sport industry magazine 20

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l’informazione sull’industria dello sport, del fitness, della piscina e del benessere trimestrale - anno 6 - n. 20 - aprile-giugno 2015

www.sportindustry.com SPORT & FITNESS

PISCINE

News

L’Europa investe nello sport Oltre 265 milioni di euro è il budget che gli Stati membri e il Parlamento europeo destineranno allo sport nei prossimi 7 anni.

WELLNESS

COMPLEMENTI

Segnali positivi per lo sport

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Primo piano

Politiche sportive “Fare rete per costruire un nuovo sport”. Questa la sintesi del pensiero di Antonio Rossi, assessore allo sport della Regione Lombardia.

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Primo piano

Una nuova legge per lo sport Riflessioni, quesiti e provocazioni sul modello sportivo da sempre dominante: quello delle ASD e SSD.

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Rassegna

ISSN 2038-5781

Software gestionali Soluzioni e tecnologie per massimizzare l’efficienza e l’efficacia delle attività svolte in impianti sportivi, fitness/wellness club e piscine.

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Negli ultimi anni ci siamo abituati a sentir parlare di “crisi del sistema sportivo italiano”, a lamentarci per la carenza di fondi, pubblici o privati che siano, con i quali vorremmo rendere efficienti i nostri impianti sportivi, per la maggior parte obsoleti e inadeguati alle richieste dell’utenza. Non che tutto questo non sia vero, però forse dovremmo guardare oltre la crisi e concentrarci, come l’architetto Paolo Pettene elenca a pagina 10, sulle conseguenze positive che questa crisi sta portando al mondo dello sport. Dal nostro punto di vista è positivo che il Governo stia ragionando su una nuova legge sullo sport di base e dilettantistico (si veda pagina 8), che potrebbe portare a una profonda rivalutazione di tutte quelle realtà che ope-

rano ogni giorno per dare valore all’attività e alla pratica sportiva. Altro segnale positivo viene dalle amministrazioni pubbliche, che sembrano sempre più coscienti che il settore sportivo, per continuare a “produrre benessere”, ha bisogno - come asserisce Antonio Rossi nell’articolo a pagina 6: «di meno burocrazia e che certi impianti sportivi vengano fermati prima ancora di essere costruiti se, già dal progetto, è evidente che non raggiungeranno mai la sostenibilità economica e gestionale». All’interno di questo discorso s’inseriscono anche i mutui a tasso zero di “1000 cantieri per lo sport” (si veda pagina 2), i 265 milioni di euro in 7 anni destinati allo sport dagli Stati membri e dal Parlamento Europeo (sempre pagina 2) e la firma del protocollo tra Governo, ANCI e ICS per l’efficientamento dell’impiantistica sportiva (che approfondiremo); tutti segnali di una crescita d’interesse da parte delle istituzioni che governano e regolano lo sport. In definitiva, a noi sembra che – nonostante tutte le difficoltà e nonostante la crisi – il mondo sportivo sia tutt’altro che fermo e che, anzi, sia già in atto un profondo e sostanziale cambiamento. In meglio.


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news

Mutui a tasso zero per gli impianti sportivi di base L’Istituto per il Credito Sportivo ha dato ufficialmente il via alla seconda parte del progetto “1000 cantieri per lo sport”, nato dalla collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Sul sito di ICS è già possibile scaricare e consultare la documentazione su come partecipare a “500 impianti sportivi di base”, l’iniziativa che permetterà ad associazioni e società sportive dilettantistiche, parrocchie ed enti religiosi, onlus, federazioni sportive, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva, Comuni e Province di ottenere mutui a tasso zero per la ristrutturazione o la realizzazione di impianti sportivi di base su tutto il territorio italiano. Sono stati previsti almeno 500 interventi, equamente distribuiti a livello territoriale, per i quali i beneficiari potranno ottenere mutui a tasso zero fino a 150.000,00 euro per una durata di 15 anni (enti locali) o di 10 anni (altri beneficiari). Le domande si potranno presentare a partire dalle ore 10:00 dell’11 maggio 2015 e fino alle ore 17:00 del 15 luglio 2015.

La pozione magica per promuovere l’esercizio fisico Motivare chiunque a svolgere regolarmente esercizio fisico e ad adottare uno stile di vita sano. Da questa volontà nasce “La pozione Magica”, un libro che si rivolge tanto ai sedentari quanto a coloro che sono già fisicamente attivi, fornendo un prezioso sostegno motivazionale ad assumere e/o mantenere il corretto stile di vita. La pozione magica non è però solo e semplicemente un libro perché può diventare, nelle mani di chi opera a vario titolo all’interno di centri sportivi, fitness club, palestre, piscine, uno strumento per acquisire nuovi iscritti e fidelizzare la propria clientela. In che modo? Scoprirlo giovedì 28 maggio dalle 14.30 alle 15.30 al Convegno su “La Pozione Magica” (Fiera di Rimini, Sala Diotallevi 2). Intervengono: Gerardo Ruberto, da oltre 30 anni consulente e formatore per grandi società del settore fitness e Fausto Di Giulio, titolare di fitness club dal 1990. La partecipazione al Convegno è gratuita e aperta a tutti. Per approfondire: http://bit.ly/sid8pozione

Per approfondire: http://bit.ly/sid8mutui

4 progetti d’investimento per gli impianti sportivi italiani Dal Piemonte alla Campania passando per la Toscana, la Lombardia e la Sardegna, su www.sportindustry.com vi proponiamo 4 esempi che dimostrano come, in Italia, si continui a investire per la creazione di nuove aree ad uso sportivo. Ci teniamo a precisare che si tratta di notizie diramate tra la fine di marzo e l’inizio di aprile, quindi molto recenti, e che i lavori previsti sono stati perlopiù finanziati da investimenti comunali (ad eccezione dell’ultimo caso - la sempre più prossima cittadella della Juventus - che ha richiesto il contributo di privati). Vero è che si tratta di impianti sportivi in via di realizzazione, e l’esperienza insegna che tutto può ancora cambiare, però c’è sembrato giusto porli alla vostra attenzione come segno di una volontà d’investimento e d’impegno in favore dello sport che, nel nostro Paese, non si è affatto spenta. Per approfondire: http://bit.ly/sid8investimenti

Jobs Act e prestazioni sportive dilettantistiche «Se qualcuno avesse sperato che i decreti legislativi in corso di approvazione in attuazione della L. n. 183/2014 (il tanto nominato Jobs Act) potessero, finalmente, mettere un punto finale alla diatriba sull’assoggettamento o meno a contribuzione previdenziale dei compensi erogati per prestazioni sportive dilettantistiche, sarà rimasto, come chi vi scrive, profondamente deluso del contenuto dei testi approvati dal consiglio dei Ministri nella sua seduta del 20.02.2015». Con queste parole, esordisce l’avvocato Guido Martinelli nell’articolo di approfondimento pubblicato su ecnews.it e ripreso su www. sportindustry.com. L’avvocato, specializzato in diritto dello sport, entra nel dettaglio della strada scelta dal Legislatore sotto il profilo fiscale in materia, appunto, di compensi per attività sportive dilettantistiche. Per approfondire: http://bit.ly/sid8jobsact

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5 articoli sulle pavimentazioni per piscina Con questo articolo diamo inizio a un ciclo di 5 approfondimenti dedicati alle pavimentazioni per piscine. L’intento della nostra redazione è duplice. Da un lato offrire una panoramica dei materiali e delle soluzioni offerte dal mercato. Dall’altro far conoscere le qualità e le caratteristiche che le pavimentazioni per piscina dovrebbero avere per essere sicure e adeguate sia all’utilizzo che sono chiamate a svolgere sia all’ambiente in cui vengono posizionate. Negli articoli che pubblichiamo, a distanza di 2 settimane l’uno dall’altro, su www.sportindustry.com, approfondiremo i seguenti materiali: • pietra • legno • cotto e ceramica in tutte le rispettive varianti • ghiaie, acciottolato e brecciato. Per approfondire: http://bit.ly/sid8pavimentazioni

265 milioni di euro per lo sport Su www.sportindustry.com abbiamo dato spazio al discorso tenuto da Tibor Navracsics, Commissario Europeo per Istruzione, Cultura, Gioventù e Sport, in occasione dell’Erasmus+ Sport Info Day svoltosi a Bruxelles in febbraio. Un discorso appassionato e coinvolgente, che mette lo sport al centro delle politiche europee per la crescita economica e culturale, partendo dalla constatazione di quanto creative e dinamiche siano le organizzazioni che operano a vari livelli in questo settore fino ad arrivare alla rivalutazione del ruolo dello sport all’interno della crescita economica di un paese. E infatti, come dichiara il Commissario Navracsics: «Per i prossimi 7 anni gli Stati membri e il Parlamento europeo hanno deciso di destinare allo sport un budget di oltre 265 milioni di euro. Si tratta di un importante gesto di fiducia nei confronti dello sport e del ruolo che esso può ricoprire all’interno di una società. Ci tengo a sottolinearlo: si tratta di fondi pubblici e in quanto tali sarebbero potuti andare alla costruzione di strade, ospedali, alla ricerca, all’istruzione, invece hanno scelto di destinarli alla promozione di progetti sportivi. Per questo sostengo fermamente l’importanza di utilizzare al meglio questi fondi, in modo da dimostrare che la loro fiducia è stata ben riposta e che lo sport può contribuire in misura significativa ai nostri obiettivi comuni al pari degli altri settori finanziati dal bilancio dell’UE». Per approfondire: http://bit.ly/sid8europa


