FOR YOU MAGAZINE_NOVEMBRE 2011

Page 1

2011

Novembre

Moda La donna del duemiladodici

Viaggio

Attualità

Amsterdam, la Venezia olandese

Il fenomeno black bloc

Salute Tumore al seno al sud Italia si muore il doppio

Scienza Abbasso il sodio e viva il potassio

Musica Il ritorno di Tiziano Ferro

Ambiente Green Style Festival 2011 la città del futuro ...e molto altro ancora all’interno




Editoriale di RaffaellaPatricelli

Anno 2 - Numero 15 Novembre 2011

For You Magazine Vicolo Brenta, 1 - Aprilia Tel. 333.6024565 Direttore Responsabile Raffaella Patricelli

direttore@foryoumagazine.it

Direttore Creativo Alessandro Immordino

a.immordino@foryoumagazine.it Collaboratori Marzia Pichi, Emanuela Falconi Tiziana De Francesco Paola Pellegrini, Eugenio Giannetta Sara Latorre, Gaia Bottino Daniela Saurini, Simona Eramo Fashion Editor: Fabiola Lunghi Foto rubrica “LEI” Massimo Alberti www.massimoalberti.com Stampa CSC Grafica S.r.l. - Guidonia Per la tua pubblicità su FOR YOU MAGAZINE redazione@foryoumagazine.it 333.60.24.565 www.foryoumagazine.it E’ vietata la riproduzione anche parziale di testi, grafica, immagini e spazi pubblicitari realizzati da For You Magazine Salvo accordi scritti le collaborazioni a For You Magazine sono da ritenersi gratuite e non retribuite

Registrazione al Tribunale di Latina Nr. 927 del 23/07/2010

Distribuzione Gratuita

TANTI CONTENUTI ED UNA NOVITA’... Cari lettori, il numero di novembre si apre con una gradita novità: la collaborazione avviata con l’Unione Nazionale Consumatori nella persona dell’Avvocato Massimiliano Dona (Segretario Generale dell’Unione Nazionale Consuatori). I cittadini interessati potranno esporre i propri problemi scrivendo al nostro magazine. Risponderà direttamente l’avvocato Dona che cercherà di soddisfare ogni curiosità. Il mese per noi parte con il piede giusto e con tantissimi contenuti interessanti. Come vuole la nostra impostazione editoriale, dunque, vi proporremo come sempre un viaggio interessante, per chi non l’avesse ancora fatto consigliamo di visitare Amsterdam. La Venezia olandese, la città di Van Gogh, di Anna Frank, delle case galleggianti e di tante altre particolarità vi accoglierà e vi darà nuovi spunti per divertirvi. Spazio come sempre alla musica. Questo mese arriva nei negozi il nuovo album di Tiziano Ferro. “L’amore è una cosa semplice” (e se lo dice Tiziano vogliamo crederlo) è già stato lanciato giorni fa dal primo singolo “La differenza tra me e te”. Dalla musica al teatro: al Sistina Michelle Hunziker vi regala due ore di vera spensieratezza in sua compagnia con il suo nuovo spettacolo “Mi scappa da ridere”, in scena per tutto il mese di Novembre al Sistina. In questo numero non poteva mancare il nostro saluto a Steve Jobs, fondatore della Apple e genio dell’era digitale morto per una malattia il 5 ottobre scorso. Se amate l’architettura e non sapete cos’è il Busan Cinema Center allora sfogliate il nostro magazine che ne contiene tutti i dettagli innovativi. Non mancheranno le nostre rubriche dedicate alla salute, alla psicologia e al rapporto genitorifigli. C’è sempre un motivo per passare il tempo con For You. Approfittatene…

Raffaella Patricelli direttore@foryoumagazine.it



56

30

36 28

6

54

inquestonumero

08 Frullatore:

Notizie e curiosità dal mondo

12 Focus:

Pillole di conoscenza

14 Attualità:

Abuso sessuale di gruppo, il branco ha colpito ancora

16 Attualità: Il fenomeno Black Bloc

18 Attualità:

Baby Miss. Dall’America, un’esempio di Tv spazzatura

22 Salute:

Tumore al seno: al sud Italia si muore il doppio

28 Scienza:

Abbasso il sodio e viva il potassio

30 Viaggio:

Amsterdam: la Venezia del peccato


38

SOMMARIO Novembre 2milaundici 38 Moda donna:

La donna del duemiladodici

44 Moda uomo:

Etro, autunno/inverno 2011/12

54 Teatro:

Con “Mi scappa da ridere” si ride con Michelle Hunziker

56 Musica:

L’amore è una cosa semplice: Il ritorno di Tiziano Ferro

58 Motori:

Nuova Toyota Yaris il piccolo genio è tornato...

64 Rubriche:

16

I consigli utili dei nostri specialisti

72 Personaggio:

Addio a Steve Jobs Il fondatore della Apple

44

72

18

7


News dal mondo >

FRULLATORE Notizie e curiosità dal mondo scelte per voi... Lutto nel mondo dello sport. Il pilota Marco Simoncelli a soli 24 anni muore in Malesia durante il GP di Sepang Domenica 23 ottobre scorso, Marco Simoncelli, pilota di Moto GP per il team San Carlo Honda Gresini, è mancato in pista. Quattro minuti dopo l’inizio del GP di Sepang in Malesia, Marco ha incrociato il suo inesorabile destino con la curva 11. Una scivolata, un calcolo errato di traiettoria sulla quale si sono trovati Edwards e l’amico Valentino Rossi, che come scrive Andrea Monti: «Vive un dramma personale nel dramma collettivo». Salta il casco e viene colpito il collo, l’unica parte scoperta, il tallone d’Achille di ogni motociclista. Così 45 minuti dopo l’inizio della gara, Simoncelli muore a soli 24 anni e non c’è altro da aggiungere. Poi, come per tutte le icone, il cordoglio di suggestioni e ovvia retorica sottolinea-

no la crudeltà di questo sport, ma “Sic” lascia un’impennata della sue, una battuta pura, una spontaneità: «Non hai paura di ammazzarti se fai un incidente in moto?». «No. Si vive di più andando cinque minuti al massimo su una moto come questa, di quanto non faccia certa gente in una vita intera». Di lui rimane il ricordo di quei riccioli ribelli, di un sorriso contagioso, il suo numero 58 e l’immagine dell’impatto fatale. Si dice che dopo un incidente un motociclista dovrebbe subito risalire in sella alla moto per combattere la paura di cadere nuovamente. È bello immaginarlo così Supersic, attaccato ancora alla sua moto, la passione di una vita intera. In sella ai fili invisibili di un destino che ha voluto portarlo via giovanissimo e ancora pieno di vita. di Eugenio Giannetta

La fine di Gheddafi. Il dittatore della Libia ucciso a Sirte dai ribelli La Libia è in festa. Il 20 ottobre scorso, Muammar Gheddafi è stato ucciso dai ribelli a Sirte. Quarantadue anni di potere incontrastato e guida ideologica del colpo di stato militare del 1969 che portò alla caduta della Monarchia. A sancirne la fine è proprio una rivoluzione, un rivoluzionario che lo scova nascosto in un tunnel e gli spara con una pistola d’oro calibro 9. Il ventenne Mohammed alBibi è l’eroe; la Libia aspettava questo momento dal 17 febbraio scorso, quando iniziarono le proteste contro il rais. Otto lunghissimi mesi di scontri e di rivolta, fino all’appoggio della Nato. «Non mi sparare» sono state le sue ultime parole, mentre sul buco di cemento un’indelebile scritta blu recita gloriosa: «Qui stava Gheddafi, il Topo. Allah è grande». Mahmoud Jibril, attualmente a capo del governo libico provvisorio dichiara: «La Li8

bia deve uscire da 42 anni di buio. Ci saranno le elezioni entro 8 mesi». Come da programmi le elezioni avranno lo scopo di eleggere la Conferenza Pubblica Nazionale, un’assemblea di duecento membri che avrà il compito di redigere la futura Costituzione, da sottoporre poi a referendum, oltre a nominare un nuovo governo. Nel frattempo gli ambasciatori dell’Alleanza torneranno a riunirsi in un vertice a Bruxelles in cui si discuterà la fine della campagna militare libica. La salma del colonnello è stata trasferita in una moschea di Misurata, mentre la sepoltura dovrebbe avvenire in un luogo segreto nel deserto del Sahara libico, ma davanti alle celebrazioni in piazza da Tripoli a Bengasi, da Tunisi a Beirut per festeggiare, non ha più molta importanza. La Libia è finalmente libera di costruirsi un nuovo futuro democratico. di Eugenio Giannetta


La coppia Francesco Totti e Ilary Blasi dicono addio agli spot in Tv. Sono passati due anni e mezzo da quando Ilary Blasi e Francesco Totti hanno aperto la loro ipotetica porta di casa al pubblico televisivo rendendoli partecipi di siparietti e gag degni di una vera sit com. Botta e risposta che hanno divertito i fan, che hanno scatenato numerose parodie sul web e che, almeno per un po’, hanno reso molto felice la celebre compagnia telefonica Vodafone che siglava gli spot di Casa Totti. I primi spot senza il Pupone e consorte, infatti, sono già stati trasmessi in tv a fine settembre, ma nel marasma dei consigli per gli acquisti, se ne saranno accorti in pochi.

Ora è aperta la caccia a chi sostituirà la showgirl e il goleador della Roma negli spot. Sarà un’astuta mossa pubblicitaria o semplicemente il segno che un po’ di austerity non fa male neanche in casa Vodafone? Di certo in casa Totti gli impegni non mancano comunque e adesso che la carriera è avviata, il capitano della Roma potrebbe anche pensare di appendere le scarpette al chiodo e cominciare a leggere qualche copione.

Fonte: Panorama.it

La Procura di Milano ha chiesto 3 anni e 8 mesi di reclusione per Amantino Mancini. Avrebbe violentato una nota modella connazionale L’epilogo di una serata fatta di eccessi potrebbe costare caro all’ex centrocampista di Roma, Inter e Milan Amantino Mancini. Il brasiliano è tornato in Sudamerica da diverso tempo. All’udienza non si è presentato, ma è al corrente della richiesta del Pm.

Il giorno seguente la modella si è occupata di denunciare il calciatore presso il Servizio violenza sessuale nella Clinica Mangiagalli sia per stupro che per lesioni personali aggravate (nel violentarla le avrebbe procurato escoriazioni).

La procura di Milano ha chiesto 3 anni e 8 mesi di reclusione nei confronti del calciatore, reo di aver violentato una giovane brasiliana, conosciuta nel mondo dello spettacolo verdeoro, in occasione di una festa organizzata da Ronaldinho. La sentenza è attesa per il prossimo 28 novembre.

Terminata la requisitoria è stata resa nota anche la richiesta di 10 mesi di reclusione per Geraldoo Eugenio Do Nascimento, accusato invece di favoreggiamento. Secondo Elio Ramondini questo secondo imputato avrebbe cercato di convincere la modella a ritirare la denuncia presso i carabinieri offrendole del denaro.

Durante la festa in un locale milanese la ragazza non si era sentita bene e aveva avuto bisogno di essere riaccompagnata a casa. Mancini si è offerto di scortarla per poi però decidere di condurla nel proprio appartamento dove, una volta che la sua ospite aveva perso conoscenza, l’avrebbe violentata.

La posizione della difesa davanti al gup rimane la medesima: il rapporto con la ragazza sarebbe stato consenziente.

Fonte: Eurosport

9


Informazione >

Cittadino

In collaborazione con l’Avv. Massimiliano Dona, Segretario Generale dell’Unione Nazionale Consumatori

ASSICURAZIONI: ALLA DENUNCIA DELL’ANTITRUST SEGUANO I FATTI “L’intervento dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato sugli indiscriminati aumenti dei premi assicurativi evidenzia, qualora ce ne fosse ancora bisogno, quanto sia necessaria una seria politica di contrasto agli abusi e di contenimento dei costi”. E’ questo il commento di Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC),

rispetto ai dati presentati dal Garante Antonio Catricalà in audizione alla Commissione Industria del Senato. “L’introduzione dell’indennizzo diretto non è una panacea -afferma Dona- come dimostra il continuo lievitare delle polizze mentre cresce il divario tra Sud e Nord del Paese; a pagare sono sempre i consumatori -continua il Segretario generale- senza alcuna differenza se si tratta di automobilisti “diligenti’ o meno”. “In un momento in cui le tasche degli italiani sono già provate dagli ultimi aumenti e dalla crisi galoppante -secondo l’avvocato Dona- è necessario un deciso intervento del Governo: da una parte auspichiamo che la denuncia dell’Antitrust serva ad incentivare la trasparenza e la libera concorrenza tra le varie compagnie, dall’altra ci aspettiamo un segnale forte nel contrasto alle frodi affinché si istituisca in tempi brevi un’agenzia per tutelare le compagnie dalle truffe e per evitare alle più scorrette di rivalersi sugli assicurati”.

TELEFONINI BLACKBERRY - AVREMMO MOLTO DA DIRE! “Gli spot erano rassicuranti (‘per tutti quelli che hanno molto da dire’, ‘per chi vuole sentirsi sicuro’), ma la realtà è ben diversa dalla pubblicità visto che i telefonini Blackberry di mezzo mondo sono ancora in tilt!” E’ questo il commento di Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC), rispetto al blocco della Rete Blackberry che, da lunedì 10 ottobre, non permette ai suoi clienti di utilizzare servizi e-mail, messaggistica, browsing e “BBM”. “Avremmo fatto volentieri a meno di questa specie di grande terapia di gruppo che forse potrebbe aiutarci ad alzare lo sguardo dai nostri telefonini -commenta il Segretario generale- anche perché chi utilizza gli smarth10

phone lo fa anche per lavoro (e gli utenti di bb sono per la maggior parte utenze business). Non è corretto poi -prosegue Dona- l’atteggiamento attuato dall’azienda che, dopo un primo striminzito comunicato di lunedì, non ha diffuso nessun altra comunicazione né sui motivi del disservizio, né su quando sarà ripristinato”. “Ci aspettiamo dunque -conclude l’avvocato Dona- un’informazione più puntuale e precisa da parte dell’azienda canadese e, una volta ripristinato il servizio, il risarcimento per quanti hanno subito dei danni dal disservizio. In caso contrario, siamo pronti ad allestire una azione di classe (i disagi possono essere segnalati all’indirizzo info@classaction.it) allegando le istantanee delle schermate del telefono in panne”.


