CRONACHETTE 2008

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Dinghy 12p. Flotta Romana


INVERNALE 2007-2008 Seconda manche .Anzio sabato 16 febbraio si trovava nel caratteristico buco del vento di tramontana che si crea sul basso Lazio (protetto dai monti a nord).Alle 12.00 in punto la giuria chiama in acqua i concorrenti sistemato il campo si parte per al prima prova con un falso venticello (di ritorno) frammisto a raffichette tendenti a girare sempre più a nord. Mauro Calzecchi rientra dopo un turno di pausa e vince ( non so quanto facilmente o fortunatamente ) davanti ai fratelli Pizzarello ,secondo Giorgio., terzo Stefano con un Patrone (di 40 anni ) perfettamente restaurato legno 98% (solo il boma in alluminio) seguono altri due fratelli i Provini . Nella seconda prova , le raffichette da Nord sono ora dei rafficoni che rendono anche difficile virare (ho visto usare anche la marcia indietro) ne fa le spese Massimo Provini che scuffia in virata , per raddrizzare Chikita occorrono una quindicina di minuti con l'assistenza di due gommoni (la scotta era rimasta strozzata). Giorgio Pizzarello parte dalla barca giuria e va subito a sinistra , e si costruisce un buon vantaggio, passa per primo la boa di bolina seguito da Calzecchi e Cameli,poi il vento sale sopra i venti nodi e gira decisamente a tramontana ,la poppa diventa un lasco , la giuria è costretta ad annullare la regata Stefano Pizzarello

1 Marzo 2008–Ultima decisiva regata Ad Anzio un gran vento e un mare formato da sud 12-15 nodi ,ai limiti della classe. La lotta per la vittoria dell'invernale è ormai ristretta fra Calzecchi e Cameli ed a mezzogiorno sulla linea di partenza si presentano solamente in sei molti gli assenti più o meno giustificati. Vince nettamente Calzecchi su un ottimo Roberto Scanu ritornato per l'occasione su" Parchè Cluchy uno " la " Due" tutta tirata a lucido è esposta al salone Nella seconda prova il vento cala senza girare . ma ormai i giochi per la vittoria finale sono fatti , Carlo Cameli non demorde ma per vincere non basta la vittoria nella 2° prova su un Calzecchi,sornione ,che si limita a controllare la situazione ,terzo Roberto Scanu che così raggiunge il terzo posto della classifica finale a pari punti con Massimo Provini


BIGBLU 2008

Grande folla ,il padiglione 9 della Nuova Fiera di Roma è preso d’assalto, soprattutto per il richiamo esercitato dalla piscina ventilata dove moltissimi giovani vengono portati in barca per l’iniziativa Navigar mi è Dolce di UCINA-FIV. ed è bellissimo vivere l'entusiasmo con cui tanti giovanissimi si avvicinano alla vela La seconda edizione della BigBlu (125.000 visitatori) ha dimostrato un ordine più definito, una formula che, se, con umiltà, verrà confermata potrà rivelarsi vincente. Gli organizzatori hanno preferito puntare sugli sport del mare alla portata di tutti, sull'ambiente, sui giovani e sulla vela, non la Coppa America,ma la vela che tutti possono realmente praticare .Certo,le grandi barche sono sempre un'attrazione belle da vedere e da sognare ma per arrivare alla Coppa America si deve essere prima stati campioni di 470,Laser,Optimist,ecc. Quasi 100 anni fa' George Cockshott ideo il nostro Dinghy (semplice,economico, maneggevole) proprio con lo scopo di avvicinare il grande pubblico alla vela agonistica, e noi come AICD dobbiamo lavorare per conservarne queste caratteristiche .

Il Dinghy 12p

Premiazione dei campioni laziali 2007

era esposto nella lunga fila delle classi non olimpiche vicino a Contender e Snipe( con gli Snipe c'era Sergio Michel un grande del Dinghy 12p, ) Il Dinghy 12p era quello prodotto a Formia per la Tre Esse di Cristiano Battisti .Nei 5 giorni della fiera ho parlato con molti di amici dinghysti anche di regioni come ,Umbria(Trasimeno),Campania(Salerno) Calabria,e Puglia (Lecce) in cui l'attivata dell'AICD è pressoché nulla si deve trovare una formula per coinvolgerli Molto sentita la mancanza in fiera del Dinghy 12p di legno !00%, in altri padiglioni (Gaeta, Venezia)c'erano stand dedicati alle imbarcazioni storiche dopo la presentazione della 40 Barcolana, con Mauro Pelaschier e Cino Ricci in una affollatissima Piazza Vela , il saluto di Gianni Paulucci, vicepresidente FIV e premiazione dei campioni laziali della vela dai piccolissimi Optimist alle grandi barche del campionato d'altura. Per il Dinghy 12p ha vinto il titolo di campione zonale 2007 Mauro Calzecchi secondo Giorgio Sanzini,terzo Riccardo Provini. Il Comandante che vedete nella foto non ha vinto niente, ha ritirato il premio per Riccardo Provini


