Sport industry magazine 16

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l’informazione sull’industria dello sport, del fitness, della piscina e del benessere trimestrale - anno 5 - n. 16 - aprile-giugno 2014

www.sportindustry.com SPORT & FITNESS

PISCINE

News

Certificati medici e sport Intervista esclusiva al dott. Massimo Casciello del Ministero della Salute.

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Primo piano

Gestire un impianto sportivo Spunti e consigli per rendere la gestione efficiente e redditizia, dall’energia rinnovabile al marketing.

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Primo piano

Dall’anfiteatro romano agli stadi odierni Diamo il via a un percorso sull’evoluzione di queste strutture per lo spettacolo sportivo.

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WELLNESS

COMPLEMENTI

Dove c’è sport, c’è casa? “Come potete pensare che una famiglia italiana possa portare mai, in futuro, un figlio o una figlia in uno stadio italiano, vista l’attuale situazione?” Questa domanda è stata posta due giorni fa da Marcel Vulpis, giornalista sportivo e opinionista, nel suo articolo su Sport Economy dedicato ai recenti atti di violenza verificatesi alla finale di Coppa Italia. Mi ha colpito perché sono mesi (o forse anni) che mi pongo la stessa identica domanda. I nostri sono stadi vecchi, spesso collocati in aree non più adeguate, dove il traffico si congestiona e si creano solo disagi, costruiti secondo dettami ormai superati, senza un minimo di attenzione al risparmio energetico e gestionale, senza servizi correlati che possano richiamare un pubblico anche nei giorni in cui non si gioca, senza un piano di marketing e sponsorizzazione che possa renderle strutture redditizie. Lo stadio in Italia non è più un luogo di sport, quello da vivere dagli spalti, con il cuore che accelera e le gambe che fremono, perché sembra quasi di essere lì con loro, a correre, a giocare. Oggi si preferisce la poltrona del salotto, si preferisce Sky con le riprese da vicino, il tasto per mandare indietro, per vedere le scene al rallentatore. E come si può dare torto a questa tendenza? Come si può dare torto a un padre che dice “io mio figlio allo stadio non ce lo porto, è troppo pericoloso”? Penso sia il momento di ridare una dignità agli stadi, e insieme ad essi anche agli impianti sportivi italiani, riqualificandoli e facendoli diventare luoghi di ri-

trovo dove tutti si sentano ospitati, accolti e al sicuro. E questo anche perché, come specificato nel MEMO della Commissione Europea del 21 gennaio: “Il settore dello sport è considerato uno dei più importanti driver nella crescita dell’Unione Europea. Occupa 4,5 milioni di persone e contribuisce al valore aggiunto lordo con 294 miliardi di euro. L’industria dello sport, nella sua definizione più ampia, è una vera e propria industria, e può dunque essere vista come motore di crescita per l’economia, in quanto genera valore aggiunto e posti di lavoro in tutta una serie di settori, nella produzione e nei servizi, stimolando sviluppo e innovazione”.

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Segreteria organizzativa e ufficio stampa: ABSOLUT eventi&comunicazione - tel. +39 051 272523 - fax +39 051 272508 Segreteria scientifica e vendita stand: EDITRICE IL CAMPO Srl - tel +39 051 255544 - fax +39 051 255360 - forum@ilcampo.it


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news

Una partnership per crescere insieme

La guida ai finanziamenti europei per lo sport

L’edizione 2014 di SAIE Sport & Technologies, il salone biennale dedicato alle strutture, ai sistemi e ai materiali innovativi utilizzati negli impianti sportivi, si apre con un’importante novità. Il salone ha infatti scelto Sport Industry come Media Partner dell’evento, dandoci l’opportunità di essere sempre informati in materia di prodotti, tecnologie e materiali per la costruzione di impianti sportivi. Nel dettaglio, affiancheremo l’evento nella comunicazione delle novità presentate dal settore realizzando rassegne tematiche, redazionali di prodotto, interviste ai protagonisti, così da tenervi sempre informati. Fulcro del salone sarà, infatti, la piazza di SAIE Sport & Technologies, che vedrà la partecipazione di professionisti e addetti ai lavori, esperti e studiosi di tematiche fondamentali per il nostro settore. Nel 2014 nuove iniziative animeranno la piazza con test dal vero e aree dimostrative Alberto per Manzotti mostrare le caratteristiche e le prestazioni dei prodotti esposti in fiera. Spazi saranno dedicati anche alle Federazioni sportive italiane ed internazionali, in primo luogo FIFA, FIGC, LND. Vi aspettiamo dunque in fiera a Bologna, dal 22 al 25 ottobre 2014, allo stand dedicato a Sport Industry. Venite a trovarci!

Pubblicata a fine marzo 2014 la guida “Come finanziare lo sport, la ciclabilità, la mobilità e il turismo sostenibile con i fondi europei”. Il documento analizza il mercato attuale dello sport, il ruolo sempre più importante svolto dal turismo sportivo, le varie tipologie di finanziamento già sperimentate e le nuove opportunità che si aprono tra il 2014 e il 2020. “Quello dei finanziamenti nel settore dello sport, della ciclabilità, della mobilità e del turismo sostenibile è un tema complesso - scrive Claudia Salvi, redattrice del documento per Formez PA, il Centro servizi, assistenza, studi e formazione per l’ammodernamento delle PA. Nella maggioranza dei casi non esistono strumenti finanziari ad hoc, vale a dire pensati in maniera diretta ed esclusivamente per rispondere alle esigenze di questi settori”. Una guida molto interessante, che mira a identificare quali fondi sono stati utilizzati nei periodi di programmazione precedente (2000-2006 e 2007-2013) per il finanziamento di progetti in questi settori e quali strumenti finanziari possono essere

utilizzati nel periodo attuale (quello dal 2014 al 2020), approfondendo tutte le varie tipologie di finanziamento: i fondi strutturali e di investimento europei, il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale 2014-2020, i finanziamenti diretti e i programmi tematici dell’Unione europea, il co-finanziamento, ecc. Per approfondire: bit.ly/sid4finanziamenti

Il marketing sportivo in Italia: 4 interviste

Pianificazione e Controllo di Gestione Per approfondire: bit.ly/sid4saie

Nel mese di marzo abbiamo dato il via a una serie di articoli dedicati al marketing sportivo in Italia, con l’intento di approfondire i vantaggi e le opportunità per il nostro sistema sportivo che, oggi più che mai, ha bisogno di trovare nuovi modi per avvicinare, coinvolgere, emozionare, oltre che fidelizzare, un pubblico di appassionati. Perché è questo il cardine: lo sport è il più potente veicolo di emozioni, di passioni e di condivisioni, ed è vitale che i gestori di impianti sportivi imparino a fare leva su questo dato di fatto. Nelle prime quattro interviste abbiamo coinvolto Damiano Cori, specializzato in Marketing e Social Media Marketing per il settore sportivo, Andrea Annunziata, titolare dello studio Sporthink, Salvatore Sanzo, atleta internazionale e Presidente del CONI Toscana, e Nicola Pongetti, responsabile marketing dello

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opera nell’ambito della sanità privata. Vanta finanziario ed amministrativo in qualità di lmente è Consigliere di amministrazione e ondazione dello Sport del Comune di Reggio ss School di Roma.

