Newspaper N. 2 2013

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#28 APRILE 2013 anno VII

axis Scopriamo axis lightfinder

polycom l’Unified Communication secondo Polycom

lantech la transizione globale a tutti i servizi Ethernet

la natura tende sempre ad agire nella maniera piĂš semplice Jakob Bernoulli


aprile 2013

#28 - Aprile 2013 - anno VI I

02 / 2013

Proprietà intellettuale: Elmat SpA Via Uruguay, 15 - 35127 Padova Z.I. Realizzazione editoriale a cura di Overland Communication S.r.l. Impaginazione e grafica: Enrico Bugin

Andrea Rizzo Co-C.E.o. Elmat Spa

Questa volta l’attenzione del Newspaper è rivolta verso il mondo Green. Un fantastico mondo fatto di ecosostenibilità, investimenti tecnologici, responsabilità e risparmio. O almeno così dovrebbe essere. Negli anni non sempre le cose sono state così belle come si è voluto far credere. Molte spesso quelle che all’apparenza sembravano scelte green, o comunque innovativi esempi di business ecologici, si sono in seguito dimostrati sostanzialmente delle ecotruffe. Singoli, ma a volte eclatanti, casi a parte, la sensazione comune è quella che si stia sempre di più diffondendo una cultura ecologica nel singolo cittadino e in particolare nelle nuove generazioni, ma soprattutto che si stia acquisendo, e mi vien da dire finalmente, una maggiore coscienza ambientale anche da parte delle imprese, piccole, medie o grandi che siano. Nell’articolo introduttivo di questo numero del Newspaper abbiamo voluto dare qualche cifra che potesse servire a fare il quadro della situazione su questo nuovo slancio della Green Economy nostrana, evidenziando quanto il futuro sostenibile dell’Italia sia inevitabilmente legato con l’eco-innovazione. A completamento di questo eco-scenario italiano è con grande piacere che voglio sottolineare, e per una volta permettetemi di essere campanilista, lo studio condotto dalla Fondazione Symbola e Federparchi, in collaborazione con eAmbiente e con Fondazione Monte dei Paschi di Siena dal titolo: “Viaggio nel Veneto delle Qualità” che ha indicato Padova come la provincia nella quale si concentrano la maggior parte delle imprese green, seguita da Treviso, Vicenza, Verona e Venezia. Nella classifica delle imprese italiane che hanno investito nelle tecnologie ‘verdi’ negli ultimi 4 anni, di fatto, il Veneto si colloca al secondo posto solo dopo la Lombardia nella classifica delle Regioni più green, con investimenti finalizzati al processo produttivo e di prodotto ma anche alla riduzione dei consumi. Un dato che mostra l’interesse delle imprese venete nei confronti degli investimenti legati sia al risparmio energetico sia alla riduzione dell’impatto ambientale.

pagina, 0.3 la cura per la crisi italiana è all’insegna del green pagina, 0.4 CORSI ED EVENTI pagina, 0.5 Scopri tutti i vantaggi del nostro portale B2B pagina, 0.6 Axis Lightfinder: la videosorveglianza dalle prestazioni eccezionali anche in condizioni di scarsa illuminazione pagina, 0.7 Aruba Networks presenta la nuova architettura HybridControl pagina, 0.8 Universale, interoperabile, scalabile ed economica: questa l’Unified Communication secondo Polycom pagina, 0.9 Townet: la scelta italiana per reti wifi hiperlan pagina, 10 Videosorveglianza a tutela del fotovoltaico pagina, 11 Abicontrol e il sistema Kali introduce la programmazione ad oggetti che diventa un gioco pagina, 12 Vivotek presenta le sue soluzioni di videosorveglianza ip pagina, 12 La marcia di Lantech verso la transizione globale a tutti i servizi Ethernet


di Chiara Roccheggiani La Green economy si pone da tempo quale unico efficace strumento per affrontare sia la crisi economica sia quella ecologica, alimentando i presupposti di un nuovo sviluppo per il nostro paese. Ecco perché oggi più che mai si rende necessaria un’efficace sinergia tra il mondo industriale, quello della ricerca e dell’innovazione tecnologica, utile ad avviare un processo di rinnovamento in grado di promuovere un uso efficiente dell’energia e delle risorse materiali, innovazioni di prodotto e di processo, nuove competenze e professionalità, con significative possibilità di incremento dell’occupazione.

Efficienza operativa e il risparmio energetico: il futuro sostenibile dell’Italia passa per l’eco-innovazione.

Indirizzare gli investimenti verso una crescita verde significa dunque guidare la transizione verso un’economia che punti all’efficienza energetica delle tecnologie e delle infrastrutture. L’Italia sembra marciare nella giusta direzione, considerando che – da quanto emerge dal Rapporto GreenItaly 2012 realizzato da Fondazione Symbola e Unioncamere - ben il 23,6% delle aziende (ovvero quasi 360mila imprese, oltre 144mila industriali con almeno un addetto e circa 214mila imprese di servizi con almeno un addetto) ha attivato iniziative green con investimenti in prodotti e tecnologie che assicurano un maggior risparmio energetico o un minor impatto ambientale. Dal Rapporto Green Italy emerge anche che le imprese green-oriented sono quelle che hanno la maggiore propensione all’innovazione: il 37,9% delle imprese che investono in eco-sostenibilità hanno introdotto innovazioni di prodotto o di servizio nel 2011, contro il 18,3% delle imprese che non investono green. Idem dicasi per la propensione all’export: il 37,4% delle imprese green vanta presenze sui mercati esteri, contro il 22,2% delle imprese che non investono nell’ambiente. Un filo verde trasversale che attraversa i diversi settori di mercato, portando innovazione e competitività a tutti i comparti della nostra economia, compresi quelli più maturi e tradizionali, segnale evidente dell’effettiva diffusione di comportamenti aziendali orientati all’eco-efficienza e alla sostenibilità ambientale.

della bolletta energetica contribuendo al contempo alla riduzione dell’immissione in atmosfera di gas nocivi. La sfida sulla quale intervenire oggi – o forse è più opportuno parlare di opportunità da cogliere – è quella di alleviare gli impatti sociali ed economici tramite un approccio aziendale mirato a rassicurare cittadini, operatori e mercati.

