VIVERE SOSTENIBILE in Romagna aprile 2018

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www.viveresostenibile.net Ambiente, cibo, comunità, transizione e resilienza

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Supplemento di Vivere Sostenibile - aprile 2018 - n°48

La piccola rivoluzione dell'orto

Coltivare un orto significa auto-produrre cibo. Il cibo è una fonte di energia e l'energia è potere! TEMPO DI LETTURA:

EDITORIALE di Silvano Ventura direzione@viveresostenibile.net La primavera è arrivata e anche quest'anno vi invitiamo a fare un gesto coerente e rivoluzionario: coltivate una parte del cibo che consumate! Fatelo in modo naturale, senza chimica ed in compagnia di amici e conoscenti. Poi gustate i suoi frutti e condivideteli con chi amate! Coltivare un orto, significa rispondere ad una parte delle nostre esigenze alimentari, producendo cibo (di ottima qualità) a bassissimo costo. Il cibo è energia, è ciò che ci alimenta ed è anche una forma di potere. Coltivando una parte del cibo che consumiamo, prendiamo questo potere nelle nostre mani, potere sulla nostre scelte alimentari, potere sulla nostra salute, sul nostro tempo e anche un po' sul nostro portafoglio... Ecco il gesto “rivoluzionario”: riprendendoci un po' di potere sulle nostre vite, lo stiamo sottraendo a qualcun altro! Pensiamoci un attimo: chi sono coloro che esercitano il potere su salute, tempo, cibo e soldi, cioè sulle nostre principali risorse? Ci fidiamo così tanto da lasciare che siano loro ad occuparsi della nostra vita? La cultura dominante degli ultimi 50 anni, quella della “crescita infinita” e dell'equazione “aumento del PIL = aumento del benessere”, ci ha insegnato che possiamo comprarci la via d'uscita ad ogni nostro problema. Ma le sfide di questo 21mo secolo sono altre e diverso deve essere il modo di affrontarle. Il cambiamento climatico sta modificando la geografia economica e sociale della Terra. Masse enormi di popolazione migrano per fuggire da desertificazione, fame,

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siccità e guerre. La bomba demografica ci porterà ad essere in 10 miliardi di esseri umani entro la fine del secolo, Il petrolio, che ha alimentato lo sviluppo economico in una parte del pianeta, sarà sempre più prezioso e comunque l'inquinamento e la CO2 prodotta dal suo uso, non può che compromettere ulteriormente i già precari sistemi ecologici della Terra. Ognuno di noi deve imparare un modo nuovo di approcciarsi alla vita, cominciando dalla propria. Mettere le mani nella terra può esserlo e può insegnarci tanto! Prenderci cura di qualcosa di cui ci nutriremo, è un gesto di amore, verso noi stessi, verso la Terra e verso coloro con i quali condivideremo i frutti di quest'amore. È un gesto che dovrebbe essere insegnato ad ogni bambino, perché gli farà sviluppare un'attitudine all'attenzione, all'attesa pacata ed una sensibilità non comuni. Inoltre è un ottimo modo capire i meccanismi della vita e per prendere il contatto con essi, oltre che con noi stessi. Prendersi cura di un orto è un gesto di responsabilità verso noi stessi e verso i nostri cari, ma anche nei confronti dell'ambiente e della comunità nella quale viviamo: Essere

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responsabili in prima persona delle nostre scelte e delle loro conseguenze è, in questo modello di società, un vero gesto rivoluzionario. Produrre una parte del nostro cibo è anche un cambiamento profondo di identità. Non più solo “consumatori”, strano ruolo nel quale siamo stati incasellati negli ultimi decenni, ma creatori e produttori consapevoli e responsabili. I frutti della nostra terra, così come i giorni della nostra vita, sono doni ricchi che vanno accuditi e condivisi ogni giorno, con gioia, responsabilità ed attenzione. Buona lettura del numero di Aprile di Vivere Sostenibile!


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Riservato alle aziende, ai professionisti, alle associazioni e le cooperative che svolgano attività, corsi, iniziative o che producano o commercializzino prodotti o che realizzino servizi nell'ambito della sostenibilità ambientale, sociale e del benessere della persona e degli animali.

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Entro il 31-12-2018 il prezzo di adesione annuale sarà ridotto a € 310 + iva (invece di 370 + iva). Per aderire invia ORA una mail a info@viveresostenibile.net con il tuo nome, la tua ragione sociale e il tuo recapito telefonico. Ti chiameremo per definire la tua adesione

Redazione Romagna Via Ariete n. 67 - 47923 Rimini www.viveresostenibile.net

NUOVA ENERGIA

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ALIMENTAZIONE CONSAPEVOLE

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BENESSERE CORPO E MENTE

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BAMBINO NATURALE

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ITALIA SOSTENIBILE

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SCELTE SOSTENIBILI

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VEGAN OK

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APPUNTAMENTI E MERCATI

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Stampa Centro Stampa delle Venezie Via Austria, 19 Padova

Grafica Impaginazione Claudia Barabani, Bologna Giulia Marone, Novara

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Hanno Collaborato a questo numero

Alessandro Betti Annamaria Bortolotti Beatrice Calia Belinda Pagano Carlo Pagani

Catherine RatajczakGuidi Cristina Casadio Daniela Lorizzo Elisa Nicoli

Elisabeth De SouzaNunes Glauco Venturi Graziano Consiglieri Jo Gabel

Laura Sbruzzi Linda Maggiori Manuela Martino Monica Garoia Renata Balducci

Roberta Rendina Rosaria Scotto Simona Trerè Stefano Lancini Susanna Cavallo


NUOVA ENERGIA

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Energia Verde Certificata: cos’è, come sceglierla e quali vantaggi ha TEMPO DI LETTURA:

di Simona Trerè Sai che per la tua casa o la tua azienda puoi scegliere una fornitura di Energia Verde Certificata? Si tratta di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili. La sua origine è garantita da certificati elettronici, denominati Garanzie di Origine e rilasciati dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici), che attestano in maniera certa la provenienza rinnovabile di quell’energia. Questi certificati qualificano i produttori e gli utilizzatori di «energia verde» per il loro impegno verso l’ambiente e hanno lo scopo di creare un sistema volontario di mercato per incentivare la produzione di energia da fonti rinnovabili. Decidere di adottare una fornitura green è facile e conveniente: non è necessario alcun intervento sull’impianto elettrico o sul contatore e non si deve corrispondere nessun costo di attivazione. Chi sceglie l’energia verde contribuisce alla salvaguardia dell’ambiente: 1 kWh di Energia Verde corrisponde a circa 500 grammi di CO2 risparmiata, in confronto all’utilizzo della stessa quantità di energia fossile. Gli impianti da cui proviene l’energia verde possono essere eolici, fotovoltaici, geotermici o altre pro-

duzioni da fonti energetiche rinnovabili. Sicuramente anche il tuo fornitore di energia prevede la possibilità di scegliere questo tipo di fornitura, basta richiederla! Attenzione però, non tutta l’energia verde può considerarsi effettivamente green. Spesso in questa opzione vengono inclusi ad esempio il nucleare o le biomasse, che purtroppo per regolamento possono rientrare all’interno delle forniture di energia verde. Come fare allora per essere sicuri di scegliere un’energia verde che sia davvero sostenibile? Basta chiedere maggiori informazioni al proprio fornitore e farsi rilasciare il certificato “annuale” riportante la specifica tipologia di energia verde fornita. Ci sono alcuni fornitori di energia che, per una chiara politica ambientale aziendale, hanno deciso di includere nella propria offerta di energia verde solo fonti rinnovabili il più possibile pulite: ad esempio fotovoltaico, solare termico, eolico, geotermico, biogas ottenuto per fermentazione di origine biodegradabile (escludendo quindi, per scelta, fonti come il nucleare o le biomasse). Uno di questi fornitori è E.CO-Energia Corrente, so-

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cietà cesenate di vendita di energia elettrica e gas naturale, che sta intraprendendo scelte sempre più orientate alla sostenibilità ambientale, le quali si concretizzano nelle offerte e nei progetti relativi all’energia verde, all’efficienza energetica e alla mobilità elettrica (collegata al mondo I Feel Greeen, il progetto creato appositamente dall’azienda per sensibilizzare le persone riguardo all’utilizzo di energia verde, mezzi elettrici e colonnine di ricarica). Nello specifico, per le aziende ha creato l’apposito marchio di certificazione “100% Energia Verde Certificata”: coloro che utilizzano energia verde possono apporre il marchio all’interno del proprio materiale in modo da divulgare il proprio impegno nei confronti dell’ambiente (dal packaging alle brochure, fino al sito e altri supporti). Al marchio si accompagna un vero e proprio “kit di utilizzo” contenente diversi strumenti (come il disciplinare d’uso col regolamento della certificazione, l’attestato da esporre e la vetrofania). Per ulteriori informazioni contatta il numero 0547-419980 o visita il sito www.energiacorrente.it


ALIMENTAZIONE CONSAPEVOLE

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Pizza con paté di broccoli e scalogno TEMPO DI LETTURA:

di Elisabeth De Souza Nunes, Chef di cucina e pasticcera bio vegana

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Ingredienti per la pizza: 500 g di semola di grano duro Senatore Capelli, 1 cucchiaio da minestra di lievito di pasta madre essiccato, acqua tiepida, sale, ½ cucchiaino di sciroppo d'agave. Procedimento: in una bacinella capiente sciogliere il lievito con mezzo bicchiere di acqua tiepida insieme allo sciroppo d'agave. Lasciare riposare finché inizia a fermentare, circa 5/10 minuti. Aggiungere la farina, il sale, e un altro mezzo bicchiere d'acqua tiepida. Impastare e amalgamare bene il tutto. L'impasto deve risultare molto morbido; se necessario aggiungere un po’ d'acqua. Lasciare riposare coperto per circa 2 ore. Ungere bene con olio evo la teglia da utilizzare per la pizza. Stendere l'impasto aiutandosi con le mani bagnate. Lasciare ancora lievitare per circa 2 ore. Pre-riscaldare il forno a 200°, spargere un po’ d'olio evo sopra l'impasto e anche una spruzzata di sale. Cuocere per circa 30 minuti. Ricordiamo che ogni forno ha le sue storie, ogni cuoca conosce il suo. Meglio guardare dopo 20 minuti per vedere come va. Nel frattempo tagliare le cipolle a julienne e saltarle in padella con un filo di olio evo, lasciare poi raffreddare bene. Ingredienti per il PATÈ DI BROCCOLI e SCALOGNO: 1 broccolo di media dimensione, 1 scalogno, olio evo, sale pepe, 1 foglia d’alloro. Procedimento: portare a ebollizione dell’acqua con sale e l’alloro. Lavare e tagliare il broccolo a pezzetti, utilizzando anche i gambi. Farlo cuocere nell’acqua bollente. Sgocciolarlo bene, lasciando da parte l’acqua di cottura. Frullare il broccolo con lo scalogno tagliato a pezzi, con un filo di olio evo. Se necessario aggiungere un po’ dell’acqua di cottura per ottenere una consistenza cremosa da spalmare. Pepare. Quando la pizza è pronta toglierla dal forno, spalmare il paté di broccoli sopra, poi aggiungere le cipolle cotte, pomodori secchi, capperi e foglioline di basilico. Condire con un filo di olio evo.

