l'Industria Meccanica 695 - gennaio-febbraio 2015

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l’INDUSTRIAMECCANICA impresa. economia. politica. norme. export.

FONDATA NEL 1919

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La Guerra del Petrolio

GENNAIO FEBBRAIO 2015

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Alberto Caprari guida Anima

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FEDERAZIONE DELLE ASSOCIAZIONI NAZIONALI DELL'INDUSTRIA MECCANICA VARIA ED AFFINE

Oil&Gas, il mondo è in fermento U

n focus dedicato all’Oil&Gas era in programma per questo numero già da un anno. Mai avremo pensato, però, di doverlo cestinare a metà dell’opera e riscrivere da capo: il 2015, infatti, si è aperto con un mercato del petrolio profondamente diverso da come lo avevamo conosciuto finora. La “guerra del greggio” è scoppiata. L’Arabia Saudita – in cerca di un ritorno allo status quo – fa lavorare il mercato senza ricorrere a tagli produttivi, in modo da lasciar crollare i prezzi del petrolio a danno delle produzioni più costose, prime fra tutte le tecniche del fracking e l’estrazione di shale in Usa e Canada. Mentre mandiamo in stampa questo magazine (bimestrale) gli scenari cambiano a ritmo da quotidiano, ma vogliamo dare in queste pagine il punto di vista di alcuni protagonisti sia del mondo dell’upstream – con l’ampia analisi del mercato dell’Australia – sia del downstream, dove facciamo il punto sulla raffineria italiana con un’intervista all’Unione Petrolifera. La rivista si apre con un editoriale di Marco Fortis, che sfatando – dati alla mano – alcuni luoghi comuni sul nostro Paese, aiuta a guardare l’Italia con occhi nuovi. Ed è con questo spirito che si presenta, inoltre, in queste pagine il neo presidente di Anima Alberto Caprari, che prende il posto di Sandro Bonomi, tuttora alla guida di Orgalime. Parliamo poi di idrotermosanitario, dove il mercato – con l’imminente entrata in vigore di ecodesign ed ecolabelling – sta vivendo un cambiamento epocale che porterà alla sostituzione di tutte le caldaie non efficienti. Passiamo poi all’estero, con un reportage dalla Cina e un articolo sugli sviluppi concreti della certificazione doganale Aeo. Settori protagonisti di questo numero sono rappresentati da Assoferma, che ha siglato un importante accordo con Arge relativo agli Epd; Assopompe, che fa il punto sul mercato italiano; Acica, che con il nuovo presidente Marco Depaoli sta cambiando il volto all’associazione. Mentre raccontiamo nel dettaglio le esperienze delle aziende Simaco Elettromeccanica e Pneumax. Notizie di mercato, news dalle aziende e le recensioni dei libri consigliati per voi concludono questo numero della rivista. La Redazione - @IndMeccanica

L’Industria Meccanica - Pubblicazione bimestrale di ANIMA/Confindustria Registrazione Tribunale di Milano N. 427 del 17.11.73 Direttore responsabile Giuseppe Bonacina - bonacina@anima.it Direttore editoriale Alessandro Durante - durante@anima.it Comitato editoriale Michele Bendotti, Giuseppe Bonacina, Sandro Bonomi, Maurizio Brancaleoni, Alberto Caprari, Alessandro Durante, Paola Ferroli, Andrea Orlando, Mario Salvi Comitato tecnico-scientifico Pierangelo Andreini, Antonio Calabrese, Roberto Camporese, Pietro Luigi Cavallotti, Alessandro Clerici, Rodolfo De Santis, Marco Fortis, Ennio Macchi, Giovanni Riva, Pietro Torretta, Giuseppe Zampini Redattore Carlo Fumagalli - fumagalli@anima.it Segretaria di redazione Cinzia Alchieri - alchieri@anima.it - Tel. 02 45418.211 Hanno collaborato a questo numero: Laura Aldorisio, Alessandra Castaldo, Katia Morichetti, Federico Musazzi, Gloria Presotto, Arianna Veroni, Marcello Zinno Contributo speciale di: Marco Fortis, Fondazione Edison William Peasland, Australian Trade Commission Impaginazione Alessia Garbujo e Fabio Lunardon Responsabile della pubblicità Mario Salvi - salvi@anima.it Direzione e Redazione ANIMA Federazione delle Associazioni Nazionali dell’Industria Meccanica Varia e Affine Via Scarsellini 13 - 20161 Milano | Tel. 02 45418.500 - Fax 02 45418.545 www.anima.it - anima@anima.it Online: www.industriameccanica.it Twitter: @IndMeccanica Gestione, amministrazione, abbonamenti e pubblicità A.S.A. Azienda Servizi ANIMA S.r.l. Via Scarsellini 13 - 20161 Milano - Tel. 02 45418.200 Abbonamento annuo (6 numeri) Italia 80 euro - Estero 110 euro Si comunica ai Sigg. abbonati che, avvalendosi del contenuto dell’art. 74 lettera C del D.P.R. 26.10.1972 N. 633 e del D.M. 28.12.89, A.S.A. S.r.l. non emetterà fatture relative agli abbonamenti Progetto editoriale e grafico ANIMA - L’Industria Meccanica Stampa Bonazzi Grafica - Sondrio - www.bonazzi.it

È vietata la riproduzione di articoli e illustrazioni de “L’Industria Meccanica” senza autorizzazione e senza citarne la fonte. La collaborazione alla rivista è subordinata insindacabilmente al giudizio della Redazione. Le idee espresse dagli autori non impegnano né la rivista né ANIMA e la responsabilità di quanto viene pubblicato rimane degli autori stessi. . Associato all’Unione Stampa Periodica Italiana ROC N. 4397

l’industria meccanica 695 | 4


SOMMARIO | NUMERO 695 “Oh l’orizzonte in fuga, dove s’accende rara la luce della petroliera!” Eugenio Montale (1896-1981)

EDITORIALE #prideandprejudice, segnali forti della meccanica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9 di Marco Fortis

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RUBRICA | Donne e uomini al timone. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10 ANIMA | Il nuovo Presidente Chi vive l’export sulla sua pelle ha gli strumenti per aiutare le Pmi. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12 Intervista ad Alberto Caprari

ANALISI | Economia e Politica Pride & Prejudice. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16

FOCUS | Oil & Gas L’innarestabile crollo del petrolio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20 di Gloria Presotto In tre anni chiuse cinque raffinerie in Italia, ora il crollo del greggio rimescola le carte . . . . . . . . . . . . . 22 Intervista a Franco Del Manso, Unione Petrolifera di Carlo Fumagalli Componentistica industriale: le regole di un settore che cresce e cambia in fretta. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26 di Arianna Veroni

22

FOCUS | Australia Australia: rallentano gli investimenti, rimangono le opportunità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28 Australia: while investments slow down, opportunities remain big di William Peasland Scisto e Tight Gas, nel Western Australia i più grandi bacini al mondo. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34 Shale and Tight Gas, in Western Australia one of the largest recoverable reserves

FIERE | Offshore Mediterranean Conference 2015 Omc, tutto sull’offshore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38

FOCUS | Idrotermosanitario Svolta Energetica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 44 di Federico Musazzi

FOCUS | Edilizia ed Efficienza Porte aperte all’Epd. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 48 di Marcello Zinno Porte e finestre, anche la Cina diventa “green” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 51

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FEDERAZIONE DELLE ASSOCIAZIONI NAZIONALI DELL'INDUSTRIA MECCANICA VARIA ED AFFINE


SOMMARIO | NUMERO 695

INTERNAZIONALIZZAZIONE | Cina China: un polo tecnologico per avvicinare le Pmi europee . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 52 一个向欧洲中小企业靠拢的技术中心

di Laura Aldorisio

CASE HISTORY Simaco Elettromeccanica, la piccola impresa batte la grande crisi con l’export . . . . . . . . . . . . . . . . . . 56

IL SETTORE PROTAGONISTA | Assopompe/Anima Industria delle pompe in Italia: un successo da quasi due miliardi di euro. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 58

PROGETTO DOGANA FACILE | Certificazione Aeo Aeo. Dalla dogana gli strumenti per essere competitivi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 60

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INDUSTRIA Pneumax to business, investimenti strutturali e servizi ad hoc . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 64

ANIMA | Presidenti Acica, la chiave è innovare. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 68

FLASH INTERNAZIONALIZZAZIONE. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 70 NEWS | Automazione

In copertina: elaborazione grafica su ©Fotolia

Industry 4.0. La fabbrica del futuro. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 72

MERCATO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 76 Bosco verticale, la tecnologia dietro ogni stagione Progetto abitativo ad alta efficienza energetica Nuova centrale ausiliaria in Estonia Accordo tra Tellure Rôta e l’Università di Modena e Reggio Emilia

NEWS | Dalle aziende. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 80 APPUNTAMENTI ANIMA. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 86 RECENSIONI. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 89 TABELLE BLU

Costo orario medio dell’operaio - n.21 (2015). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 91

TABELLE ARANCIO Listino prezzi materiali di interesse della meccanica varia - n. 690. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 93

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EDITORIALE

#prideandprejudice segnali forti dalla meccanica

In Italia l’attività economica è stata debole e il 2014 si è chiuso in recessione. Sono migliorati invece i consumi delle famiglie italiane, che hanno registrato un modesto rialzo, grazie oltre che alle politiche del governo anche al basso livello dell’inflazione e nell’ultimo periodo dell’anno alla diminuzione dei costi energetici. L’euro più debole può ora favorire l’export mentre il piano di Quantitative easing della Bce può stabilizzare le finanze dell’Eurozona e immettere liquidità in circolo. Di notevole preoccupazione è rimasto in Italia il livello di disoccupazione che si è mantenuto in salita e ai massimi storici. Le prospettive dell’attività economica e della stabilità dei prezzi dipendono, più che in passato, dal recupero della domanda interna e dal riavvio degli investimenti, privati e pubblici. In questo scenario, non positivo ma comunque migliore rispetto a quello che spesso viene descritto dalla stampa italiana ed estera, la meccanica italiana ha saputo trainare il nostro commercio estero per export e soprattutto per contributo alla bilancia commerciale. Con 70 miliardi di surplus nel 2013, la meccanica italiana, di cui la Federazione Anima rappresenta numerosi settori, è terza nella graduatoria mondiale per saldo della bilancia commerciale, preceduta dai competitor tedeschi e giapponesi, ma davanti a cinesi e sud coreani.

Marco Fortis Vice Presidente Fondazione Edison Consigliere economico della Presidenza del Consiglio

I dati del 2014 relativi ai settori rappresentati da Anima mettono in luce una situazione di stabilità, con una produzione industriale che registra un debole +0,1% rispetto al 2013 e un export in crescita del +1,1%. A livello generale, la voce Istat “macchine e apparecchi meccanici” ha chiuso il periodo gennaio-settembre 2014 con un export di 54 miliardi di euro (+3,4% rispetto allo stesso periodo del 2013) ed un saldo attivo con l’estero di ben 36,8 miliardi (+3,1%). Continua a pagina 16

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RUBRICA | Donne e Uomini al timone

Marco Arletti

nuovo presidente del Gruppo Giovani di Confindustria Modena Dopo il mandato di Elena Salda, l’assemblea dei giovani imprenditori ha eletto Marco Arletti nuovo Presidente. Arletti è Amministratore Delegato della Chimar di Soliera, l’azienda di famiglia che opera nel settore della progettazione e produzione di imballaggi industriali e nella progettazione e gestione di servizi di logistica industriale. Arletti è impegnato da lungo tempo nell’attività del Gruppo Giovani Imprenditori, e dal 2011 è stato Vicepresidente. Come Presidente rimarrà in carica fino a dicembre 2017 e opererà al fianco di quattro Vicepresidenti: Giorgio Bellucci (Caglio Bellucci), Luca Panini (Franco Cosimo Panini Editore), Fabio Poli (Gruppo Sirio), Federico Saetti (Opocrin). Con la sua nomina è stato eletto anche il nuovo Consiglio Direttivo che risulta composto da 11 consiglieri: Valentina Agnani, Alessandro Baklagis, Alessio Balestri, Giulia Bernini, Vittorio Cavani, Chiara Cotti, Alice Marchini, Gianmarco Messori, Silvia Pecorari, Martina Po, Alessandro Rovinalti. «Sono onorato per la fiducia che i colleghi imprenditori hanno voluto accordarmi - ha affermato il neopresidente - È un incarico importante quello che mi accingo a svolgere, ma so che avrò vicino il gruppo e che insieme potremo dare un contributo significativo. Ritengo per noi giovani imprenditori, importanti tre valori a cui dovremmo improntare il nostro lavoro: dobbiamo essere responsabili, innovativi e orientati al futuro».

Foto © Elisabetta Baracchi

Marcello Pignataro è il nuovo Amministratore Delegato di Testo Da qualche mese Marcello Pignataro è il nuovo Amministratore Delegato di Testo SpA. Si tratta di un passo importante nell’ottica della riorganizzazione aziendale di Testo, iniziata nei primi mesi del 2014 e che dovrebbe concludersi nel prossimo anno. Lo scopo è migliorare l’efficienza del comparto commerciale e dell’assistenza tecnica, in virtù dei rapidi cambiamenti del mercato e delle dinamiche commerciali in continua e rapida evoluzione a livello internazionale. Pignataro aveva già lavorato in Testo dal 2006 al 2011. Testo è uno dei primi produttori a utilizzare la rivoluzionaria tecnologia IoT (Internet of Things) per il nuovissimo sistema di monitoraggio per umidità e temperatura Saveris 2.

Massimo Merli nominato Vice President, Industry Schneider Electric Massimo Merli è stato nominato Vice President, Industry Business di Schneider Electric SpA. In questo ruolo ha la responsabilità di guidare la business unit che si rivolge al mercato italiano dell’automazione e del controllo industriale. Il manager proviene da General Electric, dove aveva la posizione di General Manager Sales Europe per il business automazione. In precedenza aveva ricoperto ruoli di crescente responsabilità a livello italiano ed internazionale, occupandosi di Sales&Marketing e General Management nell’ambito della distribuzione elettrica e automazione di base, sistemi embedded e software industriale per diverse aziende del gruppo Ge.

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RUBRICA | Donne e Uomini al timone

Ricardo Arroyo guida il business retail di Tyco Tyco Integrated Fire & Security annuncia la nomina di Ricardo Arroyo a Vp Retail Tif&S Continental Europe. Nel suo nuovo ruolo, Arroyo si focalizzerà sul rafforzamento dell’offerta retail dell’azienda per soddisfare al meglio le esigenze dei retailer in termini di lotta ai furti, miglioramento delle attività in-store e stare al passo con abitudini di acquisto in costante evoluzione. Tra gli obiettivi quindi anche l’impegno a consolidare il business Electronic Article Surveillance (Eas) e a sviluppare la gamma di soluzioni Store Performance Solutions (Sps). Grazie alle sue innovative soluzioni, quali le ormai note etichette Eas e l’inventory intelligence basata su Rfid, l’azienda offre ai propri clienti informazioni intelligenti.

Diego Gianetti e Paolo Gaboli Ticino nella Direzione Commerciale Italia di BTicino BTicino riorganizza la Direzione Commerciale Italia costituendo due nuove strutture: direzione Vendite Italia e direzione Marketing Operativo; entrambe le funzioni rispondono direttamente a Franco Villani, nuovo Amministratore Delegato. La Direzione Vendite Italia è affidata a Diego Gianetti, che opera in BTicino dal 1999 dove ha ricoperto diversi incarichi in ambito commerciale e marketing. Mentre la Direzione Marketing Operativo è affidata a Paolo Gaboli, in BTicino dal 1989, assumerà anche le responsabilità della Comunicazione Commerciale Italia e del Servizio Tecnco Clienti.

Marco Maraccani entra in Aec Wholesale Group Marco Maraccani opera da più di vent’anni in ambito assicurativo. In Aec Wholesale Group si occuperà in particolare dello sviluppo dei rapporti con assicuratori nazionali ed internazionali, che rappresentano uno degli obbiettivi centrali nel processo di crescita, consolidamento e ampliamento delle capacità di sottoscrizione del Gruppo Aec. «È con grande piacere ed entusiasmo che entro a far parte del team di Aec» ha affermato Marco Maraccani. «In Aec, oltre a fornire il mio pieno supporto allo sviluppo delle relazioni interne al mercato italiano, mi pongo l’obiettivo di far crescere il gruppo anche in ambito internazionale, mettendo a disposizione tutta la mia esperienza e il mio background».

Maurizio Manfellotto riconfermato alla Presidenza di Assifer L’assemblea ordinaria di Assifer ha riconfermato Maurizio Manfellotto presidente dell’Associazione. Maurizio Manfellotto è Amministratore Delegato di AnsaldoBreda Spa dal 1 settembre 2011. Nel 1985 entra in Ansaldo Trasporti come project manager e prosegue la sua esperienza guidando la struttura di planning e cost control della direzione segnalamento, assumendo successivamente la responsabilità della gestione commesse e approvvigionamenti, incarico che continua a ricoprire dal 1996 al 2006 nella nuova Ansaldo Segnalamento Ferroviario Spa. Dal 2007 è direttore del business segnalamento Italia e dal 1 gennaio 2010 Presidente standard products & platform di Ansaldo Sts SpA.

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ANIMA | Il nuovo Presidente

Chi vive l’export sulla sua pelle ha la visione per aiutare le Pmi. l’industria meccanica 695 | 12 Foto © Yuri Vazzola - www.yurivazzola.com


ANIMA | Il nuovo Presidente Export. Chi lo vive in prima persona sa che non viene da solo. Resistiamo grazie all’estero, e la spinta all’esportazione da parte delle Pmi della meccanica italiana è forte ed efficace. Ma chi lo ha fatto, e lo sta facendo, sa che l’export non nasce da solo. È frutto di un lavoro lungo e continuativo. È necessaria oggi per ogni azienda una strategia per crescere fuori dall’Italia e dall’Europa: se è vero che “il mercato è il mondo”, è anche vero che non tutte le aree geografiche sono adatte a ogni prodotto. L’esperienza insegna l’importanza di una strategia selettiva – spesso anche molto semplice – che consenta una valutazione geografica e culturale, oltre che di segmenti di mercato specificici. Spesso i limiti delle Pmi italiane all’estero sono solo frutto di pregiudizio Non è un mistero per nessuno che il made in Italy soffra rispetto, ad esempio, al made in Germany. Eppure quello stesso made in Germany comprende in realtà una subfornitura in larga parte di tecnologia italiana. Vorrei si arrivasse a una brand della meccanica italiana equiparabile culturalmente a quanto percepito nei confronti di moda e alimentare. Ce lo meritiamo. Expo può essere il trampolino di lancio – se non per l’intera economia – almeno per una cultura del made in Italy a tutto tondo? Deve. Lo sarà. Nonostante il percorso di avvicinamento abbia generato preoccupazioni fra gli italiani, è una grande occasione di visibilità e di esposizione, anche mediatica. Del resto anche il tema scelto, il food, è ormai legato indissolubilmente alla presenza della nostra industria in tutte le sue declinazioni: dall’irrigazione delle colture alla trasformazione e il confezionamento.

Alberto Caprari

è il nuovo presidente di Anima Succede a Sandro Bonomi che resta nel 2015 alla guida di Orgalime. Modenese, 47 anni, imprenditore di terza generazione è vice presidente e direttore esecutivo di Caprari SpA.

L’esperienza alla guida di Assopompe (dal 2007 al 2013) è stata una buona palestra L’associazione dei costruttori di pompe è uno specchio dell’Italia industriale: un ordito fatto di aziende piccole o molto piccole, fino a realtà o multinazionali. È un’eterogeneità che caratterizza sia l’associazione dove ho potuto fare esperienza da Presidente, sia l’intero tessuto imprenditoriale della Federazione Anima, e ciò mi fa sentire a mio agio. Sono cresciuto professionalmente in un mondo molto eterogeneo attorno a cui ruotano fornitori e clienti piccoli e grandi, entrambi importanti. È necessario mantenere viva la vicinanza nei rapporti fra tutti i satelliti del sistema aziendale, spesso caratterizzati in Italia da dinamiche sì familiari, ma che muovono gran parte della nostra economia. L’amore per la tecnologia e la passione per servire bene il cliente sono la cifra distintiva. Nella Federazione un’occasione di confronto fra settori diversi Non c’è seminario o convegno che valga un incontro fortunato fra impren-

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ANIMA | Il nuovo Presidente ditori aperti al confronto. Sto pensando di dare il via a una serie di occasioni di interscambio pubblico e privato di know how fra gli associati, dove potersi scambiare esperienze; quando si toccano dinamiche vicine al proprio mercato o alla propria impresa questi momenti sono preziosissimi. Jobs act, il mondo del lavoro chiede flessibilità, ma siamo già fuori tempo massimo? Il tempo delle parole è ormai finito, servono i fatti e le imprese ormai hanno fretta (per alcune forse è già tardi). Non ci si aspettava un differenziale euro-dollaro così repentino, nessuno immaginava il ritorno dell’11 settembre per mano dell’Isis, così come destabilizzante è stata la crisi Russia-Ucraina… ma il mondo è questo, cambia velocemente, e noi non possiamo aspettare altro tempo per rendere più flessibile il mercato del lavoro e per non perdere quindi il valore manifatturiero italiano. Il Jobs act è potenzialmente buono, a patto che si traduca presto in norme operative spendibili. Il “Bazooka” di Draghi aumenta i prestiti all’economia reale. Non è mai facile commentare questioni macroeconomiche così importanti, sui cui anche i professionisti in materia spesso sbagliano. Ma azzarderò anch’io: questa recentissima manovra arriva tardi, e in maniera quasi violenta. Dovevamo raggiungere questo gradino cinque anni fa, e mentre noi usciamo da una incomprensibile politica del rigore durata fin troppo a lungo, Barack Obama annuncia la fine della recessione negli Usa. Mi auguro che il Quantitative easing funzioni al 100%, le imprese hanno bisogno degli strumenti per aumentare gli investimenti, cercare nuovi mercati e contare su una rinnovata domanda interna. □

1. Valorizzare la Federazione come principale rappresentante del comparto della Meccanica italiana, presso le Istituzioni, i media e la percezione collettiva: non è accettabile che settori come la moda, il lusso, il design, food & wine, vengano considerati a volte più rappresentativi e importanti della meccanica italiana.

2. Maggiore attenzione verso le Pmi, che costituiscono l’ossatura portate sia della meccanica italiana che di larga parte dell’indotto correlato.

3. Rafforzare ancora di più il ruolo di interlocutore privilegiato per le istituzioni italiane e internazionali sui temi che vedono la manifattura quale motore competitivo del XXI secolo come identificato, peraltro, nei programmi di sviluppo della Commissione Europea.

4. Internazionalizzazione: spostare il baricentro dall’Italia all’Europa con uno sguardo al mondo intero, con una presenza forte a Bruxelles e rafforzamento dell’azione di lobbying su Roma.

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ANALISI | Economia e Politica

di Marco Fortis Vice Presidente Fondazione Edison Consigliere economico della Presidenza del Consiglio

l’industria meccanica 695 | 16 Foto Š Yuri Vazzola - www.yurivazzola.com


ANALISI | Economia e Politica

pride & PrejudiCE Segue dall’editoriale a pagina 9

Nel comparto macchine e apparecchi meccanici l’Italia è al primo posto al mondo in 62 prodotti, da qui deve partire la fiducia nel nostro Paese 17 | GENNAIO FEBBRAIO 2015

N

ella classifica di competitività calcolata sulla base del Trade performance Index, elaborato dall’International Trade Centre dell’Unctad/Wto, l’industria italiana della meccanica risulta seconda solo a quella tedesca. Inoltre secondo l’Indice Fortis-Corradini delle eccellenze competitive del commercio internazionale, su 496 prodotti manufatti non alimentari che appartengono al comparto macchine e apparecchi meccanici l’Italia si posiziona ai vertici mondiali in ben 62 prodotti, a cui se ne aggiungono altri 173 se si estende l’analisi alle prime tre posizioni (per un totale di 235 prodotti, pari a circa la metà dei prodotti del settore meccanico). Il nostro Paese vanta inoltre ben 179 prodotti aventi un surplus di bilancia commerciale più elevato rispetto a quello della Germania, presa come benchmark: tali 179 prodotti hanno espresso nel 2012 un surplus con l’estero di ben 32 miliardi di dollari (pari all’1,6% del Pil italiano). Questi dati devono dare fiducia a un Paese costantemente sottoposto ad una autosvalutazione da parte dei propri cittadini ma anche delle loro leadership culturali, generando a poco a poco un vero disastro comunicazionale. Perché se si vive solo di cattive notizie senza sapere che ve ne sono molte anche buone si rischia di rappresentare una nazione allo sfascio non solo ai nostri occhi ma anche a chi ci guarda dall’esterno. Finalmente però sembra che la necessità di dirigersi verso una comunicazione positiva del nostro Paese sia diventata una delle priorità dell’attuale governo. C’è tanto tempo perso da recuperare per rimontare la china dell’autosvalutazione ma è assolutamente necessario farlo, anche perché sarebbe un peccato presentarsi all’appuntamento di Expo 2015 con un’Italia appiattita su stereotipi negativi e mal rappresentata addirittura da noi stessi.


ANALISI | Economia e Politica Un passo importante per dimostrare che esiste un’Italia che pochi conoscono fatta di indicatori economici e di bilancio tra i migliori al mondo è rappresentato dalla pubblicazione sul sito internet del Ministero dell’Economia e delle Finanze, per iniziativa del ministro Padoan, della documentazione #prideandprejudice. Vengono presentati per la prima volta in modo ufficiale ed organico una serie di indicatori sulle nostre finanze pubbliche per combattere il pregiudizio e rappresentare adeguatamente un Paese che ha contribuito a fondare l’Unione Europea. Nel documento si spiega che l’avanzo primario del bilancio pubblico italiano (cioè prima del pagamento degli interessi) è stato ampiamente positivo e tra i più stabili in Europa e nel mondo negli ultimi 20 anni; che l’Italia ha registrato sia nel 2012 sia nel 2013 un rapporto deficit/Pil inferiore al 3%; che dal 2008 al 2014 il debito pubblico italiano è quello cresciuto percentualmente di meno in valore nell’Ue dopo quello svedese e che le riforme delle pensioni dell’Italia hanno stabilizzato in modo virtuoso il sentiero di lungo periodo del debito pubblico. Inoltre si puntualizza che la Commissione europea ha riconosciuto all’Italia un rischio di sostenibilità al di sotto della media dei Paesi dell’area euro nonché di quella dei Paesi aderenti all’Unione Europea; che l’Italia è il terzo principale contributore di aiuti versati direttamente ai Paesi in difficoltà e ai cosiddetti “fondi salva stati” per supportare le economie comunitarie in difficoltà, come per esempio la Grecia e Cipro, ed infine che le nostre banche durante la crisi non hanno praticamente ricevuto aiuti di Stato (4 miliardi) rispetto invece a quelle tedesche (250 miliardi) e quelle britanniche (165 miliardi). A seguire il Ministero dello Sviluppo economico ha pubblicato nella sezione Commercio internazionale il

proprio documento PrideandPrejudice #laforzadellexport in cui sono sottolineate le capacità dimostrate dall’Italia di riuscire a competere nel nuovo scenario globale. In questo caso tra una serie di dati positivi sulla competitività industriale italiana si cita l’Indice Fortis-Corradini della Fondazione Edison che dimostra come l’Italia detenga ben 935 prime posizioni al mondo per surplus commerciale su un totale di 5117 categorie merceologiche registrate nel 2012 (il massimo livello di disaggregazione statistica del commercio mondiale). Lo scatto d’orgoglio scaturito da #prideandprejudice si è esteso sui siti internet di molte associazioni produttive del made in Italy, tra cui anche Anima, che a loro volta hanno invitato a diffondere i dati del documento a tutti i loro soci e clienti stranieri. Alla Federazione Anima si sono aggiunte per esempio anche Federlegnoarredo, Farmindustira, Federvini, Acimit, l’Unione Industriali di Bologna e tante altre.

