DiVita Magazine - NUMERO SPECIALE - Anno 5 - Italiano

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TRIMESTRALE DI ATTUALITÀ E BENESSERE • NUMERO SPECIALE • ANNO 5 • € 1,00 • NUMERO OMAGGIO

DIVITA magazine

SPECIALE

NATALE

Colleziona gli esclusivi piatti della linea “Ku”


E D I T O R I A L E D I V I TA

Premiati tutti i giorni con Despar Premium

DIVITA magazine Registrazione Tribunale di Padova nr. 2179 del 04.06.09 Trimestrale di attualità e benessere DIRETTORE RESPONSABILE Federica Favaro info@federicafavaro.it COORDINAMENTO GENERALE Aspiag Service Srl REDAZIONE Ad Comunicazione PROGETTO GRAFICO Ad Comunicazione FOTOGRAFIA Roberto Sammartini STAMPA Reggiani Spa Via Alighieri, 50 21010 Brezzo di Bedero (VA) T. 0332 546401 - www.reggiani.it HANNO COLLABORATO Stefano Polato, Paola Reverso EDITORE Ad Comunicazione AD 010 Srl via Croce Rossa 26 35129 Padova T 049 8071966 F 0498071988 email info@adcomunicazione.it FSC® è una certificazione riconosciuta a livello internazionale che garantisce che la carta proviene da boschi e foreste certificate per la corretta gestione ambientale e sociale (rispetto dell’ambiente, della biodiversità e dei diritti delle popolazioni locali). Inoltre la certificazione è sostenuta dai maggiori gruppi ambientalisti mondiali, quali Green Peace e WWF e da numerose istituzioni.

Cari lettori, per noi di DiVita magazine questo Natale ha un sapore inedito e speciale: per il primo anno siamo felici di poter entrare nelle vostre case e festeggiare assieme a voi! Ogni articolo nasce per essere un dono che ripaga le mille soddisfazioni che ci regalate sempre più con il vostro seguito. Questo numero rappresenta inoltre il coronamento della collaborazione che Despar ha instaurato con Alessi, marchio storico del design per la tavola, la cucina e l’intera casa. Dal 12 novembre 2013 al 16 febbraio 2014 facendo la spesa da Despar, Eurospar e Interspar, è possibile raccogliere i bollini per ricevere gli esclusivi piatti della collezione “Ku”. E per quest’uscita abbiamo deciso di fare le cose in grande, cercando di offrirvi un modo di festeggiare il Natale secondo lo stile DiVita: tantissime ricette, che appartengono alle nostre tradizioni, ma anche innovative e sostenibili. Siamo stati da alcuni dei più importanti chef del nostro meraviglioso territorio: Aurora Mazzucchelli, Herbert Hintner, Giancarlo Perbellini ed Emanuele Scarello ci hanno offerto consigli, idee e ancora tante tante ricette. Non solo, sono numerosi i blogger che hanno contribuito a questo numero: dalla preparazione della tavola delle feste alla creazione di decorazioni natalizie da realizzare con le proprie mani. Ghirlande e oggetti che possono essere personalizzati secondo il vostro gusto e, magari, con l’aiuto dei bambini, veri protagonisti di queste festività. Infine, poiché DiVita racconta sempre delle bellezze del nostro territorio e dei suoi usi e costumi, non potevamo dimenticare i mercatini di Natale. Sfogliando queste pagine vi sembrerà di sentire il profumo dei biscotti e lo scampanellio della slitta di Babbo Natale…

Auguri di cuore da Aspiag e da tutta la redazione.

Il prossimo numero ti aspetta a GENNAIO in tutti i punti vendita

CHI SIAMO?

Concediti un pranzo speciale Ogni giorno puoi preparare delle ricette speciali e ricche di gusto con i prodotti di qualità superiore Despar Premium; per viziarti ogni giorno e farti gustare un pranzo unico, ma sempre diverso. IN ESCLUSIVA DA:

Scopri molte altre novità su www.despar.it Seguici anche su

Despar Nordest - Aspiag Service Srl è la più grande delle aziende del Consorzio Despar Italia. Fa parte del gruppo internazionale Aspiag Management che gestisce il marchio SPAR in sei paesi europei ed è inserita in SPAR International, la catena di distribuzione alimentare più diffusa al mondo. Con gli oltre 600 punti vendita Despar, Eurospar, Interspar presenti in Friuli Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige, Veneto e parte dell’Emilia-Romagna, siamo sempre accanto ai nostri clienti...

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E D I T O R I A L E D I V I TA

Premiati tutti i giorni con Despar Premium

DIVITA magazine Registrazione Tribunale di Padova nr. 2179 del 04.06.09 Trimestrale di attualità e benessere DIRETTORE RESPONSABILE Federica Favaro info@federicafavaro.it COORDINAMENTO GENERALE Aspiag Service Srl REDAZIONE Ad Comunicazione PROGETTO GRAFICO Ad Comunicazione FOTOGRAFIA Roberto Sammartini STAMPA Reggiani Spa Via Alighieri, 50 21010 Brezzo di Bedero (VA) T. 0332 546401 - www.reggiani.it HANNO COLLABORATO Stefano Polato, Paola Reverso EDITORE Ad Comunicazione AD 010 Srl via Croce Rossa 26 35129 Padova T 049 8071966 F 0498071988 email info@adcomunicazione.it FSC® è una certificazione riconosciuta a livello internazionale che garantisce che la carta proviene da boschi e foreste certificate per la corretta gestione ambientale e sociale (rispetto dell’ambiente, della biodiversità e dei diritti delle popolazioni locali). Inoltre la certificazione è sostenuta dai maggiori gruppi ambientalisti mondiali, quali Green Peace e WWF e da numerose istituzioni.

Cari lettori, per noi di DiVita magazine questo Natale ha un sapore inedito e speciale: per il primo anno siamo felici di poter entrare nelle vostre case e festeggiare assieme a voi! Ogni articolo nasce per essere un dono che ripaga le mille soddisfazioni che ci regalate sempre più con il vostro seguito. Questo numero rappresenta inoltre il coronamento della collaborazione che Despar ha instaurato con Alessi, marchio storico del design per la tavola, la cucina e l’intera casa. Dal 12 novembre 2013 al 16 febbraio 2014 facendo la spesa da Despar, Eurospar e Interspar, è possibile raccogliere i bollini per ricevere gli esclusivi piatti della collezione “Ku”. E per quest’uscita abbiamo deciso di fare le cose in grande, cercando di offrirvi un modo di festeggiare il Natale secondo lo stile DiVita: tantissime ricette, che appartengono alle nostre tradizioni, ma anche innovative e sostenibili. Siamo stati da alcuni dei più importanti chef del nostro meraviglioso territorio: Aurora Mazzucchelli, Herbert Hintner, Giancarlo Perbellini ed Emanuele Scarello ci hanno offerto consigli, idee e ancora tante tante ricette. Non solo, sono numerosi i blogger che hanno contribuito a questo numero: dalla preparazione della tavola delle feste alla creazione di decorazioni natalizie da realizzare con le proprie mani. Ghirlande e oggetti che possono essere personalizzati secondo il vostro gusto e, magari, con l’aiuto dei bambini, veri protagonisti di queste festività. Infine, poiché DiVita racconta sempre delle bellezze del nostro territorio e dei suoi usi e costumi, non potevamo dimenticare i mercatini di Natale. Sfogliando queste pagine vi sembrerà di sentire il profumo dei biscotti e lo scampanellio della slitta di Babbo Natale…

Auguri di cuore da Aspiag e da tutta la redazione.

Il prossimo numero ti aspetta a GENNAIO in tutti i punti vendita

CHI SIAMO?

Concediti un pranzo speciale Ogni giorno puoi preparare delle ricette speciali e ricche di gusto con i prodotti di qualità superiore Despar Premium; per viziarti ogni giorno e farti gustare un pranzo unico, ma sempre diverso. IN ESCLUSIVA DA:

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Despar Nordest - Aspiag Service Srl è la più grande delle aziende del Consorzio Despar Italia. Fa parte del gruppo internazionale Aspiag Management che gestisce il marchio SPAR in sei paesi europei ed è inserita in SPAR International, la catena di distribuzione alimentare più diffusa al mondo. Con gli oltre 600 punti vendita Despar, Eurospar, Interspar presenti in Friuli Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige, Veneto e parte dell’Emilia-Romagna, siamo sempre accanto ai nostri clienti...

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SOMMARIO COLLABORATORI SPECIALI

Chiara Cattaneo

Autrice del blog “Chi ha rubato le crostate?”. Dopo la laurea in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Brera ha scoperto la cucina come nuovo modo di esprimersi, affiancata dalla fotografia. Si divide tra la cucina di casa e la sua piccola Scuola di Cucina a Seregno (MB) in cui tiene corsi di pasticceria classica, pasticceria vegana e panificazione con lievito madre. (Pag. 40)

Eleonora Miucci

Style writer, esperta di galateo, arte del ricevere e autrice di lifestyle. Ospite in TV su programmi di cucina e bon ton, collabora in Italia e in Francia per diverse riviste e testate online, tra cui Style.it, DeAbyDay.tv, EasyBaby su Sky e possiede alcune rubriche personali su vari magazine. Nel dicembre 2012 è uscito il suo libro: “Invitare con Stile. Il Galateo di Madame Eleonora” edito da Malvarosa Edizioni. (Pag. 36)

10

Francesca Meazza

Autrice del blog “Passionedeco, perché le case hanno un’anima”, è una mamma e moglie felice. Persegue uno stile di vita semplice e naturale con la famiglia, nella sua fattoria circondata da boschi e montagne. Lavora nell’azienda di famiglia, Cera Novecento, e la sua passione per i materiali autentici unita a quella per la vita di campagna, l’hanno portata a diventare anche una giornalista freelance per magazine di lifestyle e arredamento. (Pag. 42 - Marmellata di arance e cannella)

7 8 10 16 22

31

42

28 34 36

Soribel Carrasco

Autrice dei blog “Lullaby-coccinella laboriosa” e “Lullaby’s old stuff”. Ama cucinare e pasticciare, sperimentando sempre ricette nuove. Oltre alla cucina, la sua passione è il brocantage e il recupero di oggetti vintage cui ama donare una nuova vita. (Pag. 42 - “Cookies in a jar” alle mele e cioccolato)

Elisabetta Manservisi

Appassionata di recupero creativo, instancabile cacciatrice di sogni con un pensiero sempre rivolto alla creatività e anima del blog “L’officina di un sogno”. Da poco diventata la padrona di casa de “Le Nuvole”, trattoria di cui lo chef è il marito, Elisabetta cerca di rendere ogni giorno quest’ambiente più accogliente, perché il suo motto è: “Le persone che entrano devono sentirsi a casa loro!” (Pag. 35)

Simonetta Chiarugi

Dopo una carriera nel mondo della moda, Simonetta si è dedicata alla famiglia e ai tre figli. Scoperto l’amore per il verde e il garden design, è divenuta insegnante di acquerello botanico e organizzatrice di mostre ed eventi legati alle tematiche ambientali e del giardinaggio. Autrice del blog “About garden”, negli ultimi anni ha intrapreso diverse collaborazioni con riviste specializzate sul giardino, fino ad approdare alla televisione. Capo Delegazione FAI di Savona, è socio fondatore e vice presidente dell’Associazione Maestri di Giardino. (Pag. 47)

47

DECORAZIONI HOMEMADE

Calendario dell’Avvento

MENU DI NATALE FRIULI VENEZIA GIULIA

Speciale Natale con Emanuele Scarello

MENU DI NATALE TRENTINO-ALTO ADIGE

Speciale Natale con Herbert Hintner

MENU DI NATALE VENETO

Speciale Natale con Giancarlo Perbellini

MENU DI NATALE EMILIA-ROMAGNA

Speciale Natale con Aurora Mazzucchelli

CONCORSO FOTOGRAFICO

La tua tavola delle feste

BON TON A TAVOLA

Come preparare con stile

38

MENU PREMIUM

40

RICICLO IN CUCINA

42

REGALI HANDMADE

44

BAMBINI DIVITA

45

EVENTI DIVITA

46

VERDE DIVITA

48

CHIUDIPACCO CASA DI VITA

Silvia Curti

Silvia, 24 anni, un amore incondizionato per la grafica, la carta e il confezionamento dei regali. Autrice del blog “Ghirlanda di Popcorn”, luogo in cui condivide queste passioni e suggerisce consigli e progetti semplici, low cost ma di grande effetto. Da sempre convinta che siano le piccole cose a rendere bella e importante la vita, adora la gentilezza, le candele accese in ogni stagione e il tè caldo. Il suo alleato più prezioso? La pistola a caldo. (Pag. 8)

ALBERTO ALESSI

Una storia di design dal 1921

Natale con i prodotti Despar Premium Finto arrosto di noci, lenticchie e carne in salsa rosata La magia di un regalo di Natale “fai da te” La magica notte di Natale A spasso per mercatini di Natale La stella di Natale La corona delle feste Un pensiero da accompagnare ai tuoi regali


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SOMMARIO COLLABORATORI SPECIALI

Chiara Cattaneo

Autrice del blog “Chi ha rubato le crostate?”. Dopo la laurea in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Brera ha scoperto la cucina come nuovo modo di esprimersi, affiancata dalla fotografia. Si divide tra la cucina di casa e la sua piccola Scuola di Cucina a Seregno (MB) in cui tiene corsi di pasticceria classica, pasticceria vegana e panificazione con lievito madre. (Pag. 40)

Eleonora Miucci

Style writer, esperta di galateo, arte del ricevere e autrice di lifestyle. Ospite in TV su programmi di cucina e bon ton, collabora in Italia e in Francia per diverse riviste e testate online, tra cui Style.it, DeAbyDay.tv, EasyBaby su Sky e possiede alcune rubriche personali su vari magazine. Nel dicembre 2012 è uscito il suo libro: “Invitare con Stile. Il Galateo di Madame Eleonora” edito da Malvarosa Edizioni. (Pag. 36)

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Francesca Meazza

Autrice del blog “Passionedeco, perché le case hanno un’anima”, è una mamma e moglie felice. Persegue uno stile di vita semplice e naturale con la famiglia, nella sua fattoria circondata da boschi e montagne. Lavora nell’azienda di famiglia, Cera Novecento, e la sua passione per i materiali autentici unita a quella per la vita di campagna, l’hanno portata a diventare anche una giornalista freelance per magazine di lifestyle e arredamento. (Pag. 42 - Marmellata di arance e cannella)

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Soribel Carrasco

Autrice dei blog “Lullaby-coccinella laboriosa” e “Lullaby’s old stuff”. Ama cucinare e pasticciare, sperimentando sempre ricette nuove. Oltre alla cucina, la sua passione è il brocantage e il recupero di oggetti vintage cui ama donare una nuova vita. (Pag. 42 - “Cookies in a jar” alle mele e cioccolato)

Elisabetta Manservisi

Appassionata di recupero creativo, instancabile cacciatrice di sogni con un pensiero sempre rivolto alla creatività e anima del blog “L’officina di un sogno”. Da poco diventata la padrona di casa de “Le Nuvole”, trattoria di cui lo chef è il marito, Elisabetta cerca di rendere ogni giorno quest’ambiente più accogliente, perché il suo motto è: “Le persone che entrano devono sentirsi a casa loro!” (Pag. 35)

Simonetta Chiarugi

Dopo una carriera nel mondo della moda, Simonetta si è dedicata alla famiglia e ai tre figli. Scoperto l’amore per il verde e il garden design, è divenuta insegnante di acquerello botanico e organizzatrice di mostre ed eventi legati alle tematiche ambientali e del giardinaggio. Autrice del blog “About garden”, negli ultimi anni ha intrapreso diverse collaborazioni con riviste specializzate sul giardino, fino ad approdare alla televisione. Capo Delegazione FAI di Savona, è socio fondatore e vice presidente dell’Associazione Maestri di Giardino. (Pag. 47)

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DECORAZIONI HOMEMADE

Calendario dell’Avvento

MENU DI NATALE FRIULI VENEZIA GIULIA

Speciale Natale con Emanuele Scarello

MENU DI NATALE TRENTINO-ALTO ADIGE

Speciale Natale con Herbert Hintner

MENU DI NATALE VENETO

Speciale Natale con Giancarlo Perbellini

MENU DI NATALE EMILIA-ROMAGNA

Speciale Natale con Aurora Mazzucchelli

CONCORSO FOTOGRAFICO

La tua tavola delle feste

BON TON A TAVOLA

Come preparare con stile

38

MENU PREMIUM

40

RICICLO IN CUCINA

42

REGALI HANDMADE

44

BAMBINI DIVITA

45

EVENTI DIVITA

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VERDE DIVITA

48

CHIUDIPACCO CASA DI VITA

Silvia Curti

Silvia, 24 anni, un amore incondizionato per la grafica, la carta e il confezionamento dei regali. Autrice del blog “Ghirlanda di Popcorn”, luogo in cui condivide queste passioni e suggerisce consigli e progetti semplici, low cost ma di grande effetto. Da sempre convinta che siano le piccole cose a rendere bella e importante la vita, adora la gentilezza, le candele accese in ogni stagione e il tè caldo. Il suo alleato più prezioso? La pistola a caldo. (Pag. 8)

ALBERTO ALESSI

Una storia di design dal 1921

Natale con i prodotti Despar Premium Finto arrosto di noci, lenticchie e carne in salsa rosata La magia di un regalo di Natale “fai da te” La magica notte di Natale A spasso per mercatini di Natale La stella di Natale La corona delle feste Un pensiero da accompagnare ai tuoi regali


DESPAR e

portano

Colleziona gli esclusivi piatti della linea “Ku� Alessi

dal 12 novembre 2013 al 16 febbraio 2014

Per info e regolamento vai su despar.it o casadivita.despar.it


DESPAR e

portano

Colleziona gli esclusivi piatti della linea “Ku� Alessi

dal 12 novembre 2013 al 16 febbraio 2014

Per info e regolamento vai su despar.it o casadivita.despar.it


Dal 12 novembre 2013 al 16 febbraio 2014

con

A L B E RTO A L E S S I

UNA STORIA DI DESIGN DAL 1921

DESPAR e

UNA COLLEZIONE ESCLUSIVA PER LA TUA TAVOLA!

Parla Alberto Alessi, nipote del fondatore dell’azienda e attuale Presidente di ALESSI Spa

SET 2 PIATTI PIANI

Collezione KU ALESSI ø cm 27 8 BOLLINI + 4€

SET 2 PIATTI FONDI Collezione KU ALESSI ø cm 23 8 BOLLINI + 4€

PIATTO FONDO E PIATTO PIANO

PIATTO DA PORTATA OVALE Collezione KU ALESSI ø cm 36 x 28,5 10 BOLLINI + 7€

PIATTO DA PORTATA OVALE INSALATIERA Collezione KU ø cm 32

SET 2 PIATTI DA DESSERT Collezione KU KU ø cm 21

ALESSI

12 BOLLINI + 9€

6 BOLLINI + 3€

PIATTO DA DESSERT

INSALATIERA

Fai la spesa da Despar, Eurospar e Interspar, raccogli i bollini e metti in tavola gli esclusivi piatti Alessi. Bastano 20 € di spesa per ricevere un bollino e se aggiungi i prodotti sponsor alla tua spesa puoi raggiungere più velocemente i tuoi premi. Raggiunti i 20 € di spesa ogni 2 prodotti sponsor un bollino extra per te! Incolla i bollini sulla tessera, consegnala alla cassa e potrai ritirare il tuo premio versando un piccolo contributo.

La raccolta bollini è valida dal 12 novembre 2013 al 16 febbraio 2014, hai tempo fino al 2 marzo 2014 per richiedere il premio.

