TIME OUT - N.34 Febbraio 2017

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N. 34 - FEBBRAIO 2017

G.M.P. Group da Bergamo orgogliosamente rossoblĂš STUDIO TOIO entra nella Biella Family La Biellese tradizione antica, fondamenta giovani

PER BOLOGNA SEMPRE DRITTO Dal 3 al 5 marzo la Coppa Italia: il programma, le rivali, le speranze


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Le magnifiche otto di Coppa Italia Dal 3 al 5 marzo la Final Eight: il programma, le avversarie di Giampiero Canneddu, fotografie di Alberto Tesoro

Biella è la testa di serie numero uno con la Virtus Bologna di Ramagli: la prima rivale sarà la Mantova di Gergati e Giachetti. Tanta storia sul parquet di Casalecchio: Roma-Treviso, nello stesso lato del tabellone dei rossoblù, è una sfida da serie A. Dicono che il girone Est sia troppo più forte di quello Ovest. Dicono che in una competizione con così tante variabili e incognite sia difficile ripetersi. Dicono che partire testa di serie numero uno non sia poi un gran vantaggio. Dicono un sacco di cose, insomma, sulla Coppa Italia di serie A2, a cui Biella si accinge a partecipare per la seconda volta in quattro stagioni, dopo averla vinta al primo tentativo. Ma sono parole in libertà. Come di consueto, parlerà il campo. E a partire da venerdì 3 marzo il campo sarà quello della Unipol Arena di Casalecchio sul Reno, uno dei templi della pallacanestro italiana. Qui si disputeranno tutte e sette le sfide del cammino che comincia con otto squadre e ne premierà soltanto una, con il trofeo color oro e a forma di retina che si assegna alla trionfatrice. Di queste rivali, tre

sono note, mentre le quattro del girone Est sono al primo incrocio con i rossoblù. Impariamo a conoscerle, a cominciare dalle sfide dei quarti di finale. Eurotrend Biella-Dinamica Mantova Rossoblù contro rossoblù, piazza emergente nel panorama dei canestri (ha ospitato l’All Star Game due stagioni fa) contro città che garantisce nel girone d’andata le prime cinque partite quanto a numero di biglietti staccati, oltre che – ovviamente – la miglior media di spettatori del girone: Biella però ha chiuso al comando anche della classifica che pesa di più, conquistando il titolo assai platonico di campione d’inverno. Un titolo che però ha garantito la posizione più nobile del “bracket” di Coppa Italia e, in proiezione, la possibilità di incontrare solo in finale il pericolo pubblico numero uno, la Segafredo Bologna di Alessandro Ramagli padrona di casa e padrona finora del girone Est. In quel gruppo di ferro Mantova ha finito il girone d’andata al quarto posto. Alberto Martelossi è l’allenatore, che per i playoff della passata stagione guidò per cinque partite, quelle della serie persa contro Agrigento, anche Jazz Ferguson.

Non bucò la retina come al solito il nostro numero 3, in una squadra che decise – forse sbagliando – di sostituire entrambi gli americani per la post season. Tra i volti noti c’è anche Lorenzo Gergati, al secondo anno sulle sponde del Mincio dopo aver conquistato la promozione su quelle del Po. Da quella Torino arriva anche Jacopo Giachetti mentre Michele Carrea conosce bene Luca Vencato, uno degli ultimi prodotti del ricco vivaio di Casalpusterlengo. Gli americani sono due e mezzo: Lamarshall Corbett è il play da 18 punti e due assist e mezzo a partita, Deandre Daniels l’ala da 14 punti e 4,6 rimbalzi. A loro si aggiunge Sylvere Brown, nato in Usa ma passaportato per matrimonio, cambio di peso e di esperienza del settore lunghi. Alessandro Amici è uno dei fari della squadra, con i suoi oltre 14 punti a partita conditi da 4,8 rimbalzi. Ma le controversie e le polemiche sembrano inseguirlo: nel 2014 sfiorò la rissa con Johndre Jefferson, allora centro proprio di Mantova, quando giocava a Ferrara. E alla notizia del suo acquisto i tifosi virgiliani protestarono con il club. Poche settimane fa l’accusa di insulti razzisti è arrivata da

Jazz Ferguson, cinque partite con la maglia di Mantova nei passati playoff

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Mattia Udom e Mike Hall, due dei “big men” di casa rossoblù

Michael Umeh, dopo la sfida con Bologna. A referto, però, è rimasta la squalifica di Umeh per il comportamento aggressivo contro di lui. Non basta? Francesco Candussi appartiene alla nuova generazione di lunghi made in Italy. E Andrea Casella è qualcosa in più di un “allunga-panchina”: chiedere proprio a Biella che, quando lui giocava a Veroli, fu crivellata dalle sue triple all’andata e al ritorno nella regular season 2013/2014. I punti di forza? La squadra è equilibrata e la panchina è lunga, con 9 giocatori sopra i 15 minuti a partita di media. Il difetto? La continuità che manca: a grandi imprese come la vittoria interna sulla Virtus Bologna (grazie a una tripla fuori piastrella di Candussi) si alternano i ko contro il fanalino di coda Recanati e contro Ferrara, squadra sulle soglie della zona playout. I precedenti tra le due squadre sono solo due, nella stagione 2014/2015: il parziale è 1-1 con una vittoria interna per ciascuna. De Longhi Treviso-Unicusano Roma La vincente di Biella-Mantova se la vedrà con la sopravvissuta di questo quarto di finale dalle mille storie incrociate. Una volta si chiamava Benetton-Lottomatica e si giocava al piano di sopra, magari per qualche traguardo di peso. E poi Fabio Corbani, che ora guida i giallorossi della Capitale, è diventato grande proprio a Treviso, conducendo i ragazzi della Ghirada agli scudetti juniores, anche contro Biella come accadde nella stagione con Alessandro Gentile. Non basta? C’è Davide Moretti, uno dei più esplosivi nuovi talenti del basket tricolore, e c’è anche Andrea La Torre, che è sbarcato a Treviso dopo una prima fetta di stagione a guardare gli altri giocare nell’Armani Milano. Il coach della De Longhi è Stefano Pillastrini, che a Corbani diede un dispiacere grande così nei playoff derby del