Ma la svolta nella comunicazione non si è fermata qui in quanto il Ministero dello Sviluppo Economico ha prodotto insieme all’Ice il video “Italy the Extraordinary Commonplace” presentato a Davos il 21 gennaio 2015 durante il World Economic Forum. Il video, sulla scia di #prideandprejudice, vuole sfatare alcuni luoghi comuni che per troppo tempo hanno caratterizzato l’immagine del nostro Paese all’estero generando una nuova consapevolezza basata invece sulle reali potenzialità dell’Italia per valorizzare le eccellenze del Made in Italy e aumentare gli investimenti stranieri in Italia. Proprio dalla comunicazione si può quindi ripartire per un nuovo periodo di crescita dell’Italia in Europa e nel Mondo, affinché il 2015, che è partito con buoni risultati dal punto di vista della ripresa dell’occupazione, degli investimenti e dei consumi, possa essere davvero l’anno del rilancio. □

C’è tanto tempo perso da recuperare per rimontare la china dell’autosvalutazione: sarebbe un peccato presentarsi all’appuntamento di Expo 2015 con un’Italia appiattita su stereotipi negativi e mal rappresentata addirittura da noi stessi

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FOCUS | Oil & Gas

L’inarrestabile crollo del petrolio Un’economia mondiale più lenta, fattori geopolitici e interessi economici hanno fatto crollare il prezzo del barile. Tra tagli di progetti, acquisizioni e fusioni

di Gloria Presotto

Foto © Depositphotos

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FOCUS | Oil & Gas

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eno di 50 dollari al barile. È il prezzo raggiunto dal petrolio a inizio 2015, dopo il declino inarrestabile iniziato circa sei mesi fa. Una caduta del 60%, che ricorda i fatti del 1985, quando l’oro nero raggiunse i 10 dollari al barile. Ma dove vanno ricercate le cause di un calo così drastico? Secondo gli economisti, in una concatenazione di fattori diversi. Prima di tutto, nell’inversione del trend domanda-offerta. I recenti sviluppi economici hanno portato infatti a un’offerta più ampia rispetto alla domanda effettiva. In poche parole, c’è più petrolio di quanto ne serva realmente. E ciò accade per diversi motivi. Nei primi anni Duemila, infatti, grazie alla crescita impetuosa della Cina e dei Paesi emergenti la domanda di petrolio aveva fatto lievitare i prezzi fino ai 100 euro al barile. Costi così alti avevano a loro volta favorito gli investimenti nell’esplorazione petrolifera e nelle tecnologie affini per Paesi come Stati Uniti, Russia e Iran, incrementando notevolmente la produzione non-Opec. Adesso però, con il rallentamento dell’economia cinese e, in generale, di quella mondiale, ci si trova di fronte a un surplus petrolifero. E quest’eccedenza ha messo in atto una vera e propria “guerra” geopolitica: temendo di perdere la propria fetta di mercato, l’Arabia Saudita si rifiuta di ridurre la produzione. Riyadh ha annunciato che non intende in alcun modo cedere: continuerà a far scendere il prezzo, raggiungesse anche i 20 euro al barile. A tutto ciò s’aggiunge la forza del dollaro, cresciuto del 10% , che colpendo le valute di molti Paesi ne riduce le possibilità d’acquisto sulle commodities. Questo calo comporta una serie di conseguenze, positive per alcuni, disastrose per altri, spesso difficili da valutare nel lungo termine. Ciò su cui gli analisti concordano è che per i

Paesi importatori potrebbero esserci diversi vantaggi, soprattutto per le economie in via di sviluppo, dove il minor costo del petrolio rappresenta un’opportunità di riformare tasse e sussidi sul carburante. Potrebbero godere di questa situazione anche le industrie che necessitano del petrolio per i loro processi produttivi: è il caso del petrolchimico, del settore agricolo e di alcune industrie manifatturiere. Per non parlare del risparmio sulla bolletta energetica, che per molti Paesi significherebbe un calo dell’inflazione. Più complesse e imprevedibili le conseguenze sui Paesi esportatori, il cui collasso finanziario potrebbe innescare delle reazioni a catena, mettendo così a rischio default l’equilibrio mondiale. Di certo a farne le spese saranno gli investimenti esplorativi, per i quali

nomia europea, aiutandola a emanciparsi da Russia e Medioriente, è stato bloccato. Ma le conseguenze per i Paesi esportatori non si fermano certo alle compagnie petrolifere. Gli Stati che avevano impostato le proprie spese di deficit controbilanciate da entrate sulla vendita del petrolio su prezzi molto più alti si troveranno in difficoltà. Soprattutto Venezuela, Iran e Russia, che avevano stabilito il loro budget governativo su prezzi al di sopra dei cento dollari a barile. Quanto a lungo potrà durare questa situazione? Difficile dirlo. Gli esperti del settore - la maggior parte, almeno - ritengono che il crollo non possa continuare ancora a lungo. Il petrolio si è fermato molto al di sotto del prezzo quinquennale a termine, cioè gli 80 euro al barile. Perciò, anche se

L’offerta più ampia rispetto alla domanda effettiva sta portando a cambiamenti difficili da prevedere, ma nel 2016 il prezzo del greggio dovrebbe tornare a salire si parla di tagli del 37% : saranno eliminati molti progetti e ci si soffermerà solo su quelli di maggior valore aggiunto. Ma non basta: se questo trend dovesse continuare non sarà difficile ipotizzare vendite forzate, acquisizioni e fusioni a favore di grossi gruppi, mentre molte società statunitensi che avevano investito nella produzione di shale oil correranno il rischio di chiudere i battenti. Anche il progetto di sfruttamento del mare di Barents, che potrebbe apportare numerosi benefici all’eco21 | GENNAIO FEBBRAIO 2015

i prezzi potranno ancora scendere nel breve periodo, è probabile che per la fine del 2015 saranno più alti di adesso, sostiene Jim O’ Neill, ex Goldman Sachs, sul Sole 24 ore. Per gli analisti del Global Economic Prospect i prezzi del petrolio resteranno bassi nel 2015 ma torneranno a crescere a inizio 2016. Certo è che questi prezzi non cadranno all’infinito, dovranno trovare prima o poi un “valore limite”, prima di rimbalzare nuovamente. Ciò che gli economisti si domandano, però, è quale esso sia. □


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FOCUS | Oil & Gas

In 3 anni chiuse

5 raffinerie in Italia. Ora il crollo del greggio rimescola le carte

Anche dal “mea culpa” delle istituzioni europee si può salvare l’industria della raffinazione

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di Carlo Fumagalli


FOCUS | Oil & Gas Intervista a Franco Del Manso, Unione Petrolifera

«I

n soltanto tre anni da 16 raffinerie presenti in Italia siamo passati ad averne 11. La crisi è forte e il settore ne risente. In particolare pesa la perdita di competitività dell’industria della raffinazione italiana ed europea nei confronti del resto del mondo». Parte da qui il commento di Franco Del Manso, dell’Unione Petrolifera – l’associazione che rappresenta le imprese che lavorano il 100% del greggio raffinato in italia – intervistato nel pieno dei mesi della “guerra del petrolio” che, indetta a 360 gradi dall’Arabia, sta mettendo in difficoltà Russia, Usa, la stessa Opec. Proprio da questi cambiamenti, e da una ritrovata consapevolezza dell’Europa della centralità della propria attività di downstream, si stanno delineando i nuovi tratti dell’industria petrolifera in Italia. Quali fattori incidono sulla crisi che il settore petrolifero sta attraversando? Anzitutto incide la forte pressione sul mercato che viene dai sistemi di raffinazione sia a est che a ovest dell’Europa. Mi riferisco a middle-est e far-est (Cina e India in particolare) dove il prezzo del greggio e della manodopera è più basso e la legislazione sulla sicurezza molto più leggera, e agli Usa, in cui il costo dell’energia – più basso anche della metà rispetto a Italia ed Europa – dà il maggior contributo alla nostra scarsa competitività. Ma ora il crollo del greggio sta cambiando le regole del mercato. In che modo sta incidendo in Italia? Se prima era pressoché sicuro che almeno altre due raffinerie avrebbero chiuso i battenti, ora non si può predire nulla. Il crollo del greggio ha insomma bilanciato la si-

tuazione generale: una volta venuta a mancare l’estrema differenza di prezzo fra il greggio arabico e quello americano, il prezzo è sceso anche in Italia, abbiamo recuperato un po’ di competitività e infatti i margini sono cresciuti. Un vero cambiamento? È ancora tutto da vedere, bisogna in realtà capire se si tratta di un fenomeno congiunturale o strutturale. In questo scenario internazionale, chi trae i maggiori benefici, e chi ne fa le spese? In presenza di un costo del greggio molto alto, all’interno di una compagnia petrolifera è sempre la divisione exploration & production a guadagnare, a differenza della refining & marketing. Con il greggio basso è vero il contrario. È quindi, da questo punto di vista, un buon momento per la raffinazione. A pagare il prezzo più alto di questa politica inaugurata dall’Arabia, all’interno del sistema industriale, sono le compagnie che forniscono servizi in ambito exploration & production, che vanno incontro a inevitabili tagli con percentuali a due cifre ai propri contratti. Oltre ai movimenti geopolitici, coesiste anche un riconoscimento strategico da parte della politica europea? Che ci sia oggi da parte delle istituzioni nazionali e comunitarie un riconoscimento dell’importanza strategica dell’industria della raffinazione per la sicurezza degli approvvigionamenti energetici dell’Italia e dell’Europa è vero. La Commissione si è accorta, insomma, che anche per suoi demeriti il settore petrolifero europeo sta vivendo una forte crisi. È un importante segnale di autovalu-

23 | GENNAIO FEBBRAIO 2015


FOCUS | Oil & Gas tazione da parte dell’Unione europea che auspichiamo generi strumenti concreti. Ci sono quindi leggi penalizzanti nei confronti della raffinazione in Europa? Ci sono leggi applicate unilateralmente, che generano alti costi operativi. Pensiamo come sono strutturate le normative in materia ambientale: comporterà solo per le raffinerie italiane nei prossimi anni investimenti per oltre 3 miliardi di euro in nuovi impianti di abbattimento delle emissioni cui dovranno aggiungersi altri 4 miliardi di euro di costi operativi connessi. Gli oneri addizionali derivanti dalla legislazione comunitaria graveranno solo sulle raffinerie europee riducendo ulteriormente i margini di raffinazione, penalizzando la competitività e la possibilità di affrontare i necessari futuri investimenti. In che modo l’Europa sta facendo un passo indietro in favore dell’industria petrolifera? L’Europa ha ora avviato una valutazione dell’impatto dei costi cumulativi della legislazione sulla profittabilità delle raffinerie. Lo strumento utilizzato dalla Commissione Ue per fare queste valutazioni è il cosiddetto “fitness check” su cui l’attività si è avviata nel 2013 e si prevede si concluderà nell’anno in corso. È fortemente auspicabile che la Commissione, in base ai risultati del “fitness check” riveda la normativa esistente maggiormente impattante ed elabori quella futura evitando di generare penalizzazioni ingiustificate al settore della raffinazione.

Franco Del Manso è Responsabile Rapporti Internazionali Ambientali e Tecnici dell’Unione Petrolifera. Dal 1992 segue l’evoluzione delle normative nazionali e internazionali del downstream petrolifero italiano e le problematiche ambientali e tecniche connesse.

Se l’esperimento fallisse? Le conseguenze potrebbero essere pesantissime sulla sicurezza energetica del Paese: l’Italia a questo punto diverrebbe un importatore netto di tutti i prodotti petroliferi, divenendo dipendente dal mercato extra-Ue per l’approvvigionamento di prodotti raffinati. Con conseguenza anche in termini sociali. Significherebbe la perdita di migliaia di posti di lavoro e con una forte riduzione del contributo dell’industria della raffinazione all’economia nazionale. L’industria italiana della raffinazione infatti apporta un contributo sostanziale all’economia italiana, impiegando circa 7000 persone direttamente e circa altre 7600 che lavorano nei siti di raffinazione come contrattori. È dunque necessario garantire il mantenimento di una solida base industriale che ci permetta di rimanere in una fascia di sicurezza per quanto riguarda gli approvvigionamenti, con misure che facilitino l’ulteriore ristrutturazione del settore in linea con l’atteso calo della domanda interna, assicurando al contempo la conservazione di una capacità di esportazione e un adeguato livello occupazionale. □ l’industria meccanica 695 | 24


GW

COME GESTIRE UN CARICO COME QUESTO? LA RISPOSTA E’ SMART POWER GENERATION

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Le variazioni giornaliere della domanda di energia elettrica sono in aumento e le naturali fluttuazioni di energia solare ed eolica, la cui produzione è in continua crescita, devono essere compensate. La generazione di energia convenzionale da sola non è più sufficientemente agile per rispondere alle nuove sfide. La soluzione efficiente e flessibile che consente al sistema elettrico di fornire energia accessibile, sostenibile e affidabile si trova su www.smartpowergeneration.com


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FOCUS | Oil & Gas

Componentistica

industriale

Le regole di un settore che cresce E cambia IN FRETTA G razie al consueto appuntamento del convegno Annuale della sezione Componentistica è stato possibile, a chiusura d’anno, fare il punto della situazione sulle Strategie e previsioni di mercato per la filiera dell’Impiantistica industriale. Tutti gli operatori del settore, sia le aziende della filiera della Componentistica sia le maggiori società di engineering & contracting, in questa occasione, si sono ritrovate per dialogare di strategie globali ed industriali, assieme con le imprese che compongono l’intera filiera dell’impiantistica. È fondamentale la conoscenza degli scenari internazionali e degli indirizzi del mercato per il prossimo futuro, con particolare riferimento ai settori oil&gas, petrolchimico, raffinazione ed energia. Certo, una panoramica che sembra destinata a cambiare presto dato che, proprio poco tempo dopo il convegno, il prezzo del petrolio ha imprevedibilmente cominciato a scendere rapidamente. Un cambiamento globale destinato

di Arianna Veroni

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FOCUS | Oil & Gas a incidere pesantemente sui costi delle attività relative sia all’upstream che al downstream petrolifero e che quindi potrebbe avere ricadute negative sulle commesse in essere o in fase di conclusione. Ad ogni modo è evidente l’aumento della domanda di energia in tutto il mondo, trainata da India e Cina e dai paesi in via di sviluppo. Il settore è in crescita, ma sottoposto a forti e repentini cambiamenti; sono infatti numerosi i fattori che entrano in gioco nell’equilibrio globale. Alcuni esempi sono: l’impatto della geopolitica (come ad esempio la situazione dell’Ucraina), l’impatto di politiche locali non sempre molto ben definite (come ad esempio l’impatto del local content oppure ancora la difesa ambientale). Si aggiunga anche un altro importante driver legato all’impatto delle fonti di energia: si sta delineando infatti un panorama dove il gas acquisterà sempre maggiore importanza, accompagnato da un sostanziale livellamento del carbone e dalla diminuzione dell’importanza in termini assoluti del combustibile petrolio. Per quanto riguarda l’attività di upstream oil&gas, le riserve complessive di petrolio e di gas dipendono sempre più spesso da fonti non convenzionali (come ad esempio i giacimenti off-shore, deep ed ultra-deepwaters oppure ancora lo shale gas); queste fonti sono spesso difficilmente accessibili, se non con l’impiego di costose tecnologie. Il risultato di questo nuovo equilibrio determina sostanzialmente un elevato sforzo nel realizzare gli impianti di estrazione e le infrastrutture pertinenti; i requisiti minimi e lo standard qualitativo per poter realizzare tali opere è notevolmente aumentato, di pari passo con i costi di realizzazione degli stessi. Ecco che si rivela un nuovo driver di rischio da tenere in considerazione: i ritardi nei tempi di consegna e la

sottostima dei costi. Con queste opportunità, accompagnate da tutta una serie di contraddizioni, è necessario conoscere dettagliatamente le previsioni di mercato per non farsi trovare impreparati. Per quanto riguarda l’upstream Oil&Gas, si possono considerare come paesi attivi sia il Brasile, ma anche il Golfo del Messico con le risorse individuate nelle acque profonde. In ambito Lng si prevede un aumento sensibile, nel biennio 2015-2016, della capacità di liquefazione globale, facendo quindi crescere la concorrenza nella fornitura di Lng. In ambito raffinazione, il quadro degli investimenti è ottimistico, legato alle prospettive di crescita della domanda mondiale nei carburanti per il trasporto e ai distillati medi; la crescita è legata soprattutto ai rigorosi standard di qualità dei combustibili che impongono sempre maggiori investimenti. In particolare le aree maggiormente interessate dalla crescita saranno Asia-Pacifico, Medio Oriente e Csi.

L’attività di power generation ricopre la maggior parte della domanda mondiale di energia; sono attesi grandi cambiamenti legati sia all’aumento della richiesta di energia (per lo più nei paesi in forte sviluppo come Cina, Medio Oriente, Brasile e Sud-Est Asiatico) assieme all’incremento della capacità e dell’efficienza di produzione con conseguente rinnovo di impianti inefficienti. Le strategie e gli investimenti che riguarderanno la filiera dell’impiantistica industriale nel prossimo futuro saranno accompagnati dall’incremento della domanda globale ma saranno legati a doppio filo alla crescente importanza delle fonti non convenzionali (come ad esempio deep e ultra-deepwaters), spesso situate in luoghi logisticamente difficili da gestire. Per sfruttare le molte opportunità diventa quindi necessario dotarsi di capacità e di tecnologie in grado di rispondere a questa domanda sempre più specifica, riuscendo infine a gestire tutte le problematiche che ne derivano. □

Con la collaborazione fra Anima, Animp e Anie, il 2015 valorizza la filiera dell’impiantistica Un progetto a cura degli attori della filiera Oil&Gas con lo scopo di analizzare la domanda e l’offerta del settore per individuare i modelli organizzativi in grado di sfruttare al meglio le sinergie, in un campo dove i produttori di componenti e i general contractor italiani rappresentano un’eccellenza a livello mondiale ma che ad oggi, purtroppo, non hanno mai avuto occasione di fare sistema. Il 2015 vedrà quindi la realizzazione di un progetto condiviso con Animp, Anima ed Anie dedicato allo studio della filiera dell’Impiantistica Oil&Gas, dal titolo “Dinamiche di eccellenza e opportunità per le aziende consociate Animp Anima e Anie nel mercato mondiale dell’Impiantistica”. Lo studio presenterà i modelli che le Pmi italiane operanti nel settore Oil&Gas potranno applicare per essere maggiormente competitive e descriverà l’accessibilità a mercati, effettivi e potenziali, in termini di caratteristiche e performance delle filiere collegate. L’attività, inoltre, avrà modo di creare incontri con le istituzioni per valorizzare il settore della componentistica italiana. L’ambito che verrà coinvolto direttamente dallo studio riguarderà i settori della meccanica riferiti all’Oil&Gas e al Power, dell’Impiantistica Epc partendo dall’eccellenza italiana. 27 | GENNAIO FEBBRAIO 2015


rallentano gli investimenti rimangono le opportunitĂ

Australia:

FOCUS | Australia


per il futuro è il primato nel LNG

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!

0

Telfer

L12-13

STPEPA0097

2/08-9 EP

13/07-8 EP

17/07-8 EP

G R E AT

WA-421-P

STP-EPA-0044

-22-P WA

L

!

WA34-R R1

BASIN

WA-420-P

WA-407-P

W14-1

Sea

Halls Creek

Timo r

L

14/07-8 EP

STP-EPA-0112

EP 450

EP 450

SANDY

L14-5

EP 472

EP 449

STP-EPA-0021

STP-EPA-0048

L14-1

1/08-9 EP

EP 451

EP 477

BASIN

L14-6

EP 417 R1

EP 474

STP-EPA-0109

EP 478

STP-EPA0044

Fitzroy Crossing

STP-EPA-0044

7/06-7 EP

26/07-8 EP

STP-EPA-0030

9/06-7 EP

8/06-7 EP

STP-EPA-0031

!

10°

!

WA-454-P

WA-27-R R1

WA-6R R3

!

Kununurra

STP-EPA-0130

BAS IN

STP-EPA-0129

ORD

STP-EPA-0128

L

20°

18°

16°

5-P

14° WA -1

EP 386 R3

WA-488-P

WA33-L

WA-313-P R1

WA-18-P R7 WA-40-R

12°

Refer to the Northern Territor y Government for enquiries regarding Tenement status within the Northern Territor y W A-8-P

128°

Area

WYNDHAM

WA-459-P

WA-403-P R1

Joint Petroleum Development

126°

WA-18-L

BONA PARTE

STP-EPA-0020

DESERT

EP 443

L14-4

STP-EPA0007

EP 476

EP 453 R1

EP 129 R5

EP 371 R2

PL 7 R1

L6 R1

EP 458

L 8 R1

L 17

L14-3

EP 129 R5

STP-EPA-00010

SPA 18 AO

CANNING EP 456

EP 431 R1

EP 457

EP 428 R1

EP 487

STP-EPA-0006

EP 391 R3

STP-EPA0045

STP-PRA0004 STP-PRA0005

STP-EPA-0055

L12-12

STPEPA0102

EP 448

EP 471

EP 390 R2

EP 473

PL 72

EP 391 R3

EP 436 R1

DERBY !

Sound R 1 R1

EP 104 R5

STP-EPA0126

STP-EPA-0092

STP-EPA-0094

EP 438 R1

EP 438 R1

BROOME

EP 438 R1

EP 465

STP-EPA0028

SPA 19 AO

3P /06 -7

WA-23-PL

0 DB NG P

6

22°

PL99

TL/4

PL 15 R1

/25

20°

TP/25

EP 483

TP/7 R4

PL 14 R1

L 12

TR/4 R1

TP/7 R4

TP/7 R4

TP/27

PL 12 R1, PL 29, PL 30

TPL/1 R1, TPL/5 R1 TPL/2 R1

TP/8 R4

WA-452-P

WA-457-P

WA-448-P

WA-2-L R1

WA501-P WA1-P WA-17-PL WA- R7 45-R

WA330-P R1

WA6-L R1

WA-24-PL

92

18°

WA-155-P R5

L 13

TPL/6 R1

EP 441 TPL/4 R1

TL/2 R1

TL/2 R1

TR/1 R2

TP/8 R4

TPL/9 R1

TL/9

PL 93

TL/6 R1

TPL/12

EP 307 R5

WA56-L

WA-499-P

TL/5 R1

TL/1

TP/8 R4

EP 358 R3

-PL

PL 24

Petroleum titles map

WA-42-L

WA-486-P

TP/23 R1

TP/7 R4

T13-1

L 10

R4

L13-1

TR/6

L 1H R2 Barrow Is

PL 84, PL 85

EP 61 R7

EP 358

TL/10 R3

TPL/1 7

TL/3 EP 62 TPL/21, TPL/22 R7

WA-20-PL WA-5-PL

TL/8

WA-192-P R5

-9 WA

WA-5-L R1

WA9-L R1

WA52-L

WAWA- 48-R 208-P R4 WA1-P WAR7

WA-3-L R1

WA16-L

WA53-L

-14 -PL WA-1-L R1 WA

WA-17-L

R1

WA-4-L R1

WA-

WA-412-P R1 35-R

1

16°

WA43-L

WA-28-L

WA41-R

WA25-L

WA-320-P R1

WA155-P R5

-PL

L TP

WA-36-R R1

WA155-P R5

WA12-L

-3 WA

WA43-L

WA-497-P

WA-483-P

W1416

WA22-L

WA-13-L

W1421

WA214-P R4

WA-21-PL

WAWA -11 -PL 55-R

WA-33-R W14R1 15 TP/8 R4

WA-29-L

WA43-R

WA-214-P R4

W1414

WA323-P R1

WA- WA323-P 330-P R1 R1

WA-51-R

WA24-L

WA23-L

WA30-L

, PL

WA-35-L

WA55-L

WA-255-P R3

WA-10-L R1

WA-358-P R1

WA- WA- WA290-P 49-R 290-P R2 R2

WA450-P

WA45-L

WA50-R

R3 WA- WA-5-R 427-P

WA-356-P

WA-1-IL

WA-7-R R3

W14-7

WA6-L R1

WA361-P R1

W14-6 WA-13-PL

PL WA-2-

116° WA-361-P R1

PL 17

WA-32-L

WA428-P

WA-476-P

WA205-P R4

WA38-L

WA-37-L

WA205-P R4

WA-43-R

WA14-R R2

WA444-P

WA-48-L

WA-3-IL

W1420

WA-26-PL

WA-46-L

WA-47-L

WA360-P R1

/24

W14-18

WA392-P R1

WA-374-P R1

WA20-R R1 WA 19-R R1

WA-16-PL

WA-34-L

WA-350-P R1

WA350-P WA-15-R R2 R1 WA-49-L

WA-22-R R1

WA253-P R2

WA23-R R1 WA21-R R1

WA360-P R1

WA361-P R1

L TP

14°

W14-17

WA-392-P R1

W14-22

WA-24-R R1

WA-374-P R1

WA-39-L

L /8 TPL 3 /1 TPL

WA-335-P

WA478-P

WA-390-P

WA-40-L

WA-36-L

9-P 8 PL

22°

TERRITORY

12°

WA-268-P R2

WA-53-R

WA-500-P

L

5-P

WA -2

WA-404-P R1

-1 WA TPL/20

5 PL

NORTHERN

10°

114°

WA-387-P R1

WA-18-PL

WA-25-PL

L

R1

112°

TERRITORY

TPL/ 3

0-P

TPL/14

-1 WA

0

RT NO RN HE

103 PL 6 PL 1


Special Prospecting Authority with Acreage Option Application

50

Territorial Sea Territorial Sea Territorial Sea Territorial Sea Territorial Sea Territorial Sea Territorial Sea Territorial Sea

Exploration Permit Production Licence Retention Lease Pipeline Licence Exploration Permit Application Production Licence Application Retention Lease Application Pipeline Licence Application

Special Prospecting Authority Exploration Permit Application Production Licence Application Retention Lease Application Drilling Reservation Application Pipeline Licence Application

COMMONWEALTH RELEASE AREAS

25

Bids close 02/04/15

0

110°

100

Albers Equal Area Projection

50

Bids closing 01/04/15

150

Petroleum & Geothermal Energy Resources Act 1967

STATE RELEASE AREAS

None

Petroleum (Submerged Lands) Act 1982

TERRITORIAL SEA RELEASE AREAS

Bids close 05/02/15

TP/1 TL/1 TR/1 TPL/1 TTP-EPA-0001 TTP-PRA-0001 TTP-RLA-0001 TTP-PLA-0001

112°

200 km

SPA 1/09-0 AO / STP-SPA-0001 1/09-0 EP / STP-EPA-0001 1/09-0 L / STP-PRA-0001 1/09-0 R / STP-RLA-0001 1/09-0 DR / STP-DRA-0001 1/09-0 PL / STP-PLA-0001

AVAILABLE FOR APPLICATION

L1H EP 1 L1 R1 DR 1 PL 1

State Mainland and Coastal Waters

WA-1-L WA-1-P WA-1-PL WA-1-R WA-1-IL

State Offshore

Offshore Petroleum and Greenhouse Gas Storage Act 2006

Petroleum Lease Exploration Permit Production Licence Retention Lease Drilling Reservation Pipeline Licence

Production Licence Exploration Permit Pipeline Licence Retention Lease Infrastructure Licence

Commonwealth Offshore

Closed State/Territorial Release Under Assessment

Closed Commonwealth Release Under Assessment

Special Prospecting Authority with Acreage Option Under EP Assessment

OCEAN

114°

STPEPA0123

EP 426

STPEPA0099

PL 89

R7

R6

L 18

PL 69

Augusta !

EP 467

EP 381 R3

EP 408 R2

!

EP 480

EP 479

L12-14

BUNBURY !

PL 40

Geographe Bay

BUSSELTON

!

!

!

EP 389 R2

L 19

PL 96

!

!

!

York !

!

PL 101

PL 40

!

!

Walpole

!

!

!

Denmark

!

!

!

!

!

!

!

Lake Grace

Gnowangerup

!

Mukinbudin

Wialki

118°

ALBANY

Katanning

Wagin

Narrogin

Mount Barker

!

!

SOUTHERN

Manjimup

Kojonup

Williams !

Bridgetown

Collie

116°

!

!

EP 416 R1 PL 40

Brookton

Corrigin

Cunderdin

Beverley

!

!

!

PL 54

MERREDIN

Cue !

PL 97

STP-EPA-0013

MEEKATHARRA

PL 24

Paraburdoo PL 67

Wyalkatchem

Goomalling

Northam

!

!

!

Mount Magnet ! e t Pipelin

PL 43 Midwes

PL 2 R1, PL 5 R1, PL 41, PL 45 PL 47, PL 53, PL 57, PL 61 !

PL 44

PL 46

PL 52

New Norcia

ipelin e

STP-EPA-0012

nP

Wongan Hills !

Bindoon Toodyay !

!

Moora

Dalwallinu

!

BAS IN PL 100

MANDURAH

PL 83

PL 1 R1

!

STPEPA0066

EP 321 R4

PERTH

PL 75

EP 440 R1

SPA 16 ! AO

EP 489 EP 447 R1

FREMANTLE ! KWINANA

Lancelin

EP 492

EP 488

EP 430 R1

PERTH

PL 80

EP 454

Eneabba

EP 432

EP 455

L 4 R1 ! L5 R1

R3

0098

Perenjori

Crosslands Gas Pipeline

EP Mingenew L 7 R1 368 R3 ! PL 64 PL 23, PL 94 EP 485 Three L 1 R1 EP 469 Springs L 11 STP-EPA- STP-! EPAEP 320 0082 STP-EPA0065 EP 413 R4

L 2 R1

EP 484

Mullewa !