Tutti gli attori della filiera delle telecomunicazioni e dell’Information Technology – dal Networking alla Videosorveglianza, dai sistemi di Unified Communication ai dispositivi Energy – si stanno impegnando nell’offerta di componenti e dispositivi di rete intelligente, capaci di gestire in maniera efficiente le risorse e abbattere i consumi energetici delle infrastrutture di rete. La crescente diffusione del networking a livello aziendale lo rende un elemento chiave della sostenibilità in ambito IT, dall’ottimizzazione della supply chain a migliori infrastrutture di comunicazione nonché maggiore produttività individuale. Piattaforme scalabili, interoperabili ed economiche. Questi i parametri su cui i vendor si sfidano per offrire ai clienti soluzioni di nuova generazione, in grado di rendere un elevato livello di efficienza operativa e di abbattere i costi IT. L’osservazione delle normative europee, che impone restrizioni sull’uso di determinate sostanze pericolose, e degli standard internazionali sui Sistemi di Gestione Ambientale, pone un’inedita attenzione, in fase di progettazione e fabbricazione, all’adozione dei materiali utilizzati al fine di realizzare dispositivi il più possibile riciclabili, nonché di ridurre al minimo gli sprechi in fase di fabbricazione del prodotto. Si sta facendo sempre più strada anche la realizzazione di dispositivi alimentati da fonti rinnovabili come l’energia solare, eolica o da una combinazione di tali tecnologie, che consente di ridurre significativamente i costi


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0.4


Scopri tutti i vantaggi del nostro portale B2B La piattaforma B2B – a cui si accede dal portale aziendale Elmat - consente di consultare il proprio listino personalizzato e di effettuare acquisti online. È sviluppata per offrire la possibilità ai clienti di gestire, in piena autonomia e con opzioni economicamente vantaggiose, la comunicazione e i rapporti commerciali con Elmat. Alla pagina personalizzata MyHome ogni cliente può accedere a specifiche informazioni e aLLA documentazione RELATIVA.

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: videosorveglianza

Axis Lightfinder: la videosorveglianza dalle prestazioni eccezionali anche in condizioni di scarsa illuminazione La rivoluzionaria tecnologia firmata Axis debutta nei nuovi modelli della serie P13, per fornire immagini a colori e video sempre utilizzabili

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a possibilità di usufruire di immagini a colori è determinante per l’efficacia di un sistema di videosorveglianza, soprattutto laddove può influire sul successo dell’identificazione. Poter contare su elevate prestazioni anche in contesti di scarsa luminosità significa infatti poter garantire video sempre utilizzabili indipendentemente dalle condizioni esterne. Per questo l’attività di ricerca e sviluppo condotta da Axis Communications – azienda specializzata nella produzione di soluzioni con tecnologia video di rete per applicazioni di videosorveglianza e monitoraggio remoto – ha portato all’introduzione della rivoluzionaria tecnologia Axis Lightfinder, grazie alla quale è possibile fornire immagini a colori anche in condizioni di poca luce. Il Lightfinder rappresenta un’evoluzione particolarmente significativa del sistema Day & Night caratterizzato dal passaggio automatico della telecamera dal colore al bianco e nero nelle condizioni di scarsa illuminazione. Grazie ad una scelta meticolosa di sensori e lenti, combinata allo sviluppo interno di un micro chip e alla profonda conoscenza nell’elaborazione delle immagini detenuta da Axis, le telecamere dotate di questa tecnologia sono in grado di fornire immagini a colori con un elevato livello di dettagli anche in assenza pressoché totale di luce. Il sensore CMOS a scansione progressiva dall’ottima sensibilità alla luce agisce in sinergia con un software evoluto che stabilisce gli esatti livelli di filtraggio e nitidezza per fornire la migliore qualità di immagini possibile. Rispetto a qualsiasi telecamera analogica, la tecnologia Lightfinder assicura una risoluzione migliore e colori più realistici con un elevato grado di riduzione del rumore. Inoltre, poiché le telecamere che incorporano la tecnologia Lightfinder sono digitali, si apre una vasta gamma di possibilità di video analisi intelligente grazie alle numerose applicazioni software sviluppate dai partner ADP di Axis Communications. Axis Lightfinder offre così all’utente maggiori possibilità di individuare efficacemente persone, veicoli, situazioni a rischio, divenendo strumenti particolarmente utili per le applicazioni in presenza di scarsa luminosità come ad esempio parcheggi, sorveglianza delle città, scuole e campus. La tecnologia Lightfinder può essere utilizzata per perimetri esterni di centrali energetiche, impianti di trattamento delle acque, carceri, nonché nella sorveglianza ferroviaria. In condizioni di illuminazione molto debole, come i siti in costruzione, che potrebbero essere scarsamente illuminati durante la notte, può essere necessaria un’integrazione con faretti IR, ma la sensibilità alla luce della tecnologia Lightfinder rende l’illuminazione IR inutile in molti casi. Axis Lightfinder è la dotazione principale dei nuovi modelli appena lanciati sul mercato, che vanno ad arricchire la serie AXIS P13: AXIS P1353/-E e AXIS P1354/- E, due telecamere di rete fisse indoor e outdoor-ready in grado di offrire alta qualità delle immagini con compressione H.264, rappresentando così la soluzione ideale per le esigenze di sorveglianza professionale di qualsiasi ambiente interno ed esterno. Le differenze tra i due nuovi modelli di telecamere delle serie P13 riguardano principalmente la risoluzione, infatti mentre le AXIS P1353/-E sono telecamere SVGA 800x600, i modelli AXIS P1354/-E forniscono immagini con risoluzione HDTV 720p oppure da 1 megapixel a pieno frame rate. Come tutti i modelli della serie, consentono la messa a fuoco a posteriori da remoto attraver-

so un semplice PC e si avvalgono di un contatore di pixel che aiuta a verificare ulteriormente che la risoluzione in pixel di un oggetto soddisfi i requisiti normativi o le esigenze cliente, per esempio, per l’identificazione del viso. Nel caso della messa a fuoco manuale si può usufruire dell’assistenza di un LED che inizia a lampeggiare una volta raggiunto il settaggio migliore. Altra caratteristica comune è il supporto dei software di gestione video Axis Camera Application Platform e Axis Video Hosting System e funzioni pan / tilt / zoom digitali che permettono di ritagliare dalla scena completa un’area di interesse particolare per la visualizzazione o la registrazione, in modo da ridurre al minimo il bit rate e le esigenze di storage. Le versioni per esterno, essendo già pronte per l’installazione, consentono di risparmiare tempo e costi e in particolare la presenza di una membrana deumidificante integrata elimina l’umidità catturata dalla custodia della telecamera durante il montaggio. La classificazione IP66 è invece una garanzia di protezione da polvere, pioggia, neve e sole, e di efficienza operativa anche con temperature estremamente rigide che possono toccare i 40 º C sotto zero. AXIS P1353/-E e AXIS P1354/-E supportano infine anche lo streaming audio bidirezionale full-duplex per garantire la comunicazione interattiva tra la postazione in cui si trova la telecamera e quella di monitoraggio. Utilissime poi le funzioni intelligenti di cui sono dotate, tra cui la tecnologia avanzata Motion Detection e la funzione di rilevamento dei tentativi di manomissione (tentativi di copertura e spruzzi di vernice). Quanto agli obiettivi, mentre le prime montano varifocali 3-8 m e apertura F1, le seconde adottano invece obiettivi ancora più spinti 2.8-8 mm e apertura F1.2, con angoli di visualizzazione che vanno da 34° fino a 100°. L’archiviazione su dispositivi edge è consentita dalla presenza di slot per ospitare memory card dalla capacità di 64 GB nei formati più diffusi quali MicroSD, microSDHC e microSDXC. All’interno della serie P13 figurano anche le telecamere da 3 Megapixel AXIS P1346/-E e le telecamere da 5 Megapixel AXIS P1347/-E, caratterizzate dal nuovo ed esclusivo controllo P-Iris che permette di controllare in modo esatto la posizione dell’obiettivo per ottimizzarne