Cronachetta del Bicchiere del Fiasco e del bicchierino Regata del Bicchiere I Dinghy 12p iniziano Sabato 10 con una gran bella regata ; La termica, arriva,subito tesa e regolare sui 10-12 nodi da 240 gradi. In giuria , Francesco Sette e Sergio Masserotti con l'ausilio dei giudici Pulcini ,Nicolini e D'Andrea posizionano un perfetto campo di regata con una bolina finalmente della lunghezza giusta . Prima prova. Da buono la partenza in boa , nel bordo a destra verso terra si avvantaggiano Scanu (ritornato sulla vecchia barca )e Cameli , sempre a loro agio quando il vento rinforza. Entusiasmante la poppa con il gruppo ancora compatto ed con un vento decisamente impegnativo,qualche scuffia prontamente sorvegliata dai gommoni di soccorso. Nella seconda bolina conviene un bordo lungo al centro del campo di regata ,recupera Giorgio Sanzini sulla fidata Ugolina ( con vele nuove ) all'arrivo è primo Roberto Scanu ,secondo Carlo Cameli , terzo Giorgio Sanzini ,quarto Pietro Scrimieri con la mitica ITA 2007,quinto Riccardo Provini( battesimo in regata per la nuova Marghy T) che per merito della nuova vela ha finalmente trovato un assetto decente con vento forte Seconda prova. Il vento da 240 gradi cala leggermente 10-9 nodi ma ora l'onda è più formata. Il bordo buono è sempre a terra ,ma il vento non è più regolarissimo e si formano larghe zone con una pressione minore , difficili da decifrare .La lotta in testa è sempre fra Scanu e Carlo Cameli ma ora alle loro spalle qualcosa cambia ,Massimo Provini è terzo , quarto Sanzini e ottimo quinto Riccardo Grande campione dei Finn( anni sessanta ) alla prima regata con la sua barca che ha perfettamente restaurato durante l'inverno.

Classifica Finale

Regata del Fiasco 1 ITA 2183 Roberto Scanu 1-1-4 punti 6 2 ITA 2165 Carlo Cameli 2-2-3 punti 7 3 ITA 2193 Giorgio Sanzini 3-4-1 punti 8 4 ITA 2007 Pietro Scrimieri 4-7-2 punti 13 5 ITA 2173 Massimo Provini 6-3-5 punti 14 6 ITA 2204 Riccardo Provini 5-6-6 punti 17 7 ITA 1992 Riccardo Grande 8-5-8 punti 21 8 ITA 2177 Salvatore Cossellu 7-9-7 punti 23 9 ITA 1942 Stefano Tolotti 10-8-9 punti 27 10 ITA 1948 Sergio Ghira 11-10 -dns punti 34 11 ITA 2147 Giulio Alati 9-dns-dns punti 35 12 ITA 1874 Alberto Marini dns-dns-dns punti 39

La domenica per la Regata del Fiasco il vento si fa attendere ma poi entra deciso sui 200 gradi con punte di 14 -15 nodi creando un onda decisa a gradini che mette in difficoltà la barca giuria ;partiti regolarmente i 470 e Finn cede l'ancora ed i Dinghy 12p sono costretti ad un preparatorio con la barca giuria che si tiene in linea sulla boa con il motore .Sanzini ,Tolotti e Riccardo Provini partano dalla boa chi parte dalla giuria prima si trova in svantaggio ma poi virando subito a sinistra trova il bordo buono; più di tutti si avvantaggia Scrimieri che passa in testa alla prima boa ,nella poppa il vento comincia a calare progressivamente ed i distacchi si fanno più grandi . Nella seconda bolina si deve fare come cani da tartufi ed andare a cercare il vento. Lo fiuta per primo Giorgio Sanzini che recupera su Scrimieri e Cameli e riesce a vincere, quarto arriva Roberto Scanu che così si porta a casa il Fiasco 2008 per un sol punto su Carlo Cameli (per la classifica finale si sommano i risultati del Fiasco e del Bicchiere).Per concludere meglio il Bicchiere del Fiasco , ma soprattutto superlativo il bicchierino alla vaniglia che ha concluso l' affollatissima merenda con pasta ,porchetta fave e pecorino sotto il Tiglio del Tiberino .


Con la terza edizione del Trofeo in memoria di Fosco Santini ,l'Associazione Sportiva Nautica Sabazia ha inaugurato la nuova sede immersa nel verde in una riva ancora intatta del lago . Dieci i Dinghy 12p presenti,potevano essere sicuramente il doppio ,ma il gran subbuglio atmosferico degli ultimi giorni e la vicinanza con la nazionale di Palermo hanno fatto mancare molti fra i più affezionati regatanti del lago sabatino.Ben tre erano i legni 100 % : Alberto Marini con il suo splendido Regulus ,Giorgio Pizzarello con la nuova Greta IV alla prima uscita sul lago (con vela olandese da 9,50mq ) ed il comandante Alati con il suo Turbolegno .

Classifica finale Giorgio Sanzini CVT. punti 3 Massimo Provini CVT. punti 8 Salvatore Cossellu CVT. punti 8 Riccardo Provini CVT. punti 13 Pietro Scrimieri ASNS punti 14 Stefano Tolotti CV3V punti 17 Giulio Alati CNVA punti 20 Giorgio Pizzarello CDVR punti 21 Carlo Bellotti ASST punti 26 Alberto Marini CVL punti 33

