(con)fusioni 2011

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INUSUALE EVENTO DI OPERE INCOMPIUTE E SFOCATE


Get out of whatever “cage” you’re in Esci da qualsiasi gabbia in cui sei rinchiuso John Cage, 1985


Venerdì 6 maggio 2011 ore 18.00 Annalisa D’Alessandro (reading) presso Musica e Libri ore 18.30 Vittoria D’Incecco & Maximiliano Sanvitale (reading) presso Musica e Libri ore 19.15 Cristina Mosca (reading) presso Musica e Libri ore 19.45 Luca Di Francescantonio (reading) presso Musica e Libri ore 21.30 Duo Maclé (musica classica) presso Teatrino del Malvò ore 22.00 Italo Stante e Marco Casucci con Tommaso Di Francescantonio (musica e filosofia sul concetto di confusione e di indefinito) presso il Teatrino del Malvò ore 22.45 JAB (jazz) presso Teatrino del Malvò Sabato 7 maggio 2011 ore 18.30 i Re Fusi prima parte (teatro) presso il Diocleziano ore 19.00 Gaetano Campana (musica) presso il Diocleziano ore 19.30 Gisela Fantacuzzi (danza) presso il Diocleziano ore 20.00 i Re Fusi seconda parte (teatro) presso il Diocleziano ore 20.30 Giovanni Di Iacovo (reading) presso il Diocleziano Domenica 8 maggio 2011 ore 16.00 Luca Cicchitti (fumetto) presso il Diocleziano ore 16.30 Michele Montanaro (scultura) presso il Diocleziano ore 17.00 Angelo Bucci (design) presso il Diocleziano ore 17.30 Zo_Loft (design) presso il Diocleziano ore 18.00 Nicola Antonelli (installazione) presso il Diocleziano ore 18.30 Progetto Landscapes presso il Diocleziano ore 19.00 Mandra Cerrone (corto) presso il Diocleziano ore 19.30 DTF INC (corto) presso il Diocleziano ore 20.00 Erica Abelardo (pittura) presso il Diocleziano ore 20.30 Silvia Romano (pittura) presso il Diocleziano ore 21.00 Luigi Friotto & Peppe Nicola Sirolli (musica) presso il Diocleziano


FOTOGRAFIA Marco Buccione, Sabrina Caramanico, Agnese Casolani, Daniel Ceroli, Roberto Colacioppo, Emiliano Dante, Annalisa Di Carlo, Elena Di Marco, Vittoria D’Incecco, Danilo Di Nicola, Antonella Di Stefano, Daniele Di Tiello, Giovanna Eliantonio, Olivier Jules, Eva Laudace, Anna Mancini, Nadia Miriello, Adina Pugliese, Carlo Spera, Italo Stante, Enzo Testa, Pamela Testa, Giorgia Tobiolo, Amedeo Troiani, Mauro V., H. J. Zoid / ARTI FIGURATIVE Erica Abelardo, Luca Cicchitti, Francesco Di Bernardo, Piotr Hanzelewicz, Danilo Maccarone, Marco Pace, Alessandro Rietti, Sara Quida, Silvia Romano, Laura Rosati, Michela Tobiolo, Francesco Toppeta / DESIGN Arkilabo, Blow Up, deZign Studio, Zo_Loft / SCULTURA Ettore Altieri, Nicola Antonelli, Davide Cruciata, Claudio Gaspari, Ray K, Michele Montanaro / MUSICA Gaetano Campana, Duo Maclé, Luigi Friotto & Peppe Nicola Sirolli, JAB, Progetto Landscapes / SCRITTURA Annalisa D’Alessandro, Luca Di Francescantonio, Giovanni Di Iacovo, Vittoria D’Incecco, Silvia Gonzales, Cristina Mosca, Maximiliano Sanvitale / PERFORMANCE DI DANZA Gisela Fantacuzzi / AUDIOVISIVO FOTOGRAFICO e CORTI Francesco Berna & Francesco Toppeta, Mandra Cerrone, DTF INC, Enzo Testa & Marianna Verì / TEATRO Re Fusi / DIBATTITO Marco Casucci, Tommaso Di Francescantonio, Italo Stante


Bologna violenta ( Marco Buccione


Passenger ( Sabrina Caramanico


Les levres roses ( Agnese Casolani


That’s party ( Daniel Ceroli


Iman CAOS Terni ( Emiliano Dante


Vulnerabile ( Annalisa Di Carlo


Sorriso ( Elena Di Marco


Il rosso ( Vittoria D’Incecco


Jazz it up! ( Danilo Di Nicola


Nel mio giardino ( Antonella Di Stefano


Insane Reection ( Daniele Di Tiello


io poi ( Giovanna Eliantonio


FuTurismo ( Olivier Jules


Resta. Stay. ( Eva Laudace


Senza titolo ( Anna Mancini


Transizioni ( Nadia Miriello


Gente di Londra ( Adina Pugliese


L’utilitaria gialla ( Carlo Spera

Groznyj, Cecenia, gennaio 2007. Olga: “Hanno portato via tutti e due i miei figli su un’automobile gialla davanti ai miei occhi. Li ho cercati per un mese e tre giorni. Sono stata dappertutto. Un giorno un ufficiale dell’esercito russo mi ha dato una mappa che indicava il luogo in cui erano stati sepolti i miei figli. Ha preteso 8.000 rubli. Ho pagato; e il giorno dopo, con mio marito, siamo andati nel luogo indicato sulla mappa. C’era immondizia dappertutto, e centinaia di siringhe usate dai soldati russi per iniettarsi eroina. Abbiamo incominciato a scavare... a un certo punto abbiamo individuato quattro corpi. Quando li abbiamo tirati fuori è stato subito chiaro che erano stati torturati a lungo. Erano irriconoscibili, ma indosso a uno di loro ho subito riconosciuto la maglietta e i pantaloni di uno dei miei figli. L’altro, nudo, lo abbiamo riconosciuto solo grazie ad una cicatrice che aveva sul corpo. Il giorno dopo li abbiamo sepolti di nuovo. Per trasportarli al cimitero non abbiamo trovato di meglio che una piccola utilitaria. Gialla”. .


No tengo miedo de ara単as ( Italo Stante


Orlando’s burlesque ( Enzo Testa


Iperuranio ( Pamela Testa


.Implosioni. ( Giorgia Tobiolo


Paris, homme qui passe... ( Amedeo Troiani


Number 24 ( Mauro V.