la profondità di campo e la risoluzione ottenendo una definizione ottimale dell’immagine. Si tratta di uno speciale obiettivo che in sinergia con un software specializzato permette alla telecamera di impostare l’apertura ottimale del diaframma, con un conseguente miglioramento del contrasto, della nitidezza, della risoluzione e della profondità di campo. La disponibilità di una buona profondità di campo, ad esempio nel caso in cui si mettano a fuoco più oggetti contemporaneamente a distanze diverse, consente di rendere chiaramente visibili più scene.

0.6


: WIRELESS

Aruba Networks presenta la nuova architettura HybridControl Connettività sicura e gestibile per ogni dispositivo, notevole riduzione dei costi IT e un nuovo incredibile livello di efficienza operativa

A

ruba Networks, fornitore leader di soluzioni di accesso di rete di nuova generazione, ha realizzato la nuova piattaforma HybridControl Wi-Fi, un’architettura in grado di offrire capacità di portata e risparmio economico di classe enterprise per i fornitori di servizi che sempre più cercano di impegnare l’infrastruttura wi-fi sia per i servizi gestiti sia per il traffico cellulare offload.

Una recente applicazione delle soluzioni Aruba Networks ha riguardato il settore della ristorazione. Collaborando con HarborLink, fornitore di reti pubbliche Wi-Fi, Aruba Networks ha realizzato un upgrade a 350 ristoranti dislocati in Nord America. La soluzione adottata è stata Aruba Instant, per la sua affidabilità e facilità di gestione, grazie alla quale i clienti dei ristoranti possono oggi usufruire di una connessione Wi-Fi gratuita molto più veloce e stabile.

Con la domanda in rapida crescita di offload ibrida e servizi gestiti, è emersa l’esigenza di un’unica combinazione di capacità di portata di classe enterprise in grado di garantire la massima sicurezza, semplicità di utilizzo, qualità del servizio (QoS) e gestione del BYOD (Bring your own device). La piattaforma Aruba HybridControl – che include i seguenti componenti: Aruba 7200 Mobility Controller, Aruba Instant access points e Aruba Activate – consente ai service provider di supportare più di 32.000 hotspot Wi-Fi con un unico Aruba Mobility Controller 7200, con tutti i vantaggi di risparmio rispetto alle offerte della concorrenza: spesa economica fino a 40 volte inferiore, consumo energetico 14 volte inferiore e un terzo dello spazio occupato. Ogni hotspot può essere dislocato utilizzando più punti di accesso Instant Aruba, dando a un unico controller la capacità di aggregare oltre 100.000 punti di accesso.

Aruba Networks ha inoltre dimostrato come il Wi-Fi sia in grado di dare una spinta anche al

Gli Aruba Instant access point consentono di ridurre in ogni area la richiesta di banda, scaricando “localmente” il traffico mobile verso internet e veicolando intelligentemente il traffico (come ad esempio la fatturazione), attraverso una connessione sicura IPSec ai controller 7200 dislocati nel cuore della struttura WIFI. I controller multipli possono essere raggruppati in una configurazione N + 1 flessibile garantendo così al gestore una scalabilità senza precedenti per la dislocazione del Wi-Fi. Aruba HybridControl è progettato per aggiungere valore alle applicazioni Over-the-Top (OTT) in esecuzione sul Internet. Le funzionalità di sicurezza sono forniti tramite un firewall integrato per l’accesso basato su ruoli, servizi di prevenzione delle intrusioni, sicurezza delle applicazioni. HybridControl utilizza la tecnologia Aruba AppRF, in grado di identificare e dare priorità in tempo reale alle applicazioni, attraverso un semplice pannello che mostra le applicazioni in uso dall’utente.

settore del commercio al dettaglio come strumento di marketing. E’ questo il caso di 7-Eleven, una catena di convenience store presente in diciotto paesi, che ha lanciato un’offerta ai consumatori che consente loro di effettuare il download e lo streaming di musica e altri contenuti presso i punti vendita. Per operazioni come questa, la qualità e stabilità di rete risulta l’elemento fondamentale. Grazie alla soluzione Aruba 7200 Mobility Controller, in grado di dare priorità alle applicazioni mobili in base all’identità dell’utente, del dispositivo e della localizzazione, il sistema ha potuto facilmente riconoscere e distinguere il traffico prioritario da quello non legato alla promozione.

3 - 7 Giugno, Alicante, Spagna Airheads Conference/ Partner Summit La crescente convergenza nei dispositivi utilizzati in ambito lavorativo e personale, ovvero sta rendendo il fenomeno BYOD (BRING YOUR OWN DEVICE) una realtà consolidata. Ecco perché sempre più spesso in ambito corporate di grosse dimensioni si manifestano 2 esigenze: consentire l’utilizzo dei dispositivi personali (IPAD, Iphone, Android) in ambito aziendale. In tal senso CLEARPass dotato dei plugin ONBOARDING permette la gestione automatizzata di questo processo, svincolando l’amministrazione di rete da tutta una serie di attività legate alla sicurezza che tale processo comporta. E poi permettere l’accesso limitato e sicuro alle risorse aziendali anche a personale esterno (consulenti, ospiti). In questo caso il modulo CLEARPass GUEST permette la connettività sicura e controllata anche degli ospiti saltuari.