che ospiterà la prossima nazionale ) per arrivare sul campo di regata s'è fatto una bella impoppata di quasi 4 miglia. L'ordine d'arrivo è praticamente lo stesso della prima prova Sanzini ,M. Provini ,Cossellu con il solo Pizzarello che si inserisce a quarto posto davanti a Tolotti e Riccardo Provini che sperimentava una nuova vela che rivoluzionava tutti i suoi riferimenti e che richiede sicuramente un picco decisamente più incurvato e molto più flessibile del suo. Domenica 8 Il campo di regata è posizionato più verso Trevignano ma le condizioni meteo sul lago sono quasi le stesse vento da 270° 9- 13 nodi . Da registrare l'esordio in regata con i Prima prova : vento da 270° 12-16 nodi Dinghy12p di Carlo Bellotti fratello del onda corta celebre velaio . Pietro Scrimieri regata con Parte benissimo Alati ma appena cambia la mitica ITA 2007 , forse per l'ultima volta mure si spezza albero di legno (Giorgio Pizzarello non riesce proprio ad (superleggero) ed è costretto al ritiro. Con abbandonarla), e la generosa e velocissima un lungo bordo a sinistra passano in testa Greta II gli permette un primo e un seconSanzini e Massimo Provini,il vento é decido di giornata. samente forte ma non si è formata onda ; il Prima prova vento da 270° 9-13 nodi onda comitato di regata ,a terra ci confesserà , che corta in più momenti ha pensato di annullare la Riccardo Provini ( con un'altra vela) ,parte prova (sopra i 16 nodi ).Sono le condizioni bene e con un abile bordeggio si costruisce ideali per Giorgio Sanzini , ma la vittoria è un buon vantaggio poi perde tutto ( si molla stata faticosa ed incerta fino alla fine , il la drizza ed arriverà quinto )lo sorpassano gruppo è stato sempre molto compatto , Scrimieri primo , Cossellu secondo ; a Massimo Provini il secondo è uno che non Giorgio Sanzini, non riesce perfettamenmolla,terzo è l'ammiraglio Cossellu quarto te ,la tattica usata ieri di poggiare un paio di Tolotti. gradi di più del necessario (con deriva miniSeconda prova : vento da 270° 11-13 nodi mamente sollevata) e si deve accontentare onda 0,5m del terzo posto,oggi ha regatato con una La musica non cambia il vento cala legger- vela nuova (prestata troppo generosamente) mente ma l'onda è più formata. Alati è tor- da Pio Cerocchi ,costretto a terra per motivi nato in regata con l' antenne d'alluminio . familiari. Quarto arriva il comandante Alati Giorgio Pizzarello è ora puntuale in parten- che quando monta l'antenne di alluminio è za ,nella prima prova è arrivato in ritardo , molto più veloce di tanti plasticoni. Massidi base al Sailing Team Bracciano ( circolo mo Provini non ha trovato i bordi giu-

sti ,c'è da dire che il gruppo è molto compatto e le posizioni cambiavano continuamente in più i Finn (partiti 5 minuti prima) con questo vento fanno più velocità e già a meta della seconda bolina si forma un unico gruppo ed i passaggi in boa sono problematici Seconda prova vento da 270° 9-10 nodi onda corta Il vento é regolare , Ennio Imparato ottimo presidente di giuria giustamente ci fa partire con più distacco dai Finn .In partenza un richiamo individuale per i Dinghy è fuori Salvatore Cossellu che è obbligato a ripetere la partenza ,mentre partono ottimamente sia Riccardo Provini che Giulio Alati . In questa prova Giorgio Sanzini ,cambia tattica, stringe il giusto , , controlla con un buon passo e vince di misura .Scrimieri è secondo davanti a Riccardo Provini che quando il vento è regolare riesce agevolmente a far correre la nuova MarghyT ancora in fase di messa a punto. Cena finale, grandiosa sia per l'atmosfera da giardino incantato , fra salici e lago con tanto di famigliola di cigni , che per l' eccellente qualità delle numerose portate . Complimenti al presidente Pietro Scrimieri ed ai laboriosi soci del sabbazzietto in sole tre edizioni hanno fatto del trofeo Fosco Santini una classica della stagione agonistica sabatina .


REGULUS uno splendido Colombo in legno 100%, non ha mai mollato ed è arrivato fino in fondo alla maratona sabatina. Domenica 22 giugno il lago di Bracciano "ci ha manPerfetto il lavoro della giuria con il giudice nazionale dato il miglior ponentino (ino-ino) che c'è" .Era il Sergio Masserotti ed il validissimo D'Andrea sulla giorno più lungo dell'anno ed era giusto fare la rega- barca Boa ta più lunga. Solo per arrivare in partenza dal Pizzo Al Circolo Velico Tiberino in mattinata, alla presenza di Anguillara (Cvt) a Monticchio un'impoppata di più del segretario Giorgio Pizzarello, c'è stata la ceridi 3,8 miglia poi il percorso di gara una bolina 4,1 monia della consegna della Coppa Sabazia (classifica miglia , rientrati al circolo abbiamo fatto complessi- che raggruppa le tradizionali regate del lago Sabativamente 12 miglia quasi come dal Circeo a Ponno) vinta nel 2007 da Massimo Provini. za .Per la statistica è doveroso registrare l'età Il segretario AICD non ha regatato nel Bolinone media dei regatanti: anni 61, complimenti. perchè troppo stressato dalla preparazione di quelli LA REGATA: all'inizio un lungo duello sui scarsi ,con che saranno, per la flotta Romana del Dinghy continui combiamenti al comando. Poi a centro la12p ,due fine settimana molto intensi : prima la rego ,dove più che ai scarsi si deve fare attenzione gata nazionale Coppa Franco Pizzarello il 28-29 giualle differenze di pressione, pia piano è passato in gno poi l'Internazionale del Dinghy 12p Classico 4,5 testa Mauro Calzecchi ; seguito subito dietro dai e 6 luglio. fratelli Provini e da Tolotti che navigavano marcandosi strettamente. Il jolly del bordo estremo se lo sono giocati Cossellu tutto a destra e Sanzini tutto a sinistra ,ha visto giusto il primo che è riscito a taCLASSIFICA gliare l'arrivo a meno di un minuto dal bolide rosso di

Bolinone 2008

Calzecchi ,terzo Massimo Provini ,quarto Stefano Tolotti ,quinto Riccardo Provini ,sesto Giorgio Sanzini che a sinistra non ha trovato le solite ultime raffiche del ponentino serale che sul lago vengono definite a girasole. Per i fratelli Cerocchi Pio settimo e Paolo ottavo c'è da dire che rientravano ,come Mauro Belisario nono, dopo una lunga assenza dai campi di ragata , purtroppo il nostro Dinghy 12p non perdona la mancanza di allenamento. Un bravo lo merita Alberto Marini classe 1935 ,con

1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10.