Black plastic shoes provided by the Undertaker ( H. J. Zoid


F O T O G R A F I Marco Buccione. Sono nato 31 anni fa a Lanciano. Informatico di professione, cerco di sfogare le mie velleità artistiche attraverso diaframma e obiettivi. Sono appassionato di fotografia fin da piccolo, ma solo negli ultimi anni ho deciso di affrontare in modo sistematico questa disciplina, frequentando corsi e seminari e studiando e scattando il più possibile. Tra i miei generi preferiti rientrano senz’altro il reportage e la foto di architetture e paesaggi. Sabrina Caramanico. L’angoscia pervade l’obiettivo dell’artista teatina, interpretata in tutte le sue declinazioni. Sabrina Caramanico è uno degli sguardi più interessanti e suggestivi della fotografia contemporanea abruzzese e non solo. Giovane e talentuosa fotografa autodidatta classe ‘85, con all’attivo pubblicazioni su numerose riviste musicali come RockSound, Rockhard e MethalHammer, Sabrina cattura i nostri incubi ad occhi aperti, quelli quotidiani che a volte, ma solo a volte, trasfiguriamo nel sogno. I sui scatti sono dominati da una lucida follia, pronti ad immortalare il gioco demoniaco dell’esistere, che a scuola ci hanno insegnato a chiamare il “perturbante”. Davanti alle sue immagini smettiamo di essere dei dreamers e ci riconosciamo simili ad alberi o ad animali; Sabrina ci mette in contatto con i segreti della natura, rivelandoli attraverso chiaroscuri ed “urli”. Info: www.sabrinacaramanico.com. (Biografia a cura di Daniela Nativio) Agnese Casolani, 1982, vive e lavora a Firenze. La sua è un’arte che indaga l’ignoto, l’ambiguità, l’identità, il corpo attraverso la lente maliarda del sogno, dimensione fantastica a cui fa da contraltare il continuo riferimento al passato, istanza perduta capace di essere rievocata e camuffata a vantaggio del desiderio. Le sue fotografie possono rappresentare una chance, un’alternativa bizzarra al dato di fatto, una caricatura della realtà o la presa in atto di uno stato interiore in tumulto, certamente sono risposte all’esistenza umana che oscillano tra la disillusione e la fantasia con giocosa ironia. (Bio a cura di Sarah De Cesaris). Daniel Ceroli. Roberto Colacioppo. Annalisa Di Carlo. Nata ad Atessa il 24 marzo dell’85, poco prima che il sole cominciasse a spuntare. Ventiseienne in piena fase indipendente (o quantomeno ci prova). Trascorre la sua vita in quel di Lanciano fatta eccezione per una piccola parentesi aquilana, dove consegue il diploma di laurea in Grafica all’ Accademia di Belle Arti. Da piccola guardava il padre montare i rullini su una OM1, giocava con i filtri in controluce e sperava che da grande avrebbe potuto avere tra le mani quel piccolo marchingegno. Con somma sorpresa ce l’ha fatta. Questa è la prima volta che si mette in “mostra”. Annalisa ringrazia tutte le persone che l’hanno avvicinata al mondo della fotografia e tutte le donne della sua vita: Diane Arbus, Francesca Woodman, Nan Goldin ed Emmanuelle Brisson. Vittoria D’Incecco nasce a Pescara il 17 Novembre 1966. Sin da piccola si appassiona alla forma d’arte che più le è familiare: la fotografia, essendo cresciuta in una cameretta adattata a camera oscura all’occorrenza dal papà fotografo Tonino. La sua prima macchinetta fotografica le fu regalata dal papà all’età di 6 anni e da quel momento in poi non ne ha più fatto a meno. Arriva a (Con)fusioni per la prima volta quest’anno alla “veneranda” età di 44 anni, con la convinzione che ogni inizio porta con sè emozioni e le emozioni sono linfa vitale, a qualsiasi età! Io, qui e ora : questa è la sua filosofia di vita! Elena Di Marco. Nata a Teramo il 10-02-79. Vive e lavora a Teramo. Danilo Di Nicola. Quando ero piccolo la mia famiglia possedeva una compatta della Philips, un aggeggino da cui sono nate la gran parte delle foto di famiglia tra la fine degli anni settanta e la fine degli ottanta. Da bambino, ho provato diverse volte a scattare, ma le foto venivano tutte mosse...si, mosse. Non c’è una foto, dico una foto che venisse a fuoco o che non mi tremassero le mani al momento dello scatto. Ho abbandonato mestamente qualsiasi tentativo, la musica è entrata nella mia vita e alla fotografia non ho pensato più. Ma lei è rientrata dalla porta di servizio, attraverso il cinema, così ho ricominciato a scattare...le foto? La maggior parte di quelle che scatto sono...mosse. Un gioco da bambini... Antonella Di Stefano, 30 anni, di Lanciano, vivo e studio a Firenze. Architettura. Accompagno i miei giornalieri esercizi grafici con la passione per la luce e i colori e la musica. Tutto dipende da tutto, qua nella mia testa: la fotografia mi aiuta a fermare quello che vorrei disegnare ma che non riesco tanto liberamente a tracciare e la musica ( come suono, rumore, ritmo)


accompagna ogni sensazione dello spazio, dai bagliori, alle ombre... a ogni singolo colore di ogni persona che riesco ad associargli. E se c’è qualcosa in bianco e nero, beh, è perchè qualcuno mi ha strappato via dalle orecchie gli auricolari. Ma per poco... Così sono un po’ di quello di cui mi accorgo: scale, strade, e facce amiche... incubi, sogni e coincidenze. Daniele Di Tiello. Sono nato ad Orbe,un paesino svizzero,il 6 Gennaio del 1981. Avevo solo 6 mesi di vita quando i miei decisero di trasferirsi a Castel Frentano,dove vivo tutt’ora.Ciò che mi affascina di più della fotografia è il misterioso rapporto, spesso inconsapevole, che si instaura tra l’autore dello scatto che vive realmente quella circostanza e l’osservatore che lo interpreta percorrendo strade diverse ma provando le stesse emozioni, e mi spinge da diverso tempo ad approfondire e coltivare seriamente questa passione.Sempre più deciso a continuare questa strada sono alla ricerca di miglioramenti quotidiani, ben consapevole che la foto migliore sarà quella che non ho ancora scattato. Non ho altro da scrivere...se non con la luce. Emiliano Dante è nato a L’Aquila il 30-11-1974. Si è formato accademicamente come storico dell’arte contemporanea e, nei due anni antecedenti al terremoto, ha insegnato Cinema, Televisione, Fotografia presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università dell’Aquila. Il suo percorso creativo ha toccato scrittura, fotografia e musica, per approdare al film-making come luogo deputato alla fusione delle discipline. <<Invece di ripetere la solita solfa sull’artista poliedrico, che ha un che di patetico in un’epoca ossessionata dal valore della professionalità e dello specialismo, preferisco far notare che in realtà mi occupo solo del computer e delle sue periferiche: scrivo i saggi e le sceneggiature, monto le sequenze, compongo le musiche e sviluppo e correggo le immagini sempre con il medesimo strumento: il mio pc. Vivo nell’epoca digitale, ne sono espressione>>. Tra i suoi lavori, i lungometraggi Into The Blue (2009) e Omission (2008 - in fase di ripristino dopo il terremoto), i sei cortometraggi di The Home Sequence Series (2003-2006), il concerto per viola solista, elettroniche e video-proiezione Microsoft Sam and The Viola Player (2007). Oltre ai lavori audiovisivi e multimediali, come saggista ha pubblicato Merda d’Artista (2005) e Breve saggio sulla storia e sulla natura degli audiovisivi (2008). Come diarista, è uno dei tre autori di Terremoto Zeronove – diari da un sisma (2009), dove è autore anche dell’appendice fotografica. Recentemente, come fotografo, ha tenuto tre personali: Réflexions sur la Symétrie all’ MJC André Malraux di Castelnau Le Lez (Montpellier), En el Terremoto all’Istituto Italiano di Cultura di Santiago del Cile e AQ:9-11 al Centro Arti Opificio Siri di Terni. Giovanna Eliantonio si dedica ai fiori, scambia figurine, è devota agli specchi e ai supereroi inutili. Olivier Jules ama definirsi un fotografo per diletto ed è dal 2005 che, grazie al suo sito web olivierjules.com, pubblicagli spunti visuali della sua vita filtrandoli con indistinte ricerche e sperimentazioni stilistiche. Le sue immagini sono per questo da sempre un po’ (con)fuse , sia nella contemplazione della dimensione astratta sia nella sottile polemica con il reale. La ricerca dell’irriducibile nelle tensioni tra luce e materia stravolge le sue immagini rivelando mondi alterati, sovrapposti e ricostruiti proprio come i fotogrammi a multipla esposizione incollati uno sull’altro. Riconoscimenti e menzioni speciali sono presenti in alcune tra le maggiori community internazionali di arti visuali. È nato a Lanciano, il 19 agosto del 1980. Eva Laudace crede nelle persone che hanno il coraggio di dare un nome alle cose e, per questa ragione, usa un quasi pseudonimo. oggi lavora a Bologna nell’Ingegneria del Tempo Perso. si mette in mostra spesso e volentieri, specialmente se si tratta di fare (CON)FUSIONI (Lanciano 2009 e Pescara 2010). pubblica il racconto “E il cagnolino rise” nell’omonima antologia (Vari Autori – Tespi Editore, 2009) per la quale cura anche l’immagine di copertina. (si) cambia spesso quindi accumula difetti. ama i cappelli ed i chupa chups alla mela verde. purtroppo è allergica alle noccioline. www.evalaudace.com Anna Mancini. Il mio nome è Anna, sono nata a Guardiagrele. Fin da piccolissima, il disegno è stato il mio modo di comunicare con me stessa e con il resto del mondo. Disegnare è la mia prima passione! Mi sono diplomata all’Ist. Statale d’Arte di Chieti, ho frequentato il Dams di Bologna, sezione “Spettacolo”, e in seguito un interessantissimo corso di “Restauro mobili antichi”, fino ad approdare a Roma, nella Scuola internazionale di Comics. Mi sono diplomata con il massimo dei voti e ho ricevuto una borsa di studio. Terminati gli studi sono stata subito “reclutata” come insegnante di Illustrazione presso la stessa scuola di Roma, spostandomi negli anni prima a Chieti per avviare la nuova sede e poi a Pescara dove ci siamo trasferiti, in