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2013/2014, quando era alla guida di Torino. Notevole la sua coppia di piccoli italiani, Fantinelli e l’ex Agrigento Saccaggi. Roma ha avuto un’eccezionale seconda parte di girone d’andata, che l’ha issata al terzo posto: Anthony Raffa è uno dei migliori americani della categoria, John Brown un lungo fisico e mobile come piace al coach (ma contro Jesse Perry e i suoi 12,4 punti e 9,5 rimbalzi a partita avrà pane per i suoi denti). L’incognita sono i problemi fisici che terranno fuori Benetti e che hanno limitato nelle ultime partite Maresca e Massimo Chessa. I quintetti. De Longhi Treviso: Fantinelli, Moretti, Decosey, Perry, Ancellotti. Unicusano Roma: Raffa, Chessa, Sandri, Landi, Brown. Tws Legnano-Alma Trieste Seconda contro terza, ma se nel caso di Legnano è il caso di dire “prima bis” (il ruolo di campione d’inverno è sfuggito solo alla sconfitta nel recupero contro Treviglio), Trieste è la terza squadra dalla storia pesante (e dal pubblico da serie A) del girone Est. La tradizione però non vince le partite, i buoni quintetti sì: la coppia americana Green-Parks ricorda quella di Biella per minuti in campo e contributo alla squadra. Lorenzo Baldasso, ex Torino (e fratello del Baldasso di Roma), è il prospetto, Andrea Coronica il segno che il settore giovanile giuliano ha ancora un peso nel costruire buoni giocatori (da qui sono usciti Stefano Tonut e Michele Ruzzier). Andrea Pecile è il triestino tornato a casa dopo aver giocato in tutta Italia e in una fetta di Europa. Da Ros e Cittadini, ancora decisivo l’anno scorso nella promozione di Brescia, sono gli uomini di peso sotto canestro. Stefano Bossi, visto anche a Trapani, è il play. Dall’altra parte Raivio è uno degli americani più incisivi a Ovest. Con Mosley e il suo atletismo compone una coppia Usa ben assortita.

Palermo, Martini, Ihedioha e l’ex rossoblù Maiocco sono gli italiani che stanno loro intorno con gran profitto. I quintetti. Tws Legnano: Palermo, Raivio, Maiocco, Ihedioha, Mosley. Alma Trieste: Bossi, Green, Parks, Da Ros, Cittadini. Segafredo Bologna-Moncada Agrigento Ale Ramagli ha vinto il girone d’andata. E non pago, ha avuto in regalo per il ritorno anche Davide Bruttini, un lungo che in A2 è un fattore. La sua Segafredo Bologna è la logica favorita non solo per la Final Eight (che gioca in casa) ma anche per quell’unico misero posto che garantisce il salto di categoria. Del resto Basket City al piano di sotto non può restarci a lungo, in questa Coppa Italia che di tradizione, stagioni in A1 e perfino scudetti in albo d’oro è sovrabbondante. Il roster è di rilievo: oltre a Bruttini nel settore lunghi ci sono l’ex Recanati Lawson, l’esperto ex rossoblù Michelori e, guai alla caviglia permettendo (in questa stagione ha giocato appena quattro partite) Klaudio Ndoja. L’altro ex rossoblù Rosselli è l’uomo d’equilibrio. Il secondo americano è Michael Umeh, già stella di Verona nell’era Ramagli. Il play è Marco Spissu, scuola Sassari e passaggio anche a Casalpusterlengo nell’Under 19 di Carrea che arrivò allo scudetto. A proposito di giovani, sono in campo spesso e con responsabilità tre azzurri Under 18: Penna, Oxilia e Pajola. Agrigento però resta una delle favorite della vigilia a Ovest: Buford è efficace e spettacolare, Bell-Holter salta come pochi sotto le plance. Poi c’è Alessandro Piazza, bolognese cresciuto nella Fortitudo, che respirerà aria di derby. Di certo sarà un match divertente. I quintetti. Segafredo Bologna: Spissu, Umeh, Rosselli, Lawson, Bruttini. Moncada Agrigento: Piazza, Buford, Evangelisti, De Laurentiis, Bell-Holter.


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I giovani rossoblù valgono un Oscar A Pallacanestro Biella il premio Reverberi per il lavoro sul vivaio di Giampiero Canneddu, fotografie di Alberto Tesoro

Il riconoscimento più prestigioso del basket italiano è frutto del lavoro di qualità di Federico Danna e del suo staff: «È un’enorme soddisfazione» dice il coach. Prima dell’edizione 2016/2017 Biella aveva vinto solo con Pietro Aradori nel 2009. Il premio Reverberi è stato ribattezzato l’Oscar del basket perché da quando è stato istituito, in memoria di Pietro Reverberi, che arbitrò in tre Olimpiadi, ha sempre onorato il meglio della pallacanestro italiana. Scorrendo l’albo d’oro si trovano Marco Belinelli, Danilo Gallinari, ma anche Pozzecco e Datome, Giorgio Armani e Dejan Bodiroga. Da quest’anno, nell’elenco dei vincitori, c’è anche una squadra, insignita di un premio speciale, una sorta di Oscar alla carriera, per mantenere il parallelismo con le statuette d’oro di Hollywood. E questa squadra è la Pallacanestro Biella. Nella motivazione del riconoscimento, promosso dal Comune di Quattro Castella (il paese in provincia di Reggio Emilia che diede i natali a Pietro Reverberi), in collaborazione con Fip e Legabasket, si sottolinea il costante lavoro, la passione e la dedizione in tanti

Luca Rattalino, Federico Massone e, nella pagina accanto, Carl Wheatle: l’anno scorso Under 20 e Under 18 e quest’anno a pieno titolo nella squadra di A2

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anni nel settore giovanile. «Il Premio Reverberi è uno dei premi storici della pallacanestro italiana» ha sottolineato Federico Danna, che del vivaio rossoblù è il responsabile. «Solitamente viene assegnato a figure importanti, ai migliori giocatori, ai migliori allenatori della serie A, a club che si sono distinti

in modo particolare. Ogni tanto, non annualmente, il premio viene riconosciuto anche a una società che si è messa in mostra nel settore giovanile. È toccato a noi ed è un’enorme soddisfazione. È stato premiato il lavoro che tutti insieme abbiamo svolto in questi anni, culminato proprio la scorsa stagione con il


raggiungimento di due semifinali, con le formazioni Under 18 e Under 20, per la conquista del titolo italiano. E poi, di conseguenza, con l’inserimento di parecchi giocatori in prima squadra e che da ottobre si stanno ben comportando anche nel campionato di A2». Già, la vera motivazione del premio per Biella è in campo: Carl Wheatle, Luca Pollone e Federico Massone che guadagnano minuti da protagonisti nel roster di A2, Luca Rattalino alla seconda stagione rossoblù che migliora a vista d’occhio anche grazie agli allenamenti da Under, ma anche Tommaso Raspino, Marco Laganà, Lorenzo Uglietti ad arricchire le rose di altre squadre di A2, per tacere di Eric Lombardi, alla seconda stagione a Pistoia, al piano di sopra Eric Lombardi, alla seconda stagione a Pistoia, al piano di sopra, e naturalmente Niccolò De Vico, che in rossoblù è passato dall’Under 15

