Engage - Contemporary marketing & media n.24/25

Page 1

n°024-025 16 ottobre 2014

p16

i fantastici 20 di MMM

p36

web series che passione

p40 tv: l'audience p42 si fa social

la selfie generation

coverstory p6

LeonardoADV Campioni di interattività ed engagement

Prosegue senza sosta la crescita della società, premiata dal modello di business di Triboo Media cui fa capo, caratterizzato dalla stretta sinergia tra attività editoriali e di advertising. una filosofia che si conferma vincente anche in campo video



Video everywhere

f o c u s

20-31

n°024/025  |  16 ottobre 2014

in questo numero

04 - START di Simone Freddi 06 - COVERSTORY Video ed engagement secondo LeonardoADV 10 - PEOPLE Manager in movimento

Contemporary Marketing

I fantastici venti 16-18

Tra storia e futuro: Marketing Multimedia spegne 20 candeline e si rilancia con il nuovo posizionamento di “Digital Innovation Group”

enGAGe | n.024-025 | 16 ott 2014

12 - IL POST Elisa Lupo: l’active attention è la metrica del domani

37 - MEDIA Il restyling "discreto" di Lastampa.it 38 - MOBILE App di brand: quando e perché funzionano 40 - TRENDS Per i light viewers ci vuole la social tv

14 - CAMPAGNE Voglia di... Martini 14 - NEXT News dal futuro 32 - NUMBERS Estate ok per l'online 3


start

Engage è una pubblicazione di Edimaker srl

Sede Legale Corso Lodi, 65 20139 - Milano Sede Operativa via A. M. Ampère, 30 20131 - Milano tel.+39.389 4428400 www.engage.it La testata Engage è registrata al Tribunale di Milano al n° 349 del 10 dicembre 2013. © tutti gli articoli hanno riproduzione riservata. Il responsabile del trattamento dei dati personali raccolti in banche dati di uso redazionale è il direttore responsabile a cui, presso la sede di Corso Lodi 65, 20139 - Milano, gli interessati potranno rivolgersi per esercitare i diritti previsti ai sensi dell’art. 7 DLGS 196/2003

Direttore responsabile Simone Freddi simone.freddi@edimaker.it Redazione redazione@engage.it Alessandra La Rosa alessandra.larosa@engage.it Teresa Nappi teresa.nappi@engage.it Vincenzo Stellone, Lorenzo Mosciatti, Roberta Simeoni, Rosa Guerrieri redazione@engage.it tel. +39.389 4428400 Grafica e impaginazione RubberDuck info@rubberducksrl.it Amministrazione amministrazione@edimaker.it

di SIMONE FREDDI

Novità dal mondo engage a questa mattina è online Programmatic-Italia.com, un nuovo sito internet targato Engage e dedicato al mondo del Programmatic Advertising. Trattandosi di un prodotto editoriale del tutto inedito in Italia, la sfida è ardua. Per fortuna però non siamo soli: come potete vedere online, o più semplicemente capovolgendo questo numero di Engage mag che ospita un breve speciale dedicato al lancio, Programmatic Italia è sostenuto da cinque prestigiosi partner che operano in questo mercato in ruoli diversi: si tratta di GroupM, eBay, Prime Real Time, Turbo e DotAndMedia, che ci aiuteranno ad alzare il livello dell’iniziativa, condividendo con noi di Engage la volontà di contribuire a fare chiarezza su un fenomeno irreversibile sul digitale e destinato a coinvolgere, presto, anche i mezzi "tradizionali". L’auspicio comune è che ProgrammaticItalia.com possa essere per il nostro merca-

D

to quello che testate come AdExchanger. com o ExchangeWire.com rappresentano all’estero, contribuendo alla diffusione di una adeguata "Programmatic culture". Il tutto considerando che il mercato in Italia è sostanzialmente ancora “neonato” e che per crescere sano ha senz’altro bisogno di informazione e trasparenza. Oltre al sito, la proposta editoriale di Programmatic-Italia sarà completata da una newsletter settimanale e, perché no, da un magazine cartaceo quando ve ne sarà l’occasione, replicando in piccolo lo schema di Engage che molti di voi ormai conoscono bene. Dopo meno di un anno dalla nostra nascita (a proposito: anticipiamo fin d’ora che il 15 gennaio 2015 organizzeremo una belle festa per il nostro primo compleanno), con Programmatic-Italia prende vita il primo progetto editoriale “cugino” della testata madre. Non sarà l’unico. Ma procediamo un passo alla volta.

#140

pensieri da twitter

Traffico traffico@engage.it Diffusione e iscrizioni diffusione@engage.it

Tim Cook

massimo guastini

Christina Lundari

Pubblicità e iniziative speciali Vania Camillozzi vania.camillozzi@edimaker.it vania.camillozzi@engage.it tel. +39.335 5653522

I'm backstage and this is my first tweet from my iPhone 6. It's amazing. You're going to love it.

SOCIO ADCI VOTA IL GRAND PRIX ORA O TI ISCRIVO A ZOOPPA.

Communication today is more about data than media planning #programmatic #NYAdWeek @ comassar @ ivmazz @ ribrambi

4

@tim_cook

@KTTB

@twitcricri

enGAGe | n.024-025 | 16 ott 2014


Attenzione attiva dove vuoi, quando vuoi.

› Stimola coinvolgimento e brand lift attraverso la visione, suono e movimento dei tuoi fantastici video › Utilizza le unità video user-initiated più innovative disponibili sul mercato › La metrica a CPE significa che paghi soltanto per l’attenzione attiva della tua audience › Servi campagne soltanto alla giusta audience su larga scala

“Attention is the new currency” Non perderti

Justin Saverine, General Manager

Exponenetial Interactive Italia, Via Francesco Londonio 8, Milano Email: itsales@exponential.com | Telefono: +39 02 87367448 | www.exponential.com

Exponential Divisions

Firefly, alle 12.10


#(coverstory)

Fonte Dati Mensili: Audiweb View 2014

g n i s i t r e v d A o e d i V o d r a n Leo

OLTRE 300 MILIONI DI PAGINE VISTE OLTRE

6

12 MILIONI DI UTENTI UNICI

enGAGe | n.024-025 | 16 ott 2014


LeonardoADV Campioni

di interattività ed engagement

H

a appena inaugurato il canale video di proprietà di Leonardo, con oltre 10.000 contenuti e una produzione di 100 nuovi video al mese, introdotto un nuovo format di video tutorial, Styletutorial, e sul fronte advertising vanta un’offerta video in grado di coprire tutti i principali formati, alcuni dei quali pensati specialmente per i mobile surfer. LeonardoADV si conferma fra i protagonisti del panorama del video advertising in Italia: ne parliamo con Alberto Zilli, a.d. di Triboo Media, cui la concessionaria fa capo. Quali sono a vostro avviso le tendenze più interessanti oggi nel campo del video advertising?

In generale parliamo di un fenomeno che sta facendo registrare costanti tassi di crescita all’interno del mercato della pubblicità online: nonostante le difficoltà ben note a tutti, negli ultimi 3 mesi, secondo i dati Fcp, il video advertising ha segnato un +16% di ricavi rispetto al 2013. Una tendenza di rilievo è emersa dallo studio Tv & Media di Ericsson ConsumerLab 2014, in cui scopriamo che il 75% della popolazione di 9 paesi campione ritenuti rappresentativi dei trend mondiali (Brasile, Cina, GermaenGAGe | n.024-025 | 16 ott 2014

Prosegue senza sosta la crescita della società, premiata dal modello di business di Triboo Media caratterizzato dalla stretta sinergia tra attività editoriali e di adv. Una filosofia che si conferma vincente anche in campo video

nia, Corea del Sud, Spagna, Svezia, Taiwan, UK, US, ndr) accede settimanalmente in streaming a contenuti video; segno che la frequenza di fruizione audio-video tramite web è ormai praticamente pari a quella del mezzo televisivo, a cui accede settimanalmente il 77% della popolazione di riferimento. Parallelamente il consumo di video da device mobile è cresciuto del 15% rispetto a due anni fa, grazie a comodità e libertà di fruizione, con conseguente aumento del tempo speso su questa tipologia di contenuti. Non dimentichiamoci dell’interattività e della fruizione multi-screen con i quali l’utente, in puro stile social video on-demand, non fruisce passivamente dei contenuti ma interagisce con gli stessi, condivide e commenta ciò che vede, guardando spesso programmi e contenuti diversi da differenti mezzi. Tutto questo offre agli advertiser gli elementi adatti per posizionarsi e comunicare con efficacia al target di riferimento. 7


#(coverstory) Perché il video online, negli ultimi anni, ha avuto tanto successo sia tra gli utenti “prosumer”, sia tra le aziende come strumento di comunicazione?

Gli utenti prediligono una comunicazione immediata, coinvolgente, in cui possono sentirsi partecipi, raccontare le proprie storie o ascoltare quelle altrui. Il video, che permette la veicolazione empatica ed emozionale dei contenuti, risulta in questo senso il linguaggio migliore per raggiungere il target. Secondo l’ultimo report di Adobe sui video digitali, nell’ultimo trimestre sono stati visualizzati ben 36,5 miliardi di video online e il 25% di questi attraverso mobile: il video advertising è ormai uno dei canali online più efficaci e remunerativi su cui investire. Caratteristiche come l’interattività, l’engagement e la possibilità di visualizzazione senza spazio e tempo, grazie ai device mobili, permettono di ottimizzare la comunicazione e investire in maniera mirata, soprattutto sul target giovane. Si tratta di un’eccellente opportunità per realizzare campagne multimediali, ricche di contenuti personalizzati, con un alto tasso di coinvolgimento dell’audience di riferimento.

Shiseido e il primo Styletutorial Lanciato da LeonardoADV, il format Styletutorial reinterpreta il concetto di tutorial con maggiore impatto e concretezza: il product placement viene studiato ad hoc, tenendo conto dei valori legati al brand e del target di riferimento, e questo permette all’utente di immedesimarsi nello stile proposto, creando un legame con il brand stesso. Gli attori coinvolti nell’utilizzo dei prodotti sono blogger e influencer legati al network editoriale di Leonardo.it, sono opinion leader che mettono al servizio del brand il proprio seguito di audience digitale, in relazione alle diverse tematiche trattate. Ogni Styletutorial è studiato e progettato in maniera tailor made dai creativi di Triboo Media in base alle caratteristiche del singolo prodotto, allo storytelling proprio di ogni singolo brand e al contesto peculiare del settore merceologico di appartenenza.

Quali sono le novità e i servizi offerti da LeonardoADV nel campo del video?

Tra le ultime novità possiamo evidenziare l’apertura del canale video di proprietà (video.leonardo.it, ndr), che raccoglie oltre 10.000 contenuti video, con una produzione di 100 nuovi video al mese, in grado di coprire le tematiche di principale interesse e coinvolgere in modo verticale tutte le passioni dell’audience online. Perseguendo una strategia qualitativa, abbiamo poi dato vita ad una produzione video 100% targata Leonardo, con contenuti curati direttamente dalla nostra redazione. A testimonianza dell’alto standard qualitativo, i nostri contenuti vengono diffusi nelle principali città italiane anche sugli schermi dei taxi di alta gamma che vogliono offrire un momento di intrattenimento alla propria clientela. Tra le categorie coperte dalla nostra produzione abbiamo i settori motori, hi-tech, cucina e fashion, settore quest’ultimo per il quale abbiamo da poco presentato anche il format Styletutorial, un nuovo modo di pensare i video-tutorial, attraverso product placement di taglio lifestyle e lo sviluppo di concept più immediati e accattivanti rispetto ai video tradizionali. 8

enGAGe | n.024-025 | 16 ott 2014


Il debutto con Shiseido La prima realtà a sperimentare questa innovazione è stata Shiseido, una delle maggiori aziende giapponesi produttrici di cosmetici e prodotti di bellezza. Nello specifico, per raccontare la linea di make up del noto brand, è stata scelta la fashion blogger Martinandrea Chiella di armoirdesmodes.com, collaboratrice esclusiva per i video di Leonardo.it, che oltre al volto ha prestato anche la sua competenza da fashion stylist proponendo, tra gli altri, abbinamenti di outfit legati al trucco e, dando vita a un vero e proprio tutorial di total outfit. L'iniziativa, che ha preso il via lo scorso agosto, ha da subito raggiunto importanti risultati in termini di visibilità ed engagement degli utenti. «Questo progetto ci è piaciuto perché ci dà la possibilità di raccontare il nostro makeup nel contesto quotidiano di una giovane donna - ha commentato Annalisa Musacchia, digital & crm specialist di Shiseido -. Il makeup ha una forte componente aspirazionale e patinata, ma noi desideriamo che i nostri prodotti facciano parte dei gesti reali e abituali che ogni donna compie. Questo è un modo fresco e digital oriented di comunicare tale messaggio e raggiungere nuove consumatrici». Effetto virale Grazie alle attività virali sui canali di Leonardo.it, il video viene rilanciato con una serie di approfondimenti editoriali ad hoc e diffuso sui principali social network, sia tramite gli account ufficiali di Leonardo.it sia tramite i profili personali dei blogger coinvolti. Questo nuovo format è dunque il canale perfetto per tutte quelle aziende che vogliono investire per posizionarsi con grande visibilità e in maniera mirata presso il proprio target di riferimento, dando priorità allo storytelling, all’aspetto social e all’immedesimazione dell’audience. LeonardoADV prosegue nella sua strategia di innovazione nel mercato della pubblicità online, proponendo questo nuovo modo di raccontare i prodotti sul web, evidenziandone sia le caratteristiche, sia lo stile di vita in cui si inseriscono.