L’implementazione e la gestione di reti mobili sicure saranno il focus dell’Airheads Conference e del Partner Summit, in programma dal 3 - 7 Giugno ad Alicante, in Spagna. La prima è una conferenza tecnica di apprendimento, gestita dagli ingegneri di Aruba Networs e rivolta ad architetti di rete e responsabili tecnici. Il Partner Summit è una conferenza di canale sulla mobilità, creata appositamente per le aree commerciali, vendite, account managers, responsabili commerciali e amministratori. Guarda il programma. Clicca qui

0.7


: voice

Universale, interoperabile, scalabile ed economica: questa l’Unified Communication secondo Polycom RealPresence CloudAxis Suite permette ai client di portare la video collaboration di livello business agli utenti di Skype, Facebook, Google Talk, e di altre applicazioni video via browser

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e moderne e complesse dinamiche di business imposte da supply chain sempre più diversificate, unite alla crescente esigenza di sostenere le comunicazioni unificate su vari tipi di dispositivi mobili e sistemi operativi, porta le aziende a orientarsi verso soluzioni di collaborazione video più facili da utilizzare e gestire, universalmente accessibili, più interoperabili, più scalabili ed economiche. Ed è proprio sul pieno raggiungimento di tali aspetti che Polycom - leader mondiale nel settore delle comunicazioni unificate (UC) basate su standard aperti - basa lo sviluppo delle sue soluzioni innovative, progettate per accelerare l’adozione di massa della collaborazione video, rendendola semplice da utilizzare e disponibile per chiunque, favorendo così nuove opportunità di crescita d’impresa. A questo scopo Polycom ha realizzato una nuova estensione della piattaforma Polycom® RealPresence®, la suite Polycom® RealPresence® CloudAXIS™, che consente ai clienti di estendere in modo sicuro la collaborazione video di livello enterprise agli utenti di Skype®, Facebook®, Google Talk™ e di altre applicazioni video aziendali attraverso un browser, per videoconferenze B2B e B2C di qualità, affidabilità e sicurezza straordinarie. RealPresence CloudAXIS è una suite di software eseguibile sulla piattaforma Polycom RealPresence in cloud aziendali privati o in cloud pubblici (disponibile sia in edizione aziendale che in edizione partner/provider di servizi). RealPresence CloudAXIS Suite è la soluzione ideale per i partner e i provider di servizi Polycom che vogliono ampliare la loro offerta da VaaS (Video-as-a-Service) a VCaaS (Video Collaboration-as-a-Service), aggiungendo applicazioni quali la registrazione e lo streaming, le conferenze Web e gli strumenti di collaborazione come le lavagne digitali. I potenti miglioramenti apportati alla piattaforma RealPresence includono il supporto per l’implementazione della prima tecnologia SVC (Scalable Video Coding) del settore basata su standard aperti. Questa implementazione offre una capacità multipoint HD triplicata per una maggiore scalabilità e un TCO decisamente ridotto, prestazioni video di qualità superiore tra dispositivi e un’eccezionale interoperabilità che la rende compatibile con tecnologie presenti e future. Ciò consente di proteggere gli investimenti dei clienti nelle funzionalità video ed elimina la necessità di costosi gateway o hardware richiesti dai prodotti SVC proprietari della concorrenza. Il notevole aumento della capacità è un fattore importante, in quanto i clienti portano le funzionalità video a un maggior numero di utenti e dal momento che tendenze come il BYOD (Bring Your Own Device), il mobile computing e i social network estendono la videoconferenza di livello enterprise a un vasto pubblico di utenti. il tutto disponibile attraverso un aggiornamento software. Oltre alla suite RealPresence CloudAXIS, Polycom presenta al pubblico anche le seguenti novità: nuovo Polycom User Experience (Polycom UX): un nuovo ambiente che include un’interfaccia ridisegnata, 20 nuove funzionalità (audio, video e di condivisione) e una qualità di immagine che raggiunge di 1080p60 di risoluzione, nonché la tecnologia SmartPairing che permette di connettere in modalità wireless gli iPad di Apple ai rinnovati sistemi HDX 3.1 series e RealPresence Group Series, consentendo di controllare le comunicazioni video via tablet e di trasferire una chiamata video in corso dal tablet ad uno schermo più grande. server di collaborazione RealPresence 800s Virtual Edition, la prima multipoint control unit multiprotocollo con software integrato eseguibile sui server standard del settore. La presenza della tecnologia di Scalable Video Coding basata su standard aperti offre maggior capacità video multipoint, e dunque scalabilità e prestazioni più alte a fronte di una spesa minore per l’azienda. Polycom® RealPresence® Group Series (300, 500 e 700): sistemi di collaborazione video HD di prossima generazione per sale e budget di tutte le dimensioni. Polycom RealPresence VisualEdge ha un design elegante e ultra sottile (meno di 2,5 cm di

spessore) e offre potenti esperienze di collaborazione video su desktop per ambienti Executive. Presenta, inoltre, la massima risoluzione video (fino a 1080p60) e lo schermo più ampio (27”) nella sua categoria, utilizzabile anche come display per PC. I software aggiornati Polycom RealPresence Desktop 2.0 per PC e laptop (Windows e Mac OS X) e Polycom RealPresence Mobile 2.0 per tablet e smartphone (iOS e dispositivi Android) estendono le funzionalità video oltre i confini della sala conferenze, consentendo alle organizzazioni di offrire collaborazione video a un maggior numero di utenti e ambienti. nuovo catalogo di soluzioni di fascia media che rendono la collaborazione video multifunzione più conveniente e facile da utilizzare e gestire Il portafoglio Polycom prevede soluzioni su misura di clienti di qualsiasi dimensione, incluso un portafoglio specifico studiato per aziende di fascia media, in modo da offrire soluzioni convenienti, facili da utilizzare e gestire. Il portafoglio di fascia media include: il server di collaborazione RealPresence 800s Virtual Edition; la soluzione conveniente e di alta qualità RealPresence Group 300 dedicata a spazi ristretti o sale affollate; RealPresence Desktop 2.0 e RealPresence Mobile 2.0. Le nuove offerte di Polycom offrono inoltre l’integrazione multifornitore più ampia, grazie al supporto di standard aperti e protocolli proprietari, inclusi H.263, H.264 High Profile, RTV (Microsoft), TIP e ora anche SVC. Le soluzioni Polycom RealPresence si connettono a milioni di soluzioni UC basate su standard esistenti (Microsoft, Cisco, Avaya, IBM, Siemens, HP o misti) e potenzialmente a centinaia di milioni di future soluzioni basate su SVC sulle principali piattaforme UC come Microsoft® Lync™.

0.8


: wireless

Townet: la scelta italiana per reti Wifi Hiperlan I prodotti Townet per realizzare collegamenti punto-punto e puntomultipunto sono da anni una soluzione di riferimento per il mercato italiano. Affidabilità e prestazioni a costi bassi le rendono appetibili a WISP e installatori di reti a banda larga per la copertura del digital divide

L

a notizia della copertura wireless integrale della regione Marche è soltanto l’ultimo dei progetti dove vengono utilizzate soluzioni Townet: l’azienda aveva già fornito apparati per la Val D’Aosta, la Puglia, la Campania e l’Umbria, e in molte altre installazioni di avanguardia, come la copertura wi-fi degli ospedali riuniti di Ancona e il progetto Galileo Cervia, la spiaggia wifi più grande d’Italia. Vediamo perché scegliere le soluzioni dell’azienda italiana.

2,4 Ghz vs. 5 Ghz. Quale frequenza scegliere?

