La cura e la tutela del pianeta

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La cura e la tutela del pianeta La capacità di Fondazione di aggregare soggetti di natura e competenze diverse per la salvaguardia del territorio 2010

2011

2012

2013

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2017

2018

2019

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La sinergia con la protezione civile

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a collaborazione con gli enti locali e territoriali è stato uno degli ambiti al servizio dei quali Fondazione ha indirizzato fin dal principio le sue attività, ideando progettualità in grado di permettere ad amministrazioni ed enti locali di applicare nei loro contesti competenze e tecnologie complesse. Attraverso la capacità di Fondazione di aggregare e coordinare soggetti di natura e competenze diverse prendono forma le prime iniziative, tramite i finanziamenti Interreg, in sinergia con amministrazioni e enti sul territorio.

L’obiettivo, fin dall’inizio, è stato applicare le competenze e le tecnologiche più avanzate dell’ecosistema Politecnico al tema della tutela dei territori, della riduzione del rischio disastri e degli interventi della Protezione Civile.


2010

2011

2012

2013

2014

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2017

2018

2019

Contenuti

Come Fondazione ha avviato i primi progetti per la tutela dei territori

Progetto MIARIA: tecnologia e conoscenza al servizio della sicurezza

L’impegno della Professoressa Treu

Progetto GESTISCO: la gestione dei rischi naturali nei territori transfrontalieri

Progetto AMALPI 18: conoscere e valorizzare il territorio alpino

2020


Come Fondazione ha avviato i primi progetti per la tutela dei territori L’impegno della Professoressa Treu

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Il mio contributo è stato sviluppare integrazione tra le attività di architetti e ingegneri su rischi territoriali e percezione della sicurezza nelle aree urbane. Un tema che è ancora oggi caldo. Maria Cristina Treu, Vicepresidente Fondazione Politecnico di Milano (2003-2007).


Progetto MIARIA: tecnologia e conoscenza al servizio della sicurezza

F

inanziato nell’ambito del Programma Operativo di Cooperazione Transfrontaliera Italia-Svizzera 2007-2013 (INTERREG Italia-Svizzera), il progetto MIARIA (Monitoraggio idrogeologico adattativo a supporto del piano di rischio integrato alpino) si colloca nella misura “Gestione dei rischi naturali” ed è stato finalizzato alla costruzione di sistemi e tecnologie innovative per l’acquisizione distribuita di dati territoriali e per la loro comunicazione a sale operative di gestione delle emergenze e la generazione di scenari dinamici di rischio integrato in ambienti alpini transfrontalieri, con particolare attenzione all’effetto domino. Più in particolare l’azione specifica di monitoraggio distribuito, basata su una tecnologia Wireless Sensor Networks, ha fornito dati per la costituzione una mappa dinamica del rischio associato alla specifica area.


I partner che hanno condotto e realizzato il progetto, insieme a Fondazione, sono stati, per l’Italia: la Regione Lombardia (capofila italiano), la Provincia di Lecco, il Politecnico di Milano (Polo di Lecco), per la Svizzera: la Scuola Universitaria Professionale Svizzera Italiana (capofila svizzero) e l’Università della Svizzera Italiana (USI). MIARIA ha monitorato i territori della Provincia di Lecco in Regione Lombardia e della Val Canaria nel Cantone Ticino. In essi alcune aree, di particolare rilevanza dal punto di vista del rischio idrogeologico e caratterizzate da meccanismi franosi simili, sono state oggetto di analisi specifiche e sede di interventi di infrastrutturazione tecnologica innovativa di monitoraggio e allerta.


Progetto Progetto Gestisco: MIARIA: la gestione tecnologia dei erischi conoscenza naturali neialterritori serviziotransfrontalieri della sicurezza

L’

iniziativa GESTISCO fa parte del programma di Cooperazione Interreg ItaliaSvizzera 2014-2020 e ha avuto l’obiettivo di aumentare la collaborazione istituzionale transfrontaliera in merito alle emergenze.

Il progetto è nato come seguito dell’esercitazione Odescalchi 2016 Italia-Svizzera, e ha avuto l’intento di rafforzare la Governance Transfrontaliera nella gestione delle emergenze. È in queste circostanze che è fondamentale avere una visione condivisa e, per questo, GESTISCO è intervenuto al fine di costruire una risposta coordinata, in chiave di multilevel governance, agli eventi naturali (come alluvioni, frane o incendi boschivi) i cui effetti superano i confini e colpiscono un sistema interconnesso.