PL 3 R1

TP/26

STP-EPA-0090

PL 1 R1

PL 6 R3

!

EP 437 R1

PL 39

Dongara

L 14 PL 32 TPL/18 WA-12-PL WA-481-P WA-31-L PL 70 PL 18 STP-PRA-0007

TP/15 R2

PL 4

STPEPA0127

STP-EPA-0111

PL 2

4 as T ran sm issio

!

!

NEWMAN

Leinster

PL 26

PL 25

!

PL 37

PL 76

PL 48

!

!

Kambalda

!

Mount Keith

!

PL 98

!

!

Laverton

OFFICER

DESERT

122°

STP-PLA-0025

Recherche Archipelago

OCEAN

ESPERANCE

BASIN

Widgiemooltha

!

KALGOORLIE

Norseman

PL 27

PL 36

PL 28

LEONORA

EUCLA

!

!

SANDY

SPA 15 AO

LITTL E

PL 65

Coolgardie

PL 34

Ravensthorpe

!

120°

!

PL 33

Wiluna

PL 73

Southern Cross

PL 35

PL 24

9 PL 5

34°

32°

Sedimentary Basin

Exploration Permit

Special Prospecting Authority with Acreage Option

Abrolhos

GERALDTON !

Northampton !

BASI N

PL 40

STP-EPA-0124

PL 95

EP 481

sG

Pipeline

Production Licence, Infrastructure Licence or Retention Lease

Basement Rock

Bay

Houtman

!

EP 439

EP 482

STP-EPA-0110

Gold field

Tom Price

Transmission

State Application

Pipeline Licence Application

Pipeline Licence

Territorial Baseline

Outer Limit of WA Coastal Waters

Sedimentary Basin Commonwealth 'Offshore Areas' boundary

W13-19

Shark

CARNARVON

Gulf

CARN ARVO N

L13-2

EP 412 R2

EP 359 R3

L 16

EP 435 R1

EP 359 R3

Gas

30°

PERTH BASIN

WESTERN AUSTRALIA - January 2015

INDIAN

WA-493-P

WA-492-P

EP 359 R3

EP 434 R1 EP 434 R1

as ne li sG eld Pipe ldfi n Go issio m ns Tra

28°

26°

24°

PLAIN

ABYS SAL

0 DB NG P

PL 40

22°

103 PL 6 PL 1 Dampier to Bunbury Natural Gas Pipeline

07 00 APL PST s Goldfield

124°

EUCLA

STP-EPA-0067

STP-EPA-0116

14/07-8 EP

STP-EPA-0112

BASIN

GI BSON

126°

Please Note: The Department of Mines and Petroleum ceased to be a Designated Authority under the Offshore Petroleum and Greenhouse Gas Storage Act 2006 on 1 January 2012. For all queries regarding administration of Commonwealth Titles refer to www.nopta.gov.au

Cartography and data provided by the Petroleum Division Department of Mines and Petroleum, Western Australia 100 Plain Street, East Perth 6004 (www.dmp.wa.gov.au)

A current portrayal of Petroleum Title spatial data, including Onshore Applications and Gazetted Release Areas, is available in both digital and hardcopy format. This map can be ordered through our First Floor Map Sales Counter. Ph. +61 8 9222 3459 Fax. +61 8 9222 3444

W14-19

L14-7

L14-9

128°

BASIN

DESERT

STP-PLA-0076

BIGH T

STP-EPA-0071

BASIN

STP-EPA-0118

STP-EPA-0114

STP-EPA-0113

1/08-9 EP

This map was produced using information from various sources. The Department of Mines and Petroleum (DMP) and the State cannot guarantee the accuracy, currency or completeness of the information. DMP and the State accept no responsibility and disclaim all liability for any loss, damage or costs incurred as a result of any use of or reliance whether wholly or in part upon the information provided in this publication or incorporated into it by reference..

EP 468

STP-SPA-00047

SPA 14 AO

2/08-9 EP

Western Australia

L14-8

BASIN

L14-10

BASI N

SPA 13 AO

AMADEUS

SOUTH AUSTRALIA 130°

34°

32°

30°

28°

26°

24°


Come era da aspettarsi il crollo dei prezzi delle materie prime, non solo petrolio, ha avuto un impatto importante sui grandi progetti Oil and Gas in Australia. Prezzi sempre più bassi hanno spinto innanzitutto le principali aziende del settore delle risorse naturali e in seguito anche quelle minori, a concentrare i propri sforzi su un aumento della produttività e riduzione costi, piuttosto che investire sull’ampliamento della capacità produttiva. Scenario ben noto anche negli altri paesi grandi produttori ed esportatori di materie prime. Se è vero che la riduzione di investimenti ha colpito soprattutto la spesa in Ricerca ed Esplorazione (R&E) diminuita del 12%, è altrettanto vero che nel 2013-14 sono stati 6,9 i miliardi di dollari (circa 4,8 miliardi di euro) investiti in questa attività. Investimento che mantiene l’Australia fra i paesi più attivi e interessanti nel panorama mondiale. Di certo i grandi players in Australia stanno rivalutando i propri piani cercando di identificare programmi di sviluppo meno onerosi e capital intensive. Il risultato di questo trend è facilmente riscontrabile nel rallentamento di “avvio” e “avanzamento” di grandi progetti registrati nella pipeline di sviluppo del Bree (Bureau of Resources and Economics).

Ecco il nuovo scenario alla luce degli assetti del mercato globale: l’Australia ha ancora molte risorse inutilizzate a livello mondiale, che potranno essere sfruttate non appena le condizioni di mercato miglioreranno Nel semestre precedente all’ottobre 2014 sono stati tre i progetti (per un totale di 597 milioni di dollari) ad aver ottenuto la decisione finale di investimento (Final Investment Decision, Fid) positiva e ad essere stati portati alla fase di impegno (Committed Stage): il numero più basso dell’ultimo decennio. Nell’ottobre del 2014 al Committed Stage erano invece presenti 44 progetti, dal valore complessivo di 228 miliardi di dollari. I progetti di Liquefied natural gas continuano ad attrarre in Australia ingenti investimenti, costituendo l’87% del valore dei progetti già approvati. Ed è, infatti, l’Lng uno dei principali focus delle strategie governative. Secondo l’ultimo “Oil & Gas Report – Australia” di Business Monitor International la produzione di Lng in Australia toccherà i 132,8 bcm (billion cubic metres) nel 2018, da 48,2 cm in 2012. Circa il 75% di questa produzione sarà esportata, in preva-

FOCUS | Australia

Spinta alla competitività: non solo pressione sui costi L’Australia produce infatti Liquefied natural gas ad alto costo: il prezzo della liquefazione è più alto qui che altrove per via di fattori specifici dei progetti come dimensione, posizione geografica e capacità. Tuttavia, l’Australia rimane competitiva soprattutto per la fornitura di Lng ai clienti asiatici, specialmente paragonando i costi dei competitori Nord Americani. l’Australia è infatti tuttora il Paese con la più ampia percen-

lenza verso clienti in Asia. Nel 2023 la produzione di gas arriverà a 143,6 bcm, con le esportazioni di Lng che sorpasseranno i 100bcm. Le iniziative del Governo per sostenere l’industria sono molte e in particolare sono tese a velocizzare i processi di approvazione ambientale, riducendone i costi pur mantenendo gli altissimi standard di sicurezza ambientale e nel pieno rispetto delle autorità locali.

di William Peasland, investment Manager Australian Trade Commission


As expected the drop in raw material prices, not just oil, has had a negative impact on the large Oil & Gas projects in Australia. Low prices have driven the large players in the resources sector, followed by the smaller ones, to focus on productivity and costs rather than investing to increase capacity and output. This is a common scenario in many countries, especially the big exporters. The reduction in investments has hit Research and Exploration (R&E) budgets, which have decreased by12%. Having said this in 2013-14 the industry invested a tolal amount of 6,9 bn dollars (around 4,8 billion euro) in R&E. A significant amount which ensures Australia remains one of the most active and interesting markets globally. Large players in Australia are reassessing their plans, looking for cheaper and less capital intensive options. This trend is clearly visible in the slow-down of “entry” and “progression” of projects through the BREE development pipeline (Bureau of Resources and Economics). In the six months to October 2014 three projects worth $597 million Focus on competitivity: not just pressure on costs. As a matter of fact, Australia produces high cost Liquefied natural gas: the price of Lng is higher here than other areas for a number of reasons such as size of the projects, geography, location and capacity. Taking the above in consideration, Australia remains competitive when supplying Asian clients and in particular compared to North American competitors. Australia still enjoys the biggest share of exports to Japan. China is set to become a major LNG importer which will double Australian exports between 2015 and 2030. Of course there are other factors that can influence the competitiveness of Australia’s LNG. For example the global geopolitical situation as well as long term trade and investment agreements. Over time Australia has established a strong reputation as LNG producer thanks to its vast reserves, low

per, while ensuring compliance with strict safety specifications and safeguarding local authorities and populations.

33 | GENNAIO FEBBRAIO 2015

were identified as receiving a positive Final Investment Decision (FID) and progressed to the Committed Stage. This is the lowest number and value of projects moving to the Committed Stage in more than a decade. As at October 2014, there were 44 projects at the Committed Stage with a combined value of $228 billion. LNG projects continue to attract large investments, making up 87% of the committed projects. As a matter of fact, LNG is a focus area for Federal and State departments. According to the latest Business Monitor International: “Oil & Gas Report – Australia”, LNG production will reach 132.8bcm (billion cubic metres) in 2018, up from 48.2bcm in 2012. About 75% of this production will be exported, mostly to clients in Asia. In 2023 gas production will reach 143.6bcm and LNG exports will exceed 100bcm. There are a number of Government initiatives aimed at supporting the industry and some are focused on streamlining environmental approvals, making them chea-

Australia: while investments slow down, opportunities remain big

Government risks, clear frameworks and the experience of the players in the market. Some countries may also prefer to diversify or change their supply markets, favouring political relationships over costs. A recent report published by DNV GL confirms Australia, together with the US and Brazil, was the most favoured investment destinations in 2014. The report also shows how even in the current industry background, 14% of companies in Australia still planned to increase R&E investments, compared to global average of 10%. And even more interestingly only 23% of companies in Australia planned to push cost reductions on the supply chain, compared to 38% in North America and 36% in Europe. Competition for LNG supply will remain high in Asia and the challenge will be to ensure projects are developed in the most cost effective way possible. Australia still has many world class resource deposits that can be developed when market conditions improve. We believe the realisation of these opportunities will be


tuale di esportazioni verso il Giappone. Nel prossimo decennio inoltre la Cina è destinata a diventare uno dei maggiori importatori di gas naturale liquefatto, cosa che porterà tra il 2015 e il 2030 a raddoppiare la percentuale totale dell’export australiano verso il Paese Ma ci sono anche altri elementi che possono influenzare in modo significativo la competitività del Lng australiano. Innanzitutto l’importanza rivestita da fattori geopolitici e rapporti commerciali consolidati nel tempo. L’Australia nel tempo si è creata un’ottima reputazione come produttore di Lng grazie alle sue vaste riserve, il basso rischio di interferenza governativa, la certezza dei regolamenti e dei contratti e l’esperienza degli operatori di mercato. Inoltre alcuni Paesi preferiscono diversificare le loro fonti di rifornimento o addirittura escluderne alcune, dando più importanza a fattori politici o strategici piuttosto che al semplice costo del prodotto. Come si evince dal rapporto pubblicato da Dnv Gl a febbraio 2015, risulta infatti che nel 2014 gli Stati Uniti, l’Australia e il Brasile sono state le principali destinazioni di investimenti oil&gas al mondo. L’interessante rapporto fa anche notare che in uno scenario di costi

come quello attuale, in Australia il 14% delle società intervistate ha comunque intenzione di aumentare la spesa in ricerca e sviluppo e innovazione, rispetto alla media globale del 10%. Il dato forse più rilevante che emerge dal rapporto è che in Australia solo il 23% delle società intervistate intende incrementare la pressione sulla propria supply chain per controllare i costi. In Nord America sono invece il 38% e in Europa il 36%. Di sicuro la concorrenza per le forniture di Liquefied natural gas in Asia rimarrà sostenuta per diverso tempo. Proprio a causa di questa particolare attenzione alla competitività, la sfida per gli operatori sarà far sì che i progetti siano sviluppati e portati a conclusione con la massima efficienza possibile. L’Australia ha ancora moltissime risorse inutilizzate di rilevanza mondiale, che potranno essere sfruttate non appena le condizioni di mercato miglioreranno. Crediamo che la concretizzazione di tali opportunità sarà determinata dalle condizioni del mercato ma anche dalla capacità dell’Australia di riguadagnare competitività nei costi. Come sostiene Appea (Australian Petroleum Production & Exploration Association), la sfida più grande per ottenere crescita a lungo termine è

China

A$10.5Bn

India

A$7.2Bn

A$10.9Bn

A$6.9Bn

A$22.5Bn

South Korea

Australia

Indonesia

A$5.6Bn

Taiwan A$8.2Bn

Singapore

Malaysia

A$107.6Bn

NZ

A$11.5Bn

A$51.0Bn

Japan

(Incl. USA: A$17.0Bn)

A$22.7Bn

America

Source: Country ceiling for foreign currency bonds (Moody’s, 14 November 2014)

Aaa Aa (Aa1, Aa2, Aa3) A (A1, A2) Baa (Baa2)

Australia’s integration with the dynamic Asian region is driving wealth creation and overall growth. Australia’s goods and totalled A$331 billion in 2013. Of the top 12 export markets in 2013, 10 were in the Asian region and all were rated abov Their combined value was around A$242 billion, making up over 73 per cent of Australia’s total export earnings in 2013

Asian demand driving trade growth

bilità politica, vicinanza strategica ai mercati asiatici, trasparenza normativa e manodopera altamente qualificata.

Sources: Australian Bureau of Statistics (ABS) trade data on DFAT STARS database, ABS Cat. No. 5368.0.55.003 and ABS unpublished data (relea Austrade rappresentando un ottimo terreno per gli investimenti. Tutto ciò grazie a un cocktail di sta-

Rallentamenti a parte, l’Australia resta uno dei Paesi con l’economia più forte al mondo,

Note: Country ceiling for Europe and North America only reflect the UK and the USA.

(Incl. UK: A$7.9Bn)

A$26.0Bn

Europe

Ten of Australia’s top 12 goods and services export markets were in the Asian region in 2013–14

Ten of Australia’s top 12 goods and services export AUSTRALIA: PARTNER FORAsian GROWTH IN ASIA marketsAwere in the region in 2013-14

AUSTRALIA: UN PARTNER PER LA CRESCITA IN ASIA


determined by global market conditions and Australia’s ability to regain cost competitiveness. In its submission to the Federal budget, APPEA (Australian Petroleum Production & Exploration Association) insists that the key challenge in achieving future growth in the industry is maintaining Australia’s international competitiveness in the face of a changing global energy sector. A highcost local environment, a complex domestic regulatory framework and the potential for other countries to capture market opportunities will continue to make it challenging for Australia to capture the next wave of global investment in the industry. The potential rewards however are significant for the Australian economy and a number of policy adjustments are being developed to support the industry. Such a strong focus on costs and competitiveness translate into great opportunities for innovative technologies, procedures and products which can help reduce costs throughout the supply chain. Those companies capable of gaining market share in this scenario will enjoy great returns on their investment once the general conditions improve and the mega projects which Australia is renowned for pick up again. This is a very positive message for Italian companies famous for combining cost competitiveness and flexibility with the highest quality and reliability. □

Da 23 anni l’economia australiana cresce senza soluzione di continuità, a dispetto della crisi mondiale. Il suo Pil aumenta del 3,3% all’anno e la crescita prevista tra 2015 e 2019 è la più alta tra i Paesi economicamente avanzati. Una crescita sostenuta anche dalla posizione del Paese, collocato strategicamente nella regione del Sud Pacifico, vicino agli attivissimi mercati asiatici di Cina, Giappone e Sud Corea. Bacini economici che l’Australia conosce bene e con i quali ha da tempo istituito solidi contatti commerciali senza perdere, tuttavia, i forti legami con l’Europa e il Nord America. Ricca in materie prime, l’Australia è in lizza per diventare la più grande produttrice di Gnl entro il 2020 e le sue industrie sono conosciute in tutto il mondo per l’alta qualità di beni e servizi. Ma non c’è solo l’attività estrattiva a sostenere la crescita australiana: è il settore dei servizi a generare più dell’80% della rendita economica, grazie all’alta professionalità dei suoi addetti. La forza lavorativa australiana è infatti una delle più istruite, multiculturali e poliglotte del mondo, grazie a un sistema scolastico efficiente, che attira studenti da tutto il mondo. L’Australia è infatti un Paese che punta all’innovazione, investendo nella ricerca scientifica e nello sviluppo: un Paese dove i partner internazionali hanno l’opportunità di partecipare a progetti di ricerca con le migliori università e organizzazioni scientifiche. Infine, fare business in Australia è semplice. Il sistema normativo del Paese assicura trasparenza ed efficienza, mentre la stabilità politica e le strutture governative offrono un ambiente stabile e sicuro per gli investimenti.

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mantenere la competitività dell’Australia rispetto a un settore – quello energetico – in continua evoluzione. Un Paese ad alto costo e la possibilità di altre nazioni di guadagnare opportunità di mercato continueranno a rendere difficile per l’Australia assicurarsi la prossima stagione di investimenti per soddisfare la domanda mondiale. I potenziali guadagni sono però significativi e sono in fase di studio diverse iniziative (anche a costo zero per il Governo) che rendano più fluido il settore. Un mercato in queste condizioni è di conseguenza particolarmente attento a tecnologie, procedure e prodotti innovativi che permettano di mantenere costi bassi attraverso tutta la filiera e chiunque riuscirà a guadagnare una fetta di mercato in questo momento ne trarrà grandi risultati quando le condizioni generali miglioreranno facendo ripartire i mega progetti, quelli cui l’Australia ci ha abituato negli ultimi decenni. Questo non può che essere un messaggio positivo per società italiane, famose per saper coniugare competitività nei costi e flessibilità nelle procedure ad altissima qualità e affidabilità. □


Western Australia in breve • 140 Tcf di giacimenti di gas off-shore e di 350 milioni di barili di petrolio • 280 Tcf delle risorse di gas non convenzionale stimate, quasi il doppio delle risorse offshore • AU $ 115.000.000.000 progetti Gnl in costruzione o impegnati • quota 6,4% della produzione mondiale di Gnl • AU 3,1 miliardi dollari di petrolio e gas nel 2013, il 66% del totale in Australia

l Western Australia è tra le migliori regioni del mondo per le nuove iniziative di petrolio e gas, ed è uno dei pochi luoghi in cui rimane un vasto potenziale per le più grandi scoperte di petrolio e gas. Bacini sedimentari dello Stato, tra cui la piattaforma continentale, coprono una superficie di circa 2,5 milioni di km2. I titoli di gas e petrolio offshore e onshore in Western Australia coprono meno di un quarto (il 22%) di questa zona, con l’esplorazione e l’estrazione che copre una superficie ancora più piccola. I bacini presenti nel Western Australia detengono circa l’80 per cento delle risorse di gas naturale scoperte in Australia.

I

Western Australia fast facts • 140 Tcf of offshore gas deposits and 350 million barrels of oil • 280 Tcf of estimated Unconventional gas resources, almost double the offshore resources • AU$115 billion LNG projects under construction or committed • 6.4% share of global LNG production • AU$3.1 billion of oil and gas exploration in 2013, 66% of Australia’s total

Western Australia ranks among the best regions in the world for new oil and gas ventures, and is one of the few places where potential remains for larger oil and gas discoveries. The State’s sedimentary basins, including the continental shelf, cover an area of approximately 2.5 million km2. Offshore and onshore oil and gas titles in Western Australia cover less than one quarter (22 per cent) of this area, with actual exploration and extraction of oil and gas covering an even smaller area. Western Australia’s basins hold approximately 80 per cent of Australia’s discovered natural gas resources.

Shale and Tight Gas, in Western Australia one of the largest recoverable reserves

nel Western Australia i più grandi bacini al mondo

Scisto e Tight Gas,

FOCUS | Australia


MITS

0

0

4 4

12 12

6 6

4 4

≤6 ≤6

7-­‐11 7-­‐11

12-­‐16 12-­‐16

≥17 ≥17

≤ 55 ≤

6-­‐10 6-­‐10

11-­‐15 11-­‐15

≥16 ≥16

1 1 Around 40% of the retention leases are 2 2 30 30 3 3 held within the initial term of 5 years, with 0 0 another 35% held for between 11-15 years Explora/on PPermits ermits Explora/on Reten/on LLeases eases Reten/on from initial grant

30 30

Offshore Activities in Western Australia • Farming into existing onshore titles held by those

https://pgr.dmp.wa.gov.au/PGR/Default.aspx

titles caninitial be obtained by:and can be renewed for –Onshore Exploration permits term is 6 years further 5 year periods –• Retention Leases initial term is 5 years Bidding for vacant exploration acreage releases at

In Australia, petroleum rights are owned by the Australian Government, with State, Territory and Australian Governments jointly administering a regulatory regime which grants permits and licences to companies to explore and develop petroleum in offshore areas. Offshore activities in Australian waters adjacent to Western Australia are managed by the National Offshore Petroleum Titles Administrator (Nopta), with major decisions made by a Joint Authority comprising the responsible Australian Minister and the responsible Western Australian State Minister.

In Australia, i diritti di petrolio sono di proprietà del governo australiano, con Stato, Territorio e governi che amministrano congiuntamente una regolamentazione che concede alle aziende i permessi e le licenze per esplorare e sviluppare il petrolio in aree offshore. Le attività offshore in acque australiane adiacenti al Western Australia sono gestite dalla National Offshore Petroleum Titles Administrator (Nopta), con importanti decisioni prese da un’autorità comune che compongono il responsabile Ministro australiano e il responsabile occidentale ministro Stato australiano.

Western Australia’s emerging onshore shale and tight industry presents the next significant resource opportunity in the State. The State is estimated to have one of the largest recoverable reserves of shale gas in the world in its Canning and Perth basins, of 268 Tcf. Advancements in hydraulic fracturing (fracking) and horizontal drilling technologies have the potential to unlock Western Australia’s estimated vast resources of shale and tight gas. Onshore activities are administered by the Government of Western Australia through the Department of Mines and Petroleum (Dmp).

L’emergere nel Western Australia di industria onshore legata a scisto e tight gas, rappresenta la prossima significativa opportunità di risorse dello Stato. Si stima che una delle più grandi riserve reperibili di shale gas in tutto il mondo sia proprio nei bacini di Canning e Perth, per un volume di 268 miliardi di metri cubi. I progressi nella fratturazione idraulica (fracking) e tecnologie di perforazione orizzontale hanno il potenziale per sbloccare le vaste risorse stimate di scisto e tight gas. Le attività onshore sono amministrati dal Governo del Western Australia attraverso il Dipartimento delle Miniere e del Petrolio (Dmp).

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0 0 by the Government of 0 0 Onshore activities are administered Reten/on Reten/on LLeases eases Explora/on Explora/on PPermits ermits Western Australia through the Department of Mines and Petroleum (DMP). ≤ ≤ 55 6-­‐10 6-­‐10 11-­‐15 11-­‐15 ≥16 ≥16 ≤6 12-­‐16 ≤6 7-­‐11 7-­‐11 12-­‐16 ≥17 ≥17

14 14 38 38 Advancements in hydraulic fracturing (fraccing) and horizontal 100 100 20 20 4 4 Western drilling technologies have the potential to unlock 50 50 83 83 Australia’s estimated vast resources 10 10 of shale and 17 17 tight gas.

11 11

industry presents the next significant resource opportunity in the 50 50 to have one of the largest 200 200 State. The State is estimated recoverable reserves of shale gas in the world in its Canning 40 40 5 5 150 150 Perth basins, of 268 Tcf. and 15 15

Onshore Activities in Western Australia Offshore Exploration Permits & Retention Leases Attività offshore in Western Australia Western Australia’s emerging onshore shale and tight Offshore Activities in Western Australia by number of years since initial grant

– Exploration permits initial term is 6 years and can be renewed for • A total of 80 companies hold interests in further 5 year periods – Retention Leases initial term is 5 years these titles

• 52 production licences issued

0 0

20 • 20

40 40

6 6 • 40 retention leases issued 28 28

60 60

• More than half of exploration permits are 10 10 80 80 23 23 held within the initial term of 6 years 8 8

100 100

• 147 exploration permits issued

by number of years since initial grant Onshore Activities in Western Australia

SNApShoT oF oFFShoRE TITLES IN

≥16 ≥16

Onshore Exploration Permits & Retention Leases Attività onshore in Western Australia WESTERN AUSTRALIA

these titles

• ≤6 A total of 71 companies hold interests in OffshOre ≤ 55 6-­‐10 6-­‐10 11-­‐15 11-­‐15 ≤6 7-­‐11 7-­‐11 12-­‐16 12-­‐16 ≥17 ≥17 ≤

0 0 • 26 production licences issued Reten/on LLeases eases Explora/on PPermits ermits Reten/on Explora/on


FIERE | Offshore Mediterranean 2015

Omc: tutto sull’offshore

Torna la Biennale dedicata al mondo

Oil & Gas

Ravenna, 25-27 marzo

“Focus on change: planning the next 20 years”. Questo il titolo della prossima Omc, il forum biennale di Ravenna dedicato all’offshore, in programma dal 25 al 27 marzo. Nata nel 1993, Omc gode oggi di uno status internazionale. Coinvolti nella scorsa edizione 13 mila partecipanti provenienti da 32 Paesi, 1210 conferenzieri in 26 sessioni tecniche, 120 articoli scelti per essere discussi. Omc supporta l’evoluzione del business Oil&Gas con particolare attenzione all’industria energetica italiana, comunicando ai propri visitatori le novità del settore, sostenendo la formazione di ingegneri e tecnici e studiando lo sviluppo degli strumenti per esplorare, studiare e promuovere l’uso sostenibile delle risorse energetiche nel Mediterraneo. Omc mission is serving all people interested in the Mediterranean Offshore Industry. It is committed to every sector of the offshore community including engineers, scientists, policy makers, educators, industry leaders, students and concerned individuals. Since its launch in 1993, Omc has been working to disseminate offshore science and technical knowledge, to promote and support education for offshore, engineers and technicians and advance the development of tools and procedures required to explore, study, and further the responsible and sustainable use of the energy resources in the Mediterranean.

AUMA ITALIANA Srl stand 3G38 Attuatori AUMA per la sicurezza funzionale (SIL) Il Gruppo AUMA dedica grande attenzione al tema della sicurezza. Per questo motivo, ha recentemente introdotto un nuovo modulo che garantisce agli attuatori AUMA un maggiore SIL - Livello di Integrità della Sicurezza, e un ciclo di vita interamente certificato. Questa soluzione va a migliorare le prestazioni della tecnologia di azionamento modulare di AUMA, ampiamente adottata nei sistemi di sicurezza. Il nuovo modulo integrato - situato all’interno del sistema di controllo dell’attuatore AUMATIC AC - è realizzato con componenti semplici e facilmente controllabili come transistor, resistenze e condensatori, fornendo così una soluzione semplice ed efficace. Nelle modalità di funzionamento standard, il modulo SIL è inattivo. Quando viene richiesta una funzione di sicurezza, il modulo prende il controllo sul funzionamento dell’attuatore, mantenendo sempre disponibili le funzioni di diagnostica e i segnali di feedback. Le funzioni di sicurezza gestite da questo modulo sono certificate con livello SIL 2. Il livello SIL 3 può essere raggiunto con attuatori progettati in architettura ridondante (1oo2). SIL advancement from AUMA actuators The Group AUMA has always dedicated great attention to security issues in automation. For this reason, it has recently introduced a new module, which provides enhanced Safety Integrity Level (SIL) capability for the company’s electric actuators. The development enhances application of AUMA’s modular actuation technology, which is widely adopted in safety-related systems. The integral module, located within AUMA’s AC actuator controls, addresses this providing a simple and effective solution comprising transistors, resistors and capacitors. In standard operation mode the SIL module is inactive. If the safety related function is required, the module takes over actuator operation management: diagnostic functions and feedback signals remain available in this situation. Determined safety figures for the actuators allow implementation in SIL 2 applications. SIL 3 can also be supported if these are designed in redundant architecture (1oo2).