Innanzitutto va detto che le coperture territoriali presentano due tipi di situazione diverse. Dove non c’è per nulla ADSL, come ad esempio in piccoli paesi collinari o di montagna: in questi casi è necessario portare direttamente la copertura totale con velocità di banda superiore a 128 Kb/sec, per tutta la residenza. Dove invece l’ADSL c’è già (in “banda stretta Telecom” su doppino telefonico) è richiesto un potenziamento, soprattutto per le aziende che per il proprio business richiedono un funzionamento continuo della rete e un’assistenza tecnica da parte del provider. La scelta degli apparati può ricadere sulla frequenza a 2,4 Ghz (Wi-Fi standard IEEE 802.11a) oppure sulla frequenza dei 5 Ghz (HiperLan standard ETSI). La frequenza dei 5 Ghz è particolarmente indicata per collegamenti punto-punto e punto-multipunto a breve distanza, con una velocità massima di 300 MB/s (throughput netto) e una distanza massima raggiungibile di 60 km. con apparati a vista. In generale, per reti di backbone si utilizzano apparati a 5 Ghz, dove la potenza è indispensabile per coprire lunghe distanze. A questo scopo si possono utilizzare anche apparati a 17 Ghz (come in New Freelink NG Townet) che risolvono il problema delle frequenze 5 Ghz troppo affollate e garantiscono prestazioni superiori (ovviamente a costi leggermente più alti). Per reti di distribuzione, invece, si utilizzano apparati 2,4 Ghz che possono interagire con qualsiasi dispositivo Wi-Fi standard, cosicchè gli utenti possono fruire della rete in nomadicità. Che apparati utilizzare per copertura del digital divide?

CPE. Le CPE Townet sono client HiperLan 5Ghz con costi paragonabili al Wi-Fi, possono funzionare in modalità router o bridge, gestire la qualità del servizio tramite livelli di priorità e hanno un tool per semplificare le operazioni di puntamento. Vanno montate all’esterno (On the roof ) e l’installazione è molto semplice. (200-30-SU, 300-30-SU MIMO)

Antenne per backbone. Per reti dorsali solitamente si utilizzano antenne pannellari dai 23 ai 29dBi, a singola o doppia polarizzazione, se si vuole trasmettere due flussi di dati contemporaneamente. (55-10-23, 55-4.5-28) Antenne per distribuzione. Per collegare il “last mile” le soluzioni ricadono su omnidirezionali a 360° che coprono un raggio completo ma a minor distanza, oppure su settoriali a 120° o 90°, per irradiare più lontano. In questo caso è necessario piazzarne più di una per effettuare una copertura completa. (55-60-NV, 55-90-NV, 55-120-NV, 55-360-10, 55-60-NDS, 55-90-NDS) Importanza dell’enclosure. Non va dimenticato che l’enclosure degli apparati gioca un ruolo fondamentale, perché è la componente in grado di proteggere gli elementi interni dalle temperature troppo alte o troppo gelide, dall’entrata dell’acqua oppure dalle interferenze di altre radio. Tutti gli apparati Townet hanno enclosure certificate IP67 e IP68, anche in metallo robusto, come la 300-40-BS. Alimentazione. Anche l’alimentazione dell’apparato riveste un ruolo importantissimo, in quanto la rete deve garantire una continuità di funzionamento 24 ore su 24. Per questo motivo si usano gruppi di continuità come la TW-IDU Node, che oltre ad alimentare apparati a 24V e 48V dispone di un microprocessore interno per l’archiviazione dei dati e di porta USB e CAN bus per il monitoraggio da remoto. Le soluzioni Townet sono tra le preferite dagli installatori per diversi motivi:

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Sono flessibili e diversi prodotti si possono configurare per essere adattati a diversi tipi di installazione Le soluzioni Townet sono complete: dagli apparati per i link agli accessori, fino alle piattaforme di access management Garantiscono alte prestazioni a costi assolutamente abbordabili, rendendosi adatti per ogni tipo di clientela Vengono progettati e sviluppati interamente in Italia, come confermano le certificazioni ISO 14001 L’azienda fornisce supporto tecnico e corsi di formazione tecnica per risolvere le problematiche dei clienti

Bridge. I bridge Townet sono ideale per collegamenti Punto-punto, con antenna integrata e tecnologia MiMo per coprire lunghe distanze. Throughput a 250 Mbps grazie alle modulazioni OFDM (modulazione a multiportante per comunicare anche in condizioni pessime di canale), TCP (utilizzo automatico di potenza diversa a seconda dei fattori) e DFS (capacità dell’apparato di modificare la frequenza di trasmissione in modo automatico per evitare i disturbi). (300-20-BR) Base Station. Le Base Station si utilizzano soprattutto per link Punto–Multipunto. In particolare, la 300-40 BS è la prima Base Station con due radio separate, completamente protette dalle interferenze esterne. Per il link si usa in accoppiata con la 300-30-SU MIMO e con antenne che possono variare a seconda dell’area che si deve coprire. (300-20-BS, 300-40-BS)

0.9


: networking

Videosorveglianza a tutela del fotovoltaico D-Link ha realizzato per il Comune di Orgosolo un sistema completo di videosorveglianza per proteggere l’investimento e prevenire furti dei pannelli solari

L

a spinta delle fonti rinnovabili sta cambiando lo scenario energetico italiano: oltre 400mila impianti di grande e piccola taglia, diffusi ormai nel 95% dei Comuni italiani, da nord a sud, dalle aree interne ai grandi centri. Secondo i dati del Rapporto di Legambiente “Comuni Rinnovabili 2012”, lo scorso anno erano ben 7.986 i Comuni dove si trova almeno un impianto, con una progressione costante nel tempo: erano 6.993 nel 2010, 3.190 nel 2008. La crescita continua di questi dati sta a dimostrare uno scenario che cambia completamente rispetto al modo tradizionale di guardare all’energia e al rapporto con il territorio, in un’ottica che guarda alla green economy come la chiave per uscire dalla crisi. E’ questo il caso di Orgosolo, un piccolo comune sardo di 4.418 abitanti che si trova su un’appendice del massiccio del Gennargentu, ancora dedito alla vita in campagna, al governo del bestiame e alle attività in foresta, che ha deciso di puntare sulle fonti rinnovabili di energia. Cogliendo la sfida lanciata dall’Unione Europe di ridurre le emissioni di gas e la dipendenza economica dai paesi produttori di petrolio, il piccolo comune in provincia di Nuoro ha infatti installato un impianto fotovoltaico, della potenza pari a 19,44 KWp e con producibilità annua di circa 26.244,00 KWh, formato da 81 moduli policristallini e da 2 inverter monofase della potenza di 10,0 KWp, per sfruttare l’energia solare della seconda isola più estesa del mar Mediterraneo. Considerato l’elevato contenuto tecnologico e il valore economico dell’impianto fotovoltaico installato, il Comune di Orgosolo aveva l’esigenza di proteggere l’investimento e prevenire manomissioni o furti dei pannelli solari, tramite un sistema di videosorveglianza. Una soluzione preventiva che prendesse in considerazione tutte le criticità ambientali come l’elevato grado di umidità, le escursioni termiche giorno/notte, la scarsa illuminazione ambientale e un perimetro non lineare. LEGENDA RECINZIONE ABITAZIONI LINEA INTERRATA LINEA AEREA PALO ILLUMINAZIONE PUNTO LUCE A PARETE

