importante applicarle, inoltre, prima del trucco e sostituirle qualora causino sofferenza oculare o anomala lacrimazione. Sottovalutare l’importanza dell’igiene Un’igiene corretta e puntuale è alla base della prevenzione dei disturbi oculari. Lavare e disinfettare le mani prima di utilizzare le lenti a contatto o prima di truccarsi, infatti, riduce drasticamente l’insorgere di possibili infezioni. E’ bene, quindi, evitare saponi, lozioni struccanti o creme eccessivamente irritanti, prediligendo prodotti lenitivi o naturali. Inoltre, per evitare possibili contaminazioni o infezioni, è bene che gli asciugamani e le federe siano personali.



Salute > a cura di www.medicina-benessere.com

dolore e sintomo del

TORCICOLLO i giusti rimedi per curarlo Molte persone non sanno che è proprio la causa del torcicollo a determinare quale sia il corretto rimedio da adoperare, perché non tutti i torcicolli sono uguali.

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gnuno di noi ha almeno una volta nella vita sofferto di torcicollo, quel dolore insopportabile che non ci permette di concentrarci al lavoro o addirittura di andarci, che ci costringe a rinunciare ad un’uscita con gli amici o che non ci permette di riposare tranquillamente… Ma cosa fare esattamente per curare il torcicollo? E ogni volta che ne soffriamo possiamo adoperare gli stessi rimedi? Iniziamo col dire che è molto importante come prima fase, individuare in primo luogo la causa del nostro torcicollo e solo successivamente procedere con la cura. Molte persone non sanno che è proprio la causa del torcicollo a determinare quale sia il corretto rimedio da adoperare perché non tutti i torcicolli sono uguali. Quindi prima di tutto dobbiamo capire se la causa è una contrattura o un’infiammazione e solo dopo individuare come curare il torcicollo. Per capire in quale situazione ci troviamo dobbiamo identificare quando è comparso il dolore: se il torcicollo è comparso dopo un movimento brusco ci sarà un’infiammazione dei muscoli, se invece è apparso dopo l’assunzione di una posizione sbagliata e protratta nel tempo (magari mentre dormivamo) allora siamo di fronte ad una contrattura.

 Massaggio.
 Se abbiamo il torcicollo e ci stiamo chiedendo come curarlo, la prima

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cosa cui pensiamo è un bel massaggio, ma questa non è sempre la soluzione corretta. Se la causa è un’infiammazione con il massaggio rischiamo di peggiorare la situazione, mentre se è presente una contrattura un lieve massaggio aiuta a sciogliere la muscolatura. Comunque l’imperativo è sempre uno: in queste situazioni è meglio permettere solo ad un esperto di toccare il nostro collo.


 Movimento.
 Quando proviamo dolore il nostro primo istinto è quello di tenere ferma la parte dolorante e se è presente un’infiammazione questo istinto è corretto, perché potremmo peggiorare la situazione. Al contrario se è presente una contrattura, dei lievi movimenti di allungamento del collo prima verso destra e poi verso sinistra aiutano a scioglierla. Calore o freddo?
 Indossare una sciarpa o usare una borsa dell’acqua calda è l’ideale per curare il torcicollo causato da una contrattura, perché il calore distende il muscolo ed attenua il dolore. L’utilizzo del ghiaccio è invece perfetto se si è di fronte a un’infiammazione perché il freddo aiuta a sfiammare il muscolo. Rimedi omeopatici. Di fronte ad un’infiammazione si può curare il torcicollo con il biancospino, una pianta che ha capacità antinfiammatorie; mentre il tiglio è adeguato per le contratture perché allevia le tensioni muscolari. a cura dello staff Medicina-Benessere diretto dalla dottoressa Paola Marazziti.



Estetica > di Elisabetta Parise (www.tantasalute.it)

rossore sulle mani a causa del

freddo

Mani rosse: quali sono le cause e i rimedi di questo disturbo? Il problema delle mani arrossate è tipico del periodo invernale e si manifesta in diverse forme più o meno gravi.

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ella maggior parte dei casi si tratta di un disturbo transitorio causato dal freddo. Con l’abbassarsi della temperatura, infatti, le mani possono presentarsi rosse, calde (o in certi casi molto fredde), secche, screpolate tanto da generare una fastidiosa sensazione di prurito. La popolazione femminile è più soggetta ad avere mani arrossate, a volte addirittura cianotiche, con palme e dita che prudono e sono gonfie. Quando il fenomeno, però, non è transitorio nè legato ad un abbassamento delle temperature, questo disturbo può essere indice di qualche patologia specifica. Cause e tipologie Se il disturbo delle mani rosse non è transitorio, può essere causato da una qualche patologia raccolta sotto la definizione di acro-sindrome, ovvero appartenente ai disturbi della vaso motricità cutanea delle estremità. L’eritromelalgia, ad esempio, è un disturbo che interessa i piccoli vasi sanguigni. Il meccanismo che ne regola la motilità, infatti, non funziona in modo ottimale e si verifica una vasodilatazione che fa sì che il sangue affluisca alle mani con dolore. Questa sintomatologia si aggrava a causa del freddo, di un improvviso aumento della temperatura o in caso di un’assunzione esagerata di alcolici. L’eritromelalgia viene diagnosticata da uno specialista attraverso delle analisi specifiche che permettono al medico di prescrivere la cura adeguata. L’acrocianosi, invece, è un disturbo che colpisce le estremità degli arti determinato da un mancato afflusso di sangue arterioso verso la cute. Questa patologia comporta dita di 26

colorito rosso scuro o cianotico e ipotermia. La malattia di Reynaud, infine, è anch’essa una patologia legata al cattivo funzionamento dei vasi sanguigni periferici laddove un’ischemia impedisce una corretta irrorazione sanguigna verso le dita. In presenza di questo disturbo, in un primo momento le dita diventano bianche e fredde, successivamente assumono una colorazione bluastra e, infine, diventano rosse, calde e doloranti. Rimedi Il freddo favorisce il disturbo delle mani rosse poiché con esso si attiva naturalmente la vasocostrizione e, di conseguenza, la microcircolazione sanguigna diventa più difficile. Pertanto, durante la stagione invernale, per evitare di avere mani ruvide ed irritate è sempre consigliato utilizzare i guanti e proteggere la cute con creme schermanti e protettive. Uscire all’esterno con le mani bagnate o umide, infatti, abbassa ulteriormente la temperatura delle estremità aggravando il disturbo. In caso di mani rosse, inoltre, possono venire in aiuto anche i rimedi naturali. Ad esempio, fare degli impacchi di camomilla garantisce un effetto lenitivo immediato. Facendo bollire 350 ml di acqua con 4 bustine di camomilla e lasciando emulsionare per circa 4 minuti, infatti, si ottiene un infuso delicato dalle innumerevoli proprietà benefiche e curative. Un altro valido consiglio è quello di lavare le mani solamente con saponi delicati e acqua tiepida. Applicare, quindi, una crema specifica a base di olio di mandorle dolci, all’essenza di rose o a base di verbena dopo l’asciugatura aiuta a ridurre gli effetti indesiderati legati a questo disturbo.


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Estetica> di Gimmi Longo

La natura come trattamento

estetico Un Trattamento totalmente naturale che utilizza le singole proprietà degli alimenti vegetali per pulire, arricchire e migliorare lo stato della pelle del viso e del corpo.