IL CONTRIBUTO DEL TUO PREMIO VALE UN BUONO SPESA! Affrettati a richiedere i tuoi premi, dal 16 al 31 dicembre 2013, il contributo del tuo premio vale un buono spesa. Ad esempio a fronte del contributo spesa di 9 € versato per l’insalatiera riceverai un buono spesa di 9€. Tutti i buoni saranno spendibili per un mese dal 2 gennaio 2014. Per info, regolamento e punti vendita aderenti vai su despar.it o casadivita.despar.it

Quando parlo dell’azienda Alessi sono solito definirla come la Fabbrica dei Sogni. La nostra caratteristica è infatti quella di sentire che siamo non tanto un’industria di produzione in senso classico, ma piuttosto una specie di laboratorio industriale di ricerca nel campo delle arti applicate. Noi pensiamo che il nostro ruolo sia quello di una continua attività di mediazione tra le espressioni più interessanti della creatività internazionale - espressioni che cerchiamo di andare a prendere ovunque esse nascano nel mondo - e il pubblico, la società, il mercato. Noi mediamo queste espressioni creative traducendole in oggetti reali che rispondono ai sogni del pubblico. Non più ai “bisogni”, perché i bisogni ormai sono più che soddisfatti dalla produzione internazionale di grande serie, ma ai sogni, il territorio vasto senza confini dell’immaginario e dei desideri della gente. Quello che portiamo sulle nostre tavole (e nelle nostre case) altro non è che il risultato di quest’attività. Nelle posate, nei piatti e nei bicchieri Alessi si può trovare il meglio che il design contemporaneo ha saputo esprimere negli ultimi quarant’anni. Abbiamo offerto l’esplorazione dei mondi della porcellana, del vetro e del metallo a una straordinaria varietà di autori: circa 300 architetti, designer e artisti da tutto il mondo. L’innovazione del progetto si gioca molto sui dettagli, su qualità delicate ben difficili da raggiungere e che non sempre il pubblico è pronto a cogliere con immediatezza. Ci sono infatti aspetti dei nostri prodotti che si possono apprezzare più facilmente, come quelli legati alla forma, e poi ci sono altri valori, più nascosti ma altrettanto importanti, che permettono di entrare in sintonia con i prodotti. In questo modo si può scoprire che anche un semplice piatto è un crogiolo dove si

Alberto Alessi con le miniature di due celebri bollitori.

fondono storie antiche e moderne, soluzioni tecniche ed espressioni formali. Un oggetto, come una persona, occorre conoscerlo per decidere se amarlo o detestarlo. Occorre comprendere come e perché debba entrare nella nostra vita e in quella dei nostri cari. Toyo Ito - architetto giapponese vincitore quest’anno del prestigioso Pritzker Price - ha realizzato per Alessi una famiglia di oggetti dedicati alla mise en place della tavola. Il servizio di piatti “Ku” è uno dei primi progetti disegnati da Ito per la produzione di serie. Porcellane dalle linee fluide e dalle curve perfette. Forme armoniose, leggere che rendono questo servizio parte del mondo espressivo e del linguaggio poetico dell’autore.

Una vista dell’esterno dell’azienda.

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Dal 12 novembre 2013 al 16 febbraio 2014

con

A L B E RTO A L E S S I

UNA STORIA DI DESIGN DAL 1921

DESPAR e

UNA COLLEZIONE ESCLUSIVA PER LA TUA TAVOLA!

Parla Alberto Alessi, nipote del fondatore dell’azienda e attuale Presidente di ALESSI Spa

SET 2 PIATTI PIANI

Collezione KU ALESSI ø cm 27 8 BOLLINI + 4€

SET 2 PIATTI FONDI Collezione KU ALESSI ø cm 23 8 BOLLINI + 4€

PIATTO FONDO E PIATTO PIANO

PIATTO DA PORTATA OVALE Collezione KU ALESSI ø cm 36 x 28,5 10 BOLLINI + 7€

PIATTO DA PORTATA OVALE INSALATIERA Collezione KU ø cm 32

SET 2 PIATTI DA DESSERT Collezione KU KU ø cm 21

ALESSI

12 BOLLINI + 9€

6 BOLLINI + 3€

PIATTO DA DESSERT

INSALATIERA

Fai la spesa da Despar, Eurospar e Interspar, raccogli i bollini e metti in tavola gli esclusivi piatti Alessi. Bastano 20 € di spesa per ricevere un bollino e se aggiungi i prodotti sponsor alla tua spesa puoi raggiungere più velocemente i tuoi premi. Raggiunti i 20 € di spesa ogni 2 prodotti sponsor un bollino extra per te! Incolla i bollini sulla tessera, consegnala alla cassa e potrai ritirare il tuo premio versando un piccolo contributo.

La raccolta bollini è valida dal 12 novembre 2013 al 16 febbraio 2014, hai tempo fino al 2 marzo 2014 per richiedere il premio.

IL CONTRIBUTO DEL TUO PREMIO VALE UN BUONO SPESA! Affrettati a richiedere i tuoi premi, dal 16 al 31 dicembre 2013, il contributo del tuo premio vale un buono spesa. Ad esempio a fronte del contributo spesa di 9 € versato per l’insalatiera riceverai un buono spesa di 9€. Tutti i buoni saranno spendibili per un mese dal 2 gennaio 2014. Per info, regolamento e punti vendita aderenti vai su despar.it o casadivita.despar.it

Quando parlo dell’azienda Alessi sono solito definirla come la Fabbrica dei Sogni. La nostra caratteristica è infatti quella di sentire che siamo non tanto un’industria di produzione in senso classico, ma piuttosto una specie di laboratorio industriale di ricerca nel campo delle arti applicate. Noi pensiamo che il nostro ruolo sia quello di una continua attività di mediazione tra le espressioni più interessanti della creatività internazionale - espressioni che cerchiamo di andare a prendere ovunque esse nascano nel mondo - e il pubblico, la società, il mercato. Noi mediamo queste espressioni creative traducendole in oggetti reali che rispondono ai sogni del pubblico. Non più ai “bisogni”, perché i bisogni ormai sono più che soddisfatti dalla produzione internazionale di grande serie, ma ai sogni, il territorio vasto senza confini dell’immaginario e dei desideri della gente. Quello che portiamo sulle nostre tavole (e nelle nostre case) altro non è che il risultato di quest’attività. Nelle posate, nei piatti e nei bicchieri Alessi si può trovare il meglio che il design contemporaneo ha saputo esprimere negli ultimi quarant’anni. Abbiamo offerto l’esplorazione dei mondi della porcellana, del vetro e del metallo a una straordinaria varietà di autori: circa 300 architetti, designer e artisti da tutto il mondo. L’innovazione del progetto si gioca molto sui dettagli, su qualità delicate ben difficili da raggiungere e che non sempre il pubblico è pronto a cogliere con immediatezza. Ci sono infatti aspetti dei nostri prodotti che si possono apprezzare più facilmente, come quelli legati alla forma, e poi ci sono altri valori, più nascosti ma altrettanto importanti, che permettono di entrare in sintonia con i prodotti. In questo modo si può scoprire che anche un semplice piatto è un crogiolo dove si

Alberto Alessi con le miniature di due celebri bollitori.

fondono storie antiche e moderne, soluzioni tecniche ed espressioni formali. Un oggetto, come una persona, occorre conoscerlo per decidere se amarlo o detestarlo. Occorre comprendere come e perché debba entrare nella nostra vita e in quella dei nostri cari. Toyo Ito - architetto giapponese vincitore quest’anno del prestigioso Pritzker Price - ha realizzato per Alessi una famiglia di oggetti dedicati alla mise en place della tavola. Il servizio di piatti “Ku” è uno dei primi progetti disegnati da Ito per la produzione di serie. Porcellane dalle linee fluide e dalle curve perfette. Forme armoniose, leggere che rendono questo servizio parte del mondo espressivo e del linguaggio poetico dell’autore.

Una vista dell’esterno dell’azienda.

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DECORAZIONI HOMEMADE

DECORAZIONI HOMEMADE

CALENDARIO DELL’AVVENTO Come rendere più speciali le mattine di dicembre in famiglia

Calendario dell’Avvento: 24 giorni, 24 pacchettini e tanta emozione nello scoprire cosa ci riserverà la sospresa del giorno. In commercio ne esistono molte versioni ma perché non farlo in casa? Pochi materiali, pochissima spesa ma davvero molta soddisfazione. Cosa vi serve: · 24 scatoline di cartone · 24 decorazioni natalizie · nastro adesivo decorato · spago grezzo · etichette di cartoncino · timbri numerati · inchiostratore oro · forbici · colla a caldo

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Come realizzare il calendario: 1. Come prima cosa, disponete su un tavolo da lavoro tutto il materiale occorrente. 2. Timbrate ogni etichetta con i numeri dall’1 al 24 e fate asciugare. L’inchiostratore oro fa sicuramente più festa, ma qualsiasi colore (purché coordinato con il nastro adesivo) può andare benissimo. 3. Attaccate alla base di ogni scatolina il washi tape decorato. Consigliamo un nastro adesivo con i colori tradizionali del Natale (rosso e oro) ma potete sbizzarrirvi con i washi tape nella fantasia e colori che desiderate. Se le scatoline sono più grandi potete anche utilizzare più nastro o magari due nastri degli stessi colori ma con fantasie diverse, l’importante è che la scatolina, una volta chiusa, sembri avere la base di un colore diverso rispetto al coperchio. 4. Riempite le scatoline con 24 sorprese e/o frasi natalizie. La cosa bella del calendario dell’Avvento è proprio non aspettarsi grandi regali (per quello c’è il Natale) ma stupirsi per quanto può fare piacere ricevere qualcosa di semplice che ci farà sorridere per tutta la giornata. 5. Chiudete le scatoline e avvolgetele con cura con dello spago, proprio come se fossero dei normali pacchetti regalo. 6. Decorate il pacchetto come preferite con campanellini, pigne (utilizzate della colla a caldo per fissarle al coperchio), rametti di bacche, piccoli fiocchi di neve, alternandoli tra loro. 7. Fate un bel fiocco e tagliate l’eccesso di spago. 8. I vostri pacchettini sono pronti, potete attaccarli ad un filo oppure disporli su un vassoio in ordine casuale.

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DECORAZIONI HOMEMADE

DECORAZIONI HOMEMADE

CALENDARIO DELL’AVVENTO Come rendere più speciali le mattine di dicembre in famiglia

Calendario dell’Avvento: 24 giorni, 24 pacchettini e tanta emozione nello scoprire cosa ci riserverà la sospresa del giorno. In commercio ne esistono molte versioni ma perché non farlo in casa? Pochi materiali, pochissima spesa ma davvero molta soddisfazione. Cosa vi serve: · 24 scatoline di cartone · 24 decorazioni natalizie · nastro adesivo decorato · spago grezzo · etichette di cartoncino · timbri numerati · inchiostratore oro · forbici · colla a caldo

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Come realizzare il calendario: 1. Come prima cosa, disponete su un tavolo da lavoro tutto il materiale occorrente. 2. Timbrate ogni etichetta con i numeri dall’1 al 24 e fate asciugare. L’inchiostratore oro fa sicuramente più festa, ma qualsiasi colore (purché coordinato con il nastro adesivo) può andare benissimo. 3. Attaccate alla base di ogni scatolina il washi tape decorato. Consigliamo un nastro adesivo con i colori tradizionali del Natale (rosso e oro) ma potete sbizzarrirvi con i washi tape nella fantasia e colori che desiderate. Se le scatoline sono più grandi potete anche utilizzare più nastro o magari due nastri degli stessi colori ma con fantasie diverse, l’importante è che la scatolina, una volta chiusa, sembri avere la base di un colore diverso rispetto al coperchio. 4. Riempite le scatoline con 24 sorprese e/o frasi natalizie. La cosa bella del calendario dell’Avvento è proprio non aspettarsi grandi regali (per quello c’è il Natale) ma stupirsi per quanto può fare piacere ricevere qualcosa di semplice che ci farà sorridere per tutta la giornata. 5. Chiudete le scatoline e avvolgetele con cura con dello spago, proprio come se fossero dei normali pacchetti regalo. 6. Decorate il pacchetto come preferite con campanellini, pigne (utilizzate della colla a caldo per fissarle al coperchio), rametti di bacche, piccoli fiocchi di neve, alternandoli tra loro. 7. Fate un bel fiocco e tagliate l’eccesso di spago. 8. I vostri pacchettini sono pronti, potete attaccarli ad un filo oppure disporli su un vassoio in ordine casuale.

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FRIULI VENEZIA GIULIA

M E N U D I N A TA L E

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Foto di Roberto Sammartini per Despar Nordest | Piatti collezione “Ku” Alessi

SPECIALE NATALE CON

Emanuele Scarello chef del Ristorante “Agli Amici” | Godia (UD)

Da osteria di paese a ristorante stellato (2 stelle Michelin): tre secoli di tradizione (dal 1887) e cinque generazioni hanno portato il Ristorante Agli Amici a Godia, nei pressi di Udine, a essere annoverato tra i migliori del Friuli Venezia Giulia e d’Italia. Per Emanuele Scarello, chef del ristorante e Presidente italiano dei “Jeunes Restaurateurs d’Europe” dal 2009 al 2012, cibo fa rima con ricerca e sperimentazione ma anche con tradizione. I suoi piatti parlano di semplicità, di equilibrio, di purezza e profumano intensamente di terra friulana. Nella cucina di Scarello le materie prime locali dialogano armoniosamente con la voglia di sperimentare accostamenti e tecniche inedite. È la madre Ivonne, che con lui e il resto della famiglia gestisce il ristorante e che per lui è stata maestra nella vita e in cucina, ad avergli trasmesso lo stupendo connubio tra genio creativo e deli-

catezza d’animo. Al Ristorante Agli Amici si respira un’atmosfera accogliente e cordiale: chi entra non è un semplice cliente ma diventa ospite della famiglia Scarello. Ristorante “Agli Amici” Via Liguria, 252 Godia (UD) Tel.: +39 0432 565411 Info: www.agliamici.it Lo chef devolverà in beneficenza il suo compenso, sostenendo l’A.L.P.I. (Associazione Allergie e Pneumopatie Infantili).

Capesante al tè di patate, erba cipollina, limone e uova di trota

Ingredienti per 4 persone

Procedimento

• 12 capesante • 4 patate • 1 vasetto di uova di trota • 1 mazzetto di erba cipollina • 1 limone non trattato • 500 ml di acqua naturale

Lavate bene le patate, pelatele e fate tostare le bucce in forno a 165°C per 15 minuti, tenendo da parte la polpa per altre preparazioni. Portate ad ebollizione l’acqua, quindi immergete le bucce delle patate e lasciatele in infusione per 10 minuti. Regolate di sale e tenete al caldo. Sgusciate le capesante, pulitele da eventuale sabbia e disponetele in una placca con poco sale. Cuocete in forno a 90°C per 6 minuti, poi grattugiate finemente il limone e aggiungete qualche pizzico di erba cipollina. Disponete al centro di un piatto fondo le capesante, adagiate sopra ciascuna un cucchiaino di uova di trota e completate con il tè di patate.

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FRIULI VENEZIA GIULIA

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Foto di Roberto Sammartini per Despar Nordest | Piatti collezione “Ku” Alessi

SPECIALE NATALE CON

Emanuele Scarello chef del Ristorante “Agli Amici” | Godia (UD)

Da osteria di paese a ristorante stellato (2 stelle Michelin): tre secoli di tradizione (dal 1887) e cinque generazioni hanno portato il Ristorante Agli Amici a Godia, nei pressi di Udine, a essere annoverato tra i migliori del Friuli Venezia Giulia e d’Italia. Per Emanuele Scarello, chef del ristorante e Presidente italiano dei “Jeunes Restaurateurs d’Europe” dal 2009 al 2012, cibo fa rima con ricerca e sperimentazione ma anche con tradizione. I suoi piatti parlano di semplicità, di equilibrio, di purezza e profumano intensamente di terra friulana. Nella cucina di Scarello le materie prime locali dialogano armoniosamente con la voglia di sperimentare accostamenti e tecniche inedite. È la madre Ivonne, che con lui e il resto della famiglia gestisce il ristorante e che per lui è stata maestra nella vita e in cucina, ad avergli trasmesso lo stupendo connubio tra genio creativo e deli-

catezza d’animo. Al Ristorante Agli Amici si respira un’atmosfera accogliente e cordiale: chi entra non è un semplice cliente ma diventa ospite della famiglia Scarello. Ristorante “Agli Amici” Via Liguria, 252 Godia (UD) Tel.: +39 0432 565411 Info: www.agliamici.it Lo chef devolverà in beneficenza il suo compenso, sostenendo l’A.L.P.I. (Associazione Allergie e Pneumopatie Infantili).

Capesante al tè di patate, erba cipollina, limone e uova di trota

Ingredienti per 4 persone

Procedimento

• 12 capesante • 4 patate • 1 vasetto di uova di trota • 1 mazzetto di erba cipollina • 1 limone non trattato • 500 ml di acqua naturale

Lavate bene le patate, pelatele e fate tostare le bucce in forno a 165°C per 15 minuti, tenendo da parte la polpa per altre preparazioni. Portate ad ebollizione l’acqua, quindi immergete le bucce delle patate e lasciatele in infusione per 10 minuti. Regolate di sale e tenete al caldo. Sgusciate le capesante, pulitele da eventuale sabbia e disponetele in una placca con poco sale. Cuocete in forno a 90°C per 6 minuti, poi grattugiate finemente il limone e aggiungete qualche pizzico di erba cipollina. Disponete al centro di un piatto fondo le capesante, adagiate sopra ciascuna un cucchiaino di uova di trota e completate con il tè di patate.

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M E N U D I N A TA L E

Petali di brovada e trota affumicata

Cannellone di patate

all’olio extravergine e piccoli germogli

con cotechino, zuppa al cren e ortaggi d’inverno

Ingredienti per 4 persone

Procedimento

• 500 ml di latte intero • 1 patata di Godia piccola • 1 radice di cren • 1 cipolla rossa • 1 rapa • 1 carota • 1 cavoletto • 1 cotechino • 500 g di patate di Godia • 100 g di farina • 1 tuorlo d’uovo • 40 g di purea di prezzemolo • Olio extravergine d’oliva • Sale

Cuocete in abbondante acqua il cotechino in maniera classica. Dopo averlo lasciato raffreddare nella sua acqua, pelatelo e tritatelo finemente. Cuocete le patate in acqua salata, pelatele ancora calde e versate a pioggia la farina. Incorporate il tuorlo e la purea di prezzemolo ed impastate quindi energicamente. Stendete l’impasto con spessore di ½ cm, farcite con il cotechino e richiudete. Cuocete al vapore per 10 minuti. Per la salsa, pelate ed affettate finemente la patata, fate cuocere a fuoco moderato con pochissimo olio extravergine d’oliva in una casseruola per 10 minuti.

Unite il latte ed il cren grattugiato, e fate ridurre. Frullate con il mixer, filtrate e tenete in caldo. Rosolate in padella antiaderente con un filo d’olio il cannellone, tagliatelo e disponetelo nel piatto piano. Adagiate qualche ortaggio semplicemente condito con poco olio e sale, e completate con la salsa al cren.

www.tavoleadarte.it Tavole d’arte Ogni vino vuole il suo bicchiere. Spessore e limpidezza del vetro, ampiezza della coppa, altezza dello stelo. Per i vini di fine pasto molto liquorosi, come sherry o marsala, il bicchiere più adatto è un incrocio tra il renano e il tulipano, con pancia mediamente ampia ma senza restringimento dell’imboccatura.

Mami XL, bicchieri per vino bianco in vetro cristallino, design Stefano Giovannoni

Pietro Marussig, Donne al Caffè, 1924. Milano, Museo del Novecento

Ingredienti per 4 persone

Procedimento

• 1 filetto di trota affumicata friulana • 200 g di brovada • Alcuni germogli • Olio extravergine d’oliva

Tagliate a cubetti di circa 2x2cm la trota affumicata, affettate finemente la brovada e lavate i germogli. Disponete su di un piatto piano i cubetti di trota, adagiate i petali di brovada e bagnate con qualche goccia d’olio extravergine. Completate il piatto con i germogli.

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Petali di brovada e trota affumicata

Cannellone di patate

all’olio extravergine e piccoli germogli

con cotechino, zuppa al cren e ortaggi d’inverno

Ingredienti per 4 persone

Procedimento

• 500 ml di latte intero • 1 patata di Godia piccola • 1 radice di cren • 1 cipolla rossa • 1 rapa • 1 carota • 1 cavoletto • 1 cotechino • 500 g di patate di Godia • 100 g di farina • 1 tuorlo d’uovo • 40 g di purea di prezzemolo • Olio extravergine d’oliva • Sale

Cuocete in abbondante acqua il cotechino in maniera classica. Dopo averlo lasciato raffreddare nella sua acqua, pelatelo e tritatelo finemente. Cuocete le patate in acqua salata, pelatele ancora calde e versate a pioggia la farina. Incorporate il tuorlo e la purea di prezzemolo ed impastate quindi energicamente. Stendete l’impasto con spessore di ½ cm, farcite con il cotechino e richiudete. Cuocete al vapore per 10 minuti. Per la salsa, pelate ed affettate finemente la patata, fate cuocere a fuoco moderato con pochissimo olio extravergine d’oliva in una casseruola per 10 minuti.

Unite il latte ed il cren grattugiato, e fate ridurre. Frullate con il mixer, filtrate e tenete in caldo. Rosolate in padella antiaderente con un filo d’olio il cannellone, tagliatelo e disponetelo nel piatto piano. Adagiate qualche ortaggio semplicemente condito con poco olio e sale, e completate con la salsa al cren.

www.tavoleadarte.it Tavole d’arte Ogni vino vuole il suo bicchiere. Spessore e limpidezza del vetro, ampiezza della coppa, altezza dello stelo. Per i vini di fine pasto molto liquorosi, come sherry o marsala, il bicchiere più adatto è un incrocio tra il renano e il tulipano, con pancia mediamente ampia ma senza restringimento dell’imboccatura.

