Bilancio Sociale ACRA 2011

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bilancio sociale 2011

bilancio sociale 2011

ACRA Cooperazione Rurale in Africa e America Latina Via Lazzaretto 3, 20124 Milano - Italia Tel. +39 02 27000291 - Fax +39 02 2552270 - www.acra.it


Ringraziamo tutti gli operatori, i collaboratori, i volontari, i sostenitori e i partner dei programmi e delle attività che, anche nel 2011, hanno voluto lavorare insieme a noi e ci hanno permesso di proseguire l’azione iniziata oltre 43 anni fa a favore dello sviluppo di alcuni dei Paesi più poveri del Sud del mondo. Si ringraziano in particolare: Enti e Istituzioni: AATO Milano, Agence de l’eau (Normandie, France), CETAMB, Communauté Urbaine de Cherbourg-Octeville (Francia), Comune di Milano, Comune di Ronco Briantino, Consolato Canadese, FAO, IFAD, Ministero Affari Esteri, Organizzazione Mondiale del Turismo, Pro loco di Barzana (BG), Provincia di Milano, Provincia di Monza e Brianza, Regione Lombardia, Rural Energy Agency (Tanzania), Tavola Valdese, Ufficio Nazionale Servizio Civile, UNHCR, UNICEF, Unione Europea, Università di Milano, Ville de Cherbourg-Octeville (Francia) Imprese: ArteInvestimenti, AZIMUT SGR S.p.A, Bananas S.r.l, Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A., Banca Popolare di Milano Società Cooperativa a r.l., BravoSolution S.p.A., Compagnia di San Paolo, Euronics Italia S.p.A, Eurotubi S.r.l., Gazzetta dello Sport, LATINOAMERICANDO S.R.L, NATIXIS GLOBAL ASSOCIATES ITALIA SGR S.p.A., Photomovie S.r.l., Progetto 2000 S.c., Prysmian S.p.A., Studio Gregorietti e Associati, Tecnosteel S.r.l., VALORE REALE SGR S.p.A. Fondazioni: Fondacion Paraguaya, Fondation Assistance International FAI (Svizzera), Fondation Bethleem, Fondazione Aiutare i Bambini (FAIB), Fondazione AVINA, Fondazione CARIPARMA, Fondazione CARIPLO, Fondazione Mediolanum, Fondazione Monte Dei Paschi di Siena, Fondazione Peppino Vismara, Fondazione Renato Grandi, Fondazione Sodalitas, Mastercard Foundation, The Nabha Foundation Associazioni, Ong, reti di rappresentanza: A.R.E.S. Bipiemme, A.S.D. Equipe Running, A.S.D. Milano City Marathon, AGIS lombarda, Associazione Amici di Goundi di Milano, Associazione Fraternità Missionaria ONLUS, Banco Informatico Tecnologico e Biomedico ONLUS, CESPI, CISV, Consorzio Equamente, Crocevia, Intervita, Mediafriends Onlus, Opera San Giuseppe, P.I.M.E., Silenziosi Operai della Croce

In memoria di

Alfonso Espinal, storico collaboratore di ACRA in Bolivia, amico e compagno prezioso.

Gabriella Corti, un riferimento fondamentale per tutta ACRA, fin dalla sua prima esperienza di volontariato in Ciad.


bilancio sociale 2011



“ Superare la povertà

non è un atto di carità. È la protezione di un diritto umano fondamentale: il diritto alla dignità e a una vita decorosa

Nelson Mandela


Salar de Uyuni, dipartimento del PotosĂ­ - Bolivia

ACRA Cooperazione Rurale in Africa e America Latina

Progettazione e coordinamento: Emanuela Bandettini di Poggio, Patrizia Canova, Elena Casolari Redazione: Emanuela Bandettini di Poggio, Patrizia Canova, Laura Giuccioli Contributi di: Francesca Agnello, Serena Arduino, Matteo Cantoro, Patrizia Caruso, Barbara Cerizza, Michele Curami, Rosanna Dellera, Cristian De Luca, Valeria De Paoli, Giuseppe De Santis, Francesca De Stefano, Paolo Fattori, Ilaria Manfredi, Nicola Morganti, Daniela Invernizzi, Matteo Ippolito, Carlo Krusich, Angelo Locatelli, Sara Marazzini, Angela Melodia, Mario Milanesi, Laura Molinai, Federica Molteni, Gian Antonio Ricci, Valentina Rizzi, Carmen Ruiz, Elena Scanferla, Eleonora Simeone, Monica Simeone, Tiziana Trentadue, Gabriele Zoia Foto: archivio fotografico ACRA Editing: Patrizia Canova Progetto grafico: Chiara Baggio Stampa: Caleidograph, Robbiate (LC) Š ACRA 2012


sommario

Lettera del Presidente Nota metodologica

6 8

Chi siamo Missione e valori Storia Governance Strategia Struttura organizzativa Dove siamo e cosa facciamo Impiego risorse economiche 2011 Principali finanziatori pubblici e privati

10 11 12 14 16 18 20 21 22

Relazione sociale ACQUA Accesso e gestione partecipata delle risorse idriche AMBIENTE Gestione sostenibile delle risorse naturali CIBO Sicurezza, sovranità alimentare, biodiversità ECONOMIA Microfinanza, social business e sviluppo economico EDUCAZIONE Accesso, qualità, cittadinanza attiva, intercultura

24 26 36 44 54 62

Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2011 Il bilancio in sintesi Relazione di certificazione della società di revisione Schemi di bilancio Estratto della nota integrativa al bilancio

71 72 73 74 76

Sedi in Italia e nel mondo Come sostenerci

86 88


Lettera del Presidente

IL PROFUMO DEL BILANCIO SOCIALE

Cari Amici. Con il bilancio sociale vogliamo rendervi conto in modo trasparente di come abbiamo utilizzato i vostri contributi e quanto di quello su cui ci eravamo impegnati, è stato realizzato con i nostri partners e beneficiari. Come sempre la stesura del bilancio sociale permette a tutti noi di raccogliere le giuste soddisfazioni e fare la valutazione del lavoro svolto nell’anno. È lo strumento che ci consente di raccontarvi le difficoltà affrontate e dirvi come sono state superate, quanto si è realizzato e come possiamo fare meglio. Siamo consapevoli che i buoni risultati raggiunti nel bilancio 2011 sono frutto anche, e direi soprattutto, di alcuni elementi non tangibili, ma fortemente presenti:

passione, coerenza e dedizione degli operatori che lavorano

negli uffici e sul terreno, sono elementi poco misurabili con parametri convenzionali, ma fondamentali per raggiungere i risultati. Questi risultati sono anche l’espressione di rapporti costruttivi e proficui consolidati con i tanti partners in Italia e nei vari paesi del mondo. L’attivazione di rapporti, di reti e convergenze fra attori è infatti fondamentale in scenari mondiali sempre più complessi e di difficile gestione. Con il bilancio sociale la Fondazione rende pubblicamente conto dell’utilizzo delle risorse finanziare, ma vuole anche ringraziare le tante risorse umane, le tante competenze, intelligenze e grandi passioni che sono state messe in campo per realizzare i programmi e queste, possiamo dire con orgoglio, sono il profumo

e l’essenza del bilancio stesso. Un fiore si veste di petali ma anche di profumo ed è questo che attira gli insetti che lo aiuteranno a riprodursi.

Con il bilancio sociale vogliamo anche dirvi che le azioni e i risultati che abbiamo conseguito sono stati raggiunti, anche quando parevano difficili se non impossibili, soprattutto per i costi e le difficoltà operative, perché abbiamo avuto il coraggio

di osare, di credere che INSIEME ERA POSSIBILE.

Lo abbiamo fatto credendo che bisognava opporre al pessimismo dell’intelligenza l’ottimismo della volontà (Antonio Gramsci - Lettere dal carcere).

Il Presidente Angelo Locatelli

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ACRA


Ciad - Regione del Guéra, villaggio di Dougoul Una delle zone in cui ACRA, da oltre 40 anni, è impegnata a rimuovere le cause della povertà attraverso progetti di sviluppo.

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GUIDA ALLA LETTURA

nota metodologica

Questo è il 6° bilancio sociale di ACRA e, per chi conosce i precedenti, si presenta rinnovato nella forma e nell’impostazione. In particolare ha modificato la propria forma grafica, ha ridotto i contenuti proposti ed è più conciso nell’esposizione, per aumentarne la

immediatezza

leggibilità

e

. l’ È quindi un documento più snello rispetto ai precedenti, che ha però l’ambizione di fornire al lettore tutti gli elementi necessari e caratterizzanti dell’organizzazione per conoscerla e valutarne l’operato. La prima sezione costituisce il “profilo” di ACRA e, partendo da una fotografia dei dati che più la rappresentano, mostra le caratteristiche specifiche dell’organizzazione in termini di missione e valori, di storia, di governance e di posizionamento strategico, nonché di assetto organizzativo, di aree di intervento e fonti di finanziamento. La “relazione sociale” rappresenta la seconda sezione del

aree tematiche

bilancio e viene sviluppata per , coerentemente con le modalità operative d’intervento di ACRA. Vengono quindi descritti i presupposti pratici e teorici delle azioni intraprese dall’organizzazione nel

Sud del mondo,

Nord

e nel

con indicazione dei principali risultati raggiunti nell’anno. Vi è infine una breve presentazione di un

programma

per ogni area tematica, con

eccellenza

che lo identificazione degli elementi di rendono davvero significativo e che lo differenziano dagli altri. La terza sezione è dedicata al bilancio d’esercizio e contiene una analisi di bilancio per indicatori chiave, gli schemi di bilancio, la relazione dei revisori esterni e la nota integrativa.

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ACRA


Tanzania - Regione di Iringa, distretto di Ludewa, villaggio di Madunda Programma di sviluppo integrato e di elettrificazione rurale. Nel 2011 sono stati realizzati 45,5 Km di linee di distribuzione dell’energia elettrica.

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ACRA rispetto al benchmark Comparazione tra l’impiego dei fondi ACRA 2011 e il benchmark di riferimento “Indagine sugli indici di efficienza delle Organizzazioni associate all’IID (Istituto Italiano della Donazione)” luglio 2010 per le Organizzazioni Non Profit che svolgono attività nel settore della Cooperazione Internazionale.

chi siamo

43 540 12 68 580.000 9.376.560 40.829.852 anni di vita

Costi per progetti › 83,9%

personale impiegato

91,7%

paesi di intervento Costi comunicazione e raccolta fondi ‹ 5,9%

progetti

0,8%

Beneficiari diretti risorse impiegate sui progetti nel 2011 (in euro) valore complessivo programmi pluriennali gestiti (in euro)

Senegal - Regione di Ziguinchor, distetto di Tenghory, comunità rurale di Coubalan Programma di sovranità alimentare: conservazione e selezione delle risorse genetiche vegetali autoctone in Casamance.

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ACRA

Costi generali ‹ 10,2% 7,5%

Valori benchmark ACRA 2011


missione e valori

ACRA è un’organizzazione indipendente e laica, che crede nei principi di

equità, partecipazione, responsabilità e solidarietà

Consapevole della

interdipendenza tra i popoli, ACRA promuove l’inclusione delle comunità locali e accompagna

processi di sviluppo sostenibili e partecipativi

I principi che caratterizzano il lavoro di ACRA:

»» ritenere che tutte le persone abbiano uguale dignità e uguali diritti; »» valorizzare le differenze e l’interdipendenza tra i popoli; »» tutelare i diritti fondamentali; »» promuovere la giustizia sociale; »» promuovere l’autosviluppo; »» favorire la laicità, il dialogo tra i popoli e l’interculturalità; »» sostenere la centralità del mondo rurale.

ACRA opera per la

valorizzazione delle culture e il rafforzamento delle competenze delle comunità, con particolare

attenzione all’ambito rurale

ACRA si impegna a: »» trovare soluzioni alla povertà;

ACRA fonda la sua azione sul

e sull’interscambio

dei saperi

per la costruzione di

parternariato

»» esercitare la propria azione senza scopo di lucro; »» favorire l’“empowerment” locale;

relazioni solide e durevoli

»» formare personale locale con nuove competenze; »» rafforzare le organizzazioni e le istituzioni locali per la gestione futura dei risultati dei programmi; »» collaborare con le Comunità per la promozione di tecnologie, forme organizzative, servizi e metodi che corrispondono al reale bisogno e desiderio degli interessati.

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La storia di ACRA è il frutto di un sogno che si è tradotto in un’idea,

Storia

che è diventata progetto e che da progetto è

diventato realtà.

L’atto costitutivo di ACRA risale al 25 maggio

1968, oltre 40 anni fa. Da quel lontano 1968, ACRA è impegnata a rimuovere le cause delle povertà e a lavorare per un mondo più giusto ed equo, a fianco delle comunità rurali, le organizzazioni e le

Il fiore del cotone, simbolo di ACRA, rappresenta metaforicamente il cammino dello sviluppo.

istituzioni del Sud del Mondo.

1978

1968 Il primo decennio 1968-78

I volontari e i gruppi di appoggio degli anni ’70 Avvio del primo progetto di sviluppo integrato nel

villaggio di Borom in Ciad. L’ASSOCIAZIONE è costituita da volontari che si autofinanziano. Nel ‘73 ottiene il riconoscimento dal Ministero degli Affari Esteri come Organizzazione non governativa idonea alla cooperazione internazionale. Il bilancio passa da qualche migliaia di Euro a qualche centinaio di migliaia di Euro.

Ciad, fontana nel villaggio di Maro

Il secondo decennio 1978-88 I cooperanti e i finanziatori degli anni ’80

Nel 1982 inizia la collaborazione con la Commissione Europea. L’associazione cresce e avvia interventi in

Nicaragua, Bolivia e Senegal; costituisce strutture di coordinamento in loco e riorganizza la struttura associativa in Italia che rimarrà volontaristica nella componente politica, ma che si doterà anche di personale retribuito per la gestione e rendicontazione dei progetti. Nel 1988 ottiene l’idoneità a svolgere attività di informazione ed educazione allo sviluppo in Italia. Nel secondo decennio di vita il bilancio si quintuplica passando da 400.000 Euro a 2,5 milioni di Euro.

Burkina Faso, Baobab nel Parco W

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ACRA


Il nuovo decennio

La complessità crescente, le sfide globali, la trasformazione organizzativa e le partnership internazionali Ecuador, Municipio di Taisha, comunità Achuar

Il terzo decennio 1988-98

Il rapporto con le popolazioni e le associazioni locali

2009. ACRA ottiene l’Oscar di Bilancio nella categoria “Organizzazioni Non Erogative Nonprofit”. Il prestigioso riconoscimento è assegnato da FERPI.

Il 1989 segna un anno di svolta nella gestione organizzativa dell’associazione, per la prima volta ACRA dispone di un piano di lavoro strutturato. L’obiettivo strategico ruota attorno alll’autosviluppo delle comunità rurali mediante la conoscenza del paese di intervento, il dialogo, lo scambio, e il rafforzamento istituzionale dei partner locali.

2010. ACRA fa parte delle Organizzazioni Socie Aderenti dell’Istituto della Donazione. L’organizazzione si modifica costituendo i presidi tematici, assi di riferimento per la strategia di intervento: educazione, sicurezza e sovranità alimentare, acqua e ambiente, micro finanza e social business.

Inizia l’attività in Ecuador. Il bilancio passa da 2,5 a 5 milioni di Euro.

Inizia l’attività in

2009

1988

1998

India.

2010

2011

2011. ACRA si trasforma in Fondazione Il quarto decennio 1998-2008

La sfida del Villaggio Globale, verso un partenariato Nord/Sud di qualità Le sfide si fanno più ampie e impegnative, i progetti si ampliano: dai villaggi ai territori, dai Centri di Salute a un Policlinico universitario, dai pozzi di villaggi agli acquedotti di intere comunità, dalla realizzazione della singola scuola di villaggio allo sviluppo educativo di una regione, dal sostegno alla sola produzione alla commercializzazione dei prodotti nelle filiere internazionali del commercio equo e solidale.

di partecipazione, diventa membro delle reti IUCN International (International Union for Conservation of Nature), WIN (Water Integrity Network) e EMP (European Microfinance Platform). Con Fundacion Paraguaya costituisce la sua prima impresa sociale in Tanzania (Education&Entrepreneurship) con l’obiettivo di sostenibilità entro i primi 5 anni di attività. Tanzania, Scuola di Formazione Professionale a Njombe

La strategia di sviluppo contempla 4 aree tematiche: Economia, Ambiente, Salute ed

Tanzania, BurkinaFaso,ElSalvador, Honduras. Educazione. Inizia l’attività in

Il Bilancio passa da 6 a10 milioni di Euro nel 2008.

Sigla un accordo strategico con CCS, realtà che si occupa di tutela dell’infanzia, per avviare un processo di integrazione operativo. Viene costituito un presidio tematico water&sanitation in Africa. bilancio sociale 2011

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governance

Dal 4 aprile 2011 l’organizzazione ha cambiato forma giuridica diventando

Gli organi della fondazione sono:

una fondazione

di partecipazione

»» il Collegio dei Promotori e

»» il Collegio dei Probiviri, che

il Collegio dei Partecipanti, che nominano e revocano i componenti del Consiglio d’Amministrazione, dei Collegio dei Probiviri e i Revisori dei Conti;

verifica il rispetto dello Statuto e dei regolamenti interni; »» il Collegio dei Revisori dei

Conti, che verifica la gestione contabile e finanziaria, oltre che la conformità alla Legge e allo Statuto.

»» il Consiglio d’Amministrazione,

che gestisce l’ordinaria e straordinaria amministrazione;

Composizione degli Organi Statutari al 31 Dicembre 2011

Angelo Locatelli (Presidente)

Elena Casolari (Amministratore Patrizia Canova Francesca Dagnino Delegato) Giuseppe Biella (Vicepresidente) Ada Civitani

Consiglio d’Amministrazione

Alessandro Grassini Paolo Milani

Mauro Benassi (Presidente)

Giovanni Battista Parodi

Massimiliano Iazzetti

Collegio dei Revisori dei Conti 14

ACRA

Stefano Zara

Luca Sangalli

Giorgio Zagami

Fernanda Contri

Alessandro Giovannelli

Luigia Alberti

Valerio Onida

Sandra Magliani

Collegio dei Probiviri


Confine Ciad - Camerun, fiume Logone Trasferimento in piroga da Bongor (Ciad) a Yagoua (Camerun)

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Strategia

Nel corso del 2011 l’organizzazione ha finalizzato il processo di

trasformazione

del proprio assetto giuridico: da associazione a fondazione di partecipazione, scandendo con questo passaggio la prima premessa di un percorso di riposizionamento nel variegato e assai frammentato panorama della cooperazione a livello nazionale: da una parte l’assunzione formale di un impegno di maggiore rigore nei confronti di tutti gli “stakeholders”, dall’altro la volontà di costituirsi come polo attorno al quale possono gravitare e legittimarsi, anche sul fronte della “governance”, nuove realtà istituzionali e persone fisiche; in questo ambito si è configurato l’avvicinamento strategico con CCS, un’associazione che pone la tutela dell’infanzia e l’educazione al cuore del suo intervento. Sul fronte dei contenuti, la riflessione strategica si è focalizzata su uno dei più corposi presupposti fondativi del nostro intervento: la sostenibilità.

La domanda cruciale è stata: come e per quanto tempo i nostri interventi riescono ad essere efficaci? Come e per quanto tempo i pozzi alimentati da pompe manuali o i grandi acquedotti a gravità sono ancora funzionanti, quanto tempo dopo il taglio del nastro? Come e per quanto tempo le casse rurali riescono ad erogare prestiti dopo che il nostro supporto si esaurisce?

16

ACRA

Come e per quanto tempo le organizzazioni di base di contadini e allevatori riescono a consolidarsi e a far fronte alle sfide del mercato, dopo che i nostri interventi di “capacity building” terminano? Le valutazioni sui nostri interventi, recenti e lontani, l’evidenza dei problemi diffusi della cooperazione ci ha portato a ritenere che la riflessione sulla sostenibilità fosse estremamente rilevante per il senso di ciò che ci proponiamo di fare: creare le premesse per un cambiamento duraturo e sostenibile. La sostenibilità ha molteplici declinazioni: sul piano della governance, delle soluzioni tecniche, della convergenza di attori diversi e creazione di piattaforme diffuse (autorità locali, governo, accademia, realtà finanziarie, imprenditori locali, comunità), della sostenibilità puramente economica e finanziaria. La sostenibilità di un intervento ruota sulle dimensioni sopra-citate. Proprio a seguito di tale riflessione, sempre più cruciale, ha iniziato a configurarsi e a strutturarsi: »» il progressivo passaggio dal

progetto al programma (ovvero l’allargamento del respiro dell’intervento, in termini di contenuti, di dimensione politica, di soluzioni tecniche, di valenze trasversali, di molteplicità di attori coinvolti, di approcci metodologici in termini di inclusività di fattori e interessi convergenti);

»» la promozione di interventi

“propri” con corrispondente assunzione di rischio imprenditoriale per promuovere iniziative che pongono al cuore “la sostenibilità sociale, economica e ambientale”. In questo senso nel 2011 si sono rafforzati grandi programmi (vedi sezione programmi di eccellenza), sono state poste le basi di fattibilità per ulteriori grandi interventi e sono stati avviati programmi in “proprio” come quello della scuola professionale auto-sostenibile in Tanzania. Dare respiro alla dimensione della sostenibilità ci ha portato ad incontrare realtà, partners, attori nuovi e in parte differenti da quelli convenzionali con cui ci siamo confrontati per anni: la rete di SUSANA (Sustainable Sanitation Alliance), la Fundacione Paraguaya, la World Toilet Organization, il SEWF (Social Enterprise World Forum) e molti altri. Con questi attori e molti altri continueremo la nostra riflessione sulla sostenibilità anche negli anni a venire, impegnandoci a costruire la sostenibilità nel tempo dei nostri interventi.


