il quotidiano della calabria

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Il racconto

Il centenario

Brancaleone e l’antico rito della vinazzata

Enrico Salfi e le scene di vita Lombroso, genio o cretino? a Pompei

di GIANNI CARTERI a pagina 15

di ROMANO PITARO alle pagine 16 e 17

Grandi artisti

Domenica 18 ottobre 2009 www.ilquotidianodellacalabria.it

Questione meridionale

La lettera dei 78 vescovi

di TONINO SICOLI alle pagine 18 e 19

di ANGELO COMITO alle pagine 20 e 21

Calabria radioattiva. Sul Tirreno è ancora emergenza pesca. Cresce la mobilitazione per la manifestazione di Amantea

Diga sul Metramo, partono le analisi Si muove l’assessore Greco dopo le rivelazioni del pm Neri sui legami con Comerio «LA zona del Metramo verrà attenzionata». L’assessore regionale all'Ambiente, Silvio Greco, si impegna. Le rivelazioni del procuratore Francesco Neri sulla presenza di una società di Giorgio Comerio (tirato in ballo dal pentito Fonti nella vicenda delle scorie radioattive), nei lavori sulla diga delMetramo, non vengono sottovalutate.

Anm, stato d’agitazione Alfano: «Guerra preventiva» Giustizia, infuria la polemica E intanto arrivano minacce a Fini Berlusconi e Bossi

MICHELE ALBANESE alle pagine 6, 7 e 8

La replica su Energopoli IL “PRESIDENTE”? È QUELLO DEL COPASIR ANCORA UNA VOLTA SI TRAVISANO I FATTI

alle pagine 4 e 5

Una fase della manifestazione di Crotone

continua a pagina 23 ALTRI SERVIZI a pagina 14

Crotone, in corteo per ricordare il sacrificio del piccolo Domenico

Alfano e Berlusconi

La rabbia e il dolore della madre: «Criminali, costituitevi» GIULIANO CARELLA a pagina 13

La Reggina ne prende tre in casa Anche per il Crotone disfatta interna La società amaranto conferma “a tempo” il tecnico Novellino Sabato a Torino l’ultima spiaggia

IL PROGRESSO E L’INCONTRO TRA PENSIERO E MATERIA di PIERANGELO DACREMA

NELLO SPORT

di GIANCARLO PITTELLI* ANCORA una volta il travisamento del fatto la fa da padrone! È assolutamente vero che ho interloquito telefonicamente con il maggiore dei carabinieri Grazioli, persona

Lezioni di economia / 6

La delusione di Novellino (Foto Sapone)

L'ULTIMA volta si è parlato di efficienza. Oggi parlo di progresso. Se lavorare stanca fino a uccidere, ci voleva tutta l'ingenuità di Marx per credere che non si trovasse una soluzione al problema. Tutto si può cambiare, tutto si può scambiare. Un po’d'intelligenza nella direzione giusta varrà il risparmio di molta forza bruta. Una manciata di idee e di trovate tecniche sono la chiave d’accesso a un’esistenza più dignitosa, l'asta per scavalcare un po' più facilmente la linea della sopravvivenza. Meno ore di lavoro al giorno, meno continua a pagina 23

Un’inchiesta partita da S. Costantino Calabro nel Vibonese ha portato a tre avvisi di garanzia: ma l’inchiesta potrebbe allargarsi Sombrero

Mezzogiorno IN un'apposita riunione, il governo ha affrontato tutti i problemi dell'Italia meridionale. A Natale partiranno i lavori del Ponte sullo Stretto, e dal versante siciliano la struttura poggerà sulla collina di Giampilieri. È stata poi creata la Banca del Mezzogiorno: lo Stato non ci metterà un euro, useranno i soldi del credito cooperativo che c'erano già, però entrano le Poste. Che si occuperanno di consegnare le cambiali. Ma qualcuno ha chiesto: e per le navi radioattive? Così si è deciso di mandare a Cetraro una cassa di acqua Rocchetta, che elimina le scorie.

La fabbrica delle false lauree e dei falsi medici FALSE lauree e falsi medici: un sistema che riporta a un indirizzo di San Costantino Calabro. Tre avvisi, ma l’inchiesta è destinata a estendersi. GIANLUCA PRESTIA a pagina 12

Incidente a Pizzo

Scontro sulla statale 18 un morto e tre feriti ACCETTA a pagina 12

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ANNO 15 - N. 287 - € 1,00


Brevi dal mondo

Madrid in piazza contro l’aborto MADRID è scesa in piazza contro le nuove norme proposte in tema di aborto. Un corteo ha sfilato ieri sera su iniziativa di 40 organizzazioni provita contro la riforma promossa dal capo del governo spagnolo Zapatero. Le associazioni provita intendono chiedere il ritiro del disegno di legge sottoposto dall’esecutivo Zapatero al parlamento di Madrid, che prevede fra l'altro un diritto di libera scelta per ogni donna, se abortire o meno, fino alla 14ma settimana di gravidanza. Una facoltà estesa anche alle minorenni dai 16 ai 18 anni senza consultazione dei genitori.

Trattato Ue, vicina la firma di Klaus VIENNA Il presidente ceco Klaus ha ammesso che probabilmente non potrà più rinviare la firma del Trattato di Lisbona malgrado le forti riserve. Dalla firma del presidente ceco dipende l'entrata in vigore del Trattato nell'Unione europea. In un'intervista, l'euroscettico Klaus ha detto che non potrà aspettare le elezioni in Gran Bretagna. Stando ai media inglesi, infatti, il leader conservatore Cameron aveva assicurato Klaus che se il suo partito vincerà le elezioni, sarà indetto un referendum sul Trattato per respingerlo.

Domenica 18 ottobre 2009

Nozze per Ibitzen, unica sopravvissuta della famiglia Ayad Deflagrazione in un appartamento di Roma

Viareggio, superstite all’altare Fuga di gas, tre feriti La ragazza marocchina nella strage perse la madre, il padre e due fratelli

Hicham Mebi e Ibitzen Ayad

VIAREGGIO - Dopole lacrime del dolore, quelle della gioia. Ieri mattina a Viareggio si è sposata Ibitzen, la ragazza marocchina di ventuno anni unica superstite della famiglia Ayad, sterminata nel disastro ferroviario del 29 giugno scorso. Ibi si è unita in matrimonio con Hicham Mebi, venticinque anni, conosciuto alcuni anni fa a Viareggio e operaio della Nuovo Pignone a Firenze. Le nozze civili, celebrate nella splendida cornice di Villa Borbone, sono state celebrate dall’assessore al sociale del comune di Viareggio, Vitto-

rio Fantoni. Tra i tanti doni, i due sposi hanno ricevuto anche una composizione floreale da parte del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Tra gli invitati, oltre al sindaco di Viareggio, Luca Lunardini, anche il designatore arbitrale Pierluigi Collina. «Cosa mi auguro? Di avere quattro figli e di conoscere finalmente i nomi dei responsabili dell’accaduto». Ibi Ayad, nella strage di Viareggio, ha perduto il padre Mohamed, 51 anni, la madre Aziza Abou Talib, 46 anni, e i fratelli Hamza, 17 anni, e Iman, 4 anni.

Secondo i carabinieri esplosione causata dal tentato suicidio di un uomo di 68 anni

L’appartamento danneggiato

ROMA - Un'esplosione, forse procurata da una fuga di gas, è avvenuta ieri mattina intornoalle6 inunappartamentoa Roma. Secondo quanto affermano fonti dei carabinieri, i feriti sono 3 di cui uno in codice rosso, ma non in pericolo di vita, trasportato al centro grandi ustionati dell'ospedale Sant'Eugenio. Non si esclude l'ipotesi del tentato suicidio quale causa dell'esplosione. Secondo i carabinieri, all'interno dell'appartamento dove viveva V.F., di68 anni,doveè avvenutal'esplosione, sono state trovate le manopole del gas aperte.

Sono accusate di omicidio colposo per due crolli

L’Aquila, primi indagati sott’inchiesta venti persone L'AQUILA - Sarebbero oltre venti le persone individuate dalla Procura dell’Aquila, che avrebbero avuto delle responsabilità nei crolli della casa dello studente e del convitto nazionale, dove sono morti complessivamente undici giovani, e che per questo starebbero per essere iscritte nel registro degli indagati nell'ambito dell'inchiesta sul terremoto per omicidio colposo e disastro colposo. Secondo fonti interne alla stessa Procura della Repubblica, è questo il risultato a cui finora sono arrivati i magistrati nel corso del duro lavoro di approfondimento delle perizie presentate dai consulenti di

parte. La svolta nell'inchiesta sul terremoto - sempre stando a fonti della procura - è al rush finale tanto che la prossima settimana saranno ufficializzati i primi indagati, ai quali sarà notificato un avviso di garanzia e contestualmente l'invito a comparire per il primo interrogatorio. Quello appena iniziato potrebbe quindi essere l'ultimo week end di lavoro prima della svolta da parte dei magistrati che indagano sul terremoto dalle ore successive al tragico sisma del 6 aprile scorso. La Procura ha un quadro chiaro sulle cause dei crolli, il lavoro di

questi giorni servirà a definire i dettagli legati all'individuazione delle persone che hanno avuto ruoli nella filiera costruttiva ed autorizzativa degli edifici e che hanno responsabilità nei Vigile del fuoco davanti alla Casa dello studente crolli. «I magistrati vogliono cominciare con il piede giusto la guarderanno casa dello studente e fase dei primi provvedimenti - di- convitto nazionale. Secondo il procono ancora fonti della Procura - curatore capo, Alfredo Rossini, per cui stanno facendo approfon- che ha annunciato la svolta prima dimenti certosini sul voluminoso per la fine di settembre, poi per la materiale anche per mettere a pun- prima decade di ottobre, sono cinto un metodo di valutazione e lavo- que le perizie presentate finora: olro che sarà utilizzato nelle altre vi- tre alle due già citate, l'ospedale e cende gravi». Appare certo che in l'università. La quinta non è stata questa prima fase gli indagati ri- resa nota.

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2 In Italia e nel Mondo


Il governo afghano smentisce le accuse lanciate dal Times Fa discutere la proposta avanzata dal finiano Adolfo Urso

Kabul: niente mazzette italiane Insegnamento Islam, è polemica Ma il giornale inglese rilancia e parla di «strategia scandalosa»

Soldato italiano in Afghanistan

KABUL - Le accuse agli italiani di aver “comprato” la pace nelle loro zone di competenza in Afghanistan a suon di “mazzette” pagate ai capi talebani sono «prive di fondamento e irresponsabili». Con una nota ufficiale fatta diramare nel pomeriggio di ieri, il governo di Kabul difende l'Italia dagli attacchi del Times di Londra che ancora ieri – per il terzo giorno consecutivo – punta il dito contro «la scandalosa strategia» dell’Italia e chiama a risponderne il governo Berlusconi. Il quotidiano inglese con un editoriale non firmato dal tito-

lo beffardo (“The Italian Job”) accusa gli italiani, di stipulare «patti a livello locale» in modo «separato e unilaterale» e di causare così «discordia, caos e morti non necessarie» in seno all’Alleanza. Sul sito web del giornale inoltre vegono citate fonti americane che confermano l’esistenza di patti segreti con i talebani. Il “teste” citato per nomee cognome dal Times è l’ex analista della Cia Bruce Riedel, l’uomo che ha guidato la revisione della politica in Afghanistan per conto di Barack Obama ma che ora non fa più parte dell’amministrazione Usa.

L’idea piace al Pd Sul fronte del no la Lega e buona parte del Popolo della Libertà

Adolfo Urso

ROMA - Il Pd promuove la proposta avanzata dal finiano Adolfo Urso di introdurre l’insegnamento facoltativo dell’Islam nelle scuole. Un’iniziativa che, puntualizza la fondazione “Farefuturo” presieduta da Gianfranco Fini, «non è una provocazione. Ma una proposta politica condivisa tra settori della maggioranza e dell’opposizione». Ma la Lega e buona parte del Pdl non ci stanno. E nel centrodestra si apre un nuovo fronte di confronto interno, con le posizioni degli ex An in contrasto con quelle

del resto del centrodestra. Ma anche qualche distinguo tra gli ex di Forza Italia con il senatore Lucio Malan che ricorda come una legge del 1930 preveda l’insegnamento di altre fedi. Con Urso si schiera anche il socialista Riccardo Nencini, secondo cui l’insegnamento della religione islamica potrebbe essere associato nelle scuole a quello della storia. Ma la Lega non ci sta. «Non lo permetteremo mai: noi le nostre radici cristiane le difenderemo fino in fondo», tuona il capogruppo del Carroccio al Senato Federico Bricolo.

Manifestazione nazionale a Roma contro razzismo e omofobia

Possibile un’evacuazione

Duecentomila in piazza per dire no alle discriminazioni

Italia al freddo Allerta meteo a Messina

ROMA - La capitale scende in piazza per dire no a razzismo, omofobia, xenofobia e tutte le forme di discriminazione. Duecentomila persone, secondo gli organizzatori, tra immigrati, studenti e persone comuni, provenienti da tutta Italia, hanno sfilato nel pomeriggio nel centro della Capitale, da piazza della Repubblica fino alla Bocca della Verità. La manifestazione nazionale, che ha raggiunto quest’anno il ventesimo anniversario dal primo corteo antirazzista organizzato nell’89 per l’uccisione dell’immigrato senegalese Gerry Masslo, è stata organizzata da un comitato che comprende associazioni, sindacati, comunità di stranieri in Italia, ong, artisti e intellettuali. Ad aprire il corteo piccoli canotti gonfiabili con scritte come “Maroni sui gommoni” e “No ai respingimenti”e l’immagine di una grande onda affiancata dalla scritta “Respingiamo il razzismo”. Dietro questo striscione oltre un migliaio di immigrati, soprattutto di Roma e della Campania. Sul tetto all’entrata della Sapienza, alcune studentesse hanno anche esposto striscioni con la scritta “Antirazziste, antisessiste, antifasciste” assieme alla bandiera della pace. Al corteo anche le immagini del “santino” di “San Papier, protettore degli imigrati” e striscioni contro la camorra. Al fianco degli immigrati, oltre alla Cgil che con le sue bandiere rosse ha colorato tutto il corteo, anche l’Arci, il Partito Comunista dei Lavoratori e Sinistra e Libertà.

ilLotto Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia Nazionale

Due immagini della manifestazione nazionale contro tutte le forme di discriminazione

Tra le frasi più caratteristiche scritte sugli striscioni anche “L'arte non ha confini di Stato nè nazioni, è verbo dell’umanità e non avrà padroni”, “Nessuna persona è illegale” e una frase tratta dal Vangelo di Matteo che recita “Ero straniero e mi avete accolto”, affiancata da un altro striscione con su scritto “Cristo è qui, quando ci sarà tutta la Chiesa?”. Un manifestante travestito da Gesù con tanto di corona di spine sulla testa e macchie di sangue finto sulla fronte, ha sventolato la bandiera della pace in testa al corteo antirazzista che si sta svolgendo a Roma. Il manifestante, un napoletano,

estrazione del 17 ottobre 2009

43 41 70 38 67 63 78 9 38 72 53

2 86 35 13 55 80 46 75 24 47 29

47 52 89 32 46 16 27 1 46 53 51

68 87 13 71 26 54 20 43 51 65 89

30 44 80 63 36 6 69 19 88 25 8

I NUMERI VINCENTI DEL "10 e LOTTO"

2 - 9 - 13 - 24 - 35 - 38 - 41 - 43 - 46 - 47 52 - 55 - 63 - 67 - 70 - 72 - 75 - 78 - 80 - 86

ilSuperEnalotto

Conc. n° 125

Montepremi 4.893.294,25 euro

jolly

8 - 24 - 45 - 47 - 72 - 84

78

punti 6 jackpot 73.574.344,99 punti 4 291,96 15,91 punti 5+1 - punti 3 punti 5 26.214,08 Num. Superstar 27

aveva addosso una veste bianca e un cartello dalla scritta “Mi hanno odiato senza motivo”: «Voglio simboleggiare - ha detto – la sofferenza di Cristo attraverso i migranti». E in merito ai recenti episodi di aggressioni a omosessuali a Roma per il segretario del Partito democratico, Dario Franceschini: «Sono segnali molto preoccupanti. È preoccupante che la destra dopo essersi riempita la bocca di tante parole, blocchi una legge, come quella sull'omofobia, all’inizio del suo percorso». «C'è troppo razzismo – ha sottolineato il segretario nazionale della Cgil, Guglielmo Epifani

– nei sotterranei della società e non c'è consapevolezza dei rischi che corre una società che ha paura e fobia del diverso». «Il capo della destra – ha tuonato il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola – in questa città, Gianni Alemanno, esprime solidarietà alle vittime dell’intolleranza ma i fantasmi del razzismo e dell’omofobia si sono liberati». «A Roma – osserva il poeta e scrittore Moni Ovadia – molti gruppi di estrema destra, per il fatto che la destra governi, si sentono legittimati in comportamenti che altri governi della città non avrebbero consentito».

Maldive, prima riunione di un governo sott’acqua IL governo delle Maldive ha tenuto la prima riunione al mondo di un esecutivo sotto il mare per sensibilizzare l’opinione pubblica mondiale sui problemi ambientali che minacciano l’esistenza stessa dell’arcipelago corallino, una delle mete più ambite dai turisti. Erano le 10.30 locali di ieri mattina, le sei in Italia, quando l'esecutivo dell'arcipelago corallino, sotto la direzione del presidente Mohamed Nasheed, si è immerso nei pressi della capitale Malé per sensibilizzare il mondo sui cambiamenti climatici e il riscaldamento globale che minacciano l'esistenza delle Maldive. Sott'acqua, l'esecutivo ha sottoscritto una dichiarazio-

ne che sarà poi inviata a Copenaghen dove si riunirà la conferenza Onu sul clima. Nel pomeriggio, prima di un giro in bicicletta per la capitale maldiviana insieme con tutti i ministri, il presidente Nasheed ha incontrato i giornalisti per spiegare nei dettagli il motivo della riunione sott’acqua.

ROMA - Ancora maltempo sull'Italia. Il freddo si fa sentire da nord a sud, con un vero e proprio anticipo d’inverno che in alcune zone ha fatto scendere le temperature sotto zero. Ma è soprattutto la Sicilia, e in particolare la zona di Messina colpita nei giorni scorsi dall’alluvione, a temere gli effetti delle piogge, preparandosi anche a un’eventuale evacuazione. La Protezione civile ha emanato un nuovo allerta meteo per la città siciliana: per le prossime 24-36 ore sono previste precipitazioni anche a carattere di rovescio o temporale e venti forti. Il sindaco Giuseppe Buzzanca ha quindi informato gli abitanti della zona ionica compresa tra Ponte Schiavo e Giampilieri, invitando tutti i cittadini «a prestare la massima attenzione e ad eseguire tutte le istruzioni che verranno diramate». Il consiglio è di «raggruppare fin da ora gli effetti personali più importanti che potranno servire in caso di evacuazione, come chiavi di casa, soldi e preziosi, carta di identità, impermeabili e vestiario di ricambio, bottiglia d’acqua, torcia», avverte il sindaco, raccomandando inoltre «di chiudere le utenze di gas, luce e acqua». Sempre in Sicilia, a Siracusa, è in coma la donna di 44 anni che venerdì sera è stata travolta dall’acqua in seguito al nubifragio che si è abbattuto sulla città. Temperature sotto lo zero e prime nevicate in Calabria, sulla Sila Cosentina: a Monte Botte Donato, la cima più alta, sono caduti circa 10 centimetri di neve. A valle, ieri mattina alle 7, i centimetri di neve erano cinque con una temperatura di -3. Al nord, Valtellina e Valchiavenna sono state investite nelle ultime 24 ore da un’ondata di aria gelida proveniente dalle regioni balcaniche. Le temperature si sono abbassate di circa 12 gradi anche sul fondovalle. In quota, in particolare a Bormio, la società che gestisce gli impianti di risalita ha iniziato ad azionare i cannoni sparaneve per preparare al meglio le piste in attesa dell’apertura della stagione dello sci. Freddo e clima secco anche in Friuli Venezia Giulia, ma dalla metà della prossima settimana si attendono piogge abbondanti e vento di scirocco con un aumento deciso delle temperature.

Il ritorno della Supercar Kitt rinasce nel Pisano VE la ricordate Supercar? E’ tornata. Kitt vive a Pisa e nei weekend si fa un sacco di scorribande sulle colline del Chianti. A guidarla non c'è più Michael, l'eore della fortunata serie televisiva, ma Marco Valleggi, toscano, ingegnere. Marco, grande appassionato di Supercar, a febbraio 2007 ha deciso di costruire la sua Kitt, identica all'originale: ha scelto la macchina, una Trans AM, 1982 V8 5000 proveniente dalla California, si è improvvisato tappezziereper cambiaregliinterni, ma soprattutto ha compiuto un fine lavoro d'ingegneria. Ci ha messo un anno e mezzo ma a maggio del 2008, il suo sogno è diventato realtà. Kitt parla e risponde ai suoi coman-

di, sa riconoscere ogni tipo di voce, sa guidare da sola, si apre e chiude quando glielo chiedi, riesce anche a prenderti in giro o a offendersi. La kitt toscana è una perfetta riproduzione di quella hollywoodiana, tanto che alcuni pezzi arrivano direttamente dagli studios americani.

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In Italia e nel Mondo 3

Domenica 18 ottobre 2009


4 Primo piano

Domenica 18 ottobre 2009

Primo piano 5

Domenica 18 ottobre 2009 Toghe in aula di udienza A sinistra: Bossi Berlusconi Lombardo e Fini in una foto di qualche tempo fa

Scontro sulla giustizia Il segretario Cascini: «Si vuole ridurre l’indipendenza della magistratura»

Anm: «Punizioni e intimidazioni»

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LETTERA AL RIFORMISTA

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Minacce al premier a Bossi e Fini, firmate Brigate rivoluzionarie

Le toghe in agitazione: «È emergenza democratica» Il ministro Alfano: «Fanno una guerra preventiva» sa l’Anm di non rispettare l’autonomia del Parlamento e di chi ha vinto le elezioni. Come pure dal Pdl: «L’Anm si muove come un partitino ultrapoliticizzato e fazioso», accusa il portavoce Daniele Capezzone. Mentre il ministro della Difesa Ignazio La Russa invita le toghe alla serenità e non a «reazioni corporative». Il parlamentino del sindacato delle toghe avrebbe dovuto limitarsi ieri alla commemorazione di Maurizio Laudi, il leader di Magistratura Indipendente appena scomparso. Impossibile però ignorare il «clima avvelenato di attacco alla magistratura», come dice aprendo i lavori il presidente Luca Palamara, che subito avverte che «è a serio rischio la tenuta democratica del Paese» «C'è stata un’aggressione alle massime autorità di garanzia del Paese» denuncia il segretario Giuseppe Cascini che ricorda le accuse di «partigianeria» rivolte dal premier alla Corte costituzionale e allo stesso capo dello Stato dopo la bocciatura del Lodo Alfano; e che ritiene «più grave» delle riforme annunciate in materia di giustizia, «stavolta con l'intento esplicito di ridurre l’indipendenza della magistratura», «l'intimidazione» al giudice Mesiano. Di vera e propria «minaccia» parla il vice presidente Gioacchino Natoli: «il mezzo mediatico è stato usato come una clava che può abbattersi su chiunque dimostri di avere a cuore la democrazia». «Il giudice che decide, oggi sa che può essere sbalzato a una notorietà mediatica infamante», rilancia Rita Sanlorenzo, segreta-

Mancino boccia l’idea di sdoppiare il Csm

ria di Magistratura democratica. Mentre il procuratore aggiunto di Roma Nello Rossi punta l’indice sul gioco di «premi e punizioni», e fa un paragone con quanto accade nel mondo della stampa: «fortuna politica» per chi viola i doveri deontologici, «mentre chi rispetta le regole come Boffo e Mentana è costretto a lasciare». In tanti parlano di «emergenza democratica» come il segretario di Unicost, Marcello Matera e il leader del Movimento per la Giustizia Valerio Fracassi che paragona l’attuale situazione a quella degli anni Quaranta e propone uno «sciopero per la democrazia», che per ora però resta sullo sfondo in attesa che il governo metta nero su bianco le sue proposte di riforme. Nel frattempo i magistrati intendono chiedere incontri alle massime autorità istituzionali del Paese a partire dal capo dello Stato. Perchè la situazione è più che grave: «siamo all’attacco finale e definitivo» avverte Antonietta Fiorillo, di Magistratura Indipendente. E intanto stanno diventando tantissime le adesioni a una lettera di solidarietà a Mesiano partita dagli uffici giudiziari calabresi. In serata è giunta anche la risposta del presidente della Anm, Luca Palamara, alle parole del guardasigilli Angelino Alfano, secondo il quale lo stato d’agitazione proclamato dalle toghe sarebbe una guerra preventiva sulle riforme sorprendente e pretestuosa. «Non c'è nessun conflitto nè guerra preventiva». «La nostra posizione è molto chiara - aggiunge il leader dell’associazione magistrati – no a riforme costituzionali, sì a riforme per il funzionamento della giustizia. Non vogliamo essere trascinati in alcun conflitto nè in guerre preventive».

A REGGIO CALABRIA ASSEMBLEA IL 28 OTTOBRE «Stupore e indignazione per gli atti denigratori» LA GIUNTA sezionale di Reggio Calabria si associa al documento della Giunta esecutiva centrale che ha manifestato indignazione e stupore “per la gravissima campagna di denigrazione e di aggressione nei confronti del giudice Raimondo Mesiano, da parte dei giornali e delle televisioni del gruppo Fininvest e della famiglia Berlusconi”. Fa, inoltre, proprie le decisioni assunte dal Comitato direttivo centrale che all'unanimità ha proclamato lo stato di agitazione e deliberato la convocazione delle assemblee. L’assemblea distrettuale reggina è convocata per il 28 ottobre 2009 ore 16, presso l'aula 13 Corte d'Assise piano terra torre 3 Palazzo Cedir.

VERSO LE REGIONALI IN VENETO Galan abbandonato dal Pdl alla Lega la presidenza MANCA ormai solo il nome del candidato presidente (Zaia, Tosi, Bricolo?), ma la bandiera della Lega sembra già virtualmente issata su Palazzo Balbi, sede della Regione Veneto. La decisione che la regione in mano da 15 anni a Forza Italia andrà alla Lega – non ufficilizzata ma nemmeno smentita da alcuno – sarebbe stata presa da Berlusconi e Bossi nella cena di mercoledì sera, a Palazzo Grazioli. Il premier aveva visto Giancarlo Galan solo poche ore prima. Da allora il presidente veneto sembra non aver pace, stretto dal desiderio di fedeltà all’amico Berlusconi, da un lato, e dall’altro dalla tentazione di uno strappo con il Pdl, per dar vita nel marzo 2010 alla “lista Galan”.

Il diktat del Cavaliere ai vertici del Pdl

di PAOLO CUCCHIARELLI

Fini non ferma Berlusconi «Andremo avanti anche soli»

ROMA – Una lettera di minacce per Berlusconi Fini e Bossi con una sigla–«Brigate rivoluzionarie per il comunismo combattente» –già utilizzata ai primi di ottobre per una lettera inviata a Il Messaggero, Il Foglio e Il Fatto quotidiano, e considerata da subito dagli investigatori come non attendibile e frutto di farneticazioni estata inviataieri anchea Il Riformista. La missiva formula minacce, indirette, di morte peril presidente del Consiglio, Gianfranco Fini e Umberto Bossi. Il presidente della Camera, che ha letto il testo che fissava a venerdì sera il termine ultimo per le dimissioni dei tre al fine di evitare una rivoluzione armata modello cubano, ha detto che si tratta, chiaramente, del «delirio di un folle». «Spero che ora non si apra un dibattito sul nulla», ha aggiunto. Per Fini è chiaro con chi vorrebbe evocare un clima da anni Settanta magari strumentalmente». «Evitiamo di discutere come se l’Italia fosse alla vigilia di chissà quali stagioni di piombo. I matti sono matti: trattamento sanitario obbligato, non dibattito». Ma la politica ha le sue regole e i suoi, necessari, dibattiti e il messaggio viene diversamente interpretato un pò da tutti i protagonisti del mondopolitico. Infatti, mentre Fini stempera gettando acqua sul fuoco, seguito da

di ELVIO SARROCCO ROMA - L'altolà di Gianfranco Fini non ferma Silvio Berlusconi. Sulle riforme andremo avanti anche da soli, ha affermato in una riunione a palazzo Grazioli con i vertici del Pdl, perché il Paese è con noi ed è grande il consenso che ha il governo. Non c'è poi nessuna intenzione di ricorrere al voto anticipato, ha aggiunto il premier, e l'esecutivo ha come impegno principale quello di fare le riforme. Farle quindi anche da soli, ma prima i capigruppo del Pdl avranno il compito di sondare le opposizione per verificare la possibilità di trovare un difficile accordo. Se i sondaggi non avranno esito positivo, il Pdl, ha ribadito Berlusconi, farà le riforme con i propri voti approvando tre distinte leggi costituzionali: una sul presidenzialismo, un'altra sul superamento del bicameralismo perfetto e la terza sulla giustizia. L'annuncio di Berlusconi che le riforme si faranno a tutti i costi è arrivato mentre ad Asolo era in corso un convegno in cui il presidente della Camera, Gianfranco Fini, e l'ex ministro del Pd, Massimo D'Alema, si sono detti d'accordo sul fatto che le riforme devono

essere condivise e non approvate solo dalla maggioranza di governo. Fini ha inviato un nuovo messaggio a Berlusconi: «Fare riforme solo con una parte - ha affermato - è legittimo ma non sempre politicamente preveggente». Anche perché una larga maggioranza parlamentare è «indispensabile quando si parla della casa di tutti che è il Parlamento». D'Alema si è detto d'accordo. Ed ha avvertito che in questo clima (reso rovente dalle dichiarazioni di Berlusconi sulla giustizia) è impossibile una intesa anche se l'ex ministro degli esteri considera le minacce del premier «molto velleitarie anche se preoccupanti». Non credo, ha affermato, che Berlusconi abbia la forza di riscrivere la Costituzione da solo e se ci provasse «si troverebbe di fronte a difficoltà insormontabili». Berlusconi, ha affermato D'Alema, deve «arrendersi al fatto che ci sono persone che la pensano diversamente da lui. Ha fatto due nomi: quelli del presidente della Camera Fini e dell'ex ministro dell'Interno Giuseppe Pisanu. Al convegno di Asolo si e' parlato anche di immigrazione. Fini ha lanciato una proposta, condivisa da D'Alema: dare la cittadinanza a chi, figlio di immigrati regolari, è

nato in Italia o è arrivato nel nostro paese da piccolo, dopo il primo ciclo scolastico, cioè a 10-11 anni. In questo modo, ha spiegato, gli immigrati a 18 anni saranno molto più integrati piuttosto che lasciarli nel limbo ed esporli al richiamo di precedenti identità che possono essere pericolose». Fini ha ricordato anche di aver proposto qualche tempo fa il voto agli immigrati alle amministrative (ieri rilanciato da D'Alema) e, ha detto «fui crocifisso, ma non ho cambiato idea». Sulla stessa posizione del presidente della Camera e' Massimo D'Alema che però chiede di più. A suo parere bisogna accelerare l'iter per la cittadinanza riconoscendo la cittadinanza anche a chi non ha una frequenza scolastica, e concedendo agli immigrati il diritto di voto alle amministrative. D'Alema si è poi detto d'accordo anche sulla proposta del ministro Adolfo Urso (ex An) di introdurre nelle scuole l'ora di religione islamica. Una ipotesi che secondo Fini «non ha nulla di sandaloso». Ma è stata subito bocciata dalla Lega Nord. «Non lo permetteremo mai», ha avvertito il capogruppo dei senatori leghisti, Federico Bricolo, finché saremo in questa maggioranza.

Pdl all’attacco «Ecco i frutti del clima di veleni»

Il presidente del Senato: «Nessuno si tirerà indietro se bisognerà mettere mano alle norme»

Casini: «Affermazioni irresponsabili». Pardi: «Il suo vero obiettivo è far chiudere la Rai»

Schifani: «Pronti a rafforzare le leggi antimafia»

Il presidente contro il canone, infuria la polemica

di ALFREDO PECORARO PALERMO – Ancora una volta Renato Schifani, richiama «tutti all’unità nella lotta alla mafia, definendola «il male assoluto di questa terra» nei confronti della quale «non si può avere la minima distrazione, bisogna essere intransigenti». Il nuovo monito contro la criminalità organizzata, Schifani lo ha lanciato di fronte a decine di bambini presenti all’inaugurazione della nuova caserma dei carabinieri a San Martino delle Scale, frazione del comune di Mo-

«L’Italia ha ruolo strategico nelle missioni»

nreale, vicino Palermo. «L'esecutivo – ha detto Schifani – si sta distinguendo per la forte incisività nel contrasto alla mafia che va combattuta senza tentennamenti ma con un atteggiamento duro e incisivo». Per il presidente del Senato «non ci devono essere debolezze e nessun attimo di pausa nella lotta alla mafia» utilizzando le leggi varate dal governo Berlusconi. «Ritengo che le attuali norme antimafia stiano dando buoni risultati», ha aggiunto Schifani, che tuttavia assicura che «nessuno si tirerà indietro se ci sarà bisogno di rafforzare queste leggi». Dopo avere ricordato l’impegno delle forze dell’ordine e della magistratura, ha auspicato che «il dibattito sulla giustizia possa riprendere nel solco di to-

ni pacati di un confronto sui contenuti privo di pregiudiziali, scevro da posizioni secondo cui si voglia adottare la riforma contro qualcuno». Schifani avrebbe dovuto accogliere oggi all’aeroporto di Punta Raisi la salma di Rosario Ponziano, il paracadutista di 25 anni della brigata alpini, morto due giorni fa in Afghanistan in un incidente stradale durante uno spostamento operativo dalla città di Herat a Shindad. Per problemi tecnici l’arrivo del velivolo è stato posticipato. «Per noi Ponziano è un caduto come gli altri – ha affermato Schifani – perchè è morto in terra ostile. Probabilmente gli avrò stretto la mano due settimane fa quando sono stato in Afghanistan, c'erano tanti giovani».

A Marco Intravaia, figlio del vice brigadiere dei carabinieri ucciso nella strage di Nassiriya sei anni e al quale è stata intitolata la nuova caserma di San Martino delle Scale, il presidente Schifani ha assicurato: «non ci dimenticheremo dei nostri caduti, pochi giorni fa ho fatto sostituire con una targa più grande quella sistemata nella sala conferenze del Senato, dedicata alle vittime della strage di Nassyria». «L'Italia ha un ruolo strategico nelle missioni all’estero – ha concluso il presidente del Senato durante la sua visita – siamo in tante parti del mondo come in Afghanistan e in Libano per portare la pace e lottare il terrorismo, un male invisibile che va contrastato».

NON si spengono le polemiche dopo le dichiarazione di Silvio Berlusconi, dalla Bulgaria, sulla possibilità che salga presto al 50% la percentuale degli italiani che non pagano il canone Rai a causa dell’uso «criminoso» che viene fatto della tv pubblica. Il commento più duro viene da Pier Ferdinando Casini. Quella del premier è «una delle tante affermazioni irresponsabili da parte sua» dice il leader dell’Udc che invita Berlusconi a fare «uno spot per il canone perchè questo è il compito del presidente del Consi-

Usigrai «Tentativo malriuscito di intimidire le testate» Il presidente del Senato Schifani

glio finché queste sono le regole». «E' un’abitudine del premier prima azzoppare la Rai poi chiedere di non pagare il canone», osserva invece l’esponente del Pd, Pierluigi Bersani che aggiunge: «Non so con quale faccia il premier chieda di non pagare il canone» visto che «di 11 testate Rai, tra radio e tv, abbiamo visto nomine di direttori e responsabili tutti di area centrodestra». Per il senatore dell’Idv Pancho Pardi «ogni volta che si reca a Sofia Berlusconi viene colpito da sindrome anti Rai. Faremo il possibile – aggiunge – per evitare che la Rai chiuda i battenti, perchè questo è l’obiettivo finale del Cavaliere». Dura anche la reazione del sindacato dei giornalisti della Rai.

«L'attacco al canone da parte del presidente signor conflitto d’interessi è stato l’ultimo mal riuscito tentativo di intimidazione – sottolinea il segretario nazionale Usigrai, Carlo Verna -. Propongo di pensare da subito ad una giornata di protesta per la difesa dell’autonomia in Italia dei poteri di controllo» visto che «l'emergenza democratica» non riguarda solo «l'informazione, ma anche la giustizia». Il coordinamento dei Cdr della testata regionale per l’informazione di viale Mazzini si dice pronto «a qualsiasi iniziativa per difendere la pluralità del servizio pubblico e la sua indipendenza da tutti i partiti» mentre il Cdr del Giornale Radio «chiede ai vertici dell’azienda di promuovere presso tutte le sedi istituzionali

D’Alema, una larga parte del Pdl prende lo spunto da questo messaggio per chiedere alla sinistra di smetterla con un certo linguaggio e certe accuse. Un atteggiamento che buona parte del Pdl interpreta come una possibile incubazione di una nuova stagione di sangue, come scritto pochi giorni fa suLibero da Giampaolo Pansa. La missiva andrebbe rubricata, quindi, sotto la voce: ecco i primi frutti di questo clima. Ed ecco quindi, mentre tutti esprimono a gran voce solidarietà ai tre ed esecrazione per qualsiasi ipotizzato ricorso alla violenza, che c'è chi chiede all’opposizione di «spegnere l’interruttore dell’insulto e dell’invettiva, verbale e scritta», come ha detto Giorgia Meloni, in una nota diffusa insieme a Francesco Pasquali, leader dei giovani del Pdl. Jole Santelli che però invita un pò tutti ad abbassare il livello dello scontro: questo –dice –è un preciso dovere di tutti. Dal Pd arrivanoimmediate parole di condanna: è un fatto grave ed allarmante, «del tutto estraneo alla politica», sottolinea una nota del partito. «Una cosa è lo scontro politico, tutt'altra le minacce di morte; sono due piani che non vanno mai confusi».Condanna per le minacce anche dall’Anm e dal Prc mentre dall’Udc viene una richiamo affinchè ci sia equilibrio e sobrietà nella polemica.

una campagna per risolvere il problema delle risorse del servizio pubblico». «Non vorrei che dopo il controllo politico su telegiornali e giornali radio, adesso scatti la fase due: quella del controllo industriale», osserva il consigliere di amministrazione Rai, Nino Rizzo Nervo. «In un momento di crisi economica – aggiunge - potrebbe essere conveniente avere una Rai non competitiva. La conferma potrebbe esserci nei prossimi giorni se si cercherà di avere anche il controllo di quei settori che garantiscono le risorse della Rai, a cominciare dalla Sipra. Credo – conclude Rizzo Nervo – che chi ritiene che il servizio pubblico possa e debba svolgere un ruolo importante in questo paese è bene che cominci a preoccuparsi».

Pierferdinando Casini

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NO ALLE «intimidazioni» non solo alla magistratura , ma anche alle massime autorità di garanzia; no a «riforme punitive» «minacciate» dal governo a fronte di «sentenze sgradite», come la separazione delle carriere e la modifica della composizione e dei poteri del Csm. Dopo l'aggressione «odiosa e barbara» a Raimondo Mesiano, il giudice del tribunale di Milano che ha condannato la Fininvest a risarcire la Cir e che è stato «spiato e inseguito» dalla televisione del gruppo, Canale 5, con l’intento di denigrarlo, i magistrati sono sul piede di guerra. Per ora sono in stato di agitazione contro quella che ritengono una vera «emergenza democratica» e a difesa «a oltranza» dei valori della Costituzione , ma in assemblee che si terranno a breve in tutti i distretti giudiziari, valuteranno tutte le azione di protesta ad adottare, sciopero compreso. Iniziative che sono state decise ieri all’unanimità dal parlamentino dell’Associazione nazionale magistrati, con il consenso anche di Magistratura Indipendente, la corrente più moderata e che attualmente è all’opposizione della giunta guidata la Luca Palamara (Unicost). La dura presa di posizione dell’Anm giunge nel giorno in cui il vice presidente del Csm Nicola Mancino, boccia la proposta di un doppio Consiglio superiore, bollando come «assurda» l’idea che uno dei due vada sotto il controllo del ministero della Giustizia. Ed è attaccata dal ministro della Giustizia Angelino Alfano che parla di «pretestuosa» «guerra preventiva alle riforme» e accu-


6 Primo piano

Domenica 18 ottobre 2009

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Domenica 18 ottobre 2009

La Cgil sollecita il Governo sulle emergenze

Calabria radioattiva

«Serve un Piano nazionale di bonifica di mare e terra»

Dubbi sull’uso di scorie radioattive nella costruzione della diga

Al via le analisi sul Metramo Greco venerdì sarà a Galatro: «Tutta la zona sarà attenzionata. Bisogna capire cosa è accaduto» di MICHELE ALBANESE

ADERISCE ANCHE IL PD Franceschini ad Amantea DARIO «IL PD, in linea con la mozione già presentata in Parlamento di cui è primo firmatario Ermete Realacci, chiede che il Governo nazionale dichiari lo stato di emergenza e calamità e che la Giunta regionale della Calabria, con proprio atto deliberativo, inoltri ufficialmente tale richiesta a Palazzo Chigi». È quanto si afferma nel documento con il quale il Partito democratico ha aderito alla manifestazione promossa dalle associazioni ambientaliste per il 24 ottobre. Nel documento, sottoscritto, oltre che dal segretario nazionale, Dario Franceschini, dal segretario provinciale di Cosenza del partito, Franco Bruno, si sostiene che «sconfiggere la 'ndrangheta e le illegalità diffuse è l’obiettivo fondamentale per garantire un ambiente sano e pulito ai calabresi. Dalle navi dei veleni, all’inquinamento di larga parte della città di Crotone, al dissesto idrogeologico che investe l’intero territorio regionale, alla crisi dei rifiuti e della depurazione, la Calabria vive in uno stato di vera e propria emergenza». Secondo il Pd «è necessario prima di tutto accertare in tempi rapidi il contenuto dei fusti della nave di Cetraro e di qualunque altro relitto presente nei nostri mari».

La Georadar di Comerio lavorò lì per un mese

Cassano e Cerchiara: bonifica per i siti inquinati dalle ferriti UNA CONFERENZA di servizio per dare corso all’azione di bonifica dei siti inquinati dalle ferriti di zinco nei territori dei comuni di Cassano all’Ionio e Cerchiara di Calabria è stata richiesta dal dipartimento politiche dell’Ambiente della Regione Calabria al ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio. Ne hanno dato notizia, il sindaco Gianluca Gallo e l’assessore all’ambiente, Roberto Bruno. La conferenza, è stato sottolineato, risulta indispensabile per consentire all’impresa specializzata, aggiudicataria della relativa gara d’appalto, di iniziare le attività di caratterizzazione, rimozione dei rifiuti e successiva bonifica delle aree interessate dal deposito di ferrite di zinco. Ogni ulteriore dilazione degli interventi, è stato

rimarcato nella comunicazione, potrebbe determinare un rischio di aggravamento della contaminazione delle matrici ambientali. e di pericolo per la salute dei cittadini. In sede di conferenza, peraltro, sarà opportuno affrontare l’aspetto relativo agli interventi di sostituzione e rivalsa nei confronti dei privati responsabili dell’abbandono delle ferriti e della contaminazione del terreno, secondo quanto stabilito anche dall’Apq. «L'annosa questione dei rifiuti inquinati depositati in alcune aree individuate del territorio comunale - ha affermato il sindaco Gallo - necessita ormai, di una immediata risoluzione definitiva per la tutela della salute pubblica. È tempo di passare alla fase della bonifica dei siti».

L’impresa pronta a iniziare le attività

zione a livello Regionale e di Asp delle azioni e delle risorse necessarie per l'osservazione permanente e la prevenzione delle ricadute dell'inquinamento ambientale sulla salute delle popolazioni; il potenziamento dei servizi di medicina del territorio e del lavoro anche attraverso la definizione del protocollo di relazione tra Regione e Arpacal; la destinazione a Crotone di un Centro di Eccellenza per la ricerca e la diagnosi delle patologie derivanti dall'inquinamento. «Tali iniziative - precisa la Cgil - si devono accompagnare al superamento delle fallimentari gestioni commissariali del ciclo dei rifiuti e della depurazione, con l'immediata riorganizzazione dei relativi ambiti e sistemi di gestione per come sancito dalle inapplicate leggi regionali di riferimento». A detta del Comitato direttivo calabrese «il territorio, la sua salvaguardia, bonifica e risanamento, devono diventare l'orizzonte primario ed ordinario della nostra Regione e, crediamo, dell'intero Mezzogiorno. A questo orizzonte, vanno destinate coerentemente ed immediatamente non solo le risorse già impegnabili ordinarie e Comunitarie, di pertinenza regionale, accelerando bandi e avvio dei cantieri, ma quelle nazionali, a partire dai fondi Fas sottratti alla Calabria, quelle rivenienti dalla sospensione dell'inutile “opera faraonica” del ponte sullo Stretto». La posizione della Cgil, dunque, è radicale. L’idea è che in Calabria non sia più possibile giocare con le emergenze ambientali. Per questo motivo il sindacato ha partecipato attivamente alla giornata di lotta delle popolazioni crotonesi il 3 ottobre scorso e parteciperà alla mobilitazione del 24 ottobre prossimo ad Amantea, sotto lo slogan “Salviamoci la vita, vogliamo una Calabria pulita”.

Da Cetraro a Praia, passando per Crotone

L’invaso della diga del Metramo nei pressi di Galatro

IL SOTTOSEGRETARIO BUONFIGLIO «Monitoraggi seri prima di creare allarmismi» «PRIMA di creare allarmismi vanno fatti dei monitoraggi seri, che io e il mio collega dell’Ambiente, Roberto Menia, inzieremo a fare la prossima settimana». Così il sottosegretario alle Politiche agricole con delega alla Pesca, Antonio Buonfiglio, ha risposto alla domanda sulle misure da prendere per far fronte agli allarmismi causati dal ritrovamento della “nave dei veleni” in Calabria. Bisogna «verificare quali sono le possibilità di intervento immediato perchè adesso sul mercato del pesce ha già influito l'allarmismo. Vanno attivati i tavoli degli ammortizzatori sociali, con un accordo a luglio abbiamo già esteso la cassa integrazione in deroga ai pescatori calabresi. Dobbiamo – ha continuato Buonfiglio al Forum organizzato della Coldiretti a Cernobbio – far fronte agli allarmismi che hanno causato il calo delle vendite di pesce in alcune zone. Per quanto riguarda l'agricoltura» invece «stiamo impiegando dei dati per fare un monitoraggio sull'effettivo disastro ambientale anche attraverso un sistema di telerilevamento». Il sottosegretario, ricordando che il Governo ha programmato un intervento che inizierà domani con l’arrivo della nave “Oceano mare” nel porto di Vibo Valentia e poi a Cetraro, ha concluso: «Bisogna verificare l’esatta portata e cercare di compensare quello che oggi è l’unico danno effettivo, il fatto che in quella zona non c'è più gente disposta a comprare pesce e quindi i pescatori sono in difficoltà».

Sem: «Attiviamoci per non finire tutti radioAttivi» “CALABRIA, Mezzogiorno ,Mediterraneo: Attiviamoci per non finire tutti radioAttivi”, è questo il tema degli incontri organizzati da Sinistra Euromediterranea, che si svolgeranno venerdì 23 ottobre alle ore 17 a Cosenza presso la sala di palazzo dei Bruzi e sabato 24, alle ore 18 a Reggio Calabria presso la sala della Provincia. «Il quadrilatero della radioattività (Amantea, Praia a Mare, Sibari, Crotone) avvelena la Calabria e mortifica i calabresi onesti - è scritto in un comunicato di Sinistra Euromediterranea -. E' il frutto marcio di politiche industriali, traffici e rapporti scellerati e della longa manus della criminalità organizzata. La mafia sa che l'unico modo redditizio, di sbarazzarsi di scorie industriali, tossiche e nocive, è stiparle da qualche parte, magari di nascosto, magari in qualche zona del pianeta “poco importante”, come può essere il cosiddetto “terzo mondo”, ma anche il Sud dell'Italia ed i fondali del Mediterraneo. E

lo fa su commissione e di concerto con gli attori economici, politici ed istituzionali di quello che oggi viene definito “sistema predatorio”». «La Calabria è stata e continua ad essere il terreno perfetto per realizzare queste pratiche di avvelenamento di massa - afferma il movimento -. Il saccheggio di risorse naturali è, infatti, strutturale a questa regione a sovranità limitata in cui è divenuto sempre più centrale il blocco sociale mala politica , affari, borghesie predatorie e borghesie criminali in senso stretto». Sinistra Euromediterranea aderisce alla manifestazione nazionale di Amantea, «momento importante di un risveglio e di avvio di un percorso di riappropriazione , bonifica, riutilizzo rispettoso, da parte delle comunità cui appartiene e di tutti cittadini calabresi, di un territorio per decenni sfruttato e stuprato con violenza devastante».

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GALATRO - «La zona del Metramo verrà attenzionata». L'assessore regionale all'Ambiente, Silvio Greco, si impegna. Le rivelazioni del procuratore Francesco Neri sulla presenza di una società che faceva capo all'imprenditore Giorgio Comerio (tirato in ballo dal pentito Francesco Fonti nella vicenda dello smaltimento delle scorie radioattive), la Georadar, nei lavori sulla diga del Metramo sulle colline della Piana di Gioia Tauro, non vengono sottovalutate dalla Regione. «Ovviamente - ha detto Greco al Quotidiano - inserirò anche questo posto tra i siti dove dovranno essere fatte verifiche specifiche. È chiaro che bisogna capire cosa è stato fatto sulla diga. Stiamo attrezzando piattaforme aree con la strumentazione adatta per iniziare un'analisi specifica sui siti a terra». Dunque, nessuna sottovalutazione, anzi. «Anche sul Metramo occorre capire - ha aggiunto l'assessore all'Ambiente - cosa è stato fatto, voglio dare un contributo alla verità» . Greco si recherà a Galatro venerdì prossimo, rispondendo all’invito del sindaco, Carmelo Panetta, per effettuare un primo esame della situazione. Quel giorno incontrerà anche altri sindaci come quello di Cinquefrondi, di Serrata paesi citati non caso dal procuratore Neri nel corso del convegno che si svolto nella cittadina pianigiana. Una discarica a Serrata oggetto di un'intercettazione telefonica tra due mafiosi del territorio e poi quella vicenda accaduta molti anni fa - raccontata sempre

dallo stesso magistrato - della ni passati, divenne luogo di smalgrotta sulla Limina nel territorio timento illegale di rifiuti speciali. di Cinquefrondi, quando alcuni Altro riscontro, inserito sempre geologi mandati ad esplorare la nell'esposto di Legambiente, è zona dalla magistratura vennero quello delle telefonata anonima fatti precipitosamente allontana- giunta nei primi anni ‘90 presso re da quel territorio a colpi di fucile l'osservatorio nazionale di Legamda persone, che «non dovevano biente da parte di un soggetto che proteggere certo - ha detto Neri a con chiara inflessione dialettale Galatro - la flora e la fauna della Li- comunicava che «sulla Limina, e precisamente tra i mina». comuni di Giffone e Indizi. Semplici Cinquefrondi ma ma nello stesso anche sullo Zomaro tempo pesanti indie Gambarie in zi, inseriti tra le miAspromonte ,stati gliaia di pagine sepolti rifiuti spedell'inchiesta nata ciali». Riscontri, indopo l'esposto di put, voci: quanto Legambiente del basta per far partire 1994. Sono passati verifiche serie in quindici anni da alqueste zone. L’atlora e quei particotenzione delle colari raccontati da munità interessate Neri aggiunti alle e dei primi cittadini “voci” diffuse in L’assessore Silvio Greco della Piana mai coquesta zona della me in questo moCalabria, lasciano mento è alta. Non a intendere che qualcaso, proprio a Gacosa di brutto sulle latro nasce il primo montagne della comitato civico prePiana venne fatto. sieduto momentaMisteri che adesso neamente dall'incominciano in gegnere Nicola Maqualche modo a razzita, che punta chiarirsi. Mancava ad ottenere la verila prova del traffico tà. Ma c'è di più: il dei rifiuti radioattivi e del coinvolgimento della presidente della Conferenza dei ‘ndrangheta. Adesso grazie alle sindaci dell'Asp di Reggio Caladichiarazioni del pentito France- bria Domenico Ceravolo, che è ansco Fonti, e ad alcune indagini ria- che sindaco di Laureana di Borrelperte dalla magistratura, la prova lo, altra cittadina posta a due passi è arrivata. La nave ritrovata nello dalla diga sul Metramo, ha annunspecchio di mare di Cetraro è un in- ciato la convocazione di un'assemdizio più che eloquente. Anche se blea dei primi cittadini per prendeappare chiaro che non solo il mare re in esame questo drammatico e ma anche la terra ferma, negli an- attualissimo tema.

SERVE un “Piano nazionale di salvataggio, risanamento e bonifica ambientale dei mari e della terra della nostra Regione”. Lo chiede a gran voce la Cgil Calabria, a distanza di oltre un mese dal ritrovamento della “nave dei veleni” a Cetraro e alla luce di una complessiva situazione di deterioramento ambientale dell’intera regione. Il comitato direttivo del sindacato, al termine di una riunione dei giorni scorsi, ha approvato un lungo documento, chiedendo un impegno straordinario e costante di conoscenza, di analisi, di relazione, di iniziativa e mobilitazione dell'organizzazione a tutti i livelli. Al Governo viene chiesta l'immediata definizione di un piano che, impegnando coerentemente e responsabilmente tutte le istituzioni e gli enti preposti ad ogni livello, preveda al suo interno: la dichiarazione dello stato di emergenza per i territori direttamente interessati; la caratterizzazione immediata di tutti i siti già individuati; la ricerca e la caratterizzazione dei siti inquinanti sospetti; l'attivazione immediata di ogni forma di sostegno al reddito dei lavoratori e delle lavoratrici dei settori a rischio occupazione - agricoltura, pesca, turismo; l'avvio immediato delle bonifiche dei siti industriali di Crotone, Cerchiara, Sibari, nonchè dei siti rilevati come quello nel fiume Oliva, della Marlane, delle scuole e delle Piazze di Crotone; il recupero immediato, la verifica del contenuto e la rimozione dei fusti della nave individuata al largo di Cetraro. Inoltre il sindacato sollecita la verifica della presenza delle altre “navi tossiche” al largo delle coste Calabresi e nel Mediterraneo; l'avvio di una bonifica delle aree interne e rurali, dei boschi, delle aste dei fiumi, dei torrenti e di tutti i luoghi inquinati nelle aree urbane; l'avvio di una nuova inchiesta di ricerca, individuazione e persecuzione, dei responsabili dei reati ecologici commessi; la defini-


Domenica 18 ottobre 2009

Calabria radioattiva

La psicosi ha messo in ginocchio tutte le marinerie

«Si ratifichino gli aiuti» Legacoop Pesca chiede di rendere presto operativi gli ammortizzatori sociali | L’INCONTRO A VIBO |

«LA NAVE dei veleni del Tirreno cosentino ha prodotto una forma di psicosi collettiva nel consumo di prodotti ittici provocando un danno enorme per l’economia ittica regionale, considerando lo stato di crisi che già attraversa il comparto calabrese». A sostenerlo è il responsabile regionale della Legacoop Pesca, Salvatore Martilotti. «L'emergenza in atto – ha aggiunto – ha messo in ginocchio non solo i pescatori di Cetraro e dintorni ma anche quelli delle altre marinerie della Calabria a partire da Crotone, Cirò Marina, Cariati, Vibo Marina e golfo di Sant'Eufemia, comprese quelle della provincia di Catanzaro e litorale ionico e area dello stretto di Reggio Calabria». «La recente riunione alla Regione presso il dipartimento Agricoltura e pesca per Lega Pesca – ha proseguito Salvatore Martilotti –è stata l’occasione per un confronto serio e propositivo per superare l’emergenza in atto nella pesca regionale. Per dare risposte alle legittime aspettative della categoria bisogna rimuovere, prioritariamente, le cause che hanno determinato questa psicosi». «Lega Pesca – ha sostenuto Martilotti – attende dalla Regione azioni concrete nella riunione già convocata per mercoledì 28 ottobre sulle seguenti proposte operative: convocazione di un tavolo presso la presidenza della Giunta regionale con gli assessori all’ambiente, pesca e lavoro per coordinare l’emergenza in atto in stretto collegamento on le iniziative del governo e dell’Ue per recuperare e bonificare la nave dei veleni e monitorare i mari calabresi; è urgente ratificare l’accordo sull'estensione degli ammortizzatori sociali ai pescatori, ma è solo il primo passo per garantire

una adeguata risposta perchè occorre attivare tutti i fondi disponibili per interventi a sostegno delle imprese; campagna promozionale del prodotto ittico calabrese e l’adozione di un marchio di qualità per garantire i consumatori e gli stessi produttori; far decollare la legge regionale disettore; guardare al futuro significa, per la pesca calabrese, non solo dotare finalmente il settore ittico delle necessarie infrastrutture e dei porti, ma anche integrare sempre di più la filiera, concentrare il prodotto, acquisire un ruolo nella distribuzione e trasformazione, diversificare l’attività, avviare forme di gestione integrata della fascia costiera con il concorso degli enti locali». Oggi,intanto, ilresponsabile nazionale Ambiente del Pd, Ermete Realacci, sarà a Cetraro, per incontrare i pescatori, gli operatori economici, i sindaci e gli amministratori dell’Alto Tirreno cosentino sulla questione della presunta nave piena di rifiuti tossici affondata dalla criminalità organizzata al largo della cittadina tirrenica. Successivamente sarà a Cosenza, dove, alle 11,30 a Palazzo dei Bruzi, incontrerà i giornalisti insieme al sindaco Salvatore Perugini, al capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Nicola Adamo, a Mimmo Pappaterra, Franco Bruno e all’europarlamentare Mario Pirillo. «Realacci – è scritto in un comunicato del Pd – si soffermerà su alcuni precisi impegni che il Pd intende assumere nei confronti della Calabria per liberarla finalmente dall’inquinamento e dalle ecomafie, per sconfiggere la 'ndrangheta e le illegalità diffuse, per garantire un ambiente sano e pulito che diventi volano di sviluppo e di crescita per l'intero territorio regionale».

Realacci oggi a Cosenza

Domani dibattito

Tanti i banchetti di “Liberi dalle scorie”

I 4 Comuni della valle dell’Oliva alzano la voce

Firme sopra quota 20.500 C’è il vicedirettore del Tg2 Appello della Pro loco di Vibo

I SINDACI ed i Consigli comunali di Cleto, Aiello Calabro, Serra Aiello e San Pietro in Amantea hanno convocato per domani, alle ore 17.30, nella palestra comunale di Aiello Calabro, i cittadini, dei quattro comuni, le associazioni, i comitati civici per discutere, interrogarsi e fare il punto sulla situazione ambientale nella valle attraversata dal fiume Oliva. All'incontro, che è stato denominato “L'ambiente siamo noi” parteciperanno l'assessore regionale all'Ambiente, Silvio Greco e l'assessore provinciale, Ferdinando Aiello. «Abbiamo fortemente voluto questa iniziativa - ha dichiarato il sindaco di Aiello Calabro, Franco Iacucci perché vogliamo capire come stanno veramente le cose e chiedere con forza che venga fatta definitivamente chiarezza su una vicenda che da più tempo, ormai, allarma e preoccupa i cittadini dei nostri territori». «Non possiamo più assistere passivamente - conclude Iacucci - allo scarico continuo delle responsabilità. Vogliamo che sia detta finalmente una parola chiara su cosa è successo, se è successo, nella nostra valle. Il Governo Centrale deve intervenire al più presto con uomini e mezzi e dare risposte a tutti».

ANCORA adesioni per la della Calabria. Più sono le petizione “Liberi dalle sco- sottoscrizioni e meglio è». rie”, lanciata dal Quotidia- Un appello convinto, dunno della Calabria per chie- que, Un’ennesima dimodere al Governo di pulire la strazione di come i calabreCalabria dai rifiuti tossici. si abbiano voglia di reagire Sono tantissimi i movi- di fronte alla palese ingiumenti, le associazioni, le stizia che si è consumata scuole, le amministrazioni per anni ai danni della reche hanno sposato la causa gione, e che oggi si perpedel giornale, allestendo in tua con i colpevoli ritardi ogni angolo della regione con cui il Governo sta affrontando il banchetti per problema delraccogliere le la caratterizfirme. zazione delle Tra le ininavi e della ziative da sebonifica. Una gnalare quelvolontà di esla del Comitaserci con una to provinciale firma, che laUnpli di Vibo scia davvero Valentia, che bene sperare. ha sollecitato Tra le firme la sottoscriche d ieri alzione dell’aplungano pello da parte l’elenco dei sodei propri sostenitori ci, estendendell’iniziativa do poi l’invito del Quotidiaalle altre Prono della Calaloco calabre- La Ruffa firma a Polistena bria, quella di si. «Considerato il ruolo che Dario La Ruffa vicedirettole nostre Associazioni han- re del Tg 2, che ieri ha firno nella conservazione e mato a Polistena. La Ruffa salvaguardia dell’ambien- ha espresso apprezzamente e nella promozione to per la presa di posizione dell’immagine turistica del del giornale e per la volontà nostro territorio - ha scrit- di coinvolgimento della poto il presidente della Pro-lo- polazione calabrese, che co vibonese - sarebbe oppor- sta rispondendo compatta tuno che ogni Pro Loco ade- all’appello. Nella serata le risse alla sottoscrizione adesioni erano arrivate solanciata dal Quotidiano pra quota 20.500.

Martilotti: «Settore in crisi» di GIANLUCA PRESTIA VIBO VALENTIA - Salvatore Martilotti, nel pomeriggio, di ieri ha incontrato, presso l’azienda Marpesca di Vibo Marina, numerosi pescatori che operano sul territorio provinciale per illustrare loro le strategie che si porteranno al tavolo regionale finalizzate a con-

trastare la grave crisi del settore ittico sorta a seguito del rinvenimento della cosiddetta “Nave dei veleni” nelle acque antistanti il territorio di Cetraro. Allo stesso tempo, ha invitato gli stessi a presenziare alla manifestazione in programma il prossimo 28 ottobre al dipartimento regionale al ramo. «La situa-

zione venutasi a creare in questo ultimo periodo - ha asserito il responsabile regionale della Legacoop Pesca - è drammatica ed è per questo motivo che è necessario adottare immediatamente le misure necessarie per evitare il collasso dell’intero comparto. Bisogna, quindi, attingere alla risorse del “Fep” che si aggirano sui 70 milioni di euro. Una manovra che è stata messa in atto in Sicilia, in Puglia e in altre regioni per fronteggiare l’emergenza. Non vedo per quale motivo non la si debba adottare anche qui in Calabria. Allo stesso tempo - ha aggiunto è necessario che si abbia un’unica voce, un’unica regia per interloquire con le istituzioni e costituire un tavolo tecnico per affrontare nel dettaglio la delicata questione. E’ necessario, pertanto, restare uniti in un momento così difficile». Martillotti ha, dunque, dato appuntamento ai pescatori di Vibo Valentia per il prossimo 28 ottobre a Catanzaro. Martillotti a colloquio coi pescatori

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8 Primo piano


Per l’associazione degli industriali rimangono i nodi dell’occupazione e del credito

Crisi, la ripresa si consolida Confindustria rivede al rialzo le stime sul Pil: -4,5% nel 2009 e +1% nel 2010 ROMA - «La ripresa si estende e consolida» e le previsioni economiche per l’Italia migliorano. È un percorso in evoluzione positiva quello tracciato dal Centro studi di Confindustria che, nella congiuntura flash di ottobre, ha rivisto al rialzo le stime sul Pil, prevedendo un miglioramento sia per l’anno in corso che per il prossimo: il Prodotto interno lordo arresterà la sua contrazione al -4,5% nel 2009 (rispetto al 4,8% indicato a settembre) e crescerà di oltre l’1% nel 2010 (dal +0,8% della scorsa previsione). A trainare la ripresa è soprattutto «il deciso recupero della produzione industriale nel terzo trimestre», quando è rimbalzata – dice lo stesso Csc confermando l’ultimo dato diffuso – del +5,9%, dopo cinque cali consecutivi. Anche se il progresso «diventerà più lento in autunno, stando alle attese delle imprese», e con livelli che restano «molto lontani» dal picco pre-crisi nel manifatturiero e soprattutto nei settori dei beni di investimento. Si tratta, comunque, per il Centro studi di Viale dell’Astronomia, di dati che testimoniano come l’Italia abbia «agganciato il rilancio internazionale». L’avvio della ripresa, sostiene ancora, è «ormai generalizzato»: a fare da cinghia di trasmissione è «il netto recupero» del commercio mondiale, e anche per l’autunno «l'andamento degli ordini dall’estero – afferma il Csc – fa prevedere ulteriori, forti progressi negli scambi globali». Restano tuttavia preoccu-

pazioni sul fronte dell’occupazione e del credito alle imprese. Le ore autorizzate di Cassa integrazione continuano ad aumentare, rileva il Csc: a settembre hanno segnato un incremento del 13,3% rispetto a luglio (agosto, viene sottolineato, è un mese di difficile lettura per la concentrazione delle ferie). E pur giudicando «sicuramente positiva l’azione della Cig nel salvaguardare i posti di lavoro», il Csc sostiene che «se la contrazione dell’attività si rivelerà duratura tale strumento potrebbe non essere più adeguato». Altro capitolo spinoso quello dei prestiti. «La selettività del credito rischia di acuirsi proprio nei prossimi mesi, quando salirà il fabbisogno delle aziende e le banche saranno ancora più prudenti di fronte ai conti in rosso dei clienti», dice Confindustria. Intanto, rileva ancora l’indagine mensile, «torna a salire la quota di imprese manifatturiere che non ottiene credito (6,7% in settembre, dal 5,7%)». Guardando ancora allo scenario internazionale, il Centro studi di Viale dell’Astronomia sostiene infine che «la rapida discesa del dollaro e il rialzo delle materie prime costituiscono allo stesso tempo una conferma della ritrovata fiducia nelle prospettive economiche mondiali e una nuova fonte di instabilità che minaccia il ritorno alla crescita in Eurolandia e Giappone. Ciò – conclude – renderà le scelte della Bce sui tassi di interesse ancora più caute».

Secondo il ministro lo Stato finanzierà solo lo start-up

Tremonti: «Banca del Mezzogiorno? Basteranno due o tre milioni» Il titolare dell’Economia: «Non sarà un carrozzone Risparmieremo rispetto ai cinque milioni previsti» MILANO - La Banca del Sud «non sarà un carrozzone» e con «2-3 milioni» lo Stato ne finanzierà lo start-up, risparmiando rispetto ai 5 milioni previsti nel disegno di legge approvato dall’ultimo Consiglio dei Ministri. Nonostante le polemiche e le perplessità, il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti (nella foto), torna così a parlare della necessità e dell’importanza di un istituto «dal carattere autoctono» per il Mezzogiorno, che è «l'unica grande regione d’Europa, dall’Atlantico agli Urali e dal Bal-

BORSA

CONSULENZA FISCALE

a cura di MASSIMO PRUDENTE

a cura di PASQUALINO PONTESI Dottore commercialista

Incertezza sui mercati LA SETTIMANA si è chiusa all'insegna dell'incertezza per i mercati azionari, che dopo aver superato una fase di flessione iniziale, sono riusciti a cambiare direzione e a recuperare in parte le perdite. Gli indici azionari delle blue chips europee, nella mattinata di venerdì, sono riusciti a passare in territorio positivo, mostrando, comunque, un andamento altalenante soprattutto nel pomeriggio. La piazza azionaria americana ci ha provato a più riprese, ma non è riuscita a sottrarsi all'intervento dei ribassisti, che hanno mantenuto il controllo della situazione per la terza seduta consecutiva. Il mercato non è riuscito a risalire la china, complici anche i contrastati dati macro che hanno gettato un'ombra in più sull'effettiva ripresa dell'economia. L'unica nota positiva della giornata è stata quella relativa al dato rivisto della fiducia Michigan. Un aggiornamento che ha battuto le aspettative della comunità finanziaria, ma gli investitori non si sono lasciati entusiasmare dal dato, accogliendo con qualche timore alcune cattive notizie arrivate dal mondo societario. A fine seduta, così, le vendite hanno avuto la meglio, portando i tre indici principali a terminare gli scambi tutti in rosso. Il Dow Jones e l'S&P500 sono scesi rispettivamente dello 0,44% e dello 0,61%, mentre il Nasdaq Composite si è fermato a 2.090,92 punti, con una flessione dello 0,92%, dopo aver toccato un massimo a 2.106 e un minimo a 2.085 punti. Anche Piazza Affari ha risentito delle indicazioni contrastanti arrivate dall'opposta sponda dell'Atlantico, con riferimento ai dati macro. Malgrado la debolezza di Wall Street, gli acquisti hanno avuto la meglio a Piazza Affari che ha messo a segno la migliore perfor-

tico al Mediterraneo, che non ha una banca propria». «Il problema vero non sono quanti soldi metta il pubblico ma che ideologia, che leva, che ethos si attiva», spiega il ministro all’inaugurazione dell’anno accademico del Collegio di Milano, un campus inter-universitario di eccellenza per la formazione dei migliori studenti iscritti alle sette università del capoluogo lombardo. Il rappresentante del governo Berlusconi, approfittando della domanda di una studentessa originaria di Matera, ribadisce che per la Banca del Sud «non ci sono soldi pubblici». Una precisazione, quella di Tremonti, che arriva dopo aver ripercorso le tappe della crisi economico-finanziaria e gli interventi messi in atto dai Governi per salvare il mondo da quella che poteva essere «una catastrofe» planetaria. In particolare, sulla questione del

denaro pubblico per l’istituto, peraltro «vietato dall’Unione europea», il ministro dell’Economia spiega che nella fase di avvio del progetto, sulla scorta delle deroghe comunitarie per gli stanziamenti pubblici, «è ammesso un piccolo fondo», anche perchè «in tempi di crisi chiedere l’utilizzo di qualche milione di euro è assolutamente accettabile». Il progetto di una banca «più vicina al territorio», come quella pensata per il Sud, ha incassato un «entusiasmo crescente», sostiene il ministro, tanto che «ho come l'impressione che tutta la società economica e civile si mobiliterà: dall’industria al commercio, all’artigianato, alle cooperative di qualsiasi colore siano, a parti importanti del sindacato». L’idea di un istituto per il Mezzogiorno è «condivisa con forza anche nella mia coalizione», assicura Tremonti, ricordando come «ora in pista» ci siano «le banche di credito cooperativo» che rappresentano «il paradigma più prossimo» al progetto. Ma il modello a cui ispirarsi è quello del Credit Agricole, che il ministro definisce «straordinario». Ed hanno «una rete straordinaria» anche le Poste Italiane sul cui ruolo nella partita il ministro non si sbilancia: «Non lo so, dovranno trovare un loro futuro, è tutto da vedere, lo vedranno loro e i privati»

mance in Europa (Ftse Mib e l'All-Share sono saliti rispettivamente dello 0,65% e dello 0,62%, fermandosi a 23.102 e a 23.586 punti). Di fondo non abbiamo avuto grandi cambiamenti sui mercati, anche se qualche novità, peraltro positiva, si è avuta. Basti pensare ad alcuni aggiornamenti macro che sono stati diffusi in Europa, come l'indice ISM manifatturiero che si è riportato al di sopra della soglia dei 50 punti che funge da spartiacque tra fase espansiva e recessiva. Sembra, però, che i mercati abbiano già incorporato tutto questo e di conseguenza l'osservazione che possiamo trarre dai prezzi non discosta molto da quella dell'ultima rilevazione. L'impostazione si conferma positiva e quindi nel breve potremmo vivere fasi euforiche alternate da prese di beneficio che scatteranno a contatto con delle resistenze un po' più ostiche per i vari indici. Parlando di quello domestico, ossia del Ftse Mib, un livello da monitorare con attenzione è quello dei 23.900/24.000 punti. E'probabile, però, che gli investitori possano decidere ora di alleggerire un po' i loro portafogli, dopo il forte rialzo messo a segno da marzo ad oggi. Anche per questo motivo è bene assumere un atteggiamento di cautela, con un occhio sempre rivolto ad alcuni importanti supporti. Per l'indice Ftse Mib sarà bene prestare attenzione ai 22.750 punti, la violazione dei quali potrebbe comportare una discesa verso i 22.000/21.500 punti. Questa è una prima area da monitorare come eventuale punto di ingresso, prestando attenzione ai volumi di scambio. Proprio nelle ultime sedute si sono notati degli aumenti in tal senso, che avvalorano la tesi secondo cui sulle resistenze ci sia qualcuno che sta vendendo.

Cestinare le ricevute: sogno o realtà LUCE, gas e telefono. Ogni mese la lista dei pagamenti da effettuare è lunga. Così com'è altrettanto lungo l'elenco delle bollette da conservare con attenzione e per molto tempo. Chissà quante volte siete stati tentati di eliminare da cassetti e scaffali ricevute, quietanze e scontrini. Il desiderio di farle a pezzi è forte ma se non lo avete realizzato è perché siete timorosi di dover esibire una attestazione di pagamento e così, nel dubbio, preferite riempire di ogni genere di carte i vostri cassetti. Ad evitare tutto c'è però una soluzione: creare un piccolo archivio osservando accuratamente i termini legali di prescrizione dei versamenti e delle bollette in genere. Ogni ricevuta va conservata per un periodo di tempo variabile da cinque a dieci anni per poterla poi esibire in caso di richiesta. Analizziamo, caso per caso, quando è possibile cedere alla tentazione di liberarsi dalle scartoffie. Dichiarazione dei redditi E' l'ipotesi più ricorrente ed è anche quella che incute maggiori timori. Ritenute, oneri e spese indicati nel modello Unico onel 730 (rate del mutuo, spese mediche, certificazioni varie) dovranno farvi compagnia

per diversi anni. L'Agenzia delle Entrate, entro il 31 dicembre del quarto anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione, potrà procedere all'accertamento e notificare il relativo atto. Ciò vuol dire quindi che la documentazione del 730 o di Unico 2009 deve essere conservata almeno fino al 31 dicembre 2013, termine entro il quale l'Agenzia delle Entrate ha facoltà di richiederla. Tale periodo potrà tuttavia essere prorogato di due anni in caso di condoni o sanatorie fiscali. Se ricevete la lettera del Fisco che vi informa che la vostra dichiarazione risulta “impeccabile”, non cedete alla tentazione di fare un gran falò. Anche se calcoli e versamenti sono esatti l'Amministrazione finanziaria potrà successivamente contestare, ad esempio, la mancata dichiarazione di un reddito da collaborazione, di un appartamento, del box oltre ad esigere l'esibizione di tutta la documentazione inserita in dichiarazione. Inpratica ilFisco verifica la veridicità dei dati che sono stati indicati nella denuncia dei redditi. Imposte comunali Le ricevute dei pagamenti Ici vanno conservate, in linea generale, fino al 31 dicembre del quinto anno

successivo a quello in cui il versamento stesso andava effettuato. Discorso a parte per la tassa sui rifiuti e la tassa sull'occupazione degli spazi pubblicitari i cui versamenti devono essere conservati per almeno dieci anni. Multe e bollo auto Pagare una contravvenzione stradale è già abbastanza doloroso, pagarla due volte è decisamente peggio. Conservate dunque la ricevuta per cinque anni. Il documento che attesta l'avvenuto pagamento del bollo auto va invece conservatofino allafine delterzo anno successivo a quello nel corso del quale è avvenuto il pagamento. Termine cheva applicatoanche in caso di vendita della vettura. Utenze e varie Le quietanze di pagamento per lebollette di luce, acqua, gas e telefono per uso domestico devono essere conservate per cinque anni a decorrere dalla scadenza del versamento. Analogamente i condomini dovranno attendere almeno un quinquennio prima di liberarsi delle ricevute relative alle spese condominiali. Al contrario, le ricevute di pagamento del canone Rai vanno conservate per dieci anni.