al ruolo di capitano della squadra senior. E se proprio si vuole fare un’escursione oltreoceano, ecco William Magarity e Prokop Slanina, di recente affrontatisi in una partita del campionato di college statunitense, e Sandro Mamukelashvili che è ancora nell’high school ma che colleziona una recensione di un esperto al mese che pronostica per lui un futuro da professionista. «Questo riconoscimento è il frutto del lavoro svolto in tanti anni dal nostro staff» ha sottolineato il presidente rossoblù Massimo Angelico, «presieduto per quanto riguarda il settore giovanile dall’allenatore benemerito Federico Danna, e per quanto riguarda il minibasket dall’allenatore benemerito Massimo Grigatti. È motivo d’orgoglio per tutto il club, che ha nella crescita delle giovanili uno dei driver principali. Ci tengo a fare un ringraziamento personale a Banca Sella che continua a sostenerci con grande entusiasmo

e importanti investimenti, dimostrando profondo attaccamento al territorio». Gli Oscar del basket di quest’anno parlano biellese anche alla voce “miglior giornalista”: il riconoscimento è andato a Paola Ellisse, nata a Biella e passata alla storia come prima donna (ormai più di 10 anni fa) a condurre la telecronaca di una partita di pallacanestro. Andrea Della Valle ha vinto tra i giocatori, Maurizio Buscaglia, coach di Trento e da pochi mesi anche dell’Italia Under 20, quello tra gli allenatori, Cecilia Zandalasini, giovane stella di Schio e della Nazionale, quello per il basket femminile. Ma Biella non è nuova al premio Reverberi (che sarà consegnato il 20 febbraio a Quattro Castella): nel 2009, l’anno della semifinale scudetto, l’Oscar come miglior giocatore fu di Pietro Aradori. E c’è un pizzico di rossoblù anche nell’edizione 2011, con il premio alla carriera conquistato da Alessandro Frosini.

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Da Bergamo orgogliosamente rossoblù La storia di G.M.P. Group dal successo aziendale alla passione sportiva di R.T., fotografie archivio Pallacanestro Biella

Sponsor di maglia in Coppa Italia, specializzata in componenti in alluminio per auto, è nata nel 2003 e non ha mai smesso di crescere. Il titolare Marco Mancin da ex calciatore è diventato fan di pallacanestro: «Ma mi manca ancora una partita al Forum». Nel nome del sito web all’acronimo dell’azienda hanno aggiunto “Italia”, come se fosse una bandiera da esporre bene in vista, simbolo orgoglioso di stile e design. Ma tra gli stendardi da sventolare c’è anche quello rossoblù dell’Angelico, per sostenere la quale la distanza (da Albano Sant’Alessandro in provincia di Bergamo all’ombra del Mucrone) non è mai stata un ostacolo. Da due stagioni ormai al fianco di Pallacanestro Biella, e sponsor di maglia nella prossima Final Eight di Coppa Italia, G.M.P. Group è un’azienda specializzata nella progettazione e produzione in serie di componenti in alluminio di alta qualità per il settore dell’industria automobilistica a livello internazionale, con particolare attenzione ed esperienza nel settore dei cerchi in lega leggera. Marco Mancin, titolare di G.M.P. Group, ha raccontato a Time Out i segreti del successo della sua azienda, nata nel 2003, cresciuta anno dopo anno fino a raggiungere il traguardo dei 19 milioni di euro di fatturato e quasi 130 persone impiegate, che fanno del brand orobico uno dei principali in Italia del suo settore.

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Marco Mancin mostra con orgoglio la canotta rossoblù dedicata alla sua azienda. Nella foto sotto, la sede di G.M.P. Group ad Albano Sant’Alessandro

Ci parli della sua azienda G.M.P. Group è il risultato di un percorso di crescita che dura da oltre quindici anni. Da una piccola azienda famigliare di lavorazioni meccaniche abbiamo costruito un’importante realtà nazionale, puntando su qualità e made in Italy. È stato un percorso fatto di investimenti

e sacrifici che ci porta oggi in questo splendido stabilimento produttivo che dà lavoro a quasi 130 persone e che ci ha permesso di essere tecnologicamente avanzati, quindi maggiormente competitivi sul mercato e aperti a nuove opportunità oltre confine.


Quali sono i segreti del successo di G.M.P. Group? Il successo di G.M.P. Group è il successo delle persone che ci lavorano. Come imprenditore sono orgoglioso di aver dato un’opportunità a tanti che se la meritavano. I nostri dipendenti sono la base della nostra crescita. Crediamo nel made in Italy e insisteremo anche nei prossimi anni a produrre interamente dal nostro territorio. Parliamo invece di sport, sappiamo che è un grande sportivo e un ex calciatore... Vero. Il calcio è la mia grande passione. Come atleta ho giocato fino alla Serie C2, poi dal campo sono passato alla scrivania (ride, ndr). Attualmente sono socio e dirigente della Virtus Bergamo, squadra che milita nel campionato di serie D, una realtà importante per la città perchè produce ottimi giovani per le due squadre professionistiche Atalanta e Albinoleffe. In questo aspetto mi rivedo un po’ simile a voi. La base di una società sportiva oggi è il settore giovanile e Biella è un esempio concreto e un modello da seguire. Anche come azienda credo sia importante sostenere le società che investono nei giovani, perché i giovani sono il presente e il futuro. Anche la prima squadra ci sta dando soddisfazioni, siamo al quarto posto in classifica e siamo veramente soddisfatti della stagione che stiamo costruendo.

stra squadra. Ammetto di non essere mai stato al Biella Forum e mi dispiace, perché conosco il calore e la passione dei tifosi, ma posso dirvi che la prima cosa che faccio la domenica sera dopo le 20 è consultare il televideo e vedere il risultato dell’Angelico. Sono comunque sempre aggiornato da Franco, che mi manda i video delle partite in tempo

reale. Ho tifato in tv quando abbiamo vinto il derby contro Tortona all’ultimo secondo e spero come tanti tifosi che Biella possa tornare un giorno al piano che gli compete. Ve lo meritate. Ti aspettiamo quindi a tifare in tribuna al Biella Forum e a conoscere tutta la Biella Family.