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FIERE | Offshore Mediterranean 2015

BALLUFF AUTOMATION SRL Stand 3F7

Coelmo SRL STAND 4A7

Estrazione di petrolio e gas - una corsa contro il tempo Le risorse in esaurimento richiedono una tecnologia sempre migliore per l’estrazione di combustibili fossili. Il petrolio e il gas contribuiscono ancora in maniera considerevole alla generazione di energia, ma la crescente scarsità di risorse richiede uno sforzo sempre maggiore per estrarre i combustibili fossili utilizzando metodi nuovi e più efficienti. Anche le condizioni ambientali gravose ed i carichi meccanici ingenti rappresentano un difficile test di resistenza per persone e materiali. Balluff contribuisce in maniera significativa in questo ambito con sensori robusti, precisi e che richiedono scarsa manutenzione. Anche la protezione da esplosione con numerose certificazioni internazionali è naturalmente una questione importante per Balluff. Protezione da esplosione e misurazione della posizione molto accurata con il trasduttore Micropulse BTL (grande affidabilità; design robusto; misurazione esatta di corsa e posizione) Con certificazioni IECEx, ATEX, FM, e varie altre certificazioni internazionali (allineamento esatto con I sensori di inclinazione BSI; classe di protezione IP 67 - adatta ad un utilizzo in condizioni gravose; misurazione angolare precisa, assoluta; custodia compatta).

Soluzioni tecniche specifiche e personalizzate per il settore Oil&Gas: Gruppi elettrogeni industriali e marini Da oltre sessant’anni, Coelmo vuol dire innovazione, affidabilità, sicurezza e sostenibilità. Coelmo progetta, produce e fornisce assistenza per gruppi elettrogeni industriali e marini da 3 a 3000 kVA, assicurando soluzioni su specifica per diverse applicazioni. Alcune di queste, come il settore Oil&Gas, richiedono soluzioni tecniche personalizzate, in grado di soddisfare rigorose specifiche: avversità ambientali e climatiche, modalità di esercizio particolari, luoghi remoti ed isolati, condizioni che richiedono soluzioni dedicate. Coelmo con oltre 50 anni di esperienza sul campo e centinaia di progetti realizzati è in grado di assicurare copertura e supporto dedicato in tutte le fasi: dalla progettazione alla realizzazione fino al collaudo, dall’installazione alla messa in servizio, fornendo supporto al progetto nel tempo anche attraverso interventi di manutenzione programmata ed assistenza tecnica in tutto il mondo.

Oil and gas extraction - race against time. Ever-dwindling resources require ever better technology for extracting fossil fuels. Oil and gas still make a critical contribution to generation of energy. But the growing scarcity of resources demands ever greater effort for extracting fossil fuels and the employment of new, more efficient methods. Harsh ambient conditions and high mechanical loads also represent a tough endurance test for people and materials. Balluff makes an important contribution here with robust, precise and low maintenance sensors. Explosion protection with numerous international certifications is a matter of course for Balluff. Explosion protection and highly accurate position measurement with Micropulse transducer BTL (high reliability; robust design; exact measurement of path and position) With IECEx, ATEX, FM, and many other international approvals (exact alignment with inclination sensors BSI; high protection class IP 67 - suitable for use in rough conditions; precise, absolute angle measurement; compact housing)

Technical and customized solutions for Oil & Gas: Industrial and marine generating sets For over sixty years, Coelmo means innovation, reliability, safety and sustainability. Coelmo designs, manufactures and provides after sales service for industrial and marine generating sets, from 3 up to 3000 kVA, supplying solutions for several applications. Some applications, as Oil&Gas, require customised technical solutions that can stand against harsh conditions: adverse environmental and weather conditions, special working modes, remote and isolated places, particular conditions that require dedicated solutions. Coelmo with 50 years of experience in this field and hundreds of finalised projects guarantees service and support during all phases: from the designing to the production and up to the testing phase, from the installation to the commissioning. The team also provides support to the project over time through operations of scheduled maintenance and technical assistance all over the world.

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Norgren SpA stand 4E7

Phoenix Mecano SRL stand 3L35

I nuovi sistemi RVM Norgren offrono il meglio in termini di sicurezza e disponibilità RVM Norgren è un innovativo sistema di valvole per il settore petrolifero, del gas e chimico prodotto da Norgren, leader mondiale nelle tecnologie di movimentazione pneumatica e del controllo dei fluidi. Disponibili in alluminio o acciaio inossidabile per adattarsi sia alle applicazioni a monte che a quelle a valle, i sistemi compatti e modulari RVM sono progettati a partire da valvole Norgren già ben collaudate, come i prodotti delle famiglie Herion e Maxseal, e includono opzioni adatte sia per applicazioni standard che per quelle ad alta portata. Forniscono in un unico package un sistema omologato dal punto di vista della sicurezza che richiede una manutenzione minima e può funzionare negli ambienti più estremi pur essendo in grado di essere comandato in modo semplice e da remoto in tempo reale. Tutti i sistemi RVM sono infatti adatti per il controllo online con una funzione di bypass che consente di rimuovere la valvola online – un vantaggio fondamentale per i sistemi che operano in luoghi distanti. Le temperature di servizio vanno da -55ºC a 90ºC. Con i sistemi RVM è possibile scegliere tra uno su due (1oo2), due su due (2oo2) e – cosa che solo Norgren offre – due su tre (2oo3) tipi di installazione, in modo da soddisfare tutti i requisiti sia in termini di sicurezza che di disponibilità.

Custodie industriali per ambienti Ex Dal 1969 Rose Systemtechnik, membro del Gruppo Phoenix Mecano, è specializzata nello sviluppo e produzione di custodie industriali di alta qualità per ambienti Ex. In Italia, Rose è rappresentata dalla filiale Phoenix Mecano Italia. Le custodie Rose Ex sono disponibili in acciaio inossidabile, poliestere e alluminio, possono essere equipaggiate come le custodie Junction Boxes o Control Stations con “Explosion Protection” Ex e, Ex ia, Ex tD, per temperature comprese tra -55 e +90 °C. Hanno un’ampia gamma di certificazioni secondo le norme internazionali, come Atex, IECEx, EAC (former Gost R-K), Inmetro, CCOE, UL/CSA. Sono inoltre disponibili le Custodie EX d “flame-proof” e la gamma completa di accessori (pressacavi ecc.). L’assistenza tecnica e vendite sono garantite in tutto il mondo con servizio di filiali locali.

Norgren’s Redundant Valve Manifold (RVM system): setting the standard for reliability and safety. Safe and reliable operation in chemical and petrochemical applications is increasingly vital to plant operations. Norgren has core skills in air and gas preparation systems, solenoid valves and proportional valves for arduous and hazardous environments, and continues to develop a series of safe reliable integrated solutions of the highest quality and reliability. The RVM concept is a new system to replace components, panels and pipe work and is available in aluminium or stainless steel construction, with bypass function for online valve replacement which allows large reduction in installation time. Modular construction enables standard and customised solutions, and temperature range spans from -55 to +90°C. The RVM System is available in three functionality options, the selection of which will be dependent on the safety instrumented function (SIF) that it is to be used within. 1oo2, 2oo2 double channel and uniquely 2oo3 triple channel systems are available.

Industrial enclosures for Ex environments Since 1969 ROSE Systemtechnik member of the Phoenix Mecano Group is specialized in development and production of high quality industrial enclosures for Ex environments. In Italy, Rose is represented by its Italian branch Phoenix-Mecano Italy. ROSE Ex enclosures are available in Stainless Steel, Polyester and Aluminum; they can be equipped as Junction Boxes or Control Stations with Explosion Protection Ex e, Ex ia, Ex tD, for temperatures between -55+90°C. Certifications comply with the widest range of international standards such as: Atex, IECEx, EAC (former Gost R-K), INMETRO, CCOE, UL/CSA. Ex d flame-proof enclosures and full range of accessories (cable glands, etc.) are also available. Sales and technical support is assured by a world-wide first class customers service of local subsidiaries.

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FIERE | Offshore Mediterranean 2015

Pneumax SpA Stand 3G19

Schneider Electric SPA Stand 1C18

Pneumax: il valore del Made in Italy Prodotti di ultima generazione per l’automazione: valvole ed elettrovalvole, cilindri normalizzati e non, FRL e raccordi, elettronica e sistemi seriali, attuatori elettrici, componenti per la manipolazione, accessori. Pneumax, fondata nel 1976, detiene una posizione di primo piano nel panorama mondiale della componentistica per l’automazione pneumatica, ha in serbo alcune novità sia in ambito di prodotto sia di strategia. Tra queste, spicca una nuova serie di prodotti dedicati al settore Oil&Gas: interamente realizzati in acciaio Aisi 316L, in occasione della prossima esposizione OMC 2015, verranno presentati una nuova serie di unità trattamento aria in esecuzione F-FR-R con attacchi GAS o NPT, attuatori ISO, raccordi bicono ed accessori per impianto (manifold, check valves, etc..) ed un innovativo sistema di valvole modulari (vedi foto) a comando pneumatico, elettrico e manuale, che consente la flessibile realizzazione di moduli completi per il controllo di sistema ed una immediata e facile manutenzione. La scelte e le strategie aziendali sono rivolte al futuro, agli investimenti ed alle soluzioni “che fanno la differenza”. Per questo motivo, Pneumax persegue la qualità totale e il continuo miglioramento tecnologico e produttivo.

Schneider Electric espone al prossimo OMC 2015 – Ravenna A OMC 2015 Schneider Electric presenta le più avanzate soluzioni dedicate all’Oil&Gas Industry (upstream, midstream e downstream), e i suoi nuovi sistemi di Process Automation Il settore Oil&Gas è chiamato ad affrontare sfide nuove e difficili: trovare nuove risorse, difficili da individuare e gestire; migliorare il livello delle performance dal punto di vista dell’efficienza, del safety&security, del tema CO2 e impatto ambientale; sviluppare un framework integrato, nell’era della digitalizzazione. Schneider Electric è riconosciuto come specialista globale in applicazioni critiche con una vasta scelta di soluzioni dedicate alle imprese basate sulla proposta differenziata di Software, Services & System, e realizza soluzioni specializzate globali&locali in grado di offrire avanzate prestazioni per il business, l’efficienza energetica e la safety. Presente in più di 110 Paesi, con più di 150.000 dipendenti e un fatturato di circa 24 miliardi di euro nel 2013, Schneider Electric offre soluzioni e prodotti integrati grazie a competenza ed esperienza specializzata nell’Energy Management&Efficiency, Distribuzione Elettrica e Automazione di Processo, Dynamic Simulation & Operator Training, PMS, Fuel Supply Chain solutions, Building Automation, IT & data centers, Global Service.

Pneumax: the value of the Made in Italy Products of last generation for the automation: valves and elettrovalvole, normalized cylinders and not, FRL and links, electronics and systems seriali, electric attuatori, component for the manipulation, accessories. Pneumax, founded in 1976, it holds a position of first floor in the world panorama of the componentistica for the pneumatic automation, has some novelties both in circle of product and of strategy. Among these, it detaches a new series of products for Oil&Gas sector: entirely realized to the steel Aisi 316L, on the occasion of the next exposure OMC 2015, a new series of unity will be introduced treatment air in execution F-FR-R with attacks Gas or NPT, attuatori ISO, fittings and accessories for plant (manifold, check valves, etc.) and an innovative system of modular (you see photo) valves to pneumatic command, electric and manual, very flexible in assembly and easy in maintenance. The choices and the business strategies are turned to the future, to the investments and the solutions “ that difference does.”. for this motive, Pneumax pursues the total quality and the continuous technological and productive improvement.

Schneider Electric will be exhibitor at the next OMC 2015 – Ravenna Schneider Electric will present its advanced solutions at the next OMC 2015, for the Oil&Gas Industry (upstream, midstream and downstream), with its new PA solutions. The O&G Industry is going in hard and new challenges: find new resources, harder to locate&manage; performance challenges ; efficiency, safety&security, CO2 & impacts; development of integrate framework, digitize. Schneider Electric is the recognized global specialist in critical applications with comprehensive Enterprise level solutions based on differentiating Software, Services & System. Provides specialized global&local solutions providing advanced business performance, energy efficiency and safety. With a global presence in + 110 Countries, +150,000 employees and sales of 24 bln eur in 2013, Schneider Electric offers integrated solutions and products across multiple specialized experiences, including Energy Management&Efficiency, Electrical Distribution and Process Automation, Dynamic Simulation&Operator Training, PMS, Fuel Supply Chain solutions , Building Automation, IT & data centers, Global Service.

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SMC Italia S.p.A. stand 3J19

Turboden Srl stand 3B17

SMC rilascia una versione speciale del filtro regolatore adatto agli ambienti corrosivi Abbiamo creato una versione speciale in acciaio inox dei nostri filtri regolatori della serie AW. I modelli AW30 e AW40X2622 resistono alla corrosione grazie alla costruzione di tutto il corpo e dalla cartuccia filtrante, in acciaio inox 316. Inoltre, sono in grado di lavorare a temperature comprese tra i -40°C e gli 80°C. Queste caratteristiche consentono l’utilizzo di questi strumenti, nell’ambito Oil & Gas, in ambienti “offshore”, e in qualsiasi applicazione dove sia richiesta l’applicazione di componenti idonei ad ambienti aggressivi. Con un campo di pressione di regolazione tra 0,05 e 0,85 MPa e una pressione d’esercizio massima di 2 MPa, questi filtri regolatori possono essere usati con alte pressioni d’ingresso. Così come la versione standard il grado di filtrazione è 5 µm. Conservando la compattezza della nostra serie AW , grazie all’integrazione del filtro e del regolatore in un’unica unità, questi modelli presentano una gamma di attacchi compresa tra ¼¨ e ¾¨ che permette di utilizzarli con qualsiasi apparecchiatura per il trattamento dell’aria, dai pannelli di automazione, all’alimentazione degli attuatori quarter-turn heavy duty.

Gli impianti Turboden per aumentare l’efficienza nel settore Oil&Gas Turboden, società italiana del gruppo Mitsubishi Heavy Industries, è leader mondiale nella progettazione, produzione e manutenzione di turbogeneratori Organic Rankine Cycle (ORC) per la generazione elettrica e termica da fonti rinnovabili quali biomassa, geotermia, solare termodinamico e da recupero di calore di scarto da processi industriali, motori e turbine a gas. Con più di 290 impianti in 32 Paesi, Turboden offre turbogeneratori da 200kW a 15MW. L’innovativa tecnologia ORC può aumentare l’efficienza dei siti Oil&Gas, sfruttando il calore di scarto inutilizzato per produrre energia meccanica/elettrica e calore. Le taglie tipiche sono inferiori ai 10 MW, estremamente adatte per la generazione distribuita e per sistemi di generazione per autoconsumo. La tecnologia ORC consente di avere un impianto semplice, affidabile, flessibile alle variazioni di carico e con ridotta necessità di supervisione. L’adozione di queste soluzioni, oltre ad offrire interessanti ritorni economici, aiuta le società Oil&Gas a creare una propria immagine più “green” e ad avere un’impronta più sostenibile dal punto di vista ambientale.

SMC releases new special version of filter regulator suitable for corrosive ambient We have designed a special edition stainless steel version of our popular AW series filter regulators. The AW30 and AW40-X2622 are corrosive resistant thanks to body and filter element made in stainless steel 316. Moreover, they can handle a range of temperatures from as low as -40°C to as high as 80°C. These features allow to use these components, in Oil & Gas, on offshore plants, and often when the application of component suitable for harsh environmental conditions is required. With a set pressure range from 0,05 to 0,85 MPa and a maximum operating pressure of 2 MPa, these filter regulators can be used with high inlet pressure. As well as the standard series the nominal filtration rating is 5 µm. Sharing the same space saving features of our standard series, by integrating both the filter and regulator into one unit, these designs have a range of port sizes from ¼¨ to ¾¨ and can be used within any air preparation equipment, from pneumatic automation panel to heavy duty quarter turn actuators.

Turboden plants to increase the efficiency of Oil&Gas industry Turboden, a Mitsubishi Heavy Industries company, is a global leader in the design, manufacture and service of Organic Rankine Cycle (ORC) turbogenerators, which harness heat to generate electric power and heat from renewable sources, such as biomass, geothermal and solar energy and from waste heat from industrial processes, engines and gas turbines. With more than 290 plants in 32 countries, Turboden offers turbogenerators from 200kW to 15MW. ORC is a breakthrough technology that can also increase the efficiency of Oil&Gas sites, exploiting unused waste heat streams to produce mechanical/electric power and heat. Typical sizes are below 10 MW, highly suitable for distributed generation and selfproduction systems. ORC technology allows to have a simple, reliable, flexible upon load and almost unmanned plant. While offering attractive economical returns, the adoption of such solutions will help making the Oil&Gas companies image greener and their footprint more environmentally sustainable.

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Wärtsilä italia Spa stand 6p16

SIEMEns SPA stand 1a04

Wärtsilä punta sul Gas Naturale Liquefatto (GNL) per rendere i trasporti più efficienti Wärtsilä, azienda quotata in borsa sul NASDAQ OMX di Helsinki, Finlandia, è leader mondiale nella fornitura di soluzioni per la generazione di energia progettate per il settore navale e terrestre. Wärtsilä riesce a coniugare ambiente ed economia, ottenendo il massimo delle prestazioni con soluzioni pensate ad hoc per i propri clienti. La legislazione ambientale e la necessità di efficienza energetica rendono necessaria la riduzione degli ossidi di zolfo e azoto e il GNL rappresenta la migliore soluzione per raggiungere questi obiettivi. Wärtsilä sta investendo in maniera significativa sul GNL e ha messo a punto una nuova gamma di prodotti capaci di soddisfare le diverse esigenze del mercato. I motori dual-fuel possono essere utilizzati in diversi ambiti, dal mercantile all’offshore, passando per i traghetti e i rimorchiatori. Queste soluzioni sono in grado di assicurare benefici sia agli operatori del settore sia al territorio garantendo efficienza dal punto di vista economico e ambientale.

Misuratore Siemens Sitrans a Omc 2015 Il misuratore di portata volumetrica a ultrasuoni standard Siemens Sitrans FUH1010 si presta perfettamente all’impiego con greggio, petrolio raffinato o gas liquido e offre la compensazione automatica del numero di Reynold per le variazioni di temperatura e viscosità del liquido. Tra le numerose funzioni rientrano la misura volumetrica standard per tutta una serie di liquidi, la compensazione automatica del volume lordo, l’interfaccia batch e la diagnostica della qualità del prodotto nonché uscite per densità e API. Lo strumento di misura è disponibile in configurazioni a una, due e opzionalmente a quattro vie. L’esecuzione a più vie garantisce una precisione maggiore soprattutto in caso di percorsi rettilinei limitati o di profili di portata sfavorevoli. Tra i vantaggi del Sitrans, la misura di liquidi in un ampio campo di viscosità; l’eccezionale riproducibilità indipendente da variazioni di temperatura, densità e viscosità; la tecnologia di misura a ultrasuoni WideBeam che offre una migliore precisione per un’ampia gamma di liquidi e portate; l’installazione al di fuori del tubo che consente il semplice riconoscimento di sostanze abrasive e spurga tubo.

Wärtsilä focuses on Liquefied Natural Gas (LNG) to make transport more efficient Wärtsilä, a company listed on the NASDAQ OMX stock exchange in Helsinki, Finland, is a global leader in providing solutions for the generation of energy for the entire life cycle of the plants designed for the marine and energy sector. Wärtsilä is able to achieve maximum performance on an environmental and financial level, with solutions designed for the ships and power-generating plants of its customers. Environmental legislation and the need for energy efficiency necessitate the reduction of oxides of sulfur and nitrogen and LNG is the best solution to achieve these goals. Wärtsilä is investing significantly in the LNG and has developed a new range of products that meet the needs of the market. The dual-fuel engines are used in various fields, from merchant to offshore, in both ferries and tugs. These solutions are able to provide both benefits to the industry and to the territory ensuring efficiency from economic and environmental point of view.

Siemens Sitrans FUH1010 The SITRANS FUH1010 precision volume clamp-on non-intrusive ultrasonic flowmeter is ideal for numerous hydrocarbon applications carrying crude oil, refined petroleum or liquefied gas. It offers automatic “Reynolds Number” compensation for changes in liquid viscosity and temperature, making it a perfect match for measuring liquids with a wide viscosity range. In addition, automatic gross volume compensation is also provided. The meter comes in single, dual and optional four path configurations. The multichannel version provides higher accuracy, especially in applications with limited straight run or a poor flow profile. There are three enclosures to choose from: wall mount, wall mount explosionproof and compact explosionproof. Application examples include precision volume measurement in leak detection systems, scraper and pig detection, and chemical processing. Among benefits: ensures precise measurement by dynamically compensating for changes in viscosity; allows measurement of liquids over a wide viscosity range; wideBeam ultrasonic flow measurement technology accommodates pipelines transporting multiple liquid products.

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FOCUS | Idrotermosanitario

Svolta

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ener G etic A++

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FOCUS | Idrotermosanitario

Assotermica prepara le tappe di avvicinamento all’entrata in vigore dei requisiti di Ecodesign ed Etichettatura energetica

L

a data del 26 settembre 2015, giorno di entrata in vigore effettiva dei Regolamenti europei di Ecodesign e Labelling da 811/2013 a 814/2014, è sempre più vicina e ciò significa che mancano pochi mesi al momento in cui i nuovi apparecchi per il riscaldamento e per la produzione di acqua calda sanitaria dovranno essere immessi sul mercato rispettando più severi requisiti prestazionali e adottando un’innovativa etichetta energetica. In altri termini, entro breve i consumatori potranno confrontare tra loro i diversi prodotti sulla base di informazioni omogenee che consentiranno di classificare i vari generatori di calore con una scala dal meno efficiente (G) al più efficiente (A++). Contestualmente si registrerà la graduale scomparsa dei generatori meno efficienti perché i requisiti minimi di rendimento potranno essere rispettati solo dai prodotti tecnologicamente avanzati. Assotermica, che riunisce i principali costruttori di apparecchi interessati dalla futura legislazione, ritiene che questo sia un passaggio epocale perché implica la transizione da un vecchio modo di rapportarsi al mercato ad uno nuovo, con un approccio orientato allo sviluppo di sistemi più evoluti e complessi e la messa a disposizione di uno strumento d’impatto immediato verso l’utente finale. Tecnicamente i costruttori sono pronti, o comunque stanno ottimiz-

di Federico Musazzi 45 | GENNAIO FEBBRAIO 2015


FOCUS | Idrotermosanitario zando le loro offerte per arrivare preparati a settembre, ma l’aspetto più rilevante è sicuramente legato alla formazione e alla comunicazione su vasta scala. È vero, infatti, che i citati Regolamenti imporranno obblighi e responsabilità ad ogni attore della filiera – dal fabbricante all’installatore fino al rivenditore – e che l’imminente etichetta energetica potrà consentire all’utente finale di effettuare le proprie scelte sulla base

si scriveva la nuova legislazione, sta organizzando una serie di eventi formativi direttamente sul territorio per gli operatori del settore. Una scaletta di appuntamenti è in corso di definizione, ma già a fine 2014 si sono tenuti importanti appuntamenti che sono serviti per testare il livello di conoscenza degli addetti ai lavori. A fine novembre, nell’ambito della fiera ProEnergy a Bari, l’associazio-

Settembre 2015: sarà un cambiamento epocale, ma i consumatori devono essere informati e sensibilizzati di valutazioni energetiche, a patto però che venga adeguatamente informato e quindi preparato. Con questi obiettivi Assotermica, forte dell’esperienza acquisita negli anni con il presidio dei tavoli dove

ne ha organizzato un workshop nel quale sono state illustrate le principali novità del decreto legislativo n. 102 del 4 luglio 2014 di attuazione della direttiva 2012/27/UE, in materia di semplificazione delle moda-

Gli impianti nelle case di oggi: quanti saranno rinnovati? L’imminente entrata in vigore dei Regolamenti europei di Ecodesign e Labelling darà il via alla progressiva sostituzione di generatori meno efficienti verso soluzioni tecnologicamente più avanzate. Ma a quale ordine di grandezza corrisponde lo stato attuale degli impianti installati in Italia? Un’idea della dimensione è indicata dallo studio realizzato dal Cresme dedicato proprio al mercato delle costruzioni e le prospettive degli impianti termici e di condizionamento nel settore residenziale, indagine che ha censito nel 2009 uno stock di quasi 30 milioni di abitazioni (29.641.961), distribuite su un totale di 11.676.183 edifici. Una base a cui corrisponde un consumo complessivo di energia domestica di 27.653 tep, ripartito in 14.181 tep riferiti al consumo di gas, 5881 di energia elettrica e 7591 alla voce altro. Il tutto poi ammonta, secondo l’elaborazione su dati Istat, Autorità per l’energia elettrica e il gas, ed Enea, a un totale di 1122 Kgep se ci si riferisce al consumo per famiglia (575 Kgep di gas, 239 di energia elettrica, 308 altro). Interessante poi tenere in considerazione il valore percentuale delle famiglie che hanno effettuato negli ultimi 12 anni lavori di sostituzione o nuova installazione rispetto al totale delle famiglie: in testa il Nord Est per quanto riguarda le caldaie autonome (con il 30,9%), i radiatori (9,5%) e gli impianti di condizionamento (14,2%); la Lombardia, Piemonte e Liguria per le caldaie centralizzate (4,3%). c.f. l’industria meccanica 695 | 46

lità di evacuazione dei fumi di scarico degli impianti termici. I relatori coinvolti, a partire dal Presidente Alberto Montanini, hanno quindi illustrato queste nuove disposizioni nazionali evidenziando come le stesse siano fortemente connesse ai Regolamenti europei e quindi propedeutiche all’entrata in vigore di questi ultimi. Il decreto n. 102/2014, infatti, in linea con gli indirizzi di efficientamento energetico indicati da Bruxelles, semplifica notevolmente l’installazione di caldaie a condensazione e di apparecchi ibridi, che sono due tra le tecnologie che presumibilmente troveranno le maggiori applicazioni in ambito europeo. Questa misura è stata fortemente voluta proprio da Assotermica per cercare di accelerare il processo di trasformazione del mercato nazionale, che è secondo per importanza solo alla Germania. In tal senso anche i meccanismi d’incentivazione, quali il nuovo conto termico e le detrazioni fiscali, sono fondamentali a creare le condizioni al contorno per lo sviluppo di una domanda interna e l’associazione ha più volte levato la propria voce per chiedere stabilità e misure efficaci. Ora il percorso di “avvicinamento” al 26 settembre 2015 si sta delineando con una serie di appuntamenti che toccheranno molte città italiane, dal Nord al Sud, ma che avrà uno snodo importante anche nella fiera Ish, a Francoforte dal 10 al 14 marzo prossimo. In quell’occasione quasi tutte le imprese del settore esporranno per la prima volta ad un vasto pubblico i loro prodotti corredati dall’etichetta energetica e con un chiaro riferimento all’Ecodesign. Il banco di prova non si farà quindi attendere molto, la sfida è aperta e l’associazione è pronta a coglierla per porsi sempre più come riferimento e creare una vera cultura del comfort ambientale. □


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FOCUS | Edilizia ed efficienza

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PORTE APERTE ALL’EPD

l’industria meccanica 695 | 48


FOCUS | Edilizia ed efficienza

Edilizia ed efficienza, Assoferma ha l’esclusiva in Italia nel rilascio di environmental product declarations alle aziende costruttrici di serrature, ferramenta e maniglie. Con meno costi

di Marcello Zinno 49 | GENNAIO FEBBRAIO 2015

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imostrare i requisiti di impatto ambientale dei materiali usati tramite le dichiarazioni Epd ha sempre più impatto sul mercato e viene preferito nelle scelte dei clienti. Oggi è più facile. Da qualche mese è stato siglato l’accordo tra Assoferma e Arge, dopo mesi di confronti per sviluppare un progetto comune. L’Associazione nazionale fabbricanti di serrature, ferramenta e maniglie ha infatti confermato il coinvolgimento nel nuovo progetto promosso da Arge, European federation of associations of locks & builders hardware manufacturers. Si tratta di un momento molto importante per il settore che tramite Assoferma segue costantemente gli studi per le norme specifiche di prodotto sia a livello nazionale che a livello europeo. Tramite questo nuovo avvicinamento ad Arge si sono aperte nuove opportunità nella direzione delle tematiche europee strategiche per l’industria e allo stesso tempo che incontrano (e anticipano) le esigenze delle aziende che operano nel comparto delle costruzioni. Cos’è l’Epd? Il progetto congiunto condotto a livello europeo riguarda la stesura di appositi Epd, ovvero Environmental product declarations che corrispondono a dichiarazioni sull’impatto ambientale dei prodotti rappresentati dall’associazione. Si tratta di un nuovo standard documentale creato per regolare il consumo di materie prime e di energia in generale in modo che tali informazioni siano offerte in maniera trasparente all’acquirente. Ciò permette di valorizzare i prodotti a basso impatto ambientale, apparecchiature che quindi tendano ad abbracciare la filosofia “green”. Gli Epd si stanno imponendo da qualche anno, soprattutto nei Paesi del Nord Europa, molto sensibili alla cultura dell’efficienza ener-