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Impianti sportivi: il POS è obbligatorio

Con la conversione in legge del decreto Milleproroghe, dal prossimo 30 giugno scatta l’obbligo di accettazione della moneta elettronica da parte degli esercenti di attività commerciali e di servizi, anche professionali. Perché ve lo raccontiamo? Perché, a meno che non cambi qualcosa da qui al 30 giugno, l’obbligo è in capo a tutti i gestori di impianti sportivi, ivi comprese le associazioni e società sportive dilettantistiche. Questo significa che, dal 30 giugno, le associazioni sportive avranno la necessità di dotarsi di un POS. Per approfondire: bit.ly/sid4pos


news

I bandi sportivi attivi in Italia? Coscienti di quanto sia importante, per tutto il settore degli impianti sportivi, essere sempre e il più possibile aggiornato in materia di bandi e finanziamenti per la costruzione e manutenzione di impianti sportivi, piscine, campi da gioco o servizi correlati, vi segnaliamo un sito web (www.bandi.it) che raggruppa i bandi attivi in tutta Italia. In particolare, nel sito è possibile filtrare le ricerche per argomento trovando solo i bandi che interessano il proprio specifico settore di attività, nel nostro caso gli impianti sportivi. Per approfondire: bit.ly/sid4bandi

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In Italia si investe ancora nello sport? Quattro esempi di investimento dedicati all’impiantistica sportiva in Italia: l’approvazione definitiva del progetto per il nuovo stadio e campus dello sport a Carpi, la nuova cittadella del tennis a Gaeta, i lavori di manutenzione al Palasport Marsala e i 122mila euro investiti dal Comune di Cosenza per la manutenzione straordinaria degli impianti sportivi. Li segnaliamo perché, da un lato, permetteranno di riportare a una nuova vita gli impianti sportivi italiani (che tanto ne hanno bisogno) e, dall’altro, perché speriamo possano diventare occasione di lavoro per aziende e professionisti che operano in questo settore. Per approfondire: bit.ly/sid4investimenti

Italia: è ora di rifare gli stadi!

Pubblicata la 17sima edizione della Deloitte Football Money League, l’analisi più completa delle performance finanziarie dei club di calcio a livello europeo. I risultati di quest’anno mostrano un dato preoccupante. Mentre viene lodata la Juventus, che continua a godere dei benefici del nuovo stadio con un fatturato a giornata più che triplicato dalla sua inaugurazione nel 2011, gli altri club italiani non godono purtroppo della stessa buona reputazione. Si legge nel documento: “Il crollo delle presenze e l’aver giocato tre partite in casa in meno rispetto al 2011/12 sono le principali cause del calo dei ricavi a giornata del Milan (- 22% / €7.4m). Risultati in linea con il modello italiano, con club ostacolati dalla mancanza di stadi di proprietà e da strutture in deterioramento”. Il consiglio della Deloitte? Investire sul rifacimento degli stadi e su iniziative di marketing, sponsorizzazione e partnership, dando sempre maggiore importanza al reddito commerciale come risorsa per lo sviluppo del club. Per approfondire: bit.ly/sid4calcio

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news

La sicurezza parte dalla prevenzione Quasi un quarto degli infortuni sul lavoro nei Paesi dell’Unione Europea sono dovuti a scivolamenti, inciampi e cadute. Questo è quanto emerge dal recente rapporto “New risks and trends in the safety and health of women at work”, redatto dalla European Agency for Safety and Health at Work. Le cause? Cattiva manutenzione del pavimento, ostacoli, superfici bagnate e ghiaccio. Come risolvere questo problema? Intervenendo sulla prevenzione. Per approfondire: bit.ly/sid4sicurezza

Project Financing: chiarimenti dal Consiglio di Stato Pubblicata in Gazzetta Amministrativa la sentenza del Consiglio di Stato Sez. III del 20.3.2014 che chiarisce le fasi in cui si articola il Project Financing, procedimento volto alla “realizzazione di opere pubbliche senza oneri finanziari da parte dell’amministrazione”. La sentenza cita e analizza le varie fasi del procedimento, dalla valutazione della proposta alla verifica della fattibilità del progetto, fino all’individuazione della proposta di pubblico interesse e all’aggiudicazione della concessione mediante una procedura negoziata, “da svolgersi tra il soggetto che avesse presentato la proposta progettuale iniziale (cd promotore) e i soggetti presentatori delle due migliori offerte della gara in precedenza indetta”. Il testo della sentenza è disponibile integrale sul sito di Gazzetta Amministrativa, raggiungibile dalla notizia pubblicata su www.sportindustry.com, categoria Norme e leggi per l’impiantistica sportiva. Per approfondire: bit.ly/sid4finanza

Certificati medici e sport: intervista esclusiva Di fronte ai dubbi sollevati dai successivi interventi normativi, tra aprile e ottobre 2013, intorno ai certificati rilasciati per l’attività sportiva, ci siamo rivolti all’unica fonte in grado di fornire risposte certe e autorevoli: il Ministero della Salute. Il Direttore Generale della Ricerca Sanitaria e Biomedica e della Vigilanza sugli Enti, dott. Massimo Casciello, c’ha infatti fornito importanti chiarimenti relativi ad alcuni aspetti della disciplina: • l’obbligo (o meno) dell’elettrocardiogramma per l’attività sportiva non agonistica, • la responsabilità (o meno) della verifica da parte delle società sportive, • l’adozione di linee guida, • la validità dei certificati in corso, • le attività ad alta intensità cardiocircolatoria. L’intervista è pubblicata nel canale Complementi di www.sportindustry.com, categoria Sicurezza negli impianti sportivi. Per approfondire: bit.ly/sid4certificati

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Novità dal Ministero del Lavoro Il Ministero del Lavoro ha emanato, in data 21.02.2014, un’importante circolare in materia di lavoro sportivo dilettantistico che riguarda da vicino non solo gli enti certificatori, ma anche dirigenti e consulenti che operano nelle società e nelle associazioni sportive dilettantistiche. Dopo aver evidenziato la caratteristica non lucrativa degli enti iscritti all’apposito registro del Coni, la circolare illustra la disciplina vigente sia per le prestazioni sportive dilettantistiche sia per le collaborazioni coordinate e continuative di carattere amministrativo – gestionale, concentrandosi sugli istruttori e gli allenatori operanti all’interno delle società e associazioni sportive dilettantistiche, le figure attorno alla cui attività erano nati i contenziosi attualmente in essere. Se, in origine, l’orientamento ministeriale era stato quello di ritenere applicabile il

regime sui compensi sportivi solo ai soggetti svolgenti manifestazioni sportive, a seguito della novella recata dall’art. 35 comma quinto del D.L. n. 207/2008 (convertito con legge n. 14/2009) la fattispecie agevolativa venne allargata, in via interpretativa, anche alla formazione didattica e alla preparazione fisica. Per approfondire: bit.ly/sid4norme

La rinascita dell’Aquatics Centre Rinasce l’Aquatics Centre di Londra, trasformato in un impianto sportivo e del tempo libero per tutta la comunità, che permetterà l’accesso anche ai club di nuoto locali e della città di Londra. Questa è la terza sede olimpica a riaprire, dopo la Copper Box Arena e Lee Valley White Water Centre. Seguiranno il Velodromo il 31 marzo, la Lee Valley Hockey e il Tennis Centre a maggio 2015 e infine lo Stadio Olimpico, che si sta trasformando in un impianto polivalente e sarà la sede permanente del West Ham dal 2016. Un validissimo esempio di come le Olimpiadi dovrebbero essere gestite, con impianti progettati e realizzati in vista del loro utilizzo non soltanto

durante l’evento sportivo, ma anche dopo, così da diventare luoghi di sport sostenibili e fruibili da tutta la comunità, compresi gli atleti. Per approfondire: bit.ly/sid4piscine

Bando per imprese turistiche, ricettive e balneari Emilia Romagna: approvato un bando dedicato a imprese turistiche e commerciali, compresi gli stabilimenti balneari, che investano in tecnologie per il risparmio energetico, l’uso efficiente dell’energia e la valorizzazione delle fonti rinnovabili. Non saranno ammessi interventi che comportano una spesa inferiore a 20 mila euro, il massimo contributo concedibile è pari a 150 mila euro. Domande ammesse dal 5 maggio al 15 luglio. Per approfondire: bit.ly/sid4turismo


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6 Spunti e consigli a misura di gestione primo piano gestione

In questo articolo vi proponiamo alcuni dei contenuti dibattuti all’ultima edizione di ForumClub/ForumPiscine e ForumSport Congress. Il filo conduttore? La gestione efficiente di un impianto sportivo. 2) La gestione dei consumi energetici e il coordinamento dei fornitori e delle imprese specializzate. 3) La ricerca di nuove formule di finanziamento (project financing e finanziamento bancario) e l’attivazione di incentivi per l’efficienza energetica (TEE) e Certificati Bianchi. 4) Lo sviluppo di nuovi margini gestionali, attivando nuovi servizi legati alla disabilità e alla riabilitazione, lavorando sul miglioramento dell’immagine aziendale e sulla qualità dei servizi proposti, fidelizzando e affezionando l’utente/ cliente”.

