A ogni sovrappeso la soluzione

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fra loro e il rimedio non può essere la solita dieta uguale per tutti. Un percorso dimagrande efficace deve essere personalizzato. Ecco come scoprire le vere cause del sovrapppeso e trovare i rimedi più adatti per le varie situazioni: • il grasso addominale, • il metabolismo lento, • la ritenzione idrica, • l’eccesso di colesterolo, • il fegato grasso, • la glicemia elevata, • l’intestino pigro, • le intolleranze alimentari, • i farmaci che fanno ingrassare, • gli attacchi di fame nervosa.

RIZA

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A OGNI SOVRAPPESO LA SUA SOLUZIONE GABRIELE GUERINI ROCCO

Si ingrassa per ragioni molto diverse

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A OGNI SOVRAPPESO LA SUA SOLUZIONE

GABRIELE GUERINI ROCCO

A OGNI SOVRAPPESO LA SUA SOLUZIONE Scopri qual è il programma dimagrante su misura per te in base al tuo metabolismo

RIZA

01/07/13 16:05



GABRIELE GUERINI ROCCO

A OGNI SOVRAPPESO LA SUA SOLUZIONE Scopri qual è il programma dimagrante su misura per te in base al tuo metabolismo

RIZA


A ogni sovrappeso la sua soluzione Testi: Gabriele Guerini Rocco Editing: Giuseppe Maffeis Progetto grafico e copertina: Roberta Marcante Illustrazione: Alberto Ruggieri © 2013 Edizioni Riza S.p.A. via Luigi Anelli, 1 - 20122 Milano - www.riza.it Tutti i diritti riservati. Questo libro è protetto da copyright ©. Nessuna parte di esso può essere riprodotta, contenuta in un sistema di recupero o trasmessa in ogni forma e con ogni mezzo elettronico, meccanico, di fotocopia, incisione o altrimenti senza il permesso scritto dell’editore.

Gabriele Guerini Rocco medico omeopata, esperto di alimentazione, esercita presso il Centro Riza di Dimagrimento Olistico a Milano. Ha scritto Principi di Omeopatia (La Grande Enciclopedia di Repubblica e L’Espresso, 2006), Le erbe per sciogliere i grassi (Riza 2009), Gli integratori che fanno perdere peso (Riza 2009), Il dimagrimento psicosomatico (Riza 2012), Perché non dimagrisco? (Riza 2012), Dimagrire con l’omeopatia (Riza 2013). Collabora con le riviste: Riza psicosomatica, Dimagrire e Salute Naturale.


Indice Introduzione

Le tante cause del sovrappeso e le soluzioni

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Capitolo I

Sovrappeso e grasso addominale

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Capitolo II

Sovrappeso e metabolismo lento

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Capitolo III

Sovrappeso e ritenzione idrica

45

Capitolo IV

Sovrappeso e colesterolo alto

63

Capitolo V

Sovrappeso e fegato grasso

77

Capitolo VI

Sovrappeso e glicemia alta

91

Capitolo VII

Sovrappeso e intestino pigro

105

Capitolo VIII

Sovrappeso e intolleranze

121

Capitolo IX

Sovrappeso da farmaci

137

Capitolo X

Sovrappeso e attacchi di fame

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Introduzione

Le tante cause del sovrappeso e le soluzioni Q

uesto libro parte da un presupposto di cui non si tiene conto a sufficienza quando si parla di dimagrimento: non esiste “il sovrappeso” come problema generale in assoluto, ma esistono “i sovrappesi”, cioè le varie e diverse problematiche individuali. Con ciò intendiamo dire che nel nostro approccio, che si basa sulla visione olistica e psicosomatica, non combattiamo il sovrappeso in sé, ma cerchiamo di prenderci cura delle persone. Infatti, la condizione di sovrappeso “si incarna” nella vita di molte persone, attraverso dinamiche diverse, storie diverse, motivi diversi. Le persone in sovrappeso soffrono di disagi diversi le une dalle altre: chi ha la pancia gonfia, chi la ritenzione idrica, chi la stanchezza, chi la pigrizia dell’intestino, chi la fame compulsiva. Sempre di sovrappeso si tratta, ma con sfumature che variano molto, soggettivamente, da persona a persona. Questo determina una netta differenza tra l’approccio olistico-psicosomatico e quello invece dietologico o medico classico, che è centrato a combattere il sovrappeso in quanto tale, a buttare giù i chili in eccesso, 7


