Dolomiti Emotions n. 4

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ClubRes Holiday’s Magazine | Numero 4 - Inverno 2014

Trentino, il paradiso delle vacanze sulla neve

PAGINA 4 Intervista a Carolina Kostner

PAGINA 36 Veronica Maya, il volto televisivo dello Zecchino d’Oro


2 | Dolomiti Emotions • Numero 4, Inverno 2014

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Direttore Editoriale Ilaria Dalle Nogare Direttore Responsabile Mauro Paissan www.mauropaissan.it Hanno collaborato Giuliana Barretta; Elisa Pauletto; Elvir Halilhodzic; René Querin; Armando Taufer; Nicola Zorza. Crediti fotografici Archivio Alpi Due S.r.l.; Lucio Tonina; Archivio APT Val di Fassa; APT Val di Fiemme; APT San Martino di Castrozza; APT Folgaria; Ufficio Stampa della Provincia Autonoma di Trento; Dolomiti Superski. Progetto grafico Paissan&Partners, Trento www.paissan.eu Stampa Litotipografia Alcione, Lavis (TN) Si ringraziano Veronica Maya; Trentino Mese; Michele Lanzinger; MUSE Museo delle Scienze di Trento; Silvano Seber; Dolomiti Superski; Ufficio tecnico Gruppo Dalle Nogare. Contatto Dolomiti Emotions è il semestrale di Dolomiti ClubRes, Alpi Due S.r.l. - Gruppo Dalle Nogare, Trento, Italia. Tel. +39 0461 984010 www.clubres.com www.dallenogare.it

Indice Un tuffo insieme nella neve .

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Carolina che non si ferma mai! .

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ClubRes Ski Service .

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Trentino in inverno: un paradiso a misura di bimbo . Regala un’emozione ClubRes .

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Fra scienza e natura, intervista a Michele Lanzinger .

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Kinny Club .

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La Marcialonga dei bisonti .

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FiemmE-motion WinterCard .

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Intervista a Silvano Seber .

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Trentino, il divertimento corre sulla neve . Fiemme e Fassa da vivere .

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Dolomiti Superski, un successo lungo 40 anni . Intervista con il direttore: Armando Taufer .

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Vita Nova, compleanno di benessere a 10 candeline . L’angolo dello chef .

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Veronica Maya, il volto televisivo dello Zecchino d’Oro .

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Le offerte Dolomiti ClubRes . ClubRes News . Liberi nel Verde .

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direttore tecnico del Gruppo Dalle Nogare .

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Promo vantaggi ClubRes Card .

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Intervista a Nicola Zorza, .

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Un tuffo insieme nella neve Neve candida e lieve… un pensiero di purezza. Ecco tutto tace e si sente solo il soffice rumore dei fiocchi bianchi che si posano a terra. I miei ricordi corrono all’infanzia, ai pupazzi di neve, alle battaglie a palle di neve con gli amichetti, alle prime slittate e le prime tremolanti discese sugli sci…. “aiuto papà, scivolo, scivolo!” E poi cresci e scopri il piacere di immergerti nella natura, di sbucare fra le nuvole su un letto di sole e la gioia di essere il primo a buttarti a capofitto sulle piste perfettamente battute nella notte. Ed ecco che ritrovi il tuo equilibrio, la mente si rilassa, rigenerata dalla purezza dell’aria e nuove emozioni ti avvolgono scacciando lo stress ed i pensieri e poi... via, ti lanci in una nuova discesa spensierata e ti ritrovi nuovamente bambino, con le gote arrossate ed il sorriso in volto a discendere su bianche piste con l’innocenza di quando eri piccolo, di quando trascorrevi una serata davanti al caminetto acceso con una tazza di cioccolata calda e trepidante aspettavi l’arrivo di Babbo Natale. La prima neve scatena in me questi ricordi, e li ho voluti condividere con voi, mentre vi do il benvenuto in questa nuova edizione di Dolomiti Emotions, una nuova stagione invernale tra le nostre bellissime montagne trentine, una nuova vacanza per voi, una nuova avventura da vivere insieme. Buona lettura… e buona vacanza! Ilaria Dalle Nogare e tutto il Team Dolomiti ClubRes


4 | Dolomiti Emotions • Numero 4, Inverno 2014

Carolina che non si ferma mai! La campionessa mondiale di pattinaggio artistico Carolina Kostner ci parla di sé e dei prossimi impegni. » Intervista di Gianfranco Gramola per Trentino Mese

È stata “battezzata” con molti nomignoli: “La Principessa sul ghiaccio, la Fatina, il Cigno (la Farfalla) di Ortisei, Bambi”, ecc… Io l’ho sempre vista come una giovane cerbiatta, con lo sguardo tenero, a volte malinconico, a volte gioioso. In realtà Carolina, Caro come la chiamano gli amici, è una ragazza tosta, intelligente e molto prudente nel dosare le parole. Ha dalla sua la consapevolezza dell’età e delle energie a disposizione e vive con semplicità e molta umiltà. La classica ragazza della porta accanto. Carolina Kostner è nata a Bolzano l’8 febbraio del 1987. Figlia di Erwin, falegname e allenatore di hockey, e di Patrizia, ex pattinatrice. Quando scende in pista il suo desiderio più grande, oltre quello di portare a casa un buon risultato, è quello di trasmettere al pubblico emozioni e di regalare divertimento e un po’ di sana spensieratezza. E Carolina ci riesce benissimo grazie al suo motto “Impegno e dedizione” (che non

sono due parole a caso), fra volteggi, piroette e axel con una grazia di movimenti che tocca il cuore. Il tutto con un sottofondo musicale di Schubert e Ravel. Carolina ha un palmares da far invidia a qualunque atleta: Campionessa mondiale 2012, medagliata altre cinque volte ai Campionati del mondo (2008 e 2013 argento; 2005, 2011 e 2014 bronzo), cinque volte campionessa europea (2007, 2008, 2010, 2012, 2013), medagliata altre quattro volte ai Campionati europei (argento nel 2009 e nel 2011, bronzo nel 2006 e nel 2014 a Sochi), vincitrice della Finale del Grand Prix di pattinaggio di figura 2011, medaglia di bronzo ai Campionati mondiali juniores del 2003, e sette volte campionessa italiana (2003, 2005, 2006, 2007, 2009, 2011, 2013), Carolina Kostner ha anche concluso le stagioni 2010/2011 e 2011/2012 come prima al mondo nella classifica dell’ISU (Unione internazionale di pattinaggio). Fra i vari riconoscimenti è stata definita “Atleta altoatesina dell’anno 2004, 2011 e 2012”.

“Ho iniziato a pattinare a 4 anni, in Val Gardena – spiega la Kostner. Nel week end in famiglia, da bambini, è naturale pattinare o sciare come può essere in altre città andare a fare una passeggiata. Poi, mia mamma da giovane era una pattinatrice nazionale e mio padre un campione di hockey”. Chi per primo ha creduto nelle sue potenzialità? I primi a credere in me sono stati i miei genitori: senza i loro sacrifici non avrei mai avuto l’opportunità di seguire il mio sogno. Quando è esploso il suo talento? Non credo ci sia stato un vero momento. Ma già da piccola imparavo e miglioravo velocemente.


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Quali sono stati i suoi maestri? Ne ho avuti alcuni, ma quello più importante è il Sig. Michael Huth che mi segue da quando avevo 14 anni e che mi ha insegnato cosa vuol dire pattinare veramente.

Prima di una esibizione, ha dei riti scaramantici? No. Di solito in silenzio saluto il pubblico e ringrazio tutti per essermi venuti a vedere, comunque vada.

Quali sono le qualità che deve avere una brava pattinatrice? Pazienza, disciplina, un po’ di pazzia, ti deve piacere stare al freddo, istinto per il ritmo e la musica, amore per la danza e il movimento, coordinazione, coraggio.

Ha dei rimpianti? Ovviamente con il senno di poi si è sempre più furbi ma ho sempre preso le mie decisioni con coscienza e la voglia di dare il massimo.

Durante un’esibizione, quanto conta il sottofondo musicale? Conta quanto gli elementi tecnici. Qual è stata la sua più gran soddisfazione artistica? Il Bolero di Ravel, il mio programma libero delle ultime due stagioni.

Ha vinto un sacco di medaglie. Ha mai dedicato un premio a qualche persona? La mia prima medaglia mondiale l’avevo dedicata a mia zia Martina che è venuta a mancare pochi giorni prima. La popolarità crea più vantaggi o svantaggi? Ci sono due facce della medaglia. Mi sento molto onorata e privilegiata e spesso faccio fatica a credere a quanta gente mi conosce. Quello che per me conta è che, con alti e bassi, ho sempre seguito la mia passione. Nei momenti difficili avrei preferito non essere un personaggio pubblico. Invece, quando incontro una bambina che mi guarda con gli occhi lucidi per chiedermi un autografo e poi la vedo sparire con un sorriso gigante mi fa piacere. Spero nel mio piccolo di poter smuovere qualcosa per noi giovani in Italia. Cosa ha sacrificato per arrivare al successo? La maggior parte del mio tempo libero. Tutte le decisioni importanti che ho preso nella mia vita sono state influenzate dal pattinaggio. Ho lasciato la mia famiglia a 14 anni per allenarmi in Germania. Ho vissuto 5 anni in un collegio. Non ho mai abbastanza tempo per i miei amici e i miei fratelli. Dopo una gara teme di più il giudizio dei suoi genitori, del suo allenatore o di chi? Di solito di me stessa. Sono molto pignola... Ha delle ossessioni? Non credo. Il complimento più bello che ha ricevuto e da chi? L’abbraccio dei miei genitori dopo aver vinto l’oro mondiale a Nizza. Non servivano parole. Come reagisce alle critiche? Spesso mi toccano. Se sono costruttive sono benvenute.

Ha lanciato da poco delle magliette da lei disegnate, una serie esclusiva di t-shirt dalle stampe uniche (con il suo autografo) tempestato di cristalli Swarovski. Ne vuole parlare? È un grande onore avere la mia linea di tshirt grazie alla collaborazione con l’azienda italiana Fraema e Swarovski Elements che hanno anche confezionato i miei abiti da gara delle ultime tre stagioni agonistiche. Adoro la creatività! C’è un futuro da stilista nei suoi progetti? Non direttamente, ma come hobby perché no! Ha mai partecipato a manifestazioni per solidarietà e beneficenza? Ho partecipato come testimonial assieme anche ad altri atleti a molte raccolte fondi per progetti sociali sui bambini, prima fra tutte dal 2006 l’Associazione “Un sogno per il Gaslini” onlus a favore dei bambini dell’ospedale Gaslini di Genova; a seguire, ad esempio, l’Associazione “Un cuore un Mondo Padova Onlus” a favore dei bambini cardiopatici dell’ospedale di Padova. Ho messo all’asta delle t-shirt disegnate da me e autografate, sempre per la raccolta di fondi a favore di bambini disagiati e maltrattati in tutto il mondo, per Charity Stars, Save the Children e Terres des Hommes. Ho “dato” la mia immagine per la raccolta fondi per il Fai, a seguito del disastro in Giappone del 2011 e del terremoto in Emilia per la raccolta fondi effettuata dal mio sponsor Grana Padano. Sono testimonial della LILT di Bolzano (lega lotta tumori). Spero di non essermi dimenticata nulla, comunque cerco nel mio piccolo di dare una mano a chi ne ha bisogno, penso sia doveroso soprattutto quando sei un personaggio pubblico. A chi volesse avvicinarsi al pattinaggio, che consigli darebbe? È un bellissimo passatempo e una possibilità per restare in forma. Per i bambini posso solamente consigliare di fare sport perché insegna ad accettare la sconfitta che è importante come lezione di vita. Inoltre, è un’occasione per fare movimento con gli amici, per non passare i pomeriggi davanti alla tv. Il pattinaggio è meraviglioso perché non è solo sforzo fisico ma è un modo per esprimersi senza le parole! Un suo sogno nel cassetto? Un giorno di essere mamma. Quali sono i suoi progetti? I miei prossimi progetti: vacanza poi parteciperò a degli spettacoli sul ghiaccio, primo fra


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tutti “Intimissimi on Ice OperaPop” all’Arena di Verona il 20 e 21 settembre prossimo. I più grandi professionisti dello show business internazionale insieme ai talenti del pattinaggio artistico mondiale su ghiaccio, guidati dalla creatività visionaria di Marco Balich e dall’esperta regia di Francisco Negrin: in primis ci sarò io, oltre a Stephane Lambiel, Anna Cappellini & Luca Lanotte, Qing Pang & Jian Tong, Fiona Zaldua & Dimitry Sukhanov, Robin Szolkowy & Myriam Leuenberger che insieme ad un cast superlativo di altri campioni del pattinaggio su ghiaccio voleranno sui pattini per dare vita ad un appassionante lotta in cui a trionfare saranno le emozioni e le passioni umane.

L’ultima volta che ha pianto e perché? Oh, piango spesso. Al Centenario del CONI mi sono commossa a sentire le storie, le fatiche e le gioie dei vari campioni! L’errore che non rifarebbe? Dare fiducia alle persone sbagliate. Quali sono i suoi hobby i suoi passatempi preferiti, quando non pattina? Adoro andare al cinema, cenare a casa di amici, andare in discoteca. Fa collezioni? Si, colleziono tutti i disegni che mi mandano/ regalano i bambini!

Un suo portafortuna? Una giraffa di gomma (campanellino per la bici)

Qual è il suo motto? Toughts become things, chose the good ones (I pensieri diventano cose, scegli le migliori).

Un peccato di gola che ogni tanto si concede? La torta al cioccolato di mia zia Margherita che è un sogno. È un bene per la mia linea che non la veda spesso!

Cosa non sopporta? La maleducazione.

Cosa la rilassa? Un bel bagno caldo!

Le vacanze più belle che ricorda? Spero quelle che ancora devo fare!