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bbiamo scelto di proporre questo trattamento, rispolverato e rivisto, per cambiare la tendenza al chimico e ristabilire un contatto con quello che il frutteto propone per migliorare lo stato di benessere e di bellezza della pelle, ristabilendo con intelligenza naturale il feeling con lo specchio. Partiamo dal limone che svolge una importante azione antibatterica, antibiotica, e cicatrizzante oltreché una magnifica azione schiarente dei tessuti. I citrati di sodio e potassio contenuti svolgono un’ottima azione depurativa. Viene universalmente riconosciuta la proprietà del limone sulla pelle grassa, ammorbidisce le tensioni e la nutre con i suoi oligoelementi. Anche le arance svolgono un’azione schiarente sulla pelle rimuovendo le macchie e rallentando il processo di invecchiamento donando alla fine del trattamento maggiore luminosità alla pelle. Le mele rosse con la loro importante azione antiossidante sono in grado di prevenire danni a cellule e tessuti con un forte effetto idratante. La banana è ricca di potassio, vitamina A, B ed E, che collaborano in questo frutto per una decisa attività antinvecchiamento. Il kiwi, invece, contribuisce a mante-

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nere morbida ed elastica la pelle, la presenza inoltre di vitamina C regola la secrezione di grasso anche attraverso una corretta proprietà astringente. Nel globale questo trattamento sia che venga effettuato sul viso o sul corpo ha varie proprietà, partendo da quella importantissima di rimozione del prodotto del ricambio cellulare sulla cute, per passare poi all’effetto igienizzante e antinvecchiamento. Per completare la parte attiva del trattamento saranno aggiunti a seconda del tipo di pelle, tenuto conto della trama, dello spessore dell’impurità della consistenza, tutti gli elementi che possano concorrere ad un effetto finale soddisfacente. La nostra scelta può cadere quindi sul caffè o sul tè o ancora sul cacao se la pelle “sente” la necessità di essere tonificata, o panna e yogurt se è necessario tamponare la secchezza della cute. Per un tessuto da rigenerare, infine, ci rivolgiamo ad un prodotto ricco di oligoelementi, e precisamente agli alginati, la cui estrazione dalle alghe marine la dice lunga nella storia dell’estetica professionale. Effetto rinfrescante e di leggera trazione non aggressiva per una pelle lucente, mineralizzata, fresca e compatta. Nella sua semplicità, questo trattamento risulta completo e assolutamente naturale. Solo da Merlino e Morgana.



Ostetricia> a cura della Dott.ssa Alessandra Cafaro

ALLATTAMENTO AL seno

prolungato Tanti i benefici per mamme e bambini

Il ministero della Salute promuove l’allattamento prolungato anche oltre il 1° anno di vita: si può svolgere in parallelo all’abituare il bimbo all’assunzione di altri alimenti.

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l latte materno è il miglior alimento per i neonati: non solo perché fornisce tutti i nutrienti necessari alla prima fase della loro vita ma anche perché contiene sostanze bioattive e immunologiche non presenti nei formulati artificiali, ma importanti per favorire lo sviluppo intestinale del bambino e per proteggerlo da eventuali infezioni batteriche e virali. Per questo tutti i neonati dovrebbero ricevere un allattamento esclusivo al seno per i primi sei mesi di vita. Secondo le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e dell’Unicef, indicazioni accolte anche dal nostro Ministero della Salute, l’allattamento al seno dovrebbe poi continuare per i successivi due anni, se possibile anche oltre, secondo i desideri della mamma e del piccolo. L’allattamento prolungato è stato spesso considerato un fatto negativo, una minaccia all’autonomia del bambino e la scelta stessa di allattare il proprio figlio anche durante il secondo anno di vita è stata più volte vista come una vera e propria colpa. Ma la posizione del Ministero della Salute rispetto all’allattamento prolungato è differente: si ritiene, infatti, che oltre l’anno di vita l’allattamento al seno possa e debba svolgersi in parallelo all’abituare il bimbo all’assunzione di altri alimenti. Fondamento di tale posizione il fatto che

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l’allattamento al seno riduce, per la madre, il rischio di cancro al seno e, secondo alcune recenti ricerche, anche di tumori ovarici e osteoporosi; migliora, inoltre, la salute del bambino diminuendo, per esempio, il rischio di obesità, della sindrome della morte improvvisa del lattante, di numerose infezioni (come la meningite o l’enterocolite necrotizzante), di sviluppare allergie. L’allattamento al seno, oltre ad influire positivamente sulla salute fisica del lattante, ha effetti notevoli anche sul suo sviluppo cognitivo ed emotivo; stando a quanto emerso da uno studio dell’università di Oxford, tali effetti sull’intelligenza dei bambini rimarrebbero visibili addirittura fino ai 14 anni di età. Nonostante sia vivamente consigliato, l’allattamento al seno viene spesso abbandonato, o per problemi di lavoro, o per particolari stati di salute che indeboliscono la mamma o ancora per l’impossibilità di dedicare così tanto tempo al neonato: davvero un peccato vista l’importanza di questa preziosa fonte. Punto di riferimento per le future mamme è l’ostetrica, che ha la responsabilità di informarle e supportarle nel percorso dell’allattamento.

Ostetrica Dott.ssa Alessandra Cafaro Per maggiori informazioni o consulenze: e-mail: alessandra.cafaro@hotmail.it recapito telefonico: 340.5963210



Alimentazione> A cura della Dott.ssa Tiziana Sacchetti

GLI ZUCCHERI DELLA

FRUTTA Quanti zuccheri apporta una porzione di frutta? La risposta a questa domanda dipende dalla qualità della frutta che consumiamo, non solo dalla quantità.

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o zucchero contenuto nella frutta si chiama fruttosio. Questo è uno zucchero generalmente a basso indice insulinemico e glicemico, ma solo se la frutta è selezionata in modo corretto e consumata in quantità adeguate, ovvero massimo 300g/400g per porzione, lontano dai pasti. Oltre al fruttosio, la frutta è un’ottima fonte nutrizionale di vitamine, sali minerali, fibra solubile, polifenoli, antiossidanti, e acqua. Ovviamente, l’apporto di tutti questi nutrienti varia in base a tre fattori fondamentali: Clima ed ambiente di crescita; Metodo di coltivazione; Freschezza del prodotto e corretta conservazione. Gli apporti di proteine e grassi nella frutta risultano marginali, ad esclusione di alcune tipologie di frutta, come il cocco, ad esempio, e ad esclusione della categoria della frutta secca, ricca di grassi vegetali. Le varie tipologie di frutta sono suddivise, in base al loro apporto di zuccheri, in: 1) Frutta poco zuccherina, ad esempio: anguria, fragole, limone, pompelmo;

Dott.ssa Tiziana Sacchetti Consulente Dietista ed Educatore alimentare

2) Frutta mediamente zuccherina, come ad esempio: mele, pere, kiwi, more, prugne, mirtilli, arancia, mandarini, pesca, albicocche; 3) Frutta altamente zuccherina: banane, cachi, fichi, uva. E’ importante consumare nella propria dieta tutte le tipologie di frutta, a rotazione, compresa la frutta più zuccherina, ma in quantità adeguate. Di conseguenza una porzione di fragole sarà più abbondante in peso e volume di una porzione di banane o cachi. Ma non dimentichiamo che la frutta è una ricca fonte di fibre alimentari e che queste hanno la caratteristica di abbassare l’indice glicemico degli alimenti. Di conseguenza anche la forma con cui assumiamo la frutta incide sul potere zuccherino: il succo d’arancia, ad esempio, ha maggiore indice glicemico rispetto al frutto consumato fresco in spicchi, e ha ancora minore indice glicemico lo stesso spicchio d’arancia quando consumato con la parte bianca della buccia, detta albedo, perché ricca di pectina (la fibra solubile della frutta).