Styletutorial, nuovo format video di LeonardoADV, fa leva su un taglio lifestyle più fresco e accattivante rispetto ai video tradizionali, inserendo i prodotti in situazioni di vita reale che valorizzano i contenuti e coinvolgono maggiormente l’utente enGAGe | n.024-025 | 16 ott 2014

Alberto zilli In foto l'a.d. di Triboo Media, cui LeonardoADV fa capo

Entrando più nel dettaglio, quali soluzioni pubblicitarie avete sviluppato rispetto al video?

La nostra offerta video permette di coprire tutti i principali formati richiesti dagli investitori: primo tra tutti il preroll - avere tanti video a disposizione vuol dire avere un ampio bacino - e, data l’importanza dell’interattività, stiamo ultimamente puntando sul “Vpaid”, una tecnologia che permette l’interazione all’interno del formato preroll. Possiamo inoltre garantire l’ottimizzazione della copertura del target e la brand awareness, grazie a formati come espandibili, interstiziali e video in focus only, mentre puntiamo all’interazione tramite i cosiddetti “contextual” video, come Interactive Picture ed Engaging Box, che massimizzano il coinvolgimento, migliorano la user experience e soddisfano i requisiti della native adv. Ai mobile surfer è dedicato il formato Intro Video Mobile, mentre la creazione di formati multi-screen consente agli inserzionisti di sfruttare e modulare copertura e frequenza dell’audience multidevice con la stessa creatività. Come ha chiuso il primo semestre 2014 LeonardoADV, e quali sono gli obiettivi per la chiusura dell’anno?

La società ha registrato nel primo semestre 2014 ricavi netti consolidati pari a 14,1 milioni di euro (in crescita del 31% rispetto ai 10,8 milioni di euro del primo semestre 2013). Nel corso del semestre, i ricavi hanno seguito una dinamica particolarmente favorevole, migliore rispetto al mercato di riferimento, grazie all’acquisizione del Gruppo HTML e alla crescita organica data dal modello di business distintivo di Triboo Media, fondato sulla stretta sinergia tra attività editoriali (publishing) e di pubblicità (advertising), che ha continuato a investire nell’innovazione tecnologica e di prodotto. 9


people MANAGER IN MOVIMENTO

10

Maria Cecilia Andretta j alfemminile.com

Gaetano Polignano j Tradelab

Maria Cecilia Andretta, 31 anni, è stata scelta come nuovo a.d. del Gruppo aufeminin per l’Italia, dove il network è presente con il portale alfemminile.com. Dal primo ottobre la manager ha preso il posto di Simona Zanette, in carica dal 2010. Dal 2005 al 2011 Andretta ha ricoperto vari ruoli di responsabilità in Italia e in Francia, aiutando diverse società, come Axélero e Pixmania, a migliorare le strategie digitali. Nel 2011 ha fondato Privategriffe.com, che in pochi anni è diventato il primo sito di e-commerce C2C nel settore della moda in Italia, di cui la manager continuerà a seguire le strategie di sviluppo.

Sbarca in Italia Tradelab, player francese in RTB, che metterà a disposizione del nostro mercato le sue competenze e tecnologie grazie alla nomina di Gaetano Polignano in qualità di country manager. Riconosciuto esperto del marketing programmatico, Polignano vanta più di 8 anni di esperienza nel settore dell'adv online, di cui 6 nell’ambito del Rtb in strutture come HiMedia e Adform. In Tradelab, avrà l’incarico di curare lo sviluppo locale, di evangelizzare un mercato poco maturo ma in piena crescita, e dirigerà la branch italiana, seguendo la selezione di un team operativo e di uno commerciale.

Nicola Novellone j Vodafone Italia

Flavio di Maio j Mattel Italy

Dopo l’uscita di Geraldina Marzolla, Nicola Novellone è dal primo di ottobre il nuovo head of brand & advetising di Vodafone Italia. Compito del manager sarà studiare e impostare la politica di comunicazione del brand sfruttando anche l’esperienza maturata in Sky Italia, dove è entrato a metà del 2011 come brand communication & innovation per poi diventare nel febbraio 2013 responsabile della neonata struttura web & digital activities della pay tv. In Vodafone avrà come principale interlocutore Gianluca Corti, direttore della divisione Consumer Mobile.

Nuovo marketing manager per Mattel Italy: si tratta di Flavio di Maio, che nel nuovo ruolo risponderà direttamente a Giuseppe Papa, neo marketing director per il SudEst Europa. La filiale italiana, guidata da Filippo Agnello, completa con un altro tassello il suo processo di riorganizzazione dovuto alla scelta da parte dell’HQ europeo di affidare all’Italia la leadership dei mercati di Grecia e Turchia. Di Maio, ex senior brand manager in Mattel Italy, avrà il compito di coordinare la squadra che agirà come punto di riferimento per tutte le attività del brand activation team, sotto la guida di Papa.

Gian Paolo Tagliavia j Ipg Mediabrands

Francesco Comi j MEC

Gian Paolo Tagliavia è stato nominato presidente della sede spagnola di Ipg Mediabrands, ruolo che ricoprirà a fianco dell'attuale carica di Ceo Mediabrands in Italia. Jose Luis Hazas, Ceo di Mediabrands Spagna, ha comunicato invece la sua uscita dall’azienda dopo oltre tre anni ai vertici. Tagliavia è entrato in IPG Mediabrands nel 2013, lasciando MTV di cui era managing director: «I miei primi compiti saranno quello di fare in modo che la qualità del servizio ai nostri Clienti rimanga alta e di dare impulso ad una nuova offerta di prodotti per le nostre agenzie».

Francesco Comi ha lasciato Percassi Group, dove ricopriva il ruolo di Crm manager, per assumere la carica di chief interaction officer in MEC. Comi vanta una significativa expertise nell’ambito del marketing digitale e del Crm, maturata nel suo percorso professionale all’interno della retail industry in Sma-Auchan, Fnac, Librerie Feltrinelli e Nectar Italia. In Percassi dal 2012, ha guidato la definizione, lo sviluppo e l’implementazione delle strategie di Crm, Loyalty e Customer Operations sui canali offline e digitali per tutti i brand del gruppo.

enGAGe | n.024-025 | 16 ott 2014


SERVIZIO

Team dedicato, consulenze strategiche, network internazionale e supporto tecnico.

AUDIENCE

Programmatic advertising per attivitĂ di prospecting, con siti in white list e publisher directory dettagliata.

STRAIGHT TO QUALITY MARKETPLACE Piattaforma di gestione per advertiser e publisher chiara e trasparente.

RISULTATI

Interfaccia per il controllo delle transazioni registrate (lead e sale), con click referral e customer journey.

info.it@zanox.com | +39 02 / 37 05 97-1 | www.zanox.com/it


IlPostdi

Elisa Lupo direttore commerciale Exponential Italia

La viewability è importante, ma l’active attention è la metrica del domani Ecco perché gli advertiser dovrebbero pretendere di più dai propri fornitori di media e tecnologia, misurando l’"attenzione attiva" attraverso l’interazione dell’utente con i formati pubblicitari Secondo la definizione di viewability fornita da MRC, un annuncio pubblicitario è considerato viewable se visto per il 50% per almeno un secondo. Questo è ciò a cui ogni cliente dovrebbe aspirare per le proprie campagne pubblicitarie, ma ci chiediamo se sia abbastanza, specialmente quando gli obiettivi sono il brand impact e l’interazione. Noi siamo convinti che i clienti debba-

no pretendere di più dalle proprie campagne, in particolare perché i modelli ad engagement, che si basano sull’attenzione attiva dell’utente, vanno oltre la promessa di viewability. Ancor prima che cominciasse il dibattito sulla viewability, i modelli a CPE offrivano di fatto ai brand la possibilità di acquistare impression che erano esplicitamente viewable. Exponential ha creato un modello

di engagement che richiede l’attenzione attiva dell’utente per almeno otto secondi, il cui vantaggio sta proprio nel fatto che l’utente può interagire con l’unità solo se questa è viewable. Inoltre, il cliente paga solo nel momento in cui l’utente ha interagito con il formato, ottimizzando quindi il proprio investimento pubblicitario. Nonostante tutte le soluzioni video display a engagement proposte da Exponential siano viewable secondo la definizione MRC, l’attenzione attiva ottenuta grazie all’engagement del Firefly Video va ben al di là di questo concetto. Se i brand si ritengono soddisfatti con soluzioni e fornitori che offrono la viewability come massima aspettativa, allora l’offerta proposta da Exponential è da considerarsi molto qualitativa e con un’evidente marcia in più.

elisa Lupo

direttore commerciale Exponential Italia Exponential Interactive è una società specializzata in advertising intelligence e media solutions digitali con sede a Emeryville, CA. In Italia la società opera dagli uffici milanesi sotto la guida di Elisa Lupo, da dove mette a disposizione del mercato un ampio ventaglio di formati e soluzioni multiscreen, prodotti dalle quattro “engagement division” Tribal Fusion, Firefly Video, AdoTube e Appsnack


Contemporary marketing

Arriva Lancia Ypsilon ELLE: il “bello di essere donna” con un pizzico di ironia

E’

fashion e ironica la nuova edizione di Lancia Ypsilon ELLE, la serie speciale che nasce dalla rinnovata partnership di Lancia con il magazine femminile di Hearst, e che verrà comunicata al pubblico con una campagna che gioca in maniera simpatica e intelligente sul “bello di essere donna”. Lo spot tv firmato dall’agenzia Armando Testa mostra un insolito pit-stop che si trasforma in una curiosa seduta di make-up: a ricevere le speciali attenzioni di uno stravagante team di meccanici, vestiti con un elegante e seducente smocking, sono la Ypsilon ELLE e la sua affascinante conducente. Lo stesso concetto viene ripreso anche su stampa e affissione, mentre sul digital la campagna svela tutto il suo potenziale ironico. Lancia ha deciso di rendere Facebook ancora più “rosa” con “Facebook pour ELLE”, l’applicazione che nasconde i contenuti pubblicati dagli amici uomini e li sostituisce con le “ELLE pills”: consigli di bellezza, news dal mondo della moda, suggerimenti su casa e lifestyle, ricette gourmet. Inoltre, a breve saranno online sul sito Lancia tre clip che scherzano sugli stereotipi uomo/donna, proponendo una sorta di “traduttore” di cosa realmente si celi dietro un’affermazione femminile. La campagna digital è stata curata da Bitmama.

enGAGe | n.024-025 | 16 ott 2014

Testimonial: Julia Roberts protagonista della nuova comunicazione Calzedonia

IL

sorriso e (sarebbe il caso di dire) le lunghe gambe di Julia Roberts saranno i nuovi testimonial di Calzedonia. Il brand di calze e collant ha infatti scelto la star di Hollywood come protagonista della sua nuova campagna televisiva: un viaggio della mente che si snoda tra la Scozia, Parigi e la Toscana. Un filmato che esplora le femminilità e i suoi mondi, prodotto da Filmmaster e realizzato da Saatchi & Saatchi, con la regia di Ago Panini.

13


NEXT

Contemporary marketing

Martini accende i desideri spuntano in rete i primi dettagli della nuova campagna del vermouth, che si avvale della regia di un figlio d’arte: Jake Scott di Alessandra La Rosa

erchè non assecondare i propri desideri? Con questa domanda, Martini ha dato il via sul suo profilo Twitter al teasing della nuova campagna #begindesire. Una campagna che abbandona i fasti hollywoodiani per raccontare un sogno italiano. Italiano è anche il set dello spot, girato a Roma da Jake Scott, figlio del celebre regista Ridley Scott, che, tra le strade del centro della capitale, ha rappresentato una storia fatta di incontri casuali che cambiano la vita. E questa è stata anche la storia dell’attrice protagonista dello spot, Elena, una giovane studentessa di scienze politiche rumena, notata

P

da Scott mentre lavorava come cameriera in un bar della capitale. Non è la prima volta che gli spot pubblicitari Martini costituiscono un importante trampolino di lancio per ragazze che non pensavano neanche minimamente di diventare affermate attrici. L’esempio più famoso è quello di Charlize Theron, lanciata proprio da uno spot Martini nel 1993. La creatività è firmata dall'agenzia Opperman Weiss di New York, mentre le pianificazioni sono curate da ZenithOptimedia. A livello internet, invece, i partner sono Edelman per le digital pr ed E3 per i social. Curiosi di vedere lo spot in tv? Bisognerà aspettare fino alla fine di questo mese.