MANOVRA: GRAVI LE CONSEGUENZE DELL’AUMENTO DELL’IVA “L’aumento dell’aliquota dell’Iva previsto nella Manovra finanziaria aggraverà ulteriormente le difficoltà economiche delle famiglie”. È questo l’allarme lanciato dal Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori Massimiliano Dona, spiegando che l’effetto di simili iniziative è ben noto nella teoria e nella prassi economica: “un incremento dei prezzi, rapportato a quello della stessa imposta indiretta, e, a parità di reddito, una riduzione del potere d’acquisto delle famiglie”. “Poi -aggiunge Dona- le speculazioni faranno il resto: ci sarà qualcuno che approfitterà della situazione per far lievitare i prezzi ben oltre l’incremento dell’Iva”. Sulla riduzione del potere d’acquisto concorda il prof. Giuseppe di Taranto, ordinario alla Facoltà di Eco-

GRANDE FRATELLO: PIU’ “Più rispetto per chi segue programmi televisivi come il Grande Fratello”. È questo l’auspicio di Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC), nel giorno in cui torna sugli schermi il reality di Canale 5. “La comunicazione trasparente circa le informazioni riguardanti le dinamiche delle votazioni ed i costi per esprimere le preferenze -aggiunge Donasono ormai dei vincoli giuridici anche alla luce del Regolamento sul televoto, emanato dall’Autorità per le Garanzie delle Comunicazioni. Ma non vorremmo dimenticare che la trasparenza nelle informazioni, a cominciare da quelle date in sovraimpressione, sono anche un obbligo morale per un’azienda come RTI se vuole raccogliere il consenso del pubblico”. “Nella passata stagione le denunce della nostra organizzazione -incalza l’avvocato Dona- costarono a RTI una condanna da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per pratiche commerciali scorrette: ci auguriamo che il Grande

nomia dell’Università “Luiss Guido Carli” di Roma: “anche volendo tener conto solo dei dati ufficiali (ma è una stima decisamente al ribasso) negli ultimi tre anni il potere di acquisto sarebbe diminuito almeno del 7%”. “Ormai -aggiunge il consulente dell’Unione Nazionale Consumatori- un italiano su cinque non riesce più a risparmiare, dato confermato dalla riduzione della stessa propensione al risparmio da circa il 24%, alla fine degli anni ‘90, al 12% nel 2010”. Conclude l’economista: “Si può stimare che l’aumento percentuale di un punto dell’Iva comporterà una spesa media maggiore di quasi 100 euro all’anno per una famiglia composta da tre persone e di oltre 110 euro per un nucleo composto da quattro unità (la voce che più incide sarà quella dei trasporti)”.

RISPETTO PER I TELESPETTATORI Fratello quest’anno si astenga da comportamenti ingannevoli che danneggiano economicamente chi fa uso del televoto”. Secondo il Segretario dell’Unione Nazionale Consumatori “trasmissioni come questa fatturano svariati milioni di euro grazie al televoto e dunque hanno il dovere di attrezzarsi per evitare che gli esiti delle votazioni siano determinati da chi acquista enormi quantità di voti a pacchetto da call center specializzati, così vanificando il voto del singolo telespettatore”. “Andrebbe ricordato -prosegue Donache televotare ha un costo e che é un servizio riservato ai maggiorenni, dunque anche i genitori vigilino su queste spese in un momento in cui le famiglie non possono certo permettersi di sprecare le già esigue risorse a disposizione”. Massimiliano Dona ricorda infine la “Petizione per un televoto pulito” lanciata dall’Unione Nazionale Consumatori su Facebook ed invita gli utenti a segnalare eventuali scorrettezze alla email: info@consumatori.it indicando nell’oggetto “Televoto Pulito”.

Per essere sempre informati o per approfondire le tematiche potete visitare il sito www.consumatori.it 11


FOCUSnews Pillole di conoscenza >

Perché e da quando, la giornata internazionale della donna si festeggia l’8 marzo?

Dai documenti del congresso non risultano chiare le motivazioni che spinsero alla scelta proprio di quella data. In realtà fino al 1921 i singoli Paesi scelsero giorni diversi per la celebrazione. Durante la Seconda conferenza delle donne comuniste a Mosca (1921), viene confermata come unica data per le celebrazioni l’8 marzo in ricordo della manifestazione contro lo zarismo delle donne di San Pietroburgo nel 1817. In alcuni Paesi si fa invece riferimento a un episodio in cui alcune operaie americane, chiuse in fabbrica dal padrone perché non partecipassero a uno

sciopero, persero la vita a causa di un incendio. A seconda dei Paesi cambiano le date, i luoghi e il numero delle vittime. In Italia si ricorda un rogo del 1911 a New York, nel quale persero la vita 134 donne. Secondo Tilde Capomazza e Marisa Ombra, che nel libro 8 marzo (Utopia) hanno studiato le origini della celebrazione, le motivazioni date nel ’21, troppo legate a un preciso momento politico, vennero presto abbandonate. La scelta della mimosa risale invece al 1946: le organizzatrici delle celebrazioni romane cercavano infatti un fiore che fosse di stagione e che costasse poco, e lo trovarono appunto nella mimosa.

Qual è la differenza fra blues e jazz? Il blues è un canto afro-americano profano nato nella seconda metà dell’ 800. Trae origine dai canti degli schiavi neri delle piantagioni del sud degli Usa. Il termine deriva dall’inglese “to feel blue”, (sentirsi malinconico). Il repertorio vocale del folklore africano a contatto con la cultura musicale dei bianchi assunse un andamento armonico, ma conservando l’incertezza modale tipica dei canti centro-africani. 12

Alla fine del secolo il blues si arricchì di una componente strumentale che, fusa con altri ritmi, generò tra il 1910 e il 1915 il jazz. Le sue caratteristiche: ritmo marcato, linguaggio strumentale basato sulla sincope e intermezzo improvvisato del solista, che esprime così la sua ispirazione e il suo stato d’animo di quel momento.

Fonte: www.focus.it

L’iniziativa di celebrare la giornata internazionale della donna fu presa per la prima volta nel 1910 da Clara Zetkin a Copenaghen durante la Conferenza internazionale delle donne socialiste.


FO Perché il giorno di San Valentino è la festa degli innamorati? La giornata degli innamorati fu istituita nel 496 d.C. dall’allora Papa Gelasio I, per porre fine ai lupercalia, antichi riti pagani dedicati al dio della fertilità Luperco, che prevedevano festeggiamenti sfrenati in cui venivano create coppie estraendole a sorte e si celebravano a febbraio. Nel giorno dell’amore, voluto dalla Chiesa il santo prescelto come protettore degli innamorati fu San Valentino. Molte sono, infatti, le storie sul popolare vescovo di Terni (allora Interamna) che lo vedono complice di infelici amanti.

CU

S ne

ws

matrimonio, fortemente contrastato per motivi religiosi, tra una giovane donna cristiana, Serapia e Sabino, un legionario romano pagano. Si narra, inoltre, che fosse anche un ottimo conciliatore: un giorno Valentino, sentendo litigare due fidanzati, andò loro incontro con una rosa invitandoli a tenerla stretta come segno di riconciliazione e subito tra i due tornò la pace. Ma San Valentino oggi deve la sua popolarità soprattutto al marketing: solo in Italia è stato calcolato che tra cenette, fiori e sms, verranno spesi quasi mille milioni di euro. Sono questi i numeri del business che ruota intorno alle parole “ti amo”.

Il santo dell’amore Uno degli episodi più significativi fu la celebrazione del

Di che cosa sono fatti i materiali antiproiettile? vetro si frantuma ma non si rompe grazie alla lastra di policarbonato che disperde la forza sull’intera superficie. Altro discorso per i giubbotti: all’interno di una casacca in tessuto morbido si trova una struttura costituita da una plastica deformabile (polietilene) ricoperta da strati di fibre tessili super resistenti come il kevlar che si comportano in modo analogo alle lastre di policarbonato dei vetri.

Per esempio i vetri antiproiettile, in grado di resistere alla penetrazione di una o più pallottole, non sarebbero in grado di sopportare una scarica di munizioni nello stesso punto. Generalmente sono costituiti da un “sandwich” di due lastre di vetro intervallate da uno strato di policarbonato, una plastica deformabile in grado di assorbire l’urto. Colpito da un proiettile, il

Alcuni modelli contengono anche pannelli in acciaio.

Che cosa vuol dire Ketchup? Contrariamente a quanto si crede, questa salsa piccante, a base di succo di pomodoro con cipolla, aceto, erbe aromatiche e zucchero, non è un’invenzione americana per insaporire gli hamburger, ma un antico miscuglio cine-

se, chiamato Ke Tsiap, importato in Occidente nel XVIII secolo da alcuni marinai inglesi. In seguito venne “ammorbidita” con un po’ di zucchero.

Fonte: www.focus.it

Non esistono materiali totalmente “antiproiettile”. Esistono però materiali rinforzati che garantiscono maggiore resistenza agli shock provocati dai proiettili e dalle schegge degli ordigni.

13


Il Branco Attualità > di Raffaella Patricelli

HA COLPITO ANCORA

Ennesimo caso di violenza sessuale a Roma, studentessa abusata da cinque cinesi dice: «Ho pregato e lottato, ma erano più forti»

È

stata ingannata e violentata da cinque cinesi. Giovani coetanei che Manuela, 21 anni, studentessa di Capena, credeva volessero diventare suoi amici. Manuela, studentessa affascinata dall’oriente, tramite QQ, il social network molto popolare tra la comunità cinese italiana, incontra Xinfeng Chen, 23 anni: i due chattano per quasi un mese, lei conosce

di vista l’amico virtuale e sa anche che i suoi genitori hanno un negozio di utensili da cucina in via Acqua Bullicante. Manuela e Xinfeng scherzano e si raccontano piccole cose via chat, fino a quando il ragazzo le chiede di uscire e lei accetta. È caduta così nella trappola del branco, che non ha avuto per lei nessuna pietà. Ennesimo caso di violenza sessuale a Roma. La 21enne si è risvegliata in una stanza di albergo in via Napoleone III, dopo che cinque ragazzi cinesi avevano abusato di lei. E’ stata la ragazza ha presentarsi al pronto soccorso e chiedere delle cure. Poi è scattata la denuncia ai carabinieri di Piazza Dante. I suoi stupratori sono tutti cinesi, tra i 19 e i 23 anni. I militari avviano le indagini e piombano in un appartamento in via Acqua Bullicante. Trovano il branco nelle vicinanze del negozio dei genitori di uno di loro, l’amico di Manuela: Xinfeng. Scatta così il fermo per violenza sessuale di gruppo. Gli inquirenti ritengono che Xinfeng, Yanpeng Ye, Yongfu Xu, Juxing Jin e Jang Wanglin, tutti con un lavoro e regolare permesso di soggiorno, stessero progettando di allontanarsi dalla città.

14

I giovani si difendono, qualcuno dice che Manuela era consenziente, qualcun altro scarica la colpa sugli altri: «Io ho solo guardato». Sarà l’esame del Dna a stabilire chi ha violentato la studentessa. I carabinieri stanno anche analizzando la sostanza sequestrata nella stanza del B&B all’Esquilino, una polvere che sembra chetamina: il dubbio è che i cinesi abbiano anche drogato Manuela prima di abusare di lei. Qualche giorno prima della violenza di gruppo consumatasi a Roma, nei pressi della centrale di Torino un’altra studentessa di 21 anni è stata violentata mentre stava andando all’università di Padova. Il ragazzo ha osservato la giovane scendere dall’auto e poi l’ha seguita. Le ha parlato (forse in spagnolo) e poi ha estratto un coltello. L’ha puntato alla gola della studentessa e poi l’ha portata in un cortile, dietro una siepe, per violentarla. E la violenza forse non sarebbe cessata se una ragazza del posto non fosse intervenuta in aiuto della giovane donna, richiamata dalle sue urla disperate.



Attualità > di Eugenio Giannetta

fenomeno

BLACK BLOC

Il 6 agosto del 1974 Indro Montanelli scrisse in un editoriale: «Non ci dilungheremo sull’esecrazione. E’ il sentimento più spontaneo, il più condiviso da tutti, il più implicito.

Q 16

uello che invece bisogna affrontare è il problema delle responsabilità».

Facciamo informazione: cosa significa black bloc? Il black bloc è una tattica di protesta che ha dato il nome a un gruppo prevalentemente di stampo anarchico-insurrezionalista e no-global. L’obiettivo del gruppo è prendere di mira bersagli strategici e simboli del capitalismo.

Già, problema condivisibile quando si tende a cercare un capro espiatorio. Soprattutto quando il capro espiatorio è quello che si vuole far credere che sia. Per questo motivo è necessario fare un passo indietro e fare chiarezza sulle paure della gente, sul condiviso sentimento di follia che accomuna gli inetti e gli ignoranti.

Il termine nacque in Germania all’inizio degli anni ottanta per identificare la massa compatta che durante le manifestazioni era solita indossare abiti e maschere nere. Le azioni tipiche di un “blocco nero” sono la marcia, lo scontro diretto con le forze dell’ordine, le barricate e la distruzione di simboli capitalistici.


Oggi il clima è quello degli anni di piombo, ma nella lunga battaglia del terrorismo ideologico si è aperta una falla, e nessuno vuole ammettere che quella falla si chiama sicurezza. Questa affermazione capovolge l’intero sistema così come lo crediamo, ma se la battaglia non segue nessuna strategia, se si sgretolano certezze e se non si snocciolano soluzioni, sembra un’assurdità rimanere alla mercé di chi riconosce inerme l’ineluttabilità dei fatti, perché citando sempre Montanelli: «Quando questo processo si sarà compiuto, l’Italia sarà finita. Non per catastrofe, come molti pensano. Ma per decomposizione». La guerriglia non migliora le cose, ma nemmeno la morale del giorno dopo guarisce la terra bruciata, perché laddove non si prevede e non si previene, ci si lascia sopraffare, e non bastano i buoni propositi e i discorsi ben fatti a cambiare le cose.

Roma - P.zza San Giovanni, 15 ottobre 2011

si è manifestato contro le misure decise dai governi per combattere la crisi economica internazionale e a Roma sono scese in strada duecentomila persone con un bilancio di circa 100 feriti. La protesta è globale, si è ripetuta in tutto il mondo ed è proseguita in Val di Susa con il movimento No Tav contro la Torino - Lione. Una manifestazione pacifica, nonostante si temesse un nuovo 9 settembre di Chiomonte e nonostante il processo di realizzazione della Tav sia inarrestabile. Una sola azione off limits è stata fatta, ma simbolica e in seguito a una trattativa con le forze dell’ordine. Alcune donne No Tav in testa al corteo hanno tagliato con delle tronchesine lo sbarramento sulla strada per Chiomonte.