L’utente al centro

di Alice Spiga Un momento tratto da ForumSport Congress, l’evento formativo dedicato alla gestione degli impianti sportivi tenutosi il 21 e il 22 febbraio 2014 in Fiera Bologna.

PER APPROFONDIRE

Come accennato a inizio articolo, questo testo intende offrirvi una selezione dei contenuti di cui si è dibattuto durante l’ultima edizione dell’evento congressuale ed espositivo ForumClub/ ForumPiscine/ ForumSport. Abbiamo selezionato per voi le tematiche inerenti la gestione di impianti sportivi, estrapolando spunti e consigli utili allo svolgimento delle vostre attività. Per maggiori informazioni: www.forumclub.it e www.forumpiscine.it.

“Negli scorsi anni, il focus dei gestori è stato l’attività ordinaria, con una scarsa attenzione all’obsolescenza degli impianti tecnologici, la cui manutenzione straordinaria è stata spesso rimandata per mancanza di risorse, sia da parte del gestore che della proprietà. Le conseguenze sono sotto ai nostri occhi: la qualità dei servizi offerti diminuisce, mentre aumentano le emissioni di CO2 nell’ambiente, e si fa sempre più fatica a proporre attività per l’agonismo, per la disabilità e la riabilitazione”. Mi scuserà Alberto Cervi se rubo le parole che lui stesso ha utilizzato per aprire la tavola rotonda La riqualificazione energetica dell’impianto sportivo. Sono parole che esprimono molto bene la condizione dei nostri impianti sportivi, presenti sul territorio nazionale in numero insufficiente, spesso obsoleti e bisognosi quantomeno di interventi strutturali o sugli impianti tecnici. Il problema fondamentale è che le bollette energetiche primarie (gas, energia elettrica, acqua) sono diventate sempre meno sostenibili dai gestori e stanno mettendo profondamente in crisi il lavoro di promozione e supporto dell’attività didattica e sportiva che, con fatica, offrono alla cittadinanza; soprattutto in un periodo in cui le amministrazioni pubbliche si trovano costrette a tagliare gli investimenti ovunque possono. “La nostra spesa pubblica a favore dello Sport e delle Attività

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Ricreative – ha puntualizzato Antonello Panza nel corso della tavola rotonda Vizi e virtù dello sport dilettantistico, è inferiore del 50% rispetto alla Gran Bretagna e del 65% della Germania, collocandosi tra i paesi europei con la più bassa spesa pro-capite (circa 64 euro), insieme a Irlanda e Grecia. Nel corso degli ultimi 10 anni – continua il segretario FIN, la spesa complessiva pubblica per lo sport è stata sostanzialmente stabile, registrando però una diminuzione in termini reali di circa il 2,6% medio annuo. Eppure, se ipotizzassimo una diminuzione di un solo punto percentuale del tasso di sedentarietà (dall’attuale 40% della popolazione al 39%, corrispondente a circa 515mila persone), si otterrebbe un beneficio incrementale per lo stato dell’ordine di 200 milioni di euro di risparmio sulla spesa, sanitaria e non”.

Investire sull’energia

Ma se gli investimenti pubblici nello sport continuano a diminuire, come venire incontro allo stato di obsolescenza strutturale che coinvolge la nostra impiantistica sportiva nazionale? “I fattori chiave su cui bisogna intervenire – ha specificato Alberto Cervi durante la già citata tavola rotonda – sono essenzialmente quattro: 1) la razionalizzazione del fabbisogno di energia primaria e la riduzione dei costi energetici e dei consumi.

Il coinvolgimento e la fidelizzazione dell’utente (o del cliente) è ancora più centrale se si prendono in considerazione piccoli/medi centri sportivi, dove il rapporto che si instaura con chi pratica l’attività è di tipo quasi famigliare. Gli impianti di piccole dimensioni, che contemplano ad esempio una sola piscina e pochi altri servizi accessori, possono infatti essere un ottimo investimento, a patto che si punti su un’altissima specializzazione che vada a colpire target e attività precisi. Come è emerso giustamente durante la tavola rotonda Investire in piccolo per guadagnare in grande, moderata da Marco Tornatore: “Qualità percepita, comfort, una selezione attenta del personale e una formazione continua, oltre a un’attenta analisi delle tariffe, dei costi e dei ricavi, rappresentano la chiave di svolta nella gestione di un impianto sportivo di piccole dimensioni”. Quando di parla di fidelizzazione, il nostro settore è avvantaggiato perché lo sport è uno dei più potenti aggregatori che esistano: riesce a creare emozioni, a coinvolgere, ad avvicinare persone di ogni età, nazionalità, credo e cultura, persone che amano praticare sport e persone che amano solo guardarlo; crea, in definitiva, una vera e propria comunità. “L’obbiettivo finale di chi opera nel settore dello sport – ha precisato Roberto Ghiretti nel corso della sessione D’ora in avanti saranno solo delle finali – è diventare un punto di riferimento per il proprio territorio. Non ci si può limitare a organizzare le attività, è ora di pianificare una strategia volta a implementare la propria rete. Non bastano i grandi eventi sportivi, ci vuole un progetto a tutto campo che coinvolga l’intero territorio, grazie a un’attenta strategia di comunicazione che contempli sia gli strumenti tradizionali sia le nuove frontiere del web 2.0. Oggi come oggi, il


primo piano gestione

web non può più essere solo una vetrina statica delle nostre attività, ma deve diventare un luogo di interazione, per creare, coltivare e coinvolgere la propria community: tesserati, parenti, tifosi, amici, istituzioni, partner, fornitori, ecc.”.

È ora di diventare Social!

L’interazione di cui parla Ghiretti, oggi passa soprattutto attraverso i Social Network che, lungi dall’essere una moda passeggera, stanno rivoluzionando il modo di entrare in contatto sia con nuove persone potenzialmente interessate sia con tutti coloro che già vi conoscono. Il web ha modificato anche il modo in cui gli utenti si approcciano all’acquisto. Oggi, prima di scegliere il corso sportivo da frequentare, l’utente medio cerca in internet, guarda le foto, i video, legge i commenti lasciati dagli altri, poi fa una selezione e si reca a visitare di persona uno, massimo due centri. Come ha giustamente specificato Carmine Preziosi durante il laboratorio Social e media language, dalla palestra alla fitness e sport community: “Oggi, la partita più importante si gioca sul web e vince chi, sfruttandone tutte le opportunità, riesce a dare più risposte ai potenziali clienti. Che cosa cercano i vostri potenziali clienti sul web? La posizione/zona della palestra, i servizi che offrite, immagini e video, commenti di altri utenti, e in questo i social sono un ottimo veicolo di informazioni, recensioni (Google – Foursquare – Yelp – ecc), offerte di tipo commerciale e informazioni dettagliate di contatto”. In questo panorama, avere almeno una FanPage su Facebook si rivela di fondamentale importanza: una pagina però ben curata, seguita in modo professionale, che sappia avvicinare e aggregare un pubblico di vecchi e nuovi follower e costruire una salda, e ottima, reputazione online.