G.M.P. Group al Biella Forum

A proposito di Pallacanestro Biella, raccontaci come nasce il tuo sostegno in qualità di sponsor ufficiale del club rossoblù. Ho conosciuto Biella tramite un altro sponsor, Franco Di Leo, amico e importante cliente, che mi ha trasmesso la sua passione per la vostra, anzi no-

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Mister Roano guida il ringraziamento ai tifosi dopo una vittoria. Nella foto sotto, Latta Jack in azione

La Biellese: tradizione antica, fondamenta giovani Nome e colori storici per la squadra di calcio della città e per le sue ambizioni di R. T., fotografie archivio La Biellese

Il miglior girone d’andata degli ultimi anni, l’età media della rosa tra le più basse del Piemonte, un vivaio da 300 giovani giocatori: ecco i numeri del club che sogna di riportare il pallone che conta al La Marmora-Pozzo. Sport Club Veloces, Unione Sportiva Biellese, Associazione Sportiva Biellese, Fcv Biellese-Vigliano, Asd Junior Biellese Libertas e La Biellese: tanti nomi, una sola passione, quella per il calcio in città. Dal 1902, anno della prima partita disputata da una squadra in città, nell’era in cui il pallone che contava in Italia era soprattutto in Piemonte, è passata tanta acqua sotto il ponte della Maddalena. E non poche sono state le vicissitudini, gli alti e bassi, per il principale club calcistico della città. Ma la voglia e la passione non sono mai mancate. E oggi il cammino è ripreso per un’ennesima risalita con un nome che risuona familiare ai tifosi della provincia: La Biellese. La maglia è bianconera a strisce orizzontali, come vuole una tradizione “rotta” solo ai tempi della Veloces (il colore principale era il rosso) e quando, dopo la fusione con il Vigliano, si mantenne per un certo periodo il giallorosso insieme al bianconero, nelle stagioni dei cosiddetti “tedeschi”. La transizione per arrivare a La Biellese si è conclusa quest’estate: la società nata dalla fusione di Junior e Libertas, più giovane la prima, attiva fin dalla fine degli anni Settanta la secon-

da, ha scelto un nome che richiamasse il passato e lo evocasse agli occhi degli appassionati. La prima squadra milita nel girone A di Eccellenza, la seconda delle categorie dilettantistiche del calcio italiano. Alla fine del girone d’andata ha ottenuto il miglior risultato, quanto a punti racimolati, delle ultime sei stagioni. E soprattutto, punto d’orgoglio del

club, è tra le squadre piemontesi la cui rosa ha l’età media più bassa. In questo la somiglianza con l’Angelico Biella è evidente: sotto il tetto del Forum il settore giovanile rossoblù sforna talenti in grado di arrivare con profitto alla prima squadra (vedi alla voce Wheatle, Pollone e prima ancora De Vico) e lo stesso accade all’ombra delle tribune del La

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Marmora-Pozzo. «La “cantera” bianconera ne è una testimonianza indiscutibile» confermano i dirigenti. «Se oggi in prima squadra sono presenti tanti giovani biellesi e sicuramente merito del processo di crescita che avviene proprio a livello di settore giovanile». Sono circa 300 i giovani che portano i colori bianconeri in giro per il Piemonte, 150 della Scuola Calcio e 150 nelle categorie comprese tra giovanissimi e prima squadra. «A livello regionale» afferma lo staff de La Biellese «il nostro settore giovanile è riconosciuto sia per i risultati sportivi ottenuti sul campo ma anche e soprattutto per l’impronta umana data dagli allenatori ai giovani calciatori, un binomio fondamentale nella crescita di un giocatore». In più la scuola calcio può vantare un rapporto di gemellaggio con la scuola calcio della Juventus. Un rapporto giornaliero che permette alla società e agli addetti ai lavori continui aggiornamenti per garantire un servizio di eccellenza e professionalità. Un esempio concreto della collaborazione in atto tra le due società è rappresentato dal Torneo Ogliaro, arrivato alla terza edizione, che si terrà come ogni anno il 25 aprile allo stadio La Marmora-Pozzo e dove saranno presenti società di primo livello. Dedicato alla memoria di Giovanni Ogliaro, storico allenatore di generazioni di “pulcini” fin dai tempi della Libertas, concentrerà allo stadio cittadino il meglio del calcio giovanile del Nord Ovest d’Italia, con l’ambizione di diventare un appuntamento classico per il football giovanile del territorio. All’edizione 2017 sono state invitate, tra le altre, la Juventus e il Novara, a garantire spettacolo oltre che un banco di prova severo per i ragazzi de La Biellese che li dovranno affrontare, con la gioia in più di farlo nel tempio del calcio della città. Quella con Pallacanestro Biella non è solo una comunanza d’intenti con l’attenzione al settore giovanile, ma una vera e propria collaborazione nata quest’anno. «La nuova intesa tra le due società è sicuramente di rilevante importanza» dicono in casa La Biellese «perchè a piccoli passi si stanno instaurando rapporti importanti, con la finalità di vivere lo sport con lo stesso spirito e la stessa passione». E poi proprio dai giovani si possono gettare le fondamenta per la risalita. Già, perché se il settore giovanile è sicuramente un’eccellenza, l’Eccellenza intesa come categoria per la prima squadra sta un po’ stretta. «L’obiettivo» affermano i dirigenti «è quello di riportare La Biellese in categorie di livello, con un lavoro mirato ed equilibrato orientato al futuro, in grado di sostenerlo e non di abbandonarlo». I tempi in cui una sfida al vertice con l’Aosta in una notturna infrasettimanale era in grado di riempire il La Marmora-Pozzo non sono poi così lontani. L’entusiasmo è sotto la cenere. In fondo era lo stesso per il basket, quando bastò attendere Pallacanestro Biella per tornare ai tempi della Libertas...

