Monografia del genere Lonchura

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Monografia del genere Lonchura a cura di Alessandro Paparella, Sergio Lucarini, Norberto A. Nadal e la collaborazione di Henk de Vos

Frederich William Frohawk (Antique Print Boutique)


La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla." (Gabriel García Márquez, Vivere per raccontarla)

……dedicato a Salvatore.


Giudice Internazionale sez.ni F – H – O/ P ; Membro OMJ/COM sez. F – O/P dal 2000 e segretario OMJ dal 2004 tuttora in carica; Fondatore ed attualmente vice-presidente della Associazione Ornitologica Tirreno (1999);

è stato: Segretario e vice presidente CTN- IEI (Ibridi, Esotici, Indigeni). per 11 anni. Presidente Collegio giudici IEI (Ibridi, Esotici, Indigeni). Fondatore del Club del Diamante di Gould 1999 Fondatore del Club del Diamante del Diamante mandarino 2000 Consigliere federale FOI per 5 anni ALESSANDRO PAPARELLA Commissario Raggruppamento Regionale Calabria 2014 / 015 Nato a Salerno – Italia Commissario Ordine dei Giudici FOI 02.2015 / 12.2015 Residente a Bellizzi (SA) in via G. Pascoli, 27 mail: sandropaparella@gmail.com

Giudice Internazionale sez.ni F e H. Autore di numerosi articoli tecnici per diverse Riviste del settore ornitologico. Autore della lista delle denominazioni in “Finches & Sparrow” – Clement, Harris, Davis – Ed. Italiana. Coautore dei due libri “GLI ESTRILDIDI” Vol. 1 e 2 (ed. FOI); È stato: Segretario della Commissione Tecnica IEI (Ibridi, Esotici, Indigeni) dal 1990 al 1996. Redattore della Rivista “Italia Ornitologica” Ed. FOI SERGIO LUCARINI nato a Roma (Rm) Italia residente a Fano (PU) in via Della Tombaccia n°84 mail – sergio.lucarini49@libero.it


Nel 2001 partecipa prime mostre ornitologiche. Nel 2010 giudice nazionale sez. F - Esotici Inoltre, nel 2015, anche giudice nazionale dei canarini di colore. Infatti, pratico entrambi le specializzazioni a livello nazionale ed internazionale. Dal 2016 giudice internazionale OMJ della sezione F esotici (passeriformi non europei). Membro del gruppo editoriale del “Manuale di giudizio “Familia Estrildidae” FOA-CAJ Argentina . NORBERTO ALEJANDRO NADAL nato a Morón –(BA) Argentina residente a Ituzaingó BA --Argentinamail - norberto.nadal@hotmail.com.ar

Titolare di una rivista privata e particolare in collaborazione con Rodrigo Meloni, chiamata "Plumas".

Allevo uccelli da 12 anni. Dal 1980 sono giudice di Uccelli tropicali e parrocchetti alla NBVV. Il mio interesse è nell'eredità del colore e delle proprietà genetiche.

HENK DE VOS nato a Utrecht (NL) Residente: 3564 Kl Utrecht Houstondreef 36 – Netherlands Mail – lonchura@dds.nl

Autore di un lavoro sulle Lonchura denominato “ Henk’s Lonchura Pagina “ che contiene numerose fotografie fatte con il collega Piete van den Hooven.


PRESENTAZIONE-PREFACE En 1832, un ornithologue anglais, William Henri Sykes, décrit un petit oiseau granivore de la famille des estridildae, le lonchura. Près de deux siècles plus tard, une monographie du genre Lonchura est disponible. Riche de trente-neuf fiches, elle définit avec précision les différentes espèces connues aujourd’hui, présentes dans de vastes étendues de trois continents, l’Afrique subsaharienne, l’Australie du nord, l’Asie du sud-est. En mai 1978, Alessandro Paparella se qualifie pour la spécialisation Indigène, Exotique et Hybrides Depuis 1984, est Juge Expert des Passereaux extra-européens, (ex-exotiques), standardisés ou non suivant la nomenclature adoptée par la Confédération Ornithologique Mondiale. Depuis janvier 2000, il est membre du Comité exécutif des juges de cette institution, responsable des classes de sa spécialité. Aujourd’hui, notre ami italien nous livre le fruit de son travail sur les lonchuras, réalisé avec une attention extrême, avec tout le talent et toute la conscience que nous lui connaissons. Sa monographie constitue un ouvrage de référence pour les éleveurs du monde entier, passionnés par cet oiseau attachant, en couleurs naturelles ou en mutations. Christian Lemee Juge O.M.J. canaris de couleur Secrétaire Général C.O.M. de 1993 à 2000 Trésorier Général C.O.M. de 2006 actuellement en charge

PRESENTAZIONE Nel 1832, un ornitologo inglese, William Henri Sykes, descrisse un piccolo uccello granivoro della famiglia degli Estridildae, la Lonchura. Quasi due secoli dopo, è disponibile una monografia del genere Lonchura. Ricca di trentanove schede, definisce con precisione le diverse specie oggi conosciute, presenti in vaste aree di tre continenti, Africa subsahariana, Australia settentrionale e Sud-est asiatico. Nel maggio 1978 Alessandro Paparella si qualifica per la specializzazione Indigeni, Esotici ed Ibbridi. Dal 1984 è Giudice Esperto per i Passeriformi extraeuropei (ex-esotici), standardizzati o meno secondo la nomenclatura adottata dalla Confederazione Ornitologica Mondiale. Dal gennaio 2000 è membro del Comitato Esecutivo dei Giudici di questa istituzione, responsabile delle classi nella sua specialità. Oggi, il nostro amico italiano ci consegna il frutto del suo lavoro sulle Lonchura, svolto con estrema attenzione, con tutto il talento e tutta la coscienza che conosciamo di lui. La sua monografia è un'opera di riferimento per gli allevatori di tutto il mondo, appassionati di questo adorabile uccello, nei colori naturali o nelle mutazioni. Christian Lemee


Introduzione Il genere Lonchura , dal greco λόγχη (logke-lonke, "lancia") e ουρά (oura, "coda"), fu descritto dal naturalista inglese William Henry Sykes nel 1832. Raggruppa piccoli uccelli granivori compresi nella famiglia degli Estrildidi. Le dimensioni variano dalla minuscola Nonnetta nana - Lepidopygia / Lonchura nana (unica appresentante della famiglia Estrildidae nel Madagascar), al massiccio Cappuccino beccogrosso - Lonchura grandis.

Distribuzione e caratteristiche Sono uccelli distribuiti in un vasto areale comprendente gran parte dell’Africa subsahariana, l’Asia meridionale (India, Bangladesh, Sri Lanka, Indonesia, Papua Nuova Guinea e Filippine) ed Australia. La loro preferenza va di norma alle aree aperte di savana o di prateria, con presenza di cespugli, boscaglia e fonti di acqua permanenti Si tratta di specie gregarie, tra loro simili per dimensioni (10-12 cm.) e struttura. Di aspetto robusto, con un forte becco conico, corto e massiccio, adatto a sbucciare i semi di cui si nutrono. Il piumaggio è una combinazione di toni sobri bruno-marrone, nero, bianco, grigio, spesso più scuri su testa, dorso ed ali che sbiadiscono su gola, petto e ventre, i sessi sono quasi identici, con colori più opachi e meno contrastanti nelle femmine e nei soggetti in età giovanile. Si tratta di volatili diurni, che tendono ad aggregarsi in stormi anche consistenti e ad imbrancarsi con altri uccelli, congeneri e non. Passano la maggior parte del tempo al suolo o fra l'erba alta alla ricerca di cibo, costituito in massima parte da semi che sbucciano col forte becco. Si nutrono tuttavia anche di frutta, bacche e germogli. Molte specie durante il periodo riproduttivo sono solite integrare la dieta con alimenti di origine animale (soprattutto piccoli insetti volanti). Alcune specie si nutrono anche di alghe (Spirogyra sp.). Il nido è una grande struttura globulare fatta di steli d’erba e radichette, assemblata nel folto della vegetazione. Le femmine vi depongono 5 - 7 uova, covate alternativamente dalla coppia. I piccoli vengono nutriti da entrambi i genitori. Si tratta di uccelli rigorosamente monogami. Alcune specie, fuori dal periodo riproduttivo, costruiscono anche nidi comuni per dormirci in gruppi numerosi durante la notte.

Habitat Sulle aree geografiche di origine delle Lonchure sono state fatte diverse ipotesi, in generale la più accreditata è quella che conduce tali piccoli uccelli alla primordiale savana africana, sterminata distesa d’erba che in epoche dal clima più fresco andava ad invadere anche le vaste aree ora desertiche del Sahara e della penisola arabica. Successivamente favoriti dal clima questi animali si sono propagati verso est andando ad occupare nuovi habitat del sud-est asiatico. A sostegno dell’origine africana, c’è l’alta concentrazione di Estrildidi in questa regione (80 su un totale di 140) nonché l’estremo giovamento che alle popolazioni di Lonchure delle regioni umide monsoniche proprie del S.E. asiatico provoca il disboscamento a favore di estese colture cerealicole. Una variazione che, ripristinando un ecosistema assimilabile all’atavica savana, induce in questi animali delle vere e proprie esplosioni demografiche. (Gli Estrildidi vol.1)


Probabili affinità all'interno dell'Australasia e dell'Asia dei Cappuccini e Munia, escluso l’Indian Silverbill (Euodice/Lonchura malabarica). A causa del numero di forme strettamente correlate le specie all'interno di ciascun gruppo sono disposte in ordine alfabetico. (Fonte: Estrildid Finches of the world- Derek Goddwin)

Fonte: getty images

Tassonomia A livello tassonomico assistiamo spesso a continue modifiche e riarrangiamenti. In questa monografia, per fare una carrellata completa delle specie nel tempo ascritte a questo taxa considereremo il Genere nella sua massima estensione inglobando i seguenti sottogeneri:  

Sottogenere Lonchura con 9 specie Sottogenere Munia con 14 specie


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Sottogenere Donacola con 6 specie Sottogenere Eteromunia con 1 specie Sottogenere Padda con 2 specie Sottogenere Spermestes con 4 specie Sottogenere Lepidopigia con 1 specie Sottogenere Euodice con 2 specie Sottogenere Odontospiza con 1 specie

Sottogenere Lonchura Sono uccelli di piccole dimensioni (10–15 cm), di aspetto robusto e slanciato, con una coda relativamente lunga (fino ad un terzo della lunghezza totale del corpo). Il piumaggio è generalmente una combinazione di bruno, di nero, di grigio e bianco, con tendenza a tonalità più scure su testa, dorso ed ali e ad uno schiarimento su gola, petto e ventre. o o o o o o o o o

Lonchura fuscans - Passero del Borneo Lonchura kelaarti - Passero di montagna Lonchura leucogastra - Passero dal ventrebianco Lonchura leucogastroides - Passero di Giava Lonchura leucosticta - Passero maculato Lonchura molucca - Passero delle Molucche Lonchura punctulata - Domino Lonchura striata - Passero striato Lonchura tristissima - Passero triste

Sottogenere Munia Sono uccelli dall'aspetto robusto e dal caratteristico grosso becco, tozzo e conico di colore per lo più grigio-bluastro; coda corta, stretta che si assottiglia gradatamente ed il cui piumaggio va dal bruno, al rosso ruggine, al nero, al bianco di solito non presenta orlature e disegni squamati tipici dei passeri. o o o o o o o o o o o o o o

Lonchura ferruginosa - Cappuccino calottabianca Lonchura forbesi - Cappuccino della Nuova Irlanda Lonchura grandis - Cappuccino dal beccogrosso Lonchura hunsteini - Cappuccino di Hunstein Lonchura maja - Cappuccino testabianca Lonchura malacca - Cappuccino tricolore Lonchura nevermanni - Cappuccino calottagrigia Lonchura pallida - Cappuccino testachiara Lonchura quinticolor - Cappuccino cinquecolori Lonchura spectabilis - Cappuccino pettobianco Lonchura stygia - Cappuccino nero Lonchura vana - Cappuccino degli Arfak Lonchura atricapilla - Cappuccino testanera Lonchura caniceps - Cappuccino testagrigia

Sottogenere donacola Accorpa uccelli che rispetto ai cappuccini presentano uno schema cromatico arricchito da un disegno squamato nero, che dalla banda di demarcazione del petto percorre i fianchi fino al calzone; le copritrici sopracaudali sono di norma di un caratteristico colore giallo ocra.


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Lonchura castaneothorax - Donacola pettocastano Lonchura flaviprymna - Donacola testagrigia Lonchura melaena - Donacola della Nuova Bretagna Lonchura montana - Donacola delle alture Lonchura monticola - Donacola di montagna Lonchura teerinki - Donacola pettonero

Sottogenere Eteromunia Anche se denominata Donacola pettobianco, l’ Eteromunia pectoralis non ha parentele strette con le Donacole sopra elencate. Le sue affinità sono di solito indicate con le Lonchure africane: Nonnette e Becchi d’Argento. Più probabile comunque è che tali somiglianze siano dovute più a convergenze evolutive per adattamento ad habitat simili che a vere e proprie parentele filogenetiche dirette. o

Lonchura pectoralis - Donacola pettobianco

Sottogenere Padda Sono uccelli dall'aspetto massiccio e dal becco estremamente robusto, di forma conica, col quale riescono a spezzare anche gli involucri più duri, come quelli dei semi di riso. La colorazione ha tonalità tenui, grigie o brune, con una caratteristica testa nera e due macchie guanciali candide; nel padda di Timor la colorazione è più scura e tende al bruno-nerastro, mentre il ventre è bianco sporco. o o

Lonchura fuscata - Padda di Timor Lonchura oryzivora - Padda comune

Sottogenere Spermestes Sono uccelli di dimensioni piuttosto contenute, tanto che la Nonnetta maggiore, la specie più grossa, non supera i 13 cm di lunghezza, coda compresa, mentre le altre specie difficilmente oltrepassano i 10 cm. Nel piumaggio delle Nonnette predominano i toni del nero e del bianco, con presenza più o meno estesa del bruno: l'area ventrale è bianca in tutte le specie, mentre la testa è nera o bruno-nerastra, così come le ali, il dorso e la coda. Sui fianchi può essere presente un disegno zebrato bianco e nero, mentre il grosso becco (particolarmente pronunciato nella Nonnetta maggiore) è grigio-nerastro, così come le zampe: ai lati del petto sono presenti riflessi metallici verdi o violacei, particolarmente evidenti nella Nonnetta comune. (Wikiwand). o o o o

Lonchura bicolor - nonnetta bicolore Lonchura cucullata - nonnetta comune Lonchura fringilloides - nonnetta maggiore Lonchura nigriceps - nonnetta dorso bruno

Sottogenere Lepidopigia Controversa è la collocazione sistematica di questa specie endemica del Madacascar: Goodwin in “Estrildid Finches of the World” descrive la Nonnetta nana come una Protolonchura e la inserisce nel monotipico genere Lepidopigia. Delacour, Mayr e Trailor nella loro lista la inseriscono invece tra le Lonchure vere e proprie. o

Lonchura nana – Nonnetta nana


Sottogenere Euodice Le due specie ascritte differiscono dalle tipiche Lonchure oltre che per la coda più lunga e per la struttura più sottile, anche per la colorazione relativamente pallida delle parti superiori, una caratteristica certamente addebitabile all’adattamento ad ambienti particolarmente aridi. o o

Lonchura cantans– Becco d’argento Lonchura malabarica – Becco di piombo

Sottogenere Odontospiza Questa specie, dalla collocazione tassonomica contrastata, oggi viene inserita assieme alle sopra elencate Nonnette nel genere Lepidopigia. Frequenta areali asciutti con erba alta e cespugli spinosi. Si sposta in piccoli gruppi alla ricerca di pozze dove bagnarsi e dissetarsi. Spesso si imbranca in gruppi misti con i Becchi d’argento. o

Lonchura griseicapilla – Becco di piombo testagrigia

NOTA: Sulle nomenclature dei sottogeneri sopra riportati numerosi studiosi hanno contribuito al che si giungesse ad una corretta definizione a cominciare da: - Delacour (1943) fornisce una rassegna completa delle divisioni con vari raggruppamenti ed un elenco di sinonimi. - Wolters (1957). Steiner (1960) e nel Cuttinger (1970 e 1976) hanno fornito ulteriori conclusioni. Peters · Check-list of the Birds of the World (Paynter 1968) utilizza la nomenclatura e la sequenza, con una esposizione chiaramente intuibile, più largamente utilizzata oggi. - Goodlwin (1982) con la fusione di Padda con Lonchura. - Sibley e Monroe (1990) e Sibley e altri (1985 e 1988) hanno pubblicato i risultati di un ampio lavoro basato sull'analisi delle proteine e del DNA, messi in discussione (da Sarich et al. 1988 e Britten 1989), e la controversia rimasta senza esito. - Delacour (1943) degno di nota in quanto riduceva una pletora di generi a un numero gestibile e unificava diverse specie. - Christiclis (1987) e Corbin (1977) che sottolineano che esiste una distanza genetica divisa tra le sottospecie. - Derek Goodwin (1982), Steiner (1960), lmmelmann and lmmelmann (1967) e Guttinger (1970) con i loro studi hanno fornito un elenco riportato in Sibley e Ahlquist (1990). - Kakizawa e Watada (1985) allo Yamashina Institute di Tokyo hanno analizzato la variazione genetica di 42 specie di estrildidi mediante elettroforesi delle proteine. Hanno scoperto che misurando le distanze tra il conteggio dei geni potevano definire la vicinanza delle relazioni e suggerire una distanza in termini evolutivi.


Rappresentazione di un dendogramma che mostra a colpo d'occhio le relazioni genetiche fornendo una dimensione evolutiva. ( Kakizawa e Watada 1985)

Rappresentazione di un cladogramma in cui si evidenzia che Donacola testagrigia (L.Flaviprymna), Donacola pettocastano (Lonchura castaneotorax) e Cappuccino testabianca (L. maja) sono estremamente vicini. (Cristidis 1987).


REQUISITI GENERALI PER I SOTTOGENERE STRUTTURA Per lo più di taglia media, la maggior parte varia dai 10-14 cm, (Lonchura nana -Lepidopygia nanache raramente supera i 10 cm. e Nonnetta maggiore -Lonchura fringilloides- con cm. 14, coda compresa), tuttavia devono avere una lunghezza minima prescritta dallo standard. Pur apparendo come un uccello snello, deve avere una statura forte e robusta. Il dorso deve, a partire dalla nuca e fino all'estremità della coda, formare una linea il più dritta possibile. Il petto deve presentare, visto di fronte, una forma ben arrotondata. La testa deve formare una curva armoniosa e vista di fronte essere relativamente ampia con una bella forma arrotondata. Becco corto, robusto e solitamente abbastanza grandi, coda da corta a media che può costituire fino a un terzo della lunghezza, a forma di cuneo o più meno graduate con le due penne centrali spesso appuntite, zampe e piedi forti, piuttosto grandi.

Difetti ricorrenti -

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Corpo troppo piccolo e sottile con petto stretto o grasso Petto prominente, ventre adiposo Testa piccola in rapporto al corpo o piatta, spalle strette Becco troppo lungo Occhi non centrati e non tondi Coda troppo lunga COLORE

La cromia generale delle Lonchura non è troppo apparente. Si tratta in generale di colori dai toni che vanno dal marrone, al bruno, al camoscio, al rosso ruggine più o meno intensi, al nero al bianco; composti da pigmenti saturi e caldi, talvolta con decise sfumature che vanno dal bruno-violaceo al grigiastro, e con la totale mancanza dei colori primari (blu, giallo e rosso) o secondari (combinazione dei primari) dai toni vistosi e brillanti.

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Difetti ricorrenti 1- Colore spento, mancante di luminosità. 2- Mancanza di uniformità del colore. 3- Poco nitido o poco contrastante. 4- Il tono del colore poco saturo e non uniforme, in ogni varietà o mutazione. ANALISI DEI PIGMENTI

Il termine colore definisce una sensazione fisiologica soggettiva dell’occhio umano. Tale sensazione è determinata dal tipo di illuminazione, dalla sensibilità peculiare dell’occhio alle radiazioni e dalle interazioni luce/materia). “Il colore, inteso come proprietà generale, può essere definito in due modi apparentemente diversi, opposti ma in realtà tra loro complementari: dal punto di vista fisico, il colore è determinato dalla capacità della materia di interagire con le radiazioni che compongono la luce, tramite il loro assorbimento, attraversamento e diffusione; mentre, dal punto di vista chimico, il colore è


determinato dalle sostanze o composti che hanno proprietà coloranti, noti come pigmenti o coloranti a seconda della loro natura”(Marco Rago) Pertanto prima di analizzare questa rubrica della scheda di giudizio è indispensabile, sia per una corretta valutazione dei soggetti, che per comprenderne il meccanismo genetico delle loro mutazioni, sapere che la colorazione è data sia dai pigmenti, sia dalla speciale struttura del piumaggio. Per quanto riguarda i pigmenti distinguiamo PIGMENTI MELANICI e I PIGMENTI LIPOCROMICI I PIGMENTI MELANICI svolgono un’importante funzione per l’organismo in quanto proteggono gli elementi cellulari indifferenziati del tessuto vascolare e del derma dalle radiazioni solari, in particolare dai raggi infrarossi e ultravioletti. Da un punto di vista prettamente biochimico distinguiamo: MELANINA NERA (EUMELANINA) e MELANINA ROSSA (FEOMELANINA) In funzione della componente molecolare a livello microscopico distinguiamo invece 3 distinti pigmenti che mostrano tonalità cromatiche differenti: EUMELANINA NERA è organizzata in strutture sferiche non granulari, per trazione assume una struttura a bastoncello, alquanto irregolare durante l’accrescimento della piuma; si trova in tutte le specie nella loro varietà ancestrale, può avere infinite sfumature a seconda del grado di presenza nella penna e la pigmentazione tanto più scura quanto più grossi ed addensati sono i granuli, producendo toni neri, intensi e luminosi.

EUMELANINA BRUNA è organizzata in strutture sferiche granulari irregolari, leggermente ovalizzate e ricurve; che per alterazione degli enzimi coinvolti nel processo di melanogenesi provoca il cambiamento che da eumelanina nera diventa marrone. Anche in questo caso la quantità di concentrazione del pigmento provocherà numerose quantità di sfumature producendo toni dal beige chiaro al marrone.

FEOMELANINA o melanina rossa è organizzata in strutture sferiche granulari molto regolari comprende molecole contenenti zolfo, che con l’aumentare del diametro, e quindi la concentrazione, danno colorazione che varia dal crema pallido al giallo, ocra carico sino all’arancione ruggine. La feomelanina, come l’eumelanina nera si trova in tutti gli uccelli ancestrali. Nota: Le Lonchura non presentano pigmenti lipocromici, (salvo il becco d’argento nella coda). quanto di seguito viene riportato a completamento dell’analisi. I PIGMENTI LIPOCROMICI sono pigmenti, solubili nei grassi, che vengono trasportati dal sangue fino all’apice delle piume, sono prodotti da carotenoidi (derivano dal β-carotene), sostanze presenti nelle piante di cui gli uccelli si cibano. Gli uccelli non sono in grado di sintetizzare i carotenoidi e debbono assumerli con la dieta. Nel genoma degli uccelli esiste la capacità di trasformare i carotenoidi in pigmenti gialli (luteina) o rossi (astaxantina) che deriva dall’azione di enzimi sul carotenoide giallo (luteina). Al microscopico questi pigmenti si presentano sotto forma di cristalli, non a struttura granulare come le melanine. Grazie a questa loro caratteristica fisica si distribuiscono diffusamente nel piumaggio.


Diverse tonalità di lipocromo a seconda della concentrazione della stessa sulla penna, genera precise gradazioni sui distretti interessati.

COLORI DI STRUTTURA DEL PIUMAGGIO In quasi tutti gli uccelli oltre ai pigmenti melanici e lipocromici sono presenti i colori di struttura dovuti a particolari piume il cui colore non origina da pigmenti presenti nel piumaggio, ma è il prodotto della particolare conformazione della massa cornea delle piume stesse. In queste piume le diverse propagazioni che compongono la luce bianca attraversano la massa cornea di queste livree e parte di esse, le radiazioni di luce della fascia blu, vengono respinte da piccole bollicine d’aria presenti (diffusione di Tyndall), e altre vengono assorbite dal pigmento presente nella piuma stessa. In questo modo le piume di struttura, che contengono melanina nera “eumelanina” danno una colorazione azzurra o blu a seconda della concentrazione e della distribuzione del pigmento melanico, se invece non vi è presenza di melanine danno una colorazione bianca. Quando è presente pure il pigmento lipocromico delle penne di colore giallo, danno per sovrapposizione il verde, in quanto la luce incidente attraversa una specie di filtro formato da pigmenti gialli presenti soprattutto nel cortex (corteccia) delle piume e penne e si fonde dando come risultato il verde (blu e giallo). Questo colore verde avrà una tonalità di verde più o meno scuro a seconda della concentrazione e distribuzione nelle piume delle melanine sia nere che brune. Tutti gli altri colori si otterranno attraverso il processo di sovrapposizione dei pigmenti di base melanica e /o lipocromica a questo colore fisico che si colloca nella gamma di frequenza o di lunghezza d’onda che identifica il colore blu.

MARRONE SCURO Onde luminose Corteccia: area in cui si osserva la colorazione della piuma

Normale struttura della piuma.

Con eumelanina marrone concentrata. Strato di cheratina

Centro: area in cui troviamo i pigmenti melanici

Le onde luminose vengono assorbite e nella piuma si osserva una tonalità marrone scuro e brillante.


MARRONE CHIARO

Onde luminose

Struttura normale della penna.

Corteccia: area in cui si osserva la colorazione della piuma

Con eumelanina marrone dispersa. Le onde luminose vengono assorbite e si osserva nella penna una tonalità marrone chiaro.

Strato di cheratina

Centro: zona dove si incontrano i pigmenti melanici

DISEGNO Tipico delle relative specie ma ben delimitato e contrastato, in particolare nelle zone definite; talvolta variegato, zebrato macchiato o a scaglie. Qualsiasi pezzatura non prevista dallo standard è da considerarsi come un difetto grave.

Difetti ricorrenti -

Cattiva delimitazione del colore in particolare nelle zone marcate da zebrature o scaglie Disegni ventrali, nelle specie previste, poco nitido PIUMAGGIO

Lucido, liscio e ben aderente al corpo. Di buona consistenza specie nei punti coperti da piccole piume: attaccature del becco, gola, cerchio perioculare. Sul petto e dorso ben compatto e di giusta lunghezza, al fine di evitare divisioni fra le piume. Sui fianchi e sottocoda ben aderente al corpo, evitando piume lunghe e molli. Eventuali tracce di piumaggio giovanile o in crescita vanno penalizzate.

Difetti ricorrenti -

Piumaggio corto con parti scoperte Troppo rado, in crescita, giovanile. Piumaggio della coda di scarsa consistenza, corta o con timoniere centrali divise (ove presenti). Piumaggio danneggiato, senza lucentezza o sporco, piume rotte, in muta o rugose


ATTITUDINE E PORTAMENTO Generalmente uccelli calmi, portamento piuttosto variabile con riferimento alla specie; in posa normale sul posatoio assumono una posizione a circa 45°, con il ventre che non deve toccare il posatoio. Ali ben portate, aderenti al corpo e combacianti sul codione. Zampe parallele. Si deve presentare al giudizio saltellando fra i posatoi senza mostrare nervosismo

Difetti ricorrenti - Poggiato sul posatoio. - Ali pendenti o incrociate. - Testa incassata nelle spalle. - Posizione delle zampe divaricate. - Cattiva presa del posatoio. - Stazionamento sul fondo della gabbia. CONDIZIONI Il soggetto deve presentarsi in perfetta salute e pulizia. Zampe ed unghie, non devono presentare deformazioni o atrofie. Le zone cicatrizzate o ispessite da scaglie sono da considerarsi difetti. Il becco non deve essere scheggiato, scaglioso o dentellato, le mandibole devono congiungersi esattamente ed essere di uguale lunghezza. Gli occhi devono essere rotondi, vivi, brillanti e ben aperti. Gli occhi velati o assonnati sono spesso il segno di una cattiva condizione. Il cerchio perioculare deve essere regolare, integro senza presentare piume incrostate nel contorno. Il piumaggio deve essere pulito senza penne spezzate o sciupate. Difetti, mutilazioni o malformazioni irreversibili determinano la non giudicabilità del soggetto.

Difetti ricorrenti -

Remiganti o timoniere mancanti. Becco scaglioso o dentellato. Zampe scagliose o con gonfiore. Unghie troppo lunghi, mancanti o a succhiello. Piumaggio opaco, mancanza di luminosità, non liscio, serico e brillante, o grasso. Tracce di muta. Uccello sporco, non preparato per il concorso.

DIMORFISMO SESSUALE In linea di massima il dimorfismo sessuale non è evidente in nessuna delle specie appartenenti al genere: i maschi sono riconoscibili solo durante il periodo riproduttivo, quando emettono il flebile canto durante i rituali di corteggiamento.


INDICE - Introduzione - Requisiti generali per i sottogeneri (Sottogenere Lonchura) - pag. 1 Lonchura fuscans - Passero del Borneo - Dusky munia - pag. 13 Lonchura kelaarti - Passero di montagna - Black-throated munia - pag. 23 Lonchura leucogastroides - Passero di Giava - Javan munia - pag. 33 Lonchura leucogastra - Passero dal ventre bianco - White-bellied munia - pag. 44 Lonchura leucosticta - Passero maculato- White-spotted mannikin - pag. 53 Lonchura molucca - Passero delle Molucche - Black-faced munia - pag. 68 Lonchura punctulata - Domino- Scaly-breasted munia Lonchura striata - Passero striato - White-rumped munia - pag. 90 - pag. 107 Lonchura tristissima - Passero triste - Streak-headed mannikin (Sottogenere Munia) - pag. 117 Lonchura ferruginosa - Cappuccino calotta bianca- White-capped munia - pag. 125 Lonchura forbesi - Cappuccino della Nuova Irlanda - New Ireland munia - pag. 131 Lonchura grandis - Cappuccino dal becco grosso - Great-billed mannikin Lonchura hunsteini - Cappuccino di Hunstein - Hunstein's mannikin - pag. 141 - pag. 148 Lonchura maja - Cappuccino testa bianca - White-headed munia - pag. 160 Lonchura malacca - Cappuccino tricolore - Tricoloured munia - pag. 171 Longhura nevermanni – Cappuccino calotta grigia L. nevernanni Lonchura pallida - Cappuccino testa chiara - Pale-headed munia - pag. 181 - pag. 189 Lonchura quinticolor - Cappuccino cinque colori - Five-colored munia - pag. 198 Lonchura spectabilis - Cappuccino pettobianco - Hooded mannikin Lonchura stygia - Cappuccino nero - Black mannikin - pag. 209 - pag. 217 Lonchura vana - Cappuccino degli Arfak - Grey-banded mannikin - pag. 222 Lonchura atricapilla - Cappuccino testa nera - Chestnut munia - pag. 238 Lonchura caniceps - Cappuccino testa grigia - Grey-headed munia (Sottogenere Donacola) - pag. 248 Lonchura castaneothorax - Donacola petto castano - Chestnut-breasted mannikin Lonchura flaviprymna - Donacola testa grigia - Yellow-rumped mannikin - pag. 263 - pag. 273 Lonchura melaena - Donacola della Nuova Bretagna - Buff-bellied mannikin - pag. 280 Lonchura montana - Donacola delle alture - Western alpine mannikin - pag. 286 Lonchura monticola - Donacola di montagna - Eastern alpine mannikin - pag. 293 Lonchura teerinki - Donacola petto nero - Black-breasted mannikin (Sottogenere Heteromunia) - pag. 301 Heteromunia pectoralis - Donacola pettobianco - Pictorella mannikin (Sottogenere Padda) - pag. 310 Lonchura fuscata - Padda di Timor - Timor sparrow - pag. 319 Lonchura oryzivora - Padda comune - Java sparrow (Sottogenere Spermestes) - pag. 341 Lonchura bicolor - Nonnetta bicolore - Black-and-white mannikin - pag. 354 Lonchura cucullata - Nonnetta comune - Bronze mannikin - pag. 362 Lonchura fringilloides - Nonnetta maggiore - Magpie mannikin - pag. 370 Lonchura nigriceps - Nonnetta dorso bruno - Red-backed mannikin


(Sottogenere Lepidopigia) - pag. 376 Lonchura /lepidopigia nana - Nonnetta nana - Madagascan mannikin (Sottogenere Euodice) - pag. 384 Lonchura cantans - Becco d'argento - African silverbill - pag. 412 Lonchura malabarica – Becco di piombo – Indian silverbill (Sottogenere Odontospiza)- pag. 427 Lonchura griseicapilla - Becco di piombo testa grigia - Grey-headed silverbill Bibliografia e ringraziamenti


PASSERO DEL BORNEO (Lonchura fuscans)

TASSONOMIA Il Passero del Borneo (Lonchura fuscans CASSIN, 1852) è un uccello passeriforme della famiglia degli estrildidi, genere Lonchura. Ha un aspetto robusto di media grandezza, marrone scuro con bordi nerastri sulle piume, più scuro sulla parte superiore con tendenza a scurirsi fino a diventare nerastro su faccia, gola, ali e coda. È poco probabile che venga confuso con qualsiasi altra Donacola, sia se visto da vicino che da distante. Può essere trovato in compagnia di Lonchura atricapilla (Cappuccino testanera), quest'ultimo però si nutre in alto tra le canne, mentre la Lonchura fuscans (Passero del Borneo) staziona più in basso tra la vegetazione. Il Macronous ptilosus (Spagnoletta dalla schiena morbida) può essere confuso con la Lonchura fuscans (Passero del Boneo) se visto negli arbusti o nel sottobosco ai margini della foresta o nelle radure della foresta poiché è anch’esso un uccello scuro di dimensioni simili, sebbene percepibilmente di forma e carattere diversi una volta visto da vicino.

10a giovane di L.fuscans; 10b L. fuscans del primo anno; 10c/d L- fuscans secondo anno. (Tavola tratta dall’opera “Munias and Mannikins”di Robin Restall)

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DESCRIZIONE

Foto: ©Alois Van Mingeroet Monotipico. Misura fino a circa 11 cm di lunghezza, dei quali circa un terzo spettano alla coda. L'aspetto è massiccio, cromaticamente poco appariscente, con becco grosso e tozzo. Nero brunastro, più scuro al di sopra e sulla parte inferiore del petto e ventre. La struttura delle piume della testa conferiscono una lucentezza violacea sia alla stessa testa che alla gola. Ai lati del petto e sui fianchi e ventre le singole penne sono spesso orlate di nero, in modo tale da dare un caratteristico aspetto a scaglie. Gli occhi sono di colore bruno scuro. Zampe grigio-bluastre, becco da nerastro a grigio-bluastro.

DISTRIBUZIONE ED HABITAT

Borneo e isole periferiche di Natuna e Banggai; e Cagayan Sulu Island nel sudovest delle Filippine

Fonte: Munias and Mannikins – Robin Restall

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Comune e localmente abbondante, è diffuso in tutta la pianura del Borneo Può essere trovato in aperta campagna erbosa e in terreni coltivati, boschi secondari, macchia, radure e terreni incolti. È presente anche nei giardini e intorno alle abitazioni, anche nei paesi di centri abitati (Clement et al. 1993). Predilige anche i canneti e si trova lungo le rive dei fiumi nell'entroterra (MacKinnon e Phillipps 1993). Si trova comunemente nelle risaie quando il riso è maturo.

BIOLOGIA (Abitudine e comportamento)

Passero del Borneo nel Kalimantan Centrale. Fonte: Wikipedia da Internet

Si tratta di uccelli diurni e piuttosto schivi, che passano la maggior parte del tempo al suolo alla ricerca di cibo, spesso riunendosi in stormi a volte numerosi, in caso di pericolo, piuttosto che alzarsi in volo (come fanno ad esempio le specie congeneri di cappuccini coi quali condivide l'habitat), il passero del Borneo preferisce nascondersi silenziosamente nel fitto della vegetazione, rimanendo immobile mimetizzandosi grazie alla colorazione poco appariscente. Questo comportamento confonde i coltivatori di riso locali, che difendono le loro messi con petardi e spaventapasseri tintinnanti per intimidire gli uccelli allontanandoli dalle colture. Caratteristica comportamentale distintiva è che ha una grande curiosità unita a poca paura dell’uomo. Smythies (1981) dice che ha tattiche da roditori, morde e corre molto come un topo. Ha l'abitudine di entrare ed esplorare ovunque, il che spesso lo porta a rimanere intrappolato in siti più vari: trappole per pesci sospese, nei bidoni del riso ed abitazioni. Sebbene il passero del Borneo sia in grado di riprodursi durante tutto l'anno, l’allevamento sembra essere in funzione dell'approvvigionamento alimentare, che avviene più o meno in qualsiasi periodo dell'anno ma apparentemente più che altro stimolato dalla disponibilità di riso in maturazione. L'esibizione di corteggiamento è probabilmente simile a quella di altre munias asiatici, ma nessuna informazione e o documentazione è stata rinvenuta. Il nido è un fascio più o meno sferico di erbe e materiale simile con l'ingresso laterale. L'ingresso è protetto da una fitta tettoia sporgente. Viene edificato da ambedue i partner, scegliendo come ubicazione luoghi riparati come cavità negli alberi o anche nei muri delle case, sottotetti od il folto della vegetazione arborea, mentre è piuttosto raro vedere nidi costruiti a basse altezze, ad esempio nell'erba alta. La dimensione della covata è variabile e, come la stagione riproduttiva stessa, è probabilmente una risposta alla disponibilità di cibo. Vengono deposte da 3-6 uova biancastre che ambedue i sessi provvedono a covare (alternandosi durante il giorno e dormendo assieme nel nido durante la notte) per circa due settimane. Anche la cura nei nidiacei, che alla nascita sono ciechi ed implumi, è a carico di ambedue i genitori. I piccoli sono indipendenti e pronti per l’involo dopo circa due o tre settimane dalla schiusa. 3


I giovani sono simili agli adulti, ma la parte inferiore è più è più opaca e più smorta. Piuttosto sedentari, nei loro spostamenti in volo basso mantengono il contatto canoro con una chiamata stridula o talvolta un debole cinguettio (Smythies 1981).

ALIMENTAZIONE Si nutre sia a terra che tra la vegetazione, arrampicandosi sui fusti per raggiungere con grande agilità le teste con i semi. È stato osservato nutrirsi sulla superficie delle strade, ma non viene registrato ciò che gli uccelli mangiano effettivamente in tali frangenti. Relativamente ai Domino (Lonchura punctulata) che foraggiano sulle superfici stradali, è stato rilevato che gli uccelli si sono nutriti di carcasse di piccoli animali schiacciati dai veicoli in transito. È possibile che lo stesso succeda anche con i Passeri del Borneo. Appetisce certamente tutti i tipi di semi erbacei compresi quelli delle infestanti ed arbusti. Ha una predilezione particolare per il riso e per il grano immaturo.

ALLEVAMENTO IN AMBIENTE CONTROLLATO La specie è stata allevata per la prima volta in cattività da Langberg (1955). Molto docile e calma in cattività si riproduce bene anche in piccole gabbie, con una dieta a base di semi, sia secchi che germogliati e pastoncino all'uovo (Langberg), e con i dovuti accorgimenti alleva la propria prole in purezza. Il dimorfismo sessuale è poco evidente ma riconoscibile da allevatori esperti. (Enea Ciccarelli).

STANDARD Nota: STRUTTURA, COLORE, DISEGNO, PIUMAGGIO, ATTITUDINE E PORTAMENTO, CONDIZIONI: considerazioni da valutare in sede di giudizio e che compongono uno standard. Essendo piuttosto simili per i sottogenere appartenenti al genere Lonchura sono riportati tra REQUISITI GENERALI PER I SOTTOGENERE” è sono in linea di massima puramente indicativi.

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DISTRIBUZIONE ESSENZIALE DEI PIGMENTI

Grafico Norberto A. Nadal

DISTRETTI

TESTA E NUCA BECCO LACRIMA/REDINE MENTO

PETTO, VENTRE E FLANCHI CODIONE, REGIONE ANALE, CALZONI E SOTTO CODA

DORSO CODA ALI ZAMPE

PIGMENTI Eumelanina nera e feomelanina concentrate nella periferia e distribuita/dispersa nel centro della piuma Mandíbola superiore: fortemente melanizzata Mandíbola inferiore: leggermente melanizzata Eumelanina nera + feomelanina, entrambe concentrate Eumelanina nera + feomelanina, entrambe concentrate Eumelanina nera e feomelanina concentrate nella periferia e distribuita/dispersa nel centro della piuma Eumelanina nera e feomelanina concentrate nella periferia e distribuita/dispersa nel centro della piuma Eumelanina nera e feomelanina concentrate nella periferia e distribuita/dispersa nel centro della piuma Eumelanina nera + feomelanina, entrambe concentrate Eumelanina nera + feomelanina, entrambe concentrate Melanizzate

DISEGNO - Testa leggermente maculata (conferito dal rachide ed il centro delle piume più chiaro) - Parti superiori (mantello, dorso ed ali) marcato a formare un effetto squamiforme - Parti inferiori (petto, fianchi e ventre) con bordi che danno un aspetto squamiforme Nota: un riflesso viola potrebbe intravedersi in alcuni esemplari su testa, faccia e gola.

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DISTRETTI ESSENZIALI DI VALUTAZIONE DEL DISEGNO

Testa

Effetto squamiforme

Gola

Ventre

Fianchi Effetto squamiforme Ali

Fonte disegno “da Internet”

DIMORFISMO SESSUALE Poco evidente.

NOMENCLATURE UFFICIALI CLASSICO (ANCESTRALE)

Definisce i soggetti maschi e femmine, classici.

ALTRE MUTAZIONI IN STUDIO: -Perlato -Rosso-Bruno

Definisce i soggetti, maschi e femmine, in tutte le altre mutazioni non standardizzate.

ANALISI DELLE FORME MUTANTI ANCESTRALE o CLASSICO L’Ancestrale (o Classico) è un soggetto con corredo genetico intatto. Nel piumaggio sono espressi i seguenti pigmenti: (EU) eumelanina - (PH) feomelanina. Sia l’eumelanina che la feomelanina sono presenti sia in forma concentrata che distribuita /dispersa.

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©Henk de Vos

Fonte: Henk’s Lonchura Pagina

©Alois van Mingeroet

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DEFINIZIONE DEL PASSERO DEL BORNEO ANCESTRALE / CLASSICO

COLORI E DISEGNI FORMA CLASSICA DISTRETTO TESTA, NUCA e COLLO

BECCO ZONA DELLE GUANCE MENTO e GOLA PETTO FIANCHI e VENTRE DORSO E COPRITRICI ALARI REMIGANTI CODIONE E SOPRACODA CODA, SOTTOCODA e CALZONI ZAMPE e UNGHIE

COLORE Marrone-nero, o marrone scuro molto profondo, centro dei bordi delle piume più pallide, dando un aspetto leggermente maculato; collo un poco più chiaro Mandibola superiore nera, inferiore di un grigio bluastro pallido, più sbiadito alla base Marrone-nero o marrone scuro molto profondo Marrone-nero o marrone scuro molto profondo Marrone-nero con bordi neri che conferiscono un aspetto squamoso Marrone nero martellato (accentuato) di marrone scuro Marrone nero uniforme Marrone nero Coda nera, sottocoda marrone nero martellato di marrone scuro Grigio blu, unghie nere

GIOVANI Simile all'adulto, ma più beige e di un marrone-nerobruno più uniforme e senza punte chiare alle piume delle parti superiori o bordi neri a quelle delle parti inferiori. Assenti le squamature che caratterizzano l’adulto. Becco completamente nero.

FENOTIPI E/O MUTAZIONI Allo stato attuale il Passero del Borneo presenta diverse forme mutanti, traslate dal Passero del Giappone. Degne di nota sono: Perlato, denominato Pastello dagli Olandesi, Rosso-Bruno, Moka-Bruno e Bianco o Apigmentato (E.Ciccarelli). Negli altipiani del Borneo sono stati trovati uccelli albini o leucistici (Clement et al. 1993).

PERLATO Mutazione recessiva legata al sesso ha una azione di riduzione verso la EU posizionata al centro delle penne, ciò produce un caratteristico disegno orlato che sarà tanto più tipico quanto più marcato risulterà il contrasto tra le zone centrali molto diluite e quelle periferiche molto ossidate. Il maggiore impatto della mutazione che si estrinseca nella trasformazione della Eu nera a grigio perlaceo, si manifesta nel petto, maschera, ali e coda che nel tipo base risultano più intensamente melanizzate. Data la grande variabilità di espressione di questo fattore (quantitativo non qualitativo), il fenotipo Perlaceo da preferire è quello che coniuga la massima ossidazione con il massimo contrasto tra le zone perlacee e le orlature grigio molto scuro. La parte superiore del becco è anch’essa molto scura, praticamente nera.

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Fonte: Henk’s Lonchura Pagina

Fonte: Henk’s Lonchura Pagina

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DISTRETTO TESTA

PARTE SUPERIORE DEL CORPO

PARTE INFERIORE DEL CORPO

BECCO

ZAMPE e UNGHIE

COLORE Grigio argenteo/ perla sbiadito, centro dei bordi delle piume più pallide, dando un aspetto leggermente maculato. Grigio argenteo sbiadito il più uniforme possibile. Leggero motivo martellato. Grigio marrone il più scuro possibile con bordi più scuri, che creano un motivo in scala. Mandibola superiore nera o nero ardesia; inferiore grigio bluastro chiaro. Grigio, unghie nero-grigio

PIGMENTO

Entrambe le melanine sono influenzate dalla diluizione della mutazione.

Forte ossidazione melanica, leggermente influenzata dalla mutazione. Fortemente melanizzato.

Fortemente melanizzato.

ROSSO-BRUNO Il fattore rosso, di trasmissione autosomica recessiva, allelico al fattore moka, provoca l'inibizione dell'eumelanina, lasciando intatta la feomelanina. Questa varietà dovrebbe esprimere nel piumaggio una forte saturazione di feomelanina con un tono molto caldo.

Fonte: Henk’s Lonchura Pagina

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DISTRETTO

COLORE

TESTA PARTE SUPERIORE DEL CORPO PARTE INFERIORE DEL CORPO

BECCO

ZAMPE e UNGHIE

Rosso bruno con percepibili orli più intensi. Rosso bruno saturo uniforme. Ali con filetto più scuro. Rosso bruno tenue marcato da un disegno a scaglie rosso bruno. Ventre spesso leggermente più chiaro del colore del petto e della copertura alare. Mandibola superiore bruno nerastro; inferiore grigio chiaro bluastro. Grigio, unghie nero-grigio.

PIGMENTO

La mutazione rossa influenza fortemente l'espressione dell'eumelanina, feomelanina visivamente prevalente nel fenotipo del soggetto in foto.

FENOTIPI IN STUDIO Oltre alla mutazione Perlato e Rosso-bruno traslati dal passero del Giappone è allo studio il fenotipo Moka-bruno.

Confronto della mutazione Perlato con il Classico Foto e allevamento: Enea Ciccarelli e Claudio Durando

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Colonia Passero del Borneo Foto e Allevamento: Enea Ciccarelli e Claudio Durando

Passero del Borneo mutazione Bianco o Apigmentato Foto e allevamento: Enea Ciccarelli e Claudio Durando

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PASSERO DI MONTAGNA (Lonchura kelaarti) TASSONOMIA Il Passero di montagna (Lonchura kelaarti Jerdon, 1863) è un uccello passeriforme della famiglia degli estrildidi, genere Lonchura. Il nome scientifico della specie venne scelto da Thomas Caverhill Jerdon in omaggio alla memoria del tenente colonnello Edward Frederick Kelaart, molto attivo nei propri studi naturalistici sull'isola di Ceylon, dove questo uccello venne descritto. Si tratta di una lonchura di taglia superiore alla media. Marrone nelle parti superiori, con le copritrici sopra caudali giallastre. Parti inferiori con peculiari scagliature marroni scuro che sono un motivo distintivo della specie. È sommariamente simile al Domino (Lonchura punctulata), occasionale in tutto l’areale delle Lonchura kelaarti. Le due specie possono essere trovate mentre si nutrono insieme. A distanza non sono facili da distinguere, nel Passero di Montagna (Lonchura kelaarti) lo schiarimento ai lati del collo è distintiva. Inoltre, la maschera è più scura di quella del Domino (Lonchura punctulata), più chiaramente definito e si estende fino al centro del petto. Gli uccelli che si trovano a Pattipola nello Sri Lanka sono più ricchi di colore. La macchia rosata sul lato del collo molto evidente fornisce una diagnostica efficiente quando gli uccelli vengono visti in volo in condizione di scarsa illuminazione. Le note sugli uccelli indiani si applicano solo alla ssp L. kelaarti jerdoni. A livello locale risulta abbastanza comune, su scarso, nei piccoli areali che lo ospitano. Se ne riconoscono tre sottospecie: (Paynter 1968) ma una di loro, L k. vernayi è praticamente sconosciuta.  Lonchura kelaarti kelaarti, la sottospecie nominale, endemica dello Sri Lanka;  Lonchura kelaarti jerdoni HUME, 1874, endemica dei Ghati occidentali; striature dorsali (rachidi) più evidenti e disegno parti inferiori e codione di colore bruno chiaro anziché nero;  Lonchura kelaarti vernayi WHISTLER & KINNEAR, 1933, diffusa in India orientale; simile alla L.k. jerdoni , ma più chiara di colore su tutto il corpo. Un tempo considerata sottospecie della L. kelaarti jerdoni.

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13a giovane di L.k.kelaarti; 13b femmina adulta di L.k.kelaarti; 13c maschio adulto di L.k.kelaarti; 13d adulto di L.k. vernayi; 13e giovane di L.k.jerdonj; 13f adulto di L.k.jerdonj (Tavola tratta dall’opera “Munias and Mannkins” di Robin Restall)

DESCRIZIONE

©Antonio Javier Sanz

Taglia fino a circa 12 cm di lunghezza, dei quali circa un terzo spetta alla coda. Si tratta di un uccello dall'aspetto robusto e dal caratteristico becco grosso e tozzo, tipico delle munie, di dimensioni superiori alla media.

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La colorazione nella parte superiore è di colore marrone scuro con copritrici giallastre o completamente marroni, parti inferiori bianche e nere (Ceylon) o fulvo rosato (India). Il petto nerastro, ampiamente bordato ai lati di fulvo rosato, lo distingue dal Domino (Lonchura punctulata) e da altre munia. Becco grigio scuro, zampe grigio bluastro.

DISTRIBUZIONE ED HABITAT

Specie nominale: altipiani dello Sri Lanka centrale e sud occidentale. L.k.Jerdoni India, nel Ghati orientale (distretto di Vishakhapatnam) e nel sud ovest dell’India da Mysore al Kerala meridionale, ed altopiani di Ceylon. Trovato da circa 600 m e fino a circa 2100m, localmente più in alto e più in basso.

Fonte: Estrildid finch of the world – D. Goodwin L’habitat adatto per la Lochura k.kelaarti è la zona collinare, in particolare la zona umida che forma l’angolo nord-est dello Sri Lanka. La maggior parte della popolazione sembra essere compresa tra 1.000 e 2.000m, anche se talvolta scende al di sotto di questa e fino a 500m (riferito da comm.Pers - nel villaggio di Warakagoda.)

BIOLOGIA (Abitudine e comportamento) Si tratta di uccelli che vivono per lo più in coppia o in piccolissimi gruppi di tre o quattro soggetti, che di solito sono gruppi familiari. Durante il giorno passano la maggior parte del tempo al suolo alla ricerca di cibo, riunendosi in prossimità della sera per cercare riparo nel fitto dei cespugli o fra gli alberi durante la notte. È timido ed irrequieto ed è un uccello dal volo rapido e abbastanza diretto, il gruppo ondeggia un poco mentre procede. Vola alto e spesso può essere rilevato per primo dai richiami di contatto degli uccelli in volo, che consistono in un suono nasale o metallico acuto abbastanza forte. L'esibizione di corteggiamento è probabilmente simile a quella di altre munias asiatici, come dice Henry, "si muove su e giù in modo bizzarro" ma dalle ricerche non è emersa una descrizione dettagliata. Il nido è posto in cespugli, rampicanti, arbusti o alberi; a volte in un grande buco in un albero o in qualche rientranza in un edificio. Solitamente da 1 a 6 metri dal suolo, a volte più in alto. È simile a quello di altre specie asiatiche di Lonchura, tondeggiante o ovale, fatto di erba e talvolta di altro materiale come felce capelvenere, radichette fibrose, muschi ecc. É rivestito di erbe fini o spighe, il foro di ingresso è di circa 3 cm con un portico rudimentale, ben isolato dal vento freddo e dalla pioggia Il maschio raccoglie la maggior parte o tutto il materiale di nidificazione; entrambi i sessi costruiscono e condividono l'incubazione, la cova e la cura dei piccoli. 15


La dimensione della covata apparentemente varia geograficamente, da 3 a 6, di solito 5 uova a Ceylon ma da 6 a 8 in India (Ali e Ripley). Sono state registrate covate più grandi, ma probabilmente sono dovute a 2 femmine che deponevano nello stesso nido. Periodo di incubazione 16 giorni, i nidiacei impiumano tra i 15 ed i 17 giorni (Phillips, in Ali & Ripley, dati solo per Ceylon), e sono in grado d'involarsi attorno alla terza settimana di vita ed a quel punto possono dirsi indipendenti, sebbene non di rado continuino a tornare al nido specialmente durante la notte ancora per alcuni giorni. Si riproduce principalmente da aprile ad agosto in India e da aprile a settembre a Ceylon, tuttavia è da dirsi che per il periodo riproduttivo possono esserci variazioni anche importanti (Ji.de Baker e Henry).

ALIMENTAZIONE Si nutre sia a terra che tra la vegetazione. Appetisce semi di erbe, compreso il riso coltivato quando disponibile (Ali e Ripley), non ci sono comunque informazioni dettagliate sulle essenze di elezione. Il suo becco relativamente diritto e affilato per una Lonchura, non ricurvo e robusto come ad esempio quello del Cappuccino tricolore (Lonchura malacca), ciò suggerisce un comportamento alimentare modificato rispetto ai suoi congeneri, più orientato verso semi più piccoli. Ma ci sono ci sono poche indicazioni in tale direzione.

ALLEVAMENTO IN AMBIENTE CONTROLLATO Risulta essere allevata con successo in Europa, alloggiata in gabbie spaziose e con la somministrazione di miglio germogliato, scagliola, avena, grano, varie insalate e pastoncino a base di uova (Kirschke).

STANDARD Nota: STRUTTURA, COLORE, DISEGNO, PIUMAGGIO, ATTITUDINE E PORTAMENTO, CONDIZIONI: considerazioni da valutare in sede di giudizio e che compongono uno standard. Essendo piuttosto simili per i sottogenere appartenenti al genere Lonchura sono riportati tra “REQUISITI GENERALI PER I SOTTOGENERE” è sono in linea di massima puramente indicativi.

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DISTRIBUZIONE ESSENZIALE DEI PIGMENTI

Photographer ©Bishan Monnappa DISTRETTI

MASCHERA BECCO

NUCA DORSO REMIGANTI CODIONE CODA ZAMPE

CALZONI PETTO E VENTRE

PIGMENTI Eumelanina nera e feomelanina entrambe concentrate. Rachide senza pigmento Melanizzato Eumelanina nera e feomelanina entrambe distribuite. Rachide senza pigmento Eumelanina nera e feomelanina entrambe distribuite. Rachide senza pigmento Eumelanina nera e feomelanina entrambe concentrate Feomelanina concentrata Eumelanina nera e feomelanina concentrate Melanizzate Eumelanina nera + feomelanina, entrambe concentrate. Rachide senza pigmento Feomelanina distribuita. Rachide senza pigmento

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DISEGNO - Maschera con l’ampia macchia della gola nera contrasta con vertice, nuca, mantello e dorso - Stacco petto ventre - Mantello, scapolari e dorso presentano sottili striature lineari su tutte le penne - Groppone finemente barrato o punteggiato - Copritrici mediane e secondarie superiori e grandi copritrici con striature lineari - Copritrici primarie e remiganti finemente bordate - Ventre, fianchi e sottocoda macchiettati - Sopraccoda bordato

DISTRETTI ESSENZIALI DI VALUTAZIONE DEL DISEGNO

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DIMORFISMO SESSUALE Alcuno, i sessi identici.

NOMENCLATURE UFFICIALI CLASSICO (ANCESTRALE)

Definisce i soggetti maschi e femmine, classici.

ALTRE MUTAZIONI IN STUDIO

Definisce i soggetti, maschi e femmine, in tutte le altre mutazioni non standardizzate.

ANALISI DELLE FORME MUTANTI

ANCESTRALE o CLASSICO

L’Ancestrale (o Classico) è un soggetto con corredo genetico intatto. Nel piumaggio sono espressi i seguenti pigmenti: (EU) eumelanina - (PH) feomelanina. Sia l’eumelanina che la feomelanina sono presenti sia in forma concentrata che distribuita /dispersa.

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Fonte: antonioj@aviariosanzbonacho.com DEFINIZIONE DEL PASSERO DI MONTAGNA

COLORI E DISEGNI FORMA CLASSICA DISTRETTO FRONTE, CRANIO, OCCIPITE E NUCA (maschera) BECCO ZONA DELLE GUANCE MENTO E GOLA PETTO VENTRE, PARTE INFERIORE E FIANCHI DORSO e COPRITRICI ALARI. REMIGANTI CODIONE e SOPRA-CODA

COLORE Marrone cioccolato scuro dove è impiantato il becco e tendente a un marrone cioccolato più chiaro nella parte posteriore della testa. I lati della testa sono neri. Mandibola superiore grigio scuro o ardesia, mandibola inferiore chiara o grigio-azzurro alla base, nero-bruna in punta Marrone giallastro Nero. Parte superiore nera, parte inferiore è crema con un motivo a scaglie grigio scuro. Color crema con un motivo squamoso grigio scuro. Marrone cioccolato con un motivo di striature dall'occipite.

Remiganti marrone cioccolato scuro. Il codione è nero con delle macchie bianche. Le sopra caudali marrone rosso-giallastro brillante. 20


CODA, SOTTO-CODA e CALZONI ZAMPE UNGHIE

Coda marrone nero, il sottocoda è marrone scuro, i calzoni sono dello stesso marrone scuro ma con un leggero disegno squamoso. Grigio bluastro o nero bruno. Nere

GIOVANI Parti superiori marrone scuro caldo quasi uniforme. Le copritrici auricolari sono bruno medio con steli chiari. Gola grigiastra scura con delle barre biancastre sulle piume. Sotto le copritrici caudali camoscio con delle barre irregolari nerastre. Resto delle parti inferiori bruno camoscio con un debole cenno del motivo adulto, in particolare sui fianchi inferiori.

FENOTIPI IN STUDIO Nota: Non si ha conoscenza di alcuna mutazione in studio.

DESCRIZIONE DELLE SOTTOSPECIE Lonchura kelaarti jerdoni

La varietà kelaarti jerdoni, ha lo stesso disegno della nominale, con la maschera un poco più corta ed il ventre con colore di fondo crema e il disegno marrone chiaro Zampe e unghie dello stesso colore. Becco superiore grigio piombo e parte inferiore grigio argento.

Disegno: A.O.B.-Belgio

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Lonchura kelaarti vermanyi

Simile al Lonchura k. jerdoni, ma più chiaro nel colore su tutto il corpo.

Disegno: A.O.B.-Belgio

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PASSERO DI GIAVA (Lonchura leucogastroides)

TASSONOMIA Il Passero di Giava Lonchura leucogastroides, descritto nel 1856 come Munia leugastroides, HORSFIELD & MOORE (Cat. Uccelli Mus. East India Co., 2, P.510) è un piccolo uccello, con parti superiori marrone scuro, maschera, petto, groppa e sottocoda neri. Il ventre e fianchi sono bianchi. È improbabile che venga confuso con altre specie presenti sul campo, tranne che nella Sumatra meridionale dove sono presenti il Passero striato (Lonchura striata) ed il Passero dal ventre bianco (L. leucogastra). Tutti e tre sono comuni e locali. Il Passero striato (L. striata), diffuso più a nord, si distingue per la groppa bianca. Il Passero di Giava (L. leucogastroides) differisce nell'avere il bianco limitato alla pancia; raggiunge i lati del petto e dei fianchi nel Passero dal ventre bianco (L.leucogastra) che ha anche i bordi gialli alle penne della coda, ma quando si alimenta a terra la specie appare identica, ed è solo quando il Passero dal ventre bianco (L.leucogastra) vola che il codione bianco lo identifica. I giovani delle tre specie sono simili, ma il Passero di Giava (L. leucogastroides) ha un colore più tendente al camoscio ed è più probabile che venga confuso con il giovane Domino (L. punctulata). Gli altri due sono versioni più opachi degli adulti, ma il giovane Passero dal ventre bianco (L.leucogastra) non ha il giallo sulla coda. Specie monotipica, comune ed abbastanza diffuso ma mai numeroso tranne quando si formano stormi che si nutrono nelle risaie.

9a giovane di L. leucogastroides; 9b femmina primo anno L. leucogastroides; 9c maschio primo anno L. leucogastroides; 9d adulto L. leucogastroides petto e fianchi bianchi. (Tavola tratta dall’opera “Munias and Mannikins di Robin Restall)

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DESCRIZIONE

Fonte: Henk’s Lonchura Pagina Misura fino a circa 11 cm, compresa la coda. Si tratta di un uccelletto dall'aspetto robusto e dalla colorazione calda e sobria; bruno uniforme su testa, dorso, ali, fianchi e coda bruno-nerastra, mascherina nera che copre la faccia e la gola che si prolunga fino al petto, ventre di colore bianco caratterizzato da un becco tozzo e forte di forma conica, di colore grigio-nerastro. Zampe grigio-blu.

DISTRIBUZIONE E HABITAT

Sumatra meridionale. Giava, porzione meridionale di Sumatra, a Bali, e a Lombok. Introdotto a Singapore

Fonte: Munias and Mannikins – Robin Restall

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L'habitat del passero di Giava è un uccello dalle aree erbose e cespugliose con presenza di alberi isolati fino a 1500 m di altezza e aree coltivate; esso dimostra di non temere affatto l'uomo, ciò gli consente di frequentare ambienti antropizzati come piantagioni, risaie ed anche giardini e cortili. A Java è principalmente un uccello di pianura, ma si trova fino a 900 metri (Kuroda).

BIOLOGIA (Abitudine e comportamento) Si tratta di uccelli tendenzialmente stanziali, abbastanza sedentari, a volte piccoli gruppi di giovani vagano spostando il loro raggio d’azione. Nei poco frequenti spostamenti il loro richiamo di contatto può essere dolce e breve oppure un semplice trillo ma forte. Come la maggior parte dei congeneri si trova generalmente in coppia, piccoli gruppi familiari o, al di fuori della stagione della riproduzione, in stormi più numerosi, spesso composti anche da esemplari di altre specie come Passero striato (Lonchura striata) e Passero dal ventre bianco (Lonchura leucogastra), con i quali si ibrida spontaneamente laddove le due specie vengono a trovarsi a contatto. Si sposta tra la vegetazione e a terra dove passa la maggior parte del tempo cibandosi prevalentemente di semi di piante erbacee e di riso. Sebbene questi uccelli possano riprodursi durante tutto l'anno, l'evento riproduttivo è generalmente coincidente con la fine della stagione delle piogge (Immelmann et al.), questo nelle zone più secche (Giava orientale), altrimenti in ogni periodo dell’anno (Giava occidentale) (Hoogerwelf). Il nido viene costruito da entrambi i partner, ha una forma di una sfera cava costruita con erbe intrecciate morbidamente, di ramoscelli ed altro materiale fibroso (MacKinnon 1988). Posizionato nel folto di arbusti e cespugli, può anche essere realizzato nel fogliame fitto o nelle epifite alle estremità dei rami degli alberi. Mason e Jarvis (1989) affermano che a Bali sono stati visti nidificare in colonie su palme ornamentali piantate vicino a ristoranti e piscine nei giardini degli hotel". Il nido stesso varia a seconda della posizione, da una sfera abbastanza sciolta a un ovale relativamente compatto. Quando viene costruito nella corona di una palma, di solito non ha affatto una forma esterna regolare, essendo essenzialmente un riempimento del cuneo tra gli steli della palma. Al suo interno la femmina depone di solito 5, a volte 6 uova, che cova per circa 13 giorni insieme al maschio, alternandosi durante il giorno e dormendo assieme nel nido durante la notte: i novelli alla schiusa vengono imbeccati con semi maturi morbidi. Vengono accuditi da entrambi i genitori fino all'involo, che avviene attorno ai 35-38 giorni di vita. La muta che porta all'acquisizione del piumaggio adulto comincia attorno al mese e mezzo di vita e si protrae fino ai tre mesi. Solitamente, i giovani appena divenuti autosufficienti si aggregano agli altri giovani, formando stormi anche di entità consistente.

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Nido di passero di Giava fra le foglie di un Syzygium samarangense. (Fonte Wikipedia da Internet)

Un passero di Giava fotografato

nei pressi di Bogor. Fonte Wikipedia da Internet

ALIMENTAZIONE Si tratta di una specie essenzialmente granivora, che si nutre principalmente di semi di graminacee e riso coltivato sia maturi che acerbi che raccoglie da terra oppure in vegetazione di solito in coppia o in piccoli gruppi, ma a volte in compagnia di altri granivori (Hoogerwerf). Può integrare la propria dieta con bacche, frutti caduti e germogli, mentre è rarissimo che questi uccelli rivolgano la loro attenzione verso cibi di origine animale (insetti).

ALLEVAMENTO IN AMBIENTE CONTROLLATO Importato in Europa si è rilevato facile da allevare in cattività ed è noto che gli ibridi con il Passero del Giappone (Lonchura striata domestica) sono completamente fertili (Immelmann et al.).

STANDARD Nota: STRUTTURA, COLORE, DISEGNO, PIUMAGGIO, ATTITUDINE E PORTAMENTO, CONDIZIONI: considerazioni la futura valutazione in sede di giudizio e che compongono uno standard. Essendo piuttosto simili per i sottogenere appartenenti al genere Lonchura sono riportati tra REQUISITI GENERALI PER I SOTTOGENERE” è sono in linea di massima puramente indicativi. 26


DISTRIBUZIONE ESSENZIALE DEI PIGMENTI

DISTRETTI

PIGMENTI

TESTA E NUCA

Eumelanina nera e feomelanina, distribuita / dispersa.

BECCO

Mandíbola superiore: fortemente melanizzata Mandíboela inferior: leggermente melanizzata

MASCHERA

Eumelanina nera + feomelanina, entrembe concentrate. Con effetto ottico violaceo.

PETTO

Eumelanina nera + feomelanina, entrembe concentrate. Con effetto ottico violaceo.

FIANCHI E VENTRE

Senza pigmento

CALZONI

Eumelanina nera + feomelanina, entrembe concentrate

DORSO E COPRITRICI

Dorso: eumelanina + feomelanina, entrambe distribuite / disperse. Rachide senza pigmento

CODA

Eumelanina nera + feomelanina, entrembe concentrate. Con effetto ottico violaceo.

ALI CODIONE ZAMPE

Eumelanina nera + feomelanina, entrembe concentrate Eumelanina nera + feomelanina, entrembe concentrate. Con effetto ottico violaceo.

Fortemente melanizzate 27


DISEGNO - Fronte, guancia, mento, gola e parte superiore del petto in un unico disegno costituiscono la maschera che si stacca nettamente dal resto del petto e pancia - Lati del collo presenta una piccola zona più chiara - Petto si sviluppa da un’ala all’altra - Calzone, sottocoda e zona anale formano un disegno che si differenzia dal ventre - Mantello e dorso presentano delle striature centrali lineari appena accennate - Coda: timoniere bordate

DISTRETTI ESSENZIALI DI VALUTAZIONE DEL DISEGNO

DIMORFISMO SESSUALE I sessi sembrano essere simili, ma la macchia chiara sul lato del collo è leggermente più opaca e meno evidente nella femmina. Il maschio ha anche un becco più grande con una base più pronunciata al vertice/culmen. Striature del primo anno sul mantello e sugli scapolari. Il ventre e fianchi sono crema o crema biancastra e ci sono alcune macchie marroni sulla parte inferiore del petto che diventano linee corte sui fianchi. C'è una differenza tra i sessi in questi segni sui fianchi, quelli della femmina sono a forma di U, quelli del maschio sono più lineari.

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Un passero di Giava canta nei pressi di Ubud: il canto è una prerogativa del maschio e rappresenta l'unico segno di dimorfismo sessuale esterno. Fonte Wikipedia da Internet

NOMENCLATURE UFFICIALI CLASSICO (ANCESTRALE)

Definisce i soggetti maschi e femmine, classici.

MUTAZIONI IN STUDIO: - Pastello

Definisce i soggetti, maschi e femmine, in tutte le altre mutazioni in fase di studio non ancora standardizzate.

ANALISI DELLE FORME MUTANTI

ANCESTRALE o CLASSICO

L’Ancestrale (o Classico) è un soggetto con corredo genetico intatto. Nel piumaggio sono espressi i seguenti pigmenti: (EU) eumelanina - (PH) feomelanina. Sia l’eumelanina che la feomelanina sono presenti sia in forma concentrata che distribuita /dispersa.

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©Henk de Vos Fonte: Henk’s Lonchura Pagina DEFINIZIONE DEL PASSERO DI GIAVA

COLORI E DISEGNI FORMA CLASSICA DISTRETTO FRONTE, CRANIO, OCCIPITE E NUCA (maschera) BECCO ZONA DELLE GUANCE MENTO E GOLA PETTO VENTRE, PARTE INFERIORE E FIANCHI DORSO e COPRITRICI ALARI REMIGANTI CODIONE e SOPRA-CODA CODA, SOTTO-CODA CALZONI ZAMPE UNGHIE

COLORE La fronte ed il cranio sono di colore nero che varia progressivamente in marrone terra con un motivo di strisce biancastre (vene) sull'occipite Mandibola superiore nera, l’inferiore è grigio blu Marrone terroso con venature biancastre Nero Nero, da un ala all'altra Bianco o bianco sporco nella parte posteriore Colore marrone terroso con sottili venature biancastre.

Marrone- grigio Codione nero. Sopraccoda marrone-nero. La coda è nera, il sottocoda è marrone nero, calzoni neri. Grigio o grigio blu Nere

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GIOVANI Presentano un colore bruno rossastro sulle parti superiori, rachide senza striature o pallide macchie; camoscio brunastro sotto, più scuro sul petto e più chiaro sulle zone che sono bianche presso l’adulto. Becco corno grigio scuro; zampe e piedi grigio corno.

FENOTIPI E/O MUTAZIONI Allo stato attuale il Passero di Giava è interessato dalla mutazione in studio “Perla”, denominata Pastello dagli Olandesi, traslata dal Passero del Giappone. PERLATO

Mutazione recessiva legata al sesso ha una azione di riduzione verso la EU posizionata al centro delle penne, ciò produce un caratteristico disegno orlato che sarà tanto più tipico quanto più marcato risulterà il contrasto tra le zone centrali molto diluite e quelle periferiche molto ossidate. Il maggiore impatto della mutazione che si estrinseca nella trasformazione della Eu nera a grigio perlaceo, si manifesta nel petto, maschera, ali e coda che nel tipo base risultano più intensamente melanizzate. Data la grande variabilità di espressione di questo fattore (quantitativo non qualitativo), il fenotipo Perlaceo da preferire è quello che coniuga la massima ossidazione con il massimo contrasto tra le zone perlacee e le orlature grigio molto scuro. La parte superiore del becco è anch’essa molto scura, praticamente nera.

Henk’s Lonchura Pagina

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Henk’s Lonchura Pagina

DISTRETTO TESTA

PARTE SUPERIORE DEL CORPO

PARTE INFERIORE DEL CORPO BECCO ZAMPE e UNGHIE

COLORE Prevalentemente bruno o screziato di grigio. Dorso per lo più bruno. Copritrici delle ali, remiganti e timoniere in prevalenza grigio orlate di bruno.

PIGMENTO

Entrambe le melanine sono influenzate dalla diluizione della mutazione.

Basso petto, fianchi e ventre Forte ossidazione melanica, bianco. leggermente influenzata dalla mutazione. Valva superiore nera, inferiore Fortemente melanizzato. grigio-blu. Grigio o grigio blu. Unghie Melanizzate. nere.

FENOTIPI O MUTAZIONI IN STUDIO9 Oltre alla mutazione Perlato, sempre traslate dal Passero del Giappone sono allo studio i fenotipi Rosso-bruno e Moka-bruno.

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PASSERO DAL VENTRE BIANCO (Lonchura leucogastra) TASSONOMIA Il Passero dal ventre bianco (Lonchura leucogastra BLYTH, 1846) è un uccello passeriforme della famiglia degli estrildidi, genere Lonchura. Il nome scientifico del passero dal ventre bianco (dal quale deriva poi anche il nome comune deriva dall'unione delle parole greche λευκός (leykos, "bianco") e γαστήρ (gastron, "ventre"), col significato di "dal ventre bianco", in riferimento alla tipica colorazione di questi uccelli. Una Lonchura di taglia media. Relativamente poco numerosa, silenziosa e spesso piuttosto solitaria. É marrone scuro dappertutto tranne che per una zona addominale bianca o cremosa. Ci sono sei razze, relativamente simili e difficili da separare senza riferimento a tavole a colori o esemplari. Possiamo distinguerlo dalla Lonchura striata dalla groppa/codione bianca, con la quale si sovrappone nella penisola di Birmania, di Thailandia e Malesia, avendo una groppa e copritrici superiori scure, con bordi gialli alle penne della coda. I giovani sono simili e sarebbero difficili da distinguere sul terreno. Se ne riconoscono sei sottospecie:      

Lonchura leucogastra leucogastra, la sottospecie nominale, diffusa nella penisola malese, oltre che sulle isole di Sumatra e Giava; Lonchura leucogastra castanonota MAYR, 1938, diffusa nel Borneo meridionale; Lonchura leucogastra everetti TWEEDDALE, 1877, diffusa nelle Filippine settentrionali; Lonchura leucogastra manueli PARKES, 1958, diffusa nelle Filippine centrali e meridionali; Lonchura leucogastra palawana RIPLEY & RABOR, 1962, diffusa sull'isola di Palawan e nel Borneo nord-orientale; Lonchura leucogastra smythiesi PARKES, 1958, diffusa in Borneo occidentale;

Secondo alcuni autori, questa specie formerebbe una superspecie col congenere Passero di montagna (Lonchura kelaarti).

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15a giovane di L.l. leucogastra; 15b adulto di L.l. leucogastra; 15c adulto di L.l. palawana; 15d adulto di L.l. everettii; 15e adulto di L.l. manueli; 15f adulto di L.l. smythiesi; 15g adulto castanonota; 15h giovane di L.l. castanonota. (Tavola tratta dall’opera “Munias and Mannikins”di Robin Restall)

DESCRIZIONE

Fonte: Gallery Munias & Mannikin © 2010 of C. Hofmann & C. Mettke -photography 34


Taglia circa 11 cm di lunghezza, coda compresa. Si tratta di un uccello di piccole dimensioni con coda corta, una testa grande e becco grande e spesso, ed in proporzione più grande rispetto agli altri passeri. Marrone scuro dappertutto tranne che nella zona addominale dove la colorazione bruna tende a schiarirsi, fino a diventare bianca o cremosa sul ventre. Coda corta cuneiforme con le due penne centrali appuntite. Il becco è grigio plumbeo-nerastro superiormente e grigio bluastro inferiormente. Zampe sono tendenti al grigio.

DISTRIBUZIONE ED HABITAT

Birmania sud orientale (Tenasserim), Tailandia meridionale (peninsulare), penisola Malese (assente da Singapore) e Sumatra (status incerto), Borneo, Filippine, Palawan e Sul Island .

Fonte: Munias and Mannikins – Robin Restall Comune a livello locale o scarso. È un uccello dei boschi, generalmente in zone semi aperte ai margini e nelle radure di foreste sempreverdi, villaggi con aree coltivate di giardini ma soprattutto sembra essere un raro uccello, una Lonchura che talvolta si rifugia nel folto dei boschi.

BIOLOGIA (Abitudine e comportamento) Si tratta di uccelli che si muovono principalmente in coppie o in piccoli stormi composti da non più di 10 individui (talvolta gruppetti familiari), spesso in compagnia del Passero striato (Lonchura striata) e delle altre Lonchure presenti nel suo territorio. Durante gli spostamenti il loro richiamo di contatto consiste in un trillo acuto. Sono estremamente socievoli. I membri di uno stormo o di un gruppo restano vicini l’uno all’altro. Questo impulso è così forte che gli uccelli fuggiti da un allevamento di predatori spesso tenderanno a ricongiungersi al gruppo nelle gabbie di contenimento piuttosto che volare via. Prediligono posarsi nei nidi durante il giorno ed in gruppo cercherà di appollaiarsi nello stesso nido, di notte nel folto della vegetazione.

