I LOVE MY CITY

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w w w . d i r e f a r e b a c i a r e . t o . i t


un progetto

in collaborazione con

Progetto realizzato con il contributo della Provincia di Torino ai sensi della Deliberazione della Giunta Regionale n. 90-7844 del 7/12/2007.


è il concorso di arti visive di direfarebaciare che attraverso Pittura, Disegno, Illustrazione, Fumetto, Grafica, Fotografia, Scultura, Installazione, Scenografia, Architettura, Video Art, Video Installazione, Design, Arte Digitale, Cyber Art, Net Art, Visual/Industrial/Web Design, Moda ha chiesto ad artisti under e over 23 di raccontare la CITTÀ DI

tutti|molti|pochi www.direfarebaciare.to.it GIOVANI LINGUAGGI sono tornati in cittÀ


Daniela Erbisti

ore Vincitr 23 e d n U

La mia città è la mia casa ed è una casa, una quotidianità che viene guardata sotto una luce nuova, attraverso una lente che la colora e la trasfigura facendola assomigliare ad un sogno. Ma nell’occhio dell’osservatore il reale e l’onirico si confondono, il quotidiano e lo straordinario coabitano.


Cieli milanesi, del colore grigio delle fotocopie, e che come esse vengono riprodotti quasi serialmente, ogni giorno. Cieli grigioneri, pieni di ronzii di pensieri,di soli al neon, di pioggia e nebbia fitta, che perdono completamente tutti i loro connotati caratteristici diventando proseguimento delle strutture della cittĂ . Ma Cieli in cui si riversa ancora, dopo millenni, la vita celebrale ed emotiva degli uomini che, da sempre, vi guardano come a un mondo a sĂŠ capace di creare “sensiâ€? continuamente nuovi.

Rebecca Moccia

ore Vincitr 23 e d n U


ore Vincitr 23 Unde

Federica Peyrolo

FORME LIBERE NELLO SPAZIO, video 3’33’’ La città come un aggregato di oggetti, di persone. Un luogo invaso da molti, da tutti. Perché è accogliente, accomodante e sembra dare spazio a tutti e a tutto. Fino ad essere coperta, invasa nascosta anche a chi vive con lei. Ma resta pur sempre un luogo con le sue caratteristiche e la sua giusta tolleranza. Infatti la città si muove e respira insieme a chi le vive addosso; spesso i movimenti naturali del luogo fanno sì che nel gruppo dei “tutti” qualcuno molli la presa e diventi uno dei “pochi” ad abbandonare il luogo di “nessuno”. Già, perché la città è un organismo, un luogo che in quanto tale appartiene a se stesso, tanto da decidere di scrollarsi tutto di dosso e tornare ad essere la città di nessuno. Il suo rumore non è quello di chi le vive sopra, è il silenzio che ogni tanto vuole farsi sentire, ma sarà udibile da Tutti solo quando la città torna ad essere di Nessuno.


Lightheart è un’installazione luminosa alimentata da energia rinnovabile. I corpi illuminanti sono sculture cave in mater-bi ispirate alle forme anatomiche del cuore umano e personalizzate dai passanti mediante l’aggiunta di colori, parole ore o immagini. Vincit

L’opera aspira a trasformare poeticamente un luogo urbano e vuole essere un invito a riportare il proprio cuore e la propria energia al centro dello spazio pubblico.

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Chiara Sgaramella

Over


ore Vincit 23 Over

Inner Klange, animazione digitale 10’ Musica: Marco Scattolini Produzione: L’Ariete artecontemporanea

Lemeh42

Inner Klange è stata commissionata nel gennaio 2010 dal Museo Internazionale della Musica di Bologna in partnership con il Comune di Bologna e Galleria L’Ariete artecontemporanea in occasione della mostra Love Me Fender. L’opera conduce lo spettatore in un viaggio onirico alla ricerca dell’origine del suono.


I Rotolini di Poesia sono un’installazione poetica di Opiemme per portare la poesia in strada. Poesie racchiuse in piccoli fogli di carta arrotolati, appese a grappoli nelle vie ad attirare l’attenzione dei passanti. Sono stati protagonisti di grandi eventi: la Notte Bianca di Roma (2007), Parma Poesia (2008), Musicultura Festival a Macerata (2006).

Opiemme

ore Vincit 23 r e v O


La città di tutti, molti, pochi.