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news

Piscine e spiagge toscane: nuove regole La nuova realizzazione di piscine e di impianti sportivi scoperti non potrà più interessare gli arenili, le spiagge e le dune fisse e mobili del litorale toscano, a meno che non si tratti di strutture mobili del tutto rimovibili. Questa una delle direttive stabilite nel nuovo Piano Paesaggistico approvato dalla Regione Toscana al fine di tutelare e salvaguardare l’ambiente naturale, in particolare le coste e le dune. Il piano specifica che tutte le nuove strutture realizzate entro 300 metri dalla battigia dovranno avere carattere temporaneo e removibile, tale da garantire il ripristino dei luoghi senza compromettere l’accessibilità e la fruibilità delle rive. Le nuove strutture dovranno inoltre essere realizzate con un’attenzione agli elementi cromatici e ai materiali tipici della costa, così da non modificare in alcun modo le caratteristiche tipiche del paesaggio toscano. Per quanto riguarda invece le strutture esistenti, da ora in avanti saranno possibili interventi di ristrutturazione, riqualificazione e cambi di destinazione d’uso, come previsti dagli strumenti urbanistici vigenti, con ampliamenti fino al 10% e solo se finalizzati al miglioramento dell’offerta turistica. Per approfondire: http://bit.ly/sid8piscine

Affluenza e violenza negli stadi italiani: una ricerca Pubblicato dall’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, il Rapporto 2014 che entra nel dettaglio sia dell’affluenza negli stadi di serie A, serie B, Lega Pro e Lega Dilettanti sia degli episodi di violenza verificatisi durante la stagione calcistica 2013/2014, anche in comparazione con altre stagioni. Le partite ufficiali disputate complessivamente - tra serie professionistiche e campionati dilettantistici - sono state 605.323. Oltre 12 milioni il totale di spettatori presenti allo stadio del calcio professionistico e 9 milioni la media di spettatori televisivi per giornata calcistica. L’affluenza media per partita è pari a 22.591 persone, con una percentuale di riempimento degli stadi pari al 52% (contro il 92% degli stadi inglesi, l’89% degli stadi tedeschi, al 71% degli stadi spagnoli e al 66% di quelli francesi). Dall’analisi dei dati si evidenzia che, nella stagione appena conclusa, le maggiori criticità si sono registrate in serie A e serie B, con un incremento degli indicatori della violenza. Di contro, in Lega Pro si è riscontrato un decremento delle criticità, connesse anche, probabilmente, a una minore presenza di squadre cd. “blasonate”. Per approfondire: http://bit.ly/sid8stadi

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Piano nazionale per la promozione dello sport in Italia Pubblicato il “Piano Nazionale per la promozione dell’attività sportiva 2014 ‐ 2015”, un documento di analisi e di sintesi degli scenari, degli obiettivi e delle politiche pubbliche nel settore della promozione della pratica sportiva in Italia e per il rilancio dell’impiantistica sportiva. Il documento contiene, oltre alla sintesi delle attività di promozione della pratica sportiva nel 2012 e 2013, anche la programmazione degli interventi volti al rilancio dell’impiantistica sportiva per il periodo 2014 ‐ 2015. Per approfondire: http://bit.ly/sid8promozione

Nuovo centro benessere per il NHOW hotel di Milano Un centro benessere che ancora non c’è, ma che presto sarà allestito nel cuore di Milano, negli spazi del NHOW Hotel, e potrebbe avere i colori e le linee tracciate dai progettisti del master di alta formazione Design for Wellness & Spa, organizzato da POLI.design, consorzio del Politecnico di Milano. Sugli ambienti destinati al nuovo centro benessere dell’hotel NHOW si sono infatti esercitati tre distinti gruppi di lavoro, lasciandosi guidare, con esiti differenti, dall’anima “fashion & design” della struttura e dal contesto un tempo industriale dell’edificio. Su www.sportindustry.com pubblicheremo, a distanza di due settimane l’una dall’altra, le relazioni dei 3 progetti corredate di rendering e disegni esplicativi. Per approfondire: http://bit.ly/sid8benessere

Novità per le piscine agrituristiche in Piemonte “Nuove disposizioni in materia di agriturismo”. Questo il titolo della Legge regionale pubblicata dalla Regione Piemonte in data 23 febbraio 2015, n. 2 che contiene, al punto 9 dell’Art. 9, un riferimento alle piscine e, in particolare, alle “Norme igienico-sanitarie e requisiti tecnici ed igienico-sanitari”. Citiamo testualmente: «In conformità di quanto previsto dall’articolo 50 della legge regionale 4 maggio 2012, n. 5 (Legge finanziaria per l’anno 2012), le piscine delle aziende agrituristiche sono classificate private ad uso collettivo e sono riservate ai soli ospiti che fruiscono delle attività di cui all’articolo 2, nel rispetto della normativa igienico-sanitaria in materia di qualità delle acque. In deroga all’articolo 50 della l.r. 5/2012, per tali piscine non è obbligatoria la presenza dell’assistente ai bagnanti e di personale addetto ad interventi di pronto soccorso, purché vengano predisposte misure idonee a garantire la sicurezza dell’impianto, come disciplinato dal regolamento di attuazione di cui all’articolo 14». Per approfondire: http://bit.ly/sid8agriturismi


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Fare rete per costruire lo sport I finanziamenti pubblici, il risparmio energetico, i bandi per l’affidamento in gestione degli spazi, le politiche sportive da attivare affinché lo sport diventi uno stile di vita; questi e molti altri i temi toccati da Antonio Rossi, assessore allo sport della Regione Lombardia. de interesse sulla gestione degli impianti sportivi in Italia, che ha permesso di approfondire temi di grande importanza come i finanziamenti pubblici, il risparmio energetico, i bandi per l’affidamento in gestione degli spazi, le politiche sportive da attivare affinché lo sport diventi uno stile di vita, e molto altro. Accanto ad Antonio Rossi, per rispondere alle domande, era presente anche Angelo Gnerre, gestore di lunga data e di lunga esperienza nel nostro settore, scelto dall’assessore lombardo come segretario personale. Quale può essere la soluzione per poter contare su impianti sportivi che non abbiano bisogno del contributo pubblico per stare in piedi? «Secondo il mio parere, per fare delle buone politiche sportive bisogna unire tutti i soggetti che operano a vario titolo nello sport. Per questo motivo la prima modifica che abbiamo apportato, nel varare la nuova Legge Regionale sullo Sport (ufficiale dal 1° ottobre 2014), è stata all’articolo 2, dove abbiamo voluto inserire, laddove si elencano i soggetti che è possibile convocare nelle riunioni decisionali: “nonché di altri soggetti promotori di attività sportiva e ricreativa”. Una dicitura volutamente generica che ci permette di coinvolgere anche chi gestisce impianti sportivi, piscine, fitness club. Il secondo passo è stato coinvolgere le associazioni sportive, i volontari, le istituzioni (ANCI, l’Ufficio Scolastico Regionale, il CONI, il CIP, le varie associazioni di categoria). Questo per un fatto molto semplice: le risorse sono sempre meno, per cui solo lavorando in squadra si possono riuscire a portare a compimento dei bei progetti.» a cura di Alice Spiga

Per Approfondire

L’intervista completa ad Antonio Rossi è disponibile su www. sportindusty.com nel canale Sport e Fitness, categoria “Impianti Sportivi”. Link diretto: http://bit.ly/sid8rossi

In occasione dell’ultima edizione del Congresso ForumClub e ForumPiscine, svoltosi a febbraio 2015 a Bologna, abbiamo avuto l’occasione di assistere alla sessione “Lo sport che tutti vorremmo”. L’evento ha visto la partecipazione di Antonio Rossi, assessore allo sport della Regione Lombardia, intervistato da Andrea Biondi, gestore di diversi impianti sportivi nella zona di Genova, e Andrea Massagli, alla guida di uno dei più prestigiosi centri poli-acquatici e wellness – Hidron, a Campi Bisenzio, Firenze. Il risultato è stato un dibattito di gran-

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Quali sono le priorità sulle quali pensi sia necessario intervenire per venire incontro alle esigenze degli impianti sportivi? «Secondo la mia esperienza, come assessore e come sportivo, non serve costruire nuovi impianti sportivi oppure spendere tanto per ristrutturarli, se poi non si può contare su impianti gestibili in maniera efficiente. In primo piano deve esserci sempre la gestione, soprattutto perché le spese per costruire sono 1/10 di quelle che si dovranno poi affrontare per la gestione. Siamo andati in questa direzione con un provvedimento, che abbiamo approvato di recente, per rendere più accessibile il Paternariato Pubblico Privato ai Comuni come ai