Torniamo a gustare frutta e verdura di stagione: ad aprile... Carciofo: protettore indiscusso del fegato (aiuta ad eliminare le tossine), contiene anche delle fibre particolari che nutrono la flora intestinale. Altre verdure del mese: aglio, aspafino allegra, la fragola ha ragi, bietole, carote, cavolfiori, cavoli, cicoria, fi- proprietà disintossicanti e nocchi, radicchi, ravanelli, depurative. sedano. Altri frutti del mese: aranFragola: rinfrescante, rimi- ce, kiwi, mele, pompelmi, neralizzante, diuretica, per- pere, nespole.

Quinoa al veg-tzatziki con fagioli neri di Susanna Cavallo alias Vegan CrazySusy – foto di Giulia Marone Ingredienti per 2 persone: 120 gr di quinoa mista (bianca, rossa e nera) fagioli neri lessati 1 yogurt di soia bianco naturale 1 cetriolo aneto fresco (o in mancanza secco) olio evo q.b. Sale q.b. Aceto di mele succo e buccia di limone bio Procedimento: Sciacquare a lungo la quinoa in un colino a maglie molto fitte per evitare di perderla. Metterla a cuocere con 400 gr di acqua. Appena alza il bollore mettere il gas al minimo, salare leggermente e lasciar cuocere (circa 20 minuti) fino a completo assorbimento dell'acqua. Spegnere e lasciarla riposare. Pelare il cetriolo e grattugiarlo in una terrina, salarlo e lasciarlo riposare per circa un'ora. Metterlo poi in un colino e premerlo per far rilasciare tutta l'acqua di vegetazione. Unirlo poi allo yogurt bianco di soia naturale, aggiungendo 2 cucchiai di aceto di mele, sale q.b., Aneto, succo di limone e buccia di limone grattugiata, 3 cucchiai di olio evo. Mescolare bene e lasciar riposare. Impiattare aiutandosi con una formina mettendo uno strato di quinoa, uno strato di salsa vegtzatziki, una fetta di limone per decorare, un pizzico di aneto. Contornare con fagioli neri bolliti e conditi con un filo d'olio evo al peperoncino. Prepararli mettendoli a bagno per 24 ore, sostituendo l'acqua di ammollo almeno 3 volte. Metterli a bollire con qualche foglia di alloro per almeno 2/3 ore salandoli solo alla fine, altrimenti la buccia rimarrà dura e indigesta. Si possono usare anche fagioli neri già pronti in scatola o in barattolo di vetro, dopo averli preventivamente sciacquati a lungo.

TEMPO DI LETTURA:

Proprietà nutrizionali della quinoa: Le proprietà nutrizionali della quinoa sono legate soprattutto nel fatto che il suo consumo migliora le funzioni fisiologiche dell’organismo. Nonostante il suo aspetto, non è un cereale, perchè non appartiene al gruppo delle graminacee, ma a quello delle chenopodiaceae. È adatto a tutti in quanto non contiene glutine, ma ha un apporto proteico elevato e contiene degli amminoacidi essenziali che aiutano il metabolismo dell'insulina. È ricco di antiossidanti, soprattutto di flavonoidi e di vitamina E, che combattono i danni che i radicali liberi causano in termini di invecchiamento cellulare. Per il 55% è costituita da carboidrati, le proteine rappresentano il 12% e il resto è composto da lipidi, con una quantità elevata di acidi grassi polinsaturi, in particolare l'acido linoleico. Presenti in buona quantità i sali minerali, come ferro, magnesio, fosforo e calcio, oltre alla vitamina E, anche la C e la B2. È un alimento molto nutriente: le calorie apportate corrispondono a circa 370 kcal per ogni 100 grammi di prodotto. Attenzione all'etica: Ci teniamo a ricordare però che la quinoa, che va tanto di moda per le sue indiscusse proprietà nutrizionali, non è un cereale originario delle nostre zone. Quindi quello che trovate facilmente al supermercato è probabile che arrivi dal Sud America, dove i terreni e le popolazioni vengono sfruttati

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a causa del boom che la quinoa ha avuto sul mercato occidentale. Attenzione quindi: le nostre abitudini alimentari non devono essere in contrasto con l'impegno sociale che dovrebbe motivarle. Consumate questo alimento come eccezione e scegliete filiere controllate, del commercio equo e biologico, come sarebbe buona pratica. È giusto e piacevole provare alimenti diversi e avere una alimentazione varia, ma ricordiamoci sempre che l'importante del cibo che consumiamo è la consapevolezza: CONOSCERNE LA PROVENIENZA ed averne conoscenza dell'alimento è ciò che indica quanto un'alimentazione e una scelta sia davvero ETICA.


ALIMENTAZIONE CONSAPEVOLE

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APRILE 2018

Parola d’ordine: depurarsi e disintossicarsi

di Cristina Casadio

Con l’arrivo della primavera, il nostro organismo sente l’esigenza di depurarsi e “alleggerirsi” eliminando le scorie accumulate durante l’inverno. L’organo del nostro corpo cui prestare molta attenzione in questo periodo e’ il fegato, particolarmente affaticato dalle abbuffate invernali (natale, carnevale ecc). Non e’ un caso infatti che proprio in questi mesi la natura ci mette a disposizione molte erbe, più o meno amarognole, che contengono sostanze ottime per stimolare l’attività del fegato, come tarassaco, radicchi vari, carciofi che se consumati con regolarità sono un ottimo aiuto per il nostro fegato per ritornare in forma. Concentriamoci sui carciofi: appartenenti alla famiglia delle Asteraceae, la parola deriva da “kharshuff”, un termine arabo in quanto sono stati proprio gli arabi ad importare in Spagna questo ortaggio e da qui si è poi diffuso in tutta Europa. Le varietà che si coltivano in Italia si dividono in due grandi gruppi: quelli primaverili tipici dell’area centrosettentrionale e quelli autunnali tipici del sud Italia. Le varietà sono numerose con o senza spine, dalla forma allungata o tonda e possono essere consumati sia crudi in insalata, che cotti. I carciofi sono ricchi di acidi fenolici e flavonoidi, sono fonte di tannini, inulina, vit. del gruppo B, vit. C e K. A livello di sali minerali sono ricchi di potassio, magnesio, sodio, rame e ferro. Il carciofo è un toccasana anche per l’intestino grazie alla presenza dell’inulina, una fibra solubile che riequilibra la flora batteria e combatte la sindrome da colon irritabile. La cinarina, altra sostanza di cui i carciofi sono ricchi, favorisce la diuresi e la secrezione biliare aiu-

tando cosi il fegato a svolgere meglio il suo compito. Molte di queste sostanze sono contenute in maggior parte nel gambo o nelle foglie del carciofo, quindi un consiglio: consumate sempre anche il gambo opportunamente pelato, mentre con le foglie si può preparare una tisana molto depurativa anche se molto amara! Ecco un suggerimento su come gustare questo meraviglioso ortaggio:

In aprile possiamo godere della grande generosità di Madre Natura che ci delizia attraverso le sue molteplici erbe spontanee. Attorno a noi è un continuo spuntare di erbe dai teneri verdi e di fiori dagli splendidi colori. La Natura in questo inizio primavera ci offre le erbe amare in preparazione a una nostra rinascita, in vista di un risveglio alle attività che riprendono con l’allungarsi delle giornate e della bella stagione. Abbiamo attraversato un inverno lungo, fegato e reni abbisognano di aiuto per poter lavorare al meglio e una bella misticanza di erbe spontanee è quello che ci vuole per rimettersi in moto. Recatevi in luoghi puliti a cogliere le erbe che vi serviranno. Se potete salite verso le colline. Non siamo predatori, si coglie solo ciò che ci abbisogna realmente. Se non si è abituati alle selvatiche, che come amo dire “non sono state addomesticate”, per cominciare vi consiglio di partire con una misticanza mi-

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sta. Le spontanee sono portatrici di proprietà ben decise e cibarsene è come invitare dentro di noi una grande squadra di pulizie che andrà a rimescolare anche “le ossa della nonna”, e ciò, potrebbe non essere piacevolissimo se siamo pieni di tossine. Mischiate alle vostre spontanee un insalatina coltivata, e condite con buon olio evo e aceto di mele. Nella vostra misticanza potreste mettere: Tarassaco che in primavera è tenero e goloso, e ci infonde forza, resistenza, resilienza, capacità di rinnovamento e di adattamento; Striccapugni che con la sua nota amarognola e la sua croccantezza allieta i nostri cuori; Melissa che allontana la malinconia; Nepetella che fa innamorare, anche della vita stessa; Foglie di primula dal sapore di anice e fiori in abbondanza, lei è la pianta che apre il cammino, è l’Ariete, lei fa brillare il sole in terra col suo bel colore giallo limone; Foglie e fiori di violetta che ci donano il loro tocco di austerità che noi crediamo sia un difetto, e invece può essere la veste della centratura. La violetta, astrologicamente parlando, è Saturno, parla di regole e di responsabilità, è la forza che porta alla concretizzazione, alla sostanza, il suo viola è la spiritualità che nutre l’animo. E per finire una bella spetalata di calendula che dona fierezza; pratoline-semplicità, fiori di borragine-coraggio. A primavera la misticanza può donarci un’esperienza sublime, carica di colori, di sapori, di profumi, di proprietà nutraceutiche, ma come dice il nome, fate che sia un’esperienza misti-ca, ringraziamo Madre Natura per i suoi immensi doni e onoriamola e rispettiamola come dovremmo. Vi aspetto sui miei monti, cercatemi su www.beatricecalia.it, sperimentate sempre e abbiate cura di voi che siete l’ingrediente principale della grande ricetta che è la Vita. Un basen dall’Erbana

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un po’ d’olio per qualche minuto quindi aggiungere gli spicchi di carciofo ben scolati. Dopo qualche minuto aggiungere la salsa di pomodoro, i capperi desalati e tritati, i pinoli e le olive tagliate a metà. Mescolare e controllare il sale tenendo presente che sia capperi che olive sono già molto saporiti… Versare il vino bianco e continuare la cottura a fuoco moderato per una decina di minuti in modo da far evaporare l’alcool. A questo punto aggiungere lo zucchero e un goccio di aceto di mele, mescolare e levare quasi subito dal fuoco. Servire la caponata a temperatura ambiente. Potete trovare molti degli ingredienti della ricetta su WWW.UNATERRAANTICA.IT

CAPONATA DI CARCIOFI Ingredienti per 4 persone: 10 carciofi, 400gr di salsa di pomodoro densa, 1 cipolla rossa, 2 cucchiai di olive verdi denocciolate, 2 cucchiai scarsi di capperi sottosale attentamente sciacquati, 20 gr di pinoli, 1 cucchiaino di zucchero, mezzo limone, 1 bicchiere di vino bianco, aceto di mele, olio extravergine di oliva, sale. Procedimento: pulire bene i carciofi tagliandoli a spicchi e conservarli in acqua acidulata per evitare che anneriscano. Tritare la cipolla e rosolarla in una padella con

La misticanza di Beatrice Calia, l’Erbana, Chef di cucina natural green

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"C'è un solo tipo di successo: quello di fare della propria vita ciò che si desidera." Henry David Thoreau