Mami XL, bicchieri per vino bianco in vetro cristallino, design Stefano Giovannoni

Pietro Marussig, Donne al Caffè, 1924. Milano, Museo del Novecento

Ingredienti per 4 persone

Procedimento

• 1 filetto di trota affumicata friulana • 200 g di brovada • Alcuni germogli • Olio extravergine d’oliva

Tagliate a cubetti di circa 2x2cm la trota affumicata, affettate finemente la brovada e lavate i germogli. Disponete su di un piatto piano i cubetti di trota, adagiate i petali di brovada e bagnate con qualche goccia d’olio extravergine. Completate il piatto con i germogli.

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M E N U D I N A TA L E

Sovracoscia di cappone,

salsa all’arancio e chiodi di garofano con patate di Godia e carciofi

Ingredienti per 4 persone

Procedimento

• 4 sovracosce di cappone • 12 patate di Godia di piccole dimensioni • 4 carciofi • 4 chiodi di garofano • 2 arance (la scorza e il succo) • 1 spicchio d’aglio • 1 mazzetto di timo • 1 rametto di rosmarino • 100 ml di brodo vegetale • 100 ml di olio extravergine d’oliva

Il giorno prima preparate le sovracosce con sale, pepe, aglio tritato, timo, rosmarino, la scorza di due arance e il brodo vegetale. Lavate bene le patate, tagliatele a metà e unitele ai carciofi precedentemente preparati. Disponete il cappone con tutta la sua marinata in una leccarda con bordo alto, unite le patate e i carciofi, e cuocete al forno a 100°C per 30 minuti. Filtrate il fondo di cottura, riservandolo per la salsa. Togliete le sovracosce ancora calde, fatele raffreddare alcuni minuti e infine togliete l’osso. Stendetele bene appoggiando sopra un peso affinché si raffreddino ben dritte. Preparate la salsa facendo restringere di circa la

metà il fondo di cottura assieme al succo d’arancia e ai chiodi di garofano, frullate con il mixer e versate a filo l’olio extravergine. Completate la cottura degli ortaggi in forno preriscaldato a 200°C per 8/10 minuti e scaldate la salsa. Tostate in padella antiaderente senza alcun grasso le sovracosce di cappone fintanto che risulteranno dorate e croccanti. Disponete al centro di un piatto piano una generosa cucchiaiata di salsa, adagiatevi il cappone e gli ortaggi, e completate con qualche germoglio di timo e rosmarino.

Focaccia tostata,

frutti invernali al vin brulè e gelato alla cannella

Ingredienti per 4 persone

Procedimento

• 1 focaccia preparata con lievito naturale • 4 fichi secchi • 8 castagne bollite • 4 datteri • 8 nocciole tostate • Scorze di un mandarino, un limone, un arancio • 100 g di zucchero • 200 ml di vino rosso • 1 stecca di cannella • 2 chiodi di garofano • 250 g di gelato alla cannella

Portate ad ebollizione il vino rosso con le scorze di mandarino e limone, le spezie e lo zucchero. Fate ridurre a metà e raffreddate. Tagliate i fichi, i datteri e le scorze d’arancio in piccoli tocchetti quindi uniteli al vin brulè. Tagliate la focaccia a rettangoli e tostatela in padella antiaderente. Adagiate la focaccia al centro di un piatto fondo, accompagnate con la frutta al vin brulè, le castagne bollite e le nocciole tostate. Completate con il gelato alla cannella, la scorza di un mandarino e di un limone, e i due chiodi di garofano.

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Sovracoscia di cappone,

salsa all’arancio e chiodi di garofano con patate di Godia e carciofi

Ingredienti per 4 persone

Procedimento

• 4 sovracosce di cappone • 12 patate di Godia di piccole dimensioni • 4 carciofi • 4 chiodi di garofano • 2 arance (la scorza e il succo) • 1 spicchio d’aglio • 1 mazzetto di timo • 1 rametto di rosmarino • 100 ml di brodo vegetale • 100 ml di olio extravergine d’oliva

Il giorno prima preparate le sovracosce con sale, pepe, aglio tritato, timo, rosmarino, la scorza di due arance e il brodo vegetale. Lavate bene le patate, tagliatele a metà e unitele ai carciofi precedentemente preparati. Disponete il cappone con tutta la sua marinata in una leccarda con bordo alto, unite le patate e i carciofi, e cuocete al forno a 100°C per 30 minuti. Filtrate il fondo di cottura, riservandolo per la salsa. Togliete le sovracosce ancora calde, fatele raffreddare alcuni minuti e infine togliete l’osso. Stendetele bene appoggiando sopra un peso affinché si raffreddino ben dritte. Preparate la salsa facendo restringere di circa la

metà il fondo di cottura assieme al succo d’arancia e ai chiodi di garofano, frullate con il mixer e versate a filo l’olio extravergine. Completate la cottura degli ortaggi in forno preriscaldato a 200°C per 8/10 minuti e scaldate la salsa. Tostate in padella antiaderente senza alcun grasso le sovracosce di cappone fintanto che risulteranno dorate e croccanti. Disponete al centro di un piatto piano una generosa cucchiaiata di salsa, adagiatevi il cappone e gli ortaggi, e completate con qualche germoglio di timo e rosmarino.

Focaccia tostata,

frutti invernali al vin brulè e gelato alla cannella

Ingredienti per 4 persone

Procedimento

• 1 focaccia preparata con lievito naturale • 4 fichi secchi • 8 castagne bollite • 4 datteri • 8 nocciole tostate • Scorze di un mandarino, un limone, un arancio • 100 g di zucchero • 200 ml di vino rosso • 1 stecca di cannella • 2 chiodi di garofano • 250 g di gelato alla cannella

Portate ad ebollizione il vino rosso con le scorze di mandarino e limone, le spezie e lo zucchero. Fate ridurre a metà e raffreddate. Tagliate i fichi, i datteri e le scorze d’arancio in piccoli tocchetti quindi uniteli al vin brulè. Tagliate la focaccia a rettangoli e tostatela in padella antiaderente. Adagiate la focaccia al centro di un piatto fondo, accompagnate con la frutta al vin brulè, le castagne bollite e le nocciole tostate. Completate con il gelato alla cannella, la scorza di un mandarino e di un limone, e i due chiodi di garofano.

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Foto di Roberto Sammartini per Despar Nordest | Piatti collezione “Ku” Alessi

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SPECIALE NATALE CON

Herbert Hintner

Tartare di trota affumicata con crauti di rapa bianca

chef del Ristorante “zur Rose” | Appiano (BZ)

Spirito curioso e intraprendente, instancabile sperimentatore dalla personalità genuina e appassionata proprio come la sua cucina: questo è il ritratto di Herbert Hintner, chef a una stella del Ristorante “zur Rose” ad Appiano, gestito insieme alla moglie Margot. Hintner ha fatto della sua cucina una missione di vita: preservare i caratteri identificativi della cultura regionale e delle tradizioni locali altoatesine, reinterpretandole in chiave innovativa, e formare i giovani in questa direzione. La sua cucina è frutto di una selezione accuratissima delle materie prime di stagione del territorio, i suoi piatti sono personalissimi e unici, ricchi di sentimento e anima.

Ristorante “zur Rose” Via Josef Innerhofer, 2 San Michele - Appiano (BZ) Tel.: +39 0471 662249 Info: www.zur-rose.com

Ingredienti per 4 persone

Procedimento

• 200 g di filetto di trota affumicato e spinato • 4 rape bianche medie pelate • 1 cipolla media • 50 g di burro • Prezzemolo tritato • Aceto di frutta • Olio extravergine d’oliva • Sale e pepe

Come prima cosa preparate i crauti di rapa bianca, grattugiando grossolanamente le rape e mettendole poi a marinare con sale, pepe, aceto di frutta e olio d’oliva. Per preparare le cipolle stufate, tritate finemente la cipolla e fatela soffriggere senza che prenda colore in una padella dove avrete fatto scaldare l’olio e il burro. Scolate l’olio e fate raffreddare. Le cipolle che vi avanzeranno possono essere conservate per una settimana in frigorifero e possono essere utilizzate per insaporire moltissime pietanze.

Per guarnire: • Insalata di diverse varietà • 4 fettine sottili di rafano

A questo punto tagliate il filetto di trota a dadini e insaporitelo con le cipolle stufate, sale, olio d’oliva e prezzemolo. Per la presentazione del piatto disponete, con l’aiuto di stampi metallici di diametro differente, prima i crauti di rapa e poi la tartare di trota, quindi decorate con il rafano e l’insalata.

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Foto di Roberto Sammartini per Despar Nordest | Piatti collezione “Ku” Alessi

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Herbert Hintner

Tartare di trota affumicata con crauti di rapa bianca

chef del Ristorante “zur Rose” | Appiano (BZ)

Spirito curioso e intraprendente, instancabile sperimentatore dalla personalità genuina e appassionata proprio come la sua cucina: questo è il ritratto di Herbert Hintner, chef a una stella del Ristorante “zur Rose” ad Appiano, gestito insieme alla moglie Margot. Hintner ha fatto della sua cucina una missione di vita: preservare i caratteri identificativi della cultura regionale e delle tradizioni locali altoatesine, reinterpretandole in chiave innovativa, e formare i giovani in questa direzione. La sua cucina è frutto di una selezione accuratissima delle materie prime di stagione del territorio, i suoi piatti sono personalissimi e unici, ricchi di sentimento e anima.

Ristorante “zur Rose” Via Josef Innerhofer, 2 San Michele - Appiano (BZ) Tel.: +39 0471 662249 Info: www.zur-rose.com

Ingredienti per 4 persone

Procedimento

• 200 g di filetto di trota affumicato e spinato • 4 rape bianche medie pelate • 1 cipolla media • 50 g di burro • Prezzemolo tritato • Aceto di frutta • Olio extravergine d’oliva • Sale e pepe

Come prima cosa preparate i crauti di rapa bianca, grattugiando grossolanamente le rape e mettendole poi a marinare con sale, pepe, aceto di frutta e olio d’oliva. Per preparare le cipolle stufate, tritate finemente la cipolla e fatela soffriggere senza che prenda colore in una padella dove avrete fatto scaldare l’olio e il burro. Scolate l’olio e fate raffreddare. Le cipolle che vi avanzeranno possono essere conservate per una settimana in frigorifero e possono essere utilizzate per insaporire moltissime pietanze.

Per guarnire: • Insalata di diverse varietà • 4 fettine sottili di rafano

A questo punto tagliate il filetto di trota a dadini e insaporitelo con le cipolle stufate, sale, olio d’oliva e prezzemolo. Per la presentazione del piatto disponete, con l’aiuto di stampi metallici di diametro differente, prima i crauti di rapa e poi la tartare di trota, quindi decorate con il rafano e l’insalata.

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M E N U D I N A TA L E

Consommé di zucca con gorgonzola e amaretti

Risotto al cumino con rape rosse

Ingredienti per 4 persone • 700 g di zucca cruda pulita senza buccia • 2,5 l di brodo vegetale • 12 cubetti di zucca cotta • 60 g di gorgonzola • 2 amaretti • Olio extravergine d’oliva • Sale e pepe Procedimento Frullate molto bene la zucca cruda tagliata a cubetti con il brodo vegetale freddo. Mettete a bollire e fate ridurre il liquido fino a circa il 40%. Passate la massa con un setaccio molto fine e condite con sale e pepe. Adagiate i cubetti di zucca cotti nel consommé di zucca, guarnite con il gorgonzola, gli amaretti sbriciolati e un filo d’olio extravergine d’oliva.

www.tavoleadarte.it Tavole ad alta quota Anche l’escursionista ama la comodità! Un bicchiere di buon vino rosso, un piatto con tagliere ricolmo di formaggi e un panorama mozzafiato. Un pasto all’aperto significa combinare il piacere del contatto con la natura, in un clima rilassato, con il gusto di scegliere e predisporre oggetti coordinati e funzionali. Rifugio sul Monte Spinale presso Madonna di Campiglio, 1914

Milky Way Minor, set di coltelli per formaggi, in acciaio, design Anna e Gian Franco Gasparini

Ingredienti per 4 persone

Procedimento

• 300 g di riso Carnaroli • 1 l di brodo vegetale • 50 g di formaggio al cumino di Nova Ponente grattugiato grossolanamente o altro formaggio stagionato di latte vaccino con l’aggiunta di un po’ di cumino • 20 g di burro freddo • 10 g di cumino selvatico • 2 cucchiai di olio d’oliva • Sale e pepe

Tostate il riso in olio d’oliva finché i chicchi non diventano quasi trasparenti, aggiungete il cumino e coprite a filo con il brodo vegetale. Proseguite la cottura per 13/15 minuti, continuando a mescolare e aggiungendo un po’ alla volta il resto del brodo. Togliete dal fuoco, condite con sale e pepe, e incorporate il burro freddo e il formaggio al cumino. In un tegame scaldate il purè di rape rosse con poco olio d’oliva, quindi insaporite con sale e pepe. Per la presentazione del piatto finale, disponete il risotto al centro, coronatelo con una quenelle di purè e guarnite con le foglie di rapa rossa.

Per guarnire: • 120 g di rape rosse lessate e frullate • Foglie di rapa rossa • Sale e pepe

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Consommé di zucca con gorgonzola e amaretti

Risotto al cumino con rape rosse

Ingredienti per 4 persone • 700 g di zucca cruda pulita senza buccia • 2,5 l di brodo vegetale • 12 cubetti di zucca cotta • 60 g di gorgonzola • 2 amaretti • Olio extravergine d’oliva • Sale e pepe Procedimento Frullate molto bene la zucca cruda tagliata a cubetti con il brodo vegetale freddo. Mettete a bollire e fate ridurre il liquido fino a circa il 40%. Passate la massa con un setaccio molto fine e condite con sale e pepe. Adagiate i cubetti di zucca cotti nel consommé di zucca, guarnite con il gorgonzola, gli amaretti sbriciolati e un filo d’olio extravergine d’oliva.

www.tavoleadarte.it Tavole ad alta quota Anche l’escursionista ama la comodità! Un bicchiere di buon vino rosso, un piatto con tagliere ricolmo di formaggi e un panorama mozzafiato. Un pasto all’aperto significa combinare il piacere del contatto con la natura, in un clima rilassato, con il gusto di scegliere e predisporre oggetti coordinati e funzionali. Rifugio sul Monte Spinale presso Madonna di Campiglio, 1914

Milky Way Minor, set di coltelli per formaggi, in acciaio, design Anna e Gian Franco Gasparini

Ingredienti per 4 persone

Procedimento

• 300 g di riso Carnaroli • 1 l di brodo vegetale • 50 g di formaggio al cumino di Nova Ponente grattugiato grossolanamente o altro formaggio stagionato di latte vaccino con l’aggiunta di un po’ di cumino • 20 g di burro freddo • 10 g di cumino selvatico • 2 cucchiai di olio d’oliva • Sale e pepe

Tostate il riso in olio d’oliva finché i chicchi non diventano quasi trasparenti, aggiungete il cumino e coprite a filo con il brodo vegetale. Proseguite la cottura per 13/15 minuti, continuando a mescolare e aggiungendo un po’ alla volta il resto del brodo. Togliete dal fuoco, condite con sale e pepe, e incorporate il burro freddo e il formaggio al cumino. In un tegame scaldate il purè di rape rosse con poco olio d’oliva, quindi insaporite con sale e pepe. Per la presentazione del piatto finale, disponete il risotto al centro, coronatelo con una quenelle di purè e guarnite con le foglie di rapa rossa.

Per guarnire: • 120 g di rape rosse lessate e frullate • Foglie di rapa rossa • Sale e pepe

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Sella di vitello in crosta di erba cipollina, purè di sedano rapa e radici invernali

Ingredienti per 4 persone Per la crosta di erba cipollina: • 70 g di burro • 50 g di pane da toast grattugiato • 15 g di erba cipollina tagliata fine • Sale e pepe Per la sella di vitello: • 600 g di sella di vitello pronta per la cottura • Olio d’oliva • Sale e pepe Per il purè di sedano rapa: • 700 g di sedano rapa • 300 g di panna • 25 g di burro chiarificato • 1 l latte • 1 l acqua • Sale e pepe Per le radici invernali: • 2 carote bianche • 2 carote blu • 2 carote gialle • 2 pastinache • Olio d’oliva • Sale e pepe

Ravioli con ripieno di strudel su tartare di mele

Procedimento

Per guarnire:

Ingredienti per 20 ravioli ca.

Procedimento

Per guarnire:

Per la crosta di erba cipollina sbattete a schiuma il burro, aggiungete il pane da toast grattugiato e l’erba cipollina, salate e pepate. Avvolgete il composto in una pellicola trasparente e mettete in fresco. Tagliate la carne in quattro parti uguali. Condite con sale e pepe e rosolate in olio d’oliva a fiamma vivace su entrambi i lati. Lasciate riposare in forno a 60°C per circa 10 minuti. Tagliate la crosta di erba cipollina a fette sottili che disporrete sulla carne, dopodiché mettete in forno a gratinare sotto il grill molto caldo. Per il purè mondate il sedano rapa e tagliatelo a dadini. Lessatelo in acqua e latte (in parti uguali) con sale e scolatelo. Aggiungete la panna e fatela sobbollire finché non si è ristretta un poco, quindi passate al mixer e unite il burro chiarificato. Per il contorno mondate le verdure, tagliatele a pezzi piuttosto grandi, quindi rosolatele in olio d’oliva per una quindicina di minuti. Disponete sul piatto le radici invernali e mettete la sella di vitello tagliata e la purea di sedano rapa. Completate con il fondo di vitello ridotto.

Fondo di vitello

Per la pasta: • 280 g di latte • 200 g di farina • 25 g di burro • 4 tuorli d’uovo • ½ stecca di vaniglia • 1 cucchiaino di scorza di limone tagliata a filetti • Olio per friggere • Sale

Per la pasta portate a ebollizione il latte con il burro, il sale, la stecca di vaniglia e la scorza di limone. Aggiungete la farina in un colpo solo continuando a mescolare energicamente finché la massa non si stacca compatta dal fondo, quindi togliete la stecca di vaniglia. Dopo averla fatta raffreddare un poco, incorporate i tuorli uno alla volta (ogni tuorlo deve essere perfettamente amalgamato prima di aggiungere il successivo). Quando l’impasto risulta bello liscio, mettetelo in fresco. Per il ripieno sbucciate le mele e tagliatele a spicchi, quindi cuocetele con il succo e lo zucchero per dieci minuti. Passate al mixer e lasciate raffreddare, poi unite l’uva sultanina e i pinoli. Per la tartare sbucciate le mele, tagliatele a dadini e mescolatele con lo zucchero. In una padella riscaldate il burro e fatele stufare per cinque minuti, dopodiché tenete in caldo. Con l’apposita macchinetta stendete la pasta in sfoglie sottili, ricavate dei dischi e deponete al centro di essi una piccola quantità di ripieno. Date forma ai ravioli sigillando bene i bordi e fateli dorare in olio bollente a 160°C per circa cinque minuti. Per la presentazione del piatto, servitevi di uno stampino metallico per posizionare la tartare di mele nei piatti e adagiatevi sopra i ravioli ripieni. Accostate una cialda con sopra una quenelle di gelato alla vaniglia e guarnite con il cioccolato fuso, lo zucchero a velo, la menta e l’uva sultanina.

Cialde di grano saraceno

Ingredienti • 2 kg di ossa di vitello • 1 carota • 1 cipolla • 1 costola di sedano • 5 spicchi d’aglio • 2 foglie di alloro • 3 rametti di timo • 2 rametti di rosmarino • 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro • 5 l di brodo vegetale • 100 g di olio d’oliva • Sale e pepe Procedimento In una pentola scaldate l’olio, unitevi le ossa spezzettate e rosolatele a fiamma viva. Aggiungete cipolla, carota, sedano, aglio, alloro e concentrato di pomodoro, quindi rialzate la fiamma. Coprite con il brodo vegetale, immergetevi i rametti di timo e di rosmarino e cuocete a fiamma moderata per 4 ore circa. Salate e pepate. Passate il tutto al colino e rimettete sul fuoco in modo da restringere il fondo fino alla densità desiderata.