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Linda Santosa (comm.Pers) riferisce che a Pontianak, provincia indonesiana della Kalimantan Occidentale, piccoli gruppi restavano vicini quando venivano allo scoperto per nutrirsi di semi d’erba nel giardino, e se spaventati, lanciata la nota di allarme, fuggivano rapidamente tutti nello stesso istante per mettersi al riparo scomparendo in un nido o in un altro nascondiglio restando immobili e silenziosi. Di solito nel corteggiamento il maschio afferra un filo d’erba e salta qua e là con la testa sollevata ed il collo teso ma tenuto in posizione orizzontale, così come la coda. Le penne del ventre vengono erette e tenute lontane dal corpo. Oscilla da un lato all'altro e portandosi presso la femmina saltella con la coda sollevata e allargata a ventaglio per mostrare i bordi della coda gialli, avvicinandosi sempre più presso la femmina che, se recettiva sposta la coda da un lato per consentire l’accoppiamento. Nidifica in cespugli o alberi a circa 1-2 metri dal suolo, il nido ha una forma sferica ed è composto soprattutto da erbe e foglie di bambù nella parte più ampia, rivestito con steli d’erba e sottili fibre. Il materiale di nidificazione è trasportato esclusivamente dal maschio, al suo interno la femmina depone 3-4 uova biancastre, che ambedue i sessi covano per 10-13 giorni; i giovani sono nutriti ed accuditi con particolare cura da entrambi i genitori per circa tre settimane, al termine delle quali sono pronti per l’involo. Ha una caratteristica comportamentale insolita, quella di librarsi davanti al nido così come il colibrì si libra sui fiori (Smythies 1981). Nel Borneo, dove la sua presenza è rara o localizzata, è di indole schiva, solitaria e spesso si nasconde tra le piante di riso. Tra le sottospecie esiste qualche variazione della taglia del becco tra le razze che potrebbe suggerire un adattamento regionale alle differenti fonti alimentari locali.

ALIMENTAZIONE Si nutre sia a terra che in vegetazione. É un uccello fondamentalmente granivoro, che grazie al forte becco riesce ad aver ragione di moltissime varietà di semi. Appetisce piccoli semi di piante erbacee, di piante selvatiche o di riso maturo. Può integrare la propria dieta con bacche, germogli e frutti, mentre è assai difficile che mostrino interesse verso cibi di origine animale

ALLEVAMENTO IN AMBIENTE CONTROLLATO In cattività sono molto socievoli, senza alcuna forma di aggressione reciproca o verso qualsiasi altra specie. L’alimentazione è piuttosto spartana, misto semi sia secchi che germogliati ed un pastoncino a cui è bene aggiungere dei Sali minerali. Depongono da 4 a 6 uova, i nidiacei sono ben nutriti ed impiegheranno circa tre mesi per avere un piumaggio da adulti, diventano sessualmente maturi a cinque (Siegfried Kirschke in litt).

STANDARD Nota: STRUTTURA, COLORE, DISEGNO, PIUMAGGIO, ATTITUDINE E PORTAMENTO, CONDIZIONI: considerazioni da valutare in sede di giudizio e che compongono uno standard.

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Essendo piuttosto simili per i sottogenere appartenenti al genere Lonchura sono riportati tra REQUISITI GENERALI PER I SOTTOGENERE” è sono in linea di massima puramente indicativi.

DISTRIBUZIONE ESSENZIALE DEI PIGMENTI

DISTRETTI

PIGMENTI

TESTA

Eumelanina nera e feomelanina distribuita

BECCO

Mandíbola superiore: fortemente melanizzata Mandíbola inferiore: leggermente melanizzata

MENTO E PETTO

Eumelanina nera e feomelanina, entrambe concentrate

FIANCHI

Eumelanina nera e feomelanina entrambe concentrate, in contrasto con zone senza pigmento

VENTRE

Senza pigmento

REGIONE ANALE, CALZONE e SOTTO CODA

Eumelanina nera e feomelanina entrambe concentrate

NUCA, DORSO e COPRITRICI

Dorso: eumelanina e feomelanina, entrambe distribuite. Rachide senza pigmento

CODA

Eumelanina nera e feomelanina entrambe concentrate

ALI

Eumelanina nera e feomelanina, entrambe concentrate.

CODIONE

Eumelanina nera e feomelanina entrambe concentrate

ZAMPE

Fortemente melanizzate

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DISEGNO - Vertice, nuca, dorso e scapolari presentano sottili striature lineari - Coda, timoniere centrali bordate - Fianchi e lati del petto macchiettati - Stacco petto ventre - Distacco calzone- sottocoda- regione anale

DISTRETTI ESSENZIALI DI VALUTAZIONE DEL DISEGNO Fonte disegno “da Internet” Striature lineari vertice –dorsoscapolari

Stacco petto - ventre

Timoniere con bordi

Fianchi marcati

Stacco calzone- sottocoda- regione anale

Fonte disegno da “Internet”

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DIMORFISMO SESSUALE Sessi identici.

NOMENCLATURE UFFICIALI CLASSICO (ANCESTRALE)

Definisce i soggetti maschi e femmine, classici.

ALTRE MUTAZIONI IN STUDIO

Definisce i soggetti, maschi e femmine, in tutte le altre mutazioni non standardizzate.

ANALISI DELLE FORME MUTANTI

ANCESTRALE o CLASSICO

L’Ancestrale (o Classico) è un soggetto con corredo genetico intatto. Nel piumaggio sono espressi i seguenti pigmenti : (EU) eumelanina - (PH) feomelanina. Sia l’eumelanina che la feomelanina sono presenti sia in forma concentrata che distribuita /dispersa.

Foto: Grandapa@50

Fonte: Pinterest.it

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DEFINIZIONE DEL PASSERO VENTRE BIANCO

COLORI E DISEGNI FORMA NOMINALE DISTRETTO FRONTE, CRANIO, OCCIPITE e NUCA BECCO ZONA DELLE GUANCE MENTO E GOLA PETTO VENTRE, PARTE INFERIORE E FIANCHI DORSO e COPRITRICI ALARI. REMIGANTI CODIONE e SOPRA-CODA CODA, SOTTO-CODA e CALZONE ZAMPE UNGHIE

COLORE Di colore marrone nerastro. L’occipite e la nuca sono marrone scuro. Mandibola superiore grigio piombo, mandibola inferiore grigioargento. Brunastro Nero brunastro fino alla parte superiore del petto. Parte superiore bruno cioccolato che in prossimità del ventre varia in bianco. Di colore bianco, ai lati presenta dei trattini color cioccolato in direzione trasverale. Marrone scuro con un disegno di sottili striature biancastre.

Le grandi remiganti sono marrone scuro con un bordo bianco. Bruno scuro, spesso con riflessi viola in livrea dopo muta.. Le penne della coda sono marrone scuro con un ampi bordi giallastro o marrone giallo, il sottocoda è marrone scuro, così come il calzone. Grigio piombo. Nere GIOVANI

In linea di massima simile all’adulto ma il marrone è più smorto. Il ventre e la parte posteriore è color sabbia chiaro. Le timoniere esterne è giallo pallido. FENOTIPI O MUTAZIONI IN STUDIO

Nota:

Non si ha conoscenza di alcuna mutazione in studio.

SOTTOSPECIE

Le caratteristiche che distinguono le varie sottospecie riguardano le dimensioni del becco, l’evidenza di scagliature, striature, macchie su mantello dorso, copritrici, fianchi e la quantità di nero presente dal mento fino al petto ed ai fianchi.

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GUIDA ALL'IDENTIFICAZIONE DEL PASSERO DAL VENTRE BIANCO (L. l. eucogastra)

DESCRIZIONI DELLE SOTTOSPECIE

Lonchura/Euodice leucogastra leucogastra

● BLYRH,1846. Diffusa dalla Peninsular Thailand (Siam), Tenasserim, la Malay Peninsula e Sumatra. Sottospecie nominale. Lonchura/Euodice leucogastra everetti

● TWEEDDALE, 1877. Diffusa nelle Filippine settentrionali; Luzon, Mindoro, Calayan, Camiguin Norte, Cantaduanes e Polillo. Maschio adulto: Il bruno della faccia e delle parti inferiori non è così ricco/forte né così intenso come la L.palawana e la L. leucogastra, il colore terra ombra bruciata diventa da rosso a nocciola sui bordi delle copritrici, sui lati del petto e sui fianchi. La macchia bianca del ventre è bordata con macchie irregolarmente e di solito sono presenti delle striature sui fianchi. Le copritrici alari sono bianche. Sopra è oliva-cannella scuro, con forte striature bianche dalla parte corona anteriore alla parte bassa del dorso. La groppa/codione e le copritrici superiore della coda sono terra d'ombra bruciata senza striature. La coda è marrone con bordi giallo paglierino. Le cosce sono nocciola, le copritrici del sottocoda terra d'ombra bruciata. Iride rubino. Il becco è leggermente più pesante nel maschio, essendo più grande e largo. É grigio scuro nella mandibola superiore e grigio-bluastro chiaro in quella inferiore, bianco alla base. Le zampe e le dita sono grigio chiaro. Femmina adulta: molto simile al maschio

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Lonchura/Euodice leucogastra castanonota

● MAYR, 1938. Diffusa nel Borneo meridionale. Maschio adulto: ha la faccia, il petto, i fianchi e le cosce terra d’ombra bruciata brillante, molto saturo sul davanti. Anche le copritrici del sottocoda sono più scure. Dalla sommità della testa al groppone ed alle ali, è seppia caldo. Sono presenti sulla nuca leggere striature, che diventano le strie bianche tipiche sul dorso e sulle ali. La groppa inferiore e le copritrici superiori sono nerastre. La coda è scura con bordi giallo paglierino caldo. Il ventre è bianco. Femmina adulta: simile, ma i maschi hanno la tendenza ad essere più grossi e più audaci che la specie in generale. Giovani: colore seppia caldo con il ventre e fianchi crema, quest’ultimi marcati o segnati di seppia. Presentano deboli striature sul mantello inferiore e sulle ali. Iride bruno scuro. La mandibola superiore è grigia, quella inferiore grigio-bluastra chiaro.

A.O.B. Belgique

Lonchura/Euodice leucogastra manueli

● PARKES, 1958. Diffusa nelle Filippine centrali e meridionali. Luzon meridionale, Basilan, Biliran, Bohol, Bucas, Camiguin Sur, Carabo, Cebu, Dinagat, Guimaras, Leyte, Romblon, Samar, Seminara, Siargao, Sibuyan, Siquijor e Tablas. Maschio adulto: dalla fronte e dalla parte anteriore ha una linea che termina a metà sopra l'occhio, le copritrici auricolari, bavetta, gola e centro del petto e copritrici su caudali sono colore terra d'ombra bruciata saturo. Tuttavia, i lati del petto e dei fianchi superiori sono notevolmente più chiari, essendo dello stesso ruggine della L. I. everetti e possono esserci delle squame o macchie nere sui lati del petto. I fianchi superiori sono barrati di marrone scuro. Il ventre bianco ha piccole macchie marroni dove il petto si unisce al ventre ed i fianchi inferiori bianchi sono macchiati o barrati di marrone e nero. Sopra dalla corona posteriore alla groppa è marrone terra scuro. 42


Le striature bianche si estendono dalla nuca alla parte bassa del dorso su copritrici alari e terziarie. Le copritrici caudali superiori sono terra d'ombra bruciata. La coda è bordata di giallo. Le cosce, la regione anale e le copritrici del sottocoda sono terra d'ombra bruciata. Femmina: non vi è alcuna differenza visibile nel piumaggio rispetto a quello del maschio. Lonchura/Euodice leucogastra palawana

● RIPLEY & RABOR, 1962. Diffusa sull'isola di Palawan e nel Borneo nord-orientale. Palawaan, Balabac, Culion, Calamian, Arcipelago Sulu. Maschio adulto: ha la fronte, i lati del viso, parti inferiori (eccetto la pancia) e le copritrici caudali terra d'ombra satura. La zona del ventre è bianca e nel punto in cui si unisce ai fianchi è largamente smerlata. Dalla corona alla groppa, copritrici alari e terziarie è marrone terra con evidenti striature bianche dalla nuca alla groppa, sulle copritrici auricolari e di solito sui bordi della parte superiore del petto. Le remiganti sono marrone scuro con piccoli bordi giallo paglierino sulla coda. Per altri aspetti assomiglia al Passero dal ventre bianco (L. I. leucogastra).

Lonchura/ Euodice leucogastra smythiesi

● PARKES, 1958, Diffusa in Borneo occidentale. Kuching, Sarawak sud occidentale. È marrone bronzato dalla fronte alle brevi copritrici della coda superiore, un poco più scuro su ali e coda. Ci sono striature sul mantello, copritrici alari e terziarie e groppa, ma non sulle corte copritrici su-caudali. Le lunghe copritrici su-caudali sono marroni. La coda è scura con un bordo giallo paglierino olivaceo. Faccia, copritrici auricolari dal mento al petto, i fianchi e le cosce e le copritrici del sottocoda sono dal ruggine al fulvo, più scure al centro del petto e sulle copritrici del sottocoda. I lati del collo e del petto, che corrono lungo la parte dei fianchi coperti dalle ali chiuse, sono di un marrone intenso. Il ventre e l'area ventrale sono di un bianco puro, con forse una piccola macchia sul bordo del petto. Femmina: simile al maschio.

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PASSERO MACULATO (Lonchura leucosticta) TASSONOMIA Il Passero maculato (Lonchura leucosticta D'ALBERTIS & SALVADORI, 1879) è un uccello passeriforme appartenente alla famiglia Estrildidae, genere Lonchura. In passato è stato classificato come sottospecie del passero triste col nome di Lonchura tristissima leucosticta. Le classificazioni più recenti, tuttavia, tendono a considerarlo come specie a sé stante, con due sottospecie. In passato questo animale è stato classificato come sottospecie del passero triste, col nome di Lonchura tristissima leucosticta: le classificazioni più recenti, tuttavia, tendono a considerare questi uccelli come specie a sé stante, con due sottospecie:  Lonchura leucosticta leucosticta, la sottospecie nominale, diffusa nella zona centrale e centromeridionale della Nuova Guinea;  Lonchura leucosticta moresbyi RESTALL, 1995, diffusa nella porzione orientale della Papua Nuova Guinea; Il nome scientifico di questa specie (dal quale deriva anche il nome comune) deriva dall'unione delle parole greche λευκός (leykos, "bianco") e στικτη (stiktē, "punteggiato"), col significato di "maculata di bianco". Le aree in cui si trovano le due specie sono il fiume Noord, possibilmente a nord del lago Murray, e nell'area più ampia di Port Moresby. I giovani sono molto simili, ma ancora una volta il mento pallido distingue il Passero maculato (Lonchura leucosticta).

17a maschio adulto di L.l. moresbyi; 17b giovane di L.l. leucosticta; 17c femmina adulta di L.l. leucosticta; 17d maschio adulto di L.l. leucostica: (Tavola tratta dall’opera “Munias and Mannikins” di Robin Restall)

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DESCRIZIONE

©Henk de Vos

Fonte: Henk’s Lonchura Pagina Misura al massimo 10,5 cm di lunghezza, coda compresa. É un piccolo passero marrone caldo con gola chiara, macchie bianche sulla testa e sulle ali ed un sopraccoda colore paglierino. È bruno-rossiccio sotto con macchie bianche sul petto e sui fianchi, diviene bruno scuro sul sottocoda e codione. Sulla faccia è presente una mascherina bianca che dall'attaccatura del becco giunge all'occhio ed alla gola. L'adulto è abbastanza facile da riconoscere e si può distinguere dal simile Passero triste (Lonchura tristissima) per essere in generale di colore cannella con la gola notevolmente più cannella in generale e con una gola chiara. Becco grigio, zampe grigio- bluastro.

DISTRIBUZIONE ED HABITAT

Nuova Guinea meridionale dal fiume Fly al fiume Noord, limite che si estende verso nord al di sopra del lago Murray.

Fonte: Munias and Mannikins – Robin Restall Abbastanza comune o comune a livello locale all’interno del suo areale dove, a periodi relativamente secchi, tra maggio e novembre si alternano frequenti piogge prodotte dalle masse d’aria oceaniche provenienti da sud-est. 45


È una specie di pianura che frequenta terreni aperti tra foresta e palude. Può essere trovato in macchie di erba alta, nelle erbe palustri, nelle aree della savana e nelle aree erbose lungo le rive del fiume o acquitrini, a volte sui tappeti di vegetazione galleggianti, questo pur non avendo zampe grandi con lunghe dita e artigli tipiche dei Cappuccini palustri (es. Cappuccino testa nera L. atricapilla).

BIOLOGIA (Abitudine e comportamento) È un uccello socievole che solitamente si trova in gruppi o stormi. Duranti gli spostamenti sottili sibili acuti costituiscono il richiamo di contatto tra gli esemplari. Si spostano al margine della foresta, nei crinali tra foresta e palude alla ricerca di erbe e semi. Spesso reagiscono ad una minaccia lasciandosi cadere al suolo e rimanendo immobili, osservando costantemente la fonte dell’eventuale pericolo; all’avvicinarsi della minaccia non si muovono né s’involano né si nascondono nel nido. Sebbene possano deporre durante tutto l'anno, il periodo privilegiato per la riproduzione è quello corrispondente alla fine della stagione delle piogge, quando i nidiacei possano disporre di abbondanti quantità di cibo. Il corteggiamento viene attuato assumendo una posizione abbastanza eretta, il collo leggermente allungato, il becco aperto con una leggera mandibolazione, a volte con il maschio si muove leggermente da un lato all'altro cantando è solitamente con le piume più erette, in particolare sulla nuca, groppa e fianchi, con la testa e la coda rivolte verso la femmina la invita alla copulazione piegandosi in avanti e tremando la coda. Entrambi i sessi collaborano alla costruzione del nido, una struttura globosa. Per il materiale di nidificazione hanno una preferenza per fieno, fibra di cocco, tessuto bianco e strisce di giornale, fili d'erba e fibre vegetali intrecciate in una cavità naturale di un tronco d'albero. Depongono da 3 a 5 uova bianche. L’incubazione ha la durata circa due settimane, al termine delle quali schiudono pulli di colore arancione-marrone (che diventano più scuri entro 2 o 3 gironi). Questi vengono nutriti da ambedue i genitori fino all'involo, che avviene attorno alle tre settimane di vita. La livrea adulta viene raggiunta dai giovani attorno ai sette mesi dalla schiusa.

ALIMENTAZIONE Essenzialmente granivoro, si nutre di preferenza a terra, di qualsiasi piccolo seme sia in grado di rompere col forte becco. Sembra che predilige particolarmente i semi di bambù, ma integra la propria dieta con altri alimenti di origine vegetale, come bacche, frutti e germogli, mentre difficilmente rivolge le sue attenzioni a cibi di origine animale.

ALLEVAMENTO IN AMBIENTE CONTROLLATO Relativamente soddisfacente soprattutto con adeguata sistemazione in una voliera ed una alimentazione costituita da misto semi per esotici, integrato con pastone e sali minerali.

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STANDARD Nota: STRUTTURA, COLORE, DISEGNO, PIUMAGGIO, ATTITUDINE E PORTAMENTO, CONDIZIONI: considerazioni da valutare in sede di giudizio e che compongono uno standard. Essendo piuttosto simili per i sottogenere appartenenti al genere Lonchura sono riportati tra “REQUISITI GENERALI PER I SOTTOGENERE” è sono in linea di massima puramente indicativi.

DISTRIBUZIONE ESSENZIALE DEI PIGMENTI

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DISTRETTI

PIGMENTI

TESTA

Eumelanina nera e feomelanina, distribuite/disperse. Più zone depigmentate.

BECCO

Melanizzato

REDINI, GUANCIA E MENTO

Prevalenza delle aree depigmentate

PETTO

Prevalenza di feomelanina concentrata più aree depigmentate.

VENTRE E FIANCHI

Prevalenza della feomelanina concentrata.

CODA, REGIONE ANALE E SOTTO CODA NUCA, DORSO E COPRITRICI

Eumelanina nera e feomelanina, distribuite/disperse. Più zone depigmentate.

ALI

Eumelanina nera + feomelanina, entrambe concentrate

CODIONE

Feomelanina distribuita/ dispersa

ZAMPE

Fortemente melanizzate

Eumelanina nera + feomelanina, entrambe concentrate

DISEGNO - Striature di linee bianche sottili dal pileo fino alla nuca, che si ispessiscono quasi fino ai punti terminali sul dorso e piccole copritrici alari. - Macchie terminali bianche sulle copritrici superiori, mediane e terziarie. - Mento alto della gola, la parte superiore del petto, i lati del petto e parte superiore dei fianchi, segnati macchie bianche formate dai bordi delle piume che sono bianche, e spesso a forma di una punta di freccia.

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DISTRETTI DI VALUTAZIONE DEL DISEGNO

Fonte disegno da “Internet”

DIMORFISMO SESSUALE In generale assomiglia al maschio ma ha i colori più spenti ed il petto è leggermente più macchiato del maschio (Rand).

©Henk de Vos

Fonte: Henk’s Lonchura Pagina

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NOMENCLATURE UFFICIALI CLASSICO (ANCESTRALE)

Definisce i soggetti maschi e femmine, classici.

ALTRE MUTAZIONI IN STUDIO

Definisce i soggetti, maschi e femmine, in tutte le altre mutazioni non standardizzate.

ANALISI DELLE FORME MUTANTI

ANCESTRALE o CLASSICO

L’Ancestrale (o Classico) è un soggetto con corredo genetico intatto. Nel piumaggio sono espressi i seguenti pigmenti : (EU) eumelanina - (PH) feomelanina. Sia l’eumelanina che la feomelanina sono presenti sia in forma concentrata che distribuita /dispersa.

©Piet Onderdelinden Fonte: Albert Zomer -COM

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DEFINIZIONE DEL PASSERO MACULATO

COLORI E DISEGNI FORMA NOMINALE DISTRETTO

COLORE

FRONTE, CRANIO, OCCIPITE E NUCA

BECCO ZONA DELLE GUANCE MENTO E GOLA PETTO VENTRE, CORPO (al di sotto) E FIANCHI DORSO E COPRITRICI ALARI REMIGANTI CODIONE E SOPRACODA CODA, SOTTOCODA E CALZONI ZAMPE UNGHIE

Marrone scuro con un motivo a strisce bianco crema o colore sabbia, ravvicinato sulla fronte, e distribuito in modo irregolare. Sopra l'occhio c'è un sopracciglio bianco crema. Mandibola superiore grigio-blu, quella inferiore è grigio piombo. Marrone scuro con un motivo a strisce bianco crema o color sabbia. Marrone, con un motivo di squame bianco crema. Marrone, con un motivo di scaglie bianco crema. Parte inferiore e fianchi: marrone rossastro. Marroni con piccole macchie bianco crema che si diffondono irregolarmente. Marrone scuro con un designo a strisce bianco crema. Marrone scuro, con striscia giallo o arancione chiaro. La coda è marrone scuro, il sottocoda è marrone nero, i calzoni sono bruno rossastro. Grigio blu. Nere

GIOVANI Abbastanza simile all’adulto, completamente marrone più caldo sulla groppa, ali e coda più scure, copritrici superiori molto scure, vertice, copritrici auricolari e gola con poche brevi striature color sabbia-chiara. Becco e zampe grigio.

FENOTIPI O MUTAZIONI IN STUDIO

Nota: Non si ha conoscenza di alcuna mutazione in studio.

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DESCRIZIONE DELLE SOTTOSPECIE Lonchura/Euodice leucosticta moresbyi

Nome scientifico: Lonchura leucosticta moresbyi, Restall, 1995, Bull. Brit. Orn. Club., 115 (3), 140-157. Distribuzione: zona orientale della Papua Nuova Guinea. Fronte, parte bassa del dorso, ali e coda scura, con strisce bianche del rachide che si irradiano dalla faccia sopra la testa alla schiena ed alle ali, con macchie terminali sulle copritrici alari e terziarie. La parte mesiale (attaccatura del becco) e il mento sono di colore bianco crema, macchie biancastre si irradiano sulla gola, sui lati del petto e sui fianchi superiori. Queste macchie hanno segni subterminali marrone scuro, ed anche bordi marrone scuro sulle piume su ciascun lato delle macchie biancastre, evidenziandole in netto rilievo. Le copritrici sub-alari sono salmone. Il petto, il ventre e i fianchi sono da fulvo a cannella, più simili alla femmina del Passero maculato (L. l. leucosticta). Le cosce, regione anale e le copritrici del sottocoda sono di colore brunogrigiastro scuro.

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PASSERO DELLE MOLUCCHE (Lonchura molucca) TASSONOMIA Il Passero delle Molucche (Lonchura molucca LINNEO, 1766) è un uccello passeriforme appartenente alla famiglia degli estrildidi, genere Lonchura. É un passero di taglia media, con faccia e petto neri, marroni sulle parti superiori. Il ventre, i fianchi e la groppa bianchi sono finemente punteggiati di nero. Sull'isola di Lombok, dove si trovano entrambi, Passero di Giava (L. leucogastroides) e Passero delle Molucche (L. molucca), quest'ultima può essere contraddistinta dalla groppa bianca. I giovani sarebbero molto difficili da distinguerli separatamente. Quando si accompagna al Cappuccino cinquecolori (L quinticolor), a distanza, appare evidente il bianco del ventre di entrambe le specie ma, qualora non si vedesse il groppone bianco del Passero delle Molucche, il nero della faccia che scende a coprire il petto ne farebbe la distinzione. In passato, oltre alla sottospecie nominale, venivano riconosciute tre sottospecie infatti, sono state classificate la sottospecie propinqua, priva del caratteristico disegno ventrale, e la sottospecie vagans, munita di un sottile collarino bianco ad orlare la mascherina nera. Le classificazioni più recenti, tuttavia in passato, oltre alla sottospecie nominale, venivano riconoscono tre sottospecie: • Lonchura molucca molucca, sottospecie nominale. • Lonchura molucca propinqua, diffusa nelle Isole Flores e Sumba, priva del caratteristico disegno ondulato ventrale e con colore più chiaro delle parti superiori. • Lonchura molucca vagans, diffusa nel Celebes del sud e Timor, che presenta una striscia bianca sottile che le attraversa il petto.

Nelle classificazioni più recenti c’è la tendenza a considerare la specie come monotipica.

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11a femmina primo anno di L.m. molucca; 11b maschio primo anno di L.m. molucca; 11c maschio adulta di L.m.molucca; 11d giovane di L.m. molucca; 11e adulto l.m. vagans; 11f maschio adulto di L.m. propinqua; 11g adulto L.m. propinqua; 11h adulto L.m. propinqua; 11i adulto L.m. propinqua. (Tavola tratta dall’opera “Munias and Mannikins” di Robin Restall)

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DESCRIZIONE

©Henk de Vos

Fonte: Henk’s Lonchura Pagina Si tratta di un uccello dall'aspetto robusto, con forte becco tozzo e di forma conica. Testa, petto, copritrici caudali e coda nera, regione dorsale marrone terra. La faccia presenta una mascherina nera che si estende a fronte, guance e fino al petto. Ventre e sottocoda bianchi striati di nero che danno al piumaggio del ventre un caratteristico effetto marmorizzato. Becco nero-grigiastro.

DISTRIBUZIONE E HABITAT

Tratto dall’opera“Munias and Mannikins” di Robin Restal

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Distribuzione del Passero delle Malacche basata sull'analisi de luoghi di origine degli esemplari nella collezione AMNH di New York. La popolazione del Kalao corrisponde alle caratteristiche di L.m. molucca. La popolazione che forma L.m. propinqua si dividono in tre gruppi, in base alla densità primaria dei pattern mammari: Kangeon; Lombok, Sumba e Sumbawa; e Flore a Tanimbar.


Distribuzione delle tre sottospecie successive a Paynter (1968)

Tratto dall’opera“Munias and Mannikins” di Robin Restal Sulawesi: Talaud, Sangihe, Siau, Ruang, Tobea, Tukangsbesi, Salayar, Kalao, Kalaotoa, Tanahjampea, Peleng, Molucche: Morotai, Halmahera, Ternate, Batjan, Obi, Sula, Buru, Seram Laut, Watubela, Tyandu, Kai. Piccole isole della Sonda orientale: Penida, Sumbawa, Flores, Paloe, Sumba, Pantar, Tanimbar, e isole Lembongan e Kangean (a nord di Bali) (tratto da Finches & Sparrow). Abita in zone erbose e cespugliose nelle radure ai margini delle foreste di sotto dei 1000 m d'altezza. Si trova anche nelle aree ricoperte dall’erba del cotone “Imperata arundinacea”, pianta erbacea perenne, conosciuta in Indonesia come “alang-alang”, frequenta i campi di riso, i boschetti radi e si incontra anche ai margini delle zone coltivate.

BIOLOGIA (abitudine e comportamento) Si tratta di uccelli non diffidenti o timidi nei confronti dell’uomo, tanto che hanno la tendenza ad ignorare allarmi o sonagli posti in essere per spaventarlo e tenerlo lontano dai raccolti, per questa sua caratteristica comportamentale viene soprannominata dai contadini di Sulawesi “Munia sorda”. Si sposta in coppia o piccoli gruppi, talvolta in stormi fino a diverse dozzine di uccelli, tenendosi in contatto con note vibranti e con un susseguirsi di sibili. Sovente si unisce ad altri munie. Passano la maggior parte del giorno al suolo tra l’erba alta, ispezionando col robusto becco gli steli con notevole agilità e rifugiandosi poi al calar della sera nel folto della vegetazione arborea. Il maschio corteggia la femmina piegandosi leggermente in avanti, la coda quasi orizzontale, cantando e girandosi da un lato all’altro ed ondeggiando freneticamente, becco aperto con solo lievi movimenti mandibolari e coda a ventaglio mentre continua a cantare. La femmina abbassa il suo corpo per incoraggiare il maschio a una maggiore intensità, che nel raddrizzarsi salta più vicino per procedere all’accoppiamento. Entrambi i sessi costruiscono il nido, tra i ramoscelli di un albero o tra densi cespugli, perfettamente rotondo con ingresso laterale senza corridoio, con pareti spese e confezionato con fibre e pannocchie di erba soffice. Di solito preferiscono riprodursi alla fine della stagione delle piogge e l’inizio della stagione secca, precisamente quando le erbe sono più rigogliose ricche di semi morbidi e lattiginosi 56


(Stresemann 1939). La covata è composta da 4 a 6 uova che vengono covate dalla coppia. L’incubazione è di 15-16 giorni, condivisa nel modo consueto da entrambi. I giovani nidiacei hanno la peluria bianca sul dorso e sono piuttosto precoci, infatti impiumano tra i 18 e 20 giorni e dopo 21 giorni prendono l’involo (Deckert).

ALIMENTAZIONE Il passero delle Molucche è una specie essenzialmente granivora, si nutre prevalentemente di semi di piante erbacee selvatiche e di riso, integrando talvolta la propria dieta anche con altro materiale di origine vegetale quale germogli, bacche e frutti e molto sporadicamente anche con piccoli insetti.

ALLEVAMENTO IN AMBIENTE CONTROLLATO Molto docile e calmo si riproduce anche in piccole gabbie e con i dovuti accorgimenti alleva la propria prole in purezza (E. Ciccarelli).

STANDARD Nota: STRUTTURA, COLORE, DISEGNO, PIUMAGGIO, ATTITUDINE E PORTAMENTO, CONDIZIONI: considerazioni da valutare in sede di giudizio e che compongono uno standard. Essendo piuttosto simili per i sottogenere appartenenti al genere Lonchura sono riportati tra “REQUISITI GENERALI PER I SOTTOGENERE” è sono in linea di massima puramente indicativi.

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DISTRIBUZIONE ESSENZIALE DEI PIGMENTI Cappuccio: EU nera + FEO entrambe concentrate Mandíbola superiore: fortemente melanizzata Mandíbola inferiore: leggermente melanizzata

Nuca e dorso: FEO e EU nera distribuite

Spalle: FEO e Ali: EU nera + FEO entrambe EU nera concentrate

Petto: EU nera + FEO entrambe concentrate

Coda: EU nera + FEO entrambe concentrate

Ventre e fianchi: formato da EU nera e FEO concentrata su fondo depigmentato

Regione anale, calzoni e codione: disegno formato da EU nera e FEO concentrate su fondo depigmentato.

Zampe: melanizzate

Grafico: Norberto A. Nadal

Allevamento Alex Solbiati –Foto: Stefano Giannetti 2012 DISTRETTI

PIGMENTI

CAPPUCCIO

Eumelanina nera concentrata + feomelanina concentrata

BECCO

Mandíbola superiore: fortemente melanizzata Mandíbola inferiore: leggermente melanizzata

PETTO

Eumelanina nera concentrata + feomelanina concentrata

VENTRE E FIANCHI

Disegno formato da eumelanina nera concentrata e feomelanina su fondo depigmentato.

NUCA E DORSO

Feomelanina ed eumelanina nera distribuite / disperse

SPALLE

Feomelanina ed eumelanina nera

REMIGANTI

Eumelanina nera concentrata + feomelanina concentrata

CODA

Eumelanina nera concentrata + feomelanina concentrata

CADIONE, REGIONE ANALE E CALZONE

Disegno formato da eumelanina nera concentrata e feomelanina su fondo depigmentato.

ZAMPE

Melanizzate

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DISEGNO -

Fronte, vertice, faccia mento, gola e parte superiore del petto in un unico disegno costituiscono il cappuccio che si stacca nettamente dal dorso e dal petto. Parti inferiori dorso e groppone segnato da sottili barre ondulate e/o mezzaluna o strisce maculate. Petto, parte inferiore e ventre evidenziano delle sottili barre che formano piccole mezzelune. Copritrici lungo il bordo dell’ala barrate (bianche e nere).

DISTRETTI ESSENZIALI DI VALUTAZIONE DEL DISEGNO Stacco cappuccio - mantello

Cappuccio Mezzelune mantello - dorso Stacco cappuccio petto

Distacco terziarie sopraccoda

Petto, fianco e ventre

Codione

Coda Bordo copritrici ala

Sottocoda

Fonte: Disegno da Internet

Particolare del disegno petto-fianco-ventre (E. Ciccarelli)

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DIMORFISMO SESSUALE I due sessi sono simili, sebbene a parità d'età i maschi tendano a presentare tonalità più dorate rispetto alle femmine nella colorazione bruna del dorso, in particolare alla base del collo la macchia è più chiara.

©Henk de Vos Fonte: Henk’s Lonchura Pagina

NOMENCLATURE UFFICIALI CLASSICO (ANCESTRALE)

Definisce i soggetti maschi e femmine, classici.

MUTAZIONI IN STUDIO -Grigio -Perlato -Rosso-Bruno -INO SL

Definisce i soggetti, maschi e femmine, in tutte le altre mutazioni in fase di studio non ancora standardizzate.

ANALISI DELLE FORME MUTANTI ANCESTRALE o CLASSICO L’Ancestrale (o Classico) è un soggetto con corredo genetico intatto. Nel piumaggio sono espressi i seguenti pigmenti : (EU) eumelanina - (PH) feomelanina. Sia l’eumelanina che la feomelanina sono presenti sia in forma concentrata che distribuita /dispersa.

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©Henk de Vos

Fonte: Henk’s Lonchura Pagina

DEFINIZIONE DEL PASSERO DELLE MOLUCCHE COLORI E DISEGNI FORMA CLASSICA DISTRETTO

COLORE

FRONTE, CRANIO, OCCIPITE E NUCA (maschera) BECCO ZONA DELLE GUANCE MENTO E GOLA PETTO VENTRE, PARTE INFERIORE DEL CORPO E FIANCHI DORSO e COPRITRICI ALARI REMIGANTI CODIONE e SOPRA-CODA CODA, SOTTO-CODA CALZONI ZAMPE UNGHIE

Di colore nero sulla fronte, il cranio e l'occipite evolvono verso il marrone gradualmente verso la nuca. Mandibola superiore nera, l’inferiore è grigio piombo Di colore nero. Nero. Nero. Di colore bianco crema con un designo a forma di “ V ” di colore grigio. Di colore bruno. Le grandi remiganti sono di colore marrone nero. Codione è bianco. La parte superiore della coda è bianca. La coda è nera, il sottocoda è bianco, il calzone è bianco con un disegno a forma di “ V ” grigio. Grigio piombo. Nere

GIOVANI In generale marrone terra piuttosto rossastro parte superiore, più scuro su fronte. La calotta, faccia, le piume della gola e la parte superiore del petto sono barrate di grigio chiaro opaco e grigio scuro. Copritrici alari e secondarie interne camoscio alla estremità. Groppa e parti inferiori da camoscio scuro a camoscio chiaro, con qualche traccia di barratura nera e bianca, come negli adulti, più pronunciate sulle copritrici sotto la coda. Becco e gambe più chiare e più brune degli adulti 61


FENOTIPI E/O MUTAZIONI Allo stato attuale il Passero delle Molucche è interessato dalle mutazioni (in studio) Grigio, Perlato, Rosso-bruno e SL Ino, progetti attualmente portati avanti dagli Olandesi, tutte traslate dal Passero del Giappone.

GRIGIO

Il fattore grigio, di eredità autosomica recessiva, funziona come un meccanismo di sostituzione della feomelanina con l'eumelanina, impedendo il deposito della feomelanina. Questo fenomeno provoca l’assenza di zone marrone con sfumature da grigio a nero.

©Henk de Vos

Fonte: Henk’s Lonchura Pagina

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©Henk de Vos

Fonte: Henk’s Lonchura Pagina PERLATO

La mutazione “perlato”, a trasmissione recessiva sesso legata, dall’impatto sulle colorazioni molto variabile, ha una spiccata azione riduttiva verso la eu nera posizionata al centro delle penne, ciò produce un caratteristico disegno orlato che sarà tanto più tipico quanto più marcato risulterà il contrasto tra le zone centrali molto diluite e quelle periferiche molto ossidate.

©Henk de Vos

Fonte: Henk’s Lonchura Pagina 63


©Henk de Vos

Fonte: Henk’s Lonchura Pagina

Fonte: ”Le mutazioni del passero del Giappone” di Alex Solbiati Allevamento Nevada Rispetto alla varietà precedente c’è quindi un viraggio di colore delle parti ossidate dal bruno scuro ad un grigio molto scuro. La parte superiore del becco è anch’essa molto scura, praticamente nera.

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ROSSO-BRUNO

Il fattore rosso, di eredità autosomica recessiva, allelico al fattore moka, provoca l'inibizione dell'eumelanina, lasciando intatta la feomelanina. Questa varietà dovrebbe esprimere nel piumaggio una forte saturazione di feomelanina con un tono molto caldo.

©Henk de Vos

Fonte: Henk’s Lonchura Pagina

©Henk de Vos

Fonte: Henk’s Lonchura Pagina 65


Fonte: “Le mutazioni del passero del Giappone” di Alex Solbiati Allevamento Nevada INO SL

La mutazione Ino SL è recessiva legata al sesso causa l’annullamento dell'eumelanina nera e della feomelanina, riducendo anche l'eumelanina bruna. In questa varietà è essenziale che il colore beige sia il più saturo e uniforme possibile. Anche il disegno ventrale deve essere abbastanza evidente, come devono rimanere evidenti, anche nella diluizione generale, le strisce chiare del rachide. L'occhio, anche nei soggetti migliori, cioè più pigmentati, deve ovviamente rimanere rosso.

Fonte: Henk’s Lonchura Pagina 66


DESCRIZIONE DELLE SOTTOSPECIE Lonchura molucca molucca

Nomi scientifici precedenti: Loxia molucca Linnaeus, 1766, Syst. Nat., Ed. 12, 1, p. 302. Distribuzione: India settentrionale, Sri Lanka, Nepal meridionale, Sikkim. Sottospecie nominale

Lonchura molucca propinqua

Nome scientifico precedente: Uroloncha propinqua Sharpe, 1890, Cat. Uccelli Brit. Mus., 13, p. 368. Distribuzione: diffusa nelle Isole Flores e Sumba, Sumbawa e Pantar Adulto: testa dalla cervice alle copritrici auricolari, gola e petto neri; nuca lati del collo, mantello e parte bassa schiena marrone chiaro, ali più scure. La barratura sul petto è estremamente ridotta e talvolta assente ed è priva del caratteristico disegno ondulato ventrale e con colore più chiaro delle parti superiori. Barratura parti inferiori notevolmente più grigia e più chiara sui fianchi. Becco da grigio scuro a nerastro con mandibola inferiore blu-grigio chiaro.

Lonchura molucca vagans Nome scientifico precedente: Munia molucca vagans Meise, 1929, Journ. Orn.ith. 77, p. 440 Distribuzione: diffusa nel Celebes del sud e Timor Adulto: cervice, nuca e copritrici auricolari marrone scuro; copritrici alari, mantello e parte bassa schiena marrone terra medio leggermente barrato di marrone scuro. Ali e coda marrone scuro, le lunghe copritrici superiori nere. Sopraccoda marrone terra con fine barratura bianca; copritrici superiori bianche barrate marrone terra con squame nere. Fianchi e sottocoda bianchi, ventre crema barrato nero-marrone. Petto attraversato da una sottile striscia bianca. Becco dal grigio scuro al nerastro con mandibola inferiore grigio bluastra chiaro.

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DOMINO (Lonchura puntulata ) TASSONOMIA Il Domino (Lonchura punctulata LINNEO, 1758) è stato descritto per la prima volta da Linneo nella decima edizione del suo Systema Naturae, dove fu classificato come Loxia punctulata, sottintendendone una parentela con il Crociere. È stato nel 1823 che questo uccello venne ascritto al genere Lonchura da Sykes, col nome di Lonchura punctulata. Denominazione che conserva ancora oggi con la eccezione di una parentesi durante la quale il domino è stato ascritto, assieme ad altre Munie con particolari caratteristiche anatomiche (differenza fra la lunghezza dell'ala e della coda in centimetri minore rispetto alla lunghezza del tarso). (Wikipedia). Se ne riconoscono tredici sottospecie: 

Lonchura punctulata punctulata, la sottospecie nominale, diffusa dal Pakistan settentrionale allo Sri Lanka;

Lonchura punctulata subundulata GODWIN-AUSTEN, 1874, diffusa dal Bhutan alla Birmania nordoccidentale; Lonchura punctulata yunnanensis PARKES, 1958, diffusa in Cina centro-meridionale (province di Xizang, Yunnan e Sichuan) e Birmania settentrionale; Lonchura punctulata topela SWINHOE, 1863, diffusa dalla Birmania all'Indocina ed a nord fino alla Cina meridionale (isola di Hainan inclusa) ed a Taiwan, caratterizzata dalla presenza di sottili striature biancastre sulla testa e da disegno ventrale meno nitido e di colore brunorossiccio; Lonchura punctulata cabanisi SHARPE, 1890, diffusa nelle Filippine e nella porzione nordorientale del Borneo; Lonchura punctulata baweana HOOGERWERF, 1963, endemica dell'isola di Bawean, a nord di Madura; Lonchura punctulata fretensis KLOSS, 1931, diffusa nella penisola malese, oltre che su Singapore, Sumatra e Nias; Lonchura punctulata holmesi RESTALL, 1992, diffusa in Borneo meridionale; Lonchura punctulata nisoria TEMMINCK, 1830, diffusa in Borneo centro-meridionale oltre che su Giava, Bali, Lombok e Sumbawa; Lonchura punctulata fortior JO RENSCH, 1928,, 1928, diffusa in Sumbawa; Lonchura punctulata sumbae MAYR, 1944, endemica dell'isola di Sumba; Lonchura punctulata particeps RILEY, 1920, endemica di Celebes; Lonchura punctulata blasii STRESEMANN, 1912, diffusa nella porzione orientale delle piccole Isole della Sonda, da Flores alle isole Tanimbar;

 

        

Il nome scientifico della specie deriva dal latino punctulatūs, "munito/ricoperto di piccoli punti", in riferimento alla caratteristica livrea ventrale di questi uccelli.

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14a giovane di L.p. punctulata; 14b adulto di L.p. punctulata; 14c adulto di L.p. subundulata; 14d adulto di L.p. topela; 14e adulto di L.p. yunnanensis; 14f adulto di L.p. fretensis; 14g adulto di L.p. fretensis; 14h adulto di L.p. nisoria; 14i adulto di L.p. holmesi; 14j adulto di L.p. blasii; 14k adulto di L.p. sumbae; 14l adulto di L.p. particeps; 14m adulto di L.p. baweana; 14n giovane di L.p. cabanisi; 14o adulto di L.p. canabisi; 14p adulto di L.p. fortior. (Tavola tratta dall’opera “Munias and Mannikins” di Robin Restall)

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DESCRIZIONE

©Henk de Vos

Fonte: Henk’s Lonchura Pagina

Misura circa 11–12 cm di lunghezza, compresa la coda. L'aspetto di questo uccello nella sua forma adulta è inconfondibile rispetto a tutte le altre Munie, non tanto per la conformazione che è quella tipica del genere, con aspetto massiccio, coda piuttosto lunga e becco estremamente forte e tozzo di forma conica, quanto per la colorazione. Il domino presenta infatti testa e dorso di colore bruno, con tendenza a scurirsi su ali e coda fino a divenire bruno scuro. Le parti inferiori presentano un disegno caratteristico a scaglie (o squame) nero su bianco, al quale la specie deve il proprio nome comune, e che a seconda della sottospecie può estendersi fino al sottocoda o riguardare unicamente il petto e i fianchi, con il ventre che rimane di colore bianco: in alcune sottospecie, inoltre, è osservabile una mascherina di colore bruno più caldo che ricopre la faccia e la gola Il becco è sempre di colore nerastro. Gli occhi sono bruni con cerchio perioculare glabro e grigio-carnicino, dello stesso colore sono anche le zampe. (Wikipedia)

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DISTRIBUZIONE ED HABITAT

Fonte: Munias and Mannikins di Robin Restall India, comprese le pendici del Bhutan e del Sikkim, Ceylon, Assam, Birmania, Cina, Formosa, Hainan, Siam (Thailandia), Indocina, le isole filippine di Luzon, Mindoro e Panay, penisola malese, Sumatra, isola di Nias, Java , Bali, Isola di Bawean, Lombok, Sumbawa, Isola di Sumba, Flores, Lomblen, Savu, Timor, Kisar, Roma, Letti, Babar, Tanimbar, Celebes meridionale, centrale e settentrionale. Introdotto nell'isola di Singapore, Australia, Isole Hawaii, Mauritius, Reunion, Seychelles e Palau (Filippine). Abbondante, comune o comune a livello locale. Abita varie tipologie di campagna aperta o semiaperta con arbusti, alberi o macchia, bosco secondario con macchie erbose al suo interno o nelle vicinanze, aree coltivate, terreni incolti coperti di erbacce ed erbe, giardini e parchi cittadini. È principalmente un uccello di basse altitudini, ma si trova in o intorno ad aree coltivate fino a 2.000 metri sull'Himalaya, mentre lungo il confine tra Birmania e Cina anche fino a 3.000 metri (Caldwell 1931).

BIOLOGIA (Abitudine e comportamento) È un uccello molto socievole. Può essere trovato in stormi di pochi individui, ma anche in gruppi di diverse centinaia di soggetti. Il fatto che i giovani lasciano i genitori per formare branchi erranti, o branchi misti con altre Lonchure, è ricordato dal fatto che i saccheggiatori/predatori in Indonesia e Vietnam possono avere gabbie di giovani senza la presenza di un solo uccello adulto. Si nutre di una grande varietà di semi di piante erbacee, compreso riso coltivato quando disponibile e grano. Non sono segnalate catture di insetti, non è però esclusa una minima percentuale di integrazione insettivora durante la ricerca in terra o tra la bassa vegetazione. Quando uno stormo si sta foraggiando spesso si invola per tornare a terra a poca. Il volo è teso senza ondulazioni. I vari componenti si tengono in contatto fra loro attraverso ripetuti richiami bitonali. Eventuali pericoli vengono segnalati con un suono acuto e cinguettante.

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Il Domino nei suoi spostamenti tende a muovere la coda in caratteristici scatti verticali, caratteristica questa di molti passeriformi ma che in questa specie sembra essersi evoluta in un certo grado di ritualizzazione , nel dare segnali circa l'intenzione di spostarsi, cosa che dà un contributo alla coordinazione dei movimenti ed al compattamento sociale dell'intero gruppo. (Baptista L. F., Lawson R., Visser E., Bell D. A.1999). Le coppie volano verso le aree di foraggiamento circa mezz'ora dopo l'alba e possono essere viste radunarsi preferendo i rami più alti di un albero spoglio o aperto prima di tornare ai rispettivi posatoi fino a un'ora prima che faccia buio. In queste circostanze, possono formarsi piccoli gruppi di alimentazione di quattro, sei o otto, dando l'impressione di gruppi familiari poiché alcuni uccelli possono presentarsi in piumaggio adulto parziale. Spesso si riproducono in colonia, ma è sempre possibile trovare dei nidi solitari. I nidi generalmente sono sistemati l’uno presso l’altro addirittura a contatto. Generalmente ben nascosti, mimetizzati o tra le spine. Collocati su un albero, tra i cespugli, piante rampicanti, nella cavità alla base di una foglia di palma o addirittura in qualche angolo di edificio. Pare che le specie arboree preferite per piazzarvi il nido siano Toddalia asiatica, Gymnosporia montana, Polyalthia longifolia, Thuja orientalis, Acacia nilotica ed Acacia chundra. (Gokula, V.2001Sharma R. C., Bhatt D., Sharma R. K.2004). Il maschio usualmente inizia il corteggiamento volando intorno con una filo d'erba nel becco, agitando le ali e la coda in modo intermittente, (agita la coda da un lato all'altro indipendentemente dal fatto che sia impegnata nel corteggiamento o meno). Se la femmina è stimolata sessualmente dall'esibizione, volerà sbattendo ali e potrebbe portare con sé un filo di paglia o di erba. Se si posa vicino al maschio, lui lascerà cadere l'erba, si piegherà in avanti e inizierà a cantare, girandosi da una parte all'altra. La femmina sollecitata si accovaccerà facendo tremare la coda. Il maschio smetterà di cantare prima dell’accoppiamento. Entrambi i sessi partecipano alla costruzione del nido, ma è il maschio che raccoglie e trascina lunghi steli di paglia o agglomerato di morbida erba, mentre la femmina si adopera lavorando all’interno. Come i Passeri domestici sembrano non sapere quando fermarsi e talvolta un nido può raggiungere dimensioni ragguardevoli, paragonandoli a quelle di un’anguria. La costruzione tondeggiante o ovoidale, molto robusta e resistente al vento ed alla pioggia per via dei materiali posti a strati sia nel tetto che nelle fiancate (Immelmann 1962 e 1965). L’ingresso è costituito da apertura laterale che dà sulla camera di cova ed è posizionata sopravento. Solitamente ha la forma un breve imbuto, oppure presenta una sporgenza simile ad un tetto. La cavità interna è foderata di materiali più morbidi: erbe sottili ed a volte forse piume. Normalmente vengono deposte da 4 a 6 uova che entrambi covano a turno. A volte entrambi sono nel nido per brevi periodi durante il giorno, in modo continuo invece di notte. L’incubazione dura circa 14 giorni e i giovani impiumano tra i 18 e 20 giorni. I pulcini continuano a sostare nel nido per alcuni giorni e notti in più fino alla totale autosufficienza. È noto che l'allevamento avviene tutto l'anno, ma normalmente ha inizio entro la fine della stagione delle piogge e continua nella stagione secca. La doppia covata è certa, ma le coppie possono benissimo produrre un terzo o anche un quarto ciclo se le condizioni sono favorevoli.

ALIMENTAZIONE Essenzialmente granivoro, si nutre principalmente di semi di graminacee, quindi riso coltivato, quando disponibile, Panicum maximum, Sorghum bicolor e Pennisetum spp., sia dal terreno, che raccogliendo i semi che, maturi, sono caduti dai loro baccelli o spighe. Integra la sua dieta con altri alimenti di origine 72


vegetale, germogli, frutta e bacche (in particolare bacche di Lantana), alghe (soprattutto in prossimità del periodo riproduttivo, quando aumenta il fabbisogno energetico -Avery, M. L. 1980-) e piccoli insetti, questi ultimi catturati principalmente durante il periodo riproduttivo. Sono stati osservati Domino cibarsi dei resti di piccoli animali uccisi e schiacciati dalle auto.

ALLEVAMENTO IN AMBIENTE CONTROLLATO Essendo animali altamente socievoli, risulta piuttosto semplice l’allevamento sia in gabbie che in voliera. Vanno alimentati con misto di semi per esotici integrato con un pastone all’uovo, verdure e sali minerali.

Campionato Mondiale Udine ’95 (3° class. Stamm esotico asiatico) Allevatore Enea Ciccarelli

STANDARD Nota: STRUTTURA, COLORE, DISEGNO, PIUMAGGIO, ATTITUDINE E PORTAMENTO, CONDIZIONI: considerazioni da valutare in sede di giudizio e che compongono uno standard. Essendo piuttosto simili per i sottogenere appartenenti al genere Lonchura sono riportati tra “REQUISITI GENERALI PER I SOTTOGENERE” è sono in linea di massima puramente indicativi

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DISTRIBUZIONE ESSENZIALE DEI PIGMENTI

Becco: Fortemente melanizzato

Cappuccio: EU nera concentrata + FEO

Dorso: EU nera distribuita –FEO distribuita Rachide dorsale: depigmentato

Mento: EU nera concentrata + FEO

Copritrici: EU nera distribuita + FEO distribuita + bordo depigmentato Petto e fianco: EU nera concentrata alla periferia + assenza di pigmenti nel centro

Remiganti: EU nera concentrata + FEO Timoniere e codione: EU nera concentrata + FEO concentrata

Ventre: leggera presenza di FEO distribuita

Zampe e unghie: fortemente melanizzate

Regione anale e sub-caudali: leggera presenza di FEO distribuita

Grafico: Norberto A. Nadal

DISTRETTI

PIGMENTI

CAPPUCCIO

Eumelanina nera + feomelanina, entrambe concentrate

MENTO

Eumelanina nera + feomelanina, entrambe concentrate

BECCO

Fortemente melanizzato

PETTO E FIANCHI

Eumelanina nera concentrata alla periferia + assenza di pigmenti al centro

VENTRE

Leggera presenza di feomelanina distribuita/dispersa

ZONA ANALE E SOTTO CODA

Leggera presenza di feomelanina distribuita/dispersa

DORSO

Eumelanina nera distribuita/dispersa + feomelanina

RACHIDE DORSALE

Nessun pigmento

COPRITRICI ALARI

Eumelanina nera distribuita/dispersa + feomelanina distribuita/dispersa + bordo depigmentato

REMIGANTI

Eumelanina nera concentrata + feomelanina

CODIONE E CODA

Feomelanina concentrata + eumelanina nera concentrata

ZAMPE

Fortemente melanizzate

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DISEGNO -

Cappuccio, Redini Striature su mantello, scapolari e dorso Striature o punteggiature su groppone Bordi su timoniere esterne e timoniere mediane Bordi su remiganti Motivo a scaglie su petto, lato fianchi e ventre Screziatura copritrici sottocoda

Particolare nel disegno della testa, fianchi, dorso e coda. Fonte: “Manual de Juzgamiento Estrildidos” – F.O.A. – C.A.J. -

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DISTRETTI ESSENZIALI DI VALUTAZIONE DEL DISEGNO

Redini Stacco cappuccio-nuca

Mantello, scapolari e dorso

Cappuccio

Distacco cappucciopetto

Bordi remiganti

Petto, fianco e ventre Bordi timoniere esterne e mediane

Sottocoda

Fonte disegno da “Internet”

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DIMORFISMO SESSUALE Non vi è apparente differenza tra l’aspetto dei sessi. I maschi possono avere un becco più grosso ed il culmen è generalmente più pronunciato; copritrici del sottocoda chiare senza screaziature.

Coppia di Domino Foto ed allevamento Enea Ciccarelli e Claudio Durando

NOMENCLATURE UFFICIALI CLASSICO (ANCESTRALE)

Definisce i soggetti maschi e femmine, classici.

MUTAZIONI IN STUDIO: -Pastello -Grigio -Moka-Bruno -Opale -INO SL

Definisce i soggetti, maschi e femmine, in tutte le altre mutazioni in fase di studio non ancora standardizzate.

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ANALISI DELLE FORME MUTANTI ANCESTRALE o CLASSICO

L’Ancestrale (o Classico) è un soggetto con corredo genetico intatto. Nel piumaggio sono espressi i seguenti pigmenti : (EU) eumelanina - (PH) feomelanina. Sia l’eumelanina che la feomelanina sono presenti sia in forma concentrata che distribuita /dispersa.

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DEFINIZIONE DEL DOMINO COLORI E DISEGNI FORMA NOMINALE DISTRETTO

FRONTE, CRANIO, OCCIPITE, FACCIA E NUCA (cappuccio) BECCO ZONA DELLE GUANCE MENTO E GOLA PETTO E FIANCHI VENTRE E PARTE INFERIORE DEL CORPO DORSO e COPRITRICI ALARI REMIGANTI CODIONE e SOPRA-CODA CODA, SOTTO-CODA

ZAMPE UNGHIE

COLORE

La fronte e il cranio sono bruno rossastro cremisi, l'occipite e la nuca sono marrone scuro. Le redini fino alla zona dietro l’occhio marrone più scuro. Grigio piombo con la parte superiore nerastra scura. Bruno rossastro. Rosso carminio scuro che dà l'impressione di una macchia. Bianco leggermente sfumato di marrone e segnato con un motivo a squame nero-marrone. La parte superiore è identica al petto, ma la parte inferiore è meno ricoperta di squame. Il dorso è bruno-rossastro, le copritrici sono guarnite di piccole striature bianche. Marrone scuro con un bordo marrone rossastro. Bianco sfumato di marrone scuro contrassegnato da un motivo squamoso trasversale nero-marrone. Le piume sono grigie con un bordo brunastro. Viste dal basso, le timoniere esterne mostrano una macchia bianca, le copritrici del sottocoda crema sono marcate da segni a ”V” neri. Grigio blu. Nere

GIOVANI In generale color senape di tonalità calda o rossiccia su parti superiori, dal groppone alla coda marroneverdastro con centro della coda giallo e bordi esterni marrone più caldo; parte inferiore da senape chiaro a color crema, senza disegno a scaglie dell’adulto. Coda arrotondata a taglio quadrato senza punte. Becco avorio grigio colore corno.

FENOTIPI E/O MUTAZIONI Allo stato attuale il Domino è interessato dalle mutazioni in studio Pastello, Rosso-bruno, progetti attuati e portati avanti dagli Olandesi, tutte traslate dal Passero del Giappone. In Europa è presente la mutazione “Pastello” e la “Grigio” entrambe recessive. In Belgio, è apparsa una mutazione con due fenotipi. Una forma quasi bianca e l’altra bruna, secondo il coltivatore, è una mutazione pastello in singolo e doppio fattore. Il singolo fattore è la forma bruna mentre il doppio fattore è quasi bianco.

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PASTELLO

"Pastello" è una mutazione autosomica recessiva che provoca una riduzione (diluizione) di circa il 50% di tutti i pigmenti. È richiesta la massima uniformità cromatica tra le diverse parti del corpo. Nota: La differenza di colore osservata ha a che fare con la larghezza della variazione della specie, la variazione dell’effetto della mutazione pastello ed alla differenza di saturazione del colore del maschio e della femmina.

Foto di Domino pastello (allevamento Claudio Durando)

Foto di Domino pastello, particolare del dorso (allevamento Claudio Durando) 80


GRIGIO

EREDITÁ: recessiva autosomica. La mutazione si caratterizza per l’assenza della feomelanina ed un massimo aumento della eumelanina per effetto della sostituzione. Nota: chiaramente visibile il colore della testa e della parte posteriore del corpo grigio argenteo. L’Eumelanina bene evidenzia il disegno a scaglie per la totale assenza di feomelanina. Anche in questa varietà vale la massima uniformità cromatica tra le diverse parti piumaggio.

Nota: presenta un colore generale grigio, di tonalità fredda per effetto della eliminazione della feomelanina (rimane unicamente eumelanina nera) conferisce al soggetto un particolare contrasto fra disegno e fondo, più accentuato della forma classica. Tutti i disegni devono rimanere ben marcati.

Foto Dhendy Ari Andy Fonte: magazine club JMC Contactblad 2020-4

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MOKA-BRUNO EREDITÁ: Recessiva autosimica

Presenta un colore generale marrone caldo per effetto della riduzione dell’eumelanina nera che mentre resta inalterata la carica pheomelanica. Tutti i disegni devono rimanere ben marcati.

©Henk de Vos

Fonte: Henk’s Lonchura Pagina

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OPALE EREDITÀ: Autosomica recessiva.

Questa mutazione modifica i granuli della eumelanina. Inoltre si verifica la cosiddetta inversione melanica, (inibizione radicale delle melanine) in cui la melanina continua a depositarsi nell'area inferiore del canale midollare della penna, motivo per cui si osserverà un effetto ottico diluito e argenteo; la feomelanina viene ridotta drasticamente.

Foto Dhendy Ari Andy Fonte: magazine club JMC Contactblad 2020-4

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INO SL EREDITÀ: recessiva legata al sesso.

La mutazione ha l'effetto dell'eliminazione molto spinta dei pigmenti melanici. Va notato che tutte le aree che rimangono depigmentate devono essere bianche e pure.

©Henk de Vos

Fonte: Henk’s Lonchura Pagina

SOTTOSPECIE

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DESCRIZIONE DELLE SOTTOSPECIE

Lonchura punctulata punctulata

Nomi scientifici precedenti: Loxia punctulata Linnaeus, 1758, Syst. Nat., Ed. 10, p. 173. Munia lineoventer Hodgson, 1836. Distribuzione: maggior parte dell’India settentrionale fino al Panjab meridionale, (non presente dall’estremità nord ovest dell’India e da Assam), e Sri Lanka, fino al Nepal meridionale ed al Sikkim. Sottospecie nominale

Lonchura molucca vagans

Nomi scientifici precedenti: Munia subundulata GodwinAusten, 1872, Proc. Zool. Soc. Londra, P.48. Lonchura punctulata catervaria Koelz, 1954. Distribuzione: Assam, Bhutan e Birmania orientale. Adulto: è più scura della nominale, con la testa tendente al bruno con maschera e petto colorate in modo tra loro omogeneo; il codione è grigio oliva mentre il giallo ocra delle timoniere è infiltrato di bruno. Il ventre e le copritrici sottocoda crema con segni a “V” marroni su copritrici e sottocoda. Becco corno grigiastro a nero.

Lonchura molucca propinqua

Nome scientifico: Lonchura molucca propinqua Parkes, 1958, Proc. Stati Uniti Nat. Mus., 108, p. 285 Distribuzione: Birmania nord orientale e Cina sud occidentale dallo Szechwan meridionale fino allo Yunnan occidentale e sud occidentale. Intermedia tra la sottospecie tipo e la L. punctulata topela. Adulto: parte superiore bruno rossastro o cannella con striature bianche. Sopraccoda e coda marrone oliva bordato di giallo paglierino più caldo rispetto al L.p. topela. Petto e fianchi biancastri marcati da squame marrone scuro. Ventre e copritrici sottocoda crema chiaro con leggere macchie. Becco nero.

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Lonchura punctulata topela

©Pieter v.d. Hooven

Fonte: Henk’s Lonchura Pagina

Nome scientifico precedente: Munia topela, Swinhoe, 1863, Ibis, P. 380. Distribuzione: Cina meridionale dallo Yunnan meridionale verso est fino alle provincie Kiangsi e Fukien, Taiwan e stretto di Hainan, Tailandia settentrionale, Laos, Cambogia /Kampuchea e Vietnam. Adulto: faccia e gola bruno scuro con sottili striature e le orlature del disegno ventrale meno nitide e di forma più ovale. Dalla fronte alla parte bassa della schiena marrone terra. Sopraccoda e la coda sono marroni, bordate di un giallo paglierino simile a quello di L. p. subundulata, ma l'intera groppa ha bordi gialli e appare barrata di giallo e marrone. La parte inferiore della gola, l'intero petto e i fianchi sono biancastri, segnati da doppia “squama” marrone, squame che tendono a rompersi trasformandosi in linee sul bordo del ventre. Il ventre, le cosce e le copritrici del sottocoda sono color crema, sbarrate pesantemente sulle cosce, con chiazze molto leggere sulle copritrici del sottocoda. Becco nerastro.

Lonchura punctulata cabanisi

Nomi scientifici precedenti: Oxycera (Uroloncha) jagori, Cabanis, 1872, Journ. Ornith., 20, P.317 Munia cabanisi Sharpe, 1890. Distribuzione: Filippine: Isole Luzon, Mindoro, Panay, Palawan, Cebu e Calauit. Adulto: parti superiori bruno scuro con striature chiare del rachide della penna su tutta la superficie, il bianco delle parti inferiori crema, copritrici superiori e coda bordate di giallo ocra. Segni marroni a “V” sulle copritrici del sottocoda. Becco grigio, leggermente violaceo sulla mandibola superiore.

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Lonchura punctulata baweana

Nome scientifico: Lonchura punctulata baweana, Hoogerwerf, 1963, Bull. Brit. Orn. Club, 83, p.38. Distribuzione: Isola Bawean, Mare di Java. Introdotto in Australia, divenuto stanziale, si trova lungo la costa orientale da Sidney a Cooktown, Qeensland settentrionale; anche a Okinawa dove si riproduce. Adulto: parte superiore e pettorale compreso bruno rossiccio meno esteso delle altre sottospecie; il bruno terra è più scuro sulle ali è striato sul mantello e copritrici alari. Ha i bordi del sopraccoda inferiore e della coda superiore giallo paglia. I segni a scala sui fianchi biancastri sono marroni ed il bianco del ventre sembra essere più esteso. Becco nerastro sopra, grigio sotto.

Lonchura punctulata fretensis

Nome scientifico: Lonchura punctulata fretensis, Kloss, 1931, Treubia, 13, p. 363. Distribuzione: Tailandia meridionale (peninsulare), penisola Malese, Sumatra, Bashi, Bangka, Belitung e Nias. Adulto: simile alla sottospecie tipica per quello che riguarda il colore della testa e collo, ma con le altre caratteristiche della L.p. subundulata. Tutte le parti che compongono il cappuccio bruno rossastre, lati del collo e gola arancione-marrone; corona e nuca marrone scuro; mantello, ali e coda marrone terra caldo con alcune striature chiare sul mantello; sopraccoda e copritrici superiori della coda segnate da strie molto sottili; petto e i fianchi bianchi con un motivo distinto di doppia squamatura rossastra scura; ventre e sottocoda crema con lo stesso caratteristico disegno a squame. Becco nero.

Lonchura punctulata holmesi

Nome scientifico: Lonchura punctulata holmesi, Restall, 1992 - 1995, Bull. Brit. Orn. Club., 115 (3), 14015 7. Distribuzione: Southeast Borneo (Kalimantan) Adulto: parte superiore bruno cannella scuro con bordi delle copritrici alari largamente frangiate di bruno cannella chiara. Dalla nuca, alla parte bassa del dorso e sulle ali, ma non i bordi più chiari, è finemente barrato con linee ondulate più scure. Copritrici del sottocoda con screziature brunastre Parte inferiore della nuca presenta sottili striature; la parte inferiore del dorso è di colore marrone oliva sfumato. Petto, lati del petto e fianchi bianchi con i caratteristici segni squamati in terra d'ombra scura. Le copritrici sottostanti sono cannella pallida con bordi scuri. Il centro del ventre è crema chiaro che sfuma in giallo paglierino molto chiaro sulle copritrici del sottocoda. Becco grigio-bluastro tendente a nerastro alla mandibola superiore.

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Lonchura punctulata nisoria

©Henk de Vos

Fonte: Henk’s Lonchura Pagina Precedente nome scientifico: Fringilla nisoria, Temminck, 1830, Pl. Col., Livr. 84, tav. 500, fig.2. Distribuzione: Java , Bali, Lombok e Sumatra, Adulto: simile alla L.p. frenetis, ma con il codione tendente al grigio. Testa, salvo la nuca bruno-rossastro saturo, copritrici auricolari un poco più chiare, fronte, le rughe e la base del mesiale più scure. Resto parti superiori marrone terra scuro con qualche smerlatura irregolare di marrone rossastro intenso sul mantello. Assenza di striature sul dorso. Sopraccoda, copritrici superiori e sulle penne della coda presentano un sottile bordo giallo paglia chiaro. Lati del petto e fianchi bianchi, bianco che si estende fino ai lati del collo, fortemente squamati con un brunorossastro saturo, leggermente soffuso di bruno-rossastro sulla parte superiore del petto. Centro del petto, ventre e copritrici del sottocoda sono color crema, sbarrate sulle cosce e sulle copritrici del sottocoda di colore bruno-rossastro soffuso di crema. Becco nerastro sopra, grigio sotto. Lonchura punctulata fortior

Precedente nome scientifico: Munia punctulata, JoRensch, 1928, Ornith. Monatsb., 36, p.7. Distribuzione: Sumbawa. Adulto: testa e parti superiori marrone terra, bruno-rossastro sulla fronte e sul mento. Assenza della maschera chiara come in alcune razze. Vi sono striature chiare dal vertice posteriore al sopraccoda alle copritrici superiori della coda. Petto, ventre e fianchi: crema con disegno a squame marroni, più scure sui fianchi. Ventre e copritrici del sottocoda crema, e apparentemente può essere segnato sul sottocoda. Becco nerastro sopra, grigio sotto.

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Lonchura punctulata sumbae

Nome scientifico: Lonchura punctulata sumbae, Mayr, 1944, Bull. Amer. Mus. Nat. Hist., 83, p.169. Distribuzione: Piccole isole della Sonda: Sumba. Adulto: è molto simile a L.p. nisoria e L.p. blasii ma può essere distinto per avere copritrici auricolari più chiare rispetto ad altre razze, il cui colore si estende ai lati del collo. Petto e fianchi bianchi fino al segno squamoso. Nelle altre due razze le squame sul petto sono dello stesso colore della gola e diventano nere sui fianchi. Bordi delle copritrici della coda superiore e bordi della coda sono oliva caldo. Becco nerastro sopra, grigio sotto.

Lonchura punctulata particeps

Nome scientifico precedente: Munia punctulata, part Riley, 1920, Proc. Biol. Soc. Washington, 33, p.57. Distribuzione: Sulawesi settentrionale e centro meridionale. Adulto: l'intera faccia è marrone rosso scuro che diventa marrone terra dal vertice posteriore alla coda e alle ali. Chiare striature corrono dalla parte posteriore lungo il sopraccoda dove diventano bordi chiari fino a formare barre irregolari. Copritrici superiori della coda giallo olivaceo con bordi larghi. Sotto è crema con squame marrone scuro su petto e fianchi. Copritrici sottocoda crema con leggere chiazze. Il becco è nerastro sopra, grigio sotto.

Lonchura punctulata blasii

Nome scientifico precedente: Munia punctulata blasii. Stresemann, 1912, Novit. Zool., 19, p.317. Distribuzione: Piccole isole della Sonda: Flores, Lomblen, Sawu, Timor, Kisar, Romang, Leti, Babar e Tanimbar. Adulto: il vecchio uccello ha l'intera faccia, comprese le copritrici auricolari e la gola, di colore brunorossastro chiaro, che diventa rossastro sul supercilium e sulle copritrici dell'orecchio, leggermente barrato marrone sulle copritrici auricolari. Dalla cervice alla parte bassa del dorso, comprese le ali, marrone barrate. Scapolari e terziari superiori bruno-rossastro più scuro. Non ci sono striature sul dorso. Possibili bordi chiari su copritrici scapolari e terziarie. Le parti inferiori intere sono crema chiaro. Parte superiore del petto scagliata dello stesso marrone della gola, che diventa più scuro sul petto medio-inferiore, e nero con disegno a squame sui fianchi. Ci sono linee a “U spezzate, marrone su cosce e copritrici del sottocoda. Sopraccoda, copritrici della coda superiore e coda sono bordate di giallo simile a quelle della L.p.topela. Il becco è nerastro sopra, grigio sotto.

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PASSER0 STRIATO (Lonchura striata ) TASSONOMIA Del Passero striato (Lonchura striata LINNAEUS, 1766) se ne riconoscono sei sottospecie:      

Lonchura striata striata, la sottospecie nominale, diffusa nella porzione centrale e meridionale del subcontinente indiano; Lonchura striata acuticauda HODGSON, 1836, diffusa dal distretto di Dehradun al Bhutan; Lonchura striata fumigata TWEEDDALE, 1873, endemica delle isole Andamane; Lonchura striata semistriata HUME, 1874, endemica delle isole Nicobare; Lonchura striata subsquamicollis STUARD BAKER, 1925, diffusa in Indocina e nella penisola malese; Lonchura striata swinhoei CABANIS, 1882, diffusa in Cina centro-meridionale ed a Taiwan;

A queste viene spesso aggiunto il passero del Giappone col nome di Lonchura striata domestica, il quale tuttavia è da considerare una varietà frutto di meticciamento fra soggetti originari del sud della Cina ed altre Lonchure piuttosto che una sottospecie a sé stante. É una munia di medie dimensioni, con le parti superiori marrone scuro, il codione da chiaro a bianco che si vede soprattutto quando il soggetto è in volo. Il ventre, a secondo delle sottospecie va da uno scagliato chiaro, fino al biancastro. L'indiano Becco di piombo (L. malabarica) è l'unico altro piccolo uccello dalla groppa bianca in India e Sri Lanka, ma è talmente più chiaro sulla testa, sul petto e sul mantello che sarebbe difficilmente confuso con il Passero striato (L. striata). Il Passero striato (L. striata) si sovrappone al Passero dal ventre bianco (L. leucogastra) in Malesia e Sumatra, ma può essere distinto per la sua groppa bianca mentre il Passero dal ventrebianco (L. leucogastra) ha bordi gialli nella coda. Quest'ultimo è scarso in Malesia ed è molto più probabile che venga visto nelle radure delle foreste rispetto al Passero striato (L. striata) che frequenta gli spazi aperti. Si sovrappone al Passero di Giava (L. leucogastroides) nel sud di Sumatra, ma è raro o comune solo a livello locale. Le due specie si assomigliano sorprendentemente a terra, ma ancora una volta la groppa bianca della prima (L.striata) in volo è un discriminatore positivo. I giovani di tutte queste specie sono versioni più sbiadite dei loro rispettivi adulti.

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8a giovane di L.s. striata; 8b adulto di di L.s. striata; 8c adulto di di L.s. striata; 8d adulto di di L.s. acuticauda; 8e adulto di L.s. acuticauda; 8f adulto di L.s. acuticauda; 8g adulto di L.s. semistriata; 8h adulto di L.s. fumigata; 8i adulto di L.s. subsquamicollis; 8j adulto di L.s. subaquamicollis; 8k adulto di L.s. sumatrensis; 8l adulto di L.s. swinhoei; 8m adulto di L.s. swinhoei; 8n adulto di L.s. phaethontoptila; 8o adulto di L.s. swinhoei; 8p giovane di L.s. swinhoei. (Tavola tratta dall’opera “Munias and Mannikins” di Robin Restall) 91


DESCRIZIONE

Foto Enea Ciccarelli

Fonte: allevamento estero Misura fino a 11 cm, compresa la coda. Si tratta di un uccello dall'aspetto robusto, con una caratteristica coda allungata ed un becco tozzo e forte, di forma conica. La livrea è bruna su testa, dorso, sottocoda, ali e coda, con tendenza a scurirsi su queste ultime due parti fino a divenire di colore bruno-nerastro. Una mascherina più scura è osservabile su faccia, gola e parte superiore del petto, il ventre è di colore bianco-crema. Un'ampia banda bianca evidente nella parte bassa della schiena e nella parte superiore della groppa. Coda nera appuntita a forma di cuneo. Zampe e piedi grigio bluastro. Becco: mandibola superiore nerastra, inferiore grigio bluastro.

Fonte Wikipedia da Internet 92


DISTRIBUZIONE ED HABITAT

Fonte: “Munias and Mannikins” – R. Robin Restall La L. striata nelle sue varie sottospecie è diffusa in India meridionale dal Gujarat ad ovest a est fino alla Cina sud-orientale e a Taiwan, e a sud fino alla penisola malese ed all'isola di Sumatra, attraverso tutto il subcontinente indiano (dal Nepal allo Sri Lanka) e l'Indocina; e si è naturalizzato in Giappone.) Trattasi di uccelli molto diffusi, le aree di diffusione delle varie sottospecie si intersecano fra di loro per cui i confini alla fine risultano molto approssimativi. Possono essere osservati in un’ampia varietà di habitat, dalla macchia arida o prati aperti. È principalmente un uccello di aperta campagna arbustiva, radure di boschi con giovani cespugli, giardini e parchi nei villaggi, in alcune aree visitatore abituale degli orti urbani, si trova meno frequentemente nelle risaie rispetto ad altri munias (van Marie & Voous 1988). Le popolazioni diffuse nelle aree pedemontane dell'Himalaya vivono fino ad oltre 2000 m d'altezza.