Mauro Calzecchi CDVR Salvatore Cossellu CVT Massimo Provini CVT Stefano Tolotti CV3V Riccardo Provini CVT Giorgio Sanzini CVT Pio Cerocchi CVFZ Paolo Cerocchi CVFZ Mauro Belisario ASNS Alberto Marini CVL


REGATA NAZIOANALE

COPPA FRANCO PIZZARELLO BRACCIANO 28-29 Giugno 2008 P A R C E O B A U D I Tutti i numeri della regata nazionale Dinghy 12p Trofeo F.Pizzarello 2008 :quaranta partenti ,tre prove e tre diversi vincitori. Sabato 28 giugno si riesce a correre un' unica prova con poco vento e con continui cambi di direzione ed intensità ,vince Vincenzo Penagini su Francesco Rebaudi e Fabrizio De Feo Domenica 29 Giugno ,la consueta termica del lago di Bracciano entra regolare ,nella prima prova ci sono 10-12 nodi , vince il Supermaster Giorgio Sanzini davanti al legno

similplastica di Alfio Valente , terzo è Francesco Rebaudi. Nella seconda prova, con vento di 7-9 nodi , vince Mauro Calzecchi con il suo bolide rosso, secondo è Valente ,terzo Rebaudi . Francesco Rebaudi grazie alla sua regolarità (2,3,3) vince la classifica generale e si porta a casa la grande coppa del trofeo Franco Pizzarello 2008

Tutti i premiati Classifica master (60 anni)

ITA 2007 Giorgio Pizzarello CDVRoma p.16 ITA 2173 Massimo Provini CVTiberino p.37 ITA 1951 Stefano Pizzarello CVTiberino p.40

Classifica Supermaster (70 anni)

ITA 2193 Giorgio Sanzini CVTiberino p.31 ITA 2139 Ugo Leopaldi LNI Napoli p.78 ITA 1948 Sergio Ghira CVTiberino p.109

Classifica femminile ITA 2096 Paola Randazzo CDVSicilia p.80 ITA 2082 Francesca Lodigiani YCI p.94

Classifica classici ITA 2050 Attilio Carmagnani YCI p.19 ITA 2147 Giulio Alati CNArgentario p.76 ITA 65 Enrico Papa CCTevereRemo p,86


Circolo Velico Tiberino

Una notizia è certa: sul lago di Bracciano così tante belle barche di legno non si erano mai viste. Trenta dinghy dal numero velico 65 (1932) fino al Greta VI di Giorgio Pizzarello targato 2207 (2008), che idealmente rappresentavano l’intera storia della classe per un Trofeo (il primo finalmente) intitolato a George Cockshott che nel 1913 firmò il progetto di questa barca a vela che fu anche olimpionica nel 1924 e nel ’28. Una rappresentazione che ha avuto anche un rilevante carattere internazionale: in acqua c’erano, infatti, sei equipaggi olandesi venuti con le loro barche; due turchi, uno tedesco ed, infine, uno giapponese. Delle sette prove in programma ne sono state disputate sei, tutte con ottime condizioni di vento e di lago, con l’eccezione della seconda prova del secondo giorno, durante la quale in alcune zone del percorso , si sono avute raffiche molto violente, tant’è che molti equipaggi si sono trovati in difficoltà e con diverse avarie, e ne sono prova i ben nove ritiri, e, viceversa, i buoni risultati di chi – come è consentito dal regolamento – correva in due, come Anjo Kinkeernberg Van Ham vincitrice della prova, e poi buone quinte nella classifica finale. Con una evidente controprova nella sesta regata dove l’ottimo equipaggio femminile olandese è arrivato solo venticinquesimo (risultato scartato), preceduto proprio dai coniugi Guglielmetti di Rapallo, che, invece, erano stati brillanti terzi nella prova con forte. Chi, invece, non ha risentito degli sbalzi di vento, è stato il napoletano Gaetano Allodi (anche lui con una validissima prodiera), che con tre secondi posti e due primi (con lo scarto di un nono), si è aggiudicato con netto punteggio il Trofeo. Secondo è stato Uberto Capannoli con un scafo

del 1952; terzo Stefano Pizzarello, mentre al quarto e quinto posto troviamo i primi olandesi: Duuk Van Heel, e le due signore già citate, vincitrici di ben due prove. Dietro di loro, sono poi arrivati Roberto Armellin (con barca d’epoca), e Giorgio Pizzarello a bordo del suo nuovissimo dinghy costruito in Olanda e con la vela "imbisciata". Particolare non irrilevante che fa la differenza tra gli armamenti all’italiana con vela più grande e con la base libera, e quelli tradizionali come, appunto, si usano in Olanda. All’ottavo posto è poi giunto Vincenzo Penagini con la leggendaria "Scignuria" (anch’essa barca d’epoca) di Liliana De Negri, che però faceva un po’ troppa acqua. Da segnalare infine sul piano del risultato, lo scivolone di classifica di Giulio Alati, nell’ultimo giorno: partito secondo e con la concreta possibilità di battersi per la vittoria finale, per una serie di sfortunate circostanze, è finito, invece, all’undicesima posizione. Due posti avanti al tedesco Peter Stemmler. Il Trofeo (che si spera possa diventare un appuntamento fisso del calendario dei dinghy), è stato organizzato dal club "Sailing Team" e dal Circolo Velico Tiberino. L’atmosfera in acqua e a terra è stata quella tipica della classe: signorile e molto sportiva, con un’aggiunta di simpatia tra tutti i partecipanti, gli organizzatori e il Comitato di Giuria, presieduto da Sergio Masserottti, il quale non ha dovuto esaminare alcun ricorso, segno di correttezza e di grande maturità agonistica. Pius scripsit