Fiat 500X quando l’utilitaria si fa sexy

5

00: un brand dall’equity indubbia, che Fiat sta capitalizzando con una serie di estensioni che ne ampliano il target. Dopo la familiare 500L, ora tocca al crossover 500X, svelato al Salone di Parigi. Occasione in cui ha debuttato il primo spot di lancio, già diventato fenomeno virale sul web. L’idea creativa è dell’agenzia americana The Richards Group, e gioca su come un’utilitaria possa diventare un mini Suv grazie agli effetti miracolosi del Viagra su una normale Fiat 500. Il film è stato girato in Toscana, tra i borghi storici di Pitigliano, Sorano e San Quirico d’Orcia, location scelte anche per esprimere al meglio l’italianità della storia e quindi della 500X. La trama, davvero divertente, è enfatizzata dal regista Antony Hoffmann (in esclusiva in Italia con Filmmaster Productions) che ha saputo lavorare in modo magistrale con gli attori e rendere ancora più ironico il doppio senso. 14

Aspirina cambia nome e diventa Aspirina Dolore e Infiammazione, per rendere più evidenti le sue indicazioni d’uso. Il nuovo farmaco sarà oggetto di una campagna televisiva, attesa per la seconda metà di questo mese.

Dopo essere stato la star delle calli di Venezia con il suo matrimonio, George Clooney a breve tornerà a bere caffé Nespresso in tv. La nuova adv partirà tra novembre e dicembre e lo vedrà insieme a Jean Dujardin.

Fine novembre. Sarà entro questa data che prenderà il via la nuova campagna natalizia di Balocco. Contemporaneamente con l’on air, verrà attivata anche la nuova piattaforma digitale del brand dolciario.  Tempo di restyling per i siti Condé Nast. Dopo il go live di Marieclaire.it il 16 settembre, il prossimo in lizza è Cosmopolitan.it, che da novembre avrà un nuovo look. enGAGe | n.024-025 | 16 ott 2014



Contemporary marketing

I fantastici Twenty di Marketing Multimedia

el 1994 in radio impazzava “The Rhythm of The Night” di Corona e gli uffici erano affollati di cose che, seppur ingombranti, erano necessarie alla propria attività. Testimone e protagonista di quel tempo e delle evoluzioni che l’hanno reso ormai un ricordo è Marketing Multimedia Group, il gruppo milanese fondato da Roberto Silva Coronel che nei primi giorni di ottobre ha celebrato i suoi fantastici “Twenty”. Un momento importante in cui gettare le fondamenta per una nuova avventura professionale sfidante, che elegge l’innovazione a vero e unico driver per crescere. E’ questa l’impressione con cui usciamo dal Party di celebrazione dei 20 anni del Gruppo, svoltosi sabato 4 ottobre a Milano. Il locale “Killer Kiccen” è diventato un ponte tra il passato e il futuro che si regge su un presente di grandi trasformazioni per la realtà. Una Mostra ha accompagnato gli invitati in un viaggio tra vent’anni di progetti web targati Marke-

N

16

ting Multimedia, alla scoperta di quegli elementi che anno per anno hanno determinato l’evoluzione del design delle pagine internet comparandole con quelle a cui oggi siamo tutti abituati. Un set per Selfie, ha poi permesso anche una vera e propria trasposizione fisica in un ufficio di vent’anni fa accompagnata musicalmente da brani di un decennio, di transizione per molti, ma estremamente significativo per altri, soprattutto per il gruppo di Silva Coronel. Dopo aver affiancato in questo arco di tempo centinaia di aziende nella transizione verso il digitale supportandole nella costruzione della presenza online e curandone in particolare gli aspetti le-

La società fondata e guidata da Roberto Silva Coronel ha spento in ottobre 20 candeline. un traguardo importante, celebrato con un Party esclusivo a tema anni 90, che segna un nuovo inizio per la struttura. Il tutto rimarcato dal payoff “Digital innovation group” di Teresa Nappi

enGAGe | n.024-025 | 16 ott 2014



Contemporary marketing

MMM20Y Party Nelle foto, alcuni momenti della festa a tema anni 90 svoltasi al "Killer Kiccen" di Milano il 4 ottobre. Amici e clienti di Marketing Multimedia hanno celebrato insieme al team, i 20 anni di un Gruppo che dal 1994 ha affiancato centinaia di aziende nella loro transizione verso il digitale. Nella pagina accanto (foto in basso), Roberto Silva Coronel

18

gati alla performance, la società si vede in un prossimo futuro come partner ideale per guidare i brand a ripensare in modo strategico processi e approcci della propria presenza online sia in termini di ecommerce sia di interazione evoluta con i clienti sul punto di vendita. «Fin dalla nascita di MMM, le nostre parole chiave sono state qualità del lavoro e aggiornamento costante – spiega il founder e ceo di Marketing Multimedia Roberto Silva Coronel nel corso del party –. Ora tagliato il traguardo dei vent’anni, vogliamo essere ispiratori di una nuova wave e aiutare le aziende italiane a cogliere le opportunità di cambiamento del digitale, innanzitutto partendo dal concetto di shopping experience. Questo evolve rapidamente e passa da uno store online orientato al commercio verso l’estero, alla digitalizzazione stessa del punto di vendita. Oggi almeno il 60% degli acquisti sono “digital purchase”, non perché effettuati in rete ma perché in qualche modo influenzati dalla rete; ecco perché il presidio digitale diventa una significativa leva competitiva». Proprio in funzione di questa nuova mission, Marketing Multimedia Group modifica il proprio payoff da “Digital performance group” a “Digital innovation group”, portandosi dietro comunque un bagaglio di vent’anni di evoluzione, entro i quali ha esteso sempre di più le proprie aree di competenza. Anni in cui in particolare si è vista la nascita di business unit orientate al raggiungimento dell’eccellenza nel proprio settore grazie a team di lavoro dedicati e alla creazione di sinergie efficaci con gli altri business. Come PrimeWeb, digital agency per lo sviluppo di siti web; DigitalEvents, realtà per l’organizzazione di eventi ad alto contenuto tecnologico; e PerforMedia, società per la pianificazione media passata nel 2014 sotto il controllo di DigiTouch Group. Grazie a queste, il gruppo ha raggiunto nel 2013 un fatturato consolidato di circa 10 milioni di euro e ha rafforzato ulteriormente la propria offerta proponendosi anche come partner all’estero grazie alla creazione nel 2014 di RarTech LTD, società con sede a Malta per lo sviluppo del business a livello internazionale. enGAGe | n.024-025 | 16 ott 2014



f o c u s

Video everywhere Gli spot che vivono sul digital hanno sempre meno da invidiare ai commercial tv in fatto di numeri, creatività e misurazione. Inoltre, sono mobile, e agli spender piacciono sempre di più di Vincenzo stellone

n Europa, secondo l’AdEx Benchmark 2013 di IAB Europe, il video advertising ha registrato un +45,4%, raggiungendo un valore di 1,2 miliardi di euro. Incremento analogo negli Usa, dove ha registrato nel 2013 una crescita del 44,5% raggiungendo quota 4,18 miliardi di dollari secondo dati eMarketer. Per quest’anno l’istituto prevede un’ulteriore crescita del 41%, fino a sfiorare i 6 miliardi di dollari. E l’Italia? Anche qui un ragguardevole +37,5 nel 2013. A livello mondiale, secondo il Global Entertainment & Media Outlook di Pwc e Iab Italia, fra il 2014 e il 2017 il video advertising compirà un balzo in avanti del +82%. Bastano questi dati a dare un’idea dell’esplosione del fenomeno. Che si sviluppa seguendo lo stesso sostenuto ritmo di crescita dell’audience dei vi-

I

20



f o c u s deo online: secondo l’ultimo Adobe Digital Video Report sono stati visti 35,6 miliardi di video online nel primo trimestre del 2014, il 25% dei quali da device mobili. Nello stesso periodo, il consumo della “Tv everywhere”, da molteplici device, è cresciuto del 253% rispetto all’anno precedente. Ed è di quest’anno l’annuncio della multinazionale degli snack Mondelez International, una delle più grandi aziende al mondo nel settore food (suoi, fra gli altri, i brand Philadelphia, Oro Saiwa, Oreo, Milka), che ha dichiarato di voler investire il 50% del budget pubblicitario per il 2014 nel digitale concentrandosi sul video advertising. «Ci stiamo focalizzando su un approccio più "agnostico" verso il tipo di schermo e ci allontaniamo da quello più tradizionale che raggiunge i consumatori nel salotto di casa», ha dichiarato Ivelisse Roche, associate director for global media and consumer engagement di Mondelez. L’intenzione è chiara: intercettare utenti che sempre più spesso consumano contenuti video online, sia da pc che in mobilità, piuttosto che davanti alla televisione. I video ads presentano il grande vantaggio di poter fornire una grande ricchezza e varietà di contenuti multimediali unitamente alla possi-

bilità di targetizzare il messaggio e misurare in tempo reale i risultati, che è propria della digital advertising. Inoltre, consentono di intercettare audience che diventano sempre più “mobile”. Nel mondo il numero di smartphone ha ormai superato il miliardo e dovrebbe raddoppiare entro il 2016. Questo, insieme alle connessioni che diventano sempre più veloci e potenti e alla crescente disponibilità di dati per i consumatori, finisce per aprire un ventaglio di nuove opportunità per gli inserzionisti, più liberi di puntare sui video. E avrà un impatto anche sui formati degli ads: per la fruizione da smartphone e tablet infatti sono più adatti i formati brevi e agili, da 10-15 secondi. Si assiste intanto a un affermarsi delle pianificazioni basate sul programmatic buying, che consente l’acquisto automatizzato di utenti altamente profilati. Secondo una ricerca di Adap. tv, il 57% di tutta la spesa di video digitale in Europa avviene in modalità programmatica, una percentuale più alta che negli Stati Uniti (51%). Questo apre ulteriori possibilità, ma anche nuove sfide che gli inserzionisti, le agenzie e gli editori devono affrontare per poter rispondere in maniera efficace alla domanda di video da parte dei consumatori.

Il punto con IAB Italia Proprio al video adv è dedicata la seconda edizione 2014 di IAB Seminar, l’evento organizzato dall’associazione presieduta da Carlo Noseda per approfondire tematiche verticali attraverso l’opinione di esperti e l'analisi di best practice. L’appuntamento è per il 16 ottobre presso la Sala Collina della sede di Gruppo 24 Ore, a Milano.

22



f o c u s

Teads Italia Il video ci piace "outstream" Reinventare la pubblicità video, promuovendo strategie di distribuzione che ne assicurino il 100% di visibilità. Questo l’obiettivo della sigla prima conosciuta come Ebuzzing & Teads e che da ottobre ha semplificato il proprio naming

artiamo da un presupposto positivo. Il video advertising è l’unico segmento digital che cresce a doppia cifra sia in termini d’investimenti che d’investitori. Oltre 11 miliardi di dollari è il dato delle revenue che questo mercato prevede di raggiungere entro la fine del 2016 (fonte: MagnaGlobal) anche grazie ad un nuovo importante trend: il programmatic buying. Così Giuseppe Bronzino, managing director Teads Italia introduce il tema del video online. In questo contesto l’agenzia, che a inizio ottobre ha annunciato il rebranding globale (da Ebuzzing & Teads a semplicemente Teads) è stata tra i primi promotori del concetto di oustream, che grazie a formati innovativi come inRead favorisce una targetizzazione precisa, sia rispetto ai classici parametri socio-demografici, che per quanto riguarda il comportamento reale degli utenti. Il tutto partendo dal celebre motto “Content is king distribution is Queen”.

P

Qual è il segreto del successo riscosso negli ultimi anni dal video online sia tra gli utenti “prosumer”, sia tra le aziende come strumento di comunicazione? Il fenomeno è mondiale, ma sicuramente il caso 24

MIssion Con l'obiettivo di garantire la massima visibilità alle adv video online, Teads Italia, di cui è managing director Giuseppe Bronzino (in foto) mette a disposizione del mercato formati pensati per garantire una reale viewability

Italia è significativo, in termini di adozione del formato e di crescita rapida e costante degli investimenti, perché stiamo parlando di un Paese con una grossa tradizione televisiva: sia in termini di fruizione da parte degli utenti, che per quanto riguarda la concentrazione elevata degli investimenti da parte delle aziende. Non è, pertanto, una sorpresa che sia stato un successo. Adesso bisogna passare alla fase due, che favorisca una pianificazione più evoluta, sia in termini di precisione verso il target, che in termini di contenuto da proporre. Quali sono le novità e i servizi offerti da Teads nel campo del video advertising? La nostra mission è reinventare la pubblicità video online, promuovendo strategie di distribuzione dei contenuti outstream. Tra i nostri principali obiettivi c’è sicuramente l’esigenza di garantire il 100% di visibilità dei contenuti video. Sapevate che nel 2013 quasi il 54% dei contenuti pubblicitari non sono stati fruiti dagli utenti (fonte: comScore, ndr)? Questo è un danno non trascurabile dagli inserzionisti. Già dallo scorso anno dunque stiamo promuovendo inRead, un formato rivoluzionario che offre agli inserzionisti la garanzia di visualizzazione completa. Grazie anche al rebrand annunciato in questi giorni, inoltre, abbiamo colto l’occasione per inaugurare la nostra video SSP proprietaria. Oggi siamo quindi in grado di offrire servizi di programmatic buying, inventory di qualità grazie a un network di premium publisher, formati outstream che posizionano il contenuto pubblicitario video fuori dal flusso tradizionale per forza legato a un altro contenuto video e viewability assicurata e inserita nei parametri di accordo sia con i publisher che con gli investitori. Come ha chiuso il primo semestre 2014 Teads, e quali sono gli obiettivi per la chiusura dell’anno? Per quanto ci riguarda la raccolta pubblicitaria sta andando bene e ci vede in crescita rispetto al 2013. Il primo semestre 2014 abbiamo chiuso a +12% rispetto allo stesso periodo del 2013 e, sempre cavalcando la nostra ambizione di crescita, abbiamo un obiettivo di chiusura anno che dovrebbe attestarci tra 15% e 20% rispetto a quanto fatto lo scorso anno. enGAGe | n.024-025 | 16 ott 2014



f o c u s

Rocket Fuel Video e performance, l’unione fa la forza Specialista di programmatic buying, il player è in Italia da appena un anno, ma ha già messo a segno importanti risultati. Affiancare soluzioni video ad attività di performance, e retargeting, le novità della sua proposta ata negli Stati Uniti nel 2008, Rocket Fuel ha inaugurato gli uffici di Milano nel luglio 2013. La società ha sviluppato tecnologie automatizzate di programmatic buying e ottimizzazione, in grado di operare in logica multi-formato, multicanale (display, video, mobile, social) e multicampagna. Ne parliamo con Enrico Quaroni, country manager Italy.