cui insegno tutt’oggi felicemente! La mia seconda e grande passione è la “Fotografia”. Negli anni ho esposto in diverse città e collaborato con alcune riviste locali, sia come illustratrice che come fotografa. Attualmente sono fotografa di copertina di “Abruzzo Magazine”, un periodico degli abruzzesi in Italia e all’estero. Nadia Miriello. Non sono una fotografa. Almeno non esclusivamente e non del tutto. Ho il vizio del ‘dire’, attraverso parole o immagini non importa granché. Giornalismo, comunicazione e fotografia sono il trittico che mi rappresenta professionalmente e artisticamente. Esprimere ciò che mi passa nella mente e nel cuore è più forte di me e lo faccio da sempre con passione, una passione che, parafrasando lo scrittore spagnolo Baltasar Gracián y Morales, ‘tinge dei propri colori tutto ciò che tocca’. Da un paio d’anni la macchina fotografica è una compagna inseparabile di vita: m’ha insegnato a guardare il mondo non solo più lentamente, quasi a voler fermare l’attimo, ma anche da prospettive altre, inconsuete, rivelatrici, insospettabilmente formative. Sono alla costante ricerca di nuovi spunti creativi ed è questa la mia linfa vitale, preziosissima ed irrinunciabile. Non so se posseggo il dono dell’occhio fotografico, ma convincersi di averlo è già un primo passo, no? Fotografi si nasce, e lo si diventa pure. Tracce fotografiche di me sono su www.flickr.com/photos/nadiamiriello. Adina Pugliese, abruzzese, laureata in Arti visive e Discipline dello Spettacolo. Da anni seguo le ricerche nel mondo dell’arte contemporanea, osservando e scrutando il mio territorio e la territorialità, l’uomo e il suo vivere il proprio spazio. Naturalmente questi studi non possono non tener conto del mondo globale che mi circonda, che circonda tutti noi. Le tecniche di lavoro? Tutti i materiali e tutte le tecniche che mi conducono a un risultato che chiarisca i miei quesiti sono concessi e giusti; tutto ciò di antico come la scrittura, la parola, la pittura; la fotografia anche digitale; il tecnologico informatico; devono aiutarmi a “risolvere” un problema, con il linguaggio dell’arte, perché il mio interesse è il sociale, la relazione. Ora tutto questo lavoro confluisce in Nucleoriflesso, laboratorio di idee per l’arte contemporanea. “Gente di Londra” 1988/2011 È un tassello di “Frammenti di me” video, in cui ho raccolto una parte di immagini in cui mi rifletto, nel mentre vivo la vita. E, certe volte si ritrova nella con-fusione. Italo Stante. Carlo Spera, diplomato in Tecniche della Narrazione alla Scuola Holden di Torino, alterna al lavoro di scrittore/fotoreporter freelance quello di editore e insegnante di Scrittura Creativa, Narratologia e Fotografia Sociale. Ha collaborato con La Stampa, la Repubblica, Il Secolo XIX, Il Centro, Visto, etc. Il suo ultimo reportage, R-Esistenza, è stato pubblicato su virgilio. it, trasmesso nel corso del programma televisivo Chernobyl, venti anni dopo di Paolo Garimberti e, sotto forma di Mostra Itinerante, ha girato più di 40 città italiane. Per Radio Rai ha scritto l’opera Una questione di spazio, regia di Sergio Ferrentino. Nel 2006 è uscito il suo ultimo libro, Viaggio al termine della notte, Viedimezzo Edizioni. Nel 2010, come editore, ha pubblicato: L’Aquila, la città sospesa AA.VV.; Il Diario di S. – Groznyj, Cecenia: sono nata per vedere il sole. Sempre nel 2010 ha creato la prima collana editoriale contro gli atteggiamenti criminali della lobby nucleare pubblicando cinque volumi e un documentario (Il naso lungo di Chernobyl – tra scienza e libertà d’informazione di Massimo Bonfatti; Bugie nucleari di Silvia Pochettino; Chernobyl 25 anni dopo – il Cesio radioattivo e la riproduzione umana di Yuri Bandazhevsky; Ulitsa Sadovaja – voci dalla Russia contaminata di Elisa Geremia e Veronica Franzon e il DVD Io, cittadino di Chernobyl – ho rinunciato alla vita per non perdere di vista la libertà). Attualmente è impegnato nella realizzazione di un volume e di una mostra fotografica itinerante sul Caucaso del Nord. Enzo Francesco Testa nasce a Lanciano nel 1976; dopo il liceo scientifico frequenta L’Accademia Internazionale per le Arti e le Scienze dell’Immagine dell’Aquila, diplomandosi nel 2001. Cura parte della regia del documentario “Duilio Cambellotti: le citta del razionalismo” sulle architetture delle città dell’agropontino, prodotto dall’Accademia dell’Immagine. Nel 2002 realizza, per conto del Centro Documentazione Alti Appennini, il documentario “Mondi sospesi” girato tra le montagne dell’Himalaya. Nel 2007 cura la regia del documentario “uomini di pietra” realizzato in Pakistan sulla catena montuosa del Karakoum. Dal 2004 al 2010 ha lavorato presso l’Accademia dell’Immagine come insegnante di tecniche di montaggio con Final Cut Pro. Dal 2003 vive a Roma, dove lavora principalmente come montatore video e regista televisivo. Collabora, inoltre,