gestori. Ritengo che questa sia l’unica strada percorribile per poter contare su una gestione efficiente, sia perché frutto della collaborazione di molteplici soggetti, ognuno con specifiche competenze ed esperienze, sia perché la scelta del gestore è regolata in maniera molto più ferrea. In Regione abbiamo anche pubblicato un bando, nel quale mettevamo a disposizione esperti dell’Università Bocconi per realizzare un business plan sulla fattibilità della gestione degli impianti sportivi. Infine, nella Legge Regionale dello Sport, abbiamo scelto di modificare il tipo di Istituto Bancario che può erogare i finanziamenti, affinché gli operatori abbiano più possibilità di accesso al credito. Accanto a ICS, abbiamo dunque aggiunto la Cassa Deposito Prestiti, la Banca Europea degli Investimenti e tutti gli altri Istituti di Credito individuati nel rispetto delle normative vigenti in materia di contratti pubblici. Parallelamente, ci stiamo muovendo per creare un fondo di garanzia in modo che anche i privati gestori possano ottenere dei finanziamenti e accedere alle risorse.» Per incentivare e promuovere la pratica sportiva, in modo che entri a far parte dello stile di vita di un sempre più ampio numero di persone, quali politiche sportive andrebbero attivate? «Ogni volta che assisto a incontri politici, c’è sempre qualcuno che si alza e dice: “Ogni euro investito nello sport equivale a tre euro risparmiati nella salute” e ogni volta penso: “Bene, investiamolo questo euro! Datecelo!”. Questo per dire che finché continuiamo a parlarne e non investiamo nello sport, difficilmente potremmo cambiare lo stato delle cose. Su questo aspetto, all’interno della Conferenza Stato Regioni, ho proposto di far passare l’attività sportiva come prevenzione sanitaria, quindi ottenere quantomeno una riduzione dell’IVA. Avevamo tentato anche di portare avanti un emendamento per sanare la situazione di alcune società sportive prima che si trovassero alle prese con i controlli dell’Agenzia delle Entrate. Si pensi alle bocciofile, che spesso si trovano ad affrontare multe molto consistenti solo perché non si possono permettere un commercialista. Di fronte a certe multe non mi stupirei se arrivassero a chiedersi: “Ma chi me lo fa fare di proporre sport?”» Guardando alla Regione Lombardia, quali progetti state portando avanti per


primo piano politiche sportive

promuovere l’attività sportiva? «Abbiamo attivato molteplici progetti in questo senso, che portiamo avanti in collaborazione con la Sanità, con il Welfare e la Società, coinvolgendo le associazioni che lavorano con la disabilità, con le carceri, con gli anziani, perché lo sport non è solo e soltanto agonismo. Solo per porre alcuni esempi, quest’anno abbiamo investito 1 milione e mezzo per affiancare ai maestri delle scuole primarie un esperto di educazione fisica (si riferisce al progetto Sport@Scuola, ndr), in modo da insegnare non sport, ma educazione al movimento e al coordinamento. Stiamo anche cercando di ripristinare la visita medica di accesso alle scuole primarie, in modo da orientare le famiglie ad affrontare non solo i problemi legati all’obesità, ma anche al sottopeso. Ovviamente questi interventi hanno dei costi però, come dicevo prima, facendo rete si può fare tutto. Lo dico perché è già successo con Sport@Scuola, dove tra il nostro finanziamento e il coinvolgimento dei Comuni siamo riusciti a coprire il 58% della cifra totale spesa. Un altro esempio è Dote Sport, il sostegno che diamo alle famiglie che attraversano periodi di difficoltà economica affinché non debbano rinunciare allo sport.»

da che produce benessere.» «Da un punto di vista energetico – aggiunge Angelo Gnerre – per fortuna oggi le nuove tecnologie sono in grado di venire incontro alle esigenze di impianti sportivi e natatori. Per portarvi la mia esperienza, sono stato uno dei primi ad avere un impianto natatorio che funzionava ad energia elettrica, quindi non avevamo la caldaia, solo pompe di calore acqua-acqua perché è la tecnologia che rende in assoluto di più, che è più facile da mantenere e che offre dei risultati decisamente interessanti. Ne ho provato in prima persona la validità e l’economicità anche dal punto di vista gestione ed è una soluzione che può far pesare meno la bolletta energetica, ridimensionando i

VISTO DA VICINO

Antonio Rossi Campione olimpionico e mondiale di Canoa Kayak, ha conquistato numerose medaglie in competizioni nazionali, europee e mondiali. Attualmente è assessore allo Sport e Politiche per i Giovani di Regione Lombardia.

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In che modo la Pubblica Amministrazione potrebbe venire incontro agli operatori del settore in tema di bandi per l’affidamento di impianti sportivi? «Ci sono due cose che chiederei a un politico: meno burocrazia e che certi impianti sportivi vengano fermati prima ancora di essere costruiti. Questo perché, se già da progetto è evidente che quell’impianto non raggiungerà mai la sostenibilità economica e gestionale, allora è meglio che non venga costruito affatto. In tema di burocrazia, invece, quello che ho chiesto alla nostra amministrazione è che si riveli amica dell’utente. Questo non vuol dire regalare soldi pubblici o favorire una parte rispetto a un’altra, ma andare incontro alle richieste dell’utente, ricordandosi che spesso ci si trova di fronte a un volontario, che spesso non ha una formazione o competenze specifiche.»

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Il tema dell’energia. Il nostro settore pone le sue basi su impianti vecchi, costruiti secondo una concezione che non teneva nella giusta considerazione i costi energetici. Il risultato è un impianto sportivo non sostenibile dal punto di vista economico. Quale può essere, dal suo punto di vista, un sistema per poter risparmiare sui costi energetici? «Cosciente del fatto che mediamente l’acqua ha un costo proibitivo (da 1 a 3 euro a m3, ndr) e che gli impianti sportivi sono estremamente energivori, la prima cosa che ho fatto è stata andare a parlare con chi fornisce energia per chiedere se poteva pensare a una tariffa speciale per gli impianti sportivi, sulla scia di quello che già succede con le industrie. Mi duole dire che non c’hanno ascoltato su questo aspetto che, secondo me, era invece fondamentale. Quello che le istituzioni dovrebbero capire è che l’impianto, sia esso pubblico sia esso privato, è un’azienda, in più è un’azien-

costi che oggi gli impianti devono sostenere. Se poi si abbina questa tecnologia ai pannelli fotovoltaici si può arrivare a contare su un impianto autosufficiente e che non inquina. Per quanto riguarda la rinegoziazione delle tariffe sull’energia come sull’acqua, penso che una soluzione sia fare rete. Finché ognuno pensa ai propri interessi e procede per la propria strada, non credo si andrà mai da nessuna parte. Se tutti i gestori in Italia potessero portare avanti un discorso del genere, sono certo che avrebbero un peso diverso agli occhi degli interlocutori esterni».

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Una nuova legge per lo sport Le 4 proposte di legge presentate in Parlamento per riformare lo sport di base e dilettantistico aprono una serie di riflessioni e di quesiti sul modello sportivo da sempre accettato come dominante (ovvero le ASD e le SSD). Ne parliamo insieme all’avvocato Guido Martinelli. del suo Consiglio Nazionale), soggetti che non hanno la natura giuridica prescritta dai commi 17 e 18 del citato art. 90 (vedi, tra l’altro, la Fondazione Bentegodi o le sezioni di tiro a segno nazionale). Il legislatore fiscale, dal canto suo, nel disciplinare la detrazione fiscale per la partecipazione a corsi sportivi da parte di minorenni, ci chiarisce che questi possono essere organizzati anche da soggetti diversi da società o associazioni sportive dilettantistiche. Senza contare che le leggi regionali sullo sport, nella loro quasi totalità, disciplinano quelli che, in alcuni casi, sono definiti “centri di attività motoria”, intendendo come tali le numerose “palestre” costituite in tutta Italia in forma di ditta individuale o di società commerciale.»

Quando le esigenze sportive cambiano…

a cura della redazione L’avvocato Guido Martinelli in occasione dell’edizione 2015 del Congresso Internazionale ForumClub.

VISTO DA VICINO

Guido Martinelli Avvocato e docente a contratto presso l’Università di Bologna e Ferrara. Consulente di diverse Federazioni affiliate al CONI, autore di numerose pubblicazioni. Socio fondatore dello Studio Martinelli e Rogolino.

Come molti di voi sapranno, al momento attuale sono state presentate in Parlamento quattro proposte di legge sullo sport di base e dilettantistico: quella dell’onorevole Fossati, quella dell’onorevole Di Lello, quella di alcuni senatori del NCD e quella elaborata da ANIF Eurowellness, Associazione Nazionale Impianti Fitness&Sport. «Eccezion fatta per il modello presentato da ANIF – ci racconta l’avv. Guido Martinelli, chiamato in causa dalla nostra redazione – tutte le leggi, gli studi o i progetti aventi ad oggetto la riforma dello sport generalmente partono dal presupposto della centralità della associazione o società sportiva nel disegno di sviluppo dello sport italiano». Nella realtà dei fatti, però, già da diverso tempo, continua l’avvocato, «gli enti a cui è affidato dallo Stato il potere di disciplinare l’attività sportiva - Coni, Federazioni ed enti di promozione, lo stesso legislatore fiscale - hanno riconosciuto che esistono numerosi e diversi “fornitori” di servizi e attività sportive che non sono costituiti in forma di società o associazione sportiva dilettantistica. O, se si preferisce,

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che oggi sono presenti, nel panorama sportivo, soggetti che hanno caratteristiche diverse da quelle che il legislatore aveva immaginato dovessero avere le società e associazioni sportive dilettantistiche. Lo dimostra il fatto che sempre più Federazioni sportive abbiano introdotto, nel loro statuto, la possibilità di riconoscere “enti aggregati”, cioè enti che, pur praticando la disciplina sportiva, non hanno le caratteristiche per essere riconosciuti come società o associazioni sportive dilettantistiche (va aggiunto che, per alcuni di questi, non sembra neanche indispensabile l’assenza dello scopo di lucro). Altrettanto fanno, da sempre, gli enti di promozione sportiva. L’art. 90 della legge 289/02, dopo aver, al comma 17, identificato la tipologia di associazione e società sportiva, al comma 8 parla di “fondazioni costituite da istituzioni scolastiche nonché da associazioni sportive scolastiche”; l’art. 67 del Tuir parla di “qualunque organismo, comunque denominato, che persegua finalità sportive dilettantistiche”; il Coni ha iscritto, nel suo registro delle società e associazioni sportive dilettantistiche (previa delibera