boratori delle ASD e SSD in materia previdenziale e assicurativa. “Prima – ha specificato Ernesto Russo durante la sessione A ciascuno il suo contratto, l’inquadramento previdenziale e assicurativo dei collaboratori ASD e SSD – si parlava solo di addetti agli impianti sportivi, oggi tra le categorie di lavoratori assicurati obbligatoriamente presso l’ENPALS ritroviamo anche impiegati, operai, istruttori e addetti agli impianti e circoli sportivi di qualsiasi genere; direttori tecnici, massaggiatori, istruttori e i dipendenti delle società sportive; atleti, allenatori, direttori tecnico-sportivi e preparatori atletici delle società del calcio professionistico e delle società sportive professionistiche. Senza contare che sono ancora moltissime le

questioni irrisolte, come ad esempio se la continuità del rapporto sia anche indice di professionalità o meno”. Il nostro consiglio? Non perdete occasione per formarvi, investite nella vostra crescita professionale e personale perché, oggi più che mai, la gestione degli impianti sportivi richiede competenze che si possono acquisire e maturare solo con il tempo.

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PER APPROFONDIRE

Sui siti www. forumclub.it e www. forumpiscine.it potete trovare le tracce audio delle sessioni e delle tavole rotonde citate in questo articolo, acquistabili anche singolarmente, oltre a brevi abstract e ai curriculum dei relatori. L’evento tornerà dal 19 al 21 febbraio 2015 in Fiera a Bologna, quindi segnatevi già le date!

La formazione prima di tutto

La gestione di un impianto sportivo, però, non è solo aggregazione di persone con la stessa passione. Ci sono anche regole da rispettare, norme e leggi da conoscere e sulle quali tenersi informati per non incorrere in sanzioni o in cause civili, amministrative o, al peggio, penali. Il gestore ha delle responsabilità, soprattutto verso la sicurezza dei lavoratori, dei volontari e degli utenti che gravitano attorno al suo centro. Ecco perché “La formazione, informazione e addestramento dei lavoratori per le specifiche mansioni che svolgono – ha giustamente sottolineato Valter Rapizzi nella sessione La gestione degli impianti natatori tra burocrazia ed efficienza – riduce il rischio di infortuni e aumenta l’efficienza. Mentre l’autocontrollo di tutti gli impianti e di tutte le strutture previene e riduce il rischio di incidenti o altri eventi dannosi per gli utenti”. Lui parlava di piscine, ma il discorso rimane valido per qualsiasi tipologia di impianto sportivo, fitness o per il benessere. La formazione rimane dunque un punto saldo, anche perché le regole del gioco cambiano e spesso in maniera repentina. Si pensi ad esempio alla disciplina che regola i certificati medici e a tutte le modificazioni che ha subito nel corso del 2013 (riepilogate da Guido Martinelli in una sessione dedicata), oppure ai cambiamenti avvenuti per i colla-

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8 C’era una volta lo stadio primo piano stadi e arene

Grazie alla collaborazione con l’arch. Paolo Pettene, iniziamo un percorso alla scoperta degli stadi, seguendo la storia che ha caratterizzato queste grandi e complesse strutture, alla ricerca di esempi, non sempre eccellenti, in Italia e all’estero.

di Paolo Pettene

Lo stadio Flaminio di Roma, realizzato nel 1957 su progetto dagli ingegneri Nervi, padre e figlio, verrà approfondito dall’arch. Pettene sul prossimo numero di Sport Industry Magazine.

Nell’affrontare il tema del recupero e della riqualificazione degli stadi, in particolare di quelli storici, è doverosa una premessa. A parte qualche concorso sul tema e alla mia esperienza giovanile a Roma con l’architetto Annibale Vitellozzi, nel corso della mia carriera professionale mi sono occupato di centinaia di interventi di carattere sportivo, però non mi sono mai cimentato nella progettazione di stadi veri e propri che, secondo la mia personale esperienza, necessitano di una multi-disciplinarietà integrata specifica e peculiare che, nell’attuale era moderna, soltanto i grandi studi specializzati e strutturati riescono a progettare e ingegnerizzare correttamente. Come progettista esperto, ed ex atleta, ho però approfondito da sempre il tema e, grazie alla mia specializzazione e passione per lo sport, ho avuto la possibilità di frequentare e visitare negli anni molti dei principali stadi in Europa, spesso in occasione di importanti manifestazioni sportive, vissute con la grande emozione che uno stadio accompagnato da un evento sportivo sa restituire, e non mi riferisco soltanto al calcio. La prima riflessione che mi viene spontanea è che gli stadi cosiddetti “storici” presentano caratteristiche strutturali e monumentali ancora d’eccellenza e sono stati spesso oggetto di ristrutturazioni, anche ripetute nel tempo, segno che sono e rimangono architetture complesse in continua trasformazione, conse-

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guenza dei cambiamenti richiesti in termini di comfort dello spettacolo sportivo e delle continue rivoluzioni prestazionali e tecnologiche. Gli stadi sono diventati macchine complesse nel panorama sportivo, sempre in trasformazione e sempre più polifunzionali; nel tempo hanno subito i rinnovamenti tecnologici, morfologici, tecnologici e, in particolare, normativi finalizzati alla sicurezza degli atleti, degli spettatori e degli addetti. Anche la ricerca del business e dell’immagine ha determinato trasformazioni morfologiche; nel caso del recupero, non sempre in un rapporto equilibrato tra rispetto dei vincoli monumentali e rinnovo dei materiali. Per questi motivi ritengo che, per progettare o ristrutturare una grande struttura sportiva come uno stadio, si debba necessariamente avere la conoscenza storica e direi sociale di questi grandi contenitori destinati da sempre allo spettacolo sportivo. Personalmente non condivido né l’atteggiamento di alcune archistar, che finiscono per realizzare le solite cattedrali nel deserto, né le architetture troppo spinte e modernizzate, con soluzioni a pianta quadrata più adatte ad altre tipologie di impianti, quali ad esempio i palazzetti dello sport. Penso a certi esempi storici risolti, o meglio irrisolti o banalizzati, con la demolizione totale del vecchio stadio per lasciare il posto a uno nuovo anonimo. Per citarne uno tra tutti quello del Filadelfia, tempio del Grande Torino, uno stadio

monumentale progettato dall’ingegnere Miro Gamba in stile liberty e realizzato a fine anni ‘20. Questo esempio, che ritengo personalmente negativo, dovrebbe fare riflettere sull’opportunità, nelle grandi città, di recuperare gli stadi datati per attività polifunzionali compatibili e far realizzare, viceversa, nuovi stadi dedicati allo spettacolo sportivo moderno, di nuova generazione, magari direttamente dalle società sportive professionistiche, almeno nel caso del calcio.