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Dall’alto in basso capitan Giordano e Curtolo in azione, l’allenatore Andrea Roano e la festa negli spogliatoi per celebrare un successo


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Studio Toio entra nella Biella Family L’azienda di servizi immobiliari è fornitrice ufficiale dei rossoblù di R.T., fotografie archivio Studio Toio

Da quest’anno lo Studio Toio affronta una nuova sfida: in veste di fornitore ufficiale di Pallacanestro Biella entra nel mondo dello sport e mette a disposizione di giocatori, dirigenti e ospiti della società la propria professionalità nel settore immobiliare. Daniele Rotella un anno fa spostò la sua attività immobiliare a Biella, in viale Macallè. Il bilancio, dopo i primi dodici mesi, è positivo, così come la risposta della città. E tra la clientela sta trovando terreno fertile la convinzione che la competenza dell’agente immobiliare non sia utile soltanto per vendere, acquistare o affittare alloggi, case, negozi, fabbricati o saloni industriali. Per Rotella, infatti, che lavora nel settore da quasi quindici anni, il mediatore deve essere in grado anche di dare consigli in tema di operazioni immobiliari in genere e negli ambiti urbanistico, catastale e di efficienza energetica, perché spesso si arriva alla compravendita senza aver verificato che l’immobile sia in linea con le normative e basta un vizio di forma, o un problema catastale o comunale, per rendere nullo l’atto. Il mercato immobiliare in città è vivo e in movimento e da un paio d’anni i prezzi, nonostante restino bassi, sono stabili. Lo staff dello studio Toio è composto da un geometra, due agenti e una coordinatrice di ufficio: Daniele, Luca, Dario e Giulia. Rotella è canavesano, ma vive nel Biellese che è la terra d’origine di sua moglie.

La sua grande passione sportiva è l’immersione in apnea, sport che pratica, ma quando si trasferì nel Biellese diventò un sostenitore della squadra locale di pallacanestro. «Rimasi colpito dall’ambiente familiare e pulito della Pallacanestro Biella - confida -. Percepii una buona atmosfera nel basket, a differenza di altri sport, e pensai che mi sarebbe piaciuto supportare di più l’Angelico Biella. Ora l’occasione è arrivata e per me far parte della famiglia rossoblù, ed essere quindi un loro fornitore ufficiale, è motivo di

orgoglio». Di arrivi e di partenze nella famiglia rossoblu ce ne sono, tra giocatori, dirigenti e ospiti, e nella ricerca di alloggi in base alle diverse esigenze lo Studio Toio spera che il proprio aiuto si riveli utile alla società e a tutti i suoi sostenitori e tifosi. A chi si presenterà in studio con la tessera della stagione saranno applicati sconti sui servizi immobiliari riservati, appunto, agli abbonati rossoblù. Per informazioni: Studio Toio, viale Macallè 15, Biella - tel. +39 015 402535 ufficio@studiotoio.it - www.studiotoio.it

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CHE SUCCESSO PER LA DIRETTA VIA APP Essere al Forum, ovvio, è la cosa migliore per vivere da vicino le emozioni di una partita. Ma se proprio non si è riusciti a trovare un biglietto oppure se la nostra beneamata Angelico è in trasferta, la soluzione per seguire il match è in tasca: la App ufficiale di Pallacanestro Biella da quest’anno presenta anche, nella sezione live, la diretta scritte di tutte le partite, in casa e fuori, con l’aggiornamento del punteggio e la cronaca in tempo reale di quello che accade in campo. Il record di contatti è stato nella gara contro Roma, la trasferta del 29 gennaio. Nonostante la diretta su YouTube, sono stati 389 gli utenti che hanno seguito il match via smartphone attraverso la app, un prodotto digitale sviluppato da OrangePix, l’azienda biellese fornitrice ufficiale di casa rossoblù. L’applicazione è disponibile gratis sia per telefoni e tablet di casa Apple (cercate Angelico Biella su iTunes) sia per quelli con il sistema operativo Android (anche in questo caso basta cercare Angelico Biella su Google Play.

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BANCA SELLA invade la tribuna gialla Anche in questa stagione è stata un successo la giornata dedicata ai dipendenti e alle famiglie del gruppo Banca Sella al Biella Forum. Come l’anno scorso per una domenica di campionato è stata prenotata l’intera tribuna gialla. E i tifosi di casa Banca Sella hanno risposto presente, con il coordinamento del Cral aziendale: nel match casalingo contro Latina il colpo d’occhio dalla parte opposta della Barlera era notevole, con un “effetto tutto esaurito” che ha contribuito a sostenere la squadra. E l’Angelico ha ricambiato con una delle partite più spumeggianti dell’anno finora. Insomma, è probabile che dalle prossime settimane i rossoblù abbiano guadagnato qualche tifoso fedele in più.

AL CARNEVALE di biella con la folle notte Da sabato 11 febbraio le chiavi della città sono nelle mani del Gipin, il sovrano del Carnevale di Biella. E nel programma dei festeggiamenti di quest’anno c’è un gradito ritorno, quello della Folle Notte del Piazzo. L’appuntamento è in piazza Cisterna per sabato 25 febbraio, con musica e divertimento fino alle ore piccole, possibilmente in maschera. Un tentativo era già stato fatto due anni fa ma una forte nevicata aveva costretto gli organizzatori a ripiegare su una versione in tono minore al riparo del Concept di via Serralunga. Tra gli eventi più attesi c’è anche la fagiolata di Chiavazza, sempre più in competizione con quella di Santhià per stabilire quale sia la più grande del mondo, e il processo al Babi della sera di martedì grasso al teatro Sociale Villani. Le prevendite sono aperte anche online sul sito www.ilcontato.it

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La febbre e la magia delle figurine Un successo la raccolta rossoblù, da Hall al minibasket di Giampiero Canneddu, fotografie archivio Pallacanestro Biella

In 345 immagini tutto, ma proprio tutto il mondo di Pallacanestro Biella e del Basket Femminile Biellese: domenica 12 febbraio, in occasione della sfida con Agropoli, il punto di vendita e scambio nei corridio della tribuna gialla. C’era una volta “l’introvabile Pizzaballa”. Il portiere dell’Atalanta degli anni Sessanta e Settanta è passato alla storia, più che per le sue parate, per la leggenda metropolitana che voleva la sua figurina essere la più rara della raccolta dei calciatori, e per questo la più preziosa. Altri tempi, stesso fascino: l’album con le squadre che si susseguono pagina per pagina, con i nomi dei giocatori, con il rituale dell’apertura del pacchetto e del proverbiale ritornello “Celo, manca”, non ha perso il suo appeal. Solo che a Biella a essere introvabili sono le figurine stesse: “colpa” dell’entusiasmo che si è diffuso a macchia d’olio per la raccolta di Pallacanestro Biella. Da Jazz Ferguson e Mike Hall fino all’ul-