Il problema però non coinvolge solo la sfera normativo giuridica e non può essere risolto solo con un cambiamento di terminologia o di classificazione. Oggi le persone hanno esigenze sportive molto diverse rispetto agli anni ’80/’90, pretendono di svolgere sport quando vogliono, dove vogliono e con chi vogliono, senza limitazioni. Ed è qui che Guido Martinelli si domanda e chiede: «Come potremmo conciliare la vita di una associazione sportiva che, inevitabilmente, è legata a orari e spazi di allenamento e di gara con l’esigenza di una libera partecipazione alle attività sportive? C’è ancora un futuro per una associazione sportiva che svolge periodicamente la propria assemblea, che approva in quella sede il bilancio, elegge un direttivo e un presidente, svolge una attività sociale “senza scopo di lucro”? Sento già le proteste di chi dirà “noi siamo così, siamo sempre stati così”! Certo, sono convinto che alcuni, forse molti, siano ancora così, ma siamo certi che, sulle attuali basi giuridico-organizzative, ci possa essere ancora sviluppo per le nostre società e associazioni sportive? Assistiamo a un netto calo dell’attività agonistica di qualità (ormai i nostri atleti di punta operano solo per i gruppi sportivi militari e, a livello di sport di squadra delle discipline diverse dal calcio, siamo ormai quasi esclusi dalle fasi finali delle competizioni europee e mondiali per squadre di club), i campionati nazionali riducono il numero dei partecipanti, nell’attività all’interno degli impianti si privilegia la didattica o, addirittura, l’attività open, fatta senza i


primo piano mercato

“tecnici” della disciplina sportiva a fungere da allenatori. Ma se questo è vero, come è vero, quanto questo attuale modello di sodalizio sportivo è compatibile con quelli che sono disegnati nelle nostre leggi o che sono ancora nell’immaginario collettivo della gente?»

Una proposta di legge

La proposta di ANIF sembra dare una risposta. «Il progetto di legge da noi elaborato – racconta il Presidente ANIF, Giampaolo Duregon – è incentrato sulla costituzione di un nuovo tipo di società sportiva che, per l’alto valore sociale, didattico, salutistico e sportivo, godrebbe di alcune importanti incentivazioni fiscali e tributarie, di livello inferiore a quelle riconosciute per legge alle attuali Associazioni/Società Sportive Dilettantistiche (AS/SSD), ma senza il vincolo relativo alla indivisibilità degli utili». L’obiettivo? «Eliminare l’incerto confine esistente tra “profit” e “no profit” che finora ha lasciato spazio a svariate operazioni di verifica da parte degli organi di controllo amministrativi che si sono tradotte in pesanti sanzioni». Ma la proposta di ANIF si spinge oltre. Come illustrato dall’avvocato Alberto Succi, esperto di diritto sportivo e societario e redattore della bozza di riforma, «l’ampio articolato della Legge si fonda su alcuni cardini fondamentali: • l’Iva relativa ai proventi derivanti dalle attività istituzionali, che passerebbe dallo zero al 4%; • la contribuzione previdenziale sulle collaborazioni, che passerebbe dallo zero al 10% per importi superiori ai 10mila euro annui; • la tassazione, che passerebbe dallo zero al 50% dell’imponibile; • l’IMU, che rimarrebbe esente per i locali nei quali si svolge attività istituzionale, facendo astrazione, però, dal soggetto giuridico che li gestisce (proprietario, in comodato d’uso, affittuario, ecc.)».

economicità dell’attività esercitata, intesa quale proporzionalità tra costi e ricavi (c.d. lucro oggettivo)”. Quindi credo che si debba avere il coraggio di mettere in discussione, sotto il profilo sia giuridico sia organizzativo, il modello di sviluppo che, a nostro avviso, non può rimanere (solo) quello disegnato in origine dalla legge istitutiva del Coni e dal suo decreto di attuazione. Credo dunque si debba partire abolendo la frase “assenza di scopo di lucro” per sostituirla solo con “divieto di distribuzione diretta o indiretta di utili” che, sia pure sotto il profilo meramente formale, appare più adeguata alla realtà. E se, specialmente per il rinnovamento dell’impiantistica, si veda la necessità

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di retribuire chi investe il capitale, ebbene, non credo che questo sia il peggiore dei mali che possa accadere». Per Approfondire

Si consiglia la lettura dell’articolo pubblicato da Guido Martinelli sul numero 144 de Il Nuovo Club, la rivista bimestrale dedicata al management e alla gestione di centri sportivi e fitness club. La proposta di legge di ANIF Eurowellness è stata invece presentata in occasione dell’edizione 2015 del Congresso Internazionale ForumClub e ForumPiscine, l’evento dedicato alla formazione di chi opera nei settori sport, fitness, piscina e benessere. Segui gli aggiornamenti su www. sportindustry.com, categoria: “Norme e leggi per l’impiantistica sportiva”.

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E ora: una provocazione

Poggiandosi su queste basi, l’avvocato Martinelli lancia una provocazione. «Il nostro legislatore ha istituito, con il decreto 155/2006 le imprese di utilità sociale. Al loro interno non ha inserito le sportive. Pertanto i nostri sodalizi non possono essere tecnicamente imprese sociali, ma “fanno” impresa, e lo conferma lo stesso legislatore fiscale nel momento in cui prevede che alle associazioni sportive non si applichi l’art. 149 del Tuir che prevede la perdita della natura di ente non commerciale nel caso in cui i ricavi commerciali predominino rispetto a quelli istituzionali. In attesa che il legislatore elimini questo vincolo, sperando possa fare in fretta, cominciamo a cessare di dire che i nostri enti “non hanno scopo di lucro” se con tale termine vogliamo significare il non voler o poter fare attività economica e impresa. Ricordiamo l’insegnamento della Cassazione (sez. I 24 marzo 2014 n. 6835) la quale ha sostenuto che: “Lo scopo di lucro (c.d. lucro soggettivo) non è elemento essenziale per il riconoscimento della qualità di imprenditore commerciale essendo individuabile l’attività di impresa tutte le volte in cui sussista una obiettiva

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primo piano impianti sportivi

La sostenibilità negli impianti sportivi L’architetto Paolo Pettene condivide con noi alcune riflessioni sul tema della sostenibilità energetica, economica e gestionale degli impianti sportivi italiani, sottolineando l’importanza di una “progettazione globale”.

a cura di Paolo Pettene

Per Approfondire

Recentemente lo studio di progettazione SdiA dell’architetto Paolo Pettene ha avviato una collaborazione con GBC Italia - Green Building Council Italia per intraprendere un percorso di approfondimento e definizione del protocollo LEED (sistema di valutazione della sostenibilità degli edifici diffuso a livello internazionale) nello specifico per gli impianti sportivi. Tale percorso di collaborazione verrà portato avanti nei prossimi mesi, anche con l’ausilio di un ingegnere tesista del Politecnico di Torino. Vi invitiamo dunque a iscrivervi alla newsletter di www.sportindustry. com per non perdere futuri aggiornamenti in materia.

Come universalmente noto, la grave crisi economica e non solo che ha interessato e interessa il nostro Paese ha portato a risorse e finanziamenti sempre più limitati da destinare all’impiantistica sportiva. Le conseguenze di questa carenza di capitali non sono però state interamente negative. Negli ultimi anni, infatti, ho potuto notare: un’attenzione sempre maggiore, non solo dei gestori dei diversi servizi, all’ottimizzazione delle risorse; un’evoluzione della componentistica tecnologica e dell’impiantistica in generale, mutuata anche da altri settori delle costruzioni e dalla capacità di fare ricerca e dell’offerta aziendale, promuovendo in particolare il made in Italy; una nuova sensibilità alla ricerca di un concetto di qualità globale che spinge l’utenza finale a richiedere più prestazione e comfort e, infine, nuove opportunità di finanziamenti e agevolazioni in campo energetico, con un’offerta che spazia dalle Esco alle Società di ingegneria specializzate che operano nel campo dell’efficientamento energetico. Dall’altro canto, mi duole sottolineare che siamo ancora di fronte a un quadro normativo che, in campo energetico, appare in evoluzione continua, oltre che molto complesso e non sempre applicabile alle strutture sportive (in conseguenza di un patrimonio pubblico di impianti sportivi datati e obsoleti, spesso fuori scala e generalmente inadeguati all’efficientamento globale). Un cambiamento però è già avvenuto. In passato l’involucro doveva

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rispondere solo a criteri estetico funzionali, comportando problematiche inerenti i consumi energetici e la quantità di emissioni di gas inquinanti. Nell’ultimo decennio, complice il fatto che l’utenza di tali impianti sia cambiata e che la gestione non sia più in capo alle Amministrazioni Comunali, ma sempre più demandata a soggetti gestori privati che devono fare i conti con il perseguimento dell’equilibrio di bilancio, si è arrivati a una presa di coscienza e alla definizione degli elementi sui quali andare ad intervenire. Attualmente ai progettisti specializzati viene infatti richiesto, in particolare dai gestori, di sviluppare progetti (sia di riqualificazione sia di costruzione ex novo) con una nuova sensibilità e una forte attenzione all’utilizzo e ai consumi energetici, perseguendo i concetti di efficienza e di ottimizzazione.