Nel 2011 è continuato l’investimento sulle competenze

tematiche, rafforzandone lo spessore di conoscenza sui territori, inserendo una risorsa dedicata su “water&sanitation” (acqua e risanamento) in Africa, area dove l’accesso a questi diritti è ancora molto precario e asimmetrico. Sono inoltre state inserite altre due risorse nell’area microfinanza/ rimesse e social business con focus su costruzione e analisi di business plan, identificazione di opportunità di investimento e prodotti finanziari. Risorse poi diventate competenze funzionali e strategiche anche per lo studio di fattibilità per un fondo di investimento sull’impresa sociale che verrà lanciato, in partnership con altri attori, nell’autunno del 2012. Il consolidamento del posizionamento tematico ha portato

all’accreditamento presso piattaforme e network internazionali di grande valenza politica: IUCN (International Union for Conservation of Nature), EMP (European Microfinance Platform) e SUSANA (Sustainable Sanitation Alliance) affiliazione che in questo caso si è finalizzata nel primo semestre del 2012.

Nel 2011 è proseguito il radicamento sul territorio nazionale da una parte per una specifica attenzione alle nuove povertà, dall’altro per

Sostenibilità

Rafforzamento tematico

Accreditamento internazionale

flussi migratori e cosviluppo

il focus sui flussi

migratori nei processi di sviluppo e di co-sviluppo nel contesto della cooperazione internazionale.

Italia - Milano Grissel Capitanio accompagna i turisti in una passeggiata alla scoperta della via Padova interculturale. Evento promosso all’interno dell’iniziativa “MilanoMigranda”.

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struttura organizzativa

la composizione del personale di sede al 31 dicembre 2011

presidente e vicepresidente 2 (U)

ASSISTENTE CDA 1 (D) amministratore delegato 1 (D)

IT

RISORSE UMANE

1 (U)

2 (D)

COMUNICAZIONE E RACCOLTA FONDI

AMMINISTRAZIONE FINANZA CONTROLLO

SETTORE PROGRAMMI

5 (3D - 2U)

8 (6D - 2U)

AREE TEMATICHE: sovranitĂ alimentare, microfinanza e sviluppo economico, risorse naturali, acqua, educazione

AREE GEOGRAFICHE: Africa, America Latina, Asia, Italia/Europa 22 (19D - 3U)

7 (5D - 2U)

Delle 49

risorse, di cui 37 Donne e 12 Uomini, complessivamente inserite nella struttura di sede di Milano: 7 hanno contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, 26 sono collaboratori a progetto, 2 sono consulenti e 14 sono volontari a vario titolo.

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ACRA


I rapporti con i 51 espatriati nei paesi di intervento (di cui 23 donne e 28 uomini) sono regolati per 38 di essi da contratti di collaborazione a progetto, nel rispetto della legge 30/2003 (Legge Biagi) e di quanto previsto dal Ministero degli Affari Esteri, mentre i restanti 13 sono volontari a vario titolo.

COORDINAMENTI AMERICA LATINA

COORDINAMENTI africa

coordinamenti esteri al 31 dicembre 2011

COORDINAMENTI asia

Bolivia

ciad

india

personale espatriato 4

personale espatriato 7

personale espatriato 1

personale locale 11

personale locale 112

personale locale 19

ecuador

camerun

personale espatriato 7

personale espatriato 5

personale locale 6

personale locale 154

nicaragua

senegal

personale espatriato 5

personale espatriato 4

personale locale 38

personale locale 20

honduras

burkina faso

personale espatriato 4

personale espatriato 1

personale locale 14

personale locale 9

el salvador

tanzania

personale locale 16

personale espatriato 13 personale locale 41

Il personale

locale, composto da 440 persone, di cui 160 donne e 280 uomini, è prevalentemente costituito da operatori impiegati nella gestione dei vari progetti e nelle sedi locali. Si tratta di capi-progetto, amministratori, contabili, segretari, animatori, educatori, guardiani, socioeconomisti, ambientalisti, informatici, logisti, tecnici, promotori, autisti. Tale personale è inserito all’interno dell’organizzazione sulla base di contratti di lavoro redatti e registrati nel rispetto delle normative locali.

Bolivia - Cholitas della regione Andina

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dove siamo e cosa facciamo

68 interventi nel 2011

Italia/Europa

15

Honduras

5 Senegal

9

Ciad

12 Nicaragua

6 Camerun

5 El Salvador

1 Burkina Faso

1 Ecuador

4

Bolivia

7

AMBIENTE ACQUA CIBO

Tanzania

6

ECONOMIA EDUCAZIONE SALUTE Nota: 2 interventi Ambiente sono dislocati su due paesi (Ciad e Camerun) 1 intervento Economia è dislocato su tre paesi (Ecuador, Tanzania e Burkina Faso) 20

ACRA


impiego risorse economiche 2011 un quadro d’insieme

Impiego risorse 2011 per area tematica

India

18%

22%

educazione

acqua

1 cibo

13%

13% 7%

salute

27%

ambiente

economia

EDUCAZIONE

2.059.125,73 €

CIBO

1.197.986,24 €

SALUTE

654.557,74 €

ECONOMIA

2.525.662,45 €

AMBIENTE

1.265.975,14 €

ACQUA

1.673.252,91 €

TOTALE

9.376.560,21 €

Impiego risorse 2011 per area geografica

asia

2% 11%

america latina

29%

EUROPA ASIA

europa

58%

africa

1.060.953,88 € 180.296,45 €

AMERICA LATINA

2.740.651,84 €

AFRICA

5.394.658,04 €

TOTALE

9.376.560,21 €

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principali finanziatori pubblici e privati per area tematica - anno 2011

FONTI DI FINANZIAMENTO 2011

imprese e privati fondazioni

16% 34%

8%

altri finanziatori

22% 20%

unione europea

enti governativi italiani

UNIONE EUROPEA

3.242.231,49 €

ENTI GOVERNATIVI ITALIANI

1.849.095,33 €

altri finanziatori

1.274.082,06 €

Imprese e privati

1.467.960,65 €

FONDAZIONI TOTALE

742.264,00 € 9.376.560,03 €

nota: le percentuali sono state arrotondate alle due cifre

Acqua

Honduras - Unione Europea Nicaragua - Unione Europea Senegal - Agence de l’eau Seine Normandie (Normandie, France) - Unione Europea Tanzania - Unione Europea

Ambiente

Ciad - Unione Europea Ecuador - Unione Europea El Salvador - Unione Europea Nicaragua - Unione Europea - Fondation Assistance International Tanzania - Unione Europea

Cibo

Internazionali

Bolivia - Unione Europea Europa - Unione Europea Nicaragua - Unione Europea Senegal - IFAD - FAO

22

ACRA

Nazionali

Territoriali

Bolivia - Ministero Affari Esteri Honduras - Ministero Affari Esteri Italia - Fondazione CARIPLO Senegal - Communauté Urbaine de Cherbourg-Octeville (Francia) - Ville de Cherbourg-Octeville - Ministero Affari Esteri - Banca Monte Paschi di Siena S.p.A. Tanzania - Ministero Affari Esteri - Fondazione Monte Paschi di Siena - Rural Energy Agency Honduras - Fondazione Aiutare i Bambini (FAIB)

Italia - Provincia di Milano Tanzania - AATO Milano - Opera San Giuseppe

Nicaragua - Ministero Affari Esteri - Valore Reale SGR S.p.A. Senegal - Fondazione CARIPLO Tanzania - Prysmian S.p.A.

Italia - Provincia di Milano Nicaragua - Regione Lombardia

Ciad - Tavola Valdese Nicaragua - Tavola Valdese

Europa - Comune di Milano


Territoriali

Bolivia - Unione Europea - Fondazione AVINA Burkina Faso - Unione Europea - Organizzazione Mondiale del Turismo Ciad - Unione Europea Ecuador - Unione Europea El Salvador - Unione Europea - Fondazione AVINA Tanzania - Organizzazione Mondiale del Turismo - Unione Europea

Ecuador - Fondazione CARIPLO - Gama S.r.l. - Banca Popolare di Milano Società Cooperativa a r.l. India - Fondazione CARIPLO Senegal - AZIMUT SGR SPA Italia - Fondazione CARIPLO - Fondazione CARIPARMA - Compagnia San Paolo - Fondazione Monte Paschi di Siena - Fondazione Peppino Vismara

Italia - Comune di Milano Ecuador e Burkina Faso - Comune di Milano

Camerun - Unione Europea - Fondation Bethleem

Camerun - Ministero Affari Esteri - Pontificio Istituto Missioni Estere (P.I.M.E.) Ciad - Ministero Affari Esteri

Ciad - Associazione Amici di Goundi - Proloco di Barzana

Ciad - UNICEF - Unione Europea - UNHCR Nicaragua - UNICEF Senegal - UNICEF/Banca Mondiale Tanzania - Fondacion Paraguaya - Mastercard Foundation

Ciad - Ministero Affari Esteri - Fondazione Mediafriends - Fondazione Mediolanum - Cooperazione Canadese - A.R.E.S. Bipiemme - BravoSolution S.p.A. - Banco Informatico Tecnologico e Biomedico ONLUS - ArteInvestimenti - donazioni da privati Tanzania - Tecnosteel S.r.l. - Comune di Ronco Briantino India - The Nabha Foundation Italia - Fondazione CARIPLO - Fondazione CARIPARMA - Compagnia San Paolo - Fondazione Monte Paschi di Siena - Fondazione Renato Grandi

Ciad - Associazione Fraternità Missionaria ONLUS

Educazione

Economia

Nazionali

Salute

Internazionali

CONTRIBUTI a titolo volontario

181.200 €

servizi civili, stage e tirocini (italia e estero) attivisti e volontari

88.700 €

8.000 €

consulenti, professionisti e artisti beni donati

52.389 €

membri organi statutari

1.511.581€

17.500 €

spazi redazionali/ pubblicitari gratuiti

finanziamenti infruttiferi

100.000 €

1.959.370 €

totale

bilancio sociale 2011

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relazione sociale Acqua Ambiente Cibo Economia Educazione

Accesso e gestione partecipata delle risorse idriche Gestione sostenibile delle risorse naturali Sicurezza, sovranità alimentare, biodiversità Microfinanza, social business e sviluppo economico Accesso, qualità, cittadinanza attiva, intercultura

Come dichiarato nello statuto, ACRA si prende carico nel proprio operato delle situazioni

di ingiustizia e di

disuguaglianza e delle cause che le originano.

Il riferimento è la Carta delle Nazioni Unite che sancisce i diritti

umani universali e inalienabili di tutte le persone e

l’insieme di convenzioni, dichiarazioni e patti elaborati dalle Nazioni Unite a partire dal secondo dopoguerra. Acra riconosce che disuguaglianze e ingiustizie si possano contrastare tramite la promozione, fra gli altri, dei

diritti all’educazione, al cibo, all’acqua e al risanamento, a un ambiente salubre e allo sviluppo economico.

Pertanto ACRA si adopera affinché ci sia il pieno godimento di questi diritti

collaborando con tutte le parti coinvolte: i soggetti titolari dei diritti (i contadini, le donne, i bambini, i giovani, i popoli indigeni, i poveri, i gruppi più vulnerabili e le comunità tutte), i soggetti titolari dei doveri (le autorità centrali e quelle a cui esse delegano il compito di promuovere e far rispettare i diritti umani) e con tutti soggetti sociali che, di volta in volta, possono contribuire con le loro competenze a garantire i diritti umani nei contesti in cui Acra opera.

24

ACRA


Camerun - Regione dell’Estremo Nord, donna nel villaggio rurale di Oudjilla In questa zona ACRA ha in atto un progetto di lotta alla fame e alla povertà attraverso la valorizzazione e la trasformazione delle risorse naturali.

bilancio sociale 2011

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acqua

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accesso e gestione partecipata delle risorse idriche e risanamento

138.117 32.030 2.090

58.887

persone che hanno avuto accesso all’acqua potabile

persone coinvolte in campagne di promozione ed educazione all’igiene

ACRA

persone a cui ĂŠ stato erogato il servizio di risanamento (latrine, servizi igienici, rete fognaria)

latrine costruite o riabilitate


Bolivia - Dipartimento di La Paz, municipio di Cairoma

900

2.806

73

485 km

persone a cui ĂŠ stato erogato il servizio idrico per uso irriguo

persone a cui sono stati rivolti corsi di sensibilizzazione sulla tutela delle risorse idriche

gruppi/ comitati coinvolti nei corsi di formazione tecnica sulla gestione e manutenzione degli impianti idrici

di reti di distribuzione idrica realizzate e in costruzione 17 sistemi d’acqua pota-

bile costruiti e/o riabilitati costituiti da cisterne e reti di distribuzione 1 unitĂ di trattamento delle acque reflue 305 fontane pubbliche e rubinetti privati 74 pozzi costruiti o riabilitati 3 sistemi di irrigazione bilancio sociale 2011

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acqua ACQUA E RISANAMENTO come lavoriamo

perchè l’acqua L’acqua è il bene più prezioso, è per tutti, è di tutti; il suo utilizzo è un diritto universale, inalienabile e come tale, per ACRA, va promosso, difeso e garantito. Occuparsi di Acqua e Risanamento vuol dire impegnarsi nell’adempimento del diritto umano all’acqua e ai servizi igienici, recentemente riconosciuto dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e dal Consiglio delle Nazioni Unite sui Diritti Umani1. L’assenza di questo diritto umano fondamentale porta alla negazione di altri diritti, come quello alla salute, all’educazione, allo sviluppo economico, alla dignità, in una parola: all’inclusione. Nelle aree rurali o semi-urbane la copertura dei servizi di base come quelli idrici e igienici è inferiore alle aree urbane. È stato ripetutamente dimostrato come ruralità, povertà e mancanza di servizi di base siano correlati fra loro. Per questo ACRA si occupa di accesso all’acqua potabile e risanamento per alleviare la povertà e le disuguaglianze nelle zone rurali. 1. Rispettivamente con le risoluzioni A/ RES/64/292 e A/HCR/RES/15/9, entrambe del 2010.

28

ACRA

La scarsità di servizi idrici e igienici in zone rurali o semi-urbane è causata da numerosi fattori: innanzitutto dalla difficoltà di fornire un servizio a popolazioni distribuite su ampi territori e con poche risorse economiche; inoltre, sempre più spesso, le amministrazioni centrali delegano la fornitura di servizi basici alle periferie ma queste non hanno le competenze per intervenire adeguatamente. Agiamo dunque con- e in supporto alle - autorità locali per realizzare (costruire e rendere sostenibili) i sistemi idrici e di risanamento, e con le comunità locali per organizzare la gestione dei sistemi attraverso comitati di utenti e procedure eque, trasparenti e responsabili. L’acqua è un bene comune e per questo motivo nei progetti di ACRA viene gestita in un’ottica comunitaria e partecipativa. Percorsi educativi nelle scuole, sensibilizzazione degli adulti e formazione di operatori e gestori accompagnano sempre gli interventi infrastrutturali. Anche in Italia ed Europa diffondiamo una cultura dell’acqua come bene comune e diritto umano con progetti educativi nelle scuole, iniziative di sensibilizzazione sul territorio e la campagna referendaria per la gestione pubblica del servizio idrico.

il focus d’intervento ACRA si occupa di SERVIZI

IDRICI attraverso la

costruzione di acquedotti e altre infrastrutture capaci di garantire alle popolazioni acqua potabile e per altri usi domestici, come cucinare, lavarsi e rigovernare;

di RISANAMENTO con la realizzazione di servizi igienici familiari o scolastici,

di IGIENE in senso più lato (buone pratiche di pulizia e igiene per prevenzione delle patologie), e di EDUCAZIONE

ALL’USO RESPONSABILe DELL’ACQUA.

In inglese si parla di WA.S.H. (Water, Sanitation and Hygiene) con un acronimo brillante che da solo racchiude i tre concetti (wash significa lavare). Equità, inclusione e sostenibilità sono inoltre altri focus sui quali ACRA sta maggiormente investendo per garantire un corretto approccio all’accesso e alla gestione dell’acqua e dei servizi igienici.


Senegal - Regione di Ziguinchor, distetto di Tenghory, comunità rurale di Niamone, villaggio di Diagobel Le donne prelevano acqua al pozzo in un villaggio che non è ancora stato raggiunto dal programma “Acqua e risanamento”.

bilancio sociale 2011

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acqua

programma d’eccellenza

UNA CASA, UN RUBINETTO ACQUA POTABILE E RISANAMENTO IN CASAMANCE, SENEGAL il contesto Il Senegal è uno dei paesi più poveri del mondo dove oltre la metà della popolazione vive sotto la soglia di povertà estrema. Inoltre è uno degli stati africani più minacciati dall’avanzare della

desertificazione.

Nell’ambito della lotta alla povertà il governo ha individuato come settori strategici di intervento lo sviluppo dell’integrazione regionale e il miglioramento delle infrastrutture idriche e igieniche, in particolare nelle aree rurali dove l’accesso a fonti di acqua potabile e a servizi igienici è ancora molto limitato. In questo contesto problematico e complesso s’inserisce il programma Acqua e Risanamento in Casamance.

senegal - dati paese Intervento di ACRA ACRA è presente in Senegal dal 1984, in 9 regioni sulle 14 del paese dove interviene in diversi ambiti: accesso e gestione partecipata delle infrastrutture idriche, microfinanza, agro biodiversità, sovranità alimentare, medicina tradizionale, educazione. Dal 2003 è impegnata in particolare nel diritto d’accesso all’acqua in Casamance, regione a Sud del Senegal.

Indice di sviluppo umano (su 187 stati del mondo)* Popolazione totale (stimato 2011) ** Popolazione urbana e rurale (2010) ** PNL pro capite (2012)* Popolazione che vive sotto la soglia di povertà (2001)** Tasso di mortalità infantile al di sotto dei 5 anni (2012)* Occupazione forza lavoro (2006) **

Tasso di alfabetizzazione (stimato 2010)** Popolazione che ha accesso a fonti di acqua potabile ***

Popolazione che non ha accesso a impianti igienici ***

155° posizione 12.969.606 42% - 58% $ 1.708 ($ 4,67 al giorno) 54% 93/mille 77,5% agricoltura 22,5% industria e servizi 39,3% 51,1% uomini 29,2% donne 72% 93% urbana 56% rurale 17% 2% urbana 28% rurale

* fonte UNDP - ** fonte CIA - *** UNICEF and World Health Organization Joint Monitoring Programme for Water Supply and Sanitation 2012

30

ACRA


il PROGRAMMA: UNA CASA, UN RUBINETTO Il programma si svolge in Casamance, nel sud del Senegal, in partenariato con la Città di Cherbourg-Octeville (una città faro nel movimento per l’acqua pubblica in Europa), le amministrazioni locali e il Programma Nazionale Senegalese per il raggiungimento degli Obiettivi del Millennio su acqua e risanamento (PEPAM). Copre il Distretto di Tenghory e le sue 4 comunità rurali e si rivolge ai suoi circa 60mila abitanti. È iniziato nel 2006 e terminerà nel 2015. Nello spazio di tre anni (2006/09) il programma ha permesso di costruire la rete idrica e le infrastrutture sanitarie per i 17000 abitanti della Comunità Rurale di Coubalan garantendo così il 100% d’accesso all’acqua potabile e un tasso di accesso al strutture sanitarie superiore al 60% . Attualmente il programma si occupa di estendere l’accesso all’acqua e all’igiene pubblica agli abitanti delle Comunità Rurali limitrofe di Niamone, Tenghory e Ouonk. Nel rispetto degli standard internazionali fissati dall’OMS, le infrastrutture realizzate hanno una durata minima di funzionamento di 30 anni, al fine di garantire una maggiore sostenibilità degli interventi stessi. Inoltre tutte le realizzazioni, diventano di proprietà delle Comunità Rurali e sono gestite da comitati locali adeguatamente formati durante il programma. All’importante componente infrastrutturale per la realizzazione delle reti idriche, il programma affianca una campagna di sensibilizzazione e formazione per favorire l’adozione di comportamenti igienici corretti e per contribuire alla drastica riduzione della mortalità infantile.

gli interventi del programma Il programma include i seguenti tipi di interventi: »» la costruzione di una rete idrica d’acqua potabile multi-villaggio con dei

rubinetti individuali: 14 acquedotti interconnessi allacciano 84 villaggi attraverso una distribuzione a domicilio capillare; »» un piano di risanamento sostenibile ed ecologico (impianti di smaltimento,

supporto alle imprese locali e ricerca/sviluppo di latrine che rispondono agli standard dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e ai bisogni del 60% della popolazione più povera); »» supporto alla gestione locale attraverso 14 cooperative di utenti federate

in una unica struttura che gestisce l’intero ciclo dell’acqua; »» educazione e promozione di buone pratiche di igiene personale e

ambientale attraverso un programma di comunicazione innovativo (tecniche di teatro sociale e multimedialità).