FOCUS | Edilizia ed efficienza

Costruzioni, l’Epd cambia il punto di vista: attenzione sulle materie prime getica: in varie gare di appalto diviene propedeutico per l’ammissione allegare ai propri prodotti specifici Epd che dimostrino i requisiti di impatto ambientale dei materiali usati. Di conseguenza l’environmental product declaration diverrà presto un nuovo metro di valutazione della qualità dei prodotti che avrà impatto sull’utilizzatore finale degli stessi e quindi sul mercato. Perché l’Epd è così importante? Il tema dell’efficienza energetica e dell’impatto della produzione industriale sull’uso dell’energia (scarsa) presente nel nostro pianeta è di grandissima attualità ma spesso questa vera e propria mission si perde con obiettivi politici vaghi che non si concretizzano in azioni mirate per i singoli settori in grado di apportare benefici concreti anche per i cittadini. In questo quadro l’Epd rappresenta una testimonianza di come in concreto potrebbe mutare la concezione della produzione industriale in termini di uso di risorse. Per raggiungere una costruzione green è indispensabile partire dalle materie prime adottate per tutte le singole componenti e in questo l’Epd risulta essere il documento principe che ne marca le radici. Questo strumento rappresenta, allo stesso tempo, un cambio di punto di vista per il settore delle costruzioni. Abituati infatti a concepire l’efficienza energetica solo come utenze finali legate al consumatore (l’etichetta energetica degli edifici è l’esempio

più lampante), con il punto di vista dell’Epd ci si sofferma a riflettere sulle singole apparecchiature e su tutto il processo produttivo a monte necessario per la realizzazione. La soluzione italiana ed europea Proprio alla luce di quella che rappresenta la vision futura dell’industria e che combacia naturalmente con le linee guida strategiche alla base del piano del 20-20-20, l’associazione europea (che aggrega le singole associazioni di categoria nazionali) ha deciso di non lasciare le aziende da sole e lavorare sia per diffondere cultura ed informazione in ambito di consumo energetico dei prodotti, sia per creare degli strumenti uniformi che possano essere usati dalle aziende del settore. Infatti, la stesura di singoli Epd direttamente da parte delle aziende comporta costi molto elevati, in termini di tempo e di competenze richieste per le analisi. Proprio per questa ragione Assoferma ha col-

laborato con Arge per lo sviluppo di un progetto europeo che tenda a centralizzare le attività e quindi i costi, realizzare diversi Epd e offrirli ai propri associati. Arge al momento ha concesso l’esclusiva italiana nei confronti di Assoferma la quale sarà l’unica licenziataria a livello italiano degli Epd europei emessi per i propri prodotti quindi l’unica che potrà concedere questi Epd in uso esclusivo alle aziende del settore. L’obiettivo è creare un asset che rappresenti il vero termometro per differenziare i prodotti “energivori”, anche solo osservando le fasi di produzione a valle della singola apparecchiatura, e quelli che abbracciano la “cultura verde”. Una volta creato questo asset, al cui lavoro parteciperanno esperti europei attivi nel settore e con notevole esperienza sui singoli prodotti, si vuole renderlo a disposizione delle aziende in modo da permettere al settore di compiere ulteriori passi concreti verso la cultura dell’efficienza energetica. □

Arge e Assoferma insieme per l’efficienza energetica l’industria meccanica 695 | 50


FIERE

Porte e finestre, anche la Cina diventa

“green”

E

fficienza energetica e materiali di alta fascia, durevoli e innovativi. Questi i trend alla guida dell’edilizia cinese, secondo l’analisi fornita dall’Aluminum Window Door Facade Expo (Windoor Expo), la fiera di Canton dedicata all’involucro edilizio. Nonostante le voci di un rallentamento della crescita e di altri apparenti segnali di declino, la domanda cinese per i sistemi di porte, finestre e facciate di qualità è infatti in crescita. Prima del 2000, infatti, la richiesta di nuove abitazioni era guidata dalla grande domanda da parte del mercato. Una vera e propria “fame di alloggi” che, unita all’opportunità di guadagnare in tempi brevi (grazie alle rapidissime tempistiche di costruzione), aveva spinto il mercato a crescere puntando sulla quantità e sulla costruzione in massa. Costruttori e immobiliaristi si concentravano dunque sul mantenere bassi costi di costruzione e alti margini di affitto e di vendita, senza considerare l’aspetto dei costi energetici a carico dei futuri proprietari o inquilini. La norma era utilizzare finestre a vetro singolo e non impiegare nella costruzione alcun tipo di materiale isolante per le pareti esterne. Un trend che è proseguito, calando gradualmente, fino alla metà degli anni 2000. Ma oggi le priorità sono cambiate. L’aumento dei prezzi dei

Secondo Windoor Expo l’edilizia cinese sta virando verso energy saving e prodotti di qualità materiali, della manodopera e, in generale, del costo della vita, insieme alle nuove politiche governative più attente al risparmio energetico hanno portato a privilegiare costruzioni “ecologiche”, efficienti dal punto di vista dei costi e utili per dare un’immagine delle compagnie “green” e attenta al consumatore finale. In un momento in cui il focus sull’ambiente è in costante crescita, infatti, aumenta da parte dei costruttori l’attenzione all’immagine pubblica della propria azienda. Inoltre, con il calo della domanda di nuove abitazioni, i potenziali acquirenti richiedono alle proprietà immobiliari di dare un valore aggiunto per chi affitta o acquista. Infine, il confronto con lo stile e gli standard portati avanti dalle catene di hotel a cinque stelle occidentali e dai costruttori stranieri hanno alzato il livello di conoscenza dei materiali e fissato nuovi parametri per le costruzioni di alta fascia. Sul mercato cinese, tuttavia, mancano prodotti di qualità affidabile, innovativi: mentre per la fascia bas51 | GENNAIO FEBBRAIO 2015

sa la concorrenza è molto forte, se si parla dell’alta gamma le aziende cinesi che possono offrire un livello qualitativo pari a quello europeo sono troppo poche per le richieste del mercato. Il trend edilizio cinese non sarebbe perciò in declino, ma avrebbe solo mutato carattere, con un’impennata nella richiesta di soluzioni di qualità, di innovazione, di prodotti di alta gamma e durevoli volti alla soluzione delle sfide energetiche e alla soddisfazione della crescente domanda di costruzioni di alto livello. A dimostrazione di questa vivacità anche i numeri della fiera stessa (in programma dal 18 al 20 marzo prossimo): si è passati dai 43.000 visitatori del 2012 ai 102.000 dell’ultima edizione e dai 440 ai 475 espositori, su uno spazio che ha raggiunto i 60.000 metri quadrati. Questo grazie alle ultime politiche governative, attente all’innovazione e all’energy saving. Un cambiamento di rotta decisivo, che potrebbe aprire diverse opportunità di business per la produzione italiana. □


CHINA INTERNAZIONALIZZAZIONE | Cina

一个向欧洲中小企业靠拢的技术中心

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l’industria meccanica 695 | 52


NATIONAL MECHANIC

Un polo tecnologico

per avvicinare le Pmi europee U

ltime battute del mese di luglio. Mancano poche settimane alle chiusure aziendali. Ma una nuova apertura richiama l’attenzione. Una nuova meta di cui bisogna tagliare il traguardo. A 9220 chilometri di distanza. Un invito imprevisto arrivato dalla Cina richiede la presenza di Anima nella provincia di Guangdong. Il motivo? Anima e altre rappresentanze di diversi paesi europei inaugureranno il Parco tecnologico del distretto di Foshan: si apre una possibilità nuova per l’export della meccanica italiana. L’iniziativa del High-Tech industrial development zone viene valutata come positiva e di interesse per le aziende meccaniche; il distretto di Nanhai, infatti, è considerata una delle aree più sviluppate della provincia di Guangdong. Più di sessanta aziende europee hanno già deciso

di investire sul territorio, e il maggior numero di adesioni si riscontra soprattutto nel campo dell’automotive, come dimostrano Fiat e Volkswagen, o ancora in altri settori con punte di eccellenza quali Sacmi e Decathlon. Anche la preparazione e la messa a punto dei documenti per il viaggio e la permanenza fa riflettere: il rilascio del visto non richiede molti giorni contrariamente alla burocrazia dettata da molti paesi europei e non solo. Si parte con la prospettiva di 17 ore di volo. Da Milano con scalo a Parigi atterriamo a Guangdong. Ad attenderci (oltre a una temperatura vicina ai 40° ma resa ancora più torrida a causa dell’umidità elevatissima) alcuni rappresentanti delle Istituzioni locali. Il distretto appare immediatamente ben servito dal punto di vista logisti53 | GENNAIO FEBBRAIO 2015

di Laura Aldorisio

两轮电动车已成为重 要的代步工具,且其 中多数为德国品牌, 几乎是一个新时代的 象征 去年七月远赴广东佛山的代表团 时值去年的七月底,距离公司歇 业仅剩下几周的时间。但就在此 时却有一扇引人注意的窗口正在 为我们开启。这是一个需要跨越 终点线的新目标。一切尽在9220 公里之外。 这是一个来自中国方面南海区政 府的邀请,希望意大利通用机械 工业协会联合会(Anima)前往广 东省。而其目的便是意大利通用


INTERNAZIONALIZZAZIONE | Cina

I mezzi a due ruote hanno lasciato il posto a macchine importanti, tante con marchio tedesco, quasi simbolo di una nuova era

Nel luglio scorso la Missione presso Foshan - Guangdong

co a pochi chilometri dall’aeroporto internazionale e dalla stazione del treno ad alta velocità. Le distanze, le strade e la viabilità sono coordinate che non rientrano nel range nazionale. Stupiscono le numerosissime biciclette che viaggiano su queste autostrade cittadine ma ci viene risposto che fino a qualche anno fa se ne contavano quasi il quadruplo. I mezzi a due ruote hanno lasciato il posto a macchine importanti, tante con marchio tedesco, quasi simbolo di una nuova era. Non si perdono ore preziose e l’agenda è ricca di appuntamenti. A due ore dall’atterraggio, incontriamo alcune aziende italiane presenti sul territorio e altre pronte ad investire. Il dialogo con i rappresentanti del Parco tecnologico tra riso e tazze di the si infittisce e cresce la curiosità per la presentazione dell’iniziativa, che sarebbe stata inaugurata il giorno seguente. L’amministrazione di Foshan ha progettato la costruzione e auspicato lo sviluppo del Parco tecnologico ad alta efficienza industriale, nell’ambito di una più ampia cooperazione tecnologica fra Cina ed Europa per avvantaggiare le aziende europee. Già, perché tale iniziativa è stata pensata proprio per favorire le realtà europee che avessero intenzione di infittire gli scambi commerciali con la Cina. Durante la missione Anima è stata affiancata dai rappresentanti di molte delegazioni provenienti da Belgio, Germania, Spagna e da numerose Camere di commercio tra cui quella italiana. Durante la conferenza stampa d’apertura il Presidente di Ucomesa Luca Turri, con delega del Presidente Sandro Bonomi per rappresentare Anima, ha esposto le ragioni del nostro interesse per l’iniziativa, di primaria importanza è per Anima ridurre il gap tra import ed export dei nostri settori verso la Cina. l’industria meccanica 695 | 54

机械工业协会联合会和其他欧洲 国家的代表能够一同参加佛山科 技园区的开幕仪式:这将为意大利 机械的出口开启了新的可能性。 这一首创对于机械企业而言是具 积极与有利意义的;事实上,位 于广东省的南海区一直被视为是 广州、上海、香港工业三角地区 中最发达的地区之一。有超过六 十家的欧洲公司已经决定在高新 技术产业开发区进行投资,其中 绝大多数的参与者主要集中于汽 车领域,如菲亚特、大众汽车, 或是其它诸如迪卡侬(Decathlon)的卓越行业以及意大利制造 瓷砖生产设备的Magneti Marelli 与 Sacmi 。 此外,有关旅行、停留证件的准 备也值得令人玩味:签证的发放 也不像许多欧洲国家所言的官僚 主义,根本无需许多天的等待。 就这样,我们怀着憧憬开始了17 个小时的飞行。从米兰开始并 经由巴黎最后降落在广东。而此 时,佛山招商局高新技术产业开 发区的高级项目经理Raychell Chen和一些地方机构的代表已等 候多时(除接近40摄氏度以外,还 有高湿度所导致的酷热)。 不消多时,工业区便引入眼帘, 而这一切都得益于距离国际机场 和高速火车站仅几公里的高效物 流服务。交通畅通状态和道路连 接相较我们而言要很多,中国的 基础设施投资很早便已开始并一 直持续着。当穿行在电动车川流 不息的“城市高速公路”时,我 们无不惊讶,每十米都设有一个 LED灯,但此时我们被告知,直到 几年前,当时的车流量有近四倍。 两轮电动车已成为最重要的代步 工具,且其中多数为德国品牌, 几乎是一个新时代的象征。 宝贵的时间从不等人,因此日程


被排得满满的。从着陆后的两 个小时后,我们相继会见了中国 当地政府和一些入驻该地区以及 其他准备投资的意大利公司。随 后,在米饭和茶水的款待之中, 我们与科技园区的代表进行了交 流,期间越发增加了此次代表团 之行的好奇心,而一切都将在第 二天的开幕仪式揭晓。 由佛山政府所设计的高效工业科 技园区,其发展的宗旨是为加强 中国和欧洲之间的更广泛的技术 合作,以促进欧洲企业的入驻。 而此行的目的便是推动那些有意 增强与中国贸易的欧洲企业的入 驻。 在科技园区的开幕式上,与意大 利通用机械工业协会联合会一同 出席的还有许多来自比利时、德 国、西班牙代表团以及包括意大 利在内商会的代表。 在新闻发布会期间,意大利建设 机械制制商协会(Ucomesa)主 席的工程师Luca Turri代表意大 利通用机械工业协会联合会的主 席Sandro Bonomi表达了我们对 此机遇的积极性,尤其要减少针 对中国进出口间的差距,同时也 指出我们这些行业所要做出的贡 献。南海区政府向媒体和出席者 阐释了企业之间交互的益处以及 即将揭幕的科技园区所能提供的 机会。与会期间,他们还提出与 我们企业合作的各种方式,如商 业代表、分布式结构的设立以及 各项援助,从而在当地真正实现 中意共同参与的生产单位。与此 同时,科技园区还可提供办公室 或仓库的租用、购买,并详细列 出经济状况。此外,与会还着重 介绍了如何在中国以最快方式获 得地方投资批准的程序、十分有 利的税收政策、高效、低成本和 高质量的劳动力、所要进行的必

需性控制,一切都可与欧洲制造 业的需求相媲美。而当地企业也 表达了成长的愿景,并将与意大 利企业使用工厂网络模型。至于 市场准入方面,则可利用隶属于 中国生产体系中的一个结构,以 促进商业植入和售后服务。 那么,这一首创举措将面向谁 呢?该协议可为意大利通用机械 工业协会联合会的所有宏观行业 带来益处,从能源、建筑、食 品、物流. 在开幕式结束时,Turri 工程师 还以意大利通用机械工业协会联 合会的名义与其他的欧洲国家共 同签订了合作协议,旨在让我们 的企业提高对南海园区优势的认 识。 根据此协议,届时在2015年将在 意大利举行一次当地中小企业与 意大利通用机械工业协会联合会 所属企业之间的媒合会议,以便 为中国方面提供答复。此外,我 们还将尝试激发我们成员的兴 趣,从而实现由中国制造的极具 竞争力价格以及满足我们需求质 量的产品、部件与子半成品的商 业与生产交易。 而后,我们还搭乘大巴参观了科 技园区的建筑工地,现已有一些 建筑物,不仅占地面积巨大,而 且物流服务极佳。 最后,我们还被邀请在中国方面 未来可能赴意大利访问之后安排 一次由我们企业主组织的代表团 之行。而中国当局也将届时可能 受意大利通用机械工业协会联合 会之邀参加不同行业的贸易博览 会。意大利通用机械工业协会联 合会便是如此帮助意大利对外贸 易中心(ICE)和 意大利外贸保 险机构(SACE)识别外国合作伙 伴的。 55 | GENNAIO FEBBRAIO 2015

L’Amministrazione del distretto ha illustrato ai media e ai presenti quali fossero i vantaggi dell’interazione tra le aziende e l’opportunità che si andava ad inaugurare. Sono state presentate diverse modalità di collaborazione, dallo scambio commerciale e alla presenza in loco per la quale sono state dettagliate le condizioni economiche. Procedure rapide per approvazione dell’eventuale investimento locale, una tassazione favorevole, la disponibilità di mano d’opera efficiente e a basso costo, la volontà di crescere utilizzando il modello delle fabbriche a rete con aziende italiane, l’accesso al mercato utilizzando una struttura che fa parte del sistema produttivo cinese e facilita la prenotazione, di carattere commerciale e post-produttivo. A chi è rivolta l’iniziativa? L’accordo può interessare proprio i macro-settori rappresentati da Anima. Al termine, assieme agli altri Paesi europei, Anima ha siglato un patto di collaborazione che consiste in un atto di sensibilizzazione delle aziende rispetto ai vantaggi legati al Parco di Nanhai. A questa visita vorrebbe seguire un match meeting con le Pmi locali e le aziende della meccanica italiana che possano fornire la risposta alla domanda cinese. Si potrebbe realizzare un interesse di scambio produttivo utile anche alle aziende italiane, una comakership. Con un rapido tour in autobus è stato visitato il cantiere, oggetto del progetto Parco tecnologico, nel quale ci sono già alcuni edifici disponibili. L’area è enorme e logisticamente ben servita. Siamo stati invitati a programmare una missione in Cina dei nostri operatori che si terrà presumibilmente dopo la loro missione in Italia. Le autorità cinesi con probabilità saranno ospiti di Anima in numerose fiere settoriali. Anima aiuta così Ice e Sace all’individuazione di partner esteri. □


CASE hISTORY

Simaco Elettromeccanica,

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CASE hISTORY

la piccola impresa batte la grande crisi con l’export U

na matita temperata nel taschino della giacca – tocco da ingegnere. Capelli bianchi, corti, le mani di un lavoratore e il sorriso grande. Giuseppe Guercilena è stato (ed è) il motore dell’azienda, la Simaco Elettromeccanica, che ha fondato nel lodigiano 52 anni fa, quando, reduce da un esperienza di lavoro a Zurigo e da ex General Electric, pubblicò un annuncio sul Corriere della Sera in cerca di una società da acquisire. Rispose all’annuncio un imprenditore pavese con una contro-proposta: fondare insieme una nuova azienda meccanica. Altri tempi. Fu un successo. «Dovete parlare con i miei figli adesso, non con me», ci dice sorridendo, «portano tutto avanti loro». E infatti sono i quattro figli, Manuela, Luca, Andrea e Laura a gestire l’azienda di famiglia, storicamente impegnata nella progettazione e produzione di tecnologie per la movimentazione di fluidi. Ci accompagnano all’interno di 6mila metri quadrati dello stabilimento di Corte Palasio, da poco allargato e rinnovato, dove lavorano una ventina di dipendenti (rigorosamente con musica di sottofondo). Una serie di punti forti ha permesso all’azienda di essere fra i primi fornitori al mondo nel campo delle pompe per saldatura, oltre all’attenzione per soluzioni customizzate e spinta all’export. «La nostra storia di esportatori ha preso il via a cavallo degli anni ’70 e ’80» racconta Luca Guercilena, Export manager dell’azienda, «un grosso cambiamento nel mercato rese le pompe per il riscaldamento sempre più esclusiva dei grossi grup-

pi multinazionali; Simaco ha saputo cambiare strategia, puntando dapprima su un prodotto forte e innovativo (una particolare idropulitrice) e aprendo poi la fortunata strada delle esportazioni (oggi la quota export è del 75% NdR), dapprima principalmente verso la Germania e il Nord Europa». Non è un caso che il papà Giuseppe sia proprio fra i fondatori del “Consorzio Lodi Export”. L’anno scorso l’azienda ha fatturato 4 milioni di euro. «Non siamo ancora tornati ai livelli degli anni pre-crisi», spiega Andrea Guercilena, Amministratore delegato, «soprattutto a causa del cambio degli stili di vita degli italiani e al conseguente crollo di specifici soluzioni come l’idromassaggio». Ciononostante Simaco è oggi una realtà che conta importanti punti di forza. Uno di questi viene dal lavoro svolto nella “Sala prove prototipi” dello stabilimento: «Invece di adattare la pompa al motore, come fanno molti competitor anche di grandi dimensioni» spiega infatti Andrea Guercilena, «siamo specializzati nel mettere a punto il motore per ogni esigenza specifica». Motori che, nell’ottica della politica di risparmio energetico, sono di ultima generazione IE2, ad alta efficienza, in ottemperanza alle norme EN 60034-1, EN 60034-30, EN 603351, EN 60335-2-41. E infatti il risparmio energetico è proprio uno dei punti su cui l’azienda sta concentrando i suoi sforzi. A partire dall’installazione di pannelli fotovoltaici ad alto rendimento: «Nel 2009 è stato installato su circa 3000 metri quadrati di superficie un 57 | GENNAIO FEBBRAIO 2015

impianto innovativo, che ci consente di ridurre le emissioni di CO2 di circa 20 tonnellate e produce l’80% del nostro fabbisogno energetico» prosegue infatti Andrea Guercilena. Ma non solo. Sempre nell’ottica di una riduzione delle emissioni, l’impresa ha puntato sulla gestione di fornitori altamente specializzati e selezionati a chilometro zero e della logistica in termini di economicità e rispetto ambientale. Anche l’acqua viene salvaguardata: «Promuoviamo il riciclo in sostituzione dello spreco acqua anche nelle applicazioni industriali, perché anche l’industria deve proteggere le risorse idriche» dice Luca Guercilena. A tale scopo, Simaco utilizza gruppi di raffreddamento e gruppi frigoriferi a circuito chiuso, ad alto contenuto tecnologico. Infine, l’attenzione per l’ambiente di lavoro: «Per i nostri spazi abbiamo usato materiali innovativi, ad alto coefficiente di risparmio energetico, vetrate riflettenti che trattengono il calore quando richiesto riducendo i ponti termici e soluzioni di domotica mirate a un uso intelligente delle luci» racconta l’Export manager. «Tutte le apparecchiature elettriche ed elettroniche sono state scelte a emissioni radio al di sotto dei valori richiesti dalle norme vigenti». Importante anche la formazione continua del personale, che ha partecipato al progetto Sobane, il cui obiettivo è quello di realizzare un Sistema di Gestione per la Salute e la Sicurezza sui luoghi di lavoro e che certifica in materia di sicurezza gli ambienti e chi ci lavora quotidianamente. c.f.


IL SETTORE PROTAGONISTA | Assopompe/Anima

Industria delle pompe in Italia:

un successo da quasi 2 miliardi di euro

l’industria meccanica 695 | 58


IL SETTORE PROTAGONISTA | Assopompe/Anima

Un settore che non vede crisi. La ricetta? Specializzazione e apertura all’estero

U

n mercato mondiale che nel 2011 valeva 56 miliardi di dollari, con una crescita prevista del 6,4% all’anno entro il 2016. Sono solo alcuni dei numeri che caratterizzano il settore pompe, per il quale l’Italia è quinto esportatore al mondo, con un export da tre milioni di dollari. Il mondo rappresentato da Assopompe si pone infatti come comparto di primo piano all’interno della meccanica, con un peso che è variato negli anni da un minimo del 14,1% a un massimo del 16,3%. Uscito sostanzialmente indenne dalla crisi del quinquennio 20092013, ha anzi accresciuto i propri valori produttivi, soprattutto grazie all’export. Secondo i dati forniti dall’overview 2014 “L’industria delle pompe in Italia” (pubblicazione a cura dell’Ufficio studi Anima insieme a un team di ricerca e alla commissione marketing di Assopompe), in questo periodo il valore della produzione è aumentato del 19,6%, passando da 1550 milioni di euro a 1855. Per quanto riguarda le esportazioni, la crescita maggiore è avvenuta nel 2011 (11%). Ma cosa ha reso e continua a rendere così forte questo settore? Si parla di tre tendenze strategiche vincenti: in primis una spiccata specializzazione, che si riscontra in una pluralità di nicchie di mercato piuttosto stabili; mercato in cui non esistono particolari barriere all’entrata e che non subisce influenze da

fattori esterni di carattere macroeconomico, politico e socioculturale. Fondamentali anche la crescita dimensionale prevalentemente esterna e la forte internazionalizzazione, che impone alle imprese di non considerare limiti geografici definiti. La competizione internazionale è diventata infatti una necessità, che ha portato a consolidare mercati geografici già acquisiti sia tramite canali di vendita diretti che attraverso filiali e distributori e con una presenza più diretta e più vicina al cliente. Soffrono le imprese che per le dimensioni limitate non riescono a competere a livello internazionale, ottengono risultati migliori quelle che hanno saputo sbilanciarsi su mercati esteri. Per questo è diventato fondamentale saper leggere le specificità dei diversi mercati in termini culturali, oltre che economici e strutturali. Altri fattori di successo sono l’attenzione al saving energetico, sempre più un obiettivo per le industrie energivore; la tendenza dei leader a essere fornitori unici anche attraverso politiche di brand extension e l’incremento della rilevanza del servizio post vendita, che può diventare fonte di revenues. Insomma, un comparto di primo piano nel made in Italy, la cui struttura si presenta con alcune disomogeneità. Si parla infatti di operatori di piccolissime dimensioni che offrono prodotti a bassissimo contenuto tecnologico e produttori di dimen59 | GENNAIO FEBBRAIO 2015

PER RICHIEDERE L’OVERVIEW WWW.ASSOPOMPE.IT

sioni più importanti che forniscono prodotti molto sofisticati. La diffusione delle aziende, in termini di dimensione, è invece piuttosto uniforme: come evidenziato nello studio di Assompompe, circa l’80% si situa nel Nord Italia, in particolare nelle Regioni Lombardia (33%), Emilia Romagna (21%) e veneto (17%). Quattro le tipologie di prodotto offerto: pompe dosatrici pompe volumetriche rotative, pompe volumetriche alternative e pompe rotodinamiche. La maggior parte delle aziende realizza la quota prevalente del proprio fatturato con prodotti di prima installazione e in misura minore con l’attività di vendita di ricambi. I servizi intesi in senso stretto occupano per tutto il campione una quota inferiore al 10%. Interessante lo sguardo che l’overview apre sulle piccole imprese, spesso tralasciate dalle analisi. Si tratta prevalentemente di società di capitali (62,3%) con un fatturato che per il 50% del campione è sotto il milione di euro. La distribuzione si rivolge principalmente all’industria (62,8%), ai commercianti all’ingrosso (12,10%) e agli artigiani (11,80%). Con riferimento all’ambito geografico esse si collocano per lo più sul mercato domestico con un 77% di produttori che opera in Italia (il 30% a livello regionale). In particolare, solo l’8,5% esporta in Paesi extra Ue. □ g.p.