T15

TELECAMERE D-LINK DCS-3716

T1

SWITCH DGS-1210-10P

NVR2 D-LINK DNR-326

T14 T2

T3

T4

T13

T12

SW1 SW2 SW3 SW4

NVR1

T5

T6 NICCHIA CONTATORI NVR2

CED

T11

T10

T9

T8

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LA SOLUZIONE PROPOSTA

In collaborazione con un partner specializzato nella fornitura e nella gestione di soluzioni verticali e servizi ICT, D-Link ha progettato un sistema di videosorveglianza a protezione dei pannelli solari tenendo conto delle condizioni climatiche, della conformazione del terreno e delle esigenze di sicurezza del cliente. La soluzione di videosorveglianza sviluppata da DLink è composto da un sistema perimetrale interrato, un sistema aereo e un CED; adotta 15 telecamere digitali con risoluzione 3 Megapixel di ultima generazione, 15 custodie da esterno certificate IP44 con ventola di raffreddamento e riscaldamento, 2 videoregistratori di rete per visualizzare, salvare e organizzare sullo schermo i contenuti video ripresi e un software di gestione centralizzato, con la possibilità di fare video analisi. Il sistema perimetrale è un sistema interrato, a ridosso della recinzione esterna, che sfrutta i pali dell’illuminazione per l’installazione delle videocamere; l’interramento dei cavi sotto il livel-

lo del suolo è un sistema assolutamente non sabotabile e che non altera l’aspetto dell’ambiente sorvegliato. Le 12 videocamere perimetrali D-Link DCS-3716 sono in grado di acquisire video nitidi sia in condizioni di scarsa illuminazione che in caso di eccessiva luce; consentono di inquadrare soggetti in controluce e neutralizzare l’illuminazione imperfetta generando un’immagine realistica, sia di giorno che di notte. Installate sui pali della luce preesistenti e collegate con linea interrata al CED, sono gestibili da remoto tramite un software di Video Management D-View Cam. Le restanti 3 videocamere D-Link DCS-3716 sono state installate in prossimità dei pannelli fotovoltaici posizionati sul tetto della struttura comunale e connesse tramite cavi aerei alla rete interrata e quindi al CED. Situate in un’area non presidiata, le videocamere sono monitorate da remoto direttamente tramite il software D-View Cam, che avvisa il responsabile sicurezza in caso di eventuali interruzioni di trasmissione dati o manomissione delle stesse. All’interno della cabina elettrica è stato allestito il CED per il controllo dell’intero sistema di videosorveglianza, in esso sono stati installati quattro switch Layer2 D-Link DGS-1210-10P, con SmartConsole per la gestione congiunta di più switch, e due videoregistratori di rete D-Link DNR-326 a 2 scomparti. Gli Switch connessi alla rete perimetrale e quindi alle telecamere sono in grado di garantire la diagnostica dei cavi, definire la priorità di traffico tra i dati e alimentare le videocamere con la funzionalità PoE, fornendo fino a 30W ciascuno. Nel rispetto del progetto Nuorese ecosostenibile e all’insegna del della filosofia D-Link Green, gli switch D-Link DGS-1210-10P sono Green Ethernet di seconda generazione e permettono di ridurre fino al 73% il consumo energetico senza perdere in prestazioni, grazie alla rilevazione dello stato dei collegamenti e della lunghezza dei cavi. Il monitoraggio remoto sicuro e di alta qualità è garantito dal software D-Link D-View Cam/ NVR e dai due videoregistratori di rete (NVR) D-Link DNR-326, una soluzione completa di visualizzazione, storage e gestione dell’intero sistema, 24 ore su 24. Dotati di funzione Smart Search gli NVR D-Link aiutano gli operatori nella video analisi: selezionando un’area di destinazione sul video e impostando la sensibilità di ricerca, la funzione Smart Search analizza l’intero database sulla base di specifici criteri di ricerca e individua tutti gli eventi significativi. Con i DNS-326 è possibile visualizzare fino a 128 canali, simultaneamente, singolarmente o organizzati in gruppi, impostare allarmi su evento, inviare e-mail con indicazione esatta della zona allarmata, constatare la presenza della rete elettrica e relativo ripristino, verificare se i dati creati dal sistema sono stati manomessi e impostare il backup dei dati.

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: videosorveglianza

Abicontrol e il sistema Kali introduce la programmazione ad oggetti che diventa un gioco Programmare un impianto di Building Automation non dovrebbe essere compito di un tecnico software, ma è di un installatore. Con Kalì di Abicontrol, tutto questo è possibile.

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uando c’è da fare un piccolo intervento, come ad esempio spostare una accensione di una linea luci, modificare o mettere a punto il sistema di termoregolazione deve essere così semplice ed immediato che anche un’apprendista, senza aver mai visto quell’impianto prima, lo deve poter fare in pochi minuti. E’ questa la filosofia di Kalì, il primo impianto di Bulding Automation nativo sul web. Il sistema Kalì permette in un’unica operazione di programmare il sistema ed ottenere anche l’interfaccia di supervisione per l’utilizzatore finale in ambiente WEB. Questo consente all’installatore di fornire a prezzi estremamente competitivi un sistema supervisionato attraverso qualsiasi browser moderno, senza necessità di aggiungere hardware e/o ulteriori passaggi di programmazione.

L’innovazione

L’ambiente di programmazione è estremamente innovativo: non ci sono più parole complesse da capire e interpretare, ma solo un magazzino virtuale di icone da cui prelevare l’oggetto che si desidera utilizzare. Al resto pensa Kalì. Il magazzino, rappresentato da una finestra mobile come in figura, è organizzato in scompartimenti e in ognuno di essi si trova il materiale che si deve installare. Ad esempio quando si apre il compartimento dell’illuminazione, si hanno a disposizione tutti gli oggetti che occorrono per questo settore. Una volta aperto lo scompartimento dell’illuminazione, ci si trova di fronte ad una serie di icone dalle più semplici alle più elaborate, ma già a colpo d’occhio è possibile intuire a cosa servono l’80% degli oggetti. Il loro uso è immediato: si preleva col mouse l’oggetto desiderato e si trascina nell’area di lavoro nella posizione in cui esso è realmente installato. L’area di lavoro può contenere da una a più pagine WEB, ed ognuna di esse può includere una pianta, una foto od un disegno dell’ambiente. Trascinando l’oggetto sulla pianta o sulla foto nella posizione in cui esso è realmente è installato significa creare automaticamente anche una documentazione visiva del progetto dell’impianto. Quando dopo due o tre anni sarà necessario fare delle variazioni al sistema, basterà dare una sola occhiata al progetto per capire come è realizzato. Un esempio pratico

Prendiamo ad esempio, la creazione di un nuovo circuito di illuminazione comandato da un interruttore e seguiamo passo passo le operazioni che ci portano alla programmazione del sistema. 1) Trascinare una lampada nell’area di lavoro: Kalì mi chiederà se quella lampada deve appartenere ad un circuito esistente oppure se voglio creare un nuovo circuito 2) Scelgo ad esempio di creare un nuovo circuito: Kalì mi chiederà il nome del circuito e a quale ramo di controllo carichi esso appartiene. Assegno il nome desiderato al circuito e confermo. 3) Seleziono l’uscita fisica del modulo hardware dove ho collegato quella lampada.