Per il ripieno: • 4 mele (ad es. Golden Delicious) • 250 g di succo di mela • 50 g di uva sultanina • 20 g di pinoli • 1 presa di zucchero Per la tartare di mele: • 2 mele (ad es. Golden Delicious) • 50 g di zucchero • 20 g di burro Per guarnire • 4 cialde di grano saraceno • Gelato alla vaniglia (o crema) • Cioccolato fuso • Zucchero a velo • Foglie di menta • Uva sultanina

Ingredienti per 4 cialde • 60 g di farina di grano saraceno macinata sottile • 250 g di acqua • 3 g di zucchero Procedimento Portate a ebollizione l’acqua con lo zucchero, incorporate la farina e lasciate cuocere per 30 minuti continuando a mescolare. Spalmate il composto su un foglio di silicone alimentare in uno strato sottile e fatelo asciugare in forno a 60 °C per 3 ore. Ritagliate quattro cialde e riducete il resto a pezzettini.

Le ricette sono tratte dal libro: Herbert Hintner: La mia nuova cucina altoatesina. Folio Editore (Vienna/Bolzano) 2013

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T R E N T I N O - A LTO A D I G E

M E N U D I N A TA L E

Sella di vitello in crosta di erba cipollina, purè di sedano rapa e radici invernali

Ingredienti per 4 persone Per la crosta di erba cipollina: • 70 g di burro • 50 g di pane da toast grattugiato • 15 g di erba cipollina tagliata fine • Sale e pepe Per la sella di vitello: • 600 g di sella di vitello pronta per la cottura • Olio d’oliva • Sale e pepe Per il purè di sedano rapa: • 700 g di sedano rapa • 300 g di panna • 25 g di burro chiarificato • 1 l latte • 1 l acqua • Sale e pepe Per le radici invernali: • 2 carote bianche • 2 carote blu • 2 carote gialle • 2 pastinache • Olio d’oliva • Sale e pepe

Ravioli con ripieno di strudel su tartare di mele

Procedimento

Per guarnire:

Ingredienti per 20 ravioli ca.

Procedimento

Per guarnire:

Per la crosta di erba cipollina sbattete a schiuma il burro, aggiungete il pane da toast grattugiato e l’erba cipollina, salate e pepate. Avvolgete il composto in una pellicola trasparente e mettete in fresco. Tagliate la carne in quattro parti uguali. Condite con sale e pepe e rosolate in olio d’oliva a fiamma vivace su entrambi i lati. Lasciate riposare in forno a 60°C per circa 10 minuti. Tagliate la crosta di erba cipollina a fette sottili che disporrete sulla carne, dopodiché mettete in forno a gratinare sotto il grill molto caldo. Per il purè mondate il sedano rapa e tagliatelo a dadini. Lessatelo in acqua e latte (in parti uguali) con sale e scolatelo. Aggiungete la panna e fatela sobbollire finché non si è ristretta un poco, quindi passate al mixer e unite il burro chiarificato. Per il contorno mondate le verdure, tagliatele a pezzi piuttosto grandi, quindi rosolatele in olio d’oliva per una quindicina di minuti. Disponete sul piatto le radici invernali e mettete la sella di vitello tagliata e la purea di sedano rapa. Completate con il fondo di vitello ridotto.

Fondo di vitello

Per la pasta: • 280 g di latte • 200 g di farina • 25 g di burro • 4 tuorli d’uovo • ½ stecca di vaniglia • 1 cucchiaino di scorza di limone tagliata a filetti • Olio per friggere • Sale

Per la pasta portate a ebollizione il latte con il burro, il sale, la stecca di vaniglia e la scorza di limone. Aggiungete la farina in un colpo solo continuando a mescolare energicamente finché la massa non si stacca compatta dal fondo, quindi togliete la stecca di vaniglia. Dopo averla fatta raffreddare un poco, incorporate i tuorli uno alla volta (ogni tuorlo deve essere perfettamente amalgamato prima di aggiungere il successivo). Quando l’impasto risulta bello liscio, mettetelo in fresco. Per il ripieno sbucciate le mele e tagliatele a spicchi, quindi cuocetele con il succo e lo zucchero per dieci minuti. Passate al mixer e lasciate raffreddare, poi unite l’uva sultanina e i pinoli. Per la tartare sbucciate le mele, tagliatele a dadini e mescolatele con lo zucchero. In una padella riscaldate il burro e fatele stufare per cinque minuti, dopodiché tenete in caldo. Con l’apposita macchinetta stendete la pasta in sfoglie sottili, ricavate dei dischi e deponete al centro di essi una piccola quantità di ripieno. Date forma ai ravioli sigillando bene i bordi e fateli dorare in olio bollente a 160°C per circa cinque minuti. Per la presentazione del piatto, servitevi di uno stampino metallico per posizionare la tartare di mele nei piatti e adagiatevi sopra i ravioli ripieni. Accostate una cialda con sopra una quenelle di gelato alla vaniglia e guarnite con il cioccolato fuso, lo zucchero a velo, la menta e l’uva sultanina.

Cialde di grano saraceno

Ingredienti • 2 kg di ossa di vitello • 1 carota • 1 cipolla • 1 costola di sedano • 5 spicchi d’aglio • 2 foglie di alloro • 3 rametti di timo • 2 rametti di rosmarino • 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro • 5 l di brodo vegetale • 100 g di olio d’oliva • Sale e pepe Procedimento In una pentola scaldate l’olio, unitevi le ossa spezzettate e rosolatele a fiamma viva. Aggiungete cipolla, carota, sedano, aglio, alloro e concentrato di pomodoro, quindi rialzate la fiamma. Coprite con il brodo vegetale, immergetevi i rametti di timo e di rosmarino e cuocete a fiamma moderata per 4 ore circa. Salate e pepate. Passate il tutto al colino e rimettete sul fuoco in modo da restringere il fondo fino alla densità desiderata.

Per il ripieno: • 4 mele (ad es. Golden Delicious) • 250 g di succo di mela • 50 g di uva sultanina • 20 g di pinoli • 1 presa di zucchero Per la tartare di mele: • 2 mele (ad es. Golden Delicious) • 50 g di zucchero • 20 g di burro Per guarnire • 4 cialde di grano saraceno • Gelato alla vaniglia (o crema) • Cioccolato fuso • Zucchero a velo • Foglie di menta • Uva sultanina

Ingredienti per 4 cialde • 60 g di farina di grano saraceno macinata sottile • 250 g di acqua • 3 g di zucchero Procedimento Portate a ebollizione l’acqua con lo zucchero, incorporate la farina e lasciate cuocere per 30 minuti continuando a mescolare. Spalmate il composto su un foglio di silicone alimentare in uno strato sottile e fatelo asciugare in forno a 60 °C per 3 ore. Ritagliate quattro cialde e riducete il resto a pezzettini.

Le ricette sono tratte dal libro: Herbert Hintner: La mia nuova cucina altoatesina. Folio Editore (Vienna/Bolzano) 2013

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V E N E TO

M E N U D I N A TA L E

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Foto di Roberto Sammartini per Despar Nordest | Piatti collezione “Ku” Alessi

SPECIALE NATALE CON

Giancarlo Perbellini

chef del “Ristorante Perbellini” | Isola Rizza (VR)

Tortino di astice e verze brasate in guazzetto di lenticchie

Figlio di generazioni di pasticceri, Giancarlo Perbellini e il suo ristorante alle porte di Verona sono un’istituzione. Il rispetto fedele per la tradizione e la cucina italiana, con la sua varietà di prodotti, sono i suoi credo più forti e convinti. Note e accenti dal sapore classico, stile e ricercatezza ai massimi livelli tradiscono la sua lunga formazione francese al seguito di chef rinomati e illustri. Insignito della doppia stella Michelin e miglior cuoco del pesce 1992, Perbellini è da vent’anni chef e gestore insieme alla moglie Paola del Ristorante Perbellini, tappa obbligata per chi capiti in zona. “Ristorante Perbellini” Via Muselle, 130 Isola Rizza (VR) Tel.: + 39 045.7135352 Info: www.perbellini.com

Ingredienti per 4 persone

Procedimento

• 250 g di lenticchie di Castelluccio (messe a bagno il giorno prima) • Mezza verza bianca • 140 g di scalogno tritato • 1 rametto di rosmarino • 1 astice nostrano a dadi • 100 g di polpa di patate • Succo di limone q.b. • 1 l di brodo vegetale • 2 spicchi d’aglio • Vino bianco q.b. • Olio extravergine d’oliva • Sale e pepe

Per preparare il fondo d’astice, rosolate la testa d’astice con olio extravergine d’oliva, bagnate con cognac e porto e lasciate evaporare. Aggiungete una costa di sedano, una carota e mezza cipolla a dadini, della passata di pomodoro, alloro, uno spicchio d’aglio e un litro d’acqua. Fate bollire per 50 minuti e passate poi al passino fine. Soffriggete 70 g di scalogno con uno spicchio d’aglio schiacciato (che poi verrà tolto), rosolatevi la verza tagliata finemente e bagnate con del vino bianco. Coprite, lasciate evaporare il vino e aggiungete del brodo vegetale e il rosmarino. Lasciate quindi brasare la verza, aggiustando di sale e terminando la cottura quando ancora è leggermente croccante. A parte soffriggete gli altri 70 g di scalogno, aggiungetevi le lenticchie, tostate e bagnate con vino bianco che verrà lasciato evaporare. Bagnate quindi con il fondo d’astice preparato in precedenza e portate a fine cottura, salando e pepando.

Per il fondo d’astice (un litro): • 1 testa di astice • 1 costa di sedano • 1 carota • Mezza cipolla • Passata di pomodoro q.b. • 1 spicchio di aglio • Cognac e porto q.b. • Olio extravergine d’oliva

Nel frattempo cuocete a vapore i dadi di astice per 5 minuti. Passate la polpa delle patate al setaccio fine e conditela con olio extravergine d’oliva, sale e pepe. Disponetela in un piccolo cerchio da pasticceria, adagiandovi sopra la dadolata di astice e infine la verza brasata. Infornate per alcuni minuti, sfornate e sistemate il tortino al centro del piatto da portata levando il cerchio metallico. Disponetevi intorno il guazzetto di lenticchie e guarnite con una chela di astice, anch’essa cotta a vapore.

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V E N E TO

M E N U D I N A TA L E

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Foto di Roberto Sammartini per Despar Nordest | Piatti collezione “Ku” Alessi

SPECIALE NATALE CON

Giancarlo Perbellini

chef del “Ristorante Perbellini” | Isola Rizza (VR)

Tortino di astice e verze brasate in guazzetto di lenticchie

Figlio di generazioni di pasticceri, Giancarlo Perbellini e il suo ristorante alle porte di Verona sono un’istituzione. Il rispetto fedele per la tradizione e la cucina italiana, con la sua varietà di prodotti, sono i suoi credo più forti e convinti. Note e accenti dal sapore classico, stile e ricercatezza ai massimi livelli tradiscono la sua lunga formazione francese al seguito di chef rinomati e illustri. Insignito della doppia stella Michelin e miglior cuoco del pesce 1992, Perbellini è da vent’anni chef e gestore insieme alla moglie Paola del Ristorante Perbellini, tappa obbligata per chi capiti in zona. “Ristorante Perbellini” Via Muselle, 130 Isola Rizza (VR) Tel.: + 39 045.7135352 Info: www.perbellini.com

Ingredienti per 4 persone

Procedimento

• 250 g di lenticchie di Castelluccio (messe a bagno il giorno prima) • Mezza verza bianca • 140 g di scalogno tritato • 1 rametto di rosmarino • 1 astice nostrano a dadi • 100 g di polpa di patate • Succo di limone q.b. • 1 l di brodo vegetale • 2 spicchi d’aglio • Vino bianco q.b. • Olio extravergine d’oliva • Sale e pepe

Per preparare il fondo d’astice, rosolate la testa d’astice con olio extravergine d’oliva, bagnate con cognac e porto e lasciate evaporare. Aggiungete una costa di sedano, una carota e mezza cipolla a dadini, della passata di pomodoro, alloro, uno spicchio d’aglio e un litro d’acqua. Fate bollire per 50 minuti e passate poi al passino fine. Soffriggete 70 g di scalogno con uno spicchio d’aglio schiacciato (che poi verrà tolto), rosolatevi la verza tagliata finemente e bagnate con del vino bianco. Coprite, lasciate evaporare il vino e aggiungete del brodo vegetale e il rosmarino. Lasciate quindi brasare la verza, aggiustando di sale e terminando la cottura quando ancora è leggermente croccante. A parte soffriggete gli altri 70 g di scalogno, aggiungetevi le lenticchie, tostate e bagnate con vino bianco che verrà lasciato evaporare. Bagnate quindi con il fondo d’astice preparato in precedenza e portate a fine cottura, salando e pepando.

Per il fondo d’astice (un litro): • 1 testa di astice • 1 costa di sedano • 1 carota • Mezza cipolla • Passata di pomodoro q.b. • 1 spicchio di aglio • Cognac e porto q.b. • Olio extravergine d’oliva

Nel frattempo cuocete a vapore i dadi di astice per 5 minuti. Passate la polpa delle patate al setaccio fine e conditela con olio extravergine d’oliva, sale e pepe. Disponetela in un piccolo cerchio da pasticceria, adagiandovi sopra la dadolata di astice e infine la verza brasata. Infornate per alcuni minuti, sfornate e sistemate il tortino al centro del piatto da portata levando il cerchio metallico. Disponetevi intorno il guazzetto di lenticchie e guarnite con una chela di astice, anch’essa cotta a vapore.

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V E N E TO

M E N U D I N A TA L E

Risotto mantecato allo zafferano

Pasta reale

con olio di finocchio e profumo di arancio

in ristretto di cappone

Ingredienti per 4 persone

Procedimento

Ingredienti per 4 persone

• 320 g di riso Carnaroli • 3 g di zafferano in pistilli • 1,5 l di brodo vegetale • 60 g di midollo di bue • 60 g di burro • 80 g di Parmigiano Reggiano grattugiato • 1 finocchio • 1 anice stellato • 1 arancio • 5 dl di olio extravergine d’oliva • Sale q.b.

Pulite il finocchio conservandone la barba. Tagliatelo a pezzettoni e disponetelo in una teglia con i 5 dl di olio, l’anice stellato e la barba del finocchio stesso. Infornate il tegame a 80°C per almeno 3 ore. In una casseruola tostate il riso a secco, bagnate quindi con del brodo vegetale bollente e aggiungete lo zafferano. Portate il risotto a fine cottura, levatelo dal fuoco e mantecatelo con il burro, il Parmigiano e il midollo di bue tagliato a dadini. Servitelo all’onda grattugiandovi sopra della buccia d’arancio e guarnendo attorno con un filo di olio di finocchio.

Per il consommé: • 3,5 l di brodo di carne freddo • 800 g di parature di pollo e manzo • 200 g di albume • Sedano, carote e cipolla q.b. • 1 foglia d’alloro • 1 spicchio d’aglio • Pepe in grani q.b.

Per la pasta reale: • 100 g di farina “00” • 100 g di burro • 100 g di Parmigiano grattugiato • 4 tuorli d’uovo • 2 uova intere • Noce moscata q.b. • Sale

Procedimento Passate al tritacarne le parature di carne e le verdure. Montate gli albumi, mescolate alla carne e aggiungete il tutto al brodo insieme anche a un po’ di ghiaccio. Portate sul fuoco al minimo, avendo cura che la carne non si attacchi al fondo della pentola. A parte lavorate il burro aggiungendo man mano la farina, il Parmigiano, i tuorli, le uova intere, la noce moscata e aggiustate di sale. Passate il consommé e versatelo in una seconda pentola. Portatelo lentamente a bollore e con l’aiuto di una siringa o di un sac à poche, gettatevi degli gnocchetti di impasto lasciando bollire per un paio di minuti. Servite in una fondina.

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V E N E TO

M E N U D I N A TA L E

Risotto mantecato allo zafferano

Pasta reale

con olio di finocchio e profumo di arancio

in ristretto di cappone

Ingredienti per 4 persone

Procedimento

Ingredienti per 4 persone

• 320 g di riso Carnaroli • 3 g di zafferano in pistilli • 1,5 l di brodo vegetale • 60 g di midollo di bue • 60 g di burro • 80 g di Parmigiano Reggiano grattugiato • 1 finocchio • 1 anice stellato • 1 arancio • 5 dl di olio extravergine d’oliva • Sale q.b.

Pulite il finocchio conservandone la barba. Tagliatelo a pezzettoni e disponetelo in una teglia con i 5 dl di olio, l’anice stellato e la barba del finocchio stesso. Infornate il tegame a 80°C per almeno 3 ore. In una casseruola tostate il riso a secco, bagnate quindi con del brodo vegetale bollente e aggiungete lo zafferano. Portate il risotto a fine cottura, levatelo dal fuoco e mantecatelo con il burro, il Parmigiano e il midollo di bue tagliato a dadini. Servitelo all’onda grattugiandovi sopra della buccia d’arancio e guarnendo attorno con un filo di olio di finocchio.

Per il consommé: • 3,5 l di brodo di carne freddo • 800 g di parature di pollo e manzo • 200 g di albume • Sedano, carote e cipolla q.b. • 1 foglia d’alloro • 1 spicchio d’aglio • Pepe in grani q.b.

Per la pasta reale: • 100 g di farina “00” • 100 g di burro • 100 g di Parmigiano grattugiato • 4 tuorli d’uovo • 2 uova intere • Noce moscata q.b. • Sale

Procedimento Passate al tritacarne le parature di carne e le verdure. Montate gli albumi, mescolate alla carne e aggiungete il tutto al brodo insieme anche a un po’ di ghiaccio. Portate sul fuoco al minimo, avendo cura che la carne non si attacchi al fondo della pentola. A parte lavorate il burro aggiungendo man mano la farina, il Parmigiano, i tuorli, le uova intere, la noce moscata e aggiustate di sale. Passate il consommé e versatelo in una seconda pentola. Portatelo lentamente a bollore e con l’aiuto di una siringa o di un sac à poche, gettatevi degli gnocchetti di impasto lasciando bollire per un paio di minuti. Servite in una fondina.

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V E N E TO

M E N U D I N A TA L E

Maialino da latte

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Semifreddo al croccante di nocciole

agli agrumi e salsa allo yogurt

con salsa al frutto della passione

Ingredienti per 4 persone

Per la gelatina:

Procedimento

Ingredienti per 4 persone

Procedimento

• 2 cosce di maialino da latte da 500 g l’una • 800 g di yogurt magro non zuccherato • Buccia d’arancia, di limone, di lime q.b. • 2 cipollotti • Prezzemolo, erba cipollina, alloro, barba di finocchio, zenzero fresco q.b. • 2 spicchi di aglio • Pepe nero in grani, cardamomo, coriandolo q.b. • Succo di lime q.b. • Succo di limone q.b. • Vino bianco q.b. • Olio extravergine d’oliva • Sale e pepe

• 75 g di succo d’arancia • 25 g di succo di lime • 15 g di succo di limone • 15 g di succo di pompelmo • 40 g di succo di mandarino • 40 g di zucchero • Buccia di arancia e mandarino • Un pizzico di agar agar • 3 g di colla di pesce

Preparate la gelatina facendo bollire tre quarti dei succhi con l’agar agar, aggiungendo poi la colla di pesce e quindi il restante quarto dei succhi. Conservate per il momento in frigorifero. Pulite la carne, bagnatela con del vino bianco e mettetela a marinare in frigorifero per due giorni nello yogurt con le spezie, le erbe, l’aglio, le bucce degli agrumi ed il succo di lime. Levate dalla marinatura conservando lo yogurt. Pulite la carne con una carta morbida, quindi salatela, pepatela e cuocetela in forno statico a 90°C per 6 ore. Filtrate lo yogurt della marinatura con un passino e conditelo con un goccio di olio extravergine d’oliva, succo di limone, sale e pepe. Disossate le cosce e finitele in padella antiaderente dalla parte della pelle con un peso sopra fino a quando la pelle non risulti ben dorata e croccante. Servite a piacere su un’insalatina di spinacini e radicchio al forno e con la vinaigrette di yogurt, un filo di olio extravergine d’oliva e dei cubetti di gelatina morbida preparata con il succo d’arancia e mandarino.

• 250 g di panna • 130 g di nocciole • 70 g di zucchero • Rhum q.b.

Tagliate a pezzettoni le nocciole pelate e precedentemente tostate. Mettete in una padella lo zucchero e sopra le nocciole. Dopo tre minuti (quando ai bordi comincia a sciogliere) mescolate. Caramellate e poi versate su un piano unto o su carta siliconata. Tirate con il mattarello e poi tritate. Preparate una meringa cotta con 100 g di albume e 130 g di zucchero, frustando il tutto su un bagnomaria e poi mettendo in un montapanna girando finché si raffredda. Montate la panna, aggiungetevi la meringa cotta, quindi il croccante tritato e un goccio di rhum.