Con il successo sono cambiate le sue amicizie? Chi frequenta in particolare? Mi sento di dire che è più nei momenti di “non successo” che cambiano le amicizie. Rimangono quelle vere! La maggior parte del tempo frequento i miei amici e colleghi di allenamento perchè non mi rimane tanto altro tempo. A Oberstdorf ho due carissime amiche delle superiori. A Ortisei Caroline, la mia amica d’infanzia. Chi porterebbe con lei su un’isola deserta? Domanda molto difficile. Forse Johnny Depp! Qual è il suo tallone d’Achille? La riservatezza. Tatuaggi e piercing? No!

Quando ha avuto la prima cotta? E l’ultima? A 14 anni. E l’ultima la sto aspettando! Che rapporto ha con la Fede? Credo in modo molto personale.

Di cosa ha bisogno per essere felice? Una serata assieme alla mia famiglia.

Non è la cosa più importante nella vita, ma aiuta averne.

Cosa pensa del nuovo Papa? Mi piace molto. Com’è il suo rapporto con il denaro?

Ha mai pensato di scrivere un libro autobiografico? Sì, ma penso che non sia ancora il momento giusto. Quali sono le sue paure? Le malattie gravi. Ha dei complessi? Penso di no.

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In centro al paese (Sporting Club) oppure appena fuori dal paese (Relais Club) la vacanza a San Martino di Castrozza sarà caratterizzata da forti emozioni e panorami unici. Tu che vuoi sentire il brivido dell’adrenalina scorrerti da testa a piedi non puoi perdere le discese mozzafiato di questa skiarea oppure divertirti con lo snowboard in uno degli snowpark; per i bambini la scuola di sci del Pra delle Nasse si trova proprio di fronte al Relais Clubresidence dove i bambini si divertono anche a slittare e giocare a palle di neve, per non parlare del FAMILY FUN un servizio dedicato interamente ai bambini che potranno trascorrere le giornate in compagnia, sulla neve, scoprendo il territorio, mangiando in rifugio e scorrazzando con il fanny skibus che li porterà a vivere la più bella SS 48 vacanza sulla neve.

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10 | Dolomiti Emotions • Numero 4, Inverno 2014

Il Trentino in inverno: un Paradiso a misura di bambino!

Trascorrere la vacanza in famiglia in uno dei nostri Resort in Trentino non solo ti porterà in ambienti unici e suggestivi, nel cuore delle Dolomiti, ma aprirà le porte a un mondo incantato, costruito su misura per il divertimento dei tuoi bambini. Stiamo parlando dei tanti Parchi Divertimento pensati proprio per far trascorrere anche ai bambini delle divertentissime vacanze, lasciando a mamma e papà la possibilità di dedicarsi allo sci, alla natura o al puro relax sapendo che i loro cuccioli sono in mani sicure.

Cermislandia, Val di Fiemme

sopra Cermislandia (pg www.visitfiemme.it, foto di orlerimages.com)

È il regno dei bambini sull’Alpe Cermis! Un parco giochi sulla neve dove i bambini si possono divertire in completa libertà, seguiti da uno staff di animatori preparati, trascorrendo la giornata tra discese pazze coi gommoni e giochi vari sulla neve. In caso di brutto tempo invece se ne staranno al calduccio in una sala dedicata con giochi, colori e tante storie.

Family Fun, San Martino di Castrozza Ogni alba è un giorno nuovo, un’avventura nuova, un’emozione nuova con il Family Fun a San Martino di Castrozza! Al mattino tutti a bordo del Fanny Skibus e via sulle piste per il corso collettivo di sci, gestito da 2 scuole di sci e ben 100 maestri e gli animatori per una mattinata di sport. Il pomeriggio invece sono proposte svariate attività da fare insieme agli amichetti o con mamma e papà per un divertimento formato famiglia.

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Family Fun (foto di Marco Trovati)


Dolomiti Emotions • Numero 4, Inverno 2014 | 11

Regala un’emozione ClubRes ad un tuo amico. ClubRes regalerà un’emozione anche a te. Buoni Regalo:come usarli Noi di ClubRes abbiamo pensato proprio a tutto per farti vivere dei momenti unici e pieni di gioia: scopri i nuovi BUONI REGALO per te e per i tuoi amici!

L’utilizzo dei buoni è semplice,ecco in breve le condizioni di validità:

Acquista un buono regalo da 50€ o 100€ da donare a un amico, e noi di ClubRes ti restituiremo un buono dello stesso valore che potrai utilizzare per un soggiorno presso una delle strutture in montagna del nostro gruppo Dolomiti ClubResidences.

• I buoni possono essere usati per un soggiorno minimo di due notti presso i Clubresidences di montagna.

Un’idea speciale per regalare una vacanza a chi vuoi bene e fare un regalo anche a te stesso! I buoni dovrenno essere utilizzati entro un anno dalla data di richiesta, effettuando la prenotazione tramite il Centro Prenotazioni ClubRes (escluso il periodo di Capodanno ed Epifania e Ferragosto).

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12 | Dolomiti Emotions • Numero 4, Inverno 2014

Esterno del MUSE (foto Matteo De Stefano Archivio MUSE)

Intervista con Michele Lanzinger, direttore del MUSE di Trento

Fra scienza e natura


Dolomiti Emotions • Numero 4, Inverno 2014 | 13

Muse, ieri e oggi un grande successo. Quale futuro per quella che molti definiscono la Perla museale del Trentino? La scommessa del Muse è stata, fin dall’inizio, il superamento della nozione del museo di sola conservazione per ricercare con grandissima determinazione un’offerta culturale capace di coinvolgere il pubblico in un’esperienza di visita emozionante. L’architettura dell’edificio e degli spazi espositivi che riflettono lo spirito di leggerezza e funzionalità caratteristiche delle architetture di Renzo Piano, un alternarsi di luoghi di approfondimento e installazioni interattive, lo strumento delle video interviste per superare la sindrome del cartellino o della didascalie, tutti elementi che, ora che possiamo misurare il gradimento dei visitatori, dimostrano che il Muse possa a pieno titolo considerarsi un progetto museale riuscito. Direttore, quale è il Suo pensiero sulle polemiche legate all’insuccesso dell’iniziativa delle Albere, in cui si colloca il vostro Museo? Oggi senza il Muse sarebbe veramente un “quartiere fantasma”. Non ho da esprimere giudizi di merito. Si tratta di un progetto di riqualificazione urbana voluto dal Comune di Trento e realizzato da privati che presenta punti di forza e di debolezza. Sicuramente positiva la valutazione architettonica, compresa la scelta di proporre una dimensione compatta dell’edificato, elemento questo fondamentale per un futuro di sostenibilità e di risparmio di suolo. I fattori di debolezza sono il reciproco di questi aspetti. Forse ci si aspettava un quartiere più spazioso e meno “condominiale”. Ma mi sia permesso, quanti ettari di fondovalle avrebbe occupato una ridistribuzione delle unità insediative delle Albere se ricondotte allo schema delle casette con giardino alla Homer Simpson? Inoltre, sicuramente la crisi economica e la grande crisi del settore immobiliare sta facendo il resto. Come ripeto, opinioni da cittadino, non da professionista del settore. Avrà certamente visto l’acceso dibattito sul tema della ricerca in Trentino. Qualcuno sostiene che troppi spesso gli investimenti in ricerca e cultura in generale sono improduttivi. Qual è la Sua idea di “ricerca e cultura” come strumenti di sviluppo per l’economia del territorio? Ricerca e cultura sono un elemento imprescindibile per la costruzione del futuro dell’Italia così, e forse particolarmente così, per i nostri territori. Le eccellenze economiche italiane sono sempre state basate da quella dimensione di creatività applicata che caratterizza da sempre

Sfera Noaa nell’area dedicata alla sostenibilità (foto Matteo De Stefano - Archivio MUSE)


14 | Dolomiti Emotions • Numero 4, Inverno 2014

l’artigianato e la piccola industria italiana. La ricerca scientifica è un ingrediente fondamentale per alimentare con conoscenze di base e sviluppi applicativi questi nostri asset produttivi. La cultura, così come fatta crescere nelle nostre scuole e all’università evidentemente non deve essere così male se i nostri studenti e ricercatori hanno tanto successo all’estero. Forse dovremmo fare di più per offrire loro opportunità in Italia, ma questo è un altro discorso. Infine c’è una dimensione della cultura che si lega alla percezione dell’Italia come destinazione turistica “speciale”. Il nostro ministro alla cultura e al turismo ha parlato del suo dicastero come il più rilevante produttore economico nazionale. Una componente, certo, ma una componente da sviluppare con attenzione e professionalità.

Dieci esperienze che non possono mancare in una vacanza in Trentino. 1. Sentieri e Dolomiti 2. Laghi 3. Castello del Buonconsiglio e i suoi castelli 4. Muse 5. Arte Sella 6. Ciclabili 7. Borghi minori storici 8. Cantine 9. Caseifici, malghe 10. Presidi Slow Food.

Al Muse, quali gli spazi per i più piccoli? Come racconterebbe l’esperienza della visita al Muse per le famiglie con bambini? “C’era una volta un museo con tanti animali da vedere, dei giochi che non hai mai visto, boschi e ghiacciai, torrenti. Tutto un una grande casa che sembra un’astronave. Andiamoci, vedrai che mi chiederai di tornare con i tuoi cuginetti”.

Nome: Michele Cognome: Lanzinger Data di Nascita: 1957 Lingue: inglese Segno Zodiacale: astrologicamente laico Hobby: suonare la viola nell’Orchestra I Filarmonici di Trento Sport: ciclismo Piatto preferito: “tortel de patate” Colore: praticamente tutti Famiglia: felice Squadra di calcio: “non pervenuto”

Il nostro Magazine parla principalmente di Turismo. Quando pensa o programma le Sue vacanze: Mare o montagna? Relax o vacanza attiva? Relax in fora di buona attività fisica, risorse interessanti come dei musei (come non potrebbe essere), ma anche iniziative per conoscere meglio i luoghi prescelti. Anche l’enogastronomia fa la sua parte.

Big Void (foto Paolo Riolzi - Archivio MUSE)

Serra tropicale montana (foto Matteo De Stefano - Archivio MUSE)


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Dolomiti Emotions • Numero 4, Inverno 2014 | 17

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ClubRes è sempre attenta alle diverse iniziative mondiali con profondi valori morali, solidali ed educativi e per trasmetterla ai tuoi bambini, che faranno il futuro del nostro Mondo, adotta ogni anno un tema speciale per le magliette del Kinny club. Lo scorso anno, per esempio, era l’anno internazionale dell’acqua mentre quest’anno, oltre che per i mondiali di calcio, sarà ricordato come l’anno internazionale dell’agricoltura familiare. Fai conoscere ai tuoi bambini queste importanti iniziative, le magliette le trovi in esclusiva presso le nostre strutture. Assapora la gioia di aver posato un mattoncino per migliorare il futuro, poiché parte dell’importo verrà devoluto ad un’associazione che si occupa dell’educazione dei bambini.

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chiedi anche tu la maglietta!


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“Il sorgere del sole segna l’attesa, sempre più spasmodica, delle migliaia di marcialonghisti nella piana di Moena. Fino a quando tutti, sulla linea del via, aspettano allineati il colpo di cannone. - Spiegava poco prima della partenza lo speaker al microfono di una radio locale - Oggi, domenica 25 gennaio 1976, un nastro innevato di 70 chilometri snodato tra le valli di Fassa e Fiemme sarà percorso dai fondisti che daranno vita alla 5a edizione della Marcialonga.” “Ecco in lontananza che si intravedono i primi concorrenti, descriveva il radiocronista a gara inoltrata, in prossimità di Soraga. - Aspettiamo con ansia di vedere chi ha gestito al comando la gara durante questi primi 5 km e siamo curiosi di scoprire se lo farà per i prossimi 65. Ma ecco… vediamo in lontananza avanzare i primi, anzi il primo concorrente. È solo, ma sembra in difficoltà perché in lontananza lo stanno raggiungendo con andatura estremamente più elevata il gruppo degli inseguitori. È un italiano, il numero 2157.” Tanti aneddoti, tante storie, grandi numeri. La Marcialonga è un formidabile veicolo promozionale per le Valli di Fiemme e Fassa, per tutto il Trentino. Basta pensare che l’indotto generato dalla sola gara invernale è di circa 8 milioni di euro, è diretta da una donna (Gloria Trettel) e assolda 1200 volontari. La Marcialonga è la più importante

sopra

Giuliana Barretta, direttrice del Centro Vacanze Veronza.