Progetto sostenibile: a cosa prestare attenzione

In ragione di questi indicatori, molti dei quali forse già conosciuti, occorre prestare la massima prudenza e attenzione alla qualità e alla centralità del progetto, evitando semplificazioni, generalizzazioni e banalizzazioni, soprattutto rifuggendo dal cosiddetto “fai da te”, mettendo invece in campo le migliori professionalità specialistiche nei diversi settori dell’architettura e dell’ingegneria dello sport. Sicuramente non si migliora l’efficienza permettendo ancora modalità di affidamento dei lavori al massimo ri-

basso, spesso con progetti preliminari a base di offerta, redatti da tecnici non specializzati e con budget economici inadeguati. E sicuramente occorre mettere in atto linee guida specifiche prestazionali sull’efficientamento energetico, procedendo con protocolli differenziati per tipologia di impianto. Gli stessi impianti sportivi sono, come noto, edifici con caratteristiche differenti a seconda della tipologia di utenza, delle pratiche sportive, di base o agonistiche, che ospitano (si pensi che esistono circa cento discipline diverse), della collocazione outdoor o indoor, per non parlare degli impianti polifunzionali con finalità turistiche, del benessere o dello spettacolo, ecc. Gli impianti sportivi non possono dunque essere generalizzati, anzi; il progettista esperto deve saperne analizzare le peculiarità e trovare il modo giusto per integrare le varie funzionalità con le condizioni microambientali, con le prescrizioni normative fissate dalle leggi e dai regolamenti, così da garantire un corretto comfort ai frequentatori. Nella corso della mia ormai pluriennale esperienza di progettista e direttore dei lavori mi sono reso conto che il concetto di sostenibilità non può essere ricondotto soltanto a un fattore puramente energetico, ma occorre comparare più elementi (indicatori micro e macro, oltre al quelli ambientali) che concorrono al suo perseguimento; e solo un team di progettisti esperti può far collimare tutte queste sensibilità che interessano l’impianto sportivo in modo globale. Oltre a tutto questo, è necessario fare appello anche all’esperienza maturata sul campo, così da fronteggiare situazioni non normate o che, a volte, necessitano obbligatoriamente di deroghe, soprattutto se si deve intervenire sull’esistente.


primo piano impianti sportivi

Costruire o ristrutturare?

Diversamente da quanto si possa pensare, intervenire sull’esistente, quindi ristrutturare o riqualificare un impianto ormai obsoleto sotto tutti i punti di vista, comporta delle difficoltà tecniche quasi sempre molto onerose, rapportabili quasi a una realizzazione ex novo. Il problema è che il più delle volte si ottengono risultati non risolutivi degli aspetti energetici, in considerazione del fatto che molto spesso, per vincoli architettonici-strutturali e di budget, è possibile fare soltanto degli interventi parziali, ad esempio limitati al solo involucro piuttosto che ai soli impianti, senza alcuna interazione tra i vari elementi e quindi senza una soluzione globale delle problematiche. In generale, negli interventi di recupero si riscontra una difficoltà nella possibilità di integrazione involucro-impianti, specchio della scarsa possibilità di integrazione tra la progettazione architettonica e quella impiantistica; quest’ultima spesso costretta ad adattarsi in spazi ristretti e a usufruire delle risorse economiche residue. Diverso è l’approccio quando si ha la possibilità di progettare e realizzare un impianto sportivo ex novo. Partendo da un’idea progettuale integrata con il luogo, si delineano i principi della sostenibilità rivolti all’efficienza energetica, adottando le strategie più idonee – tecnologie edilizie più avanzate, innovative e affidabili presenti sul mercato – da interfacciare con sistemi impiantistici ad alta efficienza e con il ricorso alle fonti energetiche rinnovabili. Discorso a parte, in materia, meriterebbero gli impianti acquatici che, come noto, sono generalmente molto energivori, sia per complessità tecnologica sia in termini di volumi (di acqua e di aria) da riscaldare, trattare e condizionare. Per questo, essi rientrano tra le strutture alle quali è necessario applicare i principi del risparmio energetico, facendo uso di sistemi sia attivi (impianti) sia passivi (involucro).

- L’orientamento strategico dell’area, nel rispetto della vocazione ambientale, che concorre alla sostenibilità del sito. - L’utilizzo obbligatorio di energie pulite e rinnovabili, con recupero e scambiatori termici di tutti i cascami energetici (acqua e aria). In conclusione, il progetto che concorre al perseguimento dell’efficientamento globale di un impianto sportivo, così da poter offrire un rinnovato servizio di qualità, rimane un esercizio molto complesso, che continuerà a caratterizzare la progettualità del mio studio, che più volte si è trovato ad affrontare progetti anche parziali, ricercando soluzioni compatibili, tecnicamente, alle prestazioni richieste ed economicamente ai budget assegnati.

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VISTO DA VICINO

Paolo Pettene al Brooklyn Bridge ParkPier

Paolo Pettene Titolare dello Studio di Architettura SdiA, specializzato in impiantistica sportiva, vanta un’esperienza pluriennale progettuale e cantieristica per realizzazioni di opere pubbliche e private, con diversi livelli dimensionali e complessità tecnica. Ultima referenza di successo: la progettazione del nuovo centro sportivo di Gianluca Zambrotta, di recente inaugurato a San Fermo della Battaglia, in Provincia di Como.

Quando la sostenibilità diventa globale

Il concetto di sostenibilità globale, in un impianto sportivo, deve essere dunque perseguito tramite una serie di fattori: - La valutazione preliminare dell’AUDIT Energetico per impianto, al fine di programmare l’efficientamento di soglia economica (costi-benefici). - L’importanza del concetto di prestazione, che si riflette sull’utenza che ne fruisce e sulla gestione. - La durabilità nel tempo dei componenti, adottando materiali e risorse, anche riciclabili, e piani di efficienza e di manutenzione periodica. - L’approccio relativo agli aspetti manutentivi, che è cambiato profondamente rispetto al passato. Già in fase di progetto si dovrà tener conto di tutte quelle operazioni di manutenzione programmata, che dovranno essere condotte dopo l’entrata in funzione dell’impianto, anche con particolare attenzione alla sicurezza di addetti e fruitori del centro sportivo, oltre al mantenimento dell’efficienza. - L’effetto cornice, perché la prestazione sportiva dipende anche dal contesto in cui viene svolta.

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primo piano benessere

Per costruire spa sostenibili serve... Un settore che patisce la mancanza di classificazioni e definizioni, oltre che di poca uniformità nei regolamenti; fattori che rendono ancora più complessa la progettazione e costruzione di spa e aree benessere.

a cura di Alice Spiga “Troppo spesso gli specialisti nella progettazione e costruzione delle zone umide vengono consultati troppo tardi, quando i giochi sono già fatti”. Susie Ellis di GSWS

La costruzione di strutture idrotermali comporta, da sempre, grandi sfide. La progettazione, l’installazione e la manutenzione di tutte le molteplici “esperienze” che compongono una spa necessitano infatti di conoscenze tecniche e specifiche (a partire dai requisiti che i materiali devono necessariamente avere, per continuare con l’installazione degli impianti tecnici fino alla scelta degli complementi d’arredo); l’improvvisazione, più che in altri settori, finisce per generare seri problemi, che si traducono in costi proibitivi e in strutture insostenibili dal punto di vista energetico e gestionale. Allo stesso tempo, quando queste strutture sono ben concepite producono esperienze idrotermali che possono diventare

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il punto culminante dell’offerta di un centro benessere, diventando un fattore di richiamo e di entrate economiche. Come già accennato nel numero 19 di Sport Industry Magazine, in Italia la maggior parte delle spa e dei centri benessere è sorta intorno al primo decennio degli anni 2000. In quegli anni si è costruito molto, anche se in parecchi casi si è costruito male, sottovalutando le problematiche impiantistiche e la complessità gestionale di queste strutture. Il motivo è da ricercare essenzialmente nelle caratteristiche di questo mercato, che appare molto eterogeneo, di difficile classificazione e tende a sfuggire adefinizioni e soprattutto a misurazioni. Di recente, grazie a una ricerca presentata

da Dario Benedetto di Spa Industry durante Spa Symposium (fonte Cosmoprof 2015), sono emersi nuovi dati che fanno luce sul mercato italiano del benessere e delle spa. Secondo la ricerca, risultano operative sul territorio italiano 1900 attività classificabili come resort spa (le spa che connotano strutture ricettive orientate al wellness), 350 come day spa da cui la ricerca ha escluso i puri centri estetici, 250 mineral springs o centri termali, 740 club spa, ovvero collocate in centri sportivi e fitness, 190 medical spa. Il dato preoccupante, che affiora dalle rilevazioni di Spa Industry - effettuate su un campione composto da 95 spa resort, 30 day spa e 42 club spa - è che: • il 53% degli intervistati non è per nien-


primo piano benessere

te soddisfatto dei risultati economici raggiunti, • per il 71% il fattore più critico della spa è rappresentato dai costi di mantenimento; • il 57% cambierebbe le dimensioni a favore di strutture più piccole.