Per la meringa: • 100 g di albume d’uovo • 130 g di zucchero Per la salsa al frutto della passione: • 250 g di succo di frutto della passione • 30 g di zucchero • Mezzo foglio di colla di pesce • 50 ml di succo d’arancia

Disponete negli stampi e congelate. Servite ghiacciato accompagnato da una salsa al frutto della passione, che avrete preparato facendo dapprima bollire il succo di arancia e il succo della passione con lo zucchero e sciogliendovi poi il mezzo foglio di colla di pesce.

www.tavoleadarte.it Tavole dell’antichità Cucchiai, taglieri, mattarelli, piatti, ciotole: per rimestare, tagliare, spianare, servire, conservare, il legno si è rivelato fin dall’antichità materiale di facile approvvigionamento e lavorazione. E non smette di riscuotere successi. Ideale per mantenere il calore delle pietanze senza che se ne alteri odore e gusto, in tavola il legno è oggi sinonimo di sobria eleganza. Tintoretto, Cena in Emmaus, 1542-1543. Budapest, Szépmüvészeti Múzeum

Tonale, tagliere in legno di faggio design David Chipperfield


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Maialino da latte

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Semifreddo al croccante di nocciole

agli agrumi e salsa allo yogurt

con salsa al frutto della passione

Ingredienti per 4 persone

Per la gelatina:

Procedimento

Ingredienti per 4 persone

Procedimento

• 2 cosce di maialino da latte da 500 g l’una • 800 g di yogurt magro non zuccherato • Buccia d’arancia, di limone, di lime q.b. • 2 cipollotti • Prezzemolo, erba cipollina, alloro, barba di finocchio, zenzero fresco q.b. • 2 spicchi di aglio • Pepe nero in grani, cardamomo, coriandolo q.b. • Succo di lime q.b. • Succo di limone q.b. • Vino bianco q.b. • Olio extravergine d’oliva • Sale e pepe

• 75 g di succo d’arancia • 25 g di succo di lime • 15 g di succo di limone • 15 g di succo di pompelmo • 40 g di succo di mandarino • 40 g di zucchero • Buccia di arancia e mandarino • Un pizzico di agar agar • 3 g di colla di pesce

Preparate la gelatina facendo bollire tre quarti dei succhi con l’agar agar, aggiungendo poi la colla di pesce e quindi il restante quarto dei succhi. Conservate per il momento in frigorifero. Pulite la carne, bagnatela con del vino bianco e mettetela a marinare in frigorifero per due giorni nello yogurt con le spezie, le erbe, l’aglio, le bucce degli agrumi ed il succo di lime. Levate dalla marinatura conservando lo yogurt. Pulite la carne con una carta morbida, quindi salatela, pepatela e cuocetela in forno statico a 90°C per 6 ore. Filtrate lo yogurt della marinatura con un passino e conditelo con un goccio di olio extravergine d’oliva, succo di limone, sale e pepe. Disossate le cosce e finitele in padella antiaderente dalla parte della pelle con un peso sopra fino a quando la pelle non risulti ben dorata e croccante. Servite a piacere su un’insalatina di spinacini e radicchio al forno e con la vinaigrette di yogurt, un filo di olio extravergine d’oliva e dei cubetti di gelatina morbida preparata con il succo d’arancia e mandarino.

• 250 g di panna • 130 g di nocciole • 70 g di zucchero • Rhum q.b.

Tagliate a pezzettoni le nocciole pelate e precedentemente tostate. Mettete in una padella lo zucchero e sopra le nocciole. Dopo tre minuti (quando ai bordi comincia a sciogliere) mescolate. Caramellate e poi versate su un piano unto o su carta siliconata. Tirate con il mattarello e poi tritate. Preparate una meringa cotta con 100 g di albume e 130 g di zucchero, frustando il tutto su un bagnomaria e poi mettendo in un montapanna girando finché si raffredda. Montate la panna, aggiungetevi la meringa cotta, quindi il croccante tritato e un goccio di rhum.

Per la meringa: • 100 g di albume d’uovo • 130 g di zucchero Per la salsa al frutto della passione: • 250 g di succo di frutto della passione • 30 g di zucchero • Mezzo foglio di colla di pesce • 50 ml di succo d’arancia

Disponete negli stampi e congelate. Servite ghiacciato accompagnato da una salsa al frutto della passione, che avrete preparato facendo dapprima bollire il succo di arancia e il succo della passione con lo zucchero e sciogliendovi poi il mezzo foglio di colla di pesce.

www.tavoleadarte.it Tavole dell’antichità Cucchiai, taglieri, mattarelli, piatti, ciotole: per rimestare, tagliare, spianare, servire, conservare, il legno si è rivelato fin dall’antichità materiale di facile approvvigionamento e lavorazione. E non smette di riscuotere successi. Ideale per mantenere il calore delle pietanze senza che se ne alteri odore e gusto, in tavola il legno è oggi sinonimo di sobria eleganza. Tintoretto, Cena in Emmaus, 1542-1543. Budapest, Szépmüvészeti Múzeum

Tonale, tagliere in legno di faggio design David Chipperfield


EMILIA - ROMAGNA

M E N U D I N A TA L E

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Foto di Roberto Sammartini per Despar Nordest | Piatti collezione “Ku” Alessi

SPECIALE NATALE CON

Aurora Mazzucchelli

Baccalà mantecato

con crema di cardi e cialda di mais

chef del “Ristorante Marconi” | Sasso Marconi (BO)

Nel 1983 nasce come trattoria dei genitori, oggi è un ristorante di altissimo livello grazie alla “rivoluzione” sapientemente condotta nel 2000 da Aurora Mazzucchelli, chef del Ristorante Marconi, alla periferia bolognese. Una stella Michelin e miglior chef 2012, Aurora è figlia di ristoratori, padre emiliano e madre sicula, dai quali eredita metodi e valori, oltre ad una personalità determinata e dolce allo stesso tempo. La sua è una cucina fatta di semplicità ed equilibrio, dove la tradizione è riproposta in chiave moderna, dove il tocco e la sensibilità femminile danno vita a piatti dall’anima ricercata ed elegante. La sfoglia tirata a mano come una volta da mamma Maria, gli ortaggi appena colti, la freschezza del pesce così come dei prodotti della terra: questi

i sapori e i profumi più tipici che escono dalla cucina del Ristorante Marconi. “Ristorante Marconi” via Porrettana, 285 Sasso Marconi (BO) Tel:. +39 051.846216 Info: www.ristorantemarconi.it Lo chef Aurora Mazzucchelli devolverà il suo compenso in beneficenza.

Ingredienti per 4 persone • 400 g di baccalà ammollato e deliscato • 100 g di patate lessate pelate e tagliate a pezzi • 300 ml di latte • 1 spicchio d’aglio • 1 cipolla bianca Per la crema di cardi: • 1 mazzo di cardi bianchi • 500 ml di latte • 50 g di farina • Noce moscata • 2 bacche di anice stellato • Sale e pepe

Per la cialda di mais: • 100 g di acqua • 50 g di olio extravergine d’oliva • 10 g di amido di mais • 2 g d’inchiostro nero Procedimento Tagliate a pezzi il baccalà già privato della sua pelle, rosolatelo con l’aglio e la cipolla. A questo punto prelevate i pezzi di pesce, poneteli in un altro tegame e continuate la cottura con il latte e le patate. Cuocete per circa 30 minuti e poi frullate così da ottenere un composto morbido ma non liquido.

Preparate la crema di cardi: mondate i cardi, levate i filamenti e tagliateli a listarelle. Metteteli nella pastella di latte e farina e versate il tutto in un tegame con l’aggiunta di 1,5 l di acqua e le due bacche di anice stellato. Cuocete per un’ora, correggete di sale e pepe, abbondate di noce moscata, togliete l’anice stellato e frullate. Per finire setacciate così da ottenere una salsa fluida e cremosa. Nel frattempo, preparate la cialda: unite il tutto creando una pastella e cuocete in una padella antiaderente. Conservate su carta assorbente. Adagiate sul piatto il baccalà mantecato, la salsa di cardi e la cialda di mais.

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EMILIA - ROMAGNA

M E N U D I N A TA L E

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Foto di Roberto Sammartini per Despar Nordest | Piatti collezione “Ku” Alessi

SPECIALE NATALE CON

Aurora Mazzucchelli

Baccalà mantecato

con crema di cardi e cialda di mais

chef del “Ristorante Marconi” | Sasso Marconi (BO)

Nel 1983 nasce come trattoria dei genitori, oggi è un ristorante di altissimo livello grazie alla “rivoluzione” sapientemente condotta nel 2000 da Aurora Mazzucchelli, chef del Ristorante Marconi, alla periferia bolognese. Una stella Michelin e miglior chef 2012, Aurora è figlia di ristoratori, padre emiliano e madre sicula, dai quali eredita metodi e valori, oltre ad una personalità determinata e dolce allo stesso tempo. La sua è una cucina fatta di semplicità ed equilibrio, dove la tradizione è riproposta in chiave moderna, dove il tocco e la sensibilità femminile danno vita a piatti dall’anima ricercata ed elegante. La sfoglia tirata a mano come una volta da mamma Maria, gli ortaggi appena colti, la freschezza del pesce così come dei prodotti della terra: questi

i sapori e i profumi più tipici che escono dalla cucina del Ristorante Marconi. “Ristorante Marconi” via Porrettana, 285 Sasso Marconi (BO) Tel:. +39 051.846216 Info: www.ristorantemarconi.it Lo chef Aurora Mazzucchelli devolverà il suo compenso in beneficenza.

Ingredienti per 4 persone • 400 g di baccalà ammollato e deliscato • 100 g di patate lessate pelate e tagliate a pezzi • 300 ml di latte • 1 spicchio d’aglio • 1 cipolla bianca Per la crema di cardi: • 1 mazzo di cardi bianchi • 500 ml di latte • 50 g di farina • Noce moscata • 2 bacche di anice stellato • Sale e pepe

Per la cialda di mais: • 100 g di acqua • 50 g di olio extravergine d’oliva • 10 g di amido di mais • 2 g d’inchiostro nero Procedimento Tagliate a pezzi il baccalà già privato della sua pelle, rosolatelo con l’aglio e la cipolla. A questo punto prelevate i pezzi di pesce, poneteli in un altro tegame e continuate la cottura con il latte e le patate. Cuocete per circa 30 minuti e poi frullate così da ottenere un composto morbido ma non liquido.

Preparate la crema di cardi: mondate i cardi, levate i filamenti e tagliateli a listarelle. Metteteli nella pastella di latte e farina e versate il tutto in un tegame con l’aggiunta di 1,5 l di acqua e le due bacche di anice stellato. Cuocete per un’ora, correggete di sale e pepe, abbondate di noce moscata, togliete l’anice stellato e frullate. Per finire setacciate così da ottenere una salsa fluida e cremosa. Nel frattempo, preparate la cialda: unite il tutto creando una pastella e cuocete in una padella antiaderente. Conservate su carta assorbente. Adagiate sul piatto il baccalà mantecato, la salsa di cardi e la cialda di mais.

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EMILIA - ROMAGNA

M E N U D I N A TA L E

Tortellini bolognesi

Passatelli

con fonduta di Parmigiano Reggiano

Ingredienti per 4 persone Per la sfoglia: • 300 g di semola rimacinata di grano duro • 200 g di farina 0 • 5 tuorli d’uovo • 3 uova intere Per il ripieno: • 200 g di coscia o spalla di maiale • 100 g di mortadella • 100 g di prosciutto crudo • 100 g di Parmigiano • 1 uovo • Sale e noce moscata Per il brodo di cappone: • 1 cappone • 5 l d’acqua • 30 g di sedano • 30 g di cipolla dorata con chiodi di garofano • 30 g di carota • Sale q.b. Procedimento Per la sfoglia impastate tutti gli ingredienti e lasciate riposare il composto per almeno 30 minuti. Una volta pronto, tirate la sfoglia sottile e ricavate dei quadrati di 2 cm di lato. Preparate il ripieno: tagliate a pezzi le carni e passatele al tritacarne utilizzando lo stampo medio, unitevi l’uovo e il Parmigiano. Correggete di sale, pepe e noce moscata. Ripassate il tutto al tritacarne utilizzando questa volta lo stampo fine. A questo punto farcite i quadrati di sfoglia e chiudete dando la tipica forma di ombelico. Per il brodo mettete in un tegame capiente le verdure tagliate a pezzettoni con la carne e l’acqua. Portate a bollore, schiumate e fate cuocere 4 ore circa. Prelevate la carne e filtrate il brodo che userete per la cottura dei tortellini. Per la finitura del piatto dividete il brodo in due tegami. Portatene a bollore uno dove cucinerete i tortellini che saranno pronti dopo qualche minuto. Poi spegnete il fuoco e lasciate un minuto a riposo all’interno del brodo stesso. Con una ramina prendete i tortellini e metteteli nel piatto, coprite con l’altro brodo che avrete portato a 90°C, che non avendo bollito sicuramente non intorpidirà. Servite belli caldi.

www.tavoleadarte.it Tavole contadine La scena si svolge in un’osteria, poiché a quell’epoca nelle case contadine non si trovavano tovaglie per il pasto quotidiano. Il cucchiaio è molto capiente, adatto alle minestre in brodo della tradizione alimentare italiana. Forme e dimensioni del cucchiaio variano a seconda delle caratteristiche dei cibi e della tradizione del luogo. Annibale Carracci, Mangiatore di fagioli, 1584. Roma, Galleria Colonna

Cucchiaio da servizio per risotto in acciao inossidabile 18/10, design Inga Sempé

Ingredienti per 4 persone

Procedimento

Per i passatelli: • 120 g di pane grattugiato • 130 g di Parmigiano Reggiano • 2 uova • Brodo di carne o acqua in bollitura per cucinare i passatelli • Scorza di limone grattugiata • Noce moscata • Una noce di burro • Sale e pepe

Impastate tutti gli ingredienti per i passatelli: deve risultare un impasto umido ma sodo. Lasciate riposare prima dell’utilizzo per un’ora almeno. Preparate la fonduta facendo bollire il latte, versandolo poi nel Parmigiano grattugiato e frullando infine il composto. Per l’impiattamento versate la fonduta nei piatti, adagiatevi i passatelli in precedenza cotti nel brodo e mantecati in sauté con una noce di burro.

Per la fonduta: • 200 g di Parmigiano Reggiano 24 mesi • 200 g di latte

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Tortellini bolognesi

Passatelli

con fonduta di Parmigiano Reggiano

Ingredienti per 4 persone Per la sfoglia: • 300 g di semola rimacinata di grano duro • 200 g di farina 0 • 5 tuorli d’uovo • 3 uova intere Per il ripieno: • 200 g di coscia o spalla di maiale • 100 g di mortadella • 100 g di prosciutto crudo • 100 g di Parmigiano • 1 uovo • Sale e noce moscata Per il brodo di cappone: • 1 cappone • 5 l d’acqua • 30 g di sedano • 30 g di cipolla dorata con chiodi di garofano • 30 g di carota • Sale q.b. Procedimento Per la sfoglia impastate tutti gli ingredienti e lasciate riposare il composto per almeno 30 minuti. Una volta pronto, tirate la sfoglia sottile e ricavate dei quadrati di 2 cm di lato. Preparate il ripieno: tagliate a pezzi le carni e passatele al tritacarne utilizzando lo stampo medio, unitevi l’uovo e il Parmigiano. Correggete di sale, pepe e noce moscata. Ripassate il tutto al tritacarne utilizzando questa volta lo stampo fine. A questo punto farcite i quadrati di sfoglia e chiudete dando la tipica forma di ombelico. Per il brodo mettete in un tegame capiente le verdure tagliate a pezzettoni con la carne e l’acqua. Portate a bollore, schiumate e fate cuocere 4 ore circa. Prelevate la carne e filtrate il brodo che userete per la cottura dei tortellini. Per la finitura del piatto dividete il brodo in due tegami. Portatene a bollore uno dove cucinerete i tortellini che saranno pronti dopo qualche minuto. Poi spegnete il fuoco e lasciate un minuto a riposo all’interno del brodo stesso. Con una ramina prendete i tortellini e metteteli nel piatto, coprite con l’altro brodo che avrete portato a 90°C, che non avendo bollito sicuramente non intorpidirà. Servite belli caldi.

www.tavoleadarte.it Tavole contadine La scena si svolge in un’osteria, poiché a quell’epoca nelle case contadine non si trovavano tovaglie per il pasto quotidiano. Il cucchiaio è molto capiente, adatto alle minestre in brodo della tradizione alimentare italiana. Forme e dimensioni del cucchiaio variano a seconda delle caratteristiche dei cibi e della tradizione del luogo. Annibale Carracci, Mangiatore di fagioli, 1584. Roma, Galleria Colonna

Cucchiaio da servizio per risotto in acciao inossidabile 18/10, design Inga Sempé

Ingredienti per 4 persone

Procedimento

Per i passatelli: • 120 g di pane grattugiato • 130 g di Parmigiano Reggiano • 2 uova • Brodo di carne o acqua in bollitura per cucinare i passatelli • Scorza di limone grattugiata • Noce moscata • Una noce di burro • Sale e pepe

Impastate tutti gli ingredienti per i passatelli: deve risultare un impasto umido ma sodo. Lasciate riposare prima dell’utilizzo per un’ora almeno. Preparate la fonduta facendo bollire il latte, versandolo poi nel Parmigiano grattugiato e frullando infine il composto. Per l’impiattamento versate la fonduta nei piatti, adagiatevi i passatelli in precedenza cotti nel brodo e mantecati in sauté con una noce di burro.

Per la fonduta: • 200 g di Parmigiano Reggiano 24 mesi • 200 g di latte

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EMILIA - ROMAGNA

M E N U D I N A TA L E

Sogliola alla mugnaia

Panpepato

e funghi

Ingredienti per 4 persone

Procedimento

• 1 kg di sogliole fresche (n. 4) • 20 g di farina di semola rimacinata • 50 g di burro • 40 g di farina 0 • 500 g di brodo di sogliola • 8 gocce di salsa Worcester • 1 limone • 200 g di funghi galletti • Sale

Squamate le sogliole, levate le interiora, pelatele tagliando prima i lati e poi facendo una piccola incisione dalla parte della coda e con forza tirare verso la testa. A questo punto sfilettate ottenendo 16 filetti. Preparate un brodo con le teste e gli scarti delle lische. Mondate i funghi e conservateli in frigorifero coperti con una carta inumidita. Preparate la salsa tostando il burro, le gocce di Worcester, il succo di limone e infine la farina. Lasciate cucinare e quando inizia a staccarsi dal fondo del tegame versate il brodo di sogliola così da ottenere una salsa legata. In una padella antiaderente leggermente unta mettete a tostare i filetti di sogliola salati e infarinati utilizzando la semola di grano duro. Terminate la cottura tostando con una noce di burro. Disponete i filetti così ottenuti su un piatto, condite con la salsa mugnaia e i funghi saltati in una padella calda con olio evo, uno spicchio d’aglio, sale e pepe.

con sorbetto al mandarino Ingredienti per 4 persone

Procedimento

Per il panpepato: • 150 g di frutta secca mista tra mandorle, pinoli, pistacchi • 75 g di cioccolato fondente • 60 g di uvetta ammollata e strizzata • 100 g di miele di castagno • 100 g di farina 00 • 30 g di arancia candita • Cannella, noce moscata e pepe q.b.

Per preparare il panpepato, sminuzzate grossolanamente la frutta secca e il cioccolato. In una boule d’acciaio riunite la frutta secca, il cioccolato, l’uvetta e i canditi; mescolate e tenete da parte. In un tegamino scaldate il miele e versatelo velocemente sul composto preparato in precedenza. Mescolate fino a che il cioccolato non si sarà fuso (se necessario mettete il contenitore d’acciaio in un bagnomaria). A questo punto unitevi le spezie e la farina, mescolate e ponete il tutto in una placca rivestita di carta da forno. Preriscaldate il forno a 170°C e cuocetevi il dolce per circa 20 minuti.

Per il sorbetto di mandarino: • 500 g di succo di mandarino • 200 g di acqua minerale naturale • 80 g di zucchero semolato • 1,5 g di stabilizzante per sorbetti • 2 g di gelatina alimentare (ammollata e strizzata) Per il croccante alla nocciola: • 100 g di nocciole tritate • 100 g di cioccolato fondente • 50 g di farina di mandorle • 150 g di farina 00 • 150 g di zucchero • 150 g di burro • Un pizzico di sale

Per il sorbetto al mandarino, portate sul fuoco un tegame con l’acqua e lo zucchero. Con l’aiuto di un termometro da cucina controllate le temperature. A 47°C unite lo stabilizzante continuando a mescolare. Raggiunti i 60°C aggiungete la gelatina alimentare e portate il tutto a 75°C. Togliete dal fuoco ed emulsionate. Fate raffreddare il composto e aggiungetevi il succo di mandarino. Ponete il tutto in gelatiera e fate mantecare.