BIOLOGIA (Abitudine e comportamento) Si muove in giro in piccoli stormi, in ogni periodo dell’anno. Normalmente viaggia in piccoli gruppi ma i numeri diventano abbondanti quando il riso stà maturando. È stato visto nutrirsi, ai bordi delle pozze di essiccazione, di Spyrogyra un’alga verde filamentosa appartenente alla classe delle Charophyceae, questo sembra avvenire maggiormente durante la stagione riproduttiva. Durante gli spostamenti i gruppi emettono dei richiami di contatto costituiti da note flebili composti da una singola nota, talvolta profondo, acuto e tintinnante. Si riproduce efficacemente tutto l’anno, di solito in un cespuglio o piccolo albero, a volte in alberi più grandi o nei canneti. Comunemente da 1 a 4 metri dal suolo. Il nido è ovale o sferico e di dimensioni variabili. Costituito da fili o strisce di fili d'erba, foglie di canna o bambù ed altri materiali. Solitamente 93


rivestiti con erbe più fini e morbide spighe. L'ingresso laterale può avere un tubo di ingresso corto a livello del pavimento del nido. L'allevamento avviene principalmente durante le piogge, ma alcuni nidi possono essere trovati in quasi tutti i periodi dell'anno (Ali e Ripley). Il maschio corteggia la femmina rimanendo impettito, drizzando le penne della testa ed emettendo un flebile canto fischiato, e periodicamente girandole attorno con percorsi zigzaganti con un filo d’erba nel becco; se la femmina è pronta all'accoppiamento, si accovacci a spostando lateralmente la coda, segnalando in tal modo la propria disponibilità. Entrambi si adoperano alla costruzione, il maschio raccoglie la maggior parte del materiale di nidificazione preferendo gli steli verdi freschi, la femmina provvede alla sistemazione e alla tessitura soprattutto nell’interno. La deposizione può essere da 3 a 8 uova, il più delle volte 5, ciò anche in funzione delle scorte di cibo disponibile. Le uova sono bianche. L’incubazione dura 14/15 giorni. Entrambi i sessi condividono l’incubazione e la cova durante il giorno, talvolta alternandosi ed al momento del cambio, l’uccello che viene sollevato non lascia il nido fino a quando il suo compagno non è entrato, ma entrambi si appollaiano nel nido di notte. I giovani impiumano a circa 21 giorni e sono indipendenti entro due settimane dall’abbandono del nido. La famiglia continuerà ad usare il nido come luogo di sosta o di riparo, dopo di che si sposterà verso altri siti. È un nidificatore solitario, non nidificante in colonie o in prossimità di altre Munie (Phillips 1948).

Un nido di passero striato seminascosto nella vegetazione. Fonte da Internet: Wikipedia

Interno di un nido con due pulli che chiedono l'imbeccata e quattro uova non ancora schiuse. Fonte da Internet: Wikipedia

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ALIMENTAZIONE Uccello adattabile cerca cibo sia a terra, raccogliendo semi caduti, che nella vegetazione in crescita. Si nutre in gran parte di semi delle erbe selvatiche di ogni tipo, dalla minuscola Poa, al miglio al riso coltivato quando disponibile. Appetisce i semi di bambù integrando la propria dieta con sostanze vegetali, ma trascurando cibi di origine animale. Come detto è stato visto mangiare alghe verdi. Spirogyra sp. da una vasca di essiccazione (Pillai).

Coppia di passeri striati si alimenta da una graminacea in Sri Lanka. Fonte da Internet: Wikipedia

ALLEVAMENTO IN AMBIENTE CONTROLLATO Molto docile e calma si riproduce anche in piccole gabbie, accetta in cattività un nido o cesto semiaperto, alimentato con un misto semi per esotici. Con i dovuti accorgimenti alleva la propria prole in purezza (E. Ciccarelli).

STANDARD Nota: STRUTTURA, COLORE, DISEGNO, PIUMAGGIO, ATTITUDINE E PORTAMENTO, CONDIZIONI: considerazioni da valutare in sede di giudizio e che compongono uno standard. Essendo piuttosto simili per i sottogenere appartenenti al genere Lonchura sono riportati tra “REQUISITI GENERALI PER I SOTTOGENERE” è sono in linea di massima puramente indicativi.

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DISTRIBUZIONE ESSENZIALE DEI PIGMENTI

Maschera: EU nera + FEO, entrambe concentrate Nuca: Predominanza di FEO Mandibola superiore: Fortemente melanizzata

Dorso: Predominanza di FEO Rachide: Depigmentato

Mandibola inferiore: Leggermente melanizzata

Codione: assenza di pigmento

Petto: EU nera + FEO entrambe concentrate Ventre: Leggera presenza di FEO distribuita

Remiganti: EU nera + FEO entrambe concentrate

Zampe: Fortemente melanizzate

Coda, calzone e zona anale: EU nera + FEO entrambe concentrate

Grafico: Norberto A. Nadal

DISTRETTI

PIGMENTI

MASCHERA

Eumelanina nera + feomelanina, entrambe concentrate

PETTO

Eumelanina nera + feomelanina, entrambe concentrate

BECCO

Mascella superiore: fortemente melanizzata Mascella inferiore: leggermente melanizzata

VIENTRE E FIANCHI

Leggera presenza di feomelanina distribuita / dispersa

ZONA ANALE E SOTTO CODA

Feomelanina concentrata + eumelanina nera concentrata

NUCA E DORSO

Prevalenza dI feomelanina

RACHIDE DORSALE

Nessun pigmento

COPRITRICI ALARI

Eumelanina nera dispersa + feomelanina dispersa + bordo depigmentato

REMIGAANTI

Eumelanina nera concentrata + feomelanina

CODIONE

Nessun pigmento

CODA

Feomelanina concentrata + eumelanina nera concentrata

ZAMPE

Fortemente melanizzato

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DISEGNO -

Faccia, lati del collo, mento, gola e petto costituiscono la maschera. Nuca, mantello, dorso e scapolari segnate da sottili striature lineari centrali (color sabbia). Groppone marcato da una macchia bianca quasi quadrata. Sopraccoda segnato da striature lineari (color sabbia). Copritrici mediane secondarie superiori e grandi copritrici secondarie rigate da striature chiare. Remiganti secondarie bordate. Fianchi con striature lineari zona posteriore (color sabbia). Calzone (talvolta) segnato da macchie.

DISTRETTI ESSENZIALI DI VALUTAZIONE DEL DISEGNO

Striature Macchia (quadrata)

Macchie presenti (talvolta)

Maschera

Striature lineari

Stacco maschera petto Coda

Striature lineari

Bordo remiganti

Striature lineari

Distacco ventre zona anale Disegno da Internet

DIMORFISMO SESSUALE Sessi identici. A parità d'età i maschi tendono a possedere testa e becco più massicci rispetto alle femmine, ma ciò non è sempre vero ed i sessi sono piuttosto difficili da identificare alla vista.

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NOMENCLATURE UFFICIALI CLASSICO (ANCESTRALE)

Definisce i soggetti maschi e femmine, classici.

MUTAZIONI IN STUDIO (*) -Grigio

Definisce i soggetti, maschi e femmine, in tutte le altre mutazioni in fase di studio non ancora standardizzate.

(*) Data la forte affinità genetica con il Passero del Giappone domestico, gli Autori ritengono poco opportuno incentivare meticciamenti mirati alla creazione di forme mutate di L. striata. Meticciamenti che implicherebbero l’inquinamento del patrimonio genetico dei rari soggetti presenti negli allevamenti.

ANALISI DELLE FORME MUTANTI ANCESTRALE o CLASSICO L’Ancestrale (o Classico) è un soggetto con corredo genetico intatto. Nel piumaggio sono espressi i seguenti pigmenti: (EU) eumelanina - (PH) feomelanina. Sia l’eumelanina che la feomelanina sono presenti sia in forma concentrata che distribuita /dispersa.

Passero striato dove si evidenza la caratteristica banda bianca dorsale. Fonte da Internet: Wikipedia

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DEFINIZIONE DEL PASSERO STRIATO COLORI E DISEGNI FORMA NOMINALE DISTRETTO

COLORE

FRONTE, CRANIO, OCCIPITE E NUCA (maschera) BECCO ZONA DELLE GUANCE MENTO E GOLA PETTO VENTRE, PARTE INFERIORE DEL CORPO E FIANCHI DORSO e COPRITRICI ALARI REMIGANTI CODIONE e SOPRA-CODA

Marrone nero che sfuma gradualmente verso l’occipite in un marrone scuro. La mandibola superiore è nera, quella inferiore grigio piombo. Marrone scuro Marrone scuro Marrone nero con un motivo di striature grigio chiaro (venature). Ventre e la parte inferiore del corpo sono bianche. I lati sono marrone con un motivo di striature grigio chiaro. Marrone grigio con un designi a strisce grigio chiaro. Marrone un po' più scuro. Il codione e bianco, sopraccoda bruno nero con un disegno di striature trasversali grigio chiaro. La coda è nera e il sottocoda sono di colore marrone-nero, i calzoni sono di colore marrone-nero con striature grigio chiaro. Grigio blu. Nere

CODA, SOTTO-CODA E CALZONE ZAMPE UNGHIE

GIOVANI Simile all’adulto ma con colore più chiaro, sabbia, dalla fronte al dorso con alcune sottili sbavature sulle parti inferiori; copritrici alari, groppone colore sabbia chiarissimo o senape chiaro; coda marrone –nero. Remiganti marroni con bordi color senape chiaro. Petto e parti inferiori da color sabbia a pesca chiaro. Becco nerobruno. Acquisiscono la livrea da adulto entro i primi tre mesi di vita.

FENOTIPI E/O MUTAZIONI GRIGIO La mutazione grigia è una mutazione autosomica recessiva, nei confronti del tipo base, funziona come un meccanismo di sostituzione della feomelanina con l'eumelanina. La mutazione impedisce la deposizione di feomelanina, causando l'assenza di aree marroni con una svolta nelle tonalità dal grigio al nero. Tutte le parti del corpo, comprese zampe e parte superiore del becco devono esprimere il massimo della ossidazione.

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DISTRETTO TESTA

PARTE SUPERIORE DEL CORPO

PARTE INFERIORE DEL CORPO

BECCO

ZAMPE e UNGHIE

COLORE PIGMENTO Grigio nerastro scuro, con dei Eumelanina nera concentrata bordi delle piume più pallide, e eumelanina distribuita. dando un aspetto leggermente maculato. Nero grigio scuro L'eccessiva concentrazione di eumelanina, sul dorso, non deve in nessun caso farne annerire il colore. Nero grigio che contrasta con il colore di fondo grigio più chiaro.

Mandibola superiore nera Melanizzato. ardesia; inferiore grigio bluastro. Nero-grigio Melanizzato.

foto©Enea Ciccarelli

Confronto tra la mutazione grigia (a sinistra) ed tipo classico Fonte: Allevamento estero

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DESCRIZIONE DELLE SOTTOSPECIE Lonchura striata striata

Nomi scientifici precedenti: Loxia striata, Linnaeus, 1766; Syst. Nat., Ed. 12, p. 306. Loxia striata estriata, Koelz, 1939. Distribuzione: presente nello Sri Lanka, si estende a nord attraverso l’India fino ad una linea che va all’incirca da Baroda a Jamshadphur ed alla valle di Subaranekhar. Sottospecie nominale

Un passero striato in Sri Lanka. Fonte da Internet: Wikipedia.org

Un passero striato ripreso a Mangalore

Fonte da Internet: Wikipedia.org

Lonchura striata acuticauda Nomi scientifici precedenti: Munia acuticauda Hodgson, 1836, Asiatic Researchers, 19, p.153.

R.A.O.B.-Belgique

Distribuzione: presente da Garwhal a Epal verso l’est in un territorio a forma di cuneo delimitato da una linea attraverso il Brahmasoutra fino alle colline di Mishmi e alle colline dello Yunnan dove nell’est si interseca con Lonchura.s. swinhoei. 101


DISTRETTO

COLORE Marrone scuro. I lati della testa e della nuca sono neri, degradanti sui lati verso il marrone. La mandibola superiore è nera, quella inferiore grigio piombo. Questa zona e i lati del collo mostrano linee e macchie color crema su un colore di fondo ruggine. Marrone-nero, ma le penne del mento hanno un bordo giallo-marrone. Crema con una vago disegno scaglioso grigio-marrone. Crema con un vago disegno a scaglie grigio a forma di « V ».

FRONTE, CRANIO, OCCIPITE E NUCA (maschera) BECCO ZONA DELLE GUANCE MENTO E GOLA PETTO VENTRE, PARTE INFERIORE DEL CORPO E FIANCHI DORSO e COPRITRICI ALARI

Marrone cioccolato. Sul dorso e sulle copritrici alari è presente un motivo di striature (venature) color crema. Le grandi remiganti sono marrone cioccolato più scuro. Marrone rossastro. Sul codione è presente un disegno di striature bianche trasversali. La coda è nera, il sottocoda è color ruggine con un disegno di striature color crema, così come il calzone. Grigio blu. Nere

REMIGANTI CODIONE e SOPRA-CODA CODA, SOTTO-CODA E CALZONE ZAMPE UNGHIE

Lonchura striata fumigata

Nome scientifico precedente: Munia fumigata, Walden, 1873, Ann. Mag. Nat. Hist., Ser.4, 12, p.488.

A.O.B.-Belgio

Distribuzione: è presente nell’Arcipelago delle isole Andamane centrali e meridionali. DISTRETTO E COLORE

Parte superiore: marrone scuro, praticamente o totalmente sprovvisto di striature sul dorso. Codione bianco. Le parti inferiori sono nettamente cremose a camoscio caldo. Il ventre è più puro senza disegno. Le copritrici superiori e sottocoda sono barrate di bianco.

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Lonchura striata semistriata

Nome scientifico precedente: Munia semistriata, Hume, 1874, Stray Feathers, 2, p.257. Distribuzione: è presente in Asia occidentale e Isole Nicobar e Car Nicobar (Ali & Ripley 1987). DISTRETTO E COLORE

Molto simile alla specie nominale ma con leggere striature limitate al dorso e copritrici alari. Gola marrone scuro e la parte superiore del petto presenta una frangia irregolare a gradazione dal marrone scuro al marrone chiaro. Collo e parte superiore del petto presenta un disegno a squame. Copritrici superiori ed inferiori marrone verona bordate di una sfumatura più chiara. Parte inferiore del petto, fianchi e ventre sono crema, calzone barrato crema e marrone.

Lonchura striata subsquamicollis

Nome scientifico precedente: Uroloncha striata subsquamicollis, Baker, ECS 1925, Bull. Brit. Ornith. Club, 45, p.59, Uroloncha acuticauda lepidota Oberholser, 1926. Distribuzione: Thailandia, Cambogia, Malacca, in Birmania fino ad Hanoi in Vietnam, intercalando con L. s. acuticauda a ovest e L. s. swinhoei a est, fino a Singapore, dove ora è scarsa e Sumatra settentrionale dove è anche scarsa. DISTRETTO E COLORE

Parte superiore: dal vertice alla parte bassa del dorso, scapolari e copritrici sopraccoda sono marrone medio con striature bianche. Il disegno scaglioso a forma di V é più sottile e meglio allineato. La groppa crema ed è bordata di bruno sugli uccelli più meridionali ma non segnata negli uccelli del nord. Ali e coda marrone scuro. Codione bianco più luminoso. Il petto è marrone rossastro scuro con rachidi chiari e bordi chiari sulle piume; i lati del petto, fianchi e ventre da camoscio a crema con delle linee leggermente curve, un po' come una U allungata con il centro del basso mancante. Negli uccelli di Singapore, il ventre è nettamente giallastro. Le copritrici del sottocoda sono marrone chiaro con rachidi e bordi chiari negli uccelli della estremità meridionale dell’area di ripartizione, ma sugli uccelli del nord, le copritrici del sottocoda sono color argilla senza bordi chiari. Mandibole sono nere sopra e blu-grigio chiaro sotto. Zampe e piedi grigio.

Nota: abbastanza simile alla Lonchura striata acuticauda.

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Lonchura striata sumatrensis Descritto come L. striata sumatrensis Chasen

Lonchura striata subsquamicollis (sumatrensis) (= Lonchura striata sumatrensis) Chasen & Hoogerwerf, 1941. L'adulto è diverso dalla Lonchura s. subsquamicollis essendo marrone più saturo nella parte superiore e striato più pesantemente in quella inferiore, con un grigio più evidente sul ventre e sui fianchi. Copritrici auricolari più chiare, petto un marrone più luminoso.

Lonchura striata swinhoei

Nomi scientifici precedenti: Uroloncha swinhoei Cabanis, 1882. journ. Ornith., 30. p. 462. Uroloncha squamicollis Sharpe, 1890.

©Henk de Vos Fonte: Henk’s Lonchura Pagina

Distribuzione: La razza cinese L. s. swinhoei spazia dal Vietnam nordoccidentale e attraverso la Cina (sud e est) fino a nord di Shanghai. DISTRETTO E COLORE

Groppa marrone con machie brune. Ali e coda narrone scuro. Copritrici sopracoda ed i calzoni marrone fulvo con rachidi chiari e bordi chiari sulle piume. Redini, cerchio perioculare, mesiale (base/attaccatura) del becco e bavetta sono scuri. Copritrici auricolari, lati del collo e gola fulvo con rachidi bianchi sulle copritrici auricolari, macchie terminali bianche sui lati del collo e bordi chiari sulle piume ai lati della gola.

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Mento, gola e parte superiore del petto presentano un ampio motivo a squame. Le piume del centro della gola marrone scuro. Copritrici sotto le ali camoscio caldo a fulvo. Petto, fianchi e ventre camoscio chiaro con delle linee marrone sul petto e biancastre sui fianchi, in particolare sul ventre si nota un disegno a “V” fortemente marcato. Becco nero sopra e bluastro chiaro sotto. Zampe e dita da vinoso a rosa.

Nota: si distingue dalla Lonchura s. acuticauda di Riley (1938) per le penne del petto marrone molto più chiare, con bordi più ampi e chiari.

Alle descritte sottospecie alcuni autori ne aggiungono altre due (di seguito riportate): Lonchura striata phaethontoptila

Nome scientifico precedente: L. acuticauda phaethontoptila, Oberholser, 1926, Journ. Washington Acad. Sci., 16: p521. Distribuzione : Taiwan. Molto simile alla Lonchura s. swinhoe. DISTRETTO E COLORE

Parte superiore marrone terra ombra con striature crema. Groppa camoscio con delle macchie marrone. Ali e coda marrone scuro. Copritrici sopraccoda, copritrici sottocoda e calzone marrone fulvo con rachidi e bordi più chiari sulle piume. Faccia, gola e petto scuri, più scuri degli uccelli della Cina, con solo una traccia di bordo chiaro, che è visibile solo ai lati del petto. Copritrici auricolari di colore fulvo con piccole strie bianche. Petto e parte inferiore del corpo segnato da un motivo a « V » molto vago e appena percettibile. Ventre e fianchi camoscio crema smorto con linee grigiastre. Copritrici sotto le ali camoscio intenso. Mandibola superiore è nerastra, quella inferiore grigia. Gambe ed i piedi.

Nota: molto simile alla Lonchura striata swinhoe.

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Lonchura striata explita Nome scientifico: Lonchura s. explita (Chasen, 1940) rif. Treubia p.261 Distribuzione: Sporadico ma localmente comune su isola Sumatra e di Bangka I. DISTRETTO E COLORE

Il dorso e le copritrici sono più chiari, il codione è più bianco e senza disegno, il disegno a «V» è più esteso nei fianchi.

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PASSER0 TRISTE (Lonchura tristissima) TASSONOMIA Del Passero triste (Lonchura tristissima WALLACE, 1865) se ne riconoscono tre sottospecie: 

Lonchura tristissima tristissima, la sottospecie nominale, diffusa in Irian Jaya;

Lonchura tristissima calaminoros REICHENOW, 1916, diffusa in Nuova Guinea settentrionale;

Lonchura tristissima hypomelaena STRESEMANN & PALUDAN, 1934, diffusa in Papua Nuova Guinea.

In passato, anche il Passero maculato veniva classificato come sottospecie di questo uccello col nome di Lonchura tristissima leucosticta, mentre attualmente si tende a classificare questi uccelli come specie separate. Si tratta di una specie piuttosto variabile e c'è stato qualche dubbio sulla validità della razza L. t. calaminoros, che a volte è stata considerata sinonimo di L. t. tristissima. Mees (1958) ha infatti passato in rassegna tutta la letteratura e le descrizioni originali e non ha potuto giustificare la differenza, concludendo che la Lonchura t. calaminoros di Reichenow, era Lonchura t. tristissima di Wallace. Questo non spiega la popolazione di Lonchura t. hypomelaena che si produce nella regione tra Lonchura t. tristissima e Lonchura t. calaminoros. È stato verificato e concluso che mentre la specie è innegabilmente variabile, ci sono quattro tipi abbastanza distinti di cui tre di questi si integrano facilmente nella tassonomia esistente, insieme ad una nuova razza L.t. bigilalei (Restall 1995b). È possibile che si tratti di un conspecifico del Passero maculato (Lonchura leucosticta d’Albertis & Salvadori,1879). Difficilmente confondibile con il Cappuccino nero (Lonchura stygia) completamente nero, privo di striature e con sopraccoda e base della coda giallo arancione brillante o con il Passero maculato (Lonchura leucosticta) marrone molto chiaro o più intenso sia su parti inferiori che superiori; faccia, mento e gola bianco sporco, mantello macchiettato di bianco.

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16a giovane di L.t.tristissima; 16b adulto femmina L.t.tristissima; 16c adulto maschio di L.t.tristissima; 16d giovane di L.t. calaminoros; 16e adulto di L.t. calaminoros; 16f adulto di L.t. calaminoros; 16g adulto di L.t. hypomelaena; 16h giovane di L.t. bigilalei; 16i adulto femmina di L.t. bigilalei; 16j adulto maschio di L.t. bigilalei. (Tavola tratta dall’opera “Munias and Mannikins” di Robin Restall)

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DESCRIZIONE

Fonte: Henk’s Lonchura Pagina Misura circa 10–11 cm di lunghezza, coda compresa. Aspetto molto simile alle altre Lonchure endemiche della Nuova Guinea con corpo robusto e becco corto e tozzo, di forma conica. La colorazione è marrone scuro uniforme con tendenza a scurirsi fino a divenire bruno-nerastro su coda, ali e fianchi. Piccole striature chiare intorno agli occhi e una macchia di colore paglierino sulla groppa inferiore. Il becco è grigio-bluastro. Le zampe sono di colore carnicinogrigiastro. È molto più scuro del Passero maculato (Lonchura leucosticta), che è di colore notevolmente più cannella. Gli areali delle due specie si sovrappongono nell'area del fiume Nord, forse a nord del lago Murray e probabilmente nell'area di Port Moresby.

DISTRIBUZIONE ED HABITAT

Fonte: Munias and Mannikins – Robin Restall

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Nuova Guinea nel Vogelkop. Monti Weyland, sulle pendici dei Monti Oranje e Nassau a est del fiume Noord, Nuova Guinea settentrionale tra Mamberano e Hydrographer Mountains e l'isola di Karkar. (Mackay) nel 1967 lo registrò anche nella zona di Port Moresby. É stato inoltre segnalato anche sull'isola di Saibai, nello stretto di Torres, (facente parte politicamente dello Stato australiano del Queensland). É un uccello delle aree erbose all'interno e delle zone boschive con presenza di radure erbose più o meno estese o vicino alla foresta e lungo i torrenti di montagna, si spinge fin nei centri abitati, colonizzando giardini e parchi. Distribuito in modo non uniforme può essere trovato su stuoie galleggianti di erba e vegetazione nei fiumi e nelle praterie che costeggiano i fiumi, ma raramente nelle praterie aperte. Lindgren (1975) lo registra solo in piccole radure erbose all'interno delle foreste, solitamente vicino a corsi d'acqua. Normalmente si mantiene nelle pianure, trovandosi fino a 1.000 metri, ma occasionalmente, e presumibilmente in assenza di congeneri, può essere trovato fino a 1.600 metri sui pendii settentrionali delle Snow Mountains (Rand 1942) e fino a 1.700 metri su Isola di Karkar (Diamond e LeCroy 1979).

BIOLOGIA (Abitudine e comportamento) Di solito si trova in piccoli gruppi di circa quattro-otto uccelli, occasionalmente in stormi fino a venti (Coates 1990). Altri segnalano stormi più consistenti in macchie erbose nel bosco aperto lungo il fiume ed ai margini della foresta (Gilliard e LeCroy 1966). In piccoli gruppi familiari e passano la maggior parte del giorno al suolo alla ricerca di cibo, cercando riparo nel folto della vegetazione col sopraggiungere dell'oscurità. Emettono una serie di morbide note ronzanti accompagnate da un cinguettio simile ad un canto. Canto che prevede due note di contatto distinte pronunciate durante tutto il giorno. Si è indubbiamente adattato alla vita ai margini e nelle radure della foresta. Come altre Munie tende ad essere timido e riservato e si ritirerà rapidamente nel sottobosco della foresta se disturbato, attendendo immobile che la fonte del possibile pericolo cessi. Questo comportamento apprensivo è molto più estremo che in qualsiasi altro Munia, inclusa la Nonnetta bicolore (Lonchura bicolor) che di solito cade a terra e resta ferma, o addirittura fugge piuttosto che nascondersi. Il maschio corteggia la femmina arruffando le penne del capo, si allunga e si piega leggermente in avanti eseguendo percorsi zigzaganti attorno ad essa, accompagnando il tutto col proprio canto, se la femmina è pronta all'accoppiamento, lo segnala accovacciandosi e spostando lateralmente la coda. Il nido ha una forma tondeggiante, con un ingresso laterale, è collocato tra i rami più sottili e fitti degli alberi, o nel folto della vegetazione, a qualche metro dal suolo. Viene costruito da entrambi i partner intrecciando rametti e steli d'erba. Il Passero triste ha l’abitudine di occupare nidi abbandonati da altre specie. Non risultano dettagliate informazioni relativamente alla riproduzione di questi uccelli, tuttavia si ritiene che essa non differisca per modalità e tempistica da quella delle altre specie del genere Lonchura.

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ALIMENTAZIONE Si nutre in gran parte di semi d’erba, di bambù ed inflorescenze varie, appetisce semi dell'erba Rottboellia exaltata. Questa erba cresce fino a 2 m di altezza e sebbene gli steli e le foglie sembrino secche e morte, in realtà i semi, grandi come chicchi di riso, sono verdi e lattiginosi.

ALLEVAMENTO IN AMBIENTE CONTROLLATO Relativamente facile con adeguata sistemazione in una gabbia di allevamento medio / grande munita di un frontale, con un nido alle due estremità. Alimentati con misto semi per esotici, sia secchi che ammollati, erbe da semina appena raccolte ed eventualmente integrato con una piccola quantità di pastone all’uovo. Una coppia già affiatata non tarderà nel giro di pochi giorni a completare il nido a cassetta messo a disposizione utilizzando ogni filo d'erba, fibra, sisal o cocco.

STANDARD Nota: STRUTTURA, COLORE, DISEGNO, PIUMAGGIO, ATTITUDINE E PORTAMENTO, CONDIZIONI: considerazioni da valutare in sede di giudizio e che compongono uno standard. Essendo piuttosto simili per i sottogenere appartenenti al genere Lonchura sono riportati tra “REQUISITI GENERALI PER I SOTTOGENERE” è sono in linea di massima puramente indicativi.

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DISTRIBUZIONE ESSENZIALE DEI PIGMENTI Dorso: FEO concentrata + EU nera distribuita + zona depigmentata

Testa: EU nera concentrata in contrasto con FEO

Guance e nuca: FEO concentrata + zone depigmentate

Becco: Leggermente melanizzato

Copritrici: FEO concentrata + zona depigmentata Remiganti: EU nera concentrata + FEO

Petto, fianchi e ventre: EU nera concentrata + FEO Codione: FEO distribuita Zampe: Fortemente melanizzate Coda e calzone: EU nera concentrata + FEO

Grafico Norberto A. Nadal

Fonte: Henk’s Lonchura Pagina DISTRETTI

PIGMENTI

TESTA

Eumelanina nera + feomelanina, entrambe concentrate

PETTO BECCO VENTRE E FIANCHI ZONA ANALE E SOTTO CODA GUANCE E NUCA

Eumelanina nera + feomelanina, entrambe concentrate Leggermente melanizzato Eumelanina nera + feomelanina, entrambe concentrate Feomelanina concentrata + eumelanina nera concentrata Feomelanina concentrata + zone prive di pigmento Feomelanina concentrata + eumelanina nera distribuita/dispersa + aree prive di pigmento Feomelanina concentrata + zone prive di pigmento Eumelanina nera concentrata + feomelanina Feomelanina distribuita/dispersa Feomelanina concentrata + eumelanina nera concentrata Fortemente melanizzato

DORSO COPRITRICI ALARI REMIGANTI CODIONE CODA ZAMPE

DISEGNO - Sottili striature su fronte, copritrici auricolari, lati collo e nuca. - Macchie chiare al vertice delle penne su mantello, scapolari e dorso. - Chiazza/macchia, verosimilmente, quadrata parte inferiore dorso/codione. - Orli/bordi su copritrici mediane, secondarie e grandi copritrici, mantello e scapolari. - Orli su remiganti secondarie terziarie.

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DISTRETTI ESSENZIALI DI VALUTAZIONE DEL DISEGNO

Sottili striature Macchie vertice penne

Chiazza (quadrata)

Bordi

Coda

Orli

Disegno da Internet

DIMORFISMO SESSUALE Femmina molto simile al maschio con tonalità lievemente più chiara. Strie color sabbia su vertice e copritrici auricolari più ampie, più marcate ed estese; centri scapolari e lati del petto più chiari.

NOMENCLATURE UFFICIALI CLASSICO (ANCESTRALE)

Definisce i soggetti maschi e femmine, classici.

MUTAZIONI IN STUDIO

Definisce i soggetti, maschi e femmine, in tutte le altre mutazioni in fase di studio non ancora standardizzate.

ANALISI DELLE FORME MUTANTI ANCESTRALE o CLASSICO L’Ancestrale (o Classico) è un soggetto con corredo genetico intatto. Nel piumaggio sono espressi i seguenti pigmenti: (EU) eumelanina - (PH) feomelanina. Sia l’eumelanina che la feomelanina sono presenti sia in forma concentrata che distribuita /dispersa.

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©Henk de Vos

Fonte: Henk’s Lonchura Pagina DEFINIZIONE DEL PASSERO TRISTE

COLORI E DISEGNI FORMA NOMINALE DISTRETTO FRONTE, CRANIO, OCCIPITE E NUCA BECCO ZONA DELLE GUANCE MENTO E GOLA PETTO VENTRE, PARTE INFERIORE DEL CORPO E FIANCHI DORSO e COPRITRICI ALARI REMIGANTI

CODIONE e SOPRA-CODA CODA, SOTTO-CODA E CALZONE ZAMPE UNGHIE

COLORE Marrone scuro con venature color crema. La mandibola superiore è grigio-blu, quella inferiore di colore più chiaro. Marrone scuro. Marrone nero. Marrone scuro con un motivo a squame marrone ruggine. Marrone scuro con un motivo a squame marrone ruggine. Marrone martellato di grigio chiaro che evolve gradualmente verso un marrone nero sulla groppa. Vi sono presenti sia deboli striature che macchie terminali biancastre . Marrone scuro con bordo grigio chiaro. Codione giallo paglierino. La coda superiore marrone nera. Coda nera, il sottocoda marrone nero, così come il calzone. Grigio blu. Nere

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GIOVANI Versione leggermente più piccola e più chiara dell’adulto, con strie sulla testa molto più chiare, più fine e ristrette alla testa. Le estremità delle penne del corpo sono bordate di marrone più scuro, donando un aspetto leggermente squamato. Assente il colore giallo sulle copritrici superiori della coda, il marrone del dorso diventa marrone sulla base del codione, copritrici sopra coda corte.

MUTAZIONI E FENOTITPI IN STUDIO Nota: Non si ha conoscenza di alcuna mutazione.

DESCRIZIONE DELLE SOTTOSPECIE

Lonchura tristissima tristissima

Nomi scientifici precedenti: Nome scientifico precedente: Munia tristissima. Wallace, 1865, Proc. zool. Soc. Londra, p.479. Distribuzione: presente nel Vogelkop dell'Irian Jaya nordoccidentale Sottospecie nominale Lonchura tristissima hypomelaena

Nome scientifico: Lonchura tristissima hypomelaena, Stresemann & Paludan, 1934. Distribuzione: si trova intorno ai laghi Wissel in Irian Jaya e si estende lungo la costa sud-occidentale fino al fiume Noord e lungo la costa nord-occidentale fino a qualche parte a ovest del fiume Mamberamo. Maschio adulto: faccia nerastra. Dalla fronte alla parte bassa della schiena e copritrici alari colore castano. Remiganti da marrone più scuro a seppia, con bordi marrone alle terziarie. La coda è scura, nero-brunastra. Codione nero, forma un'ampia barra. Le corte copritrici della coda superiore sono giallo paglierino brillante o crema. Le lunghe copritrici della coda superiore sono nere. Al di sotto della bavetta e della gola alle copritrici del sottocoda, è bruno-grigiastro scuro negli uccelli più giovani, nero negli uccelli del secondo anno. Ci sono striature chiare del rachide sulla parte alta della testa e sulle copritrici auricolari esterne, e negli uccelli più giovani ai lati del petto superiore è presente un leggero motivo a sbarre (Rand 1967). Può avere delle deboli striature sul mantello e delle macchie subterminali sulle copritrici alari inferiori e mediane. I centri di queste piume possono essere più chiari, dando un distinto effetto di barre alari. I bordi dalle estremità delle copritrici mediane e delle grandi copritrici alari sono neri, e formando due barre nere. Ci sono coppie di macchie pallide subterminali all'esterno delle terziarie, che ugualmente hanno bordi scuri.

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Lonchura tristissima calaminoros

Nomi scientifici precedenti: Munia calaminores, Reichenow, 1916, Ornith.Monatsb., 24, p.169. Distribuzione: si trova in tutta la Nuova Guinea settentrionale da ovest del fiume Mamberamo a Capo Nelson. Maschio adulto: testa e dorso bruni, ali tendenti allo scuro. Striature biancastre dalla fronte alla nuca e alle copritrici più esterne, ma assenti su mantello o su scapolari. Macchie subterminali color giallo arancio sulle copritrici alari inferiore e mediane. I bordi e le estremità delle grandi copritrici alari sono bianchi o crema, formando una barra attraverso l'ala. Assenza di macchie sulle terziarie. Dal mento alle copritrici del sottocoda, il corpo è colore seppia con qualche macchia brunastra ai lati del petto. Non c'è nero sulla base della groppa. Le corte copritrici del sopra coda camoscio. Le lunghe copritrici della sopra coda sono oscure non nere, e la coda è marrone scuro. Gli adulti dell'isola di Karkar (Dampier) presentano delle barre alari bianche estreme chiaramente definite.

Lonchura tristissima bigilalei

Nome scientifico: Lonchura tristissima bigilalei, Restall, 1995, Bull. Brit. Orn. Club. 115 (3), 140 - 157. Distribuzione: si trova nella provincia centrale costiera della Papua Nuova Guinea. Maschio adulto: Intero corpo marrone, più scuro sulle primarie e sulla coda, regione ventrale e sottocoda. Le striature bianche corrono dalla parte anteriore sopra la testa per diventare chiare e camoscio su nuca, mantello, scapolari e copritrici alari minori. Sono notevolmente più luminose sulle copritrici auricolari posteriori, ai lati del collo e ai lati della parte superiore del petto. Le macchie camoscio sulle copritrici alari mediane diventano più chiare sulle grandi copritrici alari formando una barra distinta. Bordi camoscio alle estremità delle terziarie. I centri delle piume dei lati del petto e i fianchi superiori sono ambrati. La groppa è leggermente più scura del mantello. Assenza di banda nera tra codione e le brevi copritrici del sopra coda. Le brevi copritrici del sopra coda sono giallo crema. Le lunghe copritrici del sopra coda sono oscure.

Lonchura tristissima kiungae

Nome scientifico: Lonchura tristissima kiungae. Questa forma è stata segnalata (Hicks in litt.) dall'area di Kiunga nella provincia centro occidentale di Papua New Guinea, non molto a est del confine con Irian Jaya e vicino alla regione del lago Murray. Non sono noti dettagli sull'estensione geografica, sul comportamento o sulla distinzione del piumaggio.

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CAPPUCCINO CALOTTA BIANCA (Lonchura ferruginosa) TASSONOMIA E IDENTIFICAZIONE Il Cappuccino calotta bianca (Lonchura ferruginosa Sparrmann, 1789) classificato da Sparrmann come Fringilla majanoide, sottintendendone una parentela col fringuello nostrano, in seguito il Cappuccino calotta bianca (L. ferruginosa) è stato ascritto al genere Lonchura, inizialmente come sottospecie del Cappuccino tricolore ed in seguito come sottospecie del Cappuccino testa nera. É stata collocata in Cappuccino tricolore (L. malacca) da Delacour (1942) e Payter (1968) e continua ad essere considerato conspecifico da alcuni autori, tra cui Mason e Jarvis (1989) e Clement et al. (1993), Goodwin (1982) lo riconobbe come "gruppo ferruginosa" all'interno di L. malacca che conteneva anche un "gruppo atricapilla". MacKinnon (1998) dapprima lo considerava come una razza di L. malacca, in seguito lo ha catalogato monospecifico (MacKinnon e Philippis 1993). Immelmann et al. (1968-72) sostengono che la cantata della Cappuccino calotta bianca (o Munia dalla golanera) (Lonchura ferruginosa) è diversa da quella del Cappuccino tricolore (Lonchura malacca). È stata considerata una specie a sé da Wolters (1979) ed è accettata come tale da Sibley e Monroe (1990) a cui ha fatto seguito Restall (1995b).

20a adulto di L. ferruginosa; 20b maschio adulto di L. ferruginosa; 20c femmina adulta di L. ferruginosa. (Tavola tratta dall’opera “Munias and Mannikins” di Robin Restall)

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DESCRIZIONE

©Henk de Vos

Fonte: Henk’s Lonchura Pagina Misura circa 10-11 cm di lunghezza compresa la coda. È un uccello di medie dimensioni dalla testa bianca-grigiastra e due macchie nere, una che fa da gorgiera su gola e petto ed una seconda sul ventre, talvolta le due macchie si fondono insieme con gola e parti inferiori nere, tanto che la zona ventrale del corpo appare nera. Parti superiori marrone castano, codione e copritrici del sopraccoda marrone scuro, becco da nero a grigio; gambe e i piedi grigi o grigio scuro. DISTRIBUZIONE ED HABITAT

MALESIA

BORNEO

Isole di Giava e Bali. È stato introdotto nell'isola di Babelthuap, la più grande delle isole Palau nel Pacifico (Lever 1987).

SUMATRA

JAVA

Fonte: Munias & Mannikins – Robin Restall Locale e probabilmente scarso. Le risaie sembrano essere il loro habitat preferito, ma abitano anche aree con erbe selvatiche, i confini delle foreste e le aree aperte della foresta tropicale. Tende a favorire le zone umide dove abbondano canne e carici (piante erbacee perenni con lunghe foglie lineari e fiori 118


di colore bruno raccolti in spighe) che forniscono cibo tutto l’anno. Talvolta si portano in macchie alberate fino a 1500 m d'altezza. BIOLOGIA (Abitudine e comportamento) Si tratta di uccelli dalle abitudini diurne, che tendono a riunirsi ed a muoversi in stormi di dimensioni anche consistenti e che possono aggregarsi a stormi di altre specie (come padda e domino). Il Cappuccino calotta bianca passa la maggior parte del tempo alla ricerca di cibo, arrampicandosi e saltellando agilmente sui fusti, passando da uno stelo all’altro con grande abilità. I suoi grandi piedi e lunghi artigli si sono ben adattati a questo comportamento alimentare. È in grado di allungarsi in avanti per afferrare uno stelo d'erba o di riso nei pressi e tirarlo vicino in modo che possa essere tenuto con uno dei piedi mentre vengono presi i semi, senza che l'uccello debba volare su un altro gambo. Abbastanza sedentari, ma i giovani uccelli vagano in compagnia di altri immaturi, tenendosi in contatto negli spostamenti con una serie di fischi e di sibili quasi impercettibili. Sul far della sera si riuniscono fra gli alberi per passare la notte. La riproduzione segue la stagione delle piogge, in modo tale da assicurare ai nascituri un'abbondante quantità di cibo. La fase di corteggiamento inizia col maschio inizia che vola intorno alla femmina con uno stelo o un filo d'erba nel becco e quando percepisce un po' di incoraggiamento lascia cadere l'oggetto e si posa vicino alla femmina e inizia il suo canto e la danza. In questa fase il maschio rimane più o meno eretto, leggermente inclinato in avanti, dopo aver effettuato una serie di saltelli. La femmina se ricettiva si inclina in avanti in una posizione quasi orizzontale girando leggermente la testa e la coda verso il maschio che smetterà di cantare e tenterà di coprirla. Entrambi i partner collaborano alla costruzione del nido che è solitamente posizionato tra erbe o canne a meno di un metro da terra. Alcune foglie delle erbe in crescita sono piegate e intrecciate e con esse si formano foglie verdi fresche e strisce fresche in una struttura simile a un melone con un'entrata laterale. Le foglie verdi si seccano rapidamente per formare un nido più duro e rigido. L'interno è tappezzato da teste verdi e infiorescenze che ad una piccola distanza dall'ingresso formano un breve portico che può è utilizzato per nascondere o riparare il foro di ingresso. La covata è di 4 o 5 uova. L'incubazione dura 14 giorni ed è condivisa alternativamente da entrambi i sessi durante il giorno. I due uccelli stanno insieme nel nido durante la notte. I giovani vengono scaldati fino a 10 giorni e si involano in circa 3 settimane. Sono nutriti da entrambi i genitori per almeno due settimane. Dopo l'involo trascorrono insieme le prime notti nel nido. ALIMENTAZIONE Mangiano semi sia secchi che immaturi, vari tipi di erbacee e amano saltare direttamente su spighe, cespugli, canne ed arbusti di tutti i tipi, in particolare appetiscono il riso. Integrano la dieta con altri alimenti di origine vegetale quali germogli, bacche e frutti. Nella stagione riproduttiva si cibano raramente di alcuni insetti volanti. ALLEVAMENTO IN AMBIENTE CONTROLLATO Di indole piuttosto calmi, alloggiati in una voliera ed alimentati con una miscela di semi misti per esotici, spighe di miglio e panico, del pastone con uova, semi germinati con l’aggiunta di vermi congelati di buffalo o pinkis consigliati nella stagione riproduttiva.

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STANDARD

Nota: STRUTTURA, COLORE, DISEGNO, PIUMAGGIO, ATTITUDINE E PORTAMENTO, CONDIZIONI: considerazioni da valutare in sede di giudizio e che compongono uno standard. Essendo piuttosto simili per i sottogenere appartenenti al genere Lonchura sono riportati tra “REQUISITI GENERALI PER I SOTTOGENERE” è sono in linea di massima puramente indicativi. DISTRIBUZIONE ESSENZIALE DEI PIGMENTI

Corona e nuca: Assenza di pigmento

Becco: Leggermente melanizzato

Dorso: entrambe melanine distribuite, con una predominanza di FEO

Bavetta: Predominanza di EU nera concentrata

Zona pettorale, laterale e fianchi: predominanza di FEO concentrata

Ventre: Predominanza di EU nera concentrata

Ali: entrambe melanine, con predominanza di FEO Zampe: Fortemente melanizzate Codione e coda: predominanza di FEO concentrata Zona anale e sottocoda: Predominanza di EU nera concentrata

Grafico: Norberto A. Nadal

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DISTRETTI CORONA E NUCA BECCO BAVETTA ZONA PETTORALE, LATERALE E FIANCHI VENTRE BASSO VENTRE ZONA ANALE E SOTTOCODA COSCE

DORSO SPALLE ALI CODIONE CODA ZAMPE

PIGMENTI Assenza di pigmenti Leggermente melanizzato Predominanza di eumelanina nera concentrata

Predominanza di feomelanina concentrata Predominanza di eumelanina nera concentrata Predominanza di eumelanina nera concentrata Predominanza di eumelanina nera concentrata Predominanza di eumelanina nera concentrata Melanine disperse, con predominanza di pigmenti feomelanici Melanine disperse, con predominanza di pigmenti feomelanici Entrambe le melanine, con una predominanza di feomelanina Predominanza di feomelanina concentrata Predominanza di feomelanina concentrata Fortemente melanizzate

DISEGNO - Fronte, calotta, guance, nuca/collo in un unico disegno costituiscono una sorta di cappuccio che si stacca nettamente da mento, gola e dorso. - Stacco netto nuca mantello. - Gola formata da una linea che va dal fondo del becco, obliquamente fino al collo interessando la parte alta del petto. - Pezzatura mento gola (bavetta) che si distacca gradualmente dall’alto del petto. - Una chiazza nera dal petto scorre in una linea uniforme fino all'impianto della coda sui fianchi, attorno all'impianto della gamba e sottocoda. - Remiganti marcate da sottili bordi. - Timoniere mediane segnate da sottili bordi.

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DISTRETTI DI VALUTAZIONE DEL DISEGNO

DIMORFISMO SESSUALE La femmina è praticamente identica al maschio ma di tonalità più spenta, difficilmente riscontrabile senza un confronto.

NOMENCLATURE UFFICIALI CLASSICO (ANCESTRALE)

Definisce i soggetti maschi e femmine, classici.

MUTAZIONI IN STUDIO

Definisce i soggetti, maschi e femmine, in tutte le altre mutazioni in fase di studio non ancora standardizzate.

ANALISI DELLE FORME MUTANTI ANCESTRALE o CLASSICO L’Ancestrale (o Classico) è un soggetto con corredo genetico intatto. Nel piumaggio sono espressi i seguenti pigmenti: (EU) eumelanina - (PH) feomelanina. Sia l’eumelanina che la feomelanina sono presenti sia in forma concentrata che distribuita /dispersa.

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©Henk de Vos

©Henk de Vos

Fonte: Henk’s Lonchura Pagina

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DEFINIZIONE DEL CAPPUCINO CALOTTA BIANCA

COLORI E DISEGNI FORMA NOMINALE DISTRETTO

COLORE

FRONTE, CRANIO, OCCIPITE E Fronte, redini, copritrici auricolari bianco camoscio chiaro con NUCA sfumature grigio molto chiaro sulla calotta posteriore, nuca e lati del collo. BECCO Blu grigio chiaro entrambe le mandibole. ZONA DELLE GUANCE Grigiastre. MENTO E GOLA Nero. PETTO E FIANCHI Fianchi marrone castano chiaro e si uniscono a formare una barra marrone attraverso il petto inferiore. VENTRE E PARTE Nero. INFERIORE CORPO DORSO E COPRITRICI ALARI Marrone.

REMIGANTI CODIONE e SOPRA-CODA CALZONI, POSTERIORE VENTRE E SOTTO-CODA ZAMPE UNGHIE

Marrone leggermente più opaco o più grigio sui vessilli esterni. Marrone intenso . Nero. Grigio scuro o grigio blu. Nere.

GIOVANI Testa cannella, più chiara sulle guance, che diventa corno pallido sul mento e sulla gola. Più scuro sul dorso, sfumato di terra d’omgra grezza. Sopraccoda marrone, ali e coda plumbee (scure) bordate di terra ombra grezza o marrone. Becco grigio azzurro chairo, zampe e piedi grigio.

MUTAZIONI IN STUDIO Nota: Non si ha conoscenza di alcuna mutazione.

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CAPPUCCINO DELLA NUOVA IRLANDA (Lonchura forbesi) TASSONOMIA Il Cappuccino della Nuova Irlanda (Lonchura forbesi) SCLATER, 1879 è conosciuto anche come Cappuccino delle Bismarck. Sulla base della morfologia e della distribuzione, forma probabilmente una super specie con il Cappuccino della Nuova Bretagna (L. melaena). Si sa molto poco di questa specie, l’unico dato certo è che è stato elencato da Sibley e Monroe (1990) come conspecifico con il Cappuccino di Hunsteini (L. hunsteini) senza alcun riferimento né adeguata giustificazione. A causa della convergenza cromatica con le sottospecie della L. spectabilis, presenti in Nuova Bretagna e Nuova Guinea, alcuni autori ad ipotizzare una possibile conspecificità fra i due Cappuccini.

Maschio adulto L. forbesi. (Tavola tratta dall’opera “Munias and Mannikins”di Robin Restall)

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DESCRIZIONE

Fonte: da Internet – (L.Pagliei) Misura circa 10 cm di lunghezza, coda compresa. Si tratta di un uccello con testa grande, coda corta e becco massiccio. Per quello che riguarda le colorazioni, testa, sottocoda e basso ventre sono neri. Mantello e copritrici alari da seppia a marronecastano, con tendenza a schiarirsi verso la groppa che a sua volta sfuma da giallo dorato a oro giallastro opaco su codione e coda. Parte inferiore da castano chiaro a camoscio rossastro con un effetto leggermente barrato argenteo sul petto. Becco grigio-nerastro. Gambe e zampe ardesia blu o ardesia.

DISTRIBUZIONE ED HABITAT ARCIPELAGO DI BISMARCK

NEW HANOVER

NEW IRELAND PAPUA NEW GUINEA NEW BRITAIN

AUSTRALIA

Fonte: Estrildid finches of the world – Derek Goodwin 126

New Ireland, arcipelago di Bismarck orientale


Endemico della Nuova Irlanda dove è estesamente distribuito. Si trova dalle pianure di bassa quota fino a 1000 m. d’altitudine. Mostra preferenza per le zone di prateria erbosa sul limitare della foresta pluviale. È un uccello tipico delle colture di canna da zucchero, dove spesso si riproduce e delle risaie dove si nutre danneggiando i raccolti.

BIOLOGIA (Abitudini e comportamento) È un uccello socievole, che oltre a muoversi in coppie, si sposta in gruppi spesso aggregandosi ad altri uccelli come nella parte settentrionale dell’Australia con la Donacola testagrigia (L. flaviprimna) con la quale a volte si ibrida. Nella Nuova Guinea è solito dividere i suoi areali col Cappuccino testa grigia (L. caniceps), anche in questo caso sono stati rinvenuti ibridi tra le due specie. Non si hanno notizie sulla riproduzione di questi uccelli, tuttavia si ha motivo di supporre che essa non differisca sostanzialmente per modalità e tempistiche da quella delle altre specie congeneri.

ALIMENTAZIONE Passa la maggior parte del tempo nutrendosi di semi sia in terra che nell’erba alta. Nutrendosi di semi di graminacee ed altre piante erbacee. Si nutrono inoltre di germogli e bacche.

ALLEVAMENTO IN AMBIENTE CONTROLLATO Dalle varie ricerche non si è avuto nessun riscontro certo in merito.

STANDARD Nota: STRUTTURA, COLORE, DISEGNO, PIUMAGGIO, ATTITUDINE E PORTAMENTO, CONDIZIONI: considerazioni da valutare in sede di giudizio e che compongono uno standard. Essendo piuttosto simili per i sottogenere appartenenti al genere Lonchura sono riportati tra “REQUISITI GENERALI PER I SOTTOGENERE” è sono in linea di massima puramente indicativi.

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DISTRIBUZIONE ESSENZIALE DEI PIGMENTI

DISTRETTI CAPPUCCIO BECCO PETTO, VENTRE E FIANCHI BASSO VENTRE ZONA ANALE E SUB CAUDALI DORSO ALI CODIONE CODA ZAMPE

PIGMENTI Eumelanina nera fortemente concentrata Fortemente melanizzato Feomelanina distribuita/dispersa Predominanza di eumelanina nera concentrata Predominanza di eumelanina nera concentrata Melanine distribuite/sparse, predominanza di feomelanina Eumelanina nera concentrata + feomelanina Feomelanina fortemente concentrata Melanine fortemente concentrate Fortemente melanizzate

DISEGNO - Cappuccio: si estende su tutta la testa, lati del collo, mento gola. - Mantello, dorso, scapolari e groppone: distretti nettamente separati nei toni cromatici da codione e coda. - Copritrici e remiganti finemente bordate. - Petto e ventre fino ai fianchi macchiettati deboli frange argentee con effetto di barratura. - Basso ventre marcato. - Coda: timoniere esterne marcate da filetto o bordature.

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DISTRETTI ESSENZIALI DI VALUTAZIONE DEL DISEGNO

DIMORFISMO SESSUALE

Alcuno, i due sessi sono quasi identici, presumibilmente i maschi sono più grandi con becchi sproporzionalmente più grossi.

NOMENCLATURE UFFICIALI CLASSICO

Definisce i soggetti maschi e femmine, classici.

ALTRE MUTAZIONI IN STUDIO

Definisce i soggetti, maschi e femmine, in tutte le altre mutazioni non standardizzate.

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Fonte: Internet (barraimaging,com.au)

DEFINIZIONE DEL CAPPUCCINO DELLA NUOVA IRLANDA COLORI E DISEGNI FORMA NOMINALE DISTRETTO

COLORE

FRONTE, CRANIO, OCCIPITE E NUCA BECCO ZONA DELLE GUANCE MENTO E GOLA PETTO E FIANCHI VENTRE E PARTE INFERIORE CORPO DORSO E COPRITRICI ALARI REMIGANTI CODIONE e SOPRA-CODA CODA E SOTTO-CODA ZAMPE UNGHIE

Nero. Mandibola superiore ed inferiore grigio scuro..

Nera. Neri. Marrone ruggine chiaro con un motivo a squame nel senso trasversale. Marrone ruggine chiaro con un motivo a squame marrone scuro trasversalmente. Marrone rossastro. Marrone scuro con bordo marrone rossastro. Il codione è di colore bruno rossastro. Il sopraccoda è marrone ruggine con un bordo giallastro. Le timoniere sono di colore marrone scuro con bordo brunorossastro ed il sottocoda è nero. Grigio scuro. Nere

GIOVANI Simile all’adulto, ma con testa e viso bruni con striature camoscio dalla fronte alla nuca, oppure striati di bruno e nerastro (Harten 1925). Parte inferiore color senapre chiara, con sfumatura appena accennata sui fianchi.

FENOTIPI E MUTAZIONI IN STUDIO Nota: Non si ha conoscenza di alcun fenotipo o mutazione in studio.

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CAPPUCCINO DAL BECCO GROSSO (Lonchura grandis) TASSONOMIA E IDENTIFICAZIONE Del Cappuccino beccogrosso (Lonchura grandis SHARPE, 1882) se ne riconoscono quattro sottospecie:  Lonchura grandis grandis, la sottospecie nominale, diffusa nella zona sud-orientale della Papua Nuova Guinea;  Lonchura grandis destructa HARTERT, 1930, diffusa nella zona centro-settentrionale della Nuova Guinea;  Lonchura grandis ernesti STRESEMANN, 1921, diffusa in Papua Nuova Guinea nord-orientale;  Lonchura grandis heurni HARTERT, 1932, diffusa nella porzione orientale della provincia di Papua; Il nome scientifico della specie è dovuto alla taglia lievemente maggiore rispetto a quella raggiunta dalla maggior parte delle specie congeneri. Sulla base della morfologia e della distribuzione, il Cappuccino beccogrosso (L. grandis) probabilmente forma una superspecie con la Donacola della Nuova Bretagna (L. melaena) ed il Cappuccino della Nuova Irlanda (L.forbesi).

24a giovane L.g. grandis; 24b maschio adulto L.g. grandis; 24c maschio adulto L.g. destructa; 24d femmina adulta L.g. desctructa; 24e giovane L.g. heurni; 24f maschio adulto L.g. heurni; 24g maschio adulto L.g. ernesti. (Tavola tratta dall’opera “Munias and Mannikins” di Robin Restall)

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DESCRIZIONE

Misura fino a 12,5 cm di lunghezza, coda compresa. Si tratta di un uccello di dimensioni piuttosto grandi e dall'aspetto massiccio, munito di un becco estremamente forte, robusto, tozzo e di forma conica. Coda corta e testa grande. La colorazione è nera su testa, petto e ventre, mentre i lati della parte inferiore del petto, gran parte dei fianchi, mantello, dorso e copritrici alari castano chiaro. Codione e sopraccoda oro rossastro chiaro, coda oro giallastro. Becco blu grigiastro, gambe e piedi blu grigiastro.

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DISTRIBUZIONE ED HABITAT

Guinea sud orientale, sulla costa meridionale verso ovest fino a Hall Sound e su quella settentrionale fino al fiume Upper Watut.

Fonte: Munias and Mannikins – Robin Restall Poco comune, sedentario, si trova a basse quote a non più di 600 metri in terreni verdeggianti, praterie, giardini, acquitrini, paludi, margini di lagune, campi di riso e canneti, tappeti galleggianti di erba palustre in lagune ed aree allagate (Rand. Rand & Gilliard). BIOLOGIA (Abitudine e comportamento) Conosciuto come mangiatore di semi di erba palustre (Rand), si associa e si sposta singolarmente od in piccoli gruppi compatti attorno alle 20 unità anche durante il periodo riproduttivo. Spesso si uniscono a stormi di altre specie congeneri come il Passero triste (L. tristissima), il Cappuccino testa grigia (L. caniceps) e la Donacola petto castano (L. castaneotorax). Cantano spesso con una notevole varietà di note. Il suono generale è di un tintinnio di note di contatto acute. Il Cappuccino beccogrosso è un uccello diurno, che passa la maggior parte del giorno al suolo alla ricerca del cibo. É stato osservato strappare semi dall’erba Roettboellia exaltata, una specie che cresce fino a 2m di altezza e produce semi grandi come chicchi di riso. Il grande becco della specie non sembra essersi evoluto in risposta a un comportamento alimentare specializzato o a una particolare fonte di cibo. Il suo comportamento alimentare sembra essere poco diverso da quello del Cappuccino pettobianco (L. spectabilis), un uccello grande quasi la metà, pertanto l’origine del suo grosso becco è probabilmente da mettere in relazione a spinte evolutive mediate da preferenze sessuali (R.Restall). I Cappuccini beccogrosso sono in grado di nidificare durante tutto l'arco dell'anno, prediligendo tuttavia, come la maggior parte dei congeneri, la fine della stagione delle piogge per dare il via all'evento riproduttivo. La fase di corteggiamento consiste in una specie di inseguimento rituale. La coppia va avanti ed indietro, gira e rigira finché il maschio si ferma su un ramo in posizione molto eretta, testa tenuta alta becco spalancato senza alcun movimento della testa o del corpo; se la femmina è recettiva si avvicina mettendosi al fianco si inclinerà in avanti in una posizione quasi orizzontale e girando la coda verso il maschio consentirà l’accoppiamento. 133


Il nido viene costruito nell’erba bassa dalle foglie spesse, in arbusti o alle estremità dei rami di cespugli od alberi, può capitare che su un piccolo appezzamento o una singola pianta siano presenti più nidi. Il nido ha forma di fiasco adagiato su un fianco, costruito con larghi fili d’erba secca e rivestito all’interno con soffici capolini e pannocchie (da cui i semi sono stati rimossi) nonché fini radichette. La sua costruzione è principalmente a carico del maschio, la femmina vi depone 3-5 uova che vengono incubate alternatamente per 13-14 giorni dalla coppia. Anche la cura dei pulli è a carico di entrambi i genitori. I piccoli, implumi e ciechi alla nascita, con le marcature del palato a ferro di cavallo tipico delle Lonchura (Rudiger 1981), si involano in tre settimane e si nutrono indipendentemente entro due settimane dall’involo. I piccoli continuano ad appollaiarsi nel nido per alcune notti dopo l’involo prima di allontanarsene definitivamente. Nelle aree allagate della regione del fiume Indenburg, da marzo a maggio, e possibile rinvenire dei nidi sui materassi galleggianti di erba palustre Rand (1942). ALIMENTAZIONE Si tratta di uccelli granivori, che grazie al fortissimo becco sono in grado di frantumare una vasta gamma di piccoli semi, prediligendo semi ancora immaturi e quelli appena germogliati, integrano inoltre la propria dieta con materiale di origine vegetale (germogli, frutta e bacche) e, talvolta di piccoli insetti. Appetisce anche semi dalla canna da zucchero selvatica Saccharum robustrum ed anche semi di erbe Cyperus e Brachiaria (Baptista i litt.). Usa afferrare una spiga con le zampe per poi far scorrere il becco lungo lo stelo dalla base alla punta, raccogliendo diversi semi morbidi durante questa operazione. ALLEVAMENTO IN AMBIENTE CONTROLLATO Il Cappuccino becco grosso, molto raro in passato, negli ultimi anni grazie all’opera iniziale di allevatori tedeschi sta vivendo un momento felice, con una buona diffusione negli allevamenti di tutta Europa. La riproduzione in cattività, anche in purezza non sembra essere particolarmente complicata (E. Ciccarelli). Sistemati in gabbie o voliere, alimentati con misto semi per esotici integrato con pastone e sali minerali è possibile avere un buon successo riproduttivo.

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Due pulcini a 20 giorni di vita

Coppia di giovani Fonte: Allevamento e foto di Enea Ciccarelli

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STANDARD

Nota: STRUTTURA, COLORE, DISEGNO, PIUMAGGIO, ATTITUDINE E PORTAMENTO, CONDIZIONI: considerazioni da valutare in sede di giudizio e che compongono uno standard. Essendo piuttosto simili per i sottogenere appartenenti al genere Lonchura sono riportati tra “REQUISITI GENERALI PER I SOTTOGENERE” è sono in linea di massima puramente indicativi. DISTRIBUZIONE ESSENZIALE DEI PIGMENTI

DISTRETTI CAPPUCCIO BECCO PETTO FIANCHI VIENTRE BASSO VENTRE CALZONE COSCE

DORSO

PIGMENTI Eumelanina nera + feomelanina. Melanine fortemente concentrate Leggermente melanizzato Eumelanina nera + feomelanina. Melanine fortemente concentrate Eumelanina nera + feomelanina. Melanine fortemente concentrate Eumelanina nera + feomelanina. Melanine fortemente concentrate Eumelanina nera concentrata Eumelanina nera concentrata Eumelanina negra concentrada Melanine distribuite / disperse, con predominanza di pigmenti feomelanici

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SPALLE ALI CODIONE CODA ZAMPE

Melanine distribuite / disperse, con predominanza di pigmenti feomelanici. Eumelanina nera concentrata verso le estremità e il lato interno della piuma, in contrasto con la feomelanina Melanine fortemente concentrate, con una predominanza di feomelanina Melanine fortemente concentrate, con una predominanza di feomelanina Fortemente melanizzate

DISEGNO - Cappuccio: si estende su tutta la testa, lati del collo, mento gola. - Copritrici primarie e remiganti con ampi bordi sulle terziarie. - Bordi/filetti su groppone e sopraccoda. - Bordi/filetti sulla coppia centrale delle timoniere. - Piccola macchia sui fianchi ed ai lati posteriori del petto.

DISTRETTI DI VALUTAZIONE DEL DISEGNO

DIMORFISMO SESSUALE La femmina ha il piumaggio molto simile a quello del maschio ma ha una struttura leggermente più piccola e più corta. 137


Coppia di adulti - Allevamento e foto di Enea Ciccarelli

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NOMENCLATURE UFFICIALI CLASSICO

Definisce i soggetti maschi e femmine, classici.

ALTRE MUTAZIONI IN STUDIO

Definisce i soggetti, maschi e femmine, in tutte le altre mutazioni non standardizzate.

©Henk de Vos

©Piet Onderdelinden

Fonte: Albert Zomer - COM 139


DEFINIZIONE DEL CAPPUCCINO BECCO GROSSO COLORI E DISEGNI FORMA NOMINALE DISTRETTO

COLORE

FRONTE, CRANIO, OCCIPITE E NUCA BECCO ZONA DELLE GUANCE

Nero.

MENTO E GOLA PETTO E FIANCHI

Neri. Marrone ruggine chiaro con un motivo a squame nel senso trasversale. Marrone ruggine chiaro con un motivo a squame marrone scuro trasversalmente. Marrone rossastro. Marrone scuro con bordo marrone rossastro. Il codione è di colore bruno rossastro. Il sopraccoda è marrone ruggine con un bordo giallastro. Le timoniere sono di colore marrone scuro con bordo brunorossastro ed il sottocoda è nero. Grigio scuro. Nere

VENTRE E PARTE INFERIORE CORPO DORSO E COPRITRICI ALARI REMIGANTI CODIONE e SOPRA-CODA CODA E SOTTO-CODA ZAMPE UNGHIE

Mandibola superiore ed inferiore grigio scuro..

Nera.

GIOVANI Simile all’adulto, ma con testa e viso bruni con striature camoscio dalla fronte alla nuca, oppure striati di bruno e nerastro (Harten 1925). Parte inferiore color senapre chiara, con sfumatura appena accennata sui fianchi.

MUTAZIONI IN STUDIO

Nota: Non si ha conoscenza di alcuna mutazione.

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CAPPUCCINO DI HUNSTEINI (Lonchura hunsteini) TASSONOMIA Dei Cappuccino di Hunstein (Lonchura hunsteini FINSCH, 1886) se ne riconoscono due sottospecie:  Lonchura hunsteini hunsteini, la sottospecie nominale, endemica della Nuova Irlanda;  Lonchura hunsteini nigerrima ROTHSCHILD & HARTERT, 1899, endemica di Nuova Hannover; Un tempo gli esemplari diffusi sull'isola di Pohnpei venivano ascritti ad una terza sottospecie, Lonchura hunsteini minor, mentre attualmente si tende a considerarli come parte della sottospecie nominale. Allo stesso modo, la sottospecie nigerrima viene considerata da alcuni autori come una specie a sé stante, col nome di Lonchura nigerrima. La forma dell'isola di New Hannover è talvolta considerata una specie separata. L nigerrima (Wolters 1979. Sibley e Monroe 1990). Il nome scientifico della specie venne scelto in omaggio al naturalista tedesco Carl Hunstein (1843 – 1888).

29a femmina adulta di L.h. hunsteini; 29b maschio adulto di L.h. hunsteini; 29c maschio adulto di L.h. minor; 29d maschio adulto di L.h. nigerrima; 29e giovani di L.h. hunsteini; 29f giovane di L.h. nigerrima. (Tavola tratta dall’opera “Munias and Mannikins” di Robin Restall)

141


DESCRIZIONE

Fonte: da Internet: (20+) Facebook Misura circa 9–10 cm di lunghezza, coda compresa. Si tratta di un uccello di piccole dimensioni, tozzo, robusto, munito di un forte becco di forma conica. Il suo colore è in prevalenza nero con un cappuccio dalle picchiettature grigio argenteo concentrate nella zona superiore della testa, il codione e le penne centrali della coda sono di colore rosso-oro o rosso-arancio, zampe e piedi sono nerastri, il becco è grigio-nerastro.

DISTRIBUZIONE ED HABITAT

Endemico della Nuova Irlanda e di Nuova Hannover, due isole ad est della Nuova Guinea: questo uccello è stato inoltre introdotto negli anni venti sull'isola di Ponape, nel gruppo delle Isole Caroline, in Micronesia.

Fonte: Estrildid finches of the world – Derek Goodwin

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Scarso o comune a livello locale, lo si può osservare nelle pianure sul limitare della foresta, dove predilige zone erbose aperte di bassa quota fino a 1000 m d’altitudine. A New Hannover è presente nell’erba alta della al limitare della giungla (Finsch).

BIOLOGIA (Abitudine e comportamento) Si tratta di uccelli diurni, che vivono in piccoli gruppi. Passano la maggior parte del giorno al suolo alla ricerca di cibo costituito da semi di graminacee. È presente lungo i bordi delle strade, nei campi erbosi e nelle aree coltivate dove è considerato un importante parassita agricolo per i notevoli danni alle coltivazioni (Pratt et al. 1987). Presumibilmente sedentario, negli spostamenti emette un richiamo di contatto stridulo e talvolta flautato. Non si conoscono le sue abitudini comportamentali e riproduttive, tuttavia si ritiene che essa non differisca significativamente per dinamiche e tempistica da quella delle altre specie congeneri.

ALIMENTAZIONE Il Cappuccino di Hunstein è un uccello principalmente granivoro, che grazie al forte becco riesce ad avere ragione di una gran varietà di piccoli semi, di graminacee e germogli vari.

ALLEVAMENTO IN AMBIENTE CONTROLLATO Non si riscontrano notizie in merito.

STANDARD Nota: STRUTTURA, COLORE, DISEGNO, PIUMAGGIO, ATTITUDINE E PORTAMENTO, CONDIZIONI: considerazioni da valutare in sede di giudizio e che compongono uno standard. Essendo piuttosto simili per i sottogenere appartenenti al genere Lonchura sono riportati tra “REQUISITI GENERALI PER I SOTTOGENERE” è sono in linea di massima puramente indicativi.

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DISTRIBUZIONE ESSENZIALE DEI PIGMENTI

DISTRETTI

TESTA GUANCIA BECCO

MENTO E PETTO FIANCHI VENTRE ZONA ANALE/CLOACA E SOTTOCODA

DORSO ALI CODIONE

CALZONE CODA ZAMPE

PIGMENTI Eumelanina nera concentrata al centro della piuma e quasi nessuna presenza di melanina alla periferia Eumelanina nera concentrata con leggere aree depigmentate Fuertemente melanizado Melanine fortemente concentrate, con effetto di rifrazione violaceo Melanine fortemente concentrate, con effetto di rifrazione violaceo Melanine fortemente concentrate, con effetto di rifrazione violaceo Melanine fortemente concentrate, con effetto di rifrazione violaceo Melanine fortemente concentrate, con effetto di rifrazione violaceo Melanina concentrata Feomelanina fuertemente concentrata Eumelanina nera concentrata con leggere aree depigmentate Melanine fortemente concentrate Fortemente melanizzate

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DISEGNO - Effetto screziato fronte, vertice e nuca. - Guance e copritrici auricolari con macchiette distanziate tra loro. - Copritrici e remiganti con bordi. - Bordi/filetti delle timoniere. - Mezzelune al vertice delle penne della gola, del petto e dei fianchi.

DISTRETTI ESSENZIALI DI VALUTAZIONE DEL DISEGNO

DIMORFISMO SESSUALE Simile al maschio ma meno nera, sopraccoda colore cannella brillante, fianchi talvolta macchiettati di bianco.

NOMENCLATURE UFFICIALI

CLASSICO

Definisce i soggetti maschi e femmine, classici.

ALTRE MUTAZIONI IN STUDIO

Definisce i soggetti, maschi e femmine, in tutte le altre mutazioni non standardizzate.

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ANALISI DELLE FORME MUTANTI

ANCESTRALE O CLASSICO

L’Ancestrale (o Classico) è un soggetto con corredo genetico intatto. Nel piumaggio sono espressi i seguenti pigmenti: (EU) eumelanina - (PH) feomelanina. Sia l’eumelanina che la feomelanina sono presenti sia in forma concentrata che distribuita /dispersa.

R.A.O.B. - Belgique

DEFINIZIONE DEL CAPPUCCINO DI HUNSTEIN COLORI E DISEGNI FORMA NOMINALE DISTRETTO

COLORE

FRONTE, CRANIO, OCCIPITE E NUCA BECCO ZONA DELLE GUANCE

Grigio chiaro o grigio argento con centri delle penne neri o grigio scuro che conferiscono un effetto screziato. Nero o nero grigiastro.

MENTO E GOLA PETTO E FIANCHI

Neri. Nero carbone con motivo a mezzelune chiare (in muta parziale).

VENTRE E PARTE INFERIORE CORPO DORSO E COPRITRICI ALARI REMIGANTI CODIONE e SOPRA-CODA

Nero carbone.

CODA E SOTTO-CODA ZAMPE UNGHIE

Grigio scuro con alcune macchiette bianche distanziate tra loro. Redini nero corvino.

Nero carbone. Marrone nerobruno con bordi più chiari o grigio scuro. Codione marrone-castano intenso. Sopraccoda giallo oro rossastro fino alle timoniere centrali. Nero brunastro Nerastre. Nere

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GIOVANI Parte superiore interamente color ruggine, più caldo su sopraccoda e copritrici superiori, dal groppone alla coda marroncino con una sfumatura gialla sui bordi delle penne. Parti inferiori camoscio, ventre giallo senape.

FENOTIPI O MUTAZIONI IN STUDIO Nota: Non si ha conoscenza di alcuna mutazione.

DESCRIZIONE DELLE SOTTOSPECIE

Lonchura hunsteini hunsteini

Nome scientifico precedente: Donacicola hunsteini Finsch, 1886, Ibis, p.1, pl. Distribuzione: distretto di Kaveing, New Ireland settentrionale, arcipelago di Bismarck orientale. Sottospecie nominale

Lonchura hunsteini minor

Nome scientifico precedente: Munia hunsteini minor. Yamashina. 1931. Dobuts. Zasshi. p.600. Adulto: le copritrici della groppa e della coda superiore sono più scure che su L. h. hunsteini e potrebbe esserci qualche piccola smerlatura sui fianchi; altrimenti è simile.

Lonchura hunsteini nigerrima

Nomi scientifici precedenti: Munia nigerrima. Rothschild e Hartert. 1899. Ornith.Monatsb. 7. p.139. Lonchura nigerrima-Sibley e Monroe. 1990. Distribuzione: New Hannover, parte dell’Arcipelago di Bismarck ed introdotta a Ponape (isole Caroline), Micronesia). Adulto: l'intera testa, la schiena, la parte bassa della schiena ed il petto sono neri corvino. Il ventre ed i fianchi sono neri con bordi da camoscio a grigio chiaro sulle penne, o solo sulle punte. Le copritrici del sottocoda sono nere. Le ali sono marrone scuro. Il codione, le copritrici superiori ed i bordi larghi della coda sono quasi rosso-arancio. Il becco è grigio scuro, leggermente più chiaro alla base della mandibola inferiore. Le zampe e i piedi sono neri o ardesia. Femmina adulta simile al maschio, ma è più nettamente barrata e striata di camoscio nella parte inferiore. 147



CAPPUCCINO TESTABIANCA (Lonchura maja) TASSONOMIA Il Cappuccino testabianca (Lonchura maja LINNEO, 1766) caratterizzato dalla testa bianca o chiara, per la struttura fisica e per la disposizione cromatica, nei paesi anglofoni viene soprannominato “uccello sigaro”, infatti si dice che dia l’impressione di un sigaro parzialmente fumato. L'unica possibile confusione è con la Lonchura ferruginosa (Cappuccino dalla gola nera o Cappuccino calotta bianca) su Giava e Bali, ma quest'ultima ha mento, gola e petto nero di colore nero. Eventuali spostamenti della Lonchura pallida (Cappuccino testa chiara) a Bali potrebbero creare confusione ma il ventre da scuro a nero sulla L. maja (Cappuccino testabianca) lascia pochi dubbi. I giovani di tutte e tre queste specie sono indistinguibili. Il giovane della L. maja è anche molto simile al giovane della L. punctulata (Domino). Le due specie si affollano insieme nelle risaie. Nel Vietnam del sud la L. maja (Cappuccino testa bianca) si ibrida con la L. atricapilla (Cappuccino testanera) e anche in questo caso i giovani sono praticamente indistinguibili. Monotipica sebbene alcuni esperti abbiano descritto due sottospecie: • Lonchura maja maja, sottospecie nominale, diffusa in Malesia, Sumatra, Bali e Java. • Lonchura maja vietnamensis, RESTALL 1995, diffusa nella Thailandia peninsulare meridionale.

22a maschio adulto del secondo anno di L.m. maja; 22b maschio adulto del primo anno di L.m. maja; 22c femmina adulta di L.m. maja; 22d maschio adulto di L.m. vietnamensis; 22e giovane di l.m. maja. (Tavola tratta dall’opera “Munias and Mannikins” di Robin Restall) 148


DESCRIZIONE

Misura circa 12 cm, compresa la coda. Si tratta di un uccelletto dall'aspetto robusto, caratterizzato dalla presenza di un forte becco tozzo e di forma conica. Sulla testa è presente un cappuccio di colore bianco-crema che si estende fino al collo ed al petto, dove sfuma nel bruno. Corpo bruno rossastro, ventre e copritrici sottocoda nero. Codione e penne superiori della coda castano scuro brillante. Becco azzurro grigiastro. Zampe e piedi grigio scuro/grigio bluastro.

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DISTRIBUZIONE ED HABITAT

Thailandia peninsulare meridionale (Siam), penisola Malese, Penang, Singapore, Sumatra, Simalur, Nias, Java e Bali.

Fonte: Munias and Mannikins – Robin Restall Piuttosto adattabile, frequenta luoghi erbosi, terreni incolti, aree coltivate e giardini, canneti ed acquitrini. A Sumatra si trova in aperta campagna con praterie, risaie, coltivazioni e orti. Dal livello del mare, fino a 1.500m. (van Marie & Vous 1988). È molto comune, spesso in grandi stormi con le Lonchura punctulata (Domino) ed altre specie, nelle risaie in maturazione (van Marie & Vous 1988).