Dagli errori: una guida

È proprio in risposta alle problematicità legate alla progettazione e alla gestione delle spa che nasce la Guide to Hydrothermal Spa Development Standards, pubblicata da Global Spa & Wellness Summit affinché diventi la prima fonte professionale d’informazione quando si pianifica la realizzazione di un’area cosiddetta “umida”, idrotermale, con sauna, bagno turco, piscina e così via, in contesti pubblici o privati, centri benessere ed estetici, wellness club e hotel. «Nel corso degli anni – scrive nell’introduzione Susie Ellis, presidente e amministratore delegato di GSWS – ho imparato che uno dei problemi che il settore idrotermale si trova ad affrontare è costituito dalla grande varietà di professionisti che fanno parte del processo: architetti, designer e interior designer, produttori di apparecchiature, specialisti nella progettazione di zone umide, ingegneri strutturali, le squadre di costruzione, consulenti meccanici ed elettrici ecc. E in questo panorama, troppo spesso gli specialisti nella progettazione e costruzione delle zone umide vengono consultati troppo tardi, quando i giochi sono già fatti. Altro problema è la poca uniformità nei regolamenti, che variano da regione a regione, e la mancanza di un vocabolario concettuale comune, che crea indubbiamente confusione (si pensi che in alcune aree territoriali, bagno di vapore e hammam sono utilizzati come sinonimi, mentre identificano due esperienze differenti)». La guida è stata elaborata da un team di ricerca guidato da Cassandra Cavanah, editor e project manager di GSWS, aggregando le conoscenze del settore a livello mondiale e raccogliendo il contributo di esperti tra una vasta gamma di soggetti interessati. Il finanziamento per la prima edizione è stata generosamente donato da una varietà di fonti. Partendo dall’indispensabile approfondimento sulla terminologia e sulle definizioni in uso a livello internazionale, la guida fornisce indicazioni su ogni aspetto del progetto e della costruzione, con un’ampia analisi degli standard e dei materiali raccomandati. «Questa guida non vuole essere un manuale – si legge nel documento – per la costruzione passo passo di esperienze idrotermali, e nemmeno è stato pensato per coprire tutte le norme e le pratiche delle quali si deve essere a conoscenza (ci sono troppi regolamenti regionali/ nazionali specifici perché si possa citarli tutti); si tratta della prima guida in grado di fornire una visuale complessiva, a volo d’uccello, su tutto quello che si deve sapere prima di costruire, aiutando i lettori a evitare errori costosi». Il guida parte infatti dall’analisi degli ostacoli e degli errori più comuni che si verificano nella progettazione e costruzione di zone di balneazione idrotermali. E, ovviamente, offre suggerimenti, stru-

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menti e soluzioni per evitarli, senza la volontà di sostituirsi all’esperienza di fornitori specializzati e/o consulenti.

La guida – nel dettaglio

I primi tre capitoli Nella prima parte, la guida offre una panoramica sulla balneazione idrotermale, entrando nel dettaglio dei differenti spazi benessere, dal più caldo al più freddo: Sauna, Steam Bath o Steam Room, Hamam o Hammam, Mud Bath, Vitality Pool, Laconium, Relaxation Spaces, Foot Spa, Experience Shower, Hydrotherapy Tub, Vichy Shower, Dry Floatation Bed, Kneipp Walk, Plunge Pool, Ice Fountains, Ice Caves e Igloos, Snow Caverns. Per ogni singola funzione viene data una definizione, se ne illustrano le caratteristiche tecniche e la composizione, oltre a specificare le temperature richieste affinché l’utente finale possa trarne beneficio.

ambienti innovativi per spogliatoi e servizi Modulabili • Personalizzati • Rispondenti alle normative vigenti di igiene e sicurezza

La nostra sfida è semplificare l’operatività delle vostre strutture

Capitolo quattro È certamente il capitolo più approfondito, dove si entra nel merito della progettazione, costruzione e manutenzione delle aree piscina. Vengono elencate le varie tipologia di piscina (per ognuna viene definita temperatura, profondità, vantaggi e tipologia di acqua) e si entra nel merito della progettazione, delle tecnologie di costruzione, della filtrazione, circolazione e trattamento dell’acqua, fino all’illuminazione e alla sicurezza. Gli ultimi tre capitoli Sono i capitoli più tecnici, dove si entra nel dettaglio delle tecnologie per garantire, da un lato, una corretta salute, sicurezza e igiene degli spazi e, dall’altro, le tecnologie per il risparmio energetico, indispensabili in strutture così altamente energivore.

Per Approfondire

Dalla notizia pubblicata su www.sportindustry.com, canale Wellness, è possibile scaricare il documento in lingua inglese, previa richiesta a Global Spa & Wellness Summit. Per maggiori informazioni e dati sul mercato del benessere potete consultare la categoria “Mercato benessere”, dove troverete tutte le news e gli articoli che abbiamo pubblicato in materia.

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Quando la gestione è più facile I software gestionali disponibili oggi sul mercato consentono di massimizzare l’efficienza, e l’efficacia, di numerose attività, dal semplice controllo degli accessi ai molteplici aspetti del CRM, dalla gestione dei pagamenti alla profilazione della clientela, dalla raccolta e analisi dei dati alla pianificazione delle attività di marketing alla contabilità e… molto altro ancora. Senza contare che, oggigiorno, questi software sono progettati anche per sfruttare la grande diffusione dei dispositivi mobili e delle APP, moltiplicano le possibilità di accesso e condivisone delle informazioni, accrescendo il numero di servizi proposti, migliorandone la qualità. Per aiutarvi nella scelta, abbiamo raccolto alcune tra le molteplici soluzioni proposte dalle maggiori aziende del mercato per venire incontro alle specifiche esigenze del nostro settore. Su www.sportindustry.com potete trovare la rassegna completa, con ulteriori prodotti e molteplici approfondimenti su ogni singola soluzione. Dalla rassegna pubblicata online potrete anche contattare direttamente ogni azienda per richiedere maggiori dettagli sui prodotti e suelle soluzioni proposte e/o preventivi personalizzati. Link diretto: http://bit.ly/sid8gestione.

Byteware: il futuro è nelle App Home

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La larghissima diffusione di smartphone e tablet, unita alla sempre più ampia disponibilità di reti mobili veloci, rappresenta un’importante opportunità per centri sportivi e fitness club. Per questo motivo, da due anni Byteware ha affiancato al team di sviluppo del software gestionale “tradizionale” un gruppo di tecnici specializzati in applicazioni per dispositivi mobile. L’azienda umbra ha investito molto e continuerà a farlo per implementare diversi progetti in cantiere riguardanti APP per smartphone e tablet. Progetti innovativi in grado di assicurare ai clienti benefici concreti.

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Uniontech: il software diventa Unico Unico è un software completo per la gestione e l’organizzazione di tutte le attività di uno o più centri fitness proposto da Uniontech. Attraverso un portale web dedicato, i clienti possono prenotare, acquistare o rinnovare i servizi ai quali sono interessati, ovunque si trovino. Questo software è in grado di gestire, attraverso card o bracciali RFID, il controllo accessi, la cassa automatica, gli armadietti, gli asciugacapelli e le docce, in modo semplice e immediato. La APP di Unico, disponibile per i più diffusi sistemi mobile, semplifica infine ulteriormente molte delle funzionalità offerte sia al cliente sia al gestore.

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HF Solutions: il gestionale è 3.0 La generazione 3.0 dei sistemi gestionali per fitness club e centri sportivi HF Solutions è focalizzata sulla convergenza delle nuove tecnologie (tablet, smartphone e automazioni) e sulle enormi possibilità di condivisione offerte dai “social”. Il software è stato completamente riscritto per semplificare e rendere più produttiva l’esperienza di fruizione, per integrarsi perfettamente in un “ecosistema” in cui tutti i componenti interagiscono tra di loro e con l’ambiente che li circonda (i clienti). Il modulo software del controllo accessi può interfacciarsi, tramite WI-FI, con qualsiasi tablet Android, visualizzando in tempo reale un grafico analogico delle scadenze e comunicando, tramite Google Voice, messaggi ai clienti che, a loro volta, possono videochiamare il gestore.

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TeamSystem WELLNESS: soluzioni professionali InforYou è la soluzione professionale di TeamSystem WELLNESS per la gestione integrata e il controllo totale dell’impianto, scelta in Italia da oltre 1.500 clienti. Il software è semplice e intuitivo, facile da imparare e da usare, sicuro e affidabile. Il sistema, potente e flessibile, si adatta alle diverse esigenze e dimensioni grazie all’offerta di una gamma completa di software, elettronica, tessere/bracciali, tornelli, web APP e mobile, integrata con contabilità, gestione presenze, centralino, domotica e automazioni. La suite InforYou si compone di sei versioni realizzate su misura.

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ZSE: 40 moduli per una gestione eccellente ZACCESS-Elite è l’ultima versione del software gestionale e controllo accessi per impianti sportivi, palestre, spa e piscine creato da ZSE Software & Engineering nel 1986. Dispone di oltre 40 moduli che, combinati, consentono di creare versioni personalizzate per receptionist, consulenti e istruttori, nonché dell’avanzato cruscotto aziendale che rende possibile un’analisi immediata e dettagliata dell’andamento del club, fornendo all’amministratore i dati fondamentali per prendere decisioni strategiche di breve, medio e lungo periodo. Il sistema si completa con la gestione integrata di docce e phon a pagamento e sistemi di ricarica con cassa automatica.

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Informatica Veneta: nuovo sistema Fliptonic Fliptonic è il nuovo sistema gestionale per impianti polifunzionali, fitness club, piscine, centri benessere, ecc. proposto da Informatica Veneta. Basato su tecnologia cloud, si integra con tablet e smartphone e si distingue per le sofisticate elettroniche che consentono di gestire accessi, docce, pedane, solarium, domotica, distributori di bevande e qualsiasi altro elemento che si intende controllare. Si distingue anche per la velocità e la facilità di gestione delle operazioni di iscrizione e vendita, grazie ai contratti gestibili su tablet, così come per le prenotazioni online.