Preparate infine il croccante alla nocciola, unendo il burro allo zucchero fino a ottenere un composto sabbioso. A questo punto aggiungete i restanti ingredienti ottenendo così un impasto compatto. Componete un panetto e riponetelo in freezer a congelare. Una volta ghiacciato grattugiatelo con una grattugia a fori larghi e disponetelo su una teglia rivestita con carta da forno. Riponete il tutto in frigorifero e fate rapprendere una mezz’ora. Preriscaldate il forno a 170°C e cuocetevi il croccante per 15 minuti circa avendo cura di muoverlo almeno un paio di volte durante la cottura. Una volta pronto, estraetelo dal forno e fatelo raffreddare qualche minuto; nel frattempo sciogliete a bagnomaria il cioccolato e con l’ausilio della planetaria amalgamate il cioccolato al croccante tiepido. Una volta ottenuto un composto omogeneo, disponete il tutto su una teglia e fatelo freddare definitivamente, risulteranno tanti piccoli sassolini. Infine componete il piatto con il croccante di nocciola, il panpepato spezzettato e il sorbetto di mandarino.

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Sogliola alla mugnaia

Panpepato

e funghi

Ingredienti per 4 persone

Procedimento

• 1 kg di sogliole fresche (n. 4) • 20 g di farina di semola rimacinata • 50 g di burro • 40 g di farina 0 • 500 g di brodo di sogliola • 8 gocce di salsa Worcester • 1 limone • 200 g di funghi galletti • Sale

Squamate le sogliole, levate le interiora, pelatele tagliando prima i lati e poi facendo una piccola incisione dalla parte della coda e con forza tirare verso la testa. A questo punto sfilettate ottenendo 16 filetti. Preparate un brodo con le teste e gli scarti delle lische. Mondate i funghi e conservateli in frigorifero coperti con una carta inumidita. Preparate la salsa tostando il burro, le gocce di Worcester, il succo di limone e infine la farina. Lasciate cucinare e quando inizia a staccarsi dal fondo del tegame versate il brodo di sogliola così da ottenere una salsa legata. In una padella antiaderente leggermente unta mettete a tostare i filetti di sogliola salati e infarinati utilizzando la semola di grano duro. Terminate la cottura tostando con una noce di burro. Disponete i filetti così ottenuti su un piatto, condite con la salsa mugnaia e i funghi saltati in una padella calda con olio evo, uno spicchio d’aglio, sale e pepe.

con sorbetto al mandarino Ingredienti per 4 persone

Procedimento

Per il panpepato: • 150 g di frutta secca mista tra mandorle, pinoli, pistacchi • 75 g di cioccolato fondente • 60 g di uvetta ammollata e strizzata • 100 g di miele di castagno • 100 g di farina 00 • 30 g di arancia candita • Cannella, noce moscata e pepe q.b.

Per preparare il panpepato, sminuzzate grossolanamente la frutta secca e il cioccolato. In una boule d’acciaio riunite la frutta secca, il cioccolato, l’uvetta e i canditi; mescolate e tenete da parte. In un tegamino scaldate il miele e versatelo velocemente sul composto preparato in precedenza. Mescolate fino a che il cioccolato non si sarà fuso (se necessario mettete il contenitore d’acciaio in un bagnomaria). A questo punto unitevi le spezie e la farina, mescolate e ponete il tutto in una placca rivestita di carta da forno. Preriscaldate il forno a 170°C e cuocetevi il dolce per circa 20 minuti.

Per il sorbetto di mandarino: • 500 g di succo di mandarino • 200 g di acqua minerale naturale • 80 g di zucchero semolato • 1,5 g di stabilizzante per sorbetti • 2 g di gelatina alimentare (ammollata e strizzata) Per il croccante alla nocciola: • 100 g di nocciole tritate • 100 g di cioccolato fondente • 50 g di farina di mandorle • 150 g di farina 00 • 150 g di zucchero • 150 g di burro • Un pizzico di sale

Per il sorbetto al mandarino, portate sul fuoco un tegame con l’acqua e lo zucchero. Con l’aiuto di un termometro da cucina controllate le temperature. A 47°C unite lo stabilizzante continuando a mescolare. Raggiunti i 60°C aggiungete la gelatina alimentare e portate il tutto a 75°C. Togliete dal fuoco ed emulsionate. Fate raffreddare il composto e aggiungetevi il succo di mandarino. Ponete il tutto in gelatiera e fate mantecare.

Preparate infine il croccante alla nocciola, unendo il burro allo zucchero fino a ottenere un composto sabbioso. A questo punto aggiungete i restanti ingredienti ottenendo così un impasto compatto. Componete un panetto e riponetelo in freezer a congelare. Una volta ghiacciato grattugiatelo con una grattugia a fori larghi e disponetelo su una teglia rivestita con carta da forno. Riponete il tutto in frigorifero e fate rapprendere una mezz’ora. Preriscaldate il forno a 170°C e cuocetevi il croccante per 15 minuti circa avendo cura di muoverlo almeno un paio di volte durante la cottura. Una volta pronto, estraetelo dal forno e fatelo raffreddare qualche minuto; nel frattempo sciogliete a bagnomaria il cioccolato e con l’ausilio della planetaria amalgamate il cioccolato al croccante tiepido. Una volta ottenuto un composto omogeneo, disponete il tutto su una teglia e fatelo freddare definitivamente, risulteranno tanti piccoli sassolini. Infine componete il piatto con il croccante di nocciola, il panpepato spezzettato e il sorbetto di mandarino.

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dal 03.12.2013 al 06.01.2014 PARTECIPA AL CONCORSO FOTOGRAFICO

ISPIRAZIONI 35

LA TUA TAVOLA DELLE FESTE COME? INVIA LA FOTO DELLA TUA TAVOLA PREPARATA A FESTA A redazione@divitamagazine.it

completa di dati anagrafici (nome, cognome, indirizzo, data di nascita), numero telefonico e indirizzo e-mail.

Entro il 9 gennaio una giuria di esperti decreterà i 3 vincitori di

N. 3 GIFT CARD DEL VALORE DI 100,00 € CAD.

LA SFIDA È ANCHE ONLINE! facebook.com/casadivita

L’autore della foto che riceverà più “Mi piace” sulla pagina Facebook di Casa di vita si aggiudicherà il

BOLLITORE ALESSI (del valore di 105,00 €)

Regolamento completo su: www.despar.it | www.casadivita.despar.it

f ADESSO TOCCA A TE... Esprimi il tuo stile e la tua creatività e invia la foto della tua tavola delle feste a redazione@divitamagazine.it


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B O N T O N A TA V O L A

B O N T O N A TA V O L A

COME PREPARARE CON STILE Dettagli per la tavola che fanno la differenza

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A Natale e nei giorni di festa le tavole diventano le protagoniste dei ritrovi familiari, del buon tempo da trascorrere con i propri cari. Il primo dettaglio in grado di donare una nota speciale alla mise en place di Natale è la conoscenza delle regole del galateo, dei dettami del ricevere; una brava padrona di casa deve avere la massima attenzione verso i suoi ospiti e cura nella preparazione della table, che per l’occasione sarà formale. Una bella tavola dev’essere nel contempo elegante e funzionale, contemporanea nello stile e raffinata negli elementi. La tendenza per la tavola del prossimo Natale 2013 è un insieme di materie nobili - argento, cristallo, porcellana fine - e di colori sobri e tradizionali - oro, bianco, beige, verde, rosso regale - che donano luminosità e creano piacevoli atmosfere, il mood ideale per far sentire a proprio agio gli invitati.

www.tavoleadarte.it Tavole delle feste. Il Natale La buona riuscita di un pranzo dipende non solo dall’abilità Harmonic, cestino usata in cucina ma anche dall’impeccabile preparazione della in acciaio inossidabile 18/10, tavola. Il pranzo di Natale è l’occasione per sfoggiare i nostri design Abi Alice servizi migliori: piatti in porcellana con decorazioni delicate, bicchieri raffinati, e poi portacondimenti, cestini natalizi e piatti da portata…il tutto su una tovaglia immacolata! Charles Green, Christmas comes but once a year! From the Pears Christmas Annual 1896

1 2 3 4 5

LA TOVAGLIA L’elemento base di una mise en place formale, importante, in puro lino, dal gusto antico, ricca di preziosi ricami realizzati a mano e tovaglioli coordinati. IL SOTTOPIATTO Di ottima qualità, in argento o in porcellana colorata. Nel rispetto delle regole del galateo deve essere distante dal bordo della tovaglia di circa 2/3 cm. LE POSATE DA PORTATA Alla destra del sottopiatto il coltello, con lama rivolta verso l’interno, accanto il coltello da pesce e infine il cucchiaio. Sulla sinistra si dispongono le forchette a scalare. Il numero delle posate dipende dalle portate che la padrona di casa desidera offrire ai propri commensali. LE POSATE DA DESSERT Le posate da dessert vanno disposte in alto sopra al sottopiatto. In prima fila: coltellino con manico verso destra, subito dopo la forchettina con manico rivolto verso sinistra e, infine, il cucchiaino nella medesima posizione del coltello. IL TOVAGLIOLO Va posto alla sinistra del sottopiatto. In alto sulla sinistra si apparecchia il piattino per il pane.

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I BICCHIERI Bicchieri da acqua e da vino si collocano sulla tavola in alto a destra, in ordine di grandezza: acqua, vino rosso, vino bianco e flûte da champagne dietro agli altri bicchieri. L’ACQUA L’acqua, naturale o gassata, va presentata in tavola in brocche di vetro, di cristallo o d’argento, mai nelle bottiglie di plastica. LA NOTA SPECIALE: IL CENTROTAVOLA Il centrotavola fa parte della tradizione della tavola, è l’elemento decorativo, il tocco di stile che regala all’apparecchiatura di Natale candore soffuso e notevole fascino. L’ideale è una composizione di forma circolare che non superi in altezza i 25/30 cm per permettere agli ospiti di guardarsi negli occhi e conversare senza ostacoli visivi. In occasione delle feste natalizie può essere composto di piccoli abeti, nastri, fiocchetti, candele, ciclamini bianchi e rossi, rose, bacche e pigne, da creare in base al proprio gusto e personalità. La forma ideale è quella circolare, ma tutto dipende dalle dimensioni del tavolo, se ovale o rettangolare si può prevedere di sistemare in due punti anche più di una decorazione.

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COME PREPARARE CON STILE Dettagli per la tavola che fanno la differenza

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A Natale e nei giorni di festa le tavole diventano le protagoniste dei ritrovi familiari, del buon tempo da trascorrere con i propri cari. Il primo dettaglio in grado di donare una nota speciale alla mise en place di Natale è la conoscenza delle regole del galateo, dei dettami del ricevere; una brava padrona di casa deve avere la massima attenzione verso i suoi ospiti e cura nella preparazione della table, che per l’occasione sarà formale. Una bella tavola dev’essere nel contempo elegante e funzionale, contemporanea nello stile e raffinata negli elementi. La tendenza per la tavola del prossimo Natale 2013 è un insieme di materie nobili - argento, cristallo, porcellana fine - e di colori sobri e tradizionali - oro, bianco, beige, verde, rosso regale - che donano luminosità e creano piacevoli atmosfere, il mood ideale per far sentire a proprio agio gli invitati.

www.tavoleadarte.it Tavole delle feste. Il Natale La buona riuscita di un pranzo dipende non solo dall’abilità Harmonic, cestino usata in cucina ma anche dall’impeccabile preparazione della in acciaio inossidabile 18/10, tavola. Il pranzo di Natale è l’occasione per sfoggiare i nostri design Abi Alice servizi migliori: piatti in porcellana con decorazioni delicate, bicchieri raffinati, e poi portacondimenti, cestini natalizi e piatti da portata…il tutto su una tovaglia immacolata! Charles Green, Christmas comes but once a year! From the Pears Christmas Annual 1896

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LA TOVAGLIA L’elemento base di una mise en place formale, importante, in puro lino, dal gusto antico, ricca di preziosi ricami realizzati a mano e tovaglioli coordinati. IL SOTTOPIATTO Di ottima qualità, in argento o in porcellana colorata. Nel rispetto delle regole del galateo deve essere distante dal bordo della tovaglia di circa 2/3 cm. LE POSATE DA PORTATA Alla destra del sottopiatto il coltello, con lama rivolta verso l’interno, accanto il coltello da pesce e infine il cucchiaio. Sulla sinistra si dispongono le forchette a scalare. Il numero delle posate dipende dalle portate che la padrona di casa desidera offrire ai propri commensali. LE POSATE DA DESSERT Le posate da dessert vanno disposte in alto sopra al sottopiatto. In prima fila: coltellino con manico verso destra, subito dopo la forchettina con manico rivolto verso sinistra e, infine, il cucchiaino nella medesima posizione del coltello. IL TOVAGLIOLO Va posto alla sinistra del sottopiatto. In alto sulla sinistra si apparecchia il piattino per il pane.

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I BICCHIERI Bicchieri da acqua e da vino si collocano sulla tavola in alto a destra, in ordine di grandezza: acqua, vino rosso, vino bianco e flûte da champagne dietro agli altri bicchieri. L’ACQUA L’acqua, naturale o gassata, va presentata in tavola in brocche di vetro, di cristallo o d’argento, mai nelle bottiglie di plastica. LA NOTA SPECIALE: IL CENTROTAVOLA Il centrotavola fa parte della tradizione della tavola, è l’elemento decorativo, il tocco di stile che regala all’apparecchiatura di Natale candore soffuso e notevole fascino. L’ideale è una composizione di forma circolare che non superi in altezza i 25/30 cm per permettere agli ospiti di guardarsi negli occhi e conversare senza ostacoli visivi. In occasione delle feste natalizie può essere composto di piccoli abeti, nastri, fiocchetti, candele, ciclamini bianchi e rossi, rose, bacche e pigne, da creare in base al proprio gusto e personalità. La forma ideale è quella circolare, ma tutto dipende dalle dimensioni del tavolo, se ovale o rettangolare si può prevedere di sistemare in due punti anche più di una decorazione.

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MENU PREMIUM

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Quest’anno donate al vostro Natale un tocco di originalità anche in tavola: il nostro chef Stefano Polato dedica a tutti i lettori DiVita un Menù delle Feste che vi permetterà di realizzare quattro portate di grande effetto e sapore, facili e rapide da preparare per stupire i vostri ospiti. Per realizzarle provate i prodotti Despar Premium, la migliore selezione di Despar tra le eccellenze gastronomiche con un rapporto prezzo/qualità davvero insuperabile.

Padellata di gamberi,

Mousse au chocolat,

Ingredienti per 4 persone

Ingredienti per 4 persone • 150 g di cioccolato fondente Despar Premium 70% cacao Ecuador • 4 uova freschissime • 4 fette di panettone ricoperto di glassa alle nocciole Despar Premium • 200 g di frutti di bosco freschi

PORCINI E UOVO IN CAMICIA

PANETTONE E FRUTTI DI BOSCO

Involtini di panettone,

Paccheri con tonno,

• 1,5 kg di code di gamberi argentini Despar Premium • 1 kg di funghi porcini • 80 g di prezzemolo tritato • 1 spicchio d’aglio • 4 uova • Olio extravergine d’oliva • Aceto di vino bianco • Sale e pepe

Ingredienti per 4 persone

Ingredienti per 4 persone

Procedimento

Procedimento

• 200 g di panettone ricoperto di glassa alle nocciole Despar Premium • 300 g di robiola • 80 g di salmone selvaggio Despar Premium • Pepe rosa in grani • A piacere qualche ramoscello di aneto

• 320 g di paccheri Despar Premium • 150 g di filetti di tonno sott’olio Despar Premium • 50 g di pecorino sardo (Despar Premium) • 150 g di olive nere denocciolate taggiasche (Despar Premium) • 50 g di capperi dissalati (capperi al sale Despar Premium) • Olio extravergine d’oliva • 1 limone non trattato

Procedimento

Procedimento

Ottenete dal panettone quattro rettangoli della dimensione di circa dodici centimetri per nove e alti circa due centimetri. Mettete i rettangoli su un piano da lavoro e con l’aiuto di un matterello appiattiteli leggermente. Mettete la robiola in una ciotola e ammorbiditela con un cucchiaio. Spalmate uno strato sottile di robiola sulle fette di panettone appiattite e arrotolatele partendo dal lato più lungo. Tagliate ogni rotolino in tre e disponeteli sul piatto ponendo su ognuno di essi una fettina di salmone. Terminate con una macinata di pepe rosa e dell’aneto fresco.

Tritate i capperi e le olive al coltello in modo grossolano. In una padella versate un filo d’olio, aggiungete i filetti di tonno sgocciolato e sbriciolati, il pesto di capperi e olive. Riscaldate il tutto per un paio di minuti. Cuocete i paccheri al dente, scolate e saltate con il sugo al tonno. Servite con delle zeste di limone e con scaglie di pecorino.

Lavate i gamberi e levate eventualmente il budellino dorsale. Pulite anche i porcini e tagliateli a dadoni. In una padella antiaderente ben calda versate i gamberi e i porcini leggermente unti d’olio, aggiungete anche uno spicchio d’aglio in camicia. Cuocete per un paio di minuti e aggiustate di sale e pepe. A fuoco spento unite il prezzemolo e tenete da parte. Per la cottura delle uova: riempite di acqua una casseruola e portate a bollore. Nel frattempo, rompete un uovo in un piatto facendo attenzione che il tuorlo non si rompa. Una volta che l’acqua ha raggiunto l’ebollizione, abbassate la fiamma e aggiungete un pizzico di sale e un cucchiaio di aceto (questo renderà l’acqua più acida e faciliterà la coagulazione dell’albume dell’uovo). A questo punto con un cucchiaio iniziate a girare l’acqua sempre nello stesso verso, creando un vortice. Prendete il piatto e fate scivolare dolcemente l’uovo nel liquido continuando a girare per circa due minuti. Raccogliete l’uovo con una ramina e adagiatelo su di un piatto, asciugando l’acqua in eccesso con carta da cucina. Accompagnate l’uovo con la padellata di porcini e gamberi.

Sciogliete il cioccolato precedentemente spezzettato a bagnomaria. Separate i tuorli dagli albumi. Fuori dal fuoco aggiungete i tuorli al cioccolato uno alla volta. Montate a neve gli albumi e incorporateli delicatamente al composto di cioccolato e tuorli. Riponete la mousse in una ciotola e mettetela in frigorifero per un paio d’ore. Al momento di servire, rompete le fette di panettone e all’interno di un bicchierone alternate la mousse allo stesso panettone facendo più strati. Terminate con dei frutti di bosco freschi.

ROBIOLA, SALMONE SELVAGGIO E PEPE ROSA

Panettone Despar Premium ricoperto di glassa alle nocciole 1 kg

PESTO DI OLIVE, CAPPERI E BUCCIA DI LIMONE

Paccheri Despar Premium 500 g

Code di gamberi argentini Despar Premium 300 g

Cioccolato fondente 70% Cacao Ecuador Despar Premium 100 g

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Quest’anno donate al vostro Natale un tocco di originalità anche in tavola: il nostro chef Stefano Polato dedica a tutti i lettori DiVita un Menù delle Feste che vi permetterà di realizzare quattro portate di grande effetto e sapore, facili e rapide da preparare per stupire i vostri ospiti. Per realizzarle provate i prodotti Despar Premium, la migliore selezione di Despar tra le eccellenze gastronomiche con un rapporto prezzo/qualità davvero insuperabile.

Padellata di gamberi,

Mousse au chocolat,

Ingredienti per 4 persone

Ingredienti per 4 persone • 150 g di cioccolato fondente Despar Premium 70% cacao Ecuador • 4 uova freschissime • 4 fette di panettone ricoperto di glassa alle nocciole Despar Premium • 200 g di frutti di bosco freschi

PORCINI E UOVO IN CAMICIA

PANETTONE E FRUTTI DI BOSCO

Involtini di panettone,

Paccheri con tonno,

• 1,5 kg di code di gamberi argentini Despar Premium • 1 kg di funghi porcini • 80 g di prezzemolo tritato • 1 spicchio d’aglio • 4 uova • Olio extravergine d’oliva • Aceto di vino bianco • Sale e pepe

Ingredienti per 4 persone

Ingredienti per 4 persone

Procedimento

Procedimento

• 200 g di panettone ricoperto di glassa alle nocciole Despar Premium • 300 g di robiola • 80 g di salmone selvaggio Despar Premium • Pepe rosa in grani • A piacere qualche ramoscello di aneto

• 320 g di paccheri Despar Premium • 150 g di filetti di tonno sott’olio Despar Premium • 50 g di pecorino sardo (Despar Premium) • 150 g di olive nere denocciolate taggiasche (Despar Premium) • 50 g di capperi dissalati (capperi al sale Despar Premium) • Olio extravergine d’oliva • 1 limone non trattato

Procedimento

Procedimento

Ottenete dal panettone quattro rettangoli della dimensione di circa dodici centimetri per nove e alti circa due centimetri. Mettete i rettangoli su un piano da lavoro e con l’aiuto di un matterello appiattiteli leggermente. Mettete la robiola in una ciotola e ammorbiditela con un cucchiaio. Spalmate uno strato sottile di robiola sulle fette di panettone appiattite e arrotolatele partendo dal lato più lungo. Tagliate ogni rotolino in tre e disponeteli sul piatto ponendo su ognuno di essi una fettina di salmone. Terminate con una macinata di pepe rosa e dell’aneto fresco.