La Marcialonga dei bisonti e famosa competizione di sci di fondo in Italia e si disputa sulle nevi delle Valli di Fiemme e Fassa, l’ultima domenica di gennaio. È l’unica gara al mondo che attraversa 13 comuni con un dislivello di mille metri e taglia due valli. Si snoda lungo un anello che ha come cornice da una parte i monti “Pallidi” della Val di Fassa (un’area dove si parla ancora ladino), dall’altra il massiccio della Marmolada. La gara si svolge su un percorso di 70 Km con partenza da Moena e arrivo a Cavalese. Il percorso prevede la salita fino a Canazei, dove bisogna arrivare prima della chiusura del cancello fissata alle ore 12.30, e la discesa fino a Molina per poi rientrare e concludere la gara a Cavalese. È un evento unico che permette ad ogni partecipante di attraversare le valli di Fassa e Fiemme sciando fra i boschi e i fiumi, ma soprattutto fra il calore della gente che li aspetta e li incoraggia. Nell’estate del 1970 quattro amici decisero di organizzare, in Valle di Fiemme, una gara di sci di fondo che ricalcasse, in qualche maniera, la mitica Vasaloppet svedese. Il 7 febbraio 1971 fu organizzata la prima edizione della Marcialonga. I quattro organizzatori, che avevano creduto in quel progetto, si aspettavano 100 partecipanti, ma ne arrivarono 1000. Oggi ne conta 7500. Le prime 6 edizioni furono riservate ai soli uomini; a partire dal 1978 la maratona fondistica fu aperta anche alle donne. Dovete sapere che i concorrenti che hanno partecipato a tutte le edizioni della Marcialonga sono chiamati “senatori”, mentre quelli che partono nell’ultimo scaglione sono denominati scherzosamente “i bisonti”. L’ultimo concorrente che giunge all’arrivo di Cavalese viene clamorosamente festeggiato con una corona d’alloro, identica a quella del vincitore. La Marcialonga ha anche due sorelle, la Marcialonga Running e la Marcialonga Cycling. Ma torniamo a noi. “Il numero 2157? Ma come è possibile? Un numero così alto! Colpo di scena signori, colpo di scena!”. Io c’ero ma ero piccola e non posso ricordare ma mia mamma mi racconta che eravamo tutti li, amici e

parenti dei concorrenti, che ascoltavamo la radio in compagnia mentre seguivamo i nostri eroi lungo le tappe del lungo tragitto. Eravamo altrettanto sorpresi sperando nel miracolo improbabile di “uno dei nostri”. Ben presto però la voce valligiana che raccontava in diretta la gara si accorse del grande bluff ed annunciò con tono incredulo il nome corrispondente a quel numero. La speranza di un miracolo a quel punto venne interrotta da un attimo di stupore che subito dopo venne sostituita da una clamorosa risata. “Ma quello, quello è il Robele!” Era la 5° edizione della Marcialonga, nel 1976. Il Robele era un senatore della Marcialonga (ovvero le aveva fatte tutte) che si distingueva dal resto della massa perché partiva in incognita. Si organizzava, con una giacca a vento (blu, ricorda mia mamma), sopra la tuta e facendo finta di fare il riscaldamento, lui… partiva. All’epoca non c’erano grandi controlli quindi il nostro senatore riusciva a non dare all’occhio fino a quando, a gara inoltrata, si toglieva la giacca a vento e sfoggiava il suo pettorale. Questa volta però… esagerò. Dopo 10 km arrivava a Canazei in testa alla gara, davanti ai più grandi atleti del momento. Eh già... allora succedeva anche questo, oggi non sarebbe possibile. Nel 2004 infatti la Marcialonga fu inserita nella Coppa del Mondo di sci di fondo acquisendo ancor più importanza : tra le donne, per Gabriella Paruzzi, è stata decisiva l’affermazione nella gara trentina per la conquista della coppa di cristallo. Alcuni atleti di punta non parteciparono, temendo di esaurire le loro energie in vista del prosieguo della stagione. Ricordo, prima che la Marcialonga entrasse a far parte del circuito della Coppa del Mondo, insieme ai miei amici non vedevamo l’ora che “buttassero” la neve con i camion in via Medina a Cavalese; la strettoia che porta i concorrenti dalla fine dell’ultima salita “spezzagambe” al traguardo, passando attraverso le vie del centro storico. La sera prima della gara ci intrufolavamo in pista e con i nostri sci giocavano a chi “arrivava primo”.


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Neve. Se non ci fosse bisognerebbe… spararla. E i 18 cannoni in azione sul percorso Marcialonga (uno ogni 4 km circa) non deludono mai. In passato non si era così organizzati, non eravamo sotto l’occhio del riflettore, e soprattutto la tecnologia non era così avanzata, infatti la gara non si svolse negli anni 1975, 1989 e 1990 per mancanza di neve.
“Per ogni edizione della Marcialonga”, dichiara Alfredo Weiss, presidente della Marcialonga, “bisogna produrre più o meno 300.000 metri cubi di neve, ma si confida ovviamente nella neve naturale, per risparmiare risorse economiche. I trasporti della neve incidono marcatamente”. Oggi, dicevamo i nostri figli devono escogitarsi altro per fare gli eroi sulla neve ma non credo che abbiano problemi. È solo cambiato il modo. Sicuramente lo troveranno ma non nel modo in cui lo facevamo noi, facendo finta di gareggiare prendendoci un momento di gloria cavalcando le scie di una pista dove sarebbero passati, il giorno dopo, i campioni. Oggi guardiamo ad altro, bisogna gestire un evento importantissimo, non si può rischiare nulla o rovinare una pista che deve essere perfetta. Oggi, Il “Robele” di ieri, o chi pur non essendosi spinto così oltre, ma comunque a modo proprio ci ha provato e c’è riuscito, verrebbe squalificato. Altri tempi, altre regole, ma la voglia di sognare era la stessa, sicuramente più spregiudicata rispetto ad oggi solo perché veniva permesso e qualcuno riusciva più facilmente a spingere quasi oltre l’impossibile, il proprio sogno e la voglia di vincere. Chi viene a conoscenza per la prima volta dell’esistenza di una gara lunga 70 Km da passare

sugli sci, pensa che siano dei pazzi scatenati. Ma lo sport è passione, sacrificio, costanza, e quando fai la Marcialonga una volta e scopri l’emozione che si prova ad attraversare quei paesini con la gente che tifa per te, la passione si può solo rafforzare. La Marcialonga però è la prova scientifica che lo sci di fondo, passo alternato, è uno sport per tutti. Per Ferruccio Buzzi, 85 anni, che copre i 70 mila metri in una decina di ore. E per gente come i campioni in carica, il norvegese Simen Østensen, i fratelli norvegesi Jørgen e Anders Aukland, gli italiani Fulvio Valbusa, il vincitore della prima edizione nel 1971 Ulrico Kostner, il detentore di 4 vittorie Maurilio De Zolt e Giorgio Vanzetta. Nelle donne la campionessa russa in carica Julia Tikhonova, la svizzera Seraina Boner e le italiane Gariella Paruzzi, Guidina Dal Sasso con 4 vittorie consecutive, la mitica Maria Canins con 10 vittorie consecutive dal 1979 al 1988 e la mia amica di Tesero Cristina Paluselli. Sportivi professionisti che tutti gli anni, in testa al lunghissimo gruppo, fanno battaglia fra di loro, pronti a sgomitare per mettersi al collo la corona di alloro infilata sul traguardo al vincitore. La vera essenza della Marcialonga, come in tutte le granfondo sciistiche, ciclistiche o podistiche, però sta nel ventre del plotone, dove sudano e si impegnano migliaia di dilettanti con lo sport nel sangue. In mezzo, ci sono seimila “bisonti” che arrivano da 30 nazioni diverse, che partono dall’Italia o dall’estero e mettono in conto qualche giorno di ferie (oppure un viaggio-sfacchinata) per partecipare a una delle più belle manifestazioni popolari dello sport nazionale. Sono loro l’altra faccia della Marcialonga. Ci sono quelli coi copricapo a corna, quelli coi baffi ghiacciati e altri coi visi insanguinati dalle racchettate, quelli con le smorfie di dolore per i crampi alle braccia, alla schiena, alle gambe, ma che non mollano. E poi quelli che con i campanacci fanno il tifo. A farla da padroni sono gli scandinavi, più di 2700 fra norvegesi e svedesi. Ma gli stranieri, in tutto, sono 3900. Sono loro, questi seimila bisonti, i veri protagonisti della gran sfilata del fondo in tecnica classica che si corre nella patria di Franco Nones, il primo italiano, nel ’68 (a Grenoble), a scippare per poco meno di un minuto ai fuoriclasse scandinavi una medaglia d’oro olimpica. Ci sono poi gli appassionati, cresciuti facendo il tifo per i grandi azzurri come Fauner, De Zolt e Maria Canins ma anche ammirando il fuoriclasse norvegese Bjorn Dhaelie o l’italiana Manuela di Centa che vengono spinti da quella passione sfrenata e la soddisfazione di arrivare prima dell’amico e dire un giorno: “C’ero anch’io !”. Gente comune che descrivendo la loro esperienza dicono: “Il mio racconto sulla Marcialonga di Fiemme e Fassa inizia dall’arrivo sotto lo striscione del traguardo a Cavalese. A differenza delle altre otto edizioni, questa volta non ho sorriso passando sotto il traguardo, ho pianto. Un pianto di sollievo e liberazione per aver terminato questa lunghissima maratona con gli sci di fondo in 5 ore 49’. La fatica è stata notevole, ho un terribile mal di schiena e non riesco a tirarmi su, mia figlia piccola vuole essere presa in braccio e chi ce la fa? I miei amici, Marco e Max, già docciati e cambiati mi chiedono come sto e io non riesco neanche a parlare. Sono trascorsi tre giorni e già penso alla prossima edizione. Guardo la classifica: speravo in qualcosa di meglio! Ma questa non è una gara, è una favola da raccontare, anche se densa di sudore!” Ho sempre avuto il pallino, come tutti i Cavalesani, di partecipare ad una edizione della Marcialonga… Dopo questo articolo penso proprio che mi iscriverò sul serio. Ma questa è un’altra storia…


Maso dello Speck

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Foto di Alberto Campanile

Agriturismo con produzione artigianale di speck e salumi tipici

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Dolomiti Emotions • Numero 4, Inverno 2014 | 21

Piazza Dolomiti 15 38033 Carano - Cavalese (TN) Tel. 0462 342222 • veronza@clubres.com

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Veronza è la vacanza della famiglia e per la famiglia! Parco Naturale dello Sciliar

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RISTORANTE E PIZZERIA: se hai scelto la mezza pensione ti aspetta un ricco buffet sia a colazione che a cena con le bevande incluse, per non farti mancare nulla. Potrai spaziare dai piatti tipici del Trentino alla cucina internazionale per assaporare ogni giorno dei sapori diversi. Settimanalmente ti coinvolgeremo in una cena tipica o in un’elegante serata di gala per trascorrere del tempo tutti insieme. BAMBINI: grazie alle tante iniziative di Kinny i tuoi bambini non si annoieranno mai. Dal Kinny Winter Club “around the clock” che rappresenta il nostro servizio di mini club dalle 9.30 alle 21.30 ben 12 ore filate di divertimento, giochi, balli, disegni e tanta allegria a Cermislandia il kindergarten sulle piste del Cermis dove i giochi sulla neve saranno i protagonisti, mentre mamma e papà potranno realizzare un sogno: passare del tempo insieme per scoprire le piste della Val di Fiemme, oppure per dedicarsi alle passeggiate con le ciaspole oppure ancora per rilassarsi nel centro benessere senza far altro che pensare a se stessi. BEAUTY & WELLNESS: grazie al centro AquaVitalis potrai dedicarti al tuo benessere e alla cura del tuo corpo. Un centro wellness completo con piscina coperta, palestra, zona wellness ed un menu di trattamenti estetici e massaggi che ti trasporteranno in un mondo di dolci profumi e sensazioni di relax.

Piazza Dolomiti

G Via

Strada Provinciale 126

Molina di Fiemme

Pozza di Fas

SS 241S 48

8 Soraga

S

Moena

48

SS

SS 346

48

SS

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SP 232

Lago di lli Carezza

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612

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SS 6

HOTEL: dalle deliziose camere mansardate alle unità Mini e Family suite c’è sicuramente la soluzione che fa per te e per la tua famiglia!

CARANO

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RESIDENCE: appartamenti curati che possono ospitare dalle coppie alle famiglie numerose, sono arredati in tipico stile mondano che dona un’atmosfera intima e calda agli ambienti. TI sentirai come a casa ma circondato da tutti i comfort che possono rendere più completa e servita la tua vacanza in montagna.

Vigo Tesero di Fassa

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Una struttura che combina la formula residence, quindi in appartamento per te che preferisci essere indipendente e non vuoi sentirti legato da orari o programmi, e la formula hotel per te che invece non vuoi avere pensieri e che ritieni che essere in vacanza significa farsi coccolare e viziare.

Campestrin

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Cam di F

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Predazzo

Varena Daiano Cavalese Tesero Carano Molina di Fiemme

SS 612

Bellamonte

SS 48

Lag Pan


22 | Dolomiti Emotions • Numero 4, Inverno 2014

FiemmE-motion WinterCard

Dal 5 dicembre 2014 al 6 aprile 2015

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA delle attività entro le ore 12.00 del giorno precedente al numero 331 9241567 GRATIS per gli ospiti degli hotel FiemmE-motion – € 30 per persona - € 45 a famiglia per tutti gli altri ospiti Noleggio attrezzatura NON compreso nella Card

Un modo nuovo di vivere la tua vacanza invernale in Val di Fiemme, scoprendo ogni giorno un pezzetto nuovo di questo nostro bellissimo territorio: la sua natura, i suoi sapori e le sue tradizioni portando a casa al rientro il ricordo vivo di un’esperienza speciale. La Fiemme E-motion winter card è un piccolo extra da aggiungere alla tua vacanza (1 € per persona al giorno) ma ti darà in cambio tantissimi vantaggi a partire da un programma settimanale ricco di appuntamenti.

Lunedì Stregati dalle Dolomiti: escursione accompagnati con le ciaspole. Il Segreto di Stradivari: una visita guidata al laboratorio di casse amoniche per violini e pianoforti a Piera di Tesero.

Martedì

Mi piace lo speck, mi piace la birra: visita guidata accompagnata al Maso dello Speck e al laboratorio della birra artigianale di Fiemme.

Giovedì

Scendiamo in cantina: visita guidata alle aziende vitivinicole della Val di Cembra e del consorzio Cembrani Doc. C’era una volta… a Casa Begna: visita guidata a Carano al Museo Etnografico “Casa Begna”.

Segui una traccia, scopri una vita: passeggiata nel bosco del passo Lavazè con guida, e possibilità di pranzo in malga. Esplora le piste da sci di fondo più belle: sci di fondo accompagnato alla scoperta delle piste del Passo Lavazè, con possibilità di pranzo in malga. La casa ecosostenibile profuma di bosco: visita guidato nelle aziende di Predazzo casaclima Rasom e pavimenti-bio Fiemme 2000.

Sabato

Venerdì

Domenica

I tuoi passi nel silenzio bianco: escursione con le ciaspole al Passo Oclini, con possibilità di pranzo in malga.