Per le domande alla Dott.ssa Tiziana Sacchetti o per una consulenza, inviate una mail a: alimentazione@foryoumagazine.it


IN BUONA SALUTE

CON UNA CORRETTA

EDUCAZIONE ALIMENTARE. L’attività di educazione alimentare è finalizzata al raggiungimento e/o al mantenimento di un buono stato di salute attraverso l’acquisizione di corretti comportamenti alimentari. Durante il primo incontro si elabora il programma di educazione alimentare, in base alla valutazione dello stato di salute del paziente (su indicazione medica attestante diagnosi), e lo stato nutrizionale del paziente attraverso l’anamnesi alimentare, la misurazione antropometrica e la bioimpedenziometria. Si prosegue il percorso con incontri periodici, al fine di monitorare l’andamento del programma di educazione alimentare, attraverso l’anamnesi e le misurazioni ottenute utilizzando degli strumenti sopra elencati.

Bioimpedenziometria

Questa misurazione consiste nel calcolare, mediante uno strumento detto impedenziometro, la resistenza e la reattanza del corpo al passaggio di una corrente alternata a bassissima intensità. Ciò permette la valutazione dello stato di idratazione e della composizione corporea (massa cellulare, massa magra e massa grassa).

Intolleranze alimentari

Intolleranze alimentari ed allergie alimentari sono due argomenti differenti. Le allergie alimentari coinvolgono il sistema immunitario e sono reazioni che compaiono dopo brevissimo tempo dall’assunzione dell’alimento implicato. Le intolleranze alimentari dipendono da un progressivo accumulo di sostanze infiammatorie nel nostro organismo ed hanno tempo di reazione più lungo. Il problema delle intolleranze può essere influenzato da diversi fattori, tra cui una dieta poco varia, stress psico-fisico, disbiosi intestinali. Individuare gli alimenti che danno intolleranza ed eliminarli periodicamente dalla dieta, aiuta a risolvere i disturbi correlati e a migliorare la qualità della vita. Disturbi più comuni: afte, disturbi intestinali, cefalee, dimagrimento o ingrassamento improvvisi, stipsi, cute impura, cellulite, dermatiti, ritenzione di liquidi, disturbi del sonno, sindrome premestruale, stanchezza cronica.

Altri servizi:

Consulenza Dietistica per RSA, Comunità, Cliniche, Mense scolastiche e aziendali: Elaborazione di menù, con relative ricette e grammature; Redazione del Manuale di Consulenza Dietistica; Formazione in sede. Consulenza HACCP: Elaborazione del piano di autocontrollo con il sistema HACCP (Hazard analysis and critical control points) (D.Lgs. 193 del 06/11/2007); Analisi del diagramma di flusso con l’individuazione dei Rischi e dei CCP (Punti critici di controllo); Formazione in sede. Preventivi personalizzati in relazione alle specifiche esigenze e caratteristiche del richiedente (numero di pasti somministrati, dimensioni della struttura). Per informazioni e preventivi inviare una mail a: alimentazione@foryoumagazine.it


Personaggio> di Silvestro Bellobono

IL nuovo CONDOTTIERO DI

atene

Alexis Tsipras ha trionfato alle elezioni in Grecia e ora punta a rinegoziare il piano di austerity della “Troika”. Ue e Merkel temono una reazione a catena degli altri Paesi in crisi.

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toricamente l’Antica Grecia è sempre stata la patria dei grandi uomini di Stato, come Temistocle e Pericle, che sapevano prendere il popolo per mano e condurlo con lungimiranza verso più alti traguardi, in nome di quella democrazia che attingeva dal basso la sua energica spinta al cambiamento. A distanza di secoli, l’ultimo dei quali corrotto dalla mala gestio della “res publica”, una parte considerevole di greci contemporanei con orientamento politico di sinistra cerca di intravedere una nuova figura di “condottiero moderno” in Alexis Tsipras, 40enne rampante, ateniese, ingegnere civile, leader di Syriza, partito social-comunista (nato nel 2004 come coalizione di più schieramenti) in rapida ascesa di consensi presso l’elettorato ellenico, fino al trionfo alle elezioni legislative del 25 gennaio scorso con il 36,3% dei voti che lo ha portato al governo. Un risultato sorprendente che avrà forti ripercussioni sull’Unione Europea, considerando il programma con cui il neo-premier ha sbaragliato la concorrenza di centro-destra. Ma Tsipras è un predestinato, uno di quei cavalli di razza di cui si intuisce il pedigree leggendo le prime righe della sua biografia: a 25 anni diventa segretario dell’area giovanile del partito di sinistra radicale Synaspismos; nel 2006 si candida a sindaco di Atene e nel 2008 viene eletto presi-

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dente di Synaspismos a soli 33 anni; dal 2009 alla guida di Syriza ottiene un’escalation di successi fino al 26,8% del 2012 (superato di soli 3 punti da Antonis Samaras di Nea Dimokratia che diviene primo ministro); nel maggio 2014 si lancia sulla ribalta continentale candidandosi come presidente della Commissione Europea (anche con l’appoggio della sinistra italiana che crea la lista “L’Altra Europa con Tsipras”) e ottenendo un onorevole 6.9% (pari a 52 eurodeputati). Le politiche europee sono da sempre il suo punto di forza, poiché mirano a stracciare e poi rinegoziare il piano di austerity imposto alla Grecia da Ue, Bce e Fmi (la cosiddetta “Troika”). Prima della vittoria elettorale Tsipras ha promesso la riduzione del peso del debito (pari a 330 miliardi di euro, cioè il 175% del Pil) e del costo degli interessi (9 miliardi all’anno), il ripristino della tredicesima ai pensionati, l’abbattimento dei costi energetici, l’introduzione di buoni pasto per gli indigenti, il salario minimo di 751 euro. Ma il tema che più spaventa Bruxelles (e la Germania) è la messa in discussione dei termini del salvataggio greco, con la minaccia di uscire dall’euro: precedente pericoloso perché potrebbe generare un inevitabile effetto domino sugli altri Paesi in crisi o in debito con l’Ue come Portogallo, Spagna e persino l’Italia.



Viaggio>

a cura di RAFFAELLA PATRICELLI

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DALLE SPIAGGE BIANCHE DI PHUKET E KOH SAMUI AI TEMPLI BUDDISTI DI CHIANG MAI E LAMPANG, DALLE CULTURE PIÙ TRADIZIONALI SINO AL FASCINO POSTMODERNO DI BANGKOK, METROPOLI MULTICULTURALE IN CONTINUA TRASFORMAZIONE.