con diverse compagnie teatrali di Roma e L’aquila come fotografo e grafico video. Pamela Testa. Nata ad Atri nel 1980, ha vissuto a Lanciano per poi trasferirsi a Venezia durante il soggiorno universitario presso la Facoltà di Lingue e Civiltà Orientali. Fermamente convinta che la sua passione fotografica derivi da una sorta di sfida contro il moto del Tempo, ha sempre orientato il suo percorso verso il rifiuto di qualsiasi alterazione post-produzione. Questa ricerca di fotografia pura l’ha portata, negli ultimi 3 anni, all’uso della fotografia istantanea con la quale, nel 2011, ha partecipato alle mostre collettive Polaroiders@Arte Fiera Off presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna e Nanowriters meet Polaroiders – Scrivi una pola in 10 parole presso Villa Usignolo a Sarezzo (BS). Giorgia Benedetta Tobiolo nasce ad Ortona il 30 aprile del 1984. Vive un rapporto di adorazione con la fotografia, proprio come ogni relazione di amore puro e infinito. Cresce respirando arte e musica e con gli anni né rimane affascinata. “Nasce con la pellicola”, che adora e predilige, per poi sperimentare il digitale. Segue vari corsi di fotografia tra cui un workshop con Patrick Zachmann (Magnum) ed uno con Vanessa Winship (Vu) e George Georgiou (Prospekt), collabora ed è vicina a fotografi e ad artisti. Giorgia è l’organizzatrice ed art director del “The Endless Festival” (Aurum-Pescara- 8/8/08 e l’8/8/09), è il Presidente dell’Associazione Culturale Kutsal ed è iscritta all’Albo dei Giornalisti come Pubblicista (Fotogiornalista). Dal settembre 2010 la troviamo impegnata in un progetto di Reportage chiamato “To Put Right The Wrongs” ispirato dal Progetto “Giustizia Riparativa” nato in collaborazione con la Casa Circondariale di Pescara, la Fondazione Caritas e l’Assessorato alle Politiche Sociali. .Il Vortice Gira. 8 . www.giorgiatobiolo.com Amedeo Troiani. Paris, homme qui passe... Lomo Diana F+ con un 20 mm Fischeye e una pellicola 120 Red Scale è una pellicola caricata al contrario per cui viene esposto il retro della pellicola e non l’emulsione, dando quindi alla pellicola queste “strane” tonalità di rosso.Photographer, works to martinsicuro, italy. amedeotroiani.com Mauro V. Mi affascina l’idea di fare della fotografia un racconto, e nel racconto fissare un momento per renderlo infinito, mutevole. La mutazione di quell’ attimo avviene profondamente dentro ognuno di noi, e nella percezione che abbiamo di quella immagine in quel preciso istante. L’immagine sfuocata, non nitida, lascia che sia il nostro pensiero a disegnarne i contorni. Amo questa libertà. E’ la stessa sensazione che provo quando la strada si apre davanti al mio cammino. E’ sempre nuova, viva. e-mail: voccia36@gmail.com H.J.Zoid, also know as El Zoid, Le Hazel, Jakob Noriega, Gianrico. Year of Birth: MCMLXXIX Bloody Type: B+. Occupation: Media Maker, Outsider Artist, Antagonist. UK based Freelance. Co-founder of Philozei prod. [laboratoriodartecasuale] & vermegrigio [a ZoidUndMorgu3 stuff]. Skills: Drone, Ambient & intuitive Music, Noise, Fake Vintage & Lo-Fi Photography, Low/Zero Budget Videos, Unconventional Graphic Design, Bad attitude. Contact: www.zoid.it [try to contact me, if you can]


Distorsione vicolare ( Erica Abelardo


Detesta ( Francesco Di Bernardo (Berna)


Sogno nel cassetto ( Piotr Hanzelewicz


Interrogativo quasi notturno ( Danilo Maccarone


S.T. ( Marco Pace


Senza titolo ( Sara Quida


Sensazioni lampo ( Alessandro Rietti


Ampliumore 3 ( Silvia Romano


Pallet ( Laura Rosati


Accadono cose ( Michela Tobiolo


Discocromia ( Francesco Toppeta


A R T I

F I G U R A T I V E

Erica Abelardo (1984). Nasce a Chieti da padre artista e madre ragioniera, si diploma all’istituto d’arte di Pescara dove scopre e coltiva le passioni per l’arte, la fotografia e la grafica pubblicitaria. Oggi è laureanda in Moda e Design presso l’Università degli Studi di Urbino. Ha due nomi d’arte che corrispettivamente raccontano due mondi, due inclinazioni artistiche che la appassionano. Erica Abelardo è EKA: una forgiatrice di immagini quali illustrazioni digitali, fumetti, pitture, elaborati di grafica, design e progetti di moda. Le sue illustrazioni hanno un sentito stile dark che accarezza il mondo fantasy e si fonde col sobrio e ammiccante erotismo di donne guerriere, amazzoni, creature angeliche ed epiche; spesso correlate agli elementi della natura. www.behance.net/eka/frame Luca Cicchitti dal 2000 sparge le sue chine e matite per Star Comics,coniglio Editore,round Robin e Carabba,ma è ancora alla ricerca del ragazzino che gli rubò il volume dei Fantastici 4 dove c’era lo scontro tra Hulk e la Cosa... Francesco Di Bernardo nasce a Penne il 24 agosto 1975,dove vive e lavora.Nel 2001 Consegue il diploma di laurea presso l’Accademia di Belle Arti dell’Aquila in Decorazione. Tra le nuove generazioni di artisti che operano sul territorio regionale è certamente interessato e attivo, particolare è il suo interesse verso la pittura e continui sono i suoi studi sull’anatomia del corpo. L’esperienza avuta come serigrafo, come grafico pubblicitario e la propensione alla ricerca lo portano a sperimentare nel suo studio,condiviso con Francesco Toppeta, materiali insoliti e particolari uniti all’utilizzo dei più tradizionali. Le tele, frutto di accurati processi creativi e la scelta tra una vasta gamma di materiali danno un’immagine e un’identità di volta in volta figurativa o informale alla sua produzione mantenendo comunque come tratto distintivo la linearità del segno molto curato e minimale.Dai suoi lavori si percepisce subito lo stile figurativo moderno o figurativismo di stile pittorico e scultoreo influenzato dal fascino per i grandi artisti del Rinascimento ma allo stesso tempo dall’attenzione rivolta agli artisti contemporanei. Allo stesso modo interessato anche a nuove sperimentazioni a livello espositivo e a performances di video arte, cerca sempre di rielaborare gli spunti creativi con un linguaggio personale canalizzato dalla propria sensibilità artistica. Piotr Hanzelewicz. Nell’esperienza artistica di Piotr Hanzelewicz il confine fra arte e vita è continuamente spostato fino alla sua totale eliminazione. Questo atto sovversivo rispetto all’esistente si rivela necessario per ottenere un linguaggio fortemente immanente e disutopico, fatto di carne e sangue, legato a filo doppio all’ essere umano. Frazioni di vita colte nella ferialità per riacquistare la poesia e la drammaticità dei momenti sospesi dentro i quali si consuma inesorabilmente la storia di ognuno di noi. Sono gesti artistici semplici e faticosi, elaborati sofisticati supportati da naturalezza e semplicità, cura della linea nella confusione di emozioni e corpi. Decisamente coerente nella sua contraddizione. (G. Mellmann) Danilo Maccarone Artista visivo abruzzese nato nel 1985. Diplomato presso l’Accademia di Belle Arti di L’Aquila nel corso di Arti visive e Discipline dello Spettacolo - indirizzo di Pittura. Nel 2007 pubblica “Versi Oltremare” per Tabula Editore, raccolta di poesie e acquerelli. Dal 2008 è impegnato nella realizzazione di laboratori creativi in diversi plessi scolastici della provincia di L’Aquila (“Alla ricerca della bellezza”, “Riciclando invento”, “Sulle tracce di ...”). Nel luglio 2009 fonda il gruppo “artemad” assieme agli artisti visivi Marco Cardone e Attilio Cianfrocca. Nel 2010 assieme all’A.D.O. (Associazione Davide Orecchioni) realizza un progetto di scambio di poesie e disegni tra i bambini di L’Aquila ed i piccoli pazienti dell’Ospedale Niguarda di Milano, ne nasce un libricino dal titolo “Mantomà”. Dal luglio del 2010 crea un’associazione culturale a Lanciano che si occupa di Teatro, i “ReFusi”, dando vita alla “Cattiva Stagione”. Marco Pace è un pittore di origine abruzzese, che vive e lavora a Firenze. Durante gli anni di studio, in Accademia a Firenze, nella classe di pittura informale, lavora nel campo dei fumetti, nella scenografia di opere teatrali e cinematografiche, espone in numerose mostre personali e collettive. Nei suoi dipinti sono rappresentati interni d’architetture moderne e contemporanee (musee du Quai Branly, la stazione di Michelucci, installazioni di architetti radicali...) abitate da figure che, spesso, indossano maschere o costumi di arte primitiva africana e dell’ Oceania. In molti dipinti appaiono animali... Queste associazioni anacronistiche di immagini, dipinte in una visione di taglio teatrale, creano una scena surreale in cui l’uomo non è mai presente, e, l’architettura “autogenerata” dialoga con l’”emergenza” di esseri primitivi. Dal 2006 lavora come assistente di Gianni Pettena.