N

Quali sono a vostro avviso le tendenze più interessanti nel video advertising? In ambito video, le aziende cominciano a pianificare sempre più tramite il programmatic buying. Questa è al momento una delle modalità di fare adv più amate dal mercato Italiano, che in Europa per il video adv in termini assoluti è secondo solo a UK. Uno dei trend più interessanti è il sempre più frequente coinvolgimento di partner specializzati in programmatic per la creazione di campagne video sui mezzi digitali. Come possono essere integrate oggi le attività di video advertising e programmatic? Da una parte, se si vuole avere garanzia di una targetizzazione impeccabile, il programmatic aiuta moltissimo rispetto a metodologie più tradizionali. Dall'altra parte permette un percorso più “naturale”. Grazie al proprio sistema di “intelligenza artificiale” Rocket Fuel è infatti in grado di lavorare sull'audience che dimostra maggiore interesse verso il contenuto, favorendo il naturale processo di viralizzazione tipico dei video online. Mostrare il video a chi è più interessato, questa è una interessante evoluzione del programmatic buying. Quali sono i servizi offerti da Rocket Fuel a brand e aziende? Stiamo riuscendo a fare entrare sempre più nelle pianificazioni dei clienti soluzioni video affiancate ad attività di performance. Il vantaggio è che 26

Focus on Particolarmente interessanti secondo Enrico Quaroni, country manager per l'Italia di Rocket Fuel, sono le opportunità di targetizzazione offerte alla video adv dal programmatic

i due strumenti di comunicazione sono in grado di ottimizzare vicendevolmente le prestazioni. Le due campagne, proseguendo in parallelo, fanno convergere dati rilevanti nell'unico cervellone di Rocket Fuel, che lavora ottimizzando entrambe le attività. Un'ulteriore novità è data dalla possibilità di unire all'attività video anche il retargeting su coloro che hanno visualizzato il video, attività sperimentata su alcuni clienti con ottimi risultati. Quali sono i settori merceologici oggi più interessati a questo tipo di iniziative? L'automotive è sicuramente il settore più interessato ad indagare e sperimentare le attività di video advertising con investimenti significativi. Segue la cosmesi e non escludo che in un futuro prossimo ci possa essere un maggiore interessamento anche tra i brand del largo consumo, soprattutto in ambito food. Quali sono i trend del business di Rocket Fuel, e come si inserisce la unit italiana nel contesto internazionale? Sicuramente Rocket Fuel opera in questo momento in un contesto molto favorevole per il programmatic buying. Secondo numerose ricerche infatti il settore sta crescendo in maniera consistente a livello mondiale. Dall'Italia arrivano ottimi segnali, e si manifesta grande interesse per un mercato in fermento. Nel Bel Paese siamo sbarcati da poco più di un anno, ma già abbiamo avuto modo di affermare la nostra professionalità grazie a importanti risultati. Lavoriamo per confermare il trend positivo anche nel 2015. enGAGe | n.024-025 | 16 ott 2014


tg|adv L'immagine dice più di mille parole La concessionaria è in prima linea nello sviluppo di formati veicolabili su tutti i device, di alta qualità, efficaci e non invasivi, in grado di fare incetta di consensi sia tra gli investitori sia tra i consumatori immagine dice più di mille parole: ne è convinto Alberto Gugliada, chief executive officer di tg|adv, secondo il quale il successo del video advertising sta proprio nella sua capacità di raccontare storie per immagini e di coinvolgere in pochi secondi. Ricca e in costante crescita la “famiglia” di formati responsive messa a disposizione dei clienti della concessionaria.

L'

Quali sono le tendenze più interessanti oggi nel campo del video advertising? I trend più interessanti risiedono nella qualità del prodotto. Sono finiti i tempi nei quali si “copia-incollava” il contenuto dall’off screen all’on screen. Oggi la pubblicità video ha raggiunto livelli che si allontanano di poco dalle produzioni cinematografiche e i formati sono ideati e realizzati tenendo il timone ben saldo verso uno storytelling che sappia esplodere nel suo picco d’engagement in pochi secondi, portando l’utente esattamente dove vogliamo che clicchi o scorra. È un’arte il video advertising, e come tale deve essere approcciata. Questo è ciò che ci spinge nella nostra mission creativa e che è sempre più apprezzato dai nostri clienti, stufi di un video advertising privo di una storia da raccontare, prima che d’impatto. Perché il video online, negli ultimi anni, ha avuto tanto successo come strumento di comunicazione e di promozione? Il perché è semplice: l’uomo è da sempre affascinato dalla comunicazione per immagini e il trend, soprattutto social, ci insegna che giorno dopo giorno l’immagine sta soppiantando la lettera in un gioco di condivisioni virali. L’immagine, in questo caso il video, affascina sia il consumer che il prosumer e anche le aziende, che si trovano sempre di più a sedersi accanto al regista per produzioni che nulla hanno da invidiare a quelle cinematografiche. Insomma, enGAGe | n.024-025 | 16 ott 2014

è sempre più vero che l’immagine può dire più di mille parole. Quali sono le novità o comunuque più in generale i servizi offerti dalla concessionaria tg|adv nel campo del video advertising? Siamo impegnati nello sviluppo di formati 100% responsive, che abbiano quindi pari efficacia su diversi device, raggiungendo con lo stesso impatto chi consulta lo smartphone, chi è davanti al computer o chi naviga con il tablet. Questa è la missione di EVA (Engagement Video Advertising, ndr), dedicato al target femminile, e degli altri formati come Sapiens 2.0, per il target maschile, e Popcorn, per il circuito cinematografico. Ma la “famiglia” è in costante crescita. tg|adv ricerca e mette in pratica il miglior modo di veicolare un contenuto pubblicitario sugli schermi dei naviganti italiani, risultando al contempo efficaci e il meno invasivi possibile. Veniamo ai primi sei mesi di quest'anno: quali risultati avete raggiunto, e quali gli obiettivi per la chiusura ormai prossima del 2014? tg|adv ha chiuso il primo semestre con una forte crescita di mercato dovuta alla qualità delle scelte realizzate e dei prodotti commercializzati. Riteniamo che la fine dell’anno sia un po’ particolare, ma pensiamo comunque che tg|adv possa chiudere in netta crescita rispetto al 2013 e, in ogni caso, considerevolmente sopra la media di mercato. Questo grazie a una serie di iniziative che sono state messe in atto nel corso dell’anno, sia dal punto di vista dell’organizzazione interna del commerciale e del marketing, sia per quanto riguarda i prodotti commercializzati. Vision Secondo Alberto Gugliada, ceo di tg|adv (in foto), il successo del video advertising sta nella sua capacità di raccontare storie per immagini e di coinvolgere l'utente in pochissimo tempo

27


f o c u s

Ciaopeople Media Group Una passione per il video (adv)

Grazie alla produzione e distribuzione di video, con Fanpage.it e la piattaforma Youmedia, Ciaopeople Media Group vive un anno di crescita esponenziale. E si prepara a lanciare la propria struttura di vendita interna

on oltre 60 milioni di richieste di preroll al mese, Youmedia è il quarto bacino video in Italia, costantemente alimentato da una rete di video reporter. E insieme a Fanpage.it rappresenta un asset fondamentale per Ciaopeople Media Group, editore specializzato nell’informazione online, nella produzione multimediale e nei servizi di intrattenimento e gioco. Per fare il punto su questo particolare pilastro del business di Ciaopeople Media, abbiamo intervistato il marketing manager Giorgio Mennella.

C

Quali sono a vostro avviso le tendenze più interessanti oggi in ambito video? Negli ultimi anni l’advertising video è cresciuto in maniera esponenziale, con tassi di crescita che superano il 30%. Assistiamo negli ultimi mesi a una duplice evoluzione delle prospettive della video adv. Se da un lato si continua con gli stessi classici modelli di vendita, dall’altro le tecnologie permettono sensibili passi avanti in termini di erogazione su audience profilata e segmentata. La crescita del market share del programmatic nella vendita di preroll è un segnale fondamentale. Allo stesso modo stiamo assistendo ad un drenaggio di traffico da desktop verso il mobile, una tenden28

Asset Giorgio Mennella, marketing manager di Ciaopeople (in foto), identifica il video come uno dei pilastri del "sistema" Fanpage

za che porterà gli editori ad adeguarsi creando nuove sacche di inventory video che oggi risultano ancora troppo poco sfruttate. Perché il video online negli ultimi anni ha avuto tanto successo sia tra gli utenti “prosumer”, sia tra le aziende? Il video online ha permesso di riproporre nel digital il modello di advertising della televisione. È stato più facile convincere utenti e advertiser a passare ai nuovi supporti mantenendo un prodotto simile. Il video online, una volta sbarcato sui social network, ha inoltre permesso ai brand di godere di una distribuzione organica del loro messaggio tra gli utenti, pronti a condividerli con le proprie reti di contatti. Qual è il ruolo dei video all’interno di Fanpage.it? Fanpage.it, e Ciaopeople Media Group, hanno fatto della produzione e della distribuzione video un asset focale. Riceviamo oltre 60 milioni di richieste di preroll al mese e la nostra piattaforma Youmedia, anche sulla base dell’ultima ricerca di GroupM, si posiziona come quarto bacino video d’Italia. Abbiamo un player altamente performante che ci permette di erogare video in ultra HD e deliverare preroll su tutti i device. I contenuti di Youmedia sono forniti dalla nostra rete di video reporter che quotidianamente raccontano ciò che accade sul territorio italiano. Fanpage.it ha riportato in strada il giornalismo, formando reporter dal forte background tecnologico, in grado di creare il contenuto, montarlo e distribuirlo online istantaneamente. A comprovare la vocazione al video arriva The Jackal, società di produzione video entertainment e commercial per brand quali 20th Fox, Pirelli e De Agostini. Come ha chiuso il primo semestre 2014 Fanpage.it, e quali sono gli obiettivi per la chiusura dell’anno? Godiamo di una crescita esponenziale in termini di traffico e fatturato, una crescita che si attesta oltre il 45%, e contiamo in una chiusura d’anno molto positiva. Sfruttando la scia di questo trend estremamente positivo, nel gennaio 2015 Ciaopeople Media Group lancerà inoltre la propria struttura di vendita interna, aggiungendo valore al proprio asset digitale. enGAGe | n.024-025 | 16 ott 2014


zanox Ma il video fa performance?

strumento del video, essendo già abituati al suo utilizzo sui canali tradizionali.

Il network di performance marketing che anche quest'anno conferma la propria crescita legge nel video online opportunità uniche attraverso cui i brand possono raccontare la propria offerta ome spiegato dal Regional Director Southern Europe di zanox, Michele Marzan, nel settore video advertising i cambiamenti più interessanti riguardano il modo in cui i consumatori stanno scoprendo e interagendo con i contenuti video. L’aumento dei device mobile e dei tablet presenta la necessità e l’opportunità per gli inserzionisti di affrontare un pubblico tramite dispositivi differenti, evitando quindi la frammentazione. Sebbene nella nostra industry la normalità sia ancora, purtroppo, la semplice trasposizione dei video commerciali sui canali digitali, in questo momento è in corso una fase di comprensione e studio di nuove opportunità. Un altro trend emergente, spiega sempre Marzan, è lo sviluppo di video multimediali interattivi ancora più evoluti. Video che permettono di offrire alle audience sia esperienze di visioni dei prodotti più coinvolgenti sia di interagire con funzionalità specifiche embedded per ottenere maggiori informazioni circa i prezzi, oppure approfondimenti ulteriori di prodotto per poter così accelerare la fase di info-commerce.

