Casabenessere 23

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everde.it www.valor Aprile 2012, N째23

COSTRUIRE PER CONDIVIDERE IL CONDOMINIO SOSTENIBILE


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Regione Toscana

mostra-convegno internazionale

terrafutura buone pratiche di vita, di governo e d’impresa

Firenze - Fortezza da Basso 25/27 maggio 2012 IX edizione | ingresso libero

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Lavoriamo per il futuro. Lavoro, sostenibilità ed equità

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Organizzazione evento Adescoop-Agenzia dell’Economia Sociale tel. 049 8726599 email info@terrafutura.it


Cari lettori Quest’anno il Salone e i FuoriSaloni non devono essere intesi solo come il solito appuntamento annuale per proporre novità e tendenze del settore arredo, ma risultano essere un banco di prova molto importante per le aziende che vogliono interpretare il mercato in modo nuovo e da una diversa prospettiva. Infatti nonostante il periodo di crisi, sarà necessario affrontare il Salone non solo come una bellissima vetrina, ma con la volontà di renderlo una vera opportunità di connessione su uno scenario internazionale. L’obiettivo sarà cogliere l’attimo avendo la forza di proporre collezioni esclusivamente Made In Italy, migliorare la capacità di dialogo internazionale e sviluppare rapporti molto più mirati con paesi che possono essere recettivi per il nostro mercato. Buon Salone e FuoriSaloni 2012 ... all’insegna del Made In Italy.

editoriale

Casabenessere n.23 Aprile 2012 Iscrizione al Tribunale n.1809 del 10.06.2005

Arch. Marco Poletti - Direttore Responsabile

Direttore Editoriale: Giulia Berruti Direttore Responsabile: Marco Poletti Coordinamento editoriale: Marco Poletti Redazione: Elisabetta Lombardi

Casa Editrice e Concessionaria Pubblicità: Studio Berruti Viale Repubblica, 69 - 20851 Lissone (MB) Tel. 039 2458413 - Fax 039 483540 Stampa:

Hanno collaborato a questo numero: Cristina Pippa, Chiara Belloni, Francesca Grana,Sara Ballarini, Isa Maggi, Simona Fontana, Gabriele Colombo, Gianni Cecchinato, Giovanni Sallemi

Contatti: info@casabenessere.it www.eco-network.it

Pubblicità inferiore al 45% Art.2 comma 20/B Legge 662/96. Il materiale redazionale pervenuto alla redazione, in mancanza di sottoscritti accordi, è da intendere gratuito anche se pubblicato e non viene restituito.



cAsabenessere sommario

Pag. 6 Parte dalla Brianza un progetto innovativo: costruire per condividere il condominio sostenibile Pag. 14 Suite N.8 for luxury life Pag. 38 Italia: economia in crisi. E le soluzioni mancano.

Pag. 16 Relax in Oltrepo Pag. 20 La carta: il futuro degli imballaggi Pag. 36 Apre a Milano un centro di sperimentazione green: architects Pag. 42 L’ecosostenibilità fa tappa a Made Expo

Pag. 17 Architects: la collaborazione Green Comm Racing e Màlama composites

Pag. 18 San Pellegrino tra sapori e benessere Pag. 34 A Monza è di scena il colore

Pag. 21 Speciale EDILIZIA SOSTENIBILE

Per ricevere ulteriori informazioni riguardo gli articoli e per richiedere i nominativi di enti, aziende e persone citate potete contattarci al numero 039-2458413 o inviare una e-mail a info@ecodialogando.com

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Parte dalla Brianza un progetto innovativo: COSTRUIRE PER CONDIVIDERE IL CONDOMINIO SOSTENIBILE Costruire per condividere il condominio sostenibile è un progetto ideato da Eco-network e patrocinato dall’Anaci di Monza e Brianza con le seguenti caratteristiche: TEMATICHE E OBIETTIVI Un nuovo modo di costruire attraverso sistemi innovativi sia per quanto riguarda gli aspetti concettuali del progetto, sia per le nuove tecnologie e materiali utilizzabili. • ecosostenibilità del condominio - risparmi e vantaggi energetici che ne derivano - applicazioni di tecnologie e materiali ecocompatibili • condivisione degli spazi comuni • n uovi servizi • d esign sostenibile IDENTITA’ • luogo per riscoprire la socialità • luogo per condividere nuove attività e nuove relazioni • luogo per riqualificare gli spazi comuni RUOLO • socializzazione e condivisione di esperienze - permettono il nascere di attività di scambio: culturali, di relax e di aggregazione TIPOLOGIA DI UTENZA • panorama sempre più ampio di entità familiari e identità etniche - coppie, famiglie tradizionali e allargate, bambini, studenti, anziani, single, etc. Tema centrale del progetto è quindi la condivisione di spazi e momenti all’interno del condominio come luogo e opportunità d’incontro per le persone che vi abitano. La prima edizione viene presentata in occasione del Fuorisalone del mobile presso lo spazio Anniluce ed è curata dallo Studio di architettura Agostoni-Sallemi in collaborazione con lo Studio Adi Design. Il progetto è già stato presentato dall’architetto Sallemi in occasione del ciclo di incontri “LA RIQUALIFICAZIONE SOSTENIBILE DEL CONDOMINIO” presso Costruire Edil Levante di Bari il 3 marzo, Sporting Club di Monza il 14 marzo e Hotel Melas di Merate il 16 marzo.


IL PROGRAMMA Venerdì 20 Aprile ore 15.00: Apertura spazio ore 17.00: Registrazione partecipanti ore 17.15: Talk-show sulla tematica del condominio sostenibile, dove amministratori innovativi al passo con i tempi, si confronteranno con le soluzioni e i servizi per garantire il benessere di chi vive il condominio.

Sabato 21 Aprile ore 10.00: Apertura ore 10.30 - 11.30: Presentazione del progetto ”COSTRUIRE PER CONDIVIDERE IL CONDOMINIO SOSTENIBILE” e presentazione del con corso ”COSTRUIRE PER CONDIVIDERE IL CONDOMINIO SOSTENIBILE”. Riservato a giovani architetti, giovani ingegneri e interiors. A cura dell’arch. Giovanni Sallemi

Interverranno: Claudio Bianchini, Responsabile Regionale Anaci Lombardia Renato Greca Presidente Anaci Monza e Brianza Cristian Acquistapace - E.ON Enzo Treviglio, Light Designer - Piquadro Luce Andrea Gasparini, Responsabile comunicazione Grimm Service Linee Gabriele Brioschi, Responsabile tecnico - Ariambiente Arosio Michela, Centro Studi Anaci MB Carlo Zanella, Centro Studi Anaci MB

ore 18.00: L’amministratore del condominio verso le nuove op portunità: Verde condominiale (Ester Bisotti, architet to di giardini), Riqualificazione energetica per il risparmio energetico e benessere dei condomini (Carlo Zanella, Centro Studi Anaci MB), La mediazi one nel condominio (Avv. Giorgio Galetto - Centro Studi Anaci MB) Coordinatore Renato Greca Presidente Anaci Monza e Brianza

ore 19.00: Buffet ore 19.00: Buffet, accompagnato da musica dal vivo a cura di Gigi Cifarelli ore 22.00: Chiusura Spazio La partecipazione al convegno da diritto all’acquisizione dei crediti formativi previsti per gli associati ANACI.

Domenica 22 Aprile Apertura 10.00/20.00. Per ulteriori informazioni: ECO-NETWORK - telefono 039/2458413

MILANO

2012

FUORISALONE

20-21-22

APRILE

INGRESSO LIBERO - OPEN: VENERDI’ 3 PM/10 PM SABATO E DOMENICA 10 PM/10 PM

SPAZIO ANNI LUCE - Via Sirtori n. 32 MILANO

music Live by Gigi Cifarelli

UNICO PERIODICO NAZIONALE CHE DAL 1981 SI OCCUPA DI CONDOMINIO

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Bando di concorso COSTRUIRE PER CONDIVIDERE

Grazie all’ ultima e costante collaborazione con l’ANACI (Associazione Nazionale Amministratori Condominiali ed Immobiliari), Econetwork è impegnata in un percorso di sviluppo e di approfondimento sulla tematica del condominio sostenibile. Rappresentativo di tale impegno è il concorso “Costruire per condividere” incentrato sulla condivisione degli spazi condominiali , visto come luogo/opportunità di incontro per le persone che vi abitano. Partendo da un nuovo concetto di condominio, già presente in molte realtà fuori dall’Italia, in cui gli spazi comuni sono pensati in modo da rappresentare non solo luoghi per momenti d’incontro e ricreativi, ma veri e propri spazi di solidarità tra i condomini, in cui far nascere e poter far vivere attività di scambio, culturali, oltre che di relax e di aggregazione.

di, luoghi interni o esterni destinati alla condivisione di momenti ricreativi o destinati a specifici servizi collettivi. Il progetto sarà valutato per quanto renderà concreta la possibilità di luoghi/momenti/funzioni in cui la condivisione e la partecipazione collettiva sarà possibile e, lungo i diversi momenti del vivere quotidiano, sia diurno sia notturno. Il progetto dovrà prestare attenzione anche alle implicazioni di ordine energetico, ecologico ed economico che i servizi e gli spazi previsti possano comportare per il condominio e dunque per i condomini.

Il fine del concorso è dunque quello di ripensare i processi di progettazione, ristrutturazione e gestione del condominio dotandolo di spazi per la condivisione. Il concorso Costruire per condividere vuole aprire lo spazio condominiale a questo suo nuovo presente. Tale iniziativa assume significato analizzando l’attuale contesto sociale, oggi più che mai caratterizzato da una maggiore flessibilità nelle relazioni personali e soprattutto familiari, con la perdita dell’autonomia e indipendenza del singolo spazio familiare legato alla singola unità abitativa. Visto l’aumento delle famiglie monoindividuali e l’amplificazione dei processi di differenziazione descritti dal termine ‘società liquida’, molti servizi escono dal contesto della singola abitazione, andando ad assumere nuovi aspetti più sociali e collettivi. L’obiettivo è quindi quello di diffondere una nuova concezione dello spazio condominiale, che rispecchi le dinamiche sociali odierne contemporanee: uno spazio pensato per la condivisione di servizi quali ad esempio lavanderia, cucina, spazio ludico e ricreativo per bambini e/o anziani; momenti e luoghi che rendono il condominio una soluzione delle necessità sia individuali, sia familiari, nei diversi momenti della quotidianità. Riprogettare il condominio basandosi sull’idea di condivisione, permette dunque di offrire nuove possibilità e servizi innovativi cercando di unire il tema della sostenibilità a quello della condivisione. Il partecipante al concorso Costruire per condividere dovrà presentare un progetto (realizzato o solo progettato) di uno spazio condominiale o di un intero condominio caratterizzato dalla presenza

Per conoscere i termini di partecipazione al concorso, contattare: ECO-NETWORK al numero 039/2458413 oppure inviando una e-mail a info@ecodialogando.com.