Le forme dello stadio

Dopo la breve riflessione a caldo, introduco alcuni essenziali cenni storici ed esempi propedeutici per meglio definire il termine stadio e la sua evoluzione moderna. Le forme dello stadio dell’era moderna non differiscono molto da quelle delle similari costruzioni antiche. In molti casi lo stadio deriva dallo schema ellenico classico formato da due rettilinei paralleli tronchi da un lato e congiunti da un semicerchio dall’altro, oppure voltati in curva dalle due parti; in altri è foggiato secondo la forma ellittica propria degli anfiteatri romani e in altri ancora, invece, secondo la forma circolare. Alcuni di questi sono totalmente incassati nel terreno, approfittando di acclivi naturali per sistemare le gradinate, oppure predisponendo collinette artificiali con scavi e rilevati. In questo caso, è risolto abbastanza facilmente il problema dell’afflusso e deflusso del pubblico, che avviene sempre meglio dall’alto e lungo


primo piano stadi e arene

tutto il perimetro esterno. Gli stadi nell’architettura moderna si definiscono, come noto, con quelle costruzioni che sviluppano, attorno al grande campo di gara, una perimetrazione semicircolare con spalti e gradinate per gli spettatori, dotate di tutti i servizi necessari al pubblico e agli atleti. È lo stadio “tipico”, quello che nella maggior parte dei casi interessa il gioco del calcio e comporta anche un’attrezzatura per atletica leggera, dove il parterre attività, nella versione all’aperto, deve essere sempre orientato lungo la direttrice Nord-Sud. Malgrado le diverse convinzioni riguardo alla forma planimetrica da dare allo stadio, è indiscusso che la più adottata sia quella che segue ancora i criteri di praticità universalmente riconosciuti all’Anfiteatro Flavio. La forma di ellissi allungata, i disimpegni che si formano sotto le strutture portanti (i cosiddetti telai strutturali), l’utilizzazione varia dei vani ricavati fuori terra, fanno delle costruzioni di questa forma il tipo che più d’ogni altro risponde a esigenze pratiche ed estetiche. La forma ovale deriva dalle parti fondamentali che compongono il campo di gioco rettangolare e dalla pista anulare che corre intorno ad esso, con fossato di separazione dal parterre sportivo. Le coperture delle tribune spesso si presentano parziali sulle gradinate rettilinee, con sbalzi più o meno arditi, con strutture risolte con tecnologie miste di cemento armato e di legno. I canoni architettonici del passato sono quelli che hanno ispirato generazioni di stadi storici e moderni: la morfologia degli spalti e delle gradinate delle tribune e delle curve (con la ricerca della curva di visibilità ottimale per il pubblico), le sedute continue poggianti su telai strutturali in cemento armato a vista, ingressi a vomitorio come nelle arene storiche, prospetti principali di ingresso decorati e risolti con ornati, decorazioni in stile monumentale spesso accompagnati da torri maratone. Occorre evidenziare, in generale, che gli stadi storici erano anche occasione per l’inserimento nel contesto volumetrico di opere scultoree, bassorilievi di opere di grandi artisti. Sicuramente presentavano carenze in termini di sicurezza per gli spettatori e di tecnologie, quali illuminazione sportiva e accessibilità, però i sottotribuna, collocati nei locali sottostanti ai telai strutturali, erano organizzati funzionalmente con servizi spogliatoi atleti e per il pubblico, oltre a palestrine e spesso con vasche terapeutiche, segno della ricerca di polifunzionalità degli spazi indotti già propedeutici alle attività e alle metodiche di allenamento e preparazione sportiva. Nel tempo, gli stadi storici si sono spesso trovati ad essere inglobati nel tessuto urbano delle grandi città, creando grandi difficoltà di traffico e congestione. Questi ultimi fattori di criticità, nel definire il progetto del recupero dello stadio storico, devono oggi costituire la valutazione prioritaria contestuale a livello microurbano, anche con azioni di declassamento delle funzioni o con l’integrazione coraggiosa di componenti moderni, che si devono combinare architettonicamente nel rispetto delle strutture monumentali, da conservare attenendosi ai vincoli normativi e delle sovrintendenze.

PER APPROFONDIRE

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VISTO DA VICINO

Nel prossimo numero di Sport Industry Magazine, l’architetto Pettene continuerà la sua disamina degli stadi storici analizzando lo stadio Olimpico di Roma, lo stadio di Monaco di Baviera, l’Olympiastadion di Berlino, il Wembley di Londra e molti altri ancora. Quindi, continuate a seguirci. Dab - Sportindustry 171x236 B:Layout 2

Paolo Pettene Titolare dello Studio di Architettura SdiA, specializzato in impiantistica sportiva, vanta un’esperienza pluriennale progettuale e cantieristica per realizzazioni di opere pubbliche e private, con diversi livelli dimensionali e complessità tecnica. Ultima referenza di successo: la progettazione del nuovo centro sportivo di Gianluca Zambrotta, di recente inaugurato a San Fermo della Battaglia, in Provincia di Como.

In questa foto, il giovane atleta 18-04-2014

17:57

Pagina 1 Paolo Pettene corre la staffetta.

Europro High Flow di Dab, elettropompa centrifuga per impianti di filtrazione adatta a piscine di grandi dimensioni. Alta efficienza ed affidabilità, silenziosità e materiali anticorrosione. Esente da manutenzione. La sicurezza del marchio Dab, dal 1975 leader nella progettazione di sistemi per la movimentazione dell’acqua.

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10 Quante novità per il mondo dello sport! primo piano norme e leggi

L’avv. Guido Martinelli commenta per noi i provvedimenti, in gran parte di carattere amministrativo, che hanno coinvolto il mondo dei centri sportivi nelle ultime settimane.

di Guido Martinelli Tantissime le novità di queste ultime settimane, che fanno stare perennemente in bilico il mondo sportivo italiano.

Il mondo dei centri sportivi ha vissuto, in queste ultime settimane, varie “fibrillazioni” legate a provvedimenti, in gran parte di carattere amministrativo, che forse, come vedremo, sono stati sopravvalutati sia in senso positivo che negativo. Partiamo da quella “potenziale”, cronologicamente la più recente e quella più dirompente. Potenziale in quanto è apparsa su un quotidiano specializzato come anticipazione del contenuto di un provvedimento, che il Consiglio dei Ministri aveva in fase di emanazione (e di cui ad oggi - 22 aprile - non si conosce ancora il testo definitivo), che avrebbe ridotto da settemilacinquecento a duemila euro l’anno la fascia di compenso esente riconoscibile agli sportivi dilettanti. Grandi preoccupazioni (sempre se fosse vera la notizia e se venisse convertito in legge il decreto che dovrebbe introdurla) che non mi sento di condividere per numerosi motivi che provo ad elencare in ordine sparso: 1) si tratta di vedere quanto ci sia di vero, il testo del decreto approvato non è al momento ancora in Gazzetta Ufficiale. 2) Il mondo della cultura, del socio assi-

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stenziale, del ricreativo fa attività da sempre senza poter utilizzare questa norma, che appartiene solo allo sport e, in parte, a cori, bande e filodrammatiche, eppure vanno avanti comunque. Sono più bravi di noi? O forse loro sono i “veri” volontari e noi siamo i “falsi”? 3) Quali meriti ha lo sportivo per avere diritto a ricevere, rispetto a qualsiasi altro cittadino e indipendentemente dall’intensità della prestazione, 625 euro al mese al netto di imposte e delle spese sostenute? Mi piacerebbe che sul punto si aprisse un dibattito. 4) L’utilizzo più diffuso della norma è quello di creare, così facendo, costi “virtuali” per coprire il delta della soprafatturazione agli sponsor e, come tale, operazione vietata. 5) Non possiamo sempre piangerci addosso. Lo sport ha compensi “fuori” mercato. È giusto che si ridimensioni, non possiamo come sistema Paese chiedere sacrifici a tutti meno che agli sportivi.

Certificato penale: sì o no?