I black bloc agiscono solitamene con un gruppo iniziale che si coordina per iniziare l’azione. L’adesione successiva è spontanea e il G8 di Genova del 2001 insegna a diffidare da una valutazione della reale provenienza dei gruppi denominati; eppure, nonostante le numerose bacchettate prese sulle mani, si tende sempre a puntare il dito contro un associazionismo preciso. «Le proteste, anche quando si programmano e si cominciano civili, non si sa mai come vanno a finire e sono comunque un fattore di contagio di quelle suggestioni collettive che questo è proprio il momento di evitare a tutti i costi». Siamo tornati agli anni settanta o Montanelli ci aveva visto lungo? Lo scorso 15 ottobre in tutto il mondo

Senza fare retorica, l’allarmismo al Senato del ministro dell’Interno Roberto Maroni pre-manifestazione è stato smentito; quello che lui ha definito: «Il laboratorio ideale dove sperimentare pratiche di guerriglia» in realtà è una macchia non definibile, è una somma di mosse che si incontrano, difficili da fronteggiare e devote allo spontaneismo; E proprio per questo motivo imprevedibilmente sorprendenti nei momenti più inaspettati. Indignati sì, ma come in ogni movimento che si rispetti c’è una bandiera da sventolare, un ideale da difendere e in cui credere. Per il futuro del territorio, per il futuro dell’economia, del lavoro, dei giovani, delle pensioni e dei disoccupati. «Il movimento sa benissimo chi siamo. E sapeva quello che intendevamo fare. Come lo sapevano gli sbirri. Lo abbiamo annunciato pubblicamente». Sono le parole di un black bloc intervistato. Se non si strumentalizza l’informazione, l’illegalità sarà punita.

17


BABY Attualità > di Tiziana De Francesco

Little Miss America è il classico esempio di TV spazzatura, dove le protagoniste sono bambine piccole, con un’età compresa tra i 2 e i 6 anni circa, le quali partecipano a concorsi di bellezza per “bambini”.

C

osa può spingere due genitori a far partecipare la figlia in tenera età ad uno di questi concorsi? Certo, può essere l’ammirazione “cieca” per la propria bambina.

Molti genitori dichiarano, che spedirle sul palco sia un modo per educarle, per migliorare la loro autostima … Oppure sono forse loro, che non essendo riusciti nella propria giovinezza a colmare i propri desideri di fama si adeguano a questo cambiamento di valori, credendo di fare un qualcosa di positivo per le proprie pargole? Basti pensare che ogni anno negli Stati Uniti si svolgono 25.000 concorsi di bellezza per bambine. Le quote di iscrizione vanno da poche centinaia fino a svariate migliaia di dollari. I vestiti su misura da soli possono costare anche più di 5.000$, senza parlare degli accessori di trucco o delle parrucchiere e le make-up artist professioniste. La maggioranza dei genitori accompagna le figlie da un concorso all’altro, spostandosi di stato in stato, seguendo un calendario stretto ed estenuante. I premi di solito sono vincite in denaro, contratti con riviste fashion e sponsor, tra cui beni di lusso come vestiti, elettronica, ecc.. E’ un’industria da un miliardo di dollari l’anno. Proprio per questo motivo la controversia riguardante questi concorsi è tutt’ora forte. In particolare, si è molto discusso della sessualizzazione infantile messa in scena in questi eventi, soprattutto in relazione alla

18

pedofilia. In questo strano e assurdo contesto, infatti, i genitori possono trasformare le loro figliolette di cinque anni in vere e proprie femmes fatales, con rossetti rosso fuoco e ciglia lunghissime, tacchi alti e abiti da sera, rendendole per così dire “sexy”. Cercando, cioè, di fare delle loro bambine proprio quello che terrorizza gli altri genitori: un oggetto del desiderio. Anche in questo caso i dibattiti sono aperti e molto accesi (proprio come i rossetti delle bambine): sono genitori che privano le proprie figlie dell’innocenza e dell’infanzia? Perché andare quindi a sessualizzare le figure di bambine di soli 5 anni, costringendole a sacrifici che non appartengono alla loro età? Perché insegnargli ad ammiccare e a mettere in bella mostra le loro gambe? Chissà forse questi sono i nuovi valori che la società vuole far passare per buoni e che importa se sono bambine che dovrebbero essere spensierate preoccupandosi di giocare e di fare capricci! Ma se ci pensiamo bene questo è uno stereotipo che ci viene trasmesso sin da piccole, da quando ci mettono in mano la perfetta e bellissima Barbie, quale bambina non è voluta assomigliare a lei? Solo che anche i “tempi delle Barbie” sono cambiati, ora ci sono le Winx o le Brazt, bambole bambine che si comportano da grandi. La società attuale vuole che le bambine siano belle e consapevoli delle loro bellezza sin dalla più tenera età: La bellezza è successo… bisogna apparire!


19


Attualità > di Gaia Bottino

Medjugorje,

un ponte tra cielo e terra. Dal 1981 in questo paese la Madonna appare a sei veggenti per la conversione dell’umanità.

M

edjugorje, un piccolo paese della Bosnia Herzegovina, è da trent’anni sotto gli occhi del mondo. Il 25 giugno del 1981, sei ragazzi tra i 10 e i 16 anni ricevettero una “visita” che avrebbe cambiato la loro vita: la Madonna li aveva scelti per divulgare i suoi messaggi nel tentativo di riavvicinare gli uomini alla fede in Dio.

All’incontro era presente anche Ania Goledzinowska, ex modella polacca di 28 anni con alle spalle un passato di soprusi, violenze e droga. Due anni fa la partenza per Medjugorje e da quel momento Ania percepisce un cambiamento dentro di lei. Tornata alla sua vita fatta di cocaina, locali e sesso, si accorge di non appartenere più a quel mondo. Attualmente da tre mesi, è ospite di una casa famiglia gestita dalle suore a Medjugorje e il suo sorriso è illuminato da una luce che le permette di raccontare con serenità il suo difficile passato.

Nonostante il regime comunista di allora ostacolasse la notizia delle apparizioni, migliaia di pellegrini arrivarono a Medjugorje, un popolo di fedeli che negli anni è aumentato e che vive con gioia i messaggi della Regina della Pace.

A seguito della toccante testimonianza di Ania, ha preso la parola Jelena Vasilj che per un periodo della sua vita ha sentito dentro di lei la voce della Madonna: nel 1982, Jelena e una sua amica Marijana, che all’epoca avevano solo 10 anni, ricevettero il dono delle locuzioni interiori; da allora incominciarono un cammino di fede che le portò sin da bambine a meditare la Bibbia, a pregare il Santo Rosario e a formare un gruppo di preghiera a Medjugorje.

Medjugorje è diventato un luogo dove le persone riescono ad aprirsi senza paure e a compiere gesti ispirati dalla forza della fede: anziani e addirittura invalidi percorrono ogni giorno la difficile salita della via crucis sul Monte Krizevac, nella speranza di vedere esaudita una grazia. Tante sono state le conversioni di persone con una vita decisamente lontana da Dio che, appena arrivate a Medjugorje, hanno sentito la necessità di incominciare un cammino diverso da quello intrapreso finora. Il 7 ottobre scorso al Palaghiaccio di Marino, ha avuto luogo un incontro di preghiera con una delle veggenti di Medjugorje, Marija Pavlovic: la donna riceve ogni giorno la visita della Madonna che le ha rivelato nove segreti e le ha affidato il compito di pregare per le anime del Purgatorio. 20

La Chiesa ancora non si è pronunciata sul mistero di Medjugorje poichè le indagini sulla veridicità delle apparizioni soprannaturali sono ancora in corso; nel frattempo, questo piccolo paese della Bosnia Herzegovina, continua a richiamare migliaia di pellegrini, desiderosi di vivere una fede autentica e di aprire il loro cuore a Dio. Foto: a sinistra Marija Pavlovic, a destra Ania Goledzinowska



Tumore al seno: Al sud Italia si muore il doppio Salute > di Raffaela Petraroli

Si sente parlare spesso di diagnosi precoce, mezzo indispensabile per contrastare in tempo l’avanzare di una malattia. Quando si parla di tumori poi, l’accesso a test che permettano una diagnosi tempestiva è di estrema importanza.

S

e n’è parlato molto anche durante l’International Meeting on new drugs in breast cancer, convegno tenutosi a Roma lo scorso ottobre e che ha visto riunirsi circa 200 esperti provenienti da ogni parte del mondo, per discutere circa le nuove strategie terapeutiche e le problematiche che interessano il cancro al seno.

Sono emersi dati preoccupanti, perché se è vero che una diagnosi precoce riduce la mortalità del 45%, è anche vero che nel sud Italia la situazione è diversa. Solo il 30% dei tumori al seno è scoperto precocemente, contro il 50% del nord Italia. Questo si traduce, purtroppo, in un rischio di mortalità superiore del 50% per le malate meridionali. Arriva anche il resoconto del progetto ”Impatto“, appoggiato dall’Osservatorio Nazionale Screening: dal 2007 ad oggi lo screening mammografico è divenuto una solida realtà in 22

molte regioni d’Italia, ma vi sono notevoli discrepanze da una zona d’Italia all’altra.

Ad esempio solo il 40% delle donne del sud accetta di effettuare il test di screening, percentuale che arriva al 55% al settentrione. Serve dunque maggiore informazione come ha spiegato il direttore di Oncologia Medica del Regina Elena di Roma, Francesco Cognetti: “È necessario agire su due fronti: aumentare l’offerta attiva e soprattutto migliorare. Dobbiamo intervenire prima e in maniera più mirata: non esiste un solo tumore del seno ma molte diverse neoplasie differenti tra di loro per assetto molecolare e genetico, tipologia istologica, comportamento clinico e prognosi nonché per la risposta ai singoli trattamenti. Conoscerne le caratteristiche è quindi fondamentale per poter utilizzare i farmaci più appropriati”. di Raffaela Petraroli www.tuttasalute.net



Salute > di Eleonora Casula

Prime febbri di stagione...

Qualche rimedio naturale

Le calde giornate estive appaiono sempre più un ricordo sbiadito, mentre torna vivido alla memoria il clima invernale e tutti i malanni che i mesi freddi portano. Lo spettro dell’influenza inizia già a preoccupare e si cercano soluzioni per correre ai ripari. La fitoterapia che, si propone di curare sfruttando le proprietà delle piante, opera nella cura dell’influenza essenzialmente su due fronti: da un lato si preoccupa della profilassi, dall’altro della cura dei sintomi tipici degli stati febbrili ed influenzali. Volete provare qualche rimedio fitoterapico ma non sapete da dove cominciare? Importante è innanzitutto rafforzare le difese immunitarie per cercare di arginare il virus influenzale.

Q

uando la febbre arriva il primo impulso è quello di correre all’armadietto dei medicinali ma è meglio non perdere la lucidità.

Molti medicinali, infatti, potrebbero piuttosto che migliorare la situazione, peggiorarla. E’ il caso, ad esempio, degli antibiotici, che andrebbero usati solo in caso di infezioni batteriche in quanto inefficaci contro i virus. Se usati in modo improprio possono perfino essere dannosi provocando nausea e dissenteria. Meglio quindi affidarsi al paracetamolo, all’ibuprofene e al diclofenac, sempre previo consulto medico, e magari provare a ricorrere anche ai rimedi prescritti dalla sorella della farmacologia classica: la fitoterapia. Del resto gli antichi lo sapevano bene: “il medico cura ma è la natura che guarisce”. 24

Fate quindi incetta di Tè verde, dato che alcuni polifenoli hanno mostrato attività antivirale contro il virus dell’influenza, provate con l’Eleuterococco detto anche ginseng siberiano, e non dimenticate la vera star della cura dell’influenza con la fitoterapia: l’Echinacea. Perché l’influenza si può combattere anche così: con una pianta dai grandi fiori rossi e rosa la cui radice secca ha spiccate proprietà immunostimolanti. Un occhio di riguardo anche per la Spirea, detta Regina dei Prati e per la pappa reale: non sarà infatti un immunostimolante vero e proprio ma pare sia in grado di accrescere la resistenza al freddo. di Eleonora Casula www.tuttasalute.net



Green Style Festival 2011 Ambiente > di Gaia Bottino

Presentata la “città del futuro”: sport, ecosostenibilità e lifestyle.

L

o scorso 8 e 9 ottobre si è svolto a Roma nel quartiere dell’Eur, il Green Style Festival, un progetto nato dalla collaborazione tra la società Jera Communication e l’Associazione Città del Bio, una rete internazionale di enti locali che promuovono la “cultura del bio”.

La manifestazione ha permesso ai partecipanti di vivere l’esperienza della sostenibilità tramite la pratica dello sport, i consumi ecocompatibili, l’alimentazione biologica e la salvaguardia ambientale. Varie le attività proposte nelle due giornate del Green Style Festival: rassegne di filmati, attività ricreative, presentazione di nuove eco-invenzioni, giochi e rinfreschi per i più piccoli e per le famiglie.

Gli amanti dello sport si sono potuti cimentare con varie performance sportive come il football, il running, il fitness, il mini basket e il mini tennis; per gli appassionati dello slow shopping, è stato allestito un mercatino ricco di idee giovani ed originali con l’intento di ritornare ad uno stile retrò e sostenibile del commercio, mentre i fanatici del bio food hanno potuto gustare i sapori autentici dei prodotti biologici realizzati dai produttori locali. Non è mancata l’educazione ambientale svolta da Legambiente Lazio tramite la creazione di tre laboratori didattici sulla bioedilizia, i veicoli a 0 emissioni e le macchine ad idrogeno. E’ stata allestita inoltre una mostra didattica sulla gestione dei rifiuti, costituita da circa 40 pannelli riguardanti il ciclo dei rifiuti: dal concetto di rifiuto a quello della produzione e della prevenzione dei rifiuti, dalla raccolta differenziata al riciclo dei materiali, al riutilizzo ed alla rilavorazione degli oggetti, per arrivare al problema dello smaltimento dei rifiuti. I partecipanti alla manifestazione green hanno potuto assistere alla presentazione del libro di Pierfrancesco Lisi, giornalista che da anni si occupa di agricoltura ed ambiente: il volume, dal titolo “101 buoni alimenti che si prendono cura di noi”, è dedicato alla sana alimentazione e agli alimenti che ci aiutano a vivere meglio. L’obiettivo del Festival, arrivato alla sua seconda edizione, è quello di stimolare nei cittadini il desiderio di compiere delle azioni virtuose a favore dell’ambiente da poter adottare ogni giorno, così da riuscire a ridurre l’inquinamento e valorizzare il territorio. E’ solo con l’impegno di tutti che potrà nascere la “città ideale”, caratterizzata da una migliore qualità della vita per noi e le future generazioni.

26



Scienza > di Sara Latorre

Abbasso il sodio e viva il potassio

Troppo sale condisce i nostri piatti e la salute ne fa le spese. L’eccessivo uso di sale giornaliero è uno dei principali responsabili dell’insorgenza di ipertensione arteriosa che provoca malattie dell’apparato cardio e cerebrovascolare.

D

opo anni investiti a promuovere la riduzione di sale nelle cucine si è raggiunto un risultato poco soddisfacente, rivela lo studio MINISAL della società italiana dell’ipertensione arteriosa.