Senegal - Regione di Ziguinchor, distetto di Tenghory, comunità rurale di Coubalan, villaggio di Mandouard Beneficiaria del programma “Una casa, un rubinetto”.

bilancio sociale 2011

31


acqua

programma d’eccellenza

le eccellenze del programma Innovazione tecnologica L’interconnesione degli acquedotti, esperienza unica in Africa Subsahariana, garantisce il servizio a ogni località anche in caso di guasto o contaminazione localizzati. Rete di fornitura idrica Multivillaggio Il programma permette la realizzazione di reti multivillaggio per la fornitura di acqua potabile alle quali ogni famiglia è individualmente connessa attraverso un contatore e un rubinetto. Il servizio è dimensionato per la fornitura di 30 litri di acqua potabile a persona al giorno per uso sanitario. Salubrità dell’acqua Il programma è l’unico nel paese e uno dei pochissimi in Africa ad applicare in ambito rurale i piani di salubrità dell’acqua, la metodologia definita dall’OMS come la più efficace per garantire la sicurezza della salute della popolazione. Governo partecipato In supporto agli accordi di cooperazione decentrata tra la Città di CherbourgOcteville e i comuni locali, ACRA lavora con i membri delle cooperative di utenti, con i consiglieri comunali e con il personale del ministero nazionale per aiutare le comunità locali a controllare le proprie risorse e i servizi di acqua e risanamento e a renderne conto ai cittadini in modo trasparente. Il modello innovativo di gestione federata dei servizi costituisce un caso d’eccellenza studiato nel paese e utilizzato come pilota nel quadro della riforma nazionale delle politiche settoriali. L’accesso all’acqua nell’area di programma è garantito a tutti attraverso la politica “una casa, un rubinetto” e ciò costituisce una eccellenza non solo per il paese ma più in generale per gli acquedotti in Africa rurale. Sostenibilità economica Il programma accompagna le cooperative degli utenti nella definizione delle tariffe che garantiscono da un lato il pieno accesso di tutti i cittadini al servizio, anche dei più vulnerabili, e dall’altro lato la piena copertura dei costi di esercizio e di ammortamento degli impianti, ripartendoli su tutta la popolazione in modo equo e sostenibile.

Il programma Acqua e Risanamento in Casamance è finanziato da: Ministero Affari Esteri, Unione Europea, Agenzia dell’acqua Seine- Normandie, Comunità Urbana di Cherbourg, città di Cherbourg-Octeville, Banca Monte Paschi di Siena, Ministero dell’idraulica Senegalese e quattro comunità rurali del distretto Tenghory.

32

ACRA

14

acquedotti

2,2 mln

di metri cubi all’anno di acqua producibile dai 14 acquedotti

340

KM di rete per l’adduzione dell’acqua

6.000

rubinetti

3.400

latrine migliorate

5

metri cubi di acqua al mese consumati da ogni famiglia

100%

accesso all’acqua potabile per 60.000 abitanti

60%

accesso all’igiene migliorata per 60.000 abitanti


Senegal - Regione di Ziguinchor, distetto di Tenghory, comunità rurale di Coubalan Uno degli Chateau d’eau (Djilacoun) interconnessi, costruito nell’ambito del programma “Acqua e risanamento”.

bilancio sociale 2011

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acqua

CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE A SOSTEGNO DEL PROGRAMMA ACQUA POTABILE E RISANAMENTO IN CASAMANCE

CAMPAGNA L’ACQUA È VITA

L’acqua è vita è la campagna promossa nel 2011 da ACRA, nell’ambito del programma Acqua potabile e risanamento in Casamance, per sostenere il diritto all’acqua e a condizioni igieniche di base delle popolazioni rurali del Senegal e per sensibilizzare la società civile del Nord del Mondo sui problemi dei Paesi in via di Sviluppo. L’obiettivo è che 60mila persone in Senegal non debbano affrontare una giornata senza acqua e servizi igienici adeguati e che, entro il 2015, si possa

raggiungere nella zona il 100% di accesso all’acqua potabile. Per lanciare la campagna è stata creata una sezione specifica nel sito dell’organizzazione e sono state promosse numerose iniziative di sensibilizzazione e di raccolta fondi. Al fianco di ACRA in questa campagna, oltre ai finanziatori pubblici e ai numerosi sostenitori privati, anche la Banca Monte Paschi di Siena che con l’iniziativa 1472 L’Italia ha i numeri ha deciso di accompagnare il lancio di un’etichetta di vini (1472) e di una linea di abbigliamento (Jaggy) con un’azione di solidarietà volta a sostenere il nostro programma di potabilizzazione dell’acqua e di miglioramento dell’igiene pubblica. Testimonial della campagna Tania Cagnotto, la prima donna italiana ad aver conquistato una medaglia mondiale nei tuffi, Simone Rugiati, uno degli chef più creativi del momento e Massimo Giletti, conduttore televisivo.

Elena Casolari, AD di ACRA, riceve la donazione di Banca Monte dei Paschi di Siena da Gianfranco Cenni, responsabile dell’area territoriale nord-ovest di MPS.

34

ACRA


Senegal - Regione di Ziguinchor, distetto di Tenghory, comunitĂ rurale di Coubalan Aminata SanĂŠ e i suoi bambini, beneficiari del programma, bevono acqua potabile direttamente dal rubinetto domestico.

bilancio sociale 2011

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ambiente

gestione sostenibile delle risorse naturali

62.476 30.518 257.627 ettari per i quali sono stati predisposti piani di gestione forestale e di bacino

36

ACRA

ettari di Aree riforestate

esemplari di specie native o conservative piantumate


Riserva transfrontaliera della biosfera W, attraversata dal fiume Niger e che si estende sui confini di tre paesi: Burkina Faso, Niger e Belin

322

408

15.505 45,5 Km

comunità che hanno adottato pratiche sostenibili:

Comitati di utenti, gruppi di produttori, organizzazioni contadine, amministrazioni locali a cui è stato dato appoggio

Persone raggiunte da corsi di sensibilizzazione sulla tutela delle risorse naturali

30 comunità: raccolta

differenziata rifiuti e pulizia ambientale 92 comunità: attività generatrici di reddito 39 comunità: agricoltura biologica 16 comunità: creazione forni migliorati 145 comunità: gestione territoriale sostenibile

di Linee di distribuzione dell’energia elettrica per

985

utenti collegati

bilancio sociale 2011

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ambiente GESTIONE DELLE RISORSE NATURALI

perchè l’ambiente Le risorse naturali, l’integrità ecologica degli ecosistemi, l’ambiente pulito e non contaminato da sostanze insalubri o tossiche sono un valore estetico e spirituale assoluto e nello stesso tempo rappresentano la base della vita. Occuparsi di gestione delle Risorse Naturali vuol dire impegnarsi nell’adempimento del diritto a un ambiente pulito e salubre e a un ecosistema che possa sostenere la vita delle persone, diritti sanciti dalla Dichiarazione di Stoccolma del 1972 (diritto umano all’ambiente) e dalla Conferenza di Rio del 1992 (diritto allo sviluppo sostenibile). La mancata realizzazione di questi diritti a sua volta nega altri diritti fondamentali, come il diritto alla salute e il diritto al sostentamento. Lavorare sulla sostenibilità ambientale significa essere consapevoli che la distruzione dell’ambiente non è un destino inevitabile, ma il frutto di una gestione squilibrata delle sue risorse. Significa essere coscienti che ci sono limiti allo sviluppo imposti dalle risorse naturali stesse e che degrado ambientale e povertà sono strettamente correlati. Più che mai quindi gli interventi per lo sviluppo rurale devono occuparsi di ambiente e di risorse naturali, in modo integrato e competente, perché tutto è connesso e interdipendente. 38

ACRA

come lavoriamo Per limitare l’eccessivo sfruttamento delle risorse naturali, spesso causa del degrado ambientale, ACRA sostiene attività produttive di piccola scala che utilizzano le risorse in modo sostenibile. Nella consapevolezza che proteggere l’ambiente significa innanzitutto operare per migliorare le condizioni di vita delle popolazioni rurali, ACRA accompagna le comunità nella pianificazione dello sviluppo dei propri territori, nell’identificazione di sistemi di smaltimento dei rifiuti e nella stesura di piani di gestione delle risorse naturali. Per quanto riguarda la micro-produzione idroelettrica, ACRA segue il processo dalla produzione alla distribuzione, rafforzando le realtà comunitarie gestrici del servizio. Inoltre sostiene i produttori e le loro organizzazioni nella messa in atto di strategie di valorizzazione economica delle risorse naturali e nell’avvio di iniziative generatrici di reddito attraverso il recupero di pratiche tradizionali, ma anche attraverso l’applicazione di adeguate innovazioni produttive. ACRA è impegnata anche nell’identificazione di partner strategici sulle questioni ambientali, nella lotta alla corruzione, nella misurazione dell’impatto dei progetti sulle risorse naturali e nella ricerca di strategie per ridurre la vulnerabilità delle comunità umane e degli ecosistemi rispetto al cambiamento climatico.

Infine, tanto nel Nord quanto nel Sud del Mondo, un’attenzione specifica è dedicata alla sensibilizzazione delle comunità sui problemi dell’ambiente e alla costruzione di capacità per la corretta gestione delle sue risorse, anche attraverso lo scambio di esperienze locali maturate in diverse zone del pianeta.

il focus d’intervento ACRA si occupa di gestione

sostenibile delle foreste e dei bacini idrici; di salvaguardia della

biodiversità attraverso la valorizzazione di specie autoctone; di attività

generatrici di reddito a partire dall’uso

responsabile di prodotti animali e vegetali; di turismo

responsabile; di elettrificazione rurale e produzione di

energia da fonti rinnovabili; di raccolta

e smaltimento di rifiuti e più in generale di sviluppo integrato in cui coesistono protezione delle risorse, attività generatrici di reddito, produzione agricola, fornitura di servizi di base, educazione e formazione.


Nicaragua - Dipartimento di Rio San Juan, municipio di San Juan de Nicaragua, comunità El Zapotal Tutela della biodiversità attraverso l’agricoltura biologica e la diversificazione delle coltivazioni: questi i risultati del progetto “Produrre Conservando”

bilancio sociale 2011

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ambiente

programma d’eccellenza

IL FILO PREZIOSO DELLE ANDE LA VALORIZZAZIONE DEI CAMELIDI IN AMERICA LATINA

il contesto La Bolivia ha un territorio che copre aree di foresta amazzonica, valle e altipiano, fino a raggiungere le vette delle Ande ed è caratterizzata da notevoli risorse

naturali e da una

biodiversità consistente. Questo ricco patrimonio ambientale è stato però soggetto nel tempo a sfruttamenti irrazionali e non sostenibili gestiti a vantaggio di poche e ristrette fasce della popolazione. L’Ecuador è un paese dalla superficie limitata, ma il suo territorio racchiude un’incredibile diversità

di ecosistemi e

specie endemiche. Tuttavia, al suo interno la distribuzione delle ricchezze e delle risorse è estremamente disomogenea ed esistono fasce di popolazione vulnerabili che vivono con redditi bassi e con condizioni di produzione e di accesso al mercato molto difficili. Intervento di ACRA In Bolivia - ACRA è presente dal 1985. I principali bisogni a cui si cerca di dare una risposta sono relativi soprattutto all’accesso all’acqua salubre e alla gestione delle risorse naturali, cercando di ridurre la marginalizzazione dei produttori locali nell’accedere al mercato e favorendo la loro partecipazione alla creazione di valore aggiunto nella catena produttiva. In Ecuador - Le attività di ACRA hanno avuto inizio nel 1998, attraverso il sostegno a piccoli progetti di commercializzazione associativa nelle zone rurali del paese. Le attività di ACRA sono volte al miglioramento delle condizioni di vita e all’inclusione economica e sociale della popolazione rurale, attraverso il consolidamento di mercati finanziari locali, il sostegno a processi di produzione e commercializzazione, e la promozione di una gestione sostenibile e partecipata delle risorse naturali, in particolare l’acqua.

40

ACRA

In questo contesto s’inserisce il programma di Valorizzazione dei camelidi promosso da ACRA con la finalità di sostenere i produttori locali nello sviluppo della catena produttiva dei camelidi e nell’accesso ai mercati.

Dati paese Indice di sviluppo umano (su 187 stati del mondo)* Popolazione totale (stimato 2011) ** Popolazione urbana e rurale (2010) ** PNL pro capite (2012)* Popolazione che vive sotto la soglia di povertà (2001)** Tasso di mortalità infantile al di sotto dei 5 anni (2012)* Occupazione forza lavoro (2006) **

BOLIVIA

ECUADOR

108° posizione

83° posizione

10.209.003

15.223.680

67% - 33%

67% - 33%

$ 4.054 $ 7.589 ($ 11,10 al giorno) ($ 20,79 al giorno) 51,3%

28,6%

51/mille

24/mille

32% agricoltura 27,6% agricoltura 18,8% industria 20% industria 53,6% servizi 48% servizi

Tasso di alfabetizzazione (stimato 2010)**

86,7% 93,1% uomini 80,7% donne

91% 92,3% uomini 89,7% donne

Popolazione che ha accesso a fonti di acqua potabile ***

88% 96% urbana 71% rurale

94% 96% urbana 89% rurale

Popolazione che non ha accesso a impianti igienici ***

23% 8% urbana 54% rurale

5% 1% urbana 12% rurale

* fonte UNDP - ** fonte CIA - *** UNICEF and World Health Organization Joint Monitoring Programme for Water Supply and Sanitation 2012


il PROGRAMMA: IL FILO PREZIOSO DELLE ANDE Ci sono produzioni tradizionali che sono elemento fondamentale nella vita, nella cultura e nell’economia di molte popolazioni. Valorizzarle significa affermare la dignità culturale, economica e sociale di un territorio, il senso profondo di appartenenza a una comunità. Significa migliorare la qualità di vita delle popolazioni promuovendo uno sviluppo sostenibile, rispettoso dell’ambiente e della biodiversità. Una di queste tradizioni, una delle più antiche al mondo, è l’allevamento di lama nell’altopiano del Potosí in Bolivia e dell’alpaca nella regione andina in Ecuador ed è in questo contesto che s’inserisce il Programma di valorizzazione dei Camelidi. Articolato in vari progetti finanziati da Unione Europea, Cooperazione Spagnola (AECID), Comune di Milano e altri finanziatori privati, il programma è attivo in Bolivia dal 2003 e in Ecuador dal 2009. Le finalità sono quelle di promuovere modelli di gestione territoriale sostenibile e attivare dinamiche di produzione che rivalutino il ruolo dei camelidi attraverso il sostegno ai produttori locali nello sviluppo della catena produttiva e nell’accesso ai mercati, affinché i lama (in Bolivia) e gli alpaca (in Ecuador) divengano una fonte di guadagno interessante e siano espressione al contempo di un uso adeguato delle risorse naturali.

gli interventi del programma Il programma include i seguenti tipi di interventi: »» sostenere gli allevatori nella promozione di pratiche di allevamento più

efficienti e adeguate e migliorare l’alimentazione degli animali attraverso l’introduzione di nuove specie di foraggi e la costruzione di recinti per distribuire le greggi e minimizzare il carico sulla vegetazione. »» Formare i produttori nel recupero di tecniche tradizionali di produzione

dei prodotti derivati dal lama, introdurre nuovi sistemi di gestione e razionalizzazione della trasformazione della fibra e commercializzare i prodotti derivati, in particolare la fibra di lama e alpaca. »» Reintrodurre gli alpaca nelle zone di páramo, ossia negli ecosistemi

umidi di alta quota da cui si origina il 90% dei corsi d’acqua dell’Ecuador. L’obiettivo è duplice: recuperare l’allevamento degli alpaca come alternativa produttiva sostenibile e fonte di reddito per le comunità delle zone d’altitudine e proteggere l’ecosistema del páramo garantendo quindi la permanenza di acqua per lo sviluppo agricolo delle zone più a valle.

Bolivia - Dipartimento di Potosí, Municipio di Tomave Programma “Il filo prezioso delle Ande”: donna al mercato dei Lama e fibra lavorata (foto sopra).

bilancio sociale 2011

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ambiente

programma d’eccellenza

le eccellenze del programma variabilità genetica Il programma prevede il miglioramento genetico degli animali reintroducendo l’attività di controllo sulla riproduzione delle greggi che nel corso degli anni era stata perduta. In entrambi i Paesi si sta lavorando, sotto la supervisione dell’Università di Camerino, per incrementare la variabilità genetica in base a strategie condivise con i produttori. In Ecuador, la selezione degli animali riproduttori si sta facendo sui criteri di finezza del vello e quantità di fibra prodotta; in Bolivia sull’incremento del peso e del rapporto carne/peso totale. buone pratiche tradizionali di allevamento e produzione In entrambi i Paesi si stanno recuperando e promuovendo buone pratiche tradizionali di allevamento e produzione. In Bolivia ad esempio si sta riscoprendo l’uso di rimedi veterinari e vaccini a base di prodotti locali per il trattamento delle malattie dei lama. In questo modo i produttori possono utilizzare prodotti naturali, a basso costo e che consentono la produzione di carne biologica con ottimi valori nutrizionali. Processo artigianale di raccolta, classificazione della fibra e commercializzazione Grazie al Programma, in Ecuador - dove non esiste un’industria di fibra di alpaca - si sta recuperando il processo artigianale di raccolta e classificazione della fibra e di confezione di manufatti mediante l’utilizzo di piante ed insetti per la tintura della lana. I prodotti realizzati (capi d’abbigliamento, materassi, tappeti ) puntano a creare una denominazione di origine geografica e di identità culturale. In Bolivia le “maestre di fibra”, donne responsabili della classificazione e della selezione in base a finezza e colore, sono in grado di ottenere -in seguito a corsi di formazione teorica e pratica- fibra di qualità migliore che viene filata e trasformata in capi d’abbigliamento commercializzati nel circuito dell’artigianato tessile. Fibra di lama tinta con colori naturali

13

organizzazioni di produttori e micro-imprese per attività generatrici di reddito create o a cui è stato dato supporto

15

corsi di formazione tecnica su produzione, commercializzazione e gestione d’impresa

6

centri di riproduzione controllata, raccolta ed elaborazione di fibre di camelidi

6

nuovi prodotti, derivati dalla trasformazione dei camelidi, posizionati nei mercati locali

2.500

famiglie che si dedicano all’allevamento di camelidi come fonte alternativa di reddito

13

organizzazioni produttive che si dedicano alla trasformazione dei prodotti dei camelidi

42

ACRA


Bolivia - Dipartimento di Potosí, Municipio di Tomave Programma “Il filo prezioso delle Ande”: artigiane dell’associazione “La LLamita” che si occupa della produzione di manufatti in fibra di lama tinta con colori naturali.

bilancio sociale 2011

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cibo

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Sicurezza, sovranità alimentare e biodiversità

7.237

46.080

7.096

Persone coinvolte nella gestione di orti/ vivai comunitari e nella coltivazione di aree agricole

persone sensibilizzate Con 60 Campagne di sensibilizzazione e azioni di advocacy sul diritto al cibo e alla sovranità alimentare

persone formate In 159 Corsi di formazione sul miglioramento della quantità della produzione, della qualità dei prodotti e della commercializzazione

ACRA


Nicaragua - Arcipelago di Solentiname Flor de Maria Romero, panificatrice sostenuta dal programma di SovranitĂ Alimentare

62

49

300

orti comunitari e scolastici coltivati

tonnellate di sementi distribuite

kit di materiali agricoli

618 ettari

2.000

di aree destinate alla produzione di colture sperimentali

manuali agricoli distribuiti

bilancio sociale 2011

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cibo Sicurezza, sovranità alimentare e biodiversità

perchè il cibo Il cibo è un diritto umano sancito nell’articolo 11 del Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali. Ogni Governo avrebbe quindi l’obbligo di renderlo accessibile, disponibile e garantito ai propri cittadini. Tuttavia ancora oggi fame e malnutrizione sono tra le emergenze più gravi che affliggono il Pianeta. Occuparsi del paradigma alimentare (di come si produce e come si consuma il cibo che il mondo fabbrica) significa confrontarsi con temi estremamente conflittuali. Appare infatti evidente che la fame non è frutto dell’incapacità della terra di produrre abbastanza cibo per i cittadini che la popolano, ma è determinata dagli squilibri e iniquità che costellano il sistema alimentare. Secondo Oliver De Schutter2 c’é cibo per tutti ma o non é disponibile o non é accessibile. Un miliardo è la parola chiave per dimensionare il quadro delle contraddizioni. Un miliardo di persone vivono in condizioni strutturali di insicurezza alimentare. Un miliardo e duecento milioni di persone sono in sovrappeso (di cui trecento milioni sono clinicamente obese). 2. Special Rapporteur delle Nazioni Unite per il diritto al cibo

46

ACRA

Un miliardo e quattrocento milioni di persone producono cibo per i restanti 5 miliardi. Solo un miliardo e 400 mila ettari le terre arabili e coltivate; un miliardo di tonnellate di alimenti sono destinati al consumo umano, un miliardo di tonnellate di alimenti sono destinati ad usi non alimentari. All’interno di questo scenario complesso si colloca il lavoro di ACRA che è impegnata nella difesa del diritto al cibo mettendo al centro dei sistemi e delle politiche alimentari chi produce (agricoltori,allevatori, pescatori,pastori nomadi), chi distribuisce e chi consuma alimenti, in un’ottica di sovranità alimentare.

come lavoriamo Assumere la prospettiva del diritto al cibo e sovranità alimentare significa per ACRA affermare il ruolo centrale delle comunità rurali quali attori fondamentali per il cammino verso un equo e sostenibile sviluppo del mondo rurale. La strategia di ACRA varia da azioni volte alla lotta contro la malnutrizione, ad interventi di sviluppo che affrontano il tema in chiave preventiva, puntando sul rafforzamento delle reti di base e sull’innovazione appropriata. La disponibilità di cibo per tutti, l’accesso fisico ed economico agli alimenti, il controllo delle risorse genetiche, la salubrità e il corretto utilizzo degli alimenti sono i temi su cui ACRA lavora.