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Economia 9

Italia / Mondo

Domenica 18 ottobre 2009


Domenica 18 ottobre 2009

24 ore in Calabria

A Reggio, insieme a Sonia Alfano, l’eurodeputato attacca tutto e tutti parlando ai calabresi

De Magistris lancia la “Resistenza” «Il Ponte? Unisce ’ndrangheta e Cosa nostra. I giudici frequentano certi salotti» di FRANCESCO PAOLILLO

Progetto della nuova giunta

REGGIO CALABRIA - «Il Ponte sullo Stretto servirà ad unire meglio la ‘Ndrangheta a Cosa nostra». Ed ancora: «Callipo l’ho imparato a conoscere quando ero magistrato e denunciava la mafia della “penna bianca”». Oppure: «In Calabria i magistrati frequentano certi salotti dove si decidono i processi». E’ un Luigi De Magistris in grande spolveroquelloche,ieri seraalCedirdi Reggio, ha preso parte ad un’iniziativa promossa dai Giovanidell’Idv. Parla di tutto e attacca tutti. Poco prima, a riscaldare la platea, anche le feroci affermazioni di Sonia Alfano: «Escano fuori le responsabilità di Silvio Berlusconi nelle stragi di Capaci e via D’Amelio». I due eurodeputati lanciano la “Resistenza sociale”. Ed è un escalation di riflessioni contro quella «borghesia mafiosa, insita nella pubblica amministrazione, che blocca il cambiamento» nel Paese ed in Calabria. Ad ascoltarli c’è pure Luca Manca, fratello dell’urologo Attilio ucciso perché «curò Bernardo Provenzano». Lo ricorda Sonia Alfano che scava nelle stragi del ‘92 fino alle trattative Statomafia annidate nel “papello” del sindaco mafioso di Palermo Vito Ciancimino. Dice la Alfano: «Non siamo più in un paese civile e democratico perché non m’interessa quante volte il premier sia andato a prostitute, reputo più importanti le sue responsabilità nelle stragi». Si sofferma sui vertici delle forze armate, sul generale dell’arma dei Carabinieri Subranni,nel 1992a capodel Ros palermitani, e sugli ufficiali Mori e De Donno tutti tirati in ballo dal “papello” di Ciancimino, adesso in mano ai giudici siciliani, o dalle affermazioni

Con Scopelliti il Pdl annuncia un piano antipedofilia

Sul “papello” «Pezzi di Stato scesi a patti con i carnefici di Falcone»

Sonia Alfano e Luigi De Magistris al tavolo del Cedir

della vedova Borsellino: «Subranni ne sa veramente tante sulla trattativa mafia-stato. Ed oggi sua figlia è il capo ufficio stampa del ministro Angelino Alfano. E’ tutto molto strano». Sonia Alfano, che sottolinea di non essere parente del Guardasigilli, continua: «I Piduisti sono al governo da anni ed all’interno dei vari schieramenti. Adesso bisogna avere il coraggio di fare pulizia nei partiti perché il Paese è in mano a dei balordi». Poi un altro affondo: «Non è colpa mia se Dell’Utri è ideologo di Forza Italia, un partito voluto dalla mafia, o se Schifani è stato socio del boss Mandalà. Non si può tacere davanti a tutto questo». Il microfono passa a Luigi De Magistris e la musica non cambia: «Berlusconi è un dittatore Peronista quando dice che chi è eletto è al di sopra della legge». L’ex magistrato racconta come la nascita dell’impero economico del Premier «sia frutto degli investimenti della mafia su Milano 2 e dei rapporti corruttivi con Craxi ed i giudi-

Giuseppe Scopelliti

ci». Sulle stragi non risparmia nessuno: «Luciano Violante riacquista la memoria dopo 17 anni, lo stesso fanno Martelli, Ayala e Mancino. La trattativa c’è e quello che sembra interessare è se l’abbia condatta la politica o l’arma dei Carabinieri. Comunque sia si tratta sempre di pezzi dello Stato scesi a patti con chi ha ammazzato Falcone. E’ una vergogna». Quindi, le “cose calabresi” dove «si trasferiscono vescovi, giudici e militari per fermarli». De Magistris si rivolge alla società civile che «deve scendere in piazza» e, attraverso Callipo, candidato alla presidenza della Regione,«per laprima voltaavrà lapossibilità di di esprimere un voto libero al di la del Loierismo e del Gasparrismo». Ancora sul Governatore: «Dalla giunta Chiaravlloti a quella Loiero i gruppi di potere sono rimasti gli stessi». E la Calabria è ad un bivio: «Tutto ruota intorno ai fondi pubblici. Dobbiamo spezzare il legame gestione-mafia. E’ arrivata l’ora delle prime linee».

Appello di Callipo per riunire istituzioni e società

CATANZARO – «Con la giunta Scopelliti la Regione si doterà di un piano di prevenzione per l’abuso sessuale in danno dei minori prevedendo forme di sostegno psicoterapico, sociale ed economico per le vittime e le famiglie». È quanto si legge una nota stampa del Pdl Calabria. «Sarà istituito un fondo, nel capitolo riguardante i servizi sociali e la sanità e con l’obiettivo di poter aver accesso ai fondi Por – prosegue la nota – per sostenere le vittime e implementare un programma di prevenzione che coinvolga le scuole. Il piano prevederà una serie di articolazioni che dovranno incetivare la denuncia e proteggere socialmente sia i minori che i

loro genitori o i familiari e turoi qualora i crimini si compissero all’interno delle stesse famiglie. Sarà promossa una collaborazione sinergica ed interforze tra lascuola, iservizisociali ele istituzioni deputate alla repressione e al controllo per assicurare ai bambini ed ai minori in genere vittime di abusi, molestie e violenze sessuali sia il sostegno psicoterapico che quello legale istituiremo anche il garante regionale per l’infanzia in ossequio a una legge esistente e porremo al centro delle iniziative legislative il bambino, soggetto prioritario della ocmunità civile, riconoscendogli la supremaziadignitaria chedeveessere propria dell’infanzia».

Il deputato Pd alla guida della neonata associazione

«La politica e la Calabria Lamezia, Doris Lo Moro sono separati in casa» presenta “VolerEssere” PALMI –«La Calabria ce la può fare, ha tutte le risorse. È come una grande dispensa, che però rimane chiusa ermeticamente, mentre in casa si muore di fame. La chiave ce l’ha nelle mani questa classe politica che da decenni tiene lontana la società civile dai Palazzi delle Istituzioni. La politica e la Calabria sono come divor-

TRIBUNALE DI LAMEZIA TERME ESEC. IMM. N. 88/05 R.G.E. A121894 - Lotto unico - Comune di Lamezia Terme, Fraz. Sambiase, Via Addolorata, 16. Quota pari ad 1/2 della piena proprietà di immobile per civ. abitazione, di mq. 92. Prezzo base: Euro 12.420,00; Minima offerta in aumento Euro 620,00. Vendita con incanto: giorno 02/12/2009 ore 9.30 dinanzi al G.E. Dott. Brancaccio presso il Tribunale di Lamezia Terme, P.zza della Repubblica; deposito domande entro le ore 13 del 01/12/2009 c/o Cancelleria Esecuzioni Immobiliari, unitamente a cauzione pari al 10% del prezzo base, con assegno circolare N.T., intestato a “Poste Italiane S.p.A.”. Versamento del residuo prezzo entro 60 gg dall’aggiudicazione. Maggiori info in Cancelleria Esecuzioni Immobiliari e su www.astegiudiziarie.it.

ziati che abitano nella stessa casa. Dobbiamo porre fine a questa coabitazione divenuta impossibile». L’ha sostenuto l’imprenditore Pippo Callipo, candidatoalla Presidenzadella Regione, intervenendo a Palmi al convegno “Legalità e sviluppo in Calabria: l'emergenza nella Piana di Gioia Tauro”, organizzato da Italia dei Valori. All’incontro anche Pino Arlacchi, europarlamentare di Idv, Ignazio Messina, commissario regionale di Idv, il consigliere regionale Maurizio Feraudo, Giovanna La Terra e lo sportivo Antonello Saltalamacchia. Nel trigesimo della scomparsa di

ZAIRA FERRARI sarà celebrata una Messa martedì 20 ottobre alle ore 18,00 presso la Parrocchia "Santa Famiglia" in Castrolibero.

con realtà nazionali, che operano nella stessa di FRANCA ROCCA direzione, al fine di attivare un dibattito coLAMEZIA TERME - Un ruolo di interlocutore e struttivo: «“VolerEssere” - ha detto l'onorevole Lo Moro - sarà anche in rapporto proponente attivo nei temi della con altre associazioni». politica, della società e della cultuAmpio spazio anche ai giovani alra calabrese. E' il principio alla bal'interno dell'associazione. Questa se dell'associazione “VolerEssepresenza è un motivo di orgoglio re”, promossa dall'onorevole Doper l'onorevole Lo Moro: «In Calaris Lo Moro, deputata del Partito bria c'è un'emergenza giovanile. Democratico e presentata ieri. L'iSecondo le rilevazioni dello Svimez, stituzione di “VolerEssere” è sormolti giovani laureati vanno via retta da una finalità fondamentadalla Calabria. Sulla base di questi le, come ha spiegato l'onorevole Lo fatti, l'associazione prevedeuna seMoro: «L'associazione vuole dare zione giovanile. Al suo interno, i voce ad un pezzo della società. La giovani sceglieranno un proprio spinta alla sua creazione parte da portavoce ed affronteranno argoLamezia Terme, ma vuole avere Doris Lo Moro menti legati al loro mondo». una missione più ampia. Il nostro Lo Moro ha, smentito le illazioni ambito di attività, infatti, sarà resulla nascita dell’associazione finagionale. Nelle nostre intenzioni, lizzata a preparare per la possibile l'associazione deve svolgere un candidatura e sostegno nella proscompito che preluda ad un camsima campagna elettorale: «Le nobiamento. Vogliamo fare qualcosa tizie, secondo cui l'associazione sia che possa servire alla comunità, fine a sostenere la mia candidatura alla regione, ovvero realizzare a sindaco, è una strumentalizzazioun'azione politica, culturale e sone. Ho eliminato subito questa obieciale per migliorare la Calabria. zione. Nel mio ruolo istituzionale, Vogliamo essere da stimolo per il ho conosciuto il potere, e non l'ho rinnovamento della politica, per maiusato afinipersonali.Chi siavspingere la politica a svolgere un vicina a questa associazione, non lo compito di maggiore qualità. In fa per avere potere. Si avvicina per Calabria manca la cultura della politica. Per me, la politica è fatta di gente che sa l'esempio che trasmetteremo alla cittadinanscegliere, indicare le candidature, gente che sa za. Non siamo qui per ostentare un potere. L'unico potere, che vogliamo, è essere una voce, un proporsi e, inoltre, ha il senso della misura». L'associazione lavorerà anche in sinergia riferimento etico».

«Non ho mai usato il potere per fini personali»

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BREVI

UN IMPIEGATO ENEL DI BIANCO

LA TITOLARE ESCLUDE MINACCE

DOPO LA DENUNCIA DI UN PASSEGGERO

Trova carcassa di cane davanti a casa

Locri, atti vandalici contro un bar

Rapina sul treno, arrestato marocchino

BIANCO - Sente un cattivo odore e scopre nei pressi del portone una carcassa di cane. L’episodio è stato denunciato da un impiegato dell’Enel ai carabinieri della stazione di Bianco il 16 ottobre e potrebbe essere legato a dissidi personali dell’uomo.

LOCRI - S.S. titolare di un bar di Locri, ha denunciato il danneggiamento della saracinesca del proprio locale, avvenuta durante la notte tramite colpi inferti con un oggetto contundente, da parte di ignoti. La donna ha escluso di aver ricevuto richieste o minacce.

REGGIO C. - La polizia ferroviaria ha arrestato a Reggio un immigrato marocchino, Youness El Ghali, 34 anni, dopo che un cittadino ha denunciato all’ufficio Polfer della stazione di essere stato rapinato su un treno. Identificato lo straniero, è stato arrestato

Il giornalista di “Generazione U” a Cosenza per sostenere Franceschini Mazzuca replica a Caminiti

«Basta con l’odio Bersani saprà Appello al voto per le primarie anche a «sedicenni e stranieri» ricostruire il Pd»

Adinolfi e il Pd giovane di VALERIO PANETTIERI

COSENZA - «Al Pd calabrese mi aggiungo da gregario». Mantiene i toni pacati Mario Adinolfi, volto noto del Pd per “Generazione U” e diversi programmi televisivi, all'incontro nel comune di Cosenza. Li mantiene almeno nei confronti di Nicola Adamo, Franco Laratta e Franco Bruno, presenti al dibattito, così come condivide le parole di Adamo su «un partito ancora molto lontano dalle sue potenzialità ma che guarda alle primarie come un passaggio obbligato per guardare ad una nuova stagione». Adinolfi ha scelto la Calabria come luogo ideale per muovere la sua battaglia come candidato nel collegio di Rossano in una delle due liste pro Franceschini per le primarie del 25 ottobre. «Mi piacciono le battaglie basate sulle idee e non le lotte di potere». Insomma Adinolfi nell'incontro propone la sua ricetta per poter dare slancio al Pd sulla falsariga dell'attuale segretario: «Bisogna far entrare i giovani, spalancargli le porte del partito, renderli partecipi e consapevoli». Il piano è quello di conquistare più voti possibile, ma Adinolfi rincara la dose nei confronti dei sostenitori di Bersani in Calabria, a partire dal governatore Agazio Loiero. «È indubbio che nel partito ci sia un problema di staticità negli organi dirigenti, anzi all'inizio pensavo che Loiero scherzasse quando attraverso un'agenzia stampa ha risposto alle mie critiche appellandosi al modello dei senatori americani dove le cariche durano più di trent'anni. Dal canto mio non ho voluto

Da sinistra Mario Adinolfi e Nicola Adamo a Cosenza (foto Tosti)

commentare quest'affermazione». Ma le frecciatine vengono lanciate anche al metodo applicato per la composizione delle liste calabresi a sostegno di Bersani. «L'idea di proporre ben tre liste rappresenta un po-

co quella strategia tipica del potere per far vedere chi è che conta». E così Adinolfi durante l'incontro insiste sul problema della partecipazione cittadina: «Potranno scegliere realmente quale sarà il futuro del Partito Democratico».

Inutile insistere, il solco nel quale si muove il discorso di Adinolfi è quello di Dario Franceschini: «Bisogna creare un'alternativa reale alla peggiore destra di tutta Europa e lo faremo grazie alla partecipazione diretta e con un congresso dove peseranno le opinioni di ciascuno. Non siamo affatto come i congressi del Pdl che sembrano la festa di compleanno di Kim Il Sung, ne tantomeno siamo disposti a fare inciuci con Berlusconi». Insomma il discorso è chiaro, l'obiettivo è anche quello di rivalutare l'immagine del Partito Democratico. «Nessuna conta delle tessere, l'appello è uno solo ed è quello alla partecipazione alle primarie. In questa ultima settimana bisognerà convincere i sedicenni e gli extracomunitari con permesso di soggiorno, in poche parole puntare a quelle soggettività che normalmente non avrebbero diritto di voto».

Lavoro giovanile, accordo tra Calabria e Trentino LEVICO TERME (TRENTO) – Il Trentino e la Calabria hanno sancito al palazzetto di Levico Terme, durante la seconda edizione della Fiera delle idee, una giornata interamente dedicata ai piani giovani di zona e d’ambito e alle iniziative rivolte ai ragazzi, la loro collaborazione nell’ambito delle politiche giovanili. Il presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai e il presidente della Regione CalabriaAgazio Loiero hanno firmatoun protocollo d’intesaper lo sviluppodi progetti afavore dei giovani che dà una veste ufficiale a un rapporto di lunga data. «La Fiera delle idee è un buon momento per riflettere sullo spirito delle nostre politiche giovanili – ha detto il presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai –che è fatto di sobrie-

tà e basato sui valori civili ed è un modo per far crescere i talenti. Ci sono poi altre due parole importanti nelle politiche giovanili; sono responsabilità, perchè nessuno è chiamato ad essere mero fruitore, e umiltà, perchè dobbiamo approcciarci a questo mondo sapendo che per noi è in gran parte sconosciuto. Con questo protocollo – ha concluso Dellai – noi vogliamo dare un contributo seppur piccolo alla ricostruzione di un tessuto nazionale unitario». «Voglio ringraziare il presidente Dellai –ha detto Loiero –per questa importante collaborazione che è il risultato di un rapporto con il vostro territorio nato tanti anni fa con Monsignor Bregantini, che ha operato come vescovo in una terra molto complicata, la Locride».

COSENZA - NON è piaciuto agli esponenti della mozione Bersani l’intervento di Pino Caminiti che abbiamo pubblicato ieri. Il candidato segretario per la mozione Franceschini aveva parlatodi scenaridisastrosiperil partitoincaso di vittoria della mozione Bersani. Questo perchè, a suo giudizio, il collante della corrente che fa capo a Carlo Guccione sarebbe più di natura elettoralistica che politica. Giuseppe Mazzuca, consigliere comunale di Cosenza e candidato all’assemblea regionale, non ha apprezzato queste critiche. «Comprendiamo il disaggio di Caminiti - scrive Guccione che del quale tra l'altro apprezziamo le doti umane, rispetto ad una esperienza congressuale che sicuramente in Calabria e nella sua provincia ha già messo in chiara evidenza la inconsistenza della proposta politica, di cui è espressione, comprendiamo meno però il ricorso a toni ed argomenti espressione di prospettive catastrofi- Giuseppe Mazzuca che qualora a vincere il congresso sarà la mozione Bersani. Intendiamo tranquillizzare Caminiti a cui riconosciamo una personale sensibilità per come si è speso in questi anni (purtroppo senza risultati!) per la costruzione del Pd in Calabria». «Il congresso che stiamo celebrando - spiega Mazzuca-èilprimo veroattofondativodelPde Bersani con la proposta che ha messo in campo costituisce la reale impresa per rilanciare la capacità attrattiva del progetto di una grande forza democratica centro di una alternativa al governo Berlusconi. In una formazione politica che nasce con questa ambizione ci deve essere posto per una molteciplità di forze, energia e sensibilità che accomunati da obbiettivi e progetti condivisi costituiscono una grande ricchezza per alimentare egovernare i processi di crescita della nostra terra. Sensibilità diverse che vanno ben oltre quelle che si ritrovano nella mozione Bersani che dovranno comprendere anche quelle che oggi si riconoscono nella mozione di cui Caminiti è espressione».

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Domenica 18 ottobre 2009


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Lo scontro violentissimo lungo la strada statale 18. Tre le persone rimaste ferite

Tragico incidente della strada, un morto di ORLANDO ACCETTA e GIANLUCA PRESTIA PIZZO – E’ di un morto e tre feriti, uno dei quali in gravissime condizioni, il bilancio di un incidente stradale avvenuto ieri pomeriggio intorno alle 18 lungo la Statale 18 nei pressi del complesso turistico “Porto Ada” poco dopo il bivio dell’Angitola. A perdere la vita un uomo Domenico Onesto di 26 anni, di San Pietro a Maida, che è deceduto sul colpo in seguito allo scontra tra la sua autovettura, una Fiat Punto, e quella condotta da altre persone Bruno Costantino, 18 anni, Gianluca Magisano, 23 anni e una ragazza, tutti di Acconia, che viaggiavano a bordo di un’Audi. Quest’ultima, insieme al 18enne, si trova all’ospedale di Lamezia terme. Ma mentre la prima h riportato ferite lievi, il giovane versa in gravissime condizioni a causa dei poli-

Il luogo dell’incidente mortale

traumi riportati nel violento impatto avvenuto sul lungo rettilineo. La dinamica dovrà essere ulteriormente accertata dai carabinieri accorsi tempestivamente sul posto unitamente a tre ambulanze (due da Vibo e una da Lamezia). Non è quindi, ancora chiaro, quale delle due auto sia finita sopra l’altra. Un ruolo, purtroppo, decisivo potrebbe averlo giocato l’asfalto reso particolarmente viscido ed insidioso dalle recenti precipitazioni atmosferiche. Una volta sul posto, il personale del Suem, coordinato dal dirigente Antonio Talesa, ha provveduto al soccorso dei feriti. La sala operativa, e nello specifico i dottori Silipo e Irachi, hanno diretto dalla centrale operativa del 118 tutte le fasi di aiuto, mentre, co-

me detto, per Onesto, i sanitari non hanno potuto far altro che constatare il decesso. Le operazioni dell’estrazione del e del recupero mezzi sono state effettuatedagli uominidel115di ViboMarinae dell’Anas. Questo tratto di strada, va subito detto, è di una pericolosità inaudita sia a causa del lungo rettifilo che invita a premere oltre il dovuto il pedale dell’acceleratore sia per la sua strettezza, tanto che negli anni ha causato non pochi incidenti mortali. Adesso, alla luce di questo nuovo, tragico, episodio sarebbe necessario procedere ad ampliare la carreggiata e, magari, sistemare unaserie didossi perscoraggiare gli automobilisti a procedere in modo sostenuto.

A perdere la vita il ventiseienne Domenico Onesto

Nel suo studio rinvenute numerose pergamene. L’inchiesta, partita da Vibo, si sta espandendo in tutta Italia

Biologo distribuiva false lauree Il professionista di San Costantino Calabro coinvolto insieme ad altre due persone di GIANLUCA PRESTIA VIBO VALENTIA - Si sta allargando a macchia d’olio in tutta Italia l’inchiesta coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica di Vibo, Michele Sirgiovanni, su una presunta truffa, falso e esercizio abusivo della professione. Il pm ha inserito nel registro degli indagati, per il momento, tre persone: Carmelo Linosa, 52 anni di Genova, medico chirurgo proprietario di due studi di riabilitazione motoria e medicina olistica a sia nel capoluogo ligure che ad Acqui Terme (AL); Antonietta Busi (47) odontoiatra in uno dei più noti studi di Matera, di Gallipoli ma residente nella città lucana e Francesco D’Andrea (48) biologo di San Costantino Calabro, nella provincia vibonese. Una lista che sarebbe soggetta ad ulteriori cambiamenti in quanto le indagini condotte dai Carabinieri della Compagnia di Vibo, agli ordini del capitano Stefano Di Paolo, e delle stazioni del capoluogo e di San Costantino Calabro guidati rispettivamente dal luogotenente Nazzareno Lopreiato e dal maresciallo Pietro Santangelo, sono tuttora in corso con la notifica di altri avvisi di garanzia ad altre persone coinvolte nell’inchiesta scattata ieri mattina nel Vibonese, a Matera, Acqui Terme e Genova. Si è trattato di un vero e proprio blitz nel corso del quale sono state eseguite numerose perquisizioni a carico dei soggetti raggiunti dagli avvisi accusati, nello specifico, di truffa, falsità materiale commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale ed esercizio abusivo della professione medica. L'indagine era partita qualche settimana addietro su segnalazione dell’ordine dei medici di Vibo Valentia, che aveva riscontrato alcune anomalie nella documentazione presentata per l'iscrizione all’albo. In particolare alcuni nuovi iscritti dichiaravano tutti lo stesso domicilio a San Costantino Calabro, e poi subito si trasferivano in altre sedi. Un’anomalia che aveva portato ad ulteriori accertamenti che hanno consentito di scoprire come anche sui certificati di laurea c'era qualche anomalia. I militari, grazie alla col-

Il comando provinciale dei carabinieri di Vibo Valentia

laborazione dell’Università di Messina e dell’ordine dei medici ed odontoiatri di Vibo Valentia, sono riusciti a verificare come una odontoiatra di Matera (la Busi) ed un noto medico chirurgo, con studi sia a Genova che ad Acqui Terme (Linosa), all’atto della richiesta della propria iscrizione presso l’ordine dei medici di Vibo

Valentia, avevano presentato sia un falso certificato di laurea sia della falsa documentazione attestante la propria residenza. Attraverso una minuziosa indagine vecchio stampo, senza il minimo ricorso a sofisticate intercettazioni o ad avanzati strumenti tecnologici, i carabinieri sono risaliti al biologo D’Andrea, lau-

reatosi a Messina, proprietario dell’immobile in cui i presunti falsi medici avevano, secondo quanto riscontrato dai carabinieri, eletto domicilio e che sembra sia il motore di uno strano giro di certificati di laurea e residenza falsi che, dal Vibonese, venivano inviati a “clienti” in tutta Italia. In base a quanto è stato

potuto apprendere gli inquirenti, nel corso delle attività di perquisizioni, lunghe e minuziose, hanno consentito, nelle abitazioni e negli studi dei due medici, di porre sotto sequestro le false lauree mentre, nell’abitazione del professionista vibonese, è stato trovato un vero e proprio laboratorio per la produzione

di certificati di residenza, laurea ed assicurazione falsi. Migliaia i documenti sequestrati oltre a due computer contenenti importantissime informazioni per risalire ad altri falsi medici sparsi in tutta Italia che si erano rivolti all’illegale centro di produzione per ottenere ogni sorta di attestato. Addirittura tra il materiale sequestrato i militari hanno trovato, non solo attestati di laurea, ma anche piani di studio e pergamene dell’Università di Messina, già pronte per essere consegnate ad altri clienti, certificati di residenza falsificati ed attestati di partecipazione a corsi di specializzazione nelle più disparate branche della medicina. Insomma, un vero e proprio laboratorio a cui ci si poteva rivolgere per ottenere, in una manciata di giorni, ogni sorta di titolo di studio, dalle scuole superiori all’università (specializzazioni comprese), ed ogni tipo di documento o certificazione. Nel corso dell’operazione è stato anche sequestrato lo studio medico ad Acqui Terme di Carmelo Linosa, specializzato, come detto, nella medicina riabilitativa ed olistica e del valore di decine di migliaia di euro.

Dagli accertamenti risulta che i due medici non hanno mai frequentato un corso di laurea

La lista degli indagati potrebbe allargarsi Al vaglio dell’Arma la posizione di altri soggetti VIBO VALENTIA - Al momento sono in tre ufficialmente ad essere stati raggiunti da un avviso di garanzia, ma secondo quanto è stato possibile apprendere, il provvedimento è in fase di notifica almeno ad altrettante persone sulle cui generalità, però vige il riserbo. Su altre ancora, inoltre, i carabinieri di Vibo e la procura della Repubblica, nella persona del sostituto Michele Sirgiovanni, titolare dell’indagine, stanno eseguendo accertamenti per avere un quadro più chiaro e nitido della vicenda che, con il passare delle ore si sta allargando in diverse regioni della Penisola. Non sono esclusi, pertanto ulteriori sviluppi in merito nel brevissimo periodo.

Nel frattempo, in base a quanto dichiarato dalle fonti investigative, emergono nuovi particolari sulle persone attualmente coinvolte nell’inchiesta e raggiunte dalla notifica delle indagini (il biologo Francesco D’Andrea e i medici Carmelo Linosa e Antonietta Busi). Infatti, gli ultimi due, secondo quanto viene contestato, non si erano mai iscritti ad un corso di laurea in medicina, ma ciò non ha loro impedito di esercitare la professione medica, anche con un certo successo, la donna attraverso un noto studio dentistico a Matera, l’uomo con due studi specialistici, uno a Genova e uno ad Acqui Terme. Nel corso delle perquisizioni i militari dell’Arma hanno rinvenuto e se-

L’inchiesta condotta dal procuratore Michele Sirgiovanni

questrato carte, documenti, agendine degli indagati che verranno presto analizzate. Allo stesso modo, gli stessi hanno provveduto a chiudere gli studi medici degli avvisati a Matera, gestito dalla Busi, Genova ed Acqui Terme di proprietà di Linosa. E proprio quest’ultimo, difeso dall’avvocato Ignazio Di Renzo, del foro di Vibo Valentia, ha espresso la volontà di essere ascoltato dagli investigatori in modo tale da fornire la sua versione dei fatti. Il suo arrivo nel capoluogo di provincia vibonese è previsto per domani mattina. C’è da scommettere che analoghe iniziative verranno prese dalle altre persone il cui nome è stato inserito nel registro degli indagati soprattutto se, come appare ormai certo, il numero delle stesse subirà un ulteriore incremento. gl. p.

Il pm Michele Sirgiovanni

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A Crotone un’iniziativa in memoria del ragazzino ucciso al campetto. Ieri avrebbe compiuto 11 anni

Un coro di rabbia per Domenico L’appello doloroso della madre ai criminali: «Pentitevi e costituitevi» di GIULIANO CARELLA CROTONE - «Costituitevi, pentitevi, convertitevi perché quello che avete fatto è atroce. Dovete farlo perché il peso sarà sempre più forte». Francesca Anastasio, madre del piccolo Domenico Gabriele, vittima innocente della 'ndrangheta, spirato lo scorso 20 settembre (dopo tre lunghi mesi di coma) a seguito delle ferite riportate in quella che è passata alle cronache come la sparatoria del campetto di Margherita a Crotone; lancia l'appello agli autori della strage del 25 giugno. Dal Duomo del capoluogo ionico, dove nella mattinata di ieri è stata organizzata una giornata commemorativa per il piccolo, che proprio ieri avrebbe compiuto 11 anni, tuonano forti le parole di una nuova “madre coraggio”. E alla mente tornano subito le celebri frasi pronunciate nel '92 dalla vedova Schifani (moglie di Vito, uno dei poliziotti della scorta di Falcone morto nella strage di Capaci) quando, sul sagrato del Duomo di Palermo, invitò gli autori

della strage a pentirsi. Anche Francesca, come lei, alza la testa e rivolge le parole di redenzione in via del tutto diretta agli assassini del suo piccolo angelo. «Certo, non immaginavo una festa così per Domenico», dice la donna ai numerosi bambini delle scuole primarie e secondarie accorsi per festeggiare Dodò nella Basilica cattedrale del capoluogo ionico. «Quella di mio figlio è stata una morte assurda, ingiusta, che non si può accettare», spiega con la voce rotta dall'emozione perché ripensa a quanto accaduto. Ma è solo un attimo di debolezza. Prende allora subito fiato, tiene il groppo in gola e, senza versare una lacrima, dirige lo sguardo fiero verso la navata principale. Alle autorità presenti rassicura: «Noi, non nutriamo alcuna vendetta nei confronti di chi ha strappato nostro figlio ai suoi sogni. Abbiamo fiducia nelle istituzioni e nella giustizia la quale, siamo certi, farà il suo corso». Alle parole di Francesca fanno eco quelle di un'altra madre tormentata dalla barbarie della 'ndrangheta:

figlio c'erano settecento persone eppure nessuno vide niente. Fu come se avessero sparato un'altra volta ancora al mio Antonino». Poi un'iniezione di conforto alla mamma sfortunata: «Non ti abbattere Francesca, alza anche tu la testa affinché tuo figlio possa avere giustizia». Le celebrazioni in onore del compleanno del piccolo Domenico hanno avuto inizio intorno alle dieci in piazza della Resistenza (largo antistante il palazzo comunale di Crotone). Un lungo e silenzioso corteo, da qui, si è mosso lungo la via principale cittadina (via Vittorio Veneto) per raggiungere la vicina Basilica cattedrale. Nel corso del tragitto, sono state osservate quattro tappe in cui gli organizzatori della manifestazione hanno letto altrettanti frasi di martiri che hanno combattuto la mafia: si tratta dei giudici Falcone e Borsellino, dell'ex capo della Squadra Mobile di Palermo, Boris Giuliano, e di una dedica tutta im-

prontata su Dodò dagli stessi organizzatori del corteo. Arrivati sul sagrato del duomo, i due coniugi Gabriele hanno quindi liberato una colomba bianca in segno di pace. Poi la commemorazione religiosa officiata dal presule Domenico Graziani. Una prima risposta dello Stato al martirio del piccolo Gabriele è arrivata lo scorso 25 settembre quando, nell'ambito dell'operazione “Apocalypse now”, gli uomini dell'Arma hanno tratto in arresto 14 persone presunte affiliate al clan Tornicchio. Tra loro si pensa possano nascondersi i presunti autori della strage del campetto. Le indagini degli inquirenti vanno avanti serrate su questa pista. Intanto, in una delle intercettazioni che hanno dato il via all'operazione, risalente all'ottobre del 2008, è venuto a galla che la strage poteva essere evitata se solo si fosse intervenuti prima sul clan Tornicchio.

C’è anche la mamma di Antonino colpito a Melito

I compagni di classe del piccolo Domenico durante il corteo

quelle di Stefania Laganà, mamma del tenero Antonino, il bimbo di appena quattro anni ferito in un attentato mafioso il 6 giugno del 2008 a Melito Porto Salvo (Reggio Calabria), mentre partecipava ad una recita scolastica di fine anno. Domenico e Antonino sono due storie parallele, di due vittime innocenti,

“marchiate” da fatti cruenti di 'ndrangheta. Fatalità che, nella stretta attualità, portano ad un epilogo diverso. «Non lasciate impunita questa morte - ammonisce Stefania dal leggio della Basilica cattedrale - mettiamo fine a questa mattanza. Quando quel proiettile si conficcò nella bocca di mio

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Domenica 18 ottobre 2009


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Serra d’Aiello. Intimidazione a Giovanni De Lorenzo

Il maggiore sentito dal pm Bruni

Una busta con proiettili per l’assessore alla Cultura

Energopoli Grazioli si dichiara estraneo ai fatti

di BRUNO PINO SERRA D’AIELLO (CS) – Tre cartucce di fucile per l’assessore alla cultura del comune di Serra D’Aiello. Un atto intimidatorio, giudicato grave dal primo cittadino,l’avvocato Antonio Cuglietta, che ha annunciato di voler chiedere al Prefetto di Cosenza – anche a seguito di altri segnali preoccupanti, quali telefonate minatorie, atti vandalici e scritte oltraggiose nei confronti della locale amministrazione - la convocazione del comitato per l’ordine e la sicurezza. Ma veniamo all’episodio scoperto sabato mattina, sul quale stanno indagando i Carabinieri della Caserma di Aiello Calabro comandati dal Maresciallo De Luca. Una busta sopra il cofano della macchina dell’interessato. E dentro i proiettili per spaventare e indurre a piegarsi – secondo le intenzioni dei mittenti - verso azioni lontane dalla legalità. Lui, il giovane e molto attivo assessore comunale, primoeletto alle ultime consultazioni comunali, si chiama Giovanni De Lorenzo. È originario di Benevento, da qualche anno trapiantato a Serra per ragioni di cuore. Architetto, collabora con la fidanzata nel mandare avanti un ufficio postale privato a Campora San Giovanni. In Comune, invece, si occupa di cultura. Un settore che a Serra - grazie anche al suo lavoro, unitamente a quello di associazioni come Alybas – può annoverare importanti realtà come l’Antiquarium ed il Parco archeologico. Il sindaco Cuglietta, che abbiamo sentito, del suo collaboratore ha parlato in termini molto lusinghieri, indirizzandogli la piena solidarietà personale e dell’amministrazione tutta. Nella stessa mattinata, appena a conoscenza del fatto, abbiamo cercato De Lorenzo. Dall’altro capo del filo, nonostante tutto, una voce serena ci racconta quanto accaduto qualche ora prima,e delprologo ditelefonate di avvertimento avvenute già in passato. De Lorenzo, però, non riesce a capacitarsi del motivo e a chi avrebbe pestato i piedi. Le ragioni che hanno guidato gli attori dell’intimidazione, sono tutte da chiarire e da ricercarsi nell’attività pubblica o in quella professionale. Per il sindaco Cuglietta, l’azione criminale, quasi certamente è legata all’attività amministrativa.

Per il sindaco Cuglietta l’atto è legato all’attività del Comune

Da sinistra Giovanni De Lorenzo e Antonio Cuglietta

Il tribunale di Crotone

SAN COSTANTINO CALABRO

Ordigno contro azienda edile c’è l’ombra del racket di GIANLUCA PRESTIA SAN COSTANTINO CALABRO Erano da poco passate le 22.30 di venerdì quando il silenzio della notte è stato interrotto dall’esplosionedi un ordigno rudimentale. I malviventi hanno agito favoriti dall’oscurità e si sono dati precipitosamente alla fuga pochi istanti prima della deflagrazione della bomba carta. Vittima di questo attentato intimidatorio, l’imprenditore Antonio Grasso, 26 anni, del luogo, proprietario dell’omonima ditta edile che opera non soltanto sul territorio provinciale ma anche nazionale. L’ordigno, posizionato all’entrata del sito produttivo, sito in via San Francesco, nei pressi del cimitero comunale, non ha provocato danni ingenti considerato il fatto che lo spostamento d’aria conseguente all’esplosione ha mandato in frantumi i vetri dell’edificio sito a poca distanza e una parte della recinzione. Danneggiate altresì le vetrate di altri edifici nelle vicinanze. Lo scoppio è stato avvertito anche a diverse centinaia di metri di distanza. Immediata la chiamata alla sala operativa dei carabinieri che ha inviato sul posto una pattuglia della locale stazio-

Temperature in calo e pioggia in tutta la regione

Allerta maltempo neve in Sila e Aspromonte CATANZARO – Confermato anche in Calabria l’allarme maltempo lanciato dalla Protezione civile per tutto il territorio del Centro-Sud. In questo rigido anticipo d’inverno, in Calabria le temperature continuano a calare bruscamente, e ieri hanno toccato quota -sei nelle zone interne della regione. La pioggia continua a cadere, a ritmi irregolari ma copiosa, in diverse zone della regione, mentre in Sila, dopo una prima imbiancata di giovedì scorso, è ricomparsa la neve, con circa dieci centimetri in località «Botte Donato», sulla cima più alta dell'altopiano, ed una temperatura di - tre gradi. Anche nella zona tra Lorica e Silvana Mansio già venerdì erano intervenuti i mezzi spazzaneve e spargisale. Fiocchi sparsi anche nelle cime più elevate della Sila catanzarese, di quella crotonese e nel reggino, a Gambarie d'Aspromonte. E anche per oggi si prevedono pioggia e temperature basse, rispetto alla media del periodo, anche a Catanzaro e nelle principali città della Calabria.

Un carabiniere mostra il sito dell’ordigno

ne, guidata dal maresciallo Pietro Sant’Angelo, seguita pochi minuti dopo da una squadra del comando provinciale dei Vigili del fuoco. Gli inquirenti, coordinati dal capitano Stefano Di Paolo e dal tenente Gabriele Argirò, hanno provveduto ad ascoltare l’imprenditore il quale non avrebbe sputo fornire elementi utili all’indagine. Tra i vari moventi all’origine dell’attentato esplosivo, gli inquirenti seguono con particolare attenzione quello che conduce al racket. Qualche mese addietro, l’impresa di cui è titolare un giovane del posto, aveva subito il danneggiamento di una costruzione che aveva preso in appalto da una società del Nord.

CROTONE – Il maggiore dei carabinieri Enrico Maria Grazioli, indagato nell’inchiesta della Procura di Crotone su presunte irregolarità nella realizzazione di alcune centrali elettriche, è stato sentito dal sostituto procuratore Pierpaolo Bruni al quale ha chiarito la sua posizione, dichiarandosi estraneo ai reati ipotizzati a suo carico. A renderlo noto è l'avvocato Alessandro Diddi, difensore dell’ufficiale. Grazioli, al quale è stato notificato nei giorni scorsi un avviso di garanzia con altre due persone, è accusato di rivelazione di segreto d’ufficio e favoreggiamento personale. Nell’inchiesta della Procura di Crotone sono indagati, tra gli altri, l’ex Ministro dell’Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio; l'ex presidente della Regione Calabria, Giuseppe Chiaravalloti, ed il deputato del Pdl, Pino Galati. «Sul piano processuale – afferma l’avv. Diddi –il maggiore Grazioli, poche ore dopo l’esecuzione della perquisizione, che peraltro non ha dato alcun esito positivo, ha subito chiesto di conferire con il magistrato inquirente, Pierpaolo Bruni, al quale ha sere-

namente esposto le sue difese potendo dimostrare la sua assoluta estraneità alle ipotizzate condotte di favoreggiamento contenute nel decreto di perquisizione e, soprattutto ai gravi pettegolezzi di certe persone che, nel corso di loro conversazioni, hanno fatto con riferimento a Grazioli». «Come accaduto – prosegue l'avvocato Diddi – altre volte, soprattutto in Calabria, ogni qual volta una inchiesta si elevi alla ribalta della cronaca, l'indagato di turno viene trasformato nel mostro sul quale deve ricadere la responsabilità per ogni cosa che non funziona. Questa volta pare che la cattiva sorte del capro espiatorio sia toccata al maggiore Grazioli sul nome del quale, in queste ore, in molti hanno esercitato l’ignobile pratica della diffamazione che egli non intende subire passivamente». «In attesa – conclude – che Bruni possa compiere tutti gli accertamenti del caso che lostesso Grazioliha sollecitato al fine di allontanare anche il più remoto sospetto, l'ufficiale mi ha conferito mandato per denunziare tutti coloro infanghino il suo nome oltre che la divisa».

Indagato per favoreggiamento e rivelazione del segreto d’ufficio

Scoperti a Polistena quattro giocatori d’azzardo in una sala professionale attrezzata

Bisca clandestina di poker messicano POLISTENA - L'individuazione di una bisca clandestina e la denuncia dei responsabili è l'ennesimo brillante risultato conseguito dalla Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Reggio Calabria nel settore del gioco d'azzardo clandestino. Dopo pochi giorni dall'ultimo sequestro di cinque videopoker, i militari della Tenenza di Taurianova, coordinati dal Comandante della Compagnia di Palmi, il capitano Bartolomeo Scalabrino al termine di una capillare attività investigativa d'iniziativa e continui appostamenti espletati anche nell'ambito dei quotidiani servizi istituzionali di controllo economico del territorio hanno sorpreso, in un apposito vano di circa venti metri quadrati situato all'interno di un regolare circolo ricreativo privato di Polistena, quattro soggetti intenti a praticare il gioco del “poker messicano”, seduti ad un tavolo professionale specificatamente destinato allo scopo.

Il tavolo di poker messicano

L'istantaneità del blitz effettuato nel locale polistenese, permettevano alle Fiamme Gialle di scovare la piccola centrale del gioco d'azzardo posta in maniera defilata ed accessibile anche da un ulteriore ingresso, nonché dotata

di mobilio e suppellettili vari destinati alla ricettività degli avventori e di un apposito regolamento interno - interrompendo, così, nel vivo, la “bisca” clandestina organizzata dai quattro pokeristi - in possesso di diverse “fiches” e “chips”

per le puntate - per la quale era stata, altresì, stanziata una somma in denaro pari a complessivi 70 euro, quale monte premio finale per il vincitore. Lo specifico giuoco - che ricalca quasi in toto le regole del poker - si contraddistingue, al pari degli omologhi qualificati come d'azzardo, per il palese fine di lucro riconnesso all'assoluta aleatorietà delle modalità di vincita, legate al caso e non all'abilità del praticante. Pertanto, in ragione del vigente divieto sancito dalla Questura di Reggio Calabria in ossequio alla disposizioni contenute nell'articolo 110 del testo unico delle leggi di polizia statale, venivano sottoposti a sequestro il piccolo locale, il tavolo tecnico/professionale denominato “Texas Hold'em Poker”, la somma di denaro, nonché tutti gli articoli funzionali alla illecita pratica (fiches, mazzi di carte da poker, dadi di colore rosso), segnalando alla Procura il gestore dell'esercizio ed i 4 avventori. m. a.

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IL RITO ANTICO DELLA

VINAZZATA di GIANNI CARTERI

uando ai primi giorni di settembre mio padre tirava fuori dalla cantina l’ormaivecchia carratellaper ripulirla dalla fezza solidificata mi lasciavo sorprendere da una strana euforia operosa che non mi faceva staccare da lui: la vendemmia era ormai imminente e per noi bambini sarebbe stata festa grande. Scrutavo seduto sugli scalini ogni sua operazione e l’aiutavo quando doveva tirare il timpano, assalito d’improvviso da un forte odore di vino che mi lasciava stordito. Papà era contento, specie quando le prime piogge di settembre arrivavano senza far troppo rumore e la speranza di raccolto abbondante aumentava. Seguiva il rito della vinazzata. Si facevano bollire a lungo nello stagnato uno o due panari di uva già matura , foglie di arancio, mandarino e limone a cui si aggiungeva abbondante lauro essiccato che emanava un profumo ancora più denso e che mamma adoperava sempre per rendere più digeribile il suo insostituibile ragù. L’infuso ancora bollente si lasciava per una giornata nelle vecchie botti ormai ripulite; d’incanto i vecchi aciduli odori scomparivano definitivamente. Proprio in questi giorni, tornando nella mia Brancaleone, ho trovato mio fratello Mimmo tutto preso da queste operazioni: la sua carratella è nuova, cosìcome io l’avevosempre sognata da piccolo e se proponevo a papà di cambiarla lui mi rispondeva che “ botte vecchia fa buon vino”. Leggere come faccio spesso pagine dedicate alla vendemmia nella nostra letteratura mi riporta a quell’età del pane che, come amava ripetere Pasolini, contraddistingueva l’illimitato mondo contadino preindustriale. Eravamo consumatori dibeni assolutamente necessari ben lontani dalla nuova cultura del repressivo totalitarismo dell’edonismo consumistico. I beni superflui dioggi rendono superflua la vita. Ho messo a confronto schegge narrative tratte dalle bellissime e intense paginedi GiovanniComisssoe diCorrado Alvaro rendendomi conto che sono l’emblema di una civiltà che lentamente scompare. Scrive lo scrittore veneto ne La mia casa di campagna (Longanesi): “Al primo sperdersi del calore estivo si fa la vendemmia. Quel giorno i ragazzi ai quali dai padri era stato sempre comandato di non stare presso le vigne a piluccare , possono assaggiare l’uva nei chicchi che cadono per terra e di sfuggita, nascosti dai tralci, qualche ciocca. Anche le vecchie vengono golose ad aiutare. È un lavoro lento, che segue il placarsi del

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sole, parlottano tra un filare e l’altro, vi è sempre qualcuno venuto a opera che attrae le burle di tutti”. Una prosa lenta, che parla e si sente con i suoi odori e umori. Più lirica e intessuta del solito segreto l’intensa prosa di Corrado Alvaro ne La pigiatrice d’uva: “Nelle vigne popolate di vespe e di calabroni i grappoli appena punti si disfacevano. Un odore denso era dappertutto. I grappoli appiattati nell’ombra divenivano misteriosi come tutti gli esseri umani che si affacciano alla vita, i bianchi parevano di cera e carnali, come le forme delle dita, o dei capezzoli delle capre, i neri serrati e ricciuti come la testa di qualche ragazza. Le donne si sparsero pel campo con le loro ceste sul capo, e si adagiavano sotto le viti, come in una

stanza segreta piena d’inquiete suggestioni. Le dita si appiccicavano legate dai succhi e dalle ragnatele”. Riemergono le dure colline che hanno fatto il mio corpo e spingono ai ricordi. Ecco il vecchio palmento di Ciccillo Condemi. Arrivavamo al tramonto con gli asini stanchi sotto il peso delle cofine piene e disabituati a camminare sull’asfalto. Papà li aveva requisiti per un giorno dai vicini perché nelle nostre vigne si arrivava per viottoli tortuosi dove solo il paziente asino sapeva inerpicarsi. La giornata era stata intensa e spensierata. Anche noi piccoli riempivamo il nostro panaro con cura, togliendo gli acini duri o smaturi che avrebbero rovinato il mosto. Papà passava felpato e sorridente tra i filari per accertarsi che tutto fosse fatto con cura. Sottoilgrande ulivoaimarginidella vigna assalivamo le abbondanti peperonate, affondando i rametti ap-

puntiti di olivastro che fungevano da forchetta. Mamma inun cestometteva daparte l’uva nera bagnarota ,dai chicchi più grossi ,destinata a zia Maria e zia Angeluzza, ai vicini di casa e all’arciprete. Nel palmento all’imbrunire, dopo aver lavato accuratamente i piedi alla fontana, iniziavamo a calpestare l’uva affondando i piedi scalzi tra i grappoli che facevano un vago rumoredicosa segreta.Miofratello Pancrazio era il più lesto e il più resistente. Un mare rosso di inebriante mosto andava a finire nel sottostante pozzetto in cemento come da una ferita troppo larga. Sapevamo che solo qualche piccolo sorso ci era consentito di assaggiare e lo facevamo avidamente bevendo tutti i segreti della terra. Il dolciore del mostro attirava le api ed era una lotta forsennata per non essere punti. Il mosto lo si lasciava a riposo per trentasei ore. Seguiva il ripasso degli acini nel torchio e ciò lo rendeva ancora più scuro e più forte. La carratella di quattrocento litri e quella più piccola di cento si riempivano quasi ogni anno e per alcuni giorni il mosto ribolliva spurgando all'esterno una spuma rossastra e lasciando nella cantina un odore intenso che stordiva. Una parte del vin cotto che mamma preparava ogni anno per i pretali e il sanguinaccio finiva nelle vecchie carratelle dando un retrogusto dolciastro al nostro vino. Poi iniziava l’attesa e papà non aspettava mai San Martino per spillare il vino, tra i mugugni di mamma. Iniziavano le visite serali degli amici e dei vicini e papà aveva sempre il boccale pieno. Come quella notte del ventuno novembre del 1952 quando venni al mondo sotto un temporale interminabile. Mamma era appena scesa al piano di sotto nella cantina della casa grande nella vecchia Brancaleone per riempire il solito boccale. Vincenzo Barbaritano, Nino Patti e papà continuavano a biccheriare e poesiare. I dolori arrivarono all’improvviso a metà scala e fu chiamata comare Catuzza per assisterla nel parto così come aveva fatto per gli altri miei fratelli. Don Benedetto Croce era morto da poche ore nella sua casa accanto alla Chiesa del Gesù Nuovo di fronte a Santa Chiara nella chiassosa Napoli, dove, per dirla con Longanesi, il senso del diritto, il sentimento e l’imbroglio formano un'unica e pittoresca pizza. In casa, invano, avevano sperato che arrivasse una femmina. All’indomani papà, raggiante come una Pasqua, continuava a distribuire sulla piazzetta bicchieri di vino novello, mentre io pacifico dormivo sul seno di mamma, ancora ignaro della stupidità e della cattiveria del mondo.

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Il racconto La stagione della vendemmia a Brancaleone e una nascita festeggiata con vino novello


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Il centenario Il 19 ottobre 1909 moriva Cesare Lombroso Intervista a Luigi Guarnieri, autore di una sua biografia

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di ROMANO PITARO

hiudeva gli occhi il 19 ottobre del 1909 (ricorre il 19 ottobre un secolo dalla sua morte) uno strano tipo di scienziato che ha influenzato il suo tempo: Cesare Lombroso. E che in Calabria, per dimostrare le sue stravaganti tesi, andava a caccia, assieme ai soldati che li fucilavano senza tante cerimonie, di briganti. Per comprendere meglio il peso che lo scienziato ebbe e il suo rapporto con la Calabria, torna utile una biografia di successo (Bur Rizzoli 2007) sulla “scriteriata” vita dello psichiatra veronese che voleva fissare scientificamente i caratteri del cosiddetto “tipo criminale, pazzo, mattoide e geniale”, traendone conclusioni eccentriche e infondate. Chi la sigla è un calabrese che vive da tempo a Roma, Luigi Guarnieri, autore di alcuni romanzi tradotti nei principali paesi europei (Tenebre sul Congo, La sposa ebrea, La doppia vita di Vermeer). Biografia tra il saggio e il romanzo. Avanti e indietro, per biblioteche e musei criminali, per mettere a fuoco le gesta di uno “stupido geniale”. Per sette anni. Alla ricerca forsennata delle gesta di un alienista famoso quale fu Cesare Lombroso. Uno degli autori più tradotti all’estero, una personalità italiana tra le più celebri nel mondo (insieme a D’Annunzio, Caruso, Marconi), nella seconda parte del secolo lungo, l'Ottocento, ed all’inizio di quello breve, il Novecento. Scienziato, fondatore dell'antropologia criminale, lo psichiatra veronese era uno che, quando si occupava di delinquenti incalliti, non ricercava le scorie del dissolto patto tra il reo o la società. Imbevuto di positivismo, fiducioso nel dio progresso, ma fondamentalmente romantico, questo studioso dell'uomo delinquente, ricercava nel criminale e nel pazzo, non la molla della miseria da cui originava la disperata violenza del reietto. Piuttosto la fossetta occipitale mediana, il carnivoro ancestrale che Lombroso era sicuro d’intravedere nel fondale di quegli esseri perduti. Per anni Guarnieri ha inseguito il fantasma dell’autore del Trattato antropologico sperimentale dell’Uomo delinquente (1876, il volume destinato a far conoscere lo psichiatra in tutto ilglobo e che comprendel’esame somatico completo di 832 delinquenti italiani e di 46 crani, oltre ad una targa raccolta d’aneddoti in cui si stabilisce la psicologia del delinquente, la sua morale, la sua intelligenza, i suoi costumi, il suo gergo ed una serie d’osservazioni per provare l’importanza che nell’eziologica del delitto hanno l’eredità, la razza, la religione, l’alcolismo). Lo insegue dappertutto. Esattamente come Lombroso aveva fatto con assassini seriali, briganti, anarchici, regicidi, mostri, grafomani. matti furiosi e spiritisti. Alla fine è sbocciata una biografia sulla “scriteriata vita di Lombroso” pubblicata prima da Mondadori e successivamente da Rizzoli. Un’impagabile immersione, siamo nell’ultimo scorcio di un secolo contraddittorio e all’albeggiare del Novecento carico di drammatiche illusioni, nella vita di uno studioso che ha sfidato conformismi e pigrizie intellettuali e che di sé diceva «La mia vera passione è di nuocere ai miei interessi». “Attanagliato da una sete morbosa di sapere”, esattamente come lo psichiatra veneto, anche Guarnieri scrittore nato a Catanzaro 47 anni fa, ripercorre tutte le tappe importanti della vita del visionario e bizzarro scienziato. Che, nel suo libro più importante, per descrivere l’uomo reprobo, così favoleggia: «I più fra i delinquenti nati hannoorecchi ad ansa,capelli abbondan-

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ti, scarsa la barba, seni frontali spiccati, mandibola enorme, mento quadro o sporgente, zigomi allargati, gesticolazione frequente…». Ma proprio quando il verso di Lombroso rischia di farsi serioso, è lo stesso Guarnieri ad irriderlo. Quasi a dire «Suvvia, è vero che ha scritto quelle cose, ma non bisogna prenderlo sulserio,sonoaltri gliaspetticherendonoavvincente». Ma se lei lo considera il “peggiore scien-

ziato del mondo”, perché una biografia su Lombroso? Non sarà che anche lei considera i meridionali una razza di delinquenti incalliti? «No, innanzitutto la definizione di peggiore scienziato non è mia. D’altronde, non è stato lo scienziato più credibile. Per quanto riguarda i meridionali, beh, Lombroso non li considerava delinquenti incalliti. Ha preso parte alle campagne contro il brigantaggio nell'Italia

meridionale da cui ha tratto un libro in cui si sofferma molto sull'igiene delle Calabrie… In realtà, semmai, Lombroso era un democratico, non ha fatto mai nessun tipo di favoritismo nei confronti del crimine. Per lui i criminali appartenevano a qualsiasi regione, ha fatto studi su qualsiasi tipo di criminale da qualsiasi regione provenisse». Ma perché l’opinione pubblica dovrebbe ancora appassionarsi aduno scienziato che accostava la genialità alla pazzia, uno per cui l’equazione di base era genio, uguale a malattia. Uno che basa la tesi fondamentale del suo Genio e Follia sull’idea che il genio come il folle è una delle forme teratologiche della mente umana? «Secondo me la tesi sta alla, base di Genio e Follia, che e una gigantesca indagine sulla criminalità e sulla devianza, è modernissima: l’incontro tra genio e follia. In realtà l’equazione che egli ha stabilito è modernissima, perché sta alla base di tutta la letteratura del ‘900 in cui il genio è sempre malato. Lombroso ha creato con questo libro, tra l’altro un libro fortunatissimo che ebbe decine di edizioni, la figura dell’artista moderno. Nel ‘900 l'artista per definizione è sofferente. Spesso è anche psichicamente emarginato, ai margini della società e con gravi problemi psicologici. Più in generale io ho trovato la sua vita esemplare da un certo punto di vista, perché in realtà è la storia, in qualche modo, delle ambizioni, delle follie, dei fallimenti della scienza. Quindi una specie di avventura donchisciottesca, perciò lo considero un modello eterno, Lombroso è un uomo che ingaggia una battaglia gigantesca, anche spesso impopolare, sapendo che è destinata alla sconfitta e, nonostante tutto, la combatte in nome dei valori civili del progresso, anchese ilpiù dellevolte conrisultati addirittura controproducenti». Lei è calabrese, perché si è appassionato ad uno scrittore che quando prende parte ad una spedizione contro il brigantaggio scrive un volumetto intitolato “Tre mesi m Calabria” e descrive quelle terre così: «terre primitive, imo dell’igiene e della medicina, abitate da uomini incolti, rozzi, in parte greci, in parte albanesi fieri, ed indomiti, che vestono ancora alla foggia dell’Epiro, infestate di briganti che sembrano uscire dalle pagine de I misteri di Napoli di Mastriani»? «In parte questo è anche il fascino dell’uomo. Lombroso è affascinante perché in lui c’è tutto. E stato un uomo che ha avuto dei lampi di genio impareggiabili, ma anche delle cadute in cui si sono mescolati il genio e il cretino. Quindi, come lui stesso aveva teorizzato, la compresenza nell'uomo di pulsioni diverse, così in lui stesso convivevano il genio e il sublime e anche il cretino, cioè un uomo capace di idiozie. Il suo è un caso che rievoca quello del dr. Jekyll e mr. Hyde, Lombroso ed il suo doppio in sostanza: da una parte lo scienziato folle che tentava di dimostrate teorie folli e dall’altra un uomo anticonformista e ribelle che sfidò, spesso con esiti disastrosi, il senso comune. Questo è molto affascinante anche da un punto di vista narrativo, perché anche le castronerie più incredibili dette e collezionate da Lombroso risultano essere interessanti dal punto di vista romanzesco; basti pensare, per esempio, a tutte le biografie di criminali che ha scritto e che sono piene di teorie che oggi sono superate, però sono interessantissime dal punto di vista del narrativo- romanzesco». L’idea centrale, quando si pensa Lombro-

Coppia lesbica, 1915; pagina sinistra altri visi oggetto di studio di Lombroso nel suo trattato “L’uomo criminale”, nel riquadro in alto un’immagine di Cesare Lombroso

so, è che egli ritenesse il delinquente un pazzo atavico che riproduce gli istinti del nostri proavi. Quanto c’è di falso in questa rappresentazione? «Beh, naturalmente, è falso. Nel senso che si tratta di una teoria che va collocata dal punto divista storico.Leteorielombrosiane sonoun prodotto della cultura dell’epoca e quindi del positivismo che, nel tentativo di costruire un controllo sociale funzionante, aveva bisogno di organizzare delle vere e proprie griglie in cui incasellare la criminalità. Naturalmente è un tentativo destinato a fallire. Perché non è possibilestabilire,in terminiscientifici,incosa consista realmente la criminalità, così come la follia». Che cos’è esattamente la famigerata fossetta occipitale mediana che Lombroso riteneva di avere scoperto facendo a pezzetti il cranio del brigante Vilella? «È una cosa che non esiste. E un’anomalia, sarebbero quelle che venivano, definite dal positivismo stimmate dermatologiche. Ritenevano che il delinquente, o il pazzo, avessero dei segni fisici che li distinguessero dai cosiddetti normali. Naturalmente siamo in presenza di una teoria molto difficile da dimostrare che, secondo i detrattori di Lombroso, sarebbe stata utile solo ai giudici istruttori: bastava vedere in faccia uno e riconoscerne i tratti delinquenziali, se li aveva poteva essere immediatamente arrestato. La fossetta occipitale mediana non è mai esistita, Lombroso ha creduto di scoprirla nel cranio di Vilella e poi di altri criminali, per esempio anche nel caso Verzeni, cheè unaltrodi cuisi parlanellibro. Luicercò disperatamente di trovarla. Ma non la trovò. Perché in realtà esisteva solo nella sua mente. Era il suo disperato tentativo di trovare una prova alle sue teorie che non poteva esistere. Ma all’epoca per Lombroso i desideri, evidentemente, avevano più corpo della realtà». In Calabria, fra il 1861 e il 1862 vengono fucilati 124 briganti; 134 muoiono negli scontri armati ed oltre mille si consegnano alle autorità. Lombroso si occupa più che altro di prendere appunti e stilare suggerimenti per attuare una “radicale riforma fondiaria e migliorare le spaventose condizioni igieniche” dei villaggi. Partecipa all’assedio ed all’incendio di Cotronei. Lei e Uno studioso, ma anche un calabrese, qual è la molla che l’ha spinta ad occuparsi di questo vituperato enciclopedista del crimine? «Sono stato attratto dalla sua figura che trovo affascinantissima.Non sapreispiegare razionalmente, l’ho anche scritto, cosa mi abbia spinto. D'altra parte è come chiedersi se la vita abbia un senso, mentre siamo sulla terra per i capricci di una legge imperscrutabile. Le passioni intellettuali a volte, sono come certi ricordi negli incubi, delle ossessioni di cui ci si affranca scrivendone. La vita di Lombroso, drammatica e, allo stesso tempo, ridicola ha esercitato su di me un fascino allucinatorio. E la vita più paradossale in cui mi sia imbattuto.. Di qualsiasi cosa si sia occupato Lombroso, in qualche maniera, è riuscito a renderla appassionante. Perché, in realtà, il tratto più caratteristico di Lombroso, è proprio la passione smisurata per la scienza che lo ha portato a non indietreggiare di fronte a nulla. Lombroso si è occupato di tutto, degli argomenti più dispa-

Un folle e geniale visionario Scienziato fallito ma discreto scrittore fu autore anche di un volumetto intitolato “Tre mesi in Calabria” rati come appunto dei criminali. Ha scritto sulle ginocchia dei criminali, sulle gobbe dei facchini, diciamo che ha tentato di occuparsi dell’intero scibile umano, per trovare soluzione ai problemi fondamentali della società che sonoappunto lacriminalità,la pazzia,problemi che non hanno mai trovato soluzione». Nel 1871 Lombroso scoperchia il cranio del brigante Vilella, «un tristissimo uomo di anni 69, contadino di Simèri Crichi, circondario di Catanzaro, condannato tre volte per furto e, in ultimo, per un incendio ad un mulino, ipocrita, astuto, taciturno. Lei scrive che fin quando Lombroso non riesce a mettere le mani sul prezioso cranio del defunto, il giovane scienziato ha trascorso notti insonni, agitate. Qual è l’occasione ghiotta che non vuoleperdersi? «Quello che dicevo prima: scoprire la chiave di volta della criminalità. Lui si è convinto che, se scoprirà realmente l’esistenza di questa fossetta occipitale mediana, darà la dimostrazione al mondo della natura del criminale». Alla luce di quanto poi è accaduto evisto cheLombroso

sognava di scrivere drammi e novelle, non sarebbe stato meglio che si dedicasse alla scrittura? «Secondo me, in realtà, Lombroso si è dedicato alla scrittura, perché in fondo, per paradossale che possa sembrare, Lombroso è uno scrittore. Anche se è uno scrittore che non sa scrivere benissimo, però se uno legge le sue opere, la cosa che resta di lui è questa sua grande capacità narrativa. Mentre le sue teorie scientifiche ovviamente si sono rivelate caduche. Se uno legge Genio e follia, legge tutta que-

Monumento a Lombroso a Verona

sta serie di ritratti umani che sono deliziosi, cioè sembrano scritti a posteriori, a me ricorda Borges, a volte Baudelaire…» Scrittore fallito o “geniale cretino”? «Secondo me è uno scienziato fallito, senz’altro; come scrittore non è poi così disprezzabile. Io lo considero più grande come scrittore che come scienziato». C’è un’attualità di Lombroso? «Da un punto di vista scientifico, ce n’è poca, anche se più di quanto possa sembrare, perché in America, per esempio, sono praticate alcune teorie fisiognomiche da parte della polizia. Scientificamente ritengo che Lombroso di attuale abbia poco. Quello che c’è di attuale è la passione per la scienza e l’attitudine a investigare. Quest’attitudine è attualissima, è il motore della scienza che porta l’umanità a progredire. La parte che può essere ancora attuale di Lombroso, è quella che riguarda il diritto penale e quindi l’antropologia criminale, la vita nei manicomi. Oggi Lombroso appare retrivo, come lo è tutta la fisiognomica, però all’epoca Lombroso era all’avanguardia per tutta la questione delle carceri, dei manicomi, del diritto penale. Lui èstato il primo a cercato di far riformare i manicomi. Da questo punto di vista, era un progressista. Anzi, all’epoca era visto come una specie di personaggio pericoloso che voleva scardinare l’ordine sociale, perché voleva togliere i pazzi dalla prigione. Purtroppo succede quasi sempre così: quello che Lombroso ha fatto di buono è stato dimenticato, perso per strada, il peggio che ha fatto lo ha reso poi famoso. È questo è anche uno dei motivi per cui ho voluto fare il libro, è il motivo di fondo».

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GENIO O UN CRETINO?

Scavando nel cranio dei briganti Cercava la fossetta mediana occipitale Una cosa che non esiste in realtà Pensò invece di averla trovata nel cervello del calabrese Vilella un contadino di Simeri Crichi


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Enrico Salfi Pittore cosentino studiò a Napoli dove fu allievo di Domenico Morelli

VITA POMPEIANE

SCENE DI

uando Enrico Salfi realizza a Cosenza nel 1906 le decorazioni del plafond del Teatro Massimo (ora “Alfonso Rendano”) non immagina certo che di lì a qualche decennio le sue mirabili pitture saranno distrutte nel corso dei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale (1943). A dire il vero il suo rapporto con il Teatro Comunale cosentino è sempre stato sfortunato e travagliato, fin da quando nel 1900 aveva dovuto subire l’affronto di vedersi preferire per le decorazioni degli interni un modesto pittore venuto da Napoli. In quell’occasione aveva finanche pubblicato un pamphlet, “Sul concorso della decorazione del teatro di Cosenza” (1901), in cui stigmatizzava alcuni comportamenti “disinvolti” dell’allora amministrazione comunale colpevole di favoritismi. Non gli valse nemmeno l’amicizia e la sintonia con Domenico Morelli, suo maestro, che preferì sostenere la candidatura di Giovanni Diana, docente di pittura all’Istituto Regio di Belle Arti di Napoli di cui Morelli era direttore. Salfi avrebbe dovuto assumere la direzione artistica dei lavori mentre l’esecuzione sarebbe stata di Rocco Ferrari, che aveva già eseguito nel 1889 le decorazioni della sala Consiliare del Municipio. Dopo qualche anno probabilmente il clima è cambiato in città, se a causa di un imprevisto crollo del soffitto del Teatro (1905), i lavori di rifacimento sono affidati a Salfi, che li conclude entro il 1906 realizzando personalmente una grande allegoria della musica. Di quella composizione rimane la descrizione di un giornale dell’epoca fatta in occasione dell’inaugurazione avvenuta con l’Aida di Giuseppe Verdi: «La composizione comprende tre gruppi che, con sorprendente efficacia, riproducono l’allegoria delle arti sceniche. II gruppo principale raffigura la musica nelle sue varie gradazioni: la popolare rappresentata dalla figura che suona i cembali, la buffa da quella che suona il doppio flauto, la seria, rappresentata da quella con la tromba.(...) Il quadro meraviglioso, animato da fervida immaginazione, delineato da calda mano, è un vero tesoro d’arte. Grande pregio dell’opera è la varietà e l’equilibrio nella composizione delle figure; effetto difficilissimo ad ottenersi data la molteplicità delle figure» ( Il Giornale di Calabria, novembre 1909 ). Salfi era nato a Cosenza nel novembre del 1857 da una famiglia di umanisti, letterati e musicisti. Dopo aver intrapreso gli studi classici assieme al fratello maggiore Eugenio, diventato poi un apprezzato tenore lirico, nel 1876 si era trasferito a Napoli per frequentare l’Istituto Regio di Belle Arti, dove aveva avuto come insegnanti il calabrese Angelo Mazzia, Raffaele Postiglione, Vincenzo Marinelli, e Domenico Morelli, dai quali, specialmente dagli ultimi due, seppe trarre influenze nello stile e nei soggetti trattati. Egli è diventato famoso per le sue scene di vita pompeiana, filone artisticom, che assieme all’orientalismo, segna un momento importante della pittura napoletana del secondo Ottocento. L’ambientazione esotica e quella nella Roma antica sono per tanti artisti del periodo un espediente

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per rendere il realismo distante nello spazio e nel tempo. Si tratta di un modo, di derivazione romantica, di “viaggiare” alla volta di civiltà lontane, misteriose e intriganti. Il mondo islamico, i paesi del Mediterraneo o dell’Oriente, visitati direttamente o solamente sognati, sono luoghi “altri” e distanti dove dislocare azioni e personaggi della quotidianità; l’ambientazione greco-romana, anch’essa figlia del classicismo e del culto romantico della storia, permette, invece, di ritrarre gli aspetti della vita di allora come se fossero in un “altrove” mitico. Sugli sviluppi di questa pittura di ambientazione romana un grande influsso è esercitato dal “Bagno pompeiano” (1861) di Domenico Morelli, opera egregia di grande sensualità. Come Morelli, Giuseppe Sciuti, Cesare Maccari, anche Salfi manifesta un gusto per lo stile pompeiano; la vita di tutti i giorni a Pompei è descritta con vivo realismo e trasporto emotivo, attraverso scenette di ordinario racconto. La pittura storica assume nell’artista cosentino i tratti di una storia giornaliera, fatta di “piccoli” avvenimenti, colti nelle strade di una città romana, che rivive nell'immaginario stimolato dai ritrovamenti archeologici di Ercolano e Pompei. Si tratta di rappresentazioni dell’antichità, che assumono i toni della semplicità popolare piuttosto che l’esemplarità di personaggi eminenti. Con opere di tema neopompeiano Salfi partecipa alla mostra della Società Promotrice di Napoli del 1880 ( “Alla fontana”)ea quella del 1881 (“Al passeggio”). Nel 1883 partecipa all’esposizione di Belle Arti di Roma, dove presenta i dipinti “Venditore di anfore” e “Licet?”. Il “Venditore di anfore” (Galleria d’Arte Moderna di Milano) raffigura la bottega di un vecchio commerciante di vasi di terracotta usati per il trasporto di olio, vino e derrate alimentari; a destra della composizione due donne guardano la mercanzia in una scena fatta di estemporaneità e confidenzialità. La descrizione fissa un momento fugace con naturalezza e le figure sono catturate dallo sguardo dell’artistaosservatore nell’immediatezza di un movimento, di una postura, di un’espressione. Così “Licet?”, esposto all’Esposizione di Belle Arti di Roma del 1883 e alla Promotrice napoletana del 1884, raffigura un uomo con il tipico pileus (copricapo a punta), mentre sta per entrare in una casa; il dipinto, acquistato dall’amministrazione provinciale di Napoli, partecipa anche alla Promotrice del 1888. Come questa opera pure “Scena pompeiana” è caratterizzata da un certo rigore descrittivo e filologico, in quanto sono riportate sul muro le antiche iscrizioni delle insule (sorta di case condominiali), dove si può leggere addirittura che si potevano affittare le tabernae cum pergulis (negozi con terrazze). Il dipinto “I figli di Bruto”, eseguito nel 1899, è un alto esempio di pittura storica ma a sfondo patriottico. L’opera riprende il tema trattato da Jacques-Louis David nel 1789 nel dipinto conservato al Louvre di Parigi; allo stesso soggetto anche Andrea Cefaly senior aveva dedicato nel 1863 un grande quadro ora appartenente alla

Ritrattista, autore di versi e canzoni Esegue anche pale d’altare e cicli decorativi per diverse chiese calabresi a Cerisano, Parenti e Rogliano

Licet, 1884 collezione privata, Napoli; in alto Il cantico dei cantici, 1922, Pinacoteca civica Reggio Calabria; pagina a sinistra I Questuanti, 1922 collezione privata, Cosenza

collezione del Museo Provinciale di Catanzaro. Salfi, che conosce certamente le due opere, si richiama anche lui al primato dell’amor patrio sull’amor filiale. Collocato nel Palazzo Municipale di Cosenza (ora sede della Casa delle Culture) il dipinto è stato trafugato fra gli anni Sessanta e Settanta, assieme a degli arazzi di Paolo Vetri e al bozzetto del sipario del Teatro Renda-

no eseguito da Morelli. L’artista, che era ritornato a Cosenza fra gli anni ‘93 e ‘94 e che aveva restaurato in stile pompeiano la propria casa-studio situata nel quartiere Paparelle, ricopre anche importanti incarichi pubblici come membro della commissione comunale dei Monumenti d’arte e d’antichità, (nel 1896 e, nuovamente, tra il 1907 e il 1910), ispet-

tore dei Monumenti e Scavi (dal 1897 al 1903), curatore e riordinatore del Museo civico. Esegue pale d’altare e cicli decorativi per diverse chiese della Calabria: S. Domenico a Cerisano, la chiesa Parrocchiale di Parenti, la chiesa di S. Pietro a Rogliano e la volta della chiesa di S. Nicola di Bari a Cosenza demolita nel 1961 per far posto ad una moderna architettura religiosa. Un suo “Satana vinto” è esposto a Genova nel 1904 mentre “Il Giuda” è presentato alla grande Esposizione Internazionale di Belle Arti tenutasi a Roma nel 1911 per le celebrazioeni del Cinquantenario dell'Unità d'Italia. Partecipa anche alle Biennali d'Arte Calabrese di Reggio Calabria del 1920, del 1922 (dove espone ”Aspettando la sposa”, acquistato dalla Real Casa) e del 1924. Alla Biennale reggina del 1926 presenta “Il Cantico dei Cantici” (Pinacoteca Comunale di Reggio Calabria), opera eseguita nel 1922, in cui ancora una volta mantiene viva la lezione morelliana, accentuando i modi simbolisti. Il tema biblico è trattato con piglio fantastico e lirico; le figure di amanti, che scivolano sulla sinistra del quadro descrivendo un arco, hanno qualche assonanza con le donne sotto la stuoia di “Le tentazioni di Sant’Antonio”di Morelli (1878). Anche se qui non c'è l’erotismo del caposcuola napoletano, si colgono suggestioni comuni e analoghe tensioni mistiche. Anche i vestiti alla maniera araba stabiliscono corrispondenze formali. Il poema d’amore che la tradizione attribuisce a re Salomone viene interpretato da Salfi con eleganza stilistica. Isabella Valente sottolinea anche altre influenze: “La Figura di profeta (…) ripete il modulo de “II Circasso” di Mariano Fortuny, definito uno dei suoi più bei ricordi d'Oriente. Il disegno di Salfi raffigura l'uomo orientale nella medesima posizione appoggiato al muro, di quello dell'acquerello di Fortuny”. Alla VI Mostra d’Arte e dell’Artigianato di Reggio Calabria del 1931 espone “L’ebreo errante”, ispirato alla figura del centurione, che, secondo la leggenda, colpì Gesù lungo la via Calvario e che fu condannato a vagare fino all’avvento del regno di Cristo. Il pregio di quest’opera è nella modernità della figura dell’ebreo che, interpretato in maniera stilizzata, consumandosi nel corpo, si fa metafora della diaspora del popolo ebraico. Una soluzione formale simile basata su un'anatomia slanciata era stata adottata da Angelo Mazzia, maestro di Salfi a Napoli, già nel dipinto “Dante che dalla luce guarda Roma nelle tenebre”, esposto nella Prima Mostra d'Arte Calabrese organizzata da Alfonso Frangipane nel 1912 a Catanzaro. Tra le ultime opere l'artista cosentino esegue “I questuanti”, più propriamente individuta da Gino d’Alessio come “Nostro Signore che confonde i farisei con la moneta”, dove sono mescolate componenti romane e cristiane. Salfi è stato anche ritrattista, autore di versi (Lyrica pompeiana, Cosenza, 1888), di canzoni (Dal mare) e di una “Piccola guida di Pompei”. Muore a Cosenza il 14 gennaio 1935, lasciando due figli: Mario, anatomista a Napoli, e Francesco Saverio, apprezzato compositore e direttore d’orchestra.