Buon viaggio… nel formaggio: visita guidata al caseificio di Cavalese con mini degustazione. Una mattina dolce come il miele: visita guidata all’azienda “I dolci sapori del bosco”.

Il mistero dei cristalli di neve: passeggiata lungo il percoso della Foresta dei Draghi per scoprire il fascino dei cristalli di neve e degli strati nevosi.

La Card inoltre include: • Servizio Skibus in Val di Fiemme • Sconti per Navette e Taxi • Coupon di 1 € al giorno da spendere nei negozi, bar, rifugi, scuole sci, noleggi convenzionati (spesa minima 8 €) • Accesso allo STADIO del FONDO di Lago di Tesero e alla pista Marcialonga • 1 ingresso scontato al CENTRO del FONDO di Passo di Lavazé

• Sconto del 20% sull’entrata con assistenza ai KINDERGARTEN (Cermis, Bellamonte e Pampeago) • 1 € di sconto sull’accesso all’area giochi esterna del Kindergarten BIP CLUB a Pampeago. • Sconto del 10% su SELLARONDA SKI SAFARI – accompagnati da maestri di sci sulle piste del Sellaronda con trasporto incluso (mercoledì)

La tua prima volta… sugli sci stretti: lezione di sci di fondo collettiva per principianti. Esplora le piste da sci di fondo più belle: sci di fondo accompagnato alla scoperta delle piste del Passo Lavazè, con possibilità di pranzo in malga. I trampolini Mondiali: visita allo stadio del Salto di Predazzo che ha ospitato 3 Mondiali di Sci Nordico (1991, 2003, 2013).

Mercoledì

Piano piano… attraverso l’altopiano: escursione accompagnata con le ciaspole sull’altopiano di Lavazè, con possibilità di pranzo in malga. Esplora le piste da sci di fondo più belle: sci di fondo accompagnato alla scoperta delle piste del Passo Lavazè, con possibilità di pranzo in malga.

• Sconto del 20% sulla passeggiata serale con ciaspole accompagnati da una guida alpina e cena in baita con leggende raccontate da attori in costume (min 6 pax) • 1 entrata gratuita al Palazzo della Magnifica Comunità di Fiemme


Dolomiti Emotions • Numero 4, Inverno 2014 | 23

Intervista a Silvano Seber

Amministratore di Funivie Alpe Cermis e Assessore del Comune di Cavalese

Per la foto si ringrazia Dolomiti Superski

Nome: Silvano Cognome: Seber Data di Nascita: 26 aprile 1964 Attività professionale: Amministratore Delegato Funivie Alpe Cermis S.p.A. Ruolo istituzionale: Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Cavalese Segno Zodiacale: Toro Hobby: Giardinaggio Sport: Sci alpinismo, ciclismo Piatto preferito: Pasta all’olio e Grana trentino Colore: Verde Famiglia: Sposato

Dolomiti Superski: qual è secondo Lei la formula di un successo così importante e longevo? La prima cosa a cui penso, è la parola Dolomiti: Dolomiti Superski significa sciare ammirando panorami mozzafiato, che sono stati riconosciuti Patrimonio Naturale Unesco, ma che prima di tutto appagano la vista, il cuore e la mente. In seconda battuta il successo di questo carosello è proprio quello di aver unito 1200 km di piste con un unico skipass, e un’unica immagine di tecnologia e impianti all’avanguardia, che di anno in anno è andata consolidandosi. Cosa ancora e di più si può dare e chiedere ai territori coinvolti? I territori coinvolti hanno fatto lo sforzo di unirsi sotto un unico marchio, di adeguarsi a degli standard molto alti e di uniformare quindi l’offerta proposta. In più si potrebbe chiedere di creare delle ulteriori sinergie che favoriscano il cliente e gli consentano una maggiore scelta. Cosa ancora e di più si può dare ai turisti ed appassionati che ogni anno entrano a far parte della vostra “famiglia” o rinnovano con entusiasmo l’adesione alla vostra formula? Ogni anno il comprensorio sciistico cerca di rinnovarsi, diversificando l’offerta, così a fianco di piste da sci nascono snowpark, piste di slittino e accanto allo sci diurno, nasce

lo sci in notturna accompagnato da slittino e snowboard. Ogni anno un cliente che entra a far parte della nostra famiglia scopre nuove possibilità che rendano la sua vacanza ricca di emozioni e di bei ricordi da conservare fino alla prossima vacanza. Il nostro Magazine parla principalmente di Turismo. Quando pensa o programma le sue vacanze: mare o montagna? Relax o vacanza attiva? Vacanza attiva, settimana in bicicletta e settimana viaggiando per il mondo. Dieci esperienze che non possono mancare in una vacanza in Trentino (sport invernali inclusi, ovviamente). 1. Passeggiare, ciaspolare o sciare al cospetto delle Dolomiti 2. Sciare su piste perfettamente innevate 3. Una gustosa colazione casalinga a base di burro di malga e marmellata fatta in casa 4. Una ciaspolata sotto la luna piena che illumina i paesaggi innevati 5. Sciare all’alba ed essere i primi a disegnare le scie sulla neve appena battuta 6. Vedere come si fa lo speck e… assaggiarlo! 7. Provare lo sci in notturna 8. Stare in sauna mentre fuori nevica o dopo una giornata sugli sci 9. Una cena a lume di candela in baita con passeggiata nella neve 10. Gustare un buon Pinot Nero vicino al fuoco che crepita nel camino.


24 | Dolomiti Emotions • Numero 4, Inverno 2014

Trentino, il divertimento corre sulla neve Oltre al tradizionale sci alpino, la stagione invernale riserva infinite opportunità di svago. Ecco la guida ad una stagione di divertimento mai banale. L’inverno in Trentino è tutto da scoprire: neve, atmosfera natalizia, paesaggi imbiancati e, soprattutto, molto, molto sport da praticare all’aria aperta. La stagione invernale 2014/2015 si annuncia entusiasmante perché la neve offre mille possibilità di svago e divertimento per grandi e piccini in una cornice bianca di natura incontaminata. Incominciamo il nostro viaggio tra gli sport invernali dalle famiglie e da una vacanza fatta soprattutto a misura di bambino. Tutte le aree turistiche del Trentino offrono una vacanza family, ma su tutte svettano la val di Fiemme, San Martino di Castrozza e gli Altipiani di Folgaria, Lavarone e Luserna. Qui alberghi, hotel e strutture ricettive seguono un disciplinare rigoroso per ottenere la certificazione “amico della famiglia”: camere spaziose e, su richiesta, culle, vaschette da bagno, spazi per cambio pannolini e scalda biberon. I bambini, in particolare, possono trascorrere le giornate all’insegna della natura e del divertimento giocando con la neve. I più piccoli, infatti, possono provare a muovere i primi passi sugli sci, seguiti dai maestri sui campetti dove le scuole di sci offrono lezioni individuali e corsi collettivi in un clima di serenità e divertimento. Non mancano i parchi giochi invernali, attrezzati con scivoli, ciambelle per slittare, tunnel di ghiaccio, trampolini elastici e tanto altro: il personale accudirà i piccoli ospiti del Trentino, regalando loro giornate

indimenticabili. E per chi - mamme e papà- volessero provare altre occasioni di gioco all’aria aperta, consigliamo il ghiaccio, sul quale, imparare a scivolare e volteggiare con i pattini. I più confidenti del ghiaccio trovano in Trentino i migliori impianti in Italia per praticare il pattinaggio di figura e di velocità, oppure lo short track: corsa pura su pista corta. Se proprio non volete togliervi i pattini da ghiaccio, tra Trento e la val di Fassa, potete cimentarvi con l’hockey su ghiaccio: sport per fisici tosti ma a cui si può sempre assistere dalle gradinate di uno stadio. Dal Canada e dal nord Europa arriva invece un’attività da praticare sempre su ghiaccio: il curling, sport di squadra simile alle bocce, giocato con speciali pietre munite di maniglione per indirizzare al meglio la “stone”, appunto, verso un’area di destinazione - la “casa” (home) -, contrassegnata da tre anelli concentrici. Come le bocce, precisione e concentrazione sono fattori essenziali. Dai pattini da ghiaccio ai passiamo ai pattini dello slittino, che ti portano sulle strade forestali, trasformate in inverno in piste dove cimentarsi con gli amici. Attenzione alla velocità, moderatela per evitare qualche spiacevole “fuori pista”. Il cuore del divertimento invernale - tutto adrenalina e velocità rimangono le aree sciistiche, dove la disciplina regina, lo sci alpino, è insidiato da nuove specialità, quali lo snowboard, il freestyle e il


Dolomiti Emotions • Numero 4, Inverno 2014 | 25

freeride. Sono soprattutto i più giovani i nuovi profeti della tavola e dello sci acrobatico con salti ed evoluzioni in pista e fuori, quando le condizioni del manto nevoso lo permettono. Gli esperti confermano che la stagione invernale in arrivo vedrà sci da discesa molto sciancrati, più facili da gestire e divertenti tra dossi e cunette, in grado di garantire curve e linee di grande soddisfazione lungo i pendii immacolati. Per gli amanti del silenzio e degli spazi selvaggi, lo sport di riferimento è lo sci alpinismo, che sta vivendo stagioni di forte crescita. Anche in questo caso, preparazione fisica e tecnica la giocano da padrone: gambe allenate ti permettono di risalire, pelli di foca ai piedi, qualsiasi pendio (o quasi) e di godere dalla cima delle montagne paesaggi mozzafiato; ma la testa e la conoscenza sullo stato della neve e le condizioni dei pendii ti consentono di evitare qualche guaio con le valanghe. Ai meno esperti è consigliato di rivolgersi ad una giuda alpina che insegnerà i segreti della montagna sicura. Gambe toniche sono sempre richieste per lo sci da fondo, altra regina degli sport invernali. Il Trentino è tra le mete più apprezzate per gli amanti del passo alternato e del pattinato: centinaia di chilometri sparsi su tutta la Provincia rappresentano un circuito naturale a cui è difficile resistere. Dallo sci da fondo derivano alcune varianti, che meritano attenzione: lo sci escursionismo, fusione tra sci nordico ed escursionismo; e lo sci orientamento, per gli amanti dell’orienteering, cartine e bussole con gli sci ai piedi. Le recenti Universiade invernali Trentino 2013 hanno riproposto ai piedi delle Dolomiti uno sport molto amato nelle regioni più a nord: il biathlon, disciplina che coniuga il fondo e il tiro a segno. Il fascino di questo sport è la sapienza nel gestire le proprie forze durante il tratto sciabile e il respiro al momento dei varcare la soglia del poligono di tiro: arrivare in affanno significa sbagliare il bersaglio e quindi pagare in penalità nuove distanze da percorrere con gli sci. Per i puristi del silenzio, lo ski archery conserva il fascino dello sci da fondo e la suggestione del tiro con l’arco. Le insidie per gli appassionati rimangono le stesse del biathlon. Un tuffo nella “belle époque” è garantito dal telemark, altra disciplina invernale praticabile in Trentino sia in pista che in neve fresca. Questo sport è nato in Norvegia nel secolo scorso ed ha conquistato il cuore di un nutrito numero di appassionati che apprezzano una discesa con i talloni liberi e la tecnica molto elegante. Nel telemark è apprezzato

un abbigliamento poco tecnico, fatto di maglioni e grosse giacche di lana. Recuperate qualche giaccone dei vostri nonni e sarete molto “cool”. Il Trentino è soprattutto natura, grazie ai parchi naturali che propongono un modo diverso di vivere una vacanza all’insegna delle bellezze naturali e dell’aria pura. In un ambiente incontaminato è possibile immergersi in suggestive escursioni con le racchette da neve - in Trentino le chiamano ciaspole - alla scoperta delle tracce degli abitanti del bosco. Gli itinerari sono centinaia e in grado di soddisfare qualsiasi esigenza: dalle escursioni facili a quelle più impegnative, per le quali consigliamo l’accompagnamento di una guida alpina. Non siete soddisfatti e siete alla ricerca di maggiore carica di adrenalina? Allora tenetevi stretti, il finale è tutto per voi. Tra i nostri consigli, potreste trovare quello che fa al caso vostro e scoprire altri sport davvero mozzafiato. Non serve andare in posti lontani, perché queste discipline sportive sono praticate anche in Trentino e nelle Dolomiti. Il kiteboarding è la versione invernale del kitesurf, da praticare con lo snowboard. In questo caso, la tavola da snowboard cavalca le dune di neve, lasciando che il vento dia la spinta giusta. L’airboard si pratica con un gommone dalla forma aerodinamica e con il casco in testa su piste molto, molto ampie. Con gli slittini di nuova generazione si pratica l’Hammerhead: ci si sdraia a pancia in giù e lo si dirige, azionando delle maniglie che danno la giusta direzione ai pattini anteriori. Per gli amanti dei motori ritorna ogni inverno l’ice racing, gara tra auto da corsa su piste ghiacciate. L’ultima proposta è l’ice climbing, ovvero l’arrampicata sulle cascate di ghiaccio, armati di piccozza e ramponi: sport duro ed entusiasmante, solo per esperti o, come sempre, assistiti da guide alpine o istruttori. L’inverno in Trentino non sarà sufficiente a scoprire tutte gli sport e le opportunità in calendario. Non vi resta che incominciare a programmare una vacanza nel cuore delle Dolomiti.