Tutti gli interventi in questo ambito mirano a ridurre la vulnerabilità (ovvero la fragilità di popolazioni/ gruppi a fronte di eventi traumatici, e la loro esposizione al rischio di insicurezza alimentare) e a rafforzarne la resilienza (ovvero la capacità di resistere a fronte di situazioni di stress, mettendo in atto strategie alternative di adattamento e di sopravvivenza).

il focus d’intervento L’ impegno di ACRA si concretizza in diverse azioni che comprendono interventi di tutela

e valorizzazione delle risorse

ambientali e produttive e dell’agrobiodiversità, supporto alla produzione

agroecologica, rafforzamento delle capacità di gestione della produzione, costruzione di infrastrutture di stoccaggio e sviluppo di filiere commerciali virtuose, in un’ottica di miglioramento della qualità dei prodotti, di

rafforzamento dei mercati e sviluppo dell’imprenditorialità rurale. A questo si accompagna un’attenzione

specifica all’innovazione

tecnologica, nel rispetto e nella valorizzazione dei saperi locali radicati nelle tradizioni di ogni popolo e infine il sostegno alle organizzazioni dei produttori e dei consumatori, per sollecitare una loro maggiore capacità di incidere sui meccanismi decisionali ai vari livelli del governo dei territori.


Senegal - Regione di Ziguinchor, distretto di Tenghory, comunitĂ rurale di Coubalan, villaggio di Bourek Preparazione del fiteuf, piatto tipico della Casamance a base di riso, pollo e pesce.

bilancio sociale 2011

47


cibo

programma d’eccellenza

L’INNOVAZIONE DELLA TRADIZIONE

FARMER’S SEEDs SEMENTI CONTADINE italia - francia - spagna ungheria - romania - regno unito tunisia - senegal

il contesto Nei Paesi del Sud del Mondo l’agricoltura di piccola scala si scontra, oltre che con la trasformazione dei sistemi agricoli tradizionali e la complessità data dai cambiamenti climatici, anche con gli effetti di pratiche di acquisizione su larga scala di terreni agricoli mediante l’acquisto o affitto di grandi estensioni agrarie da parte di compagnie transnazionali (fenomeno del landgrabbing) che portano le popolazioni locali a perdere il potere di controllo e di accesso sulle terre cedute e sulle risorse naturali come l’acqua, strettamente legata alla terra. Parimenti in Europa sparisce un’azienda agricola ogni due minuti. Tra il 2003 ed il 2008, si sono persi 3 milioni di occupati a tempo pieno in agricoltura e 1,5 milioni di piccole aziende con meno 5 ettari. Aziende fatte di storie, di famiglie, di persone che praticano un’agricoltura di piccola scala, dimensionata sul lavoro contadino e sull’economia familiare di basso o nessun impatto ambientale, fondata su una scelta di vita legata a valori di benessere invece che a quelli del profitto. Un’agricoltura quasi invisibile per i grandi numeri dell’economia, ma che produce la maggior parte del cibo di cui ci nutriamo, irrinunciabile per mantenere fertile e curata la terra, per mantenere vivi i saperi, le

tecniche e i prodotti locali.

In questo scenario occuparsi di diritto al cibo significa confrontarsi con le contraddizioni connesse al sistema agroindustriale prevalente oggi: »» gli usi della risorsa alimentare che viene prodotta e per che scopi viene utilizzata (i biocarburanti, la finanziarizzazione del cibo, i cambiamenti repentini nelle diete dei popoli); »» il controllo delle risorse e del cibo (chi controlla le risorse genetiche i semi, i grandi stock di cereali a livello mondiale); »» la sicurezza alimentare e degli alimenti (food security e safety : l’accesso e la salubrità degli alimenti che mangiamo); »» il ruolo e gli obiettivi dell’innovazione e della tecnologia (gli organismi geneticamente modificati, il cambiamento climatico e la desertificazione); La sfida che abbiamo di fronte dovrebbe essere quella di sfamarci conservando le risorse del pianeta e coniugando l’aumento delle produzioni agricole alla conservazione dell’agro-biodiversità. Ma l’accesso libero alle sementi è un atto sempre di più negato: in alcuni paesi (in Africa come in Europa) il commercio di semi tra contadini è sanzionato. Per questo ACRA collabora con le organizzazione contadine per emancipare il ruolo dell’agricoltore come attore primario nel processo di “governance” delle risorse genetiche. 48

ACRA


il PROGRAMMA: L’innovazione della tradizione Le sementi sono il primo “atto agricolo”: da esse dipende il perpetuarsi dei cicli in agricoltura. Per millenni il miglioramento genetico é stato fatto dagli agricoltori che selezionavano le piante per adattamento specifico al contesto in cui vivevano. Con la scoperta della genetica, la selezione per adattamento specifico è stata sostituita dalla selezione per adattamento ampio (un seme che potesse andare bene per la maggior parte degli ambienti) realizzata da tecnici. Alla fine gran parte del miglioramento genetico é diventato privato e quello degli agricoltori (quasi) illegale. Ad oggi 7 gruppi mondiali controllano più del 65% del mercato sementiero globale, costituendo un pericoloso monopolio per la democrazia del cibo sul pianeta. Per questi motivi ACRA sta sviluppando da alcuni anni il programma Farmer’s seeds (sementi contadine) per la promozione di un ruolo attivo degli agricoltori nel controllo e nell’accesso alle sementi locali. Il programma si muove all’interno delle istanze previste dal Trattato internazionale sulle risorse fitogenetiche e per l’Alimentazione e l’Agricoltura (ITPGRFA3), comunemente conosciuto come “trattato internazionale sui semi”, ovvero un accordo internazionale multilaterale che mira a garantire la sicurezza alimentare attraverso la conservazione, lo scambio e l’uso sostenibile delle risorse fitogenetiche mondiali per l’alimentazione e l’agricoltura. Attraverso il programma Farmer’s seeds si è dato slancio al processo di crescita delle piattaforme della società civile che interloquiscono stabilmente con i decisori politici a livello nazionale, europeo e internazionale.

gli interventi del programma Il programma include i seguenti tipi di interventi: »» il dibattito all’interno del mondo accademico attraverso percorsi di

formazione organizzati nelle Università europee e indirizzati a studenti e giovani leader. »» Azioni di advocacy a livello nazionale, europeo e internazionale per una

maggiore conoscenza e diffusione dell’ITPGRFA3. »» La formazione di operatori e tecnici e la sensibilizzazione degli adulti sul

tema della gestione sostenibile della biodiversità agricola e attraverso l’organizzazione del forum europeo Let’s liberate diversity in Europa e il forum annuale Reseau des Semences Oaysannes in Africa dell’Ovest. »» La crescita delle consapevolezza nel grande pubblico circa l’importanza

delle biodiversità coltivata per il futuro del pianeta e la realizzazione del diritto al cibo attraverso l’organizzazione del Festival Internazionale della Biodiversità e del festival Kuminda sul diritto al cibo. »» La raccolta di buone pratiche in agricoltura famigliare e sviluppo di

strumenti di diffusione di tali pratiche.

Senegal - Regione di Ziguinchor, distretto di Tenghory, comunità rurale di Coubalan Raccolta di una varietà locale di riso ottenuta con la coltivazione sperimentale nell’ambito del programma “Farmer’s Seeds”.

3. ITPGRFA International Treaty on Plant Genetic Resources for Food and Agriculture bilancio sociale 2011

49


cibo

programma d’eccellenza

le eccellenze del programma Creazione di una rete europea per la biodiversità Il programma supporta la creazione di specifiche piattaforme e di una rete europea di organizzazioni delle società civili e Ong per la tutela della biodiversità agricola con la partecipazione di associazioni di Italia, Spagna, Francia, Ungheria, Romania, Austria, Germania, Svizzera, UK Supporto alle reti contadine del Sud del Mondo Il programma s’impegna nel rafforzamento delle capacità delle organizzazioni di agricoltori e nel supporto alla rete contadina in Africa con la partecipazione di associazioni di Senegal, Benin, Mali, Burkina Faso, Guinea C. Guinea B, Niger, Camerun. Valorizzazione della biodiversità Il programma sta promuovendo azioni di recupero e conservazione delle varietà locali di riso in Senegal-Casamance, con la sperimentazione e recupero delle varietà locali e comparazione con le varietà commerciali in un’ottica di lotta alla salinità dei suoli. sostegno al forum Let’s liberate diversity Attraverso il sostegno al forum Let’s liberate diversity, l’organizzazione del Festival Internazionale della Biodiversità (Roma) e del festival sul diritto al cibo Kuminda (Milano), il programma promuove la crescita della consapevolezza nel grande pubblico circa l’importanza delle biodiversità coltivata per il futuro del pianeta e la realizzazione del diritto al cibo.

Il programma Farmer’s seeds è finanziato da: Unione Europea, Comune di Milano; realizzato in collaborazione con: Centro Internazionale Crocevia – CIC; Biodiversity Exchange and Diffusion of Experiences (BEDE); Scottish Crofting Foundation; Clubul Ecologic Transilvania;Protect the Future (Vedegylet); Association pour le Developpement Durable Médenine – ADD; Kalounayes pour le Développement Economique et Social – KDES; Rete Semi Rurali Italia e con la partecipazione di: Rete Semi Rurali Francia; REMADEL- Rete Maghrebina per lo sviluppo; Bioversity International; International Planning Committee for Food Sovereignty (IPC); Università degli studi di Milano Dipartimento di Produzione Vegetale - Facoltà di Agraria

50

ACRA

Senegal - Casamance La scarsità di precipitazioni determina la salinificazione dei terreni storicamente coltivati a riso mettendo in crisi la già fragile situazione di sicurezza alimentare del paese.


Senegal - Raccolto di miglio e di sorgo Diritto al cibo è promuovere il ruolo degli agricoltori nella gestione, selezione e conservazione delle sementi.

bilancio sociale 2011

51


cibo

CAMPAGNE E INIZIATIVE A SOSTEGNO DEL PROGRAMMA FARMER’S SEEDS

CAMPAGNA SEMI LOCALI SEMI LEGALI Una campagna di sensibilizzazione, un’iniziativa di raccolta firme per rendere attuativa la legge 1096/71 Chi controlla i semi, contro lla l'alimentazione... Decid e qu anD man o, C ger om em od ee om Co an sa i!

In occasione del 16 ottobre 2011, Giornata Mondiale dell’Alimentazione, la Rete Semi Rurali italiana, ACRA e Crocevia hanno ufficialmente presentato al Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali una proposta di Decreto legge che regolamenti il diritto degli agricoltori al commercio di

semi di varietà da conservazione. Si tratta di

varietà locali, spesso periferiche rispetto al mercato agroalimentare, ma fondamentali per le loro qualità organolettiche e il loro valore culturale. Nonostante la legge quadro (l. 1096/71), nei suoi recenti aggiornamenti, preveda il diritto alla commercializzazione delle sementi da conservazione, gli agricoltori italiani stanno ancora aspettando un decreto ministeriale che renda effettivo questo diritto. L’appello, inviato nella giornata simbolo del diritto al cibo, ha segnato

Campagna per il riconoscimento del diritto dei contadini alla selezione e commercializzazione dei semi di varietà da conservazione.

l’avvio della campagna “Semi locali, semi legali!” per informare e sensibilizzare la cittadinanza e i media italiani sul tema del diritto alla vendita e allo scambio delle sementi che garantisce da millenni agli agricoltori il miglioramento e la differenziazione delle loro coltivazioni e dei loro saperi, e consente a tutti i cittadini la tutela del bene comune della biodiversità che è alla base del diritto a un’alimentazione libera e sana. Da ottobre 2011 numerose sono state le iniziative promosse per la raccolta firme e migliaia le cartoline promozionali distribuite.

CAMPAGNA e forum LET’S LIBERATE DIVERSITY! I numeri del forum LET’S LIBERATE DIVERSITY:

Campagna per la promozione e valorizzazione della biodiversità

30 16 200

Let’s liberate diversity! è lo slogan del VI° forum europeo promosso per

organizzazioni iscritte

Paesi rappresentati

partecipanti/ oltre delegati da tutta Europa

52

ACRA

discutere di diritti

dei contadini e biodiversità

coltivata. Sostenuto dal programma Farmer’s seeds, il forum

ha rappresentato un’occasione per confrontare diverse esperienze europee di “resistenza contadina” e per lanciare un appello comune: per contrastare l’erosione genetica e difendere la biodiversità è indispensabile riconoscere e sostenere concretamente il ruolo dei piccoli agricoltori nella tutela del patrimonio genetico vegetale a partire dalla conservazione e dallo scambio dei semi.


KUMINDA IL FESTIVAL DEL DIRITTO AL CIBO Un evento nella città dell’Expo 2015 per riflettere su come nutrire il pianeta Per costruire percorsi virtuosi e partecipati intorno al tema del diritto al cibo e per promuovere le campagne Semi Rurali, semi legali e Let’s liberate diversity! ACRA e Terre di Mezzo da tre anni organizzano a Milano Kuminda il festival sul diritto al cibo. Nell’edizione del 2011 Kuminda ha coinvolto oltre 3.000 persone in due luoghi simbolici della Milano socialmente impegnata, la Cascina Cuccagna

e il cinema Anteo, per parlare di sovranità alimentare come nuovo paradigma in cui inserire le riflessioni intorno al cibo come diritto, patrimonio culturale, economico e sociale di ogni popolazione.

I numeri di KUMINDA 2011:

5 25

giorni di eventi

incontri pubblici e laboratori didattici

3 36

spettacoli teatrali

Proiezioni di film, performance teatrali, laboratori, degustazioni e incontri

hanno fatto da sfondo per condividere le esperienze virtuose di produzione agricola, i progetti di cooperazione con i paesi del Sud del mondo, le filiere di distribuzione sostenibili, le scelte di consumo consapevoli. E per affermare, dalla città dell’Expo 2015, che “nutrire il pianeta” in maniera giusta ed equa è possibile.

corto e lungometraggi proiettati

8

degustazioni enogastronomiche e presentazioni editoriali

300

studenti delle scuole primarie e secondarie

3.000 97

partecipanti

ritagli media

Milano - Kuminda, Cascina Cuccagna 2011 Produttore locale di miele

Cinque giorni di incontri, spettacoli, filmati e degustazioni per riflettere su “cibo e democrazia”. 14-16 ottobre Cascina Cuccagna • via Cuccagna 2 / M3 Lodi 17-18 ottobre Anteo spazio Cinema • via Milazzo 9 / M2 Moscova sociale 2011 TUTTE LE INFO SU bilancio www.kumindamilano.org

53


economia

microfinanza social business e sviluppo economico

5.624

341

361

persone a cui sono stati erogati crediti o offerti prodotti di risparmio

Microimprese a cui sono stati erogati crediti o offerti prodotti di risparmio

microimprese e attività generatrici di reddito a cui è stato dato supporto

946.545 € 584.400 € crediti erogati 54

ACRA

crediti erogati


Ciad - Valle del Logone Commercializzazione del sapone di neem prodotto localmente da 4 gruppi di donne sostenute dal programma di Microcredito

1.488

5

2.738

persone formate In 85 corsi di formazione tecnica su produzione, commercializzazione e gestione d’impresa

centri di riproduzione camelidi / elaborazione fibre realizzati

forni migliorati realizzati e commercializzati

bilancio sociale 2011

55


economia Microfinanza, Social Business e Sviluppo Economico perchè la microfinanza e il social business Gli interventi di microfinanza, rimesse e impresa sociale rientrano nell’area dello sviluppo economico che richiama il diritto umano che tutela il diritto al lavoro e a un adeguato standard di vita. Il mancato adempimento di questo diritto umano fondamentale porta alla negazione di altri diritti, come quello alla salute, all’educazione, alla dignità. La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (The Universal Declaration on Human Rights), adottata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1948, è una delle fonti più importanti di diritti economici, sociali e culturali. Esso riconosce, tra gli altri, il diritto al lavoro e il diritto ad un adeguato standard di vita, ed è uno standard ideale comune alle nazioni di tutto il mondo. Sulla base della Dichiarazione, la Commissione sui Diritti Umani delle Nazioni Unite ha creato un insieme di testi di diritto internazionale, come ad esempio Il Patto Internazionale sui Diritti Economici, Sociali e Culturali del 1976 (The International Covenant on Economic, Social and Cultural Rights - ICESCR) stabilendo i meccanismi necessari per imporre la sua attuazione e l’utilizzo. In questo contesto s’inserisce il posizionamento di ACRA in ambito economico. 56

ACRA

il focus d’intervento

come lavoriamo La povertà può essere direttamente correlata all’esclusione economica: occuparsi di inclusione economica significa quindi contribuire all’emancipazione economica delle famiglie in condizione di vulnerabilità e spezzare il circolo vizioso della povertà. Attraverso la microfinanza si può favorire l’accesso delle fasce di popolazione povere e marginalizzate a servizi fondamentali come la casa, la salute, l’istruzione, l’energia o l’accesso all’acqua utilizzando approcci innovativi e prodotti di credito dedicati. Sempre con la volontà di fornire approcci inclusivi ACRA ha iniziato a esplorare lo spazio dell’impresa sociale e delle market-based solutions, espressioni locali del sapere imprenditoriale che cercano soluzioni ai problemi di non inclusività della base della piramide perseguendo obiettivi di sostenibilità economica, sociale e ambientale. Sulla base di questa convinzione viene promosso lo sviluppo di organizzazioni e imprese economiche che valorizzano le scarse risorse ambientali, sono socialmente “giuste” e localmente radicate, sulla convinzione che il radicamento locale sia il presupposto essenziale per la sostenibilità. Nel 2011 ACRA ha iniziato un intervento di green economy in Senegal per il supporto all’introduzione di tecnologie che utilizzano energia rinnovabile per l’incremento della produzione agricola in Senegal.

Nella microfinanza ACRA ha inserito nei propri interventi i principi della client protection seguendo i 7 criteri fondamentali come declinati dalla Smart Campaign4. Inoltre ha iniziato a esplorare le declinazioni più ampie di inclusione

finanziaria per

accesso a beni e servizi critici. Un altro focus d’interesse è la valorizzazione delle istituzioni di microfinanza nelle dinamiche di trasferimento

delle rimesse, flussi di capitali privati che possono alimentare, se ben canalizzati e investiti, anche processi di sviluppo comunitario nei paesi di origine. Facendo leva sui flussi di rimesse si possono contemplare prodotti finanziari specifici studiati per

incoraggiare il risparmio e gli investimenti su assets produttivi nelle aree di provenienza delle diaspore. Nel 2011 sono stati attivati corsi di educazione

finanziaria per migranti ecuadoriani in Italia. L’impegno sull’impresa sociale ha portato alla costituzione in Tanzania di Education&Enterpreneurship Ltd (E&E): impresa sociale non-profit di diritto tanzaniano che, replicando un modello di successo proposto da una realtà latinoamericana, la Fondazione Paraguaya5, si propone di offrire un’educazione professionale di qualità ai ragazzi di famiglie povere perseguendo la

auto sostenibilità

economica.

4. http://www.smartcampaign.org 5. www.fundacioneparaguaya.com


Ciad - Regione di Moyen Chari, dipartimento della Grand Sido, villaggio di Danamadji Associazione delle madri degli alunni sostenute da ACRA nella promozione di attivitĂ generatrici di reddito.

bilancio sociale 2011

57


economia

programma d’eccellenza

inclusione finanziaria e migranti Microfinanza e Rimesse per lo sviluppo italia - senegal - ecuador

il contesto Nel corso del 2011 sono stati trasferiti nei paesi in via di sviluppo più di 372

miliardi di dollari inviati da oltre 225 milioni di cittadini espatriati. I trasferimenti internazionali di denaro sono tornati a crescere dopo una flessione del 2009, confermando come essi tendano a rafforzarsi nelle fasi di recessione rappresentando per le economie dei paesi in via di

sviluppo un flusso più stabile rispetto ad altre forme di mutualità internazionale (fonte: Migration and Remittances Unit, World Bank). Si tratta di flussi finanziari privati che possono potenzialmente promuovere

processi di sviluppo diffuso. Le rimesse in Senegal e Ecuador rappresentano una quota

Intervento di ACRA In Senegal - ACRA è presente dal 1984, in 9 regioni sulle 14 del paese dove interviene in diversi ambiti: accesso e gestione partecipata delle infrastrutture idriche, microfinanza, agro biodiversità, sovranità alimentare, medicina tradizionale, educazione. Dal 2003 è impegnata in particolare nel diritto d’accesso all’acqua in Casamance, regione a Sud del Senegal. In Ecuador - Le attività di ACRA hanno avuto inizio nel 1998, attraverso il sostegno a piccoli progetti di commercializzazione associativa nelle zone rurali del paese. Le attività di ACRA sono volte al miglioramento delle condizioni di vita e all’inclusione economica e sociale della popolazione rurale, attraverso il consolidamento di mercati finanziari locali, il sostegno a processi di produzione e commercializzazione, e la promozione di una gestione sostenibile e partecipata delle risorse naturali, in particolare l’acqua.

importante del Prodotto Interno Lordo: il rapporto rimesse ricevute/Pil è del 4,1% in Ecuador e del 11% in Senegal. La migrazione in Italia ormai da diversi anni è un fenomeno rilevante. I cittadini stranieri presenti sul territorio italiano, che sono gli interlocutori privilegiati degli interventi di cosviluppo, hanno trasferito nel 2011 nei loro paesi di origine, secondo statistiche ufficiali della Banca d’Italia e dell’ISTAT, 7,4 miliardi di Euro, pari allo 0,47% del PIL, con un aumento del 12,5% rispetto al 2010. Dal 2000 al 2010 le rimesse sono cresciute del 92,3%.