Il progetto, tramite anche accordi/protocolli operativi, ha contribuito a migliorare la comunicazione tra le istituzioni e con i cittadini per una migliore gestione delle emergenze in ambito istituzionale e operativo in un’ottica di aumento della resilienza delle comunità locali.

La Regione Lombardia è stata la capofila del programma, con il supporto dei partner: Fondazione Politecnico di Milano; Politecnico di Milano, Polo Territoriale di Lecco; Comune di Como, Settore Polizia Locale e Protezione Civile.


Progetto ProgettoAMALPI MIARIA: 18: tecnologia conosceree e conoscenza valorizzare al servizio il territorio dellaalpino sicurezza

A

MALPI 18, finanziato nell’ambito del Programma di cooperazione Interreg V-A Italia-Svizzera 2014-2020, Asse 2 “Valorizzazione del Patrimonio naturale e culturale”, ha avuto l’obiettivo di accrescere l’attrattività della regione compresa tra la Bregaglia, la Val Chiavenna, la Moesa e il Ticino promuovendo un’innovativa strategia di fruizione delle sue risorse naturali e culturali. L’iniziativa, sviluppata 400 anni dopo la mega-frana che nel 1618 colpì Piuro con i suoi 1200 abitanti modificando per sempre l’evoluzione della valle, è inedita per il territorio alpino. A.m.al.pi. 18 ha portato alla realizzazione di un percorso geoculturale transfrontaliero a carattere scientifico-divulgativo, che farà perno sul nuovo Centro Tranfrontaliero Grandi Frane Alpine della Valchiavenna.

Il percorso collega tra loro punti “in frana” di interesse attrezzati con specifiche installazioni e offre la ricostruzione di calamità di interesse eccezionale per il turismo alpino. Lo scopo è aumentare le presenze sull’intera area e di favorire la mobilità turistica est-ovest, interessando al tema delle grandi frane storiche, tra cui quella di Piuro.


I partner che hanno condotto e realizzato il progetto, insieme a Fondazione, sono stati, per l’Italia: la Regione Lombardia (capofila italiano), la Provincia di Lecco, il Politecnico di Milano (Polo di Lecco), per la Svizzera: la Scuola Universitaria Professionale Svizzera Italiana (capofila svizzero) e l’Università della Svizzera Italiana (USI). MIARIA ha monitorato i territori della Provincia di Lecco in Regione Lombardia e della Val Canaria nel Cantone Ticino. In essi alcune aree, di particolare rilevanza dal punto di vista del rischio idrogeologico e caratterizzate da meccanismi franosi simili, sono state oggetto di analisi specifiche e sede di interventi di infrastrutturazione tecnologica innovativa di monitoraggio e allerta.


L’AMALPI Center nasce come centro di studio delle grandi frane alpine e come luogo formativo legato agli eventi franosi. Inoltre è una delle porte di ingresso dell’AMALPI Trek, un itinerario geoturistico transfrontaliero che, dal Passo del Maloja alla regione del San Gottardo, conduce lungo antichi e nuovi percorsi, con le loro peculiarità naturali e antropiche, storico-archeologiche, culturali e gastronomiche, alla scoperta dei processi che drasticamente modificano il territorio alpino: le grandi frane, passate, presenti e future. In sintesi, A.M.AL.PI. 18 ha sviluppato interventi che mirano alla promozione del turismo sostenibile con la valorizzazione del patrimonio naturale e il miglioramento della fruizione sostenibile della montagna, che propongono itinerari lenti e meditativi, da svolgere a piedi o in bicicletta, quindi intrinsecamente a zero emissioni e a bassissimo impatto ambientale.

Con Fondazione Politecnico sono stati partner del progetto anche la Regione Lombardia, la Comunità montana della Valchiavenna, il Comune di Piuro, l’Associazione Italo Svizzera Scavi di Piuro, il Politecnico di Milano, l’Università degli studi di Milano, l’Università degli studi di Milano ‘Bicocca’, la Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana, il Comune di Bregaglia, la Regione Moesa, OTR Bellinzona-Alto Ticino e Cantone Ticino.


Il taglio del nastro dell’AMALPI Center, realizzato nella Chiesa dell’ex Convento dei Cappuccini a Chiavenna.


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