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ra i paesi del Sud-est Asiatico, la Thailandia è quello che conserva più evidenti tracce del passato storico e artistico e offre al turista antiche rovine, templi, città abbandonate. Chi decide di visitarla godrà delle paradisiache spiagge e delle isole incantate. Chi è attratto dalle grandi città, troverà in Bangkok un delizioso esempio di metropoli caotica e inquinata, ma piena di energia e di tesori culturali. Viaggiare per la Thailandia non è difficile: i trasporti sono efficienti, non si paga troppo per dormire e la cucina nazionale è squisita. Si è ormai diffusa dappertutto la fama dell’incredibile ospitalità dei thailandesi, popolo spesso descritto come godereccio e spensierato, che però nei secoli ha lottato per mantenere intatto lo spirito di libertà e di indipendenza. Un paese incantevole, insomma, c’è poco da dire.

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Viaggio> di Raffaella Patricelli

E’ necessario specificare che non si tratta di un paese dalle usanze occidentali, per cui delle normalissime differenze possono mutare l’idea di viaggio che si ha. Ad ogni modo i turisti di nazionalità italiana, così come i visitatori di molti paesi occidentali, possono entrare nel paese con un visto turistico gratuito della durata di 30 giorni emesso direttamente all’arrivo in Thailandia. Sarà sufficiente esibire il passaporto con una validità superiore ai sei mesi e il biglietto aereo di andata e ritorno o di proseguimento del viaggio. I turisti, per legge, sono tenuti a portare sempre con sé il proprio passaporto originale. Si sono verificati, infatti, casi di turisti arrestati perché sprovvisti del documento. Per andare in Thailandia il periodo migliore va da novembre a febbraio, i mesi meno piovosi e meno caldi. Se si intende visitare solamente il sud, i mesi più indicati sono invece marzo, aprile e maggio, quando nel resto del paese si soffoca dal caldo. Mentre al nord il periodo più consigliabile è quello compreso fra la fine di novembre e l’inizio di dicembre oppure il mese di febbraio, quando la temperatura ricomincia a salire. I mesi peggiori per andare a Bangkok sono aprile, quando la città si trasforma in una fornace, e ottobre, mese delle piogge torrenziali. A seguito del colpo di Stato del maggio scorso la situazione generale si è ora normalizzata. Rimane tuttavia ancora in vigore la legge marziale. Rimangono sconsigliati i viaggi nelle province di Sisaket (distretto di Kantharalak) ed in prossimità del confine con la Cambogia, dove una disputa di confine tra i due Paesi non si è ancora del tutto risolta.

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PER LA THAILANDIA VALE LA PENA DI FARE TANTE ORE DI AEREO. IL RELAX DI QUESTA TERRA E LA BELLEZZA DELLA NATURA SONO INEGUAGLIABILI.

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Viaggio> di Raffaella Patricelli

La Thailandia si distingue per la presenza di numerosi parchi nazionali. Le aree protette ricoprono attualmente circa il 14% della superficie terrestre e marina del paese, una delle percentuali più alte al mondo. Oggi la Thailandia vanta 112 fra parchi nazionali e aree protette, oltre a circa un migliaio di zone in cui vige il divieto di caccia, riserve naturali, giardini botanici ed arborei. Tra i più importanti il parco di Khao Yai, le isole Similan, nel mare delle Andamane, e ancora il parco nazionale marino di Ko Phi Phi-Noppharat Thara. Da vedere c’è molto in Thailandia. Inutile fare l’elenco di tutti i luoghi da visitare. Imperdibili naturalmente le isole di Phi Phi che si estendono dalla parte della costa di Krabi, sono isole gemelle diventate famose per aver fatto da set alla sceneggiatura del film “The Beach” con Leonardo Di Caprio, più che per le meraviglie naturali. Si può decidere di visitare il Golfo, approdando a Koh Samui, di fronte alla costa di Surat Thani. Questa isola accessibile con l’aereo da Bangkok, è un’area tropicale che compete con Phuket per essere la destinazione balneare più popolare del paese. Come Phuket, mette in accordo la bellezza della natura con una ottima scelta di alberghi, centri benessere e complessi turistici lussuosi, i ristoranti eccellenti e i divertimenti completano la vacanza da sogno sotto il sole splendente. L’isola di Koh Samui è la terza isola più grande del Regno, dopo Phuket e Ko Chang. Da non perdere la vicina Ko Phangan, che ha conquistato il primo posto nelle rotte dei giovani viaggiatori. Situata a 20 chilometri più a nord ha 40


LA THAILANDIA RICEVE OGNI ANNO PIÙ VISITATORI DI OGNI ALTRO PAESE DELL’ASIA SUDORIENTALE. una dimensione di circa due terzi della precedente, a Ko Phangan mancano le grandi spiagge tipiche di Koh Samui, diversamente essa possiede una miriade di piccole baie di sabbia e un entroterra boscoso e rigoglioso. Particolarmente popolare è Hat Rin, un promontorio con spiagge su entrambi i lati che diventano affollatissime durante la ‘festa della luna piena’, appuntamento mondano in voga da qualche anno. Non posso dilungarmi ancora, ma per la Thailandia vale la pena di fare tante ore di aereo. Il relax di questa terra e la bellezza della natura sono ineguagliabili.

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Moda > di Giovanna Testa

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PER LA COLLEZIONE A/I 2015 LO STILISTA ELIE SAAB SI ISPIRA ALLA PITTURA ASTRATTA DELL’ARTISTA STATUNITENSE MARK ROTHKO. IN MODO PARTICOLARE LO STILISTA PRENDE SPUNTO DAI DIPINTI “COLOR FIELD”, OPERE SENSAZIONALI, IN CUI È POSSIBILE NOTARE COME CROMATISMI DIFFERENTI SI SFUMINO L’UNO NELL’ALTRO, CREANDO UN EFFETTO DI COMPLETA DISSOLVENZA. È PROPRIO SU QUESTO CONCETTO DI MISTERO CHE ELIE SAAB HA VOLUTO COSTRUIRE TUTTA LA SUA COLLEZIONE. VOLUMI, TESSUTI E COLORI, TUTTA LA LORO DIMENSIONE NON SEMBRA AVERE CONFINI: IL MALVA, IL VERDE MINERALE E IL BORDEAUX SI SFUMANO DISSOLVENDOSI NEL NERO... COMPLICI I TESSUTI CHE ELIE SAAB HA SAPUTO BEN STRUTTURARE: MORBIDI E FLUENTI, LO CHIFFON, IL VELLUTO, L’ORGANZA, LA SETA E IL PIZZO DANNO VITA A COMPLETI E AD ABITI RAFFINATI E SENSUALI, CHE HANNO MOLTO IN COMUNE CON LE SILHOUETTE DEGLI ANNI ’50 E ’60. PREZIOSI I DETTAGLI COME I PENDENTI IN CRISTALLO CHE ESALTANO I BLOCCHI DI COLORE, OPPURE LE PAILLETTES CHE ILLUMINANO GLI OPULENTI ABITI DA SERA. FONTE: STILEMAGAZINE.IT

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Moda > di Giovanna Testa

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Shopping > di Giovanna Testa

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OROLOGI ESCLUSIVI DEDICATI ALLA PERSONA CHE AMATE.