I ricercatori analizzando campioni di pazienti in cura presso 49 centri sparsi per tutto il paese sono arrivati alla conclusione che gli uomini ipertesi ogni giorno ingeriscono in media 9,8 grammi di sale e le donne 7,8 grammi, quantità ben superiore rispetto a quella prevista dall’organizzazione mondiale della sanità, secondo cui non bisognerebbe superare i 5 grammi al giorno. Solo una persona su 10 nella popolazione generale e il 15% degli ipertesi rispettano questi limiti, osserva Pasquale Stralluzzo del centro per l’ipertensione all’Università Federico II di Napoli, responsabile scientifico dello studio MINISAL. I cibi contengono già, al naturale, il sale e la nostra aggiunta ha soltanto abituato il palato a sapori

28

alterati nel gusto rendendoli più saporiti ma meno salutari. Tutti gli ipertesi e non, dovrebbero ridurne il consumo a partire dall’uso delle saliere a tavola, all’utilizzo in fase di preparazione o a cottura ultimata. Lo studio MINISAL fa inoltre notare che un ruolo importante per tutti e in maggior modo negli ipertesi, per il controllo della pressione, è dato dal potassio. Il potassio è un minerale che bilancia gli effetti del sodio, ha potere antiossidante e protegge i vasi sanguigni migliorando la produzione di sostanze vasodilatatrici che aiutano ad abbassare la pressione. Si trova in alimenti come frutta, verdura e legumi e la dose giornaliera consigliata è di 4 grammi pari a 5 porzioni di vegetali al giorno, ma i dati mostrano un consumo inferiore pari alla metà di questo. E’ quindi il caso di alimentare l’attenzione sul tema controllando e migliorando le nostre abitudini.

di Sara Latorre



Viaggio > di Marzia Pichi

AMSTERDAM LA VENEZIA DEL PECCATO

E’ conosciuta come la Venezia olandese, e con un sofisticato sistema di dighe i pescatori hanno permesso la costruzione e lo sviluppo edilizio di questa splendida città.

L

e architetture in stile gotico si riflettono sull’acqua lungo i canali che attraversano Amsterdam, è d’obbligo un giro in battello dove scoprirete tra gli alberi rigogliosi scorci romantici e poetici, è il momento giusto per fermare i pensieri e godersi un’atmosfera magica.. Esistono anche delle case galleggianti che potete scegliere come alloggio per soggiornare ad Amsterdam! Incredibile! Il cuore pulsante della città è Piazza Dam, dove si affacciano il Palazzo Reale, sede originaria del Municipio ed oggi residenza della Regina nei suoi giorni in città, e la Nieuwe Kerk, la chiesa in cui vengono incoronati i sovrani olandesi e sede di mostre e concerti. L’obelisco che vedete svettare nella parte opposta al Palazzo Reale è il Nationaal Monument, alto 22 metri, dedicato alle vittime della Seconda Guerra Mondiale. Centro del divertimento e della movida notturna è la Piazza Leidseplein. Potrete approfittare dei tavolini all’aperto per gustare qualche buon dolce olandese godendovi gli spettacoli degli artisti di strada e dei musicisti che si esibiscono tutto il giorno! Vicino a Leidseplein se ne trova una più piccola, Max Euweplein (Max Euwe era un campione di scacchi) dove si può giocare con degli scacchi giganti!

30

Il museo più grande di Amsterdam è il Museo Van Gogh, il suo edificio semplice ed essenziale sorge tra bellissime ville neo-gotiche: venne inaugurato nel 1973 ed ospita una vasta collezione delle opere dell’artista olandese. La lunga serie di dipinti e disegni da la possibilità ad ogni visitatore di capire quale genio si nascondeva nel folle pittore Van Gogh. Tre piani di capolavori, anche quelli da cui Van Gogh traeva ispirazione. Interessantissima è la Casa di Anna Frank, dove lei e la sua famiglia vissero dal 1942 al 1944 quando furono scoperti e deportati in diversi campi di concentramento. C’è un passaggio segreto dal quale si accede alle due stanze dove Anna scrisse il suo diario. Nel 1960 la casa è stata trasformata in un museo. Con i filmati, le foto, i documenti storici, e gli oggetti personali potrete immedesimarvi nella realtà storica dell’Olanda di quegli anni. Tra gli altri musei ci sono quello della Scienza e della Tecnologia con divertenti percorsi interattivi, lo Stedelijk Museum, il più importante museo d’arte moderna e contemporanea di Amsterdam con opere che vanno dal 1850 a oggi.


Il Neerlandese Scheepvaart Museum è il museo marittimo di Amsterdam. Amsterdam offre anche musei curiosissimi! Il Museo della Marijuana vi darà informazioni dettagliate sugli 8000 anni di storia della canapa tessile e della cannabis indiana spiegando i vari impieghi anche sulla produzione della carta e sugli effetti benefici in ambito medico. Riservato a persone molto aperte mentalmente è il Sexmuseum, con un’ampia collezione di letteratura e arte pornografica ed erotica ed una biblioteca video e fotografica: sculture erotiche giapponesi, contemporanei indumenti feticci, fumetti

erotici e Kamasutra; ci sono inoltre dei separé per chi vuole visionare dei video che vengono trasmessi senza interruzione! Da non perdere anche l’Heineken Experience, il Museo del gatto, il Museo dei Tropici e tante altre attrazioni bizzarre tutte da scoprire! Perversione, vizi, lussuria… Non vi scandalizzate se passeggiando distrattamente vi trovate davanti tante donnine svestite che ballano e vi guardano attraverso una vetrina. Non siete davanti ad un negozio ma sicuramente in questi posti si vende qualcosa! Vi trovate

u

31


Viaggio > di Marzia Pichi

CAPITALE DEL DIVERTIMENTO E DEL PROIBITO, FAMOSA PER LA FRENETICA VITA NOTTURNA AMSTERDAM È RINOMATA ANCHE PER LE MOLTEPLICI ATTIVITÀ CULTURALI

nel quartiere a luci rosse! Amsterdam ha tolto il velo dall’industria del sesso e l’ha regolarizzata. Le prostitute hanno una licenza regolare e si sottopongono con regolarità a controlli medici. Strano ma vero... quello che vedete è tutto legale! Nationaal Monument

possono disporre. Cucina francese, portoghese, asiatica, sapori e profumi multietnici. I piatti sono di solito a base di carne o pesce, in genere accompagnati da verdure e patate. Per le strade è diffuso il profumo irresistibile delle crêperie che offrono crêpe dolci o salate di tutti i gusti... gioia per il vostro palato!!! Se vi piace vivere la notte Amsterdam è sicuramente il posto ideale. Quando chiudono i negozi è il momento dell’aperitivo negli accoglienti cafè del centro, i pub offrono birra proveniente da tutta Europa. Gli amanti della musica potranno sbizzarrirsi tra locali jazz e live club, e poi ci sono le discoteche per chi ama la techno, la trance e l’elettronica. Si balla tutta la notte fino al giorno successivo, preparatevi ad una notte di trasgressione e peccato! Tra le tante arti che rendono Amsterdam una città per intellettuali c’è sicuramente il teatro. Ad Amsterdam ci sono 45 scuole di teatro che organizzano spettacoli tutto l’anno nello Stadsschouwburg in Leidseplein, il teatro cittadino, ma anche nei cafè o all’aperto d’estate al Vondelpark.

Le aree pedonali del centro sono le migliori mete dello shopping. Amsterdam decora spesso le sue strade con mercatini artigianali e d’antiquariato dove poter trovare un po’ di tutto, porcellane, tulipani, stoffe pregiate e souvenir che nei tipici negozi turistici non potreste trovare! Graditissimi dai visitatori sono le spezie e i formaggi, prodotti alimentari di cui la capitale olandese va fiera da oltre 400 anni. Amsterdam ha un passato di città coloniale e questo si rispecchia moltissimo nella grande varietà di specialità culinaria di cui olandesi e visitatori 32

A proposito di trasgressione, se si parla di Amsterdam non si può non parlare dei famosissimi, nonché discussi, coffee-shop (ce ne sono più di 230!) dove si possono fumare ed acquistare droghe leggere. Sappiate che in questi coffee-shop è vietata la vendita di alcolici e l’ingresso è riservato solo ai maggiorenni.

u


33


Lei > di Alessandro Immordino

Servizio Fotografico:

34

“

Flavia Fontana

American girl

www.massimoalberti.com


For You Magazine questo mese per la rubrica “LEI” ha voluto creare un personaggio: “American girl” chiaro simbolo di libertà, fascino e sensualità interpretato dalla bellezza di Flavia Fontana

Flavia, che tipo di persona sei? descriviti ai nostri lettori

Mi ritengo una persona solare e ottimista mi piace stare in compagnia e vedere sorridere i miei amici. Allo stesso tempo mi ritengo una ragazza seria e riflessiva quando serve.

Quali sono le tue attuali attività? Per ora mi sto dedicando allo studio al 100% dato che sono in quarto liceo e gli esami si avvicinano sempre di più!

In quale settore tra moda e spettacolo ti piacerebbe lavorare Beh, amo stare di fronte l’obiettivo, quindi decisamente mi piacerebbe lavorare come fotomodella e spero tanto che un giorno questo mio desiderio si avveri.

Progetti futuri? Il mio primo obiettivo è sicuramente quello di terminare gli studi, però vorrei anche iniziare ad intraprendere un percorso lavorativo come modella.

Il tuo sogno nel cassetto? Il mio sogno più grande è quello di posare e magari anche sfilare per brand importanti di moda, ma soprattutto partecipare alla fashion week a Milano. u Foto: Massimo Alberti www.massimoalberti.com Make Up: Anna Lisa Giovannetti Hair: Daniela Segatori Vanity Free Style 35


Flavia quali sono i tuoi pregi? Sono una persona che guarda il lato buono di tutti, prendo sul serio ogni lavoro e non mi lascio scoraggiare dalle difficoltà, affronto tutto con un sorriso e vado avanti puntando sempre al massimo. E i tuoi difetti? Sono tanto testarda, quando mi metto in testa qualcosa nessuno mi può fermare, inoltre tendo a voler controllare tutto ciò che mi circonda anche se spesso è impossibile! Quali sono le aspirazioni della tua vita? Prima di tutto riuscire a laurearmi e diventare medico, poi realizzare i piccoli sogni nel cassetto. Che musica ascolti? Non c’è un genere in particolare, ascolto di tutto, dal rock alle canzoni più commerciali. Il genere di musica che ascolto di solito varia a seconda dell’umore del momento! E il tuo film preferito? Ce ne sono tanti, ma Orgoglio e pregiudizio è sicuramente uno dei miei preferiti. Se avessi la possibilità di esaudire un desiderio, quale sceglieresti? Rendere reali i sogni di chi mi circonda. Il tuo portafortuna? Un braccialetto con scritto sopra il mio nome che ormai indosso da quasi otto anni! Cosa ti piacerebbe ottenere dalla pubblicazione su For You Magazine? Tanta visibilità e magari delle proposte di lavoro per fare la modella presso agenzie di settore o studi fotografici. So che For You Magazine è il veicolo giusto, essendo una rivista molto seguita potrò sicuramente trarre dei vantaggi. Per chiudere vorrei ringraziare tutta la redazione per questa grandissima opportunità che mi è stata concessa e per la professionalità dimostrata nella realizzazione di questo servizio.

Foto: Massimo Alberti www.massimoalberti.com Make Up: Anna Lisa Giovannetti Hair: Daniela Segatori Vanity Free Style 36


Foto: Massimo Alberti - Hair: Daniela Segatori Vanity Free Style - Make Up: Anna Lisa Giovannetti

SONO UNA RAGAZZA DECISAMENTE OTTIMISTA AFFRONTO LE DIFFICOLTA’ CON IL SORRISO E VADO AVANTI PUNTANDO SEMPRE AL MASSIMO

37


a n n o la D del Moda > di Fabiola Lunghi

duemiladodici

C

ome sarà la donna nell’inverno duemiladodici? Molte sono state le proposte che i nostri amati stilisti hanno disegnato per noi, ma la parola d’ordine sembra volere essere sempre la stessa; sensualità! Uno dei primi trend che sicuramente ritroviamo molto presente anche in questa prossima stagione è il male female, una donna che torna ad attingere dal guardaroba del suo compagno o migliore amico. Quindi diamo il via a cappotti oversize, bretelle, giacca e pantalone, uno stile che sembra piacere molto alla donna del futuro. Ce lo mostra perfettamente Moschino, che dedica la sua collezione proprio a questa tematica, creando una donna very very chic.

Moschino

38

Moschino

Valentino



Miu Miu Barbara Bui

Christian Louboutin

Moda > di Fabiola Lunghi

Christian Louboutin

P

er le meno romantiche, un altro trend molto diffuso è il glam rock, una donna aggressiva, decisa che esprime la propria sensualità attraverso pelle e borchie; io l’adoro!

Salvatore Ferragamo

Ma ritroviamo anche un’esplosione di colori vivaci accostati l’uno all’altro come se si parlasse di black and white! Blugirl ci stupisce con una collezione piena di colore e allegria, per tutte quelle ragazze che non riescono a rinunciare al proprio estro e alla propria fantasia. Dai mille colori di Blugirl alle mille geometrie di Marni. La stilista ci pone davanti agli occhi un forte richiamo agli anni 70, con geometrie stilizzate e pantaloni a zamba, un’altra tendenza da me molto gradita. Infine, ma ovviamente non per importanza, la sola, l’insostituibile, l’intramontabile pelliccia. Sono molti i designers che la ripropongono come must della stagione; da Fendi, che non si stanca mai di riproporcela in molteplici versioni, a Bottega veneta. Pelliccia come cappotto, ma anche usata su accessori… Tantissimi sono i trend, tantissimi sono gli spunti da cui poter attingere quotidianamente per avere un look camaleontico e sempre super fashion! Consiglio: Abbinate sempre un bel trucco deciso, che in questa stagione è anch’esso un vero e proprio protagonista! David & Scotti

Barbara Bui

40

Angelo Marani



Chloé

Moda >

il Ritorno del

T

ra le tendenze per la moda autunno inverno duemilaundici/duemiladodici, il pitonato è una tra le scelte che riscuoteranno più successo.

Prada

Pitone Vero o sintetico, sui capi di abbigliamento o sugli accessori, si tratta di uno dei temi che ricorreranno più spesso nei capi alla moda della prossima stagione autunnale. Non solo nel colore naturale, ma anche nelle tinte forti, il pitonato ornerà abiti, scarpe, borse e cinture. Marchi apprezzati come Prada, Chloè, hanno fatto sfilare sulle passerelle numerosi capi che proponevano le stampe pitonate. Prada, in particolare, ha realizzato una borsa fantastica che molte donne adorerebbero nel proprio guardaroba, ma anche dei bellissimi stivali al ginocchio, con pelle di pitone sovrapposta a imitare una calza.

