Foglie.Ac numero 6 2016

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Foglie.Ac n. 6 giugno 2016 – v 1,90 – Mensile dell’Azione Cattolica Italiana, Via Aurelia, 481 – 00165 Roma Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1 - Aut. GIPA/C/RM

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Il fumetto 12 @ su Lettere lle Fo e glie

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È bello star con Te!

Giochi di Foglie

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Inventa... tu!

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Giro del mondo

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L’inviato speciale

Sport anch’io!

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Carissimi bambini e bambine dell’Acr, siete pronti per dare inizio a un TEMPO ESTATE davvero ECCEZIONALE? Non potete neanche immaginare chi sta per salire a bordo del nostro fantastico treno e ci accompagnerà in questa tappa del nostro viaggio. Ancora una volta il cammino che viviamo nel gruppo ci aiuta a comprendere com’è bella l’Acr perché ci fa conoscere di più noi stessi e soprattutto ci fa incontrare il Signore, in compagnia di testimoni specialissimi. Durante questo tempo sarà con noi Giuseppe, il figlio prediletto di Giacobbe. Grazie a lui impareremo a conoscere sempre più il sogno che Dio ha per ciascuno di noi e a scegliere ancora una volta di essere amici di Gesù. Con l’Acr non si va mai in vacanza... anzi proprio i mesi estivi sono l’occasione preziosa per continuare a viaggiare insieme con gli altri verso Te! Abbiamo deciso di dedicare questo numero di Foglie al 70° anniversario della nascita della Repubblica Italiana. Il 2 giugno del 1946, infatti, gli italiani scelsero liberamente con un referendum di trasformare l’Italia in una Repubblica. Possiamo essere orgogliosi di chi ci ha preceduto e, proprio per questo, dobbiamo impegnarci a essere dei buoni cittadini che vogliono per tutti giustizia, pace e uguaglianza.

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e d voceverbo E R E SCEGLI Vorrei confessarvi un segreto: sono un curiosone! Lo so, la curiosità portata agli estremi è un difetto, ma è incredibile quante cose si scoprano girando di albero in albero e, d’altra parte, come potrei raccogliere tutte le storie che conosco se non fossi almeno un po’ curioso. Spesso gironzolo tra gli alberi vicino alle case, mi piace vedere come se la passano le famiglie laggiù. Così ieri mi sono fermato alla finestra della mia amica Elisa e l’ho vista preparare una grossa valigia. Oh che bellezza e che voglia di vacanza! La valigia sul letto, l’armadio aperto e tutto intorno a Elisa c’erano vestiti colorati e scarpe leggere, la pila di libri per il viaggio e i giochi da fare sulla spiaggia: si va al mare, evviva! Mi sono avvicinato alla finestra per salutare, ma Elisa era davvero molto indaffarata nei preparativi, così ho aspettato pazientemente godendomi la vista della mia amica emozionata e impegnata nelle sue faccende.


«Cappello, costumi, ciabattine... di qua!» diceva Elisa sistemando una pila colorata accanto alla valigia. «Magliette, pantaloncini, vestitini... lì» controllava allegra. Si vedeva proprio che l’emozione per la partenza la mandava un po’ in confusione. «Elisa, tesoro, non hai ancora finito?» disse la mamma entrando in camera. «Mamma! Uff, non so davvero come farci stare tutto!» rispondeva Elisa sbuffando. «Ci sono i costumi, il cappello, i sandali e le magliette... e lo spazio che rimane è per i giochi!». «E tu rinuncia a un costume, a una maglietta... lascia a casa i troppi giochi, tanto ritroverai tutti gli amici e non ti annoierai di certo!» sorrideva la mamma. «Ma andiamo dai nonni che la scuola non è ancora finita! Come impegnerò le mattine in cui saranno tutti in classe?» ribatteva imbronciata Elisa lasciandosi cadere sul letto. La mamma si sedette accanto a lei e disse: «Elisa mia, quest’anno anticipiamo le vacanze per festeggiare la tua bisnonna, sarà il suo compleanno e l’anniversario di un evento importantissimo, ci sarà una grande festa». Dalla finestra sentii la mamma di Elisa raccontare una delle più belle storie che abbia mai sentito: la bisnonna Ida e il bisnonno Tancredi erano poco più che ragazzi durante la Seconda guerra mondiale, i loro piani di vita erano stati stravolti da quel terribile evento storico. Ida e Tancredi frequentavano il liceo classico, il quinto ginnasio, quando scoppiò la guerra; erano giovani e inesperti della vita e come tutti i ragazzi facevano grandi, grandissimi sogni. Ida avrebbe studiato all’università, sarebbe stata la prima donna della sua famiglia a farlo: nei suoi sogni sarebbe diventata medico chirurgo, non infermiera, medico! Solo immaginarlo la faceva camminare con le ali ai piedi.