1. Louis Vuitton. Orologio della collezione Tambour, una combinazione affascinante di rosso seducente e diamanti scintillanti; 2. Gucci. Collezione Horsebit. La femminilità di questo orologio è accentuata dal quadrante rosso scuro con eleganti numeri romani alle ore 12 e 6; 3. Blancpain. Orologio con cassa d’oro bianco e quadrante di madreperla decorato con una maestosa rosa intarsiata; 4. Salvatore Ferragamo. Orologio con quadrante in madreperla e pavè di diamanti con alette distintive e corona impreziosita da pietre cabochon di onice; 5. Saint Honoré. Orologio con cassa ornata da due file di Clous de Paris e decorazione sulla lunetta; 6. Versace. Orologi con cassa in acciaio e finitura oro con cinturino in pelle di alligatore. Quadrante in madreperla con cabochon sulla corona; 7. Louis Vuitton. Orologio della collezione Tambour con un ologramma a forma di cuore, impreziosito da11 diamanti che delineano la sua femminilità.

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Shopping > di Giovanna Testa

Uomo accessori

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TENDENZE INVERNALI.

PER UN UOMO ALLA MODA E DAL LOOK SEMPRE GLAMOUR ED ATTUALE.

1. Outfit Diesel Black Gold, Diesel; 2. Giubbino in pelle, Jack & Jones; 3. Cintura, Vans; 4. Sneakers, Hugo Boss; 5. T-Shirt, Japan Rags; 6. Camicia jeans, Philipp Plein; 7. Sneakers in pelle effetto coccodrillo, Giuseppe Zanotti; 8. Scarponcino con interno tessuto scozzese, Timberland; 9. Cappello modello fedora, in tessuto, Gucci; 10. Profumo con note di prezioso ladano, balsamo di abete e bergamotto, Bottega Veneta. 48

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11. Desert boots in pelle di mucca con suola di gomma, Jack & Jones; 12. Outfit completo collezione A/I, Nicholas K; 13. Outfit completo collezione A/I, Tommy Hilfiger; 14. Giubbotto “Kenther Parka” khujo; 15. T-Shirt Life is a circus mod. Salvador Dalì, My T-Shirt; 16. Jeans Denim 11 once in cotone elasticizzato, fit skinny con lavaggio dark used, Diesel; 17. Giubbotto imbottito con piume d’anatra bianca di alta qualità, Napapijri. 49


Mario Balotelli

Geisha

Barack Obama

IL RITRATTO IN PUNTA DI DITA...

Mark Zuckerberg

Arte > di Alessandro Immordino

IL SUO PSEUDONIMO È DITO VON TEASE E IL SUO PROGETTO SI CHIAMA DITOLOGY, OVVERO RICREARE CON I POLPASTRELLI I VOLTI DI PERSONAGGI FAMOSI. IL RISULTATO? DAVVERO STUPEFACENTE...

Dalai Lama

Mr. T

Silvio Berlusconi

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Frida Kahlo

DIETRO “DITO” SI NASCONDE UN GIOVANE ART DIRECTOR, ILLUSTRATORE E GRAPHIC DESIGNER ITALIANO DI BOLOGNA, CHE NEL CORSO DI TUTTI QUESTI ANNI HA RACCOLTO CONSENSI UNANIMI IN TUTTO IL MONDO. LUI STESSO RACCONTA: “AVEVO DECISO DI CREARE IL MIO ACCOUNT SU FACEBOOK: VOLEVO CHE FOSSE UNO SPAZIO VIRTUALE LIBERO DA PARENTI, COLLEGHI E AMICI-NON-REALI. PER QUESTO HO DECISO DI CREARE UN AVATAR. IN ITALIANO QUALCUNO POTREBBE DIRE CHE IO MI SONO VOLUTO ‘NASCONDERE DIETRO UN DITO’: È UNA METAFORA PER INDICARE UN POSTO PER NASCONDERSI NON MOLTO EFFICACE.

DITO LOGY

Papa Francesco

IL DESIDERIO DI NASCONDERMI DALLA VITA REALE MI HA FATTO RIFLETTERE SULL’IDENTITÀ DELLE PERSONE E SULLA MIA. COSÌ HO USATO L’IMMAGINE DI UN DITO, PER SUGGERIRE CHE TUTTI PROVIAMO A NASCONDERCI DIETRO UN’IMMAGINE CREATA DA NOI. QUESTO È IL MIO DITO: LA RAPPRESENTAZIONE DELLE DIVERSE MASCHERE CHE TUTTI INDOSSIAMO PER ‘RECITARE’ NELLA VITA, FORSE PER PRESERVARE LA FRAGILE UNICITÀ INDIVIDUALE DELLA NOSTRA IMPRONTA DIGITALE”.

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Ste Nichi Vend

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DITO VON

TEASE

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Design>

LIVING

1

room 2

2. UpJ, la poltrona icona disegnata da Gaeteno Pesce per B&B Italia in una inedita taglia per bambini. La UpJ, dove J sta per junior, perfettamente fedele all’originale ma ridotta nelle dimensioni...

1. Ouo Confortevole e avvolgente. Ouo di Adrenalina è una comodissima ed elegante poltroncina girevole a forma di uovo che sembra chiudersi intorno alla persona. Una seduta dal carattere decisamente spiritoso e versatile in molteplici contesti. www.adrenalina.it

3 Una mini-icona. una seduta di design confortevole e ludica al tempo stesso, dalle forme accattivanti per arredare gli spazi dedicati ai più piccoli. www.bebitalia.com 4. Leolux. Un vero e proprio trono, questa poltrona “Darius”. I braccioli confluiscono direttamente nella seduta e nello schienale: il tocco finale per la perfetta forma organica. Il poggiapiedi coordinato si inserisce perfettamente nella forma concava del frontale in modo da poter estendere comodamente il sedile. Con Dario, il designer Jan Armgardt ha ancora una volta creato un design di grande successo per Leolux. www. leolux.com

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3. Modà. Le tonalità cromatiche della poltrona ‘PRINCE HILLS’, riprendono le tinte del verde lime mescolandole con quelle del marrone e del giallo per un gusto vintage di alta moda. Scocca intagliata nella nuova finitura natural vintage in legno naturale con trattamento ‘smoke’. www.mohd.it



Teatro >

Elio e Geppi Cucciari nei ruoli del dissacrante Gomez e della conturbante Morticia, sono i protagonisti di questo musical basata sui personaggi creati da Charles Addams negli anni trenta.

P

rotagonisti del musical, sotto la regia di Giorgio Gallione, sono Elio (sì, proprio il cantante de “le storie tese”) e Geppi Cucciari, rispettivamente nei panni di Gomez e Morticia. La scenografia, molto curata e mirata, richiama immediatamente il noto telefilm degli anni ’60, rivisitato in chiave più contemporanea. La versione italiana è stata tradotta e adattata dallo scrittore Stefano Benni, con le scene di Guido Fiorato, la direzione musicale di Cinzia Pennesi, le coreografie di Giovanni Di Cicco e le luci di Marco Filibeck. Lo spettacolo risulta davvero coinvolgente e divertente, adatto ad un pubblico trasversale e i due protagonisti, assolutamente all’altezza dei ruoli, riescono a dare un tocco personale ai propri personaggi. Tra i due coniugi spicca sicuramente Gomez e colpisce anche l’interpretazione di Giulia Odetto, ovvero Mercoledì. Gli abiti di scena, in totale 50, portano la firma dello stilista Antonio Marras e sono stati realizzati dalla sartoria del Piccolo Teatro di Milano, utilizzando oltre 150 mila cristalli Swarovski. Approdata con successo a Broadway nel 2009, l’eccentrica e gotica famiglia

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americana, protagonista di film, serie tv e strisce a fumetti, famosa in tutto il mondo per il brillante umorismo nero, i travolgenti paradossi e la pungente satira di costume, si avvale dei testi di Marshall Brickman & Rick Elice e delle musiche di Andrew Lippa. Chi di noi ha più di vent’anni li conosce bene: Addams è il nome di un’eccentrica famiglia americana, diventato onomatopea dell’indimenticabile schiocco di dita a tempo, un richiamo ad un’eleganza in bianco-nero, che subito fa nascere un sorriso. Lo spettacolo andrà in scena fino al 22 febbraio presso l’Auditorium della Conciliazione a Roma.