VACANZE ROMANE NEI 40 RUGGENTI

Che dire? Prima di tutto che Sanzini è come il vino, invecchiando migliora. Un adagio, però, che a ben pensarci nella flotta romana (ma non solo) va usato con prudenza, perché – considerata l’età media – dovrebbe valere per tutti, se il più “giovane” in acqua era Riccardo Provini che se non sbaglio (semmai mi “corigerà”), sta tirando gli ultimi bordi verso la boa dei sessanta anni! Ma la classe non conosce età e Giorgio con la sua pipa in bocca, l’ha dimostrato ancora una volta e certo nel suo successo, almeno a sentire lui, la vela nuova di Bellotti (che a vedersi sembrava molto bella) pare che non ci sia entrata molto. “Fa strane pieghe”, mi ha detto sabato, e domenica si è visto sfrecciare ad Anguillara, il buon Bellotti per il richiesto maquillage, prima delle regate che

Oltre un certo limite, si sa, non si governa più. E quel limite era ormai largamente superato. Vele filate e poi non senza difficoltà, ammainate. Alcuni terminata l’operazione di ammaino, sono riusciti a filare via di poppa a secco di vele, diretti inizialmente verso Vigna di Valle (sud – ovest) e quindi, mano a mano che il vento continuava il suo giro, sempre più a ovest

L’unico in sicurezza era stato Alberto Marini, il quale su consiglio del Tolots, si era avviato verso terra prima ancora del via della regata. In acqua, dunque, eravamo rimasti in sette: Sanzini poi sono saltate. La classifica, pertanto, è restata quella della con ultima rilevazione dalle parti della barca comitato, i due prima giornata, spegnendo così le idee di rivincita che sempre Provini, Tolotti e Alati a secco di vele come sopra si è detto, agitano il cuore dei battuti nel secondo giorno di regata, ma già Scanu con con mezza vela su sotto Polline, ed io con la vela un in parte attenuate nel vino e negli ottimi fritti della cena del po’ calata, ma non ammainata (per un difetto di impostazione dei sabato al circolo. rinvii della drizza) resistendo come potevo al traverso e con la vela in bando, in balia della buriana e delle onde che intanto W.TURNER La tempesta part. favorivano il rovesciamento del dinghy. Una, due grosse imbarPoi vien il dì ,di festa . TERRIBILE ! cate d’acqua e quindi, in attesa che il vento calasse un po’, poUna classica nel pieno dell’estate e che giustamente si chiatenti agottate con la sassola. Poi dopo un interminabile quarto ma “Vacanze romane”. Fin qui XIV edizioni organizzate semd’ora, ho rialzato la vela e ho fatto rotta verso casa dove sono pre dall’Associazione Nautica Sabazia, quest’anno nella sua arrivato sano io e sano il dinghy. Una volta a terra tutti abbiamo nuova sede subito prima dell’Acquarella. In acqua le due clascominciato a ricercarci e piano, piano ci siamo ritrovati. Una si nelle quali il compianto monfalconese Sergio Michel, ha cosa, comunque, è certa: i dinghy hanno resistito meglio degli dato il meglio di sé: gli snipe e i dinghy. E noi, trascurando i snipe, molti dei quali hanno scuffiato (per non dire dei 470 che primi (più numerosi), parliamo dei secondi, “solo” nove: i due correvano a Vigna di Valle, quasi tutti rovesciati!). E’ un fatto fratelli Provini, Sanzini, Scanu, Tolots, Pius, Master & comPrima della partenza, il cielo a nord-est era sempre più nero. Che non trascurabile, soprattutto se si pensa anche all’età degli mander, e gli altri due “legnati”, Marini e D’Ardia. Vento buosi fa, che non si fa, alla fine ha prevalso la voglia di correre tra equipaggi. La cronachetta, come si è visto, ancora una volta ha no (libeccione alto, quasi ponente) oscillante tra i sei-otto la boe e ancora una volta – reprimendo qualche dubbio – ci siamo un lieto fine. Anzi due: le due belle regate di sabato e nodi, con scarsi rinforzi e alcuni immancabili “buchi” qua e là allineati alla partenza per il nuovo via, con un vento più o meno l’avventura di domenica, con l’ultima considerazione che, al di là nel percorso a bastone, messo benissimo dal comitato di da 250, come il giorno precedente. Ma è durato poco; già a metà di qualsiasi altro ragionamento, in certe circostanze è meglio regata. Due regate regolari vissute senza troppe emozioni bolina il vento ha cominciato il suo giro a salire, tanto che Sanzi- rimanere il più possibile vicini gli uni agli altri, sia per i soccorsi, (quelle le avremmo avute il giorno dopo). Ai primi tre posti ni che aveva tirato un bordo lungo con le mura a sinistra, è arri- sia non disperdersi troppo. Se ne parlerà ancora . delle due prove, tre soli equipaggi Giorgio Sanzini terzo e poi vato in boa con l’ultimo soffio e almeno di mezza nave. Gli altri, primo (e vincitore del trofeo), Massimo Provini primo e poi Pius invece, si sono ammucchiati fino a quando un refoletto li ha terzo, e, quindi Roberto Scanu per due volte secondo. Giulio sbrogliati, prima dell’ulteriore “salto” di vento che ha trasformaAlati quarto (ma il risultato gli va un po’ stretto) e dopo di lui to la poppa in una nuova bolina, con infiniti cambiamenti di posiRiccardo Provini e Stefano Tolotti, seguiti dal cronista. zioni, a parte Sanzini che era ormai lontano. E alla fine si è scaStaccati, infine, Giangiacomo D’Ardia (che, volendo tornare a tenato il groppo nero di nord-est soffiando – dicitur – a 35 e più Bracciano, ha rinunciato alla seconda prova) e Alberto Marini. nodi sulle due flotte in mezzo a lago.