Le iniziative autunnali in Brianza: HABITAT CLIMA IN TOUR

Programma design 20-21-22-23 settembre - Lissone LA LUCE HISTORICAL LIGHT 7° edizione Relatore Giovanni Sallemi, architetto Ingresso gratuito Temi: historical light, quiet light, dinamic light

PROGRAMMA IN PROGRESS Programma sostenibilità 13 settembre - c/o Sporting Club – Monza EDIFICI PREFABBRICATI IN LEGNO: TECNOLOGIA, PROGETTAZIONE E COSTRUZIONE Ingresso gratuito settembre - c/o Cim, Centro Ippico Monzese-Villasanta BRIANZA ZERO EMISSIONI “Costruire e ristrutturare secondo lo standard italiano di Leed for homes” settembre TORNEO DI CALCETTO TRA INSTALLATORI E AMMINISTRATORI DI CONDOMINIO ottobre - c/o Arcore LE NUOVE OPPORTUNITA’ IN BRIANZA PER I GIOVANI CON LA GREEN ECONOMY In collaborazione con 4U2 EVENTI

Programma condominio 21 settembre - c/o La Taste – Seregno COSTRUIRE PER CONDIVIDERE IL CONDOMINIO SOSTENIBILE Incontro con gli amministratori di condominio sulle tematiche relative alla riqualificazione sostenibile del condominio Ingresso gratuito Temi: premiazione del concorso “Costruire per condividere” e del 3° PREMIO per la sostenibilità ambientale di Monza & Brianza

settembre NEGOZIO VERDE – VALORE VERDE Workshop nel Negozio Sostenibile: “Come realizzare oggetti di design col riciclo”

Programma turismo 14 Settembre SEMINARIO “HOTEL E WELLNESS” Ingresso gratuito 16 settembre ALLA SCOPERTA DELLA BRIANZA SOSTENIBILE Settembre – c/o Cantù CONVEGNO “TURISMO SOCIO SOSTENIBILE” Settembre VISITE GUIDATE “TURISMO E DESIGN” Le visite, saranno accompagnate dall’architetto Massimo Duroni

Programma eco-sposi 29-30 Settembre – c/o Sporting Club - Monza MOSTRA “UN GIORNO PERFETTO. PRODOTTI E SERVIZI PER UN MATRIMONIO AL PASSO COI TEMPI” nella splendida cornice dello Sporting Club di Monza tra ELEGANZA, SOSTENIBILITA’ ED ESCLUSIVITA’. In collaborazione con 4U2 EVENTI e Sporting Club di Monza Coordinamento Luciana. Programma in progress Per maggiori informazioni: www.eco-network.it


Castello Bolognini, Sant’Angelo Lodigiano (MI) – foto: Archivio PiQuadro Luce srl

PIQUADRO LUCE

pura passione per la luce

Luce come contenuto di emozioni. E’ questo il leitmotiv di PiQuadro Luce, azienda specializzata nel campo della progettazione illuminotecnica. PiQuadro Luce è una realtà giovane e dinamica, da sempre attenta alla ricerca del dettaglio e alla valorizzazione degli ambienti.

cato dell’illuminotecnica con un’approccio innovativo: supera il confine di esclusivo fornitore di prodotti per l’illuminazione attraverso l’introduzione del servizio di consulenza tecnica specializzata, dall’assistenza in fase creativa alla realizzazione in cantiere.

Luce che arreda. L’attenzione ai temi ambientali e al risparmio energetico, sono da sempre il punto di forza dei progetti di PiQuadro Luce, sia attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie che tramite una attenta cura verso la progettazione e la programmazione degli impianti . PiQuadro Luce si rivolge al mer-

In questo modo PiQuadro Luce diventa parte attiva del progetto ed attraverso un percorso più articolato della sua offerta, ben oltre il solo oggetto d’illuminazione, innesta il “linguaggio” della luce, nella sua complessità, all’inizio dei processi invece che ad opera finita. Il gruppo di lavoro si avvale di progettisti, architetti e light

Abitazione Privata, Milano - Foto: Archivio PiQuadro Luce srl

designer, capaci di suggerire soluzioni alternative a seconda delle diverse esigenze che di volta in volta emergono. Ogni singolo progetto viene concepito in maniera “sartoriale”, poiché in esso si uniscono le singole competenze degli addetti ai lavori. Un connubio di tecnica e creatività. PiQuadro Luce punta a valorizzare l’estetica e la funzionalità di ogni progetto, attraverso realizzazioni di grande impatto scenico e un’accurata selezione delle proposte. I principali settori di intervento sono l’illuminazione residenziale, l’illuminazione pubblica, l’illuminazione degli spazi di lavoro ed aree commerciali.

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Eleganza senza tempo, qualità ed originalità: ecco i punti di forza che da sempre caratterizzano una cucina Novalinea e che hanno permesso all’azienda di raggiungere le vette più alte del mercato sia in Italia che all’estero. Oggi, forte della sua decennale esperienza, Novalinea si fa interprete di un mercato giovane, dinamico, in continua evoluzione proponendo, accanto ai modelli di maggior successo del passato, nuove composizioni che con piglio energico e vigoroso guardano al futuro. Forza, rigore, sobrietà; una bellezza pura, senza pesanti ridondanze: sono questi i valori che rendono uniche ed inimitabili le cucine Novalinea e che il nuovo marchio intende sintetizzare con le sue linee essenziali e con colori dal forte impatto visivo. Le soluzioni estetiche sono supportate da una continua ricerca tecnologica atta a garantire caratteristiche formali e commerciali sempre competitive e all’avanguardia. La grande professionalità delle maestranze e la collaborazione con studi di design giovani ed innovativi consentono di realizzare soluzioni funzionali e di pregevole qualità che si prestano ad infinite composizioni altamente personalizzabili nella scelta delle misure, delle finiture e dei colori. Novalinea si propone di ascoltare e di soddisfare tutte le esigenze di chi interpreta con libertà e versatilità lo spazio che da sempre rappresenta il cuore pulsante di ogni casa. La semplicità dei gesti quotidiani, l’allegria dei giorni di festa, l’emozione di un momento speciale: la cucina racconta tutto questo e molto di più. NOVALINEA DUE S.r.l. Via Pietro Latti 15 61122 Borgo S. Maria (PU) Italy T +39 0721 482466 - F +39 0721 481003


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Grimm Service Linee S.r.L. è specializzata nella progettazione, produzione, commercializzazione, installazione ed assistenza di “Linee Vita” ovvero quei sistemi anticaduta fissi da installare sulla copertura dell’edificio, attualmente indispensabili per poter effettuare in sicurezza le manutenzioni ordinarie di antenne, tegole, grondaie, camini, condizionatori, pannelli fotovoltaici. La società è qualificata nell’esecuzione di lavori “temporanei in quota” con l’ausilio di maestranze abilitate alle attività che prevedono l’impiego di sistemi di accesso e posizionamento mediante funi. Il testo unico sulla sicurezza D.lgs. 09 aprile 2008 n. 81 al titolo IV dedicato alle attività nei cantieri temporanei o mobili (ad esempio gli interventi di manutenzione ordinarie sulle coperture condominiali) prescrive l’adozione di mezzi e misure specifiche atte a garantire la sicurezza degli operatori addetti al lavoro in quota definendo il medesimo quale “attività lavorativa che espone il lavoratore al rischio di caduta da una quota posta ad altezza superiore a 2m rispetto ad un piano stabile”. Considerando la gravità della magnitudo del danno in caso di caduta non controllata di un lavoratore da un edificio e le drammatiche conseguenze derivanti che coinvolgono penalmente l’Amministratore e civilmente il condominio, diviene indispensabile diffondere diffusamente sul territorio la conoscenza della delicata tematica, sensibilizzando tutti i soggetti coinvolti. Grimm Service Linee S.r.L. impegnata da anni in questa missione, offre l’opportunità di agire consapevolmente, rammentando che l’informazione, la formazione, l’addestramento e la prevenzione sono strumenti vincenti contro gl’infortuni sul lavoro, ad oggi un numero vergognosamente inaccettabile nel nostro Paese. Andrea Gasparini (resp.le customer service)