Introduzione

ad abbattere la quantità di calorie della dieta, tenendo in assai scarsa considerazione il contesto entro cui tutto ciò avviene, cioè la vita di una persona e soprattutto la sua psiche. Con questa premessa, c’è quindi da sottolineare subito un importante risvolto pratico del nostro modo di dimagrire, che è quello di fugare la molto diffusa illusione che ci sia una soluzione al sovrappeso automaticamente valida per tutti. Non è così. Poiché esistono tanti tipi diversi di sovrappeso, significa che occorre prima di tutto comprendere come si è “incarnato” il sovrappeso, in che modo è successo, quali sono i disagi che provocano maggiori fastidi e così via. Inoltre, poiché appunto la psiche è spesso coinvolta in queste dinamiche, in tali casi occorrerà indagare il possibile “senso” del sovrappeso: che bisogni (emotivi, per esempio) si celano dietro di esso, che cosa impedisce di fare... Pertanto chi è in sovrappeso può riuscire a dimagrire, e soprattutto a farlo in modo duraturo, nella misura in cui riesce a iniziare a occuparsi di sé, a conoscersi, cioè a capire cosa rappresenta il sovrappeso nella sua vita, in che modo si è venuto a instaurare e che cosa esso gli sta “chiedendo”, oltre a una certa revisione dello stile alimentare. In questo libro quindi cerchiamo, nell’ambito di un tema molto comune e dibattuto qual è il sovrappeso, di individuare come esso si differenzi nettamente da un caso all’altro. Nello studio delle diversità personali, però, si finisce con l’accorgersi che esistono in realtà aspetti che accomunano più individui. In pratica, nonostante esistano teoricamente tanti tipi di sovrappeso quante sono le persone che hanno questo problema, ci sono però molti aspetti che sono comuni a più soggetti. Questi aspetti comuni possono riguardare, per esempio, la predisposizione al sovrappeso, il modo di rapportarsi al cibo o i disagi percepiti e lamentati. La tendenza a voler raggruppare e codificare tali aspetti comuni è molto antica e condivisa anche da filosofie, medicine 8


Le tante cause del sovrappeso e le soluzioni

o culture molto diverse fra loro (si pensi alle costituzioni omeopatiche, alle costituzioni della medicina ayurvedica, ai temperamenti ippocratici e così via). In questo libro ci dedicheremo a descrivere le varie tipologie di sovrappeso, in particolare esaminando i problemi più comuni che sono all’origine del problema e quindi gli ostacoli più difficili da superare nella via verso il dimagrimento: l’accumulo di grasso addominale, la ritenzione idrica, l’incremento dei grassi nel sangue o della glicemia e così via. Si tratta di un approccio efficace perché consente a ogni persona di differenziare il proprio percorso dimagrante in base alle proprie reali esigenze, soprattutto per quanto riguarda le scelte alimentari e l’orientamento verso i rimedi naturali più appropriati. A chiusura di ogni capitolo, per ciascuna tipologia di sovrappeso riportiamo anche una breve spiegazione sugli eventuali sintomi psicosomatici che la possono caratterizzare. Anche questo libro sul dimagrimento, come i precedenti pubblicati dalle Edizioni Riza, nasce in seno a quella che può essere considerata la prima scuola di Medicina psicosomatica in Italia (l’Istituto Riza). Continuando sulla traccia di quanto scritto nei libri precedenti, vogliamo anche in questo volume sottolineare l’importanza delle tematiche psicologiche nel campo del sovrappeso e del dimagrimento. È necessario ribadire che per dimagrire nella maggior parte dei casi non serve un programma alimentare molto restrittivo; quando si ingrassa c’è un forte coinvolgimento della psiche, che non dovrebbe mai essere dimenticato. Negarlo sarebbe come ritenere che la metà oscura della luna non esiste, solo perché non la vediamo.