A questo punto sarà la volta di inserire l’interruttore, ma comunque l’ordine con cui vengono inseriti gli oggetti non ha nessuna rilevanza. Analogamente a quanto visto fino ad adesso, si trascina l’interruttore dal magazzino virtuale alla posizione dove esso è fisicamente installato e sarà sufficiente avvicinarlo alla lampada precedentemente configurata affichè il sistema associ automaticamente il pulsante all’accensione della lampada. Una volta scelto il circuito, dobbiamo solo associare su quale ingresso fisico è stato collegato l’interruttore e lo facciamo attraverso un albero analogo a quello precedente: in quest’albero compariranno solamente i moduli che posseggono ingressi idonei a raccogliere interruttori che sono quindi gli ingressi ON/OFF o digitali. La programmazione del circuito luci dell’ufficio è terminato, selezionando la voce “Monitor” del menù “Azioni” la programmazione viene trasferita sull’XMASTER, il circuito funziona ed è anche già possibile osservare la supervisione WEB ottenuta per l’utente finale. Supervisione

Una volta passati al monitor ecco come si presenta la schermata (è stato ritagliato solo il particolare). Come possiamo notare l’interruttore è invisibile in quanto all’utente finale non interessa sapere in quale stato è l’interruttore, ma interessa sapere in quale stato è la lampada. Cliccando sulla lampada si comanda l’accensione o lo spegnimento della stessa e l’icona ci farà vedere in tempo reale se essa è accesa o se è spenta. E questo è solo l’inizio... Quanto abbiamo visto è solo una piccola parte di cosa può fare Kalì, un esempio per far capire la semplicità della programmazione e della creazione dell’interfaccia utente. L’editor della programmazione consente anche di spostare un oggetto da un circuito ad un altro, creare cloni degli oggetti da posizionare in pagine diverse, spostare i circuiti da una pagina ad un altra, evidenziare tutti gli oggetti del circuito, creare aree decorative, visualizzare URL esterne e tante altre cose. Semplice e potente. Kalì può avvalersi di circuiti logici e di tutto quello di cui necessita un installatore esperto per soddisfare le richieste anche del cliente più esigente: il tutto però nel rispetto della semplicità della programmazione visiva ad oggetti.

Dopo aver creato il circuito, è la volta di associare l’uscita fisica del modulo hardware alla lampada. E’ anche possibile cambiare le icone della lampada per la supervisione, dare un nome alla lampada ed andare nelle configurazioni avanzate. L’uscita fisica dove è installata la lampada compare in un albero dove sono visualizzate solo le uscite idonee a pilotare le lampade ed i soli moduli che le contengono, semplificando così la scelta e riducendo le possibilità di errore. Le uscite già occupate sono contrassegnate con un cerchio rosso e non possono essere selezionate.

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: videosorveglianza

Vivotek presenta le sue soluzioni di videosorveglianza IP Affidabili, ad alte prestazioni e completamente scalabili, I prodotti VIVOTEK si caratterizzano per l’utilizzo di sofisticate tecnologie che integrano codec video, optoelettronica e networking

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ondata a Taiwan nel 2000, VIVOTEK è cresciuta rapidamente fino a diventare uno dei leader mondiali nella produzione di dispositivi per la videosorveglianza IP di elevatissima qualità e affidabilità, con una gamma tra le più complete attualmente disponibili, capace di offrire il prodotto più adatto per ogni tipo di applicazione e un ottimo rapporto qualità/prezzo. Nel 2006 l’azienda diventa società per azioni, quotata alla Taiwan Stock Exchange, estendendo le vendite, i servizi e il supporto tecnico in oltre 80 paesi attraverso una capillare rete di distributori (più di 120 distributori autorizzati) e system integrator. Nel 2007 viene creata VATICS, una società sussidiaria focalizzata sullo sviluppo e sulle vendite di soluzioni audio/ video multimediali. Al fine di supportare un business in rapido incremento, nel 2008 viene fondata VIVOTEK USA, con sede in California, che in breve tempo guadagna ampie fette

raneamente in tempo reale i filmati sempre e ovunque dalla stessa telecamera tramite browser web. I dispositivi sono dotati di funzioni intelligenti integrate in grado di rilevare, identificare e tracciare oggetti in tempo reale, riducendo i falsi allarmi. L’accesso di rete consente l’implementazione di telecamere wireless, eliminando il costo delle linee cablate, oltre a permettere una maggior libertà nel posizionamento delle telecamere. La possibilità di collegamento con i telefoni cellulari 3G consente inoltre di creare un sistema di sorveglianza mobile. SEIRE SURPREME HD

Con la serie SUPREME, VIVOTEK soddisfa le richieste dei professionisti e del pubblico più esigente offrendo loro il top della videosorveglianza con la qualità del video in HD, che assicura la riproduzione fedele dei colori e dei dettagli anche in condizioni ambientali critiche. Le telecamere della serie SUPREME hanno una risoluzione fino a 5 megapixel o 1080p Full HD con straordinaria resa delle immagini fino a 60 fps per un pieno controllo anche delle scene in rapido movimento. SERIE PANORAMIC PTZ Pan/Tilt/Zoom