26 | Dolomiti Emotions • Numero 4, Inverno 2014

Fiemme e Fassa da vivere Dal 5 dicembre 2014 al 6 gennaio 2015

Cavalese e il Mercatino Magnifico Il Mercatino Magnifico è un viaggio nella tradizione della Valle di Fiemme. Nel giardino del palazzo della Magnifica Comunità di Fiemme - uno dei più bei palazzi rinascimentali del Trentino - sono allestite 15 casette in legno che contribuiscono a creare un’atmosfera unica. È possibile scoprire la storia e le tradizioni della Valle di Fiemme attraverso prodotti unici legati al territorio: prodotti artigianali creativi e artistici, prodotti agro-alimentari di provenienza locale e alimenti e bevande di produttori locali. Il programma è arricchito da iniziative di approfondimento e di animazione. Quattro fine settimana tematici dedicati a legno (5-8 dicembre), lana (12-14 dicembre), dolci (19-21 dicembre) e erbe officinali (3-6 gennaio 2015) danno la possibilità al visitatore di partecipare a laboratori specifici. Date e orari di apertura: I weekend dal 5 al 21 dicembre 2014: venerdì dalle 15.00 alle 20.00, sabato e domenica dalle 10.00 alle 20.00. Dal 26 dicembre al 06 gennaio: tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00

Info: www.cavalesemozione.it 11 gennaio 2015, Alpe del Cermis

Ore 7:30, Ski Sunrise Mentre l’alba risveglia la Valle di Fiemme e illumina le cime innevate del Lagorai, potrete assaporare le prime luci del giorno sul rifugio più alto dell’Alpe Cermis, il Paion. Poi fare una colazione abbondante e genuina, in attesa di scendere per primi lungo 7,5 km di pista ancora immacolata e perfettamente preparata, insieme ad un maestro di sci. Ecco Ski Sunrise 2015. Dalla cima Paion, quota 2250, la pista nera Olimpia permette di scendere fino alla stazione di partenza a Fondovalle per un totale di 7,5 km, con un bel tratto di bosco. L’Olimpia III è famosa per essere l’ultimo tratto in salita del Tour de Ski, l’emozionante gara di fondo che si svolge sul Cermis ogni anno.

Dal 7 dicembre 2014 all’11 gennaio 2015, Tesero

Tesero e i suoi presepi, un’antica tradizione “Tesero e i suoi presepi” è un perfetto connubio tra ricorrenze, tradizione locale ed arte, che tra dicembre e gennaio anima il centro storico di Tesero, contibuendo ad aggiungere un’atmosfera unica alle festività di fine anno. Fin dal 1965, quando fu allestito il presepio a grandezza naturale che campeggia ancora oggi nella piazza principale di Tesero, l’iniziativa ha l’obiettivo di valorizzare il patrimonio artistico, storico e culturale.

Una mostra all’aria aperta, con decine e decine di presepi artigianali che vengono esposti nelle vecchie abitazioni di Tesero e negli angoli più particolari del paese, chiamati “corte”. Per l’intero periodo di festività le stalle, i fienili e le cantine diventano un originale spazio espositivo. L’iniziativa richiama ogni anno più di 15.000 visitatori e l’interesse verso la mostra di presepi è in costante e continuo aumento.

A corollario della mostra si svolgono altri importanti momenti, tra cui la “Rassegna della Stella”, che raccoglie i cantori dell’antica tradizione dei canti della questua, usanza del mondo germanico che ancora sopravvive in alcune valli del Trentino. A Casa Jellici vengono esposti presepi artistici, all’interno delle sale di uno degli edifici storici più antichi di Tesero.

Info: www.presepiditesero.it


Dolomiti Emotions • Numero 4, Inverno 2014 | 27

10-11 gennaio 2015

13 luglio 2014 - 30 settembre 2015, Moena

Tour de Ski

1914-1918: “La Gran Vera”, la grande guerra

Ci saranno migliaia di tifosi e appassionati lungo l’affascinante e impegnativa salita finale del Tour de Ski 2015. Le gare si svolgeranno tra lo Stadio del Fondo di Lago di Tesero e lungo l’impressionante salita finale della pista Olimpia dell’Alpe Cermis. Sabato l’anello di 5 km dello Stadio sarà la sede di due prove in tecnica classica (15 km per gli uomini e 10 per le donne) che forniranno i distacchi con cui gli atleti partiranno domenica all’Alpe Cermis. Gli atleti più forti di questa disciplina si impegneranno lungo la difficile salita della pista Olimpia, che incoronerà i successori dei norvegesi Therese Johaug e Martin Sundby, vincitori dell’edizione 2014. Durante i due giorni della manifestazione il comitato organizzatore ha preparato diversi momenti di intrattenimento: sabato musica ed animazione attendono gli spettatori nello Stadio del Fondo, mentre domenica sarà di nuovo tempo del Tour del Gusto lungo la salita dell’Alpe Cermis, con postazioni gastronomiche che permetteranno di assaporare i migliori sapori del Trentino.

Info: www.fiemmeworldcup.com

A Moena è in corso una grande mostra tematica sulla Grande Guerra, con riferimento al fronte austro-russo, alla guerra in montagna sulle Dolomiti di Fassa e al suo impatto sulle popolazioni locali. La mostra espone la collezione Fedelspiel-Caimi che comprende uniformi, cimeli, reperti, album fotografici, arricchita da reperti di altre collezioni private. La mostra si articola in diverse sezioni: • Galizia 1914 • La Trincea; • Dolomiti 1915: • Guerra alla Guerra. In circa 500 m2 si alternano diorami, vetrine tematiche, foto d’epoca e pennelli didascalici. Sono stati ricostruiti circa 40 metri di trincea in ambientazione notturna. Nelle trincee sono state allestite diverse aree tematiche: una baracca e galleria austro-ungarica, la postazione di un mitagliere italiano e di un cecchino austroungarico, la terra di nessuno oltre che materiali sulle truppe d’assalto austro-ungariche e le truppe alpine degli Arditi. L’iniziativa è frutto di una forte sinergia tra il Comune di Moena, l’Istituto Culturale Ladino e l’Associazione “Sul fronte dei ricordi” di Moena. Fa parte del progetto pluriennale promosso e coordinato, in occasione del Centenario della Grande Guerra, dal Comun General de Fascia per gli anni 2014 e seguenti, sotto la regia della Provincia Autonoma di Trento.

Info: www.trentinograndeguerra.it

Dal 17 gennaio al 17 febbraio 2015

23 dicembre 2014, Pozza di Fassa

Carnevale Ladino

La Fiaccolata dei Campioni

In Val di Fassa il Carnevale rappresenta l’evento più suggestivo e popolare della tradizione folcloristica e culturale ladina. Ogni anno vive e si rinnova attraverso le “mascherèdes”, che trovano la loro origine in rappresentazioni burlesche e canzonatorie di personaggi appartenuti all’antica quotidianità fassana, e le realizzazioni artistiche delle “facerès”, le maschere lignee intagliate dagli scultori locali. Per tutto il periodo di carnevale si potrà assistere a spettacoli teatrali, gare sulla neve con sci e slitte, sfilate di carri allegorici, gran balli in maschera e sagre.

Info: www.fassa.com

I maestri delle cinque scuole di sci della Val di Fassa si esibiscono in un saggio di tecnica sulla pista Alloch, che si distende fino al centro di Pozza. Alla suggestiva fiaccolata finale si uniranno anche i campioni della nazionale italiana di sci alpino, per promuovere la “Settimana Azzurra” dedicata alle famiglie dal 21 al 28 febbraio 2015. Ad allietare la giornata musica ed intrattenimento con i fan club dei campioni e gran finale con i fuochi d’artificio.

Info: www.fassa.com


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Dolomiti Superski, un successo lungo 40 anni Intervista al presidente Sandro Lazzari, tra i fondatori del più grande carosello sciistico al mondo A volte la chiave del successo dovuti ad impiantii e bigliettesta nelle piccole cose, dettagli rie diverse.”. apparentemente scontati ma preziosi. Dolomiti Superski Lei con Gianni Marzola, non fa eccezione: la chiave del Erich Kostner, Fiorenzo successo sta nella semplicità del Perathoner e Franz progetto. Nel mondo dello sci è Perathoner siete consiconsiderato il miglior esempio derati i padri storici del di successo. I numeri parlano Dolomiti Superski. Cosa vi da soli: 12 aree sciistiche racaccomunava per tentare colte attorno alle Dolomiti, un’impresa che non aveva Dottor Sandro Lazzeri un consorzio costituito da pari nel mondo? 130 società, proprietarie dei 450 La consapevolezza di avere impianti del carosello, per complessivi 140 dalla nostra un mix vincente: le Dolomiti e milioni di passaggi annui. Dolomiti Superski un contesto naturale meraviglioso e straordiha festeggiato quest’anno un doppio risultato: nariamente adatto ad essere attrezzato per lo i 40 anni di fondazione e il record di incassi. sci, e il rapporto di fiducia e di stima reciproco. Eppure a sentire Sandro Lazzari, presidente Insieme abbiamo capito che la gente voleva e tra i fondatori di Dolomiti Superski, in quel sciare senza continuare a pagare per passare lontano 1974 tutto fu molto semplice. da una valle all’altra e che il Gruppo del Sella, “A metterci insieme fu la constatazione con i suoi pendii dolci, era l’area migliore da evidente di ciò che lo sciatore chiedeva, ovvero cui partire. Gli impianti c’erano già, bastava sciare in libertà senza condizionamenti collegarli. Ed è quello che abbiamo fatto.


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Come avete fatto a convincere gli altri impiantisti? Dolomiti Superski ha una regola aurea: ognuno è padrone a casa sua. Il consorzio è formato da 130 società di dimensioni diverse e nel corso di questi anni siamo riusciti a garantire l’autonomia a tutti. Con i vicini si parla e si collabora ma ognuno comanda a casa propria: tanti eravamo anni fa e tanti siamo rimasti. Non è facile però garantire uno sviluppo armonico di un consorzio così articolato. Giusto? Su questo punto devo dire che siamo stati bravi. Siamo riusciti a sviluppare lo sci puntando sulla qualità. Abbiamo seguito la montagna, senza realizzare strutture fuori misura e riuscendo a trasmettere il nostro spirito anche gli altri operatori economici. Lo sci è una filiera composta da impianti, scuole di sci, rifugi, alberghi ed operatori economici: se uno lavora male ne risentono tutti. Quindi è la qualità un altro tassello del vostro successo? In questi anni siamo riusciti a sviluppare una filiera fondata sulla qualità. Siamo sempre stati all’avanguardia nella cura delle piste e siamo stati tra i primi a capire l’importanza di garantire l’innevamento delle piste. Certo, la

gestione è più onerosa ma abbiamo conservato la qualità del servizio ed abbiamo guadagnato in reputazione. Reputazione? Certo, il turista viene in vacanza perché ha la certezza di poter sciare su piste innevate e curate. Questo ha fatto Dolomiti Superski e la clientela ce lo riconosce. Quest’anno, nonostante la crisi, abbiamo registrato 140 milioni di passaggi e fatto il record di incassi.

Come vede il futuro di Dolomiti Superski? Vi espanderete ad altre località sciistiche? La qualità garantirà il futuro a Dolomiti Superski. È questa la direzione che dobbiamo conservare: attenzione ai servizi, al turista, a garantire la bontà all’intera filiera. Non credo in una espansione territoriale di Dolomiti Superski, non porterebbe alcun giovamento né al consorzio né alle nuove aree.

A proposito di innevamento, in molti temevano che la neve programmata e un eccessivo sviluppo impiantistico avessero un impatto negativo sull’ambiente di montagna. Qual è la sua opinione? Siamo montanari e amiamo il nostro territorio che consideriamo un bene di lunga durata, quindi da preservare. Abbiamo scelto di costruire bene, di sviluppare le piste curate dal punto di vista geologico, della progettazione e dell’impatto ambientale. Quanto all’innevamento programmato, abbiamo trascorso decenni a discutere i pro e i contro. A quasi 30 anni dall’introduzione della neve programmata non riscontriamo alcun danno all’ambiente. È neve, come quella naturale, fatta con acqua di fonte ed aria di montagna.

Per le foto si ringraziano l’Ufficio Stampa della Provincia Autonoma di Trento e Dolomiti Superski.

I numeri di Dolomiti Superski

12

zone sciistiche

1200 130 450 140 km di piste

soci

impianti

milioni di passaggi annui


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Intervista con il direttore: Armando Taufer Il direttore dello Sporting di San Martino di Castrozza si racconta Com’è stato il percorso che ti ha portato a diventare direttore di una struttura alberghiera? Sono nato a Caoria, piccolo paese del Primiero, una zona vocata già allora al turismo. Con una grande voglia di vedere il mondo e un fratello già impiegato nel turismo c’era una sola via per raggiungere la meta: scuola alberghiera e lavoro. Dopo il diploma sono arrivate le prime esperienze in Italia, poi come cameriere in Germania, Svizzera, Inghilterra: una crescita continua, sia come professionista, sia come uomo. Poi c’è stato il salto verso il mondo delle crociere, che mi ha permesso di vedere il mondo, ciò che avevo sempre sognato, lavorando. Dopo alcuni anni ecco l’amore, il matrimonio, la famiglia: era giunto il momento di mettere nuovamente radici. A San Martino di Castrozza il Gruppo Dalle Nogare aveva in apertura una nuova Struttura, lo Sporting Club: quale migliore occasione per una nuova avventura mettendo a frutto la mia esperienza? Dopo un periodo di affiancamento, mi è stata data la responsabilità di gestire il Residence; ora sono passati 16

anni, ma ogni giorno porta nuove conoscenze, esperienze, emozioni. C’ è stato un momento particolare di svolta della tua carriera? Senza dubbio l’incontro con il signor Dalle Nogare, che mi ha dato la possibilità di iniziare un nuovo capitolo della mia carriera lavorativa.