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RELAX IN OLTREPO La vetrina dei sapori Nella corte, un vecchio forno, preziosa vetrina della tradizione, propone formaggi, salumi, salse e confetture, prodotti tipici del territorio. Un piccolo chiosco dove acquistare il meglio della tradizione gastronomica della provincia di Pavia, scegliendo tra le diverse proposte gourmand e di stagione. Gustose, genuine, invitanti: aggiungono al piacere della buona cucina, la cultura dei sapori del territorio. Il Relax Cafè Il caffè è una pausa ed è un piacere: un intervallo che ci permettiamo durante la giornata. Ed è per questa ragione che abbiamo associato, nella scelta del nome, il concetto di relax: il Relax Cafè lega la tradizionale attività del bar alla filosofia di uno spazio lounge, distensivo e piacevole, dove degustare la fragranza di una tisana o gli inebrianti profumi di un calice di vino. Lounge bar, quindi, e futuro ingresso al Centro di Benessere, di prossima apertura, all’interno del quale ci si dedicherà alla cura e alla cultura del proprio corpo in piena continuità con la nostra personale idea di “Armonia”. La tisaneria La tisaneria è il luogo dove si compie il rito del benessere più antico: dalle originali proprietà terapeutiche delle erbe, gli infusi e i decotti depurativi, rilassanti, digestivi e dissetanti. Le tisane sono un bere sano e delizioso che suggerisce e recupera i ritmi calmi della degustazione. Calde o fredde, a fine pasto o più semplicemente ogni volta che si senta la necessità di una pausa di gusto, le tisane soddisfano il desiderio di equilibrio, mantenendoci sempre in forma. L’enoteca Un sofisticato angolo per degustare un’interessante selezione di etichette locali e nazionali: i vini dell’Oltrepò Pavese, terra di vigne e vigneti, offrono un’inaspettata possibilità di scelta tra bianchi fragranti, rossi d’annata e spumanti da abbinare ai sapori tipici del territorio, in un sodalizio di gusto tutto da scoprire. Oppure etichette più classiche e conosciute dalle zone di interesse vitivinicolo di tutta Italia: l’enoteca di Raggi di Sole vi propone un tour enogastronomico che percorre tutta la penisola. La piccola cucina A pranzo e a cena, Raggi di Sole vi conferma la qualità del piccolo bistrot e l’amichevole atmosfera di una locanda… Menù originali e proposte che cambiano di stagione in stagione. L’opportunità di assaporare accostamenti insoliti o piatti particolari attingendo dall’arte culinaria locale o dalle culture gastronomiche internazionali. E perché no? Provare la cucina macrobiotica o la novità di un menù vegetariano, per saggiare le diverse alternative per stare bene a tavola. I bimbi a tavola Portare i più piccoli a pranzo fuori non è sempre facile per la poca dimestichezza a stare seduti, e la tendenza generale a non condividere con altri, al di fuori della famiglia, il momento del pasto: Raggi di Sole dispone di uno spazio dedicato ai bambini che unisce il gioco ricreativo alla tavola e dove una dieta sana, gustosa ed equilibrata si combina ad una particolare attenzione alla preparazione di tutte le ricette. Un eccellente modo per coinvolgere i bambini, intrattenendoli e divertendoli, insegnando loro ad apprezzare fin da piccoli i cibi sani e l’allegria dello stare a tavola. Le cene a tema In collaborazione con Slow Food, e seguendone la filosofia, Raggi di Sole ha programmato tra i suoi appuntamenti una serie di cene a tema dedicate alla cultura gastronomica di tutto il mondo: approfondimenti

che riguardano l’arte culinaria, i prodotti tipici e autoctoni, i Presidi e la loro salvaguardia, oltre che - naturalmente - le tecniche di degustazione e riconoscimento. Eventi che legano al piacere del gusto a tematiche attuali di sociologia, economia, antropologia e che ci insegnano il valore delle tradizioni e delle biodiversità, ma soprattutto l’importanza della loro conoscenza e diffusione. I sapori tipici Scegliamo attentamente gli ingredienti per le nostre ricette prediligendo i prodotti tipici del territorio, le produzioni artigianali, le denominazioni di origine protette e controllate in modo da servirvi, in un piatto, tutta la migliore tradizione della provincia di Pavia e della cucina italiana. Una scelta che ci impone la nostra filosofia di una dieta sana, genuina equilibrata, che celebra l’incontro con il gusto e il sapore, in grado di appagare, in modo soddisfacente, tutti i cinque sensi. La sala musica Un concerto al pianoforte, una performance live, un originale unplugged, ma anche reading e incontri culturali: la “Sala Musica” di Raggi di Sole è a disposizione degli ospiti che vorranno ascoltare musica live, assistere alla presentazione di libri e a letture di poesie o testi teatrali. Uno spazio che diventa un centro di vivace scambio culturale e che dà la possibilità di trascorrere in un’atmosfera conviviale semplici serate in compagnia. La biblioteca di Gaia A disposizione dei clienti una biblioteca con 2000 volumi e una libreria dedicata ai più piccoli. Gli eventi Ecco l’agenda di Raggi di Sole: scopri gli appuntamenti in calendario e gli eventi che abbiamo pensato per voi e che non potete perdere… Prossimo evento: 20 maggio 2012 ,ore 11 - Andar per erbe. Alla ricerca delle erbe da mangiare e quelle con proprietà magiche. Pranzo con cucina vegetale euro 15,vini esclusi. Le serate tra amici Raggi di Sole: il Relax Cafè, la tisaneria, l’enoteca, la sala musica. Tante occasioni per il tuo tempo libero e per il tuo benessere, dalla pausa caffè alla cena particolare, da un pomeriggio di relax all’appuntamento enogastronomico. Ma Raggi di Sole è anche un luogo di ritrovo, ospitale e amichevole, dove trascorre una semplice serata tra amici, sorseggiando un cocktail o una birra, magari davanti alla partita o guardando un film. Dove siamo Il paesaggio del Po appena superato il Ponte della Becca è una continua scoperta di grandi scenari naturali insospettabili. Un’infinita varietà di paesaggi, argini e spiagge, boschi di pioppi e garzaie che movimentano la linearità della pianura anticipando le vicine colline. Rea, situata oltre il corso del fiume Po, confine naturale del Pavese, è uno dei comuni adiacenti alle sue rive. Facilmente raggiungibile da Pavia e dall’autostrada Torino –Brescia (A21) , la cittadina immersa in una natura dolce e accogliente invita a passeggiare a piedi, a cavallo o in bicicletta. Una sosta al Caferelax Raggi di Sole diventa occasione per godere del piacere di queste zone, poco conosciute, ma non per questo meno affascinanti.


arcHITects: la collaborazione con GreenComm Racing e Málama Composites a cura di Cristina Pippa Tomaso Piantini, fondatore di arcHITects, collabora come progettista architettonico e consulente green con il Team GreenComm Racing durante la 34° Coppa America 2011-2013. Oltre alla consulenza per la realizzazione degli uffici e degli spazi del team GreenComm Racing l’arch. Piantini ha partecipato alla costruzione di uno stand completamente “KM zero” e con 100% di materiali eco-compatibili, risultato della collaborazione di team GreenComm Racing con Málama Composite Inc. (San Diego), una giovane azienda di schiume ottenute da risorse rinnovabili biobased con il chiaro motto “green to the core” L’architetto Piantini si è detto molto soddisfatto dei risultati ottenuti e che ha portato il team europeo GreenComm Racing ad essere presente negli Stati Uniti con una compagnia locale seriamente coinvolta nel tema della sostenibilità e della causa ambientale. La collaborazione dell’arch. Piantini con Málama Composite Inc. si è successivamente concretizzata nella realizzazione della “Parete Verde”, ottenuta reinterpretando la schiuma AinaCore® (di Málama Composites).

I prodotti Málama sono realizzati utilizzando polioli derivati della soia, del ricino ed altre piante coltivate a livello nazionale. Il processo di produzione non genera inquinamento delle acque e delle emissioni atmosferiche tossiche ed il risultato è un prodotto facilmente riciclabile, ad alta resistenza ed utilizzabili per diverse applicazioni: pannelli isolanti, pale di turbine eoliche, core di scafi di imbarcazioni e tavole da surf, mobili di cui hanno creato un intero brand Nomad Mobili (http://www.nomadmobili.com), infissi e molto altro. La parete è il risultato della randomizzazione dei primi 7 numeri della sequenza di Fibonacci in modo da ottenere la non contiguità di due elementi uguali. Il risultato di questa applicazione è una superficie omogeneamente spezzata che offre una discreta diffrazione dell’onda sonora, un assorbimento acustico dalla stessa riducendo tempo di riverberazione ed una valida proposta esteticoformale. “Parete Verde” sarà esposta in esclusiva durante il FuoriSalone 2012 a Milano.

Nella foto a destra: Málama Composite Inc. San Diego - US - Nomad Mobili - Applicazione di AinaCore®

arcHITects - Tomaso Piantini - “Parete Verde” – Applicazione di AinaCore®

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SAN PELLEGRINO TRA SAPORI E BENESSERE a cura di Simona Fontana

Location prestigiose in cui il benessere dello spirito si allinea con il benessere della materia: lasciatevi sedurre da luoghi in cui la remise en forme si coniuga con la buona cucina. ”Vi faremo innamorare del buongusto e della vita” così Daniel Stauffacher presenta la rassegna 2012 di San Pellegrino Sapori Ticino. «Anche quest’anno il gusto incontra la passione per il Canton Ticino. Cultura, arte e laghi rappresentano il contesto ideale per questa collaudata manifestazione gastronomica ricca di prodotti tipici garantiti e con una cucina di alto livello. Il fil rouge di questa edizione – prosegue Stauffacher – è dedicato ai giovani talenti d’Europa che si distinguono come chef già affermati rappresentando il futuro dell’alta cucina, vantando passione e riconoscimenti eccellenti. Punteremo molto sull’aspetto internazionale e su una gastronomia variegata accompagnata anche da vini di grandissima qualità. Venite a visitarci, troverete un Cantone capace di farvi innamorare del buon gusto e della vita”.

Il Canton Ticino è al confine con alcune perle incastonate nel Lago Maggiore: cittadine come Luino (www.comune.luino.va.it) ad esempio, che ha ospitato il Premio Chiara alla Carriera, si possono scoprire per la bellezza incontaminata del paesaggio naturale e per la loro tranquilla pace lacustre. La VI edizione di San Pellegrino Sapori Ticino - “I Giovani Talenti d’Europa”, avrà luogo dal 15 Aprile al 20 Maggio 2012, ed alcuni tra i più noti ristoranti e lounge del Ticino saranno teatro di eccezionali esperienze sensoriali: gli chef ticinesi “padroni di casa” ospiteranno una selezione di giovani chef europei di grande successo, i veri protagonisti di questa edizione 2012. L’evento, nato nel 2007, si confronta ogni anno con le diverse realtà internazionali lanciando un tema differente. Per l’edizione 2012 punta i riflettori su “I Giovani Talenti d’Europa”: i grandi chef della Svizzera italiana aprono le porte dei loro locali ai giovani chef europei che proporranno le proprie creazioni gourmet nella splendida cornice del Ticino, dandosi appuntamento in diversi prestigiosi ristoranti di Lugano, Ascona e Vacallo.


Eccezionali esperienze sensoriali, dal 15 Aprile al 20 Maggio 2012. Alcuni tra i più noti ristoranti e lounge del Ticino saranno teatro di eccezionali esperienze sensoriali: gli chef ticinesi “padroni di casa”, tra cui Dario Ranza, Ivo Adam, Luigi Lafranco, Marco Ghioldi, Andrea Bertarini e René Nagy, ospiteranno una selezione di giovani chef europei di grande successo capaci di convincere i gourmet

più esigenti con sapienti mix della cucina europea, che elaboreranno le loro specialità, mettendo in risalto il loro territorio attraverso le loro creazioni: Gli chef ticinesi e i giovani talenti: appuntamenti imperdibili. L’apertura e la chiusura della kermesse saranno affidate agli chef ticinesi che in due serate conviviali (il 15 aprile per inaugurare l’edizione al Ristorante La Perla di Lugano e il 20 maggio per chiuderla presso il Grand Hotel Eden di Lugano) proporranno le loro specialità valorizzando al massimo il messaggio della manifestazione dedicata al territorio, all’accoglienza e all’enogastronomia locale e svizzera che, in continua evoluzione, viene più che volentieri reinterpretata ad arte da noti chef; non a caso questo Paese vanta il più alto numero di stelle Michelin per abitante.