Tancredi, invece, voleva essere poeta: guardava Ida seduta accanto alla finestra, nella classe femminile nella parte opposta del cortile, e scriveva parole d’amore sui bordi dei libri di greco e latino. Suo padre era dentista e aveva deciso che anche Tancredi sarebbe stato dentista e questo pensiero lo faceva camminare con piedi di piombo. L’orrore della guerra sconvolse tutti i piani, non ci fu più possibilità di sognare di diventare medico, né litigi per non studiare da dentista e meno che meno ispirazione per scrivere poesie e parole d’amore. Noi non possiamo immaginare quali dolorose scelte compiano gli uomini davanti a un evento catastrofico come la guerra; chi l’ha vissuta ci racconta quella che è stata la propria scelta in quel momento e quella di Ida e Tancredi, nonostante giovanissimi, fu la Resistenza. Diventare partigiani fu un po’ come scomparire dal mondo: lontani dalla famiglia, costretti al segreto, al silenzio e poi le corse, le fughe, i nascondigli e tanto, tantissimo dolore. È curioso perché a braccetto col dolore c’è sempre la speranza e anche in quel momento di vita così terribile Ida continuava a sognare di diventare medico e Tancredi di scrivere poesie. E poi, finalmente, la guerra finì e la felicità si mescolò al dolore e alla speranza: c’era tanto da fare, tutto da ricostruire e c’era il pensiero, la volontà fortissima, di rimettere in piedi un mondo migliore. Tutti i popoli che erano stati sconvolti dalla guerra sentivano l’obbligo di scegliere per il meglio: perché non si ripeta più un orrore simile, perché ogni persona abbia la consapevolezza del dono della pace, perché ognuno abbia il diritto di scegliere il proprio destino. Un piccolo grande passo in questa direzione accadde il 2 giugno 1946, il giorno del compleanno di bisnonna Ida: quando al referendum che chiedeva agli italiani di scegliere tra la monarchia e la repubblica, tutte le donne furono ammesse al voto, per la prima volta. Da quel 2 giugno, ogni anno, Ida e Tancredi

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avevano fatto una doppia festa: per il compleanno e per la libertà di scelta per cui si erano tanto battuti.


La mamma di Elisa raccontò questa pagina di storia vissuta dalla sua famiglia con occhi lucidi di affetto e orgoglio e con la consapevolezza del debito di libertà nei confronti di chi tanto si è battuto perché noi possiamo oggi essere liberi di scegliere. «Mamma, ma cosa vuol dire la parola referendum?» chiese infine Elisa che aveva seguito la storia con passione, ma non aveva capito il significato di questa parola. «Significa essere chiamati a fare una scelta» tentò di spiegare la mamma in modo semplice. «Cioè come adesso che devo fare la valigia e scegliere cosa lasciare a casa?». «Esatto!» sorrise la mamma, «hai la possibilità di farlo tu, senza che io intervenga a dirti cosa portare e cosa no!». «Anche quei pantaloni colorati che mi piacciono tanto e tu detesti?” chiese Elisa un po’ dubbiosa. «Certo!» sorrise la mamma lasciando la stanza. Pazienza per quegli orribili pantaloni.