Altra notizia, apparsa appena pochi giorni prima, è quella relativa all’introduzio-

ne del certificato penale per i lavoratori che siano in contatto costante con minori ai fini della repressione dei reati di pornopedofilia. Si tratta di un decreto, in recepimento di una direttiva comunitaria, che impone ai “datori di lavoro” che intendono adibire un lavoratore a tali attività, di richiedere tale documento. Il Ministero, consapevole del numero e delle problematiche organizzative legate a tale nuova procedura ha, con successive circolari, avvallate sia dal Coni sia dal Ministero del Lavoro con propri autonomi provvedimenti, notevolmente ridotto il perimetro di azione della norma (andando anche oltre il dato letterale del dispositivo legislativo) e di fatto ha esonerato da tale adempimento tutti coloro i quali utilizzano i c.d. “volontari” cioè tutti coloro i quali non sono legati da rapporto di “lavoro” a carattere di scambio con il soggetto che beneficia delle loro prestazioni. In tale ambito appare conseguente ritenere che anche i soggetti che beneficiano dei compensi ex art. 67 primo comma lett. m) non siano tenuti alla consegna del certificato.


primo piano norme e leggi

Esaminato, sia pure in maniera sintetica, il contenuto del provvedimento, mi sia consentita qualche considerazione. Nel mondo del volontariato (sport, ricreazione, oratori, ecc.) c’è un minore controllo del rischio di induzione a comportamenti pedofili rispetto a realtà più strutturate, come quelle legate a poteri gerarchici di controllo sull’attività dei dipendenti. Pertanto, se “senso” doveva avere la norma, questa avrebbe dovuto comprendere anche le aree successivamente escluse in via amministrativa. Se per queste ultime, alla fine, per motivi organizzativi, si riteneva inapplicabile, la norma andava ripensata e non emanato l’ennesimo pasticcio all’italiana che, alla fine, per quanto riguarda il nostro mondo, penalizza solo quelle palestre che hanno regolarmente assunto i propri istruttori rispetto a quelle che continuano a pagarli con i settemilacinquecento euro. Alla fine, la sensazione è quella di trovarsi di fronte alla medesima situazione dell’obbligo della certificazione medica. Tutti d’accordo nell’introdurla, poi però tutti alla ricerca del mito della “attività ludico - motoria” per poter evitare di richiederla. Senza pensare che la richiesta di un certificato potrebbe comunque salvare una vita e, pertanto, varrebbe comunque la pena richiederlo senza indagare se sul punto ne sussista un obbligo legislativo o meno. Qui, a mio avviso, vale lo stesso principio. Anche se le circolari ne hanno escluso l’obbligo, nulla vieta “per maggior sicurezza” di richiederlo comunque agli operatori che, in via continuativa, nell’ambito delle vostre attività, abbiano contatto con i minori. Credo che questa sia comunque “medicina preventiva” (e sarebbe tanto bello se si potesse richiedere e ricevere in via telematica).

mente la più nota: la circolare del 21 febbraio del Ministero del Lavoro in merito all’assoggettamento o meno a contribuzione previdenziale dei compensi sportivi. Diciamo subito quello che non dice la circolare e che molti interpreti gli hanno voluto comunque far dire. Non dice che qualsiasi prestazione sportiva retribuita lo possa essere utilizzando le agevolazioni di cui all’art. 67 primo comma lett. M del testo unico delle imposte sui redditi. Dice solo che le indagini verso le sportive per gli accertamenti su eventuali posizioni irregolari di lavoratori non costituisce più una priorità per le direzioni territoriali del lavoro. Di questo ne prendiamo atto con piacere ma, credetemi, non dice nulla di più.

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PER APPROFONDIRE

A poche ore dalla stampa di questo numero di Sport Industry Magazine, è stato annunciato che il taglio della detassazione per i rimborsi spese dei dilettanti non ci sarà. Nel testo del decreto legge sull’IRPEF, che al momento attuale aspetta solo di essere firmato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, la soglia di 2000 euro non ci sarà. Continueremo a seguire la vicenda e ad aggiornarvi sugli sviluppi su www.sportindustry.com.

Sulla contribuzione previdenziale L’abbiamo lasciata per ultima anche perchè, essendo la meno recente, è sicura-

VISTO DA VICINO

Incontri ravvicinati tra sport e tecnologia

Dopo il successo conseguito nel 2012 SAIE Sport & Technologies, il salone dedicato alle strutture, ai sistemi e ai materiali innovativi utilizzati negli impianti sportivi e per le attività recreative, vi dà appuntamento a Bologna dal 22 al 25 ottobre 2014. Nella Piazza di SAIE Sport & Technologies si svolgeranno giornate tematiche di approfondimento per i professionisti e le società del settore. www.saie.bolognafiere.it Guido Martinelli Avvocato e docente a contratto presso l’Università di Bologna e Ferrara. Consulente di diverse Federazioni affiliate al CONI, autore di numerose pubblicazioni. Socio fondatore dello Studio Martinelli e Rogolino.

Viale della Fiera, 20 - 40127 Bologna - Tel. 051 282111 - Fax 051 6374013 - saie@bolognafiere.it - bolognafiere@pec.bolognafiere.it

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scelti per voi novità dal mercato

Il muschio che purifica l’acqua

Dal 1988 attrezziamo lo sport

Piscine Castiglione è oggi in grado di utilizzare, tra le prime aziende nel suo settore, un sistema completamente naturale per purificare l’acqua in piscina. Il segreto è il muschio Pool Moss, un elemento naturale che, in ambito privato, funziona come una bustina da tè. Viene collocato all’interno di una camera di contatto che gli consente di interagire e trattare l’acqua. Nelle piscine pubbliche, se dotate di vasche di compenso, il muschio, chiuso in un sacchetto a rete e sostituito ogni mese, è posto in una gabbia che viene immersa nel serbatoio. Il trattamento dell’acqua avviene grazie alla circolazione stessa. Per approfondire: bit.ly/sid4castiglione

Gammasport, ad oggi una delle maggiori realtà produttive di attrezzature sportive in Italia, nasce nel 1988 dal Cav. Sante Zanardo, forte di un’esperienza trentennale nella costruzione dell’attrezzo ginnico sportivo. Dal 1998, la gestione passa al figlio Denis, che la trasforma in un’azienda dinamica e in continua crescita che, nel 2000, arriva ad acquisire la ditta Piave Sport, specializzata nella produzione e commercializzazione di attrezzature in metallo. Da quel momento, Gammasport si dedica anche alla produzione di porte da calcio in alluminio (nella foto), panchine allenatori con struttura in tubo di alluminio, personalizzabili nelle forme, nelle dimensioni e nelle sedute, proponendo una nuova gamma di arene sportive con struttura in acciaio, installabili con estrema semplicità in qualsiasi contesto indoor e outdoor. Per approfondire: bit.ly/sid4gammasport

La manutenzione? È facile con Dolphin Wave Tante le novità che Polimpianti presenta nel 2014 per rendere la pulizia della piscina il più possibile semplice e automatica. A cominciare dal pulitore Dolphin Wave 50 Dynamic che, grazie a un nuovo doppio motore e a due opzioni di filtrazione, oggi garantisce una pulizia impeccabile in vasche fino a 20 m. Dolphin Wave 30 (nella foto) è invece il nuovo pulitore che l’azienda presenta nel 2014. Raccomandato per piscine fino a 15 m, pulisce fondo, pareti e linea battente acqua; è un pulitore robusto, con grandi capacità e un prezzo accessibile. Infine, per i pulitori Wave 30, 50 e 100, Polimpianti estende la garanzia a 3 anni; segno di una sempre maggiore affidabilità di questi prodotti.

Soluzioni per il basket Geoplast presenta Gripper Basket, una pavimentazione che assicura massimo confort e divertimento, realizzata grazie alla scelta di un materiale straordinario, il polipropilene (PP), un polimero resistente alle sollecitazioni e durevole nel tempo. Grazie alle qualità che rendono unica Gripper Basket - aderenza ottimale della calzatura, ottimo assorbimento della corsa a tutela delle articolazioni, attutisce le cadute e non graffia, rimbalzo preciso del pallone, drenaggio immediato in caso di pioggia – oggi è possibile praticare il basket ovunque, potendo contare su una superficie che garantisce perfomance elevate. Gripper Basket è fornita in piastrelle di 25x25cm, assicurando un montaggio e uno smontaggio semplice e veloce. Altamente personalizzabile, è disponibile in diverse colorazioni, con loghi e scritte. Per approfondire: bit.ly/sid4geoplast

Per approfondire: bit.ly/sid4polimpianti

Coprire un campo da hockey su ghiaccio

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Sideredil, unico distributore e montatore autorizzato in Italia per le strutture MegaDome® Harnois, presenta il modello MegaDome XP largo 24.4 e lungo 40 metri, recentemente installato per la copertura di una pista da hockey su ghiaccio. L’altezza interna è di 3,8 m sin dalle estremità, con un’altezza al colmo pari a 10 metri. Da notare la massima penetrazione della luce solare attraverso il telo Powershield, che permette di ridurre notevolmente i costi energetici durante il giorno. La struttura, costituita da archi doppi in acciaio, è progettata per resistere al carico vento e neve e non richiede particolare manutenzione. Grazie alla totale assenza di eco, può ospitare in maniera ottimale qualsiasi attività sportiva.