C

Secondo lei, a cosa è imputabile il successo che il video online sta registrando negli ultimi anni sia tra gli utenti “prosumer” sia tra le aziende come strumento di comunicazione? Credo che il successo sia intrinseco nella stessa natura del video: è uno strumento in grado di raccontare una storia e quindi lato advertising di spiegare molto bene i prodotti, invogliando molto più gli utenti all’acquisto. La chiave del successo, a mio avviso, sta tutta nella “potenza dello storytelling”, la storia permette di trasmettere i messaggi in maniera più coinvolgente e impattante, avvicinando maggiormente i consumatori ai valori di brand ed al posizionamento desiderato dall’azienda. Infine, al successo dei video online ha certamente contribuito la maggiore familiarità dei reparti marketing e comunicazione con lo enGAGe | n.024-025 | 16 ott 2014

L'opinione Per Michele Marzan, Regional Director Southern Europe di zanox, lato performance marketing la potenza dei video sta invogliando all'innovazione soprattutto per quanto riguarda le landing page

Quali sono le novità e i servizi offerti da zanox nel campo del video advertising? Premesso che, come raccontavo prima, il mercato del video advertising non è ancora giunto alla sua maturazione, le principali novità offerte dal mondo zanox si concentrano ancora negli ambiti più richiesti attualmente dal mercato ovvero nel programmatic advertising, nella convertion optimization, realizzabile attraverso lo zanox Booster, e nello sviluppo del network. Tuttavia, direi che in questo momento per il performance marketing la potenza dei video sta portando a una sempre maggiore innovazione delle landing page, integrate sempre più spesso con materiale video in grado di spiegare meglio il prodotto e di invogliare maggiormente all’acquisto. Lo step successivo sarà una vera e propria integrazione diretta tra l’advertising e l’e-commerce. Come sono andati per voi i primi sei mesi di quest'anno, e quali obiettivi avete in mente di raggiungere alla sua chiusura? zanox anche nel 2014 si conferma il network leader in Europa nel performance marketing, in crescita costante anche grazie al recente completamento della dell’integrazione con Affiliate Window che ci permetterà di beneficiare di nuove e importanti sinergie tra i mercati soprattutto a livello internazionale, sia in ottica advertiser che publisher. Per quanto riguarda l’Italia, nel 2014 abbiamo attivato oltre 80 nuovi clienti nell’ambito dell’Affiliate Marketing e oltre 70 nell’ambito del P ro g ra m m a t i c Advertising. Interessanti tassi di crescita li abbiamo riscontrati in particolare nei settori dell’arredamento e della cura della persona.

29


f o c u s

Payclick PIU’ 46% CON I VIDEO IN POPPA Obiettivi corretti al rialzo e team in continua espansione. Questi i risultati della struttura guidata da Luca Formicola, raggiunti grazie a professionalità, competenza e capacità di innovare cavalcando i più interessanti trend dei mezzi digitali . questi presupposti l’a.d. di Payclick Luca Formico-

la non ha dubbi sul fatto che una buona comunicazione video possa fare molto per la brand reputation ed il marketing di un’azienda, rappresentando il canale che meglio sposa le nuove modalità di fruizione dei contenuti online. Le aziende del resto non hanno tardato a rispondere, potenziando la comunicazione video sul web e diffondendo i contenuti anche tramite social network e community. «Dal canto nostro – spiega Formicola - cerchiamo di sviluppare nuove soluzioni, ampliare il nostro network e soddisfare al meglio questa richiesta del mercato».

n base alla recente ricerca del ConsumerLab Ericsson, una persona su due guarda tv o video su smartphone settimanalmente e il 46% di questi lo fa fuori casa. I video inoltre hanno potenzialmente un alto tasso di viralità, che agevola la diffusione del messaggio delle aziende. In generale il traffico generato da video cresce sempre più, il 55% circa ogni anno, e rappresenterà più del 50% del traffico mobile nel 2019. Partendo da

I

30

Il manager Nella foto sopra Luca Formicola, amministratore delegato di Payclick

Perché il video online, negli ultimi anni, ha avuto tanto successo sia tra gli utenti “prosumer”, sia tra le aziende come strumento di comunicazione? Oltre alla diffusione degli smartphone e la conseguente fruizione dei contenuti in mobilità, I’engagement presso i “nuovi consumatori”, che vengono raggiunti da video è sicuramente maggiore rispetto ad altri canali; ciò è ancora amplificato dalla possibilità degli utenti stessi di avere un ruolo più attivo, di veicolare e diffondere i video aziendali attraverso i social, di poter commentare i contenuti stessi, intraprendere un dialogo con gli altri consumatori e con il brand. Sul fronte delle aziende, soprattutto se l’obiettivo di comunicazione è l’incremento della brand awareness, i video sono una risorsa preziosa che, permette di creare un rapporto nuovo e più diretto ed emotivo con l’utente. Resta però da valutare il modo migliore in cui integrare lo strumento nel media mix e capire come questo rapporto con l’utente si traduca in conversioni. In linea con queste tendenze, PayClick ha sviluppato formati e soluzioni di video adv personalizzate, riservando audience verticale ed adeguata ai prodotti promossi. Quali sono le novità e i servizi offerti da PayClick nel campo del video advertising? Payclick ha studiato diverse soluzioni per il digienGAGe | n.024-025 | 16 ott 2014


tal video advertising, un canale su cui stiamo investendo molto e per il quale stiamo mettendo a punto nuove tecnologie e proposte che siano in linea con le nuove tendenze nel comportamento mediatico degli utenti. Ad oggi, generiamo circa 10 milioni di view al mese, proponendo diversi formati: dal video adv in overlay ai formati tradizionali. Abbiamo un nostro player Html5, compatibile con tutti i formati (mp4/ogg/webm), tutti i browser, e pensato soprattutto per il mobile. Questo sistema si presta a numerose personalizzazioni, ad esempio, la possibilità di inserire una skin brandizzata esterna al video. Cerchiamo di rende-

più impatto Sopra, un esempio di video lead di Payclick. Nell'immagine sotto, il team dell'agenzia in un "selfie" collettivo

re sempre migliore l’esperienza dell’utente: utilizziamo un server dedicato per rendere più veloce il caricamento dei video e, sempre in quest’ottica, facciamo in modo che i contenuti partano con audio muto nei primi secondi, attivabile poi con modalità on-mouse-over; impostiamo un frequency cap, in modo da mostrare all’utente il video solo una volta nelle 24 h. L’ attenzione, in linea con la nostra mission, è volta ad ottimizzare l’investimento delle aziende inserzioniste, considerato che abbiamo a disposizione un network di siti premium e verticali: una platea ben segmentata ed attiva. Offriamo, poi, un ventaglio di modelli commerciali per rispondere alle diverse esigenze dei clienti: si va dalla classica remunerazione a Cpm a quella a Cpv, in cui la commissione scatta dopo 5-15 secondi, in modo da impegnare risorse del cliente solo per audience concretamente interessate al messaggio. Come ha chiuso il primo semestre 2014 PayClick, e quali gli obiettivi per la chiusura dell’anno? Innovazione, professionalità, competenza e passione sono stati i vettori che ci hanno consentito di superare agevolmente gli obiettivi del primo semestre. Questo ci ha consentito di alzare l’asticella per la chiusura dell’anno, portando l’obiettivo iniziale di 6,4 milioni di euro di fatturato a 7 milioni con un Ebitda vicino al 30%. Il 2013 è stato chiuso con 4,8 milioni di fatturato, abbiamo quindi una stima di crescita del 46% circa. Anche il nostro staff continua a crescere, e questo ci permette di acquisire nuove risorse e nuove professionalità per curare e perfezionare le nostre attività storiche e proporre sempre nuove soluzioni.

enGAGe | n.024-025 | 16 ott 2014

31


num b3r5

media in cifre

La tiepida estate dell’online adv

◆  Il trimestre giugno-luglio-agosto, tutto a segno più, ha consentito al mercato pubblicitario di riportarsi in terreno positivo rispetto al 2013. In evidenza il mobile, che compensa un andamento “flat” del web L’estate del mercato pubblicitario online si chiude con un bilancio soddisfacente, che consente al settore di riportarsi in terreno positivo in termini di progressivo annuale dopo una prima parte di 2014 sotto le attese, con un’infusione di fiducia per una chiusura d’anno a segno più. Dopo un giugno a +10%, complici i Mondiali di calcio seguitissimi sui device mobili, e un luglio a +4,4%, i dati rilevati dall’Osservatorio FCP-Assointernet per il mese di agosto hanno infatti registrato +6,7%. Per quanto riguarda il dato progressivo gennaio-agosto, il bilancio è come anticipato positivo, pur se di un timido +0,9%. Un trend trainato soprattutto dalla crescita del mobile, come evidenziano i dati suddivisi per device/strumento. Dall’inizio dell’anno il web segna infatti -0,1%, il mobile +22,9%, i tablet (solo app) -3,8%, le smart tv +0,9%. «Per il terzo mese consecutivo gli investimenti pubblicitari su Internet sono caratterizzati dal segno positivo – commenta Roberto Zanaboni, presidente FCP-Assointernet -. Anche agosto, tradizionalmente il mese più debole e soggetto alle incertezze del mercato, fa infatti registrare un sensibile incremento rispetto al 2013. Tra i device soltanto il tablet, il cui peso sul totale investimenti è ancora molto contenuto, registra un decremento. Da sottolineare invece la costante crescita degli investimenti sul mobile, sempre col segno più da inizio anno».

-0,1%

-3,8%

+22,9%

+0,9% Usa la pubblicità su internet raddoppierà nei prossimi cinque anni Internet un mezzo saturo? Macché. La spesa per la pubblicità online negli Stati Uniti raddoppierà nei prossimi cinque anni. A dirlo è una ricerca condotta da Forrester, secondo cui gli investimenti in online display adv negli Usa raggiungeranno i 37,6 miliardi di dollari nel 2019, con un incremento del 90% rispetto ai 19,8 miliardi di dollari del 2014. Secondo lo studio, la crescita dell’online sarà dovuta soprattutto ad un aumento degli investimenti nella pubblicità video e mobile. Quest’ultima, in particolare, rappresenterà quasi il 40 per cento di tutti gli investimenti online entro il 2019. Nel frattempo, il mercato dell'”offline” crescerà a un tasso medio annuo dell’1% per raggiungere 239 miliardi di dollari nel 2019. L'incremento maggiore sarà quello della TV via cavo, con il 4,8%, mentre gli altri mezzi, come radio, giornali e riviste sono tutti destinati a decrescere.

32

enGAGe | n.024-025 | 16 ott 2014


DI CONTATTI DI UTENTI UNICI UNICI 12 MILIONI 12 MILIONI OLTRE VERTICAL TEMATICI TEMATICI 1515VERTICAL

LeonardoADV, come laboratorio di esperienze web di primo piano, è in grado di soddiImmagina l’agilità di una redazione giornalistica ai contributi esclu-e sfare tutte di le unire esigenze di comunicazione attraverso una100% linea web di prodotti completa sivi dei blogger più esperti creatività di ogni settore. Questaavanzata è la nuova ricetta di aLeonardo.it, diversificata. Competenza, e tecnologia danno vita un’offerta diil primo portale nato per soddisfare ogniDisplay, giorno qualunque di sapere: dalle prodotti Video,verticale Rich Media, Branded Content, pianificabilisete su tutti i device e news alla moda, dallaflessibile, salute allo e molto altro realtà giovane e ine integrabili in maniera consport l’obiettivo finale di ancora. conferireUna efficienza qualitativa continua crescita, ti invitiamo a scoprire in un solo drink. O meglio, in un solo click. quantitativa a tuttiche i progetti di comunicazione.

Fonte Dati Mensili: Audiweb View 2014 2013

OLTRE 345300 MILIONI MILIONI DI PAGINE DI PAGINE VISTEVISTE


Contemporary media

Il nuovo Msn fa già il pieno di brand in rete dal 1 ottobre, la rivoluzionata piattaforma online di Microsoft unisce alla qualità dei contenuti la possibilità di una presenza integrata e sincronizzata su molteplici schermi. Sono questi i plus che hanno portato aziende premium a scommettere da subito sul portale di Teresa Nappi

ualità dei contenuti, disponibilità di strumenti volti a incrementare la produttività degli utenti e presenza integrata e sincronizzata su molteplici schermi e piattaforme per un’esperienza omogenea su ogni schermo. Sono queste le principali caratteristiche del nuovo Msn, la piattaforma online di Microsoft che dall’1 ottobre è disponibile in oltre 50 Paesi del mondo completamente rivoluzionata in termini di contenuti e user-experience e dove mobile e cloud giocano un ruolo sempre più centrale. Tutti elementi che hanno reso Msn non solo un prodotto interessante e multisfaccettato, ma soprattutto un ambiente ideale per dare visibilità ai brand senza soluzione di continuità tra i diversi dispositivi, potendo raggiungere un bacino potenziale di oltre 425 milioni di persone nel mondo attraverso l’associazione con contenuti di elevata qualità, sempre più esclusivi, grazie alla collaborazione con 1.000 tra i media più prestigio-