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L'esercizio fisico ti cambia La vita La Pozione magica, l’innovativo strumento che aiuta concretamente gli operatori di Fitness Club e Centri Sportivi ad acquisire nuovi clienti e fidelizzare i soci, diventando gli alfieri di una vera e propria campagna di sensibilizzazione culturale.

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È il momento di costruire lo sport

Con l’introduzione delle nuove recenti normative, che impongo la presenza di un defibrillatore in tutti gli impianti sportivi, l’offerta di dispositivi di defibrillazione si è rapidamente moltiplicata, portando a focalizzare l’attenzione sul prezzo d’acquisto. Ma, nella scelta, è bene informarsi in merito a una moltitudine di altri aspetti: i costi di gestione del defibrillatore, il rapporto qualità/prezzo (non è detto che a un prezzo più alto corrisponda una qualità maggiore), la storicità e affidabilità del produttore (garanzia di una continuità del servizio nel tempo), l’utilizzo Adulto oppure anche Pediatrico, la facilità di utilizzo e molto altro ancora. Per aiutare gli operatori del settore sportivo nella scelta, Italia Defibrillatori, società di consulenza e vendita di Defibrillatori Semiautomatici (DAE) e formazione BLSD, offre ai lettori di Sport Industry Magazine una consulenza personalizzata e GRATUITA. Scrivi a info@sportindustry.com per maggiori informazioni.

“Costruire per lo sport, un’opportunità per il paese”, questo il titolo del Convegno organizzato da Aqua Industrial Group il 30 marzo a Reggio Emilia. «Con questo convegno – ha dichiarato Agostino Alfano, Presidente di Aqua – abbiamo voluto fare il punto sulla situazione attuale degli impianti sportivi e salutare con grande speranza la firma del Protocollo tra Governo, ANCI e ICS per l’efficientamento dell’impiantistica sportiva. Dato, quest’ultimo, fondamentale perché laddove gli investimenti per ristrutturare ed efficientare avvengono, i risultati arrivano». «Da parte nostra – ha continuato Alfano – anche grazie all’ingresso, in qualità di soci, nel CCFS, Consorzio Cooperativo Finanziario per lo Sviluppo, oggi siamo in grado di offrire al cliente un servizio completo che va dalla ricerca di strumenti finanziari all’ideazione, dalla progettazione fino alla costruzione. Non a caso, questo convegno è nato in partnership con ICS perché è vitale, una volta deciso di rinnovare l’impiantistica, che questa venga finanziata».

Per approfondire: http://bit.ly/sid8defibrillatori

Per coprire lo sport

Per approfondire: http://bit.ly/sid8aqua

Il risparmio è nella copertura

Progettazione, costruzione, manutenzione di impianti sportivi. Tutto questo è GS SPORT, azienda che si distingue per uno staff dirigenziale giovane e dinamico, affiancato da tecnici adoperati alla continua ricerca e innovazione tecnologica. In particolare, l’azienda si è specializzata nella fornitura di due tipologie di coperture per impianti sportivi: le coperture pressostatiche di classico concepimento, modernizzate da accessori che ne determinano efficienza strutturale ed energetica, e le coperture pneumatiche Evolution Plus, vera e propria novità per il mercato dei “gonfiabili”. Al contrario delle strutture pressostatiche, queste ultime possono essere lasciate montate tutta la stagione, favorendo il flusso dell’aria al loro interno smontando le due testate della struttura alla stregua di una copertura ad archi in acciaio o legno.

Grazie all’esperienza maturata da Polimpianti in 40 anni di attività nella progettazione e fornitura di coperture per piscina, nasce il primo software di calcolo per la stima del risparmio energetico ed economico derivante dall’utilizzo dei sistemi di copertura isotermica prodotti dall’azienda. La volontà di Polimpianti è offrire ai propri clienti uno strumento che permetta loro di comprendere i vantaggi ottenuti dall’utilizzo costante di una copertura, di quantificare in maniera precisa il ritorno del loro investimento e soprattutto fare cultura su quanto sia importante l’impiego delle coperture isotermiche. Infatti, in funzione di una serie di parametri, come ad esempio le caratteristiche climatiche, le condizioni operative della vasca e la tipologia di copertura e sistema di movimentazione (avvolgitore), il nuovo software fornisce una stima sia del risparmio energetico ed economico ottenibile sia del tempo di ritorno dell’investimento.

Per approfondire: http://bit.ly/sid8gs-sport

Quando il tabellone incontra la tecnologia Conquest presenta il tabellone elettronico a norme FIBA mod. MXL-G con angolo di visibilità di 150°, altezza cifre 30 cm a tripla fila di LED, con visibilità a 130 m. Conforme a norme DIN 18032-3 e UNI 9554 (prova di resistenza ai colpi di palla), il tabellone è fornito completo di consolle di comando multisport, che consente la gestione di più di 10 sport con parametri preimpostati. La consolle è multilingua, alimentata con batteria al litio ricaricabile ed è dotata di display touchscreen 7” a colori. Dimensioni 200x180x10 cm.

Per approfondire: http://bit.ly/sid8polimpianti

Piscine natatorie super accessoriate Sono molteplici gli articoli proposti da Ges Group per accessoriare impianti natatori, a cominciare dai blocchi di partenza, che variano a seconda del materiale, delle dimensioni e dei dettagli. Per separare gli spazi natatori in piscina, invece, l’azienda produce e vende una serie di galleggianti destinati sia a piccole costruzioni sia a grandi strutture. Semplici da installare e da utilizzare, tutte le corsie sono resistenti agli urti e realizzate con materiali adatti alla completa immersione in acqua. Placca di virata, testata fissa e ponte mobile completano la lista di accessori per la piscina realizzati in esclusiva da Ges Group.

Per approfondire: http://bit.ly/sid8conquest

Per approfondire: http://bit.ly/sid8gesgroup

www.ilcampo.it - la cultura in un click riviste piscine oggi n.169

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anno 43° numero

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In copertina piscine di classe firmate Blu Deal Design

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Per vivere una vita lunga, sana e piena di energia devi muoverti regolarmente, mangiare correttamente e avere un atteggiamento mentale positivo. L’esercizio trimestrale e 7.00 gennaio-marzo 2015 (privo di fisico è un portentoso farmaco naturale effetti collaterali) che previene la maggior parte delle malattie croniche, anche letali, e contrasta il deterioramento fisico e l’invecchiamento. Per 2,4 milioni di anni la biologia del corpo umano si è adattata per poter svolgere attività fisica energica e costante, imprescindibile per affrontare la quotidiana sfida della sopravvivenza. Dal punto di vista biologico non esiste né pensionamento né invecchiamento, solo crescita o decadimento e il modo che scegli di vivere quotidianamente determina il tuo stato di salute e la qualità della tua vita, da ogni punto di vista. Sei progettato per muoverti! L’esercizio fisico è una vera pozione magica e questo manuale ti spiega come assumerla.

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“comprenderai che sei progettato per muoverti e che mantenerti in forma in e sani rassegna è molto più facile di quel che pensi” le novità in mostra

L'esercizio fisico ti cambia la vita

perché svolgerlo come svolgerlo come motivarsi

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ForumPiscine 2015 ISBN 9788888860855 il palcoscenico della piscina è a Bologna i prezzi delle piscine 9 788888 860855 prefabbricate

a cura di Davide Venturi

“dopo aver letto questo manuale non potrai più fare a meno di muoverti”

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scelti per voi novità dal mercato

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28-31 Maggio 2015

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Nuovi programmi per il fitness

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Con l’idea di andare oltre l’allenamento indoor classico e verso nuovi concept orientati verso una filosofia di benessere psico-fisico ricercata da coloro che si avvicinano al fitness e al wellness, lo Spinning® torna alle origini, ricercando quella spiritualità e concentrazione che Johnny G. insegnava durante le prime sedute di allenamento indoor. Ma le novità di Mad Dogg Athletics non finiscono qui; l’azienda presenta infatti un nuovo programma di allenamento funzionale: Ugi® Fit, creato per consentire un allenamento di 30 minuti ad alta intensità tramite l’utilizzo dell’innovativa e coloratissima Ugi® ball, da integrare in programmi già strutturati.

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Una training zone da provare DoTile® Fit presenta la nuova superficie tecnica sviluppata grazie all’esperienza maturata nel settore e con l’obbiettivo di raggiungere una nuova dimensione dell’allenamento funzionale. La pavimentazione modulare DoTile® Fit TRAINING ZONE racchiude infatti tutta la qualità delle superfici ad alta resistenza DoTile Fit, sviluppate per massimizzare l’assorbimento degli urti e il controllo dei rimbalzi di pesi e bilancieri, aggiungendo a questo la possibilità di configurare i singoli moduli con segni, numeri e colorazioni, che combinati tra loro permettono di creare circuiti di allenamento personalizzati. DoTile Fit TRAINING ZONE non si limita a essere una superficie tecnica, ma diventa un attrezzo, grazie al quale ogni allenamento può essere configurato e utilizzato al meglio, sfruttando tutta la superficie della propria area training e ottenendo il massimo coinvolgimento degli atleti. Per approfondire: http://bit.ly/sid8dotile

Nuovo vogatore per l’allenamento Life Fitness arricchisce l’ampia gamma di attrezzi professionali per il fitness proponendo un nuovo e versatile vogatore: Row GX Trainer, ideale per soddisfare le esigenze di qualsiasi utente, per sessioni d’allenamento ad alta intensità come per allenamenti da svolgere in piccoli gruppi. Il sistema di resistenza ad acqua, che contraddistingue il vogatore Row GX Trainer, assicura la massima fluidità dei movimenti – caratteristica per la quale è da sempre nota Life Fitness – e si unisce all’innovativo sistema di regolazione che consente a qualsiasi utente di allenarsi sentendosi perfettamente a proprio agio. Questo versatile attrezzo ha infine un altro importante vantaggio: è compatto e facilmente spostabile. Prodotto distribuito da SI LINE.