Emilio Vavarella

L’Italia è il Paese con la più grande concentrazione di tesori d’arte del mondo, eppure questi tesori non sono valorizzati abbastanza. A mio parere inoltre, una città d’arte dovrebbe appartenere oltre che ad un popolo a TUTTI gli esseri umani. Il mio concetto di proprietà di un luogo non è legato semplicemente a chi vive entro una linea immaginaria tracciata su una mappa, ma ai MOLTI che con le loro vite animano luoghi geografici e urbani, che rendono gli spazi palpitanti di vita, li rispettano, li colorano e smuovono con le loro presenze attive. TUTTI devono avere il diritto di vivere a contatto con il bello, di conoscerlo, apprezzarlo e devono avere la possibilità di conoscere il patrimonio storico e culturale del nostro meraviglioso paese, che è la base della nostra identità di popolo e il fondamento della nostra società. MOLTI sono i luoghi che in Italia raccontano storie antiche e contemporanee allo stesso tempo, ma POCHI coone Menzir 23 noscono davvero la storia dei luoghi che abitano. Unde POCHI alzano lo sguardo mentre camminano, MOLTI transitano dinnanzi ai luoghi simbolo della nostra cultura compiendo gesti rituali e stereotipati, senza troppa attenzione. POCHI cercano punti di vista insoliti. Il destino dei MOLTI luoghi dimenticati, ignorati da noi TUTTI, è finire nell’oblio oscuro dell’indifferenza. TUTTI potremmo alzare gli occhi e osservare i palazzi intorno a noi, o TUTTI noi potremmo guardare la nostra città dall’alto, osservandone la struttura, indovinandone le caratteristiche, studiandone i MOLTI abitanti. Ma POCHI di noi lo fanno. La città è di TUTTI noi: dei POCHI o dei MOLTI che transitano, dei POCHI o dei MOLTI stranieri, di TUTTI i suoi cittadini, di TUTTI coloro che vi vivono, che vi lottano, che la proteggono, che la fanno, che la amano.


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enzion

23 Gateau è un progetto di opera crossmediale: è un M Under corto di animazione ma anche un’albo a fumetti realizzato con una tecnica mista di modeling 3D e pittura ad acquerello. È la prima di tutta una serie di opere incentrate sul rispetto civico della città dove viviamo, che verranno realizzate da Sara Khan e dal collettivo Neko Ink.

Sara Khan

Nella città di Torino, un piccolo GATTINO viene messo a dura prova da un soggetto dallo scarso rispetto civico: una supponente ed acida VECCHINA che porta tutti i giorni il suo minuscolo CANE a fare i propri bisogni davanti ad una pasticceria sotto casa del gattino, senza raccoglierli. I passanti che incappano inevitabilmente nella popò se la prendono col povero gattino, credendolo autore dello scempio. Il gattino deciderà di insegnare alla vecchina a rispettare la città, e lo farà con un’elaborata e disgustosa vendetta.


Maria Cristina Benintende

one Menzi 23 Over

LA CITTÀ DI TUTTI MOLTI POCHI “Ho immaginato Torino, la mia città, focalizzando l’attenzione sulla torre della Corte Medievale di Palazzo Madama in Piazza Castello e immaginadola trasformarsi in una donna che attira su di sè la stella della Mole Antonelliana. Bambini giocano in piazza con giochi semplici, i palloncini. Mi sono immaginata la città anche come uno spazio in cui possano vivere bene tutti, anche donne e bambini.


Visioni periferiche La città è essenzialmente periferia. E la periferia è tutto. E’ sofferenza, angoscia, ma anche slancio creativo, gioco, impulso, vita. Conoscere Torino vuol dire essenzialmente conoscerne la periferia. Periferia intesa non come luogo fisico, ma come anima vitale di un luogo. Periferia è paradossalmente la sostanza delle cose. Una visione periferica è una visione non superficiale del mondo. E l’anima di un luogo è ciò che sta dietro alla superficie, all’ovvio, al banale. Una visione periferica racconta l’essenza di un luogo.