Frutto dell’innovazione tecnologica sviluppata dal reparto R&S di casa VIVOTEK, la serie PANORAMIC PTZ è stata premiata con il prestigioso GIT Security Award 2013, dive-

di mercato negli Stati Uniti e in Canada. I prodotti VIVOTEK si caratterizzano per l’utilizzo di sofisticate tecnologie che integrano codec video, optoelettronica e networking. Il costante impegno del reparto R&D è infatti rivolto allo sviluppo di un’ampia gamma di prodotti per le comunicazioni multimediali: telecamere di rete (IP camera), video server, NVR (Network Video Recorder), ricevitori video e software per la gestione centrale del sistema. Con oltre 1 milione di fotocamere di rete e video server venduti in tutto il mondo, VIVOTEK ha saputo esportare soluzione di videosorveglianza IP altamente affidabili ed efficaci, contribuendo così a incoraggiare la transizione dal CCTV tradizionale alla sorveglianza IP interamente digitale. VIVOTEK ha da sempre impegnato i suoi sforzi in quelle che sono le attività pulsanti di un’azienda che punta a diventare leader di mercato: R&S, assistenza vendita, supporto tecnico e marketing. Ottimizzando tali aspetti, VIVOTEK ha saputo guadagnarsi la reputazione di società stimata e apprezzata, nonché di partner a valore aggiunto nel mercato della videosorveglianza IP. Forte di tali presupposti e di una filosofia aziendale basata sull’integrità etica, l’attenzione per il cliente e l’innovazione tecnologica, VIVOTEK è in grado di offrire al mercato un’ampia gamma di soluzioni adatte a tutte le esigenze di performance e di prezzo, con modelli adatti alla casa e all’ufficio, e soluzioni ad alte prestazioni per impieghi professionali. L’eccellenza delle strategie aziendali e delle soluzioni offerte è testimoniata da un 2012 che ha visto i ricavi VIVOTEK superare i 100milioni di dollari americani. I PRODOTTI

Rispondendo a quelle che sono le reali esigenze del mercato, VIVOTEK è in grado di offrire una gamma di soluzioni destinate al target entry-level e high-level, soddisfacendo così le necessità operative ed economiche di ogni realtà, domestica e professionale. Le soluzioni VIVOTEK consentono di creare e mantenere un sistema efficace e affidabile di videosorveglianza IP, completamente scalabile e ad alte prestazioni. Il sistema di videosorveglianza consente a più soggetti autorizzati di visualizzare contempo-

nendo così il primo vendor al mondo a vincere tale premio con un prodotto interamente sviluppato in-house. Ideali per il monitoraggio a distanza di spazi aperti e realizzate sfruttando la sinergia di una telecamera con obiettivo fisheye megapixel e una telecamera a cupola ad alta velocità, i modelli della serie PANORAMIC PTZ consentono la visualizzazione multi-utente simultanea dalla stessa telecamera e, allo stesso tempo, la possibilità di monitoraggio dettagliato di una singola area. L’obiettivo fisheye fornisce una vista panoramica a 180° o a 360° senza angoli ciechi, mentre la telecamera a cupola ad alta velocità fornisce una ripresa precisa dei movimenti in orizzontale (PAN), in verticale (TILT) e di zoomare a piacere sulle zone di maggior interesse. La qualità delle immagini è garantita dalla risoluzione 1080p e dallo zoom ottico 20X. I modelli PANORAMIC dispongono inoltre di un sistema intelligente di individuazione del movimento e possono effettuare scatti di immagini pre e post allarme. L’installazione di VIVOTEK PTZ consente un grande risparmio sul costo globale del sistema di sorveglianza, riducendo il numero di dispositivi necessari, i costi della manodopera, il consumo di energia nonché le spese di manutenzione. E’ la soluzione ideale per grandi magazzini, stazioni ferroviarie, aeroporti, parcheggi e tutte le aree pubbliche dove si rende necessario un sistema di videosorveglianza affidabile e completo.

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: networking

La marcia di Lantech verso la transizione globale a tutti i servizi Ethernet Una vasta gamma di soluzioni in ambienti di rete diversi, con un occhio attento al Green

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on sede madre a Taiwan e uffici in Texas, Germania, Corea del Sud e Australia, Lantech è una multinazionale forte di una solida esperienza nei prodotti IP Ethernet, grazie alla quale è in grado di offrire al mercato soluzioni dall’ottimo rapporto prezzo/prestazioni per le reti industriali e IP, nonché un valido supporto ai propri partner in tutto il mondo. Lantech ha infatti contribuito notevolmente alla diffusione dei servizi Ethernet in svariate parti del globo, come ad esempio le reti realizzate per l’Ufficio postale di Taiwan, per l’Università di Stanford, la CNN, presso l’Università di Wurzburg, il sistema di metropolitana in Corea del Sud e in Tailandia, nonché la ferrovia ad alta velocità in Israele e in Giappone. I campi di applicazione sono davvero vasti: dalle reti per i sistemi di trasporto all’automazione di edifici privati, fabbriche e industrie petrolifere, ma anche monitoraggio del traffico nei tunnel e degli impianti di energia eolica, piattaforme offshore, navi da crociera, impianti per il trattamento delle acque, infrastruttura dell’ISP e sistemi di sorveglianza. I prodotti Lantech sono integrati con Pro-Ring, l’esclusivo protocollo di rete automatico di recupero, e Lantech-View, un sever-client utility per il monitoraggio e la configurazione simultanea di switch multipli. L’attenzione di Lantech, costantemente dedicata allo sviluppo del software di rete proprietario e alla ricerca di hardware di alta qualità, ha dunque consentito la realizzazione di una vasta gamma di soluzioni e applicazioni in ambienti di rete diversi, a sostegno della transizione globale a tutti i servizi Ethernet. Switch Industriali: disponibili nella modalità gestiti e non, questi modelli sono progettati per soddisfare le esigenze di rete industriale con la funzione Plug-and-Play. Ogni modello è stato testato ampiamente per incontrare le norme di sicurezza industriali EMI / EMC / UL. Power over Ethernet: completamente compatibile con IEEE 802.3af i PoE standard di

Lantech sono switch Industrial PoE e forniscono soluzioni complete per PoE durevoli e affidabili. Robusti, affidabili e durevoli, gli switch industriali Lantech vengono sottoposti a rigorosi controlli per verificarne la rispondenza ai protocolli di sicurezza e a test di stabilità che includono la resistenza a sbalzi di temperatura caldo/freddo, la caduta libera, la scossa, e la vibrazione. Qualità tecnologica che si sposa con semplicità e flessibilità di fruizione. Questa la mission dello staff di Lantech, costantemente impegnato a rispondere alle reali esigenze del cliente, realizzando prodotti facili da utilizzare e installare, nonché compatti affinché l’utente non abbia alcun vincolo di spazio. Gli sforzi della multinazionale taiwanese sono diretti non solo a fornire prodotti di alta qualità, ma anche a contribuire a mantenere un ambiente pulito e sicuro per un futuro migliore. Non a caso, infatti, il logo aziendale di Lantech è di colore verde. Tutti i prodotti vengono realizzati nel pieno rispetto della normativa europea che impone restrizioni sull’uso di determinate sostanze pericolose (RoHS), operando con certificazioni di qualità ISO9001/2000 e aderendo gli standard internazionali ISO14001 sui Sistemi di Gestione Ambientali. Grande attenzione viene prestata in fase di progettazione al fine di realizzare dispositivi il più possibile riciclabili, nonché di ridurre al minimo gli sprechi in fase di fabbricazione del prodotto.

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Assicurati che non accadano eventi negativi per lasciare spazio a quelli positivi. Ovunque. Sempre.

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