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di TONINO SICOLI


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Chiesa e questione meridionale Il 25 gennaio 1948, 78 vescovi del Sud presero posizione con una lettera collettiva

Il volto provato da fatica e lavoro di una contadina calabrese, in basso mani che si stringono

di ANGELO COMITO (*)

n urlante e diffuso malessere pervade la Calabria: è innegabile che vi è un’obiettiva situazione di degrado sociale, culturale, politico, economico che continua ad aggravare il divario tra Nord e Sud del Paese. Di fronte a questa situazione strutturalmente patologica due sonole domandeirrompenti: qualile cause e quali le possibili vie di soluzione. Mi piace interpretare la realtà della Calabria evocando un’immagine antropomorfica, la Calabria con volto, cuore e mani e leggere, questa realtà sociale, partendo da queste dimensioni: volti inespressivi di ragazzi e giovani seduti davanti al bar del proprio paese perché non sanno cosa fare; volti sottomessi di uomini eternamente legati a chi ha avuto il “potere” di trovargli un posto di lavoro; volti rassegnati di madri che non vedono nessuna prospettiva futura per i propri figli; volti sconsolati di donne che preparano i bagagli del maritoper laprossimaemigrazioneverso ilNordo l’estero; volti estenuati di persone in attesa da molte ore presso un pubblico ufficio perché il funzionario ancora non è arrivato o è uscito per prendere il caffè; volti ansimanti in sala d'attesa di pronto soccorso per far visitare il loro parente ammalato, ma ci sono troppe urgenze e c’è un solo medico; volti umiliati di tanti commercianti costretti a spartire il loro guadagno con i capi-mafia del paese; cuori sconsolati di donne giovani e vecchie eternamente vedove e in lutto per la morte inspiegabilmente tragica del proprio marito; cuori tristi di uomini e padri che non possono permettere il minimo svago ai propri figli; cuori gonfi di compassione di coloro che assistono da anni, senza il minimo sostegno dello Stato un loro parente allettato fino alla morte; cuori carichi di sofferenza di chi deve partire verso il Nord per cure mediche costose perché nell’ospedale vicino mancano gli strumenti necessari; cuori impazienti di mogli e figli che attendono l’estate o le feste patronali per rivedere il marito e padre; cuori sfiduciati di anziani soli perché i figli sono emigrati che temono di morire in solitudine; cuori feriti di giovani fidanzati che non possono realizzare il loro

U

progetto di amore perché manca una possibilità di mantenimento per la futura famiglia; mani callose di chi ha da sempre lavorato la terra per mantenere la propria famiglia; mani delicate di chi messo a quel posto per favori politici non ha altro compito che attendere la chiamata per portare un caffè; mani nelle mani di chi per indolenza preferisce non fare nulla perché ha altre fonti poco lecite di sostentamento; mani che sanguinano per faide e omicidi di mafia; mani sporche di chi va a raccogliere il pizzo nei negozi del proprio paese per conto del capo mafia; mani di mafiosi che in maniera svergognata appendono i soldi alla statua del Santo protettore per rafforzare la loro prepotenza; mani giunte di donne che pregano perché i loro figli possano uscire dal vicolo cieco della mala vita e trovare un lavoro dignitoso e onesto; mani che si scuotono di chi per omertà nasconde la verità creando così stili di inciviltà e di mafiosità, di illegalità diffusa e di prepotenza. Si è da poco celebrato a Isola Capo Rizzuto il V Convegno Ecclesiale delle Chiese di Calabria dal titolo “Comunione è Speranza. Il dono e gli impegni delle Chiese calabresi per testimoniare il Risorto nel nostro tempo”. Fin dal primo intervento del cardinale Ruini, il convegno della chiesa calabrese ha avuto anche una rilevanza politica assumendo un ruolo di coscienza critica nella denuncia dei mali della Calabria e delle speranzose prospettive di soluzione. L’attenzione del cardinale si è posata principalmente sulla necessità di un rinnovato modello di sviluppo basato su una “fede liberante”, chiamando ad un impegno realista tutti i cattolici. È questo il senso delle sue lapidarie parole: “La chiesa è la speranza del Sud”. A tal proposito voglio ricordare un chiarissimo intervento di Mons. Antonio Ciliberti, attuale arcivescovo di Catanzaro, che affermava nel 1992: «La questione meridionale è anzitutto questione “morale”, non solo perché implica uno stile di solidarietà e di sussidiarietà, ma anche perché le ingiustizie sociali sono determinante principalmente da colpe morali e postulano, per la loro soluzione la giustizia, le cui dimensioni non possono che

Tutti i cattolici sono chiamati all’impegno

In alto il momento dell’aratura in campagna, in basso vescovi in concilio

I problemi del Mezzogiorno Ispiratore del documento fu Antonio Lanza all’epoca arcivescovo di Reggio Calabria Mons. Antonio Cantisani, arcivescovo emerito di Catanzaro che, nel 1973, giovane vescovo, chiese ai vescovi italiani, riuniti in assemblea una maggiore attenzione ai problemi del Mezzogiorno, mentre, in occasione della visita del Papa Giovanni Paolo II in Calabria, nel 1984, fece appello al Papa perché riportasse la Questione Meridionale alla coscienza nazionale, ponendola come un problema dell'intero Paese: «Voi Beatissimo Padre, soprattutto in questi giorni sarete voce dei calabresi, perché la Questione Meridionale divenga nazionale ed europea e si avvii ad effettiva soluzione. Ve ne siamo grati». Il Papa Giovanni Paolo II, nell’Assemblea straordinaria della Cei ad Assisi, poneva la Questione Meridionale in primo piano: «Nel contesto sociale della Nazione si pongono in evidenza alcune tensioni e contrapposizioni che sembrano ostacolare piuttosto che favorire la costruzione di un insieme armonico: paradigmatica, al riguardo, è la tensione esistente tra Nord e Sud, legata a molteplici cause sociali, culturali, economiche e politiche». In occasione, poi, del Congresso Eucaristico Nazionale di Reggio Calabria del 1988, affermava che “La crescita dell’Italia è condizionata da quella del Mezzogiorno”. Nel 1989, anno che segnò un cambiamento profondo nei rapporti tra Est e Ovest dell'Europa, con la caduta del muro di Berlino, simbolo indiscusso della “guerra fredda”, il cardinale Michele Giordano, arcivescovo di Napoli, presentava alla stampa un importante Documento dei vescovi Italiani: “Sviluppo nella solidarietà. Chiesa italiana e Mezzogiorno”. Il documento dell’intero episcopato italiano nasceva dietro la spinta programmatica dell’Enciclica del papa Giovanni Paolo II “Sollecitudo rei Socialis”,che aveva contribuito afar matu-

rare la coscienza collettiva che il problema del Sud Italia, come i problemi di ogni Sud del mondo dovevano essere affrontati insieme. Infatti, il consiglio permanente della Conferenza Episcopale Italiana riunito a Reggio Calabria già nel 1981 pubblicava un documento sulle prospettive del Paese decisamente affermando cheil “Paesenon cresceràse noninsieme”. Il documento affrontava lucidi analisi, inequivocabili denunce, e offriva ineludibili lineeoperative. L’obiettivoche ivescovi siproponevano era principalmente quello di ridestare la coscienza collettiva circa i problemi del Sud, sullo sfondo e in rapporto alle grandi questioni dell'intero Paese. Questo obiettivo veniva presentato come «funzionale all'impegno di farsi carico», da parte dei singoli e delle comunità civili ed ecclesiali, dello sviluppo vero del Sud. E perché vi fosse un vero sviluppo doveva avere la caratteristica di “autonomo e integrale”. Il metodo seguito era quello di un’attenta analisi della situazione reale al fine di creare un punto di partenza per una nuova civiltà meridionale. Il 9 novembre prossimo avrà luogo ad Assisi la 60esima. Assemblea Generale della Conferenza Episcopale Italiana, ed in quella occasione verrà approvato un nuovo documento dei vescovi italiani su “Chiesa e Mezzogiorno”proprio a commemorazione del documento “Chiesa e Mezzogiorno. Sviluppo nella Solidarietà” nel 20esimo anniversario della sua pubblicazione. Il nuovo non è il successivo cronologico puro e semplice. Il vero nuovo è il più-umano, che segue al meno-umano, in tensione verso il sempre più umano. Nella verità, nella giustizia, nella libertà. L’uomo nuovo è possibile. Il nuovo Sud è possibile. La speranza, che è proiezione verso la no-

La Calabria erede del passato e titolare del futuro

vità, altrimenti sarebbe tensione ripetitiva, è fondata sulla presenza dello Spirito e sulla disponibilità degli uomini. E la struttura psicoculturale del Sud è disponibile con il suo genio creativo e affettivo. Se l’uomo nuovo è possibile a partire dall'uomo vecchio, questo “passaggio è il vero salto di qualità della vita”. Secondo il filosofofrancese JacquesMaritain sonostate varie le cause del fallimento delle democrazie moderne. Innanzitutto il fatto che i nemici della democrazia non hanno mai deposto le armi. In secondo luogo l’incapacità, da parte delle stesse democrazie, di giungere a compimento nell’ordine sociale. Infine, la causa principale, d’ordine spirituale e culturale, ossia lo sradicamento delle democrazie dall’ispirazione evangelica. Ciò non significa che la democrazia sia deducibile dal cristianesimo come una conseguenza necessaria, ma che senza il cristianesimo,o megliosenzaquelleragioni dicarattere naturale che il cristianesimo ha contribuito più d’ogni altro a mettere in luce, la democrazia non si fonda, cioè non si giustifica, non può essere validamente difesa. Partendo da quanto dice Maritain, e constatando la persistente e grave crisi della società meridionale, specialmente di quella calabrese, non ci resta che tentare un ulteriore percorso, quello cioè di riagganciare le coscienze degli uomini e la società meridionale ai valori proposti dal Vangelo. In effetti, in maniera cosciente o no, abbiamo provato di tutto: dalla Cassa per il Mezzogiorno, alla massoneria, alla ‘ndrangheta, alla cooperazione, all’Agenda 2000, al clientelismo ecc. ecc., ma siamo ancora ben lontani da una società giusta, onesta, solidale, sviluppata. Ogni itinerario di sviluppo comporta un impegno serio di conversione. Grazie allo sforzo da parte dei singoli e delle comunità, si otterrà il passaggio dalla mafiosità alla legalità; dall’omertà alla verità; dalla viltà al coraggio; dal clientelismo alla meritocrazia;dallaprepotenza allagiustizia;dall’indolenza alla partecipazione; dalla dipendenza alla libertà; dall’individualismo alla solidarietà; dalla pigrizia all’operosità; dalla fiacchezza all’energia; dalla passività all’iniziativa; dalla faciloneria all’interiorità; dal parassitismo alla laboriosità; dal politicantismo al servizio; dalla superstizione alla fede; dallo scoraggiamento alla speranza. È questa una celebrazione di “Pasqua nella storia” e nei suoi indefiniti ambiti: la famiglia, la scuola, l'ufficio, la campagna,la fabbrica, l'albergo,il sindacato, il partito, la parrocchia, il gruppo ricreativo, il circolo culturale… Lo sviluppo della Calabria da… a… è la pasqua nel Sud di Cristo Signore della storia, che risorge nei cuori dei singoli, nelle comunità, nelle istituzioni, nelle strutture. All’inizio del Terzo Millennio, in una situazione così allarmante, questo squillo pasquale è una speranza per la civiltà dell’amore di Gilsoniana memoria. Una civiltà libera, giusta e solidale, che faccia sprigionare quelle ricchezze di natura e di spirito, di cui la Calabria è “erede, titolare e responsabile”. Erede davanti al suo passato. Titolare nel suo presente. Responsabile per le generazioni future. Alle soglie del Terzo Millennio la Calabria “sfida la storia”. Lo sviluppo, che è riflesso pasquale nella storia, costituisce per la coscienza del credente un dono da accogliere ed una risposta vera ad una sfida viva. Accogliere le sfide, per il credente, significa rispondere alla presenza provvidente del suo Signore, l’Emmanuele invisibile con gli uomini viandanti nel tempo, la cui presenza lampeggia lungo i percorsi degli eventi. Con coraggio e speranza. Di chi non si esaurisce nella nostalgia, ma si proietta nella profezia. Nella duplice fedeltà al Dio della storia e alla storia di Dio. (*)Direttore Caritas Catanzaro Docente universitario

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CUORI DA LEGGERE VOLTI E

essere planetarie. Si richiede una riforma a vari livelli, e soprattutto il cambiamento degli atteggiamenti spirituali, cioè la conversione». Una prima chiara presa di posizione sul divario tra Nord e Sud del Paese, e sui problemi che affliggono il Mezzogiorno avviene con la Lettera Collettiva di 78 vescovi del Sud del 25 gennaio 1948, dal titolo “I problemi del Mezzogiorno”. La lettera collettiva, di cui l’ispiratore fu Mons. Antonio Lanza, arcivescovo di Reggio Calabria, analizzava due fondamentali problemi della società meridionale del secondo dopoguerra: quello religioso e quello sociale. I vescovi invitavano il clero e i fedeli a purificare e rivalutare la religiosità popolare, rendendola “pura e senza macchia”, e ad essere protagonisti per la rinascita sociale del Mezzogiorno, non solo dal punto di vista economico e strutturale, ma anzitutto spirituale. L’intuizionedeivescovi fuquelladiaffermare chiaramente che, benché fosse necessario l’intervento dello Stato per la soluzione dei gravi problemi del Sud, questi non si sarebbero mai risolti se non ci fosse stato, prima di tutto, un profondo rinnovamento spirituale della gente del Sud. L’educazione dello spirito è il punto di coagulo di ogni altro tipo di sviluppo. È la crescita dell’uomo che pensa, che ama, che spera, che si organizza, che programma, che dibatte, che lotta, che contesta e paga, che propone alternative, mediante esperienze critiche più che teoriche ed asettiche. E tutto questo lo compie “nello spirito”. E la drammaticità di questa problematica sta proprio qui: già nel 1948 i vescovi meridionali sottolineavano la gravità di una situazione tuttora permanente: l’incapacità, cioè, di effettuare un salto di qualità spirituale, optando per una società e socialità aperta ai valori del Trascendente. Nel 1969 vi fu un altro tentativo dei vescovi del Sud, per denunciare la persistenza del divario tra Nord e Sud del Paese. Nel 1973, Mons. Aurelio Sorrentino, allora vescovo di Potenza, commemorò ufficialmente il 25° della Lettera Collettiva del 1948 con la Lettera Pastorale “I problemi del mezzogiorno 1948-1973”. Il vescovo enumerò i “mali endemici”del Mezzogiorno: riforma fondiaria, scuola, industrializzazione, turismo, occupazione, urgenza di opere igieniche e sanitarie, necessità di infrastrutture, latitanza dello Stato, ma pose anche una critica attenzione al palese disinteresse di alcune comunità ecclesiali in fatto sociale. Ciò che rese singolare l’intervento del vescovo fu la denuncia della piaga dell’emigrazione massiccia della gente del Sud, affidata all’arbitrio del capitalismo del Nord, mentre l’uomo veniva considerato semplicemente uno strumento della produzione. Nello stesso anno 1973, la Conferenza Episcopale Italiana preparò la bozza di un documento accentuando l’inasprimento dei problemi, il sottosviluppo, il disinteresse per il bene comune, il clientelismo, il parassitismo societario, l’immobilismo, lo sfruttamento, i soprusi, l’emigrazione, indicata come la schiavitù del tempo e causa della congestione urbanistica del Nord. I vescovi sottolineavano che alla base del divario tra Nord e Sud vi era una impostazione dell’economia solo in chiave di profitto monetario, mentre la situazione di degrado sociale veniva radicata non in una fatalità storica, ma nelle inadempienze dei responsabili politici di queste regioni. Inoltre, si faceva appello alle popolazioni del Sud, a superare l’attendismo e il fatalismo, invitandoli ad un attivo protagonismo nello sviluppo, mentre alle chiese del Nord si richiedeva l'impegno della mediazione, per operare una riconciliazione tra le “due Italie”, quella del sottosviluppo e quella del benessere. La bozza ebbe molti emendamenti, ma non giunse all'approvazione unitaria. Vanno ricordati anche alcuni interventi di


Domenica 18 ottobre 2009

Continuiamo a farci domande anche se le risposte tardano Risponde Potete inviare la vostra posta all’indirizzo: Via Rossini 2, - 87040 Castrolibero (Cs) fax 0984 853893 • ilquotidiano.lettere@finedit.com

Pietro De Luca

aro dottor Pietro De Luca, seguo con attenzione la sua rubrica e l'apprezzo per la prudenza e l'equilibrio che dimostra. Si parla tanto di Calabria e si cercano di veicolare notizie positive in un contesto, purtroppo, dominato dalle negatività. Penso, però, che alcune scelte strategiche fatte negli anni scorsi siano state sbagliate. Mi riferisco, per esempio, alla famosa campagna pubblicitaria voluta dall'allora assessore Nicola Adamo e affidata a Oliviero Toscani. Furono spesi milioni per dire, in sostanza, che i calabresi erano mafiosi, con un parossismo che non funzionò per niente. Non solo, adesso, sa-

C

Cara Luisi, nell'incipit della sua lettera lei mi scrive di seguire con attenzione questa rubrica e di apprezzarla “per la prudenza e l'equilibrio che dimostra”. Dimostra la rubrica e - bontà sua - dimostrerei anch'io, mi pare di capire. E allora, mi perdoni: perché in finale mi (quasi) intima: “Non cestini”? Perché dovrei cestinare? Per

Il futuro del Pd tra apertura e dialogo SEMBRA passato un secolo da quel 14 ottobre del 2007, il giorno in cui nasceva ufficialmente il Partito Democratico in Italia, eppure sono passati esattamente due anni e sono stati mesi di speranza prima, di sofferenza poi, culminati nel momento centrale e drammatico delle dimissioni di Walter Veltroni. Ora è tempo di grandi cambiamenti, con queste primarie dobbiamo dire addio alle incertezze e alle confusioni, il Pd è e dovrà essere un partito nuovo, lasciando definitivamente da parte ogni scoria derivante dalle vecchie appartenenze. Il drammatico periodo di crisi economica che stiamo vivendo, l'inadeguatezza dell'attuale governo Berlusconi ci inducono a compattarci dal 26 ottobre in poi e a essere pronti a una nuova stagione politica che potrebbe vederci di nuovo protagonisti alla guida del Paese ancor prima di quanto si possa pensare. Lo dobbiamo fare con Dario Franceschini, un segretario che si è caricato sulle spalle un fardello non indifferente dopo la sfortunata esperienza veltroniana. Un segretario che ha saputo tenere dritta la barra di un partito che rischiava di andare alla deriva, un segretario che vuole che siano proprio i circoli il motore rombante del partito, quei circoli dove si possano coltivare le diversità culturali e politiche e farle diventare il propellente più ricco. Diversità che ovviamente non devono imballare questo motore ma al momento giusto far prendere le decisioni migliori e far crescere il consenso. Dialogo, accettazione reciproca, decisione, queste le parole chiave e gli obiettivi primari per un vero partito riformista. Non dimentichiamo, oltretutto, anche il grande lavoro compiuto dalla segreteria Franceschini, ovvero, la felice conclusione della nascita del nuovo gruppo parlamentare al Parlamento europeo ovvero l'Alleanza Progressista, un successo insperato se guardiamo solo a qualche mese fa e a quanto quest'argomento ci stava facendo soffrire. Bisogna, altresì, non cedere all'autolesionistica abitudine di mettere sempre in discussione il nostro operato, reagire a questo momento di difficoltà, che sembra non finire mai, con determinazione e applicando con rigore tutte le regole innovative che ci siamo dati con lo statuto e con il codice etico, puntando su una vera competizione interna e non

su quelle stucchevoli e ipocrite ricerche di unità che alla fine scontentano tutti. Bisogna cambiare il modo di fare politica radicalmente, ricordo che alcuni mesi fa il nostro segretario regionale uscente ebbe modo di affermare che, nelle scelte future del partito, si augura venga introdotto sistematicamente il criterio del referendum per ogni argomento e, nello specifico, testualmente sostenne che “lo strumento del voto dovrà essere esteso a ogni argomento facendo, di quel risultato, la linea del partito”. Ebbene, ciò non significa inflazionare l'istituto delle primarie o dei referendum interni, ma è indubitabile che a tutti i livelli e, maggiormente, a livello di circoli, bisogna utilizzare strumenti come assemblee aperte, consultazioni popolari, sondaggi; l'utilizzo massiccio, in quest'ottica, degli strumenti del web e tante altre iniziative dovranno, a mio parere, caratterizzare le azioni future dei circoli, dando, finalmente all'esterno, ai nostri sostenitori, ai nostri alleati e perché no, anche ai nostri avversari politici, la sensazione, la percezione, di un reale cambiamento. Abbiamo bisogno di un partito aperto, che apra le sue porte, fisicamente o anche solo simbolicamente (ovvero nuovi luoghi ove discutere e, soprattutto, ascoltare), a quelle persone che non hanno appartenenze precedenti e che hanno desiderio di cominciare, anche con poco tempo a disposizione, il loro impegno politico con il Pd. Un impegno articolato, variegato, con gli iscritti che abbiano sì più responsabilità ma anche

rebbe importante sapere come siano stati spesi questi soldi, atteso che risulta che una fetta consistente finì a un gruppo in cui figurano personaggi molto ambigui e, addirittura, l'ex presidente di Unipol, condannato già per alcuni reati finanziari, Consorte. Perché non si accendono i riflettori su quella vicenda? Scopriremmo come dietro tanti moralisti alla carlona ci siano persone di specchiata (mi scusi l'ossimoro) immoralità e ci renderemmo conto di come siano stati spesi i soldi dei calabresi. Grazie per l’attenzione e lo spazio. Non cestini. Francesca Luisi

prudenza, per equilibrio? Né l'una né l'altro sarebbero virtù dinanzi alla ricerca della verità. Lei desidererebbe sapere dove sono andati a finire i soldi spesi per la campagna pubblicitaria sulla Calabria affidata a Oliviero Toscani? Ebbene: non sarà la fine del mondo se dovessimo scomodare qualcuno a spiegarcelo chiaramente. Se un dubbio sorge, se un interrogativo

con gli elettori, i semplici sostenitori, che devono avere maggiormente la possibilità di dire la loro, devono trovare più occasioni d'incontro, quindi circoli capaci di fungere da organo catalizzatore degli interessi generali dell'elettore e, ci si augura, anche del semplice cittadino apparentemente non schierato. Diamo allora più spazio ai giovani, e anche ai meno giovani che si affacciano magari solo ora alla politica attiva, ritorniamo a discutere dei nostri territori con i veri protagonisti, ovvero le famiglie, gli operai, i commercianti, gli industriali alle prese con i problemi giornalieri, diamo spazi e opportunità per far dire libere opinioni sulle tematiche che caratterizzano la loro esistenza. Sandro Vasapollo candidato assemblea regionale Pd lista “Liberiamo il futuro”

Città dei ragazzi chiuderla è un risparmio A SEGUITO della mia lettera gentilmente pubblicata dal vostro giornale è giunta una nota di un signore che si dice contento di come la Città dei Ragazzi ha funzionato in questi anni, polemizzando con le mie riflessioni. Lungi da me voler accusare chicchessia né tantomeno gli operatori, mi chiedevo come mai la Città dei Ragazzi avesse avuto un mal funzionamento negli ultimi anni e come mai nel dibattito aperto negli ultimi tempi si fosse parlato di tutto tranne della cosa più importante, ovvero di come i ragazzi, i genitori, le scuole, le associazioni dell'infanzia, eccetera, vivano e

La tiratura di sabato 17 ottobre è stata di 22.479 copie

viene formulato, che torni una risposta a far luce, niente di straordinario. Lo sapessi io, glielo scriverei subito. Restiamo in fiduciosa attesa che qualche altro lumeggi. Sarà pure vero che è molto difficile ottenere risposte, ma il bello della vita è fare e farsi domande. Il peggio è sempre il buio, l'assuefazione, la stanchezza, l'indifferenza.

frequentino questo luogo. I miei figli così come quelli della stragrande maggioranza dei cosentini non hanno frequentato la Città dei Ragazzi perché l'hanno trovata inadeguata sia per le attività proposte e svolte che per le condizioni generali in cui versa. Basterebbe pubblicare i dati di quanti ragazzi hanno frequentato la Città dei Ragazzi negli ultimi anni, sottraendo figli e parenti degli operatori (altrimenti il conteggio sarebbe scorretto), per verificare se tutto è andato bene. I dati dovrebbero essere pubblicati dal Comune di Cosenza che dovrebbe anche giudicare se tutto ha funzionato rispetto ai programmi previsti. Poi confrontiamoli con qualsiasi altra struttura similare presente in Italia (i dati sono recuperabili su Internet) e tiriamo i risultati. Altrimenti nel Meridione e in Calabria in particolare continuiamo a formare cattedrali che producono topolini. E' la stessa storia delle tante cooperative con centinaia e centinaia di addetti che il Comune di Cosenza paga con i soldi dei contribuenti, e quindi nostri, per la pulizia delle strade, per riparare le buche, per curare il verde. Il risultato? Cosenza è una delle città più sporche d'Europa, il verde i ragazzi lo vedono solo sui disegni a scuola, le buche? Meglio mettere un velo pietoso. E il Comune paga milioni di euro. Vorrei che in questo momento di grandi dibattiti sulla Città dei Ragazzi, il Comune, il sindaco, il consiglio comunale, i sindacati, le associazioni, i giornali, le televisioni si domandassero anche su come funziona, di come

dovrebbe funzionare, di chi deve ripristinare le normali condizioni della struttura. Chiedo troppo se chiedo una risposta dal Comune, dal sindaco e dai consiglieri comunali tutti? Se poi tutto deve continuare come sempre in Calabria e a pagare è sempre "Pantalone" ovvero noi contribuenti forse sarebbe meglio sbaraccare. Chiudiamola la Città dei Ragazzi (tanto nessuno se ne accorgerà) e facciamo risparmiare alle casse comunali qualche milione di euro che potrebbero essere spesi meglio. Anche per l'occupazione! Maria De Luca

Le domande che farei a Pippo Callipo CONFESSO che la sera della presentazione della mia raccolta di poesie dal titolo "Le parole che nascono dalla terra" a S. Onofrio, nel Vibonese, presente il cavaliere Pippo Callipo, premiato quale imprenditore eccellente calabrese, avrei voluto porgli qualche domanda circa la sua candidatura a presidente della Regione. Candidatura che avevo pronosticato in tempi non sospetti alla presenza di alcuni suoi collaboratori, io che pur non vivendo in Calabria, ne seguo le vicende con passione. Di Pippo Callipo mi piace la schiettezza, oltre alle capacità imprenditoriali che pongono sullo stesso piano risorse umane e aziendali, patrimonio inscindibile. Chiedo, ponendo l'attenzione alla cosa pubblica, quale è la sua visione circa la sanità calabrese, sanità che offre un numero di gran lunga superiore di posti letto ospedalieri, o servizi ambulatoriali specialistici rispetto ad altre regioni, e nello stesso tempo ha uno dei più alti tassi di convenzioni private rispetto alle altre regioni. Chiedo quale è la sua visione rispetto allo sconquasso ambientale regionale (vedi depuratori, inquinamento marino, incendi boschivi pur avendo la calabria il primato di personale occupato in ambiente forestale). Chiedo come si pone, infine, rispetto ai megaprogetti infrastrutturali (mi riferisco alla Salerno-Reggio Calabria, eterno buco nero che ha solo il pregio di sventrare e consumare come un verme solitario enormi risorse; mi riferisco anche al ciclopico progetto del Ponte sullo Stretto, meglio detto ponte dell'inganno). Queste e altre, le domande che si sentirà porre Pippo Callipo durante il percorso che ha deciso di intraprendere. Salvatore Spanò

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22 La Posta


LA MIGLIORE DI IERI

Il progresso e l’incontro tra pensiero e materia

Banconote e monete di euro

segue dalla prima giorni di lavoro. Arbeitgeber und Arbeitnehmer-padroni eservi,datori di lavoro e lavoratori - si alleano contro il comune nemico. Era così poco probabile che un eccesso di fatica riuscisse piacevole o anche solo sopportabile, e troppo evidente come l'efficienza fosse una necessità e non una libera opzione. L'efficienza è un percorso in profondità, come se ci si muovesse in verticale su di un punto. Il progresso è un percorso in superficie, un volo in orizzontale su una serie di punti. L'efficienza spreme le singole possibilità e le loro combinazioni, ricavandone tutto il possibile. Il progresso sfrutta con tocco leggero il loro numero e la loro moltiplicazione, imponendosi alla volontà degli uomini nel tempo, come un destino. Anche se non lo si ricercasse, il progresso lo si troverebbe come la necessità dell'avverarsi di un'elevata probabilità. Il progresso apparirà, vincerà, e lo farà attraverso l'immagine di forme nuove e di mondi diversi, con una linea d'intervento agli antipodi di quella dell'efficienza, che non esige altro pensiero e utilizza un canale di comunicazione vecchio, consueto, tra la volontà e il tempo, tra il lavoro e l'energia che lo alimenta. (Sono diventato bravo a piantar chiodi perché l'ho fatto per tutta la vita). L'efficienza è lo sfruttamento di una tecnica che nasce dal progresso, il progresso è lo sfruttamento di tutte le tecniche che il mondo mette a disposizione. L'uomo non crea, ma manipola tutto. E lo fa con una fantasia che trova l'unico limite nelle possibilità di trasformazione della materia. È così che il progresso ha bisogno della nozione e della sperimentazione del cambiamento, che è appunto la progressiva manifestazione delle possibili combinazioni tra il pensiero e la materia. Forti dell'intimo pregio di essere nuove, le nuove possibilità affiorano, una dopo l'altra si dipanano, vengono vagliate, conosciute e imparate, variamente utilizzate e rimpiazzate. Fino a esaurimento? Sì, teoricamente sì, anche se è gigantesco il numero delle soluzioni possibili e altrettanto enorme la loro diversità sul piano tecnologico. Ciò non toglie che, in linea di principio ma anche di fatto, il mondo progredisca e piano piano si esaurisca. La visione del progresso come decadence va oltre la sua componente nietzschiana di tipo squisitamente filosofico. Il fenomeno è anche fisico. A furia di cambiare si muore. (Anche il sole sta cambiando, e lentamente morendo. Ciò che sembrerebbe suggerire, se non l'urgenza, la necessità ineludibile di prendere in considerazione nuovi mondi e di riflettere sulle tecniche adatte a renderli raggiungibili. Compito che, del resto, si può affidare solo al progres-

Il “presidente” è quello del Copasir...

Giancarlo Pittelli

so). Rischio economico e progresso ci si presentano come sentieri paralleli, indipendenti, ma il senso del loro moto è lo stesso, ed è quello del cambiamento. Cambiare, rischiare, essere efficienti e progredire è più o meno il mestiere dell'imprenditore, l'uomo al comando dell'impresa. Un uomo che asseconda la sua voglia di raggiungere il massimo, di toccare il “margine”. Muoversi in direzione del margine è spingersi pericolosamente verso un estremo. Forzare gli eventi fino al limite. E non a caso il senso del massimo, che non riguarda solo le vicende dell'impresa, è una pulsione che attraversa in lungo e in largo la storia, oltre il campo dell'attività economica fino a cogliere il carattere più profondo della leadership, di cui la figura imprenditoriale è esempio soltanto, per quanto significativo. Ed è fin troppo evidente che questo massimo non esprimerà solo efficienza, cioè persistenza sulla stessa linea. Nella realtà imprenditoriale, infatti, è assai probabile che la ricerca dell'efficienza risulti, per così dire, distratta dall'attrazione verso un massimo ben più interessante e completamente diverso da quello ottenibile in virtù della massimizzazione dell'efficienza. La quale, tra l'altro, si presenta non solo impossibile ma anche per nulla preferibile sul piano pratico. Perché dovrei affannarmi a battere il faticoso sentiero dell'efficienza e non percorrere invece quello più comodo e proficuo delprogresso? Perchédovrei ostinarmi a usare il piccone quando potrei utilizzare un martello pneumatico? L'efficienza usa l'esperienza, ma il progresso usa la conoscenza per creare esperienze diverse. L'efficienza, allora, si pone come lo sfruttamento diligente delle nuove esperienze consentite dal progresso, e il progresso diventa lo sfruttamento sistematico delle nuove esperienze consentite dal mondo. Progresso e destino del mondo si assomigliano come un cane al suo padrone. Sorte dell'uomo è quella di essere aiutato dal progresso, la sorte del quale è quella di essere cercato e preferito da un uomo abituato a farne uno strumento di miglioramento del mondo. Un uomo propenso a rischiare, disposto a sfidare un progresso che potrebbe consumarlo e inghiottirlo, ma anche capace di riconoscere in esso ciò che potrebbe salvarlo. Si consideri infine che il progresso si nutre di fatti e di simboli. Per questo non dovremmo mai sottovalutare la portata simbolica, oltre che quella fattuale, delle grandi opere degli uomini. (E per questo, tanto per fare un esempio, è sbagliato pensare che il ponte sullo Stretto di Messina sia soltanto un'opera faraonica). Pierangelo Dacrema

segue dalla prima Giannelli sul “Corriere della sera”

Banca del Mezzogiorno Solo banca del territorio? PIETRO RENDE* 'orgogliosa resistenza del- deranno i naufraghi della granle banche alle pressioni di de tempesta finanziaria, che farà Tremonti perché si accolli- maledire ancora una volta l'assino il peso della Crisi elargendo stenzialismo nel Sud? O dopo “più credito” alle imprese e po- l'anti-politica è giunto il turno nendo lo Stato al riparo da ideo- dell'anti-elitismo bancario? In Calabria, a esempio, si ricorlogiche tentazioni interventistiche di sua diretta responsabi- da che quando dopo la crisi della lità, come invece negli anni '30 Cassa di Risparmio di Calabria e del Volontarismo di Beneduce e Lucania, la più grande del Sud, Mussolini, e oggi di Obama, in- sono stati allontanati i politici e duce il Governo ad alzare la sfi- sostituiti con manager di sicura da con l'inasprimento della con- esperienza ed estrazione nordicorrenza bancaria attraverso ca, le performance esterne non una Banca del Sud chiamata a sono cambiate molto, segno che il credito e la conutilizzare gli correnza possosportelli delle no aiutare l'autoBcc per gli impiesviluppo fino a ghi e quelli postaun certo punto. li - più abbondanMa non a caso, ti - per la raccolta Mussolini dudi risparmio atrante la grande traverso obbligaCrisi degli anni zioni di scarsa atTrenta dovette trazione, nonochiudere il constante la ritenuta flitto d'interessi fiscale al 5% e nelle banche minon del 12,5% sul ste di banchieriloro rendimento, imprenditori salin un momento in vandole con una cui le banche ragnuova Legge giungono utili bancaria del netti e distribui1936, l'Iri, le Banscono dividendi che d'interesse di gran lunga in- L’interno di una banca nazionale e le feriori al 5% e le obbligazioni contano sempre partecipazioni statali. Nel Sud poi furono necessari il piano meno. Come poi ha rilevato il presi- Marshall e l'altro Modello Roosedente di Confindustria -Sicilia, veltiano - la Tva- della Cassa per il Lo Bello, le Bcc hanno nel Sud il Mezzogiorno ideata da Morandi e 9% degli sportelli, ossia 505 su Saraceno per De Gasperi onde di5.730. Inoltre la proposta d'im- schiudere l'orizzonte della sua piegare e sbloccare finalmente i integrazione nazionale ed eurofondi europei alle aree sottosvi- pea. E se oggi si vuole e si deve salluppate per finanziare comunque i progetti infrastrutturali e vare la pelle delle imprese più a rid'investimenti presentati alla schio, senza dimenticare che doBanca del Sud sotto lo sguardo e mani ci attende il salto di un nuola garanzia statale, e formale ri- vo Globalismo dei paesi Bric e alspetto istituzionale del ministero tri, non si può non guardare alle didelle Attività produttive titolare dei Fas, lascia trapelare un pessi- mensioni extraterritoriali - mamismo analogo a quello sulla rac- gari Sud-Sud - di qualsiasi tipo di colta dei previsti depositi obbli- sviluppo immaginabile e relativo gazionari. I nuovi banchieri do- sostegno creditizio (senza i bovranno tener conto del merito nus artefatti dai banchieri per se creditizio o questa Banca del Sud stessi e da imprenditori nei cda di avrà un destino da “bad bank”? piccole banche per i prime-rate Sarà il “refugium peccatorum” , dei loro clienti). ossia il porto di mare dove appro*già deputato Dc

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da me mai conosciuta prima della telefonata del 12 agosto 2009, data in cui, stando alle risultanze processuali, il Grazioli non si occupava, e già da molto tempo, dell'inchiesta Poseidone. E' vero che mi fu proposto un incontro con lo stesso ufficiale che, ritengo, avrebbe voluto rappresentarmi quanto dallo stesso riferito in sede di audizione dinanzi al Copasir su di una serie di illiceità compiute dall'allora unico gestore dell'indagine Poseidone. L'incontro non è mai avvenuto nonostante mi fosse stato più volte sollecitato. Il riferimento, dunque, “al presidente” è chiaramente indicativo del capo dell'organismo dinanzi al quale il Grazioli aveva deposto. Devo aggiungere che dell'utilizzabilità delle mie conversazioni (non quale parlamentare in carica, ma quale difensore dell'ingegner Aldo Bonaldi), si occuperanno gli organi competenti tempestivamente da me investiti per l'immediata verifica di eventuali illegittime acquisizioni. Così come, i medesimi organi si occuperanno delle intercettazioni intercorse, ripetutamente, tra me e il consulente commerciale e tributario del Bonaldi, dr. Giuseppe Carchivi e aventi ad oggetto la difesa tecnica del comune cliente nell'ambito di diverse indagini penali e tributarie. L'inserimento strumentale delle intercettazioni (dal contenuto totalmente irrilevante rispetto agli annunciati temi di prova del procedimento) non condizionerà certamente la mia attività defensionale in favore dei diversi indagati che assisto nel contesto del procedimento. Per quanto concerne, poi, le improvvide dichiarazioni dell'ex pm De Magistris devo rilevare che egli non perde occasione per sostenere la correttezza del suo operato e l'illegittimità di quell'avocazione ritenuta assolutamente legittima anche dal Consiglio Superiore della Magistratura. Dimentica che un magistrato della Procura di Catanzaro, della cui correttezza morale ed intellettuale oltre che della preparazione giuridica mi auguro non voglia dubitare (ma ciò non è escluso, ne sarebbe capace!) oltre che il procuratore capo hanno divisato in maniera nettamente opposta alla sua. I magistrati di Salerno, quelli di oggi e non quelli tanto “ valorosi” da essere trasferiti dal Consiglio Superiore della Magistratura accerteranno, questa volta con imparzialità lo squallore che ha avvolto le indagini catanzaresi. Giancarlo Pittelli *avvocato e parlamentare

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La Tribuna 23

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ON.LE TRIBUNALE DI PAOLA Sezione fallimentare Fallimento 03/2007 Vendita all’incanto di quota societaria Il signor G.d. dott.ssa Annamaria Buffardo dell’On.le Tribunale di Paola, fa presente che è posta in vendita all’incanto, al prezzo base di euro 35.216,00 (trentacinquemiladuecentosedici/00), la quota societaria della società Al.Fa.Ro. Costruzioni Generali srl con sede legale in Maierà (P.IVA/C.F/R.I. di Cosenza n° 02662570783, REA n° 0180797). La vendita riguarda la partecipazione societaria posseduta dal fallimento 03/2007 pari al 66,67% del capitale sociale di euro 15.000,00. Le domande di partecipazione, complete delle generalità dell’offerente e del suo domicilio, dovranno pervenire, unitamente a copia di un valido documento d’identità dell’offerente, dell’eventuale certificato camerale e di un assegno circolare intestato a dr. Fernando Caldiero curatore fall. 3/07, di importo pari o superiore al 10% del prezzo base, presso la cancelleria fallimentare dell’On.le Tribunale di Paola, entro le ore 12.00 del giorno precedente l’incanto. Il rilancio minimo obbligatorio è fissato in euro 1.000,00 (mille/00). L’incanto avrà luogo, nella stanza n° 78 del Signor G.d. posta al terzo piano del Palazzo di Giustizia di Paola, il giorno 26 novembre 2009 alle ore 12.30. I soci hanno il diritto di prelazione; entro 10 giorni dell’aggiudicazione, la società può presentare, ex art. 2471 c.c., un altro acquirente che offre lo stesso prezzo. Una copia del presente avviso verrà affissa ex primo comma art. 490 c.p.c, altra copia verrà pubblicata sul quotidiano “Il Quotidiano della Calabria” e sul sito internet www.astegiudiziarie.it. Sul predetto sito sarà consultabile la perizia di stima. La vendita avviene nello stato di fatto e di diritto esistente, senza garanzia alcuna e senza oneri per la curatela. L’acquirente dovrà adeguare i beni ai requisiti di cui alla L. 626/96 e della altre norme in materia di sicurezza. Ognuno eccetto il fallito può presentare offerta. Paola 24 settembre 2009 Il Signor G.d. Dott.ssa Annamaria Buffardo ===========================

TRIBUNALE DI PAOLA AVVISO DI VENDITA ALL’INCANTO Fallimento n° 9/2006 Il sottoscritto dott. Michele Gagliardi, con studio in Amantea alla via Margherita 157, curatore nel fallimento n. 9/2006, vista l’ordinanza di vendita n. cron. 3052, emanata dal Signor Giudice delegato, dottoressa Francesca Goggiamani, del Tribunale di Paola, in data 08.07.2009, con cui è stata disposta la vendita degli immobili acquisiti all’attivo fallimentare, RENDE NOTO che il giorno 26 novembre 2009, alle ore 12,00 nel proprio ufficio presso la Sezione Fallimentare del Tribunale Civile di Paola, Rione Giacontesi, si svolgerà l’incanto, della piena proprietà dei seguenti beni, ubicato in Scalea (CS) località Petrosa e precisamente: Lotto n. 1 - Magazzino per la quota indivisa di 1/2 (un mezzo), riportato in Catasto fabbricati del comune di Scalea, al foglio 1, p.lla 653 sub 1, zona cens. 1, catg. C/2, classe 2, consistenza 108 mq, rendita euro 245,42, piano terra, int. M-1. Condizione occupato. Ai fini dell’art. 173-quater disp. att. c.p.c. si comunica che, dalla CTU agli atti risultail fabbricato è stato costruito nell’anno 1982/83 e fu edificato senza concessione edilizia; è stata presentata domanda di sanatoria ai sensi della legge 47/5, in data 18/09/86, protocollata al n.ro 9821 en.ro progressivo 0673568912 (mod. 47/85-R) e n.ro 0673568912/1 (mod. 47/82-D) e oblazione complessiva a carico della società venditrice. Il prezzo base è di euro 66.550,00 (sessantaseimilacinquecentocinquanta). Le offerte minimi in aumento, con primo rilancio obbligatorio, non potranno essere inferiore a euro 1.000,00 (mille/00). Lotto n. 2 -Deposito attrezzi agricoli riportato in Catasto fabbricati del comune di Scalea, al foglio 4, p.lla 454 sub 1, zona cens. 2, catg. C/2, classe 2, consistenza 91 mq, rendita euro 216,19, piano terra e p.lla 454 sub 2 (corte); terreno riportato in catasto del predetto comune al foglio 4, p.lla

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621, pascolo, classe 2, superficie 06.30, r.d 0,16, r.a. 0,007. Condizione occupato. Ai fini dell’art. 173-quater disp. att. c.p.c. si comunica che, dalla CTU agli atti risulta: il fabbricato è stato costruito nell’anno 1965 senza alcuna autorizzazione e privo di domanda di sanatoria. Il prezzo base è di euro 28.800,00 (ventottomilaottocento/00). Le offerte minimi in aumento, con primo rilancio obbligatorio, non potranno essere inferiore a euro 100,00 ( mille/00). Lotto n. 3 - Terreno riportato in Catasto terreno del comune di Scalea, al foglio 1: p.lla 1026, pascolo, classe 2, are 14.25, r.d. euro 0,52, r.a euro 0,10; particella n. 1032, pascolo cespugliato, classe 2, are 10.00, r.d euro 0,26, r.a euro 0,10. Condizione occupato. Si comunica che dalla CTU agli atti risulta che: il terreno è assoggettato alla seguente destinazione urbanistica Zona territoriale omogenea “S4”, aree turistico ricettive, indice di fabbricabilità territoriale mc/mq 2.00. Il prezzo base è di euro 24.250,00 (ventiquattromiladuecentocinquanta/00). Le offerte minimi in aumento, con primo rilancio obbligatorio, non potranno essere inferiore a euro 1.000,00 (mille/00). Lotto n. 4- Due locali magazzino e appartamento al piano terra posti al piano terra di un fabbricato, riportati al catasto fabbricati del comune di Scalea con i seguenti dati catastali: locale magazzino al foglio 1, p.lla 630 sub. 1, zona cens. 1, catg. C/2. classe 2, consistenza 20 mq, rendita euro 53,71, piano terra; locale magazzino al foglio 1, p.lla 630 sub. 2, zona cens. 1, catg. C/2. classe 2, consistenza 20 mq, rendita euro 53,71, piano terra; Appartamento al foglio 1, p.lla 630 sub. 3, zona cens. 1, catg. A/3, classe 2, consistenza 6,5 mq, rendita euro 258,34, piano terra. Condizione occupato. Ai fini dell’art. 173-quater disp. att. c.p.c. si comunica che, dalla CTU agli atti risulta: che il fabbricato è stato costruito nell’anno 1965; concessione in sanatoria regolarmente rilasciata dal comune di Scalea, in data 28/02/2003, al n. ro 1087. Il prezzo base è di euro 115.221,00 (centoquindicimiladuecentoventuno/00). Le offerte minimi in aumento, con primo rilancio obbligatorio, non potranno essere inferiore a euro 2.000,00 (duemila/00). Lotto n. 5- Appartamento posto al primo piano di un fabbricato, riportato in Catasto fabbricati del comune di Scalea, al foglio 1, p.lla 630 sub 4, zona cens. 1, catg A/3, classe 2, consistenza 5 vani, rendita euro 219,46, piano primo. Condizione occupato.Ai fini dell’art. 173-quater disp. att. c.p.c. si comunica che, dalla CTU agli atti risulta: che il fabbricato è stato costruito nell’anno 1965; concessione in sanatoria regolarmente rilasciata dal comune di Scalea, in data 28/02/2003, al n. ro 1087. Il prezzo base è di euro 115.407,00 (centoquindicimilaquattrocentosette/00). Le offerte minimi in aumento, con primo rilancio obbligatorio, non potranno essere inferiore a euro 2.000,00 (duemila/00). In caso di pluralità di domande di partecipazione avrà immediatamente luogo la gara, ai sensi dell’art. 581 c.p.c.. La vendita avviene con riferimento allo stato attuale di fatto e di diritto dei beni in questione, come meglio risulta dalla perizia di stima redatta dell’Arch. Ermelinda Natalizi, ed alla quale espressamente si rinvia, con tutte le eventuali pertinenze, accessioni, ragioni ed azioni, servitù attive e passive; la vendita è a corpo e non a misura; eventuali differenze di misura non potranno dar luogo ad alcun risarcimento, indennità o riduzione di prezzo. La presente vendita forzata non è soggetta alle norme concernenti la garanzia per vizi o mancanza di qualità, nè potrà essere risolta per alcun motivo. Conseguentemente l’esistenza di eventuali vizi, mancanza di qualità o difformità della cosa venduta, oneri di qualsiasi genere, ivi compresi, ad esempio, quelli urbanistici ovvero derivanti dall’eventuale necessità di adeguamento di impianti alle leggi vigenti, spese condominiali dell’anno in corso e dell’anno precedente non pagate dal debitore, per qualsiasi motivo non considerati, anche se occulti e comunque non evidenziati in perizia, non potranno dar luogo ad alcun risarcimento, indennità o riduzione del prezzo, essendosi di ciò tenuto conto nella valutazione dei beni. Le spese di cancellazione di cui al secondo comma dell’art. 108 L.F., sono a carico dell’aggiudicatario, mentre i relativi adempimenti saranno a cura del curatore. Ogni

onere derivante dalla vendita sarà altresì a carico dell’aggiudicatario. La mancata partecipazione all’incanto senza documentato e giustificato motivo comporterà la restituzione della cauzione, ai sensi dell’art. 580, comma 2, c.p.c., solo nella misura dei 9/10 dell’intero e la restante parte verrà acquisita alla procedura. I non aggiudicatari riceveranno al termine dell’incanto gli assegni depositati. L’aggiudicazione è soggetta all’aumento del quinto di cui all’art. 584 c.p.. Il Giudice delegato, ricorrendo i presupposti previsti dal primo comma dell’art. 108 l.f., può sospendere, secondo le modalità indicate nella citata norma, le operazioni di vendita o impedire il perfezionamento della stessa. Ognuno, eccetto il fallito, è ammesso a presentare domanda di partecipazione all’incanto, che potrà essere effettuata personalmente o a mezzo di mandatario munito di procura speciale. Gli avvocati possono partecipare per persona da nominare. Ciascun offerente per essere ammesso alla vendita dovrà depositare presso la Cancelleria Fallimentare, entro le ore 12.30 del giorno feriale precedente a quello fissato per l’asta (escluso il sabato), domanda di partecipazione all’incanto, in regola con il bollo vigente, corredata di un assegno circolare non trasferibile all’ordine del curatore dr. Michele Gagliardi, pari al 10% (dieci per cento) del prezzo base d’asta, quale cauzione e di un assegno pari al 15% (quindici per cento) del prezzo base d’asta quel fondo per le spese presuntive di vendita (con obbligo di integrazione, a semplice richiesta del curatore, fino alla concorrenza del dovuto, nel caso di “aggiudicazione definitiva”). Il versamento del saldo del prezzo (detratto quanto versato a titolo di cauzione) e dell’eventuale saldo delle spese di trasferimento dovrà avvenire entro 60 giorni dall’aggiudicazione, presso la cancelleria fallimentare mediante distinti assegni circolari non trasferibili intestati all’ordine del Curatore dr. Michele Gagliardi; il mancato versamento dei saldi nel termine prescritto comporterà la perdita di quanto versato a titolo di cauzione. Una copia del presente avviso viene affisso ex primo comma dell’art. 490 c.p.c., altra copia verrà pubblicata sul quotidiano “Il Quotidiano della Calabria”, mentre sul sito www.astegiudiziarie.it sono pubblicati l’ordinanza, la perizia di stima ed il presente avviso. Per maggiori chiarimenti gli interessati potranno rivolgersi alla cancelleria fallimentare del Tribunale di Paola, consultare il sito internet www.astegiudiziarie.it, ovvero contattare il curatore dott. Michele Gagliardi, con studio sito in Amantea (CS) alla via Margherita n. 157, tel. 0982/426031. Gli immobili sono occupati senza titolo non opponibile alla procedura. Amantea, lì 22 luglio 2009 Il curatore fallimentare Dott. Michele Gagliardi ===========================

TRIBUNALE DI PAOLA (CS) ESTRATTO AVVISO DI GARA A SEGUITO DI OFFERTA IN AUMENTO DI UN QUINTO ( artt. 584 e 591 bis c.p.c.) La sottoscritta Dottoressa Giuseppina Greco, delegata ex art. 591 bis cpc, con studio in San Lucido (CS) alla Via Strada N, n.26, VISTI l’ordinanza di vendita n. 5252/06 cron. emanata del Giudice dell’Esecuzione Got Dottoressa Brunella Converso , con cui è stata disposta la vendita dei beni pignorati nel procedimento esecutivo n. 227/87 R.G.E. e sono state delegate alla sottoscritta professionista le relative operazioni; l’avviso di vendita predisposto dalla sottoscritta delegata, affisso all’Albo/porta esterna del Tribunale di Paola in data 27/04/2009, cron. n. 3507, pubblicato sul giornale “IL QUOTIDIANO DELLA CALABRIA” in data 25/05/2009 e sul sito internet www.astegiudiziarie.it. a far data dal 04/05/2009; il verbale d’incanto dal sottoscritto redatto in data 16/07/2009, con il quale si è dato atto dell’aggiudicazione provvisoria del lotto n.7 per il prezzo di euro 64.000,00 ( euro sessantaquattromila/00); che dopo l’incanto è stata presentata un’offerta ex art. 584 cpc e precisamente per il prezzo di euro 76.800,00 (euro settantaseimilaottocento/00);

VERIFICATA la validità dell’offerta in aumento; RITENUTO che occorre indire la gara su detta offerta in aumento di quinto ai sensi dell’art. 584 c.p.c.; RENDE NOTO che il giorno 4 dicembre 2009 alle ore 15.30, presso il proprio studio sito in San Lucido (CS) alla Via Strada N, n.26, si svolgerà la gara su detta maggiore offerta di euro 76.800,00 (euro settantaseimilaottocento/00) con offerte minime in aumento di euro 1.000,00 ( euro mille/00) per la vendita LOTTO n.7, della piena proprietà del bene assoggettato ad espropriazione, ubicato nel Comune di Scalea ( CS) alla Località Arenile, e così individuato: LOTTO N. 7 - Appartamento sito nel Comune di Scalea (CS) alla località “Arenile” individuato in catasto al foglio 9, particella 298, sub. 49, piano quinto, consistenza vani 6,5 di mq 185,10, categoria A/3, classe 2. ONERI di sanatoria pari ad euro 2.771,21 Condizioni: occupato da terzi Alla gara possono partecipare, oltre gli offerenti in aumento e l’aggiudicatario, anche gli offerenti al precedente incanto che depositeranno presso il sopra indicato studio, entro le ore 12.30 del giorno feriale precedente a quello fissato per la gara (escluso il sabato), domanda/offerta di partecipazione alla gara, in regola con il bollo vigente, corredata di un assegno circolare non trasferibile all’ordine del sottoscritto professionista delegato, quale cauzione, di importo pari al doppio della cauzione prevista per il precedente incanto. Qualora sia stato azionato nella procedura esecutiva un Credito Fondiario, ai sensi dell’art. 41 della nuova Legge Bancaria (D.Lgs. 1/09/1993 n. 385), l’aggiudicatario, il quale non intenda avvalersi della facoltà di subentrare nel contratto di finanziamento, dovrà versare direttamente all’istituto di credito fondiario, entro il termine di giorni 30 (trenta) dalla data dell’aggiudicazione, la parte del prezzo corrispondente al complessivo credito dello stesso. Nell’ipotesi di cui all’art. 585 comma 2 c.p.c., si consulti l’ordinanza. Il versamento del saldo del prezzo e delle spese di trasferimento ( rese note al momento dell’aggiudicazione) dovrà avvenire entro 60 giorni ( 30 gg ipotesi art. 41 TUB) dall’aggiudicazione, mediante assegni circolari non trasferibili intestati a “Proc. Rge n° 227/87 delegato dott.ssa Giuseppina Greco”. Ai sensi e per gli effetti dell’art. 173-quater disp. att. c.p.c. si comunica che, dalla CTU agli atti, alla quale espressamente si rinvia, risulta: Ai fini urbanistici non esiste una concessione edilizia per la realizzazione degli immobili oggetto di pignoramento, per cui è necessario presentare domanda di concessione in sanatoria entro 120 giorni dalla notifica del Decreto di Trasferimento emesso dall’autorità giudiziaria. Il tutto meglio precisato nella consulenza tecnica in atti. In ogni caso l’aggiudicatario, ricorrendone i presupposti, potrà avvalersi delle disposizioni di cui all’art. 46 del vigente T.U. di cui al D.P.R. 6/6/2001 n. 380 e di cui all’art. 40, VI comma, della citata legge 47/85 e di ogni altra norma vigente, purché presenti domanda di concessione o permesso in sanatoria entro 120 giorni dalla notifica del decreto di trasferimento. A norma dell’art. 591 bis c.p.c. tutte le attività relative alla vendita saranno espletate presso lo studio del professionista delegato. Maggiori informazioni possono essere fornite dalla Cancelleria delle esecuzioni immobiliari del Tribunale di Paola a chiunque vi abbia interesse. Custode giudiziario del bene è la Dott.ssa Giuseppina Greco, telefono e fax 0982-84652. Una copia del presente avviso viene affisso ex primo comma dell’art. 490 c.p.c., altra copia viene pubblicata, per estratto, sul giornale IL QUOTIDIANO DELLA CALABRIA, mentre, sul sito www.astegiudiziarie.it vengono pubblicati, che devono essere necessariamente consultati, la perizia del CTU con eventuali allegati , l’ordinanza di vendita ed il presente avviso. Si pubblichi nelle forme di Legge San Lucido (CS), 27 luglio 2009 Il professionista delegato Dott.ssa Giuseppina Greco

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REDAZIONE: via Rossini, 2 - 87040 Castrolibero (CS) - Tel. (0984) 852828 - Fax (0984) 853893 - E-mail: ilquotidiano.cs@finedit.com

Corigliano

Diamante

E’ allarme sui prezzi delle clementine Le clementine

a pagina 42

Furto nella notte al Despar a pagina 39

Il supermercato

Anaconda. In fase di requisitoria il pm ha chiesto 290 anni di carcere

Clan Cicero: ora la difesa Da domani le arringhe difensive per i venti del rito abbreviato di BIAGIO SIMONETTA TOCCA ALLA DIFESA. I legali dei venti imputati di “Anaconda” che hanno scelto il rito abbreviato, da domani avranno spazio per le arringhe difensive. Compito duro, per il pool di avvocati, considerato il pugno duro del pm Claudio Curreli (applicato alla Dda) in fase di requisitoria. L’inchiesta è quella concentrata sul clan capeggiato dal presunto boss Domenico Cicero, che ha invece scelto il rito ordinario. Il pubblico ministero ha chiesto la condanna di tutti e venti gli indagati, con pene severissime che vanno dai 24 ai 2 anni. Da domani mattina il ricco collegio difensivo (del quale fanno parte anche gli avvocati Luca Acciardi, Concetta Santo, Giovanni Cadavero, Luca Muglia, Nicola Rendace, Vincenzo Adamo, Luigi Gullo e Giuseppe Perri) cercherà di far valere le proprie tesi davanti al gup antimafia Mellace. LE RICHIESTE. Associazione mafiosa finalizzata all’usura e all’estorsione: questo il capo di imputazione più duro, sul quale Curreli ha fatto leva in fase di requisitoria. Ma eccole le richieste del pm: per Giampiero Castiglia sono stati sollecitati 22 anni di reclusione; 6 anni e mezzo, invece per Claudio Castiglia; 6 anni e mezzo pureper Adelaide Nappo (mogliedi Domenico Cicero); 22 anni per Gianfranco Sganga; ben 24 per Giuseppe Caputo; 20 anni e quattro mesi per Roberto Porcaro; dieci anni tondi per Alfonsino Falbo; 20 per Giovanni Bassi; 4 anni e 8 mesi per Raffaello Morabito; 2 anni e 6 mesi per Giuseppe Tripodi; 2 anni per Santo Loria; 6 anni e mezzo per Francesco Santo Perna; 22 anni per Lorenzo Lucchetta; 9 anni e 11 mesi per Fausto Sposato; 18 anni per Mario Antonio Intrieri (irreperibile da settembre, si è consegnato ai carabinieri qualche giorno fa); 19 anni per Massimo Carelli; 10 anni e mezzo per Gianluca Fantasia; 24 anni per Pietro De Mari; 20 anni per Massimo Donato e 22 per Francesco Brunetti. Dure richieste di condanna, per un totale di 290 anni di carcere, aggravate (per quanto riguarda quelle dai sei anni in su) dall’associazione mafiosa. Di mezzo (da qui le richieste più miti) ci sono accuse per “semplici”truffe ad alcune agenzie assicurative e delle cessioni di droga. L'OPERAZIONE. L’operazione “Anaconda” scattò all'alba del 11 giugno 2008. I carabinieri puntarono il quartiere di San Vito Alto, secondo la Dda regno incontrastato di Domenico Cicero. «Ci troviamo - disse l’allora procuratore aggiunto della Dda di Catanzaro, Mario Spagnuol - di fronte a un clan di tipo familistico, capace comunque di estendere i suoi rapporti con la criminalità del Tirreno e dello Jonio cosentino, ma anche nel Vibonese, fino ad arrivare in Spagna. Questo gruppo ha soffocato le attività commerciali e imprenditoriali di Cosenza. Si è parlato di banca di fatto, con Cicero che si proponeva come soggetto interlocutore, capace cioè di fornire un'enorme massa di denaro». LE ACCUSE.L’accusa basedi “Anaconda”è associazione di stampo mafioso, omicidio, usura,estorsione, detenzioneillegale diarmi, spaccio di sostanze stupefacenti, riciclaggio e truffa. L'omicidio è quello del cosentino Angelo Cerminara, sparito il 4 ottobre del 2006. Secondo la Dda la fine di Cerminara, inghiottito dalla “lupara bianca”, è stata decretata proprio da Cicero a seguito di uno sgarro. Insieme al presunto boss per questa vicenda risulta ora imputato Vincenzo Candreva, detto “il vichingo”.

Accuse da associazione di stampo mafioso all’usura

Il Tribunale di Catanzaro dove si tengono le udienze di Anaconda

Diplomi facili

Cultura

Corsi attivi al “Galileo Galilei”

Apre il Museo civico

NESSUNA chiusura dell’Istituto e corsi attivi. E’ quanto emerge dopo l’operazione Atena, sui diplomi comprati, che ha riguardato anche una scuola cosentina, al “Galileo Galilei”. Intanto i due indagati cosentini (coniugi) saranno presto sentiti dal gip.

TAGLIO del nastro ieri pomeriggio per il Museo dei Brettii e degli Enotri ospitato nel complesso monumentale di Sant’Agostino, interessato da un lungo lavoro di restauro. Un luogo ricco di storia e cultura in un rione, quello della Massa, tra i più vitali e complessi del centro storico.

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L’istituto Galilei

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Un reperto esposto

“SOCIAL FORUM”

Ciccimarra sotto accusa Il capo della Mobile cosentina nel processo sugli incidenti di Napoli BRUTTA notizia nell’ambiente della Questura di Cosenza. Per Fabio Ciccimarra, vicequestore e capo della Squadra Mobile, è stata chiesta una condanna a 2 anni e 8 mesi. A chiederla è stato il pm Marco De Gaudio. (titolare delle indagini assieme al collega Francesco Cascini e all’allora aggiunto Paolo Mancuso) e la storia risale al 17 marzo del 2001. Ciccimarra all’epoca era un funzionario di Polizia a Napoli. Proprio nella città partenopea scoppiò la grana “Social Forum” (un assaggio di quello che poi fu il G8 di Genova), il corteo che sfilava contro il summit internazionale. L’ipotesi più grave non è caduta: 85 ragazzi furono, secondo

l’accusa, prelevati dai drappelli di polizia degli ospedali napoletani e vennero portati, a bordo dei cellulari della polizia, alla caserma Raniero. Ore di attesa nelle camere di sicurezza, l’ipotesi di ingiurie e violenze imposte ad adolescenti in modo gratuito, azioni di pg scollegate dal coordinamento con la Procura. È in questo sfondo che il pm articola le sue conclusioni chiedendo due anni e otto mesi per i funzionari Fabio Ciccimarra e Carlo Solimene, oltre all’interdizione dai pubblici uffici; due anni e otto mesi anche per Tedesco e Manna; due anni e sei mesi per Bandiera, Pellegrino, Incalza, Chianese, Avallone e Avellino.

Ovviamente adesso sarà compito del giudice stabilire condanne e assoluzioni. Il pm, durante la requisitoria, non ha dimenticato che a finire nell’occhio del ciclone sono uomini delle forze dell’ordine che quotidianamente fanno il loro difficile lavoro: «È duro il ruolo del pm, perché qui nessuno ignora che ci sono poliziotti che hanno portato la croce, spesso in prima linea contro crimine e delinquenza, queste persone hanno una vita precedente che in alcuni casi merita la gratitudine della cittadinanza. Ma non si può ignorare la gravità del contesto che deriva da un’assoluta perdita di aderenza dalla realtà»

L’INTERVENTO

Primarie una chance per i cittadini SENTIAMO, come Patto per il Sud e per le Riforme e Italia Popolare Movimento per l'Europa, il dovere di rivolgere un accorato appello a tutti i “liberi e forti” affinché il prossimo 25 ottobre partecipino in massa alle Primarie indette dal Partito Democratico. L'istituto della partecipazione da parte dei cittadini alle attività, anche, delle singole organizzazioni politiche è sancito nella nostra Carta Costituzionale ne “vecchia” ne “obsoleta”. Non a caso i Padri Costituenti all'articolo 49 hanno sancito che “Tutti i cittadini hanno il diritto ad associarsi…per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale”. In questo triste momento in cui alcune prerogative Costituzionale vengono messe in discussione nonché calpestate con atti, scritti tutte le garanzie previste nell'articolo 21 della Carta Costituzionale, attraverso la diffusione di notizie che distorcono la realtà, da parte di proni epigoni, è dovere civico e morale far sentire la propria voce attraverso lo strumento della partecipazione al voto per la scelta del segretario di un Partito politico. Le primarie indette dal Partito Democratico (PD) sono il punto di partenza per sovvertire l'attuale situazione politica in Italia fondata più sull'apparire che sull'essere. Non è tutto “rose e fiori” come, gli imbonitori pagati profumatamente ed al servizio del “capo-padrone”, ogni giorno ci vogliono far creder, dimenticando che: - la povertà in Italia ha raggiunto, quasi, 6milioni di cittadini; - i cali dei consumi sono nell'ordine del 40%, anche nell'operosa Milano; - la disoccupazione, specialmente, giovanile, ha raggiunto il 7,5%; - gli insegnanti e tutto il personale del comparto scuola è continuamente mortificato subendo il più grande licenziamento in massa che un governo poteva attuare, ponendo sul lastrico moltissimi nuclei familiari; - la mortificazione dei ceti medi a reddito fisso, dato che “non possono subire il licenziamento (Brunetta docet!); - della questione meridionale non se ne parla, o se si parla lo si fa per mettere in luce gli aspetti negativi che una minima parte della società meridionale offr, al solo scopo di delegittimare l'impegno di risorse per un eventuale sviluppo. Anzi il Mezzogiorno è stato dilapidato dai fondi Fas per far fronte a provvedimenti populisti che hanno messo in crisi gli enti locali italiani; - si stanno delegitticontinua a pag. 26

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Cosenza


Domenica 18 ottobre 2009

Sarà percorribile dal “Marchesino” alla chiesa di San Carlo Borromeo. Costo 16 milioni di euro

Rende, viale Parco è completo Risolti i problemi con l’Enel, il primo tratto sarà inaugurato entro la fine del mese di MARIA F. FORTUNATO RENDE - E luce fu sul viale Parco. L’amministrazione comunale di Rende e l’Enel hanno rimosso tutti gli ostacoli tecnici che avevano lasciato il viale, ormai completo, al buio e ne avevano ostacolato l’inaugurazione. In questi giorni si stanno facendo le ultime prove sull’illuminazione e sul sistema di irrigazione. Il sindaco Umberto Bernaudo sta facendo il possibile perché il taglio del nastro avvenga entro fine mese. «Continua la politica della concretezza - commenta soddisfatto l’assessore al Bilancio Pietro Ruffolo L’opera pensata da Sandro Principe è una realtà. Un plauso a Bernaudo che l’ha realizzata. Da qui a pochi giorni finiranno i disagi per i residenti di quella zona e consegneremo un’opera che “stapperà” il traffico di Cosenza e Rende». IL TRATTO A. Dopo il taglio del nastro, saranno aperti al transito i due chilometri e mezzo del tratto A del viale Parco rendese, completati in un anno e mezzo. L’arteria si snoda dal “Marchesino”di Roges al nuovo municipio di Rende, realizzato accanto alla chiesa di San Carlo Borromeo e alla nuova isola pedonale di viale Rossini. L’opera è costata circa 16 milioni di euro e si snoda su due carreggiate, con doppia corsia per entrambi i sensi di marcia. Non ci sono semafori, sostituiti, per rendere più fluido il traffico, da quattro rotatorie decorate in pietra verde, in tinta con i dossi rallentatori. La differenza principale, tra il viale Parco cosentino e quello rendese, sta nel verde. Le aiuole sono disposte sul lato esterno di ciascuna carreggiata, insieme alle piste ciclabili e ai marciapiedi, e non al centro. La realizzazione di questo primo tratto è stata più complessa perché è stato necessario realizzare un ponte per bypassare il torrente Surdo. IL TRATTO B. Mentre si prepara l’inaugurazione del

Il viale Parco rendese pronto per l’inaugurazione

tratto A del viale Parco, sono in corso già i lavori per completare anche il tratto B dell’opera che costerà all’incirca 4milioni dieuro. E’stato già realizzato il tracciato stradale e si sta lavorando alla regimentazione delle acque. Il secondo lotto parte subito

dopo le piscine di Quattromiglia (all’altezza per capirci dell’Istituto Agrario) e arriva fino a Settimo di Montalto. Il collegamento tra i due tratti, come si può intuire quindi, non è diretto. Arrivati fino alla San Carlo Borromeo gli automobilisti dovranno

proseguire sulla classica 19 fino aQuattromiglia: conil ribasso d’asta si realizzerà una bretella tra viale Parco e il sistema viario a nord, all’altezza del municipio nuovo. Anche si si prepara una nuova inaugurazione per marzo: il Comune sta predisponendo un mutuo per acquistare gli arredi. Una delle novità più interessanti del tratto B sarà il collegamento con il futuro nuovo svincolo autostradale di Settimo di Montalto e con l’area industriale di Rende, a contrada Lecco. Di conseguenza, tutti i mezzi pesanti diretti verso l’area industriale e provenienti dalla Salerno - Reggio Calabria avranno la possibilità di dirigersi direttamente a contrada Lecco. IL COLLEGAMENTO CON COSENZA. Resterà poi da definire un ulteriore tratto, che consenta il collegamento dal “Marchesino” a Cosenza, che sta intanto lavorando al suo quarto lotto. I lavori, dall’ultima rotatoria a sud del tratto rendese ora ultimato e fino al Campagnano, saranno appaltati dal Comune di Rende con il ribasso d’asta. Il ponte sul Campagnano che congiungerà il viale rendese e quello cosentino verrà realizzato con fondi della Provincia.

Oggi in città conferenza stampa di Ermete Realacci

Il futuro verde della Calabria ERMETE Realacci, responsabile nazionale Ambiente del Pd, terrà oggi una conferenza Conferenza Stampa alle 11,30 a Cosenza presso il Salone di Rappresentanza di Palazzo dei Bruzi. La Conferenza Stampa avrà come tema:”La Calabria che vogliamo. Green economy, diritti, territorio”. Alla conferenza stampa parteciperanno anche Nicola Adamo, Domenico Pappaterra, Franco Bruno, Salvatore Perugini e Mario Pirillo. Realacci, che sulla vicenda della navi dei veleni ha presentato diverse interrogazio-

ni, si soffermerà su alcuni precisi impegni che il PD intende assumere nei confronti della Calabria per liberarla finalmente dall’inquinamento e dalle ecomafie, per sconfiggere la ndrangheta e le illegalità diffuse, per garantire un ambiente sano e pulito che diventi volano di sviluppo e di crescita per l’intero territorio regionale. Inevitabile sarà il riferimento all’attuale cronaca calabrese e ai tanti sfregi ambientali che ha subito il nostro territorio non solo a Cosenza, ma anche a Crotone, sulle montagne dell’Aspromonte, insomma un po’ dappertutto.

Una foto d’archivio dei campi da tennis di Città 2000

Pubblicate sul blog del Comitato

Città 2000, lettere di Mario Occhiuto e Luigi De Magistris IL COMITATO di Città 2000, impegnato in una battaglia legale per fare luce su presunti abusi compiti nell’edificazione del quartiere, incassa sul suo blog (http://comitatocitta2000cs.myblog.it) sostegni importanti. Ieri il Comitato ha pubblicato la lettera ricevuta dal presidente dell’Ordine degli Architetti Mario Occhiuto. «Spettabile Comitato Città 2000 Cosenza scrive Occhiuto - Ho letto con piacere la nota che avete scritto in data 6 agosto 2009 in riferimento all’articolo del Quotidiano riguardante il "Sacco di Cosenza" nel quale esprimevo il mio parere di architetto e di cittadino. Sono contento che qualcun altro, oltre a me, denunci, con forza, ogni atto che va contro un coerente e qualificato sviluppo del nostro territorio prosegue la lettera - Vi invito pertanto, pur nono-

Nell’ultimo blitz 70 decreti di espulsione

IL COMMENTO

Le associazioni: «I rom Ex Legnochimica Non è mai troppo tardi abbandonati da tutti» di EMANUELE GIACOIA “NON è mai troppo tardi” sentenziava una famosa trasmissione televisiva della Rai. Non è mai troppo tardi anche oggi, per apprendere dell'esistenza di tre laghi (non l'Arvo, il Cecita o l'Ampollino in Sila) ma quaggiù a Rende. Sono “laghi”, tre in tutto, dove l'azienda Legnochimica, in contrada Lecco, scaricava le acque di decantazione del processo di fabbricazione dell'acido tannico e per pannelli di fibre di legno. La Legnochimica ha chiuso la sua attività nel 2002, ma i “laghetti artificiali” sono sempre lì, pieni di fibre di legno e composti organici che in assenza di ossigeno fermentano in condizione anaerobica, producendo biogas. Da ben sette anni, quindi, da queste acque vien fuori un odore non certo paragonabile all'acqua di Colonia o allo Chanel n°5 che veniva usato come pigiama, lei raccontava così, da Marylin Monroe. Ma tranquillizziamoci, secondo i tecnici, il biogas produce un “odore” - diciamo così - che non è assolutamente nocivo. E meno male! Ci mancava pure che lo fosse! Tra navi dei veleni, rifiuti tossici o radioattivi che sembrano sparsi per tutta la Calabria, ci sa-

rebbe mancato pure il biogas rendese a rovinarci la salute. Ma dal peggio, talvolta, si può ricavare qualcosa di buono. Nel corso delle ricerche sulla guerra chimica, gli scienziati statunitensi studiavano la creazione di un gas assolutamente puzzolente, capace di stordire e rendere insopportabile qualunque movimento o attività umana. Non sappiamo - è “top secret” a quali risultati sono arrivati gli scienziati in materia di tanfo, fetore, miasmi e fetenzie varie (scusateci). Ma dai “laghetti”di contrada Lecco (visto quanto fanno gli americani) potremmo ricavarci interessanti collaborazioni e interscambi scientifici con i nostri “odori”, non certo meno nauseabondi di quelli made in Usa, il tutto senza laboratori di ricerca. Ci può essere un'altra soluzione. A Capri vendono in bottigliette accuratamente sigillate, con tanto di etichetta: “l'aria di Capri”; perché non fare qualcosa del genere anche a Rende, imbottigliando i suoi “odori” con tanto di etichetta “l'aria di contrada Lecco di Rende”. Attenzione però a non stapparle anche perché non vorremmo che involontariamente - suggerissimo agli studenti in vena di vacanze, di usarle al posto della creolina.

«QUELLO che è successo nei giorni scor- ne ordinata dalla Procura di Cosenza, si nel campo rom di Cosenza è a nostro av- non un solo rappresentante dell’Ammiviso di una gravità inaudita. Siamo di nistrazione comunale era presente nel fronte ad una vera e propria operazione campo, quanto meno per garantire che di pulizia etnica». È quanto si afferma in l'operazione avvenisse nel rispetto dei diuna nota delle associazioni Baobab, La ritti minimi delle persone e in particolaKasbah, Moci, Promidea, Fai, Gao Ong e re dei minori. Ci chiediamo quali siano i Osc che annunciano di non partecipare motivi che hanno indotto la Procura a efaitavoli dell’Osservatorio comunale sul- fettuare tale operazione e da chi è stata l'immigrazione fino quando non si tro- sollecitata. Non capiamo infatti come mai, non essendoci motivi verà una soluzione ai propenali a carico di nessuna blemi della permanenza delle persone identificate, dignitosa della comunità siaintervenuta laProcura. rom a Cosenza. «Circa 70 i Infine ci chiediamo come decreti di espulsione - risia possibile che un’ammiporta la nota - che hanno nistrazione il cui sindaco raggiunto molti abitanti in campagna elettorale in del campo rom di Vaglio liun incontro pubblico aveva se, nel quale queste persorassicurato le associazioni ne vivono da diversi anni. che avrebbe tenuto per sè la Sono persone che conodelega all’immigrazione sciamo bene, con le quali perchè la reputava uno dei da anni abbiamo allacciato temi più sensibili che la sua relazioni e insieme stiamo giunta avrebbe affrontato, provando a sperimentare nuovi modelli di conviven- Le “case” dei rom a Vaglio Lise lasci vivere nel degrado gli abitanti del campo rom, za, basati prima di tutto sull'ascolto e sul rispetto reciproco. Si senza fornire loro acqua, luce e servizi tratta di persone ignorate da istituzioni e igienici». «Chiediamo pertanto - conclude la noamministrazioni locali che sempre più spesso parlano di legalità, ma poi volta- ta- che l'amministrazione comunale si no la testa dall’altraparte quando si trat- faccia carico, seriamente, di questa sita di garantire servizi e diritti minimi al- tuazione e avvii un tavolo istituzionale le fasce più deboli della società». «Denun- con provincia e prefettura per una soluciamo –prosegue la nota –che la mattina zione condivisa che rispetti la dignità del primo ottobre, giorno dell’operazio- delle persone».

stante il mancato ascolto che avete riscontrato, a non lasciarvi scoraggiare e a lottare per avere riconosciuto il vostro diritto come cittadini alla partecipazione e alla denuncia. Questa è l'unica soluzione, a mio avviso, se si intende cambiare mentalità - conclude Occhiuto - se si vuole realmente tendere ad una crescita armoniosa e di qualità della nostra città». Del giorno prima invece era lo scambio epistolare con l’europarlamentare di Italia dei Valori, Luigi De Magistris. In risposta al presidente Benedetto De Rango, che lo informava dell’opposizione del comitato alla richiesta d’archiviazione del loro esposto, De Magistris scrive: «Mai scoraggiarsi, la svolta è nell'aria e dobbiamo crederci. Mi raccomando continui a tenermi sempre aggiornato». La lotta va avanti.

Primarie una chance per i cittadini segue da pag. 25 mando alcuni Poteri dello Stato, creando un bruttissimo e pericolosissimo scontro; - la mancata risposta per la salvaguardia e la bonifica del Territorio; - il mancato intervento per la bonifica del Mar Tirreno e così via Tutti questi, ed altri motivi, impongono una forte partecipazione alle “Primarie” indette dal Partito Democratico il prossimo 25 ottobre, da parte di tutti i cittadini dal momento che oltre agli iscritti al partito possono parteciparvi tutti gli elettori. Il Patto per il Sud e per le Riforme e Italia Popolare Movimento per l'Europa sono decisamente convinti di aderire alla proposta politica del candidato alla guida del Partito Democratico On. Bersani, per cui invitano tutti i simpatizzanti ad aderire a questa proposta facendo confluire la propria scelta. Tonino Perrelli Franco A. Alimena

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Nuovi particolari sull’inchiesta: cosentini inchiodati per alcuni esami sostenuti nel 2005

Finti diplomi: scuola aperta Gli avvocati precisano: «I corsi all’istituto “Galileo Galilei” proseguono» DAI VIGILI URBANI

di BIAGIO SIMONETTA AL “GALILEO Galieli”i corsi non sono stati interrotti. I legali di Libero Lise e Maria Canonaco, coniugi finiti nei guai per l’inchiesta sui diplomi facili, ci tengono a tranquillizzare gli oltre trecento studenti che frequentano l’istituto paritario cosentino. Gli avvocati Enzo Belvedere e Angelo Gangi confermano che «Lo svolgimento delle lezioni e di tutta l'attività didattica procederà regolarmente, adesso ed in futuro. La stessa ordinanza, che pure verrà contrastata da subito, innanzi il tribunale della libertà specifica, non trattandosi di attività fantasma, che in nessun modo il corso degli studi e le relative finalità, dovranno subire interruzioni e/o variazioni. Questo aggiungono i due avvocati - per la tranquillità degli alunni, delle loro famiglie, degli insegnanti e del personale non docente. L'estraneità della scuola privata parificata Galileo Galilei, alla vicenda, trattandosi di circostanze contestate addirittura antecedenti alla sua stessa costituzione, verrà chiarita quanto prima. Intanto i dirigenti dell'istituto tengono a circoscrivere il fatto, nella sua portata reale, ribadendo specificazione informativa: l'oggetto del paventato coinvolgimento riguarda, per quanto attiene le contestazioni ai ns. assistiti, 10 studenti e non di più». Intanto Liberio Lise, da l’altro ieri ai domiciliari, e la moglie Maria Canonaco (per lei è scattato l’obbligo della firma) saranno ascoltati dal gip nei prossimi giorni. Interrogatori di garanzia per i quale la Procura di Gela (CL) ha concesso la deroga e si terranno a Cosenza, presso le aule del tribunale bruzio. I due dovranno dimostrare la loro estraneità ai fatti. E a 48 ore dall’operazione “Atena”, partita da Caltanissetta e giunta fin qui, ai piedi della Sila, emergono nuovi particolari sull’istituto di Cosenza. Secondo quanto appurato nelle ultime ore, il “Galileo Galiei” che conta circa 300 iscritti nella città dei bruzi, è finito nell’inchiesta siciliana per alcuni esami risalenti a qualche anno fa. Era il 2005, per la precisione. Durante quell’anno scolastico la scuola cosentina non era ancora paritaria (lo sarebbe diventata solo successivamente). La formazione era già attiva. I corsi erano iniziati. Ma gli esami, quelli no, non erano ancora sostenibili. Proprio per questo una decina di studenti vennero mandati a Gela, presso le altre scuole finite in “Atena”. Un rapporto basato, dunque, esclusivamente su questo legame datato 2005. E proprio su questo i legali difensori vorranno poggiare le loro tesi. Ricordiamo che “Atena” ha portato all’arresto di sette persone ai vertici delle scuole private indagate, all’obbligo di firma per altre 13 e alla denuncia a piede libero di 205 tra insegnanti compiacenti (sono 158 accusati di falso), studenti che ne avevano tratto beneficio, amministratori, e ispettori scolastici pubblici corrotti, e il sequestro di beni immobili per 2 milioni di euro.