Nome: Armando Cognome: Taufer Data di Nascita: 20 marzo 1962 Lingue: inglese, tedesco Segno Zodiacale: Pesci Hobby: viaggiare Sport: bicicletta Piatto preferito: spaghetti ai frutti di mare Colore: blu Famiglia: sposato con tre figli Squadra di calcio: Inter

Quali aspetti o caratteristiche della struttura e dello staff che dirigi, sottolineeresti e ritieni “distintivi”? Lo Sporting Clubresidence è una struttura prestigiosa al centro di San Martino di Castrozza, una delle località più belle e panoramiche delle Dolomiti, meta di escursionisti e amanti della montagna ma anche di famiglie in cerca di natura, pace, nuove esperienze ed emozioni. Ecco, credo che quello che contraddistingue la nostra Struttura è proprio l’offerta di servizi per la famiglia: un attrezzatissimo miniclub interno, ma soprattutto un programma specifico per i bambini ed i ragazzi, il Family Fun, che attraverso esperienze uniche


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in un ambiente naturale di incomparabile bellezza avvicina i nostri piccoli ospiti ed i loro genitori alla montagna. Le più belle esperienze che si possono vivere per una vacanza nel territorio dove lavori (sport, gite ed escursioni, gastronomia e prodotti tipici, eventi…)? Dolomiti: patrimonio mondiale! San Martino di Castrozza è la porta verso uno dei più bei gruppi dolomitici, le Pale di San Martino, sede del parco naturale Paneveggio. L’offerta di escursioni è infinita, dalle semplici fra prati e boschi a quelle più impegnative verso l’altopiano delle Pale che con il suo paesaggio lunare da emozioni indimenticabili, dai laghi di Colbricon alla famosa Baita Segantini, dalla Val Venegia alla Val Canali. Numerosi gli sport praticabili: per l’inverno lo sci e le escursioni con le ciaspole, sempre più richieste, per l’estate la mountain bike ed ora anche il bike downhill, con la nuova pista della Tognola.

Non posso tralasciare la Tosella, il formaggio tipico del Primiero, da cucinare nel burro e servire con una polenta fumante o il butiro (burro) di malga con il profumo delle erbe di alta montagna delle quali si nutrono le nostre mucche. Qualche consiglio per una vacanza in famiglia? San Martino e lo Sporting con il suo programma Family Fun, perché, diciamocelo chiaramente, se i bambini sono felici anche i genitori lo sono ed i bambini sono felici quando vivono una nuova esperienza in compagnia. Non scordo mai le facce felici dei nostri piccoli ospiti al ritorno da una giornata in malga a mungere le caprette e a fare il formaggio con la voglia di raccontare tutto ai propri genitori. Lo scorcio più bello della tua valle? All’imbrunire le Pale colorate dal rosa del tramonto, San Martino immersa nella neve

con le luci natalizie accese mentre si effettua l’ultima discesa dalla pista Tognola. Una gita nella tua zona, che NON può mancare? Val Venegia e Baita Segantini. Una gita per tutti: malga Venegia, malga Venegiotta, il torrente Travignolo e poi Baita Segantini con alle spalle il Cimon della Pala, il Cervino delle Dolomiti. Una gita che offre panorami mozzafiato, prati su cui giocare per i bambini e ottimi punti di ristoro. Qual è la vacanza che sceglie Armando Taufer: mare o montagna? Relax o vacanza attiva? Mare. Vivo in montagna e sento la necessità di passare qualche giorno al mare. Magari su un’isola, con i profumi della macchia mediterranea, cullato dal rumore della risacca. Mi piace però anche un weekend allo scoperta di una nuova città, anche per vedere ciò che c’è di nuovo nel mondo dell’ospitalità.


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Vitanova, un compleanno di benessere a 10 candeline

Il Consorzio Vita Nova, che raccoglie attorno a sé 32 dei migliori alberghi e resort wellness in Trentino, festeggia giovedì 20 novembre 2014 il decennale di attività invitando tutti gli operatori top del settore all’evento “10anniVitaNova – L’evoluzione del Wellness” presso il Muse – il nuovo Museo delle Scienze. Anche nel celebrare il più tradizionale degli avvenimenti, il gruppo trentino - considerato tra le 5 eccellenze del benessere in Italia - ha scelto di stupire, preferendo al classico evento auto-celebrativo, una convention che porti a gettare le basi delle nuove Linee Guida del Benessere e che possa diventare un importante momento di svolta e di riflessione per chi si occupa di turismo e benessere. Il compleanno si trasforma così in un’occasione di crescita per i consorziati Vita Nova e in un nuovo punto di partenza non solo per il Club di prodotto trentino, ma anche per tutti i presenti che lo vogliano cogliere. “Nonostante i 10 anni di attività, Vita Nova è un Consorzio sempre giovane e in continua evoluzione. Non ci fermiamo mai: ambiamo sempre ad essere tra i primi, in ogni aspetto che riguarda la vacanza benessere” - racconta la Presidente Ilaria Dalle Nogare, che prosegue - “Non vogliamo perdere tempo raccontando dei successi del passato, ma sfruttare il nostro anniversario per confrontarci e imparare dai migliori, e perché no, per elaborare assieme le nuove Linee Guida del Benessere, che possano essere recepite in primis da Vita Nova, ma anche da chiunque le condivida”. Le nuove linee guida del benessere Senza presunzioni, Vita Nova desidera delineare – insieme alle altre realtà e operatori presenti al Forum – le nuove Linee Guida del Benessere. Un supporto strategico, a cui ogni realtà vocata possa fare riferimento per proporre un’offerta wellness non solo di qualità, ma innovativa. Le Linee saranno a disposizione di tutti: formulate dagli addetti ai lavori presenti, sono un “Open Source” da utilizzare e integrare, in relazione alla propria identità. L’obiettivo è di definire delle osservazioni importanti nell’ambito del benessere, a cui


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fare riferimento in modo flessibile, per calarlo nello specifico contesto. Vita Nova: first mover nel wellness La Presidente aggiunge “il compito dei club di prodotto è anche quello di fungere da guida per le realtà minori, condividendo con loro le conoscenze e le esperienza acquisite”. Un altro passo verso il wellness rivoluzionario compiuto da Vita Nova: tra i primi club di prodotto riconosciuti della Provincia Autonoma di Trento, co-partecipato da Trentino Marketing, è stato il primo in Italia a realizzare un blogtrip. Tante le innovazioni portate in questi anni, dalle linee biocosmetiche con prodotti naturali del Trentino al Trekking del Benessere (il primo trattamento wellness nella natura trentina), fino all’ultimo progetto Declinazioni Benessere, la rete di partnership con Felicetti, La Sportiva e altre 13 realtà eccellenti. Il programma “Incontrarsi, Conoscersi, Confrontarsi” sono questi gli imperativi della Convention voluti da Vita Nova, ospitato da oltre 10 anni nella sede della Confcommercio Trentino. Nel corso della giornata, numerosi spunti per tutti gli addetti ai lavori. Da non perdere, i due momenti di interrogazione sui futuri trend del wellness in programma: “Benessere come stile di vita” e “Benessere e Alimentazione”. Degli esperti presenteranno proposte wellness inedite e per alcuni destabilizzanti, che faranno sicuramente riflettere tutti i presenti. Idee che rappresentano un taglio netto con il passato e con tutto quel filone che limita il wellness ai trattamenti e alle beauty farm tradizionali. Nella prima parte del Forum, è prevista invece la proiezione del video clip “Cos’è per me il benessere” e lo svolgimento della Tavola

rotonda “L’evoluzione del benessere” con moderatore a sorpresa e la partecipazione straordinaria di Belvita Leading Wellnesshotels Sudtirol, altre realtà del comparto e importanti figure istituzionali. Chi ha contribuito al successo di Vita Nova Tra i partecipanti, volti noti, istituzioni e tutte le persone che hanno cooperato alla nascita e allo sviluppo di Vita Nova in questi 10 anni di attività. Il sogno di creare un club di élite con il meglio dell’offerta ebbe inizio nel 2004, su iniziativa della Provincia Autonoma di Trento e portato avanti da Trentino Marketing. Oggi il Consorzio opera in piena autonomia, senza l’aiuto di fondi pubblici e con i soli finanziamenti delle 32 strutture associate. Tutte, rispondono a rigorosi criteri di qualità offrendo al turista che sceglie il Trentino una vacanza wellness ai massimi livelli. I dati danno ragione a Vita Nova e ai suoi consorziati che scelgono di investire in qualità: durante l’anno, nonostante la crisi, il numero di richieste è stato rilevante, contribuendo con un indotto importante a fronteggiare la congiuntura negativa di questo periodo.


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L’angolo dello Chef Com’è stato il percorso che ti ha portato a diventare chef e quali le tue esperienze principali prima di arrivare in ClubRes? I miei primi passi in questo lavoro li ho fatti presso l’Hotel Luna di Folgarida (Val di Sole - Trentino) come aiuto cuoco.Dopo un paio di stagioni il direttore e proprietario dell’albergo mi ha offerto l’occasione di fare esperienza in cucina in qualità di partita dei primi piatti e dopo due anni come capo partita dei secondi piatti. Quattro anni più tardi ho lasciato l’Hotel Luna iniziando il mio percorso di crescita professionale in Sardegna all’Hotel Resort & SPA Baia Caddinas (ClubRes) come capo partita dei secondi piatti; successivamente sono approdato al Centro Vacanze Veronza (altra struttura del gruppo turistico Dolomiti Club Residences), nuovamente come capo partita dei secondi piatti. Con questa mansione ho lavorato per 9 stagioni a stretto contatto con diversi chef da cui ho avuto la possibilità di imparare veramente molto sia dal punto di vista tecnico che sperimentando nuove ricette e piatti fino ad allora per me sconosciuti. Infine la direttrice del Centro Vacanze Veronza, Giuliana Barretta, mi ha proposto di prendere in gestione la cucina come chef e quella che è appena iniziata (2014/2015 ndr.) è la quarta stagione in questo ruolo.

C’è stato un momento particolare di svolta della tua carriera o un incontro particolare con i grandi nomi della cucina nazionale o internazionale che ritieni importante per la tua carriera? Il momento più importante per la mia carriera è stato quando ho avuto la possibilità di lavorare con un grande chef della cucina italiana, Giorgio Nardelli. Grazie agli chef Nardelli e Bellezza ho scoperto i gusti irresistibili ed unici del Trentino e mi sono ulteriormente innamorato della cucina italiana. Quali aspetti o caratteristiche della tua cucina sottolineeresti e ritieni “distintivi” o particolarmente “forti”? Semplicità, leggerezza e precisione, equilibrio. Due ricette che consiglieresti ai tuoi ospiti? Fagottini di porri, salmone e robiola e bavarese all’arancia. Per te, mare o montagna? Relax o vacanza attiva? Montagna perché il paesaggio è veramente avvolgente e ti proietta in una dimensione di benessere generale. Amo da sempre la vacanza attiva: stanca il fisico ma ristora mente e spirito.

Nome: Elvir Cognome: Halilhodzic Data di Nascita: 19 novembre 1971 Lingue: bosniaco, croato, italiano Segno Zodiacale: Scorpione Hobby: disegno, modellismo Sport: basket Piatto preferito: spaghetti al pomodoro fresco e basilico Colore: bianco Squadra di calcio: Juventus

Fagottini di Porri, Salmone e Robiola

Bavarese all’Arancia

Ingredienti per 4 persone PER LE CRESPELLE: uova 1 intero + 1 tuorlo; 20 g di burro; 250 ml di latte, 1 pizzico di sale, 120 g di farina PER IL RIPIENO: 500 g di porri; 50 g di Parmigiano grattugiato; pepe bianco macinato; 30 g di burro; 100 g di robiola; 2 tuorli d’uovo; 1 bicchiere di latte; 100 g di salmone affumicato; 1 pizzico di noce moscata, sale q.b.

Ingredienti per 4 persone 300ml di latte; 200ml di panna; 5 tuorli d’uovo; 250g di zucchero; il succo di 2 arance + 1 intera; 20g di gelatina in fogli

Mondate i porri, tagliate 8 strisce della larghezza di 2cm dalle foglie che utilizzerete per formare dei nastri che chiuderanno i fagottini. Fatele scottare 2 minuti in acqua bollente e poi scolatele. Ponete in una casseruola il burro e fatelo sciogliere, tagliate a rondelle sottili i porri e fateli appassire a fuoco a dolce, poi aggiustate di sale, aggiungete il latte e fate cuocere per 15 minuti. Scaldate il forno a 220°. Trascorsi i 15 minuti trasferite i porri in una capiente ciotola ed unitevi la robiola, il parmigiano, la noce moscata, il pepe bianco, i tuorli e amalgamate bene gli ingredienti. Tagliate a pezzetti il salmone affumicato. Ponete al centro della crespella un cucchiaio di composto e un pezzo di salmone e richiudete formando un saccottino quadrato, girando i lembi sotto per poi chiudere il tutto con un nastro di porro. Imburrate una teglia, adagiatevi i 4 fagottini e spolverizzateli con il parmigiano grattugiato e fiocchi di burro. Infornate per circa 10 minuti, servite ben caldi.

Far ammorbidire i fogli di gelatina in abbondante acqua fredda. Portare a ebollizione il latte con la scorza d’arancia quindi eliminarla e togliere il tegame dal fuoco. Nel frattempo, lavorare in una terrina i tuorli d’uovo con 200g di zucchero fino a ottenere un composto bianco e spumoso. Aggiungere, poco alla volta il latte caldo. Versare il composto in un tegame, porlo sul fuoco, aggiungere i fogli di gelatina scolati e strizzati e portare quasi a ebollizione mescolando continuamente. Togliere il tegame dal fuoco e far raffreddare. Aggiungere il succo delle arance e mescolare. Montare quindi la panna e incorporarla delicatamente al composto, versare il tutto in uno stampo e tenerlo in frigorifero per almeno due ore. Preparare la guarnizione portando a ebollizione 1 bicchiere di acqua con 500 g di zucchero e lasciar bollire per 2 minuti circa. Immergere nello sciroppo le fettine d’arancia, far raffreddare e mettere in frigorifero. Scolare le fettine d’arancia dallo sciroppo e decorare il dolce a piacere prima di servire.