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Capitolo I

Sovrappeso e grasso addominale I depositi adiposi che si formano nel corpo sono di varia natura; ecco come si misura la massa grassa e come si valuta se è in eccesso; gli errori da evitare e le strategie utili per “sciogliere” i cuscinetti addominali con un’alimentazione equilibrata e i rimedi naturali bruciagrassi.

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Capitolo I

LE CARATTERISTICHE DEL TESSUTO ADIPOSO

I

niziamo parlando dei depositi addominali di grasso, poiché si tratta del tipo di sovrappeso più frequente. Infatti, nella stragrande maggioranza dei casi esso è dovuto all’aumento della massa grassa, ossia del tessuto adiposo. È questo cioè che si può definire il vero e proprio “ingrassamento”, che si manifesta con aumento della rotondità della pancia (soprattutto nel maschio e nella donna in menopausa) o di fianchi e cosce (nella donna) e che richiede quindi un intervento di “dimagrimento”, ossia di riduzione dei grassi. Anche nel caso che siano presenti ritenzione idrica, aumento del colesterolo e intestino pigro, se la forma del corpo è cambiata, è gonfia, se il peso è lievitato, alla radice c’è quasi sempre l’aumento della massa grassa. A volte la massa grassa è alta anche in condizioni di peso normale e quando il BMI (indice di massa corporea, calcolato con una semplice formula matematica) è in regola. Questo è il caso di molte persone normopeso che avvertono gonfiore alla pancia associato spesso a un calo di energie. In questo capitolo impareremo quindi a conoscere meglio le caratteristiche del tessuto adiposo e in particolare vedremo come esso è strettamente in relazione non solo con un certo stile alimentare, ma anche con il nostro cervello. Ridurre la percentuale di grassi, quindi, non è solo una questione di alimentazione e attività fisica. Infatti nella zona dentro e attorno alla pancia, si possono “depositare” anche certe emozioni che si “mandano giù” e che si fa fatica a tirare fuori. In secondo luogo, impareremo a riconoscere quali sono i segnali tipici di una elevata massa grassa e descriveremo le principali strategie naturali per abbassarla. Purtroppo, se il grasso in eccesso persiste da molto tempo (più di 6-12 mesi) lo smaltimento sarà un po’ più lento. Ma non è mai troppo tardi per intervenire, poiché, come vedremo, l’abbassamento del grasso in eccesso ha effet12


Sovrappeso e grasso addominale

ti positivi anche sulla salute in generale oltre che sul peso corporeo. Vedremo però che non sono le diete restrittive il metodo ideale per ridurlo. In considerazione del ruolo centrale della massa grassa in tutti i tipi di sovrappeso (e tanto più nell’obesità), le informazioni contenute in questo capitolo sono quindi basilari per intraprendere ogni tipo di strategia di dimagrimento.

Esistono due tipi di grasso Nel nostro organismo si trovano due tipi di tessuto grasso (o tessuto adiposo): il grasso bianco e il grasso bruno. Nell’adulto, il 90% del grasso corporeo è rappresentato da grasso bianco e solo il restante 10% da grasso bruno. Le cellule del grasso bianco (adipociti o cellule adipose) sono piuttosto voluminose e, come vedremo, si trovano soprattutto nel tessuto sottocutaneo e attorno ai visceri. Ciascun adipocita contiene una singola grande goccia di grasso e immagazzina energia prevalentemente sotto forma di trigliceridi. Il numero di cellule adipose sottocutanee a livello addominale è determinato geneticamente e non cambia nel corso della vita. Ciò che cambia, quindi è solo il volume delle singole cellule. L’aumento della massa grassa nella pancia corrisponde quindi a un aumento non del numero totale di adipociti ma del volume dei singoli adipociti. A livello dei fianchi e dei glutei, invece, può avvenire anche un aumento di numero degli adipociti. Le cellule del grasso bruno, invece, contengono tante piccole goccioline di grasso. Esse regolano l’attività termogenica, cioè la produzione di calore, che aumenta, per esempio, quando ci si espone al freddo, mentre si riduce d’estate e, in generale, con il caldo.