Da domani gli indagati compariranno davanti al gip

Fermato ambulante su corso Mazzini I VIGILI urbani, sezione Annonaria, hanno fermato ieri su corso Mazzini un venditore ambulante di provenienza extracomunitaria, sequestrando oltre 90 tra cd e dvd contraffatti, nell’ambito di un’operazione di controllo disposta dal comandante della Polizia municipale di Cosenza Giampiero Scaramuzzo. L’ambulante, sull’isola pedonale, si era rifiutato di mostrare i propri documenti ai vigili urbani che lo hanno condotto allora al Comando della Polizia Municipale di via Bendicenti per identificarlo. L’ambulante è risultato residente in un comune dell’hinterland di Cosenza e con i documenti in regola, per cui è stato rilasciato ma denunciato a piede libero perché i cd venduti sull’isola pedonale erano contraffatti. In più, all’ambulante è stata comminata una sanzione amministrativa per occupazione di suolo pubblico e vendita senza licenza. La Polizia municipale ha posto sotto sequestro i cd e i dvd rinvenuti sul banchetto collocato su corso Mazzini e all’interno di uno zaino di proprietà dell’ambulante. Ha poi provveduto ad informare il magistrato di turno. m. f. f. L’istituto “Galileo Galilei” di Cosenza

L’inchiesta condotta dalla Municipale di Roma

Quattro cosentini ignari “possiedono” 700 automobili NON ESISTONO per l’anagrafe, per il fisco o il Pra, non hanno la patente, alcuni sono pensionati o deceduti, e sono irreperibili nelle residenze dichiarate. Non pagano il bollo e le multe, i tagliandi delle assicurazioni esposti sono falsi e quando provocano incidenti, anche mortali, fuggono senza prestare soccorso sapendo di non poter essere individuati. Sono gli 840 proprietari delle oltre 151 mila “auto fantasma”, scoperti dagli agenti della polizia municipale di Roma per le quali sono stati inventati “falsi passaggi di proprietà”. E nell’inchiesta capitolina non poteva mancare Cosenza. Anche la città dei bruzi ha i suoi bei numeri: sono quattro i proprietari inesistenti a cui sono state intestate circa settecento automobili. Secondo le indagini condotte dalla Municipale romana, tra i proprietari

fantasma molti sono zingari, stranieri irregolari, pregiudicati: tutti soggetti alla guida di auto che gli sono state fittiziamente vendute. Vetture che in realtà non hanno neanche mai visto. Le indagini, iniziate un anno fa dagli agenti dell’VIII Gruppo della polizia municipale, diretto dal colonnello Antonio Di Maggio, su delega del sostituto procuratore della Repubblica Dda di Roma Carlo La Speranza, hanno anche permesso di scoprire una centrale di stampa di documenti, tutti rigorosamente falsi destinati ad usi diversi. Tra i documenti sequestrati dagli investigatori diretti da Di Maggio – una ventina in tutto che hanno passato al setaccio i finti passaggi di proprietà su tutto il territorio nazionale –figurano: contrassegni di assicurazioni; carte d’identità; certificati di

proprietà del Pra; carte di circolazione; ricevute di multe o bollette elettriche pagate o finte buste paga. Una scoperta che dimostra il danno finanziario per erario, province e regioni. Solo di bolli non pagati il danno è calcolato attorno ai 40 milioni di euro. E Cosenza, in tutto questo, ha dato il suo contributo con 680 autovetture. Sicuramente briciole rispetto ai 151.250 veicoli regolarmente immatricolati in tutta la nazione ed “appartenenti” a proprietari ignari. Ma il fenomeno non ha risparmiato la città dei bruzi.

Oltre 150 mila le auto intestate a finti proprietari

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Domenica 18 ottobre 2009


Agenda

Domenica 18 ottobre 2009

La personale di Ivana Ferraro

Settant’anni di sport a Cosenza

L’autunno silano

La pedalata della salute

Un libro sulla Banca d’Italia

La scuola a cinema

SARÀ inaugurata al Museo del Presente di Rende, mercoledì 21 alle ore 18,30 la Mostra Personale di Ivana Ferraro dal titolo "Disseminazione dell'io" curata dal noto critico e Presidente dell’Associazione Internazionale Arti Plastiche per l’Unesco Boris Brollo, alla presenza di Domenico Cersosimo, di Sandro Principe, di Delly Fabiano, di Flavia Stara e Antonio De Sensi, di Boris Brollo e dell’artista.

SARÀ presentato martedì 20 ottobre alle ore 18,00, presso il Comitato Provinciale di Cosenza del Coni, al Centro Servizi per lo Sport, sala “Maurizio Quintieri” di piazza Matteotti a Cosenza un libro scritto da Giuseppe Abate, Gianni Colistro e Franca Ferrami dal titolo “70 anni di sport a Cosenza. Le immagini raccontano…”. Il libro composto per lo più da immagini, illustrerà 70 anni di sport a Cosenza.

AUTUNNOSilano ricade all’interno di una rinnovata “SilaInFesta” che, inserita dal Ministero della Gioventù e dall’Anci tra i 17 festival più importanti d’Italia. Percorsi e laboratori del gusto andranno avanti ancora fino alla fine del mese: prossimo appuntamento sabato 24 ottobre con la rivisitazione in chiave comica dei classici della canzone italiana ad opera di Dado, mattatore di Zelig.

SI TERRÀ oggi alle 10.30 la III edizione della “Pedalata della salute” organizzata dall'“Associazione giovani diabetici”, guidata da Elvira Maddaloni. Una sana passeggiata in bicicletta per sensibilizzare i cittadini alla prevenzione del diabete, in pericoloso aumento in Calabria, soprattutto tra i giovani. Il percorso, di circa 7 chilometri e mezzo. Il raduno dei partecipanti è previsto dalle ore 8.30 in p.za Matteotti.

DOMANI alle ore 18,00 nel Salone di Rappresentanza del Comune sarà presentato il libro di Fernando Marcelletti: “Cenni storici sulla Banca d’Italia, filiale di Cosenza”. Saranno presenti, tra gli altri, il sindaco Salvatore Perugini, Gerardo Mario Oliverio, Presidente della Provincia, Salvatore Dionesalvi, assessore alla Cultura , Walter Pellegrini Editore, Giuseppe Marrulli, Direttore Banca d’Italia Cosenza

DOMANI alle ore 17, nella pre saletta Consiliare di Palazzo dei Bruzi, a Cosenza, sarà presentata la XI edizione de “La Scuola a Cinema”. Progetto promosso dalla Società Kostner e dall'associazione Anec-Calabria, in collaborazione con l'assessorato alle Politiche dell'educazione del comune di Cosenza e l'Agis Scuola. Un'iniziativa che coinvolge più di duemila studenti di 30 istituti scolastici di Cosenza.

MUSEI

DA NON PERDERE

CLICK INDISCRETO di Mario Tosti

Il ritorno dei Glacial Fear Stasera al Filorosso presentano il loro ultimo album

COSENZA Palazzo Arnone Galleria Nazionale di Cosenza via Gian Vincenzo Gravina Orari d’apertura ore 10,00 - 18,00 (chiusa lunedì) tel. 0984/795639 fax 0984/71246 e-mail sbsae-cal@beniculturali.it Servizi educativi e didattica tel. 0984/795639 fax 0984/71246 e-mail giuseppina.mari@beniculturali.it

ACRI Museo d’Arte contemporanea Silvio Vigliaturo Palazzo San Saverino Piazza Falcone, 1. Orario invernale: 9-13, 15-19. Orario estivo: 9-13, 16:30 - 20:30. Chiuso lunedì.

ALTOMONTE Museo di Santa Maria della Consolazione Tel. 0981/948041 e 0981/948185. Orari: 8-14 e 15-18 di lunedì e mercoledì. Ingresso euro 3 (intero) e euro 1 (ridotto).

SIBARI Museo nazionale Archeologico della Sibaritide - Ss. 106 bis Km.24. Orari museo: 919.30. Orari parco: 9-17.15. Ingresso gratis fino a 18 anni; euro 1 da 18/25 anni; euro 2 da 25/65 anni. Tel. 0981/79392 e fax 0981/79394.

RENDE Museo civico - Palazzo Zagarese - Via R. De Bartolo - Tel. 0984/443593. Orari: 9-13 e 15-18 (martedì e giovedì). Museo di Paleontologia dell’Unical - Dipartimento di Scienza della terra, ponte P. Bucci cubo 14/b, ponte carrabile - http://museopaleo.unical.it; e-mail: museo.paleo@unical.it; - orari martedi 10-12, mercoledì 1012, giovedi 10 -12. Per i gruppi organizzati e le scuole prenotazione online. Ingresso gratuito.

ROSSANO Museo diocesano d’arte sacra - Discesa Duomo - Tel. 0983/525263-520542. Aperto tutti i giorni 9-20.30. -Museo Contrada Amarelli - Tel. 0983/511219. Visite guidate nei seguenti orari: 10-11-15-16. Prenotazione obbligatoria.

I GLACIAL Fear presentano il nuovo album “Equilibrium” al Filorosso stasera alle ore 21:30. E quanti hanno avuto modo di ascoltarli in passato si chiedono come mai una band del genere non è ancora riuscita ad ottenere ciò che da anni merita. La risposta non è semplice da trovare, se non tirando in ballo la solita storia che la loro Catanzaro non è esattamente il centro del mondo metallico. Se Gianluca Molè (guitars/samples), Enzo Rotondaro (drums), Tat0 (bass) e Giuseppe Pascale (vox/keys) fossero nati in America, a quest'ora sarebbero già sotto contratto con etichette rinomate come Metal Blade o Century Media. Comunque i Glacial Fear hanno scelto proprio la loro Calabria per la presentazione dell'ultimo album e la partenza del tour 2009, che li porterà in giro per l'Italia e ci auguriamo anche all'estero. Il concerto inaugurale si terrà stasera al Filorosso, centro sociale autogestito di Rende (Cs), attento non da oggi alla scena metal e ai gruppi locali emergenti. Apriranno il concerto Land of Hate e Strike Avenue. La carriera della band ha inizio nel lontano 1992, quando ancora era dedita ad un thrash/death grezzo ed abbastanza canonico ma che già faceva intravedere uno stile piuttosto personale. E dopo il debut “Frames”, del '97, i nostri maturano la loro ricetta sonora con “Fetish Parade” del 2000, dove il loro suono si arricchisce con influenze noise-core ed influssi psichedelici alla Voivod, e li porta al centro dell'attenzione della critica underground. Dopo ben 7 anni di silenzio (interrotti solo dalla pubblicazione di un EP, “Illmatic”, del 2004) i nostri tornano con l'attesissimo seguito “Filthy Planet”, che prosegue, sostanzialmente, il cammino intrapreso dai nostri con la precedente uscita. Rispetto al passato il suono è diventato più scarno ed asciutto, mettendo in secondo piano gli influssi musicali della precedente prova (ma senza abbandonarli del tutto) in favore di un approccio più thrash-core.

Numeri utili Carabinieri

112-26116

113-8911

Polizia

115-71748

Vigili del fuoco

803.116

ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale

23013 - 26802

Polizia stradale FFSS Info Viaggiatori Autolinee Aeroporto Lamezia T.

894311 848.888088 413124 0968.414111

Municipio

8131

Antincendio boschivo

1515

Telecom info commerciali

187

Tutela diritti cittadini

0984-77935

Comitato consumatori

0984-22750

Protez. civile centr.

0984-829511

Protez. civile Sala oper.

0984-829503

Protez. civile Num. verde

800.435354

AL CINEMA

Conferenze sul 4 novembre con i militari

GARDEN via Torino - 0984/33912

CONFERENZE nelle scuole calabresi in occasione della ricorrenza del 4 novembre 1918. Il Comando Militare Esercito “Calabria”, diretto dal Generale Pasquale Martinello, darà inizio domani ad una serie di conferenze nelle scuole delle 5 province calabresi con l'obiettivo di sensibilizzare sull'importanza della ricorrenza del 4 novembre 1918, giornata storica che ha segnato la fine della Prima Guerra Mondiale e la nascita dell'Unità d'Italia e nella quale le Forze Armate celebrano la loro ricorrenza. Gli istituti scolastici

Le amicizie più solide nascono anche condividendo, giorno dopo giorno, un mestiere difficile come quello del poliziotto. Ne sono un esempio Paolo e Mario, poliziotti della squadra mobile, colleghi per professione e grandi amici nella vita.

I Glacial Fear

L’INIZIATIVA

Un report sui dipendenti Il Comune presenta l’identikit della forza lavoro dell’ente CARATTERISTICHE numeriche, anagrafiche, culturali, professionali del personale dipendente del Comune di Cosenza. Sono raccolte nel primo report, affiancate da tutta una serie di altre informazioni; ad esempio, il trend dei pensionamenti previsti per i prossimi anni, la ‘storia’ delle assunzioni ed i percorsi di carriera interna che di recente hanno interessato i dipendenti comunali. Una sorta di identikit della forza lavoro dell’Ente che, per il Comune stesso, può trasformarsi in un Bilancio delle Competenze per meglio orientare le scelte in materia di personale. Il report sarà oggetto di una manifestazione pubblica che si terrà mercoledi 21 ottobre, alle ore 10.30, nel Salone di Rappresentanza di Palazzo dei Bruzi. All’iniziativa –coordinata da Franco Napoli, Presidente della competente Commissione consiliare – offrirà le sue conclusioni il Sindaco Salvatore Perugini.

Il Municipio

Servizio guasti Acqua 813294 Enel 800.900 800 Italgas 800.900999 Telecom segnalazione guasti 182 Consultorio via Popilia, 2 893245 Via della Repubblica, 9 Celico 435117 Centro di salute mentale 893365-68 Il Delfino 401471 - 630419 Oasi Francescana 21664 Telefono rosa 36311 Telefono bambino 800-654332 Alcolisti anonimi 74598 - 31854 Sicurezza alimentare 77935 Sos lavoro 800.535329

Antiviolenza donne Donna e salute

0984.3631 800.010084

Circoscrizioni Via Cafarone Viale della Repubblica Via degli Stadi Via Popilia

75113 393961 38403 393601

Pronto soccorso Emergenza sanitaria Pronto Soccorso Annunziata Ospedale Annunziata Mariano Santo - Centralino Rogliano - Centralino Acri - Centralino

118 6811 681500 6811 988111 9131

Guardie mediche Cosenza Aprigliano/Corte Camigliatello Celico Dipignano Donnici Superiore Marano Principato Mendicino Domanico Trenta Castrolibero Rende centro paese Rende, Roges Rende, Arcavacata Castiglione Cosentino

411333 420053 978328 435117 621697 780490 856238 630406 633263 432952 853352 443014 464533 402518 442677

S. Sofia D'Epiro Grimaldi Lattarico Luzzi Montalto Uffugo Rose S. Pietro in Guarano Taverna di Montalto Acri La Mucone Rogliano Torano Bisignano

Ambulanze

957000 964326 933513 549827 939810 901143 471085 938910 917089 959081 961395 504112 524374

Croce Rossa Italiana 408116/09 Croce Azzurra 73767 Croce Bianca 393528 Croce Blu Cosenza (24 ore) 25006 Misericordia 395040/31554

Per CRISTIAN GAGLIARDI.... Amore mio, scusami se non sono stata dolce come lo sei stato tu con me. Ieri erano 3 mesi... i 3 mesi più belli ke ho potuto passare... mi manchii!!... Elvira. A TIZIANA e IVAN GIGLIO per la Cresima. Da oggi siete testimoni e soldati di Dio... verso la pace. ...Una favola k nn avrà mai fine...! ..Auguri AMORZHINO..! =)

Tantissimi auguri a LUIGI D'ANDREA e AURELIA PINGITORE per il loro 50º anniversario di matrimonio. L'oro è un metallo prezioso, così come voi lo siete per noi, auguri per il diamante. Condividiamo noi tutti la vostra felicità. I vostri figli e nipoti. A te MICHELE, che sei per noi tutti una persona speciale, brillante e generosa, in occasione dei tuoi 40 anni ti facciamo tanti e tantissimi auguri di BUON COMPLEANNO per quanti sono i sorrisi che regali quotidianamente alle persone che ti circondano... Tua moglie Michela, la piccola e fantastica Antonietta tua figlia, tua sorella Anna, Fabio, i tuoi nipoti Fabrizio e Simone , mamma e papà, e nonna Rosa la nonna più ad OK che ci sia.

La gioia nel ricevere per la prima volta Gesù, ti accompagni nella vita. Auguri al nipotino FRANCESCO NICOLETTIda zia Simona e Gianfranco.

PER… BACCO!! Centro storico 795569 L’ARCA Via Catena , 30 Trenta 439508 HIPPOCAMPUS Via Piave, 33 22103 CALABRIA BELLA piazza Duomo, 20 793531 I 13 CANALI 795737 L’ARCO VECCHIO Archi di Ciaccio chiusura Lunedì 72564 NEW CRAZY HORSE Via P. Borsellino, 8/12 320.0998590 BUCA DEI VINI Piazza dei Bruzi Chiuso domenica 795495 LA GRATICOLA via Capoderose 13 790318 ANTICA OSTERIA DELL’ARENELLA P.zza Arenella, 9 76573 IL CARROCCIO Via Mario Mari, 27 320.1910936 DEEP FASHION BAR RESTAURANT P.za11Settembre 795337 TINA PICA via Rivocati, 104 795337 NEROMACCHIATO via Galliano, 25 72056 LA LOCANDA DI MANGIAFUOCO via Molino Irto 3388382589 RISTORANTI RENDE LISANDRONE via Marconi ZERO360 - Via Kennedy ROSSINI - Via Rossini

839609 467538 838613

BASTARDI SENZA GLORIA Sala B 18:30 - 21:30 CITRIGNO via Adige - 0984/25085 BAARIA Sala 1 18:00 - 21:30 LA DOPPIA ORA Sala 2 unico spettacolo ore 18:00 segue FAME SARANNO FAMOSI 20:00 - 22.30 SAN NICOLA vicolo S. Nicola - 0984/21827 VIOLA DI MARE 18:00 - 20:15 - 22:30 Mercoledì chiuso MODERNISSIMO corso Mazzini UP in 3D 17:30 - 20:00 - 22:30 Lunedì chiuso

Up

San Valentino di sangue UN INCIDENTE in galleria causato dall'incompetenza del giovane Tom Hanniger provoca la morte di cinque minatori. L'unico sopravvissuto decide di vendicarsi e fa un massacro a San Valentino.

Viola di mare

Se avete da segnalare un lieto evento (ricorrenze, lauree, nozze, nascite) da pubblicare in questa rubrica, inviate un fax al numero 0984/853893 oppure una mail all’indirizzo auguri@ilquotidianodellacalabria.it

RISTORANTI COSENZA BENCISTO’ via S. Armenio 825082 AL MULINO Macchia della Tavola 28027 AL VICOLETTO Trav. Simonetta chiuso Domenica 791609 DA GIOCONDO Via Piave chiuso Sab. e Dom. sera 29810 EDEN PARK C.da Piscopani (aperto su prenotazioni) 76755 GIRARROSTO Via N. Serra, 16 chiuso domenica 391995 GRANDINETTI Via S. Quattromani,32 chiuso domenica 26578 HOSTARIA LA VECCHIA CUCINA Via Miceli, 21 - Chiusura Domenica 29439 ANTICA LOCANDA DAL POVERO ENZO Via M.te Santo, 42 28861 IL CHICCO D’UVA Piazza dei Bruzi 338.8382589 NEFERTITI Via Cattaneo, 23818 THE CAPRICEVia Molinella, 24/e 412165 TULIPAN Via Nazionale - Vadue chiusura Lunedì 624130 LA CANTINETTA Via Rivocati Chiusura Domenica 75060 AL GIRONE DEI GOLOSI Via Pasquale Rossi, 79 Chiusura Lunedi 394859 DA ZIO QUINTO P.zza Riforma 25089

BARBAROSSA 17:30 - 20.00 LO SPAZIO BIANCO Sala A 16:30 - 20:30 - 22:30

CARL Fredricksen è un anziano signore che per tutta la vita ha sognato di girare il mondo. A 78 anni per sfuggire ai creditori decide di far volare la sua casa grazie ai palloncini.

Ad ALDO DE LUCA e FERNANDA DI GAUDIO, carissimi auguri e vive felicitazioni per il vostro anniversario di nozze d'oro da Ippolito e Teodora De Luca.

" Auguri a LAURA DE LUCA, nel giorno del suo quinto compleanno, da mamma Patrizia, papà Antonio e da tutti i suoi parenti".

SAN VALENTINO DI SANGUE 3D 16:30 - 18:15 - 22:30 segue

che ospiteranno il personale militare del “Calabria” inviato per questa prima giornata saranno: la Direzione Didattica VIII Circolo di Cosenza alle ore 10.00, diretta dalla Loredana Ciclio l'Istituto Comprensivo di Guardavalle (Cz) alle ore 9.00, diretto dal Preside Alfredo Lancellotti e l'Istituto Comprensivo di Lazzaro (Rc) alle ore 10.00, diretto dalla Preside Caterina Autelitano. L'iniziativa è stata accolta con entusiasmo dalle dirigenze scolastiche, che hanno inteso proporre questa occasione orientativa. b. l.

TANTI AUGURI

NUMERI UTILI Farmacie di turno

SCUOLA

STONES PUB - Surdo di Rende 348.8023846 ARMONIA DI SAPORI Via Marconi 401010 ANTICHI SAPORI Via G. De Chirico, 18 495925 CHIAPPETTA - Via Kennedy, 10 462605 LA TAVERNA DI HERA via Germani chiuso lunedì 447436 IL GABBIANO Via G. De Chirico, 14 chiuso domenica 461336 IL SETACCIO - C.da S. Rosa 837211 IL VECCHIO MULINO Via Crocevia 442906 PANTAGRUEL Chiusura domenica 443847 HOSTARIA DE MENDOZA Centro storico 444022 NOCTURNE PLACE Via fratelli Bandieri, 36/38 PIZZA WEB Roges a domicilio 338.9909503 QUERIDOS - PUB Saporito 347.1269894 ANTICA DATTOLI Arcavacata di Rende 446519 HABANERO RESTAURANTE MEXICANO Cantina y social - via Verdi,150 401096 PUB COSENZA BEAT Piazza Duomo, 6/10 FREE PUB - via Caloprese, 19

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IN UNA Sicilia ottocentesca Angela cerca di sopravvivere allo scandalo della propria omosessualità, accettando di fingersi uomo.

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Un dipinto alla Galleria Nazionale

Domenica 18 Ottobre 2009 COSENZA (orario continuato) COSTABILE via Popilia, 71 SESTI OSSEO via degli Stadi, 70/72 CASTROLIBERO (orario continuato) NITTI-GRECO via della Resistenza, 79 RENDE (orario continuato) EUROPA via Verdi - contrada Tocci Quattromiglia ORARIO NOTTURNO (h 20.00-08.30) GIONCHETTI via Panebianco COPPOLA TANCREDI via Tribunali, 2/4 centro storico

Cosenza 29

Agenda

Domenica 18 ottobre 2009

APPUNTAMENTI

APPUNTAMENTI

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Il progetto si chiama “Perdi...per vincere”, le tappe ad Atene, Olimpia, Corinto e Delfi

Alla scoperta della Grecia Trenta studenti reggini imparano viaggiando, grazie ai fondi Por KETTY TRAMONTANA DAL futuro al passato. Cambio di rotta per trenta studenti reggini. Se è vero che la nostra società si identifica sempre di più con una tendenza verso le questioni che guardano all’evoluzione, alcuni alunni della città di Reggio scelgono, invece, di catapultarsi nel mondo antico per acquisire maggiori nozioni di forte impatto culturale. Parte da qui, “Perdi… per vincere”, progetto finanziato con i fondi del Por Calabria 2007/2013 e messo in atto da tre scuole cittadine: gli istituti secondari di primo grado, “Vittorino da Feltre” e “Galileo Galilei” insieme “Giosuè Carducci”. Un’esperienza, consumata dal sedici settembre all’otto scorso, che ha visto impegnati circa trenta alunni nello studio delle tradizioni e della cultura del mondo grecanico per toccare con mano le origini della storia calabrese. Per prima, i ragazzi reggini hanno avuto la possibilità di trascorrere due settimane negli antichi borghi di Gallicianò, Amendolea, Pentidattilo e Brancaleone dove hanno respirato a pieno le atmosfere particolari di questi “reperti storici” ricchi di valore archeologico e linguistico. Per poi, raggiungere la Penisola ellenica e visitare i luoghi classici dell’antica Grecia fra cui Atene, Olimpia, Corinto e Delfi. Un viaggio suggestivo mirato, quindi, ad approfondire i contenuti e a conoscere da vicino le realtà studiate sui libri di scuola. Risultati, quelli ottenuti dal progetto finanziato dalla Regione Calabria, che sono stati resi evidenti durante un incontro organizzato dai tre istituti reggini presso la sala ‘Green’ di Palazzo Campanella, stracolma di giovani studenti e personale docente. Tutti presenti per portare una testimonianza concreta del retaggio culturale ac-

Giovane arrestato

Rapina nei vagoni ferroviari abbandonati di Calamizzi IL tavolo dei relatori e il numeroso pubblico che ha seguito la manifestazione

quisito durante l’intero periodo di formazione didattica. Un titolo emblematico, quello scelto per denominare il programma che, così come mette in chiaro la dirigente scolastica del ‘Carducci’, Ester Crea, vuole significare “l’importanza di un recupero del passato che si è perso”. “Occorre – dice Crea – fare tesoro della cultura e della storia ellenica per acquisirne la validità ai fini di un forte sviluppo culturale. Il nostro viaggio, quindi, ha riacquistato brandelli di storia e di civiltà che hanno costituito la piattaforma del sistema civico – sociale della

sione da una società “schizonostra epoca alla e delScuola nostroPrimaria, contesto territoriale”. Con frenica” come la nostra. “I l’utilizzo di particolari ‘le- ragazzi di oggi – rimarca la zioni’ si è potuto focalizzare preside reggina – spesso l’attenzione sulle problema- non hanno cognizione del passato e delle proprie origitiche affrontate a scuola. «Le attività didattiche – ni perché sono completacontinua Ester Crea – si so- mente immersi in una dino svolte lungo una dorsale mensione moderna e veloce. che ha privilegiato la lezione Questa esperienza ha fatto frontale nonché i lavori di sì che gli alunni guardassegruppo. Momenti di con- ro il nostro territorio con fronto delle esperienze fatte una luce diversa riscoprenhanno mirato alle varie pro- do antichi sapori e vecchie blematiche affrontate privi- tradizioni”. In cantiere, per legiando la strategia del le tre scuole in riva allo cooperative learning”. Stretto, un altro progetto, Esperienza che, per Piera già, presentato al Ministero. Caltabianco, dirigente del “Abbiamo intenzione – chia‘Galileo Galilei’ ha costitui- risce il preside della ‘Vittorito, invece, una sorta di eva- no’, Carmelo Aquilino – di

continuare questo percorso insieme attraverso una formazione didattica diversa ma utile ai nostri ragazzi. Una bellissima esperienza, quella vissuta che ha permesso ai bambini più piccoli di maturare e di diventare più responsabili”. Un’grazie’corale, poi, è stato rivolto alle associazioni ‘Apodifazzie’ e ‘Cartesius’, rappresentate da Carmelo Nucera e Franco Palumbo che hanno rappresentato “un valido punto di riferimento per lo svolgimento del percorso formativo e per l’arricchimento didattico degli alunni”.

IL CONVEGNO

Donne moderne, storie da raccontare PROMOSSO dal movimento Donne in Rete, domani, alle ore 17 nella sala Giuditta Levato del Consiglio Regionale, si svolgerà un incontro-dibattito sul tema: "Donne, una storia ancora da raccontare". Uno spaccato dalla donna in carriera degli anni '80 alla donna velina dei nostri giorni. L'invito è rivolto particolarmente alle donne, con la gradita partecipazione degli uomini, per disquisire intorno alla evoluzione dei ruoli femminili, nell'ultimo trentennio. La donna ancora oggi, è costretta a lottare contro un sistema che spesso ne mortifica ruolo e immagine, tendendo sempre più ad og-

gettivizzarla. Obiettivo dell'incontro è tentare di abbattere il muro del silenzio in cui si è chiuse, facendo emergere le cause socio- psicologiche di tale disagio, ed anche, le responsabilità di indirizzo politico-istituzionale”. L'introduzione al dibattito avverrà a cura della moderatrice Gabriella Andriani, responsabile regionale di Donne in Rete. Gli orientamenti della disquisizione verranno forniti da Rosamaria Vita (psicoterapeuta) che relazionerà sull'argomento "psicodinamica della solitudine"; da Daniela Orlando (sociologa) per il tema "la comunicazione interrot-

ta"; da Marsia Modola (responsabile Unione donne in Italia), che affonterà il rapporto " donne tra rappresentanza e rappresentazione". Sarà presente il Presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Bova. L'invito a partecipare è esteso a tutte le associazioni femminili politiche, culturali, sindacali; nonchè agli organismi di parità e pari opportunità. In apertura verrà proiettato undocumentario cheracconta i ruoli della donna attraverso la moda, il cinema, la politica, la televisione, la musica.

A Pellaro

GLI EVENTI

L’Itis pronti a partire Cinema, alla scoperta per Salamanca dei dinosauri PRONTI a partire per Salamanca. Sono i ragazzi dell’istituto tecnico Piria, in partenariato con la presidenza del consiglio regionale della Calabria, l’ufficio della consigliera di Parità Provincia di Reggio Calabria, l’assessorato alle Politiche giovanili. Tutto il lavoro è stato svolto insieme alla Universidad de Salamanca, all’Escuela Univerdaria de Turismo de Avila, a quella di Salamanca e all’associazione culturale Traiectoriae (che si sta occupando anche di altri progetti simili). Il preside dell’istituto Francesco Barillà ieri ha messo in evidenza il ruolo determinante del vicepresidente del consiglio regionale, Cersosimo, che però non è andato alla presentazione del progetto, tenutasi ieri presso l’istituto tecnico. L’idea è quella di portare avanti un progetto di linguaggi della comunicazione turistico-culturale nel Mediterraneo, si chiama “Cosa”e darà l’opportunità ai ragazzi del secondo anno dell’istituto superiore di andare in Spagna per imparare la lingue, ma anche per conoscere una cultura diversa. L’obiettivo è quello di puntare

Alessia Ippolito

ad approfondire la conoscenza del linguaggio inerente, soprattutto la comunicazione turistica e culturale. «Il nostro obiettivo è quello di coltivare le risorse umane. Lo stiamo facendo in Regione. Mentre il governo taglia 130mila posti di lavoro nelle scuole, noi stiamo andando avanti», dice Nino Zumbò, capostruttura di Cersosimo.

PROMOSSO dall'Associazione Culturale Anassilaos si terrà martedì prossimo, alle ore 18, presso la Sala San Giorgio al Corso (lato Lungomare) l'incontro sul tema “Dinosauri di celluloide/Il cinema e la paleontologia” con l'intervento di Antonella Cinzia Marra, Docente di paleontologia dei vertebrati, presso il Dipartimento di Scienze delle Antichità dell'Università di Messina. Il tema che la studiosa di paleontologia affronterà è affascinante perché il mondo dei dinosauri ha da sempre ispirato il cinema, e interessato il pubblico, con pellicole sempre ricche di effetti speciali (stupefacenti per i tempi) che si arricchivano a mano a mano che la tecnica progrediva fino a giungere, ai nostri giorni, a film che si caratterizzano per effetti digitali e animazioni computerizzate. La presenza della Marra sarà particolarmente utile per affrontare la “scientificità”di alcuni temi affrontati nei film più vicini (Jurassic Park), tra cui quello della possbile clonazione dei dinosauri.

UN giovane di nazionalità marocchina, Youness El Ghali, 34 anni, è stato arrestato dagli agenti della polizia ferroviaria con l'accusa di rapina. Gli agenti della Polfer sono intervenuti ierimattina quandouncittadino italiano D. G. per denunciare la brutta vicissitudine vissuta. Dal suo racconto è emerso che mentre si trovava all'interno di una vettura cuccetta parcheggiata presso il deposito di Calamizz veniva svegliato da uno sconosciuto che, a seguito di una colluttazione El Ghali si impossessava del denaro e degli effetti personali di sua proprietà. Da lì è scattato il servizio di controllo degli uomini del dirigenti Federico Strano. Sempre a Calamizzi venica individuato l'aggressore. Che alla vista degli agenti ha reagito usando le maniere forti. Dalla perquisizione all'interno di un borsone di proprietà di Youness El Ghali è stata rinvenuta la refurtiva denunciata dalla vittima: Per El Ghali scattavano le manette ai polsi, finendo presso le camere di sicurezza della Questura in attesa del rito direttissimo che si terrà lunedì.

Tra le pellicole che hanno fatto scuola bisogna ricordare, nel 1925, “Il mondo perduto” di Harry D. Hoyt, tratto da un racconto di Arthur Conan Doyle dove si racconta di una spedizione in Sudamerica e nel 1953 “Il risveglio del dinosauro” di Eugene Louriè in cui una esplosione nucleare al Polo Nord risveglia dopo un letargo di milioni di anni un dinosauro non bene specificato che provoca valanghe, distrugge navi, prima di giungere a New York dove sparge il terrore prima d'essere abbattuto. In tempi più recenti troviamo - soltanto per fare qualche nome - La terra dimenticata (1975) di Kevin Connor e nel 1994 la più importante pellicola dedicata all'argomento, quel Jurassic Park di Steven Spielberg, ricco di effetti speciali e carico di suspense, nel quale si affronta il tema, attuale per la ricerca, della clonazione di dinosauri da animali preistorici estinti. L’incontro dunque sarà un’occasione da non perdere, sia per adulti che per i bambini che vogliono scoprire il mondo del cinema.

In carcere per scontare una pena residua I CARABINIERI della stazione di Pellaro hanno arrestato nella giornata di venerdì un giovane in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla procura generale della Repubblica presso la Corte d'appello di Reggio Calabria. L'ordine di arresto è stato firmato dall'ufficio esecuzioni penali. In manette è finito il reggino B.D., residente nella popolosa frazione di Pellaro a sud della città dello Stretto, celibe, pluripregiudicato dovendoscontare lapenadefinitiva a tre mesi e diciannove giorni di reclusione per il reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Il giovane è stato associato nelle carceri di via San Pietro a Reggio Calabria. Sempre nella frazione di Pellaro per tutta la serata di venrerdì hanno inoltre effettuati meticolosi, e ripetuti, servizi dio controllo del territorio con l’obiettivo di prevenire reati di microcriminalità

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Domenica 18 ottobre 2009


Domenica 18 ottobre 2009

Il complesso di Sant’Agostino, restituito alla città dopo un attento restauro ancora da completare

Un museo nel rione Massa La lunga storia di uno dei quartieri più vitali del centro storico di FRANCESCA CANINO E' UN LUOGO antico quello in cui è situato il Museo dei Brettii e degli Enotri inaugurato ieri pomeriggio (come riferiamo a pag. 59, ndr.), artefice con le sue attività dell'economia popolare della Cosenza cinquecentesca ed oltre. Il rione della Massa,area urbanasortasu unasponda del Crati, collegata dal ponte di San Lorenzo all'opposto rione dei Conciapelli, l'attuale Spirito Santo, era il borgo dei Pignatari, fabbricanti di vasi di terracotta, attività molto diffusa a Cosenza dopo la lavorazione della seta. La denominazione sembra derivare dalle masse di legno o di pietre poste lungo il fiume per contenere le frequenti esondazioni. Alla fine del 1400 vi si insediò l'ordine degli Agostiniani, che edificarono la chiesa ed il convento, intorno al quale si formò un quartiere densamente abitato da artigiani. L'istituzione della fiera di Sant'Agostino, nel 1532, consacrò la vocazione commerciale dell'area, vista la presenza di altre attività rurali che si svolgevano sulle sponde dei fiumi, come la produzione di farina. Dalla Carta della Biblioteca Angelica, infatti, si nota la presenza dei 'molina Basenti' e 'molina Crati', attività spesso distrutte dalle inondazioni dei fiumi. Disastri che peggioravano le già misere condizioni di vita del quartiere popolare, teatro nel 1647 della rivolta capeggiata da Capitan Peppe (Giuseppe Gerbasi), nata con l'intentodiestendere iprivileginobiliari aglialtri cittadini.Qualche secolo più tardi, il rione fu afflitto da un fortedegradosociale, oltrechestrutturale: nelle umide e malconce abitazioni si esercitava una miserabile prostituzione, segno di una indigenza ormai radicata che si accompagnava a frequenti risse e disordini. Nel 1898, la via Sant'Agostino assunse il nome di via dei Martiri in ricordo dei patrioti, tra cui i fratelli Bandiera, che nel marzo del 1844 l'avevano attraversata in catene per essere condotti alla fucilazione nel Vallone di Rovito. Qualche anno prima, le suore Canossiane avevano aperto un Istituto educativo per istruire gratuitamente ai lavori di casa le povere fanciulle ed una scuola elementare a pagamento. Il XX secolo iniziò con disastrose alluvioni che distrussero case ed attività, rendendo ancora più poveri gli abitanti della Massa. Per compensare ai danni provocati sulla comunità, alla ristrutturazione edilizia si affiancò un processo di riqualificazione della zona con la costruzione del Salone Margherita, un teatro per proiezioni cinematografiche e rappresentazioni di operette. Il complesso di Sant'Agostino. Chiesa e convento furono edificati nel 1426 dagli Agostiniani. Esattamente due secoli dopo, la chiesa fu seriamente danneggiata da un terremoto ed in seguito distrutta da un incendio. La ricostruzione iniziò a distanza di oltre un secolo, quandofu realizzata lavolta ed altre opere di abbellimento che con-

L’inaugurazione del museo nel Complesso monumentale di Sant’Agotino e alcuni reperti esposti

ferirono alla struttura i caratteri del tardo barocco. Perso completamente il carattere originario, la facciata presenta, oggi, un aspetto sobrio a capanna, con il portale archiacuto. L'interno è a pianta rettangolare, con volta a botte ed ampia abside sormontatada unacupola inmuratura costolonata. Lungo le pareti si trovano quattro altari decorati con scene bibliche, mentre l'altare maggiore custodisce un crocifisso ligneo di interesse storico e la statua lignea della Madonna della Cintura risalente al XVII secolo, intorno alla quale sono sorte diverse leggende popolari. Sul pavimento sono poste tre botole, da cui si accede alla cisterna d'acqua ed alle cripte caratterizzate dalla presenza di sedili funerari e da resti di affreschi. Il convento svolse un importante ruolo nel rione tra il XVI ed XVII secolo. Il chiostro è a forma quadrangolare e si sviluppa su tre piani con archi a tutto sesto. Al centro è situato un pozzo che sovrasta una grande cisterna, esempio unico nei conventi cittadini poiché non raccoglieva l'acqua piovana, ma era il punto terminale di un acquedotto che si riforniva nel Crati e distribuiva l'acqua al convento ed a tutto il quartiere. Soppresso nel 1810, fu tolto agli Agostiniani ed impiegato dai Francesicome casermadei carabinieri e dai Borboni come carcere. Nel 1844, in alcune celle furono rinchiusi i componenti della spedizione dei fratelli Bandiera fino al giorno dell'esecuzione. Nel dopoguerra divenne dimora per gli sfollati. Molti anni dopo, esattamente il 13 agosto 1998, giunse il nullaosta del Ministero ai Beni culturali per la realizzazione del Museo comunale, aperto, appunto, ieri.

Nel convento furono imprigionati i Bandiera

L’assessore Lucente programma il nuovo anno su Telesio

Consegnati alle scuole gli attestati dell’iniziativa la “Città del libro” NON hanno fatto mancare la loro presenza insegnanti e allievi delle scuole che, a chiusura dello scorso anno scolastico, parteciparono all’interessante iniziativa a carattere nazionale “La Città del Libro”. L’Assessore alle politiche dell’educazione Maria Lucente, nell’accogliere le scolaresche, ha ripercorso i momenti salienti di quella giornata – una sorta di festival - che animò culturalmente molti luoghi della città con staffettedi libri,spettacoli dianimazione, esposizioni, fino all’evento clou delTeatro Rendanodove glistudenti più grandi, quelli delle scuole superiori, furono protagonisti di un vivacetalkshow conesperti,dafuori regione, su tematiche ‘adolescenziali’ affrontate in alcuni romanzi, prima letti dai ragazzi e dunque offerti alla discussione. L'Amministrazione comunale non ha voluto far mancare alle scuole un formale riconoscimento al lavoro svolto, ed anche in tempi stretti, come ha sottolineato l’assessore Lucente, aggiungendo che, “seppure il libro cartaceo sembra destinato a cedere il passo al libro telematico, non si può rinunciare al ‘tradizionale’ approccio alla lettura che avviene in una dimensione assolutamente insostituibile”. Un attestato di partecipazione, quello consegnato nei giorni scorsi, per ricordare una bella iniziativa, della quale si attende un seguito, e per testimoniare la riconoscenza

La consegna degli attestati ad alcuni studenti

dell’Amministrazione comunale nei confronti del mondo scolastico che risponde sempre con grande sollecitudine alle proposte del Comune. E nell’occasione, l’Assessore Lucente ha illustrato quanto si sta progettando per l’anno telesiano. “Dobbiamo inserirci – ha detto – con una progettualità adeguata a tutti gli ordini di scuola”.“Il Telesiano”è il titolo del progetto, volendo racchiudere una conoscenza complessiva del filosofo e del contesto in cui ha vissuto. “Leiniziative –haspiegato MariaLucente – andranno dai viaggi sentimentali nei luoghi di Telesio, all’astronomia, passando anche attraverso la cucina del tempo”.

di GIULIA FRESCA

Paesi a confronto nel progetto Comenius sul tema dell’informazione

CINQUE Paesi a confronto, venerdì mattina presso il liceo classico Bernardino Telesio di Cosenza, sulla tematica dell’informazione. Non un semplice convegno di esperti bensì un incontro di giovani e docenti giunti a Cosenza grazie al programma settoriale Comenius del Progetto Socrates, per sviluppare la conoscenza e la comprensione della diversità culturale e linguistica europea e del suo valore al fine di aiutare i giovani ad acquisire le competenze di base necessarie per la vita e per lo sviluppo personale, dell'occupazione e della cittadinanza europea attiva. In ventisei, di cui tredici studenti, provenienti dalla Norvegia, dalla Turchia, dalla Spagna e

Il Telesio ospita studenti stranieri dalla Polonia, hanno confrontato le loro diversissime esperienze con i ragazzi cosentini che attenendosi scrupolosamente alle direttive del progetto comunitario, hanno messo da parte per qualche giorno la lingua italiana dedicandosi esclusivamente agli ospiti comunicando con loro nell’unica lingua consentita: l’inglese. «La nostra scuola – ha detto la dirigente Rosa Barbieri –da molti anni accede ai Comenius che offrono ai nostri ragazzi l’apertura verso culture e condizioni “altre”

consentendo loro di comprendere, allorquando si confrontano con realtà disagiate come nel caso della Romania o della Polonia, il loro privilegio a vivere in una realtà più comoda. Questa esperienza, fondamentale per la formazione dei ragazzi, è condotta con il sostegno delle famiglie che accolgono i giovani ma purtroppo, anziché nella coralità, è vissuta dalla scuola, nella solitudine istituzionale». Un programma corposo concentrato in tre giorni e che vedrà i giovani ospiti in visita, accompagnati dai loro docenti

e dai ragazzi del Telesio, alla città di Cosenza, Isola Capo Rizzuto fino a Matera a Metaponto, al fine di approfondire alcune conoscenze storiche che spesso rimangono immagini dei libri di storia. «Non abbiamo trovato un’equipollenza al nostro liceo, nella visione di una cultura umanistica classica- ci hanno detto Rosa Barbieri e Rosanna Gallucci – e tutte le diversità tendono ad avvicinare ancor più questi giovani tra i quali, aldilà dell’esperienza scolastica, rimane un forte legale amicale». La mattinata è servita

per approfondire la conoscenza della Società Dante Alighieri per la diffusione nel mondo della lingua italiana, grazie alla presenza di Maria Cristina Parise, e trattando di giornalismo. Molte sono state le domande sulle tematiche che riguardano il rapporto della stampa con la criminalità organizzata e con le intimidazioni che da essa spesso provengono. Tanta la curiosità sulla petizione del Quotidiano contro le scorie radioattive e numerosi i commenti su ciò che all’estero è la visione dell’Italia, prevalentemente incentrata su Berlusconi. Ma tutto sommato «la Calabria è molto bella- ci dicono Melania, Pilar, Irene e Andrea tutte sedicenni di Toledo – Le persone sono accoglienti e poi, la pasta e la pizza sono fantastiche».

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Al Metropolis un pomeriggio insieme ai suoi fans con la cortesia di sempre In un libro di Nigro Le alterazioni di colore del vissuto Maria Perrusi ha dispensato autografi e sorrisi a tutti quotidiano

Cosenza abbraccia la Miss UN vero e proprio bagno di folla, come quelli che il pubblico riserva soltanto alle vere dive. Ma ieri la gente pressava sull’uscio del negozio Sasch per vedere lei. 18 anni appena compiuti, lunghi capelli castani, intensi occhi verdi, un'altezza notevole anche per i canoni di un concorso di miss (ben 182 centimetri!). E' Maria Perrusi la nuova Miss Italia proclamata da pochi giorni che ieri si è concessa all’abbraccio dei suoi conterranei. Disponibile e cortese con tutti, non si è sottratta con il suo splendido sorriso alla domande dei tanti fan incuriositi. E dire chela sua avventura da Miss è iniziato proprio dal centro commerciale rendese. Era quasi un anno fa quando Maria per inseguire quel sogno, saputo della visita di Miss Sasch e di Miss Italia nel Mondo 2008 ospiti ad aprile del Centro Commerciale Metropolis, incuriosita, venne a conoscerle, mai immaginando che l’anno successivo sarebbe toccato a lei dispensare autografi e sorrisi. Ieri era in compagnia anche lei dell’attuale miss Sasch, Veronica Sogni. La bruna e la bionda insieme per una visione mozzafiato, due bellezze lontane dalle volgarità della cronaca attuale. Le più scatenate erano proprio le più giovani che hanno sommerso di domande Maria rimbalzata quasi senza rete dalla piccola frazione di Fiumefreddo al rutilante mondo dello spettacolo. Un passo notevole ma che non ha fatto perdere alla ragazza l’umiltà e la disponibilità verso gli altri

Maria Perrusi mentre firma gli autografi e la ressa dei fan

IL DIBATTITO

Il centro storico di Castrolibero come museo diffuso di MAURA ZINNA CASTROLIBERO - Una discussione che tocca tutti gli ambiti del vasto patrimonio di Castrolibero, artistico, culturale e storico con un occhio di riguardo nei confronti dei beni culturali, intesi come monumenti e resti di una civiltà antica. Questo è stato il convegno tenutosi sabato mattina presso la chiesa sconsacrata di San Giovanni, recuperata dal completo abbandono e distruzione, circa dieci anni fa e oggi rivalutata e riscoperta come luogo d'incontri, dibattiti e conferenze. L'amministrazione Comunale di Castrolibero in collaborazione con il Club Unesco Cosenza hanno omaggiato, le preziosità di questo territorio organizzando questa riflessione a più voci. «SI sa che questo è un centro storico bello e importante - dice lo storico dell'arte Veronica Barbaro - ma troppo spesso questa conoscenza è latente

o riaffiora alla memoria poco spesso, questa iniziativa è un passo in avanti verso la consapevolezza che tutela vuol dire anche avere memoria del passato attraverso i resti che ci rimangono». E' Silvio Rubens Vivone a moderare gli interventi, anche lui, impegnato da anni nella tutela dei beni e nella diffusione della cultura dell'arte, non nasconde il suo entusiasmo per questa nuova sinergia apertasi con l'amministrazione castroliberese. Sia il primo cittadino, orlandino Greco, che l'assessore alla pubblica amministrazione, mostrano orgogliosi la loro appartenenza e identità, che si rafforza solo, come ci spiega Adele Bonofiglio, della soprintendenza BAP per le province di Cosenza, Catanzaro e Crotone, “con l'attaccamento al territorio”. I beni culturali vanno tutelati, non per questo musealizzati, esistono regole e norme per il recupero dei monumenti e vanno seguite per il bene

stesso dell'opera che deve essere recuperata e non alterata. Si parte dall'antica Pandosia e si arriva a Castrofancorum, con Alberto anelli, che nella vita fa tutt'altro ma da diversi anni incentra anche il suo tempo nello studio e nella ricerca di documenti storici. Attraverso la citazione di diverse testimonianze scritte, ha dimostrato al pubblico in sala come, l'annoso dibattito e tira e molla del toponimo Pandosia tra Caastrolibero e Mendicino, che se lo contendono sia effettivamente fondato, per concludere che probabilmente il territorio di Pandosia ricadeva realmente in quello che poi fu Castel Franco, ma che faceva comunque parte dei tenimenti del comune delle Serre. Al tavolo dei relatori anche Rosanna Caputo, storico d'arte; il presidente del Club Unesco Cosenza Enrico Marchianò; il presidente del Club Unesco San Marco Argentano Adriano Ritacco e Lia Turano dell'AMI.BE.C.

NON ci ha riservato un'analisi, una critica o una semplice lettura della sua terza fatica, Emilio Nigro, ma una suggestione teatrale. “Alterazioni di colore” è il libro presentato venerdì sera al Teatro dell'Acquario. Un testo che nasce dal vissuto di chi lo ha scritto, un libro ibrido, in cui “il narrato si mischia al verso e il verso al narrato” come scrive nella prefazione Domenico Bilotti. Poesie, racconti, un testo scenico e prosa sciolta concorrono alla lettura di questo scritto edito da Coessenza. «Una casa editrice - dice l'autore - diversa, dà voce a chi scrive senza pressare con logiche di mercato. Sono soddisfatto di aver pubblicato con Coessenza, a mio avviso un modello da seguire». Un libro diverso dai primi due, sia perché le pagine non contengono esclusivamente poesie e poi perché lo stile è più “maturo” come ci confessa Emilio. «Ognuno di noi ha un colore, e poi c'è quello attribuito dall'altro, la nostra personalità non è una mescolanza delle due tonalità ma un'alterazione». I colori sul palco dell'Acquario sono gli attori della compagnia La Barraca, di cui Emilio fa parte. La loro teatralità dà forma alle parole scritte in questo libro, questo è l'inizio di R-Esistenze la rassegna di arte, musica e teatro d'autore che dall'annoscorsosi realizzaincollaborazione e condivisione con il Centro Rat. “Ho una gratitudine estrema verso la compagnia de La Barraca - afferma l'attore/scrittore - ha una poetica eun modo difar teatro unico, è fuori dai giochi di potere e dal monopolio del teatro di questa città, per me è un onore essere rappresentato da loro stasera». m. z.

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Domenica 18 ottobre 2009


Domenica 18 ottobre 2009

Possono recarsi alle urne, dalle 7 alle 20, tutti i cittadini italiani che abbiamo compiuto 16 anni

Primarie del Pd, guida al voto L’elenco dei seggi individuati per domenica 25 ottobre nei comuni del Cosentino TRA UNA settimana il Pd andrà alle Primarie per l’elezione del segretario nazionale e di quello regionale. Le commissioni provinciali di garanzia stanno lavorando alacremente perché tutto sia pronto in vista del voto di domenica 25 ottobre. Nella provincia di Cosenza i seggi, in tutto 196, sono stati pressoché individuati e accanto potete trovare l’elenco provvisorio delle sedi. Si vota dalle 7 di mattina alle 20 di sera. Saranno consegnate due schede: una di colore celeste per l’elezione del segretario nazionale e un’altra, rosa, per quello regionale. Si vota tracciando un segno su una delle liste a sostegno del candidato segretario prescelto e nonsi esprime preferenza perché gli elenchi sono bloccati. Dalle primarie usciranno anche i componenti dell’assemblea nazionale e di quella regionale. In questa fase non sono solo i tesserati a poter votare per decidere gli organismi di partito del Pd, ma alle urne possono recarsi tutti i cittadini italiani, comunitari o extracomunitari in possesso del permesso di soggiorno, a partire dal compimento del sedicesimo anno di età. La condizione è che siano iscritti all’Albo pubblico delle elettrici ed elettori del Pd oppure accettino di iscriversi al moAl voto il 25 ottobre mento dello stesso voto per le Primarie, impegnandosi così a sostenere la proposta politica del Partito democratico. Per votare bisogna versare un contributo di 2 euro. Si può votare nel collegio elettorale di residenza. Da quest’obbligo sono esonerati studenti e lavoratori fuori sede, che però, entro le ore 19 del 23 ottobre, dovranno recarsi presso la sede provinciale del Pd, dove studiano o lavorano, e comunicare la loro decisione di votare lì anziché nel seggio del luogo di residenza. Oppure, potranno inviare alla Commissione provinciale per l’elezione del 25 ottobre, via fax o e-mail, la domanda di esercizio del voto, con allegata una copia del documento di riconoscimento. Terminate le primarie, entro 14 giorni la Commissione nazionale convocherà la prima riunione dell’assemblea nazionale, che proclamerà eletto segretario il candidato che abbia riportato la maggioranza assoluta dei membri dell’assemblea stessa,eletti nelleliste alui collegate. Qualora nessun candidato abbia riportato tale maggioranza assoluta, nella stessa seduta verrà indetto il ballottaggio a scrutinio segreto tra i due candidati collegati al maggior numero di componenti l’assemblea e sarà proclama eletto segretario il candidato che avrà ricevuto il maggior numero di voti. m. f. f.

L’ELENCO DEI SEGGI COMUNI

SEDI

Acquaformosa Sede Pd Via Roma Acquappesa Sala Consiliare Acri Centro 1 Palazzo Falcone P.zza Falcone da sez. 1 a sez. 10 Acri Centro 2 Palazzo Falcone P.zza falconeda sez. 11 a sez. 20 Acri San Giacomo da sez 21 a 29 Acri Serricelle Sala don Domenico Conte piazza Serricella da sez. 30 a sez. 35 Aiello Calabro Ex Casa della cultura Loc.Porta Aieta Centro anziani piazza Giugni, 4 Albidona Locale Pd vico II° c/o Municipio Alessandria del Carretto Sala Consiliare piazza Municipio Altilia Sala Comun. Via Piani (Maione) Altomonte Locale Pd Piazza San Francesco Amantea 1 Auditorium Scuole medie da sez. 1 a sez. 5 Amantea 2 Locale corso Vittorio Emanuele da sez. 6 a sez. 9 Amantea 3 Delegazione Municipale Campora San Giovanni da sez. 10 a sez. 14 Amendolara Centro anziani c.so Umberto Aprigliano Sala polifunzionale Comune Belmonte Calabro Ex Scuola elementare Via G. Ianni Belsito Sala Consiliare Belvedere Marittimo Sala Hotel Belvedere SS 18 Bianchi Sala Consiliare Bisignano 1 Sala biblioteca Comunale Viale Roma da sez. 1 a sez. 6 Bisignano 2 Protezione Civile corso Italia da sez. 7 a sez. 11 Bocchigliero Circolo Pd P.zza del Popolo Bonifati Sala consiliare ok Buonvicino Sala Consiliare Calopezzati Sede Pd p.zza Garibaldi presso ex Proloco Caloveto Sede Pd Via Rimembranze Campana Sede municipio Canna Sala Consiliare Cariati Centro Sociale SS 106 Carolei Ex Molino Barone Corso Mazzini, 130 Carpanzano Sala consiliare via Panterisi Casole Bruzio Locale Pd Via P. Magliari Cassano 1 Centro Circolo Pd via L.Praino da sez. 1 a sez. 10 Cassano 2 Sibari Delegazione municipale da sez. 11 a sez. 21 Castiglione Cosentino Frantoio dei Saperi Castrolibero stanza associazioni (centro commerciale) via Papa Giovanni XXIII Castroregio Sala Consiliare Castrovillari 1 Palazzo Gallo corso Garibaldi da sez. 1 alla sez. 11 Castrovillari 2 Palazzo Gallo corso Garibaldi da sez. 12 alla sez. 23 Celico Sede Pd via Arnoni Cellara Sala Comunale Cerchiara di Calabria Sede Pd Via Regina Elena Cerisano Sede Circolo - Via Zupi, 13 Cervicati Sala Consiliare Cerzeto Centro di aggregazione Loc.Vona Cetraro Paese Sede Circolo Via De Seta dalla 1 alla 9 Cetraro Marina ufficio anagrafe P.zza S. Marco dalla 10 alla 15 Civita Sala Consiliare Cleto Sala Consiliare Colosimi Centro Sociale via Volponi Corigliano Cal. Scalo Sala Hotel Zagara 13-15-22-26-28-29-31-32-34-35-36-38-41-42 Corigliano Cal. Schiavonea c/o Quadrato Campagna 10-11-12-14-16-17-21-27-33-37-39-40 Corigliano C. Cantinelle Centro serv. P.zza Madonna di Fatima 18-19-20-24-25-30 Corigliano Cal.-Centro Sala Consiliare ?1-2-3-4-5-6-7-8-9-23 Cosenza -Donnici 1 Ass. Liberamente 7-8-9-10 Cosenza -S. Ippolito * 2 Sede Circ. 11-12 Con sede a Borgo alle ore 18 Cosenza Centro Storico 3 palestra Spirito Santo 1-2-4-5-6-13-14-15-16Cosenza 4 Via Milelli Sede Centro Sociale 3-28-29-30-45 Cosenza 5 Via Popilia Centro Anziani 17-18-19-20-21-22-23-24-25-26-27-57 Cosenza 6 P.zza Matteotti Capannone Ferroviario 31-33-34-35-36-37-38Cosenza 7 Via Roma Gazebo Villetta 39-40-41-42-43-44-46-47-48-49-50-51Cosenza 8 V.le Repubblica Circoscrizione 52-53-54-55-56-59-60-61-68 Cosenza 9 Via Stadi Circoscrizione 62-63-64-65 Cosenza 10 Serra Spiga Centro Sociale 66-67-68-69-70 Cosenza 11 Città Ragazzi Via Panebianco 71-72-73-74-75 Cosenza 12 Città Ragazzi Via panebianco 76-77-78-79-80-81-82 Crosia Delegazione Municipale Diamante 1 Sala consilare P.zza Municipio via Mancini Dipignano Sala consiliare Domanico Sede PD Via Roma Fagnano Castello Sala Consiliare piazza don Bosco Falconara Albanese accorpato con San Lucido c/o sala Polifunzionale comune Figline Vegliaturo Sala Consiliare Firmo Sala congressi ex Convento Domenicani Fiumefreddo Bruzio Sala consiliare municipio Francavilla Marittima Sede Circolo piazza Municipio Frascineto Casa del Popolo via Gramsci Fuscaldo Delegazione Municipale Fuscaldo Marina Grimaldi Sala consiliare comune Grisolia Sede circolo Via Piantata Guardia Piemontese Delegazione municipale Guardia Marina Lago Sede Circolo Via P. Mazzotti Pittore, 5 Laino Borgo Asilo nido viale dei cipressi Laino Castello Sala Consiliare Via A. Moro Lappano Sala attigua biblioteca comn.P.zza S.Gemma Lattarico Sede pd via affumata, 2 Longobardi Sala Hotel Gaudio ss 18 Longobucco Sede Circolo Via P.De Capua Lungro Sala Consiliare Luzzi Centro Sede Pd Luzzi via C.Firrao sez.1-2-3-4 Luzzi Valle c/o Delegazione Municipale dalla sez. 7-8-9-10-11 Luzzi Montagna Centro Sociale Motor sport ? 5-6 Maierà Locale Pd Via Roma Malito Sede circolo Pd c/da Cona,15 Malvito Biblioteca comun. P.zza Monumento Mandatoriccio Sala Consiliare Mangone Sala consiliare

COMUNI

Operazione della Volante che ammanetta due minori nei pressi di viale Mancini

Rubano un’Alfa e scappano: arrestati POMERIGGIO movimentato, quello di ieri, su viale Giacomo Mancini. Protagonisti due minori col vizio del furto e gli uomini della Squadra Volante. Ma andiamo ai fatti. Gli uomini dei questore Scifo stavano perlustrando il territorio, in vista del solito sabato sera, molto frenetico nell’area urbana. Tutto stava filando liscio quando al centralino della Questura è giunta la telefonata di un cittadino che riferiva di aver appena subito il furto della propria automobile. Su Viale Mancini, appunto. Immediato l’intervento degli uomini della Volante che con una pattuglia erano già sul posto. L’automobilista derubato ha dato fornito subito

alcune formazioni necessarie al recupero della vettura e i poliziotti cosentitni in pochi minuti sono riusciti a rintracciare l’auto in corsa. Ne è nato un inseguimento, prima in auto e poi a piedi. Su via Libero Grasso i due ladri hanno abbandonato l’automobile (un’Alfa Romeo aperta grazie all’ausilio di uno spadino) e si sono dati alla fuga nei vichi del centro. Pochi minuti e gli uomini del vicequestore Pietro Gerace sono riusciti ad ammanettarli. Si tratta du B.G.A. e B.M., entrambi minorenni. I due sono ora accusati di del reato di furto aggravato di autovettura. Sono già rinchiusi nel carcere minorile di Catanzaro. b. sim.

Una pattuglia della volante

SEDI

Marano Marchesato Sala consiliare Via Morroni Marano Principato Sede Pd via Annunziata Marzi Sala Comunale Via Nazionale Mendicino Sala Consiliare via Greco Mongrassano Sala Consiliare Montalto 1 Centro Sala Consiliare Municipio sez 1,2,3,4,5,6,7,17,18 Montalto 2 Scalo Delegazione Municipale Scalo sez. 8,9,10,11,12,13,14,15,16 Montegiordano Ex mercato coperto Montegiordano Marina Morano Calabro Monastero San Bernardino Mormanno Cine teatro comunale Mottafollone Sede circolo via della Repubblica,2 Nocara Sala Comunale piazza Municipio Oriolo Locale Pd via Roma Orsomarso Sala cons. P.zza S. Antonio Paludi Sala Consiliare Municipio Panettieri Centro Polivalente via Papa Giovanni XXIII° Paola Dopolavoro Rione Giacontesi da sez. 1 a sez. 9 Paola Dopolavoro Rione Giacontesi da sez. 10 a sez. 17 Papasidero Sala Consiliare via Municipio Parenti Teatro Parrocchiale Paterno Calabro Ex Chiesa dell'Immacolta via Nazionale Pedace Sede Circolo - Via Aria Valente Pedivigliano Sala Consiliare Piane Crati Sala comunale Pietrafitta Sala Cons. Via della Libertà Pietrapaola Delegazione Municipale Plataci Sala conf. Loc S. Elia Praia a Mare Sede Circolo Via D. Alighieri, 46 Rende_Centro Sorico Androne Municipio Rende -Saporito Centro Sociale Lanzino Rende - Roges Centro anziani Via Kennedy Rende Commenda Sala Consiliare Rende Quattromiglia Androne Vicino Sede Vigili Urbani Rende Arcavacata Centro Sociale Rocca Imperiale Salone Monastero Roggiano Gravina Sede Pd Via V. Emanule Rogliano Sala Consiliare P.zza san domenico 1-2-3-5-6-7 Rogliano - Saliano Centro Sociale P.zaa del Rosario 4-8 Rose Centro sociale anziani piazza Municipio Roseto Capo Spulico Centro Aggregazione Rossano Centro Sala Consiliare Municipio Piazza Anergeri da sez. 1 a sez. 7 Rossano Amica Circolo Cacciatori ? 8-9 Rossano Scalo 1 Ex Delegazione Municipale da sez.10-11-12-13-19-20-21-22-23 Rossano Scalo 2 Viale Margherita Bar Time ? 14-15-16-17-18-24-25-26-27-28-29Rossano Piragineti Ex Scuola Elementare C/da Pirag. 31-32 Rota Greca Sede circolo Via Roma Rovito Sede Pd P.zza del popolo San Basile Sede Pd P.za Skanderberg San Benedetto Ullano Palazzo comunale via Milano San Cosmo Albanese Sala Consiliare "Tocci" Via Skanderbeg San Demetrio Corone Locale Sede Pd sopra ufficio Postale in Via Roma, 1 San Donato di Ninea sala Bar Centrale P.zza Artuso San Fili sala Biblioteca comunale San Giorgio Albanese Sala consiliare S. Giovanni in Fiore 1 Casa del Popolo via D. Alighieri 9-10-11-12-13 S. Giovanni in Fiore 2 Palazzo comunale P.zza metteotti 1-2-3-4 S. Giovanni in Fiore 3 Loca P.zza gioacchino da F. 5-6-7-8 S. Giovanni in Fiore 4 Oratorio Parrocchia San Domenico Località Olivaro 19-20-21-22-23-24 S. Giovanni in Fiore 5 Locale ex Magistrale via San Francesco 14-15-16-17-18 San Lorenzo Bellizzi Circolo Pd via Duomo 5 San Lorenzo del Vallo Sede Pd via della resistenza San Lucido Sala Polifunzionale Comune San Marco Argentano sede Circolo - P.zza Riforma San Martino di Finita Sala Consiliare San Nicola Arcella Sede Centro aggr. Soc. Via A.Moro San Pietro in Amantea Sala Conferenze comune San Pietro in Guarano Circolo Pd P.zza Fiume San Sosti sede Pd via Orto Sacramento San Vincenzo la Costa Sala Consiliare Municipio Sangineto Sala consiliare Strada Provinciale Santa Caterina Albanese Delegazione Municipale fraz. Iocci Santa Domenico Talao Sala Consiliare Municipio Santa Maria del Cedro Circolo Pd Santa Maria del Cedro Paese Santa Sofia d'Epiro Sala Consiliare Sant'Agata d'Esaro Biblioteca Comunale Santo Stefano di Rogliano Centro Anziani P.zza S. Maria Saracena Sala Cons. Via C. Pisacane Scala Coeli Sala Consiliare Scalea Circolo Pd Via Alvaro Scigliano Sede PD Via stazione Serra d'Aiello Sala Consiliare Via Papa Giovanni XXIII Serra Pedace Sede Pd P.za V. Veneto Spezzano Albanese Sala consiliare Spezzano Piccolo Sala Comunale Via Petroncello Spezzano Sila Sala Convegni Via Roma 1-2-3 Spezzano Sila - Camigliatello Delegazione Municipale Forgitelle 4 Tarsia Circolo Pd c.so Umberto, 47 Terranova da Sibari Sala Consiliare Terravecchia Sala Consiliare Torano Sede Circolo Via dei Mille 1-2 Torano-Sartano Locale ferroviario scalo 3-4-5 Tortora Sede Pd Via Blanda, 8 Trebisacce Comunità Montana via G.Galilei Trenta Circolo Pd Trenta via Nazionale Vaccarizzo Albanese Ex Sala Consiliare via Dante Verbicaro Sede Circolo Pd Via Roma Villapiana Vecchia sede del Consiglio Comunale Zumpano Sede Circolo - Via Roma

Coca, erba e hashish un arresto e due denunce CONTROLLI sempre più fitti da parte dei carabinieri del nucleo radiomobile. Ieri gli uomini del comandante Domenico Lio, sono riusciti a portare a segno due operazioni finalizzate al contrasto dello spaccio di droga. In manette è finito Francesco Maria Bruno, 31 anni. Dopo una perquisizione è stato trovato in possesso di alcuni grammi di marijuana. Gli stessi carabinieri hanno denunciato A. M. (24 anni) trovato in possesso di tre dosi fra coca e hashish, e P. F. (40 anni) trovato in possesso di sei dosi di cocaina. m. t.

Il comandante Lio

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Acri, Bisignano, Luzzi, Montalto e Valle Crati

Domenica 18 ottobre 2009

Luzzi. «C’è bisogno di più organizzazione sia professionale che competente sul territorio»

Coppa: «Pdl, basta improvvisare» L’esponente politico cittadino non le manda a dire al suo partito di ROBERTO GALASSO LUZZI - Non e più tempo di improvvisare. Nel Popolo della Libertà c'e bisogno di una programmazione seria con Wl' organizzazione sul territorio che sia capillare ed efficiente e che è necessaria per le prossime sfide elettorali. E' questo, in sintesi, il senso della nota dai toni critici con la quale il medico Michele Coppa, esponente luzzese del partito e già dirigente provinciale nonché responsabile del settore Ambiente e Sanità di Alleanza Nazionale, intende stimolare i vertici provinciali del partito. "La campagnaelettorale perle prossime regionali - afferma Coppa - la si deve organizzare, incominciando a strutturare il partito, partendo dalla periferia, con la nomina da parte del coordinatore provinciale, d'intesa con il suo vice vicario, come previsto dallo statuto, di un delegato-coordinatore comunale per tutti i comuni della provincia, al fme di dirigere ed organizzare l'attività politica del "Popolo della Libertà" sul territorio, secondo le direttive degli organi nazionali, regionali e provinciali". L'esponente luzzese del centrodestra ricorda che "il Popolo della Libertà riconosce e promuove la più ampia partecipazione popolare alla vita pubblica, sociale e nelle istituzioni. La politica, che è l'arte di governare la società, non prevede l'improvvisazione, bensi - prosegue Michele Coppa - si affida alla programmazione seria. L'improvvisazione, intesa come l'atto di creare qualcosa in modo

spontaneo ecasuale,mentre lasi sta eseguendo può detenninare successi nell'arte dello spettacolo, ma genera confusione e sconfitte "nel1'arte" della politica". Un'analisi dellasituazione politica all'interno del partito, dunque, che necessita, a suo dire, di una proficua organi:aazione sul territorio. A Luzzi, Coppa ha portato avanti un proficuo lavoro che ha fatto ritrovare finalmente unito il centrodestra sotto la bandiera del PdL tanto da essere acclamato dagli oltre cento iscritti, nell'aprile scorso, coordinatore locale del partito e che ha portato anche alla costituzione del gruppo consiliare del PdL al Comune. L'invito di Coppa, dunque, agli organismi provinciali della compagine politica di rimboccarsi ed a non lasciar spazio all'improvvisazione . «Poiché vogliamo che il Popolo della Libertà ritorni al governo della Calabria, senza veli ed ipocrisie - pone l'accento Michele Coppa - vogliamo invitare gli attuali dirigenti provinciali, a mettere da parte l'improvvisazione. che già nelle passate elezioni provinciali ha dato, purtroppo, i suoi frutti e di passare ad una programmazione seria che preveda un'organizzazione fatta di professionalità e competenza. Come si può pensare di vincere le elezioni senza il partìto? E' pur vero che abbiamo un coordInamento reglonale, e provinciale - conclude Michele Coppa la sua nota - ma è anche vero che questo non può dare frutti se manca il territorio organizzato, vettore determinante per la crescita del partito".

Cerzeto

Deteneva armi da fuoco ottantenne denunciato

Uno scorcio panoramico di Luzzi

ACRI

Un ticket dalla Regione per i bambini ACRI – Il Dipartimento Lavoro, Politiche della Famiglia, Formazione Professionale, Cooperazione e Volontariato della Regione Calabria promuove l’erogazione per l’anno 2009 di un “ticket per l’acquisto di beni primari per l’infanzia” rivolto ai nuclei familiari con bambini che alla scadenza della presentazione delle domande non abbiano superato i diciotto mesi d’età”. Il ticket è un titolo di credito dal valore nominale di 1200 euro, spendibile entro sei mesi dalla data di concessione presso la rete di farmacie accreditate per l’acquisto dei seguenti

Acri. Voluto dalla Comunità montana “Destra Crati”

generi di prima necessità: prodotti alimentari per l’infanzia (omogeneizzati, latte o prodotti similari) e articoli sanitari per il lattante (pannolini, prodotti per la pulizia dei bambini). Le domande devono essere spedite a mezzo R. A/R o consegnata a mano entro l'1 novembre 2009. Per ritirare il modello di domanda, ci si può rivolgere allo Sportello Sociale, presso l’Ufficio Servizi Sociali del Comune di Acri, in via Madonna del Rinfresco, da lunedì a venerdì dalle 09:00 alle 13:00. p. c.

Giornata prevista per il 24 ottobre

A breve l’inaugurazione del museo micologico

Anche Acri ad Amantea per protestare contro illegalità e veleni

ACRI – Per iniziativa della comunità montana “Destra Crati”, si terrà sabato prossimo l’inaugurazione del Museo Micologico dei Funghi Liofilizzati, finanziato dall’assessorato regionale all’Ambiente e realizzato presso la sede in Piazza Principessa di Piemonte ad Acri. Il programma prevede, per le ore 10:00, nella Sala Polivalente, il convegno su “Ruolo e prospettive dei musei naturalistici”; alle 12:30, inaugurazione e visita del museo. Tra gli altri, saranno presenti, il Prof. Pietro Brandmayr, docente dell’Unical e presidente del Museo di Storia Naturale della Calabria; il Prof. Dimitar Uzunov, docente dell’Unical ed esperto nella conservazione di Biodiversità; il Dott. Gianfranco Visentin, segretario Nazionale A.M.B.; l’Ing. Carmine

ACRI - Anche il Comune di Acri parteciperà alla mobilitazione indetta per il 24 ottobre ad Amantea “per un ambiente sano contro le illegalità, per difendere la Calabria e per dire basta ai veleni. A questa importante iniziativa – si legge in una nota del Comune -, vista la gravità della situazione che si è venuta a creare, parteciperanno il sindaco, Elio Coschignano, l’assessore Francesco Monaco, anche in qualità di segretario provinciale dei Verdi, e una delegazione di consiglieri comunali. Il Comune di Acri–ha detto il vicesindaco Monaco - sta per intraprendere rapporti di collaborazione con l’Arpacal, per effettuare un monitoraggio sul nostro territorio al fine di verificare se sono pre-

di PIERO CIRINO

Il panorama di Acri

Lavorato, micologo e presidente A.M.B Gruppo Micologico Sila Greca; Agazio Loiero, presidente della Regione Calabria; Mario Oliverio, presidente della Provincia di Cosenza; Silvio Greco, assessore regionale all’Ambiente; i consiglieri regionali Mau-

rizio Feraudo e Michele Trematerra, il sindaco di Acri, Elio Coschignano, Giuseppe Graziano, dirigente del Dipartimento 14 della Regione Calabria e Gennaro Nicoletti, presidente della comunità montana “Destra Crati”. p. c.

senti sostanze inquinanti, allo scopo di fugare ogni dubbio sulla salubrità e la qualità dell'ambiente in cui viviamo. Da tempo - continua l’assessore Monaco – associazioni, singoli cittadini, in ultimo ilpartitodi SinistraeLibertà, richiedono un monitoraggio del territorio. Per questo, il Comune ha preso contatti con i livelli regionali dell'Arpacal, con l'intento di stipulare un protocollo d'intesa per dare maggiori garanzie alla cittadinanza. All'importante iniziativa di Amantea hanno dato adesione, anche la locale Federazione dei Verdi, nonché diverse associazioni di volontariato e ambientaliste, tra le quali la "Dafne", un'associazione che dal 1993 si occupa anche di tematiche ambientali”.

CERZETO - Un insospettabile ottantaduenne di Cerzeto conservava in casa armi da fuoco illegalmente. A scoprirlo sono stati i militari della Guardia di Finanza della Compagnia di Paola, al comando del tenente Carlo Cardillo, che impegnati in una diversa attività investigativa svolta su delega della Procura della Repubblica di Cosenza, hanno posto sotto sequestro tre pistole a tamburo perfettamente funzionanti e un cospicuo numero di relative cartucce, delle quali l’anziano non e’ stata in grado di esibire l’idonea documentazione. E’ stata l’intuizione dei finanzieri impegnati nell’operazione, a portare al ritrovamento delle armi che, inspiegabilmente, l’anziano deteneva nella propria abitazione, in perfetta efficienza. Le pistole sequestrate benche’ aventi caratteristiche tecniche tra loro similari, risultavano essere di diverso calibro; sono state infatti ritrovate una calibro 44, una calibro 9 ed una calibro 5.7. Le stesse sono state immediatamente sequestrate e l’ottantaduenne denunciato a piede libero all’autorità giudiziaria. Secondo quanto si è potuto sapere, i militari delle Fiamme Gialle si sono portati presso l’abitazione dell’uomo, che vive con la propria consorte in paese, nel pomeriggio di venerdì, per effettuare una perquisizione in riferimento, appunto, ad altre attività d’indagini. La sensibilità investigativa dei finanzieri avrebbe consentito, nel corso della stessa perquisizione, di individuare le armi, giacenti in posti diversi dell’abitazione. L’anziano al quale è stato subito contestato il reato di detenzione illegale delle stesse, pare non sia stato in grado di giustificare ai militari la detenzione delle pistole e l’assenza dei documenti idonei alla loro detenzione. Cose che, ovviamente, dovrà comunque cercare di spiegare al magistrato nei prossimi giorni. s. m.

