Avvenire Lazio Sette 06 luglio 2014

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Lazio sette

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PALESTRINA

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Domenica, 6 luglio 2014

La storia sotto la terra pitture, di una vasca per i battesimi, di una el lontano 1864 il cardinal cattedra vescovile. Un Amat, vescovo a quel tempo numeroso corpus di della diocesi prenestina, iscrizioni funerarie, tutte decise di sostenere riferibili a sepolture economicamente scavi archeologici realizzate intorno alla in una località del suburbio di tomba del Santo, Palestrina, l’antica Praeneste. Si vennero recuperate trattava di una decisione a dir poco all’interno e nei terreni «storica» per la città e per la adiacenti la Basilica. comunità di studiosi locali. Mai Sono ancora oggi prima di allora un vescovo straordinarie diocesano aveva intrapreso testimonianze per un’iniziativa simile. La zona conoscere i nomi e le oggetto d’indagine erano alcuni gesta di coloro che per terreni in località Quadrelle, primi, nella città famosa proprietà del reverendo seminario in età romana per il vescovile, nella campagna prenestina alle porte della L’antico luogo di culto, città. Su quei terreni, circa portato alla luce un secolo prima, nel 1769, erano tornati alla luce diversi negli anni Trenta, è ancora frammenti iscritti in marmo, che furono identificati come in attesa di poter rivivere, i Fasti Praenestini, l’antico di essere di nuovo svelato calendario dedicato da e di tornare meta di fedeli Marcus Verrius Flaccus alla sua città. e di un turismo dello spirito A questa straordinaria scoperta, un secolo dopo, culto della dea Fortuna con lo scavo promosso dal cardinal Primigenia, Amat, se ne aggiunse un’altra. Il abbracciarono la sacerdote Arcangelo Scognamiglio, religione del Cristo. Fra cultore all’epoca delle antichità queste, di indiscussa cristiane, coadiuvato dall’architetto importanza, resta Francesco Fontana, fu incaricato di l’epigrafe più importante dirigere le indagini archeologiche per il culto di Agapitus di che portarono alla scoperta di un Praeneste, quella in cui è santuario martiriale (martyrion) ancora leggibile la più costituito da una basilica antica invocazione al cimiteriale direttamente costruita giovane martire. Si tratta sul luogo di sepoltura del giovane Un particolare dell’epigrafe Placidiani di una lapide funeraria martire Agapito (ad corpus), Santo di un membro della Patrono della città, decapitato nel famiglia dei Placidiani, 274 d.C. durante l’impero di quindi la diocesi prenestina si era forse una delle gentes più in vista Aureliano. già costituita, con un presule a all’interno della prima comunità di Si trattò di una scoperta che capo della comunità e con un fedeli prenestina, nella quale è riscrisse la storia delle origini del primitivo luogo di culto dedicato anche possibile leggere il nome cristianesimo a Palestrina. Fra la al suo martire. La basilica fu dell’episcopus (vescovo) Iucundus, primavera e l’estate del 1864 venne abbandonata solo nel IX secolo forse lo stesso Secundus che nel 313 alla luce una basilica a cinque quando durante il pontificato di d.C. partecipò al concilio navate edificata nella prima metà papa Romano le reliquie del Santo Lateranense indetto dall’imperatore del IV secolo d.C., dotata di un furono trasportate in un luogo di Costantino per discutere dell’eresia atrio e un vestibolo, di una cripta culto all’interno della città. donatista. In età costantiniana ipogea decorata con marmi e

La quinta campana inserita nella torre di La Forma

ANDREA FIASCO *

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iorno intenso il 27 giugno la comunità della parrocchia del Sacro Cuore di Gesù a La Forma, nel comune di Serrone, è stata impegnata nelle festività patronali e la celebrazione delle cresime officiata dal vescovo Domenico Sigalini e presenziata dal cardinale Darío Castrillón Hoyos, prefetto emerito della Congregazione per il Clero. Sono state benedette anche cinque campane prodotte nella storica fonderia emiliana «Capanni», che destinate al Cile saranno collocate nel campanile del santuario di Andacollo. La cerimonia di benedizione si è svolta alla presenza del vescovo, del cardinale e di don Ramon, che ha voluto le campane per il santuario cileno, con la partecipazione del rettore del Santuario di Andacollo padre Eduardo Huerta, del deputato cileno Sergio Gahona, del sindaco di Serrone Natale Nucheli e della comunità parrocchiale. Parole sentite, quelle del rettore padre Eduardo Huerta, nel ringraziare don Ramon per l’importante dono che le-