Dati paese

senegal

ECUADOR

Indice di sviluppo umano (su 187 stati del mondo)*

155° posizione

83° posizione

Popolazione totale (stimato 2011) ** Popolazione urbana e rurale (2010) ** PNL pro capite (2012)* Popolazione che vive sotto la soglia di povertà (2001)** Tasso di mortalità infantile al di sotto dei 5 anni (2012)* Occupazione forza lavoro (2006) ** Tasso di alfabetizzazione (stimato 2010)** Popolazione che ha accesso a fonti di acqua potabile *** Popolazione che non ha accesso a impianti igienici ***

12.969.606

15.223.680

42% - 58%

67% - 33%

$ 1.708 $ 7.589 ($ 4,67 al giorno) ($ 20,79 al giorno) 54%

28,6%

93/mille

24/mille

77,5% agricoltura 27,6% agricoltura 22,5% industria e 18,8% industria 53,6% servizi servizi 91% 39,3% 92,3% uomini 51,1% uomini 89,7% donne 29,2% donne 94% 72% 96% urbana 93% urbana 89% rurale 56% rurale 5% 17% 1% urbana 2% urbana 12% rurale 28% rurale

* fonte UNDP - ** fonte CIA - *** UNICEF and World Health Organization Joint Monitoring Programme for Water Supply and Sanitation 2012 58

ACRA


il PROGRAMMA: inclusione finanziaria e migranti Gli obiettivi del Programma sono: »» promuovere lo sviluppo economico e sociale dell’Ecuador e del Senegal proponendo prodotti e servizi finanziari transnazionali che facilitino l’allocazione delle rimesse su attività di investimento produttivo nei paesi di origine; »» attivare dinamiche di cosviluppo fra le diaspore migranti anche facendo leva su percorsi di educazione finanziaria. Il capitale finanziario accumulato dai migranti può avere un impatto significativo nello sviluppo del paese di origine. Un ruolo fondamentale in questo contesto è dato dalle politiche volte a incentivare la canalizzazione formale delle rimesse e degli investimenti nei settori produttivi dell’economia nazionale. È fondamentale che questi flussi entrino nel sistema finanziario tradizionale, affinché le rimesse possano essere convertite in risparmi e investimenti a lungo termine. Il programma si propone di coinvolgere gli istituti finanziari Italiani (attraverso l’ABI, l’Associazione Bancaria Italiana) e le istituzioni di microfinanza nei paesi di origine (l’unione delle casse di risparmio URMECS in Senegal e la cassa di risparmio e credito “Jardin Azuayo” in Ecuador).

gli interventi del programma Il programma include i seguenti tipi di interventi: »» mobilitazione di reti di micro finanziarie in Senegal e Equador. »» Attivazione di un modello istituzionale (Modello 3) di raccordo fra i paesi

(con coinvolgimento dell’ABI). »» Attivazione di partnership con operatori di telefonia mobile per applicazioni

mobile banking per flussi di capitali. »» Creazione di un fondo di sviluppo in Equador per il supporto ad attività

produttive e interventi idrici che possono essere finanziati con capitale ibrido. »» Corsi di rafforzamento associativo delle comunità migranti. »» Corsi di educazione finanziaria rivolti alle comunità migranti in Italia.

Ecuador - Province di Azuay e Cañar Soci della cooperativa di risparmio e credito “Jardin Azuayo” partner dal programma “Rimesse per lo sviluppo”.

bilancio sociale 2011

59


economia

programma d’eccellenza

le eccellenze del programma rete transnazionale e innovazione finanziaria Il modello istituzionale promosso dal Programma (ideato con il supporto di CeSPI6) si propone come un approccio di sistema che crea nuovi spazi di interazione fra soggetti economici e finanziari in grado di offrire ai migranti e alle loro famiglie prodotti e servizi finanziari alternativi che siano da un lato sostenibili e dall’altro competitivi e concorrenziali. Il coinvolgimento di tutti gli operatori coinvolti nel processo di allocazione del risparmio e di invio della rimessa, banche italiane (coordinate dall’Associazione Bancaria Italiana - ABI), operatori specializzati nel trasferimento di fondi (come MoneyGrams e Western Union) e Istituzioni di Microfinanza nei paesi di origine (Senegal e Ecuador) assicura da un lato il coinvolgimento di tutti gli attori economici coinvolti nel processo di inclusione finanziaria dei migranti e delle loro famiglie e dall’altro il raggiungimento di volumi adeguati a rendere il processo sostenibile.

ecuador e senegal Sviluppo di prodotti finanziari per il trasferimento del risparmio

banca Money Transfer Operator Rimesse Riduzione dei costi

Istituzione di Microfinanza Sviluppo di prodotti finanziari per il supporto di progetti imprenditoriali

corsi di capacity building realizzati Accesso al mercato senegalese/ecuadoriano e partnership con una banca senegalese/ecuadoriana

italia

3

coinvolgimento comunità migranti ACRA riconosce al migrante un ruolo di protagonista nella promozione di processi di cos viluppo: in un approccio orientato al co-sviluppo il migrante si configura non soltanto come portatore di istanze e bisogni di nuovi cittadini, ma anche come soggetto attivo ponte che conosce le due realtà a cui gli interventi di cooperazione sono rivolti. Gli obiettivi che ACRA si pone all’interno di questo processo sono da un lato quello di favorire l’adozione di politiche sul territorio e a livello nazionale miranti al riconoscimento dei diritti dei migranti e dall’altro quello di rafforzare il ruolo degli stessi affinché siano attori attivi di progetti in Italia e nei loro paesi d’origine. Rafforzare il ruolo dei migranti significa, in termini concreti, fornire conoscenze, competenze e opportunità volte a promuovere un lavoro di rete. 6. CeSPI: Centro Studi Politica Internazionale, www.cespi.it 60

ACRA

8

associazioni senegalesi rafforzate

100

associazioni ecuadoriane formate sui temi dell’educazione finanziaria

6

istituzioni governative dei paesi di origine coinvolte

Il programma Microfinanza e rimesse è realizzato grazie al supporto e al partenariato strategico di Fondazione Cariplo, Compagnia San Paolo, Fondazione Cariparma, Fondazione Monte Paschi di Siena, Fondazione Peppino Vismara.


Ciad - Regione di Moyen Chari, dipartimento della Grand Sido, villaggio di Maro Associazione delle madri degli alunni sostenute nella promozione di attività generatrici di reddito nell’ambito del programma “L’educazione in Ciad”.

bilancio sociale 2011

61


educazione

38.274

122

1.228

alunni scolarizzati di cui 15.363 femmine (40%)

INFRASTRUTTURE:

kit didattici distribuiti

21.847 persone raggiunte da campagne di scolarizzazione 62

Accesso, qualitĂ , cittadinanza attiva, intercultura

ACRA

58 scuole costruite

o ristrutturate

15 centri di

alfabetizzazione per adulti costruiti o ristrutturati

48 biblioteche 1 scuola agricola

autosostenibile avviata

(lavagnetta, gessetto, quaderno, matita, gomma, penna e temperamatite)


Ciad - Regione Salamat, dipartimento di Aboudeia Alunni della scuola del villaggio di Aboudeia coinvolta nel programma “L’educazione in Ciad�.

6.045

1.408

67.147

persone formate In 127 sessioni di formazione tecnico professionale

docenti formati In 294 sessioni di formazione pedagogica

persone sensibilizzate con 384 corsi e campagne di educazione ambientale, alla cittadinanza e sui diritti umani

bilancio sociale 2011

63


educazione Accesso, qualità, cittadinanza attiva, intercultura perchè l’educazione L’educazione è stata formalmente riconosciuta come diritto umano universale e inalienabile nella Dichiarazione Universale sui Diritti Umani del 1948; da allora il principio è stato riaffermato in numerosi trattati, tra cui la Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. La comunità internazionale ha riaffermato più volte il principio del diritto all’educazione per tutti, e le tematiche relative al diritto all’educazione e all’uguaglianza di genere sono state inoltre riprese negli Otto Obiettivi del Millennio. Secondo i dati più recenti pubblicati dall’UNESCO però ancora 61 milioni di bambini non hanno accesso all’educazione primaria, di cui il 53% bambine. Nonostante i progressi ancora 32 milioni vivono nell’Africa Sub Sahariana e 28 milioni in aree colpite da conflitti in corso o recenti. Per quanto riguarda la situazione dei giovani sono ancora 127 milioni (2009) quelli che non hanno le abilità di base di lettura e scrittura. ACRA fa riferimento ai principi richiamati dalle Convenzioni e a questo scenario internazionale per strutturare i propri interventi nel settore dell’educazione, nella consapevolezza che si tratta di una componente fondamentale per contrastare le cause multifattoriali che generano la povertà e ogni forma di discriminazione. 64

ACRA

come lavoriamo L’educazione riduce la povertà, favorisce la crescita economica e promuove la democrazia, la partecipazione civile e l’equità di genere. ACRA nel suo agire focalizza l’attenzione sull’importanza dell’accesso a un’educazione di qualità come fattore decisivo per migliorare la società e la qualità della vita. Attraverso i suoi interventi, ACRA intende inoltre rafforzare sempre di più un concetto ampio di educazione fondata sul “lifelong learning” che non confina l’apprendimento alla sola area dell’istruzione scolastica, ma lo promuove per tutti gli stadi dell’esistenza con particolare attenzione alla qualità della vita dei giovani e delle donne sul territorio. L’idea di fondo è che l’educazione formale e informale sia un fattore strategico di sostenibilità, di tutela delle risorse, di crescita economica, di esercizio della cittadinanza attiva. ACRA si occupa anche della ricerca e dell’analisi di modelli di eccellenza che possano introdurre elementi di forte innovazione nel campo dell’educazione con gli obiettivi di influenzare positivamente il sistema pubblico dei vari paesi in cui interviene, di migliorare la qualità dell’educazione nelle aree rurali e di offrire la possibilità a studenti poveri di avere una buona qualificazione professionale che faciliti l’inserimento nel mondo del lavoro. In questo ambito ACRA sta programmando il suo primo intervento in Tanzania sul modello ideato dalla Fondacion Paraguaya di scuole professionali che raggiungono la sostenibilità economica.

il focus d’intervento Gli interventi di ACRA nel settore educazione sono centrati sul rafforzamento del sistema pubblico per garantire l’accesso,

la frequenza e la qualità dell’educazione per la prima infanzia e la scuola primaria attraverso un approccio che va dalla costruzione e riabilitazione di strutture e infrastrutture, all’acquisto di materiali didattici, alla formazione dei docenti, dei genitori e delle autorità locali, all’introduzione di tematiche innovative nei curricola quali l’educazione ai diritti, ambientale, igienicosanitaria. ACRA si occupa anche di

alfabetizzazione degli adulti e del

rafforzamento della componente educativa in progetti centrati su altre tematiche (risorse naturali, sovranità alimentare, cittadinanza), garantendo

formazione tecnica, professionale e di consapevolezza civile per consentire a tutti di possedere abilità e strumenti di intervento nelle comunità di appartenenza. ACRA infine, per promuovere l’educazione, attiva numerose campagne di sensibilizzazione rivolte alle comunità con una costante attenzione al genere.


Ciad - Regione di Moyen Chari, dipartimento della Grand Sido, villaggio di Maro Alunni della scuola di Maro, beneficiari del programma “Andare a scuola è un diritto”.

bilancio sociale 2011

65


educazione

programma d’eccellenza

ANDARE A SCUOLA È UN DIRITTO! L’EDUCAZIONE IN CIAD

il contesto Il Ciad è un paese di 11 milioni di abitanti, isolato e povero come pochi nel continente africano. Quasi 4

milioni di minori vivono in condizioni di povertà estrema. Nelle aree rurali 8 bambine su 10 non sanno né leggere né scrivere.

ACRA da oltre 40 anni è in Ciad e sostiene le associazioni di genitori che costruiscono le scuole e ne assicurano la gestione quotidiana, comprano il materiale didattico e pagano gli insegnanti dei loro figli. Negli ultimi 20 anni ACRA ha costruito più di 300 scuole e ha consentito a 94.000 bambini di studiare. Ma il cammino da compiere, per aumentare il numero di bambini scolarizzati e garantire un’istruzione di qualità, è ancora lungo, per questo motivo ACRA sta attualmente promuovendo un vero e proprio Programma

Educazione composto da diversi interventi in varie aree del paese. ciad - dati paese Intervento di ACRA ACRA è presente in Ciad dal 1968. Gli assi prioritari di intervento di ACRA sono l’educazione, la sicurezza alimentare e la tutela dell’ambiente.

Indice di sviluppo umano (su 187 stati del mondo)* Popolazione totale (stimato 2011) ** Popolazione urbana e rurale (2010) ** PNL pro capite (2012)* Popolazione che vive sotto la soglia di povertà (2001)** Tasso di mortalità infantile al di sotto dei 5 anni (2012)* Occupazione forza lavoro (2006) **

Trasversalmente ai programmi in corso, ACRA accompagna le attività generatrici di reddito dei suoi partner rurali, sia attraverso interventi di microcredito che tramite l’implementazione di Fondi di Sviluppo.

Tasso di alfabetizzazione (stimato 2010)** Popolazione che ha accesso a fonti di acqua potabile ***

Popolazione che non ha accesso a impianti igienici ***

183° posizione 10.975.648 28% - 72% $ 1.105 ($ 3,02 al giorno) 80% 209/mille 80% agricoltura di sussistenza 20% industria e servizi 34,5% 45% uomini 24,2% donne 51% 70% urbana 44% rurale 62% 15% urbana 80% rurale

* fonte UNDP - ** fonte CIA - *** UNICEF and World Health Organization Joint Monitoring Programme for Water Supply and Sanitation 2012

66

ACRA


il PROGRAMMA: ANDARE A SCUOLA È UN DIRITTO! Il programma si svolge in sei dipartimenti del Ciad dislocati nelle regioni del Guera, del Salamat, del Logone Orientale e del Moyen Chari. Nel Sud-est del paese l’intervento oltre che nei villaggi rurali si estende anche a 7 campi profughi in cui vivono circa 60.000 rifugiati provenienti dalla confinante Repubblica Centrafricana. In queste aree la finalità del programma è favorire il processo di integrazione tra le popolazioni autoctone e i rifugiati mediante il rafforzamento dell’accesso e della qualità dell’educazione. Per comprendere la tipologia di interventi integrati che ACRA sta attuando è necessario precisare che nelle aree rurali del paese il sistema della scuola primaria si regge in gran parte sulle scuole comunitarie fondate dalle Associazioni di genitori (APE) a partire dagli inizi degli anni ‘80 e sui maestri di “livello zero” scelti dai genitori nell’ambito dei villaggi in base a qualche competenza sulle abilità di base. Secondo dati ufficiali l’89% delle scuole nelle aree rurali sono comunitarie (2010-2011). Gli assi portanti del programma possono essere così sintetizzati: favorire l’accesso alla scuola primaria, diritto non ancora garantito a tutti i bambini e in particolare alle bambine, monitorare la frequenza degli alunni costantemente in quanto la dispersione scolastica è rilevante, migliorare la qualità dell’educazione agendo in collaborazione con le istituzioni, attraverso la sensibilizzazione delle comunità, la formazione di insegnanti qualificati e la realizzazione di interventi strutturali e infrastrutturali.

gli interventi del programma Il programma include i seguenti tipi di interventi: »» Organizzazione di attività di formazione per migliorare il livello dei

maestri comunitari e favorire l’integrazione delle scuole comunitarie nel sistema pubblico. »» Supporto alle APE (Associazioni di genitori) e alle AME (Associazioni delle

Madri degli Allievi) nell’organizzazione di attività generatrici di reddito a sostegno della scuola. »» Acquisto di testi, arredi e materiali scolastici; distribuzione di kit didattici;

costruzione o riabilitazione di pozzi, latrine, scuole, biblioteche, centri di alfabetizzazione per adulti e realizzazione di campi e orti scolastici. »» Sensibilizzazione delle comunità attraverso campagne per la promozione

Camerun - Regione dell’Estremo Nord, villaggio di Maroua Alunna della scuola coranica.

del diritto all’istruzione. bilancio sociale 2011

67


educazione

programma d’eccellenza

le eccellenze del programma Qualità dell’educazione Il Programma prevede la presenza di team di pedagoghi locali per rafforzare l’intervento sulla qualità dell’educazione, promuovere giornate di formazione e incontri periodici di coordinamento tra i responsabili dei progetti per individuare strategie di intervento e iniziative comuni, per costruire il programma paese con un approccio partecipato e per aumentare l’impatto sulla società civile, le autorità locali e le istituzioni. Scolarizzazione delle bambine e riduzione della disparità di genere Un impegno molto forte è rivolto a favorire la scolarizzazione delle bambine (in alcuni villaggi dal 36,14% dell’anno scolastico 2010-2011 si è passati al 45,56% nel 2011-2012) e alle donne in generale attraverso l’assunzione di personale femminile, la creazione delle AME (Associazioni delle Mamme degli Allievi) e il supporto a quelle già esistenti. Le AME hanno la funzione di promuovere attività generatrici di reddito finalizzate ai bisogni della scuola e sensibilizzare sull’importanza dell’educazione delle bambine. Censimento dei minori in età scolare Il programma pone particolare attenzione a gruppi vulnerabili come i bambini pastori che non frequentano la scuola primaria. Un censimento dei minori nei campi profughi e nei villaggi (non essendoci dati disponibili a livello governativo) è stato realizzato con l’obiettivo di verificare quanti sono effettivamente e aumentarne la scolarizzazione. Partenariato educativo“Scuole gemelle oltre frontiera” Il programma promuove percorsi di scambio come strumento di cittadinanza attiva e di conoscenza tra culture. Coinvolte 18 scuole in Italia con 1.675 alunni e 78 insegnanti e 17 scuole in Ciad con 4.125 alunni e 53 insegnanti. Integrazione tra popolazioni locali e rifugiati dei campi profughi Il rafforzamento dell’istruzione e dei servizi sociali di base è fondamentale per gestire l’impatto sociale ed economico dei campi profughi sul territorio, favorire l’integrazione con le popolazioni locali e incentivare lo sviluppo della regione.

38.140

alunni scolarizzati (di cui 15.256 bambine pari al 40%)

121

Scuole di villaggio coinvolte nel programma

7

scuole nei campi di rifugiati centrafricani con un totale di 139 classi e 8.391 alunni

527

Maestri comunitari formati di cui 40 rifugiati centrafricani

110

Associazioni dei genitori e delle madri degli allievi appoggiate

45

scuole costruite e/o ristrutturate

48

biblioteche costruite e/o ristrutturate

15

centri di alfabetizzazione costruiti e/o ristrutturati

Il programma Educazione in Ciad è finanziato da: Unione Europea, UNHCR, Ministero Affari Esteri, Unicef, Mediafriends onlus, Autostrade per l’Italia SpA, ARES BIPIEMME, Fondazione Mediolanum, Fondazione Grandi, Arteinvestimenti, ed è realizzato in collaborazione con le organizzazioni locali Fois&Joie, Inades Formation/Tchad, Padiese, Alsader, Acdar. 68

ACRA

1.228

distribuiti

kit didattici


CAMPAGNa DI COMUNICAZIONE PER LA SCOLARIZZAZIONE DEI BAMBINI E DELLE BAMBINE IN CIAD

CAMPAGNA ANDARE A SCUOLA È UN MIO DIRITTO Nel 2011 ACRA ha lanciato in Ciad una campagna per promuovere il diritto

allo studio, per aumentare il tasso di iscrizione alla scuola primaria di bambini e bambine e per ridurre la dispersione scolastica soprattutto fra le bambine. Secondo l’Unicef, in Ciad il tasso netto di iscrizione alla scuola primaria è del 41% per i bambini e del 31% per le bambine, mentre nella scuola secondaria è del 13% per i maschi e del 5% per le femmine. Per contribuire a colmare questa differenza di genere la Campagna ha adottato strumenti specifici per promuovere la scolarizzazione

delle bambine e l’alfabetizzazione delle donne e per sottolineare gli enormi vantaggi che si possono ottenere

aumentando il loro livello di istruzione (diminuzione di matrimoni e gravidanze precoci, miglioramento nella capacità di crescere i figli, consapevolezza sociale). Un aspetto importante della campagna ha riguardato la sensibilizzazione dei genitori, in collaborazione con le autorità locali, sull’importanza dell’istruzione e sulla partecipazione scolastica femminile. Attraverso gli incontri con le comunità locali, l’affissione di manifesti, la distribuzione di brochure informative, kit didattici, zainetti e magliette, la campagna ha raggiunto più di 20.000 persone. Inoltre attraverso trasmissioni radiofoniche diffuse dalla radio nazionale ciadiana (RNT), i messaggi della campagna hanno potuto raggiungere tutto il territorio ciadiano, ottenendo un impatto a livello nazionale e il supporto degli enti governativi e degli osservatori internazionali.