A partire dal 22 aprile i giovani talenti prepareranno le loro specialità. Le prime date: il 22 aprile il Parkhotel Delta di Ascona ospiterà Markus Arnold; il 23 aprile presso l’Hotel Splendide Royal di Lugano cucinerà Aurora Mazzucchelli; il 29 aprile al Conca Bella di Vacallo toccherà a Maryline Nozahic; il 30 aprile Anton Schmaus sarà al Seven di Ascona; il 6 maggio Edouard Loubet al Ristorante La Perla di Lugano; il 7 maggio il danese Ronny Emborg sarà ospite di Villa Principe Leopoldo Hotel & SPA di Lugano che il 14 maggio accoglierà anche Pier Giorgio Parini. Nove cene al “Top” della cucina europea e cinque pranzi per veri gourmet: tre in compagnia del talento di Matteo Pellini il 21 aprile, di Hagen Riedelil 5 maggio e dello stellato Lorenzo Albrici il 12 maggio; e ancora, due straordinari appuntamenti alla Locanda Boschetto di Lugano il 28 aprile e al Ristorante Balena di Locarno il 19 maggio con spettacolari portate dedicate esclusivamente al pesce. S.Pellegrino Sapori Ticino: le novità del 2012 Grandi novità per questa edizione: al Casinò di Lugano, struttura unica nel suo genere che – comprendendo il Casinò, una Lounge, una discoteca e il ristorante dello chef Nagy – condensa 4 realtà dedicate a gusto e divertimento, ospiterà tre serate diverse tra degustazione e stile: La Perla, il ristorante del Casinò dalla spettacolare vista del bellissimo golfo di Lugano, sarà cornice di due cene firmate S.Pellegrino Sapori Ticino, mentre il NYX Lounge, uno dei più esclusivi locali svizzeri, ospiterà una serata gastronomica dal gusto decisamente trendy il 2 maggio. E questa è la seconda importante novità: S.Pellegrino Sapori Ticino apre il sipario al pubblico più giovane. Il programma prevede infatti alcune serate lounge dal forte appeal a base di atmosfera, musica e location cool ideate per coinvolgere un target giovanile. Oltre all’appena citato NYX Lounge, fiore all’occhiello di Lugano, nuove esperienze gourmand saranno in scena al Delta Beach Lounge di Ascona il 10 maggio, un magnifico locale con vista sul Lago Maggiore e al Lido di Lugano, il 26 aprile, con la sua famosa terrazza.

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LA CARTA: Il futuro degli imballaggi a cura di Massimo Duroni

Gli imballaggi in carta e cartone sono sempre più frequentemente utilizzati per garantire la protezione di una fetta sempre più ampia di prodotti. La tecnologia e la continua ricerca hanno infatti consentito un enorme sviluppo dei packaging in materiale cellulosico, soprattutto per quanto riguarda i campi d’impiego, consentendoci di passare dal tradizionale sacchetto di carta del panettiere al moderno bicchiere di carta per bevande calde coibente e resistente alle alte temperature. Non è stata solo la quantità degli imballaggi a crescere e migliorare, ma anche la loro qualità; nei settori in cui vengono impiegate, le confezioni in carta e cartone hanno delle prestazioni molto elevate, con risultati inconcepibili fino a pochi anni fa, sia per quanto riguarda la resistenza sia per l’affidabilità igienica. Inoltre, come dimostra un’indagine statistica condotta da AstraRicerche per Comieco, gli italiani attribuiscono agli imballaggi in carta e cartone numerosi pregi, con un indice di gradimento che va addirittura oltre le previsioni delle stesse aziende produttrici. Secondo il popolo italiano infatti i packaging cellulosici sono leggeri, flessibili, pratici e convenienti, hanno una piacevolezza estetica e tattile che manca alle confezioni di altri materiali, sono robusti e sicuri per il consumatore, grazie alle continue ricerche e sperimentazioni effettuate soprattutto nel settore degli imballaggi alimentari. La vera forza degli imballaggi in carta e cartone sta nell’essere sos-

tenibili, riciclabili e nell’avere un ridotto impatto ambientale. A questo proposito, Carlo Montalberti direttore generale di Comieco, riporta che delle 4.300 tonnellate di packaging cellulosico immesse, ben 3.800 vengono recuperate e avviate al riciclo, commentando molto positivamente i risultati ottenuti e prevedendo per il prossimo futuro un incremento del recupero di questi materiali. Un altro dato importante è che la materia prima impiegata non viene ricavata tramite azioni di deforestazione selvaggia e incontrollata, ma sempre più aziende hanno adottato delle politiche ambientali molto attente e responsabili, sia per quanto riguarda la provenienza dei materiali che per la riforestazione delle aree disboscate. Gli imballaggi in carta e cartone rappresentano una risorsa sicuramente importante e apprezzata, una valida alternativa a packaging prodotti con risorse non rinnovabili, come il petrolio, con i quali non vanno in concorrenza ma semplicemente permettono l’apertura di nuove possibilità espressive. Grazie alla flessibilità del materiale alle caratteristiche di basso impatto ambientale alle ottime qualità tecnologiche, igieniche e soprattutto iconografiche dei materiali cellulosici, gli imballaggi di carta e cartone riusciranno ad affermarsi nei settori più inimmaginabili. L’ambiente ringrazia. Gabriele Colombo per Studio di progettazione Massimo Duroni


SPECIALE

EDILIZIA SOSTENIBILE


COME FARE DUE CONTI PER CALCOLARE LO SPRECO ENERGETICO

Premessa L’energia termica, cioè il calore, fluisce da un ambiente ad un altro in tre modi fondamentali: conduzione, convezione, irraggiamento. La conduzione è la propagazione del calore attraverso le molecole che compongono i corpi solidi. La convezione riguarda principalmente i gas, ed è lo spostamento di calore conseguenze allo spostamento della massa del gas stesso. L’irraggiamento è la trasmissione di calore per mezzo di onde elettromagnetiche, e non necessita di alcun mezzo materiale. La quantità di energia irradiata è proporzionale alla temperatura del corpo irradiante e alla sua natura fisica. Il senso della trasmissione avviene dall’ambiente a temperatura

maggiore verso quello a temperatura inferiore. La potenza calorica che attraversa il divisorio tra due ambienti è proporzionale alla differenza di temperatura tra i due ambienti, alla superfice del divisorio, al suo spessore, e al suo coefficiente di conduttanza termica (la capacità di trasferire il calore). Se il calore trasmesso verso l’esterno non viene ripristinato, la temperatura dell’ambiente si abbassa fino ai valori dell’esterno. Quindi per mantenerla costante occorre produrre il calore che si trasmette attraverso le pareti. Risulta evidente che conviene avere una trasmissione del calore più bassa possibile. Calcolare lo spreco in modo approssimativo è relativamente semplice. Si potrebbe anche fare una stima ad occhio, considerando materiali, tecnologie e tecniche utilizzate.


1° step: determinare la quantità di energia termica che disperde la propria casa. Un modo empirico e puramente indicativo sarebbe quello di controllare la bolletta, ma questa è pure influenzata da fattori come l’Efficienza (tipo di impianto e sue caratteristiche) e la Gestione (temperatura impostata e durata giornaliera di accensione). Altro modo, più indicato e più semplice durante la stagione invernale, sarebbe quello di misurare la temperatura dell’abitazione la sera prima di spegnere il riscaldamento e misurarla al mattino controllando la differenza tra queste due temperature. Questo dato è condizionato dall’inerzia termica dell’ambiente e dalla temperatura esterna (più è alta la differenza tra interno ed esterno, più è accelerata la dispersione di calore). Per chi vuole scendere nel dettaglio e quantificare con precisione entità e modalità dello spreco imputabile alla coibentazione e definire modi e campi di intervento, occorre fare riferimento a quanto riportato qui sotto. Nel campo di vecchie costruzioni può essere difficile risalire ai materiali utilizzati ma, soprattutto, se l’isolamento è presente nell’ intercapedine occorrerebbe essere sicuri che questo sia in un’applicazione continua e che non presenti ponti termici interni coesistenti con intercapedini di ampie dimensioni. Per calcolare la dispersione con esattezza occorre eseguire una serie di calcoli piuttosto complessi, e sarebbe ideale utilizzare quei programmi di calcolo specifici e dedicati allo scopo. Per un calcolo di massima che consenta di avere indicazioni concrete, più che cifre estremamente precise, sul comportamento di un certo ambiente in termini di dispersione si può procedere come qui sotto indicato (approssimazione vuol dire: non avere a disposizione tutti i dati specifici necessari).