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Veronica Maya, il volto televisivo dello Zecchino d’Oro Zecchino d’Oro…un sogno per tanti bambini che ormai è parte della “storia” italiana. Come è stato il tuo percorso professionale che ti ha portato oggi alla conduzione del programma? È stato un percorso che è difficile sintetizzare brevemente: l’incontro con Fabrizio Del Noce, allora direttore RAI 1 e in seguito con Padre Alessandro Caspoli, direttore dell’Antoniano e Fabrizio Palaferri, direttore artistico dell’Antoniano stesso mi portarono alla prima conduzione dello Zecchino d’Oro. Un incontro felicissimo anche dal punto di vista umano, un rapporto anche affettivo che si è poi costruito col tempo e che ha portato Padre Caspoli a battezzare i miei figli, ad esempio. Ma oltre che dal punto di vista umano ovviamente fu un incontro che ha portato fortuna anche professionalmente, come tutti subito mi predissero. Non immaginavo che avrei presentato lo Zecchino per così tanti anni di seguito (quest’anno è stato il nono), che avrei seguito le selezioni dello Zecchino per diversi anni (fino a quando sono nati i miei figli) diventando parte integrante del percorso di selezione delle canzoni e dei bambini. Mi sono sentita veramente parte della famiglia dello Zecchino d’Oro. E l’incontro in particolare con le selezioni lo devo a Claudio Zambelli, che ne è il responsabile a tutti gli effetti, e che mi ha voluta nella squadra e di conseguenza e poi per anni mi ha consentito di condurre anche gli spettacoli che erano relativi alle selezioni e che ovviamente precedevano la messa in onda dello Zecchino. Qual è il momento più bello dello Zecchino d’Oro che ricorderesti in particolare? Ce ne sono tantissimi. Sicuramente uno ricorrente è quando parte la sigla dell’Eurovisione e ti rendi conto che questo programma è visto in tanti paesi del mondo e dell’importanza e della responsabilità che hai. Quella è una emozione proprio da donna, da conduttrice. E mi commuovo ogni volta che parte quella sigla, perché mi sento in un posto importante. Per me lo Zecchino d’Oro è uno dei programmi più importanti che ci sono attualmente. E poi l’emozione di aver condiviso questa gioia con i miei bambini: due gravidanze col pancione portate in video – una più evidente e l’altra meno–, il fatto che l’anno scorso il piccolo Tancredi ha ascoltato con me una ninnananna circondato dal Piccolo Coro. Lui aveva pochi mesi ed era in braccio, e se poi leggi il testo puoi immaginare l’emozione di averlo tra le braccia. E poi quest’anno un po’ più consapevoli, portarli con me in studio: loro si divertivano e cantavano già a memoria i testi mentre io ero sul palco che conducevo, ma con la coda dell’occhio controllavo che anche loro stessero bene. Insomma sono tante le cose che potrei raccontare. La cosa che più ti sorprende nei bambini / concorrenti? È un continuo: la spontaneità, la semplicità, la fantasia, il linguaggio. E poi sai parlando con loro ti rendi conto un po’ del loro percorso, della loro famiglia, degli stimoli che hanno. Ogni bambino ha la sua storia, la sua sensibilità, la sua maturità e chiaramente non c’è sempre tanto

Foto da www.veronica-maya.it

Nome: Veronica Cognome: Maya Data di Nascita: 14 luglio 1977 Segno Zodiacale: cancro Hobby: danza, teatro, cucina Sport: pilates, yoga Piatto preferito: pastasciutta Colore: cambiato crescendo a seconda delle fasi della vita: blu, giallo, rosso Famiglia: due figli - Riccardo, 3 anni, e Tancredi, 1 anno e mezzo Squadra di calcio: Napoli

tempo per approfondire, ma vengono fuori incontri molto carini molto divertenti e che si rinnovano di anno in anno perché molti Zecchini d’Oro consento di ritrovarsi negli anni, pur più grandicelli e magari si stenta a riconoscerli, è impressionante vedere in due anni quanto cambia un bambino ed è un po’ un ometto: “Ma tu non eri quello che cantava…”. È molto emozionante. C’ è stato un momento particolare di svolta della tua carriera? La mia carriera è stata costruita veramente pezzetto per pezzetto, non c’è stato un momento in cui, come dire, il famoso “botto” per cui dal nulla diventi super-popolare. Io ho veramente costruito la mia credibilità di anno in anno, di programma in programma, con la consuetudine, con la quotidianità, con la serietà. E avendo fatto programmi spesso per lungo tempo, lo Zecchino (9 anni), Verdetto Finale (6 anni), Uno Mattina due stagioni più una terza dopo qualche anno, penso che come dire sia stata una cosa costruita nel tempo, senza uno slancio importante ed improvviso, ma comunque in maniera “solida”. Oggi dopo 10 anni in RAI posso dire di essere notoriamente moderatamente riconoscibile, moderatamente popolare e spero ritenuta tra quelle, come dire, “affidabili / professionali”. Più o meno questo è il feedback che mi viene dagli incontri, dai commenti.


Dolomiti Emotions • Numero 4, Inverno 2014 | 37

Dal punto di vista professionale un incontro che ricorderesti? Sono tante le persone che hanno come dire contribuito alla mia carriera: da Maffei direttore di RaiSport che mi volle appunto su RAI 2 per un anno e mezzo con i programmi sportivi e con cui feci un provino di cui conservo gelosamente il VHS. E poi Del Noce che mi propose il passaggio assieme a Luciano Scipioni su RAI 1. Maffei generosamente mi lasciò andare perché in quel momento stavo già conducendo su RAI 2 però capì che una chiamata da RAI 1 poteva essere veramente una svolta per me e quindi mi permise di spostarmi, pur avendo già iniziato l’edizione sportiva con lui. Poi anche gli altri direttori; alla fine nella mia storia ne ho cambiati già 3 – Del Noce, Mazza e Leone – e tutti mi hanno comunque rinnovato fiducia e stima. Per me è importante perché sono 10 anni che lavoro continuativamente. Se vogliamo sono pochi, magari rispetto a veterane come Milly (Carlucci) o Antonella (Clerici), però fino ad oggi ho lavorato davvero sempre senza interruzioni quindi mi ritengo una privilegiata. Quali aspetti della tua personalità e del tuo carattere pensi siano stati punti di forza che ti hanno consentito di raggiungere i tuoi traguardi? In genere proprio il mio carattere penso che sia stata la mia forza. Forse il programma in cui di più vengono fuori le caratteristiche del mio carattere è proprio lo Zecchino d’Oro dove assolutamente mi sento spontanea, serena, sorridente, felice, fuori dagli schemi. Magari in altri programmi più “costruiti”, come Il Verdetto, o più tecnici, come Linea Verde, o più “istituzionali”, come Uno Mattina, chiaramente viene fuori una parte, molto aderente a quella che sei nella realtà, ma non in maniera totale. Lo Zecchino d’Oro è invece il programma che proprio mi vede più “vera e spontanea”. Comunque io sono esattamente quella che vedi dalla TV: io non sono una che costruisce atteggiamenti, linguaggi e pose per apparire. Fondamentalmente, massima spontaneità. Quali sono i tuoi obiettivi per il futuro, personali e professionali?

Obiettivi per il futuro... già la continuità di questi tempi è un obiettivo importante. Sicuramente restare nella squadra di RAI 1 è un altro obiettivo a cui tengo perché mi sento molto “RAI” per formazione, per linguaggio, per “testa”. È stata la mia unica esperienza, 10 anni li ho passati tutti in RAI e quindi mi piacerebbe continuare su questo percorso. E poi la continuità è la cosa più importante che uno possa oggi augurarsi: i programmi vanno e vengono, i format sono più o meno validi, più o meno di successo… Se tu però resti, al di là del programma, forse è già un bel punto di arrivo. Per te, mare o montagna? Per me, mare. Però da quando ho i bambini sto apprezzando anche la montagna. Relax o vacanza attiva? Dipende: quando viaggio in giro per il mondo amo molto il “viaggio avventura” per cui la vacanza attiva come la chiami tu. Con i bambini piccoli a volte prediligo il relax, la comodità, l’accoglienza familiare e quindi diciamo che il viaggio zaino in spalla su per le montagne piuttosto che in giro per i paesi li rimandiamo. Ne ho fatti tanti nella mia vita comunque perché ho condotto Stella del Sud che era un documentario che si girava in giro per il mondo e veramente ho visto tantissimo quindi sono abbastanza soddisfatta. Poi quando i bimbi cresceranno magari riprenderò. Per ora cerco di trovare il giusto compromesso tra bellezza, il posto sano bello accogliente e la comodità per i bambini. E la tua prossima vacanza dove sarà? In montagna, neve… Fra i paesi che hai visitato in vacanza o per lavoro… quale meta consiglieresti? In Trentino ho avuto ottime esperienze, molto belle. Ma penso che le località di montagna in genere sappiano essere calde ed accoglienti: non c’è un posto in cui io mi sia trovata male. Sto cominciando ad apprezzare anche io la neve. Non sono una sciatrice però mi piacerebbe che i miei figli sapessero farlo quindi cercherò di favorire questa cosa.

Piccoli cantanti, grande palcoscenico Cavalese e Predazzo ospiteranno un grande concerto del Piccolo Coro dell’Antoniano, durante una settimana di spettacoli e animazioni. Il Centro Vacanze Veronza di Carano ospiterà

giovedì 29 gennaio 2015 una serata speciale di animazione. Tanti giovani talenti avranno inoltre la grande opportunità di tentare le SELEZIONI per lo Zecchino d’Oro vivendo l’emozione della rassegna canora per l’infanzia più famosa d’Italia.

sopra

Veronica Maya con Padre Alessandro Caspoli


38 | Dolomiti Emotions • Numero 4, Inverno 2014

Le offerte Dolomiti ClubRes Una prenotazione con ClubRes è sempre pensata con un occhio di riguardo per il portafoglio, perché sappiamo che al giorno d’oggi le vacanze sono un investimento in salute e benessere. Allora parti sereno e approfitta di una delle tante offerte speciali che ti abbiamo riservato. Vacanze sulla neve del Trentino?

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Dolomiti Emotions • Numero 4, Inverno 2014 | 39

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40 | Dolomiti Emotions • Numero 4, Inverno 2014

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Dolomiti Emotions • Numero 4, Inverno 2014 | 41

ClubRes News Un mondo di opportunità da cogliere ed esperienze da vivere trascorrendo una vacanza nelle strutture ClubRes. 24-25 gennaio 2015, Valli di Fiemme e Fassa

42ª Marcialonga Giunta all’edizione numero 42, la Marcialonga di Fassa e Fiemme – la gara internazionale di granfondo a tecnica classica – richiama migliaia di partecipanti da molte nazioni, principalmente dalla Scandinavia. La gara si svolge su un percorso di 70 chilometri con partenza da Moena, salita fino a Canazei – dove i concorrenti devono transitare entro le 12.30 – quindi si inverte il senso di marcia e si scende verso la Valle di Fiemme sull’altra sponda del torrente Avisio. I 7.500 partecipanti scenderanno quindi fino a Molina di Fiemme per poi concludere la gara a Cavalese.

Programma sabato 24 gennaio 2015: • ore 9.30 - Lago di Tesero: 2ª Marcialonga Story, revival con attrezzatura storica su un percorso di 11 km da Lago di Tesero a Predazzo; • ore 13.00 - Lago di Tesero: 15ª Marcialonga Stars, gara di fondo e

Dicembre, Riva Garda

ciaspole a scopo benefico riservata ai VIP. In collaborazione con la Lega per la lotta ai Tumori; • ore 14.00 - Lago di Tesero: 30ª Minimarcialonga, gara di fondo di 3 km a tecnica classica riservata ai bambini dai 6 ai 12 anni; • ore 14.30 - Lago di Tesero: 5ª Marcialonga Young, gara di fondo di 4 km riservata alla categoria Ragazzi.

7 febbraio 2015, S. Martino di Castrozza

Trentino Ski Sunrise

• ore 8.00 - Moena: partenza della 42ª Marcialonga (gara del circuito FIS Marathon Cup & Ski Classics); • ore 8.45 - Lago di Tesero: 5ª Marcialonga Young, gara di fondo di 9 e 14 km riservata alle categorie Allievi, Aspiranti e Junior; • ore 11.00 - Cavalese: arrivo dei primi concorrenti della Marcialonga.

L’alba sorge sulle cime candide, con la neve immacolata ed un paesaggio alpino da mozzare il fiato. Per gli amanti dello sci un’occasione unica per approfittare della magia di essere i primi a percorrere le più belle piste della skiarea di Sam Martino di Castrozza-Passo Rolle. Prima della partenza con gli sci, ma anche con le ciaspole o a piedi, una ricca e gustosa colazione farà assaporare ai partecipanti i migliori sapori della tradizione locale: latte, yogurt, pane fresco, mele, miele, salumi, formaggi, uova, dolci ed altre ricette tradizionali. Ad accompagnare i partecipanti i maestri di sci delle scuole locali, insieme alle guide alpine o agli accompagnatori di territorio.

Info: www.marcialonga.it

Info: www.sanmartino.com

Programma domenica 25 gennaio 2015:

7-8 marzo 2015, Folgaria

Casa di Babbo Natale Trofeo Topolino di Sci Alpino Vieni ad incontrare Babbo Natale e Natalina alla Rocca di Riva del Garda, che nel periodo natalizio si trasforma nella loro dimora. Nella Casa di Babbo Natale i piccoli potranno vivere un’esperienza da favola: spazi allestiti, laboratori e attività creative nell’Officina degli elfi e gustose merende nella Cucina di Natalina. La Casa di Babbo Natale è aperta ogni fine settimana di dicembre: Venerdì 5, sabato 6, domenica 7, lunedì 8, venerdì 12, sabato 13, domenica 14, venerdì 19, sabato 20, domenica 21, lunedì 22, martedì 23, sabato 27, domenica 28, lunedì 29 e martedì 30.