BIOLOGIA (Abitudine e comportamento) É una specie socievole, che si raduna in gran numero per nutrirsi nelle risaie. A Giava è spesso visto in stormi di migliaia di uccelli del primo anno, frammisto a Domino (L. punctulata), vagare in cerca di cibo, soprattutto nelle zone coltivate a riso in maturazione. In altri periodi è abbastanza sedentario. Durante gli spostamenti per tenersi costantemente in contatto emettono delle note forti e penetranti ripetute rapidamente. Comunemente in coppia durante la riproduzione avviene normalmente dopo la stagione delle piogge, ma può avvenire in qualsiasi momento dell'anno se il tempo e l'approvvigionamento alimentare sono appropriati. Sebbene il Cappuccino testa bianca nidifichi nelle vicinanze di altri della loro stessa specie, o di altri cappuccini e tessitori, non è un nidificante coloniale. Il corteggiamento costituito dalla tipica canzone inizia con il collo allungato, la testa leggermente inclinata verso il basso e girata da un lato all'altro. I fianchi e le penne del ventre sono alquanto eretti e la coda è distesa. La femmina lo raggiunge ponendoglisi accanto. Entrambi si pavoneggiano e si riordinano le piume come se si fossero lavati. Alla fine la femmina si accovaccia spostando la coda da un lato per far sì che avvenga la copula. Il nido è posto in un cespuglio, albero basso o ciuffo d'erba. Di solito a non più di un metro dal suolo fra cespugli od alberi, ma a volte alto nella chioma di una palma di Betel (Madoc). 150


È tondeggiante. di solito costruito in gran parte di fili d’erba, steli di altre piante, foglie di bambù e altre foglie lunghe, con all’interno fibre più fini, radichette e materiali simili. L'ingresso è a lato con un portico inclinato verso il basso costituito dai più lunghi rivestimenti interni che fanno da tetto. Entrambi i sessi partecipano alla costruzione, sembra che solo il maschio porti il materiale al nido. Entrambi gli uccelli incubano le uova (da 3 a 7) alternativamente di giorno, mentre entrambi pernottano nel nido. L'incubazione dura di solito 13/15 giorni. I giovani si involano in circa tre settimane.

ALIMENTAZIONE Predilige il riso quando è morbido e non ancora completamente maturo. Si accalca sulle stoppie per nutrirsi di vari semi di erbe selvatiche. Si nutre sia a terra che nella vegetazione. I giovani in particolare prediligono semi verdi di Poa annua e Miglio (Panicum miliaceum, L.). Probabilmente prende alcuni invertebrati (Gocht).

ALLEVAMENTO IN AMBIENTE CONTROLLATO Molto docile e calmo si è riprodotto, seppure con difficoltà, in piccole gabbie da cova (40x30x30), alimentato con spighe di panico ammollato, semi prativi, pastoncino secco. Tuttavia tenendo conto della scarsità dei tentativi in purezza è frequente l’utilizzo di Passeri del Giappone come balie.

Siegfried Kirschke (in litt.): “ho avuto particolare successo con loro confermando tra l’altro la mia teoria che l'accoppiamento avviene naturalmente mentre gli uccelli sono ancora nel piumaggio giovanile. Se diversi giovani uccelli vengono tenuti insieme e le coppie possono legare, si affiateranno molto bene e si riprodurranno facilmente. Normalmente si allevo con una dieta composta da soli semi e cibo verde, il cibo verde è particolarmente importante. Normalmente non mostrano alcun interesse per gli insetti”.

STANDARD Nota: STRUTTURA, COLORE, DISEGNO, PIUMAGGIO, ATTITUDINE E PORTAMENTO, CONDIZIONI: considerazioni da valutare in sede di giudizio e che compongono uno standard. Essendo piuttosto simili per i sottogenere appartenenti al genere Lonchura sono riportati tra “REQUISITI GENERALI PER I SOTTOGENERE” è sono in linea di massima puramente indicativi.

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DISTRIBUZIONE ESSENZIALE DEI PIGMENTI

DISTRETTI CAPPUCCIO BECCO

PETTO FLANCHI VENTRE BASSO VENTRE CALZONE COSCE

DORSO SPALLE ALI CODIONE CODA ZAMPE

PIGMENTI Quantità più bassa possibile di melanine Leggermente melanizzato Eumelanina nera + feomelanina. Melanine fortemente concentrate Disegno formato da eumelanina nera concentrata Disegno formato da eumelanina nera concentrata Eumelanina negra concentrada Eumelanina negra concentrada Eumelanina negra concentrada Melaninas dispersas, con predominancia de pigmentos feomelánicos Melaninas dispersas, con predominancia de pigmentos feomelánicos Eumelanina nera + feomelanina, entrambe concentrate. Eumelanina nera + feomelanina, entrambe concentrate. Eumelanina nera + feomelanina, entrambe concentrate. Melanizzate

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DISEGNO - Fronte, calotta, guance, nuca/collo in un unico disegno costituiscono una sorta di cappuccio che si distacca nettamente da mento, gola e dorso. - Stacco netto nuca mantello. - Gola formata da una linea che va dal fondo del becco, obliquamente fino al collo interessando la parte alta del petto. - Pezzatura mento-gola (bavetta) che si distacca gradualmente dall’alto del petto. - Una chiazza nera dal petto scorre in una linea uniforme fino all'impianto della coda sui fianchi, attorno all'impianto della gamba e sottocoda. - Remiganti marcate da sottili bordi. - Timoniere mediane segnate da sottili bordi.

DISTRETTI DI VALUTAZIONE DEL DISEGNO

DIMORFISMO SESSUALE

Il dimorfismo sessuale è praticamente inesistente. A parità d'età, il cappuccio nelle femmine appare di tonalità più chiara o più opaca con una sfumatura color senape sulla testa, tuttavia si tratta di un dato molto suscettibile a variazioni individuali di tonalità ed estensione.

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Coppia L. Maja – Allevamento e foto: Enea Ciccarelli e Claudio Durando

NOMENCLATURE UFFICIALI CLASSICO (ANCESTRALE)

Definisce i soggetti maschi e femmine, classici.

MUTAZIONI IN STUDIO: -ROSSO-BRUNO -INO

Definisce i soggetti, maschi e femmine, in tutte le altre mutazioni in fase di studio non ancora standardizzate.

ANALISI DELLE FORME MUTANTI

ANCESTRALE o CLASSICO

L’Ancestrale (o Classico) è un soggetto con corredo genetico intatto. Nel piumaggio sono espressi i seguenti pigmenti: (EU) eumelanina - (PH) feomelanina. Sia l’eumelanina che la feomelanina sono presenti sia in forma concentrata che distribuita /dispersa.

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©Henk de Vos

Fonte: Henk’s Lonhura Pagina

DEFINIZIONE DEL CAPPUCCINO TESTABIANCA COLORI E DISEGNI FORMA NOMINALE DISTRETTO

FRONTE, CRANIO, OCCIPITE E NUCA (cappuccio) BECCO ZONA DELLE GUANCE MENTO E GOLA PETTO E FIANCHI VENTRE E PARTE INFERIORE DEL CORPO DORSO e COPRITRICI ALARI REMIGANTI CODIONE e SOPRA-CODA CODA, SOTTO-CODA ZAMPE UNGHIE

COLORE

Bianco, la nuca è velata da un leggero riflesso bruno. Mandibole grigio argenteo. Bianco Bianco, la gola è velata da un leggero riflesso bruno. Il petto è nero, i fianchi bruno marrone scuro. Nero. Il dorso è marrone brunastro scuro, le ali marrone. Marrone nerastro. Un marrone brunastro più chiaro rispetto al dorso e alle copritrici. Le timoniere sono bruno-nere con bordo marrone, il sottocoda è nero. Grigio ardesia. Nere

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GIOVANI Cappuccio (testa, faccia, nuca) grigio sabbia chiaro, parte superiore rossiccio brunastro chiaro con groppone sopraccoda e coda bruno saturo e parti inferiori giallo senape, becco e zampe decisamente scure.

FENOTIPI O MUTAZIONI

Mutazione da definire

Probabilmente BRUNA Contattato l'allevatore riferisce che è “nato spontaneamente da due colori selvatici”. EREDITÁ: Presumibilmente legato al sesso recessivo (fonte Henk de Vos che ha fotografato il soggetto).

Fenotipicamente: Presenta un colore generale marrone caldo per effetto della parziale melanizzazione della eumelanina nera che appunto rimane bruna lasciando inalterata la carica pheomelanica. Tutti i disegni devono rimanere ben marcati e il colore rosso della testa si presenta più chiaro, arancio, per effetto della mancanza della componente eumelanica nera.

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Allo stato attuale il Cappuccino testabianca è interessato dalle mutazioni in studio, Rosso-bruno traslata dal Passero del Giappone. ROSSO-BRUNO Il fattore rosso, di eredità autosomica recessiva, allelico al fattore moka, provoca l'inibizione dell'eumelanina, lasciando intatta la feomelanina. Questa varietà dovrebbe esprimere nel piumaggio una forte saturazione di feomelanina con un tono molto caldo.

Fonte: Henk’s Lonhura Pagina

INO Eredità recessiva legata al sesso. La mutazione è caratterizzata dalla sparizione totale della eumelanina nera e della feomelanina, ma con una presenza parziale della eumelanina bruna. EU nera inibizione totale. EU bruna parziale. FEO inibizione totale.

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Mutazione ino Allevamento e foto: Enea Ciccarelli e Claudio Durando

Allevamento e foto: Enea Ciccarelli e Claudio Durando

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DESCRIZIONE DELLE SOTTOSPECIE

Lonchura maja maja

Altri nomi scientifici: Loxia maja, Linneo, 1766, Syst. Naz. ed. 12, 1, p.301. Loxia leiicocephala, Raffles, 1822. Munia maja zapercna, Oberholser, 1926. Munia maja simalurensis, Oberholser, 1926. Distribuzione: penisola Malese, Sumatra, Bali, Java. Sottospecie nominale

Lonchura maja vietnamensis

Nome scientifico: Lonchura maja vietnamensis, Restall, 1995, Bull. Brit. Orno. Club., 115 (3), 140-157 Distribuzione: Thailandia peninsulare meridionale Adulto maschio: dalla fronte alla nuca bruno chiaro, il mento e le copritrici auricolari beige, sopracciglio, redini e la parte al disotto dell’occhio bianco sporco. Il dorso e le ali sono marrone bruciato (caldo). La parte bassa del sopraccoda è rosso marrone molto scuro. La coda è marrone scuro bordata di mogano sulle penne centrali. Il petto è bruno cannella. I fianchi castano, quasi terra di Siena bruciata che si uniscono alle copritrici del sopraccoda a livello dei fianchi inferiori. Le copritrici sotto le ali sono cannella chiaro. Le cosce sono nere. Dal centro del basso petto alle copritrici del sottocoda è nero opaco. Il becco è grigio-azzurro chiaro. Le zampe ed i piedi sono grigio-violacei con grosse squame nerastre. Femmina: cappuccio più chiaro, mantello, dorso ed ali terra d’ombra bruciata. Codione fino alla coda rosso marrone saturo con filetti su sopraccoda e remiganti centrali. Gola al petto fulvo scuro, quasi bruno oliva. Fianchi marrone, dal centro del petto alle copritrici del sottocoda nero. Becco blu grigio chiaro, zampe e dita grigio violaceo.

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CAPPUCCINO TRICOLORE (Lonchura malacca) TASSONOMIA Il Cappuccino tricolore (Lonchura malacca LINNEO, 1766) è stato classificata da Linneo nel suo Systema Naturae come Loxia malacca, sottintendendone una parentela col Crociere nostrano. Successivamente la specie è stata poi spostata nel genere Lonchura. In passato venivano descritte numerose sottospecie, fra cui il Cappuccino testa nera (Lonchura malacca atricapilla) ed il Cappuccino calotta bianca (Lonchura malacca ferruginosa), attualmente però, questi due forme vengono considerate come specie a sé stanti (maggiormente legate l'una all'altra a livello filogenetico di quanto non lo siano al Cappuccino tricolore), le restanti sottospecie di Cappuccino tricolore sono state accorpate al Cappuccino testanera, pertanto questa specie si presenta come monotipica, formando molto probabilmente una superspecie col Cappuccino testa nera ed il Cappuccino calotta bianca. Il nome scientifico della specie venne scelto da Linneo in quanto gli esemplari da analizzare pervenutigli erano provenienti dalla Malaysia, ai tempi identificata con la città di Malacca. Nota: Segnalate sette ssp: L.m. atricapilla, L.m. batakana, L.m. deignani, L.m. formosana, L.m. jagori, L.m. rubronigra, L.m. sinensis, già ascritte alla ssp. Cappucino testanera (Lonchura a. atricapilla).

18a adulto di L. malacca; 18b adulto di L. malacca; 18c adulto di L. malacca; 18d adulto di L. malacca. (Tavola tratta dall’opera “Munias and Mannikins” di Robin Restall) Nota: Non risultano sottospecie, tuttavia si riscontrano quattro fenotipi diversi (varianti): - variante dall’India e Sri Lanka (18a); - variante che presenta bordi irregolari ai fianchi bianchi (18b); - variante con bordi marroni fino alle piume bianche del petto e dei fianchi possono essere su fondo bianco o cannella chiaro (18c); - variante con petto e fianchi cannella. La saturazione del colore cannella può variare da un individuo all'altro o all'interno di singole popolazioni di uccelli normali (fenotipo classico) (18d). 160


DESCRIZIONE

Fonte: Henk’Lonchura Pagina Misura circa 12 cm, compresa la coda. Il cappuccino tricolore è un uccello di taglia media dall'aspetto robusto e dal caratteristico forte becco, di forma tozza e conica, con il nero presente sotto forma di cappuccio sulla testa, su sottocoda e sulla porzione centrale del ventre; dorso, ali, codione e coda castano; basso del petto e fianchi bianchi contrastanti, con ventre e copritrici del sottocoda nero. È improbabile che l'adulto venga scambiato per un altro cappuccino, in particolare il Passero striato (Lonchura striata) dal quale si distingue nettamente per il groppone bianco.

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DISTRIBUZIONE ED HABITAT

Occupa un areale piuttosto vasto che comprende India peninsulare e isola di Sri Lanka, sud-est asiatico (Birmania, Indocina, penisola Malese, Filippine, Sumatra nord-orientale, Borneo e Celebes), oltre alla Cina meridionale e a Taiwan.

Fonte: Estridid finches of the world – Derek Goodwin Abita zone erbose umide ai margini delle paludi, i canneti le aree coltivate a cereali, in particolare riso, frequenta le piantagioni di canna da zucchero e le boscaglie, predilige anche le zone di collina fino a 2100m.

BIOLOGIA (Abitudine e comportamento) È molto gregario, si raduna in stormi fino a 40 o 50 uccelli. Più spesso si vedono piccoli gruppi familiari. Frequenta le aree dove crescono le erbe alte, come i campi di canna da zucchero e altre alte colture che si trovano in terreni paludosi (Baker 1926). È un assiduo frequentatore delle risaie e può diventare un parassita se in grandi stormi scendono sui raccolti. Nel sud dell'India, sembra associarsi al Tessitore striato (Ploceus manyar) (Betts, in Ali & Ripley 1987). Quest'ultima specie è anche un uccello delle paludi e dei canneti, in cui nidifica in piccole colonie di tre o quattro coppie insieme. Una o due coppie di Cappucino tricolore (L. malacca) possono attaccarsi alla colonia dei tessitori, volando e appollaiandosi sui nidi, che sono magnificamente e fortemente intrecciati tra le canne. Si riproducono spesso tra i Tessitori, ma non è registrato se venga utilizzerato un nido di tessitori abbandonato o incompleto. È noto che il Cappuccino testabianca (L. maja), strettamente imparentato, usa nidi di tessitori (Restall 1994b) e che il Cappuccino tricolore in cattività si nidifica in nidi intrecciati artificiali, quindi è possibile che lo faccia. Secondo Ali & Ripley (1987) si pastura al suolo, ma quando viene disturbato in volo ondulato e disordinato il gruppo si rifugia sulle cime degli alberi, per poi discenderne con circospezione alla spicciolata, in due o tre individui alla volta per riprendere a nutrirsi tra le erbe. Oberg (1975) descrive il Cappuccino tricolore come una specie "a distanza", che cioè quando si appollaia mantiene dai suoi consimili una distanza di circa 2 cm. Tuttavia può capitare che alcuni uccelli, occasionalmente, si posano a contatto l’uno con l’altro (R.Restall). A differenza delle altre specie del genere Lonchura, che sono generalmente stanziali, i Cappuccini tricolore compiono spostamenti anche di una certa entità, seguendo i monsoni.

162


Il Cappuccino tricolore è un uccello originale per la “danza e per il canto”, infatti è popolare ed allevato in gran parte dell’India a causa della originalità della sua esibizione e canzone. Questi uccelli sono in grado di riprodursi durante tutto l'arco dell'anno, tuttavia possono essere osservati picchi riproduttivi in concomitanza con la fine della fase monsonica.

Un nido fra la vegetazione. Fonte: Wikipedia da Internet

Nella fase del corteggiamento il maschio, dopo aver volato con un filo d'erba nel becco, si appollaia accanto a una femmina e, lasciando cadere la pagliuzza, inizia la sua performance con un movimento avanti e indietro che diventa abbastanza frenetico. Nella postura è eretto, la testa abbassata, il becco aperto e le penne del collo e del ventre sollevate. La canzone sembra essere il risultato del corteggiamento, ma è molto silenziosa per le orecchie umane. Se la femmina è ricettiva si abbasserà in una posizione quasi orizzontale con la testa e la coda leggermente rivolte verso il maschio che la corteggia. Il maschio si sporge in avanti, gira la testa e la coda verso la femmina, smette di cantare e copre la compagna. Entrambi i sessi partecipano alla costruzione del nido che è uno sferoide di costruzione piuttosto vaga, di forma un po' ovale con l'ingresso ad un'estremità e piuttosto grande per le dimensioni dell'uccello ed a confronto dei nidi di altri cappuccini. È una struttura disordinata fatta di erba verde, strisce di foglie e foglie di bambù, ed altri materiali vegetali. Il rivestimento è con pagliuzze più morbide e sottili. Parte di questo materiale sporge dall'ingresso formando un portico. Ali & Ripley (1987) lo descrivono come un tubo a forma di tromba tutto intorno all'ingresso. La struttura è solitamente sostenuta dai fusti di alcune delle canne in cui è costruita. Di solito tutte le foglie che crescono sugli steli verranno utilizzate nella costruzione e quindi vengono lavorate nei lati del nido per fornire una sorta di ancoraggio. Il nido può essere costruito in un cespuglio vicino ad una abitazione umana (Harrington, in Baker 1926) ma si trova più comunemente in canne e paludi erbose ben lontane dalla presenza umana (Baker 1926), a due o tre metri da terra o sull'acqua (Phillips 1948). Non è una specie che nidifica in colonia, ma spesso verranno costruiti più nidi uno vicino all'altro, spesso, come sopra detto in compagnia del Tessitore striato (Ploceus manyar). La deposizione è di solito di 4 o 5 uova in Sri Lanka, ma a quanto pare 7 è normale in India (Phillips 1948). Le uova sono bianche, ovali, leggermente più rotonde ad un'estremità. L'incubazione dura circa 13/14 giorni. Entrambi gli uccelli si alternano durante il giorno, mentre sono assieme nel nido di notte. I giovani si involano in circa tre settimane ma vengono accuditi ancora per 8 a 10 giorni. 163


I nidiacei sono allevati interamente con cibo vegetale e non ci sono prove che vengano utilizzati insetti. Il cibo dato ai nidiacei è quasi certamente semi morbidi, parzialmente maturi, prelevati dai capolini prima che il seme si formi correttamente.

ALIMENTAZIONE Si nutre a terra, prendendo semi caduti, oppure si nutre dalla spiga che è stata portata a terra dal peso dell'uccello. Ha grandi zampe con unghie robuste. Normalmente le unghie sono della stessa lunghezza delle dita, cosa che consente agli uccelli di arrampicarsi su steli e canne grande agilità. Possono afferrare più gambi contemporaneamente, arrampicandosi rapidamente fino alla spiga e passare da stelo in stelo agilmente. Quando sono disturbati, gli uccelli volano per ripararsi emettendo richiami di contatto, che è difficile ascoltare a più di un paio di metri di distanza, ma che emessa ad un livello più alto assume un suono metallico con diverse variazioni di nota. Torneranno rapidamente a nutrirsi tra l’erba una volta passata la causa del disturbo.

ALLEVAMENTO IN AMBIENTE CONTROLLATO Di carattere molto docile e calmo ne è piuttosto facile l’allevamento sia in gabbie che in voliera, alimentati con misto di semi per esotici integrato con un pastone all’uovo, cibo vegetale e sali minerali. Al momento della nascita, dopo i primi giorni, è bene somministrare semi ammollati, larve di pinkis o di buffalo.

STANDARD Nota: STRUTTURA, COLORE, DISEGNO, PIUMAGGIO, ATTITUDINE E PORTAMENTO, CONDIZIONI: considerazioni da valutare in sede di giudizio e che compongono uno standard. Essendo piuttosto simili per i sottogenere appartenenti al genere Lonchura sono riportati tra “REQUISITI GENERALI PER I SOTTOGENERE” è sono in linea di massima puramente indicativi.

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DISTRIBUZIONE ESSENZIALE DEI PIGMENTI

Grafico: Norberto A. Nadal

DISTRETTI CAPPUCCIO BECCO MENTO EPETTO ALTO VENTRE E FIANCHI BASSO VENTRE CALZONE COSCE DORSO SPALLE

ALI CODIONE CODA ZAMPE

PIGMENTI Predominanza di eumelanina nera fortemente concentrata Molto leggermente melanizzato Predominanza di eumelanina nera fortemente concentrata Assenza totale di pigmenti Predominanza di eumelanina nera fortemente concentrata Predominanza di eumelanina nera fortemente concentrata Predominanza di eumelanina nera fortemente concentrata Melanine dIstribuite, con prevalenza di feomelanina Melanine distribuite, con prevalenza di feomelanina Eumelanina nera concentrata e feomelanina alla periferia della penna Entrambe le melanine concentrate Entrambe le melanine concentrate Melanizzate

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DISEGNO - Fronte, calotta, guance, mento, nuca/collo in un unico disegno costituiscono una sorta di cappuccio che si distacca nettamente da ventre e mantello. - Una ampia fascia divide il petto dal ventre e prosegue verso e sui fianchi. - Sottili striature su parte superiore ventre e fianchi. (Talvolta) - Bordo sulle lunghe copritrici della coda superiore e sulle due timoniere centrali della coda. - Bordatura sulle copritrici del sottoala. - Remiganti e copritrici marcate da sottili bordi.

Particolari nel disegno del Cappucino tricolore Fonte “Manual de Juzgamiento Estrildidos” – F.O.A. – C.A,J. -

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DISTRETTI DI VALUTAZIONE DEL DISEGNO

Tratto dall’opera “Munias and Mannikins” di Robin Restall DIMORFISMO SESSUALE I sessi sono simili, ma le femmine sembrano mediamente più chiare ai margini della coda e copritrici della coda (fi.de Butler), parti superiori di tonalità più chiara o più spenta, minore quantità di giallo sulla coda. Becco più piccolo rispetto a quello del maschio.

NOMENCLATURE UFFICIALI CLASSICO (ANCESTRALE)

Definisce i soggetti maschi e femmine, classici.

MUTAZIONI IN STUDIO -ROSSO BRUNO

Definisce i soggetti, maschi e femmine, in tutte le altre mutazioni in fase di studio non ancora standardizzate.

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ANALISI DELLE FORME MUTANTI ANCESTRALE o CLASSICO

Fonte: Aviario A. Sanz Bonacho

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DEFINIZIONE DEL CAPPUCCINO TRICOLORE COLORE E DISEGNO FORMA NOMINALE DISTRETTO FRONTE, CRANIO, OCCIPITE E NUCA (cappuccio) BECCO ZONA DELLE GUANCE MENTO E GOLA PETTO E FIANCHI

VENTRE E PARTE INFERIORE DEL CORPO

MANTELLO, DORSO e COPRITRICI ALARI. REMIGANTI

CODIONE e SOPRA-CODA CODA, CALZONE E SOTTOCODA ZAMPE UNGHIE

COLORE Nero lucido. Blu-grigio chiaro. Nero Nero. Parte superiore petto fino al centro della parte inferiore bianco crema. La separazione del petto nero con il ventre e i fianchi bianchi procede attraverso una linea regolare e profondamente curva da ala a ala. Parte superiore del ventre e fianchi bianco crema, centro del ventre fino alla parte posteriore nero. Tra il petto nero e la macchia nera del ventre rimane una banda bianca che va dalle curve dell’ala attraverso i fianchi fino al calzone Marrone intenso con copritrici di tonalità più scura.

Marrone con tonalità più scura e con bordi ampi castano o marrone più spento, talvolta con una leggera soffusione su terziarie. . Castano intenso. Coda marrone caldo o castano chiaro con bordi giallo arancione. Calzone e sottocoda nero. Grigio azzurro. Nere GIOVANI

Calotta nuca e viso grigio, parte superiore marrone caldo, petto color sabbia il resto delle parti inferiori più chiaro o bianco sporco, becco e zampe grigio.

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FORME MUTANTI

Allo stato attuale il Cappuccino tricolore è interessato dalle mutazioni in studio, Rosso-bruno traslata dal Passero del Giappone.

ROSSO-BRUNO Il fattore rosso, di eredità autosomica recessiva, allelico al fattore moka, provoca l'inibizione dell'eumelanina, lasciando intatta la feomelanina. Questa varietà dovrebbe esprimere nel piumaggio una forte saturazione di feomelanina con un tono molto caldo.

©Henk de Vos

Fonte: Henk’s Lonchura Pagina

FENOTIPI IN STUDIO Oltre alla mutazione Rosso-bruno al momento non risultano altri fenotipi.

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CAPPUCCINO CALOTTAGRIGIA (Lonchura nevermanni) TASSONOMIA Il Cappuccino calotta grigia (Lonchura nevermanni STRESEMANN, 1924) è considerato molto affine al Cappuccino nero (Lonchura stygia), le due specie si convivono negli stessi areali, con il cappuccino testa grigia (Lonchura caniceps) numericamente molto più numeroso. Dato che il nevermanni è il solo Cappucino dalla testa di colore chiaro nella sua area di distribuzione è molto improbabile che venga confuso con altre specie. Sul campo sarebbe impossibile distinguere un soggetto giovane d questa specie con un pari età Cappuccino nero (L. stygia), ma in un confronto ravvicinato, il giovane Cappuccino calottagrigia appare di un caldo colore camoscio mentre il giovane Cappuccino nero è marrone grigiastro. Sempre tra gli uccelli che ne condividono i raggi di azione, potrebbe esserci confusione con il giovane Diamante fetonte (Neochima phaeton), ma la forma più snella di quest'ultimo e un accenno di velatura rossa sul marrone fa la differenza. Altre specie simili per dimensioni e forma, sono il Cappuccino di Arfak (Lonchura vana) ed il Cappuccino testa grigia (Lonchura caniceps), ma il Cappuccino calotta grigia (L. nevermanni) è inconfondibile in virtù del groppone arancione ed alle parti inferiori marrone arancio brillante.

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27a/b giovane di L. nevermanni; 27c femmina primo anno d L nevermanni; 27d maschio primo anno di L. nevermanni; 27e-h femmina adulta di L. nevermanni; 27i-k maschi adulti di L. nevermanni; 27l maschio adulto di L. nevermanni. (Tavola tratta dall’opera “Munias and Mannikins” di Robin Restall) Nota: 27e-h le femmine mostrano la gamma di variazione possibile. 27 i-k i maschi mostrano la gamma di variazione possibile. 27l maschio che mostra le melanine presenti.

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DESCRIZIONE

Misura circa 11,5 cm di lunghezza, coda compresa. É un uccello dall'aspetto robusto, con un forte becco tozzo e conico. Testa largamente biancastra e gola/pettorina nera. Mantello, schiena e ali marrone scuro. Fianchi e ventre color cannella con le copritrici sotto l’ala più chiare. Groppa arancione chiaro, copritrici della coda con bordi giallo arancio. Coscia e sottocoda nero. Becco grigio azzurro pallido, zampe grigio blu scuro.

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DISTRIBUZIONE ED HABITAT

Nuova Guinea meridionale da Kurik e Mapa, Irian Java, a nord fino al lago Daviumbo e Balimo, verso est fino al corso inferiore dei fiumi del Trans- Fly.

Fonte Estrildid finches of the world – Derek Goodwin È principalmente un uccello di prateria, savana, paludi erbose, boscaglie poco distanti dalla costa, lungo gli argini dei fiumi, canneti, stuoie galleggianti di erba riso nelle lagune, luoghi allagati e risaie.

BIOLOGIA (Abitudine e comportamento) Comune o comune a livello locale. Si tratta di uccelli, che si riuniscono e si spostano in coppie, gruppetti familiari o gruppi consistenti occasionalmente anche misti con il Diamante rosso/fetonte (Neochmia phaeton) ed il Cappuccino nero (Lonchura stygia), probabile conspecifico con il quale si ibrida. Passano la maggior parte del tempo al suolo sia nella savana di bassa quota, ma anche fino a 1800 m. d’altitudine. Nei canneti ed in misura minore nelle paludi su grovigli di erbe galleggianti, nutrendosi in prevalenza di semi d’erba e graminacee durante il giorno, rifugiandosi fra gli alberi durante la notte. Negli spostamenti il loro richiamo di contatto è costituito da una breve serie di suoni complessi. Il periodo riproduttivo coincide di solito, così come i congeneri, con la fine della stagione delle piogge, tuttavia, se ci sono le giuste condizioni, questi uccelli sono in grado di riprodursi durante tutto l'arco dell'anno. La fase di corteggiamento ha inizio con il maschio che svolazza e saltella avanti e indietro da un ramo all'altro, poi si avvicina presso la femmina con un filo di erba, paglia o materiale simile nel becco e si appollaia accanto a lei. Se reattiva la femmina sollecita con la coda tremante, il maschio lascerà cadere il filo d’erba accostandosi il più possibile in posizione eretta, la testa rivolta verso il basso, con i fianchi e le penne del ventre erette e, cantando, senza ulteriori indugi la coprirà. Dopo di che volerà verso il luogo prescelto per il nido, voltandosi spesso per assicurarsi che la femmina lo segua. Il nido è di solito è costruito con erbe e foglie di canna su una sporgenza o tra canne o erbe fitte, è tondeggiante con un foro ingresso è ad una estremità sormontato da un piccolo portico. Alcune foglie dei fusti in accrescimento possono essere incastonate nella struttura in modo da ancorala bene per evitare che scivolino a causa del movimento dei fusti da parte del vento, È rivestito con steli e fibre fini. Il maschio trasporta la maggior parte del materiale, mentre la femmina fa la maggior parte di costruzione (Neff 1979). 174


Le uova deposte sono normalmente 5 (da 3 a 6). Entrambi i sessi condividono l'incubazione che dura dai 14 ai 16 giorni. Entrambi i sessi covano durante il giorno, ma solo la femmina cova di notte. I giovani sono nudi, color carne e hanno i tipici segni bianchi delle Lonchura sul palato superiore (Ehmke, in achrichten 1979). Entrambi sessi condividono le cure parentali. I pulli mendicano cibo nel tipico modo degli estrildidi, agitando la testa da un lato all'altro con la bocca aperta e la lingua sollevata. I loro occhi si aprono a 79 giorni e da quel momento i genitori smettono di scaldarli in continuità, ma almeno un genitore continua a stare sui piccoli di notte, probabilmente la femmina, questo fino al loro involo che avviene a circa 21 giorni. I piccoli continuano ad appollaiarsi nel nido per qualche giorno dopo l'involo, ma non si nutrono in modo indipendente prima di due settimane. Ben presto però si allontanano per unirsi ad altri immaturi a formare piccoli gruppi compatti di uccelli che vagano in cerca di cibo.

ALIMENTAZIONE Si nutre abitualmente dei semi di graminacee, arrampicandosi su e giù per i fusti con grande agilità, spesso afferrando insieme diversi steli, assicurando così una presa salda da cui selezionare le teste ricche di semi. Clement (et al. 1993) afferma che si nutre in gran parte di grano, miglio immaturo ed altri alimenti di origine vegetale, bacche e germogli.

ALIMENTAZIONE IN AMBIENTE CONTROLLATO Abbastanza socievoli alloggiati in una gabbia di medie misure allevano i loro piccoli perfettamente con una dieta a base di semi per esotici secchi che ammollati, erbe fresche da semina, lattuga e pastone per allevamento dei canarini.

STANDARD

Nota: STRUTTURA, COLORE, DISEGNO, PIUMAGGIO, ATTITUDINE E PORTAMENTO, CONDIZIONI: considerazioni da valutare in sede di giudizio e che compongono uno standard. Essendo piuttosto simili per i sottogenere appartenenti al genere Lonchura sono riportati tra “REQUISITI GENERALI PER I SOTTOGENERE” è sono in linea di massima puramente indicativi.

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DISTRIBUZIONE ESSENZIALE DEI PIGMENTI

DISTRETTI FRONTE BECCO

GUANCE E NUCA PETTO FIANCHI VENTRE BASSO VENTRE COSCE

DORSO SPALLE ALI CODIONE CODA SOTTOCODA ZAMPE

PIGMENTI Presenza di melanina da minima a nulla Leggermente melanizzato Contrasto tra aree di massima espressione eumelanica e minima presenza di melanine Predominanza di feomelanina distribuita/dispersa Predominanza di feomelanina distribuita/dispersa Predominanza di feomelanina distribuita/dispersa Predominanza di feomelanina distribuita/dispersa Predominanza di eumelanina nera concentrata Melanine distribuite/disperse, con predominanza di feomelanina Melanine distribuite/disperse, con predominanza di feomelanina Melanine concentrate, eumelanina all'interno e feomelanina all'esterno Entrambe le melanine, fortemente concentrate Entrambe le melanine, fortemente concentrate Predominanza di eumelanina nera concentrata Fortemente melanizzate

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DISEGNO - Fronte, calotta, guance, nuca/collo in un unico disegno costituiscono una sorta di cappuccio che si stacca nettamente da mento e gola. - Nuca e lati del collo macchiettati. - Mesiale (attaccatura del becco) e mento che formano una cravatta. - Frange sulla maggior parte delle penne delle ali. - Copritrici e remiganti con vessilli interni. - Remiganti terziarie con ampi bordi. - Timoniere centrali bordate - Calzoni, zona anale e sottocoda che stacca decisamente dalla parte inferiore del ventre.

DISTRETTI DI VALUTAZIONE DEL DISEGNO

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DIMORFISMO SESSUALE Molto simile al maschio ma con il bianco grigiastro sulla sommità del capo ristretto alla fronte. Corona generalmente marrone opaco con strette frange biancastre. Il colore delle parti superiore ed inferiore è più opaco/spento.

Allevamento e foto: Stefano Giannetti

Femmina L.nevermanni NOMENCLATURE UFFICIALI CLASSICO (ANCESTRALE)

Definisce i soggetti maschi e femmine, classici.

MUTAZIONI IN STUDIO

Definisce i soggetti, maschi e femmine, in tutte le altre mutazioni in fase di studio non ancora standardizzate.

ANALISI DELLE FORME MUTANTI

ANCESTRALE o CLASSICO

L’Ancestrale (o Classico) è un soggetto con corredo genetico intatto. Nel piumaggio sono espressi i seguenti pigmenti : (EU) eumelanina - (PH) feomelanina. Sia l’eumelanina che la feomelanina sono presenti sia in forma concentrata che distribuita /dispersa.

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©Henk de Vos

Fonte Henk’s Lonchura Pagina DEFINIZIONE DEL CAPPUCCINO CALOTTAGRIGIA

COLORE E DISEGNO FORMA NOMINALE DISTRETTO

COLORE

FRONTE, CRANIO, OCCIPITE E NUCA (cappuccio) BECCO ZONA DELLE GUANCE MENTO E GOLA PETTO E FIANCHI VENTRE E PARTE INFERIORE DEL CORPO DORSO e COPRITRICI ALARI. REMIGANTI CODIONE e SOPRA-CODA CODA E SOTTO-CODA ZAMPE UNGHIE

La fronte e il cranio sono bianco crema, l'occipite e la nuca sono marroni con un motivo squamoso trasversale cremoso. Grigio bluastro chiaro. Bianco crema Nero. Marrone ruggine. Marrone ruggine. Marrone grigio. Marrone grigio. Beige brunastro. La coda è grigio-marrone, il sottocoda è nero. Grigio bluastro scuro. Nere

Nota: La specie ha una propensione al melanismo, con individui di entrambi i sessi presentano zone nere da macchie marcate sulla parte superiore del petto o sul ventre inferiore, fino alle parti inferiori quasi interamente nere, e nere sulla groppa con macchie nere sulle copritrici della coda superiore.

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GIOVANI Calotta nuca e viso grigio, parte superiore marrone, groppone e sopraccoda marrone terra chiara, parti inferiori giallo senape.

MUTAZIONI IN STUDIO

Nota: Non si ha conoscenza di alcuna mutazione.

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CAPPUCCINO TESTACHIARA (Lonchura pallida) TASSONOMIA Il cappuccino testa chiara (Lonchura pallida WALLACE, 1863) assomiglia molto al congenere Cappuccino testa bianca (Lonchura maja) che presenta il bianco della testa, ma ha zone brune più scure e parti inferiori nere. Altra specie con cui potrebbe essere confusa è il Cappuccino calotta bianca (Lonchura ferruginosa) che comunque presenta petto e copritrici sottocaudali di colore nero, od anche il Cappuccino testa grigia (Lonchura caniceps) che però ha la testa sfumata di grigio, parti inferiori grigio scuro e sopraccoda giallo arancio. Tuttavia pur essendoci similitudine per la testa bianca o chiara nessuna di esse occupa lo stesso areale. Se ne riconoscono due sottospecie: • Lonchura pallida pallida, sottospecie nominale, diffusa nel Sulawesi e piccole isole della Sonda. • Lonchura pallida subcastanea, HARTERT 1897, diffusa nel Golfo di Palau, Sulawesi centro nord.

23a femmina adulta di L.p. pallida; 23b maschio adulto di L.p. pallida; 23c adulto di L.p. subcastanea; 23d giovane di L.p. pallida. (Tavola tratta dall’opera “Munias and Mannikins” di Robin Restall)

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DESCRIZIONE

©Hek de Vos

Fonte: Henk’s Lonchura Pagina Misura fino a circa 9-10 cm, compresa la coda. È caratterizzato dalla struttura robusta ma dalle piccole dimensioni e dalla colorazione chiara della testa, biancastra, con nuca, fianchi e ventre tendenti al bruno grigiastro, parti superiori e codione bruno rossastro, le parti inferiori di color arancio. Becco grosso tozzo e di forma conica di colore blugrigio chiaro, zampe e piedi grigio scuro.

DISTRIBUZIONE ED HABITAT

Celebes sud-occidentale e centrale, Piccole isole della Sonda da Lombok, Sumbawa, Flores, Roti, Alor, Savu, Dao, Kisar, Sermattu, Babar, Kalaota e Madu.

Fonte: Munias and Mannikins – Robun Restall 182


Comune nel suo territorio, frequenta zone erbose e cespugliose sul limitare della foresta, fitti boschi, risaie e campi coltivati, fino a circa 1000 metri di quota (White & Bruce 1986) e fino a 1400 (Clement et al. 1993). Nella bassa valle del Palu si trova al di sotto dei 400m.Speso in compagnia del Passero delle Molucche (L. malacca) e del Domino (L.punctulata).

BIOLOGIA (Abitudine e comportamento) Si tratta di uccelli tranquilli, gregari e diurni, che formano gruppi non troppo consistenti, spesso in compagnia di altre specie, in particolare del Passero delle Molucche (L. malacca) e del Domino (L.punctulata); gli spostamenti sono minimi accompagnati dal richiamo di contatto non troppo forte costituito da una serie di note sferraglianti che terminano con un fischio esteso ed acuto. Passano la maggior parte del tempo sia al suolo che fra l'erba alta alla ricerca di cibo. In questa fase, uno o due uccelli si pongono di guardia per avvisare gli altri, in caso di pericolo. In tali situazioni i componenti del gruppo si mantengono sulle cime degli alberi fino alla cessazione della minaccia che ha causato l’allarme per poi ridiscendere sull’erba e continuare la pastura ma in un luogo diverso dal precedente. Durante la notte cercano rifugio nel folto della vegetazione arborea. Della stagione riproduttiva non si hanno notizie dettagliate, ma si ritiene che coincide, così come per gli altri congeneri, con la fine della stagione delle piogge quando c’è abbondanza di cibo verde ricco di semi maturi. La parata nunziale contiene in massima parte degli elementi della “esibizione dei fili di paglia” (Baptista e Horbit 1990). Il maschio inizia il corteggiamento inchinandosi profondamente, girandosi verso la femmina, con la coda leggermente rivolta verso di lei. In questa posizione si muove su e giù. Se la femmina rimane nelle vicinanze beccandolo dolcemente, il maschio sta più eretto, un po' teso e leggermente inclinato in avanti, la testa leggermente rivolta verso il basso e verso la femmina, penne del ventre e fianchi arruffati. La femmina si accovaccia, sposta la coda da un lato consentendo al maschio di coprirla. Dopo l’accoppiamento entrambi gli uccelli si beccano amichevolmente l’uno verso l’altro ma senza toccarsi. Ambo i sessi collaborano alla costruzione di un nido sferico strutturato esternamente con lunghe foglie, fibre vegetali e foderato con steli d’erba sottili, fibre di cocco e agave, all'interno del quale la femmina depone 5 uova, perfettamente ovali. Entrambi i sessi condividono l’incubazione per 14 giorni. I nidiacei, ciechi ed implumi alla schiusa, con la pelle molto scura con i segni distintivi del palato e papille bianche, vengono accuditi e nutriti da entrambi i sessi e sono pronti per l'involo già attorno alle tre settimane dalla schiusa. Dopo di che i giovani ritornano al nido per riposarsi per le prime notti, per allontanarsi definitivamente, attorno al mese e mezzo d'età.

ALIMENTAZIONE Dieta essenzialmente granivora, con semi di varie erbe soprattutto di graminacee in generale e riso in particolare, integrata di tanto in tanto con bacche, frutti, germogli e piccoli insetti volanti. ALLEVAMENTO IN AMBIENTE CONTROLLATO Sistemati adeguatamente in gabbie piuttosto capiente, alimentati con un buon misto di semi per esotici, sia secco che ammollato, spighe di panico e di miglio, pastone all’uovo per canarini integrato 183


da proteine animali (pinkis e tarme della farina), e sali minerali, riescono a portare tranquillamente avanti almeno una covata fino allo svezzamento dei novelli.

STANDARD Nota: STRUTTURA, COLORE, DISEGNO, PIUMAGGIO, ATTITUDINE E PORTAMENTO, CONDIZIONI: considerazioni da valutare in sede di giudizio e che compongono uno standard. Essendo piuttosto simili per i sottogenere appartenenti al genere Lonchura sono riportati tra “REQUISITI GENERALI PER I SOTTOGENERE” è sono in linea di massima puramente indicative.

DISTRIBUZIONE ESSENZIALE DEI PIGMENTI

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DISTRETTI

PIGMENTI

CAPPUCCIO MENTO BECCO

PETTO E FIANCHI VENTRE ZONA ANALE E SOTTOCODA DORSO RACHIDE DORSALE

COPRITRICI ALARI REMIGANTI CDIONE E CODA ZAMPE

Eumelanina nera + feomelanina, entrambe concentrate Eumelanina nera + feomelanina, entrambe concentrate Fortemente melanizzato Eumelanina nera concentrata alla periferia + assenza di pigmenti al centro Leggera presenza di feomelanina distribuita/dispersa Leggera presenza di feomelanina distribuita/dispersa Eumelanina nera distribuita/dispersa + feomelanina Assenza di pigmento Eumelanina nera distribuita/dispersa + feomelanina distribuita/dispersa + bordo depigmentato Eumelanina nera concentrata + feomelanina Feomelanina concentrata + eumelanina nera concentrata Fortemente melanizzate

DISEGNO - Fronte, calotta, guance, nuca/collo, alto del petto in un unico disegno costituiscono una sorta di cappuccio che sfuma verso il ventre. - Bordi su copritrici secondarie e mediane - Punte del sopraccoda macchiate - Timoniere esterne bordate

DISTRETTI DI VALUTAZIONE DEL DISEGNO

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DIMORFISMO SESSUALE Simile al maschio, ma la corona e la nuca sono generalmente un po' più scure, mentre le intere parti inferiori sono un po' più chiare. Ci può essere una leggera smerlatura grigiastra sul ventre superiore color cannella e le copritrici del sottocoda non sono così scure né così chiaramente demarcate come nel maschio. Il petto del maschio ha un colorito più saturo di quello della femmina notevolmente più pallido.

©Henk de Vos

Fonte: Henk’s Lonchura Pagina

NOMENCLATURE UFFICIALI CLASSICO (ANCESTRALE) MUTAZIONI IN STUDIO

Definisce i soggetti maschi e femmine, classici. Definisce i soggetti, maschi e femmine, in tutte le altre mutazioni in fase di studio non ancora standardizzate. ANALISI DELLE FORME MUTANTI ANCESTRALE o CLASSICO

L’Ancestrale (o Classico) è un soggetto con corredo genetico intatto. Nel piumaggio sono espressi i seguenti pigmenti : (EU) eumelanina - (PH) feomelanina. Sia l’eumelanina che la feomelanina sono presenti sia in forma concentrata che distribuita /dispersa.

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©Henk de Vos

Fonte: Henk’s Lonchura Pagina

DEFINIZIONE DEL CAPPUCCINO TESTACHIARA COLORE E DISEGNO FORMA NOMINALE DISTRETTO FRONTE, CRANIO, OCCIPITE E NUCA (cappuccio)

BECCO ZONA DELLE GUANCE MENTO E GOLA PETTO E FIANCHI

VENTRE E PARTE INFERIORE DEL CORPO DORSO e COPRITRICI ALARI REMIGANTI CODIONE e SOPRA-CODA CODA E SOTTO-CODA ZAMPE UNGHIE

COLORE Bianco sporco con un riflesso grigio che sfuma intorno agli occhi e nella zona delle redini in un grigio bluastro e che scorre sull'occipite e nella nuca fino a diventare marrone scuro sul dorso. Mandibole grigio bluastro. Bianco sporco con riflessi grigi. Bianco sporco con riflessi grigi. La parte superiore del petto è bianco sporco (biancastra) con riflessi grigi. L’inferiore è un po' più scuro. La separazione con la pancia deve essere netta. I fianchi sono marrone cannella. Marrone cannella. Bruno marrone scuro. Marrone nerastro. Marrone rossastro. Bruno marrone scuro. Grigio scuro. Nere

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GIOVANI Calotta bruno oliva, guance fulvo oliva pallido. Mantello marrone chiaro, groppa e copritrici primarie della coda superiore marrone scuro con bordi più chiari. Mento e gola fulvo oliva. Petto e fianchi fulvo oliva chiaro, copritrici sottocoda fulvo oliva. Nuca e viso grigio, groppone e sopraccoda marrone terra chiara, parti inferiori giallo senape.

FENOTIPI O MUTAZIONI IN STUDIO Nota: Non si ha conoscenza di alcuna mutazione.

DESCRIZIONE DELLE SOTTOSPECIE Lonchura pallida pallida

Nome scientifico precedente: Munia pallida, Wallace, 1863, Proc. Zool. Soc. Londra, p.495 Distribuzione: Sulawesi occidentale e sud-orientale, in tutto il lesser, sundas da Lombok a Babar. Sottospecie nominale

Lonchura pallida subcastanea

Nome scientifico: Lonchura pallida subcastanea, Hartert, 1897, Novit. Zool. 4, p.161. Distribuzione: valle inferiore di Palu, Golfo di Palu, Sulawesi centro settentrionale.

Questa sottospecie è simile a L. p. pallida ma si distingue per avere la parte inferiore del petto, delle cosce e dei fianchi castani, al posto del colore cannella. La femmina è similmente più scura sulle parti inferiori mentre è complessivamente più chiara sotto rispetto al maschio. Per dimensioni sembra essere simile alla razza nominale e i due giovani sembrano essere simili.

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CAPPUCCINO CINQUE COLORI (Lonchura quinticolor) TASSONOMIA Il Cappuccino cinque colori (Lonchura quinticolor VIEILLOT, 1807) è abbastanza facile da individuare quando si nutre nelle risaie riso o luoghi erbosi a causa del suo petto bianco brillante. A distanza è possibile confonderlo con il Passero delle Molucche, L. molucca, che ha petto e ventre biancastri con strie nere che non si notano a distanza nelle osservazioni di campo. Ma il nero della faccia e del petto del Passero delle Molucche si estende più in basso di quanto non faccia sul Cappuccino cinque colori, e la groppa pallida del Passero delle Molucche quando vola è una buona distinzione. Il Cappucino cinque colori giovane è indistinguibile dal Domino, L. punctulata, o Cappuccino testa chiara, L.pallida, quando tutti e tre si trovano a nutrirsi frammisti nella stessa risaia.

Del Cappuccino cinque colori vengono descritte tre sottospecie (Restall 1995 b). La razza orientale di Timor (L.q. quinticolor) ha una groppa gialla, la razza delle isole centrali di Sumba (L.q. sumbae) ha una groppa arancione e la razza occidentale di Lombok (L.q.wallaci) ha la groppa marrone. • Lonchura quinticolor quinticolor, Loxia quinticolor VIEILLOT, 1807, la sottospecie nominale, diffusa nelle piccole Isole della Sonda meridionali, isole Babar e Sermata • Lonchura quinticolor sumbae RESTALl, 1995, Bull. Brit. Orno. Club. 115 (3), 140 – 157, spazia da Flores orientale a Sumba, Roti e Timor occidentale, Camplong. • Lonchura quinticolor wallacii, Munia wallacii SHARPE, 1890, diffusa a Lombok, Sumbawa e forse a Flores occidentale.

21a giovane di L.q. quinticolor; 21b adulto di L.q. quinticolor; 21c adulto di L.q. sumbae; 21d adulto di L.q. wallacii. (Tavola tratta dall’opera “Munias and Mannikins”di Robin Restall)

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DESCRIZIONE

©Henk de Vos

Fonte: Henk’s Lonchura Pagina Misura 11,5 cm. di lunghezza, coda compresa. Si tratta di una Lonchura abbastanza grande, testa marrone scuro, gola nero cupo, il resto delle parti superiori marrone intenso in varie sfumature, groppa e coda superiore di colore variabile, dal giallo, arancione o marrone; petto, ventre e fianchi bianchi, copritrici sottocoda nere; zampe grigiastre, mentre il becco è grigio-bluastro.

Gruppo di isole Lesser e Timor a Lombok, Swndawa, Flores, Albor, Sumba, Timor, Sermata e Babar.

Fonte: Munias and Mannikins – Robin Restall Non comune a livello locale è principalmente un uccello delle aree erbose con presenza di macchie alberate più o meno estese, delle praterie e delle risaie, ma può essere trovato nella macchia collinare, negli orti e nei terreni coltivati soprattutto dove si coltivano i cereali. È un uccello delle pianure e delle colline pedemontane, fino a 1.100m. È stato osservato anche al limite della linea degli alberi sulle pendici del vulcano Keli Mutu negli altopiani di Flores, a circa 1.600 m. ben al di sopra del livello in cui si trovano le coltivazioni di riso, ma sembra si sia trattato solo di una breve migrazione con rapido ritorno a valle verso un’area con molti ettari di risaie. (Immelmann et al. 1968-72).

BIOLOGIA (Abitudine e comportamento) Si tratta di uccelli dalle abitudini diurne, che si muovono in coppie od in piccoli gruppi familiari, passando la maggior parte della giornata fra l'erba od al suolo alla ricerca di cibo, mentre durante la 190


notte trovano rifugio fra gli alberi. Quando si sistemano, emettono dei pigolii caratteristici che li accomunano a quasi tutte le Munie. Un suono intimo prodotto dagli uccelli che si sistemano uno accanto all’altro su un ramo tutti assieme o nelle immediate vicinanze. Il richiamo di contatto emesso durante gli spostamenti è invece costituito da note legate seguite da una serie di trilli morbidi ma complessi. Sono molto agili, afferrano diversi steli alla volta, incrociano facilmente uno stelo all'altro e spostandosi lungo il gambo piegato con molta facilità ispezionato le spighe in successione. Ben distanziati mentre si nutrono, di solito a circa un metro uno dall’altro, non mostrano nessuna affinità col comportamento di altri congeneri, ad esempio il Domino (Lonchura punctulata), dove diversi uccelli attaccano un singolo stelo. Il Cappuccino dai cinque colori mangia un singolo seme da una spiga e poi prosegue avanti, senza mai pulirla completamente, o quasi, contrariamente a come sembra fare appunto il Domino. Durante la pastura in piccoli stormi ha l’abitudine di porre una vedetta, infatti, c’è sempre un uccello (o due) di guardia in alto su un alto stelo per prevenire eventuali minacce da parte di qualche dal rapace, ad esempio il Gheppio euroasiatico (Falco tinnunculus) che condivide lo stesso areale. È una specie socievole, ma non si riunisce nei numeri che caratterizzano il Domino (L. punctulata). Si posano vicini l'uno all'altro ma non mostrano un forte comportamento di aggregazione. In un gruppo di uccelli in cui sono presenti diversi maschi, chiunque inizi a cantare in modo non diretto attirerà immediatamente, in ascolto vicino a sé, uno o due coetanei. Il periodo riproduttivo coincide generalmente con la fine della stagione delle piogge, che peraltro, pur con variazioni locali si protrae per quasi tutto l’anno. Durante il corteggiamento, l'uccello si allunga verso l'alto, guardando dritto davanti a sé, solleva le penne intorno alla testa e al collo, con il ventre, i fianchi inferiori e le penne ventrali solo leggermente sollevate. Appena la femmina si posa accanto attende che si accovacci e sposti la coda per consentire l’accoppiamento. Entrambi i partner collaborano nella costruzione del nido che è posto nell’erba alta nel folto della vegetazione o in un canneto. Di forma sferoide con l’ingresso ad una estremità con un accenno di portico d’ingresso è fatto di materiale fibroso di origine vegetale, foderato con erba soffice. La femmina vi depone 5-6 uova, che vengono covate per 14 giorni alternativamente durante il giorno da entrambi i partner, ma solo dalla femmina di notte. I pulli ciechi, di colore rosa chiaro e con piumino bianco alla nascita vengono accuditi da entrambi i genitori. Sono in grado d'involarsi già attorno alle 2-3 settimane dalla schiusa, sebbene sia difficile che essi abbandonino il nido prima del mese di vita.

ALIMENTAZIONE Il cappuccino dai cinque colori è essenzialmente granivoro, si nutre dei capolini di varie erbe prediligendo semi ancora immaturi o appena germogliati di graminacee, soprattutto riso, raccolti spesso direttamente dalla pianta ove si arrampica con la stessa agilità di altre Munie di prateria, avendo le stesse zampe robuste e lunghe dita. Integrano inoltre la propria dieta con delle infiorescenze maschili del mais indiano Zea mays e con bacche, germogli, frutti e talvolta piccoli insetti volanti.

ALLEVAMENTO IN AMBIENTE CONTROLLATO Uccelli socievoli che si ambientano facilmente alla gabbia, alimentati con misto semi per esotici, sia secchi che ammollati, pastone all’uovo e qualche proteina animale. Accudiscono la prole e sono molto protettivi nei confronti dei piccoli. 191


STANDARD Nota: STRUTTURA, COLORE, DISEGNO, PIUMAGGIO, ATTITUDINE E PORTAMENTO, CONDIZIONI: considerazioni da valutare in sede di giudizio e che compongono uno standard. Essendo piuttosto simili per i sottogenere appartenenti al genere Lonchura sono riportati tra “REQUISITI GENERALI PER I SOTTOGENERE” è sono in linea di massima puramente indicativi.

DISTRIBUZIONE ESSENZIALE DEI PIGMENTI

DISTRETTI

MASCHERA CORONA E NUCA BECCO PETTO FIANCHI VENTRE BASSO VENTRE COSCE

DORSO

PIGMENTI Predominanza di feomelanina col rachide depigmentato che forma un motivo striato Melanina fortemente concentrata Leggermente melanizzato Assenza di pigmenti Leggera presenza di feomelanina istribuita/dispersa Leggera presenza di feomelanina duistribuita/dispersa Leggera presenza di feomelanina distribuita/dispersa Eumelanina nera fortemente concentrata Melanine distribuite/disperse, con predominanza di pigmenti feomelanici

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SPALLE ALI CODIONE CODA SOTTOCODA ZAMPE

Melanine distribuite/disperse, con predominanza di pigmenti feomelanici Entrambe le melanine, con una predominanza di feomelanina Predominanza di feomelanina concentrata Predominanza di feomelanina concentrata Predominanza di feomelanina concentrata Melanizzate

DISEGNO - Fronte, calotta, guance, nuca/collo in un unico disegno costituiscono una sorta di cappuccio. - Striature lineari su copritrici auricolari. - Parte posteriore di vertice e nuca leggermente macchiettati. - Bordi alle remiganti primarie e terziarie. - Vessillo interno sulle copritrici secondarie e primarie. - Mento e gola segnate da una bavetta golare. - Petto e ventre striati. - Copritrici della coda superiori e delle penne della coda con bordi. DISTRETTI DI VALUTAZIONE DEL DISEGNO

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Particolari della testa, sottocoda e codione/coda Fonte: “Manual de Juzgamiento Estrildidos” – F.O.A. – C.A.J.

DIMORFISMO SESSUALE Assente o per niente evidente.

©Henk de Vos

Fonte: Henk’s Lonchura Pagina

NOMENCLATURE UFFICIALI CLASSICO (ANCESTRALE)

Definisce i soggetti maschi e femmine, classici.

MUTAZIONI IN STUDIO

Definisce i soggetti, maschi e femmine, in tutte le altre mutazioni in fase di studio non ancora standardizzate.

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ANALISI DELLE FORME MUTANTI ANCESTRALE o CLASSICO L’Ancestrale (o Classico) è un soggetto con corredo genetico intatto. Nel piumaggio sono espressi i seguenti pigmenti : (EU) eumelanina - (PH) feomelanina. Sia l’eumelanina che la feomelanina sono presenti sia in forma concentrata che distribuita /dispersa.

©Stefano Giannetti

Allevamento Enrico Finocchietti - Fonte Enea Ciccarelli

DEFINIZIONE DEL CAPPUCCINO CINQUE COLORI COLORE E DISEGNO FORMA NOMINALE DISTRETTO FRONTE, CRANIO, OCCIPITE E NUCA (cappuccio) BECCO ZONA DELLE GUANCE MENTO E GOLA PETTO E FIANCHI VENTRE E PARTE INFERIORE DEL CORPO DORSO e COPRITRICI ALARI. REMIGANTI CODIONE e SOPRA-CODA CODA E SOTTO-CODA ZAMPE UNGHIE

COLORE Marrone brunastro scuro. Un disegno di piccole striature beige chiaro inizia dall'occipite e si estende fino alla nuca. Mandibole grigio biancastro. Marrone brunastro segnato da un disegno di piccole striature molto fini di un beige chiaro. Marrone scuro. Bianco crema. Bianco crema. Marrone brunastro. Marrone scuro con un bordo marrone brunastro. Marrone dorato. La coda è marrone arancio chiaro e il sottocoda è marrone scuro. Grigio chiaro. Nere

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GIOVANI Sopra scuro, a partire dalla fronte più scuro su ali e coda, marrone più caldo su codione e copritrici del sopraccoda. Calotta bruno oliva, guance fulvo oliva pallido. Copritrici auricolari presentano delle strie di piume biancastre, un motivo per distinguere questa specie da altre Munie giovani. Sebbene questa caratteristica non sia visibile sul terreno. Dalla gola alle copritrici sottocoda è più caldo che su petto e fianchi. Bavetta molto chiara. Becco grigio azzurro chiaro.

FENOTIPI E MUTAZIONI IN STUDIO

Nota: Non si ha conoscenza di alcuna mutazione.

DESCRIZIONE DELLE SOTTOSPECIE

Lonchura quinticolor quinticolor

Nome scientifico precedente: Loxia quinticolor, VIEILLOT, 1807. Distribuzione: limitata alle isole della Piccola Sonda e delle Molucche sudorientali. Timor, Camplong, Moa, Sermata e Babar. Sottospecie nominale

Lonchura quinticolor sumbae

Nome scientifico: Lonchura q. sumbae, RESTALL, 1995. Distribuzione: da Flores orientale a Sumba, Roti e Timor occidentale. Adulto: Il viso, la fronte, il sopracciglio, la linea dell'occhio, la mesiale, il mento e la gola sono marrone, copritrici auricolari marrone con striature rosa. Dalla corona al mantello e alla parte bassa della schiena, ali e coda castano, con segni di “'V spezzata” grigio-blu simili ma meno evidenti sulla nuca che possono estendersi dalla corona al mantello superiore. Groppa, copritrici della coda superiore ed il bordo delle penne della coda tutte cromo-arancio. Petto, ventre, area ventrale, fianchi e copritrici sottocaudali bianche. Cosce e copritrici del sottocoda nere. Becco, zampe e piedi da grigio azzurrato a grigio.

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Lonchura quinticolor wallaci

Nome scientifico precedente: Munia wallacii, SHARPE, 1890 Distribuzione: Lombok, Sumbawa e forse Flores occidentale. Adulto: Tutta la testa è colore terra d'ombra bruciata, cannella più chiara su copritrici auricolari, e nerastro sul mento e sulla gola. Ci sono striature di rachidi bianchi sulle copritrici delle orecchie e una breve fila di sottili bordi bianchi sul sopracciglio. Mantello e copritrici alari marrone castano, le ali castano e la coda marrone scuro. Potrebbero esserci deboli segni a “V spezzati” sulla nuca degli uccelli appena mutati, ma questi tendono a schiarirsi, lasciando un colore uniforme. La groppa e la parte superiore della coda sono marrone rossiccio, rossastro-marrone sui bordi della coda e dal petto alla zona ventrale. I fianchi e le copritrici sottoalari sono bianche. Cosce e copritrici del sottocoda nere. Il becco, le zampe e i piedi sono grigio-azzurro.

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CAPPUCCINO PETTOBIANCO (Lonchura spectabilis) TASSONOMIA E IDENTIFICAZIONE Il Cappuccinio pettobianco o Cappuccino di Sclater (Lonchura spectabilis SCLATER, 1879), in virtù alla testa completamente nera nitidamente delineata rispetto al mantello ed al petto, si distingue facilmente dalla Donacola di montagna (L. monticola) che vive a quote più elevate e che presenta, inoltre, una barra o striscia nera attraverso la parte centrale del petto. Nella Donacola pettonero (L. teerinki) è maggiore la quantità di nero su petto, lati del petto e fianchi, mentre il nero sulla testa sfuma nel marrone delle parti superiori. La sottospecie L.s. sepikensis è molto simile al Cappuccino della Nuova Irlanda (L. forbesi) che occupa però un areale separato nell’arcipelago di Bismarck. Questa specie ha una spiccata propensione alla variazione del colore del piumaggio, soprattutto del ventre, con distinte tipologie geografiche sia tra gli adulti che tra i giovani. È improbabile che venga confuso con qualsiasi altro uccello nel suo raggio di azione. Se ne riconoscono cinque sottospecie:     

Lonchura spectabilis spectabilis, la sottospecie nominale, diffusa in Nuova Britannia, Long Island e Umboi, caratterizzata da dorso color cannella e ventre biancastro; Lonchura spectabilis gadjuseki DIAMOND, 1967, diffusa nella provincia di Chimbu, caratterizzata da codione di color arancio e ventre giallastro; Lonchura spectabilis mayri HARTERT, 1930, diffusa dall'Irian Jaya alla provincia di Sepik Est, caratterizzata da area dorsale bruna e codione giallo-arancio; Lonchura spectabilis sepikensis JONKERS & ROERSMA, 1990, diffusa nelle pianure attorno al fiume Sepik, caratterizzata da area ventrale di color cannella e codione bruno; Lonchura spectabilis wahgiensis MAYR & GILLIARD, 1957, diffusa nelle aree montuose fra la provincia di Morobe e la provincia di Madang, caratterizzata da colorazione simile alla sottospecie nominale ma con codione nero.

In passato se ne riconoscevano altre tre sottospecie, tutte classificate dall'ornitologo Brian Coates, attualmente accorpate a quelle sopra elencate:   

Lonchura spectabilis guariae COATES, 1990, ritrovata unicamente nel distretto di Guari Rural, nella Provincia Centrale, caratterizzata da nuca bruna e ventre giallo ocra; Lonchura spectabilis karimui COATES, 1990, diffusa nella porzione occidentale della provincia di Chimbu, caratterizzata da testa bruna, e ventre giallastro; Lonchura spectabilis korobae COATES, 1990, diffusa unicamente nella zona del Koroba-Kopiago District, caratterizzata da area ventrale bruna;

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New Britain: 28a/b giovane di L.s. spectabilis; 28c adulto di L.s. specabilis (tipo specimen/originale); 28d adulto di L.s. spectabilis (variante); New Guinea 28e giovane di L.s. mayri; 28f adulto di L.s. mayri (tipo specimen/originale); 28g adulto di L.s. mayri (variante); 28h adulto di L.s. wahgiensis; 28i adulto di L.s.sepikensis; 28j adulto di L.s. gajduschi; 28k adulto di L.s. “karimui”; 28l adulto di L.s. “korobae”; 28m adulto di L.s. “guariae”; 28n adulto di L.s. “guariae” (variante). (Tavola tratta dall’opera “Munias and Mannikins” di Robin Restall) 199


DESCRIZIONE

©Henk de Vos

Fonte: Henk’s Lonchura Pagina Misura 9,5 – 10 cm di lunghezza media, coda compresa, è una delle specie più piccole del genere Lonchura. Minuscolo, tarchiato; con testa, ventre e sottocoda neri; dorso bruno; parti inferiori crema o bianco; codione e coda oro rossastro o oro giallo paglia. Becco robusto, di forma conica, di colore grigio bluastro scuro a nero; zampe grigio bluastro scuro o nerastro. DISTRIBUZIONE ED HABITAT Nuova Britannia: le montagne di Bismarck e Herzog della Nuova Guinea orientale; il bacino di Karimui. Area centrale della Nuova Guinea e Hollandia. Nuova Guinea settentrionale. Oltre che sulle vicine isole di Long Island, Umboi e Tolokiwa. Fonte: Munias and Mannikins – Robin Restall È un uccello delle praterie pedemontane e mediomontane sul limitare della foresta pluviale e nei pressi dei fiumi; paradossalmente, questo uccello ha beneficiato del disboscamento, e dei terreni bonificati dall’uomo, che hanno prodotto una abbondante coltura di miglio selvatico e di altre erbe.

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BIOLOGIA (Abitudine e comportamento) Si tratta di uccelli diurni e gregari, piuttosto confidenti e quindi facilmente avvicinabili ed osservabili, che tendono a vivere associati in gruppi fino a 30 o 40 individui (Gilliard, Meyer, 1930), privilegiando zone in cui non siano già presenti specie affini. All'interno di piccoli stormi sono ben osservabili le coppie, che si separano molto di rado. I maschi cantano frequentemente mentre il gruppo si sposta. I gruppi passano la maggior parte del tempo al suolo alla ricerca di cibo beccuzzando sul terreno, o aggrappandosi agli steli ed alle spighe, con alcuni esemplari che si nutrono mentre altri restano di guardia. La notte cercano riparo fra gli alberi per riposare. Durante gli spostamenti, seppure brevi, la chiamata di contatto, quella percepita da orecchie umane, è costituita da ticchettii di note e fischi lunghi che vengono ripetuti da tre a quattro volte in un misto di toni ascendenti e discendenti. Occasionalmente formano stormi molto più numerosi. All’avvicinarsi della stagione della riproduzione al mattino gruppi composti da sole femmine si recano alle spiagge per fare scorta di calcio, per favorire la formazione del guscio delle uova (Dahl, Coates). La riproduzione può avvenire tutto l’anno, tuttavia il periodo più intenso coincide con la stagione delle piogge che si protrae da settembre a maggio (Dahl e Meyer). Il maschio può precedere la sua esibizione di corteggiamento volando in giro con un po' di materiale di nidificazione nel becco (Goodwin 1982). Poi inizierà a cantare con il corpo prevalentemente eretto, le penne del ventre e dei fianchi arruffate, il becco ben aperto e la testa che viene girata da un lato ad un altro. Poi si avvicina alla femmina come se avesse intenzione di montarla e cantando si porta verso il nido per attirarla all’interno, dove avverrà l’accoppiamento. Il nido è un ovoide appiattito con un ingresso tubolare, costruito con erbe, paglia, fusti più sottili, spighe e fibre. In alcuni nidi vi è un’area immediatamente opposta al foro di ingresso dove la parete è estremamente sottile per permettere una eventuale fuga in caso di necessità. Viene collocato tra erbe alte ai margini di canneti, in cespugli. La scelta del sito influenza senza dubbio la dimensione e la forma del nido, come d’altronde succede nella maggior parte delle munie. La covata è composta da 3-5 piccole uova bianche più spesse a un'estremità rispetto all'altra. Entrambi i sessi incubano a turno di giorno, la femmina solo di notte mentre il maschio si appollaia nei pressi del nido. L'incubazione è di circa 14 giorni e sono sempre entrambi i genitori ad accudire i piccoli, che sono pronti per involarsi attorno alla terza settimana di vita. Di norma restano nei pressi del nido per almeno altre due settimane, tornandovi a dormire durante la notte e chiedendo sporadicamente l'imbeccata ai genitori, che spesso si apprestano a portare avanti una nuova covata. ALIMENTAZIONE Si tratta di uccelli essenzialmente granivori, che in virtù del forte becco riescono a spezzare senza problemi i piccoli semi di riso, taro e delle altre graminacee di cui si nutrono, prediligendo i semi ancora immaturi e quelli appena germogliati Si nutrono abitualmente aggrappandosi agli steli delle erbe in crescita e strappando semi dalle infiorescenze. Immelmann et al. (1968-72) affermano che il polline di graminacee è l'alimento più importante, sebbene da queste essenze vengano prelevati anche semi. Baptista (1990) riferisce di avere osservato un gran numero di questi uccelli nutrirsi dei semi di introdotta Rottboellia exaltata, un'erba introdotta che può raggiungere i 2 metri o più di altezza e che produce semi grandi come chicchi di riso. Sebbene al momento di tali osservazioni le foglie e gli steli fossero marroni nella maggior parte delle piante, i semi risultavano ancora verdi e lattiginosi. Il becco di alcuni cappuccini era macchiato di verde, prova che avevano sgranato semi immaturi. 201


I Cappuccino pettobianco amano molto le alghe che si formano su specchi d’acqua o pozzanghere ristagnanti. ALLEVAMENTO IN AMBIENTE CONTROLLATO Molto docile e calmo si riproduce anche in contenitori relativamente piccoli. Alimentati con misto per esotici, miglio e scagliola sia secchi che ammollati. Vermi della farina, pupe di formica e pastoncino (Elfo 1972). STANDARD

Nota: STRUTTURA, COLORE, DISEGNO, PIUMAGGIO, ATTITUDINE E PORTAMENTO, CONDIZIONI: considerazioni da valutare in sede di giudizio e che compongono uno standard. Essendo piuttosto simili per i sottogenere appartenenti al genere Lonchura sono riportati tra “REQUISITI GENERALI PER I SOTTOGENERE” è sono in linea di massima puramente indicativi. DISTRIBUZIONE ESSENZIALE DEI PIGMENTI

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DISTRETTI

PIGMENTI

CAPPUCCIO BECCO PETTO FIANCHI VENTRE BASSO VENTRE CALZONE COSCE DORSO ALI CODIONE CODA ZAMPE

Predominanza di eumelanina nera concentrata Leggermente melanizzato Predominanza di feomelanina distribuita/dispersa Predominanza di feomelanina distribuita/dispersa Predominanza di feomelanina distribuita/dispersa Predominanza di feomelanina distribuita/dispersa Predominanza di eumelanina nera concentrata Predominanza di eumelanina nera concentrata Melanine disperse, con predominanza di pigmenti feomelanici Eumelanina nera + feomelanina Predominanza di feomelanina concentrata Melanine fortemente concentrate, con una predominanza di feomelanina Melanizzate

DISEGNO - Fronte, calotta, guance, nuca/collo in un unico disegno costituiscono una sorta di cappuccio. - Sottili barre ai lati del petto e fianchi (o indistinta striatura). - Macchie (a pettine) al vertice delle penne parte superiore mantello. - Bordi/frange alle remiganti terziarie. - Timoniere esterne bordate. DISTRETTI DI VALUTAZIONE DEL DISEGNO

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DIMORFISMO SESSUALE Simile al maschio con parti superiori da marrone chiaro a castano e tonalità leggermente più sbiadita su groppone e coda

Fonte: Henk’s Lonchura Pagina

. NOMENCLATURE UFFICIALI CLASSICO (ANCESTRALE)

Definisce i soggetti maschi e femmine, classici.

MUTAZIONI IN STUDIO

Definisce i soggetti, maschi e femmine, in tutte le altre mutazioni in fase di studio non ancora standardizzate.

ANALISI DELLE FORME MUTANTI ANCESTRALE o CLASSICO L’Ancestrale (o Classico) è un soggetto con corredo genetico intatto. Nel piumaggio sono espressi i seguenti pigmenti: (EU) eumelanina - (PH) feomelanina. Sia l’eumelanina che la feomelanina sono presenti sia in forma concentrata che distribuita /dispersa.

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©Henk de Vos

Fonte Henk’s Lonchura Pagina

DEFINIZIONE DEL CAPPUCCINO PETTO BIANCO

COLORE E DISEGNO FORMA NOMINALE DISTRETTO FRONTE, CRANIO, OCCIPITE E NUCA (cappuccio) BECCO

COLORE Nero che termina nettamente all'inizio del mantello/dorso. Mandibole grigio biancastro.

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ZONA DELLE GUANCE MENTO E GOLA PETTO E FIANCHI

PARTE INFERIORE DEI FIANCHI MANTELLO E DORSO e COPRITRICI ALARI. REMIGANTI CODIONE e SOPRA-CODA CODA, CALZONE E SOTTOCODA

Nera. Nera. Dalla gola, di colore bianco, crema o bianco sabbia, ricoperto da un velo brunastro che si estende sottilmente ai lati del collo. I fianchi sono marrone ruggine. Nera. Marrone intenso o castano talvolta con la presenza di alcune macchie nere. Marrone di tonalità più sbiadita con bordi delle terziarie di tono più caldo. Bruno dorato o arancio cromo. Coda marrone rossastro su timoniere mediane, arancione rosso su quelle esterne, tutte bordate di giallo arancio. Calzone e sottocoda neri. Grigio ardesia. Nere

ZAMPE UNGHIE GIOVANI Sopra marrone medio caldo, più scuro sulla corona e nerastro sulla faccia. Gola nera grigiastra con punte di piume camoscio. Parti inferiori camoscio talvolta sfumate di grigiastro scuro sul petto e sotto le copritrici della coda. Zampe e Becco grigio. MUTAZIONI IN STUDIO Nota: Non si ha conoscenza di mutazioni fissate.

SOTTOSPECIE Lonchura spectabilis spectabilis

Nome scientifico precedente: Donacicola spectabilis, P.L. Sclater, 1879, Distribuzione: isola della Nuova Bretagna. Long Island e Rooke Island. Sottospecie nominale Lonchura spectabilis gadjuseki

Nome scientifico: Lonchura spectabilis gadjuseki, Diamond, 1967. Distribuzione: Nuova Guinea centrale, bacino del Karimui e altopiani orientali a ovest fino a Tari. Adulto: L'intera testa è nera, così come la regione ventrale, le cosce e le copritrici del sottocoda. Le parti superiori dalla nuca al basso dorso, ali e coda sono castano. La groppa e le copritrici superiori sono arancione (a metà tra quelle di L. s. spectabilis e L. s. mayn). Il petto, il ventre e i fianchi sono giallo camoscio.

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I sessi sono uguali. Giovani simili alla sottospecie L. s. mayri. Lonchura spectabilis mayri

Nome scientifico precedente: Munia spectabilis mayri, Hartert, 1930 Distribuzione: Nuova Guinea settentrionale, monti Cyclops e pianure di Hollandia. Adulto: L'intera testa è nera, così come la coda, la regione ventrale, le cosce e le copritrici del sottocoda. Il petto, il ventre e i fianchi sono bianco crema o paglierino chiaro che appaiono bianchi sfumati di giallastro. In alcuni individui è presente una striscia marrone chiaro sui fianchi. La nuca, il mantello, la parte bassa della schiena e le ali sono marroni, più ambrate che castano e possono essere presenti morbide macchie terminali bianche sulle copritrici alari mediane, in particolare negli uccelli del primo anno. La groppa e le copritrici superiori sono arancio-ocra chiaro, a metà tra il giallo ocra e il giallo arancio. Il becco è grigio-azzurro pallido, piccolo e tozzo, più scuro sul culmen. Per le zampe il colore è variabile e possono essere grigio vinoso, grigio scuro o addirittura nero. Femmina i sessi sono simili. Giovani simile a quelli della sottospecie L.s. spectabilis ma non presentano striature scure sul mento o sulla gola.

Lonchura spectabilis sepikensis

Nome scientifico: L. spectabilis sepikensis, Jonkers e Roersma, 1990. Distribuzione: Nuova Guinea nord orientale, provincia East Sepik. Adulto: L'intera testa è nera. Il petto, il ventre e i fianchi sono cannella con la regione centrale e copritrici sottocoda nere. Il mantello e le copritrici alari sono marroni, le primarie marrone scuro con bordi marroni, più chiare quelle esterne. Le copritrici della coda superiore e la coda sono marrone arancio. Lonchura spectabilis wahgiensis

Nome scientifico: L. spectabilis wahgiensis, Mayr e Gilliard, 1957. Distribuzione: Nuova Guinea orientale, altopiani centrali e meridionali del lago Kopiago verso est fino a Aseki. Adulto: L'intera testa è nera, graduata sulla nuca in una serie di strie a pettine nere. Il dorso, la parte bassa della schiena e le ali sono color cannella. La groppa, le copritrici della coda superiore ed i bordi della coda sono giallo-arancio. Il petto, il ventre e i fianchi sono bianco crema, a volte camoscio chiaro e camoscio medio negli immaturi. La regione ventrale, le cosce e le copritrici del sottocoda sono nere. Il becco è un cono robusto grigio-blu; le zampe sono variabili dal grigio vinoso al grigio scuro. I sessi sono uguali. Il giovane assomiglia al giovane della sottospecie L. s. gajduseki.