1) Moltiplicare l’area delle varie superfici per il coefficiente di trasmittanza termica (è riferito a spessori di 1 metro, va quindi diviso per lo spessore effettivo in metri). Quello che si ottiene indica quanta energia termica viene dispersa in totale per ogni grado di differenza tra interno ed esterno. Esempio 1: Con un pannello spesso 0,05 metri (5 cm) di polistirene espanso sinterizzato (lamba = 0,03) che misura 2 x 1 metri (2 m2), quindi avrò 0,03 : 0,05 = 0,6 W/m °K (dispersione per ogni mq). 0,6 W/m °K x 2 m2 = 1,20 W/m°K (dispersione per tutta la superfice). Per ogni grado di differenza di temperatura verranno cioè dispersi 1,2 W. Esempio 2: Con un muro spesso 0,1 metri (10 cm) in blocchi con argilla espansa (lambda = 0,18) che misura 2 x 1 metri (2 m2), quindi avrò 0,18 : 0,10 = 1,8 W/m °K (dispersione per ogni mq). 1,8 W/m °K x 2 m2 = 3,6 W°K (dispersione per tutta la superfice). Per ogni grado di differenza di temperatura verranno cioè dispersi 3,6 W. 2) Moltiplicare il risultato ottenuto per la differenza di temperatura tra ambiente esterno ed interno. A tal fine si considera normalmente una temperatura media stagionale. a Roma, per esempio, la temperatura media stagionale per il periodo freddo è di circa 10°C . Esempio: nel caso di Roma la dispersione, con una temperatura media invernale di 10°C sarà quindi: 10°C x 1,2 W = 12 Watt. 3) Per avere la dispersione media stagionale moltiplicare il risultato ottenuto al punto 2 per il numero di ore che si vuole considerare, e quindi per 24(ore/giorno) x 30(giorni) x 5(mesi). Il problema si presenta quando si deve stabilire, per una parete realizzata con materiali diversi, qual’è la dispersione. Il metodo più semplice è quello di convertire le conduttanze in resistenze, (dividendo 1 per il coefficiente “lambda λ“). Fatto questo si potranno semplicemente sommare le varie resistenze tra di loro. Quindi la conduttanza totale si ottiene dividendo nuovamente 1 per la somma delle varie resistenze. Esempio: parete composta da 5 cm di polistirene espanso sinterizzato (lambda” 0,03) e da un muro di 10 cm in blocchi con argilla espansa (“lambda” 0,18). Attualizzando il “lambda” per gli spessori, inferiori al metro, si otterranno conduttanze di 0,6 per il polistirene e 1,8 per il muro. Le resistenze saranno: 1 : 0,6 = 1,667 per il Polistirene e 1 : 1,8 = 0,555 per i blocchi con argilla. La somma darà 2,217 (1,667 + 0,555) che trasformata di nuovo in conduttanza attraverso il reciproco sarà 0,45 (1 : 2,217) W/m °K (dispersione per ogni m2). Calcolando un muro di 2 m2 la dispersione totale sarà di 0,9 W/m °K. Con questi valori, ad esempio con una differenza di temperatura di 20°C tra interno ed esterno, tale parete disperderà 18 W ogni ora.


2° step: calcolare il costo in base all’efficienza del sistema di produzione calore (o climatizzazione) utilizzato. Qui le variabili da considerare rendono il calcolo un po’ più complesso, tuttavia si possono stabilire dei punti fermi: • All’interno di sistemi simili il rendimento cambia a seconda del modello e della tipologia utilizzata (ad esempio una moderna caldaia a condensazione ha un’efficienza superiore di una caldaia standard, purché venga fatta funzionare a bassa temperatura, cosa che spesso non accade!). • I sistemi a pompa di calore, soprattutto se utilizzati a temperature medie non troppo basse (in genere >5°C), hanno un rendimento sensibilmente superiore ai sistemi basati sulla “combustione” (il sistema più antico del mondo!). Sarebbe interessante poter approfondire in un’altra occasione il raffronto tra i due sistemi che rappresentano il passato prossimo ed il futuro: caldaia a metano e pompa di calore. La conduttività termica di un materiale indica l’attitudine a condurre calore. La conduttività termica, λ (lambda, misurata in Watt per metro per gradi Kelvin, W/mK), di un materiale rappresenta la quantità di calore che passa attraverso una superficie di 1 m di spessore per metro quadrato e per unità di tempo con un grado di temperatura di differenza tra le superfici.

Il valore lambda mette a confronto la capacità dei diversi materiali di condurre calore in queste condizioni fisse. Valori inferiori di lambda corrispondono ad una migliore capacità isolante del materiale (i valori lambda di materiali di uso comune sono, per esempio: rame 380 W/mK; alluminio 210 W/ mK; acciaio 46 W/mK; legno 0,21 W/mK; lana minerale 0,045 W/ mK; aria 0,026 W/mK). Un materiale da utilizzare a scopo edilizio è definito isolante termico se la sua conduttività termica è inferiore a 0,065 W/mK. Per esempio la lana minerale è normalmente caratterizzata da valori compresi tra 0,035 e 0,040. La capacità isolante dei prodotti a base di lana minerale è dovuta alla bassa conduttività termica dell’aria contenuta nelle intercapedini della lana. La resistenza termica, o valore R, misura la capacità di un materiale, di un dato spessore, di impedire il passaggio di calore. La resistenza termica R di un materiale di spessore d (misurato in m) e di conduttività termica λ, è uguale a R = d/λ (l’unità di misura è metro quadrato e Kelvin per Watt (m2K/W). La resistenza termica R è l’inverso del coefficiente di trasmissione termica, mentre la conduttività è una proprietà insita nella natura del materiale. Quindi più è basso il valore lambda, migliore sarà la prestazione di quel materiale.


Materiali isolanti: Gomma = 0,2 Poliuretano = 0,03 Polistirene espanso sinterizzato = 0,03 Polistirene estruso in lastre = 0,035 Lana di vetro = 0,04 Materassino in lino = 0,04 Cotone = 0,04 Lana di pecora = 0,04 Polietilene espanso in lastre = 0,04 Lana di roccia = 0,04 Fiocchi o pannelli di cellulosa = 0,04 Vetro cellulare = 0,045 Canapa = 0,045 Pannelli porosi in fibra di legno = 0,045 Fibra di cocco = 0,045 Pannelli di sughero espanso = 0,045 Pannelli in fibra minerale = 0,045 Perlite espansa = 0,05 Trucioli di legno = 0,05 Granuli di sughero = 0,05 Canneto = 0,055 Pannelli di calcio silicato = 0,06 Vermiculite espansa = 0,07 Argilla espansa = 0,09 Paglia = 0,09 Pannelli in lana di legno mineralizzata = 0,09 Materiali isolanti sfusi Fiocchi di cellulosa = 0,04 Lana minerale sfusa = 0,045 Polistirolo espanso sfuso = 0,045 Perlite espansa = 0,045 Sughero granulare espanso = 0,045 Vermiculite espansa = 0,07 Granulato di polistirene legato + cemento = 0,07 Argilla espansa = 0,09 Segatura di legno = 0,1 Scorie da altoforno = 0,35 Gas (usati nelle vetrocamere, a 20°) Cripto = 0.009 Argon = 0.017 Aria secca = 0.025 Pannelli da costruzione: Pannelli in canna = 0,055 Fibra di legno porosi = 0,06 Pannelli in polistirene con cemento = 0,07 Pannelli in lana di legno mineralizzato = 0,09 Pannelli in paglia = 0,09 Fibra di legno duro = 0,15 Pannelli in trucioli in legno con collante = 0,16 (mineralizzati = 0,26) Cartongesso = 0,21

Pannelli in legno compensato = 0,45 Pannelli in fibrocemento = 0,6 Materiali vari Legno di conifere (fibra trasversale) = 0,13 Legno di latifoglie = 0,18 Plexiglas = 0,2 Guaine (polietilene, bitume, etc.) = 0,25 Vetro = 1,15 Acciaio inossidabile = 13 Acciaio = 60 Alluminio = 200 Rame = 380 Pavimentazione Quadretti di sughero = 0,06 Legno duro = 0,22 Ceramica = 1,2 Massetto in cemento = 1,4 2000 Massetto in asfalto = 0,8 2200 Intonaci e malte Malta termoisolante = 0,28 Intonaco termoisolante (con perlite o polistirolo) = 0,09-0,13 Intonaco di gesso = 0,7 Intonaco in calce = 0,8 Intonaco plastico per cappotto = 0,9 Intonaco in calce-cemento = 1 Intonaco in cemento = 1,4 Materiali da Muratura Blocchi cellulari autoclavati = 0,1-0,25 Mattone forato porizzato = 0,25 Mattone forato = 0,36 Tramezza in laterizio = 0,36 Blocco “cassero” in laterizio = 0,55 Blocchi cavi con scorie da altoforno, tufo, etc. =0,6 Mattoni da costruzione = 0,6-2,5 (a seconda del tipo) Blocchi con argilla espansa = 0,18 Blocchi cavi con argilla espansa = 0,22 Blocchi cavi con lana di legno mineral. = 0,45 Mattone pieno = 0,7 Solai con travetti e blocchi in laterizio o cemento + caldana = 0,7 Mattone con Klinker = 1 Solai a pannelli cavi in c. a. = 1,2 Calcestruzzo = 1,6 Muratura in pietra = 2,3 Cemento armato = 2,3 Conversioni tra unità di misura differenti: Gradi Farheneit/Celsius: °F = (1,8 x °C)+32; °C = (°F-32) : 1,8 BTU=Kcal x 4: 1 Kw = 0,86 Kcal = 3400 Btu 1Kcal/h °C = 1,1636 W/mK 1 kcal = 4186 joule 1 kWh = 3.600.000 joule = 860 kcal/h 1 kcal/h=1,16 W ( 1 W=0,86kcal/h) 1 W/m2K (la trasmittanza termica ) =0,86 kCal/hm2K


USO DEL LEGNO a cura di Gianni Cecchinato

Una volta, quando la legna era l’unico combustibile per riscaldare l’abitazione e per cucinare, esisteva una conoscenza diffusa sulle caratteristiche dei vari tipi di essenze da impiegare, conoscenze che oggi sono scomparse. Solo in montagna o nelle aree rurali troviamo i depositi di legna accatastata fuori delle case sotto delle tettoie ad essicarsi. Oggi per metter in funzione il caminetto della casa di città andiamo al supermercato a comperare qualche sacco di ciocchi in rete: solo per veder le fiamme più che per riscaldare l’ambiente; poi siccome non sappiamo accendere il fuoco, perché abbiamo perso la memoria dal nostro dna, facciamo più fumo che fiamma (o arrosto) e riteniamo che non vada più acceso perché è il camino che non funziona, o che lo hanno installato male. Quindi la sua funzione sarà quella di un complemento di arredo vis-

suto, più per le tracce di nerofumo che dall’uso quotidiano. Sin dai tempi in cui l’uomo seppe utilizzare il fuoco, adeguandolo alle sue esigenze di vita, migliorò nei secoli i sistemi sia di riscaldamento sia di cottura dei cibi. Per riscaldarsi passò dal semplice fuoco sulla nuda terra al prezioso camino in marmo, mentre in cucina dallo spiedo o dalla graticola sopra le braci al camino con spiedo, alla cucina economica che riuniva due funzioni in una (cucinare e riscaldare). Al riguardo ogni regione, nei secoli, ha prodotto forme, dimensioni e soluzioni tecniche in funzione della destinazione d’uso. Il massimo sviluppo della tecnica e del design lo si ottenne verso la metà del 1800, per quanto riguardano i camini, mentre la cucina economica fece il suo ingresso nelle case tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900.