Info: www.casadibabbonataleriva.it

A Folgaria e sui vicini altipiani di Lavarone e Luserna il 7 e 8 marzo 2015 si terrà il 54° Trofeo Topolino di sci alpino, una manifestazione senza eguali al mondo, che ha visto tante promesse dello sci alpino crescere negli anni e successivamente brillare tra le stelle internazionali del circo bianco, tra cui Gustav Thoeni, Stenmark, Zurbriggen, Tomba e Compagnoni. La due giorni all’insegna dello sport sulla neve richiama giovani atleti da ogni angolo del mondo.

Ad affiancare la parte agonistica ci saranno numerosi appuntamenti per grandi e soprattutto piccini: dalla proiezione di film Disney fino al Trofeo Topolino di Pittura. L’evento, organizzato dal comitato del presidente Mauro Detassis, promuove lo sport e il connubio con il territorio che lo ospita, a misura di giovani e giovanissimi con questa manifestazione targata Walt Disney.

Info: www.trofeotopolino.net


42 | Dolomiti Emotions • Numero 4, Inverno 2014


Dolomiti Emotions • Numero 4, Inverno 2014 | 43

www.liberinelverde.it IL DECALOGO DI UN’EDILIZIA CHE GUARDA AL FUTURO Il Gruppo Dalle Nogare presenta il progetto Liberi nel Verde, una filosofia d’avanguardia per un’abitazione che guarda al futuro in modo innovativo. È un nuovo approccio progettuale che prende in considerazione molteplici parametri: di armonia, di risparmio energetico, di sicurezza, di sostenibilità ambientale, di comfort e di rispetto della natura. È una nuova vision in edilizia, che guarda oltre la semplice certificazione energetica o la sostenibilità ambientale. È una modalità progettuale e di costruzione basata su un decalogo di principi semplici e verificabili, studiata per garantire un valore economico capace di durare e di rivalutarsi nel tempo. È una filosofia che mette al centro la persona e la famiglia, prestando attenzione al benessere, alla qualità della vita, alla sicurezza e al comfort. È una filosofia nata dall’esperienza, maturata in quarant’anni di attività e frutto di una volontà di miglioramento continuo. 1.IMPOSTAZIONE URBANISTICA Gli immobili liberi nel verde sono edificati all’interno di aree verdi - parchi e giardini - per rendere il complesso residenziale una vera e propria “isola verde”.

2. CERTIFICAZIONE ENERGETICA Gli immobili liberi nel verde sono progettati per ridurre al minimo l’impatto ambientale e conseguire così le certificazioni di risparmio energetico B, A o A+.

3. COMFORT Gli immobili liberi nel verde sono costruiti con progettazione acustica, isolamento termico, impiego di fonti di calore a bassa temperatura e ambienti giorno naturalmente luminosi, perchè ogni abitazione abbia il massimo comfort. 4. FONTI RINNOVABILI Per garantire basse emissioni di CO₂ ed un risparmio economico, gli immobili liberi nel verde sono dotati di fonti energetiche rinnovabili come ad esempio impianti fotovoltaici, riscaldamento a pellet (biomassa) o collettore termico. 5. SICUREZZA E PROTEZIONE Gli immobili liberi nel verde sono progettati e costruiti per offrire la massima sicurezza e protezione a tutta la famiglia: edifici che rispettano le più recenti normative antisismiche e antincendio, con portoncini blindati e predisposizione di sistemi antifurto in tutte le unità abitative, parchi recintati, serramenti antisfondamento e tapparelle antintrusione negli appartamenti a piano terra. 6. PARCHI E GIARDINI. BAMBINI IN LIBERTÀ Gli immobili liberi nel verde sono progettati armonicamente da un paesaggista, per offrire delle zone a verde privato in piena sicurezza e massima privacy. La mancanza di autovetture in movimento consente di

avere percorsi e zone protette dove i bambini possono giocare e muoversi in totale libertà e sicurezza. 7. ELIMINAZIONE DEL TRAFFICO Le automobili non possono circolare all’interno dei complessi residenziali liberi nel verde. Il traffico è limitato infatti al perimetro, con aree di parcheggio nelle zone periferiche. Eventuali percorsi interni a velocità moderata sono protetti da barriere o cancelli. I garage, completamente interrati, offrono l’accesso diretto alle unità abitative tramite percorsi protetti. 8. IL PIACERE DI ABITARE Gli immobili liberi nel verde sono ideati, progettati, sviluppati e costruiti con estrema cura nei dettagli, sia delle singole componenti, sia delle unità che le compongono; studiati per rispecchiare e vestire adeguatamente le singole personalità; studiati per il piacere di abitare. 9. BIOARCHITETTURA E RISPARMIO ENERGETICO Gli immobili liberi nel verde sono progettati e costruiti seguendo una filosofia eco sostenibile, che guarda oggi al domani con responsabilità e attenzione all’ambiente in cui viviamo. L’attenta selezione dei materiali impiegati, le finiture e le tecnologie che utilizzano risorse naturali e rinnovabili, consentono di ridurre al minimo l’impatto ambientale e i consumi sia di elettricità, sia derivanti da riscaldamento e raffrescamento. 10. VALORE NEL TEMPO, UN INVESTIMENTO ACCESSIBILE A TUTTI Acquistare gli immobili liberi nel verde significa investire in un bene capace di mantenere il proprio valore economico nel tempo. Proponiamo finiture e qualità di materiali di alto livello e tecnologie costruttive all’avanguardia: un prodotto di eccellenza ad un costo realmente accessibile, frutto di 40 anni di esperienza nel settore.

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44 | Dolomiti Emotions • Numero 4, Inverno 2014

Intervista a Nicola Zorza Parla il Direttore Tecnico del Gruppo Dalle Nogare In che modo descriverebbe l’ufficio tecnico e lo staff che lavora nel Gruppo Dalle Nogare? L’ufficio tecnico è il “cuore pulsante” di tutte le attività immobiliari operative del Gruppo, spaziando dai settori residenziale, terziario, industriale e al settore turistico. Si occupa direttamente, anche attraverso la collaborazione con molti professionisti esterni al Gruppo, di tutte le varie fasi di progettazione, di autorizzazione all’edificare, di gestione dell’appalto, di esecuzione e di eventuale manutenzione dei beni immobili del Gruppo, siano essi destinati all’alienazione sia alla patrimonializzazione. Lo staff dell’ufficio tecnico è composto da un team molto professionale, appassionato ed eclettico; capace di spaziare su varie tematiche tecniche (e non solo) con disinvoltura ed efficacia.

Nome: Nicola Cognome: Zorza Data di Nascita: 12 novembre 1971 Attività professionale: Coordina le attività delle risorse umane tecniche del Gruppo Dalle Nogare, nonché di vari professionisti esterni al Gruppo (tecnici, legali, commerciali, broker, consulenti aziendali) durante l’intero iter di sviluppo di progetti immobiliari nei settori residenziale, terziario e turistico/ricettivo. Riveste l’incarico di Consulente Tecnico di Parte, per varie Società del Gruppo, in Consulenze Tecniche d’Ufficio relative a distinte cause civili. Occasionalmente si occupa di attività di promozione, di transazione e di locazione di beni immobili del Gruppo. Ruoli istituzionali: è membro del Comitato di Gestione del Fondo Comune di Investimento Immobiliare di tipo chiuso riservato a investitori qualificati Taurus Segno Zodiacale: Scorpione Hobby: Passeggiate nei boschi, documentari Sport: Sci, mountain bike Piatto preferito:Spaghetti alle vongole Colore: Verde Famiglia: Convivente con Romina e un figlio di 8 anni, Jacopo Squadra di calcio: Juventus

Quali i componenti dello staff e rispettive competenze e ruoli specifici? Oltre al sottoscritto: • Maurizio Perghem – responsabile di progetto: le sue maggiori abilità trovano riscontro nella progettazione tecnica e nella gestione della commessa; • Alessandro Carbone – responsabile di progetto: le sue maggiori abilità trovano riscontro nella gestione della commessa e nel controllo dell’esecuzione dell’opera; • Michele Zucal – responsabile di progetto: le sue maggiori abilità trovano riscontro nella gestione della commessa e nel controllo dell’esecuzione dell’opera; • Michele Carli – supporto tecnico: le sue maggiori abilità trovano riscontro

Villazzano

Una nuova filosofia costruttiva

nell’assistenza alla progettazione tecnica e alla gestione della commessa. Qual è il valore aggiunto che l’ufficio tecnico conferisce all’azienda stessa ed alla sua attività d’impresa? L’ufficio tecnico è un “organo” determinante e insostituibile per le attività di sviluppo e di conservazione degli immobili del Gruppo Dalle Nogare, in quanto è diretta espressione della filosofia e della strategia aziendale. Aspetti, questi, che per loro natura non sarebbe possibile identificare negli studi tecnici esterni. Liberi nel Verde è un progetto nel settore immobiliare fortemente innovativo e distintivo. Quali sono le caratteristiche e impostazioni tecniche che contribuiscono secondo Lei a renderlo tale? Liberi nel Verde è una filosofia costruttiva concreta che si basa su un decalogo di principi semplici e verificabili, concepito con l’obiettivo di mettere al centro la persona e la famiglia, e di prestare attenzione al benessere, alla qualità della vita, alla sicurezza e al comfort. Gli immobili Liberi nel Verde sono costruiti nel pieno rispetto di tutti i seguenti 10 requisiti costruttivi: 1. Impostazione urbanistica 2. Certificazione energetica 3. Comfort 4. Fonti rinnovabili 5. Sicurezza e protezione 6. Parchi e giardini: bambini in libertà


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7. Eliminazione del traffico 8. Il piacere di abitare 9. Bioarchitettura e risparmio energetico 10. Valore nel tempo: un investimento accessibile a tutti

Mezzolombardo

Quali le prossime realizzazioni del Gruppo che rispecchiano la vision Liberi nel Verde? Al momento sono in corso due iniziative: • Residenze del Sole a Mezzolombardo: si tratta di un complesso residenziale costituito da otto palazzine di medio-piccola dimensione di cui tre già ultimate, una in fase di costruzione e quattro di prossima realizzazione, dall’architettura sobria, ma moderna. • Parco dei Ciliegi a Villazzano di Trento è un complesso residenziale costituito da cinque palazzine di medio-piccola dimensione di prossima realizzazione, dall’architettura più ricercata.

Nome e cognome: Maurizio Perghem Data di Nascita: 7 ottobre 1962 Ruolo: geometra/responsabile di progetto Lingue: inglese scolastico Segno Zodiacale: bilancia Hobby: trekking, musica “old style” Sport: nuoto, sci di fondo Piatto preferito: knödel di tutti i generi Colore: blu/rosso Famiglia: convivente con 2 figlie Squadra di calcio: Milan

L’ufficio tecnico del Gruppo Dalle Nogare

Nome e cognome: Alessandro Carbone Data di Nascita: 12 ottobre 1973 Ruolo: geometra/responsabile di progetto Lingue: inglese Segno Zodiacale: bilancia Hobby: tecnologia in generale, enogastronomia, viaggi Sport: nordic walking, passeggiate in montagna, ciclismo amatoriale Piatto preferito: sautè di cozze e vongole Colore: blu Famiglia: sposato Squadra di calcio: Trento

Nome e cognome: Michele Zucal Data di Nascita: 2 dicembre 1975 Ruolo: geometra/responsabile di progetto Lingue: inglese Segno Zodiacale: sagittario Hobby: passeggiare in montagna, film, musica Sport: calcio, corsa Piatto preferito: lasagne Colore: blu Famiglia: sposato con 2 figli Squadra di calcio: Juventus

Nome e cognome: Michele Carli Data di Nascita: 26 marzo 1991 Ruolo: perito edile/supporto tecnico Lingue: inglese Segno Zodiacale: ariete Hobby: automobilismo Sport: trekking Piatto preferito: polenta e coniglio Colore: arancione Famiglia: single Squadra di calcio: non pervenuto


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le terrazze del sole

WINE EXPERIENCE LE TERRAZZE DEL SOLE: passione di famiglia Trentino, terra dai sapori unici, di atmosfere ristoratrici di corpo e mente, di incontro fra i profumi forti tipici dei territori montani e quelli più leggeri che si incrociano passeggiando vicino ad una cascata o lungo le rive di un torrente o di un lago. Trentino è terra del Gusto, rinomata ormai in tutto il mondo anche grazie ai propri vini, quelli che nascono dall’impegno di piccole e grandi cantine nella coltivazione delle viti, cantine che sono un patrimonio culturale di tradizioni locali e al tempo stesso cassaforte di parte importante delle radici trentine. Fra le aziende agricole che ancora si dedicano alla produzione di vini dal sapore genuino d’altri tempi e che di questi sanno rappresentare ed offrire la migliore espressione, ti invito ad assaporare almeno una volta i gusti inebrianti proposti da una piccola perla del mondo

vitivinicolo trentino, Le Terrazze del Sole da cui prende il nome la linea vini stessa. È il frutto semplice ma appassionato del lavoro di Nicola Dalle Nogare, che con impegno e nel segno di metodi tradizionali, rinnova ogni anno la produzione di un fresco Chardonnay bianco, un robusto vino Rosso del MarTignano, colore che di questa terra ricorda il patrimonio delle montagne dolomitiche, ed un Tramonti bianco, dai tratti inconfondibili e capace come pochi di accarezzare il tuo palato. Puoi degustare in esclusiva i vini “Le Terrazze del Sole” della famiglia Dalle Nogare presso gli Hotel, Residence & Resorts Dolomiti Club Residences. Un motivo in più per scegliere una vacanza ClubRes.


Dolomiti Emotions • Numero 4, Inverno 2014 | 47

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Dolomiti Emotions, semestrale a cura di Dolomiti ClubRes - Alpi Due S.r.l. del Gruppo Dalle Nogare - Trento - Italia Via Giovanelli, 23 - 38122 Trento (TN) - Tel. +39 0461 984010 www.clubres.com - www.dallenogare.it


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