Michael Kors

42

y

Zara

Burbe rr

Sebastian

Gucci


Coccine

I

l marchio Sebastian è nato circa quarant’anni fa ed è fin dagli anni ’70 ed ‘80 indiscusso leader nella produzione di calzature d’èlite. Oggi il marchio è riconosciuto come sinonimo di eccellenza e lusso in tutto il mondo, al vertice dell’industria calzaturiera italiana.

Za

Jim

ra

my

Ch oo

lle

Gucci Zara

Just Cavalli

Sebastian

Bottega Veneta

43


Moda >

44

UOM


MO

L

a collezione è caratterizzata dai colori montani di cielo, terra e neve, dal Royal Blue delle vette di Messner al bianco latteo della mungitura delle 6 del mattino

Il manto naturale della pelle di mucca diventa un disegno piazzato con cura, per esaltare linee e forme di giacche e pantaloni; quello che ne resta è declinato con attenzione e rispetto in toppe, profili, martingale, colli e applicazioni che arricchiscono giacche, giubbotti e cappotti.

Lane terrene, verdi e marroni, morbide e barbute, intessono giacche dal sapore tirolese, ricche di dettagli inediti, come bottoni-moneta che diventano gemelli a chiudere il rever, martingale di roccia e fieno a stringere la vita e caldi colli ricciuti per proteggere dal pungere del gelo. Il freddo intirizzisce le giacche e le accorcia a coordinate 62-65 e 70 cm, le solleva, per mostrare penzolanti bretelle come novelli monelli.

AutunnoInverno 2011/2012

Abiti in velluto color terra, a coste collinari, come il vestito della domenica da indossare con orgoglio nella festa del paese, tra ricami tirolesi e folklore himalayano nei Paisley bianco ghiaccio. Fratelli e sorelle che ereditano maglie “Walser” di lana spessa, cotta dal sole dei monti, materica ispida e calda, ricche di ricami e intrecci tricot nel gilet dal retro in lana e l’avvolgente collo di pelo. Dalle giacche spuntano camicie fiorite, bucoliche o finemente ricamate come sinuosi tracciati sulle ripide falde dei pendii tibetani. Sui rever e sulle tasche come moderni graffiti, si stagliano dinosauri giurassici che si sfamano cogliendo il germoglio di Paisley dall’albero della Vita nella Valle Incantata. Al calar della sera, il Paisley è pioggia dorata su giacche nero notte, su abiti in velluto liscio e a costine, mentre lo smoking si fa ancora più raffinato con i dettagli del collo in pelliccia. www.etro.it 45


Bellezza > di Greta Longo “Scuole Isep”

Professione

ESTETISTA

Aspettative che hanno o che dovrebbero avere le aspiranti estetiste… Domande ricorrenti delle ragazze che visitano le Scuole Isep riguardano le informazioni base per diventare delle estetiste preparate a livello professionale; inoltre esse sono preventivamente interessate all’inserimento futuro nel mondo del lavoro, delle prospettive reali in questo settore, delle certezze.

L

a nostra risposta sicuramente è motivante ma anche realista (il grande impegno, la motivazione e la proattività sono il 50% della riuscita personale), facciamo riflettere la ragazza sull’orientamento che ha scelto o meglio ancora che sta per scegliere. Avviando un’attività imprenditoriale, o, semplicemente, un’attività professionale, in campo estetico come del resto in qualsiasi campo, ci prefiggiamo una serie di obbiettivi, che si possono racchiudere in una sola parola: successo… Essa sintetizza l’aspirazione al riconoscimento e alla valorizzazione professionale, l’appagamento delle proprie inclinazioni e delle proprie attitudini, a gratificazione materiale dell’impegno e degli sforzi profusi. Gli obiettivi sono auspicabili e desiderabili per chiunque si appresti a svolgere un ruolo nell’ambito della nostra professione. Raggiungere, tuttavia, l’affermazione professionale non è né semplice né 46

scontato e nelle lezioni le difficoltà non vengono occultate e nemmeno attenuate, piuttosto, in esse, troviamo lo scrupoloso impegno di indicare alle studentesse gli strumenti per fronteggiarle e superarle. Tali strumenti si estendono dalle conoscenze strettamente tecnico-professionali, alle competenze nella sfera gestionale e del marketing, fino al possesso delle nozioni essenziali del sapere psicologico, indirizzato al miglioramento e all’affinamento della propria personalità, all’ottimizzazione delle facoltà comunicative e interpersonali (in primo luogo nei confronti dei clienti), al perfezionamento delle tecniche di vendita. Ci auguriamo che nel passaggio dal mondo della scuola a quello del lavoro, nella trasformazione da allieve a professioniste della bellezza complete e realizzate, le nostre scuole possano essere una guida assolutamente originale, preziosa e indispensabile. Scuole Isep: Via Cimarosa , 40 - Aprilia Per Informazioni ed iscrizione ai corsi, contattare il 06.92.000.82





Arte > di Raffaella Patricelli

Aleksandr

Rodčenko

La Russia è la grande protagonista delle mostre d’autunno al Palaexpo di Roma. Fino all’8 gennaio duemiladodici sarà possibile ammirare la rassegna sui Realismi socialisti e la monografica dedicata ad Aleksandr Rodchenko, per celebrare l’arte russa del ‘900.

C

urata da Olga Sviblova, direttore della House of Photography of Moscow, la mostra presenterà circa 300 opere tra fotografie originali, fotomontaggi e stampe vintage. È la prima volta che in Italia vengono riuniti i capolavori dei Realismi socialisti (il plurale è d’obbligo dato le varie anime che animarono il movimento) provenienti dai musei russi. La mostra mette in luce le varie fasi di questo movimento artistico: da una ricerca espressiva e spettacolare degli esordi, fino alla fine dell’avanguardia, quando agli inizi degli anni ‘30 viene meno la fiducia di poter creare un mondo migliore sotto il baluardo del Socialismo. La storia della pittura del Realismo socialista coincide col racconto di uno straordinario movimento artistico del XX secolo. Lo stato sovietico sostenne la pittura realista in una misura ineguagliata nel resto del mondo, promuovendone lo sviluppo attraverso “l’arruolamento” di migliaia di artisti di talento in tutto il territorio di un immenso impero multi-etnico. Il Realismo socialista esaltò il ruolo sociale dell’arte e la superiorità del contenuto sulla forma; incoraggiò il recupero delle pratiche di mestiere tradizionali e attinse alla storia dell’arte europea antica e moderna come ad un serbatoio di motivi stilistici e iconografici da cui trarre ispirazione. Nella storia del XX secolo, il Realismo socialista ha rappresentato l’unica compiuta alternativa al desiderio di fare tabula rasa del passato.

Realismi socialisti: grande pittura sovietica 19201970 è la più completa rassegna di questo movimento mai presentata fuori della Russia. Aleksandr Rodcenko (1891-1956) è stato senza dubbio uno dei principali generatori di questa stagione creativa e intellettuale, rispecchiandone perfettamente lo spirito e l’aura mitica. Pittura, design, teatro, cinema, grafica e fotografia, sono gli ambiti disciplinari in cui il portentoso talento di questa affascinante figura d’artista si è cimentato, aprendo nuovi percorsi creativi per lo sviluppo successivo di ciascuno di essi. I primi anni Venti, in Russia, rappresentarono un periodo di transizione, in cui sperimentazione artistica e sociale coincisero. Olga Sviblova curatrice della mostra

50



Cinema > di Raffaella Patricelli

Anonymous

Chi ha realmente scritto tutte le opere teatrali che sono state attribuite a William Shakespeare?

I

n arrivo nelle sale cinematografiche il 18 Novembre, Anonymous di Roland Emmerich, il regista tedesco padre di Independence Day e Godzilla. L’incipit della pellicola gode di quel fascino che solo una cornice da Inghilterra elisabettiana può elargire. Tutto ruota attorno alla figura, tuttora controversa, di William Shakespeare. La sceneggiatura è affidata a John Orloff, mentre nel cast troviamo Edward Hogg, Xavier Samuel, David Thewlis, Vanessa Redgrave, Ifans Rhys, Joely Richardson e Rafe Spall. Il film è ambientato durante i disordini politici dell’Inghilterra elisabettiana, Anonymous affronta una questione che per secoli ha affascinato studiosi e brillanti intellettuali quali Mark Twain, Charles Dickens, e Sigmund Freud, e cioè: chi ha realmente scritto tutte le opere che sono state attribuite a William Shakespeare? Gli esperti ne hanno discusso, sono stati scritti nume-

rosi libri sull’argomento e gli studiosi hanno dedicato la loro vita per difendere o sfatare teorie riguardanti la paternità delle opere più famose della letteratura inglese. Anonymous offre una possibile risposta, concentrandosi su un momento in cui gli scandalosi intrighi politici e le illecite storie d’amore alla Corte Reale sono portati alla luce nel luogo più inaspettato: il teatro di Londra. Il cuore culturale e popolare dell’epoca che ha dato ampio spazio al genio di Shakespeare. Chiunque esso sia stato, però, ci ha lasciato in dono un patrimonio unico e potente che ancora oggi non ha eguali e che rende vivo il teatro moderno proprio come faceva allora. La fantasia si blocca davanti ai testi di Shakespeare. Il Bardo dell’Avon ha già scritto tutto. Il regista Roland Emmerich è diventato famoso negli anni come autore di film di genere molto spettacolari e basati più sull’impatto visivo e gli effetti speciali che sulla trama o la verosimiglianza di situazioni e personaggi. Alcuni titoli vi faranno capire di cosa stiamo parlando: Indipendence Day, Stargate, Godzilla, The day after tomorrow e infine 2012.



Teatro > di Raffaella Patricelli

Mi scappa

da ridere

dall’8 al 20 novembre al Teatro Sistina Michelle Hunziker porta in scena uno spettacolo autobiografico tra favola e realtà

Che cosa è la risata? Uno sfogo, una reazione nervosa del nostro organismo? Una forma di timidezza, un segnale di debolezza, un indice di positività?

P

er Michelle Hunziker, la risata è anche un modo di comunicare. E’ una sua caratteristica che prorompe, nella vita reale come nel lavoro, non solo nei momenti giusti ma anche in quelli meno adatti, come situazioni drammatiche o malinconiche. La risata è il suo mantra, una formuletta magica, il bidibi bodibi bu che spalanca le porte del suo carattere e della sua comunicatività. Se esistesse una favola di Michelle Hunziker, comincerebbe certamente con una risata. E da qui nasce “Mi scappa da ridere”, il primo spettacolo originale portato in scena da Michelle, prodotto da Ballandi Entertainment, in cui è lei stessa a raccontare la “sua favola”. La sua vita reale, la sua infanzia, la sue passioni, i suoi principi azzurri si fondono a fantasia, invenzione ed immaginazione.

54

Ne nasce uno show scoppiettante dove Michelle si mette in gioco del tutto: in versione intimista, sexy, umoristica, invecchiata, ritoccata chirurgicamente. E naturalmente anche cantante, ballerina e intrattenitrice. Un “One Woman Show” dal ritmo incalzante e dall’impianto visivo di grande fascino e novità, che lo rendono unico ed originale come l’artista intorno alla quale è stato costruito. Il supporto di mezzi tecnologici e visuali usati in modo narrativo ed interattivo, farà sì che Michelle sia accompagnata, ora dal vivo, ora in maniera creativovirtuale, dal corpo di ballo, dall’orchestra, ma soprattutto da un intrigante personaggio critico e dissacratore, a metà fra il Grillo Parlante e lo Stregatto, impersonato da Michele Foresta alias Mago Forest. Con una scenografia ricca di ledwall ed ologrammi, “Mi scappa da ridere” ha alla regia Giampiero Solari. Lo spettacolo, in scena per tutto il mese di Novembre al Sistina, è scritto da Riccardo Cassini, Francesco Freyrie, Piero Guerrera, Giampiero Solari ed ovviamente dalla stessa Michelle.



“L’amore Musica > di Eugenio Giannetta

è una cosa semplice”

E’ il quinto e attesissimo album di Tiziano Ferro. Un artista che in soli 10 anni e 4 album ha conquistato il mondo con il suo inconfondibile sound.

R

ap elettronico, possibilità vocali vastissime, un arrangiamento musicale quasi architettonico, una crescita di intensità lineare e una costruzione del brano assolutamente efficace.

56

Queste sono le prime impressioni del nuovo singolo di Tiziano Ferro: La differenza tra me e te, uscito lo scorso 14 ottobre. Il singolo, estratto dall’album L’amore è una cosa semplice, in uscita in questo mese di Novembre, è il preambolo di un lungo lavoro di ricerche che ha portato l’artista alla registrazione di tutte le canzoni agli Henson Studios


di Los Angeles, con la collaborazione di musicisti come Michael Landau alla chitarra (turnista per Miles Davis, Pink Floyd, Michael Jackson, Joni Mitchell), Vinnie Colaiuta alla batteria (Sting, Frank Zappa, Leonard Cohen, Paul Anka) e Reggie Hamilton al basso (Tina Turner, Whitney Houston, Enrique Iglesias). L’attesissimo quinto album in dieci anni sarà composto da 13 tracce e andrà a chiudere il cerchio di un’evoluzione e una maturazione musicale Pop iniziata nel 2001 con Rosso Relativo. La differenza con il passato è evidente e le varie collaborazioni ne sono una dimostrazione; soprattutto quella con il giovane talento rap Nesli. Un cantato quasi parlato, un timbro profondo e ritornelli meno commerciali; cambiamenti che convincono anche l’etichetta di sempre, la EMI. A 31 anni, dopo 5 album, 10 anni di attività e dopo aver affrontato alcuni fatti personali rilevanti della sua vita privata, Tiziano Ferro supera la velata malinconia di canzoni del passato attraverso un suono estetico coniugato a nuove prospettive. E’ un Tiziano Ferro nuovo quello che definisce l’amore una cosa semplice; è un Tiziano Ferro più emotivo, meno cerebrale, più naturale e più diretto, negli intenti e nei testi. Meno ermetismo, più naturalezza. Questo è l’inevitabile motto di un artista che elabora un nuovo modo di essere e fare musica con la giusta attenzione all’equilibrio, senza disordini di alcun tipo, né musicali, né tantomeno emotivi, per sfociare in qualcosa di nuovo e con tutta probabilità significativo per il proseguimento del suo percorso. Sarà la Live Nation Italia a produrre e ad organizzare la nuova tournée mondiale di Tiziano Ferro. La prima parte del prossimo tour sarà dedicata interamente all’Italia. Successivamente, Tiziano Ferro farà molte date in Europa per poi esibirsi oltreoceano, più precisamente negli Stati Uniti, Messico e Sud America, paesi dove Tiziano ha venduto milioni di copie con le versioni dei suoi album in lingua spagnola. 57


Motori > di Daniel Lestini

NUOVA TOYOTA YARIS

La terza generazione del piccolo genio

L

a Toyota cala il suo tris d’assi! Dopo aver sfavillato il mercato delle auto con la prima Yaris, sbarcata in Italia nel 1999 e bissata nel 2005 dalla seconda versione, la casa nipponica torna all’attacco con la terza serie del suo proverbiale cavallo di battaglia. Nel carnet di questa citycar prestazioni brillanti, consumi minimi ed emissioni di CO2 ridotte grazie all’apporto di motori avanzati ed efficienti. Il design presenta linee dinamiche e moderne, cerchi in lega ed un ampio tetto panoramico in cristallo per osservare il cielo da una posizione privilegiata. A beneficio dei più tecnologici il siste-

58

ma multimediale touch screen 6,1”, il Bluetooth, l’USB, l’aux-in, il navigatore satellitare e la telecamera posteriore d’assistenza al parcheggio.

tore automatico bi-zona con portaoggetti ventilato e gli alzacristalli elettrici posteriori, per una comodità dei passeggeri senza compromessi.

