Metastasi: la versione di Alberto Invernizzi

Nr. 35313/09 R.G.N.R. / Mod. 21

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Procura della Repubblica presso il Tribunale ordinario di Milano Direzione Distrettuale Antimafia VERBALE DI ASSUNZIONE INFORMAZIONI ~ art. 362 e.p.p. ~ Il giorno 11 aprile 2014 alle ore 10.10, in Milano Palazzo di Giustizia, Direzione Distrettuale Antimafia, piano 6°, stanza 23, in relazione al procedimento penale di cui in epigrafe innanzi al Pubblico Ministero Dott. Claudio GITTARDI, Sost. Procuratore della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Milano, il quale dispone che il presente verbale sia redatto tramite servizio di stenotipia, con l'ausilio degli operatori SOLLENNITÀ Antonella e FANZAGA Rosalba della società "Sentoscrivo" di Milano, è comparso: => INVERNIZZI Alberto nato a Lecco il 20.12.1970, residente in Lecco, via Fornaci n.28.

Si dà inoltre atto che è presente all'atto il Mar. Ord. Cataldo De Tommaso appartenente alla Sezione P.G. Guardia di Finanza - Sede.

Il suddetto, avvertito dell'obbligo di riferire ciò che sa in relazione ai fatti sui quali viene sentito, avvertito altresì delle conseguenze penali cui può incorrere ex art. 371 bis c.p. nel caso in cui renda dichiarazioni false ovvero taccia, in tutto o in parte, ciò che sa sui fatti medesimi, dichiara: ADR: Sono Consigliere comunale a Lecco, eletto nel 2010 in una lista civica denominata "Appello per Lecco" ed è la mia prima esperienza politica importante.

Quanto alla mia professione, sono ingegnere libero professionista e svolgo attività parttime presso l'ufficio tecnico del Comune di Suello.

ADR: Ho conosciuto PALERMO Ernesto dopo le elezioni all'interno del Consiglio comunale, in quanto anche lui era Consigliere facente parte della maggioranza, essendo stato eletto nella lista del PD; inoltre entrambi facevamo parte della Quinta Commissione consiliare, di cui ero. Presidente-, avente come oggetto l'attività consultiva in materia di urbanistica, territorio, lavori pubblici e demanio.

ADR: Nel 2011 PALERMO Ernesto mi disse che un suo amico voleva aprire un bar a Valmadrera, e aveva bisogno di fare un progetto per l'utilizzazione dell'area. Io andai a fare un sopralluogo e utilizzai un rilievo aereo dell'area che avevo già a disposizione, per realizzare un planivolumetrico di massima. PALERMO Ernesto mi presentò una prima volta unjì-~pCTsTmaNche - come l'Ufficio mi indica - Probabilmente era LILLIU

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25 36 Saverio e che avevo già incontrato precedentemente in alcuni cantieri in quanto lavorava per una ditta di Massimo BONGARZONE, che si occupava di armature di cementi armati. PALERMO mi disse che questa persona si era trovata in difficoltà sul lavoro e voleva iniziare questa nuova attività. Successivamente PALERMO mi presentò un'altra persona, REDAELLI Antonello,dicendo che anche lui partecipava alla iniziativa del Lido di Pare ed era quello che finanziava il tutto, essendo ricco di famiglia. Preciso che non conoscevo prima di allora REDAELLI Antonello né sapevo che attività svolgesse. Io predisposi il progetto, discutendone sia con PALERMO Ernesto che con REDAELLI Antonello, e sapevo che doveva essere presentato all'Amministrazione di Valmadrera all'interno di un bando pubblico. Preciso che non ero direttore dei lavori e quindi non mi recavo regolarmente nell'area anche dopo che ebbero inizio i primi lavori e interventi sull'area. Soltanto una volta, capitando casualmente nell'area, mi resi conto che rispetto al mio progetto erano intervenute delle varianti rilevanti, con lo spostamento del chiosco; feci presente la cosa sia a PALERMO Ernesto che a REDAELLI, e inoltre ne parlai anche con il Sindaco di Valmadrera, RUSCONI Marco, persona che io conoscevo in precedenza per ragioni personali e che contattavo anche per ragioni di lavoro in quanto era dipendente di una società che si occupa di gestione delle acque per una serie di Comuni del lecchese, ivi compreso il Comune di Suello.