Conoscere la distribuzione dell’adipe sul corpo Il grasso bianco si distribuisce in due compartimenti: sottocutaneo e viscerale. Il grasso sottocutaneo è quello che si deposita appunto 13


Capitolo I

sotto la pelle, formando in alcuni punti i famosi “cuscinetti”, “rotoli” o “maniglie”, determinando così la forma del corpo. Esso è distribuito su tutta la superficie corporea: nella femmina prevalentemente a livello di fianchi e cosce, nel maschio prevalentemente a livello dell’addome, distribuzioniche corrispondono rispettivamente alle conformazioni “a pera” e “a mela” del corpo che descriveremo tra poco. Il grasso viscerale, invece, è quello che si accumula in profondità, in particolare nell’addome, ove può localizzarsi nel tessuto interno degli organi (in particolare del fegato, che è la ghiandola deputata a metabolizzare i grassi corporei e che può accumularli al suo interno generando la cosiddetta steatosi epatica) e attorno ai visceri addominali (intestino, reni, arterie eccetera). I due tipi di grasso (superficiale e viscerale) hanno un significato diverso, dal momento che il grasso viscerale è quello più frequentemente associato a malattie, soprattutto cardiovascolari e metaboliche, come illustreremo in seguito. Il tessuto adiposo depositato nei visceri è quello che viene metabolizzato (“bruciato”) più velocemente quando ci si mette a dieta. Tuttavia, quando questo tipo di grasso si scioglie, viene convogliato al fegato dove può accumularsi, con il rischio di steatosi epatica. Tale disturbo può essere legato anche ad altri fattori, ma in linea generale è una condizione in cui lo scioglimento dei grassi richiede ancora più tempo e pazienza.

Le varie tipologie di accumulo di grasso A seconda della sede prevalente in cui il grasso si distribuisce nel corpo, si possono distinguere tre principali conformazioni: 1. centrale (“a mela”), detta anche “androide”, poiché interessa prevalentemente il sesso maschile; questa tipologia è caratterizzata da una maggiore distribuzione di tessuto adiposo a livello della pancia, del tronco (soprattutto nel dorso) e delle spalle. Le gambe e le braccia sono generalmente sottili. In questo tipo di distribuzione, il grasso tende a depositarsi 14


Sovrappeso e grasso addominale

anche a livello viscerale, negli organi interni (pertanto questa tipologia è detta anche “viscerale”); 2. periferica (“a pera”) o “ginoide” in quanto tipicamente femminile, in cui il grasso si accumula soprattutto nei fianchi, nella parte inferiore della pancia (dall’ombelico in giù), nella regione dei glutei e nelle cosce. In questo caso il grasso si deposita prevalentemente a livello superficiale, nello spazio sottocutaneo, dove può provocare cellulite. Anche in questo caso, tuttavia, è possibile l’accumulo viscerale dei grassi, specie se l’aumento della massa adiposa è persistente negli anni. Inoltre, quando la donna entra in menopausa, la diminuzione degli estrogeni comporta una nuova distribuzione del grasso, di tipo “androide”, quindi anche a livello addominale e spesso viscerale; 3. mista (o intermedia); l’aspetto complessivo di questa tipologia è più simile alla forma androide, ma la distribuzione del grasso non è così ben definita come nelle due forme precedenti. Inoltre in questo caso la distribuzione della massa grassa può essere sia superficiale che viscerale.