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Carissime foglioline, questo mese la mia curiosità è patriottica. Sì avete capito bene, questo mese ho scelto di scoprire insieme a voi alcune curiosità sulla nostra

Italia. Il tricolore è l’emblema della nostra Repubblica. Ma da che cosa sono nati i suoi colori? Chi li ha scelti? Beh, facendo un salto indietro nel tempo, ho scoperto che la nostra bandiera è composta da tre strisce verticali verde, bianco e rosso come dice l’articolo 12 della nostra Costituzione e, come tanti altri vessilli nazionali, si ispira a quello francese. La sua prima apparizione risale al 7 gennaio 1797 e fu utilizzata come simbolo nella Repubblica Cispadana. Dal 1996, in questo giorno, si onora la nostra bandiera con la Festa del Tricolore: una vera e propria giornata in onore della nostra bandiera. Al centro di essa campeggia l’emblema, il simbolo della nostra Repubblica. Fu un grande uomo politico, Alcide De Gasperi, allora presidente del Consiglio, a indire un concorso per la sua realizzazione. Tra i bozzetti arrivati, fu scelto quello di Paolo Paschetto, pittore italiano nato nel 1885. Il vincitore fu ricompensato

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con un premio di 10.000 lire.


Il suo disegno iniziale fu sottoposto al governo che chiese all’artista di dare forma a un’idea ben chiara. I colori della nostra bandiera dovevano avvolgere una stella bianca e una ruota dentata, identificativa del lavoro e del progresso a cui la nostra nazione aspirava. L’emblema definitivo fu approvato da Enrico De Nicola, primo presidente della Repubblica, il 5 maggio del 1948. Viva l’Italia, viva il tricolore e ora sventolando forte la nostra bandiera parto alla ricerca di nuove curiosità.

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Cari amici, continuate a spedirci i vostri disegni e le foto dei vostri gruppi Acr. Non vediamo l’ora di pubblicarli!

TANTI PARTECIPANTI AL CONCORSO! CHI VINCERĂ€? Eccoci giunti alla conclusione del grande concorso Ancora per questo numero potete ammirare alcune schede tra le tante che ci sono giunte in redazione. Questa volta abbiamo deciso di pubblicare i seguenti disegni.

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Mariangela Pia Caputo Parrocchia Ss. Sacramento di Rionero in Vulture (Pz)

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Invia le tue lettere o i tuoi disegni a REDAZIONE FOGLIE.AC VIA AURELIA, 481 - 00165 - ROMA oppure per posta elettronica all’indirizzo email foglie@azionecattolica.it oppure acr@azionecattolica.it

Natalia Parise Parrocchia Ss. Pietro e Paolo di Cerzeto (Cs) Uno dei tanti disegni inviati dall’Acr della Parrocchia della Risurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo di San Salvo Marina (Ch)

Ora la giuria è al lavoro per decretare i vincitori che saranno annunciati sul prossimo numero di nti Nicola e Fantinsopromonte Parr. Sa ant a Cristina d’A Non di S perdetelo!

Vera Rizzo Agropoli (Sa)

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COME È NATA LA REPUBBLICA ITALIANA?

194255aprile

L’Italia è liberata dalla dittatura fascista e dall’occupazione nazista.

1946 2-3 giugno Si tiene il referendum per scegliere tra la monarchia e la Repubblica. Per la prima volta in Italia votano anche le donne e superano gli uomini per numero di votanti.

PRINCIPI FONDAMENT ALI DELLA COSTITUZION Art. 1 E ITALIAN L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo.

Art. 2

La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo.

Art. 3

Tutti i cittadini hanno pari dignità e sono uguali davanti alla legge.

Art. 4

La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro.

Art.7

Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani.

Art. 8

Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge.

Art. 9

La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.

Art. 11

L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.


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10 giugno Sono annunciati i risultati: la Repubblica vince con 12.672.767 di voti contro i 10.688.905 a favore della monarchia.

13 giugno Il re Umberto II lascia l’Italia e si trasferisce in Portogallo.

1947

22 dicembre

L’Assemblea Costituente, dopo mesi di intenso lavoro, approva la Costituzione italiana con 458 voti favorevoli e 62 contrari.

ALIANA

948 1 1 gennaio La Costituzione italiana entra in vigore.

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27 dicembre Il capo provvisorio dello stato Enrico De Nicola firma e promulgata la nostra Carta costituzionale.


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Ciao a tutti!!!