ADR: Le mie prestazioni professionali vennero esposte in una fattura proforma che non ricordo se consegnai a PALERMO Ernesto o a REDAELLI Antonello. Probabilmente la fattura proforma era intestata a REDAELLI, cosa che poi determinò alcuni inconvenienti, tanto che PALERMO mi disse che doveva essere intestata non a R E D A E L L I ma a una società di cui mi forni' i dati e che era la Lido di Pare' . La fattura era per 500 euro e io ricevetti tale somma in contanti dalle mani di PALERMO Ernesto.

Emisi poi regolare fattura e non ricevetti alcun pagamento supplementare in nero.

A questo punto l'Ufficio fa presente a INVERNIZZI Alberto che vi sono in atti una serie di intercettazioni telefoniche che dimostrano il rapporto di conoscenza e di interlocuzione con PALERMO Ernesto ai fini della predisposizione del progetto e la piena conoscenza, da parte sua, delle problematiche ad un certo punto insorte nella intestazione delle quote della società Lido di Pare.

L'Ufficio dà lettura ad INVERNIZZI in particolare delle intercettazioni numero 2409 del giorno 26 aprile 2011 - 2529 del giorno 27 aprile 2011 - 3081 del 4 maggio 20 11 4444 del 20 maggio 2011 e chiede di fornire spiegazioni su questo specifico punto.

INVERNIZZI Alberto dichiara: All'inizio io pensavo che PALERMO Ernesto fosse semplicemente un intermediario che mi aveva presentato le persone interessate all'apertura dell'attività. In seguito ho compreso che PALERMO era cointeressato.

Effettivamente ho saputo da PALERMO che erano insorte delle difficoltà in relazione alla posizione di LILLIU Saverio, la persona che mi era stata presentata inizialmente da PALERMO Ernesto, in quanto lo stesso aveva dei precedenti penali e questo aveva determinato delle conseguenze negative in Comune.

ADR: In questa vicenda ho avuto rapporti con PALERMO Ernesto e non ho parlato con TROVATO Mario. Non sapevo che TROVATO Mario fosse interessato all'area del Lido di Pare nel momento in cui io predisposi il progetto, né sapevo dei rapporti tra PALERMO Ernesto e TROVATO M^ricun quel momento. Solo successivamente forse

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25 367 TROVATO Mario: lui mi rispose che lo conosceva fin da ragazzo ma non aveva rapporti con lo stesso; ADR: Non ricordo con precisione perché andai sull'argomento dei rapporti di TROVATO Mario con PALERMO Emesto. Mi sembra di ricordare che vidi uscire un giorno PALERMO Emesto da un bar di via Risorgimento che sapevo frequentato da calabresi e anche da TROVATO Mario.

Quanto all'evoluzione della vicenda del Lido di Pare, successivamente seppi che era stata revocata la concessione, mi pare proprio per la ragione relativa ai precedenti di LILLIU. Non sapevo che fosse stata prospettata una possibile infiltrazione della criminalità organizzata nell'area del Lido di Pare. Avevo letto degli articoli dei giornale che davano atto che l'Amministrazione di Valmadrera aveva revocato la concessione, e mi pareva che ciò fosse avvenuto per la situazione processuale di uno dei soci, LILLIU Saverio.