Classifica Vacanze Romane 2008 1 2 3 4 5 8 7 9 9

1925 2173 2183 2147 2204 1942 1831 2194 1874

Sanzini,Giorgio 139-04 CVTiberino punti 3,8 ( 3,1 ) Provini Massimo, 139-04 CVTiberino punti 3,8 (1,3) Scanu Roberto 589-04-CN VELA VIVA punti 4,0( 2, 2) Alati Giulio 070-02 CVArgentario punti 9,0 (5, 4) Provini Riccardo 139-04 CVTiberino punti10,0 (4,6 ) Tolotti Stefano 151.04 CV3V punti 12,0 (7 ,5) Cerocchi Pio, 139-04 CVTiberino punti13,0 ( 6, 7) D’Ardia Giangiacomo, 161-04 AVBracciano punti18,0 (8,dns) Marini Alberto, 170-04 CV Lazio punti 19,0( 9,dns )

Dinghy12p ) e il gommone con Sergio Masserotti e Riccardo Grande collegati in vhf con l'efficientissima barca posa boe dell' ASNS condotta da Pietro Scrimieri con a bordo Carlo Pulcini ,quest'ultimo merita una menzione speciale per come era correttamente attrezzato ,giubbetto salvagente indossato ,radio vhf solidamente fissata , bussola e Gps. Solo la barca giuria,non mi è parsa all'altezza della situazione era un piccolo cabinato con un motore di pochi cavalli ed è stata presto in balia del vento. Inconsciamente sapevo che qualcosa del genere sarebbe successa . C’era un nero sopra il nostro circolo che non preannunciava niente di buono,in mattinata già avevo ricevuto una telefonata da Sergio Masserotti che mi avvertiva della possibilità che il temporale che era sopra di noi potesse entrare sul lago . Ben prima di arrivare sul campo di regata avevo avvertito Alberto Marini di stare molto attento , il suo legno non è ancora correttamente armato , Alberto prudentemente è ritornato verso il circolo . Quindi sono andato vicino alla barca giuria per avvertire che sicuramente il temporale sarebbe entrato molto violento . C'era un messaggio chiarissimo, verso Monticchio in una zona che sul lago chiamiamo " Quattro Venti " si vedevano delle colonne di pioggia, un giudice mi risponde con un gesto di sufficienza come per dire non ti preoccupare ormai è passato .

Ho visto i "Quaranta Ruggenti " sul lago di Bracciano" Sabato 26 luglio era stata una splendida giornata di regate in cui tutto ha funzionato alla perfezione il vento ,il sole ,la giuria ,il percorsi , la piacevole serata nella nuova romantica sede del ASNS con cena e intrattenimenti vari. La cronaca delle regate l’ha fatta Pio ;il nostro poeta romantico (alla Shelley ) si esalta con gli eventi naturali estremi, sicuramente anche fra le sue carte c'è un'ode al vento di buriana che forgia il carattere dei veri marinai. Io ,meno poeta ,voglio analizzare la GRAN BURIANA di domenica 27 ,principalmente per quel che riguarda la sicurezza : come ci siamo comportati noi regatanti , come ha agito il comitato organizzatore . Sul lago erano posizionati ben tre campi di regata ( più di un centinaio di barche) ,Campionato Italiano Contender ,campionato IV zona Fiv per i 470 e le nostro di "Vacanze Romane "in acqua c'erano molti mezzi d'appoggio dalla pilotina dei carabinieri ai mezzi del gruppo di soccorso Hydra ricerche di Anguillara. Per la nostra regata (35 partenti fra Snipe e Dinghy 12p) l'assistenza era composta da tre gommoni del ASNS ,uno del YCBE e due mezzi del CVTiberino la lancia con D'Andrea e Marco Sorrentino (il fotografo ufficiale della Flotta Romana

La schiuma formata dal rompersi delle onde viene "soffiata" in strisce nella direzione del vento".


Ora sono veramente preoccupato, Francesco di Serapo ,un uomo di mare espertissimo , uno che conosceva il rito per tagliare le trombe marine mi ha sempre insegnato che mai e poi mai si deve mancare di rispetto ad una Buriana che ha una natura permalosa e vendicativa Non mi rimane che infilarmi la cerata e il salvagente e preparare la drizza per un'ammainata rapida . L’instabilità del vento nella prima bolina era un altro messaggio chiaro, ma la voglia di passare sulla prua di Master & Commander mi hanno fatto dimenticare i più elementari concetti di sicurezza e non ho più guardato verso il temporale che avanzava . Girata la boa di bolina ho visto la Buriana nera e incombente sopra di noi ,dopo pochi minuti la barca del comitato avverte che la regata è stata sospesa e di radunarci alla barca giuria ,cosa che ritengo impossibile , è troppo soppravvento. Ammaino la randa , imbroglio accuratamente la vela e mi preparo al peggio ,vicino a me i fratelli Provini e Alati hanno già ammainato, vedo Pio ,con la randa mezza ammainata, che combatte con la drizza ,la sua barca è perennemente in disordine , Sanzini è vicino alla barca giuria , non riesce ad ammainare, le conseguenze per lui saranno amare. Roberto Scanu con mezza vela e quasi a terra. Il vento si fa violentissimo non ci resta che correre di poppa a secco di vele siamo nei "Quaranta Ruggenti", la schiuma formata dal rompersi delle onde viene "soffiata" in strisce nella direzione del vento", devo ulteriormente legare la vela con il boma e il picco alle cinghie , qualche onda s' infrange parzialmente sulla barca fortunatamente il mio è un Bonaldo vecchia generazione con il doppiofondo completo e con due utilissimi fori da 10 cm di diametro nello specchio di poppa ,l'acqua che entra fuoriesce immediatamente. Si avvicinano vari mezzi di soccorso vedono che è tutto ok e proseguono il loro lavoro, ( ci sono decine di barche capovolte) , sono orgoglioso i miei 3,66 metri di barca sono capaci di superare una prova simile. Dopo più di un'ora ho attraversato il lago,rimanendo sempre a vista con i Provini ed Alati anche i loro Dinghy si stanno comportando ottimamente,siamo vicino al Pizzo a meno di mezzo miglio dal circolo Tiberino sembra fatta , ma non sarà cosi ; il gommone che ci scortava rientra al circolo. La pioggia si fa battente ,la visibilità è ridotta a poche decine di metri il vento gira di una trentina di gradi e ci riporta verso il centro lago ma fortunatamente il moto ondoso diminuisce ora siamo a ridosso delle creste di Vigna di Valle ed inizio a pensare a dove prendere terra rimpiangendo di non avere a bordo i remi (sono nel dinghy di legno). Il comandante Alati tira su mezza vela e atterra sulla spiaggia , Massimo