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Altre tre sottospecie accorpate a quelle esistenti: Lonchura spectabilis “karimui”

Nome scientifico: L. spectabilis karimui, Coates, 1990. Distribuzione: porzione occidentale della provincia di Chimbu, Adulto: L'intera testa è marrone cioccolato fondente, o marrone carbone (Clement et al. 1993). Le parti superiori dalla nuca alla parte bassa della schiena, le ali e la coda sono castano. La groppa è aranciocromo che sfuma in giallo paglierino sulle lunghe copritrici superiori della coda e sui bordi delle penne della coda. Il petto, il ventre e i fianchi sono color camoscio caldo. La regione ventrale, le cosce e le copritrici del sottocoda sono nere. Questo è l'uccello indicato come la forma oscura di L. s. gajduseki di Coates (1990).

Lonchura spectabilis "korobae"

Nome scientifico: L. spectabilis"korobae", Coates, 1990. Distribuzione: zona del Koroba-Kopiago District, Questo uccello è registrato da G.C. Clapp in Coates (1990) come avente le parti inferiori fulve. In considerazione di questa caratteristica abbastanza distintiva e della posizione isolata del record, merita un tentativo di riconoscimento subspecifico soggetto a essere adeguatamente descritto. Lonchura spectabilis "guariae"

Nome scientifico: L. spectabilis"guariae", Coates, 1990. Distribuzione: unicamente nel distretto di Guari Rural, nella Provincia Centrale. Coates (1990) si riferisce a "l'ibridazione che si verifica" tra L. spectabilis, presumibilmente L. s. wahgiensi; e la Donacola i montagna (L. monticola) nella zona di Guari tra 1.700 e 1.860 m. L'uccello è descritto come avente "la testa e la parte superiore della gola nerastre, che diventano marrone scuro sulla nuca e sulla parte posteriore del collo; dorso marrone; copritrici della coda superiore camoscioocraceo; petto e ventre camoscio-ocraceo, con o senza macchie scure indistinte a metà petto e lungo i fianchi, suggestivo del modello trovato in L. monticola."

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CAPPUCCINO NERO (Lonchura stygia) TASSONOMIA Il Cappuccino nero (Lonchura stygia STRESEMANN, 1924) è un uccello di medie dimensioni, interamente nero con groppone giallo. Viene ritenuto un probabile conspecifico del Cappuccino calottagrigia (o calottabianca), L. nevermanni, (D.Goodwin). Mentre è improbabile che l’adulto venga confuso con altre specie, il giovane è praticamente identico al pari età Cappuccino calottagrigia, L. nevermanni. Né l'adulto né il giovane possono essere confusi con il Passero triste, L. tristissima, come suggerito da Clement et al. (1993) poiché questa specie non è presente nella stessa area. È possibile che il giovane venga confuso con il giovane di Passero maculato, L. leucosticta, ma questo uccello ha un mento chiaro ed alcune macchie biancastre sulla testa e sulle ali. È altresì simile al giovane di Diamante fetonte, Neochmia phaeton, talvolta ruggine eclatante, quasi rossastro sul corpo, ma la coda del Diamante fetonte è lunga ed appuntita rispetto alla coda corta e smussata dei giovani del Cappuccino nero.

34a giovane di L. stygia; 34b femmina adulta di l. stygia; 34c maschio adulto di L. stygia. (Tavola tratta dall’opera ”Munias and Mannikins” di Robin Restall)

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DESCRIZIONE

©Henk de Vos Fonte: Henk’s Lonchura Pagina

Misura circa 10,50 - 11 cm di lunghezza, coda compresa. Si tratta di un uccello robusto e munito di un becco tozzo e forte, di forma conica. Nella livrea di questa specie predomina il nero che tende a sfumare nel bruno scuro sul dorso (in particolare nelle femmine), mentre il codione è di colore bruno ruggine chiaro, le zampe sono grigio scuro, il becco è grigio piombo.

DISTRIBUZIONE ED HABITAT

New Ireland

Papua New Guinea New Britain

Australia

Fonte Estrildid finches of the world – Derek Goodwin

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Regione Trans-Fly della Nuova Guinea meridionale, è essenzialmente un uccello d’Irianjava. Segnalato in Papuasia-Nuova-Guinea presso il lago Owa, vicino al lago Am buve (Gregory 1995a), nonché una piccola zona ad est del lago Daviumbu (Coates1990).


Localmente comune. Predilige le praterie umide di pianura, canneti e savane con erbe alte, nonché ammassi galleggianti di erba sua lagune, paludi e risaie. A volte frequenta zone più aride della savana a livello del mare (Clement et al.).

BIOLOGIA (Abitudine e comportamento) È una specie socievole, gregaria che solitamente si riunisce in gruppi, numericamente esigui, di circa 15-20 unità, talvolta misti a Cappuccino calottagrigia (L. nevermanni) con cui spesso si ibrida e con il Diamante rosso (Neochmia phaeton). Stormi che rimangono intatti durante il volo (Coates 1990). Il contatto viene mantenuto con una chiamata costituita da una serie di note sia morbide che ad alta frequenza. Per lo più sedentari, oppure in movimento in cerca di cibo. I giovani sono più mobili degli adulti, in gruppi vaganti si foraggiano con gli altri due estrildidi citati con i quali condividono l’habitat. Durante il giorno tende a rimanere al suolo o nell'erba alta alla ricerca di cibo, mentre al calar della sera si riuniscono nella vegetazione arborea per passare la notte. La stagione riproduttiva coincide con la fine della stagione delle piogge, periodo quindi non ben definito, per cui teoricamente questi uccelli sono in grado di riprodursi durante tutto l'anno, a patto che le condizioni climatiche e di disponibilità del cibo siano ottimali. Nella fase di corteggiamento il maschio si tiene piuttosto eretto con il becco proteso in avanti o leggermente verso il basso dondolando su e giù in un riverito inchino (Morris1958). Con una canzone ad alta intensità cercherà di conquistare la femmina che se ricettiva si disporrà all’accoppiamento. Il nido è costruito abbastanza in basso tra le fitte erbe oppure sistemato su una piccola isola di piante galleggianti, fra i 60 ed i 150 cm di altezza sui bordi delle lagune. Il nido è una struttura a "fiasco" di forma approssimativa, fatta di erba con un collo d'ingresso ben definito ed all’interno completamente foderato con erbe più morbide ed altri materiali intrecciati da entrambi i genitori. Al suo interno la femmina depone mediatamente 4-5 uova, che vengono covate da entrambi i sessi. I nidiacei sono chiari alla schiusa, ma diventano scuri entro pochi giorni con la formazione delle piume che inizia a circa cinque giorni. Accuditi e nutriti fino all’involo che avviene attorno alle tre settimane di vita. Tuttavia è piuttosto comune che i giovani rimangano coi genitori per almeno altri dieci giorni prima di allontanarsi definitivamente dal nido.

ALIMENTAZIONE Si nutre principalmente di semi di graminacee, sia acerbe che mature quando sono sullo stelo, e secche quando cadono a terra. È una specie agile ben capace di arrampicarsi sui fusti e di aggrapparsi alle infiorescenze ricche di semi. Integra la sua dieta con altri alimenti di origine vegetale (germogli, bacche e frutti).

ALLEVAMENTO IN AMBIENTE CONTROLLATO Sono stati allevati con successo sia in gabbia che in voliera (Michael Plose comm. Pers.), alimentati con semi per esotici, sia secchi che ammollati e semi verdi, pastone all’uovo, con l’aggiunta, peraltro non indispensabile, di proteine animali.

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STANDARD Nota: STRUTTURA, COLORE, DISEGNO, PIUMAGGIO, ATTITUDINE E PORTAMENTO, CONDIZIONI: considerazioni da valutare in sede di giudizio e che compongono uno standard. Essendo piuttosto simili per i sottogenere appartenenti al genere Lonchura sono riportati tra “REQUISITI GENERALI PER I SOTTOGENERE” è sono in linea di massima puramente indicativi.

DISTRIBUZIONE ESSENZIALE DEI PIGMENTI

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DISTRETTI

PIGMENTI

CAPPUCCIO BECCO PETTO FIANCHI VENTRE ZONA ANALE E SOTTOCODA DORSO

ALI CODIONE CODA ZAMPE

Predominanza di eumelanina nera concentrata Leggermente melanizzato Predominanza di eumelanina nera concentrata Predominanza di eumelanina nera concentrata Predominanza di eumelanina nera concentrata Predominanza di eumelanina nera concentrata Predominanza di eumelanina nera concentrata Predominanza di eumelanina nera concentrata. Visibile presenza di feomelanina Predominanza di feomelanina Eumelanina nera concentrata e feomelanina Melanizzate

DISEGNO - Interamente nero con groppone giallo - Ali sfumate con bordi su remiganti - Copritrici sotto alari si staccano dal colore generale - Stacco groppone - coda - Timoniere esterne bordate DISTRETTI DI VALUTAZIONE DEL DISEGNO

Ali sfumate con bordi remiganti

Copritrici sotto alari

Stacco groppone coda Bordi timoniere

Distacco ventre, cloaca, sottocoda

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Disegno da Internet


DIMORFISMO SESSUALE Generalmente la femmina ha un nero più opaco rispetto al maschio; più marrone sulle ali e parti superiori, con striscia castano sulla parte superiore del groppone. L'intero corpo, tranne il groppone e copritrici della coda superiore, è marrone molto scuro con bordi neri alle penne della testa, del mantello e del petto, tutte con una lucentezza viola-nera. Le copritrici del sottocoda sono nere. Le copritrici sotto le ali sono beige-salmone con qualche bordatura nera. La groppa inferiore, le copritrici della coda superiore e i bordi delle penne della coda sono giallo paglia, tendenti all'arancione pallido.

NOMENCLATURE UFFICIALI CLASSICO (ANCESTRALE)

Definisce i soggetti maschi e femmine, classici.

MUTAZIONI IN STUDIO: -Moka-Bruno -Rosso-Bruno

Definisce i soggetti, maschi e femmine, in tutte le altre mutazioni in fase di studio non ancora standardizzate.

ANALISI DELLE FORME MUTANTI ANCESTRALE o CLASSICO L’Ancestrale (o Classico) è un soggetto con corredo genetico intatto. Nel piumaggio sono espressi i seguenti pigmenti : (EU) eumelanina - (PH) feomelanina. Sia l’eumelanina che la feomelanina sono presenti sia in forma concentrata che distribuita /dispersa.

©Henk de Vos Fonte Henk’s Lonchura Pagina

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DEFINIZIONE DEL CAPPUCCINO NERO COLORE E DISEGNO FORMA NOMINALE DISTRETTO FRONTE, CRANIO, OCCIPITE E NUCA BECCO ZONA DELLE GUANCE MENTO E GOLA PETTO E FIANCHI VENTRE E PARTI SUPERIORE CORPO DORSO e COPRITRICI ALARI. REMIGANTI CODIONE e SOPRA-CODA CODA E SOTTO-CODA ZAMPE UNGHIE

COLORE Marrone nero scuro. Grigio scuro. Marrone nero scuro. Marrone nero scuro. Marrone nero scuro. Marrone nero scuro. Marrone nero scuro. Marrone nero scuro. . Marrone ruggine chiaro. Le timoniere sono bruno-nero scure con bordo giallo ocra, il sottocoda è bruno-nero scuro. Grigio SCURO. Nere

GIOVANI Colore argilla sopra, un po' più chiaro o più brillante sulla groppa. La coda è più scura con qualche bordatura giallastra. Le copritrici auricolari sono da scure a nerastre con striature.

FENOTIPI E MUTAZIONI

Allo stato attuale il Cappuccino tricolore è interessato dalle mutazioni (in studio), Moka-bruno e Rossobruno traslate dal Passero del Giappone.

MOKA-BRUNO Il fattore Moka, a trasmissione autosomica recessiva, provoca una riduzione dell'eumelanina di circa il 50%, lasciando intatta la feomelanina. Per questa varietà è fondamentale la forte saturazione del bruno e la migliore uniformità cromatica.

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©Pieter v.d. Hooven Fonte: Henk’s Lonchura Pagina

ROSSO-BRUNO Il fattore rosso, di eredità autosomica recessiva, allelico al fattore moka, provoca l'inibizione dell'eumelanina, lasciando intatta la feomelanina. Questa varietà dovrebbe esprimere nel piumaggio una forte saturazione di feomelanina con un tono molto caldo.

©Pieter v.d. Hooven Fonte: Henk’s Lonchura Pagina

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CAPPUCCINO DEGLI ARFAK (Lonchura vana) TASSONOMIA Il Cappuccino degli Arfak (Lonchura vana HARTERT, 1930) è l’unica Munia presente nella regione di Vogelkop in IrianJava ed è improbabile che venga confuso con qualsiasi altro uccello. L’areale di questa specie non si sovrappone né confina con quelli degli altri due Cappuccini dalla testa bianca della Nuova Guinea, il Cappuccino testagrigia (L. caniceps) ed il Cappuccino calottabianca (L. nevermanni). Il Cappuccino calottabianca ha mento, gola e sopraccoda neri e parti inferiori arancione brillante, il Cappuccino testagrigia non presenta tracce di marrone intenso; giallastro più chiaro su groppa e coda, nerastro sul sottocoda. Il Cappuccino testabianca (L.maja) ed il Cappuccino testachiara (L. pallida) presentano alcune somiglianze con il Cappuccino di Arfak, ma non presentano il giallo brillante sul groppone né l’arancione brillante sulle parti inferiori.

25a adulto di L. vana; 25b giovane di L. vana. (Tavola tratta dall’opera “Munias and Mannikins” di Robin Restall)

DESCRIZIONE

Fonte: Alex Solbiati

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Misura circa 10 cm di lunghezza, coda compresa. Fronte, guance e parte superiore della gola biancastre, resto della testa brunastro chiaro che sfuma in marrone terra sul mantello, dorso ed ali. Sopraccoda giallo paglierino. Coda nerastra bordata di giallo su penne centrali. Petto superiore grigio brunastro scuro diviso da una banda bianco grigiastra, ventre, fianchi e sottocoda marrone castano. Becco e zampe grigiastre.

DISTRIBUZIONE ED HABITAT

Presente intorno ai laghi Anngi, nella regione montagnosa Arfak e Tamrau nel Vogelkop nella Nuova Guinea Nord-occidentale.

Monotipica. Stanziale è numericamente esiguo nella ristretta area che lo ospita, vive nei prati sui versanti collinari o montani tra i 1800 m e i 2100 m d’altitudine.

BIOLOGIA (Abitudine e comportamento. Alimentazione) Di indole diffidente, si trova in terreni erbosi. Scarse sono le notizie reperibili circa le sue abitudini alimentari, riproduttive e comportamentali.

ALLEVAMENTO IN AMBIENTE CONTROLLATO Alcuna informazione.

STANDARD

Nota: STRUTTURA, COLORE, DISEGNO, PIUMAGGIO, ATTITUDINE E PORTAMENTO, CONDIZIONI: considerazioni da valutare in sede di giudizio e che compongono uno standard. Essendo piuttosto simili per i sottogenere appartenenti al genere Lonchura sono riportati tra “REQUISITI GENERALI PER I SOTTOGENERE” è sono in linea di massima puramente indicativi.

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DISTRIBUZIONE ESSENZIALE DEI PIGMENTI

DISTRETTI MASCHERA BECCO NUCA PETTO FIANCHI VENTRE BASSO VENTRE CLOACA COSCE

DORSO ALI CODIONE CODA ZAMPE

PIGMENTI Presenza di pigmento da minima a nulla Leggermente melanizzato Leggera presenza di melanine Leggera presenza di melanine Predominanza di feomelanina concentrata Predominanza di feomelanina concentrata Predominanza di feomelanina concentrata Predominanza di feomelanina concentrata Predominanza di feomelanina concentrata Melanine distribuite/disperse, con predominanza di pigmenti feomelanici Entrambe le melanine, con una predominanza di eumelanina nera Predominanza di feomelanina concentrata Entrambe le melanine fortemente concentrate Fortemente melanizzate

DISEGNO - Fronte, corona e mento in un unico disegno a forma di maschera / cappuccio. - Macchia irregolare che disegna la guancia. - Sottile bordo inferiore al di sotto della guancia che va dai lati del collo al mento. - Delimitazione petto - ventre e fianchi. - Copritrici primarie e remiganti con vessilli interni segnati di un tono differente. 219


DISTRETTI DI VALUTAZIONE DEL DISEGNO

DIMORFISMO SESSUALE Nessuna informazione.

NOMENCLATURE UFFICIALI CLASSICO (ANCESTRALE) MUTAZION IN STUDIO

Definisce i soggetti maschi e femmine, classici. Definisce i soggetti, maschi e femmine, in tutte le altre mutazioni in fase di studio non ancora standardizzate.

ANALISI DELLE FORME MUTANTI ANCESTRALE o CLASSICO L’Ancestrale (o Classico) è un soggetto con corredo genetico intatto. Nel piumaggio sono espressi i seguenti pigmenti : (EU) eumelanina - (PH) feomelanina. Sia l’eumelanina che la feomelanina sono presenti sia in forma concentrata che distribuita /dispersa.

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Fonte: Alex Solbiati (particolare) DEFINIZIONE DEL CAPPUCCINO DEGLI ARFAK

COLORE E DISEGNO FORMA NOMINALE DISTRETTO FRONTE, CRANIO, OCCIPITE E NUCA BECCO ZONA DELLE GUANCE MENTO E GOLA PETTO E FIANCHI VENTRE E PARTE INFERIORE DORSO E COPRITRICI ALARI. REMIGANTI CODIONE E SOPRA-CODA CODA E SOTTO-CODA ZAMPE UNGHIE

COLORE La fronte è di grigio biancastra, il resto della testa e la nuca sono grigio bianco con riflessi marroni. Mandibole grigio bluastro.

Grigio biancastra. Grigio biancastro interessato da riflessi marrone. Petto marrone scuro. Tra il petto e il ventre c'è una fascia grigio biancastra. I fianchi sono un marrone ruggine. Marrone ruggine. Marrone scuro. Marrone nero con bordi marrone. Codione marrone ruggine, sopraccoda giallo ocra.. Timoniere marrone ruggine con bordo giallo ocra. Sottocoda marrone. Grigio scuro. Nere

GIOVANI Bruno grigiastro a grigio dalla corona alla nuca e fino alla parte bassa del dorso, più scuro su ali e coda, codione e copritrici della coda fulvo, gola camoscio chiaro, zampe e becco grigio chiaro. FENOTIPI O MUTAZIONI IN STUDIO Nota: Non si ha conoscenza di alcuna mutazione.

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CAPPUCCINO TESTA NERA (Lonchura atricapilla) TASSONOMIA E IDENTIFICAZIONE Il Cappuccino testa nera (Lonchura atricapilla VIEILLOT, 1807) fino a tempi recenti è stato considerato una sottospecie del cappuccio tricolore. Col nome di Lonchura malacca atricapilla: attualmente si tende a considerare il cappuccino testa nera come una specie a sé stante, addirittura con sette sottospecie: Lonchura atricapilla atricapilla, la sottospecie nominale, diffusa dall'India nord-orientale alla Cina sud-orientale;  Lonchura atricapilla batakana CHASEN & KLOSS, 1929, endemica della porzione settentrionale di Sumatra;  Lonchura atricapilla deignani PARKES, 1958, diffusa in Indocina e Thailandia;  Lonchura atricapilla formosana SWINHOE, 1865, diffusa non solo a Taiwan, ma anche nella porzione settentrionale di Luzon;  Lonchura atricapilla jagori MARTENS, 1866, diffusa nel Borneo e nelle Filippine (ad eccezione di Luzon);  Lonchura atricapilla rubronigra HODGSON, 1836, diffuso in India settentrionale e Nepal;  Lonchura atricapilla sinensis BLYTH, 1852, diffusa nella penisola malese e nella porzione settentrionale dell'isola di Sumatra; esse si distinguono principalmente dal colore del piumaggio, dall’apparato boccale nei nidacei, dalla voce e dal comportamento. Il nome scientifico della specie deriva dall'unione delle parole latina ater ("molto scuro") e capillus ("capello"), col significato di "dalla testa nera", in riferimento alla tipica colorazione alla quale questa specie deve anche il proprio nome comune. 

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19a adulto di L.a. atricapilla; 19b adulto di L.a. rubroniger; 19c adulto di L.a. deignani; 19d adulto di L.a. sinensis; 19e femmina adulta di L.a.brunneiceps; 19f maschio adulto di L.a. brunneiceps; 19g femmina adulta di L.a. jagori; 19h maschio adulto di L.a. jagori; 19i femmina adulta di L.a. formosana; 19j maschio adulto di L.a. formosana; 19k adulto di L.a. batakana; 19l adulto di L.a. sinensis; 19m adulto di L.a. obscura; 19n adulto di L.a. selimbauensis; (Tavola tratta dall’opera “Munias and Mannikins” di Robin Restall)

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DESCRIZIONE

Di piccole dimensioni (circa 12 cm. compresa la coda) e piuttosto caratteristico con il cappuccio nero che interessa testa, mento, gola e parte superiore del petto. Parti superiori ali comprese e coda marrone castano chiaro, con tendenza ad assumere una tonalità rosso-ramata sul codione, caratteristica che si evidenzia quando l'uccello spicca il volo. Becco grosso, tozzo e conico di colore blu o grigio-bluastro. Zampe grigio-carnicino.

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DISTRIBUZIONE ED HABITAT

Occupa un areale piuttosto vasto, che si estende dall'India settentrionale a ovest alla Cina sudorientale ad est, ed a sud attraverso tutta l'Indocina e la penisola malese, l'isola di Sumatra, il Borneo e le Filippine. Introdotto alle Hawaii, dove si è naturalizzato.

Fonte: Munias and Mannikins – R. Robin Restall È essenzialmente un uccello delle praterie paludose, dove frequenta le erbe alte. In numeri consistenti si raduna quando il riso è maturoelle risaie. MacKinnon e Phillipps (1993) lo descrivono come un'abbondante cappuccino presente nelle pianure del Borneo. È presente nelle valli montane delle Sulawesi e le radure nell'Arcipelago di Sulu (Du Pont e Rabor 1973); frequenta anche margini della foresta (Clement et al. L 993). In Himalaya si estende fino a oltre 1.230 mt. (Baker 1921). Non temendo la presenza dell'uomo, pastura anche in parchi e giardini. BIOLOGIA (Abitudine e comportamento) È molto socievole, i gruppi o gli stormi restano uniti durante tutto l'anno. Formano gruppi eterogenei con altri uccelli. Nei rapidi e ripetuti spostamenti nelle risaie il battito delle loro ali è molto rumoroso alzano e si posano altrove (MacKinnon e Phillipps 1993). Durante la stagione riproduttiva questi gruppi sono prevalentemente costituiti da giovani, mentre gli anziani trascorrono più tempo al nido. Dopo le scorribande nelle risaie, si radunano in canneti, tra giunchi ed erba alta per appollaiarsi in stormi. Hanno l’abitudine di atterrare nell’erba alta con zampe divaricate afferrando diversi steli d'erba, tale suo slancio in avanti farebbe piegare leggermente gli steli sotto il proprio peso. Poi il singolo stelo d'erba viene scalato fino alla cima per raggiungere i semi. Negli spostamenti, come contatto, vengono armonizzati una serie di richiami quasi impercettibili, seguiti da uno o più lunghi fischii dai toni differenti. Nel Vietnam del sud i Cappuccino dalla testa bianca (Lonchura maja) si possono trovare spesso, in piccole quantità, all'interno di stormi di Cappuccino testanera (Lonchura atricapilla), mentre nel nord Sulawesi si accompagnano, particolarmente al momento della pastura, con i Domino (Lonchura punctulata) e Passero delle Molucche (Lonchura molucca). I cappuccini testa nera possono riprodursi durante tutto l'arco dell'anno, privilegiando comunque per dare inizio alla cova il periodo immediatamente alla fine della stagione delle piogge monsoniche. Spesso nidifica insieme al Tessitore striato (Ploceus manyar) in nidi coloniali.

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In piena esibizione di corteggiamento, il maschio di solito svolazza con filo d'erba trattenuto nel becco ed emettendo un trillo acuto si posa accanto alla femmina in posizione abbastanza eretta, con le penne del corpo arruffate, il collo teso e la testa puntata verso il basso, ma leggermente girata verso la femmina. Saltellando sul posatoio si avvicina alla femmina che, se ricettiva, si accuccia e fa tremare la coda, dopo di che avviene l’accoppiamento. Entrambi i partner partecipano alla costruzione del nido, che consiste in una struttura ovale con l’ingresso ad una estremità, solitamente costituito da foglie verdi fresche all'esterno, sebbene queste si secchino rapidamente, diventando più chiare e più marroni. La maggior parte del nido è costituita da erbe fini e pannocchie piumate che rivestono la camera e sporgono dall'ingresso formando un portico che probabilmente fornisce un po' di riparo. Di solito è costruito tra giunchi e canne, o in arbusti entro un metro o due dal terreno. In alcune località può nidificare più in alto, soprattutto nelle palme. Le uova sono piccole, ovali e bianche. Da 3 a 6 per covata. Maschio e femmina si alternano per incubare le uova durante il giorno, mentre entrambi gli uccelli sono nel nido di notte. Il periodo di incubazione è di 15/16 giorni. I giovani vengono accuditi per 8-10 giorni e normalmente si involano in tre settimane. Sono allevati interamente con semi e altre sostanze vegetali. Non ci sono prove che utilizzano insetti per nutrire i loro piccoli o in qualsiasi altro momento. Entrambi i genitori nutrono i nidiacei e continuano a farlo fino a tre settimane dopo l'involo. Restall (1995a) riporta di avere a volte visto vari adulti accudire giovani particolarmente affamati ed insistenti nel mendicare l’imbeccata anche se non appartenenti alla propria nidiata. L’autore definisce tale comportamento “da asilo nido”. ALIMENTAZIONE Si tratta di uccelli essenzialmente granivori, si nutrono a terra di una grande varietà si semi, con particolare preferenza verso il riso ed essenze erbacee della famiglia delle Composite (ma anche arbustive e talvolta arboree); alcune sembrano dente di leone, altre al senecione. Appetiscono soprattutto semi immatura o appena germogliati. Integrano la propria dieta anche con materiale di origine vegetale come frutta, bacche e germogli. Molto raramente catturano anche piccoli insetti volanti che sciamano sugli acquitrini. ALLEVAMENTO IN AMBIENTE CONTROLLATO Molto docile e calma si riproduce anche in piccole gabbie e con i dovuti accorgimenti alleva la propria prole in purezza (E. Ciccarelli). Alimentati interamente con semi vari di erba, misto esotici, e pastone all’uovo. Sempre a disposizione sali minerali ed il grit. Altre integrazioni proteiche di origine animale non sembrano necessarie. STANDARD

Nota: STRUTTURA, COLORE, DISEGNO, PIUMAGGIO, ATTITUDINE E PORTAMENTO, CONDIZIONI: considerazioni da valutare in sede di giudizio e che compongono uno standard. Essendo piuttosto simili per i sottogenere appartenenti al genere Lonchura sono riportati tra “REQUISITI GENERALI PER I SOTTOGENERE” è sono in linea di massima puramente indicativi. 226


DISTRIBUZIONE ESSENZIALE DEI PIGMENTI

DISTRETTI

CAPPUCCIO BECCO

PETTO FIANCHI VENTRE BASSO VENTRE CALZONE COSCE DORSO SPALLE

ALI CODIONE CODA ZAMPE

PIGMENTI Eumelanina nera + feomelanina. Melanine fortemente concentrate Leggermente melanizzato Eumelanina nera + feomelanina. Melanine fortemente concentrate Melanine disperse, con predominanza di pigmenti feomelanici Melanine disperse, con predominanza di pigmenti feomelanici Eumelanina nera concentrata Eumelanina nera concentrata Eumelanina nera concentrata Melanine disperse, con predominanza di pigmenti feomelanici Melanine disperse, con predominanza di pigmenti feomelanici Eumelanina nera concentrata verso le estremità e il lato interno della piuma, in contrasto con la feomelanina Melanine fortemente concentrate, con una predominanza di feomelanina Melanine fortemente concentrate, con una predominanza di feomelanina Fortemente melanizzate

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DISEGNO - Fronte, vertice, faccia mento, gola e parte superiore del petto in un unico disegno costituiscono il cappuccio che si stacca nettamente dal dorso e dal petto. - Petto, parte superiore fino al centro della parte inferiore segnate (talvolta) da sottili striature centrali. - Copritrici primarie, mediane secondarie, grandi copritrici secondarie, scapolari ed alula con ampi bordi. - Remiganti segnate da ampi bordi - Timoniere mediane esterne bordate. - Regione ventrale e sottocoda evidenziano una chiazza nera. - Netto stacco codione coda.

Particolari nei disegni del Cappuccino testa nera Fonte “Manual de Juzgamiento Estrildidos” – F.O.A. – C.A,J. -

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DISTRETTI DI VALUTAZIONE DEL DISEGNO

DIMORFISMO SESSUALE Sessi quasi identici, tuttavia la femmina presenta le parti superiori marrone più chiaro, il colore giallo della coda meno esteso ed il sottocoda marrone-nerobruno.

NOMENCLATURE UFFICIALI CLASSICO (ANCESTRALE)

Definisce i soggetti maschi e femmine, classici.

MUTAZIONI IN STUDIO

Definisce i soggetti, maschi e femmine, in tutte le altre mutazioni in fase di studio non ancora standardizzate.

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ANALISI DELLE FORME MUTANTI

ANCESTRALE o CLASSICO

L’Ancestrale (o Classico) è un soggetto con corredo genetico intatto. Nel piumaggio sono espressi i seguenti pigmenti: (EU) eumelanina - (PH) feomelanina. Sia l’eumelanina che la feomelanina sono presenti sia in forma concentrata che distribuita /dispersa.

©Henk de Vos

Fonte: Henk’s Lonchura Pagina

DEFINIZIONE DEL CAPPUCINO TESTA NERA

COLORI E DISEGNI FORMA NOMINALE DISTRETTO

FRONTE, CRANIO, OCCIPITE E NUCA BECCO ZONA DELLE GUANCE MENTO E GOLA

COLORE

Nero saturo. Grigio chiaro. Nero profondo. Nero profondo. 230


PETTO E FIANCHI

Parte inferiore e fianchi castano più chiaro che il dorso.

VENTRE E COPRITRICI DEL SOTTOCODA DORSO COPRITRICI ALARI REMIGANTI

Nero.

CODIONE e SOPRA-CODA CODA

SOTTO-CODA E CALZONE ZAMPE UNGHIE

Marrone castano. Camoscio caldo.

Marrone scuro con bordi castano. Codione rosso marrone Coda marrone caldo o marrone castano chiaro con copritrici bordi giallo arancione. Sottocoda nero, così come il calzone. Grigio o grigio azzurro. Nere

GIOVANI Versione leggermente più piccola e più chiara dell’adulto, con strie sulla testa molto più chiare, più fine e ristrette qalla testa. Le estremità delle penne del corpo sono bordate di marrone più scuro, donando un aspetto leggermente squamato. Assente il colore giallo sulle copritrici superiori della coda, il marrone del dorso diventa marrone sulla base del codione, copritrici sopra coda corte. MUTAZIONI IN STUDIO

Nota: Non si ha conoscenza di alcuna mutazione.

SOTTOSPECIE

Fonte: Munias and Mannikins – R. Robin Restall

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Lonchura atricapilla atricapilla

Nomi scientifici precedenti: Loxia atricapilla Vieillot, 1807, Ois. Canto., p. 84, 1.53, Munia atricapilla novana Matthews, 1929. Distribuzione: dal Nepal sudorientale e dall’India nordorientale attraverso l’Assan ed il Pakistan orientale fino alla Birmania ed allo Yunnan nordoccidentale. Sottospecie nominale

L. atricapilla atricapilla particolare Allevamento e foto Enea Ciccarelli e Claudio Durando

Lonchura atricapilla rubroniger

Nome scientifico precedente: Munia rubro-niger, Hodgson, 1836, Ricercatori asiatici, p. 153. Distribuzione: India settentrionale, Nepal orientale. Adulto: L'intera testa, la gola e il petto, dal centro del ventre alle copritrici sottocoda e le cosce sono di colore nero corvino. Le parti superiori dal mantello alla parte bassa della schiena e le ali sono castano caldo, più scure sulle ali. Il groppone (sopraccoda), le copritrici della coda superiore ed i bordi delle penne della coda sono rosso-marrone intenso con pochissima differenza tra la groppa e le copritrici della coda superiore, che sono leggermente più rosse. Una larga fascia color mattone divide il nero del petto e del ventre. I fianchi sono dello stesso rosso mattone.

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Lonchura atricapilla deignani

Nome scientifico precedente: Lonchura malacca deignani Parkes, 1958, Proc. Stati Uniti d'America Mus. 108, pag. 290. Altro nome comune: Indocina Chestnut Munia. Distribuzione: Cina sud-occidentale, Tailandia, Laos, Vietnam, Adulto: La testa, la gola e il petto sono neri. Dal mantello alla parte bassa della schiena e alle copritrici alari è rosso mogano. La groppa (codione), le copritrici della coda superiore e i bordi delle penne della coda sono un po' rossastro-castano con le lunghe copritrici della coda superiore e le timoniere centrali rosso arancio intenso. Le remiganti e la coda sono marrone scuro. La parte inferiore del petto, la parte superiore del ventre, le cosce e i fianchi sono castani, che diventano più chiari sui bordi superiori dei fianchi. La regione ventrale è marrone scuro o nerastra e le copritrici sottocoda sono marrone scuro. I sessi sono simili. Lonchura atricapilla sinensis

Nome scientifico precedente: Munia sinensis Blyth, 1852, cat. Uccelli Nlus. Soc. Asiatica, p. 337 Distribuzione: dalla Tailandia peninsulare (Siam), Malaya e le pianure di Sumatra. Tutta la testa, la gola e il petto sono neri. Il mantello, la parte bassa del dorso, le copritrici alari, la parte inferiore del petto ed i fianchi sono color ambra tendente al castano più chiaro. Le copritrici del sopraccoda e della coda superiore sono rossastre-marrone, più scure del marrone del dorso ma più chiare che in altre razze, e le lunghe copritrici della coda superiore sono descritte da Riley (1938) come giallo anilina tendente all'arancio xantina o addirittura al marrone-ambra. La coda è marrone con bordure alle piume giallo pallido o arancione. Il centro della pancia, il calzone, la zona ventrale e le copritrici del sottocoda variano dal marrone leggermente più scuro del petto al marrone scuro o cioccolato. In alcuni uccelli tende al nerastro o quasi al nero sulla zona anale e sulle copritrici del sottocoda.

©Henk de Vos

Fonte: Henk’s Lonchura Pagina 233


Lonchura atricapilla brunniceps

Nome scientifico precedente: Munia brunneiceps, Walden 1872, trad. Zool. Soc. Londra, 8, p.73, pl.9. Distribuzione: distretto di Makassar, Sulawesi meridionale. Adulto: L'intera testa è grigio scuro, brunastra sulle orecchie, nerastra sulla gola e sul petto. Il nero partendo dalla gola ricopre il viso fino a diventare marrone scuro opaco sulla nuca. Il mantello è bruno infiltrato di bruno-grigiastro, più puro e più brillante sulla spalla. Il sopraccoda è lo stesso noce cannella dei fianchi, che cambia in rosso mattone lucente sulle copritrici superiori. La coda è marrone scuro con un po' di rosso mattone-arancione brillante che ricopre la superficie. Il nero delle parti inferiori si unisce, o quasi, al petto e si estende alle copritrici del sottocoda. Il calzone è nero. Femmina. È simile al maschio ma più chiaro sul vertice corona posteriore e sulla nuca. Il nero sulla faccia può essere sufficientemente ristretto da coprire solo il petto, ma più comunemente copre anche la parte anteriore di faccia e bavetta. C'è una barra bruno cannella tra il petto ed il ventre nero opaco o marrone scuro. Il marrone è più esteso sui fianchi e comprende il calzone che può essere interamente marrone o barrato di nero e marrone. Generalmente più opaco ed ai maschi manca il nero più carico sul ventre e sul petto che di solito arriva con la muta del secondo anno.

Fonte: Alex Solbiati

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Range L. a. brunneiceps Fonte: Munias and Mannikins – di Robin Restall

Lonchura atricapilla jagori

Nomi scientifici precedenti: Munia (Dermoplnys) jagori, Martens, 1866, journ. Ornito. 14, pag.14. Lonchura malacca gregalis, Salomonsen, 1953. Distribuzione: Filippine (quasi tutto l’Arcipelago eccetto che su Luzon settentrionale), Borneo Maschio: L'intera testa, la gola e il petto sono di colore da marrone scuro a nerastro, ma questo è molto variabile da un luogo all'altro e anche all'interno delle popolazioni locali. Secondo duPont e Rabor (1971) gli uccelli della parte settentrionale delle Filippine hanno teste proporzionalmente più marroni. Parkes (1958) riconosce una tendenza per questa razza ad avere teste più scure man mano che si procede più a sud, ma è troppo incoerente per essere considerata una linea. Al contrario, gli uccelli del Borneo sono molto più uniformi nella colorazione delle teste rispetto agli uccelli delle Filippine e in generale hanno la testa più nera. Probabilmente si potrebbe sostenere la separazione degli uccelli del Borneo settentrionale. Dal mantello al dorso e alle copritrici alari è castano scuro, più scuro sulle penne remiganti. Il codione è di un profondo rosso-marrone come le brevi copritrici della coda superiore, ma le lunghe copritrici della coda superiore e i bordi delle penne della coda sono oro intenso. I lati della parte inferiore del petto e dei fianchi sono di colore rosso-castano. Il centro del ventre, da un punto superiore dove spesso tocca o unisce completamente il nero del petto alle copritrici del sottocoda 235


comprese le cosce è nero, i bordi neri lungo i fianchi sono solitamente, ma non sempre, una linea irregolare, di tanto in tanto sembra quasi sbarrato. Femmina: Leggermente più piccola, L'intera testa, gola e petto sono di colore da nero a marrone scuro, di solito ha una zona del ventre nera molto meno estesa e il marrone dei fianchi si unisce invariabilmente attraverso il petto inferiore. Le lunghe copritrici e coda superiori della coda i bordi sono un oro meno ricco e meno esteso, tendente più al giallo paglierino. Lonchura atricapilla formosana

Nome scientifico precedente: Munia formosana, Swinhoe, 1865, Ibis, p. 356. Distribuzione: da Formosa Taiwan e dall’estremo nord di Luzon (Filippine). Maschio: l'intera testa, la gola ed il petto sono grigio-brunastro scuro, più scuro sulla faccia, grigiobrunastro sulla nuca. Il mantello, la parte bassa del dorso e le ali sono castagno intenso. Il codione è rosso-marrone brillante. Le copritrici della coda superiore e la coda sono gialle. I lati della parte inferiore del petto e dei fianchi sono di colore rosso-castano. Il centro del ventre è nero, che si estende verso l'alto fino a congiungersi, o quasi, al centro del petto nerastro. Il resto delle parti inferiori sono nere. Femmina: l’intera testa, gola e petto sono una colorazione più chiara del maschio, in particolare più grigia o grigio-marrone, più chiara sul collo dove potrebbe essere evidente una barratura o una chiara smerlatura causata dai bordi delle piume che sono camoscio. Il nero in basso è meno esteso e c'è una chiara barra di colore rosso-castano che divide il petto dal ventre. Lonchura atricapilla batakana

Nome scientifico precedente: Munia atricapilla batakana, Chasen e Kloss, 1929, Boll. Raffles Mus., 2, p.23. Distribuzione: montagne del nord di Sumatra. Adulto: tutta la testa, la gola e il petto, il centro del ventre fino a coprire sottocoda e calzone sono nere. Dal mantello al dorso e alle copritrici alari è colore castagno, più scura sulle penne di volo. Le copritrici superiore del sopraccoda e della coda sono rosso-marrone intenso. Una barra attraverso la parte inferiore del seno ei fianchi è castagno intenso.

Lonchura atricapilla obscura

Restall, 1995, Bull. Brit. Om. Club, 115 (3), 140 - 157. Nome scientifico precedente: Fringilla minuta fu il primo nome dell'uccello ora noto come Lonchura atricapilla jagori da Mey nel 1834. Distribuzione: Kalimantan centrale (Sukamara, Minismata) Adulto: la testa è interamente nera, tendente ad un cioccolato profondo molto saturo sulla nuca. Il dorso, i lati del petto, che si uniscono a malapena attraverso il petto, ed i fianchi sono castano scuro. La groppa (codione) e le copritrici della coda superiore sono marrone scuro, avvolgenti sui lati per fondersi nel castano dei fianchi inferiori. Le ali sono castano scuro, le remiganti color seppia sono bordate di castano, le terziarie e le secondarie interne bordate di castano più chiaro. La coda è leggermente seppia bordata di marrone. Le copritrici sottocaudali sono color ocra carne. Il centro della 236


parte inferiore del petto, il ventre, le cosce e le copritrici del sottocoda sono nere. Il becco è grigio chiaro, le zampe e i piedi grigi. Giovani: la fronte e la corona alla parte bassa del dorso color cannella, le ali che si scuriscono in marrone, le mediane, le copritrici maggiori e le penne remiganti sono bordate di ambra. Il sopraccoda e la parte superiore della coda di color argilla caldo; la coda è seppia. Il mento e la gola sono chiari, il resto delle parti inferiori comprese le copritrici sottocaudali sono cannella camoscio.

Lonchura atricapilla selimbauensis

nome scientifico: Lonchura atricapilla selimbauensis, Restall, 1995, Bull. Brit. Om. Club, 115 (3), 140 157. Distribuzione: Kolimantan ovest (Singkawang, Sambas) Adulto: ha tutta la testa e la parte superiore del petto nere. Il dorso e le ali sono castano, sopraccoda inferiore e le copritrici superiori della coda sono rosso mattone con un piccolo bordo arancione sulle penne della coda (ma non sulle copritrici superiori della coda). Una barra stretta sul petto e sui fianchi è rosso mattone (cioè leggermente più scuro rispetto al dorso castano). Le copritrici sotto le ali sono giallo paglierino con centri castano alle penne più lunghe. Il ventre, le copritrici sottocoda e il calzone sono nere e la linea dove il nero incontra i fianchi è irregolare. Femmina: l'intera testa è nera, ma può essere marrone grigiastro scuro sulla nuca. La barra sul petto, i fianchi e la schiena sono tutti castano uniformi. Le copritrici caudali superiore marrone con un piccolo bordo arancione sulle penne della coda.

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CAPPUCCINO TESTA GRIGIA (Lonchura caniceps) TASSONOMIA Il cappuccino testa grigia (Lonchura caniceps SALVADORI, 1876). Il nome scientifico della specie deriva dall'unione delle parole latine canus ("grigio") e dal suffisso ceps (indicante la testa), col significato quindi di "dalla testa grigia". Se ne riconoscono tre sottospecie:   

Lonchura caniceps caniceps, la sottospecie nominale, diffusa nella porzione sud-orientale della Papua Nuova Guinea; Lonchura caniceps kumusii HARTERT, 1911, diffusa nella porzione settentrionale della Nuova Guinea; Lonchura caniceps scratchleyana SHARPE, 1898, diffusa nella porzione montuosa della Nuova Guinea sud-orientale, caratterizzata da colorazione più chiara su dorso e ventre rispetto alla sottospecie nominale.

Si pensa inoltre che questi uccelli vadano a formare un complesso-specie col congenere e molto simile cappuccino degli Arfak (Lonchura vana). In considerazione del numero di popolazioni non descritte che sono forse nuove sottospecie, questa specie ha bisogno di ulteriori ricerche accurate ed approfondite. Nel frattempo possiamo analizzare quelle formalmente descritte pur tenendo in considerazione i presunti intermedi tra L.c. caniceps e L.c. scratchleyana.

26a femmina adulta di L.c. caniceps; 26b maschio adulto di L.c. caniceps; 26c maschio adulto di L.c. kumusii; 26d maschio adulto di L.c. scratchleyana; 26e maschio adulto di L.c. myolae; 26f giovani di L.c. caniceps. (Tavola tratta dall’opera “Munias and Mannikins” di Robin Restall) 238


DESCRIZIONE

Fonte: Oiseaux.net Misura circa 10,5 cm di lunghezza, coda compresa. È un cappuccino molto piccolo con colorazioni che vanno dal marrone rossastro al marrone scuro, la testa è grigio chiara, codione e coda di un appariscente arancione brillante (o giallo dorato). Le zampe sono carnicino-grigiastre, il becco tozzo, conico di colore grigio-bluastro. La femmina risulta leggermente più scura del maschio.

DISTRIBUZIONE ED HABITAT

Nuova Guinea sud orientale, ad ovest di Hall Sound e del Golfo di Huon.

Fonte: Munias and Mannikins – Robert Restall

Il cappuccino testa grigia è endemico della porzione sud-orientale della Nuova Guinea. É presente in pianura e dai 1000 ai 2000 metri di altitudine nei prati di media montagna. Abita i prati. aree miste di erba e cespugli, palude, radure erbose ai margini della foresta e le zone sgombre da alberi nei pressi di fiumi e ruscelli. Frequenta anche giardini, prati incolti situati lungo le strade periferiche degli agglomerati urbani. 239


BIOLOGIA (Abitudine e comportamento) Si tratta di uccelli che vivono perlopiù in coppie od in piccoli gruppi familiari, muovendosi principalmente durante il giorno e passando molto tempo al suolo alla ricerca di semi. Durante la notte cercano rifugio fra gli alberi. Spesso si raggruppano, appollaiati stretti l’uno con l’altro. Il richiamo di contatto è costituito da diversi trilli con una leggera differenza tonale a seconda se sono a terra o in volo. Nel periodo riproduttivo ed in particolare durante la stagione secca, che si protrae da giugno ad ottobre gli stormi risultano veramente consistenti. A questi gruppi si uniscono le Donacole petto castano (Lonchura castaneotorax) con le quali si registrano ibridi naturali (Peckover e Filenwood) ed i Cappuccini becco grosso (Lonchura grandis). Questi uccelli possono riprodursi durante tutto l'anno, tuttavia essi tendono a dare inizio alle cove in prossimità della fine della stagione delle piogge. In piena esibizione di corteggiamento, il maschio esibisce un canto semplice ed assume una posizione accosciata con il collo teso e la testa tenuta orizzontalmente, il becco aperto, penne della cervice e nuca leggermente erette. Con l’aumento dell’eccitazione il becco è puntato verso il basso e la testa si muove da un lato all’altro. Quando la femmina è vicino al maschio con la coda e la testa entrambe inclinate è pronta all'accoppiamento e lo segnala accovacciandosi. Il nido è un ovoide, somigliante ad un fiasco con un tubo ci circa 7 cm che funge da corridoio d’entrata, fatto di erbe e imbottito internamente con strisce più piccole, più fini e frammenti di pannocchie. In genere risulta ben nascosto tra il fogliame di grossi cespugli o tra le fronde di un platano o di una palma da olio (Gli estrildidi vo. 1). Il maschio raccoglie e trasporta il materiale al sito mentre la femmina lo assembla. Non è tessuto come le altre Lonchure, ma ogni pezzo d'erba viene premuto e spinto in posizione, in modo che una certa quantità si incastra impigliandosi tra gli steli. La covata normale è da quattro a sei uova ovali bianche. Maschio e femmina si alternano nella cova, mentre la notte la trascorrano assieme al nido (Peckover e Filewood 1976). I piccoli sono accuditi da entrambi i genitori. In una stagione possono essere svezzate più nidiate. La nidificazione può avvenire anche in piccole colonie o nelle vicinanze di abitazioni. I giovani iniziano la loro muta attorno ai quattro mesi di età e la completano entro i sei, momento in cui sono pronti a loro volta ad accoppiarsi (Peckover e Filewood 1976).

ALIMENTAZIONE Principalmente granivoro, si nutre di semi sia estratti direttamente dai capolini o dalle spighe raccolte a terra. É in grado di spezzare l'involucro di molti piccoli semi di graminacee grazie al forte becco, non disdegna però di integrare la propria dieta anche con frutti, bacche, germogli e di tanto in tanto (specie durante il periodo riproduttivo) anche con piccoli insetti volanti.

ALLEVAMENO IN AMBIENTE CONTROLLATO Alloggiati in una grande voliera piantumata con erba alta e grossolana, dove hanno costruito il nido, ed alimentati con una miscela di semi standard, sia secchi che ammollati, uova sode e carote

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grattugiate. Non esiste alcuna traccia dei dettagli della nidificazione ma hanno riprodotto due giovani che si sono involati con successo (Eric Clewlow Sud-Africa).

STANDARD Nota: STRUTTURA, COLORE, DISEGNO, PIUMAGGIO, ATTITUDINE E PORTAMENTO, CONDIZIONI: considerazioni da valutare in sede di giudizio e che compongono uno standard. Essendo piuttosto simili per i sottogenere appartenenti al genere Lonchura sono riportati tra “REQUISITI GENERALI PER I SOTTOGENERE” è sono in linea di massima puramente indicativi.

Fonte Estrildidi facebook

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DISTRIBUZIONE ESSENZIALE DEI PIGMENTI

DISTRETTI

FRONTE TESTA E NUCA BECCO PETTO VENTRE BASSO VENTRE CALZONE COSCE DORSO SPALLE ALI CODIONE CODA ZAMPE

PIGMENTI

Assenza di pigmenti Leggera presenza di melanine Fortemente melanizzato Feomelanina distribuita/dispersa con effetto ottico di rifrazione Presenza di melanine concentrate con predominanza di eumelanina nera Presenza di melanine concentrate con predominanza di eumelanina nera Presenza di melanine concentrate con predominanza di eumelanina nera Presenza di melanine concentrate con predominanza di eumelanina nera Melanine distribuite/disperse, con predominanza di pigmenti feomelanici Melanine distribuite/disperse, con predominanza di pigmenti feomelanici Melanine distribuite/disperse, con predominanza di pigmenti feomelanici Eumelanina nera + feomelanina, entrambe concentrate Eumelanina nera + feomelanina, entrambe concentrate Fortemente melanizzate

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DISEGNO - Testa, faccia, nuca, lati del collo, mento, gola, parte superiore petto in un unico disegno costituiscono una sorta di cappuccio che si stacca nettamente dal dorso e dal petto. - Distanza petto ventre poco marcato. - Copritrici bordate. - Remiganti marcate da ampi bordi. - Timoniere esterne segnate da sottili bordi. - Netto stacco groppone coda.

DISTRETTI DI VALUTAZIONE DEL DISEGNO

DIMORFISMO SESSUALE La femmina è praticamente identica al maschio ma di tonalità più spenta, difficilmente riscontrabile senza un confronto.

NOMENCLATURE UFFICIALI CLASSICO (ANCESTRALE)

Definisce i soggetti maschi e femmine, classici.

MUTAZIONI IN STUDIO

Definisce i soggetti, maschi e femmine, in tutte le altre mutazioni in fase di studio non ancora standardizzate.

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ANALISI DELLE FORME MUTANTI

ANCESTRALE o CLASSICO

L’Ancestrale (o Classico) è un soggetto con corredo genetico intatto. Nel piumaggio sono espressi i seguenti pigmenti: (EU) eumelanina - (PH) feomelanina. Sia l’eumelanina che la feomelanina sono presenti sia in forma concentrata che distribuita /dispersa.

L. Caniceps- facebook_1585987415834

DEFINIZIONE DEL CAPPUCINO TESTA GRIGIA COLORI E DISEGNI FORMA NOMINALE DISTRETTO

COLORE

FRONTE, CRANIO, OCCIPITE E NUCA BECCO ZONA DELLE GUANCE

La fronte è grigio biancastra, il resto della testa è grigiastro con riflessi marroni. Grigio chiaro entrambe le mandibole.

MENTO E GOLA

De couleur grisâtre. De couleur grisâtre. 244


PETTO E FIANCHI

VENTRE E PARTE INFERIORE CORPO DORSO E COPRITRICI ALARI REMIGANTI CODIONE e SOPRA-CODA CODA E SOTTO-CODA ZAMPE UNGHIE

Di colore marrone con riflessi grigiastri più scuri verso il basso. Non c'è una netta separazione tra petto e ventre. Il colore del petto fluisce verso il ventre. Parte inferiore marrone grigiastro più scuro. Marrone scuro. Marrone scuro con bordo giallastro. Bruno giallastro. Le timoniere sono marroni con un bordo giallastro, il sottocoda è di un marrone scuro intenso Grigio scuro. Nere

GIOVANI Versione leggermente più piccola e più chiara dell’adulto, con strie molto più chiare, più fine e ristrette alla testa. Le estremità delle penne del corpo sono bordate di marrone più scuro, donando un aspetto leggermente squamato. Assente il colore giallo sulle copritrici superiori della coda, il marrone del dorso diventa marrone sullabase del codione, copritrici sopra coda corte.

FENOTIPI O MUTAZIONI IN STUDIO Nota: Non si ha conoscenza di alcuna mutazione.

DESCRIZIONE DELLE SOTTOSPECIE

Lonchura caniceps caniceps

Nome scientifico precedente: Munia caniceps Salvadori, 1876, Ann. Mus. Civ. Genova, 9, p.38. Distribuzione: Nuova Guinea sud orientale, costa meridionale dell’isola Yule e Hall Sound fino al distretto di Port Moresby. Sottospecie nominale Lonchura caniceps kumusii

Nome scientifico precedente: Munia caniceps kumusii Hartert, 1911, Bull. Brit. Orno. Club, 27, p.47. Distribuzione: Nuova Guinea sud orientale, fiume Kumisi fino al corso superiore del fiume Musa. Adulto: simile a L. c. scratchleyana ma il dorso è marrone più scuro o ruggine. Alcuni uccelli sono grigio più scuro sulla nuca, sui lati del collo e sul petto, con smerlo sia sul mantello che sulla parte inferiore 245


del petto. Anche il ventre e i fianchi sono più grigi, come descritto da Clement et al. (1993) come marrone scuro o ardesia.

Lonchura caniceps scratchleyana

Nome scientifico precedente: Munia scratchleyana Sharpe, 1898, Bull. Britannique. Orn. Club, 7, p.60. Distribuzione: Nuova Guinea sudorientale, monti Malalaua e Kupriano, probabilmente presente anche sul versante nord delle montagne di Garaina, la valle di Chirima e Myola. Adulto: testa grigio oliva pallido, sfumata di fulvo scuro; spesso con alcune smerlature più scure sul dorso e sulle ali. Il dorso, le copritrici della coda superiore ed i bordi della coda sono giallo-arancio camoscio. Il grigio della gola si scurisce fino a diventare verde grigiastro e diventa grigio cannella sulla parte inferiore del petto, sul ventre e sui fianchi. Il basso ventre, l'area ventrale, le cosce e le copritrici del sottocoda sono bruno-grigiastre scure o nere (questo potrebbe essere indicativo della differenza di sesso) non bruno-fulvo chiaro come descritto da Coates (1990). Nota: L. c. caniceps x L. c. scratchleyana intermedi Coates si riferisce a presunti intermedi tra L. c. caniceps e L. c. scratchleyana come avente le copritrici del sottocoda macchiate a chiazze di nero e marrone. Questo è strano, perché entrambe le razze hanno sottocoda molto scure e macchie marroni con il nero è l'ultima caratteristica che ci si aspetterebbe in un intermedio tra i due. Da dove verrebbe il marrone? Non si riscontra una adeguata descrizione di questa popolazione.

Nota: Sulla mappa di distribuzione sono stati individuati i luoghi delle tre razze sopra menzionate insieme all'uccello Myola descritto da Hick (in litt.) e di Guariae (Coates). Di seguito le relative descrizioni

Lonchura caniceps “myolae”

Adulto Testa, nuca e gola inferiore grigio fumo, screziato sulla fronte, sulla corona e sulla nuca. Il dorso e le ali sono di colore marrone caldo, leggermente più chiaro verso la coda. Le ali sono marrone scuro. La groppa e la parte superiore della coda sono camoscio. Il petto ed i fianchi sono corno grigiastro. Il ventre è nero corvino. Le copritrici sottocaudali sono corno pallido. Il becco è grigio-nerastro con la base della mandibola inferiore grigio-violacea. Hicks (in litt.). Interessante è la variazione nel piumaggio sulla coscia, alcuni uccelli che hanno una coscia screziata e altri con piumaggio normale. Si è riscontrato che quelli con le cosce dal piumaggio normale erano di taglia più grande.

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Lonchura caniceps “guariae”'

Coates (1990) riferisce che la popolazione locale di Guari mostra segni di ibridazione con la Donacola di montagna (L. monticola) ma non fornisce dettagli. Un confronto tra le due specie suggerisce che le caratteristiche del Cappuccino testa grigia (L. caniceps) che ricondurebbero alla L. monticola sarebbero molto probabilmente di colore nero sulla faccia. Chiaramente questa popolazione deve essere adeguatamente descritta.

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DONACOLA PETTOCASTANO (Lonchura castaneothorax) TASSONOMIA E IDENTIFICAZIONE La donacola pettocastano (Lonchura castaneothorax GOULD, 1837) difficilmente può essere confuso con altre specie con cui condivide gli areali, ma risulta molto simile, nelle parti superiori e nella coda, alla Donacola testagrigia (Lonchura flaviprymna) con la quale ha in comune gli areali aridi dell’entroterra dell’Australia settentrionale e con cui spesso si ibrida, producendo soggetti a loro volta forse in grado di riprodursi. Il soggetto giovane non è probabilmente separabile con certezza sul campo dal pari età della Donacola testagrigia, pur essendo più grigio sul vertice e sulla nuca, più scuro o grigio marrone sulle parti superiori e con una striscia color giallo senape sul petto. Sempre in Australia, ma nelle regioni orientali, è frequente la convivenza con il Diamante rosso (Neochmia phaeton); mentre in Nuova Guinea è il Cappuccino testa grigia (Lonchura caniceps) a condividere i suoi areali, anche in questo caso sono stati rinvenuti ibridi tra le due specie. Meno equilibrata è la convivenza con il Domino (Lonchura punctulata), alcuni autori segnalano infatti che l’introduzione nel continente australiano di questo uccello, avrebbe messo in competizione le due specie, con la Donacola in leggera difficoltà di fronte al più intraprendente Domino. C’è chi attribuisce proprio alla pressione della Lonchura punctulata la progressiva scomparsa della Lonchura castaneotorax dalle aree più disabitate del continente (Gli Estrildidi vol. 1). Se ne riconoscono 5 sottospecie:  

Lonchura castaneothorax castaneothorax, la sottospecie nominale, originaria in Australia settentrionale ed orientale, introdotta in Nuova Caledonia e nelle Isole della Società (Oceania); Lonchura castaneothorax boschmai JUNGE, 1952, diffusa nel distretto del lago Wissel della Nuova Guinea, Irian Jaya centrale, più scuro sulla testa e sul petto, i fianchi castani caratterizzati da striature brune, copritrici della coda più chiare; Lonchura castaneothorax ramsayi DELACOUR, 1943, diffusa nell'estremità sud-orientale della Papua Nuova Guinea, caratterizzata dalla testa interamente nera con piccoli disegni squamiforme (a forma di V) su vertice e nuca; Lonchura castaneothorax sharpii MADARÁSZ, 1894, diffusa nella porzione settentrionale della Nuova Guinea settentrionale comprendrente parte della Papua e parte della Papua Nuova Guinea caratterizzata dalla testa leggermente più piccola con fronte bianco sporco, vertice e nuca grigio sabbia chiaro, fianchi barrati; Lonchura castaneothorax uropygialis STRESEMANN & PALUDAN, 1934, diffusa nella Baia di Geelvink , Irian Java nord occidentale, Nuova Guinea, simile alla sottospecie nominale ma caratterizzata dalla faccia interamente nera, grigio sulla testa e dal colore arancione sulle penne della coda e sulle ali.

In passato (fino in tempi recenti) veniva riconosciuta un'ulteriore sottospecie australiana di questi uccelli, Lonchura castaneothorax assimilis, (diffusa nella fascia settentrionale), ma un recente orientamento sistematico sostiene che l’assimilis deve considerarsi sinonimo della L. castaneotorax e quindi attualmente accorpata alla sottospecie nominale.

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33a Giovane di L.c. castaneothorax; 33b adulto di L.c. castaneothorax; 33c adulto di L.c.assimilis (attualmente considerata sinonimo della L. c. castaneothorax); 33d adulto di L.c. castaneothorax che vive a Tahiti; 33e adulto di L.c. Ramsayi; 33f adulto di L.c boschmai ; 33g adulto di L.c sharpii ; adulto di L.c uropygialis. Le ultime quattro sottospecie vivono in Nuova Guinea. (Tavola tratta dall'opera “Munias and Mannikins” di Robin Restall) DESCRIZIONE

Fonte: Henk’s Lonchura Pagina 249


Misura circa 11–13 cm di lunghezza, compresa la coda. Si tratta di un uccello dall'aspetto compatto e robusto, munito di un forte becco di forma tozza e conica. La colorazione è piuttosto variegata: la fronte, il capo ed il collo fino all’attaccatura con le spalle sono di un grigio scuro picchettato di nero. Il ventre è crema pallido tendente al biancastro, con striature verticali nere sui fianchi così come nero è il sottocoda, mentre il codione e la coda sono di colore giallo-arancio. Dorso e copritrici alari bruno marrone uniforme, remiganti primarie bruno scuro con bordi esterni bruno marrone. Il petto castano scuro delimitato dal ventre da una striscia nera. Il becco è di color grigio-corno chiaro che contrasta con l’ampia area facciale marrone molto scuro. Gli occhi bruno scuro, le zampe sono carnicino-grigiastre. DISTRIBUZIONE ED HABITAT

PAPUA-NUOVA GUINEA

Costiera orientale dell’Australia, da Sydney a Cape York, Australia settentrionale, inclusi Kimberley, Groote Eylandt, Melville Island, Nuova Guinea, Goodenough Island e Vulcan (Manam) Island. Introdotta in Nuova Caledonia. Queensland

AUSTRALIA Nuovo Galles del Sud

Tasmania

Fonte: Estrildid finch of the world – D. Goodwin Abita paludi, canneti (ove ispeziona spostandosi dall'alto verso il basso i fusti eretti delle canne, attitudine agevolata dalla struttura robusta delle zampe) ed erba alta confinante con l’acqua, mangrovie e aree coltivate. Durante la stagione secca, oppure nelle regioni aride o semi-desertiche si mantiene nei pressi di fonti d’acqua. La diffusione dell'irrigazione artificiale nell'Australia nordorientale è stata molto vantaggiosa per questa specie. Attualmente è un uccello caratteristico dei campi di canna da zucchero, dove spesso nidifica e delle risaie. In Australia, in correlazione con le precipitazioni, è parzialmente nomade o migratore. Nel distretto di Port Mores in Nuova Guinea è presente sia nella savana aperta che in radure erbose nella foresta pluviale. Di solito è un uccello di pianura, ma si trova anche ad una media di 1700 metri nel distretto del lago Wissel della Nuova Guinea. (Goodwin). 250


BIOLOGIA (Abitudini e Comportamento) Le Donacole pettocastano sono uccelli dalle abitudini diurne e gregarie. All'infuori del periodo riproduttivo tendono a formare stormi anche consistenti, spesso in compagnia di altre specie come la Donacola testagrigia, il Diamante rosso ed il Cappuccino testagrigia. Emettono costantemente dei richiami che consentono loro di rimanere in contatto all’interno del gruppo. Gli stormi passano la maggior parte del tempo alla ricerca di cibo, raramente però raccolgono i semi sul terreno. In genere gli uccelli si posano sugli steli appena sotto le spighe da dove abilmente estraggono i grani. Sul far della sera cercano rifugio fra gli alberi per trascorrervi la notte. Sebbene le Donacole pettocastano siano in grado di riprodursi durante tutto l'arco dell'anno, a patto di avere a disposizione abbastanza cibo per allevare la prole, può essere individuato un periodo riproduttivo corrispondente alla porzione finale della stagione delle piogge. Durante la riproduzione le coppie si isolano dal proprio stormo, sebbene i nidi tendano a concentrarsi nelle medesime zone. L'esibizione del corteggiamento è stata ampiamente descritta da Immelmano (1965), da cui deriva questa descrizione: il maschio inizia la sua frase della canzone con il becco spalancato e la testa china. Le penne della testa, del petto, del ventre e della pancia sono erette. In questa posizione salta su e giù per alcuni istanti. Dopodiché si muove su e giù allungando e piegando alternativamente le zampe e si avvicina alla femmina finché i due non sono in contatto. Quindi entrambi gli uccelli, ancora a contatto corporeo, eseguono simultaneamente profondi inchini fino a quando i loro corpi sono orizzontali, seguiti da movimenti verso l'alto fino a che i loro corpi sono verticali. Le code degli uccelli sono rivolte l'una verso l'altra e le penne del ventre sono ancora più erette che nella prima parte dell'esposizione. Durante questa seconda parte della sequenza di visualizzazione il maschio è generalmente silenzioso. La copulazione può seguire immediatamente. Il nido, piccolo di forma ovale, non presenta tunnel di entrata, sebbene l’ingresso risulti protetto da una sorta di cappuccio. Viene solitamente costruito ad un metro dal suolo posizionato su erba alta, canne o mais, intrighi di bambù o piante simili. Spesso la nidificazione avviene in colonia con nidi a breve distanza l’uno dall’altro, addirittura anche a 30 – 40 cm. Nella confusione che inevitabilmente si viene a creare in gruppi così numerosi, incredibilmente le coppie ritrovano sempre il proprio nido ed i propri piccoli. La struttura esterna è costituita da erbe flessibili, foderato all’interno con erba e infiorescenze più sottili e morbide. Vengono deposte da 4 a 6 uova. L’incubazione è di 13-14 giorni. I giovani lasciano il nido a 20-21 giorni. Dopo l’involo restano nei pressi del nido dove, per alcuni giorni, tornano per passare la notte. Entrambi i sessi covano alternandosi durante il giorno, ma solo la femmina resta nel nido di notte, mentre il maschio si appollaia nelle vicinanze. (Wikipedia) ALIMENTAZIONE La dieta di questi uccelli è essenzialmente granivora, consistendo in massima parte di semi di graminacee che vengono sbucciati col forte becco. Le Donacole pettocastano in particolare si nutrono di una vasta gamma di semi, con manifesta preferenza per l’orzo, il riso selvatico (Oryza sativa), semi immaturi di sorgo (Sorgum plumosum) e di miglio di palude (Pennisetum tiphoideum). Soprattutto durante il periodo riproduttivo, in particolare nei primi giorni di vita dei pulli, tendono a nutrirsi anche di piccoli insetti volanti, in particolare termiti (Wikipedia).

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ALLEVAMENTO IN AMBIENTE CONTROLLATO La Donacola pettocastano, di facile allevamento, è presente negli allevamenti europei già da molti anni. Buona covatrice e attenta nello svezzamento della nidiata. Alimentazione costituita da un misto per esotici arricchito di scagliola, poco miglio bianco e riso, un buon pastone proteico, spighe varie. Nei primi giorni di svezzamento si può integrare la dieta con una aggiunta di pinkies, larve della farina, pupe e uova di formica, alimenti comunque che il più delle volte non vengono molto appetiti. È bene mettere a disposizione osso di seppia e grit calcareo. Di carattere è piuttosto aggressiva con i conspecifici. STANDARD

Nota: STRUTTURA, COLORE, DISEGNO, PIUMAGGIO, ATTITUDINE E PORTAMENTO, CONDIZIONI: considerazioni da valutare in sede di giudizio e che compongono uno standard. Essendo piuttosto simili per i sottogenere appartenenti al genere Lonchura sono riportati tra “REQUISITI GENERALI PER I SOTTOGENERE” è sono in linea di massima puramente indicativi.

©Henk de Vos

Fonte: Henk’s Lonchura Pagina

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Emilio De Flaviis

DISTRIBUZIONE ESSENZIALE DEI PIGMENTI

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DISTRETTI

PIGMENTI

COLORI E DISEGNI FORMA NOMINALE TESTA E NUCA

Eumelanina nera e feomelanina concentrate nel centro della piuma + melanina distribuita/dispersa nella periferia Melanizzato

BECCO

LACRIMA GUANCIA MENTO PETTO BANDA PETTORALE

FLANCHI VENTRE REGIONE ANALE E SUBCOUDALI DORSO

SPALLE ALI CODIONE CODA ZAMPE

Eumelanina nera e feomelanina concentrate Eumelanina nera e feomelanina concentrate in contrasto con il rachide depigmentato Eumelanina nera feomelanina concentrate Feomelanina concentrada Eumelanina nera e feomelanina concentrate Eumelanina nera, feomelanina concentrata e feomelanina distribuita/dispersa Leggera presenza di feomelanina

Eumelanina nera e feomelanina concentrate Eumelanina nera dispersa + feomelanina distribuita/dispersa Feomelanina concentrata + eumelanina negra distribuita/dispersa Eumelanina nera concentrada + feomelanina Feomelanina concentrada Feomelanina concentrada Melanizzate

DISEGNO - Maschera: nasce nella zona laterale del becco, si estende sopra e dietro l'occhio, coprendo le guance ed il mento. Nella zona delle guance a causa del rachide depigmentato, si genera un leggero disegno a forma di bastoncino. -Testa: nella calotta e nel cranio a causa di un addensamento melaninico al centro della piuma, modella un disegno a forma di scaglie che deriva dal contrasto delle melanine concentrate con quelle distribuite (disperse). Tali disegni appena visibili a livello dell’attaccatura del becco diventano più grondi ed evidenti verso il collo. -Petto, fascia pettorale: in basso il petto è delimitato da una fascia nera, leggermente piegata al centro e più larga ai lati, tale barra va lateralmente a collegarsi con il disegno dei fianchi. Anche se sono requisiti difficili da ottenere, nel limite del possibile questa striscia deve essere simmetrica ed uniforme. - Dorso, zona alare: sono presenti dei disegni (bordi) alle remiganti esterne. - Fianchi: sui fianchi si nota un disegno a scacchi nero crema chiaro regolare, non molto largo, che va dalla zona del torace ai calzoni. - Coda: evidenti i bordi sulle timoniere esterne.

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Particolari del disegno testa, petto, coda Fonte: “Manual de Juzgamiento Estrildidos” FOA-CAJ

Particolare della testa Particolare disegno testa - dorso

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DISTRETTI DI VALUTAZIONE DEL DISEGNO

Grafico: Norberto A. Nadal

DIMORFISMO SESSUALE Il dimorfismo sessuale è quasi inesistente, La femmina generalmente ha il colore un po' più sbiadito del maschio, con il petto marrone più chiaro e una fascia nera, ben netta ma meno evidente che divide le zone marroni e bianche delle parti inferiori. I fianchi evidenziano un disegno formato da piccole barrature nere più regolare possibile. Il becco grigio ardesia chiaro. Zampe grigio azzurro o nerobruno.

Donacola petto castano coppia (Allevamento e foto Enea Ciccarelli) 256


NOMENCLATURE UFFICIALI CLASSICO

Definisce i soggetti maschi e femmine, classici.

FEOMELANICO ALTRE MUTAZIONI IN STUDIO: - Moka-bruno - Ino-bruno

Definisce i soggetti maschi e femmine, mutati feomelanici Definisce i soggetti, maschi e femmine, in tutte le altre mutazioni non standardizzate.

ANALISI DELLE FORME MUTANTI ANCESTRALE

L’Ancestrale (o Classico) è un soggetto con corredo genetico intatto. Nel piumaggio sono espressi i seguenti pigmenti: (EU) eumelanina - (PH) feomelanina. Sia l’eumelanina che la feomelanina sono presenti sia in forma concentrata che distribuita /dispersa.

Foto: Enea Ciccarelli, Stefano Giannetti, Claudio Durando Allevamento: Enea Ciccarelli, Enrico Finocchietti, Claudio Durando

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Emilio De Flaviis DEFINIZIONE DELLA DONACOLA PETTOCASTANO CLASSICO

COLORI E DISEGNI FORMA CLASSICA BECCO Grigio-blu. OCCHI TESTA E COLLO

MASCHERA E GOLA

PETTO FIANCHI

Marrone – nero. A partire dall'attaccatura del becco, la parte superiore del cranio e del collo sono presenti disegni a squame di colore grigio-beige su marrone-nero. Questo motivo a scaglie è formato da striature (nervature) marrone-nere con orli beige-grigio. Questi disegni appena visibili all'attaccatura del becco, diventano più grandi e più pronunciati in direzione del collo. La maschera e la gola sono marrone-nero scuro- con leggere strie beige scuro nella zona auricolare. La gola è di un marrone-nero uniforme. La maschera è delimitata da una linea, che parte dalle narici, si estende in linea retta sopra l'occhio, intorno all'area dell'orecchio, fino alla base della gola. Sotto la gola marrone -nera scuro, il petto è di un marrone rossastro profondo. Bordato nella parte inferiore da una fascia nera, che si raccorda lateralmente con il disegno dei fianchi. Disegno regolare, non molto ampio, formato da strie nere su un fondo crema chiaro.

VENTRE

Crema chiaro.

BASSO VENTRE, COPERTURA SUBCAUDALE,

Nero.

DORSO E COPRITRICI ALARI

Marrone uniforme. Le remiganti primarie sono marrone scuro con bordi esterni marrone rossiccio.

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CODIONE, COPRITRICI SOPRA CAUDALI

Sul codione, il colore marrone della copritrice del dorso vira in un giallo paglierino. Questo cambiamento non è graduale.

CODA

Le timoniere centrali sono di colore giallo paglierino con rachide più scuro. Le altre timoniere sono di colore marrone scuro con bordi esterni giallo paglierino.

ZAMPE ED UNGHIE

Grigio scuro.

GIOVANI Prevalentemente di colore grigio chiaro con maschera grigio sabbia con leggere strie senape chiaro, parti superiori marrone sfumato di grigio con copritrici e remiganti più scure. Parte inferiori senape chiaro con petto barrato da una striscia marrone-arancione. Becco grigio ardesia o corno.

FEOMELANICO

Mutazione recessiva autosomica che ha la caratteristica d’ inibire l’eumelanina nella sua interezza esprimendo esclusivamente pigmenti feomelanici in una tonalità intensa e ben contrastata di marrone/bruno.

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DISTRETTO

TESTA E NUCA

BECCO LACRIMA (REDINI)

COLORE

PIGMENTI

Beige melange con scagliature grigiastre (squame), che diventano un poco più chiare sull’occipite e nella parte posteriore del collo Violaceo pallido Marrone scuro

Feomelanina concentrata + feomelanina distribuita/dispersa

Melanizzato Feomelanina concentrata

GUANCIA

Marrone scuro con sottili striature biancastre

Feomelanina concentrata in contrasto con il rachide depigmentato

MENTO e GOLA PETTO BANDA PETTORALE

Marrone scuro Marrone arancio scuro Marrone

Feomelanina concentrata Feomelanina concentrada Feomelanina concentrata

VENTRE

Beige molto chiaro

CLOACA E SOTTO-CODA MANTELLO, DORSO, SCAPOLARI

Marrone molto ossidato Bruno scuro, con maggiore ossidazione alle remiganti

Leggera presenza di feomelanina Feomelanina concentrata Feomelanina distribuita/ dispersa

SPALLE ALI/COPRITRICI CODIONE CODA

Bruno Bruno, copritrici primarie più scure Bruno scuro Bruno giallastro

ZAMPE

Carnicino

Feomelanina concentrata Feomelanina Feomelanina concentrata Feomelanina concentrata Apigmentato

Difetti ricorrenti nel colore:  Presenza o tracce di eumelanina nera  Colore generale troppo chiaro (diluito)  Parti chiare della squamatura opache o poco contrastanti;  Unghie scure Difetti del disegno:  Scagliatura testa (cervice, nuca, collo) irregolare, tendente più ad una zebratura che ad una scagliatura.  Contorni della maschera, poco netti o sfumati.  Disegno barra pettorale molto stretto o discontinuo.  Disegno dei fianchi irregolare e poco evidente

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MUTAZIONI IN STUDIO

Oltre alla mutazione feomelanica, ormai fissata, della Donacola pettocastano è allo studio il fenotipo Moka-bruno, anch’esso, come il Rosso bruno (Feomelanico) traslato dal Passero del Giappone. Pare che ci sia in fase di traslazione anche la mutazione Ino, sempre dal Passero del Giappone, progetto in fase di sperimentazione da parte di esperti allevatori olandesi, gli stessi che hanno ottenuto la Pettocastano rosso-bruno.