AEO

PROGETTO DOGANA FACILE | Certificazione Aeo

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l partenariato dogana-impresa è da ritenersi fondamentale per lo sviluppo del commercio, vitale per la crescita e la competitività economica: rende sicuro ed efficiente il sistema degli scambi internazionali di merci, consentendo di trovare un equilibrio tra l’esigenza del controllo, da un lato, e il bisogno di velocizzare i traffici, dall’altro. Il riconoscimento dello status di Aeo a operatori ritenuti affidabili, infatti, consente all’autorità doganale di concentrare risorse ed energie nel contrasto di attività illegali, nei settori e verso quei soggetti che presentano maggiori elementi di rischio. Gli operatori meritevoli di fiducia si distinguono in modo positivo rispetto agli altri ed evitano inutili ed estenuanti controlli, vedendosi riconosciuti benefici e trattamenti prioritari, traendo il massimo beneficio dalle semplificazioni. Tanto più che l’Aeo non è un concetto limitato alla sola Unione europea, ma è diffuso a livello mondiale: la World Customs Organization dira-

ma con cadenza annuale il “Compendium” dei programmi Aeo, un documento che propone una panoramica completa dei numerosissimi programmi di partenariato già esistenti o in divenire, dal quale emerge chiaramente la sempre maggiore diffusione del programma Aeo, a dimostrazione dell’entusiasmo suscitato in tutto il mondo dalla certificazione. E nemmeno i suoi vantaggi si esplicano limitatamente ai soli confini europei: sempre più amministrazioni doganali si accordano con l’Ue per riconoscere reciprocamente gli esiti del processo di convalida dei rispettivi soggetti certificati, evitando la duplicazione di controlli e accordando così agevolazioni comparabili e reciproche agli operatori affidabili. Il mutuo riconoscimento delle certificazioni Aeo costituisce un ulteriore elemento in grado di rafforzare e promuovere la sicurezza da un capo all’altro della supply chain internazionale, di garantire e facilitare il commercio globale e rappresenta un l’industria meccanica 695 | 60

Foto © Depositphotos

DALLA DOGANA GLI STRUMENTI PER ESSERE COMPETIVITI


PROGETTO DOGANA FACILE | Certificazione Aeo

CASE HISTORY Intervista a Renato Brocchetta, Product Manager di Rubinetterie Bresciane Bonomi Cosa significa per una azienda come la vostra essere Aeo? Per Rubinetterie Bresciane ha significato in primo luogo completare positivamente un cammino iniziato con l’ottenimento dello status di esportatore autorizzato e dell’autorizzazione ad operare in procedura di domiciliazione. Il passo ci è sembrato quasi obbligato: la facilitazione e velocizzazione degli scambi commerciali e un obiettivo che volevamo assolutamente raggiungere. Inoltre, avendo scambi commerciali con gli Stati Uniti, il mutuo riconoscimento tra i programmi Aeo-Tpat e la possibilità che nei prossimi anni gli Stati Uniti impongano alle aziende della Ue di essere certificate Aeo, quindi affidabili sotto il profilo doganale e della sicurezza, è stato un fattore decisivo nella scelta di certificarci.

di Katia Morichetti e Alessandra Castaldo, Easyfrontier - Progetto Dogana Facile

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Quali aspettative avevate prima di intraprendere questo cammino? Come azienda, abbiamo in primo luogo considerato le possibilità legate al poter beneficiare dei vantaggi diretti riconducibili all’ottenimento di agevolazioni di carattere doganale. L’essere riconosciuti dall’autorità doganale quale azienda affidabile e la conseguente acquisizione sul mercato di tale immagine, ci faceva certamente immaginare positive ripercussioni commerciali. Non abbiamo sottovalutato, infine, l’abbattimento dell’analisi del rischio effettuata da parte delle dogane nei confronti dell’azienda certificata. In altre parole, ci aspettavamo che i vantaggi, diretti ed indiretti, si sarebbero tradot-


PROGETTO DOGANA FACILE | Certificazione Aeo beneficio massimo per gli operatori. Al giorno d’oggi – e ciò varrà, se possibile, ancor di più nel futuro prossimo quando sarà entrato in vigore il nuovo Codice Doganale dell’Unione, del quale la certificazione costituisce il fulcro – non aderire alla certificazione Aeo equivale quasi ad una qualificazione in negativo. Per far parte del segmento virtuoso della filiera la strada auspicabile è chiaramente quella della certificazione: l’Aeo è divenuto un “must have”, dunque, uno status imprescindibile per lo svolgimento delle operazioni doga-

show sul tema “Dogane ed internazionalizzazione – Favorire la competitività delle imprese”, un ciclo di 10 seminari itineranti dedicati alle Pmi. L’iniziativa, partita ad ottobre 2014 e con incontri programmati fino a giugno 2015, è volta ad aggiornare e a sensibilizzare le aziende sull’evoluzione della Dogana e delle dinamiche degli scambi internazionali. In occasione della terza tappa, tenutasi lo scorso dicembre presso la sede della Federazione Anima, si è avuto modo di assistere a un confronto tra le varie istanze coinvolte nel proces-

Circa mille certificati rilasciati in Italia a fronte dei 7000 della Germania. Ma anche nel nostro Paese il futuro dell’Aeo è in continua crescita nali e per accedere più agevolmente ai mercati internazionali. La crescente attenzione di cui tale status è oggetto non giunge solo da amministrazioni doganali ed istituzioni a livello globale, ma proviene anche – e finalmente – dal private sector. Anche le piccole e medie imprese, con il loro ruolo trainante nell’economia – basti pensare che in Italia proprio le Pmi costituiscono la spina dorsale del tessuto industriale –, si stanno affacciando al percorso di certificazione, attratte dal valore aggiunto che deriva dalla partecipazione al programma Aeo. In tale ottica, Confindustria, in collaborazione con associazioni territoriali e settoriali, ha avviato un road

so di internazionalizzazione delle imprese dal punto di vista doganale. Moderati da Glauco Camerini Pollio – coordinatore Gruppo di Lavoro Dogane Confindustria – sono intervenuti Marco Cutaia – Direttore dell’Ufficio delle Dogane di Milano 2, Giovanni Mosca – Direzione Centrale Legislazione e Procedure Doganali, Ufficio Aeo, e Fulvio Liberatore per Easyfrontier, che promuove il Progetto Dogana Facile all’interno della Federazione Anima. L’intervento di Marco Cutaia ha avuto ad oggetto i benefici e i vantaggi che la certificazione Aeo porta alle imprese e alla dogana stessa. Dopo una panoramica sulla nascita della certificazione e sulla diffusione, a

GUARDA I VIDEO DELLE INTERVISTE A: GLAUCO CAMERINI POLLIO, MARCO CUTAIA, giovanni MOSCA E FULVIO LIBERATORE SU INDUSTRIAMECCANICA.IT l’industria meccanica 695 | 62

livello internazionale, di iniziative a tutela della sicurezza dei traffici (che hanno portato alla nascita dell’ormai noto C-Tpat negli Stati Uniti, del Sep in Nuova Zelanda, del Fast in Canada…), la relazione di Marco Cutaia si è soffermata su aspetti tecnici, riguardanti le tipologie di certificato ottenibili e le caratteristiche che i soggetti che vogliono candidarsi all’ottenimento della certificazione devono possedere. Ampio spazio è stato dato all’elencazione dei benefici che la certificazione porta, che vanno dalla velocizzazione dei processi di sdoganamento ai minori controlli cui va incontro l’impresa titolare. L’analisi di Cutaia ha poi toccato la situazione dell’Europa rispetto alla certificazione Aeo: la situazione di Paesi come Francia, Paesi Bassi e soprattutto Germania (con i suoi oltre 7000 certificati rilasciati, a fronte di quasi mille certificati italiani!) dà il quadro di come una maggiore fluidità dei traffici abbia ripercussioni dirette nell’economia di un Paese. Infine, l’intervento si è concluso con la condivisione dei risultati di una indagine svolta dall’Agenzia delle Dogane in merito alla customer satisfaction degli utenti nel triennio 2011-2013 riguardo all’intero iter che porta all’ottenimento della certificazione, dalla richiesta delle informazioni preliminari al giudizio sui vantaggi ottenuti. I risultati sono incoraggianti e testimoniano il grande sforzo dell’Agenzia nel diffondere la certificazione Aeo presso gli operatori. Concludendo il suo intervento, il Direttore dell’Ufficio delle Dogane di Milano 2 ha ricordato che l’Aeo è una grande opportunità non solo per le imprese, che vedono facilitato il loro processo di internazionalizzazione e possono ritrovare nella dogana un interlocutore importante, ma anche per la dogana stessa che, affinando la conoscenza degli operatori del territorio e concentrando


PROGETTO DOGANA FACILE | Certificazione Aeo l’attività di verifica su operatori non affidabili, può attivare meccanismi virtuosi nell’interscambio pubblicoprivato. L’intervento di Giovanni Mosca, responsabile dell’Ufficio Aeo presso la Direzione Centrale Legislazione e Procedure Doganali, ha esaminato il futuro dell’Aeo e le sue prospettive. In particolare, si è sottolineato come il partenariato dogana–impresa sia un aspetto fondamentale per lo sviluppo del commercio internazionale. La lotta alle frodi e la volontà di semplificare le rotte del commercio legale richiedono procedure doganali rapide e uniformi: in tale ottica, la certificazione doganale Aeo è il fulcro del nuovo Codice Doganale dell’Unione europea (Regolamento n. 952/2013). Nel nuovo Codice, infatti, viene stabilito che gli Aeo devono trarre “il massimo vantaggio” derivante da un uso esteso delle semplificazioni doganali, godendo di un trattamento più favorevole, nell’ambito dei controlli sia fisici che documentali delle merci, rispetto agli altri operatori. Si è poi sottolineato il meccanismo premiale sotteso all’Aeo, legato alla rimodulazione dei profili di rischio, che permette l’aumento dei benefici nell’ambito dei sistemi di controllo verso quei soggetti che siano Aeo ad elevata compliance doganale. Infine, si è dato massimo rilievo al sistema del mutuo riconoscimento dei programmi certificativi, con il quale Giappone, Usa e Cina (e in un prossimo futuro anche Canada, Russia, Svizzera, Norvegia, Turchia, Colombia e Perù) riconoscono l’Aeo come corrispondente alle loro certificazioni di sicurezza, riconoscendo di conseguenza i conseguenti benefici ai titolari. L’intervento di Fulvio Liberatore, presidente di Easyfrontier, che promuove il Progetto Dogana Facile all’interno della Federazione Anima,

si è basato sul concetto di “semplificazione”. Dal ruolo della dogana, avvertita come un organo di controllo, un guardiano che basa la sua azione su di una aggressiva burocrazia, alla rivoluzione del Bali Package, che vuole coniugare sistema dei controlli e trade facilitation. Il conseguente Trade Facilitation Agreement, al suo articolo 7, riporta come centrale la figura dell’Authorised Operator, figura che gode dei medesimi benefici di cui gode l’operatore certificato Aeo, ma sul piano globale. La spinta che le figure degli operatori economici autorizzati (presenti in più di 90 Paesi) riceveranno dal Trade Facilitation Agreement sarà enorme e renderà gli scambi tra soggetti certificati rapidissimi, tanto da rendere scarsamente significativo l’impatto delle barriere tariffarie. In questo panorama, l’intervento ha avuto ad oggetto – tante sono le ragioni per certificarsi Aeo – la ricerca delle ragioni per non certificarsi: perché, nella presentazione della domanda, si incorre in una buona dose di burocrazia, perché “ci si porta la dogana in casa” e perché l’azienda deve affrontare un percorso di controllo interno della propria operatività. A queste osservazioni è facile rispondere che la dose di burocrazia conseguente all’istanza Aeo è sostanzialmente una burocrazia accettabile, quasi leggera. Inoltre, ogni operatore economico ha dovuto, prima o poi, ragionare con la dogana. Infine, la documentazione delle attività aziendali non è che una normale esigenza dell’attività di una impresa strutturata. In questo quadro, il bilanciamento costi/benefici pende senz’altro a favore dell’Aeo. L’incontro si è concluso con una case history aziendale: Renato Brocchetta – Product Manager di Rubinetterie Bresciane Bonomi di Gussago, Brescia – ha riportato l’esperienza di certificazione Aeo dell’azienda. □ 63 | GENNAIO FEBBRAIO 2015

ti per l’azienda in risparmi di tempo ma soprattutto di denaro. La focalizzazione aziendale sull’Aeo ha favorito anche il miglioramento trasversale dei processi interni? L’ottica con la quale Rubinetterie Bresciane si è approcciata alla certificazione Aeo è stata duplice: da un lato, la possibilità di essere sottoposti a minori controlli rispetto agli altri operatori è stata determinante nella scelta di affrontare il cammino che porta alla certificazione; tuttavia il fatto che l’Aeo sia un riconoscimento ad ampio spettro che comprende, tra gli altri, aspetti di tipo logistico, fiscale e di sicurezza, ci ha dato l’occasione di verificare i nostri processi e di migliorarli. I benefici attesi sono stati effettivamente conseguiti? Abbiamo registrato una riduzione dei controlli ai quali la nostra merce viene sottoposta e conseguentemente una maggiore fluidità nella catena logistica. Possiamo quindi pianificare con maggiore certezza le tempistiche delle operazioni doganali; si sono ridotti, di conseguenza, i costi associati ai tempi di sdoganamento e alle verifiche da parte dell’amministrazione doganale. La crescita del numero di accordi di mutuo riconoscimento della certificazione Aeo e, quindi, la possibilità di beneficiare della riduzione dei controlli anche oltreconfine, garantendo una consegna più rapida al cliente, come già avviene per gli Usa, è – come già detto – una prospettiva molto interessante per Rubinetterie Bresciane. Infine, la nostra azienda è da sempre votata all’eccellenza ed al miglioramento, uno dei nostri motti è “Ciò che fai, fallo bene”: l’ottenimento della certificazione Aeo è un’ulteriore riprova del nostro modo di operare. □


INDUSTRIA

Pneumax

to business

Investimenti strutturali e servizi ad hoc: ecco come l’azienda di Lurano fornisce soluzioni dove l’automazione è parte integrante del sistema

l’industria meccanica 695 | 64


INDUSTRIA Intervista ad Andrea Carluccio, Direttore Commerciale Pneumax SpA

N

e è passato di tempo da quel primo capannone di 600 metri quadri che ha dato il via alla storia di Pneumax. L’azienda di Lurano, che ora può contare di una superficie di oltre 94mila metri quadri, torna a investire in Italia, ampliando gli stabilimenti: significa che il mercato interno sta ripartendo? Pneumax ha sempre puntato sugli investimenti strutturali, per essere pronta a cogliere le opportunità del mercato. Come tutte le aziende operanti in scenari nazionali e internazionali ha dovuto affrontare il periodo storico confuso e difficile a cui sono ormai da tempo sottoposte le varie economie mondiali, gestendo con opportuni interventi la crisi economica. Esistono aree del mondo e della nostra Europa dove lo sviluppo tecnologico e industriale resiste ancora e dobbiamo essere attenti a coglierne le opportunità; per quanto riguarda l’Italia il settore dell’automazione è forte, mentre per altri non sarà facile trovare una soluzione in tempi brevi. Tuttavia la conoscenza di molte imprese nazionali mi porta a dire che molte realtà nazionali hanno trovato nel rinnovamento organizzativo e di prodotto delle spinte per competere, in modo da essere pronte quando l’economia mondiale invertirà la fase di stagnazione. Sono certo che l’Italia possieda le potenzialità per tornare a distinguersi grazie alla sua eccellenza. In quale ambito si collocano i vostri investimenti più recenti? E in che misura? Il mercato dell’automazione industriale è sempre in movimento, alla costante ricerca di nuove soluzioni e attento alle caratteristiche dei componenti, alla loro affidabilità e alle sinergie che i fornitori possono generare e mettere in campo per assicurare una riduzione dei costi. In questo scenario Pneumax si propone come vero e proprio partner più che come semplice fornitore, in modo da interpretare le esigenze del cliente, studiare insieme le applicazioni e selezionare la “soluzione” ad hoc. Per questo motivo la nostra azienda persegue un piano di investimenti in strutture, ricerca e sviluppo, prodotto e persone. Un programma bilanciato, sempre attento alle reali necessità dei mercati e quindi attuale e finalizzato al raggiungimento degli obiettivi, che permetta a tutte le componenti di elevare la qualità globale dell’organizzazione. Pneumax ha risposto alla crisi investendo in Italia e all’estero. A quali paesi in particolare vi rivolgete? La nostra è un’organizzazione commerciale ampia e ca-

pillare, con 20 punti tecnico-commerciali in Italia e 50 nel Mondo. Italia ed Europa rappresentano ancora le aree più importanti, dove presidiamo i principali mercati con filiali dirette oltre che con partner distributivi. Il prossimo obiettivo è implementare la nostra organizzazione negli Stati Uniti, composta da una filiale diretta oltre che da un capillare network locale. Infine non dimentichiamo i mercati emergenti (Nord Africa e Sud America) che sono monitorati con attenzione dalla nostra struttura di vendita direzionale.

Chi è Pneumax, e a quali settori applicativi si rivolge? Fondata nel 1976 per iniziativa di Roberto Bottacini e Giuseppe Beretta, Pneumax ha raggiunto in breve tempo una posizione di rilievo nel panorama della componentistica per l’automazione pneumatica. Negli stabilimenti di Lurano (nel Bergamasco) sono operative macchine di ultima generazione che consentono di produrre, con flessibilità e precisione, tutti i componenti per l’automazione industriale. Pneumax realizza i propri prodotti

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INDUSTRIA abbinando alla pneumatica le più moderne tecnologie meccaniche ed elettroniche. I settori applicativi a cui ci rivolgiamo e per i quali studiamo e realizziamo le nostre soluzioni sono tutti quelli dove l’automazione è parte integrante del sistema. Parallelamente a questo approccio orizzontale abbiamo definito quattro settori sui quali sviluppare verticalmente le nostre competenze: il legno, dove siamo attivi in fornitura e applicazioni, packaging nella sua accezione più ampia, oil&gas con sviluppo tecnologico dedicato e automotive per essere più presenti in uno dei settori primari e livello mondiale. L’attività settoriale richiede una costante e dedicata attenzione al livello prodotto oltre che una forte e certa garanzia di supporto e assistenza nel mondo. Le attività di vendita spesso si muovono a un livello superiore, con contatti sistematici e strategici con i global end-users e le aziende decision makers. Su quali prodotti puntate nel breve e nel medio termine? Nel corso del 2014 abbiamo definito e attuato diverse attività di sviluppo della nostra gamma di componenti e soluzioni per l’automazione, in linea con la suddetta strategia settoriale che necessita di essere supportata da prodotti progettati e realizzati al fine di soddisfare le specifiche richieste. Posso citare, ad esempio, la nuova linea di componenti in acciaio Aisi 316L per il settore oil&gas (trattamento aria, raccordi ad alta pressione, accessori di impianto e un innovativo sistema modulare di valvole di controllo) e food&beverage (raccordi e cilindri

ISO VDMA e “ Clean Profile” ), gli elettrodistributori Iso con commissione M12 e VDMA ISO 15407-2 che insieme ai nostri nuovi sistemi di chiusura e centraggio ci permetteranno di gestire con efficacia le più sofisticate applicazioni in ambito automotive e infine una nuova gamma completa di sistemi per manipolazione con vuoto, per essere sempre più completi e pronti nel settore del packaging. Quali altri aspetti qualificano la Pneumax nel mercato italiano e estero? Pneumax ha un obiettivo importante, investire nel nostro know-how, nel nostro prodotto, nel nostro vivere e pensare l’azienda. È qualcosa che cerchiamo di fare quotidianamente, rispondendo alle esigenze del mercato con tre approcci concreti: prestazioni elevate dei prodotti realizzati e flessibilità tecnico applicativa; servizio personalizzato pre e post vendita; internazionalizzazione e presenza del nostro marchio in molti Paesi esteri. Il tutto è definito P2B, ovvero “Pneumax to business”. L’idea della piattaforma P2B è definire le modalità, i processi e le competenze per trasmettere al mercato la stessa immagine dell’azienda ovunque nel mondo. Questo modello è composto da alcune iniziative, tutte volte a far maturare progressivamente la cultura e la difesa del marchio attraverso una strategia di comunicazione interna ed esterna, un nuovo approccio alla vendita, l’innovazione del prodotto e il confronto con il mercato. □ g.b.

Gli stabilimenti Pneumax a Lurano, nel Bergamasco l’industria meccanica 695 | 66



ANIMA | Presidenti

Intervista a Marco Depaoli, Presidente Acica

La chiave è

rinnovare Marco Depaoli è stato eletto Presidente Acica nel maggio 2014, succedendo a Giorgio Amedeo, in carica dal 2006. Pavese, 57 anni, l’Ing. Depaoli è dal 2008 Amministratore Delegato della Gunnebo Italia, che produce casseforti da più di due secoli. Vice presidenti Acica sono stati nominati Luigi Rubinelli (Conforti SpA) e Enzo Garbelli (Lem Srl), Consigliere Tesoriere Alberto Parma (Parma Antonio & Figli SpA) e Consigliere Daniele Baldini (L’Italiana Casseforti di Baldini Angiolo S.r.l.).

GUARDA I VIDEO DELL’INTERVISTA A: MARCO DEPAOLI SU INDUSTRIAMECCANICA.IT l’industria meccanica 695 | 68


ANIMA | Presidenti

E

volversi è un passo necessario per rispondere adeguatamente alle nuove esigenze degli associati, frutto di un mercato in forte trasformazione. Come porre in atto questo cambiamento? Innanzitutto è necessario allargare la base associativa. Oggi Acica è composta solo da produttori, ma presto saranno inclusi anche i distributori e i manutentori: abbiamo già attuato la modifica dello statuto in questa direzione. Anche nome e logo dell’associazione sta cambiando, si chiamerà “AnimaSicurezza, soluzioni e servizi per la custodia di beni e valori”. Acica infatti era troppo limitativo: per riflettere al meglio la nostra nuova identità, perciò vogliamo appoggiarci a un brand importante come Anima, mantenendo al contempo una dicitura che chiarisca chi siamo. Inoltre Acica intende migliorare la propria visibilità attraverso il rinnovamento del sito internet, conferendo una nuova veste al materiale associativo e partecipando all’organizzazione e alla sponsorizzazione di eventi. Un altro obiettivo è sostenere lo sviluppo del business dei nostri associati, cosa che potrà avvenire prima di tutto supportando la certificazione degli installatori e dei manutentori. Esiste infatti una nuova normativa che permette di certificare a livello nazionale questa “professione non regolamentata”. Poter effettuare tale certificazione è un’attività importante, perché qualifica il personale e di riflesso l’azienda. A quali novità in campo normativo sta lavorando l’associazione? Oltre a quanto già detto sulla certificazione di manutentori e installatori, l’associazione si impegna a rafforzare il suo ruolo europeo. Abbiamo un rappresentante in Europa all’interno del gruppo Wg1 del Cen TC 263. La nostra presenza ha lo scopo di aggiornare le normative in funzione delle nuove tecniche di attacco alle casseforti.

Come commenta, parlando di mercato, l’anno appena passato? A inizio 2014 si prevedeva un piccolo segnale di incremento della produzione rispetto all’anno precedente. Un trend che si è confermato? Il 2014 è stato un anno connotato da grande incertezza sugli investimenti in molti settori, in primis in quello bancario. Non posso perciò parlare di segnali positivi: è stato un anno difficile per i clienti e dunque anche per noi. I livelli produttivi infatti hanno registrato un calo dello 0,3%, con un export comunque stabile. Per quanto riguarda il 2015, invece, si intravedono piccoli segnali positivi: le previsioni dell’Ufficio studi Anima parlano di

un recupero della produzione che dovrebbe attestarsi sui livelli del 2013 (+0,5%), così come le esportazioni, che dovrebbero aumentare dell’1,5%. Quali sono i paesi maggiori competitor fuori dall’Italia? Sarebbe più corretto parlare di competitor che arrivano dall’estero in Italia, cercando di inoltrarsi nel mercato domestico. Tra questi vi sono principalmente la Slovenia, l’Austria, la Germania e la Spagna, tutti Paesi che minacciano il nostro business. Da parte nostra siamo, e saremo sempre di più, molto attivi sull’internazionalizzazione: desideriamo aiutare le aziende a selezionare i mercati più adatti, in cui non sono presenti, ad esempio, elevate tassazioni all’ingresso o importanti costruttori locali. Qual è il ruolo dell’Europa per l’Associazione, come incide sul vostro mercato? Come Acica – e domani come AnimaSicurezza – facciamo parte di Eurosafe, l’Associazione europea del settore casseforti. Uno dei problemi sui cui Eurosafe sta lavorando è quello del riconoscimento reciproco degli enti certificatori locali, vera e propria barriera all’interno del sistema Europa, che pesa notevolmente sulle nostre aziende. Mi spiego: al giorno d’oggi, se una nostra società vuole vendere all’estero, la certificazione della cassaforte deve essere fornita da un ente certificatore locale. Ciò comporta notevoli costi di certificazione per poter vendere negli altri paesi. Ciò non avviene per gli altri (una cassaforte di un produttore tedesco e certificata da un ente tedesco, per fare un esempio, viene tranquillamente accettata da molti clienti italiani e dalle assicurazioni italiane, mentre non accade il contrario). In quest’ottica la nostra associazione come membro Eurosafe mira a promuovere una reciprocità nel far riconoscere anche gli enti di certificazione italiani all’estero. Ciò comporterebbe una notevole semplificazione dell’export, aprendo nuovi mercati ai nostri associati con costi di certificazione molto bassi. □

g.p.

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FOCUS | Sicurezza nel Mercato

flash interna MAROCCO- Le infrastrutture, gasdotti italiani Il settore ha registrato negli ultimi anni una crescita sostenuta e prosegue il suo sviluppo, dettato dall’estensione della modernizzazione delle infrastrutture di base, dal miglioramento delle zone turistiche ed industriali, dall’esecuzione dei progetti per l’habitat sociale ed il riassorbimento delle baraccopoli. Questo settore ha generato, negli ultimi cinque anni, un giro d’affari di oltre 500 milioni di Euro (con più della metà di appalti aggiudicati a ditte straniere), un valore aggiunto pari a 3,2 miliardi di euro, ed un tasso di crescita pari all’ 8,8%, creando oltre 800.000 posti di lavoro. Sono previsti inoltre, nei prossimi cinque anni, investimenti nelle infrastrutture, porti, aeroporti, autostrade, treni ad alta velocità, per un valore che supera i 10 miliardi di euro. La FNBTP - Federazione di categoria prevede, nel suo ultimo studio, una crescita pari a 15-20% per i prossimi cinque anni configurando il mercato marocchino come un hub per gli investimenti esteri grazie alla sua stabilità politica, alla posizione geografica e alle opportunità di affari che lo rendono una vera e propria piattaforma industriale riconosciuta a livello mondiale. Il Governo marocchino auspica un ulteriore notevole sviluppo di questo settore strategico così come il consolidamento dei risultati raggiunti, prevedendo nuovi impegni quali una nuova legislazione degli appalti pubblici, un nuovo Fondo di garanzia di 10 millioni di euro, tempi di pagamento ravvicinati, ecc. (Ice Casablanca) KENYA - Gara per ristrutturazione reti idriche e fognarie Il Governo della Repubblica del Kenya, tramite il “Ministry of Water and Irrigation – Rift Valley Water Services Board”, ha bandito una gara per la progettazione e realizzazione di opere, per servizi, per forniture, per il

progetto di ristrutturazione delle reti idriche e fognarie dell’invaso della diga di Kirandich. L’Opera è interamente finanziata dal Governo Italiano a credito agevolato tramite Maeci – Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo. La gara, suddivisa in n. 3 lotti, è aperta alle Imprese Italiane che possono richiedere all’Ambasciata del Kenya in Italia o al Rift Valley Water Services Board, agli indirizzi indicati nel bando, una copia dei documenti di gara previo pagamento di 100,00 euro per ogni lotto richiesto. (Fonte: Ministero Affari Esteri) GIAPPONE- Supporto UE per l’accesso al mercato giapponese attraverso la formazione di manager europei L’EU-Japan Centre lancia il suo 51° “Human Resources Training Programme - Japan Industry Insight” (HRTP), un programma formativo per manager europei, della durata di 4 settimane in Giappone (più una quinta settimana, facoltativa, per visite e contatti individuali), finanziato dalla Commissione Europea. Questo programma vuole fornire alle aziende della UE l’opportunità di acquisire in breve tempo una approfondita panoramica della struttura industriale e delle tecniche di business giapponesi. Si rivolge a manager che abbiano un ruolo di rilievo nella definizione e nell’attuazione delle politiche aziendali riguardanti il Giappone, che stiano per essere trasferiti nel paese o che desiderino venire a conoscenza delle tecniche di management in Giappone. E’ aperto a società della UE di qualsiasi dimensione e include: lezioni di storia, economia, politica, legislazione del Giappone, seminari congiunti con operatori d’affari giapponesi e corsi di lingua giapponese (EU-Japan Centre)

l’industria meccanica 695 | 70


FOCUS | Sicurezza nel Mercato

zionalizzazione ALBANIA- In vigore il nuovo codice doganale Il 1° gennaio 2015 è entrato in vigore in Albania il Nuovo Codice Doganale che assicurerà rapidità e snellezza nell’attuazione delle procedure introducendo la telematizzazione dei processi doganali e la certificazione AEO. (ICE Tirana) ALGERIA - Risorse idriche Secondo il Ministro algerino delle risorse idriche, il progetto che mira a 2 milioni di ettari di terre irrigate entro il 2020, con la possibilità di utilizzare l’acqua marina dissalata, sarà lanciato nel quinquennio 2015-2019. Per i prossimi cinque anni, verranno realizzate 26 dighe, 4 grandi canalizzazioni (transferts), 220 ritenute collinari, pozzi, 60 stazioni di depurazione e 230.000 ettari di sistemi d’irrigazione moderna. (ICE Algeri) Desk ICE di assistenza per gli ostacoli al commercio: Istanbul, Mosca, New York e Pechino Il Ministero dello Sviluppo Economico ha affidato all’ICE la realizzazione di quattro Desk presso le sedi di Istanbul, Mosca, New York e Pechino per svolgere attività di informazione e assistenza a favore delle imprese italiane in materia sia di tutela della proprietà intellettuale che di ostacoli al commercio. (ICE). EMIRATI ARABI UNITI - Ras Al Khaimah promuove in Italia zona franca Il presidente della Rak Free Trade Zone dell’Emirato di Ras Al Khaimah ha recentemente incontrato istituzioni e imprese italiane con lo scopo di spingere un maggior numero di aziende del nostro paese a investire o comunque insediarsi nella Free Zone, che offre numerosi vantaggi: in primo luogo le aziende estere possono mante-

nere un controllo del 100% sulle proprie entità locali e sono esenti da ogni tassazione, non pagano alcun dazio doganale sulle riesportazioni e possono contare su un’estrema rapidità nelle registrazione di impresa che può essere anche solo di una settimana. Inoltre non hanno alcuna limitazione quanto al personale da assumere che può essere interamente italiano o di qualsiasi altra nazionalità (newsletter DEI/Sole 24 Ore)

GIBUTI: progetti per 10 mld Usd in infrastrutture, puntando su Etiopia Il Governo di Gibuti ha annunciato nuovi progetti infrastrutturali del valore di circa 10 mld Usd per i prossimi 3 anni. Obiettivo: rafforzare il ruolo di hub logistico tra l’Africa orientale e il resto del mondo e soddisfare la crescente domanda di servizi dell’Etiopia. Porto: sono stati annunciati 6 nuovi terminal, di cui 4 già in fase di costruzione. L’obiettivo è alleviare il carico del porto storico di Gibuti città e quello di Doraleh inaugurato nel 2009, con due terminal dedicati a container e prodotti petroliferi. Oltre al potenziamento dei porti, il Governo punta a incrementare i collegamenti stradali e ferroviari con l’Etiopia. Saranno potenziate anche le linee di interconnessione con la rete elettrica etiope, avviata quattro anni fa, che ha consentito di abbassare notevolmente i costi a Gibuti, in precedenza costretta a fare largo uso di generatori a diesel. Una seconda linea di trasporto sarà costruita nella zona settentrionale di Gibuti e coprirà il restante 40% del fabbisogno. Proposta anche la costruzione di una zona industriale comune Gibuti-Etiopia, alla frontiera tra i due Paesi. Gibuti città già dispone di una zona franca in area portuale; altre due saranno inaugurate in aree non distanti dalla capitale. E’ infine in progetto la costruzione di un nuovo aeroporto a 20 km dalla capitale. Il progetto avrà un costo di 530 mln USD. (Newsletter DEI/Sole 24 Ore)

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NEWS | Automazione

Industry la fabbrica del futuro “I

4.0

ndustry 4.0”, “quarta rivoluzione industriale” “Internet of things”. Espressioni che si sentono sempre più spesso nel mondo della meccanica, e che potrebbero riassumersi nel concetto di “digitalizzazione del manifatturiero”. Fenomeno di origine tedesca, si sta rapidamente diffondendo anche in Italia: per la sua completa attuazione si parla del 2020-2025. Un futuro non troppo lontano, dunque. Ma cosa comporta nello specifico questa “rivoluzione”? E come devono prepararsi le aziende italiane? Se ne è discusso alla tavola rotonda “Automazione 4.0: il futuro è già qui?” organizzata da Sps Ipc Drives Italia in collaborazione con Anie, il 22 gennaio scorso.