fa un bordo verso il Pizzo e riesce a rientrare al circolo ,Riccardo è molto più a ponente ed e costretto ad una difficile bolina per rientrare al Tiberino . Io ho dei problemi con al drizza la parte non in spectra si è incastrata ,i violenti movimenti del picco mentre ammainavo hanno letteralmente fuso il camcleat di plastica che uso durante la manovra .( questo è stato l'unico danno subito,erano anni che lo volevo cambiare con uno in alluminio). Fortunatamente mi raggiunge il gommone dell' Hydra ricerche che mi traina fino al Tiberino. A terra manca all'appello solo Giorgio Sanzini dopo un giro di telefonate scopriamo che è dall'altra parte del lago all' ASNS non è riuscito ad ammainare ha perso un bullone dell'archetto e ha rovinato seriamente la nuovissima vela .( in sede di revisione di regolamento si deve assolutamente parlare di grammature dei tessuti e di tipologia di cuciture) Per concludere: Con il vento cosi forte i mezzi d'appoggio possono solo soccorrere le persone per le barche possono fare ben poco il traino è praticamente impossibile . I nostri Dinghy 12p sono delle ottime barche ma vanno usati con la saggezza e la prudenza dei marinai di una volta. Noi non dobbiamo scuffiare. L'armamento deve essere il più semplice possibile e sempre perfettamente in ordine, le vele devono essere ammainate e terzarolate ,l'ammainata deve essere di facile e di rapida soluzione la drizza (di sezione adeguata non per il carico ma per essere facilmente usata a mani nude)deve essere raccolta in sacchetto a portata di mano pronta per essere lascata direttamente dal pozzetto. Una volta ammainate le vele , la deriva e meglio tenerla completamente abbassata e bloccata . La cima per il traino deve essere galleggiante e saldamente ancorata alla base dell'albero . E' bene stare il più possibile in vista di altre barche a me ha dato un gran senso di sicurezza . Stefano


da Manni, sesto. Lo scriptor attapirato sui lati portanti, ha mantenuto a denti stretti la settima posizione dall’attacco finale di un Tolots a fasi alterne. Non arrivato (ma lo aveva avvisato in partenza) Alberto Marini. Seconda prova con vento sceso un po’ più sud (ma sempre maculato di rinforzi e ricco di scarsoni), con “Scanu 2, la vendetta”, che azzeccando la prima bolina, ha lasciato dietro i due Provini (Riccardo questa volta davanti a Massimo) e che nel lasco successivo e nella poppa, si sono fratricidamente combattuti, sino all’arrivo dove l’ha spuntata Massimo. Quarto Cameli, quinto Viola, sesto Bocchino e settimo lo scriptor Pius. Tolotti che era partito solitario sulla boa e che a metà bolina era in lotta per le primissime posizioni, è poi scivolato in un enorme scarso e con le mure a dritta, saltando la boa, ha proseguito fino all’AVVV (una certezza organizzativa) senza concluA distanza di quasi due mesi i dinghy della flotta romana tornano a regatare sul lago di Bracciano. Si erano lasciati (dispersi) bruscamente nel bel mezzo di una burrasca, e si sono ritrovati il 20 settembre a terra, guardando il lago attraversato da una tramontana decisamente al di sopra del limite di vento consentito alla classe. Domenica, invece, altro clima e, per fortuna, il comitato ha potuto dare il via a questa XXXVIII edizione del “Settembre sul lago”. Nove equipaggi sulla linea di partenza, di cui ben tre venuti da Formia (Scanu, Bocchino e Viola, quest’ultimo proveniente dai “470” e alla sua prima esperienza sul 12 piedi). Vento dal terzo quadrante un po’ a chiazze e un po’ ballerino, ma, tutto sommato, abbastanza regolare anche se qualche super buono e qualche altrettanto super scarso, hanno condizionato le due regate, ma soprattutto, la seconda. I due fratelli Provini l’hanno fatta da padroni: Massimo primo e Riccardo secondo. Le cose, comunque, sono andate così: dopo il via Scanu va in fuga con le mure a dritta tirando il bordo troppo a lungo, mentre Massimo Provini tenendosi più sulla destra del percorso è entrato in boa nettamente primo, davanti a Riccardo danneggiato in partenza dallo scriptor (rampognato a dovere per avergli poggiato addosso, e poi pentito assai del vulnus, necessario – ha detto - per non uscire dalla linea). Sul podio della prima prova è poi salito il tesoriere Carlo Cameli, sesto sulla prima bolina, preceduto nell’ordine da Viola, Scanu e Bocchino, ma protagonista poi di una grande rimonta iniziata davanti alla prua di Pius nel lungo (troppo?) lasco e poi nel resto della prova. Sul traguardo alla fine quarto è stato Carlo Bocchino con il suo nuovo “battisti” in elegantissima livrea verde bottiglia, seguito da Roberto Scanu quinto, e da Pietro Viola sul “nauticalodi” cedutogli

dere la prova. Marini l’aveva già fatto, invece, al termine della prima.