In occasione dei 70 anni

dalla nascita della Repubblica italiana, sono stata a Roma per conoscere i luoghi delle sue più importanti istituzioni! Il

QUIRINALE è uno dei luoghi principali

per la vita della Repubblica. Grazie alla visita del Palazzo, ho scoperto un patrimonio di arte, storia e cultura d’inestimabile valore e ho conosciuto la sede in cui il presidente

della

Repubblica

svolge le sue funzioni: incontra le alte cariche istituzionali, i rappresentanti degli altri Stati e degli organismi internazionali, gli esponenti della società civile, i cittadini... Al suo interno vi sono infinite e meravigliose stanze, come il Salone dei corazzieri e la

Sala

degli specchi!

Proprio per la sua posizione elevata, ospitò fin dall’antichità edifici pubblici e, soprattutto, di culto: nel IV secolo a.C. si trovava lì il tempio del DIO QUIRINO, che diede il nome al colle.

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L’aula di Palazzo Ma

Il parlamento è composto da due organi: la Camera dei deputati e il Senato della Repubblica. Essi possono rivedere la Costituzione, indirizzare il governo, fare e approvare le leggi. I deputati e i senatori eletti dagli italiani restano in carica cinque palazzo montecitorio

anni.

ospita la Camera:

ho sbirciato nell’aula dove si riuniscono in seduta plenaria i 630 deputati, passando attraverso il grande Corridoio dei passi perduti e nelle sale di rappresentanza (

Sala della Lupa, Sala Aldo Moro, Sala della Regina).

palazzo madama,

invece, è la sede del Senato e somiglia

a un pentagono dai lati diversi. L’AULA che vediamo in Tv non è poi così grande: è tappezzata in rosso e dietro la postazione del presidente del Senato vi sono due iscrizioni: la forma di governo oggi vigente in Italia, cioè la Repubblica, e le parole con cui Vittorio Emanuele II commemorò l’unità d’Italia.

Sono proprio contenta di questa visita!

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È importante conoscere i luoghi in cui si scrive la storia del nostro paese!

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, SPORT ANCH IO

SQUADRA IN N-AZIONE Foglioline siete pronti a cantare a squarciagola l’inno d’Italia? Dobbiamo sostenere la nazionale azzurra! In quale sport? Ma in tutti! La nazionale, infatti, non è solo la squadra di calcio. L’Italia partecipa a competizioni in tantissime discipline e ha bisogno del vostro sostegno come tifosi e, chissà, in futuro anche del vostro impegno come atleti! Le nazionali italiane di tutti gli sport sono accomunate dal colore azzurro, proprio per questo i suoi atleti sono detti anche gli Azzurri. Sapete perché? Perché quando l’Italia è nata come nazione unita, al potere c’era una famiglia regnante, i Savoia, il cui stemma era proprio di colore azzurro. La tradizione sportiva italiana è lunga quasi quanto la sua storia e in quasi tutti gli sport l’Italia può vantare molti successi. E dal momento che il 2016 è un anno olimpico, per prepararci a vivere al meglio le Olimpiadi di Rio de Janeiro, scopriamo qualche dato. L’Italia è una delle quattro nazioni al mondo (insieme con Francia, Gran Bretagna e Svizzera) ad aver preso parte a tutte le edizioni dei Giochi Olimpici dell’era moderna ed è 5ª nel medagliere complessivo dei Giochi per numero complessivo di medaglie d’oro ben 236!). Un risultato straordinario se si pensa a quante nazioni molto più grandi e popolose della nostra esistono al mondo!

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Ma guardiamo nel dettaglio qualche sport... in Italia il calcio è certamente lo sport più popolare, eppure nella storia delle Olimpiadi abbiamo conquistato solo 3 medaglie (1 oro e 2 bronzi): un bottino un po’ povero, soprattutto se confrontato con altre discipline meno conosciute, ma molto più vincenti. Solo la scherma, per esempio, ha regalato all’Italia 121 medaglie! A seguire c’è l’atletica con 60, il ciclismo 58, il pugilato 47 e il canottaggio 36. Non possiamo dimenticare la nazionale azzurra di pallavolo degli anni ’90, eletta dalla stampa internazionale “la squadra del secolo”. Chiamata anche La “generazione di fenomeni”, la squadra azzurra ha vinto tutto... tranne proprio l’oro olimpico! Ma non perdiamo le speranze di vincerlo prima o poi. Negli ultimi anni dobbiamo registrare gli incredibili successi del tennis azzurro... o forse dovremmo dire rosa! Una squadra di ragazze normali ha sconfitto colossi mondiali come gli Stati Uniti e la Russia... e non una volta sola! Negli ultimi dieci anni, l’Italia ha alzato la Fed Cup ben 4 volte. Un risultato straordinario! Mentre si avvicinano gli Europei di calcio, un solo grido deve risuonare in questa estate sportiva, dalla Francia (dove si giocheranno gli Europei) al Brasile (dove si disputeranno le Olimpiadi): FORZA AZZURRI!!!