Sara Quida, nata a Orosei (NU) il 16 gennaio 1970. Pittrice informale autodidatta. È socia dell’Associazione artistica Opificio AlterArs Vasto. Autodidatta. La sua ricerca pittorica è indirizzata verso lo studio e la manipolazione di materiali differenti di varia provenienza, al fine di ottenere un giusto mix tra colore e materia in un’ottica informale, dove l’espressione delle emozioni può prendere forma e rilievo, esaltata da una gestualità istintiva e liberatoria. La musica è l’elemento fondamentale dalla quale nasce l’opera. Talvolta la tela viene solo accarezzata dalla materia e dal colore, altre volte invece la stessa è vittima di una feroce “aggressione” in cui l’artista è in maniera evidente pregna di suggestioni ed emozioni derivante dai suoni e dai colori. Alessandro Rietti. Tra l’ordine e il disordine quotidiano ogni individuo vive in un mondo fatto di sensi che costruiscono in ognuno la propria realtà. La confusione diventa l’insieme di questi sensi è sintesi dell’opera. La percezione di un odore, colore ed in generale di qualsiasi sensazione è personale ed assume una connotazione sempre diversa. I sensi sono in continuo movimento si rinnovano, si sommano, trasmutano. Silvia Romano. ...orizzontali, texture, rosso, transistor, corpo. È lo spirito del tempo che mi ha portato ad un linguaggio artistico contaminato. Supporti diversi come legno, metallo, plastica, tela. Colori acrilici, vernici, colla ed oggetti della nostra epoca riciclati come circuiti di computer, stereo... Materiali che narrano di me, di voi e ciò che ci circonda. Impronte di corpi umani in mutazione, cyborg tra l’organico e l’artificiale. Impronte di corpi umani che fluttuano nello spazio. Impronte di corpi che avranno sempre un’anima. Laura Rosati nasce a Lanciano (Ch) il 23-6-1974 dove vive e lavora. Formazione: Liceo Artistico Lanciano (Ch); Accademia di Belle Arti Macerata. “Frammenti di vita quotidiana narrati con il proposito di rivoluzionare la parola abitudine. Oggetti impregnati di quotidianità, logorati dal tempo e dall’usura perdono identità, consistenza, nel monotono universo dell’abitudine. In loro si identificano momenti particolari della giornata: il risveglio, il rientro a casa, il riposo... Tutti codici di una vita che segue ogni giorno lo stesso identico percorso. Mentre la monotonia sembrerebbe indossare sempre lo stesso abito grigio, i miei quadri si vestono di colore. I rossi, i gialli, gli azzurri accesi, fanno vibrare la superficie ed invitano alla rivoluzione di questa umana quotidianità. Michela Tobiolo. “Vivere ogni forma creativa come rivelazione del Soprannaturale, spinta verso l’ Intensità , il Significato...... le continue Scoperte. Interesse sempre vivo e curioso per tutto ciò che come un filo conduttore tiene legati fra loro ogni manifestazione creativa con i significati più profondi dell’ “Essere”. Attività creatrice come luogo mistico, metafisico, incontaminato, nel quale convergono tutte le affinità segrete tra gli esseri. Creare dando respiro all’ anima assopita nella carne........ Essere immensità attraverso la carne.” Michela ha studiato presso il Liceo Artistico Misticoni di Pescara e nel 2006 si diploma presso l’ Accademia di Belle Arti di Roma. Ha collaborato alla realizzazione di Scenografie Teatrali, Progetti Grafici ed Eventi Creativi di varia natura. Varie le Collettive alle quali partecipa sul territorio italiano e non. Alcuni suoi lavori sono stati pubblicati dalla fanzine Cartastraccia e dalla rivista Comics web della Coniglio Editore. www.michelatobiolo.blogspot.com Francesco Toppeta. Nato a Penne (PE) il 12.02.1982 Laurea in pittura presso l’Accademia di Belle Arti, Diploma di Architettura ed Arredo “progetto Michelangelo” conseguito presso l’Istituto Statale D’Arte “Mario dei Fiori”. Dicembre 2009 espone: Roma – Galleria MARTE – 21 ARTISTI PER L’AQUILA

T E A T R O I Re Fusi è una Associazione Teatrale attiva dall’agosto del 2010, fondata da Vittoria Oliva (attrice), Carlo Codagnone (attore e regista), Federico Cervigni (scrittore) e Danilo Maccarone (artista visivo). Da ottobre 2010 i ReFusi sono impegnati nella loro prima stagione intitolata “La Cattiva Stagione” che ha visto la messa in scena di tre spettacoli prodotti dai ReFusi (“Scenario Apoptotico”, “Gossipulp!” e “Cosmetic”) ed è stata arricchita dagli spettacoli presentati da più attori e compagnie abruzzesi. La stagione si concluderà a giugno 2011; per tutte le informazioni sugli spettacoli passati e quelli che ci saranno vi rimandiamo al sito: www.irefusi.it o alla nostra pagina facebook dove siamo presenti con il nome Teatro dei ReFusi.