Pius scripsit

1° Massimo Provini


COPPA CAMILLA

, la simpaticissima regata di chiusura del Vela Club Trevignano Romano

Ultimo atto per i dinghy sul lago di Bracciano: la simpaticissima regata di chiusura del Vela Club Trevignano Romano, la Coppa Camilla, è stata vinta da Giorgio Sanzini che con questo successo si aggiudica pure la Coppa Sabazia. Naturalmente la data ha complicato un po’ le cose, anche perché l’autunno romano non concede molto al vento. E domenica 5 ottobre non si è smentito: Salvatore Cossellu, Giorgio Sanzini provenienti dal Tiberino, e lo scriptor dal lungolago di Anguillara, “vuoto per pieno”, sono stati complessivamente più di sei ore in barca. Due ore circa per arrivare sul campo di regata, tre ore tra l’attesa del via e lo svolgimento della bellissima prova con vento da sud, e un ora buona per rientrare di bolina. E’ andata meglio agli altri che avevano carrellato la barca dalle parti del circolo organizzatore. Sanzini parte benissimo e, mure a dritta, tira un lungo bordo staccando di forza, sia Scanu, sia lo scriptor che era partito bene, sia Tolotti e Cossellu. Poi nei bordeggi della prima bolina, alcuni rovesciamenti di posizioni dalla terza posizione in giù, con i seguenti passaggi in boa: Sanzini, Scanu, Scrimieri, Bellotti, Tolotti e appaiati e danneggiati da un catamarano, Cossellu e Cerocchi. Da quel punto cominciava la rincorsa di Cossellu, avvantaggiato ai danni di Tolots da alcune manovre di Bellotti (finito poi sulla boa di poppa), e dalla scelta felice di andare nella seconda bolina sulle corsie del lato sinistro del percorso. Anche Scanu nei bordeggi ha riguadagnato spazio nei confronti di Sanzini, insidiandolo poi fin quasi sulla linea d’arrivo. Dietro: Cossellu, Scrimieri, Tolotti e lo scriptor (insoddisfatto, come Tolots). Comunque davvero una bella regata con vento da stare bene sul bordo, e come il solito un po’ traversato di scarsi e di buoni sui quali il vincitore, Cossellu e Pius dopo lo stop della giuria, hanno cercato la via del ritorno confidando di precedere il tramonto, ed atterrando poco dopo di esso con l’ultima bava di vento. Post scriptum. Mi sono tolto un dubbio: si chiama “Coppa Camilla”, ma quel nome non individua una persona precisa. Insomma un nome proprio generico. Tutto splendidamente casual. Pius

Classifica Coppa Camilla 2008 Regata valevole per la classifica della Coppa Sabazia 2008 Vento 10-12 nodi da 200 gradi con onda formata 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8.

Giorgio Sanzini CVT Roberto Scanu CVV Salvatore Cossellu CVT Pietro Scrimieri ASNS Stefano Tolotti C3V Pio Cerocchi CVFZ Alberto Marini CVL Carlo Bellotti STB

1° punti 1 2° punti 2 3° punti 3 4° punti 4 5° punti 5 6° punti 6 dsq punti 7 dsq punti 7

1°Giorgio Sanzini


Nei Campionati delle sei Zone AICD, dal 2004 ne è unificato il regolamento. Sono disputati su un minimo di quattro regate con un numero di scarti liberamente stabilito dai vari responsabili delle zone. Ai timonieri è assegnato un punteggio pari al numero di avversari battuti in ogni regata (e non nelle singole prove) oltre a un punto se sarà stata conclusa almeno una prova. I timonieri iscritti alla Classe partecipano di norma al Campionato della zona alla quale appartiene il circolo velico per il quale sono tesserati FIV,ovvero della zona di residenza. Eventuali deroghe sono concordate caso per caso. Nella nostra zona TCM nel 2008 le regate valide sono state 4 quindi non è possibile lo scarto. Le giornate di regata sono state 8 e 12 prove valide a cui hanno partecipato 21 concorrenti.


Il campionato zonale è bandito direttamente dal comitato IV zona Fiv che ne cura direttamente la classifica con un proprio regolamento . Quest’anno purtroppo le due prime prove disputate nel golfo di Gaeta non hanno avuto un numero di partenti validi , al fine del campionato valgono solamente i concorrenti tesserati nei circoli della IV zona FIV. Il campionato lo ha vinto Massimo Provini su Giorgio Sanzini ( che non ha partecipato all’ultima prova),terzo Riccardo Provini. Al campionato hanno partecipato complessivamente 16 concorrenti tesserati in circoli della IV zona


La classifica della Coppa Sabazia riunisce le classiche regate del lago di Bracciano ed è aperta a tutti i timonieri della classe Dinghy12p. La coppa è challenger ed è messa in palio dal circolo CVFZ per ricordare Eugenio Cerocchi (il primo vincitore nel 1948), pioniere della vela agonistica sul lago di Bracciano. Quest'anno erano in calendario 10 regate per complessive 18 giornate, grazie ad un meteo complessivamente abbastanza favorevole, sette regate sono state valide per complessive 16 prove disputate. Giorgio Sanzini ha vinto la classifica finale davanti a Massimo Provini e Roberto Scanu. Complessivamente sono andati a punti 21 timonieri, le partenze gara sono state 147 con una media 9 partenti per prova. I Circoli organizzatori sono stati: CVTiberino, ASNSabazia, Sailing Team Bracciano, CVFZunini, AVVigna di Valle, VCTrevignano.


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