Moka-bruno

Fonte: Henk’s Lonchura Pagina

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Ino-bruno Fonte: Commission photos de l'U.O.F. C.O.M FRANCE

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DONACOLA TESTAGRIGIA (Lonchura flaviprymna) TASSONOMIA E IDENTIFICAZIONE La Donacola testagrigia (Lonchura flaviprymna GOULD, 1845) è un uccello passeriforme appartenente alla famiglia degli Estrildidi, genere Lonchura, sottogenere Donacola.Si trova in stormi più o meno numerosi, che spesso comprendono anche esemplari di Donacola pettocastano con cui spesso si ibrida. Per questo motivo e per il fatto che si riproduce in colonie miste che comprendono anche la Donacola pettocastano ci sono molte ipotesi sul fatto che questi uccelli possano essere conspecifici. In relazione alle affinità ed alle frequenti ibridazioni spontanee sono infatti diversi gli autori che ipotizzano una loro diversificazione relativamente recente. A tal proposito Immelmann avanza due ipotesi: 1) che la flaviprymna non sia una specie distinta, bensì una forma mutante rispetto alla castaneothorax apparsa e diffusasi nel nord dell’Australia. 2) che, pur originatesi da un ceppo comune, le due Donacole siano giunte in Australia in epoche differenti. A far propendere per la seconda ipotesi è l’incontestabile maggiore adattamento della L. flaviprymna all’arido clima australiano, cosa che fa supporre un suo arrivo nel continente australiano decisamente anteriore rispetto alla meno specializzata L. castaneothorax. Quello che è certo è che nelle regioni settentrionali e nord-orientali le due specie hanno raggi d’azione coincidenti ed il gran numero di ibridi fecondi rinvenibili in queste zone sta a indicare che non si sono ancora sviluppati quei meccanismi genetico comportamentali atti a separare in modo definitivo le due specie. (Gli estrildidi vol.1) A questo bisogna aggiungere che se la L. flaviprymna fosse conspecifica alla ben più numerosa e diffusa L. castaneotorax, la L. flaviprymna sarebbe scomparsa da tempo con il suo pool genico diluito all’interno di quello della intera popolazione. Il fatto che mantenga la sua identità specifica nonostante la pressione del suo congenere più efficace ed adattabile è un tributo alla sua integrità e peculiarità genetica. Si può supporre quindi che effettivamente si tratta di specie distinte che sono arrivate in Australia in tempi e percorsi diversi (Immelmann 1962). In definitiva le due specie hanno ampliato il loro areale e ad un certo punto si sono incontrate nel nord e nord-ovest del continente, dove ora convivono e dove si è instaurato un isolamento sessuale incompleto implicante una consistente presenza di individui ibridi.

31a adulto maschio di L. flaviprymna; 31b giovane di L. flaviprymna. (Tavola tratta dall’opera “Munias and Mannikins”di Robin Restall)

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DESCRIZIONE

Foto: Enea Ciccarelli e Stefano Giannetti

Coppia - Allevamento: Enea Ciccarelli Taglia: circa 11 cm di lunghezza, coda compresa. Si tratta di piccoli uccelli dall'aspetto robusto, caratterizzati dalla presenza di un becco forte e robusto. La livrea è bruna su ali, coda e dorso, mentre petto e ventre sono di colore giallo-arancio: la testa è di colore grigio-biancastro, con tendenza a scurirsi sulla nuca, mentre il codione è di un caratteristico colore giallo paglierino. Occhi bruno scuro, zampe carnicino-nerastre, becco di colore grigio piombo.

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DISTRIBUZIONE ED HABITAT

Endemico dell’Australia settentrionale il suo areale inizia da Derby, e prosegue lungo la catena di Kimberley, Australia occidentale, verso ed attraverso la Arnhem Land fino approssimativamente al 135° E nel Northern Territory.

Fonte: Estrildid finch of the world – D. Goodwin

Comune localmente, è soprattutto un uccello dei prati paludosi ma si adatta perfettamente anche ad erbe alte, canneti, mangrovie, macchia o cespugli spinosi o qualsiasi altro habitat simile purché situato al bordo di un corso d'acqua, uno stagno o una palude. Nell'entroterra del paese, si trova in paesaggi di macchia con pochi alberi e cespugli radi. Non si adatta completamente alle condizioni aride e cerca sempre la vicinanza dei punti d'acqua. Visita anche aree coltivate, e margini di raccolti, in particolare risaie e campi di canna da zucchero in prossimità di città e villaggi. Nella stagione delle piogge si porta nell’entroterra poi, quando arriva la stagione secca, ritorna sulla costa. Si trova fino a 1200 m. di altitudine. BIOLOGIA (Abitudine e comportamento) Si tratta di uccelli molto socievoli che si muovono in gruppetti familiari ma, laddove le risorse lo consentono, si riuniscono senza problemi anche in consistenti stormi perlopiù monospecifici, ma anche in associazione con altre specie, come la già citata Donacola pettocastano, in particolare nelle zone costiere. Le Donacole testagrigia passano la maggior parte della giornata spostandosi alla ricerca di cibo od acqua, fermandosi a riposare durante la notte e durante le ore più calde della giornata tra le fronde di un albero. Il comportamento sociale include aggregazione e reciproco “allopreening” (interazione tesa al rafforzamento dei legami). Gli stormi che possono contare molte centinaia di uccelli volano in stretta armonia, eseguendo strette manovre con virate e bruschi cambi di direzione. Il contatto viene mantenuto da un canto fatto di note ritmiche di vari gradi di volume e lunghezza. La stagione degli amori non è ben definita, ma questi uccelli tendono a riprodursi verso la fase finale della stagione delle piogge. Per la riproduzione la coppia sceglie un sito nell’erba alta o tra le canne, preoccupandosi di tagliare e sminuzzare le foglie lunghe mentre sono ancora attaccate allo stelo principale modellando con queste una sorta di struttura a forma di conchiglia che sarà la base su cui poggerà la struttura globulare. Nella parte interna, erba più fine, infiorescenze, radichette e, occasionalmente, morbide piume andranno ad accogliere 5/7 uova ovali bianche la cui incubazione è di circa 13 giorni. Durante il giorno, entrambi i sessi covano e si prendono cura dei novelli, di notte il maschio si riposa vicino al nido lasciando la femmina a covare da sola. I giovani lasciano il nido tre settimane dopo la schiusa, con i genitori molto attenti con i loro richiami a mantenerli uniti e non farli 265


allontanare. I piccoli tornano a dormire nel nido per alcune notti per almeno una settimana, dopo di che si uniscono con altri immaturi in gruppi erranti. ALIMENTAZIONE Hanno una dieta principalmente granivora, a base di numerose varietà di piccoli semi maturi o relativamente immaturi (Echinachloa colonum, Chloris virgata, Sehima nervosum, Panicum zymbirformae e Oryza sativa (riso selvatico), che vengono sbucciati col forte becco. Appetiscono molto anche il riso coltivato, quando disponibile. Si nutrono inoltre di bacche, germogli e frutta. Pare inoltre che rispetto alle altre Lonchure, durante l’allevamento dei nidiacei facciano maggiore uso di insetti volanti (Teschemaker). ALLEVAMENTO IN AMBIENTE CONTROLLATO In cattività è abbastanza comune e non crea molti problemi per la sua riproduzione in quanto si tratta di una specie molto calma e docile. L’alimentazione è costituita da un misto per esotici arricchito di scagliola, piccola quantità di miglio giapponese e miglio bianco, spighe di panico, oltre ad un pastoncino con buona percentuale proteica. A disposizione osso di seppia e grit calcareo. Dopo aver deposto da 4 a 5 uova, sia il maschio che la femmina si alternano nella cova che dura circa 13 giorni. I pulli, accuditi da entrambi i genitori crescono molto rapidamente e già alla terza settimana di vita sono pronti a lasciare il nido. Solitamente, nella maggior parte dei casi, per allevare questi uccelli non serve l'utilizzo di balie, poiché allevano quasi tutti in purezza.

STANDARD Nota: STRUTTURA, COLORE, DISEGNO, PIUMAGGIO, ATTITUDINE E PORTAMENTO, CONDIZIONI: considerazioni da valutare in sede di giudizio e che compongono uno standard. Essendo piuttosto simili per i sottogenere appartenenti al genere Lonchura sono riportati tra “REQUISITI GENERALI PER I SOTTOGENERE” è sono in linea di massima puramente

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©Henk de Vos

Fonte: Hemk’s Lonchura Pagina

DISTRIBUZIONE ESSENZIALE DEI PIGMENTI

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DISTRETTI

PIGMENTI

TESTA E NUCA, GUANCIA

Leggera presenza di eumelanina nera + feomelanina entrambe distribuite/disperse Melanizzato Leggera presenza di eumelanina e feomelanina distribuita/dispersa Feomelanina concentrada Feomelanina concentrata Feomelanina dispersa Eumelanina nera concentrata

BECCO MENTO/gola PETTO FIANCHI VENTRE REGIONE ANALE e SOTTO-CODA DORSO SPALLE ALI CODIONE CODA ZAMPE

Eumelanina nera distribuita/dispersa + feomelanina concentrata Eumelanina nera distribuita/dispersa + feomelanina concentrata Eumelanina nera concentrata + feomelanina Feomelanina concentrata Feomelanina concentrata Melanizzato

DISEGNO -Pileo, nuca, faccia mento e gola in un unico disegno costituiscono l’intero cappuccio che si stacca nettamente nella parte superiore dal mantello (dorso e scapolari) e nella parte inferiore dalla parte alta del petto. - Distacco mento e gola da petto e ventre - Macchie (grigiastre) vertice penne mantello e dorso. - Bordi copritrici mediane secondarie superiori e grandi copritrici secondarie - Il disegno della zona anale e sottocoda si differenzia dal basso ventre e sottocoda. - Le ali presentano dei disegni (bordi o filetti) alle remiganti esterne. - La coda presenta dei bordi sulle timoniere esterne

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DISTRETTI ESSENZIALI DI VALUTAZIONE DEL DISEGNO

Foto: Enea Ciccarelli e Stefano Giannetti

Contrasto evidente dei distretti che interessano testa, petto, mantello/dorso, e codione/coda Allevamento: Enea Ciccarelli

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DIMORFISMO SESSUALE I sessi sono molto simili e non è facile distinguere con certezza maschio da femmina. In una coppia ben definita la femmina apparirà più grigia sulla testa e generalmente di colore generale più opaco.

©Henk de Vos Fonte: Henk’s Lonchura Pagina

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NOMENCLATURE UFFICIALI Lonchura f. flaviprymna

CLASSICO (ANCESTRALE)

Definisce i soggetti maschi e femmine, classici.

ALTRE MUTAZIONI IN STUDIO

Definisce i soggetti, maschi e femmine, in tutte le altre mutazioni non standardizzate.

ANALISI DELLE FORME MUTANTI

ANCESTRALE o CLASSICO

L’Ancestrale (o Classico) è un soggetto con corredo genetico intatto. Nel piumaggio sono espressi i seguenti pigmenti: (EU) eumelanina - (PH) feomelanina. Sia l’eumelanina che la feomelanina sono presenti sia in forma concentrata che distribuita /dispersa.

©Henk de Vos

Fonte: Hemk’s Lonchura Pagina

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DEFINIZIONE DELLA DONACOLA TESTA GRIGIA

COLORI E DISEGNI FORMA NOMINALE DISTRETTO

COLORE

TESTA e NUCA

Sabbia o bianco crema, con tendenza a scurirsi sulla nuca

BECCO

Grigio argento o grigio azzurro

OCCHI

Bruno scuro

GUANCE

Bianco grigiastro con riflesso giallo

MENTO/gola

Bianco sporco, color sabbia o con sfumatura color crema

PETTO

Giallo ocra brunastro o arancione chiaro sfumato che si diffonde da un'ala all'altra a partire dalla gola

VENTRE e FIANCHI

Dal petto Giallo chiaro o paglierino gradatamente sul basso ventre diventa giallo paglierino chiaro brillante

DORSO e COPRITRICI ALARI

Castano intenso o bruno-marrone, copritrici con bordi di tonalità calda o castana

REMIGANTI

Bruno grigiastro con filetto bruno marrone

CODIONE E SOPRA-CODA

Giallo ocra

CODA, SUB-CAUDALI e CALZONI

Timoniere bruno nero con bordo giallo ocra, le mediane sono giallo ocra, le sub-caudali sono nere come la regione anale, i calzoni sono bruno nero

ZAMPE e UNGHIE

Grigio chiaro o grigio blu, unghie nere

MUTAZIONI IN STUDIO

Nota: In questo uccello sarebbe apparsa una mutazione BRUNA, allo stato in studio, ma manca foto e documentazione.

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DONACOLA DELLA NUOVA BRETAGNA (Lonchura melaena) TASSONOMIA E IDENTIFICAZIONE La Donacola della Nuova Bretagna (Lonchura melaena SCLATER, 1880) è un uccello passeriforme appartenente alla famiglia degli Estrildidi genere Lonchura. È una grande donacola nerastra con un becco di grosso spessore, un ventre colore cannella e copritrici superiori arancione rossastro. È nettamente più grande del Cappuccino pettobianco o Cappuccino di Sclater (Lonchura spectabilis). Quest’ultimo ha ventre e fianchi bianchi o biancastri ed un becco più piccolo sia proporzionalmente che in assoluto. Se ne riconoscono due sottospecie 

Lonchura melaena melaena, la sottospecie nominale, diffusa in Nuova Britannia. Maschera e petto nero. Il bruno scuro delle parti superiori, parte da dietro la maschera e si estende su tutto il dorso. Lonchura melaena bukensis RESTALL, 1995, endemica dell'isola di Buka. L'intera testa è nera, il colore cannella della pancia si estende fino ai fianchi.

Il nome scientifico della specie deriva dal greco μέλαινα (melaina, "nera"), in riferimento alla colorazione scura di questi uccelli.

38a giovane di L.m. melaena; 38b adulto maschio di L.m. melaena; 38c adulto maschio L.m. bukaensis. (Tavola tratta dall’opera “Munias and Mannikins” di Robin Restall)

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DESCRIZIONE

Ph. Tony Pelliser Fonte: See more of Estrildidi on Facebook

Taglia: circa 11–12 cm di lunghezza, compresa la coda. Si tratta di uccelli dall'aspetto robusto, con un caratteristico forte becco tozzo e di forma conica. La colorazione è bruno molto scuro su dorso e ali, mentre su coda, testa e petto si scurisce ulteriormente fino a divenire nera. Presenza di variegature sempre nere sui fianchi, che di base sono invece color cannella, così come il ventre. Codione e coda bruno marrone giallastro, mentre il sottocoda è nero. Gli occhi sono bruno scuro, le zampe carnicino-nerastre, il becco grigio plumbeo. DISTRIBUZIONE ED HABITAT

Monotipica. La Donacola della Nuova Bretagna è endemica dell'omonima isola, nell'arcipelago di Bismarck, oltre che della vicina isola di Buka,e nelle isole Salomon, ad est della Nuova Guinea.

Fonte: Munias and Mannikin – Robin Restall 274


Piuttosto comune. Si trova in praterie con cespugli o arbusti, fino a 1200 m. d’altitudine. Spesso si trova anche in zone paludose. BIOLOGIA (Abitudine e comportamento) Si tratta di uccelli diurni dalle abitudini gregarie, che passano la maggior parte della giornata al suolo alla ricerca di cibo, riunendosi poi durante la notte fra gli alberi per riposare. Rimangono in contatto tra di loro con una chiamata breve ed acuta. Questi uccelli sono stati visti fare il bagno i una piccola pozzanghera lungo la strada a circa 20 km a sud di Hoskins, nella Nuova Bretagna occidentale. La riproduzione può avvenire durante tutto l'anno, tuttavia specialmente sull'isola di Buka questi uccelli tendono a concentrare l'evento riproduttivo verso la fine della stagione delle piogge. Non si hanno notizie sulla riproduzione di questi uccelli, tuttavia si ha motivo di supporre che essa non differisca sostanzialmente per modalità e tempistiche da quella delle altre specie congeneri. Entrambi i sessi collaborano alla costruzione del nido, che consiste in una struttura tondeggiante, con ingresso laterale stretto, formata da steli d'erba ed altro materiale fibroso di origine vegetale ubicata fra l'erba alta, di circa 15 cm di diametro, ben nascosto a circa 2 metri di altezza nella vegetazione. La femmina depone al suo interno 4-6 uova, che cova assieme al maschio per circa due settimane, al termine dei quali schiudono dei pulli implumi e ciechi. Sono sempre ambedue i genitori ad occuparsi dei nidiacei, che sono pronti per l'involo attorno alla terza settimana di vita, ma che tuttavia difficilmente si allontanano definitivamente dal nido prima del mese e mezzo d'età. ALIMENTAZIONE La Donacola della Nuova Bretagna è un uccello essenzialmente granivoro, si nutre a terra di piante erbacee oltre una grande varietà di altri piccoli semi che riesce a sbucciare grazie al becco forte. Integrano tuttavia la propria dieta anche con bacche, frutta e piccoli insetti volanti. Frequentemente sono stati visti su spiagge prive di vegetazione, presumibilmente alla ricerca di integratori minerale (Immelmann et al.). ALLEVAMENTO IN AMBIENTE CONTROLLATO Dalle varie ricerche non si è avuto nessun riscontro certo in merito.

STANDARD Nota: STRUTTURA, COLORE, DISEGNO, PIUMAGGIO, ATTITUDINE E PORTAMENTO, CONDIZIONI: considerazioni da valutare in sede di giudizio e che compongono uno standard. Essendo piuttosto simili per i sottogenere appartenenti al genere Lonchura sono riportati tra “REQUISITI GENERALI PER I SOTTOGENERE” è sono in linea di massima puramente informativi.

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DISTRIBUZIONE ESSENZIALE DEI PIGMENTI

Fonte: See more of Estrildidi on Facebook

DISTRETTI

CAPPUCCIO BECCO MENTO E PETTO FIANCHI VENTRE CLOACA, CALZONE E SUB CAUDALI DORSO

CODA ALI CODIONE ZAMPE

PIGMENTI

Eumelanina nera + feomelanina, entrambe concentrate Melanizzato Eumelanina nera + feomelanina, entrambe concentrate Eumelanina nera + feomelanina, entrambe concentrate Feomelanina distribuita/dispersa Eumelanina nera + feomelanina, entrambe concentrate Eumelanina + feomelanina, entrambe distribuite. La feomelanina può mostrare effetti di rifrazione violacei Feomelanina + concentrada Eumelanina nera concentrata + feomelanina Feomelanina concentrata Melanizzate

276


DISEGNO    

Cappuccio: si estende su tutta la testa, lati del collo, mento gola e parte superiore del petto. Mantello, dorso, scapolari e groppone sopraccoda: distretti nettamente separati nei toni cromatici. Petto, Ventre e fianchi: presentano un contrasto tra le zone nere e quelle cannella e fino ai fianchi dove alcune punte brune vanno a formare barre discontinue o mezzelune. Coda: le timoniere mediane e quelle esterne risultano marcate da filetti o bordature.

DISTRETTI ESSENZIALI DI VALUTAZIONE DEL DISEGNO

Disegno: Standard A.O.B.Belgio

DIMORFISMO SESSUALE Alcuno, i due sessi sono quasi identici. I maschi sino riconoscibili, così come le altre specie appartenenti al genere, solo durante il periodo riproduttivo, quando emettono il flebile canto durante i rituali di corteggiamento.

NOMENCLATURE UFFICIALI

CLASSICO ALTRE MUTAZIONI

Definisce i soggetti maschi e femmine, classici. IN STUDIO Definisce i soggetti, maschi e femmine, in tutte le altre mutazioni non standardizzate.

277


ANALISI DELLE FORME MUTANTI

ANCESTRALE O CLASSICO

L’Ancestrale (o Classico) è un soggetto con corredo genetico intatto. Nel piumaggio sono espressi i seguenti pigmenti: (EU) eumelanina - (PH) feomelanina. Sia l’eumelanina che la feomelanina sono presenti sia in forma concentrata che distribuita /dispersa.

Fonte: ESTRILDIDAE 2018 - C.Montagno

DEFINIZIONE DELLA DONACOLA DELLA NUOVA BRETAGNA COLORI E DISEGNI FORMA CLASSICA DISTRETTO COLORE BECCO Grigio scuro, nero antracite o blu-grigiastro. Base della mandibola inferiore di un caratteristico grigio -azzurro. OCCHI Bruno scuro CAPPUCCIO (Testa, Faccia, Tutta la testa e la faccia fino alla nuca e lati del collo di colore nero. Nuca, Collo) MENTO E GOLA Nero. PETTO Parte superiore nera, parte inferiore bruno cannella chiaro. VENTRE E FIANCHI Bruno cannella chiaro, i fianchi sono variegati da barre discontinue o mezzelune nere. DORSO E COPRITRICI ALARI Bruno molto scuro con sfumatura color ruggine. 278


REMIGANTI CODIONE, COPRITRICI SOPRA CAUDALI CODA E SOTTO CODA

ZAMPE ED UNGHIE

Remiganti primarie e secondarie nero brunastro con una sfumatura bruno ruggine ai margini dei bordi esterni. Bruno marrone giallastro, sopraccoda ruggine sfumato colore oro o arancione-ruggine. Timoniere mediane bruno scuro con larghi filetti giallastro o giallo rossiccio, timoniere esterne bruno scuro con bordi più chiari o arancione o giallo rossiccio; sottocoda nero. Grigio scuro, unghie nere.

GIOVANI In genere le parti superiori sono marroni con groppone e sopraccoda rossastri; parti inferiori marrone chiaro. Il becco che non ha ancora raggiunto il pieno sviluppo, si presenta più piccolo rispetto a quello degli adulti.

MUTAZIONI IN STUDIO Non si ha conoscenza di nuove mutazioni in studio.

SOTTOSPECIE Lonchura melaena melaena

Ex nome scientifico: Munia melaena Sclater. 1880. Proc.Zool. Soc. Londra. p.66. pl. 7. fig 2. Distribuzione: si trova nella parte settentrionale della New Britain e da Kimbe a Hoskins nella West New Britain (Bishop 1987). Sottospecie nominale. L. melaeua bulweusis

Nome scientifico: Restalil 1995, Bull. Brit. Om. Club 115 (3), 140-157. Distribuzione: sembra trovarsi in un habitat adatto sull'isola di Buka, nelle Isole Salomone settentrionali. Adulto: differisce dalla L. m. melena in quanto molto più scura sopra; il nero si estende su tutta la testa, il dorso marrone oliva scuro. Le ali sono marrone scuro. La groppa, le copritrici superiori ed i bordi della coda sono da scarlatto scuro a castano (descritto da Hadclen (1981) come Cinnamon-rufous. Il nero del petto è più esteso rispetto alla razza nominale; la pancia è di salmone camoscio.

279



DONACOLA DELLE ALTURE o donacola montana occidentale (Lonchura montana) TASSONOMIA E IDENTIFICAZIONE La Donacola delle alture o Donacola montana occidentale (Lonchura montana JUNGE, 1939) è un uccello passeriforme appartenente alla famiglia degli Estrildidi, genere Lonchura. Specie monotipica assomiglia nella struttura corporea alla Lonchura monticola (Donacola di montagna), con la quale, secondo Goodwin può risultare conspecifica. Tuttavia ci sono, come possibile variazione geografiche (soprattutto Ripley) alcuni esemplari con sostanziali differenze nel colore e nelle barre sui fianchi. Si distingue dalla più piccola Donacola pettonero (L. teerinki) per il suo petto giallo camoscio. Il nero del petto della Donacola pettonero (L. teerinki) è molto più ampio di quello della Donacola delle alture (L. montana) dove è limitato al viso. La pettonero presenta inoltra una maggiore quantità dui nero sulla testa, sulla faccia e sul petto e non presenta le singole barre sui finachi. A distanza potrebbe essere scambiato per il più piccolo Cappuccino pettobianco (L. spectabilis), ma i due non si sovrappongono. Un'altra donacola di pianura piuttosto simile è la Donacola pettocastano (L. castaneothorax sharpii dal petto bruno), anch'essa più piccola, che ha parti superiori simili ma una maggiore quantità di nero sulla faccia e una striscia nera che attraversa la parte unferiore del petto (Passeriformi granivori del mondo 1993), facilmente distinguibile per la parte posteriore della testa e della nuca grigio chiaro. Il giovane della Donacola delle alture (L.montana) può essere distinto dai giovani di altri Cappuccini per la bavetta e la gola scuri.

36a giovane di L.m. montana; 36b adulto femmina di L.m. montana; 36c adulto maschio L.m. montana. (Tavola tratta dall’opera “Munias and Mannikins di Robin Restall)

280


DESCRIZIONE

Fonte Alex Solbiati Misura fino a circa 11,5 cm di lunghezza, coda compresa. Si tratta di un uccello dall'aspetto robusto, caratterizzato da un forte becco, tozzo e di forma conica. I sessi sono simili con piumaggio marrone scuro, faccia nera, petto color cuoio e addome bianco barrato di nero. Il giovane ha il becco nero , piumaggio marrone scuro e sottocoda bianco. DISTRIBUZIONE ED HABITAT La specie è endemica dell'Irian Jaya, dove colonizza le aree erbose fra i 2000 ed i 4200 m di quota delle montagne Sudirman e dei monti Bintang, nella provincia indonesiana di Papua.

Papua occidentale

Papua

Papua Nuova Guinea

Una specie comune o comune a livello locale all’interno del suo habitat estremamente limitato. Abita le montagne innevate (Monti Oranje) dell’interno, ad ovest della gola di Baliem della Nuova Guinea occidentale. Le praterie alpine, i margini delle aree coltivate a Llaga Valley, i campi coltivati (Ripley).

Fonte: Munias and mannikins –Robin Restall 281


BIOLOGIA (Abitudine e comportamento) Sono uccelli che vivono solitamente in gruppi familiari che arrivano a contare fino a venti individui sia durante la stagione riproduttiva che al di fuori di essa. Trascorrono gran parte della giornata sugli alberi o tra l'erba alta in cerca semi, volando di campo in campo, per poi appollaiarsi su bassi cespugli o rifugiarsi sui rami degli alberi al tramonto. Poco conosciuto il comportamento sociale e le abitudini riproduttive di questi uccelli, sembra che nidifichi tra l’erba alta nei pressi dell’acqua, ma non si ha riscontro di nidi rinvenuti, tuttavia è da ritenersi che li strategie riproduttive non differiscano nei tempi e nei comportamenti rispetto ai congeneri. ALIMENTAZIONE É un uccello principalmente granivoro, che si nutre di una gran varietà di piccoli semi di graminacee raccolti al suolo o direttamente dalle piante, prediligendo quelli immaturi od appena germogliati. Questi uccelli si nutrono tuttavia anche di bacche, germogli, frutta e, sebbene piuttosto sporadicamente, anche di piccoli insetti. ALLEVAMENO IN AMBIENTE CONTROLLATO Non si hanno notizie in Europa di tentativi di allevamento in cattività, potrebbe essere una delle specie poco o per niente importate.

STANDARD Nota: STRUTTURA, COLORE, DISEGNO, PIUMAGGIO, ATTITUDINE E PORTAMENTO, CONDIZIONI: considerazioni da valutare in sede di giudizio e che compongono uno standard. Essendo piuttosto simili per isottogenere appartenenti al genere Lonchura sono riportati tra “REQUISITI GENERALI PER I SOTTOGENERE” è sono in linea di massima puramente indicativi, in quanto si vuole fornire una traccia per un giudizio comune. DISTRIBUZIONE ESSENZIALE DEI PIGMENTI Cranio e nuca

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DISTRETTI

MASCHERA BECCO PETTO FIANCHI VENTRE e REGIONE ANALE ZAMPE CALZONE, CODA e SUB CAUDALI NUCA GUANCIA DORSO CODA ALI CODIONE

PIGMENTI

Eumelanina nera + feomelanina, entrambe concentrate Melanizzato Feomelanina distribuita/dispersa Eumelanina nera + feomelanina, entrambe concentrate in contrasto con la depigmentazione Depigmentato Eumelanina nera Eumelanina nera + feomelanina, entrambe concentrate Eumelanina nera + feomelanina, entrambe distribuite Feomelanina distribuita/dispersa Eumelanina + feomelanina, entrambe distribuite Feomelanina + concentrada Eumelanina nera concentrata + feomelanina Feomelanina concentrata

DISEGNO      

Pileo, mento e gola in un unico disegno costituiscono la maschera che si stacca nettamente dalla guancia e dal petto Nuca, mantello, dorso e sopraccoda: distretti nettamente separati nei toni cromatici Ventre e fianchi segnati da sottili barre Copritrici primarie e remiganti presentano bordatura o filetto Calzone e zona anale formano un disegno che si differenzia dal basso ventre e codione. La coda risulta bordata alla base.

DIMORFISMO SESSUALE Non evidente. I maschi sino riconoscibili, così come le altre specie appartenenti al genere, solo durante il periodo riproduttivo, quando emettono il flebile canto durante i rituali di corteggiamento.

NOMENCLATURE UFFICIALI CLASSICO (ANCESTRALE)

Definisce i soggetti maschi e femmine, classici.

MUTAZIONI IN STUDIO

Definisce i soggetti, maschi e femmine, in tutte le altre mutazioni non standardizzate.

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ANALISI DELLE FORME MUTANTI

ANCESTRALE o CLASSICO

L’Ancestrale (o Classico) è un soggetto con corredo genetico intatto. Nel piumaggio sono espressi i seguenti pigmenti: (EU) eumelanina - (PH) feomelanina. Sia l’eumelanina che la feomelanina sono presenti sia in forma concentrata che distribuita /dispersa. Presenza di zone depigmentate.

Fonte: Alex Solbiati

DEFINIZIONE DELLA DONACOLA DELLE ALTURE

COLORI E DISEGNI FORMA CLASSICA DISTRETTO FRONTE, CRANIO, OCCIPITE E NUCA

BECCO ZONA DELLE GUANCE MENTO E GOLA

COLORE La fronte fino al vertice, retro dell’occhio nera, che evolve progressivamente verso un marrone terra che va dalla base del cranio alla nuca; l'area delle copritrici auricolari e i lati della testa neri. Grigio argento o grigio azzurro Marrone scuro, lato nuca è bruno ocra Mento e parte superiore della gola nero, parte inferiore marrone rossiccio intenso, lati del collo colore senape

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PETTO FIANCHI E VENTRE DORSO e COPRITRICI ALARI (remiganti) CODIONE e SOPRA-CODA CODA, SOTTO-CODA e CALZONI ZAMPE UNGHIE

Parte superiore marrone-rossiccio intenso, parte inferiore bianco sporco Bianchi o bianco sporco con sottili barre marrone-nerobruno Marrone scuro leggermente più chiaro nella parte inferiore del dorso, copritrici marrone scuro con sottili bordi marrone o marrone terra di tonalità calda Giallo paglierino o giallo limone chiaro Timoniere nere con stretti filetti giallo paglierino, sottocoda nero, calzoni marrone Grigio chiaro o grigio ardesia scuro Nere

GIOVANI Parte superiore generalmente marrone sbiadito. Faccia marrone scuro, petto marrone-arancio opaco e dal ventre al sottocoda presentano un colore biancastro con leggere soffusioni bruno chiaro sbiadito. Coda nera.

MUTAZIONI IN STUDIO

Nota: Non si ha conoscenza di alcuna mutazione.

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DONACOLA DI MONTAGNA (Lonchura m.monticola) TASSONOMIA E IDENTIFICAZIONE La Donacola di montagna o donacola montana orientale (Lonchura monticola DE VIS, 1897), Mount Scratchley, Owen Stanley Range, Nuova Guinea, è un uccello passeriforme appartenente alla famiglia degli Estrildidi, genere Lonchura. Non conosciuto per essere simpatrico con specie simili in una stessa area geografica alle alte altitudini in cui abita. L’unica possibile confusione nel campo potrebbe essere con la variante L. spectabilis guariae che è cannella al di sotto ed ha una barratura lungo i fianchi. Notoriamente si accompagna spesso ad esemplari di L. caniceps (Cappuccino testa grigia) e presso Myola sembra essersi ibridato con il cappuccino della Nuova Bretagna (L. melaena). I giovani di entrambi sono molto simili ma la taglia della L. spectabilis è leggermente più piccola. Se ne riconoscono due sottospecie: • Lonchura monticola monticola, sottospecie nominale • Lonchura .monticola myolae che si distingue soprattutto per il codione di colore giallo più intenso

37a giovane di L.m. monticola; 37b adulto di L.m. monticola; 37c adulto L.m. myolae (Tavola tratta dall’opera “Munias and Mannikins” di Robin Restall)

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DESCRIZIONE

Fonte Alex Solbiati Taglia circa 11–12 cm di lunghezza, coda compresa. È un uccello dal corpo compatto con faccia nera, barra del petto e fianchi neri che spiccano su fondo biancastro, bruno sul dorso con codione e coda giallo paglierino o giallo oro. Il piumaggio è particolarmente folto e soffice. Coda corta. Becco corto conico e di colore blu o grigio blu. DISTRIBUZIONE ED HABITAT

Specie piuttosto comune in un areale relativamente piccolo, nelle montagne delle catene di Wharton e Owen Stanley verso est fino alla prateria di Myola che comprende la porzione sud-orientale della Papua Nuova Guinea. É diffusa nelle aree prative montane e nelle foreste di bambù, fra i 2800 ed i 3900 m di quota.

Fonte: Munias and Mannikins – Robin Restall

287


Generalmente stanziale abita in foreste montane, nei prati alpini e tra le rocce fino alla cima delle vette più alte, terreni coltivati a foraggio e la bassa vegetazione arbustiva. A volte seguono sentieri che scendono attraverso le foreste per colonizzare radure erbose a quote più basse (Coates 1990). BIOLOGIA (Abitudine e comportamento) Si tratta di uccelli diurni, che tendono a vivere in gruppetti familiari, talvolta in branchi composti da circa 50 unità. Passano la maggior parte della giornata al suolo o fra l'erba alla ricerca di cibo, rifugiandosi poi al calar della notte fra i rami degli alberi. Il suo volo è rapido e diretto, rispetto ai cappuccini che vivono a bassa quota, la chiamata durante il volo ha una qualità ronzante e metallica, piuttosto aspra, abbastanza diversa da quella delle altre specie del genere Lonchura. Alquanto diffidente, quindi difficilmente avvicinabile A causa degli ambienti impervi e poco esplorati in cui questa specie è solita vivere, si conosce molto poco circa le sue abitudini riproduttive, tuttavia, si ha motivo di credere che la riproduzione avvenga sia nella stagione umida che in quella secca e che non differisca significativamente per modalità da quelle delle altre specie affini. Il nido abbastanza tipico per forma ma di dimensioni più piccole e meglio intessuto rispetto a quanto di norma realizzato dai congeneri Lonchura. Fatto di giunchi ed erbe con un'entrata laterale, ma densamente assemblati per proteggere dal freddo. ALIMENTAZIONE La Donacola di montagna si nutre principalmente di semi di graminacee e bambù, che raccoglie al suolo o direttamente dalle infiorescenze attaccandosi ai gambi. Privilegia i semi ancora immaturi o quelli appena germogliati. Non disdegna inoltre di integrare la propria dieta con altri alimenti di origine vegetale (bacche, frutti, germogli), ma ha anche un debole per gli insetti volanti, come le termiti durante i periodi di sciamatura, ALLEVAMENTO IN AMBIENTE CONTROLLATO Nessun riscontro a proposito.

STANDARD

Nota: STRUTTURA, COLORE, DISEGNO, PIUMAGGIO, ATTITUDINE E PORTAMENTO, CONDIZIONI: considerazioni da valutare in sede di giudizio e che compongono uno standard. Essendo piuttosto simili per isottogenere appartenenti al genere Lonchura sono riportati tra “REQUISITI GENERALI PER I SOTTOGENERE” è sono in linea di massima puramente indicativi.

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DISTRIBUZIONE ESSENZIALE DEI PIGMENTI

Fonte: birdsoftheworld.org

DISTRETTI MASCHERA BECCO PETTO BANDA PETTORALE e FIANCHI VENTRE CALZONE, SOTTO-CODA e REGIONE ANALE DORSO

PIGMENTI Eumelanina nera e feomelanina, entrambe concentrate Melanizzato Assenza di pigmento Eumelanina nera e feomelanina, entrambe concentrate Depigmentato

Eumelanina nera e feomelanina, entrambe concentrate Eumelanina nera e feomelanina, entrambe distribuite Eumelanina nera e feomelanina

NUCA ALI CODIONE e CODA

Eumelanina nera concentrata e feomelanina Feomelanina concentrata

Melanizzate

ZAMPE

DISEGNO  Fronte, vertice, mento e parte superiore della gola in un unico disegno costituiscono la maschera che si stacca nettamente dalla guancia e dal petto 289


     

Nuca, mantello e sopraccoda: distretti nettamente separati nei toni cromatici Copritrici primarie e remiganti presentano bordatura o filetto Petto, attraversato da una striscia nera che prosegue lungo i fianchi Calzone e zona anale formano un disegno si differenzia dal basso ventre e codione Coda, timoniere bordate Qualsiasi pezzatura è da considerarsi come un difetto grave.

DISTRETTI ESSENZIALI DI VALUTAZIONE DEL DISEGNO

Distacco vertice-nuca Maschera

Stacco nuca-dorso

Bordi copritrici e remiganti Barra pettorale

Codione e coda

Fianchi

Bordi timoniere

Calzoni e sottocoda

DIMORFISMO SESSUALE Alcuno, i sessi simili. NOMENCLATURE UFFICIALI

CLASSICO (ANCESTRALE)

Definisce i soggetti maschi e femmine, classici.

ALTRE MUTAZIONI IN STUDIO

Definisce i soggetti, maschi e femmine, in tutte le altre mutazioni non standardizzate.

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ANALISI DELLE FORME MUTANTI ANCESTRALE o CLASSICO L’Ancestrale (o Classico) è un soggetto con corredo genetico intatto. Nel piumaggio sono espressi i seguenti pigmenti: (EU) eumelanina - (PH) feomelanina. Sia l’eumelanina che la feomelanina sono presenti sia in forma concentrata che distribuita /dispersa. Presenza di zone depigmentate.

Pieter van den Hooven - Netherlands

DEFINIZIONE DELLA DONACOLA DELLE ALTURE

COLORI E DISEGNI FORMA CLASSICA DISTRETTO

FRONTE, CRANIO, OCCIPITE E NUCA (maschera) BECCO ZONA DELLE GUANCE MENTO E GOLA PETTO

FIANCHI E VENTRE DORSO e COPRITRICI ALARI (remiganti) CODIONE e SOPRA-CODA

COLORE

La fronte fino al vertice, faccia fino alle copritrici auricolari nerobrunastro, che sfuma sulla nuca nel marrone o color senape. L'area delle copritrici auricolari e i lati della testa neri. Azzurro chiaro o grigio azzurro Sfumano dal nero-brunastro in marrone o color senape. Mento e parte superiore della gola nero, parte inferiore della gola bianco Bianco e/o bianco sporco il cui centro è attraversato da una striscia nera che prosegue lungo i fianchi suddividendosi in un evidente disegno barrato Bianchi o bianco sporco Marrone scuro o grigio-marrone leggermente più chiaro nella parte inferiore del dorso, copritrici marrone brillante o castano con sottili bordi marrone terra di tonalità calda Giallo paglierino

291


CODA, SOTTO-CODA e CALZONI ZAMPE UNGHIE

Timoniere nero-bruna con bordi giallo brillante, sottocoda e calzoni nero Grigio marrone chiaro o grigio azzurro Nere

GIOVANI Faccia, fronte e vertice marrone brunastro, dorso castano, ali e coda terra ombra bruciata, groppone e sopraccoda senape intenso o castano chiaro. Gola e mento neri screziati dalle punte bianche. Petto bianco sabbia o terra d’ombra chiara, parti inferiori grigio quarzo-bianco sfumato color pesca o arancio su fianchi e sottocoda. Becco grigio scuro. Zampe grigiastro o grigio scuro. Di norma i soggetti con piumaggio giovanile si riuniscono in piccoli gruppi a parte (Mayr & Rand), ed i più piccoli sono molto meno timidi degli adulti nei confronti dell’uomo (Rand & Gilliard).

MUTAZIONI IN STUDIO Nota: Non si ha conoscenza di alcuna mutazione.

SOTTOSPECIE

Lonchura monticola myolae

Quasi simile alla specie nominale ma differisce per avere il dorso castagno chiaro senza screziature o squame. Il ventre è lo stesso chiaro, come la sulla parte superiore del petto. Il giallo delle copritrici sucaudali è leggermente più saturo rispetto alla L. m. monticola.

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DONACOLA PETTONERO (Lonchura t.teerinki) TASSONOMIA E IDENTIFICAZIONE La Donacola petto nero (Lonchura teerinki RAND, 1940) è un uccello passeriforme appartenente alla famiglia degli Estrildidi, genere Lonchura. Una piccola donacola con testa, petto e linea irregolare discendente sui fianchi neri. La parte superiore, è marrone con codione e copritrici superiori giallastro. Possibile confusione sul campo con la L. spectabilis (Cappuccino pettobianco), suggerito da Clement et al. (1993), è estremamente improbabile perché i loro rispettivi ranges non si sovrappongono. Potrebbe eventualmente sovrapporsi alla L. montana (Donacola delle alture) ma quest'ultima specie ha una faccia nera ben definita con un petto marrone-rossiccio che faciliterà la sicura distinzione dalla L. teerinki dove il nero del viso si estende lungo il petto fino ai fianchi Se ne riconoscono 2 sottospecie: • Lonchura teerinki teerinki la sottospecie nominale, originaria della Nuova Guinea nord delle montagne innevate (Oranje) da 1300 a 2300 metri. • Lonchura teerinki mariae Ripley (1964) presente a Bokindini, località a circa 50 Km dalla vallata di Balim; la testa è nera intenso, la parte inferiore dei fianchi, delle cosce e delle copritrici del sottocoda è nero molto ossidato, parti superiori bruno.

35a/b giovane di L.t.teerinki; 35c/d adulto del primo anno di L.t.teerinki; 35e femmina adulta (secondo anno) di L.t.teerinki; 35f maschio adulto (secondo anno) di L.t.teerinki; 35g maschio adulto di L.m. mariae. (Tavola tratta dall’opera “Munias and Mannikins” di Robin Restall) 293


DESCRIZIONE

Fonte: Henk’s Lonchura Pagina Taglia circa 11 cm di lunghezza, coda compresa. Si tratta di piccoli uccelli dall'aspetto massiccio, muniti di un caratteristico becco grosso e tozzo. Testa. nera, petto nero ed una linea irregolare (variegatura bruna e bianca) che scende lungo i fianchi, parte superiore marrone, groppa e copritrici superiori giallastra, sottocoda e fianchi neri, il ventre è bianco, il becco è grigio piombo. DISTRIBUZIONE ED HABITAT

La specie è endemica degli altopiani dell'area montuosa centro-occidentale della Nuova Guinea, dalla Grand Valley dei fiumi Balim e Bele, sul versante settentrionale del monte Wilhelmina nelle Orange Mountains.

N E W G U I N E A

Fonte: Munias and Mannikins – Robin Restall 294


È un uccello delle colline erbose che vanno da 1.200 a 2.300 m di quota. Randand Gilliard (1967) afferma che l'habitat della specie è in gran parte le estese praterie secondarie risultanti dalla radura autoctona. I vecchi giardini dove crescono erbe infestanti sono luoghi di alimentazione particolarmente apprezzati. Predilige i terreni incolti e ricoperti di macchia, e può anche essere visto nelle radure ai margini delle zone alberate. Negli ultimi anni ha espanso il proprio areale anche nelle aree disboscate ed in giardini e cortili delle zone abitate. BIOLOGIA (Abitudine e comportamento) Si tratta di uccelli diurni, piuttosto timidi che tendono a riunirsi in stormi di qualche decina d'individui il cui richiamo di contatto in volo è tenuto con chiamata costituita da un suono morbido, chiaro ma con note sommesse tipiche del genere Lonchura. Si avventurano su terreni coltivati e nei giardini nativi, passano la maggior parte della giornata al suolo, alla ricerca di semi caduti, o fra l'erba alta, aggrappandosi alle infiorescenze e sbucciando i semi col robusto becco. È un uccello molto socievole. I gruppi, al calar delle tenebre, si appollaiano insieme in cerca di un rifugio fra i rami degli alberi. Entrambi i sessi costruiscono il nido, che è una struttura ovale fatta di erbe e fibre adatte posta in una biforcazione di un cespuglio con l'ingresso a un'estremità. La deposizione è di 3-5 uova. L'incubazione da parte di entrambi i sessi richiede 13-14 giorni. I giovani dopo 3 settimane sono impiumati e pronti per l’involo. ALIMENTAZIONE Il suo nutrimento è principalmente granivoro. Grazie al forte becco è in grado di nutrirsi di una gran varietà di piccoli semi, privilegiando quelli di graminacee possibilmente ancora immaturi od appena germogliati. Talvolta integrano la dieta anche con germogli, bacche e frutti. ALLEVAMENTO IN AMBIENTE CONTROLLATO Trattandosi di soggetti piuttosto socievoli, anche se difficili da allevare, è possibile che in passato sia stato tentato l’allevamento in cattività. (Rivista Onze Vogels 1989). STANDARD

Nota: STRUTTURA, COLORE, DISEGNO, PIUMAGGIO, ATTITUDINE E PORTAMENTO, CONDIZIONI: considerazioni da valutare in sede di giudizio e che compongono uno standard. Essendo piuttosto simili per i sottogeneri appartenenti al genere Lonchura sono riportati tra “REQUISITI GENERALI PER I SOTTOGENERE” è sono in linea di massima puramente indicativi.

295


DISTRIBUZIONE ESSENZIALE DEI PIGMENTI

DISTRETTI CAPPUCCIO BECCO PETTO

PIGMENTI Eumelanina nera + feomelanina, entrambe concentrate Melanizzato Eumelanina nera + feomelanina, entrambe concentrate

FIANCHI

Eumelanina nera e feomelanina, entrambe concentrate contrastanti con le zone senza pigmenti

VENTRE

Senza pigmento

REGIONE ANALE E SUB CAUDALI

Eumelanina nera concentrata

DORSO

Eumelanina nera distribuita/dispersa + feomelanina

SPALLE ALI CODIONE CODA COSCE ZAMPE

Eumelanina nera distribuita/dispersa + feomelanina Eumelanina nera concentrata + feomelanina Feomelanina concentrata Feomelanina concentrata Eumelanina nera concentrata Melanizzate

DISEGNO - Fronte, redini, vertice, nuca fino al mantello, mento e parte superiore della gola in un unico disegno costituiscono Il cappuccio che si stacca nettamente dal dorso e dal petto. - Copritrici mediane e grandi copritrici secondarie presentano bordatura o filetto. - Parte inferiore del petto e fianchi con presenza di macchiette che talvolta si congiungono in larghe striature. 296


- Calzone, sottocoda e zona anale formano un disegno che si differenzia dal basso ventre e codione. - Coda, timoniere bordate.

DISTRETTI ESSENZIALI DI VALUTAZIONE DEL DISEGNO Cappuccio

Contrasto cappuccio - nuca

Stacco Mantello-dorso

Distacco petto -ventre

Bordi copritrici e remiganti

Picchiettatura fianchi Ventre Bordi timoniere

Calzone, sottocoda e zona anale Codione

@Stephan Lorenz

Fonte: eBird of the world ph. Stephan Lorenz DIMORFISMO SESSUALE Pur non evidente, viene descritto un minimo di dimorfismo sessuale con femmine di tonalità più spenta, con una maggiore presenza di bruno sulla fronte ed un disegno meno netto nei fianchi, ventre color senape chiaro sfumato.

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NOMENCLATURE UFFICIALI

CLASSICO (ANCESTRALE)

Definisce i soggetti maschi e femmine, classici.

ALTRE MUTAZIONI IN STUDIO

Definisce i soggetti, maschi e femmine, in tutte le altre mutazioni non standardizzate.

ANALISI DELLE FORME MUTANTI

ANCESTRALE o CLASSICO

L’Ancestrale (o Classico) è un soggetto con corredo genetico intatto. Nel piumaggio sono espressi i seguenti pigmenti: (EU) eumelanina - (PH) feomelanina. Sia l’eumelanina che la feomelanina sono presenti sia in forma concentrata che distribuita /dispersa.

Photo © Pieter v.d. Hooven

Fonte: Albert Zomer –C.O.M.

298


DEFINIZIONE DELLA DONACOLA PETTO NERO

COLORI E DISEGNI FORMA CLASSICA DISTRETTO

FRONTE, CRANIO, OCCIPITE E NUCA (maschera) BECCO FACCIA , COLLO, MENTO, GOLA E PETTO PETTO E FIANCHI

VENTRE DORSO e COPRITRICI ALARI (remiganti) CODIONE e SOPRA-CODA CODA, SOTTO-CODA e CALZONI

ZAMPE UNGHIE

COLORE

La fronte e redine nerastra, che sfuma nel marrone scuro su corona nuca e collo posteriore fino al mantello. Azzurro chiaro con bordi e punta grigio piombo Nero. Nero nella parte inferiore, lungo i fianchi è segnato da piccole macchie marrone o marrone nero-bruno che sovente si congiungono in striature piuttosto larghe, parte posteriore dei fianchi nera. Bianco o bianco sporco nella parte posteriore Marrone rossastro, copritrici alari bruno nerastro o marrone rossastro scuro. Copritrici e remiganti marrone barrate colore castano chiaro. Oro pallido o giallo paglierino Marrone-giallo, con timoniere mediane più lunghe in rapporto alle timoniere esterne marrone scuro o marrone nero-bruno. Alcune bordate di marrone più chiaro. Sottocoda e calzoni nero uniforme Grigio o grigio ardesia Nere

GIOVANI Presentano mento e gola con sfumature arancio, petto bruno-grigiastro e rimanenti parti brune con tonalità più chiara su fianchi, codione, sopraccoda ed estremità delle timoniere. (Gli Estrildidi Vol. 1995). IL becco è nero all’involo ma diventa progressivamente grigio-blu. Le zampe ed i piedi sono neri.

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MUTAZIONI IN STUDIO

Nota: Non si ha conoscenza di alcuna mutazione.

SOTTOSPECIE Lonchura teerinki teerinki

Sottospecie nominale Lonchura monticola mariae

Si trova sui Monti Snow centrali dello Irian Java occidentale, Nuova Guinea nord occidentale. Nero su testa e petto, dorso ed ali marrone, il bruno risulta più saturo che la L. l. teerinki. Per altri aspetti somiglia alla specie nominale, anche se Ripley (1964) afferma che il nero dei calzoni e delle copritrici sotto-caudali appare più scuro, “molto più nero”.

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DONACOLA PETTOBIANCO (Heteromunia pectoralis) TASSONOMIA E IDENTIFICAZIONE La Donacola petto bianco (Heteromunia pectoralis GOULD, 1841) è stata a lungo considerata come esponente del genere Lonchura, nell'ambito del quale è stata spesso posta in un sottogenere monotipico a sé stante (per l'appunto Heteromunia) e considerato come intermedio fra le Munie e i Diamanti australiani in virtù di alcuni adattamenti fisici e comportamentali rispetto agli altri membri del genere (ottenuti però grazie a fenomeni di evoluzione convergente piuttosto che per una presunta maggiore o minore parentela con altre linee filetiche), che rendono questo uccello simile per molti aspetti ai diamanti del genere Poephila; in seguito, in base proprio a queste differenze ed al differente pattern dei disegni sul palato dei nidiacei, si è optato per la separazione di questa specie dal genere Lonchura e l'elevazione del sottogenre Heteromunia a genere a sé stante (Wikipedia). Goodwin (1982) ritiene possa trattarsi d’una specie primitiva in termine di evoluzione e riconosce il supergenere Heteromunia. Kakizawa e Watada (1985) lo collocano come l’estrildide più primitivo di tutte le specie che hanno analizzato, così come Christidis (1987). Sibley e Monroe (1990) seguono Christidis nel collocare la Donacola pettobianco nel proprio genere Heteromunia. La Donacola pettocastano è simile alla Donacola pettobianco ma ha le parti superiori marrone saturo brillante ed il ventre bianco. I giovani sono molto simili a quelli della Donacola testagrigia (L. flaviprymna).

39a maschio adulto di L. pectoralis; 39b femmina adulta di L. pectoralis. (Tavola tratta dall’opera “Munias and Mannikins” di Robin Restall)

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DESCRIZIONE

©Henk de Vos

Fonte: Henk’s Lonchura Pagina Misura circa 11–12 cm di lunghezza, coda compresa L'aspetto è robusto e slanciato, col becco proporzionalmente piuttosto lungo e conico. Viso, guance e gola nero intenso, una striscia fulva ai lati del collo al di sotto della mascherina nera. Parti superiori grigio brunastro chiaro, più scuro sulla coda, codione nocciola il petto è bianco con caratteristiche screziature nere, il ventre è bianco-grigiastro, i fianchi nocciola rosato. Alcune penne sui fianchi superiori hanno macchie nere ed al centro di esse macchie bianche in gran parte nascoste dalle ali. Becco grigio bluastro. Zampe color carnicino. DISTRIBUZIONE ED HABITAT

AUSTRALIA

Australia settentrionale tropicale. Si trova all'interno di due aree (Blakers 1984). Il primo è delimitato da una linea che va da Derby a King Sound, Australia occidentale, verso sud-est attraverso l'altopiano di Kimberly, forse fino al lago Gregory in estate, fino alla costa del Golfo di Carpentaria intorno a Limmen Blight. Presente quindi di nuovo dal fiume Robinson a sud al Barkly Tableland, attraverso la rete di Flinders nel Queensland fino a circa Richmond, poi a nord-ovest, a est di Croyden e Vanrook, fino a circa il fiume Mitchell. 302


Fonte: Estrildid finches of the world – Derek Goodwin

La Donacola pettobianco vive nelle praterie, nelle savane, nelle boscaglie molto rade con alberi e cespugli sporadici, in pianure di spinifex (erba con spine acuminate), nell’erba alta a nelle aree erbose lungo i corsi d’acqua, negli acquitrini con canneti e riso selvatico. Si adatta alle aride distese australiane, comportamento piuttosto differente dalla L.castaneotorax e L. Flaviprymna. Evita con cura gli insediamenti urbani, mantenendosene a distanza considerevole. Ancora non si conosce esattamente la natura del suo status, ma in alcune aree si è temuto un significativo declino. Si ipotizza che le principali cause di tale fenomeno possano essere diverse, ma le più accreditate sono gli incendi delle aree erbose allo scopo di predisporre i terreni alle coltivazioni, l’ampliarsi delle zone adibite a pascoli di animali domestici e il diffondersi di un’acariasi respiratoria il cui agente eziologico è lo Sternostoma tracheacolum (Lawrence 19489. In sostanza tali eventi sono i medesimi di quelli che vengono ritenuti fra le principali cause del declino del Diamante del Gould (Ivano Mortaruolo). BIOLOGIA (Abitudine e comportamento) Comunemente si sposta in coppia o in piccoli gruppi, ma nei periodi di siccità possono formarsi grandi stormi vicino all'acqua anche misti con altri uccelli che pasturano tra le graminacee (Poephila ssp e Taeniopygia guttata). Di solito beve in modo tipico ma molto velocemente. con ripetuti sorsi veloci (Immelmann. 1965) ma è stato visto anche bere succhiando (Harrison. in Hall. 1974). Si alimenta sia al suolo che tra la vegetazione in crescita, ma a differenza di altre Lonchure preferisce nutrirsi al suolo. È un uccello che vaga molto soprattutto nell’entroterra durante l’estate. Negli spostamenti la chiamata di contatto usata a distanza ravvicinata è un cinguettio morbido, piuttosto simile a quello di un passero. La chiamata di contatto a distanza, o chiamata d'identità come la chiama Immelmann, è un penetrante trillo che è intensificato e tirato a lungo dagli individui che si sono staccati dallo stormo. La stagione riproduttiva non è fissa ma di solito in concomitanza delle precipitazioni locali. Con condizioni climatiche favorevoli questo uccello è in grado di riprodursi praticamente durante tutto l'anno. A differenza delle altre Donacole il corteggiamento avviene in terra; il maschio gira attorno alla femmina spiegando la coda, trascinando le ali, toccandola con la punta del becco; talvolta in stato di eccitazione può inseguirla in brevi voli concitati (Gli Estrildidi vol. 1) o salta avanti ed indietro davanti alla femmina in semicerchi sempre più piccoli facendo nel contempo vibrare la coda per sollecitare l’accoppiamento. Il nido viene solitamente costruito in mezzo all'erba, o in un cespuglio basso, anche di spinifex, molto in basso, raramente oltre i 50 cm. da terra. È un ruvido ovoide fatto di erbe verdi o secche, radichette, ramoscelli e varie fibre, foderato con materiale fine, comprese le piume. Il piccolo foro d'ingresso è posizionato ad una estremità. È descritto in Frith (1976) come a forma di bottiglia con un tunnel di ingresso lungo 10 cm. con pareti spesse. Vengono deposte da quattro a sei uova covate da entrambi i sessi durante il giorno con la femmina che cova di notte. L'incubazione è di circa 13 giorni con i giovani che si involano di norma in circa 3 settimane. Alla schiusa, i nidiacei sono nudi e scuri con due tubercoli rifrattivi alla connessura del becco. I segni del palato sono molto simili a quelli del gruppo delle Lonchure africane S.Gen. Spermestes. I piccoli vengono scaldati durante il giorno per le prime due settimane, poi solo di notte. Per i primi giorni dopo l'involo i piccoli 303


tornano al nido per il riposo notturno. Cominciano a nutrirsi da soli entro pochi giorni e sono indipendenti circa due settimane dopo. Raggiungono il piumaggio adulto a circa quattro mesi. Questo uccello ha una forte tendenza al nomadismo e non raramente accade che ritorni nella medesima località solo dopo diversi anni. ALIMENTAZIONE Si nutre normalmente al suolo cercando i semi caduti, semi prevalentemente da graminacee ma anche di altre essenze ed anche piccoli insetti. Tuttavia, è perfettamente in grado di arrampicarsi su e giù per gli steli al pari di altre Munia per sgranare le spighe. A volte si trova nelle risaie ma non è un assiduo frequentatore di tali ambienti quanto le Lonchura castaneotorax e Lonchura flaviprymna. Le graminacee registrate nell'elenco delle preferenze della specie includono Echinachloa colnum, Chloris virgata e diverse specie di Iseilema (Immelmann 1965). Con l’inizio della fase riproduttiva la Donacola pettocastano diviene parzialmente insettivora prendendo piccoli ragni, formiche volanti, termiti e piccoli coleotteri che cattura sia sulle piante che in terra. ALLEVAMENTO IN AMBIENTE CONTROLLATO Molto docile e calmo si riproduce anche in gabbie con la solita base alimentare costituita da un buon misto per esotici, panico in spighe, miglio giapponese, pastone all’uovo e qualche tarma. Con i dovuti accorgimenti alleva la propria prole in purezza. Dalle osservazioni degli uccelli in cattività, sembra sviluppare un legame di coppia molto forte.

STANDARD Nota: STRUTTURA, COLORE, DISEGNO, PIUMAGGIO, ATTITUDINE E PORTAMENTO, CONDIZIONI: considerazioni da valutare in sede di giudizio e che compongono uno standard. Essendo piuttosto simili per i sottogenere appartenenti al genere Lonchura sono riportati tra “REQUISITI GENERALI PER I SOTTOGENERE” è sono in linea di massima puramente indicativi.

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DISTRIBUZIONE ESSENZIALE DEI PIGMENTI

Grafico: Norberto A. Nadal DISTRETTI

MASCHERA BECCO

TESTA

PIGMENTI Predominanza di eumelanina nera concentrata con piccole macchie depigmentate Leggermente melanizzato Melanine distribuite/disperse, con prevalenza di eumelanina nera

DISEGNO DEL BORDO Ribete/Retroguancia

PETTO VENTRE FIANCHI

CALZONE DORSO

Feomelanina distribuita/dispersa Disegno formato dal contrasto tra eumelanina nera concentrata e assenza di pigmento Feomelanina distribuita/dispersa Leggere tracce di dIsegno punteggiato Melanine distribuite/disperse, prevalentemente eumelanina nera Melanine distribuite/dIsperse, prevalentemente eumelanina nera

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SPALLE ALI

CODIONE SOTTOCODA CODA ZAMPE

Melanine distribuite/disperse, prevalentemente eumelanina nera con piccole macchie depigmentate Eumelanina nera concentrata + feomelanina Melanine distribuite/disperse, prevalentemente eumelanina nera Disegno striato, in contrasto tra eumelanina nera concentrata e feomelanina distribuita/dispersa Predominanza di eumelanina nera fortemente concentrata Chiare

DISEGNO - Viso e gola in un unico disegno formano la maschera. - Piccole macchie (bianche) ai lati della gola. - Una mezzaluna (filetto -bordo) avvolge la guancia. - Minuscole macchie bianche terminali sulle copritrici alari mediane esterne. - Ampia fascia sul petto con larghe macchie (bianche) e bande subterminali (nere) nascoste dalle grandi macchie (bianche). - Leggere macchie ai fianchi superiori (in gran parte nascoste dalle ali chiuse). - Copritrici sottocoda barrate. DISTRETTI DI VALUTAZIONE DEL DISEGNO

Maschera

Mezzaluna (bordo) retroguancia

Piccole macchie gola Piccole macchie copritrici Fascia petto

Macchie leggere ai fianchi

Barratura sottocoda

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Disegno da “Gli Estrildidi vol. 1”


Particolare nel disegno della Donacola petto bianco Fonte: “Manual de Juzgamiento Estrildidos” FOA-CAJ

DIMORFISMO SESSUALE Evidente; il maschio ha infatti la maschera marcatamente nera ed il petto bianco con pochissime (o nulle) piume nere, la femmina presenta invece una maschera tendente al brunastro ed una buona consistenza di screziature sul petto (Gli Estrildidi vol. 1); in generale più opaca e più pallida, le sue parti inferiori sono più chiare e più brillanti di quelle del maschio.

Allevamento e foto: Enea Ciccarelli

Coppia 307


NOMENCLATURE UFFICIALI

CLASSICO (ANCESTRALE)

Definisce i soggetti maschi e femmine, classici.

MUTAZIONI IN STUDIO

Definisce i soggetti, maschi e femmine, in tutte le altre mutazioni in fase di studio non ancora standardizzate.

ANALISI DELLE FORME MUTANTI

ANCESTRALE o CLASSICO

L’Ancestrale (o Classico) è un soggetto con corredo genetico intatto. Nel piumaggio sono espressi i seguenti pigmenti: (EU) eumelanina - (PH) feomelanina. Sia l’eumelanina che la feomelanina sono presenti sia in forma concentrata che distribuita /dispersa.

Allevamento e foto: Enea Ciccarelli

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DEFINIZIONE DELLA DONACOLA PETTO BIANCO

COLORE E DISEGNO FORMA NOMINALE DISTRETTO FRONTE, CRANIO, OCCIPITE E NUCA

BECCO ZONA DELLE GUANCE MENTO E GOLA PETTO VENTRE, PARTE INFERIORE E FIANCHI DORSO E COPRITRICI ALARI.

REMIGANTI CODIONE E SOPRA-CODA CODA E SOTTO-CODA ZAMPE UNGHIE

COLORE Colore grigio argento leggermente martellato. Dal becco sopra l'occhio e costeggiando la zona delle guance, c'è una stretta fascia di un bruno rossastro giallastro che termina nel motivo squamiforme del petto. Su questa zona qua e là si evidenziano piccoli puntini bianchi. Mandibole grigio bluastro. Le guance, le zone parotidee, i lati della testa sono nere ricoperte da tanti piccoli puntini bianchi sparsi. Di colore nero, formando un tutt'uno con le guance. Colore di fondo nero ricoperto quasi interamente dal disegno a squame bianco. Rosso vinaccia grigiastro. I lati sono contrassegnati da un leggero motivo squamoso in bianco e nero. Grigio argento, le copritrici terminano con un piccolo punto bianco formando così un disegno regolare. Un grigio-marrone con un bordo più chiaro ed un filetto bianco. Brunastro. La coda è bruno-nera, il sottocoda è grigio vinaccia con un disegno trasversale angolare bianco e nero. Color carne. Color corno.

GIOVANI Bruno scuro al di sopra, più scuro su faccia e gola, le ali e la coda con dei punti e frange camoscio rossastro sulla maggior parte delle piume delle ali. Il petto è grigio scuro ed il resto delle parti inferiori è camoscio rosato. Il bruno tuttavia sfuma al di sopra rapidamente a bruno camoscio chiaro. Becco nero brunastro, zampe grigio color carne. MUTAZIONI IN STUDIO

Nota: Non si ha conoscenza di alcuna mutazione.

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PADDA DI TIMOR (Lonchura fuscata) TASSONOMIA E IDENTIFICAZIONE Il Padda di Timor (Lonchura fuscata VIEILLOT, 1807) appare molto simile al Padda comune (Lonchura oryzivora), con il quale è stettamente imparentato, rispetto a questo tuttavia presenta dimensioni inferiorie colorazione più scura, oltre a forma più squadrata della macchia della guancia. Le guance bianche, il pileo e mento nero in particolare, lo contraddistinguono per cui all’interno del suo areale naturale difficilmente può essere confuso con qualsiasi altra specie. Il giovane è di colore prevalentemente grigio/bruno, se si intravede da solo, potrebbe essere scambiato per una Cisticola (Cisticolidae), ma è più corpulento ed ha un becco relativamente più massiccio. Se il giovane viene visto in compagnia di altre munia, molto probabilmente Passero delle Molucche (L. molucca) o Cappuccino testachiara (L. pallida), può essere identificato per le sue dimensioni più grandi, il becco più grande e le redini scure. Sono in particolare le cromie dei soggetti in piumaggio giovanile, con i loro toni di bruno variamente sfumati ed il loro becco uniformemente scuro, in palese e totale convergenza con il colore dei giovani Cappuccini che ci ha indotto, in sintonia con D. Goodwun (“Estrildid finches of the world”) ad accomunare senza remore i due Padda a Munie e Donacole. (Gli Estrildidi vol. 1 - Lucarini, De Flaviis, De Angelis-)

41a giovane di L. fuscans; 41b adulto di L. fuscans. (Tavola tratta dall’opera “Munias and Mannikins” di Robin Restall)

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DESCRIZIONE

©Enea Ciccarelli

Allevamento: Enea Ciccarelli e allevamento olandese Misura circa 12 cm di lunghezza, coda compresa. Si tratta di un uccello dal caratteristico aspetto robusto, munito di un poderoso becco tozzo e conico. La colorazione è marrone cioccolata, sfumata di viola o grigio-marrone su dorso, petto, ali e coda, con tendenza a scurirsi su queste ultime due ed ai margini inferiori del petto fino a diventare nerastra; la testa è nera, con presenza di un'estesa macchia guanciale di colore bianco puro che dai lati del becco giunge fino all'orecchio ed ha forma trapezoidale. Parte superiore del ventre bianco sporco tendente al grigio-crema, parte inferiore e sottocoda bianco. Le zampe sono di colore carnicino-grigiastro, il becco è grigio plumbeo. DISTRIBUZIONE ED HABITAT

Isole indonesiane di Timor, Semau e Rote. Monotipico.

Fonte: Estrildid finches of the world – Derek Goodwin

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Abbastanza comune a livello locale. Di solito si trova in aree erbose con cespugli sparsi e alberi. Può essere trovato intorno alle aree di coltivate ed ha una predilezione speciale per le risaie. Quando il riso è fuori stagione, si aggira in piccoli gruppi intorno alle aree erbose e nelle aree boscose aperte. BIOLOGIA (Abitudine e comportamento) È una specie gregaria, e sebbene si possa trovare generalmente in coppie o piccoli gruppi fino ad una dozzina di soggetti, è spesso avvistata in branchi frammisti a Bengalini (Amandava amandava) (Clement et al. 1993) e talvolta altre Lonchura (Linda Santosa comm. pers.). Passano la maggior parte della giornata fra l'erba alta alla ricerca di cibo, per poi riunirsi durante la notte fra i rami degli alberi o nel folto dei cespugli. Piuttosto sedentario, la chiamata o la nota di contatto è un forte fischio, spesso ripetuto quando l'uccello è allarmato. Ci sono anche una serie di note morbide emesse dagli uccelli quando sono insieme a riposo (Restall 1989). Sebbene possano deporre durante tutto l'anno, il periodo privilegiato per la riproduzione è quello corrispondente alla fine della stagione delle piogge, (dicembre/marzo) quando i nidiacei possono disporre di abbondanti quantità di cibo. Nel corteggiamento diretto, il maschio è rivolto testa e coda verso la femmina e si muove con inchini ritmati. Gli uccelli si piegano in avanti, col becco aperto seguito da un reciproco pavoneggiarsi fino a che la femmina sollecita l’accoppiamento accovacciandosi sul ramo e spostando la coda da un lato. Il nido è situato sia in fitti cespugli che su un albero, nelle buche degli alberi e fessure nei muri. Costruito con fili di erbe, fieno, rametti e fibre vegetali intrecciate. I due sessi collaborano alla costruzione del nido formato da un ammasso di forma globulare piuttosto grande con un unico ingresso che conduce alla camera di cova centrale. La frizione varia da 2 a 5 uova bianche, entrambi i sessi condividono l'incubazione delle uova che dura 13 giorni. Alla schiusa i nidiacei sono nudi e rosa, ma presto iniziano a scurirsi. Entrambi i genitori condividono la cova e l'alimentazione dei piccoli che si involano in circa tre settimane. Spesso tornano al nido ancora per qualche settimana prima di allontanarsi definitivamente. ALIMENTAZIONE Si nutre prevalentemente di semi di piante erbacee compreso il riso ed il cardo (Clement et al- 1993). I semi sono presi dalle infiorescenze sul gambo e l'uccello si arrampica con grande agilità. Si nutre anche a terra. Il cibo a base di insetti sembra non avere alcun ruolo nella dieta (Restall 1975, Burkhard 1980a). ALLEVAMENTO IN AMBIENTE CONTROLLATO La riproduzione in cattività, anche in purezza non sembra essere particolarmente complicata (E. Ciccarelli). Va sistemato adeguatamente in gabbia o piccola voliera, alimentato con un misto semi per esotici, spighe di panico e miglio, pastone all’uovo e sali minerali. Entrambi i genitori condividono la cova e l'alimentazione dei piccoli che si involano in circa tre settimane. In cattività i giovani sono allevati interamente con materiale vegetale (Restall 1975).

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Gruppo novelli Allevamento: Enea Ciccarelli e allevamento olandese

STANDARD Nota: STRUTTURA, COLORE, DISEGNO, PIUMAGGIO, ATTITUDINE E PORTAMENTO, CONDIZIONI: considerazioni da valutare in sede di giudizio e che compongono uno standard. Essendo piuttosto simili per i sottogenere appartenenti al genere Lonchura sono riportati tra “REQUISITI GENERALI PER I SOTTOGENERE” è sono in linea di massima puramente indicativi.

DISTRIBUZIONE ESSENZIALE DEI PIGMENTI

Grafico: Norberto A. Nadal 313


DISTRETTI CAPPUCCIO BECCO MENTO PETTO FIANCHI VENTRE BASSO VENTRE CLOACA DORSO ALI CODIONE CODA ZAMPE

PIGMENTI Predominanza di eumelanina nera concentrata Leggermente melanizzato Predominanza di eumelanina nera concentrata Melanine sparse, con lievi tracce di rifrazione della luce Minima presenza di melanine distribuite/disperse Minima presenza di melanine distribuite/disperse Minima presenza di melanine distribuite/disperse Minima presenza di melanine distribuite/disperse Melanine sparse, con lievi tracce di rifrazione della luce Predominanza di eumelanina nera concentrata Predominanza di eumelanina nera concentrata Predominanza di eumelanina nera concentrata Melanizzate

DISEGNO - Fronte, vertice, parte alta del collo in un unico disegno a forma di pileolo (papalina) / zucchetto. - Macchia irregolare triangolare (trapezoidale) alla guancia. - Pizzetto sotto becco. - Barra parte inferiore del petto. - Copritrici primarie e remiganti con vessilli interni segnati da un tono differente. - Sfumatura violacea su groppone e sopraccoda. - Timoniere esterne bordate. DISTRETTI DI VALUTAZIONE DEL DISEGNO

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Particolari del disegno della guancia, petto e sottocoda Fonte: ”Manual de Juzgamiento Estrildidos”- F.O.A.-C.A.J. DIMORFISMO SESSUALE Il petto del maschio può essere leggermente più scuro e più brillante di quello della femmina. La barra toracica nera leggermente più ampia.

©Enea Ciccarelli

Padda di Timor (coppia) Allevamento: Enea Ciccarelli e allevamento olandese

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©E. Ciccarelli

Femmina e maschio particolare testa Allevamento: Enea Ciccarelli e allevamento olandese

NOMENCLATURE UFFICIALI CLASSICO (ANCESTRALE)

Definisce i soggetti maschi e femmine, classici.

MUTAZIONI IN STUDIO

Definisce i soggetti, maschi e femmine, in tutte le altre mutazioni in fase di studio non ancora standardizzate.

ANALISI DELLE FORME MUTANTI

ANCESTRALE o CLASSICO

L’Ancestrale (o Classico) è un soggetto con corredo genetico intatto. Nel piumaggio sono espressi i seguenti pigmenti: (EU) eumelanina - (PH) feomelanina. Sia l’eumelanina che la feomelanina sono presenti sia in forma concentrata che distribuita /dispersa.

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©Enea Ciccarelli

Allevamento: Enea Ciccarelli e allevamento olandese

DEFINIZIONE DEL PADDA DI TIMOR

COLORE E DISEGNO FORMA NOMINALE DISTRETTO TESTA BECCO ZONA DELLE GUANCE MENTO E MESIALE DORSO e COPRITRICI ALARI.

CODIONE e CODA

PETTO E BASSO VENTRE

ZAMPE UNGHIE

COLORE Cranio e redini neri dall’alto del becco fino al collo. Dal basso del becco, la gola è nera. Grigio argento. Da bianco a bianco grigiastro. Nero. Dopo la separazione regolare e netta dei colori sul collo, il dorso e le copritrici alari sono marrone scuro. Le penne delle ali sono di colore marrone nero. Codione da marrone scuro a nero. Le copritrici superiori della coda sono marrone scuro. La parte superiore della coda è marrone-nero. Le copritrici del sottocoda sono beige crema. Il sottocoda è marrone chiaro. A partire dalla gola nera il petto è nero bruno, il passaggio è progressivo e regolare. La parte inferiore del corpo è beige crema. La separazione dei colori tra il petto e l'addome è netta e uniforme. Forma una linea curva da ala ad ala. I fianchi, calzoni e zona anale sono beige crema Color carne al grigio chiaro. Colore da corno a grigio scuro.

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GIOVANI A parte la taglia e la forma, questa è l'unica munia giovane con le redini scure. É opaco sopra, più scuro sulle ali e sulla coda. Le copritrici delle orecchie, mesiale e le intere parti inferiori sono pallide (sbiancate), biancastre su ventre, regione anale e copritrici sottocoda. Becco grigio-blu e zampe grigio violacceo. Nel piumaggio del primo anno, l'uccello assume una colorazione adulta completa, ma manca della lucentezza di un uccello del secondo anno. MUTAZIONI

Nota: Non si ha conoscenza di alcuna mutazione.

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IN STUDIO



PADDA COMUNE (Lonchura oryzivora) TASSONOMIA E IDENTIFICAZIONE Il Padda o fringuello di Giava (Lonchura oryzivora (LINNAEUS, 1758). È una grande Munia endemico dell'Indonesia, di colore grigio con una testa nera, una macchia bianca sulle guance e il becco rosa. È abbastanza improbabile che venga confuso con qualsiasi altra specie. Da molto numeroso che era, il Padda sta conoscendo nei suoi luoghi di origine (Giava e Bali) una consistente contrazione numerica, questo non solo per l’intensa attività dei catturatori che alimentano le esportazioni verso i paesi europei, ma anche per il fatto che il Padda rappresenta per i contadini del posto una fonte di arricchimento alimentare. (Gli Estrildidi vol. 1 –S.Lucarini-E.DeFlaviis-A.DeAngelis).

40a giovane di L. oryzivora; 40b maschio adulto di L. oryzivora. (Tavola tratta dall’opera “Munias and Mannikins” di Robin Restall) DESCRIZIONE

Fonte: Commission photos de l'U.O.F. C.O.M FRANCE 319


Il padda misura circa 14–17 cm di lunghezza, compresa la coda: queste dimensioni fanno del Padda la Lonchura maggiori dimensioni. Questo uccello presenta un caratteristico aspetto forte e tozzo, con un becco estremamente robusto di forma conica di colore rosa brillante. La colorazione in generale blu-grigio, bianche sono le caratteristiche macchie guanciali di forma ovale, la testa, groppone e coda nera. Ventre rosa malva piuttosto spento, sfumato di bianco crema basso ventre e sottocoda. Becco rosa intenso, cerchio perioculare glabro e di color carnicino, zampe rosa carne. Nel complesso, i Padda mostrano una forte somiglianza coi Frosoni, ed in particolare coi Frosoni asiatici del genere Eophona; non sussiste tuttavia alcuna parentela con questi uccelli. DISTRIBUZIONE ED HABITAT

Area di distribuzione originale Java e le isole adiacenti di Bali e Kangean. È elencato da MacKinnon e Phillipps (1994) come presente nel sud di Sumatra, nelle sue isole adiacenti e nel Borneo, ma in piccole colonie che sembrano essere in declino. Altrove in Indonesia è stabilito a Lombok e piccole popolazioni sembrano avere posizioni traballanti nelle Sulawesi e in poche altre isole delle Molucche e delle Piccole Sonda (White e Bruce 1986).