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ELISABETTA CHIACCHIARARELLI

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n altro riconoscimento per don Angelo Maria Consoli, catanese, parroco di Olevano Romano, che si afferma sempre di più nel campo letterario per le sue poesie. L’ultimo riconoscimento, in ordine cronologico, per don Angelo arriva in occasione della prima edizione del premio letterario internazionale di poesia, narrativa, saggistica e fotografia «Marchesato di Ceva», che ha l’intento di valorizzare i poeti emergenti. Al concorso hanno partecipato duecentocinquanta autori. La premiazione è stata articolata in otto sezioni: poesia singola inedita, poesia edita, narrativa inedita, narrativa edita, saggistica inedita, saggistica edita,

racconto in giallo e fotografia. A don Angelo Consoli è stato assegnato il secondo premio della sezione «Poesia edita» con la raccolta «Sacri sussurri, risuoni profani». La raccolta di poesie a cura delle Edizioni Leonida, avente prefazione di monsignor Domenico Sigalini, è strutturalmente divisa in due momenti: il primo vicino alla vita religiosa, alla pace ritrovata, ma soprattutto alla delicatezza della fede così tangibile e nello stesso tempo così intima; il secondo affronta i misteri profondi dell’umanità, le fragilità di ogni uomo. Il tutto chiuso in un cerchio: la vita di ognuno di noi. La silloge legata alla sua biografia, è un gioco di luci ed ombre, l’ossimoro del titolo Sacri e Profani mette in evidenza quanto legame può esserci tra i due aspetti così

ga in modo indissolubile la comunità de La Forma e la città di Andacollo. Ulteriore momento che entra nella storia dei due centri vicini in termini di fede cristiana in una data altrettanto importante: il quinto anniversario sacerdotale di don Ramon. È stata inserita, inoltre, all’interno della torre campanaria della chiesa parrocchiale la quinta campana che, unendosi alle quattro già poste lo scorso 14 settembre, completa il concerto campanario, che potrà ora eseguire ben 46 melodie. L’effige principale sulla campana, riporta lo stemma di monsignor Sigalini con una scritta che ricorda il giorno 27 Giugno 2009 ordinazione sacerdotale di don Ramón Bravo, motivo per il quale la sua famiglia ha offerto questa campana, altre immagini e simboli nella campana raffigurano la Madonna del Rosario di Andacollo patrona della città natale di don Ramon e lo stemma della fondazione cattolica «Croce del Terzo millennio del Cile», di cui don Ramon è il presidente. Danilo Ambrosetti

amministrative

Eletti due allievi della Scuola S

La basilica alle Quadrelle quest’anno compie il centocinquantesimo anniversario dalla sua scoperta. Fin dagli anni ’30 del secolo passato fu completamente reinterrata. Oggi giace ancora sotto una coltre di terra in attesa che possa rivivere ed essere nuovamente svelata. * archeologo

Poesia, il «Ceva» a don Consoli DI

L’

Sacro Cuore

Sant’Agapito. A 150 anni dal ritrovamento la basilica resta ancora sepolta e inaccessibile DI

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ultimo numero di Lazio Sette prima della pausa estiva uscirà Domenica 27 luglio prossimo per poi ritornare Domenica 7 settembre. La redazione prega chi vorrà dare comunicazioni importanti per l’estate di farle avere il prima possibile per pubblicarle nelle prossime edizioni prima della pausa estiva. Il telefono per il contatto e l’indirizzo cui spedire contributi sono riportati nel riquadro a sinistra.

apparentemente lontani, ma realisticamente vicini e ambedue presenti nella vita di ogni uomo. Le poesie interne della raccolta sono un viaggio dove, come scrive il vescovo Domenico Sigalini, «la natura libera dalle tristi paure, l’amicizia è forza per segrete fragilità, le favole sono la fuga da notti fredde e buie, la piazza delle città è scrigno prezioso di stili e di preci, la fede è una risorsa assoluta, fatta di persone, non di idee che non si stancano mai di bussare al nostro cuore». L’autore nelle sue opere utilizza la poesia come ricerca, di se stesso e di risposte; l’evoluzione dei suoi testi è considerabile come un miglioramento della persona, delle idee e soprattutto dell’anima, che si evolve con l’aiuto della fede e del tempo.

i scorgono già i primi risultati dell’intenso programma di studi proposto dalla Scuola socio–politica diocesana. Infatti, sono stati eletti alle ultime amministrative due allievi della Scuola, che ora ricoprono ruoli importanti nelle amministrazioni locali: Giampaolo Nardi, sindaco di Castel San Pietro Romano, ed Emiliano Fatello, presidente Consiglio comunale Palestrina. A loro auguriamo con tutto il cuore un buon servizio alle comunità. Hanno risposto in pieno all’invito che il vescovo Domenico Sigalini rivolse all’inizio del percorso di formazione: «La scuola Socio – Politica diocesana prenestina vuole essere un luogo di crescita culturale, ispirato dalla Dottrina Sociale della Chiesa, capace di favorire la formazione di cittadini cristiani responsabili, impegnati nello sviluppo del territorio. Cristo porta la luce dove c’è il buio, aprite il vostro cuore a Lui. Con queste parole di speranza vi attendiamo e vi accoglieremo nei nostri percorsi formativi, certi che la Sua presenza favorirà la crescita e l’amicizia tra di voi attraverso la creazione di legami fiduciari sul territorio, legami solidi e duraturi perché fondati sulla Sua Parola e sul Suo esempio». Enrico Ottaviani