Industry 4.0 indica un nuovo approccio alla produzione industriale, che si declina tramite una serie di fattori collegati fra loro e che porterà alla creazione di una “fabbrica intelligente”. «L’esigenza nasce al centro dell’Europa, per ridare competitività al manifatturiero: bisogna trovare qualcosa che differenzi il prodotto, un valore aggiunto, che lo renda competitivo all’interno del mercato globale», spiega Giambattista Gruosso, docente del Politecnico di Milano. Si parla infatti di un’evoluzione che porterà miglioramenti nei processi industriali manifatturieri, nelle attività di engineering, nell’impiego dei materiali, lungo la catena di fornitura e in generale nella gestione

Integrazione uomo-macchina, tracciabilità dei processi, progettazione sensibile: tutte le parole chiave della nuova rivoluzione industriale l’industria meccanica 695 | 72


NEWS | Automazione di tutto il ciclo di vita del prodotto. Non solo: sarà possibile realizzare cambiamenti last-minute nel ciclo produttivo delle industrie, in modo da garantire gli alti livelli di flessibilità che una domanda sempre più dinamica vorrà chiedere. Ciò avverrà prima di tutto tramite una maggior integrazione tra le diverse macchine, ma anche tra macchina e uomo. Uno dei punti chiave di Industry 4.0 è infatti l’abbattimento delle barriere fra i diversi attori del processo di produzione: l’obiettivo è riuscire a lavorare insieme, in modo del tutto efficiente e interattivo. «Ciò a cui stiamo lavorando è una decentralizzazione dell’intelligenza, con sensori e azionamenti elettrici sempre più flessibili e personalizzati» spiega Roberto Siccardi di Festo «Per rendere più sensibili le nostre macchine ci ispiriamo ai movimenti della natura, e li riproduciamo tramite la bionica. La proboscide dell’elefante, ad esempio» continua l’ingegnere « ci è stata d’ispirazione per realizzare una pinza da presa che non dia problemi di urti o schiacciamento; abbiamo anche realizzato delle mani bioniche, che aiutano ad afferrare oggetti che l’uomo non potrebbe toccare. Un approccio che sembra futuristico ma che trova in realtà larga applicazione, ad esempio, nel settore alimentare». Non bisogna infatti pensare a una rivoluzione che colpisce solo le grandi aziende e le multinazionali. «In un momento in cui si cerca di compatta-

re le macchine, con personale meno formato di un tempo la presenza di queste tecnologie sarà sempre più importante» conclude Siccardi. Anche per Marino Crippa di Bosch, «la strada da seguire è quella della connettività rispetto alla macchina, al prodotto e alla persona. Il prodotto viene connesso attrezzando la linea in maniera flessibile, a seconda delle esigenze, e rendendo l’operatore parte integrante della catena produttiva». È proprio la flessibilità il secondo punto focale di Industry 4.0. Un obbiettivo che passa tramite l’analisi dei Big Data, ossia l’enorme quantità di informazioni continuamente emessa dall’interazione tra i singoli oggetti, che dovrà essere archiviata e gestita. «Bisogna consentire una reperibilità immediata dei dati: percorsi e prodotti devono essere tracciati al 100%» sostiene Riccardo Colzi di Eli Lilly Italia «Ciò garantisce da un lato la sicurezza del manufatto; dall’altro aiuta a progettare e produrre prodotti migliori in futuro. La standardizzazione permette infatti un approccio di evoluzione continua e, non di meno, la possibilità di manutenzione preventiva. La progettazione avverrà perciò su linee sensibili, basandosi sulle informazioni raccolte e analizzate». Nell’industria 4.0 cambia infatti la struttura delle informazioni: non più a piramide bensì a ragnatela, disponibili cioè a tutti i livelli della produzione, simultaneamente.

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Si tratta dunque non solo di una rivoluzione di macchine, ma di competenze, «che gli addetti dovranno acquisire tramite percorsi di formazione specifici», sostiene Roberto Motta di Rockwell Automation. Molto più che una semplice informatizzazione del mondo manifatturiero, Industry 4.0. comporta dunque un mutamento di sguardo, di prospettive, di business-model. In Italia però «manca l’attenzione del governo italiano su questi temi, lasciati all’iniziativa privata. Non abbiamo, come avviene in Germania, un tavolo di lavoro che dia indicazioni in questo senso» conclude Gruosso «Tuttavia il tessuto è pronto a recepire: anzi, ne ha bisogno, per battere la concorrenza distinguendosi sul mercato con un prodotto unico». Conoscere gli obiettivi dell’Industry 4.0 è infatti fondamentale per definire i possibili investimenti finalizzati a guadagnare o recuperare competitività sul piano dei mercati internazionali, ma anche per colmare quanto prima il gap tecnologico che le Pmi rischiano di accumulare nei confronti delle grandi aziende, più portate ad investire nel tempo e a cercare sempre percorsi innovativi. «L’imprenditoria italiana è sempre stata capace di interpretare le necessità del cliente con originalità» conclude Gruosso «Si tratta ora di eseguire investimenti mirati: da parte delle aziende la voglia di innovare c’è». □ g.p.


Informazione redazionale

14° FORUM TELECONTROLLO 29-30 SETTEMBRE 2015 - Milano, Hangar Bicocca Il Forum Telecontrollo - Reti di pubblica utilità, è una mostra convegno itinerante che il Gruppo Telecontrollo, Automazione e Supervisione delle Reti di Anie Automazione organizza da oltre vent’anni con cadenza biennale. Uso efficiente e sostenibile delle risorse, sicurezza delle informazioni, ottimizzazione delle prestazioni e dei servizi, innovazione tecnologica: questi i temi al centro della quattordicesima edizione del Forum dal titolo “Telecontrollo made in Italy: a step forward for a better life. Soluzioni sostenibili per la smart community”. Per l’evento, che si svolgerà il 29 e 30 settembre nel pieno delle attività Expo 2015, è stata scelta la sede dell’Hangar Bicocca di Milano. Uno spazio dedicato alla produzione, esposizione e promozione dell’arte contemporanea, nato nel 2004 dalla riconversione di un vasto stabilimento industriale appartenuto all’Ansaldo-Breda. L’evento, che nell’edizione 2013 ha coinvolto circa 700 visitatori nelle due giornate, è organizzato da Anie Automazione in collaborazione con Messe Frankfurt Italia. Il Forum, suddiviso in diverse sessioni verticali e momenti di confronto plenari, costituisce un’occasione consolidata per approfondire i temi tecnologici, le applicazioni e i servizi a valore aggiunto connessi ai sistemi di telecontrollo e automazione, diretti a incrementare le prestazioni delle reti nell’industria e migliorare la qualità della vita della comunità. L’alto livello tecnico delle memorie, le competenze degli operatori e l’esperienza decennale degli organizzatori fanno di questa manifestazione un’eccellenza tipicamente italiana che si vuole fortemente valorizzare anche fuori dai confini nazionali.

Telecontrollo made in Italy: a step forward for a better life. Soluzioni sostenibili per la smart community

Per unirsi al network Telecontrollo Il Forum Telecontrollo si contraddistingue nel panorama convegnistico italiano e rappresenta una possibilità concreta per chi vuol entrare a far parte di un network di esperti provenienti dalle più qualificate aziende del settore, Università, Pubblica Amministrazione e Public Utilities. Per ampliare tale “rete” ed agevolare concretamente la partecipazione degli operatori del comparto alla manifestazione si è ritenuto opportuno anche per questa edizione razionalizzare i costi di adesione. Si segnala, inoltre, la possibilità di usufruire di biglietti omaggio all’Expo acquistando specifici pacchetti d’ingresso.

Per ulteriori informazioni Segreteria Tecnica Anie Automazione: 02.3264.252/346/337 anieautomazione@anie.it Segreteria Organizzativa Messe Frankfurt: 02.88077.81 segreteria@forumtelecontrollo.it www.forumtelecontrollo.it l’industria meccanica 695 | 74


FORUM TELECONTROLLO 2015 RETI DI PUBBLICA UTILITÀ


MERCATO

Bosco verticale,

la tecnologia dietro ogni stagione N

el novembre scorso il grattacielo “Bosco Verticale” di Milano progettato da Stefano Boeri è stato nominato dal Politecnico di Milano tra oltre 800 progetti come il grattacielo più bello del mondo. Nella motivazione all’assegnazione si legge “Il Bosco Verticale è un progetto meraviglioso e rappresenta sicuramente un modello per lo sviluppo di aree ad alta densità di popolazione in altri paesi europei”. Il premio, nato nel 2003 e consegnato ogni due anni, è rivolto a tutti quegli edifici non inferiori ai 100 metri di altezza e valuta numerosi parametri, tra cui sostenibilità, design, qualità degli spazi e integrazione con il contesto urbano. E proprio all’insegna della sostenibilità è stato progettato e realizzato anche l’impianto di climatizzazione di Bosco Verticale, complesso composto da due torri residenziali di 80 e 112 metri di altezza (27 e 19 piani, 113 residenze totali) in grado di ospitare 800 alberi fra i 3 e i 9 metri di altezza, 11.000 fra perenni e tappezzanti, 5000 arbusti, per un totale di oltre 100 specie diverse. Questi edifici, moderni e complessi, richiedono nell’arco dell’anno freddo e caldo anche contemporaneamente. Sono quindi state selezionate per questo impianto 4 unità Integra Eracs2-WQ 2152 di Climaveneta, con condensazione ad acqua, un’evoluzione dei tradizionali gruppi frigo reversibili a pompa di calore, in grado di produrre contemporaneamente acqua refrigerata e calda. In tutti quei mesi dell’anno in cui nell’edificio è prevalente la richiesta

Gli impianti di climatizzazione di Climaveneta assicurano autonomamente in ogni momento la massima efficienza del ciclo energetico in ogni stagione in base alla richiesta di caldo e freddo di freddo (estate e mezze stagioni), il caldo che viene generato sul condensatore è gratuito. Al contrario, quando nell’edificio è prevalente la richiesta di caldo (inverno pieno), il freddo che viene generato sull’evaporatore è gratuito. La peculiarità delle unità Integra di Climaveneta è che in ogni momento dell’anno le stesse massimizzano autonomamente l’efficienza del ciclo energetico con cui si genera l’energia calda e fredda. In particolare, l’efficienza massima si ha nei periodi medio stagionali nei quali più probabile è la contemporaneità di richiesta di caldo e di freddo. Per massimizzare l’efficienza energetica dell’impianto, il progetto prevede lo sfruttamento dell’acqua di prima falda, risorsa rinnovabile peculiare dell’area Milanese, con temperatura costante di 15 °C circa tutto l’anno. L’acqua viene estratta dal sottosuolo tramite 12 pozzi di mungitura e inserita in un anello di distribuzione da 350 mm che raccorda tutti gli edifici del nuovo quartiere di Porta Nuova. L’acqua “energeticamente esausta” che esce da ogni edificio confluisce poi in una seconda rete ad anello che va a scaricare nella Martesana. Il livello del corso d’acqua è monitorato da un sensore di livello in modo l’industria meccanica 695 | 76


MERCATO

Progetto abitativo ad alta

efficienza energetica

Nella palazzina in legno realizzata in provincia di Varese, il contributo di Hoval per la climatizzazione e di Rockwool per l’isolamento delle pareti

A

d Arsago Seprio, in provincia di Varese, è stato realizzato un progetto abitativo con un duplice obiettivo: realizzare un complesso in cui l’efficienza energetica si abbinasse a un’altissima qualità dell’ambiente interno e a un elevato rispetto per l’ambiente esterno. Il cantiere è sostanzialmente costituito da una palazzina in legno composta da sei appartamenti ad alta efficienza energetica, per una superficie totale di 600 m2. Utilizzando la tecnologia dei pannelli X-lam, la costruzione della struttura si è sviluppata in un tempo brevissimo, un solo mese di lavoro. Inoltre, è stato possibile realizzare una struttura con soli 3 kW di fabbisogno per ogni alloggio. In ogni appartamento è stato creato un locale tecnico, sul cui soffitto è stato posto l’impianto di ventilazione meccanica controllata. Un sistema che in questa tipologia di costruzioni è di assoluta rilevanza, in quanto riesce a riciclare l’aria ambiente e a ripulirla senza la necessità di aprire le finestre. A supporto dell’impianto di ventilazione è stato inoltre creato un vano tecnico generale, nel quale confluiscono tutte le canalizzazioni che scaricano direttamente all’esterno. Al fine di soddisfare le esigenze di comfort abitativo e di risparmio energetico, Hoval ha messo a punto una soluzione composta da un pompa di calore Belaria R Twin per

il riscaldamento e il raffrescamento estivo, integrata con un sistema a energia solare realizzato con cinque collettori Hoval WK251A, un bollitore Essr 1000L per l’acqua calda, un bollitore solare Essr 500L e un accumulo di energia Enerval 1000L. Inoltre, per garantire il costante ricambio dell’aria all’interno delle abitazioni, sono stati installati sei sistemi di ventilazione meccanica controllata Hoval Home Vent FR180 con recupero di calore e umidità. La ventilazione meccanica controllata HomeVent FR-180 garantisce un clima gradevole e regolabile. Una ventilazione totalmente automatica, disponibile 24 ore su 24, del tutto priva di correnti d’aria, di particelle di sporcizia, sostanze nocive, polveri e pollini che vengono costantemente filtrati. Allo stesso modo anche il rumore e gli insetti rimangono all’esterno dell’abitazione. L’aria viziata e gli eventuali odori vengono espulsi dal sistema attraverso l’aria ripresa in modo ancor più affidabile e salubre che con l’apertura delle finestre. Il tutto senza disperdere calore e umidità. Per quanto concerne la pompa di calore, per il progetto varesino è stato selezionato un modello Hoval Belaria Twin che vanta un cop di 4,62. La pompa funziona con due compressori, è studiata per essere collocata in ambienti esterni ed è disponibile anche nella versione re77 | GENNAIO FEBBRAIO 2015

versibile (scelta appunto nel cantiere in oggetto), utilizzabile anche per il raffrescamento. Con classi di potenza da 17, 24 e 32 kW, è ideale sia negli interventi di ristrutturazione, sia nelle nuove costruzioni. Per garantire elevate prestazioni di efficienza energetica estiva e invernale, è stato necessario prevedere per l’involucro un sistema di isolamento studiato nei minimi dettagli sia per la copertura che per le pareti isolate attraverso un sistema a cappotto. Anche le strutture interne (partizioni verticali ed orizzontali, contropareti e controsoffitti) sono state oggetto di elevata attenzione progettuale, soprattutto ai fini acustici. Come materiale isolante è stata scelta la lana di roccia Rockwool per i suoi eccellenti contributi energetici, nonché per le sue proprietà di fonoassorbimento, la notevole protezione dal fuoco, la resistenza meccanica e la durabilità nel tempo. Inoltre, per le sue caratteristiche intrinseche, la lana di roccia ben si adatta all’isolamento di edifici in legno. □


MERCATO

Nuova centrale ausiliaria

È

stata inaugurata nel novembre scorso in Estonia, nei pressi di Kiisa, la nuova centrale da 250 MW di Elering, gestore della rete estone nonché proprietario della centrale. L’impegno di Wärtsilä in questo progetto è stato considerevole, avendo seguito sia lo sviluppo EPC della centrale, dai servizi ingegneristici alla costruzione, passando per l’approvvigionamento dei materiali, sia il project management. La nuova centrale estone fa parte della Smart Power Generation e sarà in grado di fornire elettricità in caso di cali improvvisi o emergenze. La centrale ausiliaria, infatti, entra in funzione quando si verifica un

guasto sulla rete o presso una delle altre centrali che alimentano la rete. L’impianto è in grado di produrre elettricità sufficiente a coprire un sesto dei consumi durante i mesi invernali, che corrispondono al periodo di massimo assorbimento, migliorando notevolmente la sicurezza energetica dell’Estonia. Per evitare interruzioni, una centrale ausiliaria deve essere in grado di avviarsi il più velocemente possibile. Grazie all’avanzata tecnologia del motore a combustione interna, la centrale può avviarsi e raggiungere la potenza massima in meno di 10 minuti. La centrale è dotata di 27 motori

Wärtsilä 34DF alimentati principalmente a gas naturale, ma che possono utilizzare anche olio combustibile leggero in caso di necessità. L’efficienza del combustibile raggiunge il 45%, un valore eccezionalmente alto per una centrale ausiliaria. Costruita per impieghi ausiliari, la centrale sarà operativa generalmente solo circa 200 ore all’anno. Il consumo energetico della centrale in modalità stand-by è di soli 300 kW. Questo è possibile grazie alle pompe di calore che mantengono costante la temperatura dei motori. Verosimilmente, si tratta della prima centrale elettrica al mondo dotata di questa tecnologia. □

Accordo tra Tellure Rôta e

l’Università di Modena e Reggio Emilia

È

stato siglato un contratto di ricerca innovativo per lo svolgimento di progetti di studio, tra Tellure Rôta e l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia (Unimore). In tale occasione è stata organizzata una visita allo stabilimento, ai reparti produttivi e al laboratorio di ricerca TR Lab Test & Research, struttura di ricerca scientifica e industriale, la cui attività è dedicata in modo prevalente al settore di ruote e supporti. La visita e l’attenzione si sono fo-

calizzate proprio sul laboratorio, per meglio comprendere i metodi di collaudo dei prodotti e i test condotti e i controlli eseguiti con gli strumenti di misura. TR Lab Test & Research è un laboratorio accreditato aderente alla Rete Alta Tecnologia dell’Emilia Romagna, che consente alla Tellure Rôta di promuovere innovazione, competitività e sviluppo. Nello specifico il contratto è stato siglato con il Centro Interdipartimentale per la Ricerca Applicata e i Servizi nel l’industria meccanica 695 | 78

Settore della Meccanica Avanzata e della Motoristica dell’Unimore, una struttura che offre alle imprese servizi specialistici di ricerca industriale e svolge attività di ricerca nei settori ICT, materiali e superfici, design industriale e meccatronica, dove si concentra l’interesse di Tellure Rôta per mantenere alto il livello di innovazione. Costituita nel 1953 a Modena come piccola azienda artigianale, Tellure Rôta è diventata con il tempo una delle più significative realtà in


MERCATO

in Estonia

Fiera leader mondiale Il mondo del bagno, tecnica degli edifici, dell’energia e della climatizzazione, energie rinnovabili

Francoforte sul Meno 10 – 14. 3. 2015

Water + Energy Elements of Success. In questo progetto Wärtsilä si è occupata dei servizi ingegneristici, della costruzione, l’approvvigionamento dei materiali e del project management

ISH è la fiera leader mondiale che unisce acqua ed energia. Solamente qui trovate le tecnologie più avanzate per il massimo comfort individuale. Visitate la più grande esposizione mondiale delle soluzioni sostenibili per il settore idrosanitario, del design innovativo per l’ambiente bagno così come dei sistemi ad alta efficienza per riscaldamento, climatizzazione, refrigerazione e ventilazione in combinazione con le energie rinnovabili. www.ish.messefrankfurt.com visitatori@italy.messefrankfurt.com Tel. +39 02-880 77 81

Riguarda attività di ricerca nei settori ICT, materiali e superfici, design industriale e meccatronica Europa per la produzione di ruote e supporti per uso industriale, civile e domestico. Con un’ampia gamma di articoli a produzione interna, Tellure Rôta propone soluzioni di movimentazione per molteplici settori di applicazione. Oggi l’azienda occupa oltre 150 dipendenti. Nel 2013 l’azienda ha fatturato 23 milioni di euro, di cui 13,4 milioni derivanti dall’export. Il fatturato stimato per il 2014 vede un incremento di circa il 10%. □ 79 | GENNAIO FEBBRAIO 2015


NEWS | Dalle Aziende

www.ge.com

Calibratore e comunicatore multifunzione Ha capacità di comunicazione digitale Hart e Foundation Fieldbus GE Measurement & Control ha realizzato “DPI 620 Genii”, appartenente alla linea di prodotti GE Druck, che combina capacità di calibrazione, test multifunzione e comunicazione digitale Hart e Foundation Fieldbus. È il primo dispositivo portatile che adotta la tecnologia Swipe Screen. Lo strumento si interfaccia con i software di calibrazione e manutenzione, in modo che i dati siano disponibili dai dispositivi sul campo direttamente sull’Enterprise Resource Planning (ERP). Le caratteristiche di calibratore di pressione e la multifunzionalità di Genii si basano su Druck DPI620, un calibratore portatile. Sono disponibili: 32 moduli per la misura della pressione, con intervalli da 25 mbar a 1000 bar; 3 stazioni di generazione di pressione che consentono di generare una pressione pneumatica dal 95% di vuoto fino a 20 bar e 100 bar e una pressione idraulica fino a 1000 bar. Le funzionalità comunicative Hart e Fieldbus di Genii lavorano in sincronia con le funzioni di calibrazione. Grazie alle librerie integrate contenenti Descrizioni Dispositivo (DD) di tutti i 1300 dispositivi registrati Hart e dei 600 dispositivi Fieldbus Genii può visualizzare, cambiare, clonare e salvare le configurazioni dei dispositivi, persino off-line.

www.datalogic.com

Sensore a fibra ottica Ideale per applicazioni ad alta velocità o a basso contrasto Datalogic ha arricchito la sua serie di amplificatori a fibra ottica con il nuovo sensore “S70”. Due i modelli, con diverse caratteristiche e funzionalità. Il primo, “S70-E1”, permette di scegliere tempi di risposta di 200 μs (High Speed), 500 μs (Standard), 2 ms (Long Range) e 5 ms (Extra Long Range). Il secondo, “S70-E2”, è stato progettato con interfaccia IO-Link per consentire una facile connessione e una comunicazione standardizzata con la rete industriale dei clienti. È il modello avanzato in grado di raggiungere i migliori tempi di risposta: 10 μs (Super High Speed), 15 μs (High Speed), 50 μs (Fast), 250 μs (Standard), 500 μs (Medium Range) e 1 ms (Long Range). Il nuovo amplificatore a fibra ottica riesce a combinare le elevate prestazioni al design avanzato. Ha un doppio display digitale, che mostra contemporaneamente sia il valore del segnale che quello soglia, ed è possibile impostare il display in modalità Eco riducendo il consumo del 25%. S70 è adatto per rilevamenti in spazi ridotti grazie alle dimensioni compatte ed è semplice da montare grazie alla guida DIN. S70 rappresenta la scelta migliore per applicazioni ad alta velocità o a basso contrasto dove sono richiesti rapidi tempi di risposta. l’industria meccanica 695 | 80

www.climaveneta.com

Unità di climatizzazione per data center 4 modelli per la versione ad acqua refrigerata e 2 per la versione a espansione diretta Climaveneta presenta una rinnovata gamma di soluzioni per data center a elevata densità. Le nuove unità completano la famiglia di rack cooler CRC attraverso un’offerta di condizionatori adatti a installazioni con corridori caldi e freddi e configurazioni di compartimentazione in ambienti con e senza pavimento sopraelevato. Alla precedente gamma si sommano sei nuove taglie caratterizzate da un innovativo layout di 600 mm di larghezza: 4 nuovi modelli saranno disponibili per la versione CRCC ad acqua refrigerata e 2 per la versione CRCX a espansione diretta. Un nuovo design che consente di far fronte a densità di carico sempre più elevate (oltre 75 kW per rack) mediante un’unità compatta facilmente collocabile in ambienti dagli spazi contenuti. Tutti i nuovi modelli presentano: un sistema avanzato e dinamico di gestione dei parametri di umidità e temperatura mediante il controllore Evolution control, ventilatori EC a commutazione elettronica e compressori DC inverter che garantiscono prestazioni d’eccellenza ai carichi parziali. Le nuove unità CRC a 600 mm sono adatte a qualsiasi tipo di installazioni tra le fila e per il raffreddamento dei rack.


NEWS | Dalle Aziende

www.bft.it

www.dollmar.com

www.draeger.com

Riceventi radio

Impianti di lavaggio

Rivelatore di gas

Lavorano a frequenza di 433,92 MHz e gestiscono 2048 telecomandi

Particolarmente indicati per la pulizia di componentistica meccanica

È preconfigurabile a seconda della tipologia di gas e opera tra -40 e +65 °C

Le nuove riceventi radio della Bft lavorano su una frequenza di 433,92 MHz e consentono di gestire fino a 2048 telecomandi. I modelli sono due: “Clonix 2E AC U-Link”, dotata di due uscite NO e che permette la classica gestione di un impianto con comandi di Start, Open o Pedonale; “Clonix UNI AC ULink”, dotata di due uscite NO e una configurabile NO/NC che consentono di gestire anche comandi di stop, tipicamente richiesti da impianti centralizzati e di domotica. Entrambi i prodotti montano a bordo tre slot U-Link, che consentono di installare diverse schede di espansione B-Eba e far comunicare quindi la ricevente con il mondo Bft (comprese le automazioni che non utilizzano il protocollo U-Link) e anche con i prodotti di altre aziende presenti sul mercato. Grazie a queste schede di espansione, le riceventi comunicano anche con altre interfacce create da Bft, come Blue Entry, l’app che consente al proprio smartphone di interagire via Bluetooth con cancelli e accessi di casa, o come Magistro, il sistema wireless di controllo accessi da remoto che utilizza tecnologia cloud e il protocollo Z-Wave.