BENESSERE CORPO E MENTE

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Vivere in salute con la natura di Alessandro Betti, erborista, farmacista, chimico, esperto in prodotti della salute “L’ortica comincia a germogliare in primavera ed è, allora, un alimento non sgradito; per molti è oggetto di superstizione, perché costoro pensano, mangiandone, di preservarsi in tal modo da ogni malattia tutto l’anno...” Plinio il Vecchio a proposito dell’ortica, tratto dalla “Naturalis Historia”. L’origine prima della “terapia con le piante” non va ricercata tanto nell’imitazione degli animali che, quando sono malati, istintivamente si nutrono di determinate piante, quanto nell’effetto “terapeutico” posseduto da alcune piante assunte già come alimenti, come riporta la citazione di Plinio il Vecchio. Infatti, molto tempo prima di disegnare graffiti, di comporre le lettere dell’alfabeto, di fissare leggi, sotto la guida di un istinto primordiale l’uomo ha sempre ricercato il rimedio ad ogni suo male nel mondo vegetale e, agli inizi, ci si basava su osservazioni empiriche e su elementi magici e religiosi. La conoscenza delle piante officinali e del loro impie-

go pratico è giunta a noi a partire da Imhotep, sacerdote-medico dell’antico Egitto, passando per Galeno, medico personale dell’imperatore Marco Aurelio, il cui nome continua a rivivere nell’insegnamento della “Galenica”, per la Scuola Salernitana, fortemente voluta dall’imperatore Federico Barbarossa, e negli autori degli splendidi erbari del Rinascimento; senza dimenticare i contributi della tradizione cinese, indiana e del centro-sud America. Anche se il termine “fitoterapia” è stato introdotto solo agli inizi degli anni Venti dal medico francese Leclerc, l’uso delle piante rappresenta la forma di “cura” più antica e universale. Dalle semplici tisane alle estrazioni titolate, le piante offrono un ampio spettro di applicazioni, assicurandoci protezione, benessere fisico, mentale ed emozionale in tutte le esperienze e le fasi della vita. I rimedi da esse ottenuti, possono integrarsi nella nostra vita al punto tale da divenire “amici intimi” a cui ricorrere nel dubbio e nel bisogno. La conoscenza attuale delle proprietà delle innumerevoli piante è uno dei patrimoni più importanti dell’umanità che deriva da regioni, culture, osservazioni e sperimentazioni diverse. Le preparazioni disponibili testimoniano lo sforzo continuo per valorizzare l’enorme potenziale di ogni singola pianta e delle sue parti costituenti. Costituenti che vengono studiati nei loro molteplici aspetti come “droghe” di origine vegetale, intendendo come “droga” quella parte della pianta (corteccia, radice, foglia, fiore, etc.) che possiede una determinata attività e che, di conseguenza, contiene la maggiore concentrazione di principi “attivi”. Principi “attivi”, che la moderna ricerca farmacologica ha cercato di isolare e riprodurre, per ottenerne dosaggi assolutamente precisi, ma numerosi dati sperimentali hanno dimostrato attività in quantità e

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qualità (anche come effetti indesiderati) diverse dalla “droga” completa di partenza. Ciò perché la pianta costituisce un’unità nella quale i principi “attivi” formano dei fitocomplessi caratteristici, legandosi o interagendo con altre molecole che sono eliminate, però, nei processi di purificazione. È il fitocomplesso, dunque la “quintessenza” della pianta officinale e non il principio “attivo” purificato. Tutte le operazioni d’estrazione devono mirare, possibilmente, a conservarlo intatto, poiché è solo attraverso la sua integrità strutturale, che la pianta può esercitare il suo “maximum” di attività benefica. Di queste operazioni abbiamo i preparati da “droga” essiccata: infuso, decotto; i preparati da droga fresca: tinture madri, macerati glicerici; i distillati da droga fresca o essiccata: alcolati, idrolati e oli essenziali; i preparati da estrazione ed evaporazione: estratti molli, fluidi e secchi; seguono i succhi e i polverizzati.

Candela da massaggio vegan di Elisa Nicoli - https://autoproduco.it La prima volta che ho visto una candela da massaggio è stato alcuni anni fa, aveva un profumo meraviglioso ed era stata creata in Sardegna, da Iliana. Poi per anni

non ci ho più pensato. Questo Natale 2016 invece l’ho voluta affrontare: dovevo trovare il modo di autoprodurmela. Dopo aver sottoposto i miei amici accoppiati alla sperimentazione natalizia e ottenuto l’approvazione, ecco vi posso finalmente proporre la ricetta della candela da massaggio. Per di più vegana. Nella foto vedete gli strumenti necessari per farvi una candela da massaggio: un vasetto/stampo in cui versare la candela a massaggio; una pentola e un contenitore per il bagnomaria; una piccola leccapentole; uno stoppino e un ferma stoppino; una bilancia di precisione al 0,1 grammo (se non ce l’avete va bene anche la classica bilancia digitale con precisione di 1g); un foglio di alluminio di recupero. Ingredienti per una candela della dimensione di una tazzina da caffè • 20g di cera di soia non OGM

TEMPO DI LETTURA:

• 17g burro di karitè bio e equosolidale • 6g di olio di cocco bio e equosolidale • 5g olio di mandorle bio • 0,5 g vitamina E • oli essenziali a piacere Pesate tutti gli ingredienti – tranne la Vitamina E e l’olio essenziale – in un contenitore che poi metterete a bagnomaria. Sciogliete bene il tutto. Nel frattempo preparate lo stoppino, che deve essere di dimensioni adeguate al diametro della candela (fatevi consigliare nel negozio di fai da te dove lo comprerete). Bloccatelo in un ferma stoppino metallico (vi sarà utile una pinza, a meno che non vogliate rischiare i vostri denti molari), che potete recuperare da una candelina tipo tealight esaurita. Potete anche autoprodurvelo ritagliando un quadratino da una lattina di bevanda e praticandovi un buco, nel quale poi infilerete lo stoppino. Immergetelo negli oli in scioglimento, posizionatelo su di un foglio di alluminio di recupero e lasciatelo in freezer. Quando la cera e gli oli sono perfettamente sciolti toglieteli dal bagnomaria e aggiungete la Vitamina E e gli oli essenziali a piacere. Considerate che questi ultimi vanno usati con parsimonia, perché potrebbero causare reazioni allergiche in soggetti particolarmente sensibili. Ricordate anche che gli oli essenziali sono molto volatili, quindi dovrete trovare un buon bilanciamento tra intensità di profumazione, quantità di gocce aggiunte e rischio allergia. Mettete il contenitore con cera e oli in un bagnomaria freddo e continuate a mescolare, finché non diventa pastosa, ma ancora liquida abbastanza da poter essere versata nello stampo. Tirate fuori dal freezer il vostro stoppino, che sarà probabilmente bello stecchito. A questo punto posizionatelo al centro del vostro stampo della candela da mas-

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saggio e colateci sopra cera e oli. Se avrete imbroccato la giusta consistenza lo stoppino rimarrà bello ritto in sede. Lasciatelo raffreddare qualche ora e la candela da massaggio vegana è pronta! Come usarla Accendete la candela. Aspettate 15-20 minuti, finché non si forma un po’ di liquido in superficie che può essere colato sulla mano del massaggiatore, che procederà poi al massaggio sulla schiena della persona prescelta. Non temete! La cera di soia è fatta apposta per sciogliersi attorno ai 50 gradi, temperatura calda, ma non ustionante. L’ideale è utilizzare un contenitore come quello che abbiamo usato noi, col beccuccio. E vai di massaggio e relax!


BENESSERE CORPO E MENTE

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Primavera: è ora di rimettersi in moto!

I vantaggi della corsa mattutina

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di Monica Garoia La corsa mattutina è un’ottima pratica. Ricordiamoci che dopo la notte il nostro organismo è digiuno da diverse ore, quindi i livelli di glicogeno e insulina sono molto bassi, allenandosi ora il nostro corpo prenderà le energie dalle sue scorte di grasso. Correre appena svegli porterà ad innalzare il nostro metabolismo e a farlo rimanere alto durante il corso di tutta la giornata! Di prima mattina, inoltre, abbiamo un alto livello proprio di quegli ormoni che favoriscono il dimagrimento stimolando la lipolisi: l’ormone della crescita, la tiroxina, l’adrenalina, la noradrenalina ed il cortisolo. Ideale in questo momento è un allenamento aerobico a bassa intensità, in questo modo l’organismo attingerà l’energia bruciando i grassi; da evitare invece performance prolungate ed intense che andrebbero ad intaccare la massa muscolare attingendo l’energia dalle proteine. Un altro aspetto davvero miracoloso della corsa mattutina è quel buon umore che, apparentemente senza motivo, ci accompagnerà per tutta la giornata! Questo è dovuto all’aumento del livello di endorfine, responsabili del nostro benessere psicologico. Come farlo al meglio: Corri circa 30-40 minuti mantenendo una bassa intensità. Bevi un paio di bicchieri d’acqua prima di iniziare e

Come riprenderci il nostro tempo #7 di Jo Gabel

Per ritrovare il tempo perduto, a volte, occorre lasciar perdere una serie di attività che portavamo avanti per abitudine o per affezione. Dire che si tratti di attività inutili, mi farebbe parlare come quei fautori dell'efficienza ad ogni costo. Perciò ti farò un esempio di quel che intendo... Ai miei tempi alle ragazze insegnavano ancora a ricamare, e un giorno, oramai adulta, mi capitò di ricevere in regalo una bella trama da cucire a mezzo punto (graziosa abbastanza da intenerire l'arzilla Jane Marple della Christie). Avrei dovuto ricalcare, ad ago e filo, una casetta deliziosa e le lettere “home sweet home”. Non pensavo affatto che fosse stucchevole: avrei voluto davvero possedere l'abilità per portare a termine quel lavoretto, attingendo a ricordi di nonne e zie più abili. Ma, per la maggior parte del tempo, quel grazioso manufatto era rimasto chiuso in un cassetto, fin quando non avevo incontrato una provetta ricamatrice, che ne aveva fatto il suo hobby remunerativo e, inutile dirlo, avevo colto l'occasione al balzo. Non mi ero sentita in colpa a regalarglielo: era stata la scelta migliore. Spesso non è così facile.

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Ad essere abbandonate devono essere tutte quelle attività che ti decentrano, che ti impediscono di lavorare (a ciò che ami davvero) o di prenderti il meritato riposo. Tra le attività che segregano il tuo tempo, facendoti sentire inconcludente, potrebbe far capolino anche un social network. Oggigiorno sembra essere divenuto indispensabile essere sempre connessi alla rete, ma non sempre se ne ottiene un reale beneficio in termini di tempo. Se proprio non resisti dal rimanere in contatto con i tuoi amici, prova a limitarti alla messaggistica istantanea: eviterai di farti invischiare in discussioni perlopiù obsolete e sarai ugualmente reperibile. Infine, per rimanere informata/o, puoi sempre comprare un giornale al mattino o ascoltate i notiziari alla radio (la tv è un altro mostro Orwelliano da amministrare con cura, se vogliamo riguadagnare tempo per noi stessi). Non sto dicendo di rinunciare ad un bel film o ad un format che ti piace, ma di programmarne la visione. Magari potresti registrarlo e vederlo al momento in cui avrai tempo. Più importante ancora è che tu sia cosciente delle tue scelte, senza timore di aver ceduto ad un impulso o all'indolenza che fa bivaccare di fronte a qualsivoglia schermo. Perché, per guadagnare tempo, dovrai riscoprire la volontà, ossia quel motore primario che permette ogni conquista. Il corpo con i suoi appetiti e la mente con la sua meticolosità, saranno buoni servitori, se li avrai in pugno.