Gli impegni settimanali del vescovo e in diocesi

Don Angelo Maria Consoli

Agenda

pranica Prenestina

Domenica 6 ore 11 a Capranica Prenestina Messa solenne; ore 17.30 a Olevano Romano processione e celebrazione eucaristica al santuario della Madonna di Colle di Maggio da Lunedì 7 a Giovedì 10 pellegrinaggio a Kremsmünster in Austria con i preti giovani Venerdì 11 al mattino visita alle congregazioni romane; ore 16 a Paliano al carcere Messa Sabato 12 al mattino udienze in curia; pomeriggio a Ca-

A partire da questo mese il vescovo Domenico Sigalini prenderà dimora presso l’abitato di Capranica Prenestina. Capranica è il terzo paese che lo ospita dopo San Cesareo, nel mese di maggio, e San Vito Romano, nel mese di giugno. Continua, quindi, l’esperienza del Vescovo nell’incontro con le varie comunità della diocesi, dedicando un tempo congruo per conoscerne le peculiarità, i problemi e le potenzialità.

Genitori e figli, un «decalogo» per usare la Rete DI

MARCO VOLANTE *

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Un momento della festa

na festa è sempre un momento di gioia, di incontro necessario a ricordare un fatto, un avvenimento che sta a cuore ed è il cuore della vita di un gruppo di persone, siano esse una famiglia, un gruppo di amici o un’impresa. Nello scorso fine settimana la Comunità parrocchiale della Sacra Famiglia di Palestrina si è riunita in festa. L’occasione è stata l’anniversario annuale della dedicazione della chiesa parrocchiale. Ricordare la dedicazione della propria chiesa parrocchiale, è un po’ come festeggiare il compleanno, il momento della nascita. Infatti, dedicare la chiesa di mattoni ha il significato di rendere visibile la Chiesa di persone. Come nella chiesa di mattoni è contenuto Gesù a cui tutti vanno nell’Eucaristia e nella Parola; così nella Chiesa di persone è contenuto lo stesso Gesù che diventa Parola incarnata ed esce per le strade del mondo tra-

sformandolo. Così il 27, 28 e 29 giugno scorso sono stati caratterizzati da tre momenti essenziali: riflessione, preghiera e incontro. Ha aperto la Festa, la sera di Venerdì 27, la riflessione con la conferenza dal titolo: «Uso e abuso di Internet: generazioni a confronto». Con l’aiuto di due esperti il dottor Tagliaferro, psicologo, e il vice questore della Polizia Postale del Lazio, il dottor Ponzo, la comunità parrocchiale ha approfondito il tema della rete e della relazione tra le generazioni. I due ospiti hanno potuto mettere in evidenza gli usi insani che di essa possono essere fatti toccando temi quali il cyberbullismo, il sexting, il grooming e la pedopornografia online. Da un lato sono venuti in evidenza gli aspetti psicologici delle relazioni e delle emozioni giocate in rete oltre che delle sfide educative che aspettano i genitori nell’educare i giovani ad un corretto uso delle nuove tecnologie. Dall’altro sono stati sottolineati gli aspetti tecnici e tecnologici, le re-

gole e le modalità di abuso e di tutela dei minori oltre che il prezioso lavoro della Polizia Postale in questo settore. L’incontro si è chiuso con la proposta di un decalogo per far vivere a genitori e ragazzi le nuove tecnologie con serenità e in sicurezza. La preghiera è stata scandita dalla veglia notturna, di fronte a Gesù Eucaristia e dalla Messa solenne presieduta da monsignor Enrico Feroci, direttore della Caritas di Roma. La pesca di beneficienza, il pranzo e le cene, i tornei di calcetto, i concerti della Banda e del gruppo «I compari delle cantine» di Paliano, lo spettacolo di Cabaret del gruppo giovanile «Energie vive» hanno scandito i momenti dell’incontro segnato da serenità e gioia. Così, trovarsi insieme per consumare un pasto, giocare, ridere e scherzare, pregare e riflettere ha permesso di sentire battere il cuore di una comunità che vive dispersa per le strade della nostra cittadina, ma unita dall’unica fede e intenta a testimoniare la propria speranza nei suoi gesti di carità. * vice parroco della Sacra Famiglia

Alcuni buoni consigli uando si accede a internet, definire insieme gli obiettivi e verificare al termine se li avete raggiunti. Attivare opportuni sistemi di protezione e filtri. Non mettere il computer nella stanza dei ragazzi, ma in un luogo comune. Dare rilievo ai siti buoni e al materiale che offrono. Non permettere ai tuoi figli di usare chat non sorvegliate o non adatte ai ragazzi. Preparare i figli a non dare a nessuno via internet informazioni personali. Incoraggiare un sincero dialogo con i figli riguardo a internet. La miglior protezione sono le buone relazioni familiari.

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