Le funzioni del tessuto adiposo Per molto tempo il tessuto adiposo è stato ritenuto un tessuto con un ruolo marginale, ossia con una funzione semplicemente di immagazzinamento delle energie in eccesso (sotto forma di trigliceridi), di isolamento termico del corpo e di ammortizzazione meccanica. A seguito delle ricerche e delle scoperte degli ultimi dieci anni, oggi il tessuto adiposo andrebbe invece considerato a tutti gli effetti come un organo endocrino, dinamico, coinvolto in un’ampia gamma di processi biologici e metabolici. 15


Capitolo I

Rapporto tra grasso addominale e cervello Bruciare i grassi addominali è una questione che coinvolge il nostro cervello, perché è il cervello a regolare la fame, la sete e i grassi corporei. In particolare l’ipotalamo, localizzato nella parte più profonda dell’encefalo, è costantemente informato sulla quantità di grasso presente nel nostro organismo e, a seconda delle informazioni che a esso giungono, agisce di conseguenza in modo da conservare un adeguato livello di riserve energetiche. Ciò avviene grazie a un ormone, la leptina, prodotta dalle cellule del tessuto adiposo. In pratica, se le riserve di grasso aumentano, le cellule adipose incrementano la produzione di leptina e l’ipotalamo riduce l’appetito, mentre se le riserve diminuiscono, l’ipotalamo stimola l’appetito per ripristinarle. Ridurre la massa grassa solo ed esclusivamente “mangiando meno” è quindi limitativo, perché la riduzione dell’apporto energetico viene interpretata dal nostro organismo come una forma di parziale carestia, per cui l’organismo reagisce producendo altre sostanze per conservare o ripristinare le proprie riserve di grasso. In secondo luogo, sul piano psicologico, la proibizione spesso è la fonte della trasgressione: in molte persone, infatti, la restrizione alimentare o il fatto di seguire uno schema alimentare rigido prepara il terreno ad attacchi di fame nervosa. In alcuni individui, tuttavia, nonostante la percentuale di massa grassa sia elevata, la fame persiste. Come mai? Sembra che ciò sia legato al fatto che in alcuni frangenti della vita (stress psicofisico, delusioni, perdite eccetera) l’ipotalamo diventa “insensibile” alla leptina, per cui anche se questa aumenta, l’appetito non manca e si continua a mangiare.

I fattori alimentari che aumentano la massa grassa Sul piano alimentare, quali sono i meccanismi e i fattori che determinano l’aumento della massa grassa nel nostro corpo? Sono essenzialmente quattro; vediamoli nel dettaglio. 16


Sovrappeso e grasso addominale

1. Eccessiva introduzione di carboidrati. Diversamente da quanto si potrebbe pensare, non sono i grassi alimentari i responsabili dell’aumento di massa grassa, ma soprattutto i carboidrati. Del resto, lo dimostra la pratica: la massa grassa è alta anche in molte persone che non consumano cibi fritti, conditi, ricchi di grassi. In che modo i carboidrati fanno aumentare la massa grassa? Il meccanismo è dovuto al fatto che l’ormone chiave, responsabile dell’aumento della massa grassa, è l’insulina, un ormone prodotto dal pancreas in risposta all’aumento della glicemia, ossia degli zuccheri (carboidrati) nel sangue. Attenzione però: in questo caso “eccessiva” non va inteso in senso quantitativo, ma in percentuale. In pratica, si intende uno stile alimentare in cui la tendenza è quella di introdurre in percentuale molti più carboidrati rispetto a proteine e grassi, anche se le porzioni possono non essere esagerate. È quindi una situazione molto comune e che solitamente passa inosservata,

Non basta svolgere attività fisica La sedentarietà è un altro fattore associato al sovrappeso. Essa però da sola non porta in sé all’aumento di massa grassa. Ciò invece si verifica quando la sedentarietà è accompagnata da uno stile alimentare scorretto o squilibrato. In pratica, se si è sedentari ma l’apporto di calorie, la percentuale di carboidrati e la quota di carboidrati rapidi è comunque adeguata, la massa grassa non aumenta. Al contrario se non si pratica sport, ma si mangia come uno sportivo, i grassi si accumulano. Questo per dire che non è l’attività fisica la prima strada da seguire per perdere i grassi. La prima strategia è seguire un programma alimentare appropriato al proprio fabbisogno.

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