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assumi una bustina di succo di NONI Forlive®. Subito dopo l’attività fisica non tralasciare una sana colazione, non grassa (no croissant, no burro, no dolci confezionati), per rifornire pienamente le tue riserve. Il succo di NONI Forlive® nutraceutico è apprezzato da molti sportivi perché promuove l’ossigenazione cellulare favorendo gli sport aerobici come ciclismo, corsa, maratona, triathlon, ecc. Grazie alla Xeronina naturalmente presente nel succo puro NONI Forlive® si ha: › minor senso di fatica con prestazioni più performanti › riduzione della formazione di acido lattico (maggior durata dello stato di forma ottimale) › rapidità di recupero muscolare › effetto energetico ed energizzante › aiuto al sistema circolatorio muscolare e scheletrico fornendogli preziosi antiossidanti che aiutano il corpo a liberarsi dei dannosi radicali liberi. › una maggiore lucidità di pensiero indispensabile all’atleta per produrre “azione”. Il succo di NONI Forlive® è disponibile nel pratico pack monodose che permette di essere assunto con facilità anche durante allenamenti e gare, SEMPRE FRESCO. Per info: FORLIVE srl www.forlive.com - tel. 0543-818963


BAMBINO NATURALE

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APRILE 2018

Eco feste: riduciamo l’impatto ambientale delle feste scolastiche di Linda Maggiori

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Maggio si avvicina e con lui le feste scolastiche. Chi le ha vissute lo sa, molto divertimento ma anche molti rifiuti: spesso le feste diventano un grande "rifiutificio", con plastica ovunque, sacconi neri rigonfi di rifiuti indifferenziati, bottigliette usa e getta e chi più ne ha più ne metta. A Faenza (RA), le associazione aderenti al Comitato Ambiente Unione Romagna Faentina (Legambiente Lamone, Gruppo Acquisto Solidale di Faenza, No al Nucleare, Sì alle Rinnovabili, Rete Rifiuti Zero Emilia Romagna, Ass. Fuori dal Coro, Comitato Acqua Pubblica, Fiab Faenza Forlì, Salvaiciclisti Faenza, Comitato Ambiente e Paesaggio Castelbolognese, Comitato Brisighella Bene Comune) in collaborazione con il Comune e il Ceas, hanno proposto a due istituti scolastici, (in via sperimentale) un progetto per ridurre l'impatto ambientale delle feste scolastiche. Questo progetto è in attuazione dell’ODG 30/5/2016 “Disimballiamoci” che impegna il Comune di Faenza (tra le altre azioni) a favorire e incentivare le ecofeste, con materiali lavabili o compostabili. Il Comune ha messo a disposizione dei due Istituti Carchidio e Europa un KIT di 1200 bicchieri e 1200 piatti di plastica dura, lavabile, atossica, da usare durante le feste scolastiche, le feste di classe o altre occasioni; i volontari del Comitato Ambiente si sono resi disponibili a informare, collaborare e aiutare i comitati organizzatori delle feste, mentre la Gemos (azienda che ha la convenzione col comune per la refezione scolastica), si è resa disponibile a lavare piatti e bicchieri al termine

delle feste. Viene quindi dato il logo Ecofesta Scolastica (da esporre durante la festa, nel sito della scuola e nel sito del comune) alle feste scolastiche che rispettano i seguenti punti (nell’anno 2018 dovranno rispettare almeno i primi 3 punti, dall’anno 2019 tutti i punti): 1. Nominare un “responsabile ambiente” (genitore o insegnante) per ogni scuola: quest’ultimo si relazionerà con le associazioni e il Ceas, e garantirà il rispetto del progetto “ecofesta”. 2. Vigilare sulla raccolta differenziata in modo scrupoloso: dovranno essere posizionati bidoni di carta, PLV, organico, indifferenziato. I volontari del Comitato Ambiente possono aiutare nell’organizzazione prima e durante la festa. 3. Utilizzare piatti e/o bicchieri lavabili compresi nel kit gratuito oppure altre stoviglie/posate riusabili e/o compostabili. Se le scuole hanno scorte in plastica usa e getta possono finire le scorte, ma non dovranno comprarne di nuove. Per quanto riguarda il lavaggio delle stoviglie lavabili siamo in attesa di una conferma formale di GEMOS, che eseguirebbe il lavoro successivamente al termine della festa e che informalmente ha dato una disponibilità di massima. 4. Distribuire acqua pubblica tramite caraffe, borracce, distributori alla spina, evitando di vendere/usare bottiglie e bottigliette di acqua minerale in plastica usa e getta. Si può in alternativa contattare Romagna Acque per prenota-

Un'etichetta tira l'altra di Belinda Pagano

Ho sempre dato estrema importanza ai prodotti per l'igiene personale, specialmente dopo l'arrivo delle pupette: evitare per quanto possibile prodotti con coloranti (e dunque tutte quelle sigle precedute da CI), evitare i PEG (sigla che identifica prodotti derivati dal petrolio) e cercare di acquistare il più possibile prodotti cruelty-free (ovvero non testati sugli animali). In questo senso mi ero ampiamente documentata e ho scovato un sito internet che è riuscito a catalogare la maggior parte degli ingredienti presenti nell'Inci (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients) dividendoli in cinque categorie che vanno dal “vai che vai bene” al “se ne sconsiglia l'uso”. Tuttavia non mi ero mai posta il problema detersivi fino a che la mia primogenita non ha iniziato ad avere problemi di pelle. “Potrebbero essere i detersivi” mi son detta. E così ho cominciato ad informarmi, ho comperato un libro che ho trovato molto utile (“Quello che le etichette non dicono” di Pierpaolo Corradini) e mi son messa d'impegno a segnarmi tutto quello che si dovrebbe evitare quando si acquistano i prodotti per la casa. Alla fine della lettura ne sono uscita abbastanza scossa e fortemente determinata ad escludere tutta una serie di prodotti che normalmente utilizzavo per il lavaggio del bucato. La prima spesa è

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stata un disastro, mi sono fermata dentro al negozio con in mano il mio schemino esplicativo delle sigle e non riuscivo a venirne più fuori. I prodotti che sembravano essere a posto erano pochissimi e tutti avevano dei prezzi decisamente imbarazzanti. Ho pagato e son tornata a casa demoralizzata. Ci sarà pure un modo per spendere meno e vivere meglio? Mi son detta ed è in quel momento che è partito il passo successivo: documentarmi sul fai da te (in questo senso internet è una vera fonte di informazioni illimitata). E così ho eliminato del tutto gli smacchiatori sostituendoli con un'applicazione a secco di sapone di marsiglia (e vi assicuro funziona alla perfezione), ho tolto l'ammorbidente sostituendolo con l'aceto (anche se può sembrar strano, a fine lavaggio risulta inodore), ho eliminato i profumi sintetici dei detersivi sostituendoli con olio essenziale di lavanda. È risultato tutto estremamente efficace ed estremamente economico, non solo rispetto all'acquisto di prodotti bio, ma anche rispetto a quanto spendevo in precedenza. La cosa più importante? Mia figlia non ha avuto più alcun problema di pelle e nemmeno io. E allora mi son chiesta: perché non fare altrettanto con i prodotti per l'igiene della casa? In fondo basta documentarsi.

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re l’autocisterna gratuitamente ma bisogna prenotarsi con un certo anticipo. Inoltre, stiamo valutando la possibilità di usare il kit anche nel periodo estivo, prestandolo ai centri estivi che ne faranno richiesta. Ci piacerebbe estendere questo progetto a tutte le scuole di Faenza, e anche (perché no?) in altri comuni... Se avete curiosità o volete provare a replicarlo nel vostro comune: scrivetemi! lindamaggiori@hotmail. com






SCELTE SOSTENIBILI

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La questione dei sacchetti… e oltre di Laura Sbruzzi

Lo studio di materiali riutilizzabili va ben oltre lo spreco. Si è parlato molto del pagamento dei sacchetti di plastica al supermercato. Una questione da molti vista solo come fastidio, ma che, se ben esaminata, può far riflettere ben oltre l'impatto che tutte le materie plastiche che ormai consideriamo usa e getta hanno sull'accumulo dei rifiuti, di cui tutti siamo responsabili. Uno degli interventi al Festival for the Earth, tenuto a novembre a Montecarlo, è stato quello di Lucy Gilliam, biologa ambientalista che ha parlato di eXXpeditions: un grande esperimento condotto da un equipaggio tutto al femminile, di giornaliste, scienziate, imbarcato sul veliero Sea Dragon per il monitoraggio dello stato del mare e con lo scopo di rendere noto l'inquinamento provocato dall'infinitamente piccolo. Sebbene si sia parlato spesso delle isole di plastica che stanno galleggiando nei nostri mari, e di come spesso la

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fauna marina spesso mangi sacchetti credendoli meduse, politici e grande pubblico (come dichiarato sul sito di eXXpeditions) sono ancora ben lungi dal comprendere pienamente quanto l'estensione del problema della plastica non solo minacci gli ecosistemi, marino e terrestre, ma abbia altresì un impatto enorme sulla nostra salute. Gli studi condotti a seguito di questi monitoraggi non si limitano infatti all'inquinamento marino; plastica, chimica, agenti cancerogeni e sostanze tossiche che finiscono in mare sono ancor prima presenti nei prodotti di largo consumo che oggigiorno utilizziamo e spesso gettiamo via - senza fermarci a pensare. Il campionamento dell'acqua di mare e l'esame del contenuto dell'intestino dei pesci può quindi dirci molto sugli impatti a lungo termine di questi sprechi. Nonostante la sensibilizzazione sulla raccolta differenziata, pochi sanno che esistono molti tipi di plastica, e che solo il 14% di questa va nel riciclaggio. Si è visto che la maggior parte della plastica non viene biodegradata nella terra o in mare, ma diventa comunque fragile al sole e si scompone in tanti piccoli micro pezzetti che contengono sostanze tossiche introdotte al momento della produzione. Queste plastiche agiscono inoltre da spugna nei confronti di altre sostanze tossiche o patogene, portando ad una bioaccumulazione di tossine nella catena alimentare, e naturalmente nell'uomo. Le particelle più piccole, inoltre, possono volare nell'aria. I pezzetti analizzati da questo progetto vanno dai pellet dispersi dalla produzione della plastica, delle dimensioni di una lenticchia, alla microplastica (1- 0,333 mm) e nano plastica (<0,333 mm) che vanno a costituire un brodo nell'acqua di mare tale per cui i pesci ne risultano forzatamente inquinati. Ma c'è di più. Il brodo così pic-

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colo e denso minaccia anche il plancton, che sostiene la vita sulla Terra producendo almeno la metà dell'ossigeno che respiriamo, come un secondo polmone del pianeta. Restare informati quindi è d'obbligo. Fare una riflessione ogni giorno su cosa consumiamo e in quale quantità, scegliere di ridurre la quantità di plastica che utilizziamo quotidianamente, dallo spazzolino da denti al rasoio usa e getta ai piatti e alle cannucce, non contando i sacchetti, e sostituirla con prodotti più eco-friendly non è solo "per il pianeta" (che ringrazierà) ma anche per noi. E tu, in che mondo vuoi vivere? Per una vita con meno contenuto di plastica, vedi il sito di eXXpedition, e i consigli (in inglese) nel documento: http://exxpedition.com/wp-content/uploads/2015/03/ Plastic-Lifestyle-Guide-FINAL.pdf