Nuova Yaris offre un abitacolo spazioso ed ergonomico, morbidi rivestimenti interni con tessuti esclusivi ed un nuovo volante in pelle ad alto grip per non rinunciare all’autentico piacere della guida.

Il ‘piccolo genio’, presentato in anteprima dal concessionario Toyota Corvi di Genzano nel secondo weekend di ottobre, si contraddistingue ancora una volta per l’ottimo rapporto qualità prezzo. Per il momento la terza generazione della due volumi Toyota avrà tre motorizzazioni: il 1.0 benzina da 69 CV, il 1.3 da 99 CV e il 1.4 D-4D diesel, in grado di erogare ben 90 CV di potenza.

Nella nuova utilitaria giapponese spiccano i sedili anteriori, snelli ed avvolgenti, regolabili in profondità e in altezza; apprezzabile il divano posteriore, comodamente reclinabile per assicurare flessibilità d’utilizzo e sfruttare la capacità di carico dei 286 litri a disposizione. Fanno bella mostra di se il climatizza-

Per averla si parte dagli 11mila euro della versione base per arrivare ai 16.850 delle versioni diesel più equipaggiate.


Sistema multimediale Toyota Touch&Go con telecamera posteriore e navigatore satellitare con Google Maps™, 5 posti in soli 3,88 m, raggio di sterzata migliore della categoria, nuovo cambio automatico Multidrive S7 con consumi da record (20km/l), massima sicurezza con 7 airbag ed ESP di serie.

Ti aspettiamo per una prova Nuova Toyota Yaris. Planned for what’s next.

A.CORVI srl

Piazza Cina, 3 Genzano di Roma Tel. 06/9390016 Valori massimi: consumo combinato 18,2 km/l, emissioni CO 2 127 g/km.

www.corvi.toyota.it


Agenda eventi

7

2

60

1


La redazione non risponde di eventuali cambiamenti a date e prezzi pubblicati 1

4

ZUCCHERO

16 NOVEMBRE - ROMA Palalottomatica - ore 21.00 Prezzi da 34,50 a 69,00 Euro Info: Ticket One 892.101 2

6

MASSIMO GHINI e CESARE BOCCI

La Cage aux folles “Il Vizietto” dal 22 /11 al 18/12 - ROMA Teatro Sistina - ore 21.00 Prezzi da 23,00 a 35,00 Euro Info: Ticket One 892.101 3

MARCO MENGONI

29 NOVEMBRE - ROMA Palalottomatica - ore 21.00 Prezzi da 28,75 a 57,50 Euro Info: Ticket One 892.101 4

PIERO PELU’

5 DICEMBRE - ROMA Auditorium Parco della Musica Sala Sinopoli - ore 21.00 Info: Ticket One 892.101 5

LORENZO JOVANOTTI 6 DICEMBRE - ROMA Palalottomatica - ore 21.00 Prezzi da 39,10 a 59,80 Euro Info: Ticket One 892.101

LUCA CARBONI

6

7 DICEMBRE - ROMA Granteatro - ore 21.00 Prezzi da 25,00 a 40,00 Euro Info: Ticket One 892.101 7 5 3

I SOLITI IDIOTI

7 DICEMBRE - LATINA Discoteca 24 Twenty Four 8 DICEMBRE - ROMA Atlantico ore 21.30 Prezzo 23 Euro Info: Ticket One 892.101 61


Cartotecnica Cartelli vetrina, espositori, scatole ed astucci, pubblicazioni speciali. Editoria Riviste, newsletter, magazine e tutto ciò che necessita di particolari cure e date di uscita certe.


Stampe varie Brochure, calendari, depliant, volantini e cartoline.

cscgrafica Via Antonio Meucci, 28 • 00012 Guidonia • RM zona industriale Santa Sinforosa (Via Tiburtina km 18,300) t 0774 353308 • f 0774 550179 info@cscgrafica.it • www.cscgrafica.it


Medicina > di Liliana Ranieri D’ovidio

La Salute...

Approfondimenti sulla Medicina Generale

A cura della Dott.ssa Lilliana Ranieri D’Ovidio Direttore Tecnico presso lo studio Elkalab s.r.l. di Aprilia

Qualche “curiosità”

sul lattosio…

I

l lattosio è lo zucchero presente nel latte e risulta dall’unione di due zuccheri semplici: il galattosio e il glucosio.

Dall’incapacità dell’intestino a scindere questo zucchero complesso (che si trova nel latte di mucca, di capra, di asina, oltre che in quello materno), nei due zuccheri semplici, nasce l’intolleranza. Tale incapacità è data dalla mancanza totale o parziale di un enzima (Lattasi), che si trova a livello della superficie delle cellule che rivestono l’intestino ed è una carenza molto comune, presente nel 50% della popolazione mondiale. Raramente è un deficit congenito mentre più frequentemente si determina nel passaggio da infanzia a età adulta e può anche essere causato dalla presenza di altre patologie, o acute come la salmonellosi o le enteriti acute, oppure croniche quali la celiachia, il morbo di Crohn ecc. I sintomi più comuni dell’intolleranza al lattosio sono rappresentati da gonfiore addominale, dolori addominali di tipo crampiforme, diarrea, meteorismo intestinale, e l’unico test che lo può diagnosticare è l’H2 Breath test, un test di semplice esecuzione che si può effettuare in Laboratorio previo ap64

puntamento. Una volta accertata l’intolleranza, l’unica terapia possibile è l’esclusione dalla dieta di tutti gli alimenti contenenti il lattosio, quindi non solo latte e derivati ma anche tutti quelli che lo contengono in modo “nascosto”, quali per esempio, prosciutto cotto, insaccati di ogni tipo e anche farmaci nella cui composizione sia presente. Il periodo di “astinenza”, deve essere di almeno tre mesi al termine dei quali è opportuno eseguire un Breath test di controllo che accerti la guarigione e consenta, quindi, la graduale reintegrazione del lattosio nella dieta alimentare del paziente. Una conseguenza da non sottovalutare nel periodo di terapia, è la possibile presenza di una carenza di Calcio, determinata proprio dalla eliminazione dei latticini. E’ importante precisare che i formaggi a pasta extradura quali Parmigiano Reggiano, Grana Padano e quelli a pasta dura quali Emmenthal e Groviera, non contengono lattosio in quanto eliminato durante il processo di stagionatura e dunque possono essere assunti insieme anche a latte di soia, verdure a foglie verdi e fagioli, tutti alimenti che contengono buone percentuali di calcio. Per informazioni, rivolgersi alla Dott.ssa Lilliana Ranieri D’ovidio, presso il laboratorio Elkalab.

Per le domande alla Dott.ssa Liliana Ranieri potete inviare una mail a redazione@foryoumagazine.it



Beauty > di Tony al Parlamento

Ricette di bellezza Consigli utili per la cura della vostra estetica Per le vostre domande a Tony al Parlamento inviate una mail a: redazione@foryoumagazine.it

INESTETISMI DELLA PELLE... Curiamoli con ingredienti naturali

C

arissime lettrici, come ogni mese proveremo anche in questo numero a darvi dei consigli e dei suggerimenti che potranno tornarvi utili sia per eliminare in modo del tutto naturale i piccoli inestetismi della vostra pelle sia per la cura della vostra persona. Per ciascuno di questi problemi come sempre, consiglierò delle ricette di bellezza, di facile applicazione, di sicuro effetto ed economiche al tempo stesso, fatte con ingredienti naturali, che spessissimo sottovalutiamo e che potrete trovare nella cucina della vostra casa.

Maschera nutriente Questa maschera sarà molto efficace per nutrire la pelle del vostro viso. Battere sul fondo di un piattino 3 cucchiai di olio d’oliva extra vergine e 2 cucchiai di yogurt freschissimo. A emulsione avvenuta stendete sul viso e lasciate riposare per circa 20 minuti. Al termine dell’operazione, provvedere alla rimozione dell’impacco sciacquando con acqua tiepida.

Maschera per pelli disidratate Un’ottima maschera per la pelle disidratata si può ottenere semplicemente grattugiando una grossa mela renetta. Lasciare che la polpa diventi nera, dopodichè aggiungere il succo di un limone quel tanto che basta a formare una 66

crema omogenea. Amalgamare bene ed applicare sul viso. Lasciare agire per circa 20 minuti quindi rimuovere il tutto sciacquando con acqua tiepida. Questa maschera oltre ad idratare, rassoda la pelle lasciandola più chiara e compatta.

Capelli più scuri Per ottenere dei capelli più scuri e lucidi senza ricorrere alle tinture, fate bollire una manciata di castagne in un litro d’acqua. Quando saranno cotte, filtrate l’acqua e conservatela. Utilizzatela poi dopo il classico Shampoo come ultimo risciacquo. Ripetere questa operazione ad ogni lavaggio e vedrete che gradualmente i vostri capelli tenderanno ad avere dei riflessi sempre più scuri.

Riflessi dorati Per donare invece ai capelli un riflesso dorato, basta prendere questa volta una manciata di “bucce” di castagne e farle bollire per 20 minuti circa in un litro d’acqua. Anche in questo caso, filtrate il tutto e utilizzate il prodotto dopo lo shampoo come ultimo risciacquo.

Riflessi rossi Cosa ne dite ora di un riflesso rosso per i vostri capelli? La procedura è sempre la stessa, la differenza la fa l’ingrediente. In questo caso, per ottenere dei riflessi rossi per i nostri capelli, abbiamo bisogno dell’alloro. Bollire per circa 10 minuti 100 grammi di foglie di alloro in due litri d’acqua. Dopodichè filtrare ed usare il prodotto ottenuto, come ultimo risciacquo dopo il classico shampoo. Il risultato come sempre è garantito.



Psicologia > di Daniela Saurini e Simona Eramo

Il mondo di oggi Cerchiamo di capirne i problemi... Sostegno psicologico di gruppo e individuale, Psicodiagnosi Terapia Corporea, Consulenza Familiare e Giuridica, Psicoterapia

Star bene in due si può…

L

’origine di molti conflitti di coppia deriva dalle rispettive aspettative individuali che spesso non coincidono fra loro.

Il nodo centrale delle difficoltà a star bene in coppia sta proprio nel conflitto legato al diverso modo di essere. Se fate attenzione a quello che accade nelle discussioni vi riconoscerete nel fatto che spesso i partners entrano in una guerra aperta, in un braccio di ferro su chi “ha ragione”, perdendo di vista quanto invece possa essere arricchente la diversità dell’altro. Prendersi cura della differenza dell’altro è proprio uno dei compiti principali dei partners quando formano una coppia. Non riconoscere l’altro: negare le sue caratteristiche, il suo modo di essere, impedisce che nella coppia avvenga una reale comunicazione e conoscenza di chi sia davvero il proprio compagno/a. La difficoltà ad accettare l’altro nasce dalla nostra disattenzione iniziale: quando ci si innamora spesso inizialmente si tende ad idealizzare il partner e ad attribuirgli solo pregi e l’idea che sia la persona in grado di comprenderci ed amarci sempre e comunque senza limitazioni o intoppi. Ciò può essere vero ma bisogna essere consapevoli che non è detto che la persona che amiamo ci amerà e ci comprenderà secondo le modalità che ci aspet-

tiamo: ognuno tende a dare ciò che vorrebbe avere e che ha ricevuto nelle relazioni significative della sua vita fino a quel momento. Renderci conto delle nostre personali aspettative, più o meno consapevoli, nei confronti della persona che immaginiamo al nostro fianco, ci deve aiutare a riconoscere che a volte non è il nostro partner che ci delude, ma è la fantasia che i nostri bisogni possano essere soddisfatti totalmente che scontrandosi con una diversa realtà ci fa star male. Solo noi possiamo sanare le nostre ferite e a volte dobbiamo rinunciare a chiedere alla persona che abbiamo scelto di avere accanto di darci ciò che non abbiamo avuto nel passato. Il ruolo dell’altro nella coppia dovrebbe essere quello di permetterci di condividere esperienze e progettualità senza che ognuno perda la propria individualità. Tutto ciò risulta più complesso se non ci predisponiamo ad ascoltare anche l’altro nelle sue necessità e se non ci domandiamo cosa vogliamo davvero per noi dalla relazione. Stare insieme è un’arte che si può imparare perchè “è preferibile l’aver amato e aver perso l’amore al non aver amato affatto”.