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timo ragazzo delle giovanili, passando per le “girls” del Basket Femminile Biellese, nell’album tutto rossoblù presentato all’inizio di gennaio c’è tutto il mondo della pallacanestro di casa nostra. E sarà il gusto di vedersi ritratti come Dzeko e Belotti su un rettangolino di carta autoadesiva, sarà la soddisfazione di fare parte della #Biellafamily, ma intorno al punto di distribuzione e vendita del Palabonprix di via Pajetta si è scatenata la figurine-mania. «Questa iniziativa punta proprio sul concetto che è diventato un nostro slogan, quello di famiglia» spiega il general manager Marco Sambugaro. «Il nostro grande gruppo, dai senior agli aquilotti, è tutto insieme. E poi è bello, per le persone della mia generazione, vedere i ragazzi che riscoprono il gusto di aprire il pacchetto, di mettere da parte le doppie, di attaccare le figurine che mancano». Le prime tre forniture di bustine sono andate esaurite appena sono arrivate al bar del palazzetto. Ora, in attesa delle nuove

ristampe, il modo migliore per portarsi avanti è il vecchio rito dello scambio. Pallacanestro Biella lo sa e, per incentivarlo, ha pensato a un punto-figurine nei corridoi alle spalle della tribuna verde, il giorno di Angelico-Agropoli, domenica 12 febbraio. Qui si potranno acquistare altri pacchetti per provare a completare la collezione, ma soprattutto si potranno incontrare gli altri appassionati per condividere le proprie “doppie”. «Sarà anche un modo per socializzare» aggiunge Sambugaro. «Nell’era degli smartphones e degli sguardi fissi sullo schermo, scambiare le figurine sarà un’occasione per guardarsi negli occhi, imparare i nomi e i volti dei ragazzi di un anno più grandi, in breve per fare amicizia». E niente scherzi, perché nel mondo delle “figu” esistono leggi non scritte che sono in vigore da decenni: per esempio Jazz Ferguson vale come il ragazzo-spazzolone dell’Under 13. E più che il blasone e i punti a partita, conta essere “rari”: a qualunque giocatore appartenga l’ultima


fotografia per completare l’album, per il vero collezionista sarà più preziosa e desiderata di quella del campione celebrato. Anche perché, a finire l’album, si può essere premiati: i primi due fans che arriveranno in fondo alla collezione saranno premiati con due biglietti per i posti a bordocampo nelle esclusive poltrone Sparco griffate Angelico Biella. L’album è stato messo a disposizione dal 12 gennaio: è bastato un giorno per far registrare il “tutto esaurito”, con 2mila figurine vendute. Ogni pacchetto, con cinque immagini ciascuno, costa 70 centesimi, mentre l’album costa 3 euro. Sono 345 le “figu” necessarie per completare la collezione: la numero 1 è del presidente Massimo Angelico. Poi, pagina dopo pagina, è rappresentata nella sua interezza tutta la famiglia rossoblù, dalla prima squadra con giocatori e staff fino alle categorie giovanili, minibasket incluso, e incluse le ragazze del Basket Femminile Biellese. Unici assenti, ma non nel cuore della famiglia di Pallacanestro Biella (chiedere a Mike Hall e al suo prodigioso recupero dopo l’infortunio al ginocchio), i medici sociali Masserano, Garavoglia e Castelli. Un gran lavoro per Alberto Tesoro, fotografo ufficiale dei rossoblù, che ha realizzato tutte e 345 le immagini a mezzo busto. Il resto è frutto della vecchia magia che funziona fin dai tempi di Pizzaballa: ogni immagine, quando diventa figurina, acquista un valore e un fascino inestimabili. Provare (e attaccare) per credere.

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e l t a e h W dalla A alla Z

RUBRICA L’alfabeto rossoblù

a cura di Luca Rosia

Energia, tranquillità, umiltà. E un sogno chiamato Nba

A B C D E F G H I L M N O P Q

Amici

Ballare

Cellulare

R S T

Relax (ogni tanto ci vuole)

Stile (in campo, e non solo)

Tranquillità

U V Z

Umiltà

Vincere

Zebra (il mio animale preferito)

Donuts (adoro le ciambelle)

Energia

Famiglia

Giocare

Happiness

Imparare

Londra (la mia città)

Musica

NBA (il mio sogno)

Opera (non ci vado mai)

Pollo (il mio piatto preferito)

Quiet

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Under 15, un derby da seconda fase I ragazzi di Nicola Danna si qualificano grazie al successo su Casale di Giampiero Canneddu, fotografie di Alberto Tesoro

Nel campionato di Eccellenza la Banca Sella ottiene un posto nel girone top battendo i “cugini” del Monferrato in una sfida dentro o fuori. Due le squadre rossoblù: c’è anche quella nel torneo Elite. Il destino nelle proprie mani, dentro o fuori, il prosieguo di una stagione appeso all’esito di una sola partita, che oltretutto è un derby: sembra l’identikit di un match che tutti i cestisti sognano di giocare almeno una volta nella vita. Ma se succede nella categoria Under 15, la prima nel mondo della pallacanestro italiana che assegna uno scudetto, allora l’adrenalina si mescola alla tensione, in un cocktail che rende il pallone pesante e la mente poco lucida. Non è accaduto perà alla Banca Sella Biella nell’ultima giornata del girone di qualificazione regionale. I rossoblù erano inseriti nel gruppo A e, nelle prime cinque giornate del ritorno, avevano collezionato una vittoria (di un

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punto contro la Lettera 22 Ivrea) e quattro sconfitte. Alla sesta il ritorno al successo contro Venaria, con un netto 6634. E alla settima la sfida decisiva contro la Junior Casale. La situazione in classifica prima del match? Casale quarta, Biella quinta due punti sotto. Vincere era necessario, al Forum, ma bisognava anche ribaltare la differenza canestri che vedeva i rossoblù del Monferrato forti del +12 dell’andata. Ma nel pomeriggio del 28 gennaio, un sabato, la missione è stata portata a termine. Coach Nicola Danna ha visto dalla panchina i suoi ragazzi arrivare alla sirena sul 68-46. Con i due punti in tasca e la differenza canestri portata dalla propria parte, la Banca Sella Biella si è così qualificata al girone Top, che mette insieme le quattro migliori dei due raggruppamenti regionali, da cui è rimasta fuori proprio Casale. Sarà comunque una partenza ad handicap: con otto partite ancora in calendario, i ragazzi dell’Under 15 porta-

no in dote, così come le altre squadre, i punti raggranellati con le altre tre qualificate durante la prima fase. E la Banca Sella Biella, con una vittoria e cinque sconfitte, comincia con due soli punti al pari di Chieri e Amici San Mauro, contro i 12 della capolista Cuneo, gli 8 di College Borgomanero, Crocetta Torino e Pms Moncalieri San Mauro e i 6 di Collegno. L’Under 15 è la categoria del secondo salto di qualità nella formazione di un giovane cestista. Se nell’Under 14 per la prima volta si gioca per i due punti con tanto di classifica, un anno dopo si arriva a fare di più: il girone di Eccellenza, quello della squadra guidata da Nicola Danna, porta le migliori d’Italia a giocarsi finali nazionali e scudetto. Ecco la sua rosa: Alberto Ghirardotti, David Bolano, Federico Cerbara, Federico Foglio Bonda, Gabriel Festa, Gianluca Cena, Giosué Frison, Lorenzo Carioti, Lorenzo La Cognata, Lorenzo Raise, Luca Valz Cominet, Nicola Franco, Nicolò Joan Storelli,