( Ettore Altieri

( Nicola Antonelli ( Ray K

( Claudio Gaspari


( Blow Up Studio


( Arkilabo

( deZign Studio

Giana ( Michele Montanaro


S C U L T U R A Ettore Altieri. Nato a Zurigo nel 1965. Ha svolto attività di ricerca in Bronzo e Marmo, vincendo borse di studio presso l’Accademia di Belle Arti di Budapest, di Ungheria e di Varsavia. Ha partecipato a diverse mostre e simposi internazionali di scultura. Attualmente lavora nel suo studio di Lentella per una ricerca tra la pietra e il bronzo. Nicola Antonelli nato a Lanciano il 2 Giugno del 1975, nel 2009 ha conseguito la Laurea in Belle Arti presso l’Accademia di L’Aquila. Davide Cruciata (1971). Dopo gli studi all’Istituto d’Arte di Cantù si diploma nel 1993 presso l’Istituto Interior Design di Milano. Dopo aver svolto il suo praticantato in alcuni studi di architettura a Bolzano e Milano, nel 1997 si trasferisce in Abruzzo dove comincia a occuparsi di restauro archeologico e architettonico. Designer, scultore e mosaicista, ha esposto in numerose mostre collettive a partire dal 2005. Vive e opera a Monteodorisio dove è presidente fra l’altro del Circolo Fermenti, ed è socio dell’associazione culturaleOpificio AlterArs. Michele Montanaro (1966) Dopo gli studi effettuati al I Liceo Artistico di Torino, si diploma nel 1992 alla Scuola per il Restauro del Mosaico di Ravenna. In seguito lavora come restauratore in Italia e all’estero. Approdato in Abruzzo nel 1996, si occupa tra l’altro del restauro dei mosaici delle Terme Romane e del monumento a Gabriele Rossetti di Vasto. Pittore e scultore, ha partecipato a numerose mostre, organizza e cura esposizioni collettive di pittura e scultura e pubblica alcune raccolte di poesie. È presidente dell’Opificio AlterArs che raduna artisti operanti nel territorio del vastese. Dal 2004 vive e opera a Monteodorisio. Ray K. 1995-2000: service di decorazione per locali (pittura su tela, scultura, dia-performance, illuminazione) / primavera 1999: corso di formazione in pittura a heidelberg / maggio-giugno 2000: esposizione di opere d á rte in una manifestazione J́ unge Kunst im Radiumsolbad ́ organizzato da Ass.ne Atellier Kontrast in Heidelberg / estate 2001:apprendistato di 3 mesi presso uno scultore Riccardo Di Ienno dicembre 2003 : esposizione in un teatro romano in Heidelberg / aprile 2004: progetto-esposizione S ́ t.art` in un teatro romano in Heidelberg dal estate 2004: presenza in diverse esposizioni di artigianato in Abruzzo / agosto 2004: esposizione in ex chiesa S.Pietro in Atessa / aprile 2005: manifestazione artistica in ex tribunale in Pescara / gennaio 2007: ‘Magical Culture Expo’ con ass.OBO a Collecorvino / aprile 2007: VII biennale di scultura, orsogna / agosto 2008: esposizione con ass. artessa a Atessa / dicembre 2008: expo a mumi (museo michetti) con enviconcept a Francavilla / e altre esposizioni ancora. Lavori: arte (scultura, pittura), design con diversi materiali

D E S I G N Arkilabo L’incontro tra un tradizionale giardino zen e la perenne antitesi dei quattro elementi naturali (fuoco , terra, aria , acqua), genera la volontà di manifestare sul piano ciò che normalmente si presenta in volume. Alla base del progetto risiede, però, anche l’impiego di un materiale (filo elettrico), qui utilizzato in una nuova veste (appunto come elementi), vero vortice creativo di un concept dal design ancora incompiuto. Blow Up Studio è giovane. Nasce a Pescara nel 2008 e da allora si occupa di creatività a 360 gradi, dal product e graphic design alla fotografia. L’approccio al progetto è guidato dal raggiungimento di un risultato efficace attraverso una ricerca analitica, dall’attenzione per tecniche e materiali alternativi e appropriati, con la predilezione per la sostenibilità. Blow Up Studio offre consulenza a piccole e grandi aziende sul territorio nazionale e internazionale oltre a sviluppare una propria serie di idee e progetti. deZign Studio. Angelo Bucci, designer freelance abruzzese, nasce a Venafro nel 1975. Si iscrive alla facoltà di Architettura presso l’università “Gabriele d’Annunzio” di Pescara, ove si laurea, e frequenta uno stage di progettazione alla Waterloo University in Canada. Nel 2000 apre, assieme al suo primo socio Fabio Contillo, il deZign Studio occupandosi di modellazione 3D, prototipazione con fresa a controllo numerico, grafica, design e consulenza sviluppo prodotto. Nel corso degli anni


accumula esperienze in molteplici settori, dalla nautica alla moda, relazionandosi con diverse aziende. Sara Armento nasce a Foggia nel 1985, ha una formazione classica ed uno spiccato interesse per tutto ciò che è creativo. Questa parte del suo carattere la porta a scegliere la Facoltà di Architettura, indirizzo composizione e progetto, ove si laurea con lode. Vincitrice di vari concorsi di grafica e di architettura, da due anni collabora con il deZign Studio. Zo_Loft è uno studio di architettura e design composto da quattro giovani designer e architetti, accomunati dal tentativo di applicare i contenuti delle proprie ricerche progettuali su i temi della mobilità, della comunicazione e della flessibilità legati al mondo dell’architettura, del design e dello spazio urbano. Da alcuni anni lo studio ZO_loft svolge attività di networking con partner nazionali ed internazionali. Il loro lavoro è volto ad indagare e scoprire materiali e tecnologie “low”, ad analizzare i processi del riciclaggio e del recupero, il mutare degli stili di vita e la fluidificazione delle attività umane attraverso lo studio di semplici strategie di mercato o di aspetti legati al consumo. Reinventando e ibridando le funzioni, contaminando, palesando a volte un’apparente disgregazione funzionale, progettando e gestendo il cambiamento, ZO_loft persegue i suoi obiettivi.

P E R F O R M A N C E

D I

D A N Z A

Gisela Fantacuzzi. Lavora come interprete, regista e ricercatrice nel movimento. Collabora alla messa in scena e al disegno illuminotecnico per opere di danza-teatro. Svolge attività di docenza in: Training per la Danza Contemporanea, Improvvisazione e Performance, lavoro corporeo con le tecniche del Pilates e della Esferodinamia. Fonda la compagnia “Insomnia”, con la quale é attiva dal 2005 nella creazione di performance di danza contemporanea e teatro-danza. Dirige e interpreta: “Smettere di caminare, dejar” (2005) “Como una niña de tiza rosada sobre un muro muy viejo súbitamente borrada por la lluvia (2006)”, “Migrare” (2007), opera che le vale un sussidio economico da parte di PRODANZA (Istituto per la Promozione della Danza di attività non ufficiali Ministero degli Affari Culturali della Città di Buenos Aires), “No es fácil beber juntos o no se por que te envidio”(2008), “Spatium”(2009), “Enfriamiento de la temperatura que llega hasta el vacío” (2010) ; Nel 2008 collabora con la artista plastica Cintia Fernandez Padín per la sua installazione performativa “8 AM”, nell’ambito de “La noche de los museos” di Buenos Aires; nel 2010 interpreta “Como saben mis labios al besarlos” per la direzione di Paula Muller nel’ambito di un progetto di residenza del Centro Culturale Borges di Buenos Aires, e partecipa con vari interventi performativi alla rassegna “Cuerpo y Ciudad”, in particolare nel cortometraggio “Magnitudes” di Gustavo Crivilone. Dal 2006 collabora con Khosro Adibi (compagnia“Rosas”, Belgio) nel suo progetto IPL (International Performance Lab) come insegnante e ballerina in teatri e spazi non convenzionali di Italia, Belgio, Brasile, Perú, Uruguay, Cile e Argentina. Partecipa al Festival Internacional Fronteras nel 2009 a San Paolo, Brasile, e nel 2010 a Rosario, Argentina. Dal 2006 collabora con la musicista e performer Antonella Galvani, con la quale crea “Migrare” per il Festival “Migrantica 06” di Cupello (Italia), e realizza una versione alternativa della performance “8 AM”.