ELIO E GEPPI CUCCIARI SI TRASFORMANO RISPETTIVAMENTE NEL DISSACRANTE GOMEZ E NELLA MISTERIOSA E PUNGENTE MORTICIA PER LO SPETTACOLO MUSICALE “LA FAMIGLIA ADDAMS”. ALL'AUDITORIUM DI ROMA FINO AL 22 FEBBRAIO.



Cinema > di Silvestro Bellobono

JOHNNY DEPP GWYNETH PALTROW

MORTDECAI UN RICCO AVVENTURIERO ALLE PRESE CON UN ANTICO MISTERO...

Ancora un personaggio bizzarro per il camaleontico Johnny Depp che porta sul grande schermo la vita (e i baffi) di un mercante d’arte un po’ sui generis.

N

oi spettatori cinematografici ormai siamo talmente abituati a vederlo in ruoli freak, spesso borderline, talvolta naïf, che poi quando ce lo ritroviamo nei panni “normali” di un gangster o di uno scienziato, magari in un noir drammatico come Public Enemies (2009) o in un thriller sci-fi come Transcendence (2014), finiamo per snobbarlo, cioè lo guardiamo sempre con interesse ma subito ci domandiamo «perché non fa di nuovo un personaggio gotico alla Edward ‘scissorhands’ o strambo alla Jack Sparrow?». Non è facile essere Johnny Depp, direbbe qualcuno. E forse è ciò che avrà pensato lo stesso divo americano prima di immedesimarsi nella sua ennesima caratterizzazione eccentrica in Mortdecai, la nuova commedia d’azione diretta da David Koepp, regista che ben conosce Depp per aver già lavorato con lui nel 2004 in Secret Window, pellicola tratta da un racconto di Stephen King. Ora la coppia si ricompone per un prodotto decisamente più leggero ma comunque abbastanza action e dalla trama avvincente. L’attore feticcio di Tim Burton stavolta è Charlie Mortdecai, un antiquario carismatico e avventuriero creato dalla penna dello scrittore inglese Kyril Bonfiglioli nei sui romanzi “The Mortdecai Trilogy”, pubblicati tra il 1972 e il 1985. Nello specifico il film è un adattamento del libro “The Great Mortdecai Moustache Mystery”, in cui il suo protagonista si definisce così: «un simpatico, ricco e vigliacco mercan56

te d’arte, amante del divertimento, che sguazza nel crimine». E con il vezzo di avere dei baffi “alla moustache” che Depp porta con disarmante disinvoltura. L’intreccio narrativo ben si presta a intrattenere piacevolmente il pubblico: il fascinoso Mortdecai, tra un bicchiere di brandy e una boutade arguta, deve partecipare a una gara in giro per il mondo con l’obiettivo di rubare un quadro che, secondo alcune dicerie, conterrebbe il codice di un conto bancario milionario appartenuto ai nazisti; a ostacolare la sua missione ci sono degli spietati criminali russi, un pericoloso terrorista internazionale, i Servizi Segreti britannici e la sua bella moglie Johanna, interpretata da una spiritosa Gwyneth Paltrow, ormai abbonata al ruolo di consorte dell’eroe dopo la saga di Iron Man. Arricchiscono il super cast l’inconfondibile stile british di Ewan McGregor e Paul Bettany, la verve di Jeff Goldblum e Oliver Platt, la sensualità di Olivia Munn e Aubrey Plaza. Se poi i fan affetti da “deppite acuta” non sono ancora sazi si consolino pensando che il loro idolo sta girando Pirati dei Caraibi 5 e il sequel di Alice in Wonderland.

LO STRAVAGANTE ANTIQUARIO CHARLIE MORTDECAI È STATO CREATO DALLO SCRITTORE INGLESE KYRIL BONFIGLIOLI NEGLI ANNI ’70.


50 SFUMATURE DI GRIGIO L’adattamento cinematografico del bestseller diventato un fenomeno globale. La trilogia “Cinquanta sfumature” dalla sua uscita, è stata tradotta in cinquantuno lingue in tutto il mondo e ad oggi, ha venduto oltre 100 milioni di libri e e-book, diventando da subito una delle serie più acquistate di sempre. Interpretano il ruolo dei protagonisti Christian Grey e Anastasia Steele, che sono diventati un’icona per milioni di lettori, Jamie Dornan e Dakota Johnson. Insieme a loro nel cast Luke Grimes, Victor Rasuk e Jennifer Ehle. Cinquanta sfumature di grigio è diretto da Sam Taylor-Johnson. Regia di Sam Taylor-Johnson Con Jennifer Ehle, Jamie Dornan Genere: Erotico Da giovedì 12 febbraio

ROMEO&JULIET Adattamento cinematografico dell’omonima tragedia di William Shakespeare, probabilmente la più famosa: una storia senza età ripensata per il ventunesimo secolo, ambientata nel lussureggiante ambiente tradizionale ma realizzata in maniera tale da far innamorare le nuove generazioni di questa storia immortale. il film offre a chi non conosce la storia la possibilità di dare un volto a due nomi sentiti innumerevoli volte: Romeo e Giulietta. Ogni generazione merita di scoprire questo amore. Regia di Carlo Carlei Con Hailee Steinfeld, Douglas Booth Genere: Drammatico Da giovedì 12 febbraio

LE LEGGI DEL DESIDERIO I desideri dell’uomo muovono il mondo. E ogni giorno, per riuscire a ottenere l’oggetto del nostro desiderio, modifichiamo noi stessi e la nostra realtà. O perlomeno, cerchiamo di farlo. Secondo Giovanni Canton, il carismatico e funambolico trainer motivazionale protagonista di questa storia, ci sono delle tecniche precise che possono aiutarci a raggiungere quello che desideriamo, sia esso il piacere, il lusso, il potere, il successo o l’amore. Regia di Silvio Muccino Con S. Muccino, N. Grimaudo Genere: Drammatico Da giovedì 26 febbraio

TAKEN 3 L’ORA DELLA VERITÀ Regia di Olivier Megaton Genere: Azione Con Liam Neeson, Forest Whitaker, Maggie Grace Da giovedì 12 febbraio al cinema Liam Neeson torna nei panni di Bryan Mills, ex-agente operativo, la cui riconciliazione con la ex-moglie è tragicamente interrotta quando lei viene brutalmente uccisa. Consumato dalla rabbia e incastrato per il delitto, Mills è costretto alla fuga per eludere la ricerca implacabile della CIA, dell’FBI e della polizia. Per l’ultima volta, dovrà usare il suo “particolare set di competenze”, per rintracciare i veri assassini, imporre il suo marchio unico di giustizia e proteggere l’unica cosa che conta per lui ora, sua figlia.