Riccardo Brandolese, Riccardo Poli, Sebastiano Biancato. Coach Danna è assistito da Massimo Acquadro. C’è anche la squadra Elite, che a sua volta è pronta a cominciare la seconda fase del torneo regionale, inserita nel girone Coppa. Gianpiero Bertetti è il coach, coadiuvato dall’assistente Gregorio Bona. E se il primo è uno degli allenatori di lungo corso del basket biellese, il secondo è stato uno dei primi “figli” del settore giovanile rossoblù a respirare l’aria della prima squadra. Ecco la rosa della squadra: Alessandro Gentile, Alessandro Gremmo, David Bolano, Edoardo Zordan, Federico Serreli, Federico Stefani, Federico Viceconte, Gabriele Federico, Gabriele Zerbola, Giacomo Mignone, Luigi Austria, Marcelo Negro, Riccardo Curvà, Stefano Contini e Stefano Grendene.

I primi canestri? Nelle scuole primarie Pallacanestro Biella, sempre attenta alla crescita dei giovani e allo sviluppo della pratica sportiva nelle scuole del territorio, prosegue anche per la stagione 2016/2017 gli interventi negli Istituti Primari di Biella e provincia. Sono 1.800 i bambini coinvolti da settembre a oggi, per un totale di 90 classi e 300 ore di attività, il tutto grazie agli istruttori qualificati del club, sempre disponibili a far conoscere la palla a spicchi e il mondo Pallacanestro Biella ai più piccoli; ma anche grazie a Orditura Rosa Srl, nella persona del suo titolare Andrea Rosa, che ha supportato il progetto con entusiasmo. Nel dettaglio, ecco l’elenco delle scuole coinvolte: a Biella Pietro Micca, Chiavazza, Cossila, Collodi, Biella Piazzo, Villaggio Lamarmora, Borgonuovo, De Amicis; in provincia Sandigliano, Verrone e Benna di concerto con il Gs Verrone e poi Valdengo, Vergnasco, Mongrando e Occhieppo. Avvicinare i più giovani al mondo dello sport divulgandone i valori positivi è l’obiettivo interno al “Progetto Scuole” che Pallacanestro Biella e la sua area minibasket portano avanti ormai da dieci stagioni. Il ringraziamento di tutto lo staff rossoblù va ad Andrea Rosa per il prezioso sostegno.

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I quasi miracoli contro Treviso e Bologna Coppa Italia story: due precedenti indimenticabili con due possibili avversarie di Giampiero Canneddu, fotografie archivio Pallacanestro Biella

Nel settembre 1998 il +19 alla Benetton campione d’Italia, nel 2001 il quasi sgambetto alla Virtus che fece il grande slam: per i colori rossoblù l’appuntamento in coppa porta ricordi e nostalgia. Virtus Bologna, Treviso, Virtus Roma: basta leggere il tabellone della Coppa Italia di A2 2016/2017 per far rinvigorire il virus della nostalgia per chi è fan di lunga data dell’Angelico Biella. Ci sono ricordi pesanti per ognuna delle tre partecipanti, due dei quali proprio risalenti alle esperienze rossoblù nel torneo della coccarda tricolore. Cominciamo in ordine cronologico dal settembre 1998: Biella è neopromossa in A2, un ritorno atteso quasi trent’anni, mentre la Benetton Treviso è campione d’Italia. La più forte e la matricola, come voleva il regolamento di quell’anno, erano destinate a incontrarsi al primo turno. Il pronostico? A senso unico. Ma la palla

è rotonda e il canestro pure. Anche se quello in cui tirava la Benetton, in quella giornata al PalaScatola di via Paietta, sembrava tutto pieno di spigoli. Finì, contro ogni previsione, 83-64, con prestazioni mostruose di tutta la squadra ma un po’ di più di Joseph Blair, Nate Erdmann e Nicola Minessi. C’era il ritorno però e al PalaVerde di Villorba fu un’altra storia: +30 per la squadra allora guidata da Obradovic in panchina e da Rebraca in campo e qualificazione in tasca a chi era favorito davvero. Biella e Treviso sono dalla stessa parte del tabellone alla Final Eight di Casalecchio. Ma per incontrarsi, in un sfida che manca da anni ormai, dovranno entrambe vincere la loro partita dei quarti. La rivale di Treviso è la Virtus Roma. E anche qui i ricordi abbonderebbero: primavera 2009, per esempio, con il punto più alto mai raggiunto dai rossoblù in serie A, il quarto di finale scudetto vinto a gara-5 nella Capitale con il

tiro alla Dirk Nowitzki di Greg Brunner a portare definitivamente la partita dalla parte rossoblù. Tabellone alla mano invece un Biella-Virtus Bologna sarebbe possibile solo in finale, dato che le due squadre sono testa di serie numero uno, avendo chiuso l’andata in testa nei rispettivi gironi. L’ultima volta una contro l’altra in una Coppa Italia fu nel 2001, in una Final Eight che qualificava le prime sette della serie A1 alla fine dell’andata e la leader di A2, che in quella stagione era la Fila Biella di Marco Crespi, Antonio Granger e Matteo Soragna. La Kinder Bologna invece era quella di Ginobili, Frosini e Griffith. Avrebbe conquistato coppa, campionato ed Eurolega alla fine della stagione. Ma quel giorno a Forlì fu una sofferenza per le V nere: Biella a +1 a 13 secondi dalla fine e con Matteo Soragna in lunetta per i tiri liberi. Con un 2/2 sarebbe stato miracolo. Soragna segnò solo il primo, sul secondo fu ferro, rimbalzo bolognese, palla a Abbio e assist per la schiacciata del pareggio di Griffith. Ai supplementari poi non ci fu scampo. Ma quei brividi fatti salire lungo la schiena del popolo bianconero non sono un ricordo facile da cancellare.