Q

34

si a livello globale. La presenza di diversi canali tematici verticali offre inoltre la possibilità di pianificare la propria comunicazione in logica di contestualizzazione e target affinity. «Grazie alla sua interfaccia unificata e alla presenza di contenuti editoriali premium sempre aggiornati e provenienti dai media più autorevoli a livello mondiale, il nuovo Msn rappresenta un contesto sicuro per gli advertiser che cercano un posizionamento premium e che hanno la necessità di pianificare dall’Italia in tutto il mondo», ha dichiarato Christina Lundari, advertising & online lead di Microsoft Italia, che ancora precisa: «Come è nello stile di Microsoft, l’advertising vie-

la manager Nella foto, Christina Lundari, advertising & online lead di Microsoft Italia

ne proposto in modalità non invasiva e diventa ingaggiante solo quando l’utente manifesta un interesse verso il messaggio proposto. Particolarmente interessanti sono le soluzioni personalizzate, che prevedono lo sviluppo di contenuti ad hoc che possono essere sponsorizzati dai brand interessati ad ingaggiare community specifiche. Msn si presenta quindi come una piattaforma estremamente versatile, capace di promuovere ogni tipo di attività di comunicazione – dalla più semplice alla più sofisticata – in modo da perseguire gli obiettivi di marketing di volta in volta più rilevanti per i brand». E in effetti sono numerosi i brand che hanno subito creduto nelle potenzialità del nuovo servizio per raccontare le storie dei propri prodotti e servizi. Come Barilla per i prodotti Focaccelle, Gran Cereale Croccante e Pasta Barilla, Chanteclair per la linea di Ecodetergenti Vert, o CheBanca. E poi ancora Fastweb, G.R.E. - Trony, Intesa Sanpaolo, Mini con la nuova Countryman, Sky, Vodafone e Wind. enGAGe | n.024-025 | 16 ott 2014


La pubblicità intelligente in tempo reale Benvenuti in Rocket Fuel

1 1 0 1 00 1 0 1 0 1 01 1 01 ARTIFICIAL 1 01 0 1 00 0 1 01 INTELLIGENCE 0 1 0 0 0 1 0 1 0 1 1 1 0 1 0 1 0 1 01 0 1 01 0 1 01 0 1 01 01 0 0 01 01 0 1 01 0 0 01 01 0 1 11 01 0 1 01 0 1 01 01 0 1 01 01 0 1 01 0 1 01 01 0 0 01 01 0 1 01 0 0 01 01 0 1 11 01 0 1 01 0 1 01 01 0 1 01 01 0 1 01 0 1 01 01 0 0 01 01 0 1 0 1 01 0 BIG DATA 1 0 DATA 0BIG 1 01 01 0 1 0 01 0 1 0 1 0 1 01 0 01

BRAND SOLUTION

SOCIAL

DISPLAY

PERFORMANCE SOLUTION

02

VIDEO MOBILE REAL TIME BIDDING

eCPA

PRIVACY

$

INSIGHTS

ROI ADVERTISING THAT LEARNS®

Rocket Fuel mette l’intelligenza artificiale e i big data al servizio della pubblicità digitale. La sua piattaforma tecnologiaca genera strategie di media buying in grado di auto-ottimizzarsi in tempo reale, per acquistare solo gli spazi che permettono di raggiungere il pubblico più ricettivo alla campagna. Per saperne di più, visita il sito emea.rocketfuel.com/it o scrivi a sales-it@rocketfuel.com


Contemporary media

Web series, che passione Raccolgono consensi di pubblico e critica, divertono e informano su realtà poco conosciute: le storie online a puntate sono il fenomeno media del momento di Alessandra La Rosa

n tempo (molto tempo fa) erano i romanzi d’appendice pubblicati sulle gazzette, poi i teleromanzi, poi ancora le fiction tv. Non c’è che dire: le storie seriali hanno sempre affascinato il pubblico, tenendolo regolarmente incollato davanti a pagine e schermi. Non c’è da stupirsi allora, che nell’era di internet si siano sempre più affermate, anche come strumenti di comunicazione di gruppi editoriali e brand, le web series. Alcune sono rimaste nel nostro immaginario collettivo, altre hanno registrato sul momento un gran numero di visualizzazioni per poi essere dimenticate, ma resta di fatto che le web series sono un fenomeno della comunicazione in rete che non può passare inosservato. E che, a dispetto di quanto si possa pensare, sono sempre più spesso prodotti di alta qualità, oltre che estremamente originali, che vengono riconosciuti e premia-

U

36

ti anche al di fuori di chi si occupa del settore. Prendiamo ad esempio “Under The Series”, la web serie di Ivan Silvestrini, interpretata da Gianmarco Tognazzi e prodotta da Trilud, Anele e Rcs, ambientata in una futuristica e sanguinaria Italia del 2025, distrutta dal default economico e in mano a un’Autorità Provvisoria di stampo militare. Dopo il grande successo online con 6,5 milioni di visualizzazioni in soli 3 mesi dal lancio in esclusiva su under.nanopress.it, ha fatto incetta di premi all’edizione 2014 del Roma Web Fest. Nel corso dell’evento dedicato alla comunicazione digitale, “Under The Series” si è aggiudicata ben 7 premi. Un risultato che le consentirà di attraversare l’oceano e partecipare di diritto come finalista al LaWebFest, la kermesse dedicata alla rete prevista per dal 2 al 5 aprile 2015 a Los Angeles. Chi ama invece il misterioso e affascinante mondo dei sogni non può non conoscere "Vera

da record "B&B Le Apprendiste", "Under The Series" e "Vera Bes". Ecco alcune delle serie che tengono milioni di utenti incollati agli schermi

Bes", la webserie originale ideata da Francesco Mazza con Riccardo Milanesi e prodotta da Zodiak Active, pensata per un target molto giovane, verticale e che passa il suo tempo dedicato all'intrattenimento in rete. L’episodio pilota “Sotto La Maschera” e i contenuti extra hanno superato in brevissimo tempo le 250.000 views. La reazione positiva da parte del pubblico si è potuta rilevare anche lo scorso 17 settembre, quando il filmato è stato proiettato in anteprima al Roma Fiction Fest, raccogliendo l’entusiasmo di spettatori e giornalisti. Ora anche questa web serie si prepara a varcare i confini nazionali: sarà infatti uno dei titoli in concorso alla quarta edizione del Marseille Web Fest. C’è poi chi, invece, sceglie di sfruttare lo strumento della web serie per portare a galla realtà sottovalutate o poco conosciute. Per esempio Donna Moderna che, all’interno del blogazine Giorni Moderni ha lanciato in questi giorni la web serie "B&B Le Apprendiste". La serie in 6 puntate, a metà tra il reality e la docufiction, mostra due giornaliste – Barbara Roncarolo e Barbara Rachetti – che si cimentano nei mestieri artigianali del passato. Mestieri che possono diventare le professioni del futuro. enGAGe | n.024-025 | 16 ott 2014


La Stampa si rinnova online: più navigabile e multimediale Domus, Il riTorno di Quattroruote

Branded Contents Aspiranti barman a raccolta per Mixologist Nasce un nuovo branded content dalla collaborazione tra Discovery Media e Campari. Si tratta di “Mixologist - La Sfida dei Cocktail”, on air dal 9 ottobre su DMAX. Il nuovo talent show dedicato al mondo del bartending, prodotto da YAM112003, nel corso di 7 puntate, vedrà i top bartender Flavio Angiolillo e Leonardo Leuci attraversare l’Italia per scovare l’aspirante barman più promettente che si aggiudicherà un percorso di formazione esclusivo presso la Campari Academy.

H

a esordito con il numero di ottobre il nuovo Quattroruote, fortemente rinnovato nella grafica e nei contenuti. Per il restyling del proprio mensile di punta, Editoriale Domus si sta impegnando a fondo anche sul piano della comunicazione, con un'adv multimediale che nei prossimi tre mesi toccherà tv, stampa, radio e internet. Valore dell’investimento, un milione di euro.

N

on una rivoluzione come avvenuto per altri grandi giornali (vedi Corriere.it) ma una svolta “soft”: questa la scelta de La Stampa per il restyling del proprio sito, rimasto immutato nei suoi connotati principali con diverse novità sia nel design che nell’offerta integrata di contenuti. Quattro le parole chiave scelte da Editrice La Stampa per descrivere il cambiamento: “Semplicità, identità, innovazione e autorevolezza“, scrive l’editore.

ALLARGHIAMO GLI ORIZZONTI DEL TUO BUSINESS Il nostro posizionamento si distingue da sempre per il carattere consulenziale e una forte attenzione all’innovazione. Realizziamo soluzioni ADV che mettono in contatto il Brand con utenti fidelizzati ad un’editoria digital di successo. enGAGe | n.024-025 | 16 ott 2014

37


mobile Media on the go

81,4%

Contenuti come sconti e promozioni sono al top nel ranking degli aspetti più apprezzati dagli italiani in un’applicazione di brand

79,4%

Anche l’intrattenimento ha il suo peso. 8 italiani su 10 ritengono apprezzabili le aree dedicate a giochi e quiz nelle app di marca

50%

Metà degli over 65 non scarica mai un’app brandizzata. Per i meno giovani, forse è troppo…

Brand applications Cosa piace agli utenti? Una ricerca di Modomodo e Università Bicocca indaga il rapporto tra utenti e app brandizzate: intrattenimento, sconti e applicazioni social sono i principali driver di utilizzo di Alessandra la Rosa

li italiani sono sempre di più consumatori digitali, ormai è un dato di fatto. E strumenti come smartphone, tablet e applicazioni fanno oggi senza alcun dubbio parte della quotidianità degli utenti di internet. Non stupisce, dunque, che le applicazioni di brand siano ormai uno strumento sempre più usato dalle aziende per comunicare con i propri consumatori. Ma quali caratteristiche devono avere le app di brand per essere realmente apprezzate dagli utenti? In quanti le usano, e come? A queste domande ha cercato di rispondere la mobile marketing application platform Modomodo, con una ricerca sull’utilizzo del Mobile Internet e dei dispositivi mobili, condotta in collaborazione con NuMediaBios, l’osservatorio dei nuovi media dell’Università Bicocca. Tra le varie motivazioni che spingono gli utenti a scaricare un'app di brand sul proprio device spiccano le “funzionalità social e mobile” che si ritrovano in alcune app di servizio e che non sono direttamente legate ai prodotti dei negozi o alla marca. Il 38,2% degli italiani ritiene per esempio che

G

siano molto utili le interazioni con i social network e il 41% pensa che siano abbastanza utili i collegamenti ai principali social (FB, Twitter, Instagram, Pinterest) posizionati all’interno di un app di brand. Tra le funzionalità social e mobile rientrano anche tutte le aree dedicate all’intrattenimento, contenenti giochi o quiz: queste funzioni sono apprezzate dal 43,2% degli intervistati (abbastanza utile) mentre il 36,2% ritiene che siano molto utili; solo il 4,9% del campione ritiene che siano inutili. Interessanti anche i dati relativi ai contenuti di interesse (coupon, voucher, promozioni) non necessariamente legati alla marca: il 39,2% pensa che siano molto utili, il 42,4% abbastanza utili e solo il 4,4%, percentuale molto bassa degli intervistati, pensa che siano inutili. Come è facile immaginare le applicazioni di brand sono maggiormente usate dai ragazzi fino ai 19 anni (35,3%), seguono i giovani di età compresa tra i 24 e i 34 anni (25,9%) e gli utenti di età compresa tra i 35 e i 44 anni (16,7%). Il 50% degli italiani invece con età superiore ai 65 anni non scarica mai questo tipo di applicazioni.

Powa Tag, l’app che collega shopping e adv E’ stato Motivi, il marchio fast fashion del Gruppo Miroglio, il primo brand a portare in Italia la tecnologia di PowaTag, l’app che consente di acquistare via mobile semplicemente “scansionando” le pubblicità su video, carta, radio e online. PowaTag è l’app creata da Powa Technologies, startup inglese con sede a Londra e uffici in oltre 14 città nel mondo che grazie a questa tecnologia ha raccolto quasi 100 milioni di finaziamenti e ha già conquistato oltre 800 brand e retailer in tutto il mondo, tra cui Carrefour e Universal. In Italia, lo sviluppo di questa realtà è sotto la responsabilità di un personaggio piuttosto noto nel mondo dell’online adv. Si tratta del country manager Germano Marano, ex sales director di Webtrends. 38


Si può fare solo online ESISTONO NUOVI SPAZI DIGITAL PER IL TUO BRAND Sìadv è la concessionaria specializzata nella creazione di visibilità digitale. Un partner esperto con un network in grado di ottimizzare strategia e performance su tutte le piattaforme. www.siadv.it


Contemporary trends

La Social Tv piace ai light tv viewers

n utente sempre più portato alla multimedialità e alla fruizione di contenuti da più schermi, e alla ricerca di strumenti per essere co-protagonista di quanto vede. E’ questa la fotografia dello spettatore italiano di Social Tv scattata da Daniela Della Riva, stategic director di PHD, nel corso di IF! Italians Festival. Partendo con il dichiarare che il piccolo schermo gode di ottima salute in tutto il mondo, sia in termini di audience che di investimenti pubblicitari, Della Riva pone innanzitutto un freno alle dichiarazioni che vogliono la tv minacciata da internet: «In realtà la televisione si sta evolvendo e adeguando a un nuovo utente, e in questo il web si propone come il suo più grande alleato». Gli italiani – tra i più grandi fruitori televisivi in Europa con una permanenza media davan-