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Musica >

LORENZO

Jovanotti CHERUBINI

Il nuovo attesissimo album di Jovanotti, in uscita il 24 febbraio, sarà il quattordicesimo della sua carriera (a cui si aggiungono cinque dischi live e cinque raccolte) si chiamerà Lorenzo 2015 cc.

I

n merito al singolo “Sabato” Jovanotti ha dichiarato: “A un certo punto della lavorazione ho scritto il testo di “Sabato”, verso metà settembre, una notte di un sabato, ho scritto le parole senza avere una musica sotto, come mi è già successo a volte, poi il giorno dopo è arrivata anche l’idea musicale e ho capito che avevo tra le mani una cosa che mi intrigava parecchio, ma non sapevo che l’avrei scelta come primo singolo, poi evidentemente è successo”. È un Jovanotti danzereccio quello di “Sabato”, riprendendo un discorso cominciato già con “Ora” e che, nell’impronta della mescolanza di generi e di incursioni e sperimentazioni Lorenzo porta avanti da tempo. Una carriera che parla da sé, cominciata come rapper e man mano virata più verso il pop che oggi sottende ogni suo lavoro, base su cui il cantante si diverte a sperimentare vari suoni: dalla world all’elettronica fino alla dance. E proprio la dance da il la a questo pezzo, fatto appositamente per far ballare, con un testo che racconta una 58

porzione d’Italia: c’è la provincia e il lavoro perso (“Quando non si lavora è sempre sabato, vorrei che tornasse presto un altro lunedì”), ma anche Michael Jackson (“Vorrei ballare come Michael nel video di ‘Bad’) e quel tempo perennemente sospeso, identificato con il sabato. Ma c’è anche speranza, quella che Lorenzo canta quando dice: “Come quel sabato sera italiano, che sembra tutto finito poi ci rialziamo”. Intanto prosegue la prevendita per gli appuntamenti per l’estate 2015 con Lorenzo negli stadi, mentre l’omonimo disco live, pubblicato a seguito dei trionfali concerti del 2013 è stato recentemente certificato “disco di platino”. Il calendario definitivo degli 11 eventi annunciati per l’estate 2015 prevede i seguenti concerti: il 20 giugno ad Ancona, il 25 e 26 giugno a Milano, il 30 giugno a Padova, il 4 luglio a Firenze, l’8 luglio a Bologna, il 12 luglio a Roma, il 18 luglio a Messina, il 22 luglio a Pescara, il 26 luglio a Napoli e il 30 luglio di Bari.



Motori >

NUOVA AUDI Q3

RESTYLING NUOVO ED INNOVATIVO

L

a nuova Audi Q3 e la sua versione sportiva, la RS Q3, si presentano esteriormente con una nuova griglia single frame dotata di cornice cromata, gruppi ottici anteriori con fari xeno plus, luci diurne a LED e un portellone avvolgente che aiuta a rendere meno pesante nel complesso lo stile del SUV tedesco. Audi conferma sulle rinnovate Q3 e RS Q3 tutta la qualità che ci si aspetta nella progettazione degli interni con uno spazio che permette di ospitare cinque persone senza grossi sacrifici. La ricca dotazione di serie si divide negli allestimenti Sport, Design e Business, ma si può integrare con una serie di pacchetti pensati per regalare un aspetto più aggressivo o per evidenziare un senso di eleganza. La gamma italiana della Audi Q3 2015 comprende fin dalla versione d’accesso cerchi in lega a 10 razze con pneumatici 235/55 R 17, luci freno adattive, appoggiabraccia centrale anteriore, inserti in Monometallic platino per la parte interna delle portiere e per il cruscotto, rivestimenti in tessuto Essential, volante multifunzio-

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ne in pelle a 4 razze, sistema di assistenza alla partenza, freno di stazionamento elettromeccanico, sistema Start&Stop, radio MMI, schermo monocromatico per le informazioni di bordo, funzione di monitoraggio della pressione pneumatici e specchietti esterni in tinta con la carrozzeria, ripiegabili e riscaldabili elettricamente e con indicatori di direzione a LED integrati. La gamma della Audi Q3 comprende motorizzazioni Euro 6 suddivise in tre unità a benzina TFSI di 1,4 e 2 litri con potenze comprese tra 150 e 220 cavalli (Q3 2.0 TFSI quattro) e in tre diesel TDI con cilindrata di 2 litri e potenze di 150 e 184 cavalli. Per quanto riguarda la più sportiva Audi RS Q3 si segnalano invece alcuni accorgimenti estetici specifici e l’adozione del potente motore di 2,5 litri TFSI a cinque cilindri in grado di assicurare 340 cavalli e una coppia di 450 Nm, per prestazioni che vedono una velocità massima autolimitata a 250 km/h e un’accelerazione con partenza da fermo fino a 100 km/h in 4,8 secondi. Il debutto nelle concessionarie è previsto per questo mese di febbraio, con un listino ufficiale in partenza da 31.900 euro.

Fonte: www.motori.it



Agenda eventi

LILLO & GREG

LE VOCI DI DENTRO

Dal 10/02 al 08/03

Dal 25/02 al 01/03

Roma

Roma

Teatro Olimpico ore 21.00 Prezzi da euro: 27,00 a 88,00 Info: 06.3265991

Salone Margherita Prezzo biglietti da euro 28,00 Info: Ticket One

GIOBBE COVATTA - SEI GRADI

Fino al 15/02

Fino al 1 marzo

Roma

Roma

Teatro Argentina ore 21.00 Prezzi da euro: 27,00 a 32,00 Info: 06.684000345

ENRICO BRIGNANO

Teatro Sistina ore 21.00 Prezzi da euro: 28,75 a 57,50 Info: Ticket One

Vinicio Marchioni

DECAMERONE

Dal 19/02 al 01/03

Dal 05 al 15 marzo

Roma

Roma

Ambra Jovinelli ore 21.00 Prezzi da euro: 18,50 a 33,50 Info: Ticket One

LA GATTA SUL TETTO CHE SCOTTA

Fino al al 22/02

Dal 10 al 22 marzo

Roma

Roma

Auditorium Conciliazione Prezzi da euro: 23,00 a 50,00 LA FAMIGLIA ADDAMS Info: Ticket One 62

Vittoria Puccini

Ambra Jovinelli ore 21.00 Prezzo da E. 18,50 Info: Ticket One

MAURIZIO BATTISTA

Auditorium Conciliazione ore 21.00 Prezzo da E. 25,00 Info: Ticket One


La redazione non risponde di eventuali cambiamenti a date e prezzi pubblicati

J-AX

Dal 12/03 al 14/03

27 marzo

Roma

Palalottomatica Dalle ore 21.15 Prezzi da euro: 27,00 a 37,00 Info: Ticket One

Atlantico Live Dalle ore 21.00 Prezzi da E. 30,00 Info: Ticket One

Roma

FEDEZ

15 marzo

30 marzo

Roma

Roma

Palalottomatica ore 21.00 Prezzi da euro: 35,00 a 80,50 Info: Ticket One

Teatro Brancaccio ore 21.00 Prezzi da euro: 34,50 a 46,00 Info: Ticket One

GORAN BREGOVIC & Wedding & Funeral Band

SPANDAU BALLET

20 marzo

16/17 aprile

Roma

Roma

Palalottomatica ore 22.00 Prezzi da euro: 20,00 a 45,00 Info: Ticket One

FRANCESCO DE GREGORI

Palalottomatica ore 21.00 Prezzi da euro: 59,00 a 86,50 Info: Ticket One

LIGABUE

20 marzo

21 aprile

Roma

Roma

Atlantico Live ore 22.00 Posto Unico euro30,00 Info: Ticket One

RAF

Palalottomatica ore 21.00 Prezzi da euro: 34,50 a 40,25 Info: Ticket One

NEGRITA 63


Claudio Scaringella

Kitchen > a cura de: Il Pacchero Solitario

Ingredienti per 4 persone

Circa 1 kg di filetto di baccalà dissalato, 1 mazzo di cipollotto fresco di Tropea, 50 grammi di uva passa e 50 di pinoli, un paio di cucchiai rasi di zucchero di canna, sale, pepe, prezzemolo trito, un mazzetto di rucola, olio extravergine, olio di semi di arachide e mezzo bicchiere di aceto.