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«Dovunque voi siate ,

mai muri

non costruite né frontiere, ma piazze e ospedali da campo». (FRANCESCO, Discorso alla Chiesa italiana, Firenze, 10 novembre 2015)

Ho sentito al telegiornale che tanti bambini come noi cercano di scappare dalla guerra.

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È così! Mio padre però dice che qui non c’è posto per tutti.

Non è vero: l’altro giorno quando la nonna ha fatto la pasta al forno... c’era da mangiare per noi e per gli altri!

Eh, le nonne esagerano sempre a tavola... però hai ragione: quando il cuore è aperto, la generosità diventa automatica... e l’accoglienza possibile!

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C A I NC

Questa estate per fare il tifo per gli Azzurri impegnati nei campionati Europei di calcio e alle Olimpiadi di Rio servirà tanta voce e grinta. E per festeggiare ogni vittoria ecco a voi uno strumento davvero eccezionale: il lanciacoriandoli tricolore.

Ecco cosa serve :

• palloncino rosso • cilindro di cartone (riciclabile da carta igienica o carta assorbente) • forbici

• nastro adesivo di colore bianco • nastro di stoffa verde • colla a caldo • coriandoli.

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D N A RI

Fare un nodo alla base del palloncino e tagliarlo all’incirca a metà.

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Infilare il palloncino alla base del cilindro di cartone.

Fissare il palloncino al cartone arrotolandoci intorno il nastro adesivo e continuare ad arrotolare fino all’altra estremità del cilindro di cartone.

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Completare la decorazione arrotolando il nastro di stoffa sopra a quello adesivo fissandolo di tanto in tanto con dei punti di colla a caldo.

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5 Riempire l’estremità vuota del cilindro di cartone con dei coriandoli.

Per lanciare i coriandoli tirare leggermente la parte del palloncino con il nodo e rilasciarla tenendo il cilindro in posizione verticale.

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IMPARIAMO I PRESIDENTI DELLA REPUBBLICA Cerca nello schema tutte le parole che trovi nell’elenco: sono i cognomi di tutti i presidenti della Repubblica italiana (più le parole Italia e Roma) eccetto uno. Ogni parola può essere scritta in orizzontale, in verticale o diagonale, da sinistra a destra o da destra a sinistra (es. GATTO – OTTAG). A mano a mano che scopri un nome, devi isolarlo nello schema e cancellarlo dall’elenco fino a quando tutti i nomi saranno rintracciati. Ultimato il gioco, l e lettere rimaste, lette in successione, formeranno il nome e il cognome del presidente della Repubblica italiana assente nell’elenco.

M S F A I L A T I O A C T A G A R A S N T A I D U A N I E A T L R A R A E N G T A F O C M N E S N I R A M C O P O C I L E R A E O S I S I O L O L I N I T R E P L G D E N I C O L A A G R O N C H I A N

Speciale 70 anni Rep ub blica NOMI: DE NICOLA EINAUDI GRONCHI SEGNI SARAGAT LEONE PERTINI SCALFARO CIAMPI NAPOLITANO MATTARELLA ROMA ITALIA

TUTTE LE STRADE PORTANO A ROMA Viaggiamo per l’Italia e arriviamo a Roma! Partendo dalla freccia con un pennarello percorri la penisola e giungi a Roma: devi però toccare in tutte le città italiane segnate e non passare più di una volta sullo stesso percorso.