U

40

Identificati come un target di pregio, sono però “bassi” fruitori della televisione classica, mentre sono molto attivi sui social. Apprezzano dunque di più gli show che si prestano all’interazione, come sottolinea un’indagine di PHD di Teresa Nappi

ti al piccolo schermo di 4 ore e 10 minuti giornalieri – si rivelano secondo quanto dichiarato da Della Riva anche fortemente attratti da internet e soprattutto dai social: il 77% di essi infatti indica il web come fonte di intrattenimento gradita. Questa indicazione in effetti rivela quanto sia cambiato il pubblico italiano, entro il quale si possono riconoscere tre tipologie di utenza: gli heavy, i medium e i light tv viewers. Questi ultimi rappresentano il pubblico che meno permane sul pic-

colo schermo (2 ore e 12 minuti giornalieri in media), ma che per le caratteristiche che lo contraddistinguono (target giovane, alto spendente e molto attivo) si rivela più interessante per i brand. Sono per lo più corrispondenti agli Onnivori Digitali (possessori di almeno 3 device oltre alla tv – tablet, laptop e smartphone), ad oggi quantificati nel 44% della popolazione italiana, una percentuale cresciuta notevolmente rispetto al 33% del 2013 (fonte: Deloitte). Ebbene, questo target così fugace, è il più affezionato e forse il promotore della social tv intesa come la tv classica che vive un’estensione sui social network. Conversazioni e attività qui sono solleticate dalla visione di programmi che più si prestano al commento, come talent, reality e talk show, o che abilitano direttamente il live enGAGe | n.024-025 | 16 ott 2014


tweeting. Ne sono esempio X Factor o anche Pechino Express, che con il live tweeting integrato si sono assicurati un più grande successo. Tra le maggiori espressioni del Second Screen, dunque, la Social tv è frutto di una convergenza per così dire indotta dalla stessa voglia di protagonismo degli utenti tra tv e social media. Un fenomeno molto diffuso, tanto che, racconta Della Riva, le ricerche dicono che nel nostro Paese il 25% dei fruitori di tv guardano in contemporanea un altro device. Per quanto però nel nostro Paese la Social Tv stia esplodendo, è anche vero che l’Italia presenta peculiarità che rendono difficile la definizione di numeri precisi del fenomeno. Questo perché gli italiani si presentano particolarmente legati a Facebook che meno permette l’ana-

enGAGe | n.024-025 | 16 ott 2014

lisi delle conversazioni a causa di particolari restrizioni legate alla privacy. Ecco dunque che l’analisi può essere condotta solo attraverso lo studio di Twitter (come dal 1 ottobre fa Nielsen con il tool Nielsen Social), di sicuro piattaforma in crescita in Italia ma ancora poco radicata rispetto ad altri Paesi. Il punto di partenza in ogni caso resta sempre la tv, meglio ancora il broadcaster chiamato ora tanto a firmare il programma quanto ad attivare meccanismi di coinvolgimento in grado di attivare gli altri schermi a cui gli utenti già rivolgono la propria attenzione. Infatti i dati presentati da Della Riva parlano di un 66% di pubblico interessato a leggere e interagire con i tweet degli account ufficiali del cast di un talent o di un reality, mentre un 35% guarda con più interes-

misurazione In Italia è ancora difficile dare al fenomeno della Social Tv delle cifre precise, soprattutto a causa di restrizioni sulla privacy

se agli account ufficiali di programmi o canali tv e il 24% a giudici e presentatori. A questo punto viene spontanea la domanda: che ruolo può avere un brand nella social tv intesa come second screen? Quali le opportunità pubblicitarie? Considerando che il 19% del pubblico tv italiano commenta le pubblicità trasmesse durante i programmi tv, ma al contempo il 90% si fa distrarre da altro tipo di contenuti su un altro device, per i brand la social tv è tanto un’opportunità quanto un rischio, rischio dovuto anche e soprattutto alla incontenibilità dei commenti social. Alla creatività, quindi, il compito di attirare l’attenzione mentre alla tecnologia (tipo Shazam for tv) è affidato il ruolo di facilitatore per incentivare un fenomeno in pieno boom.

41


Contemporary trends

Selfie generation

L'ultima release del Prosumer Report di Havas Worldwide fotografa i giovani adulti e il loro rapporto con i brand, a cui si attribuiscono funzioni importanti come quella di generare contenuti creativi per alimentare i canali 2.0 e di aiutare così i ragazzi a esprimersi ed emergere in internet quanto nella società di Alessandra La Rosa

ome possono le aziende riuscire a raggiungere la nuova generazione di giovani adulti compresa tra i 16 e 34 anni, considerata una fascia decisiva di mercato? Prova a dare una risposta, o quantomeno a descrivere un target le cui caratteristiche peculiari e abitudini sono in perenne mutamento, Havas Worldwide con l’ultima release del suo “Prosumer Report” intitolata “Hashtag Nation: il Marketing per la Selfie Generation”. Questo studio internazionale, realizzato dal gruppo in partnership con Market Probe International, è stato condotto su un panel di 10.574 persone di età superiore ai 16 anni in 29 Paesi, tra cui l'Italia. Obiettivo della ricerca è comprendere in profondità la relazione fra i giovani e i brand, cominciando con il prendere in esame un campione costituito dal 20% di Prosumer e dall'80% di consumatori mainstream. I

C

42

Prosumer, per inciso, sono le persone che hanno la capacità di anticipare i trend dai 6 ai 18 mesi, influenzando nelle scelte di acquisto e comportamento i consumatori mainstream. Da questa analisi scopriamo subito un primo dato interessante: a partire da luglio 2014, ben 145 milioni di foto sono state postate su Instagram dalle giovani generazioni sotto l’hashtag #selfie; e che gli adolescenti in particolare usano i social network per condividere le prime rappresentazioni di se stessi e del mondo che li circonda. In questo contesto, i brand sono a tutti gli effetti parte del loro universo sociale: circa due terzi degli intervistati di età tra i 16 e i 34 anni, infatti, incoraggiano i loro amici verso i brand preferiti. Le aziende dovrebbero offrire quindi ai giovani contenuti condivisibili ed esperienze di cui possono parlare sui canali social. Questo innanzitutto perché a partire dai 18 anni i giovani cominciano

un legame Dallo studio emerge come tra i giovani e i brand si sia instaurata una vera e propria forma di collaborazione in rete e sui social

ad esprimere le preferenze nei confronti dei marchi e a scegliere quelli che meglio li rappresentano. In Italia infatti è solo il 28,8% degli intervistati, tra i 16 e i 34 anni, a dichiarare che i brand non prendono sufficientemente sul serio i giovani. Il 62% del campione italiano intervistato considera inoltre importante il ruolo dei brand "nel generare contenuti creativi online" per alimentare i propri canali social e condividere esperienze aiutandoli a esprimersi ed emergere sulla rete e nella società. E ancora: si fa largo la Digidentity. Cioè rispetto alle generazioni precedenti, in questa nuova era sono i brand tecnologici quelli preferiti dai giovani, che diventano parte delle loro "selfidentities". Samsung, Google, YouTube, PayPal e Facebook sono tra i primi 5 posti della Top 10 di questo millennio (secondo i più recenti sondaggi di Brand Momentum, ricerca proprietaria di Havas Worldwide). Evidenze queste che sottolineano come qualsiasi brand può essere tecnologico: basta che utilizzino sistemi digitali capaci di offrire qualcosa di nuovo e innovativo a questi particolari utenti. «L'evidenza più significativa emersa dallo studio è il crescente legame che si instaura tra i giovani e i brand: una vera e propria forma di collaborazione. I giovani prediligono i marchi che sono in grado di rendere la loro vita più facile e migliore, aiutandoli a distinguersi dalla massa. E' un rapporto che si basa su un reciproco interesse e sulla fiducia, e per questo motivo per le aziende diventa fondamentale saper incrementare questo legame», spiega Dario Mezzano, chief executive officer di Havas Worldwide Milan. enGAGe | n.024-025 | 16 ott 2014



SAVE THE DATE

RADAR

sci-fi adv volkswagen propone un giro in macchina con il capitano kirk

25-26 novembre, MILANO

IAB Forum

Contenuti di alto livello e opportunità di networking: per la dodicesima edizione di IAB Forum, Iab Italia conferma il format che ne ha consacrato il successo. L’appuntamento di riferimento per la digital industry tornerà al MiCo – Milano Congressi (Ala Sud), il 25 e 26 novembre 2014. www.iabforum.it

21 ottobre, Milano

Osservatorio eCommerce B2c

La School of Management del Politecnico di Milano e Netcomm presentano i risultati della ricerca dell’Osservatorio eCommerce B2C. Dalle 9 alle 15:30 all’aula Carlo De Carli del Campus Bovisa in via Durando 10 a Milano. www.osservatori.net

Ricordate lo spot “The Force” di Volkswagen, “guest star” del Super Bowl 2011? Il legame tra la casa di Wolfsburg e la fantascienza si ripropone con il lancio di una nuova campagna. Lo spot, dedicato alla gamma ibrida ed elettrica del marchio, vede un giovanissimo protagonista appassionato di Sci-Fi che si trova come vicino di casa nientemeno che William Shatner, AKA Capitano Kirk in Star Trek. Quale miglior testimonial per la mobilità del futuro, in questo caso rappresentata dalla e-Golf? Non è però l’unica sorpresa per gli amanti della serie tv creata da Gene Roddenberry: poco dopo nel filmato i due incrociano un altro attore diventato famoso grazie alle avventure dell’Enterprise. Si tratta di Leonard Nimoy, che interpretava il vulcaniano Spock. Le orecchie sono normali, però.

13-14 novembre, MILANO

SMX Milan

Seconda edizione italiana per SMX – Search & Social Media Marketing, uno dei format congressuali di maggior successo globale. L’appuntamento è al MiCo – Milano Congressi (Ala Nord) il 13 e 14 novembre, per un'intensa due giorni di formazione e aggiornamento professionale con la partecipazione di oltre 60 speaker di caratura internazionale. www.smxmilan.it

Top L’iphone 6 si piega? E chissenefrega. Il successo di vendite degli iPhone 6 è stato così esplosivo da spiazzare tutta la produzione di Apple, sotto pressione per soddisfare la crescente domanda, tanto da costringere l’azienda a far slittare il lancio del nuovo iPad a inizio 2015. La Mela, intanto, è al comando della classifica Interbrands dei marchi a maggior valore al mondo. Un dato che non stupisce, per chi può proporre uno smartphone a oltre 1000 euro e a stracciare i propri record di vendite.

Stop vita dura anche per Samsung. Il colosso sudcoreano e principale produttore al mondo di telefonini e Tv ha annunciato che chiuderà il terzo trimestre dell'anno con un crollo del 60% dell'utile operativo (pur sempre 3,8 miliardi di dollari). A pesare è la concorrenza agguerrita da un lato di Apple, dall’altro dei nuovi prodottori cinesi, a partire da Huawei. Il tutto mentre le spese di marketing aumentano.

testimonial charme principesco nello spot di gucci cosmetics

La nuova testimonial di Gucci Cosmetics ha il sangue blu. Si tratta di Charlotte Casiraghi, figlia secondogenita della principessa Carolina di Monaco e quarta nella linea di successione al trono del Principato. E’ già online lo spot, che la vede sfoggiare tutto il suo charme e la sua sofisticata eleganza. Si chiama “Stolen Moments”, ed è firmato da Fabien Baron e Darius Khondji. La campagna ha anche una veicolazione su carta stampata, con gli scatti del celebre duo di fotografi Mert Alas & Marcus Piggot.


Buongiorno, Programmatic

Nasce Programmatic-italia.com: un nuovo spazio editoriale targato Engage che si propone di informare e fare chiarezza su un fenomeno innovativo e vitale, destinato a determinare sempre di piĂš le sorti del marketing digitale (e non solo) a pagina 3 i nostri partner da pagina 5



La novità Buongiorno, Programmatic

di Simone Freddi

In

Italia, ancora oggi, oltre il 90% dell’advertising online viene venduto e acquistato in maniera tradizionale. Telefonate, negoziazione di prezzi e posizioni tra venditori e acquirenti in carne e ossa, ordini via fax e così via. Nel mercato, però, si sta facendo strada con tassi di crescita a tre cifre un modo diverso di operare. Si tratta del Programmatic advertising, ossia dell’automazione, ottenibile grazie alla tecnologia, del processo di compravendita degli spazi pubblicitari. Dietro a questa semplicissima definizione si cela un mondo estremamente variegato e complesso (a margine pubblichiamo una interessante infografica realizzata dal charter spagnolo dello IAB) ricco di nuovi attori, strumenti e competenze. A questo si dedicherà da oggi Programmatic-italia.com, una nuova testata prodotta da Engage, con l’obiettivo di aggiornare quotidianamente chi si occupa di digital marketing (e di marketing in assoluto) su tutte le notizie che riguardano questo fenomeno “nuovo” che nel digital ap-

pare inarrestabile, e condividere competenze, best-practice e ricerche sul settore, cercando di bissare il successo di pubblicazioni simili realizzate all’estero, tra cui per autorevolezza spiccano in particolare Adexchanger.com e Exchangewire.com. Perché una testata vericale sul Programmatic? In primo luogo, perché è un argomento su cui c’è molto da dire: avvenimenti rilevanti in questo campo accadono praticamente ogni giorno, sul piano internazione e anche locale. In secondo luogo, perché in questo flusso informativo si percepisce una certa confusione: il settore è nuovo, porta con sé una pluralità di sigle e neologismi che possono essere confusi e anche confondere, generando pressappochismo e facilitando la diffusione di inesattezze e falsi miti. Il tema è di interesse comune, e lo dimostra il fatto che, ancora prima di partire, Programmatic Italia abbia raccolto il sostegno di cinque importanti player che a titolo diverso sono attivi in questo settore: si tratta di GroupM,

3


Il programmatic adv in Europa secondo IAB e IHS Technology Il Programmatic advertising può essere considerato come il vero fenomeno del mercato pubblicitario odierno. Lo scorso anno, questa voce di investimento in Europa ha segnato una crescita a tre cifre, passando da 980 milioni di euro nel 2012 a più di 2,08 miliardi nel 2013 (+111%). E’ quanto ha calcolato IAB Europe in una ricerca realizzata in collaborazione con IHS Technology e presentata al Dmexco di Colonia. Dallo studio emerge che, nel continente, la quota dei ricavi pubblicitari di formati display gestiti programmaticamente è del 21,3%, con prevalenza nei paesi dell’Europa occidentale: 23,6%. E anche per il futuro le previsioni sono rosee, in particolare per i programmatic video, che nei prossimi anni dovrebbero crescere a un ritmo molto sostenuto. I dati presentati includono display, mobile e video, proprio con l’obiettivo di garantire che tutti gli aspetti dell’ecosistema siano presi in analisi.