IN CUCINA Alberi da frutto: sono tutti legni duri che si prestano bene come legna da ardere per i forni a legna. Bruciano lentamente, e rilasciano sostanze aromatiche che conferiscono sapori unici ai cibi. Noce: appartiene alla famiglia delle Juglandacee, molto longevo, il tronco e la chioma possono raggiungere i 30 metri in altezza. La corteccia è di colore grigio e liscia, il suo legno, molto pregiato, è ottimo per la legna da ardere e quando brucia emana un aroma forte e intenso, si può usare per cuocere il pane e i dolci. Larice: della famiglia delle Pinacee è un albero di alto fusto presente sulla fascia alpina, ha corteccia grigiastra, spessa e profondamente solcata. Le sue foglie sono di tipo aghiformi, di colore verde chiaro, riunite in fascetti. Il suo legno duro è un discreto combustibile, essendo resinoso tende a fare fumo e a sporcare la canna fumaria. Va bene per la cottura delle carni essendo aromatico. Pino: con questo termine si usa rappresentare una classe delle

Pinacee, a cui fanno capo circa 90 specie diverse. Le foglie sono di tipo aghiforme. È discreto come legna da ardere, non dei migliori, ma accettabile, sviluppa una fiamma scintillante che riscalda rapidamente. Essendo resinoso fa molto fumo durante le prime fasi dell’accensione. Le pigne sono un ottimo combustibile. Si presta molto bene alla cottura dei cibi essendo un legno aromatico. Ciliegio: può raggiungere i 20 m. di altezza, appartenente alla famiglia delle Rosacee. Le foglie hanno margine dentato con evidenti nervature, apice e picciolo lungo con delle ghiandole alla base. La corteccia è di colore bruno lucente. Il suo legno è ottimo come la legna da ardere per cuocere i cibi al forno, meno come riscaldamento. Olivo: famiglia delle Olacee, è un albero che arriva a 15 m. di altezza. Ha corteccia di colore chiara che si scurisce con l’età le foglie sono persistenti e lisce. Il tronco è sinuoso e nodoso. E’ ottimo per la legna da ardere, brucia anche quando è verde per la presenza di olio al suo interno, che lo porta a fare un fumo fragrante e aromatico all’inizio della combustione. E’ perfetto per cuocere pizze e focacce.


PER RISCALDARE Acacia: è un legno di essenza forte. Appartiene alla famiglia delle latifoglie, ha un tronco che raggiunge spesso il metro di diametro e una corteccia spessa e fessurata. Il legno è di colore giallo rossastro, la sua fibra è sottile e compatta. L’acacia è resistente all’umidità e pieghevole, questo la rende adatta alla lavorazione. Come legna da ardere è indicata al mantenimento del fuoco visto che brucia lentamente. Quercia: appartiene alla famiglia delle Fagacee, ne esistono di vari tipi, le più comuni sono il rovere, il cerro, il leccio, la farnia. Il suo legno è molto pregiato e viene usato nelle costruzioni in edilizia e nell’industria conciaria, è ottimo come legna da ardere perchè essendo compatto brucia molto lentamente, mantenendo la fiamma. Faggio: appartiene alla famiglia delle Fagacee, ha chioma ampia, ovale e folta. il suo legno, compatto e pesante,è adatto come legna da ardere, ha buon potere calorico, bruciatura lenta e va bene per ogni tipo di cottura.

Betulla: della famiglia delle Betullacee, ha corteccia biancastra o rossastra, non molto adatta come legna da ardere ma piuttosto durante la fase di accensione del caminetto perché brucia molto in fretta. La sua corteccia contenendo tanniti viene usata per la concia delle pelli. Pioppo: appartiene alla famiglia delle Salicacee. Ne esistono di due tipi, il pioppo bianco ed il pioppo nero. Non è molto adatto come legna da ardere, essendo un legno particolarmente elastico e leggero, si usa prevalentemente durante la fase di accensione perché brucia in fretta quando è secco. Olmo: è un albero che raggiunge i 35 metri di altezza, la corteccia è di colore bruno con fenditure verticali, le foglie hanno margine dentato, lunghe circa 15 cm. Il suo legno brucia molto lentamente con un ottimo potere calorico, è ottimo come legna da ardere.


I DIECI ERRORI DEL LEGNO

a cura di Gianni Cecchinato

NdR: Non sempre le informazioni sui materiali lignei e la loro effettiva durabilità nel tempo sono corrette, ignoranza e troppi luoghi comuni rischiano di indurre a semplicistiche valutazioni. Nonostante oggi il legno sia considerato a tutti gli effetti un materiale affidabile, grazie alla sua versatilità e alle sue peculiarità, non sempre le informazioni su questa risorsa naturale sono corrette. Ad entrare nel merito delle considerazioni errate, dei pregi e dei difetti del legno, è stato il professor Guglielmo Giordano che, già alcuni decenni fa, aveva stilato un elenco di “luoghi comuni” a cui, in qualità di autorevole esperto a livello internazionale, aveva contrapposto alcune giuste informazione. 1. NON E’ VERO che più lunga è la stagionatura tanto minore sarà l’umidità contenuta nel legno. E’ vero che il legno fresco di taglio, se esposto all’aria, perde progressivamente la sua umidità, ma non appena detta umidità viene a equilibrarsi con quella dell’ambiente il fenomeno non si arresta. In altre parole, dopo quattro mesi dal taglio, il legno trasformato in tavole conterrà meno acqua che a distanza di soli due mesi, ma dopo 8-10 mesi è probabile che esso si sia equilibrato con l’ambiente avendo una umidità che si aggirerà tra l’8% e il 15%. Ovviamente però se l’umidità dell’aria viene a modificarsi anche quella del legno varierà con delle oscillazioni che non possono assolutamente venire eliminate. 2. NON E’ VERO che ci siano dei trattamenti di essiccazione artificiale o delle vernici che impediscano in modo assoluto scambi di umidità tra legno ed aria ambientale. Con tali mezzi si può ritardare la velocità dell’adeguamento alle mutate condizioni ambientali, oppure diminuire l’entità del fenomeno, ma non si potrà mai eliminare del tutto l’oscillazione del contenuto d’acqua del legno e, conseguentemente, la sua possibilità di “lavorare” o “muoversi” per effetto di rigonfiamento o di ritiro. In altre parole nessun procedimento applicabile commercialmente è in grado di “bloccare” o “stabilizzare” completamente e permanentemente il legno in una determinata condizione di stagionatura e di dimensioni. Solo con il termotrattamento si riesce ad avere un legno “stabile”, vedi ad esempio quello impiegato nel “decking” (pavimentazioni da esterni). 3. E’ VERO che il legno all’aria faccia i tarli o la carie. E’ possible che con il passare del tempo si verifichino nel legno forme spontanee di vita di organismi quali insetti (agenti delle tarlature) o funghi (agenti delle carie o marciumi). Non esistono generazioni spontanee: affinché i funghi quanto gli insetti possano insediarsi nel legno è necessario che arrivino su di questo le spore o le

uova: in un secondo tempo, affinché questi organismi possano vivere svolgendo la loro azione distruttiva, è necessario che nel legno permangano delle condizioni convenienti di umidità. Se si vogliono evitare danni da insetti è necessario eliminare questi dai depositi bruciando tutti i cascami e gli scarti, controllare frequentemente lo stato delle cataste. Per i funghi è impossibile impedire che nell’aria circolino moltitudini di spore e, quindi, bisogna cercare di ottenere nel legno, mediante una accurate stagionatura oppure essiccazione artificiale, condizioni di bassa umidità alla quale i funghi trovino condizioni poco favorevoli per il loro insediamento. 4. E’ VERO che esiste un tarlo del legno. Gli insetti che svolgono la loro attività a carico del legno sono svariate centinaia ed ognuno di essi si manifesta e vive in modo suo proprio e con specifica preferenza di determinate specie legnose mentre altre ne sono del tutto immuni. Ciò significa che i metodi di prevenzione e di lotta differiscono talvolta nei loro particolari. 5. NON E’ VERO che basti l’essicazione artificiale a temperatura sufficientemente elevata per sterilizzare permanentemente il legno. Anche ammettendo che l’azione del calore si stata sufficiente a far morire tutti gli organismi presenti al momento del trattamento, nulla impedisce che su di esso vengano poi in un secondo tempo deposte uova da parte di insetti vaganti, o spore portate dall’aria, cosicché l’attacco, particolarmente degli insetti, può ricominciare daccapo. Comunque la migliore prevenzione si potrà fare con una buona conoscenza sia della materia legno sia con un’accorta progettazione/utilizzazione di esso. 6. E’ VERO che la durabilità del legno nel tempo e cioè la sua maggiore o minore resistenza alle alterazioni (carie e tarlature) dipende dalle fasi lunari. L’influenza è esercitata dalle stagioni perché alla ripresa vegetativa incominciano a circolare nell’albero particolari sostanze (linfa) che favoriscono lo sviluppo dei funghi e degli insetti, la cui attività è d’altronde ridotta al minimo durante la stagione invernale (riposo vegetativo). Ad una certa latitudine, per esempio alla cosiddetta “luna di marzo”, può corrispondere la data dell’inizio (locale) della vegetazione ed indicare il limite oltre il quale è bene non più tagliare gli alberi; ma per una località molto più a Nord, come ad alta quota, questo termine si sposta su di un’altra lunazione posteriore, per es. alla “luna di aprile”. 7. NON E’ VERO che a determinare la qualità del legno o la sua applicabilità nelle costruzioni siano sufficienti un


aspetto gradevole delle superfici o la scarsità di nodi. In realtà la facilità di lavorazione e la resistenza meccanica dipendono anche da altri fattori meno appariscenti, ma non per questo meno importanti: così ad es. l’inclinazione della fibratura, la densità (che per le conifere alpine è tanto maggiore quanto più stretti sono gli anelli), le possibili fratture microscopiche da vento o da tensioni interne, ecc. 8. NON E’ VERO che la denominazione commerciale di fantasia, possa garantire determinate caratteristiche del legno. Per agevolare al massimo la vendita di legnami ancor poco conosciuti c’è stato in passato l’uso di attribuire loro dei nomi di legni pregiati aventi un colore più o meno analogo. Non è detto che a tale elemento visivo corrispondano caratteristiche di resistenza o di lavorazione. Così ad es. legni bruni o di facile tinteggiatura in bruno sono sovente denominati “noce” pur non appartenendo alla famiglia del vero noce. Mentre legni rosso scuri vendono fatti passare come “mogano” anche se hanno basse caratteristiche di durabilità ed appartengono a famiglie diverse da quella in cui rientra il vero mogano. 9. E’ VERO che ogni specie legnosa è caratterizzata da un suo preciso valore di densità o peso specifico. Comunemente lo si propone come sinonimo di densità, ma c’è una sottile differenza tra i due concetti fisici. La densità è il risultato del rapporto tra massa e volume; il peso specifico, invece, è il rapporto tra peso (ovvero forza) e volume. E’ chiaro che la densità ed il peso specifico aiutano a capire quale sia l’impiego migliore per le diverse essenze di legno. Risulta intuitivo che più denso sarà un tronco tanto più lo stesso sarà pesante e