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San Giovanni in Fiore. Talerico e Gentile vogliono la poltrona di Nicoletti

Rogliano

Udc e Psi, ago della bilancia

“Idee e movimento” «Chiarezza sull’ospedale»

Cominciano a delinearsi gli schieramenti in vista delle comunali di ANTONIO MANCINA SAN GIOVANNI IN FIORE - Si vanno delineando gli schieramenti in vista del rinnovo del consiglio comunale per la prossima primavera. L’ago della bilancia potrebbero essere due partiti minori: l’Udc del segretario Francesco Talerico e il Nuovo Psi di Angelo Gentile, in attesa che escano allo scoperto di due partiti maggiori a San Giovanni in Fiore. Franco Laratta, il segretario cittadino del Pd ha dichiarato a più riprese che il più grosso centro della Sila ha bisogno di una svolta radicale nell’amministrazione della cosa pubblica ed auspica un rinnovamento del governo della città. Tonino Acri interpellato recentemente sulle prossime consultazioni cittadine per il consiglio comunale ha dato un giudizio negativo sulla gestione dei cinque anni del governo in carica. A sostenere Nicoletti e la sua Giunta resterebbe a questo punto solo il presidente della provincia Mario Oliverio, che vedrebbe di buon grado un passaggio di consegne fra Nicoletti e l’attuale presidente del consiglio Franca Migliarese Caputi. Ed ecco che a questo punto l’ago della bilancia dipende da Angelo Gentile del Nuovo Ps e Francesco Talerico dell’Udc. Gentile, padre, avrebbe già iniziato a tessere le fila di un’alleanza a tutto campo per piazzare il figlio fra i candidati alla poltrona di sindaco. Avrebbe già contattato il deputato Laratta

per avere via libera alla corsa del figlio Angelo a sindaco della città. Si sa che Giovambattista Gentile, attuale coordinatore provinciale del partito e già vice presidente dell’ospedale a suo tempo, riesce a coagulare intorno a sé i voti di sinistra che di destra. Senza contare che ogni volta che il figlio Angelo si presenta in qualche competizione , provinciale o comunale che sia, riesce a fare il pieno di consensi. Discorso a parte che per il dottore Francesco Talerico, attuale segretario dell’Udc, che ha pubblicamente ammesso di volersi presentare candidato a sindaco di San Giovanni in Fiore e che si è distinto come consigliere comunale di

di GASPARE STUMPO

Francesco Talerico dell’Udc

Rogliano. Nella lista “Uniti per la Calabria con Guccione”

Con Bersani il Pd candida la Cicirelli ROGLIANO – Il Pd ha inserito Teresa Cicirelli nella lista ‘Uniti per la Calabria con Guccione’ - che sostiene Bersani a segretario nazionale alle primarie del 25 ottobre. Componente di direttivo, la Cicirelli ha offerto la disponibilitàpercontribuire adun“progetto innovativo per il futuro dell’Italia e della Calabria, basato sulla valorizzazione delle qualità dei giovani”. “Il partito che Bersani in Italia e Guccione in Calabria vogliono costruire – ha detto - è lo stesso che vorrei strutturato e presente sul territorio, at-

«Una grande opportunità per il circolo roglianese»

Camigliatello. Protagonista il fungo porcino

Proseguono le attività dell’autunno silano Oggi i Sabatum Quartet CAMIGLIATELLO - Proseguono le attività di una rinnovata SilaInfesta che, con Autunno Silano, sta animando la vita dell’altpiano con un fitto programma all’insegna dell’abbinamento tra musiche di tradizione e prodotti tipici,le tanteeccellenzeenogastronomiche che fanno da superba corona alla magnificenza del fungo porcino, indiscusso protagonista di tutta la manifestazione. Tamburinari della Sila, maschere giganti, cavalli di fuoco e altri dispositivi rituali della musica popolare animeranno il corso di Camigliatello fin dalle prime ore della giornata, accompagnando il visitatore alla degustazione di una grande quantità di prodotti tipici che risaltano dai colorati stand allestititi da operatori ed aziende. Veri e propri laboratori del gusto, organizzati dai Consorzi di tutela Caciocavallo Silano Dop, Salumi di Calabria Dop e Vini di Cirò e Melissa, guideranno il visitatore a comegustareal meglioiprodotti tipici della nostra regione, dai funghi ai formaggi, dai salumi alle patate, anche in abbinamento ai vini, mostrando allo stesso tempo le tecniche di lavorazione di una plurisecolare tradizione artigianale.

minoranza nell’attuale consiglio per le sue battaglie in difesa dell’ospedale cittadino. Talerico, oltre a pescare sia a sinistra che a destra, sarebbe appoggiato anche da alcune liste civiche. In lizza per un posto al sole anche Salvatore Audia, attuale segretario del nuovo assessore regionale all’Agricoltura e il solito Antonio Barile per il centro destra. Riunioni ed incontri fra non molto dovrebbero svelare i futuri accordi. Sempre in vista dei prossimi cinque anni, che potrebbero essere decisivi per una città che lentamente sta scivolando verso uno spopolamento lento, ma inesorabile.

Nel pomeriggio, alle 16, a mo’ di commiato al visitatore al quale si da appuntamento per il successivo fine settimana, il concerto dei Sabatum Quartet, uno dei gruppi più rappresentativi della nuova scena musicale regionale, votati a una rivisitazione “infedele” della tradizione che ne salvaguarda i fondamentali motivi ispiratori, vale a dire ritmo e melodia. Promosso dall’associazione Altrosud d’intesa con la Comunità Montana Silana, il Parco Nazionale della Sila, i comuni di Pedace e Spezzano della Sila, l’Enel e PromoSila, Autunno Silano ricade all’interno di una rinnovata “SilaInFesta” che, inserita dal Ministero della Gioventù e dall’Anci tra i 17 festival più importanti d’Italia, si avvale anche del cofinanziamento della Regione, stanziato nelbando “grandi eventi”,e si realizza in collaborazione con la Provincia. La manifestazione andrà avanti, tra mostre, libri, degustazioni, spettacoli, percorsi, laboratori del gusto fino alla fine del mese: prossimo appuntamento sabato 24 ottobre con la rivisitazione in chiave comica dei classici della canzone italiana ad opera di Dado, un altro dei mattatori di Zelig.

Gastronomia musica e divertimento

tento alle necessità delle realtà locali”. Teresa Cicirelli ha parlato di “grande responsabilità” - ma anche di “opportunità” per il circolo roglianese. “Un partito inclusivo ed aperto non rigidamente identitario ma pronto a prendere il meglio delle culture che lo hanno preceduto. Un partito attento alle necessità del meridione, che si fa portatore di un nuovo meridionalismo”.“Ciò che alla nostra terra manca e che questo Governo non sa darci, non può darci e non potrà mai darci perché legato a doppio filo ad un blocco sociale concentrato nel nord che considera superflue le regole, che ritiene il mercato un ingombro, che pensa che il merito stia nella famiglia in cui si nasce”. g. s.

Teresa Cicirelli

ROGLIANO – ‘Idee in Movimento’ chiede chiarezza sull’Ospedale. Il gruppo ha espresso “forte apprensione” per il futuro del Santa Barbara, per la ricaduta occupazionale del territorio, soprattutto “perché verrebbe a mancare un servizio vitale per i cittadini di Rogliano e dell’intera valle del Savuto”. Per ‘Idee in Movimento’ infatti “un alone di mistero avvolge la reale collocazione dell’ospedale all’interno dell’Azienda ospedaliera e sul futuro dello stesso all’interno del piano di rientro, presentato dalla giunta di centrosinistra guidata dal governatore Loiero”. In un documento improntato sul nosocomio cittadino e rivolgendosi al sindaco Giuseppe Gallo, il gruppo ha chiesto “chiarezza e trasparenza” e “quando saranno banditi i concorsi per primariato, visto che a tutt’oggi mancano il primario del reparto di Chirurgia e quello del reparto Radiologia, per non parlare di un nuovo direttore sanitario del presidio”. Icomponenti delmovimento hanno sollecitato, quindi, la richiesta di un incontro con il presidente della Giunta regionale “al fine di capire una volta e per tutte che ne sarà del nostro ospedale, prima che si verifichino eventuali futuri commissariamenti su cui poi scaricare tutte le colpe e le responsabilità” ed hanno fatto sapere che non resteranno a guardare “l’ulteriore depauperamento di un’altra risorsa del territorio, pronti a manifestare in modo civile il nostro dissenso verso ogni sorta di chiusura o riconversione, e a difendere i servizi vitali per i nostri concittadini”.

Paterno C. A breve le nomination per il “Personaggio del 2009”

Presentata la quarta edizione della “Notte degli Oscar” di ERMANNO ARCURI

Un momento della presentazione

PEDACE

Inaugurata la sede Caritas parrocchiale “Marilucia Fuscaldo” PEDACE – Nei giorni scorsi è stata inaugurata a Pedace la Sede Caritas parrocchiale, intitolata a “Marilucia Fuscaldo”, giovane donna scomparsa prematuramente l’estate scorsa, che in vita ha testimoniato l’amore per il prossimo, donando se stessa e spendendo le sue energia per il bene dei fratelli e della comunità. Presenti, oltre al Parroco, Don Tullio Scarcello, il delegato della Caritas diocesana, Diacono Biagio Pucci, il Vicario episcopale per il diaconato permanente Don Santo Canonaco, il sindaco Stanislao Martire e una nutrita rappresentanza della comunità pedacese. Nelle parole del Parroco leggiamo l’importanza di avere a Pedace un “Centro di ascolto Caritas permanente”, aperto alle esigenze della comunità, ma soprattutto all’evangelizzazione alla carità e alla solidarietà.

PATERNO - Una serata magica la presentazione della quarta edizione de “La Notte degli Oscar”. La fortunata idea di dare dei riconoscimenti a personalità che si sono distinte nel sociale, con il sotto titolo “Il Personaggio dell’Anno 2009”, approda nel caratteristico paesino di Perno Calabro, alla corte del primo cittadino Carmelino Caputo, per ben cinque volte eletto dai suoi concittadini, sindaco del paese. La comitiva che segue l’Oscar, ha invaso il borgo, con i suoi esponenti organizzativi, con le Miss di Valle Crati, ricevendo accoglienza ed entusiasmo dalla popolazione paternese. A presiedere il momento istituzionale, oltre alla presenza di alcuni sindaci del Savuto, il Maestro ed Artista Silvio Vigliaturo, infatti, è al suo nome che si lega “Il Filosofo” che a partire da quest’anno sarà assegnato alle nomination nelle varie sezioni. Nel documentare la bellissima serata, con la proposta di effettuare la notte celebrativa il prossimo 13 dicembre, c’è da commentare alcuni interventi come quello del preside Luigi De Rose e del presidente onorario dell’associazione Unione Valle Crati-Città Futura Giuseppe Chiappetta. Le ragazze hanno indossato i

gioielli realizzati dal maestro orafo Sandro Prandina su design di Vigliaturo a testimoniare la promozione del territorio attraverso gli artisti di casa nostra. A presentare l’iniziativa la splendida mora dello staff, Maria Francesca Maiurano, che ha saputo con classe incasellare i vari interventi, mentre madrina della cerimonia è stata Katia Corina, da pochissimo eletta come Miss Valle Crati 2009. La breve riflessione sull’Oscar nasce dalle parole del Maestro Silvio Vigliaturo che ha raccontato alcuni aneddoti della propria vita, ma soprattutto ha sottolineato la bellezza di un territorio, quello calabrese che, grazie a queste iniziative, che diventano di riferimento smuovono le coscienze delle autorità deputate a are la loro parte. L’attesa per la quarta edizione dell’Oscar è già iniziata e c’è chi attende con trepidazione le nomination, quei nomi illustri che saranno premiati quest’anno. Anche il sindaco Caputo, ha mostrato tutta la sua disponibilità e se Paterno Calabro è stato scelto quale sede è perché si intende concertare e proiettare ogni sforzo organizzativo mettendo in risalto la figura di San Francesco che in questo luogo ha costruito un santuario incantevole ed ha vissuto per ben 34 anni.

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San Giovanni in Fiore e Sila, Rogliano e Savuto

Domenica 18 ottobre 2009


Castrovillari, Pollino e Valle dell’Esaro

Domenica 18 ottobre 2009

Castrovillari. Dopo le contestazioni della lista civica “Solidarietà e Partecipazione”

«Dal Comune nessuna risposta» Laghi e Santagada continuano ad attaccare l’amministrazione sulla discarica di FRANCESCO MOLLO CASTROVILLARI- All’indomani della conferenza stampa continua il botta e risposta tra le liste civiche e il sindaco della città del Pollino sulla discarica di Campolescio. Nella giornata di ieri a prendere la parola sono nuovamente i consiglieri comunali, Ferdinando Laghi e Giuseppe Santagada. “La risposta dell’amministrazione comunale di Castrovillari - scrivono in una nota congiunta - alle contestazioni mosse in conferenza stampa da “Solidarietà e Partecipazione” è in pratica assente. Ai fatti e ai documenti forniti alla stampa si risponde con insulti e affermazioni autoreferenziali. I fatti, d’altra parte sono inconfutabili”. I consiglieri comunali ricordano ancora una volta l’iter della questione. “Il sindaco di Castrovillari Franco Blaiotta nello scorso mese di dicembre 2008 ha chiesto per iscritto all’Ufficio del Commissario la riapertura della discarica di Campolescio, prima cioè di affermare solennemente, a gennaio e luglio 2009, in consiglio comunale, di non volerla riaprire se non in caso di assoluta necessità e, in ogni caso, sempre e solo per la sola città di Castrovillari. Falsa dichiarazione anche questa, visto che la delibera di Consiglio e di Giunta, di settembre 2009, prevede l’arrivo di rifiuti anche da altri comuni vicini. E falso è anche - proseguono Laghi e Santagada - quanto affermato a riguardo del presunto “Piano di emergenza delle discariche” previsto dalla Provincia di Cosenza, piano nel quale rientrerebbe Campolescio. L’assessore provinciale all’ambiente, Aiello, smentisce, per iscritto, quanto dice il primo cittadino. Allora, chi

Ferdinando Laghi

mente?” I rappresentanti delle liste civiche nel comunicato stampa snocciolano le vicende inerenti la questione. “Ma c’è di più. Sempre a gennaio 2009 - dicono a tal proposito Laghi e Santaga-

da - l’Ufficio del Commissario, alla lettera del sindaco Franco Blaiotta risponde che la richiesta di riapertura della discarica di Campolescio, chiusa d’urgenza per motivi igienico-sanitari, non può essere assolutamente accolta. Niente da fa-

re, il primo cittadino e l’assessore Abbenante da quell’orecchio non ci sentono”. Secondo gli esponenti delle liste civiche: “la voglia di accumulare quanti più rifiuti possibile ha avuto anche stavolta il sopravvento sulla verità e sugli interessi e diritti dei cittadini. E’ fin troppo chiaro - dichiarano Laghi e Santagada - che siamo di fronte alla bugia sistematica come metodo di governo, cosa che mina la fiducia dei cittadini nelle istituzioni ma che, soprattutto, dovrebbe imporre le dimissioni a chi così sfrontatamente la pratica”. La soluzione prospettata da Ferdinando Laghi e Giuseppe Santagada è dunque la seguente: “Basterebbeconcludono le liste civicheche l’amministrazione comunale aderisse alla proposta comprensoriale che ha visto anche l’intervento tecnico della prestigiosa scuola agraria del Parco di Monza per risolvere il problema, con vantaggio per la salute e la tasca dei contribuenti. Ma, evidentemente, gli interessi sono altri”.

San Marco A. Proteste dei cittadini di località Pianette

Frana, incontro con Bevacqua SAN MARCO ARGENTANO - Si terrà questa mattina alle 11 l’attesoconfronto tra i cittadini di località Pianette, una delle contrade più popolosi dell’intero territorio di San Marco Argentano, ed il vicepresidente della Provincia di Cosenza, Mimmo Bevacqua, che effettuerà un sopralluogo nel tratto stradale che collega Roggiano Gravina e San Marco Argentano alla popolosa contrada rurale. I disagi sono iniziati lo scorso anno, quando la copiosa pioggia che si abbattè sulla provinciacosentinacausò unosmottamentoche interesso gran parte della sede viaria, impedendo così per molti mesi il passaggio di auto-

mezzi ed autobus di linea. Dopo le tante promesse, però, nulla ancora è stato fatto: l’amministrazione comunale ha vivamente protestato, insieme agli abitanti della frazione, di ripristinare una volta per tutte la normalità attraverso dei seri lavori di messain sicurezzadelcostonefranato, mafinora la patata bollente è rimbalzata tra Provincia di Cosenza e Protezione Civile. Oggi Bevacqua sarà presente insieme al sindaco Alberto Termine ed agli esponenti della maggioranza per informare la cittadinanza su quanto si sta facendo, ma sono attese proteste per l’immobilismo visto finora.

Saracena. Da oggi escursioni micologiche

Un ricercatore di funghi. A destra: i luoghi delle escursioni

Alle 9.30, presso le strutture ricettive di Novacco, ci sarà il primo incontro con il professor Antonio Contin. Alle 10, muniti di cestino e bastone, si parte per l’escursione tra i boschi.Alle12.30 sirientraalrifugio per il censimento delle specie raccolte. Alle 13.30 pranzo, a proprie spese, nel rifugio del gusto, sempre a Novacco. Alle 15 è previsto l’alle-

Cosenza e Bloise replicano al Comune di EMILIO ROSITO MORANO – “Riparti Morano”, per voce dei consiglieri Antonio Cosenza e Luigi Bloise, fa il punto sulla situazione politica. Sulle proposte del Comune sul Piano per il Parco del Pollino, Cosenza e Bloise rilanciano al mittente i “limiti conoscitivi” attribuiti loro. Rivendicano una “proposta politica che mira a far conoscere ai cittadini, attraverso il loro coinvolgimento, quelli che sono gli strumenti di pianificazione che gravitano sul territorio” e non vogliono “un ambiente immobile e sclerotizzato” e neanche “l’abusivismo dilagante ma miriamo a dare ai cittadini regole certe”. «Siamo stati tacciati di avere “limiti” soltanto perché abbiamo proposto maggiore considerazione per la cittadinanza». Sugli equilibri di bilancio e la ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi, affermano «Si è riscontrato un bilancio in perfetto equilibrio: l’anno di commissariamento non ha prodotto nessun disequilibrio. Sono vani gli accenni dei nostri amministratori sullo sfascio trovato nelle casse comunali che si è dimostrato inesistente». Riparti Morano parla di

«incapacità politica dei nostri amministratori di dare un nuovo impulso all’azione amministrativa. Pur avendo criticato duramente il commissariamento non hanno prodotto alcuna variazione di rilievo al bilancio approvato dallo stesso, confermandone la linea tracciata, che è di ordinaria amministrazione». E stigmatizzano il fatto che i moranesi quest’anno dovranno pagare le bollette dei rifiuti per il 2008 e 2009: «In alcuni casi si è fatto peggio di quanto prodotto da altri». Bloise e Cosenza hanno chiesto, nell’ultimo consiglio, di inserire nel regolamento riguardante l’affidamento di incarichi di progettazione inferiori a centomila euro, un articolo che prevedesse di conferire titolo di merito all’inserimento di giovani iscritti all’albo professionale per un periodo inferiore ai cinque anni: un motivo di «grande considerazione per i giovani e per le loro difficoltà di inserimento nel mondo lavorativo. E per evitare che ribassi eccessivi condizionino negativamente l’esecuzione delle progettazioni si è proposto di inserire nel regolamento un articolo prevedente l’obbligatorietà di individuazione delle offerte “anomale”».

«Amministratori incapaci di dare nuovi impulsi»

Inchiesta “Poseidone” Popolari Europei Soddisfatti per Galati

di FANCESCO MOLLO

di Potenza e Taranto. A guidare i principianti della caccia al fungo, ma anche i tanti appassionati della montagna, ci sarà –tra gli altri - il professor Antonio Contin, esperto nello stanare, paracchi, pinnicoli e soprattutto il porcino. Ma ecco il programma delle due speciali domeniche micologiche.

«Il nostro limite? Il rispetto della cittadinanza»

Castrovillari. La richiesta di archiviazione

Cercatori di funghi, boom di presenze a Novacco SARACENA - Dopo il boom di presenze spontanee già negli scorsi weekend, oggi partirà il programma di escursioni micologiche “ufficiali” nella faggeta di Novacco, spettacolorae radura sul Pollino, che ricade nelterritorio diSaracena. L’iniziativa, inserita nel quadro della complessiva promozione del Pollino e del patrimonio paesaggistico e identitario locale messa consapevolmente in atto dall’aministrazione cmunaleguidata daMario Albino Gagliardi s ripeterà anche domenica 1 novembre. L’alternarsi di giornate di pioggia e di sole che sta caratterizzando queste ultime settimane ha creato un prezioso cocktail meteorologico che, anche garzie alle accoglienti strutture ricettive del rifugio di Novacco, a 1315 metri sul livello del mare, con 25 posti letto e ristorante tipico a disposizione, è ha disposizione degli appassionati. Le previsioni fanno intravedere un’ondata di visitatori e turisti dall’area urbana di Cosenza, dalla Sibaritide così come dalle province

Morano Calabro. I consiglieri non ci stanno

stimento della mostra micologica. Mentre alle 17.30, l’esperto Contin terrà una relazione sui funghi del Pollino con proiezione di immagini. Per pronotarsi ad entrambi i pacchetti bisogna contattare, dalle 9 alle 13, e dalle 16 alle 19, il Centro turistico di Novacco (0981.349647 www.comune.saracena.cs.it).

CASTROVILLARI - “Esprimiamo il nostro apprezzamento e la nostra soddisfazione per la richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura della Repubblica di Catanzaro in merito alla posizione dell’On. Giuseppe Galati nell’ambito dell’inchiesta Poseidone”. Ad esprimersi così sono i Popolari Europei di Castrovillari in un comunicato congiunto dei consiglieri comunali Oscar Marotta, Biagio Schifino, Daniela Conte, Riccardo Rosa, il quale siede anche tra i banchi della massima assise provinciale, e degli assessori Pierangelo De Padova, Nucerito Pierpaolo ed Umberto Malagrinò. “L’On. Giuseppe Galati è da sempre conosciuto per l’onestà del suo operato, la sua lealtà e per le sue battaglie a difesa degli interessi della nostra regione”, affermano gli esponenti dei popolari europei di Castrovillari in una nota. “La richiesta di archiviazione per insussistenza dei fatti nell’ambito dell’inchiesta Poseidone non po-

teva che essere la logica conclusione di una vicenda che ha visto trionfare la verità dopo tre anni e mezzo di attesa”. “Persona trasparente, fedele al mandato conferitogli dagli elettori, l’On. Giuseppe Galati ha sempre operato al servizio di questi e continuerà a farlo fedele alla sua concezione della politica vista come missione da compiersi nell’interesse dei cittadini e mirando allo sviluppo del territorio”. “Sono solo esclusivamente queste le motivazioni che hanno spinto e spingono l’On. Giuseppe Galati ad essere parte attiva nella vita politica; sicuramente, concludono i Popolari Europei del comune di Castrovillari, continuerà come sempre con caparbietà convinzione ed alto senso di responsabilità il suo mandato elettorale, nella ferma convinzione che ci sono ottime possibilità oltre che le potenzialità per far crescere la nostra amata Calabria”. r. c.

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Paola. Tra i quattro arrestati nell’operazione “Il Generale” non parla solo Occhiuzzi

Droga, in 3 respingono le accuse Gli interrogatori di garanzia davanti al gip sono stati completati ieri mattina di PAOLO VILARDI PAOLA – Si sono conclusi nella mattinata di ieri gli interrogatori di garanzia davanti al Giudice per le indagini preliminari del tribunale di Cosenza delle tre persone arrestate giovedì per droga dai carabinieri, nell’ambito dell’operazione denominata “Il Generale”. Tutti, insieme ad altro soggetto per cui era stato disposto la misura cautelare dell’obbligo di firma, avrebbero creato, secondo la ricostruzione degli inquirenti, una rete di traffici di sostanze stupefacenti che abbracciava i comuni di Roggiano Gravina e diversi centri del Tirreno cosentino come Cetraro, Acquappesa, Guardia Piemontese e Fuscaldo. La droga che circolava era del tipo marijuana e cocaina, che secondo l’attività d’indagine è stata distribuita, tra assuntori e acquirenti, a più di cento persone nel periodo dello smercio, da gennaio 2007 a gennaio 2008. Una distribuzione molto capillare soprattutto nel medio Tirreno cosentino. Le persone arrestate, tutti noti alle forze dell’ordine, sono: Ireno Occhiuzzi (50 anni) di Acquappesa, Maurizio Tommaselli (52) di Cetraro e Fausto Merenda (49) di Roggiano Gravina. L’obbligo di dimora, invece, è stato disposto per il quarantenne di Roggiano Gravina Massimiliano Graziadio. Occhiuzzi, in particolare, è accusato di traffico di sostanza stupefacente. Davanti al Gip, interrogato a Paola per rogatoria, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Per Tommaselli al traffico di droga si aggiunge l’ipotesi accusatoria di ricettazione d’armi e detenzione, finalizzata alla vendita. I militari dell’arma lo avevano infatti trovato in

Il Tribunale di Cosenza

possesso di una pistola “calibro 9” di provenienza illecita. Davanti al Gip si è difeso da ogni accusa mossa dal pubblico ministero di Cosenza Claudio Curelli, dichiarandosi quindi estraneo ai fatti. Hanno negato ogni coinvolgimento nella rete dei traffici illeciti di droga anche gli altri due indagati, Maurizio Merenda e Massimiliano Graziadio. Nell’ambito della stessa inchiesta i carabinieri avevano arrestato anche Salvatore Tripicchio, trentaquattrenne cetrarese, destinatario lo scorso maggio di un provvedimento custodiale in carcere emesso dal Tribunale di Paola ed inserito nello stesso contesto criminoso. Tripicchio era stato poi scarcerato per questo procedimento e aveva patteggiato la pena, resa continuativa con quella subita in Nepetia, la nota inchie-

sta penale di Amantea. Per gli altri quattro indagati era scattato, invece, il rinvio dell’operazione per l’incompetenza territoriale del Gip di Paola. Gli atti erano quindi passati a Cosenza, il cui Gip, due giorni addietro, ha poi messo le ordinanze di custodia cautelare. A capo della fitta di rete di traffici secondo la pubblica accusa vi era Ireno Occhiuzzi, che coordinava gli altri sul territorio. L’operazione “Il Generale” aveva visto impegnati i carabinieri delle compagnie di Paola, Scalea, San Marco Argentano e del Nucleo investigativo del comando provinciale di Cosenza, diretto dal colonnello Aldo Iacobelli. Oltre alla pistola ritrovata in possesso di Tommaselli, le forze dell’ordine avevano altresì rinvenuto, tra le 11 perquisizioni effettuate, 30 grammi di cocaina.

Paola ne assumerà sette, gli altri fra S. Lucido, Cetraro, Guardia e Sangineto

Ente montano, c’è la soluzione I dipendenti saranno divisi fra i vari comuni del territorio PAOLA –Dopo l’importante vertice tenutosi al Sant’Agostino di Paola per la questione relativa alla collocazione dei dipendenti dell’ex Comunità montana di Paola ora sembra che il problema si stia avviando celermente a soluzione. Per i circa 40 dipendenti che operano al momento ancora in seno all’ex ente i comuni del comprensorio stanno man mano dando la loro disponibilità. Al comune di Paola sembra che invece di quattro dipendenti ne saranno presi addirittura sette. Si tratterebbe dell’ex city manager Carmelina Carnevale e dei funzionari Andrea Sbano e Rita Neve, nonché di altri dipendenti ancora da stabilire. Considerata la carenza nel settore di Polizia Municipale di Paola non è improbabile un inserimento di un dipendente o due. A

San Lucido è stato confermato invece che saranno presi in servizio gli ex dipendenti dell’ente montano Gianfranco Ambrogio, Nicolino Siciliano, Francesco Lattari e Giuseppina Ciacco. A Sangineto andrà l’ingegnere Filippo Capano. Il comune di Longobardi inserirà in organico un custode, mentre i comuni di Guardia Piemontese, Fiumefreddo Bruzio e Cetraro rispettivamente tre, uno e due dipendenti. Da Belvedere Marittimo e Falconara Albanese ancora non è stato comunicato le intenzioni che hanno le rispettive amministrazioni se assumere o meno qualche dipendente. Non è nemmeno escluso che qualche lavoratore sia trasferito nella sede dell’ente montano di Verbicaro f. st.

Nave dei veleni, il Pdl resta fiducioso «Il Governo bonificherà il nostro territorio» di FRANCESCO STORINO PAOLA - Basilio Ferrari capogruppo consiliare del Pdl di Paola, interviene sulla vicenda nave dei veleni, sottolineando l’attenzione che vi è anche da parte del governo nazionale sulla questione. «Sia con il nostro coordinatore regionale Giuseppe Scopelliti – ci dice Ferrari - quanto con l’onorevole Jole Santelli, mi ero sentito telefonicamente prima di incontrarli personalmente nei giorni scorsi, per confrontarci sulle misure che il governo nazionale intendesse adottare sulla vicenda, oltre alle prime misure decise nei giorni del ritrovamento del relitto al largo di Cetraro. Voglio ricordare, e ringraziare, il senatore Antonio Gentile e l’onorevole Giovanni Dima, che da subito hanno richiesto, ed ottenuto, interventi urgenti da parte del governo nazionale ed in particolar modo del ministero dell’ambiente». Quindi rimarca che: «non penso sia tempo di polemiche ed anzi ritengo che da parte di tutte le istituzioni si debba contribuire a far sì che nei tempi più brevi sia bonificata l’area soprattutto per evitare il tracollo dell’economia che ruota intorno alla

Basilio Ferrari

pesca e che coinvolge non pochi lavoratori, così come si deve restituire al nostro mare l’immagine che merita per evitare nuovi ed ulteriori danni alla già scarsa domanda turistica. La magistratura sta facendo bene il proprio lavoro ed anzi va ringraziata ed incentivata a lavorare per accertare tutte le responsabilità sulla torbida vicenda, ma la politica deve svolgere compiutamente il proprio compito di attenzione verso il territorio». In merito alla vicenda sia il coordi-

natore regionale del Pdl che l’onorevole Jole Santelli, che nei giorni scorsi si erano sentiti con Basilio Ferrari, hanno rilasciato alcune dichiarazioni illustrando i piani del governo nazionale. «Il governo sarà in Calabria la prossima settimana» hanno sostenuto Jole Santelli, vice presidente della Commissione Affari costituzionali, e Giuseppe Scopelliti, sindaco di Reggio Calabria “Ringraziamo - affermano in una nota congiunta - per la sollecitudine e l'impegno del ministro Prestigiacomo e del sottosegretario Menia che hanno ricevuto la delegazione giunta dal Tirreno cosentino. Abbiamo realizzato, con l'occasione - hanno proseguito - quanto interesse ha il Governo per una rapida bonifica delle coste calabresi: il sottosegretario all'Agricoltura con delega alla Pesca, Buonfiglio, si è impegnato a recarsi, nel corso della prossima settimana, nel cosentino, per affrontare le problematiche legate ai relitti potenzialmente pericolosi affondati lungo le nostre coste. Ci auguriamoche si instauri, su tale incresciosa vicenda, una fattiva e leale collaborazione tra Governo, enti locali e, soprattutto, regione Calabria».

ll complesso di Sant’Agostino

Scorie tossiche, anche Paola alla manifestazione nazionale di Amantea PAOLA – Tutti ad Amantea, e con il gonfalone della città. È il messaggio che proviene dal Partito democratico, che per il tramite del coordinatore cittadino, Vittorio Crocicchio, manifesta la sua adesione alla nota manifestazione del prossimo 24 ottobre: “Riprendiamoci la vita, vogliamo una Calabria pulita”, organizzata dal comitato civico “Natale De Grazia”. “E' il tempo per un impegno straordinario di tutta la gente onesta – precisa il segretario - che di fronte alla gravità della questione ambientale si organizza per gridare forte il suo no ad un fenomeno dai risvolti inquietanti. Praia, Cetraro e Serra D’Aiello devono essere per i calabresi l’avamposto di una permanente azione di protesta nei confronti di un Governo nazionale che fino ad ora è stato sordo e miope su questioni che intaccano la sicurezza e la salute dei cittadini”. E per reggere la causa il Partito democratico di Paola invita l’Amministrazione comunale ed il sindaco Roberto Perrotta a partecipare alla manifestazione nazionale di sabato 24 con il gonfalone della città, “a dimostrazione – conclude Crocicchio - che una intera comunità si mobilita a difesa della vita”. p. v.

IL CORTEO

Amantea Il Pd lascia liberi i suoi iscritti AMANTEA – Il Partito Democratico non intende in nessun modo strumentalizzare la grande manifestazione del 24 ottobre ad Amantea, in relazione alle gravi questioni ambientali calabresi, e, dunque, gli iscritti al partito parteciperanno attivamente alla stessa come liberi cittadini. E’ la decisione presa dal direttivo del circolo amateano del PD, riunitosi in queste ore, in prossimità del 25 ottobre, giornata in cui il Partito Democratico sceglierà il proprio segretario nazionale. “Come singoli cittadini di questa comunità – ha affermato a riguardo il segretario Salvtore Pirillo - con la sensibilità assoluta e la responsabilità di chi fa attività politica, parteciperemo alla manifestazione organizzata dal Comitato De Grazia. Questo perché riteniamo sia giusto non strumentalizzare una manifestazione che non deve avere colore politico, ma deve evidenziare la necessità di intervenire al più presto ed in modo efficace per risolvere questo gravissimo problema ambientale. L’unica considerazione politica che esterniamo all’opinione pubblica, è che ancora una volta il Governo nazionale di centrodestra si sta interessando del delicato problema davvero in modo goffo e sciocco. Cogliamo invece l’occasione – ha poi aggiunto - per ringraziare tutti i parlamentari del PD che in questi giorni si stanno interessando della questione sia a livello romano che a livello europeo”. Nel corso della discussione, si è deciso anche che i seggi elettorali per l’elezione del segretario, previsti in città, saranno due, uno collocato nel centro cittadino, presso l’auditorium delle scuole medie, e l’altro a Campora San Giovanni, presso la delegazione municipale. Gli stessi, rimarranno aperti dalle 7 alle 20 di domenica 25 ottobre, e potranno recarsi al voto, esibendo la tessera elettorale e il documento di identità, tutti i cittadini con diritto di voto, italiani e dell’Unione Europea e di altri paesi in possesso del permesso di soggiorno. In quest’ultimo caso, tuttavia, previa comunicazione alla Commissione Provinciale entro il 20 ottobre.

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Tirreno

Domenica 18 ottobre 2009


Costa tirrenica

Domenica 18 ottobre 2009

Amantea. Il tetto e il solaio della palazzina del centro storico hanno ceduto di botto

Cetraro

Inchiesta dopo il crollo

Nel Pd si discute sulla linea da adottare

Aperta dalla Procura di Paola per capire le cause dell’incidente AMANTEA - Aperta un'inchiesta sul crollo di un antico palazzotto del centro storico di Amantea. La procura della Repubblica di Paola, nei prossimi giorni disporrà una serie di accertamenti al fine di stabilire le cause del crollo, che per pochissimo non ha coinvolto la famiglia che abitava nel manufatto. Famiglia che ha continuato a vivere nel vecchi edificio nonostante un'ordinanza di evacuazione emessa dal Comune lo scorso 18 gennaio. Un provvedimento emesso proprio per prevenire incidenti dopo le forti e continue piogge abbattutesi lo scorso inverno sulla città, come sul resto della regione, che avevano consigliato i vertici dell'Ufficio tecnico comunale di ordinarne lo sgombero. E' stato un muratore, ieri mattina presto, quando erano passate da poco le 6,30, passando nelle vicinanze, ad accorgersi dell'accaduto e ad avvertire l'architetto Salvatore Socievole, coordinatore del gruppo Volontari della Protezione Civile cittadino. La struttura è in effetti posizionata in un'area del centro storico non molto frequentata. Pochi minuti per salire in cima alla collina sovrastata dai ruderi del castello e la scena piuttosto forte si è presentata in tutta la sua gravità davanti agli occhi dei soccorritori. Una parte del vecchio caseggiato, costruito in pietra, sprofondato su se stesso. Con ogni probabilità uno dei muri portanti esterni ha ceduto e il tetto e il solaio del primo piano della struttura sono caduti di botto su quello del piano terra.

Qualche attimo di sconcerto e poi gli stessi volontari provano ad entrare nel palazzotto. Cosa che si rivela ben presto impossibile proprio perché nel crollo l'ingresso era stato completamente ostruito. Ci sono voluti quasi tre quarti d'ora di lavoro ininterrotto per aprire un varco tra le macerie e rendere possibile l'uscita delle tre persone che erano rimaste all'interno. E tuttavia, nonostante il complicato intervento pare che le stesse persone in un primo tempo non avessero nessuna intenzione di abbandonare la casa. Poco più tardi i soccorritori sono riusciti a convincere l'anziana madre e la figlia a lasciare il palazzo, mentre per il fratello di quest'ulti-

L’intervento dei volontari della Protezione civile

L’appello dei giovani della “Nuova Italia” AMANTEA - «Qualità, tradizione, identità, coniugati con una rinnovata centralità della persona, possono consentirci di costruire una democrazia “attiva” e di dar vita a un nuovo modello di sviluppo in grado di arrestare il declino e vincere nei mari aperti del mondo globale». E’ l’incipit di quello che appare il manifesto politico dei giovani dell’associazione Nuova Italia del basso Tirreno cosentino, il movimento di centrodestra legato al sindaco di Roma Gianni Alemanno e in Calabria all’onorevole

Il movimento è ispirato da Gianni Alemanno

Appaltati i lavori di ripristino delle principali strade di CARMINE LOMBARDO

di MATTEO CAVA

Amantea. L’associazione: «Vogliamo partecipare attivamente alla vita politica»

Bonifati. Lo conferma l’assessore Ferrante

BONIFATI - Lo aveva annunciato nell’estate scorsa l’assessore ai Lavori pubblici Aldo Ferrante il suo interessamento per la sistemazione parziale di alcune strade comunali, così è stato. La Giunta comunale, ha stanziato la somma di ottantamila euro che sarà utilizzata per sistemare parte delle strade comunali ed il progetto è stato affidato ad un tecnico del posto. Lo prevede già una delibera dello scorso mese di settembre. I lavori di bitumazione e di messa in sicurezza delle strade riguardano: via Pasquale Cammarella con bitumazione totale; via Carbone, Rosario, Monacelle bivio San Candido, bitumazione parziale; via Francesco Grossi, la strada dove si è formato anche un Comitato di cittadini, con bitumazione parziale e realizzazione di un muro di sostegno in cemento armato ceduto più volte, la restante somma sarà utilizzata su altre strade comunali. La via Rosario che conduce al santuario, nel periodo estivo e nel novenario

ma le cose non sono state così semplici. L'intervento del comandante della stazione dei carabinieri è stato determinante per convincere l'uomo ad abbandonare la casa quando oramai erano quasi le 11. I tre sono stati immediatamente trasferiti in un'abitazione affittata dal Comune, mentre tutta l'area del crollo è stata opportunamente transennata. Le condizioni del fabbricato, tuttavia, sono molto compromesse. Ora gli inquirenti probabilmente cercheranno di capire se e fino a che punto siano state predisposte misure di prevenzione visti gli evidenti segnali che lasciavano presagire il pericolo. p. o.

dei solenni festeggiamenti della Beata Vergine del Santo Rosario, è percorsa da molti turisti e fedeli ed è piena di buche. Ora, il problema rimane sino a quando non inizieranno i lavori di bitumazione ed il pericolo maggiore è la strada Vittorio Alfieri che conduce al cimitero. Ci sono degli avvallamenti di terreno ed è reale il pericolo di caduta massi lato monte. L’assessore Ferrante, anche se con il ritardo causato dalla burocrazia, risponde in questo modo alle esigenze dei cittadini di tutto il territorio comunale. Ferrante si è distinto in questi quattro anni e mezzo di amministrazione, sostengono in molti, per aver risolto tanti problemi dell’intera collettività, in modo particolare è legato al centro storico dove ha origine la famiglia ed il bisnonno, Vincenzo Ferrante, è stato anche sindaco della cittadina e a lui si deve il recupero della statua nel santuario della Madonna. I lavori verranno avviati al più presto ed il centro della cittadina tirrenica potrà contare su una viabilità migliore.

La cifra stanziata è di 80mila euro

Franco Morelli. Un documento dai forti contenuti etici e dalle grandi speranze. «Non chiedetevi cosa può fare il vostro paese per voi, ma chiedetevi cosa potete fare voi per il vostro paese». «Con questa celebre frase del presidente Kennedy – afferma Vittoria Vadacchino - responsabile sezione giovani “Associazione Nuova Italia” - BassoTirreno Cosentino - noi giovani abbiamo esordito la sera dell’inaugurazione della sede cittadina dell’associazione “Nuova Italia”. Sono tante le ambizioni, i sogni che vogliamo coltivare all’interno di questo movimento, ci sentiamo il motore, la forza della società e vogliamo unirci per difendere quei valori che sempre ne sono stati alla base. Tutti, ormai, definiscono il mondo

della politica sporco e corrotto, ed è proprio per questo che noi giovani vogliamo ripartire, ragazze e ragazzi, che vogliono riappropriarsi di una dimensione profonda nel cui ambito formulare le proprie scelte valoriali e costruire una vita che abbia un senso e uno scopo. Gli innumerevoli episodi negativi che continuano a danneggiare la nostra regione ed in proiezione il nostro territorio, relativi all’ambiente, al sociale, alla stessa politica e soprattutto la dilagante disoccupazione, ci spingono alla partecipazione attiva nell’agone politico, speranzosi di trovare dei compagni di viaggio, degli interlocutori concreti, dei punti di riferimento, con i quali ripartire». s. m.

Acquappesa. Il progetto bocciato dalla Regione

Niente rifiuti a Pietrabianca Alleanza Democratica esulta

Salvatore Brusca

PRECISAZIONE

L’incontro sulla donazione si svolge stasera a Papasidero PAPASIDERO – E’ fissato per questa sera, a partire dalle ore 17.00, il nuovo incontro al caffè letterario per sensibilizzare i giovani alla donazione del sangue. La data dell’incontro era stata erroneamente comunicata per la giornata di ieri. “Le donazioni di sangue possono essere un rito di iniziazione per i giovani?”. È il tema in discussione al caffè letterario. Dopo il saluto del sindaco di Papasidero, Mario Bloise, relazioneranno: Salvatore Bellusci, presidente della sezione Fidas dei territori di Scalea, Santa Maria del Cedro, Santa Domenica Talao e Papasidero. Interverranno i professori Pio Giovanni Sangiovanni e Valeria Carrozzino, Alberto Di Franco, studente liceale e il sociologo Gaetano Galtieri. Conclude l’incontro Carlo Cassano, presidente della Fidas di Paola.

ACQUAPPESA - Nella delicata vicenda relativa all’ipotesi di costruzione di un impianto di smaltimento dei rifiuti in località “Pietrabianca”, nel territorio di Acquappesa, e, in particolare, dopo la bocciatura della stessa da parte della Regione Calabria, interviene ora, con un« significativa nota, il locale circolo di Azione Democratica. «La bocciatura, da parte della Regione, del progetto per lo smaltimento dei rifiuti da realizzarsi in località Pietrabianca - si legge, infatti, in tale nota - viene accolta con soddisfazione da Ad, poiché, già al momento di votare l’atto di impulso che avviava l’iter amministrativo, Salvatore Brusca, attuale capogruppo di Ad, esprimeva un netto voto contrario». «Nell’ultima seduta di Consiglio comunale - si sottolinea, subito dopo, nella stessa nota - Ad ha votato la delibera di recepimento della decisione assunta dagli organi regionali; tuttavia non può non rilevare che la Regione, nel respingere il progetto, ha, di fatto, bocciato l’attuale maggioranza, nella persona del Sindaco Saverio Capua e del capogruppo di maggioranza Giovanni Sacco, che votarono e sostennero quel progetto». Pertanto, si conclude la nota, «Ad si augura che la vicenda faccia riflettere i componenti della maggioranza e li induca in futuro ad una maggiore prudenza e moderazione nel compiere scelte che potrebbero danneggiare la salute dei cittadini e l’economia del territorio che amministrano». c. l.

CETRARO – Il Partito democratico di Cetraro ancora una volta appare diviso. Anche sulle questioni relative all’amministrazione comunale c’è chi sostiene l’azione del sindaco Aieta e quindi, in un certo senso, appoggia la linea dell’attuale primo cittadino, e chi, invece, ritiene che anche le ultime vicende potrebbero comportare problemi sulla linea da adottare in futuro. L’appoggio all’amministrazione di Aieta viene dal direttivo del Partito democratico. Il gruppo opposto è formato da soli iscritti al partito. «Vista la nota del consigliere comunale Willy Maltese nella quale ribadiva il poco peso politico amministrativo e la poca considerazione tenuta dal sindaco nei suoi confronti, che certamente si ripercuote sull'immagine del Pd – si legge in una nota a firma di Giuseppe Maritato - si invitano gli iscritti al partito a voler riflettere sulla linea politica futura che secondo noi non è quella attuale». Da un po’ di tempo, c’è un gruppo che contesta apertamente le scelte del Pd. Ultimamente c’è stato anche un botta e risposta con il segretario del Pd, Benvicnni. «La linea politica – si sosteneva in una nota - può essere cambiata solo dal direttivo, che ha la prerogativa di sfiduciare il segretario, mentre l’assemblea degli iscritti ha una funzione consultiva. In questi mesi – si leggeva ancora - alcuni dirigenti hanno con continuità danneggiato l'immagine del partito, con continue esternazioni mediatiche non concordate con il segretario e, quindi, in violazione del Regolamento dei circoli, che assegna al segretario il compito di rappresentare il partito e di relazionarsi con gli organi di stampa”. Alla luce delle ultime questioni c’è chi parla di disagio: «E’ evidente – scrive Maritato - il disagio dei consiglieri Quercia e Chiavazzo, manifestato recentemente in seno al partito, ancor prima del consigliere Maltese. Addirittura il consigliere Chiavazzo ha consegnato da tempo nelle mani del sindaco la delega alle contrade. Tale comportamento dei consiglieri boccia apertamente la linea del partito, quando propone per il futuro il " patto bis". Forse si aspetta che arrivino gli ultimi quindici giorni fatidici prima della scadenza della presentazione delle liste - si legge ancora nella nota diffusa ieri dal gruppo del Pd perchè i “manovratori”possano infischiarsene della dignità dei partiti e fare e disfare a loro piacimento le liste. Preoccupati per quello che è successo in passato è bene che il Partito democratico si attrezzi sin da adesso e detti insieme agli altri la linea politica di rilancio economico e sociale della città di Cetraro. Tutto ciò significa costruire e non demolire l'immagine del partito». Infine, il gruppo dei 126 firmatari di un documento fa sapere di attendere risposte. «Una risposta – si legge nella nota - che non si intravede all'orizzonte perché caparbiamente non si vuole che la politica a Cetraro sia pane per i partiti».

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Scalea, Belvedere, Cetraro e costa tirrenica

Cosenza 39

Belvedere. Il Consiglio di Stato ha confermato la validità del piano di delocalizzazione

«Telefonia: applicare le norme» Il Laboratorio invita l’amministrazione a osservare il regolamento di MATTEO CAVA BELVEDERE – Gli impianti di telefonia mobile devono sottostare alle regole stabilite. Lo sostiene il Laboratorio per la democrazia di Belvedere Marittimo alla luce dell’ordinanza del Consiglio di Stato che recentemente ha annullato la sentenza di parere opposto del Tar Calabria. Il riferimento è al “Regolamento comunale di Belvedere Marittimo per la disciplina delle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici”, approvato il 12 aprile del 2006. In effetti, il Consiglio di Stato con l’ordinanza ha confermato la validità del documento, mentre il Tar, precedentemente, ne aveva disposto la sospensione. «Molti cittadini – scrive il Laboratorio per la democrazia sul sito “laltrasinistra” si domandano se dopo i toni trionfalistici espressi nel comunicato stampa del 20 settembre, l’Amministrazione comunale si attiverà per l’applicazione del Regolamento». In riferimento agli impianti esistenti, secondo il regolamento, le società concessionarie, entro sessanta giorni dell’entrata in vigore, devono integrare le documentazioni tecnico amministrative relative agli impianti con una minuziosa documentazione. «In caso di inadempienza – ricorda il Laboratorio per la democrazia - l’Amministrazione comunale, previa diffida, può ordinare la disattivazione e la successiva rimozione degli impianti di telefonia mobile, il tutto a carico del concessionario del servizio. Alla luce di queste disposizioni e di questi sviluppi della vicenda che riguardano la salute dei cittadini, bene prezioso esposto a pesanti e continui rischi, il Laboratorio per la democrazia e numerosi cittadini con esso si chiedono, e chiedono alla Amministra-

L’antenna del rione di Sant’Antonio

zione comunale, che ne sarà dei siti e degli impianti posti in delocalizzazione quali il contestato impianto di telefonia mobile in rione Sant’Antonio Abate». Nel Piano di localizazione non potrebbe restare laddove si trova. Il Regolamento, in-

Cetraro. L’opera di Carlo Andreoli a “Il fiore di ogni dove”

Al festival il libro sul Tirreno di GAETANO BENCIVINNI CETRARO - Sarà presentato nell’ambito della quinta edizione del Festival internazionale del cinema, “Il fiore di ogni dove”, il volume di Carlo Andreoli: “Arte e cultura del Tirreno cosentino”, edito dal Laboratorio Losardo con il patrociniodel Comune di Cetraroe della Provincia di Cosenza. Il volume va letto in continuità con il precedente libretto Arte in Riviera, essendone il naturale completamento. L’autore, esperto del patrimonio d’arte della Calabria, intende offrire, come recita il sottotitolo, ”il profilo

Scalea. Si tratta di Graziella Longobucco

L’Mpa nomina il responsabile del circolo locale SCALEA –IlMovimento perle autonomie di Scalea ha designato Graziella Longobucco responsabile fino al congresso cittadino. L’esponente del movimento avrà il compito di “traghettare”il movimentofino alla data dell’assemblea che sarà celebrata nei prossimi giorni, con l’elezione degli organi locali di rappresentanza politica. «A Graziella Longobucco, da oggi portavoce cittadina dell'Mpa di Scalea – ha detto il commissario cittadino Giorgio Cozzolino - desidero esprimere le mie congratulazioni per l'importante ruolo che dovràsvolgere. Sonocerto chela sua esperienza sarà preziosa risorsa per il rafforzamento del Movimento in un territorio vasto e complesso quale quello di Scalea. Terminata la fase commissariale – ha detto Cozzolino - le congratulazioni e gli auguri di buon lavoro vanno anche ai nuovi quindici iscritti al Movimento per le autonomie, chiamati anch'essi a svolgere un lavoro delicato e rilevante di raccordo e dialogo con le altre forze politiche, l’Amministrazione locale e la società civile». Graziella Lon-

fatti, prevede lo spostamento quando gli impianti sono ubicati in una zona qualificata tra le cosiddette aree sensibili, in un luogo di interesse architettonico e paesaggistico altamente urbanizzato e di particolare densità abitativa con la presen-

za di strutture di tipo educativo, tipo scuola elementare e materna. Il rione di Sant’Antonio Abate rientra in questi ambiti. «Considerato – conclude il laboratorio per la democrazia - che un gruppo di cittadini, costituitosi in comitato spontaneo, dopo aver “trascinato” l’Ente Comune dinanzi al Tar, per non aver disposto la sospensione della stazione radiobase di località Sant’Antonio, e dopo aver presentato una querela-denuncia alla procura della Repubblica di Paola con istanza di sequestro per presunte irregolarità urbanistiche, in data 5 ottobre ha notificato tramite i suoi legali al Comune di Belvedere la richiesta formale di delocalizzazione come previsto da Regolamento». Il Laboratorio per la democrazia convinto della giusta battaglia civile che il comitato spontaneo porta avanti da tempo, a tutela del diritto alla salute, chiede all’Amministrazione attuale un impegno concreto per la piena applicazione del Regolamento «Al fine di preservare il territorio da interessi esclusivamente privatistici ed egoistici».

gobucco, avrà ora il compito di prendere contatti con i rappresentanti locali di altre forze politiche, enti, organismi politici, movimenti, associazioni di ogni tipo e carattere, al fine di ricercare il confronto su uno dei punti basilari e più volte ribadito del programma partitico: «La collaborazione partecipe e propositiva sulla realizzazione di progetti e programmi nell’interesse della collettività. Un occhio particolare –si legge in una nota - è rivolto a giovani e famiglie, ritenuti dal partito soggetti importantissimi, non solamente come possibili elettori ma, soprattutto, come membri di una comunità chedeve riavvicinarsi alla politica dalla quale da tempo si sono distaccati per il carattere verticistico, nel quale il singolo non trova uno spazio per le sue idee, per l’esposizione dei propri bisogni, per cercare soluzioni alle necessità collettive. Quindi, ricerca di terreno di incontro, ricerca di piattaforme progettuali, ricerca innanzitutto di democrazia e di valori reali per i quali valga la pena di battersi, proporre, realizzare». m. c.

della civiltà d’un territorio, attraverso 25 itinerari di varia umanità”. L’opera di Andreoli traccia un panorama originale, che, pur non pretendendo di essere esaustivo, offre comunque un mosaico variegato ed intrigante del territorio compreso tra Tortora ed Amantea, investigandone vari aspetti del passato e del presente. Nel libretto si ritrovano, ad esempio, puntuali descrizioni di opere d’arte di prestigio, brillanti itinerari attraverso i centri storici, una invitante galleria di personalità dell’arte e della cultura locali, una raccolta inedita di curiosità archeologiche, storiche e scientifiche.

L’area della Despar

Diamante. Aperta la cassaforte

Furto al Despar da ventimila euro DIAMANTE – In Azione la banda del buco. Ad essere presa di mira da ignoti malviventi è stata la cassaforte del supermercato Despar di Diamante. Il bottino secondo fonti ben informate dovrebbe aggirarsi intorno ai ventimila euro. Sul luogo, da quanto si è appreso sono giunti i carabinieri della stazione di Diamante diretti dal luogotenente Mario Lucia e coordinati dalla compagnia di Scalea. il colpo è stato portato a termine nelle ore notturne. Secondo quanto raccontano alcuni dipendenti del supermercato diamantese, nella mattinata di ieri, all’orario d’apertura, i responsabili hanno trovato l’allarme disinserito e la cassaforte vuota. Con molta probabilità, quindi, si è trattato di un gruppo di malviventi abituati a compiere questo genere di furti. All’interno dei magazzi-

Tortora. Il mare porta via il materiale depositato

Ripascimento della spiaggia Il maltempo crea problemi di ANDREA POLIZZO TORTORA – Sono bastati i primi accenni di maltempo per generare apprensione attorno ai lavori di ripascimento della spiaggia di Tortora. Le cattive condizioni del mare e le piogge di questi giorni hanno portato via una consistente parte della sabbia apposta artificialmente sul litorale tortorese nelle ultime settimane. Il comitato “Una spiaggia per Tortora” è stato creato allo scopo di controllare lo svolgimento regolare dei lavori. Nei giorni precedenti ha espresso perplessità in merito alla mancata sistemazione dei pennelli in mare a protezione del ripascimento. «Il mare – commenta Claudio Sirimarco, segretario del comitato – ha portato via molta sabbia come è normale che sia. È da una settimana che sono attesi i sacchi che devono costituire i pennelli, ma non sono ancora arrivati». Giuseppe Silvestri, sindaco di Tortora, fornisce un chiarimento.

I lavori di ripascimento

«La ditta incaricata dei lavori – ha detto il primo cittadino – è in ritardo proprio sull’apposizione dei pennelli. Dicono di aver avuto difficoltà a reperire il materiale necessario per assemblarli e che provvederanno quanto prima. Questo comporterà un dilatamento dei tempi di realizzazione ma posso assicurare che non lieviteranno i costi. Comunque - ha precisato il sindaco –è stato depositato solo il dieci per cento

del totale della sabbia prevista per il ripascimento». La buona riuscita dell’opera di ricostruzione e protezione del litorale tortorese sembra dunque essere legata alla sistemazione in mare dei pennelli. Queste strutture, costituite da sacchi biodegradabili colmi di sabbia e sovrapposti l’un l’altro, hanno la triplice funzione di proteggere la spiaggia dalle onde, di favorire l’accumulo di materiale trasportato dal fiume Noce e di rilasciare ulteriore sabbia man mano che i sacchi si consumano. Su di essi, Sirimarco avanza una proposta. «I pennelli – afferma – sono previsti con una messa in opera di 15 metri a partire dalla battigia. Si potrebbe pensare di usare meno capitali per il trasporto del materiale e prevederli di dimensioni maggiori».

ni non ci sono segni di effrazione. I ladri potrebbero essere entrati direttamente dalla porta principale. La banda del buco, ovviamente, non si è interessata minimamente della merce sugli scaffali e quindi questo potrebbe indurre a pensare che si sia trattato di malviventi esperti. Durante la notte, ad allarme disinserito, i ladri hanno poi lavorato con tranquillità aprendo la cassaforte con l’utilizzo di una fiamma ossidrica. Dopo aver effettuato il buco, i malviventi si sono impossessati del bottino che era stato lasciato in cassaforte nella serata e sono fuggiti. Non è dato sapere se all’interno vi sia anche un sistema di videoregistrazione. In questo caso, gli investigatori potrebbero essere facilitati nel lavoro avendo in archivio anche le immagini del colpo. m. c.

S. Domenica Talao

Il tennis Una realtà nel piccolo centro SANTA DOMENICA TALAO - Il tennis club Filippelli a tre mesi dall’apertura, tira le somme. Il presidente e istruttore Aics, Mauro Filippelli, conferma la buona riuscita del primo torneo di tennis “città di Santa Domenica Talao” con quaranta iscritti e con la partecipazione dei più forti giocatori della zona. Successo anche per il torneo di doppio. La nota più sorprendente è il tesseramento di 35 soci in pochi mesi. In queso mese, conferma Filippelli, sarà avviata anche la scuola di mini tennis. «Andiamo a gonfie vele – ha detto Filippelli – e tutto questo è accaduto grazie all’aiuto del sindaco Alfredo Lucchesi e di tutta l’amministrazione comunale di Santa Domenica Talao. Il vicesindaco Fulvio Esposito e il consigliere Angela Cosenza hanno contribuito alla riuscita dell’iniziativa sportiva». L’associazione Aics con il presidente del Comitato cosentino, Lorenzo Trotta, ha creduto al progetto che si è realizzato a santa Domenica Talao.

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Domenica 18 ottobre 2009


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Email: ilquotidiano.cs@finedit.com - Altri recapiti: Corigliano fax 0984.853893 Email: otnicaig@tiscali.it Rossano Fax 0983.530493 Cassano Fax 0981.71147 Tel. 3491886901 Trebisacce Fax 0981.56517 Email: francomaurella@libero.it

L’accusa per tutti è di truffa aggravata. Tutto gira intorno all’azienda “Terre di Calabria” di Rossano

Oil non oil: interrogatori fissati I cinque indagati compariranno davanti al gip Colucci martedì prossimo di GIUSEPPE SAVOIA ROSSANO - Saranno interrogati il prossimo martedì 20 ottobre dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Rossano Federica Colucci, pubblico ministero Paolo Remer, alla presenza dei rispettivi avvocati di fiducia della difesa i cinque indagati, attualmente agli arresti domiciliari, coinvolti nella maxi operazione denominata “Oil non oil”, eseguita lo scorso venerdì 16 ottobre, dagli uomini della Guardia di Finanza della Compagnia di Rossano, comandata dal capitano Giovanni D’Acunto. Si tratta del cinquantanovenne imprenditore originario di Corigliano Calabro, ma da tempo a Rossano Francesco Guerriero, del quarantenne Giovanni Battista Pisani, anche lui originario di Corigliano Calabro e residente a Cosenza, della ventottenne professionista (geometra) di Crosia Francesca Simonetti, del sessantenne di Crosia Alfonso Ruffolo, suocero della Simonetti, del quarantasettenne residente a Castrolibero Giorgio De Filippis, questi ultimi due funzionari della Regione Calabria che hanno effettuato il collaudo all’azienda. Per tutti l’accusa è di concorso in truffa aggravata ai danni del bilancio comunitario e nazionale ai fondi Por e violazioni in materia urbanistica. Sequestrate numerose disponibilità mobiliari, immobiliari e finanziarie. L’azienda al centro dell’operazione sottoposta a sequestro è la “Terre di Calabria Srl”, e così l’appezzamento di terreno (intestato ad un’altra società) sul quale è stata realizzata, ubicata nella zona industriale di Corigliano Calabro. I cinque indagati saranno chiamati a rispondere nel corso dell’interrogatorio, a vario titolo, ad una serie di domande al fine di chiarire gli aspetti della mega truffa. Il “Consorzio Terre di Calabria”è presieduto dal coriglianese Giovanni Battista Pisani, ex presidente di diversiconsorzi calabresi, “mente” del raggiro ed in passato politico con candidature di prestigio in ambito regionale e nazionale per il partito di Forza Italia. Ammini-

Il consorzio “Terre di Calabria” e il suo presidente Giovanni Battista Pisani

stratore unico dell’azienda, realizzata nel 2005, rivelata essere una scatola vuota, non operativa è interamente abusiva, costruita senza permesso e concessione edilizia, sostituita da una dichiarazione sostitutiva, Francesco Guerriero. I lavori sono stati diretti dal geometra Francesca Simonetti, nuora di Alfonso Ruffolo il funzionario regionale. Proprio quest’ultimo

insieme al collega Giorgio De Filippis, con il loro comportamento connivente, non rilevando le numerose e ripetute irregolarità riconducibili, in parte, anche a numerose false quietanze liberatorie rilasciate da vari fornitori, hanno consentito alla società di percepire le relative quote di finanziamento. Nei confronti delle società coinvolte nelle indagini sono

stati già svolti accertamenti fiscali che hanno consentito di constatare elementi positivi di reddito non dichiarati e/o non contabilizzati pari ad 6.500.000 euro circa, elementi negativi di reddito non deducibili pari a circa 3.850.000 euro, IVA dovuta e relativa per 1.555.000euro, IRAP per 86.000 euro e imposta di registro pari ad euro 300.000. Coinvolti nel proce-

dimento i principali soggetti ritenuti responsabili di una indebita percezione di finanziamenti comunitari e regionali disposti dal Por Calabria 2000/2006. L’attività dei finanzieri, si è incentrata, tra l’altro, sulla società “Terre di Calabria Srl” di Rossano che, in relazione ad un progetto ammesso ad un finanziamento complessivo di 3.700.000 euro

per la realizzazione di un centro di “stoccaggio e imbottigliamento integrato di olio extravergine biologico e dop” nell’area Asi, ha richiesto ed ottenuto un contributo effettivo per 1.850.000 euro. L’investimento è inserito in un Progetto Integrato di Filiera (P.I.F.) ben più ampio della singola iniziativa, gestito dalconsorzio “CO.TE.C. - Olivicolo Biologico e D.O.P.”, di Corigliano Calabro. Lo stesso consorzio, infatti, è stato originariamente ammesso ad un finanziamento complessivo di 20.000.000 di euro, dei quali ne ha effettivamente ottenuto circa 10.000.000. I numerosi artifici e raggiri posti in essere dai soggetti indagati hanno indotto in errore, sia la Regione Calabria nell'erogazione del finanziamento pubblico di 1.850.000 euro, sia l’Agenzia delle Entrate di Rossano che, relativamente alle annualità 2006 e 2007, ha proceduto ad un rimborso dell’IVA di 663.000 euro indebitamente richiesto dalla società attraverso l’utilizzo di tali falsi documenti e fatture risultate nelle indagini relative ad operazioni inesistenti.

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Ma a Scala Coeli come farebbero a convivere due discariche? SIAMO lieti del fatto che il comitato dei sindaci sia riuscito a far desistere il commissario delegato all’emergenza rifiuti in Calabria, Goffredo Sottile dal realizzare un termovalorizzatore in località Pieditorto nel comune di Scala Coeli e per questo i sindaci meritano un plauso. Certo saremmo ancora più soddisfatti se il 12 ottobre2009 l’assessore regionale all’Ambiente Greco ci avesse portato un documento con la scritta netta e chiara “non esiste intesa fra la Regione Calabria e il commissario Sottile per la realizzazione di un termovalorizzatore in località Pieditorto nel Comune di Scala Coeli”. Non siamo pienamente soddisfatti delle risposte/non risposte date dall’assessore Greco sulla vicenda legata alla discarica privata. L’assessore Greco ci ha detto che l’iter autorizzativo della discarica privata è giunto all’Ufficio V.I.A. (cioè si sta provvedendo a fare la valutazione di

impatto ambientale); Il sindaco di Scala Coeli con lettera del 28/07/2009 prot. n° 2197 indirizzata al dipartimento politiche ambiente Regione Calabria ha chiesto un incontro urgente, congiuntamente al Comitato dei Sindaci per ribadire formalmente e definitivamente il netto diniego alla realizzazione della citata discarica e già mediante racc. A.R. del 07/07/2009 era stata comunicata la deliberazione n° 15 del 03/07/2009 con la quale il consiglio comunale esprimeva la netta contrarietà alla realizzazione della discarica prospettata dalla Società Bieco s.r.l. Il sindaco di Scala Coeli ha detto di aver avuto rassicurazioni dall’ufficio V.I.A. che la discarica privata non si sarebbe mai fatta. Noi del comitato, preoccupati dall’atteggiamento sfuggente dell’assessore Greco sulla questione discarica privata, vogliamo mettere

in evidenza che alla pagina 10 paragrafo 8.2.2 della tavola n° A3, relazione tecnica e piano operativo allegata alla progettazione della discarica privata, c’è scritto che nell’area dove dovrà sorgere la discarica non ci sono aree agricole e alimentari protette-regolamento Cee n°2081/92 e 2092/91. Noi sappiamo che non è così. Noi sappiamo che la zona dove vogliono realizzare la discarica è assoggettata al Reg.CEE n° n°2081/92 e 2092/91. Si coglie l’occasione per lanciare un appello ai proprietari dei terreni vicini alla discarica privata in progetto: portate i certificati di attstazione di biologico ai comitati spontanei di cittadini del vostro paese. In questo stato di cose l’ufficio V.I.A. valuterà una progettazione falsa nel merito. Inoltre vorremmo far presente che la zona dove si vuole realizzare la discarica privata è ricca di acqua sulfurea, magari idonea

Longobucco. I lavori sono in corso per cercare di tamponare i disagi dell’alluvione

Un ponte che colleghi il centro con la 177 di FRANCESCO MADEO LONGOBUCCO - Continuano i disagi dopo l’alluvione che ha colpito Longobucco nel settembre scorso. Sono in corso i lavori di realizzazione del ponte mobile che consentirà il collegamento tra il centro abitato e la statale 177 crollata a seguito della frana e riconsentire il traffico verso la fascia ionica Si spera in tempi brevi perché notevoli continuano ad essere i problemi e le ferite aperte. Centinaia di cittadini, studenti, operai, ammalati, pendolari, sono costretti a lasciare le auto nei pressi della frana e con mezzi posteggiati al di là della statale crollata, tramite una vera e propria staffetta, raggiungono la zona ionica. Sul pezzo di statale, fino alla frazione Destro, interessata al movimento franoso, nonostante l’inter-

vento dell’Anas, dell’Afor, della Provincia, si transita con notevoli problemi. Molti cittadini lamentano la rottura o comunque il danneggiamento delle proprie autovetture a causa del fondo stradale precario a causa della presenza di pietre che, spesso, provocano la rottura delle gomme. Si teme per l’arrivo della stagione invernale che potrebbe rendere, a causa della neve, precaria anche la transitabilità della strada che collega con Cosenza via Sila. La nevicata delle scorse ore ha rappresentato un campanello di allarme che sarà bene raccogliere prima che la situazione fra qualche settimana potrebbe diventare drammatica. Si attende nel corso della prossima settimana, da parte della Regione Calabria, il riconoscimento dello stato di calamità naturale.

per una attività idrotermale, possibilefonte diricchezza emotivo dinegazione all’autorizzazione per la realizzazione della discarica in base all’allegato 1 del Dlgs n° 36/2003 al punto 2.1. L’assessore Greco il 12 ottobre ci ha parlato dei futuri bandi per invogliare la raccolta differenziata, e diminuire irifiuti a monte,invitando i presenti alla riunione a partecipare ai bandi e di organizzarci per fare in questo territorio la raccolta differenziata. Noi ci chiediamo e chiediamo all’assessore: come fanno a convivere nello stesso territorio una discarica privata per rifiuti speciali nonpericolosi frai qualianche rsue una gestione differenziata dei rifiuti che prevede una discarica per la sola parte non riciclabile? Il comitato spontaneo antidiscarica dei cittadini di Scala Coeli www.scalacoelionline.jimdo.com

San Demetrio C. Pochi soldi, gratta e vinci e una slot machine

Furto in una tabaccheria E’ il terzo in un anno e mezzo di ADRIANO MAZZIOTTI

I lavori in corso sulla strada

SAN DEMETRIO CORONE Furto ai danni del bar-tabacchi “Aldebaran”, posto in una traversa di corso Dante. E’ il terzo in un anno e mezzo. Questa volta i malviventi, agendo di notte, si sono accontentati di pochi spiccioli, una ventina di stecche di sigarette, di alcuni biglietti del Gratta e Vinci e di una slot machine dabanco,che hannofattopassare attraverso un buco ricavato sulla porta a vetro attigua all’ingresso principale. I ladri hanno prima spostato la telecamera di sorveglianza checontrolla l’accessoal locale, poi forzato la saracinesca di una porta adiacente, infranto il vetro della porta interna con una grossa pietra ri-

cavandone un buco, successivamente allargato con un mattone ritrovato assieme al masso sul pavimento del bartabacchi, e quindi hanno sottratto quanto già riportato. E’ stato accertato che gli autori del furto hanno anche spostato dei cartoni di sigarette, senza prelevarne il contenuto. Le indagini sono state subito avviate dai carabinieri del posto. Nel mese di febbraio dello scorso anno lo stesso bar-tabacchi di notte era stato preso di mira da ignoti malviventi che avevano sottratto stecche di sigarette, liquorivari e confezioni di dolciumi, oltre ai soldi lasciati la sera prima nella cassa.. A luglio di quest’anno, invece, unmalvivente aveva arraffato dal registratore di cassa tutto il denaro.

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Jonio

Domenica 18 ottobre 2009


L’azienda, dal canto suo, non ha dubbi: o si passa al carbone o la struttura verrà chiusa

Centrale Enel, polemica infinita Il Pdl chiede al sindaco di prendere una posizione chiara sulla riconversione di MATTEO PUCCIARELLI ROSSANO - Resta sempre alta la discussione sul futuro della centrale Enel di contrada S. Irene a Rossano. Ma si gioca ancora a carte coperte. Né il sindaco né il Partito della libertà si sono espressi, se favorevoli alla riconversione a carbone della centrale oppure no. L’unica cosa certa è la volontà dell’azienda, che l’ha detto senza mezzi termini ai rappresentanti dell’amministrazione comunale con cui ci sono stati gli incontri nei giorni scorsi: o si passa al carbone o la centrale è destinata a morire lentamente. Il sindaco di Rossano Franco Filareto, da dirigente diessino, fu uno dei principali oppositori alla riconversione già paventata pochi anni fa. Adesso, però, riveste un ruolo diverso. E gli sbocchi occupazionali messi sul tavolo da Enel in caso di un “sì”, in una zona come questa, invitano a una nuova riflessione. Specie in tempo di crisi. Il Partito della libertà locale, da parte sua, aspetta un pronunciamento pubblico del sindaco. Secondo il principale partito di opposizione il primo cittadino “continua a restare in silenzio e nascondendo la testa sotto la sabbia come gli struzzi, probabilmente, non ha il coraggio di prendere una decisione chiara, netta, limpida, dedicandosi per giunta allo scarica barile, tentando di sviare la discussione, rimanendo nel vago, non esprimendosi”. Dovrà pronunciarsi, spiegano, “assumendosene tutte le responsabilità davanti alla cittadinanza di Rossano, ma anche di Corigliano e dell’intera Sibaritide, lui che è bravo a pontificare riempiendosi la bocca

Il Comune di Rossano

con l’area urbana, la conurbazione, il «Nordest della Calabria»”. E si fa riferimento al passato: “Se prima il no al carbone della sinistra era secco, ora si aprono spiragli? Perché? Il carbone oggi è forse divenuto più pulito? Più profu-

E’ nato un comitato di cittadini tra Rossano e Corigliano

No al carbone, sì alla vita ROSSANO - Costituito e già riunito il nuovo comitato popolare contro il carbone e per la vita di Rossano e Corigliano. Ne fanno parte cittadini, medici, imprenditori, commercianti, lavoratori uomini e donne e associazioni di entrambe le città. Il comitato rivolge un appello a tutta la cittadinanza ed al territorio perché si guardi alla salute dei cittadini respingendo l’idea di peggiorare la salute e la qualità della vita del territorio. Per il comitato “una centrale a carbone diffonde polveri sottili pericolosissime nell’aria, mettendo a rischio l’immagine del territorio e l’economia agricola, turi-

Guccione, Caminiti e Gigliotti allo Scalo

Verso le primarie del Pd In città arrivano i tre aspiranti segretari di GEMMA ACRI GUIDO ROSSANO - Si terrà nel pomeriggio di domani, alle 18 presso l’ex delegazione comunale dello scalo, una conferenza organizzata dall’Associazione “25 aprile Marco De Simone” sul tema “Verso le primarie del Partito Democratico: incontro con i candidati regionali delle tre mozioni”. L’assemblea, presieduta da Michele Scattarella e coordinata da Sergio De Simone, prevede dunque, prima del pubblico dibattito, gli interventi di Carlo Guccione (mozione Bersani: “Idee per il Pd e per l’Italia, un senso a questa storia”), Giuseppe Caminiti (mozione Franceschini: “Fiducia, Regole, Merito, Uguaglianza, Qualità”) e Fernanda Gigliotti (mozione Marino: “Vivi il Pd, cambia l’Italia”). L’appuntamento è politicamente importante, poiché dà la possibilità ai cittadini di Rossano di ascoltare dal vivo le proposte dei tre candidati, poco dopo il congresso nazionale del Pd, svoltosi a Roma lo scorso 11 ottobre, e soprattutto poco

mato? Cospargerà Rossano e Corigliano con aliti di vento all’aroma di menta o ciclamino?”. Anche la natura degli incontri del sindaco con Enel, definita “carbonara”, non sarebbe piaciuta: “E poi, ai tre incontri, il mora-

lizzatore, chi ha incontrato? Con quali vertici della società per l’energia elettrica si è seduto al tavolo? Insieme a quali consiglieri comunali? O forse con i suoi consiglieri-consulenti esterni all’assise civica?”. Se il Popolo della Libertà, le associazioni ambientaliste, i sindacati - ragionano “non avessero scoperchiato il pentolone, gli incontri sarebbero rimasti sotto traccia, in pieno stile carbonaro. Con le spalle al muro, il sindaco ha dovuto raddrizzare il tiro ed ammettere solo in un secondo momento che si era incontrato con l’Enel”. Ancora, “il sindaco non ha avvertito neanche il suo collega di Corigliano. Per questo siamo convinti che il Filareto sappia predicar bene e razzolare male. A parole parla di area urbana, nei fatti guarda al suo orticello”. Insomma, concludono, “la città vuole chiarezza, trasparenza amministrativa e soprattutto assunzioni di responsabilità senza se e senza ma. Questo è il compito di una maggioranza e di un sindaco che si rispettino”.

prima delle primarie del 25 ottobre, ormai vicine, che decreteranno, assieme al nuovo leader nazionale, il relativo segretario del maggior partito italiano d’opposizione per la Regione Calabria, che subentrerà all’uscente Marco Minniti. Dall’Associazione precisano: “Ci si chiederà perché un’associazione culturale a voluto promuovere un’iniziativa di questo tipo. La risposta è che un evento come quello rappresentato dal congresso e dalle primarie del Partito Democratico non può essere solo un fatto interno del maggiore partito di opposizione, ma diventare patrimonio culturale e politico del Paese, di fronte alla forte crisi politico-istituzionale che attraversa l’Italia e che pone con sempre maggior forza la necessità di una opposizione strutturata e forte, capace di controbilanciare nel merito dei problemi l’attuale governo Berlusconi. Non una scelta partitica quella dell’Associazione, ma politica senza falsi mascheramenti per la storia ed il nome che rappresentiamo”.

stica e pesca”. Il comitato si dice favorevole ad energie pulite come il sole il vento o anche nuovi centri di ricerca finalizzati all’energia ecologica. Chiede all’Enel di impegnarsi a smantellare le due torri che occupano il panorama della costa”. Il comitato ha deciso di proporre al territorio una campagna di informazione e sensibilizzazione, una raccolta di firme ufficiale contro il carbone per la vita, ed a breve una o più manifestazioni pubbliche, nelle quali saranno invitati esperti e scienziati a spiegare i rischi delle centrali a carbone, e le possibili alternative. g. s.