Preparazione della ricetta

P

ropongo stavolta un piatto tradizionale che ha spopolato nel mio ristorante proprio per il cenone di San Silvestro. Il suo nome deriva dal modo in cui veniva in passato preparato il Carpione, un pesce di lago, per essere conservato qualche giorno e consumato sulle tavole dei paesi lacustri del nord Italia. A mio avviso il baccalà si presta molto bene a tale tipo di preparazione e viene impreziosito ulteriormente dal cipollotto di Tropea. Mondate la cipolla e tagliatela a rondelle dello spessore di un centimetro circa e lasciatela in acqua per qualche minuto; nel frattempo ammollate l’uva passa in acqua tiepida e tostate in un padellino i pinoli. Lasciate il baccalà, tagliato a listelli dello spessore di un paio di cm, ammollo nel latte per qualche istante e passatelo nella farina, quindi friggetelo in abbondante olio di semi, avendo cura di non far bruciare

Livello difficoltà: facile la farina sul fondo della padella, poiché riserverete, subito dopo, la stessa cura alla cipolla. Scolate per bene i fritti e delicatamente poneteli in una pirofila per farli raffreddare. Cospargete il tutto con l’uvetta, i pinoli, sale, pepe, zucchero, olio ed aceto, ed inclinate la pirofila in modo che tale intingolo si raccolga sul bordo inferiore. Raccoglietelo ed irrorate il baccalà più volte per far si che venga assorbito, il tutto per almeno una mezz’oretta. A questo punto disponete come fondo la rucola sui piatti e sopra di essa il baccalà, irrorato dal suo sughetto, che consiglio di stiepidire in forno, magari a vapore, per gustarlo al meglio. Buon appetito.

Tempo di preparazione della ricetta:

90

minuti

IL PACCHERO SOLITARIO Aprilia, Via Verdi, 29 (Ang. via M.Aurelio) T. 06.92062042



L’opposizione di Venere può destabilizzarvi. Gli

concederà un po’ di meritato riposo psicologico:

effetti potrebbero essere stanchezza, spossatez-

concedetevi l’abbandono alla passione e all’eros!

za, mal di testa e affaticamento. Si consiglia una

Vi sentite sicuri di voi stessi e il periodo è perfetto per i single per ottenere nuove conoscenze, ma non bruciatevi le tappe come al solito! I vostri numeri fortunati: 44 - 79 - 39

ne sedute relax in sauna e dei bei massaggi. E’ un mese difficile, saturo di impegni e frenetico. I vostri numeri fortunati: 9 - 31 - 54

Luna nel vostro segno per la prima parte del

mente vi danneggia, consiste nella mancanza

mese, ma con la fine del mese risentirete dello

di rinnovamento che voi plutoniani richiedete.

stress da lavoro e avrete bisogno di prendervi un week end per partire e meditare sui vostri progetti di vita. Consiglio: lungimiranza.

Scorpione

La situazione pratica, quella che apparente-

Ma ricordate che i cambiamenti non avvengono solo a fatti compiuti ma cominciano anche se i vostri occhi non li vedono. I vostri numeri fortunati: 50 - 62 - 80

Il cammino del Sole in sestile vi rende le cose più

dei miglioramenti nel lavoro, purtroppo Mercu-

chiare, state aprendovi nuove porte professiona-

rio continua ad esservi ostile togliendovi energie

li, ma con la sicurezza di chi sa cosa deve atten-

e lucidità. La Luna nel vostro segno nella seconda metà del mese vi darà la giusta concentrazione per ripensare ai problemi familiari irrisolti. I vostri numeri fortunati: 4 - 20 - 76

Sagittario

Ancora non è il momento giusto per aspettarvi

dersi e da chi. La vostra razionalità brilla e diventate un punto di riferimento per i vostri amici. Attenzione all’amore, e a sorprese inaspettate. I vostri numeri fortunati: 17 - 43 - 47

La quotidianità è il vostro forte, proseguite con i

che neanche voi avete il coraggio di ammette-

vostri piani annuali e rimettete in gioco alcune

re: tutto sembra come dovrebbe essere eppure

scelte che avete preso in considerazione nell’an-

nessuna cosa sembra che stia al punto giusto. La sincerità con sé stessi è una dote rara: riscoprirla per voi sarà il prossimo obiettivo. I vostri numeri fortunati: 8 - 43 - 68

Capricorno

Un apparente apatia in verità cela un disagio

no passato. Il piano annuale si conclude in questi giorni e la vostra previsione va rivisitata in alcuni punti. La chiave: cautela e emotività. I vostri numeri fortunati: 2 - 26 - 78

La sfera lavorativa è in completo rinnovamen-

Auguri a voi, portatori della luce cosmica!

to, eppure avrete la sensazione di pentirvi sulle

Questo mese oltre al Sole, beneficerete degli

scelte appena fatte. Si raccomanda calma e giu-

influssi di Mercurio, che vi renderà meno affa-

dizio per i liberi professionisti, mentre per i dipendenti attenzione ai colleghi falsi. Nettuno in opposizione vi rende vittime di colpi alle spalle. I vostri numeri fortunati: 33 - 63 - 71

Acquario

Gemelli Cancro Leone Vergine

dieta leggera e ipoproteica, possibilmente alcu-

Ancora potrete risentire del benessere della

I vostri numeri fortunati: 12 - 35 - 80

66

Bilancia

Il benefico influsso del pianeta della bellezza vi

ticati nel lavoro e ricchi di nuove iniziative, e di Nettuno, che vi svelerà misteri nascosti nell’animo umano di coloro che vi ruotano intorno. I vostri numeri fortunati: 66 - 68 - 84

Sfruttate ancora l’onda positiva degli influssi

Gli sforzi richiesti nel lavoro si accumuleranno

astrali dell’anno passato, eppure dovete preparar-

tutti nella seconda parte del mese, attenzione a

vi ad un periodo di cambiamento che potrà dan-

non cadere nelle vostre depressioni stagionali.

neggiarvi a livello lavorativo: attenzione a non

I mesi invernali non vi giovano e la mancanza

sprecare energie in futili litigi e in serate alcoliche senza senso. Dovete ricalibrare le vostre armi. I vostri numeri fortunati: 26 - 29 - 81

Pesci

Toro

Ariete

Oroscopo del mese >

di luce vi rende insofferenti. Si raccomanda tisane calde e buona compagnia in serata. I vostri numeri fortunati: 11 - 21 - 75




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