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Tre sfide in casa e poi la Coppa Gli appuntamenti in campionato prima della Final Eight di Bologna di Giampiero Canneddu, fotografia di Alberto Tesoro 20ª giornata, domenica 5 febbraio Angelico Biella - Benacquista Latina Biella Forum, ore 18.00 Gli ex Lorenzo Uglietti (a Biella nelle giovanili e nel 2012/2013) Così all’andata Benacquista Latina-Angelico Biella 82-90 (Rullo 18, Poletti 16; Udom 25, Hall 17) La data: 24 luglio 2014 Mitch Poletti firma il contratto che lo lega nuovamente all’ssigeco Casalpusterlengo: nel settore giovanile dei lodigiani era cresciuto, sotto la guida di Fabio Corbani, come terza stella della leva del 1988. Hanno condiviso canotta e anno di nascita Danilo Gallinari e Pietro Aradori. 21ª giornata, domenica 12 febbraio Angelico Biella - Basket Agropoli Biella Forum, ore 18.00 Gli ex Riccardo Santolamazza (a Biella nel 2007/2008) Così all’andata Basket Agropoli-Angelico Biella 7781 d1ts (Taylor 22, Langford 13; Ferguson 36, Hall 21)

La data: 3 febbraio 2017 Agropoli annuncia l’arrivo della guardia croata Ante Delas, nuovo secondo straniero dei campani al posto della stella Donell Taylor, ex Nba ed ex capocannoniere di serie A con Reggio Emilia. Taylor formava con Langford (fratello dell’ex play rossoblù) una delle coppie sulla carta più pericolose dell’intera A2 Ovest. Ma insieme hanno centrato 6 vittorie su 19 partite. Anche l’esordio di Delas non è stato fortunato: un -30 in casa contro Scafati nel derby salvezza. 22ª giornata, domenica 19 febbraio Remer Treviglio - Angelico Biella PalaFacchetti di Treviglio, ore 18.00 Gli ex Marco Sambugaro (a Treviglio nel 1991/1992) Così all’andata Angelico Biella-Remer Treviglio 8980 (Ferguson 20, De Vico 19; Sollazzo 21, Sorokas, Marini e Rossi 14) La data: 22 dicembre 2016 Andrea Mezzanotte (208 centimetri e 19 anni ancora da compiere) è tra i dodici azzurri che battono 74-68 la

Germania e ottengono la medaglia di bronzo agli Europei Under 18 di Samsun in Turchia. In una partita dominata dagli azzurri Lever e Moretti (18 e 17 punti), Mezzanotte chiude con uno 0/3 dal campo. 23 giornata, domenica 26 febbraio Angelico Biella - Orsi Tortona Biella Forum, ore 18.00 Gli ex Luca Garri (a Biella nel 2005/2006 e dal 2008 al 2010) Marco Venuto (a Tortona dal 2013 al 2015) Così all’andata Orsi Tortona-Angelico Biella 77-78 (Greene 17, Cosey 15; De Vico 25, Ferguson e Tessitori 14) La data: 5 agosto 2005 L’allora addetto stampa della Junior Casale Gabriele Fioretti aggiunge il nome di Massimiliano Sanna tra quelli del roster che si prepara alla serie A2, guidato da Franco Ciani e con in campo gli ex rossoblù Alex Bougaieff e Cristiano Masper. Sanna è stato prima compagno di squadra e poi avversario della “classe 1988” delle giovanili di Pallacanestro Biella, quella di Murta e Raspino.

Coppa Italia 2016/2017 Final eight Unipol Arena di Casalecchio (Bologna)

Venerdì 3 marzo, quarti di finale ore 13.15 Angelico Biella-Dinamica Mantova ore 15.30 De Longhi Treviso-Unicusano Roma ore 18.30 Tws Legnano-Alma Trieste ore 20.45 Segafredo Bologna-Moncada Agrigento

Sabato 4 marzo, semifinali ore 18.30 Vincente Treviso-Roma vs vincente Biella-Mantova ore 20.45 Vincente Bologna-Agrigento vs vincente Legnano-Trieste

Domenica 5 marzo, finale ore 17.45 Vincente semifinale 1 vs vincente semifinale 2

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Nord Ovest Naturae: la natura si mette in posa La prima edizione del concorso fotografico di Francesca Fossati, fotografie d’archivio

Debutta quest’anno il «Nord Ovest Naturae photo contest» aperto a fotografi di tutto il mondo, siano essi dilettanti, amatori o professionisti. Le immagini premiate saranno esposte nell’edizione 2017 della manifestazione Selvatica, che sarà a Biella da maggio a luglio, e pubblicate sulla prestigiosa rivista di cultura ambientale Oasis. Di montagna, di collina, di pianura e di lago o mare: sono i quattro paesaggi ai quali sono dedicate le sezioni del concorso fotografico Nord Ovest Naturae indetto da E20progetti e rivista Oasis, in collaborazione con Wwf Oasi e aree protette piemontesi - Giardino botanico di Oropa e associazione Stilelibero. Teatro degli scatti fotografici, in cui la natura è la protagonista, è il Nord Ovest d’Italia: dalla Valle d’Aosta alla Liguria, passando per il Piemonte e la Lombardia. La quinta sezione, dedicata al «Territorio

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dell’anno», per questa edizione d’esordio è dedicata al Biellese in tutti i suoi aspetti naturalistici e s’intitola: «Grand prix Biella Turismo #innamoratidelBiellese». Il concorso è aperto a tutti i fotografi, professionisti e non, basta iscriversi entro il 30 marzo compilando il modulo che si trova sul sito Web nordovestnaturae.org (quota di adesione: 15 euro) dove saranno anche resi noti i premi in denaro. Dopo il verdetto della giuria, che giudicherà le opere tenendo conto della rilevanza tecnica, naturalistica e ambientalistica, le fotografie che accederanno alla fase finale saranno pubblicate sul sito Internet per essere votate dal pubblico che deciderà a chi assegnare il premio «Selvatica web» e altri 5 premi speciali messi in palio dagli organizzatori della VI edizione del festival di arte e natura «Selvatica» che si terrà a Biella dal 5 maggio al 2 luglio. Grazie al concorso Nord Ovest Naturae gli animali, le piante, i fiori, le montagne,

gli scogli, i paesaggi e i panorami mozzafiato saranno «catturati» dai fotografi attraverso i loro obbiettivi e valorizzati. Le fotografie dei vincitori, oltre ad avere l’occasione di essere esposti nell’ambito della manifestazione «Selvatica», saranno pubblicate sulla rivista mensile Oasis. Non manca la categoria «junior» del concorso riservata ai ragazzi di età inferiore ai 18 anni. Il regolamento è pubblicato sul sito wwwnordovestnaturae.org.


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