Luca Dentis

one Menzi 23 Over


VINCITORI UNDER 23 Daniela Erbisti è nata a Verona, ha 22 anni e frequenta il terzo anno della facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università di Verona. Partendo da un iniziale interesse per l’opera di Andy Warhol e per la pop art in generale, unito a una riflessione personale sui quadri di Magritte, ha sviluppato, da autodidatta, un proprio percorso artistico. Le sue opere sono realizzate attraverso la modifica digitale di fotografie. Rebecca Moccia Nata a Napoli nel 1992 inizia gli studi artistici a Roma dove partecipa a eventi, concorsi ed esposizioni collettive. Attualmente vive e studia scultura a Milano presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Interessata ancora alla sperimentazione più varia per quanto riguarda tecniche, materiali e soggetti, ha individuato una linea guida, nella ricerca diuna bellezza perduta e nella riconquista delle esperienze visive ed emotive. FEDERICA PEYROLO Nata nel 1989, vive a Gravere e frequenta dal 2008 l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Con installazioni multimediali e non, porta avanti un discorso che parte da temi strettamente personali per poi allargarsi a orizzonti di riflessioni più vasti, cioè un percorso che comincia dalle piccole cose di tutti i giorni e dall’apparente linearità della vita, trovando proprio in esse messaggi e riflessioni di larghe vedute, per giungere a un’innovativa visione della realtà.

VINCITORI OVER 23 Lemeh42 è un giovane studio creativo italiano. Realizzano animazioni 2D digitali, illustrazioni e graphic design in ambito artistico e commerciale. Le loro opere sono state presentate presso le più prestigiose fiere artistiche, festival d’animazione e mostre. Dal 2009 sono rappresentati dalla galleria L’Ariete artecontemporanea di Bologna. Chiara Sgaramella Nata a Cerignola nel 1982, studia pittura presso le Accademie di Belle arti di Foggia e Lecce. Arricchisce la sua formazione umana e professionale con esperienze di studio e di lavoro in Spagna e in India. Esplora nella propria ricerca personale il rapporto tra uomo e natura sperimentando l’uso di materiali organici e sostenibili. Vive e lavora in Puglia. Opiemme è un artista e scrittore. La sua ricerca è legata alla poesia mediata da arti visuali. Svecchia la comunicazione della poesia per avvicinarla al pubblico, con poesia di strada, street art e public art, e una pittura poetica che richiama la poesia visiva italiana. I suoi lavori parlano di libertà, giustizia, etica civile, rispetto della natura, in una visione politica ma non partitica.


MENZIONI UNDER 23 EMILIO VAVARELLA Nato nel 1989 a Monfalcone, è cresciuto tra il nord e il sud dell’Italia. Nel 2006 si diploma all’I.S.A.S.Fiume di Comiso, in Sicilia, come disegnatore di architettura e arredamento. È un artista interessato a esplorare le possibilità creative dei media aldilà delle loro forme tradizionali. I suo lavori spesso si rifanno alla relazione tra una dimensione sociale-scientifica e una assurdo-immaginativa. Ha vinto premi come fotografo, film maker e artista visivo polivalente. SARA KHAN Diplomata presso il Liceo Artistico di Alba, studia Progetto grafico e virtuale a Torino. Coltiva la sua passione per l’arte orientale e il fumetto ed espande le sue sperimentazioni dalla pittura alla moda, dall’illustrazione per l’infanzia alla grafica, dall’animazione al web design. Collabora con piccole case di produzione del nord Italia creando storyboard e atrwork per il cinema. Dal 2009 è pittrice per Robe di Kappa e si occupa della realizzazione di quadri per i negozi RDK Junior.

MENZIONI OVER 23 CRISTINA BENINTENDE Vive e lavora a Torino. Da appassionata di arte ha sempre dedicato il suo tempo al disegno e alla pittura. Ha frequentato l’Istituto Europeo di Design di Torino nella sezione Illustrazione e, per perfezionarsi nell’Illustrazione e nel Fumetto, ha seguito i corsi di Massimiliano Frezzato e Francesca Chessa all’Accademia Pictor sempre di Torino. Ha collaborato con lo Studio di Cinema di animazione Lastrego e Testa di Torino e, per la casa editrice LoScarabeo, ha realizzato le illustrazioni per il mazzo de “I tarocchi del dolce crepuscolo’”. LUCA DENTIS Nato a Torino nel 1976, ha studiato e vissuto sempre in questa città. Lavora come editor presso una casa editrice torinese. Nel 2010, ha esposto il suo progetto “This is your hometown” presso il DiwanCafè a Torino e “People at museum!” presso il Le Bourreau Gourmand di Torino. Nel 2011 ha esposto il suo lavoro “Reportage fotografico sul Poeta in Lizza” alle Officine Bohemien di Torino e “Italian Poets” presso il DiwanCafè.


Siamo tornati.

www.direfarebaciare.to.it Concorso di arti visive

giovani linguaggi sono tornati in cittĂ


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