La centrale Enel di Sant’Irene a Rossano

L’associazione “Animali e natura”

«Così diciamo addio al turismo» di GIUSEPPE SAVOIA ROSSANO - L’Associazione ambientalista rossanese “Animali e natura”con il suo presidente Ettore Zagarese dice no alla presunta riconversione a carbone della centrale Enel di Rossano. Zagarese rileva di aver appreso dell'incontro tra gli amministratori comunali presentanze Enel circa la possibilità di riconvertire la locale centrale, che alcune associazioni si stanno mobilitando per richiedere la tenutadi un referendum che chiami la popolazione a decidere sul punto”. “Nel mentre plaudo a tale ultima iniziativa, espressione di democrazia, non posso - afferma Zagarese che ribadire la mia ferma opposizione ad ogni tentativo di rifilare veleno oppiandolo con miraggi di posti di lavoro, o sostenendo impossibili compatibilità tra la struttura e l'ambiente che la circon-

È stata aperta al traffico l’arteria

Cimitero: nuova strada e nuovo parcheggio ROSSANO - Nella mattinata di ieri, due settimane prima della festa dei defunti, è stata aperta al transito veicolare la strada di accesso alla parte bassa cimitero e il relativo parcheggio. Il progetto, realizzato dall’azienda “La Pietra Srl”, rientra nella quota di partecipazione privata del programma innovativo, in ambito urbano, dei Contratti di Quartiere II - Rigenerazione dello scenario futuro. La carreggiata della nuova ed importante arteria stradale è larga 8 metri ed è dotata di marciapiedi su ambo i lati di 2,50 metri, di muri di sostegno e cunetta di drenaggio delle scarpate nei tratti di trincea. Inoltre, il Comune di Rossano, ha provveduto a piantare degli oleandri ai bordi della strada e degli alberelli sui marciapiedi. Il parcheggio che si trova alla fine della strada è composto da più di 175 posti auto, quattro dei quali, più prossimi al cancello, sono riservati alla categoria dei diversamente abili e da otto

Il nuovo parcheggio del cimitero

lampioni della pubblica illuminazione. Questo progetto, così come proposto, concordato e approvato in sede di pianificazione degli interventi dei Contratti di Quartiere, è stato finalizzato alla creazione di una nuova viabilità di accesso e di un nuovo ed ampio parcheggio per il cimitero. Questa nuova strada permetterà ai cittadini rossanesi, in vista della prossima festività dei defunti, di raggiungere l’ingresso

nord (o basso) del cimitero senza attraversarlo per intero, parcheggiando in un ampio spiazzale. Altresì, permetterà ancora un facile accesso alle persone diversamente abili o anziane. Si tratta del secondo progetto dei Contratti di Quartiere II che giunge al termine, dopo quello di recupero e di valorizzazione ambientale, dell’area di sosta panoramica, situata sulla vecchia SS 177 che collega il centro storico allo scalo. Soddisfazione hanno espresso il sindaco Franco Filareto, l’assessore ai lavori pubblici Maurizio Minnicelli e l’intera giunta municipale “perché dopo un lungo e consistente iter amministrativo, composto da molti stadi, finalmente i cittadini iniziano a fruire le opere dei Contratti di Quartiere II”. g. s.

da. Bisogna avere veramente gli occhi foderati di prosciutto per non accorgersi del mostruoso impatto ambientale che l'opificio, produttore per il nord Italia di elettricità, ha su di un potenziale investitore turistico che ove mai si decidesse timidamente di avvicinarsi e finalmente di dare concreto impulso al turismo, vero volano del territorio, non potrà che corrersene a gambe levate nell'apprendere che l'ecomostro Enel addirittura potrebbe smaltire carbone”. “Chi andrebbe a trascorrere le vacanze in una località abbellita da unacentrale che produce a carbone? Io in Rossano voglioviverci enon voglio che i miei figli respirino aria ammorbata da un inquinamento che neanche garantisce una stabile e diffusa occupazione”. Infine “Animali e natura” ricorda agli amministratori gli impegni assunti con i cittadini che li hanno votato.

Un ventunenne

Detenzione e porto di armi: torna in carcere ROSSANO - Torna in carcere il ventunenne rossanese Massimo Urso, volto già noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti penali. Nel pomeriggio di ieri, i militari dell’Arma della Stazione capoluogo della compagnia di Viale Sant’Angelo a Rossano, comandata dal maggiore Vittorio Bartemucci, lo hanno tratto in arresto, su provvedimento dell'autorità giudiziaria del tribunale di Catanzaro, con l’accusa di illecita detenzione di sostanza stupefacente, danneggiamento, porto senza giustificato motivo di arma bianca del tipo coltello ed altro. Urso, a seguito delle rituali formalità di rito è stato poi associato presso il nuovo complesso penitenziario di località Ciminata Greco di Rossano Scalo. Nei prossimi giorni, difeso ed assistito dal proprio legale di fiducia, avvocato Ettore Zagarese del Foro di Rossano, sarà sentito dalla competente autorità giudiziaria presso il tribunale del capoluogo calabrese. gs

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Rossano e costa jonica

Domenica 18 ottobre 2009


Corigliano e costa jonica

Domenica 18 ottobre 2009

Molte aziende chiudono. La denuncia: «Spesso non ci pagano neanche» Il sindaco replica Personale del Comune Vicino I produttori protestano: sono costretti a venderle a prezzi molto bassi il riordino

Clementine: è allarme

di GIACINTO DE PASQUALE CORIGLIANO - I produttori agrumicoli della piana di Sibari alla vigilia dell’avvio della nuova stagione avvertono che quella che va ad iniziare dovrebbe essere un’annata difficile. Difficoltà che sarebbero dettate, ancora una volta, dal prezzo che i commercianti vorrebbero pagare ai produttori per la raccolta delle clementine, il frutto doc della produzione agrumaria calabrese che trova la massima concentrazione nella Sibaritide. Ci sono 16mila ettari coltivati a clementine, con sei mila aziende di circa tre ettari ciascuna. Piccole aziende che da tempo ormai fanno i conti con un prezzo del prodotto che non riesce a soddisfarli. Ci sono circa tre mila addetti che dovrebbero, il condizionale è d’obbligo, iniziare la stagione ma se non avverranno fatti nuovi in molti potrebbero rimanere a casa. “Anche quest’anno – ci dice un produttore agricolo che ha il proprio agrumeto sulla strada che collega lo Scalo a Schiavonea – il prezzo di vendita delle clementine onestamente è molto basso. Si parla di un prezzo che oscilla tra i 15 e i 20 centesimi al chilo, davvero una miseria per chi come noi è costretto a sostenere spese ingenti nel corso dell’anno per poter giungere alla produzione del frutto”. Però, facciamo notare al nostro interlocutore, che dal fruttivendolo un chilo di clementine costa molto di più “Lei ha ragione – ci dice il produttore –la colpa è anche nostra in quando nel corso del tempo abbiamo lavorato, è proprio il caso di dirlo, per i mediatori i quali hanno allontanato da noi i commercianti, divenendo di fatto i ve-

ri padroni del mercato. Questi signori decidono il prezzo, le modalità di raccolta e ovviamente anche quelle di pagamento. Con il risultato, davvero strano, che qui da noi prima viene raccolto il prodotto e poi noi prendiamo i soldi, purtroppo, molte volte accade che non prendiamo nemmeno i soldi. Ciò, invece, non accade in altri posti dove la raccolta del prodotto avviene in contemporanea con il versamento del prezzo pattuito”. Una situazione allora davvero difficile che sta costringendo molti piccoli proprietari achiudere l’attività: “Certamente. Qui non si può – afferma ancora il produttore agricolo coriglianese- continuare a vendere sotto costo un prodotto, ed è questo il grave paradosso, che, invece, incontra

di LUCA LATELLA

Le clementine della Piana famose in tutto il mondo

Le associazioni Mac e Tricolore si interrogano su scuola, ambiente e territorio

Le tre strade dello sviluppo della città di CRISTIAN FIORENTINO CORIGLIANO - Domani sera alle 20 presso l’Oratorio S.Leonardo di Schiavonea è in programma un “Tavolo aperto” per un confronto tecnico e politico su alcune tematiche quali: scuola, ambiente e territorio organizzato dalle associazioni Tricolore e Mac (Movimento agile Coriliani). Sull’importanza di questo appuntamento interviene, attraverso una dichiarazione, Alfonso Caravetta componente del Mac: “Mi rivolgo ai

Il dibattito è per domani alle 20 a Schiavonea

La Straface nelle aule della “Toscano-Erodoto”

Il sindaco dagli alunni con una promessa «Presto la scuola nuova» CORIGLIANO - Nei giorni scorsi, per le attività didattiche laboratoriali relative allo studio di “Cittadinanza e Costituzione”, gli alunni della Scuola secondaria di 1° grado “A. Toscano-Erodoto” hanno incontrato il sindaco, Pasqualina Straface. I ragazzi hanno accolto il primo cittadino con entusiasmo e con grande soddisfazione per aver accettato l’invito. Hanno posto, in modo pertinente, una serie di domande che hanno riguardato sia la sfera personale sia quella più prettamente professionale e tecnica relativa al ruolo occupato. Il sindaco ha ringraziato dicendo di essere ben lieta di partecipare all’incontro e ha risposto alle domande in modo esaustivo e cordiale affrontando con linguaggio chiaro i problemi che attanagliano la nostra città. Ha parlato del problema della mancanza di lavoro nella nostra terra, della questione urgente dei rifiuti e della raccolta differenziata, del dissesto idro-geologico a seguito delle ultime inondazioni. Il primo cittadino ha illustrato anche un piano operativo per risolvere il pro-

i favori del cliente finale. Basti pensare che la grande distribuzione, aspetta l’arrivo delle nostre clementine per immetterle sul mercato, sospendendo l’acquisto di quelle di produzione spagnola, proprio perché il consumatore vuole clementine della Piana di Sibari, proprio perché presenta qualità organolettiche diverse e superiori agli altri”. In conclusione chiediamo se secondo lui potrebbe registrarsi nei prossimi giorni un diverso orientamento del mercato,per ciòcheconcerne il prezzo delle clementine: “Purtroppo no – afferma con amarezza – il prezzo ormai è quello e tutti noi dobbiamo solo decidere che fare: se cedere ad un prezzo da fame, oppure regalare o far marcire il prodotto sull’albero”.

blema del traffico, soprattutto nello Scalo cittadino. Per quanto riguarda le iniziative più vicine alle problematiche dei ragazzi, la Straface ha parlato del progetto di restauro di un vecchio edificio nel centro storico da adibire a centro di aggregazione sociale e culturale per i giovani. Ha promesso tutto il suo appoggio per far sì che la sede centrale della “Toscano” abbia di nuovo in uso l’Auditorium per le future attività teatrali della scuola. Ma forse il momento più significativo dell’incontro è stato quando il sindaco ha annunciato un “regalo” per le alunne e gli alunni dell’Erodoto: si tratta della costruzione del nuovo edificio scolastico che la Straface ha inserito nelle sue priorità programmatiche fin dalla campagna elettorale prima della sua elezione. Avvalendosi della presenza dei collaboratori presenti, il sindaco Straface ha quindi illustrato le tavole del progetto della futura nuova scuola che, finalmente, potrà essere realizzata in tempi davvero ravvicinati. l. l.

Il nuovo edificio sarà realizzato in tempi brevi

sindaci di Cassano, Corigliano e Rossano –afferma Caravetta –per fare che domani sera si discuterà di sentite problematiche che coinvolgono, largamente, l’interesse dell’intera Piana sibarita, e delle comunità residenti: dell’operato delle vostre amministrazioni. La statale 106, la centrale Enel, l’inquinamento ambientale, i migranti. Temi questi che riteniamo debbano trovare una collocazione ampia e partecipata, larga e non riduttiva e limitata nei confini del proprio territorio o della propria appartenenza politica”. “Angelo Broccolo, nel dare la propria adesione – prosegue Caravettaha ben sintetizzato il valore di tali opportunità, quello di andare oltre gli steccati dei luoghi comuni, delle diffe-

renze ideologiche, poiché egli ribadisce, vi sono questioni che appartengono al territorio dell’intera sibaritide, e che non sottolineano affatto distinzioni politiche o sociali d’appartenenza, mapossibilità concretedi unconfronto e di una crescita culturale e civile per l’intera collettività. Difatti quel che sta accadendo al nostro territorio, o che solo adesso rileviamo, è di una gravità inaudita. Una flotta di navi, carica di veleni, è stata ritrovata affondata nello Jonio. Rischiamo da un momento all’altro il collasso dell’ecosistema marino e territoriale. Il crollo di una economia, quella della pesca, e del turismo. La stessa agricoltura è messa in ginocchio da ecomafie senza remore”.

I ragazzi hanno seguito un corso di inglese di 40 ore

La “Don Bosco” a Malta «Esperienza magnifica»

L’istituto di Cantinella

L’APPUNTAMENTO

Confcommercio e Inps presentano il progetto Uniemens CORIGLIANO - La Confcommercio Cosenza e la sede regionale Inps per la Calabria organizzano il convegno “Evoluzione del sistema E-MENS: il Progetto UNIEMENS” che si terrà presso la sala conferenze di Confcommercio sede di Corigliano domani lunedì 19 ottobre alle ore 15. Presiederà l’incontro Klaus Algieri, presidente di Confcommercio Cosenza, interverranno Pietro Corasaniti, Direttore Inps Calabria; Vittorio Crecco, Direttore Generale Inps; Antonio Mastrapasqua, Presidente e Commissario straordinario Inps; Daniela Pizzi e Dario Dolce, Direzione Centrale Entrate. L’incontro ha l’obiettivo di descrivere e fornire informazioni sul progetto Uniemens. g. d. p.

CORIGLIANO - Nei giorni scorsi sono tornati dal viaggio-studio a Malta i trenta giovani studenti dell’Istituto comprensivo “ Don Bosco” di Cantinella. “Un viaggio, un’occasione fondamentali – si legge in una nota diffusa della responsabile per i rapporti con la stampa dell’Istituto Maria Matranga - sotto il profilo culturale, scolastico e di crescita individuale, poiché i ragazzi hanno avuto la possibilità di approfondire le loro conoscenze e competenze della lingua inglese, grazie al corso seguito, della durata di quaranta ore. E’ questo l’aspetto più incisivo e qualificante di iniziative serie come questa nostra che, oggi, vede il suo epilogo. Sarà fondamentale per tutti, studenti ed insegnanti, prosegue la nota - costruire qualcosa di solido sulle esperienze maturate, sulle sensazioni percepite e sulle acquisizioni apprese da questo viaggiostudio; e tutti i buoni propositi devono essere utilizzati a mo’ di augurio soprattutto per i più piccoli, i nostri bambini della Scuola Primaria, che, al sopraggiungere dell’autobus, continuano a sventolare, gioiosi e sorridenti, le bandierine dell’Unione Europea e quelle tricolori. L’auspicio è che possano essere realizzate, in tempi rapidi, iniziative che paventino analogo spessore culturale e medesimo coinvolgimento emotivo; la richiesta al nostro dirigente scolastico, Agostino Guzzo, è che continui a mettere a disposizione dei giovani dell’ Istituto “ Don Bosco” la propria lungimiranza gestionale, la propria perspicacia organizzativa e la propria sagace supervisione”. g. d. p.

CORIGLIANO – Non si fa attendere la risposta del sindaco al gruppo consiliare Polis Amica. Gruppo che nei giorni scorsi aveva polemizzato con il governatore cittadino, per via della riorganizzazione della casa comunale (per la seconda volta con una prima lettera rimasta “lettera morta) e dell’ufficio legale che il municipio sta riorganizzando con la stipula di alcune convenzioni con professionisti. In merito alla riorganizzazione del personale, Pasqualina Straface fa notare ai consiglieri Geraci, Di Noia, Campolo e Magno, che proprio in settimana incontrerà le organizzazioni sindacali per discutere la tematica. Ed attraverso una conferenza stampa che sarà organizzata per l’occasione, il sindaco illustrerà quella che sarà “la riorganizzazione del personale”. “Negli anni precedenti – spiega Pasqualina Straface – è stato stabilizzato personale di fascia A, ma il Comune ora ha bisogno di qualifiche, specializzazioni, con competenze specifiche e professionalità”. Nel frattempo “stiamo dando corso ad una rimoludazione del personale tenendo conto di quelle che sono le emergenze, le esigenze, le necessità e non v’è dubbio che concerteremo con le parti sindacali”. Per quel che concerne l’ufficio legale, ancora, il primo cittadino coriglianese controbatte all’affermazione di Polis Amica secondo la quale la convenzione stipulata con gli avvocati sarebbe “illegittima”. “E’ più che legittima – tuona la Straface – poiché mette in risalto la trasparenza amministrativa di questo governo. Abbiamo stipulato questa convenzione perché ritenuta molto vantaggiosa dal punto di vista economico. Negli anni passati venivano erogati contributi a pioggia con esborsi notevoli di denaro. Giusto a mò di esempio, una causa davanti al giudice di Pace veniva a costare anche millecinquecento euro, ora con la convenzione non costerà più di trecento”. Il sindaco rimarca come la convenzione serva anche ad evitare i “conflitti di interessi”, ovvero “con i legali pronti ad improntare cause avverse al comune quando, allo stesso tempo lo difendevano in altri processi”. “Inviterei i consiglieri di Polis Amica – prosegue Pasqualina Straface – a verificare gli ultimi 20 anni quando il comune si costituiva solo in primo gradoe non in appello, con la catastrofica conseguenza di trovarsi sul groppone sentenze passate in giudicato per contenziosi di centinaia di migliaia d’euro”. Il sindaco lamenta, ancora, atti che giungono tutt’ora all’Ariella, relativi “a richieste di parcelle da parte di avvocati con tariffazioni anche dieci volte superiori”. Per il comune, insomma, questa convenzione stipulata per la durata di un solo anno, rimarca la Straface, apporterà un notevole vantaggio e risparmio per le casse comunali e servirà per effettuare una ricognizione dei contenziosi che stanno portando “al limite del collasso”. “L’ufficio legale – termina il sindaco –sarà riorganizzato ed avrà un responsabile”.

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Trebisacce. Silenzio negli ambienti vicini al sindaco. Parole dure di Soldato e Schiumerini

«La maggioranza è in crisi» L’opposizione attacca dopo l’allontanamento dell’assessore Tarsitano ROSSANO

di FRANCO MAURELLA TREBISACCE - La revoca dell’incarico all’assessore all’urbanistica, Giuseppe Tarsitano, come prevedibile ha fatto “rumore” negli ambienti politici locali. Nessuna nota di chiarimento è giunta dal Palazzo di città da parte del sindaco Mariano Bianchi, autore del provvedimento, mentre registriamo i commenti della minoranza consiliare. Prima di evidenziarne i contenuti, occorre precisare che l’architetto Tarsitano, pur amareggiato e deluso dal provvedimento di revoca che lo ha riguardato, ha riferito il suo intento di non abbandonare la maggioranza consiliare e, quindi, di non porsi all’opposizione a causa della revoca di assessore. Detto questo, il gruppo consiliare di opposizione del Partito socialista, in una nota del capogruppo Rocco Soldato, sostiene che “l’amministrazione comunale è allo sbando perché continua a sgretolarsi”. Assunto che richiama alla mente i due consiglieri di maggioranza, Schiumerini e Liguori, che “avevano rimesso le deleghe accusando l’amministrazione guidata da Bianchi di mancanza di linea politica”. “Da più tempo – continua Soldato - abbiamo denunciato l’inadeguatezza dell’attuale amministrazione e l’incapacità del sindaco di gestire il comune di Trebisacce. Gli ultimi eventi lo confermano”. Rocco Soldato ricorda quanto accaduto durante l’ultimo consiglio comunale, con la maggioranza che non riusciva ad eleggere il revisore dei conti per palesi contrasti interni e per alcuni abbandoni dall’aula consiliare, costringendo il sindaco a rinviare l’argomento e la conseguente nomina”. Scrive di decisione eclatante, il capogruppo socialista, in merito alla revoca della nomina dell’assessore Tarsitano “forse perché non si è inchinato ai voleri del capo o di qualche suo gendarme”. Un caso, definito da Soldato, “emblematico della profonda crisi in cui versa la giunta Bianchi”. A Tarsitano, Soldato esprime “la solidarietà personale per il grave provvedimento che lo ha interessato, ma non possiamo non

Proteste al “Gradilone” ROSSANO - Nuovo giorno di sciopero ieri mattina per gli studenti dell’Istituto tecnico commerciale statale “Alfredo Gradilone” di Rossano Scalo. I ragazzi, quasi l’intera scolaresca tranne un paio di prime classi, si sono riversati a passeggiare nelle vie principali della città. Fermati, hanno saputo ben motivare la loro assenza dalle aule. Sostengono che, da circa una settimana o poco più, i cancelli dell’Istituto vengano aperti solo alle ore 8,20 e questo, date le condizioni meteorologiche invernali con piogge e freddo, costituisce un grave disagio per i pendolari che vorrebbero entrare in aula appena giunti a Rossano. Gli studenti imputano il nuovo provvedimento ai tagli di fondi e di personale dovuti alla “riforma” Gelmini, comunque sia non ci stanno e protestano. Domani i loro rappresentanti si confronteranno con la dirigente scolastica Maria Gabriella Chiodo, le presenteranno le proprie istanze e, se non otterranno ciò che ritengono gli spetti di diritto, sono decisi a scioperare ancora. “Meglio ignoranti che raffreddati”pensano. g. a. g. Il Municipio di Trebisacce

precedente amministrazione”. “Ormai è opinione diffusa – conclude la nota socialista - che Trebisacce sta attraversando una grave crisi economica e sociale, nonché politico-aministrativa e a pagare le conseguenze sono soprattutto le categorie più deboli abbandonate al loro destino. Ai vari problemi che interes-

evidenziare l’incapacità della compagine amministrativa che non riesce ad adottare alcuna iniziativa seria, nuova e concreta”. Di seguito, la nota socialista evidenzia i proclami del sindaco sui lavori pubblici che interesseranno Trebisacce, “dimenticando che sono gli stessi progetti approvati e finanziati dalla

sano la popolazione non è stata trovata alcuna soluzione, basti pensare all’ospedale, alla viabilità, all’ambiente, al commercio, alla pesca, alla sicurezza, alla nettezza urbana”. Dello stesso tenore il commento di Giampaolo Schiumerini, consigliere dei Verdi, passato dai banchi della maggioranza a

quelli dell’opposizione. “Appare oramai evidente che siamo di fronte ad una vera e propria crisi della maggioranza che governa il comune di Trebisacce”. Secondo Schiumerini “la sfiducia all’assessore Tarsitano, è soltanto l’epilogo eclatante di una situazione di malessere che serpeggia da alcuni mesi all’interno

dell’esecutivo Bianchi”. Per dar corpo a tale assunto, il consigliere di minoranza dei Verdi ricorda “le dimissioni dell’avvocato Mormandi dall’incarico di consulente del sindaco; quelle del dottore Lizzano da direttore generale; alla profonda spaccatura tra i consiglieri della maggioranza, divisi sull’elezione del revisore dei conti”. “Al di là della revoca a Tarsitano – continua Schiumerini -, a distanza di un anno dall’uscita dalla maggioranza del sottoscritto, avvenuta con la restituzione delle deleghe al sindaco, i nodi politici sono finalmente venuti al pettine”. “Eravamo e siamo – conclude Schiumerini - di fronte ad un Sindaco e ad un esecutivo politico-amministrativo inadeguati a governare il più importante centro dell’Alto Ionio cosentino”. Schiumerini chiede la convocazione urgente di un consiglio comunale “nel quale affrontare una discussione di merito sulla crisi che si è aperta nella sua maggioranza e sulle possibili conseguenze politiche della stessa”. Difficile dire se e quando questo consiglio comunale potrà tenersi.

Cariati. Assicurazioni dei pescatori Si punta alla razionalizzazione dei servizi

Navi dei veleni ormai è psicosi CARIATI – Al fine di contrastare la crisi della pesca, determinata dalla nota vicenda della cosiddetta “nave dei veleni”, di Cetraro, nasce l’organismo consultivo permanente denominato “Tavolo Azzurro”. L’amministrazione comunale parteciperà con i pescatori al sit-in programmato per il prossimo mercoledì 28 ottobre 2009, davanti alla sede della regione Calabria, per dire no alla psicosi collettiva che deriva proprio dalle cattive notizie che provengono dal Mar Tirreno. Intanto, ieri mattina , presso la sala consiliare di Cariati, si è tenuta una riunione con la cooperativa di pescatori cariatesi, finalizzata a fare il punto della situazione, spiega una

nota ufficiale dell’esecutivo, “onde dissipare la psicosi che si sta diffondendo, a seguito della individuazione, nelle acque calabresi, delle cosiddette “navi a perdere” . Probabili ricettacoli di scorie radioattive. Il punto fermo è che, allo stato, non ci sono prove a sostegno della nocività del pescato. Traduzione: il pesce pescato dai nostri pescatori nel nostro mare, Jonio e Tirreno, e che arriva sulle nostre tavole è assolutamente sano ed, anzi, considerato che il mare è un “sistema aperto”, è uno dei migliori del mondo. Continuare a consumare prodotti ittici, quindi, non solo è una sana e salutare abitudine, ma fa bene anche all’economia dell’intera Calabria: p. l.

Unione dei Comuni obiettivo vicinissimo di PASQUALE LOIACONO CARIATI –Ulteriore passoperlacostituenda “Unione dei Comuni” fra Cariati, Calopezzati, Mandatoriccio, Pietrapaola, Campana, Scala Coeli e Terravecchia. Che nell’ultima riunione, occorsa nel magnifico Palazzo Municipale di Mandatoriccio, ha incaricato il segretario comunale della città ospitante, l’abilissimo ed esperto Cataldo De Nardo, di verificare l’iter procedurale e predisporre tutti i necessari atti formali. I sindaci delle comunità limitrofe, a cui va dato atto di avere finalmente infranto atavici e sterili campanilismi, si accorderanno per i servizi inerenti alla Polizia Municipale; alle politiche e servizi per il turismo ed i servizi sociali; alla gestione dei rifiuti e della tutela ambientale, ed alla gestione del territorio, segreteria ed ufficio legale. È una svolta epocale che permetterà, comunica una nota ufficiale, di porre in essere “strategie e concrete azioni comuni, ad esclusivo vantaggio delle popolazioni per

condividere anche altre questioni e tematiche di interesse regionale e territoriale”. Come, ad esempio, la discarica privata che qualcuno vorrebbe far sorgere a Scala Coeli, e per la quale i sindaci del territorio hanno opposto un fermo ed inoppugnabile diniego. Gli amministratori hanno poi condiviso una unitaria dichiarazione di protesta contro l’incomprensibile ed intollerabile esclusione di alcuni comuni e territori del Basso Jonio (Mandatoriccio e Campana) dalla copertura dell’Adsl da parte del gestore Telecom con innumerevoli e costosissimi disagi all’economia ma anche alla complessiva crescita culturale delle popolazioni interessate. Analoga protesta i sindaci hanno manifestato rispetto al grave ritardo nell’erogazione, agli enti locali coinvolti, delle somme stanziate a seguito delle calamità dell’anno scorso. Soprattutto i piccoli comuni montani - è stato ribadito - stanno subendo disagi indicibili rispetto alle diverse esigenze di ripristino dei luoghi.

I sindaci di Cassano e Cerchiara propongono una conferenza di servizio e insistono sulla bonifica

Rifiuti tossici della Pertusola sotterrati: riparte la caccia di MIMMO PETRONI

Il sindaco di Cassano allo Jonio Gianluca Gallo

CASSANO - Qualcosa si muove in tema di bonifica dei siti inquinati dalle ferriti di zinco provenienti dalla Pertusola Sud di Crotone e occultate in alcuni terreni agricoli di Cassano e Cerchiara di Calabria. Una Conferenza di Servizio per dare corso all’azione di bonifica dei siti inquinati dalle ferriti di zinco nei territori dei comuni di Cassano all’Ionio e Cerchiara di Calabria. E’ stata richiesta dal Dipartimento politiche dell’Ambiente della Regione Calabria al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio. L’iniziativa regionale, muove dalla recente comunicazione del comune di Cassano, in qualità di capofila, con cui ha informato di avere recepito le integrazioni al piano di caratterizzazione richieste in un precedente incontro concertativo tra le parti in causa. In quel-

la sede, infatti, vennero precisati alcuni criteri-guida dell’attività dì rimozione rifiuti e successiva caratterizzazione. Adempimento eseguito dall’ente locale sibarita. Alla luce di ciò, al fine di rendere possibile la realizzazione degli interventi concordati in APQ e nello spirito collaborativo richiamato dallo stesso, nasce l’esigenza di richiedere al Ministero dell’Ambiente e tutela del Territorio, di convocare con sollecitudine una Conferenza di servizi per l’approvazione del Piano di Caratterizzazione, per come modificato dal comune capofila. La Conferenza, è stato sottolineato, risulta indispensabile per consentire all’impresa specializzata, aggiudicataria della gara d’appalto, di iniziare le attività di caratterizzazione, rimozione dei rifiuti e successiva bonifica delle aree interessate dal deposito di ferrite di zinco. Ogni ulteriore dilazione degli interventi, è stato rimarcato nella comunicazione, potrebbe determinare un rischio di aggrava-

mento della contaminazione delle matrici ambientalie di pericoloper lasalute dei cittadini. In sede di conferenza, peraltro, sarà opportunamente affrontato anche l’aspetto relativo agli interventi di sostituzione e rivalsa nei confronti dei privati responsabili dell’abbandono delle ferriti e della contaminazione del terreno, secondo quanto stabilito anche dall’APQ. Le aeree interessate, ricadenti nei comuni di Cassano allo lonio, (Chidichimo – Tre Ponti – Sibari) e Cerchiara di Calabria in cui sono stati rinvenuti depositi di ferriti di zinco provenienti dallo stabilimento ex Pertusola Sud di Crotone, da tempo, sono state messe in sicurezza dall’Ufficio del Commissario per l’Emergenza Ambientale in Calabria, in attesa di procedere all’azione di bonifica mediante rimozione con risorse dedicate. Ricordiamo che sulla delicata proble-

matica, l’ENEA nel 2001 condusse un primo studio, il cui esito consentì di intervenire con una messa in sicurezza consistente in accumulo dei materiali su aree impermeabilizzate, confinate econ misure di sicurezza per l’ambiente. Le quantità stimate dei rifiuti, secondo lo studio ENEA, sono di circa 30.000 tonnellate. L’operazione di bonifica, costerà oltre 4.500.000 euro. L’inchiesta sul traffico delle ferriti, venne condotta dalla Guardia di Finanza che nel 1995, scoprì sotterrati bidoni pieni di liquidi tossici provenienti dalla Pertusola di Crotone. Nell’occasione, venne scoperto un sodalizio criminale composto da politici, funzionari regionali e imprese compiacenti. Il sindaco Gallo, che reiteratamente ha sollecitato la definitiva soluzione del problema, auspica che presto possa concretizzarsi l’operazione di bonifica dei siti inquinati.

Ce ne sono 30mila tonnellate secondo l’Enea

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Cassano, Trebisacce e costa jonica

Domenica 18 ottobre 2009


LIVERPOOL - Liverpool sconfitto 1-0 dal Sunderland in Premier. Il gol, realizzato da Bent al 5’ pt, è maturato in modo anomalo. Il pallone ha infatti colpito una palla da spiaggia che un bambino aveva lanciato precedentemente in campo.

TRE JUVENTINI ARRESTATI

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Domenica 18 ottobre 2009

TORINO - Tre tifosi juventin sono state fermate prima dell’incontro tra Juventus e Fiorentina fuori dallo stadio di Torino. Uno di questi ha morso un poliziotto a una mano, ed è stato arrestato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.

REDAZIONE: via Rossini, 2 - 87040 Castrolibero (CS) - Tel. (0984) 852828 - Fax (0984) 853893 - E-mail: ilquotidiano.sport@finedit.com

Serie A Messaggio chiaro a tutte le contendenti La squadra di Mou adesso è a +4 da Juve e Sampdoria: show nel primo tempo

Inter, terribilmente più forte I nerazzurri sbancano Genova con un pokerissimo senza storia: primato solido GENOA INTER

MONDIALI UNDER 20

0 5

Il Ghana è campione Tutta l’Africa è in festa

GENOA (3-4-3): Amelia 4.5; Biava 6, Moretti 5.5, Bocchetti 5.5; Papastathopoulos 5 (24' st Tomovic 5), Milanetto 5.5, Zapater 5, Modesto 5; Palladino 6, Floccari 5 (17' st Crespo 5), Sculli 5 (17' st Palacio 5.5). In panchina: Scarpi, Rossi, Esposito, Raggio Garibaldi. Allenatore: Gasperini 5 INTER (4-3-2-1): Julio Cesar 6; Maicon 7, Lucio 6, Samuel 6.5 (32' st Cordoba sv), Chivu 6.5; Zanetti 6.5, Cambiasso 7 (1' st Vieira 7), Muntari 6.5; Stankovic 7, Sneijder 7.5 (28' st Mancini sv); Balotelli 7; In panchina: Toldo, Suazo, Santon, Arnautovic. Allenatore: Mourinho 7 ARBITRO: Morganti di Ascoli Piceno 6 RETI: 6' pt Cambiasso, 31' pt Balotelli, 49' Stankovic, 21' st Vieira, 26' st Maicon NOTE: Serata serena, terreno in discrete condizioni. Spettatori: 37.000 circa. Angoli: 6-2. Ammoniti: Balotelli, Modesto, Samuel, Muntari, Milanetto. Recupero: 4';0'. GENOVA – Una dimostrazione di forza impressionante, un messaggio chiaro a tutte le rivali: questa Inter è ancora la più forte, è la squadra da battere e i 4 punti di vantaggio su Juventus e Fiorentina, dopo 8 giornate, lo dimostrano. In attesa di vedere cosa farà oggi la Samp sul campo della Lazio, Josè Mourinho si gode un primato in tutta solitudine, ma soprattutto una prestazione perfetta, contro un Genoa in formazione ampiamente rimaneggiata. Il match si mette subito in discesa per i campioni d’Italia che, privi di Milito ed Etòo, si affidando ad un 43-2-1 con Sneijder e Stankovic alle

I giocatori ghanesi in festa dopo il trionfo

IL CAIRO (Egitto) – E alla fine venne la volta dell’Africa: dopo quattro finali perse il continente nero inizia a mettere le mani sul Mondiale Under 20. Caroselli di auto e tutta la nazione in festa, così come l’intero continente. Se è un antipasto di quanto succederà in Sudafrica lo sapremo fra qualche mese. Vince il Ghana e lo fa in maniera europea, con una solida difesa e intelligenza tattica, nonostante abbia giocato in

dieci dal 37’ pt. Vince con un ribaltamento durante i rigori, quando pareva spacciato, ma viene salvato da un tiraccio alto di Maicon, e poi esaltato dal suo portiere Agyei, non eccelso, ma in serata di grazia. Il Brasile recrimina, e perde un Mondiale dopo un supplementare dominato e con una occasione divorata sempre da Maicon al 5’ del p.t.s, con la collaborazione di una buona uscita di Agyei.

Cambiasso esulta con Stankovic e Maicon Sopra: Balotelli e Stankovic

spalle di Balotelli e, già al 6', passano in vantaggio con una girata a rete di Cambiasso che, deviata da Modesto, beffa Buffon. Il Genoa, che era partito bene, gioca con il classico 3-4-3, con Floccari al centro dell’attacco, Sculli e Palladino sulle fasce. Dopo il gol il Grifone stenta a ritrovarsi,

Stankovic sfiora due volte il gol, ma al 31' è Balotelli, su assist di Sneijder, a trovare il gol del 2-0. Partita nervosa e, al 49', arriva il 3-0 con un incredibile gol da centrocampo di Stankovic che beffa Amelia, intercettando il suo rilancio e calciando al volo in porta.

Nel finale di un primo tempo, comunque nervoso, tensione alle stelle, con Rossi, Scarpi e Maicon protagonisti. Nella ripresa ancora Inter, Amelia è bravo a respingere il colpo di testa di Balotelli, ma nonostante i cambi di Gasperini, il Genoa crolla. Al 21' Sneijder inventa un perfetto

assist per Vieira che supera Modestro e batte Amelia siglando il 4-0. Grifone abbattuto, Inter spietata: al 26' Maicon sfrutta un rimpallo e segna il 5-0. La squadra di Mourinho si porta a quota 19 punti, 3 in più della Samp (una partita in meno), +4 su Juve e Fiorentina.

Motomondiale. In 250 primo De Rosa, secondo Simoncelli Formula Uno. Partirà in prima posizione, Raikkonen 5°

Pole di Stoner: sarà lui l’arbitro Barrichello sogna in Brasile PHILLIP ISLAND (AUSTRALIA) – Casey Stoner beffa i due litiganti e all’ultimo giro utile strappa a Valentino Rossi la pole del Gp d’Australiaper soli50millesimi.Un belritornosulla pista di casa per il pilota Ducati, che già nel 2008 era scattato primo a Phillip Island, andando poi a vincere. Secondo partirà Rossi (Yamaha) e terzo Dani Pedrosa (Honda). Quarto, ad appena un millesimo, dal connazionale, l’altro spagnolo Jorge Lorenzo, unico che ancora contende il titolo al compagno di team. Soprattutto Rossi non vede l’ora di capire se la sensazione provata ieri, quella di poter essere più veloce del suo compagno di squadra/antagonista Jorge Lorenzo, sia vera. Il campione del mondo è stato aggressivo, preciso e veloce abbastanza da poter rimanere in pole provvisoria per molto tempo. Lorenzo non è mai entrato in partita. Lo spagnolo non sta bene fisicamente, ha contratto un fastidio intestinale dovuto a qualcosa che ha mangiato. I piloti della Yamaha sembrano scambiarsi i problemi di gara in gara. All’Estoril, era Rossi che non riusciva a trovare il bandolo della matassa per avere una moto performante, ora è il turno di Lorenzo al quale mancano quei 4 decimi di secondo, gli

stessi che Rossi non trovava in Portogallo. Lorenzo, comunque, non si perde d’animo. Anche perchè ha un’unica chance per limare i 18 punti che lo separano da Rossi: andare all’attacco. «Sono un pò deluso di aver perso il mio record del 100% di partenze in prima fila - ha detto Lorenzo - ma semplicemente non avevamo il ritmo sufficiente.Domani (oggi,ndr) cercheròdi salire sul podio». Nella 250 davanti a tutti c’è il napoletano Raffaele De Rosa, in sella alla Honda, che conquista a Phillip Island la sua prima pole position in 250. Alle spalle di De Rosa c’è Marco Simoncelli. In 125 la pole position per lo spagnolo Espargaro. In prima fila anche Simone Corsi. Solo ottavo Andrea Iannone. Al temine delle prove si è poi saputo che un grave lutto ha colpito la famiglia allargata del campione di motociclismo Valentino Rossi. Si èucciso aPesaro sparandosial pettocon unfucile, senza lasciare un biglietto d’addio a spiegare il suo gesto, il secondo marito della mamma StefaniaPalma. Mauro Tecchi, 52anni, era molto conosciuto a Pesaro. «Sono cose terribili è stata la prima reazione di Valentino Rossi non so cosa dire».

Suicida il patrigno di Vale Rossi

SAN PAOLO (Brasile) – Rubens Barrichello terlagos. Nonostante una serie interminabile partirà dunque in pole position nel GP del Bra- di tentativi, iltedesco è rimasto fuoridalla Q2 e sile, con il tempo di 1’19”576. Al suo fianco par- oggi domani in 16ª posizione. Vittime della Q1 tirà la RedBull di Mark Webber (1’19”668). In anche i due piloti della McLaren, Hamilton e seconda fila la Force India di Adrian Sutil Kovalainen, entrambi eliminati, che partiran(1’19”912) e la Toyota di Jarno Trulli no appaiati in penultima fila. La seconda manche è stata inter(1’20”097). In quinta posizione la rotta dalla bandiera rossa dopo due Ferrari di Kimi Raikkonen minuti e mezzo per un pauroso inci(1’20”168). Chiudono le prime 10 denteallaForce IndiadiVitantonio posizioni Buemi al sesto, Rosberg Liuzzi, schiantatasi contro le barin settima, Kubica ottavo, Nakajiriere per il fenomeno dell’aquaplama nono e Alonso decimo. L’intera ning. Alla ripresa, dopo che la pioggiornata di prove, prima quelle libegia era cessata, è iniziato il calvario re del mattino, poi le ufficiali, è stata di Jenson Button. Il pilota inglese e tormentata da una pioggia battente leader della classifica iridata con 14 che ha reso arduo il compito dei pilopunti di vantaggio sul compagno di ti, il cui primo problema è stato quelsquadra Barrichello e 16 lunghezlo di tenere in pista le monoposto. ze su Vettel, è finito subito nelle ultiDopo pochissimi giri, la prima vittime posizioni e non è mai riuscito a ma è stato il ferrarista Fisichella, Rubens Barrichello imbroccare il giro giusto per rienche si è girato a bassa velocità, ma trare nelle prime 10 posizioni, quelhaavuto iltortoola sfortunadispegnere il motore. Al pilota romano non è rima- le che permettono l’accesso alla Q3. Partirà in sto altro da fare che uscire dalla vettura che è settima fila. La posizione di Button è stata comstata parcheggiata fuori pista da una gru. Per plicata molto dalla successiva pole di Barri“Fisico”, le qualifiche sono finite lì. Nel corso chello, che pure nella Q2 si era qualificato per della prima manche, brutto colpo anche per Se- un soffio in decima posizione. Buona la prova bastian Vettel, le cui residue speranze di mon- di Raikkonen, che si è mostrato competitivo in diale sono naufragate nellepozzanghere di In- tutte e tre le manche.

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Sport

LIVERPOOL: KO CURIOSO


Il brasiliano rompe il digiuno dopo otto mesi, ma non basta per trovare la vittoria

I viola fermano la Juventus Jovetic inventa l’assist per la rete di Vargas, Amauri salva i bianconeri JUVENTUS FIORENTINA

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JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon 6.5; Grygera 6, Cannavaro 6, Chiellini 6, Grosso 6; Sissoko 6.5 (24' st Camoranesi 5.5), Felipe Melo 5.5, Poulsen 6; Diego 5.5 (39' st Trezeguet sv); Amauri 6.5, Iaquinta 5.5 (35' st De Ceglie sv) In panchina: Manninger, Zebina, Giovinco, Legrottaglie. Allenatore: Ferrara 6 FIORENTINA (4-2-3-1): Frey 7; Comotto 6, Gamberini 6.5, Dainelli 5.5, Gobbi 6; Montolivo 5.5, Zanetti 6.5; Marchionni sv (24' st Santana 5), Jovetic 7 (24' st Mutu 6), Vargas 7 (27' st Pasqual 6); Gilardino 6 In panchina: Avramov, Donadel, Natali, De Silvestri. Allenatore: Prandelli 6.5 ARBITRO: Rizzoli di Bologna 6 RETI: 5' pt Vargas, 19' pt Amauri NOTE: Serata fredda e piovosa, terreno in buone condizioni. Spettatori: 27.941. Angoli: 8-3 per la Fiorentina. Ammoniti: Sissoko, Jovetic, Grygera, Gobbi. Recupero: 3'; 3' st. TORINO - Amauri rompe il digiuno, ma non basta alla Juventus per ritrovare la vittoria. I bianconeri pareggiano 1-1, all’Olimpico, contro un’ottima Fiorentina che al

Il rientrante Sissoko in uno scontro a centrocampo

5' si era portata in vantaggio con Vargas e che anche dopo il pari del brasiliano (al 19', l’ex Palermo non segnava da 8 mesi), ha cercato con insistenza il gol dell’12. Giusto il pari tra due squadre che hanno sempre cercato la vittoria, ingenerosi i fischi al termine della partita all’indirizzo dei bianconeri che, in campionato, da 4 turni non conquistano l'intera posta in palio.

Si comincia con Ferrara che lascia in panchina Camoranesi e schiera titolare il rientrante Sissoko, con Felipe Melo e Poulsen a completare il reparto. In attacco Diego alle spalle della coppia Iaquinta-Amauri. Prandelli sceglie Jovetic, nel suo 4-2-3-1 va fuori Mutu, mentre Vargas e Marchionni sono i trequartisti esterni. Gara sentita e piena di ex (Prandelli, Zanetti, Marchionni e Mutu da una

Il Milan proverà a riprendersi contro i giallorossi

Leonardo e Ranieri chiamano alla carica CARNAGO - Il tour de force aspetta il Milan: non è una nuova gara ciclistica ma è il filotto di partite che attendei rossoneri da quia un mese circa. La prima parte di stagione è già archiviata e dimenticata, spera Leonardo: ora via con la seconda,anche seleavversarienon sarannodi certo le stesse. Ma questo non conta, Atalanta o Real Madrid non è importante, per i rossoneri è arrivato il momento di alzare la voce: «In certi momenti abbiamo fatto bene - sottolinea il brasiliano -. Non siamo stati costanti e sono arrivate prestazioni e risultati negativi ed è questo che dobbiamo cambiare. Questo è il momento ideale per farlo: confrontarsi con la Roma, in casa,il momentoèstraordinario perdimostrare le nostre qualità. Abbiamo tante potenzialità e dobbiamo utilizzarle per farle bene, senza lamentarsi. Scendiamo in campo dopo la sosta, i nazionali sono arrivati riposati perchè l’Italia ha conquistato la qualificazione ai Mondiali con una partita d’anticipo e mercoledì Pirlo e Zambrotta non hanno giocato». Quale occasione migliore se non contro la Roma? Di fronte una squadra orfana del suo capitano Francesco Totti, nemmeno convocato da Claudio Ranieri: «La Roma è una squadra che gioca in un modo molto particolare, possiedegiocatori chenondannotanti riferimentiin attacco. Totti domani non ci sarà perchè non è stato convocato, ma resta comunque una squadra difficile da affrontare». Le difficoltà ci sono e ci saranno, ma Leonardo non vuole sentire parlare di Milan come un malato cronico: «Tutte le squadre hanno problemi, non possiamo credere che il Milan abbia più problemi rispetto alle altre. Tutti hanno infortuni, assenze, ma se il Milan riuscirà ad esprimersi al meglio potremo fare molto meglio rispetto a quello fatto fino ad oggi. Se c'è una base solida soprattutto a livello mentale, si può solo fare meglio». La Roma, invece, arriva a Milano per dimostrare diessere alpunto della svoltae dinon dipendere da Francesco Totti. È il diktat giallorosso alla vigilia della sfida contro il Milan in programmadomaniseraa SanSirodovelaRoma proverà a restare in scia al treno di alta classifica. Non ci sarà Totti ma Ranieri recupera Doni e potrà contare anche De Rossi e Vucinic. «Stanno bene, solo per precauzione non si sono allenati. Doni ha recuperato, quindi giocherà lui dall’inizio. Okaka o Menez? Questo dubbio mi accompagnerà fino a domani. Sono due

L’assente di giornata, capitan Francesco Totti

buoni giocatori con caratteristiche differenti, va analizzato bene tutto». Dopo un mese alla guida della squadra giallorossa Ranieri invece si inizia a fidare del suo nuovo gruppo. «Fidarsi è una parola grande. Non è che non mi fidi. So che abbiamo avuto una buona continuità di risultati ma dobbiamo lavorare ancora tanto». San Siro quindi test vero per capire dove può arrivare questa Roma. «Sarà importante, non decisivo per dire cosa possiamo fare. Il Milan è una delle squadre candidate allo scudetto per cui dobbiamo cercare di far bene». Quindi argomento Totti: nota dolente della giornata. «Spero non incida. È inutile dire che ci mancherà. Voglio vedere la reazione della squadra senza di lui. Non conta soltanto il risultato ma, per me, anche vedere come si comporta la squadra senza un punto di riferimento come Totti. In passato non ha sentito la sua assenza? Sì, però era una Roma diversa col vento in poppa e con tutto che gli riusciva. Questa è un partita importante, voglio vedere come reagiscono i ragazzi».

parte, Chiellini e Felipe Melo dall’altra), le due squadre vogliono i tre punti e iniziano subito forte. Già al 5' il match si sblocca: invenzione di Jovetic per l’inserimento di Vargas che, al 5', porta in vantaggio la Fiorentina battendo Buffon in uscita. La Juve reagisce, la difesa viola rischia e, al 19', arriva il pareggio di Amauri che non ha problemi a mettere in rete, a porta vuota, dopo un tiro di Iaquinta che si era trasformato in assist. Partita bella, le due squadre cercano il gol, al 32' lo trova Vargas su punizione, ma il gioco era stato fermato qualche secondo prima per un fallo di Dainelli su Chiellini. Ancora Vargas, al 47', costringe Buffon in angolo. Ritmi alti e tante occasioni anche nella ripresa, al 4' Sissoko impegna Frey che si salva con i piedi, un minuto più tardi contropiede Vargas-Jovetic, largo il destro del montenegrino. La Juve ci prova con i cross dalle fasce, ma i colpi di testa di Amauri e Felipe Melo non spaventano Frey. Anche la Fiorentina cerca il gol, ma le due difese tengono bene e, nonostante gli ingressi di Mutu, Camoranesi e Trezeguet il risultato non si sblocca. Finisce 1-1, Juventus e Fiorentina salgono a quota 15 punti.

De Laurentiis: «Valuteremo la situazione»

Lavezzi paga caro il ritardo Il Pocho va in panchina Mazzarri punta su Quagliarella e Denis CASTELVOLTURNO – Più che della partita di domani col Bologna, in casa Napoli, si parla del «caso Lavezzi». L’argentino, che aveva smarrito il passaporto dopo la gara di qualificazione contro l’Uruguay, è rientrato soltanto oggi a Castelvolturno, giusto in tempo per conoscere Mazzarri e partecipare alla rifinitura pomeridiana. «Nei prossimi giorni si valuteranno i motivi del suo ritardo –ha detto il presidente, Aurelio De Laurentiis - noi non facciamo i poliziotti. L’interesse massimo ora è rivolto al match col Bologna. Siamo tutti concentrati sulla prima uscita del nuovo Napoli di Mazzarri». Favorito per il ruolo di partner di Quagliarella in attacco, comunque, resta Denis, con il Pocho che potrebbe così scivolare in panchina. Il tecnico toscano, dunque, confermerà il 3-5-2, modulo adottato anche dai

suoi due predecessori (Reja e Donadoni). In difesa tornerà Campagnaro, con Cannavaro e Contini. A centrocampo, sulle fasce, Maggio e Aronica; in mezzo Gargano, Cigarini e Hamsik. «Sono cosciente che sarà la mia partita più difficile – dice Walter Mazzarri -, perchè non ho ancora pienamente padronanza della situazione. Però è un momento in cui si azzera tutto e si comincia una nuova avventura. Questo conta e per questo motivo dovremo dare tutto, al di là di chi indosserà questa maglia. Sarà un match delicatissimo. Chiedo perciò l’apporto dei tifosi affinchè ci sostengano fino alla fine». Per la partita di domani sono attesi a Fuorigrotta circa 30 mila spettatori. Probabile formazione (3-52): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Contini; Maggio, Gargano, Cigarini, Hamsik, Aronica; Quagliarella, Denis.

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Sport 45

Domenica 18 ottobre 2009


Domenica 18 ottobre 2009

Serie

B

Risultati e classifica

10ª giornata

Albinoleffe-Sassuolo

Marcatori

Domani sera ore 20,45

Ascoli-Torino

41’ pt Belingheri 19’ st Bernacci (rigore) 32’ st Bianchi

1-2

Cesena-Brescia

2-0

Cittadella-Piacenza

1-1

Crotone-Vicenza

1-2

2’ pt Parolo, 43’ pt Volta

36’ pt Moscardelli, 42’ st Ardemagni (rigore) 22’ pt Sgrigna, 35’ st Di Cesare (aut.) 41’ st Botta

Grosseto-Padova

2-2

Lecce-Salernitana

1-0

Mantova-Empoli

1-1

Modena-Frosinone

0-3

Reggina-Ancona

0-3

9’ pt Pichlmann (rigore), 15’ pt Turati 7’ st Italiano, 32’ st Soncin 21’ pt Corvia

13’ st Salviato, 22’ st Coralli

18’ pt Cariello, 12’ st Calil, 42’ st aut. Perna 17’ pt Mastronunzio (rig.) 39’ pt Miramontes, 32’ st Colacone

Triestina-Gallipoli 46’ pt Volpe

Prossimo turno

1-0

11ª giornata 24/10/2009 ore 15,30

Ancona-Frosinone Brescia-Albinoleffe Cesena-Grosseto Empoli-Ascoli Gallipoli-Lecce Padova-Triestina Piacenza-Modena Salernitana-Crotone Sassuolo-Cittadella Torino-Reggina (23/10 ore 20,45) Vicenza-Mantova (26/10 ore 20,45)

FROSINONE CESENA TORINO PADOVA ANCONA VICENZA CITTADELLA LECCE EMPOLI ASCOLI SASSUOLO BRESCIA GROSSETO MODENA TRIESTINA REGGINA ALBINOLEFFE PIACENZA GALLIPOLI CROTONE MANTOVA SALERNITANA

21 19 17 17 16 15 15 14 14 14 13 13 13 13 11 9 9 9 8 7 7 2

10 6

3

1 18 9

5

2

3

0

5

5

4

0

1 10 4

10 5

4

1 14 4

5

4

0

1 10 2

5

1

4

0

10 5

2

3 16 8

5

2

1

2

6

4

5

3

1

1 10 4

8

-3

10 3

6

1

5

6

2

4

0

4

0

4

1

2

1

5

5

4

-7

9

5

1

3 14 8

3

3

0

0

6

0

6

2

1

3

8

8

6 +1

10 3

7

1 13 10 5

0

5

0

5

5

6

3

2

1

8

5

3

-5

10 4

3

3 15 12 5

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0

9

4

5

1

1

3

6

8

3

-5

9

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3 13 11 5

3

1

1

7

4

4

1

1

2

6

7

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-5

9

4

2

3 12 12 4

4

0

0 11 4

5

0

2

3

1

8

0

-3

10 3

5

2 13 14 6

2

2

2

8 10 4

1

3

0

5

4

-1 -8

9

3

5

2 16 12 6

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1

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2

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-8

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0

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5

2

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10 3

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3 13 15 5

2

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9

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5

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-2 -7

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8 12 5

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3

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7

-4 -7

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9 13 5

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2

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9

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7 13 6

1

3

2

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1

1

2

3

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-6 -12

9

2

3

4 12 15 5

0

3

2

5

8

4

2

0

2

7

7

-3 -10

9

1

5

3

5

9

3

1

1

1

3

4

6

0

4

2

2

5

-4 -7

9

1

6

2

7

9

4

1

2

1

2

3

5

0

4

1

5

6

-2 -8

10 1

6

3

6 10 5

1

3

1

3

3

5

0

3

2

3

7

-4 -11

10 1

4

5

9 14 5

1

3

1

6

5

5

0

1

4

3

9

-5 -13

10 0

2

8

3 17 5

0

1

4

3

9

5

0

1

4

0

8 -14 -18

9

9

9

8

4

9 +1

2 10 -1

8 RETI: Bianchi (Torino) 6 RETI: Mastronunzio (3 rig) (Ancona); Sgrigna (2 rig) (Vicenza) 5 RETI: Cellini (1 rig) (Albinoleffe); Colacone (Ancona); Ardemagni (1 rig) (Cittadella); Nassi (Mantova) 4 RETI: Antenucci, Bernacci (2 rig) (Ascoli); Iunco (1 rig) (Cittadella); Troianiello (Frosinone); Di Nardo (Padova); Noselli (Sassuolo) 3 RETI: Caracciolo (Brescia); Schelotto (Cesena); Pettinari (Cittadella); Coralli, Eder (2 rig) (Empoli); Calil (Frosinone); Turati (Grosseto); Baclet, Corvia (Lecce); Caridi (3 rig) (Mantova); Bruno (Modena); Martinetti (Sassuolo); Di Michele (Torino); Godeas (1 rig) (Triestina) 2 RETI: Lupoli, Romeo (Ascoli); Do Prado (1 rig) (Cesena); Bonvissuto, Cutolo (Crotone); Marianini (Empoli); Aurelio, Basha, Basso (1 rig), Mazzeo (1 rig), Santoruvo (Frosinone); Di Gennaro (Gallipoli); Carobbio, Joelson (2 rig), Pichlmann (2 rig), Pinilla (1 rig) (Grosseto); Defendi, Giacomazzi (Lecce); Catellani (Modena); Cani, Italiano, Soncin (Padova); Bianchi, Moscardelli (Piacenza); Brienza, Cacia (Reggina); Masucci, Riccio (Sassuolo); Pratali (Torino); Bjelanovic, Botta (Vicenza)

Amaranto puniti dalle reti di Mastronunzio, Miramontes e Colacone. Squadra in ritiro

Cade la Reggina, Novellino resta Pesante ko contro l’Ancona. Foti rinnova la fiducia all’allenatore REGGINA ANCONA

0 3

REGGINA (4-4-2): Cassano; Buscè, Santos (1'st Brienza), Valdez, Rizzato; Pagano (34'pt Cascione), Volpi, Morosini, Missiroli (24'st Costa); Cacia, Bonazzoli. In panchina: Marino, Lanzaro, Carmona, Barillà. Allenatore: Novellino. ANCONA (4-4-2): Da Costa; Milani, Cosenza, Cristante, Zavagno; Surraco (34'st Mustacchio), De Falco, Catinali, Miramontes (18'st Schiattarella); Colacone (42'st Mirchev), Mastronunzio. In panchina: Schena, Pisacane, Gerbo, Gerardi. Allenatore: Salvioni. ARBITRO: Russo di Nola MARCATORI: 17'pt Mastronunzio (rig.), 39'pt Miramontes, 32'st Colacone NOTE: giornata fresca, terreno in discrete condizioni, spettatori 5.736 (552 i paganti), per un incasso di 45.541,67 euro (compresa quota abbonati). Ammoniti: Colacone, Milani, Costa. Angoli: 7 a 6 per la Reggina. Recupero: 2'pt. Delusione: un giovane fan toglie lo striscione al Granillo dopo lo 0-3

di RINO TEBALA REGGIO CALABRIA. Un altro tonfo, il secondo in casa, questa volta il più brutto della serie. La Reggina non ha più alibi a cui appigliarsi, Walter Novellino è stato molto chiaro alla vigilia della gara. Gli avevamo creduto, avevamo sperato di rivedere in campo una squadra rivitalizzata e decisa a conquistare i tre punti, ci siamo dovuti ricredere di fronte ad uno spettacolo indecoroso. Tutto è apparso chiaro fin dal fischio d'inizio, la squadra è apparsa stanca e inconcludente. Inspiegabilmente abulica e priva di idee. I soliti lanci per Bonazzoli che non c'è, i soliti passaggi sbagliati anche a due metri di distanza, la solita inconsistenza a centrocampo, con grave danno per la difesa, già di per se con qualche problema, e per l'attacco che non riceve rifornimenti sufficientemente limpidi. La Reggina non si ritrova, è come se non si

fosse mai allenata. Palla da una parte e giocatore dall'altra, l'azione è sempre macchinosa, improduttiva, prevedibile. Persino un pubblico paziente come quello reggino, ha finito per irritarsi. I cori di scherno arrivanoi solo alla fine del primo tempo, dopo la debacle del primo affondo marchigiano che porta alla concessione del calcio di rigore e dopo i ripetuti contropiede subiti da Volpi e compagni che mettono definitivamente in ginocchio la squadra. Eppure Novellino lo aveva previsto, guai a farsi sorprendere scoperti in difesa. La cosa, invece, si ripete. E allora, se è la squadra che non ascolta il suo tecnico, bisogna prendere un provvedimento. Sbagliare è umano, perseverare è diabolico. La Reggina persevera ed a questo punto, una svolta dovrà pur esserci. I tifosi fischiano e invocano l'esonero del tecnico, i cori finali provenienti dalla curva so-

no chiari. Novellino potrebbe non essere più credibile, per il presidente Foti non sarà una decisione facile. La partita non comincia bene la sua gara, nonostante le prime iniziative verso Da Costa. Al settimo si sveglia Cacia e tira forte. Il portiere mette i pugni ed è angolo. Il primo sussulto della giornata è seguito da un colpo di tacco dello stesso attaccante, un minuto dopo, che procura solo il secondo tiro dalla bandierina. Poca roba. La Reggina ritorna quella di sempre, evanescente in attacco, inconsistente a centrocampo, dove gioca lenta e compassata, arruffona in difesa. Buscè, al diciassettesimo, atterra Miramontes. Russo concede il rigore che Mastronunzio trasforma spiazzando Cassano, è il primo colpo della giornata che fa vacillare la squadra. Al ventitreesimo c'è un timido tentativo di Pagano dal limite, è ancora angolo,

ma la Reggina che abbandona la posizione difensiva, subisce i micidiali contropiede dell'Ancona. Al trentesimo Colacone lancia Surraco che solo davanti a Cassano spedisce alto, graziandolo clamorosamente. Un minuto dopo è Surraco che serve Colacone, ma sul tiro ravvicinato di prima intenzione, Cassano respinge d'istinto con i piedi. Il 'Granillo' s'inonda di fischi, i tifosi sono delusi. Adesso, è proprio vero, non ci sono più alibi per nessuno. Novellino inserisce Cascione e richiama in panchina Pagano. Non è la prima volta che lo sostituisce già nel primo tempo. Non sarebbe stato meglio lasciarlo in panchina? Dai fischi, ai cori:'Andate a lavorare...', il passo è breve. La Reggina non c'è con la testa e con le gambe. La contestazione aumenta, Novellino si porta le mani ai capelli. Difficile capire dove arrivano le responsabilità della squadra e quelle del tecnico. La squadra amaranto, in ogni caso, gioca male per tutto il primo tempo ed anche il modesto Ancona diventa un gigante. Bisogna attendere la ripresa e l'ingresso in campo di Brienza, per vedere qualche progresso in attacco. Nei primi minuti il fantasista tira alto e fuori, poi fa il regista. Buscè riceve e va al cross dalla destra, Cacia si vede ribattere il tiro dal portiere che si ripete sul cross di Brienza e tiro in corsa di Buscè. E' fuoco di paglia. Gli ultimi venti minuti regalano solo stanchezza e tanta confusione, stop approssimativi e passaggi poco convinti. Il più lucido al trentaduesimo, è Colacone che su ennesimo errore di Volpi, s'invola scambiando con Mastronunzio per poi entrare con il pallone nella porta sguarnita. E' il terzo gol dell'Ancona, che provoca un passivo per la Reggina troppo pesante. Il pubblico non gradisce e contesta ancora la squadra. Il finale di gara è un calvario per gli amaranto e dalle tribune si alza anche il grido: ”Lillo caccialo...”. Novellino è seduto in panchina con la testa tra le mani. E' un segno di resa? Foti lo ha riconfermato mandando la squadra in ritiro.

PAGELLE REGGINA CASSANO (6) - Due buone parate nel primo tempo, una nella ripresa. Anche due gol subiti, sui quali però, non ha responsabilità. BUSCÈ (5,5) - In ritardo sulla palla, ha finito per commettere il fallo da rigore. si è proposto poco sulla fascia. Meglio nel secondo tempo. SANTOS (5) - Anche lui, sempre deciso e tempestivo, è apparso ieri troppo disorientato. (1'st BRIENZA (6) - Ha vivacizzato il gioco offensivo). VALDEZ (5) - Non è riuscito a dare ordine ad una difesa troppo ballerina, anche perchè poco assistita dal centrocampo. RIZZATO (5) - Ha corso a vuoto, producendo poco o niente. Ha lasciato la zona difensiva sguarnita nel primo tempo. PAGANO (5) - Sostituito dopo appena mezz'ora, aveva disatteso le consegne del tecnico. Sarebbe stato meglio non farlo giocare. (34'pt CASCIONE (6) - Partita senza infamia e senza lode). VOLPI (5) - Ce lo aspettavamo rigenerato, è ancora privo di grandi idee. Qualche assist senza mordente e un errore sul terzo gol. MOROSINI (5) - E' peggiorato anche lui. Neanche un barlume di bel gioco e poche iniziative. MISSIROLI (5) - Non ha ripetuto le belle prestazioni precedenti, facendosi irretire nella sua zona da avversari più rapidi. (24'st COSTA (S.V.) - Qualche sgroppata, qualche intervento difensivo e un'ammonizione). CACIA (5,5) - Qualche tiro iniziale, poi ha continuato all'insegna dell'abulia, mostrando il suo volto peggiore. BONAZZOLI (5) - Lento e inspiegabilmente stanco, ha dialogato poco con i compagni, giocando rari palloni. Nessun tiro in porta. r. t.

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46 Sport


Serie B. Walter Novellino rimane in sella alla squadra e ammette: «Le colpe sono di tanti»

«Una squadra senza attributi» Il tecnico non dispera: «Manca il carattere, e non dipende certo da me» di FRANCESCO TIZIANO REGGIO CALABRIA - E' una Reggina indecente. Addirittura improponibile. Dopo le tre sberle, precisamente tre, incassate da un frizzante, ma non trascendentale, Ancona la squadra amaranto ha toccato il fondo. Non era facile, nè prevedibile, ma ci è riuscita: da qui al prossimo futuro fare peggio sarà difficile. Ancora una volta una Reggina inesistente: senza gioco, senza anima, senza cuore, senza testa. Per il tecnico Walter Novellino si tratta semplicemente «di una squadra senza carattere». Ecco, quindi, il male dei giocatori in maglia e mutande amaranto: non c'è un barlume di carattere. Walter Novellino, intanto, rimane in sella alla Reggina. Patron Lillo Foti gli ha rinnovato la fiducia, mantenendo in vita il progetto estivo della immediata risalita in serie A. La visione del tecnico avellinese è chiara, andando dritto al cuore del malessere amaranto: «Voglio essere chiaro: nella mia carriera ho ottenuto tutto quello che ho realizzato, e non pare sia poco, soltanto perché ho gli attributi. Questa squadra invece non li ha i cosiddetti attributi. Ecco perché gioca così, si esprime in questa maniera, si ritrova in questa

Novellino zittisce un contestatore in tribuna vip

situazione». “Da play-out”, chiosa un cronista scevro da animo provocatorio o irriverente. Novellino ammicca e spara: «Oggi siamo da retrocessione. La classifica è questa. Credo però che non possiamo essere questi. La strada è lunga, difficile e in ripida salita: ma ne usciremo». E' sereno, seppure sprizzi rabbia da ogni poro, il tecnico della Reggina. Prova a difendere il suo gruppo, si assu-

me le responsabilità dell'ennesima disfatta, ma qualche stilettata la rifila pure: «Sono l'allenatore di questa squadra, ne sono il comandante ed è giusto che metta la mia faccia e mi addossi ogni colpa. Come risponde alla realtà che questi calciatori li ho voluti io e li alleno io. Responsabilità ce ne sono comunque tante ed è inutile nasconderlo. I calciatori devono capire che senza carattere non si

Cacia fermato in malo modo da un difensore dell’Ancona

va da nessuna parte, anzi i risultati li abbiamo sotto gli occhi. La mia idea è che questa gara avremmo dovuto pareggiarla solo di carattere ed invece il tracollo. Anche oggi ho visto giocate di fino, colpi di tacco in area di rigore: in tanti non hanno ancora capito che siamo in serie B. Ed inoltre credo che manchi in qualcuno il giusto atteggiamento di rispetto verso questa maglia, questa società, verso quei

dirigenti che li hanno voluto e li pagano». La parola è forte, ma calza decisamente a pennello per dipingere la prova di capitan Volpi e truppa: si sente tradito, mister? «No, sinceramente tradito no. Mi aspettavo un carattere diverso, pensavo che quello che la gara che abbiamo preparato con attenzione ed impegno durante la settimana venisse applicata in campo. Ed invece nulla di

tutto questo». Parlare della gara sembra fuori luogo. Commentare una sconfitta casalinga per 3-0 è roba da incubo. Anche se pesa, forse, il cambio in corsa alla mezzora della prima frazione con Pagano bocciato per Cascione. Non se ne fa cenno, unica passaggio tecnico sulla gara riguarda i primi dieci minuti incoraggianti e l'avvio di ripresa veemente forse conclusasi con il gigantesco errore di Cacia: «Sapevamo che avrebbero giocato così, che sono bravi nelle ripartenze. Ma in campo nulla. Spero che il rientro di Brienza ci possa consentire quella idea tattica di una punta centrale accanto al fantasista che è la soluzione migliore. Vedremo». Non c'è contestazione dopo il ko con l'Ancona. In campo, però, i fischi si sono sentiti, eccome. Novellino li incassa ma è un boccone amaro: «Prima volta che vengo insultato, ammetto che un poco mi dispiace». La Reggina riparte da Novellino. Già da ieri sera la squadra si è rifugiata in ritiro per preparare la trasferta di Torino. Due nobili, chi più chi meno decadute, di fronte. Per la Reggina l'occasione propizia della rinascita. L'ultima, però, prima di pensare ad un altro tipo di campionato. Per raggiungere la salvezza.

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Sport 47

Domenica 18 ottobre 2009


Domenica 18 ottobre 2009

Serie B. Sgringa e Botta mandano a tappeto i pitagorici dopo la buona prova di Frosinone

Crotone, maledizione Vicenza Ancora un ko con i veneti: è il quinto consecutivo all’Ezio Scida CROTONE VICENZA

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CROTONE (4-2-3-1): Concetti 5,5; Galeoto 5,5, Scognamiglio 5, Abruzzese 5,5, Morleo 5,5 (dal 33' s.t. Grillo 5,5), Beati 6, De Martino 5,5 (dal 6' s.t. Mazzarani 5,5), Zito 6 (dal 11' s.t. Mendicino 5), Cutolo 5, Gabionetta 5,5; Bonvissuto 6. In panchina: Farelli, Quondamatteo, Coresi, Daud. Allenatore: Lerda 5,5. VICENZA (4-3-1-2): Fortin 6,5; Ferri 6,5, Zanchi 6,5, Di Cesare 7, Brivio 6; Braiati 6,5, Bernardini 5,5 (dal 1' s.t. Sestu 6,5), Signori 6,5; Botta 7; Gavazzi 6 (dal 38' s.t. Margiotta 6), Sgrigna 6,5 (dal 38' s.t. Paonessa 6). In panchina: Frison, Martinelli, Rigoni, Giosa. Allenatore: Maran 6,5. ARBITRO: DOVERI DI ROMA 5,5 MARCATORI: Sgrigna al 22' p.t.; Di Cesare (autorete) al 35', Botta al 41' s.t. NOTE: spettatori paganti 3950 (1018 paganti, 2942 abbonati per un rateo di 22359 euro e un incasso totale di 26.106 euro). Ammoniti Bernardini, Signori (V), Galeoto, Mazzarani, Abruzzese, Beati (C) per gioco falloso. Tiri in porta 6-5 (con due pali). Tiri fuori 7-3. In fuorigioco 3-9. Angoli 5-0. Recupero p.t. 1', s.t. 4'. di LUIGI SAPORITO CROTONE - Terza sconfitta del Crotone in questa stagione e primo ko casalingo. Se qualcuno avesse qualche dubbio sulle tradizioni favorevoli nel calcio eccolo accontentato: il Vicenza conquista la quinta vittoria su cinque allo Scida in serie B! Una vittoria meritata, come dirà anche il presidente Gualtieri, che però appare una voce fuori dal coro generale. Effettivamente il Crotone ha meritato il ko per l'atteggiamento differente da quello visto a Frosinone, per le solite indecisioni arbitrali (due rigori reclamati di cui uno solare su Bonvissuto) e anche per il terreno di gioco che gara dopo gara si sta dimostrando degno avversario di Galeoto e compagni. Nella giornata che ha visto finalmente lo Scida totalmente riaperto al pubblico e dopo che a Frosinone il Crotone aveva fatto lustrare gli occhi a mezza Italia e a tutta la serie B imbrigliando la squadra di

PAGELLE CROTONE CONCETTI (5,5) - In affanno nel secondo tempo in occasione del raddoppio e con qualche rilancio un po’ sbilenco, forse tradito dal terreno di gioco. GALEOTO (5,5) - Stranamente arruffone e impreciso anche se il cuore ce lo mette tutto ma non serve. SCOGNAMIGLIO (5) - Si becca i fischi del pubblico e sbaglia a reagire dopo la rete del pari. Non gioca la sua gara migliore ma non si può pretendere da uno che gioca ogni morte di papa. ABRUZZESE (5,5) - Soffre la velocità di Sgrigna e Gavazzi. Una gara grigia, la prima da quando indossa la casacca rossoblu. MORLEO (5,5) - Spinge ma non come in altre occasioni. Qualche cross sbilenco e poi il solito e prevedisto cambio (dal 33' s.t. GRILLO (5,5) - c'è lui su Sestu in occasione del raddoppio. Avrebbe potuto gestire meglio la marcatura). BEATI (6) - Gioca una gara senza infamia e senza lode. Come al solito è costretto al fallo intenzionale col conseguente giallo. DE MARTINO (5,5) - Parte bene ma si perde dopo il vantaggio vicentino. Anche lui gioca a singhiozzo e non può certo fare di più (dal 6' s.t. MAZZARANI (5,5) - tanta foga ma poca lucidità. Lancia quando potrebbe affondare e prova da lontano senza fortuna) Scognamiglio, per lui un rientro in squadra con una sconfitta

Moriero che veleggia sempre più in solitudine al vertice, era logico aspettarsi una prestazione maiuscola con annessa vittoria. E invece si è assistito al patatrac. Crotone senza Legati e Galardo squalificati. I sostituti non sono stati all'altezza ma nemmeno i titolari, dai quali si aspettava molto, hanno brillato. Lerda presenta il solito 4-2-3-1 con Daud in panchina e Zito titolare fin dall'inizio. Maran, che fuoricasa ha conquistato più che in casa, deve fare a meno ancora di Bjelanovic ma ha uno Sgrigna che diventerà letale per le sorti del Crotone. Inizio incoraggiante per i rossoblu che al 2 minuto si fanno pericolosi con Zito che si accentra e spara un destro che Fortin devia con difficoltà. Il Crotone sembra esserci ma il Vicenza poco alla volta guadagna fiducia grazie al suo centrocampo a rombo che impegna molto Beati e De Martino nella zona cruciale del campo. Al 15' Cutolo riesce a supera-

re con un pallonetto Fortin in uscita ma Zanchi, nell'intento di anticipare Bonvissuto, finisce per travolgerlo senza toccare il pallone e a salvare la propria rete. Per l'incerto Doveri tutto regolare e rimessa dal fondo. Il Vicenza non si vede mai dalle parti di Concetti ma l'unica volta che lo fa è letale. Corre il 22' e Fortin calcia un rinvio dal fondo sul quale Scognamiglio cerca l'anticipo su Gavazzi. Il suo tocco però è un assist per Sgrigna che solo in area aspetta Abruzzese, lo supera in dribbling e batte Concetti in uscita. Il colpo è di quelli che difficilmente si assorbono e infatti il Crotone non riesce a trovare i collegamenti. Errori a ripetizione e Vicenza che controlla agevolmente le giocate dei padroni di casa che si fanno pericolosi solo al 33' con un tiro do Morleo che incoccia in due deviazioni ma quella decisiva è di Fortin che manda in angolo. Con le squadre al riposo Maran lascia sotto la doccia uno spen-

I biancorossi colpiscono una traversa

to Bernardini e inserisce Sestu. Il modulo dei veneti è un solido e tradizionale 4-4-2 mentre Lerda richiama dentro De Martino per inserire Mazzarani. I rossoblu giocano qualche minuto con 4-1-41, giusto in tempo per sbagliare un clamoroso gol con Cutolo che all'8' riceve da Zito e da dentro l'area spara un destro che si perde un metro alto sulla traversa. I rossoblu cominciano a macinare gioco (entra anche Mendicino) ma la difesa veneta è granitica e insuperabile. Alla mezzora Sgrigna manca il colpo del ko: il suo colpo di testa si infrange sulla traversa. Spietata la legge del calcio, gol mancato, gol subito. Cinque minuti dopo angolo di Cutolo che sbatte prima su Braiati e poi su De Cesare con Fortin beffato. Il pari spinge il Crotone a cercare la vittoria ma la legge del calcio è spietata. Marano cambia la coppia d'attacco inserendo Margiotta e Paonessa e al 41' ecco la beffa per i padroni di casa. Sestu da dentro l'area scodella per la testa di Margotta che di testa supera Concetti ma colpisce il palo. Sulla ribattuta Botta mette in gol per la gioia dei veneti.

ZITO (6) - partenza eccellente con un tiro e buone percussioni sulle fasce (Lerda lo invertirà spesso con Cutolo); ottimo il suo assist per Cutolo ad inizio ripresa (dal 11' s.t. MENDICINO ( 5) - Annaspa nella munita retroguardia vicentina che non gli lascia nemmeno l'aria per respirare) CUTOLO (5) - Gara decisamente incolore. Fa bene poche cose ma sbaglia un gol fatto in maniera clamorosa GABIONETTA (5,5) - Stranamente appannato prova pochi spunti e poche accelerazioni BONVISSUTO (6) - Si sbatte come non mai ma di fronte si trova un autentico muro.

Galeoto del Crotone

Galeoto non accetta i fischi

Lerda, allenatore del Crotone

CROTONE - Fischi a fine gara per il Crotone che esce sconfitto in modo meritato contro un Vicenza bravo e spietato. Fischi che non sono piaciuti a più di qualche calciatore e Ciccio Galeoto se ne fa portavoce in sala stampa. “Non è possibile che qui ci si lamenti sempre e si contesti la squadra. C'era anche il Vicenza che è una grande squadra e noi abbiamo giocato col cuore cercando di vincere. A pochi minuti dalla fine eravamo 1-1, abbiamo provato a vincere e non ci siamo riusciti. Credo che i fischi non siano meritati soprattutto per quello che sta facendo in questo scorcio di campionato”. Ma abbiamo fatto notare a Galeoto che il pubblico ha il diritto di non ap-

prezzare lo spettacolo e manifestare le sue rimostranze perché è così dappertutto e non solo allo Scida. Le critiche poi è normale che ci siano dopo una sconfitta casalinga altrimenti quale sarebbe la funzione delle testate giornalistiche? A ribaltare il pensiero di Galeoto ci pensa il presidente Gualtieri che così esordisce. “Abbiamo meritato di perdere nel senso che il Vicenza ha fatto la propria partita in maniera perfetta, quella che non abbiamo fatto noi in altre gare. Magari nel primo tempo ha raccolto molto perché sul primo tiro in porta ha fatto gol però credo che noi siamo mancati proprio nel primo tempo, quando potevamo osare di più e non ci

siamo riusciti”. Lerda ha la faccia di chi la partita se la sognerà per parecchie notti. “La rete di Sgrigna ci ha complicato la nostra esistenza soprattutto per come è arrivata - attacca Lerda - perché sapevamo che Fortin calciava forte dalla sua area e ci siamo fatti sorprendere. Avevamo iniziato bene nei primi 10 minuti ma poi abbiamo cominciato a fare fatica contro una squadra che fuori casa ha fatto sempre bene. Poi, e non voglio trovare scusanti, il terreno ci ha danneggiato in maniera notevole perché quando i nostri difensori erano con la palla subivano il pressing avversario e non è facile controllare la sfera in quelle condi-

zioni. Abbiamo provato a rimontare, ci siamo riusciti e poi i ragazzi hanno cercato la vittoria e invece una ripartenza del Vicenza ci ha puniti nel finale di gara. Col Padova avevamo vinto a tempo scaduto e oggi invece abbiamo perso nel finale di gara”. Facciamo notare a Lerda che ancora una volta manca almeno un rigore al Crotone. “Orami non ci faccio più caso e non voglio più commentare le decisioni arbitrali che sistematicamente ci stanno danneggiando”. Il Crotone incassa la sconfitta e si posiziona mentalmente alla prossima partita, quella che servirà a riprendere la marcia verso la salvezza. l. s.