Mobilità sostenibile, la Regione premia chi sceglie un’auto ibrida Contributi fino a 191 euro per chi le acquista nel 2018. Incentivi per 3 anni anche per le immatricolazioni del 2017 TEMPO DI LETTURA:

La Regione Emilia-Romagna concede un contributo fino a un massimo di 191 euro (pari al costo del bollo medio) a ogni cittadino residente nel proprio territorio che nel 2018 acquista un'auto ibrida di prima immatricolazione, incentivo esteso alle annualità 2019 e 2020. Un contributo che verrà accreditato direttamente in seguito alla registrazione su una piattaforma web della Regione e che verrà esteso anche agli oltre 7mila residenti che hanno acquistato un'auto ibrida, sempre di prima immatricolazione, in Emilia-Romagna nel 2017. Una scelta a favore della mobilità sostenibile che vuole premiare chi si affida a veicoli più ecologici e a basso impatto ambientale soprattutto negli spostamenti alle basse velocità caratteristici dei centri urbani, mezzi sempre più diffusi in Emilia-Romagna: dai 2.776 veicoli ibridi immatricolati nel 2015 in regione si è infatti passati ai 4.369 (+57%) del 2016 e ai 7.056 del 2017 (+61%rispetto all’anno precedente). La decisione della Regione arriva dopo l’esenzione dal bollo auto varata nel 2016 per chi acquistava l’auto ibrida quell’anno (per le annualità 2016-2017-2018), senza però che la misura potesse essere replicata l’anno successivo a causa dell’impossibilità normativa di portare a termine una revisione complessiva del bollo auto. Per questo motivo, nell’ultima seduta la Giunta regionale ha deciso di estendere la concessione del contributo di massimo 191 euro anche agli oltre 7 mila automobilisti che hanno acquistato e immatricolato un veicolo ibrido nel 2017. Come ottenere il contributo: domande online da aprile (per il 2018) e da luglio (per il 2017). Nelle prossime settimane verrà ultimata l’attivazione di un portale regionale nel quale i cittadini residenti in Emilia-Romagna che hanno acquistato o che acquisteranno una auto ibrida nel 2018 potranno registrarsi,

inserendo i dati anagrafici, quelli dell’auto ibrida e le coordinate bancarie: ogni anno la Regione accrediterà in automatico la cifra dovuta. Per chi ha comprato l’auto nel 2018, la richiesta online del contributo sarà possibile già da aprile. Per gli emiliano-romagnoli che hanno comprato l’automobile nel 2017 occorrerà invece attendere luglio quando la Giunta metterà a disposizione le risorse necessarie con la manovra di assestamento del bilancio regionale. Non appena il portale regionale sarà operativo, la Regione ne darà ampia informazione attraverso i suoi canali istituzionali e lo promuoverà anche in collaborazione con gli operatori del comparto. Gli emiliano-romagnoli che immatricolano un’auto ibrida nel 2018 o che l’abbiano già fatto nel 2017 dovranno pagare regolarmente il bollo auto ogni anno, potendo poi chiedere il contributo regionale. Incentivi per la auto elettriche. Gli incentivi per la auto ibride si affiancano a quelli già previsti dalla

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legislazione nazionale per l’acquisto delle automobili elettriche, esentate dal pagamento del bollo per 5 anni. La Regione ha investito 2,4 milioni per l’acquisto di 103 veicoli elettrici per la pubblica amministrazione e sta stringendo accordi con i Comuni sulle regole di accesso ai centri storici e i parcheggi gratuiti per le auto elettriche. Sono 150 le colonnine interoperabili installate e ulteriori 30 sono in corso di installazione. Fonte: http://ambiente.regione.emilia-romagna.it


AGRI-CULTURA

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Un mese in giardino: aprile

Commenti e riflessioni del maestro giardiniere TEMPO DI LETTURA:

di Carlo Pagani

Per chi ha la fortuna di vivere il proprio giardino in campagna gli scenari che in aprile gli si prospettano sono davvero di grande interesse. Alle fioriture dei viburni profumati, dall’altra parte della staccionata la campagna coltivata mette in mostra il verde lussureggiante del grano che velocemente si “stacca da terra” tutto in trenta giorni. Da poco più di erbetta da campo sportivo, alla puntata delle giovani spighe. I miei amici contadini locali osservano fieri questo processo di crescita. A proposito preferiscono esser chiamati farmer men, peccato mi piacevano più prima. Osservare la campagna durante le sue evoluzioni aiuta a capire quelle del giardino e diventano chiari i tempi della natura costantemente in contrasto con quelli dell’uomo. Come ormai tutti sanno il mio giardino è il bosco dove le cosiddette piante nobili da giardino convivono felicemente con le piante ritenute selvagge di un bosco di campagna. Non è sufficiente una paginetta per descrivervi le splendide fioriture del meli da fiore che si districano tra i rami di biancospino. Anche alcune varietà di Magnolia soulan-

geana dimostrano di trovarsi magnificamente tra le ceppaie di mirabolani rustici seminate dagli uccellini. I ciliegi da fiore sono in piena fioritura così come il nespolo, il pero da fiore e le spireee argute. In questi abbracci tra nobili e selvaggi non potevo trascurare la presenza del glicine, ovviamente nella ricercata varietà “Longissima Alba”. Ridondanti grappoli bianchi lunghi 50 cm. avvinghiati ad un vecchio sambuco pronto a dargli il cambio di fioritura al consumarsi dei fiori. Via di questo passo le coesistenze di fioritura passano dai profumati lillà nelle più ricercate varietà di pregio ai più comuni ciliegi selvatici con i loro fiori bianchi immacolati. Brani di poesia? Forse. Ma è così che la natura si presenta nel mese di aprile, uno scenario spettacolare che si rinnova di anno in anno mutandone le forme attraverso lo sviluppo della vegetazione, cosi da non apparire sempre uguale. La curiosità di un giardiniere non ha limiti, d’altronde senza di quella è preferibile fare l’idraulico e questa mi sta spingendo da alcuni anni ad inserire nel bosco alcune piante mediterranee. Il Callistemon, una di queste mi sta omaggiando di una copiosa fioritura di pannocchie rosse, un segnale che il clima sta veramente cambiando, un fattore di cui tutti ce ne stiamo rendendo conto tranne il Presidente degli Stati Uniti Trump! Il cima tiepido che avvolge queste giornate di aprile, ha definitivamente avviato l’attività dei miei amici volatili, nel loro villaggio (uno spazio interamente dedicato a loro) succede di tutto, accoppiamenti, battaglie tra i maschietti fagiani per la custodia della fagiana in cova e in attesa del ventiduesimo giorno perché le uova si aprono ai piccoli. I maschi sfoggiano le loro piume sgargianti rinnovate nello scorso settembre. Ormai mi conoscono fin troppo bene, ogni inverno gli servo la colazione con granoturco e pane secco rimanenza di una mensa locale. Un piacere quello di far vivere un bosco anche d’inverno che questi gallinacei svolgono a meraviglia. La loro riconoscenza nei miei confronti è comunque tangibile in questo mese in quanto da un po’ di anni evitano di mangiarmi le semine dei piselli e delle fave durante la germinazione.

Je suis l'Autre progetto di Comunicazione Mite ideato da Stefano Lancini (stefano.jesuislautre@gmail.com), sociologo e comunicatore sociale, e Alessandra Franzelli, psicologa. Con sguardo generativo Je suis l'Autre propone la mitezza come base di dialogo, le emozioni come specchio d'indagine e la diversità come rivelatrice della propria identità.

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L’osservazione silenziosa di questi atteggiamenti è qualcosa di magico e attraente quanto la visione di un documentario sulla natura. Aprile è un mese che invita all’incontro tra le persone, fa caldo durante la giornata. Si conversa volentieri. Ai mie amici agricoltori che lavorano i terreni attorno al bosco piace fermarsi a fare quattro chiacchiere con me. Dapprima per prendermi in giro per la mia difesa ad oltranza dei fagiani per finire sulle mosse del governo e dei prezzi dei cereali. Ovviamente nessuna risoluzione alle problematiche e li vedo risalire su questi trattori come enormi elefanti, indossare i loro Rayban di ultima tendenza rinchiudersi nella loro cabina munita di autoradio, i più evoluti addirittura con televisore, sembrano entrare nella pasticceria in Piazza Galvani. Il tempo ad aprile vola, le semine e i trapianti nell’orto impegnano giornate intere, il frutteto necessita dei primi trattamenti contro oidio e ticchiolatura, gli afidi non aspettano che giornate tiepide e umide di mattino per moltiplicarsi. Le semine primaverili sono ormai pronte per il trapianto, della temperatura e umidità se ne accorgono anche le erbacce che infestano l’orto e lì non ci sono santi che tengono, bisogna usare la zappa. Detesto i diserbi localizzati e tanto più i totali ed ho scoperto che l’esercizio della vanga e della zappa muovono tutti i muscoli del corpo a differenza di altri sport! Nel giardino le rose stanno per maturare il bocciolo, momento delicato a anche per loro. Dovranno produrre fiori per l’intera estate, servirà nutrimento adeguato perché siano le più belle del vicinato. Di questi giorni servo loro una manciata di farina d’ossa poiché la sua lenta cessione servirà a nutrirle per l’intera annata. C’è un unico inconveniente ed è Pepe il mio cane, una autentico bastardo di razza bolognese attratto dall’odore di ossa, scalza il terreno per mangiarsela. Perdonato, così evito di portarlo dallo psicanalista del cane. Considero il mese di aprile il preludio al trionfo della natura con i suoi fiori e i suoi profumi di primavera, il desiderio di coltivare per vedere come va a finire, un desiderio che si presenta puntuale tutti gli anni e che una volta appagato non delude mai. LA PIANTA VEDETTE Per gli appassionati di fiori bianchi il mese di aprile omaggia la Spirea arguta con i suoi fiori ridondanti, quasi una coppa di gelato alla panna. Arbusto molto rustico che predilige zone soleggiate e terreni di medio impasto. Normalmente non è affetto da malattie tranne annate particolarmente umidi in cui può riscontrarsi qualche attacco di afidi. L’unico accorgimento tecnico consiste nella potatura che si effettua solo dopo la fioritura eliminando dalla base i rami di due/ tre anni. La sua fioritura perdura per circa trenta giorni a partire dal 20 di aprile. Per i rimanenti mantiene una splendida vegetazione anch’essa leggermente decombente. Si addice a bordure miste ed a contorno di aiuole fiorite o ai piedi di siepi miste.

