Erodoto108 n°7

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CARTOLINA DAL MESSICO DI LAURA MONTESI

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uesta è la piccola storia di una comunità di tremila abitanti. Pescatori e contadini. E un megaprogetto di energia rinnovabile, un parco eolico. Álvaro Obregón è un villaggio zapoteco, un pueblo dell’istmo di Tehuantepec: i suoi abitanti cercano di difendere la loro terra, amano il mare e il vento. Di fronte hanno il capitale transnazionale che cambia forma di continuo e si traveste dietro il linguaggio della sostenibilità e della green economy. Ancora una volta è una lotta locale contro l'accaparramento delle risorse naturali, in un gioco di potere asimmetrico. I contadini e i pescatori di Àlvaro Obregón, attraverso la lotta, hanno preso coscienza della loro identità: ‘Siamo un pueblo indigeno’. Così il territorio si re-etnicizza, la propria storia contemporanea diventa esperimento politico che vuole parlare al mondo. La democrazia rappresentativa dei partiti non funziona, è complice, i contadini e i pescatori di Àlvaro Obregón hanno reimparato a essere e a fare "indigeno", hanno scoperto che le proprie pratiche negate da secoli di (neo)colonialismo possono essere l'alternativa al sistema capitalistico. Come gli zapatisti in Chiapas, la gente di questo pueblo fa la storia: non solamente la propria, anche la nostra.


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