Dollmar Meccanica, storica costruttrice di impianti di lavaggio, presenta due nuovi impianti per la pulizia di componentistica meccanica. Il primo “RDV.4” (nella figura) comprende una soluzione di lavaggio a base acquosa dedicata al trattamento di pezzi con morfologia particolarmente complessa. Il secondo “DM Multisolvent” unisce i vantaggi di un impianto di lavaggio a base solvente con la polifunzionalità di un processo interamente automatico e con la possibilità di scegliere fra 20 diversi programmi di lavaggio con solventi idrocarburici o alcool modificati. Il punto di forza degli impianti di pulizia di Dollmar Meccanica è il supporto di Dollmar SpA, che sviluppa e fornisce soluzioni di lavaggio specifiche per ogni materiale e inquinante da rimuovere, garantendo una soluzione su misura per ogni cliente e un completo servizio post vendita. Nel corso dell’anno è stata implementata una partnership con MotulTech, azienda specializzata nello sviluppo e produzione di lubrificanti speciali per molte applicazioni industriali, come la lavorazione dei metalli, lubrificazione ad alto rendimento e il trattamento termico.

Dräger presenta il rilevatore fisso di gas “Polytron 2000” per la misurazione di ossigeno, idrogeno solforato, ammoniaca, cloro e monossido di carbonio. Rappresenta una soluzione “low cost” nelle aree in cui la protezione da esplosioni (esecuzione “EX”) non è obbligatoria. È preconfigurabile a seconda della tipologia di gas e del campo scala desiderati, in modo che il dispositivo sia pronto per l’uso immediato. Lo strumento si avvale di un collaudato sensore elettrochimico di lunga durata, preciso e adattato specificamente ai requisiti di base dei trasmettitori fissi di gas. Grazie al robusto design della custodia in poliammide, è protetto contro la polvere e gli schizzi d’acqua. Opera a temperature tra -40 e +65 °C. La base di montaggio può essere preinstallata e collegata velocemente. Il rilevatore risulta in servizio quando è inserito e fissato con un attacco a sgancio rapido. Il suo basso assorbimento consente l’installazione con un semplice cavo a 2 fili. Il display mostra tutti i valori misurati, allarme e manutenzione ed eventuali errori.

81 | gennaio febbraio 2015


NEWS | Dalle Aziende

www.dupont.com

Protezione contro i rischi multipli Resiste a calore e fiamma, arco elettrico e piccoli schizzi di metallo fuso DuPont presenta il nuovo tessuto “Nomex MHP” per la protezione contro rischi multipli: calore e fiamma, arco elettrico e piccoli schizzi di metallo fuso. È un tessuto misto, leggero e traspirante, in quanto incorpora la fibra Nomex, e mantiene la propria resistenza e durata grazie all’utilizzo della fibra in Kevlar. Nomex MHP è realizzato in modo tale da assorbire l’umidità e si asciuga più rapidamente rispetto al cotone trattato ignifugo, oltre ad avere proprietà di leggerezza e garantire comfort ai lavoratori durante lo svolgimento del lavoro. Il tessuto si restringe meno rispetto al cotone trattato ignifugo e alle mischie di fibre modacriliche attualmente disponibili. Gli indumenti realizzati in Nomex sono dotati di un’etichetta rossa o arancione. L’etichetta rossa indica che l’indumento è di prima qualità: offre un livello di protezione contro il calore, la fiamma e l’arco elettrico, che va da buono a eccellente, nonché una durata delle proprietà di leggerezza eccezionali. L’etichetta arancione indica una categoria di indumenti di fascia media che offrono prestazioni di protezione incrementate, durevolezza e comfort, rispetto ai cotoni resistenti alla fiamma e alle fibre modacriliche. Offrono una buona protezione contro il calore e la fiamma.

www.emersonprocess.com

Analizzatore di ossigeno Ottimizza l’efficienza della combustione di caldaie e fornaci industriali Emerson Process Management ha incrementato le funzionalità della linea di strumenti Rosemount Analytical 6888 per l’analisi dell’ossigeno nei gas di scarico con una diagnostica che permette di mantenere un livello di ossigeno ottimale nei fumi di combustione, consentendo al tempo stesso di ottimizzare l’efficienza della combustione di caldaie di grandi dimensioni e di fornaci industriali. L’analizzatore incorpora la diagnostica “calibration recommended” che suggerisce di effettuare una calibrazione attraverso una valvola solenoidale incorporata nell’elettronica della sonda con cui la calibrazione automatica diventa molto semplice. Inoltre, elimina la necessità di effettuare calibrazioni sulla base di attività programmate e una grande quantità di validazioni (check di calibrazione) o di calibrazioni effettive. Il nuovo analizzatore include anche la diagnostica “plugged diffuse/filter” per le applicazioni in cui sono presenti ceneri o particolato all’interno dei gas da analizzare. Infine, offre la possibilità di comunicazione digitale Hart e Foundation fieldbus e può essere configurato con l’adattatore Smart Wireless Thum per le comunicazioni wireless. l’industria meccanica 695 | 82

www.it.endress.com

Misuratori di portata elettromagnetici La gamma comprende sensori sommergibili e interrabili Per quanto riguarda i misuratori di portata elettromagnetici dedicati al settore delle acque, Endress+Hauser presenta la famiglia “Promag 400”, che comprende sensori sommergibili (IP68) e interrabili. In particolare, Promag 800 è la versione autoalimentata tramite batteria con vettori di comunicazione GSM/GPRS. Ha una custodia in policarbonato particolarmente adatta in ambienti aggressivi (ad esempio in atmosfera marina) e risponde alle normative metrologiche (MID MI-001, OIML R49). Le principali caratteristiche tecniche della gamma Promag sono: diametri da DN 25 a DN 2400 con i sensori tipo D o L o W; scartamento sensori secondo standard internazionali (ISO, DVGW); trattamento superficiale, opzionale, certificato contro la corrosione; versione interrabile opzionale. Altre dotazioni sono: HistoROM per un completo salvataggio dati (sensore, trasmettitore; totalizzatore); un webserver incorporato per una gestione veloce del punto di misura (messa in servizio, manutenzione, data management). Infine, ed è stato creato un nuovo concetto di “verifica in campo” grazie alla “Heartbeat technology”. Promag 400 è integrabile con protocollo EtherNet/ IP, mentre Promag 800 utilizza la comunicazione GSM/GPRS.


NEWS | Dalle Aziende

www.galletti.it

Ventilconvettore a parete alta Ridotti consumi e bassi livelli sonori Il nuovo ventilconvettore a parete alta di Galletti si caratterizza per prestazioni elevate certificate da Eurovent. La vera innovazione è il motore con tecnologia inverter BLDC, che offre tre vantaggi: consumi ridotti, bassi livelli sonori e vita superiore fino al 60% rispetto ai tradizionali motori ACC. La tecnologia BLDC adegua in modo continuo la portata dell’aria alle esigenze dell’ambiente, riducendo così le oscillazioni della temperatura. Gli assorbimenti elettrici, nel funzionamento istantaneo, arrivano fino a un terzo di quelli dei motori tradizionali e nel funzionamento integrato si attestano a riduzioni superiori al 50%. La logica PID applicata ai motori BLDC consente la variazione continua del numero di giri del ventilatore per il rapido raggiungimento e il mantenimento delle condizioni di set. Disponibile in tre taglie, tutte provviste di controllo remoto tramite telecomando o comando a filo, con possibilità di creare reti di comunicazione globali per il controllo della temperatura, dell’umidità e del comfort. Tutti i modelli sono proposti in un’unica dimensione di ingombro, grazie alla progettazione degli scambiatori di calore,e all’opportuno settaggio delle velocità di riferimento del motore.

www.balluff.it

Accoppiatori induttivi per moduli Trasmettono segnali ed energia in assenza di contatto attraverso un apposito traferro Gli accoppiatori induttivi “Bic” della Balluff sono ideali per un rapido collegamento e scollegamento dei moduli. Per questo consentono di implementare nuovi dispositivi in tempi brevissimi e con la massima flessibilità. Grazie alla tecnica plug&play, questi accoppiatori sono installabili immediatamente, rendendo il riequipaggiamento estremamente semplice e la manutenzione considerevolmente più agevole. Non vi sono problemi di rottura cavi e di usura meccanica perché le unità sono rapidamente separabili; energia e segnali sono trasmessi in modo affidabile. Se i sensori devono seguire i movimenti della macchina, come nell’automazione flessibile, un cablaggio di tipo fisso non è vantaggioso in quanto i contatti e i cavi verrebbero fortemente sollecitati. Con gli accoppiatori induttivi Bic questo problema non esiste poiché trasmettono i segnali e l’energia in assenza di contatto attraverso un apposito traferro.

83 | gennaio febbraio 2015

www.siemens.it

Controllore di processo Una singola piattaforma hardware e firmware Siemens presenta la versione 8.1 del Sistema di Controllo di Processo Simatic PCS 7, che ha esteso le proprie funzionalità attraverso numerose innovazioni tecniche, che coinvolgono anche la nuova CPU 410-5H. La CPU copre non solo le applicazioni di controllo di processo standard (Basic Process Control System, BPCS), ma anche le applicazioni di Process Safety, grazie alla certificazione Tüv, conforme a tutti i requisiti di sicurezza fino a Sil 3. Inoltre fornisce agli utenti del sistema Simatic PCS7 un controllore con una capacità di calcolo adatta alle elevate richieste dell’industria di processo: progettato per l’impiego industriale continuativo, per sopportare difficili condizioni di temperatura, vibrazione, urti e capace di soddisfare i requisiti EMC di compatibilità elettromagnetica. I componenti elettronici sono dotati di un rivestimento aggiuntivo che rende l’apparecchio conforme alle norme ISA-S71.04 livello G3, garantendo affidabilità in presenza di condensazione e possibili fonti di corrosione. La CPU rappresenta uno standard di fascia alta in termini di memoria, potenza di calcolo e interfacce di comunicazione. È utilizzabile in tutti gli ambiti ed è equipaggiata con tutte le funzioni per le applicazioni relative alla sicurezza.


NEWS | Dalle Aziende

www.igus.it

Alimentazione e trasmissione dati per gru a cavalletto Il sistema opera per mezzo di cavi standard e a fibre ottiche Le gru a cavalletto gommate (RTG), sono sistemi di movimentazione in grado di passare attraverso i corridoi di container, di solito alimentate a diesel. Per ridurre i costi dell’energia sono stati sviluppati veicoli elettrici che, quando si trovano nei corridoi di servizio, vengono collegati a un sistema di alimentazione. Igus GmbH ha sviluppato il modulo e-rover per consentire di collegare e scollegare automaticamente il sistema di alimentazione. Così l’energia e i dati vengono trasmessi in sicurezza attraverso cavi tradizionali e fibre ottiche a elevata velocità. Il processo richiede un minuto e non limita la velocità di funzionamento della gru. Una volta collegata la gru al sistema di alimentazione, viene interrotta la fornitura di diesel. Il sistema utilizza un braccio telescopico in grado di estendersi e ritrarsi. Ciò rende possibile l’accoppiamento automatico, mentre il sistema di alimentazione al quale possono essere collegati tutti i supporti viene trainato dalla gru RTG. La fornitura di energia e il trasferimento di dati sono quindi garantiti in ogni momento. Inoltre possono essere compensate le irregolarità orizzontali e verticali e le piccole deviazioni lungo la traiettoria di spostamento. Il sistema è adatto ai lunghi spostamenti, anche superiori a 800 m.

www.linde-mh-it

www.nsk.com

Carrelli frontali elettrici

Cuscinetti per mandrino

Realizzati in quattro modelli hanno portata da 6 a 8 t

Offrono elevate velocità, grande precisione e bassa usura

Linde Material Handling (MH) ha rinnovato la sua gamma di carrelli elevatori elettrici. La nuova serie “Linde E60 - E80” comprende quattro modelli con portate da 6 a 8 t, oltre a una versione con portata di 8 t a baricentro 900 mm. I carrelli sono equipaggiati con una potente trasmissione incapsulata con due motori di trazione AC trifase da 11 kW integrati nell’assale anteriore. I freni lamellari sono esenti da manutenzione, hanno recupero di energia e moduli di potenza sincronizzati. Due motori di sollevamento AC trifase da 21 kW ciascuno permettono velocità di sollevamento fino a 0,46 m/s e di discesa fino a 0,56 m/s. Inoltre, grazie ai due motori anteriori di trazione, il carrello è facile da manovrare con raggio di volta di soli 3 m. La velocità del carrello e il sistema idraulico di sollevamento sono controllati grazie alla doppia pedaliera e al Linde Load Control, mentre il Linde Curve Assist è disponibile come equipaggiamento di serie. Un’altra caratteristica è il freno di parcheggio automatico. Grazie alla ventilazione attiva, i gas prodotti durante la ricarica della batteria vengono eliminati, permettendo la ricarica anche in ambienti chiusi. Infine, il sistema BlueSpot, che segnala il sopraggiungere del carrello, è disponibile come equipaggiamento speciale.

I cuscinetti per mandrino costituiscono l’elemento chiave per garantire la precisione di una macchina. NSK ha investito nello sviluppo di nuovi materiali e di tecniche di produzione di un’ampia gamma di cuscinetti. I cuscinetti della “serie Robust”, progettati per mandrini ad altissima velocità, utilizzano, rispetto a quelli convenzionali, un numero maggiore di sfere di diametro inferiore come elementi volventi; questo garantisce velocità di rotazione del 20% più elevate. I cuscinetti della nuova serie hanno dimensioni esterne identiche rispetto ai cuscinetti a sfere a contatto obliquo standard, garantendo l’intercambiabilità. La massa ridotta degli elementi volventi genera una minore forza centrifuga delle sfere e perciò l’attrito e la produzione di calore sono limitati. La forza centrifuga delle sfere è ridotta in caso di velocità elevate, per cui è possibile raggiungere velocità di 3 milioni dmN con lubrificazione aria/olio. Per prestazioni più elevate è possibile richiedere Spinshot II, un esclusivo sistema di lubrificazione aria/ olio. Invece, la versione E della serie è indicata quando si opera in condizioni di lubrificazione estrema, evidenziando un’usura delle piste di rotolamento inferiore rispetto a quella dei cuscinetti standard.

l’industria meccanica 695 | 84


NEWS | Dalle Aziende

www.olimpiasplendid.it

www.honeywell.com

Pompa di calore a doppio stadio

Guanti per ambienti industriali

Gestisce raffrescamento e riscaldamento

Grazie al rivestimento in schiuma di nitrile, offrono una presa sicura anche su superfici oleose o bagnate e proteggono le mani fino a -20°C

Olimpia Splendid ha realizzato “Sherpa Aquadue”, una pompa di calore a doppio stadio con tecnologia brevettata Aquadue in grado di gestire contemporaneamente raffrescamento e riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria con due stadi di temperatura a 75° C in tutte le condizioni climatiche esterne. La pompa opera secondo due modalità: riscaldamento ad alta temperatura, che permette di produrre acqua calda sanitaria indipendentemente dalla temperatura esterna; modalità di raffrescamento con acqua calda sanitaria ad alta temperatura grazie al recupero dell’energia che normalmente viene dissipata all’esterno. Permette di personalizzare le soglie di intervento dei due cicli, le esigenze di comfort, i tempi di reintegro dell’acqua calda sanitaria e i consumi energetici. Fondamentale è la possibilità di gestire i cicli antilegionella senza interrompere il comfort e senza l’impiego di resistenze elettriche. L’unità è governata da un controllo flessibile e configurabile attraverso un’interfaccia touch screen Aquadue Control, che permette di governare a distanza la pompa di calore e i correlati terminali di impianto, sia dal lato utente che dal lato tecnico, gestendo oltre 100 unità anche da remoto con PC, tablet o smarthphone.

Honeywell presenta i guanti “DeepBlue Winter”, alternativa ai tradizionali guanti di pelle grazie alle ottime prestazioni termiche e di presa. Offrono un’ elevata aderenza a componenti oleose e bagnate anche in ambienti freddi. Totalmente rivestito con schiuma di nitrile e con fodera in pile polar protegge le mani tenendole asciutte e calde anche a temperature di -20 °C. Ottenendo il punteggio più alto (4) nella scala di resistenza all’abrasione in base alla norma EN388 per i guanti di protezione contro i rischi meccanici, la schiuma di nitrile migliora la manualità e assicura una presa eccellente. Anche la durata dei nuovi guanti è più lunga rispetto a quella dei tradizionali guanti di pelle, in quanto possono essere lavati regolarmente a 40 °C senza comprometterne le prestazioni.

85 | gennaio febbraio 2015

www.sick.com

Encoder di sicurezza Consentono il raggiungimento di livelli Sil2 e PLd Sick SpA, filiale italiana della Sick AG, azienda di rilievo mondiale nella produzione di sensori, ha ampliato la gamma di soluzioni per il monitoraggio del drive su veicoli in movimento con il nuovo encoder di sicurezza “DFS60S Pro” e il drive monitor “FX3-MOC0”. I nuovi encoder incrementali consentono il raggiungimento dei livelli Sil2 e PLd e sono ideali per il controllo del movimento in applicazioni di sicurezza statiche e dinamiche. L’uso di encoder certificati porta grandi vantaggi anche nel caso di motori asincroni, consentendo l’eliminazione del secondo encoder solitamente utilizzato per creare la ridondanza nei livelli di sicurezza Sil2 o PLd. Per l’implementazione di un sistema sicuro tramite una centralina di controllo, Sick consiglia l’utilizzo del drive monitor FX3-MOC0, che gestisce numerose funzioni. La combinazione dei due dispositivi permette di gestire agevolmente le funzioni di sicurezza Safe Speed Monitor (SSM) e Safety Limited Speed (SLS). Analogamente, è possibile attivare e rilevare un arresto di emergenza del veicolo grazie alle funzioni Safe Brake Control (SBC) e Safe Stop 1 e 2 (SS1 e SS2).


EVENTI ANIMA

Le attività di Anima

per le Imprese Febbraio Marzo 2015

l’industria meccanica 695 | 86


Iniziative per la crescita sui mercati esteri 3 marzo – Bologna

Roadshow Confindustria – Dogana e internazionalizzazione

10 marzo – Genova

Roadshow Confindustria – Dogana e internazionalizzazione

10/14 marzo - Francoforte (Germania)

ISH - Fiera internazionale dedicata ai settori dell’edilizia, delle energie rinnovabili, delle tecnologie per la climatizzazione e l’arredobagno di design

11/13 marzo - Perth (Australia)

AOG -Australasian Oil&Gas Exhibition&Conference

15/20 marzo - Tokyo e Singapore

Missione italiana settore cleantech. Confindustria e Ice organizzano una missione imprenditoriale dedicata al settore cleantech a Tokyo e Singapore. L’iniziativa sarà aperta a imprese operanti nei comparti industriali: impianti fotovoltaici, impianti eolici (solo per la tappa di Tokyo) impianti da biomasse, tecnologie per il risparmio e l’efficienza energetica, gestione rifiuti, depurazione e trattamento delle acque, smart grid, smart city.

Eventi istituzionali di promozione del comparto e delle tecnologie 26 febbraio - Padova - Villa Ottoboni

MCE Comfort Technology Roadshow Continua il Roadshw che accompagna fino alla prossima edizione della manifestazione MCE 2016.

25/27 marzo - Ravenna

OMC –Offshore Mediterranean Conferenze & Exhibition

Aggiornamenti normativi, legislativi e tecnici 27 febbraio – Milano (sede Anima)

Assotermica e Enti notificati.

03 marzo - Milano (sede Anima)

Come aumentare i margini di contribuzione senza alzare i prezzi (Docente: Giorgio Ziemacki, GZConsultants). A cura di Avr e Anima (Docente: Giorgio Ziemacki, GZConsultants).

5 marzo - Bruxelles (Belgio)

Aisem - FEM - Executive Commitee - Board meeting

31 marzo - Bruxelles (Belgio)

Avr - CEIR Board

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impaginato industria mecc 210x280.qxd:Layout 1 15/01/15 14:16 Pagina 1

HANNOVER EXPRESS L’unico volo DIRETTO dall’Italia ad Hannover.

ciale e p s o l Vo diretto

L’UNICA POSSIBILITÀ di visitare la fiera per 8 ore in un solo giorno la soluzione ideale per risparmiare tempo e denaro

Mercoledì 15 aprile da Bergamo Orio al Serio Il pacchetto Hannover Express prevede tutto quanto necessario per arrivare in fiera rapidamente e senza pensieri. La partenza è prevista alle ore 7.30 da Bergamo e, all’arrivo ad Hannover, pullman privati conducono direttamente in Fiera: l’ingresso ai padiglioni è immediato grazie alla tessera precedentemente fornita. Alle ore 18 circa nuovo trasferimento all’aeroporto ed imbarco sul volo per Bergamo. L’arrivo è previsto alle ore 22 circa. Il pacchetto Hannover Express è apprezzato da molti anni dai visitatori e dagli espositori per invitare in fiera clienti e rivenditori.

L’INDUSTRIA MECCANICA segnala ai propri lettori la tariffa speciale ridotta di 600 € (+ IVA) a persona per le prenotazioni confermate entro il 28 febbraio. Dopo tale data la quota è 730 € (+ IVA)

Per informazioni e prenotazioni: Hannover Express - Tel. 02 53578213 E-mail: hannoverexpress@publitec.it - Prenotazioni on line: http://www.hannoverexpress.it


Recensioni

Il contributo del sistema di prevenzione e gestione dei rischi alla generazione del valore d’impresa Alessandro Lai, Ed. FrancoAngeli, 2013 - Euro 35,00

Nell’ultimo decennio l’attenzione al tema dei rischi, nei processi di corporate governance, è cresciuto d’interesse e d’importanza. Ciò perché la recente crisi finanziaria internazionale e il fallimento di numerose imprese hanno messo in luce i limiti dei sistemi di controllo e la necessità di migliorare gli stessi. Nel contesto nazionale, il ruolo cruciale assunto dalla gestione dei rischi è stato recentemente sottolineato dalla nuova edizione del Codice di Autodisciplina di Borsa italiana. La ricerca vuole mostrare come l’adozione di un approccio più completo, sistematico e coerente alla gestione dei rischi contribuisce al miglioramento delle performance aziendali e alla creazione di valore.

Imprenditori sociali innovatori. Casi di studio nel terzo settore Luca Fazzi, Ed. FrancoAngeli, 2014 - Euro 18,50

Sia a livello internazionale che nazionale le imprese sociali sono considerate oggi strumenti importanti di innovazione sociale. Per i prossimi anni la Commissione europea ha deciso di sostenere questa particolare forma di impresa. Ma che cosa qualifica veramente un imprenditore sociale innovatore? Quali sono le caratteristiche che questa figura deve avere per distinguersi da quella di un mero gestore di servizi? Il libro, un testo unico nel suo genere in Italia, risponde a tali interrogativi analizzando le competenze degli imprenditori sociali innovatori e le condizioni organizzative che ne qualificano l’azione.

Innovative team. Liberare il potenziale creativo per risultati sorprendenti Chris Grivas, Gerard J. Puccio, Ed. FrancoAngeli, 2014 - Euro 22,00

L’innovazione è frutto di un processo in cui le persone giocano ruoli differenti: c’è ci ama chiarire le situazioni, chi generare idee, chi preferisce sviluppare soluzioni, e chi si trova più a suo agio a implementare piani. Tutti siamo creativi, anche se lo siamo in modo diverso, a seconda delle nostre attitudini e preferenze. Spetta però ai veri leader far emergere la creatività latente in tutti in noi. Questa in sostanza la chiave del modello che il libro “Innovative team. Liberare il potenziale creativo per risultati sorprendenti” ci presenta.

Rivoluzione mobile. I cambiamenti sociali e di marketing introdotti dalle tecnologie mobili Roberto Brognara, Ed. FrancoAngeli, 2014 - Euro 21,00

Il 2013 è stato l’anno della consacrazione del mobile. Stiamo vivendo un nuovo salto evolutivo nella specie dell’homo digitalis, innescato da apparecchi che consentono a miliardi di persone di poter fare, sempre e dovunque. La portata dei cambiamenti è enorme, ma la loro natura solo parzialmente decifrabile attraverso i segnali che vengono dalla società. Nel mondo dei consumi, invece, parecchie indicazioni sono già emerse e dovrebbero risultare chiare a quanti vogliano coglierle e interpretarle. Il libro ricostruisce l’ecosistema mobile (i device, le reti, le attività e i contenuti, tra cui le app), ne offre una definizione (che va ben oltre i soli artefatti tecnologici) e ne evidenzia l’impatto sui consumi, il marketing e la comunicazione di marketing.

Come si fa l’editore. Competenze economiche, fiscali e contrattuali per orientarsi tra carta e web Marco Fioretti, Editrice Bibliografica, 2014, Euro 23,50

La casa editrice è un’azienda di tipo particolare: produce cultura. Nessun editore può permettersi di ignorare i fondamenti dell’economia aziendale o di sottovalutare l’importanza di contabilità, bilanci e budget. Ma anche la conoscenza del mondo del lavoro, della legislazione, dei tipi di contratto assume grande importanza, soprattutto per chi si avvia a entrare nel settore. Questo libro propone un quadro ampio e dettagliato degli aspetti economici e legislativi che regolano l’attività professionale. La prima parte tratta i principali aspetti economici; la seconda illustra i più importanti temi fiscali e giuridici. 89 | GENNAIO FEBBRAIO 2015


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INSERTI ECONOMICI Listino prezzi materiale di interesse della meccanica varia Computo costo orario medio di un operaio del settore della meccanica generale Rilevazioni statistiche delle quotazioni medie delle tariffe prestazioni di personale Italia / estero

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INSERTI ECONOMICI a cura della Redazione e dell’Ufficio Studi ANIMA - per richieste contattare: alchieri@anima.it - redazione@anima.it (disponibili anche in inglese)

Listino prezzi materiale di interesse della meccanica varia | Tabella arancio ultimo aggiornamento n. 690 - 1^ Quindicina di gennaio 2015 pubblicata su questo numero de L’Industria Meccanica n.695 (gennaio-febbraio 2015)

Computo costo orario medio di un operaio del settore della meccanica generale | Tabella azzurra ultimo aggiornamento n. 21 - 26 gennaio 2015 pubblicata su L’Industria Meccanica n. 695 (gennaio-febbraio 2015)

Rilevazioni statistiche delle quotazioni medie delle tariffe prestazioni di personale Italia / estero | Tabella bianca 1° gennaio 2014 “Settore industria meccanica varia ed affine” e “Settore impianti e componenti di grande dimensione per la produzione di energia” - pubblicata su L’Industria Meccanica n. 690 (marzo-aprile 2014)


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TABELLA N. 21 - 26 GENNAIO Costo| orario di un operaio del settore della meccanica generale TABELLA N. 21 - 2015 GENNAIO| 2015 Costo medio orario medio di un operaio del settore della meccanica generale


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TABELLE 1^ QUINDICINA DI GENNAIO 20152015| Listino Prezzi Materiali di di Interesse della Meccanica Varia N. N. 690690 (Piazza di di Milano) TABELLE 1^ QUINDICINA DI GENNAIO | Listino Prezzi Materiali Interesse della Meccanica Varia (Piazza Milano)


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TABELLE 1^ QUINDICINA DI GENNAIO 2015 | Listino Prezzi Materiali di Interesse della Meccanica Varia N. 690 (Piazza di Milano)


BEING PART OF INNOVATION Fieramilano, 19-23 maggio 2015 ipack-ima.com

IPACK-IMA, la più completa mostra delle tecnologie e dei materiali per il processing e il packaging del settore alimentare e non alimentare, vi invita a partecipare all’appuntamento mondiale che darà il via a una grande svolta in ambito fieristico. Nell’edizione del 2015, IPACK-IMA vedrà il debutto delle sue nuove fiere correlate e altamente specializzate Meat-Tech, Fruitech Innovation e Dairytech – sviluppate per valorizzare tre importanti business community del settore food che compongono la grande IPACK-IMA.

Connected events:

Nello stesso luogo e date saranno inoltre presenti tre fiere di grande richiamo internazionale: Converflex, Grafitalia e, per la prima volta, Intralogistica Italia, in collaborazione con Deutsche Messe. Uno scenario unico a livello mondiale reso ancora più eccezionale dalla concomitanza con Expo 2015. Non perdete la straordinaria edizione di IPACK-IMA 2015: con il suo insieme unico di tecnologie e innovazioni si preannuncia il luogo migliore dove fare business. Co-located with:

Promossa da:

This event is being covered by professional packaging journalists from IPPO

Con il patrocinio di:

Organizzata da:

UNITED NATIONS INDUSTRIAL DEVELOPMENT ORGANIZATION

Ipack-Ima spa - Corso Sempione - 420154 Milano - Italy tel +39 023191091 fax +39 0233619826 e-mail: ipackima@ipackima.it - www.ipackima.it



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