C O R T I

&

D I A P O R A M A

DTF Inc. con “Il sogno di Ennis”. Il sodalizio artistico tra Pierfrancesco Fimiani e Camillo Di Tullio (DTF Inc.) nasce nel 1990 nell’ambito della F.I.A.F. (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche) e del circolo Aternum Fotoamatori Abruzzesi. La storia artistica della DTF è stata caratterizzata da uno stile creativo “aggressivo” e da una forte personalità artistica che ha consentito alla coppia Fimiani e Di Tullio di stravolgere gli schemi stilistici dell’epoca (anni dal ’70 al ’90), affermandosi nell’ambiente dell’audiovisivo fotografico italiano ed europeo. Mandra Cerrone con “Il Cerchio”. Negli ultimi anni (dopo un periodo di pittura informale) ha proposto performance in cui l’immaginazione in azione diventa energia, strumento per modellare nuove realtà, il momento in cui l’artista interviene nel


dibattito sociale aprendo a riflessioni e domande. Le più significative: “Silent Family” è la realizzazione di un tabliaux vivents, in cui indaga le relazioni familiari che spesso si rivelano laboratori d’infelicità; con la performance “Denaro Santo” il denaro viene fisicamente e metaforicamente lavato; “Erotic/Fashion/Apple” indaga quel che resta del proibito in un improbabile negozio di frutta proibita con spot video e opere di stampo pubblicitario; “Lettere d’amore” svela dolorosamente il bisogno esistenziale di amare; “Ostie Psicomagiche” e “Restyling” invitano a superare i propri limiti, riprogettare se stessi, con “Se potessimo attraversare età, storie, sogni e possibilità e tornare di nuovo qui per ritrovarci?,” affronta una ricerca squisitamente spirituale dell’immortalità dell’anima e della qualità delle relazioni in tempi diversi. Video e fotografia testimoniano le performance e diventano esse stesse opere. Come art creator Mandra Cerrone professionalmente declina in moda, pubblicità, editoria la sua arte. mandracerrone.blogspot.com Francesco Berna & Francesco Toppeta con “Discocromia” / Enzo Testa & Marianna Verì con “Discofunken”

S C R I T T U R A Annalisa D’Alessandro. “Sono nata il 04/02/1988 a Ortona e vivo a San Vito Chietino (CH). Attualmente frequento la Facoltà di Economia Aziendale dell’Università di Chieti-Pescara. Non ho mai pubblicato niente di mio ed è la prima volta che mi presento ad un pubblico. Leggo molti libri perché penso che la lettura sia fondamentale per chi ama scrivere; c’è sempre qualcosa di nuovo da imparare. Le parole di un romanzo, in un mondo in cui si vive in fretta, sono una delle poche cose rimaste per le quali valga la pena rallentare. Scrivo per emozionarmi e per tentare di emozionare. Scrivo perché è una sfida che mi rende viva e combattiva, alla quale non so rinunciare.” Luca Di Francescantonio. (1976). Graphic designer, illustratore pubblicitario, art director dalle idee elegantemente provocatorie, propone il suo stile che dà differenza e identità all’azienda senza cadere nel solito format dispensato. E da oggi, dopo aver messo su particolari eventi culturali come (Con)Fusioni, si sente in grado di presentarsi come scrittore appena nato, senza cambiare per un attimo la sua natura prevalentemente pop. www.lucadifrancescantonio.it Giovanni Di Iacovo (Londra, 1975) ha pubblicato numerose antologie e romanzi tra cui Sushi Bar Sarajevo (Palomar, 2006) e Tutti i poveri devono morire (Castelvecchi, 2010). Di Iacovo dirige da dieci anni il Festival delle Letterature dell’Adriatico, è stato vincitore del Premio Teramo e della Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo (Sarajevo, 2001) e svolge attività di ricerca in in Letteratura Italiana Moderna e Contemporanea. Alcuni suoi testi sono stati messi in scena nello spettacolo Viaggio nelle Metropolis con Stefano Benni e David Riondino. Vittoria D’Incecco. Io, qui e ora: questa è la sua filosofia di vita! Silvia Gonzales. “Per chi trova importanza nel dare forma concreta alle sensazioni, alle storie, a quelle sfumature che rendono unica una pagina di vissuto, la scrittura è un approdo quasi immancabile. Essa può essere un momento assolutamente personale, il momento del racconto, un modo per leggersi e lasciarsi leggere. E’ un respiro profondo, durante il quale cercare di sentire e dare una voce a quei particolari che disegnano l’immagine concreta di un istante che passa. Per me, è “Il Venta-


glio di Carta” di un libro letto qualche tempo fa, una storia di donne che attraverso uno dei pochi oggetti femminili loro concesso trovano una strada per comunicare, esprimersi in modo silenzioso e libero attraverso le pieghe di un particolare tipo di ventaglio, un accessorio femminile che nasconde le labbra, ma non la voce, i pensieri. Come le pagine di un libro, quelle di un blog. In parte di fantasia, in parte vere, a volte dal mio punto di vista, a volte provando a immaginare un punto di vista diverso. L’importante è sapersi raccontare e saper ascoltare storie che non sono la nostra, ma di cui abbiamo l’occasione di diventare spettatori. Il momento in cui una vita qualunque diventa la vita di qualcuno. A partire dalla propria.” Cristina Mosca ha una specializzazione per l’insegnamento della lingua Inglese nelle scuole secondarie, un’iscrizione all’Ordine dei giornalisti e una imbarazzante curiosità verso l’essere umano. Tra il 2005 e il 2008 ha pubblicato tre libri: due romanzi con la casa editrice pugliese Schena (“Chissà se verrà alla mia festa” e “E donne infreddolite negli scialli”, quest’ultimo elegantemente copertinato dall’artista (con)fusa Eva Laudace), e una raccolta di poesie con la casa editrice Tracce (“Pierrot scalzo”). Recentemente si è rivalutata come blogger e quando non è impegnata a vivere si rivive sul suo sito/blog www.cristinamosca.it Maximiliano Sanvitale. “Nato nel 1983, ho trascorso l’infanzia e l’adolescenza tra Ortona e Pescara. Romanzi pubblicati: “Syncroniric” [2009, Opera Editrice], il primo romanzo di fantascienza che ritenevo giusto arrivasse sotto gli occhi delle persone, distillato contaminato da altri generi di cui sono innamorato come il cyberpunk, l’horror, la surrealtà, il mistero. La prossima uscita è prevista per questa estate, mentre è in cantiere una raccolta di racconti che ospiterà contributi di dotati artisti figurativi abruzzesi.” www.syncroniric.com