Carlo Pagani è in TV sul canale Leonardo (222 del digitale terrestre) ogni mattina alle 9 con la rubrica Guida al Verde

"In un atteggiamento di silenzio l’anima trova il percorso in una luce più chiara, e ciò che è sfuggente e ingannevole si risolve in un cristallo di chiarezza." Mahatma Gandhi


AGRI-CULTURA

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Come autoprodurre i propri semi TEMPO DI LETTURA:

di Rosaria Scotto – www.ifioridelbene.com/blog In passato raccogliere e conservare i semi per le semine successive era una consuetudine molto diffusa. Oggi lo è decisamente meno, complice la facilità nel reperire i semi di varietà anche insolite, la tendenza a pensare che quelli acquistati siano migliori o che siano difficili da ricavare. In realtà l'autoproduzione dei semi garantisce, come per gran parte delle cose realizzate con le proprie mani, una qualità maggiore, oltre ad altri vantaggi. Ricavando da soli i propri semi è possibile ottenere semi biologici, privi di additivi (molte case produttrici "conciano" i semi, aggiungendo fungicidi chimici), oltre che preservare la biodiversità e continuare a riprodurre varietà antiche o rare. Le regole base per diventare seed saver, letteralmente conservatori di semi, sono poche, ma fondamentali: • selezionare e raccogliere solo semi di piante sane • i frutti e le piante devono tendenzialmente completare il loro ciclo per essere certi che i semi siano pronti • i semi, una volta raccolti, devono essere asciugati all'aria in un luogo fresco e conservati lontani da fonti di calore e all'asciutto (L'acqua e il calore attivano i semi, oltre a favorire la proliferazione di muffe. A tal proposito potrebbe essere utile cospargere i semi prima di riporli

con cannella in polvere, è un ottimo antifungino naturale.) Nel caso di piante annuali, melanzana, peperone, pomodoro, zucche, ecc., la raccolta dei semi richiede un'attesa relativamente breve ed è piuttosto semplice ed intuitivo capire quando raccogliere i semi. Le verdure a foglia come lattughe e spinaci quando in gergo "montano a seme" iniziano a svilupparsi in altezza e a formare al centro dei fiorellini dai quali sarà possibile raccogliere i semi. Nel caso di piante biennali, come ad esempio prezzemolo, sedano, lunaria, carota, cipolla, il loro ciclo vitale dura due anni, quindi, se normalmente avremmo utilizzato la pianta e le sue parti nel primo anno, per raccoglierne i semi bisogna aspettare il secondo anno. Il bello di questa pratica è sicuramente la possibilità di poter osservare con attenzione l'intero ciclo vitale di una pianta con tutte le sue trasformazioni e concludersi con il punto di partenza di un nuovo ciclo. Poi per i seed savers ci sono molte occasioni di scambio per poter arricchire il proprio "bottino" in molti eventi appositamente dedicati. A tal proposito segnaliamo l'associazione "Civiltà Contadina", la realtà italiana più importanti del settore.

Andar per Campi: il tarassaco di Roberta Rendina, insegnante di erboristeria e cosmesi creativa

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Questo mese parliamo del Taraxacum officinalis, noto come tarassaco, dal caratteristico fiore giallo. Ha le foglie frastagliate, oblunghe con dentini triangolari che formano delle rosette lunghe anche 30 cm, sono ottime da mangiare cotte o crude in insalata, nel risotto, col seitan come ragù per le tagliatelle, nell’erbazzone con le altre erbette, etc. Il tarassaco ha proprietà digestive, antinfiammatorie e depurative, soprattutto del fegato, ed è tradizionalmente utilizzato come diuretico. Le foglie sono ricche di vitamine A, gruppo B, C e D, nonché di sali minerali come ferro, potassio e zinco; erano un tradizionale rimedio per lo scorbuto e altre carenze alimentari. Ma è soprattutto la radice a essere usata per scopi depurativi, da raccogliere e far seccare preferibilmente in autunno. Le ricette: Una tisana stimolante e disintossicante per il fegato e coadiuvante per una buona funzionalità intestinale, si compone essenzialmente di carciofo e radice di tarassaco, a cui si possono aggiungere rabarbaro per le sue proprietà stimolanti dello stomaco e dell'intestino e radice di liquirizia come edulcorante. Va benissimo anche per la cellulite! Per tonificare la pelle invece, preparate un decotto con le radici del tarassaco. Fate bollire 60 gr. di radici di tarassaco in 1 litro d'acqua per 30 minuti. Lascia quindi in infusione per due ore e poi filtra con cura. Usate questo preparato come lozione per il viso.

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VEGAN OK

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di Renata Balducci, presidente dell’Associazione Vegani Italiani Onlus

È primavera!

La maggior parte di noi non vede l’ora di poter rivivere finalmente le sensazioni che questa stagione riesce a farci provare. In questo periodo tutto rinasce, usciamo dal “letargo” e dalle grigie giornate invernali per respirare quell’aria fresca e profumata, che in questa parte dell’anno ci risveglia e ci aiuta ad affrontare le nostre giornate con il buonumore. Ciò che caratterizza questa stagione sono le ore da passare all’aria aperta per riprenderci dalla sedentarietà dell’inverno, ma cominciamo anche a seminare le nostre piantine di frutta e verdura in vista del raccolto estivo. Dedicare tempo al giardinaggio e alla cura delle piante è un passatempo straordinario e rilassante da apprezzare in queste tiepide giornate di sole. La passione per questa attività sana è qualcosa che noi italiani portiamo dentro, grazie al clima favorevole che ci ritroviamo ad avere nel nostro paese, infatti, gli orti sul balcone non sono più realtà così isolate. Il piacere di piantare un seme, far crescere una piantina e raccoglierne i frutti maturi è ineguagliabile. La grande soddisfazione di preparare piatti a tutti gli effetti a chilometro zero, sani e ricchi di sapore è una bella sensazione.

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Durante questi mesi ci gustiamo spesso con gioia una buona bevanda fresca alla frutta o un pasto veloce, leggero e ricco di frutta e verdura crude e dissetanti. La natura, come sempre, è una vera alleata del nostro benessere e ci offre un sacco di frutti saporiti e ricchi di vitamine e minerali, fondamentali per il mantenimento di un buon stato di salute. Non solo frutta profumata e succosa come ciliegie seguite a ruota da albicocche, fragole e kiwi, protagonisti indiscussi di questa stagione sono sicuramente gli asparagi: verdi, bianchi, selvatici o coltivati, dimostrano ora i loro molteplici utilizzi in cucina. Come rinunciare ai sapori di una delicatissima vellutata o di una veloce farinata di ceci e asparagi? E poi fagiolini, lattuga, porro, ravanelli, spinaci freschi: tutti ottimi ingredienti per le nostre ricette vegan primaverili, facilmente coltivabili anche sulle nostre terrazze e che ci faranno risparmiare un bel po’ di soldini se daremo loro sole, riparo dal vento e tutte le cure necessarie alla loro crescita. Per una primavera all’insegna dei prodotti di stagione, sani, gustosi, biologici e a chilometro zero. Più sostenibili di così!


AMICI ANIMALI

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Curcuma: un valido aiuto La Curcuma è una spezia dal caratteristico colore rosso usata soprattutto nella cucina Asiatica e Medio-orientale. È uno dei più potenti antinfiammatori naturali e può essere utilizzata non solo per noi umani ma anche per i nostri amici cani. E’ anche un antiossidante e neutralizza i radicali liberi che possono causare infezioni dolorose, soprattutto artriti, osteoartriti, artrosi anche in fase acuta e dolori muscolari. Protegge e rinforza le cartilagini. La Curcuma nel cane è utile per disturbi del fegato e delle vie biliari: ha un’azione epato-protettrice stimolando la secrezione di bile. Se il vostro cane soffre di problemi di fegato consultate il veterinario prima di somministrarne perché alcuni studi hanno provato che potrebbe aggravare il problema. È un antitumorale particolarmente efficace in casi di tumori intestinali. Se il vostro cane sta affrontando la chemioterapia, la curcuma aiuta a ridurre gli effetti negativi.

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È un depurante e disintossicante del corpo, oltre che un naturale antisettico e antibatterico. Uccide i parassiti intestinali e aiuta a prevenire la cataratta. Potete aggiungere la curcuma in polvere, ¼ di cucchiaino da te un paio di volte alla settimana in mezzo a un pasto, per aiutare il vostro peloso a restare sempre in forma. Assicuratevi che il peloso abbia abbondante acqua a disposizione perché provoca sete. Sia che la compriate in polvere che in radice, è meglio che sia organica in quanto i vari pesticidi usati per coltivarla potrebbero diminuirne gli effetti. Precauzioni d’uso: se il vostro cane ha condizioni mediche particolari, ha il diabete, è incinta, sta allattando, è sotto terapia o sta per fare un intervento, chiedete al vostro veterinario prima di somministrarne. Fonte: https://ricetteveganepercani.wordpress.com/

Igiene del cane: zampe, orecchie, etc. di Catherine Ratajczak Guidi, educatore cinofilo L'igiene del nostro cane non si limita alla cura del suo mantello (vedi articolo precedente). Anche le orecchie, le zampe, la bocca e gli occhi hanno bisogno di essere controllati e puliti regolarmente. L'orecchio è una parte delicata che va mantenuta pulita e in buona salute. In particolare nei cani con orecchie pendenti come i Setter, i Labrador, i Beagle, i Cocker o simili il controllo deve essere regolare. La pulizia va effettuata con garze e prodotti specifici. Non si usa mai il “cotton fioc” che potrebbe ferire l'animale in caso di movimento brusco. D'inverno le zampe vanno pulite accuratamente dal ghiaccio e dal sale sparso per strada, specialmente negli interstizi. Anche d'estate vanno controllate perché si possono incastrare spighe, spine o altro, provocando ferite all'animale. Inoltre si deve prestare attenzione alle unghie, specie nei cani che passano tanto tempo in casa. Il fatto di camminare poco non permette una naturale usura dovuta allo sfregamento su superficie abrasive. Anche lo sperone va tenuto sotto controllo dato che non è mai al contatto con il suolo. Ricordate che per il taglio delle unghie vi può essere d'aiuto il veterinario o il toelettatore. L'igiene della bocca ha come scopo di

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limitare il più possibile il deposito di tartaro e la formazione di placca batterica. Utile, se il cane lo accetta, è l'uso dello spazzolino o del ditale di gomma. La masticazione regolare è senz'altro un ottimo aiuto, quindi potete proporre sticks specifici, cibo secco (crocchette) piuttosto che umido, ossi al fluoro, pane secco, ecc... Esistono anche dei supplementi da aggiungere al cibo. Chiedete il parere del vostro veterinario. Se poi la quantità di tartaro è davvero importante il veterinario vi potrà proporre un piccolo intervento di pulizia in anastesia totale. Infine gli occhi in caso di bisogno vanno puliti con grande delicatezza. Usate sempre garze sterili e pulite per ogni occhio. Niente cotone idrofilo. Particolare attenzione va prestata ai cani brachicefali, come il Carlino, il Bulldog, lo Shih tzu, ecc... i cui occhi si sporcano facilmente anche per semplice contatto. La pulizia avviene sempre partendo dalla parte interna dell'occhio andando poi verso l'esterno. Vanno naturalmente pulite con cura anche le pieghe che forma la pelle attorno agli occhi e al muso. Controllate quindi regolarmente il vostro beniamino e lo aiuterete a rimanere pulito, sano e in ottima salute!

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Je suis l'Autre progetto di Comunicazione Mite ideato da Stefano Lancini (stefano.jesuislautre@gmail. com), sociologo e comunicatore sociale, e Alessandra Franzelli, psicologa. Con sguardo generativo Je suis l'Autre propone la mitezza come base di dialogo, le emozioni come specchio d'indagine e la diversità come rivelatrice della propria identità.