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Novità 2014 per Aqua Industrial Group: l’azienda oggi è in grado di proporre oltre 700 Kit Piscina, preconfezionati per dare al cliente delle soluzioni ottimali rispondenti alla normativa vigente. Si va dalle vasche a skimmer a quelle bordo a sfioro, realizzate con pannelli speciali anticorrosione, corredate di impianto, rivestimenti, luci, scale, idromassaggio, docce e trampolini, oltre alla possibilità di dosaggio dei prodotti chimici in automatico, clorinatori a sale (visibili nella foto), ecc. Il tutto è corredato di disegni tecnici, schemi idraulici ed elettrici, certificazioni di conformità e tutto quanto richiesto dalle normative. In questo modo, il cliente riceve, su pallets contrassegnati, tutto quanto necessario per installare la piscina, comprese colle e viti. Ma l’azienda non si è fermata qui. Se il Kit Piscina non corrisponde esattamente alle esigenze, si possono fornire singoli Kit: per le strutture in pannelli, per impianti di filtrazione, per rivestimenti ecc. Il cliente non dovrà far altro che assemblarli tra loro. Per approfondire: bit.ly/sid4aqua


13 Kaba: tornelli e varchi per Gianluca Zambrotta informazione pubblicitaria

Kaba presenta i tornelli e i varchi di sicurezza installati all’ingresso dell’Eracle Sports Center, il nuovo polo di formazione del campione del mondo Gianluca Zambrotta.

Vuoi maggiori informazioni sui tornelli e i varchi di sicurezza installati da Kaba all’ingresso dell’Eracle Sports Center? www.kaba.it info.it@kaba.com (foto di Studio di architettura Paolo Pettene)

Nuova referenza di prestigio per Kaba, che ha installato tornelli e varchi di sicurezza all’interno del nuovissimo Eracle Sports Center, nato dal desiderio del calciatore professionista e campione del mondo Gianluca Zambrotta. Il nuovo Centro Sportivo, ubicato a San Fermo della Battaglia (Como) su una superficie di 25 mila metri quadrati, punta a diventare un polo di formazione d’eccellenza a livello nazionale, nel quale Gianluca intende trasferire alle nuove generazioni l’esperienza e i valori acquisiti negli anni di attività sportiva: correttezza, impegno, rispetto delle regole e sana competizione. Una collaborazione che rappresenta, dunque, un importante approdo per Kaba, che si è occupata di gestire il flusso pedonale all’ingresso del Centro, grazie all’installazione dei robusti tornelli a tripode Kaba Kerberos che, per le loro caratteristiche, rappresentano la soluzione ideale per ambienti generalmente molto frequentati, come ad esempio impianti sportivi e centri benessere. I tornelli a tripode Kaba Kerberos sono infatti compatti e robusti (realizzati in acciaio inox AISI 304) e consentono di regolare il transito di una singola persona alla volta in una direzione (monodirezionali) o in entrambe le direzioni (bidirezionali). In particolare, all’interno dell’Eracle Sporting Center è stato utilizzato il modello Kerberos TPB-E02 nella versione motorizzata con i bracci “collassabili”, che

risulta particolarmente adatta in caso di emergenza; grazie a un sistema brevettato, la barriera del varco si abbatte in caso di allarme, liberando completamente il passaggio alle persone. Terminato lo stato di emergenza, la normale funzionalità può essere ripristinata senza alcun tipo di intervento manuale, ma semplicemente grazie a un movimento del motore generato con apposito comando dal pannello operativo per la gestione da remoto del varco. A completamento, nella parte orizzontale dell’housing del tornello sono stati integrati anche indicatori a LED ad alta luminosità di colore rosso/verde, per indicare visivamente all’utente se il transito è consentito o negato. Per consentire il passaggio di persone con abilità motorie ridotte, è stata inoltre installata l’elegante barriera bidirezionale Charon HSD nella versione moto-

rizzata. La barriera a battente Charon è a basso consumo energetico, con un funzionamento estremamente silenzioso, che assicura comfort e sicurezza nel transito. Particolarità del varco sono il sistema di blocco e i meccanismi di azionamento inglobati nella colonna tubolare con un diametro di soli 140 mm. Il funzionamento della barriera bidirezionale è controllato elettricamente da remoto mediante la pratica console operativa che permette di bloccare e sbloccare la barriera rendendola gestibile manualmente. A completamento dei varchi sono state collocate delle transenne di tamponamento Kaba, dal design lineare ed elegante in acciaio AISI 304 satinato, che delimitano la zona di ingresso e assicurano il corretto e ordinato flusso di passaggio delle persone.

VISTI DA VICINO Kaba è una delle più grandi aziende internazionali nel mercato della sicurezza e della raccolta dati. Leader mondiale in ambito tecnologico, con soluzioni e prodotti innovativi per la protezione delle persone e della proprietà. L’ampia offerta comprende, in particolare: soluzioni per il controllo degli accessi e building management; soluzioni per la rilevazione presenze del personale e per la raccolta dati di campo. Tutte le soluzioni sono nativamente integrate con un ampio e completo portafoglio hardware: cilindri meccanici di sicurezza; cilindri meccatronici, digitali e maniglie elettroniche; serrature elettroniche per hotel; chiusure per casseforti; terminali di controllo accessi e rilevazione presenze; tornelli e varchi di sicurezza. Completano l’offerta soluzioni specifiche per i mercati verticali come quello Bancario, Aeroportuale, Alberghiero, ecc. Tutti i prodotti e le soluzioni Kaba sono progettati per essere installabili e integrati in qualsiasi ambiente. Il gruppo, nato nel 1862, è quotato in borsa, impiega oltre 7500 dipendenti ed è presente in più di 60 paesi.

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scelti per voi novità dal mercato

Tra riabilitazione e potenziamento

ambienti innovativi per spogliatoi e servizi Modulabili • Personalizzati • Rispondenti alle normative vigenti di igiene e sicurezza

La nostra sfida è semplificare l’operatività delle vostre strutture

Specializzata nella progettazione e produzione di attrezzature professionali per il fitness e la riabilitazione, Ext3 presenta un attrezzo appositamente ideato per svolgere un movimento che isola i muscoli addominali. Uno strumento che si distingue per facilità di utilizzo e funzionalità. Disponibile in due versioni, l’attrezzo ha un vantaggio: neutralizza la forte trazione che i flessori dell’anca sviluppano sulla zona lombare, come avviene nei movimenti a corpo libero e con gli attrezzi più diffusi. La riduzione della pressione intervertebrale durante il movimento rende questo esercizio accessibile anche a chi soffre di mal di schiena e a chi ha la necessità di rinforzare i muscoli addominali a seguito di un intervento chirurgico. La seduta confortevole e la facilità del movimento rendono Abominal idoneo a utenti di ogni età, nella riabilitazione come nel potenziamento. Per approfondire: bit.ly/sid4ext3