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A CASA DEL PRESIDENTE Come si chiama la residenza del presidente della Repubblica a Roma? Risolvi lo schema di parole: le lettere nella colonna gialla ti sveleranno il nome. DEFINIZIONI 1) Sono appesi in un museo. 2) Oggetto volante non identificato. 3) Quello “di Mameli” lo è dell’Italia. 4) Capo di Stato dell’Italia prima del presidente della Repubblica. 5) Contrario di esterno. 6) La città del Vesuvio. 7) Il momento in cui sorge il sole. 8) La moneta in Italia prima dell’euro. 9) Il nostro continente.

LA BANDIERA All’articolo 12 della Costituzione leggiamo che «la bandiera della Repubblica è il tricolore italiano». Quali sono i tre colori della bandiera italiana? Colora la bandiera sottostante, facendo attenzione all’ordine esatto dei tre colori. Sai inoltre abbinare le seguenti bandiere ai rispettivi nomi di stati?

ger,mania

francia gram bretagna

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spagna


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soluzioni

IMPARIAMO I PRESIDENTI DELLA REPUBBLICA Il presidente è FRANCESCO COSSIGA. A CASA DEL PRESIDENTE 1) Quadri; 2) Ufo; 3) Inno; 4) Re; 5) Interno; 6) Napoli; 7) Alba; 8) Lira 9) Europa. La residenza si chiama QUIRINALE.

LA BANDIERA I colori sono verde, bianco e rosso.

TUTTE LE STRA DE PORTANO A ROMA

LA REPUBBLICA ITALIANA L’Italia è una Repubblica DEMOCRATICA FONDATA SUL LAVORO.

La prima parte dell’articolo 1 della Costituzione recita: «L’Italia è una Repubblica...». Per completare l’articolo, in cui sono riportati i fondamenti della nostra Repubblica, per ciascuna delle quindici immagini riportate nel riquadro trova la lettera iniziale e riportala nello schema, tenendo presente che a numero uguale corrisponde lettera uguale.

LA REPUBBLICA ITALIANA


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NLa Grande Melak:

New York è conosciuta in tutto il mondo con il soprannome di Big Apple, la “Grande Mela”. A diffondere questo nomignolo fu il giornalista sportivo John J. Fitz Gerald che, scrivendo alcuni articoli sulle corse dei cavalli, sosteneva che per ogni fantino «esiste una sola Grande Mela, ed è New York».

Arrivato a San Francisco, Philieas Fogg sale a bordo di un vagone della Pacific Rail Road che in sette giorni lo dovrebbe trasportare fino sull’altra costa americana per imbarcarsi e attraversare l’Oceano Atlantico verso la sua patria. Il viaggio in treno risulta essere più difficile del previsto, prima il ponte pericolante di Medicine Bow, superato solo grazie al coraggio del macchinista, poi l’attacco degli indiani Sioux e la cattura di Passepartout che ha rallentato il viaggio di alcune ore. Infine il tentativo di recuperare il tempo perduto con una slitta a vela fino a Chicago per poi riprendere un treno per New York, ma purtroppo per soli 45 minuti tutto risulta inutile.

Quartieri:

la città è divisa in 5 borough: Manhattan, Bronx, Queens, Brooklyn e Staten Island. La zona più antica e più importante è l’isola di Manhattan, il cui nome indiano significa “zona fra le colline”. Qui sorgono la borsa di Wall Street, il ponte di Brooklyn, Times Square, i teatri di Broadway, Central Park, il grattacielo Empire State Building ed il palazzo dell’Onu.

Ellis Island:

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è un isolotto alla foce del fiume Hudson nella baia di New York. È diventato famoso, anche per noi italiani, perché è stato il luogo di arrivo di tanti nostri connazionali che emigrarono negli Stati Uniti per cercare una vita migliore, proprio come accade oggi sulle nostre coste. Sul sito internet dell’Ellis Island immigration museum potete cercare se anche qualche vostro parente è passato di lì.