Per le vostre domande alla Dott.ssa Daniela Saurini e Dott.ssa Simona Eramo visitatate il profilo Facebook: Spaziomente Studiopsicologia 68


Sociologia > di Tiziana De Francesco

“Cultura” Familiare Il mondo dell’uomo e della donna... Per le vostre domande a Tiziana De Francesco inviate una mail a: redazione@foryoumagazine.it

Le mamme adolescenti

M

TV una delle reti di tendenza per i ragazzi, trasmette ogni mercoledì sera un format che è a metà strada tra il reality e la fiction, “Sixteen and Pregnant” dove le protagoniste sono delle adolescenti americane che si trovano a dover affrontare la maternità, dai giorni che precedono il parto ai mesi successivi alla nascita del figlio. Ma non si tratta dei soliti discorsi su pillole e anticoncezionali: c’è anche quello, ma il fatto nuovo è che si raccontano storie di teenagers che restano incinte e non abortiscono. Secondo l’Osservatorio Romano, questo tipo di programma è da elogiare in quanto “questi programmi intaccano una fobia modernista: la paura di far figli”. Tutto il sesso che si vuole ma niente figli è l’imperativo morale di oggi: bloccano la carriera, il divertimento; e le ragazze, a detta dell’ISTAT, progettano una famiglia con tanti figli, ma poi si riducono ad averne uno, massimo due, perché tutto nella società impedisce loro questo sogno”. Il programma di MTV non invoglia a rapporti precoci, non stimola alla superficialità, anzi spiega la durezza di diventare mamma a 18 anni, oggi, e di diventarlo senza una famiglia. Non si può non sottolineare, però, come le gravidanze adolescenziali, siano un evento articolato e complesso, che può ostacolare ed influenzare un armonioso sviluppo della personalità. Quando una ragazza si accorge di essere incinta, una prima grossa difficoltà consiste nel parlare della questione ai genitori. Ci sono poi delle situazioni in cui si crea una relazione molto più precaria con il padre del bambino. In questi casi, la reazione della famiglia, quando si traduce in un aiuto, può essere di sostegno alla futura e giovane mamma. Molto spesso, però, per

timore dello scandalo, la famiglia non accetta la situazione. Negli anni si è passati da un atteggiamento di “chiusura” totale a reazioni più equilibrate. Un punto importante per queste madri-ragazze è di poter continuare gli studi per non compromettere il loro avvenire. Le ostilità da vincere sono numerose: le scuole temono la reazione dei compagni e dei loro genitori. E’ molto importante seguire queste adolescenti durante la gravidanza, nel momento del parto e durante i primi mesi con il bebè. La vita con un bebè può essere molto diversa da quella che la ragazzina o la giovane coppia immagina, essi devono dunque essere ben informati per adattarsi a questa situazione. Infine, non bisogna dimenticare che questa ragazza, sebbene futura o giovane mamma, è anche un’adolescente, che ha diritto a degli hobby o a delle attività della sua età. Comportamenti rigidi non servirebbero che a indurire il cuore oltre ovviamente a non eliminare il “problema”. Che purtroppo non si delimita mai attorno al “fatto” bensì attorno al bambino, un vero incolpevole se di colpa è lecito parlare. Il tema è comunque delicato certo. Diventare mamme è il sogno della maggior parte delle ragazze già da quando bambine si giocava a fare la mamma e si andava in giro con il nostro piccolo passeggino; ma come si può immaginare il passaggio dal gioco alla realtà è veramente breve. Penso che per “giocare a Piccole Donne” ci sia tempo!

69


Architettura > di Emanuela Falconi

Forme di Arte Progetti e tecnologie di costruzione

A cura di Emanuela Falconi Architetto presso lo studio Progest

BUSAN CINEMA CENTER:

Il tetto come elemento architettonico vita ad uno spazio pubblico urbano continuo e polifunzionale; uno spazio complesso che funge da vivace punto di riferimento all’interno del paesaggio urbano per lo scambio culturale e di informazione, dove è possibile trovare aree pubbliche attrezzate, programmi culturali, intrattenimento, tecnologia e architettura.

N

el progetto del Busan Cinema Center, realizzato in Corea del Sud dall’architetto Wolf D. Prix, inaugurato lo scorso 29 settembre e ora sede del Busan Film Festival, la copertura è pensata come un elemento indipendente ed autoportante, in grado di vivere di vita propria.

Già nel Rinascimento e nell’epoca barocca il tetto a falda si trasforma in volta o cupola assumendo un significato differente. In epoche più recenti Oscar Niemeyer e Le Corbusier danno una nuova definizione di tetto; esso infatti non viene pensato solamente come un elemento di protezione: nella casa di Niemeyer a Rio de Janeiro il tetto non segue la pianta ma inquadra la vista sui dintorni e sulla natura. Il tetto della Unité d’Habitation di Marsiglia di Le Corbusier è di per 70

sé un paesaggio da attraversare nella sua articolazione scultorea. Sulla base di queste idee, lo studio viennese Coop Himmelb (L) AU ha sviluppato i tetti del BMW Welt di Monaco e del Centro Cinema di Busan. La costruzione presenta una copertura priva di pilastri di sostegno: un “tetto volante” che si nota per la sua particolare articolazione tridimensionale. La copertura esterna funziona come un cielo virtuale che collega l’edificio, la piazza, gli oggetti e le zone limitrofe dando

La vasta zona centrale è una sorta di piazza urbana costituita da zone di sovrapposizione tra cui una Urban Valley, una Red Carpet Area, la Walk of Fame e il BIFF Canal Park. La piazza urbana è protetta da due tetti di dimensioni gigantesche: il maggiore misura 60x120 metri ed ha una parte a sbalzo profonda 85 metri; queste grandi coperture sono rese “vive” dalle superfici a led per esterni collegate a programmi computerizzati.

Le aree del complesso sono costituite da singoli edifici-oggetto diversi fra loro e immediatamente riconoscibili, posti liberamente sotto i grandi tetti. Gli edifici-oggetto contengono il teatro, cinema al coperto e all’aperto, sale convegni, spazi per uffici, atelier creativi e zone di ristoro. Gli edifici-oggetto differenziano gli spazi e articolano il concept architettonico creando una tensione dinamica ed informale tra il suolo e il tetto.



Personaggi > di Sara Latorre

I miti della storia... In un viaggio tra cultura e leggenda Per le vostre domande a Sara Latorre inviate una mail a: redazione@foryoumagazine.it

Addio a Steve Jobs

Icona planetaria delle nuove tecnologie “Stay hungry, stay foolish”. Rimanete affamati, rimanete folli. Così il visionario si rivolgeva ai giovani incoraggiandoli a credere sempre nei propri sogni osando con coraggio e un pizzico di follia. Il fondatore della Apple, il genio dell’era digitale è morto il 05 ottobre scorso all’età di 56 anni a seguito di un arresto respiratorio causato dal tumore al pancreas che da tempo lo affiggeva. Il Leonardo da Vinci del XXI secolo, così era stato definito il guru della tecnologia, era un uomo straordinario che non ha mai smesso di inseguire il suo sogno e che ha, attraverso le sue idee rivoluzionarie, ridisegnato il mondo della cultura moderna cambiando il nostro modo di vivere.

Nato da madre americana e da padre siriano non fu cresciuto dai suoi genitori naturali, ma ancora neonato fu dato in adozione a Paul e Clara Jobs. Comincia il suo percorso nel 1976, quando insieme all’amico Steve Wozniak e konald Wayne fondano la Apple Computer. La prima sede della società fu il garage dei suoi genitori, ed è da qui che tutto ebbe inizio. Nel 1977 lanciarono il primo personal computer, le vendite toccarono il milione di dollari e portarono la Apple ad essere quotata in borsa. Dopo il lancio nel 1984 dell’Apple Macintosh però il sodalizio con Wozniak si sciolse e subito dopo i rapporti tra Jobs e l’amministratore delegato John Sculley, da lui stesso nominato, si guastarono tanto da indurre Jobs a lasciare la sua stessa azienda. Così all’età di 30 anni Jobs si reinventa. Fonda una nuova compagnia di computer, la NeXT e si 72

cimenta con il cinema d’animazione computerizzato lanciando la Pixar, una casa di produzione cinematografica, che diede vita a film come Toy Story e che fu poi venduta alla Disney. Ma nel 1996 la Apple computer in crisi e superata ormai da tempo dalla concorrenza per salvarsi chiede aiuto a Steve Jobs che a seguito di un preciso accordo rientra nell’azienda accettando la nuova sfida. Inizia una fase che permette a Jobs di dare libero sfogo al suo talento creativo facendo della Apple la prima azienda Hi-tech al mondo in valore di borsa davanti a Google e Microsoft. Le sue innovazioni, la nuova gamma dei computer iMac, l’iPod punto di riferimento di tutti i lettori multimediali, l’iPhone, il gioiello tecnologico nel settore della telefonia, l’iTunes un software attraverso cui è possibile ascoltare ed acquistare musica fino ad arrivare ai Tablet, quindi all’iPad per leggere e-book e giornali, sono ciò che il mondo eredita dal genio che si mostrava a tutti in modo semplice e diretto con jeans, dolcevita nera e scarpe da ginnastica anche quando lanciava una novità. “L’unico modo di fare un buon lavoro è amare ciò che fai. Se non ci sei ancora riuscito, allora continua a cercare. Non fermarti. Come tutto ciò che concerne il cuore, saprai di averlo trovato solo quando l’avrai” diceva Jobs. Questo animava il lavoro di un uomo che ha saputo trasformare il futuro in presente, l’amore e la passione per tutto ciò che faceva e che oggi vive nelle sue creazioni.


Letteratura > Alberto Goffi

Il libro del mese Recensioni ed attualità letterarie

E’ qui l’Italia? Il libro di Alberto Goffi sulla sua battaglia contro equitalia Alberto Goffi ci conduce in un viaggio nel mondo del fisco iniquo, raccontato attraverso le storie di tante famiglie e imprese in difficoltà. Un libro per aiutare le vittime di equitalia. Dopo tre anni di denunce pubbliche e migliaia di testimonianze raccolte sul dramma che coinvolge circa 1,2 milioni di famiglie italiane, vessate da Equitalia e dal suo metodo di riscossione dei tributi, Alberto Goffi ha pubblicato un manuale informativo ad uso dei contribuenti, per guidarli nell’intricato mondo della tassazione locale e nazionale e per tutelarli dalle conseguenze del tardivo pagamento. Il libro, scritto con la collaborazione di Antonio Lubrano, autorevole giornalista e conduttore televisivo, impegnato da tempo nella tutela dei diritti di cittadini, è intitolato “E’ Qui l’Italia? Viaggio tra tasse killer e fisco iniquo. Come difendersi da Equitalia e contiene tra le altre cose storie di vita vissuta e casi concreti di ingiustizie e criticità affrontate dai contribuenti. Tanti cittadini, che già normalmente non hanno molta dimestichezza con i moduli di pagamento tasse, tributi e quant’altro, potrebbero trovare nel

manuale un utile supporto per orientarsi nel complesso mondo delle cartelle esattoriale, evitando così di dover ricorrere costantemente a consulenti e professionisti specializzati. La finalità della pubblicazione è espressamente e convintamente sociale, infatti il ricavato della vendita verrà devoluto a favore delle “vittime” di errori o comportamenti vessatori da parte della pubblica amministrazione e andrà a finanziare un Fondo di garanzia come previsto dall’Osservatorio regionale su Equitalia votato all’unanimità dal Consiglio regionale del Piemonte il 30 luglio 2010, che si prefigge di monitorare il fenomeno economico e sociale dei fermi amministrativi e dei pignoramenti immobiliari, per debiti contratti con lo Stato, e per valutare l’impatto che questi hanno sulle piccole aziende e sul mondo del commercio in generale.

Curiosità sul libro In data 21 ottobre scorso, “in una nota diramata dal proprio Ufficio Relazioni Esterne”, “Equitalia ha dato mandato ai legali di tutelare la propria immagine nelle sedi giudiziarie competenti, nei confronti di Alberto Goffi, autore del libro”.

E’ QUI L’ITALIA?

Autore: Alberto Goffi Genere: Attualità Editore: Ananke Pagine: 103 Prezzo: € 10,00 www.albertogoffi.com

L’autore del libro Nato il 25 maggio 1970 a Mathi (TO), Alberto Goffi è avvocato civilista titolare di uno studio legale con duplice sede a Torino, dove risiede, e a Ciriè, comune presso cui è stato consigliere dal 1997 al 2007. Dal marzo 2008 al novembre 2010 ha ricoperto la carica di consigliere comunale a Torino, capogruppo dell’UDC e membro delle commissioni Patrimonio, Controllo di gestione, Diritti e Pari opportunità, Urbanistica, Torino 2011. Dal 2001 al 2006 è stato consigliere presso i ministeri della Giustizia e dell’Economia e Ispettore superiore al Servizio Centrale Ispettorato del Tesoro (SECIT). Nel 2010 è stato eletto per la prima volta in Consiglio regionale (quota proporzionale) nella circoscrizione di Torino, con 4.046 voti di preferenza. 73


Animali > di Paola Pellegrini “Operatore di Pet Therapy”

Pet Therapy Impariamo a conoscere la Felinoterapia

Per le vostre domande a Paola Pellegrini inviate una mail a: redazione@foryoumagazine.it

”Perche’ il gatto fa le fusa?”

Cerchiamo insieme di scoprirne il motivo

Q

uando la mia gatta ha partorito, ho avuto modo di assistere allo scambio di informazioni che è avvenuto tra lei e i suoi cuccioli nel momento dell’allattamento, grazie al rituale delle Fusa.

Mentre lei era sdraiata su un fianco e allattava i piccoli, spingeva le zampette in avanti in maniera alternata emettendo, durante questa operazione, il suono delle fusa. Questa strana vibrazione proveniente da dentro, quasi un motorino acceso ad oltranza, serviva a rassicurare e coccolare i suoi piccoli. Allo stesso tempo i cuccioli, mentre premevano con le zampette contro il capezzolo della mamma a cui erano attaccati, per aiutarsi a far uscire il latte nel momento della suzione, le rimandavano lo stesso suono, in questo caso godereccio, come fosse un ronzio di felicità attraverso il quale trasmettere il proprio stato di benessere. Fusa come flusso di messaggi positivi quindi; ma non solo. Le fusa per i gatti, rappresentano tra stessa specie un modo per addolcire i rapporti sociali ed allentare la tensione nei momenti di stretto contatto. Ad esempio quando un gatto giovane si avvicina a un esemplare adulto e vuole fargli sapere che accetta la sua posizione di subordinazione, esso fa le fusa. (Uno dei miei cuccioli, dopo lo svezzamento e appena un po’ cresciuto, avvicinandosi al padre, un maschio adulto e dominante, si strofinava teneramente a lui e buttandosi poi a pancia all’aria, emetteva il suono delle fusa). Allo stesso modo quando un gatto adulto si avvicina a uno giovane e vuole fargli sapere che ha intenzioni amichevoli, esso fa le fusa (il papà del mio cucciolo, disarmato dalla tenerezza del figlioletto cosi’ inoffensivo, anziché aggredirlo gli leccava la testa e nel farlo emetteva il suono delle fusa). 74

Quando un gatto malato si avvicina a un gatto sano e vuole comunicare la sua posizione di debolezza e la sua richiesta di aiuto, esso fa le fusa. Se parliamo di rapporti tra diverse specie invece, come ad esempio gatto/proprietario, le fusa rappresentano una maniera attraverso la quale il gatto trasmette la sua condizione di pacatezza, la sua tranquillità, la sua rilassatezza, il suo desiderio di essere accarezzato e di stare al centro dell’attenzione. Ma che cosa permette al gatto di produrre questo suono? E perché noi non ci riusciamo? Secondo alcuni etologi, la teoria più probabile, è quella delle false corde vocali o pieghe vestibolari. I gatti sarebbero dotati in più rispetto all’uomo, di un secondo paio di corde vocali nella laringe, utili a produrre questo continuo “ronf ronf” durante l’inalazione e l’esalazione dell’aria. ..Ed è proprio l’emissione di questo ronfare ritmico, regolare, ridondante, che ha un potere ipnotico su di noi, un effetto soporifero sulla nostra mente, che funziona da sedativo delle tensioni e degli stati di irritabilità dell’uomo, quasi fosse il battito cardiaco ascoltato dall’interno della pancia della nostra mamma… Ancora, dunque, felinoterapia!! Per informazioni rivolgersi a: paolapellegrini@hotmail.com



Movida > di Gianfranco Cera

relations

Public

Gianfranco Cera Per le vostre serate all’insegna dell’eleganza e del puro divertimento Gianfranco Cera vi da appuntamento tutti i venerdì e i sabato sera... Venerdi sera: ALPHEUS - Roma (Ostiense) Sabato sera: PURE - Roma (EUR) Per tutte le informazioni riguardanti Liste e Tavoli Riservati, contattare il: 328.462.28.33 Lista CERA

Siamo presenti anche su Facebook: Gianfranco Cera Gianfranco Feste Cera Pippo il Barone For You Magazine Party 76



con calamari vongole veraci e zucchine

Claudio Scaringella

Maltagliati Kitchen > a cura de: Il Pacchero Solitario

Ingredienti per 4 persone: 400 grammi di maltagliati all’uovo, 3 zucchine romanesche di media grandezza tagliate a rondelle, 300 grammi di calamari non troppo grandi tagliati sottili, 400 grammi di vongole veraci, un grappolo di pomodorini, olio extravergine, aglio, peperoncino e prezzemolo.