Fonte: Estrildid finches of the world – Derek Goodwin È un uccello delle praterie coltivate con spiccata preferenza per le colture cerealicole, in particolare il riso. Frequente nelle pianure meridionali di Bali, nei campi e nei giardini e nelle aree coltivate sparse in tutta Giava, talvolta in boschi aperti. BIOLOGIA (Abitudine e comportamento) Molto sociale, si riunisce in stormi di 200-300 unità per effettuare incursioni su coltivazioni di bambù, di riso o di frumento che spesso ne risultano devastate, ragione per cui i Padda vengono considerati dalle popolazioni una vera calamità naturale. Spaziano tra i campi coltivati, le foreste umide ed in generale le aree erbose sul limitare di foreste e boscaglie, con presenza di fonti d'acqua dolce permanenti. Dimostrano di temere poco l'uomo, tanto da spingersi a colonizzare anche le aree urbane, i giardini ed i cortili delle case. 320


Gli stormi si raggruppano nelle risaie, dove potranno consumare notevoli quantità di riso in breve tempo per poi radunarsi su alberi ad alto fusto o sui tetti delle case la sera prima di andarsi a posare saldamente sui rami premuti uno accanto all’altro per passare la notte. Generalmente sedentario, con movimenti locali in relazione alla disponibilità di colture cerealicole. Durante gli spostamenti, una certa varietà di tono ed intensità, a seconda delle circostanze, costituiscono il richiamo di contatto tra gli esemplari. In grado di riprodursi durante tutto l'arco dell'anno, tendono a concentrare l'evento riproduttivo nella fase finale della stagione delle piogge. Nel corteggiamento il maschio porta spesso un pezzo di paglia nel becco prima di iniziare a cantare, esibendosi in un canto abbastanza piacevole che è suscettibile a variazioni individuali, dopo di che passa ad eseguire l'inchino invertito (Morris 1958) e torcere sia la testa che la coda verso la femmina che si è portata al suo fianco. Se anche la femmina è pronta entrambi i sessi si esibiscono in una sorta di breve parata e poi si accoppiano. L'accoppiamento è solitamente seguito da una schermaglia col becco, che può trasformarsi in una sorta di saluto. Nidifica spesso nei pressi di agglomerati umani, il nido è situato su un albero o fra liane incrociate, in uno spazio sotto la grondaia. La struttura è piuttosto grande, di forma sferoidale, costruito in modo approssimativo. Il maschio raccoglie la maggior parte se non tutto il materiale e mette insieme la struttura principale. La femmina si occupa dell’interno assemblando sottili fili d’erba, fibre vegetali e piume. Depongono da 4 a 6 uova bianche. Entrambi i componenti la coppia incubano di giorno, a turno, uno nel nido, mentre l'altro si nutre, ma solo la femmina cova di notte. La schiusa avviene a circa 17 giorni ed i novelli escono dal nido dopo quattro settimane. Riescono a mangiare quasi subito, ma vengono assistiti dai genitori per altre 2 - 3 settimana durante le quali di notte tornano nel nido. ALIMENTAZIONE Si nutre tra la vegetazione sia a terra che arrampicandosi sui fusti per prelevare semi dalle teste di varie erbe e probabilmente da altre piante da seme, piccoli frutti e possibilmente insetti (Bernstein 1861). Quando disponibile il riso coltivato è l’alimento principale, si raduna in grandi stormi ed è ovviamente in grado di consumare notevoli quantità, che naturalmente ne determinano la persecuzione da parte degli agricoltori. ALLEVAMENTO IN AMBIENTE CONTOLLATO Estremamente socievole facile da allevare, sistemato adeguatamente e nutrito con l’alimentazione classica di esotici integrata con pastone e con l’aggiunta di spighe di panico e di miglio, si raggiungono dei risultati molto buoni. In cattività scelgono invariabilmente un nido a cassettina, piuttosto grande, messo a disposizione già pieno di fieno e fibra di cocco che loro assembleranno al meglio fino a quando rimane solo una piccola cavità. Normalmente riescono a portare avanti fino a tre covate a stagione. La selezione di questo bell’ Estrildide mira all’ottimizzazione della struttura, quindi taglia e forma, mantenendo una buona ossidazione del colore ed un buon disegno della testa. É molto importante scegliere per l’accoppiamento soggetti dal becco imponente (E. Ciccarelli).

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Padda grigio a 30 giorni Allevamento Enea Ciccarelli STANDARD

Nota: STRUTTURA, COLORE, DISEGNO, PIUMAGGIO, ATTITUDINE E PORTAMENTO, CONDIZIONI: considerazioni da valutare in sede di giudizio e che compongono uno standard. Essendo piuttosto simili per i sottogenere appartenenti al genere Lonchura sono riportati tra “REQUISITI GENERALI PER I SOTTOGENERE” è sono in linea di massima puramente indicativi. DISTRIBUZIONE ESSENZIALE DEI PIGMENTI

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DISTRETTI CAPPUCCIO GUANCIA ANELLO PERIOCULARE BECCO MENTO

PETTO FIANCHI VENTRE BASSO VENTRE CLOACA

DORSO REMIGANTI PRIMARIE CODIONE CODA ZAMPE

PIGMENTI Eumelanina nera + feomelanina, entrambe concentrate Assenza di pigmento Corneo Corneo Eumelanina nera + feomelanina, entrambe concentrate Eumelanina nera + feomelanina, entrambe disperse. Lievi (*) raggi/tratti di rifrazione della luce Predominanza di feomelanina distribuita/dispersa con lievi raggi/tratti di rifrazione della luce Predominanza di feomelanina distribuita/dispersa con lievi raggi/tratti di rifrazione della luce Predominanza di feomelanina distribuita/dispersa con lievi raggi/tratti di rifrazione della luce Assenza di pigmento Eumelanina nera + feomelanina, entrambe distribuite/disperse. Lievi raggi/tratti di rifrazione della luce Eumelanina nera + feomelanina, entrambe concentrate Eumelanina nera + feomelanina, entrambe concentrate Eumelanina nera + feomelanina, entrambe concentrate Corneo

(*) raggi / tratti = raggio di propagazione di onde luminose

DISEGNO - Fronte, corona e mento in un unico disegno a forma di cappuccio. - Macchia ovale, irregolare, che disegna la guancia. - Sottile bordo inferiore al di sotto della guancia che va dai lati del collo al mento. - Delimitazione petto - ventre e fianchi. - Copritrici primarie e remiganti con vessilli interni segnati di un tono differente.

323


DISTRETTI DI VALUTAZIONE DEL DISEGNO

Particolari del disegno della guancia e sottocoda Fonte: ”Manual de Juzgamiento Estrildidos”- F.O.A.-C.A.J.

DIMORFISMO SESSUALE Non ci sono evidenti differenze morfologiche distintive di sesso. I maschi hanno un becco più grande e robusto delle femmine. Inoltre, l'anello oculare è solitamente di un rosso più carico ed è più spesso nei maschi. Queste caratteristiche non sono determinanti e in alcune femmine sia il becco che la pelle nuda intorno all'occhio sono molto simili nell'aspetto a quella dei maschi.

324


NOMENCLATURE UFFICIALI CLASSICO (ANCESTRALE)

Definisce i soggetti maschi e femmine, classici.

TOPAZIO

Definisce tutti i soggetti maschi e femmine mutati topazio.

FEOMELANICO

Definisce tutti i soggetti maschi e femmine mutati feomelanico.

OPALE

Definisce tutti i soggetti maschi e femmine mutati opale.

PASTELLO

Definisce tutti i soggetti maschi e femmine mutati pastello.

BIANCO

Definisce tutti i soggetti maschi e femmine mutati bianco.

MUTAZIONI IN STUDIO

Definisce i soggetti, maschi e femmine, in tutte le altre mutazioni in fase di studio non ancora standardizzate.

SCHEMA COMPARATIVO DELLE MUTAZIONI

DISTRETTO

CLASSICO

TOPAZIO

FEO

OPALE

PASTELLO

BIANCO

CALOTTA

NERO

MARRONE SCURO

RUGGINE SCURO

GRIGIO AZZURRATO

NERO BRUNO SCURO

BIANCO

GOLA

NERO NERO

PETTO

GRIGIOBLUASTRO BRILLANTE UNIFORME VIOLACEO SCURO GRIGIOAZZURRATO UNIFORME

RUGGINE SCURO RUGGINE SCURO BEIGE CHIARO UNIFORME

GRIGIOAZZURATO GRIGIOAZZURRATO GRIGIOAZZURRATO CHIARO UNIFORME BIANCASTRO

NERO

MARRONE SCURO

RUGGINE SCURO

GRIGIOAZZURRATO CHIARO UNIFORME GRIGIOAZZURRATO

NEROBRUNOSCURO NERO-BRUNO SCURO GRIGIOBLUASTRO CHIARO UNIFORME VIOLACEO CHIARO GRIGIOAZZURRATO CHIARO UNIFORME NERO-BRUNO SCURO

BIANCO

COLLARE

MARRONE SCURO MARRONE SCURO BEIGEGRIGIATRO SCURO UNIFORME RUGGINE VIOLACEO BEIGEGRIGIASTRO UNIFORME

MARRONE SCURO

ROSSO SCURO

ROSSO BRILLANTE

MARRONE SCURO

MARRONE SCURO

MARRONE SCURO

VENTRE DORSO E ALI

CODA E CODIONE OCCHI

RUGGINE BEIGE CHIARO UNIFORME

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BIANCO BIANCO

BIANCO BIANCO

BIANCO


ANALISI DELLE FORME MUTANTI

ANCESTRALE o CLASSICO

Il Padda è interessato esclusivamente da pigmenti melanici in forma satura. Di conseguenza il colore del becco non è determinato da pigmento lipocromico ma esclusivamente dalla irrorazione del flusso sanguigno sotto lo strato di cheratina. Calotta, collarino, gola e coda sono considerate zone fortemente melanizzate dove l’eumelanina nera coprendo gli altri pigmenti melanici determina un colore nero profondo.

TOPAZIO

La mutazione topazio modifica in forma sostanziale il deposito di eumelanina nera, lasciando inalterata la feomelanina. Ne consegue un fenotipo di colore caldo tendente al marrone scuro nelle zone di elezione ed un aspetto feomelanico per le altre parti del mantello. Apprezzato un minimo deposito eumelanico (velatura grigiastra) sulle parti feomelaniche: dorso e petto. Topazione è una mutazione recessiva autosomica rispetto al classico ed è allelica e dominante sulla forma feomelanica.

326


PIGMENTI: Cappuccio - la riduzione della eumelanina fa affiorare i toni feomelanici, cosa che produce un colore del disegno della testa marrone altamente ossidato. Si privilegia la massima espressione eumelanica. Guancia - bianco brillante e puro, interdetto qualsiasi presenza melanica. Petto e dorso – la riduzione delle eumelanine porta ad una espressione feomelanica predominante. Timoniere primarie - Dello stesso colore della testa. Ventre - alta concentrazione di pigmenti feomelanici. Sopraccoda - totale depigmentazione del piumaggio, deve essere bianco candido.

Fonte: Standard COM- Palaiseau (FR) 2011

327


FEOMELANICO

La mutazione feomelanica inibisce completamente il deposito eumelanico lasciando inalterato ed in forma satura la feomelanina. Ne consegue un fenotipo di colore ruggine intenso nelle zone di elezione ed un colore di base beige diluito per il resto del mantello. La mutazione è recessiva autosomica sia rispetto alla forma ancestrale che alla forma allelica topazio. PIGMENTI: Cappuccio- l'ossidazione dei pigmenti feomelanici (colore arancio-marrone, il più scuro possibile.) Guancia - bianco brillante e puro, interdetto qualsiasi segno melanico. Petto e dorso - la presenza di feomelanina in concentrazione minore rispetto alla testa, mostra una colorazione bruno-beige. Timoniere primarie presentano la stessa tonalità ed intensità della testa. Ventre - è presente una grande concentrazione feomelanica, che mostra un colore brunoarancio, un po' più diluito rispetto al cappuccio. Sopraccoda - totale depigmentazione del piumaggio, deve essere bianco candido. Timoniere – massima ossidazione dei pigmenti feomelanici, manifestano un colore marrone scuro.

Fonte: Standard COM- Palaiseau (FR) 2011

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OPALE Mutazione recessiva autosomica che ha la caratteristica di diluire drasticamente tutte le eumelanine ed in modo particolare la feomelanina che viene quasi completamente inibita . Tale mutazione interessa la parte superficiale del piumaggio, infatti la parte sottostante rimane ossidata. Da ciò, per effetto ottico di rifrazione, si ottiene un riflesso azzurrino dovuto ai raggi ultravioletti che si rifrangono sul fondo melanizzato.

PIGMENTI: Cappuccio- tonalità eumelanica più chiara (distribuita). La feomelanina è quasi completamente eliminata. Guancia - bianco brillante e puro, interdetto qualsiasi segno melanico. Petto e dorso – la dispersione di melanine rispetto alla tonalità della testa, mostra un colore argento. Ventre – la feomelanina è quasi completamente eliminata, mostra un colore bianco crema. Sopraccoda - totale depigmentazione del piumaggio, deve essere bianco candido. Timoniere – stessa tonalità della testa.

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PASTELLO

Mutazione recessiva legata al sesso che riduce sia la eumelanina che la feomelanina. Le zone sature molto ricche di eumelanina poco differiscono, se pur diluite, dalla forma ancestrale, mentre l’effetto riduttivo ben si apprezza sia sul dorso che nelle parti sottostanti il petto e ventre, che assumono una tonalità grigio chiaro azzurrato.

PIGMENTI: Cappuccio - presenza di eumelanina e feomelanina, entrambi pigmenti diluiti. Guancia – bianco brillante puro. Petto e dorso - maggiore dispersione di entrambe le melanine rispetto alla testa, mostrano un colore grigio plumbeo leggermente più chiaro. Ventre – minima concentrazione feomelanica con un minimo di eumelanina. Presente colore strutturale. Sopraccoda - totale depigmentazione del piumaggio, deve essere bianco candido. Timoniere – stessa tonalità della testa.

Fonte: Standard COM- Palaiseau (FR) 2011

330


BIANCO Mutazione autosomica recessiva che può presentarsi in stato eterozigote con fenotipo pezzato rispetto alla forma ancestrale. Nella sua espressione completa, il soggetto deve essere caratterizzato dalla totale inibizione di tutti i pigmenti ad eccezione dell’occhio che rimane marrone scuro. Non sono ammessi soggetti pezzati, l’esposizione è riservata ai soggetti bianchi completi, infatti eventuali ombrature sul tratto dorso-nuca sono da penalizzare. PIGMENTI: Cappuccio - Guancia - Petto e dorso – Ventre -Sopraccoda – Timoniere - Totale depigmentazione del piumaggio.

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MUTAZIONI E/O FENOTIPI IN STUDIO

Padda Agata Alle mutazioni sopra elencate se ne è aggiunta un’altra che per ora, non è stata riconosciuta ed ufficializzata, dunque non è stata standardizzata. La sua trasmissione ereditaria è sesso legata.

Effetto fenotipico Eumelanina ridotta, Feo fortemente ridotta, praticamente annullata. Occhio rossiccio alla nascita e parti cornee carnicine. Ben visibili devono essere la bavetta ed il collarino, così come lo stacco di colore tra il petto (leggermente grigio) e il ventre (leggermente bruno).

Foto redazione FOI (dic. 2012)

Padda Agata

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COMBINAZIONI DI MUTAZIONI PIU RICORRENTI

OPALE - PASTELLO

Eredità La mutazione pastello è sesso legata. La mutazione opale è recessiva. Il colore ed il disegno di base dell’ancestrale che viene diluito da entrambe le mutazioni deve essere più uniforme possibile. Effetto fenotipico La combinazione dei due tipi provoca gli effetti congiunti derivante dalla somma delle mutazioni.

Allevamento e foto Enea Ciccarelli

333


OPALE - AGATA

Eredità La mutazione opale è recessiva. La mutazione agata è sesso legata. Il colore ed il disegno di base dell’ancestrale che viene diluito da entrambe le mutazioni deve essere più uniforme possibile. Effetto fenotipico La combinazione dei due tipi provoca gli effetti congiunti derivante dalla somma delle mutazioni.

Allevamento e foto Enea Ciccarelli

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OPALE - FEOMELANICO

Eredità La mutazione opale è recessiva. La mutazione feomelanico (rosso bruno) è recessiva ed alleica alla topazio (moka bruno). Il colore ed il disegno di base del feomelanico che viene diluito dalla mutazione opale deve essere il più uniforme possibile. Effetto fenotipico La combinazione dei due tipi provoca gli effetti congiunti derivante dalla somma delle mutazioni.

Allevamento e foto Enea Ciccarelli

335


FEOMELANICO AGATA (ex Ino)

Eredità La mutazione feomelanico è recessiva. La mutazione agata è sesso legata. Il colore della maschera deve mantenere un residuo di feomelanina quindi deve essere di color marroncino arancio chiaro, come del resto la coda. L’occhio rosso tipico dei feo deve essere più brillante possibile. Effetto fenotipico La combinazione dei due tipi provoca gli effetti congiunti derivante dalla somma delle mutazioni.

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FEOMELANICO PASTELLO

Eredità La mutazione feomelanico è recessiva. La mutazione pastello è sesso legata. Nella Feo-pastello è molto importante utilizzare dei soggetti Feo carichi di feomelanina. Effetto fenotipico La combinazione dei due tipi provoca gli effetti congiunti derivante dalla somma delle mutazioni.

Allevamento e foto Enea Ciccarelli

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AGATA - PASTELLO

Eredità Le mutazioni agata e pastello sono entrambe sesso legate. Il colore ed il disegno di base dell’ancestrale che viene diluito da entrambe le mutazioni deve essere più uniforme possibile. Effetto fenotipico La combinazione dei due tipi provoca gli effetti congiunti derivante dalla somma delle mutazioni.

Allevamento e foto Enea Ciccarelli

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AGATA - OPALE - PASTELLO

Eredità Le mutazioni agata e pastello sono entrambe sesso legate. La mutazione opale è recessiva. Il colore ed il disegno di base dell’ancestrale che viene diluito da tutte le tre mutazioni e quindi si azzera quasi del tutto, il colore deve essere più uniforme possibile. Effetto fenotipico La combinazione dei due tipi provoca gli effetti congiunti derivante dalla somma delle mutazioni.

Allevamento e foto Enea Ciccarelli

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FEOMELANICO - OPALE - PASTELLO

Eredità La mutazione Feomelanico e la mutazione opale sono entrambe recessive. La mutazione pastello è legata al sesso. É molto importante utilizzare dei buoni soggetti, quindi degli opale ben ossidati e dei Feo carichi di eumelanina bruna. Una delle particolarità di questo triplo combinato è l’occhio rosso rubino dovuto principalmente dall’interazione delle tre mutazioni. Effetto fenotipico La combinazione dei due tipi provoca gli effetti congiunti derivante dalla somma delle mutazioni.

Allevamento e foto Enea Ciccarelli

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NONNETTA BICOLORE (Lonchura bicolor) TASSONOMIA E IDENTIFICAZIONE Il nome scientifico della Nonnetta bicolore (Lonchura bicolor FRASER, 1843) deriva dall'unione delle parole latine bi- (prefisso per "due") e color ("colore"), in riferimento alla livrea di questi uccelli, in cui predominano i toni del bianco e del nero. Se ne riconoscono attualmente 3 sottospecie:  

Lonchura bicolor bicolor, la sottospecie nominale, diffusa nella porzione centro-meridionale del golfo di Guinea (dal Camerun meridionale alla Guinea-Bissau; Lonchura bicolor poensis FRASER, 1843, nota anche come "nonnetta dorso nero", tipica dell'isola di Fernando Pòo ma diffusa anche dal Camerun all'Etiopia e caratterizzata dalla presenza di un disegno a scacchi sulle remiganti; Lonchura bicolor woltersi SCHOUTEDEN, 1956, diffusa in Congo meridionale e Zambia settentrionale;

Una quarta sottospecie, L. bicolor nigriceps è stata recentemente elevata al rango di specie a sé stante, col nome di Lonchura nigriceps. Può essere visto tra le canne in compagnia della Nonnetta maggiore (Lonchura fringilloides), ma quest’ultimo è un uccello più grande ed ha la mandibola superiore nera. Oppure si può trovare in pastura nei terreni bonificati adiacenti a foresta o macchia aperta in prossimità di boschi con la Nonnetta comune (L. cucullata), che ha circa le stesse dimensioni, ma non può essere confusa avendo la mandibola superiore nerastra. Il giovane è più difficile da identificare, specie se visto da lontano. È comunque più marrone fuligginoso rispetto ai giovani di Nonnetta maggiore (L. fringilloides) o Nonnetta comune (L. cucullata).

341


6a giovane di L. b. nigriceps; 6b giovane di L. bicolor/stigmatophora/poensis; 6c giovane di L. b. bicolor; 6d adulto L. b. poensis; 6e adulto di L. b. bicolor (West Africa, Senegal); 6f L. b. bicolor (from Mt.Nimba, Liberia); 6g adulto di L. b. stigmatophora; 6h adulto di L. b. woltersi; 6i adulto di L. b. nigriceps. (Tavola tratta dall’opera “Munias and Mannikins” di Robin Restall)

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DESCRIZIONE

Photo©Stefano Giannetti

Allevamento: Carlo Fionda – Fonte: Enea Ciccarelli Misura circa 9–11 cm di lunghezza, coda compresa. Si tratta di un uccello caratterizzato dal contrasto fra il nero lucido di testa, dorso, petto e coda con una lucentezza blu o verde ed il bianco di ventre e sottocoda; su fianchi, codione e copritrici primarie e terziarie è presente un curioso disegno variegato di bianco e nero, mentre le ali sono di colore bruno. I puntini bianchi lungo i bordi anteriori delle penne remiganti conferiscono alle ali una caratteristica barratura bianca e nera. Il becco è di un caratteristico blu lavanda pallido. Zampe carnicino-nerastre. DISTRIBUZIONE ED HABITAT

Africa tropicale nella Guinea Portoghese dall’est alla Nigeria orientale; Camerun dall’est al Sudan meridionale. Congo orientale (Zaire) e Ruanda, e da sud a nord dell’Angola. Kasai e Kivu; sponde settentrionali del lago Vittoria da nord a sud-ovest dell’Abissinia.

Fonte: Estrildid finches of the world – Derek Goodwin 343


Abita le aree con erba alta e cespugli vicino a corsi d'acqua, ai margini di paludi, radure e sottobosco, aree coltivate all'interno o in prossimità di foreste. Si trova spesso insieme alla Nonnetta comune (Lonchura cucullata) nei terreni incolti e nelle coltivazioni, ma tipicamente è un uccello delle aree meno aperte. Come detto si trova nelle aree coltivate, ma sebbene non frequenti di norma la prossimità di villaggi o abitazioni umane, Kunkel (1965) in una località nella foresta pluviale del bacino del Congo l’ha descritta come una delle specie più comuni nei giardini autoctoni. Nell'Africa meridionale è comune nelle foreste umide di latifoglie, nelle foreste costiere (Sinclair 1984) e nelle foreste sempreverdi (Maclean 1985). Piccoli stormi si trovano negli altipiani aperti (Newman 1983). Si spinge altitudinalmente almeno fino a 2.150 m. su Monte Ruwenzori. BIOLOGIA (Abitudine e comportamento) Generalmente sedentaria, si può trovare in gruppi familiari o piccoli stormi fino a circa 12 uccelli. È timido e quando viene disturbato si ritira rapido al riparo nel folto della foresta (Bannerman 1949). Sono noti stormi fino a un centinaio di uccelli (Clement et al. 1993) ma non si raggiungono mai i numeri delle Nonnette comuni (L. cucullata). I branchi più grossi si formano quando visitano le risaie, prima che il riso maturi completamente. Nel momento in cui si unisce alle Nonnette comuni (L. cucullata), Nonnetta maggiore (Lonchura fringilloides) ed altri estrildidi, la dimensione totale dello stormo diventa piuttosto numerosa. Al tramonto si assemblano numerosi per appollaiarsi in comune tra alte erbe o canneti. Negli spostamenti la chiamata di contatto è un tono corto e fischiante o stridulo. La chiamata di allarme è breve e dal suono duro. Quando si trova in una situazione di aggressione/difesa contro un altro uccello solleva un’ala sul lato opposto dando l'illusione all’assalitore di essere di dimensioni maggiori e quindi più temibile di quanto non sia in realtà. Nota: alzare l'ala più lontana potrebbe essere un'azione che ha origine già dal nido per coprire un fratello in competizione per il cibo. La stagione riproduttiva inizia con la fine di quella delle piogge, pertanto il periodo riproduttivo di questi uccelli è piuttosto variabile e virtualmente esteso a tutto l'anno in caso di condizioni climatiche favorevoli; in generale le popolazioni orientali di questa specie si riproducono fra aprile ed agosto, quelle occidentali da settembre a dicembre Nel corteggiamento ci sono piccole differenze con i diversi congeneri. I movimenti di rotazione laterale sono più frequenti e intensi dei movimenti su e giù. Anche durante la visualizzazione, il maschio spesso ma ad intervalli irregolari, piega la testa sul petto o in basso e lateralmente fino alla spalla o al fianco e talvolta fa brevi movimenti di pavoneggiamento (Kunkel, 1965). Se pronta per l’accoppiamento la femmina arruffa le piume e fa vibrare la coda. Il nido è solitamente in un albero o cespuglio, o in un canneto a 2-8 m da terra. È costruito con erbe secche e/o verdi ed è una struttura globulare di grandi dimensioni (Brickell 1986) con un ingresso laterale. Al variare degli habitat, variano anche i materiali utilizzati per la costruzione. Soprattutto fili d’erba ed altre essenze, in particolare un lichene simile ad una barba, che cresce pendente sugli alberi. Materiale che assemblato assieme ai fili d’erba costituisce spesso l'esterno del nido. L’interno è foderato con fieno, fibre di cocco e piume. La deposizione va da 3-6, di norma 4-5 (Brickell 1986). L'incubazione dura 12-13 giorni. Entrambi i sessi incubano durante il giorno, sia a turno che contemporaneamente, mentre la femmina incuba di notte. 344


I giovani vengono allevati con una dieta mista di semi non maturi, presumibilmente del cibo verde, e insetti come piccole larve, termiti e piccoli ragni. A ventuno giorni i piccoli escono dal nido e si rendono indipendenti dopo ulteriori dieci giorni. Raggiungono il piumaggio adulto in 65-70 giorni dopo aver lasciato il nido. Vengono segnalate nidificazioni in prossimità di nidi di vespe (Lippens e Wille), quale protezione da eventuali predatori. ALIMENTAZIONE Si nutre di vari tipi di miglio tra cui Panicum deustum e si riversa nelle risaie man mano che le spighe maturano. Brickell registra nella alimentazione naturale semi di graminacee, nettare e piccoli insetti, petali della Schotia brachypetala (il fagiolo boero piangente) e le Spirogyra (Spirogyra Link in C. G. Nees, 1820), un genere di alga acquatica filamentosa non ramificata , in volgare dette anche “sputo di rana”. Integra la propria dieta anche con frutta, soprattutto la polpa della palma da olio, bacche e germogli. ALLEVAMENTO IN AMBIENTE CONTROLLATO Molto docile e calmo si riproduce anche gabbie da cova, di media misura, alimentata con misto esotici, semi germinati, spighe di panico, tarme della farina e pastone per insettivori. Con una coppia ben affiatata, adeguatamente sistemata ed alimentata è facile ottenere dei piccoli, anche senza l’ausilio di balie. STANDARD

Nota: STRUTTURA, COLORE, DISEGNO, PIUMAGGIO, ATTITUDINE E PORTAMENTO, CONDIZIONI: considerazioni da valutare in sede di giudizio e che compongono uno standard. Essendo piuttosto simili per i sottogenere appartenenti al genere Lonchura sono riportati tra “REQUISITI GENERALI PER I SOTTOGENERE” è sono in linea di massima puramente indicativi.

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DISTRIBUZIONE ESSENZIALE DEI PIGMENTI

Fianchi: Disegno formato dal contrasto di EU nera concentrata ed assenza di pigmento

Ventre: Assenza di pigmenti

Grafico: Norberto A. Nadal

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DISTRETTI

PIGMENTI

TESTA, GUANCIA E NUCA BECCO MENTO E PETTO

Predominanza di eumelanina nera concentrata Leggermente melanizzato Predominanza di eumelanina nera concentrata Disegno formato dal contrasto di eumelanina nera concentrata ed assenza di pigmento Assenza di pigmento Assenza di pigmento Predominanza di eumelanina nera concentrata Assenza totale di pigmento Predominanza di eumelanina nera concentrata Predominanza di eumelanina nera concentrata Predominanza di eumelanina nera concentrata Fortemente melanizzate

FIANCHI VENTRE CLOACA E SOTTOCODA DORSO DISEGNO ALARE ALI CODIONE CODA ZAMPE

DISEGNO - Testa, petto, mantello, ali e groppa costituiscono un unico disegno. - Sottili strisce su mantello e grandi copritrici secondarie. - Piccole macchie bianche su remiganti terziarie più interne. - Larghe macchie irregolari (mezzeluna) sui fianchi. - Delimitazione petto - ventre e fianchi

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DISTRETTI DI VALUTAZIONE DEL DISEGNO

Particolare del fianco Fonte: “Manual de Juzgamiento Estrildidos” F.O.A. – C.A.J.

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DIMORFISMO SESSUALE Alcuno, i sessi sono identici.

NOMENCLATURE UFFICIALI CLASSICO (ANCESTRALE)

Definisce i soggetti maschi e femmine, classici.

MUTAZIONI IN STUDIO

Definisce i soggetti, maschi e femmine, in tutte le altre mutazioni in fase di studio non ancora standardizzate.

ANALISI DELLE FORME MUTANTI

ANCESTRALE o CLASSICO

L’Ancestrale (o Classico) è un soggetto con corredo genetico intatto. Nel piumaggio sono espressi i seguenti pigmenti: (EU) eumelanina - (PH) feomelanina. Sia l’eumelanina che la feomelanina sono presenti sia in forma concentrata che distribuita /dispersa.

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Fonte: Commission photos de l'U.O.F. C.O.M FRANCE DEFINIZIONE DELLA NONNETTA BICOLORE

COLORE E DISEGNO FORMA NOMINALE DISTRETTO FRONTE, CRANIO, OCCIPITE E NUCA BECCO ZONA DELLE GUANCE

COLORE Nero metallizzato brillante. Grigio piombo. Nero metallizzato brillante.

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MENTO E GOLA PETTO E FIANCHI VENTRE, PARTI SUPERIORE E CORPO DORSO e COPRITRICI ALARI.

Nero metallizzato brillante. Nero metallizzato brillante. Bianco, con un disegno a mezzaluna nero nei lati.

REMIGANTI CODIONE e SOPRA-CODA CODA E SOTTO-CODA ZAMPE UNGHIE

Nere. Neri. Coda nera, sottocoda bianco. Nere. Nere

Nero, le remiganti interne sono guarnite di piccoli punti bianchi.

GIOVANI Marrone terra opaco sopra, nerastro sulle primarie e sulla coda. Le copritrici auricolari ed i lati del collo sono grigio-marroni, che sfumano al grigiastro sulla gola e sulla parte superiore del petto; le copritrici sotto l’ala e le restanti parti inferiori sono opache. Gli uccelli della regione del Monte Nimba tendono ad essere più chiari sulla pettorina e più scuri sul petto.

MUTAZIONI IN STUDIO

Nota: Non si ha conoscenza di alcuna mutazione.

SOTTOSPECIE Lonchura bicolor bicolor

Nomi scientifici precedenti: : Amadina bicolor, Fraser, 1843, Proc. Zoo/. Soc. Londra, 1842, p.145. Spermestes punctata, Heyglin, 1871. Spermestes bicolor permista, Neumann, 1907.

Distribuzione: presente nella Guinea- Bissau verso est e sud-est fino alla Guinea, Male meridionale, DSierra Leone, Liberia (Monte Nimba), Ghana, Togo. Sottospecie nominale

Lonchura bicolor poensis

Nomi scientifici precedenti: Amadina poensis, Fraser, 1843, Proc. Zoo/. Soc. Londra, 1842, p.145.. Pseudospermestes goossensi, Dubois, 1905. 351


Distribuzione: Camerun e Fernando Po, verso sud fino all’Angola settentrionale e verso est attraverso Congo, Repubblica centrafricana e Zaire fino all’estremità meridionale del Sudan, Etiopia sud occidentale e meridionale, Uganda, Kenya occidentale, Ruanda, Burundi e Tanzania. Adulto: La testa è velata di verde, con macchie bianche sui bordi esterni delle primarie e sui bordi esterni basali delle secondarie che danno un effetto barrato alla base delle penne remiganti. La groppa e le copritrici della coda superiore sono barrate di bianco. La smerlatura bianca sui fianchi è più ampia di quella di L. b. bicolore. Giovane: Simile ai giovani della forma nominale (L. bicolor) ma ha deboli striature sulle primarie e sulle secondarie. Lonchura bicolor woltersi

Nome scientifico: L. bicolore woltersi, Schoutden, 1956, R.ev. Zool. Bot. Africa, 54, p.272 Distribuzione: Zaire sud orientale e Zambia nord occidentale. Adulto: Visivamente è simile alla Nonnetta dorsobruno (L. b. nigriceps) ma ha un dorso marrone più scuro, intermedio tra L. b. nigriceps e L. b. stigmatofora. Giovane: alcuna informazione, probabilmente è simile al giovane L. b. stigmatofora.

Fonte: Manual de Juzgamiento Estrildidos F.O.A. – C.A.J.

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Lonchura bicolor nigriceps

Nomi scientifici precedenti: Spermestes nigriceps, Cassin, 1852, Proc. Acad. Naz. Sci. Filadelfia, 6, p.185. Spermestes rufodorsalis, Peters, 1863. Distribuzione: Somalia meridionale, Kenia centrale ed orientale, Zaire orientale, Tanzania, Zanzibar, Isola Pemba, Isola Mafia, Zambia nord orientale, Malawi, Zimbabwe settentrionale ed orientale, Mozambico fino a Transvaal orientale e Natal, Sudafrica. Adulto: Visivamente è simile a L. b. stigmatophora ma il mantello, il dorso e le copritrici alari e parti delle secondarie sono rossicci o castani. Giovane: Come l'immaturo L. b. poensis, ma è più chiaro e più marrone sul mantello e sulle ali.

Fonte “AVIZOON” da Internet Lonchura bicolor stigmatophora

Nome scientifico precedente: Spermestes stigmatophorus, Reichenow, 1892,journ.f Ornith. 40, p.46. Distribuzione: Zaire, Tanzania, Somalia. Adulto: Ha la testa ed il petto di un nero meno intenso, piuttosto nero bruno scuro sporco con riflessi viola-bronzo. Il mantello ed il dorso sono marrone scuro. Sotto altri aspetti assomiglia a L. b. poensis con la stessa striscia bianca sulle ali e sulla groppa. Non c'è differenza tra il piumaggio dei sessi. Giovane: Identico al minore L. b. poensis. Lonchura bicolor minor

Nome scientifico precedente: Spermestes nigriceps minor, Erlanger, 1903, Omith. Monatsb. 11, p.22. Distribuzione: Somalia meridionale. Adulto: Sotto altri aspetti è come L. b. stigmatofora. Lonchura bicolor rufodorsalis

Nome scientifico: Spermestes rufodorsalis, Peters, 1863 Distribuzione: Somalia, Tanzania. Adulto: dal dorso decisamente rossiccio Nota: nelle zone di sovrapposizione degli areali sono frequenti i meticci fra le diverse sottospecie.

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NONNETTA COMUNE (Lonchura cucullata) TASSONOMIA E IDENTIFICAZIONE La Nonnetta comune o rondinella del Senegal (Lonchura cucullata SWAINSON, 1837) condivide il suo areale con altre Nonnette, con le quali ad una osservazione di campo potrebbe essere forse confusa. La Nonnetta maggiore (L. fringilloides) è simile ma si distingue per la sua taglia più grande ed il becco più lungo, inoltre manca di barre sul codione e sulle copritrici superiori della coda. La Nonnetta bicolore (L. bicolor) si presenta in forme diverse a seconda della sottospecie, ma dovrebbe essere immediatamente individuata per il suo becco blu smorto. Le razze dal dorso bruno della Nonnetta bicolore (L. bicolor) si distinguono per le teste completamente nere e le barre bianche e nere sulle ali. I giovani sono facilmente confusi sul terreno e possono essere identificati con certezza solo se visti con i loro rispettivi adulti. Tuttavia, i giovani della Nonnetta comune (L. cucullata) sono marrone terra sopra e quindi molto più chiari dei giovani della Nonnetta bicolore (L. bicolor) che sono di un grigio-marrone fuligginoso. Il giovane è molto simile al giovane della Nonnetta nana (L. nana). Le due specie si sovrappongono nelle Comore. Della Nonnetta comune se ne riconoscono due sottospecie:  

Lonchura cucullata cucullata, la sottospecie nominale, diffusa dalla Senegambia all'Uganda, oltre che sull'isola di Bioko; Lonchura cucullata scutata HEUGLIN, 1863, diffusa dall'Etiopia all'Africa meridionale, oltre che alle Comore, caratterizzata dalla colorazione generalmente più spenta ma più brillante sui fianchi, con iridescenze violacee anziché verdi ai lati del petto.

Il nome scientifico di questa specie, cucullata, deriva dal latino e significa "portatrice di cocolla", in riferimento alla caratteristica distribuzione della colorazione bruna in questi uccelli.

5a giovane di L.c. cucullata; 5b adulto di L.c. cucullata; 5c adulto di L.c. scutatus. (Tavola tratta dall’opera “Munias and Mannikins di Robin Restall)

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DESCRIZIONE

Allevamento e foto Enea Ciccarelli

Misura al massimo 10 cm di lunghezza, coda compresa. Si tratta di un uccello piccolo ma dall'aspetto robusto, munito di un becco tozzo e forte, di forma conica; bruno-grigiastro con testa e gola nerastre, riflessi verdastri sulla spalla, irregolarmente sbarrato su groppa e sui fianchi, ventre bianco. Becco nerastro superiormente e bianco-perlato inferiormente, le zampe sono di colore grigiocarnicino. DISTRIBUZIONE ED HABITAT

Africa dal Senegal e Sudan a sud fino all'Angola a ovest e ad est fino a Natal e ad est di Cape Privince. Anche sulle isole di Fernando Po. Principe, isole di Sao Tomè, Pemba, Zanzibar, isola Mafia e isole Comore. Introdotto a Porto Rico.

Fonte: Munias and Mannikinsi – Robin Restall 355


Abita la campagna aperta o comunque abbastanza aperta, cioè con macchie cespugliose, bosco aperto, campi erbosi ai margini delle foreste. Comune nelle aree coltivate, nei villaggi, nei parchi e nei giardini. La si incontra spesso in zone umide lungo i ruscelli. BIOLOGIA (Abitudine e comportamento) Si tratta di uccelli molto socievoli dalle abitudini gregarie che si riuniscono in gruppi anche abbastanza consistenti. Passano la maggior parte della giornata al suolo o fra l'erba alta alla ricerca di cibo, mentre alla sera essi cercano rifugio fra gli alberi. A volte, fuori della stagione delle cove, si appollaiano in nidi comuni, più sottili e più fragili di quelli costruiti per la riproduzione, ma prima di sistemarsi per la notte si radunano in un abbeveratoio, preferibilmente dove le erbe si piegano per toccare l’acqua (Bannerman 1949). Parzialmente nomadi, errano in cerca di cibo, tenendosi in contatto con una chiamata costituita da note basse e frizzanti eseguite insieme o ripetute frequentemente (Clement et al.1993). La riproduzione può avvenire in quasi ogni periodo dell'anno, ma di solito avviene durante la stagione delle piogge o della stagione umida. “Il corteggiamento maschile è eseguito con il becco spalancato, la lingua sporgente, il becco rivolto verso il basso; piume del corpo arruffate ad eccezione della regione della gola e della testa; zampe piegate; coda rivolta verso la femmina; inizialmente è una danza a bassa intensità che in seguito si intensifica; lo spostamento del becco è quasi del tutto assente; nessun trasporto di paglia, nessuna torsione bassa, nessun pavoneggiarsi mandibolare prima di ogni frase della canzone, e non accompagnato da saltelli o inchini. La femmina freme la coda in una postura obliqua arruffata invece della solita postura liscia orizzontale. Se il maschio non è pronto per l'accoppiamento, esegue la sequenza del salto della rana, volteggiando avanti e dietro la femmina, con un rapido spostamento tra ogni salto" (Morrris 1957). Alla fine della parata, allorquando la femmina si abbassa e sposta la coda da un lato, il maschio procede all’accoppiamento. Talvolta l'accoppiamento può aver luogo all'ingresso del nido poiché gli uccelli si trovano nelle fasi finali del comportamento. La costruzione del nido viene eseguita inizialmente dal maschio che porta le erbe al sito prescelto. La femmina di solito procede alla sistemazione, torcendo e ruotando i fili in posizione, con il maschio che continua a portare materiale. Spesso il nido è collocato in un piccolo albero, da 1 a 3 metri circa. A volte in alberi più grandi, cespugli, arbusti, nicchie o buchi di edifici, tra i caschi di banane, o foglie di palma. Talvolta vengono riassemblati nidi vecchi di altre specie. Più nidi possono essere vicini tra loro, anche nello stesso alberello. È stata notata anche la vicinanza con nidi di vespe o formicai. Il nido è una grande struttura disordinata, tondeggiante con un piccolo foro d'ingresso laterale, a volte con un breve tubo di ingresso o qualcosa di simile. È costruito con steli e fili d'erba, e occasionalmente fibre e altri materiali, foderato con erba più morbida, spighe, piumino vegetale, crini o piume. Durante la raccolta del materiale, gli steli d'erba sottili vengono strappati un po' sopra il livello del suolo e portati via per una estremità. La deposizione può essere da 3 a 8, di solito da 4 a 6 uova piccole, biancastre, ovali, che verranno covate a turno da entrambi i sessi per 12-13 giorni. I pulli, ciechi ed implumi alla schiusa, vengono accuditi da entrambi i genitori e sono pronti per l'involo attorno ai 1718 giorni di vita. Nei giorni successivi, per circa altre due settimane prima di allontanarsene definitivamente, tendono a tornare al nido per riposare durante la notte e a chiedere sporadicamente l'imbeccata. Cominciano presto a mostrare il piumaggio adulto e sono completamente mutati entro sei mesi, momento in cui i giovani maschi già in pieno canto iniziano a mostrare un comportamento riproduttivo. 356


ALIMENTAZIONE Si nutre prevalentemente di semi di graminacee soprattutto di miglio, oppure del genere Setaria, Digitaria e Panicum. Brickell (1986). Prende i semi sia dal terreno che dalle spighe. Termiti altri insetti integrano la loro dieta. Apparentemente predilige l'Echidnochloa pyramidalis, detta erba dell'antilope. Non è particolarmente agile nell'arrampicarsi sugli steli per arrivare alle teste, preferendo arrivare ai semi saltando, a volte peròma si aggrappa agli steli delle erbe da semina, anche a testa in giù (Clement et al. 1993).

Una nonnetta comune si nutre al suolo. Fonte: Wikipedia da Internet

ALLEVAMENTO IN AMBIENTE CONTROLLATO Si riproduce autonomamente in cattività, alloggiato sia in voliere che in gabbia. Alimentato con misto semi per esotici sia secco che ammollato, miglio giapponese, pastone all’uovo integrato, nella fase di allevamento con uova di formiche, pinkies, buffalos e tarme della farina. STANDARD

Nota: STRUTTURA, COLORE, DISEGNO, PIUMAGGIO, ATTITUDINE E PORTAMENTO, CONDIZIONI: considerazioni da valutare in sede di giudizio e che compongono uno standard. Essendo piuttosto simili per i sottogenere appartenenti al genere Lonchura sono riportati tra “REQUISITI GENERALI PER I SOTTOGENERE” è sono in linea di massima puramente indicativi.

DISTRIBUZIONE ESSENZIALE DEI PIGMENTI

Grafico: Norberto A. Nadal 357


DISTRETTI CAPPUCCIO

BECCO PETTO VENTRE FIANCHI

CALZONE DORSO DISEGNO SPALLE ALI

CODIONE CODA ZAMPE

PIGMENTI Predominanza di eumelanina nera fortemente concentrata Mandibola superior: fortemente ossidata Mandibola inferiore: lieve presenza di melanina Assenza di pigmento Assenza di pigmento Predominanza di eumelanina nera concentrata Disegno striato formato dal contrasto di eumelanina nera concentrata, feomelanina e assenza di pigmento Melanine disperse Melanine concentrate, con effetto ottico rifrattivo Eumelanina nera concentrata + feomelanina Disegno striato formato da contrasto di eumelanina nera concentrata e assenza di pigmento Predominanza di eumelanina nera fortemente concentrata Fortemente melanizzate

DISEGNO - Testa (fronte, vertice, lati collo) mento, gola e zona centrale petto in un unico disegno costituiscono la maschera. - Gola parte superiore del petto presenta delle bordure. - Leggero sbarramento o squamatura/scagliatura su mantello e ali (effetto che i bordi delle piume sono più chiari. - Groppone e sopraccoda ampiamente barrati. - Alula copritrici primarie e remiganti presentano tutte sottili bordi. - Copritrici secondarie interne con bordi più ampi. - Remiganti terziarie con vessilli interni più marcati. - Parte inferiore del petto e fianchi barrati a formare ampie mezzelune. - Copritrici groppa e coda superiore barrate. - Sottocoda segnato da macchie (nero-bruno).

Particolare del disegno fianco e sopraccoda Fonte “Manual de Juzgamiento Estrildidos” F.O.A. – C.A.J.

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DISTRETTI DI VALUTAZIONE DEL DISEGNO

DIMORFISMO SESSUALE Alcuno, i sessi sono identici.

ANALISI DELLE FORME MUTANTI ANCESTRALE o CLASSICO L’Ancestrale (o Classico) è un soggetto con corredo genetico intatto. Nel piumaggio sono espressi i seguenti pigmenti : (EU) eumelanina - (PH) feomelanina. Sia l’eumelanina che la feomelanina sono presenti sia in forma concentrata che distribuita /dispersa.

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©Stefano Giannetti

Fonte: Manual de Juzgamiento Estrildidos F.O.A. – C.A.J.

DEFINIZIONE DELLA NONNETTA COMUNE COLORE E DISEGNO FORMA NOMINALE DISTRETTO FRONTE, CRANIO, OCCIPITE E NUCA BECCO ZONA DELLE GUANCE MENTO E GOLA PETTO

VENTRE, PARTI SUPERIORE CORPO E FIANCHI DORSO e COPRITRICI ALARI.

REMIGANTI CODIONE e SOPRA-CODA CODA E SOTTO-CODA ZAMPE UNGHIE

COLORE Nero metallizzato brillante. Mandibola superiore nera, inferiore grigio piombo. Nero metallizzato brillante. Nero metallizzato brillante, la gola mostra un riflesso metallico viola. La parte superiore è nera, la parte inferiore bianca; su entrambi i lati del petto sono presenti piccole macchie nere con riflessi metallici verdastri. Di colore bianco, i fianchi sono bruno grigiastri con dei tratti trasversali bianchi. Marrone grigio scuro. Le spalle sono marcate di macchie nere con riflesso metallico verdastro. Marrone grigio scuro. Codione biancastro. Sopraccoda è marrone scuro con un disegno trasversale nero-marrone. La coda è nera, il sottocoda è bianco con piccole macchie brunonere. Nere. Nere

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GIOVANI Completamente marrone senape opaco, testa, faccia e mento marrone scuro, gola e petto grigio marrone sabbia. Parte superiore marrone scuro, groppone, sopraccoda giallo senape, parti inferiori color sabbia, parte inferiore petto e fianchi giallo senape. Becco grigio-corno.

MUTAZIONI IN STUDIO Nota: Non si ha conoscenza di alcuna mutazione.

SOTTOSPECIE Lonchura cucullata cucullata

Nome scientifico precedente: Spermestes cucullata, Swainson, 1837, Birds W. Africa, 1, p.201. i: Swainson's Bronze Mannikin (Bannerman 1949). Distribuzione: Senegal e Gambia fino alla Sierra Leone ed alla Guinea, Mali meridionale, Burkina Faso meridionale, Ghana, Nigeria, Camerun, Rep.Centroafricana fino all’Uganda, Suadn meridionale e sud occidentale, Kenia occidentale, Congo fino all’Angola occidentale e isole São Tomé e Principe. Sottospecie nominale Lonchura cucullata scutata

Nomi scientifici precedenti: Spermestes scutatus, Heuglin, 1863, journ.f Ornith., 11, p.18. Distribuzione: Etiopia occidentale e Sudan orientale verso ed attraverso Kenia, Tanzania e Zanzibar, Isola Pemba, Mafia e Comoro, Zaire meridionale, Zambia, Malawi, Zimbabwe fino all’Angola settentrionale ed orientale, Mozambico, Transvaal orientale, Natal, Provincia del capo orientale, Sudafrica. Adulto: Questa razza non è stata descritta in modo soddisfacente perché le sue caratteristiche discriminanti sono variabili e non del tutto prevedibili. Viene descritta come più finemente barrata sia su groppa che su copritrici caudali e sottocoda. Presenta barrature leggermente più estese sulla parte superiore dei fianchi e non presenta macchie nere lucide; le barrature bianche e nere su groppone e sopraccoda sono sottili e meno evidenti, tanto da apparire completamente bruni. Generalmente non presenta riflessi o tracce lucenti ai lati del petto.

Nota: C'è una possibile terza razza, L. c. tressellata (Clancey 1964b), ma la sua validità è messa in dubbio da Paynter (1968), e Goodwin (1982) non la riconosce. Brickell e Konigkramer (1994) affermano che si distingue per avere le macchie nere verdastre laterali più prominenti. Non essendo riuscito a distinguerlo, Robin Restall segue l'esempio di Goodwin. 361


NONNETTA MAGGIORE (Lonchura fringilloides) TASSONOMIA E IDENTIFICAZIONE La Nonnetta maggiore (Lonchura fringilloides (LAFRESNAYE, 1835)[2] è difficilmente confondibile con gli due più piccoli Cappuccini africani: la Nonnetta comune (L. cucullata) e la Nonnetta bicolore (L. bicolor) in virtù della quantità di nero della testa, mento e gola. Il becco inoltre la distingue da qualunque altro passeriforme africano. I giovani di queste specie sono tutti simili sul campo, ma le maggiori dimensioni ed il becco proporzionalmente più grande sono caratteristiche dirimenti. Le dimensioni e la forma del becco conferiscono all'uccello una sagoma molto simile a quella di alcuni tessitori del genere Ploceus. Originariamente era classificato con questi ma quando gli uccelli furono tenuti e studiati in cattività, il loro comportamento riproduttivo mostrò subito la loro vera natura (Russ).

7a adulto di L.f. fringilloides; 7b giovane di L.f. fringilloides (Tavola tratta dall’opera ”Munias and Mannkins” di Robin Restall) DESCRIZIONE

Foto ©Enea Ciccarelli

Fonte: allevamento Enea Ciccarelli 362


È una Lonchura di medie dimensioni, raggiunge i 12-14 cm compresa la coda. Testa, collo e nuca sono neri mentre mantello, dorso e le ali appaiono leggermente più chiari e di colore bruno-olivaceo. Il petto, il ventre ed il sottocoda sono invece di colore biancastro con sfumature giallo-arancio più pronunciate nella zona del basso ventre. Becco lungo e appuntito con mandibola superiore grigionerastra, inferiore grigio-bluastro; zampe carnicino nerastre. DISTRIBUZIONE ED HABITAT

Africa dal Senegal al Ghana. da est al Sudan meridionale e all'Uganda occidentale ea sud del Gabon e dell'Angola settentrionale: Zambia. Malawi. Tanzania. estremo sud del Kenya. Rhodesia nord-orientale. Mozambico. Natal e Zanzibar

Fonte: “Estrildid finches of the world” Derek Goodwin Abita le radure ai margini della foresta, boschi di bambù (per la nidificazione), zone con cespugli piuttosto fitti e rigogliosi, praterie con arbusti, spesso negli alberi di mango, vegetazione ripariale (canneti), aree coltivate (soprattutto dove viene coltivato il riso a secco nelle aree di foresta tropicale), piantagioni di conifere esotiche. Si trova ad altitudini comprese tra i 1000 e 2000 metri. BIOLOGIA (Abitudine e comportamento) Si trova in prossimità di villaggi, terreni coltivati e giardini (Brickell et al. 1986), ma è un uccello timido che vola verso una fitta copertura non appena viene disturbato. Viaggia in coppia o piccoli gruppi fino a una decina di uccelli tutto, spesso accompagnandosi a Nonnette comuni e Nonnette bicolori. In circostanze eccezionali possono radunarsi stormi fino a 500 soggetti (Maclean 1993). Ciò è più probabile che accada durante la semina del bambù Bindura (vedi Alimentazione sotto). Gli uccelli da riproduzione in tali frangenti si uniscono agli stormi. Amano molto fare il bagno ed è stato osservato che fanno il bagno fino a sette volte o più al giorno dopo gli acquazzoni o con acqua corrente disponibile (Brickell et al. 1986). Rispetto alle altre Lonchure ha abitudini meno strettamente terricole e passa la maggior parte del proprio tempo fra i cespugli e gli steli d'erba alla ricerca di cibo, rifugiandosi poi durante la notte in grossi nidi comuni fra i canneti. Ha movimenti Irregolari e imprevedibili, Si sposta alla ricerca della semina del bambù inmaturazione. Negli spostamenti il verso di contatto è un forte trillo (MackwonhPraed e Grant 1960) o un sottile pigolio (Sclater e Moreau 1933). Non è noto se questa ricerca sia esclusivamente per il bambù Bindura o se vengano apprezzati anche i semi di altri bambù. Non c’è certezza fino a che punto le coltivazioni 363


di risone o di riso in terra asciutta sostituiscano i semi di bambù nella dieta degli uccelli, e quindi influenzino la propensione a vagare alla ricerca del cibo preferito. Il possente becco gli consente di decorticare il riso con estrema facilità. La stagione degli amori è strettamente correlata alle condizioni climatiche: in aree in cui vi è una stagione delle piogge il periodo degli accoppiamenti coincide con la fase finale di quest'ultima, mentre in aree dove il clima si mantiene mite durante tutto l'anno (come l'Africa centrale) possono essere osservate coppie nidificanti in qualsiasi periodo. Nel corteggiamento l'uccello assume una postura del corpo orizzontale o quasi orizzontale ed erige il suo piumaggio con la testa leggermente inclinata verso il basso con il becco aperto mentre canta. La testa può leggermente oscillare da un lato all'altro. I movimenti su e giù sono pronunciati ma gli spostamenti laterali sono assenti o molto ridotti (Kunkel. Giittinger). La presentazione del materiale di nidificazione alla compagna è meno stereotipata, consiste semplicemente nell'appollaiarsi vicino ad essa, tenendo lo stelo per un’estremità, per poi volare verso il nido. Nido che è costruito in un cespuglio, albero o boschetto di bambù entro 3-5 m dal suolo. In Tanzania sembra preferire la nidificazione in piantagioni di conifere esotiche (Sclater e Moreau 1933). Il nido generalmente ha una struttura grossolana, rotondo con un'entrata laterale ma può essere ovoidale con l'entrata ad un'estremità. È fatto di erbe, foglie e rametti morbidi, foderato con materiale più fine, fili d’erba, fiori e piume. Al suo interno la femmina depone 3-8 uova bianche opache che vengono covate da ambo i sessi per 13 giorni circa. I pulcini appena nati sono rosa, il becco è bianco con una punta nera, con i caratteristici disegni del palato a forma di doppio ferro di cavallo. I giovani si involano in 21-26 giorni (Brickell et al. 1980), tuttavia tendono a restare nei pressi del nido tornandovi a dormire coi genitori durante la notte e chiedendo loro sporadicamente l'imbeccata. Questo per altre tre settimane circa prima di allontanarsi definitivamente. ALIMENTAZIONE Noto per nutrirsi soprattutto di semi raccolti per lo più al suolo, compreso il riso coltivato quando disponibile e quelli del Bindura Bamboo, Oxytenanthera abyssinica (un genere di bambù africano). Apprezza anche bacche, frutti, germogli e piccoli insetti volanti. Sono agili mangiatori sulle erbe, posandosi sul fusto alla maniera di molte munie, e risalendo velocemente fino alle spighe. Gli steli spezzati e caduti a terra vengono tenuti con la zampa e dopo averne masticato la linfa mangiano i semi. Brickell et al. (1980) elenca molti semi presi allo stato selvatico, tra cui Panicum aequineroe, P. deustum, P. maximum e anche semi, germogli, petali e foglie di Calendula nana Schukhria pinnata. È stato anche visto nutrirsi di alghe verdi Spjrogyra in stagni disseccati (Brickell e Konigkramer 1994). Negli altopiani del Kivu, Kunkel i semi di erbe del genere Panicum e il riso coltivato sono gli alimenti principali. Piccoli semi di erba, come quelli di Digitaria, sono ignorati. Jackson ha dimostrato che in Zimbabwe la sua presenza e i suoi movimenti sono correlati alla maturazione dei semi di Bindura Bamboo, probabilmente questo seme è il cibo naturale primario della specie. STANDARD

Nota: STRUTTURA, COLORE, DISEGNO, PIUMAGGIO, ATTITUDINE E PORTAMENTO, CONDIZIONI: considerazioni da valutare in sede di giudizio e che compongono uno standard. Essendo piuttosto simili per i sottogenere appartenenti al genere Lonchura sono riportati tra “REQUISITI GENERALI PER I SOTTOGENERE” è sono in linea di massima puramente indicativi. 364


DISTRIBUZIONE ESSENZIALE DEI PIGMENTI

Grafico: Norberto A. Nadal

DISTRETTI CAPPUCCIO

BECCO PETTO

FIANCHI VENTRE CLOACA E SOTTOCODA COSCE DORSO SPALLE ALI CODIONE CODA ZAMPE

PIGMENTI Predominanza di eumelanina nera fortemente concentrata Mandibola superiore: fortemente ossidata Mandibola inferiore: leggermente melanizzata Assenza di pigmento Predominanza di eumelanina nera concentrata, con disegno feomelanico verso la fine dello stesso Assenza di pigmento Leggera presenza di feomelanina Eumelanina nera concentrata Melanine disperse, con predominanza di feomelanina Melanine disperse, con il centro della piuma senza pigmento Eumelanina nera concentrata + feomelanina Predominanza di eumelanina nera concentrata Predominanza di eumelanina nera concentrata Fortemente melanizzate

DISEGNO - Testa (fronte, vertice, lati collo) mento e gola in un unico disegno costituiscono la maschera. - Mantello e dorso con striature centrali. - Rachide delle copritrici depigmentato, per cui presenta un disegno a forma di strie corte e sottili. - Petto e parti inferiori (fianchi) con barre irregolari alternate. - Copritrici mediane e secondarie superiori con rachide chiaro.

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DISTRETTI DI VALUTAZIONE DEL DISEGNO

Maschera Striature mantello e dorso Striature copritrici corti e sottili Stacco gola-petto Barre irregolari alternate

Vessilli interni terziarie Rachide chiaro copritrici

Stacco sottocoda

Fonte disegno “da Internet”

Particolare disegno petto, fianchi, coda. Fonte: Manual de Juzgamiento Estrildidos F.O.A. – C.A.J.

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DIMORFISMO SESSUALE I sessi sono simili, ma le femmine di solito hanno un becco leggermente meno massiccio.

Foto ©Enea Ciccarelli

Coppia - Fonte: allevamento Enea Ciccarelli ANALISI DELLE FORME MUTANTI ANCESTRALE o CLASSICO L’Ancestrale (o Classico) è un soggetto con corredo genetico intatto. Nel piumaggio sono espressi i seguenti pigmenti: (EU) eumelanina - (PH) feomelanina. Sia l’eumelanina che la feomelanina sono presenti sia in forma concentrata che distribuita /dispersa.

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Foto ©Enea Ciccarelli

Fonte: allevamento Enea Ciccarelli

DEFINIZIONE DELLA NONNETTA MAGGIORE COLORE E DISEGNO FORMA NOMINALE DISTRETTO FRONTE, CRANIO, OCCIPITE E NUCA BECCO ZONA DELLE GUANCE MENTO E GOLA PETTO VENTRE, PARTI SUPERIORE CORPO E FIANCHI DORSO e COPRITRICI ALARI.

REMIGANTI CODIONE e SOPRA-CODA CODA E SOTTO-CODA ZAMPE UNGHIE

COLORE Nero. Mandibola superiore nera, inferiore grigio piombo. Nero. Nero. Di colore bianco, su entrambi i lati del petto c'è una macchia nera. Di colore bianco, sui fianchi presenta delle macchie bruno rossastre. Marrone scuro, con sottotono leggermente dorato Sulle copritrici, alla curvatura dell'ala, si notano da 4 a 5 striature crema. Marrone grigio scuro. Nero. La coda è nera, il sottocoda è bianco. Grigio bluastro. Grigio nero a nere

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GIOVANI I giovani sono generalmente di un marrone opaco sopra con copritrici alari e groppa marrone più scuro e coda nero brunastro. Le copritrici alari hanno frange camoscio che formano due barre poco appariscenti attraverso l'ala chiusa su ventre. Le parti inferiori, compresa la gola. sono camoscio chiaro con una macchia marrone chiaro ai lati del petto. Al primo involo i giovani hanno becchi molto più corti di quelli degli adulti. MUTAZIONI IN STUDIO Nota: Non si ha conoscenza di alcuna mutazione.

SOTTOSPECIE Lonchura fringilloides fringilloides

Altri nomi scientifici: Plocus fringilloides, Lafresnaye, 1835, mag. zool. (Parigi), 5, cl.2, pl.48. Spermestes fringilloides, Swainson, 1837. Distribuzione: Senegal meridionale e Gambia occidentale verso est sud-est fino al mali meridionale, Guinea, Sierra Leone Ghana, Togo, Nigeria, Camerun, Rep.Centroafricana, Sudan meridionale, Gabon. In modo discontinuo Congo, Zaire settentrionale, Uganda occidentale, meridione del Kenia, Tanzania, Zanzibar, Malawi, Zambia, Zimbabwe, Mozambico occidentale, Congo fino all’Angola occidentale e isole São Tomé e Principe. Sottospecie nominale Lonchura fringilloides pica

Nome scientifico: Lonchura fringilloides pica, Clancey, 1986, Le Gerfaut, 76:301-305. Distribuzione: Africa tropicale. Questa razza differisce dalla nominale per essere meno scura e meno satura di colore sul mantello e sulle scapolari. I riflessi metallici blu-nere ai lati del petto sono più piccole. Le piccole macchie di marrone e blu-nero sui fianchi hanno striature blu-nere meno estese ai bordi esterni ed il marrone interno è più chiaro, meno rossastro. Il becco è leggermente più piccolo rispetto agli uccelli dell'Africa settentrionale e occidentale.

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NONNETTA DORSO BRUNO (Lonchura nigriceps)

TASSONOMIA E IDENTIFICAZIONE In passato la Nonnetta dorso bruno (Lonchura nigriceps CASSIN, 1852) veniva considerata come sottospecie della Nonnetta bicolore, col nome di Lonchura bicolor nigriceps; attualmente, tuttavia, si tende a considerarla come specie a sé stante[. Il nome scientifico della specie deriva dall'unione delle parole latine niger ("nero") e -ceps (suffisso per "testa"), col significato di "dalla testa nera", in riferimento alla livrea di questi uccelli. Affini alla “nigriceps” vengono riconosciute altre quattro sottospecie, già trattate nella “Nonnetta bicolore” (L.b. bicolor): - L.b. stigmatophora (dal dorso marrone scuro). L.b. rufodorsslais (dal dorso decisamente rossiccio). L.b. woltesi (dal dorso color cioccolato). L.b. minor (di taglia inferiore e colori più spenti).

L.bicolor nigriceps adulto (Tavola tratta dall’opera “Munias and Mannikins” di Robin Restall) DESCRIZIONE

Foto: Roy Beckham - Fonte: Intenet 370


Misura circa 9–10 cm di lunghezza, coda compresa. Testa, collo e petto neri; occhi bruni; becco grigiobluastro con la parte superiore più scura; dorso e copritrici alari e parte delle remiganti terziarie brunorossiccio, con un disegno alla base del vessillo esterno a forma di piccoli scacchi bianchi; codione e sopracaudali neri picchiettati di bianco, coda nera; parti inferiori bianche, fianchi bianchi striati di nero, zampe ed unghie nere.

DISTRIBUZIONE ED HABITAT

Somalia meridionale, Kenia centrale ed orientale, Zaire orientale, Tanzania, Zanzibar, Isola Pemba, Isola Mafia, Zambia nord orientale, Malawi, Zimbabwe settentrionale ed orientale, Mozambico fino a Transvaal orientale e Natal,

Fonte: “Munias and Mannikins” – Robin Restall É un'abitatrice delle aree di savana ed in generale delle aree erbose e cespugliose con presenza più o meno rilevante di vegetazione arborea, spingendosi anche nelle aree coltivate e nelle aree urbane. BIOLOGIA (Abitudine e comportamento) Oltre a prediligere le stesse situazioni ambientali delle altre Nonnette, vivono in boschetti di palme e foreste fitte, dove talvolta nidificano tra le erbe alte. Durante la fase riproduttiva si spostano in coppie, negli altri periodi formano gruppi di circa una dozzina di soggetti aggregati ai Tessitori. (Gli Estrildidi vol. 1 Lucarini -De Flaviis -De Angelis). Passano la maggior parte della giornata al suolo tra l’erba alla ricerca di cibo, salvo poi cercare riparo fra gli alberi durante la notte. Cosi come la maggior parte dei congeneri la stagione riproduttiva tende ad iniziare con la fine della stagione delle piogge, pertanto tale è piuttosto variabile e virtualmente esteso a tutto l'anno in caso di condizioni climatiche favorevoli. Il nido consiste in una struttura sferica ubicata fra i rami degli alberi, che viene edificata da entrambi i sessi utilizzando paglia, steli d'erba, fibre di cocco e lanugine. La femmina depone al suo interno 3-5 uova bianche, che verranno covate da entrambi i partner per 1315 giorni. I nidiacei, vengono accuditi da ambedue i genitori e lasciano il nido attorno alla terza settimana di vita. Il piumaggio definitivo viene assunto tra i quattro e gli otto mesi in rapporto al tempo che impiegano a completare la muta. ALIMENTAZIONE Comprende una grande varietà di piccoli semi di graminacee, cereali e bambù, integrata con bacche, germogli e frutta. 371


ALLEVAMENTO IN AMBIENTE CONTROLLATO La coppia alloggiata in gabbia di media misura, alimentata con misto semi per esotici, semi ammollati e spiche di miglio, integrata con tarme di farina e pastone per insettivori porta felicemente allo svezzamento della sua nidiata. Si hanno diversi riferimenti in proposito tra cui quello dell’allevatore belga Cor van Elven. (Gli Estrildidi vol. 1) STANDARD

Nota: STRUTTURA, COLORE, DISEGNO, PIUMAGGIO, ATTITUDINE E PORTAMENTO, CONDIZIONI: considerazioni da valutare in sede di giudizio e che compongono uno standard. Essendo piuttosto simili per i sottogenere appartenenti al genere Lonchura sono riportati tra REQUISITI GENERALI PER I SOTTOGENERE” è sono in linea di massima puramente indicativi. DISTRIBUZIONE ESSENZIALE DEI PIGMENTI

Grafico: Norberto A. Nadal

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DISTRETTI CAPPUCCIO BECCO MENTO E PETTO

FIANCHI VENTRE CLOACA E SOTTOCODA DORSO SPALLE

ALI CODIONE CODA ZAMPE

PIGMENTI Predominanza di eumelanina nera concentrata Melanizzato Predominanza di eumelanina nera concentrata Disegno formato dal contrasto di eumelanina nera concentrata ed assenza di pigmento Assenza di pigmento Assenza di pigmento Predominanza di feomelanina ossidata Predominanza di feomelanina ossidata Predominanza di eumelanina nera concentrata e macchie depigmentate Predominanza di eumelanina nera concentrata e macchie depigmentate Predominanza di eumelanina nera concentrata Fortemente melanizzate

DISEGNO - Testa, petto, nuca/collo costituiscono in un unico disegno il cappuccio. - Sottili strisce su mantello e grandi copritrici secondarie. - Remiganti segnate da numerosi punti a formare un motivo a scacchiera. - Fianchi marcati da larghe striature. - Delimitazione alto petto - ventre e fianchi. - Codione con piccoli trattini bianchi.

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DISTRETTI DI VALUTAZIONE DEL DISEGNO

DIMORFISMO SESSUALE Alcuno, i sessi sono identici. NOMENCLATURE UFFICIALI

CLASSICO (ANCESTRALE)

Definisce i soggetti maschi e femmine, classici.

MUTAZIONI IN STUDIO

Definisce i soggetti, maschi e femmine, in tutte le altre mutazioni in fase di studio non ancora standardizzate.

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ANALISI DELLE FORME MUTANTI

ANCESTRALE o CLASSICO

L’Ancestrale (o Classico) è un soggetto con corredo genetico intatto. Nel piumaggio sono espressi i seguenti pigmenti: (EU) eumelanina - (PH) feomelanina. Sia l’eumelanina che la feomelanina sono presenti sia in forma concentrata che distribuita /dispersa.

DEFINIZIONE DELLA NONNETTA DORSO BRUNO

COLORE E DISEGNO FORMA NOMINALE DISTRETTO FRONTE, CRANIO, OCCIPITE E NUCA BECCO ZONA DELLE GUANCE MENTO E GOLA PETTO VENTRE, PARTE INFERIORE E FIANCHI DORSO E COPRITRICI ALARI.

REMIGANTI CODIONE E SOPRA-CODA CODA E SOTTO-CODA ZAMPE UNGHIE

COLORE Nero. Mandibole grigio bluastro. Nera. Nero. Nero. Il ventre è bianco, le penne del fianco sono nere con un ampio bordo bianco. Marrone scuro.

Di colore nero con puntini bianchi, tutti questi numerosi punti formano un motivo a scacchi. Il codione è nero con piccoli trattini bianchi su di essa. La coda superiore è nera. La coda è nera, il sottocoda è bianco. Nere. Nere.

GIOVANI Grigio con sfumature marroni, il becco è interamente nero, zampe grigiastre. MUTAZIONI IN STUDIO

Nota: Non si ha conoscenza di alcuna mutazione.

375


NONNETTA NANA (Lonchura/lepidopigia nana) TASSONOMIA E IDENTIFICAZIONE La Nonnetta nana (Lepidopygia nana, REICHENBACH, 1862-63), conosciuta anche come nonnetta malgascia o diamante del Madagascar, è l'unico estrildide che si trova in Madagascar, con una presenza consistente nelle zone settentrionali, di norma in altura sopra i 2000 metri. Nel suo areale è improbabile che venga confusa con qualsiasi altra specie. Sull'isola di Mayotte nelle Comore è possibile che il giovane possa essere confuso, con un parente giovanile di una Nonnetta comune (L. cucullata), o viceversa, ma è probabile che entrambi siano identificabili quando sono in associazione con adulti delle rispettive specie.

1a giovane di L. nana; 1b adulto di L. nana; 1c adulto di L. nana (tipo scuro trovato in cattività); 1d giovane di L. nana (tipo scuro). (Tavola tratta dall’opera “Munias and Mannikins di Robin Restall)

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DESCRIZIONE

Fonte: Commission photos de l'U.O.F. C.O.M FRANCE Taglia 8 – 9 cm. che raramente supera i 10 cm, coda compresa. Di piccole dimensioni dall’aspetto minuto ed arrotondato, con grosso becco conico, fronte grigio argento più opaca sulla corona che sfuma nel grigio sulla testa e faccia macchiettata di bianco; parti superiori marrone rosato, con groppone e sopraccoda bianchi, ali e coda nere. Mento e gola nera a formare una caratteristica bavetta. Becco è nero, le zampe sono di colore carnicino-grigiastro. Curiosamente, la colorazione di questi uccelli appare molto simile a quella dei Diamanti australiani del genere Poephila, ed in particolare col Diamante bavetta, col quale tuttavia non hanno un rapporto di parentela particolarmente stretto trattandosi di somiglianze attribuibili a convergenze evolutive.

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DISTRIBUZIONE ED HABITAT

Is. Comore

Madagascar

É endemica del Madagascar, dove è diffusa (seppur con areale frammentato) in tutta l'isola. Isola di Mayotte nelle Comore. È ampiamente distribuito e comune o locale nel nord del Madagascar, ma da locale a poco a sud di Tulear e nel sud-est (Dee 1986).

Fonte: Estrildid finches of the world – Derek Goodwin Si trova in habitat vari, ma è essenzialmente un uccello di macchia arida. Si trova nelle praterie dove è presente una copertura arbustiva sparsa, o palme, ai margini dei boschi e nelle radure forestali, dalle praterie degli altipiani alle aree coltivate, comprese le risaie e i villaggi, dalle foreste di eucalipti alle paludi. Si rileva dal livello del mare fino a oltre 2.000 m. BIOLOGIA (Abitudine e comportamento) Vivono principalmente da soli, in coppie o piccoli stormi, comprendenti anche esemplari di altre specie di granivori. Passano la maggior parte del tempo fra l'erba alta ed i cespugli alla ricerca di semi di piante erbacee e di altri semi. Di indole sociale, si tengono vicini quando volano e si appollaiano serrati quando stazionano su un albero o un cespuglio. La nota di contatto è un trillo, a volte morbido a volte forte e metallico. Il periodo riproduttivo coincide con l'estate australe, estendendosi da settembre a marzo; durante questo periodo, le coppie sono in grado di portare avanti anche 3-4 nidiate. Il maschio corteggia insistentemente la femmina tenendo nel becco una pagliuzza, un filo di erba o altra fibra, cantando mentre le saltella attorno con le piume arruffate, piegando alternativamente le zampe; quando la femmina si ritiene pronta all'accoppiamento, si accovaccia spostando lateralmente la coda. Il nido viene costruito su un albero, cespuglio o palma, di solito da 1 a 5 metri di altezza, generalmente nel folto della vegetazione, oppure viene occupato e ristrutturato un nido abbandonato dai tessitori locali (es. Madagascar Fody, Foudia madagascarensis), spesso restringendo l'ingresso intrecciando materiale fibroso di origine vegetale, come fibre di cocco, foglie, steli d'erba e piume, costruendovi infine una sorta portico. Al suo interno, foderato di lanugine e fibre di palma, la femmina depone 3-8 uova che ambedue i sessi covano per 11-12. I giovani vengono accuditi da entrambi i genitori per circa tre settimane, cioè fino a quando sono pronti per l'involo che avviene a circa 25 giorni.

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Per un ulteriore breve periodo trascorrono la notte accanto ai genitori. In questa fase hanno già la bavetta nera, mentre il bruno oliva del codione appare all’età di 6 mesi e solo a due anni acquisiscono le sembianze definitive (Gli Estrildidi vol. 1). Sebbene siano piuttosto aggressive nei confronti degli estranei durante tutto il periodo di cova, le coppie di Nonnetta malgascia sono molto tolleranti verso i propri figli anche dopo l'involo. ALIMENTAZIONE Si nutre sia in terra che tra la vegetazione di semi secchi o immaturi di numerose erbe, come rhychelytrum sp., miglio selvatico e altri carici (erbacee perenni). È possibile appetisca anche insetti e loro larve. ALLEVAMENTO IN AMBIENTE CONTROLLATO Molto socievole e molto prolifico, ma il suo comportamento aggressivo rende talvolta problematica la coabitazione con altri uccelli. STANDARD

Nota: STRUTTURA, COLORE, DISEGNO, PIUMAGGIO, ATTITUDINE E PORTAMENTO, CONDIZIONI: considerandi da valutare in sede di giudizio e che compongono uno standard. Essendo piuttosto simili per i sottogenere appartenenti al genere Lonchura sono riportati tra “REQUISITI GENERALI PER I SOTTOGENERE” è sono in linea di massima puramente indicativi.

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DISTRIBUZIONE ESSENZIALE DEI PIGMENTI

Grafico: Norberto A. Nadal

DISTRETTI

TESTA BECCO BAVETTA REDINI

PETTO FIANCHI

VENTRE

BASSO VENTRE

CLOACA E SOTTOCODA

PIGMENTI Predominanza di eumelanina nera, distribuita verso i bordi e concentrata al centro Mandibola superiore: fortemente melanizzata Mandibola inferiore: leggermente melanizzata Predominanza di eumelanina nera concentrata Predominanza di eumelanina nera concentrata Feomelanina distribuita alla periferia della piuma ed eumelanina nera concentrata al centro Predominanza di feomelanina distribuita/dispersa Predominanza di feomelanina distribuita con ridimensionamento dovuto a diversi gradi di concentrazione di melanina Predominanza di feomelanina distribuita con ridimensionamento dovuto a diversi gradi di concentrazione di melanina Predominanza di eumelanina nera concentrata, con squame sui bordi delle piume con minima presenza di melanina

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DORSO ALI

CODIONE CODA ZAMPE

Eumelanina nera e feomelanina, entrambe distribuite/disperse Eumelanina nera concentrata + feomelanina Predominanza di eumelanina nera concentrata, con squame sui bordi delle piume con minima presenza di melanina Predominanza di eumelanina nera concentrata Melanizzate

DISEGNO - Cranio e occipite marcate da sottili strie conferiscono un aspetto leggermente squamato. - Redini ben marcate. - Mento, gola è presente una pettorina. - Petto marcato (macchiettato). - Ventre con deboli barre. - Fianchi segnate da macchie (o mezzelune). - Coda e sottocoda segnate da un filetto. - Copritrici del sottocoda barrate. - Groppa sbarrata con bordi. DISTRETTI DI VALUTAZIONE DEL DISEGNO

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DIMORFISMO SESSUALE Difficile da stabilire la differenza tra i sessi.