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Domenica 18 ottobre 2009

1ª Divisione. Fiore non convocato. Venduti già trecento tagliandi tra i fan rossoblù

Cosenza, domenica alla finestra Al Sanvitino la rifinitura e poi la partenza per Potenza per il posticipo di ALESSANDRO RUSSO COSENZA -Continua il conto alla rovescia per il posticipo che vedrà il Cosenza impegnato domani sera a Potenza contro il team allenato da Monaco. Ancora una giornata d’attesa, quella di una domenica alla finestra attendendo l’esito delle altre sfide in calendario e poi tutta l’attenzione mediale sul collo per la diretta radio e tv che attende i Lupi. Sarà l’occasione per vedere se i quattro ceffoni piazzati in volto al Foggia sono il segnale pieno della riscossa, oppure solo un momentaneo palliativo alla graduatoria. L’impressione è che il Cosenza in questa settimana abbia lavorato bene e sia alla ricerca di una conferma e magari un successo per dare una scossa positiva all’ambiente. L’elenco dei convocati diramati da Mimmo Toscano è indicativo del lavoro svolto, anche se non presenta ancora Stefano Fiore che ha lavorato con il gruppo, ma sarà a disposizione per la prossima sfida interna contro il Real Marcianise di domenica prossima allo stadio San Vito. Sono venti gli uomini che partiranno questa mattina dopo la seduta di rifinitura. Restano a casa: Ceccarelli, Piro, Fiore, La Canna, Nastasi, D’Amico, Virga, Olivieri, Galeano. All’allenamento di ieri pomeriggio, inconsueto ma prevedibile vista la prospettiva del posticipo, ha preso parte anche il forte centrocampista Fabio Roselli che aveva avuto un piccolo attacco febbrile durante la settimana: mentre anche per Giardina è rientrata qualche apprensione per un problema agli adduttori rilevato durante la partitella in famiglia an-

Roselli disponibile dopo due giorni di febbre

1ª DIVISIONE

PARTITE E ARBITRI

9ª GIORNATA, oggi ore 15 Andria-Portogruaro Cavese-Ternana Foggia-Taranto Giulianova-Spal Pescara-Ravenna Pescina-Virtus Lanciano Potenza-Cosenza (domani ore 20,45) Reggiana-Verona Rimini-Real Marcianise

Massa di Imperia Ostinelli di Como Carbone di Napoli Penno di Nichelino Colasanti di Siena Cafari Panico di Cassino Zonno di Bari Tidona di Torino Cervellera di Taranto

2ª DIVISIONE

PARTITE E ARBITRI

9ª GIORNATA, oggi ore 15 Brindisi-Aversa Normanna Cassino-Gela Catanzaro-Barletta Cisco Roma-Manfredonia Melfi-Igea Virtus B. Noicattaro-Juve Stabia Scafatese-Monopoli Siracusa-Vico Equense Vibonese-Isola Liri

Vallesi di Ascoli Piceno Corletto di Castelfranco Ferraioli di Nocera Inferiore 1-0 (giocata ieri) Pagano di Torre Annunziata Zanichelli di Genova Ceccarelli di Terni 1-0 (giocata ieri) D’Alesio di Forlì

Sandro Porchia, difensore e capitano del Cosenza calcio 1914

data in scena venerdì pomeriggio al Sanvitino. Sono oltre trecento i biglietti già venduti a Cosenza dei 400 disponibili e dunque si va verso il sold out. Un seguito massiccio per i Lupi, vista anche la posizione di classifica al momento non entusiasmante, ma indicativo della passione che cova sotto la cenere dei supporter bruzi, pronti a diventare il dodicesimo uomo in campo durante l’arco della stagione. Dalla società rossoblù fanno sapere che i biglietti sono in vendita fino a questa sera presso lo store del Cosenza calcio dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle ore 19. Lunedì lo store resterà chiuso e dunque per ci tifosi dei Lupi è necessario muoversi questa

mattina per fare propri i tagliandi per il settore ospiti dello stadio Viviani. QUI POTENZA - In casa Potenza, dopo l’allenamento sotto la luce dei riflettori di ieri pomeriggio, l’attesa è molto alta vista la precaria posizione di classifica e le condizioni di un ambiente che durante la settimana ha discusso più di società che di calcio giocato. Solo questa mattina, comunque, dopo la rifinitura di questa mattina si potranno conoscere le scelte di mister Monaco per il suo Potenza da opporre. Si torna, al 4-4-2 insomma, alle due punte, dopo un paio di partite in cui c'è stato un solo terminale offensivo supportato da una mezza punta.

GLI ANTICIPI DI 2ª DIVISIONE Vincono di misura Cisco Roma e Siracusa FINISCONO entrambi 1-0 i due anticipi della giornata di Lega Pro 2 girone C. Infatti la Cisco Roma ha superato il Manfredonia con un gol d Franchini al 15 del primo tempo. Nella ripresa, i pugliesi hanno provato a tentare la via del pareggio, ma Ambrosi si è opposto due volte salvando il risultato. Cisco attendista e possibilità di risalire la classifica. I laziali, infatti, dopo il primo ko a Catanzaro alla prima del campionato, non hanno mai perso. In Sicilia, invece, continua la peregrinazione degli aretusei del Siracusa che giocano in campo neutro e porte chiuse. Dunque, nonostante questo, Sonzogni e compagni sono riusciti a battere il Vico Equense sempre per una rete a zero con un gol nel primo tempo messo segno da Dal Rio. La partita è stata giocata a Palazzolo Acreide, luogo delle peregrinazioni della formazione azzurra.

2ª Divisione. «Questa è una gara da vincere» 2ª Divisione. Contro i laziali dell’Isola Liri

Auteri chiama a raccolta Vibonese, è giunta l’ora il Catanzaro dei miracoli della prima vittoria di FRANCESCO IULIANO

di ANTONINO SCHIENELLA

CATANZARO - «Quella con il Barletta è una partita da vincere». Diversamente dalle altre vigilie, per la prima volta Gaetano Auteri butta fuori tutto quanto ha dentro. Nessuna diplomazia. Auteri é consapevole della validità della sua squadra ed hadeciso dinonnascondersi. «Ho molte più certezze di quando, a luglio, abbiamo iniziato a lavorare. Siamo una squadra estremamente competitiva e non credo crolleremo come tanti si augurano». Come dargli torto. Sette vittorie ed un pareggio non arrivano se non si hanno le qualità giuste. Peccato che a ridimensionare la classifica dei giallorossi sia arrivata la penalizzazione (-3). Una circostanza che non preoccupa Auteri ma che è pur sempre una componente oggettiva dellaclassifica diquest'anno. «Se non fosse intervenuta la penalizzazione saremmo primi e con un vantaggio rilevante. Noi, comunque, andiamo avanti per la nostra strada senza preoccuparci né del Gela né delle altre formazioni». FORMAZIONE. Anche contro il Barletta Auteri darà spazio quasi interamente alla formazione che è uscita vittoriosa dal Luigi Razza nel derby di domenica scorsa con la Vibonese. Si tratta di una scelta di continuità che potrebbe riflettersi, in maniera positiva, sul morale dei singoli. Il riferimento è per Salvatore Unniemi e Antonio

VIBO VALENTIA – Questa volta gli elogi non serviranno a nessuno. Un’altra, l’ennesima prestazione positiva non rincuorerà nessuno: alla Vibonese adesso servono solo i punti. Nient’altro. Questo pomeriggio, al Luigi Razza, sarà di scena una diretta concorrente per la salvezza. «Il campionato della Vibonese incomincia con la gara casalinga contro l’Isola Liri», ha più volte detto in settimana il tecnico Angelo Galfano. In effetti, dopo otto giornate, i rossoblu hanno già affrontato vere e proprie corazzate, quali Cisco Roma, Siracusa, Monopoli, Juve Stabia e Catanzaro. Tutte squadre di vertice, dunque. Anche per questa ragione, la classifica della Vibonese, che apparentemente è deficitaria, preoccupa poco in casa rossoblu. Gli osservatori più attenti, infatti, fanno notare che finora nei due unici scontri diretti disputati la Vibonese non ha mai perso. E’ successo lo scorso 20 settembre, a Barcellona Pozzo di Gotto contro l’Igea Virtus quando la Vibonese riuscì a strappare un pari ai siciliani, e il 4 ottobre, a Noicattaro con i rossoblu che ottennero un punto. Finora, insomma, i rossoblu hanno sempre sofferto con le grandi, ma con le dirette concorrenti hanno sa-

Montella. Il primo, visto l'infortunio di Beppe Benincasa (per lui una distorsione al ginocchio sinistro che lo terrà lontano dal campo per almeno tre settimane), potrebbe essere schierato sin dal primo minuto così come successe in occasione della partita interna contro il Vico Equenze (quella volta a rimanere fuori fu Bruno). Se così fosse, per il centrocampista siciliano si presenterebbe un'occasioneunica perdire altecnico che l'alternativa su quella fascia è lui. Per Montella, invece, una nuova opportunità per prendere atto del ritorno ai livelli del miglior Montella in giallorosso, quello vistonella prima parte dello scorso campionato. Rimanendo ancora nel

reparto più avanzato, c'è da segnalare la possibilità di non vedere in campo, da subito, Manolo Mosciaro. L'alternativa naturale, per ruolo e per qualità tecnica, è l'argentino Longoni. Confermando il 3-4-3, Auteri potrebbe decidere per Vono tra i pali, con la difesa a tre con Ciano, Gimmelli e Di Maio. A centrocampo la novità: l'unica di questa domenica. Apre il quartetto di mediana il fluidificante di destra Di Cuonzo. Al centro la coppia Lodi-Bruno con Unniemi sulla fascia sinistra al posto dell'infortunato Benincasa. Per l'attacco il dubbio è solo per Mosciaro, ma non è escluso che a scendere in campo saranno ancora Caputo, lo stesso Mosciaro e Montella.

puto fare bene, mantenendo l’imbattibilità negli scontri diretti. FORMAZIONE. Salvo improbabili ripensamenti dell’ultima ora, contro l’Isola Liri dovrebbe scendere in campo la formazione annunciata alla vigilia. Confermato, al centro della difesa, il ritorno dal primo minuto di Pascuccio, che andrà a comporre il reparto arretrato con Orefice, Conti e Patanè. A centrocampo, invece, dove per squalifica mancherà Gaetano Di Mauro, assieme ai confermati Riccobono, Pirrone e Lopetrone, sono in ballottaggio, per l’ultima maglia da titolare, Biava e Milanese. Due elementi dalle caratteristiche diverse: il primo è sicu-

ramente più offensivo rispetto a Milanese, che inoltre ha ripreso a lavorare con il resto del gruppo solo giovedì, dopo aver smaltito gli acciacchi a una caviglia che lo hanno costretto ad uscire anzitempo corso del derby con il Catanzaro. Perciò, è assai probabile che Galfano, per andare all’assalto dell’Isola Liri, dal primo minuto dia spazio a Biava, che assieme a Riccobono avrà il compito di sostenere l’azione offensiva del due d’attacco CammilluzziOmolade. La gara di questo pomeriggio rappresenta uno spartiacque fondamentale per il torneo della Vibonese attesa al primo successo tra le mura amiche,

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Serie D. Rientra Cosa al centro dell’attacco. Rigoli pensa all’esordio di Danfà e Zangaro

Vigor, obbligatorio ripartire Al “Guido D’Ippolito” arriva l’Acicatena di Saro Foti e dell’ex Privitera di PASQUALINO RETTURA LAMEZIA TERME - Torna al “Guido D’Ippolito” la Vigor Lamezia che ospiterà l’Acicatena dopo la prima sconfitta del campionato. Proprio per questo i biancoverdi hanno l’obbligodi riprenderelacorsa. Modica infatti sarà definitivamente cancellata se appunto arriveranno i tre punti. Non c’è quindi altra alternativa alla vittoria per i biancoverdi. E’ la dura “legge” di chi ha l’obiettivo di arrivare primi e di chi è ormai etichettata come squadra che non può non arrivare prima in questo campionato. Aspetti che però non sono andati assolutamente giù al tecnico biancoverde Rigoli che ha trovato proprio in questi concetti uno dei motivi per cui la Vigor a Modica ha rimediato una figuraccia. Occhio, quindi, a tutte le squadre che, affrontando la Vigor, trovano stimoli maggiori triplicando le forze. E così come è accaduto una settimana fa, la Vigor affronta un avversario che nel turno precedente non è sceso in campo. L’Acicatena (allenata da una vecchia conoscenza qual’è Saro Foti e nelle cui file gioca l’ex Privitera) ha infatti riposato perchè affrontava il Messina, fermo per due turni a causa della tragedia alluvionale. Può nascondersi qualche insidia per i biancoverdi per il riposo dell’Acicatena? A questo interrogativo si potrebbe rispondere con un’altra domanda. Può preoccuparsi di ciò una squadra che ha l’ambizione di vincere il campionato? Rispetto per tutte le squadre, è ovvio, ma i biancoverdi, soprattutto in casa, non hanno molti “bonus” a disposizione per l’avversario di turno. Vigor che, quindi, ovviamente con la consapevolezza della propria forza, dovrà “cucinare” a dovere l’avversario e per arrivare a questo il trainer lametino recupera uno degli “ingredienti” giusti. Il bomber Vincenzo Cosa

dovrebbe infatti tornare a indossare la maglia numero 9 per guidare il reparto avanzato con ai suoi fianchi Madonia e uno fra Catania e Chiricò. Ma non dovrebbe essere questa la sola novità. Visto che con ogni probabilità Cordiano sarà ancora al centro della difesa (Occhipinti e Pisano sono infatti contemporaneamente out, così come Biondo), Rigoli è sempre più convinto dell’esordio di Danfà in mezzo al campo. Lio e Clasadonte dovrebbero completare il trio del settore nevralgico del terreno di gioco. Se dovesse essere schierato, Danfà sarebbe il primo giocatore di colore nella storia della Vigor a giocare. Fermo restando, quindi, che i centrali difensivi saranno Cordiano e Ginobili, altra novità è prevista sugli ester-

ni. Oltre a Danfà anche per Zangaro infatti dovrebbe concretizzarsi l’esordio in campionato con la maglia biancoverde. L’ex di Cosenza e Rossanese dopo un ottimo precampionato è stato bloccato da un infortunio al ginocchio. Zangaro dovrebbe essere schierato a sinistra mentre Tidei a quel punto andrebbe sul lato opposto. Due esordi dunque e il ritorno in campo di Cosa: queste le novità rispetto alla trasferta di Modica ma Rigoli non ha, come al solito, ancora tirato le somme. Almeno pubblicamente. FORMAZIONE (4-33):Maraglino; Tidei, Cordiano, Ginobili, Zangaro; Clasadonte, Danfà, Lio; Catania, Cosa, Madonia. In panchina: Forte, Musumeci, Scalise, Chiricò, Mangiapane, Scalese, Lattanzio.

IL PUNTO

Calabresi in cerca di conferme

Vincenzo Zangaro

I bizantini puntano ai primi punti fuori casa

Rossanese, Costantino punta sugli esterni di LUCA LATELLA ROSSANO – Con rinvigorita fiducia, quei tre punti d’oro acquisiticontroilSapri, laRossanese si appresta ad affrontare la gara di Modica. In un incontro che si preannuncia emozionante come lo sono sempre stati i match fra le due squadre. Entrambe con sette punti in classifica, vorranno fare bottino pieno. La Rossanese, insomma, è alla ricerca dei primi punti in versione trasferta. L’entourage rossoblù crede fermamente in un viaggio di ritorno a casa con qualche punto incamerato in più. In settimana i ragazzi di Costantino hanno lavorato sodo, come sempre delresto. E se nei giorni scorsi si era aperto uno spiraglio relativo all’impiego di Piemontese, che comunque appare sulla via del recupero, l’attaccante di Cetraro non è stato convocato perché non sembra essere ancora pronto. “Andiamo in Sicilia – ha spiegato Massimo Costantino ieri in viaggio per la Trinacria – con lo spirito giusto e rinfrancato dopo una vittoria importante, cercando con tutte le nostre forze di fare risultato, pur essendo consapevoli che avremo di fronte una squadra di categoria che vanta un tridente invidiabile for-

mato da Panatteri, Bonarrigo e l’ultimo arrivato Lo Coco. In casa stiamo facendo bene, speriamo di poter aprire un ciclo anche lontani da casa. Speriamo di rompere il ghiaccio in esterna con un risultato positivo”. Al di la di Piemontese e Zicarelli infortunati, il tecnico ha tutti a disposizione. In base alle condizioni del campo, potrebbe variare in formazione la scelta di qualche juniores. Ma presumibilmente è probabile che l’undici antiModica non varierà di molto rispetto a domenica scorsa. Qualche dubbio, che sarà fugato solo questa mattina prima del match, rimane. Pare siano in ballottaggio come esterno offensivo di sinistra, De Santis e Carrozza nel 4-2-3-1. “Sarà necessario capire quelle che sono le condizioni del manto erboso di Modica, solo poi decideremo. Loro giocano con un mediano davanti alla difesa –conclude Massimo Costantino – e non è detto che applicheremo il 42-3-1. Ad ogni modo siamo pronti ad ogni eventualità”. Questa, insomma, la probabile formazione (4-2-3-1): Ramunno; Trovato (90), Mancini, Morano, Bacilieri (88); Catalano, Giuffrida; Maio, Vasso (91), Carrozza (90); Vegnaduzzo.

IL CALCIO è pieno di eclatanti sorprese. Nel girone I della serie D l’atmosfera della scorsa settimana è stata pazzesca. Se le compagini di alta quota mostrano giocate ritmiche, sul palcoscenico della bassa classifica il pubblico è coinvolto in incontri mozzafiato. Ripartono dall’incontro casalingo del “Guido D’Ippolito”, dove sarà di scena l’Acicatena, le speranze della Vigor Lamezia. Il team biancoverde in settimana si è preparato nel migliore dei modi sia dal punto di vista tattico che psicologico all’attesissimo mach contro un complesso costruito alla vigilia con il dichiarato obiettivo di conquistare la salvezza diretta evitando l’incognita play out. Partita impegnativa per l’altra capolista Rosarno che ospita il forte Avellino. Per spazzare via le velleità degli agguerriti avversari campani e brindare ai tre pesanti punti occorrerà un Rosarno concentrato, determinato e concreto che non potrà permettersi distrazioni dinessun genere. Per i calabresi è importante cogliere l’intera posta in palio per dare ulteriore slancio all’intero ambiente ed affrontare con maggiore

tranquillità le successive giornate. Viaggia in quel di Palazzolo la formazione dell’Hinterreggio. I reggini sono alla ricerca di punti pesanti per avvicinarsi maggiormente ai posti che contano. L’obiettivo è raggiungibile e nulla si lascerà d’intentato per ottenerlo. Gara dalle palpitanti incertezze attende la Rossanese sull’ostico campo di Modica. Nel confronto odierno i rossoblu dovranno affrontare lo sgorbutico avversario con il giusto approccio motivazionale spolverando agonismo, pressing e velocità. Big mach per il Sambiase chiamato a dare prova delle sue ambizioni sul terreno del Messina. L’occasione dei tre punti è di primaria importanza per i team impegnati. Una vittoria, infatti, rilancerebbe i sogni di primato di entrambi. Attesa per il Castrovillari che riceve il Nissa. L’imperativo è vincere per risalire una graduatoria finora deficitaria. Chiudono il calendario gli incontri Adrano Viribus Unitis, Sapri - Milazzo e Trapani e Mazara. I mach si preannunciano combattuti fino all’ultimo minuto di gioco.

SERIE D

PARTITE E ARBITRI

7ª GIORNATA, oggi ore 15 Adrano-Viribus Unitis Castrovillari-Nissa Messina-Sambiase Modica-Rossanese Palazzolo-Hinterreggio Rosarno-Avellino Sapri-Milazzo Trapani-Mazara Vigor Lamezia-Acicatena

Chirigu di Carbonia Zappatori di Taranto Pinzone di Genova Tardino di Milano Bichisecchi di Livorno Stazi di Ciampino Magnani di Frosinone Maresca di Napoli Novellino di Brescia

Castrovillari, oggi Hinterreggio dimezzato Sambiase, torna Piazza l’esordio di Amendola Cinque gli indisponibili Dubbio a centrocampo di ALBERTO ALOIA CASTROVILLARI - Partita decisiva per il futuro dei lupi del Pollino. Oggi il “Mimmo Rende” sarà teatro dell’importante sfida salvezza tra i padroni di casa e la Nissa. La squadra siciliana, protagonista l’anno scorso di un’ottima stagione, ora è impantanata nel fondo della classifica. Anche il Castrovillari quest’anno è partito con il freno a mano tirato non rispettando le ambizioni societarie. Si paga finora una campagna acquisti che non ha prodotto under capaci di fare la serie D. Ecco allora arrivare altri rinforzi nel reparto “giovanissimi”. Su tutti il jolly Greco (’89) proveniente dal Gallipoli. Buono il suo esordio domenica scorsa contro l’Avellino. Oggi sarà riproposto titolare vista l’assenza di Ciaramitaro per infortunio. Il mediano rossonero ancora non ha recuperato del tutto e dunque non verrà rischiato. Altra assenza “pesante” è quella dell’attaccante Michele Di Piedi, indiscusso leader della compagine del Pollino. Al suo

posto chance per Benito Amendola. L’attaccante classe’85 è al suo esordio assoluto in serie D. Ancora a secco di gol,quandoè entratohafatto però vedere buoni disimpegni. Tuttavia ha da farsi perdonare un gol “facile” fallito domenica al Partenio. Possiamo ipotizzare una staffetta con Pasquale Apa che torna a disposizione. Finora per lui zerominuti giocatie tanta voglia di riprendere. Giocatore di assoluto valore su di lui si conta inequivocabilmente molto. Altra partita del riscatto è per Marco Scarnato. Suo l’errore che ha dato il via all’azione da gol dell’Avellino. Il forte mediano è comunque fiducioso: «Non abbiamo alternative contro la Nissa dobbiamo vincere. Contro una diretta concorrente in casa abbiamo bisogno di conquistare i tre punti». CASTROVILLARI: Raviotta (’89); De Luca (’90), Taverniti, Raimondi, Ruggiero; Trotta (’90), Greco (’89), Scarnato, Tomasi (’91); Giacco, Amendola. A disp: Mazzei, Mauro, Capasso, Tomasi, Aronne, Vitelli, Apa.

di GIUSEPPE CILIONE REGGIO CALABRIA – Sarà un’Hinterreggio rabberciata quella che scenderà in campo a Palazzolo Siculo contro la formazione locale per continuare la striscia positiva che dura da quattro partite. Felice Melchionna (nella foto), dopo la rifinitura di eri mattina presso il Comunale di Bocale, ha dovuto fare la conta dei presenti ed ha registrato diversedefezioni specialmente per quanto riguarda la difesa. La caviglia di Calabrò continua ad essere un arcano mistero mentre Sinicropi ha alzato bandiera bianca per problemi muscolari. Fuori causa per infortunio anche Saverio Cutrupi ed il giovane Pacera mentre Antonio Crisalli è rimasto a casa per via di un virus influenzale. Potrebbero, dunque, esor-

dire dal primo minuto due volti nuovi della compagine biancoazzurra ovvero il giovane prodotto del vivaio Laganà che si posizionerebbe a destra del reparto arretrato e Lavrendi che si gioca la maglia di play di centrocampo con Giuseppe Caputo. In attacco, accanto Filicetti ed Alessandrì, ci potrebbe essere spazio per Natale Borghetto apparso fra i più reattivi nelle ultime uscite. Tante assenze ed anche pesanti, dunque, per mister Felice Melchionna ma questa Hinterreggio è piena di risorse e di ragazzi di qualità. FORMAZIONE – Pratticò (90), Laganà (91), Benci (90), Caridi, Quintoni, Cormaci (88), Lavrendi, Crucitti, Filicetti, Alessandrì, Borghetto (92). In panchina: Ragusa (90), Creaco (91), D’Agostino (91), Caputo (88), Romeo (88), Garufi, Postorino (91). Allenatore: Melchionna

di GIANLUCA GAMBARDELLA LAMEZIA TERME - In Sicilia per riscattare un avvio di stagione ancora non esaltante. Questo l’obiettivo del Sambiase di mister Aita che a Messina oggi e a Palazzolo giovedì cercherà di ottenere la prima vittoria stagionale dopo aver raccolto fino ad ora solo tanti pareggi. Un ritornello che ormai pesa sulle spalle di Moschella e soci che si consolano con le prestazioni in crescita offerte nelle ultime uscite ma non dalla classifica. I tifosi chiedono proprio al blocco ex Cosenza il cambio di marcia che potrebbe portare al primo successo in stagione, mentre Aita fa scudo alle critiche e continua nella linea di responsabilizzare tutti i componenti del gruppo. Per la sfida odierna, come già scritto ieri, non saranno dei giochi Cosenza, Vigliatore, Carbone, El Aoudi, Mercuri e Galan-

tucci, ma la truppa giallorossa si consola con il ritorno di Piazza fra i pali e la buona prestazione offerta contro il Rosarno da Mandarano. Rispetto ad una settimana fa fa non dovrebbero esserci cambiamenti sostanziali, con la conferma del 43-3 “inaugurato” proprio nella sfida tutta calabrese contro il Rosarno. Unico dubbio potrebbe essere su chi sarà il terzo di centrocampo che affiancherà Martello e Fabio (tornato disponibile dopo aver saltato la scorsa partita), con una maglia da titolare in ballo tra Orlando, De Luca e Serra. La formazione del Sambiase che tenterà quindi di fermare la corsa di Di Napoli e compagni dovrebbe essere così composta: Piazza; Zaffina, Moschella, Morelli, Curcio; Martello, Fabio, Orlando; Occhiuzzi, Mandarano, Conversi. In panchina: Campisano, Mascaro, De Pantis, Bondi, De Luca, Burgo, Iervasi.

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Sport 51

Domenica 18 ottobre 2009


Domenica 18 ottobre 2009

Campionato Nazionale “Berretti”. Saturno sugli scudi: per lui due reti e tanti applausi

Il derby va alla Vibonese La squadra di Rotondo batte il Catanzaro dopo una gara vibrante VIBONESE CATANZARO

3 2

VIBONESE: Straface, Repole, Castagna, Sinisi, Schiavello, Barbera, Saturno, Pisano, Ramondino, Amante, De Marco. A disposizione: Boragina, Tomaino, Gangemi, Naccari, Mirabella, Mancuso, Paternò. Allenatore: Rotondo. CATANZARO: Cristofaro, Procopio, Grotteria, Audito, Scigliano, Santoro, Miano, Cittadino, Salmevini, Masciari, Figliomeni. A disposizione: Di Marco, Catanzaro, Benincasa, Barberio, Poerio, Melissari, Martorano. Allenatore: Cittadino. MARCATORI: 15' pt e 35' st Saturno, 25' pt Ramondino, 35' pt Miano, 40' st Masciari. SAN GREGORIO D’IPPONA - Un derby ad alta intensità è stato quello giocato tra la Vibonese e il Catanzaro dove a prevalere è sta-

CAMPIONATO NAZIONALE BERRETTI 4ª GIORNATA

Barletta - Taranto Cosenza - Andria Bat Gela - Noicattaro Igea Virtus - Catania Monopoli - Brindisi Potenza - Siracusa Vibonese - Catanzaro

CLASSIFICA

Da sinistra: Andrea Saturno (Vibonese), autore di due reti, e Cittadino (Catanzaro)

ta la determinazione dei ragazzi di mister Pasquale Rotondo che si sono imposti con il punteggio di 3 - 2. Il risultato racconta di una gara bella ed aperta con Andrea saturno che ne è il grande protagonista. E' proprio Saturno ad aprire le marcature al quarto d'ora di gioco e a spingere i padroni di casa che al 25' raddoppiano con Ramondino.

Il primo tempo si chiude con il Catanzaro che riesce a segnare il gol che riapre il match con Miano. La seconda frazione di gioco è molto bella e solo nel finale arrivano le altre due reti; al 35' prima segna la Vibonese con il solito Saturno e poi, a distanza di cinque minuti, accorcia le distanze Masciari. Il Catanzaro non riesce a pareg-

giare e al triplice fischio finale la Vibonese festeggia una vittoria che vale molto. Nel dopo gara il dirigente della Vibonese, Giovanni Mancuso, ci dichiara: «Le due squadre non si sono tirate indietro ed hanno disputato un gran bel derby. Abbiamo prevalso noi forse perché ci abbiamo creduto di più».

I rossoblù superano i pugliesi: a segno Viscardi, Martino e Viola

Cosenza super, bellissimo tris all’Andria COSENZA ANDRIA BAT

2-2 3-0 3-0 0-0 1-1 1-1 3-2

3 0

COSENZA: Galeano, Micieli, Mirabelli, Sommario, Marchio, Viola, Martino, Zanfini, Viscardi, Piro, Salandria. A disposizione: Perri, Filippo, Sposato, Allevato, Viggiani, Castellano, Ruffolo. Allenatore: Petrucci. ANDRIA BAT: Pazzagli, Falcetta, Losito, Di Chio, Cantalice, Sangare, Vassalli, Manzi, Loiodice, Pentrella, Stella. A disposizione: Del Zio, Damato, Ciciriello, Troia, Grieco, Rana, De Cosmo. Allenatore: Barione. MARCATORI: 15' pt Viscardi, 28' pt Martino, 22' st Viola PIANE CRATI - Non è bastato il primo vero freddo a gelare la voglia di vittoria del Cosenza che domina la gara contro l'Andria Bat rendendosi subito pericolosa con Piro il quale all'11',

Viscardi (Cosenza): sua la prima rete

su cross di Martino, da buona posizione calcia sopra la traversa. Giusto il tempo di arrivare al quarto d'ora di gioco e i locali gonfiano la rete di Pazzagli con Salvatore Viscardi che elude il fuorigioco e davanti al portiere

non sbaglia. Al 28' arriva il raddoppio; su lancio di Daniele Piro è Martino che in area piccola prima dribbla un avversario e poi piazza la palla nell'angolino basso. Due minuti più tardi c'è anche la reazione degli ospiti con Manzi che dalla lunga distanza calcia un insidiosa “palombella” smanacciata bene da Galeano. Nel restante tempo il Cosenza controlla bene il risultato e senza nessuna altra emozione ci si avvia al riposo. Nella ripresa l'Andria si rende pericolosa al 20' con Sangare il cui colpo di testa termina alto. Al 22' arriva il terzo gol dei locali con Matteo Viola che in mischia riesce a ribadire in rete da distanza ravvicinata. Al 35' dopo l'ottima doppia parata di Antonio Galeano su tiro di Pentrella fa per la prima volta il suo ingresso in campo il giovane portiere Vincenzo Perri, classe 1993, che deve fare i conti con il tiro di De Cosmo finito di poco al lato della porta cosentina.

Brindisi Cosenza Noicattaro Siracusa Potenza Barletta Monopoli Catania* Taranto Andria Bat Gela* Vibonese Catanzaro Igea Virtus

10 10 7 7 6 6 5 4 4 3 3 3 2 1

PROSSIMO TURNO Andria Bat - Catanzaro; Brindisi - Potenza; Catania - Monopoli; Igea Virtus Gela; Noicattaro - Barletta; Siracusa - Cosenza; Taranto - Vibonese

CAMPIONATO NAZIONALE JUNIORES 6ª Giornata

Grottaglie - Francavilla Calcio Calcio Fasano - Castrovillari Pisticci - Bitonto Francavilla - Rosarno Matera - Virtus Casarano Ostuni Calcio - Vigor Lamezia Rossanese - Hinterreggio

2-1 5-2 1-4 9-1 1-0 0-1 1-2

Ha riposato: Sambiase

CLASSIFICA Matera 18, Bitonto 15; Pisticci e Francavilla 12; Virtus Casarano e Calcio Fasano 10; Rosarno 9; Ars Et Labor Grottaglie e Hinterreggio 7; Rossanese e Vigor Lamezia 6; Ostuni 4; Castrovillari 3; Sambiase e Francavilla Calcio 1.

PROSSIMO TURNO Bitonto - Francavilla Castrovillari - Ostuni Sport Francavilla Calcio - Rossanese Hinterreggio - Matera Rosarno - Calcio Fasano Vigor Lamezia - Sambiase Virtus Casarano - Pisticci Riposa: Ars Et Labor Grottaglie

CAMPIONATO NAZIONALE JUNIORES

Vincono solo Rossanese e Vigor Lamezia ROSSANESE 1 HINTERREGGIO 2 ROSSANESE: Amato, Cosentino, Calarota, Maringolo, Patera, Caruso, Canotto, Tahiri, Manzi, Lavecchia, Dine. A disposizione: Visciglia, Caruso, Apprezzo, Brunetto, Sapia, Torchia, Cingone. Allenatore: Napolitano. HINTERREGGIO: Morabito, Sciarrone, Turro, Sinicropi, Oliveri, Costantino, Cotroneo, Lombardo, Spanò, De Marco, Fortugno. A disposizione: Scarfone, Sartiano, Celibato, A. Fortugno, Condiorio, Crea, Napoli. Allenatore: Sorgonà. ARBITRO: De Marco di Cosenza (assistenti D'Amico e Sicilia) MARCATORI: 27' pt e 14' st Spanò, 8' st Manzi. ROSSANO - Lo “Stefano Rizzo” è un campo di cui Andrea Spanò, giovane attaccante dell'Hinterreggio, serberà sempre un ottimo ricordo. E’

sua, infatti, la doppietta che ha permesso alla squadra di mister Sorgonà di avere la meglio su una Rossanese, e usiamo le parole del dirigente bizantino Peppino Apa, “che è sembrata la brutta copia della squadra ammirata contro il Casarano sette giorni or sono”. Passato in vantaggio al 27' con la prima rete di Spanò, bravo a scattare sul filo del fuorigioco su assist di Lombardo, l'Hinterreggio chiude il primo tempo sull'1-0, ma poi, ad inizio ripresa, viene raggiunto da un gol su calcio di punizione di Manzi. La gara cambia nel risultato al 14' quando ancora Andrea Spanò è bravo, in questa occasione, a raccogliere una respinta del portiere sugli sviluppi di un calcio d'angolo e a mettere il pallone oltre la linea di porta. Il risultato di 2 - 1 i reggini lo difendono fino al 90° chiudendo meritatamente vittoriosi una sfida in cui non si è vista una bella Rossanese.

FASANO 5 CASTROVILLARI 2 FASANO: Cores, Valentini, Codalfieri, De Lorenzo, Curci, Cardone, Carnevale, Cofano, Bertosa, Greco, Albanese. A disposizione: Gianpaolo, Urso, Silieri, Lombardi, Carbonaro, Barletta, Renna. Allenatore: Semeraro. CASTROVILLARI: Rimoli, Limongi, Cruscomagno, De Cristofaro II, Lecce, Prantl, Palmieri, Ziccarelli, Rubino, De Cristofaro I, Di Dieco. A disposizione: Merenna, Vacca, Cava, Viola, Regina, Storino, Marino. Allenatore: Donato. MARCATORI: 4' pt Palmieri, 6' pt Bertosa, 18' pt Curci, 43' pt Di Dieco, 3' st Urso, 28' st Greco, 48' st Cofano. FASANO - «Non voglio fare una polemica, ma mi sembra giusto evidenziare la disparità di trattamento delle terne arbitrali pugliesi che vanno sempre contro le squadre di

fuori regione finendo per pesare sull'andamento delle varie partite. Il mio Castrovillari non cerca scuse ma non è giusto intimorire i ragazzi che, come noi adulti, fanno molti sacrifici per affrontare un campionato dispendioso come questo dei juniores nazionali». Lo sfogo è di Franco Donato, allenatore del Castrovillari dopo la sconfitta subita a Fasano, «in modo immeritato - ci dice il tecnico castrovillarese - in quanto l'arbitro ha fermato più volte Carmine Di Dieco, il migliore in campo, lanciato da solo verso la porta avversaria». Passato in vantaggio subito con Palmieri, il Castrovillari viene raggiunto dopo due minuti da una rete in contropiede di Bertosa. Poi il vantaggio locale con Curci e ancora il pari di Carmine Di Dieco: il primo tempo termina 2 - 2. Nella ripresa il Fasano dilaga con Urso, Greco e Cofano, mentre il Castrovillari va più volte vicino alla rete.

OSTUNI V. LAMEZIA

0 1

OSTUNI: Tisena, Maresca, Conte, Emiro, Epifani, Caputo, Ciraci, Riondino, D'Amico, Quartulli, Vinciguerra. A disposizione: Menna, Turrisi, Giglio, Generano, Tedeschi, Rega, Semeraro. Allenatore: Tagliente. VIGOR LAMEZIA: E. Fruci, Chirillo, Caffarelli, Colosimo, A. Fruci, Paonessa, De Caprio, Carrà, Conidi, Tozzi, Brigandì. A disposizione: Cappello, Gigliotti, Scalise, Torcasio, Gigliotti, Benincasa, Cristiano. Allenatore: barone. MARCATORI: 40' st Benincasa. OSTUNI - Una vittoria che ci voleva e che viene ben spiegata dai numeri. Ben dieci calci d'angolo a favore della Vigor contro uno solo dei pugliesi.

La formazione schierata dal bravo Franco Barone ha in campo quasi tutti ragazzi del 1993, mentre i locali presentano una squadra con quasi tutti i tesserati del 1991. «E' un successo che abbiamo meritato e che mi fa dire che la nostra squadra ha intrapreso la strada giusta, una squadra che ci permettere di risalire la china e centrare quegli obiettivi che tutti, a partire dal nostro tecnico, meritano». Le parole di Nicolino Caruso, dirigente lametino, spiegano bene l'entusiasmo che regna nel club bianco-verde dopo il successo di Ostuni firmato, a cinque minuti dalla fine, da Ottorino Benincasa, che, su cross di Colosimo, prima arresta la sfera di petto e dopo aver saltato due avversari piazza il pallone nell'angolo alto alla destra del portiere locale Tisena.

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52 Sport


Risultato pesante per il locali, che non concretizzano le tante azioni da rete e crollano allo scadere

Siderno, bastano due acuti Vittoria sulla Bagnarese grazie agli spunti nel finale di De Leo e Romeo BAGNARESE SIDERNO

0 2

BAGNARESE: Trentinella, Cotroneo, Squillace, Caratozzolo, Germanò, Gramuglia (35’ st Barilà ), Musumeci S, Tripodi M (30’ st Bagnato ),Musumeci N, Cambareri, Bruno (37’ st Andiloro ). In panchina: Dominici, Ienco, Tripodi C, Morello. Allenatore: Cotroneo. SIDERNO : Scordino (1’ st Misdea), Iurato (1’st Gerasolo ), Tedesco, Sainato, Marulla G, Carabetta, De Leo, Foti, Zerbi, Moio (25’ st Romeo ), Sansalone. In panchina: Marulla A, Alfieri, Favasuli, Fuda. Allenatore: Capocasale. ARBITRO: Nicoletti di Catanzaro (Assistenti Gaianese - Leonardo). MARCATORI: 30’st De Leo, 45’ st Romeo ( S ). NOTE: Ammoniti: Musumeci N (B), Gerasolo, Carabetta, Sainato (S). Angoli 32. Spettatori 300 circa. Recupero 1’ pt e 4’ st. di DAVIDE GRECO

Romeo (Siderno)

inserirsi negli spazi. Ospiti che non entrano affatto in partita, sorretti più che altro dall’esperienza dei propri attaccanti. Ci provano in serie Cotroneo da calcio piazzato, poi Caratozzolo e Musumueci N. che si liberano dei propri avversari impen-

sierendo il portiere ospite. E’ poi lo stesso Bruno a fallire la più ghiotta delle occasioni, da solo contro Scordino manda incredibilmente al lato. Siderno che si fa vedere con Moio dalla distanza, Trentinella controlla in due tempi. Il secondo tempo viaggia sulla falsa riga del primo, con la stanchezza che inizia a farsi sentire. Cambareri ci prova su calcio piazzato, ma è straordinaria la risposta di Misdea nel frattempo subentrato a Scordino. La Bagnarese prova ancora in varie circostanze a portare a casa il risultato. Ad un quarto d’ora dalla fine accade però quello che non ti aspetti. Zerbi inventa un assist perfetto e De Leo batte Trentinella. I biancazzurri tirrenici provano a riequilibrare un risultato ingiusto. Allo scadere però Romeo chiude i conti in contropiede.

BAGNARA – La Bagnarese non riesce ancora a vincere tra le mura amiche. Pur offrendo la miglior prestazione sul piano del gioco, la squadra di Cotroneo raccoglie il nulla dalla partita con il Sidereo. Undici di casa padrone del campo per la quasi totalità dei novanta minuti, con Tripodi e Musumeci S. padroni della mediana, Cambareri e Bruno pungenti sugli esterni e Caratozzolo pronto ad

Gino Spolitu torna nel Praia PRAIA A MARE – L’ex presidente del Praia, Gino Spolitu torna all’interno della società tirrenica: sarà presidente onorario. «Resta confermato come presidente Mario Miraglia - recita un comunicato della società -. Oltre a Spolitu tornerà in società anche Roberto Mandarano che dovrebbe ricoprire il ruolo di direttore generale».

Paolana, arrivano Regina e Esposito PAOLA – Altri due acquisti per la Paolana. Presi l’attaccante Antonio Regina (Pisticci) e Sandro Esposito, classe ‘90, esterno destro proveniente dal Terranova.

Prima Categoria, aria di derby a Corigliano di CRISTIAN FIORENTINO TUTTO PRONTOper la stracittadina ausonica di Prima Categoria in programma per domenica prossima. La sfida nella sfida domenica vedrà di fronte non solo le due squadre cittadine ma anche le due co-capoliste che, c'è da scommetterci, lotteranno sino all'ultima giornata per il salto di categoria in promozione. Sul fronte Asd R. Corigliano mister Mastromarco spiega: «E' una gara importante e impegnativa e non è un caso che abbiamo gli stessi punti in classifica. Penso che stiamo giocando un buon calcio e meritia-

ECCELLENZA

BREVI

mo la prima posizione ambedue. E' una gara da tripla e speriamo di fruttare il fattore “casalingo”. La differenza reti e la media inglese ci vedono favoriti sullo Schiavonea ma vuol dire poco». Per lo Schiavonea C. 97 mister Pacino si esprime così: «Non è una gara decisiva perché tutto può accadere e non si può parlare di fuga o altro. Certo è che una disputa più sentita ma alla fine è una gara come le altre. I miei ragazzi sono tutti arruolabili e vedrò in queste ultime sedute se ci saranno novità da apportare all'undici titolare cercando di indovinare le mosse giuste anche per il derby».

PARTITE E ARBITRI

6ª GIORNATA, oggi ore 15,30 Amantea-Acri Gallicese-Praia Isola C. R.-Soverato Melitese-O. Bagaladi Nuova Gioiese-Bovalinese Rende-C. Montalto Roccella-Cutro Scalea-Palmese

Sgrò di Reggio Calabria Colosimo di Crotone Rabotti di Reggio Calabria scambio Marchese di Cosenza scambio Longo M. di Paola Cundò di Soverato

PROMOZIONE A PARTITE E ARBITRI

6ª GIORNATA, oggi ore 15,30 Belvedere-San Marco Luzzese-Fuscaldo Mirto Crosia-Cetraro Paolana-San Lucido R. Nicastro-Sersale Real Sersale-Tiriolo M. San Mauro M.-Promosport Tortora-Torretta

Maiolo di Locri Zinzi di Catanzaro Zangara di Catanzaro Varacalli di Locri Maraniello di Paola Madeo di Rossano Zimmaro di Paola 1-0 (giocata ieri)

PROMOZIONE B PARTITE E ARBITRI

6ª GIORNATA, oggi ore 15,30 Bagnarese-Siderno Brancaleone-Africo Catona-San Gregorio Capo Vaticano-Bocale Guardavalle-C. Lazzaro Locri-Reggio Sud Marina Gioiosa-Mamertresilicese Montepaone-Taurianovese

0-2 (giocata ieri) 2-0(giocata ieri) Zucco di Catanzaro Vigile di Cosenza Sicilia di Cosenza Longo F. di Paola Vimercati di Cosenza Mancuso di Vibo Valentia

PRIMA CATEGORIA A PARTITE E ARBITRI

5ª GIORNATA, oggi ore 15,30

Promozione B. Ai locali il derby Promozione A. Tortora superiore

Maviglia e Galletta Zampata di Rosi stendono l’Africo Il Torretta è ko BRANCALEONE 2 AFRICO 0 BRANCALEONE: Cotroneo 7, Malaspina 6 (10' st Roccamo 6), Genova 6, Battaglia 6, Gligora 6, Borrello 7, Galletta Simone 8, Maviglia 8, Criaco 7, Petronio 6. In panchina: Schinitti, Cilea, Mollica, Aronne, Ligato. Allenatore: Brando. AFRICO: Bancari 4, Maviglia Al. 6, Moio A. 6, Moio P. 6, Bruzzaniti C. 6, Rodà S. 6, Maviglia P. 6 (13' st Grillo 6), Versaci 6, Lahal 5, Gattuso 6, Bruzzaniti G. 6. In panchina Candido, Bruzzaniti D., Favasuli, Condemi, Calabrò, Cristo. ARBITRO: Sifonetti di Rossano MARCATORI: 12' st Maviglia, 35’ st Galletta Simone. di PINO FAVA BRANCALEONE - Il derby tra Africo e Brancaleone si è concluso con la vittoria dell'11 azzurro di Rocco Brando, ma i leoni dell'Africo non sono venuti meno alla loro tradizione calcistica ed hanno impegnato fino allo spasimo la Bagnarese, formazione rivelazione di questo primo scorcio di campionato. Un primo tempo caratterizzato da una forte tensione emotiva annunciava i futuri sviluppi della partita.

TORTORA TORRETTA

Mister Brando (Brancaleone)

Infatti nella ripresa il Brancaleone riusciva a sbloccare il risultato con il gol del vantaggio di Maviglia al 12' su azione ben organizzata e portata a termine con tempismo e sicurezza, anche se il portiere dell'Africo dimostrava delle incertezze e delle lacune in occasione del vantaggio della formazione padrone di casa. Sull'1 a 0 il Brancaleone non si chiudeva in difesa, ma la prima della classe cercava il raddoppio che raggiungeva al 35' con Galletta Simone. La partita, quindi, si chiudeva sancendo il primo posto in classifica di questa squadra che, certamente, venderà cara la pelle.

1 0

TORTORA: Basuino 6, Miranda 5,5, Lamboglia 7, Lascaleia 6 (18’ st Gentile 6), Rosi 7,5, De Paola 6,5, Chiappetta A 6,5, Zuccarelli 6,5, Lombisani 6,5 (24’ st Coppola 7), Favieri 6,5 (44’ st Posteraro sv), Di Puglia 6,5. In panchina: Iorio, Chiappetta G, Sersale, Torino. Allenatore: Gentile Giampaolo. TORRETTA: Calarco 6,5, Salerno D 6, Arcidiacone 6,5, Cosentino 5 (27’ st Greco C 5), Nigro 5 (18’ st Greco F 5), Vulcano 5, Pedace 6 (5’ st Marino 5), Salerno G 5, Turano 5, Grasso 6, Fontana 5. In panchina: Amedeo, Sculco, Ceravolo, Stasi. Allenatore: Domenico Prantera. ARBITRO:Colacresi di Locri 4,5 (Meduri e Scappatura). MARCATORI: 20’ st Rosi (T). NOTE: Espulsi: 37’ pt Miranda (T) per fallo da ultimo uomo. Ammoniti: Gentile, Di Puglia, De Paola e Posteraro (T); Grasso, Vulcano e Arcidiacone (To). di ANDREA POLIZZO TORTORA –Vittoria sul quotato Torretta e testa provvisoria della classifica. A Tortora non lo ammettono, ma la formazione tirrenica può dire la sua sulle sorti del campionato. Dai dirigenti ai giocatori fino al magazziniere le dichiarazioni rimangono ‘low-

Albidona-Juvenilia Audace San Marco-Quattromiglia Cremissa- Verzino Gim Rose-San Pietro in Guarano Lattarico-Arsenal Trebisacce Real Corigliano-Schiavonea Roggiano-Campana Spezzano A.-Crucolese

Scaglione di Rossano 3-0 (giocata ieri) Spataro G. di Rossano Malivindi di Taurianova 1-1 (giocata ieri) D’Agostino di Catanzaro De Seta di Paola Sciammarella di Paola

PRIMA CATEGORIA B PARTITE E ARBITRI

5ª GIORNATA, oggi ore 15,30 Colosimi- Aiello Calabro Gimigliano-Garibaldina Mesoraca-Trenta Real Catanzaro-Pro Catanzaro Real Cropani-Serrapedace Real Piane Crati- Presila V. San Fili-Rocca Calcio Silana-Aprigliano

Vasinton di Vibo Valentia Blefari di Cosenza Esposito di Rossano 1-1 (giocata ieri) De Marco di Lamezia Terme Focetola di Paola Bruno A. di Rossano Benedetto di Crotone

PRIMA CATEGORIA C PARTITE E ARBITRI

5ª GIORNATA, oggi ore 15,30 Mister Giampaolo Gentile

profile’. Salvezza tranquilla docet. Primo tempo noioso fino al 38’. Miranda interviene su Turano e Colacrese di Locri opta per l’espulsione diretta giudicando l’ intervento fallo da ultimo uomo e scatenando le proteste del Tortora. Altre proteste allo scadere per un rigore negato per fallo su Lombisani. Il Tortora sembra essere scosso dall’inferiorità numerica e prende in mano la partita mentre, per assurdo, il Torretta scompare. Al 20’ il gol partita. Zuccarelli pennella in area dal corner per la testa dello svettante Rosi. Palla sul palo alla destra di Calarco e vantaggio. Da qui alla fine il copione non cambia: Tortora a cercare il raddoppio e Torretta intimorito.

Ansel Acconia - Nuova Valle Badolato - Nuova Acconia Euro Girifalco - Petrizzi Filogaso - San Calogero Real Pianopoli - Nuova Curinga Serrese - Nuova Limbadi Sporting Davoli - Bivongi Uesse Catanzaro - Nuova Filadelfia

Fuoco di Crotone Basile di Crotone Sposato di Cosenza Scozia di Catanzaro x-y (giocata ieri) Cucomo di Cosenza 5-0 (giocata ieri) 1-1 (giocata ieri)

PRIMA CATEGORIA D PARTITE E ARBITRI

5ª GIORNATA, oggi ore 15,30 Bianco - Antonimina Cittanovese - Real Falchi Maropati - Sangiorgese Gioiosa Jonica - Campese Marina di Nicotera - San Luca Motta San Giovanni - Mammola Nuova Deliese - Natile 2003 Nuova Rizziconese - Varapodio

2-3 (giocata ieri) Zema di Reggio Calabria Bianchi di Reggio Calabria Giangotti di Crotone Merenda di Reggio Calabria 1-2 (giocata ieri) Massara F. di Reggio Calabria 2-1 (giocata ieri)

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Sport 53

Domenica 18 ottobre 2009


Domenica 18 ottobre 2009

Volley Serie A1 Maschile. Il Vibo regge bene due set poi lentamente cala d’intensità e i locali dilagano

Tonno, disco rosso a Perugia Altalenante il rendimento in attacco e a muro la squadra non c’è RPA PERUGIA TONNO CALLIPO VIBO

3 1

PAGELLE VIBO

(25-23, 21-25, 25-21, 25-22)

RPA-LUIGIBACCHI.IT PERUGIA: Sintini 1, Stokr 14, Bovolenta 15, Botti 5, Savani 26, Cernic 11; Nemec 1; Ogurcak 1; Pippi (L), Bucaioni, Lo Bianco, Fanuli, Petruzzo. All. Sartoretti. TONNO CALLIPO VIBO VALENTIA: Contreras 10, Gonzalez 5, Marquez 15, Andrae 13, Tencati 9, Barone 6, Cannistrà, Corvetta, Ferraro, Saraceni, Moltò, Cicola. All. Uriarte ARBITRI: Luca Sobrero, Fabrizio Pasquali. NOTE - Ad inizio gara anche il pubblico di Perugia ha partecipato all'iniziativa Stand Up, contro la povertà e i cambiamenti climatici la più grande mobilitazione mondiale contro la povertà.Perugia (battute vincenti 5, muri vincenti 10, battute sbagliate 22; ricezione perfetta 47%, positiva 65%, attacco 59% ); Vibo Valentia (battute vincenti 9, muri vincenti 9, battute sbagliate 15; ricezione perfetta 46%, positiva 49%, attacco 48%). di FRANCESCO LOCATELLI PERUGIA - Finisce 3-1 l'anticipo della sesta giornata del girone di andata del campionato di serie A1 di pallavolo maschile. Al Palaevangelisti di Perugia, l'RPA-LuigiBacchi.it si impone sulla Tonno Callipo Vibo Valentia dopo una gara appassionante che ha visto la formazione calabrese tenere il ritmo dei giocatori perugini per buona parte del match, ma che alla fine ha dovuto inchinarsi alla grande giornata di Cristian Savani, vero mattatore della serata con i suoi 26 punti. Primo set molto equilibrato, con Vibo che tentava l'allungo a metà parziale (16-12 al primo time out tecnico) ma che doveva registrare la reazione dei ragazzi di Andrea Sartoretti che riuscivano a pareggiare (1919) e quindi ad acquisire i due punti di vantaggio per conquistare il set (25-23). Partenza a razzo, invece, nel secondo gioco, della formazione di Jon Uriarte che già a metà set aveva 5

MARQUEZ (6) - Ci si aspettava molto di più. Con l'assenza di Simeonov, avrebbe dovuto prendere per mano la squadra, soprattutto nei momenti di maggiore difficoltà. Quando, invece, è stato chiamato per dare l'imput necessario, si è perso nel marasma generale. CONTRERAS (6.5) - Nonostante i 188 centimetri di altezza, in alcuni frangenti è sembrato un gigante tra tanti nani. Dalla seconda linea è stato implacabile. Grazie alle sue difese, alla concentrazione in attacco e al suo insidiosissimo servizio, la Tonno Callipo ha retto due set. Alla fine è pian piano scomparso anche lui. Ma non si poteva pretendere di più.

Abbraccio del Tonno dopo un punto

punti di vantaggio, ispirata da un devastante Contreras, attento in difesa, implacabile in attacco (in particolare con le "pipe"), devastante al servizio, la Tonno Callipo manteneva il vantaggio e pareggiava il conto dei set (25-21). Ma a questo punto sembravano esaurirsi le forze calabresi, complice anche una discutibile gestione del gioco di Gonzalez che, infatti, a metà del terzo parziale, veniva sostituito da Antonio Corvetta. Ma lo show di Cristian Savani trascinava Perugia alla vittoria (25-21) del terzo set. Inguardabile la ricezione di Vibo Valentia, con numerosi errori in attacco; calava anche Contreras e Marquez non riusciva a tenere in gioco la loro squadra. Neanche il rientro di Gonzalez serviva a mutare gli equilibri, nonostante una parziale di 4-0 sul suo servizio che innervosiva parecchio i perugini. Due time out consecutivi chiamati da Andrea Sartoretti servivano a riportare tranquillità tra le fila perugine, e ad arginare il tentativo di rimonta della formazione calabrese, e proprio un errore di Marquez concludeva set (25-22) e partita. Indubbiamente l'assenza di

Simeonov tra le fila calabresi si è fatta sentire e Marquez non sempre è riuscito ad evitare la trappola del muro perugino; una formazione che è andata avanti nella prima parte del match riuscendo a sfruttare gli errori di Perugia; ma quando questi sono diminuiti, è stata notte fonda. Mercoledì 21 (ore 20.30) scenderà a Vibo il Loreto; sarà sicuramente l'occasione giusta per riscattare l'opaca prova offerta a Perugia. INTERVISTE Questo il commento di Matej Cernic sulla vittoria della sua squadra: «In questi tre giorni ci siamo guardati negli occhi e confrontati. Noi non siamo la squadra scesa in campo contro Verona e stasera lo volevamo dimostrare. Evidentemente il confronto ha funzionato e abbiamo guadagnato la prima vittoria da tre punti». Mentre per l’opposto di Vibo la partita è stata così: «Sapevamo che Perugia veniva da un periodo difficile, ma comunque una squadra forte. Ci eravamo preparati bene, ma loro sono stati bravi. Noi continuiamo per la nostra strada alla ricerca di un posto in Coppa Italia».

Volley Serie B2 Maschile. Primo derby stagionale

La Geki ospita il Catona Stefano non ci sarà PAOLA - Avvio casalingo per la neo promossa Geki Paola di Pompeo Paschetta che affronat il giovane Catona. Subito una novità, anzi due in casa Paola. La prima non c’è Alfredo Stefano. Lo schiacciatore è alle prese con il servizio militare ed del suo ritorno a Paola (prima dato per certo nel mese di ottobre) non si consoce la data. L’altra novità riguarda l’ingaggio di Francesco Lorenzini che andrebbe a ricoprire il ruolo di libero liberando Fabrizio Marano che tornerebbe a fare lo schiacciatore. Non si sa se arriverà in tempo per la gara di oggi il transfert del giocatore, quindi formazione ncora incerta per i due ruoli di che trattasi. In ogni caso la Geki schiererà la diagonale Lamberti- Camassa, al centro Signorelli e Presta; di banda Malluzzo che aspetta di conoscere il compagno di reparto (Marano o Veltri), il libero sarà Marano se di Lorenzini non sarà ancora arrivato il nulla osta federale. Certamente il pubblico sarà presente numeroso per come la squadra si aspetta. r. a.

Marano e, sotto, Malluzzo

CATONA - Inizia stasera il cammino di Ge.Ki. Paola e Graphic Neon Catona nel torneo di serie B2. Per i padroni di casa si tratterà dell’esordio assoluto nella categoria dopo lacavalcata trionfaledella scorsa stagione, conclusa con la promozione senza neanche subire una sconfitta. In pratica lo stesso cammino che la Graphic Neon perfezionò due anni fa, seguito dal torneo di serie B2 appena concluso al centro della classifica. La squadra reggina si presenta all’appuntamento con un roster completamente rinnovato e profondamente ringiovanito. Una vera e propria scommessa, affidata alla guida tecnica di Mimì Mangano, che torna in panchina dopo quasi due anni di astinenza. Il tecnico si affiderà ai reggini Neri, Scopelliti (da non confondere con Andrea e Dodo) e Bellantone, affiancati da un gruppo di giovani sui quali la dirigenza ripone ottimesperanze etrai qualispiccano i fratelli Maiorana, che molto bene hanno fatto l’anno passato tra le fila della Callipo Vibo. Fischio d’inizio fissato per le ore 18:00 sotto la guida di Sodano –Cavalieri. a. l.

GONZALEZ (5) - Ha iniziato bene ma si è smarrito presto. Non ha capito che ad un certo punto Marquez non era più in partita, e ha continuato a servirlo nonostante i numerosi errori del suo opposto. Per un lungo periodo ha escluso quasi dal gioco Contreras, l'unico - forse - che poteva tenere in piedi la baracca. Sostituito, è stato a rimuginare in panchina, ma quanto è tornato in campo, nonostante quattro punti consecutivi in battuta, la frittata era oramai fatta. CORVETTA (6.5) - Ha servito bene con continuità in seconda linea sia Andrae che Marquez. ANDRAE (6) - Ha svolto il suo compitino, senza gloria né infamia. Aveva davanti Stokr, e non sempre era facile passare. Più incisivo nel servizio che in attacco, ha commesso troppi errori in ricezione, non consentendo ai suoi palleggiatori di gestire il gioco con più tranquillità. TENCATI (6) - Ha cercato di opporsi come un leone, all'inizio, per contrastare Stokr, riuscendo a limitare la sua potenzialità offensiva. In attacco non sempre preciso, ma non è che sia stato poi molto servito, anche perché la ricezione non consentiva di servire i centrali. BARONE ROCCO (5) - Non è piaciuto. Troppo falloso in attacco, scontato al servizio, quasi nullo a muro, fondamentale dove mostra alcune pecche. CICOLA (6.5) - Partita normale per il libero del Tonno. I deficit della squadra sono stati in altri ruoli. URIARTE (6) - Con quello che ha in mano, di più non poteva fare. L'assenza di Simeonov si fa sentire, e non è facile rimpiazzarlo

Volley Serie A1 Maschile. La giornata

Il big match è a Trento A Piacenza c’è la Lube ROMA - Dopo aver conquistato la vetta della classifica grazie al rotondo 3-0 imposto a domicilio alla Lube Banca Marche Macerata solo mercoledì sera, l’Itas Diatec Trentino si prepara ad affrontare sul parquet amico la Bre Banca Lannutti Cuneo con un doppio obiettivo: confermare l’imbattibilità interna e il primato in serie A1. La gara clou della sesta giornata di regular-season metterà di fronte prima e seconda forza della graduatoria in un remake della combattutissima semifinale scudetto già vissuta cinque mesi fa al PalaTrento, che domani ritroverà per la prima volta da ex Nikola Grbic. La Trentino Volley giocherà la 240ª partita di regular-season della propria storia ed andrà alla ricerca della 140ª vittoria. Prova importante anche per la Lube Banca Marche Macerata, che sul campo tricolore di Piacenza dovrà cercare di risollevarsi dopo le ultime due sconfitte consecutive subite contro Treviso e Trento. Di fronte, una CoprAtlantide che ha nel fattore campo una delle sue armi in più. A Modena, la Trenkwalde cercherà di mantenere stretta la possibilità di primato contro l’Acqua Paradiso Monza, mentre la Sisley Treviso, scivolata al secondo posto in classifica, affronterà sul parterre scaligero la Marmi Lanza Verona in un derby veneto che si preannuncia ricco di emozioni. Riposo per la Prisma Taranto, vincente mercoledì sera sul campo dell’Aran Cucine Abruzzo Pineto, che, fanalino di coda e ancora a secco di punti, dovrà invece trasferirsi al PalaBianchini per il primo scontro diretto della sua storia con l’Andreoli Latina. «Asfaltiamoli – dice il presidente dei pontini Gianrio Falivene - Scherzo, è solo un mo-

Stoytchev, allenatore dell’Itas Diatec Trentino

do per caricare la squadra. Bisogna trovare il gioco e centrare i tre punti come abbiamo fatto nell’ultimo incontro con Forlì. La squadra ha bisogno solo di lavorare in tranquillità». Sul campo della Esse-ti Carilo Loreto, infine, arriva la Yoga Forlì in una sfida che assegna già punti pesanti per la classifica.

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54 Sport


Volley Serie B1 Femminile. Come da pronostico lametine senza scampo sul campo siciliano

Engeco sconfitta a Marsala Le ragazze di Panzarella non tengono il ritmo delle quotate avversarie Volley Serie B2 Femminile. Ceravolo mette a segno 19 punti

Il Cutro non conosce ostacoli Nel derby lascia un set alla Sozzi PALLAVOLO CUTRO ELIO SOZZI RC

3 1

(25-19; 25-20; 28-30; 25-19)

Le sorelle Tosheva dell’Engeco lamezia

MARSALA ENGECO LAMEZIA

3 0

(25-11 25-8 25-14)

MARSALA: Da Col 18, Pantaleo, Randazzo, Baldassarone, Tenza, Porzio 8, Maiello, Casoli 15, Rizzo 2, Sannino 9, Pichierri 6, Caruso (L). Allenatore: Sarcinella Marcello ENGECO LAMEZIA: Scalise (L) 1, Cassarino 5, Ciotoli 2, Di Bucchianico, Misuraca, Greco 3, D. Tosheva 4, Inglese, R. Tosheva 5. Allenatore: Panzarella Roberto ARBITRI: Nasca e Cantone di Catania di ANTONIO SCALISE MARSALA -Sorpresa al Palabbellina di Marsala; l’Engeco Lamezia si presenta in campo alla prima giornata di campionato per affrontare le padrone di casa. Sul taraflex, come da pronostico, non ci doveva essere e non c’è stata partita tra le due squadre; troppo netto il divario a favore delle lilibetane che puntano alla testa della classifica mentre le lametine sperano

nella salvezza. Il sestetto di Panzarella si è trovato per la prima volta insieme e non si poteva pretendere di più, già il poter stare in campo a conoscersi, soprattutto, tra palleggiatrice e compagne era molto importante e da questo punto di vista si può essere soddisfatti. Davanti allo strapotere di Da Col e Casoli c’era poco da fare se non stare in campo e conoscersi meglio per le partite che contano per la salvezza. I primi due set sono filati liscio per il Marsala che ha trovato poca resistenza nel sestetto lametino. Più interessante il terzo set con le padrone di casa che si portavano sul 60, replica dell’Engeco che si portava a -1 con un parziale di 5-0 e set sul filo dell’equilibrio. Equilibrio che in pratica durava fino al 14-12, dopo di ché c’era un crollo verticale delle gialloblù ed il Marsala chiudeva facile il match. Chiaramente non era questa una gara dove si potevano fare punti, ma l’importante era iniziare questa nuova avventura, con il tempo tante cose si possono aggiustare e si può completare la squadra con almeno due elementi di categoria.

PALLAVOLO CUTRO: Bareti (14), Campanella, Ceravolo (19), Cosentino, De Stradis (9), Gambuzza (7), Panucci (17), Vasapollo, Won (6). ALL. Won Young Lye. ELIO SOZZI RC: Ambrogio (4), Speranza S. (10), Vadalà (7), Polimeni (12), Speranza I. (22), Neri (6), Conti, Paleologo, Mucciola. ALL. Giurdanella. ARBITRI: Carmine Brescia e Simone Chimento di Cosenza. di SARA CAMPOSANO CUTRO – E’ finito per 3 set a uno il quinto turno di campionato della Pallavolo Cutro. Una partita combattuta fino all’ultimo contro le agguerrite cugine dell’Elio Sozzi Reggio Calabria. Per le padrone di casa solita formazione; disponibili Cosentino e Campanella che non sono però entrate in partita. Per il Reggio Calabria, invece, assenti le Ambrosio, una delle quali, l’alzatrice, è stata ben sostituita dalla Vadalà. Gli spettatori del Sangue di Gatta hanno potuto assistere ad una partita tesissima, in cui era percepibile, dal secondo set in poi, la difficoltà delle cutresi nel fare punto con la stessa prontezza dimostrata nelle altre partite. Le avversarie, infatti, ripre-

Il Cutro durante un time out

sesi dalla perdita del primo set, reagiscono in modo inaspettato realizzando una serie di punti fino al 12/10; lunghi passaggi e recuperi al limite dell’area, consegnano un altro punto alle ragazze di mister Santacaterina, tanto che ad un certo punto il set sembra dirigersi a favore delle ospiti. Il set, invece, che a Cutro non dimenticheranno facilmente è il terzo. Sul 4 a 7, la Won chiede il time out. La squadra ritorna in campo più carica tanto da allungarsi fino al 6/7. Segue un pareggio che rimarrà tale per tutto il corso del set. Si assiste ad uno scontro superbo, giocate magiche e tattiche delle più diverse. Le squa-

dre segnano un punto ciascuna fino al 28/30. La Pallavolo Cutro perde così, per la prima volta in cinque turni, un set. Tanta la bravura delle sorelle Speranza; buona la prestazione della Polimeni e dell’Ambrogio. Il Cutro, dal canto suo, forse ha pagato il fatto di essersi un po’ cullato dopo la vittoria dei primi due set. Chi pensava che questa sarebbe stata un’altra partita da 3 a 0 ha dovuto ricredersi, perché il quarto set è parso una continua di quello precedente, almeno nei primi minuti. Pochissimi punti di distanza fra le due squadre hanno portato le ragazze a cercare di recuperare ogni palla e di sfruttare ogni spazio libero. Sul 21 a 19 Santacaterina effettua un cambio, per cercare di sorprendere le bianco-azzurre; ma nell’assetto poco cambia e le padrone di casa si allungano fino a 24/19. Il punto della vittoria lo regala la Panucci; una brillante schiacciata che ci ricorda quanto la società abbia fatto bene a puntate su un’atleta come lei, proveniente dalla serie C crotonese. Si conferma nuovamente alto il livello della Ceravolo, decisiva nel set finale; buona anche la prestazione di Vasapollo, autrice di due recuperi quasi impensabili, e compagne. Ancora un’altra vittoria dunque, la prima in cui i tifosi hanno davvero tremato.

Volley Serie B2 Femminile

Volley Serie B2 Femminile. Senza nessuna storia la partita con Giarre

La Kermes ha un esame in Sicilia

Medinex Lamezia straripante MEDINEXLAMEZIA ENERGIAGIARRE

di LUCA NICOLETTI SPEZZANO ALBANESE Esame-Barcellona per la Terme di Spezzano Albanese, stasera impegnata in Sicilia proprio contro la compagine che lo scorso anno le portò via sei punti su sei. Una ghiotta occasione per restituire in parte quanto avuto nello scorso torneo, anche se non sarà facile: le siciliane, infatti, punteranno innanzitutto sul fattorecampo con una palestra piccola, quindi pubblico “caldo” e vicino al campo; poi, ovviamente, ci sarà da tener d’occhio la Karalyus che, presumibilmente, attaccherà il 90 % dei palloni. In casa-Kermes l’ultima riunione ha sancito la nomina a presidentessa di Angela Pellegrino, figlia della compianta Filomena Nicoletti; Angela si è presentata con progetti chiari e col giusto piglio. Sarà una figura certamente determinante all’interno dell’organigramma biancoblu. In seno alla riunione è stato fatto, poi, il punto sulla situazione della squadra e obbiettivamente la squadra è quel che riflette sul campo: un team molto ben assortito, con tanti punti di forza e qualche lacuna che sicuramente col tempo sarà colmata. Per quanto concerne il match di questo pomerig-

Ottima prova corale, ma menzione particolare per Cirifalco 3 0

A lato il Lamezia, sotto Alessandra Piccione top scorer

(25-19, 25-12, 25-12)

MEDINEX: Fiore 3, Cirifalco 9, Vinci 7, Rotundo 11, Piccione 22, Ferraro 12, Di Cello (L), Romano 9, Gullo A. 1, Merucri, Gullo M.G. All.: Guzzo GIARRE: Stifano 3, Mistretta 4, Di Emanuele 12, Cannata 2, Di Girolamo 2, Mancia 2, Monaco (L), Baratta 1, Girdano ne, Incognito ne. All.: Leonardi Mina Scarcella (Kermes)

gio, la formazione pare quella scesa in campo nelle ultime giornate: conferma, quindi, per la rientrante Ciancio in banda a far coppia con la Buonfiglio; al centro spazio al duo Scarcella-Nicoletti, mentre in regia ci sarà la De Maria, con la Valente opposta. In panca troveranno spazio inizialmente Scognamiglio, Perrelli, Tropea e Fortino, con Voci che farà il libero. Proprio la Voci, insieme alla veterana Scarcella, pare essere il collante della squadra anche fuori del terreno di gioco: il gruppo che Pellegrino va cercando e formando non potrà prescindere da queste due giocatrici, importanti in campo ma addirittura fondamentali nello spogliatoio.

LAMEZIA TERME - Tutto come previsto al Palegatti; Il Lamezia Volley vince facile contro il Giarre e consolida la posizione in classifica dietro le capoliste Cutro e Palermo vittoriose a loro volta contro Sozzi e Cefalù. La squadra del Presidente Pingitore ha dato dimostrazione di forza ribadendo la propria volontà di essere tra le maggiori protagoniste della stagione. Solo nel primo parziale c’è stata una parvenza di resistenza della formazione ospite poi la gara è filata liscia senza sussulti. Priva di uno dei suoi elementi più rappresentativi, Elenia Barbieri, la squadra di lametina mette a segno un netto 3-0 con una gara a senso unico, sempre in mano alle lametine che mostrano prima ancora di essere valide atlete,

di essere un buon gruppo compatto. Primo parziale quasi di studio per le padrone di casa che lasciano spazio anche alle avversarie ma chiudono comunque sul 25-19. Nel secondo e nel terzo parziale poi c´è solo una squadra in campo, la Medinex Lamezia. Non ce n’è più per nessuno e nonostante tutti i cambi che il tecnico lametino effettua il gioco non ne risente poco. Tutte a turno in campo le atlete di casa, mostrando che la squadra ha molto più che 6-7 atlete titolari. Ottima prova corale quindi, anche se una menzione particolare la meritano Simona Cirifalco, che non fa rimpiangere le assenti. Top scorer del match Piccione, autrice di 22 punti. a. s.

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Sport 55

Domenica 18 ottobre 2009


Domenica 18 ottobre 2009

Volley Serie B1 Femminile. Le calabresi schiacciano le pugliesi sotto un pesante 3-0

Soverato, partenza lanciata C’è un certo equilibrio solo nei due set finali. Avversarie dignitose FRIGOR SOVERATO VALENZANO BA

3 0

(25-15; 25-23; 25-22)

SOVERATO: Lugli 13, Corallo n.e., Bottiglione 1, Scilì 2, Spaccarotella (L), Karalyus 8, Peluso 5, Vanni 10, Genangeli 6, Spassova 8, Carloni n.e., De Vita n.e. Coach: Montemurro. VALENZANO: Lo Re 12, Rodriguez n.e., Genovesi n.e., Gambini (L), Aprea 7, Milillo, Radogna, Cesario 7, Arnone n.e., Orsi 12, Fanelli 6. Coach: Zambetta. ARBITRI: Palumbo e Stancati di Cosenza di PIETRO MOSELLA SOVERATO - Parte col piede giusto la nuova avventura della Frigorcarni Soverato nel campionato di B1 girone D dove, nella prima giornata, le padroni di casa hanno ragione in tre set di un coriaceo Valenzano che ha comunque disputato una partita dignitosa prima di cedere il passo alle più quotate avversarie. I due tecnici partono con i sestetti annunciati: Montemurro schiera Peluso in regia, Karalyus opposta, Genangeli e Vanni al centro, SpassovaLugli martelli e Spaccarotella libero; Zambetta risponde con la diagonale Radogna-Aprea, Lo Re-Orsi in banda, Fanelli-Cesario al centro e Gambini libero. Pronti via e la Frigor prende subito un discreto vantag-

Un’immagine della partita

gio al primo time-out tecnico chiusosi 8-3; Valenzano non si scoraggia e trascinata dalla grintosa Lo Re prova a rientrare ed in parte ci riesce sino al 16-14. Dopo il secondo tempo-tecnico però le padroni di casa, guidate magistralmente da Peluso, prendono il comando del gioco e chiudono in scioltezza il primo parziale. Nel secondo set le biancorosse di casa, pur partendo bene ed essendo avanti al primo time-out tecnico sull’8-4, non

Volley Serie B2 Maschile

riescono a staccare le avversarie; si va avanti all’insegna dell’equilibrio e con Valenzano che mette il muso avanti imbavagliando bene l’attacco della Frigor. Sul 18-21 Montemurro cambia, optando per Bottiglione al posto di Vanni al centro, Soverato riesce a rimontare con Lugli (incisiva in attacco ed in battuta), Karalyus e Spassova che, a turno, mettono giù palloni importanti. Si arriva sul 22-22 e la Frigor con due belle gio-

cate di Genangeli e un punto di Lugli chiude il conto e si porta sul doppio vantaggio. Il pubblico di casa inizia a scaldarsi ma il terzo parziale inizia con le pugliesi molto più determinate che vanno via addirittura 2-8 al primo time-out tecnico; le padroni di casa faticano in attacco e in difesa così Valenzano prende coraggio e rimane avanti nel punteggio. Sul 4-9 entra Scilì (non uscirà più) nel ruolo di opposta per Karalyus ma l’andamento del set non cambia; Montemurro mischia ulteriormente le carte e sul 7-12 entra anche Bottiglione al centro per Genangeli. Valenzano regge bene in attacco con Orsi e concede poco in difesa arrivando al secondo time-out tecnico sull’815. La Frigor di questa sera però non si abbatte, dimostra di avere carattere e, con pazienza, ricuce pian piano il margine di svantaggio arrivando sul 17-18. Questa volta è coach Zambetta a variare il sestetto inserendo Milillo per Aprea ma le soveratesi, ormai in scia e sulle ali dell’entusiasmo, ribaltano la situazione e si portano sul 21-20 con Aprea rimandata sul parquet. Soverato non sbaglia più nulla in attacco e i muri di Vanni e l’ultimo punto di Scilì chiudono la gara e regalano i primi tre punti della stagione alle ragazze del soddisfatto presidente Matozzo.

VOLLEY SERIE B2 FEMMINILE

La Golem Cinquefrondi cede al Tremestieri GOLEMCINQUEFRONDI 1 TREMESTIERICT 3 (16–25; 25–16; 18–25; 18–25)

CINQUEFRONDI: De Francesco 9, Bitonti 13, Caristi 14, Dimitrova 9; Tortora 8, Garcia Neves (cap.) 8, Baccillieri (libero); Crucitti 1, Foti, Torres n.e.. Allenatore: Salvago Massimo–Favarolo Daniele 6 M.O.TREMESTIERI CATANIA: Spena 5, Chiavaro 22, Carnazza 9, La Giusa 10, Calì 10, Scalisi 10; Vittorio (libero); Manciagli, Franzetto n.e., Rizzo n.e., Romano n.e., Milici n.e. Allenatore: Luana Rizzo 6,5 ARBITRI: Belcastro Francesco e Braile Nicola di Cosenza. CINQUEFRONDI – Dopo due successi consecutivi che gli avevano consentito di portarsi in quarta posizione, la Golem Cinquefrondi è costretta a cedere il passo al cospetto della formazione siciliana Messaggerie Orizzonte Tremestieri Catania, scesa in Calabria senza Milici e Mosca, seconda forza del torneo

dopo il Grande Migliore Palermo, costruita, comunque, col chiaro intento di centrare la promozione in Serie B1. La parte della “leonessa” è toccata all’altra “stella” del Tremestieri Margherita Chiavaro: la 30enne ala catanese è stata devastante sia da posto quattro che a posto due e solo la Caristi è riuscita a contenerla sporcando un paio di conclusioni a muro. Il Cinquefrondi ha giocato alla pari nel secondo set, dove oltre alla solita Caristi, ha avuto un grande contributo dalla regista Serena Di Francesco che ha messo a segno nove punti complessivi (sette dei quali su attacchi da seconda linea, un aces e un muro) e dall’opposta Nina Bitonti, ma non ha avuto la spinta necessaria dalle sue attaccanti Angela Tortora e Daniela Garcia Neves (in serata di scarsa vena) per contrastare la corazzata siciliana, mentre più che discreta la prestazione della centrale bulgara la cui ocndizione cresca partita dopo partita. s. a.