Tritate i capperi e le olive al coltello in modo grossolano. In una padella versate un filo d’olio, aggiungete i filetti di tonno sgocciolato e sbriciolati, il pesto di capperi e olive. Riscaldate il tutto per un paio di minuti. Cuocete i paccheri al dente, scolate e saltate con il sugo al tonno. Servite con delle zeste di limone e con scaglie di pecorino.

Lavate i gamberi e levate eventualmente il budellino dorsale. Pulite anche i porcini e tagliateli a dadoni. In una padella antiaderente ben calda versate i gamberi e i porcini leggermente unti d’olio, aggiungete anche uno spicchio d’aglio in camicia. Cuocete per un paio di minuti e aggiustate di sale e pepe. A fuoco spento unite il prezzemolo e tenete da parte. Per la cottura delle uova: riempite di acqua una casseruola e portate a bollore. Nel frattempo, rompete un uovo in un piatto facendo attenzione che il tuorlo non si rompa. Una volta che l’acqua ha raggiunto l’ebollizione, abbassate la fiamma e aggiungete un pizzico di sale e un cucchiaio di aceto (questo renderà l’acqua più acida e faciliterà la coagulazione dell’albume dell’uovo). A questo punto con un cucchiaio iniziate a girare l’acqua sempre nello stesso verso, creando un vortice. Prendete il piatto e fate scivolare dolcemente l’uovo nel liquido continuando a girare per circa due minuti. Raccogliete l’uovo con una ramina e adagiatelo su di un piatto, asciugando l’acqua in eccesso con carta da cucina. Accompagnate l’uovo con la padellata di porcini e gamberi.

Sciogliete il cioccolato precedentemente spezzettato a bagnomaria. Separate i tuorli dagli albumi. Fuori dal fuoco aggiungete i tuorli al cioccolato uno alla volta. Montate a neve gli albumi e incorporateli delicatamente al composto di cioccolato e tuorli. Riponete la mousse in una ciotola e mettetela in frigorifero per un paio d’ore. Al momento di servire, rompete le fette di panettone e all’interno di un bicchierone alternate la mousse allo stesso panettone facendo più strati. Terminate con dei frutti di bosco freschi.

ROBIOLA, SALMONE SELVAGGIO E PEPE ROSA

Panettone Despar Premium ricoperto di glassa alle nocciole 1 kg

PESTO DI OLIVE, CAPPERI E BUCCIA DI LIMONE

Paccheri Despar Premium 500 g

Code di gamberi argentini Despar Premium 300 g

Cioccolato fondente 70% Cacao Ecuador Despar Premium 100 g

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RICICLO IN CUCINA

RICICLO IN CUCINA

FINTO ARROSTO DI NOCI, LENTICCHIE E CARNE IN SALSA ROSATA Per un felice Natale… “sostenibile”! Natale è sinonimo di abbondanza, ma non per questo di spreco. Impariamo allora anche a tavola a riutilizzare in modo creativo e originale quelli che fino a ieri avevamo considerato “scarti”, per dar vita a preparazioni sfiziose e prelibate.

Ingredienti per 4 persone Per l’arrosto: • 230 g di lenticchie cotte • 150 g di carne cotta (pollo, manzo…) • 100 g di noci sgusciate • 1 carota • 1 cipollotto fresco • 1 uovo • 1 cucchiaio di pangrattato • 1 cucchiaio di latte • 1 cucchiaio di passata di pomodoro • Vino bianco secco per sfumare • Olio extravergine d’oliva • Sale e pepe • Aromi freschi (rosmarino, timo, salvia) Per la salsa: • 300 g di passata di pomodoro • 2 cucchiai di yogurt greco • Sale q.b. Per l’olio extravergine d’oliva alla vaniglia Bourbon (ingredienti per una bottiglia da 500 ml): • 500 ml di olio extravergine d’oliva delicato • 1 baccello di vaniglia Bourbon di ottima qualità

Procedimento 1. Preparate un soffritto con due cucchiai di olio, la carota e il cipollotto tagliati a pezzetti. Profumate il tutto con un rametto di rosmarino fresco e unite le lenticchie cotte, aggiungete un cucchiaio di passata di pomodoro e cuocete per 5 minuti, mescolando di tanto in tanto. Sfumate con mezzo bicchiere di vino bianco secco e regolate di sale. Togliete il rametto di rosmarino e lasciate intiepidire.

2. Tagliate a pezzetti la carne cotta, avendo cura di togliere eventuali ossicini dal pollo. In un mixer frullate la carne, le lenticchie oramai tiepide e le noci sgusciate avendo l’accortezza di tenerne da parte una manciata. Unite al composto un uovo, un cucchiaio di latte e del timo fresco. Aggiungete un cucchiaio di pangrattato o più in modo da ottenere un composto sodo. Regolate di sale e pepe e completate con le noci tenute da parte e tagliate grossolanamente. 3. Preparate un foglio di carta da forno oliato, disponetevi il composto modellando un salsicciotto lungo circa 15 cm e largo 8-9 cm, avvolgetelo nella carta e chiudete l’involucro alle due estremità. Legate il tutto con dello spago per alimenti andando a formare la classica gabbia ed infornate in forno già caldo a 180°C per circa 40 minuti. 4. Nel frattempo preparate la salsa rosata: soffriggete un pezzetto di cipollotto tagliato a velo con un cucchiaio di olio, unitevi la passata di pomodoro, regolate di sale e fate insaporire. Se il pomodoro fosse troppo acido, aggiungete un pizzico di zucchero per bilanciarne il sapore. Una volta tiepida, frullate la salsa in modo che divenga una crema omogenea e unitevi 2 cucchiai di yogurt greco, regolate di sale e pepe e conservate. 5. Sfornate l’arrosto e lasciate intiepidire: raffreddandosi diverrà ben sodo. Una volta raffreddato aprite il cartoccio e date una rosolata finale all’arrosto in padella con olio ed aromi. 6. Tagliate a fette e servite con la salsa rosata tiepida ed un’insalatina di misticanza condita con un filo di olio extravergine d’oliva alla vaniglia. Preparazione dell’olio extravergine d’oliva alla vaniglia Bourbon: Questo condimento si prepara in anticipo e si conserva a lungo come un normale olio, può essere utilizzato per aromatizzare diversi piatti, la vaniglia si abbina bene con carni bianche e pesci, verdure come la zucca, carciofi e pomodori. Per prepararlo occorre scaldare leggermente l’olio in una casseruola unendovi il baccello

di vaniglia tagliato longitudinalmente, stando ben attenti a non portarlo mai ad ebollizione (massimo 70°C). Lasciate macerare coprendo con della pellicola per 12 ore, dopodiché travasate tutto, olio e bacca, in una bottiglia di vetro e chiudete con un tappo. Conservate all’asciutto, al buio e al riparo da fonti di calore.

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FINTO ARROSTO DI NOCI, LENTICCHIE E CARNE IN SALSA ROSATA Per un felice Natale… “sostenibile”! Natale è sinonimo di abbondanza, ma non per questo di spreco. Impariamo allora anche a tavola a riutilizzare in modo creativo e originale quelli che fino a ieri avevamo considerato “scarti”, per dar vita a preparazioni sfiziose e prelibate.

Ingredienti per 4 persone Per l’arrosto: • 230 g di lenticchie cotte • 150 g di carne cotta (pollo, manzo…) • 100 g di noci sgusciate • 1 carota • 1 cipollotto fresco • 1 uovo • 1 cucchiaio di pangrattato • 1 cucchiaio di latte • 1 cucchiaio di passata di pomodoro • Vino bianco secco per sfumare • Olio extravergine d’oliva • Sale e pepe • Aromi freschi (rosmarino, timo, salvia) Per la salsa: • 300 g di passata di pomodoro • 2 cucchiai di yogurt greco • Sale q.b. Per l’olio extravergine d’oliva alla vaniglia Bourbon (ingredienti per una bottiglia da 500 ml): • 500 ml di olio extravergine d’oliva delicato • 1 baccello di vaniglia Bourbon di ottima qualità

Procedimento 1. Preparate un soffritto con due cucchiai di olio, la carota e il cipollotto tagliati a pezzetti. Profumate il tutto con un rametto di rosmarino fresco e unite le lenticchie cotte, aggiungete un cucchiaio di passata di pomodoro e cuocete per 5 minuti, mescolando di tanto in tanto. Sfumate con mezzo bicchiere di vino bianco secco e regolate di sale. Togliete il rametto di rosmarino e lasciate intiepidire.

2. Tagliate a pezzetti la carne cotta, avendo cura di togliere eventuali ossicini dal pollo. In un mixer frullate la carne, le lenticchie oramai tiepide e le noci sgusciate avendo l’accortezza di tenerne da parte una manciata. Unite al composto un uovo, un cucchiaio di latte e del timo fresco. Aggiungete un cucchiaio di pangrattato o più in modo da ottenere un composto sodo. Regolate di sale e pepe e completate con le noci tenute da parte e tagliate grossolanamente. 3. Preparate un foglio di carta da forno oliato, disponetevi il composto modellando un salsicciotto lungo circa 15 cm e largo 8-9 cm, avvolgetelo nella carta e chiudete l’involucro alle due estremità. Legate il tutto con dello spago per alimenti andando a formare la classica gabbia ed infornate in forno già caldo a 180°C per circa 40 minuti. 4. Nel frattempo preparate la salsa rosata: soffriggete un pezzetto di cipollotto tagliato a velo con un cucchiaio di olio, unitevi la passata di pomodoro, regolate di sale e fate insaporire. Se il pomodoro fosse troppo acido, aggiungete un pizzico di zucchero per bilanciarne il sapore. Una volta tiepida, frullate la salsa in modo che divenga una crema omogenea e unitevi 2 cucchiai di yogurt greco, regolate di sale e pepe e conservate. 5. Sfornate l’arrosto e lasciate intiepidire: raffreddandosi diverrà ben sodo. Una volta raffreddato aprite il cartoccio e date una rosolata finale all’arrosto in padella con olio ed aromi. 6. Tagliate a fette e servite con la salsa rosata tiepida ed un’insalatina di misticanza condita con un filo di olio extravergine d’oliva alla vaniglia. Preparazione dell’olio extravergine d’oliva alla vaniglia Bourbon: Questo condimento si prepara in anticipo e si conserva a lungo come un normale olio, può essere utilizzato per aromatizzare diversi piatti, la vaniglia si abbina bene con carni bianche e pesci, verdure come la zucca, carciofi e pomodori. Per prepararlo occorre scaldare leggermente l’olio in una casseruola unendovi il baccello

di vaniglia tagliato longitudinalmente, stando ben attenti a non portarlo mai ad ebollizione (massimo 70°C). Lasciate macerare coprendo con della pellicola per 12 ore, dopodiché travasate tutto, olio e bacca, in una bottiglia di vetro e chiudete con un tappo. Conservate all’asciutto, al buio e al riparo da fonti di calore.

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ENTRA NEL MONDO PER TE INCREDIBILI SCONTI E REGALI!

REGALI HANDMADE

LA MAGIA DI UN REGALO DI NATALE “FAI DA TE” MARMELLATA DI ARANCE E CANNELLA Ottima spalmata sul pane, aggiunta allo yogurt o come guarnizione per dolci, sarà un gradito regalo se confezionata in graziosi vasetti di vetro decorati con elementi naturali (stecche di cannella, anice stellato…). Ingredienti per 4 vasetti da 500 g • 2 kg di arance bio • 1 limone bio • 1 mela bio • 1 kg di zucchero • 3 cucchiai di cannella in polvere Procedimento 1. Con un rigalimoni asportate la scorzetta arancione dalle arance. Eliminate poi la parte bianca e la pellicina trasparente che renderebbe la marmellata amara. 2. Prelevate i semi e la buccia dal limone e poneteli in un sacchettino di garza. Private la mela di torsolo e semi e mettete anche questi nel sacchettino che chiuderete con dello spago.

3. Tagliate a tocchetti le arance e mettetele in una casseruola. Aggiungete un litro d’acqua e immergetevi anche il sacchettino. Cuocete per 40 minuti circa e poi togliete il sacchetto. 4. Controllate la densità della marmellata facendo la “prova piattino”: versate un cucchiaino di marmellata su un piattino freddo ed inclinatelo, quando la goccia invece di scivolare velocemente tenderà a frenare vorrà dire che la marmellata è pronta. Aggiungete la cannella e invasate ancora caldissima. 5. Tappate i vasetti e girateli a testa in giù. Copriteli con un telo fino a che la marmellata non si sarà raffreddata (si creerà così il sottovuoto e non sarà necessario sterilizzare).

“COOKIES IN A JAR” ALLE MELE E CIOCCOLATO I biscotti fatti in casa ormai sono un must, ma avete mai pensato di confezionare il biscotto sfuso, cioè ancora da preparare? Parliamo degli ormai famosi “cookies in a jar”. Per la confezione regalo avete bisogno di un barattolo in vetro, della raffia, della stoffa e di qualche decoro, come per esempio il tagliabiscotti. Sul fondo del barattolo disponete nell’ordine: la farina mescolata al pizzico di sale, successivamente i fiocchi d’avena, il cioccolato a pezzi, lo zucchero di canna e le mele. Allegate infine un bigliettino scritto a mano con il procedimento della ricetta. Ingredienti

Procedimento

• 200 g di farina di riso • ½ cucchiaino di sale • 150 g di zucchero di canna • 80 g di fiocchi d’avena • 80 g di cioccolato extra dark 80% a pezzi • 30 g di mele essiccate • 100 ml d’olio extravergine d’oliva • 2 uova

Per prima cosa preriscaldate il forno ventilato a 180°C. Prendete tutti gli ingredienti secchi contenuti nel barattolo e metteteli in una terrina, unite poi l’olio extravergine d’oliva e le due uova. Mescolate insieme tutti gli ingredienti, formate una palla e disponetela sopra a della carta da forno, stendete la pasta con il matterello e formate i biscotti utilizzando un coppa-pasta rotondo. Cuocete i biscotti per 12 minuti in forno; una volta cotti, lasciateli raffreddare su di una gratella e gustateli a colazione, a merenda o per l’ora del tè.

Alessi con Despar ti offrono un'opportunità davvero unica. Ogni volta che ritiri il tuo premio della collezione “Ku”, con la raccolta “l'Arte in Tavola”, ritaglia il codice a barre dalla sua confezione. Raccogli i codici a barre e consegnali al rivenditore Alessi della tua città. Compila la cartolina con i tuoi dati e ricevi subito in regalo “Bon Bon” il comodissimo portachiavi-portagettone Alessi, in acciaio inox 18/10. design Francesca Amfitheatrof

Potrai usufruire di incredibili sconti sull'acquisto dei prodotti Alessi presentati nel catalogo “Alessi 100% Made in Italy”, dove troverai una ricca selezione di tutto il meglio del design internazionale “Made in Italy”.

Ottenere sconti per i tuoi acquisti Alessi è semplicissimo: Con 6 codici a barre avrai uno sconto di 10 € su un acquisto minimo di 50 €* Con 8 codici a barre avrai uno sconto di 20 € su un acquisto minimo di 75 €* Con 10 codici a barre avrai uno sconto di 30 € su un acquisto minimo di 100 €*

sfoglia il catalogo sul sito www.alessi.com

Iniziativa valida dal 01/01/2014 al 31/03/2014. I buoni sconto utilizzabili per gli acquisti dal catalogo “Alessi 100% Made in Italy” non sono validi per articoli già in promozione. *Lo sconto è applicabile sul valore di acquisto minimo indicato, anche di più prodotti, purché acquistati contestualmente e indicati sullo stesso scontrino. Regolamento completo ed elenco dei rivenditori Alessi aderenti all'iniziativa sul sito www.alessi.com, alla pagina “L’Arte in Tavola con Despar” o chiamando il numero verde 800236787. Aut. Min. richiesta.


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3. Tagliate a tocchetti le arance e mettetele in una casseruola. Aggiungete un litro d’acqua e immergetevi anche il sacchettino. Cuocete per 40 minuti circa e poi togliete il sacchetto. 4. Controllate la densità della marmellata facendo la “prova piattino”: versate un cucchiaino di marmellata su un piattino freddo ed inclinatelo, quando la goccia invece di scivolare velocemente tenderà a frenare vorrà dire che la marmellata è pronta. Aggiungete la cannella e invasate ancora caldissima. 5. Tappate i vasetti e girateli a testa in giù. Copriteli con un telo fino a che la marmellata non si sarà raffreddata (si creerà così il sottovuoto e non sarà necessario sterilizzare).

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Procedimento

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B A M B I N I D I V I TA

E V E N T I D I V I TA

La magica Notte di Natale C’è gran fermento nel paese di Babbo Natale… Le fate aprono le ultime letterine, gli gnomi lavorano operosi nella fabbrica dei giocattoli, le renne lucidano la slitta. Ormai manca poco alla magica notte. Babbo è un omone, burbero e dolcissimo insieme. “René!”. È la renna più anziana del gruppo, sta con Babbo da sempre ed è sua fedele amica e consigliera. “Eccomi capo, siamo pronti”. “Quante notti di Natale abbiamo passato insieme, vecchio mio?”.

“Tutte, da che esiste il mondo… E continueremo a farlo per mille e mille volte ancora”. Babbo è pensieroso. “Lo spirito del Natale a me sembra perduto, dimenticato… come una cosa lontana, che non importa più a nessuno”. “Ma è proprio per questo che noi portiamo il Natale in tutte le case, per tenere viva la fiamma del bene e dell’amore”, risponde René. La città è illuminata, vestita a festa. I bambini sono in fremente attesa. Anche Robertino è contentissimo, un tipetto allegro, vivace e gentile. Giocando a calcio si è fatto male e ha un braccio ingessato, ma di certo non ha rinunciato a decorare l’albero e il presepe, è bastato solo un po’ di aiuto di mamma e papà. Fa spazio in giardino per la slitta, prepara acqua e fieno per le renne, tè caldo e tanta frutta secca per ricaricare di energie il Babbone. Lascia anche una foto: sono due cagnolini arruffati dagli occhioni dolci. “Passi anche da loro Babbo Natale? Abitano al canile. È un posto che sta diventando sempre più bello, grazie anche a una monetina al giorno del mio salvadanaio. Così faccio una cosa buona, almeno una, in tutti i momenti dell’anno”, conclude Robertino. Sapevate che le buone azioni diventano un puntino luminoso che vola in alto e raggiunge una stella? Il cielo brilla sereno nella magica notte. René si commuove e una lacrima scende anche sulla guancia rugosa di Babbo Natale, si ferma sulla barba bianca ma arriva dritta al suo cuore: durante il loro lungo viaggio intorno al mondo, Babbo e René hanno scoperto che la magia del Natale non è andata perduta, anzi. Come Robertino, milioni di altri bambini hanno contribuito a riaccenderla attraverso le loro buone azioni. Eccolo, Babbo caro… lo spirito del Natale. Non smettere mai di incantare grandi e piccini, non smettere mai di donarci la magica notte di Natale.

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A SPASSO PER MERCATINI DI NATALE La tradizione dei mercati natalizi affonda le sue radici molto indietro nel tempo, addirittura nel XIV secolo, nel Nord Europa. Non c’è da stupirsi, quindi, che in Italia la tradizione dei mercati natalizi si sia sviluppata prima di tutto nel settentrione, lungo tutto l’arco alpino, in quelle zone che storicamente sono state a lungo legate alle città tedesche e austriache. Vi si trovano piccoli stand in cui acquistare prodotti artigianali e gastronomici, decorazioni natalizie, piccoli oggetti regalo ed è possibile anche gustare prodotti locali. L’ambiente è suggestivo, illuminato e allietato da cori e musiche natalizie. Se ancora non li conoscete, scoprite insieme a noi in quali mercatini d’Italia la magia del Natale si respira più intensa...