difficoltoso al lavoro. Per quanto riguarda la legna da ardere, maggiore è il peso specifico migliori saranno le prestazioni in termini di durata della combustione e tenuta del fuoco. Di seguito uno schema con le principali essenze e relativi valori di peso specifico espressi (non ortodossamente) in tonnellate/metro cubo. Forti sono invece le differenze che vi possono trovare tra più campioni (della stessa essenza) a seconda della zona e delle condizioni in cui è cresciuto l’albero, della parte del tronco, del contenuto percentuale di umidità; comunque tutti i valori di densità del legno naturale in equilibro con l’aria ambiente sono sempre inferiori a 1,350 t/m3. 10. NON E’ VERO che il potere calorifico delle latifoglie sia superiore a quello delle conifere. A tale riguardo non bisogna confondere il potere calorifico, cioè la quantità di calore sviluppata dalla combustione completa di 1 Kg di legno completamente privo d’acqua, con il comportamento ed i risultati finali della combustione. Infatti mentre il potere calorifico delle latifoglie (quali quercia, faggio, carpino) è di 3600 gradi calorie per Kg quello delle conifere leggere (quali pino ed abete) è di 3800 gradi di calorie per Kg. Tuttavia a favore delle latifoglie c’è la durata della brace, la minor presenza di fuliggine nella fiamma e l’impiego di un minor numero di pezzi per sviluppare un certo calore. Bruciano lentamente, ottimi da ardere e al mantenimento del fuoco Acacia, Faggio, Olmo, Quercia (rovere, cerro, leccio, farina) ottimi da per la cottura di cibi al forno Ciliegio, Larice, Olivo, Pino, Faggio, Noce e tutti gli alberi da frutto

Il legno, oltre che leggero, è resistente, perché l’efficienza prestazionale del legno ai fini strutturali ha qualità simili a quelle dell’acciaio. L’efficienza prestazionale può essere definita come il rapporto tra il modulo di elasticità E, ed un parametro di resistenza f (es. resistenza a compressione meccanica).

Materiale

E/f Efficienza prestazionale

Calcestruzzo (Rck300, fck 25 MPa)

1250

Acciaio Fe430 (ft = 430 MPa)

480

Legno lamellare (BS 11 ÷ BS 18)

470

Alluminio (lega 7020, ft 355 MPa)

200


un salto nel passato 1995: ECODIALOGANDO OGGI ECO-NETWORK PROGETTO DI CASA REALIZZATA DALL’ARCHITETTO MARIA ELISA VILLA, in occasione della I‘ edizione della mostra convegno sulla sotenibilità ambientale di Monza e Brianza che si è tenuta presso il Serrone della Villa Reale nel mese di ottobre del 1995



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A MONZA E’ DI SCENA IL COLORE a cura di Giovanni Sallemi

“LA CASA E IL COLORE – Tra emozione e innovazione” Concept e progetto di Giovanni Sallemi Il progetto è stato presentato nell’ambito dellla 6a edizione di Habitat Clima, manifestazione che si è svolta a Monza dal 17 al 25 settembre 2011. “…per non sbagliare la tinteggiamo tutta di bianco…” Questa è una delle conclusioni più comuni a cui si approda durante la fase di allestimento dei propri spazi abitativi. Ma così facendo si sottovaluta la potenza del colore come elemento primario di arredo, capace di personalizzare e di creare atmosfere. Questa installazione, incentrata sull’uso del colore, ha l’intento di rassicurare e di dare ispirazioni attraverso una galleria di esempi tratti dalla storia, da studi sull’impatto emotivo e dall’utilizzo di materiali innovativi. Un percorso multisensoriale dedicato a tutti coloro che hanno in animo un progetto di casa e sono disposti a pensare che il bianco non sia l’unico colore. QUANDO IL COLORE DIVENTA STORIA

Questo studio non intende essere un semplice excursus storico di cromie, quanto piuttosto un’analisi del colore nella sua valenza di elemento di arredo primario. Rivisitando l’architettura, il design, la moda e il cinema dei decenni più salienti del ‘900, veri punti di riferimento culturale per i movimenti di pensiero che hanno saputo generare, emergono gruppi cromatici capaci non solo di recuperare atmosfere abitative, ma anche di citare intuitivamente, attraverso il semplice decoro della parete, autentici percorsi ideologici. QUANDO IL COLORE DIVENTA EMOZIONE Da semplice elemento estetico a catalizzatore di emozioni. È questo il progetto sul colore realizzato da Boero e Leroy Merlin in collaborazione con il color designer Paolo Brescia. Ne nasce “tinte d’autore”, una collezione di tinte ricca e multisfaccettata nella sua capacità di favorire sensazioni e stati d’animo. I 4 totem realizzati all’interno dell’installazione rappresentano solo un saggio delle possibili soluzioni cromatiche e degli accostamenti realizzabili nei diversi spazi dell’abitazione, in funzione degli stati emotivi che si vogliono sollecitare.


QUANDO IL COLORE DIVENTA INNOVAZIONE L’innovazione attraversa il progetto “Casa e Colore” passando per 2 temi: la pavimentazione in resina e l’illuminazione con tecnologia led RGB. L’alta versatilità della resina incontra il colore su tutta la superficie calpestabile dell’installazione, in un interessante marriage creato da Rapidmix, capace di esaltare le caratteristiche tecniche della materia e la forza espressiva del colore. L’illuminazione, ad opera di PiQuadro Luce, propone atmosfere personalizzabili grazie ad un uso dinamico della tecnologia led RGB. Fasci luminosi colorati che variano, incidendo o accarezzando le superfici e creando scenografie ed emozioni sempre diverse.

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Apre a Milano un centro di sperimentazione Green:

arcHITects

a cura di Cristina Pippa

arcHITects srl è una società che opera nel campo dell’architettura formata da un team di architetti con differenti esperienze professionali ed un bagaglio personale applicato prima di tutto ai nuovi materiali, nuove tecnologie e con una particolare attenzione alla sostenibilità. Questo permette di affrontare diverse tematiche con garanzia di successo e soddisfare le esigenze tanto di progettazione quanto di realizzazione. È una struttura dinamica, preparata e competente nata dall’idea di utilizzare un approccio industriale al tema Architettura per ottenere una ottimizzazione del processo di ideazione e esecuzione. arcHITects è presente operativamente in diversi settori e può quindi offrire la migliore risposta ad una vasta e diversificata clientela, mettendo a disposizione la soluzione più adatta che il mercato può offrire rispetto alla richiesta di investimento. Dal momento che l’attenzione verso i nuovi materiali e le nuove tecnologie è aumentata nel panorama della progettazione e della costruzione, arcHITects ha sviluppato un know-how dedicato alla ricerca ed applicazione di nuove soluzioni che permettano migliori prestazioni, uguali costi e che vengano incontro alle richieste dei committenti sempre più attenti alle performance. arcHITects valuta ogni processo sotto l’aspetto della sostenibilità quale elemento moltiplicatore chiave per ogni progetto. La sostenibilità viene affrontata sotto ogni prospettiva passando da quella ambientale e finendo con quella economica attraverso un’offerta che va dalla consulenza, al progetto integrato alla fornitura e posa. L’obiettivo di questa realtà è di toccare con mano il concetto di green, di sostenibile proponendolo in modo creativo ed originale ai propri clienti con soluzioni uniche ed innovative. Così facendo arcHITects rende tangibile il valore delle soluzioni ecosostenibili e tecnologicamente avanzate, selezionando materiali e soluzioni costruttive adatte ad un utilizzo abitativo e commerciale. arcHITects è un centro di sperimentazione di materiali, di nuove soluzioni e un punto di consulenza aperto a tutti coloro che amano e vivono la propria abitazione come un posto unico dove il concetto del benessere abitativo è veramente l’obiettivo principale. arcHITects è in grado di proporre e vagliare l’utilizzo

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di più di 100 nuovi materiali e tecnologie applicate all’architettura in modo non convenzionale che sono già state testate e utilizzare in campi completamente diversi (nautica, industria, sport, etc). Durante il FuoriSalone 2012 arcHITects, nel nuovo spazio in viale Bligny 41, presenterà la “Parete Verde” realizzata utilizzando in modo sperimentale la schiuma ecologica AinaCore® ( di Málama Composites ) presentata durante la tappa di San Diego della Coppa America con il team GreenComm Racing ricercando una soluzione estetico-formale che offra un contributo acustico


all’ambiente. Questo è un valore aggiunto che garantisce una qualità finale e una prestazione che renderà le soluzioni proposte valide ed affidabili anche a lungo termine. Alcuni lavori di arcHITects: ITALIA - Poste Italiane Progettazione acustica illuminotecnica della sala sportelli presso sede centrale a Milano - GreenComm Racing Consulenti per la parte Sostenibilità durante la 34° Coppa America 2011/2013 nel mondo