I numeri della campagna:

21.700

persone raggiunte direttamente dalla campagna

6

dipartimenti coinvolti

80

villaggi coinvolti, oltre alla capitale N’Djamena

7

campi profughi di rifugiati dalla Repubblica Centrafricana interessati

Manifesti della campagna di sensibilizzazione sul diritto all’educazione affisso in tutte le aree del programma “L’educazione in Ciad”.

bilancio sociale 2011

69


Burkina Faso - Provincia della Tapoa Mercato di Namounou, venditrici di prodotti agroalimentari locali.

70

ACRA


Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2011

bilancio sociale 2011

71


il bilancio in sintesi 2011 SITUAZIONE LIQUIDITÀ

8,9%

COPERTURA IMMOBILIZZAZIONI

Immobilizzazioni/ Patrimonio Netto

EQUILIBRIO FINANZIARIO

Attività correnti/ Passività correnti

122%

INCREMENTO PATRIMONIO PER EFFETTO AUTOFINANZIAMENTO

Avanzo gestione/ Patrimonio Netto

0,8%

CONSISTENZA PATRIMONIO

Patrimonio Netto/ Fondo realizzazione progetti

STATO RISORSE FINANZIARIE PROGETTI

Uscite realizzazione progetti/(Sovvenzioni incassate + raccolta effettuata)

TURNOVER PROGETTI

72

Liquidità/Totale attività

Valore nuovi progetti avviati/Valore progetti conclusi

INCIDENZA SPESE PERSONALE SU COSTI STRUTTURA

Costo personale e collaboratori/Oneri diversi

EFFICIENZA DELLA STRUTTURA

Costi di comunicazione, raccolta fondi e generali/Costi totali

ACRA

44%

1,8%

2010

8,6%

Si tratta di un buon livello di liquidità, che garantisce la sostenibilità dell’attività, in uno scenario di regolare incasso di crediti da parte degli enti finanziatori

39%

L’aumento dell’indicatore è interamente ascrivibile all’incremento delle immobilizzazioni, per acquisti di auto e computer, dato che il patrimonio netto è rimasto sostanzialmente immutato. Il patrimonio fornisce abbondante copertura delle attività a lungo periodo

Il tasso indica una situazione attesa per il 2012 in cui le poste correnti dell’attivo (crediti da enti 102% finanziatori e disponibilità liquide) eccederanno quelle del passivo (spese per realizzazione progetti)

1%

L’esercizio si è chiuso con un esiguo utile di bilancio, come pure l’anno precedente

2%

Il basso rapporto indica la sottocapitalizzazione, tipica del settore, frutto della scelta e dell’impegno di destinare tutti i fondi raccolti alle attività progettuali, anche nel caso di non vincolo delle risorse raccolte

101%

L’indicatore mostra una situazione di equilibrio finanziario sui programmi: la Fondazione ha speso 100% per i programmi tanto quanto ha incassato nel corso dell’anno a fronte degli stessi

86%

Dal tasso si evince una situazione di decremento nel valore dei programmi avviati rispetto a quelli conclusi nell’anno, principalmente ascrivibile al 154% compimento di grandi progetti triennali sul tema dell’acqua e dell’ambiente co-finanziati dall’Unione Europea

63%

8,3%

56%

La forte incidenza del costo del lavoro sui costi della struttura è fisiologica e dimostra la volontà di ACRA di puntare su personale di elevata competenza e professionalità, quale elemento caratterizzante del proprio intervento

8,4%

Il tasso di efficienza della struttura, raggiunto e consolidato ormai da alcuni anni, è soddisfacente e sensibilmente inferiore a quello medio del settore (16,1% Ricerca IID, luglio 2010)


PKF Italia S.p.A. Revisione e organizzazione contabile

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE Ai soci della A.C.R.A. 1.

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d’esercizio della A.C.R.A chiuso al 31 dicembre 2011. Trattandosi di una fondazione riconosciuta per la quale non sussistono, alla data del bilancio, gli obblighi previsti dalla normativa vigente per quanto riguarda le forme di predisposizione del bilancio e gli obblighi relativi al deposito dello stesso, la fondazione ha predisposto il bilancio d’esercizio (stato patrimoniale, rendiconto economico) e la nota integrativa in base al criterio di competenza utilizzando lo schema civilistico. La responsabilità della redazione del bilancio compete al consiglio di amministrazione della A.C.R.A. E’ nostra la responsabilità del giudizio professionale espresso sul bilancio e basato sulla revisione contabile.

2.

Il nostro esame è stato condotto secondo gli statuiti principi di revisione contabile. In conformità ai predetti principi, la revisione è stata pianificata e svolta al fine di acquisire ogni elemento necessario per accertare se il bilancio d’esercizio sia viziato da errori significativi e se risulti, nel suo complesso, attendibile. Il procedimento di revisione comprende l’esame, sulla base di verifiche a campione, degli elementi probativi a supporto dei saldi e delle informazioni contenuti nel bilancio, nonché la valutazione dell’adeguatezza e della correttezza dei criteri contabili utilizzati e della ragionevolezza delle stime effettuate dagli amministratori. Riteniamo che il lavoro svolto fornisca una ragionevole base per l’espressione del nostro giudizio professionale. Per il giudizio sul bilancio dell’esercizio precedente, i cui dati sono presentati ai fini comparativi secondo quanto richiesto dalla legge, facciamo riferimento alla relazione da noi emessa in data 27 maggio 2011.

3.

A nostro giudizio, il bilancio d’esercizio della A.C.R.A. al 31 dicembre 2011, è conforme alle norme che ne disciplinano i criteri di redazione; esso pertanto è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria e il risultato economico della fondazione.

4.

In data 3 dicembre 2011 l’Assemblea straordinaria ha approvato il processo di integrazione dell’associazione CCS all’interno di A.C.R.A.. Tale integrazione permetterà di coniugare l’elevato accreditamento istituzionale di A.C.R.A. con la estesa e capillare presenza presso i privati di CCS.

Milano, 11 aprile 2012 PKF Italia S.p.A.

Michele Riva (Socio)

Ufficio di Milano: Via Galileo Galilei, 7 | 20124 Milano | Italy Tel +39 02 62610.600 | Fax +39 02 62610.620 | Email pkf.mi@pkf.it | www.pkf.it Società di revisione e organizzazione contabile – Iscritta all’Albo Consob e Registro Revisori Contabili – Associata Assirevi Sede Legale: Via Galileo Galilei, 7 - 20124 Milano - Tel: 02 62610.600 Fax: 02 62610.620 - Capitale Sociale EURO 295.000,00 – REA Milano 1045319 Cod. Fiscale e P.I. 04553780158 – Registro imprese n. 222202/6046/2 Milano PKF Italia SpA è membro effettivo di PKF International Limited, un network di società legalmente indipendenti che non accetta alcuna responsabilità o addebito per le attività o inadempienze riferibili a qualsiasi altra società aderente al network.

bilancio sociale 2011

73


schemi di bilancio

ATTIVO B) Immobilizzazioni I - Immobilizzazioni immateriali: 1) Software Totale immobilizzazioni immateriali II - Immobilizzazioni materiali: 1) Immobili 2) Attrezzature varie 3) Centro elaborazione dati 4) Macchine ufficio 5) Mobili ed arredi 6) Automezzi meno fondi ammortamento Totale immobilizzazioni materiali III - Immobilizzazioni finanziarie: Partecipazioni Depositi cauzionali Totale immobilizzazioni finanziarie Totale immobilizzazioni (B) C) Attivo circolante I - Rimanenze di magazzino Prodotti finiti Totale rimanenze di magazzino II – Crediti 1) Crediti per sovvenzioni su progetti a) Sovvenzioni MAE per progetti all'estero b) Sovvenzioni MAE per progetti in Italia c) Sovvenzioni UE per progetti all'estero d) Sovvenzioni UE per progetti in Italia e) Sovvenzioni per progetti in consorzio con altre ONG f) Sovvenzioni Regione Lombardia per progetti all'estero g) Sovvenzioni per progetti altri finanziatori Totale crediti per sovvenzioni su progetti 2) Quote ACRA da raccogliere 3) Crediti verso controparti per quote da ricevere 4) Crediti verso clienti 5) Crediti Diversi Totale crediti III – Disponibilità liquide 1) Casse 2) Banche 3) Casse e banche in loco per progetti Totale disponibilità liquide Totale attivo circolante (C) TOTALE ATTIVO Impegni per progetti con contratti già sottoscritti Quote ACRA valorizzate Quote Controparti valorizzate Totale impegni per progetti di contratti già sottoscritti Totale impegni per fideiussioni

74

ACRA

stato patrimoniale al 31 dicembre 2011

2011

2010

-

2.546 2.546

97.049 15.812 70.687 57.724 19.220 63.457 -209.815 114.134

97.049 15.812 70.688 46.787 19.220 47.718 -193.730 103.544

14.048 18.680 32.727 146.861

14.048 6.180 20.227 126.317

6.234 6.234

8.059 8.059

3.332.134 100.671 6.425.350 425.238 1.534.592

3.315.460 100.671 5.233.221 763.349 1.009.795

-

24.872

1.858.253 13.676.239 3.536.382 501.221 16.293 164.523 17.894.659

1.581.200 12.028.568 3.366.426 320.373 12.730 61.516 15.789.613

4.702 1.328.941 435.268 1.768.910 19.669.802

2.202 826.377 679.531 1.508.109 17.305.781

19.816.664

17.432.099

1.316.310 2.076.175 3.392.485

1.061.618 3.045.904 4.107.522

164.203

238.821

passivo

2011

2010

2.785 101.264

4.090 101.264

61.037 40.520

56.946 40.520

30.174 100.000 335.779

30.174 100.000 332.994

43.235 7.696 9.000 59.931 27.253

43.944 6.000 30.000 79.944 18.427

A) Patrimonio netto I - Patrimonio libero 1) Utile/perdita d'esercizio 2) Riserva integrazione progetti II - Fondo di dotazione dell'ente 1) Fondo dotazione Organismo 2) Fondi dotazione Immobili III - Patrimonio vincolato 1) Fondo lascito Gatti 2) Fondi dotazione vincolato Fondazione Totale patrimonio netto (A) B) Fondi per rischi e oneri 1) Fondo imprevisti 2) Fondo valutazione impatto progetti 3) Fondo studio fattibilità progetti Totale fondi per rischi e oneri (B) C) Trattamento di fine rapporto lavoro subordinato D) Debiti 1) Fondi realizzazione progetti a) Fondi per realizzazione progetti MAE all'estero b) Fondi per realizzazione progetti MAE in Italia c) Fondi per realizzazione progetti UE all'estero d) Fondi per realizzazione progetti UE in Italia e) Fondi per realizzazione progetti in consorzio con altre ONG g) Fondi per realizzazione progetti finanziati all'estero h) Fondi per realizzazione progetti altri finanziatori i) Fondi per realizzazione campagne Totale fondi realizzazione progetti 2) debiti verso banche 3) debiti verso fornitori 4) debiti tributari e sociali 5) debiti verso collaboratori 6) debiti diversi Totale debiti E) Ratei e risconti passivi

18.396.462 571.997 171.399 71.118 6.113 171.162 19.388.251 5.450

13.848 16.105.566 399.339 144.273 68.030 90.093 16.807.300 193.433

TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO

19.816.664

17.432.099

Contratti sottoscritti per progetti da realizzare Quote ACRA valorizzate Quote Controparti valorizzate Totale contratti sottoscritti per progetti da realizzare Totale impegni per fideiussioni

1.316.310 2.076.175 3.392.485

1.061.618 3.045.904 4.107.522

164.203

238.821

4.157.528

3.417.201

27.622

27.622

8.982.187

7.844.559

626.726

1.130.058

1.765.016

1.072.556

196.901

52.412

2.640.481

2.547.309


conto economico al 31 dicembre 2011

ricavi Proventi da enti istituzionali per progetti Progetti MAE all'estero Progetti MAE in Italia Progetti UE all'estero Progetti UE in Italia Progetti in consorzio con altre ONG/Enti Progetti Regione Lombardia all'estero Progetti finanziati all'estero Progetti di altri finanziatori Totale proventi per realizazione progetti Raccolta da privati per progetti Raccolta per progetti MAE all'estero Raccolta per progetti UE all'estero Raccolta per progetti UE in Italia Progetti in consorzio con altre ONG/Enti Raccolta per progetti altri finanziatori Totale raccolta da privati per progetti Totale proventi realizzazione progetti Ricavi dei coordinamenti nei paesi di intervento Proventi diversi Quote associative Proventi contributivi Quote organizzative Interessi, plusvalenze e sopravvenienze Totale proventi diversi TOTALE RICAVI

2011

2010

1.849.095 2.848.724 393.507 835.832 362.007 1.619.434 7.908.599

2.718.315 2.403 3.157.807 269.045 419.696 68.617 251.801 1.278.593 8.166.278

183.661 1.085.205 109.587 89.507 1.467.961 9.376.560 253.546

228.651 1.096.863 33.174 19.361 1.378.050 9.544.328 88.134

2.575 58.717 781.866 28.383 871.542

6.605 33.915 768.324 75.158 884.003

10.501.648

costi Costi per realizzazione progetti Progetti MAE all'estero Progetti MAE in Italia Progetti UE all'estero Progetti UE in Italia Progetti in consorzio con altre ONG Progetti Regione Lombardia all'estero Progetti finanziati all'estero Progetti di altri finanziatori Totale costi per realizzazione progetti Costi dei coordinamenti nei paesi di intervento Oneri diversi Costo personale e collaboratori Spese di rappresentanza Spese per comunicazione Oneri finanziari Sopravvenienze passive Spese generali Decremento scorte di magazzino Ammortamenti ed accantonamenti Totale oneri diversi Utile/perdita d'esercizio TOTALE COSTI

schemi di bilancio

2011 2.032.757 0 3.933.929 503.094 861.805 362.007 1.682.968 9.376.560 253.501

2010 2.946.966 2.403 4.254.670 302.219 428.447 68.617 251.801 1.289.204 9.544.328 87.175

551.674 28.175 24.909 76.871 6.733 151.365 1.825 27.250 868.802 2.785

498.603 30.435 23.519 68.940 21.198 191.038 3.344 43.796 880.872 4.090

10.501.648

10.516.465

10.516.465

Bolivia - Dipartimento di La Paz, municipio di Cairoma Componenti delle Organizzazioni Economiche Contadine sostenute da ACRA.

bilancio sociale 2011

75


estratto della nota integrativa

Cenni sui risultati della Gestione Per una lettura più esplicativa si rimanda alla tabella sottostante e ai relativi commenti.

Il Bilancio dell’esercizio 2011 chiude con un utile di 2.785 Euro. Lo scenario che emerge dalla lettura dei dati del bilancio 2011 conferma lo stato di buona salute di cui gode la fondazione testimoniato dall’incremento delle attività e passività legate all’attività caratteristica, dal mantenimento del volume delle risorse impiegate, dall’ottimo andamento degli incassi dei crediti nei confronti degli enti finanziatori, e dal contenimento delle spese di struttura rispetto al volume d’affari (8,3%).

Nell’ambito dei progetti esteri cofinanziati dal Ministero degli Affari Esteri hanno assunto un peso rilevante, in termini di risorse impiegate, i progetti di accesso all’acqua potabile e realizzazione di infrastrutture idriche nel distretto di Njombe in Tanzania, nella provincia di Marcala in Honduras e nel distretto di Tenghory in Senegal, un progetto di sviluppo sostenibile per il lago Nicaragua e un progetto di educazione di base nella regione del Guerà, in Ciad.

Realizzazione progetti L’analisi delle risorse impiegate per la realizzazione dei progetti nel corso dell’anno conferma la significatività dei progetti cofinanziati da enti pubblici, pari al 69% del totale dei progetti della fondazione, all’interno dei quali si conferma la preponderanza dei fondi erogati dall’Unione Europea, ottenuti mediante la partecipazione ai bandi, pari a circa il doppio di quelli ricevuti dal Ministero degli Affari Esteri. Si segnala inoltre l’incremento relativo dei progetti finanziati da enti privati e in consorzio con altre ONG/Enti. Nel complesso si rileva un sostanziale consolidamento delle risorse complessivamente impiegate sui vari progetti rispetto al 2010 (-1,8%). Il contemporaneo aumento nelle poste dell’attivo e del passivo del bilancio (+11% rispetto al 2010), che riflettono i crediti nei confronti degli enti istituzionali e gli impegni futuri di impiego, permettono di affermare che la dimensione economica e patrimoniale congiuntamente valutata rappresenta una realtà in crescita.

Per quanto riguarda i progetti cofinanziati dalla Unione Europea, si segnalano in particolare quelli di riabilitazione socio-sanitaria dei bambini disabili in Camerun, di tutela ambientale e sviluppo economico locale in Bolivia, Nicaragua, Camerun e Ciad, un progetto di promozione del turismo eco-sostenibile in Burkina, Ecuador e Zanzibar e un intervento di miglioramento dell’accesso e della qualità dell’istruzione primaria nella zona di Aboudeja in Ciad. I progetti in consorzio con altre ONG ed Enti hanno registrato un forte impulso a fronte del pieno sviluppo di progetti gestiti da parte di più ONG, realizzati in diversi paesi e su più settori di attività. Si segnalano in particolare il progetto in Senegal di accesso all’acqua potabile nelle comunità rurali di Coubalan e Niamone, i progetti in Tanzania di gestione sostenibile delle risorse naturali, e di elettrificazione rurale e accesso alla scuola primaria nei villaggi del comprensorio di Madunda e del bacino imbri-

Impiego finanziamenti per realizzazione progetti 2011*

2011

%

2010

%

% differenza

2.032.757

22%

2.946.966

31%

31%

Progetti MAE in Italia

0

0%

2.403

0%

0%

Progetti UE all’estero

3.933.929

42%

4.254.670

45%

45%

503.094

5%

302.219

3%

3%

0

0%

68.617

1%

1%

6.469.780

69%

7.574.876

79%

79%

Progetti in consorzio con altre ONG

861.805

9%

428.447

4%

4%

Progetti finanziati all’estero

362.007

4%

251.801

3%

3%

Progetti di altri finanziatori

1.682.968

18%

1.289.204

14%

14%

9.376.560

100%

9.544.329

100%

100%

Progetti MAE all’estero

Progetti UE in Italia Progetti Regione Lombardia all’estero Sub-totale

Totale

* Le cifre riportate in tabella comprendono sia i finanziamenti da enti sia i finanziamenti da privati distribuiti sui progetti di natura istituzionale. 76

ACRA


fero del Kisongo – distretto di Ludewa, e infine un progetto di educazione primaria in India. Tra i progetti promossi da altri finanziatori istituzionali privati e pubblici si segnalano quello di co-sviluppo e microfinanza, realizzato tra Senegal e Italia, grazie al supporto di 4 fra le principali fondazioni bancarie (Fondazione Cariplo, Compagnia di San Paolo, Fondazione Monte dei Paschi, Fondazione Cariparma), e quello in Ecuador, cofinanziato dalla Fondazione Cariplo e Fondazione Vismara, con l’obiettivo specifico di ottimizzare il flusso delle rimesse della comunità Equadoriana in Italia e la creazione di prodotti finanziari legati allo sviluppo, nello specifico a interventi idrici e produzione locale nelle provincie di Azuay e Cañar in Equador. Inoltre si segnala un progetto in Ciad finanziato da UNHCR per il miglioramento dell’accesso all’educazione, tramite un processo di integrazione tra la

nuovi progetti Titolo

Bolyak - Yaku al Sur - 2° anno* Senacq - Acqua Senmat - Matam Ecumon - Gestione rifiuti solidi Senasn - programma acqua * Sencuc - acqua e competenze locali * Tanmef - Idroelettrico Tcdpad - PADEL Bolmil - Sovranità alimentare Sensem - semi rurali Tanlud - Educazione 2° fase Itadir - Diritti * Honduras - Emergenza Itamul - Migranti Itaweb - Web per l’integrazione * Itaben - Beni comuni del territorio * Itabib - Biblioteche in rete * Itacul - Cultura Itadea Itagal - Mostra la lingua! * Itamen - Mensana Senfon - Microfinanza - 4° anno TCDHCR - Educazione in capi profughi - anno 2011 TCDHCR - Educazione in capi profughi - anno 2012 Totale

Data avvio

popolazione autoctona e i rifugiati della Repubblica Centro Africana. Le risorse impiegate per progetti finanziati direttamente in loco sono prevalentemente attribuibili ai progetti finanziati in Ciad da Unicef per la lotta allo sfruttamento del lavoro minorile, e in Bolivia da Fondazione Avina e AECID per tutela ambientale e sviluppo economico locale. Per il futuro si prevede il mantenimento dell’attuale volume gestito di attività, con il consolidamento della progettazione cofinanziata dall’Unione Europea, e una maggiore diversificazione delle fonti di finanziamento su cui si è intensamente investito nel corso degli ultimi anni. Si evidenzia infine che nel corso del 2011 sono stati approvati una serie di nuovi progetti, le cui attività sono iniziate nell’arco dell’anno 2011 e in parte nei primi mesi del 2012, e il cui dettaglio viene presentato nella tabella sottostante.