APPUNTAMENTI DI APRILE

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Scrivici a VS@viveresostenibile.net per comparire anche tu in questa pagina con i tuoi eventi sostenibili! CALENDARIO LAICO DI APRILE 6 Giornata nazionale dello Sport 22 Giornata mondiale della TERRA 23 Giornata mondiale del libro e del diritto d'autore 28 Giornata mondiale delle vittime dell'amianto 29 Giornata internazionale della danza Mercoledì 4 Aprile ore 20.30 SEMINARIO Gli alberi: fonte di salute e benessere Serata di Salute in Tour, a ingresso gratuito. Relatori: Lucilla Satanassi (erborista) e Hubert Bosch (ricercatore bioenergetico); coordinatrice: Cristina Mancini (naturopata). Nella SALA DEL CASTELLO, Via E. da Montefeltro 18 – Serravalle - REPUBBLICA DI SAN MARINO. Info, iscrizioni e programma su: www.istitutomedicinanaturale.it/orizzonti Giovedì 5 Aprile ore 18.00-19.30 INCONTRO L'importanza dell'esperienza visiva Con Maria Teresa Tartaglia. La vista è un complesso meccanismo di interazioni tra ambiente, occhio e cervello. La luce sotto forma di onde elettromagnetiche stimola le cellule visive che trasmettono informazioni sensoriali alla corteccia cerebrale visiva, dove vengono codificate e interpretate, ovvero “viste”. Ma l’esperienza visiva è un fenomeno assolutamente unico: nasce dalla storia personale, dagli archetipi culturali, dall'ambiente dove si vive, dall'umore, dalle aspettative, dalla postura, dalle emozioni. INGRESSO LIBERO Presso Sala Eventi - Via Emilia Ponente, 1705 - Diegaro di Cesena - Per informazioni e iscrizioni: www.macrolibrarsi.it eventi@macrolibrarsi.it Venerdì 6 Aprile ore 21.00 LETTURA Piero Boitani. Da: Odissea di Omero. Inserito nel ciclo “Ritratti d’autore.” Letture e passioni da condividere, a cura di Gustavo Cecchini. Presso il cinema teatro Astra di Misano, via D’Annunzio 20 www.misano.org Venerdì 6 Aprile ore 21.00-22.30 INCONTRO Le proprietà terapeutiche dei suoni Con Luca Vignali. La conferenza a ingresso libero tratterà le proprietà dei suoni e della musica nella nostra vita quotidiana. I suoni esercitano un potere specifico sull'umore, sulle tensioni, sulla postura e la gestualità influenzando il benessere delle persone. L'influenza avviene sia a livello fisico che mentale, con effetti a volte sorprendenti. Esaminando i suoni sia dal punto di vista scientifico che alla luce di diverse e consolidate tradizioni ci verrà spiegato come trarne beneficio per poi portare equilibrio, armonia e salute. INGRESSO LIBERO Presso Sala Eventi - Via Emilia Ponente, 1705 - Diegaro di Cesena - Per informazioni e iscrizioni: www.macrolibrarsi.it eventi@macrolibrarsi.it Domenica 8 Aprile ore 14.00 – 18.00 INCONTRO GRATUITO Le erbe spontanee Come riconoscerle e raccoglierle… per preservare la loro biodiversità. Con Lucilla. Un viaggio nell’armonia, nei profumi e nei colori della Natura, in un luogo speciale, per accogliere i suoi messaggi e portarli nella vita quotidiana! Presso Remedia, Via Laghetti 38, Fraz. Quarto - Sarsina (FC) Info: 0547.95352 - www.remediaerbe.it Domenica 8 Aprile ESCURSIONE Aspettando la primavera nella valle del Rabbi Esploreremo l’alta valle del Rabbi, Premilcuore (FC), un territorio a cui sono molto affezionato perchè è su questi sentieri che, anni fa, si accese la mia passione per l’escursionismo e per il nostro Appennino. Seguiremo un itinerario ad anello per raggiungere il bivacco Sassello, uno tra i rifugi più frequentati dagli escursionisti che si avventurano in queste zone del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. Al rifugio accenderemo il fuoco e, volendo, potremo cucinare qualcosa. Itinerario: Tre Faggi – Bivacco Sassello – Giogo di Castagno – Tre Faggi. Sei

invitato ad indossare indumenti comodi e scarpe da trekking. Porta con te il pranzo al sacco e almeno 1 litro di acqua. Durata prevista: 6 ore + pausa pranzo. Livello di difficoltà: Medio. Ritrovo: 8:45 Centro Visite del Parco, Premilcuore (FC) successivamente ci sposteremo, in macchina, fino al passo “Colla Tre Faggi”. Prezzo: 12 euro. Prenotazione obbligatoria: info@boschiromagnoli.it Domenica 8 aprile ore 9.00 - 19.00 FIERA Ieri l'Altro Mercato di cose vecchie e antiche si svolge la seconda domenica del mese, da settembre ad aprile, alla Fiera di Faenza (RA). Partecipano circa cento espositori di antiquariato, modernariato, brocantage e collezionismo; un appuntamento da non perdere per tutti gli amanti del passato remoto o semplicemente dell’altro ieri. Presso la Fiera di Faenza, Viale Risorgimento 3. Ingresso e parcheggio gratuiti. Giovedì 12 Aprile ore 18.00-19.30 INCONTRO Macro Edizioni presenta: Alchimia Selvatica Il bosco è l’archivio vivente per eccellenza di tutto l’universo emozionale umano, ed offre a chi lo consulta infinite possibilità per il risveglio interiore. Seguendo le ciclicità delle stagioni in accordo con le fasi alchemiche, Michele Giovagnoli ti accompagna in un percorso pratico di interazione con gli elementi selvatici mantenendo una posizione intermedia tra il narratore ed il life coach. INGRESSO LIBERO Presso Sala Eventi - Via Emilia Ponente, 1705 - Diegaro di Cesena - Per informazioni e iscrizioni: www.macrolibrarsi.it eventi@macrolibrarsi.it Venerdì 13 Aprile ore 20.30 SPETTACOLO Romeo y Julieta Tango Musiche di A. Piazzolla, M. Speranza, M. Colò, M. Mores, G. Sollima e altri. Scene di Antonio Panzuto. Costumi di Lucia Lapolla. Coreografie e regia di Luciano Padovani. Teatro Rossini, Piazzale Cavour, 17 – Lugo (RA) Venerdì 13 Aprile ore 21.00 LETTURA Salvatore Natoli. Da: Il disagio della cività di Sigmund Freud. Inserito nel ciclo “Ritratti d’autore.” Letture e passioni da condividere, a cura di Gustavo Cecchini. Presso il cinema teatro Astra di Misano, via D’Annunzio 20 www.misano.org Domenica 15 Aprile ore 21.00 PASSEGGIATA Biodiversità sotto la luna Poter passeggiare in un ambiente naturale è di per sé un evento stimolante, se poi lo si fa in un periodo della giornata come la sera/notte, diviene un’esperienza indimenticabile. Il buio amplifica i nostri sensi, soprattutto quelli utili quando si effettuano passeggiate a carattere naturalistico: udito e olfatto diventano i protagonisti della passeggiata facendoci cogliere presenze a noi vicine. Il punto di ritrovo sarà il parcheggio del Golf Club “I Fiordalisi”, per poi procedere al periplo del Lago Foschi e costeggiare poi la boscaglia ripariale fino a giungere nei pressi del fiume Bidente-Ronco. Condurrà l’escursione Riccardo Raggi, Guida Ambientale Escursionistica. Info e prenotazione obbligatoria: www.romagnatrekking.it Mercoledì 18 Aprile ore 21.15 SPETTACOLO Quasi Grazia I traguardi raggiunti dalle donne di oggi sarebbero impensabili senza il coraggio di donne del passato. Quando Grazia Deledda, nel 1900, lasciò la Sardegna per fare la scrittrice, forse non immaginava di essere d’esempio. Eppure il suo sogno d’arte e autonomia le chiese un sacrificio che a nessun uomo sarebbe stato chiesto: lo strappo dalla propria terra e dalla famiglia. La vita della scrittrice premio Nobel diventa un “romanzo in forma di teatro” grazie ad altri due scrittori sardi: Marcello Fois e Michela Murgia. Il primo ha scelto di “rappresentare la carne” di Grazia Deledda: azioni, pensieri, sofferenze. La seconda debutta in scena come incarnazione contemporanea della protagonista: “Il potenziale rivoluzionario della sua figura mi ha convinta ad accettare senza riserve. La sua storia di determinazione personale è un paradigma non solo per le donne di tutti i tempi, ma per chiunque voglia realizzare un sogno partendo da una condizione di minorizzazione sociale”. Di Marcello Fois. Regia regia di Veronica Cruciani. Con Michela Murgia nel ruolo di Grazie Deledda e con Lia Careddu, Valentino Mannias, Marco Brinzi, Giaime Mannias. Teatro Astra Bellaria Igea Marina (RN) tel. 339 4355515; info@ teatroastrabim.it Giovedì 19 Aprile ore 18.00-19.30 INCONTRO La via del disimparare Con Igor Niego e Debora T Stenta. E se prima facessimo spa-

zio dentro noi stessi? E se iniziassimo a liberarci dal superfluo? Vi invitiamo a uscire dal recinto di convinzioni e assunti educativi che diamo per scontati, giusti perché comunemente accettati, trasmessi automaticamente come normali, recinto nel quale ci muoviamo con agio e sicurezza. Vi invitiamo a disimparare. Per aprirsi a ciò che ancora non conosciamo, di noi stessi, delle nostre potenzialità, dell’essere umano bambino, e lasciarsi sorprendere da punti di vista inediti, che svelano nuove conoscenze, aspetti, sensazioni. INGRESSO LIBERO Presso Sala Eventi - Via Emilia Ponente, 1705 - Diegaro di Cesena - Per informazioni e iscrizioni: www.macrolibrarsi.it eventi@macrolibrarsi.it Giovedì 19 Aprile ore 20.30 CONFERENZA La soluzione riparte dai batteri rigenerativi Un Cuore per la Romagna. Serate in Salute II Edizione (20172018) organizzate dalla Fondazione cardiologica Myriam Zito Sacco in collaborazione con Coldiretti. Alla serata partecipano: Dott. Guido Balestra, Dott.ssa Daniela Valpiani, Siegfried Prantner - Pianeta Micro GmbH, Antonio Medri - Coltivatore Diretto, Mario Tabanelli - Coltivatore Diretto. Incontro gratuito ad offerta libera. Presso la Sala Congressi di Coldiretti di Forlì, via Enrico Forlanini n.11 a Forlì. Per info chiamare 0541-623123 o scrivere a formazione@saluteinarmonia.it - www.fondazionesacco.it Giovedì 19 Aprile ore 20:30 SEMINARIO 'Blocchi' fisici ed emotivi: liberarsene con lo Shiatsu Serata di Salute in Tour, a ingresso gratuito. Coordinatore: Nico Ragazzini naturopata, operatore shiatsu. Presso NATARAJA CENTRO YOGA, Via Pelacano 26 – Forlì. Info, iscrizioni e programma su: www.istitutomedicinanaturale.it/orizzonti Sabato 21 Aprile ore 10.00-18.00 WORKSHOP/CORSO La salute degli occhi e della vista a scuola e in ufficio Con Mariateresa Tartaglia. La vista è indubbiamente un bene prezioso, a tutte le età: le relazioni, l’apprendimento, il lavoro, le innumerevoli azioni della vita quotidiana, il nostro benessere in ultima analisi, dipendono anche dalla sua buona salute. Ma è possibile prevenire i disturbi visivi? Possiamo studiare o lavorare senza affaticare gli occhi? La risposta è sì, è possibile. A qualsiasi età, dall'infanzia alla maturità. Nel corso della giornata comprenderemo come funzionano gli occhi e come avviene la visione, discuteremo delle buone e delle cattive abitudini visive, impareremo i consigli e gli esercizi pratici per mantenere rilassati e in salute i nostri occhi. A scuola, a casa, in ufficio. Presso Sala Eventi - Via Emilia Ponente, 1705 - Diegaro di Cesena - Per informazioni e iscrizioni: www.macrolibrarsi.it eventi@macrolibrarsi.it Domenica 22 Aprile ore 9.30 – 18.00 CORSO Mini corso sulle ciotole armoniche Verranno affrontati temi teorici e pratici sulla conoscenza di base di questo strumento pieno di mistero e magia. Storia, tipologie, anatomia energetica vibrazionale, prove pratiche singole e di gruppo. Se possiedi già una ciotola o campana tibetana e vuoi conoscere meglio le possibilità dello strumento o se stai pensando di acquistarla e desideri avere utili info su quale sia meglio scegliere, allora questo è il corso per te! Costo 90 € a persona (compreso dispensa e Attestato di Partecipazione). Max 6 persone. Conduce Barbara Fagnoli Harnam Prem. Info e prenotazioni 339.8286928. Presso Studio Olistico Via Cristoforo Colombo, Bellaria-Igea Marina (RN) 28 e 29 Aprile SEMINARIO Maya galattico e sciamanico Con Stefania Marinelli e Francesca Ollin Vannini. Situato a Gesso, un piccolissimo paesino del comune di Sassofeltrio nella provincia di Pesaro-Urbino, Parco Cristallo coniuga spiritualità, divertimento e convivialità e durante tutto l'anno propone seminari e percorsi personali. Info: Milena - tel. 333-4373371 https://www.facebook.com/parco.cristallo/ 28-29-30 Aprile e 1 Maggio dalle 9.00 alle ore 24.00 EVENTO Spiritual Festival Questo festival è una scommessa vincente alla ricerca della nostra vera identità spirituale, fisica ed emozionale. Spiritual Festival coniuga arte, scienza, spiritualità e spettacolo con un ventaglio variegato di personalità, artisti, scrittori, sciamani, guaritori, esperti consulenti nella cura e sviluppo dell'essere umano, che cooperano per un unico obiettivo: risvegliare il disegno magico e unico dell'Anima di ognuno, per allinearsi alla meraviglia e vivere la ricchezza della vita e il proprio potere come scelta, insieme, in una cornice di workshop, seminari, conferenza, sessioni individuali, cerimonie, spettacoli, giochi e feste. Presso Antico Convento di San Francesco, via Cadorna 10 Bagnacavallo (RA)