DAL 29 NOVEMBRE AL 23 DICEMBRE

DAL 23 NOVEMBRE AL 30 DICEMBRE

DAL 22 NOVEMBRE AL 22 DICEMBRE

DALL’8 AL 24 DICEMBRE

Bolzano (BZ)

Trento (TN)

Verona (VR)

Udine (UD)

Piazza Walther, nelle vie adiacenti e nel cortile di Palazzo Campofranco

Piazza Fiera

Piazza dei Signori (conosciuta anche come Piazza Dante), Cortile Mercato Vecchio e Cortile Tribunale

Centro storico

Il mercatino di Bolzano è il più antico ed è frequentato ogni anno da oltre un milione di visitatori. Ottanta casette di legno in cui gli espositori offrono prodotti tipici locali: presepi e oggetti intagliati in legno, decorazioni natalizie, vetri, ceramiche e oggetti per la casa, pantofole in feltro e stoffe tradizionali. Tra le specialità da gustare: lo Zelten (il tipico pan di frutta natalizio), le frittelle di mele e ogni sorta di dolciume, il vin brulè e la cioccolata calda, per rilassarsi dopo lo shopping. Annualmente si svolge anche “La lunga notte dei musei”, in cui è possibile entrare gratuitamente in sei musei cittadini. Nei dintorni, suggestivi anche i mercatini di Bressanone, Brunico, Merano e Vipiteno. Info: www.christkindlmarkt.it

Anche Trento ha il suo mercato: un magico appuntamento in cui le aziende artigiane che occupano una sessantina di casette in legno, offrono prodotti tipici dell’antica tradizione alpina, come le decorazioni in ceramica raku e terracotta, le palle di Natale Biedermeier, i portacandele in vetrofusione, gli oggetti d’arredamento, le bambole artigianali in porcellana, i giochi, gli gnomi e i folletti in legno, la cosmesi naturale, i cappelli tirolesi, e molto altro ancora… Tra i prodotti tipici della cucina c’è l’imbarazzo della scelta tra dolci, cioccolato, pralineria artigianale, ma anche il tortel di patate con borlotti, formaggio e speck, zuppe, polenta e formaggio di malga, specialità con le mele trentine, grappe e vini passiti tipici. Nei dintorni, meritano una visita anche i mercatini di Arco sul Garda, Pergine e Levico Terme, Rovereto e Andalo. Info: www.visittrentino.it

Verona si trasforma e si veste di luci, suoni e colori nel periodo dell’Avvento. L’ingresso della città è illuminato da centinaia di luci e per tutte le vie del centro storico, fino alla splendida Piazza Bra, con lo sfondo dell’Arena romana e l’imponente stella di Natale che poggia sulla piazza. Piazza dei Signori ospita le caratteristiche casette di legno dove trovare prodotti tipici tradizionali artigianali, quali addobbi in vetro, legno e ceramica, tante idee regalo, ma anche specialità gastronomiche e deliziosi dolci natalizi. I mercatini poi si estendono anche in Piazza del Tribunale e nel Cortile del Mercato Vecchio dove la Casa di Babbo Natale attende i più piccoli per la consegna della letterina. Info: www.nataleinpiazza.it

Anche a Udine, da qualche anno a questa parte, i mercatini di Natale animano tutto il periodo delle festività natalizie. Tra il folclore locale e momenti di intrattenimento per i bambini, le casette tipiche del mercatino offrono giocattoli, oggetti tipici dell’artigianato e specialità come il vin brulè, le mele caramellate e le castagne. Fra gli acquisti non può mancare la Gubana, il dolce tipico delle Valli del Natisone. La leggenda narra di una povera donna che, non avendo di che addolcire la messa di Natale, confezionò per i suoi figli un dolce con quel che aveva in casa: farina, uova, noci e miele, avvolgendolo su se stesso in una caratteristica forma di chiocciola. Da non perdere anche il mercatino di Palmanova, di Pordenone e il curioso mercato francese di Trieste. Info: www.turismofvg.it

Photo credits: Fototeca Trentino Sviluppo S.p.A. | Foto di Marco Simonini

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B A M B I N I D I V I TA

E V E N T I D I V I TA

La magica Notte di Natale C’è gran fermento nel paese di Babbo Natale… Le fate aprono le ultime letterine, gli gnomi lavorano operosi nella fabbrica dei giocattoli, le renne lucidano la slitta. Ormai manca poco alla magica notte. Babbo è un omone, burbero e dolcissimo insieme. “René!”. È la renna più anziana del gruppo, sta con Babbo da sempre ed è sua fedele amica e consigliera. “Eccomi capo, siamo pronti”. “Quante notti di Natale abbiamo passato insieme, vecchio mio?”.

“Tutte, da che esiste il mondo… E continueremo a farlo per mille e mille volte ancora”. Babbo è pensieroso. “Lo spirito del Natale a me sembra perduto, dimenticato… come una cosa lontana, che non importa più a nessuno”. “Ma è proprio per questo che noi portiamo il Natale in tutte le case, per tenere viva la fiamma del bene e dell’amore”, risponde René. La città è illuminata, vestita a festa. I bambini sono in fremente attesa. Anche Robertino è contentissimo, un tipetto allegro, vivace e gentile. Giocando a calcio si è fatto male e ha un braccio ingessato, ma di certo non ha rinunciato a decorare l’albero e il presepe, è bastato solo un po’ di aiuto di mamma e papà. Fa spazio in giardino per la slitta, prepara acqua e fieno per le renne, tè caldo e tanta frutta secca per ricaricare di energie il Babbone. Lascia anche una foto: sono due cagnolini arruffati dagli occhioni dolci. “Passi anche da loro Babbo Natale? Abitano al canile. È un posto che sta diventando sempre più bello, grazie anche a una monetina al giorno del mio salvadanaio. Così faccio una cosa buona, almeno una, in tutti i momenti dell’anno”, conclude Robertino. Sapevate che le buone azioni diventano un puntino luminoso che vola in alto e raggiunge una stella? Il cielo brilla sereno nella magica notte. René si commuove e una lacrima scende anche sulla guancia rugosa di Babbo Natale, si ferma sulla barba bianca ma arriva dritta al suo cuore: durante il loro lungo viaggio intorno al mondo, Babbo e René hanno scoperto che la magia del Natale non è andata perduta, anzi. Come Robertino, milioni di altri bambini hanno contribuito a riaccenderla attraverso le loro buone azioni. Eccolo, Babbo caro… lo spirito del Natale. Non smettere mai di incantare grandi e piccini, non smettere mai di donarci la magica notte di Natale.

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A SPASSO PER MERCATINI DI NATALE La tradizione dei mercati natalizi affonda le sue radici molto indietro nel tempo, addirittura nel XIV secolo, nel Nord Europa. Non c’è da stupirsi, quindi, che in Italia la tradizione dei mercati natalizi si sia sviluppata prima di tutto nel settentrione, lungo tutto l’arco alpino, in quelle zone che storicamente sono state a lungo legate alle città tedesche e austriache. Vi si trovano piccoli stand in cui acquistare prodotti artigianali e gastronomici, decorazioni natalizie, piccoli oggetti regalo ed è possibile anche gustare prodotti locali. L’ambiente è suggestivo, illuminato e allietato da cori e musiche natalizie. Se ancora non li conoscete, scoprite insieme a noi in quali mercatini d’Italia la magia del Natale si respira più intensa...

DAL 29 NOVEMBRE AL 23 DICEMBRE

DAL 23 NOVEMBRE AL 30 DICEMBRE

DAL 22 NOVEMBRE AL 22 DICEMBRE

DALL’8 AL 24 DICEMBRE

Bolzano (BZ)

Trento (TN)

Verona (VR)

Udine (UD)

Piazza Walther, nelle vie adiacenti e nel cortile di Palazzo Campofranco

Piazza Fiera

Piazza dei Signori (conosciuta anche come Piazza Dante), Cortile Mercato Vecchio e Cortile Tribunale

Centro storico

Il mercatino di Bolzano è il più antico ed è frequentato ogni anno da oltre un milione di visitatori. Ottanta casette di legno in cui gli espositori offrono prodotti tipici locali: presepi e oggetti intagliati in legno, decorazioni natalizie, vetri, ceramiche e oggetti per la casa, pantofole in feltro e stoffe tradizionali. Tra le specialità da gustare: lo Zelten (il tipico pan di frutta natalizio), le frittelle di mele e ogni sorta di dolciume, il vin brulè e la cioccolata calda, per rilassarsi dopo lo shopping. Annualmente si svolge anche “La lunga notte dei musei”, in cui è possibile entrare gratuitamente in sei musei cittadini. Nei dintorni, suggestivi anche i mercatini di Bressanone, Brunico, Merano e Vipiteno. Info: www.christkindlmarkt.it

Anche Trento ha il suo mercato: un magico appuntamento in cui le aziende artigiane che occupano una sessantina di casette in legno, offrono prodotti tipici dell’antica tradizione alpina, come le decorazioni in ceramica raku e terracotta, le palle di Natale Biedermeier, i portacandele in vetrofusione, gli oggetti d’arredamento, le bambole artigianali in porcellana, i giochi, gli gnomi e i folletti in legno, la cosmesi naturale, i cappelli tirolesi, e molto altro ancora… Tra i prodotti tipici della cucina c’è l’imbarazzo della scelta tra dolci, cioccolato, pralineria artigianale, ma anche il tortel di patate con borlotti, formaggio e speck, zuppe, polenta e formaggio di malga, specialità con le mele trentine, grappe e vini passiti tipici. Nei dintorni, meritano una visita anche i mercatini di Arco sul Garda, Pergine e Levico Terme, Rovereto e Andalo. Info: www.visittrentino.it

Verona si trasforma e si veste di luci, suoni e colori nel periodo dell’Avvento. L’ingresso della città è illuminato da centinaia di luci e per tutte le vie del centro storico, fino alla splendida Piazza Bra, con lo sfondo dell’Arena romana e l’imponente stella di Natale che poggia sulla piazza. Piazza dei Signori ospita le caratteristiche casette di legno dove trovare prodotti tipici tradizionali artigianali, quali addobbi in vetro, legno e ceramica, tante idee regalo, ma anche specialità gastronomiche e deliziosi dolci natalizi. I mercatini poi si estendono anche in Piazza del Tribunale e nel Cortile del Mercato Vecchio dove la Casa di Babbo Natale attende i più piccoli per la consegna della letterina. Info: www.nataleinpiazza.it

Anche a Udine, da qualche anno a questa parte, i mercatini di Natale animano tutto il periodo delle festività natalizie. Tra il folclore locale e momenti di intrattenimento per i bambini, le casette tipiche del mercatino offrono giocattoli, oggetti tipici dell’artigianato e specialità come il vin brulè, le mele caramellate e le castagne. Fra gli acquisti non può mancare la Gubana, il dolce tipico delle Valli del Natisone. La leggenda narra di una povera donna che, non avendo di che addolcire la messa di Natale, confezionò per i suoi figli un dolce con quel che aveva in casa: farina, uova, noci e miele, avvolgendolo su se stesso in una caratteristica forma di chiocciola. Da non perdere anche il mercatino di Palmanova, di Pordenone e il curioso mercato francese di Trieste. Info: www.turismofvg.it

Photo credits: Fototeca Trentino Sviluppo S.p.A. | Foto di Marco Simonini

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V E R D E D I V I TA

V E R D E D I V I TA

LA STELLA DI NATALE Che Natale sarebbe senza una Stella? Una pianta che rallegra con i suoi colori le nostre case e che può essere utilizzata per delle originali decorazioni Forse non tutti sanno che arriva da molto lontano e che sulla sua origine esistono alcune leggende, proprio legate al Natale. Si narra infatti che sia nata proprio la notte di Natale, quando le poche erbe che una bambina aveva da offrire a Gesù, furono trasformate in questa meravigliosa pianta dal suo angelo custode. Furono dei missionari spagnoli a battezzarla con questo nome, proprio perché raggiunge il suo massimo splendore intorno al 24 dicembre. Originaria del Messico, si è ormai naturalizzata in molte parti dell’Asia e ne esistono diverse varietà: la più nota è certamente quella dai fiori circondati da brattee (foglie trasformate) grandi e rosse, ma ne esistono anche di rosa e di bianche, di screziate e di colore rosso vivace. Solitamente, dopo Natale, non appena si affloscia o perde le foglie, la lasciamo seccare, ma con alcune accortezze può vivere anche nelle nostre case! Ecco qualche consiglio: va annaffiata con regolarità, circa una volta a settimana o comunque quando la terra del vaso è secca; si può usare del fertilizzante liquido a base di fosforo, ferro e potassio diluito con

l’acqua di irrigazione, e rinvasarla ogni due o tre anni quando le radici escono dai fori del vaso. Inoltre, queste piante fioriscono solo quando le giornate sono molto brevi, perciò è necessario fare in modo che la pianta riceva più di 12 ore di buio ogni giorno, considerando anche la luce artificiale. Consigliamo quindi di coprire le piante in casa, con della carta scura, dalle 16 fino alle 8 del giorno dopo (più o meno). In genere è sufficiente effettuare tale operazione per circa una settimana per favorire lo sviluppo dei fiori. In primavera si consiglia di cimare tutti i rami; in estate la pianta può stare in terrazzo, ma in un luogo semiombreggiato; all’arrivo dell’autunno sarà meglio spostarla in una stanza poco riscaldata o sul pianerottolo delle scale, in luogo luminoso, ma non esposto alla luce solare diretta. Nel rispetto della natura, non rinunciate a prendervi cura della vostra Stella di Natale e il prossimo anno, con un pizzico di orgoglio, potrete sfoggiare la vostra pianta coltivata con tanto amore!

LA CORONA DELLE FESTE Da preparare anche con l’aiuto dei bimbi, può decorare la vostra casa o diventare un gradito pensiero offerto in dono in occasione di inviti per pranzi o cene Corona vegetale, candele e stelle sono gli elementi che compongono il centrotavola delle feste. Il fil di ferro è base portante che unisce con originalità la classica miscellanea, una composizione durevole nel tempo realizzata con semplici foglie secche abbinate a stelline di fil di ferro e carta, che danzano allegre e leggere nella luce calda delle candele. Le foglie utilizzate sono di quercia, ma potete utilizzare anche quelle di agrifoglio, alloro tra i sempreverdi e acero giapponese, faggio, o altri alberi a foglia piccola tra i caducifoglie. Tradizione e simbologia si intrecciano: la corona ha origini remote, utilizzata per antichi riti pagani ha accompagnato in seguito ed è tuttora in uso per il tempo dell’Avvento dei cristiani. La quercia è da sempre considerata albero sacro e simbolo di forza, i rami di bacche di rosa sono invece segno di speranza per una vita migliore e più serena oltre che di pace! Cosa vi serve: • Alzatina in ceramica • Foglie secche (nel nostro caso di quercia) • Fil di ferro in due spessori differenti • Formine di metallo per biscotti a stella • Carta pergamino* o in alternativa carta velina • Colla vinilica • Bacche di rosa canina • Candele e corda Tempo di preparazione: circa 1 ora Come preparare la corona: 1. Con il fil di ferro più spesso formate un cerchio del diametro di un piatto. Terminate con un anello un’estremità ed infilate le foglie nell’altra fino al completamento dello spazio. Chiudete il cerchio unendo le due estremità. 2. Preparate le stelline facendo aderire il fil di ferro più sottile sul perimetro della formina a stella. Chiudete su una punta e lasciate circa dieci cm di filo da arrotolare su una grossa matita formando una molla. Adagiate ed incollate la stella di fil di ferro su un pezzetto di carta pergamino semitrasparente. Attendete l’essicazione della colla e rifilate le parti di carta in eccesso. 3. Fissate le stelline alla struttura portante della corona disponendole armoniosamente. Completano l’insieme alcune candele riunite a mazzo e legate da uno spago in corda naturale sul quale appunterete un piccolo ramo di bacche di rosa canina. * Utilizzata normalmente per l’archiviazione di pellicole, stampe e documenti.

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LA STELLA DI NATALE Che Natale sarebbe senza una Stella? Una pianta che rallegra con i suoi colori le nostre case e che può essere utilizzata per delle originali decorazioni Forse non tutti sanno che arriva da molto lontano e che sulla sua origine esistono alcune leggende, proprio legate al Natale. Si narra infatti che sia nata proprio la notte di Natale, quando le poche erbe che una bambina aveva da offrire a Gesù, furono trasformate in questa meravigliosa pianta dal suo angelo custode. Furono dei missionari spagnoli a battezzarla con questo nome, proprio perché raggiunge il suo massimo splendore intorno al 24 dicembre. Originaria del Messico, si è ormai naturalizzata in molte parti dell’Asia e ne esistono diverse varietà: la più nota è certamente quella dai fiori circondati da brattee (foglie trasformate) grandi e rosse, ma ne esistono anche di rosa e di bianche, di screziate e di colore rosso vivace. Solitamente, dopo Natale, non appena si affloscia o perde le foglie, la lasciamo seccare, ma con alcune accortezze può vivere anche nelle nostre case! Ecco qualche consiglio: va annaffiata con regolarità, circa una volta a settimana o comunque quando la terra del vaso è secca; si può usare del fertilizzante liquido a base di fosforo, ferro e potassio diluito con

l’acqua di irrigazione, e rinvasarla ogni due o tre anni quando le radici escono dai fori del vaso. Inoltre, queste piante fioriscono solo quando le giornate sono molto brevi, perciò è necessario fare in modo che la pianta riceva più di 12 ore di buio ogni giorno, considerando anche la luce artificiale. Consigliamo quindi di coprire le piante in casa, con della carta scura, dalle 16 fino alle 8 del giorno dopo (più o meno). In genere è sufficiente effettuare tale operazione per circa una settimana per favorire lo sviluppo dei fiori. In primavera si consiglia di cimare tutti i rami; in estate la pianta può stare in terrazzo, ma in un luogo semiombreggiato; all’arrivo dell’autunno sarà meglio spostarla in una stanza poco riscaldata o sul pianerottolo delle scale, in luogo luminoso, ma non esposto alla luce solare diretta. Nel rispetto della natura, non rinunciate a prendervi cura della vostra Stella di Natale e il prossimo anno, con un pizzico di orgoglio, potrete sfoggiare la vostra pianta coltivata con tanto amore!

LA CORONA DELLE FESTE Da preparare anche con l’aiuto dei bimbi, può decorare la vostra casa o diventare un gradito pensiero offerto in dono in occasione di inviti per pranzi o cene Corona vegetale, candele e stelle sono gli elementi che compongono il centrotavola delle feste. Il fil di ferro è base portante che unisce con originalità la classica miscellanea, una composizione durevole nel tempo realizzata con semplici foglie secche abbinate a stelline di fil di ferro e carta, che danzano allegre e leggere nella luce calda delle candele. Le foglie utilizzate sono di quercia, ma potete utilizzare anche quelle di agrifoglio, alloro tra i sempreverdi e acero giapponese, faggio, o altri alberi a foglia piccola tra i caducifoglie. Tradizione e simbologia si intrecciano: la corona ha origini remote, utilizzata per antichi riti pagani ha accompagnato in seguito ed è tuttora in uso per il tempo dell’Avvento dei cristiani. La quercia è da sempre considerata albero sacro e simbolo di forza, i rami di bacche di rosa sono invece segno di speranza per una vita migliore e più serena oltre che di pace! Cosa vi serve: • Alzatina in ceramica • Foglie secche (nel nostro caso di quercia) • Fil di ferro in due spessori differenti • Formine di metallo per biscotti a stella • Carta pergamino* o in alternativa carta velina • Colla vinilica • Bacche di rosa canina • Candele e corda Tempo di preparazione: circa 1 ora Come preparare la corona: 1. Con il fil di ferro più spesso formate un cerchio del diametro di un piatto. Terminate con un anello un’estremità ed infilate le foglie nell’altra fino al completamento dello spazio. Chiudete il cerchio unendo le due estremità. 2. Preparate le stelline facendo aderire il fil di ferro più sottile sul perimetro della formina a stella. Chiudete su una punta e lasciate circa dieci cm di filo da arrotolare su una grossa matita formando una molla. Adagiate ed incollate la stella di fil di ferro su un pezzetto di carta pergamino semitrasparente. Attendete l’essicazione della colla e rifilate le parti di carta in eccesso. 3. Fissate le stelline alla struttura portante della corona disponendole armoniosamente. Completano l’insieme alcune candele riunite a mazzo e legate da uno spago in corda naturale sul quale appunterete un piccolo ramo di bacche di rosa canina. * Utilizzata normalmente per l’archiviazione di pellicole, stampe e documenti.

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Un regalo Alessi che fai è un regalo Alessi che hai. ELENCO RIVENDITORI ALESSI TRENTINO - ALTO ADIGE

Chiudipacco Casa di vita, il blog delle buone abitudini alimentari, ha creato per te degli originali biglietti chiudipacco per i regali di Natale.

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