Ente Finanziatore

1/1/2011 Ministero Affari Esteri 1/3/2011 Ministero Affari Esteri 1/4/2012 Ministero Affari Esteri 1/2/2011 Unione Europea 1/2/2011 Agence de l'Eau/ Unione Europea 1/1/2012 Cherburg/Unione Europea 1/9/2011 Unione Europea 1/4/2011 Unione Europea 1/2/2011 Comune di Milano 1/1/2011 Comune di Milano 11/6/2011 Intervita 1/10/2011 Provincia di Milano 1/8/2011 Ministero Affari Esteri 1/1/2011 Comune di Milano 1/10/2011 Fondazione Cariplo 1/1/2011 Fondazione Cariplo 1/4/2011 Fondazione Cariplo 1/9/2011 Fondazione Comunità Monza Brianza 1/1/2012 Fondazione De Agostini 1/3/2011 Fondazione Cariplo 1/10/2011 Fondazione Cariplo 1/11/2011 4 Fondazioni bancarie 1/1/2011 HCR 1/1/2012 HCR

Apporto Apporto Sovvenzione Apporto Ente monetario valorizzato monetario ACRA ACRA o valorizz. controp.

Totale budget progetto **

21.257 839.925 1.749.343 421.657 646.000

7.367 85.805 189.900 54.410 583.246

13.000 224.270 393.050 110.823

5.100 554.292 228.700 126.300 -

46.724 1.704.292 2.560.993 602.367 1.340.069

756.400

104.403

-

149.100

1.009.903

1.445.000 552.845 149.700 34.940 1.080.000 6.865 139.200 25.160 12.560 5.190 13.190 21.000

389.106 61.427 111.891 10.250 4.370 9.040 8.880

64.440 25.500 -

28.800 300.000 69.742 18.080

1.834.106 614.273 149.700 240.071 1.380.000 6.865 234.442 25.160 22.810 9.560 22.230 47.960

13.937

-

-

13.937

3.210 14.980 124.209 898.794 774.990 9.750.352

1.010 3.220 1.624.325

831.083

4.220 18.200 124.209 898.794 774.990 13.685.875

1.480.114

* Progetti gestiti insieme ad altre ONG/Enti e di cui ACRA non è il capofila. In tale caso il budget inserito nella tabella non è il budget complessivo dell’intervento, ma unicamente quello a carico di ACRA. ** Nel caso di progetti gestiti insieme ad altre ONG/Enti e di cui ACRA non è il capofila, il budget inserito nella tabella non è il budget complessivo dell’intervento, ma unicamente quello a carico di ACRA.

bilancio sociale 2011

77


Fatti di rilievo intervenuti durante e dopo la chiusura dell’esercizio Nel corso dei primi mesi dell’esercizio 2012 sono stati approvati: 3 progetti, di cui 2 in Congo, con ACRA partner e un budget in carico per l’intervento di Euro 1.231.000, ed uno in Ciad, con ACRA capofila e budget totale di Euro 508.013. Per tutti i progetti l’avvio delle attività è previsto nei prossimi mesi. Sono stati inoltre presentati numerosi progetti alla Unione Europea, alcuni dei quali hanno superato la prima fase di valutazione e richiedono adesso lo sviluppo dettagliato del progetto per la selezione finale. È proseguito l’impegno della fondazione nella gestione tempestiva e strutturata degli impegni di cofinanziamento sui progetti in avvio e in corso, che prevede la presentazione di progetti a supporto delle quote di raccolta a carico della fondazione fin dal momento dell’avvio del progetto cofinanziato dagli enti pubblici. In particolare ACRA ha stipulato accordi e contratti con enti, fondazioni, associazioni, società, ecc. che si sono impegnate ad erogare nei prossimi anni alla fondazione Euro 1.284.731 pari al 62% delle quote totali ancora da raccogliere a carico della fondazione. Un momento storico è stato l’approvazione, in data 3 dicembre 2011, da parte dell’Assemblea Straordinaria di ACRA del processo di integrazione con l’Associazione CCS di Genova all’interno di ACRA. L’opportunità di questa operazione, le cui premesse sono state poste da oltre un anno, nasce dall’analisi della convergenza dei principi valoriali e fondamenti delle due organizzazioni e delle loro complementarietà. In particolare questo processo permetterà di coniugare l’elevato accreditamento istituzionale di ACRA e la estesa e capillare presenza presso i privati di CCS.

Struttura e contenuto del Bilancio Il Bilancio è costituito dallo Stato Patrimoniale, dal Rendiconto Economico al 31 dicembre 2011 e dalla presente Nota Integrativa. Il Bilancio è stato redatto in conformità al Codice Civile. La Nota integrativa ha la funzione di fornire l’illustrazione, l’analisi ed in taluni casi un’integrazione dei dati esposti in Bilancio, ritenute necessarie a dare una rappresentazione veritiera e corretta, anche se non richieste da specifiche disposizioni di Legge. Si evidenzia, infine, che non si sono verificati nel corso dell’esercizio 2011, casi eccezionali tali da rendere necessario il ricorso alle deroghe previste dal Codice Civile, all’art. 2423.

78

ACRA

Controllo interno Gli uffici di sede esercitano un monitoraggio costante ed effettuano verifiche periodiche, anche in loco, per garantire la corretta tenuta della contabilità relativa ai progetti. La contabilità dei progetti cofinanziati dal Ministero degli Affari Esteri, Unione Europea e Fondazioni private è oggetto di audit amministrativi annuali da parte di Dottori Commercialisti iscritti all’Albo dei Revisori Contabili e società di consulenza selezionate dagli stessi finanziatori. I funzionari dell’Unione Europea preposti al controllo del rispetto da parte della fondazione dei vincoli in termini di gestione amministrativa e gestionale dei progetti cofinanziati, hanno svolto anche nel corso del 2011 alcune verifiche in loco presso le sedi locali di ACRA in Bolivia, Ciad, Ecuador, Nicaragua e Tanzania, che si sono concluse positivamente. Il Bilancio è stato sottoposto a revisione contabile da parte della Società PKF Italia S.p.A.

Principi contabili e criteri di valutazione ACRA opera come “Organizzazione Non Governativa - ONLUS”. I principi contabili e i criteri di valutazione utilizzati nella redazione del Bilancio al 31 dicembre 2011 non si discostano da quelli utilizzati per la preparazione del Bilancio dell’esercizio precedente. I criteri di valutazione adottati sono i seguenti:

a) Immobilizzazioni immateriali Sono iscritte al costo di acquisto ed ammortizzate sistematicamente in conto, in 5 esercizi. Le spese di pubblicità e marketing vengono ammortizzate in 5 esercizi, a partire da quello successivo e in funzione della durata del finanziamento ad esso correlato. b) Immobilizzazioni materiali Le immobilizzazioni materiali, che costituiscono beni strumentali, vengono sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio sulla base delle aliquote economico-tecniche determinate in relazione alle residue possibilità di realizzo, ridotte della metà nell’anno di acquisizione. Sono iscritte al costo d’acquisto, eventualmente rivalutato e comprensivo degli oneri accessori. Immobili

3%

Attrezzature varie

20 %

Centro elaborazione dati

20 %

Macchine ufficio

20 %

Mobili ed arredi Automezzi

25 % in funzione della durata del progetto di riferimento


c) Immobilizzazioni finanziarie Le partecipazioni, che rappresentano investimenti duraturi, sono valutate col metodo del costo, rappresentato dal costo di acquisto o di sottoscrizione, incluso gli eventuali oneri accessori. Il costo viene ridotto in caso di perdite permanenti di valore. I titoli relativi ad investimenti di liquidità duraturi, sono iscritti al costo, che in ogni caso, non è superiore al valore di mercato. Nel caso di perdite permanenti di valore, il valore iscritto in bilancio viene svalutato. I depositi cauzionali sono iscritti al valore nominale. d) Crediti I crediti sono iscritti secondo il presumibile valore di realizzo. e) Liquidità Le consistenze di cassa e i depositi bancari sono iscritti al valore nominale. Il cambio di riferimento per l’iscrizione dei valori delle banche in loco per progetti in valuta estera, è quello della data di fine anno. Le differenze di cambio derivanti dall’adeguamento sono state iscritte nel Conto Economico. f) Ratei e Risconti Sono iscritte in tali voci, quote di costi e proventi, comuni a due o più esercizi, in applicazione del principio di competenza temporale. g) Fondo per imprevisti Tale fondo risulta accantonato a fronte di rischi generici legati alla gestione dei progetti. h) Fondo per valutazione impatto progetti Tale fondo risulta accantonato a fronte della valutazione dell’impatto dei progetti realizzati, da verificare dopo alcuni anni dalla conclusione dei progetti stessi. i) Fondo per studi di fattibilità progetti Tale fondo risulta accantonato a fronte di futuri studi di fattibilità di possibili progetti. l) Fondo trattamento di fine rapporto Nella voce “Trattamento di fine rapporto“ è stato indicato l’importo calcolato a norma dell’art.2120 C.C. e corrisponde all’effettivo impegno dell’organizzazione nei confronti dei singoli dipendenti alla data di chiusura del bilancio, dedotte le eventuali anticipazioni corrisposte. m) Debiti I debiti sono iscritti al loro valore nominale. n) Fondi realizzazione progetti I “Fondi realizzazioni progetti” rappresentano l’impegno di spesa che ACRA ha assunto nei confronti degli enti finanziatori per completare le attività previste, e non ancora realizzate, per tutti i progetti in corso ed approvati dagli enti sovventori. Sono iscritti al loro valore nominale. o) Contabilizzazione delle operazioni di gestione Contabilizzazione dei progetti In relazione al fatto che i progetti d’intervento della fondazione hanno propria autonomia gestionale e finanziaria, l’organizzazione amministrativa-contabile di Acra gestisce

in regime di contabilità separata ogni progetto attivato. Ciò significa che i Crediti, i Debiti, i Proventi e gli Oneri relativi alla gestione dei progetti vengono contabilizzati in sezioni di Stato Patrimoniale e Conto Economico distinte rispetto a quelle utilizzate per la gestione delle attività di struttura e generali. La contabilizzazione delle operazioni relative alla gestione dei progetti avviene nel rispetto del principio della competenza, a cui la fondazione ha convertito il proprio bilancio a partire dall’esercizio 2006. La registrazione contabile dei singoli progetti avviene nel momento in cui i progetti presentati agli enti finanziatori sono stati approvati e i contratti relativi alla realizzazione degli stessi sono stati firmati dalla fondazione e dall’ente finanziatore. Tutti i progetti sono contabilizzati nel modo seguente: »» i crediti nei confronti degli enti finanziatori sono registrati nell’Attivo dello Stato Patrimoniale tra i crediti, suddivisi per ente finanziatore, nella misura prevista nel contratto che regola il progetto; »» le quote monetarie che, per contratto, ACRA si è impegnata a raccogliere tra i privati sono registrate nell’Attivo dello Stato Patrimoniale tra i crediti, nella misura prevista contrattualmente; tale voce accoglie anche eventuali apporti monetari a carico di partner locali, se questi non risultano obbligati contrattualmente all’adempimento nei confronti della fondazione; »» gli apporti monetari a cui, per contratto, eventuali controparti italiane o locali si sono impegnate sono registrati nell’Attivo dello Stato Patrimoniale tra i crediti, nella misura prevista contrattualmente; »» gli apporti di beni o servizi, contrattualmente previsti in natura, da parte di ACRA o di controparti locali sono registrati nei conti d’ordine, secondo gli importi presenti nel contratto; »» il valore totale delle attività da realizzare per il progetto, al netto degli apporti in natura, è registrato nel Passivo dello Stato Patrimoniale tra i Fondi Realizzazione Progetti, suddivisi per ente finanziatore; »» i costi sostenuti per la realizzazione delle attività di progetto, se previsti nel contratto del progetto e quindi rendicontabili all’ente finanziatore, sono registrati a Conto Economico tra i costi per realizzazione progetti; »» le donazioni finalizzate ai singoli progetti che ACRA raccoglie vengono registrate a riduzione delle quote monetarie ancora da raccogliere e a riduzione delle attività da realizzare, oltre che a Conto Economico tra i Proventi per progetti da privati; »» a fine anno vengono registrati a Conto Economico Proventi per progetti da enti finanziatori nella misura contrattualmente prevista in relazione ai costi sostenuti nell’esercizio. bilancio sociale 2011

79


Contabilizzazione delle attività di struttura e generali I costi e i ricavi relativi alla struttura e generali, quali i costi del personale di sede non imputato a progetti, i proventi da quote associative, organizzative e da recuperi vari, i costi e i proventi delle attività di comunicazione, raccolta fondi ed eventi, l’affitto della sede di Milano e le spese accessorie, gli ammortamenti, gli oneri e i proventi finanziari, le sopravvenienze, sono contabilizzati per competenza, con ricorso quando necessario, alla rilevazione di Ratei e Risconti. L’avanzo/disavanzo di gestione è quindi il risultato delle operazioni di gestione della struttura, dei coordinamenti e delle campagne, gestiti per competenza. o) Altre informazioni Alcune voci relative al Bilancio dell’esercizio precedente possono essere riclassificate per renderle comparabili con quelle del presente esercizio. Per il dettaglio delle stesse, si vedano i commenti delle singole voci di bilancio. p) Fiscalità La fondazione non svolge attività commerciale e di conseguenza non è assoggettabile all’IRES. Beneficia anche dell’esenzione IRAP, come previsto dalla normativa regionale. Le donazioni che vengono effettuate alla fondazione sono deducibili fiscalmente nel limiti previsti dalla legge.

Commenti alle principali Voci di Bilancio ATTIVITÀ Immobilizzazioni immateriali La voce “software” recepisce nel corso dell’anno i costi per la realizzazione della Intranet, ridotti di un terzo per effetto dell’ammortamento dell’esercizio. Categoria

Valore residuo Incrementi 31/12/10 2011

Ammortamento 2011

Software

2.546

-

-2.546

Valore residuo 31/12/11 0

Totale

2.546

-

- 2.546

0

Immobilizzazioni materiali Il valore delle Immobilizzazioni materiali registra un incremento per l’acquisto di alcuni nuovi computer, stampanti ed accessori per la sede, e di 2 auto acquistate una in Tanzania ed una in Nicaragua. La movimentazione delle immobilizzazioni materiali è composta come segue:

Categoria

Costo storico 31/12/10

Incrementi 2011

Costo storico 31/12/11

Fondo Ammortamento 31/12/11

Valore residuo 31/12/11

Immobili

97.049

-

97.049

-19.292

77.757

Attrezzature Varie

15.812

-

15.812

-15.236

576

Macchine ufficio

46.787

10.937

57.724

-35.038

22.686

Mobili ed arredi

19.220

-

19.220

-19.220

-

Centro elaboraz.dati

70.687

-

70.687

-70.687

-

Automezzi

47.718

15.739

63.457

-50.341

13.116

Totale

297.273

26.676

323.949

-209.814

114.135

Marta Herrera Rivas Lopez, socia del gruppo di donne “La Esperanza” sostenuto dal del progetto “Produrre conservando” - Nicaragua

80

STATO PATRIMONIALE

ACRA


Si noti che la voce “Automezzi” al 31/12/2011 contiene 4 auto, acquistate: la prima in Senegal nel 2007 e già interamente ammortizzata a fine 2008, la seconda in Nicaragua a fine 2008, e già interamente ammortizzata a fine 2011, la terza in Tanzania nell’ottobre 2011 e la quarta in Nicaragua a ottobre 2011.

Immobilizzazioni finanziarie Partecipazioni Il saldo delle Partecipazioni si compone come segue: Descrizione

Valore

Banca Etica

1.033

Cooper. Nazca

10.433

Etimos

2.582

Totale

14.048

Il valore delle quote delle partecipazioni iscritto nel bilancio 2011 al costo è immutato rispetto al saldo al 31 dicembre 2010. Non vi sono perdite permanenti di valore da considerare. ACRA detiene il 60 % della Cooperativa Nazca, sulla quale non esercita alcun tipo di controllo, detenendo un solo voto, né riceve dividendi sulla gestione.

Depositi cauzionali Il saldo dei Depositi Cauzionali si compone come segue: Descrizione Depositi Cauzionale affitti Dep. ENEL-TELECOM Tot. depositi cauzionali

Valori 17.251 1.428 18.680

Il suo ammontare si è incrementato nel corso dell’anno a causa del versamento del deposito cauzionale di Euro 12.500 dovuto per l’affitto di una nuova sede nella quale la fondazione si è trasferita ad inizio 2012.

Descrizione Sovvenzioni MAE per progetti all’estero

Giacenza magazzino La giacenza di magazzino, costituita da oltre 4.988 CD di fiabe realizzate per promuovere la raccolta per i progetti, da 630 libri sui temi dell’acqua e di fiabe per bambini, oltre che da magliette e quaderni, ammonta ad un valore di Euro 6.234, in contrazione rispetto al 2010 di Euro 1.825, per la distribuzione di parte dei materiali. I beni in giacenza sopra descritti sono destinati alla promozione delle varie attività della organizzazione. Crediti Il saldo al 31 dicembre 2011 comprende i crediti sorti nel corso dell’anno a fronte di nuovi progetti approvati, al netto delle sovvenzioni già ricevute, e l’incasso di parte dei crediti relativi a progetti in corso alla fine del 2010, nel rispetto del programma di attività e dei contratti con gli enti sovventori. Il saldo al 31 dicembre 2011 ammontante a Euro 17.713.842, risulta incrementato di Euro 1.998.474 rispetto al saldo dell’anno precedente, a causa del buon andamento della nuova progettazione approvata nell’anno. Tale incremento è bilanciato da un pari incremento nei fondi impegni progetti. La tabella sottostante riepiloga i totali delle sovvenzioni contrattualmente previste per i progetti approvati dai principali donor in Italia e all’estero. Di nuovo emerge la preponderanza dei crediti verso enti pubblici istituzionali, Ministero degli Affari Esteri (202%) e Unione Europea (38%), che riflette il consolidato track record della fondazione nell’accreditamento istituzionale. Le quote ACRA da raccogliere, costituenti il 20% dei crediti totali su progetti, sono relative per il 11% a progetti cofinanziati dal MAE e per l’63% a progetti cofinanziati dalla UE. Valore

Valore %

3.315.460

21

Sovvenzioni MAE per progetti in Italia

100.671

1

Sovvenzioni UE per progetti all’estero

5.233.221

33

763.349

5

Sovvenzioni per progetti in consorzio con altre ONG

1.009.795

6

Sovvenzioni altri finanziatori per progetti all’estero

24.872

0

Sovvenzioni UE per progetti in Italia

Sovvenzioni Regione Lombardia per progetti all’estero

1.581.200

10

Totale crediti per sovvenzioni da enti finanziatori

12.028.568

77

Quote ACRA da raccogliere

3.366.427

21

320.373

2

15.715.368

100

Quote controparti da ricevere Totale crediti

bilancio sociale 2011

81


Si segnala il lieve incremento delle quote di cofinanziamento a carico della organizzazione che passano da Euro 3.366.427 al 31 dicembre 2010 a Euro 3.536.382 al 31 dicembre 2011 in linea con il maggior volume di progetti approvati durante l’anno. Il totale dei crediti verso clienti e diversi è pari a Euro 180.816, con un incremento rispetto al saldo al 31 dicembre 2010 di euro 106.570. Tale incremento è principalmente legato ad anticipazioni effettuate a favore di un partner di progetti in Ciad. Descrizione

Valore

Crediti verso clienti

16.293

Crediti diversi

185.436

Fondo svalutazione crediti

-20.913

Totale crediti

180.816

Liquidità La liquidità è formata: dai saldi attivi delle casse (in contanti e in valuta estera) della sede di Milano, dai conti bancari attivi in Italia, dal conto corrente postale, dagli investimenti finanziari a breve, dalle giacenze di cassa e presso banca in loco per progetti in valuta estera. Rispetto al 31 dicembre 2010 (Euro 1.508.109), la voce ha registrato un incremento, pari a Euro 260.801, ammontando al 31 dicembre 2011 a Euro 1.768.910. Tale incremento, parzialmente compensato dall’aumento dei debiti verso banche, iscritti tra passività dello Stato Patrimoniale, è dovuto al buon numero di nuovi progetti approvati durante l’anno e all’incasso di numerose sovvenzioni attese negli ultimi giorni dell’esercizio. Il saldo Cassa si compone come segue: Descrizione

Valore

Cassa contanti

4.702

Totale casse

4.702

Il saldo Banche si compone come segue: Descrizione BPM c/c 9075 Banca Prossima c/c 1000/6787 Banca Prossima c/c 1000/9461 Banca Etica c/c 102164 Extra Banca conto newco Monte dei Paschi di Siena Conti dedicati di progetto Libretto postale B. Intermobiliare c/c 291-3 C/c postale 14268205 C/c postale 6549660 Barzana Carta prepagata 2353248 Carta prepagata 2353230 Totale banche attive

82

ACRA

Valore 1.474,99 414.385 99.943 3.683 91.806 57.804 291.991 134 342.612 19.489 2.617 1.308 1.694 1.328.941

Il saldo delle giacenze di cassa e banca nei Paesi di intervento e in Italia per progetti si compone come segue: Descrizione Bolivia Burkina Faso Camerun Ecuador Honduras Nicaragua India El Salvador Senegal Tanzania Ciad Attività Italia Totale

Valore 74.043 3.799 18.022 65.511 98.640 101.674 -32.759 1.099 108.370 214.392 -129.472 -88.052 435.268

Nelle giacenze di cassa e banca sopra riportate sono comprese le disponibilità monetarie a fine anno 2011 nei Paesi d’intervento sia liquide in cassa, che nelle varie banche. Trattasi dei trasferimenti di denaro effettuati da ACRA Sede ai Coordinamenti Acra Estero, che gestiscono i progetti in loco e che risultano convertiti in euro al cambio di fine periodo. Tali somme trasferite sono di fatto acconti che la sede invia alle sedi estere, destinati ad essere interamente spesi per acquisire i beni, i servizi e le prestazioni previste dai progetti stessi. In pratica, trattasi di transazioni numerarie assimilabili a giacenze in moneta estera per spese non ancora effettuate. Sebbene le giacenze di cassa e banca complessive di ogni Paese abbiano quasi sempre saldo positivo, è possibile che la situazione contabile di alcuni progetti mostri saldi negativi, dovuti a sfasamenti temporali tra l’ammontare dei trasferimenti effettuati dalla sede e le spese sostenute in loco. Il saldo negativo relativo alle attività in Italia (Euro -88.052) è relativo a debiti nei confronti di partner di progetti di Educazione allo Sviluppo in Italia ed Europa, per attività svolte, che come da accordi verranno liquidati ai partner non appena ACRA riceverà l’erogazione del saldo atteso da parte degli enti finanziatori. La regola generale prevede che tali operazioni debbano essere registrate al cambio del giorno in cui avviene il trasferimento della valuta e che a fine esercizio tali importi non debbano essere adeguati al cambio di fine esercizio.