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MERCATI CONTADINI

ALFONSINE OGNI MERCOLEDÌ dalle 16.30 alle 19.30 MERCATO BIOLOGICO, ANCHE A "KM 0". Prodotti da agricoltura e allevamento biologico. Verdura e frutta, carne, formaggio, uova di allevamento, prodotti da forno, miele e vino. Tutti i primi mercoledì del mese bio aperitivo. Piazza Monti - Alfonsine. OGNI VENERDÌ dalle 3.00 alle 13.00 MERCATO CONTADINO Vendita di prodotti del territorio direttamente dal produttore al consumatore: frutta, verdura e altri prodotti (formaggi e latticini, salumi, marmellate e confetture, miele, uova) provenienti esclusivamente da aziende della provincia di Ravenna, nel pieno rispetto della filosofia "slow" del "prodotto a Km 0", biologico e non. Ex mercato coperto, nel centro cittadino Alfonsine

CERVIA OGNI MARTEDÌ dalle 18.00 alle 23.00 FARMER MARKET Mercato estivo a km zero nell'ambito della rassegna "Lume di candela". Corso Mazzini - angolo Piazza - Cervia

LIDO DI CLASSE OGNI VENERDÌ dalle 18.00 alle 23.00 MERCATO DI CAMPAGNA AMICA A KM ZERO Offre prodotti provenienti dagli allevamenti e dalle aziende agricole del territorio. Si tiene all'aperto e raggruppa produttori del territorio provinciale che vendono orto-frutta, conserve vegetali e prodotti trasformati, miele. Viale Caboto - Lido di Classe

LUGO OGNI VENERDÌ dalle 17.30 alle 20.00 BIOMARCHÈ La Natura in piazza Mercatino dei prodotti biologici ed erboristici. Logge del Pavaglione - Lugo OGNI SABATO dalle 8.30 alle 13.30 MERCATO CONTADINO I produttori agricoli del Mercato del Contadino offrono una ricca varietà di prodotti del nostro territorio, di alta qualità e a basso impatto ambientale. Piazza 1° Maggio - Lugo

RAVENNA

OGNI LUNEDÌ dalle 16.30 alle 20.00 BIO MARCHÈ Vendita diretta di prodotti biologici certificati - Centro Commerciale Cappuccini Via Canal Grande, 44 - Faenza

OGNI LUNEDÌ E OGNI GIOVEDÌ dalle 15.00 alle 18.00 MERCATO CONTADINO Il mercato contadino ribadisce l'esigenza di un'agricoltura costruita dal basso, nel rispetto della terra e della dignità di chi ci vive e lavora, e la necessità di creare un mercato senza mercanti, che abbia come base un rapporto vero e immediato tra produttori e consumatori. Piazza della Resistenza - Ravenna

OGNI VENERDÌ dalle ore 16.00 alle 19.30 FARMER MARKET "Mercato del contadino" Vendita diretta di frutta e verdura Piazzale Pancrazi lato Est - Faenza

OGNI MARTEDÌ dalle 15.00 alle 19.00 MERCATO CONTADINO Il mercato contadino che si svolgeva ogni martedì pomeriggio alla darsena di Ravenna, dal 3 maggio 2016 e' stato spostato in viale Farini.

FAENZA

FOGNANO OGNI DOMENICA dalle 8.00 alle 13.00 E MERCHÈ IL MERCATO DEL CONTADINO e dei Prodotti della Nostra Terra Al mercato è possibile acquistare direttamente dalle aziende produttrici numerosi prodotti agricoli, quali frutta, verdura, formaggi, salumi, miele, marmellata, ecc., provenienti esclusivamente dalle colline di Brisighella - Fognano

FORLÌ OGNI SABATO dalle 8.00 alle 13.00 MERCATO CONTADINO Si trova in pieno centro cittadino e offre la possibilità di fare rifornimento di prodotti freschi per tutta la settimana portati direttamente dalle aziende agricole del territorio. In piazza c'è ampia disponibilità di parcheggio per chi vuole utilizzare la macchina anche se non sarebbe male utilizzare la bicicletta e approfittare per farsi un giretto nei dintorni. Piazza Dante Forlì.

FORLIMPOPOLI OGNI GIOVEDÌ dalle 7.30 alle 12.30 MERCATO CONTADINO DEL BIO Tutti i prodotti venduti sono biologici e biodinamici. Mercato organizzato dall'associazione Antichi sapori e vecchi mestieri di Romagna in collaborazione con Prober ed il Comune di Forlimpopoli. In Piazza Paolucci, Forlimpopoli (FC)

OGNI MARTEDÌ dalle 16.30 alle 20.00 MERCATO BIOMARCHÉ DEI PRODUTTORI BIOLOGICI Mercato settimanale dei produttori biologici del territorio. Prodotti di stagione certificati biologici secondo le norme europee ed internazionali e controllati dagli organismi riconosciuti dal Ministero dell'Agricoltura. Piazza San Francesco - Ravenna OGNI MARTEDÌ dalle 17.00 alle 20.00 MERCATINO DEL GRAS Da più di sei anni a Ravenna esiste il GRAS, Gruppo Ravennate d'Acquisto Solidale: un gruppo di persone che acquistano in gruppo direttamente dai produttori. Centro Sociale Spartaco, Via Chiavica Romea, 88 - Ravenna OGNI 3° SABATO E 3A DOMENICA DEL MESE MOSTRA MERCATO DEL NATURALE E DEL BIOLOGICO Per fare la spesa in modo sostenibile e responsabile, acquistando prodotti agricoli di stagione, selezionati con cura, sempre freschi e di origine garantita. Piazza Giovanni XXIII Castel S. P. T. (BO) www.campagnamica.it

RUSSI OGNI GIOVEDÌ dalle 8.30 alle 13.30 IL MERCATO DEL CONTADINO Offre prodotti provenienti direttamente dalle aziende agricole del territorio di Russi e dintorni. Piazza Farini - Russi


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La prima edizione del Salone nautico dell'Adriatico In programma dal 20 al 29 aprile 2018 un'esposizione di barche, nuove ed usate, e la possibilità di prove in mare TEMPO DI LETTURA:

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Al via la manifestazione dedicata al Mare e al Diporto nautico, curata da ADRIATIC YACHT SAILING e che avrà luogo a Marina di Ravenna (RA) nell'area in prossimità del Porto Turistico di MARINARA, con esposizione di barche, nuove ed usate, in acqua e la possibilità di prove in mare. Al Salone saranno presenti anche brokers, dealers, agenzie nautiche e assicurative, agenzie di charter e di leasing, scuole nautiche, scuole diving e organizzazioni di viaggi subacquei, periti e cantieri navali, aziende produttrici di accessori e abbigliamento tecnico. La città di Ravenna, con i suoi otto monumenti Unesco, ed il Porto Turistico di MARINARA, con posti ormeggio dedicati, aree espositive e ampi parcheggi offrono il contesto ottimale per lo svolgimento di questa manifestazione. Questa prima edizione del Salone vuole essere l’occasione per valorizzare le eccellenze, in tutti i sensi intese, del nostro territorio nel comparto nautico e la sostenibilità ambientale di questo tipo di attività. Il Salone si pone l’obiettivo anche di contribuire a riallacciare il legame tra tradizione marinaresca e territorio, attraverso la presentazione di libri, incontri dedicati, workshop, mostre e persino appuntamenti gastronomici a tema marittimo. Una manifestazione estremamente importante che rinnova la leadership della nostra Nazione nell'eccellenza della NAUTICA da diporto e da competizione in stretta relazione con le eco leghe di Magnesio e i processi tecnologici meno impattanti l'Ambiente per il massimo rispetto del Mare e dell'Uomo e una crescita culturale e professionale dell'intero settore. Durante il Salone sarà attivo il BOAT&SHOW VILLAGE, all’interno del quale si svolgeranno incontri, iniziative culturali, momenti di intrattenimento ecc. Il VILLAGE prenderà il via dal 25 al 29 Aprile ed è aperto a tutti, con ingresso libero. Per accedere all’area espositiva a mare basterà registrarsi al sito www.salonenauticodelladriatico.it grazie all'acquisizione di un titolo d'ingresso (badge) che si potrà ritirare direttamente al desk Organizzazione, situato nella piazza di MARINARA. Navigare, veleggiare per mare ed ormeggiare nei porti in Italia torna oggi ad essere una modalità per vivere appieno il mare e la natura. Il Mare Adriatico e la nostra costa rappresentano senza dubbio, per i servizi che offrono e per la qualità dell’accoglienza che riservano, una meta ideale per gli appassionati e per coloro che si avvicinano al diporto per la prima volta. Insieme a tutti gli Enti e le Istituzioni locali, ad operatori del settore nautico ed alle associazioni di categoria, e grazie alla loro preziosa collaborazione, si darà vita ad un programma fitto di iniziative che affiancheranno l’esposizione delle imbarcazioni, lungo tutta la durata della manifestazione e il cui programma sarà sempre consultabile sul sito www.salonenauticodelladriatico.it

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