BLOODSHOT REBORN vol. 2 - Preview

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BLOODSHOT ERA LA PERFETTA ARMA VIVENTE,

un’indistruttibile macchina di morte imbottita di naniti dall’organizzazione paramilitare Spirito Nascente, e manipolata per eseguire i loro ordini. Finalmente, Bloodshot è riuscito a sfuggire al loro controllo e a diventare un eroe. Si è persino innamorato della Geomante Kay McHenry, ma durante una cruenta battaglia, la ragazza è morta tra le sue braccia. Come sua ultima azione, Kay ha strappato via i naniti dal corpo di Bloodshot, donandogli un’ultima possibilità di avere una vita normale. Sebbene si sia trasferito in Colorado e si faccia chiamare Ray Garrison, Bloodshot non riesce a perdonarsi per il suo violento passato. Ray ha sprecato la sua seconda chance di una vita normale annegando nella droga e nell’alcol. Ma dopo aver sentito la notizia di una serie di omicidi di massa perpetrati da uomini armati che somigliano a Bloodshot, Ray si sente responsabile e inizia a dare la caccia agli attentatori. Scopre presto che il solo modo per fermare gli impostori è ucciderli e riassorbire i loro naniti... trasformandosi lentamente di nuovo nel mostro che era un tempo. Per tutto il suo viaggio, visioni demoniache di Kay e di una versione cartoonesca di Bloodshot lo hanno perseguitato. Incerto se essi siano reali o se stia impazzendo, Ray ha reagito, e si è apparentemente sbarazzato delle allucinazioni...


PART 1

JEFF LEMIRE BUTCH GUICE DAVID BARON



“quindi… fammi capire bene… ci sono ancora altre quattro persone contaminate da quei… come li hai chiamati?” “naniti.”

“giusto, quei piccoli cosi robotici che una volta erano dentro di te, e adesso si stanno diffondendo, rendendo malvagie le persone.”

quiiiii, micio micio…

“sì, in sintesi è così.”

“e come pensi di trovarli? sai chi sono queste persone contaminate?”

“non di preciso, ma in qualche modo riesco a percepirle… è una specie di istinto, che permette ai miei naniti di rintracciare gli altri naniti.

“tutto quello che so è che sono ancora là fuori, e che devo fermarli prima che accada un’altra broomfield.”


è stato orribile, quello che è successo… quella sparatoria a broomfield.

sì, lo so.

tutta quella gente nel cinema… mikey avrebbe fatto qualcosa del genere, se io non lo avessi…

sì, il tuo ragazzo era contaminato dagli stessi naniti degli altri e stava impazzendo.

e non iniziare a sentirti in colpa per lui. non pensarci nemmeno.


quel fascicolo che mi hai fatto leggere. il tuo file militare.

allora… vuoi che te lo dica o no?

cioè, metà della roba che c’era dentro non l’ho capita, ma… non vuoi almeno sapere chi eri?

dirmi cosa?

no, non adesso.

be’, allora quando? non lo so.

allora perché diavolo me l’hai fatto leggere ieri sera?

suppongo perché volevo che qualcuno lo sapesse… che qualcuno sapesse chi ero. per ora, questo mi basta.


non ti capisco proprio.

però, abbiamo fame, oggi!

sono i naniti. hanno bisogno di proteine.

benvenuta nel club.

uh, mi scusi…

sì, bello?

vorrei un’altra bistecca speciale.

come fai a mangiare così?

disgustoso.

immagino. quello non lo finisci?


UN’AUTOSTRADA DEL COLORADO.

so già che mi pentirò di averlo sottolineato, agente hoyt, ma lei è insolitamente silenzioso oggi.

non starà tenendo il muso perché ho insistito per guidare io, invece di salire a bordo di quella sua succhia-benzina, vero?

no, io… uh… senti, festival. sono stato un po’ brusco con te. mi dispiace. è solo che non sono abituato a seguire i consigli di qualcun altro, tutto qui.

okay, adesso mi fa davvero paura. cosa diavolo le succede?

niente.

non diciamo cazzate, hoyt.

ho letto il tuo file. oh.

quello che ti è successo da piccola. i tuoi genitori uccisi in quel modo… sotto i tuoi occhi. è orribile, festival. mi dispiace.


mi risparmi queste stronzate.

cosa?

pensavo che lei avesse soltanto le sue cose, ma ora ho capito. è tutta la mattina che lei mi vede come una dannatissima vittima. be’, io non sono una vittima, quindi ci dia un taglio, hoyt, dannazione.

okay. okay, chiedo scusa.

le vittime erano i miei genitori. io… be’, per me fu diverso.

e questo cosa dovrebbe significare?

io… quella cosa che mi ha visto fare… il modo in cui esamino la scena di un crimine. è quasi come se potessi vedere cosa è successo. e a volte riesco a vedere anche cosa succederà.

cosa? vuoi dire che hai delle visioni o qualcosa del genere? qualcosa del genere, esatto.

cazzate.


mi sembra solo un gran piagnisteo. sai com’è che lo chiamano, festival? senso di colpa del sopravvissuto. soltanto stronzate.

pensi quel che vuole, hoyt. ma io vidi quello che sarebbe successo ai miei genitori la sera prima della tragedia. ed ebbi troppa paura per avvertirli.

così va meglio.

non c’è di che.

allora… ammettendo che questa tua intuizione magica sia vera, cosa ti sta dicendo ora?

dice che questo caso diventerà molto più oscuro prima che si possa fare luce. dice anche che odio andare in giro in auto in attesa che capiti qualcosa di terribile al solo scopo di trovare un’altra traccia.

e dice che tanto varrebbe fare qualcosa di utile mentre aspettiamo.

hai detto che non vuoi che ti guardi come una vittima. allora smettila di comportarti come una stronzetta frignante.


…buurp!

quindi ora andrai a caccia del prossimo?

incantevole. sì.

sono stati i naniti.

sì, certo.

e io allora?

ne abbiamo già parlato, piccola.

non chiamarmi così. mi chiamo magic.

forse non devi per forza stare da solo, ray. smettila. sei troppo giovane e… ho vent’anni.

magic.

senti, lo sai che non puoi venire con me. è qualcosa che devo fare da solo.

non ha importanza. ti senti sola e hai paura, ma io non sono un bene per te. credimi.


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