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Che la sfida abbia inizio! Nasce il primo circuito 3bble World Ranking, la prima Classifica Mondiale che coinvolge tutti i giocatori di Jorkyball presenti in tutto il mondo. Ogni Jorker acquisisce punti giocando su 4 livelli: sfidando con un compagno una altra squadra di jorkers, partecipando ai tornei di club che aderiscono al circuito 3bble WRC, partecipando ai tornei a carattere Nazionale o Internazionale. I punti sono calcolati secondo un algoritmo di proprietà di 3bble, che “pesa” i punti in funzione dell’importanza del torneo e della posizione in classifica degli sfidanti. Ogni club potrà organizzare tornei validi per ottenere punti per la Classifica Mondiale, nonché ospitare sfide tra Jorkers che vogliono scalare la classifica. Questo creerà un notevole incremento nelle ore di affitto dei campi di Jorkyball, diventando un veicolo per la fidelizzazione degli utenti. Per approfondire: http://bit.ly/sid83bble

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Un training professionale e personalizzato Nel mondo del fitness sempre più Club decidono di puntare sul servizio rivolto al cliente, alle sue necessità e ai risultati. Un esempio è Fit For Life di Conegliano (TV), fitness club dedicato esclusivamente all’universo femminile che offre sia fitness tradizionale sia percorsi personalizzati che comprendono l’allenamento EMS di Miha Bodytec (in particolare i programmi Total Body Tone Up e Total Body Metabolism & Cellulite). «La possibilità di poter offrire un training professionale e personalizzato, veloce ed efficace – spiega Maurizio Magagnin, titolare Miha Bodytec – si sposa perfettamente con la nostra filosofia e i numeri lo confermano: 27 pacchetti venduti nel primo mese e ben 38 nel secondo solo tra le socie del club. È bastato farlo provare per convincere le clienti».

BeSmart ToStart Aprire un nuovo fitness/sport club, così come rinnovare la propria struttura, pone l’imprenditore davanti a una serie di decisioni e ostacoli, come la scelta delle attrezzature (tipologia, brand, quantità) e l’organizzazione degli spazi in funzione dei servizi che s’intende offrire. Tutto ciò implica una serie di preventivi diversi fra loro, non sempre allineati alle reali esigenze del proprio modello di business. Un’idea funzionale è cercare di ottenere il meglio che offre il mercato relazionandosi con un unico interlocutore. Sellfit, con il servizio BeSmart ToStart, si propone come affidabile interlocutore multi-brand dotato di un catalogo completo a 360 gradi e di un reparto dedicato alle attrezzature ricondizionate e garantite, sviluppando progetti chiavi-in-mano e occupandosi di tutti gli aspetti, da quelli tecnici a quelli commerciali.

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GRIPPER INDOOR: la superficie per tutti gli sport! Grazie alle straordinarie qualità del polipropilene (PP), un polimero resistente alle sollecitazioni e durevole nel tempo, Geoplast Sport ha creato una serie di soluzioni per venire incontro alle esigenze delle attività sportive svolte al coperto. Tra queste, la piastrella GRIPPER INDOOR garantisce prestazioni elevate, multidisciplinarità e affidabilità; è stata studiata per essere utilizzata come pavimentazione tecnica per lo sport e per dare una risposta di alto livello a esigenze di rimbalzo della palla, grip e salvaguardia dell’atleta. Nella foto: questa piastrella è stata impiegata per la realizzazione di un campo polivalente al coperto. Siamo a Pavia e un’associazione di volontariato locale ha voluto utilizzare 700 mq di GRIPPER INDOOR verde e nero come pavimentazione per il pattinaggio, il basket e la pallavolo; il tutto posato su una superficie in calcestruzzo. Per approfondire: http://bit.ly/sid8geoplast

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Prevenire è meglio che defibrillare Il 2015 ha segnato un ulteriore sviluppo per Fitness Profile con la distribuzione di altri 3 marchi: Quincy (attrezzi e soluzioni per il fitness funzionale), Frenetic (linea d’abbigliamento tecnico) e Biotechware. Quest’ultima è una giovane startup in campo elettromedicale che ha realizzato Cardio Pad Pro, dispositivo che consente di eseguire un elettrocardiogramma professionale in modo semplice, veloce ed economico, del quale Fitness Profile è distributore esclusivo in Italia per i prossimi tre anni. «Con questo innovativo sistema – puntualizza Maurizio Bottoni, fondatore e CEO di Fitness Profile – i referti vengono letti 24 ore su 24 da medici presenti nella sede Biotechware e inviati in tempo reale all’utente. Ritengo che sia un passo significativo verso una concezione della salute di largo respiro, molto importante per la credibilità e l’immagine dei centri sportivi e per la sicurezza degli utenti». Per approfondire: http://bit.ly/sid8fitnessprofile


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Pavimentazioni di ottima qualità Waterproofing nasce nel 1982 come azienda produttrice e posatrice di sistemi d’impermeabilizzazione piane, colate in opera, e manti sintetici per campi da bocce; in Italia sono stati i primi a omologare, sotto la Federazione UBI (ora FIB), i campi da bocce realizzati per le gare agonistiche. Oggi Waterproofing è diventata un’azienda che attualmente copre, con i propri servizi, oltre 15 settori. «Produciamo e posiamo tutti i tipi di pavimentazioni sportive e produciamo resine per pavimentazioni - ci racconta l’azienda. Disponiamo di tutte le certificazioni e le omologazioni di idoneità d’uso dalle Federazioni sportive e delle dichiarazioni di Atossicità e di Reazione al Fuoco in classe 1 per i prodotti che ne richiedono la conformità. La nuova gamma di prodotti per pavimentazioni interne ed esterne è inoltre totalmente orientata al rispetto ecologico e alla salute del fruitore; la maggior parte dei prodotti è infatti esente da IPA (idrocarburi policiclici aromatici)». Per approfondire: http://bit.ly/sid8waterproofing

Nuove piscine nascono Nuova piscina privata realizzata dall’azienda Techno Pool. Grazie all’esperienza maturata nel settore, la ditta ha realizzato l’intera opera: dallo scavo alla risistemazione del terreno e del giardino attorno. La piscina è stata realizzata tra febbraio e maggio 2014 ed è situata a Capalbio, nella bassa maremma. La struttura della vasca, in cemento armato, è caratterizzata da un bordo a sfioro con cascata sul lato lungo, scala e panca in muratura. Il rivestimento dell’invaso è creato con una speciale rasatura colorata, effettuato con resine elastiche di colore rosa opportunamente armate. Adiacente alla piscina e stato realizzato un pergolo ombreggiante in castagno naturale con pavimentazione in lastroni a secco. Per approfondire: http://bit.ly/sid8technopool

trimestrale, anno 6, n. 20 apr-giu 2015 Periodico iscritto al ROC, con numero 6228 ISSN 2038-5781, e all’ANES. Associato al sistema Confindustria Per contattare la redazione info@sportindustry.com Direttore responsabile Federico Maestrami Redazione Alice Spiga (responsabile redazione), Chiara La Piana, Davide Venturi, Sara Lisa di Mario Hanno collaborato Lucia Dallavalle, Guido Martinelli, Paolo Pettene Progetto grafico Alice Anna Rameschi Videoimpaginazione - prestampa Sabrina Paoletti Fotografie Freeimages.com Stampa Logo Press Srl di Borgoricco (PD) Spedizione in posta target

Pavimentazione ecologica e resistente Produttore italiano di pavimentazioni in gomma, Ecoplus presenta Floorsport, risultato di una continua ricerca volta a proporre manufatti ecologici dalle elevate caratteristiche tecniche. In dettaglio, Floorsport è una pavimentazione molto resistente, con un elevato grado di assorbimento degli urti e delle vibrazioni, compatta e stabile idonea nell’utilizzo professionale, durevole. Le particolari caratteristiche delle materie prime utilizzate - oltre il 94% di granulo ottenuto dal riciclo di pneumatici dismessi - rendono la pavimentazione resistente, compatta, stabile, non geliva, durevole, insonorizzante e ammortizzante.

PROPRIETÀ LETTERARIA RISERVATA © Copyright Editrice Il Campo srl fondata da Franco Maestrami Direzione editoriale Federico Maestrami, Roberto Maestrami Direzione, redazione, amministrazione e pubblicità Via Amendola 11, 40121 Bologna Tel. 051.25.55.44, Fax 051.25.53.60 info@ilcampo.it Per approfondire: http://bit.ly/sid8ecoplus

Prodotti per trattare il benessere Quando si parla di trattamento dell’acqua nelle minipiscine idromassaggio, che si distinguono per temperature più elevate, dovrebbero essere utilizzati prodotti dedicati, che vengano incontro alle specifiche esigenze di questo tipo di piscina. Le alte temperature, ad esempio, comportano un innalzamento eccessivo del pH dell’acqua, influenzando sia i benefici dell’abluzione sia la durata e l’efficienza della vasca. Servono dunque soluzioni adeguate per mantenere costante la qualità dell’acqua e salvaguardare la vasca. Per questi motivi Bayrol presenta SpaTime, un programma di prodotti completo, ognuno studiato per garantire qualità e equilibrio ottimale dell’acqua, oltre alla stabilizzazione della sua durezza. Prodotto distribuito da Euraqua.

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