Volley Serie B2 Maschile. Locali con troppi errori punto

Callipo, Catania Stirparo Catanzaro stecca la prima troppo forte Team Carini con Lo Bello mattatore CALLIPO SPORT VIBO KERAKOLL CATANIA

0 3

STIRPAROCATANZARO TEAMCARINIPALERMO

VIBO VALENTIA – Troppo forte la Castellana Kerakoll Catania per i giovani della Callipo Sport Vibo, costretti a cedere l’intera in palio con un perentorio tre a zero finale. Dopo le buone prestazioni casalinghe nel gironcino a tre di Coppa Italia, si aspettava qualcosa in più dai ragazzi di Antonio Stella. La formazione vibonese è parsa fin troppo intimorita nelle fasi inziali del primo set, perso in maniera netta a 14 punti, contro elementi di notevole spessore come l’opposto naturalizzato cubano Beltran (mvp con 20 punti), l’ala Boscaini (14 punti), il regista D’Angelo e il centrale Testagrossa

SERIE C MASCHILE

( 22– 25; 18– 25;19 –25) STIRPARO VOLLEY: Di Bella, Citriniti 3, Sacco 11, Martinez 12, Procopio, Benenati 14, Galiano (L), Farrelli, Gaetano, Lardì, Virgolino, Stirparo. All. Simone TEAM CARINI: Balsamo 2, Tutone, Arena, Giorlando 12, Lo Bello 10, Trifirò, Cuti 1, D’Andrea 4, La Malfa, Orefice 7, Palazzolo (L). All. D’Accardi ARBITRI: Meduri e Postorino di Reggio Calabria NOTE: Errori punto, Cz 26; Ca 12.

(14–25; 21–25; 20–25)

CALLIPO SPORT: Esposito, Iurlaro, Crigna, Schipilliti, Mandolito, Sacco, Mignolo (libero), Marra, La Grotteria, Raimondo n.e., Palmieri n.e., Profili n.e., Montesanti (2° libero) n.e.. Allenatore: Antonio Stella 6 C.K.CATANIA: D’Angelo, Beltran, Messana, Testagrossa, Arena, Boscaini, Sabister (libero), Floresta, Pignatello, Aloisio n.e., Cutrufello n.e. Allenatore: Salvatore Badolato 7 ARBITRI: Rizzica Giovanni 6,5 e Sgrò Giuseppe 6,5 di Rc. NOTE – Spettatori: 150 circa; durata set: 16’; 23’; 21’; Totale 60 minuti.

0 3

Anomalia un solo fischietto di RENZO ANDROPOLI

di DANIELA CRITELLI Antonio Stella

(10 punti), guidati in panchina da Salvatore Badolato, una bandiera del volley siciliano contrascorsi anche con la nazionlae italiana agli inizi degli anni ottanta. Nel secondo e terzo parziale la tensione si è un pochino sopita, per cui, la gara è stata un pochino più equilibrata anche se sotto il vigile controllo della compagine siciliana, che ha mostrato di avere delle buone credenziali per disputare un campionato in pianta stabile nella parte sinistra della classifica. Sufficenza piena per la diagonale Mario Esposito e per il “sempreverde” Vito Iurlaro unico ad ndare in doppia cifra con quindici punti, quattro dei quali a muro e realizzando anche un aces, mentre il resto della squadra ha sicuramente le potenzialità per esprimersi meglio. s. a.

CATANZARO – Partenza non proprio brillante per la Stirparo volley Catanzaro che perde la prima partita casalinga di campionato contro la matricola Team Carini di Palermo. Primo set tutto di marca palermitana, parte bene la squadra ospite che già, al primo tempo tecnico, è avanti di 4 lunghezze che aumentano al secondo time- out tecnico. È il turno di battuta dello schiacciatore Benenati a mettere in seria difficoltà la difesa degli ospiti, ed è proprio l’ace del laterale giallorosso che porta a meno 3 le lunghezze di differenza fra le due squadre. La fase positiva, purtroppo, non prosegue e Mister Simone tenta con un cambio in regia, Lardì per Di Bella, di sbloccare il gioco della squadra di casa. Ma il sestetto siciliano riesce a mantenere il vantaggio e la frazione si chiude a favore degli ospiti. Non cambia la situazione nel secondo set, con i siciliani che partono bene e guadagnano già cinque lunghezze sui padroni di casa al primo time-out tecnico. Cambia nuovamente il palleggiatore Gigi Simone, Lardì subentra a Di Bella, e la Stirparo sembra ricominciare a macinare gioco. Momento favorevole per la squadra di casa che costringe coach D’Accardo a

Il martello Benenati

cambiare la diagonale palleggiatore opposto con Tutone e Arena che entrano al posto di Balsamo e Orefice. Il cambio risveglia i siciliani che chiudono la frazione con sette punti di vantaggio. Il terzo parziale inizia positivamente per la squadra di casa che riesce ad essere più incisiva in difesa e per la prima e unica volta nella gara riesce ad arrivare al time –out tecnico in vantaggio. La Stirparo non riesce a dare continuità alla sua azione e Palermo continua a macinare punti importanti che la portano ad avere sette possibilità per chiudere la gara. La prima viene annullata da una bellissimo attacco dell’ottimo Benenati, miglior realizzatore con 14 punti tra le fila giallorosse, ma non basta, Palermo chiude il match con un attacco di Lo Bello. Siciliani sicuramente più concreti e concentrati per tutta la gara, ottimi in tutti i fondamentali, ha funzionato soprattutto la correlazione muro – difesa, quest’ultima a tratti perfetta.

COSENZA - Ha preso il via con tre partite disputate nella giornate di ieri il campionato regionale di serie C maschile. La Cosmos ha battuto 3-0 il solito Bovalino con Vizzari eNobile (quasi cento anni in due) sempre in campo che sono diventati il simbolo della squadra della reggina; La Silasole San Giovanni in fiore ha perso nettamente contro i giovani della Mymamy facendo arrabbiare di brutto il presidente silano Antonio Atteritano; mentre nel big match dell a giornata tra Raffaele Volo Virtus e Radio azzurra Belvedere ad avere la meglio è stata la squadra di Colloca che ha recuperato un tie break che sembrava già perso. Nell’edizione di martedì, il nostro giornale dedicherà due pagine al torneo regionale con ampi servizi sulle partite del massimo campionato regionale. Una nota stonata va segnalata: ieri il big match di Lamezia è stato arbitrato da un solo fischietto, che per quanto bravo possa essere il signor Ruggiero, rappresenta comunque un’anomalia non tollerabile, in particolare in partite di cartello che possono valere molto nella lotta promozione. La speranza, ma forse sarebbe il caso di dire l’illusione, è di vedere in campo due arbitri, magari di discreta qualità, a dirigere gli incontri di un campionato che si appresta a vivere, finalmente, una stagione interessante. Ai fischietti regionali, poi, è necessario che qualcuno spieghi bene le nuove regole in modo da vedere in ogni partita lo stesso metro di giudizio sui falli d’invasione.

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56 Sport


Basket Serie A2 Femminile. Seppure a fatica le ragazze biancorosse superano Lucca

Sinfonia della Calabra Maceri Seconda vittoria consecutiva per le rendesi allenate da coach Romano CALABRAMAC.RENDE 68 DUCATOLUCCA 64 (20-12;36-32;52-50)

RENDE: Nicolini10, Strano, Monaco n.e., Manzini 8, Granieri 21, Torre 13, Di Battista 14, D'Arenzo, Catanese n.e., Castagna 2. Coach: Romano LUCCA: Soli 2, Ermito 4, Giordano 4, Corbani 10, Fabianova 10, Favilla10, Mei n.e., Romagnoli 8, Zampieri 4, Sandri 12. Coach: Diamanti ARBITRI: Guido Guida di Trapani e Giuseppe Nicosia di Erice (Tp) NOTE: liberi 16/28 Re, 11/17 Lu di GIUSEPPE LEO COSENZA - Riprende il feeling con il successo la Calabra Maceri Rende che si sbarazza tra le mura amiche, e

non senza fatica, di una coriacea Ducato Lucca. In scena lo scontro tra le due migliori difese. Parte bene la Calabra, tant'è che al primo tempo tecnico a 3'39 dall'avvio le locali guidano 7-2. L'incontro trova in Giovanna Granieri (21) una delle miglior interpreti e una sua tripla permette alle locali di doppiare (14-7) una Ducato in evidente difficoltà nei movimenti d'attacco. La sinfonia biancorossa sembra proseguire ininterrotta anche nel secondo quarto (massimo vantaggio sul 23-12) ma le toscane di coach Diamanti non stanno a guardare confezionando un parziale di 15-3 in 8 minuti che le tiene incollate al match (26-23 a 3'13 sul canestro di Sandri). Addirittura un altro centro di Sandri firma il sorpasso del 28-27. La Calabra allora si scuote e i canestri di

Granieri e Torre firmano il nuovo, seppur, esiguo vantaggio (36-32) che accompagna le squadre alla pausa lunga. La fase discendente il match si mostra più vivo che mai: salgono in cattedra Nicolini e Di Battista e la Calabra va avanti anche di 10 grazie (46-36) a due liberi, ma Sandri e compagne hanno il merito di non sfilacciarsi. Le ragazze del presidente Vivona, però, si aggrappano all'abilità difensiva di una Nicolini adattata guardia, all' efficacia dei giochi difensivi, e possono sfruttare il fattor ripartenze nei confronti di una Ducato alla disperata ricerca del pari e capace di insediare le locali fino all'ultimo secondo. Il canestro di Di Battista a 40'' dalla sirena finale, però, mozza le ultime resistenze ospiti e marchia a fuoco la seconda vittoria di fila su altrettanti incontri.

Serie B Dilettanti. Trasferte insidiose

di MARIO VETERE

di MARINO GENTILE

REGGIO CALABRIA – Continuità e fiducia, due concetti che la Liomatic Viola prova a rafforzare nella sfida esterna di questo pomeriggio, a partire dalle ore 18, sul parquet della Virauto Catania. Dopo la vittoria interna di domenica scorsa contro Pozzuoli, il team di coach Bianchi, ritrova la strada della trasferta contro un’avversaria di tutto rispetto, in grado di mettere in difficoltà molte squadre, soprattutto nelle gare interne. La voglia di recuperare il terreno perso nelle prime due gare di campionato, offre maggiori spunti ad una Liomatic che sta registrando buoni margini di miglioramento. La partita di oggi pomeriggio, oltre a poter segnare il possibile aggancio a quota quattro in classifica insieme al Catania, potrebbe anche dare indicazioni positive allo staff tecnico nero-arancio, dopo il taglio tecnico del play Michelon. Spazio quindi agli altri “piccoli”, tra cui Manzotti, Di Lembo e Roselli. Per gli appassionati della palla a spicchi la gara si potrà seguire, a partire dalle ore 18.00, grazie al rinsaldato accordo radiofonico con l’emittente RC International, storica partner della Viola.

CATANZARO – Seconda trasferta stagionale per la Nautica Alcaro Catanzaro che questa sera, ore 18, è impegnata sul parquet del Centro FKT Pozzuoli. Un’avversaria che evoca la retrocessione subita nella passata stagione dalla squadra giallorossa, con la sconfitta decisiva patita in gara 4 sul parquet amico, con Scorrano irresistibile realizzatore nella squadra campana. Ed è lo stesso Scorrano a rappresentare anche in questo torneo l’elemento di maggiore spicco in un organico comunque ben strutturato, sconfitto una settimana fa a Reggio. Le due contendenti sono appaiate in classifica a 2 punti; per la Alcaro un turno insidioso che giunge dopo la sconfitta interna subita da Patti e dopo il -21 accusato nella prima gara esterna sul campo di Martina Franca in occasione del debutto nel torneo. Purtroppo, per coach Tripodi, ancora precarie le condizioni di forma di un atleta chiave come Mlinar, una condizione di cui la squadra ha risentito sino a oggi, particolare che si inquadra nel contesto della fase di rodaggio di una squadra totalmente rinnovata. Arbitri designati Marota di San Benedetto del Tronto e Petrone di Fisciano.

BOTTEGHELLE RC MILANO CZ

85 72

(14-21, 45-39, 72-53)

BOTTEGHELLE: Bianchi 13, Zumbo 13, Doldo 14, Puccia 6, Cilione 13, Vozza 3, Lavilla 6, Crea, Cajumi 2, Penabene 11. Coach Dattola MILANO CZ: Balestrieri 4, Scerbo 5, Valente, Ippolito 2, Raiola 2, Giampa 20, Silipo 8, Mancuso 20, Gironda 13, De Siena. Coach: Girolami. ARBITRI: Zappia (RC) Procopio (RC) REGGIO CALABRIA - Vittoria interna per il Botteghelle, premiato da una buona serata al tiro degli esterni. Gara equilibrata nella prima parte. Un fulmineo break dei padroni di casa dopo il riposo (64-44) premia i reggini che chiudono agevolmente la gara, gestendo al meglio l'ampio vantaggio. m. v.

La Veolia Rosarno serve la vendetta in casa del Messina MESSINA VEOLIAROSARNO

63 79

(21–27; 39–44; 53–57

Maura Catanese

Serie C Regionale

Liomatic Viola a Catania Alcaro di scena a Pozzuoli

Botteghelle dopo il break l’accelerata

Serie C Dilettanti. Rizzieri: 18 punti

Super Fall trascina il Soverato contro l’Abba ABBA RC RANIERI SOVERATO

70 99

(23-24, 41-47, 54-72)

ABBA: Geri 24, Casciano 1, Cugliandro 3, Vazzana 5, Santucci 12, Beatino 4, Ielacqua 6, Costantino 13, Cannizzaro 2, D'Alessio. Coach: Surace RANIERI: Greco 9, Rizzo, Lombardo, Fall 32, Sarlo, Tassoni 18, Agiurrezabala 18, Lo Giacco 10, Infelise 12, Coluccio. Coach Gioffrè. ARBITRI: Nostro di Gioia Tauro e Costabile di Reggio Calabria REGGIO CALABRIA - Dura solo due quarti la resistenza dell’Abba Archi, sconfitta in casa dal più quotato Soverato che sfrutta un ottimo avvio di terzo quarto e un super Fall (32 punti). m. v.

MESSINA: Adorno 5, Centorrino 29, Carnazza 3, Arrigo 4, Cantelli 8, Crovace 7, Sabarese 1, Cavazza, Restuccia 6, Bruschetta. Allenatore: Gaetano D’Arrigo. ROSARNO: Iaria 14, Crucitti 10, Rubino 11, Brugalossi 16, Tramontana 10, Rizzieri 18, Carbone, Pronestì n.e., Donato Antonio n.e., Donato Daniele n.e.. Coach: Pierpaolo Carbone ARBITRI: Incamicia di Palermo e Tarascio di Priolo Gargallo NOTE: Spettatori 150 circa; Usciti per 5 falli: Nessuno; Tiri liberi: Messina 16/24; Rosarno 19/27; Tiri da 3 punti: Messina 9/25, Rosarno 10/26 di SAVERIO ALBANESE MESSINA – La “vendetta” è un piatto che va servito freddo diceva il filosofo Niccolò Machiavelli e la Veolia Rosarno lo ha fatto con merito violando il “Pala–Tracuzzi” di Messina contro la formazione che nella sfida infinita della scorsa stagione gli aveva inflitto l’amara retrocessione nell’inferno della serie C2, annullata poi dal ripescaggio estivo. I ragazzi del presidente Mimmo Rizzo, privi di due pedine fondamentali come la guardia reggina Danilo Marte che enell’allenamento di rifinitura si è procurato uno strappo muscolare che lo costringera ad un mese di stop e il giovane pivot campano Generoso Albano, che dovrà operarsi al menisco, hanno tirato fuori carattere e determinazione, conquistando due punti di platino, che fanno

il paio con la strepitosa performance del turno precedente, quando hanno battuto il Cancatti, una delle corazzate del girone H della C Dilettanti. La partita ha visto per quasi tuta la gara la formazizone pianeggina gestire con oculatezza un esiguo margine di vantaggio, ma non riusciva a dare il colpo di grazia alla contesa soltanto perché dall’altra parte del campo uno strepitoso Giuseppe Centorrino, mvp della contesa con 29 punti, sei assist e cinque recuperi, per trenta minuti ha retto quasi da asolo il peso offensivo dei peloritani. Coach Carbone che ha ruotato con grande sagacia i sei giocatori a sua disposizione (nei 120 secondi di gara ha fatto l’esordio in campionato il giovane Mario Carbone), tutti bravi a raggiungere la doppia cifra, hanno dato ancora una volta buoni segnali in fase difensiva, contro una squadra che sistematicamente ha una media di ottanata punti a partita: è lì la chave del successo, perché nei dieci minuti finali, la squadra di Gaetano D’Arrigo ha realizzato dieci punti con sei punti su tiri liberi, quando oramai i carri erano davanti ai buoi. Il 35enne centro di Jesolo Devis Brugalossi ha chiuso la gara con una splendida doppia-doppia, la seconda consecutiva (16 punti e 15 rimbalzi, conditi da tre assist e due stoppate) ancora una volta è stato il giocatore che ha messo a ferro e fuoco la difesa peloritana, propiziando il dieci a due tra il secondo e quinto minuto dell’ultimo periodo che ha messo in cassaforte la seconda vittoria consecutiva. Ma superba anche la prestazione del play tascabile Riccardo Rizzieri.

Villa S. Giovanni Terzo successo L’Olympic Aspi Polistena Junior Lido arriva la prima di fila batte Lamezia due punti stop interno vittoria in casa per la New Team sul filo di lana agevoli col Cap con Castrovillari BASKETVILLAS.G. CESTITICAPALMI

75 53

(23-12; 44-20; 58-32)

NEWTEAMCROTONE VISREGGIOC.

77 57

(21-17;40-26;59-40)

OLYMPIC RC LAMEZIA

74 72

(20-21, 39-37, 59-53)

ASPIPOLISTENA CAPREGGIOC

79 52

(18–9; 36–18; 59–29)

CATANZAROLIDO CASTROVILLARI

82 86

(24-14; 43-31; 64-51)

BASKET VILLA: Filianoti 12, Pellicanò 18, Vinci 8, Bellantone, Surace 12, Cotroneo 4, Postorino 11, Costabile 4, Pontillo, De Stefano 6. Allenatore: Marte. CESTITICA PALMI: Lopresti 14, Caruso 2, Albanese 10, Stanganello, Militano 8, Colarullo 10, Salerno 3, De Santis 1, Muratore 5, Pricoco. Capitano allenatore: De Santis. ARBITRI: Nostro di Gioia Tauro e Postorino di Reggio

NEW TEAM CROTONE: Venuto 18, Di Vico 15, Caldarola 12, Catanoso 4, Carlotta 28, Mouflih, Cosentino n.e., Oppido n.e., Grande n.e., Lisi n.e. Coach::Maeran VIS REGGIO C.: Meduri 9, Arena G. 9, Genovese 25, Di Bernardo 3, Arena A., Luvarà, Niccolai 4, Rognetta Basile, Stracuzzi 2, Toscano 2. Coach: Romeo ARBITRI: Purgatorio e Perri di Catanzaro

OLYMPIC: Hlushko, Ferrara 3, Ieria 9, Catalano 2, Quattrone 23, Lazzara 21, Panuccio 4, Foti 1, Strano 6, Minniti 7. Coach: Sant'Ambrogio LAMEZIA: Viterbo 11, Grande, Fragiacomo 30, Gatto, De Sando 5, Greco, Nicoletti 10, Arceri 2, Piccione 13. Coach Perrotta. ARBITRI: Praticò di Reggio Calabria e Loccisano di Locri

POLISTENA: Curia 20, De Marzo 18, Macrì 10, Brosio 10, Palumbo 5, Iodice 4, Condoluci 2, Nasso 2, Nesso 2. Coach: Brosio CAP REGGIO: Barbera 12, Arillotta 12, Manca 6, Laganà 6, Fonte 8, Lombardo 6, Galante 2, Bellamina. Allenatore: Campagna Maurizio ARBITRI: Travia di Gioia Tauro e Viglianisi di Villa San Giovanni

CATANZARO LIDO: Pirillo 6; Tassoni 24; Cosentini 16; Marino 13; Aiello 2; Miriello 10; Masci 9; Cunzolo 2; Cinquino, Felicetti. Coach: Pronestì CASTROVILLARI: Attanasio 18; Grisolia 23; Gioia 13; Paponetti 1; Cardamone 14; Festa 17; Loprete; Gazzaneo G.; Gazzaneo G.; Cataldi. Coach: Filella ARBITRI: Sposato di Mendicino e Gabriele di Lamezia Terme

di DOMENICO CRIMI

CROTONE – Terza affermazione consecutiva per la New Team Crotone, ancora 20 punti di scarto imposti all’avversaria di turno. Straordinaria prestazione di Carlotta in doppia cifra con Venuto, Di Vico e Caldarola. Alla Vis di coach Romeo non bastano l’isolata prestazione in fase realizzativa di Genovese. m. g.

REGGIO CALABRIA - Vittoria sul filo di lana per l'Olympic che centra prima vittoria stagionale alle spese di un'ostica Lamezia capace di rimanere in gara fino alla fine. Ottime le prove di Lazzara e Quattrone tra i reggini. Positivo come sempre l'apporto di Fragiacomo tra gli ospiti. m. v.

POLISTENA – Il Polistena supera agevolmente l’ostacolo rappresentato dai giovani del Cap Reggio, capaci di opporre una discreta resistenza soltanto nei primi dieci minuti di gioco. Poi i ragazzi di Brosio operavano il break decisivo soprattutto con il duo Luigi Curia-Francesco De Marzo (38 punti in due) s. a.

CATANZARO – Si rammarica per la sconfitta la Junior Lido, ma ancor più per una direzione arbitrale che ha visto sanzionare 42 falli a sfavore e 18 nei confronti dell’avversario. Catanzaro decimata nell’ultimo quarto, Castrovillari riusciva a ribaltare lo svantaggio del 30’. m. g.

VILLA SAN GIOVANNI - La gara fra le due compagini tirreniche della provincia non avuto storia sin dal primo minuto. Gli allievi di Marte e del presidente Versace sono andati subito in vantaggio con un certo distacco facendo propri tutti e quattro i tempi: primo cin cin in casa.

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Sport 57

Domenica 18 ottobre 2009


Domenica 18 ottobre 2009

L’attore nell’auditorium di Palazzo Campanella contro la ’ndrangheta di ANDREANA ILLIANO REGGIO CALABRIA. La’ndrangheta come racconto, onirico, talvolta ironico. La ‘ndrangheta nei testi letterari da quello di Corrado Alvaro fino a Saverio Montalto. La ‘ndrangheta, raccontata con una sola voce, quella di Michele Placido, attore. Solo. Su un palco, quello dell’auditorium di Palazzo Campanella, che porta il nome di Nicola Calipari. Lo spettacolo ad una sola voce, ma con la musica lieve di Rita Marcotulli, è un omaggio a Franco Fortugno, voluto dalla presidenza del consiglio regionale. Un modo per tenere accesa la memoria. Un modo per andare oltre i convegni di rito. Un modo per usare l’arte per smuovere le coscienze. I brani, scelti con una scenografia, che ha come sfondo le diapositive di luoghi vicini, quelli della Calabria sfregiata dalla malavita organizzata, è un inno alla terra. L’allestimento dello spettacolo è di Alvaro Piccardi, la realizzazione è del Teatro Stabile di Calabria. I brani sono quelli de “La fibbia” l’Onorata società, racconto -saggio in Il Corriere della Sera, scritto da Corrado Alvaro. E poi c’è Saverio Montalto con alcunibrani tratti da “La famiglia Montalbano” e ancora Luca Asprea con brani del romanzo “Il previtocciolo” e Marcello Vitale con brani poetici da “Canti sciolti e ballate per i morti di ‘ndrina e di mafia” e infine chiudono la serata le poesie di

Alvaro riletto da Placido

Michele Placido in alto. In basso Rita Marcotulli (foto Adriana Sapone)

Franco Costabile, con le sue poesie tratte da “Calabritudine e poesia” di A.Iacopetta. Michele Placido sul palco commuove. Interpreta i brani con vigore e forza. Sente la terra di Calabria, anche perché il laboratorio che ha tenuto a San Luca con i ragazzi lo ha come forgiato, lo dice chiaramente

che per lui è stata una lezione di vita. L’allestimento dello spettacolo (con il Teatro Stabile della Calabria) è a cura di Alvaro Piccardi, cresciuto alla scuola di grandi registi internazionali. Protagonista di una serie di eventi culturali di successo, è stato fra i fondatori della Bottega teatrale di Gassman, con la quale ha curato la messa in scena di Girotondo di Arthur Schnitzler ed ha diretto anche l’Accademia d’Arte Drammatica della Calabria, con cui ha messo in scena nel 1991 Intrighi d’amore di Torquato Tasso. A Placido, non a caso, per la sua storia d’attore, ma anche per la sua esperienza in Calabria, è stato chiesto di dare calore e tensione ai testi di narrativa, saggistica e poesia sulla ‘ndrangheta, prescelti per commemorare la quarta ricorrenza della morte del Vicepresidente Fortugno assassinato dalla mafia. Lo spettacolo è una rilettura della visione della ‘ndrangheta. Un grido di dolore. Ma è anche una sorta di virus, qualcosa di cui la Calabria non si può liberare. E’ questo che talvolta si legge anche nei brani di Corrado Alvaro, in realtà una speranza c’è, è sottile, è quella che fa in modo che ci sia sul palco un attore, accompagnato dalla musica, che legge brani e ricorda. Ricorda chi è morto, vittima della criminalità organizzata. Ricorda l’ingiustizia. E Reggio Calabria reagisce. C’è. E’ un segno di cambiamento. Uno spiraglio di speranza.

EDITORIA

Più attenzione per i lettori Ecco la fiera del libro calabrese di LINA LATELLI NUCIFERO SONO trentadue le Case editrici calabresi che esporranno almeno 2000 titoli nella “ Fiera del libro calabrese (o edito in Calabria)”, giunta alla seconda edizione ed organizzata a Lamezia Terme dall'associazione “Sinergie culturali”in collaborazione con la LibreriaBiblos.Quest' annosiregistra un doppio consenso delle case editrici in quanto a quelle che hanno partecipato lo scorso anno se ne sono aggiunte molte altre delle cinque province della Calabria. Anche Lamezia Terme è presente con tre case editrici editrici: di qualcuna non se ne conosceva l' esistenza. Il successo dell' iniziativa si deve indubbiamente allo scopo che anima la fiera che «è quello - ha riferito alla stampa il presidente di “Sinergie culturali”Natale Colafati -di dare visibilità alle Case editrici calabresi che non hanno la forza economica per entrare nel circuito pubblicitario. Questo non è certamente un' appendice ma un fatto essenziale perché chi non è visibile con i mezzi di comunicazione non esiste». Ciò è supportato dal

CATANZARO - E' la matematica al centro di due campi scuola, riservati ad alunni delle scuole dell'obbligo, promossi dall'Assessorato regionale alla Pubblica istruzione, uno già svolto e l'altro che sta per concludersi nella Sila piccola catanzarese. Sono stati sessanta i bambini dell'istituto comprensivo di San Costantino Calabro diretto da Maria Luisa Ioppolo che hanno partecipato dall'8 al 13 ottobre a «Le Matematiche nel mondo» realizzato in collaborazione con il museo della matematica «Il Giardino di Archimede» di Firenze, diretto dal prof. Enrico Giusti, ordinario di analisi

Il logo della fiera del libro calabrese

lettore che ha bisogno di essere orientato, attraverso la comunicazione, anche sui libri delle Case editrici calabresi più deboli perché meno pubblicizzate. «La casa del libro - ha proseguito Natale Colafati - vuole essere una vetrina che avvicina il prodotto

librario al lettore per creare il circuito della domanda e dell' offerta. Noi perciò siamo convinti che il problema della Calabria non è economico ma culturale e quindi bisogna lottare per la promozione culturale: o si vince o si perde. Se ci sono i soldi senza

sviluppo culturale,ci saràsolo mafia che è presente là dove manca la culturalaqualegenera ilconfronto,lacritica e l'appropriazione della propria identità territoriale». Nutrito ed interessante si presenta il programma di quest' anno, articolato in cinque giorni (dal 28 ottobre al 1° novembre), durante i quali saranno presentati alcuni libri di grande importanza come “ L' introduzione alla filosofia dell' Essere” di Natale Colafati ( 29 ottobre) “La Certosa di Serra San Bruno” la cui storia è illustrata da fotografie e ancora saranno presentati alcuni testi antichi molto pregiati facenti parte della Diocesi di Lamezia Terme ed esposti in vetrina per tutelarne l' integrità. Un altro momento di rilievo si individua nel convegno sul tema: “La promozione culturale come prioritario impegno sociale” che si terrà il 31 ottobre alla presenza dell' assessore alla Pubblica Istruzione Domenico Cersosimo. In tale occasione saranno invitati tutti gli editori e i direttori dei giornali tra cui Matteo Cosenza (Quotidiano della Calabria), già ospite nelle passata edizione. «Lamezia Terme -ha aggiuntoNatale Colafaticon questo evento si pone al centro culturale della Calabria e, per divulgare il nostro messaggio sull' importanza della lettura, crediamo opportuno proporre alle scuole la presentazione di qualche libro in sinergia con le case editrici». Tra queste la Rubbettino ha ammesso con soddisfazione di aver venduto più libri a Lamezia che nella fiera di Roma.

In Sila per studiare Matematica matematica all'Università del capoluogo toscano. Il campo scuola è stato svolto da Alessandra Masala. «Il campo scuola hanno spiegato gli organizzatori - è un viaggio originale e innovativo nell'etnomatematica, ossia lo studio delle diverse pratiche matematiche così come si sono sviluppate in tutto il mondo nelle diverse epoche e nelle diverse culture». Gli obiettivi dell'iniziativa sono mirati adimostrare ai ra-

gazzi l'importanza della disciplina matematica quale strumento di valore universale, l'approfondimento dei concetti matematici e l'acquisizione di capacità logico critiche. All'altro campo scuola, sul tema «I labirinti della matematica», che ha aperto i battenti il 9 ottobre e che si concluderà il 19 dello stesso mese, stanno partecipando 45 bambini dell'Istituto comprensivo di Marina di Gioiosa Ionica, diretto da Maria Teresa Murdocca.

L'iniziativa didattica è condotta dal prof. Giovanni Filocamo, ricercatore di origini calabresi, fisico e divulgatore del Cnr-Psc, capo progetto di Matefitness, la palestra della matematica nello staff del festival della Scienza di Genova. «L'obiettivo generale che si pone questo campo scuola - spiegano gli organizzatori - è un'armonizzazione nella didattica della matematica degli aspetti teorico-formali con quelli applicativi».

SOCIETÀ

Un militare in Afghanistan

Assegnati i premi internazionali Calabria REGGIO CALABRIA, Saranno consegnati il 23 ottobre prossimo, nel corso di una cerimonia, i Premi internazionali Calabria, giunti alla 47/ma edizione, che quest'anno, è scritto in una nota, «si ispira alla solidarietà per chi sacrifica la propria vita per fini nobili: ai militari caduti in Afghanistan; ai terremotati della provincia de L'Aquila; agli alluvionati della provincia di Messina». Il Premio Calabria di saggistica è stato assegnato a Lorenzo Renzi per il libro «Le piccole strutture (Linguistica, poetica, letteratura)», edito da Il Mulino, «protagonista dell'ondata strutturalista italiana, i cui lavori di linguistica romanza e generale, per vasta apertura metodologica, carica innovativa e rigore delle dimostrazioni, sono collocati nella scia ideale dei grandi maestri novecenteschi della disciplina». Il Premio Internazionale Calabria per la critica è andato a Filippo La Porta che, «giovandosi di un dialogo immaginario, mette in evidenza lo spirito dei tempi ed il verbosissimo vuoto che sottende la società della comunicazione». Il Premio Calabria per uno studioso di letterature straniere è stato vinto da Francesco Dall'Aglio per «l'attività di ricerca, focalizzata sull'area geografica dell'Europa Sud-orientale, sul nazionalismo, la formazione e lo sviluppo degli stati balcanici moderni». Il Premio Internazionale Calabria per le scienze mediche è stato assegnato a Lucio Luzzatto. Il Premio Internazionale Calabria per le scienze è andato a Lucia Votano. Il Premio Internazionale Calabria per il giornalismo televisivo a Carlo Pilieci. Il Premio Internazionale Calabria per il giornalismo televisivo è stato assegnato a Silvia Berton. Il Premio Internazionale Calabria per il giornalismo radiofonico è stato assegnato a Carla Manzocchi. Il Premio Calabria per il giornalismo straniero è stato vinto da Silvio Tomasevic, esperto vaticanista, per il libro «I due Papi», Zagabria (Profil, 2009), considerazioni tratte dai viaggi di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI.

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58 Idee e società


A Cosenza nello storico convento di Sant’Agostino

di ROSITA GANGI COSENZA ha inaugurato ieri, dopo oltre trent’anni di lavoro, il suo museo civico intitolato ai Bretii e agli Enotri. Un museo che ha, tra i suoi obiettivi primari, quello di essere invitante e di fruizione semplice anche per chi, abitualmente, non frequenta tali luoghi della cultura, con un occhio particolarmente puntato sulle nuove generazioni. Per questo motivo fossili, reperti, vasellame e armi sono esposte con l'uso di colori associati ad immagini-guida per distinguere ogni periodo storico, con una grafica particolarmente studiata, con una semplificazione delle didascalie e dei pannelli didattici che trasformano i termini tecnici e storici in parole d'uso corrente, con animazioni realizzate con prodotti multimediali che permettono una facile leggibilità dei contenuti. E proprio nello spirito d’apertura verso i giovani, un'altra novità di questo museo è la fruibilità su Internet attraverso una rete “wireless”, cui sono collegate delle web-cam puntate verso angolazioni diverse delle sale espositive, collegandosi sul portale del Comune di Cosenza (www.comune.cosenza.it). «La collezione museale - è stato spiegato dai curatori e dal direttore Maria Cerzoso si è formata nel corso di diversi anni, ma ha il suo nucleo originario nei reperti provenienti dalla Sibaritide durante le campagne di scavo effettuate nel 1888 intese

Nasce il museo dei Brettii e degli Enotri Pannelli didattici colorati e semplificati, visitabile anche sul web all'individuazione dell'antica colonia magnogreca di Sybaris. Il nucleo più rappresentativo è composto dai corredi di una vasta necropoli da Torre Mordillo (Spezzano Albanese), relativa ad un centro di età protostorica prospiciente la piana di Sibari, la cui attività venne interrotta dall'arrivo dei coloni greci. I corredi sono costituiti da contenitori in ceramica di varie forme e grandezze (scodelle, tazze, olle, askoi, vasi), da numerosi oggetti bronzei (fibule, rasoi, dischi, monili, asce, punte di lancia, coltelli), ma, fra tanti oggetti, meritano una menzione particolare, una fibula in bronzo ad arco di violino, una spada con fodero in bronzo, un cinturone con decorazione a meandro rettangolare». Ed in effetti proprio davanti alle teche di questi oggetti si sono soffermati i numerosi visitatori che già ieri hanno affollato le

Alcune reperti esposti. In alto il Convento e i primi visitatori

sale del Museo. Che già da oggi sarà aperto dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 18.30. L’inaugurazione di ieri, nel restaurato convento di Sant’Agostino nel centro storico della città, è stata preceduta da una conferenza moderata dal caporedattore Cultura del Tg1, Maria Rosaria Gianni alla quale sono intervenuti il sindaco Salvatore Perugini, il vicesindaco Franco Ambrogio, il professore Renato Peroni, esperto di protostoria, giustamente definito dalla giornalista il “papà” di questo Museo. “La sua squadra , quando trent’anni fa – ha spiegato sull’onda dei ricordi il Soprintendente di 27 anni fa Pier Giovanni Guzzo - iniziò la collaborazione tra la Soprintendenza e la cattedra di Peroni, era fatta di giovani studenti, che oggi sono diventati adulti e hanno contribuito a realizzare questo Mu-

Una nuova figura nei musei

Una mostra sul sovrano nel suo castello

Il biologo dell’arte lotta contro la muffa

Il Re Sole torna a Versailles

CERVIA (RAVENNA), – Nasce il biologo dell’arte. Lotterà contro batteri, alghe, funghi e muffe. Individuerà le possibili metodologie di intervento per ridurre le principali cause di alterazione di origine biologica di monumenti, sculture, quadri o arazzi. I musei italiani lo scenario nel quale si muoveranno questi professionisti. Illustrato, a Cervia, al forum internazionale dei biologi che si chiude oggi, il protocollo d’intesa siglato tra l’Ordine Nazionale dei Biologi ed il Ministero per i Beni e le Attività Culturali che controlla e gestisce l’immenso patrimonio storico, artistico ed archeologico in Italia. «E' una grande responsabilità ma anche una grande opportunità professionale per migliaia di giovani biologi», ha detto a Cervia il vice presidente dell’Ordine Fiorenzo Pastoni. I biologi collaboreranno con restauratori, chimici, fisici.

L'Ordine Nazionale dei Biologi varerà una task force altamente specializzata per situazioni di particolare rischio ed urgenza. D’altronde l’identificazione degli organismi dannosi al patrimonio artistico «è nel Dna costitutivo della professione. C'è un Decreto Ministeriale del 2001 che identifica nel biologo una delle figure responsabili della gestione e cura delle collezioni nel sistema museale italiano», spiega Chiara Fontò, delegata lombarda dell’Ordine. Con il protocollo, ora, la lotta al biodeterioramento di siti e patrimonio artistico si farà più concreta. Il biologo dell’arte formulerà diagnosi sulle cause di degrado dei manufatti, poi la parola passerà ai tecnici. Sempre a Cervia, dinanzi ad una platea di oltre mille biologi italiani ed europei sono state illustrate ricerche relative all’ambiente, alla biologia clinica, agli alimenti e alle biotecnologie.

PARIGI – Incredibile ma vero, il re Sole, i suoi gusti, le preferenze, le manie, vengono esposti per la prima volta nel suo castello, a Versailles. Una mostra destinata a fare epoca, con 300 opere delle collezioni del re tornati un po’ da ovunque per ricostruire la personalità non così caricaturale come viene tramandata. Previsti, a partire da martedì prossimo, 700.000 visitatori. «Penso che il grande pubblico – dichiara a Le Journal du dimanche Beatrix Saule, conservatrice del castello – al quale ci rivolgiamo, farà una vera e propria scoperta sul senso estetico dell’epoca, che punta sul contrasto dei colori. La camera del delfino, che aveva allora 5 anni, era dipinta di violetto e giallo. Il lusso era ostentato e fatto per impressionare, per colpire lo sguardo in modo barbaro. Sapevamo che Luigi XIV era appassionato di musica,

danza, architettura e giardini. Ma si interessava anche alla tappezzeria, all’ebanisteria, alla gastronomia e alle gemme». Insomma, come dice Nicolas Milovanovic, uno dei commissari della mostra, «forse era un personaggio che spaventava. Ha una reputazione cristallizzata di monarca assoluto, quasi di dittatore. Perchè allora gli facciamo questo omaggio? Ci siamo posti il compito di dare un pò di sfumature e della complessità alla sua immagine». Ed ecco allora 300 delle quali soltanto un terzo proviene dal castello. Il resto, disperso in rivoli di collezioni private, è stato pazientemente raccolto in Francia e all’estero. C'è un contributo persino della regina d’Inghilterra. L’impressione è che fra il lusso sfrenato del re che voleva imporre un’immagine e l’uomo che si appassionava in privato all’arte ci sia un fossato. La mostra ne tiene

seo”. Il professore Alessandro Vanzetti, museologo de La Sapienza, ha spiegato come l’intervento per il riordino e il riallestimento del Museo dei Brettii e degli Enotri, abbia puntato ad adottare forme di comunicazione “dissonanti e nette, per sottolineare le informazioni in modo facilmente memorizzabile per il visitatore. Stiamo parlando diun MuseoCivico-ha dettoche racconta la storia della città e del territorio. Ma, accanto ad un allestimento ordinato e sistematico, abbiamo valorizzato alcuni aspetti innovativi: un video, una cortina scenica che separa l’età degli Enotri da quella dei Greci, colori e loghi allusivi per le diverse fasi storiche testimoniate dai reperti, una ricchezza di collezioni che è testimoniata nel marchio stesso creato per il Museo”.

Un ritratto del Re Sole

conto e lo sottolinea: due sculture sono state sistemate su delle 'consoles' davanti a pareti ricoperte di specchi, proprio come nell’omonima galleria che si visita nella reggia di Versailles e proprio come le avrebbe disposte il re. È infatti partendo da alcuni disegni custoditi al Louvre, che ripropongono la disposizione preferita dei suoi appartamenti, che si è costruito il percorso e l’allestimento della mostra.

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Idee e società 59

Domenica 18 ottobre 2009


Domenica 18 ottobre 2009

IL RICONOSCIMENTO di EMILIO NIGRO LA tavola rotonda “il sistema produttivo del cinema Italiano” ha chiuso sabato la tre giorni del premio Mario Gallo 2009. Tre giorni di cinema indipendente e d'autore, a cura della cineteca di Calabria, in memoria dell'intellettuale di Rovito alla cui caratura culturale si è reso doveroso omaggio. Tre giorni di incontri, proiezioni, dibattiti con i premiati Babak Karimi, montatore Iraniano, Angelo Barbagallo produttore, Marco Tullio Giordana, regista. Cineasti dietro le quinte, a premiare il lavoro di chi non è sotto i riflettori. Nell'antisala consiliare del Palazzo della Provincia, apre i lavori il direttore del comitato scientifico della cineteca Eugenio Attanasio. Alla tavola dei conferenzieri i premiati, Bruno Roberti Professore Unical d'istituzione alla

Il Premio Gallo e il cinema d’autore «Si avvantaggiano le produzioni commerciali a danno dei lavori di qualità» regia, il presidente della cineteca Giovanni Scarfò e Pietro Lecce assesore al turismo dell'amministrazione. Dopo i saluti di rito istituzionali in cui si rende merito all'organizzazione dell'evento che propone il territorio nelle peculiarità artistiche e cinematografiche, parola al presidente Scarfò: “Cerchiamo di rendere verità alla situazione italiana percepita negativamente ma che ha canali di luce non indifferenti. La percezione negativa nasce dalla mancanza d'identità del cinema di casa nostra, qualcosa che ci faccia riconoscere oltre i confini.” Interviene il Prof. Roberti: “ Mario Gallo, è stato anticipatore di un quadro di trasformazione dei mez-

Da sinistra: Babak Karimi, Marco Tullio Giordana e Angelo Barbagallo mostrano i premi ricevuti

zi di comunicazione di massa. Prevedeva che sarebbe cambiato il sistema di produzione mediale. Il sistema produttivo attuale è ostaggiato dall'attacco

frontale governativo all'industria del cinema. Si apre un duplice scenario di risposta al problema, rispondere all'attacco con rivendicazioni individuali

o con un fronte comune attivo a difesa del cinema e delle cultura. I mezzi sono monopolizzati come sistema di persuasione mediale. La tecnologia moderna si configura come una possibilità di contrastare questo sistema mediante l'autoproduzione e condivisione mediante la rete.” Il produttore Barbagallo analizza la situazione dal suo punto di vista: “Il problema è che dei film in produzione durante l'anno, un terzo raggiungono il pubblico. Si avvantaggiano le produzioni commerciali ai lavori d'autore, sintomo di una mercificazione diffusa del prodotto cinema e della cultura in generale.” Barbagallo ha prodotto, come Mario Gallo, Moret-

CULT

Ha aperto a Catanzaro il “Festival d’autunno”

Jacko autore di fumetto sul pop

Noa, una voce per la pace di EDVIGE VITALIANO BELLA. Di una bellezza antica e orientale esaltata dal blu notte di monili e top sottoveste indossati con grazia, ma ancor più dalla pancia che svela la sua terza gravidanza. Noa arriva nell'antichissima chiesa di Sant'Omobono nel cuore storico di Catanzaro per l'incontro con la stampa che ha preceduto, ieri mattina, l'apertura della settima edizione del Festival d'Autunno ideato e diretto da Tonia Santacroce. Ed è il direttore artistico ad accogliere Achinoam Nini che ha scelto, ormai da tempo, di chiamarsi Noa per le platee internazionali che la osannano da anni. A lei, ebrea yemenita - artista profondamente impegnata nell'utilizzo della musica come strumento di riavvicinamento fra popoli in conflitto, con particolare riguardo alla tragica questione mediorientale - il compito di tenere a battesimo il cartellone con il live "Genes & jeans”. Un live che è un crocevia sonoro tra tre mondi e altrettante cul-

ture: yemenita, israeliana e inglese. A lei, signora della world music, capace di mescolare jazz, rock americano e suggestioni mediorientali, la scena e lo start. Tra le mura dell'antica chiesa già sede della Confraternita dei Sarti nel XII secolo - Noa si racconta cortese ma ferma. Sorride e il viso s'illumina, quando commenta la sua terza gravidanza. Una mamma- artista che non ha nessuna intenzione di concedersi stop professionali: «E' difficile conciliare, ho già due bimbi di otto e cinque anni, Ayehli ed Enea, ma posso contare molto sull'amore e sulla collaborazione di mio marito - il medico pediatra Asher Barak - Del resto il mio lavoro è un percorso di vita». Lei che si difinisce «un cantautore», cede alla seduzione delle canzoni napoletane; e tra gli artisti italiani sceglie senza esitazioni Pino Daniele e i Solis String Quartet con cui ha condiviso una felice esperienza professionale. Nicola Piovani poi resta un punto fermo e non solo per “La vita è bella”; anche se quella canzo-

L’artista in dolce attesa

ne e quel film: «Rispecchiano la mia filosofia della vita perché credo che anche davanti alla cosa più terribile l'amore, la compassione, la solidarietà possano avere la meglio sull'odio. Non è un caso che quel film di Benigni sia arrivato al cuore del pubblico». Noa al suo arrivo a Catanzaro (Foto Lino Chieffalo) Si racconta Noa e racconta della nonna Safta - «un detto - mostrano solo ciò che di punto di riferimento nella mia vi- negativo esiste nella regione e ta» - ma anche di una possibile non danno spazio alla speranza collaborazione con Pat Methney alimentata da tante piccole cose e di quella di lunga e consolidata positive che si verificano giorno dopo giorno». Quindi il richiamo col chitarrista Gil Dor. Inevitabili le domande sulla pa- alla responsabilità che vale per i politici così come per i leader rece e sul Medioriente. «In generale la musica può aiu- ligiosi. L'incontro finisce tra le richietare a risolvere i problemi del mondo ma certo non da sola. C'è ste di autografi e i flash dei fotobisogno della collaborazione da grafi. Resta l'attesa per il live con l' parte di tutte le altre componenti della società». Sulle prospettive amico di sempre, Gil Dor, chitardel processo di pace in Medio rista e suo produttore musicale, Oriente Noa ha detto che «in que- con Gil Zohar, polistrumentista sto momento la situazione è di- alle prese con tastiere, basso eletsperata, difficile». L'artista non è trico, fiati, e Gadi Seri, batterista stata tenera con i media «che - ha e percussionista.

IL CASO

Polanski trasferito in ospedale

Roman Polanski

ROMA - Il regista Roman Polanski è stato trasferito l’altro ieri dal carcere di Winterthur in un ospedale del canton Zurigo. Lo rivela il giornale scandalistico elvetico Blick, che pubblica la foto del furgoncino che ha trasportato il 76enne in clinica. Polanski dovrebbe essere dimesso e tornare in cella entro lunedì. Il ricovero sarebbe dovuto a problemi medici di cui il regista soffriva prima dell'arresto. Il legale: "Nessuna immunità artistica". Già alcuni giorni fa il suo avvocato, Herve Temime, aveva espresso preoccupazione per lo stato di salute del suo assistito: "L'ho trovato molto abbattuto, è un uomo di

ti. Ad avvalorare la sua tesi, narra della situazione del cinema teatro “Nuovo Sacher” romano, fondato con il regista de “La stanza del figlio”. “Ormai, i multiplex sostituiscono i cinema di città. Multisala invasi da ragazzini che di certo non preferiscono il cinema impegnato. Il nuovo sacher ormai ridotto a cinema d'essai, in voga a cavallo degli anni 80' 90', è esempio di questa decadenza attuale” La serata prosegue con la consegna dei premi davanti ad un pubblico nutrito e interessato. Gli stessi che hanno seguito le proiezioni dei giorni scorsi al Citrigno e che hanno apprezzato l'impegno della Cineteca di Calabria cha da oltre dieci anni opera nel cinema valorizzando con la conservazione, la ricerca, la formazione, la produzione, tutto ciò che renda protagonista il territorio.

76 anni". Secondo quanto riferito dal legale, Polanski si è impegnato a rimanere in Svizzera per tutta la durata del procedimento giudiziario, anche se dovesse essere rimesso in libertà. "Non chiede nessuna immunità artistica", ha precisato Termine. L'arresto per l'accusa di stupro. Il regista francopolacco è stato arrestato dalle autorità elvetiche tre settimane fa durante il Zuerich film festival. Roman Polanski, Oscar come miglior regista e Palma d'oro a Cannes per "Il pianista", era ricercato

dagli Stati Uniti per una violenza sessuale su una minorenne risalente al 1977. Il suo arresto ha suscitato una vivace polemica, in particolare in Francia, dopo che numerose personalità della politica e della cultura gli hanno espresso il loro sostegno. Le autorità svizzere si sono pronunciate il 6 ottobre contro la sua scarcerazione, rinviando la decisione finale alla Corte federale penale di Bellinzona. La sentenza è attesa entro dieci giorni mentre il mondo dello spettacolo si è mobilitato in suo favore.

Il legale «E’ molto provato»

La copertina del fumetto

MICHAEL Jackson ha scritto un fumetto negli ultimi anni della sua vita. Si intitola Fated e sarà pubblicato il prossimo giugno, a un anno dalla morte del cantante, in contemporanea mondiale. Ad annunciarlo dalla fiera del libro di Francoforte è l'americana Random House, la più grande casa editrice in lingua inglese del mondo, che proprio alla Buchmesse sta trattando la cessione dei diritti internazionali. Perl'Italia adassicurarsil'opera è stata la Rizzoli Lizard, che in un comunicato parla di «progetto top secret»: le tavole sono state mostrate ai compratori. Di ufficiale si sa che Fated sarà una graphic novel in bianco e nero di oltre 200 pagine. Ai testi Jackson avrebbe lavorato dal 2006 fino al giugno scorso, completandoli, pochi giorni prima di morire, insieme a Gotham Chopra, un ex giornalista di Current Tv. I disegni sono affidati a Mukesh Singh, già autore di Shadow Hunter, ispirato alla figura della pornostar Jenna Jameson. Protagonista di Fated è Gabriel Star, un divo del pop che finisce per isolarsi per colpa del troppo successo, fino ad annullare la sua vita affettiva. Dopo l'ennesimo concerto Star, depresso, sigetta dalla finestradi unhotel:miracolosamente se la cava senza un graffio, cosicché scopre di avere qualcosa di soprannaturale. E Giovanni Timpano, 30 anni da Rosignano (Livorno), ha illustrato le 24 pagine di Tribute: Michael Jackson, King of Pop (Bluewater Productions).

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60 Spettacoli e televisione


L’attore al Roma Film Fest per presentare il film “Up in the air” di Reitman di ANTONIO CAPELLUPO LA CRISI economica, i licenziamenti di massa, la difficoltà di rimanere in collegamento con i propri cari in una vita sempre più veloce e concitata. Questo e molto altro nella commedia di Jason Reitman “Up in the air”, a gennaio nelle sale italiane con il titolo “Tra le nuvole”, presentato ieri in concorso alla quarta edizione del Festival Internazionale del Film di Roma. Un grande ritorno in capitale per il regista canadese, trionfatore nella seconda edizione con “Juno”, che ha disegnato il ruolo del protagonista sul corpo e il volto di George Clooney. Ryan Bingham ha un lavoro che lo tiene lontano dagli affetti personali e lo sballotta continuamente da una parte all'altra degli Stati Uniti: la società per cui lavora da anni, si occupa di far “digerire la pillola”del licenziamento ai numerosi malcapitati delle varie aziende americane. Ma quando ci si mettono di mezzo una giovane collaboratrice con idee rivoluzionarie, una collega che comincia a fargli provare cosa vuol dire amare e il matrimonio della sorella, la sua vita comincia a prendere strade totalmente diverse. Quando accettò di girare il film, Clooney sapeva che in molti avrebbero paragonato la sua vita da scapolo d'oro a quella del protagonista, ma sotto molti punti di vista i due sono diversi: «Non soffro la solitudine, perchè ho una vita stupenda e sono circondato da moltissima gente. Mi viene da ridere quando mi paragonano a “Ryan”, lui è solo e forse lo rimarrà per sempre, io no». La star americana, impegnata in questo periodo su set de “L'americano”, film che lui stesso girerà nei luoghi della tragedia avvenuta in Abruzzo «per mantenere accesi i riflettori su quanto avvenuto a L'Aquila ed evitare di fare come a New Orleans di cui ormai nessuno parla più», ha in cantiere anche un film sul caso “Guantanamo”e una commedia, lavori

L’INCONTRO

Tornatore-Muccino tra ossessioni e punti di arrivo

George Clooney con Elisabetta Canalis sul red carpet del Roma Film Fest

George Clooney e la recessione «Si parla dei licenziamenti come se la gente fosse solo un numero, senza mostrarne mai la faccia» che ha valutato a lungo perchè, a suo dire, «il segreto per una buona regia è avere un ottimo copione». Come in questi giorni aveva fatto Gere, anche Clooney ha espresso il proprio pensiero sull'assegnazione del Premio Nobel a Obama: «Ogni volta che l'America si è trovata in un momento di grande difficoltà, è riuscita a scegliere l'uomo giusto che la rappresentasse e si attivasse per lei. Era accaduto con Roosvelt, oggi tocca ad Obama,

uomo verso cui tutti nutrono grandi speranze, al punto da assegnargli il premio più importante per la diffusione della pace nel mondo». La crisi economica americana, sta alla base di “Up in the air”, ma secondo il regista, il film non parla di questo, ma «ha l'ambizione di creare un ritratto fedele dell'America dei nostri giorni, cercando di soffermarsi sulla difficoltà di fermarci un momento a guardare negli occhi una persona.

Per quanto riguarda i licenziamenti,pensoche oggiimedia parlino di questa gente come se fossero dei numeri, senza mai mostrarne le facce». Nella giornata di ieri è stato proiettato un altro film in concorso, “After” di Alberto Rodriguez. Oggi verrà presentato fuori concorso, in anteprima nazionale il film “Parnassus-L'uomo che voleva ingannare il diavolo”, e a presentarlo sarà il regista Terry Gilliam.

GABRIELE Muccino e re una breve sequenza di Giuseppe Tornatore questo film, mi fa pensamettono a nudo i tormen- re a quanto sia ricco di ti, le ossessioni e gli imperfezioni». Tante le tematiche obiettivi che hanno segnato le rispettive car- trattate e le clip mostrate riere autoriali. L'occa- ad un numeroso pubblisione per questo incon- co, da “Malena” a “Sette tro davvero speciale è anime” passando per “La stata offerta loro dalla se- ricerca della felicità” e zione “Extra” del “Festi- “La leggenda del pianival Internazionale del sta sull'oceano”. Nella seconda parte della serafilm di Roma”. In apertura di serata, ta, non è mancato un moTornatore ha commenta- mento di riflessione sul caso-Polanto quattro miski, da anni nuti inediti, amico e collaestratti dai boratore di documentari Tornatore, in super8, giche ha così rati da giovaespresso il nissimo in proprio punto una Sicilia di vista: «Speche mostra ro che tutto si quella realtà concluda nel contadina di rispetto della recente nargiustizia, ma rata in “Baaria”. Materia- L’incontro tra Tornatore fino ad ora tutto è stato molle provenien- e Muccino to strano. In te da quasi dieci ore di archivio che, tanti hanno strumentaa detta dello stesso regi- lizzato la vicenda e le pasta «erano lì da 35 anni e role di noi che gli siamo finalmente ho trovato il vicini e questo è davvero coraggio di tirarli fuo- terribile». L'incontro si è poi concluso con un riri». Il coraggio di mostra- chiamo a Morricone, colre i propri lavori, è man- laboratore fedele per cato al collega Muccino, Tornatore e mito inavviche già guardando una cinabile per Muccino:< breve scena di “Come te Non ho il coraggio di nessuno mai”, è partico- chiedergli di lavorare larmente arrossito: per me. E' così grande «Non farei mai vedere al- che non saprei dirgli di la gente i miei corti girati no, anche se un pezzo a ventidue anni. Ho trop- non mi convincesse>. pa vergogna e già rivedea. c.

LUTTO

Signora della canzone classica

Addio Carla Boni E’ morta la Schiaffino, dai set alla moda La sua carriera incominciò accanto a Totò. Aveva 69 anni voce del mambo ROMA – Con Carla Boni se ne va una delle signore della canzone classica italiana, un simbolo dell’Italia che negli anni '50 non aveva ancora scoperto il 'Blu dipinto di blu’ed eleggeva i suoi eroi dal palco di Sanremo, al festival di Napoli, naturalmente alla radio. Ma, rispetto alla sue rivaliamiche Nilla Pizzi o Wilma De Angelis, Carla Gaiano, era questo il suo vero nome registrato all’anagrafe di Ferrara dove era nata nel 1925, seppe allontanarsi dal repertorio tutto mamme e balocchi con una cover di Johnny Guitar, la canzone del leggendario western di Nicholas Ray con Joan Crawford diventata un classico di Peggy Lee e poi con la sterzata Latina di Mambo Italiano. Carla Boni Un brano che le ha dato una popolarità di ritorno negli anni '90. Carla Boni aveva cominciato a cantare da bambina e già nel 1951 eraentrata in pianta stabile nell’organico dei cantanti Rai.Prima di Johnny Guitar, nel 1953 ha vinto il suo primo Sanremo in coppia con Flo Sandon's con 'Viale d’autunno’. Al 1955 risale invece la vittoria al Festival di Napoli insieme a Gino Latilla, destinato a diventare suo marito. I due conserveranno un

forte legame anche dopo la separazione. L’anno dopo è il trionfo popolare di 'Mambo italiano’. Poi viene una canzone che è entarata nella cultura popolare del nostro Paese, 'La casetta in Canada’. Con l’arrivo degli anni '60, le novità musicali e di costume del periodo l’hanno spinta verso il mercato della nostalgia e più che altro la sua attività si è concentrata sui concerti insieme ai colleghi della sua epoca d’oro, come Nilla Pizzi, Giorgio Consolini, Gino Latilla. Poi, inaspettato, un ritorno di popolarità nel 1997, grazie alla cover di 'Mambo Italiano’ firmata da Flabby Feat in cui partecipava come guest star. Il suo addio al pubblico della televisione è stato tra i più felici: quattro anni fa, insieme a Wilma De Angelis e Betty Curtis, è stata protagonista di un applauditissimo mini show con Fiorello in 'Stasera pago io revolution'; l’anno scorso , sempre con Wilma De Angelis, invece ai 'Migliori anni’di Carlo Conti. Carla Boni lascia il ricordo di una stagione lontana della nostra canzone, quando nelle case anche i bambini sapevano a memoria 'Maramao perchè sei morto’ e 'La casetta in Canada’.

ROMA – Dalle copertine di moda degli anni Cinquanta, ai set del cinema degli anni della 'Dolce vita’: Rosanna Schiaffino –morta ieri a Roma –è stata a lungo protagonista delle cronache italiane, da quando poco più che ventenne il suo volto seducente e il profilo elegante figuravano spesso sulle copertine dei settimanali. Nata a Genova nel 1939, avrebbe compiuto 70 anni il prossimo 25 novembre. La sua carriera cinematografica cominciò accanto a Totò ('Totò lascia o raddoppia? di Camillo Mastrocinque, 1956). Ma, ancora prima di compiere venti anni, si misura con un ruolo drammatico (La sfida, di Francesco Rosi, 1958), imponendosi presto come una delle giovani più promettenti del cinema italiano. Bruna e avvenente, tipica bellezza mediterranea, accompagna le imprese notturne di tre giovani sbandati (La notte brava, di Mauro Bolognini, 1959), insieme alle altre incantevoli protagoniste femminili del tempo: Anna Maria Ferrero, Antonella Lualdi, Elsa Martinelli: un poker di bellezze che fa sognare i cinespettatori. Per il lancio del film vengono immortalate in un celebre scatto organizzato dal press-agent Enrico Lucherini, mentre escono grondanti e molto sexy dal mare di Fregene. Una foto pubblicitaria chefa effettonegli annidella 'Dolce vita’. Love story formato telenovela, indiscrezioni, amene curiosità. Nell’ambiente del cinema tutti conoscono la sua infaticabile mamma, la signora Yasmine, che l’accompagna costantemente sui set. La prima che ha avuto cieca fiducia nelle possibilità artistiche della figlia. Un produttore importante come Franco Cristaldi la mette allora sotto contratto. Ma Rosanna

Rosanna Schiaffino

raggiunge poi i traguardi più importanti della carriera grazie al produttore Alfredo Bini, che sposa nel 1963 e dal quale avrà una figlia. Nei primi anni '60 diventa l’eroina di tanti film in costume o mitologici. Gira anche con il grande Vincente Minnelli, il quale – sotto gli occhi di Kirk Douglas – la fa tuffare in mare da una barca dopo aver dato un bacio a George Hamilton (in 'Due settimane in un’altra citta», 1962). Con Roberto Rossellini è poi protagonista di 'Illibatezza’ (episodio di 'RO.GO.PA.G.' 1963). Ne La mandragola (di Alberto Lattuada, 1965), c'è ancora Totò accanto a lei che interpreta

Madonna Lucrezia, giovane moglie pronta a tutto pur di avere un figlio. La sua popolarità si estende anche all’estero; partecipa infatti film di produzione francese, inglese e americana. Ancora in costume da corsaro (L'avventuriero, Terence Young, 1967), o per stare nelle vicinanze di un Maximilian Schell versione Simon Bolivar (Alessandro Blasetti, 1969). Dalla seconda metà degli anni '70 dirada la sua attività. Nel 1980 divorzia da Bini e nel 1982 sposa l’industriale Giorgio Falck, padre del suo secondo figlio. Poi torna a far parlare di sè in occasione della burrascosa separazione dall’industriale.

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Spettacoli e televisione 61

Domenica 18 ottobre 2009


l’Oroscopo

Domenica 18 ottobre 2009

ilMeteo

Fonte: www.meteocal.it

ARIETE 21/3 - 20/4

Nei prossimi incontri professionali mostratevi più sicuri di voi stessi. Una relazione non ha molte prospettive.

oggi

domani

dopodomani

CONDIZIONI: giornata caratterizzata da cielo nuvoloso sulle coste; nubi cumulifformi in accentuazione al pomeriggio su rilievi ed entroterra.

CONDIZIONI: giornata caratterizzata da cielo nuvoloso per nubi cumuliiformi più compatte sul settore centro-settentrionale.

CONDIZIONI: giornata caratterizzata da cielo irregolarmente nuvoloso per nubi cumuliiformi più compatte sul settore centro-settentrionale.

FENOMENI: condizione di generale e diffusa instabilità. Temporali sparsi e neve oltre i 1500 metri..

FENOMENI: condizione di variabilità in particolare su rilievi ed entroterra centrosettentrionali, durante le ore centrali della giornata.

FENOMENI: condizione di variabilità in particolare su rilievi ed entroterra centrosettentrionali, durante le ore centrali della giornata

TEMPERATURE: valori in calo, prossimi ai 12° sulle coste.

TEMPERATURE: valori in calo e prossimi ai 15° sulle coste.

TEMPERATURE: valori in calo moderato, prossimi ai 18° sulle coste.

VENTI: Tirreno: da W NW 3-4 localmente superiori al largo delle Eolie e della costa tirrenica calabrese. Jonio: da NW 4 localmente superiori al largo della costa crotonese e reggina..

VENTI: Tirreno: da W NW 3-4 localmente superiori al largo delle Eolie e della costa tirrenica calabrese. Jonio: da N NW 34 localmente superiori al largo della costa crotonese e reggina..

VENTI: Tirreno: da NW 3-4 localmente superiori al largo delle Eolie e della costa tirrenica calabrese. Jonio: da N NW 4 localmente superiori al largo della costa crotonese e reggina.

MARE: Tirreno: mosso con onda di altezza 1.0 metri, localmente superiore al largo della costa cosentina, catanzarese , e delle Eolie. Jonio; poco con onda di altezza 1.0 metri, superiore al largo della costa crotonese e

MARE: Tirreno: poco con onda di altezza 0.5metri, localmente superiore al largo della costa cosentina, catanzarese , e delle Eolie. Jonio; pocosso con onda di altezza 05 metri, superiore al largo della costa crotonese e reggina

MARE: Tirreno: poco mosso con onda di altezza 0.5 metri, localmente superiore al largo della costa cosentina, catanzarese , e delle Eolie. Jonio; poco mosso con onda di altezza 0.5 metri, superiore al largo della costa crotonese e reggina.

TORO 21/4 - 20/5

Seguite il vostro istinto: negli affari ha sempre dato ottimi risultati. Ma siate più diplomatici. Fate chiarezza con il partner

GEMELLI 21/5 - 21/6

Siete ancora abbastanza disorientati dagli ultimi sviluppi nel lavoro: recuperate in fretta la lucidità mentale. In amore non date abbastanza.

CANCRO 22/6 - 22/7

Il lavoro in questo periodo segna il passo, ma potete approfittarne per studiare nuovi progetti. Incontri sentimentali importanti

LEONE 23/7 - 23/8

Nei prossimi giorni un incontro di lavoro vi darà la spinta per allargare i vostri orizzonti. L'amore va conquistato con calma.

VERGINE 24/8 - 22/9

Siete proiettati con il pensiero troppo avanti e rischiate di perdere buone opportunità nel lavoro. Anche in amore non apprezzate quello che avete.

ilCruciverba

ilRebus

BILANCIA 23/9 - 22/10

Se volete evitare spiacevoli imprevisti quando fate un progetto di lavoro curate anche i dettagli. Sta per sbocciare, imprevisto, un grande amore.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

È arrivato il momento di rimboccarsi le maniche e passare all'azione: la concorrenza non aspetta. È scoccata una scintilla

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Prefiggetevi un obiettivo preciso nel lavoro e andate avanti spediti. La situazione sentimentale è piuttosto complessa, ma non può durare a lungo.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

Molta incertezza nella situazione lavorativa: per gestirla dovrete impegnarvi a fondo. In amore state bruciando le tappe

Soluzione _____________________________________

ilSudoku

di Pasquale Grande

Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

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PESCI 20/2 - 20/3

REBUS:

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62 Rubriche


SHOW

14.00

PRIMA SERATA

SHOW

13.45

Massimo Giletti

20.10

Simona Ventura

RUBRICA

20.40

SHOW

Fabio Fazio

Paperissima Sprint

22.30

RUBRICA

FILM

19.00

ControCampo

Ritorno al futuro parte III

21.30

FILM Mussolini, ultimo atto

06.00 -RubricaQuello che 06.30 -RubricaUnoMattina WeekEnd 10.00 -RubricaLinea Verde Orizzonti 10.30 -ReligioneA sua immagine 10.55 -ReligioneSanta Messa celebrata da Sua SantitĂ Benedetto XVI 12.00 -EVENTO Recita dell'Angelus da Piazza San Pietro - Religione 12.20 -Rubrica Linea Verde - In diretta dalla natura 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -Show Domenica In - L'Arena 15.05 -Show Domenica In - 7 giorni 17.05 -Previsioni del tempoChe tempo fa 17.10 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 17.15 -SportGran Premio del Brasile di Formula 1 - Automobilismo 17.55 -Sport Gran Premio del Brasile F1 20.00 -Telegiornale Telegiornale

06.00 -DocumentarioTesori in fondo al mare 06.25 -RubricaL'avvocato risponde 06.35 -RubricaInconscio e magia 06.45 -RubricaMattina in famiglia 07.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 08.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 09.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 09.30 -TelegiornaleTG2 Mattina L.I.S. 10.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 10.05 -RubricaCi vediamo domenica 11.00 -RubricaRaiSport Numero Uno 11.30 -RubricaMezzogiorno in famiglia 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg2 Motori 13.40 -RubricaMeteo 2 13.45 -ShowQuelli che...aspettano 15.30 -ShowQuelli che il calcio e... 17.05 -RubricaRai Sport Stadio Sprint 18.00 -Telegiornale Tg 2 18.05 -RubricaRai Sport 90° minuto 19.00 -FilmInside Donald Duck

07.00 -CONTENITORE Aspettando è... 07.55 -RubricaMamme in blog 08.00 -RubricaE' domenica papà 08.20 -PUPAZZI ANIMATI 09.20 -ShowIl Gran Concerto 09.50 -FilmFermo con le mani con Toto' - regia di Gero Zambuto (Italia) - 1957 11.15 -TelegiornaleTGR Buongiorno Europa 11.45 -TelegiornaleTGR RegionEuropa 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTeleCamere Salute 12.55 -RubricaOkkupati 13.25 -RubricaPassepartout 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.15 -TelegiornaleTg 3 14.30 -RubricaIn 1/2 ora 15.05 -RubricaAlle falde del Kilimangiaro 18.00 -RubricaPer un pugno di libri 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -Attualità Blob 20.10 -RubricaChe tempo che fa

06.00 -Telegiornale Prima pagina 07.55 -News Traffico 08.00 -Telegiornale Tg5 - Mattina 08.50 - Show Le frontiere dello spirito 09.45 -Sit Com Finalmente soli 10.15 -News Verissimo - Tutti i colori della cronaca 13.00 -Telegiornale Tg5 13.40 -Show Domenica cinque - 5a puntata 18.50 -Gioco Chi Vuol essere milionario 20.00 -Telegiornale Tg5 20.40 -ShowPaperissima sprint

07.15 - Film TvIl club dei rapimenti con A. Evans - regia di Stefan Schwartz (G. B.) - 2002 08.55 -Sit ComNonno felice 09.30 -ShowArtezip 09.35 -DocumentarioMagnifica Italia 10.00 -NewsS. Messa 11.00 -RubricaPianeta mare 11.30 -Telegiornale Tg4 12.10 -RubricaMelaverde 13.30 -TelegiornaleTg4 14.05 -ComicheLe comiche di Stanlio e Ollio 14.40 -FilmDetective Harper: acqua alla gola con P. Newman - regia di Stuart Rosenberg (USA) - 1975 16.50 -Film Caccia selvaggia con C. Bronson - regia di Peter R. Hunt (USA) - 1981 18.55 -Telegiornale Tg4 19.40 - TelefilmIl ritorno di Colombo

07.00 -SportGrand prix - Campionato Mondiale Motociclismo 08.05 -Cartoni 10.00 -SportGrand prix - Campionato mondiale motociclismo 11.00 -SportGrand prix - Campionato mondiale motociclismo 12.00 -RubricaGrand Prix 12.25 -Telegiornale Studio aperto 13.00 -SportGuida al campionato 13.50 -SportGrand prix - Campionato Mondiale Motociclismo 14.50 -RubricaGrand prix - Fuori giri 15.35 -FilmFree Willy - Un amico da salvare con Jason James Richter, Lori Petty, Jayne Atkinson - regia di Simon Wincer (USA) - 1993 18.30 -Telegiornale Studio aperto 19.00 -FilmRitorno al futuro parte III con Michael J. Fox, Christopher Lloyd, Mary Steenburgen - regia di Robert Zemeckis (USA) - 1990

07.00 -RubricaOmnibus Week-end 09.15 -AttualitĂ Omnibus Life Week-end 10.05 -RubricaMovie Flash 10.10 -AttualitĂ La settimana 10.30 -RubricaMovie Flash 10.35 -FilmIl computer con le scarpe da tennis con Kurt Russell - regia di Robert Butler (USA) - 1970 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmHardcastle and McCormick 14.00 -FilmIl giardino indiano con D. Kerr - regia di Mary McMurray (GB) - 1985 15.50 -FilmMike Hammer - Molto piĂš di un omicidio con S. Keach - regia di Gary Nelson (USA) - 1984 17.50 -FilmEster e il re con Joan Collins, Richard Egan, Daniela Rocca - regia di Mario Bava (Italia) - 1960 20.00 -TelegiornaleTg La7

20.35 -NewsRai Tg Sport 20.40 -Gioco Affari tuoi 21.30 -Miniserie Una sera d'ottobre 23.30 -TelegiornaleTG 1 23.35 -RubricaSpeciale TG1

20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Telefilm N.C.I.S. 21.50 -TelefilmHarper's Island 22.35 -Rubrica La Domenica Sportiva

21.30 -AttualitĂ Report 23.25 -Telegiornale Tg 3 23.35 -Telegiornale Tg Regione

21.30 -Film Tv Io non dimentico 23.30 -Talk Show Maurizio Costanzo show

21.30 -Telefilm Siska 22.30 -Rubrica Contro campo posticipo 22.40 -Rubrica Contro campo

21.25 -Film Batman Begins con Christain Bale, Michael Cane regia di Christopher Nolan (Usa) 2005

20.30 -Real Tv S.O.S. Tata 21.30 -Film Mussolini, ultimo atto con Rod Steiger, Lisa Gastoni, Henry Fonda - regia di Carlo Lizzani (Usa) - 1974

00.40 -TelegiornaleTG 1 01.00 -RubricaApplausi 02.00 -RubricaSpeciale Cinematografo 03.00 -VideoframmentiSuperStar 03.30 -FilmVampiro 04.25 -Serie TvDon Matteo

00.30 -RubricaDomenica sprint 01.00 -TelegiornaleTg 2 01.20 -RubricaProterstantesimo 01.50 -Reality ShowX Factor 02.25 -RubricaInconscio e Magia 02.35 -FilmTutto Totò

23.40 -ShowGlob - L'osceno del villaggio 00.40 -TelegiornaleTg 3 00.50 -RubricaTeleCamere Salute 01.40 -RubricaAppuntamento al cinema

01.30 -TelegiornaleTg5 notte 02.15 -FilmRadiofreccia con S. Accorsi - regia di Luciano Ligabue (Ita) - 1998 05.30 - TelegiornaleTg5-notte-replica 06.00 - NewsMeteo 5 notte

01.00 -TelegiornaleTg4 01.15 -FilmIlona arriva con la pioggia con M. Rosa De Francisco - regia di Sergio Cabrera (Spa) - 1996 03.25 - TelefilmLaw & Order: unita' speciale

00.00 -FilmDracula's Legacy con G. Butler - regia di Patrick Lussier (USA) - 2000 02.25 -FilmSaranno famosi con I. Cara - regia di Alan Parker (USA) - 1980

00.00 -DOCUFICTION CittĂ criminali 01.10 -NewsSport 7 01.40 -TelegiornaleTg La7 01.45 -RubricaUniversication 02.05 -Real TvUniversication 03.10 -AttualitĂ CNN News

leTrame ITALIA 1

ORE 15.35

RETE 4

ORE 16.50

FREE WILLY - UN AMICO DA SALVARE

CACCIA SELVAGGIA

con J. J. Richter, L. Petty, J. Atkinson - regia di Simon Wincer (Usa) - 1993

con C. Bronson, L. Marvin, A. Dickinson, C. Weathers - regia di Peter Hunt (Usa) 1981

Jesse, dodici anni, non va d'accordo con i genitori adottivi. Dopo una marachella, accetta di pulire la vasca di un acquario che ha sporcato e fa amicizia con Willy, un'orca che nessuno è mai riuscito ad addestrare. Con lui l'orca compie acrobazie strabilianti, ma ci sono in agguato le bieche intenzioni del proprietario e del gestore dell'acquario. Alla fine Jesse ritrova gli affetti piÚ veri e l'animale la libertà in mare aperto...

Canada, anni Trenta. Un cacciatore solitario viene sospettato di essere un feroce assassino. Un uomo infatti uccide brutalmente tutti i malcapitati che incontra e nessuno è ancora riuscito a fermarlo. Il cacciatore però non ha nulla a che fare con gli omicidi. Un sergente delle Giubbe Rosse si mette sulle sue tracce e l'inseguimento diventa un confronto spietato tra i due...

ITALIA 1

ORE 19.00

LA 7

ORE 21.30

RITORNO AL FUTURO PARTE III

MUSSOLINI, ULTIMO ATTO

con M. J. Fox, C. Lloyd, M. Steenburgen regia di Robert Zemeckis (Usa) -1990

con R. Steiger, F. Nero, L. Gastoni, L. Capolicchio - regia di Carlo Lizzani (Usa) 1974

1955: mentre stanno cercando di recuperare la macchina del tempo, il giovane Marty McFly scopre la tomba sulla cui lapide è ricordata la data di morte di Doc, avvenuta il 7 settembre 1885. Per evitare il funesto evento, Marty decide di tornare indietro fino all’Ottocento, dove Doc si è stabilto e vive piĂš o meno felice, innamorato della bella Clara, Doc si è però inimicato il fuorilegge Mad Dog, cosĂŹ Marty decide di farsi passare per...

Caduta la Linea Gotica durante la primavera del 1945, la situazione in Nord Italia è questa: gli alleati si dirigono verso Milano, i partigiani dilagano e i nazisti si ritirano verso Merano. Mussolini, molto incerto sul da farsi e spalleggiato dai gerarchi rimasti al suo fianco, rifiuta la mediazione del cardinale Schuster e dal capoluogo lombardo si dirige in Valtellina dove lo aspettano migliaia di camicie nere...

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Televisioni 63

Domenica 18 ottobre 2009


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