M U S I C A Gaetano Campana. Forse quando scrivo sono un’altra persona. Non so perché, ma il vestito di cantautore me lo sento un po’ stretto. Qualcuno mi ha detto che la mia musica è fruibile ma impegnata, internazionale e forse anche un po’ snob. Che dire di me? Mi fa piacere credere che nella mia musica convivono melodia e ritmo, ironia, blues, Mar Mediterraneo, Sud America, leggerezza, sensualità. So che ad un certo punto della mia vita artistica ho avuto il bisogno di esprimermi nella lingua che mi appartiene. Dopo molti anni di studio ed esperienza ho sentito la forte esigenza di dedicarmi alla mia musica, a quella che veniva da dentro, senza preoccuparmi troppo del giudizio degli altri. Così l’ho riscoperta come un mezzo per scavare dentro me stesso e per esprimere quello che le parole non potevano. Ho riaperto i cassetti della memoria e mi sono dedicato al completamento di tante canzoni che avevo abbandonato lungo il cammino, come una madre degenere che abbandona i suoi stessi figli ma poi torna a cercarli, scopre che sono cresciuti ed ormai sono delle persone adulte che in realtà non conosce, con una loro precisa identità da rispettare. In effetti, a volte, alcune canzoni non mi sembrano mie e, rileggendo un testo, è come se l’autore fosse stato qualcun’altro. Forse...Quando scrivo sono un’altra persona. Duo Maclé. Sabrina Dente e Annamaria Garibaldi costituiscono il duo Maclé nel 2004. Sotto la guida del M° Crudeli il duo si perfeziona presso L’Accademia Angelica Costantiniana di Roma, ottenendo prestigiosi riconoscimenti. Nel Concorso Internazionale “Roma 2004” il Maclé vince il Secondo Premio nella sezione a quattro mani e il Premio Carisch per la migliore interpretazione di un brano di Sergio Calligaris. Il Duo ottiene altri premi: Concorso Nazionale “Città di Cento” (2° premio); 14° Concorso Nazionale “Dino Caravita” di Fusignano (1° premio assoluto e premio speciale); 6° Concorso Nazionale “Riviera Etrusca” di Piombino (1° premio); Concorso Nazionale “Città del Vasto” (1° premio e premio “Mozart”); Concorso “Roma 2005” (Premio Carisch e 2° premio); Concorso “Roma 2006” (1° premio). Nel 2007 presenta a Madrid il cd live “Maclé Interpretazioni” e mette in scena, con l’attore Rasia dal Polo, lo spettacolo “Ti prego, seducimi!” (Teatro della Gioventù di Genova, Salone Estense di Varese, Teatro delle Erbe di Milano). Attualmente il Maclé lavora a nuovi e diversificati progetti: allestimento di spettacoli per ragazzi; collaborazioni con orchestre e formazioni jazz; studio di autori legati al mondo del blues e dell’improvvisazione; approfondimento del Tango. Nel 2009 è la volta del cd


“Maclé interpretazioni 2”, dopo la partecipazione del duo al Festival Internazionale “Tango y mas” di San Ginesio (MC), sotto la direzione artistica del M° Passarella. Promotrici di eventi culturali e di stagioni artistiche, Sabrina e Annamaria sono inoltre attive nel campo della didattica e della ricerca. www.duomacle.it. Luigi Friotto. Nato nel 1981. Ha studiato musica come tanti. Compone e scrive come molti. Come pochi tenta di esistere. Attualmente vivente, tra la noia e la voglia. JAB. Gianni Di Camillo - Batteria / Tommaso Pagliani - Chitarra / Marco Salvatore - Sax / Stefano Susca - Basso Progetto Landscapes. Dare musicalità alle immagini o costruire un immaginario visivo intorno alla musica. In bilico tra percezioni, sensazioni ed evocazioni. È l’essenza del Progetto ‘Landscapes’ (Paesaggi) del chitarrista e compositore pescarese Enrico Bottiglione e della giornalista teatina Nadia Miriello, in arte MadCap and The Bloody Frog. Lo spettacolo di musica e fotografie - in mostra o in video - ha debuttato il 21 marzo 2010, in concomitanza con l’uscita del primo album di Enrico, intitolato appunto ‘Landscapes’, che raccoglie 11 brani, alcuni originali, altri riarrangiati. Oltre alla chitarra acustica suonata con la tecnica fingerstyle (pizzicare le corde con le dita), che ha approfondito sotto l’egida di maestri quali Pierre Bensusan e Paolo Giordano, Enrico si esibisce con il bouzuki (strumento musicale greco simile al mandolino), la steel guitar (tipo di chitarra che si suona da seduti, appoggiata sulle cosce) e il whistle (flauto celtico). A (Con)Fusioni 2011 Enrico MadCap e Nadia The Bloody Frog presentano un lavoro inedito che parte sempre dal binomio note-immagini e lascia all’osservatore/ascoltatore la libertà di approdare dove lo portano i sensi, i ricordi, il proprio sistema di significati. madcapandthebloodyfrog.blogspot.com. Peppe Nicola Sirolli. Ha iniziato lo studio della musica suonando il pianoforte e la fisarmonica. Successivamente si è iscritto alla Scuola Civica “F. Fenaroli “ di Lanciano con il M° Cesare Chiacchiaretta. Frequenta attualmente l’ultimo anno al conservatorio S. Cecilia di Roma. Auspica, per il futuro, che molti come lui possano scoprire, anche solo per caso, l’eleganza della “bayan” e trarne la sua stessa carica emozionale. Italo Stante. Ingegnere, sensibile alle sperimentazioni e alle commistioni fra generi musicali, segue a Perugia, in qualità di pianista, le Clinics di Jazz e improvvisazione della Berklee College of Music di Boston, perfezionandosi con David Hoffmann, Ray Santisi, Paul Motion, Bill Frisel, Joe Lovano, Joe Pass. Fondatore delle Associazioni culturali Do Centrale e Tango y Mas, è attivo nel campo della formazione dei giovani, realizza eventi, incoraggia la diffusione della musica e dell’arte. Con il Coro Voce x Voce, composto da 70 ragazzi della Frentania, approfondisce lo studio del repertorio lirico, sensibilizzando ai valori della tradizione musicale italiana. Batterista per passione, studia direzione d’orchestra presso l’Accademia Pescarese, con il M° Donato Renzetti.

E un grazie particolare a: Marco Casucci. Filosofo e ricercatore presso l’Università degli Studi di Perugia. Tommaso Di Francescantonio. Interior Designer, docente presso l’Università Europea del Design di Pescara.


Con il patrocinio del Comune di Lanciano

Da un’idea di Luca Di Francescantonio Direzione Artistica: Luca Di Francescantonio, Daniela Nativio, Gaetano Campana Media Relations: Daniela Nativio 392 4679422 Design di copertina: lucadifrancescantonio.it Le opere e i creativi coinvolti saranno virtualmente ospitati sui siti di www.arena7.it www.confusioni.it www.enviconcept.com


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