Il benessere parte dall’acqua Un centro benessere realizzato all’interno di una prestigiosa struttura a pochi minuti dal centro storico di Urbino; ultimo fiore all’occhiello dell’azienda Blue Pool by Gramaglia. Al suo interno: bagno turco, doccia emozionale e piscina dotata di specifici accessori per il relax. La vasca è infatti divisa di 4 zone distinte: una panca con 3 postazioni e due bocchette idromassaggio, una zona per il massaggio cervicale mediante getto a parete in acciaio inox, una terza per il massaggio vascolare (realizzata con 3 bocchette ad altezza variabile) e, infine, uno spazio munito di nuoto controcorrente. L’ingresso in piscina è disposto in una zona sopraelevata, sotto la quale è stata posizionata la vasca di compenso. Per soddisfare il desiderio del Committente riguardante l’utilizzo di sistemi naturali per il trattamento dell’acqua, è stata prevista una disinfezione dell’acqua con elettrolisi del sale e controllo automatico del pH; in aggiunta, vengono disciolti sali del Mar Morto, dalle note proprietà benefiche. Per approfondire: bit.ly/sid4bluepool

Nuova referenza per Esseciplast Globalfitness, piastrella autobloccante in PVC prodotta da Esseciplast per le location sportive, è stata protagonista della ristrutturazione della palestra Don Milani di Collegno (Torino), “casa” della squadra femminile di volley e della squadra maschile di basket. Tra il sottofondo in cemento e le piastrelle Globalfitness è stato posato un tappetino per uso sportivo che attutisce l’impatto a terra e ha valso a Globalfitness la certificazione antishock EN 14904. Grazie alla possibilità di personalizzazione del prodotto, sono state anche definite le diverse zone di campo, così da poter ospitare giochi di squadra. Il nuovo pavimento è stato molto apprezzato dai giocatori come dagli Ispettori della Federazione Volley, che hanno dichiarato il campo omologato per la serie B. Per approfondire: bit.ly/sid4esseci

La salute al primo posto

Via dell’Industria, 20 37014 Castelnuovo del Garda (VR) - ITALY Tel. +39 045 6450920 - Fax +39 045 6450928 info@gesgroup.it - www.gesgroup.it

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Fitness Profile presenta il nuovo progetto Healthcare, rivolto a tutte quelle persone che, per svariati motivi, non possono allenarsi come dovrebbero per raggiungere i propri obiettivi in termini di salute e forma fisica, così come a coloro che, a causa di infortuni, specifiche patologie e altre condizioni particolari non possono svolgere esercizi convenzionali e necessitano di attrezzature e programmi specifici. Il programma Healthcare impiega pedane vibranti Power Plate (nella foto) e apparecchiature BioDensity, offrendo agli operatori sanitari una grande opportunità: prescrivere esercizi di Acceleration Training nell’ambito di un trattamento più ampio. Per approfondire: bit.ly/sid4fitnessprofile


scelti per voi novità dal mercato

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Materiali per l’architettura Da oltre 50anni Micheletto produce materiali per l’architettura. Oggi, l’azienda aggiunge un altro tassello: Autentika, una nuovissima collezione di lastre, rivestimenti murali e bordi piscina in pietra naturale ricostruita. Il prodotto nasce da un ciclo di produzione ecosostenibile, che non ha impatti negativi sull’ambiente. L’eleganza e la raffinatezza della collezione Autentika è la scelta ideale per progettare e realizzare piscine di grande valore estetico. Tutto rigorosamente 100% made in Italy. Per approfondire: bit.ly/sid4micheletto

35 anni di successi Gerit festeggia i 35 anni di attività nel settore della commercializzazione qualificata di prodotti per la piscina e, allo stesso tempo, i 35 anni di rappresentanza esclusiva dei prodotti Speck Pumpen Verkaufsgesellschaft GmbH. Gli anni di presenza sul mercato sono la miglior testimonianza della sicurezza, qualità e affidabilità garantite alla propria clientela, proponendo le migliori marche e prodotti importati da aziende primarie europee. “La nostra filosofia – dichiara il Dott. Gabriele Merler, Amministratore Delegato di Gerit, intervistato dalla redazione della rivista Piscine Oggi – è quella di considerare i fornitori come partner assoluti nel programma di sviluppo dell’azienda, poiché sono da noi scelti per la serietà, fiducia e competenza che sono in grado di offrire. Gerit è infatti in grado di soddisfare con affidabilità le richieste dei progettisti e installatori, sia di piscine di piccole dimensioni sia di grandi impianti pubblici”. Per approfondire: bit.ly/sid4gerit

Musica per lo sport

trimestrale, anno 5, n. 16 apr-giu 2014 Periodico iscritto al ROC, con numero 6228 ISSN 2038-5781, e all’ANES. Associato al sistema Confindustria Per contattare la redazione info@sportindustry.com Direttore responsabile Federico Maestrami Redazione Alice Spiga (responsabile redazione), Chiara La Piana, Davide Venturi, Sara Lisa di Mario Hanno collaborato Guido Martinelli, Paolo Pettene Progetto grafico Alice Anna Rameschi, Claudia Gamberini, Sergio Melani Videoimpaginazione Sabrina Paoletti Prestampa Massimo Piani Fotografie Sxc.hu, Shutterstock.com

Presente sul mercato da più di quindici anni, Hitechwell. com è specializzata nel proporre applicazioni tecnologiche e musicali per l’attività fisica e sportiva. Nel corso degli anni, Hitechwell.com si è evoluta presentando produzioni musicali in formato digitale e istituendo una scuola di formazione sull’elaborazione dei brani. Grazie a questo approccio, oggi è in grado di proporre soluzioni di alto profilo, anche grazie a uno store online che offre una vasta offerta di brani musicali per lo Spinning® e per qualsiasi attività fitness e sportiva, disponibili nei formati download e cd. È possibile ascoltare una o più sample track di ogni album e ottenere informazioni su BPM, timing e genere. La sezione HitechArea infine è completamente dedicata alla realizzazione di mix di basi musicali attraverso l’utilizzo di appositi software e di prodotti correlati, ideali per ogni tipo di attività. Per approfondire: bit.ly/sid4hitechwell

La modularità diventa parete Tra le molteplici soluzioni progettate da Ges Group, azienda specializzata nel proporre elementi d’arredo realizzati in materiali moderni, solidi, connotati da finiture eleganti e da un design sicuro, risultato di una ricerca stilistica accurata, oggi presentiamo le pareti modulari AG/S per separare docce, box wc e spogliatoi. Dotate di bordi smussati e angoli arrotondati, si distinguono per rapida posa in opera, assoluta sanificabilità, semplificazione della pulizia dei locali e assenza di manutenzione, che caratterizzano la materia prima di alta qualità. I pannelli sono infatti realizzati in laminato stratificato massello (HPL) da 14 mm con profili di battuta ammortizzanti in coestruso di PVC rigido (lato battuta) e morbido antinfortunio (lato cerniere).

Stampa GRAFICHE BARONCINI - Imola (BO) Spedizione in posta target PROPRIETÀ LETTERARIA RISERVATA © Copyright Editrice Il Campo srl fondata da Franco Maestrami Direzione editoriale Federico Maestrami, Roberto Maestrami Direzione, redazione, amministrazione e pubblicità Via Amendola 11, 40121 Bologna Tel. 051.25.55.44, Fax 051.25.53.60 info@ilcampo.it Domini internet: www.sportindustry.com www.sportindustry.net www.sportindustry.org www.sportindustry.info www.sportindustry.tv www.sportindustry.it www.sportindustry.eu L’Editore declina ogni responsabilità per eventuali errori e/o omissioni sui dati pervenuti e pubblicati. È vietata la traduzione, la memorizzazione elettronica, la riproduzione e l’adattamento totale o parziale, con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm, i cd rom, le fotocopie e i siti Internet), non autorizzati.

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