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ITALIA: economia in crisi. E le soluzioni mancano. la nostra economia sta morendo, le fabbriche chiudono e si fatica a vedere un futuro. Cosa occorre fare? Innanzitutto guardiamo alla Globalizzazione e all’Euro Visto che di questi tempi sono più in Italia che altrove e quindi posso seguire quanto vi accade meglio di altri periodi, ne dico alcune delle mie, che poi sono sempre quelle. Mentre governo, parti sociali e commentatori vari sono a celebrare il quasi raggiunto accordo sulla riforma della legge sul lavoro esprimo in merito un mio commento: “a prescindere dalla validità o meno delle intese trovate, o che si troveranno ancora più avanti, penso che in pratica si è tratti di un tentativo di trovare il modo per fare nozze con i fichi secchi”. Come si può altrimenti definire questa sequela di riunioni allargate se non si pone come primo comandamento da non scordare mai che:“per spartire la TORTA e poi mangiarla, bisogna che ci sia qualcuno che la TORTA la fa”. A me pare che questa ovvietà non sia ben chiara, quando sento esprimersi i nostri governanti e le varie controparti nei vari dibattiti e dichiarazioni. Certo, le enunciazioni generiche sulla necessità di creare posti di lavoro, su come tutelarlo si sprecano. Come pure le idee, su come ci si potrebbe inventare un lavoro, abbondano nelle menti di coloro che non sanno neppure cosa vuol dire lavorare ma, alla fine, ci vogliamo rendere conto che la fabbrica Italia sta chiudendo? Ma dobbiamo proprio aspettare di fare la fine della Grecia per capirlo? Dobbiamo aspettare altri segnali, dati, statistiche, che arrivano inevitabilmente a fatti e accadimenti già avvenuti, per accorgerci che è quanto sta succedendo? Eppure basta andare a bersi un bicchiere in osteria o prendere un caffè al bar per sentirne di ogni colore o, ancora, andare al ristorante e chiedere al titolare come sta andando il giro. Se non basta si può fare qualche piccolo sondaggio presso le associazioni imprenditoriali per sentire che aria tira. Se non basta ancora si può chiedere alle banche che operano sul territorio come e quanto si sta deteriorando la qualità del credito, come stanno aumentando le sofferenze, come stanno calando gli impieghi virtuosi delle banche, ovvero: come vanno le anticipazioni sui crediti a breve, che sono il primo segnale dell’andamento del fatturato nelle aziende oppure le domande di finanziamento, per sostenere gli investimenti produttivi, che sono il termometro della tendenza futura Se non basta ancora si può fare i raffinati e andare a spulciare fra i dati economici, collegati all’economia reale, di cui c’è abbondanza,

come: • consumi di carburante per autotrazione • andamento dei pedaggi autostradali • consumi energetici in generale Se poi si vuol fare i dotti, si può andare a cercare i macrodati quali andamento occupazionale, creazione e chiusure di imprese, andamento dell’import-export, bilancia dei pagamenti, ecc. Chiunque deve decidere sulle sorti del nostro paese e facesse questo percorso, magari per intero, ovvero cominciando dal bar, non dalla buvette di Montecitorio, ne uscirebbe con uno sconforto tale da esclamare a gran voce: “Mi pare che qui siamo proprio fritti” Temo però che ci sia ancora tanta resistenza a voler capire. I più, che ci governano, tendono a mettere la testa sotto la sabbia, a sperare che arrivi la ripresa per grazia ricevuta, ad ascoltare qualche guru che li rassicura con qualche previsione ottimistica, a cogliere qualche macchia di azzurro nel cielo che minaccia tempesta e, in fondo, a cercare di salvaguardare i loro interessi personali, insieme a quelli delle caste che li sorreggono. E allora che si può fare? Tante potrebbero essere le idee ma alla base di ogni azione, specie di governo di un paese, ci dovrebbe essere la consapevolezza, l’onestà, la lungimiranza e il rigore. Il tutto mirato alla costruzione e alla spartizione della TORTA prima citata. Invece che si fa? Una gran confusione, dove le anzidette virtù sono in tutti i modi contrastate da insipienza diffusa, arroganza del potere, interessi personali, avidità, visioni a brevissimo termine e rigore lasciato ai posteri, ovvero alle generazioni future. E’ vero che il mondo è sempre andato avanti più o meno così ma il problema più grave oggi è che, senza tanto clamore, stiamo assistendo nel nostro occidente al progressivo e per il momento inesorabile declino del sistema industriale produttivo manifatturiero.


La domanda cruciale quindi è: ma come può essere possibile creare questa benedetta TORTA se ci rassegniamo al declino industriale, come in occidente si sta in pratica ancora facendo, e quindi precludendoci ogni possibilità di ripresa e sviluppo, per cui tutti i discorsi su lavoro e art.18 diventano vuoti e con poco senso? Qui è il caso di riparlare di 2 temi cruciali cha hanno profondamente influenzato le economie mondiali in questo decorso decennio. La GLOBALIZZAZIONE e l’EURO La GLOBALIZZAZIONE Non si vuole capire che la grande ma per me ultra sciagurata idea, di spostare interi settori di economia reale dal nostro occidente verso il terzo mondo, di spostare il lavoro vero dall’occidente verso l’oriente, pretendendo di poterlo controllare con la forza della propria finanza, del proprio know-how, della propria cultura, erroneamente giudicata superiore, è per l’occidente un fallimento colossale tutt’ora in corso, che rischia di essere irreversibile. Se vi era l’idea che, attraverso il controllo planetario della finanza, si potesse controllare anche un paese come la Cina che, non dimentichiamolo mai, ha 1.350.000.000 abitanti e una classe dirigente che sa ben fare gli interessi del proprio paese, è il caso di ammettere di avere completamente sbagliato visione e da subito agire di conseguenza. L’oligarchia finanziaria globale non la pensa così però. Pensa ancora di essere in grado di controllare tutto. Chi fa attenzione a quanto si afferma come premessa di ogni riunione dei vari vertici economici, mi riferisco ai G7, G8, G20 o G2 (USA+Cina), potrà notare che non manca mai la riaffermazione del principio che il libero commercio, magari senza regole, è il toccasana per l’economia globale. Non importa poi chi, come paese, ci guadagna o ci rimette e, soprattutto, quali distorsioni provoca negli assetti dell’economia globalizzata a loro tanto cara.

L’EURO Poi c’è il discorso EURO, nato dalle stesse menti che hanno inventato la globalizzazione, diventata selvaggia. Avere messo insieme e accumunato i destini di popoli tanto diversi, come sono i greci e i tedeschi, per fare un esempio, dando loro in tasca la stessa moneta è stato un errore clamoroso, colossale, scellerato. Ammettiamolo. Il pateracchio dovrebbe ormai essere sotto gli occhi di tutti. Paesi ormai già falliti per esserci entrati, altri che seguiranno a ruota, prima o poi, malgrado la buona volontà dei nostri 2 Big Mario. In generale un diffuso senso di smarrimento e di insicurezza sul futuro, che ha sostituito la certezza del domani migliore che aveva accompagnato la nascita della moneta unica. Oggi l’Euro si sta rivelando una camicia di forza, un’ingessatura sempre più rigida, un cappio al collo sempre più stretto, specie per i paesi come l’Italia che, privilegio suo, avrebbe ancora la possibilità di far riprendere la propria economia reale, se ne uscissimo subito. Invece no, si continua a dire che l’EURO va salvato così com’è, perché altrimenti sarebbe peggio. Perché se si dissolvesse sarebbe un cataclisma per tutti. Non si dice bene che lo sarebbe soprattutto per la finanza e per le sue rendite a cui non intende rinunciare, a costo di morire lei assieme a tutti i filistei. Invece bisognerebbe proprio partire da da qui. L’area EURO va rivista, qualche paese ci potrà restare, molti altri no. L’Italia certamente no, se vuole far riprendere la propria economia reale e salvarsi.

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L’ECOSOSTENIBILITÀ FA TAPPA A MADE EXPO MADE expo scalda i motori verso la quinta edizione. La fiera dedicata all’intero mondo delle costruzioni e del progetto torna dal 17 al 20 ottobre a Fiera Milano Rho. MADE expo è l’appuntamento internazionale che coinvolge l’intero comparto delle costruzioni senza perdere la specificità dei comparti, un momento tecnico-culturale unico che ospita un fitto calendario di convegni e incontri. Queste le caratteristiche che rendono MADE expo una manifestazione unica che supera le logiche fieristiche per diventare il punto di riferimento per un pubblico qualificato di progettisti, architetti e costruttori che scelgono MADE expo certi di trovare le tecnologie più evolute e prodotti altamente performanti, in grado di coniugare sicurezza, ecosostenibilità e risparmio energetico.

momento di confronto tecnico-culturale dedicato a progettisti, direzioni lavori, imprese, committenti, fornitori e istituzioni. Un’occasione unica di approfondimento, uno dei migliori veicoli per portare le nuove tecnologie alla conoscenza della filiera delle costruzioni. Torna anche Borghi e Centri Storici, l’appuntamento dedicato alla rivalorizzazione degli oltre 5.000 piccoli centri che costellano il territorio italiano. Un patrimonio urbanistico, turistico e culturale straordinario capace di attrarre importanti possibilità di business.

Non può mancare, InstantHouse, il concorso promosso da FederlegnoArredo, in collaborazione con il Politecnico di Milano. Giunto alla sua quarte edizione, InstantHouse è rivolto a studenti e neolaureati delle facoltà di architettura, Grande attenzione per le soluzioni abitative del futuro, che ingegneria e industrial design, italiane e straniere. guardano a modelli di sviluppo sostenibile. MADE expo, culla delle eccellenze del mercato delle costruzioni, è fortemente I partecipanti sono chiamati a confrontarsi sul tema del Temimpegnata nella promozione di un sistema edile capace di porary Housing, una modalità abitativa del territorio metropolitano in costante crescita. La sfida è presentare progetti raccogliere la sfida della salvaguardia ambientale. che riguardano le opportunità di abitare il territorio metropolSpazio, quindi, alle ultime tecnologie “verdi” che puntano al itano, con proposte sensibili all’ambiente, alla sostenibilità, risparmio energetico e all’utilizzo di materiali eco-sostenibili, alle esigenze di benessere e alla qualità di vita. prodotti e strumenti all’avanguardia per una filiera delle Residenze inclusive e al contempo aperte, capaci di gencostruzioni fortemente orientata a uno sviluppo economico erare spazi accoglienti e pieni di vitalità. sostenibile. E ancora, all’interno dei padiglioni di MADE expo Da segnalare la partnership con la Triennale di Milano per il sarà allestita un’intera area dedicata alle energie rinnovabili. Premio Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana. I numerosi convegni ed eventi collaterali organizzati durante la manifestazione fieristica consentono di allargare lo sguardo sull’innovazione tecnologica e sui nuovi scenari di mercato, rafforzando i collegamenti tra mondo produttivo, istituzioni, università e ricerca. Anche per il 2012 è confermato il Forum della Tecnica delle Costruzioni, un innovativo

Un importante riconoscimento, giunto alla quarta edizione, nato con lo scopo di riflettere sul ruolo del progettista e delle sue opere, e promuove un nuovo patrimonio di costruzioni e idee e punta alla promozione pubblica dell’architettura come prodotto di un dialogo vitale tra progettista, committenza e impresa.

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