2,08 miliardi

Tanto valeva (in euro) il Programmatic advertising in Europa nel 2o13 secondo la prima ricerca dettagliata sul settore, realizzata da IAB Europe e IHS Technologies. A lato, l'ecositema del programmatic descritto da IAB Spagna

media holding del gruppo WPP, di eBay, che attraverso la propria concessionaria eBay Advertising è stata uno dei first mover in questo settore dal lato dell’offerta, di Turbo, il primo trading desk indipendente italiano, del private market place Prime Real Time, e di DotAndMedia, ad server di alcune tra le maggiori concessionarie italiane. Tutti condividono con noi la volontà di contribuire a fare chiarezza sul Programmatic advertising, le sue dinamiche e i suoi sviluppi, con l'obiettivo condiviso di concorrere alla sua maturazione “sana”. Che il settore stia crescendo è fuori di dubbio: l’ultimo rapporto di Magna Global prevede che il valore globale della pubblicità gestita programmaticamente sarà di 21 miliardi di dollari quest'anno, con una crescita del 52% sul 2013, mentre per quanto riguarda il nostro continente, IAB Europe ha presentato il mese scorso nell’ambito del Dmexco il primo studio dettagliato sul settore, realizza-

to in collaborazione con IHS Technology, che ha permesso innanzitutto di stimare in 2,08 miliardi il valore del Programmatic in Europa nel 2013, con una crescita del 111%. Anche da noi, IAB Italia ha iniziato quest'anno a lavorare insieme agli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano con lo stesso obiettivo: offrire un’informazione completa su un settore innovativo e vitale, che consenta di sfruttarne le potenzialità di crescita. In attesa dei primi dati ufficiali, il vice presidente di IAB Italia Michele Marzan, che coordina il tavolo di lavoro, ha già fatto sapere che in base alle rilevazioni la crescita anche nel nostro Paese è nell’ordine delle tre cifre percentuali. Una tendenza quindi significativa, quasi ingombrante, rispetto alla quale l’esigenza di un’informazione specifica si fa sempre più sentita. E a cui con Programmatic Italia cercheremo di dare un contributo il più possibile rilevante e professionale.

4


i partner

GroupM G

DotAndMedia D

roupM è la media investment company del gruppo WPP. Fanno parte di GroupM le agenzie media Mec, Mindshare, Mediacom, Maxus, Mediaclub, Media Insight, la digital agency H-art, la performance marketing agency Quisma. Per creare, implementare e misurare soluzioni vincenti di comunicazione l’approccio delle agenzie media di GroupM prevede oggi un sistema integrato che garantisce le più innovative competenze nelle aree del buying e planning, ricerche e modelli econometrici, performance marketing, digital media, mobile, big data management, entertainment e content, e infine degli eventi. Coerentemente con lo spostamento del baricentro della industry pubblicitaria verso la tecnologia, GroupM ha rafforzato il propri servizi digitali, dando vita a quello che chiama “agency empowerment” che offre servizi innovativi alle agenzie del gruppo e quindi ai loro clienti, con focus sul programmatic. Cuore della proposta tecnologica di GroupM è MAPPS, il sistema operativo per il programmatic buying. Unendo tecnologia DSP, data e operations, MAPPS è il core della Programmatic Buying Unit di GroupM ed è stato creato affinché le media agency del Gruppo siano in grado di proporre ai clienti la miglior pianificazione possibile in programmatic.

otAndMedia è presente sul mercato digitale italiano con l’obiettivo di offrire software complessi per il tracciamento, l’erogazione e l’analisi di servizi online da utilizzare in maniera semplice, integrata e personalizzata in base a modelli di business locali che si differenziano da quelli europei e americani per caratteristiche ed opportunità. In un mercato sempre più affollato di player esteri, DotAndMedia rappresenta la qualità e artigianalità italiana fatta di sviluppo di tecnologia digitale su misura del cliente. DotAndMedia è oggi conosciuta sul mercato pubblicitario digitale italiano per la piattaforma adserving multicanale Dot&Ads (web; video; mobile; smart tv) e per il sistema gestionale Dot&Sales, destinati principalmente a società commerciali che operano sul mercato dei new media e dell’online advertising (concessionarie pubblicitarie, editori, trading desk, tra gli altri). Dot&Ads eroga sulle principali properties digitali italiane e si classifica come il primo adserver in Italia dopo gli internazionali Google e RealMedia, riuscendo a raggiungere oltre il 65% degli utenti unici italiani. DotAndMedia valorizza inoltre la propria offerta con Dot&Insight, una piattaforma di gestione dati di ultima generazione, sviluppata in collaborazione con il dipartimento di matematica dell’Università Statale di Milano, che permette di segmentare l’audience ed ottimizzare live l’advertising, le azioni di marketing e le interazioni commerciali.

Andrea Di Fonzo, chief digital officer di GroupM

Andrea Fiore, managing director

In atto una metamorfosi del media

chiarire le regole del gioco «Come fornitori di tecnologia per la gestione della pubblicità online, percepiamo dai nostri clienti l’urgenza di fare chiarezza sui meccanismi del protocollo Rtb e sulle minacce e opportunità offerte dal mercato del Programmatic adv. Offrendo ai nostri clienti sia il sistema gestionale Dot&Sales che il sistema di adserving Dot&Ads ci collochiamo a monte e a valle dell’intero processo di Real Time Bidding. Attualmente vestiamo i panni del banditore d’asta, quindi non possiamo che sostenere l’attività di Programmatic Italia per fare chiarezza sulle regole del gioco».

«Nel 2013, il programmatic valeva il 3% del billing display del mercato, ma dall’ultima parte dell’anno è iniziata un’accelerazione esponenziale. E’ in atto una metamorfosi del processo media, che si allontana dal concetto di planning and buying, basato sulla iper frammentazione di righe di piani media e inefficienti processi time consuming, per entrare nel concetto di provisioning and delivery, cioè di gestione degli acquisti attraverso piattaforme tecnologiche che hanno al loro interno sia le informazioni di offerta che quelle di audience».

5


eBay E

i partner Turbo T

Bay, il più grande marketplace al mondo con oltre 500 milioni di inserzioni, è anche un media assai pregiato con più di 128 milioni di utenti attivi, che passano molto tempo sul sito e sono particolarmente sensibili alle offerte. L’utenza di eBay è proposta al mercato attraverso la concessionaria eBay Advertising, struttura che tra i suoi punti di forza ha un impareggiabile patrimonio di dati sugli utenti. Aspetto quest’ultimo che certamente ha favorito lo sviluppo precoce del Programmatic avderising, diventato ormai parte integrante dell’offerta della struttura. In quest'area l'offerta di eBay Advertising si declina in due modalità: Open Exchange e Private Exchange. L'Open Exchange (o open marketplace) è la modalità di acquisto aperta a tutti, dove chiunque, in possesso della tecnologia di accesso, può connettersi e fare un'offerta per acquistare la audience di eBay in real time bidding, e interessa prevalentemente le aziende che vendono servizi e maggiormente attente alle performance. La seconda modalità è l'offerta Private Exchange, che consiste nella possibilità di fare accordi privati con inserzionisti che sono interessati a una specifica audience o a categorie merceologiche precise, per esempio: “moda”, “tecnologia” o “bellezza”; in questo caso è possibile creare un'offerta dedicata che viene proposta solo su richiesta.

urbo è il primo trading desk indipendente italiano, nato per offrire a brand ed agenzie i migliori servizi e le migliori performance nelle attività di Programmatic e real time bidding advertising. Con un modello di business chiaro e basato su totale indipendenza, massima trasparenza, particolare attenzione alla brand safety e incremento misurabile dei risultati, Turbo permette ad ogni cliente di raggiungere solo il target desiderato nelle campagne online su web, social, mobile e video, evitando ogni dispersione e aumentando l’efficacia ed il ritorno dell’investimento. L’attività di Turbo si snoda attraverso tre principali linee di business: Managed Services, l’offerta dedicata a grandi brand e agenzie e caratterizzata dalla gestione di ogni aspetto delle campagne in programmatic e da un approccio consulenziale; Self Services, ideale per agenzie indipendenti, start-up, Pmi e per chi vuole gestire direttamente le proprie campagne in real time bidding; Corporate Dmp, un pacchetto di tecnologia e servizi che consente alle aziende di sfruttare tutto il potenziale dei dati per migliorare l’efficacia della comunicazione.

marco ferrari, carica

nel segno della trasparenza «Il lancio di un’iniziativa come Programmatic Italia è un ulteriore conferma del crescente interesse con cui il mercato italiano guarda al Programmatic advertising. Chi come Turbo ha investito sullo sviluppo del primo trading desk italiano indipendente, non può che salutare l’iniziativa con entusiasmo. Sino a oggi erano solo pubblicazioni estere come Adexchanger.com o Exchangewire.com ad offrire non solo notizie, ma anche a restituire un “senso”, con un punto di vista profondo e autorevole, a quello che accade. L’auspicio è che Programmatic Italia possa essere per il nostro mercato quello che questi due esempi di successo rappresentano sul mercato europeo, contribuendo ad una sempre maggior diffusione della automation culture nel segno dell’innovazione, della chiarezza e della trasparenza».

Matteo Longoni, head of adv Italia e Spagna

Un’ importante opportunità

«Siamo stati tra i pionieri del Programmatic buying, senza mai considerarlo come uno strumento per smaltire l’invenduto. Abbiamo infatti cominciato in Italia, così come negli altri mercati presidiati da eBay, nel 2012. Questo perché, nonostante il nostro Paese non si presentasse ancora particolarmente ricettivo e pronto a questo tipo di proposta, abbiamo da subito apprezzato la capacità del Programmatic di indirizzare in modo dinamico i messaggi pubblicitari verso i consumatori in tempo reale, fatto che rappresenta un’opportunità molto importante per i nostri clienti»

6


Prime Real Time N

asce nel 2013 in Italia come progetto pilota del gruppo Adform per lanciare un effettivo private market place basato su criteri squisitamente qualitativi. Obiettivo strategico di Prime Real Time è l’aggregazione di inventory e audience qualificata proveniente da properties e siti online leader nei rispettivi settori con lo scopo di abilitarli sul piano tecnicocommerciale al Programmatic advertising. La mission di Prime Real Time consiste nel raffinare le tecniche di Programmatic selling al fine di migliorare la monetizzazione dell’inventory gestito, ma al contempo sfidare costantemente i limiti della tecnologia per alzare il livello della compatibilità, dell’innovazione e abilitare sia la domanda che l’offerta a formati sempre più raffinati ed impattanti. A un anno dal lancio Prime Real Time conta oltre 100 siti premium alcuni dei quali gestiti all’interno del private market place, altri in nome e per conto del publisher stesso. Dopo aver abilitato circa 40 properties al Programmatic advertising display e display rich media, Prime Real Time ha luglio ha lanciato anche il Video PMP, basato su una combinazione di formati video sui quali i buyer possono basare la propria video strategy: il video contestuale, il box video expanding, il pre-roll.

Cristina Pianura, country manager di Prime

il cambiamento è dirompente

«Il tema del Programmatic advertising sta entrando in modo dirompente nella tradizionale offerta pubblicitaria italiana. Abbiamo ritenuto che sviluppare una pubblicazione innovativa capace di fare informazione e formazione all’interno della nostra industry sia molto importante. Il progetto è in linea con la nostra mission volta a presidiare qualunque novità ed evoluzione relativa al mondo dell’RTB, per questo supportiamo con piacere Programmatic Italia affinché diventi un punto di riferimento istituzionale per condividere competenze, opportunità, falsi miti del Programmatic Advertising e bissare così il successo di pubblicazioni simili all’estero».

7

12 mld di dollari tale sarà il valore complessivo del mercato Programmatic nel mondo nel 2014

+52 per cento

Il tasso di crescita del Programmatic adv nel mondo quest'anno: lo stima magna global

+111 per cento

Il tasso di crescita del Programmatic adv in europa nel 2013, secondo IAB e IHS Technology

21,3 per cento Tale è la quota dei ricavi display realizzati in programmatic in europa nel 2013


iabforum.it

IAB FORUM 2014 25-26 novembre 2014 miCo - milano

platinum sponsor contattaci per avere informazioni Segreteria Organizzativa iaB FOrUM 2014 WOBi itaLia teL. +39. 02 36 52 94 17 eMaiL: iaBFOrUM.it@WOBi.cOM Powered by:


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.