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New York

Dublino

Trinity College:

nel pieno centro di Dublino, davanti al primo parlamento irlandese, sorge il Trinity College, prestigiosa università dove hanno studiato le migliori menti d’Irlanda. Fondato Guinness: nel 1592 dalla regina Elisabetta I, ha al suo interno la Old Library, ogni anno le imprese una biblioteca con circa cinque più pazze e stravaganti, milioni di testi, tra cui l’antico i record più curiosi e Book of Kells, manoscritto insoliti vengono raccolti dalle meravigliose illustrazioni ed entrano a far parte dei Vangeli che risale al IX secolo. del Guinness dei primati. Il suo nome fu deciso dal suo creatore, sir Hugh Beaver, che era a capo della nota industria irlandese di birra Guinness. L’idea nacque durante una battuta di caccia, mentre discuteva su quale fosse l’uccello europeo più veloce.

San Patrizio:

la cattedrale di Dublino è dedicata a san Patrizio e sorge nel luogo dove la tradizione vuole sia stato battezzato il re Laoghaire, proprio dal santo che oggi è il patrono dell’isola. Ogni anno, il 17 marzo, per le strade di Dublino si fa festa in suo onore con una grande sfilata tutta colorata di verde.

Perso il piroscafo China diretto a Liverpool, il giorno dopo, 12 dicembre, mister Fogg vede ancorata nel porto una nave mercantile pronta a partire. Vi sale a bordo e contratta prezzo e rotta, ma purtroppo il comandante è irremovibile: si va a Bordeaux. L’Henrietta parte alle 9.00 del mattino, ma Fogg non si dà pervinto, convince il macchinista e cambiare rotta e, esaurito il carbone, il 18 dicembre inizia a far bruciare le parti in legno della nave fino a quando vede all’orizzonte le coste dell’Irlanda: è la sua ultima possibilità, deve raggiungere Dublino e da lì andare a Liverpool. Manca ormai meno di un giorno allo scadere della scommessa. Ce la farà?

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N. 6 – giugno 2016 Mensile dell’Azione Cattolica Italiana Reg. al Trib. di Roma n. 524/05 del 29/12/2005

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Direttore: Matteo Truffelli Direttore responsabile: Paolo Maria Reineri Comitato di redazione: Ufficio centrale Acr Coordinamento redazionale: Francesca Polacco Redazione: Teresa Borrelli, Marco Ghiazza, Francesca Polacco, Fernando Faiella, Elisabetta Fiori, Francesco Misceo, Marika Cresta, Giorgio Reolon I testi sono di: Teresa Borrelli (Editoriale), Daniela Dogliani (La storia), Fernando Faiella (Il curiosario), Paolo Reineri (sceneggiatura del fumetto e Giro del mondo in 8 puntate), Francesca Polacco (Lettere e @ sulle foglie), Elisabetta Fiori (Inviato speciale), Francesco Misceo (Sport anch’io), don Marco Ghiazza (È bello star con Te!), Marika Cresta (Inventa... tu!), Giorgio Reolon (Giochi di Foglie).

Per le foto interne: Archivio Aci, Agenzia Olycom Progetto grafico: Kibo graphic design – Torino Stampa: Arti Grafiche Boccia S.p.A. Via Tiberio Claudio Felice, 7 84131 Salerno Finito di stampare: giugno 2016 Tiratura: 34.300

SUL PROSSIMO NUMERO UN GRANDE

GIOCO PER L’ESTATE

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Editore: Fondazione Apostolicam Actuositatem Via della Conciliazione, 1 - 00193 Roma Abbonamento annuale: Euro 14,00 Per versamenti: ccp n. 78136116 intestato a: Fondazione Apostolicam Actuositatem Riviste Via Aurelia, 481 - 00165 Roma Fax 06.6620207 (causale “Abbonamento a Foglie.AC”) Banca: Credito Valtellinese - sede di Roma IBAN: IT17I0521603229000000011967 cod. Bic Swift BPCVIT2S intestato a: Fondazione Apostolicam Actuositatem Via Aurelia, 481 - 00165 Roma E-mail: abbonamenti.riviste@azionecattolica.it

Pubblicazione associata all’USPI (Unione Stampa Periodica Italiana)

Foglie.Ac n. 6 giugno 2016 – v 1,90 – Mensile dell’Azione Cattolica Italiana, Via Aurelia, 481 – 00165 Roma

Le illustrazioni de “La storia” sono di Daniela Dogliani. L’illustrazione di copertina e i disegni sono di Valentino Villanova. Le illustrazioni del fumetto e della rubrica “È bello star con Te!” sono di Rossella Piccini.


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