PASSIVITÀ Patrimonio netto Il Fondo Dotazione Organismo ammonta a Euro 161.037, ed è costituito da una quota indisponibile, ammontante a


Euro 100.000, a garanzia della fondazione di partecipazione, e da una quota disponibile di Euro 61.037. Il fondo si è incrementato nel corso dell’esercizio dell’avanzo di gestione dell’esercizio precedente, pari a Euro 4.090. Tutti le altre poste del Patrimonio Netto sono rimaste invariate rispetto all’anno precedente e sono costituite da: il Fondo Integrazione Immobili pari a Euro 40.520, la Riserva Integrazione Progetti pari a Euro 101.264 e il Fondo Lascito Gatti pari a Euro 30.174. L’avanzo di gestione che emerge dal bilancio al 31 dicembre 2011 ammonta a Euro 2.785.

contratti sottoscritti con enti finanziatori per la completa realizzazione dei progetti approvati, nella misura contrattualmente prevista, al netto delle attività già realizzate. Il saldo dei fondi realizzazione progetti al 31 dicembre 2011 ammonta a Euro 18.396.462 e, confrontato con il saldo al 31 dicembre 2010 pari a Euro 16.105.566, mostra un incremento di Euro 2.290.896, dovuto all’aumento del volume dei nuovi progetti approvati nel corso dell’esercizio. Un pari incremento è già stato visto nelle attività per sovvenzioni verso enti finanziatori e quote monetarie da raccogliere a carico della ONG.

Fondi per rischi e oneri Il dettaglio dei fondi per rischi e oneri è il seguente:

I debiti verso banche ammontano al 31 dicembre 2011 ad euro 571.997 e sono così ripartiti:

Descrizione

Valore

Fondo imprevisti

43.235

Fondo valutazione impatto progetti

9.000

Fondo studi fattibilità progetti

7.696

Totale

59.931

Il fondo imprevisti ammonta a Euro 43.235, in lieve contrazione di Euro 709 rispetto al 2010 per l’utilizzo di tale somma a fronte di spese impreviste legate al decesso di un collaboratore locale in Bolivia. Il fondo valutazione impatto progetti, costituito nel corso del 2009 e non ancora utilizzato, è stato incrementato di ulteriori Euro 3.000, con l’obiettivo di accantonare progressivamente le risorse che si renderanno necessarie per la valutazione dell’impatto dei progetti realizzati, da svolgere a distanza di alcuni anni dalla conclusione dei progetti stessi. Il fondo studi di fattibilità progetti, costituito nel corso del 2010 con un accantonamento iniziale di euro 30.000, è stato in grande parte utilizzato per i numerosi studi di fattibilità realizzati nell’anno, che hanno permesso l’approvazione di un buon numero di progetti; ed è stato incrementato dell’accantonamento di Euro 3.000, volto a garantire la possibilità di effettuare analisi e studi di fattibilità per progetti futuri, nella volontà di cercare sempre nuove aree e settori di intervento sostenibili.

Trattamento di fine rapporto Il Trattamento di fine rapporto al 31 dicembre 2011 ammonta a Euro 27.253, in aumento rispetto al saldo al 31 dicembre 2010 di Euro 8.825, a fronte dell’accantonamento dell’esercizio per gli otto dipendenti in essere ammontante a Euro 12.911 e alla liquidazione del fondo spettante a una dipendente il cui rapporto di lavoro è cessato nel corso dell’anno per Euro 4.085. Debiti Tale voce accoglie i fondi realizzazione progetti, che costituiscono tutto l’impegno di spesa che ACRA ha a fronte di

Descrizione

Valore

Banca Popolare di Milano

20.327

Banca Prossima

201.570

Banca Etica

89.520

Extra Banca

260.199

Carta di Credito Totale banche passive

381 571.997

Si rimanda alla voce liquidità nel paragrafo relativo alla disponibilità bancarie attive. La fondazione risulta affidata al 31 dicembre 2011 nei confronti del sistema bancario per complessivi Euro 1.400.000, ampiamente utilizzati nel corso di tutto l’anno e scarsamente al 31 dicembre a causa dell’incasso di numerose sovvenzioni attese negli utili giorni dell’anno. Fruisce inoltre di una fideiussione ricevuta a garanzia della completa e corretta realizzazione di un progetto in Bolivia, ormai concluso da anni, per il quale non è mai stato ottenuto lo svincolo, ora in negoziazione, da parte dell’ente sovventore per Euro 164.203. Altri debiti al 31 dicembre 2011 ammontano a Euro 419.792, in aumento di Euro 117.397 rispetto all’esercizio precedente (Euro 302.296), per l’effetto combinato di un incremento nei debiti verso i fornitori e per la nascita di un debito di Euro 85.993 verso un finanziatore privato, contratto per l’avvio delle attività di una impresa sociale in Tanzania, per la realizzazione della quale ACRA si sta impegnando nella raccolta dei fondi necessari. Gli altri debiti sono costituiti da debiti verso fornitori (Euro 171.399) per beni e servizi acquistati in Italia per la realizzazione dei progetti sia in Italia che all’estero, nonché per le spese generali e di struttura; debiti verso l’Erario ed enti previdenziali (Euro 71.118), prevalentemente costituiti dalle ritenute sugli stipendi dei lavoratori e dei collaboratori del mese di dicembre; debiti verso il personale (Euro 6.113), bilancio sociale 2011

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rappresentati dallo stanziamento per la quattordicesima mensilità; e debiti diversi (Euro 171.162), verso il finanziatore privato delle attività dell’impresa sociale in Tanzania, associazioni, partner di progetto e altri.

Ratei e risconti passivi I ratei e risconti passivi al 31 dicembre 2011 ammontano a Euro 5.450 e sono costituiti principalmente da incassi volti alla copertura di spese dell’esercizio futuro. Conti d’Ordine Impegni per progetti con contratti già sottoscritti Vengono classificati in questa voce gli impegni che ACRA e i partner di progetto si sono contrattualmente assunti, anche nei confronti degli enti finanziatori, ad apportare beni e servizi in natura, per gli importi contrattualmente previsti e non ancora evasi. In particolare si tratta: »» di valorizzazioni di prestazioni, beni e opere che ACRA deve apportare per Euro 1.316.310 »» di valorizzazioni di prestazioni, beni e opere che i partner di progetto devono apportare per Euro 2.076.175 L’attività lavorativa prestata in ACRA da parte del numeroso personale volontario, sia in sede che nei paesi di intervento, contribuisce alla realizzazione del valore apportato nella realizzazione dei progetti. Impegni per fideiussioni È ancora in essere l’impegno che la fondazione aveva assunto in favore del Ministero degli Affari Esteri per la gestione del progetto 1137/G230/ACRA/BOLIVIA con l’Assicurazione UNIPOL per Euro 164.203.

CONTO ECONOMICO RICAVI Proventi da enti istituzionali per progetti I proventi per progetti accolgono gli importi maturati a favore degli enti finanziatori calcolati sulla base della percentuale di incidenza del loro contributo sul totale costo del progetto, applicata ai costi di progetto sostenuti nell’esercizio. Questo criterio ha come premessa fondamentale l’intera copertura finanziaria dei progetti sottoscritti, di cui la maggior parte a carico dell’ente finanziatore e il residuo a carico della fondazione stessa e di eventuali partner di progetto. I Proventi da enti istituzionali per progetti al 31 dicembre 2011 ammontano a Euro 7.908.599, in lieve contrazione di 84

ACRA

Euro 257.679 (-3%) rispetto al saldo al 31 dicembre 2010 ammontante a Euro 8.166.278. In particolare vanno segnalati: la riduzione significativa di Euro 869.220 (-32%) di proventi su progetti esteri finanziati dal Ministero degli Affari Esteri, dovuta al fatto che nel 2010 si erano conclusi alcuni grandi progetti in Tanzania, Burkina, Camerun e Ciad, che sono stati sostituiti da minor nuova progettazione; il lieve calo di Euro 184.620 (-5%) di proventi sui progetti finanziati dall’Unione Europea; il forte aumento di Euro 416.135 (+99%) di proventi su progetti in consorzio con altre ONG/Enti, dovuto all’avvio di un nuovo progetto acqua in Senegal; e il sensibile incremento dei proventi da progetti finanziati da altri enti finanziatori pari ad Euro 340.840 (+27%) interamente ascrivibile ai maggiori proventi per attività realizzate in Ciad e finanziato da UNHCR per l’accesso all’educazione tramite un processo di integrazione tra la popolazione autoctona e i rifugiati della Repubblica Centro Africana.

Raccolta da privati per progetti Questa voce accoglie la quantificazione dei proventi pervenuti alla fondazione da parte di privati individui, gruppi di appoggio, associazioni e fondazioni per la realizzazione dei progetti cofinanziati da parte dei vari Enti. Questa voce pari ad euro 1.467.961 ha avuto un incremento di euro 89.911 (7%) rispetto al risultato di bilancio 2010, già in aumento rispetto al bilancio 2009, e dimostra il mantenimento di una buona capacità di raccolta anche in momenti di crisi generalizzata e strutturale. In particolare ciò dimostra che l’organizzazione ha contribuito alla raccolta dei fondi per la realizzazione dei progetti cofinanziati da enti pubblici nella misura del 16%. Ricavi dei coordinamenti nei paesi di intervento Sono stati inseriti i saldi dei proventi generatesi in loco in seguito a raccolta non destinati a singoli progetti, grazie a interventi sussidiari rispetto all’attività istituzionale (es. affitto locali, prestazioni di servizi offerte a terzi etc.) da parte dei coordinamenti di Camerun, Ciad, Senegal, Tanzania, Nicaragua, Ecuador e Bolivia per coprire i costi sostenuti dal coordinamento e non ascrivibili a progetti. Il saldo al 31 dicembre 2011 di Euro 253.546 è in sensibile aumento rispetto all’anno 2010 (euro 88.134) e a causa della raccolta in Tanzania di Euro 180.147, volta alla copertura dei costi di acquisto di una turbina e dei relativi cavi elettrici per un impianto idroelettrico. Proventi diversi I proventi diversi sono le quote che permettono alla fondazione di poter svolgere la propria attività istituzionale. Tali proventi sono costituiti dalle quote sociali che i soci annualmente versano, da una quota dei contributi ricevuti


per poter realizzare le varie iniziative, dalle quote organizzative che i vari donor istituzionali riconoscono alla fondazione per le attività amministrative e di coordinamento sui progetti, e infine dai proventi finanziari, e eventuali recuperi e sopravvenienze attive. Il saldo al 31 dicembre 2011 ammonta a Euro 871.542, in lieve contrazione (-1,4%) rispetto al saldo al 31 dicembre 2010 di Euro 884.003. In particolare si sottolinea la buona tenuta delle quote organizzative su progetti (Euro 781.866, + 2%) e il calo delle differenze attive di cambio e recuperi su progetti.

COSTI Costi per realizzazione progetti Gli oneri per progetti sia in Italia che all’estero rappresentano le spese effettive che vengono sostenute in Italia e all’estero durante l’anno per la realizzazione dei progetti. Gli “oneri per realizzazione progetti” al 31 dicembre 2011 ammontano a Euro 9.376.560, in lieve calo di Euro 167.768 (-2%) rispetto al saldo al 31 dicembre 2010, pari a Euro 9.544.328. Al pari di quanto rilevato alla voce “proventi da enti istituzionali per progetti” si rilevano: un forte calo di spesa di Euro 916.613 (-31%) sui progetti cofinanziati dal Ministero Affari Esteri, dovuto alla conclusione nel 2010 di numerosi e grandi progetti, non sostituiti da altrettanti in avvio nel 2010; una lieve contrazione di spesa di Euro 119.866 (-3%) su progetti finanziati dall’Unione Europea; un incremento di Euro 433.358 (101%) sui progetti in consorzio con altre ONG/Enti ed un incremento di Euro 110.206 (44%) su quelli finanziati da altri Enti finanziatori. I progetti Regione Lombardia sono conclusi e non ne sono stati approvati di nuovi. Costi dei coordinamenti nei paesi di intervento Il saldo al 31 dicembre 2011 di Euro 253.501 è in aumento rispetto a quello al 31 dicembre 2010, pari a Euro 87.175, in quanto contiene i costi sostenuti in Tanzania per l’acquisto di una turbina e dei relativi cavi elettrici per un impianto idroelettrico per un totale di Euro 185.221.

dalle spese generali di struttura (affitto, utenze sede, ecc), dagli ammortamenti dei cespiti di sede, dagli oneri finanziari, dalle eccedenze di spese su programmi e sopravvenienze passive. Il saldo al 31 dicembre 2011 ammonta a Euro 868.802, in leggera flessione di Euro 12.070 (-1,4%) rispetto al saldo al 31 dicembre 2010 di Euro 880.872. La composizione del saldo mostra un incremento dei costi di personale (Euro 53.071) e un aumento dei costi finanziari costituiti dagli interessi passivi sugli affidamenti bancari utilizzati (Euro 7.931), più che compensati da una sensibile contrazione delle spese generali (Euro 39.672) attinenti le consulenze e la formazione del personale, una riduzione degli accantonamenti a fondi rischi per studi di fattibilità, e minori eccedenze di costi su progetti. Si rileva in particolare che il bilancio 2010 accoglieva costi per consulenze sostenuti per l’accompagnamento al processo di trasformazione in fondazione di partecipazione, fattispecie non più presente nel bilancio 2011.

Altre informazioni La struttura organizzativa della sede di Milano, che ha in carico la gestione e il coordinamento di tutte le attività della fondazione in Italia e nei paesi di intervento nel Sud del Mondo, a fine anno è costituita da 7 dipendenti, di cui 2 part-time, 26 collaboratori, di cui 9 part-time, 6 volontari, 2 stagisti, 2 tirocinanti, 5 ragazzi partecipanti al progetto di Servizio Civile. La fondazione ha redatto il documento programmatico sulla sicurezza ai sensi del DL. GS. 196/2003.

Il Presidente Angelo Locatelli

Il saldo è in linea con l’ammontare dei ricavi dei coordinamenti in loco e accoglie costi generali e di struttura, oltre che eventuali perdite su micro-progetti finanziati in loco per i coordinamento di Burkina, Bolivia, Camerun, Ciad, Senegal, Tanzania, Ecuador, e Nicaragua.

Oneri diversi Sono gli oneri che la fondazione sostiene per poter svolgere la propria attività istituzionale e sono costituiti dai compensi del personale di sede, dalle spese di rappresentanza per viaggi, dalle spese di comunicazione e raccolta fondi,

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Sedi in Italia e nel mondo

ACRA honduras Residencial Ciudad Nueva Calla Principal Entrada a Marcala, Apartado Postal No. 1943 Honduras tel. 00504 27644107

ACRA el salvador Avenida. Los Cedros 1019 Urbanizaci贸n Universitaria San Salvador - El Salvador tel/fax +503 22254588 ACRA nicaragua Calle Carmen Casa No.523, Reparto S. Juan, de la UNIVAL 1/2 Cuadra al Sur Calle el Carmen 523, Managua Nicaragua tel. +505 2277 4888 fax +505 2277 4676

ACRA ecuador Calle Alemania N 31 118 y Mariana de Jes煤s, Quito, Ecuador tel/fax +593 2 2529692 +593 2 2546023 ACRA BOLIVIA Pasaje Subteniente Aramayo 1008 Esquina Jaimes Freire Sopocachi - La Paz Bolivia tel. +591 2 2410708 fax + 591 2 2424467

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ACRA


ACRA india C/o The Nabha Foundation Khemka House, 1st Floor 11 Community Centre Saket, New Delhi 110 017

ACRA Italia Sede legale: Via E. Breda 54, 20126 Milano Sede operativa: Via Lazzaretto 3, 20124 Milano Tel. +39 02 27000291/27000826 Fax +39 02 2552270

ACRA Burkina faso 06 BP 9288 Ouagadougou 06 Burkina Faso tel. +226 5045 2699 Ufficio Diapaga tel. +226 40791062

ACRA senegal Ufficio di Dakar: Sacré Cœur II Villa n. 8613 E tel. +221 33 827 6413 fax +221 33 867 1910 Ufficio di Ziguinchor: Villa N°410, Quartier Goumel tel. +221 77 293 4871

ACRA ciad Qr. Sabangali BP 1099 - N’Djamena tel. +235 2251 9223

ACRA camerun Ufficio di Yagoua: BP 39, Yagoua tel. +237 98570776 tel. +237 70183476

ACRA tanzania Ufficio Dar Es Salaam: Plot no. 1260/C - Mikocheni “B” P.O.BOX 12435, Dar es Salaam Tanzania Tel +255 767950350 Ufficio di Njombe: c/o Nazareth Center P.O. BOX 807 - Njombe Tanzania tel: + 255 753 168 065 Ufficio di Zanzibar: PO Box 3067, Shangani - Stone Town Zanzibar tel. +225 764340286

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Senegal - Comunità rurale di Niamone, villaggio di Boutolatte 88

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Ringraziamo tutti gli operatori, i collaboratori, i volontari, i sostenitori e i partner dei programmi e delle attività che, anche nel 2011, hanno voluto lavorare insieme a noi e ci hanno permesso di proseguire l’azione iniziata oltre 43 anni fa a favore dello sviluppo di alcuni dei Paesi più poveri del Sud del mondo. Si ringraziano in particolare: Enti e Istituzioni: AATO Milano, Agence de l’eau (Normandie, France), CETAMB, Communauté Urbaine de Cherbourg-Octeville (Francia), Comune di Milano, Comune di Ronco Briantino, Consolato Canadese, FAO, IFAD, Ministero Affari Esteri, Organizzazione Mondiale del Turismo, Pro loco di Barzana (BG), Provincia di Milano, Provincia di Monza e Brianza, Regione Lombardia, Rural Energy Agency (Tanzania), Tavola Valdese, Ufficio Nazionale Servizio Civile, UNHCR, UNICEF, Unione Europea, Università di Milano, Ville de Cherbourg-Octeville (Francia) Imprese: ArteInvestimenti, AZIMUT SGR S.p.A, Bananas S.r.l, Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A., Banca Popolare di Milano Società Cooperativa a r.l., BravoSolution S.p.A., Compagnia di San Paolo, Euronics Italia S.p.A, Eurotubi S.r.l., Gazzetta dello Sport, LATINOAMERICANDO S.R.L, NATIXIS GLOBAL ASSOCIATES ITALIA SGR S.p.A., Photomovie S.r.l., Progetto 2000 S.c., Prysmian S.p.A., Studio Gregorietti e Associati, Tecnosteel S.r.l., VALORE REALE SGR S.p.A. Fondazioni: Fondacion Paraguaya, Fondation Assistance International FAI (Svizzera), Fondation Bethleem, Fondazione Aiutare i Bambini (FAIB), Fondazione AVINA, Fondazione CARIPARMA, Fondazione CARIPLO, Fondazione Mediolanum, Fondazione Monte Dei Paschi di Siena, Fondazione Peppino Vismara, Fondazione Renato Grandi, Fondazione Sodalitas, Mastercard Foundation, The Nabha Foundation Associazioni, Ong, reti di rappresentanza: A.R.E.S. Bipiemme, A.S.D. Equipe Running, A.S.D. Milano City Marathon, AGIS lombarda, Associazione Amici di Goundi di Milano, Associazione Fraternità Missionaria ONLUS, Banco Informatico Tecnologico e Biomedico ONLUS, CESPI, CISV, Consorzio Equamente, Crocevia, Intervita, Mediafriends Onlus, Opera San Giuseppe, P.I.M.E., Silenziosi Operai della Croce

In memoria di

Alfonso Espinal, storico collaboratore di ACRA in Bolivia, amico e compagno prezioso.

Gabriella Corti, un riferimento fondamentale per tutta ACRA, fin dalla sua prima esperienza di volontariato in Ciad.


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