ADR: Non ricordo incontri personali con TROVATO Mario né contatti telefonici con lo stesso; ricordo però di averlo visto fugacemente una volta all'interno della pizzeria 046: eravamo all'inizio del mandato consiliare ed insieme ad altri Consiglieri comunali, dopo una seduta, eravamo andati a cena alla pizzeria 046. Ricordo che erano presenti i Consiglieri comunali: MARCHIO Luigi, che è calabrese, CITTERIO Stefano, ANGELIBUSI Stefano, probabilmente PALERMO Emesto; e l'Assessore MAZZOLENI Martino. Forse erano presenti altri Consiglieri comunali sempre del PD, come quelli precedentemente indicati, ma in questo momento non ho un ricordo preciso.

Ad un certo punto, durante la serata, uno dei Consiglieri presenti - Forse MARCHIO Luigi - Mi indicò TROVATO Mario, che era seduto a un tavolo, dicendomi che quello era TROVATO Mario. Conoscevo di fama la famiglia TROVATO, in particolare COCO TROVATO Franco, e sapevo che era condannato all'ergastolo; sapevo anche che TROVATO Mario era fratello di COCO TROVATO Franco. Io sono nato e cresciuto a Lecco, quindi conoscevo di fama la famiglia TROVATO, anche perché negli anni passati la famiglia in questione era titolare di numerosi esercizi commerciali, in particolare pizzerie quali La Tartaruga e II Giglio, che erano abitualmente frequentati da una vasta clientela.

ADR: La conoscenza della storia criminale della famiglia TROVATO penso sia un fatto notorio nel territorio di Lecco.

ADR: PALERMO Emesto effettivamente mi contattò nel periodo in cui, come commissione consiliare, stavamo valutando alcune scelte relative al documento di piano.

Ricordo in particolare che PALERMO Emesto mi contattò per le seguenti vicende: in primo luogo per la questione relativa al passaggio di una strada in frazione Acquate, strada che avrebbe dovuto attraversare varie proprietà tra cui quella relativa al Santuario della Madonna di Lourdes. Oltre all'area del Santuario, mi pare di ricordare che il tracciato della strada potesse interessere altre tre o quattro proprietà di cui non conosco i nominativi.

In secondo luogo la vicenda della destinazione di un terreno in frazione Laorca, terreno intestato a quanto ricordo ad un certo GALLI. Un'area in località Bione - Maggianico, frazione del Comune di Lecco, che è in parte privata proprietà della famiglia MUSOLINO, in parte demaniale e in parte comunale

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25 3 6 affittata al privato MUSOLINO. Per quest'ultima area PALERMO mi chiese informazioni in riferimento ad alcuni problemi di proroga della concessione demaniale, nell'interesse della famiglia MUSOLINO. Mi disse che la pratica era ferma da parecchio tempo negli uffici e mi limitai a dire di contattare il funzionario addetto, di cui fornii a PALERMO il nominativo.

ADR: Conosco di nome BONGARZONE Claudio in quanto era titolare di un permesso di costruire in Comune di Suello per un paio di unità immobiliari. Presumo, ma non sono sicuro, che BONGARZONE Claudio sia congiunto di BONGARZONE Massimo già citato all'inizio delle mie dichiarazioni.

ADR: Effettivamente PALERMO mi contattò anche per sapere il nominativo di un tecnico del Comune di Garbagnate Monastero, in quanto voleva avere informazioni circa l'apertura di una sala giochi e l'eventuale rilascio di licenza. Io dissi a PALERMO che mi sarei interessato ma in realtà non lo feci.

ADR: Effettivamente PALERMO Ernesto mi mise in contatto con un titolare della pizzeria Al Villaggio, che seppi poi essere di DE LUCA Bruno. Andai con PALERMO Ernesto e DE LUCA mi mostrò una tenda, dicendo che aveva avuto dei problemi con il Comune di Lecco che aveva chiesto la rimozione della stessa. Io mi interessai con gli uffici comunali, ma ebbi l'informazione che avevano già disposto la rimozione e comunicai la cosa a DE LUCA Bruno.

ADR: Non ho altro da aggiungere.

Letto e sottoscritto alle ore 12.00.

IL PROCU

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