Preparazione: Trifolate in una padella le zucchine in olio extravergine insaporito con l’aglio, nel contempo iniziate a rosolare a fuoco non troppo vivace con aglio e peperoncino, i calamari e sfumateli con del vino bianco. Una volta consumato il vino aggiungete le veraci ed i pomodorini, incoperchiate la padella ed evitate di smuoverla finchè una volta aperti i molluschi, non li avrete controllati per eliminare quelli che eventualmente saranno rimasti chiusi. Lessate molto al dente i maltagliati in abbondante acqua, tuffateli nella padella dei calamari e vongole, aggiungete le zucchine con il loro intingolo e fate loro terminare la cottura in padella aggiungendo fumetto di pesce oppure la loro stessa acqua. Se aggiungerete qualche goccia di olio nell’acqua della pentola eviterete la spiacevole tendenza dei maltagliati ad incollarsi tra di loro. Cospargete con abbondante prezzemolo fresco e ricordate di non servirli troppo secchi, ma di lasciarli piuttosto morbidi, cosicché, mentre terminate il piatto, anche l’ultimo maltagliato sia gustoso e ben condito come il primo.

Tempo di preparazione:

25

minuti


IL PACCHERO SOLITARIO

FOSCHINI VILLAGE

Locale raffinato dove si respira un’atmosfera rilassante e discreta, con un servizio accogliente ideale per trascorrere un momento fra amici o in famiglia, il tutto per riscoprire l’antico rito di stare a tavola con piacere.

Il posto giusto dove passare una bella serata in un ambiente riservato e accogliente. Risto Pub carne e pesce alla griglia con sfiziosi antipasti, primi piatti e dolci fatti in casa. Locale interno climatizzato. Oppure all’aperto in giardino con musica.

Specialità: Pesce e Carne Aperto: Pranzo e Cena Riposo: Domenica sera Prezzo Medio: 30/40 euro Info e prenotazioni: 06.92062042

Specialità: Carne e Pesce Aperto: Pranzo e Cena - Riposo: Lunedì Prezzo Medio: 20/40 euro Info e prenotazioni: 06.9268039

info@ilpaccherosolitario.it

foschiniclaudio@gmail.com

Aprilia: Via Verdi, 29

(Ang. via M.Aurelio)

Aprilia: Via Nettunense Km. 27,400

LA FONTE

LE SCALETTE

Il locale dispone di 4 ampie sale interne in un ambiente rustico e accogliente, con cucina a scelta tra carne e pesce. La pizzeria dal canto suo, diventata ormai un cult, offre una sfiziosissima pizza alla pala.

Locale molto confortevole e ben strutturato. Il menù di qualità, prevede antipasti

Specialità: Cucina Mediterranea e Pizza alla Pala Aperto: Pranzo e Cena - Riposo: Lunedì Prezzo Medio: 15/30 euro Info e prenotazioni: 06.9251265 Contatto Facebook: Simone La-Fonte

Aprilia: Via Fossignano 94

vari, ben assortiti e non scontati, primi di ottimo livello per non parlare della carme di primissima scelta, cotta sulla brace secondo il proprio gradimento.

Specialità: Cucina Mediterranea e Carne alla brace Aperto: A Cena e Domenica Pranzo e Cena Prezzo Medio: 25/40 euro Info e prenotazioni: 06.93955095

Genzano: P.zza D. Nazario Galieti, 10


RATATOUILLE

A GUSTO MIO

Ristorante raffinato, moderno ed elegante rinomato per la cortesia nel servizio, è in grado di offrirvi oltre ad un’ottima cucina mediterranea, delle sfiziose specialità siciliane, dolci compresi chiaramente fatti in casa. Sala con servizio WiFi gratuito.

Il ristorante, pizzeria, tavola calda è situato al primo piano del Centro Commerciale Conforama e offre un’ampia sala per banchetti, battesimi, comunioni, compleanni e cene di lavoro. Inoltre, il giovedì, il venerdì, il sabato e la domenica le vostre serate sono accompagnate dalla musica dal vivo.

Specialità: Piatti Siciliani di carne e pesce Sempre aperto: Pranzo e Cena Prezzo Medio: 20/35 Euro Info e prenotazioni: 06.97249475 Orario: dalle10.30 alle 03.00

Specialità: Carne, Pesce e Pizza Aperto: Pranzo e Cena - Riposo: Martedì Prezzo Medio: a partire da 15 Euro Info e prenotazioni: 334.3854937

S.Maria delle Mole: Via S. Pellico, 19N

Aprilia: Via Mascagni (c.c. Conforama)

VILLA FRANCESCA

DISH

Situata nel comune di Pomezia, a pochi passi dal mare, Villa Francesca è immersa nel verde di un incantevole parco, definito da piante ad alto stelo che sono palcoscenico della mirabile piscina. Inoltre Villa

Elegante ed innovativo risto-design in perfetto stile mittle europeo. Arredi minimali, luci ed atmosfera. Cucina a vista e terrazza all’aperto si integrano alla perfezione. Primi piatti sempre diversi, antipasti speciali, Il tutto accompagnato da un’ottima scelta di vini.

Francesca offre l’esclusivo servizio 3C, mettendo a disposizione degli ospiti camere con servizi privati.

Specialità: Carne e Pesce Per tutte le informazioni o per prenotare: 06.91492016 - 06.91499047 - 3928921267

Pomezia: Via Campo Jemini, 19/A

Specialità: Carne, Pesce e Pizza Aperto: Pranzo e Cena Prezzo Medio: Variabile in base al menù Info e prenotazioni: 06.56470712 www.dish-ostia.it - dish-ostia@libero.it

Ostia: Via Alessandro Geraldini, 12


VINO

Sommelier> di Teobaldo Ursini

in

veritas

Questo mese vi consigliamo l’azienda agricola Cottanera, situata alle pendici settentrionali dell’Etna...

N

elle terre nere dell’Etna la coltivazione della vite è di tradizione. Un’eredità millenaria che Guglielmo ed Enzo Cambria hanno raccolto con Cottanera, un progetto imprenditoriale votato all’eccellenza. La lava che fuoriesce dal vulcano ha dato vita ad un terroir esclusivo, straordinario come la passione per il vino di qualità dei Cambria. Un sentimento che si è allargato anche ai figli di Guglielmo, Mariangela, Francesco ed Emanuele, volti nuovi dell’enologia siciliana e che ha portato i Cambria a ridare vitalità ad un’area vitivinicola che non ha eguali nel mondo. Una terra unica considerata l’isola felice del vino, dove la sapiente energia di questa famiglia ha dato vita a Cottanera, un’azienda che coniuga tradizione e innovazione. L’azienda, situata alle pendici settentrionali dell’Etna, ad un’altitudine di 730 metri slm, fondata negli anni ‘60 da Francesco Cambria, padre degli attuali titolari Guglielmo e Enzo, si estende su complessivi 100 ettari. Negli anni ‘90 i due fratelli hanno avviato il rinnovamento dell’azienda con un progetto teso alla valorizzazione del patrimonio vitivinicolo dell’Etna, riconvertendo con nuovi impianti i vecchi vigneti e puntando sul rinnovamento della cantina. Oggi, grazie alla nuova filosofia produttiva e all’uso di tecniche innovative Cottanera fa parte del ristretto circolo delle aziende di qualità dell’isola. Una sfida che ha coinvolto anche la terza generazione, Mariangela, Francesco ed Emanale che, con la loro vitalità hanno contribuito a fare di Cottanera un presidio di viticoltura moderno dove la qualità è sempre al primo posto. Come dicevamo, i vigneti si estendono a 730 metri slm, 50 ettari si trovano nel territorio di Castiglione di Sici-

lia e 5 ettari a Solicchiata. Le viti affondano le radici su una terra nata dal disfacimento delle lave vulcaniche, e crescono in condizioni pedoclimatiche uniche, segnate da un microclima con forti escursioni termiche tra il giorno e la notte. I terreni presentano un suolo sciolto, talvolta sabbioso, talvolta alluvionale, con poca argilla, ricco di scheletro e di sali minerali. Un suolo perfetto per la crescita armonica delle piante. Nelle vigne vengono impiantate le grandi varietà autoctone, come il Nero D’Avola, il Nerello Mascalese, il Nerello Cappuccio e l’Inzolia, ed esaltate le grandi varietà internazionali come la Mondeuse, il Syrah, il Cabernet e il Merlot. Le uve vengono raccolte quando hanno raggiunto la loro maturazione ideale. L’amore per il vino di qualità ha condotto la famiglia Cambria a dare vita alla “Vulca - enologia”, un laboratorio viticolo ed enologico d’eccellenza dove si ottengono uve di grande equilibrio, con una elevata complessità organolettica ed aromatica. Questo laboratorio a cielo aperto da vita a dei veri e propri cru d’eccellenza: sette rossi e un bianco compongono il caleidoscopio produttivo di un’azienda che della sperimentazione ha fatto la sua bandiera. I vini vengono affinati per lungo tempo in barrique (piccole botti di rovere della capacità di 225 litri) e nella prima fase della maturazione restano a contatto con le facce per proseguire l’estrazione di elementi che contribuiscono a determinare il profilo organolettico. Imbottigliati con moderni macchinari che consentono la massima igiene e sicurezza, i vini maturano ancora per diversi mesi in cantina, quindi vengono messi in commercio quando sono ben affinati e perfettamente bevibili.


Urano in Ariete continua a privarvi della forza

ma metà del mese, ma è solo una fase preparatoria

che vi serve per uscire da un blocco che vi tiene

e riflessiva, che vi preannuncia una nuova scarica

soggiogati da mesi. Anche Novembre vi vedrà

di doveri che andranno gestiti nella seconda metà del mese, anche se avrete ritrovato un sano equilibrio psico-fisico. Possibili problemi digestivi. I vostri numeri fortunati: 34-58-60

mo tutti che essere sinceri con se stessi è la cosa più difficile, e voi ancora dovete esserlo. I vostri numeri fortunati: 21-44-90

braccia, e lo sentite, perché qualsiasi situazione

e tanta energia autunnale. Giove in opposizione

lavorativa vi stressa e provoca reazioni brusche.

vi tiene ancora imbrigliati a ristrettezze econo-

Inoltre il Sole in opposizione vi costringerà a lunghi momenti di silenzio e di reclusione domestica. Si consigliano viaggi relax con tisane e massaggi.

Scorpione

Auguri scorpioncini! Il sole vi arreca forza vitale

miche ma dovete resistere solo questo mese e poi le vostre finanze riemergeranno! Attenzione ai balzi d’umore, il vostro cuore è in subbuglio… I vostri numeri fortunati: 12-13-78

La dea della bellezza questo mese vi vestirà di magnetismo e sensualità, approfittate per sera-

a livello lavorativo non avete voglia di fare nulla

te di gala e donare anche agli altri il vostro char-

e vi sentite fatalmente brutti. Esistono momenti zodiacali neri, e questo è un esempio. Si consiglia l’immobilità assoluta, ma non stressate gli altri! I vostri numeri fortunati: 7-17-36

Sagittario

Poveri Gemelli, questo mese prima di parlare contate fino a 10! Avete molta confusione mentale,

me! Mercurio vi potenzia la dialettica e vi rende più incisivi a lavoro, inoltre chiuderete alcune questioni sospese, accrescendo il vostro ego. I vostri numeri fortunati: 3-65-88 L’immobilità non è una scelta che vi rispecchia,

stra fantasia e vi concederanno attimi di rilas-

datevi tempo per chiudere gli oneri e i doveri

satezza e di pienezza energetica, anche se dopo

fino a metà mese, perché vorrete riconquistare

la metà del mese comincerete a rimuginare sul latte versato, ossessionandovi con i vostri “E se…”: basta pensieri inutili! Azione!!! I vostri numeri fortunati: 1-10-68

Capricorno

Scelte avventate vi portano lontano con la vo-

la dimensione sociale che vi appartiene. Riallacciate amicizie e amori lasciati da parte in questo lungo periodo di isolamento e turbamenti. I vostri numeri fortunati: 8-34-73

Marte renderà le cose difficili fino alla seconda

La riflessività cupa di Nettuno continua a donar-

settimana e poi puff! Sembra tutto finito, ma in

vi grandi iniziative per il vostri futuro lavorativo,

verità ne state uscendo con le ossa rotte dagli im-

soprattutto per gli artisti del segno. Vi isolerete

previsti e dai litigi di questo mese. Dovete rallentare i ritmi e leccarvi le ferite, meditando sul momento della ripresa e su come agire con prudenza. I vostri numeri fortunati: 57-76-79

Acquario

Gemelli Cancro Leone Vergine

quanto più abbattuti e sconfortati, ma sappia-

L’influsso di Giove comincia a defluire dalle vostre

I vostri numeri fortunati: 44-77-82

82

Bilancia

Una calma apparente sembra dominarvi nella pri-

da futili discussioni, dispersive di concentrazione, e mediterete sulle scelte che il nuovo anno vi sta anticipando... chi sono… dove vado… I vostri numeri fortunati: 2-30-63

Nettuno in opposizione lascia gli ultimi segni di

Sarete rallentati nei vostri piani sia per malesseri

blocco e a breve comincerà una nuova fase, ma

fisici (gambe e circolazione) dovuti ad una cattiva

dovete essere fieri di aver portato a termine i vo-

gestione delle vostre energie, sia per dei disturbi

stri progetti ed impegni, anche se gli ultimi colpi

interni al nucleo familiare: preoccupazioni e senso

di coda da stress si fanno sentire, per dei cavilli legali da sbrigare. Ma il traguardo è vicinissimo! I vostri numeri fortunati: 25-39-72

Pesci

Toro

Ariete

Oroscopo del mese > a cura di CygnusCera

di abbandono vi lasceranno in uno stato catatonico inconcludente. Consiglio: tisana al carcadè e tiglio. I vostri numeri fortunati: 45-47-87




Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.