NOMENCLATURE UFFICIALI

CLASSICO (ANCESTRALE)

Definisce i soggetti maschi e femmine, classici.

MUTAZIONI IN STUDIO

Definisce i soggetti, maschi e femmine, in tutte le altre mutazioni in fase di studio non ancora standardizzate.

ANALISI DELLE FORME MUTANTI ANCESTRALE o CLASSICO L’Ancestrale (o Classico) è un soggetto con corredo genetico intatto. Nel piumaggio sono espressi i seguenti pigmenti : (EU) eumelanina - (PH) feomelanina. Sia l’eumelanina che la feomelanina sono presenti sia in forma concentrata che distribuita /dispersa.

Allevamento Enrico Finocchietti Foto ©Stefano Giannetti DEFINIZIONE DELLA NONNETTA NANA

COLORE E DISEGNO FORMA NOMINALE

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DISTRETTO FRONTE, CRANIO, OCCIPITE E NUCA BECCO ZONA DELLE GUANCE MENTO E GOLA PETTO VENTRE, PARTE INFERIORE E FIANCHI DORSO E COPRITRICI ALARI REMIGANTI CODIONE E SOPRA-CODA CODA E SOTTO-CODA ZAMPE UNGHIE

COLORE L'inizio della fronte è nero, poi grigio martellato. Il cranio e l'occipite sono grigi con piccole striature nere, la nuca è grigia martellata. Le aree parotidee e i bordi degli occhi sono neri. Mandibole superiore nera, inferiore grigio bluastro. Grigio chiaro. Di colore nero che forma un piccolo bavaglino. Marrone grigiastro. Colore brunastro, la parte centrale del ventre è beige giallastra martellato. Marrone grigiastro con la parte superiore del dorso martellata. Nere. Verde oliva con le punte delle piume beige giallastre. La coda è nera, il sottocoda è nero con bordo giallo ocra. Colore corno scuro. Marrone scuro.

GIOVANI Marrone grigiastro generale sopra, di tono più caldo e meno grigiastro dell'adulto e sfumato di camoscio rossastro sulla groppa. Parti inferiori brunastre, un po' più scuro sul petto e sui fianchi. Le piume più scure si concentrano sulla testa e sul petto, ma queste sono ancora meno evidenti che nell'adulto. Penne delle ali simili agli adulti, coda più bruna. Secondo Immelmann et al. la prima muta, sebbene inizi presto come con altri estrildidi, è prolungata e l'abito completamente da adulto si ottiene solo quando l'uccello ha circa un anno. MUTAZIONI IN STUDIO

Nota: Non si ha conoscenza di alcuna mutazione.

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BECCO D’ARGENTO (Euodice/Lonchura cantans) TASSONOMIA E IDENTIFICAZIONE Il Becco d'argento (Euodice cantans (GMELIN, 1789), il nome scientifico della specie deriva dal lingua latina cantāns ("che canta") e si riferisce al suo comportamento vivace, con tendenza al canto più marcata rispetto al congenere becco di piombo Euodice malabarica. Il becco d'argento è stato storicamente ascritto al genere Lonchura in virtù della somiglianza morfologica con gli appartenente a questo genere, a volte comunque marcando una differenziazione, assieme al Becco di piombo viene inserito in un sottogenere, lo Euodice di Gmelin,1789. Attualmente, si tende a considerare questo uccello come facente parte di un genere a sé stante, comunque filogeneticamente imparentato con le Munie del genere Lonchura. Se ne riconoscono due sottospecie:  

Euodice cantans cantans, la sottospecie nominale, diffusa in gran parte del Sahel dal Senegal al Sudan; Euodice cantans orientalis LORENZ VON LIBURNAU & HELLMAYR, 1901, diffusa in Somalia settentrionale e nella parte meridionale della Penisola Arabica, priva di striature sui fianchi e con ventre molto chiaro.

In passato venivano riconosciute altre due sottospecie: E. inornata presente negli altopiani di E. meridionalis, nell'Africa orientale, entrambe attualmente soppresse e confluite nella sottospecie nominale. Anche il congenere Bbecco di piombo è stato in passato considerato una sottospecie del Becco d'argento col nome di Euodice cantans malabarica, in quanto trattasi di specie sono molto simili che nell’ibridazione in ambiente controllato anno prole fertile. Tuttavia, mettendo a contatto in aviario diversi individui delle due specie si nota come essi tendano a non mescolarsi né a riconoscere esemplari dell'altro gruppo come conspecifici, accoppiandosi di preferenza ad esemplari della propria specie. Resta comunque il fatto che la maggior parte della vecchia letteratura considera il “Silverbill africano” Lonchura cantans e il “Silverbill indiano” L. malabarica come conspecifici e Delacour (1943) li ha fermamente resi sinonimi nella sua revisione delle Estrildinae. Per correggere questa convinzione bisogna arrivare ad Harrison (1964) che dapprima studiò le due specie in modo strettamente comparativo arrivando alla conclusione che trattasi di due buone specie. Nel suo studio ha mostrato che a fronte di note di chiamata simili, le canzoni sono nettamente diverse nella forma, sebbene sembrino condividere uno schema di base comune. I due becco d'argento sono simpatrici nel sud della Penisola arabica e non c'è traccia di ibridazione naturale, inoltre sue osservazioni personali di uccelli in cattività rimarca che ciascuna delle due forme mostra la preferenza per gli individui della propria specie. Successivamente, Kakizawa e Watada (1985) hanno confermato la conclusione di Harrison nel loro studio delle distanze genetiche mediante elettroforesi proteica, e Sibley e Monroe (1990), nella loro lista accettano le due come specie distinte.

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2a adulto di L. c. cantans; 2b adulto di L.c. inornata; 2c adulto L.c orientalis. (Tavola tratta dall’opera “Munias and Mannikins” di Robin Restall) DESCRIZIONE

©Alois van Mingeroet

Misura circa 10-11 cm di lunghezza, coda compresa. L'aspetto è robusto, con becco grosso e tozzo e coda di aspetto cuneiforme. Il piumaggio è di colore grigio chiaro o grigio sabbia su dorso, chiazzato, con groppone e coda neri ben visibili; petto e fianchi fulvo debolmente barrati; becco grigio bluastro argenteo, a volta rosa argenteo. Zampe grigio malva o rosa malva. 385


DISTRIBUZIONE ED HABITAT

Africa dal Senegal est al Sudan. Somalia. Etiopia orientale e meridionale. parti più secche del Kenya e della Tanzania settentrionale a sud fino a Dodoma. Anche nell'Arabia sud-occidentale dalla Mecca ad Aden e all'Hadramaut occidentale. (D.Goodwin)

Fonte: “Munias and Mannikins” – Robin Restall Specie diffusa sia nelle savane secche, paesaggio arido con cespugli spinosi, che in terreni più erbosi con acacie, o semplice macchia con erba rada. Può anche essere trovato in vicinanza dell'acqua in campagna semidesertica, o in aree coltivate e prati irrigati dove si stabilisce in prossimità di fattorie e giardini. È comunque per natura un uccello tipico dei paesaggi aridi. Nidifica ad Atar, Mauritania (Etchecopar e Hue 1967) che sono regioni molto secche e aride. È principalmente una specie di pianura ma può essere trovata fino a 2.000 m. Introdotto nelle Hawaii, nidifica nel Berger, anche in questo caso una regione piuttosto arida. BIOLOGIA (Abitudine e comportamento) Si tratta di uccelli tendenzialmente solitari o che vivono in coppie, tuttavia in prossimità di fonti d'acqua o di cibo abbondante possono riunirsi in gruppi anche numerosi, senza peraltro dare segno di aggressività interspecifica. Grazie alla colorazione, riesce a mimetizzarsi molto bene con l'ambiente circostante, sicché quando scorge un potenziale pericolo tende ad immobilizzarsi, scattando solo all'ultimo secondo. In tali situazione può capitare che per disorientare l’aggressore, rigurgitino spruzzando l’acqua che usano immagazzinano nel gozzo per averne disponibile per i loro nidiacei o come piccola riserva nei successivi vagabondaggi nelle zone aride. Mackworth-Praed e Grant (1960) lo descrivono come “… comune, docile e socievole. Appollaiato sugli alberi in fitti stormi, con gli uccelli in reciproco contatto”. È descritto in Cramp (1994) come socievole ma riservato, nascosto nell'erba alta e nella macchia spinosa. Rimane in branchi tutto l'anno e di solito si riproduce in colonie sciolte. Al di fuori della stagione di riproduzione gli stormi si muovono in modo nomade in tutto l’areale, mentre la popolazione dei posatoi comuni aumenta alla fine della stagione riproduttiva. Questi uccelli non hanno un periodo riproduttivo ben definito, ma possono riprodursi in qualsiasi momento dell'anno, in modo tale da poter sfruttare al massimo i periodi piovosi che consentono loro di assicurare ai nidiacei un buon apporto di cibo. 386


Irregolari e stagionali (Gallagher e Woodcock 1980) e prevalentemente sedentari (Cramp 1994). Quando le condizioni sono favorevoli diventano sedentari mentre piccoli stormi di giovani tendono a spostarsi di più. L'inizio delle piogge induce la migrazione verso le zone più aride dei loro areali. Le chiamate sono acute e monosillabiche. Guttinger distingue tra la chiamata di contatto utilizzata tra individui vicini e la versione utilizzata per mantenere o riprendere il contatto a distanza, ma non li descrive nel dettaglio. Il richiamo del nido è simile al richiamo del contatto ravvicinato ma più morbido (Güttinger). Il maschio si esibisce afferrando uno stelo d'erba a un'estremità. Salta o vola per avvicinarsi alla femmina. Immediatamente si stiracchia le penne, sta in piedi piuttosto eretto con la coda dritta verso il basso e alza la testa un paio di volte. Quindi si sporge in avanti, torce leggermente la coda verso la femmina e arruffa le penne del fianco e del ventre. Il collo è allungato e leggermente gonfio, le gambe si piegano e si allungano mentre l'uccello accompagna il tutto col proprio canto. Quando la femmina è pronta all'accoppiamento si accovaccia spostando lateralmente la coda. Il nido può essere collocato tra i rami di un fitto cespuglio o siepe, tra i rampicanti delle case (Rutgers e Norris 1980), alberi oppure in qualche nicchia. Solitamente costruito come una struttura a sé stante sotto forma di un fascio di erbe più o meno tondeggiante, rivestito all’interno con fibre morbide e talvolta piume con ingresso laterale. Frequentemente adottano opportunisticamente il nido usato o abbandonato di un tessitore (Ploceidae sp.) o si impossessano di una struttura simile dopo averlo riadattato all’interno con nuovo materiale. Viene costruito da ambedue i partner, col maschio che raccoglie tutto il materiale di nidificazione, costituito da ramoscelli, pelo, penne e materiale fibroso, mentre la femmina lo intreccia a formare una struttura sferica (Meinezhagen 1954). Le uova sono da 3 a 6, l’incubazione è compito comune di entrambi i sessi per 12 – 13 giorni. I giovani appena nati sono scuri ed implumi, con un pattern boccale costituito da un unico cerchio nero, appena all’interno della flangia bianca che abbraccia le parti superiore ed inferiore dell’apertura della bocca. I piccoli nutriti da entrambi i genitori, a 21 giorni sono ben impiumati e pronti e pronti a uscire dal nido, per rendersi indipendenti a circa 25 giorni, tuttavia restano nei pressi del nido per un altro mese, ritornandovi a dormire durante la notte. A sei settimane essi sono già sessualmente maturi, ma è assai raro che riescano a riprodursi prima di aver compiuto l'anno di vita. ALIMENTAZIONE Si nutre prevalentemente di semi di graminacee, per lo più raccolti dal terreno ma anche prelevati dalle piante in crescita se facilmente reperibili. La maggior parte degli Autori riferiscono che si nutra esclusivamente con cibo vegetale, e con questo alleva i suoi piccoli, ma (Meinertzhagen 1954) riferisce che in fase riproduttiva fornisca ai suoi pulli afidi dalla menta acquatica, mentre Gallagher e Woodcock (1980) affermano che preda anche altri piccoli invertebrati. ALLEVAMENTO IN AMBIENTE CONTROLLATO Si riproduce sia gabbie che in piccole voliere somministrando semi per esotici, miglio giapponese, miglio germogliato, spiche di panico, sorgo allo stato ceroso; pastone, larve della farina o pinkis durante il periodo di allevamento. Il becco d'argento si dimostra estremamente prolifico ed alleva la propria prole con successo.

387


STANDARD

Nota: STRUTTURA, COLORE, DISEGNO, PIUMAGGIO, ATTITUDINE E PORTAMENTO, CONDIZIONI: considerazioni da valutare in sede di giudizio e che compongono uno standard. Essendo piuttosto simili per i sottogenere appartenenti al genere Lonchura sono riportati tra “REQUISITI GENERALI PER I SOTTOGENERE” è sono in linea di massima puramente indicativi. DISTRIBUZIONE ESSENZIALE DEI PIGMENTI

Grafico Norberto A. Nadal

DISTRETTI

TESTA BECCO

GUANCIA MENTO E PETTO FIANCHI VENTRE CLOACA E SOTTOCODA DORSO SPALLE ALI CODIONE CODA ZAMPE

PIGMENTI Eumelanina nera concentrata + feomelanina distribuita/dispersa Melanizzato Eumelanina nera concentrata + feomelanina distribuita/dispersa Feomelanina + zone apigmentate Feomelanina concentrata e distribuita Leggera presenza di feomelanina Assenza di pigmenti Eumelanina nera distribuita + feomelanina distribuita Feomelanina concentrata + eumelanina nera distribuita Eumelanina nera concentrata Eumelanina nera concentrata + lipocromo Eumelanina nera concentrata + lipocromo rosso Melanizzate 388


DISEGNO - Fronte e corona bordi chiari che danno un effetto maculato o screziato. - Nuca parte superiore finemente barrato - Mento disegno martellato - Gola con un motivo a squame. - Leggero bordo uniforme da spalla a spalla. - Petto e Fianchi con presenza di bande o striature che si attenuano gradualmente verso la pancia. - Finissimo disegno barrato o serpentiforme su grandi copritrici interne, sule terziarie e parte inferiore del dorso appena percettibile - Ali possono essere distinte delle linee zigzaganti di colore più scuro. - Groppone e sopraccoda marcate (di nero)

DISTRETTI DI VALUTAZIONE DEL DISEGNO

Effetto maculato o screziato Sottili strie nucamantello

Leggero bordo spalla a spalla

Motivo barrato o serpentiforme Effetto martellato Motivo a squame

Groppone e sopraccoda

Bande o striature fianchi

Linee zigzaganti ali

Cloaca e sottocoda

Fonte disegno: “Estrildidae 2018” C. Montagno

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Particolare testa, ala, fianchi e coda Fonte: “Manual de Juzgamiento Estrildidos” – F.O.A. – C.A.J. DIMORFISMO SESSUALE La femmina è simile al maschio, tuttavia il becco e la testa risultano di misura leggermente inferiore, mentre le timoniere centrali, sfumate di marrone rossastro scuro, sono leggermente più larghe ed arrotondate alle punte. NOMENCLATURE UFFICIALI CLASSICO (ANCESTRALE)

Definisce i soggetti maschi e femmine, classici.

BRUNO

Definisce i soggetti maschi e femmine, mutati Bruno.

VENTRE SCURO

Definisce i soggetti maschi e femmine, mutati Ventre scuro.

AGATA

Definisce i soggetti maschi e femmine, mutati Agata.

PASTELLO

Definisce i soggetti maschi e femmine, mutati Pastello.

GRIGIO

Definisce i soggetti maschi e femmine, mutati Grigio.

INO

Definisce i soggetti maschi e femmine, mutati Ino.

OPALE

Definisce i soggetti maschi e femmine, mutati Opale.

GIALLO (CODIONE)

Definisce i soggetti maschi e femmine, mutati a Codione giallo.

MUTAZIONI IN STUDIO

Definisce i soggetti, maschi e femmine, in tutte le altre mutazioni in fase di studio non ancora standardizzate. ANALISI DELLE FORME MUTANTI

ANCESTRALE o CLASSICO L’Ancestrale (o Classico) è un soggetto con corredo genetico intatto. Nel piumaggio sono espressi i seguenti pigmenti : (EU) eumelanine - (PH) feomelanina - carotenoidi. Sia l’eumelanina che la feomelanina sono presenti sia in forma concentrata che distribuita /dispersa.

390


Fonte: Manual de Juzgamiento Estrildidos – F.O.A. – C.A.J.)

DEFINIZIONE DEL BECCO D’ARGENTO

COLORE E DISEGNO CLASSICO DISTRETTO FRONTE, CRANIO (MASCHERA) NUCA E COLLO OCCHI BECCO MENTO, GOLA E ZONA DELLE GUANCE PETTO VENTRE E PARTE INFERIORE DEL CORPO FIANCHI DORSO E COPRITRICI ALARI

REMIGANTI CODIONE E SOPRA-CODA CODA E SOTTO-CODA ZAMPE UNGHIE

COLORE Marrone beige contrassegnato da un motivo martellato marrone scuro. Marrone beige che sfuma al marrone sul dorso. Marrone scuro, bordati da un cerchio perioculare grigio-azzurro. Bruno beige con una velatura/soffusione azzurro, uniforme. Mento, ben definito, beige marrone con un disegno marrone martellato. Gola marrone beige con un motivo a squame. Guance: beige marrone Beige marrone il più intenso ed uniforme possibile da spalla a spalla con un leggero bordo uniforme leggermente più chiaro. Crema, il più uniforme possibile. Crema bordata da una striatura di colore beige il più scuro possibile marrone Marrone chiaro con un leggero velo grigio, con un disegno a squame color crema. La punta delle remiganti secondarie bordata di color crema. Remiganti primarie sono marrone nere fino alla spalla. Marrone nero. La coda è marrone nera. Le copritrici del sottocoda sono crema. Color carne uniforme. Color carne uniforme.

391


GIOVANI Parti superiori simili all’adulto, ma con bordi e macchie al vertice color giallo senape chiaro, assente la sottile barrature sulle terziarie, coda bordata marrone, mento e gola marcati in modo appena percettibile; becco simile all’adulto. MUTAZIONI IN STUDIO Nota: Salvo quelle già citate al momento non si ha notizia di nuovi fenotipi.

DISTRIBUZIONE DEI PIGMENTI NEI DISTRETTI DELLE MUTAZIONI DISTRETTI TESTA

BRUNO EU marrone concentrata + FEO distribuita

PIGMENTI VENTRE SCURO EU nera concentrata + FEO distribuita

BECCO

Melanizzato

Melanizzato

GUANCIA

EU marrone concentrata + FEO distribuita

EU nera concentrata + FEO distribuita

MENTO E PETTO

FEO + zona apigmentata

EU nera concentrata + FEO distribuita

FIANCHI

FEO concentrata e distribuita

FEO concentrata e distribuita

VENTRE

Leggera presenza di FEO Assenza di pigmenti

EU nera concentrata

EU marrone distribuita + FEO distribuita

EU nera distribuita + FEO distribuita

SPALLE

FEO concentrata + EU marrone distribuita

FEO concentrata + EU nera distribuita

ALI

EU marrone concentrata EU marrone concentrata + lipocromo EU marrone concentrata + lipocromo rosso Melanizzate

EU nera concentrata

CLOACA E SOTTOCODA DORSO

CODIONE

CODA

ZAMPE

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EU nera concentrata

EU nera concentrata + lipocromo EU nera concentrata + lipocromo rosso Melanizzate

AGATA EU nera concentrata + FEO distribuita e diluita Meno melanizzato EU nera concentrata + FEO distribuita e diluita FEO diluita + zona apigmentata FEO concentrata e distribuita, diluita Assenza di pigmento Assenza di pigmento EU nera distribuita + FEO distribuita entrambe diluite FEO concentrata + EU nera distribuita, entrambe diluite EU nera concentrata EU nera concentrata + lipocromo EU nera concentrata + lipocromo rosso Meno melanizzate


DISTRETTI TESTA

BECCO GUANCIA

MENTO E PETTO FIANCHI VENTRE CLOACA E SOTTOCODA DORSO

SPALLE

ALI CODIONE CODA ZAMPE

PASTELLO EU nera concentrata + FEO distribuita, entrambe diluite Melanizzato EU nera concentrata + FEO distribuita, entrambe diluite FEO diluita + zona apigmentata FEO concentrata e distribuita, diluita Leggera presenza di FEO Assenza di pigmento EU nera distribuita + FEO distribuita entrambe diluite FEO concentrata + EU nera distribuita, entrambe diluite EU nera concentrata e diluita EU nera concentrata e diluita + lipocromo EU nera concentrata e diluita + lipocromo Melanizzate

393

PIGMENTI GRIGIO EU nera concentrata

Melanizzato EU nera concentrata

Assenza di pigmento Assenza di pigmento Assenza di pigmento Assenza di pigmento EU nera distribuita

INO Assenza di pigmento Assenza di pigmento Assenza di pigmento Assenza di pigmento Assenza di pigmento Assenza di pigmento Assenza di pigmento Assenza di pigmento

EU nera distribuita

Assenza di pigmento

EU nera concentrata

Assenza di pigmento Lipocromo rosso

EU nera concentrata + lipocromo EU nera concentrata + lipocromo rosso Melanizzate

Lipocromo rosso Assenza di pigmento


DISTRETTI TESTA BECCO

GUANCIA MENTO E PETTO FIANCHI VENTRE CLOACA E SOTTOCODA DORSO SPALLE ALI CODIONE CODA ZAMPE

PIGMENTI OPALE EU nera concentrata + FEO distribuita, invertite Melanizzato

EU nera concentrata + FEO distribuita, invertite FEO invertita +zone apigmentate FEO concentrata e distribuita, invertite Assenza di pigmento Assenza di pigmento EU nera distribuita + FEO distribuita, invertite FEO concentrata + eu nera distribuita, invertite EU nera concentrata EU nera concentrata invertita + lipocromo EU nera concentrata invertita + lipocromo rosso Melanizzate

394


BRUNO Mutazione recessiva legata al sesso. Impedisce il completamento del processo di formazione delle eumelanine, per cui la melanina non raggiunge il colore nero ma attesta sul bruno la sua massima espressione cromatica.

DISTRETTO FRONTE, CRANIO (MASCHERA) NUCA E COLLO OCCHI BECCO MENTO, GOLA E ZONA DELLE GUANCE PETTO VENTRE E PARTE INFERIORE DEL CORPO FIANCHI DORSO E COPRITRICI ALARI

REMIGANTI CODIONE E SOPRA-CODA CODA E COPRITRICI SOTTOCODA ZAMPE UNGHIE

COLORE Marrone chiaro contrassegnato da un leggero motivo martellato marrone più scuro. Colore marrone chiaro più chiaro della forma classica. Marrone scuro, bordati da un cerchio perioculare grigio-azzurro. Corno. Mento beige marrone con un motivo martellato marrone chiaro. Guance: marrone beige. Marrone beige con un bordo più chiaro che va da spalla a spalla. Crema. Crema interrotti da un disegno trasversale netto e regolare marrone chiaro. Marrone chiaro il più caldo e uniforme possibile.

Remiganti primarie sono marrone scuro. Marrone scuro. Copritrici della coda superiore crema. Coda marrone scura. Le copritrici del sottocoda sono crema. Color carne uniforme. Color carne uniforme.

395


VENTRE SCURO Mutazione recessiva autosomica. Massima saturazione e concentrazione della melanina nera, in particolare nel ventre e sottocaudali, la feomelanina è presente in modo distribuita.

©Alois van Mingeroet

DISTRETTO

COLORE

FRONTE, CRANIO (Maschera) NUCA E COLLO OCCHI BECCO MENTO, GOLA E ZONA DELLE GUANCE PETTO

Marrone con un motivo martellato marrone scuro. Marrone che sul dorso si presenta marrone scuro. Marrone scuro, bordati da un cerchio perioculare grigio-azzurro. Marrone beige sfumato azzurro uniforme. Mento beige marrone con un motivo martellato marrone chiaro. Gola e guance: marrone beige. Marrone scuro il più uniforme possibile che va da spalla a spalla. Deve essere ben delimitato. Marrone nerastro il più scuro possibile con una delimitazione netta verso il petto. Marrone beige scuro caldo (nota: i disegni non sono più visibili). Nei calzoni il colore è marrone nero. Marrone scuro intenso con un leggero velo grigio, caratterizzato da un disegno a squame minimale. Remiganti primarie sono marrone nero intenso fino all’alula. Marrone scuro. Marrone nerastro il più scuro possibile. Le due timoniere mediane sono più lunghe. Color carne uniforme. (Una soffusione grigiastra è tollerata) Color carne uniforme.

VENTRE E PARTE INFERIORE DEL CORPO FIANCHI DORSO E COPRITRICI ALARI

REMIGANTI CODIONE E SOPRA-CODA CODA E COPRITRICI SOTTOCODA ZAMPE UNGHIE

396


AGATA Mutazione recessiva legata al sesso. La mutazione Agata, agisce sia sulla feomelanina, riducendola fortemente, sia sull’eumelanina che viene ridotta in modo meno marcato, ne risulta un fenotipo caratterizzato dal dorso color grigio, petto molto pulito, parti cornee moderatamente diluite e, nei soggetti migliori, eumelanina nera ancora abbastanza satura. I pigmenti lipocromici e le aree depigmentate non subiscono alcuna modifica.

DISTRETTO

COLORE

FRONTE, CRANIO (Maschera) NUCA E COLLO

Beige crema, il motivo martellato non è presente. Beige crema il più uniforme possibile, il collo è leggermente più scuro (marrone chiaro). Marrone scuro, bordati da un cerchio perioculare grigio-azzurro. Color corno con riflesso bluastro Beige cremoso caldo il più uniforme possibile sul mento con un leggero motivo a squame color crema. Beige crema sbiadito e attraversa una linea curva ben definita tra le spalle. Bianco sporco.

OCCHI BECCO MENTO, GOLA E ZONA DELLE GUANCE PETTO VENTRE E PARTE INFERIORE DEL CORPO FIANCHI DORSO E COPRITRICI ALARI REMIGANTI CODIONE E SOPRA-CODA

Crema il più scura e uniforme possibile. C'è un motivo regolare presente nello stesso colore del petto beige cremoso schiarito. Beige cremoso il più uniforme possibile. Remiganti primarie sono marrone scuro intenso uguale fino all’alula. Marrone nerastro di uguale colore

397


CODA E COPRITRICI SOTTOCODA ZAMPE UNGHIE

Marrone nerastro il più scuro possibile. Le due timoniere mediane sono più lunghe. Color carne uniforme. (È tollerata una soffusione grigiastra) Color carne uniforme.

PASTELLO Mutazione recessiva legata al sesso. La mutazione Pastello è caratterizzata dalla riduzione sia dell'eumelanina che della feomelanina, creando come risultato un effetto appastellato del colore.

GRIGIO Mutazione recessiva autosomica. Il fattore grigio rimuove la feomelanina. Il piumaggio è quindi privo di pigmenti marroni. Al contrario, l'eumelanina non ha alcuna alterazione. Il grigio nero deve essere puro, senza riflessi marroni. Questa mutazione elimina i disegni del torace e dei fianchi poiché questi sono formati da feomelanine. I pigmenti lipocromici diventano quasi impercettibili a causa della grande ossidazione che colpisce le penne lunghe.

Fonte: Standard COM-OMJ –Réunion des Experts Exotiques – Palaiseau (F) 20/22 mai 2011

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DISTRETTO FRONTE, CRANIO (MASCHERA) NUCA E COLLO OCCHI BECCO MENTO, GOLA E ZONA DELLE GUANCE PETTO VENTRE E PARTE INFERIORE DEL CORPO FIANCHI DORSO E COPRITRICI ALARI

COLORE Grigio chiaro segnato da un motivo martellato. Grigio chiaro. Marrone scuro, bordati da un cerchio perioculare grigio-azzurro. Beige con una minima soffusione grigia. Grigio chiaro. Grigio chiaro che va regolarmente verso le spalle. Bianco con un minimo di olore grigio. Grigio con un disegno netto trasversale grigio chiaro. Grigio scuro anche con un orlo grigio chiaro all'estremità delle piume.

REMIGANTI

CODIONE E SOPRA-CODA CODA E COPRITRICI SOTTOCODA ZAMPE UNGHIE

Le remiganti primarie sono grigio scuro, le tre remiganti secondarie interne hanno un orlo bianco/grigio chiaro. Grigio nerastro. Coda grigia nerastra, copritrici del sottocoda bianche con minima colorazione grigia. Le due timoniere mediane sono più lunghe. Color carne uniforme. (È tollerata una soffusione grigiastra) Color carne uniforme.

INO Mutazione recessiva legata al sesso. La mutazione è caratterizzata dalla sparizione totale della eumelanina nera e della feomelanina, ma con una presenza parziale della eumelanina bruna. Il lipocromo non subisce l'effetto della mutazione, motivo per cui la groppa e la coda mostreranno un colore rosa brillante vicino al rosso. Occhi rubino e zampe e becco color pelle.

Allevamento e foto Enea Ciccarelli 399


DISTRETTO

COLORE

FRONTE, CRANIO (Maschera) NUCA E COLLO OCCHI BECCO MENTO, GOLA E ZONA DELLE GUANCE PETTO VENTRE E PARTE INFERIORE DEL CORPO FIANCHI DORSO E COPRITRICI ALARI REMIGANTI CODIONE E SOPRA-CODA

Bianco. Bianco. Rossi bordati da un cerchio perioculare leggermente bluastro. Corno con una soffusione rosa. Bianco.

CODA E COPRITRICI SOTTOCODA ZAMPE UNGHIE

Bianco. Bianco. Bianchi manca il disegno. Bianco. Le remiganti primarie bianche. Rosso il più uniforme possibile, il possesso di carotenoide è responsabile della intensità del colore rosso. Coda: le timoniere centrali sono rosse e le timoniere esterne sono bianche. Copritrici sottocoda bianche uniformi. Le due timoniere mediane rosse sono più lunghe. Color carne. Color carne. OPALE

Mutazione recessiva autosomica. Ha la caratteristica di diluire drasticamente tutte le eumelanine ed in modo particolare la feomelanina che viene quasi completamente inibita. Tale mutazione interessa la parte superficiale del piumaggio, infatti la parte sottostante rimane ossidata. Da ciò, per effetto ottico di rifrazione, si ottiene un riflesso azzurrino dovuto ai raggi ultravioletti che si rifrangono sul fondo melanizzato.

Opale

Allevamento e foto Enea Ciccarelli

400


DISTRETTO FRONTE, CRANIO (Maschera) NUCA E COLLO OCCHI BECCO MENTO, GOLA E ZONA DELLE GUANCE PETTO VENTRE E PARTE INFERIORE DEL CORPO FIANCHI DORSO E COPRITRICI ALARI

REMIGANTI CODIONE E SOPRA-CODA CODA E COPRITRICI SOTTOCODA

ZAMPE UNGHIE

COLORE Grigio chiaro segnato da un motivo martellato grigio beige. Grigio chiaro. Marrone, bordati da un cerchio perioculare grigio-azzurro. Grigio chiaro, di colore uguale alla fronte. Da crema a grigio chiaro con un leggero motivo a squame sul mento. Crema chiara con una minima sfumatura grigia. Crema chiara con ventre bianco. Crema con una sfumatura grigio ed un motivo trasversale regolare grigio chiaro (bluastro). Dorso segnato da un motivo a squame grigio chiaro, la punta delle piume grigio beige scuro. Remiganti primarie grigie fino all’alula. Grigio, è tollerata una minima velatura rossa. Coda grigia, è tollerato un leggero velo rosso; copritrici sottocoda bianche. La parte inferiore delle timoniere opale mostra più pigmento rispetto alla parte superiore. Le due timoniere mediane sono più lunghe. Color corno. Color corno. CODIONE GIALLO

Mutazione recessiva autosomica. La mutazione è caratterizzata dalla minore ossidazione dei carotenoidi che invece di apparire rossi, appaiono gialli. La mutazione è particolarmente apprezzabile in abbinamento con le mutazioni che riducono drasticamente le melanine, soprattutto la Ino. Nella tabella sotto riportata è descritto l’abbinamento tra i fattori Ino (sesso legato) e Codione giallo (autosomico).

INO codione rosso e giallo

Fonte: Standard COM-OMJ –Réunion des Experts Exotiques – Palaiseau (F) 20/22 mai 2011 401


DISTRETTO FRONTE, CRANIO (Maschera) NUCA E COLLO OCCHI BECCO MENTO, GOLA E ZONA DELLE GUANCE PETTO VENTRE E PARTE INFERIORE DEL CORPO FIANCHI DORSO E COPRITRICI ALARI REMIGANTI CODIONE E SOPRA-CODA

CODA E COPRITRICI SOTTOCODA ZAMPE UNGHIE

COLORE Bianco. Bianco. Rossi bordati da un cerchio perioculare leggermente bluastro. Corno con una soffusione rosa. Bianco. Bianco. Bianco. Bianchi manca il disegno. Bianco. Le remiganti primarie bianche. Giallo uniforme, il carotenoide che è stato trasformato in giallo; questa è una riduzione qualitativa. Qualsiasi sfumatura di rosa o rosso è un difetto. Coda: le timoniere centrali sono gialle e le timoniere esterne sono bianche. Copritrici del sottocoda ugualmente bianche. Le due timoniere mediane gialle sono più lunghe. Color carne. Color carne.

Colore delle code a confronto (©Henk de Vos)

402


Colore delle ali a confronto (©Henk de Vos)

Colore delle teste a confronto (©Henk de Vos)

403


TESTA BECCO GUANCIA MENTO E PETTO FIANCHI VENTRE CLOACA E SOTTOCODA DORSO SPALLE ALI CODIONE CODA ZAMPE

COMBINAZIONE DI MUTAZIONI BRUNO-AGATA (ISABELLA) EU marrone concentrata + FEO distribuita e diluita Meno melanizzato EU marrone concentrata + FEO distribuita e diluita FEO diluita + zona apigmentata FEO concentrata e distribuita, diluita Assenza di pigmento Assenza di pigmento EU marrone distribuita + FEO distribuita entrambe diluite FEO concentrata + EU marrone distribuita, entrambe diluite EU marrone concentrata EU marrone concentrata + lipocromo EU marrone concentrata + lipocromo rosso Meno melanizzate

404

BRUNO-VENTRE SCURO EU marrone concentrata + FEO distribuita Melanizzato EU marrone concentrata + FEO distribuita EU marrone concentrata + FEO distribuita FEO concentrata e distribuita EU marrone concentrata EU marrone concentrata EU marrone distribuita + FEO distribuita FEO concentrata + EU marrone distribuita EU marrone concentrata EU marrone concentrata + lipocomo EU marrone concentrata + lipocromo rosso Melanizzate


BRUNO - AGATA (ISABELLA) Identifica gli esemplari interessati dalla combinazione genetica tra la mutazione agata e la bruno, notoriamente definita Isabella. Tale combinazione in coerenza con gli effetti delle due mutazioni determina una forte riduzione del fondo feomelanico e una forte riduzione del deposito eumelanico che si deve esprimere solo con toni brunastri e beige. Essendo una varietà a base bruna è richiesta una espressione melanica calda più vicina al bruno che all'agata.

DISTRETTO

COLORE

FRONTE, CRANIO (Maschera) NUCA E COLLO OCCHI

Beige con un leggero disegno martellato. Beige. Marrone a marrone rossastro bordato da un anello oculare bluastro. Corno. Beige. Sul mento un leggero disegno a scaglie.

BECCO MENTO, GOLA E ZONA DELLE GUANCE PETTO VENTRE E PARTE INFERIORE DEL CORPO FIANCHI DORSO E COPRITRICI ALARI

REMIGANTI CODIONE E SOPRA-CODA CODA E COPRITRICI SOTTOCODA ZAMPE UNGHIE

Beige ben definito da spalla a spalla. Bianco crema. Beige con un minimo di disegno beige caldo. Marrone chiaro il più uniforme possibile.

Le primarie sono color crema fino all’attacco delle ali. Marrone rossastro con un velo rosso ben visibile. Coda marrone scuro, copritrici del sottocoda, bianche. Le due timoniere mediane sono più lunghe. Color corno. Color corno.

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BRUNO-VENTRE SCURO

Combinazione della mutazioni bruno -recessiva sessolegata- (riduzione qualitativa della eumelanina nera, per cui il nero diventa bruno scuro ed il grigio diventa bruno chiaro) e ventre scuro -recessiva autosomica- (aumento della melanina maggiormente sotto il corpo, ventre e sottocaudali).

Fonte: Standard COM-OMJ –Réunion des Experts Exotiques – Palaiseau (F) 20/22 mai 2011 DISTRETTO FRONTE, CRANIO (Maschera) NUCA E COLLO OCCHI BECCO MENTO, GOLA E ZONA DELLE GUANCE PETTO VENTRE E PARTE INFERIORE DEL CORPO FIANCHI

DORSO E COPRITRICI ALARI REMIGANTI CODIONE E SOPRA-CODA CODA E COPRITRICI SOTTOCODA ZAMPE UNGHIE

COLORE Marrone caldo marcato da un leggero disegno martellato. Marrone caldo. Marrone scuro, bordati da un cerchio perioculare grigio-azzurro. Corno scuro uniforme. Mento marrone caldo con un leggero disegno martellato. Guance e gola: marrone caldo. Marrone caldo il più uniforme possibile che va da spalla a spalla simile alla gola ed al cranio Marrone caldo coperto da un velo marrone scuro I fianchi sono marrone chiaro (un leggero motivo visi I fianchi sono marrone chiaro (un leggero disegno visibile del fianco è una qualità). Calzoni marrone scuro. Marrone caldo più uniforme possibile. Remiganti primarie sono marrone scuro fino all’alula. Marrone scuro caldo. Coda marrone scuro caldo, copritrici sottocaudali marrone scuro. Le due timoniere mediane sono più lunghe. Color corno. Color corno.

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ALTRE POSSIBILI COMBINAZIONI DI MUTAZIONI -Agata-Ventre scuro -Opale-Ventre scuro -Agata-Opale -Bruno-Opale -Ino-Codione giallo -Ino-Bruno -Isabella (BrunoxAgata)-Ventre scuro -Bruno-Opale-Ventre scuro

Il Fenotipo. La somma delle mutazioni provoca gli effetti congiunti derivante dalla combinazione (somma) delle mutazioni.

Agata ventre scuro

Allevamento e foto Enea Ciccarelli

©P.v.d.Hooven

Fonte: Albert Zomer -COM

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Opale – Ventre scuro

Allevamento e foto Enea Ciccarelli

Agata - Opale

Allevamento e foto Enea Ciccarelli

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Bruno - Opale

Allevamento e foto Enea Ciccarelli

Ino - Codione giallo

Allevamento e foto Enea Ciccarelli

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Ino codione rosso e Ino codione giallo

Allevamento e foto Enea Ciccarelli

DESCRIZIONI DELLE SOTTOSPECIE Lonchura/ Euodice cantans cantans

Nomi scientifici precedenti: Loxia cantans, Gmelin, 1789, sist. Nat., l (2), p. 859. Euodice cantans, Uroloncha cantani. Distribuzione: Mauritania centrale, Senegal e Gambia versao est sud-est fino al Mali meridioanle, Chad, Burkina Faso, Ghana settentrionale, Nigeria, Camerun settentrionale fino al Sudan meridionale. Sottospecie nominale Lonchura / Euodice cantans orientalis

Nomi scientifici precedenti: Aidemosyne orientalis, Lorenz e Hellmayr, 1901, Ornith. Monatsb., 9, p.39. A idemosyne can tans meridionalis Mearns, 1913. Aidemosyne cantans tavetensis, van Someren, 1921. Distribuzione: estremità orientale dell’Egitto, Sudan orientale, Arabia Saudita sud occidentale, Oman sud occidentale (Dhofar), il Tihamah dello Yemen del nord, Somalia fino al Kenya, Uganda e Tanzania nord orientale. Adulto: Questa razza ha le stesse dimensioni della L. c. cantans ma è più scuro e molto più barrato sulle parti superiori. Dalla groppa alla coda è scuro, quasi nero. I sessi sono simili. I giovani di tutte e tre le razze sono come gli adulti, ma sono notevolmente più appastellati nei colori e più caldi nella colorazione parte superiore dell'adulto. Sono meno macchiati sulla testa e hanno una leggera barriera sul mento, rispetto al debole disegno nell'adulto. Il becco è scuro all'involo, ma si schiarisce gradualmente nelle prime settimane e comincia a comparire la barratura ondulata scura del piumaggio adulto. 410


Lonchura/ Euodice cantans inornata

Ex nome scientifico: Aidemosyne inomata, Mearns 1913, Smiths. Varie Coll., 61 (14), p.3. Questa SSP è stata abbandonata sia da Mackwonh-Praed che da Grant (1955) e Goodwin ( 1982). Tuttavia, in considerazione della propensione a mostrare il rosso sulla coda e sulle copritrici del sopraccoda, vale la pena descriverlo. È simile a L. c. cantans ma ha le copritrici della coda superiore da marrone scuro a molto scuro. Gli individui mostrano una quantità variabile di rosso scuro sui bordi delle copritrici della coda superiore e sui bordi della coda. Non ci sono informazioni su eventuali differenze tra i sessi.

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BECCO DI PIOMBO (Euodice/Lonchura malabarica) TASSONOMIA E IDENTIFICAZIONE Classificato per la prima volta da Linneo nel suo Systema Naturae col nome di Loxia malabarica (sottintendendone quindi una parentela col Crociere nostrano). Il nome scientifico della specie venne scelto in riferimento al suo areale, vale a dire prevalentemente l'India, ai tempi identificata nell'immaginario collettivo con la costa del Malabar, dove avvenivano più frequentemente i rapporti fra occidentali ed indiani. Il Becco di piombo è stato in seguito spostato di volta in volta nei generi Uroloncha ed Aidemosyne, per poi essere riclassificato nel 1943 da Jean Delacour nel genere Lonchura, dove è storicamente rimasto in virtù della somiglianza morfologica con gli appartenente a questo genere, a volte occupando un proprio sottogenere, Euodice, assieme al congenere Becco d'argento, del quale è stato anche considerato una sottospecie col nome di Euodice cantans malabarica. Alcuni autori ne hanno addirittura ipotizzata la derivazione diretta da popolazioni di Becchi d'argento introdotte, accidentalmente o volontariamente, nel subcontinente indiano da mercanti ed esploratori arabi o Portoghesi e naturalizzatisi nei secoli nelle zone dove attualmente la specie è diffusa. Attualmente, si tende a considerare questo uccello, assieme al Becco d'argento, come facente parte di una specie a sé stante nell'ambito del genere Euodice, imparentato con le Munie del genere Lonchura. Nel suo habitat è improbabile che venga confuso con altre specie. In Arabia può essere separato dal Becco d’argento per il suo codione bianco e questa differenza vale anche per i giovani. Il codione bianco nelle osservazioni di campo a distanza è anche l'ovvia distinzione da Passera lagia (Petronia petronia/ brachydactyla) e Trombettiere (Bucanetes githagineus). In India potrebbe essere confuso con il giovane del Passero striato L. striata, ma se l’osservazione permette una comparazione più diretta, si nota facilmente che quest'ultima specie è significativamente più scura.

3a adulto di L. malabarica; 3b giovane di L. malabarica. (Tavola tratta dall’opera “Munias and Mannikins” di Robin Restall)

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DESCRIZIONE

©Alois van Mingeroet

Allevamento e foto© Enea Ciccarelli

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Misura fra i 10,5 e gli 11,5 cm, compresa la coda (circa un terzo della lunghezza totale). Di piccole dimensioni, aspetto snello, bianco e marrone caratterizzato dal becco cuneiforme di colore grigio o grigio-azzurro piuttosto grosso e tozzo; coda lunga dal caratteristico aspetto lanceolato. La colorazione è sabbia chiaro sulle parti superiori; ali e coda nere; groppone bianco; parti inferiori grigio-biancastre o bianco argenteo ad eccezione di una sfumatura giallo senape sui fianchi. Occhio marrone scuro con anello perioculare grigio. Becco grigio chiaro o grigio azzurrognolo. DISTRIBUZIONE ED HABITAT

INDIA

Questa specie va dalla provincia orientale dell’Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Oman, Baluchistan meridionale, Pakistan e Nepal attraverso il subcontinente indiano fino al Bengala orientale e verso la zona secca (Mannar) dello Sri Lanka. Si estende abitualmente dal livello del mare fino ad almeno 2.000 metri. (Baker 1934) lo descrive come il più diffuso di tutti le munia in India..

Fonte: “Estrildid finches of the world” – Derek Goodwin È uccello delle campagne, macchie aride semidesertiche, dei boschi aperti e asciutti, giungla secondaria, bosco aperto. Presente in aree coltivate, negli insediamenti agricoli e dei villaggi. In India è un uccello presente nelle città, villaggi e giardini, mentre in Sri Lanka un uccello presente in aperta campagna BIOLOGIA (Abitudine e comportamento) È un uccello molto socievole, tendenzialmente gregario a formare piccoli stormi anche di 60 o più individui, Passano la maggior parte della giornata al suolo o fra gli steli d'erba, alla ricerca di cibo, tenendosi in contatto col proprio partner e col resto dello stormo con rapidi cinguettii acuti, a volta molto ripetuti. Molto agile e attivo tra steli e ramoscelli. Esegue frequentemente movimenti trasversali della coda quando è attivo o eccitato. Durante la notte, tendono a riunirsi in coppie o piccoli numeri nei vecchi nidi non più utilizzati. Sebbene tenda ad essere sedentario, specialmente nelle aree circostanti fonti d'acqua dolce, questa specie non esita a compiere spostamenti anche di una certa entità nei periodi di particolare scarsità di cibo ed acqua. Il becco di piombo viene parassitato da numerose specie di protozoi, alcune delle quali legate specificamente a questa specie. La stagione riproduttiva varia a seconda della porzione di areale presa in considerazione: ad esempio, i Becchi di piombo nepalesi nidificano alla fine dell'estate, mentre quelli dello Sri Lanka tendono a cominciare la costruzione del nido durante l'inverno. 414


Il maschio appollaiato su un ramo o su un gambo, rivolto in avanti in una posizione abbastanza eretta corteggia la femmina tenendo nel becco uno stelo d'erba o una pagliuzza e saltellandole intorno canta continuamente arruffando nel contempo le penne, per poi appollaiarsi vicino, fino a quando essa segnala la propria disponibilità all'accoppiamento accovacciandosi e spostando la coda di lato. In India nidifica molto spesso in basso tra i cespugli spinosi da una altezza di circa 0, 5 a 3 metri dal suolo. In Sri Lanka spesso nella chioma di un Pino Vite, detto anche pandano (Pandanus Parkinson) che con le sue lunghe foglie spinose offre agli uccelli una certa sicurezza verso la maggior parte dei loro predatori. Per le stesse ragioni ci sono nidificazioni nei rovi bassi, o tra i rametti che formano le strutture di base dei grossi nidi dei rapaci. Non è inusuale che vengano utilizzati vecchi nidi di tessitori, come anche che vengano utilizzati molti altri siti, compresi fori e nicchie negli edifici. Il nido è tondeggiante, fatto di erba e talvolta anche di piccoli ramoscelli, fibre e altri materiali, con il foro di ingresso laterale solitamente a forma di tubo corto. Erba più fine, piume, vegetali ed altri materiali morbidi vengono utilizzati per foderare l’interno. Il nido è costruito in gran parte dalla femmina con il maschio che s'incarica di reperire il materiale: radichette, steli e foglie d'erba, penne, materiale fibroso. Sono stati trovati nidi imperfetti e persino a cielo aperto (Baker) cosa addebitabile più al furto di materiale o di altri danni al nido da parte di altri uccelli piuttosto che per mancanza di abilità da parte dei costruttori. Vengono deposte da 3 a 7 uova biancastre, che vengono covate da ambedue i genitori (che si alternano il giorno, mentre durante la notte stazionano entrambi all'interno del nido). La schiusa, che avviene a circa 13 giorni dalla deposizione. I pullus appena nati hanno la pelle nera e rimangono in silenzio nel nido fino a quando i genitori smettono di scaldarli, cosa che di solito avviene attorno ai 10 giorni allorquando la loro richiesta d’imbeccata si fa più rumorosa. Escono dal nido a circa 21 giorni continuando a sostarvi durante la notte. Cominciano a nutrirsi da soli dopo 6 giorni e dopo altri 16 diventano indipendenti allontanandosi verso nuovi siti. ALIMENTAZIONE Si nutre per lo più a terra, raccogliendo semi caduti da graminacee o altre erbe, molto appetibili riso e miglio coltivati (Henry 1955). Roberts lo annota mentre si nutre dei fiori maschili del mais. È stato anche notato predare piccoli invertebrati: "formiche, coleotteri e altri piccoli insetti" (Ali e Ripley 1974 e Roberts 1992). ALLEVAMENTO IN AMBIENTE CONTROLLATO Molto socievole si riproduce in gabbie medio/grandi alimentati con misto semi per esotici, soprattutto vari tipi di miglio. In grado di allevare i loro piccoli con semi secchi ed ammollati, pastoncino e verdura. STANDARD

Nota: STRUTTURA, COLORE, DISEGNO, PIUMAGGIO, ATTITUDINE E PORTAMENTO, CONDIZIONI: considerandi da valutare in sede di giudizio e che compongono uno standard. Essendo piuttosto simili per i sottogenere appartenenti al genere Lonchura sono riportati tra “REQUISITI 415


GENERALI PER I SOTTOGENERE” è sono in linea di massima puramente indicativi.

DISTRIBUZIONE ESSENZIALE DEI PIGMENTI

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DISTRETTI

TESTA BECCO

NUCA GUANCIA MENTO E PETTO

FIANCHI VENTRE CLOACA E SOTTOCODA

DORSO ALI CODIONE

CODA ZAMPE

PIGMENTI Eumelanina nera concentrata al centro della piuma e feomelanina dispersa nella periferia Melanizzato Entrambe le melanine disperse, con una predominanza di feomelanina Presenza di pigmento da minima a nulla Presenza di pigmento da minima a nulla Disegno formato dal contrasto tra aree prive di pigmento e melanine disperse Presenza di pigmento da minimo a nulla Assenza di pigmenti Entrambe le melanine distribuite, con una predominanza di feomelanina Predominanza di eumelanina nera concentrata Assenza di pigmento Predominanza di eumelanina nera concentrata + lipocromo rosso Leggermente melanizzate

DISEGNO - Stretta striscia sopra l’occhio. - Barre dalla fronte alla parte superiore della groppa. - Leggere strie guancia. - Sottile rigatura dorso e sulla parte bassa della schiena. - Fianchi barrati da strisce sottili. - Bordi sulle copritrici superiori della coda. - Codione ampiamente macchiato.

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Particolare testa, fianchi, codione e coda Fonte: “Manual de Juzgamiento Estrildidos” - F.O.A – C.A.J.-

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DISTRETTI DI VALUTAZIONE DEL DISEGNO

Stretta striscia Sottili barre

Sottile rigatura dorso/schiena inferiore

Leggere strie guancia Macchia groppone e sopraccoda Barratura fianchi Bordi copritrici caudali superiori

Cloaca e sottocoda

Fonte disegno: “Estrildidae 2018” C. Montagno

DIMORFISMO SESSUALE Il maschio di solito ha una testa più grande o più larga della femmina; il sopracciglio del maschio è più chiaro e più ampio; nella femmina la barratura sui fianchi è solitamente più marcata. A volte la base della mandibola inferiore del maschio è azzurra.

419


F

M

Fonte: Allevamento e foto Enea Ciccarelli

Coppia 420


NOMENCLATURE UFFICIALI

CLASSICO (ANCESTRALE)

Definisce i soggetti maschi e femmine, classici.

BRUNO

Definisce i soggetti maschi e femmine, mutati Bruno.

VENTRE SCURO

Definisce i soggetti maschi e femmine, mutati Ventre scuro.

PASTELLO

Definisce i soggetti maschi e femmine, mutati Pastello.

GRIGIO

Definisce i soggetti maschi e femmine, mutati Grigio.

OPALE

Definisce i soggetti maschi e femmine, mutati Opale.

INO

Definisce i soggetti maschi e femmine, mutati Ino.

MUTAZIONI IN STUDIO

Definisce i soggetti, maschi e femmine, in tutte le altre mutazioni in fase di studio non ancora standardizzate.

ANALISI DELLE FORME MUTANTI

ANCESTRALE o CLASSICO

L’Ancestrale (o Classico) è un soggetto con corredo genetico intatto. Nel piumaggio sono espressi i seguenti pigmenti : (EU) eumelanine - (PH) feomelanina - carotenoidi. Sia l’eumelanina che la feomelanina sono presenti sia in forma concentrata che distribuita /dispersa.

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Fonte: “Manual de Juzgamiento Estrildidos” - F.O.A – C.A.J.-

DEFINIZIONE DEL BECCO DI PIOMBO

COLORE E DISEGNO CLASSICO DISTRETTO CRANIO E MASCHERA GUANCE E SOPRACCIGLIA OCCHI BECCO GOLA, PETTO AL DI SOTTO DEL CORPO FIANCHI DORSO E COPRITRICI DELL’ALA REMIGANTI CODIONE SU-CAUDALI (sopraccoda) COPRITRICI SOPRA-CAUDALI CODA COPRITRICI SOTTO-CAUDALI SOTTO-CAUDALI (sottocoda) CALZONE ZAMPE UNGHIE

COLORE Cranio bruno scuro la cui piuma del mezzo è bruna nero ciò che dà una vera impressione di disegno martellato. Bianco con un riflesso grigio. Bruno scuro con un cerchio oculare grigio piombo. Grigio piombo. Bianco crema. Bianco crema. Bruno beige con un disegno trasversale netto. Bruno scuro con un riflesso grigio chiaro. Bruno nerastro. Bianco. Bruno nero. Bianco con i lati esterni bruno nero. Nera. Bianco. Bruno nerastro. Bianco. Color carne. Grigio.

GIOVANI Di colore più chiaro, leggermente più cremoso sotto. Ha la groppa e le copritrici della coda superiore screziate di marrone. Le timoniere centrali sono più corte e leggermente arrotondate.

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Allevamento e foto Enea Ciccarelli

Due giovani: Pastello e Opale Pastello

MUTAZIONI IN STUDIO Nota: Salvo quelle già riportate al momento non si ha notizia di nuovi fenotipi. I PIGMENTI NELLE MUTAZIONI

MUTAZIONE BRUNO

PIGMENTI Eredità: Recessivo legata al sesso

RIDUZIONE DELL EUMELANINA NERA Impedisce il completamento del processo di formazione delle eumelanine, per cui la melanina non raggiunge il colore nero ma attesta sul bruno la sua massima espressione cromatica. - il nero si trasforma in bruno scuro - il grigio si trasforma in bruno chiaro 423


Fonte: Standard COM-OMJ –Réunion des Experts Exotiques – Palaiseau (F) 20/22 mai 2011

VENTRE SCURO

Eredità: Recessiva autosomica

MASSIMA SATURAZIONE E CONCENTRAZIONE DELLA MELANINA NERA -forte aumento su ventre e sottocoda

Fonte: Standard COM-OMJ –Réunion des Experts Exotiques – Palaiseau (F) 20/22 mai 2011

PASTELLO

Eredità: Recessiva autosomica

RIDUZIONE SIA DELLA EUMELANINA CHE DELLA FEOMELANINA (creando come risultato un effetto appastellato del colore) -il nero diventa grigio -il bruno non è modificato visibilmente -il bordo delle piume è più scuro che nel mezzo

GRIGIO

Allevamento e foto: Enea Ciccarelli

Eredità: Recessiva autosomica

RIDUZIONE TOTALE DELLA FEOMELANINA L’EUMELANINA NERA È RINFORZATA

Fonte: Standard COM-OMJ –Réunion des Experts Exotiques – Palaiseau (F) 20/22 mai 2011

424


OPALE

Eredità: recessiva autosomica FORTE RIDUZIONE DELLA MELANINA - L'eumelanina nera diventa grigia - La feomelanina bruna non è più percettibile - Il lato inferiore delle remiganti e delle timoniere è più scuro del lato superiore - A seguito della barratura irregolare della melanina c'è la comparsa di disegni trasversali più scuri nel piumaggio

INO

Allevamento e foto: Enea Ciccarelli

Eredità : recessiva legata al sesso RIDUZIONE COMPLETA DELLA EUMELANINA NERA E DELLA FEOMELANINA BRUNA CAROTENOIDE RESTA VISIBILE

CODIONE SCURO

Eredità : recessiva - autosomica

AUMENTO DELLA MELANINA NEL CODIONE

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POSSIBILI COMBINAZIONI DI MUTAZIONI

- OPALE x PASTELLO - BRUNO x PASTELLO - BRUNO x OPALE

Fenotipo: la somma delle mutazioni provoca gli effetti congiunti derivante dalla combinazione delle mutazioni.

Opale pastello

Allevamento e foto Enea Ciccarelli

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BECCO DI PIOMBO TESTA GRIGIA (Odontospiza caniceps / Lonchura griseocapilla) TASSONOMIA E IDENTIFICAZIONE Il Becco di piombo testa grigia (Odontospiza caniceps DELACOUR, 1943) ha una storia tassonomica piuttosto travagliata: è stato a più riprese classificato sia nel proprio genere monospecifico, Odontospiza (OBERHOLSER, 1905), che nel genere Lonchura, col nome di Lonchura griseicapilla (al fine di evitare casi di omonimia con la già esistente Lonchura caniceps), poi nuovamente mutato in Odontospiza griseicapilla, rivelatosi però sinonimo più recente di Odontospiza caniceps, che è stato perciò ripristinato. Ancora più recentemente, alcuni autori hanno proposto l'ascrizione di questa specie al genere Spermestes assieme alle varie specie di Nonnetta africana, alle quali questi uccelli sembrano piuttosto vicini filogeneticamente, tuttavia le differenze fra essi e le altre specie di Munie sembrano tali da farne generalmente ritenere corretta l'ascrizione ad un genere a sé stante. Il nome scientifico del genere deriva dall'unione delle parole greche ὀδόντος (odontos, "relativo ai denti") e σπιζα (spiza, "fringuello), col significato di "fringuello dentato" in riferimento alla conformazione del becco, mentre il nome della specie deriva dall'unione delle parole latine canus ("grigio") col suffisso -ceps ("testa"), col significato quindi di "dalla testa grigia", in riferimento alla livrea di questi uccelli. Simile nelle dimensioni al Becco d’argento l’adulto difficilmente può essere confuso con altre specie, gli immaturi probabilmente possono essere confusi con gli esemplari pari età del Becco d’argento dai quali si distinguono immediatamente in virtù del groppone bianco e non nero, questo in particolare evidenza quando prende il volo.

4a adulto di L. griseicapilla; 4b giovane di L. griseicapilla. (Tavola tratta dall’opera “Munias and Mannikins” di Robin Restall)

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DESCRIZIONE

Foto Enea Ciccarelli e Stefano Giannetti

Fonte: allevamento Enea Ciccarelli

Misura fino a 12 centimetri circa di lunghezza. Si tratta di un uccello tarchiato con testa grigia tempestata di puntini bianchi, che gli conferisce il caratteristico effetto perlato su guance e fronte. Munito di un forte becco tozzo e conico, che mostra una caratteristica protuberanza verso la metà della porzione superiore alla quale la specie deve il proprio nome scientifico. Corpo bruno-grigiastro caldo, ali e coda in parte nere, groppone bianco. Il becco è grigio-nerastro, le zampe sono di color carnicino-grigiastro.

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DISTRIBUZIONE ED HABITAT

Kenia

Africa orientale, dall’Etiopia meridionale intorno al Lago Turkasana ed al Sudan sud-orientale, ad est e sud-est del Lago Vittoria, attraverso il Kenia ed il Burundi fino alla Tanzania sttentrionale.

Zaire Tanzania Zambia

Fonte: “Estrildid finches of the world” – Derek Goodwin Monotipico. Localmente comune, vive in praterie secche con cespugli ed aree aperte con acacie e macchie spinose, occasionalmente ai margini delle zone coltivate, mai lontano dall’acqua. BIOLOGIA (Abitudine e comportamento) Gregario e socievole si trova in piccoli stormi che spesso, nelle zone di sovrapposizione degli areali, comprendono anche esemplari di Becco di argento. Si nutre di una grande varietà di semi di piante erbacee ma anche di piccole quantità di insetti, specialmente durante lo svezzamento dei nidiacei. Generalmente stanziale, ma quando non si riproduce vaga ampiamente ed in modo casuale, influenzato dalle condizioni meteorologiche e dalla mutevole disponibilità di fonti d’acqua nel suo areale. In gruppi poco numerosi, durante la stagione secca, è di passo fino all’estremità sud orientale del Sudan. Negli spostamenti e nei repentini cambi di direzione le trasmissioni delle informazioni tra i membri del gruppo avvengono con chiamate di contatto consistenti in trilli acuti o deboli più o meno prolungati. Durante il giorno essi passano la maggior parte del tempo al suolo o fra gli steli d'erba alla ricerca di cibo, mentre durante la notte cercano riparo fra i rami degli alberi. L'evento riproduttivo è concentrato nei periodi immediatamente successivi a quelli piovosi, in maniera tale da assicurare ai nascituri una maggior quantità di cibo. Il corteggiamento è stato descritto per la prima volta da Guttinger (1970) e con maggiori dettagli da Baptista (1979). Il maschio, tiene una pagliuzza per un'estremità, nel volare verso la femmina lascia cadere il filo d’erba, poi piegando la testa e la coda inizia a cantare. Mentre canta esegue un allungamento delle zampe, una sorta di inchino invertito. La femmina, con un tremito della coda, palesa la propria disponibilità. Il nido di grosse dimensioni, situato tra i rami degli alberi, è costruito grossolanamente con steli, fibre di palma, piume, peli e lanugini. Ha una forma piuttosto sferica ed un caratteristico tunnel d'entrata

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alquanto lungo. Al suo interno la femmina depone da 3 a 6 uova. Di giorno sono covate a turno, di notte entrambi i genitori sostano all’interno del nido. La schiusa è a 14 giorni. I giovani appena nati sono di colorito rosa, i segni del palato sono complessi e cambiano leggermente man mano che l'uccellino cresce (Baptista in lit.). I nidiacei quando chiedono l'imbeccata, girano la testa di lato ma non la spostano da un lato all'altro come fanno la maggior parte dei giovani estrildidi (Immelmann et al.). Vengono accuditi da ambedue i genitori per circa tre settimane, dopodiché, sebbene siano in grado d'involarsi, non essendo del tutto indipendenti, tendono a rimanere nei pressi del nido, tornandovi a riposare durante la notte. A 24/28 giorni sono indipendenti e circa due settimane dopo si allontanano definitivamente.

ALIMENTAZIONE Si nutre di piccoli semi di graminacee, sia di coltura che di erbe infestanti, privilegiando quelli ancora immaturi che costituiscono la maggior parte della sua dieta. La dieta viene integrata con altro cibo di origine vegetale, come germogli, bacche e frutta. In fase di allevamento fa uso anche di piccoli invertebrati. ALLEVAMENTO IN AMBIENTE CONTROLLATO Questa specie si riproduce anche in piccole gabbie, ma raramente alleva la propria prole. Tendono a diventare piuttosto letargici per cui è bene disporre gli accessori: posatoi, mangiatoie e beverini, distanti gli uni dagli altri in modo da obbligare i soggetti al massimo del volo. L’alimentazione è quella tipica degli estrildidi, costituita da un misto per esotici, sia secco che ammollato, semi germinati, un pastone morbido ed in presenza di nidiacei larve della farina e pinkis. Bene mettere a disposizione del grit e sali minerali. STANDARD

Nota: STRUTTURA, COLORE, DISEGNO, PIUMAGGIO, ATTITUDINE E PORTAMENTO, CONDIZIONI: considerandi da valutare in sede di giudizio e che compongono uno standard. Essendo piuttosto simili per i sottogenere appartenenti al genere Lonchura sono riportati tra “REQUISITI GENERALI PER I SOTTOGENERE” è sono in linea di massima puramente indicativi.

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DISTRIBUZIONE ESSENZIALE DEI PIGMENTI

Grafico: Norberto A. Nadal

DISTRETTI

FRONTE

GUANCIA E MENTO NUCA

BECCO PETTO

FIANCHI VENTRE

PIGMENTI Eumelanina nera ditribuita/dispersa, in contrasto con il disegno creato dalle aree pigmentate da eumelanina nera concentrata Eumelanina nera distribuita/dispersa, in contrasto con il disegno creato da aree depigmentate e aree pigmentate da eumelanina nera concentrata Eumelanina nera distribuita/dispersa Mandibola superiore: fortemente melanizzata Mandibola inferiore: leggermente melanizzata Predominanza di feomelanina ossidata distribuita/dispersa Presenza di feomelanina distribuita/dispersa non ossidata come nel petto Presenza di feomelanina distribuita/dispersa non così ossidata come nel petto

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DORSO ALI CODIONE SOTTOCODA CODA ZAMPE

Eumelanina + feomelanina, distribuita/dispersa, con predominanza di feomelanina Eumelanina + feomelanina, concentrata, con predominanza di eumelanina nera Assenza di pigmento Leggera presenza di feomelanina distribuita/dispersa Predominanza di eumelanina nera concentrata Fortemente melanizzate

DISEGNO - Redini. - Fronte, guance, mento e parte superiore gola con un finissimo disegno maculato. - Bordi sulle copritrici mediane secondarie superiori e grandi copritrici secondarie. - Sopraccoda e codione ampiamente macchiati. - Coda con macchie bianche al vertice delle due timoniere esterne. - Stacco petto parte inferiore ventre, sfumato. DISTRETTI DI VALUTAZIONE DEL DISEGNO

Disegno maculato Redini (lores)

Bordi copritrici

Stacco golapetto Macchia sopraccoda e codione Stacco petto ventre inferiore (sfumato)

Cloaca e sottocoda

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Timoniere esterne segnate


Fonte disegno: “Estrildidae 2018” C. Montagno

Particolari nel disegno della testa e del codione Fonte: “ Manual de Juzgamiento Estrildidos” – F.O.A – C.A.J. -

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DIMORFISMO SESSUALE I sessi sono simili.

Foto: Enea Ciccarelli e Stefano Giannetti

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Coppia - Fonte: Allevamento Enea Ciccarelli NOMENCLATURE UFFICIALI

CLASSICO (ANCESTRALE)

Definisce i soggetti maschi e femmine, classici.

MUTAZIONI IN STUDIO

Definisce i soggetti, maschi e femmine, in tutte le altre mutazioni in fase di studio non ancora standardizzate.

- Rosso bruno - Grigio - Rosso Grigio

In studio presso alcuni esperti del Belgio (Marie-Christine Lefévre)

Anche nei ceppi domestici di questa specie si sono ottenute e fissate diverse varianti cromatiche traslate dal Passero del Giappone, ad opera di allevatori Belgi. (Fonte: Marie Christine Lefévre) Nota: Le mutazioni conosciute sono la bruno (sesso legata), la topazio (recessiva) e l’opale (recessiva). (E. Ciccarelli). La loro scarsa diffusione e conoscenza non consente per ora una trattazione particolareggiata. Purtroppo manca qualsiasi supporto tecnico e fotografico. ANALISI DELLE FORME MUTANTI

ANCESTRALE o CLASSICO

L’Ancestrale (o Classico) è un soggetto con corredo genetico intatto. Nel piumaggio sono espressi i seguenti pigmenti : (EU) eumelanine - (PH) feomelanina - carotenoidi. Sia l’eumelanina che la feomelanina sono presenti sia in forma concentrata che distribuita /dispersa.

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DEFINIZIONE DEL BECCO DI PIOMBO TESTA GRIGIA

COLORE E DISEGNO FORMA NOMINALE DISTRETTO FRONTE E CRANIO NUCA E COLLO MENTO E GOLA GUANCE PETTO, VENTRE E AL DI SOTTO DEL CORPO FIANCHI DORSO ED ALI REMIGANTI CODIONE E COPRITRICI SOPRACCODA CODA E COPRITRICI SOTTOCODA BECCO ZAMPE UNGHIE OCCHI E CERCHIO OCULARE

COLORE Grigio chiaro con un disegno minimo martellato nero. Grigio chiaro. grigio chiaro punteggiato di piccoli puntini bianchi. Grigio chiaro con piccoli puntini bianchi: le redini sono grigio scuro. Petto rosso-marrone con riflessi rosa, ventre marrone chiaro con una modifica di color crema alla zona anale. Marrone caldo uniforme. Bruno rossastro con riflessi rosa.. Remiganti primarie marrone scuro che va verso il colore quasi nero. Bianco crema. Le timoniere esterne nere sono completate con un orlo color crema; le copritrici sottocoda sono crema. Grigio scuro, mandibola inferiore grigio blu.. Grigio scuro. Nere. Marrone scuro con un anello perioculare grigio chiaro.

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GIOVANI Di colore più chiaro, generalmente grigio-sabbia sulla testa e sulla faccia, non presenta le macchiette bianche su faccia, mento e gola. Mantello e dorso marrone chiaro; groppone e le copritrici della coda superiore color crema-sabbia; terziarie orlate giallo senape, parti inferiori giallo senape chiaro; becco più scuro rispetto all’adulto. MUTAZIONI IN STUDIO E LE VARIANTI CROMATICHE ROSSO-BRUNO

(MCL)

COLORE E DISEGNO DISTRETTO FRONTE E CRANIO NUCA E COLLO MENTO E GOLA GUANCE PETTO VENTRE E AL DI SOTTO DEL CORPO FIANCHI DORSO ED ALI REMIGANTI CODIONE E COPRITRICI SOPRACCODA CODA E COPRITRICI SOTTOCODA BECCO ZAMPE UNGHIE OCCHI E CERCHIO OCULARE

COLORE Marrone beige con un disegno martellato marrone. Beige uniforme, il disegno non è più presente. Beige marrone punteggiato/picchiettato di piccoli puntini bianchi. Marrone beige con piccoli puntini bianchi: le redini sono marrone chiaro. Marrone scuro Marrone caldo con la modifica del colore a bianco cremoso alla zona anale. Marrone caldo uniforme. Marrone rossastro caldo. Remiganti primarie marrone. Crema. Le timoniere esterne marrone scuro, terminano con un orlo color crema; le copritrici sottocoda sono crema. Colore cono. Marrone. Marone. Marrone.

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GRIGIO

(MCL)

COLORE E DISEGNO DISTRETTO FRONTE E CRANIO NUCA E COLLO MENTO E GOLA GUANCE PETTO, VENTRE E AL DI SOTTO DEL CORPO FIANCHI DORSO ED ALI REMIGANTI CODIONE E COPRITRICI SOPRACCODA CODA E COPRITRICI SOTTOCODA BECCO ZAMPE UNGHIE OCCHI E CERCHIO OCULARE

COLORE Grigio con un esiguo disegno. Nero grigio, manca il disegno martellato. Grigio punteggiato/cosparso di piccoli puntini bianchi. Grigio punteggiato di piccoli puntini bianchi. Petto grigio chiaro tendente (che va più chiaro verso il) al bianco. Grigio argento. Grigio beige. Remiganti primarie grigio nero. Bianco crema. Grigio scuro; le copritrici del sottocoda sono bianche. Grigio nero, mandibola inferiore grigio blu.. Grigio. Grigio nere. Marrone scuro con un anello perioculare grigio chiaro.

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ROSSO-GRIGIO

(MCL)

COLORE E DISEGNO DISTRETTO FRONTE E CRANIO NUCA E COLLO MENTO E GOLA GUANCE PETTO, VENTRE E AL DI SOTTO DEL CORPO FIANCHI DORSO E COPRITRICI ALARI REMIGANTI CODIONE E COPRITRICI SOPRACCODA CODA E COPRITRICI SOTTOCODA BECCO ZAMPE UNGHIE OCCHI E CERCHIO OCULARE

COLORE Grigio chiaro con un disegno minimo martellato sulla fronte. Bianco crema fino al mantello manca il disegno martellato. Beige scuro cosparso con piccoli puntini bianchi. Beige scuro cosparso con piccoli puntini bianchi. Petto grigio chiaro che va verso il colore bianco chiaro fino alla zona anale. Crema uniforme. Bianco crema. Remiganti primarie beige scuro con riflessi rossi. Bianco. Beige scuro; le copritrici del sottocoda sono bianche fino alla regione anale. Color corno, mandibola inferiore beige. Color carne. Color carne. Marrone con un anello perioculare beige chiaro.

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BIBLIOGRAFIA

- Estrildid finches of the world, Oxford University Press - Derek Goodwin (1982) – - Estrildidos Australianos, Oceànicos y Asiaticos - .Antonio Javier Sanz (2018) – - Finches & Sparrows, Peter Clement, Alan Harris and John Davis (1993) –Cristopher Helm, A & B Black, London. - Munias and Mannikins - Robin Restall (1996) – Pica press, East Sussex - Gli Estrildidi Vol. 1, Edizioni F.O.I. - S. Lucarini, E. De Flaviis, A. De Angelis (1995) - Estrildidae, F.O.I. - Carmelo Montagno (2018) - Henk’s Lonchura Pagina - N.B.v.V. Netherlands - Birds of the world – Les Beletsky & a team - Finches and soft-billed birds by Henry Bates and Robert Busenbark - Manual de juzgamiento Estrildidos – F.O.A. – C.A.J. Argentina - Magazine club JMC (2020) Contactblad -4 (NL) - Standard OMJ/COM (2011) - Palaiseau-Francia



RINGRAZIAMENTI Per la collaborazione e per aver messo gratuitamente a disposizione il loro prezioso materiale fotografico: - Alex Solbiati –Italia - Antonio Sanz Bonacho – Spagna - Aviariosanzbonacho.com - Alois van Mingeroet – België - A.O.B. Belgio - Alain Gleizes - Commission photos de l' UOF e COM France - Avizoon da Internet - Barraimaging.com.au Fonte Internet - Commission photos de l' UOF e COM France – M. Sylvain Chartier, Christian Chalandar, Guy Doumergue, Philippe Rocher - C. Hofmann & C. Mettke - Christian Chalandar - Francia - Dhendy Ari Andy magazine club JMC Contactblad 2020-4 –NL - Enea Ciccarelli - Italia - Enea Ciccarelli - Allevamento Enrico Finocchietti- Italia - Enea Ciccarelli – Allevamento olandese - Enea Ciccarelli e Claudio Durando – Italia - E.Ciccarelli E. Finocchietti C. Durando - Italia - Emilio De Flaviis – Italia - Foto Grandapa@50 – Fonte Pinteres.it - Foto 1585987415834 Cappuccino testagrigia Fonte Facebook da internet - Geogg.Jones2013 Fonte Internet (barraimaging,com.au) - Guy Doumergue - Francia - Henk de Vos – NBvV Netherlands - C. Hofmann & C. Mettke - Gallery Munias & Mannikin - L.Pagliei Fonte Internet - Martin Pineda – Argentina - Mehd Malaouateate photografy Fonte Alex Solbiati - Norberto Alejandro Nadal – Argentina - N.U photografy Fonte Alex Solbiati - Oiseaux .net Fonte Internet - Peter v.d Hoowen NBvV Netherlands - Fonte Henk’s Lonchura Pagina - Piet OnderdeLinden – fonte Albet Zoomer - Philippe Rocher - Francia - R.A.O.B. Belgio - Roy Beckam da Internet - Stefano Giannetti - Italia - Stefano Giannetti - allevamento Alex Solbiati – Italia - Stefano Giannetti – Allevamento Franco De Cicco – Allevamento Carlo Fionda - Italia - Stefano Giannetti -Manual de juzgamenti estrildidos FOA-CAJ - Stephan Lorenz- fonte eBird - Sylvain Chartier - Tony Pellisser - See more of estrildidi on Facebook - Tomasz - tm.idea@interia.pl – Polonia - Fatima Scarpa per l’adattamento grafico


Il nostro ringraziamento va anche agli autori delle foto dei quali non siamo riusciti a conoscerne il nome.

Nota editoriale: Il presente lavoro è stato eseguito in piena autonomia da Alessandro Paparella con la revisione di Sergio Lucarini, i grafici di Norberto Alejandro Nadal e l’archivio fotografico di Henk de Vos. Gli autori si riservano tutti i diritti per l'eventuale pubblicazione, in qualsiasi lingua. Quest'opera non può essere fotocopiata in tutto o in parte senza la specifica autorizzazione scritta degli autori.

Edizione marzo 2022

ELFOSERVICE di Michele Procida Bellizzi – Salerno (Italia)


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